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GAA 6500 Bellinzona 1 Mutazioni: SEV casella postale 3000 Berna 6 N. 16 29 settembre 2016 92.mo anno Tel. 091 825 01 15 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch Noi sindacati volevamo vincere que- sta votazione. L’iniziativa AVSplus avrebbe dato un aiuto a tutte e a tutti i pensionati, laddove ce n’è davvero bi- sogno: a livello dell’AVS. Ma non sarà così. Il fronte borghese – attivamente sostenuto dalla quasi totalità dei media e, sullo sfondo, dalle banche e dalle as- sicurazioni preoccupate per la messa in pericolo dei loro utili legati al secondo pilastro – ha condotto una campagna impostata sulla paura. I loro argomenti (la proposta non è finanziabile e mette in pericolo la solidarietà tra generazio- ni) hanno avuto maggiore presa rispet- to ai nostri. La sconfitta si era dunque profilata all’orizzonte, perché i nostri mezzi per la campagna erano limitati. Ma il 40,6 % della popolazione ha co- munque inviato un segnale chiaro al Parlamento. E questa percentuale va ben oltre la voce della sinistra. È difficile fare passare un’iniziativa mentre è più facile spuntarla con i refe- rendum che si oppongono a qualcosa. Ora il Parlamento deve prendere co- scienza anche di questo elemento, pro- prio ora che sta discutendo la riforma «Previdenza vecchiaia 2020». Riforma che passerà dalle urne, poiché non ab- biano nulla da perdere rispetto a quan- to ci possiamo aspettare da questo Par- lamento. Un no lascerebbe tutto come è ora anche nei prossimi anni. E non è poi così male. Giorgio Tuti AVSplus è stata respinta con il 59,4 % – Commento Una sconfitta ma anche un segnale al Parlamento pan. Il progetto svelato dalla direzione delle FFS giovedì scorso è un attacco frontale contro il personale a cui la direzione vuole spillare lo 0,8 % del salario au- mentando i contributi dei rischi presso la Cassa pensione. Una decisione che non compete alla direzione, ma al Consi- glio di fondazione, un organo paritetico. Le FFS mettono le mani anche sui 100 franchi dei Rail Check annui che offrono ai loro pensionati. Complimenti!! Oltre a questi due punti, le FFS vogliono inde- bolire il CCL e radere al suolo 1400 posti di lavoro, minando così la qualità del servizio pubblico e la sicurezza del- l’esercizio. alle pagine 2 e 3 Personale FFS usa e getta Più brutale del previsto: sferra- to un attacco in piena regola contro il lavoro, il servizio pub- blico, il personale e i pensiona- ti. Ecco che cosa prevedono i piani di RailFit 20/30 delle FFS, che vogliono ridurre il loro budget annuale di 1,2 miliardi nel 2020 e sopprimere 1400 posti di lavoro. Inaccettabile. RailFit 20/30: ecco come le FFS vogliono distruggere la ferrovia Il caricaturista Pigr ha colto nel segno. Ogni altro commento è superfluo.

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GAA6500 Bellinzona 1

Mutazioni:SEV casella postale 3000 Berna 6

N. 16

29 settembre201692.mo anno

Tel. 091 825 01 15 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch

■ Noi sindacati volevamo vincere que-sta votazione. L’iniziativa AVSplusavrebbe dato un aiuto a tutte e a tutti ipensionati, laddove ce n’è davvero bi-sogno: a livello dell’AVS. Ma non saràcosì. Il fronte borghese – attivamentesostenuto dalla quasi totalità dei mediae, sullo sfondo, dalle banche e dalle as-sicurazioni preoccupate per la messa inpericolo dei loro utili legati al secondopilastro – ha condotto una campagna

impostata sulla paura. I loro argomenti(la proposta non è finanziabile e mettein pericolo la solidarietà tra generazio-ni) hanno avuto maggiore presa rispet-to ai nostri. La sconfitta si era dunqueprofilata all’orizzonte, perché i nostrimezzi per la campagna erano limitati.Ma il 40,6 % della popolazione ha co-munque inviato un segnale chiaro alParlamento. E questa percentuale vaben oltre la voce della sinistra.

È difficile fare passare un’iniziativamentre è più facile spuntarla con i refe-rendum che si oppongono a qualcosa.

Ora il Parlamento deve prendere co-scienza anche di questo elemento, pro-prio ora che sta discutendo la riforma«Previdenza vecchiaia 2020». Riformache passerà dalle urne, poiché non ab-biano nulla da perdere rispetto a quan-to ci possiamo aspettare da questo Par-lamento. Un no lascerebbe tutto come èora anche nei prossimi anni. E non è poicosì male. Giorgio Tuti

AVSplus è stata respinta con il 59,4 % – Commento

Una sconfitta ma anche un segnale al Parlamento

pan.

Il progetto svelato dalla direzione delleFFS giovedì scorso è un attacco frontalecontro il personale a cui la direzionevuole spillare lo 0,8 % del salario au-mentando i contributi dei rischi pressola Cassa pensione. Una decisione chenon compete alla direzione, ma al Consi-glio di fondazione, un organo paritetico.Le FFS mettono le mani anche sui 100franchi dei Rail Check annui che offronoai loro pensionati. Complimenti!! Oltre aquesti due punti, le FFS vogliono inde-bolire il CCL e radere al suolo 1400 postidi lavoro, minando così la qualità delservizio pubblico e la sicurezza del-l’esercizio.

alle pagine 2 e 3

Personale FFS usa e gettaPiù brutale del previsto: sferra-to un attacco in piena regolacontro il lavoro, il servizio pub-blico, il personale e i pensiona-ti. Ecco che cosa prevedono ipiani di RailFit 20/30 delle FFS,che vogliono ridurre il lorobudget annuale di 1,2 miliardinel 2020 e sopprimere 1400posti di lavoro. Inaccettabile.

RailFit 20/30: ecco come le FFS vogliono distruggere la ferrovia

Il caricaturista Pigr ha colto nel segno. Ogni altro commento è superfluo.

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ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 16/1629.9.2016

Trasporti di cloro■ I trasporti di cloro su rotaiadevono diventare ancora piùsicuri. L’economia, le FFS e leautorità hanno sottoscritto unaseconda dichiarazione congiun-ta, la quale comprende unchiaro obiettivo di riduzione deirischi e un pacchetto di misuregià in corso o ancora da attuare.Le misure contemplano treni piùlenti, tratte più corte e l’utilizza-zione del miglior materialerotabile disponibile.

Sportello disabili:FFS non mollano■ Continua il braccio di ferrotra FFS e la Federazione ticineseintegrazione andicap (Ftia).Come noto le FFS voglionochiudere lo sportello di Giubia-sco dove lavorano gli apprendi-sti portatori di andicap assistitidall’associazione, che venerdìha incontrato una delegazionedelle FFS. «Purtroppo leposizioni sono immutate: per leFFS gli sportelli saranno chiusidefinitivamente, mentre per noiquesta soluzione non è assolu-tamente praticabile. Ci teniamoa precisare che le FFS hannoespresso la volontà di integrarei collaboratori FTIA in aree delleFFS o in altri istituti, ma per noi’inclusione professionale’significa proseguire conl’attuale servizio». Intantocircola in Ticino una petizionesu change.org che ha giàraccolto in poco tempo oltre4 mila adesioni.

Navigazione Verbano■ È ancora presto per saperese l’abbonamento metà prezzoe quello generale saranno infuturo accettati dalla società dinavigazione del Lago Maggiore.Attualmente è in corso undialogo con le autorità italianein merito al memorandum permigliorare la navigazione sulVerbano e sul Ceresio firmato loscorso maggio a Lugano tra iministri dei trasporti di Svizzerae Italia. L’obiettivo, ha spiegatoDoris Leuthard, è trovare entroun anno un accordo sulle misureda prendere a breve e lungotermine.

IN BREVE

La coach delle sezioni ElenaObreschkow ha presentato alcomitato SEV un’analisi dellasituazione. In diversi luoghi, ilSEV non è più presente, a se-guito di cambiamenti dellestrutture delle sottofederazio-ni, oppure del trasferimento diposti di lavoro. Per il SEV è pe-rò fondamentale disporre diuna fitta rete di fiduciari, inquanto il sindacato vive essen-zialmente grazie ai propri mili-tanti. Il comitato ha quindi ap-provato il progetto di«presenza di fiduciari sul po-

sto», strutturato su diversi ele-menti quali la formazione, l’as-sistenza e la creazione di unarete di collegamento per i fidu-ciari, nonché sulla cura di que-sta rete da parte del SEV, voltaa riconoscerne tempestiva-mente eventuali lacune e a col-marle.Sul sito internet vi sarà unapagina che indicherà in modomolto semplice ai membri il re-capito del SEV più vicino, pre-cisando se si stratta di un fi-duciario, di un membro dicomitato o di un professionistadel sindacato.

Altri punti in breve■ Il comitato ha confermato gli

uscenti Giorgio Tuti e WernerSchwarzer ed eletto RolandSchwager nel consiglio di

fondazione della cassa pen-sioni SEV.

■ Al prossimo congresso verràpresentata una proposta perla riduzione a un giorno ditutti i congressi. Per curarel’aspetto collegiale, il comi-tato propone di organizzareuna cena per i delegati la se-ra prima.

■ Dallo sciopero del 2008 alleOfficine, il personale è rap-presentato congiuntamenteda SEV e Unia. Per chiarire lecondizioni di reclutamento, idue sindacati hanno elabo-rato una convenzione che of-fre la possibilità di aderiread entrambi i sindacati, purfacendo riferimento in primoluogo alla struttura del SEV.

■ Il SEV proporrà al Consigliofederale di eleggere Fabio

Pedrina nel Consiglio d’am-ministrazione delle FFS, insostituzione di Andrea Häm-merle che raggiungerà il li-mite di età. Pedrina è statoConsigliere nazionale PS epresidente dell’Iniziativadelle Alpi e sarà, se elettodal Consiglio federale, il pri-mo membro del CdA italofo-no delle FFS SA.

■ Il comitato ha tratto un bi-lancio mitigato dalla manife-stazione per AVSplus: l’im-magine generale è statapositiva, ma il SEV si aspet-tava una maggior partecipa-zione dei propri membri.Giorgio Tuti ha riferito che lal’USS interverrà presso latelevisione svizzera per lamancata coperturadell’evento. Peter Moor

La presenza sul postoè fondamentale perl’evoluzione dell’orga-nizzazione del SEV edeve essere rinforzata.

Le colonne del SEVIl comitato intende sostenere i fiduciari a livello locale

Il CEO Andreas Meyer ha moti-vato il programma di risparmicon la necessità di stabilizzare,o persino di ridurre, i prezzi deibiglietti e le indennità versateda Confederazione e cantoni,nonché di salvaguardare laconcorrenzialità delle ferrovienei confronti dell’automobile,dei bus a lunga percorrenza edell’autocarro. Gestire la cre-scita delle esigenze di mobilitàrichiede spese ingenti: le soleFFS investiranno 22 miliardidal 2016 al 2020 nell’acquistodi nuovo materiale rotabile;nell’ampliamento e la manu-tenzione dell’infrastruttura; in

miglioramenti richiesti dell’of-ferta, come la ricezione dellatelefonia mobile e in nuove of-ferte di gastronomia ferroviariae di canali di vendita.Le FFS vogliono quindi ottene-re di più con meno mezzi, ridu-cendo i costi amministrativi,aumentando la produttivitànell’esercizio e nella manuten-zione dell’infrastruttura, mi-gliorando i processi e acqui-stando a costi inferiori.

