Il mio CCL non si tocca - SEV-Online · 2021. 6. 18. · Il divieto generale del tra-sporto di...

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Mutazioni: SEV casella postale 3000 Berna 6 GAA 6500 Bellinzona 1 N. 05 26 aprile 2018 93.mo anno Tel. 091 825 01 15 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch Le sezioni ticinesi prendono carta e penna per farsi sentire. Pagina 5 Lettera a Meyer Presso il segretariato centrale del SEV a Berna ci sono persone che si preoccupano di assicurare i servizi ai nostri membri Pagina 10 Servizio ai membri Trovato un accordo, ma il clima resta teso. Pagine 2 e 3 TPG Il SEV lo sta ripetendo da mesi alla dire- zione FFS: il suo pacchetto di rivendica- zioni è inaccettabile. Un messaggio chiaro ribadito anche dalla Conferenza CCL lo scorso 18 aprile a Berna. Sul terreno, i toni dei discorsi del per- sonale incontrato in occasione della giornata di azione «Le FFS fanno a fette il CCL», sono i medesimi. La direzione FFS ha la possibilità di ascoltare il suo personale o di imbocca- re una fuga in avanti. Verdetto questo giovedì 26 aprile in occasione di un’al- tra tornata negoziale. alle pagine 8 e 9 CCL FFS/FFS Cargo Il mio CCL non si tocca Sia a livello di Conferenza CCL FFS/FFS Cargo, sia sui posti di lavoro, la voce è una sola: nes- sun peggioramento del CCL. Poco meno di un anno fa avevano scioperato per difendere i loro posti di lavoro e oggi con la nascita del nuovo consorzio, insieme ai sindacati lottano per un Contratto collettivo di lavoro de- gno di questo nome. Stiamo parlando dei marinai ex NLM in onore dei quali l’USS Ticino ha deciso di trasferirsi sul- le rive del Verbano. Al centro del Primo Maggio 2018 soprattutto la voce dei la- voratori e delle lavoratrici e la parità, per cui le donne lottano ogni giorno. Ma anche i ferrovieri faranno sentire la loro voce contro il peggioramento del CCL, il cui rinnovo si prospetta molto ar- duo. alle pagine 6 e 7 In onore ai marinai ex NLM Primo maggio a Locarno frg ------------------ Il Sindacato del personale dei trasporti SEV è molto preoccupato per la decisione dell’Ufficio federa- le dei trasporti (UFT) di suddividere tra FFS e BLS le linee ferroviarie a lunga percorrenza. L’esempio di altri Paesi come la Svezia mostra che la concorrenza fra le società ferrovia- rie non migliora l’offerta. a pagina 4 editoriale a pagina 3 Traffico a lunga distanza

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Mutazioni:SEV casella postale 3000 Berna 6

GAA6500 Bellinzona 1

N. 05

26 aprile201893.mo anno

Tel. 091 825 01 15 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch

Le sezioni ticinesiprendono carta e pennaper farsi sentire.

Pagina 5

Lettera a MeyerPresso il segretariato centrale del SEV a Bernaci sono persone che si preoccupano diassicurare i servizi ai nostri membri

Pagina 10

Servizio ai membriTrovato un accordo,ma il clima restateso.

Pagine 2 e 3

TPG

Il SEV lo sta ripetendo da mesi alla dire-zione FFS: il suo pacchetto di rivendica-zioni è inaccettabile. Un messaggiochiaro ribadito anche dalla ConferenzaCCL lo scorso 18 aprile a Berna.Sul terreno, i toni dei discorsi del per-sonale incontrato in occasione dellagiornata di azione «Le FFS fanno a fetteil CCL», sono i medesimi.La direzione FFS ha la possibilità diascoltare il suo personale o di imbocca-re una fuga in avanti. Verdetto questogiovedì 26 aprile in occasione di un’al-tra tornata negoziale.

alle pagine 8 e 9

CCL FFS/FFS Cargo

Il mio CCL non si toccaSia a livello di Conferenza CCLFFS/FFS Cargo, sia sui posti dilavoro, la voce è una sola: nes-sun peggioramento del CCL.

■ Poco meno di un anno fa avevanoscioperato per difendere i loro posti dilavoro e oggi con la nascita del nuovoconsorzio, insieme ai sindacati lottanoper un Contratto collettivo di lavoro de-gno di questo nome. Stiamo parlandodei marinai ex NLM in onore dei qualil’USS Ticino ha deciso di trasferirsi sul-le rive del Verbano. Al centro del PrimoMaggio 2018 soprattutto la voce dei la-

voratori e delle lavoratrici e la parità,per cui le donne lottano ogni giorno.Ma anche i ferrovieri faranno sentire laloro voce contro il peggioramento delCCL, il cui rinnovo si prospetta molto ar-duo.

alle pagine 6 e 7

In onore ai marinai ex NLM

Primo maggio a Locarno

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Il Sindacato del personale deitrasporti SEV è molto preoccupatoper la decisione dell’Ufficio federa-le dei trasporti (UFT) di suddivideretra FFS e BLS le linee ferroviarie alunga percorrenza. L’esempio di altriPaesi come la Svezia mostra che laconcorrenza fra le società ferrovia-rie non migliora l’offerta.

a pagina 4

editoriale a pagina 3

Traffico a lunga distanza

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2 ATTUALITÀ ATTUALITÀcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

contatto.sevN. 05/1826.4.2018

Serata a Luganosui trasporti pubblici■ L’Associazione degli utentidel trasporto pubblico (Astuti),sezione ticinese di Pro Bahn,organizza una serata sul temadella liberalizzazione deitrasporti, lunedì 7 maggioalle 20.15 nella sede dellescuole elementari di Bessoa Lugano. Il tema dellaliberalizzazione dei trasporticollettivi è oggi di grandeattualità. In Svizzera il Consigliofederale e l’Ufficio federale deitrasporti sembrano pure andarein questa direzione. Questetendenze rappresentano unvantaggio o un rischio per gliutenti? Se ne parlerà conquattro ospiti, tra cui il profes-sore Remigio Ratti grandeesperto di trasporti.

Progetti ferroviari■ L’Ufficio federale deitrasporti (UFT) ha pubblicato ilrapporto annuale sullo stato deilavori dei programmi di amplia-mento dell’infrastrutturaferroviaria, ossia Alptransit, iraccordi alla rete ad altavelocità (R-RAV), il risanamentofonico, lo sviluppo futurodell’infrastruttura ferroviaria(SIF), il corridoio di 4 metri e lafase di ampliamento 2025 delprogramma di sviluppo strategi-co dell’infrastruttura ferroviaria(PROSSIF). Il rapporto dà infosull’avanzamento del program-ma di risanamento fonico,l’introduzione del sistema dicontrollo della marcia dei treniETCS e i progetti regionali dellalinea di transito di Zurigo, delCEVA a Ginevra e della galleriadell’Albula II. Tutti i grandiprogetti procedono secondoprogramma.

Iniziativa delle Alpi:P. Gianolli in comitato■ I membri dell’Iniziativa delleAlpi hanno eletto due nuovimembri nel Comitato: PietroGianolli, nostro ex collega alSEV e da molti anni membro delConsiglio delle Alpi, e ManuelHerrmann, che lascia il segreta-riato dell’Iniziativa delle Alpi,ma resterà a disposizione delComitato.

IN BREVE

Conformemente al risultatodella consultazione presso ilpersonale sindacalizzato, ilFronte sindacale (composto daSEV, Transfair e ASIP) ha firma-to un accordo il 16 aprile da-vanti alla Camera dei rapporticollettivi di lavoro (CRCT). L’ac-cordo firmato anche dalla dire-zione TPG riguarda le condizio-ni di lavoro. «È la mobilitazionedel personale che ha permessodi compiere progressi signifi-cativi, innanzitutto l’aumentodel numero dei dipendenti»,ha comunicato il fronte sinda-cale.

101 assunzioniL’assunzione di 101 persone sa-rà effettuata su tre anni escluse

le partenze naturali e l’aumentodell’offerta. Inizialmente, questoriguarderà gli effettivi dei condu-centi, della pianificazione e disupporto» afferma Valérie Sola-no, segretaria sindacale del SEV.Il reclutamento dei dipendenti,che dovranno essere formati ini-zierà quest’anno. La firma diquesto accordo, ottenuto doponegoziati di un mese, pone fine

al preavviso di sciopero del 21marzo. L’altro preavviso di scio-pero, quello dei conducenti dellasocietà di subappalto TPG - RATPDev - è ancora sospeso dal mo-mento che è stata coinvolta laCRCT.

Mancanza di effettiviSindacati e personale avevanodenunciato da tempo le conse-

guenze della mancanza di per-sonale sulla salute dei dipen-denti. «Con queste assunzioni,dobbiamo migliorare le condi-zioni di lavoro e quindi ridurre idisagi per gli altri conducenti,definendo meglio il tempo diguida, i tempi al capolinea, l’am-piezza delle giornate di lavoro,la pianificazione, ecc.» spiega ilfronte sindacale.

Con più personale, diventa pos-sibile creare degli orari adeguatialla guida stressante nella cittàdi Ginevra.Le assunzioni dovrebbero ancheconsentire una migliore rotazio-ne del personale volante che po-tranno essere a conoscenza de-gli orari per tutto l’anno e saperese guideranno al mattino, al po-meriggio o alla sera. Finora nonbeneficiavano di orari fissi, cheper di più venivano comunicatiloro solo quattro giorni prima. «ITPG si impegnano anche a for-mare maggiore personale poli-valente», ha aggiunto ValérieSolano.

Altri miglioramentiPer quanto riguarda il futuro de-posito «En Chardon», il persona-le del servizio tecnico è coinvoltonel processo di implementazio-ne (numero e orario di lavoro).Per l’esercizio, il «laboratorio disperimentazione» è abbandona-to e le condizioni di lavoro sa-ranno identiche agli altri deposi-ti. A partire dal luglio 2018, isalari saranno indicizzati di+ 0,5%.

Per quanto riguarda la parteci-pazione finanziaria all’assicura-zione sanitaria, l’importo saràincluso nel salario dal 1 ° genna-io 2019. L’accordo prevede an-che progressi in materia di salu-te. Un medico del lavoroindipendente potrà interveniresulla base di un mandato e pre-sentare delle raccomandazioni.

Un accordo che deve essereancora applicatoValérie Solano invita a non la-sciarsi andare a trionfalismi.«Restiamo cauti e aspettiamo divedere come questo accordo siconcretizzerà davvero». Infatti ilclima tra la direzione e il perso-nale non è per nulla rasserenato.Il fronte sindacale sarà «attentoal rispetto di tutti gli elementi diquesto accordo».Una riunione è già in programmail 25 aprile per organizzare la fa-se successiva.

Yves Sancey

La guardia deve comunque rimanere alta: il clima non si è rasserenato

TPG: un accordo che va applicatoLa direzione dei TPG e isindacati hanno trovatoun’intesa. Le parti han-no firmato un accordoper migliorare le condi-zioni di lavoro assu-mendo 101 persone.L’accordo deve oragiungere a buon fine.

Yves

San

cey

Personale TPG sempre sul chi vive

Chantal Fischer, che questaestate compirà 36 anni, si è«laureata in Scienze della co-municazione nel 2006 a Fribur-go. Dopo il suo percorso uni-versitario ha lavorato pressoLa Posta, dove si occupava pre-valentemente di comunicazio-ne politica. Ha partecipato atti-vamente all’implementazionedi strategie comunicative e allaredazione di testi in favore del-

la campagna contro l’iniziativa«Pro Servizio pubblico», cheanche il SEV ha combattuto.Dal suo ingresso al SEV, Chan-tal Fischer si è rapidamente in-tegrata nelle strutture e alle

nostra cultura sindacale. Bilin-gue, giunge al SEV in un perio-do molto tosto, caratterizzatodai negoziati per il rinnovo delCCL FFS. In men che non si dicaeccola sul territorio; mercoledì18 aprile ha infatti accompa-gnato il segretario sindacaledel SEV René Zürcher a Yver-don (vedi pagine 8 e 9). Assun-ta al 60%, completa il gruppodella comunicazione germano-fona, composta da Markus Fi-scher (80%) e da Karin Taglang(60%). Dal primo aprile il colle-ga Yves Sancey ha aumentatola sua percentuale di lavoro al75%, dando così man forte allaRomandia.

Vivian Bologna

Dipartimento comunicazione del SEV

Benvenuta ChantalChantal Fischer ha co-minciato il suo lavoro alSEV lo scorso primoaprile. Subentra a PeterAnliker che prossima-mente andrà in pensio-ne, ben meritata.

ysa

Secondo Vincent Leggiero, pre-sidente della sezioneSEV/TPG, l’accordo è buonodal momento che è stata otte-nuta l’assunzione di personalechiesta da tempo per migliora-re le condizioni di lavoro. An-che se ci è voluto più tempodel previsto. Questo accordopuò essere solo l’inizio e oc-corre verificarne l’applicazio-ne, affinché permetta davverodi ridurre il disagio dei condu-centi e l’assenteismo. «Tra diree il fare c’è sempre di mezzo ilmare. Se l’accordo sarà rispet-tato - osserva sempre Leggiero- non ci saranno problemi».«Ma la vita - continua - non èun lungo fiume tranquillo. ITPG dipendono molto dalla po-litica, che può determinare lenostre condizioni di lavoro».Non basta insomma un accor-do, conclude Leggiero, per es-sere sereni. ysa/frg

■ Leggiero

Solo un inizio

Vincent Leggiero

La situazione al Sempione è uncaso particolare: solo qui i ca-mion possono trasportare so-stanze velenose e facilmenteinfiammabili attraverso le Alpi.Al Gottardo, al San Bernardinoe al Gran San Bernardo questitrasporti sono vietati. «Un di-vieto anche al Sempione nonsarebbe un problema; come alGottardo anche qui è disponi-bile una galleria ferroviaria co-me alternativa. Inoltre, sia a

sud sia a nord del Sempionesono disponibili gli impiantinecessari per il trasbordo», haaffermato Jon Pult, Presidentedell’Iniziativa delle Alpi, duran-te l’Assemblea dei membri, ri-unita a Olten. Da anni il Consi-glio federale tollera lasituazione insostenibile alSempione e rimanda il divieto,giacché prima vuole far fareun’analisi dei rischi. «Il rischiodi incidenti gravi è senz’alcun

dubbio dato. Il Consiglio fede-rale può fare molto rapidamen-te la sua analisi dei rischi», hadetto Jon Pult. I membri dell’Iniziativa delle Alpi hanno per-tanto approvato la seguente ri-soluzione:1. Il divieto generale del tra-sporto di merci pericolose sututte le strade di transito attra-verso le Alpi, in particolare sulPasso del Sempione.2. La conferma del divieto deltrasporto di merci pericolose alGottardo, anche dopo la co-struzione di una seconda can-na della galleria stradale. Deveessere ancorato nella legisla-zione e nella pubblicazione delprogetto.3. La realizzazione di un tra-

sbordo di autocarri su ferroviafra la valle del Rodano e Domo-dossola, il ricorso agli impiantidi esistenti a Visp o Monthey enel nord dell’Italia. La galleriaferroviaria del Sempione èadatta per questi trasporti.4. La rapida realizzazione dell’analisi dei rischi per il Sempio-ne, come promesso da Berna.5. Il divieto generale del tra-sporto di merci particolarmen-te pericolose.6. L’intensificazione dei con-trolli. Costruzione di un centrodi controllo sulla strada delPasso del Sempione.7. La pubblicazione annualedelle statistiche sui controllidel traffico pesante.

Comunicato stampa

Risoluzione dell’Iniziativa delle Alpi

Trasporto merci pericoloseOgni giorno 30-40 camion con merci pericolosetransitano dal Passo del Sempione, senza nessuncontrollo. È molto rischioso ed è un grave pericoloper le persone e l’ambiente. L’Iniziativa delle Alpichiede un divieto dei trasporti di merci pericolosesu tutte le strade di transito attraverso le Alpi.

