Contatto sev 2014 18

16
GAA 6500 Bellinzona 1 Mutazioni: SEV casella postale 3000 Berna 6 N. 18 25 settembre 2014 90.mo anno Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch Giù le mani dai servizi pubblici! Dal febbraio 2012 la Svizzera partecipa attivamente ai negoziati condotti in tutta discrezione sul Trade in Services Agreement (TiSA), l’accordo riguardante il commercio di servizi, che mira ad aprire alla concorrenza questo mercato. L’USS ha deciso di sostenere la petizione «Stop TiSA!», che anche il Comitato SEV invita a firmare. alle pagine 2 e 5 «Stop TISA» Nesa Zimmer- mann, giurista, fa parte del gruppo di lavoro «Dialogo CEDU» in qualità di esperta indipen- dente. Sta preparando un dottorato di ricerca sulla protezione delle persone vulnerabili (bambini, anziani, omoses- suali, disabili e minoranze) e quindi co- nosce i rischi connessi a una denuncia della Convenzione europea sui diritti dell’essere umano (CEDU) o ad altre mi- sure proposte dall’UDC, partito che in- tende svilire la tradizione umanitaria della Svizzera. Alle pagine 6 e 7 Intervista alla giurista Nesa Zimmermann Diritti umani minacciati Trasporti pubblici nel Mendrisiotto, battuta d’arresto. Pagina 4 Piano Bus Le assemblee dei macchinisti TILO hanno espresso un accordo di principio; ora restano da curare i dettagli. Pagina 4 Interoperabilità La LPV festeggia un bel traguardo: i 125 anni di esistenza Pagina 16 Focus. sev Nell’anno 2000, per noi si è aperta l’era dei contratti collettivi di lavoro, da integrare in una so- lida politica contrattuale. Da al- lora, abbiamo potuto concludere e rinnovare molti contratti, tanto che il nostro inventario ne conta ormai 66, a livello aziendale, cantonale o nazionale. Nel settore dei trasporti pubblici, tutti, con pochissime eccezioni, possono beneficiare della coper- tura di un CCL. Una realtà che vogliamo difendere. Quest’anno, avevamo in agenda le trattative per il CCL FFS/FFS Cargo e il SEV si è preparato co- scienziosamente per rinnovare questo contratto in vigore dal 2001, destinandovi le necessa- rie risorse materiali e di perso- nale e coinvolgendo la base. Le lunghe trattative hanno ora permesso di giungere ad un ri- sultato molto soddisfacente e di cui al SEV possiamo essere fieri. Un risultato che, oltre a favorire i dipendenti FFS e FFS Cargo, deve dare un segnale chiaro, in quan- to il CCL FFS ha senza ombra di dubbio anche una funzione di fa- ro, verso il quale si devono orientare anche altre realtà. Un faro la cui intensità ha ricevu- to nuova energia e verso il quale devono rivolgere la loro rotta an- che le prossime trattative con- trattuali. Prime fra tutte quelle per il rinnovo dei CCL BLS e RhB. EDITORIALE « Il CCL FFS ha senza ombra di dubbio anche una funzione di faro. » Giorgio Tuti, Presidente SEV Modelli di pensionamento, evoluzione salariale e garanzie 2011 erano per il SEV i punti centrali ai quali il nuovo CCL avrebbe dovuto fornire delle risposte. Oggi, giovedì, la confe- renza CCL darà la sua valutazione definitiva sul risultato delle trattative. I dettagli sulla conclusione delle trattative nel dossier alle pagine 8 - 10 CCL FFS e FFS Cargo 2015 sono pronti Volti soddisfatti da entrambe le parti: i CCL FFS e FFS Cargo rispondono alle esigenze sia dei sindacati che delle due aziende. Trattative fruttuose wordle.net Un CCL che tocca diversi temi: ecco un estratto dell’articolo su questo numero di contatto.sev

description

 

Transcript of Contatto sev 2014 18

Page 1: Contatto sev 2014 18

GAA6500 Bellinzona 1

Mutazioni:SEV casella postale 3000 Berna 6

N. 18

25 settembre201490.mo anno

Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch

Giù le mani dai servizi pubblici! Dalfebbraio 2012 la Svizzera partecipaattivamente ai negoziati condotti in tuttadiscrezione sul Trade in ServicesAgreement (TiSA), l’accordo riguardanteil commercio di servizi, che mira adaprire alla concorrenza questo mercato.L’USS ha deciso di sostenere la petizione«Stop TiSA!», che anche il Comitato SEVinvita a firmare.

alle pagine 2 e 5

«Stop TISA»

Nesa Zimmer-mann, giurista, faparte del gruppodi lavoro «Dialogo

CEDU» in qualità di esperta indipen-dente. Sta preparando un dottorato diricerca sulla protezione delle personevulnerabili (bambini, anziani, omoses-suali, disabili e minoranze) e quindi co-

nosce i rischi connessi a una denunciadella Convenzione europea sui dirittidell’essere umano (CEDU) o ad altre mi-sure proposte dall’UDC, partito che in-tende svilire la tradizione umanitariadella Svizzera.

Alle pagine 6 e 7

Intervista alla giurista Nesa Zimmermann

Diritti umani minacciati

Trasporti pubblici nelMendrisiotto, battutad’arresto.

Pagina 4

Piano BusLe assemblee dei macchinisti TILO hannoespresso un accordo di principio; ora restanoda curare i dettagli.

Pagina 4

InteroperabilitàLa LPV festeggia unbel traguardo: i 125anni di esistenza

Pagina 16

Focus. sev

Nell’anno 2000, per noi si èaperta l’era dei contratti collettividi lavoro, da integrare in una so-lida politica contrattuale. Da al-lora, abbiamo potuto concluderee rinnovare molti contratti, tantoche il nostro inventario ne contaormai 66, a livello aziendale,cantonale o nazionale.Nel settore dei trasporti pubblici,tutti, con pochissime eccezioni,possono beneficiare della coper-

tura di un CCL. Una realtà chevogliamo difendere.Quest’anno, avevamo in agendale trattative per il CCL FFS/FFSCargo e il SEV si è preparato co-scienziosamente per rinnovarequesto contratto in vigore dal2001, destinandovi le necessa-rie risorse materiali e di perso-nale e coinvolgendo la base.Le lunghe trattative hanno orapermesso di giungere ad un ri-sultato molto soddisfacente e dicui al SEV possiamo essere fieri.Un risultato che, oltre a favorire idipendenti FFS e FFS Cargo, devedare un segnale chiaro, in quan-to il CCL FFS ha senza ombra didubbio anche una funzione di fa-ro, verso il quale si devonoorientare anche altre realtà.Un faro la cui intensità ha ricevu-to nuova energia e verso il qualedevono rivolgere la loro rotta an-che le prossime trattative con-trattuali. Prime fra tutte quelleper il rinnovo dei CCL BLS e RhB.

EDITORIALE

«Il CCL FFS ha senza ombradi dubbio anche unafunzione di faro.» Giorgio Tuti, Presidente SEV

Modelli di pensionamento, evoluzione salariale e garanzie2011 erano per il SEV i punti centrali ai quali il nuovo CCL

avrebbe dovuto fornire delle risposte. Oggi, giovedì, la confe-renza CCL darà la sua valutazione definitiva sul risultato delletrattative.

I dettagli sulla conclusione delle trattative nel dossieralle pagine 8 - 10

CCL FFS e FFS Cargo 2015 sono pronti

Volti soddisfatti da entrambe le parti: i CCL FFSe FFS Cargo rispondono alle esigenze sia deisindacati che delle due aziende.

Trattative fruttuose

wor

dle.

net

Un CCL che tocca diversi temi: ecco un estratto dell’articolo su questo numero di contatto.sev

Page 2: Contatto sev 2014 18

ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 18/1425.9.2014

Viabilità ticinese■ Riguarderanno anche il Ticinogli investimenti nelle infrastrut-ture di trasporto che hannoricevuto il via libera la scorsasettimana dal Consiglio degliStati. Sono previsti versamentia Bellinzona (18 milioni difranchi), Locarno (11,66),Lugano (31,23) e nel Mendri-siotto (9,85). In dettaglio, visono la prima fase del tramLugano-Bioggio-Manno(20,97 milioni), lo spostamentodella fermata di Sant’Antonino(2,98 milioni), la nuova stazionedi Minusio (1,79 milioni) ecorsie preferenziali fra Balernae Morbio Inferiore (rotondeBellavista e Serfontana,0,38 milioni), nonché completa-menti dei collegamenti ciclo-pe-donali a Bellinzona, Locarno eLugano.

SEV incontra CdAdi Thurbo■ Una delegazione del SEV,composta dal presidenteGiorgio Tuti, dalla vice BarbaraSpalinger, dal presidentesezionale Gottfried Solenthalere dal segretario regionale FelixBirchler ha incontrato ilConsiglio di amministrazione diThurbo, al quale il personale siera in precedenza rivolto conuna petizione per denunciareproblemi da troppo tempo insospeso con la direzione.L’incontro ha permesso ditratteggiare un’intesa sullemodalità di funzionamento deirapporti tra parti sociali,ponendo le basi per l’elabora-zione di soluzioni concrete.

Miglior tuteladei salari■ L’Unione sindacale svizzeraUSS approva la volontà delConsiglio federale di rafforzarele misure di accompagnamento,inasprendo le sanzioni neiconfronti di chi non versa salaricorretti ed estendendo la forzaobbligatoria dei contratticollettivi di lavoro. Secondol’USS, restano tuttavia lacuneimportanti, come il mancatoobbligo per le aziende diversare una cauzione e ledisposizioni in caso di interru-zioni o di blocco dei lavori.

IN BREVE

José Corpataux, segretario cen-trale dell’USS, ha presentato irisvolti del progetto «Trade inservice agreement» (meglionoto con l’acronimo inglese TI-SA e che in italiano viene tra-dotto in Accordo sul commer-cio dei servizi/ACS). Si tratta dinegoziati tra 50 paesi, soprat-tutto del Nord, tesi a liberaliz-zare i servizi. Corpataux haspiegato che questa liberaliz-zazione era già compresa neivecchi accordi dell’Organizza-zione mondiale del commercio(OMC), poi fermati dall’opposi-zione dei paesi poveri che han-no combattuto gli accordi consuccesso. Esattamente comegli accordi dell’OMC, TISA si-gnifica liberalizzazione totale.A peggiorare il quadro, la tota-le opacità e segretezza che hacontraddistinto i negoziati a

cui hanno preso parte tutti ipartecipanti, compresa l’Unio-ne europea. Non è difficilecomprendere la grande preoc-cupazione espressa dai sinda-cati e dalle ONG, che temonodi doversi confrontare con unrisultato finale dalle conse-guenze catastrofiche per i ser-vizi.

Svizzera: carte scoperteCorpataux ha sottolineato chefinora la Svizzera si è compor-tata abbastanza bene: non so-lo perché è stata una delle rarenazioni ad aver pubblicato ilmandato negoziale, ma ancheperché ha ufficialmente dichia-rato che il settore dei servizipubblici non è al centro dellediscussioni su TISA. Ma ciònon basta a placare le critiche,poiché una volta firmato l’ac-cordo, la pressione sulla Sviz-zera sarà enorme. Corpatauxha inoltre evidenziato che nonsono i settori inclusi ad esseremenzionati nell’accordo, maquelli esclusi. Cosa significa?Significa che in futuro qualsia-si nuovo servizio sarebbe auto-maticamente incluso nell’ac-

cordo. Un’insidia e uno scena-rio contro i quali numerose or-ganizzazioni hanno deciso dicombattere lanciando una pe-tizione e una raccolta firmecontro TISA. Sono infatti con-vinte che i servizi non sonouna merce qualunque e che, alcontrario, le regolamentazionipubbliche sono più importantidella libera circolazione e dellibero mercato in molti settori.

Grande pressione di UE e USAMa in questo grande giocoun’altra sigla si è fatta strada:TTIP. Si tratta dell’accordo di li-bero scambio tra Stati Uniti eUnione europea, anch’esso ne-goziato in grande segreto. An-che in questo caso si teme chesi tratti, né più né meno, di unatotale liberalizzazione dell’in-sieme delle prestazioni di ser-vizio, comprese le infrastruttu-re della rete. All’interno dell’UEi due accordi sono ferocemen-te combattuti.

Condizioni di lavorosotto pressionePer i sindacati la ragione prin-cipale della propria opposizio-

ne a TISA è legata alle condi-zioni di lavoro. I sindacati te-mono infatti che un’ulteriore li-beralizzazione si traduca in unmassiccio deterioramento del-le condizioni di impiego di la-voratori e lavoratrici. Prendia-mo come esempio il settoresanitario: nel canton Neuchâ-tel, in una catena di ospedaliprivati, le condizioni di lavorosono considerevolmente peg-giorate e sono ben al di sottodei parametri fissati dal CCL. IlComitato SEV ha pertanto deci-so di appoggiare la petizione«Stop TISA». «Inviamo un se-gnale chiaro - ha detto un par-tecipante - per dire che la libe-ralizzazione dei servizi nondeve entrare in linea di conto.»

pmo/frg

Approfondimento su TISA apagina 5Petizione sul sito internet:www.stop-tisa.ch

Sui servizi l’ombra del Il Comitato SEV sostiene la petizione «Stop Tisa»

Che cosa porterà «TI-SA» alla Svizzera? Il Co-mitato SEV ha appro-fondito il preoccupanteaccordo che mira allatotale liberalizzazionedel mercato dei servizi.

Le 60 organizzazioni dell’Alle-anza svizzera per il clima, dicui fa parte anche il SEV, han-no lanciato una petizione alConsiglio federale pregando irispettivi membri di sostener-la. Oggi i cambiamenti climati-ci mietono innumerevoli vitti-me e causano immensi epreoccupanti danni all’ambien-te. Questa realtà tocca in modoparticolare i paesi più poveridel pianeta, eppure loro sono imeno colpevoli. La petizioneper una politica climatica so-stenibile chiede:1. Che per ridurre le proprieemissioni di CO2, entro il 2050la Svizzera utilizzi esclusiva-mente risorse rinnovabili peril proprio approvvigionamen-

to energetico. Oggi disponia-mo non solo della tecnologianecessaria, ma anche dellecapacità economiche.2. Che sul piano internaziona-le, la Svizzera sostenga i paesiin via di sviluppo per aiutarliad adattarsi ai cambiamenticlimatici e implementare mi-sure per proteggere il clima.Questi paesi subiscono in mo-do particolare questi cambia-menti, pur non avendovi con-tribuito. L’aiuto finanziariodeve esulare dal classico aiu-to allo sviluppo. I paesi ricchie quelli che inquinano di piùdevono assicurare il loro con-tributo. Svizzera compresa.Testo della petizione:www.klima-allianz.ch

Firmate la petizione

Per un’equa politica climatica

Tra sacro eprofano:l’effige del-la ministradell’am-biente Do-ris Leut-hard comeambascia-trice dellacausa.

