Contatto sev 2015 16

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GAA 6500 Bellinzona 1 Mutazioni: SEV casella postale 3000 Berna 6 N. 16 24 settembre 2015 91.mo anno Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch Il SEV sta preparando una giornata di azione Pagina 3 No al raddoppio Il sindacato VPOD ha indetto un convegno per informare e discutere dell’accordo TISA, che ha confermato i suoi molti lati negativi. pagina 5 Accordo pericoloso e segreto La cassa pensioni Symova ha deciso che anche le indennità ricorrenti devono rientrare nello stipendio assicurato Pagina 4 Symova assicura le indennità L’arco colorato scaturito da questa ana- lisi va dal rosso vivo del PS al verde smorto dell’UDC e i due blocchi si dimo- strano piuttosto compatti. Questo il risultato del primo studio con- giunto tra SEV e Syndicom, commissio- nato per fornire un aiuto ai propri asso- ciati nella scelta dei Parlamentari da eleggere. Un aiuto non basato su racco- mandazioni, dichiarazioni o proclami, ma su fatti concreti. pmo Dossier alle pagine 9 sino a 12 Con noi o contro di noi? L’analisi delle votazioni in Consiglio nazionale dimostra in modo chiaro come il partito che più spesso sostiene le po- sizioni del SEV e di Syndicom sia quello socialista, mentre l’UDC si pone agli antipodi. Il ranking di SEV e Syndicom traccia un bilancio delle votazioni in Consiglio nazionale Il responso individua tre blocchi ben distinti, con l’UDC che si distanzia in modo netto dagli altri. Il Consiglio degli Stati ha confermato la riduzione del tasso di conversione, che serve a determinare l’importo della rendita di cassa pensioni. Per la parte obbligatoria, ossia per uno stipendio sino a 84 600 franchi (stato 2015), la rendita dovrebbe abbassarsi del 12 %, con conseguenze negative anche per la parte sovraobbligatoria. La camera alta ha pure confermato l’innalzamento del- l’età pensionistica delle donne, nono- stante i salari più bassi e lo svolgimen- to dei lavori domestici le penalizzino già anche dal punto di vista previden- ziale. Per popolazione e sindacati si tratta di due rospi difficili da inghiotti- re. Il Consiglio degli Stati se ne è reso conto e propone alcune compensazioni, che non si limitano al secondo pilastro, in quanto in questo modo avrebbero messo sotto eccessiva pressione i bassi redditi e le piccole e medie imprese. Il Consiglio degli Stati ha quindi optato per un aumento delle rendite AVS. a pagina 20 «Previdenza 2020»: gli Stati puntano ad un compromesso e rinforzano l’AVS Rendite più alte per addolcire la pillola L’«Idea Europa» ha perso per strada molte delle sue componenti. È la constatazione espressa dal sindacalista lussemburghese Guy Greivelding nella sua intervista a contatto.sev, che si impegna per rilanciare il dialogo sociale nell’ambito del trasporto ferroviario e in favore di un riconoscimento del trasporto ferroviario quale componente del trasporto pubblico. Intervista alle pagine 6 e 7 Per un’Europa sociale

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Page 1: Contatto sev 2015 16

GAA6500 Bellinzona 1

Mutazioni:SEV casella postale 3000 Berna 6

N. 16

24 settembre201591.mo anno

Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch

Il SEV sta preparandouna giornata di azione

Pagina 3

No al raddoppioIl sindacato VPOD ha indetto un convegno perinformare e discutere dell’accordo TISA, cheha confermato i suoi molti lati negativi.

pagina 5

Accordo pericoloso e segretoLa cassa pensioni Symova ha deciso cheanche le indennità ricorrenti devono rientrarenello stipendio assicurato

Pagina 4

Symova assicura le indennità

L’arco colorato scaturito da questa ana-lisi va dal rosso vivo del PS al verdesmorto dell’UDC e i due blocchi si dimo-strano piuttosto compatti.Questo il risultato del primo studio con-giunto tra SEV e Syndicom, commissio-nato per fornire un aiuto ai propri asso-ciati nella scelta dei Parlamentari daeleggere. Un aiuto non basato su racco-mandazioni, dichiarazioni o proclami,ma su fatti concreti.

pmo

Dossier alle pagine 9 sino a 12

Con noi o contro di noi? L’analisi delle votazioni inConsiglio nazionale dimostrain modo chiaro come il partitoche più spesso sostiene le po-sizioni del SEV e di Syndicomsia quello socialista, mentrel’UDC si pone agli antipodi.

Il ranking di SEV e Syndicom traccia un bilancio delle votazioni in Consiglio nazionale

Il responso individua tre blocchi ben distinti, con l’UDC che si distanzia in modo netto dagli altri.

■ Il Consiglio degli Stati ha confermatola riduzione del tasso di conversione,che serve a determinare l’importo dellarendita di cassa pensioni. Per la parteobbligatoria, ossia per uno stipendiosino a 84 600 franchi (stato 2015), larendita dovrebbe abbassarsi del 12 %,con conseguenze negative anche per laparte sovraobbligatoria. La camera altaha pure confermato l’innalzamento del-

l’età pensionistica delle donne, nono-stante i salari più bassi e lo svolgimen-to dei lavori domestici le penalizzinogià anche dal punto di vista previden-ziale. Per popolazione e sindacati sitratta di due rospi difficili da inghiotti-re. Il Consiglio degli Stati se ne è resoconto e propone alcune compensazioni,che non si limitano al secondo pilastro,in quanto in questo modo avrebbero

messo sotto eccessiva pressione i bassiredditi e le piccole e medie imprese.Il Consiglio degli Stati ha quindi optatoper un aumento delle rendite AVS.

a pagina 20

«Previdenza 2020»: gli Stati puntano ad un compromesso e rinforzano l’AVS

Rendite più alte per addolcire la pillolaL’«Idea Europa» ha perso per stradamolte delle sue componenti. È laconstatazione espressa dal sindacalistalussemburghese Guy Greivelding nellasua intervista a contatto.sev, che siimpegna per rilanciare il dialogo socialenell’ambito del trasporto ferroviario e infavore di un riconoscimento del trasportoferroviario quale componente deltrasporto pubblico.

Intervista alle pagine 6 e 7

Per un’Europa sociale

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ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 16/1524.9.2015

Più merci sui binari■ Nel primo semestre 2015, laferrovia ha incrementato lapropria quota nel trasporto dimerci attraverso le Alpi rispettoalla strada, raggiungendo il 69,2per cento. È il valore più altomai rilevato dall’introduzionedella tassa sul traffico pesantecommisurata alle prestazioninel 2001 e del limite delle 40tonnellate. Nonostante ladifficile situazione economicache perdura soprattutto in Italia,il franco forte e i bassi prezzi deldiesel, il volume delle merci chehanno valicato le Alpi su rotaiaè ulteriormente aumentato.Rispetto allo stesso periododell’anno precedente, laferrovia ha trasportato il 2,4 percento di merci in più, a fronte diuna riduzione del 3,8 per centodelle merci transitate su strada.

Personale federalesulle barricate ■ Il Consiglio federale intenderisparmiare 30 milioni di franchil’anno sul personale dellaConfederazione, tagliando gliaumenti di stipendio per il 2016,riducendo le progressionisalariali del 2 %, tagliando suipremi di fedeltà e la partecipa-zioni del datore di lavoro allarendita ponte, sopprimendoposti per il 2017 e introducendoun sistema salariale privo diogni progressione regolare. Leassociazioni del personalehanno lanciato una petizione diprotesta, in cui chiedono il ritirodei provvedimenti e un impegnodel governo a difesa dellecontinue diffamazioni delpersonale.

Lotta organizzata■ Gli autisti di autocarro dellaPosta assieme al sindacatoSyndicom, hanno promossoun’azione di protesta dal 25settembre contro il progetto diesternalizzare i trasporti degliinvii. Questi 180 collaboratoripotrebbero perdere il loro postodi lavoro ed essere sostituiti daimpiegati di altre aziendeesterne.

IN BREVE

I conti semestrali riportano unaumento del traffico viaggiato-ri e dell’utile. È cresciuto ulte-riormente il traffico dei pendo-lari, tanto che ormai in ungiorno feriale normale le FFStrasportano circa 1,3 milioni dipasseggeri.

Circostanze difficiliNel loro comunicato, le FFSparlano comunque di un «se-mestre impegnativo» per diver-si aspetti: il deragliamento diDaillens, la necessità di lavoridi manutenzione e di amplia-mento della rete da svolgeresenza interrompere l’esercizio,le condizioni meteo poco favo-revoli (inverno rigido, inonda-zioni, canicola) nonché pertur-bazioni degli impianti e almateriale rotabile. Tutto ciò haportato ad un lieve peggiora-

mento degli indici di puntuali-tà e di soddisfazione dell’uten-za. Inoltre, indicano perditeper 44 milioni, attribuite al raf-forzamento del franco svizzeroe che hanno afflitto soprattuttoil settore Cargo.Le FFS manifestano pure uncerto pessimismo: «le premes-se di una deindustrializzazionein alcuni settori si sono inten-sificate e vi è quindi il timore diuna continua erosione dei vo-lumi di trasporto e, di conse-guenza, di una riduzione deimargini».Queste previsioni delle FFS so-no in netto contrasto con quel-le appena pubblicate dal servi-zio di informazione Litra, cheparlano di una netta crescitadel settore merci. Il pessimi-smo manifestato dalle FFS leinduce ad aggiungere che «sa-rà necessario implementare ul-teriori misure per incrementarela competitività e la fidelizza-zione della clientela a lungotermine, così come modifichestrutturali». Un annuncio chenon può che preoccupare i sin-dacati.

E il personale?I sindacati sono pure preoccu-pati dal fatto che le FFS, nel lo-ro comunicato stampa, lungodiverse pagine, siano riuscite anon citare in alcun modo il per-sonale, né come parte attivadeterminante per il funziona-mento dell’azienda, ma nem-meno come cifra a corredo del-le tabelle con i risultatisemestrali. L’unica eccezioneriguarda la spiegazione delmaggior utile nel traffico viag-giatori, da ricondurre «ai mag-giori ricavi del traffico e alleminori spese per il personale».In altre parole, grazie all’enne-

simo aumento di produttività.In prospettiva, le FFS indicanola necessità di maggiori fondiper la manutenzione e l’am-pliamento delle rete. D’altraparte, la digitalizzazione delmondo del lavoro potrebbe da-re un contributo per abbassarela domanda nei momenti dipunta, contenendo così i costidi ampliamento.Le FFS concludono poi indican-do di essere «tenute a ridurre icrescenti costi globali del si-stema ferroviario e a verificarei concetti di offerta», senzaperaltro spiegare in alcun mo-do queste affermazioni. pmo

Le cifre delle FFS mo-strano una tendenza inascesa, anche se, comespesso negli ultimi an-ni, limitata ai settoriviaggiatori e immobili.

Più passeggeri, meno merciNel primo semestre, le FFS hanno fatto registrare un’ulteriore crescita

Keys

tone

La canicola ha fatto soffrire (anche) le FFS

La richiesta dell’ottobre 2010della commissione trasportidel Consiglio degli Stati erachiara: il Consiglio federale do-veva presentare un concettoglobale per rilanciare il tra-sporto merci su rotaia sul terri-torio nazionale.La faccenda è stata resa piùcomplessa dalle condizioni im-poste, quali la redditività eco-nomica, la rinuncia ad espri-mere obblighi di trasferimentoe il divieto categorico di gene-rare nuovi costi.

Sconfitta per i paladinidella liberalizzazioneIl primo dibattito al nazionaleha visto prevalere i sostenito-ri della liberalizzazione. IlConsiglio degli Stati si è percontro rivelato più concilianteed ora anche il Nazionale si èallineato sulla posizione so-stenuta anche dal SEV: le FFSdevono continuare ad offrireil trasporto delle merci. Neldibattito era sorta un’altra di-

vergenza, con il Nazionaleche ha chiesto di esternaliz-zare FFS Cargo, trasforman-dola in un’azienda autonoma.Anche in questo caso, il Con-siglio degli Stati ha buttatoacqua sul fuoco e ha modifi-cato la proposta, nel senso dichiedere un rapporto su van-taggi e svantaggi dal punto divista economico, politico e digestione dei vari regimi diproprietà. Anche in questocaso, il nazionale si è allinea-to sulla proposta degli Stati.

Le lacune della nuova leggeSin dall’inizio, il SEV aveva in-dicato alcune condizioni che lanuova legge doveva rispettare:1. il trasporto merci deve rima-nere parte dell’offerta di base;

2. la legge deve definire obiet-tivi di trasferimento; 3. l’ab-bandono del vincolo di redditi-vità e il mantenimento dellapossibilità di erogare sussidiladdove giustificati, anche dal-la spietata concorrenza strada-le. Condizioni che purtropponon sono state riprese nellalegge.

Giudizio: insufficienteI sindacalisti al Consiglio na-zionale non approvano la nuo-va legge. La lotta per i posti dilavoro continua.FFS Cargo ha capito la portatadei cambiamenti introdotti dal-la nuova legge?

Philipp Hadorn, consigliere

nazionale PS/SO e segretario SEV

La nuova legge rilanciale aspirazioni di libera-lizzazione, che UE eSvizzera fanno a gara asoddisfare.

Un bilancio a tinte foscheLegge sul trasporto merci

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 16/1524.9.2015

Arrivano le elezioni!

Ne sentiamo parlare, vediamo manifesti, ne leg-giamo sui giornali. Il 18 ottobre, gli aventi dirittodi voto dovranno rinnovare il Consiglio nazionale equello degli Stati. Si tratta di un’elezione impor-tante, con conseguenze di ampia portata per iprossimi quattro anni, per cui come cittadine e cit-tadini, ma anche come sindacaliste e sindacalistidovremmo sentirci in dovere di partecipare.

Per facilitarci la scelta, il SEV, come aveva già fattoquattro anni fa, ha stabilito un ranking, determi-nato sulla base dei voti espressi dalle nostre e dai

nostri Parlamentari su temi che ci riguardano davicino. Tra questi, ricordo il progetto FAIF per il fi-nanziamento dell’infrastruttura ferroviaria, la deci-sione sul raddoppio della galleria autostradale delGottardo e la revisione della legge sul trasportomerci.

Il ranking dovrebbe aiutarci a considerare questipartiti che sostengono le nostre rivendicazioni. Lesue indicazioni sono chiarissime e vengono pre-sentate in dettaglio nelle pagine centrali di questonumero. Val quindi la pena di esaminarlo, datoche la posta in gioco è molto importante. Nei pros-simi quattro anni, il Parlamento dovrà occuparsiancora di questioni molto importanti per noi.

Basti pensare alla riforma in corso del sistemapensionistico, nell’ambito della quale verrà deter-minato se l’AVS viene rafforzata o indebolita; se visarà finalmente il più che dovuto aumento dellerendite e se potremo continuare ad andare in pen-sione a 65 anni oppure no. Il ranking può aiutarcia trovare la risposta giusta a queste domande.

Secondo i suoi statuti, il SEV è indipendente in ma-teria politica. Un’affermazione importante, giustae da mantenere come tale. Ciò non significa peròche il SEV debba essere neutrale ed evitare di oc-cuparsi di chi sarà chiamato a decidere delle no-stre rivendicazioni nei quattro anni a venire. Perquesto, colleghe e colleghi, vi abbiamo messo adisposizione questo ranking.

Per dirla in altre parole: dobbiamo interessarci dichi dichiara di prendere a cuore i nostri problemi.

EDITORIALE

«Dobbiamo interessarci di chi dichiara diprendere a cuore i nostri problemi!»

Giorgio Tuti, Presidente SEV

La votazione sul raddoppiodella galleria autostradale alSan Gottardo sarà uno dei mo-menti culminanti della vita poli-tica del prossimo anno. La dataverrà fissata dal Consiglio fede-rale solo a fine ottobre, ma tut-to lascia pensare che saremochiamati alle urne il 28 febbraioprossimo. Il SEV, d’intesa con ilcomitato referendario, sta orga-nizzando una propria giornatadi azione il 2 febbraio, in cuivuole dare un proprio segnalechiaro.Il SEV combatte questo proget-to stradale, in quanto risulteràin concorrenza con la linea fer-roviaria di base e in contrastocon la politica di trasferimento.Ulteriori indicazioni seguirannoa tempo debito. pmo

Il 28 febbraio, dovremoprobabilmente votaresul raddoppio della gal-leria autostradale alSan Gottardo. Il SEV visi sta preparando.

Lotta al GottardoComitato SEV

■ Il comitato ha approvato loscioglimento dellasezione LPV Sargans-Buchs-Coira, che da tempo nonriusciva più a costituire uncomitato. I membri passano afar parte della sezione LPVdella Svizzera nordorientale.

■ Il comitato ha nominatoformalmente il 37enne VivianBologna a redattore di contact.sev. Bologna svolgequesto compito da due anni esta portando a termine unaformazione nel campo dellacomunicazione aziendale.

■ La commissione permanen-te per la revisione deglistatuti SEV è stata comple-tata con la nomina di Hans-peter Eggenberger, presidentecentrale RPV, Peter Käppler,presidente centrale AS eEugenio Tura, della commis-sione migrazione.

La commissione, presiedutada Barbara Spalinger, contacosì sette membri.

■ La cassa pensioni delpersonale SEV si adeguaalle «raccomandazionivincolanti» del suo espertolegale, adottando provvedi-menti per consolidare lapropria situazione finanziaria alungo termine: introduzionedelle tavole generazionali,abbassamento del tassotecnico e aumento dal 2016del 2 percento del contributodi risparmio a carico di datoredi lavoro e dipendente.

IL COMITATO IN BREVE

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ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 16/1524.9.2015

Più merci sui binari■ Nel primo semestre 2015, laferrovia ha incrementato lapropria quota nel trasporto dimerci attraverso le Alpi rispettoalla strada, raggiungendo il 69,2per cento. È il valore più altomai rilevato dall’introduzionedella tassa sul traffico pesantecommisurata alle prestazioninel 2001 e del limite delle 40tonnellate. Nonostante ladifficile situazione economicache perdura soprattutto in Italia,il franco forte e i bassi prezzi deldiesel, il volume delle merci chehanno valicato le Alpi su rotaiaè ulteriormente aumentato.Rispetto allo stesso periododell’anno precedente, laferrovia ha trasportato il 2,4 percento di merci in più, a fronte diuna riduzione del 3,8 per centodelle merci transitate su strada.

Personale federalesulle barricate ■ Il Consiglio federale intenderisparmiare 30 milioni di franchil’anno sul personale dellaConfederazione, tagliando gliaumenti di stipendio per il 2016,riducendo le progressionisalariali del 2 %, tagliando suipremi di fedeltà e la partecipa-zioni del datore di lavoro allarendita ponte, sopprimendoposti per il 2017 e introducendoun sistema salariale privo diogni progressione regolare. Leassociazioni del personalehanno lanciato una petizione diprotesta, in cui chiedono il ritirodei provvedimenti e un impegnodel governo a difesa dellecontinue diffamazioni delpersonale.

