B2Eyes Magazine 09-2011

68
N9 www.visionottica.it · numero verde 800 53 63 03 Vicino ai tuoi occhi. Siamo sempre sulla cresta dell’onda. VisionOttica torna on air su stampa periodica dal 1° ottobre al 30 novembre. 8 settimane di comunicazione, 45 uscite stampa e oltre 15.000.000 di copie diffuse.

description

B2eyes magazine è il periodico indirizzato a tutti gli ottici-optometristi italiani e alle maggiori aziende produttrici e distributrici di articoli di ottica (montature, lenti oftalmiche, filtri solari, lenti a contatto, liquidi, accessori, macchinari e strumenti) presenti sul territorio nazionale. In ogni numero il magazine propone e approfondisce contenuti che vanno dall’attualità alla moda, dall’aggiornamento professionale alla consulenza legale. Inoltre sono presenti le ormai consolidate rubriche cerco&offro, corsi e le informazioni dalle aziende. Particolare attenzione è riservata allo sviluppo del mercato, quindi alle nuove opportunità di business, ma anche alle innovazioni in campo medicale e tecnologico, argomenti anch’essi importanti per la crescita professionale del punto vendita specializzato.

Transcript of B2Eyes Magazine 09-2011

Page 1: B2Eyes Magazine 09-2011

N9

www.visionottica.it · numero verde 800 53 63 03 Vicino ai tuoi occhi.

Siamo sempre sulla cresta dell’onda.VisionOttica torna on air su stampa periodica dal 1° ottobre al 30 novembre. 8 settimane di comunicazione, 45 uscite stampa e oltre 15.000.000 di copie diffuse.

Page 2: B2Eyes Magazine 09-2011

Ess

ilor®

, Cri

zal®

e O

ptif

og

TM s

ono

mar

chi r

egis

trat

i di E

ssilo

r In

tern

atio

nal.

© P

hoto

: Get

ty/I

sto

ckp

hoto

. ©

Mon

tatu

ra: F

ace

à Fa

ce®.

MC

PP

OF

RE

V.0

09-

2011

In ogni situazione:

CAMBIO DI AMBIENTE ATTIVITÀ IN INTERNI

ATTIVITÀ IN ESTERNI AL LAVORO

LENTI OPTIFOG™

LA NUOVA TECNOLOGIA CONTRO L’APPANNAMENTO

Essilor Italia S.p.A. Via Noto, 10 - 20141 Milano - www.optifog.it

B2EYES 205x275 OF.indd 1 15/09/11 10.36

Page 3: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 20111

N92011 sommario

Mensilededicato al mondo degli occhiali,

della vista, della visionee della percezione visiva

Ottobre 2011 numero 9www.b2eyes.com

In copertina VisionOttica

Direttore ResponsabileAngelo Magri

RedazioneB2Vision

Via Ripamonti 44 - 20141 MilanoTel. 02 36638601 - Fax 02 36638600

Francesca [email protected]

Direttore commercialeLuciano Cristiano

cel. 334 [email protected]

PubblicitàDanae de Stefano

[email protected]

B2VisionVia Ripamonti 44 - 20141 Milano

Tel. 02 36638601 - Fax 02 36638600Art Direction

MeloriaStampa

Mediagraf S.p.a.Viale della Navigazione Interna, 89

35027 Noventa Padovana (PD)

Registrazione presso il Tribunale di MilanoN. 293/2009 in data 17 giugno 2009

Registrazione R. O. C.: 18653€ 1,80 - Copia omaggio

N9

www.visionottica.it · numero verde 800 53 63 03 Vicino ai tuoi occhi.

Siamo sempre sulla cresta dell’onda.VisionOttica torna on air su stampa periodica dal 1° ottobre al 30 novembre. 8 settimane di comunicazione, 45 uscite stampa e oltre 15.000.000 di copie diffuse.

b2tradeEditoriale Per favore, lasciate in pace Audrey Hepburn e John Belushi! 3Il punto Nell’era dell’incertezza si è esaurito il tempo delle ambiguità 5Futuro in vista Interdisciplinarietà: l'ottico optometrista è ancora penalizzato 7Strategie e mercato La gestione dà i numeri 8Mercato Il sole? Va su o giù 14Attualità Convention Vision Group, un momento di svolta per il commercio ottico associato 18Vivere e vendere! 22Distribuzione A Livorno va in scena l’ottica 25

b2styleModa Take a look on winter 28Design Nuove tendenze: vincono i materiali 35

b2expert Consulente La manovra correttiva 2011: novità fiscali 45Meditazioni Il futuro non è più quello di una volta 48Natura e visione Visione ed equilibrio 51Lab La best practice nella gestione del portatore di lenti a contatto 54

b2tech Lenti oftalmiche Zeiss, eccellenza sempre più vicina all’ottico 56

b2jobVetrina offro/cerco 62

Page 4: B2Eyes Magazine 09-2011

Sono un ottico. Porto avanti il mio centro da anni, ma penso al futuro, a come nella mia professione

stiano diventando sempre più importanti gli aspetti imprenditoriali: marketing, comunicazione, acquisti e offerte commerciali.Per questo sono entrato in un grande gruppo, dove poter accedere a servizi di alto livellosenza fare il passo più lungo e senza correre il rischio di essere assorbito da una catena, sapendo di restare fedele a me stesso e nello stesso tempodiventare più

GRANDE.Numero Verde 800 53 63 03 • www.visionottica.it • [email protected]

Page 5: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 20113

EDITORIALE

PER fAvORE, LAscIATE In PAcE AuDREy HEPbuRn E JOHn bELusHI!

elle pagine culturali di Repub-blica, sabato primo ottobre, è uscito un ampio servizio arti-

colato in vari pezzi, interamente dedicato agli occhiali. Il taglio di uno di questi, a firma di Federico Rampini, grande esperto di economia, Cina e Stati Uniti, risul-tava molto originale: in sintesi, il rapporto tra i politici e gli opinion leader americani e i loro occhiali. Dove, tuttavia, l’eyewear era un mero pretesto per un sugge-stivo spaccato delle correnti politiche made in Usa. Un altro invece, scritto da Gabriella Pescucci, proponeva un “attacco” inedito e accattivante, riferito agli occhiali protagonisti del film culto Il nome della rosa. Peccato, tuttavia, che nelle righe successive l’autrice scivolasse su aria fritta e banalità, come i modelli che hanno fatto la storia del cinema e del costume, da Lolita a Colazio-ne da Tiffany fino a The Blues Brothers. Per chiudere con un laconico “… potremmo mai pensare a Woody Allen senza occhiali?”. Basta, di grazia! Basta con il dare in pasto al consumatore finale un’immagine sempre più stereotipata di un accessorio unico come la montatura, che sia da sole o da vista. In questo modo quotidiani, magazine, persino la televisione rischiano di rendere sempre più ridondanti messaggi un tempo

evocativi, ma ora retrocessi a luoghi comuni senza più alcun appeal. Un vecchio motto milanese invita il pasticciere a fare il proprio mestiere: in altri termini, ognuno di noi dovrebbe svolgere al meglio esclusiva-mente il lavoro che è in grado di fare. Capiamo benis-simo le ragioni commerciali che solitamente stanno dietro queste paginate dedicate all’eyewear, quasi sempre confinate in primavera e autunno, in occasio-ne delle sfilate di moda o delle fiere, con il principale obiettivo - forse è pleonastico ricordarlo – di incremen-tare i budget pubblicitari. Sfidiamo, quindi, i nostri lettori, nonché i media generalisti, a sfogliare Glasses & Fashion, il semestrale allegato a Il Sole 24 Ore, in uscita il 31 ottobre, prodotto dalla società che pubblica questa rivista: siamo convinti che la differenza si noti e che, soprattutto, la professionalità e la sensibilità di chi il mestiere dell’occhialeria lo vive dal di dentro – aziende, agenti, ottici e altri addetti ai lavori – emer-gano in maniera limpida e concreta. Il tutto a vantaggio del consumatore finale.

N

Angelo Magri

Page 6: B2Eyes Magazine 09-2011

SI PARLA TANTO DEL BELLO

CHE È NELLA CERTEZZA;

SEMBRA CHE SI IGNORI LA BELLEZZA

PIÙ SOTTILE

Oscar Wilde

BE INDEPENDENT. EVERYWHERE.

italiaindependent.com

adv.indd 1 16/09/11 15.21

Page 7: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 20115

il punto

nell’era dell’incertezza si è esaurito il tempo delle ambiguità

media, stampa quotidiana e televisione, campano di notizie rituali che si ri-propongono negli anni. In autunno il tema affrontato è sempre “Cosa ci at-tende al rientro delle ferie?”, seguito dagli stessi commenti sui rincari degli alimentari e dei libri scolastici, che si ripropongono dopo quelli sul tempo e sui trasferimenti da “bollino rosso” da e per le vacanze. Quest’anno, però

un tema davvero caldo c’è ed è quello definito “la stangata”, che in verità dovrebbe essere definito: ingiunzione di pagamento del debito pubblico italiano da parte dell’Eu-ropa. Lasciamo ad altri il compito sgradevole di commentare la vicenda della contrad-dittoria raffica di provvedimenti annunciati e smentiti, che è drammatica, ma non seria, per ribadire una valutazione altre volte fatta su queste pagine. Quanto sta accadendo non è un passaggio negativo in una normale evoluzione di un sistema economico, ma la conferma di un’inversione di tendenza annunciata all’inizio del nuovo secolo, esplo-sa in tutta la sua evidenza con i crolli del 2008, i cui conti vengono presentati oggi con la stangata. Nei prossimi anni nulla sarà più esattamente uguale a quello che è stato negli ultimi trenta. I paesi più virtuosi stanno cercando di reinventarsi un nuovo modello economico che però non si riesce ancora a scorgere se è vero che il campione dell’oc-cidente, la Germania, è afflitto anche lui da incertezze e passaggi a vuoto. Nessuno, quindi, è in grado di suggerire formule e ricette salvifiche, visto che nessuno le adotta e che i paesi che hanno i risultati migliori li ottengono grazie al costo del lavoro realizzato con metodi – si pensi a Cina e India - impensabili nel nostro mondo. Ciò che si può fare, prima di suggerire agli altri di farlo, è di adottare noi stessi comportamenti più attenti ai valori fondamentali a partire dalla qualità del lavoro e dei rapporti interpersonali. In questo senso le maggiori responsabilità spettano a chi, ormai anziano, ricopre posizioni di qualche responsabilità e che dovrebbe percepire la necessità di ispirare i propri comporta-menti a principi di responsabilità verso gli altri e soprattutto verso le generazioni più giovani, o se si preferisce di adottare comportamenti, eticamente e professionalmente, corretti.Quanti di noi, in una scala di valori ampia che va dalla re-sponsabilità verso i propri cari e i propri collaboratori fino a quella di governo, si trovano in questa posizione? E quanto potrebbe fare per contribuire a migliorare, anche se non a risolvere, la situazione pesante in cui ci stiamo sprofondando?

I

Danilo Fatelli

Page 8: B2Eyes Magazine 09-2011

B2EYES_205X275_latoB.indd 1 13-09-2011 11:51:20

Page 9: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 20117

ei giorni scorsi mi sono posta una domanda che potrebbe essere così riassunta: «Ma non è meglio restare così come stiamo? In fondo possiamo fare tutto e quanto più facile sarebbe allentare alcune recenti tensioni!». Ho lasciato che questo interrogativo scivolasse in qualche ambito remoto della mente fino a quando, piuttosto bruscamente, sono stata riportata alla ragione da una frase di un collega che in un forum affermava: «Personal-

mente lavoro come ottico optometrista per passione e per aiutare le persone a vivere una vita migliore. La vista è un bene prezioso e il contributo sociale di ogni ottico optometrista è notevol-mente superiore a qualsiasi stipendio». Condivido pienamente questo concetto che rappresenta il motivo per il quale ho assunto con piacere l’incarico associativo che ricopro. Cerco di spiegar-mi meglio: in questo paese esiste una realtà optometrica de facto rappresentata da professionisti che si sono creati con studio, sacrificio e impegno, che nulla ha da invidiare agli altri paesi in cui il lavoro dell’ottico optometrista gode di riconoscimento. Si tratta di persone e di colleghi che ogni giorno risolvono le problematiche visive dei loro pazienti e, contemporaneamente, amministrano e gestiscono con impegno e coraggio le loro aziende, piccole o grandi. Ma non è questo il punto. Ognuno di noi può essere denunciato in qualsiasi momento, se prescrive, ad esempio, un astigmatismo di mezza diottria, così come è accaduto di recente a un collega. Certo, le sentenze e la giurisprudenza serviranno ancora una volta a dimostrare quanto è ingiusta la nostra condizione: non possiamo refertare gli esiti visivi per le patenti, compagnie assicurative, banche, aziende, non riconoscono per i rimborsi le prescrizioni dell’ottico optometrista e, ancora, non possiamo inviare i nostri utenti al medico di base, affinché questi chieda una visita speciali-stica. Qualcuno, forse poche decine in una stima ottimistica, collabora con gli oftalmologi presso ospedali e ambulatori, nella migliore delle ipotesi in un rapporto di consulenza temporaneo, ma mai ufficialmente in una struttura sanitaria pubblica e con un contratto a tempo indeter-minato con la qualifica di optometrista. Come giustifichiamo allora la situazione per la quale promuoviamo e spingiamo all’interdisciplinarietà che poi rimane un tacito accordo tra diversi professionisti, ma non sfocia mai in una vera legittimazione? Ogni tanto mi chiedo se davvero pensiamo che il male peggiore in Italia sia la vendita dei premontati al di fuori dei centri ottici. Davvero realmente nessuno di noi girando per l’Europa e il mondo intero non li ha visti in ogni angolo del pianeta? Attenzione, perché la battaglia di noi professionisti della visione sul pre-montato non è relegata al fatturato, pur considerevole, come ci è stato fatto notare, ma al pericolo (ed è questo il ruolo di Federottica e dell’Albo degli Ottici Optometristi) rappresentato da una situazione in cui l’utente si autoprescrive il premontato eludendo completa-mente in questo modo qualsiasi tipo di controllo visivo e di preven-zione. Voglio ringraziare il collega autore di questa riflessione per avere riportato tutta la questione al suo punto essenziale. Per questo abbiamo il dovere di trovare una soluzione, la più giusta possibile, ma anche la più lungimirante perché una classe dirigente ha anche una precisa responsabilità nei confronti del futuro di una professione e dei giovani che la svolgeranno, in uno scenario non sempre facile da interpretare anche a causa di una situazione economica piuttosto instabile. È un dovere al quale non possiamo sottrarci e un invito che vorrei rivolgere in questo inizio d’autunno a tutti.

futuro in vista

interdisciplinarietà: l'ottico optometrista è ancora penalizzato

N

Rossella FontePresidente dell’Albo

degli Ottici Optometristi

Page 10: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 20118

nche se il nu-mero di merceo-logie che

rappresentano l’oggetto dell’attività commerciale e professionale del centro ottico sono tre, dal punto di vista dei problemi gestionali l’ottica è spaccata in due segmenti. Il primo è quello dei prodotti ad alta rota-zione, per i quali non si pongono problemi di svalutazione diretta (saldi) o indiretta (valore di bilancio delle scorte). In questo segmento sono comprese le lenti oftalmiche – per le quali l’ottica dispone di un

formidabile sistema di logistica che consente di ricevere solo i prodot-ti prevenduti, anche più volte al giorno - e le lenti a contatto, la cui rotazione è calcolata su base setti-manale. L’altro segmento è rappre-sentato dai prodotti dell’occhialeria (montature e occhiali da sole) per i quali, soprattutto per quelli da sole, la pressione dell’industria fornitrice, che agisce secondo le logiche della moda presentando sul mercato almeno due collezioni l’anno, crea un disallineamento fra le vendite, che seguono un andamento stagio-nalizzato, ma in continua regres-sione tendenziale, e gli acquisti. La

mancanza di riferimenti storici e la distanza fra i tempi di ordine e quel-li di consegna, sommata agli ordini inevasi, crea un sistema caotico difficile da disciplinare. L’occhiale-ria, in termini di gestione commer-ciale ed economica, è senza dubbio il segmento più complesso e meno redditizio della distribuzione ottica. Peraltro, nel mondo della moda è in corso un grande ripensamento sull’opportunità di presentare più collezioni nel corso dell’anno invece di rinnovare le vecchie, sostituendo i prodotti di minor successo, come fanno le grandi catene di abbiglia-mento internazionali.

