Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Febbraio 2003

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Bimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XVIII - n. 1 - Febbraio 2003 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. Sv n. 315 (1/3/1985). Distribuzione gratuita.

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Notiziario della cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga (Savona). Notizie sulla vita della cooperativa e sull'agricoltura ligure.

Transcript of Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Febbraio 2003

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Da Essen un cauto ottimismoConfortante l’interesse dimostrato dai clienti per l’Ortofrutticola

■ Un video per i fiori di Albenga

Dopo il catalo-go dei fiori invaso (la secon-da edizione èstata presenta-ta dalla Florasnella recentemostra di Es-sen), ora la flo-ricoltura ingau-na può contaresu di un videodella durata di 19 minuti che illustra la produzionedella provincia. L’iniziativa è di Ennio Fazio, presi-dente del Centro di Agricoltura della Camera diCommercio (Regione Rollo), ed è stata realizzatada Giuseppe Rizzo (per le riprese) e da RiccardoGalbussera (per i testi). Il video illustra, con stu-pende immagini cromatiche, il favorevole climadella Riviera, la capacità professionale dei floricol-tori locali, la grande varietà dei prodotti, la qualitàsuperiore dei prodotti, la complessa macchinacommerciale, i flussi di esportazione e gli utilizzi egli effetti decorativi delle piante. Esistono del docu-mentario versioni in italiano, inglese e tedesco.

■ Pranzo firmato Val Pennavaire

L’OrtofrutticolaDa sempre hasostenuto lanecessità dicollegare terri-torio e gastro-nomia. A que-sto invito ha ri-sposto il risto-rante di FaustoScola di Castel-bianco, che halanciato dal 16febbraio al 16marzo un parti-colare menù in-titolato proprio«Val Pennavaire». Si tratta di un pranzo intero chedagli antipasti alla «savarin» di manzo, dai broccoliai fagioli «gianetti» di Nasino, dalla rape di Ca-prauna alle patate rosse di Alto, dalle castagne almiele di Castelbianco al tartufo e allo «sciargettu»,dalla formaggetta all’agnello di Nasino è tratto dalterritorio della più alpina fra le vallate del nostroentroterra. Un pranzo «tracciato», in quanto ognicibo porta la traccia del luogo di provenienza. Unavalorizzazione dei nostri prodotti che consenteanche di far apprezzare sui mercati alcuni prodottidi «nicchia». Nella foto, la Colletta, villaggio tele-matico di Castelbianco.

l’assortimento che completai carichi e poco alla volta ren-de sempre più interessantelavorare con Albenga (il cata-logo Flor.A.S. lo dimostracon più di 200 articoli diver-si). Nota di colore è stato ungruppo d’importatori giappo-nesi interessati ad acquistarei nostri prodotti, con le diffi-coltà che si possono immagi-nare. Dovendo fare un com-mento su questo importantemomento della commercia-lizzazione dei nostri prodotti,non può che essere positivo.

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 3 3“ Fiera di Essen ”

■ Il 2003 si presenta co-me un’annata difficile,

la crisi economica che sta at-traversando l’Europa, e nonsolo, l’aumento del costodella vita portato dall’Euro, ilpossibile aumento dell’I.V.A.in Germania, sono tutte con-siderazioni da tenere presen-ti nel valutare l’andamentodella stagione floricola 2003,senza parlare dell’incognitaclima, o ancora peggio laguerra con l’Iraq. Malgradociò, durante la Fiera di Essenl’interesse per i prodotti del-la Piana, e in parti-colare della Coope-rativa, è stato inco-raggiante. Fin dalprimo giorno le no-stre commercialihanno avuto benpochi momenti ditregua, hanno in-

contrato molti clientifidelizzati, che confer-mano il loro rapportocommerciale conL’Ortofrutticola, emolti sono stati an-che i nuovi contatti.Di norma l’interesse dimo-strato è stato rivolto ai nostriprodotti tradizionali, quali lemargherite ma soprattuttoaromatiche nelle varie di-mensioni e forme di alleva-mento, contemporaneamen-te cresce l’interesse per queiprodotti considerati secon-dari ma che formano quel-

Notizie flashEditoriale

Abbiamo notato molta vogliadi fare nei nostri clienti, nondimenticando (e nonostante)il momento di particolarecrisi. Insomma una voglia disuperarla incoraggiante, chenon può che rendercidiscretamente ottimisti.

Il PresidenteMarco Ansaldi

■ Alcune immaginidel variopinto esuggestivo standdella Cooperativaalla Fiera tedesca

Riservatoai Soci

Riservatoai Soci

Pagamentoin contantisconto 3%!

Non soci: sconto 2%

ne abbiamo giàparlato abbon-dantemente, egli accordi conle grandi catenedi distribuzioneci fanno ben

sperare per il futuro di que-sto settore storico della coo-perativa. Il settore di com-mercializzazione delle piantein vaso è quello che più haincrementato il fatturato, diquasi un milione di Euro,dovuto in parte a una buonaprimavera, a cui è seguitoanche un buon autunno,malgrado a novembre ci sia-no stati grossi problemi percommercializzare i nostriprodotti. Obiettivo è quellodi mantenere il rapporto condue o tre grandi realtà cheassorbano grandi volumi, manel contempo allargare sem-pre più la base dei clienti dapoco fatturato ma alto mar-gine, con pagamenti regolari.Intenzione del settore è quel-la di diventare sempre più unpunto di riferimento per i so-ci, cercando una collabora-

zione che portialla program-mazione dellaproduzione, inbase alle esi-genze dei nostriclienti, cercandodi allargaresempre più lanostra offerta,g a r a n t e n d oquantitativi ade-guati di prodot-to uniforme. Ol-tre alle capacitàdel settore com-merciale, questirisultati e pro-getti, sono por-tati dall’affidabi-lità della nostra

cooperativa. Comunque va-dano le cose la cooperativapaga i soci a 60 giorni, senzatagli sui prezzi e contestazio-ni ingiustificate. Nel momento in cui vienescritto questo articolo, nonabbiamo ancora i dati defini-tivi sul 2002, ma la tendenza,nonostante i problemi sopradescritti, è in ogni modo ver-so il pareggio di gestione.