Come ci si poteva aspettare, l’Ufficio federale deitrasporti (UFT) ha deciso di suddividere la conces-sione del traffico a lunga distanza, pur affidando al-la BLS solo due linee dato che, per mancanza dimateriale rotabile adatto, avrebbe potuto gestirel’esercizio sulle altre solo nel 2025 o nel 2032. Èquindi comprensibile che la BLS - che aveva ricevu-to «intense sollecitazioni» a partecipare al bando diconcorso - esprima la propria delusione, tanto piùche sulla linea Berna–Burgdorf–Olten mette già inconto delle perdite. Pure logico che ora rifletta a unritiro della propria candidatura, o a intraprenderevie legali.

Questa vicenda conferma in primo luogo le difficol-tà insite nell’idea dell’UFT di dividere il traffico alunga distanza in lembi di rete che le imprese ferro-viarie dovrebbero gestire a proprie spese. Ogni de-cisione di ripartizione è destinata a essere percepi-ta da qualcuno come un’ingiustizia, contro la qualeopporsi. Inoltre, le parti di rete con scarse prospet-tive di guadagni risulteranno poco ambite, se noncon la prospettiva di incrementarne le possibilità diutili trascurando le singole linee meno redditizie.

La vicenda illustra inoltre come la concorrenza tantolodata dall’UFT generi spese ingenti. Quanto hannospeso le parti per far fronte ai chiarimenti e alle esi-genze formali della procedura di aggiudicazione equanto per le relazioni pubbliche? E quali costi deri-veranno dalla mancanza di certezze nella pianifica-zione e dall’annullamento degli effetti di scala per ilmateriale rotabile, gli stabili di servizio e i dipen-denti? Quanto costerà il cambio di datore di lavoroe di cassa pensione di questi ultimi? Per non parla-re delle conseguenze sulla loro motivazione e sod-disfazione. Quanto costeranno le nuove interfacce egli inevitabili doppioni tra aziende? E quali dovreb-bero essere gli effetti positivi di tutto ciò? L’accom-pagnamento o il servizio di ristoro nei treni possonoessere imposti anche ad un operatore unico.

Infine, in altri paesi si è dovuto constatare che unavera concorrenza tra ferrovie va immancabilmente ascapito dell’utenza e del personale. In Svizzera, in-vece, il successo della ferrovia è soprattutto il fruttodella cooperazione tra tutti gli attori. Ad oggi,l’Unione europea (UE) si è guardata bene dal pre-sentare un bilancio dei costi e dei benefici dellaconcorrenza tra ferrovie che ha imposto. L’UFT è percontro chiamato a far trasparenza, in particolare perquanto riguarda la concorrenza con la strada e iltraffico aereo. È qui che la ferrovia ha bisogno dicondizioni eque.

EDITORIALE

«L’UE ha evitato di presentareun bilancio costi/benefici dellaconcorrenza tra ferrovie che haimposto. L’UFT è per controchiamato a far trasparenza.»

Giorgio Tuti, Presidente SEV

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3 ATTUALITÀ ATTUALITÀcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

contatto.sevN. 05/1826.4.2018

Serata a Luganosui trasporti pubblici■ L’Associazione degli utentidel trasporto pubblico (Astuti),sezione ticinese di Pro Bahn,organizza una serata sul temadella liberalizzazione deitrasporti, lunedì 7 maggioalle 20.15 nella sede dellescuole elementari di Bessoa Lugano. Il tema dellaliberalizzazione dei trasporticollettivi è oggi di grandeattualità. In Svizzera il Consigliofederale e l’Ufficio federale deitrasporti sembrano pure andarein questa direzione. Questetendenze rappresentano unvantaggio o un rischio per gliutenti? Se ne parlerà conquattro ospiti, tra cui il profes-sore Remigio Ratti grandeesperto di trasporti.

Progetti ferroviari■ L’Ufficio federale deitrasporti (UFT) ha pubblicato ilrapporto annuale sullo stato deilavori dei programmi di amplia-mento dell’infrastrutturaferroviaria, ossia Alptransit, iraccordi alla rete ad altavelocità (R-RAV), il risanamentofonico, lo sviluppo futurodell’infrastruttura ferroviaria(SIF), il corridoio di 4 metri e lafase di ampliamento 2025 delprogramma di sviluppo strategi-co dell’infrastruttura ferroviaria(PROSSIF). Il rapporto dà infosull’avanzamento del program-ma di risanamento fonico,l’introduzione del sistema dicontrollo della marcia dei treniETCS e i progetti regionali dellalinea di transito di Zurigo, delCEVA a Ginevra e della galleriadell’Albula II. Tutti i grandiprogetti procedono secondoprogramma.

Iniziativa delle Alpi:P. Gianolli in comitato■ I membri dell’Iniziativa delleAlpi hanno eletto due nuovimembri nel Comitato: PietroGianolli, nostro ex collega alSEV e da molti anni membro delConsiglio delle Alpi, e ManuelHerrmann, che lascia il segreta-riato dell’Iniziativa delle Alpi,ma resterà a disposizione delComitato.

IN BREVE

Conformemente al risultatodella consultazione presso ilpersonale sindacalizzato, ilFronte sindacale (composto daSEV, Transfair e ASIP) ha firma-to un accordo il 16 aprile da-vanti alla Camera dei rapporticollettivi di lavoro (CRCT). L’ac-cordo firmato anche dalla dire-zione TPG riguarda le condizio-ni di lavoro. «È la mobilitazionedel personale che ha permessodi compiere progressi signifi-cativi, innanzitutto l’aumentodel numero dei dipendenti»,ha comunicato il fronte sinda-cale.

101 assunzioniL’assunzione di 101 persone sa-rà effettuata su tre anni escluse

le partenze naturali e l’aumentodell’offerta. Inizialmente, questoriguarderà gli effettivi dei condu-centi, della pianificazione e disupporto» afferma Valérie Sola-no, segretaria sindacale del SEV.Il reclutamento dei dipendenti,che dovranno essere formati ini-zierà quest’anno. La firma diquesto accordo, ottenuto doponegoziati di un mese, pone fine

al preavviso di sciopero del 21marzo. L’altro preavviso di scio-pero, quello dei conducenti dellasocietà di subappalto TPG - RATPDev - è ancora sospeso dal mo-mento che è stata coinvolta laCRCT.

Mancanza di effettiviSindacati e personale avevanodenunciato da tempo le conse-

guenze della mancanza di per-sonale sulla salute dei dipen-denti. «Con queste assunzioni,dobbiamo migliorare le condi-zioni di lavoro e quindi ridurre idisagi per gli altri conducenti,definendo meglio il tempo diguida, i tempi al capolinea, l’am-piezza delle giornate di lavoro,la pianificazione, ecc.» spiega ilfronte sindacale.

Con più personale, diventa pos-sibile creare degli orari adeguatialla guida stressante nella cittàdi Ginevra.Le assunzioni dovrebbero ancheconsentire una migliore rotazio-ne del personale volante che po-tranno essere a conoscenza de-gli orari per tutto l’anno e saperese guideranno al mattino, al po-meriggio o alla sera. Finora nonbeneficiavano di orari fissi, cheper di più venivano comunicatiloro solo quattro giorni prima. «ITPG si impegnano anche a for-mare maggiore personale poli-valente», ha aggiunto ValérieSolano.

Altri miglioramentiPer quanto riguarda il futuro de-posito «En Chardon», il persona-le del servizio tecnico è coinvoltonel processo di implementazio-ne (numero e orario di lavoro).Per l’esercizio, il «laboratorio disperimentazione» è abbandona-to e le condizioni di lavoro sa-ranno identiche agli altri deposi-ti. A partire dal luglio 2018, isalari saranno indicizzati di+ 0,5%.

Per quanto riguarda la parteci-pazione finanziaria all’assicura-zione sanitaria, l’importo saràincluso nel salario dal 1 ° genna-io 2019. L’accordo prevede an-che progressi in materia di salu-te. Un medico del lavoroindipendente potrà interveniresulla base di un mandato e pre-sentare delle raccomandazioni.

Un accordo che deve essereancora applicatoValérie Solano invita a non la-sciarsi andare a trionfalismi.«Restiamo cauti e aspettiamo divedere come questo accordo siconcretizzerà davvero». Infatti ilclima tra la direzione e il perso-nale non è per nulla rasserenato.Il fronte sindacale sarà «attentoal rispetto di tutti gli elementi diquesto accordo».Una riunione è già in programmail 25 aprile per organizzare la fa-se successiva.

Yves Sancey

La guardia deve comunque rimanere alta: il clima non si è rasserenato

TPG: un accordo che va applicatoLa direzione dei TPG e isindacati hanno trovatoun’intesa. Le parti han-no firmato un accordoper migliorare le condi-zioni di lavoro assu-mendo 101 persone.L’accordo deve oragiungere a buon fine.

Yves

San

cey

Personale TPG sempre sul chi vive

Chantal Fischer, che questaestate compirà 36 anni, si è«laureata in Scienze della co-municazione nel 2006 a Fribur-go. Dopo il suo percorso uni-versitario ha lavorato pressoLa Posta, dove si occupava pre-valentemente di comunicazio-ne politica. Ha partecipato atti-vamente all’implementazionedi strategie comunicative e allaredazione di testi in favore del-

la campagna contro l’iniziativa«Pro Servizio pubblico», cheanche il SEV ha combattuto.Dal suo ingresso al SEV, Chan-tal Fischer si è rapidamente in-tegrata nelle strutture e alle

nostra cultura sindacale. Bilin-gue, giunge al SEV in un perio-do molto tosto, caratterizzatodai negoziati per il rinnovo delCCL FFS. In men che non si dicaeccola sul territorio; mercoledì18 aprile ha infatti accompa-gnato il segretario sindacaledel SEV René Zürcher a Yver-don (vedi pagine 8 e 9). Assun-ta al 60%, completa il gruppodella comunicazione germano-fona, composta da Markus Fi-scher (80%) e da Karin Taglang(60%). Dal primo aprile il colle-ga Yves Sancey ha aumentatola sua percentuale di lavoro al75%, dando così man forte allaRomandia.

Vivian Bologna

Dipartimento comunicazione del SEV

Benvenuta ChantalChantal Fischer ha co-minciato il suo lavoro alSEV lo scorso primoaprile. Subentra a PeterAnliker che prossima-mente andrà in pensio-ne, ben meritata.

ysa

Secondo Vincent Leggiero, pre-sidente della sezioneSEV/TPG, l’accordo è buonodal momento che è stata otte-nuta l’assunzione di personalechiesta da tempo per migliora-re le condizioni di lavoro. An-che se ci è voluto più tempodel previsto. Questo accordopuò essere solo l’inizio e oc-corre verificarne l’applicazio-ne, affinché permetta davverodi ridurre il disagio dei condu-centi e l’assenteismo. «Tra diree il fare c’è sempre di mezzo ilmare. Se l’accordo sarà rispet-tato - osserva sempre Leggiero- non ci saranno problemi».«Ma la vita - continua - non èun lungo fiume tranquillo. ITPG dipendono molto dalla po-litica, che può determinare lenostre condizioni di lavoro».Non basta insomma un accor-do, conclude Leggiero, per es-sere sereni. ysa/frg

■ Leggiero

Solo un inizio

Vincent Leggiero

La situazione al Sempione è uncaso particolare: solo qui i ca-mion possono trasportare so-stanze velenose e facilmenteinfiammabili attraverso le Alpi.Al Gottardo, al San Bernardinoe al Gran San Bernardo questitrasporti sono vietati. «Un di-vieto anche al Sempione nonsarebbe un problema; come alGottardo anche qui è disponi-bile una galleria ferroviaria co-me alternativa. Inoltre, sia a

sud sia a nord del Sempionesono disponibili gli impiantinecessari per il trasbordo», haaffermato Jon Pult, Presidentedell’Iniziativa delle Alpi, duran-te l’Assemblea dei membri, ri-unita a Olten. Da anni il Consi-glio federale tollera lasituazione insostenibile alSempione e rimanda il divieto,giacché prima vuole far fareun’analisi dei rischi. «Il rischiodi incidenti gravi è senz’alcun

dubbio dato. Il Consiglio fede-rale può fare molto rapidamen-te la sua analisi dei rischi», hadetto Jon Pult. I membri dell’Iniziativa delle Alpi hanno per-tanto approvato la seguente ri-soluzione:1. Il divieto generale del tra-sporto di merci pericolose sututte le strade di transito attra-verso le Alpi, in particolare sulPasso del Sempione.2. La conferma del divieto deltrasporto di merci pericolose alGottardo, anche dopo la co-struzione di una seconda can-na della galleria stradale. Deveessere ancorato nella legisla-zione e nella pubblicazione delprogetto.3. La realizzazione di un tra-

sbordo di autocarri su ferroviafra la valle del Rodano e Domo-dossola, il ricorso agli impiantidi esistenti a Visp o Monthey enel nord dell’Italia. La galleriaferroviaria del Sempione èadatta per questi trasporti.4. La rapida realizzazione dell’analisi dei rischi per il Sempio-ne, come promesso da Berna.5. Il divieto generale del tra-sporto di merci particolarmen-te pericolose.6. L’intensificazione dei con-trolli. Costruzione di un centrodi controllo sulla strada delPasso del Sempione.7. La pubblicazione annualedelle statistiche sui controllidel traffico pesante.

Comunicato stampa

Risoluzione dell’Iniziativa delle Alpi

Trasporto merci pericoloseOgni giorno 30-40 camion con merci pericolosetransitano dal Passo del Sempione, senza nessuncontrollo. È molto rischioso ed è un grave pericoloper le persone e l’ambiente. L’Iniziativa delle Alpichiede un divieto dei trasporti di merci pericolosesu tutte le strade di transito attraverso le Alpi.

Come ci si poteva aspettare, l’Ufficio federale deitrasporti (UFT) ha deciso di suddividere la conces-sione del traffico a lunga distanza, pur affidando al-la BLS solo due linee dato che, per mancanza dimateriale rotabile adatto, avrebbe potuto gestirel’esercizio sulle altre solo nel 2025 o nel 2032. Èquindi comprensibile che la BLS - che aveva ricevu-to «intense sollecitazioni» a partecipare al bando diconcorso - esprima la propria delusione, tanto piùche sulla linea Berna–Burgdorf–Olten mette già inconto delle perdite. Pure logico che ora rifletta a unritiro della propria candidatura, o a intraprenderevie legali.

Questa vicenda conferma in primo luogo le difficol-tà insite nell’idea dell’UFT di dividere il traffico alunga distanza in lembi di rete che le imprese ferro-viarie dovrebbero gestire a proprie spese. Ogni de-cisione di ripartizione è destinata a essere percepi-ta da qualcuno come un’ingiustizia, contro la qualeopporsi. Inoltre, le parti di rete con scarse prospet-tive di guadagni risulteranno poco ambite, se noncon la prospettiva di incrementarne le possibilità diutili trascurando le singole linee meno redditizie.

La vicenda illustra inoltre come la concorrenza tantolodata dall’UFT generi spese ingenti. Quanto hannospeso le parti per far fronte ai chiarimenti e alle esi-genze formali della procedura di aggiudicazione equanto per le relazioni pubbliche? E quali costi deri-veranno dalla mancanza di certezze nella pianifica-zione e dall’annullamento degli effetti di scala per ilmateriale rotabile, gli stabili di servizio e i dipen-denti? Quanto costerà il cambio di datore di lavoroe di cassa pensione di questi ultimi? Per non parla-re delle conseguenze sulla loro motivazione e sod-disfazione. Quanto costeranno le nuove interfacce egli inevitabili doppioni tra aziende? E quali dovreb-bero essere gli effetti positivi di tutto ciò? L’accom-pagnamento o il servizio di ristoro nei treni possonoessere imposti anche ad un operatore unico.

