Dea Notizie n.62

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Settimanale collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuita Anno III N. 62 05 giugno 2009 Destinaci il 5 X mille dell'Irpef segnalando la Partita Iva 02974020618 a te non costa nulla per noi è tanto Destinaci il 5 X mille dell'Irpef segnalando la Partita Iva 02974020618 a te non costa nulla per noi è tanto Una famiglia in grigioverde: I Fratelli Rachiero Franco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona Il giovane capuano Pietro Rachiero decise di convo- lare a nozze con Teresa Criscione, una bruna bello- nese di cui si era innamora- to durante le festività in onore di Maria SS. di Geru- salemme. Dalla loro unione nacquero 8 figli:Vincenzo, Luigi, Giuseppe, Pas- quale, Francesco, Ciro, Concetta e Giovanni, alle- vati con immensi sacrifici e sani principi morali e religiosi. Durante la II Guerra Mondiale, molti gio- vani furono chiamati alle armi e, nella famiglia Ra- chiero, dal 1939 al '43, quattro figli indossarono la divisa del nostro Esercito. E mamma Teresa con cristiana rassegnazione abbracciava i suoi figli in- vocando il Signore affinché tornassero sani e sal- vi. Vincenzo il 14 novembre 1940 fu inviato in Al- bania e in seguito in Africa Settentrionale, Luigi l'8 gennaio 1941 inviato in Africa Settentrionale fu catturato dagli inglesi a Bardia il 2 gennaio 1942; Giuseppe il 19 novembre 1942 fu inviato in Grecia con il 26° Reggimento Artiglieria e Pasquale il 25 gennaio 1943 in Africa Settentrionale con il 10° Reggimento "Bologna" di Caserta. Al termine del- la guerra, per mamma Teresa furono esaudite le preghiere che ogni sera, durante la funzione ve- spertina, rivolgeva al Signore e alla Madre Cele- ste: i suoi quattro figli erano finalmente ritornati e Luigi e Vincenzo Rachiero Galleria fotografica di Premiazioni: Mostra estemporanea e Sfilata sotto le stelle alle pagg. 13 - 14 - 15 - 16 poteva stringerli tra le braccia come quando erano bambini! Zio Pietro guardava incredulo i suoi ani- mosi ed arditi figlioli mentre una lacrima bagnava il suo viso invecchiato dal tempo. I fratelli Rachiero, al fronte, avevano vissuto giorni di paura mentre i cannoni tuonavano e dal cielo le bombe cadevano a grappoli. Avevano sofferto la fame e la sete e vi- sto commilitoni perdere la vita. Ritornati a casa, tutto era diventato un ricordo difficile da dimentica- re, ma alleviato dalla presenza dei loro cari che, con affetto, si stringevano intorno ad essi. Durante la cerimonia del 64° Anniversario della Liberazione svoltasi il 25 Aprile 2009 in Piazza Umberto I, alla presenza di un folto pubblico, il Sindaco di Bellona ed il Primo Maresciallo dell'Esercito, Consigliere Delegato, Domenico Valeriani, consegnavano rico- noscimenti concessi dal Ministero della Difesa alla memoria dei fratelli Vincenzo e Luigi Rachiero. A Vincenzo è stata concessa la promozione a titolo onorifico a Sergente Maggiore Paracadutista, la Medaglia Commemorativa relativa agli anni 1941- 42 e la Croce al Merito di Guerra. Ritirava le onori- ficenze il fratello Giovanni. A Luigi è stata conces- sa la promozione a titolo onorifico a Caporale, la Medaglia Commemorativa (1941-42) e la Croce al Merito di Guerra. Ritirava le onorificenze la figlia Teresa. In una prossima cerimonia saranno conse- gnate le onorificenze agli altri due fratelli Rachiero, Giuseppe e Pasquale. Alle pagg. 13,14,15 e 16 un ampio servizio fotografico della sfilata che si tenne a Caiazzo, sabato 16 maggio u.s., non- chè della premiazione dei ragazzi che parteci- parono il 15 aprile u.s. alla mostra estempo- ranea di pittura che si tenne per le strade di Bellona. La suddetta premiazione si tenne nell’Aula Consiliare della Città di Bellona, alle ore 19,00 di giovedì 28 maggio u.s., ANALISI CLINICHE - CHECK - UP D.ssa CARLA DE ROSA & C. s.a.s. Via Luciani (Parco Agorà) Vitulazio (CE) - Telefax 0823 990 286 Si effettuano prelievi domiciliari GRATUITI ANALISI DEL LIQUIDO SEMINALE PER DIAGNOSI DI INFERTILITA

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Settimanale collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuitaAnno III N. 62 05 giugno 2009

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02974020618a te non costa nulla

per noi è tanto

Una famiglia in grigioverde: I Fratelli RachieroFranco V aleriani - Giornalist a - Collaboratore da Bellona

Il giovane capuano PietroRachiero decise di convo-lare a nozze con TeresaCriscione, una bruna bello-nese di cui si era innamora-to durante le festività inonore di Maria SS. di Geru-salemme. Dalla loro unione

nacquero 8 figli:Vincenzo, Luigi, Giuseppe, Pas-quale, Francesco, Ciro, Concetta e Giovanni, alle-vati con immensi sacrifici e sani principi morali ereligiosi. Durante la II Guerra Mondiale, molti gio-vani furono chiamati alle armi e, nella famiglia Ra-chiero, dal 1939 al '43, quattro figli indossarono ladivisa del nostro Esercito. E mamma Teresa concristiana rassegnazione abbracciava i suoi figli in-vocando il Signore affinché tornassero sani e sal-vi. Vincenzo il 14 novembre 1940 fu inviato in Al-bania e in seguito in Africa Settentrionale, Luigi l'8

gennaio 1941 inviato in Africa Settentrionale fucatturato dagli inglesi a Bardia il 2 gennaio 1942;Giuseppe il 19 novembre 1942 fu inviato in Greciacon il 26° Reggimento Artiglieria e Pasquale il 25gennaio 1943 in Africa Settentrionale con il 10°Reggimento "Bologna" di Caserta. Al termine del-la guerra, per mamma Teresa furono esaudite lepreghiere che ogni sera, durante la funzione ve-spertina, rivolgeva al Signore e alla Madre Cele-ste: i suoi quattro figli erano finalmente ritornati e

Luigi e V incenzo Rachiero

Galleria fotografica diPremiazioni: Mostra estemporanea eSfilat a sotto le stelle alle pagg. 13 - 14 - 15 - 16

poteva stringerli tra le braccia come quando eranobambini! Zio Pietro guardava incredulo i suoi ani-mosi ed arditi figlioli mentre una lacrima bagnava ilsuo viso invecchiato dal tempo. I fratelli Rachiero,al fronte, avevano vissuto giorni di paura mentre icannoni tuonavano e dal cielo le bombe cadevanoa grappoli. Avevano sofferto la fame e la sete e vi-sto commilitoni perdere la vita. Ritornati a casa,tutto era diventato un ricordo difficile da dimentica-re, ma alleviato dalla presenza dei loro cari che,con affetto, si stringevano intorno ad essi. Durantela cerimonia del 64° Anniversario della Liberazionesvoltasi il 25 Aprile 2009 in Piazza Umberto I, allapresenza di un folto pubblico, il Sindaco di Bellonaed il Primo Maresciallo dell'Esercito, ConsigliereDelegato, Domenico Valeriani, consegnavano rico-noscimenti concessi dal Ministero della Difesa allamemoria dei fratelli Vincenzo e Luigi Rachiero. AVincenzo è stata concessa la promozione a titoloonorifico a Sergente Maggiore Paracadutista, laMedaglia Commemorativa relativa agli anni 1941-42 e la Croce al Merito di Guerra. Ritirava le onori-ficenze il fratello Giovanni. A Luigi è stata conces-sa la promozione a titolo onorifico a Caporale, laMedaglia Commemorativa (1941-42) e la Croce alMerito di Guerra. Ritirava le onorificenze la figliaTeresa. In una prossima cerimonia saranno conse-gnate le onorificenze agli altri due fratelli Rachiero,Giuseppe e Pasquale.

Alle pagg. 13,14,15 e 16 un ampio servizio fotografico della

sfilata che si tenne a Caiazzo, sabato 16 maggio u.s., non-

chè della premiazione dei ragazzi che parteci-

parono il 15 aprile u.s. alla mostra estempo-

ranea di pittura che si tenne per le strade di

Bellona. La suddetta premiazione si tenne

nell’Aula Consiliare della Città di Bellona,

alle ore 19,00 di giovedì 28 maggio u.s.,

ANALISI CLINICHE - CHECK - UPD.ssa CARLA DE ROSA & C. s.a.s.

Via Luciani (Parco Agorà)Vitulazio (CE) - T elefax 0823 990 286

Si effettuano prelievi domiciliari GRA TUITI

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Settimanale di Cultura,informazione e politica

Collegato a www.deanotizie.itAut. Nr. 665/06 del

19.10.2006Tribunale S. Maria C.V.

Direttore ResponsabileFrancesco Falco

Vice DirettoreFranco V aleriani

Responsabile RedazioneAntonella Aquaro

Grafica: Antonio Scala

Thomas Alva Edison: inventore ed imprenditore S tatunitenseDr. Domenico Valeriani - Collaboratore da Bellona

Thomas Alva Edisonnacque a Milan nellostato dell'Ohio l'11-02-1847. Fu invento-re e imprenditore sta-tunitense ed era con-siderato uno dei piùprolifici inventori del

suo tempo, avendo ottenuto 1.093brevetti a suo nome in tutto il mondo.Parzialmente sordo fin dall'adole-scenza, divenne operatore del tele-grafo, una delle sue prime invenzio-ni. Nella sua giovinezza lavorò ven-dendo spuntini e dolciumi nelle fer-rovie, nella macellazione di suini einiziando un'attività di vendita di ver-dure. L'invenzione che gli fece gua-dagnare fama fu il fonografo nel1877. Il suo primo fonografo regi-strava su sottili fogli cilindrici di sta-

scenza in Menlo Park ed il 27-01-1880 registrò il brevetto della lampa-da elettrica ad incandescenza. Fumolto attivo nella produzione di filme a lui si deve la pellicola 35 mm.Realizzò il primo studio cinemato-grafico, il Black Maria nel New Jer-sey. Qui produsse il primo film: LoStarnuto di Fred Ott. La Francia gliha reso omaggio prima nominandoloCavaliere e poi Comandante dellaLegion d'Onore (nel 1878 e nel1889). Nel 1891 Edison costruì il "ci-netoscopio": attraverso un piccoloforo nell'apparecchio si vedeva unfilmato per un centesimo. La genteper pochi spiccioli si metteva la cuf-fia, ascoltava la musica e vedeva ilfilmato. Thomas Edison era ateo e sisposò due volte, la prima con MaryStilwell, con cui ebbe tre figli. Unaseconda volta con Mina Miller ed eb-be altri tre figli. Comprò una casacome regalo di nozze per Mina aWest Orange nel New Jersey (dovesono tuttora conservate le ceneri diThomas e Mina Edison). Fra le sueinvenzioni ricordiamo: il fonografo,cinetoscopio, cinetofono, dittafono,macchina per stampare, un apparec-chio per tatuaggio e la sedia elettri-ca. A Edison (New Jersey) città cheporta il suo nome c'è un museo insuo onore. Sulla luna è stato chia-mato con il suo nome un cratere.Thomas Edison si spense il 18-10-1931 a West Orange (New Jersey).

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gno, avevauna bassaqualità sono-ra, e si potevaascoltare laregistrazioneuna sola vol-ta. Le più im-portanti in-venzioni diEdison av-vennero nellaboratorio diMenlo Park città del New Jersey. Edi-son non ha inventato la lampadinaelettrica, ma riprese le caratteristichedi precedenti lavori ed indirizzò i suoidipendenti verso l'obiettivo di realiz-zare una lampada che avesse unadurata maggiore. Dopo aver compra-to il brevetto di Woodward ed Evansnel 1875, i suoi impiegati sperimen-tarono materiali allo scopo di aumen-tare la durata delle lampade e nel1879 raggiunsero l'obiettivo di rende-re il prodotto commercializzabile.Edison portò l'elettricità nelle case enegli uffici con una produzione dilampade a lunga durata creando unsistema per la generazione e distri-buzione dell'elettricità. Nel 1878, die-de il nome di "filamento" al filo che di-venta incandescente al passaggiodella corrente elettrica. Nello stessoanno creò la Edison Electric LightCompany a New York. Il 31-12-1879inaugurò l'illuminazione ad incande-

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Storia d'Italia controcorrente Inno alla mia Patria di Giovanni BaianoProf. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore

L'Autore è nato a Na-poli nel 1932. Laurea-tosi in giurisprudenza,intraprese la carrieradella Polizia, raggiun-gendo il grado di Diri-gente Generale. Daquando è in pensio-ne, è ritornato ai suoivecchi amori: la cam-pagna, dove si dilettaa coltivare il suo orti-

cello e giardino e dove trova l'ispirazioneper scrivere poesie, saggi, racconti ed arti-coli vari. Dal mondo contadino ha ereditatotutto un patrimonio di ideali: culto della fa-miglia, dell'amicizia, della Patria, del sensodel dovere, della legalità, della solidarietà,del rispetto per gli altri e per l'ambiente.Sempre pronto a battersi quando si trattadi difendere gli interessi dei suoi concittadi-ni, per la difesa delle campagne e delle sel-ve, e per la valorizzazione della famosa ci-liegia di Chiaiano, alla quale ha dedicatoperfino un prezioso saggio: "La ciliegia aNapoli e in Campania. È da anni che si stabattendo anche per bloccare le cave di tu-fo che stanno divorando la splendida Selvadi Chiaiano, con numerosi articoli usciti sulgiornale locale: L'ALTRA NAPOLI, oltreche con un libro di bellissime poesie: Can-ti della Selva e delle Cesinelle. Con questiversi, il Baiano rivela tutto il suo tenero e vi-scerale attaccamento alla sua Terra, allasua Napoli e all'intero Sud (dalla postfazio-ne di Gennaro Giannattasio all'ultimo volu-me delle poesie di Baiano, Sinfonie del tra-monto, marzo 2008). Dai Canti della Selvae delle Cesinelle (NA, 2003) proponiamo ainostri lettori Inno alla mia Patria (in ende-casillabi sciolti), composto nel 1998.

