Magazine BCC Marzo 2010

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Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto Marzo 2010 Anno 3 Numero 1 Informa Socio Tempo di assemblea: partecipazione consapevole alla vita di una banca differente

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Tempo di assemblea: partecipazione consapevole alla vita di una banca differente Marzo 2010Anno3Numero1 Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto InformaSocio 1 Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

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Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Marzo 2010Anno 3 Numero 1

InformaSocio

Tempo di assemblea:partecipazione consapevole

alla vita di una banca differente

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InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Cari soci,si avvicina il consueto appuntamento con

l’assemblea dei soci.

Si tratta di un momento fondamentale per la vita

di una banca ed in modo particolare per una banca di

credito cooperativo come la nostra. Infatti, l’assemblea

è lo strumento attraverso il quale i soci prendono

parte attiva a quella che è la vita della società di cui

essi stessi sono parte integrante. La partecipazione

che si concretizza di volta in volta nell’elezione di

organi sociali, nell’approvazione di modifiche statutarie

o “semplicemente” nell’approvazione del bilancio, è

di fatto un diritto / dovere del socio.

E’ sicuramente un diritto riconosciuto dallo statuto

nelle modalità e nei termini fissati dal codice civile e

dal regolamento assembleare. Tale diritto discende

dal fatto che acquistando una o più azioni, il socio ha

la possibilità di contribuire alla formazione della

volontà della società sia direttamente, attraverso il

voto sulle questioni di volta in volta proposte come

da ordine del giorno, che indirettamente, ratificando,

attraverso l’approvazione del bilancio, l’operato del

CdA ed del management da questo scelto.

Ma oltre ad essere un diritto, la partecipazione del

socio all’assemblea è un dovere. La partecipazione,

infatti, è sicuramente un elemento fondamentale per

la vita di una società e della sua compagine sociale.

Prendere parte all’assemblea è fondamentale per

conoscere quello che è l’andamento della banca e per,

eventualmente, esprimere il proprio parere su iniziative

attuate o addirittura per proporne delle nuove. Ricordo

che ai soci è permesso prendere la parola nel corso

della seduta assembleare nelle modalità e forme

previste dai regolamenti ed usi.

L’importanza della partecipazione è anche sotto-

lineata dal voto cosiddetto capitario, elemento pecu-

liare delle Banche di Credito Cooperativo. Lo statuto

delle BCC, infatti, prevede che a ciascun socio spetti

un solo voto, indipendentemente dal numero di azioni

possedute, ed inoltre pone un limite anche al numero

di deleghe che possono essere raccolte da parte di

ciascun socio. Ciò di fatto è sicuramente l’espressione

massima di democrazia e di compartecipazione nelle

scelte, ed in una banca, è anche garanzia di una

condotta gestionale trasparente, sana e prudente. Il

peculiare sistema di formazione della volontà assem-

bleare di fatto impedisce che la banca diventi ostaggio

di interessi particolari e garantisce che la stessa sia

sempre e comunque al servizio della comunità locale

di cui è espressione e al cui sviluppo deve contribuire

attraverso la propria attività.

Dunque l’assemblea diventa un modo per toccare

con mano ciò che rende la nostra banca differente per

forza.

Mi preme inoltre sottolineare come in questi

tempi di crisi sia emerso il ruolo positivo delle Banche

di Credito Cooperativo. Il Ministro dell’Economia,

studiosi e diverse associazioni di imprenditori hanno

pubblicamente riconosciuto il sostegno garantito dalle

nostre banche a famiglie, imprenditori ed al territorio

tutto che ci ospita. Si ricomincia a parlare del progetto

della Banca del Sud che vede il nostro sistema in prima

linea. La stessa Banca d’Italia, per il tramite del

Governatore ha speso parole positive a favore del

nostro modo di fare banca, che sembra quasi divenire

modello per le banche estere. Certo, come osservato

anche da Anna Maria Tarantola, vice direttore di Banca

d’Italia, in un suo intervento presso Federcasse, occorre

prestare attenzione su alcune criticità. L’adeguatezza

patrimoniale, punto di forza del movimento del Credito

Cooperativo, non è il solo presidio di stabilità. “Occorre

anche un’organizzazione ben delineata ed adeguata

al modello di impresa prescelto”, con adeguati sistemi

di controllo e di gestione dei rischi. Questa è la sfida

futura del Credito Cooperativo, che dovrà giocarsi con

coinvolgimento a 360 gradi della rete delle strutture

centrali di categoria. Una sfida che la nostra BCC ha

già fatto sua, iniziando per tempo il cammino oppor-

tuno dell’adeguamento dell’organizzazione interna e

del sistema dei controlli, il tutto con un occhio di

riguardo per l’attenzione ai rischi, che derivano dalla

normale operatività bancaria.

In questo processo di cambiamento continuo,tuttavia, la risorsa primaria rimane il nostro personale,

che è l’artefice dell’esaltante percorso di crescita

compiuto dalla BCC di Terra d’Otranto negli ultimi anni.

Concludo, infine, il mio intervento permettendomi

di ricordare l’immane tragedia che ha colpito la popo-

lazione di Haiti. Il terremoto ha devastato un Paese

lontano ed una popolazione sicuramente estranea ai

nostri affetti ed alla nostra famiglia intesa come

compagine sociale; ma sono sicuro che, come parte

integrante di una banca differente, saprete essere

“differenti” ed in grado di superare l’indifferenza che

spesso accompagna la vita dei nostri giorni, compiendo

gesti concreti per alleviare le altrui sofferenze.

Saluto del PresidentePasquale Caione

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Il consueto appuntamentocon l’assemblea dei soci comemomento di partecipazioneconsapevole alla vita dellaBanca

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Sommario

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

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Saluto del Presidente

Facciamo il punto sui mercati finanziari

Le Bcc oltre localismo e radicamento al territorio

Livelli di rischio e operatività bancaria: riflessi sulla dinamica dei costi

Nuove regole, vecchie banche

Etica e finanza: i nodi al pettine

Finanza di impresa: il TITOLO II esteso anche al Settore Turismo

BCC Vita Basic.

Piano famiglia, la Bcc aderisce all’accordo ABI – Associazione dei consumatori

Una serata “differente” per soci e figli dei soci

Scartiamoci! giornata del risparmio della carta

Terremoto di Haiti, una tragedia che chiede una mobilitazione immediata

Banca Agrileasing mette a disposizione 327 milioni di euro per le PMI

Lo spot del Credito Cooperativo vince il 41° Key Award

Pubblicata dal censis la mappa delle 161 eccellenze territoriali

Attenzione al Phishing!

L'esoso “ balzello “ dell'Equitalia

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Periodico di informazioneAnno 3° - N. 1 - Marzo 2010

Registrato il 01-04-2008

N. 984 del Registro della Stampa

del Tribunale di Lecce

Committente Responsabile

BCC di Terra d’Otranto

Direttore Editoriale

Dott. Pasquale CaionePresidente BCC di Terra d’Otranto

Direttore Responsabile

Lino Tafuro

Prestampa e Stampa

Martano Editrice s.r.l. - Lecce

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Da una prima analisi è emerso un primo dato confor-

tante, e cioè che la situazione va volgendo verso un

lento ma costante miglioramento.

Si avvertono i primi segnali di ripresa, l’economia

mostra una timida crescita e gli stessi listini hanno

registrato una considerevole ripresa nel corso dell’anno.

Certo non si tratta di rilanciare la speculazione ma di

garantire sempre più, come auspicato dal Movimento

del Credito Cooperativo, lo stretto legame tra economia

reale e finanza.

Come osservato dal Direttore della Banca Mondiale,

intervenuto al Forum, la crisi è stata innescata proprio

dallo scollamento tra economia reale e finanza specu-

lativa. L’aver perso di vista i fondamentali che stanno

alla base di ogni investimento, ha causato errate

valutazioni sulle singole imprese ed alla lunga

sull’economie in cui tali imprese sono incardinate e

si muovono. Si sono perse di vista le regole che sono

alla base della gestione del rischio e a farne le spese

sono stati ancora una volta i risparmiatori e le stesse

imprese travolte dalle scelte di un sistema bancario

che risponde alle regole del capitalismo puro e della

speculazione e che in ciò denota la sua differenza

rispetto al mondo del Credito Cooperativo.

