Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Primavera 2011

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Trimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XV - n. 1 - Primavera 2011 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita COOPERATIVA LIVICOLA A R N A S C O VITICOLTORI INGAUNI Primavera: momento importante per le nostre aziende PAGINA 3 Virus e virosi: capire cosa sono per fare prevenzione PAGINA 9 L’Associazione “A Veggia Arbenga” PAGINA 16

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Notiziario della cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga (Savona).Notizie sulla vita della cooperativa e sull'agricoltura ligure.

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Trimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XV - n. 1 - Primavera 2011 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita

COOPERATIVA LIVICOLAA R N A S C O

VITICOLTORI INGAUNI

Primavera:momento importanteper le nostre aziende

PAGINA 3

Virus e virosi:capire cosa sono per

fare prevenzionePAGINA 9

L’Associazione“A Veggia Arbenga”

PAGINA 16

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EditorialePrimavera 2011

Ecco, anche quest’annosiamo arrivati al momen-

to più importante per i nostriproduttori di piante in vaso. Èil periodo primaverile, ormaisempre più breve, quello in cui

si concentra la maggior partedella vendita delle nostre pro-duzioni di piante aromatiche esoprattutto margherite. Non sodirvi se alla fine sarà una sta-gione positiva o se ci sarannoproblemi. Come ben sapetemeglio di me sono molteplici i

fattori che influenzano il mer-cato e quindi è azzardato faredelle ipotesi. Quello che possoaffermare è che da tempo il set-tore fiori della nostra Coopera-tiva sta lavorando per program-

mare e organizzare al meglioquesto momento importante.Già sapete del potenziamentodel settore Italia ma, anche sul-l’estero, si sono create nuoveopportunità che ben ci fannosperare per questa e maggior-mente per la prossima stagio-ne, quando avremo a disposi-zione spazi ben più ampi. Non

dico altro, a giugno faremo ilpunto.Come è ben visibile a tutti i la-vori della nuova sede stannoandando avanti. Ormai è termi-nata l’intera strutturaprefabbricata e i cemen-ti armati della palazzinaservizi. Oratoccherà aimuri esternidella palazzina,tramezze e a tuttal’impiantisti-ca. In or-dine cro-nologico do-vreb-berotermi-nare pri-

Momento importante per le nostre aziendeUn bilancio si farà a giugno, intanto proseguono i lavori per la nuova sede

È il periodoprimaverile quelloin cui si concentrala maggior parte

della vendita dellenostre produzioni

Come è benvisibile a tutti i

lavori della nuovasede stanno

andando avanti

MPA

dal 1 Marzo 2011 il MPA ha variato

il suo orario Il nuovo orario al pubblico

è il seguente:

Mattino: 08,00 - 12,30 Pomeriggio: 14,30 - 18,30

Sabato: 08,00 - 12,30

ma il magazzino fiori poi rispet-tivamente il magazzino prodot-ti per l’agricoltura e infine lapalazzina servizi.

Molto importante è l’opera diarginatura, che è stata realizza-ta dalla cooperativa per mette-re in sicurezza oltre all’area do-ve sta sorgendo la nuova sedeanche le aree circostanti;un’opera di pubblica utilitàben visibile a monte del ponteche collega la frazione di Lecacon quella di Bastia. Opera che a giorni verrà termi-nata con l’inerbimento e la po-sa di alberi.

Il presidenteFabrizio Di Sibio

Ora toccherà aimuri esterni della

palazzina,tramezze e a tutta

l’impiantistica

L'argine terminato che a giorni vedràl'inerbimento e la posa di alberi

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Lavori inTerminata la str uConclusa l’arginatura e a b

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in corsor uttura prefabbricataa breve pronto il magazzino fiori

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Ortofrutticola Mese

Nell’ambito del Progettodi massima Innovazione e

Divulgazione in Floricoltura.-Scheda A. Modelli operativitrasferibili al territorio, finan-ziato dal DGR n° 1103 del 6agosto 2009, che la Regione Li-guria ha affidato all’Istituto Re-gionale per la Floricoltura diSanremo (IRF),sono

condotte prove agronomiche-commerciali su nuovi cloni dimargherita, in collaborazionecon la Cooperativa L’ Ortofrut-ticola di Albenga. Al fine di il-lustrare i risultati conseguiti,nella prossima primavera sonoprevisti tre appuntamenti rivol-ti alla produzione.Le giornate sono dedicate alla

presentazione dei nuovicloni di margheri-

te da vaso(Argy-

ranthemum frutescens) sortitidall’attività di ricerca dell’IRF,finalizzata all’ottenimento divarietà di qualità e con una ri-duzione della taglia per unacoltivazione più sostenibile siadal punto di vista economicoche ambientale, grazie alla ri-duzione dell’uso dei regola-tori di crescita (nanizzanti).

