Magazine BCC Dicembre 2009

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Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto Dicembre 2009 Anno 2 Numero 4 Informa Socio Inizia la ripresa: con la BCC oltre la crisi

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Inizia la ripresa: con la BCC oltre la crisi Dicembre 2009Anno2Numero4 Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto InformaSocio 1 Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto 1 3 5 6 9 11 13 16 17 19 20 21 22 23 24 25 26 InformaSocio 2 Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

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Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Dicembre 2009Anno 2 Numero 4

InformaSocio

Inizia la ripresa:con la BCC oltre la crisi

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InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Cari Soci,quello che è appena trascorso è stato un anno

particolarmente difficile.

La crisi infatti ha dimostrato tutto il suo potenziale

distruttivo in termini di caduta dei consumi, della

produzione e dei posti di lavoro. Il tornado che ha

scosso tutte le economie fin dalle fondamenta è stato

talmente forte che se è vero che non è stata la fine

del mondo, possiamo tranquillamente affermare che

sia stata la fine di un mondo. Sicuramente è stata la

fine del mondo basato sull’economia di carta sulla

speculazione e sulla finanza fine a se stessa. E’ stata

la fine di un mondo che vedeva nel capitalismo puro,

e soprattutto nella sua aberrazione della speculazione

finanziaria senza freni, un meccanismo perfetto ed in

grado di autoregolamentarsi. Si osservato il crollo di

grossi colossi bancari e finanziari, che si sono riscoperti

all’improvviso con i piedi di argilla.

Ma accanto alla fine di questo mondo si osserva

la riscoperta delle banche locali, e delle Banche di

Credito Cooperativo in particolare, le uniche che si

sono dimostrate valide interlocutrici a fronte delle

richieste provenienti da più fronti. Come BCC possiamo

rilevare che a livello di impieghi, abbiamo continuato

ad erogare crediti, e soprattutto crediti di qualità,

dimostrando la nostra attitudine di banche anticicliche;

inoltre, a livello di categoria si sono moltiplicati gli

interventi mirati a favore di famiglie ed imprese, per

combattere questa fase di congiuntura negativa par-

ticolarmente dura. A livello di raccolta, abbiamo

immesso sul mercato obbligazioni con rendimenti sicuri

e garantiti dal Fondo Nazionale di Garanzia, e non

titoli esotici o tossici, di diff icile comprensione,

complessa architettura e dubbia sicurezza.

Ci siamo dimostrati pronti quando lo Stato ha

richiesto la collaborazione delle 111 BCC meridionali

che con i loro oltre 600 sportelli avrebbero dovuto

supportare il progetto della Banca del Sud, dimostrando

con ciò non solo la nostra solidità ma anche l’attitudine

ad essere lievito per lo sviluppo del territorio che ci

ospita.

Oltre ai fatti ed ai dati economici, inoltre, sono

dalla nostra parte le tesi che emergono dal dibattito

politico sociale. Il richiamo effettuato dal governatore

della Banca d’Italia ad una gestione sana e prudente,

che dato il momento particolare di congiuntura nega-

tiva si traduce in iniziative sempre più spinte a favore

di famiglie ed imprese, anche a costo della contrazione

del margine di intermediazione e dunque dell’utile,

ci vede ancora una volta avvantaggiati, essendo le

BCC entità con finalità mutualistiche. E ancora, dob-

biamo rilevare nella lettura dell’enciclica Caritas In

Veritatis, di S.S. Benedetto XVI, l’esaltazione di alcuni

principi che sono alla base del cooperativismo, come

la modalità di fare banca e finanza e l’utilizzo dei

proventi di tale attività a beneficio della comunità.

Laddove il Papa dice “… bisogna che la finanza in

quanto tale, nelle necessariamente mutevoli strutture

e modalità di funzionamento dopo il suo cattivo utilizzo

che ha danneggiato l’economia reale, ritorni ad essere

uno strumento finalizzato alla migliore produzione di

ricchezza ed allo sviluppo; quando sostiene che “…

se l’amore è intelligente, sa trovare anche i modi per

operare secondo una previdente e giusta convenienza,

come indicano in maniera significativa molte esperienze

nel campo della cooperazione del credito…”; quando,

infine, troviamo richiami alla valutazione etica delle

scelte economiche, alla salvaguardia dell’ambiente,

all’accoglienza degli immigrati, alla cooperazione con

i Paesi del Terzo Mondo, in tutti questi elementi non

possiamo non rilevare l’attualità del nostro modo di

fare banca e del nostro statuto. L’articolo 2 dello

statuto della nostra BCC, in particolar modo, richiama

la crescita responsabile e sostenibile del territorio e

rimanda l’ispirazione delle nostre scelte e del nostro

agire al fine ultimo dell’utilità sociale complessiva e

non alla massimizzazione del profitto.

Dunque, quest’anno come non mai, le caratteristi-

che che rendono unico il Credito Cooperativo da oltre

120 anni, sono salite alla ribalta. Cooperazione, legame

con l’economia reale, vicinanza al territorio, solidarietà,

capacità di ascolto e forza di parlare la lingua del

territorio che ci ospita e dei nostri soci, sono questi

elementi che delineano il nostro DNA. E se ciò ci rende

piccole banche in un mondo di colossi, banche di serie

B, siamo fieri di essere banche “provinciali” perché

proprio in tali elementi siamo differenti, … “differenti

per forza”.

Saluto del PresidentePasquale Caione

1

Finisce il mondo basatosull’economia di carta e leBCC si confermano lievitoper lo sviluppo economicodel territorio

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Sommario

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

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111316171920212223242526

Saluto del Presidente

Le Banche di Credito Cooperativo: quando piccolo non significa isolato

Banca locale ed ente locale: sinergia auspicabile

Nasce “Investiper scelta” il servizio di consulenza esperta del Credito Cooperativo

Sepa: verso un’area unica nei pagamenti in euro

Dal Pil al Bil

Il sistema previdenziale italiano

E’ tempo di pensare al futuro. La preidenza in Puglia

Un investimento sicuro… l’investimento in istruzione

L’impegno del Credito Cooperativo per l’Abruzzo

Teatro, musica e solidarietà

XXIV Stracittadina novolese

Carlos Dupret a Magliano

Perfezionata cessione BCC Vita a Cattolica Assicurazioni

Cent’anni di non solitudine

Iccrea Banca e SACE: rinnovato un plafond di euro 50 milioni

Lettere dai soci

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Il Progetto, come noto, prevede il coinvolgimento

della rete delle Banche di Credito Cooperativo e delle

Casse Rurali del Mezzogiorno (111 Banche con 617

sportelli) e del Gruppo Bancario Iccrea, al fine di

costituire un Istituto di credito di secondo livello

aperto anche ad altri soggetti economici, con

l’obiettivo di favorire su basi nuove lo sviluppo di

servizi creditizi e finanziari a sostegno delle Pmi del

Mezzogiorno e di una complessiva crescita dell'area.

Siamo consapevoli che il progetto rappresenta per

il Credito Cooperativo una sfida impegnativa, ma

siamo convinti del ruolo che le banche del territorio,

come le BCC, possono assolvere nella volontà di

disegnare un nuovo percorso utile allo sviluppo del

Mezzogiorno”, ha detto il presidente di Federcasse,

Alessandro Azzi, nell’ambito di una conferenza stampa

svoltasi a conclusione dell’incontro.

“Le Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali

rappresentano – ha detto ancora il presidente Azzi

- una palestra di democrazia economica utile a dif-

fondere cultura cooperativa, la stessa che, oggi in

tempi di crisi, rappresenta un elemento di tenuta del

sistema».

Ma perché sono state scelte proprio le BCC?

Le BCC sono state scelte innanzitutto perche

dispongono del know how e degli sportelli, che

garantiscono una presenza professionale e capillare

sul territorio. Ma al di là del motivo tecnico, è lecito

pensare che le BCC siano state prescelte perche in

questi due anni di crisi generata dalla finanza per la

finanza, il nostro sistema ha tenuto e non ha subito

le conseguenze della speculazione finanziaria, tant’è

che nessuna BCC ha registrato perdite patrimoniali

di carattere finanziario direttamente connesse a

movimenti speculativi.

Inoltre, continuiamo a rilasciare credito ai nostri

clienti di riferimento tradizionale e cioè le micro e

piccole imprese a carattere familiare ed artigianale,

protagoniste dell’economia reale del nostro territorio.

Credito Cooperativo (Federcasse ed il Gruppo BancarioIccrea) e Confcooperative hanno incontrato, al cospettodel Ministro dell’Economia e delle Finanze On. GiulioTremonti, il 12 novembre a Roma le Associazioniimprenditoriali in merito al progetto di “Banca delMezzogiorno”, ai sensi del Disegno di Legge delGoverno approvato lo scorso 15 ottobre.

Il

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quando piccolo nonsignifica isolato

Le Banchedi CreditoCooperativo:

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E sono proprio queste i clienti

naturali individuati dal progetto

della Banca del Mezzogiorno.

Naturalmente, ogni qualvolta

ci sono dei progetti ambiziosi non

mancano gli ostacoli. Ad oggi

non si sa se la Banca del Sud vedrà

mai i suoi natali, e soprattutto

qualcuno, forse le grandi banche,

escluse dal progetto, iniziano ad

avanzare dei dubbi sull’effettiva

capacita da parte del Credito

Cooperativo di supportare un tale

progetto, senza che lo stesso si

tramuti nell’ennesimo carrozzone

inefficiente.

Al di la delle difficoltà isti-

tuzionali legate alla particolare

contingenza economica, a coloro

che nutrono dubbi sulla struttura delle BCC, ricordiamo

che pur essendo banche piccole, abbiamo strutture

centrali di secondo livello che operano con una visione

industriale.

Il nostro sistema a rete, unico nel suo genere,

che fa perno su ICCREA, è in grado di supportare le

oltre 400 banche sparse sul territorio, in modo com-

pleto e efficace sostenendo e potenziando l’azione

delle singole banche.

