CONSUMERS' MAGAZINE - dicembre 2009

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Da mesi l’informazione punta su toni allarmistici. E su messaggi contrastanti. Contagio, mortalità, vaccini. Dove sta la verità? aura e allarme. Le due pa- role dominanti sui media negli ultimi sei mesi. A cui però fanno riscontro dati di mortalità molto più bassi ri- spetto a quelli di una normale influenza stagionale. A oggi si contano 71 morti, di questi la la maggior parte era affetta da gravi patologie. Dopo Mucca pazza, antrace, Sars, aviaria, ar- riva l’ennesimo allarme sanita- rio dei nostri tempi. La confu- sione nei cittadini è data dai ti- toli dei giornali o dei telegior- nali che annunciano il “conta- gio” e che molto spesso sono al- ternati ad articoli che annun- ciano “morti”. Ma quanto è davvero pericoloso il virus? E il vaccino: è efficace? È sicuro? E per i bambini, quali misure di prevenzione è meglio adottare? A queste e altre domande pro- va a rispondere il dossier di Consumers’ Magazine, stando alla larga dai toni allarmistici. P Terra reloaded a conferenza di Copenhagen sull’ambiente di dicembre è un fallimento annunciato. È tutto un rimando. La Cina rimanda, Obama rimanda. Per salvare il pianeta è necessaria una catastrofe. Nel mio piccolissimo ho creato un documentario con Greenpeace: Terra reloaded. Ho intervistato L Stiglitz, Pollan, Brown, Rifkin, Wakernagel, Sachs per capire cosa sta succedendo. Per sapere come si può uscirne. Di Terra reloaded non parla nessuno. Ho deciso di farlo io, insieme a Greenpeace, nelle librerie e nelle scuole. Il documentario sarà inviato gratuitamente a ogni scuola che ne farà richiesta al blog www.beppegrillo.it Giù i prezzi degli sms.L’Autorità per le comunicazioni lo ribadi- sce ai gestori. È vero che il 75% dei messaggini inviati viene pagato mediamente 1 centesimo, ma il restante 25% costa al- la maggioranza degli utenti (il 62%) 15 centesimi, a fronte de- gli 11 fissati per gli sms internazionali a livello europeo. Con l’assurdo di prezzi più convenienti all’estero che in Italia.L’Ag- com chiede di porre rimedio. Le aziende risponderanno? Continua a crescere la banda larga in Europa: l’ultimo anno il numero di linee ha fatto segnare un incremento del 10,7%. In Italia il tasso di penetrazione della banda larga attraverso li- nee fisse (19,8%) resta però inferiore a quello della media Ue a 27 Stati membri (23,9%), e si ferma al diciassettesimo posto. E giustamente il governo Berlusconi ha pensato bene di bloc- care i finanziamenti destinati alla rete... Giustizia Contro il collasso si punta sulla conciliazione Pag. 5 Credito Mutui, come funziona la moratoria Pag. 6 Acquisti Latte artificiale, come evitare il salasso Pag. 7 Le rubriche Notizie, campagne, informazioni utili Pag. 8/11 dicembre 2009 di Rossella Miracapillo* a notizia era nell’aria da tempo. Si sapeva che ci fosse un disegno di legge sulla privatizzazione del- l’acqua, ma come si allontanano i cattivi pensieri, pensando che le disgrazie arrivino solo agli altri, così da bravi italiani abbiamo tenuto lontano il pensiero che qualcuno mettesse le mani sui rubinetti di casa nostra. Invece in una mattina di novembre con il voto di fidu- cia, è passato alla camera il voto favorevole alla privatiz- zazione dell’ acqua. Il decreto legge ora è legge dello Sta- to. Ci stanno rassicurando che l’acqua non sarà tocca- ta, ciò che vengono privatizzate , sono le reti idriche. *segretario generale del Movimento Consumatori L segue a pagina 4 dossier da pagina 2 a pagina 4 editoriale Acqua, scippo con fiducia una buona notizia... Sms, il richiamo dell’Agcom + ...e una cattiva Banda larga, Italia fanalino di coda L’intervista Giuseppe Mele Presidente Federazione Medici Pediatri a pagina 4 EPIDEMIE ALL’ITALIANA INFLUENZA, CONTAGIATI DALLA PAURA anno 1 numero 7 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale- D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 2, DCB Milano STAMPATO SU CARTA RICICLATA AL 100% E CONFEZIONATO IN BIOPLASTICA MATER-BI

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DIc 2009 - Una pubblicazione sul mondo consumerista e non solo. Movimento Consumatori propone ogni mese un dossier su tematiche di stretta attualità, notizie, interviste e informazioni utili per i cittadini-consumatori. "Consumers' magazine", è distribuito ai soci del Movimento Consumatori una volta al mese.

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Da mesi l’informazione punta sutoni allarmistici. E su messaggi

contrastanti. Contagio, mortalità,vaccini. Dove sta la verità?

aura e allarme. Le due pa-role dominanti sui medianegli ultimi sei mesi. A

cui però fanno riscontro dati dimortalità molto più bassi ri-spetto a quelli di una normaleinfluenza stagionale. A oggi sicontano 71 morti, di questi lala maggior parte era affetta dagravi patologie. Dopo Muccapazza, antrace, Sars, aviaria, ar-riva l’ennesimo allarme sanita-rio dei nostri tempi. La confu-sione nei cittadini è data dai ti-toli dei giornali o dei telegior-nali che annunciano il “conta-gio” e che molto spesso sono al-ternati ad articoli che annun-ciano “morti”. Ma quanto èdavvero pericoloso il virus? E ilvaccino: è efficace? È sicuro? Eper i bambini, quali misure diprevenzione è meglio adottare?A queste e altre domande pro-va a rispondere il dossier di Consumers’ Magazine, standoalla larga dai toni allarmistici.

P

Terra reloadeda conferenza di Copenhagensull’ambiente di dicembre è un

fallimento annunciato. È tutto unrimando. La Cina rimanda, Obama

rimanda. Per salvare il pianetaè necessaria una catastrofe. Nel

mio piccolissimo ho creato undocumentario con Greenpeace:

Terra reloaded. Ho intervistato

LStiglitz, Pollan, Brown, Rifkin,Wakernagel, Sachs per capire cosa stasuccedendo. Per sapere come si puòuscirne. Di Terra reloaded non parlanessuno. Ho deciso di farlo io,insieme a Greenpeace, nelle librerie enelle scuole. Il documentario saràinviato gratuitamente a ogni scuolache ne farà richiesta al blog

www.beppegrillo.it

Giù i prezzi degli sms.L’Autorità per le comunicazioni lo ribadi-sce ai gestori. È vero che il 75% dei messaggini inviati vienepagato mediamente 1 centesimo,ma il restante 25% costa al-la maggioranza degli utenti (il 62%) 15 centesimi,a fronte de-gli 11 fissati per gli sms internazionali a livello europeo. Conl’assurdo di prezzi più convenienti all’estero che in Italia. L’Ag-com chiede di porre rimedio. Le aziende risponderanno?

Continua a crescere la banda larga in Europa: l’ultimo anno ilnumero di linee ha fatto segnare un incremento del 10,7%. InItalia il tasso di penetrazione della banda larga attraverso li-nee fisse (19,8%) resta però inferiore a quello della media Uea 27 Stati membri (23,9%),e si ferma al diciassettesimo posto.E giustamente il governo Berlusconi ha pensato bene di bloc-care i finanziamenti destinati alla rete...

GiustiziaContro il collassosi punta sulla conciliazionePag. 5

CreditoMutui, comefunziona la moratoriaPag. 6

AcquistiLatte artificiale, comeevitare il salassoPag. 7

Le rubricheNotizie, campagne,informazioni utiliPag. 8/11

dicembre 2009

di Rossella Miracapillo*a notizia era nell’aria da tempo. Si sapeva che cifosse un disegno di legge sulla privatizzazione del-l’acqua, ma come si allontanano i cattivi pensieri,

pensando che le disgrazie arrivino solo agli altri, così dabravi italiani abbiamo tenuto lontano il pensiero chequalcuno mettesse le mani sui rubinetti di casa nostra.Invece in una mattina di novembre con il voto di fidu-cia, è passato alla camera il voto favorevole alla privatiz-zazione dell’ acqua. Il decreto legge ora è legge dello Sta-to. Ci stanno rassicurando che l’acqua non sarà tocca-ta, ciò che vengono privatizzate , sono le reti idriche.

*segretario generale del Movimento Consumatori

L

segue a pagina 4

dossier da pagina 2 a pagina 4

editorialeAcqua, scippo con fiducia

una buona notizia...Sms, il richiamo dell’Agcom+

...e una cattivaBanda larga, Italia fanalino di coda

L’intervistaGiuseppe

MelePresidente Federazione

Medici Pediatri

a pagina 4

EPIDEMIE ALL’ITALIANA

INFLUENZA, CONTAGIATIDALLA PAURA

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nessun articolo ha mai precisato che il contagio in sénon è pericoloso in quanto i sintomi possono avere unaenorme gradualità, da lievissimi nella stragande mag-gioranza dei soggetti fino a sintomi gradualmente piùgravi a seconda del soggetto colpito, esattamente comeaccade anche nell’influenza stagionale. Infine il nume-ro dei morti piuttosto ballerino, sempre citato nei tito-li, crea nella mente del lettore una sequenza di questo ti-po “paura, allarme, contagio, morte”, il che ha compor-tato l’implicito sillogismo che ogni contagio può signi-ficare morte», spiega Rossella Miracapillo.

dossier a cura di Piero Pacchioliucca pazza, antrace, Sars, aviaria e ora AH1N1. Almeno ogni due anni un nuovo allar-me sanitario monta sui media. Se ne parla per

mesi ma poi passa e tutti, senza grandi vittime, oggi so-no praticamente dimenticati. L’ultima emergenza sichiama «influenza A H1N1». Come negli altri casi, citroviamo a porci le solite domande: ma quanto è peri-colosa questa nuova influenza? E quanto potrà diffon-dersi? Quante vittime potrà fare? «A tutt’oggi nessuno èin grado di stabilire con certezza cosa accadrà», spiega Rossella Miracapillo dell’Osservatorio Farmaci e salu-te di MC. «Di certo c’è che il virus sembra accelerare lafine di alcuni soggetti particolarmente deboli. Questo èvero anche per le influenze stagionali, però, e quindinon identifica un rischio specifico del nuovo virus».

Come spiegare allora tutta la paura dei cittadini difronte a questo virus? Probabilmente il motivo dell’al-larme che circola ormai in tutto il Paese deriva da unascorretta informazione. «Non va sottovalutato comun-que che il rischio sociale è effettivamente elevato», dice Roberto Coslovi, neuropediatra ed ex direttore dellaSsd di Follow up del neonato a rischio dell’Aziendaospedaliera San Giovanni-Addolorata di Roma, «per-ché è possibile che un gran numero di persone si amma-li in tempi relativamente ristretti con un dispendio eco-nomico elevato».

L’equazione inconscia“Paura e allarme”, comunque, sono i due sostantivi chehanno caratterizzato tutta l’informazione sul tema de-gli ultimi sei mesi su giornali, telegiornali, siti internet.E discorsi della gente. La confusione nei cittadini è datadai titoli dei giornali o dei telegiornali che annuncianoil “contagio” e che molto spesso sono alternati ad arti-coli che annunciano “morti”.

