Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Inverno 2011

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Trimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XV - n. 3 - Autunno 2011 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita I 70 anni della Cooperativa PAGINA 3 Il ricordo di Matteo “Uccio” Gallinaro PAGINA 4 Riunione tecnica con Valagro PAGINA 9 COOPERATIVA LIVICOLA A R N A S C O VITICOLTORI INGAUNI

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Notiziario della cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga (Savona).Notizie sulla vita della cooperativa e sull'agricoltura ligure.

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Trimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XV - n. 3 - Autunno 2011 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita

I 70 anni della Cooperativa

PAGINA 3

Il ricordo diMatteo “Uccio” Gallinaro

PAGINA 4

Riunione tecnicacon ValagroPAGINA 9

COOPERATIVA LIVICOLAA R N A S C O

VITICOLTORI INGAUNI

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In collaborazione con l'Ortofrutticola

abbiamo il piacere di presentare una nuova ed innovativa soluzione

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EditorialeInverno 2011

Lo scorso 12 ottobre lacooperativa L’Ortofrutti-

cola ha compiuto 70 anni ( 12ottobre 1941 /12 ottobre 2011).Un lungo percorso che ha por-tato questa struttura ad essereil punto di riferimento, oltreche per i suoi soci, per tutto ilmondo agricolo ligure.

Sicuramente anche attraver-sando momenti difficili sempresuperati con la volontà ed ilbuon senso delle persone chenella cooperazione ci credono.Un percorso nato con l’atto co-stitutivo della Cooperativa nel1941 e proseguito con una cre-scita tale da arrivare alla co-struzione e all’inaugurazionedell’attuale sede di via Dalma-zia nel 1971. Oggi ci accingia-mo dopo quarant’anni ad unulteriore trasferimento; lasce-remo la sede attuale, ormai di-venuta parte integrante del tes-suto cittadino, e come ormai

ben noto andremo a trasferirciin regione Massaretti a Bastiad’Albenga nei primi mesi del2012.Daremo vita ad un altro mo-mento importante all’internodi quello che, mi auguro, sarà illungo percorso della Coopera-tiva, cercando di strutturarlasecondo le nuove esigenze deisoci e dei mercati con i qualitutti i giorni ci confrontiamo.Ci stiamo avvicinando alla finedi questo anno ed è doverosofare il punto su quello che èstato il 2011 per la Cooperati-va. Sicuramente un anno com-plesso dove la gestione, nostromalgrado, ha subito l’influenzadi tutto quello che riguardavala costruzione della nuova se-de. I disagi del cantiere, la via-

bilità caotica, gli scavi sonosotto gli occhi di tutti i soci chegiornalmente si rapportano al-la Cooperativa.Inoltre difficile quantificare gli

incontri, le riunioni per risolve-re le problematiche che tutti igiorni emergono e che tolgonotempo alla normale attivitàdella Cooperativa.

Il lungo percorso della CooperativaI 70 anni de L’Ortofrutticola a fianco del mondo agricolo

L’Ortofrutticola hacompiuto 70 anni:un lungo percorso

che ha portatoquesta struttura ad

essere punto diriferimento, oltre

che per i suoi soci,per tutto il mondo

agricolo ligureMalgrado le difficoltà siamosempre riusciti ad affrontare erisolvere tutti i problemi, graziealla pazienza dei soci e alla pie-na collaborazione della struttu-ra e nonostante tutte le proble-matiche sono convinto che lastrada che stiamo percorrendosia quella giusta. Con la fine dell’anno arrivanole feste e come presidente, an-che a nome del consiglio diamministrazione della coope-rativa, ci tenevo in modo parti-colare a fare gli auguri a tutti isoci e alle loro famiglie di unbuon Natale e un felice annonuovo.

Il presidenteFabrizio Di Sibio

Nonostante tutte leproblematiche

sono convinto chela strada che

stiamopercorrendo sia

quella giusta

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Ricordo di Matteo Gallinaro Inverno 2011

Il giorno 2 novembrescorso, è mancato nella

sua casa in Albenga MatteoGallinaro, per tutti “Uccio”. Perquasi 25 anni, dai primi anni‘70 al1995, è stato direttore,prima commerciale, poi gene-rale, della cooperativa Orto-frutticola. Ma sopratutto ne èstato il simbolo indiscusso, ilpunto di riferimento, il primoad entrare, e l’ultimo ad uscire;anche nei giorni festivi, infatti,(Natale e capodanno compre-si) non mancava mai di fare ilsuo giro nella cooperativa percontrollare che tutto fosse aposto.Venne assunto in occa-sione del trasferimento nell’al-lora “nuova” sede di via Dalma-zia per dare un impulso sia allavendita di mezzi tecnici sia, so-prattutto, dei prodotti agricoli,che allora nella piana eranoprincipalmente ortaggi.Fu qui che la sua opera si legòa due momenti storici per lacooperativa: la creazione del-l’asta e lo sviluppo della com-mercializzazione dei prodottiinvernali per l’esportazione(porro, aneto “dill” e prezzemo-lo ricci).L’asta all’olandese al ribasso,da lui fortemente voluta, erauna delle prime funzionanti inItalia, apriva per la stagioneprimaverile e commercializzavaquelli che allora erano i pro-dotti “di massa” in Albenga: il

pomodoro da tavola, lo zucchi-no, e in misura minore i pepe-roni, i fagiolini, la frutta, ecc.Chi ha passato gli -anta nonpuò non ricordare quando lacoda dei mezzi agricoli carichidi primizie arrivava a metà divia Dalmazia, con i clienti chearrivavano da Liguria, Piemon-te e Lombardia, comprese

grosse catene di distribuzione,alcune delle quali continuia-mo a servire ancora oggi. L’astaera un punto di riferimento an-che per chi non vendeva allacooperativa, tant’è vero che do-po le 13, ora in cui venivanoesposti i prezzi, erano molti gliagricoltori che venivano a con-frontarli con quelli da loro otte-nuti sulle varie piazze italiane.Di tutto questo sistema Galli-

