Cuore Azzurro N. 77 - 4 gennaio 2013

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CORSA CHAMPIONS A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A N A P O L I C L U B 1 9 7 2 F E D E R A Z I O N E I T A L I A N A S O S T E N I T O R I S Q U A D R E C A L C I O Magazine Magazine Luoghi comuni: assegniamo l’Oscar Luoghi comuni: assegniamo l’Oscar Primavera: semifinale di Coppa Primavera: semifinale di Coppa COPIA OMAGGIO PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO VIII N. 77 - 6 GENNAIO 2013 FOTOAGENZIA MOSCA Biagio Izzo: Tifosi tutti con me Biagio Izzo: Tifosi tutti con me

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Il giornale ufficiale pubblicato e a cura dell'AINC l'Associazione Italiana Napoli Club, in distribuzione gratuita al San Paolo.

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Luoghi comuni:assegniamo l’Oscar

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Primavera:semifinale di Coppa

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Biagio Izzo:Tifosi tutti con me

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Max Bonardi

DERBY DEL SOLE CON LA BEFANA

T ra voci di mercato, veleni ancora non sopiti della sen-tenza di primo grado del calcio scommesse, bilanci piùo meno negativi del mondo della pedata, riparte il cam-

pionato con un match che si preannuncia ad alto grado dispettacolarità. Il derby del Sole Napoli - Roma, alla luce deiriflettori, chiude la parte ascendente del campionato, già con-segnato per le sue prime 18 giornate al dominio di sua Ma-dama Juventus. Il confronto del San Paolo è solo uno dei tantidelle squadre che inseguono vanamente la squadra campioned’Italia, che tranne le battuta d’arresto con le due milanesi hafatto un solo boccone delle altre contendenti. Sulla carta tuttofa pensare che chi sarà sugli spalti a fuori grotta si divertirà.Napoli e Roma, quando giocano negli spazi, possono farsimolto male. Alla gara della Befana le due squadre approdanocon situazioni diverse sul piano psicologico. Da una parte c’èun Napoli, ancora non guarito del tutto dopo il poker di scon-fitte incassato prima del brodino preso nell’ultima dell’annoin casa del Siena. Appunto, un brodino, perché il Napoli hagiocato male, non ha prodotto palle gol come dovrebbe un

club del suo blasone e che è riuscito a strappare tre punti gra-zie a due gol arrivati quando si era già ai minuti finali delmatch. Un uno-due che ha tramortito Calaiò e compagni, in-capaci e impossibilitati a recuperare nelle frazioni finali. In-somma, brutta partita, ma 3 punti incassati per un Natale piùsereno per tifosi e calciatori. Dall’altro la Roma, che ha ma-ramaldeggiato col Milan dando vita nello spazio di 15 giornia un altro match spettacolo davanti ai suoi tifosi. Una Romain forma fisica e psicologica che ha assorbito alla grande lacura Zeman, dove forse l’unico ancora indietro è Daniele DeRossi che però ha scelto di abbracciare fino in fondo il pro-getto. Con queste premesse, ci sarà da divertirsi, anche se ve-leni del calciomercato potrebbero condizionare entrambi glischieramenti. In casa Napoli già si è assistito all’addio di Aro-nica e Dossena, ma a tutt’ora non si è visto nessun sostituto,se non qualche nome sui giornali, ma nulla di certo. Voci, solovoci. Certo giocatori che farebbero gola a chiunque, Astori,Silvestre, Armero, Nainggolan, Calaiò, Neto e chi ne ha piùne metta. Ma nulla di concreto.

N ella didattica dei corsi sezionali che si tengono per ini-ziare il percorso formativo di “arbitro di calcio”, si èsoliti da parte dei docenti sottolineare che le regole del

gioco del calcio non sono 12, ma 13 e cioé quella non codi-ficata del “buon senso”: allocuzione questa, entrata anche nelvocabolario di tutto il mondo degli addetti ai lavori, ma talorautilizzata in modo strumentale, o spesso non realmente atti-nente. Si dica innanzitutto che per “buon senso” deve inten-dersi quel particolare comportamento che è “consigliabile”debba tenere il direttore di gara, il quale di fronte a circostan-ze che richiederebbero una rigida applicazione del regola-mento, per svariati motivi di (politica calcistica, ambientalio altro), si ritiene non debbano essere oggetto della predettaapplicazione, che pertanto subisce delle “sfumature” , iden-tificate spesso nella c.d. tolleranza. E quindi il “buon senso”diventa metro di misu-ra, anche per valutare lapersonalità dell'arbitro,e dunque di come anchedi fronte a un compor-tamento intollerante diun calciatore, riesca aridimensionarlo, anchesenza necessariamentericorrere al provvedi-mento. Appare evidenteche l'aspetto più delicato del “buon senso” è il rischio del-l’abuso dello stesso, di perdere la c.d. “autorità”, o general-mente, padronanza della gara. Pertanto potremo dire chequando ci troviamo al cospetto di un arbitro che è riuscito inuna partita delicata a gestire sapientemente i provvedimentio altro, e dunque secondo “buon senso”, avremo avuto unesempio dell’equazione richiesta di come si vuole debba es-sere interpretata una conduzione: arbitro in campo, ma cheriesca a esserne pur da protagonista, fuori dallo stesso.

IL BUON SENSOIL BUON SENSO

Osservatorio arbitrale

Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)

CLASSIFICA DI SERIE A 2012/2013SQUADRA P G V N P GF GS

JUVENTUS 44 18 14 2 2 39 11LAZIO 36 18 11 3 4 26 18INTER 35 18 11 2 5 30 19FIORENTINA 35 18 10 5 3 36 19NAPOLI (–2) 34 18 11 3 4 33 17ROMA 32 18 10 2 6 39 29MILAN 27 18 8 3 7 34 26PARMA 26 18 7 5 6 25 24CATANIA 25 18 7 4 7 26 27UDINESE 24 18 5 9 4 26 26ATALANTA (–2) 22 18 7 3 8 18 27CHIEVO 21 18 6 3 9 20 29TORINO 19 18 4 8 6 20 22BOLOGNA 18 18 5 3 10 21 24SAMPDORIA (–1) 17 18 5 3 10 20 27PESCARA 17 18 5 2 11 15 35CAGLIARI 16 18 4 4 10 16 30PALERMO 15 18 3 6 9 15 27GENOA 14 18 3 5 10 18 30SIENA (–6) 11 18 4 5 9 16 26

5-6 GENNAIO 2013

CATANIA - TORINO

LAZIO - CAGLIARI

UDINESE - INTER

CHIEVO - ATALANTA

FIORENTINA - PESCARA

GENOA - BOLOGNA

JUVENTUS - SAMPDORIA

MILAN - SIENA

PARMA - PALERMO

NAPOLI - ROMA

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12-13 GENNAIO 2013

BOLOGNA - CHIEVO

INTER - PESCARA

TORINO - SIENA

CAGLIARI - GENOA

CATANIA - ROMA

LAZIO - ATALANTA

NAPOLI - PALERMO

PARMA - JUVENTUS

UDINESE - FIORENTINA

SAMPDORIA - MILAN

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ECCO SI RIPARTE:UN NUOVO ANNOSaverio Passaretti (presidente AINC)

ECCO SI RIPARTE:UN NUOVO ANNOSaverio Passaretti (presidente AINC)

A rchiviato un 2012, sicuramente positivo per il Napoli, inun’alternanza di gioie e dolori. La vittoria della CoppaItalia, per la nostra squadra che ha visto solo 9 trofei in

