Contatto sev 2015 09

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GAA 6500 Bellinzona 1 Mutazioni: SEV casella postale 3000 Berna 6 N. 09 15 maggio 2015 91.mo anno Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch La ZPV Ticino continuerà ad insistere sulla doppia scorta. Pagina 4 Assemblea ZPV Il sindacato dei macchinisti tedeschi GDL ha bloccato l’intera rete ferroviaria nazionale per una settimana. Pagina 14 Sciopero in Germania Maurizio Landini spiega la sua coalizione sociale. Pagine 6 e 7 Orizzonti sindacali In gioco infatti c’è la stabilità di un inte- ro settore e le condizioni di lavoro dei macchinisti Cargo. Facendo propria una perizia piuttosto dubbiosa sui salari in uso nel settore del traffico merci, l’Uffi- cio federale dei trasporti crea un perico- losissimo precedente che rischia di ave- re un effetto domino ancor più pericoloso. «Dal profilo politico - tuona giustamente il presidente del SEV Gior- gio Tuti - la decisione è scandalosa». La vertenza non si ferma qui. alle pagine 2 e 3 Dumping salariale legalizzato L’Ufficio federale dei trasporti respinge la denuncia del SEV contro l’azienda Crossrail. Il SEV ritiene questa decisione intollerabile, perché spalanca le porte alla deregolamenta- zione. Il sindacato ricorrerà pertanto al Tribunale federale amministrativo. Traffico merci: sul caso Crossrail l’Ufficio federale dei trasporti chiude gli occhi e non emana direttive Cosa sarebbe il nostro congresso senza le proposte delle sezioni, sottofe- derazioni e commissioni? Impensabile, come sarebbe impensabile la democra- zia svizzera senza iniziative e referen- dum. Queste proposte permettono ai membri della «base» di trasmettere di- rettamente al massimo organo del sin- dacato le proprie rivendicazioni. Ai 250 delegati saranno sottoposte 23 propo- ste che presentiamo nel corposo dos- sier, corredate dalla rispettiva motiva- zione (in corsivo), nonché dalla racco- mandazione del comitato SEV. Rispetto a due anni fa, il congresso avrà quindi da esaminare nove proposte in più. Al- cune riguardano le FFS e toccano temi come stipendi e durata del lavoro. Alcu- ne proposte riguardano poi lo spinoso tema delle casse pensioni, mentre altre affrontano temi più generali quali la legge sulla durata del lavoro o l’imposi- zione fiscale delle FVP. Una, provenien- te dal Ticino, si china sul problema del ritiro della patente per gli autisti di bus. Altre proposte si occupano di questioni interne al SEV, come le quote, le dispo- zioni di uscita o l’offerta ai migranti. alle pagine 8, 9, 10, 11, 12 e 13 Importante appuntamento a Berna il 28 maggio Riflettori sul Congresso del SEV Per anni le FFS hanno fatto di tutto per evitare di parlare dei casi di suicidio sui binari, ma l’aumento di questi tristi casi le ha indotte a mutare strategia. Una strategia volta alla prevenzione. Se ne è discusso in occasione di un convegno; l’obiettivo è di diminuire i casi di queste tragedie, che colpiscono indirettamente anche i macchinisti. a pagina 2 Suicidi sui binari: puntare sulla prevenzione Allegato: rapporto sociale SEV 2015

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Page 1: Contatto sev 2015 09

GAA6500 Bellinzona 1

Mutazioni:SEV casella postale 3000 Berna 6

N. 09

15 maggio201591.mo anno

Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch

La ZPV Ticinocontinuerà ad insisteresulla doppia scorta.

Pagina 4

Assemblea ZPVIl sindacato dei macchinisti tedeschi GDL habloccato l’intera rete ferroviaria nazionale peruna settimana.

Pagina 14

Sciopero in Germania Maurizio Landinispiega la suacoalizione sociale.

Pagine 6 e 7

Orizzonti sindacali

In gioco infatti c’è la stabilità di un inte-ro settore e le condizioni di lavoro deimacchinisti Cargo. Facendo propria unaperizia piuttosto dubbiosa sui salari inuso nel settore del traffico merci, l’Uffi-cio federale dei trasporti crea un perico-losissimo precedente che rischia di ave-re un effetto domino ancor piùpericoloso. «Dal profilo politico - tuonagiustamente il presidente del SEV Gior-gio Tuti - la decisione è scandalosa». Lavertenza non si ferma qui.

alle pagine 2 e 3

Dumping salariale legalizzatoL’Ufficio federale dei trasportirespinge la denuncia del SEVcontro l’azienda Crossrail. IlSEV ritiene questa decisioneintollerabile, perché spalancale porte alla deregolamenta-zione. Il sindacato ricorreràpertanto al Tribunale federaleamministrativo.

Traffico merci: sul caso Crossrail l’Ufficio federale dei trasporti chiude gli occhi e non emana direttive

■ Cosa sarebbe il nostro congressosenza le proposte delle sezioni, sottofe-derazioni e commissioni? Impensabile,come sarebbe impensabile la democra-zia svizzera senza iniziative e referen-dum. Queste proposte permettono aimembri della «base» di trasmettere di-rettamente al massimo organo del sin-dacato le proprie rivendicazioni. Ai 250delegati saranno sottoposte 23 propo-

ste che presentiamo nel corposo dos-sier, corredate dalla rispettiva motiva-zione (in corsivo), nonché dalla racco-mandazione del comitato SEV. Rispettoa due anni fa, il congresso avrà quindida esaminare nove proposte in più. Al-cune riguardano le FFS e toccano temicome stipendi e durata del lavoro. Alcu-ne proposte riguardano poi lo spinosotema delle casse pensioni, mentre altre

affrontano temi più generali quali lalegge sulla durata del lavoro o l’imposi-zione fiscale delle FVP. Una, provenien-te dal Ticino, si china sul problema delritiro della patente per gli autisti di bus.Altre proposte si occupano di questioniinterne al SEV, come le quote, le dispo-zioni di uscita o l’offerta ai migranti.

alle pagine 8, 9, 10, 11, 12 e 13

Importante appuntamento a Berna il 28 maggio

Riflettori sul Congresso del SEVPer anni le FFS hanno fatto di tutto perevitare di parlare dei casi di suicidio suibinari, ma l’aumento di questi tristi casile ha indotte a mutare strategia. Unastrategia volta alla prevenzione. Se ne èdiscusso in occasione di un convegno;l’obiettivo è di diminuire i casi di questetragedie, che colpiscono indirettamenteanche i macchinisti.

a pagina 2

Suicidi sui binari:puntare sulla prevenzione

Allegato: rapporto

sociale SEV 2015

Page 2: Contatto sev 2015 09

ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Lunga vitaai presidenti SEV

■ Il 17 aprile, Jean Clivaz ha

festeggiato 90 anni. Giunto alSEV nel 1957 dopo 10 annicome dirigente d’esercizio FFS,ne ha assunto la presidenza nel1981, prima di essere nominatodal consiglio federale direttoredelle PTT nel 1987. È poipassato al beneficio dellapensione nel 1990.

Il 15 maggio, sarà poi la volta di

Charly Pasche di festeggiare isuoi 80 anni. Anche lui haseguito una formazione didirigente d’esercizio alle FFSper divenire segretario sindaca-le al SEV nel 1968 e succederea Clivaz come presidente nel1987, carica che ha lasciato nel1996. A entrambi giungano gliauguri della redazione.

Lo sciopero procuranuovi clienti ai bus■ La piattaforma di prenotazio-ni GoEuro.de ha rilevato in unastatistica che gli otto giorni disciopero presso le DB hannoindotto circa 500 000 pendolaria far capo alle offerte di bus alunga percorrenza. GoEuro haprecisato che si tratta di nuoviclienti, che sono stati rilevatiseparatamente da quelli cheavevano già utilizzato i bus inprecedenza (maggiori informa-zioni sullo sciopero in Germaniaa pag. 14).

IN BREVE

Anche il SEV si é sempre atte-nuto alla consegna di evitarequanto più possibile di parlaredei gesti estremi sui binari, pernon suscitare possibili fenome-ni di emulazione.Solo tempo fa aveva dedicatoun dossier di contatto.sev alleconseguenze di questi eventi,perché pesano su diverse cate-gorie di personale: macchinisti,ma anche guardiatratta e ad-detti alla manutenzione, spes-

so confrontati con tracce diquesti episodi.Le cifre di questo fenomeno so-no però in crescita: lo scorsoanno, 140 persone si sono toltela vita sulla sola rete FFS e 90sono sopravvissute loro mal-grado al tentativo.Le FFS hanno pertanto deciso dipassare all’offensiva per tenta-re di prevenire i casi di suicidiosulle rotaie e quale prima misu-ra hanno convocato un conve-gno di ricercatori, specialistidella prevenzione e ferrovieriper discuterne e aprendolo an-che alla stampa.

Effetto «Werther»Sia da parte dei medici, sia daquella dei media é comunquestata sottolineata l’importanza

di riferire con molta cautela diquesti casi, proprio perché èprovato che vi sia anche unospirito di emulazione. Dopol’apparizione, nel 18° secolodell’opera di Goethe «i doloridel giovane Werther», in Ger-mania si constatò un’impenna-ta dei casi di suicidio. Lo stessofenomeno si è purtroppo ripre-sentato quando Robert Enke,portiere della nazionale tede-sca di calcio, si buttò sotto untreno.Vi sono due aspetti da evitareper riferire di questi tristi casisenza suscitare fenomeni diemulazione: ricostruzioni chepermettano da rappresentare lascena e indicazioni che possa-no fungere da istruzione.I casi di suicidio possono spes-

so essere evitati contattando lepersone che danno l’impressio-ne di essere sotto una grandepressione psichica. Per questole FFS, oltre ad altri progetti diprevenzione, contano di forma-re allo scopo il proprio persona-le: entro fine 2016, circa10 000 dipendenti dovrebberoimparare a riconoscere personepotenzialmente in pericolo e acontattarle in modo adeguato.Un passo che potrebbe rivelarsiveramente molto importante, inquanto i psichiatri hanno potu-to constatare che chi é statoconvinto una volta ad abbando-nare i suoi insani progetti, ingenere lo fa per sempre.

Peter Moor

Per anni, le FFS hannofatto di tutto per evitaredi parlare dei casi disuicidio sui binari, mal’aumento di questi tri-sti casi le ha indotte amutare strategia.

Prevenire i suicidi parlandonecon la dovuta cautela

Convegno dedicato ai casi di suicidio su rotaia

Il presidente del SEV GiorgioTuti è categorico: «Dal profilogiuridico questa decisione èmolto discutibile e da quellopolitico è un vero e proprioscandalo.» Tuti si riferisce alladecisione recapitata al SEVqualche giorno fa, in cui l’UFTha respinto la denuncia delSEV nei confronti di Crossrail,giudicando i salari offerti daquest’ultima ai suoi nuovi mac-

chinisti a Briga come «usualiper il settore». In questa deci-sione, l’UFT riprende gli argo-menti già esposti in gennaio,quando ha pubblicato uno stu-dio da lui commissionato pro-prio sulla definizione dellecondizioni d’impiego usualidel settore.

Rifarsi ai salari esteri?L’UFT continua così a rifarsi sulprincipio che, definendo la ri-forma 1 delle ferrovie, il Parla-mento abbia stabilito che biso-gna rispettare le condizioni dilavoro usuali del settore e nonquelle vigenti a livello nazio-nale. L’autorità politica, sem-pre secondo l’UFT, si sarebbequindi espressa in favore dellaprotezione dal dumping socia-le, precisando tuttavia che nonbisognava basarsi unicamentesulle condizioni vigenti in Sviz-zera, ma tener conto anche diquelle dei paesi circostanti. Intermini più concreti, ciò signi-

fica che la definizione dellecondizioni usuali del settore inSvizzera deve tener conto an-che dei salari versati all’este-ro. La considerazione dei sa-lari e delle altre condizioniapplicate nelle nazioni limitro-fe renderebbe molto più ampioil margine per le condizioniammissibili anche da noi.Secondo il SEV, l’interpretazio-ne dell’UFT travisa completa-mente il senso del dibattitoparlamentare, come confermaanche una perizia elaborata dadue rinomati legali di Zurigo,Marco Donatsch e StefanSchürer, che il SEV ha inviatoall’UFT. Quest’ultimo l’ha peròconsiderata solo in modo mol-to ridotto, limitandosi a ribadi-re la propria convinzione chel’autorità politica non intende-va unicamente prevenire daldumping salariale, ma ancherafforzare le possibilità di con-correnza. L’UFT ha così confer-mato le proprie posizioni,

prendendosi anche la briga disuddividere il settore in due:traffico transfrontaliero e traf-fico interno.Anche quest’ultimo aspetto èin contraddizione con la peri-zia Donatsch-Schürer, che con-clude invece che debba essereconsiderato un settore unico,dove si applicano le medesimecondizioni di lavoro per tutti idipendenti. Una precisazionedi fondamentale importanza,poiché la concessione di ac-cesso alla rete richiede espres-samente il rispetto «delle con-dizioni usuali del settore».

Interpretazione unilateraleIl pomo della controversia giu-ridica è quindi di stabilire se ledisposizioni di legge eranostate definite a suo tempo pertutelare il personale dal dum-ping salariale o per rendere lenostre aziende ferroviariemaggiormente concorrenzialicon quelle estere. Secondo

Il SEV ricorre al Tribunale Secondo l’Ufficio federale dei trasporti, i salari da dumping pagati da Crossrail a Briga sono

L’Ufficio federale deitrasporti ha respinto ladenuncia del SEV control’azienda ferroviariamerci Crossrail, spalan-cando le porte al dum-ping salariale presso imacchinisti Cargo. IlSEV non intende accet-tare questa decisione esi rivolgerà pertanto alTribunale amministrati-vo federale.