Strategie e mercato

La geStioNe DÀ i NUmeri

Contrazione delle vendite e pressione sui costi impongono di mettere mano al controllo della gestione. Il punto di partenza è l’informazione

Adi Danilo Fatelli

Page 11: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 20119

Le informazioni di mercato Elemento sostanziale di difficoltà per mettere ordine nella gestio-ne dei prodotti di occhialeria è la mancanza di riferimenti che consentano di accumulare e scambiare informazioni sull’anda-mento complessivo del mercato e di catalogare le proprie vendite in modo di proiettarle come previ-sione di quelle future, in base alle quali poter pianificare gli acquisti. Si tratta di un discorso complesso, che qui accenniamo di sfuggita, e che cerchiamo di chiarire con un esempio: se un occhiale da sole come il classico pilot o aviator, pro-dotto in centinaia di versioni, fosse nato e commercializzato in uno dei canali moderni del largo consumo, gli sarebbe stato attribuito una ca-sella in una classificazione di tutti i prodotti analoghi. Partendo da questo si sarebbe potuto ricostru-ire, in unità temporali che vanno

dal giorno all’anno, quanti prodotti appartenenti a quella tipologia si sono venduti, nel mercato o in un singolo punto di vendita, a quale prezzo e con quale varia-zione di valore e quantità rispetto a una identica frazione di tempo precedente. Tutto il sistema degli scambi e delle informazioni del largo consumo, infatti, utilizza una classificazione comune - GS1 - che garantisce un unico standard per le informazioni che collegano l’universo della produzione, quello della logistica fino al consumatore, passando attraverso la distribu-zione. L’insieme delle regole di questa rete di collegamenti è gesti-to da un’organizzazione presente in 103 paesi la cui emanazione italiana si chiama Indicod Ecr. Gli strumenti universalmente adottati in questo sistema sono la costru-zione di “alberi o codifiche dei consumi”, di anagrafiche di pro-

dotto standard, l’utilizzo corretto del codice EAN, dalla produzione all’uscita dalla casse, e infine la raccolta dei dati del mercato in un unico database.

L’Ottica O.Nell’ottica tutto questo è disperso in un mare di interventi ana-grafici sul prodotto in cui tutti i commercializzatori apportano un loro contributo. Molti ottici hanno tentato di dare ordine alla gestio-ne della loro occhialeria utilizzan-do tutte le informazioni disponibili sulla movimentazione dei singoli modelli e cercando di trarne una sintesi utile a migliorarla e non una semplice statistica. Presentia-mo uno di questi casi attraverso le elaborazioni compiute da un’im-presa che ha quattro centri ottici dislocati fra centro città e prima periferia, in contesti e con risultati di vendita diversi, ma con una

Strategie e mercato

Page 12: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201110

Strategie e mercato

caratteristica comune, quella di vendere più prodotti oftalmici della media nazionale. Precedentemen-te l’azienda gestiva il magazzino contabilmente, ma non lo analizza-va ai fini di pianificare gli acquisti e di migliorarne le performance. Dopo la predisposizione dei pro-grammi fatta nel 2009, nel 2010 si è avuto il primo anno completo di risultati di cui riportiamo solo quelli riguardanti le montature, rimandando a un altra puntata le analisi dei prodotti “sole”. Il consuntivo delle movimentazioni di magazzino riportati nella tavola A è sufficiente a chiarire quanto fosse necessario intervenire sul magazzino per pianificare gli acquisti e ottimizzare il rapporto acquistato/venduto per beneficiare dei ritorni, a caduta, su liquidità, recupero delle svalutazioni delle rimanenze, riduzione del numero dei fornitori e di conseguenza dei costi amministrativi (meno fatture,

bolle da archiviare, pagamenti da fare, ecc). Nel caso presentato, tra saldi e svalutazioni dello stock per obsolescenza, la riduzione di valore dello stock è stata del 50%. Va ricordato che fra gli invenduti si trovavano prodotti acquistati prima del 2009. Anche senza tener conto degli interessi su capitale impegnato un terzo abbondante del margine lordo sulle montature è andato così in fumo. L’informa-zione è il punto di partenza per tenere sotto controllo la gestione, soprattutto in questa fase in cui la convenienza dei prezzi diventa un must e gli utili si contraggono. Come si può constatare dalla tavo-la C, che riporta il dettaglio delle vendite, e da quella B che presenta una prima e rudimentale griglia di analisi delle vendite, applicando il processo logico di seguito illustrato diventa possibile, se non facile, evitare le trappole in cui questa azienda è caduta, ma non è la

sola perché molte delle aziende di cui abbiamo esaminato i risultati hanno avuto gli stessi problemi. Le analisi compiute sulle vendite e sui movimenti di magazzino hanno riguardato:• la destinazione • il tipo di montatura • il materiale prevalentemente usato• i fornitori la cui concentrazione -

vedi primo grafico a pag. 12 - e ha evidenziato come il loro numero fosse eccessivola marca (per la quale valgono le stesse conside-razioni fatte per i fornitori e per i modelli)

• il prezzo di vendita da cui è scaturita un’analisi per fascia di prezzo che mostra come le vendite si concentrino in poche classi (vedi secondo grafico a pag. 12)

• l’utile lordo e netto Iva e sconti.Non è stato possibile compiere un’analisi per quanto riguarda il colore delle montature.

Page 13: B2Eyes Magazine 09-2011

BBPP_205x275.indd 1 12/09/2011 13:38:36

Page 14: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201112

Il totale delle elaborazioni è stato estremamente com-plesso e laborioso proprio per l’assenza di un sistema di classificazione che consentisse di passare dal generale al particolare fino all’estremo dettaglio, solo nei casi in cui si evidenziasse un problema da approfondire. A titolo informativo ricordiamo che l’insieme delle elaborazioni ha comportato l’analisi di oltre 10.000 righe del database.

Il filo logico che collega le operazioni che si possono com-piere, partendo dalla disponibilità di un completo sistema di classificazione e informatizzazione della gestione, è la compilazione del bugdet da cui si può ricavare:1. la stesura di un assortimento base2. la pianificazione degli acquisti. Il seguito nel prossimo numero.

Strategie e mercato

Page 15: B2Eyes Magazine 09-2011
Page 16: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201114

mercato

ei pri-mi 6 mesi

del 2011 le paia di occhiali da sole fino ai 79 euro di listino vendute nei negozi di ottica italiani sono aumentate del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso,

Ndi Angelo Magri

Il sole? Va su o gIùSecondo i dati GfK il sell out delle montature con filtri solarimostra un andamento a clessidra: a soffrire è la fascia media

N9 201114

mesi del 2011 le paia di occhiali

listino vendute nei negozi di ottica italiani sono aumentate del 22% rispetto allo stesso

Il sole? Va su o gIl sole? Va su o gIIùùSecondo i dati GfK il sell out delle montature con filtri solarimostra un andamento a clessidra: a soffrire è la fascia media

Aldo e Fabio Angiolucci, titolari di Angiolucci Occhiali:

il centro ottico di via D'Annunzio a Catania

Page 17: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201115

mercato

Luca Marziali, responsabile commerciale

di Marziali e Farneti: sotto il punto vendita

di via Zambonate, nel cuore di Bergamo

portando la quota di mercato di questo seg-mento dal 12,9% al 15,3%. Anche il segmento successivo, quello che va dagli 80 ai 99 euro al pubblico, risulta in crescita. Subito dopo, però, si registra un crollo. Mentre la fascia top, quella che esce dai centri ottici a più di 200 euro, nonostante la congiuntura fortemente negativa ha mantenuto la quota di mercato e addirittura incrementato dell’1% il numero di pezzi venduti. «Ci rispecchiamo nell’analisi di GfK: estendendo la valutazione ai primi 8 mesi di quest’anno, abbiamo, infatti, registrato un netto calo della fascia media di prezzo nel sole – commenta Luca Marziali, responsabile commerciale di Marziali e Farneti, una doz-zina di punti vendita in Lombardia – Media-mente da gennaio ad agosto abbiamo venduto meno pezzi ma con un prezzo medio più alto: ciò significa che, nel complesso, si sono ridot-ti leggermente i volumi a fronte di un lieve incremento della marginalità. Siamo convinti che questo trend proseguirà anche nell’ultima parte del 2011».

Gli fa eco Gianni Folletto, titolare di 16 centri ottici, in massima parte a Roma, con l’insegna Milleocchiali. «In quantità l'occhiale da sole a oggi è rimasto più o meno invariato, ma per ciò che riguarda la marginalità abbiamo au-mentato di qualche punto percentuale, poiché è stato fatto un investimento sui nostri prodotti a marchio - afferma Folletto – Riscontriamo, inoltre, un incremento della vendita degli occhiali sopra i 200 euro, pari a un 4% rispetto allo scorso anno, e la previsione è di chiudere in positivo il 2011».Pensano positivo anche più a sud. «Le vendite totali degli occhiali da sole sono aumentate ri-spetto al 2010 perché la presenza di un grande assortimento di prodotto, soprattutto nei centri commerciali, ci permette una visibilità e un’at-trattiva maggiori durante tutto l’anno e non solo nel periodo estivo – sostengono Aldo e Fabio Angiolucci, proprietari di Angiolucci Oc-chiali, 15 negozi di ottica nella Sicilia orientale - Quest’anno sono però mancati quei fenomeni commerciali che inducevano negli anni scorsi a cambiare occhiale, che spingevano i ragazzi ad acquistare un occhiale per colore di un de-terminato modello, sempre legati però a fasce di prezzo basse e a elevate rotazioni di prodot-to. Indipendentemente dai fenomeni stagiona-li, noi lavoriamo molto meglio sulla fascia alta.

Page 18: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201116

mercato

Fonte: GfK Retail and Technology

Italia

Il negozio Milleocchiali di corso Vittorio Emanuele, nel centro di Roma. A sinistra, il proprietario dell'insegna, Gianni Folletto

Per noi la stagione sole è ancora in corso e, a parità di superficie, manteniamo le vendite in pezzi registrate nel 2010. Se consideriamo le nuove aperture, chiuderemo con il 25% in più. È aumentata la media prezzo, vendite sempre più qualificate e prodotti di qualità ci aiutano a migliorare».

Page 19: B2Eyes Magazine 09-2011

VO2677S

VO2677S_26Sett.indd 1 29/08/11 13:47

Page 20: B2Eyes Magazine 09-2011

attualità

N9 201118

e avessi dovuto dare il titolo all’in-contro con gli affiliati, organizzato da Vision Group il 18 e 19 settembre a Roma nel verde dello Sheraton Golf, avrei scelto, al posto del termine Convention, quello di Costituente. I quasi venti interventi che hanno

scandito il ritmo serrato delle due sessioni di lavoro hanno disegnato, coprendo tutte le aree strategiche, organizzative e socio-aggregative delle attività del Gruppo una strut-tura distributiva associata del tutto nuova e, per il nostro paese, originale, di cui l’incontro di Roma, a mio parere, ha rappresentato un momento fondante, anche se molte componenti del progetto presentato provenivano dalla storia recente di Vision Service Group. Volendo cogliere in grande sintesi i passaggi più significativi dei molti temi proposti, questi si possono riassumere nelle aree tematiche in cui si è articolato il piano presentato, vale a dire quella strategica, connessa con quella della comunicazione, e quella commerciale collegata strettamente con lo svilup-po dei prodotto, i rapporti con l’industria e con la logisti-ca. Alle due sessioni di lavoro, aperte e moderate nella componente strategica da Marco Procacciante, in quelli commerciali da Daniele Anselmo e in quelli marketing da

Sergio Perris, ha partecipato tutto lo staff della sede e ha assistito con grande attenzione e partecipazione una “folla” di oltre 400 persone.

Area strategicaIl filo sequenziale della coerenza e della continuità lega gli accadimenti e le evoluzioni strategiche e organizzative del Gruppo, dal lancio dell’insegna VisionOttica – ottobre 2008 – alla consacrazione della joint-venture con Vision Is da cui ha preso origine Vision Group, passando per la fine di Ken-tral e della conseguente collaborazione con Salmoiraghi & Viganò. Il piano di marketing parte dal posizionamento del-le quattro insegne a disposizione degli associati (Eurovista, Vision Service Group, Vision Is, VisionOttica) che consen-tono la massima flessibilità di adesione agli ottici e da una visione complessiva del mercato in cui agisce, oltre che con le leve commerciali e dell’integrazione dei ruoli fra sede e piattaforma operativa degli affiliati, con strumenti quali la formazione e la certificazione della qualità. La mission da cui originano le strategie prescrive l’affermazione di un’identità forte basata su vantaggi competitivi che garan-tiscono l’esplicazione economicamente positiva dell’attività sul field e il rafforzamento della presenza di centri ottici VisionOttica sul territorio con l’obiettivo di acquistare, entro

convention vision Group,un momento di svolta per il commercio

ottico associato

di Ario Terzi

SA Roma, il nuovo rasemblement distributivo costituito da Vision Service Group e Vision Is, ha presentato un progetto di piano di marketing retail integrato con la rete di centri ottici

1 2 3 4

Page 21: B2Eyes Magazine 09-2011

attualità

N9 201119

il 2015, la leadership del mercato e quella della notorietà dell’insegna. Componente strategica fondamentale è il Comitato di Customer Advocacy, vero laboratorio di sintesi strategica e incontro con la realtà dei centri ottici, attivato da affiliati coordinati dalla sede, con il compito di indirizza-re la comunicazione sia a livello nazionale che locale. I car-dini strategici del piano sono basati sull’economia di scala che la dimensione consente e sul ruolo europeo che Vision Group sta assumendo. Il mercato è sempre più una sfida con il consumatore e, come è stato affermato da Enrico Finzi nella presentazione della ricerca sul consumatore con la quale è iniziata la due giorni romana, un puzzle sempre più complesso in cui l’interazione tra l’azione locale (vicini e amici del consumatore) e quella nazionale (la garanzia e la fiducia della brand) sono presupposti per il successo.

La comunicazione. Le campagne per il lancio, l’afferma-zione dell’insegna e il radicamento della sua conoscenza presso i consumatori sono state avviate nell’ottobre 2010. La head line dei messaggi impiegati nella comunicazione era rappresentata dalla proposta al consumatore di testi visivi, individuati come elemento capace di focalizzarne l’atten-zione sulla competenza professionale. Le campagne sono proseguite nel corso del 2011 con un piano di comunicazio-ne che ha coinvolto tutti i media e si prolungherà nei pros-simi mesi per poi avviare un’operazione di consolidamento che verrà attuata nel prossimo anno con un potenziamento della strategia di comunicazione. Ricerca della coerenza e della continuità formale della comunicazione e focus sulla famiglia testimonial di “VisionOttica” protagonista della comunicazione saranno i punti fermi dell’attività di comu-

6 7 85

Nelle foto:1 Marco Procacciante2 Moreno Sereni 3Daniele Anselmo4 Sergio Perris5 Paolo Fonelli 6 Giovanni Palermo7 Maurizio Bianchi8 Carlo Redaelli

Un momento di incontro con alcuni rappresentanti del Customer Advocacy

Page 22: B2Eyes Magazine 09-2011

attualità

N9 201120

nicazione nel 2012. Va ricordato che il finanziamento delle campagne di comunicazione, che è stato dell’ordine di 1,5 milioni di euro, è partecipato dagli affiliati VisionOttica che, con la mediazione dei membri del Comitato di Customer Advocacy, integrano il programma nazionale con iniziative a livello locale. Qualità e formazione. Una strategia complessa come quella messa in campo da Vision Group richiede partner consapevoli e preparati e ha bisogno, per esplicarsi, di un efficace percorso di qualità per i centri ottici, premessa che necessita di comportamenti omogenei e normalizzati e di pacchetti formativi per imprenditori associati e i loro colla-boratori per integrare, dove necessario, in campo impren-ditoriale, professionale e commerciale, le loro conoscenze e il loro bagaglio professionale.

