Magazine Talents 7 2009

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Al “servizio” della creatività. 7

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TALENTS è il magazine per persone che credono in loro stessi e nelle loro capacità. Ogni mese dà spazio a talenti emergenti in diversi settori della nostra società: arte, cultura, sport, lavoro, istruzione, intrattenimento. Realizzato da Empatic

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Al “servizio”della creatività.

N°7

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sommArio04 EditorialeNr.7

06 Diario di bordoNew Entries

DirextraMaster Ingegneri d’impresa20

#7 LUGLio/AGosTo 2009

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editore:

direttore:mostre & eventi:

pubblicità: tipografia: web:progetto grafico:

distribuzione:

08 Fabio FogniniBraccio e testa

12 Luca BaseggioStreet Art 16 Barbara Palladino

Tra moda, tendenze ecreatività

Al “servizio”della creatività.

N°7

Emiliano CantagalliL’artigiano del telaio

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“il volo di melusina”Via Flaubert 64, 00168 · romaEmilio Fabri _ [email protected]@[email protected] Alarmwww.talentsmag.it e sulle pagine fan di Empatic s.r.l.Via sansotta 100, 00144 · roma

Promonew

registrato presso Tribunale di roma n°92/2009 11-marzo-2009

Editoriale mostreIo d’estate preferisco Roma28 mostre

Varie29

STARTEL

TELEFONIA

ACCESSORI

STEREO

HI-FI VIA Cassia, 927/A Tel. 06.30363664

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EDiToriALEE

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Nr.7“Talents”.

[email protected]

Sei poco dietro la linea di fondocampo. Con le gambe leggermente piegate e busto in avanti, fai roteare la racchetta tra le mani, forse per

ingannare l’attesa, forse un po’ di nervosismo. I tuoi occhi sono incollati al tizio vestito di bianco, dall’altra parte del campo che, dopo essersi sistemato la maglietta sudata pizzicandosela su una spalla, sta facendo rimbalzare la pallina gialla, simile ad un piccolo pianeta. Tra un istante quel piccolo pianeta giallo sarà lanciato in aria, per un attimo in balia della forza di gravità, ma pronto ad essere investito da tutta la potenza della racchetta del “bianco tizio”, per far si che per te sia impossibile restituirglielo. Sai che la rete interposta fra te e lo “scaglia pianeti” non sempre può arrestare la corsa del piccolo “gommoso giallo”, ed allora tocca a te solo, cercare di restituire ciò che ti è scagliato contro. Sei solo e devi fare affidamento esclusivamente sul tuo talento. Talents di questo numero vi “serve” Fabio Fognini, giovane stella del tennis italiano, sport individuale dove il talento è indispensabile per emergere. Talents vi invita a “sognare” con i lavori di Luca Baseggio tra fotografia e Street art; incuriositevi attraverso il percorso professionale di Raffella Palladino, sempre alla ricerca di nuove tendenze, immersa in una dinamica creatività.

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DiArio Di BorDoD

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New Entries. Emilio Fabri

In controtendenza rispetto ai dogmi della società moderna, che

ci vorrebbe magri e belli, Talents bello rimane ma fieramente si ingrassa! Si, siamo cicciottelli con le nostre 36 pagine che ci permettono di aggiungere una sezione dove potervi suggerire mostre ed eventi sullo stile Talents. Ora imposterò la mia voce su quella dei presentatori degli incontri di boxe e con un rullo di tamburi vi presento i due nuovi arrivi nella redazione di Talents. All’angolo rosso in vestaglia e ciabattoni, con una birrettina in mano, l’uomo che non

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mette i jeans, prende il caffè ristretto, laureato in storia medievale; l’uomo con la coda ed il pizzetto, con il cognome tra “il 6 e l’otto”, radice quadrata di 49…Faaaabrizioooo Setteeeeee! Si occuperà della sezione mostre ed eventi a partire da questo numero. Nell’angolo blu, in impeccabile completo da palestra, caschetto biondo, risatina stampata sul viso, bicipite in tensione, apparentemente sicuro di se anche se tifoso della Lazio; cuffie della Bose in testa, comprate non tanto perché gli servivano ma solo perché lui deve avere la tecnologia; l’uomo che se gli chiedete di tenervi

un attimo la maglietta, lui se la rivende su Ebay…Coooorradoooo Russoooo! Si occuperà della sezione annunci che da settembre vedrà luce.Questa è la nostra squadra, non ce la tiriamo e siamo a disposizione di tutti coloro vogliano far conoscere il proprio talento. Fateci vedere cosa sapete fare, mandateci una mail con la vostra storia, noi siamo pronti ad ascoltarla.

el o g i q u e

studio di estetica

Via Flaminia 514 Tel 06 33229511 - 06 3331401

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una vita affascinante che consente di vedere luoghi e conoscere persone e realtà diverse, quindi non mi posso proprio lamentare

Quale è il tuo sogno sportivo?Quello di tutti: vincere un torneo dello Slam come Parigi, sulla terra battuta, la mia superficie preferita. Ma anche Roma, Monte Carlo, andrebbero tutti bene! Ma l’importante è lavorare sempre duro e raggiungere il top delle proprie possibilità.

Che ne pensi dei primi due al mondo, Nadal e Federer?Sono semplicemente straordinari. La cosa

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Fabio, quando hai deciso di voler intraprendere la

carriera di tennista professionista? Bisogna decidere presto e già a 14 anni pensavo e lavoravo come un

professionista: si deve essere coscienti e onesti con le proprie capacità. Io ho sempre pensato di diventare un ottimo “pro” e quindi la decisione è arrivata in maniera molto naturale.