Lotta organizzata■ Gli autisti di autocarro dellaPosta assieme al sindacatoSyndicom, hanno promossoun’azione di protesta dal 25settembre contro il progetto diesternalizzare i trasporti degliinvii. Questi 180 collaboratoripotrebbero perdere il loro postodi lavoro ed essere sostituiti daimpiegati di altre aziendeesterne.

IN BREVE

I conti semestrali riportano unaumento del traffico viaggiato-ri e dell’utile. È cresciuto ulte-riormente il traffico dei pendo-lari, tanto che ormai in ungiorno feriale normale le FFStrasportano circa 1,3 milioni dipasseggeri.

Circostanze difficiliNel loro comunicato, le FFSparlano comunque di un «se-mestre impegnativo» per diver-si aspetti: il deragliamento diDaillens, la necessità di lavoridi manutenzione e di amplia-mento della rete da svolgeresenza interrompere l’esercizio,le condizioni meteo poco favo-revoli (inverno rigido, inonda-zioni, canicola) nonché pertur-bazioni degli impianti e almateriale rotabile. Tutto ciò haportato ad un lieve peggiora-

mento degli indici di puntuali-tà e di soddisfazione dell’uten-za. Inoltre, indicano perditeper 44 milioni, attribuite al raf-forzamento del franco svizzeroe che hanno afflitto soprattuttoil settore Cargo.Le FFS manifestano pure uncerto pessimismo: «le premes-se di una deindustrializzazionein alcuni settori si sono inten-sificate e vi è quindi il timore diuna continua erosione dei vo-lumi di trasporto e, di conse-guenza, di una riduzione deimargini».Queste previsioni delle FFS so-no in netto contrasto con quel-le appena pubblicate dal servi-zio di informazione Litra, cheparlano di una netta crescitadel settore merci. Il pessimi-smo manifestato dalle FFS leinduce ad aggiungere che «sa-rà necessario implementare ul-teriori misure per incrementarela competitività e la fidelizza-zione della clientela a lungotermine, così come modifichestrutturali». Un annuncio chenon può che preoccupare i sin-dacati.

E il personale?I sindacati sono pure preoccu-pati dal fatto che le FFS, nel lo-ro comunicato stampa, lungodiverse pagine, siano riuscite anon citare in alcun modo il per-sonale, né come parte attivadeterminante per il funziona-mento dell’azienda, ma nem-meno come cifra a corredo del-le tabelle con i risultatisemestrali. L’unica eccezioneriguarda la spiegazione delmaggior utile nel traffico viag-giatori, da ricondurre «ai mag-giori ricavi del traffico e alleminori spese per il personale».In altre parole, grazie all’enne-

simo aumento di produttività.In prospettiva, le FFS indicanola necessità di maggiori fondiper la manutenzione e l’am-pliamento delle rete. D’altraparte, la digitalizzazione delmondo del lavoro potrebbe da-re un contributo per abbassarela domanda nei momenti dipunta, contenendo così i costidi ampliamento.Le FFS concludono poi indican-do di essere «tenute a ridurre icrescenti costi globali del si-stema ferroviario e a verificarei concetti di offerta», senzaperaltro spiegare in alcun mo-do queste affermazioni. pmo

Le cifre delle FFS mo-strano una tendenza inascesa, anche se, comespesso negli ultimi an-ni, limitata ai settoriviaggiatori e immobili.

Più passeggeri, meno merciNel primo semestre, le FFS hanno fatto registrare un’ulteriore crescita

Keys

tone

La canicola ha fatto soffrire (anche) le FFS

La richiesta dell’ottobre 2010della commissione trasportidel Consiglio degli Stati erachiara: il Consiglio federale do-veva presentare un concettoglobale per rilanciare il tra-sporto merci su rotaia sul terri-torio nazionale.La faccenda è stata resa piùcomplessa dalle condizioni im-poste, quali la redditività eco-nomica, la rinuncia ad espri-mere obblighi di trasferimentoe il divieto categorico di gene-rare nuovi costi.

Sconfitta per i paladinidella liberalizzazioneIl primo dibattito al nazionaleha visto prevalere i sostenito-ri della liberalizzazione. IlConsiglio degli Stati si è percontro rivelato più concilianteed ora anche il Nazionale si èallineato sulla posizione so-stenuta anche dal SEV: le FFSdevono continuare ad offrireil trasporto delle merci. Neldibattito era sorta un’altra di-

vergenza, con il Nazionaleche ha chiesto di esternaliz-zare FFS Cargo, trasforman-dola in un’azienda autonoma.Anche in questo caso, il Con-siglio degli Stati ha buttatoacqua sul fuoco e ha modifi-cato la proposta, nel senso dichiedere un rapporto su van-taggi e svantaggi dal punto divista economico, politico e digestione dei vari regimi diproprietà. Anche in questocaso, il nazionale si è allinea-to sulla proposta degli Stati.

Le lacune della nuova leggeSin dall’inizio, il SEV aveva in-dicato alcune condizioni che lanuova legge doveva rispettare:1. il trasporto merci deve rima-nere parte dell’offerta di base;

2. la legge deve definire obiet-tivi di trasferimento; 3. l’ab-bandono del vincolo di redditi-vità e il mantenimento dellapossibilità di erogare sussidiladdove giustificati, anche dal-la spietata concorrenza strada-le. Condizioni che purtropponon sono state riprese nellalegge.

Giudizio: insufficienteI sindacalisti al Consiglio na-zionale non approvano la nuo-va legge. La lotta per i posti dilavoro continua.FFS Cargo ha capito la portatadei cambiamenti introdotti dal-la nuova legge?

Philipp Hadorn, consigliere

nazionale PS/SO e segretario SEV

La nuova legge rilanciale aspirazioni di libera-lizzazione, che UE eSvizzera fanno a gara asoddisfare.

Un bilancio a tinte foscheLegge sul trasporto merci

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 16/1524.9.2015

Arrivano le elezioni!

Ne sentiamo parlare, vediamo manifesti, ne leg-giamo sui giornali. Il 18 ottobre, gli aventi dirittodi voto dovranno rinnovare il Consiglio nazionale equello degli Stati. Si tratta di un’elezione impor-tante, con conseguenze di ampia portata per iprossimi quattro anni, per cui come cittadine e cit-tadini, ma anche come sindacaliste e sindacalistidovremmo sentirci in dovere di partecipare.

Per facilitarci la scelta, il SEV, come aveva già fattoquattro anni fa, ha stabilito un ranking, determi-nato sulla base dei voti espressi dalle nostre e dai

nostri Parlamentari su temi che ci riguardano davicino. Tra questi, ricordo il progetto FAIF per il fi-nanziamento dell’infrastruttura ferroviaria, la deci-sione sul raddoppio della galleria autostradale delGottardo e la revisione della legge sul trasportomerci.

Il ranking dovrebbe aiutarci a considerare questipartiti che sostengono le nostre rivendicazioni. Lesue indicazioni sono chiarissime e vengono pre-sentate in dettaglio nelle pagine centrali di questonumero. Val quindi la pena di esaminarlo, datoche la posta in gioco è molto importante. Nei pros-simi quattro anni, il Parlamento dovrà occuparsiancora di questioni molto importanti per noi.

Basti pensare alla riforma in corso del sistemapensionistico, nell’ambito della quale verrà deter-minato se l’AVS viene rafforzata o indebolita; se visarà finalmente il più che dovuto aumento dellerendite e se potremo continuare ad andare in pen-sione a 65 anni oppure no. Il ranking può aiutarcia trovare la risposta giusta a queste domande.

Secondo i suoi statuti, il SEV è indipendente in ma-teria politica. Un’affermazione importante, giustae da mantenere come tale. Ciò non significa peròche il SEV debba essere neutrale ed evitare di oc-cuparsi di chi sarà chiamato a decidere delle no-stre rivendicazioni nei quattro anni a venire. Perquesto, colleghe e colleghi, vi abbiamo messo adisposizione questo ranking.

Per dirla in altre parole: dobbiamo interessarci dichi dichiara di prendere a cuore i nostri problemi.

EDITORIALE

«Dobbiamo interessarci di chi dichiara diprendere a cuore i nostri problemi!»

Giorgio Tuti, Presidente SEV

La votazione sul raddoppiodella galleria autostradale alSan Gottardo sarà uno dei mo-menti culminanti della vita poli-tica del prossimo anno. La dataverrà fissata dal Consiglio fede-rale solo a fine ottobre, ma tut-to lascia pensare che saremochiamati alle urne il 28 febbraioprossimo. Il SEV, d’intesa con ilcomitato referendario, sta orga-nizzando una propria giornatadi azione il 2 febbraio, in cuivuole dare un proprio segnalechiaro.Il SEV combatte questo proget-to stradale, in quanto risulteràin concorrenza con la linea fer-roviaria di base e in contrastocon la politica di trasferimento.Ulteriori indicazioni seguirannoa tempo debito. pmo

Il 28 febbraio, dovremoprobabilmente votaresul raddoppio della gal-leria autostradale alSan Gottardo. Il SEV visi sta preparando.

Lotta al GottardoComitato SEV

■ Il comitato ha approvato loscioglimento dellasezione LPV Sargans-Buchs-Coira, che da tempo nonriusciva più a costituire uncomitato. I membri passano afar parte della sezione LPVdella Svizzera nordorientale.

■ Il comitato ha nominatoformalmente il 37enne VivianBologna a redattore di contact.sev. Bologna svolgequesto compito da due anni esta portando a termine unaformazione nel campo dellacomunicazione aziendale.

■ La commissione permanen-te per la revisione deglistatuti SEV è stata comple-tata con la nomina di Hans-peter Eggenberger, presidentecentrale RPV, Peter Käppler,presidente centrale AS eEugenio Tura, della commis-sione migrazione.

La commissione, presiedutada Barbara Spalinger, contacosì sette membri.

■ La cassa pensioni delpersonale SEV si adeguaalle «raccomandazionivincolanti» del suo espertolegale, adottando provvedi-menti per consolidare lapropria situazione finanziaria alungo termine: introduzionedelle tavole generazionali,abbassamento del tassotecnico e aumento dal 2016del 2 percento del contributodi risparmio a carico di datoredi lavoro e dipendente.

IL COMITATO IN BREVE

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......

4 ATTUALITÀcontatto.sevN. 16/1524.9.2015

«Per le assicurazioni di cose èlogico che non si assicuri unauto solo per 20 000 franchi,chiedendo poi un rimborso di30 000, in quanto tale è il valo-re effettivo del veicolo», diceBeat Reichen, rappresentantedei lavoratori nel consiglio difondazione di Symova e attua-le suo presidente.

Rendite di invaliditànon totalmente finanziateOggi, però, gli assicurati pos-sono pretendere da Symova,per via giudiziaria, in caso di

invalidità che nella rendita sitenga conto anche di indennitàper lavoro festivo o notturno,sebbene sia assicurato solo ilsalario di base. «Oggi la prassigiuridica riconosce questo di-ritto», spiega Beat Reichen.«Questo significa che Symovadeve, in caso di rendita AI, for-nire una prestazione non assi-curata. Sono gli altri assicuratia doverla pagare, ad esempiotramite contributi di rischio piùelevati». Pertanto, la direzionedi Symova ha proposto al con-siglio di fondazione che, a par-tire dal 1˚ gennaio 2016, sianoassicurate obbligatoriamentetutte le parti di salario ricorren-ti. Così è stato deciso e i circa7200 assicurati attivi (esclusi i4000 pensionati) ne sarannoinformati per lettera.

Finora indennità non assicurate«In pratica, oggi le imprese an-nunciano solo gli stipendi ba-se, sui quali sono poi calcolatii salari assicurati», spiega BeatReichen. L’attuale regolamento

della previdenza permette uncerto spazio di manovra, seb-bene per principio tutte le partidi stipendio versate continocome retribuzione determinan-te, come previsto nella leggefederale sulla previdenza pro-fessionale (LPP) sin dal 1985,ma solo per la parte obbligato-ria della rendita. Poiché lamaggior parte dei piani assicu-rativi di Symova si basano sulminimo legale della LPP, le in-dennità non devono essere as-sicurate per la parte che supe-ra il minimo obbligatorio …

La sottoassicurazione è legale,ma antisociale«Tuttavia, Symova oggi ha pia-ni di prestazioni che non sonomolto migliori del minimo lega-le, mentre gli stagionali vengo-no assicurati solo parzialmen-te in un piano minimo LPP» è lariflessione di Reichen. «C’è in-dubbiamente bisogno di agire.In conseguenza del risanamen-to della cassa pensioni Ascoope delle sempre maggiori aspet-

tative di vita, le prestazioni so-no state sensibilmente ridottein passato. Inoltre, a causa del-le (basse) retribuzioni dellamaggior parte del personaledelle imprese associate, nes-suno riesce a ricevere la rendi-ta massima AVS. Assicurandoanche le indennità regolari pertutta la durata della vita lavora-tiva, la maggior parte del per-sonale ottiene un migliora-mento delle rendite dipensione dell’ordine di150–200 franchi al mese. Nonè cosa da poco».

Anche il datore di lavorocontribuisceBeat Reichen trova che la mo-difica del regolamento sia buo-na cosa per gli assicurati, ben-ché essi debbano versaremaggiori contributi di rispar-mio e di rischio. Il maggior ag-gravio varia a seconda del pia-no di risparmio, dellaripartizione dei contributi fradatore di lavoro e lavoratore,come pure dell’età.

Ad esempio, con un piano diprevidenza con contributi a50:50, un dipendente trenten-ne che riceve 4000 franchi all’-anno di indennità, dovrà paga-re 140 franchi all’anno di più(3,5 % di 4000). Può però an-che esserci il caso di un dipen-dente di 58 anni che deve ver-sare un contributo di risparmiodel 26 % e che, con una riparti-zione di 40:60, per 4000 fran-chi annui di indennità dovràversare ogni anno 416 franchi(10,4 % di 4000).«Non si deve dimenticare, cheil datore di lavoro deve assu-mersi almeno il 50 % dei con-tributi» ricorda Reichen. «Daquesto punto di vista, per il la-voratori si tratta di un ottimoinvestimento».

Fi

La fondazione collettivaSymova introduce nel2016 l’obbligo di assi-curazione per tutte leparti salariali versate,come le indennità perlavoro a turni. Finora, lecirca 70 imprese asso-ciate hanno di regolaassicurato solo glistipendi base.

Assicurare le indennità regolariModifica regolamentare per la Fondazione collettiva di previdenza Symova

La valutazione di questa inizia-tiva dal titolo accattivante nonpuò prescindere da un’attentaanalisi delle sue conseguenze.L’iniziativa si limita a sollevarealcune situazioni ben note eparticolarmente incresciosepresso le ferrovie, la posta e letelecomunicazioni per poi an-dare in una direzione sbaglia-ta. Vietare ad un’azienda diconseguire utili non serve in-fatti né a creare un solo postoa sedere in più, né a rendere i

treni più puntuali. Anzi: senzamezzi finanziari sufficienti siprospettano riduzioni di servizie prestazioni, nonché un incre-mento della pressione sul per-sonale che giorno e notte siadopera per garantire unosvolgimento impeccabile delservizio.

Senza utili, nessun investimentoA prima vista, la promessa diun abbassamento delle tariffedi FFS, Posta e Swisscom appa-re molto interessante.In una visione a più lungo ter-mine, invece, evidentementequeste aziende verranno dure-volmente indebolite dalla man-cata possibilità di investire aseguito dell’assenza di utili.

Svantaggi per gli utenti, ilpersonale e le regioniperifericheLe conseguenze di tutto ciò sa-rebbero riduzioni di prestazio-ni, pressioni sulle condizioni diimpiego, manutenzione lacu-nosa delle reti e un progressi-vo ritiro dalle regioni periferi-che, che andrebbero arinvigorire le aspirazioni di pri-vatizzazione.Anche il SEV e il PS si battonocontro i tagli nel servizio pub-blico e contro gli stipendi esa-gerati nelle alte sfere di questeaziende.Nemmeno noi siamo soddisfattidi quanto avviene presso di lo-ro, come per esempio le ristrut-turazioni decise a getto conti-nuo, che prosciugano risorsefinanziarie e di tempo, compor-

tando frequenti cambiamentidei responsabili e delle lorocompetenze e generano insicu-rezza presso partners e colla-boratori.SEV e PS si impegnano da anniper un ottimo servizio di basesu tutto il territorio.

In altre parole: ci battiamo daanni per imprese che offronoposti di lavoro interessanti eben retribuiti in favore di unservizio pubblico eccellente intutte le regioni dal nostropaese.

Edith Graf-Litscher, Consigliera

nazionale PS/TG e segretaria SEV

Nessun Consigliere na-zionale si è sentito disostenere l’iniziativapopolare «A favore delservizio pubblico». Nonper questo, però, l’ini-ziativa va sottovalutata.

Dovrebbe chiamarsi «contro il servizio pubblico» Edith Graf-Litscher

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Page 5: Contatto sev 2015 16

POLITICA ......

5contatto.sevN. 16/1524.9.2015

Sotto il fuoco di Stefan Giger,segretario generale dellaVPOD, Isolda Agazzi, espertadi Alliance Sud e Beat Santchi,della coalizione svizzera per ladiversità culturale, la voce uffi-ciale della Svizzera è statamessa in minoranza. L’amba-sciatore Christian Etter si è mo-strato rassicurante, ma non èriuscito contenere l’aperta dif-fidenza e contrarietà a questoaccordo. A che punto sono i ne-goziati TISA, ovvero cosa nesappiamo, e quali minacce in-combono?Ci concentriamo sulla posizio-ne sindacale, molto bene argo-mentata, del segretario sinda-cale VPOD. «Le fonti ufficiali ha- commentato Stefan Giger -continuano a informarci davve-ro poco su questi negoziati, madopo che WikiLeaks ha pub-blicato i testi sulle appendicidell’accordo TISA (i cosiddetti«annexes»), abbiamo interpel-lato la Segreteria di Stato del-l’economia (SECO). Se in meri-to ad un certo argomento vienestipulato un allegato, quest’ul-timo si applica a tutti gli Stati,

anche se un paese aveva postoquello specifico ambito sullasua lista d’eccezioni. La Svizze-ra per esempio nella sua offer-ta iniziale - spiega Giger - hamesso l’intero settore energe-tico su questa lista; se ora pe-rò verrà concluso un accordoaggiuntivo sui servizi energeti-

ci, esso varrà anche per laSvizzera - e si presume che leclausole di «standstill» e «rat-chet» siano applicabili anche aquesti allegati. Le clausole fan-no sì che in futuro in relazioneal cosiddetto «national treat-ment» possa essere solo dere-golamento e mai più regolato».