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 18/1425.9.2014

Polemiche in Italia, con proteste, interrogazioni parla-mentari, richieste di dimissioni (per omessa censura,sic!!), per uno spettacolo televisivo di canzoni, anzi direidi canzonette visto che i protagonisti erano Al Bano e Ro-mina Power, ed altri cantanti degli anni che furono, co-me Pupo e Cotugno, per citarne due. Spettacolo tenuto aMosca lo scorso autunno e riproposto alcune serate orsono su RAI 1 in prima serata. Causa dello scandalo, il«Viva la Russia» gridato da Al Bano, alla fine della suafatica.Apriti cielo, i tempi sono cambiati, USA, NATO, Europa(che poi paiono essere un tutt’uno) hanno individuato inPutin il nuovo nemico. Così, ligi alla linea adottata, ungruppo di deputati del PD sono insorti chiedendo la te-sta dei funzionari della RAI che hanno permesso la mes-sa in onda, per di più sulla rete ammiraglia, di cotantoaffronto alla linea politica decisa dal Governo. Gli onore-voli vi hanno ravvisato un tradimento della patria, meta-foricamente in armi con il resto del «mondo libero» perarrestare l’espansionismo…russo.Sì, russo, anche se stavo per scrivere sovietico, visto co-me la campagna in atto contro la Russia ricordi tantoquella pluridecennale contro l’URSS. I toni e il linguag-gio usati al vertice NATO in Galles, anche se cambiano leparole, paiono ancora quelli delle crociate anti-comuni-ste. L’orso, ci dicono gli «atlantici» si era solo addor-mentato, ma ora è uscito dal letargo, più aggressivo diprima.Ovviamente ognuno è libero di giudicare Putin e la suapolitica come meglio crede e di esprimerla altrettanto li-beramente ove creda opportuno. Anche il signor Carisi,in arte Al Bano, gode dello stesso diritto. Certo se avessegridato «Viva Obama», o «Viva gli Stati Uniti d’America»non vi sarebbero state proteste.Il fatto grave, a mio avviso, è che a guidare il gruppettodei protestatari siano parlamentari, che dovrebbero ave-re ben chiari i concetti di libertà e democrazia che sonopersonalmente chiamati a difendere. E che per di più ap-partengano al PD, il partito che per anni si è battuto, ap-punto in nome di questi ideali, contro il berlusconismo.Forse qualcuno di loro fu fra quanti si dissero indignati eprotestarono per le censure imposte ai Biagi, ai Santoro,critici con le politiche del governo del momento.Il critico televisivo Aldo Grasso tenta di sdrammatizzare esuggerisce di nominare Al Bano ministro degli esteri alposto della Mogherini, considerato che Putin, fosse soloper il gas, conviene tenerselo buono.

DI GADDO MELANI

DENTRO LA CRONACA

Sulle note di Al Banolibero scambio■ Un unanime No a Eco-pop: il Comitato SEV giudical’iniziativa Ecopop allarmista exenofoba, pertanto in vistadella votazione del 20 novem-bre si impegnerà a combatter-la insieme agli altri sindacatidell’USS.■ Formale approvazione: ilCCL con l’azienda StadtbusChur e Engadin Bus rappre-senta per il SEV un grandepasso avanti. Il Comitato haaccettato formalmente la fir-ma di questo CCL.

■ Prestazioni comuni conl’APC? Da tempo il SEV el’Associazione del personaledella Confederazione discuto-no in merito ad un’eventualecollaborazione soprattutto a li-vello amministrativo. Il Comi-tato ha dato luce verde affin-ché le possibilità dicollaborazione vengano esa-minate nei diversi settori.■ Elezioni dei segretari sin-dacali. Il Comitato ha elettoMichael Buletti e DanielFroidevaux quali segretari

sindacali. Entrambi lavorano alSEV da due anni e adempionoa tutte le condizioni per essereeletti. Buletti è responsabiledel dossier salari e BLS, men-tre Froidevaux fa parte delteam dei salari, segue i servizicentrali delle FFS e assiste iquadri.■ Punti chiave del secondosemestre. Giorgio Tuti ha for-nito al Comitato una panora-mica dei compiti del SEV chedevono essere realizzatiquest’anno. La conclusione deiCCL di FFS e FFS Cargo è fon-damentale poiché fornisce in-dicazioni per le ITC. Altro gran-de importante dossier: lecondizioni di lavoro nel settoredel traffico merci. Si tratta insostanza di riprendere i lavoriper elaborare una convenzionequadro per tutto il settore, pre-stando attenzione alla defini-zione di salari minimi da partedell’OFT.

COMITATO IN BREVE

pmo

Al centro il presidente del Comitato Andreas Menet che si congra-tula a sinistra con Michael Buletti e a destra con Daniel Froidevaux

Foto

FFS

Nuova stazione di Bellinzona: primo colpo di piccone

L’11 dicembre 2016 sarà una data storica. Il primo treno passeggeri attraverserà la Galleriadi base del San Gottardo e darà avvio ad una nuova era del trasporto ferroviario. Le FFS, ilCanton Ticino e la Città di Bellinzona vi si stanno preparando: la Capitale sarà infatti la «portadel Ticino» per la clientela che giungerà dal nord delle Alpi. L’altro giorno è stato dato il pri-mo colpo di pala per la realizzazione della futura stazione, che da semplice scalo ferroviariodiventerà un moderno centro. L’investimento è di circa 18 milioni di franchi. Nella primaveradel 2015 prenderanno infine avvio i lavori di rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria. Come con-templato nel Programma d’agglomerato del Bellinzonese (PAB) – sviluppato dalla Commis-sione regionale dei trasporti del Bellinzonese (CRTB), dai Comuni e dal Cantone – il compartodella stazione diventerà inoltre il centro nevralgico per il trasporto pubblico regionale.

Page 3: Contatto sev 2014 18

ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 18/1425.9.2014

Viabilità ticinese■ Riguarderanno anche il Ticinogli investimenti nelle infrastrut-ture di trasporto che hannoricevuto il via libera la scorsasettimana dal Consiglio degliStati. Sono previsti versamentia Bellinzona (18 milioni difranchi), Locarno (11,66),Lugano (31,23) e nel Mendri-siotto (9,85). In dettaglio, visono la prima fase del tramLugano-Bioggio-Manno(20,97 milioni), lo spostamentodella fermata di Sant’Antonino(2,98 milioni), la nuova stazionedi Minusio (1,79 milioni) ecorsie preferenziali fra Balernae Morbio Inferiore (rotondeBellavista e Serfontana,0,38 milioni), nonché completa-menti dei collegamenti ciclo-pe-donali a Bellinzona, Locarno eLugano.

SEV incontra CdAdi Thurbo■ Una delegazione del SEV,composta dal presidenteGiorgio Tuti, dalla vice BarbaraSpalinger, dal presidentesezionale Gottfried Solenthalere dal segretario regionale FelixBirchler ha incontrato ilConsiglio di amministrazione diThurbo, al quale il personale siera in precedenza rivolto conuna petizione per denunciareproblemi da troppo tempo insospeso con la direzione.L’incontro ha permesso ditratteggiare un’intesa sullemodalità di funzionamento deirapporti tra parti sociali,ponendo le basi per l’elabora-zione di soluzioni concrete.

Miglior tuteladei salari■ L’Unione sindacale svizzeraUSS approva la volontà delConsiglio federale di rafforzarele misure di accompagnamento,inasprendo le sanzioni neiconfronti di chi non versa salaricorretti ed estendendo la forzaobbligatoria dei contratticollettivi di lavoro. Secondol’USS, restano tuttavia lacuneimportanti, come il mancatoobbligo per le aziende diversare una cauzione e ledisposizioni in caso di interru-zioni o di blocco dei lavori.

IN BREVE

José Corpataux, segretario cen-trale dell’USS, ha presentato irisvolti del progetto «Trade inservice agreement» (meglionoto con l’acronimo inglese TI-SA e che in italiano viene tra-dotto in Accordo sul commer-cio dei servizi/ACS). Si tratta dinegoziati tra 50 paesi, soprat-tutto del Nord, tesi a liberaliz-zare i servizi. Corpataux haspiegato che questa liberaliz-zazione era già compresa neivecchi accordi dell’Organizza-zione mondiale del commercio(OMC), poi fermati dall’opposi-zione dei paesi poveri che han-no combattuto gli accordi consuccesso. Esattamente comegli accordi dell’OMC, TISA si-gnifica liberalizzazione totale.A peggiorare il quadro, la tota-le opacità e segretezza che hacontraddistinto i negoziati a

cui hanno preso parte tutti ipartecipanti, compresa l’Unio-ne europea. Non è difficilecomprendere la grande preoc-cupazione espressa dai sinda-cati e dalle ONG, che temonodi doversi confrontare con unrisultato finale dalle conse-guenze catastrofiche per i ser-vizi.

Svizzera: carte scoperteCorpataux ha sottolineato chefinora la Svizzera si è compor-tata abbastanza bene: non so-lo perché è stata una delle rarenazioni ad aver pubblicato ilmandato negoziale, ma ancheperché ha ufficialmente dichia-rato che il settore dei servizipubblici non è al centro dellediscussioni su TISA. Ma ciònon basta a placare le critiche,poiché una volta firmato l’ac-cordo, la pressione sulla Sviz-zera sarà enorme. Corpatauxha inoltre evidenziato che nonsono i settori inclusi ad esseremenzionati nell’accordo, maquelli esclusi. Cosa significa?Significa che in futuro qualsia-si nuovo servizio sarebbe auto-maticamente incluso nell’ac-

cordo. Un’insidia e uno scena-rio contro i quali numerose or-ganizzazioni hanno deciso dicombattere lanciando una pe-tizione e una raccolta firmecontro TISA. Sono infatti con-vinte che i servizi non sonouna merce qualunque e che, alcontrario, le regolamentazionipubbliche sono più importantidella libera circolazione e dellibero mercato in molti settori.

Grande pressione di UE e USAMa in questo grande giocoun’altra sigla si è fatta strada:TTIP. Si tratta dell’accordo di li-bero scambio tra Stati Uniti eUnione europea, anch’esso ne-goziato in grande segreto. An-che in questo caso si teme chesi tratti, né più né meno, di unatotale liberalizzazione dell’in-sieme delle prestazioni di ser-vizio, comprese le infrastruttu-re della rete. All’interno dell’UEi due accordi sono ferocemen-te combattuti.

Condizioni di lavorosotto pressionePer i sindacati la ragione prin-cipale della propria opposizio-

ne a TISA è legata alle condi-zioni di lavoro. I sindacati te-mono infatti che un’ulteriore li-beralizzazione si traduca in unmassiccio deterioramento del-le condizioni di impiego di la-voratori e lavoratrici. Prendia-mo come esempio il settoresanitario: nel canton Neuchâ-tel, in una catena di ospedaliprivati, le condizioni di lavorosono considerevolmente peg-giorate e sono ben al di sottodei parametri fissati dal CCL. IlComitato SEV ha pertanto deci-so di appoggiare la petizione«Stop TISA». «Inviamo un se-gnale chiaro - ha detto un par-tecipante - per dire che la libe-ralizzazione dei servizi nondeve entrare in linea di conto.»

pmo/frg

Approfondimento su TISA apagina 5Petizione sul sito internet:www.stop-tisa.ch

Sui servizi l’ombra del Il Comitato SEV sostiene la petizione «Stop Tisa»

Che cosa porterà «TI-SA» alla Svizzera? Il Co-mitato SEV ha appro-fondito il preoccupanteaccordo che mira allatotale liberalizzazionedel mercato dei servizi.

Le 60 organizzazioni dell’Alle-anza svizzera per il clima, dicui fa parte anche il SEV, han-no lanciato una petizione alConsiglio federale pregando irispettivi membri di sostener-la. Oggi i cambiamenti climati-ci mietono innumerevoli vitti-me e causano immensi epreoccupanti danni all’ambien-te. Questa realtà tocca in modoparticolare i paesi più poveridel pianeta, eppure loro sono imeno colpevoli. La petizioneper una politica climatica so-stenibile chiede:1. Che per ridurre le proprieemissioni di CO2, entro il 2050la Svizzera utilizzi esclusiva-mente risorse rinnovabili peril proprio approvvigionamen-

to energetico. Oggi disponia-mo non solo della tecnologianecessaria, ma anche dellecapacità economiche.2. Che sul piano internaziona-le, la Svizzera sostenga i paesiin via di sviluppo per aiutarliad adattarsi ai cambiamenticlimatici e implementare mi-sure per proteggere il clima.Questi paesi subiscono in mo-do particolare questi cambia-menti, pur non avendovi con-tribuito. L’aiuto finanziariodeve esulare dal classico aiu-to allo sviluppo. I paesi ricchie quelli che inquinano di piùdevono assicurare il loro con-tributo. Svizzera compresa.Testo della petizione:www.klima-allianz.ch

Firmate la petizione

Per un’equa politica climatica

Tra sacro eprofano:l’effige del-la ministradell’am-biente Do-ris Leut-hard comeambascia-trice dellacausa.

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 18/1425.9.2014

Polemiche in Italia, con proteste, interrogazioni parla-mentari, richieste di dimissioni (per omessa censura,sic!!), per uno spettacolo televisivo di canzoni, anzi direidi canzonette visto che i protagonisti erano Al Bano e Ro-mina Power, ed altri cantanti degli anni che furono, co-me Pupo e Cotugno, per citarne due. Spettacolo tenuto aMosca lo scorso autunno e riproposto alcune serate orsono su RAI 1 in prima serata. Causa dello scandalo, il«Viva la Russia» gridato da Al Bano, alla fine della suafatica.Apriti cielo, i tempi sono cambiati, USA, NATO, Europa(che poi paiono essere un tutt’uno) hanno individuato inPutin il nuovo nemico. Così, ligi alla linea adottata, ungruppo di deputati del PD sono insorti chiedendo la te-sta dei funzionari della RAI che hanno permesso la mes-sa in onda, per di più sulla rete ammiraglia, di cotantoaffronto alla linea politica decisa dal Governo. Gli onore-voli vi hanno ravvisato un tradimento della patria, meta-foricamente in armi con il resto del «mondo libero» perarrestare l’espansionismo…russo.Sì, russo, anche se stavo per scrivere sovietico, visto co-me la campagna in atto contro la Russia ricordi tantoquella pluridecennale contro l’URSS. I toni e il linguag-gio usati al vertice NATO in Galles, anche se cambiano leparole, paiono ancora quelli delle crociate anti-comuni-ste. L’orso, ci dicono gli «atlantici» si era solo addor-mentato, ma ora è uscito dal letargo, più aggressivo diprima.Ovviamente ognuno è libero di giudicare Putin e la suapolitica come meglio crede e di esprimerla altrettanto li-beramente ove creda opportuno. Anche il signor Carisi,in arte Al Bano, gode dello stesso diritto. Certo se avessegridato «Viva Obama», o «Viva gli Stati Uniti d’America»non vi sarebbero state proteste.Il fatto grave, a mio avviso, è che a guidare il gruppettodei protestatari siano parlamentari, che dovrebbero ave-re ben chiari i concetti di libertà e democrazia che sonopersonalmente chiamati a difendere. E che per di più ap-partengano al PD, il partito che per anni si è battuto, ap-punto in nome di questi ideali, contro il berlusconismo.Forse qualcuno di loro fu fra quanti si dissero indignati eprotestarono per le censure imposte ai Biagi, ai Santoro,critici con le politiche del governo del momento.Il critico televisivo Aldo Grasso tenta di sdrammatizzare esuggerisce di nominare Al Bano ministro degli esteri alposto della Mogherini, considerato che Putin, fosse soloper il gas, conviene tenerselo buono.