Inno alla mia PatriaTu, osca terra, che di Omero fostidi gesta fantasiose ispiratricee che sognar facesti il gran Maestrodel sommo Dante, per il suo poema,ahimè, più non sorridi, cara terra,da quando dissepolte son rimastee senza onori sacre tutte l'ossadi più di cinquecentomila morti,disperse per i monti e per le valli.Oh, come sei ridotta, Grecia Magna!Tu, che da sempre generosa fostied ospitale per raminga gente,

fin da quei tempi che le braccia apristial fuggitivo, sventurato eroe,dei barbari del Nord non reggestiviolento l'urto, concordato ad arte,per toglierti i primati e le ricchezze.

Grande così mai fosti, sin da quandoil mondo Magna Grecia ti chiamò.Come avidi sciacalli, fino all'osso,senza pietà, spolparono la preda,il sacro suolo e I'animo pestandod'un popolo felice nel suo regno.

Or quel ch'assai mi duol non fu la guerra,che persa fu per certi tradimentie certi occulti accordi tra potenti,ma quel ch' avvenne poi, quando l'orgogliod'un popolo ferito risvegliossi.

A nulla valse, caro Franceschiello,quell'ultima battaglia combattutada solo pochi eroici soldati!Chiuso nel forte, che nel mar si specchia,in quell'estremo lembo del tuo regno,fino alla fine ti battesti invano,lavando l'onta fin'allor subita.Davanti al tuo nemico non fuggisticome, poi, fece il vincitor Savoia.

Ancor tra la tua gente, mia Regina,coraggio e speme infondere ti vedoe notte e giorno a medicar ferite.

Quando la terra al popolo fu toltaed obbligo fu fatto ai maschi figlidi militar con armi ed uniformi,alla mercé d'esercito straniero,ovunque grande fu quella rivolta.

E quelli che cercarono giustiziae dal nemico liberar la patriafinirono per essere trattati,non come dei soldati, ma briganti.

Ed oggi ancor dei vincitor la storiasi racconta e non di quella genteche, finita a morte, eroicamentesi batté per la sua terra ed il suo re.

Perché mentir, perché tacer ancorao grande Musa che la storia insegni?Perché non raccontar del gran massacrod'un popolo, che con fierezza insorse?"Per l'unità d'Italia!", allor si disse.E si ripete ancora questa storia,

scritta dai vincitor in ogni libro che si legge, e mai che si corregge. Non io condanno, ma la grande Musa, non giudice di parte, nell'aldilà,nel giorno del giudizio universale.

A Voi, scrittori, interpreti dei fatti, io mi rivolgo e con fiducia prego:

"Prendiamo carta e penna e riscriviamo tutta la storia di quel grande regno e di quel popolo, che, finalmente, dalle macerie degli antichi templi dell'era d'oro della Magna Grecia, risorse, diventando una potenza, che nell'Europa navigò coi Grandi.

Ora, voi popoli Sanniti e Bruzii, e dell'Ausonia, Siculi e Lucani, senza più dignità, nella miseria, senza più guida, rassegnati e stanchi,ancor sulle ginocchia camminate e, con la testa china, riverite?

Tu, sventurato popolo del Sud, abbandonato fosti nelle mani d'ignobili signori, fin d'allora, che per profitti l'anima venduta avevan a quel barbaro nemico.

Tuttora questa storia si ripete! E ancor lasciar dovesti questa Terra, dai cieli azzurri e dall'azzurro mare, per approdar tra popoli stranieri, sott'altri ignoti e non splendenti cieli.

Che tra di noi ritornino gli spirti di tutti i morti per il nostro regno, a risvegliar nel cuor e nelle menti l'antico ardor, l'amor per questa terra, per anni ed anni solo destinata a far da schiava a popoli del Nord.

Tutti riuniti, miei fratelli osci,e tutti armati di coraggio e orgoglio, al mondo ricordiamo che Noi pure Nazione magna fummo che dai greci e dai latini la cultura attinse.

Per me, per i miei figli, la mia gente, sperando che diventi un monumento,un'altra pietra io pongo con quest'inno

a quella grande casa, che fu rasa, ingiustamente, al suol e senza scusa.

Or, pur se quest'è vero, mi domando: perché solo chi vinse, fin d'allora, sempre ci ha comandato e ci comandasenza mai nulla far per questa terra?

Nato non fui per guidar le genti né tanto meno per comizi fare; ad altri l'arduo compito s'affida. Però, dal Nord, né da Roma vuolsi dipendere mai più per l'avvenire, ma liberar il pié dallo stivale, che, stando sempre stretto, più fa male.

Al nostro validissimo Collaborato -re Auguri di Buon Onomastico

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Annibale, il nemico di Roma - La fine di un sogno Ultima puntata

Franco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellonagare i miei soldati, le vettovaglia erano alminimo e nessun aiuto giungeva da Car-tagine. Avevo fatto tremare Roma, co-minciavo ad avvertire tanta stanchezza esperavo nella pace. Mentre combatteva-mo, voi speculavate sulle nostre soffe-renze!" L'uomo che aveva difeso l'onoredi Cartagine fu dichiarato fuorilegge, isuoi beni confiscati, la casa rasa al suoloe fu cacciato dalla città. Rimasto solo,visse gli ultimi giorni nel ricordo delle vit-torie conseguite contro i Romani; ricorda-va con nostalgia la sosta a Capua e l'a-

La spedizione contro Roma costò ai Car-taginesi più di 30.000 morti ed Annibale,accusato di aver tralasciato l'assedio diRoma e di essersi appropriato di nume-rosi bottini di guerra, senza averne invia-ta una parte a Cartagine, fu processato alcospetto dei suoi concittadini. Il condot-tiero così si discolpò: "Opponemmo resi-stenza ai Romani per quattro anni e nes-suno riuscì a piegarci. Restammo asser-ragliati su un fronte fra Locri e Crotone eci rendemmo conto che stava iniziando lanostra agonia. Non avevo denaro per pa-

more per la bella Himille, la bruna ca-puana che gli diede un figlio che egli nonpoté mai abbracciare. Spesso rivolgeva ilpensiero al fratello Asdrubale il cui corpo,dai romani, fu orribilmente mutilato dellatesta nella battaglia presso il fiume Me-tauro e lanciato nel campo Cartaginese.A questi pensieri, copiose lacrime bagna-vano il suo viso che mostrava i segni ine-sorabili del tempo. A bordo di una navefenicia Annibale si trasferì a Tiro e poi aCreta, inseguito dai Romani che nell'au-tunno dell'anno 183 a. C. lo raggiunseroa Libissa. Per non finire prigioniero bev-ve, senza esitazione, un potente velenocontenuto nel suo anello e, prima di esa-lare l'ultimo respiro, rivolse uno sguardoverso Cartagine. Aveva 64 anni e il cor-po, per sua volontà, fu arso alla presen-za dei suoi soldati in lacrime. Nell'anno146 a. C. le legioni Romane entrarono inCartagine: procedevano lentamenteespugnando ogni casa. La città fu messaa sacco e fuoco e le fiamme l'avvolseroper 17 giorni e 17 notti, distruggendo ar-tistici palazzi, monumenti e locali dove sisvolgeva la vita notturna. Una delle piùfamose città d'Europa fu ridotta ad un cu-mulo di macerie. I legionari camminava-no su strati di cenere e gli aratri rivolta-vano il suolo, mentre i Romani lo cospar-gevano di sale ad evitare che crescesseperfino l'erba. Si realizzò ciò che disse ilvecchio senatore Catone: "Cartagine de-ve essere distrutta!" Scipione ritornò aRoma dove gli furono tributati grandionori ma, a causa dell'invidia dei potentiche lo accusarono di peculato, subì unprocesso e fu costretto a difendersi daaccuse infamanti. Si ritirò in esilio a Liter-num e, prima di morire (183 a. C.) pro-nunciò la storica frase: "Ingrata patrianon avrai le mie ossa!". Il corpo fu sep-pellito in una umile tomba lungo la viaDomiziana, nei pressi del lago Patria, do-ve tuttora può essere visitata. Aveva 52anni e fu soprannominato "l'Africano". Lostorico Tito Livio scrisse: "E' il primo con-dottiero romano ad essere onorato con ilnome del popolo da lui sconfitto. ………. Fine

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La forest a incant ataMarco Gigliofiorito - Collaboratore da Castrocielo (FR)

Le fervidi fantasie dimolti scrittori nonavrebbero potuto de-scrivere un luogo delgenere nei loro ro-manzi; nemmenouna delle più acutementi di produzioni

cinematografiche avrebbero potuto im-maginare un posto tanto affascinante einquietante al tempo stesso. Eppure illuogo esiste davvero e a crearlo è sta-ta una delle menti più brillanti: l’instan-cabile madre natura. In un angolo dellasterminata Russia, precisamente traKaliningrad e il confine lituano, vicino lecoste del Mar Baltico, nasce questo bo-sco, costituito principalmente da pini. Ilparco si chiama Kurshskaia Kosà e lasua peculiarità è strabiliante: centinaiadi alberi hanno le forme più strane edisparate mai viste prima. Tronchi chesi innalzano a zig-zag, che compionospirali, che curvano verso il suolo perpoi spiccare di nuovo verso il cielo. Adare un tocco lugubre al bosco è l’as-soluto silenzio che regna al suo interno.Stranamente nessun animale osa met-tervi piede; non un solo uccellino osaaddentrarsi tra gli arbusti ricurvi. Questisbalorditivi fenomeni hanno attirato l’at-

tenzione di centinaia di studiosi, recati-si nel luogo per scoprire una verità cheperò non riesce a venire a galla. Le teo-rie proposte sono state diverse: c’è chipensa che la deformazione sia dovutaai forti venti e alla composizione del ter-reno, fenomeni frequenti nelle areescandinave; un’altra ipotesi fatta daibiologi attribuisce la causa della parti-colare crescita a un bruco che man-giando foglie e gemme innesca natural-mente il bizzarro evento. Ci sono poi al-tre supposizioni più fantascientificheche individuano nel punto in cui si ergeil bosco un vortice energetico, creatodal legame tra le Terra e il Cosmo. Perdare un taglio alle più svariate ipotesiproposte, il direttore del parco, Alek-sandr Fomiciov, ha piantato e postosotto controllo degli alberi “inalterati”,per vedere se con il tempo mutano an-ch’essi di forma e poter meglio capire ilfenomeno per ora sconosciuto all’uomoe alla scienza.

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Anche la Gran Bre-tagna ha la suagrande muraglia.Stiamo parlando delVallo di Adriano (fo-to) (Hadrian’s Wall),uno straordinariomonumento dichia-

rato patrimonio dell’umanità dall’U-NESCO nel 1987. Circa 50 anni do-po l’arrivo dei Romani in Britannia, illimite settentrionale della loro pre-senza ed il confine del loro Imperoerano le terre comprese tra i fiumiTyne e Solway; a nord di queste ter-re c’era la Caledonia, ossia la Sco-zia. Nel 120 d.C. l’imperatore Adria-no ordinò la costruzione di un mae-stoso muro, sia per difendersi daicontinui attacchi degli scozzesi, siacome simbolo della potenza e dellasupremazia di Roma. Così, nel 122

d.C. l’imperatore si recò di personaa controllare come procedessero ilavori che durarono ben 10 anni eche videro l’impiego di notevoliquantità di legionari. Al termine dellacostruzione, il vallo risultava spesso25 metri e largo 50, con merlature di20 metri in cima; ad ogni miglio ro-mano si ergeva un fortino con due

torrette e circa 9000 uo-mini erano impegnati asorvegliare il territorio. Ilvallo era lungo circa 135km e si estendeva daWallsend (vicino a New-castleGateshead) sulfiume Tyne, fino alloStretto di Solway, attra-versando così il Paeseda est ad ovest. Questamaestosa opera caddein disuso con il declino

dell’Impero Romano e molte suepietre vennero usate per la costru-zione di edifici nelle vicinanze. Macosa resta oggi di questa muraglia?Ad ovest da Newcastle, si trovanoun tratto di muro ed i resti di una tor-retta, in località Low Brinton. Il forti-no di Chesters, nella Valle del fiumeTyne, ospita invece un museo diiscrizioni e di sculture romane. Dasegnalare sono poi il fortino di Hou-sesteads, completo delle originariefondamenta, vicino alle scogliere diWhin Sill, ed i siti di Vindolandia,Walltown Crags e Birdoswald. Perchi abbia voglia di cimentarsi nelcammino c’è l’Hadrian’s Wall Path,un’esperienza fantastica, adatta aiviaggiatori di qualsiasi età, a cui ba-sterà seguire le indicazioni presentilungo il percorso che, secondo gliesperti, è percorribile in cinque/seigiorni. Lungo la passeggiata si in-contreranno forti romani e torrette,incantevoli paesaggi naturali, maanche villaggi, pub e ristoranti. Per ipiù pigri, invece, c’è un servizio dinavetta chiamato BUS AD 122, doveAD sta per Anno Domini e 122 indi-ca l’anno di costruzione del vallo,che va dalla stazione centrale diNewcastleGateshead fino a Carlisle.