500 milioni di risparmio solosulle spese di personaleNel novembre 2015, le FFShanno quindi comunicato diaver commissionato, nell’am-bito di Railfit 20/30, un’analisialla McKinsey. Sono stati ana-lizzati 400 provvedimenti, dicui ne sono stati ritenuti 300che entro 2020 dovrebberoportare a 1,2 miliardi di rispar-mio, così suddivisi:■ 470 milioni sulle spese delpersonale;■ 30 milioni sui costi salarialisupplementari (tagli sulle pre-

stazioni sociali);■ 400 milioni sulle spese permanutenzione, materiale, in-formatica, ecc.;■ 300 milioni sugli investi-menti ricorrenti, per esempiosemplificando gli standard ecollaborando in misura mag-giore nel settore e con i com-mittenti.Secondo il comunicato stampadelle FFS, le spese operative siridurranno di circa 900 milionidi franchi, di cui 365 con effet-

to sul risultato, il che consentemaggiori investimenti. I restan-ti 535 milioni mitigano l’au-mento dei costi legato al po-tenziamento dell’offerta perConfederazione e Cantoni, per-mettendo di rispettare la con-venzione sulle prestazioni2017-2020.

1400 posti minacciatiI previsti tagli di posti di lavororiguardano:■ 500 posti all’amministra-

Tagli massicci di posti e Le FFS vogliono ridurrele loro spese annuali di1,2 miliardi entro il2020. 500 milioni ver-rebbero tagliati dallespese del personalesopprimendo 1400 po-sti di lavoro e riducendodi 30 milioni i costi sa-lariali supplementari.

Le FFS hanno presentato il loro programma di risparmi «Railfit 20/30»

Fi

Il portavoce SEV Vivian Bologna e il vicepresidente ManuelAvallone hanno preso posizione direttamente davanti alla direzioneFFS.

ATTUALITÀ

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contatto.sevN. 16/1629.9.2016

zione e ai livelli dirigenziali;■ 250 nella direzione della cir-colazione treni e la gestionedegli eventi;■ 165 la manovra■ 220 la vendita (in particolareP, ma anche Cargo);■ 35 l’accompagnamento deitreni;■ 90 la guida dei treni, in par-ticolare Cargo;■ 140 altri settori.Nel contempo, verranno creatiperò anche 200 nuovi posti:■ 60 presso il personale treno;

■ 80 di macchinisti, soprattut-to presso P;■ 60 di pulitori e artigiani.Entro fine 2016, gli effettividelle FFS dovrebbero contarecirca 32 000 unità.

Smantellamento di prestazionisocialiI contributi di rischio della cas-sa pensioni (invalidità e deces-so) erano sin qui coperti inte-gralmente dalle FFS, che oravorrebbero ripartirli paritetica-mente. Ne conseguirebbe un

aumento dello 0,8 percentodelle trattenute, applicato, se-condo gli intendimenti delleFFS, già dal 1.1.2017. Questadecisione compete però al con-siglio di fondazione della cas-sa pensioni, composto in mo-do paritetico. Le FFS voglionoinoltre risparmiare 5 milionil’anno sull’invalidità professio-nale ed hanno disdetto la rela-tiva convenzione con la cassapensioni, che permetteva ai di-pendenti con oltre 50 anni dietà e 10 anni di servizio di be-neficiare di una rendita in casodi inidoneità medica a svolgereil proprio lavoro. Ciò nonostan-te, per le FFS queste misure so-no solo un «avvicinamento allivello di mercato, continuandoa farsi carico di una quota mol-to elevata di prestazioni socia-li» come recita il comunicatostampa.Per completare il quadro, dal2017 verrà stralciato il Rail-check di 100 franchi ai pensio-nati. Fi

prestazioni sociali

Fi

«McKinsey non ha presentato molte novità, ma chiarito diversiaspetti» ha affermato Andreas Meyer.

Tutti e tutte a Bernasabato 8 ottobre alle 15

sulla Piazza federaleper manifestare contro gli accordi TISA.

No all’accordo sul commercio dei servizi (TiSA)e sì alla salvaguardia dei diritti democratici.

Dal mese di febbraio 2012, il governo svizzeropartecipa attivamente ai negoziati di un trattatomultilaterale sul commercio dei servizi, chiamato«Accordo sul commercio dei servizi» e più conosciutocon l’acronimo inglese TiSA (Trade in ServicesAgreement) che ha come obiettivo l’apertura allaconcorrenza dell’insieme dei servizi. L’opacità nellaquale vengono negoziati questi accordi a Ginevra,sotto la direzione degli Stati Uniti e dell’Australia daparte di 25 paesi ai quali si aggiunge l’Unione europeacon i suoi 28 paesi membri, è preoccupante. Si trattadi una vera man bassa sui servizi pubblici e dunque suibisogni della popolazione.

Dobbiamo mobilitarci affinché non sia troppo tardi. Ne va della nostra qualità della vita, dell’ac-cesso democratico alla salute, all’educazione e a tutti i servizi pubblici che sono parte integrantedi uno Stato democratico.

Eliminare 1400 posti di lavoro. Le intenzioni delle FFSsono ancora più brutali rispetto a quelle abbozzate du-rante l’annuncio del progetto RailFit 20/30, lo scorsomese di novembre. Insistono, tra l’altro, sulle modalità:tutto sarà fatto dolcemente, tramite pensionamenti, flut-tuazioni naturali, insomma come se fosse una tranquillapasseggiata. Per poi passare velocemente sugli aumen-ti di produttività, sul fatto che non sono esclusi licenzia-menti anche se l’eccellente CCL – sindacati, SEV in te-sta, grazie! – protegge dal licenziamento coloro che

lavorano almeno da quattro anni perl’azienda. Si tratta di un vero e propriosmantellamento – peraltro inaccettabi-le – del servizio pubblico. La crescentedisumanizzazione la vediamo nellestazioni, sui treni. La vedono e la criti-cano anche gli utenti, attaccati a unservizio pubblico di qualità. Invece di rispondere a que-ste richieste, la direzione delle FFS vuole far credere chesia possibile fare meglio con meno. Unica nota positiva,l’aumento sostanziale del personale di pulizia. Per il re-sto, nonostante il previsto aumento del traffico nei pros-simi anni, la filosofia aziendale non cambia di una vir-gola.E, colmo del cinismo, la direzione si è presa il lusso didire che la motivazione del personale è un elementochiave del successo del progetto RailFit 20/30! Certo,perché il personale soffre di schizofrenia, tanto da ap-plaudire a piene mani gli attacchi in piena regola controi salari e il CCL. Così, «il bene più prezioso dell’azien-da», che è sempre stato il personale, ora finisce ai piedidella scala come male necessario. Dell’azienda con un’affermata responsabilità sociale resterà solo il ricordo?La direzione vuole che a livello di prestazioni sociali leFFS si avvicinino al mercato attuale. Detto altrimenti: lepersone che lavorano alle FFS sono privilegiate e devo-no cominciare a fare dei sacrifici, come se non ne aves-sero già fatti abbastanza. Ecco dunque che se la pren-dono con i pensionati privandoli dei RailCheck,annunciano l’aumento delle trattenute sui salari pari al-lo 0,8 % per compensare i contributi di rischio dellaCassa pensione, attualmente pagati dal datore di lavo-ro. Una decisione che tale non può essere, poiché similiscelte competono solo al Consiglio di fondazione dellaCassa pensioni, organo paritetico in seno al quale il SEVsi batterà contro ogni velleità di peggioramento.

Il SEV darà voce alla propria base e intraprenderà delleazioni per contrastare le scelte delle FFS. I diritti acquisi-ti vanno difesi, anche attraverso la mobilitazione. I CCLdi FFS e di FFS Cargo non sono piovuti dal cielo.

EDITORIALE

«I diritti acquisiti vanno difesi, anche attraversola mobilitazione. I CCL di FFS e di FFS Cargo nonsono piovuti dal cielo». Giorgio Tuti, presidente SEV

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4 ATTUALITÀcontatto.sevN. 16/1629.9.2016

«Abbiamo la netta impressioneche alle FFS le competenzedei/delle ferrovieri/e vengonorimpiazzate dalle conoscenzepuramente accademiche», sileggeva sull’invito alla riunioneindetta dalla sottofederazioneAS per la consegna della riso-luzione, adottata dall’ultimocongresso SEV, al capo del per-sonale FFS Markus Jordi.Naturalmente, la manifestazio-ne non si è limitata ad una con-segna pura e semplice della ri-soluzione. Jordi ne haapprofittato per confutare que-sta tesi, con una relazione cor-redata da molte cifre a dimo-strare come una largamaggioranza del personale FFS

non disponga di diplomi discuola superiore. Jordi ha an-che aggiunto di essere convin-to che questa realtà non siadestinata a cambiare, con lasola eccezione dei settori in cui

una formazione accademica èuna premessa fondamentale,oppure risulta indispensabilein termini di legge. Il vicepresi-dente SEV Manuel Avallone hareplicato con numerosi esempi

pratici che andavano in tutt’al-tra direzione, ricevendo soste-gno anche da colleghe e colle-ghi: «oggi non potrei piùnemmeno candidarmi al mioposto attuale, perché non di-

spongo dei diplomi richiesti» èstato il tenore generale degliinterventi.

Riflessioni utiliLa discussione ha comunquesottolineato l’importanza pertutte le aziende di una solidaformazione professionale, chedeve quindi essere promossa atutti i livelli. Per l’occupazionedi posti liberi si dovrebbe peròtenere in maggior conto anchedell’esperienza pratica accu-mulata. L’importanza di un set-tore non dovrebbe dipenderedal numero di accademici cheimpiega.Questa manifestazione, indet-ta dalla sottofederazione AS edal SEV, pur non portando anuove conclusioni, ha tuttaviafavorito un’utile riflessione sudi un tema molto importante.

pan.

Le FFS sono incammina-te verso una realtà incui conta solo il titolo distudio al posto del-l’esperienza pratica?

Non solo accademiaRisoluzione in favore del riconoscimento dell’esperienza professionale presso le FFS

pan.

Peter Käppler, presidente AS (a destra) ha rimesso la risoluzione a Markus Jordi.

Lo scorso dicembre avevamoriferito delle nuove prescrizionisulla registrazione del tempodi lavoro (contatto.sev21/2015). Ora le FFS hannofatto un passo per regolare laquestione, codificando le pos-sibilità di rinuncia alla regi-strazione, che però sarannoapplicabili solo alle e ai di-pendenti assoggettati allalegge del lavoro (LL) e non aquelli assoggettati alla leggesulla durata del lavoro (LDL).Tra le parti sociali sono infattistati elaborati un CCL sulla ri-nuncia alla registrazione deltempo di lavoro per i dipen-denti assunti in base al CO, ri-spettivamente una convenzio-

ne complementare per la ri-nuncia e la registrazione sem-plificata, applicabile ai dipen-denti che sottostanno al CCLFFS e FFS Cargo. Quest’ultimasarà sottoposta per approva-zione alla conferenza CCL del6 ottobre.

Premesse comuniLe due nuove disposizionipresentano diverse condizioniin comune. La prima riguardail livello salariale che permet-te di rinunciare alla registra-zione, che riprende perentrambe le categorie la con-dizione dell’ordinanza federa-le, ossia 120 000 franchi (conun grado di occupazione al100 %, comprese eventualigaranzie, indennità regionalee supplemento TPO). È cosìstato abbandonato ogni riferi-mento ai livelli di esigenza.Gli interessati devono inoltre

disporre di un’ampia autono-mia nella gestione del tempodi lavoro. La rinuncia alla regi-strazione deve essere definitatramite una convenzione indi-viduale tra FFS/FFS Cargo e ilo la dipendente, che può es-sere disdetta per la fine di unanno civile con un preavviso

di un mese, senza che ne deb-bano derivare svantaggi disorta.In cambio della rinuncia allaregistrazione del tempo di la-voro, il o la dipendente ricevedel tempo libero supplemen-tare e sarà richiamato/aespressamente ai provvedi-

menti per la tutela della pro-pria salute.