DI GADDO MELANI

DENTRO LA CRONACA

Sulle note di Al Banolibero scambio■ Un unanime No a Eco-pop: il Comitato SEV giudical’iniziativa Ecopop allarmista exenofoba, pertanto in vistadella votazione del 20 novem-bre si impegnerà a combatter-la insieme agli altri sindacatidell’USS.■ Formale approvazione: ilCCL con l’azienda StadtbusChur e Engadin Bus rappre-senta per il SEV un grandepasso avanti. Il Comitato haaccettato formalmente la fir-ma di questo CCL.

■ Prestazioni comuni conl’APC? Da tempo il SEV el’Associazione del personaledella Confederazione discuto-no in merito ad un’eventualecollaborazione soprattutto a li-vello amministrativo. Il Comi-tato ha dato luce verde affin-ché le possibilità dicollaborazione vengano esa-minate nei diversi settori.■ Elezioni dei segretari sin-dacali. Il Comitato ha elettoMichael Buletti e DanielFroidevaux quali segretari

sindacali. Entrambi lavorano alSEV da due anni e adempionoa tutte le condizioni per essereeletti. Buletti è responsabiledel dossier salari e BLS, men-tre Froidevaux fa parte delteam dei salari, segue i servizicentrali delle FFS e assiste iquadri.■ Punti chiave del secondosemestre. Giorgio Tuti ha for-nito al Comitato una panora-mica dei compiti del SEV chedevono essere realizzatiquest’anno. La conclusione deiCCL di FFS e FFS Cargo è fon-damentale poiché fornisce in-dicazioni per le ITC. Altro gran-de importante dossier: lecondizioni di lavoro nel settoredel traffico merci. Si tratta insostanza di riprendere i lavoriper elaborare una convenzionequadro per tutto il settore, pre-stando attenzione alla defini-zione di salari minimi da partedell’OFT.

COMITATO IN BREVE

pmo

Al centro il presidente del Comitato Andreas Menet che si congra-tula a sinistra con Michael Buletti e a destra con Daniel Froidevaux

Foto

FFS

Nuova stazione di Bellinzona: primo colpo di piccone

L’11 dicembre 2016 sarà una data storica. Il primo treno passeggeri attraverserà la Galleriadi base del San Gottardo e darà avvio ad una nuova era del trasporto ferroviario. Le FFS, ilCanton Ticino e la Città di Bellinzona vi si stanno preparando: la Capitale sarà infatti la «portadel Ticino» per la clientela che giungerà dal nord delle Alpi. L’altro giorno è stato dato il pri-mo colpo di pala per la realizzazione della futura stazione, che da semplice scalo ferroviariodiventerà un moderno centro. L’investimento è di circa 18 milioni di franchi. Nella primaveradel 2015 prenderanno infine avvio i lavori di rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria. Come con-templato nel Programma d’agglomerato del Bellinzonese (PAB) – sviluppato dalla Commis-sione regionale dei trasporti del Bellinzonese (CRTB), dai Comuni e dal Cantone – il compartodella stazione diventerà inoltre il centro nevralgico per il trasporto pubblico regionale.

Page 4: Contatto sev 2014 18

......

4 ATTUALITÀcontatto.sevN. 18/1425.9.2014

Ci sono ancora alcuni dettaglida definire e da approfondire,che per i macchinisti rivestonomolta importanza e sui qualivogliono ancora vederci chia-ro. Ma, fondamentalmente,l’accordo di principio sullecondizioni che regolano il mac-chinista interoperabile, è statoaccettato dalle assemblee deimacchinisti TILO. Per il SEV letrattative sono state condottedalla segretaria sindacaleFrançoise Gehring affiancatadal presidente e dal vicepresi-dente della LPV Ticino, ovveroMassimo Piccioli e ThomasGiedemann. La comunità sin-

dacale - che conta oltre al SEV isindacati transfair e VSLF - hacercato di ottenere le miglioricondizioni possibili, in un con-testo economico tutt’altro chefacile e in un clima di politichedi austerità che tocca anche ilsettore dei trasporti pubblici.Come noto TILO, in qualità diImpresa concessionaria di tra-sporto (ITC), ogni anno devenegoziare un mandato di pre-stazione. Le incertezze chegravano sul fronte italiano del-

la Ferrovia Mendrisio Varese(su cui pesano forti ritardi) nonhanno facilitato le trattative trale parti che sono durate più delprevisto.I sindacati chiedono fonda-mentalmente che l’azienda ri-conosca l’impegno dei macchi-nisti, che curi la formazione eche valorizzi non solo le com-petenze acquisite, ma anche leaccresciute responsabilità didover viaggiare in territorio ita-liano, dove le regole sono di-

verse. I sindacati sono riuscitia fissare dei paletti importanticome il premio per l’otteni-mento della patente italiana,un’indennità in denaro per chiha la doppia patente e il man-tenimento del posto di lavoroper chi non supera gli esami fi-nali per il conseguimento dellapatente italiana . red

Macchinisti interoperabili: trovato un accordo di principio

Primo importante passoUn anno di lavoro perraggiungere un accordosulle condizioni che re-golano il lavoro deimacchinisti interopera-bili, ossia personalecon la doppia patentesvizzera e italiana

frg

Dal cambio di orario 2014 alcuni macchinisti di TILO ci porteranno in Italia.

Ecco alcuni punti chiavedell’accordo:

■ I macchinisti che superano gliesami per l’ottenimento dellapatente italiana ricevono unpremio di 1’500 franchi.

■ I macchinisti che nonsuperano gli esami medici o nonsuperano gli esami, restanomacchinisti non interoperabili(nessun licenziamento).

■ I macchinisti interoperabiliricevono un’indennità annua di3’500 franchi.

■ L’indennità è pagata intera-mente, indipendentemente dalgrado di occupazione.

■ I macchinisti ricevono ungiorno di congedo pagato per ilmantenimento delle competenzee conoscenze acquisite.

ACCORDO

Il distretto confida nel traspor-to pubblico per allentare lapressione generata dal trafficostradale. I provvedimenti dipotenziamento, per varie ra-gioni, tardano però ad arrivare.Ad aprire la serie dei rinvii èstata la ferrovia Mendrisio-Va-rese, la cui realizzazione sulversante italiano è ben lungidall’essere terminata. Il ver-sante svizzero è invece termi-nato, tanto che il cambio d’ora-rio di dicembre vedrà circolarei primi treni tra Mendrisio eStabio. Per la stessa data, ver-ranno ripristinati alcuni colle-

gamenti sino ad Albate-Camer-lata, cancellati a fine 2013 peresigenze di bilancio del cantonTicino, che ne copriva i costi.Questi ritardi avevano ancheportato a rinviare il nuovo pia-no bus del Mendrisiotto, origi-nariamente previsto per di-cembre 2014, al dicembre2015. Un piano molto impor-tante, in quanto prevede undeciso potenziamento dell’of-ferta, strutturandola in modomolto più organico e funziona-le. Le due aziende interessate,l’AMSA e Autopostale, si stan-no quindi preparando a coprirele nuove esigenze e hanno ef-fettuato ingenti investimenti:la sola AMSA ha speso 3 milio-ni e mezzo per nuovi bus e au-tomatici di biglietti, necessariper le nuove linee.Negli scorsi giorni, è trapelatala notizia che il piano bus po-

trebbe subire un nuovo rinvio adata da definire. Nel distrettovi sono state reazioni piuttostoaccese, soprattuto da partedella commissione regionaledei trasporti, che si era impe-gnata in prima persona per ri-solvere tutti i problemi in vistadella sua messa in funzione.Il rinvio rischia anche di creare

grossi problemi alle aziende,in primo luogo all’AMSA, giàconfrontata con la perdita del-la linea urbana della città diMendrisio, con ripercussionipesanti anche per il personale.Per questo, il SEV, unitamenteall’OCST, ha indirizzato unalettera al Consigliere di StatoZali, direttore del dipartimento

del territorio, per esprimerequeste preoccupazioni in vistadi un incontro tra dipartimentoe commissione regionale tra-sporti, in agenda il 7 ottobre.Per il giorno seguente, è stataconvocata un’assemblea delpersonale AMSA.

Gi

Il Mendrisiotto soffocanel trasporto individua-le, ma i potenziamentidel trasporto pubblicopotrebbero farsi atten-dere ancora.

Piano bus alle calende greche?Incertezza sulla messa in vigore del nuovo piano bus del Mendrisiotto

gi

Il rinvio del piano bus del Mendrisiotto potrebbe lasciare in rimessa diversi nuovi bus.

Page 5: Contatto sev 2014 18

POLITICA ......

5contatto.sevN. 18/1425.9.2014

All’inizio c’era il PartenariatoTransatlantico sul Commercioe gli Investimenti (TTIP), ovveroil negoziato, condotto in asso-luta segretezza, fra USA e UEper costituire la più grandearea di libero scambio del pia-neta, realizzando l’utopia dellemultinazionali. Non paghi diqueste manovre e progetti, ec-co che parte della comunità in-ternazionale si è lanciata in unnuovo attacco ai beni comuni,ai diritti e alla democrazia. Co-me? Attraverso il TiSA (Trade InService Agreement), un nuovotrattato, della cui esistenza si èvenuti a conoscenza solo gra-zie ai cosiddetti «fuorilegge»di Wikileaks.

In gioco interessi enormiAl tavolo delle trattative per ilnuovo trattato, i paesi che han-no i mercati del settore servizipiù grandi del mondo: StatiUniti, Australia, Nuova Zelan-da, Canada, i 28 paesi dell’Unione Europea, più Svizzera,Islanda, Norvegia, Liechten-stein, Israele, Turchia, Taiwan,Hong Kong, Corea del Sud,Giappone, Pakistan, Panama,Perù, Paraguay, Cile, Colom-bia, Messico e Costa Rica. Co-me si può facilmente immagi-nare gli interessi in gioco sonoenormi: il settore servizi è il

più grande per posti di lavoronel mondo e produce il 70 percento del prodotto interno lor-do globale; solo negli StatiUniti rappresenta il 75 per cen-to dell’economia e genera l’80per cento dei posti di lavorodel settore privato.

Mettere in vendita il mondoLa denuncia dei movimenti cheda anni contestano la globaliz-zazione e le sue opache dina-

miche, è corale: i negoziatoriche si sono messi e mossi nel-le segrete stanze sottraendosi,come vampiri, alla chiarezzadella luce del giorno, perse-guono l’idea di «un mondo damettere in vendita, attraversola trappola del debito pubblicoe le politiche di austerità, at-traverso il TTIP e il TiSA, perpermettere al modello capitali-stico di uscire dalla crisi siste-mica, con un rilancio dei mer-

cati finanziari che, dopo averinvestito l’economia, ora han-no puntato gli occhi sulla so-cietà e la vita, sui diritti, i benicomuni e la natura».Il TiSA nasconde grandi perico-li per il servizio pubblico: conquesto accordo lo Stato po-trebbe essere obbligato a ga-rantire la «neutralità economi-ca» nei confronti di operatoripubblici e non solo. Tutti i set-tori in cui sono attivi operatoripubblici e privati devono esse-re assoggettati alle regole del-la «concorrenza libera e nondistorta». Concretamente ciòsignifica che i governi dovran-no sovvenzionare gli operatoripubblici e quelli privati nellastessa misura. I contribuentisarebbero ad esempio obbliga-ti a cofinanziare gli utili dellecliniche e delle scuole private.Il rischio di privatizzazioni,esternalizzazioni e deregola-mentazioni è concreto.

Perdita di autonomiaIl conto per i consumatori e ilavoratori potrebbe risultaredecisamente salato – con con-dizioni di lavoro peggiori e pre-stazioni più costose. Questi ac-cordi prevedono anche misureper l’appianamento delle di-vergenze che potrebbero limi-

tare sensibilmente l’autonomiadegli Stati e, di riflesso, dellapopolazione. Potrebbero esse-re attivati tribunali speciali,che operano al di fuori del di-ritto degli Stati firmatari.Sebbene nel confronto interna-zionale la SECO informi conuna certa trasparenza sulleproprie intenzioni e assicuriche la Svizzera non intende as-soggettare all’accordo i settoriin cui il mercato è vincolato dalimiti legali (ad esempio ap-provvigionamento energetico,educazione pubblica, sanità,trasporti pubblici o le poste),la prudenza è d’obbligo. I ne-goziati sul TiSA vengono con-dotti a porte chiuse ed esclu-dono l’opinione pubblica. Nonci sono garanzie che la Svizze-ra non farà concessioni in me-rito al servizio pubblico. Laquestione dei meccanismi perl’appianamento delle divergen-ze è aperta a qualsiasi soluzio-ne.Per questi motivi, l’USS sostie-ne la petizione «Stop TiSA!» edà un segnale forte affinché ilservizio pubblico svizzero nonvenga sottoposto a un accordodi questo genere. Il ComitatoSEV ha deciso lo scorso 12 set-tembre di aderire allapetizione. frg/uss

Nell’accordo TiSA si annidano pericoli per i servizi - Lanciata la petizione «Stop-TISA»

Come vampiri sul mondoDal febbraio 2012 laSvizzera partecipa atti-vamente ai negoziaticondotti in tutta discre-zione sul Trade in Servi-ces Agreement (TiSA),l’accordo riguardante ilcommercio di servizi,che mira ad aprire allaconcorrenza questomercato. L’USS ha deci-so di sostenere la peti-zione «Stop TiSA!»,lanciata tra l’altro dalsindacato SSP/VPOD. IlComitato SEV ha presoposizione sulla petizio-ne la scorsa settimana.Ma quali sono insidie epericoli? Vediamo.

LeM

ichk

a/cr

eativ

e co

mm

ons

Basta segreti sulle nostre teste.

No all’accordo sul commer-cio dei servizi (TiSA) e sìalla salvaguardia dei dirittidemocratici. Questo il tonodella petizione all’indirizzodel Consiglio federale.

