DEKRA Magazine - n. 6 del 2010

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010 PANORAMA TECNICO STUDI DEKRA SICUREZZA STRADALE La revisione dei veicoli storici L’auto ecologica conviene davvero? Crash test: il traffico in città nasconde tante insidie N°6 06/2010 Poste italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale 70% DCB Milano In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi MAGAZINE OSSERVATORIO TRIMESTRALE SULLA REVISIONE DEKRA Revisioni Italia S.r.l. Via F.lli Gracchi, 27 - Torre Sud - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - www.dekra.it/revisioni SCEGLI LA SQUADRA VINCENTE PERCHÉ IL MERCATO NON È UN GIOCO

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PANORAMA TECNICO

STUDI DEKRA

SICUREzzA STRADAlE

La revisionedei veicoli storici

L’auto ecologicaconviene davvero?

Crash test: il traffico in cittànasconde tante insidie

N°606/2010

Poste italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale 70% DCB MilanoIn caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

MAGAzINEOSSERVATORIO TRIMESTRALE SULLA REVISIONE

DEKRA Revisioni Italia S.r.l.Via F.lli Gracchi, 27 - Torre Sud - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - www.dekra.it/revisioni

SCEGlI lA SqUADRA vINCENTE PERChé Il MERCATO NON è UN GIOCO

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010

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Revisioni in Sicilia: tutta colpa di Poste ItalianeDal quotidiano “La Sicilia” di sabato 19 giugno: “La revisione auto di 900 mila siciliani potrebbe essere nulla. Effetto del nuovo regime varato dalla Regione, che si è accaparrata le entrate dei diritti di Mo-torizzazione contro il parere del Ministero dei Trasporti. La conseguenza è immedia-ta: il tagliando sul libretto di circolazione, che riporta la dicitura “Regione Siciliana”, non è riconosciuto dallo Stato, e quindi neanche dalle forze di Polizia”.

Strano Paese, il nostro: c’è sempre qual-cuno che si ingegna per complicare la vita al prossimo, incurante di tutto e tutti. Visto che era stata posta alla Con-sulta la questione sulla sussistenza della “slealtà istituzionale” della Sicilia, per-ché si è proceduto senza attendere che la Corte si pronunciasse?Pronta la risposta di Palazzo d’Orleans (agenzia ASCA del 23 giugno): “Le re-visioni effettuate dalle officine di auto-riparazione della Sicilia e le operazioni tecniche di controllo sui veicoli circolanti nel territorio dell’Isola vengono espletate seguendo rigorosamente le vigenti dispo-sizioni legislative europee e nazionali”. Lo afferma Luigi Gentile, assessore re-gionale alle Infrastrutture.

Consentitemi: lapalissiano! Manca solo che si cambi un protocollo nazionale ed europeo. Ma allora, perché l’etichetta “Re-gione Siciliana”, che vale sino allo Stretto?“A mio avviso - continua l’assessore - ri-sulta legittimo il diniego della Regione siciliana ad utilizzare un sistema di revi-sione dei veicoli gestito in regime di mo-nopolio e quindi, in violazione del prin-cipio di concorrenza, da Poste italiane. È chiara, dunque, la motivazione che spin-

ge la Regione siciliana ad opporsi a que-sto provvedimento, sollevando tra l’altro un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale’’.

Ecco, è colpa delle Poste. Giustamente, per non pagare il bollettino a Poste Ita-liane, la Sicilia ha riposto con il ‘portale Pagonline’, gestito dal Banco di Sicilia Unicredit Group. Dichiara l’assessore Gentile: “Ciò consente di continuare ad acquisire alle casse regionali, i diritti dovuti per ciascuna operazione di revi-sione, e quindi, di compensare i costi so-stenuti per l’esercizio delle attività di rila-scio della concessione, per l’effettuazione dei controlli sulle officine’’.Va bene il bollettino, ma i diritti non sono dello Stato? Prove tecniche di fe-deralismo fiscale.

E adesso? Pare che governo regionale e Ministero dei Trasporti stiano litigando, pardon, negoziando. La vedo male: la Re-gione ha già incassato i diritti per le re-visioni effettuate dopo il 17 agosto 2009 quindi, se restituisce i soldi allo Stato, provoca un ulteriore buco di bilancio. Per contro, vista la finanziaria, difficile che il Ministero molli la presa. Anche perché sarebbe un pericoloso precedente.

EDITORIALE

Azzardiamo su come finisce? 900 mila automobilisti saranno obbligati a paga-re di nuovo, pena multe già in arrivo, oppure i centri siciliani dovranno ripe-tere la revisione, gratis. A quanto date le scommesse?

Andrea da LiscaDirettore Generale di DEKRA Revisioni Italia

Articolo pubblicato su “La Sicilia” del 19 giugno 2010

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Lettere alla redazioneSOMMARIO

In questo numero

EDITORIALERevisioni in Sicilia: tutta colpa di Poste Italiane

LETTERE ALLA REDAZIONE

OSSERVATORIO SULLA REVISIONE“Quanti fagioli ci sono nel vaso? Serve un aiutino?”

PANORAMA TECNICOLa revisione dei veicoli storici

SPECIALEAttrezziamoci con l’opacimetro

NOVITà DI PRODOTTOSPX risponde alle normative

SICUREZZA STRADALEA piedi, in sella o al volante, il traffico in città nasconde tante insidie

STUDI DEKRAL’auto ecologica conviene davvero?

EVENTI & FIERE“Quanto è in forma la tua auto?”

identificazione dell’affiliato deKRaQuando l’abito fa il monaco

FORMAZIONEPartiti i corsi di formazione per Responsabili Tecnici in Lombardia

SERVIZI ESCLUSIVI - LA FORZA DEL NETWORKTarare gli strumenti di officina per lavorare meglio

FOCUS DEKRAOmologazioni e molto altro

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Per scrivere al direttore, inviare una lettera aRedazione DEKRA News - DEKRA Revisioni italia S.r.l. - Via F.lli Gracchi 27, 20092 Cinisello Balsamo (MI);

e-mail: [email protected] - fax 02 899.29100

SONO INTERESSATO A RICEvERE INFORMAzIONI SUI SEGUENTI SERvIzI

questo coupon è da inviare tramite fax (+39 02 899.29100) oppure a mezzo posta al seguente indirizzo:DEKRA Revisioni Italia S.r.l., via Fratelli Gracchi, 27 - Torre Sud 20092 Cinisello Balsamo (Mi) c.a. Direttore Commerciale

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MODALITà AFFILIAZIONE SERVIZI OFFERTI DA DEKRA REVISIONI

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PANORAMA TECNICO

STUDI DEKRA

SICUREZZA STRADALE

La revisionedei veicoli storici

L’auto ecologicaconviene davvero?

Crash test: il traffico in cittànasconde tante insidie

N°606/2010

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GIUGNO 2010

OSSERVATORIOTRIMESTRALESULLA REVISIONE

EDITOREDEKRA Revisioni Italia S.r.l.

DIRETTORE RESPONSABILEAndrea da Lisca

CAPOREDATTOREFrancesca Sirimarco

REDAZIONEGianpaolo RivaGiammarco d’orazio

SEGRETARIA DI REDAZIONE E PUBBLICITàStella Borsellino

DIREZIONE, REDAZIONE,AMMINISTRAZIONEVia F.lli Gracchi, 27 - Torre Sud20092 Cinisello Balsamo (Mi)Tel. 02 899 29330Fax 02 899 29100www.dekra.it/[email protected]

Le opinioni espresse dagli autoriimpegnano esclusivamentela loro responsabilità

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONEEmpatic S.r.l.Via Domenico Sansotta, 10000144 RomaTel 06 5220 8255www.empatic.it

STAMPAAlfaprint S.n.c.Via Bellini, 2421052 Busto arsizio (Va)Tel. 0331 620 100www.alfaprint.com

aut. tribunale di Monzan. 1944 del 11/3/2009

IN COLLABORAZIONE CON

MAGAzINESalve.Ho letto l’articolo che avete dedicato alle linee di revisione DEKRA sul numero della vostra rivista che mi è arrivata ad aprile e voglio farvi i complimenti. Sono il titolare di un centro affiliato DEKRA dal 1999 e credo che questa sia l’iniziativa più importante tra le tante che, da alcuni anni, ci state proponendo. Finalmente posso scegliere se e come lavorare con chi mi ha fornito le attrezzature sino ad oggi (ma soprattutto l’assistenza e le tarature!). Non so se, quando sarà il momento di adeguare le attrezzature, comprerò Space o MAHA o se resterò con l’attuale fornitore. Di certo so che potrò negoziare meglio di quanto ho fatto più di 10 anni fa. Bravi!

Cordialmente, Paolo L. (Milano)

Egregi Signori,ho una domanda da porvi in merito alle vostre linee di revisione DEKRA. E’ proprio necessario affiliarsi alla vostra azienda per po-terle comprare? In un momento di mercato difficile come l’attuale, credo non sia corretto chiedere alle officine, come la mia, di sostenere altri costi per diventare un centro DEKRA se si vogliono avere degli sconti. In fin dei conti, se vendete una linea di revisione, con quello che costano, ci guadagnate già abbastanza.

Saluti, Ettore V. (Roma)

Sembra che la nostra scelta strategica di ampliare il programma “la Forza del Network” con l’introduzione delle linee a marchio DEKRA stia suscitando interesse tra i centri di revisione che, tra qualche mese, saranno obbligati ad investire alcune migliaia di euro per l’adeguamento a Mctc-Net2.

La lettera del nostro affiliato storico ci fa molto piacere, per diversi motivi: entrato in DEKRA nel 1999, il signor Paolo ha vissuto quasi tutta la nostra storia e certamente può valutare con oggettività quanta strada abbiamo fatto e quanto oggi siamo cresciuti rispetto al passato.

Poi, quel “finalmente posso scegliere” ci fa capire che il messaggio che da anni mandiamo ai nostri centri è passato. Quello stesso messaggio, gentile signor Ettore di Roma, è “Libertà di scelta”: nessuno obbliga nessun altro a far parte di DEKRA. Certo è che, se si desidera beneficiare di tutto ciò che noi oggi offriamo al nostro Network, l’affiliazione è il minimo che ci sentiamo di richiedere.

La nostra forza deriva dal numero dei nostri affiliati. Più sono, più noi siamo in grado di creare valore aggiunto, per tutti. Consideri poi questo: se Lei fosse un nostro partner, sarebbe d’accordo che noi estendessimo i vantaggi de ”la Forza del Network” a chi non lo è? A proposito: noi le attrezzature non le produciamo né le vendiamo. Il guadagno lo abbiamo destinato ai centri di revisione nostri affiliati.