Questo determina un’equazione inconscia. «Infatti

MLa cronologiaRipercorrendo la cronologia degli avvenimenti, i primiarticoli sono comparsi a partire dal 24 aprile e subito ititoli sono stati estremamente allarmanti, ma sin da su-bito contrastanti. In quel momento la macchina dellapaura è partita. Ci sono volute meno di due settimane.Nei giorni seguenti, ogni giorno ogni media dedicheràun titolo di prima pagina alla infezione.

L’11 giugno l’Oms ha dichiarato la prima pandemiaglobale portando l’allerta al livello 6. Le notizie sarannosempre più allarmanti e il governo a tempo di record in-dividua la copertura economica di circa 400 milionidella campagna vaccinale e la inserisce nel Dpef , il do-cumento di programmazione economica approvato aluglio. Cosa si acquista? «48 milioni di dosi di vaccino»,secondo il ministro Maurizio Sacconi, «che verrannoprodotte tra novembre e gennaio 2009». «La forniturasarà a carico delle aziende farmaceutiche con cui il mi-nistero ha un contratto di prelazione dal 2005», ha di-chiarato Antonio Tomassini, presidente della commis-sione permanente sulla Salute al Senato.

La pandemia incalza e il 2 settembre arriva la primavittima italiana. Un uomo di 51 anni a Napoli. In Italiaè il panico, scatta il pressing sulla fornitura di vaccino. Ilvaccino è urgente e la gente lo richiede a gran voce. Apoco servono le rassicurazioni sul fatto che la prima vit-tima fosse affetta anche da altre gravi patologie. L’elen-co dei morti si allunga e a tutt’oggi se ne contano 71,una percentuale, rispetto al totale dei malati, pari allo0,0029%. Di questi 71 quasi tutti erano affetti da gravipatologie e certamente non rassicura il fatto che proba-bilmente la loro fine sarebbe arrivata comunque a cau-sa di qualunque altro virus. Infatti, essendo alcuni di lo-ro immunodepressi o avendo altre patologie gravi, era-no una porta spalancata su qualunque tipo di virus, cheforse però non avrebbe avuto un esito letale così veloce.

Paura e allarme. Le due parole dominanti sui media negli ultimi sei mesi.A cui però fannoriscontro dati di mortalità molto più bassi rispetto a quelli di una normale influenzastagionale. Genesi e risultati dell’ennesimo allerta sanitario mondiale

2 dossier

INFLUENZA A

Il vero contagio? È la cattiva informazione

Situazione dell'influenza in ItaliaIncidenza (numero casi influenzati per 1.000 assistiti)

settimana dal 9 al 15 novembre 2009

12,27 11,27 16,41 12,15 8,7319,17

7,51 10,51 14,6634,92

12,07 9,72 9,07 16,085,03 9,59 6,9

12,5341,97

7,27

Valle d’AostaPiemonte

Liguria

Lombardia

Trentino Alto AdigeVeneto

Friuli Venezia GiuliaEmilia RomagnaToscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

media

2009

0

10

20

30

40 0-4 anni

settimana 38° settimana 39° settimana 40° settimana 41° settimana 42° settimana 43° settimana 44° settimana 45° settimana 46°

5-14 anni

15-64 anni65 anni e oltre

fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - Settore Lavoro

Incidenza dell’influenzaper classi d’età(casi per 1.000 assistiti)

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va Kopacz è il ministro della Salute polacco ed èanche il primo esponente di un governo ad averposto formalmente in discussione il vaccino anti

influenza AH1N1. La Kopacz ha parlato di «truffa» edi dubbi circa gli effetti collaterali che il vaccino potràavere. Non è la prima polemica che circola sul vaccino,certo, ma è di gran lunga la più autorevole. Tanto che ilnostro viceministro Ferruccio Fazio ha subito ribattu-to che «il vaccino è efficace, non è rischioso, è testato edà garanzie, dal momento che lo stanno distribuendotutti gli Stati del mondo». I dubbi comunque,conti-nuano a rimanere anche da noi, nonostante le rassicu-razioni. Vediamo i punti più problematici.

I risultati dei testC’è poca chiarezza sulla sperimentazione che dovrebbeaver preceduto l’ingresso sul mercato del vaccino. Il 21ottobre scorso, Movimento Consumatori e Federcon-sumatori hanno inviato richiesta formale al vicemini-stro alla salute, Ferruccio Fazio e all’Aifa per chiedereche venissero resi pubblici gli studi condotti sul vacci-no contro l’influenza A.

Queste le domande rivolte al ministro e che fino adoggi sono senza risposta.

- La procedura d’urgenza che si è adottata per la pro-duzione dei vaccini, anche su pressione dell’opinionepubblica, avrà dato il tempo necessario per un’accuratasperimentazione dello stesso?

- È sicuro? - Per quanto tempo durerà la sua capacità di immu-

nizzazione con una sola somministrazione? - Il foglietto illustrativo ne riporta come necessarie

due, anche se ne viene consigliata una sola: cosa fare?

E - Elemento che desta moltissime nostre perplessità:sono sicuri tutti i componenti? Ci risulta che per la pri-ma volta è stato utilizzato come adiuvante lo Squalenesu vaccini destinati a bambini. Visto che in primis ver-ranno vaccinate le donne in gravidanza e i bambini, sa-rebbe utile conoscere se è stata fatta adeguata sperimen-tazione su queste tipologie di pazienti con un adiuvan-te di questo tipo.

- Come è stata costituita la coorte degli individui sucui si è fatta sperimentazione?

Siamo sicuri che il vaccino sia stato sottoposto a tut-ti i controlli necessari, ma umanamente ci chiediamose cinque mesi siano pochi per approfondire in modoaccurato la ricerca preventiva alla sua immissione incommercio.

Ci confortano le rassicurazioni formali che vengo-no fornite dal ministero e dall’Aifa, ma i dubbi sorgonotrattandosi di un evento eccezionale che ha portato al-l’allestimento in tempi più brevi rispetto a quelli neces-sari per produrre un normale vaccino stagionale.

Il contrattoL’Ufficio di controllo di legittimità su atti dei ministeridei servizi alla persona e dei beni culturali della Cortedei Conti, con atto del 2 settembre 2009 aveva espres-so dei dubbi sul contratto che lega l’Italai alla multina-zionale Novartis per la fornitura del vaccino. La Cortepoi non era entrata nel merito e, quindi, non era giun-ta a nessuna conclusione. I dubbi sollevati, tuttavia, so-no rimasti lì e non sono stati mai del tutto dissolti. Do-po la pubblicazione del contratto, poi, quei dubbi sonoriemersi più forti di prima.

www.fermailvirus.it

LA PREVENZIONE

Vaccino, tutti i dubbiche rimangonoancora senza rispostaLa sperimentazione è stata accurata? Quanto dura la suacapacità di immunizzazione? Basta una somministrazione o ne servono due? Tutti i suoi componenti sono sicuri?

+Qui BruxellesL’avviso dell’Europa: occhio ai farmaci taroccati su Internet

Quali sono i sintomi della nuova influenzaA H1N1? La nuova influenza A H1N1 è un’infezione acuta a carico del-l’apparato respiratorio, che si manifesta con sintomi general-mente simili a quelli delle influenze stagionali:febbre,tosse,maldi gola,nausea, cefalea,dolori muscolari.Come si trasmette il virus A H1N1?Il virus A H1N1si trasmette per via aerea attraverso le gocciolinedi saliva, quindi: respirando a distanza molto ravvicinata - me-no di 50 cm - da persone che tossiscono, starnutiscono,ecc..Al-lo stesso modo si trasmettono i virus delle influenze stagionali.Cosa fare per limitare la probabilità dicontrarre l’influenza da virus A H1N1?Coprire naso e bocca in caso di starnuti o tosse,con fazzoletto ocomunque mantenersi a distanza da altre persone.Lavare con attenzione le mani con acqua e sapone o con solu-zione idroalcolica (ha il vantaggio di poter essere utilizzata inassenza di acqua), e farlo con regolarità (soprattutto se ci si ètoccati il naso o la bocca o se si sono toccate superfici sporche).Evitare contatti ravvicinati soprattutto con persone che potreb-bero essere malate.Arieggiare bene l’ambiente in cui si vive aprendo le finestre ogarantendo il corretto funzionamento degli impianti di condi-zionamento, curare la pulizia e sanificazione degli ambienti.Praticare comportamenti igienici quali: dormire un tempo ade-guato,alimentarsi in modo corretto privilegiando il consumo difrutta e verdura di stagione e svolgere regolare attività fisica.A che punto è la distribuzione del vaccino?La quinta distribuzione di vaccino pandemico alle Regioni, co-minciata giovedì 19 novembre, è stata già effettuata in 11 Re-gioni; la consegna si è conclusa lunedì 23 novembre.

+Domande e risposte

3dossier

da Bruxelles, Alessio Pisanòl 17 novembre, secondo datidell’Ecdc - European Centre forDesease Prevention and Control, i

casi di influenza suina (H1N1) nei 27 PaesiUe ammontano a 515, con 14 decessi. Nelparticolare: Italia (53 casi, 9 decessi), RegnoUnito (186,1), Portogallo (7,1), Polonia eLussemburo (2,1), Spagna (88), Francia (59),Olanda (22), Germania (16), Irlanda (15),Belgio (11), Finlandia (7), Svezia, Grecia eUngheria (5), Malta (3),Austria, RepubblicaCeca, Lettonia e Slovacchia (1).Secondo l’ultimo bollettino settimanaledell’Ecdc, la maggior parte dei Paesi membriha smesso di contare i casi di A H1N1,quindi ulteriori statistiche saranno disponibili

Apiù avanti.Al momento, casi molto acuti dimalattie respiratorie si registrano inBulgaria, Irlanda e Svezia. Casi acuti inPolonia e Regno Unito, e nella media in altri14 Stati.Il 15 settembre la Commissione europea haespresso la volontà di coordinare gli sforzidegli Stati membri per rispondereall’emergenza.A questo scopo è stata creatala Health Security Committee e pubblicate lelinee guida dell’Ecdc e dall’EuropeanMedicines Agency.Sempre la Commissione europea in seguitoal responso positivo dalla Chmp -Committee for Medicinal Products forHuman Use, ha dato il via libera, il 7 ottobre,al terzo vaccino contro il virus dell’influenza

suina, il Celvapan (Baxter). L’autorizzazioneè stata data per l’utilizzo in tutta l’Ue e deiPaesi EEA (Islanda, Liechtenstein eNorvegia). Precedentemente, altri duevaccini avevano ricevuto il nulla osta daBruxelles, il Focetria e il Pandemrix, entrambiraccomandati dall’European MedicinesAgency il 24 settembre. Un altro vaccino, ilDaronrix è stato autorizzato come modellodimostrativo, ma il suo utilizzo per lapandemia A H1N1 non è stato ancoraapprovato.L’Emea, inoltre, avverte che è forte il rischiodi vaccini falsi e taroccati soprattuttovenduti via Internet, falsi cheprovocherebbro gravi rischi alla salute di chili dovesse assumere. Per questo motivo, la

Commissione europea ricorda che l’Ue hadegli standard molto stretti per la filiera divendita dei prodotti farmaceutici, tanto chesolo le farmacie autorizzate sono abilitatealla vendita di farmaci in promozione. Fino apoco tempo fa, i falsi riguardavano solo imedicinali relativi agli stili di vita(dimagranti, anfetamine, viagra) mentre, intempi recenti, stanno conquistando un altromercato, quello dei medicinali salvavita.Ad ogni modo, l’Unione europea, perlimitare il fenomeno e garantire la gestionemigliore possibile dell’attuale emergenza,sta operando in stretta collaborazione conorganizzazioni internazionali di sanità comela Who - World Health Organisation e la Ghsi- Global Health Security Initiative.

