DEKRA Magazine - n. 9 del 2011

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DEKRA MAGAZINE | MARZO 2011 OSSERVATORIO REVISIONI PANORAMA TECNICO ATTUALITà Primo bimestre 2011: meno revisioni per tutti Sicurezza, una questione di buon senso N°9 3/2011 Poste italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale 70% DCB Milano In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi MAGAZINE OSSERVATORIO TRIMESTRALE SULLA REVISIONE DEKRA Revisioni Italia S.r.l. Via F.lli Gracchi, 27 - Torre Sud - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - www.dekra.it/revisioni LA MOTORIZZAZIONE INFORMA L’Arch. Maurizio Vitelli dà un aggiornamento su Mctc-Net2 CONTIENE UNO SPECIALE DEDICATO AD AUTOPROMETEC 2011 La verifica dell’impianto frenante

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OSSERVATORIO REVISIONI

PANORAMA TECNICO

ATTUALITà

Primo bimestre 2011: meno revisioni per tutti

Sicurezza, una questionedi buon senso

N°93/2011

Poste italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale 70% DCB MilanoIn caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi

MAGAZINEOSSERVATORIO TRIMESTRALE SULLA REVISIONE

DEKRA Revisioni Italia S.r.l.Via F.lli Gracchi, 27 - Torre Sud - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - www.dekra.it/revisioni

LA MOTORIZZAZIONE INFORMA L’Arch. Maurizio Vitelli dà un aggiornamento su Mctc-Net2

CONTIENE UNO SPECIALE DEDICATO AD AUTOPROMETEC 2011

La verifica dell’impianto frenante

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DEKRA MAGAZINE | MARZO 2011

Oltre 1000 centri di revisione sull’intero territorio nazionale utilizzano il software di Prisma Informatica.L’assistenza software avviene su richiesta telematica, telefonica, email o fax. La richiesta, inserita nel nostro sistema di gestione, è evasa richiamando tempestivamente il centro revisioni.Gli aggiornamenti software sono automatici verificando sempre il livello d’aggiornamento presso il centro revisioni.

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Software per centri di revisione veicoli frutto di esperienza ventennale.

Non puoi cambiare la direzione del vento, ma puoi orientare le tue veleSecondo giro di boa, DEKRA Magazine entra nel terzo anno di vita. Come una barca da regata, da due anni veleggiamo col vento sempre a favore. Adesso è arri-vato il momento di issare lo spinnaker, quella grande vela panciuta e colorata, che viene spiegata quando l’andatura del-la barca è "portante” col vento in poppa.

Ed ecco il nostro "spi": Il Rapporto DEKRA sull’affidabilità dei veicoli usati, allegato come speciale al numero di apri-le di Gente Motori. In esclusiva per tutti i centri di revisione italiani, lo trovate come allegato omaggio a questo numero di DEKRA Magazine. Non mi dilungo nel presentarvelo qui, perché trovate già una mia nota nella seconda di copertina dell’allegato. Quello che mi preme sotto-lineare, in questa occasione, è ben altro: vi invito, quindi, a prestare attenzione alle parole che seguono e a riflettere un attimo su alcuni concetti importanti per chi fa il lavoro di Responsabile Tecnico e per i Titolari di un centro di revisione.

Il Rapporto DEKRA non è solo un con-densato di dati statistici sulle difettosità riscontrate su 15.000.000 (avete letto bene, quindicimilioni!) di autovettu-re revisionate dai vostri colleghi tede-schi nei centri DEKRA nell’arco di due

anni; non è neppure un catalogo di 230 modelli, utile a chi pensa di comprare un’auto usata. Il Rapporto DEKRA è ben altro: è un documento tecnico destina-to a fare cultura sull’importanza della (buona) revisione tra gli automobilisti italiani. Una revisione seria fatta da un professionista serio, infatti, permette di capire lo stato d’uso del proprio veicolo e di comprenderne i rischi impliciti che ne derivano, o ne possono derivare se, alle difettosità causate da fattori tecnici di progettazione o produzione, si som-mano le difettosità legate ad una catti-va manutenzione per scelta o incuria del proprietario.

Vi invito pertanto ad esporlo in sala d’a-spetto a beneficio dei vostri clienti che attendono l’esito della revisione della loro auto; vi invito a leggerlo per trarne spunti utili per parlare di buona e cattiva manu-tenzione; vi invito a confrontarlo con la vostra esperienza quotidiana e ad usarlo per fare, anche voi, cultura della sicurez-za stradale tra i vostri clienti. Se poi nasce l’opportunità di business di qualche in-tervento d’officina in più per voi, meglio.Il mio augurio è che al più presto tali studi si possano pubblicare anche in ri-ferimento al mercato italiano. Mctc-Net2 porrà le premesse per farlo, come si in-

EDITORIALE

Andrea da LiscaDirettore Generale di DEKRA Revisioni Italia

tuisce dalle parole del Direttore Generale di Motorizzazione Civile, l’Arch. Mauri-zio Vitelli, che spiega i motivi del ritardo del nuovo protocollo nella nostra nuova rubrica “La Motorizzazione Civile infor-ma”. Da questo numero, infatti, parte una collaborazione coi vertici dell’Ammini-strazione che, in una formula alternativa al protocollo ufficiale, potranno comuni-care e dialogare in modo più informale e diretto con voi. Chi desiderasse porre domande, ci scriva.

E anche questo aggiunge vento alle no-stre vele.

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SOMMARIO

In questo numero

OSSERVATORIO SULLA REVISIONEPrimo bimestre 2011: meno revisioni per tutti!

PANORAMA TECNICOLa verifica del sistema frenante

ATTUALITàSicurezza, una questione di buon senso

ATTUALITàIl fotovoltaico arriva nell’autoriparazione

LA MOTORIZZAZIONE CIVILE INFORMAMctc-Net2, ritardo virtuoso

SPECIALE AUTOPROMOTECUna panoramica su alcune delle aziende presenti a Bologna

EVENTI & FIEREAutopromotec e Automotive Dealer Day 2011

LA FORZA DEL NETWORKLa forza dell’affiliazione

INTERVISTA AI CENTRIConsorzio Auto Revisione C.A.R. – Monselice (PD)Consorzio Revisione Veicoli Pian di Pieca – San Ginesio (MC)

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MARZO 2011

OSSERVATORIOTRIMESTRALESULLA REVISIONE

EDITOREDEKRA Revisioni Italia S.r.l.

DIRETTORE RESPONSABILEAndrea da Lisca

CAPOREDATTOREFrancesca Sirimarco

REDAZIONEGianpaolo RivaGiammarco D’Orazio

SEGRETARIA DI REDAZIONE E PUBBLICITàStella Borsellino

DIREZIONE, REDAZIONE,AMMINISTRAZIONEVia F.lli Gracchi, 27 - Torre Sud20092 Cinisello Balsamo (Mi)Tel. 02 899 29330Fax 02 899 29100www.dekra.it/[email protected]

Le opinioni espresse dagli autoriimpegnano esclusivamentela loro responsabilità

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONEEmpatic S.r.l.Via Domenico Sansotta, 10000144 RomaTel 06 5220 8255www.empatic.it

STAMPAAlfaprintVia Bellini, 2421052 Busto Arsizio (VA)Tel. 0331 620 100www.alfaprint.com

Aut. Tribunale di Monzan. 1944 del 11/3/2009

MAGAZINE

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Primo bimestre 2011:meno revisioni per tutti!

Mercato alto ma meno revisioni procapite rispetto al 2009 per la maggior parte dei centri italiani.

IL PRIMO BIMESTRE 2011Per contro, come riportato nella tabella n.1, le revisioni del primo bimestre sono ben inferiori alle nostre stime (NdR: sul periodo corrispondente calendarizzato). Certamente, avere dovuto ipotizzare il dato siciliano, assente dal 17 agosto 2009, ha distorto i conteggi e probabilmente l’incrocio delle tabelle ACI 2007 relative al radiato-rottamato con quelle dell’im-matricolato ha falsato i pesi mensili. Non lo sappiamo, per ora. Comunque sia rite-niamo che, nel corso dell’anno, i volumi siano destinati a crescere come abbiamo ipotizzato. Vedremo. Veniamo all’analisi dei dati per regio-ne, riportati nella tabella n.2. Partiamo dall’ultima cella in basso a destra: a li-vello nazionale, il calo medio di revi-sioni pro capite è stato del 5,5%, ovvero -19 veicoli, cioè quasi 10 al mese. Non è un valore enorme ma, se pensiamo che stiamo osservando i primi due mesi e ricordiamo che le nostre stime prevede-vano un -27 su base annua, il calo è già significativo e preoccupante. La regione che ha maggior ragione di preoccuparsi è la Valle d’Aosta con -105 revisioni medie (circa 53 al mese) perse da ciascuno dei 14 centri operativi nel 2009 a favore dei 6 nuovi arrivati nell’ultimo biennio.

Non è un nuovo slogan elettorale: è la sintesi dei primi due mesi di revi-sionato nazionale del 2011. Spiace dirlo, ma noi lo avevamo scritto in chiare lettere sul numero di dicembre del DEKRA Magazine. Non serviva una sfera di cristallo per prevedere che, al crescere del nume-ro dei centri in modo più che pro-porzionale alla crescita dei volumi di mercato, le revisioni medie per centro sarebbero calate. E così è perché que-sta tendenza è destinata a continuare e probabilmente a peggiorare, per il continuo ingresso sul mercato di nuo-vi operatori. I nostri dati per il 2011, elaborati lo scorso anno, stimavano ol-tre 13,7 milioni di revisioni autoveicoli da ripartire tra 6.563 centri autorizzati. Ebbene, dopo i primi due mesi, possia-mo già dire che il secondo valore era sbagliato: i centri, così come dichiarati dal DTT, sono già diventati 6.621.