Le tre giornate prevedono:

• 26 marzo ore 9,30 (puntodi incontro Coop L’Ortofrut-ticola, Albenga) : visita alleaziende pilota della zona in-

guana che hanno seguito laproduzione delle ultime novitàbrevettate dall’IRF (Simona,Martina e Irma ) oltre ad alcunicloni allo studio• 30 aprile ore 9,30: incontropresso la Coop L’Ortofrutticola,

Albenga per una giornata di ap-profondimento della coltura dimargherita con particolare ri-guardo ai dati agronomici-commerciali raccolti per i cloniallo studio• 13 maggio ore 15,30 : PorteAperte all’IRF, Sanremo ove sa-rà possibile visionare l’interacollezione di cloni ottenuti dal-l’attività di ricerca

Per informazioni rivolgersi a:Istituto Regionale per la Flori-coltura, via Carducci 12, 18038Sanremo (IM), tel. 0184 535150,mail segreteria: [email protected], www.regflor.it;Cooperativa L’Ortofrutticola,via Dalmazia 169, 17031 Alben-ga, tel. 0182 554943,[email protected],www.ortofrutticola.it

Diversificazione produttiva nella margherita Tre giornate divulgative rivolte alla produzione

L'Associazione “BastaPoco” si prefigge di crea-

re i presupposti per la presain carico a domicilio dei pa-zienti oncologici in statoavanzato di malattia in ausilioai servizi di struttura pubblicagià esistenti sul territorio. L'Associazione si proponeinoltre di promuovere, diffon-dere e approfondire la cono-scenza della popolazione inmateria di Cure Palliative.Cerchiamo volontari sia concompetenze sanitarie specifi-

che (medici, infermieri, psico-logi, fisioterapisti) che non,ma con forte motivazione per-sonale al lavoro delle Cure

palliative. Il personale volontario verràformato presso il Servizio dlterapia del dolore e Cure Pal-liatlve di S. Corona (Dott.ssaPaola Morpurgo)al fÌne di Creare un centro diascolto-raccolta telefonico(Call center) grazie al quale ipazienti e i loro familiari pos-sano manifestare le loro ne-cessità ed essere informati eindirizzati adeguatamente.Intendiamo creare eventi perraccogliere con continuità

fondi e per "sensibilizzare"l'opinione pubblica alla cul-tura delle Cure palliative.Chi fosse interessato puòcontattare il Dr Marco Ghini alnumero 0142.544064Grazie a tutti per l'attenzione

Paola Morpurgo Cesare Cometto

Marco Ghini

Una lodevole iniziativa beneficaAssistenza domiciliare del paziente neoplastico

Associazione Culturale"BASTA POCO"loc. Vallone 87

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sistenza , l’insetto ( afide) ac-quisisce il Virus anche con lesole punture di “assaggio” supiante infette, trattenendoloesternamente sullo stilettoboccale, e trasmettendolo poialle piante sane. L’infettivitàviene mantenuta per periodi da2 a 12 ore, poi l’insetto deve “ri-caricarsi” con altre punture. Unesempio di questa modalità ditrasmissione è il CMV (Virusdel Mosaico del Cetriolo) Nella persistenza i tempi di ac-quisizione e di inoculazione daparte dell’insetto sono alquan-to lunghi: tra il momento del-l’acquisizione e quello in cuil’insetto diventa infettivo tra-scorre un lasso di tempo (dettoperiodo di latenza) variabile da3 fino a 40 giorni durante ilquale il Virus invade le celluledel vettore raggiungendo leghiandole salivari, dalle qualisarà inoculato alle piante sanetramite la saliva. L’infettivitàdel vettore si può protrarre perdiverse settimane o per tutta lavita dell’insetto. Un esempio diquesta modalità di trasmissio-ne è il TSWV.

Dove si conservano i virusOltre che su specie coltivate ivirus possono essere ospitati

da diverse specie spontanee einfestanti che costituiscono ilpiù importante serbatoio di in-fezione. In molte di queste spe-cie infestanti spesso non si ri-scontrano delle sintomatologieevidenti ed inoltre le piante,soprattutto se perenni, sono ingrado di conservarlo anche inassenza delle piante coltivate.Altre fonti di infezione possonoessere: • Orti famigliari dove vengonocoltivati in modo promiscuodiverse specie vegetali (pomo-doro, zucchine, peperoni etc)sulle quali non vengono quasimai effettuati trattamenti in-setticidi. • I giardini dove si trovano spe-cie floricole (margherite , surfi-nie gerani, etc), e arbusti orna-mentali (gelsomino, viburno,passiflora, etc), e rampicanti esiepi, spesso ospiti di virus.