Dal mese di febbraio 2012, ilgoverno svizzero partecipa ainegoziati di un trattato multila-terale sul commercio dei servizi,chiamato «Accordo sul commer-cio dei servizi» e più conosciutocon l’acronimo inglese TiSA(Trade in Services Agreement)che ha come obiettivo l’aperturaalla concorrenza dell’insiemedei servizi. Come gli altri trattatidi «libero scambio» e «diapertura dei mercati allaconcorrenza», questo accordo si

basa su dei sistemi che hannovalore vincolante e riduconol’autonomia degli stati – e, amaggior ragione, quella dellepopolazioni – e la cui portatasupera ampiamente il commer-cio. Tali accordi includono inparticolare l’istituzione di cortidi giustizia speciali che sfuggo-no al diritto degli Stati contraen-ti. Partendo dal principiodell’apertura alla concorrenza ditutti i servizi nei settori nei qualiesistono, accanto all’attivitàstatale, delle «prestazioniprivate o benevole», TiSAimporrebbe ai poteri pubblici un«obbligo di neutralità economi-ca» tra fornitori di servizipubblici e privati. La sua ratifica

non potrebbe sfociare che inuna rimessa in causa totale deifondamenti stessi delle nostresocietà, siano essi in termini diaccesso ai servizi di base che dicontrollo democratico.

L’opacità nella quale vengononegoziati questi accordi aGinevra, sotto la direzione degliStati Uniti e dell’Australia daparte di 25 paesi ai quali siaggiunge l’Unione europea con isuoi 28 paesi membri, ci rendeinquieti.

•Noi vogliamo mantenere esviluppare i servizi pubblici.

•Noi siamo preoccupate epreoccupati di fronte ai tentatividi appropriazione commerciale

dei bisogni fondamentali dellapopolazione ai quali i servizipubblici dovrebbero rispondere.

•Non lasciamoci derubare i giàpochi mezzi di controllo demo-cratico!

Perciò, domandiamo alConsiglio federale:

•di informare in manieracompleta ed esaustiva ilParlamento e la popolazionesugli obiettivi e i contenuti diTiSA

•di prendere le disposizioninecessarie per un ritiro imme-diato della Svizzera da questinegoziati.

PETIZIONE «STOP TISA»

Page 6: Contatto sev 2014 18

......

6contatto.sevN. 18/1425.9.2014

■ contatto.sev: La Convenzio-ne europea dei diritti dell’uomo (CEDU) non è propria-mente la versione europeadella Dichiarazione univer-sale dei diritti umani. Qual èla differenza?

Nesa Zimmermann: La CEDU èuno strumento vincolante, con-trariamente alla Dichiarazioneuniversale dei diritti umani. La

CEDU mira a tutelare i diritti ci-vili e politici dei cittadini e del-le cittadine dei paesi firmatari(47 in totale). È stata la primaCorte a cui le persone hannopotuto inoltrare ricorsi contro illoro Stato. Protegge, in parti-colare, la libertà di espressio-ne, la libertà di credo, il dirittoalla riservatezza e proteggeanche contro la tortura e laschiavitù.

■ La CEDU è stata ratificatadalla Svizzera 40 anni fa.Perché alcune persone oravogliono disdirla?

Occorre ricordare che perquanto riguarda la nota sovra-nità del popolo svizzero, già almomento della ratifica eranostati espressi timori. Ora laConvenzione viene messa dinuovo in dubbio poiché impe-disce, più o meno, l’applicazio-ne di alcune iniziative accetta-te dal popolo. Penso tuttaviache l’UDC non voglia veramen-te denunciare la CEDU; i suoirappresentanti pretendono laprevalenza del diritto svizzerosu quello internazionale. È sul-lo strumento da usare che leopinioni divergono.

■ L’iniziativa sui minareti ne èun esempio...

Sì, la libertà di religione o dicredo fa parte dei diritti umani;sono valori fondamentali dellanostra democrazia. Aggiungerenella nostra Costituzione un di-vieto di costruire minareti, è

certamente possibile. Ma il di-ritto internazionale, e quindi inquesto caso la CEDU, prevalesulla nostra Costituzione, per-lomeno in teoria. Poiché, nellapratica, si riflette e si decidecaso per caso; si tratta di unalunga procedura.

■ Allora perché abbiamo vota-to se non cambia nulla?

Sul piano del diritto la questio-ne non è chiarissima. Teorica-mente è la Convenzione euro-pea a prevalere, ma in realtà ...dipende dalla situazione. Ve-de, durante il primo anno digiurisprudenza all’Università,quasi ad ogni domanda diuno/una studente, viene rispo-sto: «Dipende». È una delle ca-ratteristiche insite nel diritto: ètutta una questione di inter-pretazione. In realtà, il diritto

federale e quello internaziona-le sono più o meno sullo stes-so piano.

■ Perché votare se non è cosìchiaro?

In Svizzera, di fatto, è il Parla-mento ad essere privilegiato. IlTribunale non ha la facoltà dirivedere le leggi federali, deveapplicarle. Quindi, sostanzial-mente, prima di andare a vota-re non si verifica l’applicabilitàdi un’iniziativa. Si verifica, per

contro, se rispettano l’impera-tivo diritto internazionale, dacui non si può sfuggire. La Cor-te europea è autorizzata a con-trollare le nostre leggi, mentrequesta facoltà non è data alTribunale federale.

■ È davvero possibile disdirela CEDU?

Secondo il Consiglio federale,ci sono alcuni trattati che nonpossono essere disdetti e unodi essi è proprio la CEDU. Leconseguenze politiche di un’eventuale disdetta sono im-possibili da quantificare e daconoscere con precisione. Peril nostro Paese sarebbe un’op-zione a dir poco disastrosa. Daquanto posso capire, con lasua iniziativa l’UDC non inten-de andare in quella direzione.Il testo, a quanto pare, mira a

stabilire il primato delle novitàcostituzionali sui testi più vec-chi. Va comunque ricordatoche in Svizzera, rispetto ad al-tri paesi, la Costituzione cam-bia spesso.

■ Ma quali sono i reali rischi -eccetto quelli politici e diplo-matici - per la Svizzera?

L’iniziativa minaccerebbe la si-curezza del diritto poiché se lamaggioranza degli elettori lodecide, le attuali regole di pro-

tezione potrebbe essere modi-ficate o abrogate in qualsiasimomento. Potremmo, peresempio, immaginare l’esclu-sione del diritto di voto,l’esclusione dall’assistenza so-ciale o dall’assicurazione con-tro la disoccupazione per grup-pi specifici. La posta in palio èenorme e le conseguenze im-prevedibili, tanto per le mino-ranze quanto per la sicurezzagiuridica della popolazionesvizzera e la credibilità inter-nazionale della Svizzera comestato stabile e democratico.

■ Abbiamo molto da perdere?Moltissimo, poiché qualsiasidiritto fondamentale potrebbeessere contestato, abolito. Glisvantaggi della CEDU sono rela-tivamente piccoli rispetto aigrandi vantaggi di cui possia-mo beneficiare.

■ Ci può illustrare un esempioconcreto di una sentenzadella Corte europea?

Nel marzo 2014 la CEDU si èpronunciata su un caso di vitti-me di malattie legate all’amianto. Attraverso una sen-tenza ha contestato i termini diprescrizione previsti dal dirittosvizzero. La Corte si è in parti-colare espressa sul ricorso pre-sentato dalla famiglia di un uo-mo morto di cancro alla pleuracausato da regolari contatticon l’amianto durante lo svol-gimento della sua professionenegli anni Settanta. Dopo la

Minacciata la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’essere umano e delle libertà fondamentali

Nesa Zimmermann, giurista, fa parte del gruppo di lavoro «Dialogo CEDU» in qualità di esperta indipen-dente. Sta preparando un dottorato di ricerca sulla protezione delle persone vulnerabili (bambini, anzia-ni, omosessuali, disabili e minoranze) e quindi conosce i rischi connessi a una denuncia della Conven-zione europea sui diritti dell’essere umano (CEDU) o ad altre misure proposte dall’UDC.

Diritti umani sotto attaccoMinoranze vulnerabili

«Gli svantaggi della CEDU sono relativamentepiccoli rispetto ai grandi vantaggi di cui possiamobeneficiare.

Hes

Nesa Zimmermann è giurista,ha 25 anni ed è cresciuta nelCantone di Zurigo. Vive attual-mente a Neuchâtel con il suoamico. Dopo aver studiato leggeall’Università di Neuchâtel, èdiventata dottoranda e assisten-te presso l’Università diGinevra. Insegna dirittocostituzionale svizzero e dirittiumani. Il suo dottorato vertesulla protezione delle personevulnerabili (quindi comprese leminoranze) nella giurisprudenzadella Corte europea.

A livello politico, Nesa Zimmer-mann è impegnata nelle fila deiGiovani Verdi svizzeri, che haanche co-presieduto. Completa-mente bilingue, Nesa viaggiavolentieri, preferibilmente intreno. I suoi hobbies sono:violino, danza, escursioni a piedie lettura.

BIO

INTERVISTA

...... 7

contatto.sevN. 18/1425.9.2014

morte dell’uomo, nel 2005, lafamiglia si è rivolta ai tribunalisvizzeri per chiedere giustizia,ma le loro pretese sono statedichiarate prescritte dal Tribu-nale federale, che di fatto nonè entrato in materia. La CEDUha dato torto alla Svizzera. AStrasburgo si statuisce spessosu questioni legate alla vitaprivata, alla violenza contro ledonne e al diritto all’informa-zione. Nel 2013 dalla Svizzerasono stati presentati 514 ri-chieste di intervento.

■ C’è chi dice che la Corte si èspinta troppo in là rispetto almandato originario.

Niente affatto. Si tratta di ga-rantire una protezione minima.Dobbiamo renderci conto chetutti noi potremmo averne bi-sogno un giorno o l’altro, so-prattutto per quanto riguardala libertà di espressione.

■ Attualmente è tuttavia in di-scussione un protocollo ag-giuntivo per riaffermare lasussidiarietà della Corte...

È vero che è stato chiesto aigiudici una maggiore modera-

zione. È attraverso queste mo-dalità che bisognerebbe agirenel caso in cui si dovesse con-siderare che la Corte si è spin-ta oltre. È un modo per inqua-drare le sue attività.

■ Le condanne della CEDU ven-gono poi rispettate?

No. La Russia e la Turchia, peresempio, sono state condan-nate molte volte ma le senten-ze sono state ignorate. In Sviz-zera, invece, le sentenzevengono piuttosto rispettate.

■ Con l’iniziativa dell’UDC, la CE-DU si trova sotto i riflettori. Ep-pure è relativamente scono-sciuta.

È vero, gli svizzeri confondonospesso Europa e CEDU. Pensa-no che la Corte sia a Bruxelles,mentre la sua sede è Strasbur-go. E i paesi firmatari sonoquelli dell’Europa geografica.Lo scopo del nostro gruppo dilavoro è di fare conoscere im-portanza e ruolo della CEDUperché è essenziale per unacorretta protezione dei cittadi-ni e delle cittadine!

Henriette Schaffter/frg

Hes

Nesa Zimmermann è giurista e specialista in diritti dell’essere umano. La CEDU è uno strumento indispensabile per la protezione delle minoranze; un valore da difendere.

Il gruppo di lavoro di cui fa parteNesa Zimmermann ha perobiettivo di difendere la CEDU invirtù della sua funzione protettivadei nostri diritti fondamentali edella sua importanza per un’Euro-pa stabile, con democrazie sane eattente alla dimensione umana.La convenzione è vincolante perla Svizzera; tuttavia iniziativepopolari contrarie alla CEDU sonostati ripetutamente sottoposte alverdetto delle urne. È il caso, peresempio, dell’iniziativa sui rinviiforzati, per la cui attuazione laSvizzera rischia di adottare unalegge in aperta contraddizionecon le diverse disposizioni dellaCEDU e con la Costituzionefederale. Diversi interventipolitici, inoltre, sono statidepositati contro il primato deldiritto internazionale su quellonazionale.

Iniziativa popolare

Il progetto di iniziativa popolareannunciato dall’Unione democra-

tica di centro (UDC) lo scorso 12agosto è infatti intitolato «Lalegge svizzera ha la precedenzasul diritto straniero».

L’UDC ritiene che «se un trattatointernazionale è incostituzionale,sarà rinegoziato o, se ciò nonfosse possibile, disdetto».

La Costituzione federale divente-rebbe così la legge suprema diriferimento della Confederazionesvizzera, eccezion fatta per ildiritto internazionale imperativo.L’UDC sostiene che «se leiniziative sull’espulsione deicriminali stranieri o sul divieto dicostruzione dei minareti nonfossero compatibili con laConvenzione europea dei dirittidell’essere umano e la sua stessainterpretazione, e se la Svizzeranon potesse far valere le riserve,allora la Svizzera dovrà disdire laconvenzione».

Il ruolo del Parlamento

Lo scorso 18 agosto 2014, laCommissione delle istituzioni

politiche del Nazionale ha inviatoun segnale chiaro contro gliobiettivi assolutisti dell’UDC. Lamaggioranza dei commissari edelle commissarie ha rifiutatodiverse proposte presentate daiseguaci di Blocher volte astabilire la supremazia del dirittonazionale su quello internaziona-le. Ha chiesto però al Consigliofederale di rimettersi al lavoro suicriteri di convalida delle iniziative,mentre quest’ultimo volevaseppellire le diverse pistesuggerite per una migliorecompatibilità tra le iniziativepopolari e le garanzie contenutenella Costituzione svizzera. Nelsuo testo, l’UDC bolla «il Consi-glio federale, la maggioranza delParlamento e il Tribunalefederale» come «i nemici delpopolo e dei cantoni». Andrebbetuttavia ricordato che questeistanze sono necessarie pergarantire gli equilibri in ognidemocrazia.

Il gruppo di lavoro «dialogo CEDU» e l’iniziativa UDC

Page 7: Contatto sev 2014 18

......

6contatto.sevN. 18/1425.9.2014

■ contatto.sev: La Convenzio-ne europea dei diritti dell’uomo (CEDU) non è propria-mente la versione europeadella Dichiarazione univer-sale dei diritti umani. Qual èla differenza?

Nesa Zimmermann: La CEDU èuno strumento vincolante, con-trariamente alla Dichiarazioneuniversale dei diritti umani. La

CEDU mira a tutelare i diritti ci-vili e politici dei cittadini e del-le cittadine dei paesi firmatari(47 in totale). È stata la primaCorte a cui le persone hannopotuto inoltrare ricorsi contro illoro Stato. Protegge, in parti-colare, la libertà di espressio-ne, la libertà di credo, il dirittoalla riservatezza e proteggeanche contro la tortura e laschiavitù.

■ La CEDU è stata ratificatadalla Svizzera 40 anni fa.Perché alcune persone oravogliono disdirla?