AUMENTO NUMERO CENTRI

AUMENTO MERCATO REV. AUTO

AUMENTO MERCATO

REV. MOTO

REGIONE in % in % in %

VAL D'AOSTA 42,9% 2,2% -10,4%

MOLISE 20,9% 7,0% 26,5%

PUGLIA 17,1% 2,7% 6,1%

VENETO 14,7% 3,4% 4,1%

CAMPANIA 11,4% 2,2% 20,7%

PIEMONTE 11,4% 7,8% 21,4%

LAZIO 10,8% 5,9% 36,0%

SARDEGNA 10,7% 1,6% 3,7%

CALABRIA 10,3% 7,9% 7,1%

LOMBARDIA 9,2% 3,3% 13,0%

SICILIA 9,0% 3,9% 24,9%

EMILIA ROM. 9,0% 5,0% 7,5%

ABRUZZO 8,9% 4,5% 8,2%

TOSCANA 8,8% 6,8% 15,1%

FRIULI V.G. 8,2% 3,1% 5,0%

MARCHE 7,9% 3,2% 4,8%

BASILICATA 7,8% 7,0% 6,0%

LIGURIA 6,9% 2,7% 8,2%

UMBRIA 3,7% 5,6% 14,3%

TRENTINO A.A. 3,6% 6,0% 11,7%

SUD-ISOLE 13,1% 3,4% 16,3%

CENTRO 9,5% 5,7% 21,6%

NORD 9,1% 4,3% 9,6%

TOTALE ITALIA 10,5% 4,4% 14,5%

REVISIONI AUTO GEN-FEB 2011

STIMA DEKRA 2011 2.315.241

ACTUAL 2011 2.184.126

DIFFERENZA IN VALORE ASSOLUTO -131.115

DIFFERENZA IN % -5,7%

REVISIONI MOTO GEN-FEB 2011

STIMA DEKRA 2011 95.000

ACTUAL 2011 122.835

DIFFERENZA IN VALORE ASSOLUTO 27.835

DIFFERENZA IN % 29,3%

Tabella 2

Tabella 1

OSSERVATORIO SULLA REVISIONE

Per il 2011 si stimavano oltre 13,7 milioni di revi-sioni auto e 6.563 centri autorizzati. Dopo i primi due mesi i centri autoriz-zati sono già 6.621.Questo coupon è da inviare tramite fax (+39 02 899.29100)

oppure a mezzo posta al seguente indirizzo:DEKRA Revisioni Italia S.r.l., Via Fratelli Gracchi, 27

Torre Sud 20092 Cinisello Balsamo (Mi) c.a. Direttore Commerciale

SONO INTERESSATO A RICEVERE INFORMAZIONI SUI SEGUENTI SERVIZI

Nome e cognome Ruolo

Azienda

Indirizzo

Città Provincia C.a.p.

E-mail Telefono

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MODALITà AFFILIAZIONE SERVIZI OFFERTI DA DEKRA REVISIONI

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OSSERVATORIO SULLA REVISIONE

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Seguono Puglia, Veneto e Campania con valori sopra le 30 unità (cioè -21, -17 e -16 al mese, rispettivamente). Molise e Sardegna si collocano ben sopra la me-dia, Lombardia e Liguria galleggiano attorno al dato nazionale, dopo le altre regioni. Solo Trentino Alto Adige e Um-bria mostrano un timido valore positivo.

PROVINCIA PER PROVINCIAStudiando meglio i dati per provincia, non riportati qui per ragioni di spa-zio, le conferme alle nostre stime non mancano: su 103 provincie censite su 110 esistenti (NdR: sette nuove province sono ancora aggregate al vecchio capo-luogo d’appartenenza come ad es. Mon-za con Milano), ben 51 sono sopra la media nazionale di -19 revisioni perse

REVISIONI EFFETTUATE GENNAIO-FEBBRAIO 2011

REVISIONI EFFETTUATE GENNAIO - FEBBRAIO 2009

DIFFERENZA REVISIONI GENNAIO - FEBBRAIO 2011 vs. 2009

AUTO MOTO CENTRI MEDIA Rev. Auto AUTO MOTO CENTRI MEDIA

Rev. Auto AUTO MOTO CENTRI MEDIA Rev. Auto

REGIONE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE

ABRUZZO 50.581 1.483 196 258 48.425 1.370 180 269 2.156 113 16 -11

BASILICATA 20.361 459 97 210 19.035 433 90 212 1.326 26 7 -2

CALABRIA 61.066 1576 258 237 56.606 1472 234 242 4.460 104 24 -5

CAMPANIA 164.645 8.512 448 368 161.045 7.051 402 401 3.600 1.461 46 -33

EMILIA ROMAGNA 187.522 9.297 497 377 178.559 8.647 456 392 8.963 650 41 -14

FRIULI VENEZIA GIULIA 52.827 3.413 197 268 51.227 3.251 182 281 1.600 162 15 -13

LAZIO 201.746 15.754 555 364 190.429 11.581 501 380 11.317 4.173 54 -17

LIGURIA 51.100 9.252 109 469 49.745 8.549 102 488 1.355 703 7 -19

LOMBARDIA 357.510 18.785 1.092 327 346.246 16.625 1.000 346 11.264 2.160 92 -19

MARCHE 67.453 3.117 219 308 65.361 2.973 203 322 2.092 144 16 -14

MOLISE 11.691 205 52 225 10.922 162 43 254 769 43 9 -29

PIEMONTE 171.395 5.408 411 417 158.934 4.455 369 431 12.461 953 42 -14

PUGLIA 130.069 4.607 439 296 126.696 4.343 375 338 3.373 264 64 -42

SARDEGNA 54.871 2046 187 293 53.994 1973 169 319 877 73 18 -26

SICILIA 153.867 8.038 496 310 148.120 6.437 455 326 5.747 1.601 41 -15

TOSCANA 152.654 15.331 406 376 142.925 13.323 373 383 9.729 2.008 33 -7

TRENTINO ALTO ADIGE 37.774 1.943 144 262 35.635 1.740 139 256 2.139 203 5 6

UMBRIA 39.140 2.007 112 349 37.069 1.756 108 343 2.071 251 4 6

VAL D'AOSTA 5.254 277 20 263 5.143 309 14 367 111 -32 6 -105

VENETO 212.600 11.325 686 310 205.686 10.875 598 344 6.914 450 88 -34

NORD 1.075.982 59.700 2.334 461 1.031.175 54.451 2.140 482 44.807 5.249 194 -21

CENTRO 523.265 37.897 2.162 242 495.131 31.165 1.974 251 28.134 6.732 188 -9

SUD-ISOLE 584.879 25.238 2.125 275 565.496 21.709 1.879 301 19.383 3.529 246 -26

TOTALE ITALIA 2.184.126 122.835 6.621 330 2.091.802 107.325 5.993 349 92.324 15.510 628 -19

4,4% 14,5% 10,5% -5,5%

in due mesi e, addirittura 24 la supera-no del doppio, del triplo e del quadru-plo. Verbania, Taranto, Aosta toccano picchi negativi superiori al centinaio di revisioni medie perse nel bimestre (-168, -107 e -105 rispettivamente), mentre Rimini sfiora quota 100 (-98). Dall’altro lato solo in 27 possono sor-ridere ma di queste ben 23 restano sulla linea di galleggiamento compre-sa tra + 1 e +10 revisioni incremen-tali al mese. Si salvano Novara, Son-drio, Massa-Carrara e Alessandria che hanno lavorato di più rispetto al 2009 (+49, +45, +40 e +33 rispettivamen-te). Venendo ora al numero di centri operativi, la crescita media in valore assoluto è stata di 31 nuove aperture per regione (+628 centri in 20 regioni).

TROPPE NUOVE APERTURESe è già abbastanza sorprendente che ben nove delle maggiori regioni ita-liane, sebbene già sovraffollate, con-tinuino a registrare nuove aperture sopra la media nazionale, è incredibile

che Lombardia e Veneto, nonostan-te una copertura più che capillare del territorio, superino di tre volte que-sto dato (tabella n.3). Se prendiamo la crescita percentuale, c’è da restare basiti nel leggere come Valle d’Aosta, Molise, Sardegna e Calabria, nono-stante una bassa densità di parco cir-colante, continuino a registrare au-menti a due cifre (+43%, +21%, +11% e +10%, rispettivamente). Neppure una regione come la Puglia si sottrae a questa frenesia di crescita, registrando in soli due anni un aumen-to del 17% con ben 64 nuovi centri. Il risultato è che il Sud Italia è da-vanti alle altre macro-regioni per crescita di centri attivi in valore as-soluto e percentuale. Primo anche per perdita procapite di revisionato medio, anche in questo caso sia in va-lore assoluto che percentuale. Pecca-to che il mercato al Sud cresca meno della media nazionale. Un bel risultato, non c’è che dire. Cui prodest? A chi giova tutto ciò?

Tabella3

PANORAMA TECNICO

La verifica del sistema frenante

La prova sull’efficienza dei freni, svolta durante la revisione periodica, riveste ov-viamente un ruolo fondamentale, poiché riguarda il sistema di sicurezza attiva più importante del veicolo. I centri che svol-gono questi controlli si avvalgono di una strumentazione omologata, con la quale è possibile misurare la forza frenante applica-ta alle ruote. Dunque con tale strumenta-zione si accerta se l’impianto funziona cor-rettamente in base ai requisiti descritti nella direttiva 96/96 CEE e nella conseguente circolare 88/95. In realtà la valutazione dei freni non può e non deve essere fatta solo in modo stru-mentale. L’operatore deve infatti eseguire as-solutamente una serie di ulteriori verifiche basilari. DEKRA, che ha una lunga tradi-zione nel settore delle revisioni periodiche, ha sviluppato un’analisi procedurale nella quale vengono descritte le principali azioni che devono essere fatte per determinare l’ef-ficienza dell’impianto dei freni.

IL PEDALE DEL FRENOPer valutare l’efficienza dell’impianto franante, oltre alla classica verifica stru-mentale, occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti importanti che descrivia-mo passo dopo passo.Di fondamentale importanza è l’esame del pedale del freno, sul quale viene infatti scaricata tutta la forza della gam-ba del conducente. Il pedale deve essere perfettamente integro per sostenere tale forza, che è consistente specialmente nelle frenate di emergenza. Occorre ve-rificare che le sue parti metalliche siano in perfette condizioni (non siano defor-mate e non presentino cricche). Inoltre è indispensabile che non sia usurata la gomma del pedale a contatto con la suo-la della scarpa, alla quale non viene mai data la necessaria attenzione: è infatti in-dispensabile per evitare che il piede sci-voli, rendendo nullo il comando del fre-no di servizio e della conseguente azione di sicurezza attiva. Inoltre è bene veri-ficare che l’azionamento del pedale non sia troppo duro o troppo spugnoso, che il suo gioco non sia eccessivo e che la sua corsa non sia troppo lunga. Ovviamente è necessario esaminare e valutare anche la corsa e la qualità dell’azionamento della leva del freno di stazionamento.

L’IMPIANTO IDRAULICOOltre alle parti di comando è bene osser-vare anche l’impianto idraulico e i singoli elementi che lo compongono. La pom-pa consente di trasformare in pressione idraulica la forza applicata al pedale: non devono essere visibili perdite esterne e la tenuta dei gommini del pompante interno deve essere perfetta: per accertarla, occor-re appoggiare il piede sul pedale eserci-tando una forza media, analoga a quella applicata per far rallentare il veicolo, ed il pedale deve mantenere la posizione senza scendere lentamente fino al tappetino. Anche il servofreno è un organo fonda-mentale, poiché è in grado di amplificare l’azione applicata al pedale sfruttando l’ef-fetto della depressione sviluppata nel col-lettore di aspirazione del motore a benzina durante la fase di decelerazione, o quella sviluppata dalla pompa a vuoto presente nel motore Diesel. Per controllare l’efficienza del servofreno

I freni sono gli elementi di sicurezza più importanti del veicolo, dunque il controllo della loro efficienza nel processo della revisione periodica è fondamentale. Il controllo non deve limitarsi alla sola prova strumentale, occorre infatti eseguire una serie di verifiche importantissime.

La verifica del pedale del freno è di fondamentale importanza. Se non è perfettamente integro, l’a-zione frenante del conducente è vanificata, compromettendo la sicurezza attiva del veicolo.

Di fondamentale importanza è l’esame del

pedale del freno ed in particolare della gomma

che riveste il pedale che deve garantire la

trasmissione del comando dalla gamba.