I Principali Virus presenti nelle nostre zone e SintomatologiaI Virus causano nelle piante in-fette modificazioni morfologi-che e cromatiche, indicate coltermine generico di sintomi, acarico di foglie ,fiori e frutti. • Nanismo e riduzione di taglia. E’uno dei sintomi che con mag-giori frequenza si osservanosulle piante virosate. L’altera-

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Assistenza TecnicaPrimavera 2011

PremessaPrima di parlare di Virus

occorre fare alcune premessesu cosa siano per capire il per-ché della loro pericolosità. Cer-tamente tutti i coltivatori han-no più dimestichezza con unamalattia fungina, basta pensa-re a tutti i funghi che infettanole specie coltivate (ruggini, malbianchi, fitoftore, botritis etc.)e contro i quali si è abituati adeseguire trattamenti periodici.Ma il Virus è per molti ancorauno sconosciuto: quando c’èuna virosi in atto si sente dire,giustamente, che purtropponon c’è rimedio, ossia non èpossibile portare la pianta in-fetta allo stato di sanità. Cer-chiamo di capire la motivazio-ne: il Virus è un’entità estrema-mente piccola come dimensio-ni, visibile solo con il micro-scopio elettronico. Il Virus “vi-ve” all’interno delle cellule ve-getali, dove si replica diventan-do un tutt’uno con esse: sfruttail bio-chimismo della cellulaper moltiplicarsi e invadere lapianta ospite dando origine aisintomi. Di conseguenza “col-pire” il Virus significa “uccide-re” la cellula infetta, e quindi lapianta stessa: è per questa ra-gione che i Virus sono respon-sabili di malattie incurabili. Daciò si capiscono due cose: le vi-rosi sono malattie che possonoessere solo prevenute e noncurate; se si verificano possia-mo solo operare in modo chenon si diffondano ulteriormen-te a specie limitrofe.

Modalità di trasmissione I Virus sono trasmissibili dapianta a pianta secondo moda-lità differenti:• Trasmissione per contatto dapianta a pianta. Tipica di Virusmolto infettivi presenti in altaconcentrazione sull’epidermi-de fogliare (virus del mosaicodel pomodoro). I virus non so-no però in grado di attraversa-re da soli la cuticola e la paretedelle cellule epidermiche dellepiante, a meno che nel puntodi contatto non siano presentidelle microlesioni (piccole feri-

te, rottura di peli) attraverso lequali può penetrare il succocellulare infetto del virus. Unatrasmissione di contatto, perquanto poco frequente, può at-tuarsi anche in natura, quandofoglie di piante sane e malatevengono a contatto,sfregando-si ad opera del vento. La tra-smissione di contatto avvienemolto più comunemente attra-verso le operazioni colturali(trapianto, scacchiatura, lega-tura),che provocano piccole fe-rite e rottura di peli fogliari,aprendo così la via al virus.• Trasmissione per propaga-zione vegetativa. Uno dei me-todi di diffusione maggiormen-te efficaci per i Virus fitopato-geni è la propagazione agami-ca, mediante talee prelevate dapiante madri infette, da piantemadri asintomatiche ma infet-te ( latenza), micropropagazio-ne, divisione di cespi o degliorgani sotterranei ( bulbi, tube-ri e rizomi). Se la pianta madreè infetta da Virus tutto il mate-riale di derivazione è anch’essoinfetto e quindi saranno infetteanche tutte le piante da essaderivate. • Trasmissione per riproduzio-ne gamica (seme). Interessacirca un quinto dei Virus esi-stenti : è relativamente più co-mune in alcune famiglie bota-niche (solanacee ,leguminose ecomposite). Tra questi il Mo-saico del pomodoro e Mosaicogiallo del fagiolo.• Trasmissione tramite vettori.I vettori sono il mezzo più co-mune e importante di trasmis-sione: tra di essi si annoveranosoprattutto afidi, tripidi e an-che moscerino bianco. Questiinsetti ad apparato boccalepungente-succhiante, con leloro punture di alimentazioneacquisiscono il Virus dallepiante infette (acquisizione)sia coltivate che spontanee, elo trasmettono alle piante saneche visitano successivamente(inoculazione). A seconda delmodo di trasmissione i Virus sidistinguono in persistenti enon-persistenti. Nella non-per-

I virus e le virosi nelle pianteCome capire cosa sono per poterli prevenirli

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Assistenza Tecnica Primavera 2011

zione appare evidente quandoaccanto ad una pianta con ta-glia ridotta se ne presenta unacon sviluppo vegetativo rego-lare. • Getti soprannumerari. Spessoassociata a nanismo; è un’al-terazione che fa assumere allapianta un aspetto cespuglio-so. • Riduzione della superficie foglia-re. Nel pomodoro questo sin-tomo porta alla formazione difoglie molto frastagliate, tantoche spesso la superficie foglia-