Forse gli effetti sull’economia reale non hanno cessato

di prodursi. Infatti, a fronte di una limitata crescita

nella produzione e nei consumi, favorita dalla notevole

liquidità sui mercati che ha permesso le operazioni di

stimolo dell’economia da parte di governi e banche

centrali, in molti temono che gli effetti sull’occupazione

debbano ancora prodursi. In effetti, la crescita della

disoccupazione, unita alla limitata concessione del

credito da parte di alcune banche, potrebbe di fatto

rallentare la crescita e la conseguente ripresa econo-

mica.

In ogni caso, secondo gli analisti di Aureo Gestioni,

la Società di Gestione del Risparmio del Credito Coo-

perativo, i margini per una crescita dei listini sarebbero

ancora presenti, soprattutto alla luce di alcune consi-

derazioni.

I profitti delle imprese, da cui dipendono le quotazioni

delle azioni, sono bassi e dunque quando l’economia

ripartirà è auspicabile una crescita delle quotazioni

novembre si è tenuto il consueto appuntamentopromosso dalla nostra consorella, la BCC di San Marzanodi San Giuseppe, nel quale si sono confrontati ventiesperti nazionali ed internazionali sul tema dellacrisi economico finanziaria, al cospetto di una plateacostituita da rappresentanti delle BCC regionali edaddetti ai lavori.

Il Taranto Finanza Forum analizzolo stato dell’economia reale e dellafinanza

Facciamoil puntosui mercatifinanziari

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di borsa. Inoltre, la liquidità dei mercati, unita al fatto

che i governi per sostenere la crescita, continueranno

a mantenere i tassi bassi e a favorire lo spostamento

dal mercato dei titoli di Stato a quello azionario, autorizza

a sperare in un rialzo degli indici di borsa.

Al di là delle valutazioni sulle prospettive di crescita

dei mercati, sono da registrare gli interventi dei vertici

della BCC ionica che, dal prestigioso palco del Taranto

Finanza Forum, hanno ribadito il ruolo delle banche

locali. Infatti, se è vero che la politica e le scelte vengono

fatte a livello centrale e nei salotti buoni dell’economia,

siamo noi BCC a confrontarci con le famiglie e le imprese,

dovendo fornire risposte ai molti interrogativi lasciati

aperti dai più grandi e blasonati istituti bancari. Il nostro

radicamento al territorio non deve impedirci di compren-

dere come si muove il mondo e quali saranno i futuri

scenari per adeguarci e farci trovare preparati.

Lo scopo è sempre lo stesso: fornire un riferimento

solido per il substrato economico e sociale che ci ospita.

Maurizio Ippolito

è il nuovo servizio di consulenza esper-ta che puoi trovare nella tua bancadi fiducia.

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In effetti, la “vicinanza” e spesso la diretta conoscenza

permette alle BCC di meglio valutare la clientela ed offrire

alla stessa un’assistenza più professionale ed efficiente,

con un’offerta di prodotti su misura. Tuttavia, localismo

e radicamento al territorio, da soli non possono bastare

altrimenti nel tempo si sarebbe assistito ad un proliferare

di iniziative imprenditoriali volte a realizzare micro banche

locali.Sicuramente uno degli elementi di forza è da ricercare

nello specifico ordinamento delle BCC. Il socio di una

banca costituita come una società per azioni ha come

principale obiettivo quello di accrescere il valore delle

azioni possedute. Ne consegue che una volta conseguito

tale scopo, quando cioè avrà lucrato a sufficienza, venderà

le proprie azioni, ricercando sul mercato altre opportunità.

Il socio di una BCC, invece, si prefigge un obiettivo di

più ampio respiro. Sicuramente ciò che lo induce ad

acquistare le azioni di quella che diventerà la “sua” banca,

non è la prospettiva di un dividendo, il cui tetto massimo

è definito per legge. Probabilmente è più corretto pensare

che si tenda a divenire socio di una BCC per prendere

parte ad un’iniziativa che risulta essere proficua per se

stessi (dividendo, condizioni ad hoc, iniziative varie), ma

soprattutto per la comunità in cui si vive, alla quale porta

progresso e sviluppo economico, sociale e civile. Questa

differenza nella “proprietà” delle BCC si ripercuote sulla

loro mission, nella cultura aziendale e quindi negli indirizzi

gestionali. In una banca costituita come società per azioni

l’obiettivo del management è quello di massimizzare i

profitti in modo da creare valore per gli azionisti in termini

di maggiore dividendo. Inoltre, spesso, per conseguire

prima tali obiettivi ed accaparrarsi eventuali premi di

risultato, sono portati a prendere decisioni aziendali

rischiose, come quelle che hanno portato alla crisi, i cui

effetti stiamo ancora vivendo. Nelle BCC le scelte gestionali

“azzardate” per perseguire un maggiore utile sono del

tutto assenti. Ne consegue che l’obiettivo da perseguire

è quello di una sana e prudente gestione che porti a

preservare il patrimonio della banca, non essendo la

proprietà (i soci) interessata a risultati eclatanti o alla

speculazione fine a se stessa. Non a caso in questo periodo

di crisi le BCC non solo non hanno visto calare i propri

dati di bilancio, ma i alcuni casi si sono mosse nettamente

controtendenza, crescendo in termini di raccolta, perchè

viste come istituzioni solide ed affidabili, e di impieghi,

in virtù della loro particolare funzione anticiclica. In

definitiva, sicuramente il localismo ed il radicamento al

territorio sono elementi caratterizzanti delle BCC, ma il

vero punto di forza è da ricercarsi nell’ordinamento delle

nostre banche, che costituite in forma di cooperative,

riescono ancora a svolgere un ruolo determinante per il

progresso economico e sociale, senza costituire dei meri

centri di potere. Il nostro ordinamento, con la partecipa-

zione alle assemblee, e dunque con le scelte condivise,

con il principio del voto capitario (una testa un voto),

con il limite alla raccolta delle deleghe, fa si che le scelte

gestionali non siano al servizio di interessi circoscritti,

che possono snaturare il ruolo di protagoniste che le BCC

si sono ritagliate nello sviluppo economico del Paese

nell’arco dei 120 anni di storia che le contraddistingue.

Maurizio Ippolito

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parlare di BCC si è sempre pensato che l’elementofortemente caratterizzante fosse il localismo edil radicamento al territorio. Le nostre banche,

infatti, si sono da sempre dimostrate all’altezza diintercettare le esigenze specifiche delle comunità che ciospitano, contribuendo notevolmente allo sviluppoeconomico e sociale delle stesse.

Nel

Le Bcc oltre localismoe radicamento al territorio

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Nella peculiarità del nostro ordinamento l’armavincente nel confronto con le altre banche

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Tale andamento è stato particolarmente accentuato

nelle regioni meridionali, e tra queste la Puglia è quella

che ha visto maggiormente crescere il volume

dell’indebitamento delle famiglie. Altro elemento sotto-

lineato dalla ricerca è rappresentato dal fatto che i tassi

tra nord e sud per gli impieghi sia retail (alle famiglie)

che corporate (alle imprese), registrano un divario molto

elevato, circa 0,70 punti percentuali. Tale divario, già

pesante in situazioni “ normali”, in periodo di crisi finisce

per dare luogo ad effetti ancora più disastrosi.

Il primo dei motivi per i quali si registra tale divario

nella dinamica dei tassi è legato al maggior rischio

riconosciuto sugli impieghi effettuati nel Mezzogiorno.

Le maggiori sofferenze che si registrano nelle regioni

del Sud comportano un costo che ovviamente si ripartisce

sull’intera massa dei clienti. Le BCC tuttavia, in virtù del

maggior radicamento al territorio e della capacità di

acquisire informazioni più vicine alla realtà, riescono a

mantenere in media i tassi più bassi. Ciò è emerso anche

di recente quando la Regione Puglia ha pubblicato la

graduatoria dei tassi applicati dagli istituti pugliesi in

merito ad un bando per finanziamenti agevolati. In tale

lista le BCC pugliesi sono tutte appaiate con tassi

nettamente più bassi rispetto alle altre banche, ed il

primato per il tasso più basso in assoluto spetta ad una

BCC.