DEKRA ha sviluppato una specifica analisi

procedurale con le principali azioni da svolgere per determinare l’efficienza

dell’impianto dei freni oltre all’analisi strumentale.

Prevedevamo circa 27 revi-sioni in meno all’anno per

centro, alcuni ne hanno già avute 20 in meno nei

primi due mesi.

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PANORAMA TECNICO

occorre confrontare il comportamento del pedale con motore spento e con mo-tore acceso: nel primo caso l’azionamento deve essere duro, nel secondo occorre che il pedale sia sufficientemente cedevole e morbido. Se con il motore acceso l’azio-namento del pedale è duro, significa che il servofreno non funziona correttamente ed è bene verificare la tubazione e la val-vola unidirezionale, che collegano il ser-vofreno col collettore di aspirazione del motore a benzina o con la pompa del vuo-to del Diesel. Le qualità del liquido nel-l’impianto dei freni devono essere ideali: è igroscopico, ovvero assorbe l’umidità che riduce sensibilmente il suo punto di ebollizione ed attacca le parti metalliche del circuito idraulico, ossidandole. Il co-struttore del veicolo prevede che il liquido venga sostituito periodicamente, verifi-cando ad esempio la limpidezza osservan-do il contenuto del serbatoio della pompa.

GLI ALTRI ELEMENTIFondamentale è la verifica visiva dei tubi flessibili, che uniscono la sezione del cir-cuito presente sul telaio del veicolo con gli elementi, pinze e cilindretti, montati sulle ruote: i tubi non devono presen-tare screpolature, devono essere integri e non devono interferire in condizioni statiche con altri componenti del veico-lo, quando si sterza e quando oscillano le sospensioni. Sulla loro superficie esterna non devono esserci rigonfiamenti: se fos-sero presenti all’interno del tubo e dun-que non visibili, riducono la sezione di passaggio del fluido dell’impianto idrau-

I tubi in gomma flessibili dell’impianto idraulico dei freni, devono essere esaminati con estrema attenzione. Non devono essere rovinati e non de-vono interferire con le parti adiacenti del veicolo.

Una scarsa efficienza dei freni, è in molti casi imputabile ad una usura eccessiva degli elemen-ti di attrito. In questo caso è necessario effettuare una riparazione prima di effettuare la revisione.

Se la spia di anomalia dell’ABS rimane accesa, significa che il sistema antibloccaggio dei fre-ni non funziona regolarmente. In questo caso occorre effettuare indagini approfondite, per individuare e risolvere la causa dell’anomalia.

Ovviamente se l’impianto idraulico dei freni pre-senta perdite, occorrerà mandare il veicolo in of-ficina per la riparazione del caso e solo in seguito effettuare la revisione.

lico generando un particolare effetto. In questo caso la frenata avviene nor-malmente ma il veicolo rimane bloccato, poiché quando viene rilasciato il peda-le il fluido scorre con difficoltà nel tubo flessibile, ostacolando la caduta di pres-sione nella pinza o nel cilindretto. Ciò provoca il temporaneo bloccaggio della ruota e conseguentemente del veicolo. Anche gli elementi di attrito devono essere perfettamente integri e non usu-rati: le pastiglie dei freni e le ganasce devono possedere ancora uno spesso-re adeguato. La fascia frenante dei di-schi dei freni e dei tamburi, non deve presentare gradini dovuti a consumo eccessivo. Non devono inoltre essere presenti deformazioni, che nell’uso del veicolo possono generare vibrazioni

sul pedale ed irregolarità nella frenata. Durante la prova strumentale non in-tervengono i sistemi di controllo elettronico come ad esempio l’ABS e pertanto non è possibile controlla-re la loro efficienza: si attivano infatti solo durante le frenate di emergenza effettuate ad una velocità superiore ad una soglia minima, che non viene rag-giunta durante la prova strumentale. Occorre perciò verificare che sul cru-scotto non siano accese le spie che indicano la presenza di una anomalia registrata dalla centralina.

Sicurezza, una questione di buon sensoUn po' di attenzione, le giuste protezioni e una corretta analisi dei rischi aiutano a prevenire gli incidenti. Senza bloccare il lavoro dell'azienda e senza spendere capitali.

Sei infortuni ogni cento lavoratori. È questa la statistica annua del settore autoripara-zioni, certo non tragica come quella di altri settori, ma che deve fare riflettere. Perché se da un lato è vero che le officine sono ormai luoghi di lavoro sani, organizzati e ordinati (e quindi buona parte di quegli infortuni per fortuna è lieve), è pur sempre vero che operando attorno a un’automobile sarà sempre possibile farsi male sul serio. Schiacciamenti, cesoiamenti, irritazioni, tagli, abrasioni sono purtroppo dietro l’an-golo. Così come le malattie professionali, frequenti soprattutto nelle carrozzerie dove l’esposizione a polveri e solventi espone il lavoratore a gravi rischi. Parlare di sicurezza sul lavoro può essere “noioso”, certo. Leggi, leggine, codici, codi-cilli, protezioni di cui non si capisce l’utilità e dispositivi che rallentano il lavoro… quante volte l’abbiamo sentita questa solfa? Tante. Ma considerare la sicurezza sul lavoro una scocciatura o l’ennesima gabella da pagare è sbagliato. Perché un approccio corretto alle norme di sicurezza è fondamentale. Ed è pure semplice: valutare i rischi e pro-teggersi è, soprattutto, una questione di buon senso. Codificarli con una corretta analisi dei rischi non è altro che mettere nero su bianco quanto l’esperienza ci ha in-segnato, e ci aiuta a difenderci nel momento in cui un incidente dovesse accadere.

Il documento di valutazione dei rischi non è sempre strettamente necessario, in termini di legge: persino il decreto legisla-tivo 626/94 (il primo a trattare in maniera organica la materia, il più rigoroso e anche il più odiato, non di rado a causa dei tan-ti consulenti improvvisati che negli anni Novanta si sono lanciati sul mercato) non ne prevedeva l’obbligo per le aziende di piccole dimensioni. Una valutazione scrit-ta è però una botte di ferro, l’unico modo che consente loro di dimostrare come e quanto abbiano tenuto in considerazione i potenziali rischi e abbiano preso le relati-ve misure di protezione con dispositivi di protezione collettivi e individuali (DPC e DPI), ripari alle macchine, prescrizioni sui comportamenti. Tutto questo, ovviamen-te, a patto che la relazione tenga conto del ciclo di lavoro che realmente l’operatore svolge. Per questo le soluzioni “universali” (software, fascicoli prestampati, manuali generalisti), che non nascono da un’analisi dell’officina in cui il lavoro si svolge, posso-no facilmente rivelarsi insufficienti. Meglio

quindi perdere un po’ di tempo, analizzare ogni operazione che viene compiuta e de-scriverle una relativa scheda da inserire nel fascicolo di ogni addetto che la compie. La valutazione dei rischi (indipendente-mente dalla presenza del fascicolo scritto) va effettuata per qualsiasi addetto dell’a-zienda: dipendente di qualsiasi livello, socio, collaboratore familiare. E deve pre-vedere anche operazioni svolte sporadica-mente: un incidente durante lo svolgimen-to di un’operazione non prevista nella va-lutazione può facilmente ritorcersi contro il datore di lavoro.In seguito, DEKRA Magazine propone una brevissima descrizione dei principali rischi che gli operatori corrono durante l’analisi di un autoveicolo sulla linea di re-visione. Che non servono a fare “copia e incolla” per il documento di valutazione dei rischi, ma possono costituire una base di partenza per gli operatori che non han-no ancora un documento scritto (o voglio-no ampliare il loro) o come confronto per chi ne ha già uno.

Con la valutazione dei rischi le aziende si sentono in una botte di ferro perché possono dimostrare di aver fatto un’analisi dettagliata

dei potenziali rischi sull’ambiente di lavoro e

di aver adottato le relative misure di protezione.

ATTUALITà

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DEKRA MAGAZINE | MARZO 2011 8 | 9

ATTUALITà ATTUALITà

In alto un momento della inaugurazione dell'impianto fotovoltaico della Nuova Carrozzeria Sestese che ha coinvolto davvero tanta gente.

Il Sindaco di Sesto San Giovanni, Giorgio Oldrini, al centro nella foto, insieme al titolare della Nuova Carrozzeria Sestese durante l'inaugurazione.

Il fotovoltaico arriva nell’autoriparazione

DEKRA Magazine intervista Pasquale Grieco, titolare della Nuova Carrozzeria Sestese, un esempio di come l'energia rinnovabile possa essere utilizzata anche nell'attività di officina.

Come nasce l‘idea dell'impiantofotovoltaico?Abbiamo sempre avuto un occhio di ri-guardo per l’ambiente, tanto che da più di due anni ci affidiamo ad una società per lo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi. Poi abbiamo pensato di realizza-re un impianto fotovoltaico che sfruttas-se l’energia solare per produrre energia elettrica, limitando così l'impatto della nostra attività sull'ambiente.

Un’attenzione all’ambiente certificata…In effetti. Ci siamo affidati a Italia Ener-getica e nel 2010 abbiamo ottenuto la certificazione Uni En Iso 9001:2008 per

Lodevole l’esempio della Nuova Carrozzeria Sestese, affiliato DEKRA, che investe nelle risorse rinnovabili e realizza un grande impianto fotovoltaico per produrre energia elettrica da utilizzare nell’attività di autoriparazione.

la qualità. Abbiamo poi aderito al pro-getto Green Way del Claag Service e sia-mo in procinto di ricevere le certificazio-ni 14001 per la dichiarazione di verifica delle emissioni di CO2 e la certificazio-ne ambientale Iso 14064 per implemen-tare il sistema di gestione dell’inventario delle emissioni.

E poi l’evento di inaugurazionein grande stile.Già. Il 26 marzo 2011 abbiamo final-mente inaugurato il nostro impianto fo-tovoltaico di 60 kilowattora di potenza, con un evento che ha coinvolto la citta-dinanza, le autorità locali e tante piccole e grandi aziende che aderiscono all'as-sociazione “Imprenditori Nord Milano”.

“Costruiamo insieme il futuro”.E non è solo uno slogan ma è anche il nostro impegno, perché tutti dobbia-mo rimboccarci le maniche, nel pub-

blico come nel privato, ciascuno nel proprio ambito di competenza. Co-minciamo ad utilizzare l'energia rinno-vabile per alimentare i veicoli elettrici. Il ciclo è più completo.

USO DEL PONTE SOLLEVATORERischi: schiacciamenti e cesoiamenti, con-tusioni da urti contro i veicoli e contro la struttura, inciampamenti, cadute nelle fosse (per modelli incassati).Prescrizioni: prima di movimentare il pon-te allontanare altri addetti dalle aree prossi-me alle zone mobili e verificare la stabilità della vettura; mantenere il pavimento pulito e libero da macchie d’olio e materiali scivo-losi; verificare periodicamente l’efficienza dei dispositivi di sicurezza. Avvisi: verniciatura in colori molto eviden-ti (bande gialle e nere o simili) delle parti sporgenti e dei bordi delle fosse; cartelli di avviso sull’impiego dei dispositivi di prote-zione individuale.Dispositivi di protezione: scarpe di sicu-rezza, casco protettivo.