Sei considerato uno dei migliori talenti italiani: una responsabilità o uno stimolo?Sicuramente uno stimolo. L’Italia aspetta da tempo un grande campione ma in uno sport competitivo

e così internazionale come il tennis non è semplice. Siamo un gruppo di giovani che stanno crescendo e questo è un ulteriore stimolo per tutti.

La difficoltà maggiore dell’essere un tennista professionista sono gli allenamenti, gli spostamenti o altro?Prima di tutto l’incredibile competitività del circuito. Il livello medio è altissimo. Poi certamente i sacrifici nello stare lontano da casa e dalla famiglia per lunghi periodi. Sono partito all’inizio dell’anno per l’Australia e sono tornato solo a fine febbraio per due giorni e quindi di nuovo un mese negli States. Però è

TENNisTA

Fabio Fognini

Braccio e testaStoria di uno dei più talentuosi tennisti italiani

T

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più impressionante è vederli giocare a quel livello ormai da 4-5 anni e sembrano destinati ad andare avanti così ancora molto a lungo. Sono il miglior spot possibile per il nostro sport.

Ci racconti un tipico pre-partita?Dipende molto dall’orario di gioco. Generalmente comunque faccio un riscaldamento di circa mezz’ora per avvertire le migliori sensazioni, mangio carboidrati per avere energia e preparo tutte le bevande e gli integratori che serviranno durante il match. Poi c’è il briefing con il mio coach, il momento di relax dove ascolto musica e mi preparo mentalmente al match cercando di entrare molto carico. Il guaio è quando piove tanto o il match precedente va per

Fabio Fognini è nato nel 1987 a Sanremo. Risiede ad Arma di Taggia anche se la sede di allenamento è Barcellona.È diventato professionista nel 2004, attualmente è nei primi cento giocatori del mondo con la miglior posizione raggiunta nel 2008 (66°).Fabio gioca con racchette Babolat ed è vestito Fila.

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Il free magazine per raccontarsi e condividere il proprio talento.

Talents parla di noi, gente “normale”, senza raccomandazioni e con i piedi piantati per terra.

Un’ opportunità per condividere il proprio talento e mettersi in luce, “gridando” io ci sono!

www.talentsmag.it

[email protected]

392.4062195

le lunghe e non sai a che ora scenderai in campo. Devi saperti adattare.

Quali altri sport pratichi o ti piacciono oltre al tennis?Da buon italiano, il calcio. E sono un super, ma super tifoso dell’Inter. E se sono in Italia cerco anche di andare a San Siro a godermi una partita dal vivo. Ma qualche volta vado anche al Camp Nou di Barcellona, sede dei miei allenamenti.

Nel tennis è una questione di “braccio”, di testa, o in che misura le due cose insieme?A livello professionistico devi essere al top in tutte le componenti: però a tennis giochiamo tutti bene, fisicamente siamo preparati e quindi la grande differenza è nella testa. Anche perché spesso una partita di tennis gira su due-tre episodi e tu devi essere bravo a coglierli. Noi parliamo spesso di solidità, perché non basta un grande exploit ma devi trovare una continuità di rendimento molto alta, 12 mesi l’anno, su quattro superfici. E tutti sono pronti a dar battaglia dal primo all’ultimo quindici. Credetemi, non è per niente facile!

Foto pagine precedentie a sinistra

Fabio Fognini

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Qual’è la “strada” che porta Luca ad esprimere la

propria creatività? Allora diciamo che una strada vera e propria non c’e’; mi baso sopratutto sui sensi, sulla fantasia e sulle esperienze di tutti i giorni. Un continuo sviluppo di idee che si plasmano, crescono e si modificano. Quello che sono ora e che esprimo attraverso immagini e’ il risultato di viaggi di incontri; di nozioni che si condividono e si scambiano. La fantasia credo che sia fondamentale nel mio lavoro creativo.

Come nasce e cresce la tua passione?Sono cresciuto e vivo tra persone che credono nei cambiamenti possibili; prestando attenzione a ciò che molta gente ignora; iniziando appunto dalla strada, come un piccolo segno lasciato su un muro, uno sticker un poster. Vedo molta gente guardare dritto senza dare importanza ad uno stile d’arte che per molti e’ appunto invisibile. Ho vissuto a Londra per alcuni periodi della mia vita;

PiTTorEP

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Luca Baseggio

street Art e Dreamers Collection

e l’esperienza inglese ed europea ti apre inevitabilmente nuovi orizzonti; molto di più che in realtà circoscritte come in Italia. Culture differenti, avanzate, stili che apprezzi e comprendi; fai tuoi e con il tempo li modifichi secondo il tuo stile. La Street art e’ secondo me un fenomeno nato dal bisogno di identificarsi; la possibilità che le proprie idee siano viste da tantissime persone. Non condivido sicuramente il segno lasciato solo come devasto, amo il bello non lo scempio.

Foto pagina precedenteStencil eAutoritratto

Foto a destra e in altoStencil vari eE_Dream

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L’avvento di Internet e delle nuove tecnologie, quale è stato il tuo impatto con esse?Tra noi giovani Internet e’ diventato un must; ma non visto come una moda, bensi’ come strumento che apre nuove possibilità di interscambi culturali a distanza. Tenersi in contatto con amici che fanno arte dall’atra parte del mondo oggi è semplicissimo, basta una mail o un programma di instant messaging: anche il computer con tutti i suoi nuovi strumenti creativi ha contribuito in modo fondamentale nel mio sviluppo artistico e lavorativo.