Il fatto di essere aziende presenti sul territorio,

spesso anche molto piccolo, di conoscere tutti gli

interlocutori del proprio territorio e di parlare lo

stesso dialetto, secondo alcuni farebbe di noi delle

banche Provinciali nel senso negativo del temine.

Ma se essere “ vicini” significa essere provinciali,

allora siamo orgogliosi di esserlo molto.

“La mia banca è differente” significa anche questo.

Maurizio Ippolito

4

SE L’AMORE È INTELLIGENTE, SA TROVARE ANCHE I MODI PER OPERARE SECONDO UNA PREVIDENTE E GIUSTA CONVENIENZA,COME INDICANO, IN MANIERA SIGNIFICATIVA, MOLTE ESPERIENZE NEL CAMPO DELLA COOPERAZIONE DI CREDITO

Benedetto XVI,Enciclica Caritas in Veritate, Roma 29 giugno 2009

I MIGLIORI AUGURI PER UN NATALE SERENO ED UN 2010 DI PACE

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È chiaro che una Banca di Credito Cooperativo rappre-

senta, per un Comune, il partner ideale: insieme,

condividono il sogno e il desiderio di una crescita del

Territorio in tutte le sue espressioni (sociali ed econo-

miche). La banca locale, o

meglio “territoriale”, si

differenzia soprattutto per

la capacità di sostenere il

territorio, riconoscendone

le vocazioni e i bisogni pe-

culiari e valorizzandone

“l’identità” economica e

socio-culturale. Le banche

territoriali assolvono, quindi,

ad un compito fondamentale

per lo sviluppo del territorio,

dimostrando come, nel ri-

spetto dei vincoli di equili-

brio economico e di sana e

prudente gestione, Re-

sponsabilità Sociale e Bu-

siness possono essere scelte

strategiche non necessa-

riamente contrapposte e

inconciliabili. In questo

momento, dunque, è, più

che mai, necessaria una

concertazione fra le due

Istituzioni finalizzata ad assicurare una costante pre-senza al fianco delle imprese e delle famiglie. La

concertazione deve definire strategie e linee program-

matiche del “come” stare a fianco delle imprese e delle

famiglie. La prima parte della crisi ha certamente

rivalutato le banche minori. L'ultimo numero

dell'Osservatorio monetario realizzato dall'Università

Cattolica del Sacro Cuore di Milano evidenzia che lacrisi sta premiando le banche locali di medie e piccoledimensioni perché, anche in una congiuntura negativa,

«hanno costantemente mantenuto il focus su business

tradizionali e sfruttato le connotazioni territoriali per

sviluppare o preservare il proprio portafoglio clienti-

valorizzando il contenuto relazionale dei rapporti».

Attenzione, però, perché <<recuperare spazio nelterritorio>> è già in cima ai pensieri delle grandibanche italiane, come testimoniano il progetto Impresa

Italia di Unicredit e il personale “road show” che sta

facendo Alessandro Profumo in giro per il Paese ma

anche la rinnovata attenzione che, per esplicita volontà

di Corrado Passera, Intesa Sanpaolo sta dedicando ai

distretti produttivi locali.

Per le grandi banche nazionali l'Osservatorio mo-

netario prevede una modifica di strategia volta alla ri-

focalizzazione sul business più tradizionale comerisposta ai pesanti costi che la crisi sta loro imponen-do. Ma, francamente, non ritengo che la manifesta

volontà di grandi Istituti di tornare alle origini possa

preoccupare: l’attaccamento al territorio non si impone

con la strategia ma è un valore insito nel patrimonio

genetico di una BCC. C’è o non ci sarà mai.

Fabio Bufano

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questo periodo, in cui le difficoltà finanziarie nonmancano, ritengo essenziale rivitalizzare il dialogotraIstituti di Credito ed Enti Locali e rinsaldare quel

proficuo rapporto fra Banca Locale ed Ente Locale che ilnostro territorio ha sempre espresso.

In

Banca Locale ed Ente Locale:

5

sinergiaauspicabile

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Sono più di cento le BCC che hanno già aderito

al nuovo servizio di consulenza esperta, Investiper

Scelta, sviluppato da Aureo Gestionie da oggi offerto

anche dalla BCC di Terra d’Otranto.

Investiper Scelta fa parte del nuovo marchio del

Gruppo bancario Iccrea, Investiper,che da oggi

raccoglierà tutti i prodotti d’investimento offerti

dalle BCC alla loro clientela.

Investiper Scelta è la piattaforma di collocamento

diretto e di consulenza di OICR di alcune tra le più

note società di asset management a livello interna-

zionale che permette di scegliere in un universo

costituito da oltre 600 diversi fondi.

Le case di gestione ad oggi selezionate sono le

seguenti:

JP Morgan Asset Management

BNP Paribas Asset Management

Schroder Investment Management

Crédit Agricole Asset Management

Morgan Stanley Investment Management

Franklin Templeton Investments

Pictet Funds

New Millenium Sicav

Etica sgr

Aureo Gestioni, già dal 2008, ha rafforzato il

proprio organico di gestori ed analisti per costituire

un desk specializzato, dedicato all’analisi delle case

di gestione terze ed alla ricerca dei migliori fondi e

Sicav.

Il team multimanager ha elaborato un modello

proprietario di selezione OICR e di ottimizzazione

dei portafogli, che ha già ottenuto incoraggianti

risultati, nonché recenti riconoscimenti.

I risultati di questo lavoro costituiscono ilcuore del nuovo servizio di consulenza.

Il cliente, grazie al consulente BCC, può contare

su una consulenza personalizzata, un monitoraggio

costante dell’ investimento ed una duplice diversifi-

cazione, potendo scegliere tra una moltitudine di

Nasce “Investiper Scelta”

on la BCC di Terra d’Otranto, la Tua banca di fiducia,alla scoperta di oltre 600 diversi fondi per coglierele migliori opportunità di investimento.

C

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il servizio di consulenzaesperta del Credito

Cooperativo

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fondi e diverse case d’investimento, tutto questo

attraverso un unico interlocutore, la sua BCC di

fiducia. Ma vediamo insieme che cos’è Investiper

scelta per Te:

Una scelta comodaCon Investiper scelta unisci la comodità di un

consulente vicino a casa, all’opportunità di ampliare

il panorama dei tuoi investimenti.

Una scelta oculataInvestiper sceltaè un sistema fondato sul moni-

toraggio e l’aggiornamento costante. Questo consente

al tuo consulente BCC di essere sempre informato sui

prodotti, sull’andamento dei mercati e sugli scenari

futuri.

Una scelta intelligenteInvestiper sceltarende possibile gestire investi-

menti diversificati senza costringerti a lavorare con

più interlocutori.

Una scelta vastaInvestiper sceltati offre un universo di opportunità

composto da oltre 600 fondi. Ciò signif ica avere

moltissime opzioni e dunque una migliore possibilità

di allocazione del tuo investimento.

Una scelta espertaCon Investiper scelta trovi nella tua BCC un

consulente esperto che ti aiuta a cercare le soluzioni

più vantaggiose in base al tuo personale profilo di

rischio.

L’obiettivo della BCC di Terra d’Otranto è dunque

semplice: soddisfare le esigenze di investimento

personalizzato dei clienti, anche quelli più attenti,

in base alle loro preferenze e alla loro propensione

al rischio. Nelle nostre agenzie saremo in grado, in

base alle tue attitudini di investimento, alla tua età,

ai tuoi progetti futuri, di trovare la soluzione migliore

per ottimizzare i tuoi risparmi grandi o piccoli che

siano. Vieni in filiale e insieme valuteremo la soluzione

finanziaria più adatta a te.

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è il nuovo servizio di consulenzaesperta che puoi trovare nella tuabanca di fiducia.

La BCC ti aiuterà a cogliere le miglioripossibilità di investimento in base alletue esigenze e alla tua propensioneal rischio.

Investirper SCELTA

InvestiperGestiamo i tuoi interessi

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Infatti, nonostante i ritardi da parte dello Stato

italiano nel recepimento della direttiva europea ,

dovrebbero partire alcune tra le principali novità

della nuova disciplina sui pagamenti: tempi certi

nell’esecuzione delle operazioni di pagamento; boni-

fici da eseguire entro uno o due giorni, a seconda

del canale utilizzato per disporli; eliminazione degli

stacchi di valuta sui pagamenti; allungamento dei

termini per richiedere il rimborso dei pagamenti

domiciliati, che passeranno dagli attuali 5 giorni alle

8 settimane, abolizione definitiva delle vecchie co-

ordinate bancarie (ABI e CAB) ed assunzione

dell’IBAN, quale codice identificativo unico.

Ma di fatto cos’è la SEPA che diverrà pienamenteoperativa a partire dal 2010?

Si tratta di un’area nella quale il consumatore

e le imprese possono effettuare e ricevere pagamenti

in euro alle stesse condizioni di base e con gli stessi

diritti e doveri.

In pratica, dopo la realizzazione di un mercato

comune europeo e di una moneta comune, affinché

l’ingranaggio di un’area di scambi sovranazionale

potesse funzionare in maniera ottimale, era neces-

sario garantire che le transazioni si svolgessero

secondo regole comuni e strumenti di pagamento

uniformi.

Innanzitutto viene modif icato il concetto di

pagamenti domestici o nazionali. Per i consumatori,

le imprese e le pubbliche amministrazioni residenti

all’interno dei 27 Stati membri dell’Unione Europea

con l’aggiunta di Islanda, Norvegia, Svezia, Liechten-

stein e Svizzera, tutti i pagamenti denominati in euro

e svolti all’interno di questa area, saranno considerati

nazionali. Ne consegue che saranno soggetti alle

stesse condizioni e regole e gli stessi strumenti

(bonifici, incassi e carte) saranno tra loro omogenei

ed uniformi.

novembre è stato compiuto un nuovo passo versol’area unica dei pagamenti in euro o SEPA (Single

Euro Payment Area).

