DEKRA Magazine - n. 7 del 2010

13
DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010 PANORAMA TECNICO STUDI DEKRA SICUREZZA STRADALE Revisionare l’ibrido Prova di acidità Mctc-Net2: Software Riconoscimento Targa N°7 09/2010 Poste italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale 70% DCB Milano In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi MAGAZINE OSSERVATORIO TRIMESTRALE SULLA REVISIONE DEKRA Revisioni Italia S.r.l. Via F.lli Gracchi, 27 - Torre Sud - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - www.dekra.it/revisioni LA “FORZA DEL NETWORK” SI EVOLVE: ADESSO ENTRATE IN GIOCO VOI! Il progetto di un nostro affiliato

description

 

Transcript of DEKRA Magazine - n. 7 del 2010

4 | 5DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010

PANORAMA TECNICO

STUDI DEKRA

SICUREZZA STRADAlE

Revisionare l’ibrido

Prova di acidità

Mctc-Net2: Software Riconoscimento Targa

N°709/2010

Poste italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale 70% DCB MilanoIn caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

MAGAZINEOSSERVATORIO TRIMESTRALE SULLA REVISIONE

DEKRA Revisioni Italia S.r.l.Via F.lli Gracchi, 27 - Torre Sud - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - www.dekra.it/revisioni

lA “FORZA DEl NETwORK” SI EvOlvE: ADESSO ENTRATE IN GIOCO vOI! Il progetto di un nostro affiliato

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010

blaz

esty

le.c

om

Sei meccanico, gommista, elettrauto, carrozziere? Hai anche il centro di revisione e il soccorso stradale? Più volte hai risposto di sì, più sei il partner che cerchiamo. Perciò, continua a leggere.

Stiamo creando NLTonly, il primo Network di Autoriparatori a Servizio Completo, rivolto esclusivamente alle società di Noleggio a Lungo Termine (NLT).

Abbiamo investito diverse centinaia di migliaia di euro per realizzare un software e una banca dati per l’officina così innovativi che sono destinati a cambiare il mercato. Oggi siamo i soli a poter offrire un protocollo in grado di garantire l’assistenza a 360° per qualsiasi marca e modello di auto in commercio e vogliamo diventare il punto di riferimento delle società NLT.

Ma prima dobbiamo creare NLTonly.

Oggi sono già centinaia le officine che hanno aderito a NLTonly, ma non sono ancora sufficienti.

Cerchiamo 1.000 Autoriparatori.

E qui entri in gioco tu: maggiori i servizi che potrai offrire, maggiore sarà la convenienza delle società NLT a convogliare più traffico sulla tua officina perché si ridurranno gli elevati costi della gestione amministrativa. Maggiore la tua professionalità, maggiori le tariffe di manodopera. Se anche tu sei interessato a far parte di NLTonly, contattaci, adesso.

Scrivi una e-mail a: [email protected]

Il Network che cambierà l’assistenza del Noleggio a Lungo Termine!

Crea con noi il primo Network di Autoriparatori a Servizio Completo per il Noleggio a Lungo Termine

nlt_only_esecutivo.indd 2 8-07-2010 9:39:42

“Mai Contenta” adesso è felice

Ibride, elettriche e a pannelli solari. La corsa allo sviluppo di veicoli con trazio-ne alternativa al motore endotermico è la nuova frontiera dell’industria automo-bilistica. Eppure, l’auto elettrica è tutt’al-tro che un’invenzione recente. E’ passato, infatti, più di un secolo da quando nel 1899 l’auto elettrica Jamais Contente, guidata dal belga Camille Jenatzy, fu la prima a superare i 100 km/h su pista. Dopo di allora, difficoltà progettuali (durata delle batterie) e costi industria-li enormi, rispetto al motore a scoppio, hanno spento gli entusiasmi.Oggi la vecchia Mai Contenta si prende la sua rivincita. Tutti i costruttori sono fortemente impegnati nella realizzazio-ne di almeno un modello ibrido. La tecnologia corre e la famiglia è già cresciuta al tal punto che, tecnicamente, le ibride sono ora divise in quattro grup-pi: le “micro hybrid”, le “mild hybrid”, quindi le “full hybrid” e infine le “hybrid plug-in”, che permettono la ricarica delle batterie collegandosi a una normale pre-sa di corrente.Anche se gli esperti prevedono il boom dell’auto elettrica o ibrida solo tra alcuni decenni, in funzione delle sempre mag-giori performance e del progressivo calo dei prezzi (ma gli esperti spesso si sba-gliano e il mercato si muove più veloce di loro), per noi professionisti dell’au-tomotive il futuro è già qui. Anche se il parco circolante di ibride (o elettriche) è ancora limitato, chi assiste, ripara o revi-siona questi veicoli ha l’obbligo di infor-marsi sullo stato dell’arte e della tecnolo-gia e ragionare al di fuori dei soli aspetti ecologici, sociali e modaioli.Per noi di DEKRA è stato allora ovvio spostare il focus dalla semplice ammi-razione delle nuove tecnologie al tema della sicurezza strutturale di questi nuovi veicoli, così come studiare possi-bili integrazioni degli attuali protocolli di revisione. In questo numero dedichiamo ben tre articoli a questi temi. Due trattano la si-curezza e la revisione: un crash test con una Toyota Prius condotto nei nostri la-boratori in Germania e una scheda tec-

nica con i consigli su come revisionare un ibrido. I nostri centri conoscono già da tempo questa scheda (ah, il vantaggio di essere un centro DEKRA…), ma pen-siamo che sia giusto divulgare il nostro know-how a favore dei centri indipen-denti e, soprattutto, degli automobilisti. L’ultimo pezzo sul tema è dedicato ad un centro affiliato DEKRA, la Blu Car di Orzinuovi (BS) dei fratelli Pottieri e al loro interessante progetto: un qua-driciclo leggero, totalmente a trazione elettrica, studiato per le esigenze dei centri urbani (raccolta rifiuti porta a porta, piccole manutenzioni, giardi-naggio). Sul mercato non c’era e, allora, i signori Pottieri hanno creato “Golia”. Adesso vogliono creare una rete di ven-dita e assistenza in tutta Italia e hanno pensato che il programma “La forza del Network” di DEKRA poteva essere la strada giusta per informare tutte le of-ficine che ricevono DEKRA Magazine. Credo che non vi sia migliore dimo-strazione dell’efficacia della strategia “La forza del Network”.Le opportunità di business non nasco-no solo da accordi con partner esterni ma anche al nostro interno, dai no-stri affiliati a favore dei loro colleghi DEKRA, presenti e futuri. Elettrizzante, vero?

EDITORIAlE

Andrea da LiscaDirettore Generale di DEKRA Revisioni Italia

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010 2 | 3

lettere alla redazioneDanni al veicolo durante la revisione. Chi paga?

SOMMARIO

In questo numero

EDITORIALE“Mai Contenta” adesso è felice

LETTERE ALLA REDAZIONEDanni al veicolo durante la revisione. Chi paga?

OSSERVATORIO SULLA REVISIONEEppur si muove!

PANORAMA TECNICORevisionare l’ibrido

SICUREZZA STRADALECheck up esclusivo sulle strade delle vacanze

STUDI DEKRAProva di acidità

DEKRA WORLD2010: destinazione Oriente

LA FORZA DEL NETWORKOrzinuovi, Vicino Oriente. Ecologia e imprenditorialità tutta Made in Italy

IDENTIFICAZIONE DELL’AFFILIATO DEKRA“Ma come ti vesti?”

AREA TECNICAMctc-Net2: Software Riconoscimento Targa

INTERVISTE AI CENTRICity Garage di Roma - Centro Revisioni Sacchetti di Roma

FOCUS DEKRAGestione sinistri e non solo...

1

3

4

6

8

10

13

14

16

18

19

20

Per scrivere al direttore, inviare una lettera aRedazione DEKRA News - DEKRA Revisioni italia S.r.l. - Via F.lli Gracchi 27, 20092 Cinisello Balsamo (MI);

e-mail: [email protected] - fax 02 899.29100

SONO INTERESSATO A RICEvERE INFORMAZIONI SUI SEGUENTI SERvIZI

Questo coupon è da inviare tramite fax (+39 02 899.29100) oppure a mezzo posta al seguente indirizzo:DEKRA Revisioni Italia S.r.l., via Fratelli Gracchi, 27 - Torre Sud 20092 Cinisello Balsamo (Mi) c.a. Direttore Commerciale

Nome e cognome RuoloAziendaIndirizzoCittà Provincia C.a.p.E-mail Telefono

Firma

MODALITà AFFILIAZIONE SERVIZI OFFERTI DA DEKRA REVISIONI

SETTEMBRE 2010

OSSERVATORIOTRIMESTRALESULLA REVISIONE

EDITOREDEKRA Revisioni Italia S.r.l.