La grande muraglia ingleseD.ssa Ylenia Galluccio – Lingue, culture e letterature moderne - Collaboratrice da Capua

Auguri ad Angela Rit a Papaper i suoi primi 18 anni

Da piccola la tua bellez-za ci faceva impazzire,ora che hai 18 anni seiinvidiata per lo stessomotivo. Fermati! Altri-menti diventerai la piùbella del mondo e, dicerto, si farà a gara

per... “rubarti”. Noi, poi, come faremo senzate? La vita sarebbe impossibile. Auguri no-stro “Angelo” auguri ad Angela Rita Papaper il suo 18° compleanno che festeggeràvenerdì 12 giugno. Auguri dagli zii: Giovan-na e Pasquale, dalle cuginette Rita e Fran-cesca e dai nonni Vincenza e Giuseppe.Angela Rita, possiamo permetterci di fartigli auguri anche noi della Redazione di DeaNotizie? O qualcuno (tantissimi) si “arrrrrrrrabbbbbbbbiano”?!!!

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Arriva l'Est ate e la sua Frutt a 1° p arteD.ssa Ersilia Altieri - Collaboratrice da Capua

La Natura di-mostra sempredi saperci darela cosa giustaal momentogiusto, colgiungere dell'e-state ci dona

infatti, la frutta del sole… Lafrutta estiva ha basso contenutocalorico, è dissetante per l'altapercentuale di acqua in essapresente, saziante perché riccain fibre, fonte di micronutrientiindispensabili per combattere la pro-duzione di radicali liberi consequen-ziale alla esposizione solare. Puòessere consumata dalle persone ineccesso di peso perché ipocaloricae, mangiata negli intervalli fra i pastiprincipali, aiuta a contenere il sensodella fame. A buona ragione è consi-gliata anche ai diabetici, a parità dipeso il quantitativo in zuccheri è in-feriore a quello contenuto nella fruttainvernale, ma anche in questo caso

non dimentichiamo di mangiarla lon-tano dai pasti, in tutta la frutta sonopresenti zuccheri definiti sempliciche hanno medio-alti valori di indiceglicemico, in altre parole impieganopoco tempo per aumentare la con-centrazione di glucosio nel sangue,ovvero la "glicemia". L'indice glice-mico, valore degli alimenti che bendevono considerare i diabetici tutti,esprime la velocità con cui aumentala concentrazione di glicemia. Perspiegarci semplicisticamente: è il

tempo che impiega uno zucche-ro semplice o complesso, dalmomento in cui è mangiato, atrasformarsi in glicemia. Provia-mo ora, a conoscere meglio i va-ri tipi di frutta…iniziamo man-giando una bella fetta di anguria,che è dissetante, rinfrescante esvolge azione diuretica. Il coco-mero apporta 15 Kilocalorie(kcal) per 100 grammi (g) di pro-dotto, fornisce grande quantitàdi licopene, un antiossidante na-turale che aiuta nella prevenzio-

ne di malattie cardiovascolari ed al-cuni tipi di cancro. Il melone invece,con le 33 Kcal per 100 g di prodottoè depurativo, diuretico ed è utile con-tro la stitichezza. Contiene zuccheriin modesta quantità, ricco in vitami-na C (questa interviene nella forma-zione del collagene, mantiene l'inte-grità delle pareti dei vasi sanguigni,è implicata nella rimarginazione del-le ferite e delle scottature, favoriscel'assorbimento del ferro e modula insenso positivo il sistema immunita-rio) e ricca in potassio, necessario alrecupero quando si perdono molti li-quidi. Il melone a polpa giallo-aran-cio è una buona fonte di betacarote-ne, prepulsore della vitamina A (la vitA influisce direttamente sull'accre-scimento corporeo, è implicata nelfenomeno della visione crepuscola-re, ha azione protettiva sugli epiteli,favorisce la produzione nell'epider-mide di melanina che dona il classi-co colore scuro alla pelle). ..

Senza vit amine il fiato divent a cortoDr. Alfonso Di Stasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano

Secondo una metanalisicondotta dai ricercatoridella Nottingham Uni-versity, la carenza di vi-tamine A e C aumenta ilrischio di asma. Per realizzarlo sono sta-

ti revisionati 40 studi condotti sull'ar-gomento negli ultimi 30 anni su adultie bambini, ed è emerso che la causaprincipale è una dieta scorretta, pocovaria e povera sin da piccoli delle pre-ziose sostanze contenute nella fruttae nella verdura. In particolare, secon-do l'analisi pubblicata su Thorax, lepersone che assumono poca vitaminaC, hanno il 12% di rischio in più di di-ventare asmatici. Per la vitamina A - di cui sono ricchi iformaggi, le uova e l'olio di pesce - lapercentuale è risultata più bassa, macomunque significativa, precisano i ri-cercatori. Infatti, è emerso che i pa-zienti con asma grave, consumavanola metà circa della dose raccomanda-ta di vitamina A. Sono ora necessarialtri studi su larga scala per chiarire

meglio il legame fra carenza di tali vi-tamine e malattia. Su questo concordano gli esperti, chesottolineano la necessità di tenere inconsiderazione altri fattori che posso-no influire sul rischio di asma, come ilfumo, l'attività fisica e le condizioni so-cio-economiche. (fonte http://snipurl.com/gch54)

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Orario e Convenzioni alla penultima p agina

luto riportare alla memoria dei parteci-panti la prima testimonianza scritta involgare risalente al 960, la famosa Car-ta di Capua, detta anche “Placito Ca-puano” che gli storici considerano il do-cumento che ha sancito la nascita dellalingua italiana. L’ambizioso intento ditrasformare il centro storico in un acco-gliente salotto culturale all’aperto è dav-vero riuscito: il Museo Campano, Palaz-zo Lanza, il Castello di Carlo V e laChiesa dei S.S. Rufoe Carponio sono di-ventati i punti d’in-contro dove pubblicoe artisti si sono avvi-cinati in assoluta li-bertà. Poeti, scrittori,filosofi, attori, intel-lettuali e musicistihanno partecipatocon entusiasmo al-l’evento facendo

omaggio alle tradizioni del territorio at-traverso le più disparate forme di comu-nicazione. E’ stato il caso dell’artista An-na Pozzuoli che ha esposto presso lasala delle Matres Matutae nel MuseoCampano una serie di installazioni con-temporanee per la sua mostra intitolata“Emozioni, Memorie, Ricordi”, proprio inoccasione della manifestazione. Per lostesso motivo legato all’evento il MuseoCampano ha aperto gratuitamente leproprie sale ai partecipanti e ai visitato-ri che hanno risposto positivamente al-l’iniziativa.

Simona Rosati 22enne da Curti, diplo-mata presso il Liceo Artistico Statale diS.Maria C.V., dal 7 gennaio presta atti-vità di Servizio Civile Nazionale pressoil Museo Provinciale Campano. E’ l’au-trice del disegno riportato in pagina. Ok Simona, oltre ad essere bella seianche bravissima. Non meravigliarti seil personale del Museo Campano ti sti-ma e ti coccola, lo fa perchè lo meriti.Nella nostra redazione abbiamo com-mentato la tua bravura. Perchè non vie-ni a trovarci? Incontrerai tante nuoveamicizie sincere che sapranno apprez-zare il tuo valore artistico morale e so-ciale. Ciao Simona, ti aspettiamo. Franco Falco

Ente Provincia Casert a

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Capua il luogo della linguaIl Direttore

Per assistenza e rifornimento caf fè: Agente di zonaNicola - 328 202 4807

Una quattro giorni all’insegna delle artiquella che ha coinvolto la città di Capuanelle date 21, 22, 23 e 24 Maggio. Gliedifici, i monumenti, le chiese del cen-tro storico hanno fatto da suggestivacornice alla rassegna culturale “Capua,il luogo della lingua” giunta quest’annoalla sua quinta edizione. L’evento, pa-trocinato dal Comune di Capua, è statoorganizzato dall’Ente Provinciale delTurismo di Caserta con la direzione ar-tistica di Giuseppe Bellone, ha visto lacollaborazione di numerose Associa-zioni musicali, cinematografiche e tea-trali del territorio come Architempo, Ter-ra di Cinema, Opere. Questa edizioneha raggiunto un traguardo importante inquanto è stata inserita negli appunta-menti per i “Viaggi” della programma-zione 2009 dell’Assessorato per il Turi-smo e i Beni Culturali della RegioneCampania, precisamente nel “Viaggionella storia: Il Maggio dei monumenti2009 in Campania”. Suggestivi percorsiartistici, emozionanti momenti teatrali,poesia e musica nell’incantevole cittàche con questa manifestazione ha vo-

Simona Rosati

Ingresso Museo Campano visto daSimona Rosati

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Il digit ale terrestreDr Raffaele Sarno - Collaboratore da Sparanise

Ormai da diversianni, il "box inte-rattivo" è entrato afar parte delle tec-nologie presentiall'interno dellecase di milioni diitaliani. Il sistematelevisivo analogi-co, che ci ha ac-

compagnati per oltre cinquantanni, èdestinato a scomparire entro il 2012per fare spazio al digitale terrestre.Ma cos'è esattamente il digitale ter-restre? La tv digitale terrestre ha co-me peculiarità quella di utilizzare se-gnali digitali così come fanno i com-puter, i telefoni cellulari oppure i com-pact disc ed internet. I maggiori van-taggi legati all'utilizzo di questa tec-nologia sono la migliore qualità au-dio/video delle immagini e soprattut-to un maggiore pluralismo dato dalgrande numero di canali visibili.Un'altra importante caratteristica è lapossibilità di interazione con i pro-grammi da parte degli spettatori, una

funzionalità che ripercor-re le orme di internet edel web 2.0 rendendosempre di più l'utenteparte attiva del flussocomunicativo. Anche dal punto di vistaambientale, ci sarà qual-che beneficio: il segnaledigitale terrestre, infatti,richiede potenze di tra-smissione inferiori ri-spetto a quello analogi-co e quindi causa un minore inquina-mento elettromagnetico.Ci sono però anche delle critiche alnuovo sistema che tra qualche annosostituirà completamente quello attua-le. Molti considerano il digitale terre-stre una tecnologia già obsoleta, rite-nendo la tv via cavo molto più moder-na ed attuabile. Non sono da sottova-lutare, inoltre, i problemi legati all'ac-quisto dei decoder o di nuovi televisoriin grado di captare il segnale digitale.E sono diversi i problemi di ricezione

segna leche an-cora nonha rag-giunto al-cune zo-ne delloStivale.In Cam-p a n i a ,dal 10s e t t e m -bre, Rai2

e Rete4 passeranno definitivamentesul digitale terrestre. Questo significa,che da questa data, per poter visua-lizzare i due canali sarà necessariodisporre di un decoder o di un televi-sore di nuova generazione. Inoltre,nel periodo compreso tra l'1 e il 16 di-cembre, sempre per quel che riguar-da la Campania, ci sarà il passaggiodefinitivo al digitale per tutta la pro-grammazione televisiva e sarà datol'addio al segnale analogico. La Campania sarà la sesta regione adadottare a pieno regime il DTT entro il2009. Sardegna e Val d'Aosta sonogià passate al digitale terrestre, poisarà la volta del Piemonte occidenta-le (province di Torino e Cuneo), Tren-tino Alto Adige e Lazio.

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Giornat a pro glicogenosiMichelangelo Graziano daBellona anche quest’annoorganizza la giornata dedi-cata alla Glicogenosi. L’ ap-puntamento è per domeni-ca 14 giugno prossimo inpiazza Umberto I° di Bello -na. La glicogenosi è una fun-zione normale del nostroorganismo che può diventa-re una malattia. Colpisceun bambino su 100.000.Michelangelo Graziano ciriferisce: "A Bellona è notoche mia figlia è stata colpitada questa malattia difficileda controllare. Basti pensare come ri-uscire a convincere i bambini di nonmangiare tutti quegli alimenti di cui van-no pazzi: dolci, fritti, cioccolato, marmel-late, yogurt, gelati, formaggi, frutta. Per loro non esistono né le torte di com-pleanno né le uova di cioccolata!" Fra i 10 tipi di glicogenosi, una delle piùrare e letali è sicuramente la glicogeno-si di tipo II (detta anche malattia di Pom-pe nella forma infantile). Nella forma più grave questa malattiaviene diagnosticata dalla nascita o nei

primi mesi di vita per l'esi-stenza di una grave ipotoniamuscolare (i muscoli nonhanno tono), ingrandimentodel cuore e del fegato congrande compromissione del-le loro funzioni.Come tutte le glicogenosi èereditaria, caratterizzata dal-la mancanza di un enzimache determina il progressivoaccumulo di glicogeno e que-sto, inutilizzato, diventa unasostanza "tossica" che in taleforma si deposita prevalente-mente nei muscoli respiratorie nel cuore. Questi bambini

presentano un impor-tante ritardo di cresci-ta, con il passare deltempo compaionodisturbi neurologici,sotto forma di deficitmotori, la compromis-sione cardiaca si ag-grava e vanno incon-tro a morte per infe-zioni e insufficienzarespiratoria durante iprimi anni di vita.

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L’origine delle parole:Emozione

La parola emozione deriva dal lat.Emotionem da emotus p.p. diemovere, trasportar fuori, smuo-vere, scuotere, comp. da E da,che aggiunge forza alla parola allaquale è unita e Movere, agitare,muovere. Sollevameto di Spirito,altr. Commozione.