Area commercialeLa pianificazione degli acquisti. Il marketing mix dell’im-presa commerciale (o se si preferisce il retail marketing mix) si poggia su due valori fondamentali: la location la cui

selezione è affidati agli ottici affiliati e l’assortimento che è l’utensile principale delle politiche commerciali. Vision Service Group aveva già avviato un’attività di pianifica-zione degli acquisti da cui è scaturito il sistema presentato in questa occasione che ingloba in un’unica visione la sele-zione dei fornitori, dei prodotti.Il budgeting e la logistica. Il progetto avviato nel 2010 subi-sce, con l’evoluzione presentata in questa occasione, una forte accelerazione, sia perché viene inserito in un sistema logistico plurifunzionale, sia per l’adozione di “Oscar”, un sistema di connessione telematica fra centri ottici, fornitori e Sede che consente di programmare gli acquisti in fun-zione del budget delle vendite e di fluidificare i successivi flussi logistici fino al centro ottico. Il sistema consente molti livelli di flessibilità e di utilizzo e comporta vantaggi nella gestione degli stock (specie per l’occhialeria dove potrà, grazie al reso degli invenduti, annullare le eccedenze) e all’economia delle imprese affiliate attraverso il migliora-mento della marginalità. Naturalmente la pianificazione degli acquisti parte dalla selezione dei fornitori partner,

9 10 11 12

A intervallare le due impegnative giornate dedicate ai lavori del meeting di Roma ci ha pensato un momento conviviale, organizzato domenica 18 settembre all’ora dell’aperitivo negli spazi del Sheraton Golf Parco de’ Medici. Due giovani e affascinanti artiste, una al violino elettrico, l’altra al canto, hanno allietato gli ospiti dell’evento. Poi ci ha pensato Vendramin, geniale pittore che ha disegnato una tela come suo solito, cioè all’incontrario, raffigurante il volto di John Lennon, in qualità di icona del personaggio che indossa gli occhiali, a coinvolgere gli affiliati presenti, invitandoli a firmare l’opera. Ha fatto poi seguito un’elegante cena di gala. Nel pomeriggio di domenica 18 settembre, l’amministratore delegato Marco Procacciante aveva avviato i lavori, dando il

benvenuto agli affiliati presenti, illustrando il programma delle due giornate e invitando sul palco per un saluto il presidente di Vision Group, Gianni Cesana, e il suo vicepresidente, nonché fondatore di Vision Is, Moreno Sereni. Poi il noto sociologo Enrico Finzi ha spiegato l’evoluzione dei comportamenti d’acquisto del consumatore, facendo una fotografia del mercato dell’ottica oggi in Italia; Daniele Anselmo, chief operating director del gruppo, ha sottolineato la coerente ed efficace risposta ai cambiamenti offerta dal nuovo sistema commerciale di Vision Group, mentre l’Ict manager, Luca Gaion, ha illustrato l’innovativo portale Oscar. Ancora Anselmo ha analizzato i servizi di logistica e di pianificazione degli acquisti e degli assortimenti. Un focus particolare è

E DoPo il MEEtiNG è PARtito il RoADShow SUl tERRitoRio

Page 23: B2Eyes Magazine 09-2011

attualità

N9 201121

dalla classificazione delle brand e dei prodotti che, costi-tuendo l’assortimento base, rappresentano il pacchetto su cui si attiva la pianificazione degli assortimenti e di conseguenza degli acquisti. Agli affiliati vengono, così, forniti gli strumenti per migliorare le performance dei loro punti vendita (giro d’affari e margini lordi) integrando le loro politiche commerciali – che sono il frutto anche del contesto competitivo e socio economico in cui operano – con quelle dell’insegna che afferma valori che provengono dalle strategie e dal posizionamento dell’insegna a livello nazionale. Nel difficile contesto attuale e l’attenzione posta dai consumatori alla convenienza, le promozioni con sconti e tagli di prezzo effettuate dalla concorrenza creano con-fronti che danneggiano i centri ottici. La risposta, da cui si genera fedeltà e quindi traffico, è quella del rafforzamento della leva professionale, ma nel contempo è necessario ampliare i confini della collaborazione con l’industria per ricavare risorse che verranno messe a disposizione degli ottici attraverso l’opportunità di acquisto la cui efficacia sarà rafforzata se trattate dalla logistica di Gruppo. Gli

stato dedicato al passaggio dal prodotto a marchio agli House Brand, con un’approfondita analisi dell’offerta di lenti oftalmiche Nakyma Vision Group da parte del wholesale manager, Giovanni Palermo, mentre la category manager Cinzia Galbusera ha parlato della nuova collezione di montature Contemporary Heroes. I lavori di lunedì 19, invece, si sono aperti con il piano di marketing di Vision Group, descritto da Procacciante, cui ha fatto seguito il programma Amici per la Vista con il responsabile dell’Area Medica, Carlo Redaelli. Il direttore marketing & franchising, Sergio Perris, la brand specialist VisionOttica, Angela Muto, e l’amministratore delegato di Meloria, Alessandro Modestino, hanno dettagliatamente illustrato l’evoluzione

della strategia di comunicazione dell’insegna VisionOttica. Il direttore dell’area qualità e formazione, Maurizio Bianchi, ha evidenziato i supporti che il gruppo mette a disposizione dei propri affiliati per la realizzazione degli ambiziosi progetti, come un consulting center dedicato, la Certificazione del Servizio e un’offerta ricca e articolata di programmi formativi. Infine Umberto Sereni, presidente di Vision Group Special, ha raccontato l’attività di charity, nata con Vision Is Onlus, in favore delle popolazioni del Madagascar. A circa un mese dall’evento romano, lunedì 10 ottobre, è partito da Milano il roadshow sul territorio nazionale, che coprirà tutte le aree, per spiegare nel dettaglio queste novità agli affiliati di Vision Group: si concluderà il 28 novembre a Caserta.

13

Nelle foto:9 luca Gaion10 Angela Muto11 Cinzia Galbusera12 Enrico Finzi13 Alessandro Modestino

Marco Procacciante con Gianni Cesana

ottici potranno utilizzare le opportunità di acquisto sia per ottimizzare gli acquisti sia per creare pacchetti di offerte mirate a target specifici di clienti.I prodotti a marchio. Nella pianificazione degli assorti-menti dell’occhialeria è stato identificato un segmento in cui collocare una nuova brand esclusiva di VisionOttica: Contemporary Heroes, che si inserisce armonicamente, in termini di prezzi al pubblico, nella scala dei valori dei grandi brand coprendo un’area importante, non effica-cemente presidiata. Per le lenti oftalmiche si è proceduto con la delimitazione di un pacchetto di fornitori partner, nell’ambito della cui offerta è stato ricavato un catalogo di lenti completo per tipologia di prodotto e prestazioni frutto della collaborazione con BBGR - Galileo: la gamma delle lenti proposte, a cui è stato dato la brand Nakyma si inseri-sce per livello qualitativo e prezzo all’ottico e al pubblico in modo armonico rispetto alle proposte dei fornitori partner con i quali vengono condivisi gli obiettivo di vendita da cui scaturiscono una serie di vantaggi economici e di servizio per gli ottici associati.

Page 24: B2Eyes Magazine 09-2011

attualità

N9 201122

enso che la platea più difficile da coinvolgere a un evento formativo sia quella di un gruppo di venditori. Sia ben chiaro, io amo la vendita e i venditori sia che oggi si chiamino

commerciali, informatori, consulenti, ecc. Chi vende per professione ha la curiosa consapevolezza di aver già visto e fatto tutto quello che c’era da fare. In sintesi, il loro percorso esperienziale è talmente forte e aspro da indurli - senza naturalmente fare di tutta l’erba un fascio - a non credere di poter ricevere un’indicazione nuova e soprat-tutto utile su come vendere meglio. “Vivere e Vendere” è la premessa del nuovo libro “Pillole di vendita per l’Ottica” che ho scritto insieme a Paolo Valentini, anche lui esperto del settore da oltre 10 anni. “Pillole di Vendita” ha la presunzione di confermare e superare il successo

di “Pillole di Marketing”, lan-ciato a Mido 2010. Al titolo della nuova pubblicazione, si potrebbe aggiungere lo slogan “vivere e respirare”. Respirare nasce spon-taneo al neonato fin dal primo pianto post parto, senza che nes-suno glielo insegni, lo fa e basta. Eppure alcuni esercizi di respi-razione permettono performance

di canto, dizione e perfino immersione assolutamente sopra la media. Anche per gli ottici la vendita si fa tutti i giorni come, appunto, respirare. Questo libro ha, quindi, l’intenzione di somministrare “pure pillole di benessere” che aiutino a perfezionare la relazione con il cliente, rendendola più giovane, geniale ed efficace. Si parte dal presupposto di non dare nulla per scontato e che per migliorare le proprie performance è necessario aggior-nare anche il proprio staff: se guidato e monitorato potrà permettere un risultato superiore al 10% rispetto all’an-no precedente. Neppure i fuoriclasse sono in grado di condurre un percorso vincente continuativo e comunque

il loro talento non li esonera dall’allenarsi. Sono i piccoli cambiamenti a realizzare grandi rivoluzioni. È il primo consiglio utile di questo libro. Cari venditori, pensate a come potrete in poco tempo realizzare risultati insperati che vi ricompenseranno del costo del libro e dello sforzo per leggerlo e applicarlo.

ViVere e Vendere!

di Nicola Di Lernia

PDopo le “Pillole di Marketing”, lanciate nel 2010, arrivano le “Pillole di Vendita”,

un utile strumento per chi vuole migliorare le proprie performance nel settore dell’ottica

«A una persona non potete insegnare qualsiasi cosa, potete solo aiutarla a scoprirla dentro di sé» Galileo Galilei

Nicola Di Lernia

Page 25: B2Eyes Magazine 09-2011
Page 26: B2Eyes Magazine 09-2011

®

Nau! S.r.l. - Via S. e P. Mazzucchelli, 7 - 21043 Castiglione Olona, (VA) - Tel. +39 0331 861233 - www.nauottica.com

Siamo i l primo brand di occhiali con negozimonomarca in tutta Italia ed offriamo prodotti di qualita e design a prezzi snelli.

Accogliamo i nostri clienti con personale competente, in spazi luminosi e confortevoli,arredati con accattivanti espositori brevettati Nau!, che attraggono irresistibilmente anche i visitatoripiu distratti.

Siamo moda, tendenza e design. Rinnoviamo le collezioni ogni 30 giorni con prodotti in edizione limitata. E cosi che assicuriamo un assortimento sempre fresco e allineato alle tendenze moda piu attuali incentivando i nostri clienti a tornare tutti i mesi.

Offriamo opportunita straordinarie ai nostri Affiliati seguendo la logica del riassortimento solo sull’effettivo venduto. In questo modo abbattiamo sensibilmente i temutissimi costi di magazzino. Tutto e allineato alle reali vendite del negozio!

Assicuriamo ai nostri Affiliati un’assistenza completa e continuativa , marketing, gest ione, r icerca,selezione e formazione del personale. Nau! e un business concreto, caratterizzato da un’offerta fortemente distintiva, qualitativa e fashion.

Aprire un negozio Nau! significa fare un investimento contenuto con un ritorno rapido!

Contattaci per fissare un incontro in uno dei nostri negozi o nella nostra sede di Castiglione Olona. [email protected]

adv.indd 1 16/09/11 12.57

Page 27: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201125

o racconta quando l’intervista è ormai finita, come se non la ritenesse una cosa importante per i lettori o semplicemente per schermirsi. «Fino-ra abbiamo parlato della grande pas-sione della mia vita, che poi coincide

con la mia professione. Ma io ho un altro grande interesse, il teatro. Certo, a livello amatoriale, anche perché pro-prio il lavoro nel mio negozio non mi ha mai consentito di fare di più. Ma tutte le sere provo o recito, anche fino a ore tarde». E a questo magazine, per la prima volta, confida un segreto quasi inconfessabile. «L’ottica è la mia vita e voglio assolutamente continuare a praticare questo mestiere. Ma se si potesse lavorare meglio, allora riuscirei a ritagliarmi più tempo per il palcoscenico e sarei ancora più felice». Semplicità, chiarezza, determinazione: Barba-ra Mugnai è tutta qua. Ma dietro ci sono quasi 30 anni di attività professionale in un centro, l’Ottica Mugnai Umber-to, aperto dal papà a Livorno nel 1970 e ora portato avanti da lei e dal fratello Alessandro, grande esperto a livello nazionale di contattologia, in particolare di ortocherato-logia. «Senza dimenticare il contributo di mamma Vera, ancora più presente e vicino a noi dopo la scomparsa di papà, due anni orsono». Come si fa, del resto a dimenti-carsi di una coppia di genitori che da subito, dopo il diplo-ma di ottico al Fleming di Perugia, hanno aperto le porte non tanto alla figlia dei proprietari, ma piuttosto a una giovane e promettente collaboratrice, che aveva voglia d’imparare e il dovere di sbagliare. «Sin da quel lontano

distribuzione

Il teatro è la grande passione di Barbara Mugnai. Mai, però, quanto la professione ereditata da due genitori che da subito hanno voluto che lavorasse

“con” loro e non “per” loro

A Livorno vA in scenA L’otticA

di Angelo Magri

L

E se l’ottico è una lei?

Dodici donne,

una per ogni mese dell’anno.