86 anni di attività, è stato sicuramente un evento importante,una tappa rilevante dell’era De Laurentiis. Tre i grossi rimpiantidella stagione: l’uscita di scena in Champions dopo una splen-dida gara interna contro il Chelsea, la mancata riqualificazionesuccessiva a opera della bestia nera di Mazzarri, quel Bolognache ancora oggi ci fa soffrire, e “dulcis in fundo” la sconfittain Supercoppa con gli juventini, penalizzati da un arbitraggio,a tratti scandaloso, con conseguente assenza del Napoli sul pal-co della premiazione finale. Comunque sia andata, il 2012 èstato un anno fondamentale in previsione dello sperato salto diqualità che attesterebbe la nostra squadra tra i primissimi clubd’Italia e d’Europa. È a questo punto bisogna augurarsi che lasocietà aumenti il proprio appeal tanto da affascinare nuovi eimportanti giocatori, magari considerando anche l’aumento de-gli ingaggi, una gestione da grande club che riesca a potenziarela società anche ad altri livelli, un’autorevolezza che noi tifosicertamente meritiamo. Il discorso include, in via prioritaria, lasistemazione della questione stadio da risolvere al più presto,proprio in proiezione di un programma futuro dai contorni de-cisi. Adesso, però, bisogna pensare alla sfida con i giallorossiche diventa un passaggio determinante per iniziare con il piedegiusto il nuovo anno, senza dimenticare che la sosta natalizianasconde sempre infidi pericoli, e poi la compagine di Zemanè ostica e imprevedibile per chiunque. Dimenticando per l’oc-casione il calcio mercato, i nomi che di volta in volta vengonoevidenziati, la speranza di veder ingaggiato qualche giocatoredi spicco, mi sembra doveroso a tal punto ringraziare tutti i gio-catori e Mazzarri in testa per le belle emozioni che ci hannodonato nel passato anno, con l’augurio di sempre maggiori eimportanti traguardi per l’anno appena iniziato. Un augurio fi-nale va a tutta la società Calcio Napoli, al presidente De Lau-rentiis e tutti i nostri affezionati club, e un abbraccio ideale èper il neo sposo Insigne. Forza azzurri!

LA VIGNETTA DI

Anno nuovo, nuova vi-ta con un Napoli che

riprenda la sua corsa verso quel secondo postoche è il traguardo possibile per tornare in Cham-pions dalla porta principale, il massimo che sipuò ottenere se il treno juventino non deraglia.Si ricomincia sotto le stelle e contro la Roma diZeman, il vecchio, appassionante derby del cen-tro sud, sempre prodigo di gol e di avventura.C’è l’incognita della sosta. La Roma l’ha passatain America, la Roma degli americani ma che re-sta sempre sotto il segno di Totti, strabiliante fuo-riclasse rilanciato da Zeman, la Roma di moltigol all’attivo e al passivo, vulnerabile ma ineso-rabile se le sue stelle di centrocampo e di attaccobrillano mandando bagliori. Partita incertissi-ma, la Roma di gran carriera nelle ultime seipartite, cinque vittorie e una sconfitta, grandi-nata di gol, il Napoli che si è ripreso a Siena do-po le due sconfitte consecutive. Partita aperta aogni avventura. Il Napoli continua a pagare lasqualifica di Cannavaro e la penalizzazione inclassifica che l’ha allontanato dal secondo posto.

Servono squilli di tromba. Serve un successo di prestigioe di concreta testimonianza che la squadra è viva, lottae può farsi valere. Stonano i sette punti persi al San Pao-lo, stonano le rimonte subite da Torino e Milan, stona lasconfitta col Bologna. I tifosi aspettano una riscossa ine-briante. La Roma, fuori casa, vince (5 partite) o perde(4). Non pareggia. E il pareggio sembra da escludersistasera con le due squadre che puntano al massimo tra-guardo. Proprio col ritorno in serie A il Napoli festeggiòcon un clamoroso 4-4 sul campo giallorosso. Nelle ultimecinque occasioni al San Paolo, la Roma è stata tre volteuna squadra corsara portandosi via l’intera posta. È untrend da ribaltare. È Hamsik, con 5 gol, il goleador az-zurro contro la Roma negli ultimi cinque campionati.C’è Cavani che scalpita. Si spera nel rilancio degli ester-ni e nella tenuta della difesa. La Roma può essere colpitase le ripartenze azzurre avranno la velocità e l’essenzia-lità dei tempi felici. La Roma si sgonfia nella ripresa. At-taccata rapidamente barcolla. Ci vuole un grande Napolicontro la Roma che mira al sorpasso in classifica. Si con-clude il girone d’andata. Centrando la vittoria, il Napolidell’era De Laurentiis potrà stabilire il suo nuovo recorddi punti conquistati nella fase ascendente del campiona-to. Forza azzurri. Si annuncia una serata emozionante.

di Mimmo Carratelli

ORGANO UFFICIALE DELLAASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

Sede legale: Corso Novara, 5 ­ NapoliAnno VIII ­ n° 77 ­ 6 gennaio 2013

Direttore responsabile: Saverio PassarettiCoordinamento giornalistico: Max Bonardi

hanno collaborato: Luigi Alvino, Sergio Curcio, Paolo del Vaglio, Fran­cesca Fortunato, Giuseppe Gargiulo, Salvatore Longobardi, AttilioMarchionne, Bruno Marra, Marco Martone, Adolfo Mollichelli, Giu­seppe Piccolo, Massimo Sparnelli, Carmine Tascone

Registrazione Tribunale di Napoli N. 91 del 5/12/2007Fotocomposizione e Stampa: Ink & Paper s.r.l.

Grafica: Mario Suarez ­ Edito dalla A.I.N.C.chiuso in redazione giovedì 3 gennaio 2013 ­ ore 17,00

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Sergio Curcio

SPETTACOLO A FUORIGROTTA

S i riparte per l’ultima di andata. Nella calza della Befanail Napoli trova la Roma di Zeman, forse la squadra piùin forma e spettacolare del campionato. Dovrebbe essere

una gran bella partita e per gli azzurri l’avversario è quellogiusto per cancellare le ultime bruttissime prestazioni, in fattodi risultati e gioco, trasferta di Siena compresa. La squadragiallorossa è stata grande contro il Milan travolgendo i rosso-neri sul piano del gioco e della intensità ben oltre il 4-2 finale.Zeman, nonostante le difficoltà e qualche polemica di non po-co conto con “capitan futuro” De Rossi, che hanno portato ilboemo a un passo dallo strappo con tifosi e società, sta por-tando avanti il progetto Roma con grande sicurezza e soprat-tutto senza rinunciare alla sua idea di calcio offensivo, osses-sionante nei ritmi e nel pressing, sempre rivolto alla conquistae al possesso palla per arrivare in porta nel giro di pochi pas-saggi fatti per lo più sempre verticalizzando la manovra. Il 4-3-3 giallorosso “ideato” da Zeman ha tuttavia qualche diffe-renza con quello visto a Pescara, vuoi per la diversa qualitàche per l’età degli interpreti. E in questo senso il tecnico si èdimostrato meno integralista e più duttile anche dal punto divista del rigore tattico, facendo giocare un calcio forse menocaotico e aggressivo ma più intelligente e ragionato grazie allapresenza di uomini come Totti, De Rossi, Balzaretti, Pjianicche uniscono esperienza a tecnica individuale come pochi altriprotagonisti del nostro campionato. E Totti, manco a dirlo, èil vero, indiscusso leader della squadra. A 36 anni, gioca, corre,inventa, segna e fa segnare proprio come ai bei tempi in cuiZeman lo lanciò facendolo giocare partendo dalla fascia sini-stra. La posizione è rimasta la stessa anche se adesso il capi-tano si prende qualche… licenza in più muovendosi anche trale linee o inventando giocate per i compagni più giovani chesopperiscono con la loro corsa al minor dinamismo del capi-tano. E perciò tocca ai centrocampisti e agli esterni, sia quellidi difesa che a Lamela, assecondare il gioco del Pupone conla volontà di Zeman. Piris e Balzaretti vanno sulle fasce che èuna bellezza, Pijanic e Bradley, con De Rossi o Tachtsidis cen-trali di centrocampo interdicono e cuciono gioco con qualitàe intensità notevoli, rivelandosi degli equilibratori importan-tissimi. In attacco, infine, se Osvaldo si è confermato talentovivace e implacabile ancorché molto umorale, Lamela si è ri-velato un’arma letale in zona gol e i suoi 10 centri lo dimo-strano, ma soprattutto si è scrollato di dosso quell’apatia e in-dolenza che nella scorsa stagione con Luis Enrique lo fecerodiventare l’oggetto misterioso dei giallorossi. Per il Napoli,un avversario diffIcile con cui giocarsela ad alto livello Anche