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 3 5“ Tendenza al pareggio ”

■ A b b i a m oparlato nel

precedente arti-colo delle sensa-zioni incorag-gianti avute adEssen, per controad Albenga si hanno preoc-cupanti segnali di crisi eco-nomica, che si riflette natu-ralmente sui produttori e undomani sui loro fornitori, tracui la Cooperativa. Abbiamosubito tagli a finanziamenti alivello regionale, a causa dicambiamenti di indirizzo del-la politica comunitaria, comead esempio per la Lotta Inte-grata, servizio che abbiamosempre offerto in forma gra-tuita ai soci. A dicembre2002 ci è stato comunicatodai funzionari regionali che i50.000 Euro, richiesti comerimborso spese di tutto il2002, non ci sarebbero statiriconosciuti, con una perditasecca per la cooperativa. Ènostra intenzione per il 2003di non abbandonare questainiziativa, stiamo infatti stu-diando una strategia in meri-to per continuarea offrire il servizioai soci. La Coope-rativa nel 2002 siè mossa su tutti ifronti, il Magazzi-no Concimi(M.p.A.) ha incre-mentato di quasisettecentomilaeuro il suo fattu-rato, dimostran-dosi sempre piùleader nel setto-re. L’obiettivo del2003 è, come ave-vamo già detto inprecedenti artico-li, la ristruttura-zione del sistemadi vendita delmagazzino, cercando di otti-mizzare la gestione del setto-re e il servizio fornito ai soci,con un’importante collabora-zione dell’ufficio d’assistenzatecnica.

Il settore di commercializza-zione ortaggi ha incremen-

tato il fatturato di circa200.000 Euro, invertendoquella tendenza al ribassoche aveva posto più di undubbio sul suo futuro. Delleoperazioni che abbiamo atti-vato di valorizzazione delleproduzioni tipiche, di I.G.P.

■ ‘Peso’ dell’agricoltura in provinciaLa provincia di Savona è la prima in Liguria perpercentuale di aziende agricole sul totale di attivitàeconomiche,con un 29 percento. Seguo-no Imperia col28 per cento,La Spezia con24 e Genovacon 19. Il datoè trattodall’«Annuariostatistico re-gionale - Liguria 2000» presentato mercoledì 5febbraio alla Camera di Commercio di Savona. Ilvolume è ricco di dati relativi all’agricoltura dellaprovincia di Savona (di cui Albenga è «magnapars») e della Liguria.

■ Ad Albenga il record dei rincari

I prezzi dei terreni agricoli in Italia sono aumen-tati, oltre il tasso di inflazione. Infatti nel 2001l’incremento medio dei valori fondiari è cresciutodell’1,7 per cento oltre il tasso di incremento deiprezzi. (…) Il rincaro più elevato in assoluto lotroviamo in Liguria e con un valore massimo di465 euro per ettaro di terreno a ortofloricolturairrigua nella piana di Albenga (Savona). Seguo-no con prezzi minimi e massimi varianti fra i 238e i 436 euro, terreni a vigneto a nord di Trento.Poi orti irrigui per colture floricole a Sanremo(Imperia) con prezzi tra 181 e 362 euro e i frutte-ti della Val di Non, nel Trentino (145-336 euro) eancora 236-315 euro per i vigenti doc del lago diCaldano (Bolzano).

(Dall’articolo di Gianni Stornello su La Stampa del 9 febbraiodal titolo «In Liguria il record di rincari»)

■ Extracomunitari, quanti sono?

All’inizio di febbraio sono stati divulgati i dati rela-tivi ai lavoratori extracomunitari stagionali impie-gati nelle aziende agricole italiane ed europee.Tra fissi e stagionali, in Italia stiamo sfiorando il10 per cento della forza lavoro agricola comples-siva fornita da lavoratori che provengono da fuo-ri dei confini dell’UE.

Notizie flash

2002: tendenza al pareggioLa nostra Cooperativapaga i Soci conferitori a sessanta giorni

A rischio la lotta

integrata

Il MagazzinoProdotti

perl’Agricoltura

haincrementato

di quasi700.000 Euroil suo fatturato

nell’arco del 2002

all’importanzache esse rivesto-no nell’ambitodella produzio-ne della Piana diAlbenga: lavan-da, rosmarino,timo, salvia ementa piperita.Il vivaio internoal Centro ha for-nito le piantemadri in vaso da16 cm da cui sisono prelevatele talee. Sonostati utilizzati al-veolati in plasti-ca nera con 104fori, in uso per

la produzione di taleenell’areale di Albenga. Ilsubstrato impiegato è stato

“ S t e c k m e -dium™” (Kla-s m a n n - D e i l -mann GmbH,G e e s t e - G r o _Hesepe, Ger-many), terricciospecifico per laradicazione ditalee (misceladi torba biondaed agriperlite,con pH variabi-le tra 5 e 6,composta dal

30% di carbonio organico diorigine biologica, dallo 0,4%di azoto organico e dal 50%sostanza organica in % dipeso sulla sostanza secca). Tra i prodotti commercialiche favoriscono la radicazio-ne impiegati nell’areale inesame ne sono stati selezio-nati 7, scelti tra i prodotti

ha avuto luogo presso ilCentro di miglioramento va-rietale (CE.MI.VA) di Alben-

ga (SV), dal 24/09/01 al12/12/01. L’attività si è svol-ta all’interno di una serra divetro dotata di bancali mo-bili, di impianto di ventila-zione e di nebulizzazioneautomatici (Fig.1). Si sonoprese in considerazione 5specie diverse di piante aro-matiche, scelte in base

utilizzando prodotti radican-ti di sintesi e prodotti regi-strati per l’agricoltura biolo-gica al fine di confrontare iltempo medio, la qualità e laquantità di radicazione. L’attività dimostrativa, fi-nanziata dalla Regione Li-guria in base al Regolamen-

to CE 1257/99, fatto propriodal Piano di Sviluppo rurale2000-2006, Sottomisura 3.3,

La CooperativaF E B B R A I O · 2 0 0 36 “ CoopIntesa ”