Page 4: CONSUMERS' MAGAZINE - dicembre 2009

di Angela Cartaa situazione è assolutamentesotto controllo». GiuseppeMele, presidente della Fede-

razione italiana medici pediatri ha paro-le rassicuranti su come procede questaondata di influenza da virus AH1N1 nelnostro Paese. E continua: «La strategia fi-no ad oggi messa in atto dal ministerodella Salute è stata condivisa con i pedia-tri di famiglia che costantemente, sull’in-tero territorio nazionale, stanno monito-rando l’andamento epidemiologico del

virus».Consumers’Magazine: Dauna parte le con-tinue rassicura-zioni del vicemi-nistro alla Salute,Ferruccio Fazio

che ribadisce che la mortalità di questanuova influenza è molto bassa - un de-cimo di quella che si registra ogni annoper quella invernale -, dall’altra i mediache ogni giorno ci bombardano con lanotizia di decessi di persone che hannocontratto il virus AH1N1. Ma allora,quanto è pericolosa questa influenza?Giuseppe Mele: L’influenza A è daconsiderarsi non più pericolosa delle al-tre influenze. La sintomatologia è quellache conosciamo: cefalea, febbre, raffred-dore e tosse e si sta rivelando più leggeradi quello che ci aspettavamo, confer-

L«mando che le linee di indirizzo del mini-stero della Salute erano e sono attual-mente corrette. È però più aggressiva,nel senso che il rischio di contagio è deci-samente più elevato. Si può stimare incinque volte più contagiosa dell’influen-za stagionale.CM: Lei consiglia di vaccinare i bambi-ni o no?Mele:Bisogna rispettare le priorità indi-cate dal ministero. È necessario vaccina-re prima di tutto i bambini affetti da pa-tologie croniche. Poi si procederà con ibambini sani. La vaccinazione è impor-tante e rappresenta il mezzo principalecon cui combattere e fermare la diffusio-ne del virus.CM:È vero che si dovranno vaccinare ibambini due volte?Mele:Non credo che sarà necessario peri bambini di età superiore ai dieci anni.Altro discorso per i più piccoli per cui lasomministrazione di due dosi permetteuna copertura più lunga. CM:Ritiene che il vaccino sia stato spe-rimentato in maniera adeguata?Mele:Il vaccino è stato sperimentato edè sicuro. Per quanto riguarda il famosoSqualene è totalmente innocuo. È essen-zialmente un olio, utilizzato come adiu-vante nei vaccini da diverso tempo, esomministrato in 4 milioni di dosi all’an-no. L’adiuvante permette di ridurre ladose e di dare maggiore copertura conuna quantità di vaccino minore. È un

componente di alcuni adiuvanti che ven-gono aggiunti ai vaccini al fine di incre-mentare la risposta immunitaria. Vorreisottolineare, a proposito, che anche l’en-te regolatorio europeo, l’Emea, ha ap-provato questo vaccino. CM:Si parla di una seconda ondata delvirus a gennaio 2010...Mele:Per come è l’andamento dell’in-fluenza ad oggi e su basi matematichenon prevediamo una seconda ondata perl’inizio del nuovo anno. Riteniamo, in-vece, che il picco, per quanto concerne ilnumero di contagi, possa verificarsi nelmese di dicembre.CM:Secondo lei sono state date infor-mazioni adeguate sull’influenza sia daimedia sia dal ministero?Mele:Ritengo che sia stata data una cat-tiva informazione dai mass media. Que-sto tipo di informazione ha contribuito agenerare solo tanta confusione nella po-polazione e ad alimentare la paura dellepersone. Per non parlare poi delle nume-rose false notizie che circolano special-mente sul web: e sono tanti i siti che di-sinformano e distorcono il vero. Il mini-stero, invece, ha veicolato il flusso di no-tizie in maniera corretta, informandocon efficacia e con chiarezza su questanuova influenza, sulla sua portata, suivaccini a disposizione ed elencando piùvolte le categorie che sono a rischio e cheè importante che si vaccinino secondo lepriorità più volte comunicate.

LA PAROLA AI PEDIATRI

Un’influenza leggerae un vaccino sicuroAnche per i bambini

Naturalmente, il livello di numero di morti al momen-to è molto più basso rispetto a quello di una normaleinfluenza stagionale, ma il fatto di vedere necrologi inprima pagina li rende particolarmente angoscianti pertutto il resto della popolazione. E oltre a ciò quello cheimpressiona di questa influenza è che si ammalano igiovani e i giovanissimi in modo più pesante. «Ci tro-viamo di fronte a una situazione di enorme confusio-ne», spiega Miracapillo, «generata da notizie contra-stanti tra di loro. Per le istituzioni il compito non è fa-cile: da un lato devono rassicurare sulla pericolosità, madall’altro lato devono anche far fronte alle possibiliemergenze predisponendo piano complessi che vannodalla gestione del personale al procurare farmaci op-portuni e allestire la campagna vaccinale. È infatti ne-cessario che la popolazione a rischio vada vaccinata, masono anche tanti i soggetti sani che, allarmati dal rin-corrersi dei titoli di giornali, premono per ottenere ilfarmaco. L’esito di tanta confusione sono i pronto soc-corso intasati e studi medici in tilt». Non possiamo cheattenerci alle norme di precauzione individuate e invi-tare gli altri a farlo, aspettando che passi quanto primaanche questo pericolo. Che intanto è già passato nellepagine più interne dei giornali… Piero Pacchioli

Ma tutti sanno che è la stessa cosa. Persino gli antichiromani sapevano che dotare una città di un acquedottosignificava darle vita, impulso economico,e benessere.Acquedotto e acqua sono la stessa cosa. L’acqua arrivaattraverso le reti idriche e se il contenitore viene priva-tizzato, il costo del contenuto crescerà inevitabilmente,riducendone la disponibilità per i cittadini. Sono giàstoria l’esempio di Aprilia e di altre città, dove la priva-tizzazione del gestore ha determinato un aumento del300% delle tariffe. Gli acquedotti che sono stati priva-tizzati sono già di per sé esempio di un utilizzo scanda-loso della privatizzazione.

Un commento a parte meriterebbe il sistema del vo-to di fiducia, su temi tanto delicati che riguardano lastessa esistenza del Paese, la dignità dei cittadini, il lorosacrosanto diritto a vedersi riconosciuti un bene essen-ziale come l’acqua. È a dir poco inopportuno che la qua-lità della vita sia stata legata al destino della maggioran-za. Bisogna ricordare che in tempi di democrazia lamaggioranza è l’espressione di una parte del Paese. È

ipotizzabile che su 302 deputati che hanno votato sì,qualcuno avrebbe potuto nutrire dubbi, ma che abbiavotato sì per non mettere in discussione il governo a cuiappartiene. A questi vanno sommati i 263 rappresenta-ti in parlamento della minoranza che hanno votato peril no. Il dl andava discusso, emendato e modificato se-condo le norme della democrazia.I l voto di fiducia sot-trae il legittimo diritto a un pensiero dissenziente.

L’acqua è sinonimo di vita, non è un bene qualsiasia cui applicare fredde logiche di profitto. Già abbiamol’enorme problema dello sfruttamento delle acque mi-nerali da parte di privati, a fronte del pagamento, per losfruttamento delle falde acquifere, di quote irrisorie al-lo Stato; non possiamo permettere anche che mani ra-paci si approprino dell’acqua comune. Ma poiché noisiamo “consumatori di diritti” oltre che di doveri, ci stia-mo già organizzando per proporre un referendum abro-gativo, perché l’acqua è di tutti e non può essere asservi-ta all’accrescimento della ricchezza di pochi.

Rossella Miracapillo

«Non è più pericolosadelle altre influenze.E la vaccinazionerappresenta il mezzoprincipale con cuicombattere e fermare la diffusione del virus»

Vaccino? Per i sanimeglio di no

ttualmente ritengo che non ci siamotivo di vaccinare i bambini

sani». Il consiglio è di Roberto Coslovi,neuropediatra ed ex direttore della Ssd diFollow up del neonato a rischio del SanGiovanni-Addolorata di Roma. «Gli effettidello Squalene sono soggetti ancora averifica. Donato Greco, già responsabileepidemiologo dell’Iss, ha specificatochiaramente che vaccini contenenti questoadiuvante non sarebbero indicati per lapopolazione infantile. Per rispondere alladomanda, in riferimento particolare aibambini, esiste solo uno studio effettuatosu una coorte di 400 soggetti. Insufficiente,quindi, per trarre qualsiasi conclusione»

segue da pagina 2

segue dalla prima

editorialeAcqua, scippo con fiducia

4 dossier

� Un altro parere

Page 5: CONSUMERS' MAGAZINE - dicembre 2009

CITTADINI E LEGGE

Tribunali civili, controil collasso si punta(anche) sulla conciliazione

di Piero Pacchiolina riforma della giustizia civileche si occupa di quello che accadeprima del processo e che immagi-

na la conciliazione come pilastro fonda-mentale. Con la legge 18 giugno 2009,n. 69, il parlamento ha conferito al go-verno la delega a regolare due aspetti im-portanti per la giustizia civile: la sempli-ficazione del rito e le conciliazione. Il pri-mo aspetto attende ancora una regola-mentazione mentre per la conciliazioneil governo ha già emanato lo schema didecreto legislativo che, dopo i pareri del-le competenti commissioni di Camera eSenato, su proposta del ministro dellaGiustizia, verrà emanato formalmentedal presidente della Repubblica.

Lo scopo del governo è quello di in-tercettare le richieste di giustizia primache arrivino in tribunale. Impostazioneassolutamente da condividere. Ma «si hal’impressione che ci si illuda di usare laconciliazione per risolvere i problemidella giustizia civile. In realtà, l’esperien-za di altri Paesi dimostra che la concilia-zione funziona bene solo se affianca unsistema-giustizia a sua volta efficiente»,commenta Roberto Barbieri, esperto diconciliazioni di Movimento Consuma-tori. Ma il ministro Angelino Alfano so-stiene che «la mediazione è un pilastrofondamentale assieme alla riforma delprocesso civile. Gli altri due pilastri sonola semplificazione dei riti nel processo ci-vile e un provvedimento straordinarioper l’arretrato pendente». Quindi, sullacarta, la riforma della conciliazione do-vrebbe inserirsi in una riforma più am-pia della giustizia.