naro è stato prima il creatore epoi il gestore; toccava a lui ildifficile compito di valutarepartita per partita la merce, e distabilire i prezzi di inizio, com-pito che ha sempre svolto concompetenza e trasparenza. Lastagione invernale, era quelladell’esportazione e anche inquello l’Ortofrutticola primeg-giava: durante le settimane in-vernali erano decine i vagoniferroviari che partivano per ilnord Europa (Svezia, Norvegia,Finlandia, ecc.), andando a ser-vire le principali catene di di-stribuzione di quei Paesi. An-che qui l’opera di Gallinaro fufondamentale e la svolse conserietà e umanità: serietà per-ché i clienti sapevano che se siimpegnava in una fornituraquella sarebbe andata a buonfine, umanità perché i rappor-ti commerciali erano (allorapiù di oggi) anche rapportiumani ed anche in questo Uc-cio era un maestro.Fu in quel periodo che venneintrodotto il sistema di con-ferimento con acconto e con-guaglio, sistema che garanti-va l’uniformità di prezzo alsocio. A metà degli anni ‘80 l’agri-coltura della piana cominciòil passaggio verso la floricol-tura e sotto la sua supervisio-ne la cooperativa rimase alpasso coi tempi, fece infatti

in modo che il magazzinoconcimi fosse per le aziendefloricole il punto di riferimen-to che per lunghi anni erastato per le aziende orticole,inoltre ricevette l’incarico dicreare un settore fiori, incari-co che svolse con la solitaprofessionalità. Per tutto questo non possia-mo che esprimere tutta la no-stra gratitudine, con un unicogrosso rammarico: che Uccionon sia vissuto abbastanzaper vedere completata la nuo-va sede della “SUA ORTOFRUTTICOLA”! GRAZIE DI TUTTO UCCIO!

Ciao UccioMatteo Gallinaro: il ricordo commosso de L’Ortofrutticola

Nell’immagine un momento della preparazione dell’asta Un momento dell’asta “all’olandese” voluta da Gallinaro

Matteo Gallinaro èstato il simbolo

indiscussodell’Ortofrutticola,

il punto diriferimento, il

primo ad entrare el’ultimo ad uscire,

anche nei giorni festivi

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Ricordo di Matteo GallinaroInverno 2011

Pasquale Poggi ha lavo-rato con Matteo Gallinaro

e ricorda il momento del suo ar-rivo in Ortofrutticola. Era un pe-riodo di grandi cambiamenti,con una mole di lavoro in conti-nuo aumento ed una quantitàdi lavoro da affrontare.Ricorda quando conobbeMatteo Gallinaro?“Si tratta di una quarantina dianni fa, io fui presidente pro-prio dal 1970 al 1972. Era unmomento particolare per laCooperativa perché anche allo-ra, come oggi, ci stavamo pre-parando ad un importante tra-sloco che significava non solomaggiori spazi ma anche unadiversa funzionalità e la possi-bilità di affrontare al meglio ilnuovo carico di lavoro. Primal’Ortofrutticola si trovava inpiazza Corridoni e proprioquando si spostò in via Dalma-zia sentimmo la necessità diavere al nostro fianco un uomoabile e capace, proposi allora ilnome di Uccio, che già era unamico, il quale assunse il ruolo

di direttore”.Secondo lei a cosa è mag-giormente legata la sua figu-ra all’interno dell’Ortofrutti-cola?“Matteo Gallinaro era un uo-mo molto tenace ed era pron-to a lottare per le sue idee.Una delle innovazioni più rivo-luzionare che fece in Ortofrut-ticola fu senz’altro l’asta “al-l’olandese”: tutti i soci porta-vano i propri prodotti alla coo-perativa che provvedeva a fareil prezzo con un asta al ribas-so. Si trattò di una vera rivolu-zione che non si limitò allapiana d’Albenga ma condizio-nò anche le produzioni piùlontane. Purtroppo la fine diquesto periodo d’oro è statacausata dall’atteggiamentopoco corretto di alcuni produt-tori che cercavano di vendere iprodotti migliori fuori dal-l’asta a prezzi più vantaggiosi”.Come lo definirebbe?“Secondo me quella di UccioGallinaro è una figura impre-scindibile dall’Ortofrutticola.

nata di incertezze l’asta presea funzionare a pieno regime esuccessivamente arrivavamoa valutare in un paio d’oreanche 2.000 quintali di pro-dotto”.Cosa le ha lasciato la figuradi Galllinaro?“In tutti gli anni che ho tra-scorso in Cooperativa possodire di essere cresciuto comeuomo ed amministratore.Gallinaro mi ha insegnatoche a volte bisogna avere ilcoraggio di dare disposteprecise anche se difficili dacapire nell’immediato. Que-sto bagaglio e questo mododi lavorare, con i soci e per isoci, me lo sono portato die-tro anche quando sono entra-to in politica, oltre che nellamia vita personale”.

Il ricordo di Pasquale PoggiUccio, un precursore, un uomo corretto e tenace

Il ricordo di Paolo Rosso“Ricordo la tensione del primo giorno dell’asta”

Paolo Rosso fu alla pre-sidenza dell’Ortofrutti-

cola a cavallo degli anni ’70 e’80 e ricorda come l’arrivo diGallinaro avesse portato unanuova ondata di energia e diidee, rendendo l’Ortofruttico-la molto competitiva non so-lo sul territorio nazionale maanche internazionale.Qual è il suo ricordo di Mat-teo Gallinaro?“Uccio era un uomo con tanteidee e la sua collaborazionefu fondamentale perché sape-va mettere sul tavolo il buonsenso. Veniva da un settorenon prettamente agricolo maha portato la nostra Coopera-tiva a livelli internazionali,tanto che commerciavamocon i paesi scandinavi”.Quale crede sia stato il suo

maggior merito?“Gallinaro ha avuto tanti me-riti: ha avuto la capacità dicapire il suo ruolo e di giocar-lo al meglio in quel momentoe in quell’ora. Senz’altrol’apertura dell’asta è stata unmomento clou nella vita dellaCooperativa anche se ha su-bito l’ostruzionismo da partedi molti commercianti. Ricor-do ancora con precisione loscetticismo il primo giornodell’apertura dell’asta: erava-mo tutti molto preoccupatiperché poteva rivelarsi un fal-limento colossale. Nessunoparlava e la tensione era pal-pabile. Poi in lontananza ve-demmo arrivare il primo cari-co di pomodori e ricordo cheUccio esclamò: “Siamo sal-vi!”. Dopo quella prima gior-