■ Il settore delle pianteofficinali è in forte

espansione e richiede sem-pre più competenze e studiper la razionalizzazione del-la coltivazione. La riuscitadella propagazione è unadelle esigenze basilari deiproduttori di piante inquanto tecnica preferibilealla semina data la ridottacapacità di germinazionedei semi di molte specie of-ficinali, spesso al disottodella soglia del 50%. La tec-nica della moltiplicazioneper talea presenta moltivantaggi poiché in pocospazio e da un numero limi-tato di piante si possono ot-tenere molte nuove piante.È un metodo rapido e pococostoso e rappresenta unadelle alternative agronomi-che più semplici per suppli-re al problema della scarsagerminabilità. La problema-tica relativa alla radicazionedelle talee riveste notevoleimportanza nella Piana diAlbenga, dove molte specieofficinali sono coltivate invaso pronte per la vendita.L’ottimizzazione dell’epocadi impianto delle talee per-mette di ottenere piante of-ficinali di qualità grazie aduna buona radicazione, mo-mento che rappresenta lafase di sviluppo più delicatae difficile dell’intero ciclocolturale. Il progetto si pro-poneva di studiare la radica-zione della talea ottenuta

Piante officinali: sono pronti i risultatiLe tecniche agronomiche ecocompatibili per ottimizzare la produzione

Continua l’impegnocoordinato

di CoopIntesa eUniversitàdi Torino

■ Menta radicata a 59giorni dal talaggio con idiversi trattamenti

■ Sotto, impianto di irrigazione ‘Mist’pressoil CEMIVA

■ A destra, timo radicato a 59 giorni dal taleaggio con i diversi trattamenti

■ Sotto, rosmarino radicatoa 59 giorni dal taleaggio coni diversi trattamenti

il periodo necessario alla ra-dicazione delle talee si al-lunga. Le specie considerate

hanno dimo-strato una di-versa velocitàdi radicazionea secondadell’epoca ditaleaggio e delt r a t t a m e n t oeseguito. Lamenta, il ro-smarino ed iltimo hannoraggiunto una

radicazione del 100% pertutti i trattamenti do-po 59 giorni dal ta-leaggio (fig. 2, 3 e 4).La lavanda e la salviasi sono rivelate piùlente a radicare edhanno raggiunto il100% della radicazio-ne solo con alcuniprodotti: la lavandaha raggiunto il 100%con il Germon‚ e loStimolante 66f‚, men-tre la salvia ha rag-giunto il 100% con ilRadix‚ ed il Radifarm‚;utilizzando Kendal‚ e

Cytochin‚ per aspersione,entrambe le specie nonhanno radicato. In generalenon si sono riscontrate evi-denti differenze di radicazio-ne utilizzando prodotti regi-strati per l’agricoltura biolo-gica e prodotti di sintesi,pertanto l’impiego dei primiconsentirebbe una gradualediminuzione dell’impiego diormoni chimici, con unfavorevole impatto sul-l’ambiente.

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 3 7“ Università di Torino ”

sia utilizzati nell’agricolturaconvenzionale sia registratiper l’agricoltura biologica(tab. 1); inparticolare,il Cytokin‚ èstato utiliz-zato secon-do due di-verse moda-lità di appli-c a z i o n e(quindi perun totale di8 trattamen-ti), mentre ilKendal, che non è un radi-cante ma un biostimolantedell’autodifesa delle piante,è stato scelto per valutareun suo potenziale effettosulla radicazione delletalee. Le operazioni di ta-leaggio ed i rilievi dello sta-to di radicazione delle taleevenivano eseguite periodi-camente.Dai dati raccolti è emersoche l’epoca di taleaggio, itrattamenti radicanti ed igiorni trascorsi dal taleag-gio hanno influito significa-tivamente sulla quantità esulla qualità della radicazio-

ne. I migliori risultati di ra-dicazione si sono ottenutida fine Settembre a fine Ot-tobre; in seguito si è osser-vato sia un rallentamentoproduttivo sia la mancataradicazione di lavanda e sal-via. L’avanzare della stagio-ne autunnale ha pregiudica-to la predisposizione dellepiante madri al taleaggio,pertanto al variare dei fatto-ri ambientali idonei anchel’effetto radicante dei pro-dotti impiegati si riduce ed

Dal CE.MI.VA. nuovi studi Tutti gli aspetti che incidono su qualità e quantità della radicazione

G. Bassetti,I. Amprimo,A. Crotti,F. GualcoOrtofrutticola-CoopIntesaVia Dalmazia, 16917031 Albenga (SV)

Lavanda, rosmarino,

salvia, timo e

menta piperita: la riproduzione

S. Nicola,J. Hoeberechts,E. Fontana,D. SagliettiG. PiovanoDipartimento diAgronomia, Selvicoltura e Gestionedel Territorio Settore Orticoltura eColture Officinali Universita’ degliStudi di Torino, Via Leonardo da Vinci, 44Grugliasco (TO)

TABELLA 1. PRODOTTI RADICANTI IMPIEGATI

PRODOTTO RADICANTE SISTEMA COLTURALE DITTA PRODUTTRICE DOSE (ML L-1) MODALITÀ DI IMPIEGO

Stimolante 66f ® Convenzionale Gobbi 0,3 AspersioneGermon ® Convenzionale Gobbi - PolvereNaftal ® Convenzionale Aifar Agricola 0,1 Immersione per 12 hKendal ® Convenzionale Valagro 2,0 AspersioneRadifarm ® Convenzionale Valagro 2,5 AspersioneCytokin ® Biologico Miller Chemical & F.C. 8,0 Aspersione

0,3 Immersione per 5 minutiRadix ® Biologico Biochem 5,0 Aspersione

Gli autori

■ Dalla sperimenta-zione è emersa unadiversa velocità diradicazione a secondadell’epoca di taleaggio.Nelle foto,le aromatiche

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 3 11“ Comunicazioni ”

DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀVia Dalmazia 169 – 17031 Albenga (SV)

tel. 0182.50374REDAZIONE

I&C Ideazione e ComunicazioneVia Genova 96 – 17031 Albenga (SV)tel. e fax 0182.555.305 / 0182.555.146

E- mail: [email protected]

Direttore responsabile: Marco StrizioliDirettore editoriale: Romano Strizioli

In redazione: Silvia CampeseHa collaborato a questo numero:

Giacomo Bonifazio

FOTOCOMPOSIZIONEDaniele Griggio - 17031 Albenga (SV) - tel. 0182.555.476

Cooperativa“L’Ortofrutticola”Via Dalmazia 169 - 17031 Albenga (SV)

PRESIDENZATel. 0182 50374 • Fax 0182 50312

e-mail [email protected]

SEGRETERIATel. 0182 50374 • Fax 0182 50312

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AMMINISTRAZIONETel. 0182 50374 • Fax 0182 50312

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SETTORE FIORITel. 0182 568109 • Fax 0182 21119e-mail [email protected]

Orario di apertura:

Lunedì – Venerdì8.00 – 12.00 • 14.00 – 18.00

ORTAGGI E DEPOSITO CCTel. 0182 568109 (interno 213) - Fax 0182 21321

e-mail [email protected]

MAGAZZINO PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA

Tel. 0182 554944 • Fax 0182 555118e-mail [email protected]

Orario di apertura:

Lunedì – Venerdì8.00 – 12.30 • 14.00 – 18.30

Sabato8.00 – 12.30

COOPERATIVA COOPINTESADirezione e Amministrazione

Tel. 0182 50374 • Fax 0182 50312e-mail [email protected]

UFFICIO COMMERCIALETel. 0182 568109 • Fax 0182 21119

AGENDA

“L’ORTOFRUTTICOLA – LA COOPERATIVA”Bimestrale della cooperativa “L’Ortofrutticola”

Magazzino prodottiper l’agricoltura

Nuove condizioni per il premio su fatturatomagazzino prodotti per l’agricoltura 2003

Il premio su fatturato magazzino prodotti per l’agricoltura , istitui-to nei 1996, nell’ultimo anno ha gratificato ben 378 soci.

Con questo aggiornamanto vogliamo fidelizzare ancora di più isoci che si servono presso il magazzino prodotti per l’agricoltura eche usufruiscono del servizio di assistenza tecnica

Ricordiamo che, dal 2002, oltre agli acquisti di prodotti per l’agri-coltura, rientrano nel calcolo del premio anche le fatture relativealle piantine.

Anche in questo numero de “L’Ortofrutticola” è necessario pre-stare grande attenzione al nuovo spazio dedicato alle comunica-zioni della Cooperativa rivolte ai soci.

Da 2.000,00 euro A 10.000,00 euro 1%

Da 10.000 ,01 euro A 17.500,00 euro 2%

Da 17.500,01 euro A 25.000,00 euro 3%

Oltre 25.000,00 4%

IMPORTANTECondizione necessaria per avere diritto al premio difine anno è quella di rispettare tutte le scadenze dipagamento durante il 2003.

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 3 13“Proposta delle organizzazioni agricole”

Proposta di accordo sulla gestione dei rifiutiPer l’anno nuovo ottimizzazione del funzionamento e competitività

■ Una delle prime proble-matiche affrontate dal

Tavolo Verde dell’agricoltura èstata quella della gestione deirifiuti agricoli. A tal propositole organizzazio-ni professionali,CIA, Coldiretti eUPA si sono fat-te promotrici diuna propostache è già statas o t t o p o s t aall’osservazionedell ’Ammini-strazione comu-nale di Albenga.Si tratta della ri-chiesta della stipula su baselocale dell’Accordo di pro-gramma promosso dalla Re-gione Liguria e sottoscritto nelmaggio 2002 fra Regione, Pro-vince liguri, Anci e organizza-zioni professionali agricoleproprio a riguardo della ge-stione dei rifiuti derivanti daattività agricole. L’accordo sipropone di favorire la raccoltadifferenziata, il recupero, il rici-claggio ed il corretto smalti-mento dei rifiuti prodotti daattività agricole, semplificandoalcuni adempimenti a caricodei produttori agricoli. Due, inparticolare, sono le soluzioniproposte dall’Accordo.La prima opzione dautilizzare in carenza diimpianti di recupero fa-cilmente accessibili, èquella che prevede ilconferimento dei rifiutinelle strutture destinatea quelli solidi urbani,ossia i normali casso-netti. La seconda solu-zione, su cui si intendelavorare, è quella cheprevede come recapitopreferenziale i centri perla raccolta differenziata(isole ecologiche o cen-tri di conferimento) ge-stiti nell’ambito di unrapporto concessoriocon il Comune oppurecentri appositamenteallestiti dalle aziendeagricole, secondo lemodalità e con le carat-teristiche indicate dall’accordostesso. È importante ricordareche entrambe le soluzioni so-no state rese possibili dal mo-mento in cui in base all’Accor-do di programma alcuni dei ri-fiuti speciali agricoli sono statiassimilati a quelli urbani. In

particolare sono da conside-rarsi alla pari dei rifiuti urbani icontenitori vuoti dei fitofarma-ci se contaminati, i contenitoridi plastica e di vetro, il ferro, il

legno, sacchi inplastica perconcime, teli inresina per l’ac-ciamatura, sac-chi in carta oplastica e tubiper irrigazione. Nell’ambito delterritorio alben-ganese è giàstata individua-ta un’area ap-

posita per il conferimento deirifiuti agricoli: si tratta dell’areaLedoga, nei pressi della caser-ma Turinetto, zona già desti-nata alla raccolta differenziatadei rifiuti speciali. Spiega Mi-riano Losno della CIA: “Se ilComune recepirà l’accordo diprogramma sensibilizzeremole aziende agricole. Intendia-mo sensibilizzare le aziendeagricole affinché consegnino,in modo del tutto gratuito, irifiuti nell’area Ledoga dopoaver già realizzato una primadifferenziazione dei rifiuti stes-si. In questo senso garantiamoun impegno massimo in

un’opera di informazione esensibilizzazione di tutte leaziende agricole. A questopunto, però,è necessario cheanche il Comune intervengaoffrendo agli agricoltori unaserie di agevolazioni nelle ta-riffe”. In particolare CIA, Coldi-

retti e UPA chiedono che i lo-cali utilizzati da coltivatori di-retti o imprenditori agricoli atitolo principale, anche titolaridi pensione erogata dalla ge-stione INPS dei coltivatori di-retti, come abitazione princi-pale, abbiano diritto alla ridu-zione della tariffa nella misuradel 30%. Chiedono inoltre chei locali utilizzati dai coltivatoridiretti o imprenditori agricoli atitolo principale, anche titolaridi pensione erogata dalla ge-stione INPS dei coltivatori di-retti, come magazzini agricoli edeposito merci, macchinari edattrezzature agricole, abbiano

diritto alla riduzione del-la tariffa nella misura del

70% a seguito dell’applica-zione dell’Accordo diprogramma promos-so dalla Regione Li-

guria. Inol-t r e

le tre organizzazioni professio-nali agricole chiedono chevengano escluse dall’applica-zione della tariffa sui rifiuti leserre, le avanserre e le tettoie.Spiega Vincenzo Rotolo dellaColdiretti: “Vogliamo che losforzo che chiediamo agli agri-