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010

Anno Motocicli Variazione

1991 5.100.000 -

1992 5.150.000 50.000

1993 5.250.000 100.000

1994 5.300.000 50.000

1995 5.375.000 75.000

1996 5.790.000 415.000

1997 6.060.000 270.000

1998 5.200.000 -860.000

1999 5.350.000 150.000

2000 5.300.000 -50.000

2001 5.180.000 -120.000

2002 5.000.000 -180.000

2003 4.810.000 -190.000

2004 4.600.000 -210.000

2005 4.360.000 -240.000

2006 4.050.000 -310.000

2007 3.690.000 -360.000

2008 3.290.000 -400.000

2009 2.840.000 -450.000

OSSERVATORIO SULLA REVISIONE

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“Quanti fagioli ci sono nel vaso? Serve un aiutino?”Ricordate quel famoso programma televisivo dove i telespettatori dovevano indovinare il numero di fagioli contenuti in un vaso di vetro? Bene, tentare di stimare il numero di motocicli e ciclomotori che circolano in Italia e, di conseguenza, quello dei veicoli che annualmente dovrebbero recarsi in revisione, è esattamente come cercare di azzeccare il numero dei legumi nella giara di vetro.

Secondo dati ACI, la consistenza del parco veicoli al 31/12/2009 era di 6.124.121 mo-tocicli (targato con cilindrata da 125 cc.). Altre tabelle ACI più dettagliate permetto-no di ricostruire il circolante per anzianità, ripartendo la consistenza tra anni pari ed anni dispari, che è ciò che interessa a chi fa revisioni. Considerando i dati delle pri-me immatricolazioni e delle radiazioni nel corso del tempo abbiamo stimato il volu-me di motocicli immatricolati nel corso di 22 anni, tuttora in circolazione. Colpisce il numero di “collezionisti di moto d’epoca” esistenti in Italia. Possi-

bile che il circolante con oltre 22 anni di età sia superiore al milione di unità? Co-munque, teniamo per buoni questi valori e mettiamoli da parte per quando, tra un po’, faremo qualche semplice esercizio ma-tematico.Veniamo ora ai ciclomotori: qui l’analisi si complica decisamente. La fonte più affi-dabile è ANCMA, cioè l’Associazione Na-zionale Ciclo Motociclo e Accessori. I dati ufficiali si fermano al 2007, pertanto è sta-to necessario stimare i valori sino al 2009 (Tab. 2). Osservando la sequenza fatta di numeri arrotondati alle migliaia, è eviden-

te che neppure i diretti interessati sanno quanti siano i cosiddetti cinquantini an-cora in circolazione. Ciò che è certo è che questo tipo di veicolo sta sparendo sempre più dal mercato, visti i crescenti valori ne-gativi che, dal 2000 in poi, vengono stimati come saldo tra immatricolazioni e radia-zioni. Prendiamo quindi per buono, anche in questo caso, il valore finale di 2.840.000. In totale, a fine 2009, le due ruote circolanti in Italia risulterebbero essere 8.964.000. Un grande potenziale per i centri di revi-sione moto. Peccato che in realtà i numeri, alla fine, non tornino!

PERChé?Per capirlo è necessario fare un salto indie-tro nel tempo e tornare al mese di dicem-bre 2008. Supponiamo di voler calcolare quante moto dovranno essere revisionate nel corso del 2009. Ovviamente, basando-ci sulla tabella n. 1, escludiamo gli ultimi quattro anni e, quindi, iniziamo a contare a ritroso gli anni dispari a partire dal 2005. Arrivati al 1987 dobbiamo fare un com-promesso, perché il dato aggrega più anni. Utilizziamo il peso del 51% degli anni di-spari sul totale del mercato per ipotizzare quante moto immatricolate fino al 1987 debbano andare in revisione nel 2009. Circa 522.000. Totale generale: 2.308.000. Dobbiamo a questo punto stimare il vo-lume di revisioni che riguardano i ciclo-motori. Non avendo a disposizione l’im-matricolato anno per anno, come per le moto, anche in questo caso dobbiamo ri-correre ad una semplificazione: dividiamo il parco circolante per tre. Questo “nume-ro magico” funziona da anni per le auto

e, analizzando i dati della tabella n.1, pare sia valido anche per le moto (6.124.000 : 2.308.000 = 2,7 cioè circa 1/3). Scegliamo pertanto di utilizzare questo rapporto an-che per i ciclomotori e “dividiamo per tre” 2.840.000. Risultato: 947.000 cinquantini da revisionare nel 2009. Totale generale, dunque, ben 3.255.000 motoveicoli. E’ andata così? Affatto: nel 2009 le moto revisionate sono state solo 1.102.398, mentre i ciclomotori appena 539.780 (Fonte: Mctc + stima DEKRA per i dati Sicilia) per un totale complessivo di 1.642.178 motoveicoli.Se la matematica non è un’opinione, ne consegue che mancherebbero all’appello addirittura 1.206.000 motocicli e non meno di 407.000 ciclomotori; cioè ben 1.613.000 revisioni in meno. Tradotto in denaro, circa 106 milioni di Euro persi, di cui 72,6 milio-ni di Euro di mancato fatturato per i centri, 30 milioni di Euro di danno all’Erario per mancata IVA e mancati bollettini e, infine, 2,9 milioni in meno per le Poste.

IN CONClUSIONECosa dire di questi dati? Se sono rea-li, la situazione è più che preoccupante: è drammatica.Noi, personalmente, non crediamo alla bontà di questi numeri. Le statistiche dei ciclomotori sono certamente sbagliate in eccesso per l’impossibilità di censir-li (la targa è personale e cambiando il proprietario cambia anche la targa. Per il c.d.“targhino”, le verifiche sono di fatto impensabili); mentre, per le moto, l’ele-vato numero di quelle con più di 20 anni è oggettivamente improbabile. Visto che, per chi della revisione ne fa una professione, i dati di mercato corretti sono importanti, anche se qui non parliamo di fagioli in un vaso… c’è qualcuno che può darci un “aiutino”?

Anno Motocicli Peso % Da revisionare nel 2009

2009 402.978 6,6%

2.308.3112008 392.247 6,4%

2007 413.077 6,7%

2006 416.840 6,8%

2005 393.974 6,4% 393.974

2004 390.675 6,4%

2003 371.287 6,1% 371.287

2002 354.057 5,8%

2001 373.113 6,1% 373.113

2000 452.151 7,4%

1999 319.600 5,2% 319.600

1998 194.823 3,2%

1997 100.307 1,6% 100.307

1996 70.895 1,2%

1995 59.527 1,0% 59.527

1994 51.678 0,8%

1993 53.520 0,9% 53.520

1992 66.629 1,1%

1991 63.302 1,0% 63.302

1990 58.652 1,0%

1989 52.044 0,8% 52.044

1988 50.277 0,8%

< 1987 1.022.467 16,7% 521.636

TOTALE 6.124.121 100,0%

Di cui <1987 Totale Peso %

Totale dispari 2.602.729 521.636 3.124.365 51%

Totale pari 2.498.924 500.831 2.999.756 49%

Tabella 1

Tabella 2

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010 6 | 7

PANORAMA TECNICO

La revisione deiveicoli storici

Per comprendere correttamente cosa si in-tende per “revisione di un veicolo storico”, è bene analizzare come sono classificati dal Codice della Strada questi veicoli. Un veicolo è considerato di interesse storico e collezionistico se è stato immatricolato da almeno 20 anni e se è iscritto ad uno dei cinque registri autorizzati a certificare questo interesse: l’ASI (Automotoclub Sto-rico Italiano), la FMI (Federazione Moto-ciclistica Italiana) e i tre registri storici di marca Alfa Romeo, Fiat e Lancia. Questi ultimi possono certificare soltanto i veico-li menzionati nel loro statuto costitutivo. Le autovetture e i motoveicoli acquisisco-no automaticamente la classificazione al compimento del trentesimo anno dalla prima immatricolazione in Italia. In que-sto caso la carta di circolazione può sia mantenere l’originale classificazione del veicolo (“autovettura”, “autocarro” o simi-li) sia riportare quella di “veicolo di inte-resse storico o collezionistico”, ma deve comunque essere sottoposto alla revisione biennale nel caso lo si voglia utilizzare su

strade aperte al traffico. I veicoli “d’epoca” sono invece quelli la cui tecnica è talmente antiquata da costituire pregiudizio per la circolazione (sostanzialmente quelli privi di freni sulle ruote anteriori) non posso-no essere né immatricolati né iscritti al PRA. Per questi veicoli è stato istituito il centro storico del Dipartimento dei Tra-sporti Terrestri (D.T.T. ex Motorizzazione Civile). In questo caso ogni 5 anni deve essere fatta una verifica sulla funzionalità del mezzo, svolta presso i centri del D.T.T. stesso. I veicoli d’epoca non sono ammessi alla circolazione in quanto non immatri-colati. Possono però ottenere l’autorizza-zione dal DTT per partecipare a manife-stazioni autorizzate con un percorso pre-stabilito (più, eventualmente, i percorsi da e per il luogo della manifestazione). In questo caso viene emessa una targa prov-visoria che ha validità nei giorni della ma-nifestazione ed eventualmente per quelli necessari a raggiungerla e ritornare. Le autovetture e i motocicli con età compre-sa tra i 20 e i 30 anni non iscritti nei registri

hanno anch’essi revisione con cadenza bien-nale. La variazione fondamentale, rispetto al controllo tecnico obbligatorio di una vettura di recente produzione, risiede nei limiti dell’inquinamento, che ovviamente per un’automobile antica sono più elevati. Infatti per immatricolazioni precedenti al 01/10/1986 il valore del CO “corretto” rile-vato tramite analizzatore omologato, deve essere inferiore al limite di 4.5% in volume, mentre per immatricolazioni effettuate dal 01/10/1986 il CO “corretto” deve essere in-feriore al limite di 3.5% in volume. La sostituzione di alcune parti di usura o materiale di consumo, specie di veicoli più vecchi, può creare problemi non soltanto di reperimento ma anche di conformità all’omologazione. Il più frequente è uno pneumatico con misure indicate con il si-stema in vigore fino agli anni Cinquanta; esistono comunque tabelle di conversione approvate dal D.T.T. che consentono di ri-solvere la maggior parte di questi problemi.In linea puramente di principio una varia-zione legislativa potrebbe essere di aiuto

ai possessori di veicoli con oltre 20 anni, che desiderano utilizzarli su strade aperte al traffico. Tale variazione introdotta con il “decreto Milleproroghe”, dice infatti che, per particolari sottosistemi del veicolo, è possibile utilizzare dei kit di trasformazione se specificatamente fatti omologare dal co-struttore secondo quanto indicato da decre-ti attuativi appositamente definiti. L’iter per la realizzazione di questi decreti attuativi è iniziato recentemente, dunque occorrerà

aspettare del tempo affinché il meccanismo legislativo vada a regime. Per quanto questa normativa possa aprire la strada alla modifica anche di veicoli con qualche anno sulle spalle, occorre osser-vare che difficilmente si tradurrà in realtà. Primo perché sono molto pochi i modelli circolanti in un numero di esemplari suf-ficiente a rendere economicamente conve-nienti i kit di modifica (eccezione tipica è la Fiat 500). Secondo perché i registri sto-

rici hanno piena facoltà di non accogliere (o, se già iscritti, radiare) i veicoli non con-formi all’originale. Si noti che la particolare legislazione, con la quale è possibile regolarizzare le variazioni tecniche senza aver bisogno del nulla osta del costruttore del veicolo, definisce anche un specifica marchiatura per gli elemen-ti modificati, in modo che possano essere facilmente individuati da quelli non con-formi, ovvero non installabili se si intende usare il veicolo su strade aperte al traffico.