Registrazione semplificataI e le dipendenti secondo CCLche rientrano nei parametriindicati precedentementeavranno anche la possibilitàdi ricorrere ad una «registra-zione semplificata» a condi-zione che abbiano la facoltàdi gestire autonomamente al-meno un quarto del loro tem-po di lavoro. Questa registra-zione si limita alla duratagiornaliera del lavoro, quindisenza orari di inizio, di fine edelle pause e la responsabili-tà per il rispetto della duratagiornaliera e settimanale dellavoro, nonché del turno di ri-poso è demandata ai e alle di-pendenti stessi. Queste nor-me potranno entrare in vigoredal 1.1.2017. gi/pan.

Le FFS si stanno ade-guando alle nuovedisposizioni di leggesulla registrazione deltempo di lavoro.

La libertà di rinunciareLe FFS regolamentano la durata del lavoro «in fiducia»

pan.

Chi sottostà alla LL e dispone di un’ampia autonomia del tempo dilavoro, potrà rinunciare a registrarlo.

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ATTUALITÀ ......

5contatto.sevN. 16/1629.9.2016

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Difficoltà di cui il Governo can-tonale dovrà tenere conto, evi-tando ulteriori tagli allo Statosociale come quelli previstinella recente manovra di rien-tro. Tagli ai quali la sinistra e isindacati si oppongono con itre referendum appena lancia-ti.L’approvazione di AVSplus inTicino dimostra l’efficacia dellacampagna condotta dalle forze

progressiste e dai sindacati.Ma è soprattutto un segnale disensibilità da parte della popo-lazione del nostro Cantone,che vuole uno Stato sociale ef-ficiente, capace di rispondereai bisogni della popolazione.Tuttavia AVSplus è stata re-spinta su scala nazionale. Pur-troppo ai pensionati e alle pen-sionate non verranno adeguatele rendite. Ora il Consiglio na-zionale dovrà esaminare la ri-forma «Previdenza vecchiaia2020», che dovrà essere equi-librata ed equa. In particolare,dopo il rifiuto di AVSplus, sa-ranno inaccettabili tagli allerendite del 2° pilastro e l’au-mento dell’età di pensiona-mento fino a 67 anni. Bisogne-rà invece compensare leperdite sulla previdenza pro-fessionale con l’aumento di 70franchi dell’AVS, così comeproposto dal Consiglio degliStati nella passata legislatura.

Poiché la Riforma prevede unamodifica costituzionale perl’aumento dell’IVA, è certo cheverrà sottoposta al giudizio po-polare. E siamo certi che, inquel momento, una riforma in-giusta verrà respinta.Il No all’economia verde bloccail riorientamento del nostro si-stema economico verso la so-stenibilità. Purtroppo permaneil mito della crescita infinita,palesemente incompatibilecon l’ecosistema, che invece èfinito: indizio di mancanza dilungimiranza. Pur con questabattuta d’arresto, noi ci batte-remo affinché vengano poten-ziate e privilegiate le tecnolo-gie che garantiscano lacompatibilità fra lo sviluppo e ibisogni della civiltà umana e ilimiti del sistema planetario.In Ticino si è votato anche sutemi cantonali. L’iniziativa«Prima i nostri!», che chiede laprecedenza alla manodopera

indigena, è stata approvata inmodo netto. Anche questo «Sì»rappresenta il segnale di ungrande disagio nella popola-zione ticinese, il cui mercatodel lavoro mostra una realtàfatta spesso anche di abusi.Tuttavia così come il Governofederale fatica ad applicarel’esito del voto del 9 febbraio2014, altrettante difficoltà in-contrerà il Governo cantonalenell’applicare questa iniziativa.Un’iniziativa che si è concen-trata sul sintomo e non va a cu-rare la malattia, ossia l’avidità,la sete di profitto e l’assenza diresponsabilità sociale di unaparte del mondo dell’imprendi-toria. Queste espressioni del li-berismo non verranno cancel-late con questa iniziativa. Lapriorità alla manodopera loca-le sarà inefficace senza glistrumenti capaci davvero dilottare contro il dumping sala-riale: contratti collettivi e salari

minimi. Proprio per combatterequesti fenomeni era stata lan-ciata l’iniziativa «Basta con ildumping!». Iniziativa respinta,sebbene sia stato accettato ilcontroprogetto. «Se avessimovinto saremmo stati più con-tenti, e avremmo avuto a di-sposizione strumenti più effi-caci per combattere ildumping», ha commentato ildeputato dell’MPS, MatteoPronzini. Che aggiunge: «In di-verse aree del Cantone comenel Bellinzonese, nel Mendri-siotto e nel Malcantone ha vin-to il Sì», a dimostrazione diquanto il tema sia sentito.Spicca il 64,8 % di Chiasso, cit-tadina di frontiera in cui sonodiversi i casi di dumping e irre-golarità denunciati negli ultimianni. Insomma la lotta contro ildumping non fa che iniziare.

red

L’approvazione diAVSplus in Ticino, uni-tamente al contropro-getto contro il dumpingsalariale e all’iniziativache chiede una prefe-renza per la manodope-ra locale, è un inequivo-cabile segnale delledifficoltà con le quali èconfrontata la popola-zione ticinese.

I chiari segnali del TicinoVotazioni del 25 settembre

Tra due o tre anni i primi test ditreni senza macchinisti saran-no realtà sulla rete della SOB.L’azienda non ha ancora defi-nito esattamente dove si svol-geranno, ma il direttore ha in-

dividuato «diverse tratte dovequesti test saranno possibili».Le FFS, dal canto loro, non han-no nessun progetto simile.Felix Birchler, segretario sinda-cale a San Gallo, ha evidente-mente reagito: «La soppressio-ne dei macchinisti in testa altreno non corrisponde affattoai bisogni dei viaggiatori. Alcontrario, i passeggeri voglio-no avere a che fare con esseriumani in carne e ossa e noncon macchine. Tanto più dopoil dramma che si è prodotto

questa estate a Salez». E ag-giunge: «Un’impresa ferrovia-ria deve offrire un servizio enon esibire tecnologie ultra-moderne. Qui sta la differen-za».Hans-Ruedi Schürch, presiden-te centrale della LPV, si espri-me in questi termini: «Il mac-chinista è quasi rimasto l’unicoprofessionista a cui i passeg-geri possono rivolgersi in casodi problemi. Dopo la soppres-sione del personale nelle sta-zioni e sui treni, adesso si vor-

rebbero persino sopprimere iconducenti. Dubito fortementeche l’utenza sia disposta ad ac-cettare una simile opzione».Per il SEV è chiaro che, un gior-no o l’altro, su alcune linee fi-niranno per circolare treni sen-za conducenti, ma il mestieredel macchinista non è assolu-tamente in via di estinzione.Potrebbe, questo sì, cambiaree diventare una sorta di «tecni-co di bordo». Hans-RuediSchürch fa notare che «il siste-ma ferroviario è molto com-

plesso, tra traffico merci, traffi-co a lunga percorrenza e traffi-co regionale. Per cui transizio-ni su modelli alternativi non siprodurranno tanto presto. Inol-tre va pure detto che non po-tranno essere ignorate né lequestioni relative alla respon-sabilità, né altre questioni dinatura giuridica. Vale la penaricordare che il test di un bussenza conducenti a Sion è sta-to interrotto a causa di un inci-dente con ingenti dannimateriali. Hes

La Südostbahn (SOB)ha lanciato un sassonello stagno, annun-ciando di avviare unprogetto pilota di trenisenza conducenti. Eccola reazione del SEV.

Treni senza macchinisti?Il personale di locomotiva confrontato con le sfide figlie della tecnologia

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6contatto.sevN. 16/1629.9.2016

■ Tu sei arrivato al SEV dalleFFS nel febbraio 2006. Nonavevi pregiudizi nei confron-ti del sindacato?

Peter Moor: da quando ho ini-ziato a lavorare e a guada-gnarmi uno stipendio, hosempre fatto parte di un sin-dacato. Quando insegnavo,ero membro del VPOD poi, co-me giornalista, dell’Unionesvizzera dei giornalisti e infi-ne, come collaboratore dellaradio, del Sindacato svizzerodei media SSM. Passando alledipendenze delle FFS, sonoinfine diventato membro delSEV.

■ Non ti aspettavi però di fini-re per lavorarci.

Negli anni ’80, in cui ero poli-ticamente molto impegnato,non mi immaginavo certo dilavorare in un sindacato, an-che perché a quei tempi que-sti erano schierati molto più adestra del mio partito. Dopo,vi è stato un certo spostamen-

to e il sindacato su numerosiargomenti ha posizioni moltopiù di sinistra. Ciononostante,non avevo mai pensato di ve-nire al SEV a lavorare, ma poivi sono stati due fattori che mihanno indotto a fare questo

passo: quale addetto alla co-municazione interna presso leFFS, ho sempre interpretato ilmio ruolo un po’ come difen-sore del personale in senoall’azienda. Un ruolo che è pe-rò diventato sempre più diffi-cile a causa del rapido peg-

gioramento del trattamentodel personale. Presso il SEV siera inoltre liberato il posto diaddetto stampa e l’allora pre-sidente Pierre-Alain Gentil, ol-tre ad essere una personalitàmolto stimolante, aveva ideeparticolarmente interessanti,per cui ho deciso di candidar-mi.

■ Il peggioramento del clima dilavoro è quindi iniziato primadell’avvento di AndreasMeyer nel 2007?

Si, già sotto Benedikt Weibelè diventato sempre più diffici-le portare avanti uno stile dicomunicazione aperto e ciò cicausava importanti difficoltà.

■ Pierre-Alain Gentil ti ha poipromosso a capo della co-municazione e in questa ca-rica avevi indubbiamente uncampo di attività molto va-sto. Ma non dovrebbe com-prendere anche il recluta-mento?

Tutti gli organigrammi si pre-stano sempre a cambiamenti,

ma anch’io sono del parereche comunicazione e recluta-mento dovrebbero essere ri-uniti in un unico settore, daposizionare ad un livello ab-bastanza elevato dell’organiz-zazione.

■ Nel 2009, hai riunito le treedizioni linguistiche del no-stro giornale, molto diversetra loro, nell’odierno kon-takt/contact/contatto.sev,ponendo anche termine al-la collaborazione con Uniaper l’«Evénement syndi-cal». Come si è giunti alladecisione di creare un nuo-vo giornale in proprio?

Venivamo da un tentativo difusione con il sindacato dellacomunicazione e questo falli-mento aveva reso evidente lanecessità di rafforzare il SEVal proprio interno. Per me erafondamentale che il SEV sipresentasse con una vesteuniforme in tutta la Svizzera.Per questo, mi ero ripromessodi avvicinare le tre edizioni,sia dal punto di vista grafico,sia da quello dei contenuti,salvaguardando comunqueuna certa autonomia regio-nale.

■ Ma non sarebbe meglio peril SEV rafforzare la comuni-cazione collaborando mag-giormente con l’USS e lesue federazioni?

Spesso, la comunicazione sitrova ad anticipare certe ten-denze e potrebbe succedereanche in questo ambito. Sono

anche convinto che i sindacatidel settore dei servizi abbianoun futuro solo se saprannounirsi.