Infine, in altri paesi si è dovuto constatare che unavera concorrenza tra ferrovie va immancabilmente ascapito dell’utenza e del personale. In Svizzera, in-vece, il successo della ferrovia è soprattutto il fruttodella cooperazione tra tutti gli attori. Ad oggi,l’Unione europea (UE) si è guardata bene dal pre-sentare un bilancio dei costi e dei benefici dellaconcorrenza tra ferrovie che ha imposto. L’UFT è percontro chiamato a far trasparenza, in particolare perquanto riguarda la concorrenza con la strada e iltraffico aereo. È qui che la ferrovia ha bisogno dicondizioni eque.

EDITORIALE

«L’UE ha evitato di presentareun bilancio costi/benefici dellaconcorrenza tra ferrovie che haimposto. L’UFT è per controchiamato a far trasparenza.»

Giorgio Tuti, Presidente SEV

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Page 3: Il mio CCL non si tocca - SEV-Online · 2021. 6. 18. · Il divieto generale del tra-sporto di merci pericolose su tutte le strade di transito attra-verso le Alpi, in particolare

ATTUALITÀ........

4contatto.sevN. 05/1826.4.2018

Il Sindacato del personale deitrasporti SEV è molto preoccu-pato per la decisione dell’Uffi-cio federale dei trasporti (UFT)di suddividere tra FFS e BLS lelinee ferroviarie a lunga percor-

renza. «L’esempio di altri Paesicome la Svezia mostra che laconcorrenza fra le società fer-roviarie non migliora l’offerta»,sostiene la vicepresidente delSEV Barbara Spalinger, «tantomeno le condizioni di lavorodel personale ferroviario».Il SEV è del parere che il suc-cesso dei trasporti pubblici inSvizzera sia dovuto soprattuttoal fatto che i diversi attori nonsi combattono fra loro bensìcollaborano. «A livello interna-zionale il nostro sistema di TPgode di una fama straordinariae viene lodato dall’intera Euro-pa», fa notare ancora BarbaraSpalinger. «Il tira-e-molla deivertici ferroviari in rapportocon la concessione per il traffi-co a lunga percorrenza è unprimo sintomo di come andrà afinire se ogni ferrovia penseràsolo a sé stessa. Una lotta de-gli uni contro gli altri è un gra-ve pericolo per la qualità del

nostro sistema ferroviario!»Così le FFS potrebbero esseretentate di mettere un bastonefra le ruote alla BLS con il suotraffico a lunga percorrenzapiuttosto che aiutarla e in con-tropartita, ad esempio, cercaredi toglierle la rete celere regio-nale di Berna.

Un impegno onerosoper dubbi vantaggiA tutto questo va aggiunto chela suddivisione della conces-sione tra FFS e BLS comporte-rebbe anche la separazione dipersonale, materiale rotabile,sedi di deposito ecc. «Sarà unasfida immensa realizzare inmodo soddisfacente per tutti icollaboratori interessati il pas-saggio dalle FFS alla BLS»,continua Barbara Spalinger.«Le questioni da regolare van-no dal luogo di lavoro alle con-dizioni d’impiego all’affiliazio-ne alla Cassa pensioni. Chiaro

quindi che fra il personale del-le due imprese si stia instau-rando un clima di incertezza.»E per finire, a cosa dovrebbeservire tutto questo impegno?«In primo luogo a imporre unaideologia della concorrenza,che l’Ufficio federale dei tra-sporti vuole per il nostro Pae-se, senza che sia stata presaalcuna decisione politica in talsenso», spiega la vicepresi-dente del SEV. E mette in guar-dia dal suddividere ulterior-mente la concessione per iltraffico a lunga percorrenza.«Perché l’idea dell’UFT che infuturo parti di rete in regime dilibero traffico siano gestite conlinee redditizie e in perdita nonè altro che utopia. Viceversa,molte ferrovie – comprese lecompagnie estere interessate– lotterebbero per accaparrarsisolo le tratte redditizie, la-sciando alla mano pubblical’onere di sovvenzionare quelle

in perdita, che non potrebberopiù, come finora, beneficiare diaiuti economici trasversali; inquesto modo sarebbe messain pericolo l’offerta non redditi-zia. E con essa la qualità dell’intero sistema ferroviario».Invece di impegnare tempo erisorse nel ridistribuire perso-nale e veicoli o nel ricucirenuovi punti di contatto, le im-prese dovrebbero darsi da farecon gli importanti temi del fu-turo. Fra questi rientrano l’im-piego di nuove tecnologie e laformazione di base e continuadel personale, lo sviluppo dinuovi profili professionali conil coinvolgimento dei lavorato-ri, la semplificazione e la mo-dernizzazione del panoramatariffale e dell’assortimento,come pure l’implementazionee rapida attuazione delle pros-sime fasi di ampliamento.

SEV

Ripartizione del traffico a lunga percorrenza

Una scelta sconsiderataIl SEV è molto preoccu-pato per la decisionedell’Ufficio federale deitrasporti (UFT) di suddi-videre tra FFS e BLS lelinee ferroviarie a lungapercorrenza. «L’esem-pio di altri Paesi comela Svezia mostra che laconcorrenza fra le so-cietà ferroviarie non mi-gliora l’offerta», sostie-ne la vicepresidente delSEV Barbara Spalinger,«tanto meno le condi-zioni di lavoro del per-sonale ferroviario».

NON

NONNON

No a regali fiscali ai ricchipagati dalla popolazione!

Non facciamoci

fregare!

Votazione del 29 aprile 2018sulla modifica

della legge tributaria

NO

I milionari: di più e più ricchiNegli ultimi dieci anni in Ticino i patrimoni superiori a 10 milionidi franchi sono triplicati, ed è triplicata la loro sostanza netta.Oggi sono 510, lo 0,2% del totale dei contribuenti, e detengonouna sostanza netta di 13,148 miliardi. Anche i patrimoni superioria 5 milioni di franchi sono cresciuti del 100%, mentre coloro chedetengono una sostanza netta superiore a “solo” 1 milione difranchi sono aumentati del 63%.

Le imprese e i posti di lavoroIn dieci anni il numero delle aziende nel nostro cantone èquasi raddoppiato, passando da 20'000 a oltre 38'000, facendosalire il Ticino al 4° posto nella graduatoria svizzera relativa altasso di crescita di imprese. Purtroppo però si tratta in buonaparte di aziende interessate unicamente ai vantaggi fiscali esi-stenti e alla possibilità di imporre bassi salari.

Lavoro: salari al ribasso Con l’aumento delle imprese sono cresciuti anche gli impieghidel 15,8%, quello degli occupati addirittura del 20,6%. Eppure,proprio a causa del genere di imprese attirate dalle politichefiscali degli ultimi anni, siamo diventati l’unica grande regionein cui i salari mediani sono scesi. Il divario con la media sviz-zera supera ormai i 1000 franchi!

Disoccupazione e povertàIl tasso di disoccupazione (ILO) nel 2008 era del 5,2%, nel 2016del 6,9% e i disoccupati sono passati da 8'400 a 12'700. In nettoaumento anche la media dei sottoccupati, passata dal 6,3% al9,1%. Il tasso di povertà è salito dal 10,4% al 17,3%, mentre il tassodi rischio povertà è passato dal 21% al 31,4%. Parallelamente,dopo i tagli operati dal governo, i beneficiari dell’assistenzahanno superato le 8'000 unità. Sono sempre di più le personeche devono ricorrere agli aiuti sociali pur avendo un lavoro, inquanto il loro salario non è sufficiente per sopravvivere.

Il territorio sotto pressioneLa politica del Governo negli ultimi vent’anni, di sgravi fiscalia pioggia senza nessun criterio di sostenibilità ambientale haattirato sul territorio numerose aziende che offrono bassi sa-lari e generano molto traffico. Il sistema viario ticinese è vi-cino al collasso. La spesa causata dal traffico transfrontalieroammonta a 22 milioni di franchi all’anno. Il mendrisiotto viveuna situazione di costante emergenza per la qualità dell’aria.Non è possibile insistere con sgravi a qualsiasi tipo di aziendafacendo del Ticino un territorio di transito e di capannoni.

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Il Ticino in cifre:ricchezza per alcuni,povertà per moltialtri…

continuiamo a pagare regali fiscali ai ricchi e alle grandi imprese!accettiamo ricatti! facciamoci imbrogliare da questa riforma!

SGRAVI FISCALI

UNIA Sgravi fiscali 03.18.qxp_Layout 1 15.03.18 14:39 Pagina 1

Dopo una settimana di sciope-ri, in particolare nelle metropo-litane, tram e treni, i 2,3 milio-ni di impiegati del serviziopubblico e dipendenti pubblicivedranno aumentare i loro sa-lari del 7,5%. Le lotte degli im-piegati si estendono alla difesadi tutti i servizi pubblici. Que-sta osservazione non riguardasolo i movimenti sociali che sistanno sviluppando in Francia(SNCF, ospedali, università).Anche dall’altro lato del Renogli scioperi sono stati moltoseguiti. Il 10 aprile hanno pe-santemente colpito gli aero-porti del paese. Circa 800 voliLufthansa sono stati cancellati,cioè un volo su due della gran-de compagnia tedesca.L’11 aprile a Düsseldorf metro-politana e tram sono rimastifermi. Stesso scenario in Rena-nia-Palatinato. Nella stessa re-gione, l’attività di alcuni ospe-

dali è statafortemente in-fluenzata. Difronte al bloc-co delle di-scussioni peril rinnovo diun accordo ta-riffario in tuttii servizi pub-blici, il sinda-cato Ver.Di,che conta circa 2,6 milioni dimembri, ha deciso di lanciarediverse ondate di scioperi, set-tore per settore.Il grado di rabbia è alimentatodal contrasto tra la perfor-mance finanziaria dei campionidell’economia e i salari sta-gnanti. Soprattutto perché laprecarietà si è diffusa rapida-mente nei servizi pubblici. Cir-ca il 42% dei lavoratori dipen-de da contratti a tempodeterminato.

L’ondata di sciopero, che haparalizzato molti servizi pub-blici in Germania nei giorniscorsi, si è poi conclusa merco-ledì 18 aprile. Le parti interes-sate hanno raggiunto un accor-do su un aumento salarialemolto significativo: 2,3 milionidi impiegati del servizio pub-blico e dipendenti pubblici ve-dranno aumentare gradual-mente la propriaremunerazione del 7,5% entroil 2020. ysa/frg

Dopo una settimana di agitazioni in Germania

Sciopero vittorioso

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Hannover: tram fermi il 12 aprile 2018

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5REGIONEcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

Pascal Fiscalini, in pieno neldossier FFS, segue da vicino glisviluppi del rinnovo per il CCLFFS/FFS Cargo. «Nei diversicontatti che ho regolarmentecon le sezioni - spiega il segre-tario sindacale del SEV - èemersa chiaramente la preoc-cupazione per le trattative incorso, a cui si aggiungono sen-timenti di delusione e amarez-za per gli attacchi formulatidalla direzione FFS nell’allesti-re il catalogo delle richieste pa-dronali». Sono poi bastati po-chi incontri tra i presidenti disezione per dare corpo in mo-do unanime e convinto all’ideadi scrivere una lettera al CEOdelle FFS Andreas Meyer. «Unalettera - sottolinea Pascal Fi-scalini - per esprimere il pro-

prio disappunto e la profondadelusione sulle informazionisconcertanti giunte finora dalletrattative CCL». Nella missivaspedita nei giorni scorsi, i pre-sidenti di sezione sottolineanodi aver «constatato con ama-rezza la chiara intenzione daparte del datore di lavoro d’in-debolire considerevolmente lecondizioni contrattuali di lavo-ro delle sue collaboratrici e deisuoi collaboratori che sotto-stanno al CCL. I presuppostiper negoziare in un clima sanodi partenariato sociale si pre-sentavano pertanto tutt’altroche semplici. Non ci sorprendeper nulla la dura e più che giu-stificata reazione del nostrosindacato! In un rapporto di

partenariato sociale occorreaver voglia di costruire e nondi distruggere quanto realizza-to in decenni».Ed ecco l’affondo del sindacali-sta del SEV: «Le FFS parlanosempre di ’sviluppo del CCL’.Ma sindacato e militanti sichiedono: di che tipo di svilup-po si tratta, quando a perderesaranno solo collaboratrici ecollaboratori»? Insomma il per-sonale delle FFS affiliato al SEVnon le ha manda a dire al CEO:«Siamo profondamente preoc-cupati per il futuro contrattualedi un’azienda che ha semprepotuto contare sull’impegnoquotidiano del suo personale,grazie al quale oggi si è in gra-do di trasportare milioni di

passeggeri e migliaia di ton-nellate di merce ogni giorno.Siamo fieri - sta ancora scrittonella lettera - di lavorare nell’azienda di trasporti pubblicipiù invidiata al mondo. Ma nona tutti i costi! La motivazione el’impegno sono dovuti anchealle condizioni di lavoro, graziea un CCL garante di stabilità edi sicurezza non solo per i di-pendenti, bensì anche perl’azienda. Con la giustificazio-ne di risparmiare, la direzionedelle FFS vuole solo peggiorarele condizioni contrattuali di la-voro e provocare così il suopersonale».Discutendo con i presidenti se-zionali prima della stesura del-la lettera, Pascal Fiscalini si è

subito reso conto dello spiritobattagliero della base: «Sonopersone che amano la ferrovia,per cui hanno dato e danno ilmeglio quotidianamente, conprofessionalità e competenza.Proprio per questo - concludeFiscalini - il personale FFS ri-vendica un CCL che riconoscain pieno il valore dell’animadelle FFS, cioè le persone chelavorano per l’azienda. È nor-male che queste persone sonopronte a battersi insieme alSEV per la loro dignità e permantenere condizioni di lavoroeque che permettano di garan-tire a tutte le collaboratrici e atutti i collaboratori un futuro si-curo».

Françoise Gehring

Lettera delle sezioni ticinesi al direttore delle FFS Andreas Meyer

Caro Meyer ti scrivo...Il personale delle FFSnon ci sta: i progetti dismantellamento del CCLFFS/FFS Cargo emersidurante le trattative peril rinnovo, hanno desta-to viva preoccupazione.I presidenti delle sezio-ni ticinesi hanno dun-que deciso di prenderecarta e penna, e faresentire la loro voce. Inuna lettera inviata lascorsa settimana hannomesso nero su bianco laloro posizione.

Meyer, c’è posta per lei!

frg

Pascal Fiscalini in azione sul terreno a contatto con i membri.

C’è una forma di mistificazionenell’affermare che con gli sgra-vi fiscali per 52,5 milioni difranchi a favore delle aziende,la parità ne gioverebbe graziealla contropartita del pacchettosociale. Fatico davvero a fare ilnesso tra misure che poten-zialmente dovrebbero miglio-rare la conciliazione tra fami-glia e lavoro e le generoseagevolazioni fiscali. Fatico per-ché in un Cantone che finoraha proceduto a dolorosi taglinel sociale senza troppi patemid’animo e senza preoccuparsidella parità o dell’incidenzache quei tagli hanno avuto sul-

le famiglie, improvvisamente sipresenta un pacchetto socialecon l’unico scopo di fare ingo-iare l’indigesto rospo deglisgravi. In buon latino si chiamaricatto. Occorre infatti ricorda-re che nel 2016 e nel 2017 so-no stati soppressi gli assegniintegrativi e di prima infanzia apoco più di 800 famiglie (com-prese anche quelle di disoccu-

pati e sottoccupati) e la spesacomplessiva a carico del canto-ne si è così ridotta di oltre unterzo (16,8 milioni). I tagli han-no riguardato anche i sussididi cassa malati, malgrado il co-stante aumento dei premi assi-curativi che strangolano lette-ralmente numerose famiglie emolte persone. Il 29 aprile sa-remo chiamati/e ad esprimerci

sulla parte fiscale della riformapoiché il referendum non ri-guarda la parte sociale, cheprevede soprattutto l’aumentodei contributi finanziari allestrutture di accoglienza e unbonus bébé di 250 franchi almese (e solo per un anno). Mi-sure finanziate utilizzando par-te dei contributi già oggi prele-vati e destinati agli assegni

ordinari per i figli. Se si pensadi migliorare la parità aumen-tando le strutture di accoglien-za – ancorché apprezzabile –siamo messi male. È soprattut-to a livello occupazionale e sa-lariale che occorre intervenire.Attirare nuove imprese consgravi fiscali senza imporreuna politica salariale che per-metta davvero a chi lavora divivere e lavorare grazie a sti-pendi sostenibili, contribuirà apeggiorare una situazione giàcontrassegnata da dumpingsociale e salariale. E la paritàresterà una chimera.