Un viaggio attraverso il mondo

dell’occhialeria visto dall'altra metà del cielo

Barbara Mugnai

Page 28: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201126

1981, appena messo piede in negozio, dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica, Vera e Umberto non mi hanno mai dato la sensazio-ne che stessi lavorando “per” il loro centro ottico, ma “con” loro nell’im-presa di famiglia». Così Barbara lavora e studia nei due anni necessari per ottenere il diploma («Avrei voluto frequentare l’Irsoo di Vinci, ma a quel tempo non offriva corsi di ottico per lavoratori»). Dopodiché entra in pian-ta stabile nel punto vendita livornese, senza trascurare l’aggiornamento professionale: un corso di contattolo-gia proprio a Vinci e il diploma trien-nale in optometria con il prof. Villani («Una sorta di laurea ante litteram»). Possibile però che il rapporto con il fondatore del negozio sia sempre stato così idilliaco? «Sembrerà strano, ma il mio crescente amore per l’ottica ha permesso a papà di dedicarsi a quella che era l’altra sua passione da sempre: i numeri, la contabilità aziendale. E poi lui ha letteralmente goduto nel poter pas-sare il testimone della guida del centro ottico a me e mio fratello». Eppure una cosa i suoi gliel’hanno rimprove-rata… «Una soltanto: di essere troppo pura, come persona ma anche come professionista. Io tuttavia sono sempre andata avanti su questa strada, certa che la massima correttezza, nella vita come nel lavoro, prima o poi paga». E forse è proprio questa “purezza” a consentirle di intravedere il futuro ideale per lei e per l’ottica in Italia: quel “se si potesse lavorare meglio”,

con cui abbiamo iniziato questa sto-ria. «Noi ottici dovremo sempre espri-mere un elevato livello professionale, ma è auspicabile che sul mercato si riduca la concorrenza sleale. Quel-

la che una volta era caratterizzata soprat-tutto dal comparaggio, mentre oggi può essere riconducibile all’espan-sione, in certi casi al limite dell’aggressione, da parte delle catene. Noi ne siamo testimoni

diretti, visto che un anno e mezzo fa ad appena un numero civico di distanza dal nostro negozio ha aperto un punto vendita dell’insegna Claro». Le catene sempre più concorrenziali, i grandi marchi che si dirigono verso chi fa dei volumi il punto di forza, una città, Livorno, che soffre la crisi della sua principale fonte di reddito, il porto: tutto questo sarebbe suffi-

ciente per far alzare bandiera bianca a molti. A molti forse, ma non a una donna di questa terra. «La continuità con la tradizione familiare la espri-miamo nei valori, nei principi, nel modo di trattare il cliente. A livello commerciale, però, abbiamo avviato una diversificazione che ci ha portato a puntare su prodotti di nicchia di alto livello da una parte e, dall’altra, cioè nella fascia più economica, sulle private label del gruppo d’acquisto cui siamo associati, Oxo. Escluden-do progressivamente dalle nostre vetrine le griffe». Proprio tutte, persino Ray-Ban? «Quella non potrei mai e non solo per un motivo commerciale: appartengo alla generazione cresciu-ta con il mito degli Stati Uniti, da lì mi facevo portare i Levi’s 501 originali e quando potei acquistare i miei primi Ray-Ban mi sentii la ragazza più felice della terra», conclude con un sorriso Barbara Mugnai.

distribuzione

La famiglia Mugnai nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede, nel 1993, in Piazza Attias 13, nel cuore di Livorno

«Noi ottici dovremo sempre esprimere un elevato livello

professionale, ma è auspicabile che sul mercato si riduca la concorrenza sleale»

Page 29: B2Eyes Magazine 09-2011

adv.indd 1 16/09/11 12.58

Page 30: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201128

moda

REFINEd TaSTE

TakE a look oN wINTERGli occhiali si ispirano alle tendenze dell’autunno inverno: si lasciano guidare dai colori,

dalle forme in perfetta simbiosi con il mood per la stagione fredda

di Francesca Tirozzi

1. Ayala Bar Come in un ricamo i materiali - vetri, perline, frammenti di tessuto, fili, pietre - s’intrecciano e si fondono guidati dalla sapiente manualità

e da un intuito straordinario

2. Bally La collezione Urban Soul impersonifica lo stile “city chic” ed evidenzia l’evoluzione al femminile delle righe Bally in un range di accessori disegnati

per una donna cosmopolita

3. Gucci Occhiali da sole 1921 in edizione speciale, come parte della collezione esclusiva ideata per celebrare il 90esimo anniversario del marchio. Completamente

rivestito in pelle naturale, questo occhiale femminile in edizione speciale presenta una forma elegante, ampia e allungata, con lenti in vetro. Sull’asta sinistra è applicata una

placca in oro 18 kt con inciso il nuovo logo G. Gucci Firenze 1921

Page 31: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201129

moda

GREEN avIaToR

1. Ermanno Scervino Look da sfilata autunno inverno 2011-2012

2. Moreschi Army Boot è la reinterpretazione dei classici anfibi

militari: fondo gomma, robusta suola in carrarmato, pelle invecchiata e fibbie

alla caviglia

3. Emporio Armani Doppio ponte ultra flat a contrasto con la forma perfettamente rotonda delle lenti e dettagli curatissimi per questo

occhiale dalla forte personalità

4. Giotto Flessuosa, elegante, con quel sapore un po’ rétro in stile anni ’50, è la bicicletta che sposa efficienza

tecnica e gusto estetico. La impreziosiscono i dettagli in pelle:

la sella Brooks, la borsa e i rivestimenti dei manubri di fattura artigianale

Page 32: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201130

moda

NIGhT Shadow

1. Isabella Tonchi Da look book autunno inverno 2011-2012

2. Sea Star Milano Linee morbide per la borsa maxi sempre più esigente e multiforme

3. Misis Anello maschera in argento satinato, zirconi bianchi e smalto nero

4. Elizabeth Arden Ombretto a lunga tenuta dalla formulazione innovativa che combina vera seta dalla consistenza impalpabile, vitamine A, C ed E con siliconi e principi emollienti ad alta tecnologia

5. J.F. Rey Materiali hitech, design deciso e colore unico per questo modello vista

Page 33: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201131

moda

uRbaN maN

1. Lindberg Modello sole che si estende dall'eleganza esclusiva al lusso discreto, passando attraverso robustezza e una ottima funzionalità

2. Rider Da look book autunno inverno 2011-2012

3. Fiat Sneakers alte dall’effetto invecchiato

4. Nava Borsa in pelle portadocumenti con due tasche anteriori

Page 34: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201132

moda

SEE ThRouGhT

1. Esprit Questo modello dona un tocco di raffinatezza leggiadra, disponibile con frontale bi-color realizzato con tecnica di color-blocking delicatamente trasparente

2. Louis Vuitton Look da sfilata autunno inverno 2011-2012

3. Ottavia Failla Borsa in visone colore grigio perla con tasca centrale a zip chiusa da boules di Swarovski e interno fodera di seta

4. Heko+Life Orologio colorato e leggero, con cassa e bracciale in monoblocco di resina hi-tech ultraleggera e semitrasparente, caratterizzato dalla presenza del dispositivo Aura Activator, un "riequilibratore energetico" studiato, brevettato e prodotto in Italia

Page 35: B2Eyes Magazine 09-2011

ray-ban.com MOD. 5184 COL. 2012

RX5184_26Sett.indd 1 29/08/11 13:47

Page 36: B2Eyes Magazine 09-2011

CAMBIO DI AMBIENTE ATTIVITÀ IN INTERNI ATTIVITÀ IN ESTERNI AL LAVORO

LENTI OPTIFOG™

VISIONE LIBERA IN OGNI SITUAZIONE

Essilor Italia S.p.A. Via Noto, 10 - 20141 Milano - www.optifog.it

Ess

ilor®

, Cri

zal®

e O

ptif

og

TM s

ono

mar

chi r

egis

trat

i di E

ssilo

r In

tern

atio

nal.

© P

hoto

: Get

ty/I

sto

ckp

hoto

. M

C P

P O

F R

EV.

0 0

9-20

11

B2EYES 205x275 OF.indd 2 15/09/11 10.36

Page 37: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201135

designer

nuove tendenze: vincono i materialiDalla ricerca estrema per il lusso alla carta riciclata, dal corno al legno.

Nelle collezioni eyewear presentate a Silmo 2011 in primo piano, oltre al design, anche l’utilizzo di materie prime molto particolari

di Francesca Tirozzi

un concetto originale quello di coprire le mon-tature con carta riciclata, ideato dal designer cinese Simon Chim. «In Cina c’è

una sensibilità particolare per tutto ciò che può essere recuperato e riutilizzato – ha spiegato il designer all'ultimo Silmo, tenutosi a Parigi dal 29 settembre al 2 ottobre – I modelli di occhiali da me realizzati si basano su questo concetto: il cliente può inviarmi un occhiale, oppure sceglie-re tra quelli da me proposti, e mandarmi anche la carta con cui “avvolgerli”». Da questa idea, Chim realizza modelli con carta per i cioccolatini op-pure con le pagine dei fumetti. La vera tendenza

è però

ver-so i materiali di lusso, soprattutto per il corno. Sono, infatti, numerose le aziende che hanno creato il proprio core business intorno a questo materiale prezioso, come Horn-i o Zue-rihorn, per citarne alcune. Anche Lindberg, il marchio di lusso che ha fatto del titanio il proprio core business, presenta una linea in corno, dalle forme tonde. Il legno è, invece, protagonista con

W-Eye, unico italiano ad aver ricevuto una nomination al Silmo d’Oro, e con

Feb31st che ha presenta-to per la prima volta al salone francese le proprie montatu-re “artigianali”. Il materiale prediletto rimane comunque

l’acetato per modelli più colorati, come gli

I-Thin di Italia Indepen-

Nelle foto due modelli sole di Feb31st

è

Page 38: B2Eyes Magazine 09-2011

designer

N9 201136

dent o i modelli di ispirazione vintage di Lunet-tes Kollektion. Kirk Originals

sceglie, invece, l’acrilico per le

sue due nuove col-lezioni. Questo innova-

tivo materiale regala la stessa luminosità del vetro, se rifinito con una straordinaria palette di colori formata da smeraldo, acquamarina, corallo, ametista e ambra. In generale il metallo

“sopravvive” in aste e dettagli e nella nuova collezione di Alain Mikli, ispirata a una favola armena “The Prince Sausse”, in cui il viene lavorato per dar vita a una linea eyewear maschile minimal e a montature femmi-nili molto particolari, in cui il frontale è sormontato da una coroncina.

Lunettes Kollektion

Kirk Originals

Lindberg

dentdi ispirazione vintage dites Kollektion. Kirk Originals

sceglie, invece, sceglie, invece, l’acrilico per le

sue due nuove collezioni. Questo innova

tivo materiale regala la stessa

Lindberg

Page 39: B2Eyes Magazine 09-2011

PROGRESSIVE HOYALUX iD: BENEFICI EVIDENTI PER I CONSUMATORI, VANTAGGI UNICI PER GLI OTTICI-OPTOMETRISTI PROFESSIONISTI.

La tecnologia d’avanguardia firmata Hoya

Le progressive TOP per tecnologia e comfort ai massimi livelli. La lavorazione iD FreeForm a doppia superficie integrata, brevettata da Hoya, garantisce che superficie anteriore e posteriore assicurino in modo sinergico ineguagliabili prestazioni visive:

• eccezionale interazione vicino-lontano• ampi campi visivi privi di distorsioni• immediato adattamento• totale stabilità anche in movimento

HOYALUX iD SOLUZIONI PERSONALIZZATE

PER OGNI ESIGENZA

Individuale per eccellenza - fino a 10 parametri Evoluta - fino a 5 parametri Accessibile - 3 parametri

Page 40: B2Eyes Magazine 09-2011

Bambini e adolescenti – le lenti a contatto possono essere parte del loro mondo?Sarah Morgan Optometrista e Visiting Scientist all’Università di Manchester. È autrice del libro The Complete Optometric Assistant ed esperta in comunicazione efficace e nota speaker internazionale

Storicamente, ai bambini di età inferiore a 16 anni viene sconsigliato l’utilizzo di lenti a contatto. Oggi, invece, i giovani ametropi possono essere incoraggiati maggiormente a provare lenti a contatto grazie a migliori geometrie e materiali e grazie alla convenienza delle lenti disposable. Questo articolo prende in esame le op-portunità esistenti sia per l’applicatore che per il giovane ametrope, in aggiun-ta ai risultati dell’evidenza clinica, che indicano come l’uso di lenti a contatto può avere un enorme impatto sui pazi-enti più giovani.

Tendenze prescrittiveUna recente ricerca sulla prescrizione delle lenti a contatto in tutto il mondo1, in cui sono state esaminate oltre 100.000 applicazioni, ha evidenziato che solo lo 0,1% erano bambini di età compresa fra 0 e 5 anni, l’1,6% tra 6 e 12 anni e l’11% erano adolescenti. Questi valori non sono uguali in tutte le aree, ad esempio le applicazioni di pazienti di età inferiore a 18 anni negli Stati Uniti sono circa il 17% rispetto all’11% nel Regno Unito.

Diverse categorie definite in base all’etàIl comportamento prescrittivo della maggior parte dei contattologi nei confronti dei bambini dovrebbe essere coerente con i risultati molto bassi tro-vati dalla ricerca, non solo per la bassa prevalenza della miopia in questa fascia di età, ma anche per effetto delle esigenze eccezionali associ-ate all’applicazione di lenti a contatto nei neonati e nei bambini piccoli. Ad esempio, con le afachie monolaterali dove le lenti a contatto devono essere

applicate il più presto possibile al fine di garantire il maggior impatto sullo sviluppo dell’acuità visiva di Snellen2, queste applicazioni sono generalmente gestite nei reparti di contattologia negli ospedali. La percentuale quindici volte superiore di bambini che utilizzano lenti a contatto nella fascia di età suc-cessiva (6-12 anni) si correla bene con la bassa prevalenza della miopia in questa fascia di età, anche se questo varia notevolmente con la razza3. Studi epidemiologici hanno evidenziato una prevalenza della miopia negli ado-lescenti (età 13-17) di circa il 34%4, come dimostrato dal maggior numero di portatori di lenti a contatto in questa fascia di età più avanzata e che si evidenza nel sondaggio sulle tendenze prescrittive.

L’impatto delle lenti a contatto su minoriNella compensazione della visione le lenti a contatto offrono a bambini e adolescenti gli stessi vantaggi garantiti agli adulti. La fase dell’adolescenza può essere considerata come la fase del “bisogno” di affermare la propria immagine e del desiderio di allinearsi con i coetanei. Questo può voler dire che i pazienti più giovani, tra 6 e 12 anni, potrebbero ricevere un trattamento più “tradizionale” ed essere potenzialmente anche trascurati. Un recente e importante studio ha esaminato l’impatto che l’uso delle lenti a contatto può avere su bambini e adolescenti, con un manifesto miglioramento nella qualità della vita, aspetto personale e partecipazione ad attività5. L’età di insorgenza della miopia può essere quella degli ultimi anni della scuola primaria, e in questi bambini è

stato evidenziato come l’applicazione di lenti a contatto può influenzare la loro auto-percezione dell’aspetto fisico, competenza atletica e accettazione sociale6.

Qual’ è l’età migliore per iniziare ad utilizzare lenti a contatto?Ci sono diversi fattori da tenere presente quando si decide di applicare lenti a contatto a un bambino o a un adolescente. Mentre l’età gioca un ruolo importante, altri elementi possono avere un’influenza maggiore da paziente a paziente. Ad esempio, un bambino di dieci anni miope che inizia la battuta nella squadra di cricket della scuola (e il cui padre è un miope elevato ed esperto portatore di lenti a contatto) è un chiaro caso in cui consigliare le lenti a contatto come un’opzione. Il livello di maturità dei bambini in età precedente all’inizio delle scuole superiori è vario, per questo motivo il professionista deve condividere le raccomandazioni relative all’utilizzo di lenti a contatto con i genitori. Chiaramente il bambino coinvolto deve anche voler provare le lenti a contatto.

Anche per i bambini con ipermetropia da moderata ed elevata in età pre-scuola superiore può essere fastidioso l’utilizzo di occhiali, soprattutto per chi è coinvolto in attività come la danza, la ginnastica e lo sport, dove gli occhiali con lenti positive possono tendere a scendere lungo il naso. È importante iniziare a parlare con i genitori di una eventuale futura applicazione di lenti a contatto al momento della prescrizione dell’occhiale. Infatti, la prima prescrizione di occhiale per un

Page 41: B2Eyes Magazine 09-2011

bambino può essere vissuta dai genitori con un certo grado di tristezza, al pensiero che il bimbo avrà bisogno di una correzione visiva per il resto della sua vita. I genitori spesso riflettono sulle proprie esperienze di utilizzatori occhiali, o forse ricordano come i bambini che a scuola utilizzavano occhiali venivano presi in giro dai compagni. Una ricerca ha dimostrato che i bambini che portano gli occhiali a scuola hanno un rischio del 35% maggiore di essere vittime di bullismo verbale o fisico rispetto ai bambini che non li portano7. I professionisti della visione devono tenere presente questi risultati quando effettuano una prescrizione per i bambini in età scolare, e dovrebbero considerare l’idoneità del bambino all’utilizzo di lenti a contatto.