DIRETTORE RESPONSABIlEAndrea da Lisca

CAPOREDATTOREFrancesca Sirimarco

REDAZIONEGianpaolo RivaGiammarco D’Orazio

SEGRETARIA DI REDAZIONE E PUBBlICITàStella Borsellino

DIREZIONE, REDAZIONE,AMMINISTRAZIONEVia F.lli Gracchi, 27 - Torre Sud20092 Cinisello Balsamo (Mi)Tel. 02 899 29330Fax 02 899 29100www.dekra.it/[email protected]

Le opinioni espresse dagli autoriimpegnano esclusivamentela loro responsabilità

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONEEmpatic S.r.l.Via Domenico Sansotta, 10000144 RomaTel 06 5220 8255www.empatic.it

STAMPAAlfaprint S.n.c.Via Bellini, 2421052 Busto Arsizio (VA)Tel. 0331 620 100www.alfaprint.com

Aut. Tribunale di Monzan. 1944 del 11/3/2009

IN COllABORAZIONE CON

MAGAZINEEgregi signori,

gradirei conoscere la Vostra opinione in merito ad un incidente che ho avuto nel mio centro di revisione. In breve è successo que-sto: un cliente mi porta la sua vettura per la revisione e dato che era tardi la lascia in officina, con l’accordo che l’avrei controllata subito la mattina seguente.

Il giorno dopo inizio a revisionare l’auto, un diesel di otto anni e con parecchi chilometri. Intanto che il mezzo si scalda, effettuo altri controlli e poi, prima di svolgere la prova opacità, accelero tre volte a fondo.

Dopo avere emesso un forte fumo nero il motore inizia ad acce-lerare e va in autoalimentazione. Lo spengo ma a quel punto il motore è danneggiato (si è fusa la testa del quarto pistone).

Ovviamente il cliente sostiene che è colpa mia perché ho accelerato troppo forte e “a freddo” e pretende che adesso devo sostituirgli il mo-tore. Mi ha minacciato che se non lo faccio si rivolgerà all’avvocato. Come devo comportarmi?

Cristian L. (Milano)

Abbiamo deciso di pubblicare questa lettera, recapitata al nostro ufficio tecnico, per due motivi: primo perché una situazione analoga è successa di recente in un nostro centro diretto; secondo perché il fenomeno dell’autoalimentazione nei diesel sta evidentemente diventando un problema diffuso, al punto che una rivista come Quattroruote ha voluto dedicare di recente un pezzo ad hoc.

Il fenomeno del blow-by dei motori diesel è conosciuto da sempre ma, oggi, coi DFP i casi di autoalimentazione sono in crescita. Le tre accelerate hanno danneggiato il motore? Improbabile, altrimenti ogni giorno migliaia di vetture dovrebbero rompersi durante la revisione. Più facile che ci fosse troppo olio nella coppa e che sia stato aspirato una volta raggiunti regimi elevati. Anche Quattroruote afferma che pochi sanno di non dover eccedere coi rabbocchi.

Come comportarsi? Nel nostro caso, noi ci siamo dichiarati disposti a pagare i danni e che eventualmente lo avremmo fatto solo a fronte di una perizia di un tecnico nominato dal tribunale. Il motivo è semplice: dopo l’autoalimentazione l’olio doveva trovarsi al minimo, l’astina invece mostrava il livello massimo. Se qualcuno aveva sbagliato, secondo noi, non era il nostro Responsabile Tecnico. Malgrado ciò, il perito, salomonicamente, ha suggerito di dividere i costi a metà. Pagheremo! Ora, però, sui diesel i nostri RT verificano sempre il livello d’olio e chiedono qual è l’utilizzo tipico del mezzo. Se è prevalentemente “cittadino” lasciano scaldare il motore più a lungo e stanno molto, molto attenti nelle accelerate.

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010

CONSISTENZA ED ATTIVITà DELLE OFFICINE GENNAIO - LUGLIO 2010

AUTOVEICOLI DIFFERENZA N.OFFICINE DIFFERENZA

2008 2010 + / - 2008 2010 + / -

TOTALE ITALIA s/SICILIA 6.951.057 7.356.095 405.038 5.418 5.983 565

TOTALE SICILIA (stima) 586.218 620.377 34.159 445 491 46

TOTALE ITALIA 7.537.275 7.976.472 439.197 5.863 6.474 611

5,8% 10,4%

ATTIVITà DELLE OFFICINE GENNAIO - LUGLIO (Tutta Italia)

MOTOVEICOLI DIFFERENZA CICLOMOTORI DIFFERENZA MOTO + CICLO DIFFERENZA

2008 2010 + / - 2008 2010 + / - 2008 2010 + / - %

TOTALE ITALIA s/SICILIA 721.301 835.054 113.753 313.297 287.452 -25.845 1.034.598 1.122.506 87.908 8,5%

TOTALE SICILIA (stima) 52.798 61.125 8.327 17.141 15.727 -1.414 69.939 76.852 6.913 9,9%

TOTALE ITALIA 774.099 896.179 122.080 330.438 303.179 -27.259 1.104.537 1.199.358 94.821 8,6%

15,8% -9,0% 7,9%

OSSERvATORIO SUllA REvISIONE

Eppur si muove! Malgrado le rottamazioni, la situazione economica e le tante incertezze, il mercato della revisione veicoli è in continua crescita. Ciò non significa però che le cose vadano bene per tutti.

Eccoci arrivati al primo giro di boa. Come consuetudine abbiamo sottopo-sto ai nostri analisti la richiesta di rac-contarci come sono andate le cose per i centri di revisione nei primi sette mesi del 2010: a fronte di conferme sconta-te, non sono mancate alcune sorprese. Le conferme sono l’inarrestabile cre-scita dei centri di revisione in tutta Italia (+ 611 in due anni, con punte pericolosamente patologiche in alcune province), il conseguente minor nu-mero di revisioni pro capite e la cadu-ta a piombo dei ciclomotori, prossimi oramai “all’estinzione”. Le sorprese sono invece la crescita del revisionato auto e di quello moto ben oltre le stime di fine 2009.Partiamo dai dati nazionali, con una importante premessa: i valori relativi alla Sicilia sono delle stime e vanno prese con beneficio d’inventario. Ricordiamo infatti che la Regione Si-cilia, da agosto 2009, si è “staccata” dal resto del Paese e non utilizza il “Por-tale dell’Automobilista” per la trasmis-sione dei dati.Limitiamo i commenti al mercato auto-veicoli. Le stime DEKRA proiettavano 12,2 milioni di revisioni per il 2010, con una crescita del +4% rispetto al 2008.Se il trend attuale tiene, saremo fe-lici di esserci sbagliati per difet-to: +5,8% del 2010 verso i primi sette mesi del 2008, significa 12,5 milioni di revisioni a fine anno.

Tabella 1

Tabella 2

Tabella 3

4 | 5

I valori assoluti, da soli, possono essere però ingannevoli, se letti da soli. Il se-condo studio riguarda la crescita loca-le in percentuale, raffrontata al valore nazionale. La provincia di Caserta ap-pare ancora in alta classifica, così come Gorizia e Nuoro per la parte in nega-tivo. Interessante vedere come Milano, nelle top 10 della crescita assoluta, pre-cipiti al terzultimo posto se misurata in valori relativi. Per affinare sempre più il discorso, e ca-pire se i trend di mercato hanno avuto un impatto positivo o negativo sull’at-tività dei singoli centri, è importante a questo punto considerare la crescita dei centri stessi sul territorio.

Ancora una volta le classifiche cambia-no, evidenziando dinamiche preoccu-panti per talune province. Verbania, ad esempio, nel biennio ha visto aumentare di quasi due terzi le officine autorizzate sul proprio territorio e ciò, abbinato alla scarsa crescita del mercato, ha avuto pe-santi riflessi negativi sulle performance medie. Notate ora Rimini, esempio per-fetto di un mercato incontrollato: quasi +10% di autoveicoli ma +35% di centri attivi. Incrociando i vari parametri, si ar-riva all’ultima tabella, quella più impor-tante per il singolo operatore, quella che risponde alla domanda: “ma, alla fine, su quante revisioni in più o in meno avrei potuto contare?”.

Osservate il “Totale Italia” perché è emblematico della situazione in atto: le revisioni medie sono calate del 4,2%! L’aumento del revisionato nazionale di + 5,8% (Tab.2) viene vanificato ed an-nullato da quel +10.4% rappresentato da nuovi centri (Tab.3). Effetto leva che si amplifica sino al paradosso: Pesaro perde mercato ma, singolarmente, i centri hanno un mi-glioramento; Rimini cresce nei volumi ma il calo medio è di 330 autoveicoli per centro. Pistoia e Verbania pagano pegno per gli anni “grassi” del passato, quando i centri erano relativamente po-chi. Inevitabile che altri, prima o poi, ci avrebbero messo gli occhi addosso.