coltori sia premiato dal Comu-ne. Si tratta comunque di unimpegno davvero esiguo, vistoche i rifiuti agricoli possonogiacere nell’azienda per unmassimo di 12 mesi. Il che si-gnifica che gli agricoltori po-tranno recarsi nell’area Ledogauna o al massimo due voltel’anno”.In questa prima fase il Comu-ne di Albenga, in particolarenelle persone dei due assesso-ri Sanguineti, delegato all’Agri-coltura, e Guarnirei, delegataall’Ambiente, ha dimostratopiena disponibilità nei conte-nuti dell’Accordo di program-ma, mentre per quanto riguar-da gli sconti sulle tariffe ha po-sto la clausola di una compati-bilità con le esigenze del bilan-cio comunale. È presto perparlare di tempi, ma alleO.O.P.P.A.A. si parla di un’ap-plicazione già per fine anno. Èimportante inoltre sottolineareun altro vantaggio: con l’Accor-do di programma vengono adiminuire gli oneri burocratici,ossia esenzione dall’iscrizioneall’Albo Nazionale delle Impre-se che effettuano la gestionedei rifiuti, esenzione dallacompilazione del formularioper il Trasporto ed esenzionedella tenuta del Registro di ca-rico e scarico. Un netto snelli-mento, quindi, nella prassi vi-gente. Se l’Accordo andrà inporto il Comune di Albengapotrà vantarsi di un pri-mato importante in tuttala provincia di Savona.

(s.c.)

■ Favorire la raccolta differenziata: uno dei primi obiettividell’accordo di programma

CIA, Coldiretti,UPA favorevoliall’accordo diprogramma

promosso dallaregione Liguria

■ Inseriure didascaliaeriure didascaliaeriure didascaliaeriure dida-scaliaeriure didascaliaeriure didascaliaeriure didascaliaeriure scalia

nuovi vi-gneti, così as-

segnati, do-vranno essere uti-

lizzati dai produttorientro la seconda cam-

pagna viticola, a partiredalla data di approva-zione, e quindi entro il31 luglio 2005.

(r.s.)

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 3 15“ Olivicoltura e Viticoltura ”

A metà dicembre, presso l’accogliente Centro sociale del Comune diArnasco, si è svolto un incontro sulle “cose buone” della nostra terra. Siè parlato di varietà ortofrutticole locali in via di estinzione, nell’ambitodel progetto dimostrativo finanziato dalla Regione Liguria. Dopo l’intro-duzione di Luciano Gallizia (sopra) sono intervenuti il presidente dellaProvincia di Savona, Alessandro Garassini, il presidente dell’Ortofrutti-cola e di CoopIntesa, Marco Ansaldi, e numerosi specialisti, autorità ealtri amici che la tirannia dello spazio non ci permette di citare. Il grandechef Romito, affiancato dai membri della Pro Loco, si è esibito in elabo-rate portate a base di fichi secchi Rondette di Arnasco, fagioli Gianettidi Nasino, castagne Gabbiane, rape della Val Pennavaire e toma di lat-te di pecora brigasca del socio Aldo Lo Manto. Il tutto condito o frittocon l’olio extra-vergine di oliva Arnasca, accompagnato dai vini dei Viti-coltori Ingauni di Ortovero. Il successo non poteva mancare!

(g.b.)

Coop Olivicola col “Sorriso”Regione e Unipol per la valorizzazione dell’entroterra e della tipicità

■ Ortovero capitale del Pi-gato: non è certo una

novità, ma quello che interes-sa è la “conferma” del prima-to, giunta dalla Regione. Infat-ti, nell’assegnazione annualedi nuovi vigneti, che la Regio-ne Liguria ha effettuato comeogni anno, proprio Ortoveroha fatto la parte da leone. Suun totale regionale di nuovevigne, pari a 89 ettari, i vinidella Riviera Ligure di Ponen-te hanno ottenuto da soli ol-tre 40 ettari, esattamente 404mila 326 metri quadrati.La presenza dei “Viticoltori In-gauni” si conferma come pre-senza di riferimento della viti-vinicoltura ligure. Dice con or-goglio il sindaco di Ortovero,Osvaldo Geddo: “La notiziaconferma la validità della scel-

ta di Ortovero quale sede delcentro enologico di valenzaprovinciale che ci stiamo ap-prestando a costruire”.Aggiunge Massimo Enrico,presidente della Cooperativadei Viticoltori Ingauni, con se-de a Ortovero: “Anche se lastagione archiviata non ha da-to la quantità sperata (ottimala qualità), la nostra crescita ècostante. Occorre ora dar vita

al consorzio di tutela dellaqualità dei Doc. Dobbiamo, inaltre parole, difendere mag-giormente la qualità dellaproduzione di pigato,vermentino, rossese,ormeasco. I nostri socihanno ultimamentesuperato quota 200”.È importante ricorda-re che il provvedi-mento regionale sta-bilisce che tutti i con-duttori di superficie vi-tate, anche già iscritteall’Albo DOC “RivieraLigure di Ponente” devo-no presentare al Servizioispettorato Funzioni Agricoledi Savona domanda di iscri-zione all’elenco delle vigneentro e non oltre il 9 marzo2003. I diritti per l’impianto di

Nell’assegnazioneannuale dellaRegione oltre

40 ettari al Ponente

I sapori della Liguria

■ La Cooperativa olivicoladi Arnasco si è particolar-

mente distinta nell’impegno delrecupero del territorio dell’en-troterra tanto da meritare unodei sei premi in cui si articola lamanifestazione “Le chiavi delsorriso”, organizzata dai consigliregionali dell’Unipol e dellaFondazione Cesar, di concertocon la Regione. Nella suggestivasala dei Capitani di Palazzo SanGiorgio in piazza Caricamento aGenova, Luciano Gallizia, presi-dente della Cooperativa Olivico-la di Arnasco, ha ricevutodall’assessore regionale all’agri-coltura Pietro Giardino, la targadel riconoscimento che “intendepremiare con le ‘quattro chiavi’quanti con il loro esempio, i lo-ro studi, il loro lavoro si sono di-stinti per dare una spinta al pro-gresso delle zone montane epremontane della regione”.L’Olivicola di Arnasco, nata nel1984, 160 soci, affiancata dall’as-sociazione culturale “Amicidell’Ulivo”, presieduta da Pier-luigi Bogliorio, si è distinta nelrecupero degli oliveti. La Coopsi è attivata per conservare lacoltivazione e la lavorazione deifichi, delle rape, dei fagioli e del-le castagne, mentre l’attività pa-storale è incentrata sulla salva-guardia della pecora bri-gasca e delle produzionicasearie tradizionali.