AlCUNI ACCORGIMENTI UTIlINon esiste un protocollo specifico per la revisione dei veicoli storici. Con la sola esclusione dell’esito relativo alle emissioni (ovviamente perché non si tratta di vetture dotate di catalizzatore), tutto il resto segue strettamente la normativa vigente. Trattan-dosi, però, di vetture con particolare valore storico ed affettivo, il nostro suggerimento è di applicare procedure di riguardo durante i diversi controlli, in modo da evitare il più possibile il rischio di danneggiamento.Altro accorgimento è la lettura dei dati, che va fatta tenendo in considerazione che si tratta di automezzi fuori produzione da decenni e non sempre compatibili con le at-tuali metodologie di controllo e, per i veicoli più vecchi, impossibili da mantenere nei li-miti attuali. Per i veicoli a benzina, inoltre, (cioè la quasi totalità dei veicoli storici) occorre ricordarsi che i limiti e le modali-tà di prova previste dalla Circolare 64/404 sono diversi da quelli dei veicoli moderni. Indipendentemente dall’uso che se ne fa di un’automobile, il tempo lascia il segno. Pertanto in sede di revisione occorre an-che considerare che alcuni componenti della sicurezza con il tempo subiscono delle usure, come i tubi flessibili dei freni e le tubazioni carburante.

È importante che i veicoli storici rimangano in perfetta efficienza, perché sono testimonianza dello sviluppo tecnico-culturale della società industrializzata. Per poterli far circolare su strade aperte al traffico, devono però, come tutti gli altri veicoli, essere sottoposti a revisione periodica e superarla.

i veicoli di interesse storico e collezionistico, devono essere stati immatricolati da almeno 20 anni e devono essere iscritti a registri storici riconosciuti (ad esempio l’aSi). Per questi veicoli la revisione ha cadenza biennale.

i veicoli d’epoca sono stati radiati dal PRa e non hanno le caratteristiche tecniche per poter circolare normalmente su strade aperte al traffico (lo possono fare solo in occasione di raduni ed eventi, se appositamente autorizzati). devono comunque sottostare ad una verifica tecnica, ripetuta ogni 5 anni.

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010

SPECIALE IN COLLABORAZIONE CON

La prova sull’opacità dei gas di scarico è una fase molto importante nella revisione dei veicoli con motore diesel perché rileva il livello di inquinamento e la correttezza della loro messa a punto. Ne descriviamo il funzionamento e alcune offerte del mercato.

Le vigenti norme in materia di control-lo dell’inquinamento impongono con-trolli periodici sia sull’opacità dei gas di scarico che su alcune altre emissio-ni nocive dei veicoli circolanti. Questi controlli vengono effettuati in sede di revisione periodica obbligatoria e in oc-casione delle visite semestrali o annuali per il rilascio del bollino blu. Per poter effettuare tali controlli occorrono spe-cifiche attrezzature mediante le quali è possibile verificare lo stato di salute del motore e dell’impianto di scarico, come lo strumento che permette il controllo dell’opacità dei gas.L’opacimetro basa la sua analisi sul-la misura dell’assorbimento ottico del fumo. La misura consiste nell’attenua-zione dell’intensità di un fascio lumino-so collimato, causato dall’assorbimento della concentrazione gassosa del fumo

e dall’effetto di irraggiamento. Una sor-gente luminosa e una lente focalizzante producono un fascio luminoso collima-to che attraversa il centro della colonna di fumo, dove parte della luce è assorbita o irradiata dalla concentrazione fumosa, riducendo perciò l’intensità luminosa che raggiunge il ricevitore (formato da una lente focalizzante e da una fotocel-lula o fotodiodo a seconda della natura della sorgente luminosa). Dalla misura dell’intensità luminosa residua (e quin-di, per sottrazione, di quella assorbita dalla colonna di fumo) si risale al calcolo della sua opacità. L’opacimetro è composto da una sonda di prelievo, un tubo flessibile di raccor-do fra la sonda e l’apparato di misura, una camera di fumo, una sorgente lumi-nosa, un ricevitore di luce, un indicato-re di misura e un display o altro quadro

elettrico o elettronico per la visualizza-zione del valore letto.Il costruttore è tenuto a fornire un ma-nuale in cui figurano le istruzioni neces-sarie per un uso corretto dello strumen-to e a indicare in particolare gli intervalli di tempo e le procedure di regolazione e di manutenzione da seguire per una cor-retta valutazione del coefficiente d’assor-bimento durante le prove. Inoltre deve indicare il valore della lun-ghezza effettiva della camera di fumo dell’opacimetro e i relativi metodi di va-lutazione. Lo strumento deve essere do-tato di una o più etichette permanenti e facilmente leggibili contenenti infor-mazioni come il marchio o la ragione sociale del costruttore, l’anno di costru-zione, il contrassegno di omologazione, il numero del modello e il numero di serie dello strumento.

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Attrezziamocicon l’opacimetro

ASSEMBlADOPA 150 PUMA

MOTORSCANEUROSMOKE 9001

L’opacimetro Puma effettua la misura di fumi prelevati con il metodo par-ziale, la camera di misura è del tipo a riflessione. Il fumo è immesso nella camera di misura (mantenuta a temperatura costante) dove viene analiz-zato con un ricetrasmettitore a riflessione. Il fumo analizzato viene emes-so dalle ventole posizionate nella parte inferiore dell’apparecchio. OPA 150 Puma effettua misure in conformi-tà alla Direttiva 1999/52/CE recepita con D.M. del 7 agosto 2000 e alla Cir-colare 6902/604 del 4 agosto 2000; è omologato per il protocollo Mctc-Net.

Fornito con telecomando, stampante a 24 colori e carrello. Garantisce misure affidabili e accurate grazie ad alcune caratteristiche costruttive quali camera riscaldata, elettrovalvola d’intercettazione dei fumi, pompa di pulizia, uniti al proiettore a led di potenza e alla camera di 430 mm garantiscono una precisa lettura del valore misurato. Leggero e maneggevo-le, contiene al suo interno un software che guida l’operatore nello svolgimento della prova in conformità alle diret-tive vigenti senza possibilità di errori.

PROTEChv-SMOKE

V-Smoke è un opacimetro portatile da utilizzare in officina, centro di revisio-ne o anche su strada per l’analisi emissioni dei veicoli diesel di qualsiasi tipo. Il V-Smoke esegue tutte le misure tipiche della prova emissioni: opacità, giri motore, temperatura olio, etc. ed invia i dati ad un sistema esterno per la visualizza-zione, stampa e archiviazione della prova. La sua ma-neggevolezza, la disponibilità di alimentazione a bat-teria e di collegamento radio, fanno del V-Smoke uno strumento comodo e facile da usare. Le omologazio-ni RS e DIR lo rendono interfacciabile con tute le li-nee di revisioni conformi con il protocollo Mctc-Net.

0039 MOTORX797

Prodotto da un’azienda di recente costituzione che progetta e costruisce ap-parecchi diagnostici per l’auto (è nata dall’acquisizone della Motorx da parte della 0039 Research and Development), il 797 è un opacimetro con l’emettitore a led. Offre una buona velocità di lettura dei dati, la visualizzazione tramite terminale palmare, il contagiri e una ricca dotazio-ne di accessori e funzioni. Risponde alle più esigenti normative internazionali ISO 11614, SAE J 1667; la procedura di prova è conforme alla 98/37/CE.

TECNOMOTORSERIE 800

Dalla trentennale esperienza Tecnomotor nel campo della analisi delle emis-sioni nasce la nuova gamma di opacimetri serie 800 (composta dai modelli 820 e 840), progettati per un utilizzo intensivo sia in officina (bollino blu) sia nei centri di revisione oppure anche su strada per eventuali controlli a campione sul parco circolante. Gli strumenti sono progettati per misure di opacità sia su autovetture sia su veicoli industriali. È possibile inserire all’interno degli strumenti una batteria ed un mo-dulo bluetooth per avere postazioni completamente wireless (autonomia di funzionamento con batte-ria superiore alle 4 ore). Gli analizzatori della linea “800” sono pratici e leggeri, in modo da risponde-re in modo eccellente a chi richiede uno strumen-to di facile e veloce installazione. Un’ampia lista di accessori permette di personalizzare i prodotti se-condo le particolari esigenze di ogni singolo utente.

TEXAOPABOX AUTOPOwER

Nel modulo Opabox Autopower la camera di analisi è stata incorporata in un pratico trolley con ruote a cuscinetti: estraendo il manico telescopico, il modulo di analisi è facilmente trasportabile. È comunque possibile sganciar-lo dal trolley, utilizzando la maniglia a scomparsa, per trasportarlo a mano e appoggiarlo su qualsiasi piano di lavoro. È dotato di una batteria ad alta capacità, in grado di fornire elettricità per oltre 8 ore di lavoro, senza l’in-gombro dei fili. Grazie alla connettività Wireless Bluetooth, l’Opabox Autopower e le interfacce di rilevamento dei giri motore RC3 e RC2, comuni-cano con l’unità di visualizzazione (qualsiasi PC, la stazione fissa Multi Pegaso o tutti i prodotti della gamma Axone) senza cavi. Il software operativo è supportato da un completo data base veicoli. Con l’utilizzo del sistema operativo IDC3, inoltre, l’ela-borazione e la visualizzazione della prova emissio-ni può essere integrato con la diagnosi del veicolo.

