Contatto sev 2015 05

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GAA 6500 Bellinzona 1 Mutazioni: SEV casella postale 3000 Berna 6 N. 05 19 marzo 2015 91.mo anno Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch Prima tavola rotonda per trovare una soluzione. Pagina 5 Amianto Risorse umane in azienda: quale ruolo tra direzione e personale? Una posizione che spesso usa gli occhiali del più forte. Pagina 8 Giornata VPT ferrovia La luce vera fa bene: sentenza del Tribunale federale. Pagina 20 Focus.sev Se, come spera il SEV, il popolo do- vesse rifiutare la proposta di una nuova galleria al Gottardo, durante il periodo di risanamento bisognerebbe organiz- zare un trasbordo auto tra Göschenen e Airolo. Urs Hochuli, capo del trasbordo auto della BLS, ci conferma che la BLS disporrebbe delle capacità necessarie e ci illustra come vorrebbe sviluppare il trasbordo al Lötschberg e al Sempione. Trasbordare le auto durante il risana- mento della galleria autostradale del Gottardo sarebbe possibile e conve- niente. La BLS ha quantificato i costi in 36 milioni di franchi. Intervista a Urs Hochuli, che nel 2012 ha assunto la di- rezione del trasporto auto alla BLS. alle pagine 6 e 7 Intervista a Urs Hochuli La soluzione BLS alla chiusura del Gottardo .. Il SEV chiude i propri conti 2014 con un’eccedenza di 212 000 franchi, grazie alle riduzione di spesa che hanno potuto bilanciare le diminuzioni di entrate. Oltre al rapporto annuale del SEV, il comitato ha esaminato anche quello della commissione di verifica della gestione (CVG), che ha espresso un giudizio positivo su tutto il personale e sull’orga- nizzazione. alle pagine 2 e 3 I conti del SEV 20% di disparità = 100% di ingiustizia. Le donne ne hanno abbastanza di esse- re pagate meno degli uomini per un la- voro di pari valore. E solo perché sono donne. Si tratta di una discriminazione diretta che non può più essere tollerata! I/le manifestanti hanno preteso non so- lo controlli, ma reali sanzioni per chi viola la legge senza alcun patema d’ani- mo. A Berna è stata anche fischiata la riforma Berset, che propone di alzare l’età di pensionamento delle donne. Ma non è l’unico rospo da ingoiare. alle pagine 9, 10 11 e 12 «E ora provate ad ignorarci» «Liberté, égalité, solidarité». Uno slogan ripetuto a gran vo- ce dalle oltre 12 mila persone che dicono no alla disparità salariale e che fischiano il pia- no Berset sulla «Previdenza vecchiaia 2020». Monito lan- ciato: siamo in tante/i e avrete a che fare con noi. Grandissima manifestazione a Berna per la parità salariale e contro l’innalzamento dell’età della pensione ma Un coro di no agli ambienti arroganti che con il pretesto del franco forte vogliono rinviare la parità.

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Page 1: Contatto sev 2015 05

GAA6500 Bellinzona 1

Mutazioni:SEV casella postale 3000 Berna 6

N. 05

19 marzo201591.mo anno

Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch

Prima tavola rotondaper trovare unasoluzione.

Pagina 5

AmiantoRisorse umane in azienda: quale ruolo tradirezione e personale? Una posizione chespesso usa gli occhiali del più forte.

Pagina 8

Giornata VPT ferroviaLa luce vera fa bene:sentenza delTribunale federale.

Pagina 20

Focus.sev

■ Se, come spera il SEV, il popolo do-vesse rifiutare la proposta di una nuovagalleria al Gottardo, durante il periododi risanamento bisognerebbe organiz-zare un trasbordo auto tra Göschenen eAirolo. Urs Hochuli, capo del trasbordoauto della BLS, ci conferma che la BLSdisporrebbe delle capacità necessarie eci illustra come vorrebbe sviluppare iltrasbordo al Lötschberg e al Sempione.

Trasbordare le auto durante il risana-mento della galleria autostradale delGottardo sarebbe possibile e conve-niente. La BLS ha quantificato i costi in36 milioni di franchi. Intervista a UrsHochuli, che nel 2012 ha assunto la di-rezione del trasporto auto alla BLS.

alle pagine 6 e 7

Intervista a Urs Hochuli

La soluzione BLS alla chiusura del Gottardo

..

Il SEV chiude i propri conti 2014 conun’eccedenza di 212 000 franchi, graziealle riduzione di spesa che hanno potutobilanciare le diminuzioni di entrate. Oltreal rapporto annuale del SEV, il comitatoha esaminato anche quello dellacommissione di verifica della gestione(CVG), che ha espresso un giudiziopositivo su tutto il personale e sull’orga-nizzazione.

alle pagine 2 e 3

I conti del SEV

20% di disparità = 100% di ingiustizia.Le donne ne hanno abbastanza di esse-re pagate meno degli uomini per un la-voro di pari valore. E solo perché sonodonne. Si tratta di una discriminazionediretta che non può più essere tollerata!I/le manifestanti hanno preteso non so-lo controlli, ma reali sanzioni per chiviola la legge senza alcun patema d’ani-mo. A Berna è stata anche fischiata lariforma Berset, che propone di alzarel’età di pensionamento delle donne. Manon è l’unico rospo da ingoiare.

alle pagine 9, 10 11 e 12

«E ora provate ad ignorarci»«Liberté, égalité, solidarité».Uno slogan ripetuto a gran vo-ce dalle oltre 12 mila personeche dicono no alla disparitàsalariale e che fischiano il pia-no Berset sulla «Previdenzavecchiaia 2020». Monito lan-ciato: siamo in tante/i e avretea che fare con noi.

Grandissima manifestazione a Berna per la parità salariale e contro l’innalzamento dell’età della pensione

ma

Un coro di no agli ambienti arroganti che con il pretesto del franco forte vogliono rinviare la parità.

Page 2: Contatto sev 2015 05

ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 05/1519.3.2015

Deduzioni fiscalidopo FAIF■ In ambito di imposta federalediretta, i lavoratori dipendentipotranno dedurre dal redditoimponibile un importo massimodi 3000 franchi a titolo di spesedi trasporto dal luogo didomicilio a quello di lavoro. Aseguito della nuova legge sulfinanziamento e l’ampliamentodell’infrastruttura ferroviaria(FAIF), il Dipartimento federaledelle finanze (DFF) ha diconseguenza adeguato coneffetto al 1° gennaio 2016l’ordinanza sulle spese profes-sionali. Una delle diversemisure per alimentare il Fondoper l’infrastruttura ferroviaria èquella di limitare la deduzionedelle spese di trasportoprofessionali dal redditoimponibile ai fini dell’impostafederale diretta. Pertanto, infuturo, i lavoratori dipendentipotranno far valere a titolo dispese necessarie per il traspor-to solo un importo massimo di3000 franchi.

Studenti ticinesiscrivono alle FFS■ C’è posta per la direzionedella Divisione viaggiatori FFSda parte degli studenti ticinesi,che si lamentano della mancan-za di posti a sedere e chiedonouna risposta: «Siamo un gruppodi pendolari della linea Bellinzo-na–Arth-Goldau, con partenzadalla capitale alle ore 19.34. Vicomunichiamo un disagio cheormai da mesi è diventatoinsostenibile: la scarsa disponi-bilità di posti a sedere inseconda classe. Come bensaprete, visti i vostri numerosisondaggi, questo treno è usatoda moltissimi studenti universi-tari, che la domenica seratornano oltralpe per affrontarela nuova settimana di studi (...).Per trovare un posto a sedere èsempre una «battaglia», tuttaviaci dispiace segnalare che avolte non tutti i pendolari hannoun posto a sedere in secondaclasse. Non riusciamo però acomprendere perché vi ostinatea mettere su questa linea moltecarrozze di prima classe, spessovuote, quando al contrarioandrebbero inserite più carrozzedi seconda classe».

IN BREVE

Lo «SwissPass» sarà disponibi-le dal prossimo 15 giugno edal primo agosto tutti gli abbo-namenti generali e quelli a me-tà prezzo saranno rilasciati inquesta forma, hanno reso notol’Unione dei trasporti pubblici(UTP) e le FFS.Sulla nuova carta di colore ros-

so saranno riportate la foto, ilnome e la data di nascita delcliente, come pure un numerodi identificazione anonimo. Lo«SwissPass» contiene un mi-crochip di identificazione contecnologia RFID, che permette-rà di accedere a una banca datiin cui sono registrati i vari ab-bonamenti.Gli abbonamenti rimangono glistessi, ma il «nuovo strumen-to» permetterà di accedere adaltre prestazioni, come la pos-sibilità di caricare sul micro-chip la giornaliera per una sta-zione sciistica acquistata suinternet, ha detto oggi a Bernadavanti alla stampa JeanninePilloud, responsabile del tra-

sporto passeggeri presso leFFS. Le offerte saranno esteseprogressivamente: vi prendonoparte a partire dal primo ago-sto sette stazioni di montagna,oltre a Mobility e PubliBike.Dal 2016 sarà inoltre possibilecaricare sulla carta gli abbona-menti di alcune comunità tarif-farie. Per gli utenti ci sarannodiverse novità. La prima riguar-da il rinnovo automatico degliabbonamenti generali e a metàprezzo. I clienti saranno co-munque informati prima dellascadenza, con la possibilità didisdire il contratto attraversointernet, allo sportello o pertelefono.Già oggi circa il 60% di tutti i

clienti rinnovano i loro abbona-menti senza interruzione, hadichiarato Pilloud. Il rinnovoautomatico permetterà di ri-durre il numero delle carte incircolazione. In caso di furto osmarrimento ci sarà inoltre lapossibilità di far bloccare unacarta, evitando così eventualiabusi. Anche la modalità deicontrolli cambierà. Invece diun semplice controllo visivo, icontrollori dovranno scansio-nare lo «SwissPass» per verifi-care la validità degli abbona-menti.

Comunicato stampa

Una nuova carta con mi-crochip di colore rossosostituirà da agosto gliabbonamenti generaliper i trasporti pubblici equelli a metà prezzo. Sichiama «SwissPass» eoffrirà anche prestazio-ni supplementari.

SwissPass veste rossoSarà disponibile dal prossimo 15 giugno

L’amministratore SEV AroldoCambi ha dapprima illustratoal comitato quale sarebbe sta-ta l’evoluzione normale deiconti SEV: il calo dei membrida un lato e l’aumento dellespese materiali e di personaledall’altro avrebbero generatoun peggioramento del risultatodell’ordine di 275 000 franchi.L’andamento del 2014 è percontro stato particolarmentepositivo. La diminuzione di555 membri ha comportato uncalo degli introiti delle quote dicirca l’uno percento, al quale sisono però contrapposti un mi-glioramento delle entrate perle prestazioni e un lieve au-mento dei contributi per lespese di applicazione e del-l’utile sul capitale. Ma soprat-

tutto é stato possibile contene-re il livello generale di spesa eciò ha permesso di raggiunge-re un risultato nettamente mi-gliore rispetto al 2013. Il risul-tato contabile, prima diattribuzioni e prelievi da fondie accantonamenti, presentaun’eccedenza di 212 000 fran-chi, compreso un versamentodi 500 000 franchi alla coope-rativa della case di vacanza perstabilizzarne i bilanci e com-pensare la cattiva stagionedell’albergo Brenscino.

Una base solidaAroldo Cambi ha così concluso:«abbiamo un bilancio sano, checostituisce una buona base peril futuro, anche se dobbiamosorvegliare con attenzione i varifattori di rischio». Il riferimentova ai tassi di interesse, che neiprossimi anni causeranno unadiminuzione di introiti dell’ordi-ne di svariate centinaia di mi-gliaia di franchi e all’albergoBrenscino, per il quale non èancora possibile valutare l’effi-cacia delle misure prese. «Le

misure di risparmio intraprese,in particolare con il nostro gior-nale, dovrebbero tuttavia per-metterci di rinunciare ancoraper qualche anno ad un aumen-to delle quote» ha tenuto a pre-cisare Cambi. Il comitato ha così seguito leproposte della direzione del-l’ufficio di revisione e appro-vato i conti. L’eccedenza di410 000 franchi, dopo i prelie-vi da accantonamenti, verrà ri-portata sui nuovi conti.

Nuovo ufficio di revisioneL’incarico di revisione dei contidel SEV viene impartito perquattro anni. L’ultimo era statoaffidato alla T&R AG ed è giuntoa termine. Dal 2015, nuovo re-visore sarà la Core Partner AG,che cura già la revisione deiconti della cassa pensioni delSEV. Questo doppio incaricodovrebbe permettere ancheuna riduzione delle spese.

CVG: valutazione positivaOltre al rapporto annuale delSEV, il comitato ha esaminato

anche quello della commissio-ne di verifica della gestione(CVG) il cui presidente Kurt Wü-ger ha espresso un giudiziopositivo: i numerosi colloquitra i membri della CVG e il per-sonale SEV e la partecipazionea numerose manifestazioni delsindacato hanno permesso allacommissione di percepire unambiente molto positivo. LaCVG ha anche sottolineatocome il comitato assuma conmaggior slancio i propri compi-ti e come il ringiovanimentodei ranghi al segretariato ab-bia contribuito a migliorare ilclima di lavoro. La CVG ha rile-vato con piacere l’assunzionedi numerose donne e il proget-to di coaching delle sezioni,esprimendo una raccomanda-zione in favore del suo prolun-gamento.

Peter Moor

Adeguamento alle circostaIl comitato del SEV ha approvato i conti 2014

Il SEV chiude i propriconti 2014 con un’ecce-denza di 212 000 fran-chi, grazie alle riduzio-ne di spesa che hannopotuto bilanciare le di-minuzioni di entrate.

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 05/1519.3.2015

anze finanziarie■ Il comitato ha approfonditole recenti evoluzioni dell’ef-fettivo dei membri SEV.Rispetto agli anni precedenti,negli ultimi siamo riusciti acontenerne il calo , madobbiamo constatare che nonriusciamo a portare al SEV leforze nuove del settore deitrasporti pubblici. Questadifficoltà, oltre a generare unpeggioramento del grado diorganizzazione, non permettedi avere una struttura di etàequilibrata tra i nostri membri.■ Un altro tema importantedella discussione é statol’orientamento strategico delSEV nel panoramasindacale nazionale. Sultema non vi erano decisioniall’ordine del giorno, quantouna discussione di fondo,aperta da Giorgio Tuti che hatratteggiato tre possibili lineedi sviluppo: una di «ordinariaamministrazione» che

porterebbe ad un taglio diprestazioni, una di «riorganiz-zazione», volta a rivedere lastruttura interna del SEV e unadi «investimento», perampliare la nostra attività anuovi settori. Quest’ultimoscenario implicherebbe anchenuove cooperazioni. Lavalutazione della discussione,svoltasi in piccoli gruppi, nonha permesso di giungere aduna conclusione condivisa,anche se ha permesso diescludere lo scenario di«ordinaria amministrazione».■ L’anno scorso, un gruppo dilavoro si era occupato diverificare le possibilità dirisparmio. Adesso, un altrogruppo analizza nuovipossibili introiti e hapresentato un primo rapportointermedio che lancia diversispunti, tutti ancora daverificare, quali la creazione dinuove forme di adesione; il

miglioramento delle formalitàdi passaggio dall’apprendista-to alla professione e daquesta alla pensione e lapossibilità di gestire offertee lasciti.■ Si parla sempre piùintensamente del prossimocongresso. Il comitato haquindi ripreso le proposte alcongresso degli anniprecedenti, per deciderequelle da stralciare, rispettiva-mente da lasciare in sospeso.■ L’assistenza ai membricon funzione di quadrosarà semplificata: anzichécreare gruppi di lavorotrasversale, sarà svolta pertutte le categorie dallasottofederazione AS.■ Infine, il comitato haratificato il nuovo CCL dellanavigazione del lago diZurigo.

IL COMITATO IN BREVE

Hes

Ditelo con un biberli

«Grazie Elena»! Lo scorso 5 marzo, su iniziativa della responsabile del coaching delle sezioniElena Obreschkow, alla giornata VPT del settore ferroviario sono stati distribuiti i biberli, chefanno parte integrante dell’azione di reclutamento. L’obiettivo del 2015 è crescere ancora di piùcon il motto «Uniti siamo sempre più forti».