in chiave classifica. La Roma è solo due punti dietro gli az-zurri ha dimostrato ampiamente di essere in grado di sistemareil suo campionato puntando al terzo posto. Per un paradossodel calcio, nonostante una maggiore ed evidente qualità tec-nica, i giallorossi come il Napoli non sanno gestire il risultatose non continuando a giocare il loro calcio e, soprattutto, man-cano della continuità necessaria per essere, forse, la vera an-ti-Juve. D’altra parte le 5 vittorie e le 4 sconfitte, senza alcunpareggio nelle 9 trasferte la dicono tutta sulla voglia di “tuttoo niente” di Zeman. Sarà un match apertissimo, speriamo conun esito diverso dall’1-3 della passata stagione. Zeman vieneal San Paolo per giocarsela, costruendo gioco più che pensarea distruggerlo. Mazzarri cercherà di bloccare le fonti del giocoromanista e trovare gli spazi per Hamsik-Cavani-Insigne-Pan-dev… Sarà questa la sorpresa della formazione? Il Napoli, an-che per il -2 ingiustamente subito deve risalire in classifica.Contro la Roma e poi contro il Palermo, sempre al San Paolo,serve l’en plein per rientrare in zona Champions. L’impresa èpossibile nell’attesa di nuovi… arrivi come promesso da DeLaurentiis. Il 2013 deve essere l’inizio della definitiva consa-crazione del Napoli a squadra di livello internazionale.

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TROVI ANCHE CUORE AZZURRO NEI SEGUENTI PUNTI VENDITA:EPOMEO: VIA EPOMEO, 35 - NAPOLI

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NAPOLI - ROMAN. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol1 MORGAN DE SANCTIS P 1977 ITA 18 –2 GIANLUCA GRAVA D 1977 ITA – –3 BRUNO UVINI D 1991 BRA – –4 MARCO DONADEL C 1983 ITA 3 –5 MIGUEL BRITOS D 1985 URU 7 –7 EDINSON CAVANI A 1987 URU 15 138 ANDREA DOSSENA D 1981 ITA 7 –9 EDUARDO VARGAS A 1989 CIL 9 –

11 CHRISTIAN MAGGIO C 1982 ITA 17 213 OMAR EL KADDOURI C 1990 MAR 2 –14 HUGO CAMPAGNARO D 1980 ARG 15 –15 ROBERTO COLOMBO P 1975 ITA – –16 GIANDOMENICO MESTO C 1982 ITA 8 117 MAREK HAMSIK C 1987 SLO 18 718 JUAN ZUNIGA C 1985 COL 14 –19 GORAN PANDEV A 1983 MAC 13 220 BLERIM DZEMAILI C 1986 SVI 16 121 FEDERICO FERNÁNDEZ D 1989 ARG 1 –22 ANTONIO ROSATI P 1983 ITA – –24 LORENZO INSIGNE A 1991 ITA 18 328 PAOLO CANNAVARO D 1981 ITA 16 –42 ROBERTO INSIGNE A 1994 ITA – –55 ALESSANDRO GAMBERINI D 1981 ITA 15 185 VALON BEHRAMI C 1985 SVI 16 –88 GOKHAN INLER C 1984 SVI 17 3

N. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol1 BOGDAN LOBONT P 1978 ROM – –3 MARCOS MARQUINHOS D 1994 BRA 14 –4 MICHAIL BRADLEY C 1987 USA 12 15 LEANDRO CASTAN D 1986 BRA 14 17 MARCO ANTONIO FILHO C 1986 BRA 12 18 ERIK LAMELA A 1992 ARG 14 109 PABLO OSVALDO A 1986 ITA 13 9

10 FRANCESCO TOTTI A 1976 ITA 17 611 RODRIGO TADDEI C 1980 BRA 3 –13 MAURO GOICOECHEA P 1988 URU 9 –15 MIRALEM PJANIC C 1990 BOS 12 216 DANIELE DE ROSSI C 1983 ITA 11 –17 NICOLAS LOPEZ A 1993 URU 2 120 SIMONE PERROTTA C 1977 ITA 6 122 MATTIA DESTRO A 1991 ITA 13 423 IVAN PIRIS D 1989 PAR 15 –24 MAARTEN STEKELENBURG P 1982 OLA 9 –26 GADIJ TALHO A 1992 AVO – –27 JOSE DODO D 1992 BRA 2 –29 NICOLAS BURDISSO D 1981 ARG 8 138 ADRIAN STOIAN C 1991 ROM – –42 FEDERICO BALZARETTI D 1981 ITA 15 –46 ALESSIO ROMAGNOLI D 1995 ITA 1 –48 ALESSANDRO FLORENZI C 1991 ITA 17 277 PANAGIOTIS TACHTSIDIS C 1991 GRE 13 –

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Carmine Tascone

SCORDATEVI LO ZERO A ZERO

C ari tifosi ben tornati e soprattutto buon 2013. Ci appre-stiamo alla ripresa del campionato ma è bene fare un pas-saggio sulle ultime vicende in casa Napoli. Ci siamo la-

sciati con un Napoli in serie negativa che nello spazio di 15giorni ha totalizzato quattro sconfitte consecutive di cui duecol Bologna e che è costata l’eliminazionedalla Coppa Italia. Ma grazie a un moto d’or-goglio e a un po’ di fortuna l’ultima gara dicampionato del 2012 ha riservato timide sod-disfazioni per la pattuglia di Mazzarri, pas-sata, sia pure con affanno sul campo del de-relitto Siena. Tre punti importantissimi chehanno permesso di invertire il trend della si-tuazione e soprattutto di passare un Nataletranquillo a società e calciatori. Ora, però, siriprende. Al San Paolo arriva la lanciatissimaRoma dell’ex Zeman. Lo dico subito, il Napoli è favorito an-che perché i giallorossi saranno reduci dal ritiro in Florida.Quindi con fuso orario da smaltire e gambe legate. In tal sensola Roma ha fatto un autogol. Dall’altra parte il Napoli arrivaal match coi giallorossi privo, non solo di Cannavaro e Gravasqualificati per le scommesse, ma anche di Aronica e Dossenascaricati in avvio di mercato, senza nessun arrivo in cambio,se non voci sporadiche. Due cessioni frettolose che, in caso diqualche imprevisto per difensori e centrocampisti laterali, im-porranno scelte d’emergenza. Per esempio, se non fosse di-

AI C.itAm

o r e e f e de

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• le ultimissime notizie sul Calcio Napoli• come, dove e poter acquistare

i biglietti per seguire gli azzurri• informazioni, news e storia

dell’associazione• come potersi iscrivere• la rassegna stampa e tant’altro

sponibile Zuniga, vedremo ancora Maggio a destra e Mesto asinistra, quest’ultima una forzatura. E i sostituti chi saranno?Si parla di Silvestre e Astori, io spingo per l’ultimo giovanegià forte e di grandi prospettive. Nel frattempo in queste va-canze il presidente ha parlato, o meglio, ha detto e non detto.