In genere si dice che l’età media per applicare lenti a contatto a un giovane paziente è di circa 13 anni. A

quest’età è, inoltre, diffuso lo sviluppo e la progressione della miopia3, e questo può essere considerato un ulteriore fattore chiave nel desiderio di utilizzare lenti a contatto. L’inizio della pubertà che avviene in questo periodo sia per le ragazze che per i ragazzi, con i relativi cambiamenti fisici, rende questo un momento imbarazzante per chi deve utilizzare occhiali. Passare dagli occhiali alle lenti a contatto può essere considerato in modo molto positivo perché questo consente all’adolescente di apparire più come i suoi amici emmetropi senza occhiali. Mentre i genitori possono non essere interessati alle ultime tendenze della moda, per i loro figli è una tendenza molto naturale e umana stare al passo con certi marchi e stili8. Quindi, essere visto a scuola con gli occhiali non si conforma con il resto del gruppo dei loro pari, e può rappresentare un ulteriore indicazione all’utilizzo di lenti a contatto.

Ci sono solo benefici visivi?Anche se ci sono vantaggi pratici molto evidenti nell’utilizzo di lenti a contatto per l’intervallo di età compreso fra 8 e 17 anni, ci sono effetti meno evidenti che possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita - anche per soggetti di età inferiore. Il lavoro di ricerca pionieristico di Jeff Walline ha rivelato che bambini e adolescenti che portano lenti a contatto evidenziano un miglioramento complessivo dello stile di vita simile a quello degli adulti rispetto a chi utilizza occhiali di pari età5. Intuitivamente sembra ovvio che gli adolescenti che passano alle lenti a contatto presentano un aumento della fiducia in loro stessi, ma questa condizione è stata sperimentata anche dai bambini della scuola primaria. Da questi risultati si intuisce come risulta importante informare i genitori sull’efficacia delle lenti a contatto nel garantire una maggior autostima dei

adv

Page 42: B2Eyes Magazine 09-2011

propri figli ed una predisposizione a prender parte ad attività.

I bambini e gli adolescenti hanno bisogno di più tempo per l’applicazione?I bambini certamente hanno bisogno di un trattamento diverso rispetto ai soggetti adulti non solo per le spiegazioni riguardo le procedure durante l’esame, ma anche per l’applicazione delle lenti a contatto. Se gli adolescenti possono essere trattati in modo simile ai pazienti adulti, i bambini richiedono più tempo per imparare ad applicarsi e togliersi le lenti6. Questo può arrivare a solo 15 minuti di extra-tempo normalmente gestito da una persona dello staff del centro. Come con gli adulti, la maggior parte del tempo supplementare può essere richiesto da condizioni particolari come una apertura palpebrale piccola o il controllo delle palpebre per l’applicazione delle lenti.

La rottura o la perdita degli occhiali è un segno di irresponsabilità?Quando si considera l’applicazione di lenti a contatto in un bambino o in un adolescente, uno dei primi elementi che l’applicatore e i genitori devono verificare è se il bambino/adolescente ha un livello di responsabilità adeguato a gestire le lenti a contatto. Generalmente la condizione degli occhiali è uno degli aspetti che possono influenzare la proposta di usare lenti a contatto. Una frequente rottura o perdita degli occhiali può indicare una scarsa cura, ma anche una sorta di rifiuto per l’occhiale, e la volontà di non utilizzarlo. In questo scenario un bambino o un adolescente apparentemente incurante si può

trasformare in un utilizzatore di lenti a contatto molto responsabile pur di non dover portare occhiali come i propri coetanei.

Crescenti esigenze di apparire mediante l’utilizzo delle tecnologie emergentiI bambini e gli adolescenti che oggi utilizzano lenti a contatto sono cresciuti con Internet e ampia disponibilità di connettività a banda larga e wi-fi. Loro non conoscono il mondo che esisteva prima della disponibilità di questi metodi di comunicazione. Gli adolescenti in particolare interagiscono con i loro coetanei utilizzando Internet, e con programmi per videoconferenza facili da usare come Skype e applicazioni per iPhone 4 come FaceTime: l’importanza dell’aspetto è alta anche quando si socializza sia nel mondo reale che nel mondo virtuale quando si “chatta” con i propri amici dopo l’orario scolastico.Negli adolescenti di età superiore imparare a guidare è un’altra fase importante della vita, e richiede

requisiti visivi molto specifici. Questo può essere anche un elemento di maggior interesse per le lenti a contatto se non sono ancora state scoperte. La guida notturna è forse il momento più preoccupante per i genitori che per gli adolescenti stessi, e a causa del maggior diametro pupillare in queste condizioni è ancora più importante perseguire la migliore qualità della visione sia con lenti sferiche che toriche. La ricerca ha dimostrato che gli adolescenti utilizzano le lenti a contatto per un periodo più lungo rispetto ai bambini, con una media di 80 ore la settimana, con i portatori più giovani che tendono a utilizzare le loro lenti in funzione delle attività svolte9.

Scegliere il tipo di lenteLa maggior parte degli studenti che attualmente stanno studiando per diventare professionisti della visione sono nati nel 1990. Essi non potranno ricordare un momento in cui le lenti usa e getta non esistevano. Le prime lenti in silicone hydrogel sono state lanciate

Page 43: B2Eyes Magazine 09-2011

quando erano ancora alle elementari. Gli applicatori di lenti a contatto di lunga data sono in grado di riconoscere i progressi significativi che le lenti a contatto hanno avuto, progressi che le nuove generazioni di professionisti danno per scontato. Nonostante queste differenze tra i professionisti di settore, c’è un’ampia scelta di lenti a contatto monouso giornaliere e lenti in silicone hydrogel da offrire ai giovani pazienti, davvero una gamma vasta per i loro specialisti della visione e i loro genitori. Per quanto riguarda le lenti a contatto morbide queste sono associate ad un più probabile successo a lungo termine rispetto a quelle rigide10.

I genitori generalmente si preoccupano della capacità dei bambini di prendersi cura delle proprie lenti, e possono ritenere che la gestione delle lenti a contatto sia complicata. Per questo motivo le lenti monouso giornaliere rappresentano una scelta molto diffusa, e quando è preferibile utilizzare lenti disposable riutilizzabili per la maggior disponibilità di parametri, geometrie e materiali, i genitori possono essere rassicurati sul fatto che è stato dimostrato che i bambini sono in grado di seguire attentamente le informazioni ricevute dall’applicatore11-12. Spesso l’applicatore è visto dal bambino come il loro insegnante, e questa aria di autorità e conoscenza aiuta a stabilire le importanti ‘regole’ da seguire durante l’utilizzo delle lenti a contatto.

Che dire della sicurezza?La sicurezza della lente è un aspetto importante che deve essere affrontato con i genitori che chiedono informazioni all’applicatore prima di prendere la decisione in nome del loro bambino. È importante che sia il genitore che il bambino abbiano ricevuto una buona

istruzione in materia di igiene e sulla cura e sull’utilizzo delle lenti a contatto. L’evento raro, ma che si può verificare, di cheratite microbica (MK) può essere devastante su chiunque, e soprattutto su un paziente giovane. Occorre dare istruzioni chiare su segni e sintomi che si possono manifestare, in modo che in caso di emergenza possano essere messi in atto interventi tempestivi. Si può utilizzare l’analogia con le istruzioni sull’utilizzo del giubbotto salvagente fornite di routine prima di decollare con un volo per spiegare segni e sintomi della MK - queste sono le istruzioni che devono essere conosciute, anche se è improbabile che ce ne sia bisogno di metterle in atto.

Ragazze vs ragazziCome nel caso degli adulti anche nei bambini e negli adolescenti1 sono le femmine ad utilizzare maggiormente le lenti a contatto rispetto ai maschi13-14. Le ragazze sono in genere più mature rispetto ai ragazzi della stessa età, e questo può essere un fattore che influenza sia i professionisti che i genitori.

Coinvolgimento dei genitoriQuando vengono applicate le lenti a contatto nei minorenni, è importante che i genitori vengano coinvolti nel processo e comprendano pienamente il loro ruolo di supervisore. A volte bambini e adolescenti hanno migliori prestazioni quando il genitore non è apprensivo con loro durante la fase dell’applicazione: in questo caso è bene avere a disposizione dei genitori in una zona di attesa, magari con connessione wi-fi gratuita, per tenergli opportunamente occupati. Una volta che il bambino ha acquisito un’adeguata confidenza nelle tecniche di inserimento e rimozione delle lenti,

il genitore può tornare nella sala applicazione. Nel caso di un bambino molto piccolo è bene insegnare a un genitore ad applicare e togliere le lenti se il bambino trova questo complicato. È importante tuttavia, se si sceglie questa opzione, che il bambino sia in grado di rimuovere le lenti da solo nel caso in cui si dovesse rendere necessaria quest’operazione durante l’arco della giornata.

Un altro fattore che influenza i genitori nel far utilizzare lenti a contatto ai loro bambini è il ricordo delle esperienze personali con una correzione visiva. Se essi stessi hanno un vizio refrattivo significativo ed utilizzano con successo lenti a contatto, probabilmente saranno più propensi a voler garantire lo stesso risultato ai loro bambini. Al contrario, se il genitore non presenta un vizio refrattivo significativo, può essere utile, nel caso di un bambino miope, dimostrare ai genitori con lenti positive della cassetta di prova come si presenta la visione del loro bimbo senza correzione. Da questa esperienza possono capire meglio come l’utilizzo dell’occhiale durante la pratica sportiva non può essere considerata un’opzione ottimale.

A volte i genitori hanno difetti di rifrazione significativi, ma non hanno mai avuto l’opportunità di utilizzare le lenti a contatto per loro stessi. L’offerta di provare lenti a contatto rappresenta, come per la maggior parte dei non-portatori, una grande opportunità di cambiamento. Offrendo la possibilità di provare una lente per poter scegliere meglio una nuova montatura, secondo l’approccio dello studio EASE14, consente di sperimentare personalmente l’utilizzo momentaneo delle lenti a contatto, può abbattere le

adv

Page 44: B2Eyes Magazine 09-2011

barriere nei loro confronti e aiutare a parlare in maniera più semplice delle indicazioni delle lenti a contatto anche per i bambini. Con il consenso dei genitori, l’approccio EASE può anche essere adottato come un metodo più “soft” per far provare le lenti a contatto a pazienti giovani meno sicuri e mettendo tutta l’enfasi “sull’essere in grado di vedere meglio le montature che devono scegliere” piuttosto che “vedere se gli piace indossare le lenti a contatto”. Queste ultime strategie diventeranno più facili da utilizzare con l’esperienza – lo scopo comunque è quello di offrire l’opportunità di far provare una soluzione confortevole.

ConclusioniL’impatto sociale di una maggiore fiducia per il bambino che diventa un portatore di lenti a contatto non è da sottovalutare, oltre al significativo livello di apprezzamento che il bambino sviluppa per il contattologo che gli fornisce questo “cambiamento di immagine”. Nel corso degli anni formativi della scuola primaria e di quella superiore ci sono molte esigenze di sviluppo per un bambino. Dovendo confrontarsi anche con l’errore refrattivo che è un “peso” in più, il suo impatto può essere ridotto proprio grazie alla “normalizzazione” dell’aspetto fisico conseguente all’uso di lenti a contatto. Il bullo della scuola vede gli occhiali, non il bambino dietro di loro, e tale conoscenza è un altro fattore da considerare quando si parla ai genitori ricordando a chi di loro portava occhiali come li utilizzavano mal volentieri durante gli anni della scuola. Chiaramente il coinvolgimento dei genitori è fondamentale una volta evidenziate le indicazioni cliniche che suggeriscono l’utilizzo di lenti a contatto per una positiva compensazione della visione. L’aiuto e il consiglio dato dal professionista ha un impatto duraturo non solo

sul bambino che può diventare un utilizzatore di lenti a contatto per lungo tempo, ma anche sui genitori che apprezzano la professionalità e l’attenzione nei confronti dei loro figli.

Bibliografia

1. Efronetal.SurveyofContactLensPrescribingtoInfants,Children,andTeenagers.OptomVisSci(2011)pp.

2. Chenetal.Long-termresultsofearlycontactlensuseinpediatricunilateralaphakia.EyeContactLens(2010)vol.36(1)pp.19-25

3. LoganandGilmartin.Schoolvisionscreening,ages5-16years:theevidence-baseforcontent,provisionandefficacy.OphthalmicPhysiolOpt(2004)vol.24(6)pp.481-92

4. Vitaleetal.IncreasedprevalenceofmyopiaintheUnitedStatesbetween1971-1972and1999-2004.ArchOphthalmol(2009)vol.127(12)pp.1632-9

5. Wallineetal.Benefitsofcontactlenswearforchildrenandteens.EyeContactLens(2007)vol.33(6Pt1)pp.317-21

6. Wallineetal.Randomizedtrialofthe

effectofcontactlenswearonself-perceptioninchildren.OptomVisSci(2009)vol.86(3)pp.222-32

7. Horwoodetal.Commonvisualdefectsandpeervictimizationinchildren.InvestOphthalmolVisSci(2005)vol.46(4)pp.1177-81

8. Cialdini,R.Influence:scienceandpractice.PublisherPearsonEducation,Giu.\2000.ISBN-13:978-0321011473

9. Jones-Jordanetal.AcomparisonofspectacleandcontactlenswearingtimesintheACHIEVEstudy.ClinExpOptom(2010)vol.93(3)pp.157-63

10. Jones-Jordanetal.Gaspermeableandsoftcontactlenswearinchildren.OptomVisSci(2010)vol.87(6)pp.414-20

11. Wallineetal.Dailydisposablecontactlenswearinmyopicchildren.OptomVisSci(2004)vol.81(4)pp.255-9

12. Sonietal.Willyoungchildrencomplyandfollowinstructionstosuccessfullywearsoftcontactlenses?.CLAOJ(1995)vol.21(2)pp.86-92

13. BowdenandHarknett.Contactlenswearerprofile2004.ContLensAnteriorEye(2005)vol.28(1)pp.37-45

14. Wuetal.Contactlensuserprofile,attitudesandlevelofcompliancetolenscare.ContLensAnteriorEye(2010)vol.33(4)pp.183-8

Page 45: B2Eyes Magazine 09-2011

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

205x275.pdf 1 12/09/11 11:45

Page 46: B2Eyes Magazine 09-2011
Page 47: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201145

Oltre alle modifiche in tema di pensioni, sanità ed enti locali, vi sono importanti cambiamenti anche in ambito fiscale

stato convertito nella legge 15 luglio 2011, n. 111, il decreto legge del 6 luglio 2011, n. 98 (“Manovra Correttiva”), confer-mando quanto sostanzialmente disposto dal testo originario del decreto recante ‘‘Disposizioni Urgenti per la stabilizzazio-

ne finanziaria’’. Di seguito vengono dettagliate le misure fiscali più rilevanti previste dalla manovra.

Aumento del bollo per le auto di grossa cilindrataA partire dall’anno 2011 aumenta la tassa automobilistica per le auto di grossa cilindrata con una potenza pari o supe-riore a 225 KW. Per ogni KW oltre il limite dovranno essere corrisposti 10 euro da versare con modalità e termini che sa-ranno stabiliti da un Provvedimento del Ministero dell’Eco-nomia e Finanze entro 90 giorni dalla data di entrata in

vigore del decreto. Nel caso di omesso versamento sarà applicata la sanzione (art. 13 del D.Lgs. 18/12/1997, n. 471) del 30% dell’importo non versato.

Imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai depositi di titoli Il decreto prevede un aumento dell’imposta di bollo sulle comunicazioni relative a depositi di titoli il cui complessivo valore nominale o di rimborso presso ciascun intermediario sia pari o superiore all’importo di 50.000 euro.Rimane invece invariata la misura dell’imposta di bollo nei casi di comunicazioni relative a depositi il cui complessivo valore nominale o di rimborso risulti inferiore a 50.000 euro.Tale incremento sarà graduale nel tempo. In particolare a partire dal 17 luglio 2011, l’imposta previ-sta sarà:

MANOVRA CORRETTIVA 2011: LE NOVITÀ FISCALI

di Tobia Chiesurinconsulente aziendale

CONSuLENTE

Èperiodicità valore inferiore a

50.000 eurovalore superiore a 50.000 e inferiore a

150.000 euro

valore superiore a 150.000 e inferiore a

500.000 euro valore superiore a

500.000 euro

annuale 34,20 euro 70,00 euro 240,00 euro 680,00 euro

semestrale 17,10 euro 35,00 euro 120,00 euro 340,00 euro

trimestrale 8,55 euro 17,50 euro 60,00 euro 170,00 euro

mensile 2,85 euro 5,83 euro 20,00 euro 56,67 euro

periodicità valore inferiore a 50.000 euro

valore superiore a 50.000 e inferiore a

150.000 euro

valore superiore a 150.000 e inferiore a

500.000 euro valore superiore a

500.000 euro

annuale 34,20 euro 230,00 euro 780,00 euro 1.100,00 euro

semestrale 17,10 euro 115,00 euro 390,00 euro 550,00 euro

trimestrale 8,55 euro 57,50 euro 195,00 euro 275,00 euro

mensile 2,85 euro 19,17 euro 65,00 euro 91,67 euro

A partire dal 2013, gli importi dell’imposta saranno invece così stabiliti:

Page 48: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201146

Riduzione dell’aliquota della ritenuta d’acconto sui bonifici A decorrere dal primo luglio 2010 le banche e le Poste Italia-ne Spa devono operare una ritenuta a titolo di acconto del 10% all’atto dell’accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d’imposta. Si tratta dei pa-gamenti riguardanti le ristrutturazioni edilizie e gli interven-ti di risparmio energetico.Il decreto, con la finalità di minimizzare gli adempimenti in occasione di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazio-ne d’imposta, ha ridotto al 4% l’aliquota della ritenuta d’ac-conto che gli istituti di credito e le Poste dovranno effettuare.La nuova aliquota si applica agli accrediti effettuati dal 6 lu-glio 2011, data di entrata in vigore della manovra. L’Ammini-strazione Finanziaria chiarisce che, nel caso in cui banche o Poste Italiane, nei primi giorni in cui la misura è diventata operativa, abbiano continuato a operare la vecchia ritenuta nei confronti dei beneficiario del bonifico, per problemi legati alla necessità di aggiornare i propri sistemi operativi, potranno accreditargli direttamente la differenza del 6% trattenuta in più.

Soppressione dell’obbligo della garanzia per versamenti rateali delle somme dovute a seguito di accertamento La manovra ha eliminato l’obbligo di prestare la garan-zia mediante polizza fideiussoria o fideiussione bancaria,

CONSuLENTE

- Dal 17 settembre 2011 è in vigore l’aliquota Iva ordinaria al 21%; rimangono invariate le aliquote del 10% e del 4%. Si ricorda che è rilevante la data di consegna del bene, pertanto per beni consegnati fino al 16 settembre 2011, si fatturerà con Iva al 20% anche se la fattura è stata emessa dopo il 16 settembre

2011.

- La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 16099 del 22 luglio scorso, ha stabilito che si applica il termine quinquennale di prescrizione, anziché il termine decennale di cui all’art. 2946 c.c., alla

fattispecie avente ad oggetto il credito per sanzioni pecuniarie ed interessi in caso di violazioni in materia di Iva, relativo a provvedimenti irrogativi divenuti definitivi per mancata opposizione da parte

del contribuente.

- Viene stabilita la nuova misura degli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo. Con decorrenza dal prossimo 1° ottobre, gli interessi saranno dovuti nella misura annua del 5,0243%. Come noto, ai sensi dell’art. 30 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, gli interessi di mora sono

dovuti a partire dalla notifica della cartella e fino alla data di pagamento. Si ricorda che il precedente tasso era fissato, con effetto dal 1° ottobre 2010, nella misura del 5,7567%.

NEWS DAL MERCATO

ovvero rilasciata dai consorzi di garanzia collettiva dei fidi (Confidi) iscritti nell’albo previsto dall’art. 106 del Testo Uni-co delle leggi in materia bancaria e creditizia, nei casi di versamento rateale delle somme dovute a seguito di accer-tamento con adesione e conciliazione giudiziale per importi delle rate successive alla prima superiori a 50.000 euro.Tale provvedimento consente ai contribuenti che rispettino pienamente il piano di rateazione la possibilità di versare le somme dovute senza dover sostenere ulteriori costi per il rilascio di garanzie.

Riduzione delle sanzioni in presenza di lievi ritardi Il decreto introduce il cosiddetto “mini-ravvedimento”: nel qualcaso il versamento della somma dovuta venga perfezionato entro 15 giorni dalla ordinaria scadenza, si prevede una riduzione della sanzione relativa, ordinaria-mente pari al 30%, che diventa pari ad un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo. Ovvero, se un versamento di 1.000 euro viene effettuato con 3 giorni di ritardo, la sanzione relativa sarà pari a 30 x 3/15, e quindi del 6%. La riduzione della sanzione diminuisce all’aumentare dei giorni di ritardo, fino ad annullarsi al quindicesimo giorno, tornando pari al 30%.Le previsioni del decreto sopracitato non sono state mo-dificate dalla successiva “manovra di Ferragosto” (D.L. 13.08.2011 n. 138), che stabilisce ulteriori e diverse misure per lo sviluppo.

Page 49: B2Eyes Magazine 09-2011

I programmI fedeltà non sono tuttI ugualI.Fedelissimi 2011 di Galileo è diverso. Ti lascia libero di fare ogni giorno il tuo lavoro senza preoccuparti di nulla. Accumuli punti automaticamente e puoi scegliere quando vuoi i premi che preferisci da un catalogo ricco e completo tutto da consultare online o sul tuo telefonino. Non fidarti di chi ti chiede qualcosa in cambio. La vera fedeltà non ha prezzo.

Cosa aspetti? collegati ora a galileoitalia.it e scopri la nuova dimensione della fedeltà.

rIserVato aglI ottICI

fedelIssImI 2011.un’offerta che non puoi rifiutare.

La tradizione italianaguarda al futuro

rIserVatoVatoV aglI ottICI

campagna_fedelissimi_205x275.indd 1 25/07/11 10.32

Page 50: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201148

Il rispetto della natura e delle risorse è diventato un progetto di vita: il consumatore à sempre più attento a cosa compra. Ecco perché è ora importante creare

valore per il nostro cliente e conoscere le sue esigenze

amma mia che estate è stata! Una notizia positiva

nei quotidiani si doveva cercare con il lanternino, un clima apocalittico diffuso per ogni tema trattato: economia, politica, società, alimentazione, cultura, salute, gioventù... Eh diamine, come mai i cam-biamenti fanno così paura? Occhi bene aperti e saldo cuore in poppa: quando cambiano gli scenari, cambiamo anche noi, lapalissiano, utile e inevitabile. Tutti noi stiamo diventando e siamo diventati diversi, diamo più valore al nostro tempo, ai nostri talenti, al nostro impegno, al denaro che ci guadagniamo. Spendiamo tempo, talenti e denaro con una consa-pevolezza più accorta. In questo mondo, l'intelligenza richiede di non sprecare più nulla. Siamo attenti attori in questa società, il dottor Dulcamara1 non ci “inga-bola” più. Siamo sensibili a come e cosa mangiamo, molti di noi sono vegetariani o vegani non solo per evitare violenze ad altri esseri viventi, ma anche per limitare gli enormi sprechi di energia necessaria per gli allevamenti. Cerchiamo le vie di un benessere psico-fisico naturale e in armonia, limitiamo ogni "usa e getta"

solo allo stretto necessario. Scegliamo di avere oggetti che appaghino un bisogno interiore, che diano soddisfazione a una storia intima, personale, che parlino di applicazioni artigianali, di ricerca, d’intelligenza creativa, senza bisogno di ostentare marchi o griffe universalmente (quindi anonimamente) diffusi. Alla cal-dissima e leggerissima stola di cachemire mongolo possiamo abbinare la divertente

giacca low cost, insieme al sofisticato orologio che resiste alla pressione di 1.000 gauss d'atmosfera, ci piace accompagna-re la borsa da pochi euro realizzata con un progetto di riciclo della plastica, e così via. Cerchiamo di fare la nostra econo-mia con più creative e libere strade di etica consapevole. Non ci identifichiamo in un marchio, ma piuttosto in un progetto di vita che pone attenzione al rispetto

Il futuro non è pIù quello dI una volta

M

medItazIonI

di Luisa Redaellidirezione comunicazione Vega

Glenn Gould, il più geniale interprete di Bach, cantava sulle note del pianoforte per amplificare l'espressione creativa dello strumento. Conosceva perfettamente

tanto lo strumento quanto la musica e le intenzioni dell'autore

Page 51: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201149

medItazIonI

Edna Saint Vincent Millay

della natura, del mondo, delle risorse. Consapevolezza e intelligenza sono le caratteristiche per giocare la nostra parte nel teatro del mondo d'oggi. Ecco perché è sempre più importante creare valore per il nostro cliente, conoscendo le sue esigenze e rispondendo velocemente. Non ven-diamo prodotti, riconosciamo stili di vita, identità di riferimento. Parliamo all'anima, generiamo fluidi, vibrazioni: la materia è densa, passa e va, viene dopo ed è del tutto secondaria. Lavoriamo di e per le sensazioni. Il prodotto è la congiunzione di due componenti: quella materiale e quella immateriale, che include la componente del servizio e del sogno. Immaginazione e servizio affidabile determinano il più delle volte la scelta del nostro interlocutore. Non vogliamo nemmeno più chiamarlo "con-sumatore", nei testi attuali di mark&com si parla di "prosumer" ovvero un "consumer" protagonista capace di essere egli stesso propositivo. Le scelte progettuali per la nostra attività devono essere rivolte al presidio della clientela, con un concetto di qualità totale, con i tanti mezzi attivi oggi disponibili e praticabili, come il web e i social network, perché no? Ci occupiamo di occhiali, una sfera che riguarda "ri-guarda" il benessere delle persone, nella quale non esiste il low cost fine a sé stesso. La qualità è sempre un valore determi-

nante, la competenza afferma la differen-za, il servizio e l’affidabilità sono fonda-mentali! Differenziare l'offerta è la chiave di s-volta, il valore oggi è volto al concetto di personalizzazione, di "su misura" (taylor customize). In un'area ben identificabile di offerta meditata, consapevole e attenta si potrà allora presidiare il mercato. Quando si ha qualcosa di ben preciso e di diverso da offrire ecco che si potranno moltipli-care i contatti con i clienti, con strumenti tempestivi e personalizzati di relazione. La conoscenza della clientela con cui interagiamo quotidianamente può offrire un vantaggio molto rilevante. La scheda-tura, la registrazione dei dati del cliente è il maggior patrimonio: professione, abitu-dini, hobby, interessi. Conoscere più dati possibile ci darà modo di offrire soluzioni mirate. La conoscenza ben approfondita del prodotto che offriremo aumenterà il valore del bene stesso alla percezione di chi acquisterà. Si arriva a definire il prodotto come “un servizio che presenta anche una parte fisica”. L'approccio col cliente è consulenziale, non è più la sem-plice vendita. Indispensabile è conoscere bene la situazione del cliente, interioriz-zarla, comprendere le sue esigenze e abitudini, analizzare le possibili soluzioni e convenienze e arrivare a proporre esattamente ciò che può desiderare. Il

grandissimo pianista Glenn Gould aveva interiorizzato profondamente l'espressione musicale delle fughe di Bach e sapeva perfettamente le potenzialità dei diversi pianoforte suonati. Quando si ascoltano le registrazioni dei concerti di questo immenso talento si sente la sua voce che canta mentre suona il piano. Egli aveva talmente interiorizzato la conoscenza delle musiche di Bach che trovava insufficiente il suono del pianoforte solo e considerava indispensabile sostenere e riempire le note con il supporto della sua voce. Mi fa molto riflettere l'espressione di questo genio musicale, al di là del meraviglioso piacere d'ascoltarlo suonare (e cantare) Bach. Ecco l'esperienza che dovremmo portare nel nostro lavoro: la conoscenza approfondita e la creatività individuale, per toccare l'anima di chi sceglierà come partner, per la scelta di un occhiale, come fornitori, come tecnici della visione, come consulenti. Creiamo così il nostro futuro, con la consapevolezza di essere ben presenti nei nostri panni, sinceramente, apertamente, gioiosamente.

1. Personaggio di venditore imbonitore dell’opera di Gaetano Donizetti “L’elisir d’amore”

L'amore non è cieco

Io non ti do il mio amoreIo non ti do il mio amore come fannoLe altre ragazze,in uno scrigno freddoD'argento e di perle, né ricco di gemmeRosse e turchesi, chiuso, senza chiave,Né in un nodo e nemmeno in un anelloLavorato alla moda con la scritta"semper fidelis", dove si nascondeun'insidia che ottenebra il cervello.L'amore a mano aperta, questo soloSenza diademi, chiaro, inoffensivoCome se ti portassi in un capelloPrimule smosse, o mele nella gonnaE ti chiamassi al modo dei bambini"guarda cos'ho qui! Tutto per te".

Page 52: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201151

splorando le diverse funzioni della visione, dobbiamo rinun-ciare alla suddivisione del nostro organismo in apparati e sistemi impropriamente autonomi e indipendenti. La tentazione nasce dalla comodità di identificare le

funzioni e abbinarle alle strutture anatomiche corri-spondenti. Alla luce delle numerose esperienze inter-disciplinari tra i vari specialisti, questa consuetudine è ormai evidentemente ingannevole. L’esperienza ha generato, infatti, la consapevolezza di un’unità indivisi-bile del corpo e delle sue funzioni, costringendo tutti noi a evolvere in una nuova prospettiva di valutazione delle funzioni di ogni specifico sistema sensoriale o motorio.