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 09/1515.5.2015

l’UFT, la legge mirava ad en-trambi gli scopi, ma di fatto siè espresso solo in favore dellaconcorrenzialità, trascurandocompletamente la tutela daldumping salariale.

Una patata bollenteNel prendere questa decisione,l’UFT appare tutt’altro che sere-no, tanto che nel suo stesso co-municato stampa scrive: «Con-siderata l’importanza di questatematica per i lavoratori e le fer-rovie, l’UFT guarda con favore alricorso alle vie legali per chiari-re definitivamente le basi giuri-diche. Per il momento, l’UFT hadeciso di non emanare nessunadirettiva applicabile all’interosettore.» In altre parole, l’UFTha scaricato ad altri la patatabollente, confidando in un ri-corso del SEV al Tribunale am-ministrativo federale per giun-gere ad una decisione checostituirebbe una base legalechiara.

Ed è chiaro che il SEV adirà alTribunale federale. «È inaccet-tabile che l’UFT, sulla base diconsiderazioni più che discuti-bili, ammetta il dumping sala-riale praticato da Crossrail eche, in modo autonomo, lo giu-stifichi pure», commenta la giu-rista e vicepresidente SEV Bar-bara Spalinger.Crossrail aveva annunciato ol-tre un anno fa di voler aprire undeposito a Briga, trasferendovii macchinisti sino a quel mo-mento occupati a Domodossolae offrendo loro contratti di lavo-ro svizzeri con stipendi di 3600franchi mesili. Le aziende sviz-zere di trasporto merci (FFS Car-go, Cargo International e BLS),sulla base dei rispettivi contrat-ti collettivi di lavoro versano pe-rò stipendi iniziali compresi tra5300 e 5700 franchi, che se-condo il SEV devono esserepresi da riferimento per definirele condizioni usuali. L’UFT hainvece accolto la giustificazione

di Crossrail, secondo la quale i3600 franchi che intende paga-re, considerando le indennità ela tredicesima, diventano quasi5000 franchi.

Dumping legalizzato d’ufficio?«La decisione dell’Ufficio fede-rale dei trasporti trascura puntifondamentali della nostra argo-mentazione. Dimostreremo alTribunale amministrativo fede-rale che l’UFT infrange la volon-tà politica e contribuisce attiva-mente al dumping salarialenell’insieme del settore ferro-viario», sottolinea Barbara Spa-linger.Il SEV si impegnerà con tutti imezzi giuridici, politici e sinda-cali affinché sulla rete ferrovia-ria svizzera vengano pagati sa-lari svizzeri.

Peter Moor

federaleda considerare «usuali» per il settore

Ma cosa sta succedendo all’Ufficio federale deitrasporti? L’estate scorsa aveva pubblicato leproprie strategie per il 2030, perorando causecome maggior concorrenza, ulteriore apertura almercato, rafforzamento dell’accesso al mercato,aziende private e orientate al profitto, strumentipiù incisivi di economia di mercato e incentivi

alle iniziative imprenditoriali e adesso rincara ladose, legittimando gli stipendi da dumping di3600 franchi che Crossrail intende pagare aipropri macchinisti attivi sulla rete svizzera.

«Il futuro è lo spazio delle possibilità, lo spaziodella nostra libertà» (Karl Jaspers). L’UFT vuoleimpiegare la propria libertà di manovra perottenere il miglior risultato possibile per il tra-sporto pubblico in Svizzera. Oppure: «Non soprevedere, ma so fondare. Perché il futuro è dacostruire» (Antoine de Saint-Exupéry).

Queste citazioni sono riportate dal sito internetdell’UFT, che però non risulta molto ispirato daqueste grandi menti. Dumping salariale e libe-ralizzazione non sono certo idee coraggiose ovisioni che possano portarci ad un futuro mi-gliore.

Anzi: il recente passato ha evidenziato comequesti sorpassati concetti non siano in grado difunzionare nell’interesse della collettività. Nonsorprende quindi che la strategia dell’UFT nonspenda nemmeno una sola parola in favore deidipendenti del trasporto pubblico. Evidente-mente all’Ufficio è sfuggita l’evidenza che un ot-timo trasporto pubblico può funzionare solo conpersonale sufficiente, ben formato e retribuitodi conseguenza.

Il caso Crossrail evidenzia anche l’importanzadell’attività sindacale, senza la quale l’UFTavrebbe senz’altro evitato questa patata bollen-te.

Il SEV non lascerà la presa, continuando ad im-pegnarsi con tutti i mezzi necessari per un tra-sporto ferroviario che in futuro non sia struttura-to in modo che il personale debba pagare per iprofitti altrui.

EDITORIALE

«Dopo gli inni alla liberalizzazione, segue ildumping salariale legalizzato»

Daniela Lehmann, coordinatrice politica dei trasporti

Foto

SBB

AG

Officine FFS: inaugurato nuovo centro per la tecnica di saldatura

Venerdì 8 maggio, presso le Officine di Bellinzona é stato inaugurato il nuovo «centro di com-petenza per la tecnica della saldatura», creato in partnership tra le FFS e l’Associazione sviz-zera per la tecnica di saldatura ASS. Presso questo centro, sorto negli spazi in precedenza oc-cupati dalla falegnameria, verranno istruiti e certificati i collaboratori dei due enti promotori evi è la possibilità di effettuare prove e misurazioni delle operazioni di saldatura.L’apertura di questo centro potrebbe essere di buon auspicio anche in vista dell’altro centro dicompetenza, quello che negli intenti dovrebbe permettere di ampliare l’attività di manutenzio-ne a tutta la mobilità sostenibile.Le FFS hanno approfittato dell’occasione per annunciare il completamento di investimenti dicirca due milioni di franchi per ammodernare la revisione dei motori, rafforzando la propriaposizione nella manutenzione di locomotive. Per il settore dei carri, sempre secondo il comu-nicato delle FFS, la situazione appare invece a medio termine meno positiva. Com. FFS

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ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Lunga vitaai presidenti SEV

■ Il 17 aprile, Jean Clivaz ha

festeggiato 90 anni. Giunto alSEV nel 1957 dopo 10 annicome dirigente d’esercizio FFS,ne ha assunto la presidenza nel1981, prima di essere nominatodal consiglio federale direttoredelle PTT nel 1987. È poipassato al beneficio dellapensione nel 1990.

Il 15 maggio, sarà poi la volta di

Charly Pasche di festeggiare isuoi 80 anni. Anche lui haseguito una formazione didirigente d’esercizio alle FFSper divenire segretario sindaca-le al SEV nel 1968 e succederea Clivaz come presidente nel1987, carica che ha lasciato nel1996. A entrambi giungano gliauguri della redazione.

Lo sciopero procuranuovi clienti ai bus■ La piattaforma di prenotazio-ni GoEuro.de ha rilevato in unastatistica che gli otto giorni disciopero presso le DB hannoindotto circa 500 000 pendolaria far capo alle offerte di bus alunga percorrenza. GoEuro haprecisato che si tratta di nuoviclienti, che sono stati rilevatiseparatamente da quelli cheavevano già utilizzato i bus inprecedenza (maggiori informa-zioni sullo sciopero in Germaniaa pag. 14).

IN BREVE

Anche il SEV si é sempre atte-nuto alla consegna di evitarequanto più possibile di parlaredei gesti estremi sui binari, pernon suscitare possibili fenome-ni di emulazione.Solo tempo fa aveva dedicatoun dossier di contatto.sev alleconseguenze di questi eventi,perché pesano su diverse cate-gorie di personale: macchinisti,ma anche guardiatratta e ad-detti alla manutenzione, spes-

so confrontati con tracce diquesti episodi.Le cifre di questo fenomeno so-no però in crescita: lo scorsoanno, 140 persone si sono toltela vita sulla sola rete FFS e 90sono sopravvissute loro mal-grado al tentativo.Le FFS hanno pertanto deciso dipassare all’offensiva per tenta-re di prevenire i casi di suicidiosulle rotaie e quale prima misu-ra hanno convocato un conve-gno di ricercatori, specialistidella prevenzione e ferrovieriper discuterne e aprendolo an-che alla stampa.

Effetto «Werther»Sia da parte dei medici, sia daquella dei media é comunquestata sottolineata l’importanza

di riferire con molta cautela diquesti casi, proprio perché èprovato che vi sia anche unospirito di emulazione. Dopol’apparizione, nel 18° secolodell’opera di Goethe «i doloridel giovane Werther», in Ger-mania si constatò un’impenna-ta dei casi di suicidio. Lo stessofenomeno si è purtroppo ripre-sentato quando Robert Enke,portiere della nazionale tede-sca di calcio, si buttò sotto untreno.Vi sono due aspetti da evitareper riferire di questi tristi casisenza suscitare fenomeni diemulazione: ricostruzioni chepermettano da rappresentare lascena e indicazioni che possa-no fungere da istruzione.I casi di suicidio possono spes-

so essere evitati contattando lepersone che danno l’impressio-ne di essere sotto una grandepressione psichica. Per questole FFS, oltre ad altri progetti diprevenzione, contano di forma-re allo scopo il proprio persona-le: entro fine 2016, circa10 000 dipendenti dovrebberoimparare a riconoscere personepotenzialmente in pericolo e acontattarle in modo adeguato.Un passo che potrebbe rivelarsiveramente molto importante, inquanto i psichiatri hanno potu-to constatare che chi é statoconvinto una volta ad abbando-nare i suoi insani progetti, ingenere lo fa per sempre.

Peter Moor

Per anni, le FFS hannofatto di tutto per evitaredi parlare dei casi disuicidio sui binari, mal’aumento di questi tri-sti casi le ha indotte amutare strategia.

Prevenire i suicidi parlandonecon la dovuta cautela

Convegno dedicato ai casi di suicidio su rotaia

Il presidente del SEV GiorgioTuti è categorico: «Dal profilogiuridico questa decisione èmolto discutibile e da quellopolitico è un vero e proprioscandalo.» Tuti si riferisce alladecisione recapitata al SEVqualche giorno fa, in cui l’UFTha respinto la denuncia delSEV nei confronti di Crossrail,giudicando i salari offerti daquest’ultima ai suoi nuovi mac-

chinisti a Briga come «usualiper il settore». In questa deci-sione, l’UFT riprende gli argo-menti già esposti in gennaio,quando ha pubblicato uno stu-dio da lui commissionato pro-prio sulla definizione dellecondizioni d’impiego usualidel settore.

Rifarsi ai salari esteri?L’UFT continua così a rifarsi sulprincipio che, definendo la ri-forma 1 delle ferrovie, il Parla-mento abbia stabilito che biso-gna rispettare le condizioni dilavoro usuali del settore e nonquelle vigenti a livello nazio-nale. L’autorità politica, sem-pre secondo l’UFT, si sarebbequindi espressa in favore dellaprotezione dal dumping socia-le, precisando tuttavia che nonbisognava basarsi unicamentesulle condizioni vigenti in Sviz-zera, ma tener conto anche diquelle dei paesi circostanti. Intermini più concreti, ciò signi-

fica che la definizione dellecondizioni usuali del settore inSvizzera deve tener conto an-che dei salari versati all’este-ro. La considerazione dei sa-lari e delle altre condizioniapplicate nelle nazioni limitro-fe renderebbe molto più ampioil margine per le condizioniammissibili anche da noi.Secondo il SEV, l’interpretazio-ne dell’UFT travisa completa-mente il senso del dibattitoparlamentare, come confermaanche una perizia elaborata dadue rinomati legali di Zurigo,Marco Donatsch e StefanSchürer, che il SEV ha inviatoall’UFT. Quest’ultimo l’ha peròconsiderata solo in modo mol-to ridotto, limitandosi a ribadi-re la propria convinzione chel’autorità politica non intende-va unicamente prevenire daldumping salariale, ma ancherafforzare le possibilità di con-correnza. L’UFT ha così confer-mato le proprie posizioni,

prendendosi anche la briga disuddividere il settore in due:traffico transfrontaliero e traf-fico interno.Anche quest’ultimo aspetto èin contraddizione con la peri-zia Donatsch-Schürer, che con-clude invece che debba essereconsiderato un settore unico,dove si applicano le medesimecondizioni di lavoro per tutti idipendenti. Una precisazionedi fondamentale importanza,poiché la concessione di ac-cesso alla rete richiede espres-samente il rispetto «delle con-dizioni usuali del settore».

Interpretazione unilateraleIl pomo della controversia giu-ridica è quindi di stabilire se ledisposizioni di legge eranostate definite a suo tempo pertutelare il personale dal dum-ping salariale o per rendere lenostre aziende ferroviariemaggiormente concorrenzialicon quelle estere. Secondo

Il SEV ricorre al Tribunale Secondo l’Ufficio federale dei trasporti, i salari da dumping pagati da Crossrail a Briga sono

L’Ufficio federale deitrasporti ha respinto ladenuncia del SEV control’azienda ferroviariamerci Crossrail, spalan-cando le porte al dum-ping salariale presso imacchinisti Cargo. IlSEV non intende accet-tare questa decisione esi rivolgerà pertanto alTribunale amministrati-vo federale.

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 09/1515.5.2015

l’UFT, la legge mirava ad en-trambi gli scopi, ma di fatto siè espresso solo in favore dellaconcorrenzialità, trascurandocompletamente la tutela daldumping salariale.

Una patata bollenteNel prendere questa decisione,l’UFT appare tutt’altro che sere-no, tanto che nel suo stesso co-municato stampa scrive: «Con-siderata l’importanza di questatematica per i lavoratori e le fer-rovie, l’UFT guarda con favore alricorso alle vie legali per chiari-re definitivamente le basi giuri-diche. Per il momento, l’UFT hadeciso di non emanare nessunadirettiva applicabile all’interosettore.» In altre parole, l’UFTha scaricato ad altri la patatabollente, confidando in un ri-corso del SEV al Tribunale am-ministrativo federale per giun-gere ad una decisione checostituirebbe una base legalechiara.