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Tra le tante leggen-de paesane che siraccontano, un'altranon meno conosciu-ta, è quella di mazz-maurieglio. Una fi-gura tra fantasma ofolletto, (foto) goffa-mente vestito, con

un cappuccio a punta conica, alla qualeera attaccato un fiocco rosso. Il suddet-to folletto, molto invadente, quando sitrasferiva in un’abitazione, e vi trovava iproprietari, che gli erano simpatici, ci sistabiliva senza farsi alcun problema. Infatti, ancora oggi, qualcuno sostieneche ad una famiglia di Bellona era suc-cesso proprio così. Il suddetto "spiritel-lo" appariva spesso e nei posti più im-pensati della casa. Per ovviare a quella

Mazzmaurieglio (fant asma o folletto)Sandro Di Lello - Appassionato di tradizioni antiche - Collaboratore da Bellona

intollerabile presenza, fu consigliato aiproprietari della stessa, di farla benedi-re. Essi, presero per buono il consiglioe si attivarono per portare il prete a ca-sa propria e far appunto benedire ogniangolo di questa. Pur avendo questi,fatto più volte il suddetto tentativo, nonerano riusciti ad allontanare l'onnipre-sente folletto. Pare che i "poveri disgra-ziati proprietari" avevano perso ogni di-ritto alla privacy. Basta dire che, sequalcuno bussava alla porta dell'ingres-so, prima chesi andasse adaprire, il sud-detto "spiritel-lo" era già lì,come per faregli onori di ca-sa. Se anda-

vano a sedere accanto al caminetto, luiera già lì accovacciato nell'angolo dellostesso. Bastava aprire la porta dell'ar-madio, ed era lì, che sghignazzava. An-dando in bagno lo si trovava seduto sulwater o lì vicino. Quando si andava aletto, lui era già appollaiato sulla spallie-ra di quest'ultimo, con i gomiti appog-giato sulle proprie ginocchia, reggendo-si il mento con le mani e fischiettando.Per i proprietari di quella casa, la convi-venza col folletto, era diventata assur-da, invivibile, tanto che essi, decisero diandare ad abitare altrove. Il giorno chedecisero di trasportare i mobili e quan-t'altri alla nuova abitazione, servendosidel proprio carretto, iniziarono di buonmattino. Era ormai quasi sera, quandofecero l'ultimo carico, ma al momento dipartire, si accorsero che dietro al carret-to, con un trespolo sulla testa, c'era il"diavoletto." Quando quest'ultimo si ac-corse che lo avevano scoperto, disin-voltamente, facendo finta di niente, simise a canticchiare, ripetendo semprela seguente strofa: iammucenne ‘a casanova, (andiamocene alla casa nuova.)E seguendo il carretto si portò al nuovodomicilio.

Present ato l’ultimo volume di Raffaele SardoProf. Antonio Scarano - Collaboratore da Sparanise

Calvi Risorta - Sono in-tervenuti il Procura-tore Lucio Di Pietro ei Sostituti ProcuratoriCeglie e Caparco.Macina profitti, cor-rompe i poteri, spa-venta le persone educcide poveri inno-

centi, lasciando dietro di se una strisciadi sangue che non si asciuga mai. LaBestia è violenta e cresce grazie alle im-punità, alle complicità, all’omertà, allapovertà. La Bestia uccide per punire, perintimidire, ma anche per sbaglio. Il sa-cerdote Don Peppe Diana, il carabiniereSalvatore Nuvoletta, il sindacalista Fe-derico Del Prete, l’impiegato Franco Im-posimato, l’informatico Attilio Romanò, ilcommerciante Alberto Varone e l’impren-ditore Domenico Novello, sono alcuniesempi. Sono vittime- simbolo intorno al-le quali Raffaele Sardo racconta la ca-morra; racconta come cresce e prospe-ra. Anche uccidendo dei poveri cristi co-me Salvatore, Federico, Franco e Attilio.Salvatore ucciso mentre teneva in brac-cio un bambino, Federico ucciso perchéaveva denunciato che il prezzo delle bu-ste di plastica era salito da un euro a cin-que, Franco che faceva parte del Grup-po archeologico caratino ed aveva unagrande passione per l’archeologia, Attiliosposato da soli quattro mesi e scambia-to per il suo socio. Quello di RaffaeleSardo, giornalista di Repubblica è un li-bro bello e a tratti commovente. E’ stato

presentato sabato scorso nell’aula con-siliare di Calvi alla presenza di numero-se autorità civili e militari: il ProcuratoreGenerale di Corte d’Appello di SalernoLucio Di Pietro, il sostituto ProcuratoreDonato Ceglie, il giudice Giovanni Ca-parco della Procura delle Repubblica diS. Maria Capua Vetere, il Comandantedei carabinieri di Caserta, colonnelloCarmelo Burgio, il comandante del nu-cleo investigativo di Caserta, CapitanoCostantino Arioldi, il capo della squadramobile di Caserta, Ruperti. L’incontro,promosso dalla Pro Loco “Cales Novi”,ha visto anche la partecipazione dell’at-tore Antonio Francoche ha letto alcunibrani del libro e laproiezione del corto-metraggio “NientePaura” realizzatodall’Istituto salesianodi Caserta su testidel caleno Bruno Zo-na. Ha moderato ildibattito il prof. PaoloMesolella. Il libro diRaffaele raccontaStorie che vale la pe-na di far conoscereai giovani. Storie chefanno nascere in noiquella “pietas” che ciavvicina al mondodelle vittime cosìpresto lasciate sole edimenticate.

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List a Nr.1 "SosteniAMO V itulazio""E' il momento del cambiamento"?

"E' il momentodel cambia-mento"?Dobbiamo evi-tare il formarsia Vitulazio diquegli effettipsicologici per-versi ed estra-

nianti che si generano laddove il pesodelle abitazioni è stato preponderanteed ha trasformato interi paese in quar-tieri dormitorio: pensiamo a tanti centridell'interland Aversano e Napoletano.Bisogna scongiurare l'effetto di soffo-camento che oggi sembra prevalereper le tante abitazioni costruite troppo

in fretta.V i t u l a z i odeve torna-re ad esse-re il tran-quillo paesedove eraanche pia-cevole veni-re nel WeekEnd. L'esigenza di un riequilibrio cherestituisca a Vitulazio e a i Vitulatini unambiente al riparo dal possibile degra-do è forte. Cari concittadine/i di Vitula-zio il 6 - 7 giugno, potete finalmentescegliere da chi e come essere ammi-nistrati. La presenza di cinque liste ri-

8SCRIVI RACCONTI?

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Villa Comunale di Sant a Maria Capua V etereInes Massarelli - Collaboratrice da S. Maria C.V.

Monumento ai Ca-duti Garibaldini, ov-vero la Villa Comu-nale di Santa MariaCapua Vetere. Ver-so Novembre del1860, precisamentedopo la battaglia del

Volturno, coloro che all'epoca rappre-sentavano il comune diedero il con-senso alla costruzione di un ossario,desideravano che un monumento po-tesse avere la forza di ricordare i Ca-duti in quella battaglia. Purtroppo lacostruzione non avvenne subito, mavenne quasi archiviata a causa dei dis-accordi che vi erano tra Capua e San-ta Maria Capua Vetere, disaccordi cheriguardavano spese economiche. Nel1889 entrambe si riunirono per sce-gliere il luogo del Monumento, ma sen-za alcun risultato e così il progettovenne messo da parte e si eseguì so-lo la costruzione di un ampio giardinopubblico, al quale diedero il nome di

Villa Margherita.La nascita di que-sto giardino con-vinse la giuntaMunicipale a met-tere in atto la co-struzione del Mo-numento, così nel1900 venne sceltoil progetto di unarchitetto di Ro-ma, Emanuele Manfredi che già 17 an-ni prima aveva presentato quel pro-gramma durante un concorso provin-ciale. Il 26 Ottobre del 1902, nei pressidi Villa Margherita, ebbe inizio la co-struzione del Monumento ai Caduti e il1° ottobre 1905, don Enrico Sanmarti -no, diede inizio all'inaugurazione delmonumento con una particolare coreo-grafia composta da civili e militari. Pur-troppo il 1° Novembre del 1914 un ful -mine colpì la colonna del Monumento,causando il crollo della statua "VittoriaAlata", che venne realizzata dall'artista

Ettore Ximenes, ma essa venne sosti-tuita con una copia identica ideata daGiuseppe Tonnini solo 12 anni dopo.Nel 1928 al meraviglioso giardino fuinclusa una pineta, proprio alle spalledel monumento che raffigurava il limiteal giardino pubblico. La Villa Comuna-le è contornata da una lunghissima re-cinzione e verso l'ingresso vi è unenorme cancello.

chiede da parte vostra una attenta va-lutazione. Infatti il vostro voto potrebbeessere vanificato, senza apportareuna sostanziale modificazione, se fina-lizzato alla sola scelta dell'amico e/oparente che in modo trasversale è pre-sente nelle varie liste. E' un punto sucui si gioca la posta del governo citta-dino. Per cambiare dovreste scegliereanzitutto il candidato Sindaco della li-sta che valutate possa concretamentearrivare prima, in alternativa a quellesolite; e poi di tale lista, ad esempio lanumero 1 "SosteniAMO Vitulazio" sce-gliete tra i sedici candidati consiglieri.Grazie e salutiAntonino Scialdone

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Ricette di Niett aCollaboratrice da Bellona

Scorfano alla mediterranea

Ingredienti: 600/750 grdi scorfano già eviscera-to spezzettato e lavato;una manciata di olivenere e una di capperisotto aceto; aglio; prez-

zemolo; vino bianco secco; olio extraver-gine di oliva; sale. Preparazione: in untegame con aglio e olio, cuocete il pesceper quindici minuti circa; salate; sfumatecon vino bianco; aromatizzate con ilprezzemolo; completate con olive e cap-peri, ben rimestando con un cucchiaio dilegno, dieci minuti prima di servire bencaldo.

Pollo ripienoFatevi disossare un pollo dal vostro ma-cellaio, lavatelo, asciugate e sistematela carne nella parte centrale del pollo

laddove ce ne è di più. Poi la sistematedove manca formando una grande e bel-la fetta di tutto il pollo. A parte preparatela carne macinata mista (maiale e vitello)con panura ricavata dal pane raffermocasereccio e frullato, un uovo, parmigia-no, 2 cucchiai di olio mortadella ed em-menthal a pezzettini, sale prezzemolopeperoncino. Amalgamate il tutto bene.Mettete questo composto all’interno ditutto il pollo, in modo da riempirlo. Chiu-detelo e con un ago da materasso col fi-lo doppio cucitelo. Una volta fatto questoadagiatelo su un tegame da forno consotto rosmarino, cospargete tutto il pollodi sale peperoncino e olio (non molto).Mettete dei fiocchetti di burro sul pollo einfilatelo nel forno già caldo. All’inizio ilforno sarà di 200° - 180°. Quando saràun po’ abbrustolito abbassate il forno ecucinatelo per un’oretta annaffiando il

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pollo con un po’ di vino bianco girateloper fare la crosta dall’altra parte. Fate laprova della forchetta per verificare se ècotto, toglietelo dal tegame, tagliatelo afette guarnitelo con purè, piselli, carotinee altro di vostro gusto. Credetemi la pa-zienza di prepararlo vi gratificherà.

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Sul grande schermo puoi assistere a tutte le p artite di SERIE A. Nei fine settimana,gust are panini alla piastra

Le “Ciamp ate” del diavoloDr.ssa Angela Izzo - Collaboratrice da Calvi Risorta

A Tora e Piccilli, ri-dente paese dell’al-to casertano, eranonote da tempo inlocalità Forestadelle strane ormedenominate ‘Ciam-pate del diavolo’. Inrealtà le orme, im-presse sulla super-

ficie di una colata lavica, appartengonoad esseri riferibili al genere di Homoerectus europeo (cd. Homo heidelber-gensis), ominide che viveva nella zonacirca 350 mila anni fa. Di preciso le ormeappartengono a tre individui che hannolasciato complessivamente cinquantasei impronte. Tali tracce fossili sono uni-che, ad oggi, nell’intera Europa e fannodi Tora e Piccilli un sito importantissimo,che testimonia della diffusione dell’Homoerectus nelle nostre zone. Grazie a ricer-che e studi recenti è stato possibile evi-denziare che tali uomini camminavano in

m a n i e r acompleta-mente bi-pede eche utiliz-zavano leb r a c c i asolo in fa-se di ap-poggio edi riequili-brio in zo-ne di fortep e n d e n -za. Inoltre dalle orme è possibile risalireall’altezza di tali individui, che si aggiraintorno ai 150 cm. Le orme, misurano inmedia circa 10 centimetri per 20, e glistudiosi hanno ipotizzato che potesseroappartenere a dei bambini, dato che lastatura dell’Homo di Heidelberg è piùelevata, o che nella zona vivessero indi-vidui decisamente più bassi rispetto allamedia.