Questa piccola operazione aritmetica sembra nonessere applicabile sotto la cupola di palazzo fede-rale, almeno per quanto riguarda la seconda can-na autostradale del San Gottardo. In questo ambi-to, ci viene spiegato che due più due continua afare due, per cui sotto il San Gottardo continue-remmo a circolare su due corsie anche se ve nefossero quattro, che continueremmo a sorbirci lecolonne pasquali pur sapendo che le gallerie po-

trebbero smaltirle e che, al termine della più o me-no paziente attesa, ripartiremmo accanto ad unacorsia vuota, chiedendoci tutt’al più se qualcuno cista prendendo per i fondelli.

Con queste premesse, dovremmo credere all’effi-cacia di una legge che vuole limitare la circolazio-ne a due corsie, mentre un’altra legge sui trasportinon viene rispettata, dato che lo stesso Consigliofederale ha dichiarato di voler sottoporre al Parla-mento un obiettivo di trasferimento annacquato eridimensionato.

Siccome in Svizzera manca un’istanza che giudichiil rispetto della legge e della costituzione, siamoconfrontati anche con queste situazioni.

È quindi ancora più importante, in vista della vota-zione sul raddoppio del Gottardo, di mostrare chevi sono alternative ragionevoli e pratiche a questa«galleria di risanamento».

La dichiarazione della BLS di essere in grado diprovvedere al trasbordo delle auto durante i lavoridi risanamento della galleria attuale è quindi mol-to importante, in quanto conferma la disponibilitàdi tali alternative.

Alternative a sostegno delle speranze e delle con-vinzioni di chi, nel 1992, ha dato retta alle autoritàpolitiche federali e approvato la realizzazione dellenuove trasversali ferroviarie alpine. Un investi-mento da 20 miliardi di franchi, la cui necessitàera stata giustificata nei confronti del popolo conla volontà di trasferire su ferrovia il traffico merciin transito attraverso le Alpi.

L’anno prossimo inaugureremo in pompa magnala galleria di base del Gottardo e vi è da sperareche nel frattempo il popolo avrà seccamente rispe-dito al mittente questo progetto in concorrenza.Pagare due volte per trasportare le merci attraver-so il Gottardo sarebbe assurdo come sostenereche due più due fa solo due.

EDITORIALE

«Due più due fa quattro!» Daniela Lehmann, coordinatriceper la politica dei trasporti del SEV

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ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 05/1519.3.2015

Deduzioni fiscalidopo FAIF■ In ambito di imposta federalediretta, i lavoratori dipendentipotranno dedurre dal redditoimponibile un importo massimodi 3000 franchi a titolo di spesedi trasporto dal luogo didomicilio a quello di lavoro. Aseguito della nuova legge sulfinanziamento e l’ampliamentodell’infrastruttura ferroviaria(FAIF), il Dipartimento federaledelle finanze (DFF) ha diconseguenza adeguato coneffetto al 1° gennaio 2016l’ordinanza sulle spese profes-sionali. Una delle diversemisure per alimentare il Fondoper l’infrastruttura ferroviaria èquella di limitare la deduzionedelle spese di trasportoprofessionali dal redditoimponibile ai fini dell’impostafederale diretta. Pertanto, infuturo, i lavoratori dipendentipotranno far valere a titolo dispese necessarie per il traspor-to solo un importo massimo di3000 franchi.

Studenti ticinesiscrivono alle FFS■ C’è posta per la direzionedella Divisione viaggiatori FFSda parte degli studenti ticinesi,che si lamentano della mancan-za di posti a sedere e chiedonouna risposta: «Siamo un gruppodi pendolari della linea Bellinzo-na–Arth-Goldau, con partenzadalla capitale alle ore 19.34. Vicomunichiamo un disagio cheormai da mesi è diventatoinsostenibile: la scarsa disponi-bilità di posti a sedere inseconda classe. Come bensaprete, visti i vostri numerosisondaggi, questo treno è usatoda moltissimi studenti universi-tari, che la domenica seratornano oltralpe per affrontarela nuova settimana di studi (...).Per trovare un posto a sedere èsempre una «battaglia», tuttaviaci dispiace segnalare che avolte non tutti i pendolari hannoun posto a sedere in secondaclasse. Non riusciamo però acomprendere perché vi ostinatea mettere su questa linea moltecarrozze di prima classe, spessovuote, quando al contrarioandrebbero inserite più carrozzedi seconda classe».

IN BREVE

Lo «SwissPass» sarà disponibi-le dal prossimo 15 giugno edal primo agosto tutti gli abbo-namenti generali e quelli a me-tà prezzo saranno rilasciati inquesta forma, hanno reso notol’Unione dei trasporti pubblici(UTP) e le FFS.Sulla nuova carta di colore ros-

so saranno riportate la foto, ilnome e la data di nascita delcliente, come pure un numerodi identificazione anonimo. Lo«SwissPass» contiene un mi-crochip di identificazione contecnologia RFID, che permette-rà di accedere a una banca datiin cui sono registrati i vari ab-bonamenti.Gli abbonamenti rimangono glistessi, ma il «nuovo strumen-to» permetterà di accedere adaltre prestazioni, come la pos-sibilità di caricare sul micro-chip la giornaliera per una sta-zione sciistica acquistata suinternet, ha detto oggi a Bernadavanti alla stampa JeanninePilloud, responsabile del tra-

sporto passeggeri presso leFFS. Le offerte saranno esteseprogressivamente: vi prendonoparte a partire dal primo ago-sto sette stazioni di montagna,oltre a Mobility e PubliBike.Dal 2016 sarà inoltre possibilecaricare sulla carta gli abbona-menti di alcune comunità tarif-farie. Per gli utenti ci sarannodiverse novità. La prima riguar-da il rinnovo automatico degliabbonamenti generali e a metàprezzo. I clienti saranno co-munque informati prima dellascadenza, con la possibilità didisdire il contratto attraversointernet, allo sportello o pertelefono.Già oggi circa il 60% di tutti i

clienti rinnovano i loro abbona-menti senza interruzione, hadichiarato Pilloud. Il rinnovoautomatico permetterà di ri-durre il numero delle carte incircolazione. In caso di furto osmarrimento ci sarà inoltre lapossibilità di far bloccare unacarta, evitando così eventualiabusi. Anche la modalità deicontrolli cambierà. Invece diun semplice controllo visivo, icontrollori dovranno scansio-nare lo «SwissPass» per verifi-care la validità degli abbona-menti.

Comunicato stampa

Una nuova carta con mi-crochip di colore rossosostituirà da agosto gliabbonamenti generaliper i trasporti pubblici equelli a metà prezzo. Sichiama «SwissPass» eoffrirà anche prestazio-ni supplementari.

SwissPass veste rossoSarà disponibile dal prossimo 15 giugno

L’amministratore SEV AroldoCambi ha dapprima illustratoal comitato quale sarebbe sta-ta l’evoluzione normale deiconti SEV: il calo dei membrida un lato e l’aumento dellespese materiali e di personaledall’altro avrebbero generatoun peggioramento del risultatodell’ordine di 275 000 franchi.L’andamento del 2014 è percontro stato particolarmentepositivo. La diminuzione di555 membri ha comportato uncalo degli introiti delle quote dicirca l’uno percento, al quale sisono però contrapposti un mi-glioramento delle entrate perle prestazioni e un lieve au-mento dei contributi per lespese di applicazione e del-l’utile sul capitale. Ma soprat-

tutto é stato possibile contene-re il livello generale di spesa eciò ha permesso di raggiunge-re un risultato nettamente mi-gliore rispetto al 2013. Il risul-tato contabile, prima diattribuzioni e prelievi da fondie accantonamenti, presentaun’eccedenza di 212 000 fran-chi, compreso un versamentodi 500 000 franchi alla coope-rativa della case di vacanza perstabilizzarne i bilanci e com-pensare la cattiva stagionedell’albergo Brenscino.

Una base solidaAroldo Cambi ha così concluso:«abbiamo un bilancio sano, checostituisce una buona base peril futuro, anche se dobbiamosorvegliare con attenzione i varifattori di rischio». Il riferimentova ai tassi di interesse, che neiprossimi anni causeranno unadiminuzione di introiti dell’ordi-ne di svariate centinaia di mi-gliaia di franchi e all’albergoBrenscino, per il quale non èancora possibile valutare l’effi-cacia delle misure prese. «Le

misure di risparmio intraprese,in particolare con il nostro gior-nale, dovrebbero tuttavia per-metterci di rinunciare ancoraper qualche anno ad un aumen-to delle quote» ha tenuto a pre-cisare Cambi. Il comitato ha così seguito leproposte della direzione del-l’ufficio di revisione e appro-vato i conti. L’eccedenza di410 000 franchi, dopo i prelie-vi da accantonamenti, verrà ri-portata sui nuovi conti.

Nuovo ufficio di revisioneL’incarico di revisione dei contidel SEV viene impartito perquattro anni. L’ultimo era statoaffidato alla T&R AG ed è giuntoa termine. Dal 2015, nuovo re-visore sarà la Core Partner AG,che cura già la revisione deiconti della cassa pensioni delSEV. Questo doppio incaricodovrebbe permettere ancheuna riduzione delle spese.

CVG: valutazione positivaOltre al rapporto annuale delSEV, il comitato ha esaminato

anche quello della commissio-ne di verifica della gestione(CVG) il cui presidente Kurt Wü-ger ha espresso un giudiziopositivo: i numerosi colloquitra i membri della CVG e il per-sonale SEV e la partecipazionea numerose manifestazioni delsindacato hanno permesso allacommissione di percepire unambiente molto positivo. LaCVG ha anche sottolineatocome il comitato assuma conmaggior slancio i propri compi-ti e come il ringiovanimentodei ranghi al segretariato ab-bia contribuito a migliorare ilclima di lavoro. La CVG ha rile-vato con piacere l’assunzionedi numerose donne e il proget-to di coaching delle sezioni,esprimendo una raccomanda-zione in favore del suo prolun-gamento.

Peter Moor

Adeguamento alle circostaIl comitato del SEV ha approvato i conti 2014

Il SEV chiude i propriconti 2014 con un’ecce-denza di 212 000 fran-chi, grazie alle riduzio-ne di spesa che hannopotuto bilanciare le di-minuzioni di entrate.

ATTUALITÀ

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contatto.sevN. 05/1519.3.2015

anze finanziarie■ Il comitato ha approfonditole recenti evoluzioni dell’ef-fettivo dei membri SEV.Rispetto agli anni precedenti,negli ultimi siamo riusciti acontenerne il calo , madobbiamo constatare che nonriusciamo a portare al SEV leforze nuove del settore deitrasporti pubblici. Questadifficoltà, oltre a generare unpeggioramento del grado diorganizzazione, non permettedi avere una struttura di etàequilibrata tra i nostri membri.■ Un altro tema importantedella discussione é statol’orientamento strategico delSEV nel panoramasindacale nazionale. Sultema non vi erano decisioniall’ordine del giorno, quantouna discussione di fondo,aperta da Giorgio Tuti che hatratteggiato tre possibili lineedi sviluppo: una di «ordinariaamministrazione» che

porterebbe ad un taglio diprestazioni, una di «riorganiz-zazione», volta a rivedere lastruttura interna del SEV e unadi «investimento», perampliare la nostra attività anuovi settori. Quest’ultimoscenario implicherebbe anchenuove cooperazioni. Lavalutazione della discussione,svoltasi in piccoli gruppi, nonha permesso di giungere aduna conclusione condivisa,anche se ha permesso diescludere lo scenario di«ordinaria amministrazione».■ L’anno scorso, un gruppo dilavoro si era occupato diverificare le possibilità dirisparmio. Adesso, un altrogruppo analizza nuovipossibili introiti e hapresentato un primo rapportointermedio che lancia diversispunti, tutti ancora daverificare, quali la creazione dinuove forme di adesione; il

miglioramento delle formalitàdi passaggio dall’apprendista-to alla professione e daquesta alla pensione e lapossibilità di gestire offertee lasciti.■ Si parla sempre piùintensamente del prossimocongresso. Il comitato haquindi ripreso le proposte alcongresso degli anniprecedenti, per deciderequelle da stralciare, rispettiva-mente da lasciare in sospeso.■ L’assistenza ai membricon funzione di quadrosarà semplificata: anzichécreare gruppi di lavorotrasversale, sarà svolta pertutte le categorie dallasottofederazione AS.■ Infine, il comitato haratificato il nuovo CCL dellanavigazione del lago diZurigo.

IL COMITATO IN BREVE

Hes

Ditelo con un biberli

«Grazie Elena»! Lo scorso 5 marzo, su iniziativa della responsabile del coaching delle sezioniElena Obreschkow, alla giornata VPT del settore ferroviario sono stati distribuiti i biberli, chefanno parte integrante dell’azione di reclutamento. L’obiettivo del 2015 è crescere ancora di piùcon il motto «Uniti siamo sempre più forti».

Questa piccola operazione aritmetica sembra nonessere applicabile sotto la cupola di palazzo fede-rale, almeno per quanto riguarda la seconda can-na autostradale del San Gottardo. In questo ambi-to, ci viene spiegato che due più due continua afare due, per cui sotto il San Gottardo continue-remmo a circolare su due corsie anche se ve nefossero quattro, che continueremmo a sorbirci lecolonne pasquali pur sapendo che le gallerie po-

trebbero smaltirle e che, al termine della più o me-no paziente attesa, ripartiremmo accanto ad unacorsia vuota, chiedendoci tutt’al più se qualcuno cista prendendo per i fondelli.

Con queste premesse, dovremmo credere all’effi-cacia di una legge che vuole limitare la circolazio-ne a due corsie, mentre un’altra legge sui trasportinon viene rispettata, dato che lo stesso Consigliofederale ha dichiarato di voler sottoporre al Parla-mento un obiettivo di trasferimento annacquato eridimensionato.

Siccome in Svizzera manca un’istanza che giudichiil rispetto della legge e della costituzione, siamoconfrontati anche con queste situazioni.

È quindi ancora più importante, in vista della vota-zione sul raddoppio del Gottardo, di mostrare chevi sono alternative ragionevoli e pratiche a questa«galleria di risanamento».

La dichiarazione della BLS di essere in grado diprovvedere al trasbordo delle auto durante i lavoridi risanamento della galleria attuale è quindi mol-to importante, in quanto conferma la disponibilitàdi tali alternative.

Alternative a sostegno delle speranze e delle con-vinzioni di chi, nel 1992, ha dato retta alle autoritàpolitiche federali e approvato la realizzazione dellenuove trasversali ferroviarie alpine. Un investi-mento da 20 miliardi di franchi, la cui necessitàera stata giustificata nei confronti del popolo conla volontà di trasferire su ferrovia il traffico merciin transito attraverso le Alpi.

L’anno prossimo inaugureremo in pompa magnala galleria di base del Gottardo e vi è da sperareche nel frattempo il popolo avrà seccamente rispe-dito al mittente questo progetto in concorrenza.Pagare due volte per trasportare le merci attraver-so il Gottardo sarebbe assurdo come sostenereche due più due fa solo due.

EDITORIALE

«Due più due fa quattro!» Daniela Lehmann, coordinatriceper la politica dei trasporti del SEV

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4 ATTUALITÀcontatto.sevN. 05/1519.3.2015

A fronte di alcuni miglioramen-ti, come l’aumento delle inden-nità notturne e domenicali el’introduzione di un’indennitàper la disponibilità ad entrarein servizio (vedi contatto.sev3/2015), il CCL prevede ancheun aumento della durata lavo-rativa annua di 6 ore. Un au-mento che, unitamente alleincertezze legate alla nuovaclassificazione delle funzioni,hanno alimentato numerosi in-terventi critici. L’assemblea siè però espressa a maggioranzain favore del CCL rinnovato, perpoi approvare all’unanimità unarisoluzione (vedi riquadro). IlSEV tiene a ribadire che l’au-

mento della durata lavorativanon può essere a lungo termi-ne, ma è da vedere in relazionealla particolare situazione mo-netaria e quindi da correggereappena possibile. Resta da ri-vedere, entro fine aprile, il re-

golamento della commissionedel personale e, in seguito, siprocederà al rinnovo della stes-sa. È poi tutt’ora in corso lavalutazione delle funzioni, chedovrebbe essere applicata dal1o aprile 2016. PP

L’assemblea generaledella sezione SEV RhBdel 9 marzo ha finitoper approvare il rinno-vato contratto collettivodi lavoro delle ferrovieretiche RhB.