Ed è chiaro che il SEV adirà alTribunale federale. «È inaccet-tabile che l’UFT, sulla base diconsiderazioni più che discuti-bili, ammetta il dumping sala-riale praticato da Crossrail eche, in modo autonomo, lo giu-stifichi pure», commenta la giu-rista e vicepresidente SEV Bar-bara Spalinger.Crossrail aveva annunciato ol-tre un anno fa di voler aprire undeposito a Briga, trasferendovii macchinisti sino a quel mo-mento occupati a Domodossolae offrendo loro contratti di lavo-ro svizzeri con stipendi di 3600franchi mesili. Le aziende sviz-zere di trasporto merci (FFS Car-go, Cargo International e BLS),sulla base dei rispettivi contrat-ti collettivi di lavoro versano pe-rò stipendi iniziali compresi tra5300 e 5700 franchi, che se-condo il SEV devono esserepresi da riferimento per definirele condizioni usuali. L’UFT hainvece accolto la giustificazione

di Crossrail, secondo la quale i3600 franchi che intende paga-re, considerando le indennità ela tredicesima, diventano quasi5000 franchi.

Dumping legalizzato d’ufficio?«La decisione dell’Ufficio fede-rale dei trasporti trascura puntifondamentali della nostra argo-mentazione. Dimostreremo alTribunale amministrativo fede-rale che l’UFT infrange la volon-tà politica e contribuisce attiva-mente al dumping salarialenell’insieme del settore ferro-viario», sottolinea Barbara Spa-linger.Il SEV si impegnerà con tutti imezzi giuridici, politici e sinda-cali affinché sulla rete ferrovia-ria svizzera vengano pagati sa-lari svizzeri.

Peter Moor

federaleda considerare «usuali» per il settore

Ma cosa sta succedendo all’Ufficio federale deitrasporti? L’estate scorsa aveva pubblicato leproprie strategie per il 2030, perorando causecome maggior concorrenza, ulteriore apertura almercato, rafforzamento dell’accesso al mercato,aziende private e orientate al profitto, strumentipiù incisivi di economia di mercato e incentivi

alle iniziative imprenditoriali e adesso rincara ladose, legittimando gli stipendi da dumping di3600 franchi che Crossrail intende pagare aipropri macchinisti attivi sulla rete svizzera.

«Il futuro è lo spazio delle possibilità, lo spaziodella nostra libertà» (Karl Jaspers). L’UFT vuoleimpiegare la propria libertà di manovra perottenere il miglior risultato possibile per il tra-sporto pubblico in Svizzera. Oppure: «Non soprevedere, ma so fondare. Perché il futuro è dacostruire» (Antoine de Saint-Exupéry).

Queste citazioni sono riportate dal sito internetdell’UFT, che però non risulta molto ispirato daqueste grandi menti. Dumping salariale e libe-ralizzazione non sono certo idee coraggiose ovisioni che possano portarci ad un futuro mi-gliore.

Anzi: il recente passato ha evidenziato comequesti sorpassati concetti non siano in grado difunzionare nell’interesse della collettività. Nonsorprende quindi che la strategia dell’UFT nonspenda nemmeno una sola parola in favore deidipendenti del trasporto pubblico. Evidente-mente all’Ufficio è sfuggita l’evidenza che un ot-timo trasporto pubblico può funzionare solo conpersonale sufficiente, ben formato e retribuitodi conseguenza.

Il caso Crossrail evidenzia anche l’importanzadell’attività sindacale, senza la quale l’UFTavrebbe senz’altro evitato questa patata bollen-te.

Il SEV non lascerà la presa, continuando ad im-pegnarsi con tutti i mezzi necessari per un tra-sporto ferroviario che in futuro non sia struttura-to in modo che il personale debba pagare per iprofitti altrui.

EDITORIALE

«Dopo gli inni alla liberalizzazione, segue ildumping salariale legalizzato»

Daniela Lehmann, coordinatrice politica dei trasporti

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Officine FFS: inaugurato nuovo centro per la tecnica di saldatura

Venerdì 8 maggio, presso le Officine di Bellinzona é stato inaugurato il nuovo «centro di com-petenza per la tecnica della saldatura», creato in partnership tra le FFS e l’Associazione sviz-zera per la tecnica di saldatura ASS. Presso questo centro, sorto negli spazi in precedenza oc-cupati dalla falegnameria, verranno istruiti e certificati i collaboratori dei due enti promotori evi è la possibilità di effettuare prove e misurazioni delle operazioni di saldatura.L’apertura di questo centro potrebbe essere di buon auspicio anche in vista dell’altro centro dicompetenza, quello che negli intenti dovrebbe permettere di ampliare l’attività di manutenzio-ne a tutta la mobilità sostenibile.Le FFS hanno approfittato dell’occasione per annunciare il completamento di investimenti dicirca due milioni di franchi per ammodernare la revisione dei motori, rafforzando la propriaposizione nella manutenzione di locomotive. Per il settore dei carri, sempre secondo il comu-nicato delle FFS, la situazione appare invece a medio termine meno positiva. Com. FFS

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4 REGIONEcontatto.sevN. 09/1515.5.2015

L’ha presa un po’ alla larga, ilpresidente della ZPV TicinoMarco Belloli. Ma l’obiettivoera chiaro: contestualizzare laprofessione del ferroviere nelclima generale del mercato dellavoro, reso incandescentedall’abbandono della sogliaminima di cambio franco-eurodeciso in gennaio dalla Bancanazionale svizzera. «Questa si-tuazione - ha osservato Belloli- è stata e sarà utilizzata anchein futuro da molte aziende (an-che quelle che di problemi fi-nanziari non ne hanno e chenon sono colpite direttamenteda questa crisi) quale pretestoper abbassare nuovamente illivello salariale in Ticino, giàesposto a forti pressioni pervia della libera circolazione.Per non parlare dei ricatti odelle minacce di delocalizzareall’estero la loro produzione».Felice per il successo del refe-rendum contro il raddoppiodella galleria autostradale delGottardo, Belloli non potevanon menzionare il cantiere delsecolo: «Abbiamo costruito untunnel ferroviario di 57 kmconcepito principalmente per iltrasporto dei mezzi pesanti: al-lora utilizziamolo questo mez-zo! Pensando a questo grandecantiere, molte volte immaginocome cambierà il nostro lavo-ro».Quesito assolutamente legitti-mo, tant’è che per i depositi ti-cinesi si apriranno nuove pro-spettive, destinazioni e sfide.«Come sindacato - ha aggiuntoil presidente della ZPV Ticino -dovremo essere attenti ad ot-tenere turni attrattivi per il per-sonale. In ogni caso il compitofondamentale sarà quello disalvaguardare i posti di lavoro.Belloli ha ricordato che in ri-sposta alla risoluzione dell’as-semblea dello scorso anno, le

FFS hanno assicurato che i duedepositi ticinesi saranno man-tenuti anche dopo l’aperturadella galleria di base. «Da par-te nostra - ammonisce Belloli -non faremo l’errore di abbas-sare la guardia perché il passa-to e l’esperienza ci insegnanodi non credere troppo alle pro-messe».

Lo sguardo è stato poi rivoltoal nuovo CCL, ai suoi modelli dipensionamento che concretiz-zano una richiesta formulatadalla base. Belloli non potevanon evocare il rospo del nuovocontributo per la cassa pensio-ni FFS, teso a stabilizzare leprestazioni. «Anche se mi ab-belliscono il nuovo contributo

perché andrà nel mio contopersonale, è un dato di fattoche dall’anno prossimo avròmeno soldi a disposizione perricevere in futuro chissà qualirendite».Il presidente ha poi concluso lasua relazione passando in ras-segna i temi che riguardandodirettamente la categoria, trarose e spine. Diversi successi,qualche rincrescimento - comepurtroppo sancito dal Tribuna-le amministrativo federale - pernon essere riusciti ad ottenereuna migliore classificazionesalariale per le colleghe e i col-leghi addetti al rilevamentodelle frequenze. Ma la ZPV Tici-no resta una sezione compat-ta, dinamica e con un buongrado di affiliazione.

Françoise Gehring

Sempre pronti a partire...... verso nuovo orizzontisindacali... Quando sitratta di lavoro e di nuo-ve sfide, la ZPV Ticinonon si tira mai indietro.È questo lo spirito di ungruppo molto attivo.

Assemblea della ZPV Ticino

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ZPV Ticino: una squadra vincente. E per il commiato di Armando Franchi (al centro) anche due excapotreni: Sergio Beti (a sinistra) ed Eligio Zappa a destra

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La segretaria della ZPV Ticino Christine Fiscalini si congratula conAndrea Lauber, da 40 anni nel SEV

Angelo Stroppini, segretariosindacale SEV, era come unpesce nell’acqua, lui che permolti anni ha svolto il lavoro dicapotreno. Un piccolo ritorno acasa, ma per aprire le finestresulla realtà che ci circonda. Unarealtà caratterizzata da pressionisempre più incisive sul mercatodel lavoro e da una liberalizza-zione che ha rialzato la testa convigore. Attorno alla casa dellaZPV si muove dunque un mondodi incertezze che coinvolgonoanche il trasporto pubblico, e inmisura maggiore il trafficomerci. «La crisi dell’euro pesa suSBB Cargo International, mentreil caso Crossrail - ha ricordato -continua a tenere banco per lepesanti conseguenze chepotrebbe comportare sullecondizioni di lavoro del settore,se l’Ufficio federale dei trasportinon deciderà di prendere unaposizione risolutiva contro ildumping salariale. In un mercatoliberalizzato, la perizia dell’UFTapre le porte al dumpingsalariale perché sostiene cheun’azienda che opera nel trafficotransfrontaliero non deve pagarei salari in uso nel settore inSvizzera. Il SEV non è d’accordo:in Svizzera si pagano salarisvizzeri con condizioni di lavororegolate dai CCL, come emersoda una nostra controperizia».

Se il settore merci è palesemen-te sotto pressione, il settoreviaggiatori deve tenere gli occhispalancati. Per Stroppini lagestione della vecchia linea delGottardo e le sfide insiteall’apertura di Alptransit, sonotemi centrali per il personaletreno. «La doppia scorta sui trenia lunga percorrenza - hasottolineato Stroppini - è unanostra rivendicazione storica checonserva una valenza attuale. Lasicurezza deve rimanere unachiara priorità: nel tunnel dibase e a maggior ragione sullavecchia linea».

Françoise Gehring

OCCHI APERTI

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REGIONE ......

5contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Questa volta i «vecchi» leoninon erano soli. All’assembleadella sezione VPT Sottoceneri(in agenda martedì 29 aprile)c’erano anche volti giovani, se-gno importante di rinnovamen-to. Lo sa bene il presidente Pe-ter Bernet che da una vita sispende per il sindacato e percolleghi e colleghe. Guai peròfargli troppi complimenti. Lui èun uomo di azione che ama laconcretezza, che bada al sodo.Perché la vita sul lavoro è fattadi fatiche quotidiane. E pur-troppo a volte anche di aggres-sioni.

Uno stop alle aggressioni«Il comitato centrale dellanostra sottofederazione - haesordito Peter Bernet - ha deci-so di dedicare le giornate VPTal tema delle aggressioni. Èuna dura realtà, quella delleaggressioni, con cui la nostracategoria è confrontata semprepiù spesso». Insomma anchenel settore dei trasporti pubbli-ci si riflettono i problemi di unasocietà sempre più conflittualee aggressiva. «È un tema che cista molto a cuore - ha aggiuntoBernet - perché noi siamo pri-ma di tutto delle persone. Delresto l’anno scorso abbiamo

approfondito l’argomento conil procuratore pubblico PaoloBordoli».Per la VPT è importante insiste-re sulla sensibilizzazione e ri-lanciare la campagna di infor-mazione dell’anno scorso;attraverso la distribuzione diadesivi si informa l’utenza chei reati di aggressione vengonoperseguiti d’ufficio. «A questoproposito - ha aggiunto - final-mente nella TPL si è mossoqualcosa, dopo le nostre insi-stenti rivendicazioni sull’im-portanza di essere tutelati an-che dall’azienda in caso diaggressioni. La direzione haproposto un formulario di se-gnalazione e intende istituireuna o due figure di riferimentoche si occupano di questi casi.È una vittoria del SEV» ha sot-tolineato con estrema soddi-sfazione Bernet.Una vittoria condivisa con il se-gretario sindacale Pietro Gia-nolli e che gli ha permesso diporre l’accento sull’importanzadel sindacato: «Senza il sinda-cato difficilmente si compiono

passi avanti. Il sindacato è fon-damentale non solo per la tute-la delle nostre condizioni di la-voro, non solo per conquistarenuovi diritti, ma per mantenerele posizioni acquisite».