È stato il nostro uomo fortenegli anni difficili del trasferi-mento e nei periodi di massi-mo splendore dell’asta. Erauna persona molto corretta,un precursore, che ha saputo

vedere prima degli altri in chemodo si muoveva il mercatoed il nostro settore in partico-lare. Non credo che dopo di luici siano state persone altret-tanto innovative e tenaci”.

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Ricordo di Matteo Gallinaro Inverno 2011

Giovanni Battista Raveraconobbe Matteo Gallina-

ro durante gli anni della suapresidenza in Ortofrutticola,allacciando con lui uno strettorapporto di collaborazione chedivenne anche una solida ami-cizia.Che carattere aveva MatteoGallinaro?“Era un uomo che mai le man-dava a dire ma diceva ciò chepensava in modo anche moltodiretto. Era un uomo d’azionema dalla mente brillante, se

si pensa che prima del suo ar-rivo l’Ortofrutticola si limita-va a commerciare con i proprisoci e ad avere un campod’azione piuttosto limitatomentre con la sua grandeenergia e le sue innovazioniarrivò a creare l’asta che, nelperiodo d’oro, fece il prezzoanche su 1.500 quintali diprodotti ogni mattina”.L’asta, quindi, divenne il per-no del lavoro della Coopera-tiva?“Ritengo di sì. Basti pensare

che con lo spostamento dellasede da piazza Corridoni a viaDalmazia la Cooperativa ot-tenne addirittura un binariodedicato per i vagoni di merciche dalla sede avevano acces-so diretto in stazione e partireper il Nord Europa. In queglianni non solo i liguri ma an-che i produttori del resto d’Ita-lia spesso chiedeva ad Alben-ga prima di fare il prezzo deipomodori. Ho un solo ramma-rico: credo che tutti noi gli ab-biamo fatto una grande man-

canza non nominandolo maiufficialmente Direttore, caricache lui già deteneva ma chemai ha ricoperto ufficialmen-te”.C’è qualche ricordo persona-le in particolare che la legaa Matteo Gallianro?“Ce ne sono tanti perché Uccionon era solo un collega ma so-prattutto un amico e proprioin ricordo della nostra amici-zia e come segno di rispettopreferisco conservare tali ri-cordi per me e per i miei cari”.

Il ricordo di Giovanni Battista RaveraMatteo Gallinaro un uomo brillante e un grande amico

il suo attaccamento verso laCooperativa.Quando ha conosciuto Gallina-ro e a cosa lega il suo ricordo?“Ho conosciuto Gallinaro nel’94, quando sono stato elettoPresidente; erano i suoi ultimianni di lavoro all’Ortofrutticola

ma ricordo che il suo attac-camento alla Coo-

perativa erafortissi-

mo. Credo che la sua figura siacomunque legata agli annid’oro dell’asta (a partire daglianni ’70). Fu l’ideatore, il fauto-re e l’accanito sostenitore diquesto rivoluzionario proget-to”.Come se lo ricorda con i colla-boratori e gli altri soci?“Uccio era un uomo molto di-sponibile e fino all’ultimo haoperato in modo attivo, pren-dendo posizioni in prima per-

sona, nonostante fosse vicinoalla pensione lavora-

va e lottava co-me era

nel suo carattere. Apprezzava igiovani e non si comportava,come spesso accade alle per-sone mature, in modo arrogan-te nei loro confronti, anzi, erapronto ad ascoltare e, per cheno, a dissentire con energia selo riteneva giusto”.Ha qualche ricordo personalelegato a Gallinaro?“Ne ho diversi ma ricordo inparticolare una sera che lo ab-biamo invitato a cena e nel cor-so della serata gli è stato con-segnato un quadro come ricor-do. Uccio si è commosso quasifino alle lacrime ed ha dimo-strato ancora una volta che ge-nere di persona fosse: grintosa,

decisa e di gran cuore”.

Aldo Alberto ricorda come la fi-gura di Matteo Gallinaro siaimprescindibilmente legataagli anni dell’asta e quanto, an-

che in età più matura, Gallian-ro dimo-

strasse

Il ricordo di Aldo Alberto“Fino all’ultimo lavorò in modo attivo e tenace”

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Ricordo di Matteo GallinaroInverno 2011

Nell’intervista che se-gue Domenico Pizzo ri-

corda la figura di MatteoGallinaro, un uomo deditoal lavoro, che ha avuto mo-do di conoscere e apprezza-re durante gli anni dellasua presidenza all’Ortofrut-ticola.Quando ha avuto modo diconoscere Gallinaro?“Ci siamo conosciuti quan-do sono diventato presi-dente, nel 1988. Ai tempi ilconsiglio non funzionavacome adesso, era di tipocomunale, con 21 membri ealcuni funzionari che rive-stivano ruoli specifici, co-me fossero assessori, ri-mandando al parallelo coni Comuni. La caratteristicaprincipale era che per pren-dere ogni decisione biso-gnava avere l’unanimità.Ricordo che durate uno deimiei primi discorsi io sot-

tolineai l’importanza del-l’unanimità nelle decisioniprese, proprio perché, es-sendo una Cooperativa, do-vevamo trovare la stradamigliore per tutti. Alla finedella seduta Gallinaro mi siavvicinò e, quasi commos-so, mi ringraziò per le paro-le che avevo detto”.Ha qualche ricordo inparticolare legato allasua figura?“Memorabili erano le suesfuriate. Quando non con-divideva le cose fatte o ledecisioni prese non era cer-to uomo da farsi da parte,anzi, dimostrava di essereun vero duro! Lottava perle sue idee che poi si sonoquasi sempre dimostratevincenti”.Quale è stato il maggiorcontributo di Gallinaro al-l’Ortofrutticola?“Era un uomo lungimirante;