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Da tempo immemorabi-le Pompei ha affascina-to romanzieri d’ogni do-ve: rimasti profonda-mente colpiti da quelleparticolari atmosfere,così suggestive nelle lo-ro forme e così solenni

nella loro storia, hanno scritto pagine dilirica poesia, tratteggiandone le sfumatu-re e gli avvincenti colori. Edward Bulwer-Lytton (1803 - 1873) (foto), scrittore edrammaturgo inglese dell’età vittoriana,ispirato da un dipinto di Karl PavlovicBrjullov, si recò a Napoli nel 1833 e visi-tò Pompei sotto la sapiente guida di SirWilliam Gell: le spiegazioni dello storio-grafo diedero vita nella sua mente ad unintreccio di arcani e misteri, tormenti edimpeti, sospetti e dubbi all’ombra del Ve-suvio, la cui furia travolse gli antichi fastidella sontuosa metropoli nel 79 d.C. Ipersonaggi de “Gli ultimi giorni di Pom-

pei” vengonodescritti in untuttotondo cheenuclea il loroessere, e la lo-ro analisi intro-spettiva ce limostra nitida-mente. Arbacel’egiziano, conla sua empietà,s imbo legg ial ’ immora l i tà ,l’enigma, l’iniquità: le sue facoltà miste-riose ed impenetrabili affascinano imme-diatamente il lettore, lo ammaliano, se-ducono il suo interesse. La schiava Ni-dia, figura positiva, virtuosa, è pura nelsentimento, elegante nel tratto, sobrianell’essere: il suo candore è l’antitesi delmale e fa da contrappeso alla corruzionedei tempi e alla degenerazione dei co-stumi. Glauco è l’archetipo dell’antica El-

lade classica: il giovane è amato dall’ari-stocratica Jone, a sua volta contesa dal-l’amore malato del perfido Arbace. Lapenna dell’autore descrive con dovizia diparticolari i luoghi e le lussuose abitazio-ni, i ricchi simposi, le lotte efferate: tuttociò scorre ai piedi dell’imponente vulca-no che scruta silenzioso gli avvenimenti,muto testimone della provvisorietà e del-l’incertezza della vita, emblema e figuradello sconfortante conflitto dell’uomocontro l’ostile Natura “di voler matrigna”di futura leopardiana memoria, specchiodella collera degli elementi di fronte allaquale vani sono gli sforzi dell’uomo, inu-tili le estenuanti fughe, deboli i tentativi direazione all’inclita lotta tra bene e male.Dunque Vesuvio come icona di conver-sione e mutamento, monito ed esortazio-ne al genere umano di comprensione efratellanza, teste del labile equilibrio delreale e dell’effimera certezza dello scor-rere della vita.

chiederne unduplicato. Latessera eletto-rale è stata isti-tuita nel 2001ed ha validitàper 18 consulta-zioni elettorali. Essa contiene i dati ana-grafici del titolare, il luogo di residenza, ilnumero e sede della sezione alla qualel'elettore è assegnato, il collegio e le cir-coscrizione nei qualipuò esprimere il dirit-to di voto in ciascuntipo di elezione. Inmerito al documentod’identità da presen-tare in sede elettora-le il DPR n. 445 del2000 stabilisce al-l'art. 35, comma 2,l'equipollenza dei do-cumenti di riconosci-

mento con il documento d'identità pereccellenza: la carta d'identità. "Sonoequipollenti alla carta d'identità: il passa-porto, la patente di guida, la patente nau-tica, il libretto di pensione, il patentino diabilitazione alla conduzione di impiantitermici, il porto d'armi, le tessere di rico-noscimento, purché munite di fotografiae di timbro o di altra segnatura equiva-lente, rilasciate da un'amministrazionedello Stato".

Edward Bulwer-L ytton e gli ultimi giorni di PompeiProf. Francesco Fraioli - Docente Università Federico II- Collaboratore da Napoli

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Cosa fare in caso di smarrimento della T essera elettoraleD.ssa Aurora Michela Renna - Giornalista - Collaboratrice da Vitulazio

L’art. 48 della Costi-tuzione afferma chetutti i cittadini sonoelettori. Il voto è per-sonale ed eguale, li-bero e segreto ed ilsuo esercizio costi-tuisce un diritto politi-

co ma anche un dovere civico. Quali so-no i documenti che occorrono per poteresercitare il diritto di voto? L’elettore nonpuò accedere ai seggi se non è in pos-sesso della tessera elettorale e non puòvotare se non presenta un documento diidentità personale (anche scaduto). Co-sa fare in caso di smarrimento, furto edeterioramento della tessera? Se la tes-sera elettorale viene smarrita o rubata, ilcittadino può rivolgersi all'ufficio elettora-le comunale, negli orari di apertura alpubblico, munito di un documento di ri-conoscimento valido e dopo aver firmatoun modulo che ne attesti lo smarrimento,

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"Non serve inventare una nuova V itulazio, si tratta solo di valorizzare e qualificare al meglio il territorio del nostro paese"

Miei cari concittadini,sabato 6 e domenica 7 giugno, come Voiben sapete, si svolgeranno anche a Vi-tulazio le elezioni amministrative e, inqualità di Primo Cittadino, sento un ulte-riore impegno morale verso Voi, cariamici: sensibilizzare il vostro senso civi-co di appartenenza al territorio. L'invitoche intendo rivolgervi è proprio dimo-strare tale sentimento attraverso quel di-ritto che ci consente di essere uomini li-beri e democratici: il voto! in un'occasio-ne come questa in cui tutti possiamo,con una scelta personale e diretta, con-tribuire al futuro dei nostro paese, per lacrescita e lo sviluppo del territorio, confi-do che tutti Voi sentiate il dovere di re-carvi alla urne. L'efficienza delle ammini-strazioni locali è la pietra miliare, il tram-polino di lancio per un miglioramentoche investendo sulle nostre risorse, pun-ti ad un' evoluzione visibile e concreta evoi tutti cittadini quali membri della co-munità, dovete collaborare attivamenteper un sano sviluppo della realtà localedivenendone anche diretti attori. Perchéattraverso la scelta dei vostri rappresen-tanti, coloro i quali dovranno poi tutelare

gli interessi della collettività, siete re-sponsabilmente investiti di un importantedovere: compiere scelte oculate con unsguardo al passato e a ciò che è statofatto, per voi e per il Paese, e uno sguar-do al futuro, Quest'ultimo punto è parti-colarmente importante perché presuppo-ne una riflessione attenta per individuarela persona più adatta a meritare la vostrafiducia e il vostro sostegno. È da non di-menticare, poi, che le Elezioni Ammini-strative arrivano in concomitanza con leElezioni Europee e se, com'è giusto chesia, il nostro paese deve guardare all'Eu-ropa per meglio rispondere alle continuepressioni di globalizzazione e garantirel'identità della propria comunità, è proprioattraverso la sicurezza di un'amministra-zione solida ed efficiente, che tale obiet-tivo può essere raggiunto. Il paese deve

rivendicare con orgoglio i valori della co-operazione, del dialogo, della democra-zia, della tolleranza religiosa, che affon-dano nella migliore e antica tradizioneeuropea. E necessario che ognuno di voivada a votare per non demandare ad al-tri la responsabilità di decidere sul futuroperché la scelta di poche persone nonpuò essere identificativa di ciò che vuole,un'intera comunità. C'è poi da dire che, alla luce dei pro-grammi attuati da questa Amministrazio-ne, :ciascuno può singolarmente e so-prattutto consapevolmente decidere se ilbilancio risulta positivo e di conseguenzacredere ancora nell'affidabilità di coloroche ha posto alla guida di Vitulazio. So-no fermamente convinto che i valori disolidarietà e giustizia sociale possano il-luminare ancora il nostro futuro dando unideale alla politica e se vorrete ancoraaccordarmi la vostra fiducia sarà un ono-re nonché un privilegio per me guidarvinel cammino di crescita che il nostroPaese ha già intrapreso e che intendeproseguire nell'ottica di un domani pro-spero e fiorente.

Il Sindaco Romano Luigi

Casa Famiglia "Il Monticello": una bella realtàD.ssa Antonella Aquaro - Psicologa - Collaboratrice da Pastorano

permette lo svolgimento di varie attività,come l'allevamento di animali, l'olivicol-tura e viticoltura, laboratori artigianali diceramica e falegnameria, che hanno loscopo terapeutico di formazione lavora-tiva e inserimento nel tessuto sociale,inoltre tali attività consentono un ritornoeconomico che aiuta a rafforzare l'auto-stima. Sul "Monticello" inoltre è nato ungruppo di ballo teso a rilanciare la"Tammurriata", danza popolare, checonsente di liberare il corpo al ritmo deitamburi, e di sentirsi un tutt'uno con ilgruppo. Si svolgono anche attività piùspecificamente psico-terapeutiche,quali i colloqui e i gruppi psicodramma-tici. Al suo interno si respira un clima fa-miliare. Tra ospiti, operatori, infermieri,

medici e responsabili di vario livello esi-ste un rapporto pressoché paritario. Ilresponsabile della comunità terapeuti-ca, che funge sia da Centro Diurno,che da Struttura Intermedia residenzia-le, è il Dott. Aldo Mariano, vero muroportante della struttura che, forte diun’ampia formazione teorica, ha impo-stato il suo lavoro sull'agire, prendendogiorno per giorno le decisioni sul da far-si, considerando le vere esigenze degliutenti e non sulla base di protocolli pre-definiti o impostazioni dottrinali. Spero che questa breve nota, a cui se-guiranno altre, contribuisca a far ap-prezzare ai più la comunità terapeutica"Il Monticello", poco nota a Bellona enei paesi limitrofi.

Si parla spesso di"neomanicomialità"e di scarsa applica-zione della legge180. La puntata diReport del 3 mag-gio 2009 dal titolo"Porte girevoli" haampiamente illu-

strato il pessimo stato dell'assistenzapsichiatrica in Italia. Eppure sulle colli-ne a ridosso del Comune di Bellona sipuò osservare una bella realtà: la co-munità terapeutica "Il Monticello", cheprende il nome dal posto in cui è situa-ta. Una grande villa con campetto dicalcio e piscina, immersa nel verde, inun'area agricola di circa 21 ettari, che

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Vitulazio

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Dal museo all'industria D.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua

Con il Regio Decreton.3036 del 1866 il Re-gno d'Italia tolse la per-sonalità giuridica allecorporazioni religiose el' anno seguente, conla Legge n.3848 del 15agosto, soppresse di-versi enti ecclesiastici

secolari e sancì la devoluzione, ai mu-sei e alle biblioteche delle rispettiveprovince, di pitture, sculture, arredi, li-bri e oggetti preziosi. La requisizione

dei beni appartenenti alla chiesa ebbeun ruolo fondamentale perchè consen-tì il riutilizzo di ampi locali spendendopoco. A Napoli, i locali servirono per l'apertura di collegi, asili infantili, scuo-le, cliniche, caserme e industrie. SanPietro Martire fu la sede della RealManifattura di tabacchi, San Girolamoa Mezzocannone divenne il luogo diun opificio tessile e poi di un' officinameccanica, Santa Maria della Vitaospitò una fabbrica di porcellane, San-ta Maria della Verità fu dapprima sede

di una manifattura di cotone e poi RealFabbrica delle carte da gioco, il Palaz-zo Como si trasformò in una fabbricadi birra. Questi edifici, per fronteggiarele nuove destinazioni d' uso, furonosottoposti a interventi che, ancora og-gi ne alterano l' originario aspetto ar-chitettonico. Il silenzio e la tranquillitàfecero posto al rumore dei macchinarie all' affaccendarsi degli operai. Le cel-le, i refettori, i dormitori di ogni mona-stero persero la loro funzione primariaper accogliere materiale grezzo da la-vorare. Diverso fu il destino per la Cer-tosa di San Martino. Soppressa fin dal1861, dal 1866 ospitò il 163° Batt aglio-ne della Guardia Nazionale ma grazieall' impegno di Giuseppe Fiorelli, so-printendente e direttore del Museo Na-zionale, facendo ricorso ai provvedi-menti legislativi, chiese l' applicazionedell' articolo 33 in base al quale il go-verno era facoltato a conservare gliedifici che si distinguevano per la mo-numentale importanza così il luogo fudichiarato monumentale. Fiorelli siadoperò, fin dall' inizio, per far costrui-re una biblioteca per gli studiosi.

La luce prot agonist a di case e uffici D.ssa Vincenzina Del Prete - Architetto - Collaboratrice da Aversa

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ElezioniAss. Arma Aereonautica

sezione di BellonaIl giorno 23 aprile siè riunita l’assem-blea elettiva del-l’Associazione Ar-ma Aereonautica,sezione di Bellona,per procedere all’e-lezione del Presi-dente. E’ stato elet-to l’Aiutante Luigi D’Onofrio (foto),già vice presidente. Auguri della no-stra redazione per il prestigioso inca-rico che, siamo certi, sarà assoltocon responsabilità e professionalità.

È Samantha Cristoforetti la primadonna astronaut a italiana e attual -mente l'unica nel corpo astronau -ti dell'Agenzia S paziale Europea(Esa), del quale oggi fanno p artecomplessivamente 16 membri.Nata a Milano 32 anni fa è attul -mente tenente pilot a dell'Aero -

La prima it aliana nello S pazionautica Milit are Italiana. Dopo il li -ceo scientifico a T rento, si è lau -reata in Ingegneria meccanica nel -l'università tedesca di Monaco e,nel 2005, in Scienze aeronautichenell'Accademia Aeronautica diPozzuoli. Parla correntemente te -desco, inglese, francese e russo.