U

Come funzioneràPer prima cosa la conciliazione riguardasolo determinate materie della giustiziacivile. Sarà infatti obbligatoria solo per lequestioni riguardanti il condominio, idiritti reali, le divisioni, le successioniereditarie, i patti di famiglia, la locazio-ne, il comodato, l’affitto di aziende, il ri-sarcimento del danno derivante da re-sponsabilità medica e da diffamazionecon il mezzo della stampa o con altromezzo di pubblicità, i contratti assicura-tivi, bancari e finanziari. Una buona par-te delle controversie ricadranno sotto laprevisione del nuovo decreto legislativo.La novità è che, da quando sarà in vigorela legge, chiunque voglia fare una causa

in una delle materie indicate sopra, pri-ma dovrà “esperire”, così si dice, il tenta-tivo obbligatorio di conciliazione.

Il procedimentoLa conciliazione, o meglio la mediazio-ne, si svolge presso un organismo abili-tato dal ministero. All’atto della presen-tazione della domanda di mediazione, ilresponsabile dell’organismo designa unmediatore e fissa il primo incontro tra leparti non oltre quindici giorni dal depo-sito della domanda, dandone comunica-zione all’altra parte con ogni mezzo ido-neo ad assicurarne la ricezione. Il proce-dimento si svolge senza formalità pressola sede dell’organismo di mediazione.

Il mediatoreIl mediatore è un soggetto che deve esse-re iscritto in un apposito albo e che devepossedere una formazione specifica.Nello specifico, non è il mediatore chedeciderà la lite. Trattandosi di mediazio-ne, sono le parti che devono arrivare auna soluzione “conciliativa”. La legge in-fatti prevede che «il mediatore si adope-ra affinché le parti raggiungano un ac-cordo amichevole di definizione dellacontroversia».

La conciliazioneCon il termine conciliazione si identifi-ca l’accordo finale della mediazione. Sequesto accordo viene raggiunto, l’accor-do viene sottoscritto dalle parti. Quan-do invece l’accordo non è raggiunto, ilmediatore formula una proposta di con-ciliazione dopo aver informato le partidelle possibili conseguenze di un rifiuto.Il verbale di accordo è omologato delpresidente del tribunale e costituisce ti-tolo esecutivo per l’espropriazione forza-ta, per l’esecuzione in forma specifica eper l’iscrizione di ipoteca giudiziale.

Spese processualiAspetto delicato è quello della condannaal pagamento delle spese. È bene valuta-re con attenzione la proposta che emergein sede di conciliazione. Quando, in se-de di conciliazione, si rifiuta una propo-sta e poi la sentenza del giudice corri-sponde interamente al contenuto dellaproposta, il giudice può condannare laparte che aveva rifiutato la proposta a so-stenere le spese.

Il progetto di riforma del governo prevede che,in alcune materie, prima di arrivare alla causa si tenti obbligatoriamenteuna mediazione.Un modo per evitarel’eterno ingorgo delle aulegiudiziarie. Ecco neldettaglio le novità e i passaggi fondamentali

i sono alcuni aspetti della riforma della conciliazione chelasciano perplessi. In primo luogo l’obbligatorietà. Il valore

aggiunto della conciliazione è che è volontaria. «Costringere aconciliare o porre limiti e regole troppo rigide, significa snaturare laconciliazione», dichiara Roberto Barbieri, esperto di conciliazioni diMC. Inserire come obbligatorio il ricorso alla conciliazione nonsembra, quindi, un aspetto positivo. «L’esperienza che abbiamo sottogli occhi tutti i giorni e che verifichiamo sul campo quotidianamentecome associazioni riguarda le conciliazioni paritetiche. Conciliazioniche nascono dall’accordo tra le associazioni rappresentative deiconsumatori e le aziende». Queste conciliazioni hanno dato risultatieccellenti (più di centomila conciliazioni negli ultimi anni, che hannocoinvolto tutti i settori in cui operano le associazioni: telefonia,energia, banche, assicurazioni…) anche e soprattutto perché sonovolontarie e non obbligatorie.

«Con altre associazioni di consumatori», aggiunge Barbieri,«abbiamo richiesto il riconoscimento del ruolo delle conciliazioniparitetiche con l’intento di valorizzare l’esperienza positivapluridecennale in materia di conciliazione di controversie di consumomaturata dalle maggiori imprese italiane in collaborazione con leassociazioni dei consumatori nonché dalle autorità di settore».Altro dato che lascia perplessi è il costo della procedura, checomunque è a carico del consumatore. Questo costo si va adaggiungere ai costi “normali” della giustizia.Ulteriore aspetto delicato riguarda l’esclusiva per gli avvocati intema di conciliazione. «Come MC riteniamo che sia sbagliatolimitare in questo modo la possibilità di scelta dei consumatori»,conclude Barbieri, «e crediamo quindi che questa sorta di monopoliodegli avvocati sulle conciliazioni non abbia nessun motivo diesistere».

C

� Il parere di Movimento Consumatori

Associazioni-aziende, un’esperienza che è già buona pratica

� Glossario

Mediazione: l’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzataad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizionedi una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.Conciliazione: la composizione di una controversia a seguito dello svolgimento dellamediazione.Organismo di conciliazione: l’ente, pubblico o privato, abilitato a svolgere ilprocedimento di mediazione, privo dell’autorità di imporre alle parti una soluzione dellacontroversia.Tempi della procedura: il procedimento di mediazione ha una durata non superiore aquattro mesi.Registro degli organismi di conciliazione: il registro degli organismi diconciliazione istituito con decreto del ministro della Giustizia.Processo verbale: l’atto scritto con il quale si conclude la mediazione. Può essere unverbale di accordo o di mancato accordo. Il processo verbale è depositato presso la segreteriadell’organismo e di esso è rilasciata copia alle parti che lo richiedono.Spese della conciliazione: si intendono le spese di competenza dell’organismo diconciliazione che saranno stabilite nel minimo e nel massimo dalla legge.

Dalla lite alla soluzione

5giustizia

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MUTUI

Moratoria, una boccatad’ossigeno lunga un annodi Piero Pacchioli

’indebitamento degli italiani sta di-ventando sempre più preoccupan-te. Roberto Rinaldi, capo del servi-

zio Supervisione intermediari specializ-zati della Banca d’Italia, ha affermatoche «con una spesa annua per il serviziodel debito legato ai soli mutui prima ca-sa tale debito si collocava nel 2006 al17% del reddito disponibile. Tra il 2004e il 2006, l’incremento più consistenteha riguardato i nuclei familiari apparte-nenti alla classe di reddito più bassa(campione stimato in 230mila famiglie)per i quali la rata di mutuo ha raggiuntoil 32% del reddito disponibile, una so-glia ritenuta critica per l’equilibrio delbilancio familiare».

Traduzione: per almeno 230mila fa-miglie la rata del mutuo è un terzo delreddito, soglia giudicata critica da tuttigli esperti.

In questo contesto, il prossimo pri-mo gennaio dovrebbe partire la morato-ria dei mutui alle famiglie in difficoltà.Il Comitato esecutivo dell’Abi ha appro-vato infatti il “Piano famiglie”. All’inter-no del Piano, Abi ha deciso di offrire lapossibilità di sospendere il rimborso del-le operazioni di mutuo per un tempo di12 mesi, nei confronti di famiglie disa-giate.

Dopo le liberalizzazioni che hannoportato dei vantaggi in termini di porta-bilità, dopo gli interventi sui tassi di in-teresse e i Tremonti bond, speriamo chequesto nuovo intervento serva concre-tamente alle famiglie. Il rischio è che si

L

risolva tutto con l’effetto annuncio e chepoi nell’applicazione concreta siano piùle difficoltà che i vantaggi.

Le banche, negli ultimi anni, nonhanno certo dimostrato una particolareattenzione ai bisogni dei consumatori.Moltissimi gli esempi. Ci sono state le“contro-liberalizzazioni”, il tentativo,cioè di vanificare gli aspetti positivi in-trodotti con le leggi Bersani. Abbiamo

assistito alla polemica sul costo del con-to corrente con le istituzione europee.Abbiamo visto lo scontro con l’Antitru-st in merito alle sanzioni inflitte per ilmancato rispetto della portabilità deimutui. Quest’ultimo caso ad esempio, èemblematico, per come si sta trascinan-do tra Tar e Consiglio di Stato, di comeil rapporto tra banche e consumatori siateso.

La speranza è, quindi, che questinuovi interventi a sostegno delle fami-glie, si dimostrino realmente efficaci econtribuiscano anche a portare un po’ diserenità in questo rapporto.

Come funzionaCome vengono identificati i sogget-

ti che potranno usufruire della morato-ria? Questi i “requisiti”:

- perdita del posto di lavoro dipen-dente a tempo indeterminato o terminedel contratto di lavoro

dipendente a tempo determinato,parasubordinato o assimilato;

- cessazione dell’attività di lavoro au-tonomo;

- morte di uno dei componenti il nu-cleo familiare percettore del reddito disostegno della famiglia;

- interventi di sostegno al reddito perla sospensione del lavoro (Cig e Cigs).

Con questo provvedimento, chesarà operativo da gennaio 2010, «le ban-che che aderiranno potranno mettere adisposizione sul territorio un ulterioreefficace strumento di sostegno per le fa-miglie», spiegano dall’Abi.

La cosiddetta moratoria dei mutuiconsentirà a diversi consumatori in si-tuazioni critiche di poter tirare il fiatoper 12 mesi. Ovviamente allo scaderedell’anno di moratoria, la banca ripren-derà a richiedere la solita rata (sia essamensile o semestrale) e le somme noncorrisposte nell’anno di moratoria ver-ranno inserite in coda al finanziamento.Niente regali dunque, ma semplice-mente un aiuto per superare il momen-to difficile. Ancora non ci sono informa-zioni certe su come verranno invececonteggiati e recuperati gli interessi. An-che questo sarà oggetto delle indicazio-ni operative.

La possibilità di aderire alla morato-ria non riguarda tutti gli istituti di credi-to in maniera automatica ma bisogneràverificare gli istituti che vorranno aderi-re. Bisognerà comunque attendere leprossime settimane perché ancora nonci sono indicazioni precise su come, inconcreto, verrà effettuata la moratoria.

Rimangono esclusi dall’operazionei finanziamenti diversi dai mutui. I fi-nanziamenti di credito al consumo, adesempio, non rientrano nella moratoriae quindi per questo indebitamento iconsumatori non potranno richiedere lasospensione delle rate. Se si pensa chebuona parte dell’indebitamento dellefamiglie riguarda proprio il credito per ibeni di consumo, si comprende come lamoratoria sia solo uno dei passi da com-piere per aiutare i consumatori a usciredalla crisi.