A

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La tua BCC ti accompagnanella conoscenza di come

cambieranno i pagamenti conla Single Euro Payment Area

SEPA: verso un’area unicanei pagamenti in euro

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I vantaggi che deriveranno dall’applicazione delle

nuove norme sono facilmente individuabili: con un

semplice bonifico si potranno spostare facilmente

somme avendo garanzia di tempi certi di esecuzione

degli ordini e disponibilità delle somme; sarà più

eff iciente la domiciliazione delle utenze, grazie

all’armonizzazione delle procedure di incasso diretto;

sarà possibile utilizzare la stessa carta per prelevare

dagli ATM o effettuare operazioni tramite POS, con

la riduzione della circolazione del contante che

porterà benefici in termini di riduzione dei costi di

sistema; sarà, infine, riconosciuta una maggiore

tutela per tutti i consumatori.

Da non trascurare, inoltre, il vantaggio che

deriverà dal confronto tra gli operatori su di un

mercato più ampio che porterà a lungo andare

all’offerta di strumenti comuni con un maggior livello

di servizio e minori costi, grazie allo sfruttamento

delle economie di scala.

La nostra BCC ha già da tempo intrapreso questo

cammino verso la SEPA. Nel 2008 ha proceduto alla

sostituzione degli ATM, con l’adozione dei nuovi

modelli EMV compatibili, che sfruttano la più sicura

tecnologia del microchip. Nel contempo agli esercizi

commerciali con installati POS della BCC, sono stati

offerti in sostruzione i nuovi modelli più performanti

e sicuri. Sempre dal 2008 offriamo carte di debito

(bancomat e pago bancomat), carte di credito e

carte prepagate con tecnologia a microchip ed entro

il 2010, provvederemo a sostituire l’intero parco delle

carte ancora in circolazione che utilizzano la banda

magnetica.

L’obiettivo dichiarato è quello di garantire ai

nostri clienti prodotti all’altezza dell’offerta dei

nostri competitors, con l’auspicio di traghettare la

nostra clientela verso le novità introdotte dalla SEPA,

con la serenità, la tranquillità, la completezza di

informazione e la serenità che contraddistingue il

nostro modo di fare banca.

Maurizio Ippolito

La SEPA include 31 paesi europei:

da gennaio 2008

• I 15 paesi della UE che utiliz-

zano l’euro

Italia,

Germania,

Francia,

Spagna,

Portogallo,

Grecia,

Austria,

Finlandia,

Irlanda,

Paesi Bassi,

Belgio,

Lussemburgo,

Slovenia

*Cipro e Malta

• I 12 paesi della UE che utilizzano

una valuta diversa dall’euro sul

territorio nazionale ma effettua-

no comunque pagamenti in euro

Regno Svezia,

Danimarca,

Estonia,

Lettonia,

Lituania,

Polonia,

Repubblica Slovacchia,

Ungheria,

Bulgaria,

Romania

• Altri 4 paesiSvizzera,

Norvegia,

Islanda,

Liechtenstein

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Così, in questi giorni in cui i governi si arrovellano

per cercare di capire quali contromisure adottare per

contrastare gli effetti della bufera economico finanziaria

che sta spazzando i sistemi produttivi di mezzo mondo,

si rincorrono le stime su tale indice che puntualmente,

all’emergere di nuovi dettagli vengono riviste al ribasso.

Si assiste così ad un balletto di cifre che vede i

governi, in genere ottimisti, contrapporsi alle organiz-

zazioni internazionali, BCE e Fondo Monetario Interna-

zionale, che più aderenti alla realtà, parlano di punti

di PIL persi in misura tale da portare alcune economie

a livelli non certo da Medio Evo, ma sicuramente molto

vicini a quelli di dieci anni fa. A rendere più critica la

situazione è sicuramente la considerazione secondo cui

a passarsela peggio di tutti saranno come al solito i

Paesi del Terzo Mondo che, sicuramente in questo

periodo, vedranno notevolmente ridursi gli aiuti che in

passato ricevevano dai Paesi industrializzati, impegnati

a varare iniziative a sostegno delle proprie economie.

Indipendentemente da come andrà a finire e dalla

lunghezza della crisi, tutti sono concordi sullo stesso

punto: la crisi che stiamo vivendo attualmente è molto

profonda ed ampia, a tal punto da poter essere consi-

derata di sistema, perché al tempo stesso economico-

finanziaria, energetica, alimentare, ambientale ed etico-

morale. Ne consegue che le regole devono essere

cambiate. La finanza dovrà essere al servizio della

produzione, come da tempo si sostiene nel mondo del

Credito Cooperativo, e non fine a se stessa.

Occorrerà ricercare e definire un sistema economico

rispettoso di regole giuridiche certe e principi morali

virtuosi, in grado di raggiungere un costante sviluppo,

ma al tempo stesso equità sociale e salvaguardia

dell’ambiente, attraverso un corretto utilizzo delle

risorse. Il raggiungimento di tale obiettivo renderebbe

inadatto l’utilizzo del PIL quale espressione dell’effettiva

ricchezza di un Paese, in quando non indicativo degli

effetti collaterali negativi o potenzialmente negativi

delle scelte operate. A tale conclusione era giunto già

trenta anni fa Robert Kennedy nel suo celebre discorso

si rivolto agli studenti dell’università del Kansas. Così

qualcuno inizia ad ipotizzare l’utilizzo di altri indicatori

tra cui il BIL, inteso come Benessere Interno Lordo, per

cercare di quantificare la ricchezza di un Paese, in

termini molto più ampi rispetto a quelli utilizzati attual-

mente. Ma come passare dalla cultura de PIL (Prodotto

Interno Lordo) alla cultura del BIL (Benessere Interno

Lordo). Qualcuno ha pensato ad elencare una serie di

gesti “ pochi semplici gesti quotidiani, gesti da cittadino,

da genitore, da imprenditore; comportamenti che non

richiedono grandi sforzi, rinunce o sacrifici, ma solo

buona volontà e consapevolezza”, al fine di evitare gli

sprechi ed attuare un consumo commisurato agli effettivi

bisogni di ciascuno e rispettoso delle risorse disponibili.

Di recente Il Sole 24 ore, invece, insieme al centro

studi Sintesi ha provato ad individuare 8 indicatori per

tradurre il concetto astratto di benessere in un numero.

Tali indicatori sono: le condizioni di vita materiale, la

sanità, l’istruzione, le attività personali, la partecipazione

alla vita politica l’ambiente, l’insicurezza ed i rapporti

sociali. In tale classifica Lecce, si posiziona al 44 posto

tra i capoluoghi italiani e prima tra le città pugliesi. Al

di là dello strumento che si voglia utilizzare rimane una

sola certezza, occorre modificare i nostri stili di vita

improntandoli al rispetto delle risorse disponibili per

garantire lo sviluppo e la crescita di tutti, nel rispetto

dell’altrui dignità.

Maurizio Ippolito

attuale crisi economica ha riportato in voga ildiscorso sul PIL, il Prodotto Interno Lordo,

indicatore economico che secondo gli economisti sarebbein grado di esprimere il grado di ricchezza di un Paesein funzione della sua capacità produttiva.

L’

Dal PIL al BIL

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Verso un nuovoindicatore economico

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“Non troveremo mai un fine per la

nazione né una nostra personale sod-

disfazione nel mero perseguimento del

benessere economico, nell'ammassare

senza fine beni terreni.

Non possiamo misurare lo spirito

nazionale sulla base dell'indice Dow-

Jones, nè i successi del paese sulla

base del Prodotto Interno Lordo.

Il PIL comprende anche l'inqui-

namento dell'aria e la pubblicità delle

sigarette, e le ambulanze per sgombrare

le nostre autostrade dalle carneficine

dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature

speciali per le nostre porte di casa, e

le prigioni per coloro che cercano di

forzarle. Comprende programmi tele-

visivi che valorizzano la violenza per

vendere prodotti violenti ai nostri

bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e

testate nucleari, comprende anche la ricerca per miglio-

rare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce

con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le

rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri

si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre

famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia

dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza

della nostra poesia o la solidità dei valori familiari,

l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri

pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia

nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro

coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza,

né la nostra compassione né la devozione al nostro

paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la

vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo

essere orgogliosi di essere americani.”

12

Discorso Robert Kennedy

HO SCELTO UNA BANCA CHE FINANZIAL’ENERGIA RINNOVABILE.

PERCHÈ PENSO AL FUTUTO

LA MIA BANCAÈ DIFFERENTE

(PER NON PARLARE DELL’ENERGIA CHE MI DÀ)

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L’ultima riforma organica risaliva al 1968, deno-

minata Brandolini, dal nome dell’allora ministro del

Lavoro e determinava il trattamento di quiescenza

pubblico in funzione della media delle ultime retribu-

zioni (metodo retributivo). Tale meccanismo di calcolo

appariva particolarmente favorevole per il lavoratore,

in quanto la pensione veniva calcolata tenendo in

considerazione l’ultima fase della vita lavorativa. In

questa fase, infatti, la retribuzione appare come già

pienamente “ maturata” sia per gli scatti di anzianità,

sia per gli adeguamenti contrattuali e per eventuali

percorsi di carriera.

Il sistema retributivo consentiva a un lavoratore

con 40 anni di contributi versati (considerando anche

il riscatto degli eventuali anni universitari e del servizio

militare) di godere di un trattamento pensionistico

pari all’80% dell’ultima retribuzione. Il gap previden-

ziale di circa il 20% tra l’ultima retribuzione e la

pensione pubblica non era elevato, specialmente se

si considera che in quel periodo storico le finanze

pubbliche non versavano in gravi difficoltà.