Chiaro sì, ma■ Approvato il nuovo CCL RhB

gi

Il problema dell’euro si riflette anche sulla RhB e il suo personale.

La durata annua del lavoropresso la RhB, con le sue 2100ore, è già elevata rispetto adaltre ferrovie come FFS, BLS,MGB, SOB, ZEB che offronocondizioni di lavoro paragona-bili, se non migliori.Dal 1° aprile 2015, saràaumentata di 6 ore.Il SEV ha accettato questoaumento ma, a mediotermine, la durata del lavorodeve essere ricondotta sottole 2100 ore.L’aumento della duratalavorativa può essere accoltosolo come misura provvisoria,per far fronte al calo di introitiderivante dal corso dell’euro.In cambio, il SEV chiede allaRhB di esporre ogni sei mesi e

in tutta trasparenza se e in chemisura il corso dell’euro haavuto conseguenze.Inoltre, conformementeall’articolo 8 del CCL riguar-dante le trattative durante ladurata di validità del CCL,chiede di ritornare in materiadella durata annua del lavoronon appena la situazionemonetaria lo permetterà.

RISOLUZIONE

Una concessione temporanea

Beim SEV spielt die Solidarität.Au SEV, on joue la carte de la solidarité.Solidarietà: la carta vincente del SEV.

«Sono anche un manovratore»

Peter Käppler Agente del treno, Presidente centrale AS

«Sono anche un manovratore»

Christian EichenbergerManovratore

«Sono anche un agente del treno»

Beim SEV spielt die Solidarität.Au SEV, on joue la carte de la solidarité.Solidarietà: la carta vincente del SEV.

«Sono anche un manovratore»

Peter Käppler Agente del treno, Presidente centrale AS

«Sono anche un manovratore»

Christian EichenbergerManovratore

«Sono anche un agente del treno»

Page 5: Contatto sev 2015 05

POLITICA ......

5contatto.sevN. 05/1519.3.2015

All’indomani della sentenzacon cui la Cassazione italianaaveva dichiarato la prescrizio-ne nella vicenda Eternit che ve-deva imputato il miliardariosvizzero Stephan Schmidhei-ny, l’Unione sindacale svizzera(USS) aveva chiesto l’istituzio-ne di una tavola rotonda desti-nata a trovare soluzioni per levittime dell’amianto, compresoun fondo di indennizzo. «Per-correre la via penale per risol-vere la problematica del-l’amianto significa seguire unastrada disseminata di trappo-le», aveva fatto notare l’USS,convinta che sia necessariotrovare una soluzione «chetenga in debito conto le soffe-renze patite dalle vittime an-che in Svizzera». Il sindacatoaveva pure chiesto al mondoeconomico di partecipare nellaricerca di «soluzioni giuste».La creazione di un fondo rap-presenterebbe «un atto ripara-tore» per i casi già prescritti eper coloro che si sono ammala-ti per colpa dell’amianto e nongodono della protezione offer-ta dalla legge sull’assicurazio-ne infortuni. L’appello dell’USSè dunque stato ascoltato.Sotto la direzione dell’ex con-sigliere federale Moritz Leuen-berger, le parti invitate alla ta-vola rotonda si sono incontratelo scorso 12 marzo a Berna perun primo dibattito. Tutti sonofondamentalmente pronti a

partecipare concretamente allaricerca di una soluzione con-sensuale e a discutere aperta-mente delle possibili modalitàper realizzarla. Le persone chesi ammalano anni o decennidopo aver inalato fibre diamianto, devono ricevere aiutoper non rischiare di ritrovarsiin una situazione di precarietàeconomica.Attualmente circa 120 personeall’anno si ammalano perchésono entrate in contatto conl’amianto anni o decenni pri-ma. All’incirca da 20 a 30 diesse non hanno diritto alle pre-stazioni dell’assicurazione ob-bligatoria contro gli infortuni(AINF), ma a quelle dell’assicu-razione obbligatoria delle curemedico-sanitarie (AOMS), del-l’assicurazione contro l’invali-dità (AI) ed eventualmente del-la previdenza professionale.Ciò significa che sono per lopiù economicamente svantag-giate. A causa dei termini diprescrizione vigenti, di normanon possono far valere nem-meno alcuna pretesa di re-sponsabilità civile.In una prima fase occorre chia-rire quante di queste personenecessitano di un aiuto. Suc-cessivamente sarà possibileaprire il dibattito sui criteri perun eventuale sostegno. In unaseconda fase, infatti, i parteci-panti dovranno trovare soluzio-ni affinché soprattutto i pa-

zienti che non hanno diritto al-le prestazioni dell’assicurazio-ne obbligatoria contro gli infor-tuni (AINF) possano essereadeguatamente protetti dalleconseguenze economiche deri-vanti dalla malattia.

Attenzione alle persone colpiteQuesta malattia conduce inpoco tempo alla morte. Se èaccertato e riconosciuto che lamalattia è dovuta all’inalazio-ne di fibre di amianto nell’am-bito dell’attività professionale,i pazienti e i loro familiari rice-vono le prestazioni legali del-l’assicurazione obbligatoriacontro gli infortuni (AINF). Finoal 2012 l’Istituto nazionalesvizzero di assicurazione con-tro gli infortuni (Suva) ha ver-sato circa 800 milioni di fran-chi in prestazioni assicurativee per i prossimi anni prevedecosti dello stesso importo. Tut-tavia, si stima che per 20-30nuovi pazienti all’anno la ma-lattia non debba essere messain relazione con la professione.Si tratta solitamente di perso-ne che svolgevano un’attivitàindipendente, che hanno inala-to fibre di amianto nell’ambitodi attività fai da te oppure chehanno vissuto nelle vicinanzedi aziende attive nella trasfor-mazione dell’amianto. Per que-ste persone trovano applicazio-ne altre assicurazioni socialicome l’assicurazione obbligato-ria delle cure medico-sanitariee l’assicurazione contro l’invali-dità. Nella maggior parte dei

casi, però, questi pazienti so-no meno tutelati dal punto divista finanziario delle personecoperte dalla LAINF.La Commissione degli affarigiuridici del Consiglio naziona-le (CAG-N) ha presentato unamozione in cui chiede la crea-zione di un fondo per le perso-ne danneggiate dall’amianto. IlConsiglio federale ha respintola mozione per ragioni di prin-cipio, poiché creare un fondostatale significherebbe investi-re lo Stato di una responsabili-tà privata.Le persone colpite da malattiedovute all’amianto e i loro fa-miliari possono denunciare insede civile le persone e leaziende responsabili della loromalattia e pretendere il risarci-mento del danno e la riparazio-ne morale. Nonostante ciò, se-condo il diritto vigente questepretese si estinguono al piùtardi dieci anni dopo la fine

dell’influsso dannoso e perciòdi solito molto tempo primadell’insorgere della malattia.Nel quadro dei dibattiti parla-mentari sulla revisione del di-ritto in materia di prescrizione,il Consiglio federale intendedare la possibilità alle vittimedell’amianto, le cui pretese sisono estinte secondo il dirittovigente, di fare esaminare lapropria situazione giuridicadall’autorità giudiziaria me-diante una disposizione spe-ciale del diritto in materia diprescrizione. Il termine di pre-scrizione per i danni tardivicausati dalle fibre di amiantosarà prorogato in futuro ad al-meno 30 anni. Per questo mo-tivo, sarà attuata una sentenzadella Corte europea dei dirittidell’uomo che nel marzo 2014aveva criticato questo aspettodel diritto svizzero in materiadi prescrizione.

Comunicato stampa/frg

In Svizzera ogni anno circa 120 persone si amma-lano gravemente in seguito all’inalazione di fibredi amianto. Da 20 a 30 delle vittime non hanno di-ritto alle prestazioni dell’assicurazione obbligato-ria contro gli infortuni, ma solo a quelle dell’assi-curazione obbligatoria e dell’assicurazione control’invalidità. Per evitare che queste persone si ritro-vino in situazioni di precarietà economica, il consi-gliere federale Alain Berset ha deciso di organizza-re una tavola rotonda, ascoltando così l’appellodell’Unione sindacale svizzera, lanciato nell’autun-no 2014. Al primo appuntamento, il 12 marzo aBerna, i rappresentanti delle persone danneggiatedall’amianto, dell’Unione degli imprenditori, del-l’Unione sindacale svizzera, di diverse aziende edella Suva hanno dichiarato di essere pronti a cer-care una soluzione consensuale.

Nelle pieghe dell’amiantoPrima tavola rotonda a Berna - Obiettivo: la ricerca di una soluzione consensuale

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Dal 1990 la Svizzera proibisce l’impiego di prodotti e apparecchi contenenti amianto.

Soprattutto negli anni 1960 e 1970 l’amianto è stato trasformato indiversi materiali da costruzione e utilizzato in larga misura sia nelsettore delle costruzioni che nell’industria e nella tecnica. Per prevenirele malattie dovute all’amianto, dal 1971 vige un valore limite e sonoapplicate le disposizioni di protezione per i lavoratori che entrano incontatto con le fibre di amianto. Nel 1987 la sostanza è stata inseritanella classe di veleno 1 e nel 1989 è entrato in vigore un divietogenerale di utilizzazione dell’amianto che dal 1990 proibisce l’impiegodi prodotti e apparecchi contenenti questa sostanza. Diversi ufficifederali, servizi specializzati cantonali, Suva, associazioni dei datori dilavoro e sindacati lavorano da anni in stretta collaborazione per metterein guardia e proteggere la popolazione dall’amianto.

UN VELENO INSIDIOSO

Page 6: Contatto sev 2015 05

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6contatto.sevN. 05/1519.3.2015

■ contatto.sev: signor Hochu-li, ad un incontro di giorna-listi specializzati, lo scorso27 febbraio, lei ha afferma-to che la BLS sarebbe ingrado, se necessario, ditrasbordare 5 milioni diauto attraverso l’attualegalleria del Gottardo. Si ètrattato di una battuta pub-blicitaria o le BLS speranodavvero in un simile inca-rico?

Urs Hochuli: non era solo unabattuta. Nel 2010, l’Ufficio fe-derale delle strade (Ustra) ci hachiesto se saremmo in grado diorganizzare un trasbordo diauto al Gottardo, sulla base diindicazioni ben precise da lorofornite (vedi riquadro sotto).Noi potremmo offrirlo per circa36 milioni di franchi l’anno,anche se questa era solo unastima dei costi, che non poteva

essere interpretata comeun’offerta vincolante.

■ Ma questa stima sarebbeancora valida?

In tutti i casi, saremmo ancorain grado di offrire questo servi-zio. I costi sono stati calcolatinel 2009 e dovrebbero quindiessere attualizzati.

■ Le sue affermazioni del me-se scorso segnalano co-munque ancora interesseda parte vostra.

Non le abbiamo fatte di nostrainiziativa, ma per risponderead una domanda dei giornali-sti. Disponiamo di questa ca-pacità, ma non vogliamo evi-dentemente immischiarci neldibattito politico sulla secondacanna autostradale al Gottar-do. La votazione avrà luogol’anno prossimo. Se il suo esi-

to richiedesse l’organizzazionedi un trasbordo auto, noi sa-remmo in grado di provvedervi.

■ Lei ha anche indicato che isette nuovi treni che ver-rebbero impiegati al Gottar-do per tre anni potrebberopoi essere impiegati alLötschberg. Come mai?

Perché noi dovremo provve-dere a sostituire i nostri ottotreni attuali tra il 2025 e il2030 circa, in quanto saran-no alla fine del loro ciclo.Questa circostanza fortuita fasì che non saremo obbligati adacquistare treni supplementa-ri.

■ Di quante persone avrestebisogno al Gottardo?

Stimiamo il fabbisogno in 16 -17 macchinisti, mentre nonabbiamo quantificato quello di

personale per dirigere il traffi-co, anche perché abbiamopensato che verrebbero messia disposizione dalle infrastrut-ture stradali.

■ Nel trasbordo auto, l’impie-go di personale è condizio-nato dalle variazioni di traf-fico. Come gestite questo

aspetto al Lötschberg e alSempione?

Abbiamo tre pianificazioni: unaa medio termine, una annualee una a breve termine. Il nume-ro di treni in circolazione vieneadattato al traffico stagionale,regolando di conseguenza an-che l’impiego di personale, ilcui effettivo è calcolato su di

una media pianificata sull’an-no.

■ Quante persone sono impie-gate adesso nel trasbordo diauto?

I macchinisti sono tutti poliva-lenti del pool BLS e non abbia-mo nessuno che circola solotra Kandersteg e Goppenstein.

Nel trasbordo impieghiamo cir-ca 50 persone: la metà lavoraalle rampe, collaborando al ca-rico e scarico dei veicoli, in ma-novra, dirigendo il traffico, nel-la pulizia e nello sgomberoneve. L’altra metà lavora allacassa, dove quasi tutti sono atempo parziale.

■ Un trasbordo al Gottardo fa-rebbe gola anche alle FFS ?

Non sono in grado di dirlo.

■ Ma sarebbe pensabile ancheuna cooperazione con leFFS?

La BLS non si è mai opposta asoluzioni costruttive, ma è pre-maturo pensarci. In questi ca-si, poi, non sono gli operatoria decidere simili cooperazioni,quanto i committenti ossia,nella fattispecie, la Confedera-zione.

■ Nel marzo 2013, la BLS hacomunicato l’intenzione diriprendere il trasbordo traBriga e Iselle, che oggi vieneofferto dalle FFS. Perché?

Oltre al trasbordo al Lötsch-

Trasbordare le auto durante il risanamento della galleria autostradale del Gottardo sarebbe possibile e conveniente

Se, come spera il SEV, il popolo dovesse rifiutare la proposta di una nuova galleria al Gottardo, durante ilperiodo di risanamento bisognerebbe organizzare un trasbordo auto tra Göschenen e Airolo. Urs Hochuli,capo del trasbordo auto della BLS, ci conferma che la BLS disporrebbe delle capacità necessarie e ci spiegacome vorrebbe sviluppare il trasbordo al Lötschberg e al Sempione.

Una soluzione praticabile

«Questa circostanza fortuita fa sì che non saremoobbligati ad acquistare treni supplementari.»

BLS

Urs Hochuli

Nel 2010, l’Ufficio federale dellestrade (Ustra) ha chiesto alle BLSun preventivo di massima per tra-sbordare 5 milioni di auto l’anno,impiegando sette composizionicon 76 posti auto circolanti ogni7,5 minuti per un totale di 600 au-to l’ora, pari al 60 percento dellacapacità massima della galleriaautostradale attuale.

La BLS ha quantificato i costi in36 milioni di franchi. Il rapportodel Consiglio federale sul risana-mento della galleria autostradaledel 27 dicembre 2010 indica percontro costi di trasbordo dell’ordi-ne di 45 milioni di franchi, proba-

bilmente basati su di una valuta-zione delle FFS.

La valutazione della BLS com-prende anche gli ammortamentidei sette treni, dal costo di circa70 milioni di franchi, che potreb-bero poi essere utilizzati alLötschberg.

Confederazione e BLS potrebberoquindi beneficiare di circostanzeparticolarmente favorevoli nel ca-so in cui questo servizio venisseordinato, per una durata di 900giorni consecutivi o di 980 giornisuddivisi in tre inverni, con la gal-leria stradale riaperta durante

l’estate per permettere lo scorri-mento del traffico delle vacanze.A questi costi, andrebbero ag-giunti quelli della riattivazionedegli impianti di carico di Gösche-nen e Airolo. Le rampe sono prati-camente intatte, per cui i costiper le strutture d’accesso, secon-do il rapporto del Consiglio fede-rale, potrebbero essere contenutitra 49 e 61 milioni di franchi.

Lo stesso rapporto prevede la gra-tuità del trasbordo delle vetturedurante la chiusura della galleria.

Fi

I costi di un trasbordo auto al Gottardo

Urs Hochuli è nato nel 1971in Sudafrica ed è cresciuto aDottikon AG. Dal 1987 al 1990ha svolto un apprendistato didirigente d’esercizio alle FFS,per poi seguire la scuola dicommercio e una formazione diLogistica e Marketing. Halavorato come disponente,capostazione, specialista dilogistica, Product Manager ecome capo dei viaggi di gruppopresso RailAway. Nel 2012 haassunto la direzione deltrasporto auto alla BLS. Abitacon la sua compagna e la figliadi tre mesi a Bellmund.