Cari tifosi non me ne vogliate, ma Cavani ègià stato venduto, ne sono certo. Quello chedice Raiola è verità, ci sono diversi club chepossono pagare la clausola rescissoria, nono-stante quanto dice il procuratore del Matadorche si è affrettato a smentire il re del mercato.Mi sembra di rivedere il film di Lavezzi dellascorsa stagione. Capitolo allenatore: Mazzar-ri ormai è in partenza, anche se mi auguro diessere smentito, però ha sbagliato tempi emodi di farlo capire, il problema è il sostitu-

to. Due sono gli uomini che vedrei all’altezza della situazione:Pioli e Colantuono con quest’ultimo più simile nei modi e nel-lo spirito al tecnico toscano. Con Mazzarri mi sembra di rive-dere il film già visto con la Samp allorquando aveva già decisodi andarsene. E questa tensione è costata l’uscita dalla coppaItalia. Tornando al match di domenica sera con Totti a sinistraZeman ha apportato modifiche al suo gioco. Il Pupone corre esuda come un novellino. Sarà una gara spettacolo con tantigol, è impensabile lo 0-0, agli scommettitori dico giocate golper entrambe le squadre e mi ringrazierete.

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Francesca Fortunato

ne” e torna a sperare nell’arrivo di Lampard, Drogba, Terry,snobbando i vari Armero, Calaiò e Silvestre. Il 2013, invece,deve essere il momento della crescita per tutti, squadra, societàe tifosi. Bisogna conoscere i propri limiti e lavorare su questiaffinché l'asticella si sposti sempre più su, ma con cognizionedi causa. Tra i fuochi d’artificio di capodanno sono esplosi an-

che i sogni della gente che, dopo i botti delprimo dell'anno, vorrebbe ammirare quellidel mercato del Napoli. Ci saranno, nonpreoccupatevi, ma sarà tutto mirato. Trabrindisi e calici tutti hanno salutato il 2012augurandosi un grande campionato, nessu-no ha abbondato i sogni di gloria, le spe-ranze scudetto, la voglia di ChampionsLeague. C'è chi ha brindato a grandi vitto-rie preferendo rivincite di lusso a secondiposti, chi preferisce perdere contro i “ne-mici” di sempre sperando in un traguardo

più grande. Lo scudetto è complicato, dicono tutti, ma la vo-glia di giocarsela c'è, l'obiettivo è quello di approfittare diqualsiasi passo falso fatto dalla prima della classe e di avereun confronto diretto e alla pari con le inseguitrici. Il 2013 èappena iniziato, ma i sogni non sono mai andati a dormire...

AZZURROin ROSAAUGURI IN OGNI SALSA

Bye bye 2012, un anno nel corso del quale i tifosi del Na-poli hanno sognato, gioito, sofferto, sperato, fantasticato,pianto, riso. Giornate intere a godersi la Champions Lea-

gue, ad ascoltare la musichetta tanto attesa, a prenotare viaggiin giro per l’Europa partendo da Manchester (in realtà era il2011) giungendo a Monaco e Londra. Un anno in cui sono ar-rivate anche alcune delusioni, dispiaceri,ma un’annata tutta napoletana. Il 2012 si èconcluso con un brindisi, lo hanno fatto icalciatori e i supporter, riuniti con le fami-glie o con gli amici, tavole azzurre con pa-nettoni e pandori “partenopei”, vini e de-corazioni... alcuni bambini sono andati adormire nell’ultima sera dell'anno in came-rette tutte azzurre e hanno sognato un nuo-vo anno, quello delle speranze. Il 2013 puòe deve essere il momento della maturità,quello della crescita. Si inizia ancora con ilcalcioscommesse che va a intrecciarsi col mercato. Da lì par-tono i sogni dei tifosi che spesso non si fermano dinanzi allarealtà, non “inciampano” nel gradino della crisi economica edelle difficoltà di acquistare nel corso della stagione. Spessoqualcuno dimentica che a gennaio il mercato è di “riparazio-

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Buon anno a tutti, al Napoli un augurio particolare. Perchépossa superare lo choc subito per i punti di penalizzazio-ne e per le squalifiche di capitan Cannavaro e Grava. Una

sentenza ingiusta - e a scoppio ritardato - ti lascia l’amaro inbocca e un vuoto dentro. Ma bisogna guardare avanti e alloraun po’ d’ottimismo non guasta. Si va verso un lifting di qualità,almeno sono queste le premesse. Dopo l’addio ad Aronica - emi va di salutare con simpatia un vecchio guerriero - e l’arri-vederci a Dossena, si va alla ricerca di nuove pedine da piaz-zare sulla scacchiera. I nomi li conoscete già: Armero, Astori,Nainggolan. Più una punta che non debba sostituire numerica-mente in organico Vargas (che sarà certamente ceduto in pre-stito) ma che sia - a seconda dei casi - valido partner di Cavanio il suo sostituto naturale. Una ricerca non semplice, una sceltadecisiva. Non punterei al mercato sudamericano per evitare direstare intristiti da un nuovo caso Vargas che, peraltro, è costatotanto, troppo. E allora sarà meglio guardare vicino, magari al-l’isola sarda dove c’è un fior d’attaccante, quel Pinilla che me-riterebbe ben altri palcoscenici e non ce ne voglia il vulcanicoCellino che mi sta pure simpatico perché ama la vita spericolatae la musica. Con il cileno doc - ossia Pinilla - l’attacco del Na-poli farebbe un ulteriore salto di qualità. E magari la sua auto-revole presenza in rosa potrebbe contribuire a fare uscire dalletargo il guerriero macedone (Pandev) che sembra abbia sot-terrato scudo e daga. Un parere sui tre desideri di Bigon? Po-

sitivo, ci mancherebbe. Armero è un’ira di Dio, una forza dellanatura. - anche se in questa prima parte di campionato non habrillato, può accadere - signore indiscusso della fascia sinistraper vocazione naturale. E veniamo al centrale difensivo: con-sidero Astori tra i primi cinque difensori italiani, uno dei pochimarcatori implacabili del campionato. Infine, il centrocampista.Il belga Nainggolan è un fior d’incontrista e non solo, nel suobagaglio tecnico c’è la giocata intelligente e smarcante e unabuona attitudine al tiro dalla media e lunga distanza. Con l’ac-quisto del nazionale belga non si porrebbe il quesito di chi do-vrebbe lasciargli il posto. Data per auspicabile la partenza delloscialbo Donadel, e la titolarità di Inler e Nainggolan, sarebberoBehrami e Dzemaili i subentranti, con preferenza per il primoche potrebbe fare coppia benissimo con il belga se, per esem-pio, Inler dovesse andare incontro a un nuovo periodo di lunastorta. Direte: ma gli oggetti dei desideri appartengono unoall’Udinese e ben tre al Cagliari. E che cosa fa Cellino? Smo-bilita? Ancora non si sa. Ma con una serie di giri il trapiantorossoblù in azzurro potrebbe realizzarsi. Naturalmente, chi didovere dovrà fare di necessità virtù. E ora godiamoci il derbydel sole con la Roma di Totti - semplicemente sublime - e delvelenoso mastro Zeman, sfida da vincere per ritrovare autosti-ma. Con calma e giudizio. Aspettando che la difesa del boemosalga. Per Cavani, Hamsik e compagni potrebbe essere comel’apertura del Mar Rosso dinanzi a Mosé. Buon anno!