■ Ma oggi come funzionaquesta collaborazione?

Attualmente, vi è uno scambidi articoli. Una possibile evo-luzione della comunicazioneSEV dovrà considerare la pos-sibilità di sviluppare un pro-dotto stampato in comunecon altri sindacati che hannole stesse rivendicazioni, ispi-rato più allo spirito sindacalecomune che alle realtà deisingoli sindacati.

■ E a livello internazionale? IlSEV non dovrebbe collabo-rare maggiormente anchecon i sindacati esteri?

Ho sempre partecipato agli in-contri quadrangolari dei sin-dacati germanofoni dei ferro-vieri. Incontri che unisconocerto, ma che mettono anchein risalto le differenze. Ne hotratto la convinzione che a li-vello internazionale sia diffici-le trovare forme di collabora-zione che vadano al di là delsemplice scambio di articoli.Dobbiamo accontentarci didefinire obiettivi comuni.

■ Perché il SEV sta ridefinen-do la propria strategia dicomunicazione?

I media sono toccati dall’evo-luzione digitale in misura pro-babilmente ancora più impor-tante degli altri settori. Oggi,tre quarti dei settantenni pos-

«Una comunicazionepiù veloce e interattiva»Il responsabile uscente raccomanda alla comunicazione del SEV di velocizzarsi e di aprirsi ai contributidei membri impiegando i media digitali.

Peter Moor andrà in pensione a fine settembre

Dani

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«Lo smartphone si sta imponendocome lo strumento di comunicazione delfuturo. Non possiamo ignorare questaevoluzione.»

Peter Moor (59) è cresciuto aOlten, in una famiglia votata alservizio pubblico: il nonno halavorato alle Officine FFS, igenitori come montatore e cometelefonista alle PTT e suofratello maggiore lavora alleFFS. Peter è invece diventatoinsegnante di scuola elementa-re, accompagnando il lavoro congli studi di scienze politicheall’università di Zurigo. È quindidiventato giornalista all’Aar-gauer Tagblatt, alla SolothurnerAZ e per il giornale della Coop.Nel 1987 ha iniziato a collabora-re con le cronache regionali diArgovia e Soletta della SSR, perpoi passare nel 2000 alla

redazione sportiva e nel 2002alle FFS come responsabiledella comunicazione interna eproduttore del Corriere FFS. Nel2006 è poi arrivato al SEV comeaddetto stampa e in seguitocome capo della comunicazione.È attivo anche in politica, comeesponente del PS regionale, cheattualmente rappresenta nellacommissione delle naturalizza-zioni. Dal 2012 è presidentedell’associazione della SSRAG/SO ed è membro dell’asso-ciazione della Svizzera tedesca.I suoi hobbies sono cucina,lettura, jogging e scrivere.

BIO

INTERVISTA

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contatto.sevN. 16/1629.9.2016

siede uno smartphone, che sista imponendo come lo stru-mento di comunicazione delfuturo. Non possiamo ignora-re questa evoluzione. Questonon vuol dire che debba con-tare solo lo smartphone, mache dobbiamo tenerne conto,valutando nel contempo an-che gli altri canali di informa-zione, dato che le risorse anostra disposizione non sonocerto infinite.

■ A che punto siamo oggi?Stiamo valutando le risposteottenute. Entro ottobre, do-vremmo aver delineato unastrategia generale da sotto-porre al comitato, unitamentead un preventivo con il qualesi deciderà il valore che si in-tende dare alla comunicazio-ne del futuro. In seguito, sipotrà procedere allo sviluppodettagliato dei singoli prodot-ti.

■ Puoi darci qualche suggeri-mento?

Confido nella capacità del SEVdi continuare a profilarsi, siacon l’informazione cartacea,sia in forma digitale, come or-ganizzazione autonoma e for-te. Il SEV dovrà però ancora

migliorare dal punto di vistadella velocità dell’informazio-ne e della sua apertura. Sinoad oggi, abbiamo sempreavuto un’informazione unidi-rezionale, emessa da noi co-municatori all’indirizzo deinostri membri. I media digitalipermettono però di comunica-re senza troppi sforzi nelledue direzioni. Spero quindi

che il SEV sappia estrarre lesue antenne e porsi all’ascol-to dei membri che desideranoesprimersi.

■ Come valuti l’immagine deisindacati presso l’opinionepubblica svizzera?

Penso che sia profondamentedivisa. Da una parte, chi attri-buisce ai sindacati un pesopolitico molto importante;dall’altra molte, troppe perso-ne, in particolare più giovani,che pensano che i sindacatinon abbiano più ragione diesistere, anche perché non ri-escono a far proprie le riven-

dicazioni sindacali. E noi sia-mo chiamati a muoverci traquesti due fronti.

■ E come potrebbe migliorarequesta imagine?

Una difficoltà proviene sicura-mente dal fatto che, per defi-nizione, i sindacati debbanoavere un atteggiamento rea-zionario. In un mondo in con-

tinuo movimento e dove tuttocambia sempre più in fretta,per molti i sindacati devonorimanere quel posto in cui tut-to resta come un tempo. Unfattore positivo per chi ne faparte, meno per chi invece sivorrebbe coinvolgere. I sinda-cati devono quindi saper di-mostrare che non voglionosolo opporsi, ma anche favori-re i cambiamenti. Soprattuttoi giovani non condividono unatteggiamento contrario adoltranza, in quanto sono mol-to più aperti alle novità. Perquesto, il SEV deve continuaread accompagnare i cambia-

menti come ha fatto finora.Deve saper convincere i mem-bri che ricordano un certoideale, per esempio delle FFS,che questo non esisterà maipiù, ma che questa evoluzio-ne può essere anche positiva,a patto di disporre di un sin-dacato forte.

■ Come si possono avvicinarei giovani che non fanno an-cora parte del SEV?

Un tempo, chi lavorava in fer-rovia aderiva al sindacatoquasi per tradizione, anchenei servizi amministrativi, icui dipendenti avevano inbuona parte iniziato la lorocarriera nelle stazioni. Oggi,sono in pochi a provenire daun settore ferroviario, persinotra i dirigenti del traffico ferro-viario. Dobbiamo quindi riu-scire a far capire loro, in parti-colare a chi arriva da fuori,che è grazie al sindacato sepossono disporre di buonecondizioni di lavoro, perchémolti si limitano a pensare diessere da un «buon datore dilavoro». È un aspetto che dob-biamo elaborare.

■ Sei anche presidente del-l’associazione della radio-

televisione SSR. Abbiamoancora bisogno di una SSRfinanziata dallo stato?

La SSR non è finanziata dallostato, ma dal canone, che leconferisce la sua indipenden-za. Questa, per un media, è lamiglior forma organizzativapossibile. Lo scopo degli altri,gestiti e diretti dai loro editorio persino dai loro azionisti, èdi guadagnare soldi e non didare un servizio pubblico. Se-condo me, è il motivo princi-pale per il quale abbiamo piùche mai bisogno di una SSRindipendente.

■ Cosa farai d’ora in poi neltempo libero a tua disposi-zione?

Ho assunto alcuni altri incari-chi presso la SSR e vogliocontinuare a scrivere sui tra-sporti, anche se non so anco-ra come e dove. Potrei anchecollaborare con organizzazio-ni al servizio della collettività.Oltre a ciò, dovrò occuparmianche delle faccende di casa,dato che mia moglie continue-rà a lavorare ancora per qual-che anno.

Markus Fischer

«Troppe persone, in particolare piùgiovani, pensano che i sindacati nonabbiano più ragione di esistere, ancheperché non riescono a far proprie lerivendicazioni sindacali.»

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Peter Moor alla manifestazione del 10 settembre scorso in favore di AVSplus.

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8contatto.sevN. 16/1629.9.2016

uesta giornata ha sod-disfatto Elena Obresch-kow, anche se ha visto

la partecipazione di circa undecimo delle sezioni SEV. «Al-tre hanno però pianificato ulte-riori azioni nel prossimo futu-ro» ha spiegato la coach dellesezioni. «Concentrare tutte leattività su di un solo giorno intutta la Svizzera costituisceun’autentica sfida e abbiamoquindi voluto lasciare alle se-zioni la libertà di decidere co-me e quando organizzarsi almeglio.»L’azione ha presentato una no-vità nell’attività di reclutamen-to, ossia il fatto che l’adesioneal SEV sarà gratuita sino a fineanno. «In questo modo, voglia-mo dare un ulteriore incentivo emigliorare ulteriormente le cifre

Q di reclutamento di quest’anno,già di per sé discrete» aggiungeElena.

Azioni sul posto e itinerantiUna parte delle azioni si è svol-ta in sedi fisse, come il centrodi riparazioni di Zürich-Alt-stetten (RZA), all’Aarepark diOlten o presso il personale am-ministrativo a San Gallo. Vi so-no però state anche «squadrevolanti» che hanno visitato piùsedi, per esempio quelle delleBLS e delle Appenzeller Bah-nen e presso il personale Lavo-ri della regione di Zurigo.Le azioni hanno riunito respon-sabili sezionali e delle sotto-federazioni, professionisti delsindacato e fiduciari locali, os-sia i membri sul posto. «Lapartecipazione dei nostri fidu-

ciari locali è estremamente im-portante, proprio perché di-spongono delle conoscenzedel posto» commenta ElenaObreschkow. «Abbiamo fattoconto su di loro e hanno rispo-sto presente. Grazie di cuore!»La giornata calda ha reso parti-colarmente apprezzate le sal-viettine rinfrescanti ideate perla giornata e i team hanno po-tuto discutere di condizioni dilavoro e di attività sindacalecon colleghe e colleghi, otte-nendo anche diverse nuoveadesioni.Soprattutto però le discussionisi sono rivelate molto interes-santi, toccando temi come levarie situazioni sui posti di la-voro, i miglioramenti auspica-bili, le rivendicazioni da porta-re avanti dal SEV ecc. Molte

informazioni possono essereritrovate sul sito del SEVwww.sev-online.ch. Fi

Adesione gratuitaL’azione di presenza e di reclutamento del 14 settembre ha presentato una novità: «l’adesione al SEVsarà gratuita sino a fine anno». Militanti e professionisti hanno visitato circa 15 sedi di lavoro nella Sviz-zera tedesca per discutere e incontrare colleghe e colleghi, presentando il sindacato.

Azioni sul posto di lavoro per consolidare i contatti e rilanciare il reclutamento

«Chi entra nel SEV dal primo settembre puòbeneficiare dell’adesione gratuita sino a fine anno.

Questa azione rappresentauna novità assoluta per il SEV.»

Elena Obreschkow, responsabile del reclutamento SEV

TS

Stand della sottofederazione TS al centro di riparazioni di Zürich-Altstetten

ma

In Ticino, come in Romandia, lagiornata del 14 settembre non havisto manifestazioni particolari,anche perché durante l’annovengono già organizzate diverseazioni che contribuisconodirettamente o in modo indirettoal reclutamento.I contatti tra sezioni e membri alfronte non mancano, ma ancheincontri come quelli promossi inSvizzera tedesca costituisconoun’occasione privilegiata percontattare lavoratrici e lavoratorisul loro posto di lavoro e nellaloro quotidianità. Le sezioni delleITC sono inoltre seguite diretta-

mente dai segretari sindacali. InRomandia, è anche stata istituitala figura del coach delle sezioniFFS, nella persona di BaptisteMorier, mentre in Ticino questoruolo viene coperto dai tresegretari sindacali.

Angelo Stroppini, per esempio, hasvolto una permanenza presso leFART di Locarno il 15 settembre,scambiando utili informazioni eraccogliendo 2 adesioni.