BIO

INTERVISTA

...... 7

contatto.sevN. 05/1519.3.2015

berg, offriamo già oggi, in certiperiodi, treni auto tra Kander-steg e Iselle. Siamo di granlunga il maggior offerente ditrasbordo auto, che disponedel maggior know-how e dellemaggior risorse. A fine 2017scadrà la concessione delleFFS. Se questa ci venisse attri-buita, grazie alle sinergie deri-vanti da un miglior impiego delnostro materiale rotabile, po-tremmo sviluppare un’offertanettamente migliore a costinettamente inferiori per il com-mittente, il canton Vallese. Og-gi tra Briga e Iselle circola untreno auto ogni due ore, men-tre noi potremmo circolareogni ora senza dover acquista-re nuovo materiale rotabile. Ilprogetto Sempione della BLSvorrebbe potenziare anche iltraffico regionale viaggiatori,offrendo collegamenti direttiogni ora tra Berna, Briga e Do-modossola con treni moderni econfortevoli. L’offerta attualeprevede, oltre ai treni auto chetrasportano anche viaggiatorima che si fermano ad Iselle,solo quattro treni al giorno,che diminuiscono ulteriormen-te nei fine settimana.

■ Ma anche in questo campo ci

si può chiedere se non sa-rebbe opportuna una mag-gior cooperazione.

Proporre una maggior coopera-zione non è però di nostracompetenza, ma dipende dallavolontà dei committenti. Sap-piamo che in particolare le cit-tà di Briga e di Domodossolanon sono molto soddisfattedall’offerta attuale. Esse si so-no rivolte alle regioni, che han-no richiesto ed ottenuto uncontributo per lo sviluppo delprogetto Sempione della BLSda parte dei fondi «Interreg» dipromozione dei progetti tran-sfrontalieri dell’Unione euro-pea. Come ferrovia, vi abbiamocontribuito sviluppando un’of-ferta dalle ricadute positive perla regione e i suoi abitanti.

■ Come è andato il trasbordoauto della BLS nel 2014 eche prospettive vede per ilprossimo futuro?

Nel 2014, abbiamo assistito aduna certa stagnazione del turi-smo nel canton Vallese, che haperò saputo evitare cali marca-ti. Il 75 percento della nostraclientela sono turisti, per cuianche noi abbiamo registratouna stagnazione delle frequen-ze. In dicembre abbiamo dovu-

to adeguare le nostre tariffe,cosa che abbiamo fatto d’inte-sa con Mister Prezzi, in modoche nel 2015 dovremmo poterevitare perdite finanziarie.Abbiamo inoltre introdotto lavendita online, dalla quale mi

aspetto molto, in quanto cipermette di cooperare moltopiù strettamente con gli opera-tori turistici del Vallese, comegli alberghi, il parco di funi diFiesch, Lauchernalp, l’Aletsch-Arena e altri ancora. Adesso

possiamo pubblicare recipro-camente inserzioni sui nostrisiti internet, offrire sconti eazioni particolari e condurrecampagne comuni.

Markus Fischer

Fi

«Dalla vendita online mi spetto molto, in quanto ci permette di cooperare molto più strettamente con gli operatori turistici del Vallese»: Urs Hochuli nel suo ufficio.

Nel 2012, la BLS ha trasportato40 342 treni tra Kandersteg eGoppenstein e tra Kandersteg eIselle di Trasquera 1,253 milionidi veicoli, ossia il 2,3 % in menoche nel 2011. Un calo che BLS haattribuito alla flessione del turi-smo in Vallese e alle interruzionidella strada per pericolo di valan-ghe. Il trasbordo auto della BLS,che non beneficia di indennità, haquindi registrato una perdita di1,62 milioni di franchi.

Nel 2013, BLS ha ridotto il nume-ro dei treni auto a 36 266, ma hadovuto far fronte ad un aumentodelle spese per le tracce d’orarioe l’affitto di locomotive, per cui icosti totali sono diminuiti solo ditrecentomila franchi. Il numero diveicoli trasportati è rimasto abba-stanza costante a 1,26 milioni(+ 0,1%), anche grazie a scontipromozionali, che però, unitamen-

te al calo del traffico turistico checostituisce il segmento di prezzopiù interessante, ha portato aduna netta diminuzione dell’introi-to medio per veicolo (– 4,3 %), co-me ha precisato il rapporto d’atti-vità 2013. Il risultato complessivodel trasbordo auto è quindi ulte-riormente peggiorato, chiudendoa – 2,2 milioni di franchi.

Lo stesso rapporto indica come lemisure di incremento della pro-duttività e di compressione deicosti siano ormai esaurite. Si pun-ta quindi ad un incremento del-l’occupazione dei treni tramiteun’ottimizzazione dell’offerta, maper gli anni seguenti si impongo-no misure anche nel settore degliintroiti.

Per il 2014, la BLS ha concordatocon Mister Prezzi un aumentotariffale che è stato applicato dal

cambiamento d’orario. In com-penso, la BLS ha introdotto nuovitreni notturni, in partenza daGoppenstein alle 0.20 e arrivo aKandersteg alle 0.50 e la venditaonline, che offre biglietti a migliormercato, nonché sconti anche perdiverse località turistiche valle-sane.

Nuovi prezzi da dicembrescorso

Il prezzo di sola andata Kander-steg-Goppenstein per auto e cam-per è aumentato di 5 franchi, a27 franchi. Online, è aumentato di3 e costa 25 franchi. Da venerdì adomenica il prezzo è di 29.50franchi, mentre online è offertoa 28 franchi.

Fi

Il trasbordo auto della BLS dipende dal turismo in Vallese

Page 7: Contatto sev 2015 05

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6contatto.sevN. 05/1519.3.2015

■ contatto.sev: signor Hochu-li, ad un incontro di giorna-listi specializzati, lo scorso27 febbraio, lei ha afferma-to che la BLS sarebbe ingrado, se necessario, ditrasbordare 5 milioni diauto attraverso l’attualegalleria del Gottardo. Si ètrattato di una battuta pub-blicitaria o le BLS speranodavvero in un simile inca-rico?

Urs Hochuli: non era solo unabattuta. Nel 2010, l’Ufficio fe-derale delle strade (Ustra) ci hachiesto se saremmo in grado diorganizzare un trasbordo diauto al Gottardo, sulla base diindicazioni ben precise da lorofornite (vedi riquadro sotto).Noi potremmo offrirlo per circa36 milioni di franchi l’anno,anche se questa era solo unastima dei costi, che non poteva

essere interpretata comeun’offerta vincolante.

■ Ma questa stima sarebbeancora valida?

In tutti i casi, saremmo ancorain grado di offrire questo servi-zio. I costi sono stati calcolatinel 2009 e dovrebbero quindiessere attualizzati.

■ Le sue affermazioni del me-se scorso segnalano co-munque ancora interesseda parte vostra.

Non le abbiamo fatte di nostrainiziativa, ma per risponderead una domanda dei giornali-sti. Disponiamo di questa ca-pacità, ma non vogliamo evi-dentemente immischiarci neldibattito politico sulla secondacanna autostradale al Gottar-do. La votazione avrà luogol’anno prossimo. Se il suo esi-

to richiedesse l’organizzazionedi un trasbordo auto, noi sa-remmo in grado di provvedervi.

■ Lei ha anche indicato che isette nuovi treni che ver-rebbero impiegati al Gottar-do per tre anni potrebberopoi essere impiegati alLötschberg. Come mai?

Perché noi dovremo provve-dere a sostituire i nostri ottotreni attuali tra il 2025 e il2030 circa, in quanto saran-no alla fine del loro ciclo.Questa circostanza fortuita fasì che non saremo obbligati adacquistare treni supplementa-ri.

■ Di quante persone avrestebisogno al Gottardo?

Stimiamo il fabbisogno in 16 -17 macchinisti, mentre nonabbiamo quantificato quello di

personale per dirigere il traffi-co, anche perché abbiamopensato che verrebbero messia disposizione dalle infrastrut-ture stradali.

■ Nel trasbordo auto, l’impie-go di personale è condizio-nato dalle variazioni di traf-fico. Come gestite questo

aspetto al Lötschberg e alSempione?

Abbiamo tre pianificazioni: unaa medio termine, una annualee una a breve termine. Il nume-ro di treni in circolazione vieneadattato al traffico stagionale,regolando di conseguenza an-che l’impiego di personale, ilcui effettivo è calcolato su di

una media pianificata sull’an-no.

■ Quante persone sono impie-gate adesso nel trasbordo diauto?

I macchinisti sono tutti poliva-lenti del pool BLS e non abbia-mo nessuno che circola solotra Kandersteg e Goppenstein.

Nel trasbordo impieghiamo cir-ca 50 persone: la metà lavoraalle rampe, collaborando al ca-rico e scarico dei veicoli, in ma-novra, dirigendo il traffico, nel-la pulizia e nello sgomberoneve. L’altra metà lavora allacassa, dove quasi tutti sono atempo parziale.

■ Un trasbordo al Gottardo fa-rebbe gola anche alle FFS ?

Non sono in grado di dirlo.

■ Ma sarebbe pensabile ancheuna cooperazione con leFFS?

La BLS non si è mai opposta asoluzioni costruttive, ma è pre-maturo pensarci. In questi ca-si, poi, non sono gli operatoria decidere simili cooperazioni,quanto i committenti ossia,nella fattispecie, la Confedera-zione.

■ Nel marzo 2013, la BLS hacomunicato l’intenzione diriprendere il trasbordo traBriga e Iselle, che oggi vieneofferto dalle FFS. Perché?

Oltre al trasbordo al Lötsch-

Trasbordare le auto durante il risanamento della galleria autostradale del Gottardo sarebbe possibile e conveniente

Se, come spera il SEV, il popolo dovesse rifiutare la proposta di una nuova galleria al Gottardo, durante ilperiodo di risanamento bisognerebbe organizzare un trasbordo auto tra Göschenen e Airolo. Urs Hochuli,capo del trasbordo auto della BLS, ci conferma che la BLS disporrebbe delle capacità necessarie e ci spiegacome vorrebbe sviluppare il trasbordo al Lötschberg e al Sempione.

Una soluzione praticabile

«Questa circostanza fortuita fa sì che non saremoobbligati ad acquistare treni supplementari.»

BLS

Urs Hochuli

Nel 2010, l’Ufficio federale dellestrade (Ustra) ha chiesto alle BLSun preventivo di massima per tra-sbordare 5 milioni di auto l’anno,impiegando sette composizionicon 76 posti auto circolanti ogni7,5 minuti per un totale di 600 au-to l’ora, pari al 60 percento dellacapacità massima della galleriaautostradale attuale.

La BLS ha quantificato i costi in36 milioni di franchi. Il rapportodel Consiglio federale sul risana-mento della galleria autostradaledel 27 dicembre 2010 indica percontro costi di trasbordo dell’ordi-ne di 45 milioni di franchi, proba-

bilmente basati su di una valuta-zione delle FFS.

La valutazione della BLS com-prende anche gli ammortamentidei sette treni, dal costo di circa70 milioni di franchi, che potreb-bero poi essere utilizzati alLötschberg.

Confederazione e BLS potrebberoquindi beneficiare di circostanzeparticolarmente favorevoli nel ca-so in cui questo servizio venisseordinato, per una durata di 900giorni consecutivi o di 980 giornisuddivisi in tre inverni, con la gal-leria stradale riaperta durante

l’estate per permettere lo scorri-mento del traffico delle vacanze.A questi costi, andrebbero ag-giunti quelli della riattivazionedegli impianti di carico di Gösche-nen e Airolo. Le rampe sono prati-camente intatte, per cui i costiper le strutture d’accesso, secon-do il rapporto del Consiglio fede-rale, potrebbero essere contenutitra 49 e 61 milioni di franchi.

Lo stesso rapporto prevede la gra-tuità del trasbordo delle vetturedurante la chiusura della galleria.

Fi

I costi di un trasbordo auto al Gottardo

Urs Hochuli è nato nel 1971in Sudafrica ed è cresciuto aDottikon AG. Dal 1987 al 1990ha svolto un apprendistato didirigente d’esercizio alle FFS,per poi seguire la scuola dicommercio e una formazione diLogistica e Marketing. Halavorato come disponente,capostazione, specialista dilogistica, Product Manager ecome capo dei viaggi di gruppopresso RailAway. Nel 2012 haassunto la direzione deltrasporto auto alla BLS. Abitacon la sua compagna e la figliadi tre mesi a Bellmund.

BIO

INTERVISTA

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contatto.sevN. 05/1519.3.2015

berg, offriamo già oggi, in certiperiodi, treni auto tra Kander-steg e Iselle. Siamo di granlunga il maggior offerente ditrasbordo auto, che disponedel maggior know-how e dellemaggior risorse. A fine 2017scadrà la concessione delleFFS. Se questa ci venisse attri-buita, grazie alle sinergie deri-vanti da un miglior impiego delnostro materiale rotabile, po-tremmo sviluppare un’offertanettamente migliore a costinettamente inferiori per il com-mittente, il canton Vallese. Og-gi tra Briga e Iselle circola untreno auto ogni due ore, men-tre noi potremmo circolareogni ora senza dover acquista-re nuovo materiale rotabile. Ilprogetto Sempione della BLSvorrebbe potenziare anche iltraffico regionale viaggiatori,offrendo collegamenti direttiogni ora tra Berna, Briga e Do-modossola con treni moderni econfortevoli. L’offerta attualeprevede, oltre ai treni auto chetrasportano anche viaggiatorima che si fermano ad Iselle,solo quattro treni al giorno,che diminuiscono ulteriormen-te nei fine settimana.

■ Ma anche in questo campo ci

si può chiedere se non sa-rebbe opportuna una mag-gior cooperazione.

Proporre una maggior coopera-zione non è però di nostracompetenza, ma dipende dallavolontà dei committenti. Sap-piamo che in particolare le cit-tà di Briga e di Domodossolanon sono molto soddisfattedall’offerta attuale. Esse si so-no rivolte alle regioni, che han-no richiesto ed ottenuto uncontributo per lo sviluppo delprogetto Sempione della BLSda parte dei fondi «Interreg» dipromozione dei progetti tran-sfrontalieri dell’Unione euro-pea. Come ferrovia, vi abbiamocontribuito sviluppando un’of-ferta dalle ricadute positive perla regione e i suoi abitanti.

■ Come è andato il trasbordoauto della BLS nel 2014 eche prospettive vede per ilprossimo futuro?

Nel 2014, abbiamo assistito aduna certa stagnazione del turi-smo nel canton Vallese, che haperò saputo evitare cali marca-ti. Il 75 percento della nostraclientela sono turisti, per cuianche noi abbiamo registratouna stagnazione delle frequen-ze. In dicembre abbiamo dovu-

to adeguare le nostre tariffe,cosa che abbiamo fatto d’inte-sa con Mister Prezzi, in modoche nel 2015 dovremmo poterevitare perdite finanziarie.Abbiamo inoltre introdotto lavendita online, dalla quale mi

aspetto molto, in quanto cipermette di cooperare moltopiù strettamente con gli opera-tori turistici del Vallese, comegli alberghi, il parco di funi diFiesch, Lauchernalp, l’Aletsch-Arena e altri ancora. Adesso

possiamo pubblicare recipro-camente inserzioni sui nostrisiti internet, offrire sconti eazioni particolari e condurrecampagne comuni.

Markus Fischer

Fi

«Dalla vendita online mi spetto molto, in quanto ci permette di cooperare molto più strettamente con gli operatori turistici del Vallese»: Urs Hochuli nel suo ufficio.

Nel 2012, la BLS ha trasportato40 342 treni tra Kandersteg eGoppenstein e tra Kandersteg eIselle di Trasquera 1,253 milionidi veicoli, ossia il 2,3 % in menoche nel 2011. Un calo che BLS haattribuito alla flessione del turi-smo in Vallese e alle interruzionidella strada per pericolo di valan-ghe. Il trasbordo auto della BLS,che non beneficia di indennità, haquindi registrato una perdita di1,62 milioni di franchi.