Ma a questo punto occorre fare anche un’altra

valutazione sulla dinamica dei tassi. Le BCC al Sud

subiscono l’andamento dei tassi del territorio circoscritto

su cui operano, caratterizzato da tassi avere mediamente

più bassi e tassi dare mediamente più alti rispetto alla

media nazionale. Ciò potrebbe rappresentare un ostacolo,

ma di fatto viene superato con molteplici iniziative volte

alla ristrutturazione del credito a famiglie ed imprese,

facendo leva sul particolare statuto delle nostre banche

e sul ruolo assunto rispetto al contesto territoriale in

cui si opera, che ci vede volano per lo sviluppo economico

ell’ultimo rapporto di Banca d’Italia sull’andamentodel credito è emerso che, complice la crisi, si è avutoun incremento dei prestiti alle famiglie ed una

contrazione nei finanziamenti erogati alle imprese.

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Livelli di rischio e operatività bancaria:riflessi sulla dinamica dei costi

La necessità di sviluppare i nuovi canali di comu-nicazione con le banche e la moneta elettronica

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e sociale dello stesso (per l’elenco completo delle iniziative

del credito cooperat ivo v is i t are i l s i to

www.creditocooperativo.it).

Per i grossi istituti che operano a livello nazionale,

in virtù della differente ampiezza del territorio servito,

la forbice dei tassi si trasforma in un’ulteriore opportunità

permettendo loro di raccogliere ricchezza al Sud, ad un

costo più basso, e di impiegare prevalentemente al Nord

con maggiori livelli di sicurezza. Tuttavia queste banche

invece di utilizzare la particolare dinamica dei tassi, per

abbassare la media nazionale del costo del denaro oppure

di costituire riserve per garantire maggiori livelli di

impieghi al Sud, si limitano ad accrescere i profitti e ad

elargire benefit ai propri manager.

Altro elemento che contribuisce al divario dei costi

dei prestiti e servizi bancari tra le regioni settentrionali

e meridionali, è rappresentato dal modo di fare banca

al Sud che è più tradizionale e con maggiore impiego di

personale e mezzi.

Al Sud presso gli sportelli si osserva un maggior

numero di dipendenti, a fronte di volumi più bassi e di

un maggior afflusso di clientela. In pratica abbiamo

filiali in cui c’è più gente allo sportello; le operazioni

sono elevate come numero ma per contro hanno importi

esigui; la moneta elettronica (carte di credito, di debito,

prepagate e pos) è ancora poco utilizzata e l’uso del co-

mputer per operare sul conto o per seguirne l’andamento

è ancora esiguo.

La BCC di Terra d’Otranto per far fronte a tale

situazione da un lato adotta iniziative in linea con quelle

elaborate dal Credito Cooperativo per venire incontro

alle difficoltà del momento del “ sistema Italia” (ristrut-

turazione del debito a famiglie ed imprese, rilancio del

ricorso a linee di credito autoliquidanti per le imprese,

adozione del piano famiglia per la sospensione della

rate dei mutui) e dall’altro sta compiendo uno sforzo

per rinnovare, ammodernandolo, il modo di fare banca,

attraverso l’installazione di ATM abilitati al versamento

di contante ed assegni, una più capillare diffusione di

carte (gratuite per i soci) e l’offerta del relax banking

(l’internet banking del credito cooperativo).

Maurizio Ippolito

HO SCELTO UNA BANCA CHE FINANZIAL’ENERGIA RINNOVABILE.

PERCHÈ PENSO AL FUTUTO

LA MIA BANCAÈ DIFFERENTE

(PER NON PARLARE DELL’ENERGIA CHE MI DÀ)

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Le banche nazionali ed europee in genere, si stanno

muovendo contro l’insieme di norme definite Basilea 2

che definiscono i requisiti patrimoniali che i vari istituti

sono tenuti ad osservare e che avrebbero un effetto

negativo sulla dinamica dei tassi, soprattutto in periodi

di crisi. In pratica le nostre banche chiedono che vengano

rivisti i livelli di patrimonio che devono detenere a fronte

dell’attività svolta a garanzia della stessa. Alla base della

richiesta viene posta la peculiarità del modello operativo

delle banche europee, che risulterebbe meno spinto verso

la speculazione e che si contrappone a quello dei colossi

statunitensi, che di fatto con operazioni spericolate di

ingegneria finanziaria, hanno innestato la crisi finanziaria

finendo per esserne travolti. E proprio negli Stati Uniti,

il Presidente Obama si fa portavoce di un nuovo piano

che dovrebbe portare alla rivisitazione dell’intero sistema

bancario. Tale disegno, innanzitutto, prevede che venga

apposto un limite alle attività svolte da parte di ciascuna

banca. In pratica, viene meno il modello di banca univer-

sale, con la separazione netta tra banche tradizionali o

commerciali, che si concentrano sull’attività di raccolta

e di impieghi a breve – medio termine, non particolarmente

speculative, e banche d’affari, le uniche in grado di

svolgere attività speculative e sofisticate. In questo nuovo

modello le banche tradizionali dovrebbero svolgere il

ruolo proprio della finanza finalizzata allo sviluppo del

tessuto economico e dovrebbero dare luogo ad uno zoccolo

duro di istituti, con campo d’azione limitato e controllato

e dunque più sicuro. L’altro elemento alla base della

rivoluzione caldeggiata dal Presidente Obama è rappre-

sentato dalla dimensione. In futuro non ci dovranno

essere colossi bancari. I giganti del credito, infatti, spesso

sono difficili da gestire con garanzia di trasparenza e

rigore nelle scelte operate dal management e, soprattutto

in caso di fallimento, rappresentano un rischio per

l’economia del paese che li ospita e per l’intero sistema

finanziario mondiale. Le piccole dimensioni dunque

dovrebbero dunque accompagnarsi ad un operatività

mediamente meno rischiosa. A ben vedere le riforme

proposte negli Stati Uniti sono di fatto rilevabili nel

modello delle Banche di Credito Cooperativo. Dimensioni

medio – piccole, operazioni trasparenti, finanza non fine

a se stessa ma rivolta allo sviluppo economico ma anche

sociale del territorio che le ospita, sono da sempre le

peculiarità del modo di fare banca del Credito Cooperativo.

Elementi che ci permettono di essere con orgoglio banche

differenti, che riescono ad apportare benefici a famiglie

e piccole imprese, e di muoverci senza affanno tra i colossi

bancari, che spesso si dimostrano avere i piedi di argilla.

Dunque viva le vecchie BCC… le nuove banche americane!!!

Maurizio Ippolito

omplice la crisi che ha sferzato i mercati finanziariponendo difficoltà i grossi colossi bancari, ora chele banche iniziano a “rimettersi in piedi “, si comincia

a sentire da più parti la necessità di rivedere le regole chesono alla base del funzionamento dei mercati internazionali.

Nuove regole,vecchie bancheLe banche di credito cooperativosi riscoprono modelli da imitare

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Come ha acutamente osservato Roberto Petrini

nel suo avvincente atto d’accusa, Processo agli eco-

nomisti (Chiarelettere 2009), sul banco degli imputati

siede, con numerosi e titolati economisti che non

hanno saputo prevedere la crisi, Alan Greenspan,

potente presidente della Federal Reserve dal 1987 al

2006, convinto assertore del Dio mercato, a dispetto

di ogni calamità, e nemico giurato delle regole.

Il suo credo, avverso al Keynesismo ed incline al

neoliberismo di Milton Friedman e dei suoi seguaci

della ‘Scuola di Chicago’, ha consentito alla finanza

di divenire sempre più grande, sempre più opaca ed

incontrollata.

Le cause della crisi attuale, a differenza di quanto

accaduto nel 1929, trovano la propria genesi in ragioni

più finanziarie che economiche. Si sono moltiplicati,

come una sofisticata e moderna catena di Sant’Antonio

che ha lasciato gli ultimi con il cerino in mano, gli

strumenti di cartolarizzazione del rischio di credito

(la cosiddetta securitization). I mercati di investimento

sono diventati mercati d’azzardo, secondo la felice

espressione di Guido Rossi, dominati dalla speculazione

e dal rischio. Un grande gioco d’azzardo in cui i

prodotti derivati, ancorati a variabili sottostanti,

hanno agito sui fondamentali dell’eco-nomia in attesa

dello tsunami.