Integrazione e particolaritàregionali

Nelle due regioni latine, la sfida

principale è di integrare l’attivitàsindacale nel movimentonazionale, assicurando i contattial di là delle barriere linguistichee facendo nel contempo valere ledifferenze di mentalità diapproccio. Un compito che risultanel concreto decisamente piùcomplesso di quanto non appaia,soprattutto per il Ticino, chesoffre ancora della distanza daicentri nevralgici dell’attivitàpolitica e sindacale.

Gi/Hes / kt

Reclutamento in Ticino e Romandia

L’assemblea dei delegati di ASdiscute la proposta di creareun posto al 20 % a termine perdue anni, tramite il quale lasottofederazione intendeprofessionalizzare il recluta-mento dei membri. Chioccuperà questo posto dovràcoordinare le attività direclutamento tra sezioni,settori, sottofederazione eSEV, rilanciare queste attivitàpresso sezioni e settori,gestire le liste dei membri edei non membri e promuovereazioni in favore del manteni-

mento dei membri attuali.« AS vuole migliorare lapropria presenza sul territorioe fornire un valido sostegno airesponsabili sezionali delreclutamento» spiega PeterKäppler, presidente centrale diAS. L’attuale funzione non hapotuto essere occupataproprio perché troppo impe-gnativa per essere ricopertada militanti. La percentualed’impiego dovrebbe dare unnuovo impulso per rafforzare ilgrado d’organizzazione. vbo

INFO

AS professionalizza il reclutamento

DOSSIER

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contatto.sevN. 16/1629.9.2016

n (RZA).

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Steward del vagone ristorante a colloquio con Eleonora Wüthrich, pre-sidente della sezione SEV-VPT servizi ferroviari, alla stazione di Basi-lea.

AS

Christian Schmidt, responsabile del reclutamento AS Mitte (a de-stra) col vicepresidente SEV Manuel Avallone.

AS

AS Ost in azione a San Gallo.

Il giro delle visite della squadracomposta dal presidente SEVGiorgio Tuti, dal presidentesezionale VPT BLS BalthasarStöcklin e dai due segretariMichael Buletti e Toni Feutz èiniziato a Berna. Una visitaproficua, dato che i colloquihanno convinto due colleghi adaderire al SEV.A Langnau, invece, i contattihanno coinvolto più che altrocolleghi che già fanno parte delSEV, che hanno approfittatodell’occasione per uno scambio

di opinioni con i loro rappresen-tanti sindacali.Infine, i rappresentanti del SEVsi sono recati al deposito deimacchinisti e del personaletreno di Spiez, dove hannotrovato un ambiente di discus-sione molto cordiale.Le discussioni hanno evidente-mente approfondito le trattativeper il rinnovo del CCL, ma anchei vari gadgets distribuiti sonostati molto apprezzati.

AZIONE ALLA BLSVisita ai dipendenti della BLS

kt

Giorgio Tuti con Balthasar Stöcklin (al centro) a Berna.

Eleonora Wüthrich, presidentesezionale della VPT serviziferroviari, Lutz Karger, vice eIsidor Schwitter, membro dicomitato, accompagnati dallasegretaria SEV Regula Bierihanno contattato gli steward deinumerosi treni che passanodalla stazione di Basilea,discutendo delle molte questio-ni che toccano le loro condizionidi lavoro e informando dell’atti-vità sindacale, invitando inparticolare tutti all’assembleagenerale in agenda il 10 ottobrea Olten. Fi

ELVETINO

Fi

Discussioni animate.

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10 SINDACATOcontatto.sevN. 16/1629.9.2016

Le sottofederazioni del perso-nale treno e di locomotiva han-no consegnato il 19 settembrea Toni Häne e Linus Looser,rappresentanti del settore FFS,

una risoluzione adottata alleultime rispettive assembleedei delegati. In essa, le sotto-federazioni chiedono di conti-nuare a prevedere agenti di ac-compagnamento sui treni chepercorreranno questa lineadalle numerose gallerie.

Rischi per i viaggiatoriLa decisione delle FFS di rinun-ciare a questo personale, co-municata mesi fa, comporta in-fatti notevoli rischi dal profilodella sicurezza. Qualora doves-se rendersi necessaria l’eva-

cuazione di un treno nella gal-leria del San Gottardo o nellenumerose e lunghe gallerie eli-coidali della tratta, solo il per-sonale treno sarebbe in gradodi assistere i viaggiatori e dareloro le indicazioni indispensa-bili. «In simili situazioni diemergenza, il personale di lo-comotiva deve in primo luogooccuparsi di assicurare il trenoe non ha quindi la facoltà di ri-volgersi alla clientela», haspiegato Jürg Hurni, segretarioSEV. kt/Hes

ZPV e LPV unite contro i treni non scortati ■ Consegnata una risoluzione alle FFS

Le FFS restano sui lorointenti di servire la lineadi montagna del SanGottardo con treni nonscortati. ZPV e LPV vi sioppongono e hannoconsegnato una risolu-zione in merito alle FFS.

dr

Da sinistra: Jürg Hurni, Toni Häne, Linus Looser, Andreas Menet,Hans-Ruedi Schürch e Pascal Fiscalini con il testo consegnato.

«Abbiamo lavorato bene, sia-mo molto soddisfatti. Va sotto-lineato che c’era una grandevoglia di fare bene da partedi entrambe le parti», dice ilpresidente della sezione SEVMickael Favre. Gregory Praz(che lascia la direzione del Re-gionAlps a fine ottobre per diri-gere i TPC) aveva sicuramentevoglia di lasciare l’azienda conuna nota positiva.

Un grande sìAll’assemblea del 19 settem-bre, che si è svolta a San Mau-rice, hanno partecipato unaventina di persone affiliate aidue sindacati firmatari del CCL,ossia SEV e VSLF. Una buonapartecipazione che rispecchiain effetti un buon CCL. Ne èconvinto il segretario sindacaledel SEV Tony Mainolfi, respon-

sabile delle trattative con Re-gionAlps.«Va sottolineato che il grado disindacalizzazione alla Region-Alps raggiunge quasi il 100 %.Inoltre il personale è stato co-involto nella preparazione del-la lista delle rivendicazioni,partecipando alle riunioni pre-paratorie e la delegazione del-le trattative è sempre stata so-stenuta. Se abbiamo ottenutoun risultato così buono, non èun caso».L’assemblea ha approvato al-l’unanimità il risultato delletrattative. Naturalmente, nontutto è rose e fiori e le condi-zioni di lavoro non sono stateaffrontate. Secondo MickaelFavre il mancato negoziato sul-le condizioni di lavoro è legatoal fatto che l’attuale direttorelascia l’azienda. E aggiunge:«In questa tornata negoziale siè voluto lavorare soprattuttosul piano finanziario. E su que-sto punto va detto che la dire-zione ha fatto un notevole sfor-zo». Per quanto riguarda i turnidi servizio, «finora non erava-mo mai stati avvisati in caso dicambiamenti importanti. Oraabbiamo posto regole chiare esiamo quindi soddisfatti».

Henriette Schaffter/frg

CCL, un buon risultatoLe parti sociali prolungano di 5 anni il Contratto collettivo della RegionAlps

L’assemblea generaledelle persone sindaca-lizzate che lavoranopresso la RegionAlps haaccettato il prolunga-mento del CCL che risa-le al 2012. Il rinnovocomprende soprattuttoalcune novità e modifi-che accolte con grandefavore dal personale.

dr

■ Aumento del 4 % nella scala salariale di trecategorie professionali (macchinista categoriaB100, macchinista categoria B e controllorisporadici). L’aumento verrà spalmato su tretappe: 2,5 % nel 2017, 1 % nel 2018 e 0,5 %nel 2019.■ Indennità per il pasto: invece di versare leindennità a colazione, pranzo e cena vieneintrodotto un sistema forfettario unico che sitraduce in un miglioramento finanziario.■ Turni di servizio: una migliore informazione incaso di modifiche importanti della pianificazione.■ I giorni di riposto sono ora conformi con la LDL.■ Cassa pensione (la stessa delle FFS): sono

state negoziate disposizioni transitorie, in seguitoal versamento da parte del datore di lavoro del12 % sugli averi di vecchiaia individuali. I colleghidella RegionAlps forniranno un giorno supple-mentare nel 2016, 2017 e 2018, che sarà presosul saldo variabile del tempo di lavoro. Nessunaltro aumento salariale sarà concesso, semprecome partecipazione degli impiegati al versamen-to del 12 %.■ Viene introdotto un chiaro protocollo in caso diincidenti a persone. Si tratta di un documentofuori dal CCL, ma comunque importante. Verràmesso in vigore dopo l’arrivo del nuovo capomacchinista.

INFO

Una panoramica sulle principali novità

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SOTTOFEDERAZIONI ......

11contatto.sevN. 16/1629.9.2016

Iniziare con un grazie a tutti i colleghie le colleghe che hanno partecipatoalla manifestazione dell’AVSplus aBerna, è stato doveroso per i verticidella RPV riuniti il 12 settembre aBuchs per i lavori della commissionecentrale.In seno alla CoPe continuano a tenerebanco gli abiti contro la pioggia chenon sono impermeabili. Stupisce chele FFS non siano a conoscenza dell’in-vio di abiti contro la pioggia non im-permeabili... e che la storia dura or-mai da sei anni. Il fabbricante, a cuiavevamo inviato una giacca Cortexusata dai manovratori affinché fossecontrollata, aveva dichiarato che l’in-dumento non era adatto per il lavorodi manovra. Incredibile ma vero e lopossiamo dimostrare perché siamo inpossesso dei risultati del test. Intantonulla si muove, così quando piove gliagenti di manovra sono letteralmenteinzuppati d’acqua fino alle ossa, do-po 2 o 3 ore di lavoro. Le FFS non so-no neppure capaci di fornire un abitoimpermeabile degno di questo nome.Succede così che i nostri colleghi

comprano loro stessi una giacca (checorrisponde alle norme europee) perproteggersi dalle intemperie e pren-dersi cura della loro salute, che valedi più della spesa per l’acquisto diuna giacca.L’invito alla giornata di formazionedel 26 ottobre «Reclutare nella miasezione», è stato spedito ai responsa-bili del reclutamento delle diverse se-zioni. Sono pure state inviate le iscri-zioni alla conferenza dei presidenti. Itemi e lo svolgimento sono stati di-scussi in modo approfondito. La gior-nata della migrazione del 5 novembresarà dedicata alla nazionalità svizze-ra. I membri della RPV sono invitati apartecipare. È possibile iscriversi finoal 21 ottobre attraverso il sito internetwww.sev-online.ch/migrationstagungo via e-mail all’[email protected]. Altrimentibasta un colpo di telefono al numero:044 242 84 66.

Servizio stampa RPV

Abiti da lavoro sotto la lente■ RPV – Seduta del 12 settembre

Ad aprire la seduta di clausuraè stata Petra Hegi che, dall’as-semblea dei delegati a Olten, sioccupa di comunicazione in col-laborazione con Mirco Stebler.Nel corso di un gruppo di lavo-ro interessante, i partecipanti(compreso quasi tutto il comi-tato centrale) si sono chinatisui bisogni della sottofedera-zione nel campo della comuni-cazione interna ed esterna. Suun punto c’è stata convergen-za: il futuro della comunicazio-ne passa fondamentalmentedai social media (Twitter,WhatsApp, Facebook, eccete-ra). Inevitabile, quando si parladi social network, il tema del

rispetto della sfera privata edella protezione dei dati. I duenuovi responsabili della comu-nicazione hanno preso notadelle esigenze, delle necessitàe anche delle criticità. Nelleprossime settimane Petra Hegie Mirco Stebler valuteranno leposizioni emerse e cercheran-no di elaborare un concetto dicomunicazione. Consideratoche anche il SEV in questo mo-mento sta definendo la propriastrategia di comunicazione imembri del comitato centraleritengo i tempi maturi per pro-cedere anche all’interno dellasottofederazione.