Il caso eloquenteBilcon contro CanadaNel corso della sua relazioneGiger ha ricordato che le dueclausole appena citate sonostate introdotte dagli USA. Eper illustrare la pericolosità diquesta nuova impostazionecommerciale, cita l’accordo tri-laterale tra USA, Canada eMessico (NAFTA); accordo chesi è tradotto in uno schiaffo do-loroso per il Canada. Vediamoin sintesi perché: lo scorso me-se di marzo la ditta Bilconcompra un terreno per inse-diarvi una miniera ed estrarrei minerali mediante l’uso diesplosivi. Lo Stato canadese siappella al diritto nazionale cheesige un esame di impatto am-bientale. Il risultato è inappel-labile: queste modalità diestrazione avrebbero conse-guenze disastrose per l’am-biente e l’ecosistema; il Cana-da vieta dunque alla Bilcon diprocedere ad attività invasive einquinanti. La Bilcon fa causaallo Stato canadese per limita-zione della propria libertàcommerciale appellandosi altribunale arbitrale del NAFTA.Risultato: il Canada viene con-dannato a versare 300 milionidi dollari alla ditta privata Bil-con. Uno scandalo!

La fine che rischia la Lex KollerStefan Giger fa un altro esem-pio molto svizzero e molto con-creto. «Sul sito della SECO - ri-

corda il sindacalista dellaVPOD - si trova una lista di mi-sure che secondo il TISA costi-tuiscono una violazione del«national treatment», comeper esempio la limitazionedell’acquisto di immobili e ter-reni da parte di ditte o personestraniere che non risiedono inSvizzera. La vigente Lex Koller,che mira ad arginare la specu-lazione di investitori esterinell’ambito del suolo e degliimmobili, secondo il TISA viole-rebbe il principio del «nationaltreatment». Ciò significa con-cretamente che dopo la firmadel TISA vale lo «standstill», ela Lex Koller potrà essere sol-tanto ammorbidita e mai piùinasprita. Con il TISA naufra-gherebbe anche il piano diSimonetta Sommaruga, teso acolmare le lacune nella LexKoller».L’accordo TISA, in sostanza,mira alla deregolamentazionedell’intero settore dei servizi:si vuole mettere in mano a po-chi gruppi privati l’intero setto-re dei servizi di tutto il mondo.Così le voraci multinazionaliavrebbero ancora maggiorepotere sulle nostre vite.È questo il mondo che voglia-mo?Sindacati, forze di sinistra enumerose ONG dicono no.

frg

La fine del servizio pubblicoEcco che cosa ci riserva TISA – Sindacati e forze di sinistra denunciano la deriva liberista

L’ambasciatore Chris-tian Etter, che conduceper la Svizzera i nego-ziati TISA, non ha avutola vita facile lo scorso9 settembre a Berna, inoccasione di un pome-riggio informativo.

Il trattato di libero scambio TTIP tral’Unione Europea e gli Stati Uniti sembra-va imbattibile come cavallo di Troia dellemultinazionali, ma in realtà è quasi unacortina di fumo per coprire la veraalleanza neoliberista planetaria: il Tradein Services Agreement (TiSA), un accordoancora più antidemocratico di commerciodi servizi tra una cinquantina di paesi.Non solo i negoziati si stanno svolgendonel segreto più assoluto, ma si pretendeaddirittura che il trattato rimanga«classificato», ossia segreto, per altricinque anni dopo la sua entrata in vigore,condizionando il 68,2 % del commercio

mondiale di servizi. È una vittoria definiti-va della finanza sulla politica.

Il trattato internazionale potrebbe avereenormi conseguenze per lavoratori elavoratrici, cittadine e cittadini, e ingenerale per miliardi di persone nelmondo. Come? Privatizzando ancora di piùservizi fondamentali, come banche,sanità, trasporti, istruzione, su pressionedi grandi lobby e multinazionali. Gliinteressi in gioco sono enormi: il settoreservizi è il più grande per posti di lavoronel mondo e produce il 70 % del prodottointerno lordo globale. Solo negli StatiUniti rappresenta il 75 % dell’economia e

genera l’80 % dei posti di lavoro delsettore privato. Gli interessi in ballo sonogiganteschi poiché gli appetiti di grandimultinazionali e lobby sono enormi. La piùaggressiva è la «Coalition of ServicesIndustries», lobby americana che portaavanti un’agenda di privatizzazione deiservizi, dove Stati e governi sono sempli-cemente visti come un intralcio albusiness. La Svizzera per ora si è compor-tata abbastanza bene: non solo perchéè stata una delle rare nazioni ad averpubblicato il mandato negoziale, maanche perché ha ufficialmente dichiaratoche il settore dei servizi pubblici non è al

centro delle discussioni su TISA. Ma ciònon basta a placare le critiche, poiché unavolta firmato l’accordo, la pressione sullaSvizzera sarà enorme. Non sono i settoriinclusi ad essere menzionati nell’accordo,ma quelli esclusi. Cosa significa? Significache in futuro qualsiasi nuovo serviziosarebbe automaticamente inclusonell’accordo. Secondo le forze progressi-ste e sindacali la Svizzera deve ritirarsi daquesti negoziati ad alto rischio, come loha fatto l’Uruguay. Se tuttavia il Parla-mento non vorrà spingersi così in là, devedare almeno un mandato di negoziato piùchiaro.

LA SVIZZERA SI RITIRI DA NEGOZIATI AD ALTO RISCHIO

Page 6: Contatto sev 2015 16

......

6contatto.sevN. 16/1524.9.2015

■ L’idea dell’Europa era ini-zialmente legata alla nozio-ne di pace. Oggi ne restaqualcosa?

Guy Greivelding: L’Europa èstata costruita in un clima dientusiasmo generale. Oggi,però, dobbiamo ammettereche le questioni economichehanno preso in gran parte ilsopravvento e il lato umano èstato dimenticato. Noi sindaca-ti vogliamo un’Europa sociale,ma le nostre rivendicazionivengono sempre più trascura-te.

■ Esiste ancora un’Europa?È una domanda che mi sono

posto spesso. Quando vedia-mo come si comportano gliStati in Europa, appare chiaro

che l’unità del passato è statadimenticata nel corso degli an-ni.

■ Nutri la speranza di unmiglioramento?

Sì, mi auguro che i singoli Stati

e che le personalità politicheelette dall’Europa si rendanoconto che l’Europa deve esse-

re l’Europa dei cittadini e dellecittadine, non solo l’Europadell’ economia e del denaro.

■ Nelle tue vesti di sindacalis-ta hai vissuto il dialogo so-ciale, uno dei grandi succes-

si dell’Unione. Dove siamooggi?

Il dialogo sociale non funzionacome vorremmo. E questoaspetto non è solo legato ainostri partner sociali; ho infattianche l’impressione che le isti-tuzioni europee incaricate digarantire il dialogo sociale,non se ne occupino con la ne-cessaria attenzione. Il presi-dente della Commissione euro-pea, Jean-Claude Juncker, hadetto di voler far avanzare ildialogo sociale; una conferen-za sul tema si è svolta di recen-te. Abbiamo ottenuto promes-se di miglioramento nel settoredel trasporto ferroviario, masono scettico e mi chiedo sequeste non sono solo parolevuote per tranquillizzare lavo-ratori e lavoratrici.

■ Di per sé, la via più sempliceè proprio il partenariato so-ciale. C’è un desiderio dipromuoverlo da ambo leparti?

Penso proprio di sì. Recente-mente abbiamo concordatocon persone altolocate didiverse imprese ferroviarie, dipromuovere un migliore dialo-go sociale. Il piano che consen-tirà un miglioramento di taledialogo è pronto. Mi auguroche i nostri partner sociali sia-no disposti ad impegnarsi perla sua attuazione nei prossimimesi e spero che il dialogo so-ciale non solo sia degno di

questo nome, ma porti a risul-tati. Possiamo discutere a lun-go, ma la cosa importante è ve-dere risultati concreti.

■ Presiedi la sezione ferroviadella Federazione europeadei lavoratori dei trasporti.Da un profilo sindacaleesiste una visione comuneeuropea della ferrovia?

Naturalmente: il fatto che il tre-no sia fornitore di un serviziopubblico, deve assicurare que-sto trasporto non solo nell’in-teresse dei singoli, ma anchedell’economia. L’idea è che iltraffico ferroviario sia legato al-la politica ambientale, nel sen-so che siamo in grado ditrasferire il traffico merci suibinari e che le persone usanosempre di più i mezzi pubblici.Questa è la visione dell’ETF sulfuturo dei trasporti.

■ La differenza tra paesi alta-mente liberalizzati, come ipaesi dell’Est e i paesi balti-ci, e i paesi regolamentati èenorme. I sindacati si com-portano pure in modo diver-so?

I sindacati dell’ETF sono forte-mente impegnati a favore dellaregolamentazione. Ci impe-gniamo per il trasporto pubbli-co: anche nei paesi in cui la li-beralizzazione è più avanzata,abbiamo trovato comprensio-ne. Vediamo che i diversi paesimolto liberalizzati ora ricono-

Greivelding Guy è uno dei sindacalisti più esperti d’Europa nel settore dei trasporti. Presiederà ancora lasezione ferrovia dell’ETF fino al 2017, dopo aver lasciato il suo posto di presidente della Federazionenazionale dei ferrovieri, dei lavoratori dei trasporti, funzionari e impiegati del Lussemburgo (FNCTTFEL)lo scorso mese di gennaio. Il suo cavallo di battaglia è il dialogo sociale per migliorare le condizioni diassunzione di lavoratori e delle lavoratrici della ferrovia.

«L’Europa sia un’Europadella cittadinanza»

Guy Greivelding, presidente della sezione ferrovia dell’ETF

«La ferrovia deve offrire servizi di qualità, poichécosì si assicurano posti di lavoro di buona qualità.Ma occorre anche assumere sufficiente personalequalificato, proprio per poter fornire buoneprestazioni».Guy Greivelding, presidente della federazione europeo dei sindacati

dw

Guy Greivelding è nato nel1953. Ha iniziato la carrieranelle ferrovie nel 1971, dopo lascuola dell’obbligo. Si è formatopresso la stazione Bettemburg epoi ha ricoperto varie posizioniin diverse stazioni, prima dilavorare nel centro amministra-tivo e finire la sua carrierapresso la stazione della città diLussemburgo.

Nella metà degli anni ’80, èdiventato sindacalista professio-nista, poi segretario generale einfine presidente dal 2009 alsuo pensionamento nel 2015.

Fino al suo pensionamento (inagosto), è stato anche segreta-rio politico del comitato misto inseno all’azienda, previsto dauna legge del 1974 che inLussemburgo regola la parteci-pazione del personale. Ilsegretario politico è il bracciodestro del direttore generale, ilpresidente di tale organo.

Il mandato come presidentedella sezione ferrovie dell’ ETFscade nel 2017. In tale funzionedesidera affrontare i seguentipunti: quarto pacchetto ferroviario,liberalizzazione, sicurezza sulle

rotaie europee. In Lussemburgo,Guy Greivelding è ancora membrodella commissione della camera dilavoro, dove rappresenta gliinteressi dei lavoratori e dellelavoratrici delle ferrovie. È purepresidente della cooperativa che sioccupa del patrimonio delsindacato.

È sposato, senza figli. «Miamoglie mi ha sempre sostenutoed è sempre stata orgogliosaquando otteniamo dei succes-si». pmo

BIO

INTERVISTA

...... 7

contatto.sevN. 16/1524.9.2015

scono il loro errore. Penso chela politica europea capirà, neiprossimi anni, che il percorsodella liberalizzazione era sba-gliato e che dobbiamo tornareindietro.

■ Però non si avvertonosegnali in tal senso …

No, i cantori del liberismo pen-sano ancora di essere sullastrada giusta. E vogliono per-seguire il loro obiettivo. Ma lovediamo bene nel quarto pac-chetto ferroviario: in merito al-la questione di assegnare omeno le concessioni diretta-mente o metterle a concorso, isindacati sostengono unanimila bontà dell’assegnazione di-retta, pure quelli che tolleranole messe a concorso.

■ Come vanno le cose all’ETF?La solidarietà che si è creataall’interno dei sindacati del-l’ETF è molto importante perme. Vale per il settore ferrovia-rio, ma anche per tutti gli altri.Se questa solidarietà continua,saremo in grado di difendere

meglio i nostri interessi neiconfronti delle istituzioni euro-pee. Stiamo parlando di lob-bying, ma quando ciò sia ne-cessario, dobbiamo mostrarela nostra forza per le strade eattraverso azioni sindacalipubbliche.

■ Quest’anno hai lasciato latua carica di presidente delsindacato lussemburgheseFNCTTFEL, dopo avervi lavo-rato per anni. Quali sonostate le tue priorità?

Sono un sindacalista attivo findagli anni ’70. A partire daglianni ’80 ho ricoperto vari inca-richi di responsabilità. Uno deimiei obiettivi era quello di ren-dere il settore ferroviario piùcompetitivo rispetto ad altri

modi di trasporto, compresoquello su strada. Volevo che laferrovia offrisse servizi di quali-tà, poiché ciò assicurava postidi lavoro di buona qualità. Ciò

che per me è importante è as-sumere sufficiente personale

qualificato, al fine di fornirebuone prestazioni.

■ Come valuti le condizioni dilavoro nel settore ferroviarionel tuo paese?

Ho conosciuto le ferrovie quan-do erano ancora parte dell’am-ministrazione dello Stato e leho vissute in questi ultimi an-ni, dopo che sono diventateun’impresa commerciale. Nelquadro della riforma ferroviaria2007 abbiamo potuto ottenere

un miglioramento delle condi-zioni di lavoro, almeno sullacarta. È tutto molto bello, madobbiamo fare in modo che leregole siano rispettate. E que-

sto è il lavoro quotidiano deisindacati: vegliare e garantire

che queste condizioni siano ef-fettivamente applicate inazienda.

■ Il Lussemburgo e la Svizzerasono i paesi più ricchi d’Eu-ropa. Gli svizzeri possonoimparare qualcosa dal Lus-semburgo?

Sento sempre la stessa storiel-la, in base a cui Lussemburgoe Svizzera sono i paesi più ric-chi. Confrontiamo sempre sologli stipendi, ma dobbiamo an-che considerare le spese, il co-sto della vita, degli alloggi,tanto in Lussemburgo quantoin Svizzera. I paragoni non so-no buoni. Che cosa possiamoimparare gli uni dagli altri?Dovremmo entrambi impegnar-ci affinché il traffico merci epasseggeri aumenti, perché il

futuro dei trasporti è un ele-mento essenziale dello svilup-po sostenibile.

■ Lussemburgo e Svizzerahanno qualcos’altro in co-mune: siamo entrambimultilingue e alcuni parlanoun dialetto incomprensibile,al di fuori dei rispettivi con-fini. Questa situazione vi hacausato delle difficoltà ?

No. Noi lussemburghesi e voisvizzeri parliamo diverse lin-gue, che aprono le porte in tut-to il mondo. Possiamo soprat-tutto parlare con i nostri vicini;ed è un vantaggio poterci fareascoltare al di là dell’uscio dicasa.

Peter Moor/frg

«Penso che la politica europea capirà, neiprossimi anni, che il percorso dellaliberalizzazione era sbagliato e chedobbiamo tornare indietro».

pmo

Guy Greivelding: i sindacati devono anche saper mobilitare lavoratori e lavoratrici

«I sindacati dell’ETF sono favorevoli allaregolamentazione dei trasporti pubblici».

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6contatto.sevN. 16/1524.9.2015

■ L’idea dell’Europa era ini-zialmente legata alla nozio-ne di pace. Oggi ne restaqualcosa?

Guy Greivelding: L’Europa èstata costruita in un clima dientusiasmo generale. Oggi,però, dobbiamo ammettereche le questioni economichehanno preso in gran parte ilsopravvento e il lato umano èstato dimenticato. Noi sindaca-ti vogliamo un’Europa sociale,ma le nostre rivendicazionivengono sempre più trascura-te.

■ Esiste ancora un’Europa?È una domanda che mi sono

posto spesso. Quando vedia-mo come si comportano gliStati in Europa, appare chiaro

che l’unità del passato è statadimenticata nel corso degli an-ni.

■ Nutri la speranza di unmiglioramento?

Sì, mi auguro che i singoli Stati

e che le personalità politicheelette dall’Europa si rendanoconto che l’Europa deve esse-

re l’Europa dei cittadini e dellecittadine, non solo l’Europadell’ economia e del denaro.

■ Nelle tue vesti di sindacalis-ta hai vissuto il dialogo so-ciale, uno dei grandi succes-

si dell’Unione. Dove siamooggi?

Il dialogo sociale non funzionacome vorremmo. E questoaspetto non è solo legato ainostri partner sociali; ho infattianche l’impressione che le isti-tuzioni europee incaricate digarantire il dialogo sociale,non se ne occupino con la ne-cessaria attenzione. Il presi-dente della Commissione euro-pea, Jean-Claude Juncker, hadetto di voler far avanzare ildialogo sociale; una conferen-za sul tema si è svolta di recen-te. Abbiamo ottenuto promes-se di miglioramento nel settoredel trasporto ferroviario, masono scettico e mi chiedo sequeste non sono solo parolevuote per tranquillizzare lavo-ratori e lavoratrici.

■ Di per sé, la via più sempliceè proprio il partenariato so-ciale. C’è un desiderio dipromuoverlo da ambo leparti?

Penso proprio di sì. Recente-mente abbiamo concordatocon persone altolocate didiverse imprese ferroviarie, dipromuovere un migliore dialo-go sociale. Il piano che consen-tirà un miglioramento di taledialogo è pronto. Mi auguroche i nostri partner sociali sia-no disposti ad impegnarsi perla sua attuazione nei prossimimesi e spero che il dialogo so-ciale non solo sia degno di

questo nome, ma porti a risul-tati. Possiamo discutere a lun-go, ma la cosa importante è ve-dere risultati concreti.

■ Presiedi la sezione ferroviadella Federazione europeadei lavoratori dei trasporti.Da un profilo sindacaleesiste una visione comuneeuropea della ferrovia?

Naturalmente: il fatto che il tre-no sia fornitore di un serviziopubblico, deve assicurare que-sto trasporto non solo nell’in-teresse dei singoli, ma anchedell’economia. L’idea è che iltraffico ferroviario sia legato al-la politica ambientale, nel sen-so che siamo in grado ditrasferire il traffico merci suibinari e che le persone usanosempre di più i mezzi pubblici.Questa è la visione dell’ETF sulfuturo dei trasporti.