molte cose le aveva intuitein anticipo sui tempi. Ri-cordo ad esempio che mipressava per i controlli sui

prodotti a lotta integratache utilizzavamo per la col-laborazione con la Coop;erano i primi anni che sisentiva parlare di questecose eppure lui aveva capi-to che i prodotti coltivaticon queste tecniche eranoil futuro e lì si doveva inve-stire. Quando introdussi unaltro direttore Gallinaro miespresse le sue perplessitàed ancora una volta ho do-vuto dargli ragione”.Ha un ricordo personalelegato a Gallinaro che de-sidera condividere contutti? “Ho moti ricordi personalilegati a lui. Uno era il suomodo di chiamarmi: maiper nome ma sempre “Pre-sidente”, anche a distanzadi anni dalla mia ultimanomina. Ricordo poi conpiacere la volta in cui, ap-pena eletto, gli dissi cheavevo paura di volare, lacosa in effetti era per meun grosso problema. Eraprimavera e lui mi rispose:“Presidente, se ha paura divolare veda di farsela pas-sare per Novembre perchéio in Scandinavia in trenonon ci vengo!”. Questo eraGallinaro: un uomo diretto,concreto e lungimirante”.

Il ricordo di Domenico PizzoGallinaro, uomo concreto e lungimirante

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la descrizione molto detta-gliata di GEAPOWER, il si-stema di tecnologie creatoda Valagro per svilupparele proprie specialità nutri-zionali. La tecnica, messaa punto da Valagro, si basasulla profonda conoscenzaacquisita in oltre 70 annidi ricerche, sulla fisiologiavegetale. La messa a pun-to di questa tecnologia siarticola su 4 punti:

• Valagro accede diretta-

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Assistenza TecnicaInverno 2011

Martedì 22 Novembrepresso la sala riunioni

dell’Ortofrutticola si è te-nuto un aggiornamentotecnico sulle novità delladitta Valagro, azienda che

collabora da parecchi annicon Noi. Oltre 75 personehanno assistito all’incon-tro tecnico.I lavori sono stati apertidal Vice Presidente Marti-no Bolla che ha presentatoi tecnici relatori e precisa-mente i l Dottor DanielePezzolato del centro speri-mentazioni e ricerca Vala-gro, il Dottor SebastianoD’Amico, responsabile svi-luppo prodotti.La riunione è iniziata con

Riunione tecnica con ValagroMolte le novità esposte durante l’aggiornamento tecnico

mente a molte materie pri-me, scegliendole solo ne-gli ambienti più inconta-minati e raccogliendole almomento giusto, assecon-dando i cicli colturali;

• Tutti i prodotti derivanoda materie prime vegetali:in funzione della materiaprima e del tipo di sostan-za cercata si adotta il me-todo di estrazione più ap-propriato, per ottenereestratti vegetali assimila-

bili e per preservare tutti icomponenti attivi;

• Analisi di laboratorio: leapparecchiature dei labo-ratori Valagro sono in gra-do di identificare e quanti-f icare ogni sostanza diestratti vegetali in pochis-simo tempo. Con la tecno-logia Micro Array si posso-

no valutare gli effetti deiprodotti testati sui genidella pianta, in modo dacapire il reale contributodi ciascun componentenella formula del prodottosulle attività della pianta.

Geapower significa quindil’accesso alle migliori ma-terie prime vegetali , letecniche di estrazione più

adatte a preservare tutti icomponenti attivi biologi-ci, le tecnologie sulle qua-li basare le indagini di la-boratorio in modo ottene-

Presso la salariunioni

dell’Ortofrutticolasi è tenuto un

aggiornamentotecnico sulle novitàdella ditta Valagro

La riunione èiniziata con ladescrizione del

sistema ditecnologie creatoda Valagro persviluppare le

proprie specialitànutrizionali

I risultati piùevidenti non sonosolamente nella

classicaapplicazione del

ferro, ma anche inuna maggiore

durata dell’effettoe una migliorequalità visiva della pianta

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Assistenza Tecnica Inverno 2011

re prodotti nutritivi speci-f ici in modo da dare i lmassimo contributo allacoltura.

Dopo l’esaustiva premes-sa, si è passati ad analiz-

zare le novità sulle formu-lazioni e sui nuovi prodot-ti. Il primo prodotto pre-sentato è stato il nuovoFERRILENE TRIUM. Il che-

Geapowersignifica quindi

l’accesso allemigliori materieprime vegetali, le

tecniche diestrazione più

adatte apreservare tutti icomponenti attivi

biologici

for-mazione di galle, e infine,

l ’apparato radicale vienestimolato a creare nuoveradici in sostituzione diquelle danneggiate, dimi-nuendo così l ’eventualedanno.Infine si è parlato dellenuove formulazioni di VIVAe ACTIWAVE. In pratica legià ben note caratteristi-che dei prodotti sono sta-te migliorate grazie allatecnologia GEAPOWER.Sono stati spiegate le ap-plicazioni ottimali dei dueprodotti. Il VIVA crea nelterreno le migliori condi-zioni per la crescita dellecolture, stimola la produ-zione, migliora lo svilupporadicale oltre al basso im-patto ambientale. L’ACTI-WAVE invece assicura unaumento dell’assorbimen-to delle sostanze nutritivedisponibili, offre alla pian-ta un solido aiuto durantela ripresa da uno stress,aumenta la produzione e,come il VIVA ha un bassoimpatto ambientale. In generale, dalla riunionesi è capito che anche nelcampo delle specialitàagricole la tecnologia ita-liana è leader mondiale.