Nel 2013, BLS ha ridotto il nume-ro dei treni auto a 36 266, ma hadovuto far fronte ad un aumentodelle spese per le tracce d’orarioe l’affitto di locomotive, per cui icosti totali sono diminuiti solo ditrecentomila franchi. Il numero diveicoli trasportati è rimasto abba-stanza costante a 1,26 milioni(+ 0,1%), anche grazie a scontipromozionali, che però, unitamen-

te al calo del traffico turistico checostituisce il segmento di prezzopiù interessante, ha portato aduna netta diminuzione dell’introi-to medio per veicolo (– 4,3 %), co-me ha precisato il rapporto d’atti-vità 2013. Il risultato complessivodel trasbordo auto è quindi ulte-riormente peggiorato, chiudendoa – 2,2 milioni di franchi.

Lo stesso rapporto indica come lemisure di incremento della pro-duttività e di compressione deicosti siano ormai esaurite. Si pun-ta quindi ad un incremento del-l’occupazione dei treni tramiteun’ottimizzazione dell’offerta, maper gli anni seguenti si impongo-no misure anche nel settore degliintroiti.

Per il 2014, la BLS ha concordatocon Mister Prezzi un aumentotariffale che è stato applicato dal

cambiamento d’orario. In com-penso, la BLS ha introdotto nuovitreni notturni, in partenza daGoppenstein alle 0.20 e arrivo aKandersteg alle 0.50 e la venditaonline, che offre biglietti a migliormercato, nonché sconti anche perdiverse località turistiche valle-sane.

Nuovi prezzi da dicembrescorso

Il prezzo di sola andata Kander-steg-Goppenstein per auto e cam-per è aumentato di 5 franchi, a27 franchi. Online, è aumentato di3 e costa 25 franchi. Da venerdì adomenica il prezzo è di 29.50franchi, mentre online è offertoa 28 franchi.

Fi

Il trasbordo auto della BLS dipende dal turismo in Vallese

Page 8: Contatto sev 2015 05

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8 SOTTOFEDERAZIONIcontatto.sevN. 05/1519.3.2015

La giornata VPT dedicata alsettore ferroviario è coincisacon il primo giorno di azionereclutamento SEV. JérômeHayoz, segretario sindacale eresponsabile del settore ferro-viario, ha ripercorso la storiadel sindacato soffermandosi,in particolare, sulla pace del la-voro; in passato la Svizzera èstata teatro di molti scioperi,tanto di essersi conquistata unnome di campionessa degliscioperi rispetto ai paesi vicini.Ha ricordato che la fine deglianni Settanta è stata segnatadalla rottura del partenariatosociale a causa della politica diMargaret Thatcher, focalizzatasul neo-liberismo: produzionepiù flessibile, importanza agliazionisti, soppressione delpersonale, razionalizzazioni,profitto come motore principa-le di crescita. Le conseguenzedi questa impostazione ideolo-gica sono ancora tutte lì da ve-dere e per i sindacati si trattadi limitarne i danni e la diffu-sione. A livello di aziende siconstata infatti un grande cam-biamento, caratterizzato daireiterati tentativi di introdurreil salario al merito e indebolirei CCL. «Occorre fare di tutto af-finché non si vada oltre», haesortato Jérôme Hayoz, a cuisono state rivolte un sacco didomande.

Con chi e quando discutereUn partecipante ha chiesto co-me mai si avviano i negoziati inautunno allorquando i preven-tivi aziendali sono già chiusi inestate. Un altro voleva sapereperché non includere il Consi-glio di amministrazione nelcorso dei negoziati, dal mo-mento che sono in definitivaquelli che hanno l’ultima paro-la. Un partecipante ha spintol’idea ancora più in là, soste-

nendo la necessità di avviare ladiscussione direttamente conun rappresentante del Consi-glio di Stato, invece di «perde-re tempo andando a negoziarecon la direzione». JérômeHayoz ha dichiarato di non es-sere contrario ad un’azione «diguerriglia» coinvolgendo i can-toni, il cui ruolo potrebbe fun-gere come mezzo di pressionesulle aziende.

Occhio ai pretesti sull’euroBarbara Spalinger ha detto cheuna pista simile è stata seguitagià a Zurigo, ma ha anche av-vertito i partecipanti: «Nonpossiamo ottenere salari piùalti ogni anno con le trattativesalariali, poiché il margine dimanovra è sempre più esiguo epoiché i mandati di prestazio-ne dipendono fortemente dallerisorse dei Cantoni». «Dare ditanto in tanto un calcio conl’aiuto della politica ci sta, manon dimentichiamo chi è il no-stro partner sociale», ha ricor-dato Spalinger. Ha citato quin-di l’esempio della Jungfraudove i ricavi sono molto buoni,ma dove il CCL è inesistente. Inun caso come questo ha sensofare intervenire il cantone persmuovere le acque. «Spetta co-munque a noi capire quale è lastrategia migliore» aggiungen-do che «non ci si deve soloconcentrare sugli aumenti sa-lariali, ma occorre considerareglobalmente le condizioni dilavoro».

Quanto alle domande di au-mentare le ore di lavoro a cau-sa del franco forte, è assoluta-mente un provvedimento darespingere, ha tuonato BarbaraSpalinger. «Guai a intervenirenei CCL, poiché si tratta di con-dizioni che si applicano nellungo periodo. Il tasso di cam-bio dell’euro è già salito e nongiustifica minimamente cam-biamenti a lungo termine. Incondizioni eccezionali e com-provate si possono al massimoimmaginare delle convenzionitransitorie, ma non mettere lemani al CCL» ha insistito la vi-cepresidente.

Capo del personale = mediatore?Nel pomeriggio, i partecipantihanno ascoltato la presenta-zione di Markus Frei, responsa-bile delle risorse umane pres-so SOB (Südostbahn), e ledomande non sono mancate.Markus Frei ritiene che «per la-vorare nel settore delle risorseumane, occorre amare la gen-te». Frei ha alle spalle una riccacarriera e un percorso formati-vo variegato: ha iniziato con unapprendistato come meccanicoaeronautico, che non è pro-priamente il percorso tipico diun responsabile HR.Barbara Spalinger ha deplora-to che il personale è sempreconsiderato un costo e non unvalore; ha pure fatto notareche spesso chi lavora nelle ri-sorse umane è tra l’incudine eil martello: personale da un la-

to e direzione dall’altro. Ci vor-rebbero delle persone capacidi sedersi attorno a un tavoloper cercare soluzioni che ac-compagnano i dipendenti conproblemi di salute fino allapensione. Alcuni responsabilihanno il coraggio di informarela direzione su scelte sbagliatea livello di conduzione, mapurtroppo sono una minoran-za. Per Markus Frei, «coinvol-gere il sindacato è essenziale

per raggiungere qualcosa».Purtroppo i responsabili dellerisorse umane non sempresanno come fare tesoro dellaconoscenza dei dipendenti, an-zi spesso le ignorano invece diintegrarle per avere una visio-ne complessiva della situazio-ne. «Spesso io mi devo attene-re alle direttive, anche se nelletrattative mi piacerebbe inter-venire di più». Jérôme Hayozha osservato che il ruolo di me-diatore tra dipendenti e datoridi lavoro, tanto caro a MarkusFrei, spesso rimane letteramorta. «I responsabili HR sonospesso piuttosto dalla partedei datori di lavoro». Per quan-to riguarda le valutazioni delpersonale, Markus Frei ha det-to di auspicare discussioni nonsolo concentrate sulle presta-zioni ma anche sulle esigenzedei dipendenti; secondo lui oc-corre staccarsi dalla cifre pervalutare il personale. Tantibuoni propositi…

Henriette Schaffter

René Tschantz, presi-dente del settore ferro-viario della VPT, haaperto i lavori; presentecome ospite MarkusFrei, capo delle risorseumane presso SOB.

Le risorse umane in aziendaGiornata VPT ferrovia lo scorso 5 marzo a Olten

Hes

Vivace discussione dopo la relazione di Markus Frei, capo del personale presso le SOB

Nel corso della giornata si èproceduto anche alle elezioni;due nuove persone sonoentrate a dar mano forte alcomitato del settore ferrovia:Heinz Disch, di MOB (adestra) e Andrea Sabetti,delle FART di Locarno (asinistra). Con queste duenomine il comitato, che conta

sei membri, è ora al completo:René Tschantz, presidente;Michel Jaberg; ChristophLocher e Eleonora Wüthrich-Grab.La prossima giornata VPT delsettore ferroviario, è già inagenda il: 3 marzo 2016.

ELEZIONI

Hes

Page 9: Contatto sev 2015 05

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9SINDACATOcontatto.sevN. 05/1519.3.2015

Una riforma che pesa innanzi-tutto sulle lavoratrici, ma chetocca seriamente anche gli uo-mini. Per questo il 7 marzo aBerna abbiamo anche prote-stato contro il cosiddetto «pia-no Berset» per tutti. Le misuredi risparmio sono giustificatedal Consiglio federale prospet-tando situazioni catastroficheper i conti AVS: è ipotizzato in-fatti un deficit di 9 miliardi difranchi per il 2030. Bisognaperò ricordarsi che già nel1997 si erano previsti 15 mi-liardi di perdite per l’AVS nel2010, anno in cui l’assicurazio-ne ha chiuso con un surplus di2 miliardi. Ecco perché la rifor-ma è inaccettabile:■ Da anni economia e padro-nato puntano ad un aumentodell’età pensionabile oltre i 65anni. Aumentare l’età pen-sionabile delle donne non èquindi che il primo passo versola pensione a 67 anni per tutti.Non si tratta affatto di una poli-tica di parità, ma di scardinarela situazione attuale per pro-spettare un aumento genera-lizzato. Ma la vita attiva au-menterà anche a causa delposticipo dell’età minima pervalersi del 2° pilastro che saràfissata a 62 anni, al posto de-gli attuali 58.■ Far lavorare un anno in piùle donne permette un rispar-mio di 1,1 miliardi di franchi

sulle rendite versate ogni an-no. Di fatto è la misura di ri-sparmio più ampia presentatanel «pacchetto Berset». Insie-me a questa sono state pre-sentate delle misure di riduzio-ne delle rendite per vedove(-20 %) e la soppressione dellarendita per vedove senza figli ocon figli adulti.■ La riduzione del tasso diconversione da 6,8 % al 6 % ri-durrà nettamente le rendite.Per mantenerle al livello attua-le è quindi indispensabile pa-gare di più. L’aumento dei con-tributi mensili crescerà tral’1,5 % e il 2,5 % e l’aliquotasarà applicata a tutto il salario.In pratica per un salario annuodi 84mila franchi (massimosottoposto al 2° pilastro obbli-gatorio), si dovrà pagare 38mi-la franchi in più in una carrieraintera per avere la stessa ren-dita odierna.■ lI 2° pilastro è un sistemacomplesso e opaco che immo-bilizza più di 700 miliardi difranchi rendendoli ostaggi deimercati finanziari: nel 2008miliardi di franchi sono stati in-ghiottiti dalla crisi finanziariaperché investiti in borsa enell’immobiliare. Con la rifor-ma la somma, già enorme, ge-stita dalle casse e dalle assicu-razioni aumenterà ancora. Ilpiano Berset prevede come mi-sura in favore delle donne edei bassi redditi, di portare ilsalario d’accesso al 2° pilastroa 14mila franchi annui. I contri-buti per questi salari sarannocomunque elevati (tra il 5 % e il13 %), per delle rendite assaimodeste (tra i 280 e i 480 fran-chi al mese, senza interessi).■ Al contrario, se si aumentas-se il contributo AVS di 1,8 %, sipotrebbero aumentare le ren-dite di ben il 20 %. Alla provadel tempo, il 1° pilastro si è ri-velato un’assicurazione solidae solidale: l’opzione miglioreper le salariate e i salariati,poiché i contributi delle perso-ne attive servono a pagare lerendite dei pensionati e nonper investimenti speculativi.

Gruppo Donne USS Ticino e Moesa

Riforma Berset indigestaL’USS Ticino e Moesa, il Gruppo donne, tante e tanti militanti a Berna per la parità a 360 gradi

La riforma «Previdenzavecchiaia 2020» è unprogetto di revisionegenerale che tocca tuttii pilastri della pensione,rafforzando però in par-ticolare il 2° pilastro. Inquesto modo le donneche ancora oggi si assu-mono oltre il 60 % dellavoro non remuneratoe sono nel mondo pro-fessionale per lo piùcon tempi parziali, sivedranno aumentare glioneri contributivi, manon migliorare le pen-sioni.

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Il Ticino ben visibile a Berna contro il piano Berset e per la parità.

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10contatto.sevN. 05/1519.3.2015

n Svizzera, le donne guada-gnano ancora il 18,9% inmeno degli uomini. Parte di

questa disuguaglianza può es-sere spiegata con criteri qualiil lavoro a tempo parziale,esperienza di lavoro e le re-sponsabilità assunte. Ma circail 40% della differenza di retri-buzione non può essere giusti-ficata con criteri oggettivi. È,semplicemente, pura discrimi-nazione. Ecco perché un’alle-anza di 48 organizzazioni,coordinate da Alleanza F eUSS, sono state invitate a par-tecipare a questa manifesta-zione di massa alla vigilia dellaGiornata internazionale dei di-ritti della donna e due giorniprima dell’ «Equal Pay Day».

Un appoggio vasto e trasveraleKathrin Bertschy, copresidentedell’Alleanza F, ha sottolineatol’importanza della parità sala-riale per le donne e l’econo-mia: «La disparità salariale haun impatto lungo tutto il corsodella vita: le giovani donne en-trano nella vita lavorativa con8% in meno di stipendio. Ma ladisuguaglianza salariale colpi-sce l’intera economia, quandotalenti e promesse femminili siritirano dal mercato del lavoroperché le loro competenze nonsono remunerate al loro giustovalore».

I Molte donne si sono sussegui-te alla tribuna per lanciare unmessaggio forte: dalla Schüt-zenmatte e dalla Piazza fede-rale. Tutte, e in modo unanime,hanno denunciato l’ingiustiziadi queste differenze salarialitra uomini e donne. E tuttehanno confermato l’impazien-za delle donne: «Non aspette-remo altri 30 anni». «Vogliamocontrolli, vogliamo sanzioniper chi non rispetta la legge,vogliamo l’uguaglianza». Sim-bolicamente, i/le partecipantihanno preso in consegna unalumaca: «La lumaca avanzalentamente, a volte si perdenei meandri della politica, ma– ostinata – mantiene saldosuo obiettivo». Una delle ora-trici ha denunciato il silenzioassordante attorno alla disu-guaglianza, mentre quando siparla della tassa sul sacco del-la spazzatura, tutti urlano alloscandalo. Quanto alle attualiminacce a causa del franco for-te, le donne rispondono per lerime: «L’uguaglianza di genereè una questione di giustizia,non di congiuntura. Il francoforte è solo un pretesto per rin-viare alle calende greche la pa-rità salariale». Hes/USS

Foto: Jörg Matter, Pietro Gia-nolli, Patrizia Pellandini Mi-notti e Henriette Schafter.

La parità su carta patinata?Le donne non ne possono piùOltre 12 mila donne e uomini a Berna lo scorso 7 marzo. Sulla Piazza federale, donne e uomini di tutti gliambienti hanno chiesto a gran voce la parità salariale tra donne e uomini. Un’ampia alleanza politica eassociativa ha chiesto al Consiglio federale misure efficaci e concrete per trasformare in realtà il princi-pio dell’uguaglianza iscritto nella Costituzione da 34 anni. Sì da ben 34 anni!

Manifestazione per la parità salariale e contro l’innalzamento dell’età della pensione

«Oggi qui a Berna siamo così numerosi e numeroseche nessuno potrà più ignorarci»

Françoise Gehring, segretaria sindacale SEV alla tribuna durante la manifestazione

Appena lanciato, e subito unsuccesso. Il manifesto in favoredella parità salariale ha raccolto,in brevissimo tempo, oltre 5 milafirme. Donne e uomini compattinel difendere un diritto costituzio-nale che nulla ha a che vederecon un articolo sulla congiuntura.E che va oltre le tempestemonetarie. Così il 9 marzorappresentanti dell’alleanza per la

parità salariale hannoconsegnato allapresidente dellaConfederazioneSimonetta Sommaruga,il manifesto con lerivendicazioni. Ungesto apprezzato chetestimonia quanto lacausa sia importanteanche per lei. uss

Manifesto: la parità non è una questione di congiuntura

frg

Regula Bühlmann e Corinne Schärer:«Simonetta c’è posta per te»

DOSSIER

...... 11

contatto.sevN. 05/1519.3.2015

Brigitte Rohr abita a Renens(VD), è segretaria di direzionealla CGN e membro della sezio-ne VPT Lac Léman. Presiede il

gruppo del personaledi terra. Affiliata alSEV dal 1999, desi-dera esprimere lapropria solidarietà al-le donne su un temache le sta a cuore.«Ho 58 anni e sperodavvero che l’età dipensionamento non

salga a 65 anni. Non mi toccadirettamente perché penso cheriuscirò ad evitare questa sca-denza, ma penso soprattutto

alle altre. A mia figlia, alle gio-vani». «Ammiro tutti gli uominiche sono qui a Berna con noi.Ammiro la solidarietà che han-no anche espresso in un trenopieno zeppo di persone. Speroche questa manifestazionesmuoverà le acque. Non è lamia prima manifestazione.Continuerò a lottare».