■ La differenza tra paesi alta-mente liberalizzati, come ipaesi dell’Est e i paesi balti-ci, e i paesi regolamentati èenorme. I sindacati si com-portano pure in modo diver-so?

I sindacati dell’ETF sono forte-mente impegnati a favore dellaregolamentazione. Ci impe-gniamo per il trasporto pubbli-co: anche nei paesi in cui la li-beralizzazione è più avanzata,abbiamo trovato comprensio-ne. Vediamo che i diversi paesimolto liberalizzati ora ricono-

Greivelding Guy è uno dei sindacalisti più esperti d’Europa nel settore dei trasporti. Presiederà ancora lasezione ferrovia dell’ETF fino al 2017, dopo aver lasciato il suo posto di presidente della Federazionenazionale dei ferrovieri, dei lavoratori dei trasporti, funzionari e impiegati del Lussemburgo (FNCTTFEL)lo scorso mese di gennaio. Il suo cavallo di battaglia è il dialogo sociale per migliorare le condizioni diassunzione di lavoratori e delle lavoratrici della ferrovia.

«L’Europa sia un’Europadella cittadinanza»

Guy Greivelding, presidente della sezione ferrovia dell’ETF

«La ferrovia deve offrire servizi di qualità, poichécosì si assicurano posti di lavoro di buona qualità.Ma occorre anche assumere sufficiente personalequalificato, proprio per poter fornire buoneprestazioni».Guy Greivelding, presidente della federazione europeo dei sindacati

dw

Guy Greivelding è nato nel1953. Ha iniziato la carrieranelle ferrovie nel 1971, dopo lascuola dell’obbligo. Si è formatopresso la stazione Bettemburg epoi ha ricoperto varie posizioniin diverse stazioni, prima dilavorare nel centro amministra-tivo e finire la sua carrierapresso la stazione della città diLussemburgo.

Nella metà degli anni ’80, èdiventato sindacalista professio-nista, poi segretario generale einfine presidente dal 2009 alsuo pensionamento nel 2015.

Fino al suo pensionamento (inagosto), è stato anche segreta-rio politico del comitato misto inseno all’azienda, previsto dauna legge del 1974 che inLussemburgo regola la parteci-pazione del personale. Ilsegretario politico è il bracciodestro del direttore generale, ilpresidente di tale organo.

Il mandato come presidentedella sezione ferrovie dell’ ETFscade nel 2017. In tale funzionedesidera affrontare i seguentipunti: quarto pacchetto ferroviario,liberalizzazione, sicurezza sulle

rotaie europee. In Lussemburgo,Guy Greivelding è ancora membrodella commissione della camera dilavoro, dove rappresenta gliinteressi dei lavoratori e dellelavoratrici delle ferrovie. È purepresidente della cooperativa che sioccupa del patrimonio delsindacato.

È sposato, senza figli. «Miamoglie mi ha sempre sostenutoed è sempre stata orgogliosaquando otteniamo dei succes-si». pmo

BIO

INTERVISTA

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contatto.sevN. 16/1524.9.2015

scono il loro errore. Penso chela politica europea capirà, neiprossimi anni, che il percorsodella liberalizzazione era sba-gliato e che dobbiamo tornareindietro.

■ Però non si avvertonosegnali in tal senso …

No, i cantori del liberismo pen-sano ancora di essere sullastrada giusta. E vogliono per-seguire il loro obiettivo. Ma lovediamo bene nel quarto pac-chetto ferroviario: in merito al-la questione di assegnare omeno le concessioni diretta-mente o metterle a concorso, isindacati sostengono unanimila bontà dell’assegnazione di-retta, pure quelli che tolleranole messe a concorso.

■ Come vanno le cose all’ETF?La solidarietà che si è creataall’interno dei sindacati del-l’ETF è molto importante perme. Vale per il settore ferrovia-rio, ma anche per tutti gli altri.Se questa solidarietà continua,saremo in grado di difendere

meglio i nostri interessi neiconfronti delle istituzioni euro-pee. Stiamo parlando di lob-bying, ma quando ciò sia ne-cessario, dobbiamo mostrarela nostra forza per le strade eattraverso azioni sindacalipubbliche.

■ Quest’anno hai lasciato latua carica di presidente delsindacato lussemburgheseFNCTTFEL, dopo avervi lavo-rato per anni. Quali sonostate le tue priorità?

Sono un sindacalista attivo findagli anni ’70. A partire daglianni ’80 ho ricoperto vari inca-richi di responsabilità. Uno deimiei obiettivi era quello di ren-dere il settore ferroviario piùcompetitivo rispetto ad altri

modi di trasporto, compresoquello su strada. Volevo che laferrovia offrisse servizi di quali-tà, poiché ciò assicurava postidi lavoro di buona qualità. Ciò

che per me è importante è as-sumere sufficiente personale

qualificato, al fine di fornirebuone prestazioni.

■ Come valuti le condizioni dilavoro nel settore ferroviarionel tuo paese?

Ho conosciuto le ferrovie quan-do erano ancora parte dell’am-ministrazione dello Stato e leho vissute in questi ultimi an-ni, dopo che sono diventateun’impresa commerciale. Nelquadro della riforma ferroviaria2007 abbiamo potuto ottenere

un miglioramento delle condi-zioni di lavoro, almeno sullacarta. È tutto molto bello, madobbiamo fare in modo che leregole siano rispettate. E que-

sto è il lavoro quotidiano deisindacati: vegliare e garantire

che queste condizioni siano ef-fettivamente applicate inazienda.

■ Il Lussemburgo e la Svizzerasono i paesi più ricchi d’Eu-ropa. Gli svizzeri possonoimparare qualcosa dal Lus-semburgo?

Sento sempre la stessa storiel-la, in base a cui Lussemburgoe Svizzera sono i paesi più ric-chi. Confrontiamo sempre sologli stipendi, ma dobbiamo an-che considerare le spese, il co-sto della vita, degli alloggi,tanto in Lussemburgo quantoin Svizzera. I paragoni non so-no buoni. Che cosa possiamoimparare gli uni dagli altri?Dovremmo entrambi impegnar-ci affinché il traffico merci epasseggeri aumenti, perché il

futuro dei trasporti è un ele-mento essenziale dello svilup-po sostenibile.

■ Lussemburgo e Svizzerahanno qualcos’altro in co-mune: siamo entrambimultilingue e alcuni parlanoun dialetto incomprensibile,al di fuori dei rispettivi con-fini. Questa situazione vi hacausato delle difficoltà ?

No. Noi lussemburghesi e voisvizzeri parliamo diverse lin-gue, che aprono le porte in tut-to il mondo. Possiamo soprat-tutto parlare con i nostri vicini;ed è un vantaggio poterci fareascoltare al di là dell’uscio dicasa.

Peter Moor/frg

«Penso che la politica europea capirà, neiprossimi anni, che il percorso dellaliberalizzazione era sbagliato e chedobbiamo tornare indietro».

pmo

Guy Greivelding: i sindacati devono anche saper mobilitare lavoratori e lavoratrici

«I sindacati dell’ETF sono favorevoli allaregolamentazione dei trasporti pubblici».

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8 SINDACATOcontatto.sevN. 16/1524.9.2015

«Non vedo l’ora di lavorare inquesto ambiente sindacale ca-ratterizzato da un forte coinvol-gimento della base». Dalla boc-ca dell’ultimo acquisto presso ilsegretariato regionale di Losan-na, questa frase non è solo unaformula di comunicazione perfare una buona impressione.Tony Mainolfi, 41 anni, ha unaricca storia di militanza e di im-pegno personale in favore di di-verse cause.Figlio di un immigrato napoleta-no - «mio padre è stato came-riere per tutta la vita» - e di unamadre ginevrina, è cresciuto inun terreno fertile di lotta sin-dacale che lo ha portato a lavo-rare come segretario sindacalepresso Unia a Ginevra dal 2013al 2015. Prima di posare que-sto mese le sue valigie al SEV, èstato responsabile del settore

delle costruzioni. L’impegnomilitante e politico di Tony Mai-nolfi assume varie forme, a co-minciare dal supporto per lacreazione in Guatemala di unatipografia in favore degli smobi-litati della guerriglia al terminedella guerra civile alla fine deglianni Novanta.Ma Tony è stato pure giudice altribunale dei Probi Viri a Gine-vra per 12 anni, fino al 2009,prima di trasferirsi per tre anni

in Messico. «Sono sempre sta-to molto interessato all’AmericaLatina dove il capitalismo hacommesso scempi sociali e am-bientali. In Messico, dunque,mi sono modestamente impe-gnato a fianco dei movimentiche lottano contro i brogli elet-torali e nel movimento studen-tesco «Yo soy 132» e in favoredel candidato del centro sini-stra alle elezioni presidenziali2012.»

Tipografo di formazione, diven-tato in seguito libraio - «ispira-to da François Maspero» ilgrande scrittore e libraio fran-cese deceduto la scorsa prima-vera - Tony ha sempre apprez-zato le connessioni traletteratura, poesia e lotte socia-li. Così e logicamente, all’età di16 si è affiliato al Sindacato dellibro e della carta, confluito poiin Comedia e successivamentein syndicom.

È membro di SolidaritéS, il mo-vimento della sinistra radicale,ma non ha alcun mandato poli-tico. I suoi primi passi al SEV lohanno portato ad incontrare di-versi comitati di sezione di cui èresponsabile.«Ho avuto l’opportunità di farebellissimi incontri con i militan-ti. Il viaggio nel mondo dei tra-sporti è appena iniziato e giàme ne rallegro».

Vivian Bologna

Tony Mainolfi è il nuovosegretario sindacalepresso il segretariatoregionale di Losanna.Subentra a JérômeHayoz che lascia il SEVdopo otto anni ruggen-ti. Incontri.

Ciao Jérôme Hayoz,benvenuto Tony Mainolfi!

Passaggio di consegne

Jérôme Hayoz (a destra) lascia il SEV e accoglie Tony Mainolfi nei locali del segretariato di Losanna.

Dopo otto anni e mezzo, JérômeHayoz lascia il SEV. A 36 anni, hadeciso di guardare altrove dopoessersi occupato di vari settoripresso il segretariato centrale, inseguito a Losanna dallo scorsoautunno. Ma questo altrove, ilnostro ex disegnatore tecnico eformatore per adulti, non è ancoraben definito, per il momento. Unacosa è quasi certa: desiderariorientarsi in un settore dovepotrebbe esprimere le suespecializzazioni, per esempio«nella formazione, nel mondosindacale o in entrambi». Senzasmettere i panni del «bon viveur»,il più francofono dei germanofonie viceversa, non perde l’occasione

di farsi una bella risata: «Ma forsediventerò prete, le vocazioni sifanno sempre più rare. In questomodo potrei vivere in una grandecasa senza pagare l’affitto»,ironizza il JéJé, presidente dellasezione di Friburgo città delPartito socialista. Ma una carrierapolitica non ti sta forse tentando?«Mai dire mai. Tuttavia non ho unpiano di carriera.» Non ha ancoradeciso se vorrà diventare consi-gliere federale, dice sempre con lasua sottile ironia ... Potrebbe,tuttavia, essere a disposizione delpartito e in quel caso sarebbenecessario collocarlo: romando?Svizzero tedesco? Il dibattito èlanciato …

Siccome ha un’immagine piuttostonegativa della politica professioni-sta «perché si perde il contattocon la realtà e con il territorio»,lasciamo queste divagazionipolitiche per tornare sul suopercorso in seno al SEV, dove hainiziato come responsabile dellaCommissione giovani e dellaformazione in Romandia, prima diriprendere entrambi i dossieranche per i germanofoni. JéJé èstato anche presidente dellaCommissione del personale SEV eresponsabile del reclutamento.«Nel 2008, con Olivier Barraud,abbiamo creato e sviluppato ilconcetto di Reclutare, organizza-re», accettato dal Comitato

federativo. «L’obiettivo – spiegaHayoz – era quello di rafforzare lesezioni perché il reclutamento eraed è di loro competenza. Ilculmine di questo progetto sirispecchia nella creazione delcoaching delle sezioni FFS,lanciato nell’estate del 2013;progetto ormai ben consolidatocon due impieghi al 60 %, uno perla Svizzera tedesca e uno per laSvizzera romanda. Si trattavaanche di migliorare la formazionedelle sezioni e non solo deipresidenti. Ed è stato un grandesuccesso! È stata poi lanciatal’azione «SEV bi de Lüt» (SEV trala gente), ossia andare verso imembri». Altro dossier particolar-

mente impegnativo: la BLS. «Concirca 3000 dipendenti, l’aziendasvolge un ruolo importante,perché le decisioni prese possonoinfluenzare le altre ITC. In terminidi lavoro con le sezioni BLS, hopotuto vedere come una conduzio-ne aziendale limitata può influiresul personale, che ha veramentesofferto per le misure di austeritàdecise dalla direzione. Il contattocon la base è stato fondamentaleper me». Al momento di prenderearmi e bagagli per una nuovaavventura, questo tifoso incallitodel Gottéron e fine gourmet, siporta appresso ottimi ricordi equalche rammarico. Buon vento ate Jéjé!

Jérôme Hayoz: «Magari divento prete, chissà ... ne mancano parecchi»

Tony Mainolfi accompagna:

■ VPT Lac Léman

■ VPT VMCV

■ VPT Goldenpass

■ VPT RegionAlps

■ VPT TMR

■ VPT La plaine du Rhône

■ VPT Forces motrices de l’Avançon

LE SEZIONIDA GESTIRE

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DOSSIER ......

9contatto.sevN. 16/1524.9.2015

hi sono i e le parlamen-tari più vicini ai sindaca-ti e al servizio pubblico

e chi sono invece quelli che sene distanziano maggiormente?È la domanda che si sono postiSEV e Syndicom che non han-no tuttavia voluto rifarsi su mo-duli soggettivi, come peresempio Smartvote, ma su dati

C concreti. Hanno quindi incari-cato l’agenzia di comunicazio-ne Border Crossing di analizza-re i risultati delle votazioni delConsiglio nazionale. Dal lavorodiretto dalla specialista inscienze della comunicazioneAline Clauss è scaturita un co-siddetto «ranking», ossia unaclassifica.

Aspettative confermateI risultati confermano in granparte quelli dell’analisi che ilSEV avevo svolto in proprio perla prima volta quattro anni fa.Del resto, non si tratta di risul-tati sorprendenti, ma di confer-me di quanto si poteva presu-mere. In primo luogo,evidenziano come PS e Verdi

(partito ecologista svizzero –PES) siano i partiti più vicini al-le rivendicazioni dei due sinda-cati. Secondariamente, confer-mano l’UDC agli antipodi diquesta classifica, che presentapure posizioni intermedie bendefinite: i Verdi sono seguitidai Verdi liberali, poi dal PPD,mentre i borghesi democratici

seguono in un ordine sparsonel quale compaiono anche al-cuni PLR; la gran parte del plo-tone liberale, invece, anticipadi poco la compagine UDC incoda al gruppo. I due rappre-sentati evangelici sono nellaprima metà del gruppo, ma di-

L’analisi delle votazioni in Consiglio nazionale evidenzia come PS e, in misura minore, i Verdi votinosecondo gli auspici dei sindacati del servizio pubblico. È quanto scaturisce da uno studio svolto dall’agen-zia di comunicazione Border Crossing di Berna sulla base dei risultati delle votazioni del quadriennio.

Il fronte rosso-verdevicino alla politica sindacale

SEV e Syndicom: ecco i/le parlamentari che hanno votato a favore di lavoratrici e lavoratorie del servizio pubblico

«Deputati e deputate con i migliori voti non sononecessariamente né i/le migliori dal profilo

sindacale, né i più influenti».Mark Balsiger, proprietario di Border Crossing AG

continua a pagina 10

parla

men

t.ch

Sotto la cupola di Palazzo federale... l’ora della verità dal profilo della tutela del personale e del servi-zio pubblico

L’agenzia Border Crossing hadapprima scremato le circa 5000votazioni svolte dal Consiglionazionale dalla sessioneinvernale 2011 a quella estiva2015, per considerare finalmen-te 24 decisioni riguardanti lapolitica sociale, il serviziopubblico o rivendicazionisindacali. Non sono tuttaviastate considerate le decisioniprese all’unanimità, in quantonon avrebbero avuto alcuninflusso sulla graduatoria.

Successivamente, BorderCrossing ha confrontato il votodei singoli deputati con laposizione dei sindacati SEV eSyndicom, attribuendo la nota+1 per ogni voto corrispondentea questa posizione, la nota -1per ogni voto contrario e la nota0 per ogni astensione o assenzadal voto ingiustificata.

Le assenze giustificate non sonoper contro state considerate. Lasomma dei punti ottenuti è poistata divisa per il numero dellevotazioni considerate, ottenendocosì una cifra compresa tra +1 e-1.

Questo procedimento permettedi considerare l’operato anchedei parlamentari subentrati incorso di legislatura. Solo tredeputati, subentrati nel corsodel 2015, non sono staticonsiderati dal «ranking», inquanto il numero di votazioni alquale hanno partecipato eratroppo esiguo.