CLASSIFICA PER CRESCITA VOLUMI IN %

AUTOVEICOLI DIFFERENZA

2008 2010 + / - %

PRATO 34.330 38.116 3.786 11,0%

CASERTA 93.186 103.253 10.067 10,8%

RIMINI 40.949 44.954 4.005 9,8%

COMO 78.983 86.512 7.529 9,5%

CROTONE 16.952 18.563 1.611 9,5%

TOTALE ITALIA 6.951.057 7.356.095 405.038 5,8%

PESARO 57.159 58.854 1.695 3,0%

TRIESTE 27.652 28.369 717 2,6%

MILANO 467.648 476.374 8.726 1,9%

GORIZIA 20.750 20.299 -451 -2,2%

NUORO 32.608 28.620 -3.988 -12,2%

REVISIONI MEDIE PER OFFICINA GENNAIO - LUGLIO 2010 (ITALIA S/SICILIA)

AUTOVEICOLI DIFFERENZA

2008 2010 + / - %

RAVENNA 1.812 1.963 151 8,3%

TRENTO 1.050 1.148 97 9,3%

ALESSANDRIA 1.182 1.267 85 7,2%

IMPERIA 1.909 1.982 73 3,8%

PESARO 1.329 1.401 72 5,4%

FERRARA 1.260 1.260 0 0,0%

TERNI 1.054 1.053 -1 -0,1%

SAVONA 2.020 2.015 -5 -0,2%

ROMA 1.434 1.427 -7 -0,5%

TOTALE ITALIA s/Sicilia 1.283 1.229 -53 -4,2%

NUORO 1.208 923 -284 -23,6%

TARANTO 1.641 1.324 -317 -19,3%

RIMINI 1.780 1.450 -330 -18,5%

PISTOIA 2.831 2.330 -501 -17,7%

VERBANIA 1.866 1.235 -631 -33,8%

CLASSIFICA PER CRESCITA CENTRI IN %

AUTOVEICOLI DIFFERENZA N.OFFICINE DIFFERENZA

2008 2010 + / - % 2008 2010 + / - %

VERBANIA 13.065 13.586 521 4,0% 7 11 4 57,1%

RIMINI 40.949 44.954 4.005 9,8% 23 31 8 34,8%

BRINDISI 49.844 53.611 3.767 7,6% 34 45 11 32,4%

BELLUNO 29.297 31.211 1.914 6,5% 22 29 7 31,8%

PISTOIA 36.798 39.604 2.806 7,6% 13 17 4 30,8%

TOTALE ITALIA 6.951.057 7.356.095 405.038 5,8% 5.418 5.983 565 10,4%

GORIZIA 20.750 20.299 -451 -2,2% 17 17 0 0,0%

TRENTO 68.273 73.457 5.184 7,6% 65 64 -1 -1,5%

PESARO 57.159 58.854 1.695 3,0% 43 42 -1 -2,3%

RAVENNA 57.987 60.854 2.867 4,9% 32 31 -1 -3,1%

ALESSANDRIA 61.462 63.368 1.906 3,1% 52 50 -2 -3,8%

Tabella 5

Tabella 4

Tabella 6

Comunque vada, sarà la prima vol-ta che un anno pari sfonda il muro dei 12 milioni di veicoli ispezionati.Ma le cose non vanno bene per tutti. Le tabelle complete sono consulta-bili sul sito www.dekra.it/revisioni; qui ci limitiamo ad una sintesi, evi-denziando solo i primi e gli ultimi classificati su un totale di 94 Pro-vince censite (escluse le 9 siciliane).Iniziamo dai dati a livello assoluto: sette province registrano volumi importanti di revisionato incrementale, superiori alle 10.000 unità. Roma, ad esempio, in sette mesi ha segnato una crescita equi-valente a tutte le revisioni fatte nello

stesso periodo nel Beneventano. Una spiegazione di ciò è, forse, individuabile nell’anticipato esaurirsi dell’effetto del-le rottamazioni rispetto al resto d’Italia. A riprova, Milano, dove il volume di rottamazioni è stato in assolu-to il più elevato, si colloca solo al 10° posto con appena 8.726 revisioni in più. Il divario da Roma per il prima-to nazionale passa da 21.000 revisio-ni in meno del 2008 a quasi -50.000 di quest’anno. Decisamente preoccupanti, infine, Gorizia e Nuoro, uniche due pro-vince con un saldo anno su anno addirittura negativo.

CONSISTENZA ED ATTIVITA' DELLE OFFICINE GENNAIO - LUGLIO (ITALIA S/SICILIA)

AUTOVEICOLI DIFFERENZA N.OFFICINE DIFFERENZA

2008 2010 + / - 2008 2010 + / -

ROMA 488.842 525.105 36.263 341 368 27

NAPOLI 286.141 311.873 25.732 156 169 13

BOLOGNA 126.728 137.508 10.780 72 79 7

TORINO 288.751 299.486 10.735 143 158 15

FIRENZE 124.110 134.615 10.505 109 116 7

PADOVA 126.885 137.001 10.116 96 112 16

CASERTA 93.186 103.253 10.067 58 62 4

GORIZIA 20.750 20.299 -451 17 17 0

NUORO 32.608 28.620 -3.988 27 31 4

TOTALE ITALIA s/SICILIA 6.951.057 7.356.095 405.038 5.418 5.983 565

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010 6 | 7

PANORAMA TECNICO

Revisionare l’ibrido

COME FUNZIONALa trazione ibrida, ottenuta tramite un motore a combustione interna ed uno elettrico, è stata sviluppata dai costrut-tori automobilistici per utilizzarla unica-mente sui prototipi. Solo recentemente Toyota ha iniziato la commercializzazio-ne su larga scala della vettura Prius, san-cendo di fatto l’inizio dell’era dell’ibrido prodotto in serie. La particolare tecnologia, realizzata per ottenere trazione usando contempora-neamente le batterie ed il classico car-burante, è stata sviluppata fondamen-talmente per ridurre l’inquinamento. Quando infatti il veicolo ibrido funzio-na con il motore elettrico, le emissioni sono nulle e dunque esso rientra nella categoria degli ZEV, ovvero Zero Emis-sions Vehicle (Veicoli con Emissioni Zero - nulle). Se invece il propulsore termico funziona in stazionario per ri-caricare gli accumulatori e la trazione è elettrica, si ha il grande vantaggio di far operare il propulsore stesso ad un regi-me costante e ad un carico tale che il suo rendimento è migliore e per questo l’in-quinamento è più basso. In questo caso

si ha un veicolo che può rientrare nella categoria LEV, ovvero Low Emissions Vehicle (Veicoli con Emissioni Basse). Ovviamente il mezzo di trasporto può funzionare anche in modo classico, ov-vero la sua coppia motrice viene generata dal propulsore con combustione interna. In sintesi, prendendo come esempio la tecnologia ibrida di Toyota applicata alla vettura Prius, si possono descrivere i se-guenti modi operativi:• In decelerazione e frenata il generatore

trasforma l’energia cinetica del veicolo in energia elettrica, utilizzata per ricari-care gli accumulatori.

• Il motore a combustione interna viene automaticamente spento se il sistema di controllo non ritiene sufficientemente efficiente il suo funzionamento. In que-sto caso la trazione è elettrica. Anche la partenza del veicolo da fermo viene effettuata solo col motore elettrico e se l’automobilista arresta la marcia il moto-re a combustione interna viene spento.

• Durante l’utilizzo normale della Prius il motore a combustione interna eroga la coppia motrice ed attiva il generatore per ricaricare le batterie. Il sistema di

controllo stabilisce la corretta riparti-zione dell’energia messa a disposizione dal motore stesso.

• In caso di elevate accelerazioni, la cop-pia erogata dal motore a combustione interna viene sostenuta da quella ero-gata dal motore elettrico.

• Tramite il generatore azionato dal mo-tore a combustione interna, il livello di carica delle batterie viene sempre man-tenuto oltre il valore minimo necessario.