“Dream” “Sogna”, cosa vuoi esprimere attraverso i visi delle tue creazioni, speranza, malinconie o cos’altro?The dreamers collection e’ un progetto a se stante; e’ una collezione che nasce proprio da questo termine “dream” o “sogna”. Intendo con questo esprimere sopratutto la mia fantasia. Il vedere e sognare in un viso o in un espressione altre forme che posso accostarsi e svilupparsi. I sentimenti sono diversi come diverse possono essere le emozioni che ho vissuto e che vivo di giorno in giorno. Nella mia vita ho passato momenti difficili e tristi che ricordo ancora in alcune mie opere; ma penso che dalle esperienze negative

si cresca; ed è per questo che le voglio comunque ricordare; ma sopratutto ora sono felice di averle superate e felice di vivere; molte mie nuove opere si basano proprio sul riscoprire ed apprezzare la felicità del vivere.

Personalmente le tue foto mi danno un senso di futuro prossimo, personaggi alla Blade Runner per intenderci, in che Mondo vivono le tue creazioni?Beh... basti pensare che gli esempi che mi hanno portato ad avere un certo stile sono persone comeDali’, HR giger, Enki Bilal; visionari del nuovo millennio; oppure i fumetti neofuturisti di Hawlett come Tank Girl; penso alle le creazioni video di David lynch, Chris Cunningam. E’ vero film come Blade Runner, Akira, Ghost in the shell; le musiche di Aphex Twin o Squarepusher e Boards of Canada; Il tutto fa parte del mio bagaglio culturale che mi porto dietro;

quindi e’ facile pensare che anche le mie opere portino alcune di queste idee dentro di loro.

Quali tecniche usi per le tue opere?Ho sempre pensato che più della tecnica sia l’idea a predominare; poi il modo di rappresentare uno stile non ha limiti. Da un muro a un quadro, tele grandi o piccole; posters; stickers; stencils; timbri; sculture.

Progetti futuri? Tantissimi progetti; come ho detto the dreamers collection e’ solo una parentesi della mia creatività. Sto portando avanti nuove idee ora; che si chiamano “Riflessione” e “Me died”. Riflessione intesa come punto di un progetto. Fermarsi a riflettere sulle mie creazioni ed iniziare un lavoro di manipolazioni fotografiche e simmetrie vettoriali (studio primo) Il progetto nasce sulla falsa riga di “the dreamers collection” ma va oltre ; gioca ancora di piu’ con la grafica e con nuove forme che si possono ottenere specchiando le mie creazioni; uno studio interessantissimo ed innovativo. “Me died” e’ un progetto e s c l u s i v a m e n t e incentrato sulla tecnica del fotomontaggio. La possibilità di studiare me stesso e la morte. Fotomontaggi creativi in cui me stesso trova un altro me in procinto di morire in diverse situazioni prese dalla quotidianità che ci sta attorno. Date di nuove mostre ancora non sono delineate ma penso che prima della fine dell’anno organizzerò due personali con i due diversi progetti a Roma.

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[email protected]

webwww.dreamerscol-lection.com

www.myspace.com/dreamerscol-lection

Luca Baseggio nasce e vive a Roma, città in cui cresce e coltiva le sue idee e il suo stile.

Si forma all’interno del floridissimo movimento underground, dai graffiti alle T.A.Z. (Temporary Autonomous Zone) adolescenziali, per poi approfondire la sua ricerca grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie e della rete come espansione virtuale di orizzonti reali: il confronto e lo scambio diventano immediati. Allenare la mente a trasformazioni e sviluppi. “The Dreamers collection” è soprattutto fantasia. Questa collezione nasce da scatti fotografici, poi digitalizzati che, attraverso un minuzioso lavoro di elaborazione grafica danno vita a quadri pittorici a contrasti elevati. Intuizioni grafiche tra reale e virtuale. Uno studio innovativo di forme vettoriali nel cam-po della comunicazione visiva influenzata dallo stile della street art. Dream come creativita’ e sognare ma anche realizzare, vedere nuove forme grafiche in visi ed espressioni.

Foto in altoStencil vari e

Mia

Foto a destraE_Dream

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Barbara ed il mondo della moda, dove comincia questa

passione?E’ una passione con cui sono nata, ce l’ho da sempre. In “epoche non sospette”, da piccolissima, creavo gioielli colorati con i fili elettrici che si trovavano all’interno dei cavi del telefono. Allora mi sembrava normalissimo. Oggi se ci ripenso li trovo stilosi da morire! Se ritrovassi in giro quei materiali, che oggi non fanno più, metterei in piedi una linea di gioielli apposita. Negli anni sono sempre stata appassionata di moda, acquistavo riviste specializzate e di nicchia che i miei coetanei neanche conoscevano, leggevo molto, studiavo stili, designer. Mi compravo capi originali che, magari, ad altri potevano sembrare un po’ eccentrici. La moda per me, allora come oggi, era un gioco. Ma un gioco da prendere molto seriamente!

Quando hai capito di avere un talento per le tendenze?Diciamo che nessun re si incorona da solo, ma c’è sempre qualcuno

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DEsiGNErD

Barbara Palladino

Tra moda, tendenze e creatività.

che ti dice: “hai talento” o “trovo che il tuo lavoro abbia qualcosa da dire”. Io avevo sempre avuto una passione, che ad un certo punto ho deciso di trasformare in un corso di studi. Poi nel tempo, incontrando persone che lavoravano nel mondo della moda, mi veniva detto che avevo fiuto, i miei lavori piacevano. Mi è capitato spesso di sentirmi dire, sin dagli inizi, che i miei lavori avevano uno stile riconoscibile, il che mi sembra un bel complimento.