Alta la guardiae spirito di solidarietà«Con gli attuali chiari di luna -gli ha fatto eco Pietro Gianolli -dobbiamo davvero lottare perconservare quanto abbiamo ot-tenuto in anni di lotta. La crisidell’euro ha creato una fortetensione nel mercato del lavo-ro. Se è vero che colpisce mag-giormente il settore privato elegato all’esportazione, è al-trettanto vero che dobbiamomantenere alta la guardia». Inun settore, come quello legatoal trasporto pubblico, che di-pende anche dai finanziamentidel cantone, non ci si può maiadagiare sugli allori.Lo sanno bene i colleghi deitrasporti pubblici di Ginevra,prima scesi in piazza per prote-stare contro la minaccia di pe-santi tagli occupazionali, poi in

sciopero per rivendicare la si-curezza occupazionale. «Vi as-sicuro - ha commentato Bernet- che è stato impressionantevedere una città frenetica comeGinevra, totalmente paralizza-ta. Dalle rimesse non è uscitoun solo veicolo e alla fine losciopero - sostenuto solo dalSEV - è stato seguito in modomassiccio. Per coprire le spesedi questa azione, di cui si èparlato in tutta la Svizzera, tut-te le sezioni VPT daranno uncontributo di 200 franchi aicolleghi di Ginevra». Perché unsindacato è fatto anche e so-prattutto di solidarietà.Non sono mancate le criticheper alcuni punti ancora in so-speso, come per esempio lapersistente mancanza della ta-bella annuale dei turni alleTPL, richiesta a gran voce dalpersonale. E qualche rincresci-mento persiste per il mancatoadeguamento salariale, a cau-sa di un rincaro che limita to-talmente i margini di manovra.Ma Peter Bernet può dirsi glo-balmente soddisfatto, con una

sezione in continua crescita (laVPT Sottoceneri conta 128membri) e persone motivate alivello sindacale. Le nuove sfi-de non mancheranno.Pietro Gianolli ha infatti richia-mato la risoluzione in favoredel trasporto pubblico presen-tata l’anno scorso e consegna-ta direttamente nelle mani delconsigliere di Stato ClaudioZali: «Zali è senz’altro una per-sona sensibile verso il traspor-to pubblico e lo ha dimostratolicenziando il messaggio sulPiano bus del Mendrisiotto.Tuttavia sostiene la messa aconcorso di nuove linee o dellevecchie concessioni che giun-gono a scadenza. Dobbiamopertanto essere pronti ad agi-re, perché non basta vincolarela concessione all’esistenza diun CCL: occorre vedere che co-sa c’è in questo o in quel CCL».Peter Bernet ha infine ricordatol’appuntamento del congressoSEV di maggio in cui sarà an-che discussa una proposta dalTicino, che riguarda la richiestadel mantenimento della paten-te del conducente bus nel cas-so in cui gli fosse sospesaquella privata.

Françoise Gehring

Assemblea VPT Sottoceneri

Con lo sguardo teso in avanti

Il presidente sezionale Peter Bernet ha fatto il punto della situazione sull’an-no appena trascorso, sottolineando il difficile contesto economico e ponendol’accento sull’importanza dell’attività sindacale. Note positive per l’aumentodel numero dei membri.

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Assemblea VTP Sottoceneri: foto di gruppo con signora

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La frantumazione del mondodel lavoro, lo scatenarsi deldumping sociale e il rischiosempre più concreto del dila-gare della guerra tra poveri, lacancellazione dei diritti e ilprogressivo inaridimento dellademocrazia, impongono unasvolta. Lo pensa MaurizioLandini della Fiom che ha lan-ciato un macigno nello stagnodella Cgil, proponendo più de-mocrazia e soprattutto piùapertura alle persone che sof-frono per le politiche liberistesposate dal governo Renzi. Lopropone a chi il lavoro non cel’ha più o non riesce ancora adaverlo, a chi pur lavorando èdiventato povero, a chi ha lafortuna di avere un contratto

regolare e a chi è precario. Ilsindacato dovrebbe aprirsi aqueste pluralità e non limitarsia tutelare i lavoratori dipen-denti nel rapporto con l’impre-sa, ma assumere l’intera que-stione sociale. Di conseguenzaLandini lavora alla costruzionedi una «Coalizione sociale».

■ La vostra è un’opera di mi-sericordia?

Maurizio Landini: (sorride) Siparte dall’ammissione dellostato di crisi del sindacato, bi-sogna riflettere sul fatto che lamaggioranza di chi lavora nonè iscritta e non si riconoscenelle strategie sindacali. Ciò siaggiunge alla crisi della rap-presentanza politica: nei parti-ti presenti in Parlamento nonc’è più una rappresentanza dellavoro (...). Oggi è prevalsa lacultura liberista che riconosceil solo primato del mercato e idesiderata delle imprese.

■ Non sono solo i lavoratoridipendenti a non avere piùuna rappresentanza politica.

Parlare solo di lavoratori di-pendenti, infatti, non è più suf-ficiente. Oggi la svalorizzazio-ne del lavoro riguarda ancheforme di lavoro autonomo eprofessionale. La filosofia pre-valente – qui, in Europa e nelmondo – punta alla competi-zione sui diritti e sui salari dichi lavora, e il ruolo delle mul-tinazionali in questa strategia

è dominante. Da qui nascel’esigenza di non chiuderci inuna dimensione aziendalisticacome sindacati di mestiere. Alcontrario, il sindacato dev’es-sere un soggetto politico conun progetto, un’idea di societàin cui siano riconosciuti i dirittidei cittadini. Diritti del e al la-voro, alla formazione, allo stu-dio, alla salute, alla pensione,

a un reddito anche per chi èdisoccupato, insomma allo sta-to sociale. Dobbiamo esserepromotori di un’azione oppo-sta ai processi di frantumazio-ne cresciuti a livelli inediti inquesti anni, violando il dirittocostituzionale per cui a paritàdi prestazione lavorativa devo-no corrispondere stessi salari,orari e diritti.

■ È vero, ma per fermare que-sto tsunami ci vorrebberodei ciclopi...

È proprio per impedire il pro-cesso che mira a cancellare ildiritto delle persone a coaliz-zarsi per difendere i propri in-teressi e giocare un ruolo daprotagoniste che abbiamo lan-

ciato ai movimenti, alle asso-ciazioni e ai singoli che si bat-tono in difesa dei diritti costi-tuzionali la proposta di trovarele forme e le modalità per defi-nire campagne e pratiche digiustizia sociale da realizzarenei territori e nel Paese. È quelche abbiamo chiamato «coali-zione sociale», e ti ricordo chelo slogan dell’ultima grande

manifestazione in piazza delPopolo a Roma era «Unions».

■ Le critiche della segretariadella Cgil Susanna Camussosembrano rovesciare il sen-so della carta d’identità del-la Fiom: sindacato indipen-dente (dai padroni, daipartiti e dal governo). Sieteaccusati di fare politica pre-tendendo quasi di trasfor-mare il sindacato in partito.

Chi ha capito il senso della no-stra proposta lo teme, ha pau-ra che l’azione unitaria di tantisoggetti sociali voglia o possadelegittimare o chiudere ingabbia l’iniziativa sindacaleclassica, come se il nostro fos-se uno dei tanti esempi di tra-

sformismo politico. Invece lacoalizione sociale vuol viverenon in competizione o in con-trasto con i partiti esistenti, mafuori da essi, perché l’obiettivoè la ricostruzione delle basidella partecipazione delle per-sone e delle associazioni de-mocratiche alla vita politica.

■ Come evitare che la prege-vole iniziativa della Fiom sirisolva in una pura solidarie-tà tra gruppi dirigenti?

Con la pratica unitaria nei terri-tori, e i primi segnali che ci ar-rivano sono positivi. A partiredal terreno sindacale vogliamooffrire un tavolo di confrontosu e tra tutte le forme di lavoro.È necessario un nuovo statutodei lavoratori che tenga contodella complessità delle figureprofessionali e contrattuali enon, sapendo che il liberismotende a omogenizzare al lavorovincolando anche altre tipolo-gie, vere o fasulle che siano.L’eguaglianza non può basarsisulla concessione a tutti dellestesse cose ma deve tener con-to della diversità. Prendi lapensione: si è imposto un al-lungamento dell’età lavorativasostenendo che è aumentatal’aspettativa di vita delle per-sone. Che però non è ugualeper tutti, di conseguenza pen-so che dovrebbe andare inpensione prima chi ha svolto ilavori più duri. Lo stesso dicasiper gli orari che non possono

Intervista (*) a Maurizio Landini, scomoda figura di spicco del sindacato in Italia

C’è chi lo vedrebbe volentieri alla guida del partito-che-non c’è, a sinistra del Partito democratico che haassunto il punto di vista dei poteri forti. Ma Maurizio Landini, leader del sindacato italiano Fiom Cgil, èostinato e ha in testa il sindacato e non il partito. Un sindacato, va chiarito subito, da rifondare per esse-re all’altezza dei tempi. Oggi «la maggioranza dei lavoratori non si riconosce nelle nostre strategie e per-sino tra i lavoratori dipendenti solo una minoranza ha in tasca la tessera di un sindacato».

Ricostruzione socialeal centro del sindacato

«Per creare lavoro oggi bisogna costruire un diversomodello di sviluppo, decidendo dove, come, cosaprodurre nella tutela dell’ambiente dentro e fuoridalle fabbriche. Vanno coinvolte nelle scelte sindacalianche forze ambientaliste e comunque associazioninon legate direttamente al lavoro dipendente»Maurizio Landini, sindacalista italiano, responsabile FIOM

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6contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Maurizio Landini (7 agosto1961) è un sindacalista italiano,segretario generale dellaFIOM-CGIL. Dal 1º giugno 2010è segretario generale dellaFederazione Impiegati OperaiMetallurgici FIOM. In preceden-za è stato segretario della FIOMdi Reggio Emilia, dell’Emilia-Romagna, e di Bologna, primadi entrare a far parte dellaSegreteria nazionale dove si èoccupato in particolare dell’Uffi-cio sindacale. Nel marzo 2015ha fondato la «CoalizioneSociale».

BIO

essere uguali per un turnista eper un ricercatore. Anche il sa-crosanto diritto alla formazio-ne non può che essere commi-surato al lavoro che fai. E cisono cose del passato conqui-state grazie alle lotte operaie epurtroppo finite nel dimentica-toio, come il diritto alle 150ore di studio, che ho in mentedi inserire nella prossima piat-taforma contrattuale.

■ L’operaio non è il mero ven-ditore di forza lavoro, ha unasua vita complessa comecomplessi sono i suoi biso-gni. Questa consapevolezzaè alla base della coalizionesociale?

Il diritto alla casa e alla salutenon è garantito a tutti, se seipovero non puoi curarti e farstudiare i tuoi figli, e ripeto cheoggi si è poveri anche lavoran-do. Questo ci consente di rico-noscere come interlocutori imovimenti e le associazioniche si battono per l’universali-tà di questi diritti mettendo inpratica esperienze di solidarie-tà e inclusione sociale, così co-me interlocutrici sono le asso-ciazioni impegnate contro lacriminalità organizzata che oc-

cupa una fetta enorme di eco-nomia reale. Altre bestie peri-colose sono la corruzione dila-gante e l’evasione fiscale.

■ Torniamo alla riforma delsindacato: da dove devepartire?

Dal superamento di decine dicontratti nazionali, verso ununico contratto per tutti i lavoriindustriali, capace di tutelaretutte le forme di lavoro presen-ti. Sono anche convinto che siaineludibile ampliare lo spaziodecisionale dei lavoratori e deidelegati da loro eletti nellescelte sindacali, compresal’elezione del segretario gene-rale.

■ La democrazia nel lavoro èstoricamente legata alla suaorganizzazione, ma anche almodello di sviluppo che siha in mente.

Per creare lavoro oggi bisognacostruire un diverso modello disviluppo, decidendo dove, co-me, cosa produrre nella tuteladell’ambiente dentro e fuoridalle fabbriche. Dunque vannocoinvolte nelle scelte sindacalianche forze ambientaliste e co-munque associazioni non lega-

te direttamente al lavoro di-pendente. Solo così il sinda-cato eviterebbe il rischio diessere ricacciato su posizioniaziendaliste e corporative e so-lo così si potrebbe affermaresul piano culturale il lavoro co-me valore generale.

■ La tua ha le caratteristichepiù di una proposta confede-rale che di un sindacato dicategoria. Non dovrebbe es-sere la Cgil in prima personaad agire questo cambiamen-to, guardando avanti e altempo stesso riscoprendo lospirito solidale delle origini,aprendo porte e finestre del-le Camere del lavoro?

E infatti questa proposta l’ab-biamo pensata come autorifor-ma della Cgil, che ha bisognodi prendere aria e fuori da noic’è anche tanta aria buona.

■ L’Italia, pur con tutte le suespecificità, non è che unodei punti d’attacco del libe-rismo. Lo stesso vento soffiain tutt’Europa, è difficilepensare al cambiamento inun paese solo.

La discussione va aperta in tut-to il continente, dove è stata

cancellata la sovranità dei sin-goli stati e il peggioramentodelle condizioni di vita e dilavoro dei salariati è figlio diun’Europa costruita soltantointorno alla moneta. Il poterefinanziario ha ridotto e condi-zionato tutti gli spazi politici.Se dire queste cose, per l’Italiae per l’Europa vuol dire fare po-litica, allora è vero: la Fiom fapolitica. Ed è soggetto politiconon da oggi ma dal giorno del-la sua nascita 114 anni fa.Questo è vero proprio a partiredall’autonomia e dall’indipen-denza della Fiom che avanza lasua proposta di coalizione so-ciale all’intero mondo del lavo-ro.

■ L’Italia non è la Grecia né laSpagna. Quali sono le diffe-renze e le analogie con iprocessi che hanno portatoSyriza al governo ad Atene efanno crescere la presenzadi Podemos a Madrid?

In quei paesi il peso delle orga-nizzazioni sindacali è decisa-mente ridotto rispetto all’Italiae tanto Syriza quanto Podemossono state costruite fuori daisindacati, con l’idea di gover-nare i rispettivi paesi. E in Gre-

cia Alexis Tsipras c’è riuscitovincendo la sua prima batta-glia. La Fiom, così come la Cgil,non è una forza politica, noinon vogliamo fare un partitoné candidarci a una competi-zione elettorale. Ma partiamodall’analisi di processi comuniin atto in Europa che hanno fat-to crescere le diseguaglianzeriducendo al contempo gli spa-zi di democrazia. Da versantidifferenti abbiamo un orizzon-te comune: la ricostruzionedella solidarietà tra le persone.Nello specifico italiano, credoanche che la battaglia a difesadei valori e dei diritti sia laconditio sine qua non per ri-fondare la politica. Il nostrocontributo sta nella rifondazio-ne di un sindacato confederalegenerale, senza cui neppureuna grande organizzazione co-me la Cgil avrebbe un futuro.