COME SI REvISIONADa quanto fino ad ora descritto, si com-prende come il processo di revisione pe-riodica di un veicolo ibrido non possa es-sere identico a quello applicato ad una vet-tura tradizionale. Nell’ibrido, infatti, è ne-cessario attivare esclusivamente il motore a combustione interna quando la vettura è ferma, in modo che possa raggiungere la corretta temperatura di regime per po-ter eseguire le rilevazioni degli inquinanti presenti nei gas di scarico, secondo quan-to previsto dalla procedura di revisione. Perciò se si considera come esempio il caso della Toyota Prius, occorre accendere il quadro e mettere il selettore delle mar-

ce nella posizione P, azionando in segui-to per due volte l’acceleratore a fondo. Si procede spostando il selettore delle marce sulla posizione N, azionando poi l’acce-leratore a fondo per due volte. Si riporta infine il selettore delle marce ancora nella posizione P e si aziona nuovamente il pe-dale dell’acceleratore completamente per due volte. Entro sessanta secondi si agisce sul comando di accensione, mettendo così in moto il motore a combustione interna. In questo modo viene attivata la modali-tà di funzionamento per la manutenzio-

ne (l’indicazione è riportata sul display multifunzione) e si accende sul cruscotto la spia di allarme principale. Ovviamen-te il motore a combustione interna deve essere in funzione anche durante la pro-va fonometrica; infatti se la vettura è in modalità elettrica, non produce nessun rumore e dunque non ha senso fare il test. Diversamente per effettuare la verifica del-la funzionalità dei dispositivi elettrici e di illuminazione-segnalazione presenti sul veicolo, è bene che quest’ultimo funzioni in modalità utente (normale), in modo da

assicurarsi che l’impianto che eroga ener-gia elettrica sia in grado di alimentare per-fettamente tutti gli apparati, che devono essere verificati secondo quanto descritto nella procedura di revisione periodica. Da ultimo è bene evidenziare che prima di riconsegnare la vettura al cliente, è ne-cessario ristabilire la corretta e normale modalità (occorre uscire da quella per la manutenzione precedentemente imposta-ta), disattivando le segnalazioni presenti sul cruscotto e sul display multifunzione. La metodologia descritta per poter effet-tuare la revisione periodica della Prius va ovviamente applicata anche per gli altri veicoli ibridi. Naturalmente per ogni mo-dello dovrà essere seguita una specifica procedura per poter accendere il motore a combustione interna, quando il veico-lo è fermo. Queste procedure vengono definite da DEKRA con la collabora- zione dei costruttori automobilistici.

I limiti sempre più stringenti, imposti dalle norme che regolamentano le emissioni inquinanti dei veicoli, hanno accelerato l’evoluzione e la diffusione dei mezzi con trazione ibrida, per i quali si pone il problema del corretto svolgimento della revisione periodica.

Il disegno riassume le quattro tipologie di funzionamento fondamentali, messe a punto da Toyota per la trazione ibrida. L’immagine mostra il gruppo motopropulsore ibrido della Toyota.

Il disegno mostra lo schema di funzionamento parallelo di un gruppo motopropulsore ibrido. Il motore elettrico e quello a combustione interna concorrono nella generazione della coppia motrice.

Il disegno mostra lo schema di funzionamento serie di un gruppo motopro-pulsore ibrido. Il motore elettrico mette in movimento il veicolo, mentre quel-lo a combustione interna tramite il generatore, ricarica gli accumulatori.

Il disegno mostra lo schema di funzionamento misto di un gruppo motopro-pulsore ibrido. Il motore elettrico e quello a combustione interna, concorrono nella generazione della coppia motrice, mentre parte dell’energia di quello a combustione interna viene fornita al generatore per ricaricare le batterie.

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010

SICUREZZA STRADAlE

Check up esclusivo sulle strade delle vacanze

Ecco i risultati dell’inchiesta esclusiva organizzata da Gente Motori in collaborazione con DEKRA. 2.077 i km percorsi da nord a sud in 9 giorni di non stop; 476 le auto controllate; 35 le voci sotto esame per un check up completo. Una su tre è a rischio multa.

TUTTE lE TAPPEUn’auto su due non è a posto, una su tre (38,6%) a rischio multa, più di una su dieci è una minaccia per gli altri. È que-sto il preoccupante quadro fotografato dalla nostra inchiesta. Nove giorni cal-dissimi (sotto ogni aspetto) nelle piazzole degli Autogrill italiani con un obiettivo: passare al setaccio le vetture sulle strade delle vacanze, per scoprirne vizi e virtù. Il risultato? Pneumatici consumati ben oltre i limiti di legge, fari rotti, compo-nenti non omologati e revisioni non in regola sono tutt’altro che una rarità. E i pericoli, così, possono coinvolgere anche chi tiene lo “stato di forma” della propria vettura sempre al top.Grazie alla collaborazione di un esperto team di tecnici della DEKRA abbiamo verificato sul campo la salute di 476 vet-ture (in media 50 al giorno). Ben 35 le voci controllate, suddivise in 9 aree (in-terno, esterno, vano motore, sottoscocca, organi dello sterzo, impianto frenante, ruote e sospensioni, identificazione del

veicolo e attenzione alla sicurezza), per un totale di 10 minuti per macchina. Giusto il tempo di ricevere una copia di Gente Motori, indossare un cappellino rosso di DEKRA, come quello del mitico campione tedesco di F1, e gustare un caf-fè, gentilmente offerto ai partecipanti da Autogrill, partner dell’iniziativa. Tante dunque le vetture esaminate da Nord a Sud senza distinzione di età o ses-so dei guidatori. Un campione ampio ed eterogeneo, un risultato confortante per certi versi (il 55,3% è risultato in perfetta forma), preoccupante per altri: un’auto su due ha qualcosa che non va. E non impor-ta che si tratti di piccoli difetti come nel 18,8% dei casi (comunque in violazione del Codice della Strada) o di trascuratezze gravi dalle conseguenze penali come per quell’1,27% di vetture “beccate” a circolare senza la revisione (sempre al Nord).Noi abbiamo ricordato ai proprietari che rischiano il ritiro della Carta di Circola-zione e che, in caso di incidente, l’assicu-razione può esercitare il diritto di rivalsa.

È varia anche sotto il profilo delle disat-tenzioni la fotografia del parco circolante. La più frequente riguarda il classico gilet catarifrangente. Il 18,8% degli automobi-listi italiani o non ne è in possesso, oppu-re ce l’ha nel bagagliaio.Il triangolo? Solo lo 0,63% degli automo-bilisti lo ha lasciato nel box di casa (e in questo caso scatta la sanzione). La nostra inchiesta ci ha permesso di scoprire una realtà ben più radicata e de-cisamente pericolosa, soprattutto quan-do si parla di pneumatici. Partiamo con due dati: il 9,32% delle vetture esaminate viaggiava con battistrada eccessivamente consumato (la legge impone un minimo di 1,6 mm) e l’8% montava pneumatici in pessimo e inadeguato stato di conserva-zione. Ciò significa che una vettura su die-ci potrebbe essere una minaccia in caso di frenata improvvisa. In più, c’è il proble-ma della pressione di gonfiaggio errata. Non va dimenticato poi lo 0,6% di auto che montava cerchi e pneumatici di mi-sure non omologate: “sono più belli este-

IN COllABORAZIONE CON

ticamente” - ci hanno risposto in molti. Sarà, ma in caso di controllo della Stra-dale scattano immediatamente 389 euro di multa e ritiro del libretto. Il livello dei liquidi era al di sotto del minimo sinda-cale per il 6,5%, mentre per un più pre-occupante 2,1% il problema riguardava quello dei freni. Chiude l’elenco dei pro-blemi più frequenti il 6,5% di vetture con

gruppi ottici danneggiati: attenti, c’è una bella multa, ma soprattutto c’è il rischio di guidare alla cieca e di non essere vi-sti! E poi ci sono i piccoli “vizi” quali il dimenticarsi di sostituire i pneumatici invernali e “disattenzioni” per la targa illeggibile o, in qualche caso, addirittura assente. La giustificazione? “Devo averla persa poco fa, non me ne sono proprio

accorto...”. E in questo caso la nostra fi-ducia inizia a vacillare... L’italianità, dal punto di vista automobilistico, ci unisce. Non ci sono differenze marcate tra Nord, Centro e Sud. Le auto peggiori? Solita-mente le utilitarie, mentre la palma d’oro va alle monovolume e alle station wa-gon, quasi sempre in splendida forma. Almeno alla famiglia ci teniamo.

TUTTI I KO NEl DETTAGlIOAnalizzando i “ko” nel dettaglio, il 24% dei problemi è relativo alle ruote. Il 10,7% ha battistrada consumato, il 9,3% monta pneumatici in cattivo stato di conserva-zione, mentre il 6,6% ha pressioni diverse da quelle consigliate. La carenza di liquidi riguarda quello di raffreddamento per il 5,1% e quelle dei freni per il 2,4%. I cri-stalli danneggiati sono il 2,9%, il restante 2,2% è per gli specchietti. Il gilet catari-frangente manca nel 21,8% dei casi.

CHI è SENZA PECCATOÈ la fascia compresa tra i 30 e i 45 anni quella che maggiormente si è distinta per la cura della propria vettura. Premiate dalla nostra inchiesta, ovviamente, le auto più recenti, mentre la maglia nera va alle utilitarie. Le auto più curate? Monovolume e station wagon, spesso sottoposte a controlli esti-vi prima di mettersi in viaggio, ma anche qualche sorpresa “over 150.000 km”. Nord e sud non sono diversi nelle percentuali di ok e ko, mentre la vicinanza con le grandi città (Milano e Roma) sembra, inspiega-bilmente, avere effetti negativi sulle auto.