Cos’è per te il bello e che rapporto hai con esso?E’ una domanda semplice, ma dare una risposta è difficilissimo. Credo che sempre di più il concetto di “bello” sia diventato mutevole e molto personale. Basti pensare alle mode del momento. Oggi va tantissimo lo stile “hipster”, quello fatto di jeans skinny, con “trucker hat” da camionista americano, meglio se fluo, sciarpine e occhiali con la montatura spessa, nera o colorata. Beh, pensiamo che alcuni elementi di quello stile, dieci anni fa, erano tipici dei “nerd” americani. Ciò che allora era da “sfigati” oggi è da persone “cool”. Questo concetto

di “bello” altalenante, che varia a seconda dei target e del momento storico mi affascina. Il mio personalissimo concetto di “bello”, ad ogni modo, coincide con la “personalità” di una scelta stilistica, di un capo o proprio di una persona o, ancora, con un particolare fuori posto che “stride” con una bellezza statica e immutabile. Insomma, il dettaglio che mi distrae e cattura la mia attenzione è “bello”. Ciò che mi affascina e mi incuriosisce è “bello”.

Dammi la “cartella clinica” della moda attuale dei ragazzi e delle ragazze di oggi.

Foto pagina precedenteBarbara Palladino

Foto a destraModella con gioielli prodotti da

Barbara Palladino

Personalmente sono entusiasta della moda di questo periodo, perché mai come ora “la moda è di moda”. Anni fa andavano solo le more, poi c’è stato il momento del total dark, di un certo tipo di taglio per gli abiti. I teenager di quindici anni fa avevano dei look “seriosissimi”! Troppo. Il massimo dell ’anticonformismo era cucirsi i jeans con le spille da balia, giocare a fare i punk. Fino a qualche anno fa persino nelle campagne pubblicitarie andava solo la donna mediterranea, con capelli scuri. Prova a guardare oggi! Sono

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tornate icone di stile che hanno scardinato tutti i canoni, e penso a Roisin Murphy o, più recentemente, a Lady Gaga. Finalmente gli stili si sono mixati e anche per strada si osa molto di più. Oggi puoi vestirti come vuoi, persino esagerare con un colore o una fantasia, anzi, più ti porti verso il limite, più dimostri personalità. Molto del merito va anche alla musica, ai videoclip magari non mainstream che i ragazzi vedono su Internet e che veicolano stili nuovissimi, originali. Sono entusiasta del fatto che la moda, ultimamente, mi sembra molto meno “moralista”, più aperta a stimoli e contaminazioni, nel senso che non ci sono più dei “diktat” immutabili, ma suggerimenti di stile che puoi fare tuoi, per poi crearti su misura un look personale.

Un consiglio di moda che ti sentiresti di dare?Me ne vengono in mente due. Il primo è non essere schiavi dei marchi. Incontro spessissimo ragazze letteralmente fissate con le griffe, che devono acquistare a tutti i costi la borsa di un certo stilista o la cintura di un altro. Magari non possono permettersela e finiscono per comprarla, contraffatta, su una bancarella. Per me amare la moda è un’altra cosa: è documentarsi su ciò

che è andato in passato, su cosa va all’estero, viaggiare, conoscere, passare ore su Internet sui blog stranieri che seguono le tendenze, scoprire nuovi stilisti emergenti, perdere la testa per un capo fatto a mano che nessun altro ha. Il primo consiglio, quindi, è non seguire la massa e non sentirsi mai delle “fashion victim” solo perché nel proprio armadio c’è una borsa di Louis Vuitton, magari identica a quella delle nostre amiche. Il secondo consiglio che darei è non farsi “spaventare” dalla moda. Molte ragazze vorrebbero indossare qualcosa di insolito, ma non lo fanno perché si vergognano o si sentono insicure, così finiscono

per conciarsi tutte uguali. Vuoi vestirti di verde fluo? Fallo. Vuoi rasarti i capelli a zero e farti quattro pearcing? Se lo senti uno stile tuo, perché no? Il miglior vestito, per me, è la sicurezza in se stessi, stare a posto nei propri panni, di qualunque tipo essi siano.

Cool Hunter a Budapest. Mi vengono in mente le calze a rete e le Bic nella valigia, ma so che dietro c’è tutt’altro, raccontaci di questa esperienza!Ho vissuto a Budapest qualche anno fa per motivi di studio, ho frequentato una scuola molto conosciuta nei Paesi dell’Est che sforna dei veri e propri talenti. Si chiama Magyar Iparmüveszéti Egyetem

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e, a differenza di come siamo abituati qui da noi, ingloba sotto di sé tutte le discipline artistiche, dalla moda, alla grafica, alla regia, alla fotografia, all’animazione. Io mi sono dedicata alla moda e alla fotografia e ho cominciato a frequentare l’ambiente per così dire “artistico” della città. In seguito sono tornata più volte e ho cominciato a collaborare con uno studio di creativi di lì, che mi hanno commissionato delle ricerche sulle tendenze street style. E ho cominciato a lavorare come cool hunter. Ad ogni modo l’immagine “da Bic e calze a rete” è davvero lontanissima da quello che è oggi Budapest: una città splendida, piacevolissima da vivere, fervida di impulsi creativi dove ho visto talenti che in Italia neanche ci immaginiamo… Il problema, lì, è che manca un’industria vera e propria della moda e una tradizione manifatturiera come la conosciamo noi.

Una donna a 360° gradi che strizza l’occhio anche alla realizzazione di gioielli, come te la stai cavando?Molto bene, direi. Realizzo gioielli da sempre, uso cristalli, pietre semipreziose e persino materiali più “poveri” come l’acciaio o la plastica. E’ una cosa che mi ha sempre divertito e, da passione,

si è poi trasformata in un impegno molto più serio. La mia creazione preferita è una collana ispirata ad un modello di Chanel degli anni Cinquanta. E’ in plastica, ma le pietre sono così particolari che finisce per costare più di una fatta in argento!