(r.s.)

In un incontroad Arnasco

il presidenteGarassini

In libreria olio e “Zibaldolio”

Per alcuni giorni la libreriaSan Michele di Albenga diBarbara e Marco Goldbergha catturato l’attenzione deipassanti con una “gustosa”vetrina con copie del libro “Zi-baldolio” e con olive ed olioextra-vergine di Arnasco. Sa-bato 25 gennaio, alle 17.00, ilgiornalista e gourmet SilvioTorre ha introdotto lo “Zibal-dolio di Arnasco”, racconti epoesie, in lingua e dialetti,opera di Pierluigi Bogliorio,presidente del Gruppo “Amicidell’olivo” di Arnasco. Amicidell’autore e amanti della let-tura hanno affollato ogni can-tuccio della libreria. Citiamofra tutti lo stimato Lino Pane-ro. Luciano Gallizia ci ha deli-ziato con assaggi dell’oliodella straordinaria annata2003 della Cooperativa. Unsentito e doveroso ringrazia-mento va alla Direzione dellaFondazione della Cassa diRisparmio di Cuneo, presen-te in Alberga con lo sportellodel Banco San Giorgio, chesi è assunta l’onere dellapubblicazione.

Giacomo Bonifazio

Nuovi vigneti: il primato di OrtoveroI Viticoltori Ingauni: “Un consorzio di tutela per la qualità dei vini DOC”

Essen: un successo firmato Flor.A.S.Intanto si affacciano le nuove prospettive dei mercati dell’Est

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 3 17“ Successo Flor.A.S. ”

■ La fiera di Essen? Unsuccesso per i Floricol-

tori Associati Savonesi chehanno registrato, nei quat-tro giorni dell’evento –dal 30gennaio al 2 febbraio- un’af-fluenza di pubblico speciali-stico e non davvero notevo-le. Quello di Essen è forsel’appuntamento più impor-tante in Europa per il setto-re florivivaistico, con 37 pae-si espositori, 1.300 aziendepartecipanti e una media diben 70 mila visitatori.E quest’anno, per la primavolta, la partecipazione del-la Flor.A.S. che ha presenzia-to con uno stand offerto dal-la Camera di Commerciodella provincia di Savona,presente a Essen con il re-sponsabile Bonaccorti,all’interno del padiglione Ita-lia. Insieme alla Flor.A.S.hanno partecipato alla fieraanche i commercianti delsettore dell’albenganese, ri-tornati più che soddisfattiper l’andamento delle quat-tro giornate. Spiega Massimo Rebella,consigliere Flor.A.S.: “Siamopartiti con molti dubbi epreoccupazioni e siamo tor-nati davvero contenti. Anchese Essen è principalmenteuna mostra finalizzata allavendita, come Flor.A.S. ab-biamo partecipato col solofine di promuovere la produ-zione ingauna e dell’interaprovincia. E l’obiettivo è sta-to raggiunto in modo davve-ro soddisfacente”. Nellostand Flor.A.S. erano in di-stribuzione una serie di stru-menti realizzati ad hoc per lapromozione dei prodotti: ilnuovo catalogo con più di230 specie di piante prodot-te in particolare nel com-prensorio albenganese, ilposter della produzionecompleta, una serie di de-pliant, tra cui particolaresuccesso ha ottenuto quellodedicato alle piante aroma-tiche e un video, tradotto inlingua tedesca, realizzatodalla Camera di Commer-cio, dal titolo “Fiori magicidi Riviera”. “L’affluenza di pubblico –continua soddisfatto GianniCerruti, tecnico Flor.A.S. –èstata davvero ottima. Abbia-mo constatato ancora unavolta che il prodotto italiano

è ricercato e apprezzato intutta Europa. Sia le aromati-che, che le piante fiorite o leverdi ornamentali hanno de-stato grande interesse tra ivisitatori, per cui siamo con-

vinti che le possibilità divendita siano più che buone,anche grazie ai nuovi legamicommerciali stabilitinell’ambito della fiera. Certo,la crisi economica c’è e sisente in tutti i settori, ma,può sembrare strano, nelsettore florivivaistico sembrameno pesante. Forse il no-stro prodotto è consideratomeno voluttuario di tanti al-tri e perciò ne risulta privile-giato”. Conclude Lolita Mot-ta, consigliera Flor.A.S.: “Do-po il successo di Essen in-tendiamo promuovere il pro-dotto anche sui mercati deipaesi europei dell’est, e nonsolo, in via di sviluppo equindi ancora vergini nelsettore. Mercati, quindi, cheoffrono nuovi spazi, davveromolto interessanti. E del re-sto le popolazioni dei paesidel nord, con inverni così ri-gidi e grigi, hanno una esi-

genza fortissima di colore evitalità italiana, tutte caratte-ristiche che le nostre produ-zioni sanno offrire”.

Un esito più che positivo,quindi, quello di Essen chefa ben sperare in una stagio-ne primaverile di forte ripre-sa, dato il grande interessemanifestato nei mercati te-deschi ed europei per la flo-ricoltura ingauna. Intantocontinua l’impegno dellaFlor.A.S. sul territorio perquanto riguarda i brevettidelle margherite. I tecnicihanno ormai effettuato molticontrolli nelle aziende dellapiana ed è possibile ritirarele etichette presso gli ufficidi via Dalmazia.

Silvia Campese

Grande interesseda parte dei

mercati tedeschiper la produzione

ingauna

■ Sopra e a sinistra,Lo stand Flor.A.S. aEssen (foto fornite)

La Liguria nelle pagine di Olga FreghettiFichi, ulivi e fiori sono sfondo ad un romanzo intenso e appassionante

va della scrittrice che, ugual-mente, sa inserirsi sia tra lebrulle colline che tra i giardinidi nasturzi e di margherite e disaldi pitosfori.