VENEZIA - MILANO,Autogrill Brianza Nord

MILANO - GENOVA,Autogrill Dorno Ovest

GENOVA - FIRENZE,Autogrill Versilia Ovest

FIRENZE - ROMA,Autogrill Flaminia Ovest

ROMA - NAPOLI,Autogrill Macchia Ovest

BARI - BOLOGNA,Autogrill Conero Est

VENEZIA - MILANO,Autogrill Scaligera Ovest

MILANO - TORINO,Autogrill Novara Nord

MILANO - BOLOGNA,Autogrill Arda Ovest

1

2

3

4

5

6

7

8

9

>

>

>

>

>

>

>

>

>

TUTTE lE TAPPE

18

2

39

7

6

4

5

9,50% 5,10%

29,40%

25,20%19,50%

14,90% Liquidi

Gruppi ottici

Cerchi e pneumatici

Altro

Equipaggiamento di sicurezza

Specchi e cristalli

8 | 9

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010

Non stiamo parlando di cartine di tornasole, ma di cosa succede quando una Toyota Prius si schianta contro un muro alla velocità di 50 km/h. Un “crash!” che porta con sé una domanda legittima: come si comporta un’auto che ha a bordo cavi elettrici di trazione e batterie ibride in caso di incidente? Resiste come un’auto a motore endotermico? È più sicura o più pericolosa?

STUDI DEKRA

Prova di acidità

10 | 11

Per capirlo abbiamo esaminato i risultati del primo crash test condotto da DEKRA su un veicolo con catena cinematica ibri-da, scelto nelle reali condizioni in cui si trova a circolare: una Prius seconda se-rie, acquistata usata.

Si parla tanto di alimentazione alterna-tiva. Così DEKRA e Auto Bild, impor-tante rivista automobilistica tedesca, hanno voluto effettuare il primo crash test su una vettura ibrida. Per questa “prova di acidità” (espressione calzante visto che parliamo di batterie, che du-rante l’urto possono rompersi e sparge-re il liquido in esse contenuto) è stata

utilizzata una Toyota Prius Hybrid II di tre anni e 124.000 km, alimentata con un motore a benzina da 113 cavalli e un motore elettrico da 82 kW funzionante con tensioni da 200 a 500 volt.Lo scenario stavolta è stato il Crash Test Center DEKRA di Neumünster. In conformità con le disposizioni dello standard americano FMVSS - in Eu-ropa non esiste ancora una normativa corrispondente - la Prius è stata spinta alla velocità di circa 50 km/h contro un muro inclinato rispetto al suo asse, così da far agire le forze dello schian-to sulla zona anteriore sinistra, dove si trova il cuore della trazione ibrida. La

quale, come ci si aspettava, è fuoriusci-ta intatta dallo schianto. Con l’urto l’inverter ha subito qualche spostamento sul lato posteriore ma sen-za riportare né ammaccature né rotture. Inoltre non si sono generati difetti che avrebbero potuto caricare elettricamente la carrozzeria. Anche i cavi ad alta ten-sione che collegano la batteria nella parte posteriore del motore sono rimasti intat-ti, compresi quelli del collo di bottiglia tra l’assale anteriore e il telaio. Come hanno dimostrato le registrazioni in tempo reale effettuate durante il crash test sulla ten-sione della batteria, al momento dell’im-patto l’accumulatore collegato ai sensori

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010

STUDI DEKRA

Fig. 1

Fig. 3

Fig. 4

Fig. 2

to anche nel campo dell’efficienza ener-getica di un’opera architettonica. DEKRA è approdata anche in Giap-pone, altro mercato chiave nella stra-tegia di espansione in Oriente, foca-lizzandosi su un settore specifico e molto sviluppato nel Paese nipponico, la certificazione della tecnologia medi-cale. Attraverso la controllata KEMA Quality Japan K.K, gli esperti DEKRA si sono presto affermati come l’unico fornitore di servizi di certificazione e controllo per i produttori giappone-si di articoli medico-sanitari. Questa attività è per le aziende europee un prerequisito fondamentale per l’espor-tazione dei loro prodotti medicali e di diagnosi in vitro in Giappone. DEKRA, infatti, è in grado di espletare le proce-dure di valutazione di conformità e le certificazioni di prodotto in linea con le normative nazionali giapponesi.

Il mercato asiatico è vasto, variegato, in forte crescita e ricco di opportunità per le imprese europee. Per questo DEKRA ha deciso di puntarvi per rafforzare an-cora di più la propria presenza a livello mondiale. La strategia è chiara: amplia-re il portafoglio dei servizi che i mercati asiatici richiedono, siano essi specifici di una delle mille realtà di quel continente o derivati da quelli già proposti in Eu-ropa, per sfruttare tutte le possibilità di business offerte da questo mercato. L’obiettivo numero uno è conquistare la Cina. Qui il settore più promettente è quello automobilistico: il Paese è enor-me, scarsamente motorizzato ma sta rapidamente colmando il gap con il re-sto del mondo grazie al dinamismo dei suoi costruttori. DEKRA ha puntato la sua attenzione soprattutto sul mondo dell’auto, dando vita a diversi progetti pilota nel campo dei servizi per l’ispe-zione dei veicoli, in collaborazione con le Case automobilistiche locali. A questi progetti è seguito un impegno nell’ambito industriale che ha portato DEKRA a proporre in Cina le proprie competenze e professionalità con test di prodotto, sistemi di certificazione, servizi di collaudo, efficienza energeti-ca e sostenibilità ambientale.

Alla World Expo 2010 di Shanghai, DEKRA non si è fatta scappare l’oppor-tunità di dimostrare, anche sul mercato asiatico, la sua tradizionale attenzione per la protezione dell’ambiente e per la sostenibilità sponsorizzando la Ham-burg House, il progetto per uno sviluppo urbano integrato e sostenibile, realizza-to dalla città di Amburgo. È un edificio modello a livello tecnologico e ambien-tale, in linea con il concetto di sostenibi-lità della vita in città, che dimostra come l’expertise DEKRA possa essere sfrutta-

2010: destinazione OrienteAuto, industria e prodotti medicali, Cina e Giappone: ecco le strategie DEKRA per l’Asia.

DEKRA wORlD

12 | 13

d’urto è stato immediatamente scollegato dalla rete di alimentazione. Ciò significa che durante la collisione la carrozzeria non è mai stata in tensione. A parte un leggero piegamento del mon-tante A, la berlina nel complesso ha sop-portato bene l’elevato impatto. Il valore di decelerazione dei manichini è stato accettabile e lo spazio di sopravvivenza nell’abitacolo è rimasto inalterato durante tutto il crash. Anche le porte hanno po-tuto essere aperte senza alcun problema e le cinture di sicurezza si sono rilasciate senza intoppi.Cosa molto importante, la collisione non ha danneggiato nemmeno la batteria, si-

stemata in una zona sicura, sopra l’assale posteriore. Secondo DEKRA è così ben protetta che potrebbe resistere addirit-tura in caso di tamponamento. Durante il crash test non c’è mai stato rischio di incendio. Un corto circuito nella batteria ibrida al nickel-metallo, all’impianto elet-trico o al cablaggio di alimentazione del motore elettrico, infatti, avrebbe messo gli occupanti e le squadre di soccorso in pericolo di vita per i rischi di folgorazione che potrebbero nascere tanto per la ten-sione quanto per il tempo di esposizio-ne alla corrente. Ma così non è stato e i conducenti della Prius possono ritenersi sicuri. Ai progettisti della Toyota va quin-

di un plauso per aver costruito attorno alle zone potenzialmente pericolose una struttura che ha resistito bene, persino meglio di quanto evidenziato dai crash test di veicoli tradizionali relativamente a zone simili.Questi risultati sono davvero incorag-gianti sia per gli occupanti sia soprattutto per le squadre di soccorso, che possono svolgere i loro normali interventi senza correre rischi di folgorazione. Il fatto che la Prius abbia già raggiunto un buon li-vello di sicurezza con la generazione pre-cedente all’attuale, evidenziano gli esperti DEKRA, non deve però fermare gli studi sulla sicurezza dei veicoli ibridi.

La foto grande della pagina accanto riprende il mo-mento dello schianto della Toyota Prius contro il muro alla velocità di 50 km/h. Nella foto 1 un giornalista di AutoBild indica la posizione della batteria nel vano motore prima che il crash test abbia luogo. Nella foto 2 il punto di collisione sulla vettura, dove all’interno è alloggiata la batteria che, come evidenziato nella foto 3, è rimasta intatta, nonostante i danni di carroz-zeria. Infine, nella foto 4 in primo piano il leggero piegamento del montante a seguito dello schianto.