Da gennaio 2010 le famiglie in difficoltà potrannousufruire di una sospensione delle rate di dodici mesi.Vi spieghiamo chi ne ha diritto e come funziona

l punto sul mercato del credito col consumo è stato fatto nelcorso di una recente audizione alla Camera del presidentedell’Antitrust,Antonio Catricalà. Le note dolenti arrivano dalla

correttezza degli operatori. «Nel settore finanziario vi è una forteasimmetria informativa tra operatori economici e consumatori inconseguenza della complessità della materia e della scarsaconoscenza rispetto ad un servizio cui non si ricorre con frequenza»,ha spiegato il presidente dell’Agcm. «In tale contesto, l’assenza dipuntuali indicazioni circa il Taeg (che è l’indice inclusivo degliinteressi e di tutti gli oneri ulteriori – spese istruttoria ecc. - dasostenere per utilizzare il credito applicato) non consente alconsumatore di effettuare un’adeguata valutazione del costocomplessivo dell’intera operazione di finanziamento e, quindi,dell’effettiva convenienza dell’offerta».Nel mirino dell’Antitrust anche le carte revolving. «Le analisi dimercato evidenziano l’aumento del ricorso al credito tramite lostrumento delle carte di credito revolving, anche nell’ultimo periododi crisi generale. Purtroppo, dobbiamo notare come questo siaavvenuto anche tramite il ricorso a pratiche scorrette». L’Autorità, adesempio, ha valutato come scorretta la pratica, adottata da più

operatori, consistente nella conclusione di contratti di finanziamentoal consumo finalizzato, senza che fosse impartita un’informazioneadeguata ai consumatori sulla circostanza che l’importo delfinanziamento richiesto sarebbe stato addebitato su una linea dicredito contestualmente aperta, utilizzabile mediante emissione diuna carta revolving, per la quale erano previsti oneri economiciaggiuntivi rispetto all’ordinario credito finalizzato.Servono poi più tutele per i consumatori.Anche nel credito alconsumo, infatti, come capita per altri settori, gli operatori sembranodisposti a correre il rischio di subire sanzioni, dato il livello massimodelle medesime che può essere irrogato.«Una modifica del sistemasanzionatorio, basandolo sul fatturato dei soggetti, potrebbedeterminare un accresciuto effetto deterrente delle multe», secondoil presidente Catricalà.In conclusione, quindi, «in concreto sono ancora molto diffusepratiche che sfruttano abusivamente la posizione di svantaggio deisoggetti deboli: singoli consumatori e famiglie». Ecco perché icontrolli amministrativi a tutela dei consumatori devono esserepotenziati e resi più efficienti.

www.agcm.it

I

� Gli altri debiti

Credito al consumo, le trappole delle rate

6 credito

Page 7: CONSUMERS' MAGAZINE - dicembre 2009

7acquisti

di Angela Cartavere figli nel nostro Paese è sem-pre più un oneroso. E se le mam-me hanno la sfortuna di non po-

ter allattare il loro bambino diventa qua-si un lusso. Quando si affronta il proble-ma del costo del latte artificiale in Italia,ancora oggi ci si trova a fare i conti (sala-ti) con un’anomalia tutta nostrana. Nel-le farmacie prezzi alle stelle, nella grandee media distribuzione prodotti meno ca-ri, ma che ancora non riescono a com-petere con quelli dei Paesi d’oltralpe.Proprio per venire incontro alle esigenzedi risparmio di migliaia di famiglie, nel2004 è nato, nella sede di Milano delMovimento Consumatori, il gruppod’acquisto Lattemiele come risposta allaspeculazione in atto nel mercato italia-no dei prodotti per neonati e per tentaredi sopperire alla totale mancanza diinformazioni e sostegno all’allattamen-to materno.

L’iniziativa ha avuto da subito unarisonanza mediatica enorme: solo a Mi-lano sono state circa 2mila le famiglieche si sono rivolte per i loro acquisti aLattemiele, con un risparmio medio del40%.

Da allora ci sono stati alcuni cambia-menti: la grande distribuzione è entratanel mercato dei prodotti per neonaticontribuendo alla diminuzione dei co-sti, l’Antitrust ha multato per alcuni mi-lioni di euro le principali aziende peraver creato un “cartello” per mantenerealti i prezzi, lo Stato ha dato qualche ti-mido segnale nella direzione di un seriosostegno all’allattamento materno. So-

A

prattutto è cambiata l’attenzione e lasensibilità dei consumatori che hannocominciato a chiedersi perché devonopagare la stessa confezione di latte in pol-vere tre o quattro volte in più rispetto aqualsiasi altro Paese europeo.

Da una indagine realizzata dal Mo-vimento Consumatori su tre città italia-ne (Milano, Roma, Bari) risulta che adoggi un chilo di latte in polvere costa me-no rispetto a qualche anno fa. «Ma iprezzi specialmente nelle farmacie sonoancora altissimi», spiega Cristiano Mac-cabruni, fondatore del Gas milanese, «eacquistare all’estero conviene ancora. Lerichieste ci arrivano da ogni parte e perchi abita lontano da Milano offriamo in-dicazioni per formare un gruppo in pro-prio. La procedura è semplice, basta or-

ganizzarsi e la strada per il risparmio èaperta». Gli operatori del Gruppo di ac-quisto ricordano alle mamme che anchesul mercato italiano esiste del latte diqualità pari a quella dei prodotti piùconsigliati da ospedali e pediatri, ma checostano molto meno. Si tratta, ad esem-pio, del Neolatte, in vendita nelle farma-cie associate a Federfarma, il latte Cre-scendo Coop, reperibile nei punti ven-dita Coop, il Bebilac e il Medimilk. An-che le catene Carrefour ed Eurospinhanno lanciato una linea di latte a mar-chio. E poi c’è Internet. Esiste una seriedi siti stranieri, a volte anche in italiano,che vendono on line i prodotti più co-muni.

Buone notizie intanto per chi vivenella Capitale, dove è appena nato un

nuovo gruppo d’acquisto Lattemiele delMovimento Consumatori, cui presto siaggiungerà quello di Sansevero, in pro-vincia di Foggia. Enrico Troisi, a capodel nuovo Gas di Roma spiega che lamerce è acquistata in Germania o inSvizzera, e poi spedita agli iscritti chefanno gli ordini via email. I prezzi sonosu un listino che viene inviato a chi faparte del gruppo e comprendono le spe-se di spedizione. La merce arriva a desti-nazione una decina di giorni dopo l’or-dine, i clienti vanno a ritirarla e pagano,come accade per il Gas di Milano.

Per partecipare, in entrambi i casi siversa una quota d’iscrizione: 30 euro aMilano e 17 euro a Roma, comprensivaanche dell’iscrizione al MovimentoConsumatori.

Ecco i prezzi del gruppo Lattemiele diMilano (aggiornato al 31 marzo 2009)HUMANA 1 Latte in polvere 11,45 x800 gr. (al kg 13,8 )MILUPA APTAMIL 1 Latte inpolvere 13 x 800 gr. (al kg 15,6 )MILUPA APTAMIL MILUMIL 1 Latte in polvere 9,75 x 600 gr. (al kg11,7 )MILUPA APTAMIL MILUMILHA1 Latte in polvere 11,85 x 600 gr. (alkg 14,2 )NESTLÈ BEBA 1 Latte in polvere11,75 x 800 gr. (al kg 14,1 )NESTLÈ BEBA HA1 Latte in polvere13,95 x 600 gr. (al kg 16,7 )BEBIVITA 1 Latte in polvere 4,95 x600 gr. (al kg 5,9 )LASANA 1 Latte in polvere 5,25 x800 gr. (al kg 6,3 )L’elenco completo è presente su

www.movimentoconsumatori.itwww.movimentoconsumatori

milano.it/lattemiele.phplattemiele@

movimentoconsumatorimilano.it

IL COMMENTO

Artificiale e materno: i nodi da sciogliere

l ministero del Welfare nell’ultimo anno si è occupato dellatematica allattamento materno attraverso l’istituzione delComitato nazionale multisettoriale per l’allattamento ma-

terno e con l’emanazione del decreto 82/2009 che ha introdot-to il regolamento che stabilisce le prescrizioni relative alla pro-duzione, alla composizione, all’etichettatura, alla pubblicità ealla commercializzazione degli alimenti per lattanti e degli ali-menti di proseguimento.

I nodiRiteniamo che siano stati fatti passi nella giusta direzione, maci sono ancora dei nodi da sciogliere:

- oggi sono solo 18 le strutture sanitarie italiane certificate co-me «Ospedali amici dei bambini»;- la dichiarazione congiunta Oms - Unicef del 1989, che sta-bilisce i dieci passi per il successo dell’allattamento materno,non è ancora completamente recepita nel nostro Paese;- l’emanazione di un’appropriata legislazione che protegga ildiritto all’allattamento al seno delle donne lavoratrici ancoranon è stata completata;

- l’attuazione del Codice internazionale sulla commercializza-zione dei sostituti del latte materno e le successive risoluzionidell’Assemblea mondiale della sanità non sono recepiti nellaloro interezza;- nel comitato non ci sono le associazioni dei consumatori;- i divieti di pubblicità/regali del decreto riguardano solo le for-mulazioni 1, restano escluse tutte le altre, e questo rischia di va-nificare il tutto;- si chiede da anni un Codice di autodisciplina per i pediatri;- oggi sono promossi gli integratori alimentari per bimbi e ad-dirittura per aumentare la produzione lattea delle mamme;- discussione sul rispetto dei divieti della pubblicità da partedelle aziende;- il rispetto nelle etichette attuali delle precauzioni per la prepa-razione del latte in polvere.

Se realmente applicati i passaggi appena indicati non si por-rebbe più il problema dell’insufficiente diffusione dell’allatta-mento materno e conseguentemente dei costi, ancora troppoalti, dei sostituti del latte.

Cristiano Maccabruni

I

INFANZIA & CAROVITA

Latte artificiale low cost? Si puòCon i gruppi di acquistorisparmi medi del 40%.Ma per evitare i salassi,occhio anche ai prodottimeno noti ma di qualità.E ai siti che propongonovendite online

Le direttive del ministero del Welfare ancora non soddisfano una serie di requisiti. Ecco quali

+ Il listino

vitaI prezzi del latte artificiale (in euro)

fonte: Movimento Consumatori – rilevazione ottobre 2009

tipi di latte grande/media distribuzione

Humana 1x 1000 g

-

22,57

24,44

19,50

-

25,90x 800gr

27,39

0

24,90

27,50

-

-

24,89

21,86

17,05

20,06

23,73

-

37,22

0

26,11

28,62

-

-

18,62

20,00

18,75

-

-

-

23,55*

*prezzo medio di rilevazioni

**prezzo medio di più rilevazioni con il minimo e massimo

23,59

19,39

21,24

23,73

-

30,00**

-

25,11

27,12

-

-

Aptamil 1 x 1000 g

Nidina 1x 1000 g

Mellin 1x 1000 g

Mellin 1Pantolacx 1000 g

Plasmon Primigiornix 800 g

BARI BARIMILANO MILANOROMA ROMA GERMANIAfarmacia

Page 8: CONSUMERS' MAGAZINE - dicembre 2009

Consumers’approfondimenti

di Gustavo Ghidini*Nonostante gli scandali e le truffe finanziarie degli ulti-mi anni, le cose non sono cambiate. A giudicare da comesi stanno muovendo le autorità di controllo e la politica,

dobbiamo concludere che gli errori del passato non porteran-no a mutamenti sostanziali delle tutele almeno nel futuro pros-simo. Per quanto riguarda i controlli, ad esempio, si è registra-ta una vera e propria recrudescenza nella vigilan-za vessatoria sui piccoli. I grandi nomi sostanzial-mente rimangono intonsi, salvo qualche multaConsob o Bankitalia di poco momento.