PROCEDIMENTO

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1.000 Fridez Pierre-Alain PS JU1.000 Hardegger Thomas PS ZH1.000 Ruiz Rebecca Ana PS VD0.958 Graf-Litscher Edith PS TG0.958 Nordmann Roger PS VD0.955 Piller Carrard Valérie PS FR0.917 Allemann Evi PS BE0.917 Amarelle Cesla PS VD0.917 Birrer-Heimo Prisca PS LU0.917 Hadorn Philipp PS SO0.917 Heim Bea PS SO0.917 Maire Jacques-André PS NE0.917 Marra Ada PS VD0.917 Nussbaumer Eric PS BL0.917 Schwaab Jean Chr. PS VD0.917 Semadeni Silva PS GR0.917 Tornare Manuel PS GE0.917 Tschäppät Alexander PS BE0.917 Tschümperlin Andy PS SZ0.909 Galladé Chantal PS ZH0.909 Kiener Nellen Margret PS BE0.909 Schneider Schüttel Ursula PS FR0.900 Masshardt Nadine PS BE0.895 Gross Andreas PS ZH0.875 Bernasconi Maria PS GE0.875 Chopard-Acklin Max PS AG0.875 Jositsch Daniel PS ZH0.875 Reynard Mathias PS VS0.875 Sommaruga Carlo PS GE0.867 Mahrer Anne PES GE0.867 Rossini Stéphane PS VS0.864 Voruz Eric PS VD0.833 Fehr Jacqueline PS ZH0.833 Feri Yvonne PS AG0.833 Jans Beat PS BS0.833 Steiert Jean-François PS FR0.792 Aebischer Matthias PS BE0.792 Badran Jacqueline PS ZH0.792 John-Calame Francine PES NE0.792 Naef Martin PS ZH0.792 Rytz Regula PES BE0.792 Thorens Goumaz Adèle PES VD0.789 Graf Maya PES BL0.750 Carobbio Guscetti Marina PS TI0.750 Glättli Balthasar Ve ZH0.750 Ingold Maja PEV ZH0.750 Leutenegger Oberholzer Susanne PS BL0.750 Munz Martina PS SH0.750 Schelbert Louis Ve LU0.750 Schenker Silvia PS BS

0.739 Gysi Barbara PS SG0.708 Leuenberger Ueli PES GE0.708 Pardini Corrado PS BE0.708 van Singer Christian PES VD0.700 Friedl Claudia PS SG0.700 Trede Aline PES BE0.682 Gilli Yvonne PES SG0.682 Wermuth Cédric PS AG0.667 Böhni Thomas pvl TG0.667 Flach Beat pvl AG0.667 Gasser Josias F. pvl GR0.667 Girod Bastien PES ZH0.667 Kessler Margrit pvl SG0.667 Maier Thomas pvl ZH0.667 Moser Tiana A. pvl ZH0.667 Müller Geri PES AG0.667 Vischer Daniel PES ZH0.667 Weibel Thomas pvl ZH0.652 Fischer Roland pvl LU0.625 Bertschy Kathrin pvl BE0.625 Chevalley Isabelle pvl VD0.625 Grossen Jürg pvl BE0.609 Schmid-Federer Barbara PPD ZH0.591 Streiff-Feller Marianne PEV BE0.545 Bäumle Martin pvl ZH0.417 Amherd Viola PPD VS0.417 Markwalder Christa PLR BE0.417 Neirynck Jacques PPD VD0.391 Meier-Schatz Lucrezia PPD SG0.375 Lohr Christian PPD TG0.375 Quadranti Rosmarie PBD ZH0.375 Riklin Kathy PPD ZH0.375 Vogler Karl CPS OW0.333 Barazzone Guillaume PPD GE0.333 Guhll Bernhard PBD AG0.333 Landolt Martin PBD GL0.333 Müller-Altermatt Stefan PPD SO0.333 Ritter Markus PPD SG0.304 Bulliard-Marbach Christine PPD FR0.292 Candinas Martin PPD GR0.292 de Buman Dominique PPD FR0.292 Germanier Jean-René PLR VS0.292 Lehmann Markus PPD BS0.261 Büchler Jakob PPD SG0.261 Hassler Hansjörg PBD GR0.250 Buttet Yannick PPD VS0.250 Darbellay Christophe PPD VS0.250 Derder Fathi PLR VD0.250 Feller Olivier PLR VD0.250 Gmür Alois PPD SZ

Il sostegno a lavoratrdi 197 deputati e depEcco il ranking di SEV e Syndicom sull’attività dei nostri Parlamentari, classificati con un punFridez, Thomas Hardegger e Rebecca Ana Ruiz) a -1 (i democentristi Thomas Matter, Felix Mü

Colpo d’occhio sull’analisi dei risultati di 22 votazioni in Consiglio nazionale

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stanti l’uno dall’altro, mentre i due della Lega sonoin coda al PLR , ma precedono l’UDC.

Partiti: posizioni compatte o variegate?Un’altra domanda riguarda la compattezza di unpartito nelle sue posizioni. In questa disciplinaemerge l’UDC, mentre i Verdi liberali sono compattitra il blocco rosso/verde e quello composto da PPDe PLR. Il PS presenta un fronte compatto in testa,che in seguito si mescola con i Verdi, che a sua voltaintreccia le sue posizioni con PS da una parte e Ver-di liberali dall’altra. PPD, PBD e PLR si classificanonell’ordine, anche se le posizioni dei singoli sonospesso variegate.L’orientamento dei sindacati in favore di uno Statosociale e aperto trova un chiaro riscontro: i partitiorientati al profitto privato e alla chiusura – chespesso e volentieri si presentano come «popolari» edifensori «della nostra gente» – sono in fondo allaclassifica, come viene dimostrato dai risultati dellevotazioni.

La presenza contaLe divergenze in seno ai singoli partiti possono es-sere dimostrate, oltre che dall’analisi dei risultatidelle votazioni, anche da quella delle presenze edelle assenze. «Non è raro che un deputato o unadeputata decida di non partecipare ad una votazio-ne, piuttosto che sostenere una posizione diversada quella del proprio partito», commenta MarkBalsiger di Border Crossing nell’intervista a pagina10.

CoerenzaDue consiglieri e una consigliera nazionale del PShanno ottenuto un chiaro 1 (voto massimo): Pierre-Alain Fridez (JU), Thomas Hardegger (ZH) e RebeccaRuiz (VD). Il loro voto significa che hanno semprevotato secondo le posizioni sostenute da SEV e Syn-dicom. Bisogna tuttavia considerare che RebeccaRuiz è subentrata in Parlamento durante la sessioneestiva del 2014, partecipando quindi solo a 12 vo-tazioni.All’altro capo della classifica vi sono quattro depu-tati UDC che hanno ottenuto un voto -1 (voto peg-giore), che dimostra un’opposizione completa alleposizioni dei sindacati: Thomas Matter (ZH), FelixMüri (LU), Lukas Reimann (SG) e Ernst Schibli (ZH).Anche in questo caso vi sono subentranti: ThomasMatter e Ernst Schibli hanno pure partecipato solo a12 votazioni, mentre Felix Müri era scusato in dueoccasioni, per cui ha partecipato solo a 22 votazio-ni.

Spiriti liberiSpiccano un deputato e una deputata che hanno de-viato dalle posizioni del proprio partito in favore diquelle sindacali. Si tratta della PLR Christa Markwal-der (BE) e di Markus Hausammann (UDC – TG). Ilpresidente dei Verdi liberali Martin Bäumle spiccainvece per le sue posizioni contrarie a quelle sinda-cali e per questo divergenti dal suo partito.

Peter Moor

Segue da pagina 9

0.250 Hiltpold Hugues PLR GE0.250 Humbel Ruth PPD AG0.250 Müller Leo PPD LU0.250 Romano Marco PPD TI0.227 Grunder Hans PBD BE0.222 Siegenthaler Heinz PBD BE0.217 Gasche Urs PBD BE0.208 Gschwind Jean-Paul PPD JU0.208 Moret Isabelle PLR VD0.208 Schneider-Schneiter Elisabeth PPD BL0.188 Perrinjaquet Sylvie PLR NE0.182 Fässler Daniel PPD AI0.167 Bourgeois Jacques PLR FR0.167 Fluri Kurt PLR SO0.167 Français Olivier PLR VD0.167 Glanzmann-Hunkeler Ida PPD LU0.167 Hess Lorenz PBD BE0.136 Lüscher Christian PLR GE0.130 Schläfli Urs PPD SO0.125 Cassis Ignazio PLR TI0.083 Eichenberger Corina PLR AG0.083 Huber Gabi PLR UR0.056 Lustenberger Ruedi PPD LU0.050 Stolz Daniel PLR BS0.043 Pfister Gerhard PPD ZG0.042 Caroni Andrea PLR AR0.042 Regazzi Fabio PPD TI0.042 Vitali Albert PLR LU0.000 Merlini Giovanni PLR TI0.000 Monnard Pierre-André PLR NE0.000 Müller Philipp PLR AG0.000 Noser Ruedi PLR ZH0.000 Schilliger Peter PLR LU0.000 Walti Beat PLR ZH-0.042 Schneeberger Daniela PLR BL-0.083 Fiala Doris PLR ZH-0.083 Pantani Roberta Lega TI-0.083 Portmann Hans-Peter PLR ZH-0.250 Hausammann Markus UDC TG-0.250 Wasserfallen Christian PLR BE-0.292 Pezzatti Bruno PLR ZG-0.333 Müller Walter PLR SG-0.333 Quadri Lorenzo Lega TI-0.375 Gössi Petra PLR SZ-0.375 Grin Jean-Pierre UDC VD-0.417 Aebi Andreas UDC BE-0.500 Veillon Pierre-Fr. UDC VD-0.500 Walter Hansjörg UDC TG-0.542 Freysinger Oskar UDC VS-0.542 Parmelin Guy UDC VD

-0.542 Rusconi Pierre UDC TI-0.583 Amaudruz Céline UDC GE-0.583 von Siebenthal Erich UDC BE-0.600 Herzog Verena UDC TG-0.625 Joder Rudolf UDC BE-0.636 Bugnon André UDC VD-0.667 Stamm Luzi UDC AG-0.708 Binder Max UDC ZH-0.708 Borer Roland F. UDC SO-0.708 de Courten Thomas UDC BL-0.733 Golay Roger MCR GE-0.750 Clottu Raymond UDC NE-0.750 Giezendanner Ulrich UDC AG-0.750 Killer Hans UDC AG-0.750 Mörgeli Christoph UDC ZH-0.750 Rime Jean-François UDC FR-0.792 Brand Heinz UDC GR-0.792 Hurter Thomas UDC SH-0.792 Keller Peter UDC NW-0.792 Müller Thomas UDC SG-0.792 Stahl Jürg UDC ZH-0.818 Rösti Albert UDC BE-0.833 Flückiger-Bäni Sylvia UDC AG-0.833 Frehner Sebastian UDC BS-0.833 Miesch Christian UDC BL-0.833 Pieren Nadja UDC BE-0.833 Rutz Gregor A. UDC ZH-0.875 Fehr Hans UDC ZH-0.875 Knecht Hansjörg UDC AG-0.875 Reimann Maximilian UDC AG-0.875 Wobmann Walter UDC SO-0.909 Amstutz Adrian UDC BE-0.909 Geissbühler Andrea M. UDC BE-0.917 Aeschi Thomas UDC ZG-0.917 Bortoluzzi Toni UDC ZH-0.917 Büchel Roland Rino UDC SG-0.917 Egloff Hans UDC ZH-0.917 Estermann Yvette UDC LU-0.917 Rickli Natalie S. UDC ZH-0.917 Schwander Pirmin UDC SZ-0.950 Nidegger Yves UDC GE-0.958 Brunner Toni UDC SG-0.958 Heer Alfred UDC ZH-1.000 Matter Thomas UDC ZH-1.000 Müri Felix UDC LU-1.000 Reimann Lukas UDC SG-1.000 Schibli Ernst UDC ZH

rici e lavoratoriputate

nteggio che va da +1 (i socialisti Pierre Alainüri, Lukas Reimann, Ernst Schibli).

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Le votazioni considerate

11.3257,11.3426,11.3436

Mozione sull’abbandono del nucleare.Votazioni sull’adozione delle mozioni.

09.067 Per un clima sano. Iniziativa popolare. Leggesul CO2. Revisione. Controproposta.

11.038 Per una Posta forte. Iniziativa popolare. Votosull’approvazione dell’iniziativa.

12.3330 Incentivare maggiormente il trasferimento deltraffico pesante transalpino. Mozione. Votosui punti da 1 a 6.

12.018 Decreto federale sulla rete delle stradenazionali. Adeguamento (vignetta 100franchi). Voto finale.

12.064 Nuovi posti di lavoro grazie alle energierinnovabili («Iniziativa cleantech)». Voto finale.

11.4209 Mozione Beat Jans: Relazioni d’interesse deiparlamentari. Rendere noti i legami con imedia. Voto e adozione della mozione.

12.016 Decreto. Iniziativa popolare «Per i trasportipubblici» e finanziamento e ampliamentodell’infrastruttura ferroviaria FAIF. Voto finale.

12.052 Il finanziamento dell’aborto è una questioneprivata. Iniziativa popolare. Voto finale.

13.045 Legge federale. Realizzazione e finanziamentodi un corridoio da 4 metri sulle tratte diaccesso alla NFTA lungo l’asse del SanGottardo. Voto finale.

11.473 Iniziativa parlamentare gruppo PLR e PS sullacompensazione dei rischi. Voto finale.

13.068 Legge sul trasporto di viaggiatori (trasporto ditifosi). Modifica. Voto entrata in materia.

13.048 Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV),Modifica. Voto finale.

13.077 Legge federale concernente il transitostradale nella regione alpina. Risanamentogalleria del San Gottardo. Voto finale.

13.072 Legge federale sull’accesso alle professioni ditrasportatore su strada e legge federale deldiritto penale in materia di trasporti. Modifi-ca. Voto finale.

13.074 Strategia energetica 2050, primo pacchetto dimisure. Per un abbandono pianificatodell’energia nucleare (Iniziativa per l’abbando-no del nucleare). Voto entrata in materia.

13.107 Tassare le eredità milionarie per finanziare lanostra AVS (Riforma dell’imposta sullesuccessioni). Iniziativa popolare. Voto finale.

13.3431 Mozione. A. Hodgers/A. Trede (verdi).Possibilità per i cantoni d’istituire un congedodi paternità. Voto finale per l’adozione.

13.3301 Freno all’indebitamento anche per la SSR.Voto sull’adozione della mozione di M.Reimann (UDC).

13.3473 Non rendere impossibile un risanamento dellagalleria del San Gottardo senza secondacanna per motivi di tempo . Voto sull’adozionedella mozione di J. Grossen (Verdi liberali):

14.036 Legge sul trasporto di merci. Revisione totaleVoto complessivo.

14.033 Protocollo di Kyoto. Convenzione quadro delleNazioni Unite sui cambiamenti climatici.Emendamento di Doha. Voto finale

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1.000 Fridez Pierre-Alain PS JU1.000 Hardegger Thomas PS ZH1.000 Ruiz Rebecca Ana PS VD0.958 Graf-Litscher Edith PS TG0.958 Nordmann Roger PS VD0.955 Piller Carrard Valérie PS FR0.917 Allemann Evi PS BE0.917 Amarelle Cesla PS VD0.917 Birrer-Heimo Prisca PS LU0.917 Hadorn Philipp PS SO0.917 Heim Bea PS SO0.917 Maire Jacques-André PS NE0.917 Marra Ada PS VD0.917 Nussbaumer Eric PS BL0.917 Schwaab Jean Chr. PS VD0.917 Semadeni Silva PS GR0.917 Tornare Manuel PS GE0.917 Tschäppät Alexander PS BE0.917 Tschümperlin Andy PS SZ0.909 Galladé Chantal PS ZH0.909 Kiener Nellen Margret PS BE0.909 Schneider Schüttel Ursula PS FR0.900 Masshardt Nadine PS BE0.895 Gross Andreas PS ZH0.875 Bernasconi Maria PS GE0.875 Chopard-Acklin Max PS AG0.875 Jositsch Daniel PS ZH0.875 Reynard Mathias PS VS0.875 Sommaruga Carlo PS GE0.867 Mahrer Anne PES GE0.867 Rossini Stéphane PS VS0.864 Voruz Eric PS VD0.833 Fehr Jacqueline PS ZH0.833 Feri Yvonne PS AG0.833 Jans Beat PS BS0.833 Steiert Jean-François PS FR0.792 Aebischer Matthias PS BE0.792 Badran Jacqueline PS ZH0.792 John-Calame Francine PES NE0.792 Naef Martin PS ZH0.792 Rytz Regula PES BE0.792 Thorens Goumaz Adèle PES VD0.789 Graf Maya PES BL0.750 Carobbio Guscetti Marina PS TI0.750 Glättli Balthasar Ve ZH0.750 Ingold Maja PEV ZH0.750 Leutenegger Oberholzer Susanne PS BL0.750 Munz Martina PS SH0.750 Schelbert Louis Ve LU0.750 Schenker Silvia PS BS

0.739 Gysi Barbara PS SG0.708 Leuenberger Ueli PES GE0.708 Pardini Corrado PS BE0.708 van Singer Christian PES VD0.700 Friedl Claudia PS SG0.700 Trede Aline PES BE0.682 Gilli Yvonne PES SG0.682 Wermuth Cédric PS AG0.667 Böhni Thomas pvl TG0.667 Flach Beat pvl AG0.667 Gasser Josias F. pvl GR0.667 Girod Bastien PES ZH0.667 Kessler Margrit pvl SG0.667 Maier Thomas pvl ZH0.667 Moser Tiana A. pvl ZH0.667 Müller Geri PES AG0.667 Vischer Daniel PES ZH0.667 Weibel Thomas pvl ZH0.652 Fischer Roland pvl LU0.625 Bertschy Kathrin pvl BE0.625 Chevalley Isabelle pvl VD0.625 Grossen Jürg pvl BE0.609 Schmid-Federer Barbara PPD ZH0.591 Streiff-Feller Marianne PEV BE0.545 Bäumle Martin pvl ZH0.417 Amherd Viola PPD VS0.417 Markwalder Christa PLR BE0.417 Neirynck Jacques PPD VD0.391 Meier-Schatz Lucrezia PPD SG0.375 Lohr Christian PPD TG0.375 Quadranti Rosmarie PBD ZH0.375 Riklin Kathy PPD ZH0.375 Vogler Karl CPS OW0.333 Barazzone Guillaume PPD GE0.333 Guhll Bernhard PBD AG0.333 Landolt Martin PBD GL0.333 Müller-Altermatt Stefan PPD SO0.333 Ritter Markus PPD SG0.304 Bulliard-Marbach Christine PPD FR0.292 Candinas Martin PPD GR0.292 de Buman Dominique PPD FR0.292 Germanier Jean-René PLR VS0.292 Lehmann Markus PPD BS0.261 Büchler Jakob PPD SG0.261 Hassler Hansjörg PBD GR0.250 Buttet Yannick PPD VS0.250 Darbellay Christophe PPD VS0.250 Derder Fathi PLR VD0.250 Feller Olivier PLR VD0.250 Gmür Alois PPD SZ

Il sostegno a lavoratrdi 197 deputati e depEcco il ranking di SEV e Syndicom sull’attività dei nostri Parlamentari, classificati con un punFridez, Thomas Hardegger e Rebecca Ana Ruiz) a -1 (i democentristi Thomas Matter, Felix Mü

Colpo d’occhio sull’analisi dei risultati di 22 votazioni in Consiglio nazionale

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stanti l’uno dall’altro, mentre i due della Lega sonoin coda al PLR , ma precedono l’UDC.

Partiti: posizioni compatte o variegate?Un’altra domanda riguarda la compattezza di unpartito nelle sue posizioni. In questa disciplinaemerge l’UDC, mentre i Verdi liberali sono compattitra il blocco rosso/verde e quello composto da PPDe PLR. Il PS presenta un fronte compatto in testa,che in seguito si mescola con i Verdi, che a sua voltaintreccia le sue posizioni con PS da una parte e Ver-di liberali dall’altra. PPD, PBD e PLR si classificanonell’ordine, anche se le posizioni dei singoli sonospesso variegate.L’orientamento dei sindacati in favore di uno Statosociale e aperto trova un chiaro riscontro: i partitiorientati al profitto privato e alla chiusura – chespesso e volentieri si presentano come «popolari» edifensori «della nostra gente» – sono in fondo allaclassifica, come viene dimostrato dai risultati dellevotazioni.