Il quadro del sistema pensionistico italiano è

cambiato a partire dagli anni ’90, a seguito di una

serie di fattori demografici, economici, giuridici e

politici, che lo hanno reso inefficiente. Questa combi-

nazione di determinanti socio-economiche ha imposto

oneri crescenti alla finanza pubblica, che si trovava

anche nella necessità di rispettare i vincoli deficit/Pil

e disavanzo pubblico/Pil, stabiliti dal trattato di

Mastricht. In questo frangente, inoltre, la lira usciva

dallo SME e ci si rendeva conto che l'onere pensionistico

iniziava a rappresentare un capitolo di spesa preoc-

cupante per la sostenibilità del bilancio statale.

Venne avviata, quindi, di concerto con le parti

sociali, una stagione di riforme varate rispettivamente

dal governo Amato (1992), Dini (1995), Prodi (1997),

Berlusconi (2005) e dalla finanziaria 2007 del governo

Prodi. Il punto di convergenza di questa stagione di

riforme si è avuto con l'accordo di concertazione

(Protocollo Welfare), del 23 luglio 2007, trasformato

nella L. 24 dicembre 2007 n 247, che prevede una

serie di rilevanti innovazioni sul sistema della previ-

denza di base:

• introduzione progressiva del metodo di calcolo

contributivo;

• graduale innalzamento dell’età pensionabile;

introduzione delle forme pensionistiche

complementari.

METODO RETRIBUTIVO E METODO CONTRIBUTIVOSi è proceduto a una graduale sostituzione del

meccanismo di calcolo, passando dall’applicazione

del metodo retributivo a quello contributivo.

I lavoratori, dal 1° gennaio 1996 , sono suddivisi

er meglio comprendere la previdenza attuale èopportuno fare una disamina dell’argomento a

partire dagli anni ’90, quando l’emergenza pensioninon era un elemento di particolare criticità.

P

Il sistema previdenziale italiano

13

Page 15: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

in tre fasce:

a) lavoratori che accedono per la prima volta a un

rapporto di lavoro e conseguentemente a una

posizione previdenziale, per i quali il metodo

di calcolo è solo contributivo;

b) lavoratori che al 31 dicembre 1995 hanno supe-

rato 18 anni di anzianità contributiva, per i

quali la pensione è calcolata con il metodo

retributivo;

c) lavoratori che al 31 dicembre 1995 non hanno

raggiunto 18 anni di anzianità contributiva ,

per i quali la pensione è calcolata in due quote:

Metodo retributivo per gli anni maturati fino

al 31 dicembre 1995;

Metodo contributivo per gli anni che decorrono

dal 1° gennaio 1996 fino alla data del pensio-

namento.

Esaminiamo ora i due meccanismi di calcolo.

Il metodo retributivo prende in considerazione il

numero degli anni di contribuzione e la media della

retribuzione, aggiornate nell’ultimo periodo di attività.

Attualmente, la base di osservazione è stata allungata,

con una retribuzione pensionabile che è pari alla media

degli stipendi negli ultimi dieci anni.

Il metodo contributivo calcola la pensione in

funzione dell'età di pensionamento e dell'ammontare

dei contributi versati dal soggetto quiescente, cioè di

colui che si appresta ad andare in pensione. Per usare

una similitudine, si potrebbe pensare al sistema con-

tributivo come a un conto corrente nel quale il lavo-

ratore versa i contributi per tutto l'arco della sua vita

lavorativa. L'ammontare versato viene rivalutato an-

nualmente in base all'andamento del PIL e al momento

del pensionamento questo costituirà il montante

contributivo, ovvero la somma che verrà distribuita al

pensionato sotto forma di rendita attuariale (pensione),

calcolata in base al coefficiente demografico (speranza

di vita).

La differenza tra un trattamento pensionistico

determinato con l’applicazione del metodo retributivo

rispetto a uno calcolato con il contributivo, secondo

le recenti stime della Ragioneria Generale dello Stato,

a parità di altre condizioni, è di circa il 20%.

Esempio:

Padre e figlio con lo stesso lavoro e la stessa carriera

Pensione dopo 40 anni di servizio per il Padre(metodo

retributivo):

• 74% dell'ultima retribuzione se lavoratore dipenden-

te;

•71% dell'ultimo reddito se lavoratore autonomo; per

il Figlio(metodo contributivo):

• 53% dell'ultima retribuzione se lavoratore dipen-

dente;

• 32% dell'ultimo reddito se lavoratore autonomo.

Per coloro che rientrano interamente nel metodo

contributivo, quindi, la differenza tra l’ultima retri-

buzione e la pensione pubblica è notevole, ragion per

cui appare decisamente difficoltoso mantenere inalte-

rato il proprio tenore di vita con la sola previdenza.

INNALZAMENTO DELL’ETA’ PENSIONABILEPer chi rientra nell’applicazione del retributivo e

del misto i requisiti di pensionamento sono:

Pensione di vecchiaia: spetta al raggiungimento

dell’età pensionabile o per raggiunti limiti di età

anagrafica e/ o di servizio. I requisiti di età sono 60

anni per le donne e 65 anni per gli uomini, cui si deve

accompagnare un periodo minimo contributivo di 20

anni (è stato elevato a partirev dal 1 gennaio 1993

da 15 a 20 anni in ragione di un anno ogni due);

Pensione di anzianità: matura prima del raggiun-

gimento dell’età pensionabile o del limite massimo di

anzianità di servizio in presenza di determinati requisiti

assicurativi (numeri di anni di contribuzione) e ana-

grafici (età stabilita dall’ordinamento). Al pensiona-

mento anticipato si può arrivare percorrendo due

diverse vie:

a) 35 anni di contributi e un’età minima di 58 anni

(il limite di’età partito da 52 anni è gradualmente

salito) per i lavoratori dipendenti, 59 anni per gli

autonomi. 58/59 anni sino al 30 giugno 2009 , dal

1 luglio 2009 debutta il sistema delle quote (somma

di età più contributi). Nel secondo semestre la quota

complessiva sarà di “ 95 “ (con minimo 59 anni di età

per i dipendenti), per gli autonomi sarà di “ 96 “ con

un minimo di 60 anni di età. Nel corso del tempo si

innalza l’età minima ad arrivare alla quota “ 97 “ del

2013 con minimo di 61 anni di età per i dipendenti ,

“ 98 “ per gli autonomi con 62 anni di età. Per le

donne fino al 2015, si conferma la possibilità di

percepire la pensione a 57 anni di età e 35 anni di

contributi se optano espressamente per il calcolo

contributivo della pensione (con una riduzione quindi

del 10-20% rispetto a quanto percepirebbero con il

retributivo ).

b) 40 anni di contributi indipendentemente dall’età.

Per chi rientra invece nel metodo contributivo la

pensione si percepisce a 60 anni per le donne e a 65

per gli uomini, con cinque anni di contributi quale

requisito minimo per avere la pensione. Per andare in

pensione prima dei 65 anni, è necessario che l’importo

della pensione raggiunga una soglia mensile minima

pari all’assegno sociale INPS maggiorato del 20%. Nel

caso in cui dal calcolo dei contributi dovesse risultare

una cifra inferiore non è possibile andare in pensione

e sarà necessario versare ulteriori contributi fino al

raggiungimento del tetto indicato. In ogni caso a 65

anni, qualunque sia l’importo, si ha diritto alla pen-

sione.

INTRODUZIONE DELLE FORME PENSIONISTICHE COMPLEMENTARI

Il punto di arrivo delle diverse riforme succedutesi

sino ad ora è rappresentato dalla previsione di un

sistema pensionistico strutturato su un’architettura

a tre pilastri. Con quest'espressione si suole definire

l’introduzione della cosiddetta previdenza integrativa,

che si affianca al trattamento di quiescenza erogato

dalla previdenza di base (INPS per i dipendenti del

settore privato, INPDAP per i dipendenti del settore

pubblico, Casse di previdenza per i liberi professionisti).

Tale architettura è costituita da:

Un primo pilastrodi base, che rappresenta il sistema

2414

Page 16: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

obbligatorio pubblico, è gestito con il criterio di

ripartizione dello Stato. In base a tale criterio, viene

erogata una pensione minima a garanzia del soddisfa-

cimento dei bisogni primari minimi di trattamento e

ai livelli medi di vita; questo pilastro è finanziato dal

prelievo fiscale (Contributi).

Secondo pilastro: fondi pensione collettivi, che

possono essere finanziati dal datore di lavoro o dai

lavoratori. Questi fondi possono essere a prestazione

definita o a contribuzione definita, gestiti internamente

o esternamente alle imprese.

Terzo pilastro: è la rappresentazione della previ-

denza individuale, lasciato alla libera iniziativa del

singolo lavoratore, ove questo ritenesse di doversi

cautelare ulteriormente in aggiunta ai due livelli

precedenti (forme di risparmio personale volontario

tramite conti previdenziali individuali, rendite e assi-

curazioni).

Bibliografia: Appunti di economia delle aziende

di assicurazioni, V. Gentile - C. Perlangeli

Amministrazione e controllo delle imprese di assi-

curazione, N. Di Cagno – S. Adamo

Diritto delle assicurazioni provate, a cura di Stefano

Lanna

Guida del sole 24 ore alle assicurazioni

Legge 24/12/2007 n. 247

Carolina Perlangeli

15

Programma ora il tuo futuro con l’adesione ad una forma pensionistica

integrativa. Sottoscrivendo il Fondo Pensioni Aureo puoi:

• Costruire la tua nuova pensione utilizzando il TFR;

• Mantenere in futuro il tuo tenore di vita attuale;

• Cogliere subito interessanti vantaggi fiscali.

Il Fondo Pensioni Aureo è libertà:• Nei versamenti la cui periodicità ed entità possono essere personalizzate;

• Nell’accesso perché è aperto a tutti e può essere sottoscritto per se

stessi ma anche per i propri famigliari a carico;

• Dai costi eccessivi, tanto da divenire un forma di risparmio previdenziale

accessibile e conveniente.