lato di ferro è stato inte-grato oltre che a un livellomaggiore di EDDHA or-to - orto e di ED-DHSA, da il man-ganese e dalcomponenteGEA098. I lmanganesein praticapartecipaal tra-sportodel ferro,alla foto-sintesi erespira-zione, al-le attivitàormonali esintesi delleproteine. I lGEA098 au-menta l’aperturadelle porte proto-niche della radice,ottimizzando l’assorbi-mento di ferro e mangane-se. I risultati più evidentinon sono solamente nellaclassica applicazione del

fer-ro, ma anche inuna maggiore durata del-l ’ef fetto e una migliorequalità visiva della pianta.Di seguito si è parlato delKENDAL NEM l’ultimo na-

to della tecnologia GEA-POWER. Il prodotto vieneproprio a proposito, datele difficoltà a controllarepatogeni del terreno comei nematodi. Riesce infattia creare una barriera im-penetrabile grazie a uncomplesso di sostanze at-tive denominate GEA099che rallentano i movimentidei parassiti e di conse-guenza la risalita verso leradici. Inoltre viene raffor-zata la radice ispessendo-ne le pareti, inibendo la

Il prodotto vieneproprio a

proposito, date ledifficoltà acontrollare

patogeni delterreno come i

nematodi

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AssociazioniInverno 2011

Per il 2012 Flor.A.S., acausa della mancanza di

fondi, è stata messa in condi-zione di non poter realizzare ilprogetto che aveva preparatoper partecipare alla fiera di Es-sen, appuntamento da sempreconsiderato fra i più importan-ti per il comparto florovivaisti-co.Il C.d.A. sta valutando l’oppor-tunità di partecipare ugual-mente alla manifestazione dicarattere internazionale, sullabase di uno stand progettatodalla CCIAA. Le condizioni ve-nutesi a creare fanno si cheFlor.A.S. ottimizzi gli sforzi fi-nalizzati per poter acquisiremaggiore visibilità in campointernazionale. Per questo ciattende un anno di lavoro im-

pegnativo, per raccogliere for-ze, idee e nuovi iscritti e pergiungere ad Essen 2013 con undeciso impatto promozionale.Negli ultimi anni le aree espo-sitive che rappresentano laproduzione ingauna sono incontinua diminuzione ed èquindi assolutamente neces-saria la presenza di Flor.A.S.per promuovere i prodotti lo-cali. Tale presenza, però, deveessere incisiva e per renderlatale occorrerà lavorare con te-nacia per tutto il 2012. Il C.d.A.presenta il progetto, raffigura-to a fianco, per l’allestimentodi uno stand che abbia lo sco-po di dare un forte impulso al-la promozione delle produzio-ni e, di conseguenza, a tutto ilterritorio”.

Luigi Mastrobuono è ilnuovo Direttore Generale

di Confagricoltura, la nomina,approvata dalla Giunta Confe-derale e firmata dal PresidenteMario Guidi è esecutiva dal 7novembre.Nato a Roma 57 anni fa, laurea-to in Giurisprudenza, sposato epadre di due figlie il dottor Ma-strobuono ha alle spalle un lu-singhiero curriculum professio-nale maturato in trent’anni diesperienze sul fronte organiz-zativo, su quello delle relazionid’impresa e quello istituziona-le.Nell’insediarsi alla direzionedella Confederazione generaledell’agricoltura Italiana LuigiMastrobuono lascia il presti-gioso incarico di Capo di Gabi-netto del ministero dello Svi-luppo economico, il più recen-te di una lunga serie iniziatanel 1983 come Responsabiledella Segreteria tecnica delSottosegretario di Stato al mi-nistero dell’Industria e poi allaPresidenza del Consiglio. Questo percorso ha visto il dot-

Luigi Mastrobuono nuovo direttore generaleGli auguri di un buon lavoro da Confagricoltura Savona

Un anno di lavoro per IPM Essen 2013Lo scopo è mettere a punto una valida strategia promozionale

tor Mastrobuono SegretarioGenerale della Confcommer-cio, Segretario Generale diUnioncamere, Presidente del-l’Istituto per la Promozione in-dustriale (Ipi), Amministratoredelegato di BolognaFiere Spa,Vice Direttore Generale di Con-findustria, Amministratore De-legato di Fiera di Roma Srl, Ca-po Dipartimento per l’impresae l’internazionalizzazione delMinistero dello Sviluppo Eco-nomico con l’attuale esecutivo.Nel 1995 Luigi Mastrobuonoha avuto egli stesso una perso-nale esperienza di governo co-me Sottosegretario di Stato alMinistero dell’Industria, Com-mercio e Artigianato nell’ese-cutivo presieduto da LambertoDini.“Siamo assolutamente certiche il dottor Luigi Mastrobuo-no rappresenterà per Confagri-coltura un altissimo valore ag-giunto in vista delle nuove sfi-

de che la nostra organizzazionesi appresta ad affrontare intempi di cambiamenti globalidella società e dell’economia”,ha detto il presidente Confagri-

coltura Savona, Massimo Re-bella, formulando, anche a no-me del Consiglio Direttivo, ipiù vivi auguri di buon lavoro alnuovo Direttore Generale.

Il progetto prevede la presenzadi più zone espositive con di-verse novità e una vasta gam-ma di prodotti degli associati,la proiezione di video raffigu-ranti la coltivazione, la spedi-zione e tutta la filiera produtti-va e commerciale, un’area pergli incontri, una per la distri-buzione di cataloghi, gadget emateriale informativo; un’altraarea sarà designata alla degu-stazione di prodotti del terri-torio, focalizzata all’utilizzodelle piante aromatiche.Conclude Pizzo: “Questa è solouna delle iniziative che ilC.d.A. sta portando avanti; abreve inviteremo i soci e i fu-turi soci per presentare e di-scutere il progetto ed il nostroampio piano di lavoro”.