Qualcosa è stato fatto sul lato della trasparen-za con la delibera Consob che obbliga a forniremaggiori informazioni in tema di derivati. Ma sinoti: la Consob non ha emesso un regolamentobensì una comunicazione, che ha valenza di in-terpretazione (pur autorevole, ma comunque in-terpretazione e orientamento applicativo) non già norma co-gente.

Piccoli passi avanti sono stati fatti sulla disciplina del “ra-ting” ma siamo ancora lontani dal risolvere i problemi concre-ti dei risparmiatori. È stato approvato il regolamento UE(23.4.2009) volto a disciplinare l’attività dei raters, porre inevidenza i conflitti di interesse, disporre sanzioni (rimesse aglistati membri). La normativa è ancora da attuare, quindi se neparlerà più avanti ma nella fonte comunitaria manca la normaprincipale, quella cioè che avrebbe dovuto responsabilizzare

Pdirettamente i raters di fronte al mercato concedendo azionediretta di risarcimento al pubblico che abbia confidato in ra-ting inadeguati emessi da chi era in stato di conflitto ovveronon ha usato sufficiente trasparenza e diligenza nell’emanazio-ne del giudizio (onere probatorio ovviamente invertito). Diquesto nessuna traccia.

Anche il ripetuto invito a voler escludere in radice la vendi-bilità di prodotti a rischio al risparmio diffuso ècaduto nel vuoto. Così come resta immutata ladisciplina in caso di collocamento senza prospet-to di prodotti riservati agli investitori istituziona-li, che chiama a rispondere questi ultimi, ove si-stematicamente rivendano i prodotti stessi al re-tail nei 12 mesi successivi, solo nel caso in cui unprospetto non venga pubblicato. Il che significache, con un prospetto nuovamente incompren-sibile, il prodotto rischioso potrà ricircolare dal-

l’istituzionale al retail senza sostanziali conseguenze. Fra le duesoluzioni possibili (divieto assoluto ovvero responsabilità in-condizionata del rivenditore) si continua a prediligere la terzafarisaica soluzione: obbligo di (incomprensibile) prospetto.

Al di là delle questioni pratiche, forse anche troppo tecni-che, la sensazione è che si stia cercando di ripartire con gli stes-si strumenti che sono stati già bocciati dai fatti e che, abbiamovisto, non tutelano a sufficienza i consumatori. Come se la sto-ria non ci avesse insegnato proprio niente.

*presidente onorario del Movimento Consumatori

+ConsumerEuropaBiocidi, cosa sono,a cosa servono

stata discussa recentemente a Roma,nel-l’ambito della commissione Itre (Industria,

ricerca ed energia) del Parlamento europeo, laproposta di regolamento all’immissione sulmercato e all’utilizzo di biocidi, i principi attiviche permettono di distruggere i microbi comu-nemente contenuti in prodotti come i dentifricie i detersivi.Questo progetto normativo ha l’importanteobiettivo di eliminare gradualmente le sostanzepiù pericolose presenti nei prodotti attualmentein commercio.Ma non solo.Anche migliorare lasicurezza dei biocidi usati ed immessi sul mer-cato all’interno dell’Ue e garantire un livello piùelevato di protezione della salute e dell’am-biente.Ma a cosa servono in maniera specifica i bioci-di? Il loro compito è quello di contrastare la dif-fusione degli organismi nocivi,ma è altrettantoimportante che il loro utilizzo non compromettala sicurezza e la salute dei cittadini europei. Ibiocidi sono principi con cui veniamo a contattonella vita di tutti i giorni;questi principi attivi,mediante mezzi chimici, hanno lo scopo di di-struggere,eliminare o rendere innocui organi-smi che possono essere contenuti all’interno diprodotti che i consumatori utilizzano quotidia-namente,quali, appunto, i dentifrici e i detersivi.Questa proposta normativa assicurerà che intutta l’Unione europea siano disponibili soloprodotti sicuri, a norma e autorizzati, escluden-do di conseguenza dal mercato europeo le so-stanze che possono determinare un rischio perle persone e quelle più pericolose.«Sono certo»,ha dichiarato Aldo Patriciello, re-latore per il Partito popolare europeo di questoprovvedimento normativo,«che attraverso ladiscussione in aula riusciremo a perfezionareulteriormente la bozza della Commissione eu-ropea ottenendo un testo che possa apportareconsiderevoli vantaggi non solo ai cittadini eu-ropei,ma anche e in modo particolare alle pic-cole e medie imprese che operano nel settore».

Sonia Chilà

È

+ConsumerWebi chiama «HelpJunior» il blog inaugurato dalMovimento difesa del cittadino junior dedi-

cato ai giovanissimi blogger ma anche a genitoried educatori in cerca di consigli per muoversi nelmondo virtuale.Realizzato con il contributo di Re-

gione Lombardia, può aiutare e canalizzare noti-zie e informazioni su argomenti come bullismo,cellulari, truffe online, social network, videogio-chi e privacy,oltre che accogliere pareri e testimo-nianze. http://mdcjunior.wordpress.com/

S

PARLIAMONE

Risparmio, così non impariamodagli errori (e dalle truffe) del passato

I nostri tempi, fra furbi e assenza di regoletra le righe di Lorenzo Miozzi

IL CAPITALISMO CHE GENERA MOSTRInni ’80. I Paesi occidentali ha adottato un credo politico-economico – notocome thatcherismo che oggi sta rivelando i propri limiti. L’autore non esita

infatti a definirlo senza mezzi termini «capitalismo egoista», in virtù delle sueconseguenze: i ricchi sono diventati infinitamente più ricchi, e i poveri sempre piùpoveri, mentre il salario del cittadino medio è rimasto lo stesso, a fronte dicondizioni lavorative più dure e meno tutelate. James parte da un’approfonditaanalisi di questa realtà socio-economica, che continua a resistere ai giorni nostri,per spiegare il sorprendente incremento, nei paesi che hanno adottato questapolitica, del cosiddetto “stress emotivo” (dall’ansia alla depressione, fino allaschizofrenia), generato in prima istanza dal cambiamento radicale delle strutturesociali che si riversano sul singolo. Prendendo spunto dalla preoccupante

condizione dell’individuo, James smonta una alla volta lesciagurate illusioni, le iniquità e i mostri generati dalcapitalismo a cavallo fra il XX e il XXI secolo, e ne illustra leradici, prevedendo l’attuale crisi finanziaria mondiale. Oliver JamesIl Capitalista egoistaCodice Editore161 pagine – 18,00 euro

ALA PATRIA DEI FURBI

Italia, un Paese, triste ad ammetterlo, che è cresciuto e si è sviluppato anchegrazie ad una filosofia spicciola, piena di individualismo e di mancanza di

interesse verso gli altri, verso la collettività, verso la società nel suo complesso.Un’arte quella di arrangiarsi e di fare i furbi che sembra appartenerci da tempilontani, lontanissimi. Eppure, fino ad oggi, bene o male ce l'abbiamo fatta acostruire benessere e ricchezza. Almeno fino ad oggi. E domani? Riusciremoancora, in un mondo sempre più complesso e in una realtà economica e socialeglobalizzata, a far sopravvivere il nostro Paese tra furbizie e raccomandazioni, trasentimenti antistato e caste politiche, tra conflitti etnici e litigi condominiali?Forse quello che ci aspetta è soltanto un lento declino, una generale e radicalecrisi sociale ed economica. E allora di quali strategie ci serviremo? Di un modo

forse, semplicemente meno furbo.

Renato Mannheimer, Paolo NataleL'Italia dei furbi Il Sole 24 ore - Pirola118 pagine – 15,00 euro

L’

8 rubriche

Page 9: CONSUMERS' MAGAZINE - dicembre 2009

Consumers’ notizie

li italiani spendono «meno» e «meglio». Sono più at-tenti alla qualità e spesso si affidano a Internet per gliacquisti. A tracciare lo scenario del nuovo modo di con-

sumare nel nostro Paese è l’Osservatorio sui consumi degli ita-liani con l’indagine annuale di Consumers’ Forum, l’associa-zione che riunisce le maggiori associazioni dei consumatori egrandi aziende italiane. Il consumatore italiano sta cambiandoabitudini e sta diventando più competente. Il 79,7%, infatti,spende meno e spende meglio, chiedendo alle aziende più qua-lità. L’indagine, curata da Giampaolo Fabris e Ipsos, è stata pre-sentata in occasione del decennale di Consumers’ Forum. «Ilnuovo consumatore», sostiene il presidente di Consumers’ Fo-rum, Sergio Veroli, «è per necessità più attento a non sprecare,al rapporto prezzo-qualità e più responsabile verso l’ambien-te». L’indagine Ipsos-Episteme conferma che c’è più fiducianel futuro e voglia di tornare a spendere con meno preoccupa-

G zione. Preoccupato, infatti, si dice il 53% degli italiani, rispet-to al 67% rilevato nell’indagine 2008. Ancora molto attento alprezzo è il 47% dei consumatori, che però si è anche «vaccina-to agli sconti e alle promozioni e chiede alle aziende di tornarea investire in innovazione e qualità, aspetti trascurati a frontedella guerra dei prezzi». Dunque il portafoglio diventa unostrumento per esprimere consenso verso quelle aziende guida-te dall’etica e prediligere le marche rispettose dell’ambiente(63% contro il 58% del 2008). Nasce un genere di consuma-tore più consapevole e responsabile, che invoca il rallentamen-to del consumo, ritiene che le confezioni dei prodotti debbanoessere ridotte perché inquinano (73%), che occorrano etichet-te con più informazioni utili (70,4%), che si debba protestareper ottenere il rispetto dei diritti (64,3%) e chiede alle associa-zioni dei consumatori di essere più presenti ed incisive(56,5%). www.consumersforum.it

� I conti in tasca

Il Made in Italyvale di più

uasi la metà degli italiani (il 47%) ritieneche un alimento realizzato con prodotti col-

tivati o allevati interamente in Italia valga alme-no il 30% in più.È quanto emerge dalla primaindagine sul valore aggiunto del Made in Italypresentata da Coldiretti/Swg. Il valore superioreattribuito dagli italiani al Made in Italy alimenta-re è eccezionale,con il 27% che ritiene valga al-meno il doppio e il 20% un terzo in più.La supe-riorità del Made in Italy alimentare è attribuitanell’ordine al rispetto di leggi più severe,allabontà e freschezza e alla garanzia di maggioricontrolli. L’attenzione all’origine del prodotto èevidenziata dal fatto che ben il 97% degli italia-ni ritiene che dovrebbe essere sempre indicato illuogo di allevamento o coltivazione dei prodotticontenuti negli alimenti. La fiducia degli italianinel Made in Italy rispetto ai prodotti stranieri èmassima per l’alimentazione (92%) e la moda(63%) ma rimane alta anche per l’arredamento(48%) e i prodotti di bellezza (48%) mentrescende per l’auto (23%) e per apparecchi elet-tronici, computer o elettrodomestici (16 %).