Adolfo Mollichelli

URGE UN LIFTING DI QUALITÀ

Una giustizia che ha il sapore amaro, 2 squalificati, Gravae Cannavaro, 2 punti in meno alla squadra e giustizia èfatta?? Ma di cosa parliamo, del famigerato art. 4 CGS,

una norma estrema-mente delicata, che an-drebbe rivisitata e ag-giornata, non si puòdanneggiare una squa-dra che investe in“chiaro” in un calciodai risvolti ancora scu-ri, che presenta bilancidi gestione perfetti, an-diamo a vedere quantesquadre in Italia, inquesto momento, pos-sono presentare requi-siti di tanta professio-nalità e rispetto delleregole, bisognerebbepremiarle queste socie-tà…, e invece… 2 pun-ti in meno per non averprovveduto a far dor-mire un investigatore nei letti dei propri tesserati e sì, non vedoaltra soluzione per conoscere e sapere tutto di tutti, dal mo-mento che la giustizia sportiva arriva dopo anni di indagini,scegliendo il tempo e il momento per dare pubblicità al pro-blema e adottare i relativi provvedimenti. Dalle società, quelle

buone, si pretende il tempismo, di creare un’agenzia di inve-stigazioni interna alla società che lavori 24 ore su 24… madai, questo è il calcio, la giustizia sportiva, a me sembra una

metafora freudiana, sia-mo nel 2013 e già abbia-mo dimenticato il valoredella democrazia, dellalibertà, il rispetto delleregole e della conviven-za civile, la Legge delloStato in cui viviamo, sìquella Legge, perché ilcalcio non può essereuno Stato nello Stato oforse mi sbaglio, e nonho capito nulla??Nel titolo parlo dei “Pa-droni del calcio”, ma ilmio pensiero va al presi-dente De Laurentiis, so-no gli uomini come Lui,che diventeranno i pa-droni del calcio, la quali-tà, la tenacia, la pulizia

nei rapporti, ma soprattutto il rispetto che ha creato tra la so-cietà e i suoi tifosi, tantissimi, in ogni parte del mondo, amanoil Napoli di De Laurentiis, perché splende e nessuna macchia“regalata” potrà mai sporcarlo. Auguri presidente, auguri a tut-ti coloro che amano il calcio, auguri ai tifosi del Napoli.

Luigi Alvino

I PADRONI DEL CALCIO…

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Ha rispolverato di recente i personaggi che lo hanno fattoconoscere al grande pubblico con uno spettacolo “Tutticon me” che ha registrato il tutto esaurito ogni sera, ma

la sua passione per il Napoli lo fa stare sempre in allerta. Bia-gio Izzo è un grande attore che è soprattutto un tifosissimo deicolori azzurri. E nei primi anni della carriera fu tra i prota-gonisti di una pellicola cult per il tifo partenopeo: Quel ra-gazzo della curva B.

D. Che cosa è rimasto del ragazzo della curva B?R. Una passione indelebile per il Napoliche nel corso degli anni ha approfonditola sua analisi, ha voluto capire questomondo di passione. Mi posso definire unmalato del Napoli. Spesso noi tifosi nonci troviamo d’accordo con atteggiamentidei calciatori senza dimenticare che perloro è un lavoro, per noi è una passione. D. De Laurentiis cinema e calcio, ci sonodifferenze?R. Conosco meglio quello del cinema, è unuomo vincente, ma anche nel calcio sa ilfatto. Ha messo faccia e soldi e ci ha portatifuori dalla melma. Ora siamo una societànelle più alte sfere del calcio europeo con unteam valido. Poi ognuno ha il suo carattere,lui è un po’ così con gli atteggiamenti per ar-rivare al suo scopo. Non è un uomo cattivo,è giusto e gli piace controllare i suoi investimenti.D. Un consiglio da malato a un tifoso malato del Napoli…R. Ce verimm fuori o stadio e porta a’ marenna.D. Mazzarriano convinto o èmeglio cambiare?R. Penso che se un tecnico èspremuto sia meglio cambiare.Nella storia sono pochi i casi diquesto tipo che non siano finiticon un divorzio. È logico cam-biare ancora di più perché la per-sona te lo fa capire che non ce lafa più. Vogliamo raggiungerequalcosa di importante e poi èmeglio salutarsi. Piuttosto il pro-blema futuro è trovare un buon allenatore. Lui ha dato con-cretezza ma gioca con un solo modulo. Tuttavia siamo lì, solola Juve è un altro pianeta, tutti i giocatori vogliono andarci.Le altre se la giocano alla pari.D. Hanno senso i paragoni Maradona-Cavani?R. Non ha senso. Nella vita normale non hanno senso i para-goni, ognuno è diverso dall’altro, figuriamoci nel calcio. Co-me intelligenza di gioco Maradona è estro puro, Cavani è ungrande finalizzatore. Come nell’arte mai fare paragoni, l’im-portante è lasciare un segno. Piuttosto la ricerca affannosa delrecord per Cavani può essere un problema. La voglia di stra-fare può limitare gli altri, Insigne in primis. D. Questione stadio, come si schiera?R. Tutti vorrebbero uno stadio di proprietà con tutte le como-dità. Sono nato nel San Paolo e comunque come zona mi pia-cerebbe uno stadio nuovo a Fuorigrotta, non mi entusiasmal’idea di delocalizzare l’impianto.

Max Bonardi

BIAGIO IZZO: TIFOSI TUTTI CON MED. Mercato: chi comprerebbe?R. Non ho capacità da tecnico, da tifoso dico che in attaccoserve qualche ricambio che voglia fare panchina, qualcosa indifesa, poi penserei in prospettiva a un portiere e ci vogliono4 centrocampisti centrali. Ora ne manca uno.D. Obiettivi possibili di fine stagione…R. Un Napoli in lotta fino alla fine per un posto in Champions.

Poi, persa la Coppa Italia, una bella fi-gura fino in fondo in Europa League,anche se con l’arrivo delle scartatedalla Champions il gioco si fa duro.D. L’ultima commedia è un ritornoalle origini, un modo per dire ai de-trattori che non si è imborghesito?R. No assolutamente, non potrei maiimborghesirmi. È un omaggio almio pubblico per accontentare chimi chiedeva di riproporre alcunipersonaggi. Ho ricevuto meravi-gliosi consensi, sold out tutte le se-re, non me lo sarei mai aspettato,guardo in faccio alla realtà, c’è lacrisi, il teatro costa, onestamentesi scelgono solo pochi spettacoli.Alla ripresa saremo in tournée in

Emilia Romagna e poi nel resto d’Italia. Tor-niamo a Napoli dal 4 aprile al 4 maggio al Cilea, per poi chiu-dere al Sistina di Roma.D. Quali i programmi futuri?R. Pitturare camera da letto con mio zio, a tutti buon 2013.