Françoise Gehring

Votazione in Ticino del 29 aprile

No agli sgravi fiscali

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6 PRIMO PIANOcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

contatto.sevN. 05/1826.4.2018

E ora, qual è la realtà in Svizze-ra? I salari delle donne sonosempre in ritardo rispetto aisalari degli uomini. E il 40%delle differenze salariali nonpuò essere spiegato in modooggettivo: sono il frutto di puradiscriminazione. In media ledonne ricevono 600 franchi dimeno al mese rispetto agli uo-mini. Dalla rivoluzione france-se «uguaglianza» fa rima con«libertà». Poiché senza ugua-glianza la libertà non puòesprimersi. «One man, one vo-te» ha rappresentato un primopasso, ma solo per gli uomini.Le donne hanno dovuto pa-zientare. E nel nostro Paesepazientare a lungo, poiché ci èvoluto molto più tempo percompiere progressi tangibilinel campo dell’uguaglianza.Ma la pazienza ha un limite. Eper quanto riguarda la paritàsalariale questo limite è ormaisuperato. Per fortuna che ledonne e i sindacati sono benpresenti per fare cambiare lecose. Da trent’anni, senza so-sta e con ostinazione. Questoatteggiamento offensivo e de-terminato ha permesso di ac-corciare le differenze salariali

tra donne e uomini. Tuttavia lediscriminazioni sono tenaci epersistenti. Di fatto le misurevolontarie in seno alle aziendenon funzionano. L’esperienzadel «Dialogo sulla parità sala-riale», che proponeva delle mi-sure correttive su base volon-taria, è stato un fallimentopoiché poche realtà aziendalivi avevano aderito. Questo fal-limento ha spinto il Consigliofederale a pretendere maggio-re responsabilità da parte delleaziende grazie anche ad unapresa di coscienza per via lega-le. Ma che cosa fa la maggio-ranza maschile nel Consigliodegli Stati? Tira il freno a manoe sceglie una tattica dilatoriausurante. Si tratta di un affron-to scandaloso alle donne e allademocrazia. Quando si viola laCostituzione o la legge, si vie-ne multati o addirittura incar-cerati. Ma quando si tratta dilegge sulla parità e di ugua-glianza salariale, la maggio-ranza della Camera dei Cantonichiude gli occhi. Chiude gli oc-chi su una discriminazioneestremamente concreta: ledonne ogni anno pagano unprezzo molto alto alle discrimi-

nazioni salariali, spesso giusti-ficate in base a pretesti buro-cratici o francamente discutibi-li. L’USS non può accettare chela legge sulla parità sia appli-cata in base al principio dellabuona volontà del padronato.Ecco perché chiede che lo Sta-to assuma con i partner sociali,la responsabilità di concretiz-zare il mandato costituzionaledell’uguaglianza tra i sessi vo-luto dalla popolazione nel1981.L’obbligo di controllare i salarideve essere applicato alla tota-lità delle aziende e questo vin-colo deve essere garantito daun’autorità ad hoc. Rinunciarealle sanzioni in caso di infra-zione alla legge come previstodal progetto legislativo, è unaassurdità giuridica. L’USS esi-ge che il Consiglio federale cor-regga questo paradosso, poi-ché di fatto l’infrazione di unalegge, presuppone delle san-zioni. È solo la legge federalesulla parità dei sessi ad essereviolata impunemente, contri-buendo alla persistenza di pa-lesi discriminazioni. Fosserogli uomini a subire questa di-scriminazione, la Legge federa-

le per la parità tra i sessi (en-trata in vigore nel 1996) sareb-be già rispettata da un pezzo.Siamo numerosi e numerose alottare contro questa politicadel «lasciar fare, lasciare anda-re». Siamo sempre più nume-rosi e numerose ad esigere:«Parità salariale. Punto e ba-

sta». Scenderemo in piazza.Perché in Svizzera le discrimi-nazioni non hanno diritto dicittadinanza. Un discorso cheva oltre la parità salariale. E aLocarno lo ribadirà anche laconsigliera nazionale MarinaCarobbio Guscetti.

USS/frg

Appuntamento a Locarno in onore della lotta dei marinai ex NLM

Primo Maggio 2018:per i diritti e per la paritàDa 37 anni la nostra Costituzione esige l’uguaglianza tra donne e uomini, compreso nel mondo professionale. Da 22 anni, la Leggesulla parità esige un salario uguale per un lavoro di pari valore. Eppure le disparità sono pane quotidiano.

corteo

food truck

concerti

ritrovo presso la stazione FFS

corteoin direzione Debarcadero, Largo Zorzi, Piazza Grande

interventi dei marinai ex NLM e degli ospiti

pranzo in Piazza Grandee musica con: Raissa Avilés & Los Mex Circo Abusivo

chiusura della manifestazione

11.00

11.30

12.30

13.00

17.00

PER I DIRITTI ALL’ARREMBAGGIO!1° M

AGGIO 2018

Locarno

studio grafico frigerio

A preoccupare il sindacato delpersonale dei trasporti SEV, lelavoratrici e i lavoratori delleFFS, sono le assurde propostedella direzione del gruppo inmerito ai rinnovi dei CCL FFS eFFS Cargo in scadenza a fineanno. Le trattative a livellonazionale sono al momentoferme al palo. Gli incontripromossi dal sindacato con lelavoratrici e i lavoratori, hannoevidenziato in modo chiarocome i dipendenti FFS e FFSCargo non intendono vedersipeggiorare il loro quadrocontrattuale. Attacchi allariduzione dei giorni di riposo edelle vacanze, dei salari e dellaprotezione dal licenziamentoper motivi di riorganizzazione edeconomici non saranno accetta-ti dal personale. Il CCL FFS è ilContratto collettivo di lavorofaro nel settore dei trasportipubblici. Un peggioramento diquesto contratto avrebbeconseguenze negative a cascatasu tutti gli altri contratti delleimprese concessionarie ditrasporto. Intanto, la rabbia neiconfronti della direzione delleFFS sta crescendo sempre più eda tutta la Svizzera i dipendentimanifestano, sinora in modoestremamente pacato, lapropria insoddisfazione verso leinaccettabili rivendicazioni delleFFS. Qualora incontri simbolicisui luoghi di lavoro, volantinag-gi, lettere alla direzione,patacche sull’uniforme estriscioni esposti non dovesserobastare, i ferrovieri sarannopronti a farsi sentire con piùincisività. A livello regionaleresta d’attualità la questionelegata ai marinai del lagoMaggiore. L’anno scorso, in unmese di sciopero hannoricordato a tutti in modoesemplare che il lavoro vadifeso e che la dignità ha unvalore. Nei prossimi giorniinizieranno le trattative perl’elaborazione di un nuovocontratto collettivo per questivalorosi marinai.

Angelo Stroppini

IL SEV C’È

■ Se gli stessi politici che mettono i bastoni tra le ruote dellaparità salariale vogliono più lavoro notturno e nei fine settima-na, allora

diciamo NO!

■ Se vogliono smantellare la previdenza vecchiaia, allora

diciamo NO!

■ Se vogliono sempre alleggerire gli oneri delle imprese aspese dei lavoratori e delle lavoratrici, dei/delle pensionati/e edi un servizio pubblico forte, allora

diciamo NO come in occasione della Riforma fiscale delleimprese III

■ E quando tutelano i ricchi lasciando solo le briciole a tutti/ecoloro che hanno bisogno di sostegno e sui cui esercitanopressioni illimitate sorvegliandoli senza sosta, allora

diciamo NO!

Difendiamo la giustizia sociale e un mondo del lavoro equo: laparità ne fa parte. Punto e basta!

QUATTRO VOLTE NO

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7 PRIMO PIANOcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

contatto.sevN. 05/1826.4.2018

E ora, qual è la realtà in Svizze-ra? I salari delle donne sonosempre in ritardo rispetto aisalari degli uomini. E il 40%delle differenze salariali nonpuò essere spiegato in modooggettivo: sono il frutto di puradiscriminazione. In media ledonne ricevono 600 franchi dimeno al mese rispetto agli uo-mini. Dalla rivoluzione france-se «uguaglianza» fa rima con«libertà». Poiché senza ugua-glianza la libertà non puòesprimersi. «One man, one vo-te» ha rappresentato un primopasso, ma solo per gli uomini.Le donne hanno dovuto pa-zientare. E nel nostro Paesepazientare a lungo, poiché ci èvoluto molto più tempo percompiere progressi tangibilinel campo dell’uguaglianza.Ma la pazienza ha un limite. Eper quanto riguarda la paritàsalariale questo limite è ormaisuperato. Per fortuna che ledonne e i sindacati sono benpresenti per fare cambiare lecose. Da trent’anni, senza so-sta e con ostinazione. Questoatteggiamento offensivo e de-terminato ha permesso di ac-corciare le differenze salariali

tra donne e uomini. Tuttavia lediscriminazioni sono tenaci epersistenti. Di fatto le misurevolontarie in seno alle aziendenon funzionano. L’esperienzadel «Dialogo sulla parità sala-riale», che proponeva delle mi-sure correttive su base volon-taria, è stato un fallimentopoiché poche realtà aziendalivi avevano aderito. Questo fal-limento ha spinto il Consigliofederale a pretendere maggio-re responsabilità da parte delleaziende grazie anche ad unapresa di coscienza per via lega-le. Ma che cosa fa la maggio-ranza maschile nel Consigliodegli Stati? Tira il freno a manoe sceglie una tattica dilatoriausurante. Si tratta di un affron-to scandaloso alle donne e allademocrazia. Quando si viola laCostituzione o la legge, si vie-ne multati o addirittura incar-cerati. Ma quando si tratta dilegge sulla parità e di ugua-glianza salariale, la maggio-ranza della Camera dei Cantonichiude gli occhi. Chiude gli oc-chi su una discriminazioneestremamente concreta: ledonne ogni anno pagano unprezzo molto alto alle discrimi-

nazioni salariali, spesso giusti-ficate in base a pretesti buro-cratici o francamente discutibi-li. L’USS non può accettare chela legge sulla parità sia appli-cata in base al principio dellabuona volontà del padronato.Ecco perché chiede che lo Sta-to assuma con i partner sociali,la responsabilità di concretiz-zare il mandato costituzionaledell’uguaglianza tra i sessi vo-luto dalla popolazione nel1981.L’obbligo di controllare i salarideve essere applicato alla tota-lità delle aziende e questo vin-colo deve essere garantito daun’autorità ad hoc. Rinunciarealle sanzioni in caso di infra-zione alla legge come previstodal progetto legislativo, è unaassurdità giuridica. L’USS esi-ge che il Consiglio federale cor-regga questo paradosso, poi-ché di fatto l’infrazione di unalegge, presuppone delle san-zioni. È solo la legge federalesulla parità dei sessi ad essereviolata impunemente, contri-buendo alla persistenza di pa-lesi discriminazioni. Fosserogli uomini a subire questa di-scriminazione, la Legge federa-

le per la parità tra i sessi (en-trata in vigore nel 1996) sareb-be già rispettata da un pezzo.Siamo numerosi e numerose alottare contro questa politicadel «lasciar fare, lasciare anda-re». Siamo sempre più nume-rosi e numerose ad esigere:«Parità salariale. Punto e ba-

sta». Scenderemo in piazza.Perché in Svizzera le discrimi-nazioni non hanno diritto dicittadinanza. Un discorso cheva oltre la parità salariale. E aLocarno lo ribadirà anche laconsigliera nazionale MarinaCarobbio Guscetti.

USS/frg

Appuntamento a Locarno in onore della lotta dei marinai ex NLM

Primo Maggio 2018:per i diritti e per la paritàDa 37 anni la nostra Costituzione esige l’uguaglianza tra donne e uomini, compreso nel mondo professionale. Da 22 anni, la Leggesulla parità esige un salario uguale per un lavoro di pari valore. Eppure le disparità sono pane quotidiano.

corteo

food truck

concerti

ritrovo presso la stazione FFS

corteoin direzione Debarcadero, Largo Zorzi, Piazza Grande

interventi dei marinai ex NLM e degli ospiti

pranzo in Piazza Grandee musica con: Raissa Avilés & Los Mex Circo Abusivo

chiusura della manifestazione

11.00

11.30

12.30

13.00

17.00

PER I DIRITTI ALL’ARREMBAGGIO!1° M

AGGIO 2018

Locarno

studio grafico frigerio

A preoccupare il sindacato delpersonale dei trasporti SEV, lelavoratrici e i lavoratori delleFFS, sono le assurde propostedella direzione del gruppo inmerito ai rinnovi dei CCL FFS eFFS Cargo in scadenza a fineanno. Le trattative a livellonazionale sono al momentoferme al palo. Gli incontripromossi dal sindacato con lelavoratrici e i lavoratori, hannoevidenziato in modo chiarocome i dipendenti FFS e FFSCargo non intendono vedersipeggiorare il loro quadrocontrattuale. Attacchi allariduzione dei giorni di riposo edelle vacanze, dei salari e dellaprotezione dal licenziamentoper motivi di riorganizzazione edeconomici non saranno accetta-ti dal personale. Il CCL FFS è ilContratto collettivo di lavorofaro nel settore dei trasportipubblici. Un peggioramento diquesto contratto avrebbeconseguenze negative a cascatasu tutti gli altri contratti delleimprese concessionarie ditrasporto. Intanto, la rabbia neiconfronti della direzione delleFFS sta crescendo sempre più eda tutta la Svizzera i dipendentimanifestano, sinora in modoestremamente pacato, lapropria insoddisfazione verso leinaccettabili rivendicazioni delleFFS. Qualora incontri simbolicisui luoghi di lavoro, volantinag-gi, lettere alla direzione,patacche sull’uniforme estriscioni esposti non dovesserobastare, i ferrovieri sarannopronti a farsi sentire con piùincisività. A livello regionaleresta d’attualità la questionelegata ai marinai del lagoMaggiore. L’anno scorso, in unmese di sciopero hannoricordato a tutti in modoesemplare che il lavoro vadifeso e che la dignità ha unvalore. Nei prossimi giorniinizieranno le trattative perl’elaborazione di un nuovocontratto collettivo per questivalorosi marinai.

Angelo Stroppini

IL SEV C’È

■ Se gli stessi politici che mettono i bastoni tra le ruote dellaparità salariale vogliono più lavoro notturno e nei fine settima-na, allora

diciamo NO!

■ Se vogliono smantellare la previdenza vecchiaia, allora

diciamo NO!

■ Se vogliono sempre alleggerire gli oneri delle imprese aspese dei lavoratori e delle lavoratrici, dei/delle pensionati/e edi un servizio pubblico forte, allora

diciamo NO come in occasione della Riforma fiscale delleimprese III

■ E quando tutelano i ricchi lasciando solo le briciole a tutti/ecoloro che hanno bisogno di sostegno e sui cui esercitanopressioni illimitate sorvegliandoli senza sosta, allora

diciamo NO!

Difendiamo la giustizia sociale e un mondo del lavoro equo: laparità ne fa parte. Punto e basta!