QGLI ITALIANI E GLI ACQUISTI

La crisi ci rende più competentiConsumatori alla ricerca della qualità

Acqua privata,serve un’Authority

rediamo che sia indi-spensabile che ci sia

un’autorità che verifichi e stabi-lisca gli standard di qualità mi-nimi essenziali e che eserciti unattento controllo sulle tariffe»:così il Movimento Consuma-tori a margine dell’approvazio-ne definitiva del decreto Ron-chi sulla liberalizzazione dei ser-vizi pubblici locali. «Auspichia-mo che sia l’Autorità per l’ener-gia e il gas a esercitare il control-lo sull’erogazione dei serviziidrici al fine di promuovernel’efficienza, l’economicità e latrasparenza dell’erogazione a

C«tutela dei consumatori e degliutenti. Ci auguriamo comun-que che il decreto non apra lastrada a speculazioni e a una pri-vatizzazione dannosa per i citta-dini».

movimentoconsumatori.it

Volo in ritardo?Serve risarcimento

e un volo ritarda più di treore è come se fosse stato can-

cellato. Almeno dal punto di vi-sta dei diritti del passeggero chepuò, infatti, chiedere alla com-pagnia aerea una compensazio-ne pecuniaria forfetaria se il ri-tardo va oltre le tre ore e se nonè dovuto a circostanze eccezio-

S

nali. È quanto prevede il rego-lamento comunitario ed èquanto ha specificato la Cortedi Giustizia dell’Unione Euro-pea in una sentenza in cui so-stiene che «i passeggeri vittimadi un ritardo subiscono un dan-no analogo, consistente in unaperdita di tempo, a quelli chesubiscono la cancellazione delvolo».

http://curia.europa.eu

Aceto balsamicoIl più taroccato

on ben 25 diversi tipi diimitazione scoperti nel

mondo, l’aceto balsamico diModena è il più taroccato a

danno dei produttori italiani edei consumatori». È quanto af-ferma la Coldiretti nel com-mentare l’operazione dei cara-binieri Nas di Parma che hannosequestrato 161mila litri di ace-to balsamico di Modena pro-dotti senza il rispetto del disci-plinare di Indicazione geografi-ca protetta (Igp), per un valoredi un milione di euro.

www.coldiretti.it

No alla pubblicitàper i farmaci con ricetta

ovimento Consumatoriaderisce all’appello di «No

grazie, pago io! No alla pubbli-cità sui farmaci da prescrizio-

M

ne». La Commissione Europeaha approvato una proposta cheprevede di revocare il divieto dipubblicità sui farmaci da pre-scrizione attualmente in vigore,autorizzando l’industria farma-ceutica a fornire informazioniai cittadini sui farmaci che sipossono ottenere solo con ricet-ta medica. Se applicata, la nuo-va normativa potrebbe avereconseguenze negative sulla sa-nità e sulla salute: maggior usodi farmaci, loro uso non corret-to, più reazioni avverse, aumen-to della spesa per i pazienti e ilsistema sanitario, nessun bene-ficio per la popolazione.

www.nograziepagoio.it

9rubriche

� dalle sezioni

LombardiaSicurezza alimentare in linea

hiama 800 864 534.È il numero verde a disposizione deicittadini lombardi per avere risposte e consigli sul tema del-

la sicurezza alimentare.«Con questo numero verde vogliamomettere a disposizione dei cittadini uno strumento alla portatadi tutti per avere chiarimenti e approfondimenti in tema di sicu-rezza alimentare», spiega Eliana Caputo, responsabile delprogetto per MC Lombardia.«Inoltre vogliamo promuovere unruolo attivo dei cittadini, che invitiamo a segnalarci, tramite ilnumero verde,eventuali problemi quali vendita di prodotti sca-duti, irregolarità delle etichette,problemi di salute in seguito alconsumo di alimenti, etc.». L’iniziativa si colloca nell’ambito delprogetto «Verso l’Expo del consumatore», realizzato da Movi-mento Consumatori,Adiconsum,Assoutenti,Cittadinanzattiva,Confconsumatori,Movimento difesa del Cittadino,Unione na-zionale Consumatori e finanziato dalla Regione Lombardia.

[email protected]

BergamoMyair, 1.200 clienti con MC

l Movimento Consumatori di Bergamo,che sta tutelando1.236 passeggeri di Myair che hanno acquistato biglietti sen-

za poterne usufruire, sta valutando con i suoi consulenti legali leiniziative da intraprendere per giungere a una definizione rapi-da e credibile dell’intera vicenda.«Fino a oggi le richieste, sia diMovimento Consumatori che dei singoli viaggiatori, di ottenereun risarcimento per i biglietti non utilizzati non sono stateascoltate», spiega Enea Guarinoni, responsabile di MC Ber-gamo.«La notizia della dichiarazione dello stato di insolvenzadella compagnia aerea Myair e la successiva nomina del com-missario giudiziale da parte del tribunale di Vicenza apre unnuovo scenario in una vicenda che vede coinvolti e vittime circa160mila viaggiatori.Molti sono bergamaschi».

[email protected]

RomaMulte “pazze”

l Movimento Consumatori di Roma sono arrivate centinaiadi segnalazioni di contribuenti con iscrizione di fermi sulle

macchine per cartelle pazze - annullate poi con sentenza deigiudici - senza che questi fermi siano mai stati comunicati ai cit-tadini che - ignari - circolano con le loro automobili senza co-pertura assicurativa.«Con il medesimo criterio della mancataapplicazione delle norme e senza un’attenta verifica dell’esi-stenza o meno del credito, la Equitalia Gerit SpA», spiega LailaPerciballi legale di MC Roma,«sta ipotecando a pioggia cen-tinaia di case senza neppure rispettare, tra le tante norme viola-te, il limite normativo di 8.000 euro».MC invita tutti i contri-buenti che hanno ricevuto cartelle pazze, illegittime iscrizioni difermi o di ipoteca a contattare l’associazione per la tutela deipropri diritti.

[email protected]

AIC

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Consumers’ iniziative

n appello e una giornata di mo-bilitazione in cento piazze. Perscongiurare il fallimento del

vertice di Copenhagen. A pochi gior-ni dal summit nella capitale danese, lacoalizione «In marcia con il clima» -che unisce 55 sigle preoccupate per lafebbre del pianeta (e anche Movimen-to Consumatori ne fa parte) - lancia ilsito www.100piazze.it dove è possibi-le sottoscrivere l’appello che chiede algoverno italiano di «farsi promotore diun’iniziativa politica forte che porti aun accordo mondiale equo, solidale evincolante per la riduzione dei gas ser-ra: le emissioni devono diminuire a li-vello globale almeno dell’80% entro il2050, affinché il riscaldamento del pianeta rimanga al di sot-to dei 2°C. E di adoperarsi per ridurre nel nostro Paese leemissioni di gas che danneggiano il clima della terra: le emis-sioni dei Paesi sviluppati dovrebbero essere ridotte del 40%entro il 2020».

Al governo si chiede inoltre di «eliminare lo spreco dienergia che serve per illuminare, riscaldare e rinfrescare le no-stre case; migliorare l’efficienza energetica di industrie e tra-sporti; valorizzare il contributo dell’agricoltura, far posto allefonti energetiche rinnovabili, sicure e non inquinanti, cherappresentano anche un’occasione di sviluppo per il nostrosistema produttivo e di lavoro dignitoso per molti dei nostrigiovani. E adoperarsi per introdurre l’obiettivo di fermare ladeforestazione e le emissioni associate a livello globale entroil 2020 e nelle aree critiche entro il 2015». Oltre all’appello,sul sito è possibile conoscere l’elenco aggiornato delle piazzecoinvolte nell’evento «Cento piazze per il clima» previsto per

U il 12 dicembre, in contemporanea conil summit delle Nazioni Unite dove icapi di Stato di tutti i Paesi del mondosi riuniranno per cercare un accordosu come arrestare i cambiamenti cli-matici.

Anche io mi metto in marciaper il clima.Chiedo al governo italiano di•f arsi promotore di un’iniziativa po-litica forte a Copenhagen che porti aun accordo mondiale equo, solidale evincolante per la riduzione dei gas ser-ra: le emissioni devono diminuire a li-vello globale almeno dell’80% entro il2050, affinché il riscaldamento del

pianeta rimanga al di sotto dei 2°C• adoperarsi per ridurre nel nostro Paese le emissioni di gasche danneggiano il clima della terra e avvelenano l’aria cherespiriamo: le emissioni dei Paesi sviluppati dovrebbero esse-re ridotte del 40% entro il 2020• eliminare lo spreco di energia che serve per illuminare, ri-scaldare e rinfrescare le nostre case; migliorare l’efficienzaenergetica di industrie e trasporti; valorizzare il contributodell’agricoltura• far posto alle fonti energetiche rinnovabili, sicure e non in-quinanti, che rappresentano anche un’occasione di sviluppoper il nostro sistema produttivo e di lavoro dignitoso per mol-ti dei nostri giovani• adoperarsi per introdurre l’obiettivo di fermare la defore-stazione e le emissioni associate a livello globale entro il 2020e nelle aree critiche entro il 2015.

www.100piazze.it

FOCUS FAIRTRADE

Al prezzo giusto e senza veleniEcco il cotone equo e solidale

a produzione di cotone ha un ruo-lo importante in molti Paesi in viadi sviluppo. Si tratta della materia

prima più esportata al mondo e milionidi persone dipendono economicamen-te da questa produzione, in alcuni casiunica fonte di reddito delle famiglie. Icontadini che coltivano il cotone se-guendo metodi convenzionali sonoesposti alle pressioni del mercato mon-diale, dove i prezzi sono da ormai lungotempo al ribasso. Di contro, i prezzi deifertilizzanti, dei pesticidi, dei disinfe-stanti e delle sementi sono in costanterialzo, e questo allarga sempre più il di-vario tra entrate e costi di produzione.La conseguenza di questa evoluzione èl’impoverimento dei contadini, chespesso non riescono più ad acquistarenemmeno i viveri primari. Largo è l’im-piego di manodopera infantile: si calco-

L la che, in tutto il mondo, più di un mi-lione di bambini lavori ogni anno neicampi di cotone.

Banditi in Europa, in India (e in al-tri Paesi in via di sviluppo) l’utilizzo dipesticidi e disinfestanti è tanto comuneda rappresentare la principale causa dimorte di chi coltiva il cotone.

Per contribuire a migliorare la situa-zione dei produttori di cotone dei Paesiin via di sviluppo, nel 2005 Flo - Fairtra-de Labelling Organizations Internatio-nal ha creato e ha adottato gli standardinternazionali per il cotone Fairtrade.Gli standard sono stati pensati per i pic-coli produttori di aree svantaggiate, or-ganizzati in cooperative, associazioni oconsorzi; i produttori ricevono il prezzominimo garantito, al di sotto del qualela trattativa commerciale non può scen-dere, che copre i costi di produzione e

non subisce le oscillazioni delle quota-zioni del prezzo dei mercati tradizionali.I produttori ricevono inoltre un margi-ne aggiuntivo (il Fairtrade premium) dadestinare a progetti di sviluppo sociale esanitario che coinvolgono l’intera co-munità, come costruzione di scuole,strade, infrastrutture, ospedali ma an-che corsi di formazione, borse di studioper i figli dei produttori. La coltivazionedel cotone nel rispetto degli standardesclude l’utilizzo di sostanze chimiche,definite dannose per l’uomo e per l’am-biente, elencate nel protocollo delle so-stanze chimiche vietate.