re è ridotta alla sola nervaturacentrale (foglie filiformi). Avolte le foglie possono esseredistorte , con i margini fogliaririvolti verso l’alto (arriccia-mento delle zucchine. Sui frut-ti di peperone, zucchina.. siformano delle butterature ne-crotiche. Sono sintomi carat-teristici del CMV (virus delMosaico del Cetriolo), tra-smesso da afidi, che colpiscepomodoro, peperone, zucchi-no, rosmarino. (Foto 1 e 2)• Mosaico. E’ forse il sintomopiù classico delle virosi a cari-co della foglia. Il nome derivadall’alternarsi di aree con di-verse tonalità di colore dalverde intenso al giallo pallido,che le rende simili alle tesseredi un mosaico. E’ il sintomoclassico del ToMV (Virus mo-saico del pomodoro) e TMV(Virus del mosaico del Tabac-co) trasmessi per contatto,che colpiscono soprattutto ilpomodoro. (Foto 3)• Giallume. Sintomo molto ca-ratteristico : sulle foglie com-paiono delle aree di un coloregiallo molto intenso e netta-mente differenziate rispettoalle aree non alterate. La de-colorazione interessa tutta oin parte la lamina fogliare. E’dovuta alla mancata produzio-ne di clorofilla nella foglia acausa della presenza del Virus.Sintomo tipico di AMV ( Virusdel Mosaico dell’erba medica)trasmesso da afidi; colpiscearomatiche quali rosmarino,lavanda, lavanda stoechas ,origano e ortensie. (Foto 4)• Bronzatura e necrosi. Il sintomopiù grave è la necrosi, che simanifesta su foglie e apici ve-getativi. Sulle foglie e sui frut-ti compaiono anelli necrotici

(spots), macchie ad anelliconcentrici simili ad un bersa-glio e arabeschi particolari.Sono sintomi tipici del TSWV(Virus della bronzatura del po-modoro), INSV (Virus dellamaculatura necrotica dell'Im-patiens) trasmessi dal tripideFrankliniella occidentalis.Colpiscono numerose orticolecome pomodoro, peperone,lattughe, carciofo, etc e flori-cole come ciclamino, marghe-rita, dimorfoteca, geranio, ci-neraria, crisantemo, etc. (Foto5 e 6)

Mezzi di LottaLa lotta contro i virus è esclu-sivamente di tipo preventivodato che le virosi, come giàdetto, sono malattie incurabi-li. Quindi è indispensabile se-guire queste regole:• Impiego di materiale di pro-pagazione (talee) prelevato dapiante madri sicuramente sa-

ne. Alla base di molte infezio-ni vi è infatti la riproduzione inproprio operata da molteaziende, mediante talee prele-vate da piante madri (proba-bilmente infette), piantate alato del campo coltivato o lun-go i confini del terreno.• Eliminazione di piante madricon sintomi o riconosciute in-fette da opportune analisi dilaboratori specializzati. • Lotta tempestiva a insettivettori (afidi e tripidi) con in-setticidi specifici a diversomeccanismo d’azione.• Eliminazione delle erbe infe-stanti presenti ai bordi deicampi, vicino alle serre e aitunnel. Le infestanti oltre cheessere un serbatoio di un ele-vato numero di virus costitui-scono anche una risorsa nutri-tiva per i vettori, che da esseacquisiscono i virus per poitrasmetterli alle piante colti-vate: sono quindi le cosiddet-

te “sorgenti primarie di infe-zione”.• Impiego di materiale da ri-produzione sano (semi, bulbi,tuberi e rizomi). • I vivai, le strutture delle ser-re e le attrezzature utilizzatevanno periodicamente disin-fettate con soluzioni di can-deggina o Sali quaternarid’ammonio.• Proteggere le aperture delleserre dei vivai con reti anti-in-setto.• Per i virus trasmissibili percontatto (ToMV e TMV su po-modoro) è opportuno che glioperatori si lavino spesso lemani con sapone.

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AssociazioniPrimavera 2011

Che dire? Tre anni sonopassati in un baleno e

mettendo tanta carne al fuoco,nonostante qualche “bruciatu-ra”, devo dire con estrema sin-cerità che molto è stato fattononostante la quasi totale in-differenza da parte dei produt-tori “ingauni”, che reagisconoe partecipano attivamente allecose solo quando si sentonotoccati sul vivo. Devo altresìevidenziare che sono ugual-mente soddisfatto perché, gra-zie al sostegno ed alla collabo-razione di un consiglio di am-ministrazione coeso, sono cer-to di aver centrato molti ob-biettivi. Non è nella mia natu-ra elencare le vittorie, dimen-ticando le sconfitte (infattinon sarò mai un buon politicoe sinceramente non me nerammarico) e quindi sorvolo iltutto lasciando ai posteri lasentenza. Ma nonostante ciò,ci tengo a ricordare l’ultimosuccesso, e che successo! Miriferisco alla fiera IPM Essen inGermania, manifestazione cheha visto, schierati unanime-

mente FLOR.A.S., Comune diAlbenga, Unioncamere dellaLiguria, Camera di commerciodi Savona e Regione Ligurianella realizzazione di unostand istituzionale promotoredelle produzioni e del territo-rio della Liguria di ponente,focalizzando l’attenzione sulcomprensorio albenganese.La manifestazione è sicura-mente ben riuscita e la nostracaparbietà ha portato i suoifrutti, infatti si pensa già al-l’edizione del 2012 mediantel’apporto di numerose innova-

zioni che sicuramente valoriz-zeranno la nostra agricolturasposata ad un turismo che do-vrà crescere e soprattutto farsiconoscere. Si, conoscere per-ché abbiamo tristemente con-statato che di fronte ad una gi-gantografia di Albenga, forse,solo il 5% dei visitatori era ingrado di collocare geografica-mente la città, patria dellaproduzione floricola interna-zionale. Questo sarà il nostroobbiettivo futuro che passere-mo come testimone a chi verràdopo di noi. Dopo le manife-