MAhA-SIPAvMDO 2 lON

BRAIN BEEOPA-300

Questo modello guida l’utente con una serie di menu; tutte le parti che lavo-rano a contatto con i gas (cella di carico, con riscaldamento particolarmente efficiente, e sonda) sono realizzate in acciaio legato V2A. Una resistenza a pie-no carico permette di effettuare regolazioni sul banco prova potenza, mentre il software di visualizzazione consente il confronto tra numero di giri e linea di intorbidamento. I valori misurati possono essere registrati sia graficamente sia in formato digitale; grazie a un’interfaccia seriale RS 232 possono essere collegate all’opacimetro varie apparecchiature esterne. I valori rilevati durante la prova, infine, possono essere salvati su una scheda di memoria (opzionale). Le dimensioni sono compatte, in modo da facilitare il trasporto e l’utilizzo in aree lontane dall’officina. Consente la misura-zione in accelerazione libera ed è omolo-gato con riferimento 18.09.01.02. Con la base MDO LON può essere collegato sta-bilmente a un PC per installazioni fisse.

OPA-300 è l’ultimo nato in casa Brain Bee all’interno della linea dedicata al con-trollo emissioni e fumi. Il Design graffiante con cui si propone anticipa il pro-getto di restyling di prodotto che sta interessando l’intera gamma. Il concetto con cui è stato progettato OPA-300 è la modularità: come gli altri strumenti di linea, può essere inserito all’interno di diverse linee di apparecchi per il controllo emissioni prodotte dalla stessa Brain Bee, al fine di far costruire all’operatore la stazione che più soddisfa le sue necessità. Può essere inserito in stazioni esistenti, purché alloggiate su carrello Brain Bee. Modalità di funzionamento: OPA-300 si collega alla normale seriale di un qualsiasi PC (RS232 oppure RS485) e at-traverso il software proprietario con cui viene fornito (Omnibus 800) guida anche l’operatore più inesperto nella gestione del controllo fumi. Le ridotte dimensio-ni, la compattezza, e l’alimentazione a 12 V c.c. ne consentono l’uso portatile anche grazie alla comoda maniglia ergonomica.

Attrezziamocicon l’opacimetro

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010

NOVITà DI PRODOTTO

SPX risponde alle normative

In un panorama legislativo sempre più complesso ed esigente, SPX ha presentato le proprie soluzioni nei settori revisione e diagnostica per operare all’interno delle nuove normative Mctc-Net2 ed Euro 5.

REvISIONE E DIAGNOSIDue diversi settori e due diverse com-petenze, che hanno però in comune un recente rivoluzionamento relativo alle norme da rispettare. Norme che certamente coinvolgono le procedu-re di lavoro del meccanico, ma che in prima battuta rappresentano una sfida per i produttori di attrezzature.In un recente incontro a Sala Baganza, nella sede SPX, da un lato ci sono sta-ti illustrati in dettaglio i regolamenti a cui ci si deve adeguare per eseguire Revisioni in regola e per fare autodia-gnosi su vetture Euro 5, dall’altro ci sono stati presentati le linee e i pro-dotti con i quali SPX risponde a queste nuove esigenze.

All-ONE: REvISIONE PER TUTTI I MEzzIEseguire più controlli sulle revisioni e impedire eventuali comportamenti scorretti sono gli scopi del nuovo pro-tocollo Mctc-Net2, che in vari step suc-

cessivi arriverà a regolamentare le pro-cedure dei Centri di Revisione.I cambiamenti più importanti ce li ha spiegati Gian Luigi Orzi, PTI/I&M pro-duct manager dell’azienda.Archiviazione dei dati a Roma in un unico database consultabile, dove sarà possibile anche eseguire verifiche in-crociate; non modificabilità dei file cre-ati dagli strumenti, grazie a un codice di scrittura, pena l’annullamento della Revisione (il cui storico verrà comun-que archiviato); obbligo di iniziare e terminare la Revisione presso lo stesso Centro: una Revisione non finita verrà registrata come avente esito negativo. Questo comporterà la necessità di arri-vare nel Centro con l’auto già controlla-ta: l’automobilista dovrà essere educato alla pre-revisione; introduzione negli strumenti dei secondi di penalizzazio-ne: tempi di attesa tra un’operazione e l’altra per evitare che il controllo venga fatto sommariamente nella speranza di

guadagnare qualche istante; obbligo di webcam, collegata serialmente al PC, che fotografi a colori almeno il 70% del-la superficie del veicolo: l’immagine sarà confrontata dal software con i dati im-messi durante l’accettazione.I cambiamenti da apportare, che ri-guardano anche la comunicazione tra la strumentazione e il computer, non sono possibili se non modificando il software e in alcuni casi anche l’hardware. Ogni azienda potrà usare un suo protocollo, purché sia sicuro.Le tempistiche di applicazione preve-dono che i produttori entro settembre provvedano alla certificazione di PC prenotazione, PC stazione e software per il riconoscimento della targa, ed en-tro maggio 2011 provvedano all’adegua-mento delle apparecchiature. Da giugno 2011 inizierà un anno di adeguamento delle attrezzature nelle officine, che da gennaio 2014 dovranno essere dotate solo di apparecchiature full Mctc-Net2.

IN COLLABORAZIONE CON

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SPX ha deciso di non dividere il lavoro in due step, ma di fare subito l’aggiorna-mento per il full Mctc-Net2.L’azienda infatti è già pronta con la nuova linea di Revisione ALL-ONE, che unisce un banco prova freni (a rulli o piastre) e una banco prova velocità 3-4 ruote in grado di revisionare qualsiasi tipo di veicolo: vetture, autocarri (fino a 35 q), moto, ciclomotori, tricicli, quadricicli e quad. Tutti i mezzi su una sola linea, con grande riduzione di spazi e ingombri.La procedura di revisione è automatiz-zata grazie al software che gestisce in modo automatico tutte le prove, ridu-cendo così i tempi della verifica periodi-ca; basterà infatti inserire i dati una sola volta nel sistema.

INTERFACCIA MAChvCI:PRONTI PER l’EURO 5A parlare di diagnosi ed Euro 5 è stato invece Eugenio Carra, product manager multibrand diagnostic.Con l’avvento dell’Euro 5, le case automo-bilistiche sono obbligate per legge a for-nire una serie di informazioni agli autori-paratori, perché siano in grado di operare sulle auto costruite dopo settembre 2009, riprogrammandone anche le centraline. Quindi tutte le operazioni di richiamo da parte del costruttore o di sostituzione totale della centralina causa guasto erano esclusivamente a carico del concessiona-rio. Oggi anche il generico può effettuare tali interventi.

Se le case auto forniscono le informazioni necessarie, le officine si devono attrezzare in modo da poterne fruire, dotandosi di un’interfaccia con standard SAE J2534.SPX propone quindi una gamma di pro-dotti per rispondere a queste nuove esi-genze con il lancio dell’interfaccia MA-CHVci e del cavo J2534, che permettono di sfruttare completamente tutte le possi-bilità legate alle nuove disposizioni.È importante sottolineare che non è ne-cessario cambiare strumento di diagno-si per coloro che posseggono un Reflex 4130 per adeguarsi all’Euro 5: ma basterà acquistare il cavo J2534.A questo punto mancheranno solo un PC e un collegamento internet per poter accedere alle informazioni predisposte dalle case auto.Questa nuova tecnologia introdotta da SPX permette a tutti gli autoriparatori di svolgere in modo semplice la riprogram-mazione della centralina, il ripristino e la configurazione secondo le specifiche di fabbrica, la codifica delle chiavi, non-ché di eseguire tutte le funzionalità dia-gnostiche, incluse quelle particolari, e di cancellare i codici DTC (guasti) e trama di diagnosi.Anche per programmazioni complesse come codifica chiavi e immobilizer, Re-nault ha già dichiarato la conformità del-la sonda pass-thru SPX. Il produttore di attrezzature si sta adoperando adesso per ottenere l’omologazione anche presso le altre case auto.

Si ringraziano il Direttore Responsabi-le David Giardino e Stefania Antonelli del Gruppo Editoriale Collins per aver-ci fornito questo importante contribu-to. L’articolo completo è disponibile sul numero di giugno 2010 di Notiziario Motoristico.

65 all-one è un banco prova freni a piastre vetture, autocarri (fino a 35q), moto, ciclomotori, tricicli, quadricicli e quad, composto da: banco prova freni a piastre, kit misuratore sforzo freni, kit di calibrazione.

l’interfaccia MacHVci e il cavo J2534 consentono a tutti gli autoriparatori di usufruire delle informazioni fornite dalle case auto relativamente a vetture costruite dopo settembre 2009.

90 all-one è un banco prova freni a rulli per vetture, autocarri (fino a 35q), moto, ciclo-motori, tricicli, quadricicli e quad composto da: banco prova freni a rulli, modulo elettronico di potenza, pressore prove 2/3 ruote, kit misuratore forza freni, pedana appoggia piede (4 pz), kit di calibrazione, kit cinghie (3 pz), morsa pneumatica portatile (2 pz) opzionale.

90 ALL-ONE e 96 ALL-ONE è un ban-co prova velocità per moto, ciclomoto-ri, tricicli, quadricicli e quad, compo-sto da: banco prova velocità, ventola tangenziale (2 pz), pedana appoggia piede (2 pz), kit di calibrazione, morsa pneumatica portatile (1 pz) opzionale.

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A piedi, in sella o al volante, il traffico in città nasconde tante insidieIn occasione dell’annuale appuntamento di Wildhaus, in Svizzera, gli esperti DEKRA hanno presentato i risultati di una serie di studi sulla sicurezza stradale in città. Tanto spettacolo da brividi…

Molti pensano che guidare in autostra-da sia più pericoloso che in città o sulle strade extraurbane. Nulla di più sbaglia-to! Solo nel 2008 in Italia si sono verificati 206.591 incidenti con danni alle perso-ne, dei quali ben 168.088 in città contro i 12.372 dell’autostrada (i restanti 38.503 riguardano le strade extraurbane). L’andamento nostrano è allineato con quanto succede negli altri Paesi europei. E non c’è da stupirsi, perciò, se ogni gior-no sui quotidiani locali si leggono notizie di qualche incidente più o meno grave che ha bloccato per ore il traffico della nostra città, piccola o grande che sia. In-dipendentemente dalle misure adottate dai singoli comuni, il traffico in città non diminuisce e, anzi, diventa sempre più caotico, coinvolgendo la vita di tutti noi

e incidendo quotidianamente sulla nostra mobilità e qualità della vita. Sirene a tutto spiano, ambulanze che si fanno spazio tra le auto incolonnate ai semafori, i mezzi pubblici di superficie che non possono raggiungere il capolinea e la gente che aspetta alle fermate. Basta così poco per paralizzare una città. Meglio, allora, muoversi a piedi o in bici-cletta, verrebbe da pensare. Ma, attenzio-ne: questo non significa essere più sicuri per strada! Sono tante, infatti, le notizie di auto che non riescono ad evitare i pedo-ni sulle strisce in fase di attraversamento, oppure di veicoli, auto o pesanti che sia-no, che svoltano a destra senza accorgersi che un ciclista in quel preciso momen-to sta attraversando la strada e… pochi istanti e il danno è fatto!