Si è finito con lo scommettere, con sfrenata

fantasia, su tutto. Anche sull’insolvenza delle stesse

società di cui si detenevano le obbligazioni. Le scom-

messe, senza regole né rete, sono state contenute

nei più rischiosi dei derivati, i Credit default Swaps

(Cds), che funzionano come una sorta di polizza

assicurativa contro il fallimento di un debitore e

possono essere comprati anche da chi non possiede

il capitale da assicurare e venduti anche da chi non

ha il capitale necessario a pagare in caso di default.

I Cds sono cresciuti in modo esplosivo, fino a rag-

giungere la cifra di 45 trilioni di dollari ed alcuni di

essi sono un vero nonsense economico.

Tuttavia, Greenspan li aveva giudicati necessari

per la stabilità economica, dimenticando che le società

emittenti non erano tenute a coprire queste polizze

assicurative con adeguate riserve tecniche e proprio

questa circostanza è stata la causa, ad esempio, del

tracollo del colosso statunitense delle assicurazioni,

Aig. Le banche e le altre istituzioni finanziarie, in un

ambiente gravido di conflitti di interessi per la com-

mistione dei vari servizi offerti, hanno grossolana-

mente sottostimato i rischi di liquidità connessi a

certi titoli o prodotti finanziari in cui hanno investito

i loro attivi.

ggi che la crisi finanziaria incombe, con pe-santissimi effetti sull’economia reale a livello

mondiale, appare evidente il generalizzato fallimentodella teoria economica dominante, secondo cui i mer-cati finanziari sono intrinsecamente efficienti, razio-nali ed in grado di trovare autonomamente le regoleadeguate.

Etica e finanza: i nodi al pettine

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Titoli definiti ‘tossici’ a disastro avvenuto. Anche

le Autorità di vigilanza, pur dotate di ampi e penetranti

poteri, non sono apparse scevre da colpe. E’ eloquente

la recente pubblica, e per questo ammirevole, confes-

sione della SEC, in merito ai propri gravissimi errori

di valutazione commessi nella vicenda Madoff, l'ex

finanziere condannato a 150 anni di carcere per una

maxi truffa da oltre 60 miliardi di dollari. La Sec ha

ammesso di aver fallito nel suo compito, avendo nel

corso degli anni effettuato numerose verifiche, senza

mai rilevare gravi violazioni. Eppure, la società di

Madoff era stata ideata per truffare gli ignari clienti

con il sistema delle piramidi finanziarie. Essa utilizzava

lo schema di Ponzi, dal nome dell’italiano immigrato

che, agli inizi del '900, per primo lo mise in atto su

grande scala, consistente nel promettere agli investi-

tori guadagni sicuri e costanti, pagando gli interessi

con l’ammontare dei capitali dei nuovi clienti.

Il sistema è saltato quando i rimborsi hanno

superato gli investimenti, determinando un pesantis-

simo effetto domino. L’indagine interna della SEC

condotta dall’ispettore generale David Kotz ha messo

in luce, in un voluminoso rapporto di 477 pagine,

disarmanti superficialità ed incompetenze. Un siffatto

generalizzato fallimento ha prodotto un altrettanto

generalizzato crollo della fiducia, di tutti rispetto a

tutto.

Al punto che anche le stesse banche, in più occa-

sioni, hanno dimostrato di non aver più fiducia le

une nelle altre, costringendo le Banche centrali ad

intervenire a più riprese con imponenti iniezioni di

liquidità per evitare il

collasso del sistema. Em-

blematico è quanto avviene

il 14 settembre 2007,

quando la banca britannica

Northern Rock chiede aiuto

al Governo per fronteggiare

una temporanea crisi di

liquidità: la notizia genera

una corsa agli sportelli

d’antica e triste memoria,

che si conclude solo

quando il Governo bri-

tannico garantisce uff i-

cialmente la liquidità e

l’integrità dei depositi.

Ma è con il più grande

fallimento bancario della

storia degli Stati Uniti,

quello della banca d’affari

Lehman Brothers, avvenuto

il 15 settembre del 2008,

che si scatena la forte re-

azione negativa dei mercati

borsistici. Come emerge

dalla domanda di ammis-

sione al Chapter 11 del

Bankruptcy Code, il passivo della Lehman è quantifi-

cato in 613 miliardi di dollari.

L’evento ha un impatto radicale sulla dinamica al

ribasso dei corsi azionari e sulla fiducia degli investi-

tori.

L’aggravarsi della crisi costringe gli Stati Uniti a

studiare un piano complessivo di salvataggio degli

istituti di credito in diff icoltà, che verrà, infine,

approvato all’inizio di ottobre. Anche in Europa si

susseguono iniziative di sostegno alle banche. Ci si

rende presto conto che le dimensioni della crisi sono

ormai tali da richiedere una risposta coordinata a

livello globale.

Tra gli aspetti patologici, rilievo centrale, larga-

mente enfatizzato dai media, assume la sconcertante

abnormità dei compensi annui, nell’ordine di decine

di milioni di dollari, attribuiti ai manager delle banche

di investimento maggiormente distintesi per perdite

accumulate. Secondo la rivista “Forbes”, Richard

S.Fuld, Ceo della Lehman Brothers ha guadagnato,

poco prima del fallimento, 71,9 milioni di dollari.

E questa cifra impallidisce sino a diventare insi-

gnificante di fronte ai guadagni di alcuni gestori di

hedge funds: il veterano degli speculatori, George

Soros, nel 2007, ha incassato 2,9 miliardi di dollari.

Le cifre fanno riflettere mentre nel mondo quasi un

miliardo di persone lotta per sbarcare il lunario con

un dollaro al giorno.

La crisi attuale, con i suoi intollerabili eccessi, ha

confermato, dunque, la necessità di un rapporto più

stretto ed effettivo fra etica ed economia.

Come di recente ha rilevato il Governatore Draghi,

l'interdipendenza mondiale esige urgentemente una

riforma dell'architettura finanziaria internazionale,

finalizzata a un miglior funzionamento dei mercati.

In questo senso vanno le proposte volte a garantire

una maggiore trasparenza dei bilanci delle società,

ad indurre gli operatori ad una maggiore sobrietà

nell'accumulazione del debito, ad una maggiore con-

sapevolezza dei rischi insiti nel perseguimento del

profitto.

Uno sviluppo di lungo periodo non è possibile

senza l'etica, senza la protezione dei più deboli. E

questo è il messaggio fondamentale per l'economista,

il giurista e l’imprenditore, dell'amore nella verità -

Caritas in veritate - di cui scrive Papa Benedetto XVI

nella sua enciclica.

La globalità, l'interdipendenza, la questione sociale

"che si fa globale" richiamano la speranza profonda

di cui parlava Giovanni Paolo II, alla vigilia del terzo

millennio, di "creare un modello di economia a servizio

di ogni persona".

Ma l’essenzialità dell’intento lucrativo deve sempre

salvaguardare i più deboli, conciliando le opzioni

morali con le regole di mercato.

Dott. Giorgio Mantovano

www.studiomantovano.it

12

Page 14: Magazine BCC Marzo 2010

Il Regolamento prevede due specifiche linee per

le imprese. La prima che riguarda le piccole aziende

attraverso uno strumento già in uso per altre tipologie

di settori (commercio, industria, edilizia, artigianato,

ecc.), il titolo II. Per avere accesso alle agevolazioni

le piccole imprese devono essere operative alla data

di presentazione della domanda di aiuto.

Sono ammissibili alle agevolazioni progetti di inve-

stimento di importo minimo pari a euro 30.000,00 (max

2.000.000,00), che dovranno essere destinati a:

A. L'ampliamento, l'ammodernamento, e la ristrut-

turazione delle strutture turistico-alberghiere, con

annesse attività correlate quali: bar, palestre, piscine,

centri benessere.

B. La realizzazione di strutture turistico - alber-

ghiere attraverso il recupero ed il restauro di una

pluralità di trulli e case rurali esistenti, antiche mas-

serie, torri e fortificazioni, castelli, immobili siti in

borghi rurali o centri storici, ovvero immobili di par-

ticolare pregio storico-architettonico, compresa la

realizzazione di strutture di bar, palestre, piscine,

centri benessere.