Il DPR 462/01 stabiliscel’obbligo di Legge per la

verifica periodica degli im-pianti elettrici (ogni 2 o 5 anniin base al tipo di attività). Al-l’articolo 4, in particolare, sistabilisce che “il datore di la-voro è tenuto ad effettuare re-golari manutenzioni dell’im-pianto, nonché a far sottopor-re lo stesso a verifica periodi-ca ogni cinque anni, ad esclu-sione di quelli installati incantieri, in locali adibiti aduso medico e negli impianti amaggior rischio incendio per iquali la periodicità è bienna-le”. Chi non fosse in regolacon le denunce a ISPESL eARPAL può incorrere in unasanzione sino ad € 10.000 e/oreclusione da 3 a 6 mesi. Inol-tre, in caso d’infortunio o dan-

Verifica degli impianti elettriciLa legge del 2001 stabilisce l’obbligo dei controlli

E adesso è tempo di bilanciSono stati centrati molti obbiettivi. Il successo di Essen

ni a terzi o a cose,le assicurazioninon pagano se nonsi è in regola con laLegge.Per chi non fosse inregola con quantodescritto, si specifi-ca che la verificapuò essere fatta so-lo ed esclusiva-mente da “ente no-tificato” dal Ministero delloSviluppo Economico e non daun elettricista.L’organismo che ha eseguitola verifica periodica rilascia ilrelativo verbale al datore dilavoro che deve conservarloed esibirlo a richiesta degli or-gani di vigilanza (ISPESL,Ispettorato del lavoro, NAS).Le verifiche sono onerose e le

spese per la loro ef-fettuazione sono acarico del datore dilavoro.Confagricoltura Sa-vona ha contattatouna struttura lea-der, per il Nord Ita-lia, nel settore deicontrolli in materia,società italianache, con Decreto

Ministeriale del 18/02/2003(G.U. n° 72 del 27/03/2003) èstata abilitata dal Ministerodelle Attività Produttive quale“organismo per le verificheperiodiche” sugli impianti dimessa a terra secondo quan-to previsto del DPR 462/01.

Detta società è:- Certificata UNI EN ISO

9001/2000.

- Notificata Direttiva 95/16/CE.- Direttiva 89/392/CEE.

Confagricoltura Savona potràmettere a vostra disposizioneun Ispettore che potrà darvi laconsulenza necessaria ai finidella messa in regola.

Le tipologie di impianti certi-ficabili sono:• Impianti e dispositivi di pro-tezione contro le scariche at-mosferiche,• Impianti di messa a terra di• impianti alimentati a 1000 V(senza cabina elettrica),• Impianti di messa a terra diimpianti alimentati a oltre1000 V (generalmente con ca-bina elettrica),• Impianti elettrici collocati inluoghi con pericolo di esplo-sione.

stazioni Euroflora e Fiord’Al-benga, infatti ci sarà l’avvicen-damento del consiglio di am-ministrazione, e benché, almomento attuale, non sia aconoscenza delle scelte cheverranno fatte da ciascun con-sigliere, mi auguro di poter af-fermare, come recita il grandeVasco Rossi “ Siamo ancoraqua … e già …” Alla luce ditutto ciò, ritengo doveroso rin-graziare tutti i collaboratori,che mi hanno sostenuto con illoro operato: Paolo Montana-ri, Massimo Rebella, SandroPatrone, Aldo Parodi, FabioParolini, Lucio Fazio, MarcoTraverso, Maria Teresa Briascoe il vicepresidente FabrizioBriozzo, senza altresì dimenti-care la pazienza e la costanzadella segretaria Cristina Cirioe dei tecnici agrari che si sonosucceduti nel tempo: PaoloBarbera, Marco Caserta e LucaLanzalaco. A tutti un grazie di cuore!

Il PresidenteDomenico Pizzo

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AssociazioniPrimavera 2011

La Coldiretti sta promuo-vendo un progetto per una

filiera agricola tutta italiana conl’obiettivo di tagliare le inter-mediazioni e arrivare ad offrire,attraverso la rete dei consorziagrari, le cooperative, i farmersmarket, gli agriturismi e le im-prese agricole, prodotti alimen-tari al cento per cento italianifirmati dagli agricoltori al giustoprezzo.Il marchio “Campagna Amica”identifica quei luoghi di venditain cui il cittadino può acquista-re, direttamente e senza inter-mediari, prodotti agricoli di ori-gine italiana. Il rispetto costan-te di questo requisito viene as-sicurato da un efficiente siste-ma di controlli effettuati sulleimprese agricole licenziatariedel marchio e viene garantito daun ente terzo di certificazione.Inprovincia di Savona si contano