Loris Campetti

(*) Per gentile concessionedella direzione, pubblichiamoampi passaggi dell’intervistarealizzata per il quindicinaledi critica sociale area

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Maurizio Landini, leader sindacale italiano promotore della Coalizione sociale per far fronte alla crisi dei diritti e alle ingiustizie

INTERVISTA

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contatto.sevN. 09/1515.5.2015

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La frantumazione del mondodel lavoro, lo scatenarsi deldumping sociale e il rischiosempre più concreto del dila-gare della guerra tra poveri, lacancellazione dei diritti e ilprogressivo inaridimento dellademocrazia, impongono unasvolta. Lo pensa MaurizioLandini della Fiom che ha lan-ciato un macigno nello stagnodella Cgil, proponendo più de-mocrazia e soprattutto piùapertura alle persone che sof-frono per le politiche liberistesposate dal governo Renzi. Lopropone a chi il lavoro non cel’ha più o non riesce ancora adaverlo, a chi pur lavorando èdiventato povero, a chi ha lafortuna di avere un contratto

regolare e a chi è precario. Ilsindacato dovrebbe aprirsi aqueste pluralità e non limitarsia tutelare i lavoratori dipen-denti nel rapporto con l’impre-sa, ma assumere l’intera que-stione sociale. Di conseguenzaLandini lavora alla costruzionedi una «Coalizione sociale».

■ La vostra è un’opera di mi-sericordia?

Maurizio Landini: (sorride) Siparte dall’ammissione dellostato di crisi del sindacato, bi-sogna riflettere sul fatto che lamaggioranza di chi lavora nonè iscritta e non si riconoscenelle strategie sindacali. Ciò siaggiunge alla crisi della rap-presentanza politica: nei parti-ti presenti in Parlamento nonc’è più una rappresentanza dellavoro (...). Oggi è prevalsa lacultura liberista che riconosceil solo primato del mercato e idesiderata delle imprese.

■ Non sono solo i lavoratoridipendenti a non avere piùuna rappresentanza politica.

Parlare solo di lavoratori di-pendenti, infatti, non è più suf-ficiente. Oggi la svalorizzazio-ne del lavoro riguarda ancheforme di lavoro autonomo eprofessionale. La filosofia pre-valente – qui, in Europa e nelmondo – punta alla competi-zione sui diritti e sui salari dichi lavora, e il ruolo delle mul-tinazionali in questa strategia

è dominante. Da qui nascel’esigenza di non chiuderci inuna dimensione aziendalisticacome sindacati di mestiere. Alcontrario, il sindacato dev’es-sere un soggetto politico conun progetto, un’idea di societàin cui siano riconosciuti i dirittidei cittadini. Diritti del e al la-voro, alla formazione, allo stu-dio, alla salute, alla pensione,

a un reddito anche per chi èdisoccupato, insomma allo sta-to sociale. Dobbiamo esserepromotori di un’azione oppo-sta ai processi di frantumazio-ne cresciuti a livelli inediti inquesti anni, violando il dirittocostituzionale per cui a paritàdi prestazione lavorativa devo-no corrispondere stessi salari,orari e diritti.

■ È vero, ma per fermare que-sto tsunami ci vorrebberodei ciclopi...

È proprio per impedire il pro-cesso che mira a cancellare ildiritto delle persone a coaliz-zarsi per difendere i propri in-teressi e giocare un ruolo daprotagoniste che abbiamo lan-

ciato ai movimenti, alle asso-ciazioni e ai singoli che si bat-tono in difesa dei diritti costi-tuzionali la proposta di trovarele forme e le modalità per defi-nire campagne e pratiche digiustizia sociale da realizzarenei territori e nel Paese. È quelche abbiamo chiamato «coali-zione sociale», e ti ricordo chelo slogan dell’ultima grande

manifestazione in piazza delPopolo a Roma era «Unions».

■ Le critiche della segretariadella Cgil Susanna Camussosembrano rovesciare il sen-so della carta d’identità del-la Fiom: sindacato indipen-dente (dai padroni, daipartiti e dal governo). Sieteaccusati di fare politica pre-tendendo quasi di trasfor-mare il sindacato in partito.

Chi ha capito il senso della no-stra proposta lo teme, ha pau-ra che l’azione unitaria di tantisoggetti sociali voglia o possadelegittimare o chiudere ingabbia l’iniziativa sindacaleclassica, come se il nostro fos-se uno dei tanti esempi di tra-

sformismo politico. Invece lacoalizione sociale vuol viverenon in competizione o in con-trasto con i partiti esistenti, mafuori da essi, perché l’obiettivoè la ricostruzione delle basidella partecipazione delle per-sone e delle associazioni de-mocratiche alla vita politica.

■ Come evitare che la prege-vole iniziativa della Fiom sirisolva in una pura solidarie-tà tra gruppi dirigenti?

Con la pratica unitaria nei terri-tori, e i primi segnali che ci ar-rivano sono positivi. A partiredal terreno sindacale vogliamooffrire un tavolo di confrontosu e tra tutte le forme di lavoro.È necessario un nuovo statutodei lavoratori che tenga contodella complessità delle figureprofessionali e contrattuali enon, sapendo che il liberismotende a omogenizzare al lavorovincolando anche altre tipolo-gie, vere o fasulle che siano.L’eguaglianza non può basarsisulla concessione a tutti dellestesse cose ma deve tener con-to della diversità. Prendi lapensione: si è imposto un al-lungamento dell’età lavorativasostenendo che è aumentatal’aspettativa di vita delle per-sone. Che però non è ugualeper tutti, di conseguenza pen-so che dovrebbe andare inpensione prima chi ha svolto ilavori più duri. Lo stesso dicasiper gli orari che non possono

Intervista (*) a Maurizio Landini, scomoda figura di spicco del sindacato in Italia

C’è chi lo vedrebbe volentieri alla guida del partito-che-non c’è, a sinistra del Partito democratico che haassunto il punto di vista dei poteri forti. Ma Maurizio Landini, leader del sindacato italiano Fiom Cgil, èostinato e ha in testa il sindacato e non il partito. Un sindacato, va chiarito subito, da rifondare per esse-re all’altezza dei tempi. Oggi «la maggioranza dei lavoratori non si riconosce nelle nostre strategie e per-sino tra i lavoratori dipendenti solo una minoranza ha in tasca la tessera di un sindacato».

Ricostruzione socialeal centro del sindacato

«Per creare lavoro oggi bisogna costruire un diversomodello di sviluppo, decidendo dove, come, cosaprodurre nella tutela dell’ambiente dentro e fuoridalle fabbriche. Vanno coinvolte nelle scelte sindacalianche forze ambientaliste e comunque associazioninon legate direttamente al lavoro dipendente»Maurizio Landini, sindacalista italiano, responsabile FIOM

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6contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Maurizio Landini (7 agosto1961) è un sindacalista italiano,segretario generale dellaFIOM-CGIL. Dal 1º giugno 2010è segretario generale dellaFederazione Impiegati OperaiMetallurgici FIOM. In preceden-za è stato segretario della FIOMdi Reggio Emilia, dell’Emilia-Romagna, e di Bologna, primadi entrare a far parte dellaSegreteria nazionale dove si èoccupato in particolare dell’Uffi-cio sindacale. Nel marzo 2015ha fondato la «CoalizioneSociale».

BIO

essere uguali per un turnista eper un ricercatore. Anche il sa-crosanto diritto alla formazio-ne non può che essere commi-surato al lavoro che fai. E cisono cose del passato conqui-state grazie alle lotte operaie epurtroppo finite nel dimentica-toio, come il diritto alle 150ore di studio, che ho in mentedi inserire nella prossima piat-taforma contrattuale.

■ L’operaio non è il mero ven-ditore di forza lavoro, ha unasua vita complessa comecomplessi sono i suoi biso-gni. Questa consapevolezzaè alla base della coalizionesociale?

Il diritto alla casa e alla salutenon è garantito a tutti, se seipovero non puoi curarti e farstudiare i tuoi figli, e ripeto cheoggi si è poveri anche lavoran-do. Questo ci consente di rico-noscere come interlocutori imovimenti e le associazioniche si battono per l’universali-tà di questi diritti mettendo inpratica esperienze di solidarie-tà e inclusione sociale, così co-me interlocutrici sono le asso-ciazioni impegnate contro lacriminalità organizzata che oc-

cupa una fetta enorme di eco-nomia reale. Altre bestie peri-colose sono la corruzione dila-gante e l’evasione fiscale.

■ Torniamo alla riforma delsindacato: da dove devepartire?

Dal superamento di decine dicontratti nazionali, verso ununico contratto per tutti i lavoriindustriali, capace di tutelaretutte le forme di lavoro presen-ti. Sono anche convinto che siaineludibile ampliare lo spaziodecisionale dei lavoratori e deidelegati da loro eletti nellescelte sindacali, compresal’elezione del segretario gene-rale.

■ La democrazia nel lavoro èstoricamente legata alla suaorganizzazione, ma anche almodello di sviluppo che siha in mente.

Per creare lavoro oggi bisognacostruire un diverso modello disviluppo, decidendo dove, co-me, cosa produrre nella tuteladell’ambiente dentro e fuoridalle fabbriche. Dunque vannocoinvolte nelle scelte sindacalianche forze ambientaliste e co-munque associazioni non lega-

te direttamente al lavoro di-pendente. Solo così il sinda-cato eviterebbe il rischio diessere ricacciato su posizioniaziendaliste e corporative e so-lo così si potrebbe affermaresul piano culturale il lavoro co-me valore generale.

■ La tua ha le caratteristichepiù di una proposta confede-rale che di un sindacato dicategoria. Non dovrebbe es-sere la Cgil in prima personaad agire questo cambiamen-to, guardando avanti e altempo stesso riscoprendo lospirito solidale delle origini,aprendo porte e finestre del-le Camere del lavoro?

E infatti questa proposta l’ab-biamo pensata come autorifor-ma della Cgil, che ha bisognodi prendere aria e fuori da noic’è anche tanta aria buona.

■ L’Italia, pur con tutte le suespecificità, non è che unodei punti d’attacco del libe-rismo. Lo stesso vento soffiain tutt’Europa, è difficilepensare al cambiamento inun paese solo.

La discussione va aperta in tut-to il continente, dove è stata

cancellata la sovranità dei sin-goli stati e il peggioramentodelle condizioni di vita e dilavoro dei salariati è figlio diun’Europa costruita soltantointorno alla moneta. Il poterefinanziario ha ridotto e condi-zionato tutti gli spazi politici.Se dire queste cose, per l’Italiae per l’Europa vuol dire fare po-litica, allora è vero: la Fiom fapolitica. Ed è soggetto politiconon da oggi ma dal giorno del-la sua nascita 114 anni fa.Questo è vero proprio a partiredall’autonomia e dall’indipen-denza della Fiom che avanza lasua proposta di coalizione so-ciale all’intero mondo del lavo-ro.

■ L’Italia non è la Grecia né laSpagna. Quali sono le diffe-renze e le analogie con iprocessi che hanno portatoSyriza al governo ad Atene efanno crescere la presenzadi Podemos a Madrid?

In quei paesi il peso delle orga-nizzazioni sindacali è decisa-mente ridotto rispetto all’Italiae tanto Syriza quanto Podemossono state costruite fuori daisindacati, con l’idea di gover-nare i rispettivi paesi. E in Gre-

cia Alexis Tsipras c’è riuscitovincendo la sua prima batta-glia. La Fiom, così come la Cgil,non è una forza politica, noinon vogliamo fare un partitoné candidarci a una competi-zione elettorale. Ma partiamodall’analisi di processi comuniin atto in Europa che hanno fat-to crescere le diseguaglianzeriducendo al contempo gli spa-zi di democrazia. Da versantidifferenti abbiamo un orizzon-te comune: la ricostruzionedella solidarietà tra le persone.Nello specifico italiano, credoanche che la battaglia a difesadei valori e dei diritti sia laconditio sine qua non per ri-fondare la politica. Il nostrocontributo sta nella rifondazio-ne di un sindacato confederalegenerale, senza cui neppureuna grande organizzazione co-me la Cgil avrebbe un futuro.

Loris Campetti

(*) Per gentile concessionedella direzione, pubblichiamoampi passaggi dell’intervistarealizzata per il quindicinaledi critica sociale area

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Maurizio Landini, leader sindacale italiano promotore della Coalizione sociale per far fronte alla crisi dei diritti e alle ingiustizie

INTERVISTA

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contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Page 8: Contatto sev 2015 09

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8contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Cosa sarebbe il nostro con-gresso senza le proposte dellesezioni, sottofederazioni ecommissioni? Impensabile, co-me sarebbe impensabile la de-mocrazia svizzera senza inizia-tive e referendum. Questeproposte permettono ai mem-bri della «base» di trasmetteredirettamente al massimo orga-no del sindacato le proprie ri-vendicazioni.Rispetto a due anni fa, il con-gresso avrà quindi da esami-nare nove proposte in più. Al-cune riguardano le FFS etoccano temi come stipendi,durata del lavoro, locali di pau-sa. Alcune proposte riguarda-no poi lo spinoso tema dellecasse pensioni, mentre altreaffrontano temi più generaliquali la legge sulla durata dellavoro o l’imposizione fiscaledelle FVP. Una, proveniente dalTicino, si china sul problemadel ritiro della patente per gliautisti di bus. Altre proposte sioccupano di questioni interneal SEV, come le quote, le dispo-zioni di uscita o l’offerta ai mi-granti.