C. La realizzazione o l'ammodernamento degli

stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati

alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e

bevande, ai parcheggi e ai punti di ormeggio.

D. La realizzazione e/o la gestione di approdi turistici.

L'aiuto sarà erogato in forma di contributo sugli

interessi, relativo ad un finanziamento (mutuo) erogato

da un Soggetto Finanziatore.

Inoltre, alle imprese può essere erogato un contributo

aggiuntivo in conto impianti che non può essere supe-

riore al 10% dell'investimento e all'importo massimo di

euro 100.000,00. Il completamento degli investimenti

deve essere compiuto nell'arco dei 12 mesi che seguono

la comunicazione dell'ottenimento delle agevolazioni

La seconda linea guida riguarda le medie imprese,

ed i consorzi di piccole e medie imprese. Sono ammissibili

alle agevolazioni progetti di investimento di importo

minimo pari a euro 2 milioni e sino a 20, che dovranno

essere destinati a:

1. Nuove strutture turistico-alberghiere, anche

attraverso il recupero funzionale di immobili da destinare

ad attività turistico-alberghiere,

2. L'ampliamento, l'ammodernamento, e la ristrut-

turazione di strutture turistico-alberghiere esistenti al

fine dell'innalzamento degli standard di qualità e/o

della classificazione

L'aiuto sarà erogato in forma di contributo in conto

impianti nei seguenti limiti:

- 35% per le medie imprese;

- 45% per le piccole imprese

La BCC è a  disposizione di tutte le aziende e loro

consulenti per valutare congiuntamente la fattibilità di

avanzare domande di agevolazione a valere su dette

misure.

Dott. Fabio Bufano

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

stato approvato a fine anno 2009 il regolamentorelativo agli incentivi per le imprese operanti nelsettore turismo nella regione Puglia.

Finanza di impresa: il TITOLO IIesteso anche al Settore Turismo

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Page 15: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

HO ACCETTATO LA SFIDA DI PORTARE AVANTIUN’IMPRESA IN ESPANSIONE.

E POSSO CONTARE SU UNA BANCA VICINA.CHE HA, IN PIÙ, LA FORZA DI UNA GRANDE RETE.

LA MIA BANCAÈ DIFFERENTE

(E ANCH’IO NON SCHERZO)

Caro Socio,

Ti invito a partecipare all’assemblea ordinaria dei Soci indetta, in prima convocazione, per il giorno 30 aprile

2010 presso l’Istituto Tecnico Statale Commerciale O.G. Costa sito in Lecce, Piazzetta De Santis alle ore 9,30,

e in seconda convocazione, per il giorno 23 maggio 2010 alla stessa ora e luogo, per discutere e deliberare

sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

1. Discussione ed approvazione del Bilancio al 31 Dicembre 2009, della Relazione sulla Gestione degli Ammini-

stratori e di quella del Collegio Sindacale. Destinazione dell’utile netto d’esercizio.

2. Politiche di remunerazione ed incentivazione ex art.30 comma 2° dello Statuto Sociale.

Informativa in relazione alla normativa di Vigilanza.

Potranno prendere parte alle votazioni sugli argomenti posti all’ordine del giorno tutti i Soci che, alla data di

svolgimento della Assemblea, risultino iscritti nel libro dei Soci da almeno novanta giorni. (Il bilancio è

disponibile in visione presso le filiali)

Distinti saluti

Lecce, 14 aprile 2010. Il Presidente del Consiglio di AmministrazionePasquale Caione

Avviso di Convocazionedi Assemblea Ordinariae Straordinaria dei Soci

Page 16: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Se riuscissimo a trovare una particolare funzione che

metta in relazione il tempo e le variazioni di prezzo,

avremmo risolto il problema dei mercati, saremmo in

grado di determinare e cogliere le variazioni più importanti

di qualsiasi titolo e magari di scoprire dove sta andando

la finanza. Più in generale riusciremmo, come clienti e

consumatori, a muoverci con raziocinio perfetto nelle

nostre scelte di consumo, risparmio, investimento e,

come “produttori”, ad indovinare più facilmente i bisogni

dei nostri clienti per offrire loro la soluzione più adatta.

Quello che sembra evidente è che il periodo attuale ci

trova spesso, come clienti, a pagare forti costi emotivi

nel tentativo di trovare il giusto equilibrio tra entrate ed

uscite, tra risparmio e consumo, tra speranza e sfiducia

nella ripresa del mercato, tra propensione ed avversione

al rischio. BCC Vita nasce per creare prodotti che diano

ai clienti la possibilità di valorizzare il proprio risparmio

con soluzioni sicure ed orientate a dare maggiore valore

al futuro, in modo da accrescere la tranquillità di oggi e

di domani. Per ottemperare a questa mission e cogliere

i segnali provenienti dal mercato, BCC Vita ha sviluppato

la famiglia di prodotti di investimento assicurativo Basic.,

in grado di fornire ai clienti la sicurezza di poter contare

su un gruppo solido alle spalle. Con i prodotti Basic., BCC

Vita riserva ai propri clienti una modalità di investimento

sicuro che offre rendimenti certi e la sicurezza di una

gestione garantita che accompagna il cliente lungo tutto

l’arco della propria vita. La tranquillità di affidarsi alle

soluzioni Basic. è data dal fatto che la garanzia di

consolidare nel tempo il proprio capitale è prestata

direttamente dalla Compagnia, tramite la Gestione Sepa-

rata “BCC Vita Garantita”, dove confluiscono i capitali

versati e dove vengono ricapitalizzati annualmente con

un rendimento minimo garantito. I prodotti Basic sono

dedicati a tutti coloro che desiderano investire con

sicurezza, poiché permettono agli investitori di difendere

i propri risparmi garantendo risultati certi e di affrontare

in tutta tranquillità la situazione finanziaria muovendosi

su un terreno ben saldo.

I prodotti Basic. sono espressione del riguardo e

dell'attenzione che la Compagnia ripone nei confronti

dei clienti delle Banche di Credito Cooperativo, la testi-

monianza della concreta volontà di proseguire un percorso

al fianco dei clienti; un percorso basato sui punti saldi

che caratterizzano da sempre il Credito Cooperativo, una

realtà fatta di persone, relazioni, valori, responsabilità,

presenza e orientamento al futuro. È proprio questa la

forza di un gruppo che è orientato più alla persona che

al “cliente”, anche nello sviluppo dei propri prodotti, per

crescere insieme, in semplicità ma con professionalità e

correttezza.

Prima della sottoscrizione leggere attentamente la

Scheda Sintetica e la Nota Informativa.

A cura di Direzione Marketing – BCC Vita

degli enigmi che negli anni gli analisti hannocercato di risolvere è quello della ciclicità del

mercato. Esistono dei cicli nel mercato che si susseguonocon regolarità?

Uno

BCC Vita Basic.

Perché nella vita servono le basi.

15

Page 17: Magazine BCC Marzo 2010

Il provvedimento, infatti, ben si colloca nell’ambito

delle iniziative spontanee nate all’interno del movimento

del Credito Cooperativo a favore di famiglie ed imprese

per far fronte all’attuale momento di crisi globale. Ma

soprattutto esprime quello che è il dialogo continuo

che la nostra banca ha in essere con i propri soci e

clienti e che permette di coglierne di giorno in giorno

le effettive esigenze. Occorre ricordare che solo in Puglia

la crisi ha portato circa 20.000 cassintegrati (5000

nella Provincia di Lecce) e ciò si aggiunge ad una

situazione di disoccupazione cronica cha attanaglia il

nostro territorio. Ne consegue che per la BCC di Terra

d’Otranto l’adesione alla moratoria è un passo fonda-

mentale nell’ambito delle molteplici iniziative poste in

essere a tutela del territorio che ci ospita e delle famiglie

che sullo stesso vivono ed operano.

Ma cerchiamo di capire cosa prevede in concreto il

“ Piano Famiglia “.

I mutui interessati sono quelli di importo fino a 200

mila euro accesi per l’acquisto, la costruzione o la

ristrutturazione dell’abitazione principale da parte di

soggetti con un reddito annuo imponibile fino a 40

mila euro.