Occorre ricordare che perquanto riguarda la nota sovra-nità del popolo svizzero, già almomento della ratifica eranostati espressi timori. Ora laConvenzione viene messa dinuovo in dubbio poiché impe-disce, più o meno, l’applicazio-ne di alcune iniziative accetta-te dal popolo. Penso tuttaviache l’UDC non voglia veramen-te denunciare la CEDU; i suoirappresentanti pretendono laprevalenza del diritto svizzerosu quello internazionale. È sul-lo strumento da usare che leopinioni divergono.

■ L’iniziativa sui minareti ne èun esempio...

Sì, la libertà di religione o dicredo fa parte dei diritti umani;sono valori fondamentali dellanostra democrazia. Aggiungerenella nostra Costituzione un di-vieto di costruire minareti, è

certamente possibile. Ma il di-ritto internazionale, e quindi inquesto caso la CEDU, prevalesulla nostra Costituzione, per-lomeno in teoria. Poiché, nellapratica, si riflette e si decidecaso per caso; si tratta di unalunga procedura.

■ Allora perché abbiamo vota-to se non cambia nulla?

Sul piano del diritto la questio-ne non è chiarissima. Teorica-mente è la Convenzione euro-pea a prevalere, ma in realtà ...dipende dalla situazione. Ve-de, durante il primo anno digiurisprudenza all’Università,quasi ad ogni domanda diuno/una studente, viene rispo-sto: «Dipende». È una delle ca-ratteristiche insite nel diritto: ètutta una questione di inter-pretazione. In realtà, il diritto

federale e quello internaziona-le sono più o meno sullo stes-so piano.

■ Perché votare se non è cosìchiaro?

In Svizzera, di fatto, è il Parla-mento ad essere privilegiato. IlTribunale non ha la facoltà dirivedere le leggi federali, deveapplicarle. Quindi, sostanzial-mente, prima di andare a vota-re non si verifica l’applicabilitàdi un’iniziativa. Si verifica, per

contro, se rispettano l’impera-tivo diritto internazionale, dacui non si può sfuggire. La Cor-te europea è autorizzata a con-trollare le nostre leggi, mentrequesta facoltà non è data alTribunale federale.

■ È davvero possibile disdirela CEDU?

Secondo il Consiglio federale,ci sono alcuni trattati che nonpossono essere disdetti e unodi essi è proprio la CEDU. Leconseguenze politiche di un’eventuale disdetta sono im-possibili da quantificare e daconoscere con precisione. Peril nostro Paese sarebbe un’op-zione a dir poco disastrosa. Daquanto posso capire, con lasua iniziativa l’UDC non inten-de andare in quella direzione.Il testo, a quanto pare, mira a

stabilire il primato delle novitàcostituzionali sui testi più vec-chi. Va comunque ricordatoche in Svizzera, rispetto ad al-tri paesi, la Costituzione cam-bia spesso.

■ Ma quali sono i reali rischi -eccetto quelli politici e diplo-matici - per la Svizzera?

L’iniziativa minaccerebbe la si-curezza del diritto poiché se lamaggioranza degli elettori lodecide, le attuali regole di pro-

tezione potrebbe essere modi-ficate o abrogate in qualsiasimomento. Potremmo, peresempio, immaginare l’esclu-sione del diritto di voto,l’esclusione dall’assistenza so-ciale o dall’assicurazione con-tro la disoccupazione per grup-pi specifici. La posta in palio èenorme e le conseguenze im-prevedibili, tanto per le mino-ranze quanto per la sicurezzagiuridica della popolazionesvizzera e la credibilità inter-nazionale della Svizzera comestato stabile e democratico.

■ Abbiamo molto da perdere?Moltissimo, poiché qualsiasidiritto fondamentale potrebbeessere contestato, abolito. Glisvantaggi della CEDU sono rela-tivamente piccoli rispetto aigrandi vantaggi di cui possia-mo beneficiare.

■ Ci può illustrare un esempioconcreto di una sentenzadella Corte europea?

Nel marzo 2014 la CEDU si èpronunciata su un caso di vitti-me di malattie legate all’amianto. Attraverso una sen-tenza ha contestato i termini diprescrizione previsti dal dirittosvizzero. La Corte si è in parti-colare espressa sul ricorso pre-sentato dalla famiglia di un uo-mo morto di cancro alla pleuracausato da regolari contatticon l’amianto durante lo svol-gimento della sua professionenegli anni Settanta. Dopo la

Minacciata la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’essere umano e delle libertà fondamentali

Nesa Zimmermann, giurista, fa parte del gruppo di lavoro «Dialogo CEDU» in qualità di esperta indipen-dente. Sta preparando un dottorato di ricerca sulla protezione delle persone vulnerabili (bambini, anzia-ni, omosessuali, disabili e minoranze) e quindi conosce i rischi connessi a una denuncia della Conven-zione europea sui diritti dell’essere umano (CEDU) o ad altre misure proposte dall’UDC.

Diritti umani sotto attaccoMinoranze vulnerabili

«Gli svantaggi della CEDU sono relativamentepiccoli rispetto ai grandi vantaggi di cui possiamobeneficiare.

Hes

Nesa Zimmermann è giurista,ha 25 anni ed è cresciuta nelCantone di Zurigo. Vive attual-mente a Neuchâtel con il suoamico. Dopo aver studiato leggeall’Università di Neuchâtel, èdiventata dottoranda e assisten-te presso l’Università diGinevra. Insegna dirittocostituzionale svizzero e dirittiumani. Il suo dottorato vertesulla protezione delle personevulnerabili (quindi comprese leminoranze) nella giurisprudenzadella Corte europea.

A livello politico, Nesa Zimmer-mann è impegnata nelle fila deiGiovani Verdi svizzeri, che haanche co-presieduto. Completa-mente bilingue, Nesa viaggiavolentieri, preferibilmente intreno. I suoi hobbies sono:violino, danza, escursioni a piedie lettura.

BIO

INTERVISTA

...... 7

contatto.sevN. 18/1425.9.2014

morte dell’uomo, nel 2005, lafamiglia si è rivolta ai tribunalisvizzeri per chiedere giustizia,ma le loro pretese sono statedichiarate prescritte dal Tribu-nale federale, che di fatto nonè entrato in materia. La CEDUha dato torto alla Svizzera. AStrasburgo si statuisce spessosu questioni legate alla vitaprivata, alla violenza contro ledonne e al diritto all’informa-zione. Nel 2013 dalla Svizzerasono stati presentati 514 ri-chieste di intervento.

■ C’è chi dice che la Corte si èspinta troppo in là rispetto almandato originario.

Niente affatto. Si tratta di ga-rantire una protezione minima.Dobbiamo renderci conto chetutti noi potremmo averne bi-sogno un giorno o l’altro, so-prattutto per quanto riguardala libertà di espressione.

■ Attualmente è tuttavia in di-scussione un protocollo ag-giuntivo per riaffermare lasussidiarietà della Corte...

È vero che è stato chiesto aigiudici una maggiore modera-

zione. È attraverso queste mo-dalità che bisognerebbe agirenel caso in cui si dovesse con-siderare che la Corte si è spin-ta oltre. È un modo per inqua-drare le sue attività.

■ Le condanne della CEDU ven-gono poi rispettate?

No. La Russia e la Turchia, peresempio, sono state condan-nate molte volte ma le senten-ze sono state ignorate. In Sviz-zera, invece, le sentenzevengono piuttosto rispettate.

■ Con l’iniziativa dell’UDC, la CE-DU si trova sotto i riflettori. Ep-pure è relativamente scono-sciuta.

È vero, gli svizzeri confondonospesso Europa e CEDU. Pensa-no che la Corte sia a Bruxelles,mentre la sua sede è Strasbur-go. E i paesi firmatari sonoquelli dell’Europa geografica.Lo scopo del nostro gruppo dilavoro è di fare conoscere im-portanza e ruolo della CEDUperché è essenziale per unacorretta protezione dei cittadi-ni e delle cittadine!

Henriette Schaffter/frg

Hes

Nesa Zimmermann è giurista e specialista in diritti dell’essere umano. La CEDU è uno strumento indispensabile per la protezione delle minoranze; un valore da difendere.

Il gruppo di lavoro di cui fa parteNesa Zimmermann ha perobiettivo di difendere la CEDU invirtù della sua funzione protettivadei nostri diritti fondamentali edella sua importanza per un’Euro-pa stabile, con democrazie sane eattente alla dimensione umana.La convenzione è vincolante perla Svizzera; tuttavia iniziativepopolari contrarie alla CEDU sonostati ripetutamente sottoposte alverdetto delle urne. È il caso, peresempio, dell’iniziativa sui rinviiforzati, per la cui attuazione laSvizzera rischia di adottare unalegge in aperta contraddizionecon le diverse disposizioni dellaCEDU e con la Costituzionefederale. Diversi interventipolitici, inoltre, sono statidepositati contro il primato deldiritto internazionale su quellonazionale.

Iniziativa popolare

Il progetto di iniziativa popolareannunciato dall’Unione democra-

tica di centro (UDC) lo scorso 12agosto è infatti intitolato «Lalegge svizzera ha la precedenzasul diritto straniero».

L’UDC ritiene che «se un trattatointernazionale è incostituzionale,sarà rinegoziato o, se ciò nonfosse possibile, disdetto».

La Costituzione federale divente-rebbe così la legge suprema diriferimento della Confederazionesvizzera, eccezion fatta per ildiritto internazionale imperativo.L’UDC sostiene che «se leiniziative sull’espulsione deicriminali stranieri o sul divieto dicostruzione dei minareti nonfossero compatibili con laConvenzione europea dei dirittidell’essere umano e la sua stessainterpretazione, e se la Svizzeranon potesse far valere le riserve,allora la Svizzera dovrà disdire laconvenzione».

Il ruolo del Parlamento

Lo scorso 18 agosto 2014, laCommissione delle istituzioni

politiche del Nazionale ha inviatoun segnale chiaro contro gliobiettivi assolutisti dell’UDC. Lamaggioranza dei commissari edelle commissarie ha rifiutatodiverse proposte presentate daiseguaci di Blocher volte astabilire la supremazia del dirittonazionale su quello internaziona-le. Ha chiesto però al Consigliofederale di rimettersi al lavoro suicriteri di convalida delle iniziative,mentre quest’ultimo volevaseppellire le diverse pistesuggerite per una migliorecompatibilità tra le iniziativepopolari e le garanzie contenutenella Costituzione svizzera. Nelsuo testo, l’UDC bolla «il Consi-glio federale, la maggioranza delParlamento e il Tribunalefederale» come «i nemici delpopolo e dei cantoni». Andrebbetuttavia ricordato che questeistanze sono necessarie pergarantire gli equilibri in ognidemocrazia.

Il gruppo di lavoro «dialogo CEDU» e l’iniziativa UDC

Page 8: Contatto sev 2014 18

......

8contatto.sevN. 18/1425.9.2014

a conferenza CCL di finegiugno aveva espressoun chiaro sostegno ai

punti fondamentali, che le dueparti avevano elaborato sino aquel momento. Nei tre mesi se-guenti, si è quindi proceduto achiarire i dettagli. Nonostantespesso sia proprio l’accordo suquesti a risultare più difficile,la buona volontà di entrambele parti ha permesso di rag-giungere un accordo, che vieneora sottoposto alla definitivaapprovazione della conferenzaCCL del SEV. La conferenza sitiene proprio il giorno di pub-blicazione del presente giorna-le ma è lecito pensare che que-sta approvazione verrà data,perché dallo scorso mese digiugno non vi sono stati cam-biamenti sostanziali. Il CCL do-vrà anche essere sottopostoall’approvazione del Consigliodi amministrazione delle FFS.Entrerà in vigore il 1° gennaio2015 per una durata di almeno4 anni.

Le garanzie salariali restano■ Le «garanzie salariali 2011»previste dall’attuale CCL ven-gono riprese anche nel prossi-mo. È così stata soddisfatta larivendicazione principaleespressa dal personale nelsondaggio che il SEV avevasvolto prima delle trattative. Iloro beneficiari continuerannoanche a ricevere la metà degliaumenti generali di stipendio,come finora.Le FFS aumenteranno inoltre infuturo i mezzi per finanziare gli

L aumenti individuali di stipen-dio. Se sino ad oggi doveva es-servi dedicata una quota mini-ma dello 0,5 percento dellamassa salariale, dal 2015 que-sta quota verrà portata almenoallo 0,8 percento. Questa mi-sura dovrebbe permettere di ri-spettare l’indicazione di porta-re in 20 anni al massimo delrispettivo livello di esigenze.I mezzi vengono tuttavia defi-niti in dettaglio nel corso delletrattative salariali annuali trasindacati e FFS.

Maggior flessibilitànelle distribuzioni■ Il CCL 2015 prevede ancheuna semplificazione delle di-stribuzioni annuali. «Le FFS ele parti sociali concordano chele FFS, come qualsiasi altraazienda, devono produrre nelmodo più efficiente possibile»,recita il comunicato stampacongiunto sul risultato delletrattative. Concretamente, vie-ne stabilito che le FFS provve-deranno autonomamente allastesura delle distribuzioni eche disporranno di margini su-periori di superamento o dimancato raggiungimento deltempo di lavoro dovuto. D’altrocanto, il personale avrà la fa-coltà di compensare i suoi sal-di di tempo in giorni interi, atutto vantaggio della semplici-tà e della qualità della pianifi-cazione. Anche questa richie-sta era stata espressanell’ambito del sondaggiosvolto dal SEV.Una novità riguarda la chiara

suddivisione tra personale am-ministrativo, sottoposto allalegge sul lavoro come la mag-gioranza delle lavoratrici e deilavoratori di questo paese e ilpersonale d’esercizio, che con-tinuerà ad essere sottopostoalla legge sulla durata del lavo-ro, applicata unicamente alpersonale dei trasporti pubbli-ci.■ Il personale delle FFS potràfar capo a tre nuovi modelli dipensionamento e a un modellodi durata della vita lavorativa,che mirano alle diverse catego-rie professionali (vedi riquadroa destra).

Aumento dell’indennità festiva■ Gli importi per l’indennitàper lavoro in giorni festivi ven-gono unificati ed aumentati inmodo progressivo: nel 2015l’indennità verrà portata a 15franchi e nel 2017 a 16 l’ora.■ I dipendenti beneficerannoanche di un aumento del con-gedo di paternità e di adozioneda 5 a 10 giorni. Il congedo dimaternità viene portato da 4mesi a 18 settimane.