ormai circa 50aziende agrico-le accreditatepresso l’albodella Fondazio-ne CampagnaAmica che ga-rantiscono ailoro consuma-tori di proporresolo prodottiitaliani.Lo scopo,quin-di, è anchequello di pro-muovere pro-dotti di qualità, in cui la no-stra agricoltura provincialenon è seconda a nessuno conle eccellenze in tutti i settoridall’olio al vino, alle primizieorticole, le produzioni in vasofiorite ed aromatiche, il basili-co, il chinotto di Savona, le ca-stagne e l’allevamento del no-

stro entroterraoltre a tantealtre che han-no una ricadu-ta diretta an-che sul settoreturistico.Gli imprendito-ri agricoli po-tranno ricevereinformazioniper potersi ac-creditare pres-so gli uffici diColdiretti edImpresa Verde,

direttamente coinvolti nell’in-formazione e nell’adesione. Ac-creditarsi significa aderire alregolamento d’uso del marchioe dunque rispettarne le moda-lità di utilizzo e chi si accredite-rà avrà modo di potersi distin-guere chiaramente attraversouna targa che riporta il nome

ed un codice identificativo pro-prio dell’azienda. La targa ha un grande valoredidistintività e riconoscibilità ri-spetto a tutti gli altri punti invendita diretta.Uno dei punti di forza del pro-getto, oltre alla garanzia delMade in Italy, risiede nella co-struzione della rete dei punti divendita diretta sul territorionazionale che avranno grandevisibilità attraverso le campa-gne promozionali di Fondazio-ne Campagna Amica e la pub-blicazione sul portalewww.campagnamica.it.La rete sarà il vero veicolo di co-municazione tra produttori econsumatori: il “Punto Campa-gna Amica” è sinonimo di origi-ne italiana controllata, di fre-schezza, stagionalità gusto e sa-pore oltre che di un sicuro rap-porto qualità/prezzo.

Obiettivo qualità “Made in Italy”Una rete di punti vendita diretta con il marchio “Campagna Amica”

“Rifiuti agricoli: più am-biente meno burocrazia”

è il titolo del convegno orga-nizzato dalla Cia lo scorso 16Marzo ad Albenga presso l’Au-ditorium San Carlo. Alla pre-senza dell’Assessore regionaleall’Ambiente Renata Briano edell’Assessore regionale al-l’Agricoltura Giovanni Barba-gallo, la Cia ha inteso sottoli-neare che il problema dellosmaltimento dei rifiuti agricolideve essere risolto in modocorretto per l’ambiente senzadiventare fonte di difficoltàburocratiche e costi elevati perle aziende agricole. La Cia ha sottolineato che al-cune norme recentemente en-trate in vigore non vanno inquesta direzione. Con l’ultimo,ma non definitivo, decreto inmateria di rifiuti è tornatol’obbligo dell’iscrizione all’Al-bo dei gestori ambientali perquelle aziende che trasporta-no i propri rifiuti. Inoltre dallafine del 2011 verranno meno

Confederazione ItalianaAgricoltori

Rifiuti: più ambiente meno burocraziaUn convegno sulle difficoltà dello smaltimento dei rifiuti agricoli

carico di burocrazia e di speseper le aziende agricole e chenon sempre garantiscono chel’obiettivo della salvaguardiadell’ambiente sia garantito.Al convegno è intervenutoGiuseppe Cornacchia Respon-sabile Dipartimento Sviluppo

Agroalimentare e Territoriodella Cia Nazionale, che ha il-lustrato le proposte che l’as-sociazione sta portando avantiper tutelare le aziende agrico-le: dalla richiesta di modificadella legge, alla sottoscrizionedi accordi di programma conRegioni e Province, per garan-tire ai produttori agricoli uncorretto smaltimento dei rifiu-ti della loro attività come staavvenendo ad Albenga dal2004.

ColdirettiSavona

una serie di esoneri e quindimolte aziende agricole do-vranno iscriversi al SISTRI, si-stema di tracciabilità dei rifiu-ti, che prevede anche l’instal-lazione del dispositivo elettro-nico sul mezzo di trasporto. Sono misure che aggravano il

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AssociazioniPrimavera 2011

C’eravamo lasciati nel2010 con l’annuncio di

una festa dedicata ai soci …iniziamo il 2011 festeggiandotutti loro e anticipando unpercorso storico di riconosci-menti per chi ha onorato il no-me della Cooperativa. Durante la rassegna “Sociolio2010” sono stati assegnati trepremi: Il primo premio Socio-lio 2010, una targa a forma diOliva, è stato dedicato al Co-mune di Arnasco per non fardimenticare le radici della ci-viltà contadina di Arnasconell’olivo; il secondo premioalla memoria del socio fonda-tore della Cooperativa Olivi-cola Mirone Italo e il terzopremio alla memoria del sociofondatore della scuola deimuretti a secco Lamberti An-drea. Queste “olive” sono sta-te appese direttamente all’al-bero riprodotto sul muro dellasala riunioni simboleggianteuna sorta di “albero genealo-gico” della Cooperativa. ConSociolio 2010 i soci hanno fe-