Il Fondo Pensione Aureo è semplice nel suo funzionamento:• I versamenti confluiscono in un conto individuale impignorabile ed

insequestrabile;

• Al momento del pensionamento potrai scegliere se:

Godere di una rendita vitalizia rivalutabile nel tempo;

Richiedere la restituzione del capitale fino ad un massimo del 50%

del montante accantonato, costituendo la restante parte una rendita

vitalizia

Il Fondo Pensione Aureo è ricco di vantaggi fiscali:• Gli importi versati al Fondo, compresi quelli effettuati per i familiari

a carico, sono deducibili dall’imponibile fiscale fino a 5.164,57 euro

l’anno;

• Ai rendimenti del fondo si applica un imposta sostitutiva più vantag-

giosa, pari all’ 11,00% rispetto a quella prevista per gli altri strumenti

finanziari che è pari al 12,50%.

Il Fondo Pensione Aureo, rappresenta una scelta su misura articolatosu quattro comparti:

• Comparto azionario, per chi andrà in pensione tra più di 15 anni;

• Comparto bilanciato, per chi andrà in pensione tra 10 e 15 anni;

• Comparto obbligazionario, per chi andrà in pensione tra 5 e 10 anni;

• Comparto garantito, per chi andrà in pensione tra meno di 5 anni.

Potrai sempre scegliere il prodotto più adatto alla tua età ed al tuo

profilo di rischio-rendimento. Inoltre, avrai sempre la possibilità di

trasferire la tua posizione da una linea all’altra, adattando così l’investimento

all’evoluzione delle tue esigenze.

E da oggi sul sito www.aureo.it, potrai avvalerti del progetto esemplificativo

per la stima dalla pensione complementare, elaborato sulla base del regole

definite dall’Autorità di Vigilanza.

Vieni a trovarci presso le nostre filiali e scegli con i nostri consulenti la

forma più adatta a te.

Fondo pensione aureoper un futuro sereno

Page 17: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Il prof. Donato Scolozzi, docente ordinario di mate-

matica presso la Facoltà di Economia, affronta il tema

della formazione, in particolare della formazione degli

attuari, ossia i professionisti della previdenza. Nel suo

intervento, sottolinea come a seguito del cambiamento

del sistema pensionistico, con l’introduzione di un sistema

previdenziale complementare al sistema pubblico di base,

ci sia sempre più la necessità di figure professionali in

grado di offrire consulenza finanziaria-previdenziale.

Successivamente, Flavio De Denedictis, responsabile

normativa fiscale Mefop, società per lo sviluppo dei fondi

pensione, illustra l’attuale sistema pensionistico, costi-

tuito dalla previdenza pubblica e dalla previdenza com-

plementare.

Il sistema pensionistico pubblico, è passato dal

sistema cosiddetto retributivo ad un sistema contributivo.

Affinchè un sistema pensionistico sia sostenibile le entrate

(contributi) dovranno essere superiori alle uscite (pensio-

ni). Se il sistema non procede verso questa direzione si

crea uno squilibrio.

Le cause principali che hanno portato il sistema

italiano al collasso possono essere sicuramente, ma non

solo, imputate all’invecchiamento della popolazione, con

meno nascite, meno lavoratori e aumento dell’età media

generale. Davanti ad un collasso del sistema pensionistico

i governi possono intervenire sia aumentando il debito

pubblico, coperto dalle entrate fiscali, si a successivamen-

te riformando il sistema diminuendo le prestazioni pen-

sionistiche. Questo è quanto avvenuto con il passaggio

ad un sistema pensionistico di tipo contributivo, che tiene

conto delle retribuzioni relative all’intera vita lavorativa

e dell’età di ingresso in pensionamento. Questa tipologia

di calcolo, però, determina un serio problema per le future

generazioni. Come afferma il prof. Giuseppe Orrù, presi-

dente nazionale del Consiglio degli Attuari, se attualmente

la pensione pubblica risulta essere pari all’80% degli ultimi

stipendi, tra due-tre decenni tale pensione risulterà essere

pari al 50/55 % dello stipendio. Quindi bisognerà desti-

nare la liquidazione e il 2/3% della propria ricchezza, per

ricevere l’attuale pensione.

La previdenza complementare, infatti, è quella forma

di previdenza che ogni singolo lavoratore decide di

costruirsi, sulla base della destinazione del proprio TFR

e della propria ricchezza. Il sistema di previdenza comple-

mentare è costituito dai fondi pensione chiusi, aperti e

dai Pip. I primi vengono denominati fondi di categoria,

ossia vi possono accedere solo i lavoratori facenti parte

di una determinata categoria di lavoratori, mentre ai fondi

pensioni aperti o ai Pip possono aderire tutte le tipologie

di lavoratori. Da questo nasce il bisogno di figure profes-

sionali nuove, che consentano ad ogni lavoratore di

effettuare la scelta giusta, tra i diversi fondi, tra le diverse

linee di investimento, considerato che stiamo parlando

di previdenza, e quindi di garantire qualcosa di certo tra

10, 20,30 anni. Infine il convegno ha affrontato le pro-

blematiche fiscali del sistema di previdenza complemen-

tare, i rendimenti, gli incentivi fiscali, i benefici del

trasferimento del TFR ad un fondo pensione chiuso.

Nel dibattito si è evidenziata anche la situazione

previdenziale in Puglia, analizzando le cause di un tasso

di adesione ai fondi pensione (13,83%) al di sotto della

media nazionale (20,79 %). Ad incidere, sicuramente è

la mancanza di una cultura previdenziale, in grado di

riconoscere il cambiamento e quindi provvedere a recepire

gli interventi correttivi necessari per garantire un futuro

decente. Alcune regioni, tipo Veneto, Trentino Alto Adige,

Valle D’Aosta, già da tempo hanno recepito il cambiamen-

to, infatti si sono adoperati per la promozione e la realiz-

zazione del Fondo pensione regionale. La Puglia potrebbe

andare verso questa direzione. Dott. Michele Parata

16

É tempo di pensare al futuro:la previdenza in Puglia.

13 Novembre 2009, presso la Facoltà di Economiadell’Università del Salento, Confindustria Lecce, l’ordinedei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili di

Lecce, la Facoltà di Economia, lo Studio Attuariale Orrù &Associati, oltre al mondo bancario-assicurativo, si sono riunitiper discutere di previdenza, analizzando le principali modifichedel sistema pensionistico pubblico e privato italiano e eviden-ziando le particolarità della Puglia.

Il

La BCC di Terra d’Otranto, tra gli sponsordel convegno sul sistema pensionistico

Page 18: Magazine BCC Dicembre 2009

Secondo quanto rilevato da due ricercatori di Banki-

talia, le somme destinate all’istruzione sarebbero un vero

affare per il sistema Paese, intendendo con esso l’insieme

delle famiglie e lo stesso Stato

In pratica per le famiglie il rendimento stimato è

sarebbe pari all’8,90%. A tale valore si giungerebbe

con complicate formule matematiche che, da un lato

tengono conto del costo sostenuto per fare studiare i

figli e del mancato guadagno derivante dal mancato

impiego di tali somme in altre forme di investimento,

e dall’altro prendono atto del fatto che a parità di

condizioni, il soggetto più istruito ha maggiori probabilità

di trovare un posto di lavoro ed anche meglio retribuito.

Inoltre, nel Mezzogiorno tali valori sarebbero mag-

giori, tenendo conto che il rendimento del diploma

sarebbe stimato pari al 10,00%, mentre quello della

laurea supererebbe il 12,40%.

Dunque, se il dato elaborato dai ricercatori si avvi-

cinasse effettivamente alla realtà, le somme investite

per far studiare i figli batterebbero nettamente i rendi-

menti medi registrati nel periodo 1950 - 2000 sia dagli

investimenti in titoli azionari (5,20%), che dagli inve-

stimenti in titoli non azionari (1,90%).

Sempre secondo questa ricerca, se lo Stato aumen-

tasse la spesa per la scuola, l’università e la ricerca in

genere, ne ricaverebbe nel lungo periodo un maggiore

gettito fiscale sufficiente a recuperare il capitale investito

ed ottenere un rendimento tra il 3,90% ed il 4,80%.

Allo stesso modo viene evidenziato per l’intera

collettività una sorta di rendimento sociale del 7,00%

legato al fatto che una popolazione che ha studiato ha

una maggiore produttività, resa possibile dalla conoscen-

za che porta all’utilizzo di migliori tecnologie, allo

sviluppo di nuove idee, ecc…

Poiché, come si evince dall’articolo 2 della carta

dei valori delle BCC, “…l'obiettivo del Credito Cooperativo

si concentra nel produrre utilità e vantaggi,… è creare

valore economico, sociale e culturale a beneficio dei

soci e della comunità locale”, possiamo ben capire come

siano molteplici le iniziative a favore dello studio, sia

come sostegno che come semplice gratificazione, che

vengono sviluppate nel mondo del Credito Cooperativo.

La BCC di Terra D’Otranto, dimostrandosi sempre

coerente con le linee del Credito Cooperativo da sempre

vicino ai giovani, ha aderito al progetto “Diamogli

credito“ a suo tempo voluto dal Ministero per le Politiche

Giovanili e le Attività Sportive, dal Ministro per le Riforme

e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione e dal

Ministro dell’Università e della Ricerca, in collaborazione

con l’Associazione Bancaria Italiana.

Il protocollo di intesa permette agli studenti alle

prese con la formazione universitaria e post universitaria,

un agevole accesso al credito (senza ulteriori garanzie

tempi di crisi, quando si è alla ricerca dell’investi-mento giusto, sembra strano rilevare che tra gliinvestimenti caratterizzati dal più alto tasso di

rendimento troviamo, quelli rivolti verso l’istruzione.

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

17

Un investimento sicuro:l’investimento in istruzione.

Secondo una ricerca di Bankitalia studiarerenderebbe più di Bot ed Azioni.