QUATTRO VOLTE NO

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8 DOSSIERcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

contatto.sevN. 05/1826.4.2018

a conferenza CCL ha ap-profondito sei delle oltre20 richieste della direzio-

ne FFS, che la delegazione alletrattative, su incarico dellaconferenza CCL, ha sinora sem-pre respinto, per verificare sesu qualche argomento vi fosseun margine di discussione chepermettesse di sbloccare letrattative.1. Allentamento della protezio-ne dal licenziamento. I delega-ti hanno ribadito come questanon possa assolutamente en-trare in linea di conto, visti itagli di posti di lavoro deri-vanti dal programma di rispar-mi «Railfit 20/30» e la previ-sione di sopprimere 800 postipresso FFS Cargo.2. Soppressione delle garan-zie salariali derivanti dal si-stema salariale Toco, intro-dotto nel 2011, per conteneregli effetti del declassamentodelle professioni di artigianovoluto dalla direzione. Secon-do la conferenza CCL, soppri-mere queste garanzie sarebbecontro il principio della buonafede. La direzione FFS non hafornito sino ad ora le cifre ine-renti i collaboratori tuttora abeneficio di queste garanzie,né l’ammontare totale. Que-ste cifre sono comunque incalo, a seguito dei pensiona-menti. I delegati hanno ancheosservato come questa richie-sta sia in netto contrasto conl’affermazione della direzione

L

di non voler attaccare il bor-sellino dei dipendenti, che in-vece verrebbe strapazzato an-che dalle richieste 5 e 6.3. Soppressione dell’ulterioresettimana di vacanza per i di-pendenti oltre i 60 anni dietà. Anche questa richiesta ècontraria al principio di buonafede, dato che l’ulteriore setti-mana di vacanza era stataconcessa in compensazionedell’aumento della durata dellavoro settimanale. Ora si vie-ne a rimettere in discussionequesta misura, a suo tempovantata come miglioramentodella tutela della salute sulposto di lavoro, poiché consi-dera le maggiori esigenze direcupero del personale piùanziano, sostenendo che sitratta di un privilegio ingiusti-ficato, di una complicazioneper la pianificazione delle va-

canze e di un fattore di costo.Come ha osservato un delega-to, la tutela della salute, pergli attuali dirigenti, è ormaisolo un’affermazione priva disignificato, salvo quando sitratta del proprio tempo di re-cupero (vedi anche al punto5).4. Soppressione della garan-zia di 115 giorni liberi all’an-no. La direzione FFS vorrebbepoter venir meno a questo li-mite, anche laddove non vi èalcuna necessità. «Non pos-siamo concedere nel CCL unasorta di assegno in bianco al-le FFS, perché non avremmoalcuna indicazione che ne ver-rebbe fatto un uso ragionevo-le. Dobbiamo avere una solu-zione chiara!» ha indicato lavicepresidente Barbara Spa-linger. Questa necessità è sta-ta sottolineata da numerosi

interventi, che hanno osserva-to come i superiori esigonoflessibilità e disponibilità alproprio personale per ovviarealle carenze della loro pianifi-cazione. «Laddove possibile,si possono senz’altro miglio-rare strutture e processi. Ma,sempre più spesso, sono pro-prio i dirigenti a non essere ingrado di farlo, in particolarequelli che sono appena giuntialle FFS da altri settori. Nume-rosi problemi hanno originedalla conduzione e non pos-sono semplicemente essereaffrontati a spese del perso-nale!»5. «Semplificazione» del pre-mio di fedeltà. Le FFS hannochiesto di sopprimere la pos-sibilità di beneficiarne in tem-po libero e di riconoscerlo so-lo in contanti, oltretutto sullabase di un importo forfettarioindipendente dallo stipendioe riconosciuto a scadenze me-no frequenti di quelle attuali.A far discutere, oltre alla pro-spettata riduzione degli im-porti – «ma come, non aveva-no detto di non mirare alnostro portamonete ?!» – èstata la soppressione dellapossibilità di beneficiarne intempo libero – «A chiederlosono proprio quelli che godo-no di congedi!» «La direzionepredica bene, ma razzola ma-lissimo!» «Questa è una di-sparità di trattamento ingiu-stificata. Anch’io ho bisogno

del mio tempo!» è stato il te-nore degli interventi.6. Soppressione dell’indenni-tà regionale. Questa sarebbeuna riduzione salariale inac-cettabile per le persone colpi-te. Nel complesso, la soluzio-ne attuale è consideratagiusta. L’elenco dei Comuniche danno diritto alle indenni-tà dovrebbe essere verificatoe ampliato.La conferenza CCL si è quindiespressa chiaramente per ilrinvio al mittente di queste seirivendicazioni. Solo se le FFSle abbandoneranno, sarà pos-sibile avere trattative serie.«Nel caso in cui si dovessegiungere ad un’interruzionedelle trattative, i nostri mem-bri sapranno dimostrare di es-sere pronti a difendersi» hacommentato il vicepresidenteSEV Manuel Avallone. I dele-gati ne hanno dato subito unesempio, sottoscrivendo sulposto una lettera di protestache sarà trasmessa alla dire-zione FFS. Hanno inoltre riba-dito il loro sostegno alle ri-vendicazioni del SEV:miglioramento della progres-sione salariale, in particolareper i giovani; miglioramentodella tutela della salute, so-prattutto a seguito dei proces-si di digitalizzazione e migliorconciliazione tra le esigenzedella vita lavorativa e quellaprivata. Markus Fischer

CCL FFS / FFS Cargo

Il SEV mantiene la sua rottaIl 18 aprile, i delegati per il CCL hanno rinnovato ai membri della delegazione alle trattative il mandato dirimanere fermi sulle proprie posizioni nei confronti di sei rivendicazioni principali della direzione FFS, ri-sultate del tutto inaccettabili. Hanno anche precisato che le FFS non possono solo chiedere, ma devonoessere disposte a concedere, come è stato il caso nelle trattative precedenti. Se i dirigenti vogliono sacri-fici dal personale, devono dare il buon esempio. La campagna di sensibilizzazione del SEV nei confrontidel personale FFS è andata avanti con il motto «Le FFS fanno a fette il CCL».

«Nel caso in cui si dovesse giungere adun’interruzione delle trattative, i nostri membri

sapranno dimostrare di essere pronti a difendersi.»Manuel Avallone, vicepresidente SEV e capo della delegazione alle trattative.

frg

Massimo, Pascal, Maurizio, Angelo, Yuri, Marco, Vincenzo: il sette bello del SEV!

frg

Stroppini spiega le sfide del CCL FFS/FFS Cargo

frg

Militanti interessati al loro destino legato al rinnovo del CCL

frg

A fette vogliamo solo il salame....

SEV

SEVSEV

SEV

Anche a Yverdon il SEV sul terreno

..

Occhio ai pericoli

SEV

Mobilitazione a Ginevra

SEV

Oberwinterthur: azione notturna tra il personale

A Berna pure presenti

Fi

«Si facciano richieste ragionevoli. Lotteremo per il nostro CCL». Uncoro compatto da parte dei/delle delegati/e alla Conferenza CCL.

Nella seconda metà di aprile, in tutta la Svizzera si sono svolteazioni di sensibilizzazione e di informazione sul CCL FFSFFS/Cargo, il cui rinnovo si presenta molto difficile. MilitantiSEV, segretari/e sindacali e direzione sindacale hanno incon-trato la base per fare capire - se mai ce ne fosse bisogno - cheoccorre lottare contro ogni forma di smantellamento del CCL emantenere i diritti acquisiti. La primavera si annuncia calda enon si può abbassare la guardia.

AZIONI OVUNQUE

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9 DOSSIERcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

contatto.sevN. 05/1826.4.2018

a conferenza CCL ha ap-profondito sei delle oltre20 richieste della direzio-

ne FFS, che la delegazione alletrattative, su incarico dellaconferenza CCL, ha sinora sem-pre respinto, per verificare sesu qualche argomento vi fosseun margine di discussione chepermettesse di sbloccare letrattative.1. Allentamento della protezio-ne dal licenziamento. I delega-ti hanno ribadito come questanon possa assolutamente en-trare in linea di conto, visti itagli di posti di lavoro deri-vanti dal programma di rispar-mi «Railfit 20/30» e la previ-sione di sopprimere 800 postipresso FFS Cargo.2. Soppressione delle garan-zie salariali derivanti dal si-stema salariale Toco, intro-dotto nel 2011, per conteneregli effetti del declassamentodelle professioni di artigianovoluto dalla direzione. Secon-do la conferenza CCL, soppri-mere queste garanzie sarebbecontro il principio della buonafede. La direzione FFS non hafornito sino ad ora le cifre ine-renti i collaboratori tuttora abeneficio di queste garanzie,né l’ammontare totale. Que-ste cifre sono comunque incalo, a seguito dei pensiona-menti. I delegati hanno ancheosservato come questa richie-sta sia in netto contrasto conl’affermazione della direzione

L

di non voler attaccare il bor-sellino dei dipendenti, che in-vece verrebbe strapazzato an-che dalle richieste 5 e 6.3. Soppressione dell’ulterioresettimana di vacanza per i di-pendenti oltre i 60 anni dietà. Anche questa richiesta ècontraria al principio di buonafede, dato che l’ulteriore setti-mana di vacanza era stataconcessa in compensazionedell’aumento della durata dellavoro settimanale. Ora si vie-ne a rimettere in discussionequesta misura, a suo tempovantata come miglioramentodella tutela della salute sulposto di lavoro, poiché consi-dera le maggiori esigenze direcupero del personale piùanziano, sostenendo che sitratta di un privilegio ingiusti-ficato, di una complicazioneper la pianificazione delle va-

canze e di un fattore di costo.Come ha osservato un delega-to, la tutela della salute, pergli attuali dirigenti, è ormaisolo un’affermazione priva disignificato, salvo quando sitratta del proprio tempo di re-cupero (vedi anche al punto5).4. Soppressione della garan-zia di 115 giorni liberi all’an-no. La direzione FFS vorrebbepoter venir meno a questo li-mite, anche laddove non vi èalcuna necessità. «Non pos-siamo concedere nel CCL unasorta di assegno in bianco al-le FFS, perché non avremmoalcuna indicazione che ne ver-rebbe fatto un uso ragionevo-le. Dobbiamo avere una solu-zione chiara!» ha indicato lavicepresidente Barbara Spa-linger. Questa necessità è sta-ta sottolineata da numerosi

interventi, che hanno osserva-to come i superiori esigonoflessibilità e disponibilità alproprio personale per ovviarealle carenze della loro pianifi-cazione. «Laddove possibile,si possono senz’altro miglio-rare strutture e processi. Ma,sempre più spesso, sono pro-prio i dirigenti a non essere ingrado di farlo, in particolarequelli che sono appena giuntialle FFS da altri settori. Nume-rosi problemi hanno originedalla conduzione e non pos-sono semplicemente essereaffrontati a spese del perso-nale!»5. «Semplificazione» del pre-mio di fedeltà. Le FFS hannochiesto di sopprimere la pos-sibilità di beneficiarne in tem-po libero e di riconoscerlo so-lo in contanti, oltretutto sullabase di un importo forfettarioindipendente dallo stipendioe riconosciuto a scadenze me-no frequenti di quelle attuali.A far discutere, oltre alla pro-spettata riduzione degli im-porti – «ma come, non aveva-no detto di non mirare alnostro portamonete ?!» – èstata la soppressione dellapossibilità di beneficiarne intempo libero – «A chiederlosono proprio quelli che godo-no di congedi!» «La direzionepredica bene, ma razzola ma-lissimo!» «Questa è una di-sparità di trattamento ingiu-stificata. Anch’io ho bisogno

del mio tempo!» è stato il te-nore degli interventi.6. Soppressione dell’indenni-tà regionale. Questa sarebbeuna riduzione salariale inac-cettabile per le persone colpi-te. Nel complesso, la soluzio-ne attuale è consideratagiusta. L’elenco dei Comuniche danno diritto alle indenni-tà dovrebbe essere verificatoe ampliato.La conferenza CCL si è quindiespressa chiaramente per ilrinvio al mittente di queste seirivendicazioni. Solo se le FFSle abbandoneranno, sarà pos-sibile avere trattative serie.«Nel caso in cui si dovessegiungere ad un’interruzionedelle trattative, i nostri mem-bri sapranno dimostrare di es-sere pronti a difendersi» hacommentato il vicepresidenteSEV Manuel Avallone. I dele-gati ne hanno dato subito unesempio, sottoscrivendo sulposto una lettera di protestache sarà trasmessa alla dire-zione FFS. Hanno inoltre riba-dito il loro sostegno alle ri-vendicazioni del SEV:miglioramento della progres-sione salariale, in particolareper i giovani; miglioramentodella tutela della salute, so-prattutto a seguito dei proces-si di digitalizzazione e migliorconciliazione tra le esigenzedella vita lavorativa e quellaprivata. Markus Fischer

CCL FFS / FFS Cargo

Il SEV mantiene la sua rottaIl 18 aprile, i delegati per il CCL hanno rinnovato ai membri della delegazione alle trattative il mandato dirimanere fermi sulle proprie posizioni nei confronti di sei rivendicazioni principali della direzione FFS, ri-sultate del tutto inaccettabili. Hanno anche precisato che le FFS non possono solo chiedere, ma devonoessere disposte a concedere, come è stato il caso nelle trattative precedenti. Se i dirigenti vogliono sacri-fici dal personale, devono dare il buon esempio. La campagna di sensibilizzazione del SEV nei confrontidel personale FFS è andata avanti con il motto «Le FFS fanno a fette il CCL».

«Nel caso in cui si dovesse giungere adun’interruzione delle trattative, i nostri membri

sapranno dimostrare di essere pronti a difendersi.»Manuel Avallone, vicepresidente SEV e capo della delegazione alle trattative.

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Massimo, Pascal, Maurizio, Angelo, Yuri, Marco, Vincenzo: il sette bello del SEV!

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Stroppini spiega le sfide del CCL FFS/FFS Cargo

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Militanti interessati al loro destino legato al rinnovo del CCL

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A fette vogliamo solo il salame....

SEV

SEVSEV

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Anche a Yverdon il SEV sul terreno

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Occhio ai pericoli

SEV

Mobilitazione a Ginevra

SEV

Oberwinterthur: azione notturna tra il personale

A Berna pure presenti

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«Si facciano richieste ragionevoli. Lotteremo per il nostro CCL». Uncoro compatto da parte dei/delle delegati/e alla Conferenza CCL.

Nella seconda metà di aprile, in tutta la Svizzera si sono svolteazioni di sensibilizzazione e di informazione sul CCL FFSFFS/Cargo, il cui rinnovo si presenta molto difficile. MilitantiSEV, segretari/e sindacali e direzione sindacale hanno incon-trato la base per fare capire - se mai ce ne fosse bisogno - cheoccorre lottare contro ogni forma di smantellamento del CCL emantenere i diritti acquisiti. La primavera si annuncia calda enon si può abbassare la guardia.

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SERVIZIO........

10contatto.sevN. 05/1826.4.2018

Già nel XIX secolo, i neocosti-tuiti sindacati e le «associazio-ni dei lavoratori» impiegavanoi primi «segretari». Soventequesti erano veri e propri «tut-tofare», organizzavano assem-blee, scrivevano circolari, tene-vano relazioni e sbrigavano dasé tutte le minuzie amministra-tive con gli ancora poco nume-rosi iscritti. Oggi al SEV, con isuoi 40 000 affiliati, questonon è certamente più immagi-nabile. I membri attivi e pen-sionati iscritti al nostro sinda-cato si attendono, a buonaragione, che le loro esigenzevengano trattate in modo rapi-do e competente dalla «centra-le» o dai segretariati regionali.Cercano un orecchio attento,vuoi durante una visita di per-sona o attraverso il contatto te-lefonico. E per quanto una ri-chiesta sia logica e fattibile, iprofessionisti sindacali faran-no tutto il possibile per soddi-sfarla.