Maggior rigore in caso diperdita del posto di lavoro■ Il principio del «Contrat so-cial» viene mantenuto: le FFScontinueranno pertanto a ri-nunciare a licenziamenti in ca-so di riorganizzazione, a condi-zione però che il rapporto dilavoro con le FFS sia durato al-meno quattro anni. L’inseri-mento di questa condizione èstata la concessione più dolo-

rosa che ha dovuto fare il SEV,che ha finito per accettarla sul-la base di due considerazioni:in primo luogo, ha reputatoche le riorganizzazioni di mag-gior portata presso le FFS sia-no ormai terminate e seconda-riamente il dipendente che sitrova a dover lasciare le FFSentro quattro anni avendovisvolto un buon lavoro non do-vrebbe avere soverchie diffi-coltà a ritrovare un nuovo po-sto di lavoro. Inoltre, eraevidente che le FFS, su questopunto, stavano subendo enor-mi pressioni politiche. Per con-tenere le conseguenze dellaperdita del posto lavoro, vi sa-rà una fase di prevenzione disei mesi.Chi passerà al nuovo orienta-mento professionale manterràil suo stipendio invariato per i

primi sei mesi. In seguito vi sa-rà una riduzione progressiva al90 percento da 6 a 12 mesi,all’85 percento sino a 24 mesie all’80 percento dopo i 24 me-si. Per chi ha obblighi di assi-stenza, i tassi di riduzione so-no rispettivamente al 95, 90 e85 percento, per poi passareall’80 percento dopo tre anni. Icontributi alla cassa pensionivengono mantenuti al livellooriginale. Sono poi stati ina-spriti i criteri in base ai quali ilnuovo posto di lavoro può es-sere definito ragionevole.■ Le parti hanno inoltre con-cordato di riprendere i principidella revisione della legge sulpersonale federale, che avvici-na le condizioni di impiegodelle FFS a quelle previste daldiritto privato. In particolare,viene a cadere l’istanza di ri-

Se a fine giugno erano definiti solo i punti principali, oggi sono stati definiti tutti i dettagli del CCL 2015.Tra delegazione sindacale, capitanata dal SEV e FFS si è giunti ad un accordo su tutto il testo del contrat-to collettivo di lavoro; che i due capidelegazione reputano molto equilibrato .

Risultato nei supplementari

Il CCL FFS e FFS Cargo è pronto per essere firmato

«Per me era fondamentale riuscire a concretizzarele rivendicazioni principali dei nostri membri.»

Manuel Avallone, vicepresidente SEV

Alex

ande

r Egg

er

Graf

ik: L

ongo

Hof

er

DOSSIER

...... 9

contatto.sevN. 18/1425.9.2014

corso interna in caso di licen-ziamento, che le FFS avevanodel resto già soppresso e l’ob-bligo di reintegrazione del odella dipendente il cui licenzia-mento è stato giudicato abusi-vo dal tribunale.

Limitazione dei rapportidi lavoro temporanei■ Infine, il nuovo CCL prevedeuna regolamentazione per col-laboratrici e collaboratori tem-poranei che, raggiunti i quattroanni di lavoro presso le FFS, ri-ceveranno una proposta di la-voro a tempo indeterminato sesoddisfano le premesse per lostesso. Le FFS si sono inoltreimpegnate a rispettare unaquota massima del 4 percentodell’effettivo da coprire con di-pendenti temporanei.

pmo

Valutazioni del nuovo CCLa pagina 10

Mar

kus

Fisch

er

La conferenza CCL aveva già discusso in giugno i punti principali del nuovo CCL, approvandoli a larga maggioranza.

Il sondaggio del SEV presso i suoi membriaveva dato chiaramente indicato prioritarial’esigenza di modelli di pensionamentoindividuale. Le trattative per il rinnovo del CCLhanno permesso di elaborare quattro modelliche entreranno in vigore l’anno prossimo: tre dipensionamento e uno di durata della vitalavorativa.

■ Valida: pensionamento anticipato percategorie professionali particolarmen-te sollecitate e livello salariale mode-sto. Queste categorie definite ricevono unsostegno finanziario per il pensionamento

totale o parziale. Le FFS e il personaleversano il loro contributo finanziarioobbligatorio durante tutta l’attività lavorati-va. Le prestazioni sono accessibili dalsessantesimo anno d’età e sono finanziaticomplessivamente 24 mesi.

■ Priora: pensionamento anticipato percategorie definite con la possibilità diaumentare il finanziamento della renditaponte. Le categorie dal reddito modesto e/oparticolarmente sollecitate ricevono unsostegno per il pensionamento anticipatograzie ad un aumento della quota di

finanziamento della rendita ponte da partedelle FFS.

■ Flexa: durata della vita lavorativa conpossibilità di risparmio e di ritiro individua-lizzate. Il personale ha la facoltà di accumu-lare tempo per poi compensarlo con congedidi lunga durata, riducendo il grado d’impie-go oppure per una transizione gradualeverso il pensionamento.

■ Activa: offre la possibilità di lavorare atempo parziale prima del pensiona-mento e di continuare a lavorare anchedopo lo stesso. La partecipazione aquesto modello presuppone l’accordo delsuperiore.

I modelli Activa, Priora e Flexa sono facoltativie possono essere combinati fra di loro. La lororealizzazione a tempo parziale deve però tenerconto delle esigenze d’esercizio.

Il SEV informerà compiutamente i proprimembri sulle novità del CCL FFS a finenovembre.

Finalmente nuovi modelli di pensionamento e di durata della vita lavorativa

I modelli di pensionamento permetteranno a molte colleghe e colleghi di passare alla pensioneanticipata, in buona salute e limitando le penalizzazioni di ordine finanziario. Il modello Priora,sollecitato dal SEV, riguarda categorie che contano oltre 10 000 dipendenti. È tuttavia pensabileche continueranno ad esserci colleghe e colleghi che, per diversi motivi, non potranno far capo aquesti modelli.La loro applicazione richiede inoltre tempo. Dobbiamo infatti pensare che i due modelli principaliValida (che corrisponde più o meno a quello dell’edilizia) e Priora potranno essere richiesti solodal maggio 2016.Non vi sono però dubbi possibili sul fatto che questi modelli rappresentano una pietra miliare peril SEV e per i collaboratori un po’ più in là con gli anni. Urs Huber, segretario sindacale

COMMENTO

Page 9: Contatto sev 2014 18

......

8contatto.sevN. 18/1425.9.2014

a conferenza CCL di finegiugno aveva espressoun chiaro sostegno ai

punti fondamentali, che le dueparti avevano elaborato sino aquel momento. Nei tre mesi se-guenti, si è quindi proceduto achiarire i dettagli. Nonostantespesso sia proprio l’accordo suquesti a risultare più difficile,la buona volontà di entrambele parti ha permesso di rag-giungere un accordo, che vieneora sottoposto alla definitivaapprovazione della conferenzaCCL del SEV. La conferenza sitiene proprio il giorno di pub-blicazione del presente giorna-le ma è lecito pensare che que-sta approvazione verrà data,perché dallo scorso mese digiugno non vi sono stati cam-biamenti sostanziali. Il CCL do-vrà anche essere sottopostoall’approvazione del Consigliodi amministrazione delle FFS.Entrerà in vigore il 1° gennaio2015 per una durata di almeno4 anni.

Le garanzie salariali restano■ Le «garanzie salariali 2011»previste dall’attuale CCL ven-gono riprese anche nel prossi-mo. È così stata soddisfatta larivendicazione principaleespressa dal personale nelsondaggio che il SEV avevasvolto prima delle trattative. Iloro beneficiari continuerannoanche a ricevere la metà degliaumenti generali di stipendio,come finora.Le FFS aumenteranno inoltre infuturo i mezzi per finanziare gli

L aumenti individuali di stipen-dio. Se sino ad oggi doveva es-servi dedicata una quota mini-ma dello 0,5 percento dellamassa salariale, dal 2015 que-sta quota verrà portata almenoallo 0,8 percento. Questa mi-sura dovrebbe permettere di ri-spettare l’indicazione di porta-re in 20 anni al massimo delrispettivo livello di esigenze.I mezzi vengono tuttavia defi-niti in dettaglio nel corso delletrattative salariali annuali trasindacati e FFS.

Maggior flessibilitànelle distribuzioni■ Il CCL 2015 prevede ancheuna semplificazione delle di-stribuzioni annuali. «Le FFS ele parti sociali concordano chele FFS, come qualsiasi altraazienda, devono produrre nelmodo più efficiente possibile»,recita il comunicato stampacongiunto sul risultato delletrattative. Concretamente, vie-ne stabilito che le FFS provve-deranno autonomamente allastesura delle distribuzioni eche disporranno di margini su-periori di superamento o dimancato raggiungimento deltempo di lavoro dovuto. D’altrocanto, il personale avrà la fa-coltà di compensare i suoi sal-di di tempo in giorni interi, atutto vantaggio della semplici-tà e della qualità della pianifi-cazione. Anche questa richie-sta era stata espressanell’ambito del sondaggiosvolto dal SEV.Una novità riguarda la chiara

suddivisione tra personale am-ministrativo, sottoposto allalegge sul lavoro come la mag-gioranza delle lavoratrici e deilavoratori di questo paese e ilpersonale d’esercizio, che con-tinuerà ad essere sottopostoalla legge sulla durata del lavo-ro, applicata unicamente alpersonale dei trasporti pubbli-ci.■ Il personale delle FFS potràfar capo a tre nuovi modelli dipensionamento e a un modellodi durata della vita lavorativa,che mirano alle diverse catego-rie professionali (vedi riquadroa destra).

Aumento dell’indennità festiva■ Gli importi per l’indennitàper lavoro in giorni festivi ven-gono unificati ed aumentati inmodo progressivo: nel 2015l’indennità verrà portata a 15franchi e nel 2017 a 16 l’ora.■ I dipendenti beneficerannoanche di un aumento del con-gedo di paternità e di adozioneda 5 a 10 giorni. Il congedo dimaternità viene portato da 4mesi a 18 settimane.

Maggior rigore in caso diperdita del posto di lavoro■ Il principio del «Contrat so-cial» viene mantenuto: le FFScontinueranno pertanto a ri-nunciare a licenziamenti in ca-so di riorganizzazione, a condi-zione però che il rapporto dilavoro con le FFS sia durato al-meno quattro anni. L’inseri-mento di questa condizione èstata la concessione più dolo-

rosa che ha dovuto fare il SEV,che ha finito per accettarla sul-la base di due considerazioni:in primo luogo, ha reputatoche le riorganizzazioni di mag-gior portata presso le FFS sia-no ormai terminate e seconda-riamente il dipendente che sitrova a dover lasciare le FFSentro quattro anni avendovisvolto un buon lavoro non do-vrebbe avere soverchie diffi-coltà a ritrovare un nuovo po-sto di lavoro. Inoltre, eraevidente che le FFS, su questopunto, stavano subendo enor-mi pressioni politiche. Per con-tenere le conseguenze dellaperdita del posto lavoro, vi sa-rà una fase di prevenzione disei mesi.Chi passerà al nuovo orienta-mento professionale manterràil suo stipendio invariato per i

primi sei mesi. In seguito vi sa-rà una riduzione progressiva al90 percento da 6 a 12 mesi,all’85 percento sino a 24 mesie all’80 percento dopo i 24 me-si. Per chi ha obblighi di assi-stenza, i tassi di riduzione so-no rispettivamente al 95, 90 e85 percento, per poi passareall’80 percento dopo tre anni. Icontributi alla cassa pensionivengono mantenuti al livellooriginale. Sono poi stati ina-spriti i criteri in base ai quali ilnuovo posto di lavoro può es-sere definito ragionevole.■ Le parti hanno inoltre con-cordato di riprendere i principidella revisione della legge sulpersonale federale, che avvici-na le condizioni di impiegodelle FFS a quelle previste daldiritto privato. In particolare,viene a cadere l’istanza di ri-

Se a fine giugno erano definiti solo i punti principali, oggi sono stati definiti tutti i dettagli del CCL 2015.Tra delegazione sindacale, capitanata dal SEV e FFS si è giunti ad un accordo su tutto il testo del contrat-to collettivo di lavoro; che i due capidelegazione reputano molto equilibrato .

Risultato nei supplementari

Il CCL FFS e FFS Cargo è pronto per essere firmato

«Per me era fondamentale riuscire a concretizzarele rivendicazioni principali dei nostri membri.»

Manuel Avallone, vicepresidente SEV

Alex

ande

r Egg

er

Graf

ik: L

ongo

Hof

er

DOSSIER

...... 9

contatto.sevN. 18/1425.9.2014

corso interna in caso di licen-ziamento, che le FFS avevanodel resto già soppresso e l’ob-bligo di reintegrazione del odella dipendente il cui licenzia-mento è stato giudicato abusi-vo dal tribunale.

Limitazione dei rapportidi lavoro temporanei■ Infine, il nuovo CCL prevedeuna regolamentazione per col-laboratrici e collaboratori tem-poranei che, raggiunti i quattroanni di lavoro presso le FFS, ri-ceveranno una proposta di la-voro a tempo indeterminato sesoddisfano le premesse per lostesso. Le FFS si sono inoltreimpegnate a rispettare unaquota massima del 4 percentodell’effettivo da coprire con di-pendenti temporanei.

pmo

Valutazioni del nuovo CCLa pagina 10

Mar

kus

Fisch

er

La conferenza CCL aveva già discusso in giugno i punti principali del nuovo CCL, approvandoli a larga maggioranza.

Il sondaggio del SEV presso i suoi membriaveva dato chiaramente indicato prioritarial’esigenza di modelli di pensionamentoindividuale. Le trattative per il rinnovo del CCLhanno permesso di elaborare quattro modelliche entreranno in vigore l’anno prossimo: tre dipensionamento e uno di durata della vitalavorativa.

■ Valida: pensionamento anticipato percategorie professionali particolarmen-te sollecitate e livello salariale mode-sto. Queste categorie definite ricevono unsostegno finanziario per il pensionamento

totale o parziale. Le FFS e il personaleversano il loro contributo finanziarioobbligatorio durante tutta l’attività lavorati-va. Le prestazioni sono accessibili dalsessantesimo anno d’età e sono finanziaticomplessivamente 24 mesi.

■ Priora: pensionamento anticipato percategorie definite con la possibilità diaumentare il finanziamento della renditaponte. Le categorie dal reddito modesto e/oparticolarmente sollecitate ricevono unsostegno per il pensionamento anticipatograzie ad un aumento della quota di

finanziamento della rendita ponte da partedelle FFS.

■ Flexa: durata della vita lavorativa conpossibilità di risparmio e di ritiro individua-lizzate. Il personale ha la facoltà di accumu-lare tempo per poi compensarlo con congedidi lunga durata, riducendo il grado d’impie-go oppure per una transizione gradualeverso il pensionamento.

■ Activa: offre la possibilità di lavorare atempo parziale prima del pensiona-mento e di continuare a lavorare anchedopo lo stesso. La partecipazione aquesto modello presuppone l’accordo delsuperiore.

I modelli Activa, Priora e Flexa sono facoltativie possono essere combinati fra di loro. La lororealizzazione a tempo parziale deve però tenerconto delle esigenze d’esercizio.

Il SEV informerà compiutamente i proprimembri sulle novità del CCL FFS a finenovembre.