■ K15.001 – Sezione LPVNordostschweiz

Trasparenza nell’evoluzionesalariale delle FFS

L’evoluzione nell’ambito di tuttele scale salariali deve esserestrutturata su 20 anni. La diffe-renza tra il valore di base e ilvalore massimo deve quindi es-sere ripartita su 20 anni al mas-

simo. Il suo valore medio devecorrispondere all’evoluzione sa-lariale minima all’anno del sala-rio. Questo valore medio consi-dera anche la quota diesperienza del collaboratore odella collaboratrice.Nella prossima edizione, la ci-fra 83.2 del CCL FFS dovrà es-sere corretta come segue:L’aumento del salario dal valoredi base a quello massimo nondeve superare i 20 anni, acondizione che le esigenzeper il posto siano soddisfatte.Nella prossima edizione, la ci-fra 83.3 (punto 4) del CCL FFSdovrà essere corretta come se-gue:• della somma pattuita an-nualmente fra le parti contra-enti comprende almeno laventesima parte del valoremedio di tutte le collaboratricie di tutti i collaboratori chenon hanno ancora raggiunto ilvalore massimo. Questo valo-re medio viene stabilito sullabase della differenza tra valo-re base e valore massimo del-la scala salariale ed è riparti-to su al massimo 20 anni.Questa somma è prioritaria eviene ripartita fra gli aventi di-ritto con un rapporto stabilito.

Il CCL stabilisce che l’evoluzio-ne salariale per chi parte dalminimo duri 20 anni, senzaperò garantirlo. L’evoluzione

salariale constatata sino adoggi evidenzia però comequesto orizzonte temporalenon sia realistico.Estratto dal CCL, art. 83. 2:«L’aumento del salario dal va-lore di base a quello massimonon dovrebbe superare 20 an-ni.»Estratto dal CCL, art. 83. 3: «Ilsalario individuale evolve infunzione• (punto 4) della somma pat-tuita annualmente fra le particontraenti per gli aumenti in-dividuali del salario. Questasomma viene ripartita fra gliaventi diritto con un rapportostabilito.»

Raccomandazione: il comitatoSEV raccomanda di accettarela proposta e di trasmetterlaalla conferenza CCL.

■ K15.003 – Commissione mi-granti SEV

Offerta di prestazioni per le/imigranti

Il SEV e le sottofederazioni so-no invitati ad esaminare delleofferte di formazione indiriz-zate esplicitamente alle/aimigranti e di determinarequelle che favoriscono la lorointegrazione e partecipazio-ne. All’occorrenza, una colla-borazione con altri sindacati

ed istituzioni non è da esclu-dere.

Le competenze delle/dei mi-granti influenzano considere-volmente la loro attitudinenell’ambito della partecipa-zione. L’interesse per la causasindacale implica un sostegnoai membri attraverso offertemirate.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.

■ K15.004 – Commissionedonne SEV

Alimentazione e approvvigio-namento dei collaboratori edelle collaboratrici durante igiorni di lavoro irregolari

Il SEV cerca attivamente con idatori di lavoro una soluzionerapidamente applicabile sul-l’approvvigionamento di col-laboratori e collaboratrici im-piegati in turni irregolari,laddove mancano ancora. Oc-corre tuttavia prestare atten-zione affinché queste possibi-lità di approvvigionamentosiano sempre disponibili enon solo dalle 7 di mattinaalle 8 di sera.

In occasione di lunghi turni dilavoro con interruzioni, lepause adeguate per i pasti so-

no una condizione essenzialeper la qualità sul posto di la-voro. Se queste possibilitàmancano perché la mensa èchiusa o perché non c’è deltutto, collaboratori e collabo-ratrici devono portarsi ap-presso un pasto freddo e ac-contentarsi. Studi scientificisull’alimentazione sottolinea-no lo stretto legame tra un’ali-mentazione sana e un lavorodi qualità; questo aspetto èparte integrante della preven-zione contro le malattie. Seun’alimentazione sana edequilibrata manca, nelleaziende cresce il rischio di in-cidenti. Risparmiare sull’ali-mentazione è sbagliato.In molti locali di pausa man-cano attualmente le mense, lepersone devono quindi anda-re al ristorante o al supermer-cato. Questa offerta può esse-re apprezzata quando questestrutture sono aperte, ma il di-scorso è ben diverso per colla-boratori e collaboratrici chedevono mangiare al di fuoridegli orari di apertura o chesono confrontati con la chiu-sura settimanale dei ristoran-ti. La Svizzera non è una so-cietà all’americana, aperta 24ore su 24 e 365 giorni all’an-no. Dobbiamo fare i conti conquesto aspetto. Per questa ra-gione ci vogliono soluzioniche siano condivise dalle per-

78° congresso SEV del 28 maggio al Kursaal di Berna

Nuove proposte al congresso 2015Alla scadenza del termi-ne, il segretariato cen-trale del SEV aveva rice-vuto 24 nuove proposteal congresso. Nel frat-tempo, una è stata riti-rata, per cui ai 250 de-legati saranno sotto-poste 23 proposte chepresentiamo qui di se-guito, corredate dallarispettiva motivazione(in corsivo), nonché dal-la raccomandazione delcomitato SEV.

ma

Votazioni democratiche al congresso 2013

CONGRESSO

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contatto.sevN. 09/1515.5.2015

sone direttamente interessate,che siano adeguate alle con-dizioni locali e che possanoessere finanziariamente so-stenibili da tutti. Non può es-serci una soluzione globaleperché le regioni e i luoghi,così come i bisogni e le abitu-dini, sono eterogenei. Ci vo-gliono pertanto soluzioni indi-viduali a ogni situazione.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• In linea di massima, questequestioni sono di competenzadelle commissioni del per-sonale.• Negli ultimi anni, si riscon-tra però una tendenza alla ri-duzione del numero di risto-ranti del personale e allariduzione degli orari di aper-tura. L’ordinanza alla Leggesul lavoro prevede che il dato-re di lavoro deve mettere a di-sposizione un locale per lapausa e una possibilità di re-fezione.• Per questo motivo, il SEVdovrà impegnarsi unitamentealle commissioni del persona-le per migliorare questa situa-zione.

■ K15.005 – Commissionedonne SEV

Zone di riposo e di rilassa-mento nei locali di pausa deicollaboratori e delle collabo-ratrici senza funzione dirigen-te

Il SEV chiede ai datori di la-voro di offrire, nei locali dipausa, zone di riposo e di ri-lassamento migliori. Per rag-giungere questo scopo nonoccorrono grandi modifiche.Basta una separazione acusti-ca tra lo spazio per mangiaree la zona di riposo. Questa mi-sura migliorerà il benessere,rafforzerà la concentrazione eridurrà fortemente lo stress.

Gli studi più recenti indicanoche il 24,8% dei collaboratorie delle collaboratrici sonoquotidianamente stressati sulloro posto di lavoro, poiché ilcarico del lavoro è maggiorerispetto alle risorse a disposi-zione. In Svizzera questo per-manente eccesso di carico ge-nera annualmente circa 68miliardi di franchi in costi del-la salute, di cui 5,6 miliardilegati alle malattie psichiche.

Secondo un recente studio del2014 sull’indice di stress sulposto di lavoro, sono soprat-tutto toccati i collaboratori e lecollaboratrici tra i 24 e i 54anni. In altre parole, la mag-gioranza assoluta di lavoratorie lavoratrici, di cui soprattuttochi non esercita una funzionedirigente. Ossia, l’immensamaggioranza dei dipendenti,dal momento che questo pro-blema non riguarda i pianialti.Ogni anno 1,5 miliardi di fran-chi vengono investiti nellaprevenzione e nella salute. Unimporto esiguo rispetto ai co-sti della salute menzionati, di24, 8 miliardi, rispettivamente5,6 miliardi di franchi.Se occorre aiutare collabora-tori e collaboratrici nel rispar-mio di costi di esercizio, allorac’è un potenziale enorme. Ilmanagement della salute, giàesistente in numerose azien-de, deve essere ottimizzato,ossia con collaboratori e colla-boratrici per collaboratori ecollaboratrici. Un passo im-portante per raggiungere talescopo, è di concretizzare rapi-damente la promessa di zonedi riposo e di rilassamentoper collaboratori e collabora-trici senza funzione dirigentepoiché, contrariamente ai pia-ni alti, queste offerte non so-no ancora state né propostené concretizzate per gli altridipendenti.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• Nell’ambito dell’obbligo diassistenza, il datore di lavoroè tenuto a fare tutto il possibi-le per tutelare la salute dei di-pendenti e a tralasciare tuttoquanto potrebbe nuocerle. Iprovvedimenti a tutela dellasalute devono essere ade-guati, ma anche ragionevoli.Creare quindi degli spazi di ri-poso e di svago all’interno deilocali di pausa, non può gene-rare un onere sproporzionato.

■ K15.006 – Commissionegiovanile SEV

Quote dei membri del SEV edelle sottofederazioni in baseal reddito

Il congresso da mandato alcomitato SEV di mettere in vi-gore quote calcolate in baseal reddito, sia per il SEV, sia

per le sottofederazioni, a par-tire dal 2016.

La Commissione giovanilechiede che le quote dei mem-bri, in segno di solidarietà inseno al SEV, siano calcolatesulla base del reddito. Conquesta misura, si alleggeri-rebbe la situazione finanziariadei giovani, che già ricevonostipendi inferiori. Una diffe-renza minore tra la quota dimembro e il contributo allespese di applicazione ridur-rebbe le resistenze nei con-fronti dell’adesione di nuovimembri. In tal modo, ognunoverserebbe una quota al SEV,adeguata al suo reddito. Altrisindacati già applicano que-sto principio e non hannoavuto problemi. Per questimotivi, vi raccomandiamo diapprovare la nostra proposta.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• L’introduzione di questanorma è già stata verificata afondo nel 2011 e poi respinta.Anche riconsiderandola oggi,gli svantaggi sono molto piùconsistenti dei vantaggi.• La soluzione proposta èmolto più complessa, impe-gnativa e soggetta ad errori diquella attuale. Quello che aprima vista appare una propo-sta semplice da applicare,comporta invece una ristruttu-razione molto spinta dell’at-tuale procedimento di con-teggio. Dovremmo svolgereinvestimenti supplementari asei cifre con uscite d’esercizionotevolmente superiori aquelle attuali. Tutto ciò, in unperiodo in cui tentiamo dicontrastare tendenze sfavore-voli (interessi dello 0%, de-cessi dei membri) con doloro-se misure di risparmio.• Se dovessimo realizzarequesta proposta in modo neu-trale dal punto di vista dei co-sti, quindi senza perdere in-troiti, dovremmo compensarele minori entrate dovute allariduzione di quota a certe ca-tegorie di membri con aumen-ti di quota presso i membriche guadagnano di più. Nonsiamo però in grado di saperefino a che punto questi mem-bri opereranno considerazionibasate sulla solidarietà. Il ri-schio che andremmo ad irrita-re una considerevole parte dimembri è consistente e che li

andremmo poi a perdere, al-trettanto.

■ K15.007 – Sezione LPV Tici-no

Giorni di riposo e di compen-sazione

Il SEV si adopera per modifi-care la legge sulla durata dellavoro (LdL) in modo che l’ini-zio e la fine dei giorni di ripo-so e di compenso venganofissati alle 00.00, rispettiva-mente alle 24.00.

La LdL prescrive solo la duratadei giorni di riposo e di com-penso, ma non quando inizia-no e finiscono. Nel mondo deitrasporti in preda alle libera-lizzazioni, questo margine dimanovra viene utilizzato dalleaziende per pianificare nell’ul-timo giorno lavorativo ancoraun turno notturno con una fineservizio che può andare anchefino alle 05.00 nel giorno di li-bero: in una situazione del ge-nere questo praticamente vie-ne raccorciato di una mezzagiornata. Per godere intera-mente dei giorni di libero di-venta di fondamentale impor-tanza fissare nella legge l’oraalla quale questi cominciano efiniscono.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• Non è possibile modificarele disposizioni sui giorni liberiin modo che vengano consi-derati tali solo se questi con-templano un intero giorno dicalendario. Tutta la Legge sul-la durata del lavoro è concepi-ta in modo che un giorno dilavoro sia composto da un tur-no di lavoro e da un turno diriposo e il giorno di riposo daun turno di riposo seguito da24 ore filate. Il giorno di com-pensazione comprende 24 oree deve essere attribuito assie-me ad un giorno di riposo.• L’adeguamento richiestorenderebbe impossibile la di-stribuzione, quando il turnodi riposo viene prolungato edi conseguenza potrebberoessere attribuiti meno giornidi lavoro. Il prolungamentodel turno di riposo è senz’al-tro da sostenere, ma non puòessere ottenuto in questo mo-do.

■ K15.008 – Sezione ZPV Lu-cerna

Cassa pensione FFS: introdu-zione di un fattore di rivaluta-zione secondo il modello AVS

Quale compensazione per lacostante riduzione di valoredel capitale di vecchiaia degliassicurati attivi della Cassapensioni FFS, a seguito delladiminuzione del tasso di con-versione, del taglio degli inte-ressi e degli interessi minimi,si deve introdurre un fattoredi rivalutazione, come avvieneper l’AVS. I costi supplemen-tari devono andare a caricodelle FFS.