In

Page 19: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

connesse alla propria formazione. L’obiettivo è quello

di mettere in condizione i giovani di investire respon-

sabilmente sul proprio futuro e avere un più libero

accesso al sapere e alla formazione.

Inoltre, a sottolineare l’attenzione rivolta dalla BCC

di Terra d’Otranto alla tutela del diritto allo studio, sono

previsti per i soci o figli di soci prestiti nella misura

massima di euro 2.600,00 per ogni anno di iscrizione

ad una facoltà universitaria, compreso il primo fuori

corso, da erogarsi sotto forma di scoperto di conto

corrente, senza spese ed ad un tasso di favore.

Infine, sempre per favorire lo studio, annualmente,

la BCC di Terra d’eroga a soci e figli di soci, impegnati

nell’iter scolastico e nella successiva formazione univer-

sitaria, dei premi di studio modulati secondo l’obiettivo

raggiunto. Maurizio Ippolito

18

La consegna dei premi di studio destinati dalla BCC di Terra d’Otranto a socie e figli di soci avverrà il 28 dicembre

2009, presso il teatro “Paesiello“ dove l’associazione culturale “La Bottegartistica” porterà in scena lo spettacolo

teatrale “Un calcio alla botte e uno a …“.

Durante la serata verrà consegnato al Presidente della BCC di Terra d’Otranto un opera dell’artista Enzo Miglietta.

Consegna premi di studio anno 2008

Licenza Scuola Media InferioreStudente votazioneSergio Silvia Ottimo

Saracino Serena Ottimo

Mangia Bibiana Ottimo

Paolo Camilla Ottimo

Vergine Silvia Ottimo

Licenza Scuola Media SuperioreStudente votazioneRollo Andrea 100 e lode

Lauretti Chiara 100/100

Coluccia Claudia 96/100

Colagiorgio Ilaria 98/100

Montinaro Marta 100/100

Biscozzo Roberta 95/100

Visconti Gabriele 100/100

Mazzotta Maria Laura 100/100

Vetrugno Roberta 92/100

LaureaStudentePotì Filippo

Petrelli Alfredo

Lauretti Francesca

Russo Roberto

Nahi Maria Rita

Cannoletta Sabrina

Bellezza Francesca

De Paolis Marcella

Castelluzzo Laura

Quarta Alessandra

Conte Jacopo

Quarta Miriam

Martena Maria Luisa

De Pascalis Lorenzo

Potenza Giovanni

Centonze Gianluca

Cetra Antonio

Sozzo Romina

Ianni Alessandrea

Laurea BreveStudenteBattista Federico

D'Amico Roberta

Ingrosso Stefania

Mastrogiovanni Simona

Lauretti Paola

Carrozzo Cristina

Doria Francesco

Lauretti Federica

Spagnolo Claudia

Solazzo Tiziana

Quarta Marzia

Vetrugno Katia

Cagnazzo Alberto

Solazzo Francesca

Durante Elisabetta

Page 20: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Infatti, a sette mesi dal sisma che sconvolto l’Abruzzo,

il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi, ha

simbolicamente consegnato nelle mani del sindaco

del capoluogo abruzzese i 5

milioni di euro frutto della

mobilitazione del Credito Coo-

perativo tutto.

La gara di solidarietà tra le BCC

ha visto più di novemila versa-

menti tra i quali spiccano quelli

della BCC di Roma, presente sul

territorio abruzzese con i propri

sportelli , che da sola ha con-

tribuito con 1,5 milioni e quello

della Federazione Lombarda

delle BCC con 1 milione di euro.

Ma nello stile del Credito Coo-

perativo sono stati i molteplici

contributi ripartiti tra dipen-

denti, soci, amministratori e

clienti a fare si che dal poco di

tanti si potesse ottenere il ne-

cessario per contribuire alla

ricostruzione. La somma messa

a disposizione delle autorità

locali è stata concordemente

destinata alla ricostruzione di

Palazzo Margherita, sede storica del comune

dell’Aquila, e dell’annessa torre civica, monumento

simbolo della città a cui gli aquilani sono particolar-

mente legati. Per il Sindaco dell’Aquila, Massimo

Cialente, il gesto del Credito Cooperativo è coinciso

di fatto con l’inizio della rinascita del centro storico

del capoluogo abruzzese.

Per il Presidente di Federcasse, contribuire alla

ricostruzione di un simbolo così importante per la

comunità locale, va ben oltre il semplice fatto mate-

riale. Ci sono, infatti, luoghi nei quali la comunità

si ritrova ed attraverso i quali attinge l’energia per

considerarsi davvero tale, coesa e capace di confron-

tarsi e di guardare con rinnovata fiducia verso il

futuro.

Così come in un antica agorà, attraverso la rinascita

di uno dei palazzi simbolo dell’Aquila, il Credito

Cooperativo vorrebbe contribuire alla rinascita del

centro storico, permettendo così alle migliori risorse

di questa città di avere nuovamente un luogo di

dibattito, incontro e confronto.

Infine, il Presidente Azzi, ha sottolineato la peculiarità

del progetto solidarietà e relativa raccolta fondi

messo in atto dalle BCC, frutto di una mobilitazione

di privati, senza alcun supporto mediatico, quasi

sotto voce come è nello stile proprio del Credito

Cooperativo.

municipio dell’Aquila sarà ricostruito grazie allasolidarietà del Credito Cooperativo.

Il

L’impegno del Credito Cooperativoa favore dell’Abruzzo

19

Con le BCC L’Aquila ritornerà a volare

Page 21: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Durante la serata si è potuto prendere atto delle diverse

iniziative portate a termine dalla forLIFE in questo

2009 ed essere testimoni del nuovo accordo tra la Onlus

ed il Vescovo Nigeriano Mons.Paulinus Bpezeokafor.

ForLife costruirà una nuova scuola , nella Diocesi di

Akwa, con classi pre-primarie e primarie, dotata di

acqua potabile grazie alla realizzazione di un pozzo, e

arredata con banchi, sedie e lavagne nuovi ed un centro

di profilassi antimalarica. Le opere saranno inaugurate

nel Settembre del 2010.

Testimonial di forLIFE per l’evento leccese il maestro

Mogol. Presenti l’ Arcivescovo Mons.D’Ambrosio, al quale

va un nostro particolare ringraziamento per aver accet-

tato l’invito, il Vescovo nigeriano Mons.Paulinus Bpe-

zeokafor , Mons.Fernando Filograna, dr. Pasquale

Caione ( presidente della BCC di terra dOtranto, una

banca che ha sempre sponsorizzato tutti i progetti che

la “ Forlife onluss “ ha promosso nel Salento a sostegno

dei bambini africani bisognosi ) , oltre alle cariche

istituzionali della città. Importanti i messaggi passati

durante la serata dal Presidente

della Onlus Prof. Alessandro Car-

riero , riguardo l’assoluta necessità

di far nostro il concetto di solida-

rietà. Non siamo soli al mondo:

accanto a noi abbiamo moltissime

persone, come i famigliari, i com-

pagni, i professori… ma anche chi

non conosciamo, che comunque

esiste e di cui dobbiamo tenere

conto.

Ognuno di noi risponde in modo diverso alle sofferenze

, alle richieste di aiuto, ai destini degli altri esseri

umani. Ci uniscono, spesso, i sentimenti di pietà o di

simpatia. Sono sentimenti naturali, capaci di smuovere

risorse personali, ma anche di nascondersi nelle nostre

vite, allontanandoci dall’umanità. Ci sono spesso diritti

da riconoscere : alla libertà, ad una vita dignitosa, che

dovrebbero generare azioni concrete da parte nostra.

Il sentimento di comunanza con i nostri simili deve

spingerci a far dono di noi stessi agli altri. E’ solo

questo magico filo della solidarietà che ci può unire

agli altri esseri umani, fino ad arrivare a tutte le creature

viventi. Tutti noi siamo coinvolti da un destino comune,

quello di creature fragili, vulnerabili ed in “transito”.

E’ bella l’immagine della vita così come rappresentata

dal venerabile Beda in una suo scritto: il rapido pas-

saggio di un passero, che entra dalla finestra di un

salone riscaldato da un buon fuoco, dove sono serviti

pasti e dove si tengono colte conversazioni, mentre

fuori infuriano le piogge e le nevi dell’inverno. L’uccello

attraversa il salone ed esce dalla porta opposta. Dopo

questa breve tregua, venuto dall’inverno, rientra

nell’inverno perdendosi alla vista dei commensali. Così

è l’effimera vita degli uomini. Il significato pieno della

nostra vita risiede quindi nell’aiuto concreto che si offre

a chi è nel bisogno.

Naturalmente, la solidarietà non è sinonimo di “dare”,

ma dal punto di vista morale, deve riferirsi alla gioia

che può dare la generosità compiuta con il cuore.

Ogni tipo di solidarietà pura e trasparente è comunque

un atto di grazia verso il Signore; è un atto di generosità

e bontà per tutta l’umanità. Vi invitiamo a visitare Il

nostro sito e diventare nostri amici e sostenitori,

anche con una “vacanza della solidarietà” in Kenja.

Ricordiamo infatti che le nostre strutture possono essere

raggiunte da chiunque voglia conoscere i nostri mera-

vigliosi bambini e il loro mondo. Stiamo preparando la

vendita di gustosi regali natalizi per sostenere i nostri

“pulcini”. Info: 335/310618. forLife Onlus

Teatro, Musica e Solidarietà

ella splendida cornice del Politeama Greco di Lecce,con tanta buona musica proposta dai Rockopera ,il 7 Novembre u.s., si è svolto il terzo appuntamento

annuale “concerto per la vita” organizzato da forLIFEOnlus.