La presenza contaLe divergenze in seno ai singoli partiti possono es-sere dimostrate, oltre che dall’analisi dei risultatidelle votazioni, anche da quella delle presenze edelle assenze. «Non è raro che un deputato o unadeputata decida di non partecipare ad una votazio-ne, piuttosto che sostenere una posizione diversada quella del proprio partito», commenta MarkBalsiger di Border Crossing nell’intervista a pagina10.

CoerenzaDue consiglieri e una consigliera nazionale del PShanno ottenuto un chiaro 1 (voto massimo): Pierre-Alain Fridez (JU), Thomas Hardegger (ZH) e RebeccaRuiz (VD). Il loro voto significa che hanno semprevotato secondo le posizioni sostenute da SEV e Syn-dicom. Bisogna tuttavia considerare che RebeccaRuiz è subentrata in Parlamento durante la sessioneestiva del 2014, partecipando quindi solo a 12 vo-tazioni.All’altro capo della classifica vi sono quattro depu-tati UDC che hanno ottenuto un voto -1 (voto peg-giore), che dimostra un’opposizione completa alleposizioni dei sindacati: Thomas Matter (ZH), FelixMüri (LU), Lukas Reimann (SG) e Ernst Schibli (ZH).Anche in questo caso vi sono subentranti: ThomasMatter e Ernst Schibli hanno pure partecipato solo a12 votazioni, mentre Felix Müri era scusato in dueoccasioni, per cui ha partecipato solo a 22 votazio-ni.

Spiriti liberiSpiccano un deputato e una deputata che hanno de-viato dalle posizioni del proprio partito in favore diquelle sindacali. Si tratta della PLR Christa Markwal-der (BE) e di Markus Hausammann (UDC – TG). Ilpresidente dei Verdi liberali Martin Bäumle spiccainvece per le sue posizioni contrarie a quelle sinda-cali e per questo divergenti dal suo partito.

Peter Moor

Segue da pagina 9

0.250 Hiltpold Hugues PLR GE0.250 Humbel Ruth PPD AG0.250 Müller Leo PPD LU0.250 Romano Marco PPD TI0.227 Grunder Hans PBD BE0.222 Siegenthaler Heinz PBD BE0.217 Gasche Urs PBD BE0.208 Gschwind Jean-Paul PPD JU0.208 Moret Isabelle PLR VD0.208 Schneider-Schneiter Elisabeth PPD BL0.188 Perrinjaquet Sylvie PLR NE0.182 Fässler Daniel PPD AI0.167 Bourgeois Jacques PLR FR0.167 Fluri Kurt PLR SO0.167 Français Olivier PLR VD0.167 Glanzmann-Hunkeler Ida PPD LU0.167 Hess Lorenz PBD BE0.136 Lüscher Christian PLR GE0.130 Schläfli Urs PPD SO0.125 Cassis Ignazio PLR TI0.083 Eichenberger Corina PLR AG0.083 Huber Gabi PLR UR0.056 Lustenberger Ruedi PPD LU0.050 Stolz Daniel PLR BS0.043 Pfister Gerhard PPD ZG0.042 Caroni Andrea PLR AR0.042 Regazzi Fabio PPD TI0.042 Vitali Albert PLR LU0.000 Merlini Giovanni PLR TI0.000 Monnard Pierre-André PLR NE0.000 Müller Philipp PLR AG0.000 Noser Ruedi PLR ZH0.000 Schilliger Peter PLR LU0.000 Walti Beat PLR ZH-0.042 Schneeberger Daniela PLR BL-0.083 Fiala Doris PLR ZH-0.083 Pantani Roberta Lega TI-0.083 Portmann Hans-Peter PLR ZH-0.250 Hausammann Markus UDC TG-0.250 Wasserfallen Christian PLR BE-0.292 Pezzatti Bruno PLR ZG-0.333 Müller Walter PLR SG-0.333 Quadri Lorenzo Lega TI-0.375 Gössi Petra PLR SZ-0.375 Grin Jean-Pierre UDC VD-0.417 Aebi Andreas UDC BE-0.500 Veillon Pierre-Fr. UDC VD-0.500 Walter Hansjörg UDC TG-0.542 Freysinger Oskar UDC VS-0.542 Parmelin Guy UDC VD

-0.542 Rusconi Pierre UDC TI-0.583 Amaudruz Céline UDC GE-0.583 von Siebenthal Erich UDC BE-0.600 Herzog Verena UDC TG-0.625 Joder Rudolf UDC BE-0.636 Bugnon André UDC VD-0.667 Stamm Luzi UDC AG-0.708 Binder Max UDC ZH-0.708 Borer Roland F. UDC SO-0.708 de Courten Thomas UDC BL-0.733 Golay Roger MCR GE-0.750 Clottu Raymond UDC NE-0.750 Giezendanner Ulrich UDC AG-0.750 Killer Hans UDC AG-0.750 Mörgeli Christoph UDC ZH-0.750 Rime Jean-François UDC FR-0.792 Brand Heinz UDC GR-0.792 Hurter Thomas UDC SH-0.792 Keller Peter UDC NW-0.792 Müller Thomas UDC SG-0.792 Stahl Jürg UDC ZH-0.818 Rösti Albert UDC BE-0.833 Flückiger-Bäni Sylvia UDC AG-0.833 Frehner Sebastian UDC BS-0.833 Miesch Christian UDC BL-0.833 Pieren Nadja UDC BE-0.833 Rutz Gregor A. UDC ZH-0.875 Fehr Hans UDC ZH-0.875 Knecht Hansjörg UDC AG-0.875 Reimann Maximilian UDC AG-0.875 Wobmann Walter UDC SO-0.909 Amstutz Adrian UDC BE-0.909 Geissbühler Andrea M. UDC BE-0.917 Aeschi Thomas UDC ZG-0.917 Bortoluzzi Toni UDC ZH-0.917 Büchel Roland Rino UDC SG-0.917 Egloff Hans UDC ZH-0.917 Estermann Yvette UDC LU-0.917 Rickli Natalie S. UDC ZH-0.917 Schwander Pirmin UDC SZ-0.950 Nidegger Yves UDC GE-0.958 Brunner Toni UDC SG-0.958 Heer Alfred UDC ZH-1.000 Matter Thomas UDC ZH-1.000 Müri Felix UDC LU-1.000 Reimann Lukas UDC SG-1.000 Schibli Ernst UDC ZH

rici e lavoratoriputate

nteggio che va da +1 (i socialisti Pierre Alainüri, Lukas Reimann, Ernst Schibli).

...... 11 DOSSIER

kontakt.sevNr. 16/1524. September 2015

Le votazioni considerate

11.3257,11.3426,11.3436

Mozione sull’abbandono del nucleare.Votazioni sull’adozione delle mozioni.

09.067 Per un clima sano. Iniziativa popolare. Leggesul CO2. Revisione. Controproposta.

11.038 Per una Posta forte. Iniziativa popolare. Votosull’approvazione dell’iniziativa.

12.3330 Incentivare maggiormente il trasferimento deltraffico pesante transalpino. Mozione. Votosui punti da 1 a 6.

12.018 Decreto federale sulla rete delle stradenazionali. Adeguamento (vignetta 100franchi). Voto finale.

12.064 Nuovi posti di lavoro grazie alle energierinnovabili («Iniziativa cleantech)». Voto finale.

11.4209 Mozione Beat Jans: Relazioni d’interesse deiparlamentari. Rendere noti i legami con imedia. Voto e adozione della mozione.

12.016 Decreto. Iniziativa popolare «Per i trasportipubblici» e finanziamento e ampliamentodell’infrastruttura ferroviaria FAIF. Voto finale.

12.052 Il finanziamento dell’aborto è una questioneprivata. Iniziativa popolare. Voto finale.

13.045 Legge federale. Realizzazione e finanziamentodi un corridoio da 4 metri sulle tratte diaccesso alla NFTA lungo l’asse del SanGottardo. Voto finale.

11.473 Iniziativa parlamentare gruppo PLR e PS sullacompensazione dei rischi. Voto finale.

13.068 Legge sul trasporto di viaggiatori (trasporto ditifosi). Modifica. Voto entrata in materia.

13.048 Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV),Modifica. Voto finale.

13.077 Legge federale concernente il transitostradale nella regione alpina. Risanamentogalleria del San Gottardo. Voto finale.

13.072 Legge federale sull’accesso alle professioni ditrasportatore su strada e legge federale deldiritto penale in materia di trasporti. Modifi-ca. Voto finale.

13.074 Strategia energetica 2050, primo pacchetto dimisure. Per un abbandono pianificatodell’energia nucleare (Iniziativa per l’abbando-no del nucleare). Voto entrata in materia.

13.107 Tassare le eredità milionarie per finanziare lanostra AVS (Riforma dell’imposta sullesuccessioni). Iniziativa popolare. Voto finale.

13.3431 Mozione. A. Hodgers/A. Trede (verdi).Possibilità per i cantoni d’istituire un congedodi paternità. Voto finale per l’adozione.

13.3301 Freno all’indebitamento anche per la SSR.Voto sull’adozione della mozione di M.Reimann (UDC).

13.3473 Non rendere impossibile un risanamento dellagalleria del San Gottardo senza secondacanna per motivi di tempo . Voto sull’adozionedella mozione di J. Grossen (Verdi liberali):

14.036 Legge sul trasporto di merci. Revisione totaleVoto complessivo.

14.033 Protocollo di Kyoto. Convenzione quadro delleNazioni Unite sui cambiamenti climatici.Emendamento di Doha. Voto finale

Page 12: Contatto sev 2015 16

......

12 DOSSIERcontatto.sevN. 16/1524.9.2015

■ Perché dei 200 consiglierinazionali in carica sulla listane figurano soltanto 197?

Mark Balsiger: tre politici, chesono subentrati al Consiglionazionale soltanto quest’an-no, non li abbiamo considera-ti. Non sarebbe stato giustonei confronti di tutti gli altri,in quanto questi ultimi hannopartecipato a molte più vota-zioni e dunque avrebbero po-tuto prendere più decisioni

«sbagliate». Questi neo-en-trati nel 2015 sono ChristineHäsler (PES, BE), Rudolf Win-kler (PDB, ZH) e Jean-PierreGraber (UDC, BE).

■ Con quali criteri sono stateselezionate le 24 tematichescelte per la valutazione?

Nel periodo tra la sessione in-vernale 2011 e la sessioneestiva 2015 (inclusa) sonostati filtrati, mediante unaprocedura di selezione in più

tappe, 24 argomenti molto ri-levanti tra 5000 diverse vota-zioni che hanno avuto luogoin seno al Consiglio Naziona-

le. Le tematiche affrontate ri-guardavano la politica socia-le, la circolazione, l’energia, ilservizio pubblico e le rivendi-cazioni sindacali.

■ Secondo quali criteri sonostati misurati i voti espres-si?

Prima è stata esaminata la po-sizione del SEV e di Syndicomnelle 24 votazioni da valutare.Successivamente abbiamoconfrontato la posizione dei

sindacati con il comportamen-to di voto di ogni singolo par-lamentare (vedi i dettagli nelriquadro alla pagina 9).

■ Che incidenza hanno leassenze sul ranking?

Un’assenza non giustificataveniva paragonata ad un’astensione dal voto. Questoperché spessoi parlamentaripreferiscononon partecipa-re ad una vota-zione piuttostoche dare un voto contrario alproprio partito. La cosa cam-bia davanti ad un’assenzagiustificata: se un consiglierenazionale manca ad una vota-zione ma è scusato, questavotazione non ha influenzatola valutazione generale, vale adire, la somma totalizzata allafine è stata suddivisa per unavotazione meno. Con questaprocedura sono stati valutatianche i parlamentari che era-no succeduti in Parlamentodurante il periodo legislativoin corso, e che non hanno po-tuto partecipare a tutte le 24votazioni – e le votazioni, te-nute prima della loro entratain Parlamento, non sono stateconteggiate.

■ A che cosa bisogna presta-re particolare attenzionenell’interpretare i risultati?

La classifica si presenta unpo’ come quella del Tour de

France, ma attenzione: essaconsidera soltanto le difficilitappe di montagna sui Pire-nei. I/le migliori di questoranking, dunque, non per for-za sono i/le migliori parla-mentari dal punto di vista sin-dacale – e tanto meno quellipiù influenti.

■ In linea generale: che co-sa si evince da una classificadel genere e che cosa no?

I lettori ricevono una panora-mica semplice su quali parla-mentari hanno più o meno vo-tato in linea con la posizionedei sindacati. Nella selezionedelle votazioni abbiamo con-siderato solo quelle più rile-vanti. Questa classifica peresempio, non mostra qualiparlamentari hanno raggiun-to, alla fine, la maggioranza inquestioni inizialmente conte-state attraverso le proprie abi-lità negoziali e in singoli col-loqui.

■ L’impatto di questi rankingsul comportamento di voto èmolto discusso. Perché hacomunque senso analizzaremeglio il voto espresso daiparlamentari?

Queste classifiche sono sem-

pre e comunque contestate, enon per nulla: negli ultimi me-si ne ho viste diverse che va-lutavano soltanto la meraquantità di interventi. In bre-ve: più interventi, più punti.Permettetemi di dire che que-ste sono baggianate. Una verarivelazione sarebbe saperequanti di questi interventi so-

no stati accoltie meglio anco-ra quanti diquesti inter-venti hannosmosso qual-

cosa. Sarebbe però un enor-me lavoro e per questo nonviene fatto. Ritornando allaSua domanda: per gli iscritti ele iscritte ai vostri sindacati èutile sapere come hanno vota-to i parlamentari in questionirilevanti, quando devonocompilare la scheda elettora-le. Soprattutto in cantoni conmoltissime candidature – Zu-rigo ne conta oltre 850, Bernaoltre 650 – un simile aiuto èprezioso per orientarsimeglio.

Nina Scheu, Syndicom

Mark Balsiger, titolaredell’agenzia bernese dicomunicazione BorderCrossing AG che ha ela-borato la classifica deiparlamentari per il SEVe Syndicom, ci ha illu-strato i metodi e l’effi-cacia del rilevamento

Cosa ci rivela un ranking e cosa invece non rivela

Il Ranking è una sorta di bussolache ci guida nel mondo della politica

Mark Balsiger, consulente e os-servatore politico

«Per gli iscritti e le iscritte ai vostri sindacati èutile sapere come hanno votato i parlamentari inquestioni rilevanti, quando devono compilare lascheda elettorale ».

«I/le migliori di questo ranking non per forzasono i/le migliori parlamentari dal punto di vistasindacale – e tanto meno quelli più influenti».

..

Page 13: Contatto sev 2015 16

POLITICA ......

13contatto.sevN. 16/1524.9.2015

Ogni anno si infortunano180 000 lavoratori appartenen-ti ad aziende assicurate allaSuva. Questo corrisponde acirca 100 infortuni l’ora in unanormale giornata di lavoro.Particolarmente drammaticisono gli infortuni mortali: negliultimi dieci anni sono morti cir-ca 80 lavoratori. La Suva vuolecontrastare con ogni mezzoquesta tendenza e per questomotivo ha lanciato, nel 2010,il programma di prevenzione«Visione 250 vite», il cui scopoè dimezzare il numero degli in-fortuni mortali tra il 2010 e il2020. La campagna ha ormaicinque anni di vita ed è ora difare un bilancio provvisorio. Unprimo dato accertato è che gliinfortuni professionali conti-nuano a diminuire, ma che il

numero di quelli mortali nonregistra ancora un calo signifi-cativo. «Questo ci sorprendesolo in parte» constata AndréMeier, capodivisione Sicurezzasul lavoro alla Suva. I motiviche sono all’origine degli infor-tuni professionali sono diversi:fretta, altre priorità e scarsa si-stematicità nell’impartire le re-gole di sicurezza. «Se voglia-mo dimezzare il numero degliinfortuni mortali entro il 2020,dobbiamo raddoppiare gli sfor-zi» afferma Meier.

«Regole vitali»: poco efficacisenza una spiegazioneNella «Visione 250 vite» laSuva punta molto sulle «regolevitali» e all’inizio del 2015 neha elaborato una serie su 19 ti-pi di attività diverse esposte arischi elevati.

«Abbiamo creato le premessenecessarie per la realizzazionedella nostra visione. Affinchéle regole vitali siano spiegateper filo e per segno e impartiteal personale la Suva contasull’appoggio dei superiori nel-le aziende. Lo scopo è uno so-lo: salvare vite umane» dichia-ra Edouard Currat, membrodella Direzione della Suva. Chele «regole vitali» possano sal-vare concretamente delle vite,lo dimostra una recente analisiche esamina gli infortuni mor-tali sul lavoro dall’avvio dellacampagna: nel 60 per centodegli infortuni mortali occorsinegli ultimi cinque anni (tre ca-si su cinque) non è stata ri-spettata una regola vitale. Sesi escludono dal computo gliinfortuni sulle strade, nel 72per cento dei casi (tre casi su

quattro) è stata violata unaregola vitale. Conclusione: ri-spettando le «regole vitali», la«Visione 250 vite» è realizza-bile, ossia è possibile evitaretante sofferenze inutili.

Semplici, credibilie applicabili subito«Mettiamo in sicurezza leaperture nel vuoto a partire daun’altezza di caduta di 2 m»recita la prima regola vitale perchi lavora nell’edilizia. Ogni re-gola è facile da mettere in pra-tica, ma bisogna pensarci e as-similarla. «Nell’elaborare leregole vitali ci siamo avvalsidella collaborazione delle as-sociazioni e dei sindacati. Soloin questo modo siamo riuscitia definire delle regole di sicu-rezza facili da attuare e credi-bili per i datori di lavoro e i la-

voratori» dichiara André Meier.Se non si rispettano queste re-gole, sia i superiori che i lavo-ratori devono dire STOP e ri-prendere i lavori soltanto dopoaver eliminato il pericolo.

Consolidarei comportamenti virtuosiPer rafforzare questo messag-gio nelle aziende, quattro annifa circa la Suva ha introdotto laCharta della sicurezza. Le as-sociazioni, le imprese e le or-ganizzazioni che aderisconoalla Charta dichiarano aperta-mente di impegnarsi a favoredella sicurezza e di rispettarescrupolosamente le regole vi-tali della Suva. Sino ad oggisono 1250 i sostenitori dellaCharta della sicurezza, tra cuila direzione della società SRTechnics, che offre soluzionitecniche alle compagnie aereedi tutto il mondo. Il principioSTOP funziona veramente: celo spiega Sara Juraschka, re-sponsabile del reparto Occupa-tional Safety, Health & Environ-ment alla SR Technics, inoccasione della conferenzastampa della Suva il 18 agosto2015. «Applicando il principioSTOP in tutta l’azienda, nel2011 siamo riusciti a ridurregli infortuni del 14 per cento intutto il mondo. Questo succes-so è stato reso possibile anchegrazie alla dirigenza che ha so-stenuto il principio STOP, prin-cipio in base al quale si ripren-de a lavorare solo dopo avereliminato il pericolo» affermaSara Juraschka.