Lancio simbolico della joint venture tra DEKRA e WIT Assessment del 25 giugno scorso. Al centro Mark Thoma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di DEKRA Certification.

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010

Nasce dall’idea dei titolari di un centro di revisione DEKRA un veicolo elettrico da città, costruito con materiali riciclabili e omologato per circolare su strada. Adesso serve una Rete distributiva ed assistenziale e qui entra in gioco la Forza del Network.

lA FORZA DEl NETwORK

Orzinuovi, vicino Oriente. Ecologia e imprenditorialità tutta Made in Italy.

Da un centro revisioni può nascere una Casa automobilistica? Si direbbe di sì, guardando l’evoluzione della Blu Car di Orzinuovi (BS). L’azienda è sta-ta, fino a qualche anno fa, una conces-sionaria Lancia (oggi è multimarca) con servizio completo di assistenza: meccanica, carrozzeria, elettrauto e gommista. Da qui a diventare centro di revisione (DEKRA da sempre, come molti centri nati dalle concessionarie del gruppo Fiat) il passo è stato breve: le quattro aree richieste dalla normati-va sui centri erano già presenti.Fin qui la storia sarebbe uguale a tante altre. A renderla speciale è però il pro-getto più recente. Ce lo racconta Bru-no Pottieri che, con il fratello Mauri-zio (in azienda lavorano anche l’altro fratello Renato e la sorella Jole) e la

consulenza di uno studio ingegneristi-co esterno, lo sta seguendo: “Da qual-che anno volevamo espandere la nostra offerta con un veicolo commerciale leg-gero, adatto ai centri storici, all’ultimo miglio della distribuzione urbana e agli impieghi comunali (raccolta rifiuti por-ta a porta, piccole manutenzioni, giar-dinaggio). Ma sul mercato non c’era nulla e l’ipotesi di una partnership con un’azienda del Lontano Oriente non ci convinceva, per la lontananza e per i grandi quantitativi richiesti”. Allo stes-so tempo i Pottieri si rendono conto di come il mercato richieda veicoli a bas-sa emissione, soprattutto per l’impiego urbano. “E così - prosegue Bruno - è nato Golia: un veicolo con una tecno-logia già disponibile e applicabile alla produzione di serie. Che non inquina

quando viaggia ma nemmeno quando arriva a fine vita, essendo costruito il più possibile con materiali riciclabili”. Golia è oggi omologato per la produ-zione in serie tramite il CPA di Brescia. Per poterlo esportare all’estero è stata

già interpellata DEKRA in modo da richiedere ed ottenere un’omologazio-ne internazionale. Per il Codice della Strada è un quadriclo leggero, con la targa da moto e due posti in cabina. Nasce su un telaio di alluminio stam-pato, con rinforzi e profili a sezione quadrata, ha un’autonomia di 50/60 km a pieno carico (circa 100 a vuoto); la velocità massima è di 40 km/h. I test sono stati compiuti su salite piuttosto impegnative, come quella del monte della Maddalena a Brescia: dopo 24 km di percorso, con salite e discesa piutto-sto aspre (si raggiungono gli 805 me-tri s.l.m.) ed effettuate a pieno carico, le batterie avevano ancora il 50% della carica. L’exploit si è recentemente ripe-tuto a Lugano, dove un rally di veicoli ecologici ha messo a confronto veicoli elettrici di vari costruttori europei.

Il Golia è pronto per la produzione di serie: tra prototipi, preserie ed esem-plari per l’omologazione ne sono già stati costruiti una decina di esem-plari. Si può andare alla Blu Car e ordinarne uno già oggi. Ma i fratelli Pottieri, soprattutto, vogliono cre-are una rete di vendita e assistenza. Non è escluso che il post-vendita na-sca con l’aiuto di DEKRA: “Ci piace il programma la Forza del Network” – dichiara Bruno – “Avevamo notato però che le proposte arrivavano diret-tamente “dall’alto”, cioè da DEKRA. Ci siamo chiesti se poteva funzionare anche con proposte “dal basso”, cioè da parte di noi affiliati. Così ne abbiamo parlato con DEKRA che è stata felice di condividere il nostro progetto e aiu-

tarci a promuoverlo sulla rete per fare in modo che nascano sinergie tra i cen-tri di revisione. E, adesso eccoci qua: anche questa è la forza del Network!”.Per la vendita, invece, chi volesse far-si avanti è benvenuto: il “reclutamen-to” è appena partito.

14 | 15

SCHEDA TECNICA

Golia pesa 2000 kg a pieno carico e ne ha 925 di portata utile. Il suo cassone misura 1105 x 2620 mm, mentre le misure del veicolo sono 3880 mm di lunghezza per 1180 di larghezza e 1855 di altezza. Il passo è di 2040 mm, la carreggiata di 1045. Nella versione attuale ha un pacco di 12 batterie al piombo da 6 volt, che alimentano, tramite un inverter, un motore elettri-co trifase a 72 volt da 9 kW. Il motore elettrico è dell’emiliana CFR, l’impianto elettrico della bresciana Cobo; il controllo di trazione arriva invece dalla Curtis americana. Tra motore elettrico e ponte posteriore (a balestre, mentre l’avantreno è Mc Pherson) c’è un cambio a due velocità, con la prima marcia ridotta (la relativa velocità massima è di 30 km/h), che serve per lo spunto a carico e in salita. I freni anteriori sono a disco a doppia pinza, quelli posteriori a tamburo. La cabina, disegnata dalla stessa Blucar, è in vetroresina e ha piacevoli linee arrotondate; ospita guidatore e passeggero con un confort notevole se si pensa alla larghezza ridottissima del veicolo. La produzione di telai e cabine, così come l’assemblaggio finale, avvengono tutte nello stabilimento di Orzinuovi, a fianco della normale attività di carrozzeria e del restauro di auto d’epoca di notevole pre-gio: un “pallino” dei titolari, che “respirano” automobili da quattro generazioni, ma anche un indice della qualità del lavoro.

Nella foto della pagina accanto Bruno Pottieri alla guida del commerciale nel centro storico di Orzinuovi, seguito dal fratello Maurizio alla guida del minibus. Nella foto in alto la squadra della Blu Car davanti alla concessio-naria, mentre nella foto accanto i fratelli Pottieri, menti del progetto Golia.

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010

IDENTIFICAZIONE DEll’AFFIlIATO DEKRA

“Ma come ti vesti?”

Che sia l’abito a fare il monaco lo ab-biamo detto, a proposito di insegne e allestimento interno dell’officina, sul numero precedente. Ora possiamo ri-peterlo, forte e a ragion veduta, perché è proprio di abiti che andiamo parlare: di una “collezione” che parla di voi al cliente e gli fa capire che siete la perso-na giusta al posto giusto. Vestire l’abito giusto in officina non è questione di moda. O, meglio, lo è ma non è soltanto il look che conta. Ini-ziamo proprio da questo, però: quante volte, da automobilisti, abbiamo avuto una cattiva impressione dell’officina in cui siamo entrati a causa dell’abbiglia-mento trasandato di chi ci ha ricevuto? O ci siamo insospettiti davanti a una tuta con un marchio che non era quello sull’insegna dell’officina? Bastano que-ste considerazioni per spiegare perché, in un centro DEKRA, il look DEKRA è importante. Il Responsabile Tecnico e il personale che lo coadiuva nelle opera-zioni di revisione devono essere imme-diatamente riconoscibili, distinguibili sia dai clienti sia dall’altro personale

(caso frequente quando il centro è an-nesso a un’officina di autoriparazione). La “divisa” indica immediatamente la persona giusta; ovviamente, le sue buo-ne condizioni e la pulizia tramandano al cliente un’impressione di professio-nalità e accuratezza del lavoro. Banale? Sì, certo. Ma non così scontato, almeno da quanto scoprono le riviste di auto ogni volta che fa un’indagine di mistery shopping in una rete post-vendita. Questo per l’occhio che, come è noto, vuole la sua parte. Ma vestire l’abbi-gliamento professionale vuole anche dire proteggersi dai rischi che compor-ta il lavoro in officina: avere indumenti in grado di isolare la pelle dai contatti con olio, grassi e altre sostanze chimi-che, per esempio. O indossare scarpe con suole antiscivolo e puntali rinfor-zati. E ancora, più banalmente, avere a disposizione una giacca a vento per tutte le operazioni (anche la più bana-le, come il prelievo di una vettura dal parcheggio e il suo riposizionamento a fine revisione) che comportino sbalzi termici nei passaggi da un locale riscal-

dato come l’officina all’ambiente esterno.La linea di abbigliamento professionale marchiata DEKRA ha pensato a tutto questo. Gli abiti proposti pensano alle varie esigenze e a tutte e quattro le sta-gioni dell’anno: chi opera sulla linea, per esempio, può indossare una polo e una salopette nei mesi più caldi o una tuta in quelli più freschi. La felpa e la giacca a vento possono completare l’abbiglia-mento quando si deve operare al fresco. Camici e polo possono anche essere uti-lizzate per personale non operativo sul-la linea (per identificarlo meglio e dare un’immagine coordinata dell’azienda agli occhi del cliente), oppure per chi non svolge continuamente mansioni correlate alla revisione (situazione tipica dei centri più piccoli e, più in generale, di quelli annessi alle officine). Un cami-ce indossato sopra gli abiti normali per il tempo della revisione o dell’accetta-zione, per esempio, non dà fastidio a chi lo indossa, protegge i suoi vestiti dallo sporco ma soprattutto comunica in modo diretto ed efficace l’immagine del Network al cliente. Allo stesso modo il

Ecco i capi che compongono la “collezione DEKRA”, la linea di abbigliamento professionale studiata per gli addetti alla revisione dei centri affiliati al Network.