Il «servizio ai membri» – per tuttigli affiliatiUn «punto di contatto» impor-tante al SEV è chi si occupa dei«servizi ai membri». Adesioni,dimissioni, cambiamenti di in-dirizzo, incasso delle quote,gestione amministrativa dellaprotezione giuridica Multi co-stituiscono il vasto ambito la-vorativo. Per meglio far cono-scere ai nostri membri chi vilavora, vogliamo presentarebrevemente i collaboratori delServizio ai membri di Berna:Andreas (Res) Etter tratta leadesioni al sindacato ed èspesso il primo che si occupadi un nuovo iscritto. Dal suotavolo di lavoro passano an-che i cambiamenti di sottofe-derazione, di sezione e di ca-tegoria, come pure gli avvisidi pensionamento. Assicura

inoltre la collaborazione am-ministrativa con svariati dato-ri di lavoro e cura mese permese l’aggiornamento e latrasmissione dei dati per ladeduzione dei contributi dalsalario o dalla rendita di pen-sione. Effettua i conteggimensili per l’intera organizza-zione SEV e offre i suoi servigiai cassieri sezionali, in parti-colare quelli della VPT, per iltrattamento di «casi speciali».Molti fra i nostri associati gliavranno certamente già illu-strato al telefono le loro ri-chieste o preoccupazioni, allequali sa rispondere in tede-sco, francese, italiano e ingle-se. Res si occupa anche deipassaggi da e per altri sinda-cati, allestisce (su domanda)attestazioni sui contributi, so-vente ancora richieste dagliuffici di tassazione, e gestisceil pagamento dei premi per ilreclutamento. E come «ciliegi-na sulla torta», collabora an-che all’assistenza dei nostriapprendisti.

Risparmiare viaggiandoChi ordina gli assegni Rekacon il ribasso sindacale ha in-vece a che fare con IsabelleBlanchard. La nostra collabo-ratrice tratta anche le ordina-zioni collettive e individualidella sempre apprezzataagenda tascabile SEV con l’as-sicurazione contro le conse-guenze di un infortunio, di cuicura anche l’intero processoorganizzativo e produttivo.

Fra le sue mansioni vi è poil’aiuto ai cassieri sezionali,soprattutto nella Svizzera ro-manda, la fatturazione deicontributi dei membri e l’inviodei richiami. Isabelle provve-de alle modifiche d’indirizzo eagli annunci di decesso. Logi-co dunque che, prima dellaspedizione del nostro giorna-le, sia lei a trasmettere gli in-dirizzi alla tipografia.

Protetti in caso di controversieÈ risaputo che i membri SEVbeneficiano di una protezionegiuridica sul lavoro. Ai propriassociati che necessitano diuna protezione giuridica pri-vata, il sindacato offre a con-dizioni assai vantaggiosel’«assicurazione di protezionegiuridica Multi». Carina Hofere Daniela Grünig sono le duecollaboratrici a cui rivolgersiper aderire alla preziosa co-pertura assicurativa Multi. So-no loro infatti a trasmettere idati aggiornati degli assicura-ti alla «protezione giuridicaCoop», ossia il partner assicu-rativo, e a trattare anche la ri-scossione dei premi. Chi hadomande in generale su que-sta assicurazione – non peròdi natura giuridica! – può con-tattare Carina o Daniela.

Occuparsi delle partenzePurtroppo non c’è solo chivuole aderire al SEV ma anchechi se ne va. Esther Lis e Mir-jam Schläfli sono incaricate diqueste mansioni: verificano i

termini, rispondono alle do-mande e inviano le confermedi partenza.

Di informatica e di statisticaOggi l’intero ambito ammini-strativo non potrebbe funzio-ne senza il supporto dei mezziinformatici. Per questo al SEVil Servizio ai membri e il setto-re informatico operano fiancoa fianco; Daniel Aemmer è ilsostituto del responsabile diquesto ufficio, con particolareriguardo all’IT. A lui competepure l’allestimento delle stati-stiche dei membri, fra l’altroper la Commissione direttiva ele sezioni.

Chi tiene le rediniIl Servizio ai membri e il setto-re IT sono diretti da StephanSchütz. Fra le sue mansioniprincipali rientra l’implemen-tazione dei processi rilevantinel servizio ai membri e lasorveglianza della loro attua-zione. Dato che assicura an-che compiti di sostituzione, avolte Stephan entra in contat-to diretto con gli affiliati.Quando è necessario, dà unamano a Res per il conteggiomensile e la riscossione dellequote dei membri.La maggior parte dei collabo-ratori ha un lavoro a tempoparziale. Nel team è buonapratica sostituirsi a vicenda esvolgere lavori di tipo ammini-strativo che non rientrano insenso stretto nell’assistenzaai membri. SEV

Il lavoro dietro le quinte del personale SEV a Berna

Al servizio dei membri del SEVUn sindacato è un’orga-nizzazione che si occu-pa soprattutto di lavoro.Ma rappresenta anchedelle persone che vo-gliono essere ben assi-stite.

pan.

Da sin.: Esther Lis, Daniel Aemmer, Stephan Schütz, Daniela Grünig, Carina Hofer e Andreas Etter.Sulla foto mancano Isabelle Blanchard e Mirjam Schläfli.

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■ Stephan Schütz,, qualsia-si Organizzazione NonProfit necessita oggi diuna buona assistenza aipropri iscritti. Che cos’hadi speciale il Servizio aimembri del SEV?

Nel SEV molti affiliati svolgonoattività di milizia. Dunque siaspettano, giustamente,un’assistenza di qualitàelevata. Offrire un buon servizioe migliorarne il livello qualitati-vo è anche uno dei mieiobiettivi. Siamo sulla buonastrada. Negli ultimi sei mesiabbiamo compiuto evidentiprogressi, ad esempio nellacollaborazione con le sezioni.

■ Alcuni membri però silamentano, magari diaver dovuto annunciare apiù riprese un cambia-mento d’indirizzo.

Il più delle volte la causa èdovuta a un malinteso. Il SEVnon fa parte delle FFS e quindi– anche per motivi di protezio-ne dei dati – non vi è alcunoscambio di informazioni. Perquesto le modifiche d’indirizzonon vanno segnalate solo aldatore di lavoro ma sempredirettamente anche al nostroServizio ai membri! Seguendoquesto principio, anche laqualità corrisponde e per noidiminuisce l’impegno ammini-strativo.

■ C’è qualcosa che vorrestidai nostri membri?

Vorrei chiedere loro di annun-ciare i cambiamenti d’indirizzoo gli annunci di morte all’indiriz-zo e-mail:mutation@ sev-online.ch.

Ovviamente è possibile farloanche per telefono o perlettera, ma con la postaelettronica è più veloce. pan

L’approfondimento

«Il nostroobiettivo èla qualità!»

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11SERVIZIOcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

§Colpi di diritto

Le frasi inquietanti dei certificati di lavoroI certificati di lavoro sono spesso causa di contrasti. Ormai indispensabili quando si cerca un nuovo impiego, si dovrebbe badare che siano «ben fatti».

Eccoci così alla fine del pre-cedente rapporto d’impiegocon in mano il certificato dilavoro … dal quale di primoacchito non si capisce se èpositivo come si vorrebbe.

Il diritto al certificatoTutti i lavoratori hanno dirit-to a un certificato di lavoro,indipendentemente dal fat-to che il rapporto di lavoro siconcluda o prosegua. In li-nea di principio, si consigliadi richiederne uno interme-dio più o meno ogni cinqueanni, soprattutto quando visono avvicendamenti nell’ambito lavorativo. Vale a di-re al momento di assumerenuove mansioni, se vieneassegnato un nuovo supe-riore, in caso di ristruttura-zioni ecc. Di regola i certifi-cati devono (dovrebbero) es-sere allestiti senza l’uso di«codifiche», ossia afferma-zioni ambigue. Si tratta diuna prassi abituale che vie-ne confermata con la frase«questo certificato non è co-

dificato». Il certificato di la-voro deve includere alcunielementi obbligatori: dap-prima l’identità del lavorato-re con nome e data di nasci-ta. Si tratta infatti di unaqualificazione riferita allapersona. Vengono poi men-zionati il reparto in aziendao la designazione della fun-zione, completati con lemansioni principali affidateal lavoratore. Come regola,dev’essere in seguito valu-tata l’esperienza professio-nale in relazione con i com-piti svolti. Per finire, si dàmenzione del comporta-mento nel team, verso iclienti e i superiori, per arri-vare all’ultima frase, che de-ve contenere il motivo per lastesura del certificato o perlo scioglimento del rapportodi lavoro.Dunque, l’ultima frase infor-ma se il rapporto di lavorocontinua e, nel caso fossedisdetto, per quale ragionequesto avviene.

Gli scenari di baseOccorre distinguere fra leseguenti situazioni:■ Proseguimento del rap-porto di lavoro:«Il certificato viene rilascia-to su richiesta del collabora-tore …»

«Il certificato viene rilascia-to in seguito a un cambia-mento del superiore …»«Il certificato viene rilascia-to in seguito a misure di ri-organizzazione …»«Il rapporto di lavoro con lasignora / il signor YX non èstato disdetto, da parte no-stra ci auguriamo di poterancora contare sulla sua col-laborazione»■ Risoluzione del rapportodi lavoro in caso di contrat-to a tempo determinato:«Il rapporto di lavoro a tem-po determinato cessa in da-ta odierna. Ringraziamo lasignora / il signor XY per iservizi resi», oppure«La formazione della signo-ra / del signor XY cessa indata odierna. La / lo ringra-ziamo per i servizi resi e le /gli auguriamo ogni bene peril suo futuro professionale»■ Disdetta data dal lavora-tore/trice:«La signora / il signor XY hadisdetto il suo rapporto dilavoro con noi, per intra-prendere una nuova sfidaprofessionale. Le / gli augu-riamo ogni bene per il futu-ro».

Si tratta di esempi, che ov-viamente potrebbero essereformulati diversamente.

La disdetta al termine o du-rante un’assenza per malat-tia o infortunio (dopo la sca-denza del periodo di prote-zione) costituisce un’altraproblematica. Se la malattiaè all’origine della disdetta,lo si deve anche indicarenella frase finale del certifi-cato. Naturalmente senzafare menzione di una dia-gnosi. I problemi di salutepossono essere indicati nelcertificato di lavoro solo sehanno rappresentato la ra-gione che ha causato la di-sdetta o se hanno influenza-to in modo sostanziale leprestazioni durante l’impie-go:«La salute della signora /del signor XY non consentepurtroppo il proseguimentodel rapporto di lavoro. Sia-mo spiacenti di dover com-piere questo passo e le / gliauguriamo ogni bene per ilsuo futuro».Non tutti i certificati di lavo-ro sono per forza negativi, avolte però si fatica a inter-pretarli. Il team della prote-zione giuridica vi aiuta, seavete dubbi.

Team protezione giuridica SEV

Link utili sul tema: https://www.manpo-wer.ch/it/certificato-di-lavorohttps://www.ch.ch/it/certificato-lavoro

Concluso un rapporto dilavoro – qualunque co-sa sia accaduta – sareb-be meglio lasciarsi allespalle il passato e vol-tare pagina.

■ Disdetta data dal datoredi lavoro: La frase finale del certificatoè anche quella con il massi-mo potenziale di conflitto,se è l’azienda a pronunciareil licenziamento. Qui infattiviene indicata la ragionedella disdetta. Di principio,non si dovrebbe entraretroppo nei dettagli. Il con-flitto è visibile già dalla fra-se stessa.- Disdetta per ragioni econo-miche:«Il rapporto di lavoro con lasignora / il signor XY è statodisdetto per ragioni econo-miche (o per motivi azienda-li). Siamo spiacenti di nonpoter continuare ad impie-gare la signora / il signor YXe le / gli auguriamo ogni be-ne per il suo futuro»- Disdetta per ragioni legateal diritto del lavoro:«Il comportamento della si-gnora / del signor XY nonconsente il proseguimentodel rapporto di lavoro. Ce nerammarichiamo e le / gli au-guriamo ogni bene per il fu-turo»- Licenziamento immediatoper colpa grave:«Il rapporto di lavoro con lasignora / il signor XYX vienedisdetto con effetto imme-diato».

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USFT - Corso regionale di tennis 2018Sabato 24 marzo si è svolto il corso organizzato dal nostro gruppo a Sementina presso il Cen-tro Sportivo TC Orion. Sotto la guida dei tre maestri Massimo Ranzoni, Nicholas Valsecchi eAmos D’Alessandri è stato messo in campo un programma variato per ogni livello di gioco,mentre durante le ore di allenamento i partecipanti si sono impegnati e divertiti nel praticaregli esercizi, le varie tecniche e nei vari giochi. Lo sforzo di tutti è stato poi ricompensato con unaperitivo seguito da una cenetta in compagnia. Amos D’Alessandri, responsabile USFT Tennis

contatto.sev è il giornale del sindacato del personale dei trasporti SEV. PubblicazionequindicinaleEditore: SEV, www.sev-online.chRedazione: Vivian Bologna (caporedattore), Peter Anliker, Pascal Fiscalini, Markus Fischer,Françoise Gehring, Jörg Matter, Anita Merz, Patrizia Pellandini Minotti, Yves Sancey, KarinTaglangIndirizzo della redazione: contatto.sev, CP, 6501 Bellinzona, e-mail: [email protected],telefono 091 825 01 15Tiratura: edizione italiana: 3591 copie; totale: 40’995; certificata il 06.02.2018Abbonamenti e cambiamenti di indirizzo: SEV, divisione amministrativa, casella postale,3000 Berna 6, e-mail: [email protected], tel. 031 357 57 57, fax 031 357 57 58. Abbonamentoannuale per i non affiliati: 40 franchi

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ISSN 1662-8470

Prossima edizione: il 17 maggioChiusura redazionale: il 10 maggio, ore 10

IMPRESSUM

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SOTTOFEDERAZIONI........

12contatto.sevN. 05/1826.4.2018

Il comitato centrale si è riunito per la sua primaseduta del 2018 il 16 marzo ad Aarburg. Temabollente le smisurate richieste delle FFS in rela-zione alle trattative in corso per il rinnovo delCCL. Partiamo dal presupposto che l’attuale con-tratto non possa essere difeso senza adottarecontromisure. Per questo motivo, anche durantequesta seduta si è discusso delle possibilità dimobilitazione e dell’adozione di possibili misure.Dalle regioni: purtroppo abbiamo dovuto prende-re atto che in tutti i posti della manutenzione sindall’introduzione dei nuovi profili professionali siavverte un clima negativo fra il personale. Inoltrepresso alcuni servizi e per gli stessi motivi, si co-stata una forte fluttuazione di personale. Vi è poida aggiungere la nuova valutazione del persona-le abbreviata, applicata quest’anno per la primavolta, ciò che provoca discussioni. Poco per volta,ma sicuramente, ci si pone la domanda a saperese ha ancora senso una valutazione così ridimen-sionata, o se non sia molto più sensato svolgerein futuro un colloquio finalizzato allo sviluppo delpersonale. La preparazione dell’assemblea deidelegati, che si terrà il 25 maggio a Winterthur,sarà presto conclusa. Avremo la possibilità diascoltare interessanti relazioni. Roland Seidel eUrs Gähwiler ci informeranno sulla situazionedella manutenzione dei veicoli a FFS Cargo. La se-conda relazione sarà svolta dal presidente di Ad-

visory Group Maintenance Workers della sezioneferrovia dell’ETF – Maintenance Workers, WernerSchwarzer. Da lui verremo informati sullo statodel processo di certificazione dei collaboratorinella manutenzione dei veicoli ferroviari e dei lo-ro componenti, nella comunità europea. Attual-mente diversi seggi nella commissione del perso-nale della Divisione traffico viaggiatori sonovacanti. Perciò il primo luglio si terranno elezionicomplementari in diversi settori. Colleghe e colle-ghi interessati a questi posti possono annunciar-si. Informazioni dettagliate, come pure la relativadocumentazione, si possono ottenere dalla pagi-na speciale di Intranet FFS, o presso il presidentecentrale. Il nostro presidente centrale e respon-sabile della propaganda Claude Meier ha illustra-to al comitato centrale il bilancio per il 2017:complessivamente, le regioni TS hanno reclutato136 nuovi membri, ciò che porta l’effettivo TS a2328 membri. Egli ci ha pure presentato lo svi-luppo demografico della nostra sottofederazione.Nei prossimi anni, tenendo conto dei vari modellifuturi, nel peggiore dei casi la sottofederazionepotrebbe perdere circa 280 membri. Ciò significache nei prossimi due anni dobbiamo tener contodi queste partenze dovute all’invecchiamento,per quanto riguarda gli obiettivi di reclutamento,per cercare di contrastare questa evoluzione. TS

■ TS Comitato centrale

Siamo pronti a difendere il nostro attuale CCLIl presidente centrale Hanspeter Eggenberger ha dato a Dornach ilbenvenuto ai membri del Comitato Centrale per i due giorni di riu-nione, informando in particolare sulle attività FFS, del SEV e dellaCoPe. Le brutte notizie dalle FFS continuano, la riduzione di 800posti di lavoro presso FFS Cargo, ha innescato una prima ondatadi sdegno. Ancora una volta, si colpisce principalmente la parteproduttiva dell’azienda, vale a dire i manovristi. Questa è stataseguita da una seconda ondata di indignazione, cioè la scarsaconsiderazione da parte delle FFS verso i propri dipendenti, silu-rando il CCL con tagli, soppressione delle garanzie salariali, ridu-zione dei premi fedeltà, di indennità notturne, ecc. Tutti i comuni-cati in merito sono disponibili sul sito del SEV: sev-online.ch.All’assemblea dei delegati dovranno essere prese le decisioni perattuare contromisure e azioni contro lo smantellamento.In vista dei 100 anni d’anniversario del SEV, sono state presenta-te al Comitato SEV le due varianti del nuovo logo.Il 31 dicembre 2017 la RPV contava 1289 membri. Abbiamo regi-strato 65 nuove adesioni, di cui 32 nella sola sezione di Zurigo,bravi! Abbiamo inoltre discusso i conti 2017, bilancio 2019 e ilrapporto annuale. Per le elezioni all’AD abbiamo trovato i candi-dati per le funzioni di coordinatore per la conferenza CCL, per laCG SEV e per la Commissione Centrale.Il 26 ottobre si svolgerà a Olten la giornata della migrazione, te-ma principale sarà il razzismo.Nel settore preparazione treni (ZBS) del traffico viaggiatori (P), so-no in corso in diverse regioni le elezioni CoPe. La CommissioneCentrale ringrazia la sezione basilese per l’ottima organizzazione.