Biagio Izzo è nato a Napoli il 13 novembre del 1962, all’ini-zio della sua carriera formava un duo comico con un altrocabarettista, Ciro Maggio, la coppia si chiamava Bibì & Co-cò. Il duo era famoso nell’ambiente partenopeo grazie allecomparsate sulle emittenti televisive locali, e per la produ-zione di musicassette con brani comico-demenziali. Ha poiraggiunto il successo con Telegaribaldi, sull’emittente regio-nale campana Canale 9, e successivamente con Pirati e Pi-rati Show, su TeleNapoli34, ma si era già fatto conoscere alivello nazionale con il programma Macao, condotto da AlbaParietti. In quel periodo dopo l’esperienza di Telegaribaldi,aprì il “cabaret Portalba” (ex Teatro Bruttini) dove fu sceltoda Gianni Boncompagni. Nei primi anni 2000 è stato anchepresente nei film di Natale con Boldi e De Sica: BodyGuards - Guardie del corpo (2000), Merry Christmas (2001),Natale sul Nilo (2002), Natale in India (2003). Nel 2004, hapartecipato al film In questo mondo di ladri. Nel 2005 è com-parso nel film Cose da Pazzi e nel 2007 ha ottenuto la suaprima conduzione a livello nazionale in Stasera mi butto.Poi l’anno successivo Miss Italia nel Mondo. È tornato a la-vorare con Boldi nei film Matrimonio alle Bahamas (2007) eLa fidanzata di papà (2008). In teatro ha recitato in Tutto perEva, solo per Eva”, “C’è un uomo nudo in casa”, “Due Co-mici in Paradiso”, “Il re di New York”, “Una pillola per piace-re”, “Un Tè per tre” “Guardami guardami”;”Tutti con me”; tut-te opere scritte da Bruno Tabacchini e lui stesso. Biagio Izzoha avuto due figlie dalla prima moglie, Teresa. I loro nomisono Alessia e Valeria. Successivamente ha avuto altri duefigli, Martina e Raffaele, dalla nuova compagna Federica,che ha sposato a Napoli il 30 agosto 2008.

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Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

INIZIO SPUMEGGIANTE!

L’ augurio più gradito da noi tifosi è proprio un inizio spu-meggiante, il buon risultato di Siena, anche se raggiuntonelle fasi conclusive della partita, ha ridato entusiasmo

e tranquillità a una squadra che per la verità ci aveva fatto sof-frire non poco inanellando una serie negativa di risultati.Ebbene, esorcizzato il momento, ci troviamo proprio nella do-menica dedicata ai bambini ad affrontare l’ostica compaginecapitolina prodiga di risultati altalenanti e per questo una veraincognita. Confidiamo anche noi di avere un bel regalo per lafesta dell’Epifania, meritiamo ampiamente un risultato positivoalla luce del nostro costante sostegno e alla passione che con-traddistingue il tifo partenopeo, generoso e competente. Ci saràil rientro dalla squalifica dello svizzero Inler, la sua assenza si

è fatta sentire in Toscana, l’infermeria si sta svuotando e non cisaranno squalificati, in attesa del calciomercato. Intanto anchei sudamericani sono andati a festeggiare il Natale nel propriopaese, Britos osservato speciale poiché incaricato da Mazzarridi fare il vice Cannavaro avrà modo di dimostrare tutto il suovalore. Si aspettano, nel frattempo, notizie dal fronte “nuovi ar-rivi“ a questo punto fondamentali per rinforzare un ottimo grup-po, bisognoso però di alternative per ben affrontare i diversiobiettivi. Lasciamoci alle spalle i problemi legati alla respon-sabilità indiretta di un club che ha ampiamente dimostrato lasua assoluta estraneità sulla vicenda del calcio scommesse. Daquesta ingiustizia ci aspettiamo una reazione d’orgoglio.Auguri azzurri per un anno di successi!

ME VULESSE SCETA’ AROPP ‘A BEFANA!Bruno Marra

Adesso che sono terminate le vacanze di Natale e siamogià nell’anno che verrà, sarebbe bello fare una profondaanalisi su una materia che spesso sfugge e che invece

più di ogni altro argomento caratterizza l’evento. Ovvero: iluoghi comuni. Perché, se c’è un momento dell’anno in cui a Napoli si scatenail maggior numero di frasi fatte è quello delle sante feste. Unperiodo non solo di auguri e regali, ma so-prattutto di luoghi comuni e stereotipi cheappartengono da sempre alla tradizione e ladialettica napoletana.Visto che il 2012 è passato senza traumi, edabbiamo scampato anche il calendario Ma-ya, adesso, prima che tutto volga al termine,togliamoci questo sfizio e proviamo ad as-segnare l’Oscar Universale del Luogo Co-mune di Natale. QUANDO ARRIVANO ‘STI FESTE E’‘NA MAZZATA ‘NFRONT! – Classicaespressione che scatta dal 20 dicembre. L’au-tomobilista esausto maledice il traffico e chi loha costretto a comprare regali. Ma appartieneanche alla povera signora, mamma, nonna e suo-cera che deve apparecchiare il cenone. E tra l’al-tro senza neppure avere in cambio né collabora-zione, né gratificazione. Anzi, si ritrova a tavolapure il disgraziato genero costretto ad andare allacena per tradizione. E che ripete continuamente:“Ma quand passano ‘sti feste!? Nun veco l’ora.Stasera m’aggia sceruppà pure a ‘gnora!” VABBUO’ SE NE PARLA AROPP ‘E FESTE- Eccolaqua, alzi la mano chi non l’ha detto almeno una volta. Perla classica, maledetta, inevitabile dieta! Ma tutti i buoni pro-positi si sgretolano con l’arrivo del Natale e si rimandano al-l’anno nuovo. Il cenone non si può certo saltare. E poi, sehamm fatt 30, facimm pur 31! E alla Befana che vuoi fare?Saltare la calza? Ma non se ne parla proprio. Insomma per di-magrire c’è sempre tempo. Se ne parla dopo le feste. Questoè sicuro. C’è solo da capire dopo le feste di quale anno!!!!

E PURE CHIST ANNO M’HAGGIO ‘ NTUSSECATONATALE! – Della serie: quelli che se la chiamano. Quelli chestanno bene tutto l’anno ma che beccano la febbre proprio allaVigilia. Proprio coloro che magari si sono imbottiti con cap-potti e maglie di lana. E invece, nonostante le precauzione, ar-riva puntuale la scatarrata bestiale. E li senti giustamente scle-rare: pur chist anno, m’haggio ‘ntussecato Natale!

AUGURI, CI VEDIAMO L’ANNOPROSSIMO - Questa è la frase incuboche scatta terribilmente nella notte del 31.Il saluto del dulcis in fundo, nel senso chesi è davvero raschiato il fondo dello squal-lore. L’unico luogo comune che non con-tiene una imprecazione, ma un velato ten-tativo di umorismo. Che si tramuta in duedistinte reazioni da parte dell’interlocuto-re. La prima, più bonaria: un sorriso di

commiserazione. L’altra più reaziona-ria: una smorfia di disgusto. Allora,consiglio spassionato e propositivoper il 2013 a tutti coloro che hannopronunciato ed hanno ancora inten-zione di ripetere questa stronzata:non fate ridere a nessuno!. E tenetelo

a mente, perché altrimenti non solonon ci vediamo l’anno prossimoma jatevenne per sempre!ME VULESSE SCETA’ AROPP‘A BEFANA - È la candida implo-razione delle persone avvilite dalcaos delle feste. Quelli che nonscorgono l’orizzonte ed il senso didue settimane di bagordi, spese inu-

tili, auguri obbligati e serate di plastica. Quelli che si sentonointasati, incastrati, e ce manca pure l’aria miez ‘a via pe’ cam-menà! Meritate un elogio e tutta la nostra solidarietà! Adessoche la Befana passa ce putimme finalmente scetà. E magariscoprire per la prima volta che l’amore è l’unico regalo vero,di fronte a un mare di banalità…

Assegniamo l’Oscar Universale del Luogo Comune di Natale!