Prospetto per lo stand che verrà allestito ad Essen 2013

Il neoeletto direttore generale, Luigi Mastrobuono

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AssociazioniInverno 2011

Anche in provincia di Sa-vona è operativo il Con-

sorzio di garanzia collettiva fidiCreditAgri Italia. Paolo Calca-gno spiega che il Confidi (Con-sorzio di garanzia collettiva fi-di) è uno strumento che svolgeattività di prestazione di garan-zie per agevolare le impresenell’accesso ai finanziamentiche sono destinati al sostegnoe allo sviluppo della attivitàeconomiche e produttive, alloscopo di favorire l’accesso alcredito ordinario e agevolatocon prodotti dedicati e un ser-vizio di accompagnamento e diconsulenza personalizzata, inmodo da sostenere i progetti diinvestimento, grazie al costan-te rapporto con il sistema ban-cario e ad accordi di partena-riato, con prodotti apposita-mente pensati e costruiti per ri-spondere alle esigenze del set-tore agricolo. Una struttura chesi pone quale imprescindibile

punto di riferimento su tutto ilterritorio nazionale nel rilasciodi garanzie per favorire l’acces-so al credito, che conta oltre 60filiali distribuite in tutte le re-gioni, ed oltre 14 mila impreseassociate. CreditAgri Italias.c.p.a. intrattiene rapporti dipartnership con i principaliistituti bancari del Paese e conoltre 150 banche locali. È inol-tre partner di SGFA-Ismea, entedi diritto pubblico attivo nel ri-lascio di garanzie con contro-garanzia dello Stato, esempiodi sinergia pubblico-privata diestrema rilevanza e al serviziodello sviluppo imprenditorialeagricolo. CreditAgri Italias.c.p.a. è il primo confidi di li-vello nazionale dedicato esclu-sivamente al settore agricolo eoffre alle aziende agricole asso-ciate: - Consulenza finanziaria eorientamento per accesso alcredito;

- servizio di garanzia;- interventi di ristrutturazionedell’esposizione bancaria in es-sere;- ampliamento della capacitàdi credito; - servizi di progettazioneeconomica e finanziari;- certezza delle condizio-ni.“In un momento cosìdifficile a causa dellacrisi - prosegue Calca-gno - una corretta cono-scenza delle opportuni-tà offerte da finanzia-menti specifici dedicatial mondo dell’agroali-mentare, della coopera-zione, della pesca e del-l’acquacoltura anche at-traverso l’utilizzo distrumenti di garanziapubblica introdotti darecenti normative è sen-z’altro vantaggioso perle nostre imprese.”

Per approfondire o avere ulte-riori informazioni rivolgersi al-l’ufficio Coldiretti di Albenganella persona del Sig. AlessioRoba al seguente numero di te-lefono 0182 51273.

Coldiretti e CreditAgri ItaliaFavorire l’accesso al credito per il rilancio delle imprese

La Cia ha presentato undocumento alla Provincia

di Savona ed alla Regione Ligu-ria con le proposte degli agri-coltori che richiedono l'appli-cazione di misure consentitedalla legge nazionale che devo-

Confederazione ItalianaAgricoltori

La Cia dice basta ai cinghialiPetizione da parte di 2.000 agricoltori

Le firme (circa 2.000) raccoltesono integrate dai dati anagra-fici per attestarne la veridicità adimostrazione di quanto il pro-blema sia diffuso e sentito, nonsolo dagli agricoltori ma anchedagli abitanti dei paesi, esa-

ColdirettiSavona

no essere applicate anche sulnostro territorio; in particolarel'autorizzazione al diritto di au-todifesa dei propri terreni e laperimetrazione di aree a voca-zione agricola per la difesa daicinghiali.

L'adempimento di autocertificazione del mantenimento del re-quisito di ruralità è stato ostacolato dal ritardo del Decreto Mi-nisteriale che approvava i modelli da utilizzare nella procedura,pubblicato in G.U. il 21 settembre, nove giorni prima della sca-denza prevista al 30.09.2011. La Cia ha protestato fortementecontro questo modo di procedere del Governo, in contrasto lo“Statuto del Contribuente” dove si stabilisce che: “le disposizio-ni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico delcontribuente la cui scadenza sia fissata anteriormente al ses-santesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dal-l'adozione dei provvedimenti di attuazione”.La Cia insisterà sulla proroga dei termini anche con il nuovo Go-verno evidenziando come, nel caso questa non venisse conces-sa, potrebbero sorgere molti equivoci e contenziosi con i Comu-ni e con l'Agenzia delle Entrate.

Accatastamento fabbricati ruraliChiesta da Cia una proroga dei termini

La Cia di Savona si oppone con forza alla decisione con la qualeil Consorzio della DOP Riviera Ligure ha stabilito che il prezzodelle olive riconosciuto agli olivicoltori ammonta € 17 a misura,annunciando così una dura battaglia di protesta. “Gli olivicoltori ci avevano chiesto di fare una proposta a 20 euroa misura e c'erano tutti i presupposti per ottenere questa cifra -dichiara Sandro Gagliolo, responsabile di settore della Cia di Sa-vona. Troviamo singolare che il presidente e gli altri rappresen-tanti degli olivicoltori non appartenenti alla Cia siano stati cosìcondiscendenti delle volontà dei frantoiani e degli imbottigliato-ri; piuttosto di giocare al rialzo si è tirato al ribasso”.Durante il consiglio di amministrazione i rappresentanti delGruppo olivicolo Cia hanno cercato di farsi riconoscere almeno18 euro a misura ma rendendosi conto di combattere da soli han-no preferito abbandonare l'aula.

Olive: prezzo inaccettabile Un gioco al ribasso che danneggia il settore

sperati dalle incursioni degliungulati. La facilità con cui ab-biamo raccolto le firme testi-monia quanto sia ritenuta gra-ve la situazione per la presenzaeccessiva di cinghiali nellecampagne.