Servizi di moda per testate, l’esperienza da Gattinoni come fashion designer, i lavori come stylist, hai lavorato per un sito con una rubrica su consigli di stile, l’attività come web content writer per i siti del canale di moda... Capisco la crisi occupazionale, ma tu dove vuoi arrivare?Non mi pongo limiti, a dire il vero. Credo che aver spaziato in diversi ambiti, ma sempre inerenti alla moda, mi abbia fatto fare esperienze che mi hanno professionalizzato in maniera completa. Ho fatto la fotografa di moda, la stylist, la

giornalista, l’esperta per consigli di stile sul Web. Affrontare diversi ambiti mi ha aiutato a comprendere meglio tanti fattori che, se fossi rimasta fossilizzata su un solo settore, non avrei mai conosciuto. Dove voglio arrivare? Credo che non abbandonerò mai il mondo della moda e magari, dopo anni passati a realizzare servizi di moda per la carta stampata, mi dedicherò allo styling per i videoclip, un settore che mi affascina sempre di più. Ma sarei interessata anche a consulenze per aziende di moda. Tutti i settori in cui ho lavorato mi hanno professionalizzato a 360 gradi e non mi dispiacerebbe mettere a disposizione di qualche marchio tutto ciò che ho imparato.

Foto pagina precedenteGioiello di Barbara Palladino

Foto sopraModella

(foto di Barbara Palladino)

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DirExTrADSettore costruzioni

mAsTEr iNGEGNEri D’imPrEsARoma-IX Settembre 2009 - Settembre 2010

Il Master in “Ingegneri di Impresa settore costruzioni”, giunto

alla sua nona edizione, ha superato gli obiettivi preposti, diventando l’unico canale di inserimento lavorativo, di giovani laureati in ingegneria, all’interno delle principali imprese di costruzioni che operano a livello nazionale ed internazionale. L’iniziativa si proponeva di formare ingegneri in grado di gestire i processi cantieristici nel settore dei lavori pubblici. L’obiettivo, dunque era quello di completare la formazione di professionisti di alto livello da inserire in staff all’interno delle imprese di costruzioni in quanto capaci di rispondere all’esigenza di offrire al mondo del lavoro una professionalità altamente specializzata difficilmente reperibile sul mercato.Ad oggi 183 fra ingegneri e architetti hanno frequentato il Master Dirextra, riscontrando un placement occupazionale del 100%, infatti tutti gli allievi che hanno frequentato il Master si sono poi inseriti all’interno delle imprese di costruzioni sponsor.

Alcuni numeri:

•“Ingegneri/Architetti Masterizzati Dirextra” : 183

•“Ingegneri/Architetti Masterizzati Dirextra” dipendenti presso le nostre imprese: 180

•“Ingegneri/Architetti Masterizzati Dirextra” che hanno trovato occupazione in altri ambiti: 3

•“Ingegneri/Architetti Masterizzati Dirextra” gia’ dirigenti: 50

•“Ingegneri/Architetti Masterizzati Dirextra” che hanno gestito appalti pubblici per importi superiori ai 50 Milioni di Euro : 150

Sono aperte pertanto le iscrizioni per la nona edizione del Master in “Ingegneri di Impresa settore Costruzioni” che si terrà a Roma da Settembre 2009 - Settembre 2010.

Le domande di ammissione dovranno pervenire tramite email:

[email protected] o fax: 095-66331154.

Il modulo di ammissione è disponibile sul sito www.dirextra.com.

Per informazioni la Segreteria Master Dirextra risponde dalle 9,00 alle 18,00 al seguente numero: 095-223008

 

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Emiliano Cantagalli

L’artigiano del telaioUn’opera D’Arte Nascosta

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Foto in altoEmiliano Cantagallo

a lavoro

Artista artigiano per gli artisti, raccontaci il tuo lavoro.

Un lavoro artigianale per le opere d’arte e di talento, che “vestono” le Opere dei più grandi Artisti presenti e passati da Piero Dorazio, Mario Schifano, Gino De Dominicis, a Carla Accardi, Achille Perilli, Claudio Verna, Domenico Bianchi. Sono telai in legno o in Metallo dove l’Opera viene poi montata. Il telaio artigianale si potrebbe definire un’opera d’arte nascosta, praticamente una sorta di opera d’arte sotto l’opera d’arte. Nel nostro laboratorio ne produciamo in molte forme, prioritaria è la ricerca di nuove soluzioni, come ad esempio i telai in legno ad espansione automatica o a molle.

Quanto lavoro c’è dietro la produzione di un singolo telaio.Un lavoro completamente artigianale e dunque completamente fatto a mano. Fondamentale è la scelta del legno, per la nostra produzione utilizziamo abete di primissima qualità, attualmente abete austriaco per qualità e prezzo è il migliore. Dopo una prima selezione fatta dai nostri fornitori viene riveduto da noi tavola per tavola.

Quanti e quali tipi di produzione?Facciamo telai di tutte le misure dai più piccoli 10x10, fino alle più grandi dimensioni e alle più svariate forme a seconda dell’esigenza dell’Artista o del cliente (Gallerie, Restauratori, Rifoderatori, Musei, Sovrintendenze, Accademie). Possiamo permetterci una vasta varietà di prodotti, grazie al fatto che è prodotto tutto artigianalmente.

Come nasce la tua passione per questo tipo di artigianato?Mio Nonno ancora ragazzo iniziò nel 1930 insieme ad un suo amico, mio padre si unì a lui alla fine degli anni ‘50

acquisendo l’esperienza necessaria che gli permise, negli anni 70, di rivoluzionare il prodotto attraverso nuovi brevetti. Dietro al lavoro c’è una preparazione meticolosa e molta passione, che ci da la possibilità di fornire sempre un ottimo prodotto e di migliorarci con il tempo. Si può dire che io sia nato nella bottega di mio nonno, infatti non appena finite le scuole superori ho seguito mio padre in questa avventura.Mio nonno aveva una vecchia bottega presso le Mura Vaticane, poi realizzò con i propri sacrifici e con l’aiuto di mio padre e dei suoi fratelli e sorelle, una casa con un locale nel quartiere Montespaccato dove trasferì l’attività.