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Unica sedeVia Matteotti, 28 - BELLONA (CE)Info 335 684 8790 - 320 948 1865

Dottore posso?... Si, mi dicaDr. Silvio Di Rubbo - Medico - Collaboratore da Bellona

V'è relazione fra cancrodella prostata e dieta?A.C. VitulazioIl tumore alla prostata èla forma di tumore nonepiteliale più diffusa tragli uomini, è la secondacausa di morte per can-

cro nel maschio con circa 30.000 mortiall'anno. L'incidenza di carcinomi di pic-cole dimensioni e latenti è simile in mol-te popolazioni. Esistono comunque va-riazioni sostanziali nell'incidenza clinicadel tumore alla prostata. Da queste os-servazioni prende origine l'ipotesi chefattori comportamentali, come la dieta,possano promuovere la progressionedel tumore alla prostata da una forma la-tente a una forma più aggressiva. In unareview pubblicata su Prostate Cancerand Prostatic Disease gli esperti dellaUCLA University di Los Angeles hannoanalizzato le evidenze scientifiche deri-vate dagli studi epidemiologici che sug-geriscono come i fattori ambientali pos-sono mediare la trasformazione di uncancro prostatico latente in un tumoreclinicamente manifesto e come la dieta

può influenzare questa progressione.Una stretta relazione fra il consumo me-dio pro capite di grassi e la mortalità pertumore alla prostata ha suscitato a livel-lo internazionale interesse per i mecca-nismi che spiegano questo legame. Numerosi studi preclinici hanno eviden-ziato il ruolo protettivo nei confronti delcancro alla prostata svolto dalle statine(farmaci che riducono il colesterolo) an-che se non sono molti i trial che hannodimostrato un ruolo delle statine nella ri-duzione del rischio di tumore alla prosta-ta. Il licopene, un potente antiossidantepresente nei pomodori, potrebbe eserci-tare un effettivo ruolo di protezione sullaprostata. Il selenio e la vitamina E si so-no dimostrati in grado di ridurre il rischio

di cancro alla prostata. I risultati promet-tenti sui loro benefici effetti nella riduzio-ne del rischio di tumore prostatico sonoalla base del SELECT (Selenium and Vi-tamin E Cancer Prevention Trial) un trialclinico attualmente in corso, sponsoriz-zato dal National Cancer Institute, il cuifine è testare l'efficacia del selenio e del-la vitamina E nella prevenzione del tu-more alla prostata. I risultati di questotrial si avranno nel 2013. Alcune proteine della soia, comuni nelladieta asiatica, si sono dimostrate in gra-do di inibire la crescita delle cellule tu-morali prostatiche. Gli epidemiologi pen-sano che la dieta ricca di soia e di theverde degli uomini asiatici possa almenoin parte giustificare il fatto che il loro ri-schio di cancro alla prostata sia decisa-mente inferiore rispetto a uomini di altreetnie, ma al momento l'evidenza clinica èlimitata. In conclusione, nonostante i nu-merosissimi dati contraddittori presentinegli studi clinici, rimane interessante lapotenziale capacità di numerose sostan-ze presenti nella dieta di prevenire lo svi-luppo e la progressione del tumore allaprostata.

Il candidato sindaco Franco Criscione si appella agli elettori

Care amiche, cari amici, militanti esimpatizzanti, cittadine e cittadini diVitulazio. Innanzitutto, Grazie. Grazie per esserci stati vicini in que-sti difficili gironi di lotta e di impegnopolitico. Grazie per averci dato con-forto con la vostra profonda fede. Lafede di chi crede ancor negli ideali,nei valori, nei sogni. Ci aspetta davanti la fase conclusivadella campagna elettorale. L'affron-teremo con cuore, passione, co-erenza e lealtà. Dovremmo svolge-re, e dovremmo farlo bene, il compi-to di fare capire a tutti gli incerti, a

chi non ci crede più, a chi è ormairassegnato, che anche a Vitulazio ègiunto il momento di cambiare. Dob-biamo vincere l'indifferenza che atta-naglia il mondo politico. Il cittadinoindifferente alla politica è un cittadi-no desolatamente solo. Spetta a noifar capire che la politica non è corru-

zione ed interesse. È missione, èservizio. Dobbiamo avere la forza dirivoluzionare il sistema politico e do-vremo farlo noi. Noi tutti insieme,possiamo farcela. E allora seguia-mo. Seguiamo la prima la regola delcontadino. Non mangiamoci le se-menti. Non facciamoci male da soli.Nel deserto della solitudine dell'indif-ferenza, noi possiamo, noi dobbia-mo diventare semi di speranza. Il 6 e7 giugno vota la lista n.°2 "Per unanuova Vitulazio" con Franco Criscio-ne Sindaco. Grazie.

Prof. Franco Antonio Criscione

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Vitulazio

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Microsof t, arriva il "geo-social"

network S dove si trovano ipropri amici, per po-terli incontrare al pubo per avvisarli di unimminente pericolo, è

una risorsa sempre più richiesta. Conin mente la difficoltà di conoscere lasorte dei propri cari in seguito all'ura-gano Katrina, la Microsoft ha annun-ciato Vine un nuovo programma perindividuare la posizione di amici e fa-miliari e comunicare con loro quandonecessario. L'applicazione, attual-mente in fase di test tra alcuni utentidi Seattle, consente di visualizzare inuna mappa digitale la collocazionedei propri amici che usano Vine e dipubblicare brevi report o inviare veri epropri allarmi a tutti coloro che si tro-vano all'interno di una determinataarea. Oltre alla comunicazione tra

contatti, attraverso il programma saràpossibile ricevere le notizie che ri-guardano una località e selezionareinformazioni utili, come le condizioniclimatiche.

L’algoritmo dello scontento l’ultima invenzione di Google

È una situazione classica della vitaaziendale: un'impresa ha successo,cresce, moltiplica il suo personale, enella marea di impiegati e dirigenti au-menta l'insoddisfazione, la sensazio-ne di non avere sbocchi di carriera, ladelusione di sentirsi poco utilizzati, in-compresi, messi da parte. Così, chipuò, ovvero chi pensa di avere unmercato, si licenzia e va a lavorare daun'altra parte, spesso privando l'a-zienda che ha lasciato di un preziosotalento inutilmente coltivato e adde-strato per anni. Ma adesso tutto que-sto si potrà evitare, grazie a una for-mula matematica messa a punto dagli

scienziati di Google: ribattezzato "l'al-goritmo dello scontento", è un calcoloche, incrociando un gran numero didati personali, permette all'azienda diindividuare i dipendenti insoddisfattiche pensano di licenziarsi.

EsperimentiStanno lavorando a un sistema che,mediante elettrodi collegati al cervel-lo, consentirà di scrivere su unoschermo col pensiero, senza usare ledita e persino senza parlare.Dicono che queste tecniche permet-

teranno di esprimersi a chi ha handi-cap gravi. Ma è più probabile chevenderanno il marchingegno ai “sa-ni”. Guardiamo cosa è successo concomputer e realtà virtuale: la gente simuove sempre meno, anziché incon-trare gli altri fa comunicare gli avatar.In pratica, invece di curare i disagiati,stiamo diventando una società dihandicappati.

L’Esperto informa... ticoDr. Gianfranco Falco - Ingegnere informatico - Collaboratore da Bellona

Amici della musica e Pro Loco V itulatina: un apprezzato binomio sinergico Riceviamo e pubblichiamo . Lusinghiero successo di pubblico e dicritica ha registrato il concerto pianisticosvoltosi domenica 17 Maggio u.s. nell’Auditorium Giovanni Paolo II di Vitulazio.L’evento è stato realizzato dall’associa-zione culturale Amici della musica di Pi-gnataro Maggiore e dalla Pro Loco Vitu-latina. Il duo pianistico Anna Apice edAntonietta De Pascale si è esibito in unrepertorio di rara bellezza musicale conarie di Mozart, Brahams, Moszkowski,Faurè, e con romanze del più accredita-to repertorio napoletano classico. I Pre-sidenti delle due associazioni, prof. Giu-seppe Rotoli per gli Amici della musica e

dott. GiovanniGiudicianni perla pro Loco Vi-tulatina, dopo isaluti di rito,hanno presen-tato i singoli pezzi musicali, magistral-mente eseguiti dalle due pianiste. L’ ini-ziativa musicale è la prima della nuovadirezione della Pro Loco. Seguirannomanifestazioni di alto interesse culturalee turistico che verranno organizzate insinergia con altre associazioni. Si vuolein tal modo consolidare una solida realtàoperativa sul territorio vitulatino, punto diaggregazione delle generazioni di giova-

ni e non, tutte desiderose comunque diaffermare e consolidare il senso di iden-tità e di appartenenza al paese. La ProLoco Vitulatina opera in tanti settori: cul-turale, storico, turistico, archeologico,enogastronomico. Ha perciò bisognodelle più diversificate professionalità.Per iscriversi alla Pro Loco è semplicis-simo: basta riempire lo schema di do-manda che si può chiedere all’ associa-zione o che si può estrarre dal sito dellastessa Pro Loco (www.prolocovitulati-na.it). Non è richiesto altro se non unagrande passione e un grande desideriodi impegnarsi per il proprio paese. Irriso-ria è la quota di iscrizione. Numerose so-no le prossime iniziative della Pro Loco:la valorizzazione di prodotti enogastro-nomici del territorio, da realizzarsi assie-me ad altre Pro Loco, un corso di dè-coupage, un corso di ricamo, la possibi-le riedizione della commedia di San Mi-chele Arcangelo, inizitive in tema di dife-sa ambientale, concorsi di poesia. Tuttipossono dare una mano. Si coglie l’ oc-casione per anticipare che presumibil-mente sulla Gazzetta Ufficiale del 24Giugno p.v. verrà pubblicato il bando diconcorso per volontari del Servizio Civi-le presso la pro Loco. E’ opportuno chegli interessati si tengano in continuo con-tatto con l’associazione.

La Pro Loco vi aspett a. Il Presidente Giovanni Giudicianni

13 giugno Sant’Antonio

Auguri ai nostri moltissimi lettoriche festeggiano l’onomastico.Inoltre, Buon Onomastico a tutti iCollaboratori: Antonia Aiezza,Antonella Aquaro, Antonio Arzillo,Antonietta Falco, Antonio Marto-ne, Nietta, Antonella Ricciardi,Antonio Sarcinella, Antonio Sca-la, Antonio Scarano, AntoninoScialdone ed Antonio Viggiani.

Se nella nostra vita ri-

uscissimo ad allontanare

anche una sola persona

dalla droga o dalla de-

linquenza non avremmo

vissuto invano. (Dea Sport Onlus)

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Quel tragico 17 Maggio 1951, l'esplosione di un grosso proiettile d'artiglieriaRag. Vittorio Ricciardi - Collaboratore da Pignataro Maggiore

Questo il raccontofatto dalla Sig.ra Ma-ria Concetta Simone,coniugata Marrapese:"Mi trovavo presso ildavanzale della fine-stra che affaccia ver-so la collina di S.Giorgio, per osserva-

re mio marito che lavorava al Cantieredi Rimboschimento. Udii un tremendo scoppio e volsi istan-taneamente lo sguardo verso la collinadella Contessa Albamonte; e, in quell'

istante mi parve divedere tra gli uliviun corpo umanoscagliato in aria. Miprecipitai per le sca-le e corsi veloce-mente in quella di-rezione nella spe-ranza di arrivare in tempo per poter soc-correre quel povero sventurato. Giuntaper prima, mi trovai di fronte ad unospettacolo agghiacciante: tre giovanicorpi giacevano a terra letteralmente di-laniati dalla tremenda esplosione. Uno di

essi, oltre ad aver perso le braccia e legambe, presentava una grossa scheg-gia conficcata nella mandibola e unosquarcio al bacino. Era ancora in vita.Terrorizzata ed avvilita, mi chinai su dilui, mi tolsi il fazzoletto che portavo in te-sta e gli coprii il bacino. Appena mi vide,pronunciò fiocamente questa sillaba"Ma". Ero disperata e sconvolta, perché nonpotevo far niente per alleviare i patimen-ti di quella povera creatura che stava perspirare sotto i miei occhi atterriti. Lui conle braccia monche fin sopra il gomito,cercava di coprirsi il viso per sottrarsi almio sguardo pietoso. Ad alta voce losupplicavo di recitare una preghiera conme: "Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono ilcuore e l'anima mia" ed altre giaculatorieche mi venivano alla mente i quei mo-menti strazianti. Dopo poco più di mez-z'ora spirava tra atroci spasimi. Feciquello che mi fu possibile fare in queiterribili istanti, lo assistetti come fossestato un mio figliolo. Dopo circa tre mesidalla sciagura, mi recai a Giano a far vi-sita a una mia parente. Feci ritorno verso l'imbrunire, attraversoquella collina. Camminavo e pensavo al-la grave sciagura accaduta alcuni mesiprima, quand'ecco vidi distintamente, abreve distanza da me, un giovane sedu-to sotto un albero d'ulivo; dopo qualcheistante si alzò sventolando un fazzolettobianco e subito scomparve alla mia vi-sta" (Articolo firmato A. Formicola). L'exComandante VV. UU. Formicola, comesi legge, nonché la Sig.ra Simeone, in-tervistata dallo stesso, sono stati testi-moni oculari di questo triste evento cheabbiamo riportato per coloro i quali nonhanno visto o sentito di queste tragedie.

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Specialitàtipiche locali

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Alimenti genuini e controllati

Sadico, atroce, inizial-mente strano e quasiincomprensibile, attiraper la curiosità di sa-pere come andrà a fi-nire. “Funny Games”di Michael Haneke è ilgioco spietato di dueragazzi dalla buonaapparenza che bus-

sano alla porta di una famiglia tranquilla,in vacanza nella loro villa sul lago, perchiedere delle uova da portare ai loro vi-cini. Tutto sembra normale in un am-biente stabile e rilassante che, nel corsodel film, diventerà lo scenario di un hor-ror fatto con stile, tra immagini e urla chespiazzano e rivelano l’abilità del registadi sondare nei tratti agghiaccianti dellaviolenza. La pellicola si muove a ritmilenti degni di suspense, fino ad arrivareall’exploit che lo spettatore (non) atten-de; ed è proprio a costui che, diversevolte, uno dei ragazzi si rivolge con sar-casmo e provocazione, guardando allacinepresa, quasi a spezzare lo schermodivisorio. Chi sono questi carnefici coiguanti bianchi che cambiano nome con-tinuamente? Sembrano aver preso le-zioni di violenza dai drughi di “AranciaMeccanica” e con mazze da golf di-struggono la stabilità del vicinato, (au-

Funny games un horror con stileLe recensioni di Fabiana Salerno - Collaboratrice da Bellona

to)beffandosidella psichemalata che liporta al mas-sacro. Il regi-sta ha volutomettere inscena l’orro-re sotto unaspetto criti-co contro lelogiche dellospettacolo;contro quei

programmi che proliferano di immaginiviolente e che piacciono tanto allo spet-tatore/consumatore, forse lo stesso pia-cere che provano i due carnefici del film.Quello del 2008 è un remake di FunnyGames in versione tedesca del 1997; “Lamia - affermò Haneke in un’ intervista -era una reazione a un certo tipo di cine-ma americano, alla sua violenza, al suoessere naïf, al modo in cui gioca con gliesseri umani. In molti film americani laviolenza è diventata un prodotto di con-sumo”. Se (nel film) è bastato un rewindper riavvolgere il nastro ed evitare la sal-vezza, a noi basta uno stop per prenderele distanze da emittenti di sadismo, an-che se ben venga qualsiasi fonte di ri-flessione.