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Page 14: Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Inverno 2011

C A R R E L L I E L E VAT O R I

OMACS S.n.c.Corso Svizzera, 21 · 17100 SAVONA (100 mt. uscita Autostrada, direzione Savona)

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Page 15: Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Inverno 2011

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AssociazioniInverno 2011

Più di duecento fra socied amici della Cooperati-

va Olivicola di Arnasco hannopreso parte il 30 ottobre allaterza Rassegna “L’olivicola infesta”, tradizionale appunta-mento per la presentazionedell’olio nuovo. Dalle 12, finoin serata, si è svolto l’incontrofra produttori e soci per festeg-giare l’ arrivo del nuovo olio,accompagnato dai profumi esapori della Liguria. Nel pome-riggio le castagne e le feste,con le zucche ed i costumi, or-ganizzate dai bambini ed i ra-gazzi del paese, il tutto accom-pagnato da musiche di ieri e dioggi.“Anche quest’anno - ha detto ilpresidente Luciano Gallizia -abbiamo fatto coincidere leprime olive conferite dai soci,con la festa del nostro sodali-zio”.“Quest’anno - prosegue Galli-zia - la tabella di conferimentoci fa essere ottimisti sulla qua-

lità e la quantità dell’olio sta-gionale. Si va dai 7 - 8 euro allitro per la qualità migliore econ meno acidità”.Avvicinandoci al Natale è or-mai tradizione che la Coopera-tiva addobbi a festa laPiazza antistante e isuoi terrazzi con luci epresepi, offrendo, pertutto il mese di dicembre, nuo-ve idee regalo e gustosissimemerende”.

saranno protagonisti, si auguraa tutti Buon Natale ed un Feli-ce Anno Nuovo!

Una delegazione di impor-tatori ucraini è venuta in

visita presso la cooperativa Vi-ticoltori ingauni, grazie all’ini-ziativa sviluppata dall’AziendaSpeciale per la Promozionedella CCiaa di Savona, chiama-ta Piazza Liguria, che si è svol-ta in Ucraina dal 24 al 28 set-tembre del 2010. Tale evento ha visto diverseaziende liguri del settoreagroalimentare proporre i pro-pri prodotti su un mercato cheesprime un grande interesse adentrare nel breve periodo nellaComunità Economica europea,con una forte predisposizioneverso i prodotti made in Italy, eha visto, in particolare, la No-stra cooperativa essere presen-te con i propri vini, non solo alivello espositivo ma con unaserie di degustazioni guidate edurante le cene di gala di Kieve Odessa, che hanno evidenzia-

to con piacere l’interesse degliimportatori ucraini per i Nostrivini.Quest’anno, nello scorso mesedi novembre, vi è stata la se-conda parte dell’evento PiazzaLiguria, ossia l’arrivo e la visitada parte di importatori ucraini,direttamente nelle aziende chehanno esposto i propri pro-

Visita degli importatori ucraini Grande riscontro per i nostri vini già presentati in UcrainaVITICOLTORI INGAUNI

dotti nel 2010 proprio in Ucrai-na.È stata una grande occasionedi confronto e di riscontro ri-spetto al gradimento che i no-stri vini hanno avuto oltre con-fine, infatti oltre ai complimen-ti per la struttura aziendalegrande successo hanno avutosia il Pagato che il Vermentino

che L’Anniversario (pigato ven-demmia tardiva), infatti duran-te la visita è stata predispostauna degustazione di vini, checon grande piacere sono statiapprezzati dagli ospiti.Diversi sono stati poi i contatticommerciali avuti con importa-tori durante gli incontri B2Bche, se da un lato hanno evi-denziato come ad oggi la legi-slazione ucraina sia molto re-strittiva sull’importazione diprodotti alcolici, dall’altro han-no sottolineato il profondo in-teresse verso i nostri vini.Infine un accenno alla prossi-ma scadenza delle denuncie diproduzione: invitiamo tutti isoci con feritori ad attivarsi perla preparazione della propriadenuncia di produzione di uveentro e non oltre il 5 gennaio2012 in maniera da permetterealla nostra Cooperativa di pre-disporre la propria denuncia.

COOPERATIVA LIVICOLAA R N A S C O

L’olivicola in festaGrande successo per la festa dell’olio nuovo

Dandovi appuntamento a Gen-naio 2012 con “Sociolio”, dovesoci ed amici della Cooperativa

Mostra dei Presepinel Museo della Civiltà Contadina

tutti i giornisino a fine Gennaio 2012

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Settore Fiori Inverno 2011

ETICHETTE PER AROMATICHEPromozione riservata ai soci dell’Ortofrutticola:

chi effettuerà prenotazioni di etichette a punta-le per aromatiche entro il 31/01/2012 avràlo sconto del 20% al quale saranno aggiuntigli sconti del 4% per pagamento immediato otramite prestito sociale e la relativa scontisticasul fatturato. A partire da questa stagione ladistribuzione delle etichette sarà gestita anchedal settore fiori e questo comporterà il vantag-gio di orari più flessibili, incluse ore serali, sa-bato, domenica e festivi

Le nostre etichette hanno il seguente formato: 41x116 mm

Le piante aromatiche conferite al settore Fiori dovranno essere etichettate con questo tipo

di etichette. Non verranno accettate piante

etichettate con altri generi di etichette.

In allegato al giornalino i moduli per la prenotazio-ne delle etichette.

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OrtofrutticolaInverno 2011

Comunicazione ai sociNuovo accordo con la ditta Bellaplant

Informiamo tutti i soci della Cooperativa l’Ortofrutticola che, dopo una complessa trattativa è stata raggiunta un’intesa per un rap-porto di collaborazione con un importante distributore svizzero, la ditta Bellaplant AG di Wolfwil, che alla base prevede una nuovamodalità di commercializzazione del prodotto rispetto a quella consueta. La Bellaplant ha una moderna organizzazione commerciale e logistica che gli permette di offrire un servizio completo ad importanticlienti Svizzeri ed Europei. Da diversi anni si serve presso la nostra Cooperativa con la quale ha sviluppato un lavoro che nel tempo è andato in crescendo. Quest’anno, per poter far fronte alle nuove sfide del mercato che impongono un contenimento dei costi pur richiedendo alti standardqualitativi, abbiamo creato questa partnership che consente, grazie anche ad una maggiore flessibilità nel rapporto, di mantenere eaccrescere in futuro le nostre quote di mercato.Questo nuovo tipo di collaborazione si basa sul pieno sfruttamento delle potenzialità logistiche e organizzative della nuova sede del-l’Ortofrutticola e della forza produttiva dei suoi soci e si avvale al tempo stesso della riconosciuta professionalità in ambito interna-zionale della Bellaplant che gli ha consentito negli ultimi anni di collaborare con le più importanti catene del settore.