ALCUNI CONSIGLI PRATICI1. I guanti protettivi vanno utilizzati per tutte le operazioni che prevedono contatti con il sottoscoc-ca, le ruote, il vano motore e altre zone sporche del veicolo 2. Il contatto con la linea di scarico, in particolare con l'involucro esterno del cataliz-zatore, è a rischio ustioni 3. La parte superiore delle batterie può rivelare tracce di acido, difficili da vedere a occhio nudo. 4. Collegandosi alle prese, occorre sempre verificare di non supera-re la potenza massima prevista 5. Manovrando il ponte sollevatore bisogna verificare che non vi siano altri addetti nel suo raggio d'azione 6. Calpestare i rulli del frenometro può provocare inciamepamenti e cadute, ancora più pericolosi se nelle vicinanze c'è il ponte sollevatore 7. I sistemi di sicurezza, come questa bandella che protegge lateralmente la fossa del ponte sollevatore, vanno mantenuti efficienti e periodicamente verificati. 8. Anche la fossa del ponte sollevatore può dare luogo a inciampamenti, pericolosi soprattutto per gli urti con la testa al ponte sollevatore che ne possono conseguire 9. I cavi delle strumentazio-ni portatili devono essere fissati al terreno e or-ganizzati correttamente per non dare intralcio 10. Lo schiacciamento di piedi e mani con or-gani mobili come il ponte sollevatore è sempre in agguato 11. Durante la prova delle emis-sioni il tubo dell'aspiratore deve sempre essere connesso 12. Il casco protettivo deve essere in-dossato per tutte le operazioni nel sottoscocca

PROVE SU VEICOLO(emissioni inquinanti, fari, clacson e simili)Rischi: schiacciamenti, contusioni da urti contro i veicoli, investimenti, inciampa-menti, elettrocuzione, inalazione di gas di scarico, contatti con sostanze nocive.Prescrizioni: allontanare gli altri addetti dall’area di manovra, avvisando dell’i-nizio del movimento del veicolo (per esempio con un colpo di clacson); fre-nare il veicolo con il freno a mano; non operare con movimenti bruschi durante lo spostamento delle attrezzature; in-dividuare correttamente i collegamenti elettrici (per esempio sulla batteria); non utilizzare cavi e connettori elettrici logori e danneggiati; connettere i tubi di aspirazione alla marmitta del veicolo.Avvisi: delimitazione delle aree operative (bande gialle), cartelli sull’uso degli aspi-ratori e dei DPI.Dispositivi di protezione: scarpe di sicu-rezza, guanti resistenti agli acidi.

VIDEOTERMINALE E ATTIVITà DI UFFICIORischi: urti, inciampamenti, elettrocu-zione, affaticamento della vista, tagli.Prescrizioni: organizzare il posto di lavoro con passaggi sufficientemente ampi; limi-tare l’impiego di cavi volanti e, quando si rendessero necessari, fissarli al terreno; non superare la potenza per cui le prese elettri-che sono omologate (con particolare rife-rimento a prese multiple e a ciabatta); con-trollare lo stato delle connessioni elettriche; non effettuare più di due ore consecutive di lavoro al videoterminale senza effettuare pause di almeno 15 minuti (possono essere lavori diversi da quello al videoterminale); non portare strumenti manuali (forbici, ta-gliacarte) nelle tasche.Avvisi: potenza massima delle prese elettri-che, necessità di pause al videoterminaleDispositivi di protezione individuale: nessuno in particolare; bisogna però evi-tare abiti e gioielli che possano impigliarsi nell’arredamento e nelle attrezzature.

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È consigliabile predi-sporre un vademecum

con la descrizione dettagliata dei rischi,

delle prescrizioni, degli avvisi e dei dispositivi di sicurezza per ciascuna

attività di controllo svolta nel centro di revisione.

Fondata dai fratelli Paolo e Pasquale Grieco, la Nuova Carrozzeria Sestese di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, vanta ormai trent’anni di attività ed è una delle realtà più im-portanti della Lombardia nell’ambito delle revisioni. Con una struttura di 1800 m2, a cui si aggiungono 600 m2 di superficie scoperta, offre alla pro-pria clientela un servizio completo, con attività di carrozzeria, mecca-nica, elettrauto, gommista, soccorso stradale e auto sostitutiva. Il centro di revisione è nato direttamente con DEKRA nel 1999, con una linea de-dicata alle auto. “Abbiamo deciso da subito di affiliarci a DEKRA”, ci dice Pasquale Grieco, uno che i cambia-menti non li rincorre, ma li anticipa.

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LA MOTORIZZAZIONE CIVILE INFORMA

Mctc-Net2, ritardo virtuosoIl nuovo protocollo si prende un po' di tempo per partire senza intoppi. Nel frattempo, attenzione a chi offre attrezzature spacciandole per omologate secondo la nuova normativa: non esistono ancora.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -Architetto Vitelli, può fare il punto del-la situazione in merito al processo di adozione di Mctc-Net2 da parte delle officine autorizzate a effettuare le re-visioni ai sensi dell’art 80 del Codice della Strada?

Come tutti coloro che operano nel set-tore sanno, nell’agosto 2009 sono state approvate le nuove specifiche tecnico-funzionali che definiscono il protocol-lo di collegamento e comunicazione delle apparecchiature utilizzate per la revisione dei veicoli a motore: il co-siddetto protocollo Mctc-Net2. Sem-pre ad agosto sono state definite in un cronoprogramma le modalità di attua-zione e applicazione del suddetto pro-tocollo, date indicazioni sulle priorità da porre in essere in fase operativa, de-scritte le procedure amministrative da

seguire per ottenere il riconoscimento di funzionalità dei software di gestio-ne PCPrenotazione (PCP), PCStazione (PCS) e Riconoscimento Targa (RT), nonché l’omologazione di apparecchia-ture rispondenti ai requisiti previsti dal nuovo protocollo e di quelle già omolo-gate, da adeguare al nuovo protocollo.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -Dopo agosto 2009 sono uscite altre di-rettive ad integrazione di quelle iniziali?

Sì, effettivamente durante l’esecuzione della prima fase del crono programma (realizzazione e approvazione del sof-tware di verifica “NOMON”), sulla base delle prove effettuate e delle segnalazioni pervenute, è sorta l’esigenza di apportare modifiche e che hanno ritardato e posti-ciperanno il completamento delle attivi-tà. Tali specifiche sono state inserite in

un documento dell’agosto 2010 e nell’ul-teriore comunicazione del febbraio 2011.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -Quali sono i motivi che hanno condot-to l’Amministrazione ad emanare ulte-riori disposizioni?

Credo sia necessario precisare in pri-mo luogo che il progetto Mctc-Net2 è ambizioso e complesso. Tale com-plessità deriva dalla molteplicità di azioni da mettere in atto, dalla mole di specifiche tecniche che caratteriz-zano il protocollo e dalla numerosità degli attori in gioco: Amministrazio-ne, produttori di software ed hardwa-re e utenti finali. Proprio nei riguardi di questi ultimi, l’Amministrazione ha sempre avuto un particolare riguardo, prevedendo, ad esempio, che l’aggior-namento dei software già operanti

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presso le officine avvenisse nell’arco di tempo previsto oggi dalle norme per la verifica metrologica della ap-parecchiature di revisione, ovvero nell’arco di dodici mesi. Riguardo alla complessità dell’operazione ed alla opportunità offerta dal protocol-lo Mctc-Net2, evidenzio l’inserimen-to del nuovo File GOM che contiene i dati tecnici dei pneumatici in uso sul veicolo sottoposto a revisione. In tal modo sarà possibile, all’at-to della revisione, verificare lo stato d’uso dei pneumatici, requisito im-portante per la sicurezza del veicolo.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -Anche riguardo la WebCam, ovvero l'acquisizione del file di immagine della targa, abbiamo notato una particolare attenzione dell’Amministrazione.

È vero, la WebCam che è divenuta qua-si il simbolo di questo processo, pro-prio per la delicatezza della funzione che è destinata a svolgere, è stata og-getto di specifiche molto dettagliate. Giocoforza, direi, dal momento che deve certificare la presenza del veicolo nell’ambiente in cui è sottoposto a ve-rifica. Si è pertanto deciso di vincola-re il suo uso a condizioni ben precise. In proposito voglio però sottolineare che seppure di preminente impatto, la WebCam non può riassumere in sè tutta la portata strategica di Mctc-Net2.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Cosa intende?

Le aree di intervento su cui Mctc-Net2 vuole interagire e gli obiettivi da perseguire sono: veridicità della pro-va, sicurezza dei dati ed innovazione tecnologica. Le innovazioni possono essere sintetizzate nell’introduzione di miglioramenti nella comunicazio-ne e nella sincronizzazione tra le va-rie componenti presenti nel sistema MCTCNet originale, nell’obbligo di invio giornaliero dei referti delle prove in formato elettronico al Centro Ela-borazione Dati dell’Amministrazione, nella introduzione di codici antifalsi-ficazione all’interno dei singoli file di prova, ed in ultimo il più reclamizzato,

nella introduzione del dispositivo di acquisizione immagini, la WebCam.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -Tenuto conto del crono program-ma associato alla prima circolare relativa ad Mctc-Net2, a che punto è l’Amministrazione?

L’Amministrazione è sul punto di va-lidare il “NOMON”, programma di verifica della rispondenza dei softwa-re al protocollo, mediante il quale si potrà dar corso alle attività operative di certificazione delle funzionalità dei software PCPrenotazione e Ricono-scimento Targa proposti da Softwa-re-house e Produttori, cui seguirà la ulteriore validazione di un NOMON relativo ai software PCStazione che consentirà l’avvio della attività ope-rative di riconoscimento del softwa-re PCStazione ed omologazione del- le attrezzature adeguate Mctc-Net2.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -Quando verrà reso pubblico il calen-dario definitivo?

Considerato lo stato dei lavori ed al fine di fornire date attendibili, pros-simamente verrà diramata una circo-lare esplicativa dello stato dei lavori con ridisegnato il cronoprogramma delle attività. Ampia pubblicizzazio-ne verrà inoltre data nell’ambito di Autopromotec, la fiera di settore in

programma il prossimo maggio a Bo-logna, a cui la mia Amministrazione ha aderito e sarà presente con un proprio Stand.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -Vuole approfittare dell’occasione per fornire una qualche indicazione a tut-ti coloro che operano nel settore della revisione, siano essi costruttori di ap-parecchiature o officine?

Sì, voglio dire alle officine di presta-re attenzione a chiunque proponga attrezzature “omologate” Mctc-Net2 perché non ce ne sono oggi sul mer-cato in quanto, come ho detto pri-ma, il processo di omologazione, effettuato dai funzionari dell’Am-ministrazione deve ancora partire.Ai costruttori, invece, voglio racco-mandare assoluta attenzione nel vi-gilare sull’operato dei rivenditori lo-cali, alcuni dei quali dichiarano che i loro sistemi sono già stati omologati dall'Amministrazione. Dichiarazioni in tal senso sono chiaramente fal-se e creano turbativa nel mercato. Suggerisco inoltre alle rappresentanze e alle associazioni di categoria delle officine, di fornire ampia diffusione degli atti predisposti dal Ministero, promuovendo incontri con i propri associati, allo scopo di renderli perfet-tamente edotti dello stato dei lavori, sottraendoli peraltro alle sollecita-zioni di soggetti privi di scrupoli.