Finalmente nuovi modelli di pensionamento e di durata della vita lavorativa

I modelli di pensionamento permetteranno a molte colleghe e colleghi di passare alla pensioneanticipata, in buona salute e limitando le penalizzazioni di ordine finanziario. Il modello Priora,sollecitato dal SEV, riguarda categorie che contano oltre 10 000 dipendenti. È tuttavia pensabileche continueranno ad esserci colleghe e colleghi che, per diversi motivi, non potranno far capo aquesti modelli.La loro applicazione richiede inoltre tempo. Dobbiamo infatti pensare che i due modelli principaliValida (che corrisponde più o meno a quello dell’edilizia) e Priora potranno essere richiesti solodal maggio 2016.Non vi sono però dubbi possibili sul fatto che questi modelli rappresentano una pietra miliare peril SEV e per i collaboratori un po’ più in là con gli anni. Urs Huber, segretario sindacale

COMMENTO

Page 10: Contatto sev 2014 18

......

10 DOSSIERcontatto.sevN. 18/1425.9.2014

Valutazioni sul CCL FFS e FFS Cargo a trattative concluse

Manuel Avallone e Markus Jordia confronto su 4 domande

■ In Svizzera, tutte le ditte hanno difficoltà a trovare personale specializzato.Quali sono le novità del CCL che possono aiutare le FFS in questo campo?

Le FFS dispongono già oggi di condizioni di lavoro moderne e applicano una politi-ca del personale molto sociale. Questa nuova edizione del CCL soddisfa le mutateesigenze dell’azienda ma anche dei suoi collaboratori, anche grazie ai nuovi mo-delli di pensionamento flessibile e di durata di vita lavorativa. Nei confronti dell’opinione pubblica, abbiamo fatto un passo molto importante in direzione del dirit-to del lavoro privato riprendendo le nuove disposizioni della legge sul personalefederale. Il nuovo CCL dà un chiaro contributo alla nostra attrattiva come datori dilavoro.

■ Qual è stato per lei il momento più difficile nelle trattative?All’inizio eravamo confrontati con una marea di rivendicazioni sindacali alle quali,nell’ambito di un processo di elaborazione, abbiamo dovuto dare un ordine di prio-rità per attribuirle ai vari argomenti chiave, senza perdere di vista l’insieme delleproblematiche. Il contratto ha inoltre capitoli molto complessi, come per esempiola durata del lavoro.

■ Quali sono state le concessioni fatte dalle FFS per concludere il contratto?Noi auspicavamo una semplificazione delle indennità, ma abbiamo dovuto rinun-ciarvi in quanto per noi era più importante incrementare il margine di manovraaziendale nella durata del lavoro. Secondo noi, dopo 15 anni, sarebbe anche statoopportuno rivedere le disposizioni sulla partecipazione.

■ Quali sono le caratteristiche principali del CCL 2015?I tre modelli di pensionamento e quello sulla durata della vita lavorativa permetto-no di fare un importante passo avanti, di una portata unica per il nostro paese.Adesso sarà importante applicarli in modo da raggiungere gli scopi che ci siamoprefissi: la salvaguardia della salute, il mantenimento del know-how e la lotta con-tro la mancanza di personale specializzato. Obiettivi per noi molto importanti eche richiedono molto tempo.Con il nuovo CCL manteniamo anche il «Contratto sociale» continuando a rinuncia-re a licenziamenti per motivi economici. Ci siamo limitati ad adeguarne le condizio-ni laddove opportuno e necessario anche per mantenere il centro del mercato dellavoro.Al termine di trattative lunghe, dure ma corrette, siamo riusciti ad ottenere un CCLdecisamente moderno. Per me, questa è una chiara conferma della bontà dei rap-porti tra le parti sociali.

Christine Strub, FFS

Markus Jordi,capo del personalee della delegazionealle trattative FFS

■ Il SEV sta intensificando gli sforzi per il reclutamento. Quali sono le novità delCCL che potrebbero dare il maggior contributo?

Il CCL è già di per sé un ottimo argomento di reclutamento, che adesso risulta raf-forzato dal fatto che abbiamo potuto soddisfare le richieste principali espresse dalnostro sondaggio del 2013, ossia:- la ripresa integrale delle garanzie del CCL 2011, compreso il riconoscimento dellametà degli aumenti generalizzati di stipendio per chi beneficia della garanzia distipendio 2011. Un punto di cui beneficiano in particolare i più anziani;- l’aumento dei mezzi destinati all’evoluzione salariale, il cui minimo passa dallo0,5 percento attuale allo 0,8 percento della massa salariale. Questa misura è inve-ce a favore in primo luogo dei colleghi più giovani;- tre modelli di pensionamento e uno di durata della vita lavorativa, elaborati conle FFS e che andranno a beneficio di numerose categorie professionali.

■ Qual è stato per te il momento più difficile in queste trattative?Quando abbiamo dovuto fare concessioni sul contratto sociale, nel senso di per-mettere alle FFS di licenziare dipendenti con meno di quattro anni di lavoro a se-guito di ristrutturazioni. Per noi, è una concessione molto delicata, ma abbiamoconstatato che le FFS erano oggetto di una grande pressione politica. D’altra parte,confidiamo che le FFS procedano ad un numero maggiore di assunzioni, dato chedispongono di un maggior margine di manovra. E chi è alle FFS da oltre quattro an-ni, può continuare a contare su tutte le norme di protezione del contratto sociale.

■ Quali sono invece le conquiste più importanti?I modelli di pensionamento, dei quali siamo fieri e di cui possono essere fiere anchele FFS. Essi significano che bisogna amministrare con saggezza le forze lavoro negliultimi anni di attività professionale. Nell’industria privata si constata una tendenza a«scaricare» le persone in vista del loro pensionamento, in quanto non risultano piùredditizie. Le FFS invece vogliono offrire alternative che permettano di salvaguardareil proprio stato di salute, ma anche a chi lo desidera, di lavorare più a lungo a temporidotto, per garantire il passaggio di conoscenze.

■ Quali sono le caratteristiche principali del CCL 2015?I miglioramenti dell’evoluzione salariale, la pianificazione del lavoro più flessibilema anche maggiormente rispettosa del personale, i modelli di pensionamento, ilcontratto sociale e, non da ultimo, i buoni rapporti tra le parti sociali. Il 95 percentodel personale FFS e di FFS Cargo sono assoggettati al CCL, le cui disposizioni rifletto-no la forza data dall’elevato grado di organizzazione dei nostri membri.

Mar

kus

Fisch

er

Manuel Avallone,Vicepresidente SEVcapo della delega-zione sindacale alletrattative

Page 11: Contatto sev 2014 18
Page 12: Contatto sev 2014 18

......

12 SERVIZIOcontatto.sevN. 18/1425.9.2014

§Premio di fedeltà e capacità di lavoro ridottaColpi di diritto

È il caso di Rolf (nome fitti-zio), che ha richiesto l’assi-stenza giuridica del SEV perl’intero processo di reinte-grazione professionale, su-scettibile di sfociare nelloscioglimento del rapporto dilavoro.Oltre a tutte le complessequestioni riguardanti le as-sicurazioni sociali, è sortoun problema con il beneficiodel premio di fedeltà.

L’applicazione di norme del CCL in casi particolari è spesso delicata e vale la pena di essere esaminata con attenzione.

Le FFS contano numero-si collaboratori e colla-boratrici di lunga data,che dopo anni di lavorofisicamente molto pe-sante, si ritrovano con-frontati con crescentiproblemi di salute.

50% o giornate intere?Rolf si è infatti ritrovato adover smaltire buona partedel suo premio di fedeltàdurante il periodo di garan-zia di stipendio di due anni,durante il quale gli è statacertificata un’incapacità allavoro del 50 percento permalattia.Come da prassi, in vista del-lo scioglimento del rapportodi lavoro, sono stati verifica-ti i saldi del tempo di lavoroper determinare l’ultimogiorno di lavoro. Rolf ha cosìdovuto constatare con sor-presa che il distributore gliaveva conteggiato giornateintere a 8,2 ore del premiodi fedeltà, anche se lui lavo-rava solo al 50 percento.Non essendo d’accordo con

questo conteggio, Rolf hadapprima protestato con ildistributore, rispettivamen-te con il suo superiore, cheperò hanno confermato ilprocedimento, giustifican-dolo con quanto viene fattoper i giorni di vacanza, chevengono conteggiati comeinteri anche quando vengo-no goduti in periodi di inca-pacità parziale al lavoro permalattia.

La differenzaRolf si è pertanto rivolto all’assistenza giuridica delSEV, che ha condiviso la suainterpretazione e ha pertan-to informato il managementdella salute FFS su questaincongruenza, sottolinean-do l’inapplicabilità del para-

gone con i giorni di vacanza,che vengono effettivamenteconteggiati come intera-mente goduti.Il premio di fedeltà vieneperò calcolato in ore, per cuiil suo conteggio puòsenz’altro avvenire tenendoconto del 50 percento dimalattia, com’è del resto ilcaso per il pareggio delleore supplementari.Questa reazione ha portatoa ulteriori chiarimenti pres-so i servizi specializzati del-le FFS, che hanno finalmen-te ammesso l’errore del con-teggio applicato a Rolf. Lasua correzione ha così sen-sibilmente avvicinato l’ulti-mo giorno lavorativo in senoall’azienda.

Verificare la propriasituazioneAppare quindi poco proba-bile che quello di Rolf sia uncaso isolato. Consigliamopertanto a colleghe e colle-ghi il cui premio di fedeltà èstato conteggiato in giorna-te intere anche durante unacapacità lavorativa solo par-ziale di rivolgersi al propriosuperiore.Il servizio di assistenza giu-ridica del SEV è evidente-mente a disposizione qualo-ra le FFS dovessero rifiutarela correzione del calcolo.

Assistenza giuridica SEV

Page 13: Contatto sev 2014 18

AGENDA ......

13contatto.sevN. 18/1425.9.2014

contatto.sev è il giornale delsindacato del personale deitrasporti SEV. Pubblicazionequindicinale.Editore: SEV, www.sev-online.ch.Redazione: Peter Moor (capo-redattore), Peter Anliker, VivianBologna, Anita Engimann, BeatriceFankhauser, Markus Fischer,Françoise Gehring, Pietro Gianolli,Patrizia Pellandini Minotti, HenrietteSchaffter.Indirizzo della redazione:contatto.sev, CP, 6501 Bellinzona,e-mail: [email protected],telefono 091 825 01 15, fax 091826 19 45.Tiratura: edizione italiana: 3687copie; totale: 44 656; certificata il31.10.2013.Abbonamenti e cambiamenti diindirizzo: SEV, divisione amministra-tiva, casella postale, 3000 Berna 6,e-mail: [email protected], tel. 031357 57 57, fax 031 357 57 58.Abbonamento annuale per i nonaffiliati: 40 franchi.

Pubblicità: Zürichsee Werbe AG,Seestrasse 86, 8712 Stäfa, tel. 044928 56 11, fax 044 928 56 00, e-mail:[email protected],www.zs-werbeag.ch.

Prestampa: AZ Medien, Aarau,www.azmedien.ch.

Stampa: Mittelland ZeitungsdruckAG, Solprint, Subingen;www.solprint.ch (azienda delgruppo AZ Medien AG).

ISSN 1662-8470

Prossima edizione: 9 ottobre.

Chiusura redazionale: giovedì

2 ottobre, ore 10.

IMPRESSUM

Sono invitati all’assemblea tutti i membri. Riservate giàsin d’ora la data! L’invito e l’ordine del giorno verrannospediti per posta.Iscrizione entro il 29 settembre a Ely Wüthrich:[email protected] o per telefono 079 287 50 50.

Ely Wüthrich, presidente sezionale

8 ottobre: assemblea a Zurigo,dalle 16.00, sala Limmat

■ VPT Servizi ferroviari

La domanda di questa edizione è:dov’è stata scattata questa foto?

Si può partecipare al concorsoentro mercoledì 1o ottobre2014

inviando una cartolinapostale: con nome, cognome,indirizzo e soluzione a: SEV,Photomystère, casella postale,3000 Berna 6;

per e-mail: inviando le stesseindicazioni della cartolina [email protected];

per internet: sul nostro sitowww.sev-online.ch cliccare sul

box «Photomystere» a destra sottol’agenda e riempire il formulariocon le indicazioni richieste.

Il nome della vincitrice o delvincitore sarà pubblicato sulnumero successivo.

Sono in palio 40 franchi in buoniReka, sorteggiati tra coloro cheavranno dato la risposta esatta.

Non verrà tenuta alcuna corri-spondenza sul concorso. Le vielegali sono escluse.

La foto dell’ultima edizione delconcorso illustrava un dettagliodel celebre affresco panoramicoBourbaki a Lucerna.

Troverete una foto esplicativa sulnostro sito internet.

Il fortunato vincitore dei 40 franchiin buoni Reka è:

Gérald Gilliéron, Berna,membro PV Vaud.

Photomystère: «Dov’è stata scattata questa foto?»

Rola

nd K

allm

ann

Ringraziamo tutte le colleghe etutti i colleghi della stazione diChiasso Smistamento e dellasezione SEV RPV Ticino per la

vicinanza dimostrataci in questitristi momenti per la scomparsadi nostro figlio Andrea.

Marcellino Locatelli e fam.

RINGRAZIAMENTOGrazie a tutte le colleghe e a tutti i colleghi

«Care colleghe e cari colleghi, non terrò un dis-corso sindacale, ma due parole le voglio comun-que dire». Ha esordito così il presidente del SEVGiorgio Tuti presente - insieme ai suoi due viceManuel Avallone e Barbara Spalinger e alla suafamiglia - alla tradizionale giornata del manovri-sta. «Non capita spesso che tutto il vertice delSEV sia presente a una festa - ha sottolineatoTuti - ma siamo particolarmente felici di esserequi. Poiché la forza sindacale si costruisce an-

che con i rapporti che si tessono al di fuori deicontesti professionali». Presenti a Rovio anchecollaboratori e collaboratrici dell’AMSA e il pre-sidente della LPV Ticino Massimo Piccioli, inrappresentanza dei macchinisti. Quest’annol’ormai celebre grigliata ha richiamato alle pen-dici del Monte Generoso circa 80 persone. Tuttihanno potuto apprezzare le virtù culinarie delcomitato organizzatore e approfittare di unasplendida giornata di fine estate, durante laquale il presidente della RPV Ticino Yuri De Biasisi è congedato dal collega Danilo Grassi, passa-to al beneficio della pensione. Appuntamentoall’anno prossimo. red.

■ Giornata del manovrista

Ottimo successo della giornata delmanovrista, organizzata dalla RPVTicino a Rovio.

Tanto sole e buona compagnia

Gi

Immancabile foto ricordo con tutto il gruppo

Page 14: Contatto sev 2014 18

......