Retina perifericaLe strutture del sistema nervoso umano si possono iden-tificare e caratterizzare in base alla cronologia della loro comparsa in specie viventi più “antiche”. Infatti, in tutti gli esseri viventi si ritrovano le caratteristiche degli antenati, fino al primordiale inizio che accomuna tutti ai primi organismi unicellulari da cui ha avuto origine l’evoluzione della specie. È interessante osservare come la vita da sempre abbia intrapreso infinite strade per sperimentare modalità più efficienti in relazione con l’ambiente. Questa dinamica evoluzionistica ha portato l’uomo a esprimere una versatile capacità di relazione con la realtà che lo circonda e nel contempo lo permea. Infatti, disponiamo di sistemi sensoriali e di regolazio-ne biologica, come nessun altro essere vivente. Questi privilegi funzionali ci consentono di sperimentare

una coscienza più ampia della realtà e di interagi-re con essa in modo più vantaggioso e gratificante. Per esempio, nel sistema visivo possiamo riscontrare come, attraverso la retina periferica, le informazioni sull’ambiente interagiscano, con modalità estremamen-te complesse e sofisticate, al raggiungimento di una performance motoria e posturale non presenti in altre specie, in particolar modo, la deambulazione eretta, l’interazione e utilizzo appropriato e virtuoso di oggetti, utensili, strumenti musicali, attrezzi sportivi, ecc. Infatti, dalla retina periferica le connessioni neuronali rag-giungono numerosi centri di controllo motorio: i collicoli superiori, i nuclei vestibolari, il fascicolo longitudinale mediale a cui si connettono i centri di controllo tonico della muscolatura del collo e il sistema del controllo motorio raffinato e organizzato, gestito dal cervelletto. Comprendiamo da ciò quanto il sistema visivo influen-zi tutto il meccanismo organizzativo ed esecutivo del movimento e della postura eretta. Chi collabora con l’osteopata e il chinesiologo sa quanto la nostra valuta-zione optometrica sia loro necessaria per “leggere” al meglio l’insieme delle caratteristiche posturali e motorie del soggetto esaminato. Un esempio concreto e verifi-cabile da tutti: se nel campo visivo periferico appare improvvisamente un oggetto in movimento, accade automaticamente che la testa si giri dalla parte dell’og-getto per rilevarne l’identità e il potenziale pericolo o l’eventuale opportunità. Questo meccanismo prescinde dai sistemi di valutazione cognitiva della corteccia, la quale al massimo può intervenire come stimolo inibito-rio al meccanismo automatico del movimento, cioè la coscienza può decidere di bloccare il movimento della

natura e visione

Il sistema visivo ci permette di relazionarci con la realtà e di interagire con essa in modo complesso e sofisticato, per raggiungere una performance motoria

e posturale non presente in altre specie

visione ed equilibrio

Edi Paolo Patuzziottico-optometrista e naturopata

Page 53: B2Eyes Magazine 09-2011

tutta l’ottica a portata di click

call center 0823.446147 mail: [email protected] web: www.clamarshop.it

CORDONCINI COTONE colori assortitiProdotti > Accessori> Cordoncini

.com

l a t r a d i z i o n e i n c o n t r a l ’ i n n o v a z i o n e

fax 08234.456376

laboratoriolaboratorio

occhialeriaocchialeria linea letturalinea lettura

attrezzaturee macchinariattrezzaturee macchinarie macchinari

pulizia occhialipulizia occhialipulizia pulizia occhialipulizia occhialipulizia

contattologiacontattologia

accessoriper occhialiaccessoriper occhiali

oftalmichelenti oftalmiche

per occhiali 3- %risparmia subito

su tutti gli acquisti on-line

registrati e registrati e

+ IVA cadauno

500 cordoncini (10 conf. da 50 pz)

€ 0,20€ 0,25

Page 54: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201152

zione il sistema vestibolare e propriocettivo dei piedi ci dice che tutto si muove, ma la vista dice il contrario. Così, se il sistema di organizzazione posturale non ha sviluppato un'efficiente adattabilità, il nervo vago subisce delle sollecitazioni neurologiche tali da indurre un'ipersecrezione gastrica che porta alla nausea e al vomito. Insomma, la vista non può non confrontarsi con tutti gli altri elementi in gioco nell’organizzazio-ne motoria e d’equilibrio posturale. La presenza di interferenze neuronali che portano a un assetto motorio disfunzionale, rivelano un sistema che fatica a organiz-zarsi per probabili carenze esperienziali di tipo motorio aspecifico o specifico nelle prime fasi dello sviluppo della sequenza evolutivo motoria, propria della specie umana. Strisciare, rotolare, gattonare, camminare sono esperienze motorie che devono creare una memoria di

esperienza senso-riale strettamente legata al movimen-to, per poter struttu-rare efficacemente circuiti neurologici efficienti e funzio-nalmente vantag-giosi per l’equili-brio globale della persona. Equilibrio globale perché non può la psiche sviluppare un equilibrio psicolo-gico prescindendo dall’equilibrio motorio e postura-le. L’essere umano raccoglie, infatti,

informazioni sulla realtà attraverso esperienze che coinvolgono al pari il corpo e la mente. Quindi, così come un desiderio rimane astratto e frustrato se non è seguito da un agire che tende alla sua realizzazio-ne, così il nostro essere non trova consistenza se non nell’espressione di ciò che è attraverso l’azione e quin-di attraverso il movimento che oltre a consentirne l’ese-cuzione, ne rappresenta la sua ricchezza di armonia. Mi verrebbe da dire che nel nostro lavoro, l’intento di migliorare le performance funzionali visive può essere ulteriormente motivato da questa consapevolezza, cioè di favorire l’espressione del sé in modo più autentico e appagante. La funzione percettiva dell’uomo va consi-derata elemento fondamentale per trovare un punto di incontro tra la proiezione della realtà che si vorrebbe e la possibilità di accoglierla per quella che è, senza perdere… l’equilibrio!

natura e visione

testa dopo un iniziale partenza involontaria. In effetti, questo continuo dialogo tra elementi funzionali automa-tici o involontari e la coscienza, caratterizza tutta la vita di ogni persona con le relative implicazioni psicologiche dell’eccesso di istintività o di controllo.

Propriocezione muscolare Altro elemento importante è il meccanismo neuromu-scolare della propriocezione che, attraverso la rileva-zione della tensione e posizione muscolare, informa il sistema nervoso centrale sulle posizioni di tutti i muscoli del corpo. Nel sistema oculomotorio i muscoli estrinseci hanno la singolare caratteristica di possedere un fuso neuromuscolare a ogni fibra nervosa, mentre in tutti gli altri muscoli dell’organismo ogni fuso neuromusco-lare raccoglie più fibre. Questa caratteristica comporta che la posizione e tensione muscolare di ogni muscolo estrinseco incida sul segnale pro-priocettivo glo-bale, in maniera più significativa rispetto alle altre afferenze musco-lari. Ad esempio in presenza di una foria, durante la vi-sione binoculare, la tensione muscolare dovuta ai mecca-nismi fusionali di vergenza compen-satoria, genererà un’informazione al sistema posturale tale da incidere sulla percezione di equilibrio anteroposteriore del soggetto. Infatti, la foria sia eso che exo, determinerà una tendenza a spostare avanti o indietro il baricentro posturale in conseguenza dell’interferenza tra il sistema propriocettivo muscolare estrinseco e il sistema di rilevazione della profondità e tridimensionalità dello spazio in cui si trova il soggetto, elaborato dall’area visiva binoculare. Così un sistema visivo non in equilibrio da un punto di vista binoculare, genererà inevitabilmente delle ripercussioni su tutti gli equilibri posturali e motori.

Mal di mare…L’orizzonte che ondeggia e la barca no… Proprio così, il contraddittorio sensoriale è proprio questo, si vede l’orizzonte in continuo movimento, ma la superficie su cui ci si trova è apparentemente ferma. Su un’imbarca-

Page 55: B2Eyes Magazine 09-2011

E950 MOLATRICE COMPUTERIZZATA 3D

Pubbli Optek 2.indd 1 11/03/10 16:22

adv.indd 1 16/09/11 13.03

Page 56: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201154

Nella seconda parte del servizio dedicato ai fattori da cui dipende la maggior parte degli insuccessi nell’applicazione delle lac vengono analizzati i comportamenti dei portatori a

rischio drop out e i difetti di produzione dei prodotti

l contattologoChi desidera essere definito contattologo deve avere, oltre alla capacità tecnica, anche la capacità di saperla utilizzare. Normalmente, dopo anni di esperienza sul campo, si dovrebbe riuscire a gestire un sempre maggiore numero di casi. Il nostro bagaglio tecnico sarà così integrato

dall’esperienza fatta e dagli eventuali errori che ci aiuteranno a risolvere casi simili, soprattutto quelli per cui sono stati spesi molti sforzi. Il sintomo dovrebbe essere sempre correlabile ai segni clinici e, quando questo non è possibile, le motivazioni potrebbero essere: • la causa del problema non è stata individuata o ci sono più cause• il problema non è di nostra competenza.Occorre procedere con la massima attenzione quando non riusciamo a valutare e spiegare anche un solo aspetto o se il nostro nuovo utilizzatore di lac ha un problema apparentemente semplice che nessuno è stato in grado di risolvere.

Cattiva pratica professionale Con l’avvento dei nuovi materiali e di liquidi di manutenzione per lenti a contatto, si sono create nuove soluzioni, ma anche nuove difficoltà. Grande è, infatti, la differenza tra un problema indotto da una negligenza, nostra o del portatore, e quello determinato da comportamenti scorretti provocati dall’abitudine o dalla cattiva informazione operata dai mass media. La pubblicità e le indicazioni commerciali hanno il secondo lato della medaglia. Da una parte aumentano l’interesse verso una modalità di correzione delle ametropie visive; dall’altra attraggono un gran numero di persone curiose di provare lenti a contatto, ma con una scarsa propensione a sottostare alle più elementari regole di gestione,

necessarie per non sviluppare nel tempo problemi di comfort oculare o di portabilità delle lenti. In breve sono, perciò, aumentati i portatori a rischio drop-out in quanto si è diffusa l’idea che se una lente non crea fastidi, si possa utilizzare tutte le ore che si vuole, senza avere nessuna complicanza. Questo non è comunque il pensiero della maggior parte dei portatori che temendo che prima o poi possano nascere dei problemi irreversibili di tolleranza alle lenti continuano a rispettare le regole ricevute dal professionista sul loro buon utilizzo.

Il miglior risultato possibileSolitamente un soggetto che decide di portare lenti a contatto, ne diventa poi effettivamente un utilizzatore fedele. La contattologia a ricambio giornaliero, propriamente usa e getta, colpisce l’interesse di tutte quelle persone che ne vedono una correzione facile e igienica. Questo mercato è in grande espansione e le aziende produttrici di lenti puntano sempre più a migliorare le qualità e l’appeal di questi prodotti. È ormai familiare che molti soggetti chiedano per primi di essere indirizzati verso questo tipo di lenti, considerandole a priori le più comode e moderne, in poche parole le preferibili tra le soluzioni possibili.

Difetti di produzione e interazioni tra i prodottiUn aspetto che difficilmente si può controllare riguarda i difetti del prodotto. Per lenti a contatto disposable, la verifica avviene in fase di produzione, che non sempre è allineata agli standard. Nel caso di lenti rigide di ricetta i difetti di fabbricazione, come i residui di polimerizzazione, di lavorazione del bordo o di lucidatura, possono essere presenti e non sempre sono facili da individuare. Per le lenti morbide, più diffuse, l’approvazione all’uso per il porto diurno o notturno è, invece, sottoposta a rigide

La best practice neLLa gestione deL portatore di Lenti a contatto

Lab

Idi Francesco Vargellini optometrista docente Istituto B. Zaccagnini

Page 57: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201155

norme di autorizzazione. Anche quando un prodotto viene approvato e commercializzato, dobbiamo tener conto che interagirà con altri, contenitori portalenti e liquidi di manutenzione in primis. Il rapporto tra questi materiali e la lente non è sempre ideale. Basta pensare alle informazioni disponibili sui tanti siti internet specializzati, per capire che l’espressione, “per tutti i tipi di lenti a contatto morbide” riportata sulle confezioni di molti liquidi per la manutenzione, non corrisponde esattamente a una garanzia di comfort e di pieno rispetto dei tessuti oculari in tutti i casi clinici.

Condivisione dei dati clinici con il portatoreUn altro motivo di possibile incomprensione o fonte di problemi con il portatore di lenti può essere la difficoltà a far comprendere l’entità di un problema indotto dalle sue lenti o di una situazione precedente al loro utilizzo. Le scale di gradazione possono aiutare il contattologo a far capire al portatore quale sia l’entità e la tipologia del problema in atto, facendogli prendere coscienza che una cattiva abitudine di porto o una modifica della gestione tecnica della sua applicazione è indispensabile. Molte volte le scale di gradazione possono semplificare il nostro lavoro di refertazione degli aspetti fisiologici del segmento anteriore durante le visite di controllo. Un’alternativa decisamente più valida ed efficace rimane la documentazione video-fotografica. La moderna strumentazione diagnostica è interfacciabile con fotocamere per produrre sia foto sia video. Mostrare su un monitor quello che si è visto con lo strumento, vale spesso molto di più di tante parole. La qualità del nostro lavoro migliora indubbiamente e ci consente di registrare in modo difficilmente opinabile le condizioni di alterazione precedenti o indotte dall’utilizzo di lenti a contatto, attribuendo un sicuro valore aggiuntivo alle nostre valutazioni cliniche.

Le tabelle di gradazione si basano su rappresentazioni artistiche o fotografie, cui vengono assegnate un valore di normalità o di alterazione, dalla più leggera a quella più grave. In questo modo è possibile registrare e confrontare velocemente e con facilità le più comuni alterazioni del segmento anteriore, come iperemie, staining e alterazioni endoteliali. Le tabelle possono essere utilizzate dal professionista, anche come strumento d’informazione del portatore, che vedrà rappresentata e spiegata la sua situazione, in modo da poterne meglio capire le implicazioni e le soluzioni da adottare. Nelle due figure sono rappresentate due delle più utilizzate scale di gradazione. Sono facilmente rintracciabili presso molte aziende produttrici di lenti in forma cartacea, oppure nei siti di riferimento in formato elettronico.

BibliografiaEfron N. Grading Scales for contact lens complications. Appendix A. In: Contact lens Complications, Second Edition. Butterworth-Heinemann, Oxford 2004 pp. 239-243. Terry RL et al. CCLRU standards for success of daily and extended wear contact lenses. Optometry and Vision Science. March 1993 Nichols K et al. Corneal Staining in Hydrogel Lens Wearers. Optometry and Vision Science, 2002; 79,1; 20-30 Snyder C. Solution Interaction with the Ocular Surface: The Significance in Making the Grade. Clinical & Refractive Optometry, 2005; 16:5, 134-140. Copyright Mediconcept 2005. Malpractice and contact lenes, Harvey M. Rosenwasser , ed. Butterworth-Heinemann

Lab

Un esempio di griglia di Andrasko.

La griglia mostra il risultato della

punteggiatura epiteliale ottenuta con la colorazione

fluoresceinica dopo il porto di diverse lenti

disposable e numerosi soluzioni uniche

(MPS) comunemente presenti sul mercato

internazionale. Si può notare come la percentuale di

superficie corneale soggetta a staining

epiteliale cambi enormemente nelle

diverse combinazioni liquido/lente, creando

combinazioni decisamente differenti

tra loro

Page 58: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201156

lenti oftalmiche

Con una maggiore razionalizzazione dell’offerta, in termini di prodotti e di servizi, l’azienda vuole ulteriormente confermare il proprio ruolo guida nell’ottica

aolo Azzini, general mana-ger del-

la filiale italiana del colosso di lenti oftamiche, descrive

nel dettaglio i progetti futuri.

Quali sono i progetti a medio-lungo termine

di Zeiss?Qualche mese fa è stata presentata la nuova linea strategica che ci accom-

pagnerà per i prossimi anni

e che prevede un’evoluzione nel

posizionamento dei marchi. Più precisa-mente, ogni brand

– Zeiss, Sola e American Optical – ricoprirà un preciso ruolo coerente con posizionamento e contenuti tecnologici, oltre che perfettamente sinergico. L’obiettivo è razionalizzare e chiarire l’offerta Carl Zeiss Vision e rafforzare la partnership con i nostri clienti: Zeiss è e sarà il marchio di ri-ferimento per noi e per i nostri clienti grazie alla completezza e unicità della sua offerta prodotto, servizi, co-municazione e strumenti; Sola e Ao, complementari a esso, avranno il compito di presidiare tutte le restanti aree di business.

Ci saranno quindi novità di prodotto?Già in queste settimane stiamo proponendo importanti novità in termini di strumentazione. Gli stru-menti rappresentano un elemento chiave della strategia di Zeiss e sono funzionali a una proposta più pro-fessionale e mirata all’utente finale. Sono il cuore della cosiddetta Zeiss Analysis. Tra febbraio e giugno del

Pdi Francesca Tirozzi

Zeiss, eccellenZa sempre più vicina all’ottico

Paolo Azzini, general manager della filiale italiana di Zeiss

Page 59: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201157

2012 continueremo poi con importanti novità prodotto, che andranno a com-pletare e aggiornare la nostra gamma già ricca. Il 2012 sarà un anno ricco di sorprese e novità.