Servizio stampa RPV

■ Comitato Centrale RPV

Brutte notizie per i manovristi

Lo scorso 22 marzo si è tenuta l’assemblea ordi-naria della sezione PV Ticino e Moesano. Unasala gremita ha ascoltato con attenzione la rela-zione «truffe con destrezza» del Sergente Mag-giore Claudio Ferrari della Polizia Cantonale. Consemplicità ed esempi concreti, sono stati datiutilissimi consigli sulla prevenzione delle truffein ambiti disparati. Da quelle telefoniche a quel-le delle carte di credito sino ad una sensibilizza-zione mirata sui furti negli appartamenti come

pure sul borseggio perpetrato ai danni degli an-ziani nei centri commerciali. Le numerose do-mande dei presenti hanno evidenziato l’interes-se sull’azzeccato tema proposto dal comitato disezione.Oltre alle pratiche statutarie ed alla puntuale re-lazione del carismatico presidente Eligio Zappa,l’assemblea ha accolto all’unanimità l’entrata incomitato del collega Franco Panzeri. Numerosicome sempre i festeggiati nelle benemerenze,per una sezione che conta oltre 215 ultranovan-tenni. Particolarmente toccante il discorso di rin-graziamento del festeggiato Ernesto Ghielminiche ha ricordato i bei tempi che furono e comefunzionava il reclutamento ai suoi tempi. Il colle-ga ha poi terminato chiosando: «Ricordiamociche la ferrovia è stata la madre del Ticino moder-no». Gli hanno fatto eco in sala più colleghi chehanno rimarcato come saranno da considerareinaccettabili gli attacchi al CCL FFS-Cargo da par-te delle FFS, i peggioramenti sulle facilitazioni diviaggio dei pensionati come pure la sfrenata edesasperata corsa alla digitalizzazione delle FFSche, peraltro, palesa poca sensibilità verso leesigenze degli anziani. A fine assemblea, pur-troppo il cassiere Renato Bomio ha presentato leproprie dimissioni per il 31 marzo 2019. La salane ha preso atto con rammarico, consapevoledell’importante figura carismatica di Renato edal suo encomiabile lavoro a favore dellasezione. Angelo Stroppini

■ Assemblea ordinaria PV Ticino e Moesano 2018

Truffe con destrezza sotto la lente

as

Una parte del Comitato PV Ticino e Moesano

Dopo aver ordinato l’imposi-zione dell’AG-FVP per il 2016,la conferenza svizzera delleimposte (CSI) critica da tempogli sconti, ai suoi occhi troppoeccessivi, concessi dallesocietà di trasporto pubblicoai propri dipendenti sulle cartegiornaliere FVP.

Siccome secondo loro si trattadi «fringe benefits» (comple-menti salariali), questi sonosoggetti all’obbligo delpagamento delle imposte.

Ora è ufficiale: il SEV è statoinformato il 16.3.2018 dalleFFS che la CSI non tollera piùlo sconto considerato «troppoelevato» concesso attualmen-te.

L’Unione dei trasporti pubblici(UTP) ha pertanto deciso diaumentare i prezzi delle cartegiornaliere FVP inmultipack, per tener conto diquesto vincolo fiscale.

Nuove tariffe a partire dal 1°giugno 2018 per le cartegiornaliere FVP in multipack:2a classe 225 CHF (invece di190 franchi); 1a classe 381CHF (invece di 320 franchi);cambio classe: 156 CHF(invece di 130 franchi).Verrà inoltre abolita lariduzione (6 corse per ilcosto di 5) sulle carte ecambi classe giornalieriin multipack.

La PV-SEV non è d’accordocon questo aumento el’ulteriore deterioramento per ipensionati. Visto che si trattadi una decisione definitiva,abbiamo le mani letteralmentelegate e non possiamopurtroppo fare nulla peropporci. Raccomandiamoquindi ai nostri membri diacquistare entro la fine dimaggio una buona riserva dicarte giornaliere in multipack(la loro validità sarà di treanni). CC pensionati VPT

PENSIONATI VPT

Info sulle FVP - nuove tariffe

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13SOTTOFEDERAZIONIcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

Con una buona partecipazioni di oltre 30membri, lo scorso 29 marzo il presidente Nico-la Sacco ha aperto ufficialmente la sua primaassemblea generale in veste di nuovo presi-dente sezionale, salutando in particolare gliospiti: Sandro Kälin, vicepresidente centraleTS, Yuri De Biasi, presidente sezionale RPV Ti-cino, Calogero Ferruccio Noto, Helvetia Assicu-razioni, Gianni Frizzo, presidente dell’associa-zione «Giù le mani dalle Officine», MatteoPronzini, sindacato UNIA, Angelo Stroppini ePascal Fiscalini, segretari sindacali SEV Ticino.Conclusa la parte statutaria si è immediata-mente passati al tema d’attualità che sta su-scitando scalpore a tutti i livelli tra le lavoratri-ci e lavoratori delle FFS, vale a dire il rinnovodel CCL. Pascal Fiscalini ha riassunto quantoaccaduto finora: le notizie che giungono dainegoziati in corso sono purtroppo sconcertan-ti. Dal pacchetto di rivendicazioni propostodalle FFS risulta la chiara intenzione da partedel datore di lavoro d’indebolire considerevol-mente le condizioni contrattuali di lavoro dellesue collaboratrici e dei suoi collaboratori chesottostanno al CCL. Il SEV prende atto che le

FFS continuano a insistere sulle loro richieste.Per poter entrare davvero in una logica di trat-tativa, le FFS devono rinunciare a cinque puntiessenziali che avrebbero un influsso diretto suindennità, premi e garanzie. Non bisogna per-tanto meravigliarsi se anche dopo la terza tor-nata di trattative non si sia ancora riusciti a ne-goziare concretamente! Dopo animatediscussioni, in cui numerosi presenti hannomanifestato il loro disappunto, l’assemblea hadeciso all’unanimità di scrivere una lettera diprotesta al CEO delle FFS Andreas Meyer, fir-mata da tutti i presidenti sezionali ticinesi del-le sezioni FFS. Nella sua relazione, Ivan Cozza-glio ha aggiornato i presenti sulla delicata fasein cui si trova la discussione sul futuro delleofficine di Bellinzona. Quale nuovo revisore èstato eletto Paulo Ferreira. Al termine dell’as-semblea il presidente Sacco ha consegnato aGianni Frizzo un omaggio in segno di ricono-scimento per i decenni di lotta contro il degra-do delle Officine di Bellinzona. Un ringrazia-mento particolare va rivolto anche a Ferruccioper il sostegno finanziario da parte di HelvetiaAssicurazioni al rinfresco. Pascal Fiscalini

■ Assemblea TS Ticino

No allo smantellamento del CCL

as

Lo scorso 21 e 22 marzo si èsvolta a Marly la riunione pri-maverile del Comitato Centrale(CC) a cui ha partecipato per laprima volta anche il nuovomembro del CC settore ferrovia-rio, Laurent Juillerat. Purtropposono tempi difficili e le FFS so-no entrate nelle trattative CCLcon un pacchetto di rivendica-zioni mai visto finora. Visto cheil CCL delle FFS avrà sicuramen-te ripercussioni anche sui con-tratti delle compagnie private,sosteniamo le colleghe e i col-

leghi delle FFS nella loro lottacontro lo smantellamento. An-che presso le TPG ci si trovanuovamente in una situazionedi conflitto. René Schnegg hainformato sull’attività nel reclu-tamento. Il CC deve prendereatto ancora una volta che è mol-to difficile reclutare un numerosufficiente di nuovi membri.Tutti – CC e membri - sono chia-

mati a non desistere, perchésolo insieme siamo forti. Renéha inoltre informato sul 100°anniversario del SEV nel 2019 esulle attività previste. Il CC èpreoccupato per il calo dei par-tecipanti alle giornate VPT. Ab-biamo cercato nuove idee, permotivare soprattutto i nostrimembri più giovani a partecipa-re maggiormente a questo tipo

d’eventi. Roger Maurer ha pre-sentato i conti della sottofede-razione, questi saranno votatiall’assemblea dei delegati inmaggio. Il segretario sindacaleSEV Martin Allemann, ha infor-mato sulla revisione LdL e ri-spettiva ordinanza. I segretarisindacali avranno pertanto il lo-ro bel lavoro a negoziare con leaziende, poiché si corre il ri-

schio che queste useranno lemodifiche come pretesto peradeguare i CCL a loro favore.Per le aziende che ora non han-no ancora un CCL, si dovrebbenegoziarne uno, perché nellaLDL revisionata ci saranno alcu-ni articoli in cui sarà possibileattuarli solo tramite accordi coni dipendenti. La revisione dellaLDL dovrebbe entrare in vigoreil 1° gennaio 2019. Una voltadisponibile il testo definitivo,informeremo le sezioni e imembri. Christoph Locher

■ VPT Comitato Centrale

Reclutamento: «solo insieme siamo più forti»

Alla vigilia della riunione delComitato Centrale (CC) del 21marzo, si è svolta la seduta perla revisione dei conti d’eserci-zio 2017. I membri della CGLPV, che partecipano tra l’altroregolarmente alle riunioni del-la Commissione Centrale e delCC, hanno notificato alla CCuna corretta gestione dei conti.Il 2017 ha portato a un discre-to guadagno, questo grazie aicorsi di preparazione meno co-stosi, nonostante un numerorecord di partecipanti e mal-grado gli accantonamenti do-vuti alle spese per un nuovo si-to web. La pianificazione perl’assemblea dei delegati LPV aBellinzona è in pieno svolgi-mento. I relatori saranno: Ma-nuele Bertoli, Consigliere diStato del Canton Ticino, Mar-kus Jordi, responsabile HR FFS,e Barbara Spalinger, vicepresi-dente del SEV. I temi scottantiprovengono soprattutto dalleFFS. FFS Cargo intende rinego-ziare le BAR dei macchinisti en-tro la fine di maggio. Secondola dirigenza in caso di fallimen-to dei negoziati, FFS Cargo saràcostretta a disdire le BAR. Intermini di contenuti, siamopronti ai colloqui, per quantoconcerne la conclusione delletrattative, consideriamo latempistica estremamente am-biziosa, non da ultimo a causa

dei negoziati CCL in corso. FFSViaggiatori vuole assumereaspiranti con due contratti dilavoro, questo allo scopo di ri-sparmiare così i tempi di viag-gio per recarsi ai luoghi di for-mazione teorica. La LPV puntaperò ad un unico contratto dilavoro. In questo contesto bi-sogna ancora discutere la te-matica delle indennità e dellespese. Una soluzione dovreb-be essere prossima. Tuttavia,secondo il capo di ZF, l’am-montare dei costi sui pranzi in-cide sull’assunzione o meno dinuovi aspiranti macchinisti.Secondo il CC questa la dicelunga sull’incapacità d’agire daparte di ZF. Sul tema Sopre ècalato il silenzio come mai fi-nora, malgrado non vi sianomiglioramenti sostanziali. Inquesto contesto i costi sem-brano non essere rilevanti.Questi esempi mostrano chenonostante i buoni risultati difine anno 2017, le FFS si sen-tono finanziariamente sottopressione e vedono nella no-stra presunta mancanza diflessibilità un ostacolo per lefuture sfide aziendali. Non c’èpertanto da stupirsi se ne subi-sce il partenariato sociale. Ne-anche la nuova filosofia del«darsi del tu», aiuterà a scon-gelare il rapporto.

Commissione Centrale LPV

■ Sottofederazione LPV

Cala il silenzio su Sopre

NON

NONNON

No a regali fiscali ai ricchipagati dalla popolazione!

Non facciamoci

fregare!

Votazione del 29 aprile 2018sulla modifica

della legge tributaria

NO

I milionari: di più e più ricchiNegli ultimi dieci anni in Ticino i patrimoni superiori a 10 milionidi franchi sono triplicati, ed è triplicata la loro sostanza netta.Oggi sono 510, lo 0,2% del totale dei contribuenti, e detengonouna sostanza netta di 13,148 miliardi. Anche i patrimoni superioria 5 milioni di franchi sono cresciuti del 100%, mentre coloro chedetengono una sostanza netta superiore a “solo” 1 milione difranchi sono aumentati del 63%.

Le imprese e i posti di lavoroIn dieci anni il numero delle aziende nel nostro cantone èquasi raddoppiato, passando da 20'000 a oltre 38'000, facendosalire il Ticino al 4° posto nella graduatoria svizzera relativa altasso di crescita di imprese. Purtroppo però si tratta in buonaparte di aziende interessate unicamente ai vantaggi fiscali esi-stenti e alla possibilità di imporre bassi salari.

Lavoro: salari al ribasso Con l’aumento delle imprese sono cresciuti anche gli impieghidel 15,8%, quello degli occupati addirittura del 20,6%. Eppure,proprio a causa del genere di imprese attirate dalle politichefiscali degli ultimi anni, siamo diventati l’unica grande regionein cui i salari mediani sono scesi. Il divario con la media sviz-zera supera ormai i 1000 franchi!

Disoccupazione e povertàIl tasso di disoccupazione (ILO) nel 2008 era del 5,2%, nel 2016del 6,9% e i disoccupati sono passati da 8'400 a 12'700. In nettoaumento anche la media dei sottoccupati, passata dal 6,3% al9,1%. Il tasso di povertà è salito dal 10,4% al 17,3%, mentre il tassodi rischio povertà è passato dal 21% al 31,4%. Parallelamente,dopo i tagli operati dal governo, i beneficiari dell’assistenzahanno superato le 8'000 unità. Sono sempre di più le personeche devono ricorrere agli aiuti sociali pur avendo un lavoro, inquanto il loro salario non è sufficiente per sopravvivere.