Jeans, calzini, borse, t-shirt, felperealizzate in cotone equosolidale Fair-trade. Attualmente otto aziende italianesono licenziatarie del marchio per il co-tone.

www.fairtradeialia.it

� Dire, fare, riciclare

onsuma meglio per rendere più virtuosoil ciclo della carta!»

Il ciclo della carta e del cartone è composto damolti attori che,con le loro scelte individuali,ren-dono possibile che la carta viva più volte.Comieco - Consorzio nazionale recupero e rici-clo degli imballaggi a base cellulosica ha elabo-rato una serie di consigli su come risparmiare sol-di e ambiente producendo meno rifiuti:

1. Quando acqui-sti, pensa a quantoti costerà buttarevia il prodotto chehai appena acqui-stato quando non tiservirà - o piacerà -più.

2. Compera frutta, verdura o altri cibi calco-lando i tuoi bisogni reali: se infatti non li consu-mi, c’è rischio che vadano a male.3. Leggi le etichette per il corretto dosaggiodei prodotti o per la manutenzione dei capi di ve-stiario o di altri beni: allungherai la vita dei tuoiacquisti.4. Controlla le date di scadenza: non rischie-rai di scartare cibi, pile, cartucce per stampanti,ecc.5. Preferisci prodotti italiani di qualità: mino-re è stato l’impatto in fase di trasporto.6. Impara a riconoscere i marchi di qualità am-bientale di prodotto e privilegia quelli con la“margherita”dell’Ecolabel.7. Divertiti producendo meno rifiuti:ad esem-pio privilegia i locali che non utilizzano piatti,bic-chieri, posate, tovaglie, ecc.“usa-e-getta”.8. Ci sono beni che anche di “seconda mano”funzionano benissimo e non hanno bisogno diessere nuovi, come per esempio un libro scola-stico usato.9. Prima di eliminare vestiti, libri,mobili, elet-trodomestici, biciclette, ecc. pensa se possonoservire a qualcun altro.10. Sempre più prodotti possono essere ven-duti sfusi o imballati:pensa a come devi traspor-tare e maneggiare quello che hai comperato evaluta qual è l’imballaggio più corretto.11. I prodotti usa-e-getta ci hanno reso più li-beri, quando però ti accorgi di quanto tempo ènecessario per acquistarli, trasportarli e organiz-zarli in casa, per poi buttarli dopo l’uso... valutase ti conviene!Questi sono solo alcuni spunti se vuoi approfon-dirli visita

www.comieco.org/Mondo_Riciclo

Nel dettaglio

AMBIENTE

Nelle piazze reali e in quella virtuale la mobilitazione per l’accordo sul clima

La Coalizione In marcia per il clima,di cui fanno parte oltre 55 sigle associativeitaliane, ha come suo obiettivo costitutivoquello di allargare il più possibile nellasocietà italiana l’attenzione verso icambiamenti climatici in modo da farcrescere la consapevolezza e l’interesseperché si adottino stili di vita e politiche ingrado di ridurre le emissioni di CO2 e disviluppare azioni di mitigazione edadattamento, interloquendo sia con i cittadiniche con le istituzioni nazionali, regionali elocali.

CONSUMERS’ MAGAZINE - Periodico mensileRegistrazione del Tribunale di Roma n. 464 dell’8 Ottobre 2007MOVIMENTO CONSUMATORI - ASSOCIAZIONEvia Piemonte, 39/A - 00187 ROMADirettore responsabile: Rosa MiracapilloA cura di:Angela Carta e Piero PacchioliCoordinamento redazionale: Silvano RubinoProgetto grafico:Antonio MolaStampa: CSQ – Centro Stampa Quotidianivia dell’Industria, 50 - 25030 Erbusco (BS)

10 rubriche

Il circolo (virtuoso)della carta

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Consumers’ insieme

Il Movimento Consumatori è un’associazione autonoma ed in-dipendente senza fini di lucro, nata nel 1985 per iniziativa di

un gruppo di cittadini e di esperti, sollecitato dall’esigenza di tu-telare i diritti dei consumatori.

Tutti i cittadini sono soprattutto consumatori.Tutti i consumatori hanno diritti.

Il Movimento si propone di offrire ai cittadini migliori condizio-ni di consumo, cercando di influenzare le controparti istituzio-nali e private affinché forniscano servizi e prodotti adatti alle esi-genze degli utenti. Il Movimento Consumatori aiuta, segue e consiglia i propri socicon servizi di consulenza specializzati, li rappresenta presso orga-nismi pubblici e privati, erogatori di servizi e fornitori di beni, eli sollecita a prendere coscienza dei propri diritti e delle proprieresponsabilità.

I perché di una sceltaElemento distintivo dell’associazione è l’attenzione nei confron-ti dei problemi pratici che il consumatore si trova a dover affron-tare nella vita quotidiana. Questa attenzione si traduce nell’attività delle circa cinquanta se-di locali MC, distribuite su tutto il territorio nazionale, che ero-gano sia un servizio di informazione e orientamento sui dirittidei cittadini consumatori, sia un servizio di consulenza e tutelalegale ex-post, attività centrale della nostra associazione. Il Movi-mento Consumatori mette inoltre a disposizione dei cittadiniuna procedura di conciliazione (procedura di risoluzione stra-giudiziale) per le seguenti realtà: Telecom, Tim, Wind, H3g,Ania, Enel, Banca Intesa, Banco Posta e Poste Italiane, Capitalia.Questa attenzione si traduce anche nell’attività istituzionale delMovimento Consumatori, ovvero nel dialogo costante con tutte

le controparti, istituzioni, aziende, associazioni di categoria, me-dia, per indirizzare preventivamente le decisioni in favore di unamaggiore tutela del cittadino-consumatore e per realizzare insie-me a queste realtà iniziative di educazione a un corretto e consa-pevole stile di consumo. MC lavora anche insieme ai cittadini-consumatori: infatti, sindalla nascita, MC ha ritenuto prioritario impegnarsi in azioni checontribuissero alla presa di coscienza non solo dei diritti, ma an-che delle responsabilità individuali da parte dei cittadini. Eccoperché MC collabora, sostiene ed è socio di tante realtà impegna-te trasversalmente su temi fondamentali come la tutela dei mino-ri, l’ambiente, la promozione della cultura e della solidarietà, ilconsumo critico e il commercio equo-solidale, per citarne alcuni.

Settori di attivitàIl Movimento Consumatori in specifico opera nei seguenti set-tori:Sicurezza alimentare; Ambiente ed energia; Assicurazioni; Ca-sa e condominio; Commercio; Comunicazioni; Concorrenza eliberalizzazione; Banche, credito e risparmio; Farmaci e salute;Giustizia; Diritti dei cittadini migranti; Minori; Prezzi e tarif-fe; Pubblica amministrazione; Pubblicità ingannevole; Re-sponsabilità sociale; Trasporti e turismo.MC si è anche battuto per la riduzione del prezzo del latte in pol-vere per neonati. Numerose famiglie risparmiano sui prodottiper neonati grazie ai Gruppi d’acquisto MC.Grazie all’attività degli osservatori Farmaci & Salute, Credito &Risparmio e Pubblicità ingannevole, MC ha promosso negli an-ni importanti campagne di informazione e educazione a favoredei consumatori, tutelato migliaia di cittadini risparmiatori, va-gliato centinaia di pubblicità verificandone la fondatezza e la noningannevolezza.

Info: www.movimentoconsumatori.it

� Contatti

Sezioni e sportelliEcco la rete territorialeIl Movimento Consumatori conta attualmentecirca 50 tra sezioni e sportelli,operanti in tuttaItalia.Per usufruire del servizio di consulenza le-gale cercate la sede locale del Movimento Con-sumatori a voi più vicina.Gli indirizzi delle sediMC si trovano sul sito nazionale

www.movimentoconsumatori.it

ABRUZZO Vasto 0873/370783CALABRIACosenza,Tel.0984/437781Reggio Calabria,Tel.0965/33051CAMPANIABenevento,Tel.0824/944500Caserta,Tel.0823/220742Napoli,Tel.081/4976238EMILIA ROMAGNAForlì,Tel.0543/ 36327Modena,Tel.059/3367171Parma,Tel.0541/7062LAZIORoma,Tel.06/39735013Roma Casilino Tel.06/83088020Tivoli (RM),Tel.0774/334270LIGURIAGenova,Tel.010/2471188Sanremo (IM),Tel.0184/597675LOMBARDIABergamo,Tel 035239565Brescia,Tel.030/2427872Lecco,Tel.0341/365555Milano,Tel 02/80583136Pavia,Tel 0382/22772Varese,Tel 0332/810569MOLISECampobasso,Tel.0874/411086PIEMONTEBra,Tel.0172/431281Ciriè,Tel.011/9214938 Cuneo,Tel.0171/602221Torino,011/5069546PUGLIAAndria,Tel.0883/591030Bari,Tel.080/5227965Foggia,Tel.338 7979600 Molfetta (BA),Tel.080/3354776Noci (BA),Tel.080/4978650Ostuni (BR),Tel.0831/305991San Severo (FG),Tel.0882/376032Taranto,Tel.099/7324647Trani,Tel.0883/591932SARDEGNACagliari,Tel.070/8567594Sestu (CA) Tel.347 5777904SICILIACatania,Tel.095/7128729Messina,Tel.090/2924994Palermo,Tel.091/6373538Siracusa,333 4111233Trapani,Tel.0923/712879TOSCANACecina (LI),Tel.0586/754504Firenze Nord,Tel.055/4250239Livorno,Tel.0586/892984Lucca Tel.0583/490004Massa Carrara,Tel.0585 75275Pistoia Tel.0573/946482Pontedera-Valdera (PI),Tel.0587/57467Prato,Tel.0574/635298-546130Versilia (LU),Tel.0584/31811Piombino,Tel.348 8974227 UMBRIAPerugia,Tel.075/5731074Foligno,Tel.0742 344889VENETODolo (VE), telPadova,Tel.049/8071318Treviso,Tel.0422/545000Venezia-Mestre,Tel.041 5318393 Verona,Tel.045/595210Vicenza,Tel.0444/1832641Se sei interessato ad aprire una sede nella tuacittà scrivi all’[email protected]

MOVIMENTO CONSUMATORI

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11rubriche

Il Movimento Consumatori si finanzia attraverso la partecipazione aprogetti assegnatigli dalle pubbliche istituzioni e attraverso le quo-te associative.Con MC puoi iscriverti e assicurarti gratuitamente, per un intero anno,con una polizza assicurativa di tutela legale. Movimento Consumatori eD.A.S.Assicurazioni S.p.A. hanno stipulato una convenzione esclusivaper i soci del Movimento Consumatori, che potranno scegliere la poliz-za “Contratto Protetto”o “Vita Privata”per ogni controversia futura al-la data di iscrizione al Movimento Consumatori.Perché prevenire ti permette di far valere i tuoi diritti conancora più forza!Leggi le condizioni complete sul sito www.movimentoconsumatori.it oscrivi a [email protected]; oppure telefona allo 06-48.800.53 o rivolgiti alla sede MC più vicina.

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