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DEKRA MAGAZINE | MARZO 2011

SPECIALE AUTOPROMOTEC

Autopromotec 2011Attrezzature e software per la revisione

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ASSEMBLADPad. 30 - Stand E48

Una nuova serie di analizzatori per gas e fumi compatibili con il protocollo Mctc-Net2 è la novità della Assemblad. Queste apparecchiature sono pensate appositamen-te per i centri di revisione, che ne fanno un utilizzo molto più continuo e gravoso rispet-to alle officine. E che si trovano ad analizzare motori molto diversi fra loro, da quello del-le auto a quelli delle moto, dai “due tempi” degli scooter a quelli delle auto di vecchia generazione con alti valori di idrocarburi

incombusti. La nuova gamma di apparecchi Assemblad è leggera e maneggevole e può collegarsi in wireless al computer della linea di revisione, evitando cavi e connessioni. La comunicazione via Bluletooth può essere integrata già all’acquisto (è un optional pre-visto) o aggiunta in un secondo momento. Le apparecchiature per analisi gas benzina sono basate sulla cella Assemblad Infra-Queen (in classe 00, superiore all’attuale 0); quelle per i diesel utilizzano invece la Opa-King, già pronta per i veicoli Euro 5. Dal sito dell’azienda è possibile scaricare programmi e aggiornamenti software. Tra gli altri op-

tional, il sistema Water Stop per evitare l’ac-cumulo di condensa e il sistema di pulizia ad aria compressa che libera le celle dall’ac-cumulo di idrocarburi incombusti (e pre-viene il blocco dell’intera linea di revisione).

SPXPad. 30 - Stand C56

Da Tecnotest e OPC, marchi del gruppo SPX, arrivano nuove attrezzature per la linea di revisione compatibili con il pro-tocollo Mctc-Net2. Gli obblighi introdot-ti dal nuovo standard di comunicazione hanno reso necessaria la modifica del software (e talvolta anche dell’hardware) delle apparecchiature. La linea All-One è già conforme alla versione Full del proto-collo, prevista per il 2014; unisce in una struttura molto compatta un frenometro

a rulli o piastre a un banco prova di velo-cità, utilizzabili con vetture, veicoli com-merciali leggeri, moto, ciclomotori, trici-cli, quadricicli e quad. Il riconoscimento automatico della targa avviene automa-ticamente per qualsiasi dei tipi di veicoli elencati grazie alla telecamera Rtscan-ner. Per il prossimo futuro sono invece attese novità sulle apparecchiature per l’analisi dei gas di scarico, che incorpo-reranno tecnologie quali USB, bluetooth e touchscreen per rendere più semplice sia l’interfaccia con l’operatore sia la co-municazione fra apparecchi elettronici.

DG TECH Pad. 26 – Stand A80

Marchio nuovo, esperienza quindicen-nale: così si presenta la DG Tech, azien-da che produce attrezzature per linee di revisione e linee complete, fornite “chia-vi in mano”. Le apparecchiature sono di progettazione e produzione intera-mente italiana e in grado di soddisfa-re le esigenze degli operatori del settore. Affidabilità, semplicità operativa e certez-

za dei risultati delle linee di revisione DG Tech di ultima generazione, sia in versio-ne combinata che in versione separata, sono le caratteristiche principali delle at-trezzature, dei software e delle telecame-re riconoscimento targa. E poi servizi di assistenza tecnica tempestiva, consulenza burocratica e progettuale e finanziamenti personalizzati, con la possibilità di avere linee di revisione commisurate alle caratte-ristiche dei locali, ai flussi operativi e al per-sonale impiegato nel Centro di Revisione.

SIPAV - MAHAPAD. 30 - STAND A13 (stand Sipav/Maha)PAD. 19 - STAND C63 (stand Sipav/Cemb)

La Sipav distribuisce in Italia, installa e as-siste i ponti sollevatori della tedesca Maha, azienda famosa per le linee di revisione e i banchi prova potenza. La gamma Maha comprende modelli di ogni tipo e dimensio-ne, a due colonne o a forbice semplice o dop-pia, sono adatti a veicoli di qualsiasi tipo, dai ciclomotori ai camion leggeri e pesanti. Per l’allineamento ruote la Maha propone solle-

vatori a forbice larga, con dodici registri che permettono di mantenere il livello del piano di appoggio entro tolleranze strettissime sia all’altezza di registrazione sia a quella di mi-surazione. Questi banchi sono omologati da Bmw, Mercedes e dal gruppo Volkswagen. I sollevatori con pistoni idraulici incassati, all’esordio sul nostro mercato, si segnalano per il ridotto ingombro a terra. Le apparec-chiature Maha sono seguite da uno staff di otto tecnici Sipav, che supportano il cliente anche nella fase di realizzazione degli incassi a terra e dell’installazione dell’attrezzatura.

MAHAPad.30 - Stand A13

Un analizzatore di gas di scarico già pron-to alle future norme antinquinamento è la novità della Maha. Il Met 6.3 dell’azienda tedesca, adatto a motori diesel e benzina, misura rapidamente e con precisione i parametri richiesti dalle attuali normati-ve: ossidi di carbonio, anidride carbonica, idrocarburi incombusti, ossigeno, coeffi-ciente di torbidezza e massa di particolato. E, inoltre, è già predisposto per la valuta-zione di ossido e diossido di azoto oltre che dell’ammoniaca, ancora non richiesti dalle procedure di revisione. L’analisi delle polve-ri sottili è molto accurata; grazie a un fascio di raggi laser, è in grado di riconoscere par-ticelle del diametro di 70 nanometri. Può essere utilizzato per le verifiche di legge ma anche per la verifica dell’efficienza dei mo-tori e dei filtri antiparticolato. Compatto e leggero (pesa 5 kg), ha una manutenzione

ridottissima: l’unico elemento che necessi-ta di sostituzione periodica è il filtro Hepa, accessibile per la sostituzione attraverso un apposito sportello. La necessità di pulire la testa del detettore e l’emittente del laser di-pende dall’impiego e viene segnalata da una spia sul display; è comunque un’operazione semplice per la quale servono circa tre mi-nuti. L’apparecchio è costruito con diversi componenti comuni ad altre apparecchia-ture Maha, in modo da ridurre il numero di ricambi e facilitare la manutenzione. I due banchi prova freni Maha IW2 Eu-rosystem e IW2 Eurosystem RS5 sono stati omologati dal ministero dei Traspor-ti per la revisione di ciclomotori e moto-cicli a due ruote. I due modelli, dotati di impianto di pesatura integrato nel grup-po rulli, erano già stati approvati per le revisioni di ciclomotori e motocicli a tre ruote e quadricicli leggeri e normali ol-tre che degli autoveicoli fino a 3500 kg di peso totale a terra. Per effetture prove sui

“due ruote” servono la pulsantiera mobile, la pedana d’appoggio per i piedi dell’ope-ratore, le coperture per il rullo non uti-lizzato e quella che riduce la sezione del rullo utilizzato, il sistema di bloccaggio del veicolo con cinghie e, ovviamente, il software specifico. Completano la linea di revisione il prova velocità MPF 250, l’analizzatore di gas MGT5 (per motori a benzina) e l’opacimetro MDO2 LON (per i Diesel). Tutte le apparecchiature sono compatibili con il protocollo Mctc-Net2.

PRISMA INFORMATICAPad. 30 - Stand C9

Una telecamera e un software per PC sono i componenti del sistema di riconoscimento della targa della Prisma informatica, dedi-cato alle linee di revisione. Il software, che si installa senza driver aggiuntivi e senza “frame grabber” (sistema di conversione analogico/digitale), trasforma l’immagine in numero di targa con due passaggi: elabo-razione dell’immagine ed estrapolazione del numero. Errori e manipolazioni non sono possibili, grazie rispettivamente all’assenza

di cavi coassiali (che farebbero da “antenna” a eventuali disturbi elettromagnetici presenti nelle vicinanze) e alla criptazione dei dati in-serita nell’elettronica della telecamera. I dati vengono poi trasmessi al computer, gestito come un normalissimo IP della rete. È anche

possibile la trasmissione in wireless, tramite un router access point (quelli utilizzati per la connessione internet). Questo permette all’officina di svincolarsi da una postazio-ne fissa, dall’illuminazione della targa e da cavi che possono intralciare le operazioni.

BOSCHPad. 30 - Stand C16

Le attrezzature per linee di revisione Bosch serie 43 hanno grandi display analogici e digitali di facile lettura. Le procedure sono completamente automatiche, così come il riconoscimento della trazione integrale e del freno elettromagnetico usato dai veicoli industriali. I modelli contraddistinti dal “6” come terza cifra della sigla sono adatti a vei-coli industriali con carreggiata fino a 2800 mm e peso assiale sino a 10 tonnellate. I rulli del banco prova freni sono zincati a caldo e integrano l’elettronica di comando e control-lo; il posteriore è rialzato di 25 mm ed è pre-sente anche il rullo di controllo slittamento. La procedura di prova è completamente atuomatica, con telecomando a infrarossi. Grazie alla connessione BNet i dati rilevati possono esser archiviati o inviati ad altre

apparecchiature della linea. Idonee all’uti-lizzo all’aperto, sono fornite con un cavo di potenza da 15 metri e un cavo di rete da 30. Le piste di prova serie SDL 43 consentono anche il test della deriva e delle sospen-sioni. Sono composte da un carrello con personal computer (con schermo da 19”), utilizzato anche per la memorizzazione della banca dati clienti, la diagnosi remota e l’aggiornamento on-line del software. I rulli hano un carico massimo di 2 tonnel-late (ma consentono il transito di assi da 4). La deriva visualizzata è di più o meno 20 mm; la sequenza prova sospensioni im-piega una frequenza di sollecitazione di 25 Hx, con alzata delle sospensioni di 6 mm. Gli analizzatori Bosch serie BEA sono concepiti secondo uno schema modulare. Permettono infatti di aggiungere in qual-siasi momento stampanti, telecomandi e sensori. Il BEA 150 è dedicato all’anali-

si delle emissioni di motori diesel, il 250 pensa ai benzina e il 350 è un analizzatore combinato. Dispongono di un modulo opacimetro portatile e di un alloggiamen-to per i vari sensori. Completano la gam-ma il BEA 460, apparecchio combinato che può dialogare con la presa OBD e il BEA 850, basato su un personal compu-ter con schermo da 19”, che può dialoga-re con i diagnostici della famiglia KTS.