Sulla base di questi scenari gli esperti DEKRA in Germania hanno condotto una serie di studi sui rischi che si corrono nel traffico cittadino. Lo hanno fatto ri-producendo delle simulazioni di incidenti stradali, come ne avvengono realmente tutti i giorni, purtroppo. Hanno così effet-tuato una serie di crash test specifici nei laboratori di Neumünster, insieme agli esperti di infortunistica di Axa Winter-thur, per poi riproporre le sequenze più spettacolari e di maggior brivido in oc-casione del tradizionale appuntamento di Wildhaus, in Svizzera. Come ogni anno, infatti, diverse centinaia di giornalisti del mondo dell’auto, provenienti da tutta Eu-ropa, si sono ritrovati lo scorso 30 giugno e 1 luglio in questa piccola località elvetica per assistere ai crash test DEKRA.

SICUREZZA STRADALE

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PEDONI E CIClISTI IN PERICOlO Auto, biciclette, pedoni, autocarri, tram e autobus, da nessun’altra parte il traffi-co è così variegato, frenetico e confuso come in città. E, appunto, da nessun’al-tra parte è altrettanto pericoloso. Con quattro specifici crash test DEKRA ha mostrato quali sono i mag-giori i rischi in città e con quali azioni potrebbe essere migliorata la protezio-ne degli utenti della strada, specie dei più deboli, come pedoni, ciclisti, mo-tociclisti e scooteristi. Fra gli utenti della strada maggiormen-te esposti ai pericoli del traffico urbano

figurano i pedoni e i ciclisti. A propo-sito delle strade urbane italiane, le sta-tistiche del 2007 hanno rilevato che 627 pedoni e 352 ciclisti sono morti a causa di incidenti stradali, nella mag-gior parte dei casi investiti da un’auto. A fronte anche di questi dati, gli esper-ti DEKRA insistono sulla necessità che nelle città si realizzino maggiori piste ciclabili ben separate tanto dalla strada, quanto dalle piste pedonali. Ove possi-bile, inoltre, consigliano di smistare il traffico delle biciclette da quello delle auto in corrispondenza degli incroci. I ciclisti, dal canto loro, dovrebbero in-

dossare il casco, che può ridurre note-volmente i rischi. Anche per i pedoni la città rappresenta un ambiente pieno di insidie. Oltre il 90% degli incidenti che vedono coinvolti dei pedoni si verifica in corrispondenza delle strisce pedona-li. Al calar del buio, invece, il principale teatro di incidenti con pedoni è rappre-sentato dal ciglio della strada.Il fatto che spesso di notte i pedoni non vengano visti è da ricondursi da un lato ad un’illuminazione stradale talvolta insufficiente, dall’altro alla cattiva visi-bilità degli stessi pedoni, che indossano spesso indumenti di colori scuri.

CRASh TEST

Se i pedoni e i ciclisti devono sempre tener presente che in città sono esposti a una serie di pericoli, gli automobilisti devono guidare con la massima atten-zione, soprattutto badare alla velocità di guida. Una prima serie di crash test ha mostrato, ad esempio, come un’auto alla velocità di 30 km/h investendo un pedone adulto provoca ferite di entità considerevoli, anche se la probabilità di sopravvivenza è elevata. Con una velocità di impatto di 60 km/h, invece, questo stesso tipo di incidente ha quasi sempre esito mortale. Per questo motivo gli esperti DEKRA consigliano di acquistare automobili dotate di sistemi di sicurezza attiva, in grado di rilevare la presenza di pedoni ed attivare la frenata, e di elementi per la protezione passiva dei pedoni. Anche le bici elettriche non sono esenti da rischi nel traffico urbano. La ve-locità delle e-bike può raggiungere anche i 45 km/h e basta poco perché si verifichi un incidente. Così gli esperti DEKRA in questo caso hanno simulato una collisione tra una e-bike e la portiera di un’auto in fase di apertura. Im-pressionante! Era solo un dummy ma vederlo sbattere contro la portiera dap-prima piegandosi in due per poi volare e sbattere per terrà ha provocato dei brividi! Nella realtà la vittima di un incidente come questo avrebbe riportato gravi ferite a testa e torace. Per questo motivo gli esperti DEKRA chiedono che anche per i conducenti di questo tipo di bike venga istituito l’obbligo di indossare il casco.La prudenza non è mai abbastanza e anche i pedoni ed i ciclisti devono rispet-tare alcune regole per la propria incolumità e nel rispetto anche del nuovo Codice della Strada. Non sempre, infatti, hanno ragione in caso di incidente. Inoltre è bene che non diano per scontato di essere visti dai conducenti di autocarri e furgoni, specie se sono in fase di svolta a destra, retromarcia o altre manovre. Per quel che riguarda gli autocarri, va fatto un discorso a parte, perché pos-sono costituire un pericolo mortale anche da fermi. La piattaforma idraulica, aperta per facilitare le operazioni di carico e scarico della merce, ad esempio, rappresenta un elemento molto pericoloso, per di più non sempre visibile per gli automobilisti. Un crash test specifico ha dimostrato che ad una velocità di 60 km/h, in caso di collisione di un’auto contro la piattaforma idraulica alzata non ci sarebbe scampo per il passeggero seduto in corrispondenza del punto in cui la spon-da penetra nell’abitacolo. In situazioni di questo tipo i consigli degli esperti DEKRA per i conducenti di autocarri sono di usare luci intermittenti che ren-dano la piattaforma ben visibile.

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ECO O STANDARD?Per avere una riduzione significativa dei consumi e quindi un risparmio più consi-stente, oltre alle eco-tecnologie è necessario modificare lo stile di guida. Adottando, in-fatti, delle tecniche eco-sostenibili e appli-candole regolarmente – consigli validi an-che per gli autisti professionali – è possibile ottenere un risparmio di carburante anche fino al 20%, senza compromettere né l’effi-cienza né la velocità del veicolo. Il modo più semplice per risparmiare car-burante e ridurre le emissioni di CO nell’at-mosfera, secondo DEKRA, è guidare un’au-to leggera, di piccole dimensioni, adegua-tamente equipaggiata con eco-tecnologia e, quindi, con trasmissione ibrida, sistema automatico start&stop, indicatore di cam-bio-marcia e un basso valore del coeffi-ciente di resistenza aerodinamica (cw o cx). Certo, la tecnologia è ancora cara e il ri-sparmio sui consumi di carburante che ne deriva sulle medie percorrenze non è tale da ammortizzarne i costi in un arco di tempo ragionevole. Per questo motivo, secondo gli esperti DEKRA, è bene consi-gliare agli automobilisti di scegliere l’auto e le eco-tecnologie di bordo in funzione del tipo di utilizzo che ne faranno, come ad esempio il sistema automatico start&stop nel caso di guida urbana, per le innume-revoli fermate e ripartenze a cui sono costretti i veicoli nel traffico cittadino.

STUDI DEKRA

L’auto ecologica conviene davvero?Ecco alcune informazioni utili per rispondere ai clienti indecisi. Un recente studio DEKRA ha dimostrato che le auto ecologiche consentono una riduzione del consumo di carburante fino al 7,7% rispetto alle versioni standard di mercato.Il risparmio aumenta se si adotta anche uno stile di guida eco-sostenibile.

Nel mondo circolano milioni e milioni di veicoli, tra auto, moto, commerciali e mezzi di trasporto pubblico. Nonostan-te siano allo studio alimentazioni alter-native, i motori a scoppio rimarranno i principali propulsori dei veicoli anche per i prossimi anni. Il petrolio, però, non è una risorsa rinnovabile e i poz-zi prima o poi si esauriranno. Lo san-no bene le compagnie petrolifere e lo sanno bene anche i costruttori. Il caro benzina, perciò, è sempre in agguato, a scapito del portafoglio di tutti coloro che non possono rinunciare al proprio mezzo di trasporto. Tuttavia, dare un taglio ai consumi di carburante e avere al contempo un oc-chio di riguardo nei confronti dell’am-biente, con una conseguente riduzione delle emissioni nell’atmosfera, non è cosa impossibile, come dimostra il re-cente test comparativo di DEKRA atto a monitorare i consumi nella guida di tutti i giorni.

Il TEST NEl DETTAGlIOIl confronto è stato fatto su tre modelli nelle versioni dotate di equipaggiamento eco-tecnologico e in quelle standard di mercato. Nella città di Stoccarda, lungo un percorso circolare di 114 km con trat-ti cittadini, extraurbani e autostradali, gli esperti DEKRA hanno messo a con-fronto la Opel Insignia, nella versione eco-tecnologica Ecoflex 2,0 CDTI e in quella standard 2.0 CDTI Ecotec (en-trambe da 118 kW), la Mercedes Clas-se S nella versione S 400 Hybrid (205 + 15 kW/385 Nm) e in quella S 350 (200 kW/350 Nm), infine la VW Passat nella versione 1,6 TDI Blue Motion (77 kW) e in quella 2.0 TDI (81 kW). Dunque in tutto sei vetture, tutte messe a punto per la prova ma solo le tre ver-sioni ecologiche sono state equipaggiate di sistema automatico start&stop, crui-se control, ottimizzazione dei sistemi a iniezione diretta di carburante, ridimen-sionamento della potenza dei motori,

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Quali i fattori che hanno permesso alle auto ecologiche di ottenere la riduzione dei consumi rispetto alle versioni stan-dard di mercato?

Per la Opel Insignia sono stati i rap-porti più lunghi, che durante i test drive DEKRA hanno ridotto i giri del motore in media del 15%, poi l’ottimizzazione dell’iniezione diretta, la migliore aero-dinamica dei pannelli sottoscocca, la ca-landra chiusa, la carrozzeria ribassata e il paraurti anteriore modificato.

Per la Mercedes Classe S, invece, si sono rivelate determinanti la trasmis-sione ibrida con recupero dell’energia di frenata e il sistema start&stop e all’alto rapporto di compressione dei motori (11.7:1 invece di 10.7:1).

Infine per la VW Passat hanno influito il sistema automatico start&stop, i rappor-ti più lunghi, i giri motore ridotti, l’in-dicatore di cambio-marcia e la riduzione della cilindrata da 2.0 a 1.6 litri.

Va precisato, però, che i collaudatori DEKRA hanno ottenuto un risparmio nei consumi di carburante al limite dei parametri UE per quel che riguarda i veicoli standard di mercato mentre i va-lori per gli ecologici erano prossimi ma non corrispondenti a quelli della UE.

rapporti più lunghi, indicatore di cambio-marcia. Sempre sulle versioni eco non sono mancati anche alcuni interventi per miglio-rarne l’aerodinamica, come il rivestimento del sottoscocca, la chiusura della calandra, l’abbassamento della carrozzeria e altre mo-difiche al paraurti anteriore.