Hes

Quelle e quelli che non mancano mai■ Svizzera romanda

Michael Moser ha 30 anni ed èuno dei giovani partecipanti.Poligrafo, è affiliato a syndi-com, dove si impegna parec-chio per le rivendicazioni deigiovani. Presente a Berna condiversi suoi colleghi, ha reagi-to con sorpresa quando gli hochiesto di motivare la sua pre-senza: «Ma che domanda! Èdel tutto naturale essere qui.Ritengo che la disparità sala-riale nel nostro paese sia unavergogna: pagate meno solo

perché donne: che tolla! Vivia-mo in una società che dovreb-be essere senza pregiudizi equindi la parità dovrebbe esse-re automatica».

pan

■ Michael Moser

Che tolla!

pan

Sono due sorelle e da tempopartecipano alle attività propo-ste dalla PV Ticino. Stavolta loscopo del viaggio è diverso.«Non è la prima volta che par-tecipiamo ad una manifesta-zione a Berna. Siamo già anda-te a protestare in favore delrisanamento della cassa pen-sioni FFS» ci indicano con fie-

rezza. «Lo facciamo anche per inostri figli e i nostri nipoti. Ne

ho sette, sei maschi e una fem-mina» ci dice Flavia «e sarebbe

ora che potessero avere lestesse opportunità» aggiungeTeresita. Anche nei confrontidell’età di pensionamento han-no esperienze diverse che fa-voriscono un approccio moltoconcreto. Flavia si è occupatadella casa e della famiglia e larendita AVS ha dato un contri-buto apprezzato. Teresita hainvece lavorato come commes-sa in negozi di frutta e verdura.Una vera passione, che viveancora oggi: «difficilmentepasso davanti ad un negoziodel ramo senza entrarvi a dare

un’occhiata. Ho lavorato sino a65 anni e ho smesso a malin-cuore. Era però una mia scelta,condivisa in famiglia e sorrettadal fatto che ho avuto la fortu-na di godere di ottima salute.Non è purtroppo sempre il ca-so, per cui sarebbe ingiustoadesso generalizzare questasituazione, soprattutto senzaaver risolto la questione dellaparità salariale e, quindi, delleprestazioni previdenziali». Duetestimonianze che raccolgonotutti i significati di questagiornata. Gi

Ottantenni e fiere di es-serlo, oltre che fiere didare un contributo aduna causa che si trasci-na da troppo tempo.

Flavia e Teresita non hanno dubbi: «Si tratta di una questione di giustizia»■ Dal Ticino con una delegazione che si è fatta sentire

ppm

Flavia Tadé e Teresita Thiede: che energia!

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10contatto.sevN. 05/1519.3.2015

n Svizzera, le donne guada-gnano ancora il 18,9% inmeno degli uomini. Parte di

questa disuguaglianza può es-sere spiegata con criteri qualiil lavoro a tempo parziale,esperienza di lavoro e le re-sponsabilità assunte. Ma circail 40% della differenza di retri-buzione non può essere giusti-ficata con criteri oggettivi. È,semplicemente, pura discrimi-nazione. Ecco perché un’alle-anza di 48 organizzazioni,coordinate da Alleanza F eUSS, sono state invitate a par-tecipare a questa manifesta-zione di massa alla vigilia dellaGiornata internazionale dei di-ritti della donna e due giorniprima dell’ «Equal Pay Day».

Un appoggio vasto e trasveraleKathrin Bertschy, copresidentedell’Alleanza F, ha sottolineatol’importanza della parità sala-riale per le donne e l’econo-mia: «La disparità salariale haun impatto lungo tutto il corsodella vita: le giovani donne en-trano nella vita lavorativa con8% in meno di stipendio. Ma ladisuguaglianza salariale colpi-sce l’intera economia, quandotalenti e promesse femminili siritirano dal mercato del lavoroperché le loro competenze nonsono remunerate al loro giustovalore».

I Molte donne si sono sussegui-te alla tribuna per lanciare unmessaggio forte: dalla Schüt-zenmatte e dalla Piazza fede-rale. Tutte, e in modo unanime,hanno denunciato l’ingiustiziadi queste differenze salarialitra uomini e donne. E tuttehanno confermato l’impazien-za delle donne: «Non aspette-remo altri 30 anni». «Vogliamocontrolli, vogliamo sanzioniper chi non rispetta la legge,vogliamo l’uguaglianza». Sim-bolicamente, i/le partecipantihanno preso in consegna unalumaca: «La lumaca avanzalentamente, a volte si perdenei meandri della politica, ma– ostinata – mantiene saldosuo obiettivo». Una delle ora-trici ha denunciato il silenzioassordante attorno alla disu-guaglianza, mentre quando siparla della tassa sul sacco del-la spazzatura, tutti urlano alloscandalo. Quanto alle attualiminacce a causa del franco for-te, le donne rispondono per lerime: «L’uguaglianza di genereè una questione di giustizia,non di congiuntura. Il francoforte è solo un pretesto per rin-viare alle calende greche la pa-rità salariale». Hes/USS

Foto: Jörg Matter, Pietro Gia-nolli, Patrizia Pellandini Mi-notti e Henriette Schafter.

La parità su carta patinata?Le donne non ne possono piùOltre 12 mila donne e uomini a Berna lo scorso 7 marzo. Sulla Piazza federale, donne e uomini di tutti gliambienti hanno chiesto a gran voce la parità salariale tra donne e uomini. Un’ampia alleanza politica eassociativa ha chiesto al Consiglio federale misure efficaci e concrete per trasformare in realtà il princi-pio dell’uguaglianza iscritto nella Costituzione da 34 anni. Sì da ben 34 anni!

Manifestazione per la parità salariale e contro l’innalzamento dell’età della pensione

«Oggi qui a Berna siamo così numerosi e numeroseche nessuno potrà più ignorarci»

Françoise Gehring, segretaria sindacale SEV alla tribuna durante la manifestazione

Appena lanciato, e subito unsuccesso. Il manifesto in favoredella parità salariale ha raccolto,in brevissimo tempo, oltre 5 milafirme. Donne e uomini compattinel difendere un diritto costituzio-nale che nulla ha a che vederecon un articolo sulla congiuntura.E che va oltre le tempestemonetarie. Così il 9 marzorappresentanti dell’alleanza per la

parità salariale hannoconsegnato allapresidente dellaConfederazioneSimonetta Sommaruga,il manifesto con lerivendicazioni. Ungesto apprezzato chetestimonia quanto lacausa sia importanteanche per lei. uss

Manifesto: la parità non è una questione di congiuntura

frg

Regula Bühlmann e Corinne Schärer:«Simonetta c’è posta per te»

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contatto.sevN. 05/1519.3.2015

Brigitte Rohr abita a Renens(VD), è segretaria di direzionealla CGN e membro della sezio-ne VPT Lac Léman. Presiede il

gruppo del personaledi terra. Affiliata alSEV dal 1999, desi-dera esprimere lapropria solidarietà al-le donne su un temache le sta a cuore.«Ho 58 anni e sperodavvero che l’età dipensionamento non

salga a 65 anni. Non mi toccadirettamente perché penso cheriuscirò ad evitare questa sca-denza, ma penso soprattutto

alle altre. A mia figlia, alle gio-vani». «Ammiro tutti gli uominiche sono qui a Berna con noi.Ammiro la solidarietà che han-no anche espresso in un trenopieno zeppo di persone. Speroche questa manifestazionesmuoverà le acque. Non è lamia prima manifestazione.Continuerò a lottare».

Hes

Quelle e quelli che non mancano mai■ Svizzera romanda

Michael Moser ha 30 anni ed èuno dei giovani partecipanti.Poligrafo, è affiliato a syndi-com, dove si impegna parec-chio per le rivendicazioni deigiovani. Presente a Berna condiversi suoi colleghi, ha reagi-to con sorpresa quando gli hochiesto di motivare la sua pre-senza: «Ma che domanda! Èdel tutto naturale essere qui.Ritengo che la disparità sala-riale nel nostro paese sia unavergogna: pagate meno solo

perché donne: che tolla! Vivia-mo in una società che dovreb-be essere senza pregiudizi equindi la parità dovrebbe esse-re automatica».

pan

■ Michael Moser

Che tolla!

pan

Sono due sorelle e da tempopartecipano alle attività propo-ste dalla PV Ticino. Stavolta loscopo del viaggio è diverso.«Non è la prima volta che par-tecipiamo ad una manifesta-zione a Berna. Siamo già anda-te a protestare in favore delrisanamento della cassa pen-sioni FFS» ci indicano con fie-

rezza. «Lo facciamo anche per inostri figli e i nostri nipoti. Ne

ho sette, sei maschi e una fem-mina» ci dice Flavia «e sarebbe

ora che potessero avere lestesse opportunità» aggiungeTeresita. Anche nei confrontidell’età di pensionamento han-no esperienze diverse che fa-voriscono un approccio moltoconcreto. Flavia si è occupatadella casa e della famiglia e larendita AVS ha dato un contri-buto apprezzato. Teresita hainvece lavorato come commes-sa in negozi di frutta e verdura.Una vera passione, che viveancora oggi: «difficilmentepasso davanti ad un negoziodel ramo senza entrarvi a dare

un’occhiata. Ho lavorato sino a65 anni e ho smesso a malin-cuore. Era però una mia scelta,condivisa in famiglia e sorrettadal fatto che ho avuto la fortu-na di godere di ottima salute.Non è purtroppo sempre il ca-so, per cui sarebbe ingiustoadesso generalizzare questasituazione, soprattutto senzaaver risolto la questione dellaparità salariale e, quindi, delleprestazioni previdenziali». Duetestimonianze che raccolgonotutti i significati di questagiornata. Gi

Ottantenni e fiere di es-serlo, oltre che fiere didare un contributo aduna causa che si trasci-na da troppo tempo.

Flavia e Teresita non hanno dubbi: «Si tratta di una questione di giustizia»■ Dal Ticino con una delegazione che si è fatta sentire

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Flavia Tadé e Teresita Thiede: che energia!

Page 12: Contatto sev 2015 05

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12 DOSSIERcontatto.sevN. 05/1519.3.2015

■ Quali le prossime tappe?La prossima tappa riguarda ilprogetto di legge del Consigliofederale, attualmente in prepa-razione. Il progetto dovrebbeessere messo in consultazionenel corso dell’estate. Seguire ildossier molto attentamente:vogliamo che questa revisionepermetta non solo di constata-re una discriminazione, ma an-

che di sopprimerla. Vogliamoanche sanzioni per chi viola lalegge. Dovremo poi prepararcia fare in modo che il progettonon finisca nel tritacarne delparlamento.

■ Il pericolo è grande. Che fa-re allora?

La vasta alleanza non sparirànel nulla; è stata concepita inmodo tale da poter essere ri-attivata in modo rapido. Dun-que se il parlamento dovessetirare il freno a mano, siamopronte a manifestarci! Anche

occupando la piazza e accen-tuando la nostra presenza suimedia, per fare sapere a tuttiforte e chiaro, che la paritàsalariale deve essere sempreapplicata e che non può esse-re chiusa in un cassetto invo-cando pretestuosi motivi con-giunturali. Un salario ugualeper un lavoro di pari valore, èuna norma costituzionale. E laCostituzione federale non siapplica solo quanto splende ilsole.

uss/frg

Due domande a RegulaBühlmann, responsabi-le della parità tra i sessiall’USS.

E ora? Pronte a ripartireParità salariale: le prossime tappe

Page 13: Contatto sev 2015 05

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Page 14: Contatto sev 2015 05

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14 POLITICAcontatto.sevN. 05/1519.3.2015

Il mondo del lavoro è sottopressione; lo sono sempre dipiù lavoratrici e lavoratori diogni settore e lo sono anchetutti coloro che un posto di la-voro non ce l’hanno.I nostri giovani faticano a trova-re un primo impiego, a loro vie-ne richiesta l’esperienza chenon possono avere, mentre gliultracinquantenni vengono so-stituiti perché troppo cari.Una certa classe imprenditoria-le ha perso la bussola e appro-fitta in modo inaccettabile dellasituazione economica legataalla forza del franco svizzero. Lasostituzione di personale localecon lavoratrici e lavoratori fron-

talieri è provata e inaccettabile.Non dobbiamo però cadere nel-la facile trappola di mettere i la-voratori l’uno contro l’altro. Re-sponsabili di queste sceltesono quelle aziende che nontengono minimamente in contola propria responsabilità socia-le.Per correggere questa situazio-ne giocano un ruolo importanteSindacati forti e uno Stato chesappia premiare le aziende vir-tuose, che creano posti di lavo-ro con salari dignitosi che per-mettano a chi risiede in Ticinodi vivere qui. Occorrono con-tratti collettivi di lavoro obbli-gatori e salari minimi dignitosi.

Delle aziende che non rispec-chiano questi minimi criteri nonabbiamo bisogno. Bisogna rico-struire un tessuto economico diaziende sane e solide, ben an-corate al territorio.Nella situazione attuale biso-gna assicurare una socialitàforte e mirata ad un’aiuto im-mediato che permetta poi il re-inserimento di chi si trova indisoccupazione, nel mondo dellavoro. Servono per esempiopiù posti per il reinserimentoprofessionale.Grande attenzione dobbiamoporre alla gestione del territo-rio, bene troppo prezioso peressere svenduto come in pas-

sato, complice una pianificazio-ne sbagliata e troppo frammen-tata.Lavoro per tutti con salari digni-tosi, socialità forte per non la-sciar nessuno indietro, territo-rio più vivibile per noi e i nostrifigli: questi i temi che meritanol’attenzione prioritaria e suiquali si focalizzerà il mio impe-gno in Gran Consiglio.Lavorando su proposte concre-te, che devono essere discussee condivise con tutte le forzepolitiche, con tutti coloro chehanno a cuore l’interesse di tut-ta la Comunità.Insieme possiamo provare a co-struire un Ticino migliore.

L’alternativa c’è! Io ci sono.

Giancarlo «Gerry» Gerosa

Candidato al Gran Consiglio per il

Partito Socialista

Il lavoro è la priorità numero uno

■ La posta dei lettori

Inserzione a pagamento

www.sev-online.ch

Page 15: Contatto sev 2015 05

SERVIZIO ......

15contatto.sevN. 05/1519.3.2015

§Non luogo a procedere, ma solo dopo diverse tappe

Nel diritto assicurativo,il percorso casa-lavorofa parte del lavoro, percui è coperto dalla pro-tezione giuridica pro-fessionale.

In fondo, si tratta di un casobanale: un macchinista sireca al lavoro in automobilee, ad un incrocio con un se-maforo, si scontra con un’al-tra auto, il cui conducenteriporta leggere ferite. Nume-rosi testimoni e i dati del co-mando semaforico confer-mano che il macchinista erapassato col verde. Un fattorilevato però solo in sededi procedura, inizialmenteaperta nei confronti delmembro SEV per lesioni col-pose.

Mai vendere la pelledell’orso prima di averlouccisoIl macchinista ha immediata-mente richiesto la protezionegiuridica del SEV, che ha in-caricato un legale di fiducia.Quest’ultimo non ha peròdovuto intervenire, in quantola procura ha abbandonato ilprocedimento dopo i primiaccertamenti, emettendo percontro un decreto penalecontro l’altro automobilista,colpevole dell’incidente. Laquestione sembrava così ri-solta, anche perché nei diecigiorni previsti non è perve-nuta alcuna opposizione.Salvo che la controparte, unautista di taxi disoccupato,si è reso conto di essere sta-to mal consigliato dal suolegale, che è intervenutotroppo tardi. Ha quindi ri-chiesto di ripristinare il ter-mine, invocando un dirittoriconosciuto quando si puòdimostrare di aver lasciatoscadere un termine per mo-tivi indipendenti dalla pro-pria volontà. Oltre alla ri-chiesta di ripristino del ter-mine, l’autista ha anche ri-

Colpi di diritto

Una conclusionescontata non èsempre evidente

chiesto di riaprire la proce-dura nei confronti del mac-chinista.