Aldo Ghidetti

rappresentazione globale dellasocietà, non tralascia il mondodella natura, e soprattutto quel-lo legato all’agricoltura, al va-riopinto aspetto delle colline li-guri, che senza dubbio aiutanola straordinaria efficacia narrati-

Cappi (“La coltivazione dell’uli-vo e l’estrazione dell’olio di oli-va nelle province oleifere italia-ne”, Nuova Stamperia Sanre-mese, Sanremo 1875). “È propriovero il detto che chi non possiede cheulivi è sempre povero ... La proprietàolivata rappresenta la parte poveradi tutta l’economia rurale che immi-

serisce massari epadroni, lascian-do a questi la po-co invidiabile for-tuna di essere di-stinti per un cen-so che non hanno...” ed in uno deipassaggi del ro-manzo si aggiun-ge: “... forse mi-gliorare è impos-sibile, vuol direche per mantene-re il decoro conti-nueremo a vende-re ora un rustico,ora una terra, co-me facciamo giàda tanto ...” .Come si vede,l’autrice entracon decisionein una proble-matica econo-mica che hatuttora il sapo-

re dell’attualità. Anche i fichi,nel passato, fondamentali per ilsostentamento della popolazio-ne delle colline, hanno nel ro-manzo il dovuto rilievo: “le ami-che vi ammirarono il giovane ficoche, nato come per miracolo dal pie-trame dell’incavo, era cresciuto te-nendo caparbio i suoi rami verso laluce e, più in basso, tra il muschioflorido, dell’etereo capelvenere chefremeva leggero .... Dall’alto davasempre il benvenuto uno slanciatofico moreno, una qualità di fico i cuifrutti (ma i fichi sono fiori) possie-dono una buccia così resistente darisultare inattaccabile per gli insetti....).Fanno capolino così oltre a prodottidi nicchia, oggi logicamente da di-fendere anche i fiori “alzato il viso,indicò con la mano, prima degli al-ti pini lontani, un insieme di chiaroverde sfumato, che indulgeva algiallo ... le mimose, come si sonopropagate: quasi un boschetto. Trapoco saranno fiorite (eh il Carneva-le è vicino ...) l’anno scorso eranostupende, ne addobbammo unacarrozza per il corso fiorito: faceva-no un figurone”.È evidente, da questi pochiesempi, che la Freghetti nella

La CooperativaF E B B R A I O · 2 0 0 318 “ La Liguria in un libro ”

■ In occasione della secon-da edizione de “Un solita-

rio per Désirée”, di Olga Fre-ghetti, alassina doc, poetessa escrittrice, non si possono pas-sare sotto silenzio gli innume-revoli spunti, le infinite osser-vazioni riguardanti l’agricolturaligure contenute nel romanzo-saga che copreben 120 anni(1857-1976), eche si dipana at-traverso le mol-teplici vicende diun diamanteche, fortunosa-mente, passa dimano.Ecco qualcheesempio di co-me la scrittricetratta sia gli uli-veti che i vigneti:“Il sentiero, a zig-zag tra le terrazzerese solenni da se-colari ulivi, invita-va le amiche versol’alto; esse lo per-corsero fino ad arri-vare a fasce nude,in cui la rosea terrapietrosa era statada poco lavoratadall’aratro che neaveva scoperto il rosso vergine e ac-ceso Questo, palesemente, all’uomonon era bastato: a mano, servendosidi zappa e pala, erano stati poi se-gnati lunghi solchi che seguivano ilsenso delle fasce; correvano parallelitra loro, a uguale distanza unodall’altro. Con il tempo sarebberodiventati filari. Per ora solo pochierano stati allargati e scavati: pare-vano strette trincee. In una di esse,ormai profonda più di mezzo metrodue uomini stavano lavorando. .....Non viene mai nessuno a rendersiconto di quanta fatica ci vuole per lavigna nuova .... e, si dette a spiegare: nelle terrazze più larghe avrebbemesso il Pigato, in quella più breveil Malaga; nelle due restanti, variequalità di vitigni per appurare qualifossero i più congeniali a quella ter-ra. in seguito avrebbe esteso la vi-gna, ancora, ancora ... Prima disera quelli, e indicò sei vitigni posatia bagno nella giara addossata almuro presso lo stretto sentiero, deb-bono essere a dimora”.Circa il cosiddetto albero dellafame e la sua economicità inLiguria, come spesso nell’800era considerato l’ulivo, OlgaFreghetti si avvale anche deglistudi del sanremese Giulio

Nel libro “Un solitario per Désirée” i paesaggi e

gli aromi del ponente

■ Le aromatiche di Galbussera

È appena nata una nuova pubblica-zione di Riccardo Galbussera dal tito-lo “Belle, buone e di molte virtù”. Sitratta di un testo dedicato alle piantein vaso ornamentali aromatiche, pro-dotte dalle aziende florovivaistichesavonesi e utilizzate in vari settori.Un testo estremamente esaurienteche fornisce notizie sui nomi, le origi-ni e le proprietà delle piante, senzadimenticare l’importanza dell’uso de-corativo, culinario, farmacologico e

cosmetico. Un testo ricco di notizie, frutto di unalunga esperienza nel settore e di un lavoro accura-to, adatto a specialisti del settore, ma anche ad unpubblico di “semplici” appassionati. Pregevoli an-che le illustrazioni, riprodotte da testi antichi.

■ Un’opera di Furlani per Albenga

Una scultura realizzata dall’artistaFlavio Furlani, ormai famoso non soloin Liguria, per ricordare la figura diFrate Avemaria, originario di Pogli diOrtovero e proclamato di recente ilVenerabile. L’opera è stata collocatanell’atrio del Palazzo comunale di Al-benga, prospiciente via Cavour, conuna cerimonia importante avvenuta il23 dicembre a cui ha preso parte an-

che il vescovo Olivieri. Un volto intenso quello difrate Avemaria che colpisce l’osservatore, coinvol-gendolo in un moto di emozioni. L’auspicio è quellodi poter fondere in bronzo la statua e collocarla de-finitivamente nell’atrio della futura sede dell’ospe-dale di Albenga, Santa Maria di Misericordia.