Comunicato stampa Suva

Una nuova analisi sul-l’andamento infortuni-stico tra gli assicuratialla Suva, rivela che sesi rispettassero le «re-gole vitali» del princi-pale assicuratore infor-tuni, si potrebbe ridurredel 60 % il numero degliinfortuni professionalimortali in tutta la Sviz-zera. Il programma«Visione 250 vite» èquindi realizzabile. An-che se attualmente ilnumero degli infortunimortali sul lavoro risul-ta stabile, l’obiettivo èdi preservare 250 viteumane entro il 2020.

Evitare 60 % di morti sul lavoroSecondo la Suva è un obiettivo possibile

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Page 14: Contatto sev 2015 16

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14 SERVIZIOcontatto.sevN. 16/1524.9.2015

Ho 62 anni e mi aspetto prossi-mamente il versamento dellamia assicurazione vita 3a. Checosa devo fare con tutti questisoldi? Pagare la nostra ipote-ca? L. M. a A.

Egregio signor M.,con la fine imminente della suaattività professionale, moltedomande difficili sorgono a li-vello finanziario. È necessariodecidere, ad esempio, se si op-ta per una rendita, per il riscat-to completo del capitale (o unavariante mista) dal suo fondopensione.Occorre anche sapere se ha uncredito ipotecario da rimborsa-re o se può ancora acquistareimmobili. C’è anche la questio-

ne di un possibile rinvio delpagamento della rendita del 1°o del 2° pilastro o, al contrario,di un anticipo. Gli effetti sulleimposte dovute influenzerannonecessariamente il processodecisionale, ma non ci sonosolo questi elementi da consi-derare, che non sono neppure ipiù importanti.

Farsi consigliareSi tratta quindi di prevedere fi-nanziariamente la vita dopo ilpensionamento e vegliare affin-ché si possa mantenere il livellodi vita al di là di quella profes-sionale. Evitare lacune e farsiconsigliare è raccomandabile.Si possono ottenere consulen-ze di questo tipo con un collo-

quio personale con le banche ole compagnie di assicurazione.Questi suggerimenti sono spes-so gratuiti per i clienti abituali.Ci sono così tanti prodotti e so-luzioni che vale davvero la penainformarsi. A quanto pare, lasua polizza assicurativa 3a nonè correlata ad un ammortamen-to indiretto della sua ipoteca epuò dunque disporre del suodenaro come desidera (dopo ilpagamento delle imposte, evi-dentemente).

Rimborsare, risparmiareo investire?Dal momento in cui si va in pen-sione, sarà difficile aumentaredi nuovo l’ipoteca , rimborsarlaè dunque sconsigliato. È possi-

bile versare il capitale su unconto in banca e ritirare il dena-ro in base alle necessità. A se-conda della situazione perso-nale, può essere saggioinvestire in una assicurazione-rendita o allestire un piano dipagamento; nel primo caso ri-ceve una pensione per il restodella tua vita e di seguito suamoglie. Può avere questo rendi-ta subito o rinviarla di alcunianni.Nel caso di un piano di paga-mento, riceve l’importo dellasua rendita in diverse rate co-me pure gli utili ottenuti in unperiodo definito.Occorre prestare attenzione auna differenza importante: il vi-talizio è imponibile, anche se a

un tasso ridotto. Nel caso di unpiano di pagamento, solo gli in-teressi sono imponibili.I piani di pagamento dell’assi-curazione vita presso Helvetiasono legati a una garanzia delcapitale. Se la persona assicu-rata muore, il piano viene invia-to agli eredi e termina alla finedella durata prevista. Le bancheoffrono anche questo tipo dipiano di pagamento legate aifondi. Ma di solito non c’è alcu-na garanzia del capitale.

La vostra consulenza Helvetia

Le trappole della pianificazione della pensione

Decisioni difficili da prendere prima della pensione

§In caso di licenziamen-to, il diritto svizzero nonoffre purtroppo moltepossibilità di difenderela propria posizione. Visono però alcuni puntiche possono esser fattivalere.

Colpi di diritto

A* lavora da anni come ste-ward presso elvetino, svol-gendo questo incarico moltoduro in modo giudicato sod-disfacente. Le sue cono-scenze linguistiche, in parti-colare il suo ottimo france-se, gli permettono di essereimpiegato sul TGV Lyria, sulquale deve servire unaclientela molto esigente nel-la vettura bar e, nei compar-timenti di prima classe, an-che al posto.

Denuncia inaspettataDopo diversi anni, come unfulmine a ciel sereno, l’azien-da sporge querela nei con-fronti di A. in quanto alcunipasseggeri l’avrebbero accu-sato di averli imbrogliati conil resto. Inoltre avrebbe ven-

Tutto il possibilePerdere il proprio posto di lavoro non fa senz’altro piacere. Se però capita, bisogna almeno ricevere il dovuto.

duto giornali che i passegge-ri di prima classe avevano di-ritto di ricevere gratis, inta-scando i soldi. La sua unifor-me e il bar non erano semprein uno stato decorso e luiavrebbe sempre realizzatouna cifra d’affari inferiore aquella dei suoi colleghi nellostesso turno.

Accuse non provateA. controbatte, sostenendodi aver già a sua volta de-nunciato situazioni difficili,come i frequenti furti allaGare de Lyon di Parigi e lelacune dal punto di vistaigienico. Le altre accuse so-no per lui pure invenzioni,dato che non ha mai vendu-to nulla senza scontrino eha sempre dato il resto cor-retto. Il datore di lavoro re-sta tuttavia sulle proprie po-sizioni, prendendo per orocolato le affermazioni deipasseggeri e classificandocome scuse le affermazionidi A. Al termine del collo-quio, gli rimette una letteradi licenziamento con una li-berazione immediata dal la-

voro. Già il fatto che non ab-bia fatto ricorso ad un licen-ziamento in tronco, ma ab-bia deciso di versargli ulte-riori tre mesi di salario sen-za controprestazione dimo-stra una certa fragilità dellasua posizione. Per A. la de-cisione ha comunque conse-guenze gravi, dato che per ilperiodo di disdetta non puòpiù contare sulle mance, checostituiscono un cespited’entrata piuttosto impor-tante e si vede cancellate leore supplementari e le va-canze, considerate pareg-giate dal periodo di esonerodal lavoro.

Accordo accettabileA. si rivolge quindi al SEV,che contesta immediata-mente il licenziamento, so-stenendone l’abusività. Co-me noto, il diritto del lavorosvizzero non prevede però ilreintegro. Per la ricerca diun posto di lavoro, è quindiimportante che A. possaavere un buon certificato dilavoro e un’indennità che glipermetta di sopportare un

eventuale periodo di disoc-cupazione. Il legale messo adisposizione dal SEV riescead ottenere entrambe le co-se: il certificato di lavoroviene steso secondo le indi-cazioni della segretaria sin-dacale del SEV e A. riceveun’indennità di buona usci-ta di 6000 franchi, oltre aitre mesi di stipendio del pe-riodo di disdetta.Resta però un po’ di amaroin bocca: la procedura diconciliazione non riconosceindennità alle parti, per cuiil SEV deve assumersene icosti.Considerazioni contabili aparte, per A. la questione èstata risolta con un accordosoddisfacente e adesso è al-la ricerca di un posto di la-voro che gli permetta possi-bilmente di mettere a fruttole sue capacità linguistiche.

Assistenza giuridica SEV

* Nome noto alla redazione

Paragonato a quello di altripaesi europei, il diritto dellavoro svizzero non è moltofavorevole a lavoratrici elavoratori. Offre però unaprocedura che, almeno sino allaprima istanza di conciliazione eper liti del valore inferiore a30 000 franchi, è gratuita.Attenzione però: se vieneincaricato un legale, questi deveessere retribuito. Se si chiedel’assistenza gratuita, in unsecondo tempo bisogneràrimborsarne le spese. InSvizzera, un licenziamento vienerevocato solo in casi moltoparticolari. Una procedura diconciliazione, bonale o legale econdotta con l’assistenza legaledel SEV, resta così spesso lamiglior soluzione, a meno diessere in presenza di evidentiinfrazioni di legge.

pan.

Gratis – ma soloin apparenza

COMMENTO

Page 15: Contatto sev 2015 16

AGENDA ......

15contatto.sevN. 16/1524.9.2015

La NATO e gli Stati Uniti (va da sé) si dicono preoccupatiper il rinnovato impegno russo a difesa del regime siria-no. Dinanzi al deteriorarsi del dispositivo militare delleforze governative, Putin ha deciso l’invio di armamentipiù sofisticati e di personale specializzato per istruire isiriani al loro uso. Ma a Washington e a Bruxelles si temeche Mosca possa mandare, se la situazione per Assaddovesse peggiorare ulteriormente, anche soldati da im-piegare sul fronte.

È davvero una strana guerra quella che si combatte inSiria. Si continua a chiamarla «civile», ma le forze incampo, direttamente o indirettamente, sono sempre piùeterogenee. Oltre a siriani e iracheni, numerosi sononell’ISIS i combattenti giunti dall’intera «umma», cioè lacomunità mondiale di tutti i «credenti». D’altrondel’obiettivo ultimo non è Assad ma la creazione di un calif-fato ben più vasto dei territori siriano e iracheno. E si so-no apparentemente disintegrate quelle forze ribelli cheall’inizio della guerra erano parse rappresentare l’oppo-sizione «democratica» alla «dittatura» di Assad.

Nel conflitto sono ormai militarmente coinvolti, in viaufficiale con la sola aviazione, numerosi Paesi, da quelliarabi, come la Giordania (ricordate il caso del pilotagiordano bruciato vivo in gennaio dai tagliagole del-l’ISIS?), a quelli occidentali. A bombardare sono ameri-cani, inglesi, francesi e turchi e ben presto australiani.Eppure quest’imponente forza non pare in grado di fer-mare l’avanzata delle milizie del Califfo, che si avvicina-no sempre più a Damasco. Come mai?

Una possibile risposta è che gli aerei «alleati» non attac-cano i jihadisti là dove sono a stretto contatto con i go-vernativi. Lo si è visto anche nella recente offensiva cheha portato alla conquista dell’aeroporto di Abu Duhu.Non aveva forse dichiarato il presidente Obama, in ri-sposta all’offerta di Putin di unire le forze per combatterei terroristi islamici, con un categorico « Assad deveandarsene». E allora ecco che il nemico (ISIS) del mionemico (Assad) diventa un temporaneo alleato su unfronte, mentre lo combatto su altri.

Davvero una strana guerra. Putin è accusato di ingerenzaquando si muove su esplicita richiesta del governo legit-timo, mentre gli aerei di vari Paesi conducono operazionibelliche in un Paese sovrano senza alcuna legittimità. Ilnemico dichiarato sono i jihadisti, gli stessi che godeva-no del sostegno di quanti ora li bombardano. È dell’apri-le del 2013 la foto che ritrae il senatore repubblicanoMcCain e il Califfo assieme in una riunione dell’opposi-zione armata ad Assad.

DI GADDO MELANI

DENTRO LA CRONACA

Siria: la strana guerra

Bei uns spielt die Solidarität On y jou la carte de la solidarité Solidarietà, la nostra carta vincente

Giornata della migrazione 2015

«A dire il vero volevamo tornare indietro» 7 novembre 2015, 09.00–17.00 Hotel Olten, Bahnhofstrasse 5, Olten

Film e discussione: «Eigentlich wollten wir zurückkehren» («A dire il vero volevamo tornare indietro») ������������ �����������������

World Café:Rientrare o restare – una riflessione personale e sociale

Iscrizione entro il 23 ottobre 2015 a:���������������������� ���������� Birmensdorferstrasse 65 �����������

044 242 84 66 [email protected] oppure direttamente su www.sev-online.ch/migrazione

Iscrivetevi subito!

L’evento è organizzato da:

Page 16: Contatto sev 2015 16

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16 AGENDAcontatto.sevN. 16/1524.9.2015

*) mettere una x nella casella entrante in considerazione

Luogo e data:.....................................................................................................................................................

Firma:....................................................................................................................................................

ISCRIZIONE ABANO 2015 / 2016

Dati personali 1a persona 2a persona

Cognome

Nome

IndirizzoCAP/LocalitàTelefono casaTelefono cellulareData di nascitaTipo di camera � doppia � singola *) �doppia �singola *)

Corso di formazione 2015 presso la Casa del popolo aBellinzona.

Descrizione del tema: Legge federale sulla durata dellavoro (Ldl) e relativa ordinanza (Oldl)

Il lavoro a turni costituisce un carico molto importanteper il personale dei trasporti pubblici, che deve concilia-re anche le esigenze private e l’indispensabile riposofisico.

La sua tutela è disciplinata dalla legge federale sulladurata del lavoro nelle imprese di trasporti pubblici e larelativa ordinanza. I partecipanti acquisiranno le dispo-sizioni fondamentali della Ldl e dell’Oldl e saranno ingrado di sorvegliare e far rispettare queste disposizioniin particolare sulla pianificazione degli orari di lavoro inseno all’azienda.

Relatore: Pietro Gianolli, sindacalista SEV

Partecipanti: personale ITC

Costo: membri SEV gratuito, non membri 250 franchi

Iscrizione entro il 7 ottobre a:

Segretariato SEV Bellinzona, CP 1469, telefono 091 82501 15, fax 091 826 19 45, e-mail:[email protected]

Corso su Ldl e Oldlmercoledì 21 ottobre

Sono aperte le iscrizioni per le vacanze-cure ter-mali che anche quest’anno trascorreremo pres-so l’Hotel Terme Paradiso di Abano Terme dal 27dicembre 2015 al 6 gennaio 2016. L’attualebassa quotazione dell’euro ci permette di dimi-nuire i nostri già vantaggiosi prezzi:■ camera doppia CHF 950 p. p.■ camera singola CHF 1100 p. p.

I prezzi comprendono il viaggio in torpedone, lapensione completa incluse le bevande ai pasti(¼ vino, ½ acqua minerale), il cenone di SanSilvestro, un accappatoio, l’uso delle piscine,della grotta sudatoria e della palestra. Sonoescluse le bevande supplementari e le cure;quest’ultime sono da concordare e pagare diret-tamente sul posto.

Pure esclusa dalla quota l’assicurazione annul-lamento; si raccomanda a chi non ne è ancora inpossesso di stipularla prima dell’iscrizione.NB. Non sono ammesse modifiche del pacchetto(ad es. data andata o ritorno)!

Chi necessita di assistenza dev’essere accompa-gnato da persona di fiducia.

Il numero massimo di camere singole èfissato a 20 e farà stato il timbro postale!

Per una tempestiva riservazione delle camere vichiediamo di iscrivervi entro il 30 settembre tra-mite il tagliando sottostante da inviare a: ElianaBiaggio, via Monte Tabor 10, 6512 Giubiasco.Non si accettano prenotazioni telefoniche!Quale conferma della vostra iscrizione vi chiede-remo un acconto di CHF 500 p. p. da versare en-tro 10 giorni dal ricevimento della fattura.

■ Per informazioni su viaggio e vacanze:

Eliana Biaggio, responsabile vacanze, telefo-no 091 857 49 19, e-mail: [email protected]

■ Per informazioni sul pagamento:Renato Bomio, cassiere, tel. 091 743 80 66

■ PV Ticino e Moesano – ferrovieri pensionati

Soggiorno dal 27 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016.

Vacanze di fine anno ad Abano Terme:sono aperte le iscrizioniAnnunciarsi entro il 30 settembre 2015

Come consuetudine anche quest’anno nel mese di ottobre sisvolgeranno le due castagnate della nostra sezione.Il comitato vi aspetta numerosi per trascorrere assieme un po-meriggio in allegra compagnia. Gli addetti alle caldaie faran-no il possibile per preparare al meglio le caldarroste. Oltre al-le castagne vi sarà servito del lardo e formaggio dell’alpe, iltutto bagnato con del buon vino e acque minerali. Non occor-re iscriversi o annunciarsi.

■ Martedì 27 ottobre a Biasca al Bocciodromo Rodoni, ore14:30

Treni consigliati per Biasca da Airolo pt 13.01 – Faido 13.19 –Biasca arr. 13.39. Da Locarno pt. 13.45 – Cadenazzo 13.57 –Bellinzona 14.06 – Biasca arr 14.17.Un nostro rappresentante sarà presente in stazione per orga-nizzare il trasporto al Bocciodromo e ritorno. A disposizioneun ampio posteggio per chi arriva con un mezzo privato.

■ Giovedì 29 ottobre a Vacallo al Centro sociale, ore 14:30Per Vacallo, nei dintorni del Centro sociale, sono a disposizio-ne dei posteggi adeguati ed inoltre è ben servito dai mezzipubblici del Mendrisiotto. Il comitato sezionale

■ PV Ticino e Moesano

27 ottobre, Biasca, Bocciodromo Rodoni29 ottobre, Vacallo, Centro sociale

Castagnate edizione 2015

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AGENDA ......

17contatto.sevN. 16/1524.9.2015

L’Unione sindacale svizzera (USS) regione Ticino e Moesa

è lieta di invitarvi alla conferenza dibattito sull’Unione Europea:

La crisi esistenziale dell'Unione europea Origini, conseguenze e strategie di uscita

Professor Sergio Rossi – UNI Friburgo

Sabato 3 ottobre 2015 – ore 9:00

Centro della protezione civile – Rivera

Il ruolo dell'Unione europea e il funzionamento del pubblico impiego Nicola Nicolosi - segreteria nazionale CGIL

Dopo gli interventi dei relatori Sergio Rossi, professore di

macroeconomia ed economia monetaria all’Università di Friburgo e

Nicola Nicolosi, segretario nazionale e rappresentate a Bruxelles del

Sindacato italiano CGIL, sarà aperta la discussione con i presenti.

Aperitivo offerto a seguire.

Entrata libera

contatto.sev è il giornale delsindacato del personale deitrasporti SEV. Pubblicazionequindicinale.

Editore: SEV, www.sev-online.ch.

Redazione: Peter Moor (capo-redattore), Peter Anliker, VivianBologna, Beatrice Fankhauser,Markus Fischer, Françoise Gehring,Pietro Gianolli, Anita Merz, PatriziaPellandini Minotti, HenrietteSchaffter.

Indirizzo della redazione:contatto.sev, CP, 6501 Bellinzona,e-mail: [email protected],telefono 091 825 01 15, fax 091826 19 45.

Tiratura: edizione italiana: 3609copie; totale: 43 612; certificata il14.11.2014.