Quando è tardi, è tardiLa richiesta non ha peròavuto l’esito sperato, inquanto né la seconda istan-za, né il tribunale federalehanno riconosciuto l’assen-za di colpa nel mancato ri-spetto del termine, preci-sando che non basta fidarsidel proprio legale, ma che ildiretto interessato avrebbeavuto la possibilità di verifi-care di persona il rispettodel termine. Il tribunale harespinto anche l’argomentodella cattiva conoscenza deltedesco, facendo notare co-me l’autista avesse interpre-tato correttamente il decretopenale, manifestando l’in-tenzione di interporre ricor-so.Il nostro macchinista haquindi potuto tirare un sospi-ro di sollievo, dato che il pro-cedimento nei suoi confrontiè stato definitivamente ab-bandonato.

Rispettare i terminiDa questo esempio, possia-mo trarre due insegnamenti:anche per chi ritiene, in per-fetta buona fede, di essereassolutamente non colpevo-le, è meglio richiedere subi-to una protezione giuridica.Non si sa mai cosa può veni-re in mente alla controparte.I termini sono inoltre asso-lutamente da rispettare, an-che se l’avvocato non ha iltempo di discutere tempe-stivamente con il suo cliente(cosa che evidentementecon i legali di fiducia delSEV non succede mai).

Team di protezione giuridica SEV La notizia del decesso di San-dro Marci ha suscitato profon-do cordoglio alle Officine FFSdi Bellinzona e presso tutti co-loro che lo conoscevano.È stato uno dei trascinatori del-

lo sciopero della primavera2008 e da allora ha semprefatto parte del commissionedel personale allargata che haportato avanti la difesa delleOfficine nei confronti delle FFS

e delle autorità. Colpita daquesta tragica notizia, la com-missione ha rinviato la comme-morazione dello sciopero, ini-zialmente prevista il 7 marzo, asabato 28 marzo. red

Sandro Marci ci ha lasciato

Cordoglio alle Officine

ti-pr

ess/

G. P

utzu

La grinta di SandroMarci (terzo da si-nistra) in pienaazione con il comi-tato di sciopero,sette anni fa.

Page 16: Contatto sev 2015 05

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16 SOTTOFEDERAZIONIcontatto.sevN. 05/1519.3.2015

Mancano cinque secondi alla fine dellapartita e una zampata dell’attaccante TonyMu detto DJ fa esplodere di gioia la com-pagine dell’UFS Ticino, riportando in terraticinese il titolo di campione SvizzeroIndoor SVSE che mancava dal 2011!

I campionati Svizzeri di calcio Indoor SVSEsi sono disputati sabato e domenica 7 e 8febbraio presso la «Merzweckhalle» aZofingen (AG). Molto buone le condizionilogistiche del centro sportivo e ottimal’organizzazione della locale sezione. Altorneo hanno partecipato 6 squadre, conuna formula che prevedeva un doppioconfronto tra ogni formazione, che dovevaquindi disputare 10 partite.La mattinata è stata molto proficua e iTicinesi, con 4 vittorie e un pareggio,condividevano il primo posto con il Solda-nella. Dopo la pausa pranzo due sconfitteinattese rimettevano in seria discussione

la vittoria del torneo. Il bomber DanieleCippà detto «lelegoal», fino a quel mo-mento uno dei migliori si infortunava eterminava il torneo. Nel momento dimaggior difficoltà venivano a galla legrandi doti di un gruppo che non mollamai ed è così che una grandissima presta-zione nel big match contro il Soldanelladel portierone ex-Locarno Michele Tona-scia, i gol decisivi del nuovo bomber digiornata Paolo Fontana e l’ottima difesadel duo Delorenzi-Diodati, portavano altrionfo l’USF Ticino.L’ultima partita contro lo SG ZP Luzernvedeva il Ticino portarsi in vantaggio conl’ottimo Marco Ponzio autore di un grandetorneo. Sembrava ormai fatta, ma a unminuto e mezzo dalla fine i Lucernesipareggiavano mandando in crisi le certez-ze dei Ticinesi. La reazione è di quelledisperate: due pali ci negano il goal, mapoi a 5 secondi dalla fine… CAMPIONI!Da sottolineare gli esordi dei nuovi ele-menti: l’attaccante Tony Mu e il difensoreMirco Delorenzi. Ancora un grande plausoai ragazzi dell’UFS Ticino per la brillantevittoria ed un arrivederci al 2016.Vi aspettiamo numerosi ai CampionatiSvizzeri Outdoor dei Ferrovieri Sportivi aLodrino il 27.06.2015.Compagine UFS Ticino: Domenico Diodati,Paolo Fontana, Tony Mu, Michele Tonascia,Daniele Cippà, Mirko Frizzarin (allenatoree giocatore), Marco Ponzio e Mirco Delo-renzi.

21. Campionati Svizzeri di calcio Indoordei Ferrovieri sportivi a Zofingen

L’Unione europea pare finalmente essersi resaconto della necessità di una vera politica comuneper far fronte al problema della migrazione verso ilvecchio continente. Una tragica realtà anche nontenendo conto delle catastrofiche previsioni di Fa-brice Leggeri, il direttore esecutivo di Frontex(l’agenzia europea di controllo delle frontiere co-munitarie), che ha parlato per il 2015 di addirittu-ra un milione di profughi pronti a salpare perl’Europa dalle sponde libiche. Dichiarazioni chepaiono più a uso e consumo di Salvini e Le Pen (eaffini) che vere e proprie previsioni.Oltre all’impegno (ma ve ne sono stati anche altri,disattesi) a una maggiore presenza nel salvatag-gio di vite umane nel Mediterraneo, si punta orasulla creazione di punti di raccolta negli stessi pa-esi africani, dove ai profughi verrebbe offerta l’op-portunità di chiedere asilo politico e ospitalità aiPaesi europei. Campi che ovviamente, verrebberogestiti unitariamente dalle autorità locali e dai rap-presentanti dell’UE. Una prima intesa in tal sensoè già stata firmata con alcuni Paesi lo scorso di-cembre a Kartum.Ora si dà il caso che molti di questi Paesi non sia-no proprio democratici ma, ha detto il commissa-rio UE all’immigrazione, Dimitri Avranopoulos,«non dobbiamo avere scrupoli, si tratta di salvarevite umane, non di dare loro una patente di demo-craticità».Ma quando mai le democrazie europee hanno avu-to (e hanno) scrupoli morali a trattare con dittatorie dittatorelli, più o meno (ma anche molto) sangui-nari? Quando cioè, all’ombra delle cordiali relazio-ni, le vite umane venivano regolarmente falcidiateda dittatori poi ossequiati? Non occorrono poi unamemoria di ferro, né vaste conoscenze geografichee storiche per stilare un breve riassunto. Provia-moci, così, un po’ alla rinfusa.Godettero di relazioni più che amichevoli con le ca-pitali europee personaggi come Bokassa, impera-tore del Centrafrica, intimo del francese Giscardd’Estaing, cui forniva uranio per le bombe atomi-che e brillanti per la cassaforte personale. DadaIdi Amin, il «macellaio dell’Uganda, che con Bo-kassa pare condividesse anche il gusto della carneumana, fu all’inizio sostenuto da Londra e Tel Aviv.Sostegno generale ebbero l’egiziano Moubarak, iltunisino Ben Ali, il sovrano marocchino Hassan II,lo zairota Mobutu, la casa reale saudita, anche sefinanzia il terrorismo jihadista. E che dire di unGheddafi, prima osteggiato, poi blandito, tanto dadiventare finanziatore del presidente francese Sar-kozy e amicone di Berlusconi, per poi essere bom-bardato e massacrato?Nessun scrupolo, bravo Dimitri, ben detto!

DI GADDO MELANI

DENTRO LA CRONACA

Frontex: giù la mascheraLa CVG ha verificato in manieraapprofondita i conti d’esercizio2014 della sottofederazione TSe approvato i conti. L’esamedella contabilità permette diaffermare che la situazione fi-nanziaria della TS è ottima,grazie ad una gestione parsi-moniosa. La CVG ringrazia ilcassiere Kurt Wyss per la per-fetta gestione delle finanze.Dai verbali è risultato un 2014molto intenso per la commis-sione centrale e il comitatocentrale. La complessità dei te-mi da trattare richiede sempremaggiori risorse, ma la CVG va-luta positivamente com’è statagestita l’attività ed è soddisfat-ta dei successi conseguiti dallasottofederazione, a tutto van-taggio dei membri e dei colla-boratori. Ad inizio maggio2014, la leva della nuova orga-nizzazione OP 2016 è stata at-

tivata. Successivamente, nelcorso della riunione della com-missione speciale, la direzionedel progetto ci ha informatodelle esperienze fatte con lanuova organizzazione. L’inizioè stato privo di problemi. ConOP 2016, dei settori sono statiraggruppati e dei processi so-no iniziati. L’organizzazionepermetterà ad Operating di es-sere pronta per le sfide future.Con OP 2016, per la maggio-ranza dei collaboratori cambia-no poche cose. Alcuni collabo-ratori si trovano però in unanuova situazione. Hanno nuovisuperiori e forse altri colleghidi lavoro e nuove interfacce. Icambiamenti nell’organizzazio-ne sono solamente dei pezzi dipuzzle sulla via verso OP 2016,per l’azienda ferroviaria piùmoderna in Europa. Abbiamofatto i primi passi, i più impor-

tanti. Ora bisogna far vivere lanuova organizzazione. Perquesto, abbiamo ancora temposino al 2016.A metà novembre, presso Ope-rating sono stati distribuiti deilecca lecca simbolici a forma dimano per reagire al progetto«Cultura e cambiamento». ConOP 2016, lavoreremo in futurosempre più orientati verso pro-cessi che coprono tutti i setto-ri. Questo significa per tutto ilpersonale di operating chedobbiamo lavorare mano nellamano ed assumerci le nostreresponsabilità per l’insiemedel lavoro. Così, tutte e tutti icollaboratori apportano il lorocontributo al successo delleFFS e a favore di una clientelasoddisfatta.

Servizio stampa TS

■ Sottofederazione TS

Attivata la nuova organizzazione

Page 17: Contatto sev 2015 05

SOTTOFEDERAZIONI ......

17contatto.sevN. 05/1519.3.2015

La commissione centrale hadedicato gran parte della suariunione del 23 gennaio allanuova gestione del tempopresso il personale treno. Il se-gretario SEV Jürg Hurni ha in-trodotto il tema con una rela-zione sui diritti dei dipendenti.La ZPV ha inviato una lettera diprotesta ai responsabili ErichRutschmann e Linus Looser-man per l’applicazione pro-mossa dalla dirigenza VM. Èpossibile attribuire più giornidi compensazione al persona-le, ma quest’ultimo deve esse-re consultato e non può esseresemplicemente messo davantial fatto compiuto. Se nei primisei mesi dell’anno vengono at-tribuiti troppi giorni liberi, di-venta difficile rientrare dei li-miti per fine anno. Nel casocontrario, in cui non sono statiattribuiti giorni a sufficienza, èl’azienda a doverli compensa-re, come indica chiaramente ilCCL.Sono state discusse anche lemisure di risparmio 2015, criti-cando in particolare la sop-

pressione di turni e la circola-zione di treni spola Dispo nonaccompagnati, in aperto con-trasto con il progetto di accom-pagnamento treni 2016. LaZPV ribadisce pertanto la ri-chiesta di avere un doppioagente per tutti i treni.La Cope ha riferito dell’ottimaeco suscitata dalla formazionemista tra personale treno e el-vetino nell’ambito del progettopersonale treno 2016. Ora siaspettano i risultati della pro-va. Cope e ZPV si stanno anco-ra occupando della compensa-zione del tempo ELAZ, oggettodi una seconda richiesta scrittaa VM che non ha ancora ricevu-to risposta.Le trattative per il CCL RhB so-no concluse e il risultato verràsottoposto agli organi compe-tenti dell’azienda e del sinda-cato. Il personale treno auspi-ca l’introduzione del metodo dilicenziamento D su tutta la reteRhB.

Janine Truttmann

Nuova gestione del tempo■ Sottofederazione ZPV

Abbiamo un nuovo obiettivo!

Cerchiamo:

l’affiliato o l’affiliata n. 2100

La tua sezione può trasformare questo obiettivo in realtàRiceverete per ogni nuovo membro 50 franchiL’azione durerà dal 1o marzo 2015 al 29 febbraio 2016.

Azione di reclutamento 2015/2016

L’efficace azione prosegue!!!

1. La sezione riceve la quota fr. 50.- per ogni nuovo membro reclutato, fino ad un massimo

di 20 nuovi membri.

2. Se si supera la quota die 20 nuovi membri, verranno versati 500.- franchi supplementari.

3. Le dieci sezioni, che saranno riuscite a maggiormente aumentare percentualmente

il loro effettivo, riceveranno un premio supplementare.

• I versamenti saranno effettuati a favore della cassa sezionale.

• Il pagamento avverrà al termine dell’azione.

• Domande in merito all’azione die propaganda:

[email protected]

Dopo il brillante 2014, la VPT è attesa alla conferma.

Insieme raggiungeremo il nostro traguardo!

„never change a winning team“

Nel corso della riunione dellacommissione centrale del 17febbraio 2015, ampio spazio èstato dato al vivace dibattitosul progetto accompagnamen-to treno 2016. Questo progettoha una forte focalizzazione sulservizio al cliente. Tutto taceinvece sulla gestione della si-curezza, mentre per i verticiVM lo Swiss Pass sta diventan-do importante come non mai.Una situazione che generamolta incertezza tra il persona-le. I rappresentanti della Com-missione di verifica della ge-stione Luzius Oberer e PeterLerf hanno informato di avereaccuratamente controllato, loscorso 16 febbraio, le fatture ele ricevute con il supporto delresponsabile finanziario delSEV Aroldo Cambi. Dal momen-to che non c’era proprio nullada eccepire nella tenuta deiconti, si sono complimentaticon il cassiere centrale RenéFurrer per il suo ottimo lavoro.Ruedi Baumann, RZB del Depo-sito di San Gallo, è stato sceltocome delegato alla conferenzaCCL. La ZPV conta ora di nuovo21 delegati (18 delegati e 3 de-legati supplenti), sette deiquali sono donne. Il comitatocentrale si è congratulato conRuedi Baumann per l’elezione.La Commissione giovani ha co-municato di aver preso parte a

discussioni interessanti in oc-casione della conferenza deipresidenti e dei fiduciari che sisono svolte a Berna, San Gallo,Zurigo e Bellinzona. Per loro èimportante essere coinvoltidalle sezioni, in modo tale dameglio rappresentare la com-missione stessa.La nuova azione di ringrazia-mento si è svolta il 16 marzonel deposito di Berna. Sonostati invitati Giorgio Tuti, Ma-nuel Avallone, Elena Obresch-kow e il responsabile del reclu-tamento della LPV di Berna.Il reclutamento resta importan-te per la ZPV, che quest’annointende promuovere nuoveazioni. Durante i mesi di giu-gno, luglio agosto e settembre,per una decina di giorni al me-se sarà a disposizione dellafrutta per i membri. Ma la ZPVper crescere ancora, ha lancia-to un appello per raggiungereil 2100.esimo membro. Ognisezione riceve per ogni nuovomembro reclutato CHF 50.-.Maggiori informazioni sono re-peribili sulla nostra homepage.Il coordinatore RhB ha informa-to sulle seguenti operazioni: il28 gennaio 2015 si sono con-clusi i negoziati per il rinnovodel CCL. Il 9 marzo si è tenutal’assemblea del personale del-le RhB per esprimersi sull’esitodelle trattative. Il CCL è stato

minimamente migliorato; insostanza ci sono sette note po-sitive e una stonata. Le doman-de di lavoro per il tempo par-ziale su tutta la rete RhB èfattibile. Ogni caso deve esse-re però esaminato individual-mente.Per quanto riguarda la CoPedel personale treno, i punti at-tualmente in discussione so-no: il progetto accompagna-mento treno 2016 e lagestione del tempo. Nell’ulti-ma riunione di inizio di febbra-io, è stato comunicato che nelsettore SMZ vi sarà un cambia-mento. Per quanto riguardaSwiss Pass, gli apparecchi de-vono essere sostituiti. I dipen-denti SMZ saranno dotati di unELAZ.La segretaria generale JanineTruttmann ricorda che il termi-ne di consegna dei testi per ilBollettino ZPV è il 22 marzo2015. Il dispiegamento segueuna settimana 20 (11 maggio a17). La pubblicazione è previ-sta nella settimana 20 (tra l’11e il 17 maggio), due settimaneprima dell’Assemblea dei dele-gati. Sono attesi molti inter-venti interessanti, che possonoessere consegnati direttamen-te a [email protected]

Janine Truttmann

Alla ricerca dell’affiliato/a numero 2100■ Sottofederazione ZPV

UNITI SIAMO SEMPRE PIÙ FORTI

Convinci colleghe e colleghi ad aderire al SEV e vinci nuovi premi attraenti!