COSA DICONO I RISUlTATIPer prima cosa i test hanno evidenziato che i modelli ecologici hanno consumato meno carburante rispetto a quelli standard, anche se la differenza è inferiore a quella dichia-rata dal costruttore. Nei diversi tipi di per-corso, invece, è emerso che nel tratto citta-dino le versioni ecologiche hanno registrato un risparmio di carburante pari a 0,3 litri, mentre in quello extra-urbano di 0,4 litri e in autostrada di 0,7 litri ogni 100 km. Tra-ducendo questi risultati in termini percen-tuali si ottiene un risparmio rispettivamente del 5,4%, del 7,7% e del 7,7%.Per tutti e tre i modelli la versione eco ha ottenuto una riduzione nei consumi, come dimostra la tabella accanto.

ModelloConsumi l/100 km Risparmio/riduzione annua

ECO vs. STD

Versione STD

Versione ECO

km mediannui

Lt gasolio

kg CO2

Opel Insignia 5,3 5,6 14.300 42,9 128,7

Mercedes Benz classe S 8,4 9,1 14.300 100,1 228,8

VW Passat 4,8 5,2 14.300 57,2 157,3

Durante i test comparativi DEKRA per tutti e tre i modelli la versione eco ha ottenuto un rispar-mio di carburante ed una riduzione nelle emissioni inquinanti.

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EVENTI & FIERE

MONDIAlI PIù SICURICON GlI AUTOBUSCERTIFICATI DA DEKRA

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NICO hUlKENBERG TESTIMONIAl DEKRA PER lA CAMPAGNASAFETY ChECK 2010

verificarne la conformità tecnica e il livello di sicurezza. Solo i veicoli che hanno supe-rato il test hanno ottenuto la certificazione DEKRA. Con 45 centri di controllo distribuiti su tut-to il territorio e 125 ispettori, la società con-trollata DEKRA in Sud Africa era l’unica organizzazione del Paese in grado di testare questi veicoli in base alle normative europee. Grazie alla sua competenza tecnica, DEKRA ha così contribuito a rendere i Mondiali di calcio 2010 più sicuri, potenziando il livello di sicurezza sulle strade africane.

berg come testimonial d’eccezione.Hulkenberg è uno dei più giovani pilo-ti della Formula 1 e per questa stagione corre insieme a Rubens Barrichello per la scuderia Williams. Pilota di grande talen-to, serio e veloce, a soli 23 anni vanta già una carriera di tutto rispetto: seguito fin dall’inizio da Willi Weber, storico manager dei fratelli Schumacher, nel 2005 ha vinto il campionato di Formula BMW, nel 2007 ha portato al successo il team della Germania in A1 Grand Prix, nel 2008 ha conquistato il titolo di Formula 3 Euro Series e nel 2009 ha trionfato nel campionato GP2.

Mondiali di calcio in Sud Africa: per la pri-ma volta uno stato africano ha ospitato la massima competizione calcistica mondiale, mettendo in moto una macchina organiz-zativa dalle dimensioni colossali. Tanti sono stati gli investimenti che il governo africano

“Non entrerei mai in un’automobile che non sia sicura, né per una gara né nella vita pri-vata”. È questo il messaggio di enorme im-portanza sociale che il giovane campione di Formula 1 Nico Hulkenberg ha rilasciato in occasione del lancio della quarta cam-pagna DEKRA denominata “Safety Check” rivolgendosi ai ragazzi della sua stessa età. Il video è disponibile sulla nostra Web Tv www.dekrachannel.it. “Safety Check” è un’iniziativa DEKRA che ogni anno coinvolge migliaia di giovani automobilisti ai quali offre l’opportunità di sottoporre il proprio veicolo ad un con-trollo di sicurezza gratuito. I giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni rappresentano, infatti, la categoria di utenti della strada più a rischio, non solo per la mancanza di pra-tica o per l’inesperienza alla guida, ma so-prattutto perché spesso guidano auto usate e con gravi difetti tecnici dovuti all’età. Per questo il Safety Check DEKRA controlla le componenti fondamentali per la sicurezza dei veicoli, quali telaio, ruote, pneumatici, freni e sterzo, luci e campo visivo, sistema di scarico e cinture di sicurezza. I giovani au-tomobilisti possono seguire l’ispezione effet-

ha dovuto sostenere per migliorare le in-frastrutture esistenti, costruire nuovi stadi e realizzare un piano di sicurezza efficiente. Grandi interventi sono stati realizzati soprat-tutto per garantire la migliore accoglienza ai milioni di tifosi giunti da tutto il mondo, e assicurare loro spostamenti efficienti e affi-dabili all’interno del Paese e nelle città teatro degli incontri.Migliorare la rete locale dei trasporti è sta-ta una grande sfida per il Sud Africa, se si considera che il 90% del trasporto pubblico sulle strade tra Johannesburg e Pretoria vie-ne normalmente realizzato con mini bus in condizioni discutibili, irrimediabilmente sovraffollati e condotti da autisti con forma-zione inadeguata. È stato quindi necessario avviare un piano globale di sviluppo del tra-sporto pubblico, supportato da DEKRA che ha ispezionato gli autobus in servizio sulle nuove linee Bus Rapid Transit (BRT, servite da veicoli di grande capacità che viaggiano esclusivamente in sede riservata, a costitui-re una sorta di metropolitana di superficie), inaugurato proprio per la Coppa del Mondo. Ben 1500 veicoli sono stati sottoposti a con-trolli approfonditi dai tecnici DEKRA per

tuata dagli esperti DEKRA e porre domande sulla sicurezza stradale, tornando a casa con la propria vettura più consapevoli e quindi più responsabilizzati. L’iniziativa vuole fare cultura sulla sicurez-za stradale tra i giovani automobilisti. Così, come ulteriore incentivo, coloro che sotto-pongono la propria auto al check up gratuito DEKRA vengono iscritti automaticamente ad un concorso a premi che mette in palio una sessione di guida sicura.L’edizione 2010 del Safety Check di DEKRA si è svolta dal 10 maggio al 26 giugno 2010 e ha visto proprio il campione Nico Hulken-

DEKRA WORLD

“Quanto è in forma la tua auto?”

DEKRA e Gente Motori insieme per condurre un’inchiesta per la sicurezza stradale. Dateci 9 giorni e 2.000 km di autostrade e, attraverso un test a campione, vi diremo qual è lo stato di salute delle auto che circolano lungo lo Stivale.Il periodo estivo segna l’inizio dei gran-di esodi, delle lunghe code, dei viaggi ad alto tasso di chilometraggio e il conse-guente stress per le autovetture.Gente Motori e DEKRA, in collabo-razione con Autogrill, Best Western, Magneti Marelli e Pirelli, sono i pro-motori della campagna per la sicurezza stradale con il tour “Quant’è in forma la tua auto?” che si sta svolgendo in questi giorni (al momento della ste-sura dell’articolo). Dal 3 all’11 luglio, all’interno di 9 aree di servizio Au-togrill lungo oltre 2000 km di rete in tutta Italia, un team di tecnici DEKRA invita gli automobilisti in sosta a sot-toporre le loro vetture ad un check up gratuito dell’auto. Nel tempo di un caffè, offerto da Au-togrill, le autovetture vengono sot-toposte a controlli tecnici specifici, divisi per sezioni: identificazione del veicolo, ispezione interna ed esterna,

vano motore, sottoscocca, organi dello sterzo, impianto frenante, pneumati-ci e sospensioni. Durante i controlli i nostri tecnici compilano delle apposite checklist con lo scopo di evidenziare lo stato di salute dei veicoli e le eventuali difettosità o anomalie riscontrate.L’obiettivo è di controllare ben 1.000 auto in soli 9 giorni! I dati raccolti, che rappresentano un campione si-gnificativo, appositamente elaborati dai giornalisti di Gente Motori, con-fluiranno in un’inchiesta che darà una fotografia “sullo stato di forma” delle auto circolanti sulle nostre autostra-de soprattutto durante l’esodo estivo. Giorno per giorno è possibile seguire lo svolgimento dell’inchiesta sul sito www.gentemotori.it. Il rapporto com-pleto, invece, sarà pubblicato su Gente Motori di settembre, in edicola il 14 di agosto e sul prossimo numero del no-stro DEKRA Magazine.

SIAMO TUTTI AUTOMOBIlISTIDalle prime indiscrezioni riferiteci dai no-stri tecnici e dai giornalisti di Gente Motori (ricordiamo che l’inchiesta si sta svolgendo mentre noi scriviamo l’articolo), emerge che le vetture italiane non sono messe poi così male. Certo, qualche difetto viene riscontra-to, ma nulla di così eclatante, eccetto alcune vetture trovate praticamente senza olio nel circuito frenante! A quanto pare, ci dimen-tichiamo di tenere il gilet di sicurezza all’in-terno dell’abitacolo (rischiando delle multe) e qualche volta ci mettiamo in viaggio con il parabrezza segnato; però siamo attenti agli pneumatici, controlliamo la pressione quasi sempre limitandoci a piccole differenze ri-spetto ai dati ufficiali e, quando sono quasi finite, la risposta è sempre la stessa: “lo so, ma voglio aspettare che arrivino proprio al termine” (e noi invece diciamo che non si deve fare!). Male invece con i tagliandi: troppe le auto che non vengono sottoposte a controlli ufficiali. Qualche chicca? Tan-ta curiosità e tanta disponibilità da par-te degli stranieri che in questo periodo stanno scorrazzando lungo le strade del nostro Paese, un po’ meno da parte di alcuni italiani, ancora troppo diffidenti...

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010

IDENTIFICAZIONE DELL’AFFILIATO DEKRA

Quando l’abito fa il monaco

Cosa deve avere un centro di revisioni per comunicare a tutti, subito e senza equivo-ci, di essere un centro DEKRA?La professionalità, la cortesia del per-sonale e la capacità di analisi, certo. Ma queste sono cose che il cliente apprezza una volta entrato. Di primo acchito, inve-ce, nota l’insegna, la segnaletica e i colori dell’officina. Un aspetto spesso trascurato e che certo non influenza la qualità del la-voro. È però attraverso questo “sentirsi in DEKRA” che il cliente percepisce “la For-za del Network” e si sente rassicurato dai valori che esso trasmette. Del resto i clien-ti che arrivano perché hanno letto una campagna pubblicitaria o hanno scelto il Network per un accordo di comarketing (tanto per fare un esempio, quello con le Coop o con Erg) hanno in mente “la

DEKRA” ben prima del singolo centro re-visioni cui si rivolgono. Come fare, allora, a comunicare i valori e la forza della rete? I passi sono tre: l’al-lestimento estetico del centro, le divise del personale e, infine, la modulistica e i gadget. In questa prima puntata ci occu-peremo dell’allestimento, che è l’aspetto più importante. Identificare “dove sia la DEKRA” non sempre è così facile. Se alcuni centri na-scono da attività slegate dall’autoripara-zione e sono quindi autonomi e identifi-cabili, altri sono nati all’interno di offici-ne o zone assistenza di concessionarie. Il marchio DEKRA si trova quindi a vivere in simbiosi con quello principale dell’of-ficina, che “comanda” anche tutto l’iner-vento di personalizzazione dell’azienda.