Abbonamenti e cambiamenti diindirizzo: SEV, divisione amministra-tiva, casella postale, 3000 Berna 6,e-mail: [email protected], tel. 031357 57 57, fax 031 357 57 58.Abbonamento annuale per i nonaffiliati: 40 franchi.

Pubblicità: Zürichsee Werbe AG,Seestrasse 86, 8712 Stäfa, tel. 044928 56 11, fax 044 928 56 00,e-mail: [email protected],www.zs-werbeag.ch.

Prestampa: AZ Medien, Aarau,www.azmedien.ch.

Stampa: Mittelland ZeitungsdruckAG, Neumattstrasse 1, 5001 Aarau,www.mittellandzeitungsdruck.ch(azienda del gruppo AZ Medien AG).

ISSN 1662-8470

Prossima edizione:8 ottobre 2015. Chiusuraredazionale: giovedì1o ottobre, ore 10.

IMPRESSUM

La nostra sezione è lieta di invitarvi all’assemblea che avrà luogo a Zuri-go presso la sala Limmat, a partire dalle ore 16.00. Invito con trattande verrà spedito per posta.Sono cordialmente invitati tutte e tutti i membri. Segue aperitivo.

Termine di iscrizione: 30 settembre, presso la presidente sezionale Ely Wüthrich n. tel. 079 28750 50 o mail: [email protected]

Assemblea sezione serviziferroviari 7 ottobre a Zurigo

La nostra sottofederazione è lieta di invitarvi alla nostra gitache si terrà alle saline di Schweizerhalle, dove potrete lasciarvisorprendere da tutto quanto ruota attorno al sale.

Iscrizione: presso Lea Boner, tel. 079 746 10 70, mail:[email protected]. Vi attendiamo numerose!

Ritrovo donne SEV BAUsabato 17 ottobre

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18 AGENDAcontatto.sevN. 16/1524.9.2015

Ci avviamo verso la conclusione di un anno impegnativo, e comedi solito ci ritroviamo per fare il punto e discutere brevemente lequestioni che più da vicino ci riguardano, con l’ausilio dei nostriospiti Manuel Avallone (vice-presidente SEV), Pietro Gianolli (se-gretariato SEV Bellinzona) e Hans-Ueli Keller (Commissione cen-trale BAU), ma soprattutto per passare un paio d’ore in compa-gnia tra colleghi. Come socio/socia, ti aspettiamo con piacere allanostraAssemblea sezionale autunnale 2015venerdì 16 ottobre, ore 18.00, al Grotto «da Pippo» a Lodrino

Ordine del giorno:1 Saluto di apertura e comunicazioni2 Verbale Assemblea generale del 10.04.20153 Brevi relazioni sull’attualità sindacale dei nostri settori4 Domande, proposte e richieste5 Onorificenze6 Varie ed eventuali7 Castégn, lard e vin bon (gazösa per i astemi)

Un pulmino sarà a disposizione da/per Bellinzona dalle 17.30 perchi vuole evitare di venire in auto.

Il Comitato sezionaleAldo Sciamanna, presidente

■ Conferma di partecipazionePer motivi organizzativi, ti preghiamo di volerci confermare la tuapartecipazione alla serata entro il 30 settembre anche conun semplice sms, per telefono o una e-mail a:Aldo Sciamanna 079 503 90 57 [email protected]

oppure a un membro di comitato, indicando se farai eventual-mente uso del pulmino.

■ Sezione Lavori/Bau Ticino

Venerdì 16 ottobre, ore 18.00, al Grotto«da Pippo» a Lodrino

Assemblea autunnale 2015

Il comitato centrale VPT e il segre-tariato SEV invitano i membri atti-vi e i pensionati delle sezioni VPTdel Ticino alla tradizionale gior-nata che avrà luogo il 28 novem-bre a Bellinzona. Quest’anno iltema di riflessione sarà comunein tutta la Svizzera; si tratta delleaggressioni, una realtà con laquale il personale dei trasportipubblici è spesso confrontato.L’articolo 59 della Legge federalesul trasporto dei viaggiatori pre-vede che i reati (ingiurie minaccee vie di fatto) commessi nei con-fronti del personale conducente,sono perseguiti d’ufficio dalla po-lizia. Per il perseguimento d’uffi-cio l’autorità competente devecomunque esserne a conoscenza,pertanto occorre sempre annun-ciare l’accaduto. Un argomentomolto importante e di attualità.

■ Svolgimento della giornata:

09.30: accoglienza con caffè e croissant10.00: benvenuto da parte del presidente della VPT Sottoceneri Peter Bernet e del presidentecentrale Gilbert d’Alessandro10.10: inizio tavola rotonda sul tema delle aggressioni con ospiti e testimonianze. Breve di-scussione12.00: aperitivo e pranzo in comune.

■ Termine di iscrizionePer questioni organizzative vi preghiamo di inoltrare le iscrizioni entro il 20 novembre a:

Peter Bernet, bucalettere n. 34, Ruggì oppure: Casella postale 513, 6942 SavosaSabetti Andrea presso la ferrovia CentovalliFrusetta Fabrizio, autolinee FART LocarnoSegretariato SEV, c.p. 1469, 6501 Bellinzona, tel. 091 825 01 15

Tagliando di iscrizione (p.f. compilare in stampatello)

Nome:……...............................................................................................

Cognome:…………………………....................................................................

Impiegato presso:...................................................................................

Telefono:……….........................................................................................

Firma:…………………………………………………..................................................

■ Per chi viene in trenoTreni per Bellinzona con arrivo alle 09.26da Chiasso: 08.28da Mendrisio: 08.36da Lugano: 08.46da Rivera: 09.12da Giubiasco: 09.23da Locarno: 09.04 (arrivo 09.29)

Giornata cantonale delle ITCBellinzona, 28 novembreAggressioni sotto la lente

Tempo di bilanci anche per lasottofederazione AS RegioneTicino, confrontata quotidiana-mente con vecchie e nuove sfi-de. L’appuntamento è fissatoper venerdì 6 novembre alleore 18 presso la Casa delPopolo a Bellinzona

■ Ordine del giorno:1 Apertura e saluto del presi-dente sezionale, lista di pre-senza2 Approvazione ordine delgiorno3 Nomina del presidente delgiorno e scrutatori4 Approvazione verbale ultimaassemblea

5 Relazione del Presidente6 Intervento del presidenteCentrale AS P. Käppler, discus-sioni e domande7 Rapporto del cassiere8 Consegna distintivi 25° e 40°d’appartenenza a SEV / AS9 Attualità sindacali con un/acollega del segretariato regio-nale del SEV10 Eventuali

Seguirà un rinfresco; i parteci-panti sono pregati di annun-ciarsi ad Attilio Albertini:[email protected] aspettiamo.

Vanni Nembrini, presidente

■ Sezione AS Ticino

Venerdì 6 novembre, ore 18, Casa del Popolo,Bellinzona

Assemblea generale 2015

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AGENDA ......

19contatto.sevN. 16/1524.9.2015

Che cos’è l’intelligenza? Davvero si può misurare?I primi studi sistematici sull’intelligenza umana sidevono a Francis Galton, un cugino di Darwin, chea metà del XIX secolo si convinse che l’intelligenzafosse una dote ereditaria, rilevando che, ad esem-pio, tutti i familiari di Johann Sebastian Bach ave-vano in comune un innato senso della musica.Poi, nel 1912, entrò in scena William Stern con iprimi test sul cosiddetto «Quoziente Intellettivo»(Q.I.); anche se poi fu il primo lui stesso a metterliin discussione. Nel frattempo, però, uno psicologoamericano aveva sottoposto al test del Q.I. quasidue milioni di soldati in partenza per la PrimaGuerra Mondiale e ormai i test d’intelligenza era-no diventati di moda. Oggigiorno gli scienziatiriconoscono che non esiste un solo tipo di intelli-genza e che, nello specifico, l’intelligenza artisticao comunque le menti più creative tendono a sfug-gire a questi tentativi di analisi. Senza parlaredell’eterna disputa fra «ereditaristi», cioè coloroche sostengono l’importanza dei fattori geneticinella determinazione dell’intelligenza, e «ambien-talisti», ossia coloro che insistono sull’importanzadell’ambiente in cui il cervello matura, parago-nando l’intelligenza a un seme che deve comun-que trovare terreno fertile per poter germinare esvilupparsi al meglio. A un certo punto sembròprevalere la tesi genetica, giacché uno stimatissi-mo studioso inglese, Sir Cyril Burt, con una ricercabasata su una cinquantina di gemelli monocorialiseparati alla nascita e vissuti in ambienti diversi,sostenne di aver dimostrato che circa l’88 % delQ.I. era dovuto a fattori ereditari e appena il 6 % afattori ambientali; mentre il rimanente 6 % era daattribuirsi all’inaffidabilità stessa dei test sul Quo-ziente Intellettivo. I suoi colleghi impiegarono an-ni a capacitarsi del fatto che si trattava solo di unacolossale truffa scientifica, messa in piedi dal-l’eminente scienziato per suffragare la sua tesi.Nel frattempo, però, le conclusioni di Burt eranostate accettate come buone persino dai maggioritesti di psicologia, inducendo alcuni legislatori adabolire i finanziamenti per i programmi educativisupplementari: il denaro speso, infatti, sembravainutile a far aumentare l’intelligenza, visto che erastato dimostrato che si trattava di una dote perlo-più innata e non ulteriormente sviluppabile con legiuste sollecitazioni ambientali. Insomma, spessogli studi sull’intelligenza si sono rivelati esseredelle imbarazzanti stupidate!

ROBERTO DE ROBERTIS

A SPROPOSITO DI …

... intelligenza

I 49. Campionati svizzeri ditennis USFS si sono svolti a Lit-tau (canton Lucerna) l’8 e il9 agosto . Un clima decisamen-te favorevole per il nord dellealpi ha allietato le tante partitesvoltesi sui campi in terra ros-

sa. Nella categoria maggiore(Cat I) non si è potuta purtrop-po giocare la finale che vedevaopponenti Athos Keller e Patri-zio Carloni. Il primo ha dovutodare forfait a causa di un infor-

tunio che gli ha impedito di di-sputare un match che sicura-mente avrebbe catturato l’at-tenzione degli spettatori. Perla terza volta consecutiva dun-que Patrizio Carloni (UFS Tici-no) si è dunque confermato

campione svizzero di TennisUSFS. In categoria II si è dispu-tata una finale padre-figlio: adavere la meglio il Papà MarcPhilippe sul giovane BastienPhilippe, di 14 anni (entrambi

della sezione Delémont). Fra ledonne si è potuto assistere aduna combattutissima finale fraChrista Wessner (ESK Bienne) eHeidi Furger (SE Berna), vintada Christa in tre set. Nella cate-goria Seniori, il successo è an-dato ad una new entry: Tho-mas Müller che ha avuto lameglio contro Hansueli Huster(UFS Ticino), pure lui nuovogiocatore della categoria. NeiVeterani si è disputato un ta-bellone a gruppo visto che vierano solo 4 iscritti. La migliorclassifica dopo 3 incontri è ri-sultata di Edwin Gut (ESV Lu-cerna). Per finire, nella catego-ria FUN che dà occasione aineofiti e non classificati di mi-surarsi in partite ufficiali, haportato a casa la sua primavittoria Luca Nonella dell’UFSTicino.Con grande piacere, possiamoannunciare che l’anno prossi-mo questa manifestazioneavrà luogo il 13 e 14 agosto aVevey.

CT Athos Keller

Campionati svizzeri di tennis■ Unione sportiva svizzera USFS

I premiati della categoria I: da sinistra Patrizio Carloni, campionesvizzero, Christoph Hösli direttore torneo, Athos Keller finalista

AvvisoInformiamo che il segretariato regionale di Bellinzonail 15 ottobre rimane chiuso per impegni fuori sede.

Dopo le vacanze e le «fatiche estive» dei Cam-pionati CH a Lucerna ecco l’occasione per ri-prendere la racchetta in mano. Il Torneo SocialeUFST 2015 si terrà presso il TC Giubiasco CentroOrion a Sementina (campi interni). Numerominimo di iscritti: 8.

Segue eventuale cena. Aperitivo offerto.Inizio ore 10.15, termine ca. 18.30.Iscrizioni entro il 17 ottobre e informazioni a:Samuele Lupi, via Bressanella 8, 6828Balerna, tel. 076 411 77 04, e-mail:[email protected].

Torneo sociale di tennis – sabato 24 ottobre a Sementina

■ UFST Unione ferrovieri sportivi Ticino

Siete cordialmente invitati a prendervi parte.Tema: «il futuro della vendita personale: da ri-valutare o abbandonare?»

Quando: sabato 31.10.15Località: Hotel Olten, Olten, dalle 9:45 – 15.30

Resp. settore P, SEV AS Ruth Schweizer

Convegno del personale di vendita - Olten - 31 ottobre

■ Sottofederazione AS - Preavviso

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20 FOCUS.SEVcontatto.sevN. 16/1524.9.2015

La domanda di questa edizione è:dov’è stata scattata questa foto?

Si può partecipare al concorsoentro mercoledì 30 settembre2015:

inviando una cartolina postalecon nome, cognome, indirizzo esoluzione a: SEV, Photomystère,casella postale, 3000 Berna 6;per e-mail: inviando le stesseindicazioni della cartolina [email protected]; per internet: sul nostro sitowww.sev-online.ch cliccare sulbox «Photomystere» a destra sottol’agenda e riempire il formulariocon le indicazioni richieste. Il nomedella vincitrice o del vincitore saràpubblicato sul numero successivo.

È in palio un set composto dapenna a sfera e da portamineCaran d’Ache, che verrà sorteggia-to tra coloro che avranno dato larisposta esatta.

Non verrà tenuta alcuna corri-spondenza sul concorso. Le vielegali sono escluse.

La foto dell’ultima edizioneriportava un dettaglio del molo diHertenstein, vicino a Weggis, sullago dei Quattro Cantoni. Trovere-te una foto esplicativa sul nostrosito www.sev-online.ch.

Il fortunato vincitore del coltellino«Outrider» con stemma SEV è: Tobias Siegfried di Berna,sezione VPT RBS

Photomystère: «dov’è stata scattata questa foto?»

Brig

itte

Hum

air

Dopo aver esaminato il proget-to di riforma della previdenzavecchiaia, la camera alta hadeciso di aumentare di 70 fran-chi al mese le rendite AVS e diportare il fattore di calcolo perla rendita di coniugi dal 150 al155 percento. La rendita mas-sima per coniugi aumenteràquindi di 226 franchi.Questo aumento, unitamentead altre misure, contribuirà adassorbire le perdite derivantidall’abbassamento del trassodi conversione dal 6,6 al 6 %per le rendite del secondo pila-stro e fa un passo anche in di-rezione delle donne, che po-tranno accedere all’AVS solodai 65 anni. L’aumento dellerendite AVS viene finanziato ri-toccando dello 0,15 % versol’alto i contributi sul salario perdipendenti e datori di lavoro eaumentando progressivamentel’IVA dell’1 % entro il 2025.

Questo aumento permetteràanche di assorbire le maggiorispese derivanti dalle renditedella generazione del «babyboom».Il presidente USS Paul Rech-steiner ha molto insistito perconvincere gli altri senatoridella necessità di compensarele conseguenze dell’abbassa-mento del tasso di conversioneanche al di fuori del secondopilastro e che un aumento del-le rendite AVS sia da questopunto di vista una soluzionemigliore rispetto alla soppres-sione della cifra di coordina-mento proposta dal Consigliofederale.La questione passa ora al Con-siglio nazionale, che l’affronte-rà dopo le elezioni. Qualora lacompagine di destra, ferma-mente contraria all’aumento

delle rendite AVS, dovesseguadagnare seggi, potremmoassistere ad un netto peggiora-mento di tutto il progetto di ri-forma, che comporta già oggidiverse rinunce per i nuovi be-neficiari di rendita.In un’intervista al termine deldibattito agli Stati, Paul Rech-steiner ne ha tratto un primobilancio:

■ I sindacati saranno dispostiad inghiottire rospi comel’innalzamento delle età AVSper le donne e la riduzionedel tasso di conversione?

Paul Rechsteiner: I sindacatisono contrari a questi due pun-ti, ma saranno chiamati a deci-dere democraticamente su diun possibile referendum al ter-mine del processo parlamenta-re e sulla raccomandazione di

voto per l’aumento dell’IVA,che deve essere sottoposto alvoto popolare.

■ Però tu hai votato a favore diquesta revisione...

Per me, era fondamentale evita-re i peggioramenti per gli attua-li beneficiari di rendita. Il Consi-glio federale proponeva dipeggiorare la compensazionedel rincaro e una diminuzionedell’impegno della Confedera-zione nel finanziamento del-l’AVS. Proposte che abbiamorespinto e il progetto garantisceora il finanziamento dell’AVS si-no al 2030. Restano i due puntinegativi di cui abbiamo già det-to, ma i nuovi pensionati bene-ficeranno di compensazioni nel-la previdenza professionale, aiquali si aggiunge l’aumentodelle rendite AVS. Queste con-siderazioni mi hanno indotto avotare in favore del compro-messo.

■ Nel corso del dibattito, haiaffermato che l’aumentodelle rendite AVS è il pernoattorno al quale ruota tuttala riforma. Perché?

Perché è l’unica componente ditutto il progetto che procuraanche vantaggi alla gente,compensando gli svantaggi ci-

tati. Negli ultimi 15 anni, non èpiù stato possibile migliorarel’AVS, la cui reputazione venivacostantemente attaccata. Cheoggi si torni a puntare sul-l’AVS, migliorandola, è ungrande passo nella giusta dire-zione. È stato infranto un veroe proprio tabù, non da ultimograzie all’attività dei sindacatie alla loro iniziativa «AVSplus».

■ Secondo te, quindi, i proble-mi del secondo pilastro do-vrebbero indurci a rafforzareil primo?

Proprio così, anche perchédobbiamo tener presente cheper i redditi bassi e medi,l’AVS rimane il pilastro fonda-mentale della propria previ-denza vecchiaia. Sino ai150 000 franchi di reddito of-fre infatti un rapporto tra pre-mi pagati e rendite erogateestremamente favorevole. Ciadopereremo evidentementeanche per difendere le renditedi cassa pensioni, ma in que-sto ambito appare molto piùdifficile ottenere miglioramen-ti, almeno a breve e mediotermine.

Markus Fischer

Le rendite AVS dovreb-bero essere rivalutateper la prima volta da20 anni. Questa decisio-ne del Consiglio degliStati costituisce un im-portante miglioramentodel progetto del Consi-glio federale.

Tutto ruota attorno all’aumento delle rendite AVS

Si delinea un compromesso sul progetto di «Previdenza 2020»

Fi

Paul Rechsteiner a colloquio nei corridoi di palazzo.