Page 18: Contatto sev 2015 05

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18 AGENDAcontact.sevN° 05/1519 mars 2015

Ordine del giorno:1. Saluto di apertura e comunicazioni2. Nomina scrutatori3. Verbale assemblea del 17.10.20144. Rapporti annuali attività 2014: a. Presidente, b. Cassierec. Commissione di verifica della gestioned. Approvazione rapporti e discarico del Comitato sezionale5. Elezioni: a. Secondo membro e membro supplente Commis-sione verifica gestione, b. Delegati supplenti AD Lavori eCongresso SEV6. Relazione del presidente sezionale Aldo Sciamannaa. Priorità per l’attività della sezione nel 2015b. Discussione e proposte7. Relazioni del vice-presidente SEV Manuel Avallone e delsegretario sindacale SEV Pietro Gianollia. Attualità FFS: CCL 2015, modelli di pensionamento, Cassapensione, b. Congresso SEV 2015, c. Domande e chiarimenti8. Intervento del vicepresidente centrale della sottofedera-zione Markus Kaufmann9. Propaganda e reclutamento10. Presentazione prestazioni Helvetia/SEV11. Varie ed eventuali

Segue ricco aperitivo in compagnia.

■ Sezione 10216 Lavori TicinoAssemblea generalevenerdì 10 aprile, 18.00 – 20.15Casa del Popolo Bellinzona

Ordine del giorno:1. Saluto introduttivo2. Nomina presidente del giorno3. Nomina scrutatori4. Approvazione ordine del giorno5. Lettura ultimo verbale6. Relazioni: a) presidente sezionale b) segretari sindacali su attualità c) rappresentante CoPe G. Blattner d) rappresentante assicurazione Helvetia7. Rapporto del cassiere e revisori8. Nomina di 1 supplente nella commissione di gestione9. Benemerenze per i 40 anni di militanza SEV10. Eventuali

Nel corso dell’assemblea toccheremo dei temiparticolarmente interessanti. Alla fine delloscorso anno è stato firmato dalle parti socialiil nuovo contratto collettivo di lavoro e intro-

dotti i nuovi modelli di pensionamento. I se-gretari sindacali Françoise Gehring e AngeloStroppini informeranno sui principali temid’attualità sindacale, mentre il vicepresidenteZPV Pascal Fiscalini sarà presente per rispon-dere alle vostre domande inerenti le varie atti-vità affrontate dalla nostra sottofederazione.Confidiamo nella maggior partecipazione pos-sibile in modo che possiate esprimere la vo-stra opinione. Questa è un’occasione per in-contrarci e confrontarci.

Seguirà l’aperitivo e la cena offerti dalla sezio-ne.

Per motivi organizzativi vi chiediamo di iscri-vervi nell’apposita lista esposta nei locali delpersonale treno di Bellinzona e Chiasso entroil 22 aprile. Vi aspettiamo numerosi!

Il comitato ZPV Ticino

■ ZPV Ticino

Assemblea sezionale 2015

Lunedì 27 aprile, ore 17.00 - Casa del Popolo Bellinzona

Ordine del giorno:

1. Saluto introduttivo2. Verbale ultima assemblea3. Rapporti a) del presidente sezionale ad interim b) del cassiere e dei revisori c) approvazione dei conti4. Nomina 2 revisori5. Relazione sindacale su temi d’attualità6. Consegna onorificenze per 25 anni di appartenenza al SEV7. Eventuali

Vi invitiamo tutti a partecipare!Verrà offerto un rinfresco e uno spuntino.

Il Comitato

■ Sezione TS Ticino

Assemblea generaleordinariaGiovedì 2 aprile, ore 17.30Ristorante Casa del Popolo a Bellinzona

contatto.sev è il giornale del sindacato delpersonale dei trasporti SEV.Pubblicazione quindicinale.Editore: SEV, www.sev-online.ch.Redazione: Peter Moor (caporedattore), PeterAnliker, Vivian Bologna, Beatrice Fankhauser,Markus Fischer, Françoise Gehring, Pietro Gianolli,Anita Merz, Patrizia Pellandini Minotti, HenrietteSchaffter.Indirizzo della redazione: contatto.sev, CP,6501 Bellinzona, e-mail: [email protected],telefono 091 825 01 15, fax 091 826 19 45.

Tiratura: edizione italiana: 3609 copie; totale:43 612; certificata il 14.11.2014.Abbonamenti e cambiamenti di indirizzo:SEV, divisione amministrativa, casella postale,3000 Berna 6, e-mail: [email protected], tel. 031357 57 57, fax 031 357 57 58. Abbonamento annualeper i non affiliati: 40 franchi.

Pubblicità: Zürichsee Werbe AG, Seestrasse 86,8712 Stäfa, tel. 044 928 56 11, fax 044 928 56 00,e-mail: [email protected],www.zs-werbeag.ch.

Prestampa: AZ Medien, Aarau, www.azmedien.ch.

Stampa: Mittelland Zeitungsdruck AG, Solprint,Subingen; www.solprint.ch (azienda del gruppo AZMedien AG).

ISSN 1662-8470

Prossima edizione: 2 aprile 2015.Chiusura redazionale: giovedì31 marzo, ore 10.

IMPRESSUM

UNITI SIAMO SEMPRE PIÙ FORTI

Convinci colleghe e colleghi ad aderire al SEV e vinci nuovi premi attraenti!

Page 19: Contatto sev 2015 05

Nel 1895 il grande fisico e ingegnere britannico, LordKelvin, presidente della prestigiosa Royal Society, ebbea dire: «Il volo con macchine più pesanti dell’aria è im-possibile». Nel giro di pochi anni venne clamorosamen-te smentito da due fabbricanti di biciclette dell’Ohio, ifratelli Wright, che negli Stati Uniti riuscirono a far de-collare il primo aeroplano della storia, il Flyer! Lord Kel-vin nel frattempo se l’era presa anche con i raggi X,sentenziando che si sarebbero presto dimostrati unabaggianata!

È pur vero che, all’epoca, una ditta londinese si era su-bito affrettata a mettere in commercio addirittura della«biancheria a prova di raggi X», affinché nessuno po-tesse sbirciare sotto i vestiti della gente! Ma come maiuna personalità scientifica della levatura di Lord Kelvin,che avrebbe dovuto saperla lunga in materia, presemolte altre colossali cantonate, dando man forte a Edi-son sulla pericolosità della corrente alternata e dicendo,ad esempio, che la radio non aveva alcun futuro? La ri-sposta possiamo forse trovarla nel fatto che Lord Kelvinera stato, ironia della sorte, un autentico innovatore,assolutamente pieno d’inventiva. Ma a un certo puntoanche lui era diventato vecchio e stanco e avrebbe volu-to riposare un po’ sugli allori.

Sennonché le cose continuarono ad accadere anchesenza di lui; gli standard e gli orizzonti che lui avevacontribuito a stabilire erano stati alterati, ridefiniti; inalcuni casi persino aboliti e lui ne risentì. La verità è cheanche gli scienziati, come noialtri, sono vittime di debo-lezze dovute all’orgoglio, alla paura, all’invidia, all’avi-dità o alla pura idiozia e sono assolutamente capaci diprendere dei granchi colossali.

Se si diversificano dal resto dell’umanità è forse solonella forza e nell’apparente irrefutabilità delle loro erro-nee convinzioni. Karry Mullis, quando ancora studiava aBerkeley, sottopose alla rivista scientifica «Nature» unarticolo estremamente teorico in cui ipotizzava che metàdella materia dell’universo andasse indietro nel tempo.

Quell’articolo venne pubblicato; mentre la stessa rivistarespinse vent’anni dopo una sua relazione con cui docu-mentava la tecnica della reazione a catena della poli-merasi, per la quale avrebbe poi vinto il premio Nobelper la chimica! Non sorprende che un tale HaroldAspden nel ’69 avesse trovato i fondi per pubblicare illibro «La fisica senza Einstein», in cui affermava che lateoria della relatività è inutile. Tutto è relativo, soprattut-to il buonsenso!

ROBERTO DE ROBERTIS

A SPROPOSITO DI …

... valutazioni

Mercoledì 15 aprile 2015

Bellinzona, presso Ristorante Casa del Popolo

Il reclutamento è e resta per i prossimi anni una priorità del SEV. Questo corso tocca i temi del reclutamentosotto forma di scambio di esperienze. Il nostro scopo è di rinforzare e motivare i membri SEV attivi nelreclutamento. Il punto centrale del corso è ottenere nuove idee e spunti, come pure trovare nuove motivazioninel campo del reclutamento.

Contenuti – Scambio di esperienze tra i reclutatori – Buone attitudini - cattive attitudini – Un buon lavoro sezionale è un’ottima premessa per reclutare – Il colloquio di reclutamento – Cosa devo sapere come reclutatore – Come pianificare un piano di reclutamento per la propria sezione

Obiettivi I e le partecipanti – acquisiranno le varie strategie per reclutare – arricchiranno il loro bagaglio di esperienze in quest’ambito – saranno in grado di elaborare una strategia di reclutamento per la propria sezione

Partecipanti Membri di comitato sezionale, responsabili del reclutamento, membri di sezione interessati

Relatore Angelo Stroppini, segretario sindacale SEV

Costi Membri SEV, gratuito; non membri CHF 250.–

Iscrizione Segretariato SEV, casella postale 1469, 6501 Bellinzona, telefono 091 825 01 15, e-mail: [email protected]

Corso di formazione SEV: reclutamento

Bellinzona, Ristorante Casa del Popolo

«I principali cambiamenti e novità del nuovoCCL per la categoria del personale treno erilevatori delle frequenze»

Relatore: Pascal Fiscalini, vicepresidente ZPV

PROGRAMMA

Mattino: 09.45 -12.00

Temi: conoscere il CCL 2015; regolamentazionisettoriali per il personale treno (BAR); gestione deltempo di lavoro (valori limite, conto cts, lavorosupplementare, diritti ecc.)

Pranzo offerto dalla sottofederazione

Pomeriggio: 13.30 - 16.30

La seconda parte della giornata è dedicata alladiscussione e confronto su tematiche che toccano davicino la professione del personale treno e degliagenti addetti al rilevamento delle frequenze. Lesfide che ci attendono con l’apertura del tunnel delSan Gottardo, le opportunità, i pericoli, le preoccupa-zioni...

I partecipanti riceveranno un attestato riconosciutodalle FFS quale giornata lavorativa.

Iscrizione entro il 4 aprile a:[email protected]

Corso di formazione sottofederazione ZPVVenerdì 10 aprile 2015

La nostra sezione presenta sentite condoglianze alla collega Patrizia Beti Ottini, colpita negli

affetti familiari per il decesso della madre.

BAU Ticino

CONDOGLIANZE

AGENDA ......

19contact.sevN° 05/1519 mars 2015

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20 FOCUS.SEVcontatto.sevN. 05/1519.3.2015

La domanda di questa edizione è:come si chiama il monte celatodalla nebbia sulla sfondo?Eccezionalmente, diamo unpiccolo suggerimento: la cima èaccessibile con una funicolare,che parte vicino al luogo in cuiabbiamo scattato la foto. Si puòpartecipare al concorso entromercoledì 25 marzo 2015,inviando una cartolina postalecon nome, cognome, indirizzo esoluzione a: SEV, Photomystère,casella postale, 3000 Berna 6;per e-mail: inviando le stesseindicazioni della cartolina [email protected]; per internet: sul nostro sitowww.sev-online.ch cliccare sulbox «Photomystere» a destra sottol’agenda e riempire il formulariocon le indicazioni richieste.

Verranno considerate le risposte

corrette con il maggior grado didettaglio.

Il nome della vincitrice o delvincitore sarà pubblicato sulnumero successivo.

Sono in palio 40 franchi in buoniReka, sorteggiati tra coloro cheavranno dato la risposta esatta.

Non verrà tenuta alcuna corri-spondenza sul concorso. Le vielegali sono escluse.

La foto dell’ultima edizione delconcorso illustrava il «muso» di untreno ETR 610. Troverete una fotoesplicativa sul nostro sito internet.

Il fortunato vincitore dei 40 franchiin buoni Reka è: Gérard Theuril-lat, di La Chaux de Fonds,membro della LPV Bienne

Photomystère: «Svelate la montagna»

vbo

La mancanza di luce naturalepuò generare stati di ansia,irritabilità e depressione. Lasentenza del tribunale ammini-strativo del canton Ginevra,confermata in seguito dal tri-bunale federale in un’istanzapromossa nei confronti deigrandi magazzini Manor,sgombera ogni dubbio sull’im-portanza di disporre di pausesupplementari per beneficiaredella luce naturale.«La pianificazione del persona-le dovrà prevedere sistemati-camente venti minuti di pausasupplementare ogni mezzagiornata di lavoro, in aggiuntaalle pause ordinarie. Dopo cin-

que anni, questa procedura hapermesso di ottenere una vit-toria molto importante per ilpersonale», sottolinea un co-municato di Unia emesso a fi-ne febbraio.Questa decisione positiva nonè nemmeno l’unica, dato chenel 2013 anche nel canton Zu-rigo è stato ribadito il medesi-mo principio.La sentenza zurighese è moltoimportante anche per i membriSEV, poiché tocca anche il set-

tore dei trasporti. Il tribunalecantonale amministrativo diZurigo ha infatti imposto pau-se supplementari ai dipendentidi Railcity, che lavorano neipiani sotterranei della stazionedi Zurigo. «Questa sentenza ri-guarda comunque un inquili-no, non le FFS», precisa Frédé-ric Revaz, portavoce dell’exregia federale. Le basi legaliper prevenire effetti nefastiprevedono che i posti di lavorodebbano beneficiare di luce

naturale e della vista sul-l’esterno. Se i locali non pos-sono offrire queste condizioni,il personale deve beneficiare dimisure di compensazione.Il segretariato di stato dell’eco-nomia SECO ha definito nume-rose misure di economia, qualiun’illuminazione artificiale si-mile a quella naturale, la rota-zione dei posti di lavoro, laliberazione delle finestreostruite o la colorazione continte chiare dei locali.

Quella più efficace resta inogni modo la concessione dipause che permettano di bene-ficiare dell’illuminazione natu-rale.

E alle FFS?La decisione del TF solleva evi-dentemente una serie di do-mande per i nostri membri.Quanti dipendenti sono toccatida simili situazioni? Le FFS ri-conoscono pause supplemen-tari pagate ai dipendenti chenon beneficiano di sufficienteluce naturale?Per il momento, le FFS non ri-spondono, né commentano ladecisione del TF. «Non abbia-mo ancora esaminato nel det-taglio questa sentenza e nonpossiamo quindi pronunciarciin merito» si limita a indicareFrédéric Revaz.Nei casi di dubbio, il SEV invitai propri membri a rivolgersi allecommissioni del personale,che sono competenti per lequestioni di salute sul posto dilavoro.

Vivian Bologna

La luce naturale è estre-mamente importanteper la salute del perso-nale, in quanto ha uninflusso sul bioritmo(alternanza tra il giornoe la notte) e, di conse-guenza, sulla qualitàdel sonno. Il Tribunalefederale ha dato ragio-ne a Unia che si era ri-volta alla giustizia delcanton Ginevra.

E luce fu...Luminosità sul posto di lavoro

LDD

La luce naturale sul posto di lavoro è fondamentale. La responsabilità compete al datore di lavoro.