N

20

Nuovo evento organizzato da for LIFE Onlus con il sostegno della BCC di Terra d’Otranto

Page 22: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Presenze da record per la 24esima edizione della

Stracittadina Novolese, la “Corsa della vita”, orga-

nizzata dalla sezione Avis di Novoli in collaborazione

con quelle di Carmiano e Villa Convento. Un grande

e partecipato appuntamento, ormai tradizionale,

all’insegna di sport e solidarietà, impegno agonistico

e civile. È Cosimo Caliandro, della Fiamme Gialle, il

più veloce tra i mille e passa partecipanti alla stra-

cittadina, un piccolo record per l’edizione 2009, come

sempre undici chilometri e un percorso che, da qualche

edizione, si snoda per le strade di Novoli, Villa

Convento e Carmiano. Calandro si è imposto su Gian-

marco Buttazzo, dell’Esercito, vincitore delle ultime

due edizioni della gara podistica novolese, e su

Francesco Caliandro, di un’associazione sportiva di

San Michele Salentino. Questo il podio, ma è un

arrivo abitualmente generoso di premi e trofei quello

che attende i partecipanti alla Stracittadina Novolese,

ed è impeccabile l’ormai navigata struttura organiz-

zativa che unisce i tanti volontari dell’Avis novolese

(una delle più proficue in provincia in fatto di dona-

zioni), di Villa Convento e di altre associazioni di

volontariato. E se l’aspetto salutare dello sport, della

corsa in questo caso, con la crescente partecipazione

di atleti e amatori, piccoli e grandi, donne e uomini,

è sempre in primo piano, insieme all’agonismo e alla

loro voglia di arrivare al traguardo; la giornata, è da

dire, rappresenta sempre più uno strumento impor-

tante anche per la sensibilizzazione ad una donazione

continua e costante di sangue, soprattutto nei con-

fronti delle nuove generazioni. E i risultati si vedono,

come confermano il presidente provinciale dell’Avis,

Anna Pati, Stefania Marrazzi di Novoli, alla sua prima

Stracittadina da presidente, e Mario Ingrosso, di Villa

Convento. Più che mai “Una corsa per la vita” quindi,

la 24esima edizione della Stracittadina novolese,

gara podistica nazionale “Corripuglia” con i suoi

trofei: il 18esimo trofeo “Michele Martella” e il primo

memorial “Giovanni Riccardi”.

Si ringraziano tutti gli sponsor per il loro generoso

contributo, in particolare la BCC di Terra d'Otranto

che da sempre ha creduto nella bontà di questa

manifestazione ( come detto sopra ) all'insegna di

sport e solidarietà, impegno agonistico e civile.

XXIV Stracittadina NovoleseCon la solidarietà della BCC di Terra

d'Otranto ai blocchi di partenza

21

Questi i primi venti atletiarrivati al traguardo di Novoli:

1)CALIANDRO Cosimo2)BUTTAZZO Gianmarco3)CALIANDRO Francesco4)NITTI Rocco

5)PONZETTA Ivan

6)BELOTTI Alessandro

7)MUSARDO Ivano

8)CARRIERO Francesco

9)CHIRIATTI Giovanni

10)MINOIA Filomeno

11)GALLO Michele

12)PEPE Raffaele

13)DAGGIANO Vincenzo

14)VITALI Antonio

15)MARSALI Redouane

16)BONGERMINO Vito

17)TORTORELLA Pietro

18)BERGAMO Cristian

19)CALIANDRO Rocco

20)MELILEO Angelo

Page 23: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Sabato 31 ottobre 2009, nel Centro per l’educazione alla legalità di Magliano, si è

tenuto un concerto per violino e pianoforte.

L’iniziativa è stata fortemente voluta da Irene Attanasio che ha saputo coinvolgere,

in un’inedita collaborazione, la Banca di Credito Cooperativo Terra d’Otranto e la

Biblioteca Comunale “Salvatore Paolo”. La Banca, sempre attenta alle esigenze della

comunità carmianese e maglianese, ha coperto le spese della manifestazione. La

Biblioteca ha provveduto alla parte logistica ed organizzativa avvalendosi del prezioso

apporto delle volontarie del Servizio Civile Nazionale.

Giunti da Milano poche ore prima l’inizio del concerto, i musicisti Marco Corsini

(violino) e Filippo Ravizza (pianoforte) hanno interpretato musiche di Carlos Dupret,

presente in sala.

In una serata d’inverno insolitamente mite, alla presenza di un folto pubblico che

ha trovato parziale accoglienza tra gli insufficienti posti a sedere, sotto le luci delle

telecamere di “Studio 100”, con il fotografo autodidatta Ottavino Calcagnile alla

ricerca delle inquadrature migliori, tra le quinte del “Grappolo Carminio”, sotto le

alte volte dell’ex- mercato coperto le note del giovane compositore belga hanno

danzato per quasi un’ora: in apertura Bis 1/2 violino, a seguire Suite in 5 parties

per pianoforte,quindi Sonata per pianoforte e violino in 4 movimenti,per concludere

Bis 2/2 per violino.

La scrittura e l’esecuzione hanno trovato unanime apprezzamento, con giudizi positivi

sia del pubblico più competente, sia di quello meno esperto.

La Biblioteca Comunale, impegnata in un vasto programma di promozione musicale,

si augura che la collaborazione con la BCC Terra d’Otranto prosegua nel futuro per

realizzare altri eventi di promozione culturale ed anche progetti di più complessa

attuazione come l’istituzione di una Scuola Comunale di Musica che renda nel nostro

paese “la musica non privilegio di pochi ma patrimonio di tutti”.

Luciano Merli consigliere comunale

a Magliano

22

Carlos Dupret

La BCC Di Terra d’Otranto attivanell’organizzazione di eventi dipromozione culturale e sociale

PER DIVENTARE SOCIO DI UNA BANCACI VUOLE UNA CERTA BANCA

LA MIA BANCAÈ DIFFERENTE

(TANTO PER COMINCIARE È ANCHE MIA)

Page 24: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

L’operazione ha visto l’acquisizione da parte di Cat-

tolica Assicurazioni del 51 per cento di BCC Vita per

un corrispettivo complessivo di 44 milioni di euro

che include anche la valorizzazione per lo sviluppo

del comparto danni. L’intesa prevede, infatti, anche

la creazione di una nuova compagnia danni parteci-

pata al 51 per cento da Cattolica Assicurazioni e al

49 per cento da Iccrea Holding, per la quale saranno

definite prossimamente, nell’ambito della partnership,

intese analoghe a quelle raggiunte nel ramo vita.

Ora che si è concluso l’iter di perfezionamento

dell’accordo, a breve saranno messi a disposizione

delle BCC i primi e nuovi prodotti nel ramo vita, e

contestualmente si procederà a formalizzare l’avvio

della nuova azienda specializzata nel ramo danni.

Questa partnership si inserisce in un più ampio

processo di definizione del modello di offerta avviato

dal Gruppo bancario Iccrea con l’obiettivo di miglio-

rare costantemente la capacità di supporto alle BCC-

CR. Con questo accordo, quindi, viene potenziata in

modo consistente la copertura del segmento assicu-

rativo nel ramo vita, inaugurando al contempo il

ramo danni, e viene offerta per questa via alle Banche

di Credito Cooperativo e Casse Rurali una gamma di

soluzioni competitiva per la loro clientela. Cattolica

rappresenta il partner coerente per identità e valori,

e questa partnership alimenta con prodotti e servizi

di qualità il peculiare rapporto che ogni BCC-CR

intrattiene con chi vive e lavora nel proprio territorio.

Il primo prodotto frutto di questo nuovo accordo è

“BCC Vita - Egida” un investimento assicurativo

semplice e flessibile che offre rendimenti certi e la

sicurezza di una gestione garantita che accompagna

il cliente lungo tutto l’arco della propria vita. “BCC

Vita - Egida” è un contratto di assicurazione sulla

vita a prestazioni rivalutabili di Ramo I, con rivalu-

tazione annua del capitale pari almeno al 2% e la

garanzia prestata direttamente dalla Compagnia per

tutta la durata del contratto (vita intera).

Il prodotto è in collocamento presso gli sportelli del

Credito Cooperativo, con un taglio minimo di 100.000

Euro, da martedì 3 novembre e fino al 15 aprile 2010.

scorso 15 luglio è stato perfezionato a Milano, dopol’approvazione da parte dell’Isvap, l’accordo dipartnership tra Cattolica Assicurazioni e Iccrea

Holding nei rami vita.

Lo

23

Perfezionata lacessione di BCCVita a CattolicaAssicurazioni

Page 25: Magazine BCC Dicembre 2009

Oggi l’economia delle reti guadagna un Nobel. Nel

settembre 1909 nasceva a Brescia la Federazione Nazio-

nale delle Casse Rurali cattoliche. Nell’ottobre 2009, il

professor Oliver E. Williamson conquista il Nobel per

gli studi sulle reti di imprese e lo condivide con la

professoressa Elinor Ostrom per gli studi sui beni comuni.

Consapevoli della limitatezza delle proprie dimensioni

aziendali, della scarsità di risorse finanziarie, delle

insidie dei poteri forti e delle lobby, dei rischi di un

mercato complicato e di una legislazione da curare sia

nella fase di scrittura sia in quella di applicazione, i

leader delle 1.600 Casse Rurali italiane sentirono il

bisogno di un sistema associativo di dimensioni nazionali.

Oggi i sistemi a rete prendono varie forme. Parlano vari

linguaggi e costruiscono simbologie diverse. Fabbricano

e alimentano culture di filiera. Si nutrono di discussioni

e confronti, di idee ed esperienze che fluiscono lungo

i mille fili della ragnatela che annoda le imprese. Le

eccellenze circolano, gli errori si analizzano, le une e

gli altri diventano patrimonio comune. Le reti investono

in competenze professionali, in progetti imprenditoriali

e culturali, cercano insieme la soluzione di problemi

realizzando imprese di servizio e accrescendo la qualità

del capitale umano. I sistemi a rete di imprese mutua-

listiche (soprattutto bancarie) fanno tutto ciò e qualcosa

di più (in una sorta di entusiasmante complicazione dei

discorsi economici). I “beni comuni” del sistema BCC

hanno senso solo se funzionali alla crescita del bene

comune di migliaia di comunità. “Beni comuni” delle

BCC sono i sistemi di garanzia, le metodologie di controllo

e di prevenzione delle crisi aziendali, i meccanismi di

intervento per limitare (o evitare) i danni ai soci, ai

clienti, alle comunità locali. “Beni comuni” sono i luoghi

fisici di lavoro associativo e di impegno imprenditoriale.