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DEKRA MAGAZINE | MARZO 2011 16 | 17

Autopromotec 2011Attrezzature e software per gommista, officina, carrozzeria

POGLIANI & RIVOLTAPad. 19 - Stand B30 - B34

Parlano di ponti sollevatori le novità di Pogliani & Rivolta, azienda da poco inse-rita nel catalogo ufficiale di equipaggia-mento per officina delle reti autorizzate del gruppo Fiat. In particolare è stata ampliata l’offerta dei modelli a due co-lonne con azionamento elettroidraulico,

molti dei quali sono reversibili (possono accogliere la vettura indifferentemente da una direzione o dall’altra). Destinati in particolare ai piccoli lavori nel sotto-scocca sono invece i modelli monoforbi-ce, più robusti e stabili rispetto a quelli a doppia forbice. Tra questi esordirà una nuova serie a corsa lunga studiata per i centri di revisione e i reparti control-lo assetto delle officine e dei gommisti.

RIVOLTAPad. 19 - Stand B30 - B34

Il sistema Minicombi della Rema Tip Top (distribuito in Italia dalla Rivolta) consente una riparazione dei pneumatici contempo-ranea dall’interno e dall’esterno. È omolo-gato anche per la riparazione di coperture run-flat; i tasselli, autovulcanizzanti sia sulla base sia sullo stelo, non influenzano l’equilibratura della ruota in quanto non variano sensibilmente dimensioni e distri-buzione del peso del pneumatico. Con un solo tassello la copertura viene riparata sia all’esterno sia all’interno. La procedura di

inserimento dall’interno consente un’ispe-zione visiva della carcassa per controllare l’assenza di altre forature, tagli o ernie. Il nuovo mastice Fast Dry Cement riduce sensibilmente i tempi di essiccazione. No-vità anche nelle paste Remax, sempre pro-dotte dall’azienda tedesca. Le nuove paste di montaggio sono tre, una dedicata a pneu-matici ultraribassati, una speciale per veico-li Mercedes-Benz (omologata dalla Casa) e una per lavorazioni pesanti su pneumatici da camion, bus e macchine movimento terra. Un sigillante specifico è invece dedi-cato all’eliminazione delle perdite che si for-mano tra pneumatici tubeless e cerchioni.

BLACKHAWKPad. 26 - Stand B104

Il sistema Prism della Blackhawk, basato su telecamera portatile e bersagli ottici, con-sente di controllare e regolare l’assetto delle ruote utilizzando come base il calibro elet-tronico Shark (nella versione 9.0.0 E Plus). La telecamera viene fissata alla ruota po-steriore, i bersagli ottici a quella anteriore. Il Prism consente a chi possiede lo Shark di regolare l’assetto senza ricorrere a fornitori esterni ed avere un unico report della ripa-razione del veicolo. Il software di gestione ha una grafica semplice e intuitiva, che ri-duce i tempi di controllo; la comunicazione con il PC dello Shark (con sistema operativo Windows XP) avviene via wireless. Il Prism permette la misurazione degli angoli carat-teristici (incidenza, campanatura, conver-genza, su piattaforma rotante o con veicolo sollevato, braccio A, spessori posteriori) di automezzi modificati nell’assetto e la verifica del telaio di camion leggeri. Piatti autocen-tranti e piastre rotanti sono forniti a richiesta. Le nuove macchine per il riscaldamento a induzione sono due: la IHR05 da 4,8 kW e la IHR 17 da 17 kW. Montate su ruote, consen-tono di scaldare parti metalliche (per facilita-

re la raddrizzatura, lo svitamento, l’estrazione e altre operazioni su bulloni, cuscinetti, brac-cetti e altri particolari) senza rischio di dan-neggiare la parte stessa, come invece avviene con le fiamme libere. Il sistema a induzione porta il metallo alla temperatura di 500-600° soltanto nella zona desiderata e alla profon-dità di 5 mm dalla superficie e non modifica la struttura molecolare dell’acciaio. È utilizza-bile anche in presenza di cavi elettrici e tubi idraulici, al contrario delle fiamme libere che scaldano i metalli a 3000°C su una superficie.Il sistema modulare di raddrizzamento per veicoli industriali HD Korek è composto dal telaio, dalle torri di tiro (da 10 e 20 ton con pompa idraulica o da 10 senza pompa), dai cavalletti con cilindro idraulico (cinque modelli da 530-1166, 500-710, 670-1020, 820-1290 e 970-1560 mm di altezza rispetti-vamente minima e massima) e dai cunei di fissaggio. Completano l’attrezzatura ganci, pulegge, traverse, mezzelune e verricelli per il tiro orizzontale o verticale, catene, presse a “C” e pompe idropneumatiche ed elettroi-drauliche. I tre kit idraulici comprendono cilindri e pompe e sono disponibili in tre versioni che si differenziano per il cilindro (a corsa più ridotta nella versione base) e per la quantità di accessori che comprendono.

SICAMPad. 22 - Stand A2

Due nuove equilibratrici si aggiungo-no alla gamma Sicam. Si chiamano SBM V760 e SBM 260, sono adatte a ruote di auto, moto e veicoli industriali fino a 1200 mm di diametro e 80 kg di peso (e a cerchi fino a 30” di diametro e 17” di larghezza). Eseguono un ciclo di misura in soli 6 se-condi lavorando a 207 giri/min e dispon-gono di un’ampia gamma di accessori. La V760 ha calibri automatici e la funzione Aludata per il posizionamento dei contrap-pesi adesivi all’interno. L’illuminatore con puntatore laser, optional, aumenta la ve-locità di esecuzione del lavoro. Il software basato su sistema operativo Windows CE

dispone di 11 programmi per ruote vettura/veicolo industriale e 2 per ruote moto, oltre a quello specifico per cerchi in lega, quel-lo di separazione tra peso e pesi nascosti e quello di ottimizzazione. Il freno elettroma-gnetico permette il blocco nella posizione esatta di incollaggio del contrappeso, men-tre la stampante consente di consegnare al cliente un report completo sul lavoro eseguito. La versione SBM V760P dispo-ne di bloccaggio pneumatico della ruota. La SBM 260 punta invece a un buon rappor-to qualità/prezzo. Ha gli stessi programmi e funzioni della V760 e prestazioni ad essa comparabili, ma al posto del monitor c’è un display multifunzione a colori. Come per la sorella maggiore, è disponibile una versione con blocco pneumatico; si chiama SBM 260P.

FESTOOL AUTOMOTIVE SYSTEMSPad. 25 - Stand 15

Un solo centro di lavoro, compatto e tra-sportabile, per tutte le operazioni che si ef-fettuano in carrozzeria. È questa l’idea che sta alla base del Workcenter WCR 1000 della Festool. La postazione di lavoro, che si applica ai centri di aspirazione mobile Festool con sistema Sys-Dock (tutta la serie CT ad eccezione dei modelli Mini e Midi), si può configurare secondo le esigenze di ogni singolo operatore; rende più semplice e flessibile l’organizzazione del lavoro, au-mentando l’efficienza e riducendo i costi. Grazie alla scanalatura laterale e alle pareti forate, le superfici d’appoggio, i piani rego-labili e i ganci possono essere configurati secondo l’altezza del lavoro che si compie. Si

possono così sistemare in maniera ottima-le utensili, materiale abrasivo e accessori; il vassoio girevole serve per i piccoli utensili manuali, i fori consentono di alloggiare i flaconi. Tra i settori della carrozzeria in cui il WCR 1000 può essere impiegato, lo spot re-pair, la levigatura e la finitura. A certificare la robustezza del centro di lavoro, la Festool lo garantisce per tre anni. È lungo 600 mm (1050 con pianale estratto), largo 362 e alto da 545 a 785; pesa 10.2 kg. Viene fornito di serie con piastra per il collegamento al Sys-Dock, due profili scanalati in alluminio con copri profili, due pareti con fori quadrati da 9,2 mm, vassoio con due protezioni e due fori per cacciavite, un gancio universale, sei ganci standard a 90°, un supporto macchina per due utensili e tubo flessibile, una vasca per attacco piastre di levigatura da 80 mm.

GLOBALJIGPad. 25 - Stand A93

Un robot automatizzato per il tiro delle scoc-che e un calibro elettronico per il controllo (utilissimo in vista del prossimo obbligo di certificazione della riparazione) sono le no-vità della Globaljig. Il primo si chiama Su-perRotax ed è disponibile in due lunghezze: 4 e 5 m. Il sollevatore idraulico su cui viene posizionato ha una portata di 3500 kg e un’al-tezza di lavoro di 1750 mm; può essere incli-nato grazie a un impianto idraulico. Lavora in combinazione con una dima universale e può essere abbinato al robot di tiro automa-

tizzato Traxo, con due o più bracci che ruota-no intorno al banco, facilmente riposiziona-bili, che consentono tiri simultanei; qualsiasi movimento dei bracci è telecomandabile tra-mite pulsantiera. Il calibro Globalscan è inve-ce un calibro elettronico per la verifica delle misure caratteristiche della scocca. Lavora con un emettitore laser che colpisce bersagli ottici sistemati in corrispondenza dei punti da misurare e può essere utilizzato in abbi-namento a una dima universale. Il posizio-namento dei bersagli è guidato dal software del calibro, che contiene anche le misure originali della scocca utili al raffronto e, ov-viamente, alla certificazione del lavoro svolto.

SPECIALE AUTOPROMOTEC

Page 11: DEKRA Magazine - n. 9 del 2011

SPECIALE AUTOPROMOTEC

Tutta la gamma CONTROLLO EMISSIONI di Brain Bee si è già arricchita di software applicativi che consentono di gestire la complessità di informazioni richieste dal protocollo MCTCNET2. E lo fanno perfettamente, grazie al processore di cui sono dotati gli analizzatori Brain Bee.

Ma non è solo per questo che per la mia officina ho scelto AGS-690 Brain Bee.

Grazie alla ricca gamma di accessori e connettori posso infatti integrarlo nella configurazione di lavoro che già avevo, evitando inutili sprechi, e posso sempre contare sui numerosi accessori con cui lo adeguerò alle mie esigenze future.Inoltre, il software OMNIBUS-800 si integra perfettamente nel mio PC STAZIONE, senza alcun problema di sistema operativo.

E ancora, come tutti gli analizzatori BRAIN BEE, monta un gruppo pneumatico esterno che semplifica notevolmente la manutenzione dell’apparecchio permettendomi di aver sempre efficienza e precisione di analisi.

Scopri tutta la gamma CONTROLLO EMISSIONI BRAIN BEE.www.brainbee.com

SEI GIà pRONTO pER MCTCNET2? IO Sì.Perchè ho scelto di usare strumenti Brain Bee.

AUTOPROMOTECdal 25 al 29/05PAD 30

STAND D30

BRAIN BEE Pad. 30 - Stand D30

Tante le novità Brain Bee ad Autopromo-tec. Dagli analizzatori gas AGS 200, AGS 688 e AGS 690 agli opacimetri OPA 100 e OPA 200, inseriti nella linea di revisio-ne. Ma soprattutto il progetto B-Touch. A Bologna si potranno toccare con mano le caratteristiche che hanno implemen-tato l’ultima generazione del diagnostico dell’azienda emiliana, presentato a metà 2010: i bollettini tecnici e le funzioni di “intelligence” che permettono un approc-cio per funzioni alla diagnosi, le interro-

gazioni veloci e i test diagnostici guidati. Ci sarà anche la banca dati interattiva Touchpedia, che fa interagire il diagnostico con la banca dati residente sul PC. Questo permette di avere una biblioteca tecnica completa senza sovraccaricare la memoria del diagnostico (e quindi rallentarlo). È co-munque possibile scaricare le schede, anche singolarmente, sullo scantool. La Brain Bee presenterà anche il noleggio a 36 mesi B-Touch Casco, comprensivo di aggiornamen-ti, che consente di disporre dello strumento evitando l’elevato investimento iniziale.La linea di stazioni di ricarica per aria condizionata si arricchisce della nuova

Clima 6000, compatta e versatile, e della gamma Clima 1234. Questa è composta di stazioni che possono lavorare con i gas attualmente utilizzati ma sono già predi-sposte, grazie a un kit incluso nella forni-tura, per l’impiego del nuovo R-1234YF.