steggiato il “compleanno” del-la Cooperativa nel suo primoquarto di secolo e LucianoGallizia nei suoi 25 anni dipresidenza.Il 2011 è anche l'anno di nuo-ve sperimentazioni e collabo-razioni, a seguito del progettodi alcuni anni fa sulla micorri-zazione dell'olivo in collabo-razione con il CCS Aosta diGiusto Giovannetti la Coope-rativa sta portando avanti conl'Università di Pisa e la suaazienda spin-off BTM di Man-duria, un innovativo progettoper il compostaggio; questoha come obbiettivo lo svilup-po di una tecnologia sosteni-bile per la trasformazione del-le sanse vergini come tali inun ammendante compostatoverde di alta qualità per l’agri-coltura biologica e quella con-venzionale.Il progetto chiamato “Vivale-sanse” intende inserire una fi-liera ecocompatibile di valoriz-zazione di Biomasse Vegetaliper il mantenimento ed il ripri-

stino della fertilità del terrenoe per stimolare la resistenzadella pianta alle malattie.Ad Arnasco questa importantefase del progetto sarà direttaa coltivazione di Olivo e Vitetradizionale dell’area; è previ-sta la collaborazione del CCSAosta nella fase di applicazio-ne in campo.

Il mese di marzo ci ha vistoimpegnati in manifestazio-

ni a carattere promozionale,come il Salone dell’Agroali-mentare a Final Borgo, giuntoormai alla sua settima edizio-ne, dove abbiamo presenziatodall’11 al 13 Marzo. Questa importante vetrina èstata una buona occasione perincontrare clienti e per far de-gustare alcuni dei nostri pro-dotti della nuova annata ai nu-merosi turisti presenti sul no-stro territorio regionale.Tale appuntamento si è realiz-zato in concomitanza con l’ot-tenimento della Doc dei primivini dell’annata 2010; nella fat-tispecie l’importante riconosci-mento è andato a Riviera Ligu-re di Ponente Rossese, Ormea-sco di Pornassio e OrmeascoSciac-trà.

Importanti anche le novità re-lative alla vera e propria produ-zione vinaria: nel segno dellatradizione, ma anche del rinno-vamento tecnologico, va intesala prova effettuata poche setti-

Tra promozione e innovazioneSalone Agroalimentare, Vinitaly e altre novitàVITICOLTORI INGAUNI

mane orsono di un filtro tan-genziale della ditta Bosio, checi ha permesso di ottenere unottimo risultato sia in terminidi limpidezza, colore, profumoe corpo dei nostri vini.

Anche il mese di Aprile ci ve-drà impegnati dal punto di vi-sta promozionale con la parte-cipazione all’importante ras-segna di Vinitaly, a Verona, do-

ve saremopresentinello spa-zio gestitoda Union-camere edall’Eno-teca Pub-blica Re-gionale.Unevento

che apre leporte a nuove prospettive di

vendita, sia a livello nazionaleche internazionale e ci porta aconoscere e confrontarci conle realtà vitivinicole delle altreRegioni Italiane.

COOPERATIVA LIVICOLAA R N A S C O

Premi e sperimentazioniRiconoscimenti per chi ha onorato la Cooperativa

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IntervistaPrimavera 2011

L’Associazione Veggia Ar-benga nasce il 9 Marzo

1978 e da allora si prefigge scopimolto impegnativi, come cital’articolo 2 del loro Statuto So-ciale che dice:Scopi dell’Associazione sono:a) ravvivare le memorie dei Pa-dri, conservando le antiche tradi-zioni ingaune;b) accomunare tutti i cittadiniresidenti, lontani ed emigrati,nell’amore alla terra ingauna;c)cooperare all’incremento dellacittà e del suo comprensorio conaffetto di figli ed unità di intenti,scevri da ogni spirito di parte;d) promuovere ed adottare prov-vedimenti per la tutela e la vita-lizzazione della patria memoria(storica, letteraria, artistica eflolcloristica, con particolare cu-ra all’uso, alla difesa e alla so-pravvivenza del dialetto), realiz-zando anche manifestazioni ine-renti ai valori dell’antica civiltà dinostra Gente;e) collaborare alle iniziative edalla promozione dello sviluppourbanistico, industriale, com-merciale, artigiano ed agricolo diAlbenga e del suo comprensorio;f) operare in difesa del paesag-gio ingauno nelle sue irrinuncia-bili componenti naturali, am-bientali ed ecologiche;g) arricchire la collezione di re-perti e di cimeli;h) incrementare la Biblioteca So-ciale;i) tutelare la Maschera di Albenga;j) svolgere attività sportiva, cul-turale ed artistica e manifesta-zioni varie, con ogni mezzo con-sentito dalla Legge.