Sono previste nuove aperture sul fronte Zeiss Store?Al momento sono stati inaugurati cin-que Zeiss Store dal Friuli alla Sicilia. Questa prima fase di distribuzione in località molto diverse tra di loro ci ha consentito di verificare l’efficacia del modello, basato sul concetto di mar-keting esperienziale: abbiamo avuto la conferma che può essere applicato e sviluppato con successo a qualsiasi centro ottico che desideri sposare la filosofia Zeiss, ovviamente assecon-dando forma e modalità in funzione degli spazi disponibili. Continueremo con il progetto, arricchendo la propo-sta con corner su misura, accessibili a qualsiasi centro ottico ed elementi di visibilità e marketing per supportare i nostri clienti nella missione più diffi-cile: creare traffico nel punto vendita

e acquisire o fidelizzare il bacino di utenza di riferimento.

Perché un ottico dovrebbe scegliere Zeiss?Innanzitutto per l’innegabile eccel-lenza del prodotto, caratteristica che trova origine nell’impegno e nella passione con cui Zeiss da sempre investe in innovazione. Oltre a questo Zeiss intende proporsi come partner vero e proprio per ogni ottico, fa-cendo leva sull’articolata proposta prodotto/servizi e più ancora grazie ad un marchio che non ha eguali sul mercato e che da solo incarna tutti i valori che hanno contraddi-stinto l’azienda nei suoi 160 anni di storia. Siamo stati, inoltre, i primi ad introdurre sul mercato strumenti di misurazione ad alte prestazioni, come Video Infral, predecessore dell’attuale i.terminal e i.profiler, oggi disponibile nella nuova versione Plus. Insomma un’eccellenza a 360° gradi a dispo-sizione dei nostri clienti e a supporto della loro professionalità.

lenti oftalmiche

"Continueremo con il progetto Zeiss store, arricchendo

la proposta con corner su misura, accessibili a qualsiasi

centro ottico ed elementi di visibilità e marketing per supportare i nostri

clienti nella missione più difficile: creare traffico nel punto vendita e acquisire o

fidelizzare il bacino di utenza di riferimento"

Il primo uomo sulla Luna fu fotografato con obbiettivo Zeiss

Google Earth utilizza obbiettivi Zeiss per fotografare

il nostro pianeta

I microscopi Zeiss hanno consentito importanti scoperte

Hollywood utilizza cineprese Zeiss per catturare

indimenticabili scatti

Page 60: B2Eyes Magazine 09-2011

B2EYES5.indd 7 07/04/09 17:57

adv.indd 1 16/09/11 13.07

Page 61: B2Eyes Magazine 09-2011

Post diPloma, la formazione continuaGiorgio Righetti, direttore dell'Istituto Benigno Zaccagnini, illustra le opportunità di ulteriore qualificazione per l'ottico e l'offerta di corsi di perfezionamento post scolastico

Quali sono le opportunità formative oggi in Italia

per un ottico che voglia ulteriormente qualificarsi

dal punto di vista professionale post-diploma?

Premesso che per svolgere la professione in Italia è necessario

conseguire l’abilitazione che si ottiene al termine dei corsi

scolastici, l’ottico che desidera qualificarsi ulteriormente ha

più di una possibilità. Il nostro Istituto Benigno Zaccagnini

di Bologna è presente da oltre 35 anni nel mondo della

formazione ottica, sia come scuola da cui ogni anno escono

molti ottici abilitati (tanto che possiamo affermare che un

ottico attivo nella distribuzione su tre è passato dalle nostre

aule) sia nel campo della formazione post scolastica con

la quale mettiamo a disposizione corsi di perfezionamento

professionale in ottica e in optometria di vario livello. Le realtà

scolastiche più autorevoli e consolidate offrono un’ampia

gamma di opportunità formative che prevedono sia corsi

brevi monotematici di ottica, contattologia, optometria e

ipovisione, sia corsi pluriennali di Optometria. Conseguita

la specializzazione in Optometria è possibile specializzarsi in

alcuni ambiti quali la riabilitazione, nuovi metodi di diagnostica

optometrica e contattologia specialistica. Da alcuni anni sono

attivi anche corsi universitari non abilitanti alla professione

che trattano soprattutto le discipline fisico-matematiche. Chi

desidera acquisire le competenze e le abilità dell’optometria

può frequentare i corsi organizzati dalle scuole più autorevoli e

cioè che prevedono un monte ore e attività didattiche idonee a

trasferire i contenuti e le abilità clinico-professionali dell’attività

optometrica al pari di quelli che si svolgono negli stati in cui

l’optometrista è una figura riconosciuta.

E quali quelle offerte nello specifico dall’Istituto

Zaccagnini?

L’offerta educativa dello Zaccagnini soddisfa le esigenze di

formazione di base e di aggiornamento sia dell’Ottico, sia dei

professionisti che svolgono anche la professione optometrica.

I corsi di ottica e i corsi di optometria formano i due livelli

professionali. I programmi di formazione continua sviluppano

temi riferiti all’ottica, all’optometria, alla contattologia,

all’ipovisione e alla riabilitazione visiva tarati sulle necessità dei

due livelli professionali. Due esempi:

1. il corso di contattologia, il cui programma prevede

la correzione e compensazione dei difetti visivi con

lac disposable e l’utilizzo a fini applicativi delle ultime

tecnologie strumentali, si rivolge principalmente agli Ottici.

2. Il corso superiore di posturologia si pone l’obiettivo di

consentire all’Optometrista di inquadrare il paziente con

Anno di costituzione: 1977Corsi scolastici: corsi di Ottica e corsi di OptometriaFormazione continua: il catalogo formativo è costituito da oltre 400 corsiStudenti: annualmente 300 studenti frequentano i corsi scolasticiDocenti: 50 sono i docenti coinvolti nelle diverse attività formative Sede principale: BolognaSedi distaccate: sono attive ad Ancona, Milano, Mantova, Torino, e Mogliano Veneto

I NUMERI DELLO ZACCAgNINI

adv

Page 62: B2Eyes Magazine 09-2011

deficit posturali e fare una prescrizione optometrica che

consenta di migliorare il suo equilibrio posturale. Tra i

prerequisiti ci sono argomenti che non vengono trattati

adeguatamente nel corso di ottica.

L’offerta formativa ottica post-diploma copre

attualmente l’intero territorio nazionale o ci sono regioni

penalizzate?

L’offerta formativa non è omogenea e penalizza i

professionisti di alcune regioni specialmente del centro e

del sud. Probabilmente dipende dal fatto che per realizzare

programmi di formazione continua occorre disporre di

sedi formative, docenti, strutture cliniche adeguati e di

capacità organizzative e gestionali specifiche, elementi che si

costruiscono in anni di lavoro e con significativi investimenti.

Quali vantaggi garantisce l’Istituto Zaccagnini con le sue

sedi distaccate per il corso biennale di optometria?

L’Istituto Zaccagnini è stato il primo a realizzare corsi di

optometria in sedi distaccate proprio per superare il problema

costituito da un’offerta formativa che penalizza i professionisti

di alcune regioni. Nelle sedi distaccate i corsi vengono attivati

solamente se sono disponibili tutti i fattori già elencati e cioè,

sedi, strumentazione e docenti idonei. L’organizzazione e la

gestione è curata al 100% dall’Istituto. Agli studenti delle

sedi distaccate garantiamo di poter frequentare un corso di

Optometria di medesima qualità di quelli che svolgiamo da

35 anni nella sede di Bologna. In alcuni casi ciò consente

di cogliere le opportunità che i diversi territori offrono. Ad

esempio, il corso attivato a Mantova offre l’opportunità di

svolgere tirocini interdisciplinari presso l’Azienda Ospedaliera

Carlo Poma.

Page 63: B2Eyes Magazine 09-2011

ProfOpt_190x270.indd 4 22-02-2010 12:54:22adv.indd 1 16/09/11 13.09

Page 64: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201162

INOTTICA SRLricerca agenti mono/plurimandatari per il potenziamento della rete vendita esistente e per la distribuzione di nuove linee su licenza. La ricerca riguarda le zone di Lombardia, Triveneto e Sicilia ma siamo aperti a valutare proposte anche per altre zone. Per informazioni:[email protected]

FABBRICA DELL'OTTICA ricerca ottico, esperto nelle vendite, per Napoli. Per informazioni:[email protected]

KAPPATRE SRL ricerca agente mono/plurimandatario, con esperienza nel settore. Si offrono provvigioni interessanti e premi a raggiungimento obiettivi.Per informazioni:[email protected]

MILANOPTICS ricerca ottico con abilitazione alla professione per nuova apertura a Sedriano (MI).Per informazioni:[email protected]

MONFORT SRL ricerca un ottico diplomato anche prima esperienza e uno con precedente esperienza nel settore per Chieri.Per informazioni:[email protected]

NAU!ricerca responsabili regionali per Nord/Centro Italia. Per informazioni:[email protected]

OTTICO con provata esperienza nel settore da più di vent’anni, valuta proposte lavorative,per Liguria di Ponente.Per informazioni:[email protected]

COMMESSOcon esperienza nel settore ottico, disponibilità immediata, in possesso di legge 407, automunita, disposta a trasferimenti, valuta proposte lavorative per tutta Italia.Per informazioni:Cel. 328 4678433

OTTICO contattologo e tecnico di laboratorio valuta proposte lavorative per Milano.Per informazioni:[email protected]

OTTICO OPTOMETRISTA con esperienza nel campo della vendita e di contattologia, ortocheratologia, contattologia avanzata post chirurgica e cheratocono, si rende disponibile per consulenze o collaborazioni anche saltuarie con ottici o centri di contattologia.Per informazioni:Cel. 347 3640135

COMMESSA con esperienza lavorativa presso negozio di ottica, valuta proposte lavorative per Liguria di Ponente.Per informazioni:Cel. 392 4570000

offro cerco

vetrina

Page 65: B2Eyes Magazine 09-2011

B2Eyes Magazine.indd 1 28/04/11 11.30

Page 66: B2Eyes Magazine 09-2011

N9 201164

i nostri partner

I Copertina -02VISION GROUP20141 MilanoVia Ripamonti, 44Tel. 02 92885300Fax 02 [email protected] verde 800536303

II Copertina - 34ESSILOR ITALIA20141 Milano Via Noto, 10Tel. 02 535791Fax 02 [email protected]

III CopertinaCARL ZEISS VISION 21043 Castiglione Olona (VA)Via Mazzucchelli, 17Numero Verde 800258327www.vision.zeiss.it

IV CopertinaJOHNSON&JOHNSON00040 Pomezia (RM)Via del Mare, 56Tel. 06 9105505www.acuvue.it

04 ITALIA INDEPENDENT10153 TorinoVia Lessolo, 3Tel. 011 0541200Fax 011 0541201www.italiaindependent.com

06 20NUOVI21021 Angera (VA)Via Soldani, 10 Tel. 0332 799112Fax 0332 799154www.20nuovi.com

11 LOGO ITALIA40033 Casalecchio di Reno (BO)Via Cerioli, 23Tel. 051 590911Fax 051591224

13 RODENSTOCK ITALIA20089 Rozzano (MI)Centro direzionale MilanofioriStrada 7 palazzo T3Tel. 02 31041Fax 02 3104200www.rodenstock.com

17-33 LUXOTTICA20123 MilanoVia Cantù, 2Tel. 02 863341Fax 02 86334636www.luxottica.com

23 SILHOUETTE ITALIA22100 ComoVia del Lavoro, 8Tel. 031 525656Fax 031 525608www.silhouette.com

24 NAU!21043 Castiglione Olona (VA)Via Mazzucchelli, 7Tel. 0331 86.12.33Fax 0331 82.44.35www.nauottica.com

27 VEGA28921 Verbania Intra (VB)Via Riemann, 3Tel. 0323 405500Fax. 0323 405544www.vegaoptic.it

37 HOYA LENS ITALIA20024 Garbagnate Milanese (MI)Via Zenale, 27Tel. 02 990711Fax 02 9952981www.hoya.it

38-39-40-41-42-44 BAUSCH + LOMB20050 Macherio (MI)Via Pasubio, 34Tel. 039 20731Fax 039 [email protected]

43 SCHALCON00125 RomaVia di Saponara, 614Tel. 06 526181-15 lineeFax 06 [email protected]

47 OFTALMICA GALILEO20099 Sesto San Giovanni (MI)Via Concordia, 5/c7Tel 02 243441 Fax 02 [email protected]

50 CLAMAR ITALIA81100 CasertaVia Pozzillo Z.I. PonteseliceTel. 0823 446147www.clamar.it

53 OPTEK43100 ParmaVia Monte Maggiorasca, 26Tel. 0521 632154Fax 0521 [email protected] www.optek.it

58 MECCANOTTICAMAZZA20048 Carate Brianza (MI)Via Tiziano, 9Tel. 0362 902185 r.a.Fax 0362 [email protected]

61 BLUDATAINFORMATICA31030 Carbonera (TV)Via Quintavalle, 24/26Tel. 0422 445442Fax 0422 [email protected]

63 ISTITUTO BENIGNO ZACCAGNINI40141 BolognaVia Ghirardini, 17Tel. 051 480994Fax 051 [email protected]

N9

www.visionottica.it · numero verde 800 53 63 03 Vicino ai tuoi occhi.

Siamo sempre sulla cresta dell’onda.VisionOttica torna on air su stampa periodica dal 1° ottobre al 30 novembre. 8 settimane di comunicazione, 45 uscite stampa e oltre 15.000.000 di copie diffuse.

Page 67: B2Eyes Magazine 09-2011

Leader nell’ottica di precisione dal 1846.

See more. Live more.Lenti di precisione ZEISS.

Esperienza e professionalità al Suo servizio.

Una scelta di valore. ZEISS è Suo partner a 360°. Scelga anche Lei di diventare Centro Ottico ZEISS.

• Tecnologie di ultima generazione per dare supporto alla Sua professionalità.

• Qualità di prodotto per garantire la migliore esperienza visiva al Suo cliente.

• Servizi integrati per il punto vendita per trasformare ogni acquisto in un’esperienza unica .

• Riconoscibilità e affidabilità di un marchio che ha segnato la storia dell’Ottica.

Per maggiori informazioni contattare il Responsabile Commerciale Carl Zeiss Vision.

Page 68: B2Eyes Magazine 09-2011

1. JJVC data on file 2008&2010. - 2. JJVC data on file 2008. - 3. Mc Ilraith R, Young G, Hunt C. Toric lens orientation and visual acuity in non-standard conditions. CLAE 2009 Epub ahead of print. - 4. Chamberlain P. Morgan P. Maldonado-Codina & Moody K. A vision chart to quantify disturbances in acuity during wear of toric contact lenses. Optom Vis Sci 2008; E-abstract 85079 5.Zikos G.Kang S.Ciuffeda K et al Rotational stability of toric Soft Contact Lenses During Natural Viewing Conditions. Optom Vis 2007; 84(11); 1039-1045

ACUVUE®, 1•DAY ACUVUE® MOIST® sono marchi registrati della Johnson&Johnson Vision Care ©JJVC 2010 . Johnson&Johnson Vision Care è una divisione della Johnson&Johnson Medical S.p.a.

VIVI OGNI MOMENTO, OGNI GIORNO

In un battito di palpebrepossono accaderecose meravigliose...

Oggi con 1•DAY ACUVUE® MOIST® for ASTIGMATISM i tuoi portatori astigmatici potranno vivere ogni momento, ogni giorno 1.

Il Sistema di Stabilizzazione Accelerata (ASD) è stato sviluppato per riallineare le lenti ad ogni battito di palpebre del portatore2.

Le 4 zone di stabilizzazione dell’ASD sfruttano il naturale movimento delle palpebre per consentire alle lenti a contatto di essere meno soggette alla forza di gravità3.

Il suo design assicura una variazione minima dello spessore della lente sotto le palpebre, il che aiuta a mantenere una visione chiara e stabile a prescindere dal movimento degli occhi4,5.

Cose meravigliose possono accadere

quando la tecnologia ASD incontra

1•DAY ACUVUE® MOIST®

Mojito20,5x27,5.indd 1 21/05/10 14:43