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Marco Martone

MOU INCORONA DIEGO: IL PIÙ GRANDE

“Maradona è meglio e Pelè…”. Quante volte abbia-mo ascoltato le parole di questa fortunata canzo-ne e quanti e quali discussioni ha scatenato tra gli

appassionati di calcio, il paragone tra Diego e gli altri numeri10 della storia del calcio. Adesso a mettere tutti d’accordo ciha pensato niente di meno che l’odiato allenatore del Real Ma-drid Josè Mourinho. Sarebbe divertente ora sapere cosa pen-sano i detrattori di Maradona e i fan del tecnico portoghese.Da grande conoscitore di calcio,infatti, Mourinho ha riconosciutola “superiorità assoluta” di DiegoMaradona nella storia della peda-ta. L’ex allenatore dell’Inter, in oc-casione della cerimonia dei GlobeSoccer Awards 2012, ha ammessoche: “Maradona è il calcio, io no.Un calciatore ha una fama e un pe-so che un tecnico non avrà mai. Sel'avessi potuto allenare mi sareiadattato a lui”. Parere assoluta-mente condivisibile, perché nonc’è Ronaldo, Messi, Iniesta o Tottiche possa mai scalzare dal podiopiù alto il Pibe de oro che ha fattoinnamorare i tifosi del Napoli enon solo. Bravo Mourinho, dun-que, perché spesso presunzione eantipatia vanno di pari passo cononestà intellettuale e rispetto per ivalori dello sport. Del resto le sim-patie del popolo partenopeo il tec-nico campione d’Europa con l’In-ter se l’era già guadagnate, quandoin occasione di una gara al SanPaolo aveva definito il tifo azzurro

come un autentico spettacolo di passione e amore per la squa-dra. Il tributo al più grande calciatore di tutti i tempi, dovrebbeadesso far riflettere qualche “top player” attuale (oggi si chia-mano così), che di Maradona non ha il talento, né l’altruismoe che pure aspira a diventarne il sostituto nel cuore dei napo-letani. Edinson Cavani è un campione vero, una sorta di pre-destinato, ma puntare allo scettro del riccioluto numero 10 ap-pare impresa ardua e forse anche un po’ troppo ambiziosa.

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Massimo Sparnelli

LORO FANNO CORRERE IL NAPOLI

I l 2013 del Napoli riparte da loro, soprattutto da loro, dopoun periodo di riposo per i calciatori, tra vacanze e pochi al-lenamenti nelle gambe. E un carico di preparazione per ar-

rivare con tanta benzina nelle gambe sino al termine della sta-gione. I membri dello staff medico e atletico del club azzurrosono stimati e ambiti in tutt’Italia. Partendo dal dottor AlfonsoDe Nicola, amato dai calciatori della rosa partenopea e titolaredi un centro di riabilitazione motoria a Cerreto Sannita, nelBeneventano, che negli anni ha ospitato campioni anche di al-tri club italiani. E poi il suo vice, il fisiatra Enrico D’Andrea,il medico dello sport Raffaele Canonico, i massaggiatori. E ilpreparatore atletico, Giuseppe Pondrelli. Professionisti sempreelogiati dal tecnico Walter Mazzarri. Gli uomini che conosco-no i segreti del motore Napoli. Una statistica riportata dai quo-tidiani qualche mese fa riferiva che il Napoli fosse la penulti-ma squadra di serie A per numero di infortuni contratti nei do-dici mesi precedenti. Un risultato confermato anche dal trenddella stagione in corso. Pochi i casi di infortuni muscolari –Zuniga e Cavani, che ha saltato due gare a dicembre ma soloper scopi precauzionali – nessun degente di lungo corso. Unarosa quasi sempre al completo. Una preparazione fisica chenon ha quasi mai denunciato limiti, nonostante il Napoli, comela scorsa stagione, fosse impegnato sutre fronti, almeno sino alla recente eli-minazione in Coppa Italia per mano delBologna. In pratica, una squadra d’ac-ciaio. Con calciatori recuperati dopolunghi periodi di appannamento psico-fisico, per esempio Goran Pandev, oche hanno visto valorizzarsi le qualitàatletiche, come Zuniga o Marek Ham-sik. Tra i segreti per far volare gli az-zurri, tecniche posturali che riduconopubalgie, lombalgie e una sinergia par-ticolare con gli atleti e l’odontoiatriaper prevenire, o risolvere, problemi allaschiena per i calciatori. Per De Nicolae i suoi colleghi, arriva il momentoclou: rimettere in moto Cavani e com-pagni. Per correre – e si spera raggiun-gere – verso l’obiettivo finale: un postonella Champions League 2013/2014.

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SIENA - NAPOLI 0-2: RISCATTO

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NAPOLI - BOLOGNA 1-2: SEMPRE KONE

COPPA ITALIA

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PARMA (6)(8) NAPOLI

(9) BOLOGNA CATANIA (11)(9) BOLOGNA CATANIA (11)

(33) LIVORNO CITTADELLA (37)

(5) ROMA MILAN (7)

(12) ATALANTA REGGINA (36)(12) ATALANTA CHIEVO (10)

(39) CESENA REGGINA (36)

JUVENTUS (2)

MILAN (7)

(1) INTER

(9) BOLOGNA

LAZIO (3)

CATANIA (11)

(5) ROMA *

(13) FIORENTINA

COPPA ITALIA

TUTTE LE BIG VANNO AVANTI

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OTTAVI EUROPA LEAGUE

NAPOLIVictoria P.

Bate BorisovFenerbarhçe

TottenhamLione

INTERCluj

Bayer LeverkusenBenfica

Dinamo KievBordeaux

LevanteOlympiakos

Atletico MadridRubin Kazan

Anzhi M.Hannover

NewcastleMetalist

BasileaDinipro

ZenitLiverpool

StoccardaGenk

Borussia Mon.LAZIO

AjaxSteaua Bucarest

Sparta PragaChelsea

L’AVVERSARIA DEL NAPOLIL’urna di Nyon ha dato questo esito. Il Napoli se la dovrà vedere col Viktoria Plzenche ha vinto il gruppo B mettendosi alle spalle i campioni in carica dell’Atletico Ma-drid del bomber Falcao, i portoghesi dell’Academica e gli israeliani dell’Hapoel. Co-me gioca? Compatta corsa e pressing, un 4-2-3-1 molto corto in cui gli esterni altifanno quasi da terzini aggiunti in fase di non possesso (Rajtoral), soprattutto. Il tec-nico Vrba, però, non rinuncia al gioco anche perché davanti alla difesa ha due disangue freddo: Horvath, istituzione del calcio ceco, nonostante i suoi 37 anni e Da-rida, classe ’90 mediano nel giro della nazionale. L’altro veterano terribile è in attac-co: l’unica punta è lo slovacco Bakos, furbo in area e bravo nelle sponde. Insommaun avversario tutt’altro che agevole, Napoli, fai attenzione.

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È stata una fine anno in agrodolce per le formazioni del vivaio azzurro. Salutata con piacere la Primavera che accedealle semifinali di Coppa e fa la voce grossa in campionato, va rilevato che ancora una volta gli Allievi di Muro se-gnano il passo e si allontanano dalle zone nobili della graduatoria. Grande riscatto, invece, per i Giovanissimi di

Liguori ancora una volta corsari in trasferta.