I contributi versati 30 e piùanni fa al secondo pilastrohanno subito una consistenteperdita di valore, a seguito delrincaro accumulato negli an-ni. Gli interessi versati sugliaveri di vecchiaia hanno com-pensato solo in parte questatendenza.Al momento del pensiona-mento, il calcolo della renditafa risultare una grossa perditadi potere d’acquisto. Il fattoredi rivalutazione, modulato inbase all’età e agli anni di ser-vizio, può compensare, alme-no in parte, questa perdita.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta per esa-me.• La fattibilità della propostadeve essere verificata.

■ K15.009 – Sezione ZPV Lu-cerna

Tavola delle generazioni dellaCassa pensioni FFS

Si deve intervenire senza in-dugio sui rappresentanti deilavoratori nel consiglio di fon-dazione della CP/FFS, affin-ché non si adotti la tavola del-le generazioni per il calcolodell’aspettativa di vita.

Diversamente dalla tavola deiperiodi, quella delle genera-zioni considera l’attuale mor-talità di una generazione, co-me pure la diminuzione dellastessa in futuro (aumentatasperanza di vita).Con la tavola delle generazio-ni si considera soltanto un

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8contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Cosa sarebbe il nostro con-gresso senza le proposte dellesezioni, sottofederazioni ecommissioni? Impensabile, co-me sarebbe impensabile la de-mocrazia svizzera senza inizia-tive e referendum. Questeproposte permettono ai mem-bri della «base» di trasmetteredirettamente al massimo orga-no del sindacato le proprie ri-vendicazioni.Rispetto a due anni fa, il con-gresso avrà quindi da esami-nare nove proposte in più. Al-cune riguardano le FFS etoccano temi come stipendi,durata del lavoro, locali di pau-sa. Alcune proposte riguarda-no poi lo spinoso tema dellecasse pensioni, mentre altreaffrontano temi più generaliquali la legge sulla durata dellavoro o l’imposizione fiscaledelle FVP. Una, proveniente dalTicino, si china sul problemadel ritiro della patente per gliautisti di bus. Altre proposte sioccupano di questioni interneal SEV, come le quote, le dispo-zioni di uscita o l’offerta ai mi-granti.

■ K15.001 – Sezione LPVNordostschweiz

Trasparenza nell’evoluzionesalariale delle FFS

L’evoluzione nell’ambito di tuttele scale salariali deve esserestrutturata su 20 anni. La diffe-renza tra il valore di base e ilvalore massimo deve quindi es-sere ripartita su 20 anni al mas-

simo. Il suo valore medio devecorrispondere all’evoluzione sa-lariale minima all’anno del sala-rio. Questo valore medio consi-dera anche la quota diesperienza del collaboratore odella collaboratrice.Nella prossima edizione, la ci-fra 83.2 del CCL FFS dovrà es-sere corretta come segue:L’aumento del salario dal valoredi base a quello massimo nondeve superare i 20 anni, acondizione che le esigenzeper il posto siano soddisfatte.Nella prossima edizione, la ci-fra 83.3 (punto 4) del CCL FFSdovrà essere corretta come se-gue:• della somma pattuita an-nualmente fra le parti contra-enti comprende almeno laventesima parte del valoremedio di tutte le collaboratricie di tutti i collaboratori chenon hanno ancora raggiunto ilvalore massimo. Questo valo-re medio viene stabilito sullabase della differenza tra valo-re base e valore massimo del-la scala salariale ed è riparti-to su al massimo 20 anni.Questa somma è prioritaria eviene ripartita fra gli aventi di-ritto con un rapporto stabilito.

Il CCL stabilisce che l’evoluzio-ne salariale per chi parte dalminimo duri 20 anni, senzaperò garantirlo. L’evoluzione

salariale constatata sino adoggi evidenzia però comequesto orizzonte temporalenon sia realistico.Estratto dal CCL, art. 83. 2:«L’aumento del salario dal va-lore di base a quello massimonon dovrebbe superare 20 an-ni.»Estratto dal CCL, art. 83. 3: «Ilsalario individuale evolve infunzione• (punto 4) della somma pat-tuita annualmente fra le particontraenti per gli aumenti in-dividuali del salario. Questasomma viene ripartita fra gliaventi diritto con un rapportostabilito.»

Raccomandazione: il comitatoSEV raccomanda di accettarela proposta e di trasmetterlaalla conferenza CCL.

■ K15.003 – Commissione mi-granti SEV

Offerta di prestazioni per le/imigranti

Il SEV e le sottofederazioni so-no invitati ad esaminare delleofferte di formazione indiriz-zate esplicitamente alle/aimigranti e di determinarequelle che favoriscono la lorointegrazione e partecipazio-ne. All’occorrenza, una colla-borazione con altri sindacati

ed istituzioni non è da esclu-dere.

Le competenze delle/dei mi-granti influenzano considere-volmente la loro attitudinenell’ambito della partecipa-zione. L’interesse per la causasindacale implica un sostegnoai membri attraverso offertemirate.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.

■ K15.004 – Commissionedonne SEV

Alimentazione e approvvigio-namento dei collaboratori edelle collaboratrici durante igiorni di lavoro irregolari

Il SEV cerca attivamente con idatori di lavoro una soluzionerapidamente applicabile sul-l’approvvigionamento di col-laboratori e collaboratrici im-piegati in turni irregolari,laddove mancano ancora. Oc-corre tuttavia prestare atten-zione affinché queste possibi-lità di approvvigionamentosiano sempre disponibili enon solo dalle 7 di mattinaalle 8 di sera.

In occasione di lunghi turni dilavoro con interruzioni, lepause adeguate per i pasti so-

no una condizione essenzialeper la qualità sul posto di la-voro. Se queste possibilitàmancano perché la mensa èchiusa o perché non c’è deltutto, collaboratori e collabo-ratrici devono portarsi ap-presso un pasto freddo e ac-contentarsi. Studi scientificisull’alimentazione sottolinea-no lo stretto legame tra un’ali-mentazione sana e un lavorodi qualità; questo aspetto èparte integrante della preven-zione contro le malattie. Seun’alimentazione sana edequilibrata manca, nelleaziende cresce il rischio di in-cidenti. Risparmiare sull’ali-mentazione è sbagliato.In molti locali di pausa man-cano attualmente le mense, lepersone devono quindi anda-re al ristorante o al supermer-cato. Questa offerta può esse-re apprezzata quando questestrutture sono aperte, ma il di-scorso è ben diverso per colla-boratori e collaboratrici chedevono mangiare al di fuoridegli orari di apertura o chesono confrontati con la chiu-sura settimanale dei ristoran-ti. La Svizzera non è una so-cietà all’americana, aperta 24ore su 24 e 365 giorni all’an-no. Dobbiamo fare i conti conquesto aspetto. Per questa ra-gione ci vogliono soluzioniche siano condivise dalle per-

78° congresso SEV del 28 maggio al Kursaal di Berna

Nuove proposte al congresso 2015Alla scadenza del termi-ne, il segretariato cen-trale del SEV aveva rice-vuto 24 nuove proposteal congresso. Nel frat-tempo, una è stata riti-rata, per cui ai 250 de-legati saranno sotto-poste 23 proposte chepresentiamo qui di se-guito, corredate dallarispettiva motivazione(in corsivo), nonché dal-la raccomandazione delcomitato SEV.

ma

Votazioni democratiche al congresso 2013

CONGRESSO

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contatto.sevN. 09/1515.5.2015

sone direttamente interessate,che siano adeguate alle con-dizioni locali e che possanoessere finanziariamente so-stenibili da tutti. Non può es-serci una soluzione globaleperché le regioni e i luoghi,così come i bisogni e le abitu-dini, sono eterogenei. Ci vo-gliono pertanto soluzioni indi-viduali a ogni situazione.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• In linea di massima, questequestioni sono di competenzadelle commissioni del per-sonale.• Negli ultimi anni, si riscon-tra però una tendenza alla ri-duzione del numero di risto-ranti del personale e allariduzione degli orari di aper-tura. L’ordinanza alla Leggesul lavoro prevede che il dato-re di lavoro deve mettere a di-sposizione un locale per lapausa e una possibilità di re-fezione.• Per questo motivo, il SEVdovrà impegnarsi unitamentealle commissioni del persona-le per migliorare questa situa-zione.

■ K15.005 – Commissionedonne SEV

Zone di riposo e di rilassa-mento nei locali di pausa deicollaboratori e delle collabo-ratrici senza funzione dirigen-te

Il SEV chiede ai datori di la-voro di offrire, nei locali dipausa, zone di riposo e di ri-lassamento migliori. Per rag-giungere questo scopo nonoccorrono grandi modifiche.Basta una separazione acusti-ca tra lo spazio per mangiaree la zona di riposo. Questa mi-sura migliorerà il benessere,rafforzerà la concentrazione eridurrà fortemente lo stress.

Gli studi più recenti indicanoche il 24,8% dei collaboratorie delle collaboratrici sonoquotidianamente stressati sulloro posto di lavoro, poiché ilcarico del lavoro è maggiorerispetto alle risorse a disposi-zione. In Svizzera questo per-manente eccesso di carico ge-nera annualmente circa 68miliardi di franchi in costi del-la salute, di cui 5,6 miliardilegati alle malattie psichiche.

Secondo un recente studio del2014 sull’indice di stress sulposto di lavoro, sono soprat-tutto toccati i collaboratori e lecollaboratrici tra i 24 e i 54anni. In altre parole, la mag-gioranza assoluta di lavoratorie lavoratrici, di cui soprattuttochi non esercita una funzionedirigente. Ossia, l’immensamaggioranza dei dipendenti,dal momento che questo pro-blema non riguarda i pianialti.Ogni anno 1,5 miliardi di fran-chi vengono investiti nellaprevenzione e nella salute. Unimporto esiguo rispetto ai co-sti della salute menzionati, di24, 8 miliardi, rispettivamente5,6 miliardi di franchi.Se occorre aiutare collabora-tori e collaboratrici nel rispar-mio di costi di esercizio, allorac’è un potenziale enorme. Ilmanagement della salute, giàesistente in numerose azien-de, deve essere ottimizzato,ossia con collaboratori e colla-boratrici per collaboratori ecollaboratrici. Un passo im-portante per raggiungere talescopo, è di concretizzare rapi-damente la promessa di zonedi riposo e di rilassamentoper collaboratori e collabora-trici senza funzione dirigentepoiché, contrariamente ai pia-ni alti, queste offerte non so-no ancora state né propostené concretizzate per gli altridipendenti.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• Nell’ambito dell’obbligo diassistenza, il datore di lavoroè tenuto a fare tutto il possibi-le per tutelare la salute dei di-pendenti e a tralasciare tuttoquanto potrebbe nuocerle. Iprovvedimenti a tutela dellasalute devono essere ade-guati, ma anche ragionevoli.Creare quindi degli spazi di ri-poso e di svago all’interno deilocali di pausa, non può gene-rare un onere sproporzionato.

■ K15.006 – Commissionegiovanile SEV

Quote dei membri del SEV edelle sottofederazioni in baseal reddito

Il congresso da mandato alcomitato SEV di mettere in vi-gore quote calcolate in baseal reddito, sia per il SEV, sia

per le sottofederazioni, a par-tire dal 2016.

La Commissione giovanilechiede che le quote dei mem-bri, in segno di solidarietà inseno al SEV, siano calcolatesulla base del reddito. Conquesta misura, si alleggeri-rebbe la situazione finanziariadei giovani, che già ricevonostipendi inferiori. Una diffe-renza minore tra la quota dimembro e il contributo allespese di applicazione ridur-rebbe le resistenze nei con-fronti dell’adesione di nuovimembri. In tal modo, ognunoverserebbe una quota al SEV,adeguata al suo reddito. Altrisindacati già applicano que-sto principio e non hannoavuto problemi. Per questimotivi, vi raccomandiamo diapprovare la nostra proposta.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• L’introduzione di questanorma è già stata verificata afondo nel 2011 e poi respinta.Anche riconsiderandola oggi,gli svantaggi sono molto piùconsistenti dei vantaggi.• La soluzione proposta èmolto più complessa, impe-gnativa e soggetta ad errori diquella attuale. Quello che aprima vista appare una propo-sta semplice da applicare,comporta invece una ristruttu-razione molto spinta dell’at-tuale procedimento di con-teggio. Dovremmo svolgereinvestimenti supplementari asei cifre con uscite d’esercizionotevolmente superiori aquelle attuali. Tutto ciò, in unperiodo in cui tentiamo dicontrastare tendenze sfavore-voli (interessi dello 0%, de-cessi dei membri) con doloro-se misure di risparmio.• Se dovessimo realizzarequesta proposta in modo neu-trale dal punto di vista dei co-sti, quindi senza perdere in-troiti, dovremmo compensarele minori entrate dovute allariduzione di quota a certe ca-tegorie di membri con aumen-ti di quota presso i membriche guadagnano di più. Nonsiamo però in grado di saperefino a che punto questi mem-bri opereranno considerazionibasate sulla solidarietà. Il ri-schio che andremmo ad irrita-re una considerevole parte dimembri è consistente e che li

andremmo poi a perdere, al-trettanto.

■ K15.007 – Sezione LPV Tici-no

Giorni di riposo e di compen-sazione

Il SEV si adopera per modifi-care la legge sulla durata dellavoro (LdL) in modo che l’ini-zio e la fine dei giorni di ripo-so e di compenso venganofissati alle 00.00, rispettiva-mente alle 24.00.