La richiesta di sospensione può essere fatta dagli

intestatari che nel periodo 01/01/2009 – 31/12/2010

si siano trovati o si trovino in una delle seguenti

situazioni :

- cessazione del rapporto di lavoro subordinato;

- sospensione del lavoro o riduzione dell’orario di

lavoro per un periodo maggiore a 30 giorni;

- morte o condizione di non autosufficienza.

Sono tuttavia esclusi dall’iniziativa i mutui con un

ritardo nei pagamenti superiore a 180 giorni.

La banca per i mutui interessati prevede la sospen-

sione della sola quota capitale, la quota interessi sarà

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Piano famiglia, la Bcc di terra d’Otranto aderisceall’accordo ABI – Associazione dei consumatori

Dal 1 febbraio i clienti in difficoltà della nostra Bcc possono richiedere la sospensione delle rate mutuo

iniziativa, frutto di un accordo siglato tra ABI (Asso-ciazione Bancaria Italiana) e le associazioni dei con-sumatori, è stata favorevolmente accolta dalla nostrabanca, che vi ha aderito tempestivamente.

L’

16

Page 18: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

rimborsata dal cliente alle scadenze originarie e non

produrrà interessi di mora. Non sono previste spese di

istruttoria o commissioni per accedere all’iniziativa.

Terminato il periodo di sospensione, il processo di

ammortamento continuerà per il periodo inizialmente

previsto aumentato di un periodo pari a quello della

sospensione usufruita. In ogni momento il cliente potrà

richiedere la ripresa dell’originario piano di ammorta-

mento, rinunciando di fatto ad ulteriori sospensioni.

La sospensione può essere richiesta f ino al

31/01/2011 utilizzando il modulo disponibile sul sito

della BCC ( ) o presso le nostre filiali. Alla richiesta si

dovrà allegare la documentazione attestante il reddito

o le altre fattispecie che permettono l’accesso al prov-

vedimento.

Per maggiori chiarimenti il nostro personale è

disponibile in filiale.

Maurizio Ippolito

17

Page 19: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

L’iniziativa, ormai giunta al suo decimo anno,

come ricordato dal Presidente Pasquale Caione, ha

visto nel tempo crescere il numero dei premiati sia

grazie alla continua crescita della compagine sociale,

ma anche e soprattutto grazie al fatto che, almeno

da noi, i nostri giovani continuano a credere che

l’istruzione e la specializzazione risultano essere

“valori” fondamentali e carte importanti da giocare

al momento della ricerca di un posto di lavoro.

La manifestazione, partita dalla sala del consiglio

della BCC, scherza il Vice presidente Italo Potì, cambia

ambientazione giungendo per la prima volta in un

teatro, ma continua a sottolineare il ruolo della BCC

di Terra d’Otranto a sostegno dei giovani e dell’istru-

zione in genere. É da ricordare, infatti, che la nostra

banca ha erogato nel 2009 circa 36.000,00 euro a

favore di 14 istituzioni scolastiche locali delle quali

gestisce il servizio di tesoreria, somme che si ag-

giungono ai premi di studio che quest’anno hanno

raggiunto la cifra record di euro 17.250,00.

Poiché uno degli obiettivi della BCC è anche

quello di favorire lo sviluppo “sociale e culturale”

della propria compagine sociale, come spiegato dal

Presidente della Consulta dei Soci Giovanni Attanasio,

si è deciso di allietare la serata con una rappresen-

tazione teatrale. La scelta è caduta sulla commedia

scritta e diretta da Simone Ripanti, dal titolo “Un

calcio alla botte e uno a…” egregiamente portata

in scena dalla compagnia teatrale “La bottega

artistica“.

Nel corso della serata è stato consegnato al

Presidente della BCC l’opera d’arte denominata “Vivere

insieme - tra cielo e terra - ieri oggi e domani“

dell’artista Enzo Miglietta, nome di spicco del panorama

artistico salentino e nazionale.

Maurizio Ippolito

unedì 28 dicembre, nella meravigliosa cornice delteatro Paisiello di Lecce, si è svolto il tradizionaleappuntamento che vede premiati i soci ed i figli

dei soci per i risultati conseguiti nello studio.

Una serata “differente”per soci e figli dei soci

L

… va in scena la consegna deipremi studio per l’anno 2008

“Vivere insieme - tra cielo eterra - ieri oggi e domani”

Opera di Eugenio Migliettadonata alla BCC Terra d’Otranto

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Page 20: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Al centro di tale vertice internazionale ci sono stati

i negoziati per l’ampliamento della convenzione sui

cambiamenti climatici e per la firma di un nuovo accordo

sul clima che dovrebbe succedere al “Protocollo di

Kyoto“.

Purtroppo, anche per questa volta per i grandi della

Terra si è trattato di un occasione persa. Infatti, soprat-

tutto a causa delle prese di posizione di Cina ed USA,

non si è avuta una decisione netta sul taglio delle

emissioni inquinanti. Ancora una volta l’ambiente è

stato sacrificato alla logica del profitto.

Nonostante, tutto il movimento del

Credito Cooperativo, da sempre sen-

sibile alla tutela dell’ambiente e

pronto a promuovere iniziative

“verdi”, ha organizzato venerdì

11 dicembre una giornata “

ecologica “. Nasce così l’iniziativa

“ Scartiamoci ! Giornata del ri-

sparmio della carta “, che ha visto

coinvolte le 400 BCC che con oltre

4000 sportelli sul territorio ita-

liano, hanno voluto dare luogo

ad un’iniziativa concreta ma al tempo stesso con un

forte valore simbolico. In questa giornata tutte le BCC

hanno adottato misure per il risparmio della carta

(utilizzata per stampanti, fax, fotocopie, ecc…) per

fornire sia un contributo concreto alla salvaguardia

dell’ambiente, ma anche per sensibilizzare tutti, partendo

dai propri dipendenti, verso le tematiche urgenti dei

mutamenti climatici.

L’iniziativa dunque è sicuramente estranea ad una

banca, ma non ad una banca che si fregia del titolo di

banca differente. Dobbiamo ricordare che la BCC di

Terra d’Otranto, come banca locale, intende sposare

iniziative per sostenere la crescita non solo economica,

ma anche culturale e sociale del territorio, di cui attra-

verso i soci è espressione diretta.

In tal modo può raggiungere il suo obiettivo e

contribuire al benessere globale della propria comunità.

Ma prendiamo in esame qualche dato:

- La produzione mondiale di carta aumenta ogni

anno del 3% e cioè di circa 8 milioni di tonnellate;

- In Italia ogni abitante produce in media mezza

tonnellata di rifiuti all’anno, di questi circa il 30% -

40% e’ composta da carta;

- In media ogni impiegato consuma 120 KG di carta

all’anno;

- Per produrre una tonnellata di carta da cellulosa

vergine occorrono 15 alberi e 440 mila litri di acqua.

Per produrre una tonnellata di carta riciclata occorrono

scorso dicembre, dal 7 al 18, si è svolta aCopenaghen la quindicesima conferenza delleNazioni Unite sul clima.

Lo

Scartiamoci! giornata delrisparmio della carta

Le BCC si dimostrano sempre più banche per l’ambiente

19

Page 21: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

PER DIVENTARE SOCIO DI UNA BANCACI VUOLE UNA CERTA BANCA

LA MIA BANCAÈ DIFFERENTE

(TANTO PER COMINCIARE È ANCHE MIA)

20

meno di 2 mila litri d’acqua e nessun

albero;

- Ogni tre secondi viene distrutta

un’area di foresta grande quanto un

campo di calcio.

Alla luce di quanto esposto viene

spontaneo chiedersi cosa possiamo

fare in concreto per risparmiare della

carta.