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ArTiGiANoA

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webwww.romanatelai.it

[email protected]

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Foto in altoLavorazione Telaio

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sPoNsors

La tua pubblicità sulla nostra rivista?

Scrivi aRedazione Talents freepressindirizzo Via Flaubert 64CittàRomaCap00168 indirizzo webwww.talentsmag.itmail [email protected] Russo Pubblicità[email protected] 335.7768885

Talents verrà distribuita presso le Università di Roma e presso l’Istituto Europeo di Design, oltre che nei quartieri Prati, Testaccio, Trastevere, San Lorenzo. Sarà inoltre pubblicata ogni mese su Facebook.

All’età di 3-4 anni cominciai a frequentare la falegnameria ed ad innamorarmi del legno.Mi hanno raccontato che quand’ero piccolo ci fu un aneddoto abbastanza chiaro su quello che sarebbe stato il mio futuro,quando mi appropriai di una bucatrice, definendola “mia” e di nessun altro...e così fu.

Cosa sta succedendo all’artigianato in Italia?Secondo me si è perso il piacere del sacrificio nell’imparare un lavoro di alta professionalità, di massima espressione nell’artigianato, mirando sempre di più a discorsi quantitativi piuttosto che qualitativi. Si sacrifica la lavorazione manuale per tanti fattori come costi e tempi, a discapito della qualità.

Qual è la situazione attuale del vostro mercato?L’industria anche in questo campo ha fatto dei passi da gigante dando un ottimo prodotto ma comunque non riesce a seguire e soddisfare l’esigenza di tanti Artisti o Musei, che ruotano in

questo mercato, in questa nicchia ci posizioniamo noi con i nostri prodotti, con le nostre opere più o meno grandi più o meno impegnative. Attualmente subiamo anche l’invasione di prodotti cinesi che sono esclusivamente pezzi in serie, per nostra fortuna, di scarsa qualità. L’industria italiana, invece, cerca di qualificare il prodotto nei limiti di una catena di montaggio. Il fatto che i nostri telai siano i più copiati, senza però ottenere lo stesso risultato, non ci danneggia affatto, anzi rafforza ancor più il nostro nome. Una volta ho letto una vecchia intervista a Enzo Ferrari che rispose alla domanda del giornalista sul fatto che case costruttrici prendevano spunto per le loro auto dalle Ferrari. Enzo Ferrari rispose sorridendo:Sono lieto che cercano di imitare o copiare i miei modelli. Tutto questo rafforza il mio marchio e tutto ciò vuol dire una cosa

sola, che sono sempre il Numero 1. Questo discorso vale anche per noi, nonostante ci siano falegnami che copiano i nostri prodotti brevettati, nonostante tutto ciò... noi, anzi i nostri telai sono i Numeri uno. Possiamo dire che ogni telaio è un’opera d’arte dietro l’opera d’arte, perché come dice mio padre essi escono dalle nostre mani con un’anima e con il rispetto che c’è per il legno e la natura.

Qual è il vostro rapporto con l’artista che si rivolge a voi?Mio padre con i suoi vecchi artisti a praticamente un rapporto fraterno, che si basa sulla fiducia e rispetto reciproco data dalla serietà, professionalità di entrambi. L’artista pretende da noi, giustamente, un lavoro di elite, in quanto sa che il telaio della propria opera rende la stessa ancora più bella.

Consigli ad un artista?L’arte è amore, passione, divertimento e voglia di fare. L’artista nella scelta di un telaio, deve puntare a far si che la sua opera, sia un opera valorizzata, non solo dal dipinto, dal nome, ma anche dai materiali. Un prodotto che duri nel tempo valorizzando l’ingegno e l’intelligenza dell’artista stesso.ma anche dai materiali. Un prodotto che duri nel tempo valorizzando l’ingegno e l’intelligenza dell’artista stesso.

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EVENTiE

mostre ed eventi sulla nostra rivista?

Vuoi segnalare il tuo evento, una mostra o qualsiasi cosa pensi che il lettore di Talentsnon possa perdersi, scrivi a [email protected]

Se invece hai il fiuto per gli affari, vuoi vendere qualcosa ma hai litigato con e-bay o a lui, preferisci il caro vecchio giornale, scrivi a [email protected] o telefonagli al numero 3357768885

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EDiToriALEmosTrE

Eio? D’estate preferisco roma...

Fabrizio Sette

Quante volte abbiamo sentito questa frase? Un modo elegante per evitare di dire che l’affitto di casa, le rate della macchina o il contrattino a