Il presidente centrale intendeprendere le cose sul serio an-che sul fronte del reclutamen-to. Dopo la fusione tra SBV eVPV il responsabile di questodossier non è ancora stato no-minato. È chiaro che per la sot-tofederazione AS e per il SEV ilreclutamento è un tema centra-le per cui non è più possibileattendere ancora. Ragion percui il comitato ha deciso di pro-fessionalizzare questa figuraoffrendo un impiego a metàtempo. Si tratta di una funzio-ne talmente importante che ilcassiere Alois Bucher è prontoad aprire i cordoni della borsa.

Rinunciando, nel 2016, ad ab-bassare le quote dei membri,la sottofederazione ha i mezzifinanziari per sostenere unprofessionista; pertanto allaprossima assemblea dei dele-gati verrà sottoposta tale pro-posta. Entro la prossima as-semblea dei delegati, l’ufficioAS elaborerà il mansionario epreparerà i necessari docu-menti contrattuali. In questomodo AS si vuole dotare deimezzi necessari per aumentarele adesioni al sindacato, evi-tando di cullarsi nell’illusioneche basti essere presenti sulposto di lavoro o lottare perbuone condizioni di lavoro, perfare aderire le persone al sin-dacato. Con una figura profes-sionale, il reclutamento puòsolo funzionare meglio.Naturalmente anche le sezionidovranno fare la loro parte af-finché il grado di sindacalizza-zione migliori, rafforzando inquesto modo il potere contrat-tuale con le FFS.

Per la seduta di clausura PeterKäppeler aveva anche prepara-to un progetto di pianificazioneper il 2017. Il Comitato centraleha deciso di non più fare la dif-ferenza tra il comitato e la com-missione. Verranno comunqueconvocate 8 sedute CC e unaseduta di clausura con sedutaCC e due assemblee dei delega-ti. In questo modo il piano or-ganizzativo del 2017 è statostabilito fino a fine agosto. Ciòpermette ai membri dei comita-ti di esprimere le proprie esi-genze in vista della pianifica-zione dei turni. A bocce ferme,si può dire che la seduta diclausura è stata proficua anchequest’anno. Si è trattato dell’ul-tima riunione al Brenscino. Malo spirito del fondatore dell’Ho-tel Brenscino – il capo trenoGiovanni Tamò – resta un mo-dello di motivazione per la sot-tofederazione AS. Tutti sonopronti a continuare a combatte-re per i diritti dei salariati e del-le salariate. Werner Amrein

Riunione di clausura della sottofederazione AS

Come comunicare e reclutareIl presidente centraledella sottofederazionePeter Käppeler ha postoal centro della riflessio-ne, questioni strategi-che per il futuro. L’ec-cellente organizzazioneha reso proficui i lavori.

Ultima seduta al Brenscino per AS.

Giornata di formazione: Venerdì 18 novembre 2016, 09.45–16.30 Accoglienza e registrazione dalle 08:30 – caffè e cornetti

Orgoglio o pregiudizio? – Il ruolo dei generi nel cambiamentoRelatriciSignora Prof. Andrea Maihofer – Istituto degli studi di genere, Università di BasileaSignora Dr. Regula Stämpfli – Politologa e autriceSignora Prof. Johanna Rolshoven – Istituto di antropologia e cultura, Università di GrazSignora Dr. Kwiatkowski – Futurologia, Istituto Gottfried Duttweiler

Relazione introduttiva con discussione plenaria*Qual è l’impatto dei media sulla formazione e la diffusione degli stereotipi e dei ruoli?Chi condiziona la mia immagine senza che io lo voglia? In che misura siamo veramente libere di scegliere liberamente una professione? La crescente mobilità come ha cambiato il mio ambiente sociale? Che cosa ha a che fare la digitalizzazione (Posto di lavoro 4.0) con noi donne?* quest’anno nessun gruppo di lavoro

Accompagnamento musicale – Duo «Jamais le matin» – Non, je ne regrette rien.

Una giornata piena di ispirazione, stimoli costruttivi e discussioni. Grazie alla musica permettiamoci di sognare un po’ e grazie alla cucina dell’Hotel Bern di assaporare autentiche prelibatezze.

Attenzione: I posti sono limitati, vi preghiamo pertanto di annunciare la vostra presenza attraverso internet sev-online.ch/formazione oppure tramite il codice QR su questo volantino, che vi consente la registrazione online diretta.

Iscrizioni entro il 31 ottobre 2016

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12 SEZIONIcontatto.sevN. 16/1629.9.2016

§I datori di lavoro richia-mano spesso e volen-tieri i doveri di diligenzae di fedeltà, nonché ildiritto di stabilire diret-tive, trascurando percontro a volte il doveredi assistenza, che costi-tuisce la contropartita.

Colpi di diritto

Questo dovere di assistenzapone infatti limiti al doveredi diligenza e di fedeltà,nonché al diritto di emanaredirettive. Vogliamo quindiqui di seguito dare alcuneindicazioni sulla base diesempi concreti noti all’as-sistenza giuridica SEV. In li-nea generale, va rilevatoche il datore di lavoro devetutelare la salute e l’integri-tà personale dei dipendentiche, oltre allo stato fisico epsichico, si estende ancheall’onore personale e pro-

Anche il datore ha obblighiDovere di assistenza del datore di lavoro – Cosa può lecitamente aspettarsi il o la dipendente?

fessionale, alla figura e allareputazione in azienda e alrispetto della libertà diespressione, della sfera pri-vata e dei diritti costituzio-nali fondamentali. In unasua recente sentenza, il Tri-bunale federale ha stabilitoche dipendenti di lunga da-ta e in età avanzata debba-no beneficiare di un’assi-stenza più ampia, che vieneperò applicata, come spes-so succede, in modo diffe-renziato tra un caso e l’altrocaso.• Così, se un’impresa di co-struzioni che ha trascurato ilrispetto delle norme sulla si-curezza del lavoro difficil-mente resterà impunita, nelcaso di un burn-out di uno una dipendente potrebbeessere più difficile dimostra-re lacune nell’obbligo di as-sistenza del datore di lavo-ro.• Il Tribunale federale ha

confermato un licenziamen-to ordinario di un quadrospecialistico delle FFS, no-nostante avesse infranto so-lo alcune direttive di comu-nicazione interna, senza chepotessero imputargli lacunedi prestazione. Il tribunaleha così valutato il dovere difedeltà preponderante ri-spetto alla libertà di espres-sione. L’assistenza giuridicaSEV ha già constatato piùvolte come dipendenti moti-vati e ben qualificati che sipermettono, magari in situa-zioni di stress, di esprimersiin modo chiaro e deciso,vengono puniti per questo.• Potrebbe anche risultareinteressante il caso di unimpiegato amministrativodelle FFS, licenziato per averinfranto lievemente e nelproprio tempo libero un ac-cordo di terapia di lunga du-rata che esigeva un’astinen-za totale. Il licenziamento è

stato impugnato davanti altribunale.• Un’ITC della Svizzera cen-trale ha recentemente licen-ziato un sessantenne, di-pendente di lunga durata.Esaminando gli atti, la pro-tezione giuridica del SEV neha ricavato la convizioneche il datore di lavoro fossevenuto ripetutamente menoai suoi obblighi accresciutidi assistenza e ha pertantocontestato il licenziamentoquale abusivo. Un caso sulquale torneremo prossima-mente.Le richieste di aiuto chegiungono al SEV dimostranole reticenze dei datori di la-voro a rispettare l’obbligo diassistenza estesa nei con-fronti dei e delle dipendentianziani. Invece di esseresgravati se sono al limitedelle loro capacità, essi ven-gono penalizzati e messisotto ulteriore pressione

con strumenti quali la valu-tazione personale, la defini-zione di intese sugli obietti-vi e le minacce di ricorso aprovvedimenti del diritto dellavoro.

L’obbligo di assistenza este-sa dovrebbe portare anchead un riconoscimento tem-pestivo e quindi alla solu-zione di possibili conflittisul lavoro.

Questo obbligo viene spes-so disatteso anche nel casodi dipendenti di età avanza-ta che perdono il loro postodi lavoro in seguito a ristrut-turazioni. Spesso questi ca-si sfociano in un licenzia-mento, invece di una quantomai opportuna reintegrazio-ne in seno all’azienda.

Protezione giuridica SEV

Come meta della nostra uscita di fine estate ab-biamo scelto Mendrisio e la sua bellissima edinteressante Galleria Baumgartner. Una quaran-tina di partecipan-ti hanno potutoammirare i diversimodellini di treni,battelli e autovet-ture esposti nellevetrine ed in parteanche circolantisui diversi paesag-gi (plastici) pre-senti all’esposizio-ne.Impressionante laquantità di mate-riale rotabile esposto nelle luminose vetrine.Non mancano i titoli storici delle imprese ferro-viarie di allora e la filatelia con tema treni. La co-struzione di questi modelli, in diverse scale digrandezza, è stata curata nei minimi dettaglidalle svariate ditte presenti e in parte anche dahobbisti. Non mancavano pezzi rari, veri cimelidel passato e di molto pregio.Dopo la visita individuale di circa un’ora e mez-zo ci siamo recati al vicino albergo Milano per

l’aperitivo ed il pranzo serviti con molta cura egentilezza dal personale di servizio. Al caffè èseguita una gradita sorpresa musicale offertaci

dalla Bandella diArogno sulle cuinote alcuni soci so-no scesi in pistaper il classico bal-letto digestivo.Bravi i musicanti egrazie a Raimondoper la buona idea.Sono certo che lavisita ha stimolatola curiosità e l’inte-resse dei diversinonni presenti che

probabilmente un giorno vorranno portare i loronipotini a visitare questa struttura interessantee piena di storia passata.

Vi do l’appuntamento alle prossime castagnatedel 18 ottobre a Biasca, rispettivamente del20 ottobre a Vacallo, come pure al pranzo di Na-tale del 7 dicembre a Locarno.

Marco Hefti

Amarcord al museo dei trenini■ PV Ticino e Moesano alla Galleria Baumgartner

Sezione Pensionati PV Ticino e Moesano

La Sezione «ferrovieri pensionati» Ticino e Moesa-no, porge affettuosi auguri alla signora FiorenzaGarbani, che ha esibito con orgoglio i suoi centoanni, il giorno 20 settembre 2016, dimostrandoancora l’entusiasmo e la sufficiente vitalità, per ri-cominciare a contare gli anni partendo da zero.Da parte del nostro Comitato, gradisca signoraFiorenza, i più sinceri auguri di una sana e serenacontinuazione di vita.

Auguri!

FiorenzaGarbani

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AGENDA ......