In un’officina autorizzata Alfa Romeo, per esempio, sarà facile trovarsi tra in-segne rosse, in una Opel tra quelle gialle; ancora, in un Magneti Marelli CheckStar prevarranno il blu e il giallo. E i colori DEKRA? Verde e grigio devono esserci anche loro, e se ci sono i corrima-no che delineano la zona dedicata alle li-nee di revisione, anche l’arancione perché l’area deve essere facilmente identificabile. Dall’esterno il centro deve essere visibile almeno attraverso apposita cartellonistica; diverse officine hanno però scelto un’inse-gna specifica, con logo e colori DEKRA, proprio per identificare la zona revisioni. Le giuste tonalità del verde (colore preva-lente) e del blu (secondario) possono es-sere ottenute con una semplice chiamata alla sede di Cinisello Balsamo. Allo stesso

L’allestimento estetico dei centri di revisione è il primo aspetto che comunica al cliente di “essere in DEKRA”

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modo dovranno essere richiesti i loghi aziendali (la “D” stilizzata e la scritta “DEKRA REVISIONI” in stampatello, forniti in formati elettronici che gli stu-di grafici sapranno facilmente rielabora-re per adattarle alle forme e dimensioni delle insegne e dei cartelloni che neces-sitano al centro.Non esiste più un manuale d’immagine aziendale rigido, perché DEKRA è con-scia di come i suoi affiliati e i suoi centri di proprietà diretta debbano fare i conti con realtà preesistenti. Alcuni suggerimen-ti per l’allestimento dell’”area revisioni” sono però necessari. Primo, il colore pre-valente dell’ambiente circostante la linea di revisioni deve essere il verde scuro (per fascia bassa del muro, scrivanie e mobi-letti d’officina). Secondo, le stazioni lungo

cui si svolge il processo di revisione (quali per esempio controllo fumi, prova freni, controllo fari) devono essere indicate con le insegne appese al tetto e realizzate nei colori sociali. Terzo, per ragioni antinfor-tunistiche le barriere che circondano la zona di revisione devono avere colori re-golamentari (per esempio bande gialle per terra e arancioni). Quanto alle apparecchiature, se ven-gono acquistate tramite le convenzioni DEKRA hanno già colori e marchi pre-visti dall’immagine coordinata azien-dale; chi invece desidera riverniciarne

di precedenti o acquistate tramite altri canali può sempre rivolgersi alla sede di Cinisello. “Vestire DEKRA” l’officina non è un ob-bligo. Ma neanche far parte del Network lo è: chi sceglie di affiliarsi condivide valori di serietà, coerenza e l’orgoglio di essere un piccolo tassello di una strut-tura basata proprio sulla condivisione di questa visione del proprio lavoro. La personalizzazione del centro di revisione vuole comunicare al cliente proprio que-sto. Perché, allora, lasciare le cose a metà con una linea di revisione anonima?

Lo schema in alto riproduce il progetto ideale di un centro di revisione DEKRA, allestito con doppia linea. nella pagina accanto, invece, il centro consorzio auto Revisioni c.a.R. di Monselice (Pd), affiliato storico di deKRa che ha sempre creduto nell’importanza di distinguersi dalla concorrenza anonima.

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010

BlU CAR – ORzINUOvI (BS)

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OFFICINA FOllEGOT MARIANNO & C - GODEGA DI S. URBANO (Tv)

abbiamo anche clienti conquistati grazie al mailing con DEKRA sull’immatricolato, un vero servizio di eccellenza”.Pietro, che in azienda si occupa dell’area commerciale e di progetti di ricerca insieme al fratello Maurizio, apprezza tutte le inizia-tive di DEKRA “Perché un brand forte come DEKRA fa la differenza. Per questo motivo valutiamo sempre con molto interesse tut-te le proposte e aderiamo subito a quelle più in linea con le nostre esigenze. Di recente, ad esempio, abbiamo aderito all’iniziativa con PointS per la nascita della nuova rete per l’as-sistenza alle società di noleggio. Ci auguriamo sia di successo e che tutti gli affiliati ne apprez-zino la bontà. Molto, infatti, dipende anche da noi affiliati. Ecco la forza del marchio e della rete, che apprezziamo perché i servizi per noi affiliati si traducono subito in vantaggi con-creti e in redditività per il centro di revisione”. Dal 2006 la Blu Car è rivenditore multi-marca di auto nuove, usate e km zero. Dal 2008, esclusivamente con mezzi propri, Pietro e Maurizio sono impegnati nello sviluppo di “Golia”, un veicolo commercia-le elettrico di ridotte dimensioni, utile nei centri urbani e nelle aree private (ne parle-remo sul prossimo numero).

di nuovo da proporci per far funzionare meglio il nostro centro e renderlo più effi-ciente e redditizio. Siamo prossimi a Mctc-Net2 e con DEKRA ci sentiamo tranquilli. Stiamo addirittura considerando se ac-quistare per allora una linea a marchio DEKRA con software”.L’Officina Follegot ha aderito subito all’iniziativa di DEKRA e PointS per i ser-vizi di assistenza alle società di noleggio a lungo termine, e ha colto l’opportunità di avvalersi di nuovo business aggiuntivo anche grazie all’acquisto e alla rivendita di pneumatici, sempre con PointS.

Sig. Pietro Potieri – “Aderiamo sempre alle iniziative che DEKRA ci propone e sappiamo che il loro successo dipende anche da noi”.

La Blu Car è una piccola azienda con sede a Orzinuovi in provincia di Brescia, nata nell’84 come concessionaria Lancia, i cui soci da tre generazioni svolgono l’attività di offici-na meccanica e carrozzeria. Abbiamo parlato con Pietro, uno dei tre nuovi soci insieme a Jole e Maurizio. La revisione è un’attività av-viata nel ’98 con DEKRA. Se ne occupano il

Sig. Luca Follegot – “DEKRA ci sup-porta anche nelle attività di marke-ting territoriale per conquistare nuova clientela”

L’Officina Follegot nasce nel ‘63 come offi-cina meccanica autorizzata per i veicoli in-dustriali della OM, marchio del gruppo Fiat successivamente inquadrato nell’Iveco. Con gli anni Papà Marianno viene supportato dapprima dalla figlia e poi da Luca agli inizi degli Anni ’90.Oggi sono in tredici a lavorarci: tre soci, quattro dipendenti che si dedicano alla car-rozzeria, altri quattro che operano in offici-na, Luca, che è il Responsabile Tecnico del centro di revisione, e la sorella per la parte amministrativa. L’attività si svolge in un loca-le di 3.000 m2 dotato di un piazzale di 1.000 m2 dove ospitare i veicoli da controllare. I servizi vanno dalla meccanica alla carroz-zeria, gommista, elettrauto, revisione dei veicoli e soccorso stradale. E poi riparazioni post-grandine, ricondizionamento degli in-terni in pelle, collaudi di cisterne per il tra-sporto pericoloso e montaggio e riparazione per il trasporto refrigerante. Il centro di revisione ospita una linea per gli autoveicoli fino a 3,5 t e un’altra per i

Responsabile Tecnico, supportato dal reviso-re tecnico e da due collaboratori, che lavora-no anche in officina. “La Blu Car è stata una delle prime aziende nella nostra provincia a dedicarsi alla revi-sione. All’inizio si lavorava con grandi risul-tati. Con gli anni le cose sono cambiate e si è avuto un calo per via della concorrenza che opera addirittura nelle vicinanze della con-cessionaria e, aumentando i centri, ci tocca spartirci i clienti!” - spiega Pietro con un po’ di amarezza - “La nostra clientela è rappre-sentata per lo più da clienti fidelizzati ma

veicoli industriali. “Abbiamo deciso di dedicarci alla revisione delle auto nel ’98. Nei primi anni riparavano parecchi veico-li” - ci racconta Luca - “Pian piano, con la nascita di nuovi centri nella nostra zona la clientela è diminuita. Questo calo ci ha spinti a scegliere DEKRA. Confidiamo di crescere ancora ed essere supportati nelle iniziative di marketing per conquistare nuovi clienti, come gli accordi con Coop ed Erg e il servizio di mailing di DEKRA, per ricordare agli automobilisti la scaden-za della revisione e far conoscere il no-stro centro. DEKRA ha sempre qualcosa

INTERVISTE AI CENTRIFORMAZIONE

Partiti i corsi di formazione per Responsabili Tecnici in Lombardia

DEKRA ancorauna volta primanel programmarequesto tipo di corsidi formazione.

Finalmente, dopo ben cinque anni dall’Ac-cordo Stato-Regioni, anche la Lombar-dia ha stabilito con Decreto n. 5350 del 28/05/2009 che i centri di revisione, per po-ter svolgere l’attività di controllo dei veicoli, necessitano di un Responsabile Tecnico che abbia conseguito tale qualifica parte-cipando ad uno specifico corso di forma-zione, superando l’esame finale con rilascio dell’attestato di idoneità professionale. DEKRA ha risposto subito, pianifican-do un calendario corsi per Responsabi-li Tecnici in collaborazione con Enaip Lombardia. Il primo corso DEKRA si è tenuto dal 5 al 20 marzo 2010 e lo hanno seguito in 20, superandolo brillantemen-te con qualifica di Responsabile Tecnico. Ancora una volta, siamo stati tra i primi a programmare questo percorso forma-tivo, indispensabile per i centri di revi-sione, confermando una reattività alle esigenze del mercato dimostrata sin dal 2004, con il primo corso a livello naziona-le organizzato per la Provincia di Bolzano. Da sempre mettiamo il nostro know-how a disposizione anche dei “non DEKRA”: i nostri corsi sono aperti a tutti i centri ope-rativi in Lombardia. Da marzo ad oggi, ne abbiamo già erogati cinque, che hanno visto una partecipazione del 40% di centri indi-pendenti. Le lezioni, tenute da nostri tecnici qualificati e da docenti della Motorizzazio-

ne Lombardia, sono condotte secondo una didattica semplice e concreta, supportata da manuali altrettanto chiari e pratici, secondo la tradizionale filosofia DEKRA.