progetto firmato per l’ennesima volta in un anno, sono ostacoli insormontabili, colpevoli di tenerci lontani dalle bianche e meritate spiagge tropicali. Beh niente paura anche questa estate saranno molte le iniziative culturali e gli eventi in città che possono farci trascorrere serate divertenti. Se volete ascoltare buona musica la scelta è ampia e di ottima qualità, se siete amanti del jazz non potete mancare gli appuntamenti del Festival di Villa Celimontana o i concerti alla Casa del Jazz (nella villa che fu di uno dei boss della Banda della Magliana). All’Auditorium Parco della Musica per la rassegna “Luglio suona bene” il programma è ricco, come sempre, di grandi nomi: Bollani, David Byrne, Bacharach e Tracy Chapman, solo per citarne alcuni. Altra interessante rassegna musicale è “Roma incontra il mondo” a Villa Ada, questo evento, giunto alla undicesima edizione, presenta un programma ricco di artisti italiani e stranieri provenienti da Sud America, Asia e Africa. Gli appassionati di cinema avranno l’imbarazzo della scelta tra l’Isola Tiberina o il circuito Arene di Roma curato dall’associazione Pan Ars che da anni si fa portatrice di un meritevole progetto: portare opere cinematografiche di qualità nelle periferie romane, a tal proposito vi segnaliamo l’apertura di un nuovo spazio l’Arena Primavalle. Tra le mostre più interessanti segnaliamo Scatti di Guerra alle Scuderie del Quirinale dove le foto di Tony Vaccaro e Lee Miller raccontano, da angolazioni differenti, la quotidianità della Seconda Guerra Mondiale e al Palazzo delle Esposizioni la storia della maison Bulgari e dei suoi 125 anni di creatività ed eleganza. Passare l’estate in città, tutto sommato, può essere piacevole, che ne dite?

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Bulgari

Tra eternità e storia. 125 anni di gioielli italiani22 maggio - 13 settembre 2009Palazzo delle Esposizioni

La mostra che Palazzo delle Esposizioni dedica a Bulgari in

occasione dei 125 anni dall’apertura del primo negozio romano (1884) si qualifica come un avvenimento estremamente significativo per le arti decorative italiane e in particolare per la storia del gioiello in quanto consente di ripercorrere l’evoluzione di questa arte in Europa attraverso la produzione di uno dei maggiori gioiellieri del mondo. Con gli oltre cinquecento oggetti presentati, creati tra

il 1884 e il 2009, la mostra illustra la nascita e l’affermazione di uno stile assolutamente inconfondibile e, al tempo stesso, celebrare la straordinaria qualità tecnica e creativa della celebre maison romana. I visitatori potranno ammirare per la prima volta i favolosi gioielli indossati dalle più grandi star del cinema, come Ingrid Bergman, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Anna Magnani, e da altre celebrità, corredati da fotografie e frammenti di film. Un’intera sala,

invece, è riservata alla straordinaria collezione Bulgari appartenente a Elizabeth Taylor: smeral-di e zaffiri di grandi di-mensioni, fastosamente incorniciati da diamanti, caratterizzano i celeber-rimi gioielli della love story con Richard Bur-ton. Circa duecentoc-inquanta dei pezzi es-posti appartengono alla Collezione Vintage Bul-gari (collezione storica non in vendita) mentre ii gioielli provenienti da collezioni private ven-gono qui esposti per la prima volta.

OrariMar, mer, giov: 10.00 – 20.00

Ven, sab:10.00 – 22.30

Dom: 10.00 - 20.00

Biglietti € 7.5/10

IndirizzoVia Nazionale, 194

Telefono06.39967500

ChiusoLunedì

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Lee Miller e Tony Vaccaro

scatti di guerra 3 luglio 2009 – 30 agosto 2009Scuderie del Quirinale

Due storie di vita diverse accomunate dal tragico vissuto della

Seconda Guerra Mondiale, lo sbarco in Normandia e la Liberazione, raccontate dalle immagini di Lee Miller, fotografa di fama, cresciuta negli ambienti intellettuali parigini e dal soldato americano Tony Vaccaro fotografo ufficiale del giornale della 83° divisione. La mostra, di

cui Miller e Vaccaro sono i protagonisti, vedrà i loro scatti (circa 100 fotografie realizzate nel periodo che va dal 1944 al 1945) fronteggiarsi sulle pareti del primo piano delle Scuderie del Quirinale. Le opere di Lee Miller sono immagini che documentano la vita quotidiana dei paesi in guerra, la città di Parigi ancora in stato di assedio ma anche le

atroci atmosfere dei campi di concentramento. Tony Vaccaro racconta attraverso le sue pellicole, spesso sviluppate in condizioni estreme, mesi di violenza vissuta in prima persona, ma anche la storia di due nazioni, la Germania, che faticosamente esce dal periodo bellico e l’Italia, sua seconda patria, immortalata da nord a sud nel suo lento ritorno alla normalità.

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Orari17.OO – 24.00

Biglietti € 4/5

IndirizzoVia XXIV Maggio, 16

Telefono06.39967500

ChiusoMai

Pablo Echaurren

L’invenzione del bassoAuditorium – Parco della Musica10 giugno 2009 – 30 luglio 2009

Q uando nel 1951, Leo Fender, produsse il primo basso elettrico,

la storia e il sound della musica cambiarono per sempre. Per la sua incisività e maneggevolezza stravolse la concezione stessa della band. Fu lui assieme alla batteria a infondere la potenza e il ritmo giusti. Pablo Echaurren, appassionato da sempre, espone la sua collezione di bassi d’epoca. Una trentina di pezzi che intende illustrare la storia e l’evoluzione

dello strumento. Dagli anni Sessanta a oggi una grande varietà di fogge e di modelli ha tracciato un percorso estetico e musicale irripetibile in cui l’Italia si ritaglia un ruolo di tutto rispetto. Fender, Gibson, Rickenbacker, Gretsch, Hagstrom, Framus, Hofner, Vox, Eko, Wandrè sono solo alcune delle sigle che hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo. Non mancherà un basso disegnato e realizzato appositamente da Pablo

Echaurren. Accanto ai bassi veri e propri, esposti con circa quindici collage nelle salette di AuditoriumArte, Echaurren propone, nel Foyer Sinopoli, nove grandi grandi tele dedicate a questa sua inesausta passione. Opere in cui il basso diventa l’elemento centrale assurgendo a icona assoluta della modernità, delle sonorità rock e della vitalità del rapporto tra musica e pittura.