Notizie flash

La Cooperativa F E B B R A I O · 2 0 0 3 19“ Un convegno a Ceriale ”

La Valle Ibà e i tesori del rio TorseroFlora e fauna di un territorio dalle origini antiche, ricco di specie rare

■ Pomeriggio da ricordare,quello del 17 gennaio

scorso, per la comunità di Ceria-le e il numeroso e qualificatouditorio intervenuto nell’Aulamagna delle scuole elementariG.Carbonetto. Tema del conve-gno “La Valle Ibà, il Rio Torsero,la prateria di Posidonia. Cono-scere megliol’ambiente perpoterlo tutelare”. Dopo l’introduzio-ne e il saluto delsindaco PietroRevetria, Ema-nuele Ravina, di-rettore generaledell’APT Rivieradelle Palme inqualità di mode-ratore, ha intro-dotto Maria PiaTurbi, insegnantee naturalista, cheha illustrato i pre-gi botanici del-l’area e della valleIbà in particolare,un tesoro ancorapoco conosciuto.Basta pensareche, delle 91 spe-cie protette esi-stenti in Liguria,ben 40 sono pre-senti in valle Ibà. Tra queste ilGiglio Pomponio, che ritroviamosolo intorno a quota 1.800 metri,alle pendici del monte Toraggioal confine con la Francia, sopraPigna. Un gioiello per la botanicaè il Fiordaliso ovoide o lenzaconifera, a forma di pigna. Inoltresono almeno otto le specie di or-chidee, ovviamente tutte protet-te, appartenenti alla flora delluogo.Dopo un conciso interventodell’assessore all’Ambiente dellaProvincia di Savona, Pier LuigiPesce, le insegnanti e gli alunnidella scuola elementare di Ceria-le, davvero attenti e diligenti,hanno presentato il loro progettodi educazione ambientale: “Lascuola sui sentieri della valle Ibàe del Poggio Grande”. Le escur-sioni sono occasioni per impara-re in modo diretto le scienze,camminando nella valle alla ri-cerca di fenomeni erosivi, carsici,inghiottitoi verticali e grotte. Piùa valle il rio Ibà prende il nomedi rio Torsero, noto per la ric-chezza e la varietà di conchiglie,in parte raccolte nel museo. Iltutto è stato riportato su un CD,col simbolo del Bastione ceriale-

se, compreso un accenno allaFonte Anthia, nome leggendariodi una schiava infelice. Si narrainfatti che la donna venne porta-ta qui da luoghi molto lontani efu poi trasformata in fonte perpoter raggiungere la terra d’origi-ne, in forma d’acqua, sgorgandoe viaggiando nel mare.

Nell’ambito delprogetto “Pog-gio Grande.Sentieri & Natu-ra” è rientrataanche la curadella segnaleti-ca del sentieroe la didatticanella valle Ibà ein altri tre itine-rari, ognuno cor-redato da carti-na, scheda tec-nica e notizie suflora, fauna epaesaggio. Altrainiziativa in cor-so del Comuneè il “Progettoambiente” perridurre la produ-zione di rifiuticon la raccoltadifferenziata,che ne permetteil riutilizzo. Una

simpatica dimostrazione è datadal presepe, allestito nella scuo-la stessa, e realizzato con botti-glie di plastica e ritagli di stoffa,elaborati con notevole grazia.Eugenio Andri, docente di Pa-leontologia all’Università di Ge-nova, “padre” affettuoso del mu-

seo Lai di Peagna, ha illustratol’importante raccolta tematica, laconservazione e lo studio dei fos-sili del Rio Torsero, pervenuti nel1995 con la donazione di unapregevole collezione di conchi-glie. La riserva naturale regionaledel Torsero fa parte delle Argilledi Ortovero. Infatti nell’ultima erageologica, il Pliocene, che va da 6a 1,5 milioni di anni fa, il mare

arrivava fino a Ortovero, raggiun-gendo quindi un livello superioredi ben 80 metri. Il giacimento eraricchissimo di conchiglie, perchéil rio Torsero nel tempo avevascavato un profondo canyon tra-sversale e quindi una laguna col-ma di depositi; un successivomovimento tettonico ha solleva-to il tutto. Il museo è dotato diun microscopio con telecamerache permette a circa 50 personedi seguire la sezione, l’esame, ladatazione e la fotografia di mi-crofossili conglobati nella roccia.I cerialesi Magnetto, padre geo-metra e figlio geologo, appassio-nati e competenti cultori e custo-di, sono a disposizione su ap-puntamento telefonico per unavisita nei fine settimana. Infinel’intervento della biologa NadiaRepetto, consulente dell’Ammi-nistrazione Provinciale di Savo-

na, depositaria del marchio dellasocietà “Natura Forza 10” chepresto sarà anche il nome delbattello di prossima acquisizio-ne, essenziale per la tutela dellecoste. La biologa Repetto è statamolto esauriente, in particolare,sulla descrizione di due vegetalimarini, la Posidonia e la Cauler-pia. La Posidonia non è un’alga,ma una pianta con radici, qual-

che fiore e frutti. Vive fino a 40metri di profondità ma solo sel’acqua è chiara e pulita, perchénecessita di luce e si estende in“praterie”, rifugi dei pesci. Produ-ce ossigeno (14 litri ogni mq.) efrena il moto ondoso proprio co-me i pannelli artificiali. La Cau-lerpia, invece, ha uno sviluppopiù rapido. Esiste in due specie:la racemosa, giunta attraverso ilcanale di Suez attaccandosi agliscafi delle navi, e la taxifolia,sfuggita, pare, all’acquario diMontecarlo. Assorbe sostanzenutritive dal substrato e si trovanei porti e alle foci dei fiumi, do-ve c’è maggior inquinamento. Inpochi anni ha invaso gran partedei fondali del nostro litorale.Contiene sostanze tossiche, maviene anche consumata a tavola,dopo speciali trattamenti. Si ri-produce per frammentazione.Siamo così giunti al nodo crucia-le dell’incontro: il conferimentodalle mani del presidente dellaSocietà Certiquality, GiampieroBellini, del Certificato ISO 14001al sindaco di Ceriale, Pietro Re-vetria. L’ingegner Antonio Molleha illustrato i parametri e le ra-gioni che, attraverso una rigidaselezione, hanno permesso allacittadina di entrare nel ristrettis-simo numero delle località chehanno superato gli esami richie-sti. Siamo doppiamente orgo-gliosi, perché sono solo 12 cittàitaliane certificate ISO 14001 e diqueste ben 8 sono liguri. Ha con-cluso il convegno e la cerimonial’intervento dell’assessore allaCultura di Ceriale, Paolo Gianat-ti, con la soddisfazione dell’as-sessore regionale all’Am-biente, Franco Orsi.

Giacomo Bonifazio

■ La cerimonia di consegna del certificato ISO 14001

■ Un presepe interamente realizzato con materiale di riciclo

A Cerialeassegnato

il certificatoISO 14001

per la qualitàambientale