Bellaplant ci dà la possibilità, tramite la sua professionalità e presenza sul territorio, di crescere e aver accesso a importanti realtàcommerciali con esigenze alle quali possiamo far fronte soltanto unendo le nostre competenze.

Per rendere efficace questa partnership è stata necessaria la massima trasparenza. A tal fine l’Ortofrutticola mette a disposizione:• Produzione delle aziende associate• Possibilità di pianificare la produzione• Il nostro servizio tecnico• Struttura amministrativa e logistica

Pertanto la ditta Bellaplant, sulla base dei programmi di vendita, avrà la possibilità di riservare il prodotto presso le aziende associa-te alla Cooperativa direttamente e in totale libertà, concordando con le stesse anche il prezzo di acquisto in base agli standard qua-litativi. Altri fattori che la Bellaplant considererà nell’operare le proprie scelte sono: l’esperienza maturata negli anni sulla piana al-benganese, il possesso da parte dell’azienda di certificazioni di buona pratica agricola, la possibilità di caricare il prodotto diretta-mente in azienda o in alternativa reso presso i magazzini dell’Ortofrutticola. Si occuperà inoltre di monitorare il prodotto presso le aziende e di ottimizzare la comunicazione con i clienti. Il socio continuerà afatturare all’Ortofrutticola e il pagamento delle fatture avverrà nel rispetto delle condizioni già in essere. Sarà poi compito dell’Orto-frutticola fatturare alla Bellaplant il prodotto e il servizio reso dalla Cooperativa. Auspichiamo che dal successo di questa iniziativa nel 2012 possano crescere nuove opportunità per tutti i soci disposti a confrontar-si direttamente con le esigenze del mercato. A tal fine l’Ortofrutticola, Bellaplant e i soci della Cooperativa saranno attivamente coin-volti nei processi della programmazione futura delle produzioni.

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Comunicazioni Inverno 2011

Comunicazioni ai Soci

“L’ORTOFRUTTICOLA - LA COOPERATIVA”TRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA “L’ORTOFRUTTICOLA”

DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀVia Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) · Tel. 0182 50374

Direttore Responsabile: Erica MarzoHanno collaborato a questo numero:

Gianfranco Barbera, Antonio De Andreis, Giuseppe Del Core, Fabrizio Di Sibio, Massimo Enrico,

Michele Introna, Gianluigi Nario, Domenico Pizzo, Alessio Roba

Fotocomposizione e Stampa:Tipolitografia Bacchetta · Reg. Bagnoli, 66 · Albenga

www.litografiabacchetta.it

Dal 01/01/2012la Cooperativa L'Ortofrutticola

addebiterà ai soci fornitori il costo delservizio relativo alla raccolta dei carrelli con le seguenti modalità:

Per il ritiro dei carrelli presso l’azienda del socio verrà addebitato

un importo pari a 1,40 euro + IVA

per ogni carrello o frazione di carrello.Il ritiro presso le aziende sarà effettua-

to dalla Cooperativa solo per un minimo di 2 carrelli.

Per quantità inferiori i soci dovrannoconsegnare la merce presso il magazzino della Cooperativa nei tempi e orari prestabiliti.

In caso il socio richiedesse il trasportoper una quantità inferiore,

la Cooperativa potrà occuparsi del ritiro, secondo la propria disponibilità,ed al socio sarà addebitato comunque

il costo per due carrelli pari a 2,80 euro + IVA

Questo numero è stato chiuso il 10 Dicembre 2011

A G E N D ACooperativa

L’ORTOFRUTTICOLAP R E S I D E N Z A

Tel. 0182 50374 · Fax 0182 1980101 e-mail: [email protected]

D I R E Z I O N E A M M I N I S T R A T I VATel. 0182 50374 · Fax 0182 1980110

e-mail: [email protected]

D I R E Z I O N E C O M M E R C I A L ETel. 0182 568109 · Fax 0182 21119 e-mail: [email protected]

S E G R E T E R I ATel. 0182 50374 · Fax 0182 1980190

e-mail: [email protected]

A M M I N I ST R A Z I O N E E CO N TA B I L I T ÀTel. 0182 50374 · Fax 0182 1980120 - 0182 554333

e-mail: [email protected]

S E T T O R E F I O R ITel. 0182 568109 · Fax 0182 21119

e-mail: [email protected] di apertura:

Lunedì - Venerdì: 8,00-12,30 · 14,00-18,00

S E T T O R E O R T A G G ITel. 0182 568109 · Fax 0182 20979

e-mail: [email protected]

M A G A Z Z I N O P R O D O T T IP E R L ’ A G R I C O L T U R ATel. 0182 554944 · Fax 0182 555188

e-mail: [email protected] di apertura:

Lunedì - Venerdì: 8,00-12,30 · 14,30-18,30Sabato: 8,00-12,30

A S S I S T E N Z A T E C N I C ATel. 0182 554943

e-mail: [email protected]: [email protected]

L’ORTOFRUTTICOLA Società CooperativaIscritta all’Albo nazionale delle società cooperative al numero A144066Sezione: Cooperative a mutualità prevalente

17031 Albenga (Italia) - Via Dalmazia, 169Tel. 0182 50374 - Fax 0182 50313

C.F./P.IVA: 00110420098 - C.C.I.A.A. SV n. REA 17557 / Albo Export: SV 001100

Capitale Soc. al 31/12/2009 332,562,00

Ricordiamo a tutti che è assolutamentevietato, per motivi di sicurezza ed incolumi-tà delle persone, transitare a piedi nel ma-gazzino carico e scarico merci, presso la se-de di via Dalmazia, se non esclusivamenteper ritirare i prodotti ordinati

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