MAGNETI MARELLI Pad. 21 - Stand A 33

A Bologna Magneti Marelli ha davvero tanto da presentare. Cominciamo dal Te-ster Vision in touch screen, che contiene informazioni tecniche sui sistemi Magneti Marelli ("+ Plus") più innovativi e diffusi per ambienti car, truck, bike, con versio-ni customizzate per fast fit / gommisti e per carrozzerie. Integra un oscilloscopio a 4 canali e lavora in wireless. È predi-sposto anche per sonde cercafughe e son-da endoscopio per ispezioni sui veicoli.TPMS Connect Evo verifica le valvole elet-troniche degli pneumatici, con misurazio-ne wireless della pressione e della tempera-

tura dello pneumatico e verifica il sistema TPMS (Tyre Pressure Monitoring System). Il palmare Check GPL/Metano per la rile-vazione di fughe da impianti GPL/Metano, in grado di segnalare la fuga con un segna-le acustico e una vibrazione, variando di intensità in base al valore di gas misurato.E poi cinghie singole e Kit di distribuzio-ne, la cui gamma è composta da cinghie ausiliarie Magneti Marelli Roulunds Ro-fan e di distribuzione Ro-drive; pastiglie freno con l’intera gamma Pagid distri-buita in esclusiva per l’Italia; dischi fre-no in aftermarket, ad alto contenuto di carbonio, con tecnologia “pillar venting”, dischi verniciati e con cuscinetto integra-to; filtri aria, olio, carburante e abitacolo,

tutti di qualità equivalente all’originale. Per offrire un nuovo modo di vivere l’automobile tanti i prodotti, come sca-richi, cerchi, sospensioni, moduli ag-giuntivi, parti speciali, illuminazione, con elementi originali certificati dal co-struttore ed omologati per uso stradale.

Autopromotec 2011Diagnosi, ricambi e altro

MOTORSCANArea esterna 45 - Stand C37

Dalla Motorscan arriva un pratico e veloce azzeratore per spie di bordo. Compatibile con tutti i sistemi oggi sul mercato, è alimentato a 12 volt dalla rete di bordo e offre un display a colo-

ri. Fornito con una serie di adattatori per le prese diagnostiche di ogni Casa automobilistica, è in grado di azzerare le spie di airbag, intervalli di manuten-zione programmata (cambio olio, ta-gliando, cinghie distribuzione) e quelle dei sensori di pressione dei pneumatici. Il software viene aggiornato via internet.

TEXAPad. 30 - Stand A30

Da quest’anno i veicoli di nuova omo-logazione fino a 3,5 t utilizzano il nuovo gas R1234yf, meno inquinante dell’attuale R134a. La gamma Texa Komfort lavora già con il nuovo refrigerante: il top di gamma 780R Bi-gas può impiegarli tutti e due, gli altri tre modelli (720R, 760R e 760R Bus) possono essere ordinati sia già predisposti per il gas super-ecologico sia nella versio-ne per R134a, convertibile in quella per l’R1234yf con un kit optional. Il 760R Bus è dimensionato per la ricarica di impianti di climatizzazione degli autobus; il 780R è in-

vece in grado di passare da un gas all’altro con un ciclo di pulizia e reset di un minuto. Per la diagnosi Texa propone l’OBD Ma-trix, molto compatto e in grado di leggere e codificare durante la “prova su strada” i malfunzionamenti di sistemi di bordo coperti dal nuovo software Texa IDC4. Questo OBD segnala guasti e anoma-lie a sistemi controllati dall’elettronica come freni, frizioni, cambio, sospensioni. Espande il suo campo di applicazione il software di diagnosi IDC4, evoluzione del precedente IDC3: oltre ad auto e moto, si interfaccia con le reti di bordi di camion, mezzi agricoli e imbarcazioni. Dispone di una procedura guidata che suggerisce al

meccanico i parametri da diagnosticare e si aggiorna automaticamente con con-nessioni al server Texa nelle ore notturne.

RABOTTIPad. 30 - Stand B58

Un apparecchio che permette di testare e codificare iniettori common rail (dei si-stemi Bosch e Delphi) anche a chi non possiede un banco prova elettronico è la novità della Rabotti. Si chiama Coditec e si collega rapidamente al banco: bastano tre collegamenti idraulici e uno elettrico degli iniettori. Gli unici requisiti richiesti al ban-

co che ospita il Coditec sono la possibilità di regolare il numero di giri della pompa e la pressione del rail (quest’ultima, fino ad almeno 1800 bar). Il software del Coditec deriva dal Protec della stessa Rabotti, che permette la codifica IMA e C2I. È aggior-nabile per la codifica di nuovi iniettori, an-che in automatico (basta dotare il banco di una connessione internet). Il ridotto costo dell’apparecchio permette diagnosi accura-te degli iniettori a un prezzo competitivo.

BOSCHPad. 30 - Stand C16

Oltre 11mila codici in 26 linee di pro-dotto: sono questi i numeri dell’offerta Bosch nel settore dei ricambi per l’im-pianto frenante. L’offerta di dischi freno si è recentemente ampliata con i nuovi

dischi Coated, che combinano un’eccel-lente capacità frenante a una duratura resistenza all’ossidazione. Sono quindi particolarmente adatti a vetture con cerchi in lega dalle razze sottili, che lasciano intravedere buona parte del disco e quindi i suoi eventua-li inestetismi da ruggine, in particolare

nella zona del mozzo. Il rivestimento delle zone non a contat-to con le pastiglie è realizzato con due rivestimenti, uno in Alutherm e uno con zincatura. Oltre ai vantaggi estetici, la gamma Coated semplifica il montag-gio in quanto non richiede pulizia e lu-brificazione del disco.

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DEKRA MAGAZINE | MARZO 2011

stire la capacità produttiva con Servi-ceWeb. Quest’ultima è una soluzione perfettamente adattabile alle singole esigenze dei Service, dalle realtà più grandi e complesse a quelle più piccole. Anche a Bologna, lo stand DEKRA sarà allestito con un’apposita saletta, una vera aula di studio dove si svolge-ranno dei workshop specifici con gli operatori professionali.

Due appuntamenti importanti per tutti gli operatori del settore. Non si può mancare!

EVENTI E FIERE

Autopromotec e Automotive Dealer Day 2011

BASSI, TOCCO, PAUSA… INGAGGIO! Ad Automotive Dealer Day 2011 DEKRA presenta la nuova squadra italiana

In ogni squadra di rugby ci sono molti gio-catori, tutti con un ruolo ben definito, il cui impegno deve essere massimo e sinergico per garantire il successo del gruppo. Giocan-do insieme la squadra trova nel tempo quel-la sintonia e quell’intesa che la distinguono dalle rivali e ne fanno un gruppo vincente capace di aspirare a traguardi prestigiosi. Dal 1996 DEKRA partecipa con successo al campionato italiano con i suoi migliori giocatori (DEKRA Revisioni, DEKRA Au-tomotive Services, Consorzio DEKRA Re-visioni, DEKRA Claims Services, DEKRA Certification, DEKRA Testing & Certifica-

tion) con una squadra compatta, affiatata e ben coperta in tutti i ruoli. Ma il campionato diventa ogni anno più impegnativo, i concorrenti più agguerriti e i traguardi più ambiziosi. Per questa ra-gione la squadra DEKRA si è rafforzata ac-quistando di recente il cartellino della MC Group, società italiana di consulenza e ser-vizi con circa 200 persone, un fatturato di 10 milioni di euro e un forte orientamento al settore Automotive. MC Group era alla ricerca di una formazio-ne internazionale e l’ingresso nella squadra DEKRA fa sì che insieme si sia ancora più forti per ambire di diritto alla conquista del trofeo Sei Nazioni insieme alle altre squadre del Gruppo DEKRA, presente in 50 Paesi nel Mondo.

Attraverso l’allegoria dello sport nobile per eccellenza, il rugby, duro come il mer-cato ma basato su fairplay e correttezza, DEKRA presenterà la nuova squadra in occasione della IX edizione dell’Automoti-ve Dealer Day di Verona. Ciascuna società del Gruppo ricoprirà simbolicamente un ruolo specifico in attacco o in difesa nel nuovo team italiano, in base alle singole competenze distintive messe a diposizio-ne dei clienti per affrontare e vincere le loro sfide sul mercato.DEKRA sarà uno degli esclusivi gold sponsor dell’evento veronese, che vedrà partecipare le Case automobilistiche e i più importanti dealer per confrontarsi sull’andamento e sulle ultime tenden-ze del mercato. Momenti di workshop tematici saranno organizzati presso lo stand DEKRA situato al centro del pa-diglione fieristico di VeronaFiere. Uno stand originale, allestito sul leitmotive del rugby per valorizzare l’unione di DEKRA con MC Group.Per vivere Verona by night, nella serata dell’11 maggio DEKRA ospiterà i parteci-panti del Dealer Day in una esclusiva ho-spitality house presso lo storico locale “Li-ston 12”, che si trova di fronte all’Arena di Verona. Un vero e proprio tour enogastro-nomico con intrattenimento musicale per scoprire le zone più belle della città vero-nese e per continuare le attività di networ-king anche al di fuori del centro congressi.

Da Verona a Bologna, nel mese di maggio i due più grandi eventi del settore dell’aftermarket e della distribuzione automobilistica. DEKRA ci sarà con una nuova compagine societaria e con tante novità per dealer e autoriparatori.