Molte le attività svolte da questavivace associazione nel corsodell’anno: incontri pomeridianial sabato, nel mese di gennaio,per parlare strettamente in dia-letto; tombolata di Carnevaleper i Soci, ma in effetti aperta atutti (quest’anno si è tenuta il 6

febbraio

presso le opere parrocchiali invia Genova e vi hanno partecipa-to almeno una settantina di per-sone); intanto i soci stanno por-

tando avanti un progetto con lescuole materne ed elementari,che prevede l’invasamento di al-cune piantine, che i bambini do-vranno a loro volta curare e farfiorire per Aprile, perché servi-ranno per abbellire qualche an-golo di Albenga, creando delleaiuole fiorite; con una classe del-la scuola media Dante Alighierivengono tenute interessanti “Le-zioni di dialetto” con Angelo Ga-staldi, maestro in questa mate-ria, i ragazzi dimostrano moltointeresse per questo linguaggio,bagaglio culturale nostrano che,altrimenti, rischia di perdersi;l’associazione ha inoltre parteci-pato ad Albimbingaunum 2010 eparteciperà all’edizione 2011,proponendo i giochi di un tem-po, come è avvenuto e avverràquest’anno in occasione dellaNotte Verde, dedicandosi sem-pre ai bambini; a luglio si terrà ilsesto concerto di beneficenza inpiazza S. Michele, che negli anniscorsi ha raccolto fondi per l’Isti-tuto Domenico Trincheri, perl’ANFFAS di Campochiesa, per laCasa Famiglia S. Natale di Ceria-le e lo scorso anno per la CroceBianca di Albenga. Per tuttisono semprestate acqui-state at-trez-za-

ture che loro stessi hanno indi-cato; c’è, poi, il concorso fotogra-fico con tema solitamente Al-benga e le sue frazioni (la conse-gna delle fotografie avviene insettembre e la mostra delle stes-se nelle prime settimane di Ot-tobre, con relativa premiazionedei vincitori), le foto più belleentrano poi a fare parte del ca-lendario dell’associazione. È sta-ta, poi, istituita una speciale pre-miazione dei 75.enni Albengane-si e Soci che nel corso dell’annohanno raggiunto questo traguar-do, unitamente viene anche fe-steggiata una categoria di lavo-ratori che operano sul territorio;negli anni passati sono stati pre-miati: pescatori, maestri, capita-ni di lungo corso, vigili del fuoco,vigili urbani, postini, medici (perqueste categorie vengono scelticoloro che sono già in pensio-

ne), poi commercianti, artigiani,contadini (almeno 150 famiglie),che esercitano attività da alme-no 50 anni (tramandandol’azienda da padre a figlio e a vol-te anche al nipote), avvocati e in-fermieri in pensione. Momento

conviviale è il pran-zo sociale, a cui

partecipanoin molti,

tra-

sformando l’evento in un mo-mento di incontro con i Soci. ANatale viene organizzata unamostra, il cui scopo è quello diesporre sempre oggetti di altritempi; quella del 2010 è statal’undicesima e riguardava gli“Antichi mestieri”, visitata da al-meno 2000 persone e da moltescuole invitate all’evento. Poiper Natale ogni anno viene pro-posto un piatto di Natale in cera-mica di Albisola, firmato dalmaestro Soravia, raffigurante gliscorci più caratteristici della cit-tà di Albenga. Inoltre l’associa-zione ha un periodico trimestra-le, intitolato “A Veggia Arbenga”,che viene spedito gratuitamentea tutti i soci e che a marzo diquesta’anno ha compiuto benventi anni. L’associazione propo-ne anche gite in Italia e all’este-ro di carattere culturale, che ser-vono anche a promuovere la so-cializzazione tra i Soci.In passato l’associazione ha pro-mosso anche serate dialettalicon le Sorelle Croce; il concorsodi poesie dialettali “AngiolettaRomagnoli” e quello di pittura“Entro le mura”.L’associazione è inoltre gemel-lata con la P.A. CroceBianca e con l’UNI-TRE.

L’Associazione Veggia ArbengaTantissime iniziative per valorizzare la cultura locale

Molte le attivitàsvolte da

questa vivaceassociazione nelcorso dell’anno

L’associazionevuole anche

accomunare tutti icittadini residenti,

lontani edemigrati,

nell’amore allaterra ingauna

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Comunicazioni Primavera 2011

Comunicazioni ai Soci

“L’ORTOFRUTTICOLA - LA COOPERATIVA”TRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA “L’ORTOFRUTTICOLA”

DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀVia Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) · Tel. 0182 50374

Direttore Responsabile: Erica MarzoHanno collaborato a questo numero:

Gianfranco Barbera, Antonio De Andreis, Giuseppe Del Core, Fabrizio Di Sibio, Massimo Enrico,

Michele Introna, Gianluigi Nario, Domenico Pizzo, Alessio Roba

Fotocomposizione e Stampa:Tipolitografia Bacchetta · Reg. Bagnoli, 66 · Albenga

www.litografiabacchetta.it

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Lunedì - Venerdì: 8,00-12,30 · 14,30-18,00Sabato: 8,00-12,30

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L’ORTOFRUTTICOLA Società CooperativaIscritta all’Albo nazionale delle società cooperative al numero A144066Sezione: Cooperative a mutualità prevalente

17031 Albenga (Italia) - Via Dalmazia, 169Tel. 0182 50374 - Fax 0182 50313

C.F./P.IVA: 00110420098 - C.C.I.A.A. SV n. REA 17557 / Albo Export: SV 001100

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Page 19: Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Primavera 2011

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