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Il cavallo: la p assione di ogni bambinoD.ssa Anna Iodice - Pediatra - Collaboratrice da Salerno

Un animale imponente,elegante, protagonistadisponibile che si lasciaconquistare e, nello stes-so tempo, comandare.L'equitazione è un'attivitàsportiva che si può inizia-re in tenerissima età e che

permette ai più piccoli di crescere in ma-niera corretta sia fisicamente che psico-logicamente. L'elemento fondamentale èproprio il cavallo e l'interazione con esso:non è uno strumento inanimato ma vivo.Rappresenta una dinamica di scambioattivo in cui si lascia accarezzare e toc-care ma chiede di essere rispettato, ac-cudito, pulito e nutrito. Nell'equitazione sistabilisce un'edificante relazione tra l'ani-male e il bambino utile per sviluppare do-ti di apertura, senso di responsabilità elealtà. Per imparare a stare in sella, in-fatti, il bambino deve necessariamenteentrare in sintonia con il cavallo e con il

suo movimento. Questo stimola la mu-scolatura oltre che la coordinazione e ilsenso dell'equilibrio. Fondamentale èanche il rapporto di fiducia che si stabili-sce tra animale e bambino. Per questo èutilissimo che i piccoli comincino suipony che i giovani fantini potranno accu-dire amorevolmente superando le diffi-coltà e le paure che un cavallo di mag-giori dimensioni potrebbe presentare.L'attività equestre, solitamente, viene

praticata in gruppi nei quali esistel'aspetto agonistico e, soprattutto,l'aspetto ludico-sportivo che favori-sce la maturazione sociale e l'adat-tamento all'ambiente. Nei PonyClub viene impartita una determi-nata disciplina che aiuta il bambinonell'affermazione della propria au-tonomia attraverso l'aspirazione dimisurarsi sia con l'animale che coni compagni acquisendo coraggio esicurezza in vista di un'evoluzionedell'autonomia personale.

L'equitazione è uno sport adatto ai bam-bini che presentano comportamenti dichiusura, passività, inibizione e che han-no scarsa consapevolezza delle proprieabilità. Tuttavia, anche i bambini impulsivi chefaticano a modulare il proprio comporta-mento nel relazionarsi con l'ambiente,trovano nel cavallo un'attrazione ma an-che un punto di controllo.

Vitulazio è il paese che amo, qui hole mie radici, le mie speranze, i mieiorizzonti. Qui si è svolta la mia vita,qui ho appreso la passione per la li-bertà.Ho scelto di scendere nuovamentein campo e di occuparmi della cosapubblica con una lista fondamental-mente nuova,dove hanno trovatospazio storie, valori umani e voglia diamare. L'ho fatto avendo nell'animal'inquietudine che deriva da un sen-so di perenne non appagamento,senza acquietarmi nell'esistente, sa-pendo che c'e' sempre qualcosa inpiù da fare, qualcosa in più da dare,c'è sempre un dovere in più che ciattende. L'ho fatto perchè sogno unaVitulazio libera, dove non ci sia lapaura, ma solo la generosità, la de-

dizione, la solidarietà, la tolleranza eil rispetto. So quel che non voglio eso anche quello che voglio. Scendo in campo con la mia squa-dra, con l'ottimismo della fiducia edella speranza,senza nessuna timi-dezza, ma con la determinazione ela serenità che la vita mi ha insegna-to. Siamo pronti ad applicare intelli-

genza passione e sag-gezza nell'eserciziodell'attività pubblica,ad impedire ogni occa-sione di immoralità ecorruzione, a preten-dere comportamentirigorosi, gestioni limpi-de, atti coerenti e leai.Saremo capaci di mar-ciare nel senso dellastoria locale e, soprat-

tutto,di proporci come gruppo che hainsieme, coscienza del passato e delpresente, ma intelligenza e sguardorivolti al futuro. Per questo vi chiedodi ascoltare il vostro cuore e di vota-re la mia lista,

"Vivi V itulazio". Achille Cuccari

Il candidato sindaco Achille Cuccari: “Vi chiedo di ascolt are il vostro cuore e di vot are la mia list a, "Vivi Vitulazio"

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Oggi p arliamo di:… Polizia Municip aleIl Direttore

Continuando il nostro cammino ver-so un'esatta informazione, oggi par-liamo del Comando di Polizia Muni-cipale di Bellona che dispone di unorganico di quattro persone con i se-guenti incarichi: Comandante Magg.Giuseppe Esposito, Collaboratori:Graziano Antimo, addetto Segreteriae rapporti con vari Uffici, SalernoGiovanni addetto al commercio emanifestazioni varie, Graziano Gen-naro addetto all'edilizia e segnaleti-ca. Inoltre, il Comando dispone di treUnità par-time provenienti dal Co-mando Polizia Municipale di Capua:De Ruvo Patrizia, Dallorto Giovannie Margarita Pasquale che collabora-no con gli Agenti locali al controllodel territorio. Uno dei compiti princi-pali della Polizia municipale è quellodi prevenire e reprimere gli abusi adanno dei consumatori e della collet-

tività, vigilandosull'osservanzadelle leggi e deiregolamenti ri-guardo a: con-trollo del territo-rio, esercizicommerciali, la-boratori artigia-nali, pubbliciesercizi di som-ministrazione dialimenti e be-vande, mercati,chioschi o altrestrutture commerciali mobili, venditestagionali o itineranti, impianti di dis-tribuzione del carburante su areepubbliche, esercenti altre attivitàeconomiche e non economiche, in-stallazione di impianti pubblicitari susuolo pubblico. Inoltre, nell'ambito

della loro funzione, gli Agenti di Poli-zia Municipale: eseguono accerta-menti nella fase di istruttoria dellepratiche per il rilascio delle autoriz-zazioni e concessioni comunali; ef-fettuano rilevazioni in materia diprezzi al consumo e sul rispetto degliorari stabiliti per le attività, vigilanoper la tutela di tutti i beni comunali,dell'ordine e del decoro cittadino. IlSindaco, Dr. Giancarlo Della Cioppa,della Polizia Municipale ha riferito:"Devo complimentarmi con tutto ilpersonale perché, nonostante la ca-renza dell'organico, si impegna perfar si che nella nostra Città sia ri-spettata la legalità".

Bellona

Lo stemma araldi-co della Guardiadi Finanza fu con-cesso con decre-to del Presidentedella Repubblicadel 18-06-1949. Ècomposto da scu-do sannitico congrifone argentato in profilo appog-giato sugli arti posteriori. La zampaanteriore destra poggia su forziere.Sullo sfondo montagna e mare. Laparte inferiore dello scudo si dividein due parti verticali uguali di colororo e verde. La montagna raffigurataè il Cimon della Pala, che sovrasta ilPasso Rolle (Trento). Lo scudo è or-nato da emblemi rappresentativi del-le onorificenze e delle ricompense al

Valore, annodati nella parte centraleposteriore della corona turrita, svo-lazzanti in banda: 3 nastri blu borda-ti d'oro; 4 nastri blu bordati d'argen-to; 1 nastro blu con la cifra VI; 1 na-stro a cinque fasce di uguale lar-ghezza alternato blu e bianco con lacifra II; 1 nastro tricolore con la cifraIX ed un nastro accollato alla puntadello scudo con l'insegna pendenteal centro del nastro con i colori blu,rosso e blu. Alla base, su lista bifidasvolazzante d'oro, il motto: "NECRECISA RECEDIT" (Neanche spez-zata retrocede). Fa parte di una de-dica del poeta soldato GabrieleD'Annunzio, del 1920, ed il testocompleto recita: "Alle Fiamme Gial-le, onore di Fiume, Nec Recisa Re-cedit, Fiume d'Italia".

Stemma Araldico della Guardia di FinanzaDr. Domenico Valeriani - Collaboratore da Bellona

RISPOSTA AD UNALETTERA

Egr. Sig. Carmine Eliseo - SanPrisco (CE), in riferimento allaSua e-mail del 26 maggio u.s. Lecomunichiamo che ci stiamo inte-ressando al Suo caso. Appenapossiamo fornirLe dati certi, sarànostra cura informarLa. Lo Staff

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XVII Sgambettata vitulatina: un successo annunciatoSiamo ormai giunti al 17imo anno che il club"Le lepri" di Vitulazio organizza la famosa"Sgambettata Vitulatina", manifestazionepodistica amatoriale a passo libero non com-petitiva aperta a tutti senza distinzione di ses-so e d'età che si svolge su un percorso di 4, 8e 12 Km. La XVII edizione, IVMemorial"Cristina Formicola", inserita nel calendarioannuale della Federazione Italiana AmatoriSport per Tutti (F.I.A.S.P.), si è svolta dome-nica 31 Maggio u.s. a Vitulazio con partenzada Piazza Giovanni XXIII alle ore 09,10. Ilpresidente del club, l'inossidabile GiovanniCarusone, il cui impegno è stato premiato dalsuccesso della manifestazione, è atato vistocon gli occhi lucidi dalla commozione. Senegli anni passati ha sempre avuto una mas-siccia partecipazione di atleti, non atleti eamanti di questo sport, quest'anno ha supera-to le più rosee aspettative nonostante la con-comitanza di altre manifestazioni: Bicincittà

a Bellona e PignataroMaggiore. La Sgambet-tata vitulatina, negli ulti-mi anni, è diventata unadelle più frequentate daparte di ragazzi, giovani,adulti e anziani. La XVIIedizione è stata precedu-ta da una sfilata degli at-leti per la deposizione diuna corona di alloro al monumento dei ca-duti in Piazza Riccardo II da dove poi è av-venuta la partenza ufficiale. I partecipantisono stati preceduti da una staffetta della Po-lizia Penitenziaria e da volontari dell'orga-nizzazione. Al termine della manifestazioneun premio simbolico è stato consegnato aiprimi 3 uomini e alla prima donna che han-no completato il percorso dei 12 Km. Cime-li sportivi come: Coppe, Targhe e Trofei, so-no stati offerti ai gruppi con non meno di sei

Pari opportunità… ma non per tuttiD.ssa Pina Caliento - Collaboratrice da Calvi Risorta

Ogni tanto ci piovonoaddosso sondaggi,studi, classifiche, ri-cerche, che fanno unritratto del nostroPaese non sempredegno di lode. Ap-prendiamo queste no-tizie dal Telegiornale,dai quotidiani, magari

sfogliamo la notizia velocemente, ci sof-fermiamo pochi secondi, ci stupiamo perla posizione che l’Italia occupa, ci stupia-mo per la posizione che occupano gli al-tri Paesi e magari, presi dallo scettici-smo, diamo poco credito alla notizia. Ne-gli ultimi tempi, per una serie di con-gruenze tra diverse notizie, pare invecenecessario, soffermarsi un po’ di più suquale sia la situazione del nostro Paese,specialmente negli aspetti fondamentalidi una democrazia come le pari opportu-nità. Secondo il Global Gender Gap Re-port, che si occupa di disparità tra i ge-neri, il Paese che maggiormente sta as-sorbendo la distanza tra uomini e donne

(secondo diversi parametri come il lavo-ro, gli stipendi, la partecipazione politi-ca) è la Norvegia, seguono a ruota laFinlandia, la Svezia e L’Islanda. Nulla dinuovo in realtà, perché i Paesi scandi-navi hanno da sempre occupato i primiposti nella risoluzione ai problemi tra uo-mini e donne, dove la discriminazione inambito economico e sociale è quasi deltutto assente. Per trovare l’Italia bisogna scendere finoal 67esimo posto (in un totale di 130Paesi di tutto il mondo), meglio di noimoltissimi Paesi che, nell’immaginariocollettivo, avremmo creduto agli ultimiposti come il Mozambico (che figura nel-la top 20), la Tanzania, l’Uganda, l’Azer-baijan e così via. Le altre grandi demo-crazie europee quali la Germania, l’In-ghilterra, la Francia e la Spagna, si piaz-zano tutte nelle prime venti posizioni.Che l’Italia fosse un Paese maschilista,lo si sapeva, il fatto che le donne deb-bano sempre lottare per conquistare de-terminate posizioni e soprattutto per es-sere apprezzate per ciò che valgono

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partecipanti. Unparticolare elogioalla passione di Gio-vanni Carusone che,da 17 anni organizzauna manifestazionedove con piacerepartecipano interefamiglie convinte ditrascorrere alcune

ore immerse nella natura e speriamo che pre-sto possano godere anche di un ambiente pu-lito quando percorrono le strade rurali di Vi-tulazio. In tal senso si sta interessando ilGruppo ONDASANA con una raccolta difirme per chiedere alla futura giunta comu-nale di impegnarsi nel monitoraggio sull'ab-bandono dei rifiuti nelle aree periferiche, diattivare un piano di pulizia e bonifica di que-ste aree e garantire i servizi minimi di rac-colta rifiuti solidi urbani ed ingombranti.

realmente (e non perché sono carine) èangosciante. Analizzando in dettaglio laclassifica, si scopre inoltre che alla voce“partecipazione economica e pari oppor-tunità” relativamente all’equità di stipen-dio per un uomo e una donna nello stes-so lavoro, l’Italia figura addirittura111esima, praticamente fanalino di co-da. Insomma, la strada da percorrereper raggiungere una piena parità deiruoli è ancora lunga. Come se non bastasse, sempre in temadi discriminazioni, pare che dal sito delMinistero delle Pari opportunità sia spa-rito ogni riferimento alla lotta contro l’o-mofobia, e che non siano più citate, ac-canto alle altre categorie discriminate(come disabili, bambini contesi ed ap-punto le donne), i gay o comunque lepersone GLBT. Pare, dunque, che moltistereotipi e pregiudizi siano ancora radi-cati profondamente nella nostra cultura,che sia l’essere donna, sia l’orientamen-to sessuale, costituiscano tutt’oggi, unfattore di discriminazione, anche sul pia-no normativo.