Attilio Marchionne

PRIMAVERA IN SEMIFINALE DI COPPA

PRIMAVERA

Messo al sicuro, a inizio mese, il girone di andata chiuso al primo postocon tre punti di vantaggio sulla coppia Lazio-Catania, al Napoli di Saurinidicembre è servito per continuare il cammino in Coppa Italia. Ora gli az-zurrini sono nelle semifinali dove incontreranno la Roma, uscita vincentedal doppio confronto col Milan. Il Napoli, invece, ha liquidato senzatroppi affanni, la pratica Pescara (2-0 all’andata in casa e 0-1 sul campoabruzzese) e ora si appresta a incontrare i giallorossi già battuti in casaall’esordio in campionato con un secco 3-0. Nella parte alta del tabellonese la vedranno Torino e Juventus, uscite vincenti nei confronti rispetti-vamente con Inter e Sampdoria, in un derby che si preannuncia affasci-nante. Il campionato, invece, riprenderà il prossimo 12 gennaio, mancoa dirlo, proprio col return match in trasferta con la Roma.

Lazio - Ascoli 2-0Crotone - Catania 0-1Ternana - Pescara 2-1Roma - J. Stabia 3-1Bari - Napoli 3-2Palermo - Reggina 4-0Vicenza - Lanciano 2-0

risultati 1ª ritornogirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GS

Roma

Lazio

Catania

Vicenza

Palermo

Pescara

Ternana

Napoli

Ascoli

Bari

Reggina

Crotone

Juve Stabia

V. Lanciano

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ALLIEVINAZIONALI

Sembrava che la vittoria, sia pur di misura, sulcampo della Reggina avesse rilanciato gli Allie-vi di Ciro Muro, reduci da un periodo di scon-fitte pesanti. Invece gli azzurrini ci sono ricasca-ti e nella successiva trasferta a Bari, sono statibattuti, sia pur nel finale dalla formazione bian-corossa. Peccato perché il Napoli aveva chiusoil primo tempo in vantaggio 2-1 grazie ai gol diBifulco e Guardiglio arrivati dopo che i localierano passati in vantaggio con Mastangelo. Manel finale di gara un rigore di Curci e al 39’ ilgol di Leo ribaltavano il risultato a favore delBari. E ora il Napoli è relegato all’ottavo postosempre più lontano dalle prime posizioni. Urgeun girone di ritorno all’altezza della situazioneper scalare qualche posizione in classifica. Ma-gari una bella vittoria dalla prossima settimananel match casalingo contro il Crotone.

risultati 13ª andatagirone H

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GS

Napoli

Catania

Palermo

Reggina

Crotone

Nocerina

Trapani

Salernitana

Catanzaro

Paganese

M. Franca

Hinterreggio

V. Lamezia

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16

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GIOVANISSIMINAZIONALI

Si attendeva una pronta risposta dai Giovanis-simi di Liguori che avevano perso a inizio di-cembre la loro imbattibilità per mano del Tra-pani, ma che avevano comunque conservato iltitolo d’inverno. E la risposta è arrivata subitoe per lo più in trasferta contro la diretta avver-saria nella corsa al primo posto: la Reggina. Un1-2 frutto di un primo tempo scoppiettante tuttodi marca azzurra grazie alle reti di Negro e Na-tale e difeso in una ripresa giocata tutta col cuo-re dopo che nei primi minuti della seconda fra-zione Marotta aveva riacceso gli entusiasmi delpubblico amaranto. I minuti finali, poi, sono sta-ti una battaglia e nel recupero un miracolo diFerrara ha garantito i tre punti ai ragazzi di Li-guori. Una partita che ha fatto capire ancora dipiù che il cammino è ancora lungo. Ora alla ri-presa il 13 il Napoli riceverà in casa il Crotone.

Catania - Hinterregggio 2-0Catanz - Palermo 2-2Crotone - Salernitana 2-2Paganese - Nocerina 0-3Reggina - Napoli 1-2Trapani - M. Franca 2-2Squadra in riposo: V. Lamezia

Settore giovanile

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F inalmente il fatidico giorno è arrivato, ed è stato un veroe proprio successo! Il sogno finalmente si è avverato, unClub Napoli è nato alle pendici del Santuario con tanto

di benedizione... grazie alla volontà e caparbietà di un gruppodi amici. All'evento sono intervenuti organi ecclesiastici, (ilPriore Rosario Carlo Ricciardello) e comunali (il Sindaco Car-mine Esposito) che hanno sposato in pieno lo spirito di ag-gregazione e comunità che il club si prefigge attraverso le va-rie iniziative che dovranno essere intraprese. Come cornice al-la serata oltre 300 gli ospiti e un gran buffet, e la maestosa re-gia di chi ogni domenica fa vivere ai tifosi napoletani dal SanPaolo la magia dell’azzurro con momenti indimenticabili, ov-vero Gigi Soriani e Daniele “Decibel” Bellini che con il lorospettacolo hanno intrattenuto fino a serata inoltrata i numerosiospiti. Il direttivo del neonato Club Napoli con in testa il pre-sidente Antonio Pignatiello e il presidente onorario VincenzoOrbinato, coglie l’occasione per augurare a tutti i tifosi parte-nopei un prospero 2013 ricco di salute con la speranza di unNapoli sempre vincente.

Salvatore Longobardi (Tesoriere AINC)

FESTA ALLE PENDICI DEL SANTUARIO

anni di passione negli stadi4019722012

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Si ricomincia, e il Napoli Carpisa Yamamay, dopo un annostraordinario in tutti i sensi, vuole ancora sorprendere.Nell’ultima uscita del 2012 la formazione allenata da Pep-

pe Marino ha messo in campo i suoi due assi della campagnadi dicembre: Emi Yamamoto, la prima giapponese a giocarenel campionato italiano femminile, e Veronica Privitera, sici-

liana di 24 anni,che completano larosa azzurra. Ya-mamoto era a Na-poli da due mesi, esolo un regolamen-to obsoleto e arcai-co ne ha proibitol’esordio da prima.Ma alla fine, perfe-zionate tutte le pro-cedure burocrati-che, da Roma è ar-rivato l’ok ed Emi

è riuscita a esordire con un meraviglioso gol contro la Lazionell’ultima prima della sosta natalizia. Privitera, invece, è unavecchia conoscenza della squadra partenopea, avendo giocatocontro lo scorso anno nelle file del Catania e dell’Acese, e que-st’anno stesso sempre con l’Acese in Coppa Italia. Tornando aYamamoto è una calciatrice completa, dai piedi buoni, pu gio-

care in un centrocampo a tre o a quattro da esterno o da cen-trale, alla “Pirlo” per farla breve, suo idolo e calciatore di rife-rimento. Privitera gioca più avanti come esterno o come secon-da punta. Insomma con questi due innesti l’allenatore delle ta-ratarughine Marino può essere più che contento. Nessuna squa-dra femminile del massimo campionato, neanche quelle che sigiocheranno lo scudetto fino alla fine, può contare su 17/18calciatrici tutte di ottimo livello come quelle che, con l’inseri-mento di alcune giovani, completano le 22 della rosa del NapoliCarpisa. Il quinto posto, comunque, ottenuto al giro di boa econsiderato il primo anno di massima serie è un grandissimotraguardo con la speranza che il 2013 cominci così come erafinito l’anno appena salutato.

CARPISA: FURORE GIAPPONESE

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La radio più azzurra d’Italia

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