Di seguito qualche consiglio:

- Acquistare carta per fotocopie,

carta igienica e fazzoletti di carta

riciclata o rigenerata. Il marchio di

qualità ecologica Ecolabel è assegnato

dalla UE ai beni che un minore impatto am-

bientale;

- Se proprio si deve usare carta bianca, allora è

bene acquistare carta bianca certificata FSC, ovvero

proveniente da foreste gestite in maniera corretta e

responsabile;

- Privilegiare l’uso della posta elettronica per mandare

messaggi e o lettere;

- Riutilizzare i fogli di carta stampati solo da un

lato per stampare bozze e prendere appunti;

- Stampare in fronte/retro;

- Evitare di fotocopiare e stampare inutilmente;

- Installare un servizio di fax to mail, che consente

di inviare e ricevere fax attraverso la posta elettronica

invece che su formato cartaceo;

- Promuovere la raccolta differenziata in ufficio;

- Collocare nell’ambiente lavorativo piante che

assorbono inquinanti e depurano l’ambiente, come il

filodendro, la dracena, lo spatafillo, il clorofito, la

sansevieria, il photos, l’areca palmata, l’aloe vera e la

dieffenbachia.

Nella BCC di Terra d’Otranto, ci sono uff ici

all’avanguardia nel risparmio, che attraverso l’utilizzo

di carta riciclata, contribuiscono alla salvaguardia

dell’ambiente.

Basta pensare che un risparmio di 10 fogli di carta

al giorno, in un anno, corrisponde a 13 kg di CO2 immessi

in meno nell’atmosfera, ma anche un risparmio di circa

2200 litri di acqua e 10 kg di legname.

Ci rivolgiamo adesso ai soci, invitandoli ad assumere

comportamenti virtuosi sul posto di lavoro e nella vita

in genere, per essere il cambiamento che tutti vogliamo

voler vedere accadere nel mondo.

Maurizio Ippolito

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Page 23: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Terremoto di Haiti, una tragedia chechiede una mobilitazione immediata

Il sisma che ha avuto epicentro a circa 16 km da

Port au Prince, ha letteralmente raso al suolo un territorio

su cui vivono oltre 2,5 milioni di persone, per la maggior

parte in condizioni di indigenza assoluta. Occorre

ricordare che Haiti è di fatto un dei Paesi più poveri al

mondo ed ora dopo il sisma che ha causato 75 mila

morti e 250 mila feriti, dimostrandosi una delle più

gravi tragedie che abbia mai colpito l’umanità, è di fatto

un Paese letteralmente in ginocchio. Sono ancora sotto

i nostri occhi le immagini di distruzione riportate da

telegiornali e riviste, che hanno cercato di farci com-

prendere almeno in parte la reale portata della tragedia

alleviata di tanto in tanto e solo in parte, dalla notizia

di una delle 121 persone estratte vive da sotto le macerie.

L’evento, eccezionale nella sua portata ulteriormente

acutizzata dal contesto sociale in cui si è svolto, ha

richiesto anche un impegno straordinario delle Nazioni

Unite e dei principali Paesi occidentali. L’intervento,

infatti, è stato particolarmente articolato non solo per

mettere in piedi una struttura in grado far fronte alle

esigenze dei sopravvissuti, convogliando cibo, medicinali

e generi di prima necessità, ma anche per gestire un

minimo di struttura sociale ed amministrativa, conside-

rato che il sisma ha spazzato completamente l’apparato

statale del Paese caraibico. Ma ora che si sono spenti

i riflettori e che la tragedia non fa più notizia, è

importante non dimenticare e fare qualcosa di concreto

per rendere possibile la ricostruzione.

Il Credito Cooperativo come già avvenuto per in

occasione del sisma in Abruzzo (5 milioni raccolti tra

soci, dipendenti e clienti ) ha deciso di promuovere una

raccolta di fondi. Tuttavia, considerato il contesto

particolare in cui si è consumata la tragedia, al fine di

non disperdere le risorse e privilegiare in questo modo

la tempestività degli interventi, come anche indicato

dalla Protezione Civile Italiana, invece di dare vita ad

un proprio programma di raccolta fondi all’interno del

movimento del Credito Cooperativo, si è deciso di

suggerire a tutti di convogliare le donazioni a favore di

due soggetti professionalmente impegnati nella fase di

primo soccorso ad Haiti: Agire Onlus e la Fondazione

Francesca Rava – NPH Italia Onlus.

ercoledì 13 gennaio l’isola caraibica di Haiti hatremato sotto i colpi di un terremoto di magnitudo7,3 della scala Richter.

M

Iniziative del Credito Cooperativoa sostegno della popolazione

22

Page 24: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Agire Onlus, è l’Agenzia Italiana per la Risposta alle

Emergenze. Si tratta di un organismo di recente costru-

zione che raggruppa alcune tra le più autorevoli orga-

nizzazioni non governative presenti in Italia (tra cui

Save the children, ActionAid, Coopi, Cesvi, Terre des

hommes, Vis, ecc…), che hanno deciso di unire le

proprie forze per rispondere tempestivamente alle gravi

emergenze umanitarie che, purtroppo, ciclicamente

colpiscono il nostro pianeta. Per informazioni sugli

interventi in corso vi invitiamo a con-

sultare il sito . Il modo più semplice per

sostenere le iniziative è rappresentato

dall’invio delle donazioni mediante

bonifico alle seguenti coordinate IBAN:

IT 47 U 05584 03208 000000005856,

con causale “Terremoto Haiti “. Per le

somme donate la legge consente di

avvalersi del beneficio della deducibilità

e della detraibilità.

Fondazione Francesca Rava –NPH

Italia Onlus, è stata costituita nel 2000

collegandosi all’organizzazione inter-

nazionale Nuestros Pequenos Hermanos

(NPH), i nostri piccoli fratelli, attiva da

anni in centro America. La sua missione

è quella di realizzare ogni tipo di in-

tervento volto ad aiutare i minori, in

particolar modo, quelli dei Paesi più

poveri. Le iniziative vanno da interventi

di sensibilizzazione, alla raccolta di fondi

fino all’adozione a distanza di bambini

abbandonati in ospedali ed orfanotrofi.

Di recente, la Fondazione ha attivato

interventi a favore di Haiti, nell’ambito

dei quali ha inaugurato un ospedale

pediatrico. L’ospedale, costruito con

criteri moderni e dotato di attrezzature

all’avanguardia, ha resistito alla forza

del sisma, divenendo nei giorni

dell’emergenza la sede della Protezione

Civile Italiana e di fatto unico presidio

medico operativo nell’intero Paese. Per

informazioni sugli interventi in corso

vi invitiamo a consultare il sito. Il modo

più semplice per sostenere le iniziative

è rappresentato dall’invio delle dona-

zioni mediante bonifico alle seguenti

coordinate IBAN: IT 39 G 03062 34210

000000760000, con causale “Terremoto

Haiti “. Per le somme donate la legge

consente di avvalersi del beneficio della

deducibilità e della detraibilità.

La BCC di Terra d’Otranto invita tutti

i propri soci a non dimenticare i nostri

fratelli colpiti dalla tragedia, ricordando

che ogni piccolo gesto può contribuire

alla ricostruzione e di fatto riaccendere

la speranza di una popolazione ridotta

allo stremo.

Il CdA, da parte sua ha devoluto, di

concerto con il Collegio Sindacale, una somma pari al

gettone di presenza di una seduta consigliare. Inoltre,

è stato deliberato un contributo a carico della Banca,

pari a quanto messo a disposizione a titolo personale

da amministratori e sindaci. Infine, tra gli stessi dipen-

denti è stata promossa una raccolta di fondi.

Come in una immaginaria melagrana …

piccoli chicchi per un bene comune !

Maurizio Ippolito

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Banca Agrileasing mette a disposizione327 milioni di euro per le PMI

Lo spot del Credito Cooperativovince il 41° Key Award

Banca Agrileasing ha realizzato un’operazione di

cartolarizzazione di crediti di leasing con lo scopo di

ottenere fondi per la piccola e media impresa italiana.

L’operazione si è conclusa attraverso l’accordo con BEI,

la Banca Europea per gli Investimenti che ha messo a

disposizione 327 milioni di euro da destinare ad imprese

attive sul territorio. La strutturazione dell’operazione è

stata curata da Iccrea Banca in qualità di Arranger con

la partecipazione di JPMorgan in qualità di Co-Arranger.