16 | 17

personale d’ufficio può indossare una polo DEKRA senza sentirsi a disagio, comunicando al tempo stesso al cliente l’esistenza di una struttura organizzata ed efficiente.Tutta la “collezione DEKRA” (permette-teci di chiamarla così…) è stata realizza-ta con colori e tonalità che ben resistono

allo sporco; anche il logo DEKRA e le stampe sono realizzate in modo da re-sistere all’abrasione e agli innumerevoli lavaggi cui gli abiti professionali ven-gono sottoposti. I materiali scelti (per esempio gabardine di poliestere e coto-ne per salopette e tute, poliammide per le giacche a vento e cotone piqué per le

polo, pelle scamosciata e Cordura per le scarpe di sicurezza) garantiscono la corretta traspirazione e la resistenza al taglio e all’abrasione. Dove previsto dalle leggi sulla sicurezza, ovviamente, gli abiti e gli accessori sono omologati come dispositivi di protezione indivi-duale e marchiati CE.

ACCESSORI PER lA SICUREZZA

In tema di sicurezza sugli ambienti di lavoro il consiglio è che l’operatore che esegue la revisione usi sempre dei guanti di protezione, soprattutto quando effettua il con-trollo del sottoscocca o del vano motore per evitare il contatto con sostanze chimi-che e oleose che potrebbero danneggiare la pelle. Sotto il ponte, poi, è sempre bene proteggersi la testa con un caschetto così come indossare occhiali di protezione. Quindi utilizzare otoprotettori (cuffie o tappi) per le orecchie per attutire il rumore del motore durante la prova dei gas di scarico e quella fonometrica (consigliata quando il livello equivalente delle emissioni sonore, misurate all’orecchio, sta tra 80 e 85 db(A) e obbligatoria oltre questa quota). Questi articoli non fanno parte del kit fornito da DEKRA ma sono facilmente reperibili nei negozi che vendono accessori di protezione. Devono essere adeguati all’operazione che l’operatore intende com-piere; l’idoneità può essere desunta confrontandone le caratteristiche (per esempio i valori di attenuazione di un otoprotettore) con i rischi evidenziati dal documen-to individuali di valutazione dei medesimi, di cui ai famosi decreti legge 277/91, 626/94 e successive leggi che l’hanno integrati e sostituiti.

La collezione DEKRA: camice, tuta intera, pettorina, felpa, giacca a vento, polo, T-shirt, scarpe protettive.

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010 18 | 19

CENTRO REvISIONI SCACCHETTI - ROMA

“Grazie a DEKRA stiamo crescendo. Abbiamo ampliato il centro con la linea moto e con il ser-vizio di mailing, che ci offre DEKRA, il numero della clientela sta aumentando. Ci avvaliamo di questo servizio con DEKRA da quattro anni e anno dopo anno stiamo incrementando la clientela e il revisionato. Per di più stimo un ritorno del 10% anche per lavori di manuten-zione proprio grazie al mailing. I nostri clienti li coccoliamo e, per chi ha necessità, ci preoccu-piamo anche di andare a prendere la macchi-na, revisionarla o riparla, per poi riconsegnarla direttamente a casa del cliente. Soprattutto nel quartiere Parioli, dove questo servizio viene molto apprezzato. Noi ce la mettiamo tutta. Trattiamo anche con le forze dell’ordine, come Polizia e Guardia di Finanza e questo trasmette ulteriore fiducia anche agli utenti finali. È un po’ come andare al ristorante: se c’è gente, ci si fida. Funziona così anche nel nostro settore, dove c’è molta concorrenza. Quando il cliente arriva è ci dice “ah, questo è un centro DEKRA!” ci sen-tiamo orgogliosi perché trasmettiamo serietà. E poi ci stima perché abbiamo prezzi standard e siamo sempre disponibili. Con DEKRA ci sentiamo sicuri anche grazie alla consulenza del responsabile di zona, il sig. Antonello Colafrancesco, e contiamo di crescere ancora, di ingrandirci e andare a conquistare centri anche in altre zone di Roma.”

L’ obiettivo di Marco a breve è di arrivare a re-visionare 150 auto al mese per poi continuare a crescere ampliandolo e allestendo anche una linea moto. Per farlo punta molto sui vantaggi di essere un affiliato DEKRA “Perché mi dà prestigio” – aggiunge – “La clientela conosce il marchio e che noi affiliati DEKRA lavoria-mo con metodologia e meticolosità per la loro sicurezza. La maggior parte dei clienti viene per passaparola, altri tramite il sito DEKRA, dove trovano il numero di telefono del mio centro e prenotano l’appuntamento. Ma mol-ti altri arrivano attraverso il mailing che ho cominciato a fare con DEKRA”.

Sig. Luca Cirillo – “Ci sentiamo orgogliosi quando i clienti ci scelgono perché siamo un centro DEKRA”.

L’autofficina City Garage è un’azienda familia-re nata negli Anni ’80 nel quartiere Parioli di Roma. Fondatore è stato Ernesto Cirillo, che ora la conduce insieme ai figli. Officina auto-rizzata Fiat sin dall’inizio, nel 2007 è diventata anche Alfa Romeo e di recente anche autoriz-zata Lancia. City Garage vanta tre sedi, una ai Parioli, un’altra a Porta Pia e infine a Monte Sacro, anche se il centro di revisione al mo-mento è allestito solo in quella nel quartiere Parioli e a breve avvierà l’allestimento per la li-nea moto anche nel quartiere di Monte Sacro.

Sig. Marco Scacchetti – “Ho avviato la mia attività sapendo di poter contare su DEKRA”

Marco Scacchetti, dopo una pluriennale esperienza in qualità di Responsabile Tecnico di un centro di revisione ha deciso di met-tersi in proprio, forte anche del supporto di DEKRA, che ha seguito tutto l’iter burocra-tico per l’ottenimento dell’autorizzazione e lo ha consigliato sulla tipologia di attrezzature da acquistare, facendogli ottenere condizioni concorrenziali. È nato così il Centro Revisio-ni Scacchetti, operativo dal mese di giugno 2009 e che da subito ha effettuato una media di 5 revisioni al giorno, attualmente di molto superiore. Con un po’ di pubblicità e so-prattutto grazie alla fiducia che è riuscito a conquistarsi con la clientela, la crescita è stata registrata giorno dopo giorno, con il passaparola che ne è derivato.“Il cliente si deve sentire a casa sua, deve es-sere coccolato e deve sapere di potersi fidare quando si interviene su un bene come l’auto, e per farlo sono disposto a rimborsare le spe-se se non è soddisfatto” – ci dice Marco che continua – “Prima di avviare la revisione effettuo un controllo preliminare, soprattutto sui fari e sulle gomme, e se ci sono problemi seri non avvio la procedura ma offro un caffè al

Il centro di revisione è allestito per ispeziona-re auto e motoveicoli, quadricicli, treruote e auto leggere. Gommista, meccanica, elettrau-to e piccola carrozzeria, sono questi i servizi all’automobilista offerti da City Garage, che nel quartiere di Porta Pia offre anche un ser-vizio di garage 24h/24. Affiliato DEKRA dal 1999, cioè sin da quando è stato costituito il centro di revisione, ha un revisionato annuo medio è di 1.800 auto e circa 500 moto.Complessivamente vi lavorano dieci mecca-nici sulle tre sedi e quattro addetti all’ammi-nistrazione. Abbiamo parlato con Luca, figlio del titolare e Responsabile Tecnico del centro di revisione dal 2006, da un anno affiancato da Andrea, fidanzato della sorella.

cliente e lo invio in un’ officina per il ripristino danni. Il cliente apprezza l’attenzione e ritor-na. Il mio centro non fa autoriparazione, se non piccoli interventi, come la sostituzione delle lampadine. Massima disponibilità col cliente e durante l’attesa metto a disposizione quotidiani, gaz-zetta e do la possibilità di seguire la procedura della revisione attraverso il monitor. Molto lavoro ci arriva anche dalle officine, con le quali abbiamo creato delle sinergie. La zona è vasta e non manca la concorrenza, così ho posizionato alcune indicazioni stradali nelle vicinanze del centro di revisione”.