14 AGENDAcontatto.sevN. 18/1425.9.2014

Venerdì 17 ottobre, alle ore 18.00presso la Casa del Popolo a Bellinzona

Ordine del giorno:

1. Saluti e appello; approvazione ordine del giorno

2. Nomina di 2 scrutatori

3. Lettura e approvazione ultimo verbale

4. Relazioni del presidente e del cassiere

5. Eventuali dimissioni

6. Nomine di 2 delegati all’AD della sezione del 27.5.2015 e di un delegato al Congresso SEV del 28.5.2015

7. Situazione membri e onoreficenze 2014

8. Relazione del presidente SEV Giorgio Tuti

9. Relazione del rappresentante sindacale SEV

10. Eventuali (comunicazioni da parte di CoPe)

11. Presentazione assicurazione Helvetia: prestazioni per i membri SEV

Seguirà un aperitivo offerto dalla sezione.

I copresidenti Barbara Marcionetti e Aldo Sciamanna

Sottofederazione BAU/Lavorisezione Ticino: assemblea autunnale

..Annunciati

adesso!

Giornata degli immigrati 2014

I miei diritti nella società8 novembre 2014, 9:00-17:00, Hotel Olten, Bahnhofstrasse 5, Olten

• Decidere insieme: Diritto di voto – eleggibilità per stranieri e straniere• partecipazione: Esperienze autobiografiche• Insieme: uniti – impegnati – volontari

Relatori/Relatrici Giovanna Garghentini, Patrycja Sacharuk, Michèle Bachmann,Osman Osmani, Isabel Zubieta, Giorgio Tuti, Arne Hegland

Workshops«La mia partecipazione e il mio impegno»

Iscrizioni:SEV, Birmensdorferstrasse 65, 8004 Zurigooppure a [email protected] 242 84 66

Corso su Ldl e Oldl mercoledì 22 ottobreCasa del Popolo a Bellinzona

Descrizione del tema: Legge federale sulla durata dellavoro (Ldl) e relativa ordinanza (Oldl)

Il lavoro a turni costituisce un carico molto importanteper il personale dei trasporti pubblici, che deve concilia-re anche le esigenze private, famigliari e l’indispensabi-le riposo fisico. La sua tutela è disciplinata dalla leggefederale sulla durata del lavoro nelle imprese di traspor-ti pubblici e la relativa ordinanza.

I partecipanti acquisiranno le disposizioni fondamentalidella Ldl e dell’Oldl e saranno in grado di sorvegliare efar rispettare queste disposizioni in particolare per ciòche concerne la pianificazione degli orari di lavoro inseno all’azienda.

Relatore:Pietro Gianolli, segretario sindacale SEV

Partecipanti:personale ITCCosto: membri SEV gratuito, non membri 250 franchi

Iscrizione entro il 5 ottobre a: Segretariato SEVBellinzona, CP 1469, telefono 091 825 01 15, fax 091826 19 45, e-mail: [email protected]

Formazione SEV 2014

ATTENZIONE!! L’assemblea prevista l’11 ottobre al Kolpinghausdi Olten è annullata a causa delle numerose questioni tutt’ora in so-speso.

■ LPV Macchinisti A40 sino a B100

Page 15: Contatto sev 2014 18

AGENDA ......

15contatto.sevN. 18/1425.9.2014

Sull’isola di Alor, nell’oceano Pacifico, gli indigeniavevano creato un sistema monetario basato sugong e tamburi, che però non venivano mai usaticome strumenti musicali: servivano solo per com-prare mogli e maiali. Per lo stesso scopo sull’isoladi Yap utilizzavano invece dei grossi macigni inta-gliati, alti quasi quattro metri e pesanti più di unatonnellata. Il che impediva, se non altro, che qual-cuno imbrogliasse sul resto …Nell’Ottocento, quando vennero scoperti nei loropoderi i primi giacimenti petroliferi, gli agricoltoridella Pennsylvania non si fecero certo imbrogliaredai petrolieri. Alcuni contadini, dalle scarpe gros-se ma dai cervelli fini, respinsero sdegnati la pri-ma offerta: ½ dei profitti, in cambio dei diritti ditrivellazione. Accettarono solo l’offerta successi-va: ¼ dei profitti. Perché, secondo la loro aritme-tica elementare, 4 era sempre meglio di 2!Un operaio di Alexandria, in Virginia, era insoddi-sfatto della valutazione di fine anno che gli erastata fatta. Andò dal suo capo a lamentarsi e, nontrovando soddisfazione, lo prese a cazzotti. Risul-tato: venne arrestato dalla polizia e immediata-mente licenziato dall’azienda, dove lavoravagiorno e notte da ormai trent’anni. Ma, direte voi,che tipo di valutazione aveva ricevuto perprendersela così tanto? Il suo lavoro era stato de-finito semplicemente «eccezionale»; mentre luipretendeva che fosse valutato perlomeno come …«straordinario»!?Negli anni ’60 impazzò per breve tempo la modadei vestiti di carta: erano molto economici e si po-tevano buttare direttamente dopo l’uso. Alle don-ne però ci volle ben poco per accorgersi che, sottola pioggia, quegli abiti di carta si disfacevano, la-sciandole nude in mezzo alla strada.Nel reparto «cure intense» di un ospedale suda-fricano, per diversi mesi il personale sanitario ri-mase sconcertato nel trovare ogni venerdì mattinaun paziente morto in un determinato letto. Il de-cesso non aveva mai cause evidenti. Una ricercaescluse anche che ci fosse di mezzo qualche infe-zione nosocomiale ... Finché i medici non scopri-rono che, ogni venerdì mattina, la donna dellepulizie entrava in corsia, staccava la spina che ali-mentava la macchina per tenere in vita il pazientedi quel letto, al suo posto innestava nella presa dicorrente la lucidatrice e poi passava la cera sulpavimento. Dopo aver finito le pulizie, la donnareinseriva la spina della macchina e se andavavia, senza nemmeno accorgersi che - nel frattem-po - il paziente era passato a miglior vita.

ROBERTO RIZZATO

A SPROPOSITO DI …

... furbate

Come consuetudine, anchequest’anno nel mese di ottobre sisvolgeranno le due castagnatedella sezione PV Ticino e Moesa-no:

giovedì 23 ottobre, ore 14.30 aVacallo, presso il Centro sociale;

martedì 28 ottobre, ore 14.30 aBiasca al Bocciodromo Rodoni

Il comitato vi aspetta numerosiper trascorrere assieme unpomeriggio in allegra compagnia.

Gli addetti alle caldaie farannocapo a tutta la loro magia perprepararvi le migliori caldarroste,

che saranno servite accompagna-te da lardo, formaggio dell’alpe eda un buon vino e acque minerali.

Non occorre iscriversi o annun-ciarsi.

Il Centro sociale di Vacallo è benservito dai mezzi pubblici e neisuoi dintorni sono a disposizioneposteggi adeguati.

Per Biasca, consigliamo iseguenti treni: da Airolo pt. 13.01Faido 13.19 - Biasca arr. 13.39.

Da Locarno pt. 13.45 - Cadenazzo13.57 - Bellinzona 14.06 - Biascaarr. 14.17.

In stazione troverete un nostrorappresentante che organizzerà iltrasporto al Bocciodromo eritorno.

A disposizione un ampio posteg-gio per chi arriva con un mezzoprivato.

Ci auguriamo una folta partecipa-zione di colleghe e colleghi, aiquali porgiamo il più cordialebenvenuto.

Il comitato sezionale

PV Ticino e Moesano - Invito alle castagnate 2014

Sono aperte le iscrizioni per levacanze-cure termali che anchequest’anno trascorreremo pressol’Hotel Terme Paradiso di AbanoTerme dal 27 dicembre 2014al 6 gennaio 2015.

L’attuale bassa quotazionedell’Euro ci permette di mantene-re gli stessi prezzi:

■ camera doppia CHF 1100 p.p.■ camera singola CHF 1250 p.p.

comprendenti il viaggio intorpedone, la pensione completaincluse le bevande ai pasti(¼ vino, ½ acqua minerale), ilcenone di San Silvestro, unaccappatoio, l’uso delle piscine,

della grotta sudatoria e dellapalestra. Sono escluse le bevandesupplementari e le cure; quest’ul-time sono da concordare e pagaredirettamente sul posto. Pureesclusa dalla quota l’assicurazio-ne annullamento; si raccomandaa chi non ne è ancora in possessodi stipularla prima dell’iscrizione.

NB. Non sono ammesse modifi-che del pacchetto (ad es. dataandata o ritorno)!

Chi necessita di assistenzadev’essere accompagnato dapersona di fiducia.

Per una tempestiva riservazionedelle camere vi chiediamo di

iscrivervi entro il 30 settembretramite il tagliando sottostante dainviare a: Eliana Biaggio, viaMonte Tabor 10, 6512 Giubiasco.Non si accettano prenotazionitelefoniche!

Il numero massimo di cameresingole è fissato a 20 e leiscrizioni verranno accettate inordine di invio. Farà stato iltimbro postale!

Quale conferma della vostraiscrizione vi chiederemo unacconto di CHF 500 p.p. daversare entro 10 giorni dalricevimento della fattura.

PV Ticino e Moesano - Vacanze di fine anno a Abano Terme

*) mettere una x nella casella entrante in considerazione

Luogo e data: ......................................................................................................................................

Firma: ....................................................................................................................................................

ISCRIZIONE ABANO 2014 / 2015

Dati personali 1a persona 2a persona

Cognome

NomeIndirizzoCAP/LocalitàTelefono casaTelefono cellulareData di nascitaTipo di camera � doppia � singola *) �doppia �singola *)

Page 16: Contatto sev 2014 18

......

16 FOCUS.SEVcontatto.sevN. 18/1425.9.2014

La LPV è più anziana del SEV,che celebrerà i suoi 100 anninel 2019. Giovedì scorso a Lu-cerna si è trattato di un mo-mento conviviale, amichevolee festivo per celebrare il giubi-leo. Giorgio Tuti, presidenteSEV, ha ricordato le prossimesfide sindacali importanti, co-me la lotta contro la liberaliz-zazione galoppante in Europae in Svizzera e contro il dum-ping salariale praticato da al-cune aziende senza scrupoli.Ha denunciato l’aggressività diun sindacato tedesco, il cuipresidente non ha esitato a fa-re commenti discriminanti sul-le persone malate. Un fattodavvero vergognoso per il mo-vimento sindacale. Giorgio Tutiha anche ringraziato Hans-Ru-dolf Schürch per il suo impe-gno totale in occasione dei ne-goziati CCL. Mani Haller,responsabile P-OP-ZF, ha ricor-dato ai presenti che sono dav-vero poche le professioni in cuisi può rivendicare, come è ilcaso dei macchinisti, di avereun portafoglio pieno di ordini

per i prossimi anni! Mani Hal-ler ha inoltre espresso il suomassimo rispetto per la LPV eil suo lavoro quotidiano. HeinzFritschi, presidente LPV tra il1984 e il 1996, ha portato ilproprio saluto ai partecipanti,come pure Peter Merz, presi-dente centrale tra il 2001 e il

2008 e autore (insieme ad altri3 membri) dell’opuscolo pub-blicato in occasione del giubi-leo. Dopo i discorsi di rito, vialibera ai festeggiamenti - conaperitivo di festa e pranzo - sulbattello «Stadt Luzern» peruna crociera a tutto vapore.

Testo e foto Henriette Schaffter

LPV: 125 anni sulla brecciaAlla festa del 18 settem-bre hanno preso parte140 persone per festeg-giare un ragguardevoleanniversario.

Giubileo della sottofederazione del personale di locomotiva a Lucerna

Vertici SEV e comitato centrale LPV: Giorgio Tuti, Barbara Spalinger,Hans-Ruedi Schürch, Patrick Cavelti, Mirjam Ensner, Urs Kieliger,Christian Meyer, Marian Klatt, Manuel Avallone e Marcel Maurer

Tutti a bordo sullo « Stadt Luzern ».

Un regalo alla LPV.

Ringraziamenti alla redazione per l’opuscolo del giubileo

Per alcuni romandi un caffè caldo prima dei discorsi...

Un po’ di musica per l’ambiente.

■ La LPV è la sottofederazio-ne dei macchinisti e oggifesteggia il propriogiubileo a bordi di unbattello. Perché?

Abbiamo iniziato i festeggiamen-ti al Museo dei trasporti, nellospazio dedicato alle ferrovie.Non c’era luogo più adatto pernoi ferrovieri. Abbiamo inoltrescelto una località al centro dellaSvizzera per permettere a tutti dipartecipare ai festeggiamenti.Trovandoci sulle rive del Lago deiQuattro Cantoni, nulla di piùlogico che approfittare delcontesto paesaggistico a bordodi un battello, per ammirare lenostre meravigliose montagne. E

poi noi, i binari li vediamo ognigiorno ...

■ Quale avvenire per la LPV?La LPV è sempre sulla breccia e ilcomitato lavora molto bene, è unavera squadra. Ci sono le preoccu-pazioni di tutti i giorni, quelle checi occupano da ormai 125 anni, acui ora si aggiungono le relazionicon l’estero. Dal momento che iltraffico merci transfrontaliero stadiventando sempre più ampio ediffuso, la collaborazione con isindacati europei diventa semprepiù importante. Occorrono assolu-tamente controlli più severi, comedimostrano alcuni eventi recenti.La Svizzera in questo settore ha un

ruolo pionieristico. Del resto la LPVnel mese di ottobre per la primavolta parteciperà ai lavori di unnuovo organo consultivo all’internodell’ETF.

Con l’introduzione del sistemaETCS in tutto il paese, ci sarà unagrande sfida da cogliere e ungrande bisogno di formazionecontinua. Vogliamo seguire l’interoprocesso con attenzione. Un’altracosa: presso FFS Viaggiatori, unnuovo programma di pianificazionecomporta nuovi software comeWarn APP o ADL, sui qualiprossimamente ci dovremo chinare.

■ Cosa possiamo augurare allaLPV per il proprio giubileo?

Siccome i trasporti pubblici, edunque anche il nostro datore dilavoro, dipendono in misurasempre maggiore dalla politica,sarebbe necessario un maggioreimpegno da parte dei colleghi alivello locale e cantonale. Sarebbeanche opportuno che la LPV U-30,che raggruppa i giovani sono itrent’anni, continui a crescere.

■ Quali sono i suoi obiettiviquali presidente?

Creeremo una nuova sezione cheraggruppi colleghi e colleghe dellepiccole aziende che oggi non si

seno alla LPV perché non hannouna sezione adatta alle loroproblematiche. Potrebberobeneficiare delle nostre presta-zioni - come Solifond - e dellenostre competenze. Desideriamoinoltre sviluppare le nostreconoscenze nel settore deltraffico merci internazionale.Altro obiettivo importante:motivare i giovani ad assumeredelle cariche sindacali. E cheabbiano piacere a farlo.

Henriette Schaffter

Hans-Rudolf Schürch, presidente centrale: «La LPV si prepara attivamente alle sfide»

A pagina 13, eccezionalmen-te, trovate il concorso photomystère.