13contatto.sevN. 16/1629.9.2016

Dopo il 15esimo anniversario dell’attacco alle TorriGemelle, si avvicina il 15esimo della guerra ameri-cana in Afghanistan, scattata il 2 novembre. Unintervento che imprime un’ennesima svolta all’in-terminabile guerra civile afghana, iniziatasi con larivoluzione del 1978 a Kabul, e che, con alterne vi-cende, come l’invasione sovietica del 1979, conti-nua tutt’oggi.Con l’attenzione concentrata sul Vicino Oriente e ilNord Africa, dell’Afghanistan si parla quando ilquotidiano attentato causa almeno una decina divittime o ha per obiettivo interessi occidentali. Main realtà combattimenti e bombardamenti non so-no mai cessati. Proprio nei giorni scorsi, l’organiz-zazione umanitaria americana Care riferiva che neiprimi sei mesi dell’anno sono stati oltre 5100 i ci-vili uccisi o mutilati.E non si vedono segnali di pace. Anzi, più osserva-tori prevedono il riacutizzarsi del conflitto. Lo stes-so ritorno sulla scena bellica dei superbombardierigiganti B-52, gli stessi usati all’inizio della guerra,è un indizio in tal senso.Il disegno di Obama di ritirare le truppe entro il2015 è fallito e tutto fa pensare a un possibile in-vio di rinforzi al contingente di 10 000 uomini ri-masto sul terreno. In effetti l’esercito regolareafgano appare incapace a fermare l’offensiva tale-bana che punta ora alla riconquista della provinciadi Helmand, nel sud del paese. Se ciò accadesse,le possibilità di riprendere le trattative per un ar-mistizio si farebbero ben più esigue.Ma c’è di più. Quella di Helmand è la regione amaggior produzione di oppio, una fonte inesauri-bile di arricchimento per notabili locali e gover-nanti centrali, nonché per commercianti econtrabbandieri che operano al riparo di bandierecome quella a stelle e strisce. Un breve inciso: anniorsono era stata lanciata una campagna per indur-re i contadini a seminare grano al posto dei papa-veri. Ma poi (stranamente?), intervennero l’USAID,(l’ente governativo americano per gli aiuti interna-zionali) e il Programma alimentare dell’ONU cheiniziarono l’invio di milioni di tonnellate di grana-glie a titolo gratuito. E i contadini, privati del pro-messo mercato alternativo, tornarono all’oppio.Helmand dunque va difesa a ogni costo. La deci-sione sarà presa dal nuovo inquilino della CasaBianca. Dovesse essere Clinton, pochi i dubbi, con-siderata la sua propensione all’uso della forza, co-me nel caso della guerra alla Libia. E se vincesse«The Donald»? Ma potrebbe mai iniziare il manda-to presidenziale, con uno scacco militare? Impen-sabile!No, il conflitto afgano continuerà, anche per gliUSA.

DI GADDO MELANI

DENTRO LA CRONACA

Il conflitto afgano

Sezione PV Ticino e Moesano – ferrovieri pensionati

Vacanze a Abano Termedal 27 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017Sono aperte le iscrizioni per le vacanze-cure termali che anche quest’an-no trascorreremo presso l’Hotel Terme Paradiso di Abano Terme. L’attualebassa quotazione dell’Euro ci permette di mantenere prezzi vantaggiosi:– camera doppia CHF 1000.– p.p.– camera singola CHF 1200.– p.p.comprendenti il viaggio in torpedone, la pensione completa incluse lebevande ai pasti (¼ vino, ½ acqua minerale), il cenone di San Silvestro,un accappatoio, l’uso delle piscine, della grotta sudatoria e della pale-stra. Sono escluse le bevande supplementari e le cure; quest’ultime sonoda concordare e pagare direttamente sul posto.Pure esclusa dalla quota l’assicurazione annullamento; si raccomandaa chi non ne è ancora in possesso di stipularla prima dell’iscrizione.NB. Non sono ammesse modifiche del pacchetto (ad es. data andata oritorno)!Chi necessita di assistenza dev’essere accompagnato da persona difiducia. Il numero massimo di camere singole è fissato a 20 e farà stato iltimbro postale!Per una tempestiva riservazione delle camere vi chiediamo di iscrivervientro il 30 settembre tramite la cedola sottostante da inviare a: ElianaBiaggio, via Monte Tabor 10, 6512 Giubiasco. (Non si accettano prenota-zioni telefoniche!).Quale conferma della vostra iscrizione vi chiederemo un acconto di fran-chi 500.– p.p. da versare entro 10 giorni dal ricevimento della fattura.Per informazioni su viaggio e vacanze: Eliana Biaggio, responsabilevacanze, telefono 091 857 49 19, e-mail: [email protected] informazioni sul pagamento: Renato Bomio, cassiere,telefono 091 743 80 66– – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – ––Vacanze a Abano Terme 2016/2017: cedola di iscrizione

Dati personali 1a persona 2a persona

Cognome

Nome

Indirizzo

CAP/Località

Indirizzo mail

Telefono casa

Telefono cellulare

Data di nascita

Tipo di camera*) __ doppia __ singola __ doppia __singola

*) mettere una x nella casella entrante in considerazione

Data: Firma:

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14 AGENDAcontatto.sevN. 16/1629.9.2016

Come consuetudine anchequest’anno nel mese di otto-bre si svolgeranno le due ca-stagnate della nostra sezio-ne. Il comitato vi aspettanumerosi per trascorrere as-sieme un pomeriggio in alle-gra compagnia. Gli addettialle caldaie faranno il possi-bile per preparare al megliole caldarroste. Oltre alle ca-stagne vi sarà servito del lar-do e formaggio dell’alpe, iltutto bagnato con del buonvino e acque minerali. Nonoccorre iscriversi o annun-ciarsi.

■ Martedì 18 ottobre a Bia-sca al Bocciodromo Rodoniore 14.30Treni consigliati per Biascada Airolo pt 12.59 – Faido13.17 – Biasca arr 13.37.Da Locarno pt 13.47 – Cade-nazzo 13.59 – Bellinzona

14.06 – Biasca arr 14.21.Un nostro rappresentante sa-rà presente in stazione perorganizzare il trasporto alBocciodromo e ritorno. A di-sposizione un ampio posteg-gio per chi arriva con un mez-zo privato.

■ Giovedì 20 ottobre a Va-callo al Centro sociale ore14.30Per Vacallo, nei dintorni delCentro sociale, sono a dispo-sizione dei posteggi adegua-ti ed inoltre è ben servito daimezzi pubblici del Mendri-siotto.

Ci auguriamo una folta parte-cipazione di colleghe e colle-ghi, ai quali porgiamo il piùcordiale benvenuto.

Il comitato sezionale

■ PV Ticino e Moesano

Castagnate 2016 dei ferrovieri pensionatiMartedì 18 ottobre a BiascaGiovedì 20 ottobre a Vacallo

Temi trattati all’assemblea:

■ Liberalizzazione del traffi-co ferroviario in Svizzera:a che punto siamo? Rischie possibili conseguenzesul personale.

■ Argomenti di attualità esfide del sindacato SEV.

■ Il futuro della professionedel personale treno e mol-to altro.

Avremo come graditi ospiti:Giorgio Tuti, presidente SEV;Françoise Gehring, AngeloStroppini e Pietro Gianolli,segretari sindacali; AndreasMenet, presidente centraledella sottofederazione ZPV eThomas Walther, presidenteCoPe VM.Questo appuntamento ci per-metterà di trascorrere un po’

di tempo insieme, scambiareesperienze e opinioni. Du-rante la giornata la nostrasezione ha previsto di offrirviqualcosa di davvero specia-le, proponendovi una pausaculinaria e un ricco aperitivocon i celebri prodotti del luo-go e un menu tipicamente ti-cinese. Un intrattenimentomusicale allieterà la nostragiornata. È previsto un servi-zio di traduzione simultanea.

■ Riservate la data nella vo-stra agenda, vi aspettiamonumerosi e numerose. Anchei colleghi pensionati sonogentilmente invitati e si pos-sono annunciare all’indiriz-zo:[email protected]

Sezione ZPV Ticino

■ Sottofederazione ZPV

Assemblea regionale centro

Mercoledì 16 novembre ad Airolo, 09.50Sala riunioni Caseificio del Gottardo

L’assemblea, alla quale sono cordialmente invi-tati tutti i nostri membri, compresi i temporanei,si occuperà di rinnovare il comitato e delle rela-tive nomine.L’invito verrà spedito prossimamente a tutti per-sonalmente assieme all’agenda.

Dopo l’assemblea la sezione offrirà ai presentil’aperitivo e la cena. Per maggiori informazionirivolgersi p.f. all’organizzatore collega WilliWenger: [email protected].

Vi aspettiamo numerosi!

Preavviso assemblea autunnale: 4 novembre, ore 18.00Ristorante Le Tempo a Yverdon, Rive Gauche, Quai de la Thièle 3

■ TS Romandia

Convegno SEV del personale di vendita FFS: «Che ruolo ha il personale di vendita nella strategiaFFS?» – sabato 22 ottobre, alle 9.45, hotel Olten a Olten, con Jeannine Pilloud, resp. FFS trafficoviaggiatori e Manuel Avallone, vicepresidente SEV.

Quale sarà il futuro del personale della vendita? La nostra professione ha ancora posto nelle strategie delleFFS oppure lo smantellamento sistematico dei servizi di vendita continuerà ad oltranza?

L’invito è rivolto a tutti gli interessati, compreso il personale in formazione e chi non è affiliato al SEV.Iscrizione entro il 19 ottobre a: [email protected] Ruth Schweizer, presidente AS settore P

Il corso di formazione si terrà presso laCasa del popolo a Bellinzona.

Descrizione del tema: Legge federale sulladurata del lavoro (Ldl) e relativa ordinanza(Oldl)

Il lavoro a turni costituisce un carico moltoimportante per il personale dei trasportipubblici, che deve conciliare anche leesigenze private e l’indispensabile riposofisico. La sua tutela è disciplinata dallalegge federale sulla durata del lavoro nelleimprese di trasporti pubblici e la relativaordinanza. I partecipanti acquisiranno ledisposizioni fondamentali della Ldl e

dell’Oldl e saranno in grado di sorvegliaree far rispettare queste disposizioni inparticolare sulla pianificazione degli oraridi lavoro in seno all’azienda.

Relatore: Pietro Gianolli, sindacalista SEVPartecipanti: personale ITCCosto: membri SEV gratuito, non membri250 franchi

Iscrizione entro il 7 ottobre a:

Segretariato SEV Bellinzona, CP 1469,telefono 091 825 01 15, e-mail:[email protected]

Corso su Ldl e Oldl – 19 ottobre

Avremo all’ordine del giorno l’attualità sinda-cale e cercheremo di mettere a fuoco, insiemeai nostri ospiti, i problemi più importanti che ciattendono. Avremo soprattutto il piacere diconcludere la serata in modo conviviale conuna cena a base di polenta e mortadella(debitamente accompagnate)!

Per motivi organizzativi, vi preghiamo diconfermare la vostra partecipazione ai membri

di comitato, anche con un semplice sms, entrovenerdì 21 ottobre:

Aldo Sciamanna (presidente): 079 503 90 57

Davide Perini: 079 223 11 18

Ferruccio Noto: 079 461 05 37

Hermann Blätter: 079 223 83 33

Vi aspettiamo numerosi!

Assemblea autunnale SEV Lavori Ticino: 27 ottobre, ore 18succursale Infra di Giubiasco, cucina della squadra(via Sottocentrale 2, sul retro della stazione)

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SEZIONI ......