Il territorio sotto pressioneLa politica del Governo negli ultimi vent’anni, di sgravi fiscalia pioggia senza nessun criterio di sostenibilità ambientale haattirato sul territorio numerose aziende che offrono bassi sa-lari e generano molto traffico. Il sistema viario ticinese è vi-cino al collasso. La spesa causata dal traffico transfrontalieroammonta a 22 milioni di franchi all’anno. Il mendrisiotto viveuna situazione di costante emergenza per la qualità dell’aria.Non è possibile insistere con sgravi a qualsiasi tipo di aziendafacendo del Ticino un territorio di transito e di capannoni.

Seguici su facebook!Siamo anche su facebook, cerca la pagina «No alla riforma fi-scale», seguici e sarai sempre aggiornato!

Il Ticino in cifre:ricchezza per alcuni,povertà per moltialtri…

continuiamo a pagare regali fiscali ai ricchi e alle grandi imprese!accettiamo ricatti! facciamoci imbrogliare da questa riforma!

SGRAVI FISCALI

UNIA Sgravi fiscali 03.18.qxp_Layout 1 15.03.18 14:39 Pagina 1

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AGENDA........

14contatto.sevN. 05/1826.4.2018

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Ho il piacere di invitare tutti/e colleghi/e ticinesi, appartenentialla sottofederazione VPT/SEV alla visita della Ferrovia AB(Appenzellerbahn) a Herisau, con pranzo ad Appenzello. Arrivocon il treno ad Herisau ore 09.46. Partenze: da Lugano 06.42;da Locarno 06.35; da Bellinzona 07.13. Rientro ore 17.13 perLugano e arrivo ore 20.17 (Locarno 20.27; Bellinzona 19.47).Non dimenticate la tessera FVP/FVP-AG! Il viaggio e il pranzosono offerti dalla cassa centrale VPT.

Le date previste sono: 19.6.18 e 13.09.18.

P.F. iscriversi solo per una data!

Informazioni e iscrizione a una delle due date entro il 18maggio a: Peter Bernet, Strada dar Forno 2, 6967 Dino,telefono 079 8597621 oppure presso la casella n. 34 aldeposito di Rugì. Peter Bernet

Escursione professionale VPT 2018:in Appenzello a scoprire la ferrovia

Ordine del giorno:

1. Apertura e comunicazioni2. Approvazione del verbaledell’ultima assemblea3. Relazione del presidente4. Elezione del comitato di sezione5. Conti 2017 / Rapporto cassiere5.1 Rapporto dei revisori5.2 Ammissioni / Dimissioni6. Relazione sull’attualità sindacale, Françoise Gehring,segretaria sindacale SEV7. Eventuali

Elezioni, inoltro candidature

Quest’anno si rinnova parzialmente il comitato se-zionale: devono essere eletti il presidente, il vicepresi-dente e un membro di comitato. Eventuali candidaturevanno inoltrate al presidente Peter Bernet entro il30.04.18.

Contiamo sulla partecipazione di tutti, colleghe e colleghiliberi da impegni di servizio. Sono cordialmente invitatianche i colleghi pensionati.

Il presidente sezionale Peter Bernet

■ VPT Sottoceneri - Elezione del comitato

Assemblea generale 2018Lunedì 7 maggio, 19.45, Osteria Rosi a Comano

La nostra sezione presenta sentite condoglianze alcollega Cristian Giannattasio, colpito negli affetti fa-miliari per il decesso del papà.

VPT Sottoceneri

CONDOGLIANZE

2008 - 2018

Solo grazie a voi l’Officina

vive e continuerà ad esistere!

10

° A

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Sabato

5 maggio 2018 Dalle ore 17:00

Pittureria Officina FFS - Bellinzona

Programma:

ore 17.00 Apertura

ore 17.30 Discussione sul presente e prospettato futuro delle Officine

ore 19.00 Cena

Musica dal vivo con i “Mighty Mobile” formazione con un ampio

repertorio di cover pop/rock dagli anni `70 ad oggi.

Associazione “Giù le mani dall’Officina”, CP 1618 – 6501 Bellinzona

A 10 anni dallo sciopero, la Pittureria, fulcro della lotta, sarà luogo di festa e di riflessione sull’incerto futuro delle nostre Officine.

Bene comune inalienabile!

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Ordine del giorno:1. Saluto introduttivo2. Nomina scrutatori3. Approvazione odg4. Approvazione verbale5. Intervento Helvetia assicu-razioni, F. C. Noto6. Relazione del presidente se-zionale B. Castaldo7. Relazione del segretario sin-dacale P. Fiscalini su temi d’at-tualità8. Approvazione conti 2017 erapporto cassiere e dei revisori9. Nomina supplente CVG10. Proposte AD ZPV11. Benemerenze 40 anni mili-tanza nel SEV12. Eventuali

L’assemblea avrà luogo pressola sala conferenze al primopiano della stazione a Chias-so.I segretari sindacali FrançoiseGehring e Pascal Fiscalini in-formeranno sui principali temid’attualità. In particolare sullostato di avanzamento di rinno-vo del nostro contratto colletti-vo di lavoro. Il collega AndreaLauber sarà presente per ri-spondere alle vostre domandeinerenti la pianificazione deiturni di servizio e tutte le man-sioni di competenza dell’uffi-cio SKR Regione Sud.Confidiamo nella maggior par-tecipazione possibile in modo

che possiate esprimere la vo-stra opinione. Questa è un’oc-casione per incontrarci e con-frontarci. Il verbale dell’ultimaassemblea è esposto agli albia Chiasso e Bellinzona.Seguirà l’aperitivo, offertogentilmente dall’Helvetia assi-curazioni e la cena a BUFFETofferta dalla sezione (presso ilristorante Carlino a partire dal-le ore 19.00).

Per motivi organizzativi vi chie-diamo di iscrivervi nell’apposi-ta lista esposta nei locali delpersonale treno di Bellinzonae Chiasso entro il 10 maggio.

Il comitato ZPV Ticino

■ Assemblea sezionale ZPV Ticino17 maggio, ore 16.00, stazione FFS Chiasso

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15AGENDAcontatto.sevN. 05/1826.4.2018

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Sezione PV Ticino e Moesano – ferrovieri pensionati(e per colleghe e colleghi delle sezioni VPT)

Vacanze al mare 2018Hotel Beau Soleil*** a Cesenaticoda domenica 17 a giovedì 28 giugnoQuest’anno ritorneremo a Cesenatico, a due passi dal mare tra il verdedella pineta, all’hotel Beau Soleil, dotato di ogni comfort, compresa unagrande piscina riscaldata. La quota comprende: il viaggio in torpedone, lapensione completa e le bevande ai pasti, ombrellone e lettino in spiag-gia, uso della piscina e lettini; come pure 2 uscite con il bus.Prezzo per camera doppia: CHF 1150, singola: CHF 1350 (molto piccola)Prezzo per camera doppia uso singola: CHF 1550ATTENZIONE: 50 partecipanti di cui 8 camere singole al massimo!!! Lacamera verrà assegnata in base alla data di ricevimento dell’iscrizionefino al raggiungimento del numero di posti disponibili; gli/le interessa-ti/e sono pregati/e di segnalarci subito la loro disponibilità a riservareuna doppia uso singola. Chi necessita di assistenza dev’essere accompa-gnato da persona di fiducia.Vi invitiamo a volervi iscrivere al più presto ma comunque entro il30 aprile, tramite il talloncino sottostante da inviare alla collega:Eliana Biaggio, via Monte Tabor 10, 6512 Giubiasco oppure per e-mail a:[email protected]. Non si accettano riservazioni per telefono,ma vengono date informazioni allo 091 857 49 19.Quale conferma della vostra iscrizione vi chiederemo un acconto diCHF 500.– per persona, da versare entro 10 giorni dal ricevimento dellafattura. Se non ne siete provvisti vi raccomandiamo di stipulare un’assicu-razione annullamento (possibile presso gli uffici postali) .– – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – ––Mi iscrivo / Ci iscriviamo alle vacanze a Cesenatico 2018:

Dati personali 1a persona 2a persona

Cognome

Nome

Indirizzo

CAP/Località

Telefono casa e/o natel

Data di nascita

Tipo di camera*) _ doppia _ singola _ doppia uso singola _ doppia _ singola _ doppia uso singola

*) mettere una x nella casella entrante in considerazione

Data: Firma:

Il segretariato di Bellinzona venerdì 11 maggiorimane chiuso.

INFO SEV BELLINZONA

Orari delle fermate

Sopraceneri

Airolo Stazione 06:50Faido Posta 07:05Lavorgo 07:10Biasca Stazione 07:30Castione rist. Meridiano 07:45Bellinzona fermatabus al Ramone 07:55Bellinzona P.zza Mesolcina 08:00Giubiasco Casa anzianiAranda 08:15Giubiasco stazione 08:20Chiasso Dogana Brogeda 09:15

Lugano - CeresioBasso Mendrisiotto

Lugano Fornaci Grancia 08:30Melano Posta 08:45Capolago,P. Duttweiler 08:50Mendrisio Stazione 09:00Balerna Rimessa AMSA(centro California) 09:10Chiasso Dogana Brogeda 09:15

Fermate e orari sono provvi-sori e potranno subire modi-fiche a seconda delle iscri-zioni.

Dopo la pausa gite del 2017 con i festeggiamenti del Cente-nario della PV Ticino e Moesano e l’uscita al Caseificio diAirolo, eccoci qui a proporvi una gita con visita ad un museoche racconta la storia dell’aviazione. La meta non é troppodistante e non ci obbliga a lunghe ore di viaggio. Arrivere-mo verso le ore 10-10.30 ed avremo la possibilità di seguireuna visita guidata a cura dei volontari dell’AssociazioneAmici di Volandia di circa un’ora suddivisi in gruppi. Dopo lavisita ci trasferiremo a Casorate al ristorante le Querce per ilpranzo che prevede dopo l’aperitivo «Le Querce» con stuzzi-chini dello chef, carpaccio di scottona con scaglie di parmi-giano, insalata novella e senape rustica; a seguire risottomantecato ai fiori di zucca, straccetti di grano saraceno alragù di verdure estive, pancetta di maialino al mirto e ridu-zione alla liquirizia, per finire con un semifreddo al pistac-chio di Bronte e cioccolato.Dopo il pranzo sulla via del ritorno effettueremo una ferma-ta di un’ora al nuovissimo centro acquisti di Arese.Costo della gita CHF 70.– comprendente viaggio, bigliettod’entrata a Volandia, aperitivo e pranzo con bibite al Risto-rante le Querce di Casorate.

Termine d’iscrizione: mercoledì 30 maggio, ma per questio-ni organizzative vi saremmo grati per un annuncio tempesti-vo a: Marco Hefti, via Salim 7, 6653 Verscio, tel. 091 796 2816 o 078 846 91 73, e-mail: [email protected] o tra-mite il tagliando di iscrizione sottostante.

PV Ticino e Moesano (gita aperta pure ai membri VPT)

Gita al Museo Volandia di SommaLombardo (VA) giovedì 7 giugno

– – – ✂ – – – –– – – – – – – – – – – – – – – – – – –TAGLIANDO D’ISCRIZIONE gita Museo Volandia 2018 Numero di persone che si iscrivono: ....................

Cognome e nome ................................................

..........................................................................

Telefono:.............................................................

Salita a: .............................................................

Intolleranze alimentari: ......................................

Inviare il tagliando all’indirizzo indicato di Marco Hefti.

Page 13: Il mio CCL non si tocca - SEV-Online · 2021. 6. 18. · Il divieto generale del tra-sporto di merci pericolose su tutte le strade di transito attra-verso le Alpi, in particolare

FOCUS.SEV........

16contatto.sevN. 05/1826.4.2018

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Potete rispondere alla domandadel concorso entro mercoledì 9maggio 2018;

inviando una cartolina postalecon nome, cognome, indirizzo esoluzione a: SEV, Photomystère,casella postale, 3000 Berna 6;per e-mail: inviando le stesseindicazioni della cartolina [email protected]; per internet: sul nostro sitowww.sev-online.ch cliccare sulbox «Photomystere» a destrasotto l’agenda e riempire ilformulario con le indicazionirichieste.

Il nome della vincitrice o delvincitore sarà pubblicato sulnumero successivo.

Non verrà tenuta alcuna corri-

spondenza sul concorso. Le vie

legali sono escluse.

In palio vi è un set di scrittura

Caran d’Ache, che verrà sorteggia-

to tra coloro che avranno dato la

risposta esatta.

La foto dell’ultima edizione

mostrava un dettaglio del trenino

del Rigi alla fermata intermedia

di Kaltbad-First.

Troverete una foto esplicativa sul

nostro sito www.sev-online.ch.

Il fortunato vincitore del coltellino

«Outrider» con il logo SEV è:

Charles Hodel di Tenero

Membro PV Lucerna

Photomystère: «Dov’è stata scattata questa foto?»

ppmF

i

«Un sindacato è un’associazio-ne di lavoratori e lavoratriciche rappresentano i loro inte-ressi economici, sociali e cultu-rali», questa una delle defini-zioni che si trovano su«Wikipedia».

Il sindacato ringraziaIn questo settore, i dipendentidelle ferrovie, della navigazio-ne e degli autobus si concen-trano sul servizio alla clientela:forniscono informazioni, assi-stenza, assicurano il buon fun-zionamento dell’esercizio inmodo che tutti arrivino sicuri eal momento giusto nel postogiusto. Durante tutto l’annomacchinisti, personale treno,autisti, personale degli spor-

telli, addetti alla manutenzionedei binari e del materiale rota-bile, come pure il personaleamministrativo, lavorano 24ore al giorno, domenica e gior-ni festivi inclusi. Il sindacato sisiede al tavolo dei negoziatiper difendere i loro interessi,ma dice anche semplicementegrazie per il lavoro svolto dainostri fiduciari, dice anche gra-zie per essersi affiliati al sinda-cato. La ZPV, cioè la sottofede-razione del personale treno, in

cui sono organizzati gli agentidel treno, visita diversi posti dilavoro per entrare in contattocon le colleghe e i colleghi -non solo con quelli affiliati allaZPV, ma con tutti coloro che la-vorano nel settore dei trasportipubblici – discutendo con loro,offrendo un caffè durante lapausa o un pezzo di torta.

Un ambiente particolareQuesta «azione di ringrazia-mento» si è svolta il 9 aprile al-

la stazione di Coira, in un’at-mosfera particolarmente sug-gestiva, in cui la ZPV delle FFSe delle ferrovie retiche (RhB)hanno decorato con bandiereSEV il vagone bar delle RhB«Stiva Retica», accogliendo lesindacaliste e i sindacalistiSEV e tutti coloro che lo voglio-no diventare.

Spazio per discussioniGustando caffè e torta fatta incasa, le colleghe e i colleghi

hanno avuto occasione di di-scutere sulla politica sindaca-le, esperienze belle e menopiacevoli nella vita lavorativadi tutti i giorni, senza natural-mente dimenticare il tempo de-dicato ai consueti «piccoli pet-tegolezzi» privati.

Il sindacato unisce la genteLe colleghe e i colleghi dellaZPV hanno dedicato il tempoper un incontro e una discus-sione con i nostri membri. Per-ché una cosa è certa: un sinda-cato fa (anche) volantinaggiodistribuendo spille, riunioni eassemblee, ma ciò che rendeun sindacato forte sono i suoimembri, i militanti e tutte lepersone che lavorano per ilmovimento sindacale, per ilbenessere delle colleghe e deicolleghi e pertanto anche nell’interesse delle aziende.I fiduciari del SEV ringrazianotutti coloro che s’impegnanoquotidianamente nel loro lavo-ro e nelle attività sindacali. Es-si danno un volto al sindacatodel personale dei trasporti.

pan.

Atmosfera piacevole e famigliare: un’azione della ZPV a Coira

«Uniti siamo più forti»Lo sappiamo tutti: insie-me siamo forti. Eccoperché uniamo le nostreforze nel sindacato. Èpiù che giusto onoraredi tanto in tanto tutti co-loro che s’impegnanonel sindacato e che lot-tano per la giusta causadei ferrovieri.

pan.

Un’atmosfera quasi da ritrovo pubblico: la Stiva Retica a Coira «occupata» dal SEV.