COSA PREvEDE Il PROGRAMMAIl programma dei corsi segue le direttive dell’accordo Stato – Regioni - Enti locali e prevede cinque moduli, dei quali quattro teorici e uno pratico, articolati in 4 giornate per la durata complessiva di 32 ore. Ogni mese un corso diverso per un massimo di 20 partecipanti, così da garantire un’intera-zione ottimale con i docenti e assicurare la massima attenzione a ciascun allievo. I corsi si tengono di venerdì e sabato per due we-ekend consecutivi; un sacrificio apprezzato dai più, perché evita di perdere giorni di la-voro o di addormentarsi per la stanchezza nel caso di un corso serale. Spieghiamo la disciplina giuridica del servizio di revisione, la teoria applicata al processo di revisione, la

certificazione, l’ambiente e la sicurezza nei centri di revisione. La parte pratica (di 8 ore) riguarda i controlli, le attrezzature e i loro referti. Al termine di ogni sessione di corso è previsto l’esame finale con il rilascio dell’at-testato di idoneità professionale per l’eserci-zio dell’attività di Responsabile Tecnico.

Il NOSTRO SUGGERIMENTOLa nostra più grande soddisfazione è data dalle facce sorridenti e dai ringraziamen-ti quasi eccessivi dei nostri studenti dopo aver superato l’esame (di norma in asso-luta scioltezza). L’unico rammarico, dopo tanti anni di esperienza nella formazione di Responsabili Tecnici, è la complessità burocratica da superare di volta in volta. Secondo noi andrebbero rivisti i protocol-li: troppe le differenze in termini di tem-pistica, modalità d’esame e organizzazione in generale da regione a regione e da pro-vincia a provincia. Sarebbe inoltre auspi-cabile l’introduzione di un aggiornamento obbligatorio di almeno 1 giorno all’anno, perché le auto e le normativa cambiano e si evolvono continuamente.

AFFILIATO STORICO

BENVENUTO AL NUOVO AFFILIATO

il costo del corso varia in funzione del numero dei partecipanti per ciascun centro di revisione: 600,00 € + iVa 20% per il primo partecipante, 500,00 € + iVa per il secondo partecipante, 400,00 € + iVa per il terzo partecipante e successivi.

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010 22 | 23

SERVIZI ESCLUSIVI - LA FORZA DEL NETWORK

La taratura permette di definire le caratteristiche metrologiche degli strumenti normalmente utilizzati in officina. Quanto più sono precisi, tanto meglio vengono eseguiti i lavori di riparazione dei veicoli, con grande soddisfazione della clientela che ritorna con fiducia.

La riparazione delle automobili, se-condo uno studio condotto negli Stati Uniti, è il servizio che più di ogni altro genera lamentele da parte del cliente. La causa principale è dovuta all’alta percentuale di rientri causati da una ri-parazione non adeguata.Per i proprietari dei veicoli, il gradi-mento è determinato da fattori impor-tanti quali il costo, la cortesia e la con-venienza, ma le indagini mostrano che effettuare una riparazione efficace al primo intervento fa schizzare l’indice di gradimento del cliente. “Fix it right first time”, “mettilo a posto al primo colpo!” è, riassunto in uno slogan, quello che gli automobilisti chiedono.

la semplice chiave dinamometrica per arrivare ai tester e agli altri strumenti elettronici. Ma qualunque strumen-to necessita di una taratura periodica, perché nel tempo e con l’utilizzo perde la corretta calibratura. Questa opera-zione è di notevole importanza, è ob-bligatorio per tutte le aziende certificate ISO 9001 e lo richiedono gli standard dell’intera filiera automotive, gli enti tecnici certificatori, le norme di manu-tenzione degli strumenti di misura e gli standard tecnici.

PER UNA RIPARAzIONE DI qUAlITàOggi più che mai l’attenzione verso una riparazione di qualità rappresenta il ful-cro dell’operato di ogni officina, autoriz-zata o indipendente. A richiederlo sono sia i clienti sia i marchi (Case costruttri-ci, componentisti o produttori di attrez-zature che siano), che l’officina rappre-senta. Da una parte, dunque, il cliente, che deve essere soddisfatto, coccolato e seguito attentamente, ma soprattutto deve potersi fidare ciecamente del pro-prio meccanico. Dall’altra la sempre più pressante richiesta di standard di riparazione in conformità ai capitolati tecnici delle reti di appartenenza. Se un’officina utilizza strumenti non ta-

rati incorre inevitabilmente in risultati inattendibili, con ripercussioni sulle prestazioni dei veicoli e quindi anche sulla loro sicurezza. Le ragioni per cui conviene tenersi in regola sono quindi molteplici. Primo, evitare reclami da parte dei clienti. Secondo, evitare i rischi di responsabilità legati al proprio lavoro. Terzo, rispettare la conformità ai requi-siti richiesti da enti di certificazione, costruttori, importatori, enti pubblici. Ultimo ma non meno importante, sod-disfare i requisiti di garanzia, responsa-bilità di prodotto e di sicurezza.Pertanto alla base di una buona ripara-zione c’è innanzitutto l’efficienza delle strumentazioni utilizzate, a partire dal-

lA TARATURA DOvE SERvEDEKRA mette al servizio delle officine tutta l’esperienza che ha maturato a li-vello internazionale sia presso la rete assistenziale dei maggiori costruttori di veicoli di tutta Europa (auto, moto, vei-coli industriali, macchine movimento terra, ecc.) sia presso le officine indipen-denti. Gli operatori possono così mante-nere sempre efficienti tutte le strumen-tazioni ed apparecchiature sofisticate di cui sono dotate. Il servizio di calibrazione e taratura de-gli strumenti di officina viene erogato da DEKRA Automotive Services attra-verso delle unità mobili con laboratorio metrologico all’avanguardia, in grado di coprire in modo capillare tutto il terri-torio nazionale e raggiungere ogni cen-tro assistenza in meno di cinque giorni.

Una volta raggiunta l’officina, le unità mobili DEKRA sono in grado di effet-tuare l’intervento assicurando l‘imme-diata disponibilità delle attrezzature e degli strumenti di misura, evitando così dei fermi tecnici, lunghi e dispendiosi. Dunque interventi on-site per la verifi-ca di strumenti atti alla misurazione di coppia, pressione, temperatura, elettri-cità, dimensioni, oltre che per effettuare la manutenzione preventiva per attrez-zature di officina come ponti sollevatori, apparecchi smontagomme, stazioni di diagnosi e ricarica impianti di aria con-dizionata, equilibratrici, e tanti altri.

E PER I CENTRI DI REvISIONE?Quello offerto da DEKRA Automotive Services è un servizio d’eccellenza a costi davvero competitivi, erogato nel rispetto degli standard delle principali Case, com-ponentisti e costruttori di attrezzature. E poi qualità, cortesia e competenza del personale altamente specializzato, un’interfaccia web con accesso dedicato e personalizzato, sempre a disposizione per far fronte in tempo reale alle richie-ste degli audit interni oltre che per la periodica gestione del parco strumenti.Al momento il servizio è offerto solo per le officine di autoriparazione. Tuttavia, DEKRA Automotive Services conta di proporlo al più presto anche ai centri di revisione. DEKRA, infatti, è in attesa delle neces-sarie autorizzazioni attraverso la società Consortile Alpi Servizi per poter ese-guire le verifiche.

Tarare gli strumenti di officinaper lavorare meglio

nella foto accanto l’officina carflash del carWorld center di Milano. in alto e in basso alcuni particolari di un laboratorio metrologico mobile di DEKRA.

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DEKRA MAGAZINE | GIUGNO 2010

Nata nel 2005 per diversificare il busi-ness DEKRA in Italia, DEKRA Automo-tive Services si occupa prevalentemente di omologazioni, complete o parziali, di veicoli e componenti. Qualche mese fa, per esempio, ha seguito l’omologazione della versione blindata della Subaru Le-gacy 3.0 Sedan (la berlina, siglata dalla Casa BLE/5C0), prodotta in Giappone.DEKRA Automotive Services, però, si occupa anche di consulenza per le reti di vendita ed assistenza dei veicoli oltre che di verifica dello stato d’uso, perizie specialistiche, analisi cause inciden-ti, perizie danni, mystery shopping e mystery repair, nonché calibrazione e taratura degli strumenti d’officina (che descriviamo nel dettaglio alle pagg. 22 e 23). Sono solo alcuni dei servizi che vengono erogati ogni giorno alle con-cessionarie, alle officine di autoripara-zione e ai centri di revisione al fine di ottimizzare i processi e creare efficien-ze, ridurre i costi e rilanciare il business attraverso soluzioni innovative. New entry tra le offerte di DEKRA Au-tomotive Services, per esempio, è la ge-stione in sicurezza degli impianti a me-tano e GPL. È stato introdotto da poco sul mercato italiano per rispondere alla crescente diffusione dei veicoli bifuel nel nostro Paese e dare un supporto concre-

to a quegli autoriparatori che trattano questo genere di impianti, che richiede grandi competenze tecniche e sicurezza. Doppio l’approccio: “formazione e coa-ching”, se le condizioni interne dell’offi-cina richiedono sensibili miglioramenti; “check up e verifica”, se si è già esperti in materia e si vuole essere sicuri del siste-ma di gestione adottato, facendolo certi-ficare da DEKRA. Se, invece, si vuole offrire alla clientela l’eccellenza nell’autoriparazione, DEKRA propone WIC, sigla tedesca che in italia-no sta per “controlli ed ispezioni per l’of-ficina”, servizio che consente di rendere fluidi i processi di lavoro, responsabiliz-zare i propri collaboratori e assicurarsi che il cliente torni sempre soddisfatto del lavoro eseguito, condizioni queste

Omologazioni e molto altro

Sul numero precedente del nostro Magazine abbiamo presentato il mondo DEKRA e le cinque società operative in Italia; ora focalizziamo l’attenzione su DEKRA Automotive Services.

FOCUS DEKRA

ormai necessarie per competere nel mer-cato dell’aftersales.Per rimanere in tema di sicurezza, da circa un anno è attiva la Scuola Supe-riore DEKRA per la Sicurezza Strada-le (SSDSS), istituita grazie a una part-nership con Speed Control, (la scuola dell’ex campione di rally Andrea Pullè). Gli istruttori sono piloti professionisti, che con il supporto di mezzi tecnici di alto livello, tramandano l’arte della gui-da. Le lezioni si svolgono sui più famosi circuiti italiani ed europei e, a seconda delle richieste del cliente, riguardano auto, moto e mezzi pesanti; tra i pro-grammi, stili di guida, manovre base, accorgimenti per una postura ottimale. Con DEKRA, dunque, si è sempre in buone mani.

Nella foto accanto Marco Mauri, Amministratore Delegato di DEKRA Automotive Services, insieme ad Andrea Pullè, ex campione di rally, in occasione di uno dei tanti corsi della Scuola Superiore DEKRA per la Sicurezza Stradale.

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