15contatto.sevN. 16/1629.9.2016

Gli alchimisti mescolavano tutte le sostanze perscoprirne di nuove, dotate di proprietà interessan-ti: fondevano i metalli, pestavano i minerali e poili scioglievano in acqua; bruciavano e trasforma-vano in polvere piante e legno. Gli alchimisti piùabili erano arabi e cinesi. Avevano la convinzioneche si potesse ottenere l’oro dalla fusione di altrimetalli, idea che avevano ereditato dai Sumeri, iquali molte migliaia di anni prima della nascita diCristo erano riusciti a mettere a punto un nuovometallo, chiamato bronzo, mescolando rame estagno. Consapevoli del fatto che, chi avesse tro-vato la ricetta dell’oro, sarebbe diventato l’uomopiù ricco del mondo, alcuni alchimisti dedicaronotutta la vita a mescolare sostanze, alla ricerca del-le fantomatica «pietra filosofale». Il loro lavoronon fu però completamente inutile. Inventarono illaboratorio: una stanza costruita apposta per leloro ricerche e per i loro strumenti. Furono i primia usare le ampolle di vetro, i forni per la fusione ele bilance di precisione. Scoprirono anche alcuniimportanti sostanze chimiche, come l’acido aceti-co, ancora oggi molto usato a livello industriale, oil sale ammoniaco, utilizzato nei detersivi. In Cina,tuttavia, gli alchimisti si dedicavano più alla ricer-ca dell’elisir di lunga vita che a quella dell’oro ma,poiché nemmeno loro capivano bene cosa acca-desse quando facevano i loro miscugli, ogni tantole cose finivano male. Se, per esempio, tra i com-ponenti c’erano mercurio e arsenico, le persone acui veniva somministrata la loro «medicina dellavita» finivano col morirne. Questa fu la sorte chetoccò, tra gli altri, a diversi imperatori cinesi. A uncerto punto, nel corso del IX secolo dopo Cristo,un alchimista cinese mescolò per caso carbonella,zolfo e una sostanza chiamata salnitro. Poi diedefuoco alla misura… Non sappiamo cosa ne sia sta-to di lui; ma quell’uomo aveva inventato la pol-vere da sparo! Quattro secoli dopo gli arabiriuscirono a impadronirsi della micidiale invenzio-ne cinese. All’epoca europei e arabi erano costan-temente in guerra e fu proprio sui campi dibattaglia che gli europei sperimentarono, per laprima volta sulla propria pelle, come funzionavala polvere da sparo. Comunque la cosa più assur-da e imprevedibile è che quella polvere, che nelcorso dei secoli fece morire prematuramente mi-lioni e milioni di persone, venne creata per casoda qualcuno che, in realtà, stava tentando di pre-parare un farmaco che potesse allungare la vitadella gente!

ROBERTO DE ROBERTIS

A SPROPOSITO DI …

... alchimisti

contatto.sev è il giornale del sindacato delpersonale dei trasporti SEV. Pubblicazione quindici-nale.Editore: SEV, www.sev-online.ch.Redazione: Vivian Bologna (caporedattore), PeterAnliker, Markus Fischer, Françoise Gehring, PietroGianolli, Anita Merz, Peter Moor, Patrizia PellandiniMinotti, Henriette Schaffter, Karin Taglang.Indirizzo della redazione: contatto.sev, CP,6501 Bellinzona, e-mail: [email protected],telefono 091 825 01 15.Tiratura: edizione italiana: 3555 copie; totale:43 020; certificata il 8.12.2015Abbonamenti e cambiamenti di indirizzo:SEV, divisione amministrativa, casella postale, 3000 Berna 6, e-mail: [email protected],

tel. 031 357 57 57, fax 031 357 57 58. Abbonamentoannuale per i non affiliati: 40 franchi.

Pubblicità: Zürichsee Werbe AG, Seestrasse 86,8712 Stäfa, tel. 044 928 56 11, fax 044 928 56 00,e-mail: [email protected],www.zs-werbeag.ch.

Prestampa: AZ Medien, Aarau, www.azmedien.ch.

Stampa: Mittelland Zeitungsdruck AG, Neumatt-strasse 1, 5001 Aarau,www.mittellandzeitungsdruck.chISSN 1662-8470

Prossima edizione: 13 ottobre.Chiusura redazionale:giovedì 6 ottobre, ore 10.

IMPRESSUM

Vicini al nostro collega Danilo Tomamichel, per la scomparsa del papà, porgiamosincere condoglianze.

BAU/Lavori Ticino

CONDOGLIANZE

Ecco la lista dei 10 vincitori/tricidel concorso AVSplus organizzatodal SEV. Riceveranno tutti unozaino Mammut SEV:

■ Monika Jordi, Melchnau

■ Gilles Fridez, Sonceboz

■ Nadia Martin, Wabern

■ Corinne Etique, Courtelary

■ Janine Truttmann, Ipsach

■ Karl Fischer, Brienz

■ Erwin Wessner, Kriens

■ Urs Ochsner, Winterthur

■ Urs Schopfer, Berna

■ Marian Koch, Muri.

Queste dieci persone hannorisposto correttamente alledomande sull’iniziativa AVSplus:

1. aumento del 10 %

2. 1975

3. allo 0,4 %

Concorso AVSplus

Bei uns spielt die SolidaritätOn y joue la carte de la solidaritéSolidarietà: la nostra carta vincente

� L’iniziativa AVSplus chiede un aumento delle rendite

� � del 5% � del 10% � del 15%

�� Da quando non sono stati più aumentati i contributi salariali AVS?

� � 2010 � 1991 � 1975

�� Per finanziare il miglioramento delle rendite, i contributi salariali versati dai/dalle dipendenti e dal datore di lavoro potrebbero essere aumentati. A quanto ammonterebbe questo rialzo?

� � a 1% � a 0,4% � a 2%

Ritaglia il questionario con le risposte e prendilo con te alla manifestazione. Ti basterà inserirlo nell’appo-sita urna. Saranno estratte a sorte dieci persone che avranno risposto correttamente.

Premio solidale:I/le dieci vincitori/vincitrici riceveranno una borsa Mammuth SEV.

Un solo tagliando-risposta per persona. Non ci sarà alcuna corrispondenza relativa al concorso. Solo chi vince verrà informato/a.Le vie legali sono escluse.

Concorso AVSplus del SEV

Nome, cognome: ...........................................................

Indirizzo: .......................................................................

CAP, Località: ................................................................

Tel.: ..............................................................................

Email: ...........................................................................

Grigliata RPV a Rovio: quasi una leggenda

Hanno sfidato le bizze del tempo e hanno avuto ragione: il comitato della RPV Ticino ha ripro-posto anche quest’anno la tradizionale grigliata domenicale a Rovio, a cui hanno preso partepoco meno di novanta persone. Un successone! All’appuntamento erano presenti anche lecolleghe e i colleghi dell’AMSA. Al segretario sindacale Pietro Gianolli il compito di portare ilsaluto ufficiale del SEV.

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16 FOCUS.SEVcontatto.sevN. 16/1629.9.2016

Il progetto annunciato da Elve-tino in gennaio comprende an-che la chiusura degli stand nel-le stazioni, già avvenuta nelcorso dell’estate interessando65 dipendenti (vedi riquadro).Entro fine 2017 verrebberoquindi cancellati circa 200 po-sti di steward Railbar. Elvetinoha tuttavia promesso di offrireloro occupazioni alternative.«Ci aspettiamo da Elvetino cheintroduca tutti i dipendenti neiloro nuovi compiti, tenendoconto delle rispettive esigenzeindividuali» spiega la segreta-ria SEV Regula Bieri. «Tutti de-vono avere una valida opportu-nità per acquisire le capacità divendita e linguistiche richie-ste».

Rispetto dell’accordoElvetino ha annunciato la sop-pressione dei propri Railbar ingennaio, senza informare pre-ventivamente, come richiestodal CCL, né commissione delpersonale, né i partners socia-

li. I membri dei sindacati SEV eUnia hanno quindi deciso inassemblea di adire al tribunalearbitrale, ritornando poi suquesta decisione una volta chela direzione di Elvetino ha am-messo l’errore e dimostratouna chiara buona volontà di ri-mediare alle diverse situazionicritiche. In aprile, ha poi firma-to con i due sindacati un accor-do con i seguenti punti:

■ definizione di procedimentidi informazione standard conincontri a scadenza almeno se-mestrale con il CEO WolfgangWinter;■ impiego fisso di tutti gli au-siliari che hanno lavorato inin-terrottamente per Elvetino al-meno dal 1o maggio 2015all’aprile 2016, in ragione di80 ore mensili al minimo;■ Elvetino conferma le richie-ste pervenute a seguito di casidi assistenza giuridica entrotre giorni e si sforza di evader-le entro due settimane;

■ Elvetino re-dige dellechecklist perfacilitare il ri-spetto dellalegge sulladurata del la-voro ai distri-butori e, sedel caso, interviene con ulte-riori provvedimenti.La concretizzazione, in partico-

lare dell’ultimo punto, apparedifficoltosa, tanto che è stataripresa dai colloqui con il diret-

tore Winter del 21 settembrescorso. Fi

Da ottobre circoleranno i primi treni in cui i Railbar sono sosti-tuiti da zone self-service e dal servizio al posto in prima classe.I Railbar dovrebbero scomparire del tutto entro fine 2017. Il SEVchiede a Elvetino di proporre a tutti gli steward un’offerta di la-voro e di rispettare l’accordo elaborato in aprile.

Il SEV chiede opportunità per gli stewardPrimi treni serviti da Elvetino secondo il nuovo concetto di gastronomia ferroviaria «Catering FFS 3.0»

Fi

Un’azione informativa e di reclutamento a Basilea (a sinistra Regula Bieri).

Elvetino ha chiuso a fine luglio,come annunciato in gennaio, tuttigli stand gestiti in collaborazionecon Segafredo nelle stazioni, cheoccupavano 65 persone. La mag-gior parte delle sedi sono poi sta-te affittate dalle FFS ad altri inte-ressati come Migros o Marché.

Il SEV ha accompagnato questaristrutturazione, sollecitando daparte di Elvetino, filiale delle FFS,l’assunzione delle proprie respon-

sabilità sociali. Elvetino ha quindiconvenuto con i nuovi gestori cheriprendessero i suoi collaboratori,mentre quelli delle sedi che nonsono state rioccupate verrannoreimpiegati da Elvetino in altrisettori, come vagoni ristoranti ologistica.

Solo per i sette dipendenti dellostand nel Sihlpassage della sta-zione principale di Zurigo non èstato possibile trovare un’occupa-

zione alternativa, in quanto Elveti-no non aveva più posti disponibilie la ripresa delle sede da parte diterzi è naufragata a fine maggio.

Il SEV ha comunque potuto otte-nere per questi sette colleghi ilversamento di cinque ulteriorimesi di salario dopo la scadenzadel termine di disdetta al 1o giu-gno.

Fi

Il SEV ottiene il reimpiego di 58 dei 65 venditori agli stand fissi

Potete rispondere alla domanda

del concorso entro mercoledì

5 ottobre 2016:

inviando una cartolina postale

con nome, cognome, indirizzo e

soluzione a: SEV, Photomystère,

casella postale, 3000 Berna 6;

per e-mail: inviando le stesse

indicazioni della cartolina a

[email protected];

per internet: sul nostro sito

www.sev-online.ch cliccare sul

box «Photomystere» a destra sotto

l’agenda e riempire il formulario

con le indicazioni richieste.

Il nome della vincitrice o del

vincitore sarà pubblicato sul

numero successivo.

Non verrà tenuta alcuna corri-

spondenza sul concorso. Le vie

legali sono escluse.

In palio vi sono buoni Reka del

valore di 40 franchi, che verranno

sorteggiati tra coloro che avranno

dato la risposta esatta.

La foto dell’ultima edizione

mostrava la stazione multifunzio-

ne di Sedrun (tunnel di base del

Gottardo). Troverete una foto

esplicativa sul nostro sito

www.sev-online.ch.

Il fortunato vincitore del set di

scrittura Caran d’Ache è:

Reto Gerig, Brunnadern,

membro Bau Ostschweiz

Photomystère: «dov’è stata scattata questa foto?»

frg