Orari17.OO – 21.00

Biglietti Gratis

IndirizzoViale P. de Coubertin

Telefono06.80241281

ChiusoMai

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Alessandro Mendini

Dall’infinitesimo all’infinito Fino al 6 Settembre 2009Museo dell’Ara Pacis.

Una mostra antologica, all’Ara Pacis, dedicata ad Alessandro Mendini

uno dei grandi maestri del design italiano. Disegni di progetto, fotografie, modelli, schizzi, riflessioni e oggetti. Circa 200 produzioni esposte nelle diverse sezioni in cui si articola la mostra. Uno spazio introduttivo costituito da opere e fotografie d’epoca ospita il racconto biografico di Mendini. Il nucleo centrale dello spazio espositivo, la “cripta” sotto l’Ara, contiene la sezione teorica “progettare pensieri”, con alcuni scritti emblematici esposti , mappe mentali e alcuni grafici ingranditi al punto di diventare texture parietali. Intorno a questo nucleo centrale si snodano le altre tre sezioni tematiche:

“progettare orizzonti” (le tante architetture pubbliche e i loro modelli in legno), “progettare stanze” (i mobili e gli ambienti interni), “progettare corpi” (gioielli, vestiti, orologi e borse, ma anche performance e azioni “teatrali”). In occasione della mostra vengono organizzati dei laboratori didattici destinati al pubblico

volti a “progettare corpi” (con carte di riciclo, oggetti caduti in disuso, tappi e stoffe si realizzano gioielli, orologi, vestiti e borse) e a “progettare stanze” (con reti metalliche, gomme e superfici in legno si costriuiscono modellini in scala di poltrone, lampade, librerie e soprammobili).

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Orari9.00 – 19.00Biglietti € 6/8IndirizzoLungotevere in Augusta

Telefono06.0608ChiusoMai

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mosTrEEVENTi DAL 17.7 AL 15.817.7Nour EddineMusica EtnicaRoma incontra il mondo, Villa AdaOre 22; Infoline 06 41734712; www.villaada.org18.7 MogwaiRockParco della Musica, Via P. De CoubertinOre 21;Infoline 06 892892;www.auditorium.com19.7Paranoid ParkFilmIsola del Cinema, Isola Tiberina Ore 21.30 e 23.00;Infoline 06 58333113;www.isoladelcinema.com20.7David ByrneElettro GospelParco della Musica,Viale P. De CoubertinOre 21Infoline 892892www.auditorium.com21.7Zakir HussainMusica EtnicaRoma incontra il mondo, Villa Ada Ore 22;Infoline 06 41734712;www.villaada.org

22.7Nine Inch Nails + Tv On The Radio + Animal CollectiveRockRock in Roma 2009,Via Appia Nuova 1245Ore 18.45;Infoline 06 45496305;www.the-base.it23.7Giuliano Palma & the BluebeatersRocksteady – SkaRoma incontra il mondo, Villa AdaOre 22;Infoline 06 41734712;www.villaada.org24.7Jack Bruce, Robin Trower, Gary HusbandRockRoma incontra il mondo,Villa AdaOre 22;Infoline 06 41734712;www.villaada.org25.7Burn after reading FilmIsola del Cinema, Isola TiberinaOre 21.30 e 23.00;Infoline 06 58333113;www.isoladelcinema.com26.7“Calvino Reloaded”, voce di Enzo IacchettiTeatro + JazzVilla Celimontana Jazz

Via della NavicellaOre 22.15;Infoline 06 5897807;www.villacelimontana-jazz.com

27.7Tracy chapmanFolk - RockParco della Musica,Viale P. De CoubertinOre 21;Infoline 06 892892;www.auditorium.com

28.7AlmamegrettaMusica DubRoma incontra il mondo, Villa AdaOre 22; Infoline 06 41734712; www.villaada.org

29.7Diverso da chi?FilmArena Primavalle, Via Sant’Igino PapaOre 21.15;Infoline 06 9964298;www.arenediroma.it

30.7Danilo Rea & Paolo Damiani Duo JazzCasa del jazz, Viale di Porta Ardeatina 55Ore 21;Infoline 06 704731;www.casajazz.it

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31.7Nitin SawhneyElettro & SoulRoma incontra il mondo, Villa AdaOre 22; Infoline 06 41734712; www.villaada.org1.8CarmenLiricaTerme di Caracalla, Viale Terme di CaracallaOre 21;Infoline 06 48160255;www.operaroma.it2.8ScaramoucheJazzLetture d’estate, Castel Sant’AngeloOre 21.30;Infoline 06 6873676;www.invitoallalettura.org

3.8Acquaragia DromMusica GitanaRoma incontra il mondo, Villa AdaOre 22; Infoline 06 41734712; www.villaada.org4.8Tosca Lirica Terme di Caracalla, Viale Terme di CaracallaOre 21;Infoline 06 48160255;www.operaroma.it5.8Gianluca Falcone DuoCover Fred BuscaglioneLetture d’estate, Castel Sant’AngeloOre 21.30;Infoline 06 6873676;www.invitoallalettura.org

6.8Rava & BollaniJazzVilla Celimontana Jazz Via della NavicellaOre 22.15;Infoline 06 5897807;www.villacelimontana-jazz.com

7.8Opa CupaBalkan JazzRoma incontra il mondo, Villa AdaOre 22; Infoline 06 41734712; www.villaada.org14.8Banda CoronaCanzoni RomaneLetture d’estate, Castel Sant’AngeloOre 21.30;Infoline 06 6873676;www.invitoallalettura.org15.8Fabrizio Bosso & Javier Girotto JazzVilla Celimontana Jazz Via della NavicellaOre 22.15;Infoline 06 5897807;www.villacelimontana-jazz.com

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