In linea con le precedenti operazioni di cartolarizzazione

originate da Banca Agrileasing quest’ultima agirà in

qualità di Servicer provvedendo per conto della società

veicolo alla gestione dei finanziamenti leasing oggetto

di cessione. Banca Agrileasing metterà a disposizione,

nei prossimi 18 mesi, soluzioni di leasing finanziario in

favore della PMI fino ad un importo massimo di 12,5

milioni di euro ciascuno. Saranno inoltre applicate le

nuove regole di finanziamento a favore delle PMI, che

prevedono maggiore snellezza delle procedure in fase di

richiesta e nell’erogazione dei finanziamenti.

Primo premio per lo spot Parcheggio realizzato per la Campagna

di Comunicazione 2008 del Credito Cooperativo. Lunedì 30 novembre,

a Milano, durante il Galà di premiazione, la Giuria del 41° Key Award

ha conferito il primo Premio al Credito Cooperativo nella categoria

Finanza e Assicurazioni. Nomination nella stessa categoria anche

per lo spot del CC ravennate e imolese “I tuoi colori. La tua banca”.

Al 41° Key Award hanno partecipato circa 200 filmati pubblicitari,

realizzati dalle più importanti agenzie pubblicitarie e case di produ-

zione italiane. Di questi, solo 50 sono stati quelli selezionati.

Il Key Award si è imposto dal 1988 come importante vetrina per

le aziende, le agenzie e le case di produzione e post-produzione

italiane, sottolineando l’eccellenza del “made in Italy” con oltre

12.700 film iscritti nelle 41 edizioni e 900 premi assegnati, propo-

nendosi come custode delle tendenze e del futuro della comunicazione.

25

Page 27: Magazine BCC Marzo 2010

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Attenzioneal Phishing!

Pubblicata dal censis la mappadelle 161 eccellenze territoriali

Chi cercava un’ennesima prova del ruolo delle BCC nello sviluppo

economico locale può trovarlo nella mappa delle 161 eccellenze territoriali

pubblicata dal CENSIS.

La mappa indica un insieme di realtà economiche che dimostrano di

possedere la forza produttiva ed imprenditoriale per meglio fronteggiare

la sfavorevole congiuntura economica mondiale. Queste realtà sono

suddivise in 71 territori produttivi industriali, 65 territori dell’accoglienza

e del turismo e 25 territori dell’innovazione tecnologica.

Tali realtà hanno come comune denominatore la “cultura collettiva

orientata ad interessi generali “, elemento che richiama l’orientamento

al bene comune sancito dallo statuto tipo delle Banche di Credito

Cooperativo. Ma l’elemento che accomuna questi territori e comunque

i primi dieci di ciascuna tipologia, è la presenza di una più BCC.

Le BCC ancora una volta dimostrano di essere lievito per lo sviluppo

economico locale grazie ai legami le decine di migliaia di piccole e medie

imprese che costituiscono la struttura del nostro sistema produttivo.

in tutti i 161 distretti le Bcc sono presenti

Sono verificati casi di invio di email apparentemente provenienti

da indirizzi di posta elettronica delle Banche di Credito Cooperativo

o dalla Federazione Italiana delle BCC. Esse utilizzano illecitamente

i nostri loghi e marchi. Il Credito Cooperativo è del tutto estraneo

a tali invii. Non cadete in trappola! Cancellate le email senza seguire

le indicazioni in esse riportate. Il Credito Cooperativo ha interessato

le competenti Autorità e intrapreso le opportune misure a propria

e Vostra tutela. Che cos'è il Phishing E' denominato Phishing

(dall'inglese fishing, ovvero "pescare") il sistema fraudolento di

raccolta di dati personali, quali il numero di una carta di credito

o i codici segreti di servizi online offerti dalle banche o da altra

aziende, tramite l'invio di e -mail fasulle. Come funziona il Cliente

riceve nella sua casella di posta elettronica una e -mail riportante

la grafica ed il logo ufficiale di aziende, quindi anche di Istituti

di Credito o dei loro servizi bancari online, nella quale viene chiesto

di inserire dati personali nella stessa e-mail o di collegarsi al sito

indicato da un link.

26

Page 28: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Da vario tempo avevo avuto la sensazione che

l'esazione dei tributi nazionali, ma soprattutto

comunali, fosse un'occasione per le società esattoriali

per un loro personale lucroso “ business “. Che ciò

interessi ben poco agli Enti impositori – poiché a

pagare sono sempre i cittadini – è un fatto noto,

trascurando però gli stessi un fenomeno che si sta

rivelando sempre più evidente e cioè il depauperamento

dei contributi che a lungo andare si tradurrà in un

inaridimento della fonte. Non deve neppure essere escluso

un incattivimento della gente che, prima o poi, potrebbe

tradursi in una forse pacifica rivolta nei confronti delle

Istituzioni che hanno consentito, per non dire agevolato,

tale iniquo abuso. Non deve neppure essere trascurato

il fatto che gli Enti impositori fanno lievitare il carico

dovuto e successivamente poi iscritto a ruolo, con sanzioni

a volte inopportune, interessi e quant'altro,. Sicché un

euro di tributo sicuramente si raddoppia o si triplica, e

se poi il contribuente non ha la possibilità di difesa, o

per sua incapacità o perché impedito, credo che si arrivi

all'esproprio! Qui entra in gioco l'esattore, che sulla

somma da incassare e da rimborsare all'Ente impositore

applica i suoi esagerati diritti di esazione ( al tasso del

4,75% che, decorso un solo giorno dalla singola scadenza,

passa al 9% ) e cerca di lucrare, altresì , altri suoi diritti

che alla fine si ripartisce con lo stesso Ente impositore.

Il contribuente stremato non ha altra possibilità che

richiedere la rateizzazione della cartella, che viene quasi

sempre accordata e si intuisce il perché! Tale concessione,

dopo un defaticante ottenimento del beneficio, comporta

un ulteriore pagamento di interessi per dilazione e

compensi di riscossione pari al 14,10% di ogni singola

rata.Insomma, quanto si dice che il contribuente italiano

è gravato di una onerosità fiscale del 43% circa, è soltanto

una burla, perché se si sommassero tutti questi balzelli,

al cittadino contribuente, resta ben poco del reddito

prodotto, perché per realizzarlo – e sempreché lo si possa-

non c'è solo l'onere tributario. Credo che a una Banca

locale – soprattutto se votata a favorire l'attività finanziaria

di una clientela insediata nella zona di sua operatività-

il problema posto in premessa non debba rimanere

estraneo. Infatti se si riuscisse a pubblicizzare la conces-

sione di un credito celere ( entro i 60 gg. dalla notifica

dell'atto impositivo ) per il pagamento delle tasse ma ad

un tasso decente, non ci sarebbe certo contribuente poco

avveduto che andrebbe a richiedere la rateizzazione della

cartelle esattoriali, operazione che sta arricchendo

impropriamente le società esattoriali con qualche beneficio

nel riparto per gli stessi Enti impositori. D'altra parte,

l'aspetto rischio per la Banca va contemperato dalla

considerazione che, dovendo i pagamenti esser fatti

all'Esattore, sicché tenuto conto che la Banca può con-

trollare il documento del percipiente, non riterrei che

possa esserci uno stolto che vada ad indebitarsi in proprio

per far beneficiare un terzo, nella specie certo a lui non

gradito. Pongo all'attenzione del Consiglio d'Amministra-

zione ed all'esame della Dirigenza perché valutino il

contenuto della premessa per una serena e costruttiva

riflessione.

Lecce, 11 Novembre 2009.

Il socio Natale Scarcella

Passare aun finanziamento unico

Ź facile e veloceRivolgiti allo sportello della tua

BCC ricordandoti di portare:

carta d’identitŹ codice fiscale documento di reddito (ultima busta pagao cedolino pensione o ultimo Modello Unico)

Un servizio cosŹ esclusivo?Solo la tua BCC Ź

in grado di offrirtelo!

LETTERADI UN SOCIO

L'esoso “balzello” dell'Equitalia

27

Page 29: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

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Continua con successo l’iniziativa voluta dalla nostrabanca per la difesa del potere dacquisto dei propri soci.Per maggiori informazioni rivolgersi in filiale

Esercizi e attività convenzionaticon la Banca di CreditoCooperativo di Terra d’Otranto

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Page 30: Magazine BCC Marzo 2010

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

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