INTERvISTE AI CENTRIAREA TECNICA

Mctc-Net2: Software Riconoscimento Targa

A ottobre inizia l’omologazione del software WebCam, la famosa Telecamera Riconoscimento Targhe. Per alcuni un temuto strumento di controllo sull’attività del centro di revisione, per altri invece un sistema per garantire finalmente equità competitiva.

In arrivo nella prima parte del 2011, il sistema per il riconoscimento dei nu-meri e dei caratteri della targa non sarà “l’occhio indiscreto” del DTT all’interno del centro di revisione per controllarne l’operato. Ma non tragga in inganno la denominazione ufficiale di “software WebCam”, perché non si tratta di un gadget elettronico. Secondo le “Specifi-che tecnico-funzionali” di Mctc-Net2, edite dalla Direzione Generale per la Motorizzazione, infatti, gli obiettivi del sistema sono la veridicità della prova (quindi che il veicolo da revisionare sia presente in officina, che tutti i rileva-menti strumentali previsti siano effet-tuati, che vi sia un corretto utilizzo delle apparecchiature, in conformità alla cir-colare 88/95, e l’assegnazione dell’esito e il salvataggio dei dati parziali), la sicu-rezza dei dati e l’innovazione tecnolo-gica. Inoltre tali specifiche chiariscono che hardware e software debbano essere istallati nel centro di revisione, esclu-dendo qualsiasi elaborazione dati a di-stanza o tramite Internet. La novità di maggior rilievo è l’esten-sione del protocollo Mctc-Net2 anche ai motoveicoli che, pertanto, saranno anch’essi soggetti alla prova RT.

COME FUNZIONAL’RT viene a volte paragonato al tutor ma non è così: il tutor (così ci dicono gli esperti di questa tecnologia) ha un grado di riconoscibilità dell’85% e legge soprat-tutto le targhe più moderne e in condi-zioni di alta velocità. Mctc-Net2 invece richiede il riconoscimento (da fermo) delle targhe per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1964, indipendentemente dai diversi formati della targa, e consente un margine di errore molto basso. La struttura RT prevede un sistema sin-cronizzato al banco prova freni (inin-fluente se a rulli o piastre) ma non vin-colato né ad esso né al PC Stazione. Nel momento della misurazione dello sforzo massimo di frenata sull’asse posteriore, il sistema RT cattura l’immagine del veicolo in prova e ne estrapola la targa. L’imma-gine viene poi elaborata ed interpretata dal software che la confronta con quella inserita in fase di prenotazione. L’esito del riconoscimento targa é “regola-re” quando il numero dei caratteri ricono-sciuti è uguale al numero dei caratteri della targa reale e tutti i caratteri meno uno sono stati riconosciuti (i caratteri non ricono-sciuti vengono sostituiti dal carattere %). L’esito è “irregolare” invece quando 2 o

più caratteri della targa non sono congrui con quella prenotata. In caso di esito ir-regolare, la prova dei freni sarà sospesa ma, ovviamente, sarà possibile ripetere la prova dell’asse posteriore sino al corretto rilevamento della targa. Tutti i software RT dovranno essere certificati dal Ministero dei Trasporti. Salvo proroghe, entro marzo 2011 tutti i centri di revisione dovranno adegua-re i software PC Stazione e PC Preno-tazione, condizione indispensabile per poter poi adeguare il banco prova freni (o istallarne uno nuovo).

lA SOlUZIONE DEKRADEKRA Revisioni, assieme al suo part-ner di sempre, Prisma Informatica, ha sviluppato un Sistema RT proprietario, di cui parleremo sul prossimo nume-ro di DEKRA Magazine, perché atten-diamo la certificazione ministeriale di ottobre. Ora ci limitiamo ad anticipare che ci siamo avvalsi del know-how dei migliori esperti europei di software per il riconoscimento targhe e che abbiamo decisamente puntato sulla tecnologia di-gitale anziché quella analogica. Infine, a quanto ci consta, siamo gli unici ad avere previsto anche la versione wireless.

AFFIlIATO STORICO

BENvENUTO Al NUOvO AFFIlIATO

CITy GARAGE - ROMA

DEKRA MAGAZINE | SETTEMBRE 2010

Continua la presentazione delle tante realtà DEKRA operative in Italia. In que-sto numero descriviamo DEKRA Claims Services Italia, società che esiste nel no-stro Paese dal 2001 e che, pur operando anche nell’ambito dell’automotive, offre servizi e prodotti specifici per il mondo assicurativo. Fa capo a DEKRA Claims Services International, che ha sede a Bruxelles ed è presente in ben 30 Paesi europei e in Marocco, con filiali proprie o attraverso società controllate o collegate. Clienti di riferimento sono le compa-gnie di assicurazione estere e nazionali, come FondiariaSai, i gruppi Toro e Itas e diverse società di noleggio; a queste ultime, DEKRA Claims Services Italia fornisce servizi per la gestione del re-cupero credito sui danni arrecati agli autoveicoli delle loro flotte. Ancora in ambito automobilistico si occupa di ver-tenze attinenti la responsabilità civile nei sinistri internazionali (Carta Verde e IV Direttiva Auto), di gestione e liquidazio-ne dei danni derivanti a terzi per difet-to di fabbricazione e/o manutenzione (R.C. Prodotto) e di assistenza nella ge-stione delle vertenze che rientrano nelle convenzioni Kasko. Sempre per quel che riguarda la gestione del sinistro, negli ultimi anni si è verifi-cato un sensibile aumento delle richieste di risarcimento da parte dei riparatori (carrozzieri, gommisti, elettrauto, mecca-

nici) in qualità di cessionari del credito da parte degli automobilisti-proprietari dei veicoli (cedenti): tutto ciò al fine di evitare i costi degli onorari dei legali. Con questo tipo di servizio, viene pagato direttamente l’autoriparatore, in qualità di cessionario del credito, e non più l’automobilista-pro-prietario. Perché questo avvenga, però, è necessario che l’effettivo proprietario del veicolo sottoscriva la c.d. cessione del credito, documento standard fornito di-rettamente dai riparatori. DEKRA Claims Services Italia interviene anche nella liqui-dazione dei danni ai diversi richiedenti sia-no essi proprietari, utilizzatori in leasing, carrozzieri, avvocati, società di infortuni-stica o direttamente assicuratori. Avvalendosi di una rete di esperti nel set-tore peritale auto, tale da garantire una copertura capillare di tutto il territorio na-zionale, riesce ad evadere le pratiche di cia-

Gestione sinistri e non solo…

Gestione e liquidazione sinistri per conto terzi a livello nazionale ed internazionale: è questo il principale ambito nel quale opera DEKRA Claims Services Italia.

FOCUS DEKRA

scuna perizia con efficienza e puntualità: la perizia avviene entro otto giorni lavorativi a decorrere dall’incarico. Un team di avvo-cati e di medici specialisti, iscritti presso i competenti e rispettivi albi professionali delle principali corti d’Appello e tribunali italiani, è a disposizione per fornire assi-stenza legale e giudiziaria e per svolgere pe-rizie medico-legali, garantendo procedure standard di qualità a livello nazionale. Svol-ge poi perizie sugli immobili, grazie all’ac-cordo con alcuni studi ingegneristici e di progettazione, tra i più importanti d’Italia, e a una rete di fiduciari consolidata da anni di collaborazione. DEKRA Claims Services Italia, infine, fornisce anche consulenze ad ampio spettro nell’ambito della valutazione ed estimazione delle riserve assicurative e riassicurative per le compagnie di assicura-zioni (c.d. Run – Off).Insomma, una realtà tutta da scoprire!

FAC

T | f

actn

et.d

e

SPX ITALIA S.R.L. | Via Provinciale 12 | 43038 Sala Baganza (Parma) Telefono +39 0521 837311 | Fax +39 0521 837301 | [email protected] | www.tecnotest.com

Sicurezza on the road L'innovativa soluzione SPX per i centri di Revisione:

Un solo banco prova freni per tutti i veicoli

La gamma ALL-ONE SPX offre la possibilità di scelta tra un prova freni (rulli o piastre) abbinato a un prova velocità per testare su una sola linea: autoveicoli fi no a 35 q.li motocicli, ciclomotori, tricicli, quadricicli e quad.

ALL-ONE è la soluzione perfetta per dare un servizo completo a tutti i clienti ottimizzando gli spazi, le risorse e gli investimenti.

Contattateci per saperne di più.

AZ_Allone_210x297_250510_RZ.indd 1 25.05.2010 10:11:11 Uhr