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Musicoterapia: mezzo di comunicazione per l'autismoMaestra Cecilia D'Iorio - Musicista - Collaboratrice da Giano Vetusto

Il rapporto che l'uo-mo stringe con ilsuono, lo accom-pagna per tutta lavita attraversol'ambiente sonoroin cui è immerso eal quale egli stesso

contribuisce come artefice. La musi-ca provoca forti reazioni emotive, at-tiva il sistema neurovegetativo pro-vocando reazioni fisiologiche misu-rabili quali l'accelerazione o decele-razione del battito cardiaco, sudora-zione, reazioni cutanee (la classicapelle d'oca). Non si limita solo a evo-care emozioni legate alla storia per-

sonale di un indivi-duo, ma le producerealmente, e tuttociò ha favorito il suoutilizzo in campo te-rapeutico, riabilitati-vo e preventivo.È da diverso tempoche l'autismo è diventato un campodi intervento elettivo per la musicote-rapia. L'intervento musicoterapicoviene focalizzato sugli aspetti rela-zionali e sul mondo soggettivo e af-fettivo della persona con autismo,viene delineato e guidato dalle sueproposte, dalle sue azioni, e dai suoicomportamenti che sono considerati

atti comunicativi e diespressione del suomondo interno, cometali vengono accolti, ri-specchiati, elaboratimusicalmente dal mu-sicoterapeuta chesvolge un ruolo non

direttivo.La musicoterapia nei soggetti autisti-ci stimola i loro punti di forza per raf-forzare a sua volta quelli più deboli,come la comunicazione, l'attenzione,la concentrazione, il controllo dellacoordinazione motoria, il linguaggioverbale, le capacità percettive e l'au-tocontrollo.

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Vitaliano è divent ato preteProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Calvi Risorta

La storia di Vi-taliano è unastoria delicatacome lo è quel-la di ogni voca-zione religiosa.Chi non credein Dio non dà

importanza alle sue chiamate, maqueste rappresentano comunque unatestimonianza forte, soprattutto oggi. Ungiovane che veste l’abito talare e diven-ta prete, non è cosa di tutti i giorni e poinon è facile diventare prete di questitempi. La storia di Vitaliano Mandara ini-zia 27 anni fa. Nasce a Calvi Risorta nel-la frazione di Petrulo, da padre militare emamma Letizia, casalinga. Ha due fra-telli (Antonio e Daniele) ed una sorella.Si diploma presso la Ragioneria di Spa-ranise, ma all’università preferisce il se-minario, a Scienze Bancarie, preferiscela vita consacrata e celebrare la sua pro-fessione religiosa nella Diocesi di Calvie Teano. A 20 anni entra in seminario aTeano e poi nel seminario maggiore aNapoli. Il 15 maggio scorso è stato con-

Calvi Risort a

sacrato sacer-dote dal Ve-scovo ArturoAiello nella cat-tedrale di SanParide a Tea-no, il 17 mag-gio, invece, hacelebrato la

Prima messa nel suo paese d’origine, trala sua gente, nella Chiesa di San Nican-dro a Petrulo. Tutta la comunità calena gli è stata vicinoanche in questa occasione. Vitaliano èun giovane che nessuno avrebbe mai im-maginato che fossediventato prete. Unbel ragazzo, estro-verso, con buonisentimenti e, soprat-tutto, simpatico. Orala comunità di CalviRisorta è in festa;per lui tutta Calvi haorganizzato una ce-rimonia molto com-movente perché un

sacerdote è una benedizione per il pae-se. Alla vigilia dell’ordinazione sacerdo-tale ha voluto fare un lungo viaggio peni-tenziale: è partito dal seminario maggio-re di Posillipo per arrivare nella diocesi diTeano a piedi. Così, a piccoli passi, macon costanza, è arrivato alla meta.

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pessimista,i n d e c i s o ,sonnolentoe al tempostesso sov-versivo, fat-to di dimen-ticanze eprovocazio-ni, è lo stiledistrutt ivodel nè conte nè senzadi te. Il nar-c is t is t ico-egocentrico è quell'amore egoista percui gli altri sono esseri inferiori o al me-glio discepoli, l'autostima diventa autoe-saltazione con il risultato che i bisognidell'altro sono praticamente annullati el'ammirazione incondizionata è la richie-sta più lieve. Infine il caotico, imprevedi-bile, capriccioso stile borderline- instabi-le, immaturo fino alla morte, all'iniziosoggiogante ma alla fine uno così primalo eviti prima ti salvi.

L'amore che fa ma-le: ti ci ritrovi dentroe non riesci aduscirne, ti autoin-ganna con i se, ima, gli io ti cambie-rò oppure, da inna-morato dell'amore,non lo eviti pur sa-pendo che dovresti.Sono gli amori tos-

sici, quelli per cui amore fa rima con sof-ferenza, quelli che statisticamente quasinessuno riesce ad evitare almeno unavolta nella vita. A questi Amori altamentepericolosi è stato dedicato un saggio checomprende otto stili affettivi, ne analizzai difetti, le dinamiche, i modi per evitarli ouscirne. L'amore sano esisterà pure main attesa di rasentare la perfezione qual-cosa si perde per strada. Lo sbaglio in amore è infatti un classico,tra istinto masochistico e vocazione alsacrificio. Ma se prevenire è duro, cura-re si deve. E per il bene proprio. Se in-fatti l'infelicità dell'uno è inversamente

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Decalogo contro gli amori “tossici”Nicola Barone - Collaboratore da Capua

Il Direttore - Quando sinutre amore per la propriaCittà spariscono tutti gliostacoli. E' ciò che stannodimostrando, in questigiorni, i Componenti laMaggioranza e la Mino-ranza amministrativa che,"sotterrata l'ascia di guer-ra", percorrono la stessastrada organizzando manifestazioni "ProAbruzzo". Tra le tante quella che ha particolarmen-te ricevuto il plauso dei cittadini è stata:

"Concerto del cuore…per le mamme d'Abruzzo"

La manifestazione fu premiata dagli ap-plausi di un pubblico attento ed interes-sato. Ospiti il Sindaco di Bellona Gian-carlo Della Cioppa, il Presidente delConsiglio Comunale Giovanni Carusone,il Capogruppo di Maggioranza Domeni-

co Valeriani e il Diri-gente Scolastico del-l'IAC di Bellona Prof.Luca Antropoli. Conl'impegno di semprel'Assessore alla Cultu-ra Prof.ssa Arianna DiGiovanni è riuscita anon far spegnere l'ecodella manifestazione

presentata da Erennio De Vita. Primadello spettacolo, organizzato per racco-gliere fondi da destinare alle famiglia ter-remotate d'Abruzzo, dal palco, allestitonell'antico e suggestivo cortile della Ca-sa Parrocchiale, il parroco Don AntonioIodice leggeva una preghiera per le vitti-me del sisma e, al termine, il sopranoGrazia Ricciardi e suo fratello il tenoreGino Ricciardi cantavano l'Ave Maria diGounod. Sul palcoscenico si avvicenda-vano numerosi artisti come: la minibanda

di Bellona composta da 30 piccoli musi-cisti dai 6 ai 10 anni che eseguivano l'in-no di Mameli; il coro dell'IAC di Bellonaeseguiva il motivo "Mamma" dedicato al-la Mamma Celeste e a tutte le mamme;Mº Antonio Zona, Pianoforte; M° AlfredoApuzzo, Clarinetto (foto); due giovanipianisti, Silvio Antropoli e Jenny Venosoeseguivano. Il valzer in Si minore di Cho-pin e Goyescas Spanish Ganas di Gra-nados, la nota chitarrista Maria Giovan-na Siciliano Iengo eseguiva brani diPiazzolla e Dyens e la pianista CarmenD'Onofrio il notturno in Do diesis di Cho-pin. Concludeva lo spettacolo il gruppoAlas De Esperanza con motivi originalidell'Amazzonia utilizzando strumenti tipi-ci del Sud America come: la Quena, il Si-kus, il Charango, il Toyo e il Bombo. Algruppo si univa Don Carlo Iadicicco, sa-cerdote missionario nel Perù, che canta-va uno spiritual in lingua peruviana.

"Concerto del cuore… per le mamme d'Abruzzo"Bellona

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Pignat aro Maggiore Turno festivo e fuori orario

La Farmacia aperta la domenica, di segui-to indicata, coprirà il fuori orario la settima-na successiva.Domenica 07 Giugno 2009 FuscoDomenica 14 Giugno 2009 Rega

Capua Farmacie turno festivo e prefestivo

02.06.09 - Corvino 06.06.09 - Costanzo07.06.09 - Russo 13.06.09 - Vecchione14.06.09 - Apostolico

S. Maria C.V. - FarmacieAntonone via Lavoro, 1410823 812 260Beneduce via G. Paolo I, 18 - 0823 843 701Bovenzi via Mazzocchi, 48 - 0823 846 520Tafuri via Avezzana, 0823 846 803Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589 137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841 758Salsano S. Francesco - 0823 798 583Simonelli via Anfiteatro, 78 - 0823 845 383

S. Maria C.V. Farmacie T urno notturne05.06.09 - Simonelli06.06.09 - Antonone07.06.09 - Tafuri08.06.09 - Merolla09.06.09 - Iodice10.06.09 - Antonone11.06.09 - Simonelli12.06.09 - Salsano13.06.09 - Beneduce14.06.09 - Iodice15.06.09 - Antonone16.06.09 - Simonelli17.06.09 - Bovenzi18.06.09 - Merolla

Avis - Calendario 2009La Sezione di Bellona comprende i gruppidi: Camigliano, (Ref. Vendemia Antonio340 309 6194) - Formicola, (Ref. Di Gaeta-no Nataly 340 067 6479) Liberi, (Ref. Dia-na Annamaria 338 294 9647)

BellonaGiugno 13-14Luglio 11-12 - Agosto 1-2Settembre 5-6 - Ottobre 10-11Novembre 14-15 - Dicembre 12-13

CamiglianoGiugno 21 - Settembre 27

FormicolaGiugno 7 - Ottobre 4

BellonaInterventi di DISINFEST AZIONE E

DERATTIZZAZIONE - 2009 - Ore 23,30Disinfest azione : 10 giugno, 06 luglio, 03agosto, 07 settembre, 05 ottobre.Derattizzazione : 23 giugno, 20 luglio, 24agosto, 21 settembre, 19 ottobre, 18 no-vembre, 11 dicembre.

Orario dei treni sulle tratte:Triflisco - Napoli

05:04 triflisco 05:57 na c.le06:02 triflisco 07:00 na c.le

Numeri ed indirizzi utili

Costo inserzioniPrima pagina: mm. 45 x 87 euro 80Ultima pagina: mm. 45 x 87 euro 50Pagina interna: mm. 45 x 87 euro 30Per spazi maggiori il costo vienecalcolato in proporzione.Auguri, Annunci, Necrologi mm. 40 x 58euro 30; con foto euro 40I costi sono IVA inclusa e si intendonoa pubblicazione. Si accettanoinserzioni a numeri alterni.

Per alcuni contenuti ci siamo avvalsidella collaborazione di

GOVERNO INFORMA e ricerche su Internet.Ciò per offrire notizie più esaurienti ai lettori

Ritorneremo in edicolail 19 giugno 2009

Museo Camp ano di Capua (CE) .

Orario di apertura al pubblico :Giorni feriali: 9.00 - 13.30Domenica: 9.00 - 13.00

Apertura sportello informazioni: martedì e giovedì 15.00 - 18.00Chiusura: Lunedì e festività civili e religio-se (S. Patrono 5 febbraio)

Indirizzo:Via Roma 68 - 81043 Capua (CE)Tel.: 0823 620035 - 0823 620076Fax: 0823 620035E-Mail:museocamp [email protected] a.itSito web: www.provincia.casert a.it/museocamp ano

Tariffe: Biglietto intero: Euro 4,13Biglietto ridotto: Euro 2,07

Riduzioni e Convenzioni:50% per soci Touring Club Italiano e grup-pi di almeno 10 paganti30% per tessera Campania Artecard (Euro.2,90)

Gratuito: Cittadini di età inferiore ai 18 anni e supe-riore ai 60 anni, soci I.C.O.M e scolare-sche. La prima domenica del mese per icittadini residenti in provincia di Caserta.

07:17 triflisco 08:20 na c.le09:12 triflisco 10:08 na c.le12:12 triflisco 13:16 na c.le13:45 triflisco 14:47 na c.le14:27 triflisco 15:25 na c.le15:33 triflisco 16:27 na c.le17:34 triflisco 18:31 na c.le19:07 triflisco 20:03 na c.le19:56 triflisco 21:17 na c.le

Napoli T riflisco06:20 na c.le 07:27 triflisco 07:43 na c.le 08:41 triflisco10:56 na c.le11:52 triflisco12:28 na c.le 13:24 triflisco13:48 na c.le 14:48 triflisco15:14 na c.le 16:09 triflisco15:49 na c.le 16:42 triflisco17:06 na c.le 18:02 triflisco19:11 na c.le 20:06 triflisco

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