A Verona dal 10 al 12 maggio 2011Al centro del Padiglione fieristico

UNA “CASA DEKRA”… IN FIERAAd Autopromotec 2011 DEKRA presenta tante novità non solo per i centri di revi-sione ma anche per le officine

Autopromotec vedrà per la sesta vol-ta consecutiva la partecipazione del mondo DEKRA con tante novità per gli autoriparatori.Una vera “casa DEKRA” di 64 m2 ver-rà allestita per accogliere gli affiliati al Network DEKRA Revisioni, i centri interessati ad aderirvi per avvalersi dei vantaggi del programma “La For-za del Network” e per incontrare gli autoriparatori interessati a far parte della sottorete delle officine qualifi-cate per la pre-revisione DEKRA. Sono questi fra l’altro i temi della campagna pubblicitaria presente su tutte le riviste trade di settore. Lo stand DEKRA, inoltre, sarà allesti-to con un’area dimostrativa dove tutti gli operatori curiosi potranno assiste-re alla demo della DEKRA RTCam. In anteprima a Bologna, infatti, DEKRA presenterà la videocamera di riconoscimento targhe prevista dal nuovo protocollo Mctc-Net2, svilup-pata congiuntamente con Prisma In-formatica e in procinto di omologazio-ne da parte del DTT di Roma. Disponibile in versione standard dotata di cavi e in versione wireless, DEKRA

RTCam ha una qualità superiore e leg-ge quasi istantaneamente e senza diffi-coltà numeri e lettere di qualsiasi targa italiana, anche in condizioni di luce differente. Provare per credere!E ancora soluzioni tecniche e infor-matiche estremamente interessanti per gli autoriparatori in genere e per i centri di revisione, pensate per quegli imprenditori alla ricerca di nuove op-portunità di profitto. Dalla certifica-zione dello stato d’uso dei veicoli usati con Sigillo DEKRA ai programmi per generare traffico di officina, aumen-tare la fidelizzazione del cliente e ge-

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A Bologna dal 25 al 29 maggio 2011Il padiglione è sempre lo stesso: il 16. Lo stand, invece, è il D44

Lo stand DEKRA ad Autopromotec allestito come una vera e propria casa, con l’area tecnica, un’area workshop e tanti salottini.

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DEKRA MAGAZINE | MARZO 2011

LA FORZA DEL NETWORK

La forza dell’affiliazione

Il Network DEKRA in Italia con-ta circa 700 centri di revisione. Fate mente locale: ogni centro presuppone il requisito di elettrauto, carrozziere, gommista, officina meccanica. Queste quattro attività, insieme alla revisio-ne, fanno cinque reparti d’officina con attrezzature e strumenti diversi. Mol-tiplicate adesso 5x700 e riflettete sul risultato: il Network DEKRA genera una domanda di attrezzature, pro-dotti e servizi da parte di ben 3.500 possibili compratori. Un potenziale di mercato enorme per chi vende. Ma, pensateci bene, è un grande po-tenziale anche per chi acquista. Il perché è intuitivo: la forza negoziale del Network DEKRA è infinitamente superiore a quella del singolo.

“LA FORZA DEL NETWORK”: LE ORIGINI.Tutto nasce da uno schema che la Grande Distribuzione Organizza-ta (GDO) applica scientificamente: “Vuoi fornire la mia catena di super-mercati? Bene, ma un buon prezzo, da solo, non basta. Prima negozia-mo il contributo di ingresso e i pre-mi da pagare per la tua visibilità sui nostri scaffali.” Come fanno? Sem-plice, la GDO attrae milioni di clien-ti e movimenta centinaia di migliaia di referenze. E questa forza è stata la causa dell’estinzione dei piccoli ne-gozi: non potendo strappare condi-zioni analoghe pagavano di più gli stessi prodotti, trovandosi obbligati a sacrificare i margini o ad aumen-

tare i prezzi. In entrambi i casi, sono andati fuori mercato. DEKRA ha imitato questo schema e, oggi, il programma “La Forza del Network” offre 18 accordi nazionali con altrettanti partner che accetta-no due regole di base: niente obbligo d’acquisto minimo, né costituzione di stock; condizioni premium per tutti gli affiliati. Come “facilitatore di business” (non gruppo d’acquisto), DEKRA mette in contatto domanda e offerta: chi vende può conquistare quote di mercato, ri-durre i costi commerciali e acquisire nuovi clienti; chi compra spunta prez-zi “da grossista”, ha un metro di para-gone per valutare il suo fornitore at-tuale, mantiene totale libertà di scelta.

"Aggiungi valore al tuo centro di revisione. DEKRA è il più che vuoi", è quanto recita la recente campagna pubblicitaria di DEKRA per promuovere l’affiliazione al Network. "Più" perché i vantaggi sono più di quanto si pensi. "Meno" perché l’affiliazione costa meno di quanto si creda.

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Ma facciamo un esempio concreto: un centro voleva sostituire la linea di re-visione e si è rivolto al suo fornitore abituale. Ha poi chiesto un preven-tivo ad uno dei partner DEKRA. Ri-sultato? Metà del prezzo della prima offerta. Non un 5%-10% in meno, la metà! Il primo fornitore ha quindi rilanciato, scendendo del 50%, più un ulteriore sconto. Ciononostan-te, il cliente ha scelto la nuova linea a marchio DEKRA perché ha capito tre cose importanti: 1) per anni ave-va pagato troppo e voleva far sapere al vecchio fornitore che adesso aveva un’alternativa; 2) il suo potere con-trattuale era cambiato in meglio; 3) era giusto sostenere il programma “La Forza del Network” per il notevole risparmio ottenuto, anche se signi-ficava rinunciare allo sconto in più dell’offerta di rilancio.

La stessa cosa è successa ad altri af-filiati, anche se qualcuno ha scelto di restare col fornitore storico. Bene comunque, perché “La Forza del Net-work è soprattutto libertà di scelta! Ciò che veramente conta è che si dica: “grazie mille, DEKRA! Continua così, noi ti seguiremo”.Ecco il “segreto” della Forza del Network: sostenere il programma e sfruttarne le opportunità. E il se-condo “segreto” è nella crescita del Network DEKRA: più affiliati signi-fica più mercato potenziale, quindi più forza negoziale, quindi più ri-sparmi e vantaggi concreti per tutti.

GLI ACCORDI IN SINTESIEcco i più significativi accordi della Forza del Network: linee di revisione Space e Maha; ponti, assetti, attrez-zature da gommista Sipav e Samiro

Group; ricambi, formazione e ban-che dati Magneti Marelli; pneuma-tici pointS, additivi Motex; vetture di cortesia Consecution, soccorso stradale Motive Assistance; uten-sili Hoffman. E poi ancora: Poste Italiane e Sorgenia con tariffe gran-di utenti. Una menzione a parte meritano gli accordi con Coop e TotalErg. Sapete quanti potenzia-li clienti raggiunge DEKRA con la sola presenza nei cataloghi di raccolta punti Coop e TotalERG? Quasi 10 milioni!

CONCLUSIONIE ora un’ultima riflessione sul perché l’affiliazione a DEKRA è conveniente: dà di più di quanto costa, costa meno di quanto si creda e, sfruttando la Forza del Network, si ripaga comple-tamente da subito.

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DEKRA MAGAZINE | MARZO 2011

INTERVISTE AI CENTRI

CONSORZIO REVISIONE VEICOLI PIAN DI PIECA – SAN GINESIO (MC)

esponenziale delle revisioni e nel 2005 abbiamo deciso di costruire una struttura indipendente, di circa 250 m2, dove sono state allestite due linee revisioni auto e una linea moto". Negli ultimi anni, però, il numero delle revisioni è diminuito a causa dell'apertura di molti nuovi centri nella zona e Gianni è un po’ preoccupa-to: "Con DEKRA, però, mi sento più sicu-ro. Grazie ai servizi aggiuntivi che offria-mo agli automobilisti e motociclisti come centro DEKRA, abbiamo la possibilità di conquistare nuovi clienti. Spesso arri-va qualcuno da paesi piuttosto distanti perché ha bisogno del bollino per andare in Germania e noi ne approfittiamo per segnalare il servizio della revisione. E anche le convenzioni con Coop e Total-Erg sono molto utili per far conoscere il nostro centro a quante più persone pos-sibili". Insomma, il Consorzio Auto Re-visione C.A.R. non può più fare a meno di DEKRA, tanto che ha deciso di quali-ficarsi come centro affiliato anche sulle Pagine Bianche. "Dopo aver utilizzato il servizio mailing per più anni con DEKRA abbiamo voluto sperimentare il fai-da-te, ma ci portava via tanto tempo e i risultati non sono arrivati. Meglio con DEKRA".

blicità. Ma poi la gente ha notato le inse-gne DEKRA e ci ha portato le macchine per la revisione”. Ora che l'attività è partita, Francesco guarda con fiducia al prossimo futuro: "Mi aspetto molto dal mailing sull'imma-tricolato, che ci permetterà di far conosce-re il nostro centro a nuovi clienti. E poi il marchio DEKRA parla da solo: le persone lo conoscono e lo apprezzano e questo ci darà grande notorietà. I clienti verranno da noi invece di andare dalla concorren-za anonima. Per questo abbiamo deciso di entrare in DEKRA”.

Sig. Gianni Pastorello – “Con DEKRA mi sento più sicuro anche in questo momento difficile per il mercato".

Gianni Pastorello è un Responsabile Tec-nico d.o.c, uno di quelli che crede nella revisione come momento importante per controllare la sicurezza dei veicoli: "La professionalità e la trasparenza nei confronti dei clienti sono fondamentali. Per questo, nella sala d'attesa del nostro

Sig. Francesco Seccacini – “I clienti scelgono noi invece di andare dalla concorrenza anonima perché siamo un centro DEKRA".

La storia che ci racconta Francesco co-mincia negli Anni '60, quando il padre Luigi avvia un'attività di gommista a San Ginesio, in provincia di Macerata. Il giro d'affari aumenta di anno in anno e nei primi Anni '90 Luigi decide di amplia-re l’officina costruendo un capannone di 600 m2 nella zona industriale Pian di Pieca. L’attività si sviluppa e la clientela aumenta costantemente, così Francesco - che oggi gestisce l’officina insieme al fratello - prende in considerazione la re-visione come servizio aggiuntivo da of-frire ai propri clienti. L’idea gli viene nel 2010 visitando un centro DEKRA situato nelle vicinanze: "Ho contattato DEKRA perché avevo portato a revisionare la mia auto presso un centro affiliato al Network e mi è piaciuto il modo in cui era organiz-zato, la cura dell’officina e la meticolosità con cui svolgevano le revisioni. Ho voluto sentire come funzionava e sono entrato in contatto con il Responsabile di Zona Giovanni Cioffi, una persona squisita che mi ha supportato fin dall’inizio. Da quel

centro, è presente una vetrata attraverso la quale i clienti possono seguire l'intero ci-clo della revisione e controllare che venga svolta con scrupolosità". Siamo nel Consorzio Auto Revisione C.A.R. di Monselice, affiliato DEKRA dal 1997. Il centro di revisione fa parte di una concessionaria Fiat, Fiat Profes-sional e Lancia. "All'inizio l'attività della revisione veniva svolta all'interno della concessionaria. Poi c'è stata una crescita

momento è nato il sodalizio con DEKRA”.All’interno dell’officina, viene ricavata un’area di 80 m2 dedicata alla revisione con linea auto e linea moto. "DEKRA ha seguito per noi l’iter burocratico per l’ottenimento dell’autorizzazione e ci ha consigliato sulle attrezzature da acqui-stare. Anche l’assistenza tecnica è stata fondamentale per il collaudo della linea e del software”. Le revisioni sono partite nel mese di febbraio, seguite dal Respon-sabile Tecnico Emanuele, e in un mese sono raddoppiate. “All'inizio è stata un po' dura perché non avevamo fatto pub-

AFFILIATO STORICO

BENVENUTO AL NUOVO AFFILIATO

CONSORZIO AUTO REVISIONE C.A.R. – MONSELICE (PD)

Page 15: DEKRA Magazine - n. 9 del 2011

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