Luoghi che assumono quasi tutte le forme giuridiche

disponibili e sottintendono rapporti contrattuali, co-

munque volontari (eccetto uno, il FGD): cooperative di

secondo grado, società consortili, holding di indirizzo

e controllo, spa, srl, fondazioni, associazioni. “Beni

comuni” sono i capitali intangibili della rete delle BCC:

il capitale di fiducia, di relazioni, di cultura d’impresa

del tutto originale, di reputazione interna, di metodo-

logie di confronto, di costruzione del consenso. Tutti

questi patrimoni (fisici e immateriali) debbono comunque

risultare redditizi, “convenienti”, utili a competere e a

restare coerenti al modello identitario.

Debbono riuscire a prevenire e risolvere problemi, a

raggiungere obiettivi altrimenti non ottenibili, garantire

economie, governare i rischi sistemici e aziendali,

consentire investimenti in innovazione (tecnologica,

organizzativa, mutualistica) a costi ridotti, attenuare

i rischi di comportamenti opportunistici. E generare

classe dirigente. Williamson sostiene che le reti di

imprese, caratterizzate dalla specificità degli investimenti

e dalla peculiarità dei rapporti che in esse si creano,

sono organizzazioni economiche stabili perché hanno

costi di transazione più bassi rispetto a modelli di

scambio anonimi.

La Ostrom sottolinea l’importanza della conoscenza

che va considerata un bene comune e va adeguatamente

preservata. Le federazioni locali e nazionale, le banche

di secondo livello, i fondi di garanzia, le forme mutua-

listiche di previdenza e assistenza sono nodi della rete,

concentrati di competenze e di conoscenza, quindi “beni

comuni”. Cosa sarà il Credito Cooperativo tra altri cento

anni dipenderà in parte anche da cosa sarà la sua “casa

comune”, la Federazione Italiana. Che intanto dovrà

essere sempre più utile, attenta, attraente, affidabile,

convincente.

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

24

Cent’anni dinon solitudine

C ento anni fa nasceva la dorsale del sistemafiduciario interno delle Casse Rurali.

Page 26: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

5

25

E' un dispositivo fisico di sicurezza One Time Password (OTP) nato per evitare che i clienti, attraverso i

loro comportamenti rischiosi o ingenui, siano vittima di episodi di attacchi e minacce online. Il dispositivo

fisco di sicurezza abbinato alle Tue credenziali di accesso, realizza l'autenticazione a più fattori ("strong

authentication") e rende immune, il cliente, dalle più diffuse azioni fraudolente volte a catturare i codici di

accesso.

Iccrea Banca e SACE :rinnovato un plafond di 50 Milionidi Euro con garanzia SACE

Iccrea Banca e SACE, la società che assicura il

business delle imprese italiane sui mercati esteri,

hanno sottoscritto una convenzione che consente

alle piccole e medie imprese clienti delle Banche diCredito Cooperativo e Casse Rurali italiane di attin-

gere a un plafond di euro 50 milioni per il finanzia-

mento dei loro progetti di internazionalizzazione.

L'accordo appena siglato fa seguito a quello

scaduto lo scorso mese di giugno, che

ha riproposto un’importante part-

nership con la SACE, grazie anche

al successo riscontrato nelle

aziende clienti delle banche del

sistema del Credito Cooperativo,

che per tale operatività hanno

fatto registrare un ampio utilizzo

del predetto plafond. Grazie

all’accordo, la clientela corporate

delle BCC potrà richiedere mutui

chirografari a tasso variabile be-

neficiando della garanzia SACE finoal 70% dell’importo. Tra le novità

principali c'è la possibilità di estendere la durata dei

finanziamenti, che potrà essere fino a 8 anni (anziché

5 anni). I f inanziamenti, avranno infatti durata

variabile di 36, 60, 72, 84 o 96 mesi e dovranno

essere destinati a progetti di crescita che consentano

all'impresa italiana di realizzare tutti quegli investi-

menti (in Italia e/o all’estero) che ne accrescano la

propria competitività internazionale. Si tratta, ad

esempio, della realizzazione di nuovi impianti e di

ampliamenti strutturali in Italia così come

dell’acquisizione di partecipazioni in imprese estere,

di apertura di nuove sedi, di attività promozionali o

per la tutela del proprio marchio.

Si ricorda che la quota di finanziamento coperta

da garanzia SACE può godere di una ponderazione

zero ai fini dell'assorbimento patrimoniale (Basilea

2). Le BCC potranno così avvalersi di un partner

specializzato come SACE, affiancando la velocità di

risposta tipica di una banca locale, tradizionalmente

vicina al cliente, ad un’offerta di prodotti e servizi

sempre più ampia e studiata su misura per le esigenze

delle PMI.

One Time Password"la sicurezza a portata di mano"

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cifre che appare sul display ed inserirla, per intero, nel

campo One Time Password all'accessoinsieme al codice

utente, alla password e all'eventuale codice operatore.

Page 27: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

Egregio Presidente,indirizzo a Lei questa lettera perché la considero

l'interfaccia della nostra Banca alla quale vorrei

esporre tutti gli interrogativi che un socio si pone

in un convulso periodo come quello che sta attra-

versando l'economia, con particolare riguardo al

settore bancario. E' da pochi giorni che ( auspica il

Ministero della Economia ) il Governo ha posto le basi

per la già ventilata costituzione della Banca del Mezzo-

giorno che, a quanto sembra, dovrebbe appoggiarsi per

la operatività anche alle Banche di Credito Cooperativo.

Quindi le nostre strutture sarebbero tirate in ballo per

la erogazione di quel credito palesemente negate alle

piccole imprese da parte delle grandi banche.

Il Governo sa che le tesorerie delle banche locali e tra

queste quelle del Credito Cooperativo non possono da

sole sostenere l’onere della provvista di fondi per questo

nuovo impegno ed avrebbe ventilata l'ipotesi circa

l'emissione di titoli con un'aliquota di tassazione del 5%

(anziché 12,50% attuale) per allettare i potenziali

sottoscrittori. Non sono riuscito a comprendere con quali

modalità verrebbe attuata l'emissione, la remunerazione

e la durata dei titoli, nonché il rapporto che certamente

dovrebbe regolare la raccolta con l'impiego. Sono altresì

convinto che non potendo il Tesoro rischiare – così come

si è impegnato- un fallimento della sua iniziativa (insuc-

cesso certo gradito alla grandi banche che cercheranno

di insabbiare l'operazione) la convenienza dei titoli per

la provvista dovrà essere superiore a quel che oggi offre

il mercato. Sono però certo che tale eventualità compor-

terà una serie di valutazione poiché i nuovi “ strumenti

andranno in conflitto con le nostre obbligazioni. Le

attuali garanzie che assistono le emissioni delle obbli-

gazioni del Credito Cooperativo (Fondo di Garanzia

Obbligazionario) sembrerebbe in futuro essere assorbito

dal Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo

(FGI) - vedasi pag 24 e 25 della relazione al bilancio al

31/12/2008 – e pertanto c'è da chiedersi se i nuovi

strumenti di finanziamento, ideati dal Ministero

dell'Economia e da collocarsi dalla Banca di Credito

Cooperativo ai propri clienti, debbano e possono rientrare

o meno tra quei rischi coperti dal FGI. Comprenderà che

se la risposta a tale quesito dovesse essere affermativa

il collocamento di tali strumenti finanziari potrà trovare

presso i nostri sportelli una corsia preferenziale, un più

largo spazio di diffusione perché maggiormente garantiti,

anche se creerà una disparità di trattamento economico

finale con gli attuali strumenti operativi già distribuiti.

Sarebbe opportuna una Sua cortese precisazione al

riguardo e soprattutto una più corrente informativa ai

soci degli ulteriori sviluppo del Fondo di Garanzia Isti-

tuzionale (FGI) da divulgare ai potenziali clienti (depo-

sitanti e soci) per una più sollecita affermazione su

piazza del Credito Cooperativo. La ringrazio per l'ospitalità

e per la eventuale risposta.

Un socio Natale Scarcella

Lettera di un socio

26

Passare aun finanziamento unico

Ź facile e veloceRivolgiti allo sportello della tua

BCC ricordandoti di portare:

carta d’identitŹ codice fiscale documento di reddito (ultima busta pagao cedolino pensione o ultimo Modello Unico)

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Page 28: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

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e articoli sportivi

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Continua con successo l’iniziativa voluta dal CreditoCooperativo di Terra d’Otranto per la difesa del potered’acquisto dei propri soci.Pubblichiamo di seguito l’elenco aggiornato a novembre 2008.Si segnala, inoltre, l’accordo, di recente raggiunto con il gruppoeditoriale Mondadori, per la sottoscrizione di abbonamenti a 71riviste con sconti fino all’80%.Per l’adesione all’offerta si potranno utilizzare i coupon che viverranno inviati oppure quelli presenti in distribuzione pressole filiali”

Esercizi e attività convenzionaticon la Banca di Credito Cooperativodi Terra d’Otranto

27

Page 29: Magazine BCC Dicembre 2009

InformaSocioPeriodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto

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28

Page 30: Magazine BCC Dicembre 2009
Page 31: Magazine BCC Dicembre 2009

“Vivere insieme - tra cielo e terra - ieri oggi e domani”

Opera di Eugenio Miglietta donata alla BCC Terra d’Otranto

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