La LdL prescrive solo la duratadei giorni di riposo e di com-penso, ma non quando inizia-no e finiscono. Nel mondo deitrasporti in preda alle libera-lizzazioni, questo margine dimanovra viene utilizzato dalleaziende per pianificare nell’ul-timo giorno lavorativo ancoraun turno notturno con una fineservizio che può andare anchefino alle 05.00 nel giorno di li-bero: in una situazione del ge-nere questo praticamente vie-ne raccorciato di una mezzagiornata. Per godere intera-mente dei giorni di libero di-venta di fondamentale impor-tanza fissare nella legge l’oraalla quale questi cominciano efiniscono.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• Non è possibile modificarele disposizioni sui giorni liberiin modo che vengano consi-derati tali solo se questi con-templano un intero giorno dicalendario. Tutta la Legge sul-la durata del lavoro è concepi-ta in modo che un giorno dilavoro sia composto da un tur-no di lavoro e da un turno diriposo e il giorno di riposo daun turno di riposo seguito da24 ore filate. Il giorno di com-pensazione comprende 24 oree deve essere attribuito assie-me ad un giorno di riposo.• L’adeguamento richiestorenderebbe impossibile la di-stribuzione, quando il turnodi riposo viene prolungato edi conseguenza potrebberoessere attribuiti meno giornidi lavoro. Il prolungamentodel turno di riposo è senz’al-tro da sostenere, ma non puòessere ottenuto in questo mo-do.

■ K15.008 – Sezione ZPV Lu-cerna

Cassa pensione FFS: introdu-zione di un fattore di rivaluta-zione secondo il modello AVS

Quale compensazione per lacostante riduzione di valoredel capitale di vecchiaia degliassicurati attivi della Cassapensioni FFS, a seguito delladiminuzione del tasso di con-versione, del taglio degli inte-ressi e degli interessi minimi,si deve introdurre un fattoredi rivalutazione, come avvieneper l’AVS. I costi supplemen-tari devono andare a caricodelle FFS.

I contributi versati 30 e piùanni fa al secondo pilastrohanno subito una consistenteperdita di valore, a seguito delrincaro accumulato negli an-ni. Gli interessi versati sugliaveri di vecchiaia hanno com-pensato solo in parte questatendenza.Al momento del pensiona-mento, il calcolo della renditafa risultare una grossa perditadi potere d’acquisto. Il fattoredi rivalutazione, modulato inbase all’età e agli anni di ser-vizio, può compensare, alme-no in parte, questa perdita.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta per esa-me.• La fattibilità della propostadeve essere verificata.

■ K15.009 – Sezione ZPV Lu-cerna

Tavola delle generazioni dellaCassa pensioni FFS

Si deve intervenire senza in-dugio sui rappresentanti deilavoratori nel consiglio di fon-dazione della CP/FFS, affin-ché non si adotti la tavola del-le generazioni per il calcolodell’aspettativa di vita.

Diversamente dalla tavola deiperiodi, quella delle genera-zioni considera l’attuale mor-talità di una generazione, co-me pure la diminuzione dellastessa in futuro (aumentatasperanza di vita).Con la tavola delle generazio-ni si considera soltanto un

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10 CONGRESSOcontatto.sevN. 09/1515.5.2015

comportamento matematicosu un settore assicurato. Dettoin altre parole: la Cassa pen-sioni si mette al di sopra diDio e ci vuole dire quanto alungo vivrà una determinataclasse d’età.In questo modello non vengo-no tenuti in considerazionefattori come carichi ambientalio aumentata pressione sul la-voro. La tavola delle genera-zioni non è altro che un truc-co, poiché il fabbisogno incapitale risulta essere mag-giore che quello della tavoladei periodi. Un accresciutofabbisogno che porta ad uninflusso negativo sul grado dicopertura della cassa pensio-ne.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• L’introduzione delle tavolegenerazionali è stata decisadal consiglio di fondazionenel dicembre 2014. Il SEVaveva in precedenza tentatodi impedire la loro introduzio-ne nell’ambito delle trattativesulle misure di stabilizzazionedella CP FFS, purtroppo senzasuccesso.

■ K15.010 – Sezione ZPV Lu-cerna

Introduzione in tempi celeridel modello di pensionamen-to Priora

Il modello di pensionamentoPriora deve essere introdottoin tempi celeri al fine di per-mettere al personale di poterbeneficiare del tasso di con-versione più alto e la presa acarico della rendita ponte daparte delle FFS dell’80%.

Al fine di poter beneficiare deltasso di conversione del5,848% bisogna dimissionaredalle FFS al più tardi per il30.11.15 (primo versamentodella pensione in dicembre2015 con il tasso di conver-sione attuale).Di conseguenza, il modello dipensionamento Priora deveessere introdotto prima diquesto cambiamento, invecedell’1.5.16 come previsto.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• Tramite le misure di stabiliz-

zazione negoziate, non è statopossibile evitare la minaccia diriduzione delle rendite di Cas-sa pensioni derivanti dalla ri-duzione del tasso di conver-sione prima dell’entrata invigore di Priora. Questa propo-sta non è quindi più giustifica-ta.

■ K15.011 – Sezione ZPV Lu-cerna

Trattativa sulla situazione fi-nanziaria della Cassa pensioniFFS e le nuove misure di risa-namento decise.

Si sollecita il SEV ad intavola-re immediate trattative con ilDipartimento federale delle fi-nanze e il DATEC sulla situa-zione finanziaria della Cassapensioni e le nuove misure dirisanamento che dovranno es-sere applicate dall’1.1.2016.

La Confederazione, in qualitàdi proprietaria e azionista uni-ca delle FFS SA, ha un doveremorale verso le collaboratricie i collaboratori delle FFS. Nonbasta che negli obiettivi stra-tegici del Consiglio federale,venga richiesta all’aziendauna politica del personaleprogressista e socialmente re-sponsabile. Queste aspettati-ve devono rispecchiarsi anchenelle relazioni di lavoro.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• Per evitare riduzioni di pre-stazioni derivanti dall’ade-guamento delle basi tecnichedella CP FFS, il SEV ha nego-ziato con le FFS in un primotempo misure di accompa-gna-mento (trattative salaria-li) e in secondo tempo misuredi stabilizzazione (convenzio-ne separata).

■ K15.012 – Sezione VPT Sot-toceneri e conferenza Bus-GATU

Revoca della licenza di con-durre per autisti professioni-sti

La sezione VPT Sottoceneri ela conferenza di settore Bus-GATU chiedono al segretaria-to centrale SEV di verificare lepossibilità, rispettivamentedi intraprendere i passi ne-cessari, affinché gli autisti dibus a cui, per infrazioni alla

legge sulla circolazione com-messe durante la vita privataè stata ritirata la licenza dicondurre, possano continua-re la loro attività professiona-le.Ciò permetterebbe di evitareloro ripercussioni, spesso an-che molto pesanti, sul postodi lavoro, che possono giun-gere sino alla messa in di-scussione del rapporto di la-voro.

Negli ultimi mesi, le norme le-gali per la circolazione strada-le vengono applicate con rigo-re crescente, che porta conmaggior frequenza al ritiro,per periodi più lunghi rispettoal passato, della licenza dicondurre.Questo provvedimento, per unautista di bus, ha una portatache va molto oltre a quella delcittadino comune, confrontatosolo con limitazioni della pro-pria vita privata. Per l’autistadi bus, infatti, dalla licenza dicondurre dipendono anche lecondizioni economiche, datoche la revoca può compromet-tere il suo rapporto di lavoro.Da questo punto di vista, aparità di infrazioni, va rilevatocome gli autisti di bus debba-no subire una pesante discri-minazione.Questa discriminazione esisteanche nei confronti dei condu-centi degli altri veicoli del tra-sporto pubblico (macchinisti,piloti di battello o di naviga-zione), la cui funzione profes-sionale non viene rimessa indiscussione in caso di revocadella licenza di condurre di unveicolo stradale.Il periodo in cui l’autista alquale è stata revocata la licen-za non può essere impiegatonella sua funzione gravaspesso sull’esercizio di tuttal’azienda e, di riflesso, su al-tre colleghe e colleghi, chia-mati a sostituire il o la collegamancante. In altre nazioni eu-ropee, la revoca della licenzadi condurre non preclude ne-cessariamente la possibilitàdi condurre bus a livello pro-fessionale, a condizione di di-sporre di una «licenza di abi-litazione alla guida». Unasimile disposizione sarebbeauspicabile anche nel nostropaese. Chiediamo quindi alSEV di fare quanto in suo po-tere per rimediare a questa si-tuazione che, per le ragioni

qui esposte, pone con cre-scente frequenza problemiagli autisti di bus.Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta per esa-me.• Risulta difficile da motivareche il ritiro della patente di unveicolo privato non abbia con-seguenze per la guida profes-sionale di un autista. A livellodella legge sulla circolazionestradale non vi sono quindi,nell’ottica della commissionedirettiva, possibilità promet-tenti di poter ottenere una si-mile modifica.• Sarebbe quindi molto piùopportuno cercare di ottenereuna regolamentazione a livel-lo del CCL per evitare il licen-ziamento dell’autista che è in-corso in un errore.

■ K15.013 – Sezione AS Ticino

Valore fiscale dell’abbona-mento generale FVPÈ richiesto al SEV di interveni-re presso le istanze compe-tenti:• per ridurre il valore fiscaledell’abbonamento generaleFVP• per adattare il numero diviaggi di servizio necessari

all’esenzione fiscale al gradodi occupazione.

Il valore fiscale attuale del-l’abbonamento generale FVPdi 2a classe è di CHF 2485,quello di 1a è di CHF 4640.L’imposizione fiscale è troppoelevata, non corrisponde albeneficio che può trarre lamaggioranza dei collabora-tori.Ai collaboratori che lavorano atempo parziale, per beneficia-re dell’esenzione fiscale, è ri-chiesto di effettuare lo stessonumero di viaggi di servizio(40) come a chi lavora a tem-po pieno.Oltre alle maggiori impostevengono dedotti dallo stipen-dio i contributi sociali (AVS,AI, AD) del 7,46 % calcolati sulvalore fittizio dell’AG.L’AG serve principalmente atre scopi:• i viaggi di servizio: si posso-no dedurre dal reddito impo-nibile• i viaggi dal luogo di domici-lio al luogo di lavoro: si pos-sono dedurre dal reddito im-ponibile• i viaggi privati.Il numero di viaggi di naturaprivata che ogni collaborato-

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ma

Il congresso lascia spazio anche agli applausi per interventi o deci-sioni

...... 11CONGRESSO

concontatto.sevN. 09/1515.5.2015

re/collaboratrice effettua ov-viamente varia, ma riteniamoche la stragrande maggioran-za non effettua viaggi a suffi-cienza per raggiungere il valo-re fiscale e di conseguenzagodere del beneficio.Per dare un’idea, ogni colla-boratore/collaboratrice in unanno dovrebbe viaggiare neltempo libero tra Bellinzona eZurigo 44,5 volte in 2a classee 46,5 volte in 1a classe.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• Attualmente, tra UTP e rap-presentanti della conferenzasvizzera delle imposte (CSI)sono in corso trattative che ri-guardano precisamente i pun-ti citati dalla proposta e chedovrebbero poter esser appli-cati per il 2016.• Il SEV è in contatto con l’UTPe le ha comunicato le sueaspettative che riprendonoquelle della proposta. Nellequestioni fiscali, il SEV non ècoinvolto direttamente e nonpuò quindi condurre trattativecon la CSI.

■ K15.014 – Sezione AS Ber-na

Proposte di indennità in caso

di assenza per intervento al-l’esterno – gestione deglieventi

Collaboratrici e collaboratoridella gestione degli eventi per-cepiscono l’indennità per gliinterventi all’esterno in base alCCL, appendice 7, articolo 4,punto 6. In questo modo colla-boratrici e collaboratori dellagestione degli eventi sarebbe-ro allo stesso livello del perso-nale viaggiante.

Collaboratrici e collaboratoridel servizio interventi-gestio-ne degli eventi della Divisio-ne infrastruttura, sono «ilprolungamento del braccio»delle centrali di esercizio incaso di evento. Per questo la-voro sono equipaggiati di unveicolo a motore, allo scopodi raggiungere il più rapida-mente possibile il luogo del-l’evento dopo un allarme. Nelresto del tempo, il personaledella gestione degli eventi,svolge lavori di qualità e dicontrollo nelle stazioni situa-te nel loro settore di interven-to. Ciò significa che questopersonale è sul proprio luogodi servizio solo all’entrata inservizio e alla fine del servi-zio.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta e di tra-smetterla alla conferenza CCL.• La richiesta deve essere ri-presa nelle prossime trattati-ve sulle BAR.

■ K15.015 – Sezione AS cen-tro

Modifica del procedimentoper dimissioni dal SEV

Noi chiediamo la seguentemodifica dell’articolo 6 degliStatuti SEV:

Articolo 6 – Dimissioni6.1 Le dimissioni possonoessere inoltrate unicamenteper la fine di un mese, con untermine di disdetta di tre me-si. Le dimissioni devono esse-re inviate con lettera rac-comandata al segretariatocentrale SEV, ad eccezione deimembri della PV, che devonoinviare le dimissioni alla se-zione competente.6.2 (…)6.3 Se un membro lascia ilsettore organizzativo del SEV(articolo 2) può rassegnare ledimissioni per la data di usci-ta dal settore organizzativo,osservando un periodo di di-sdetta di tre mesi.Il passaggio ad un altro sinda-cato dell’USS può avvenire inogni tempo all’inizio di un me-se.

Le disposizioni attuali, cheprevedono sei mesi di preav-viso per la fine di un anno ci-vile, non sono più adeguate.Molti collaboratori e collabo-ratrici, soprattutto giovanihanno contratti con termini didisdetta di tre mesi.La riduzione del termine didisdetta da sei a tre mesi dàal SEV maggiore flessibilità edun ulteriore buon argomentoper aderire al SEV.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.

• Questa proposta non è nel-l’interesse del SEV, né risolvealcuno degli attuali problemi.Vi sono due casi possibili; unmembro che cambia posto dilavoro all’interno del settore,e quindi noi vogliamo mante-nerlo come membro e non sia-mo quindi d’accordo di preve-dere un termine di disdettaridotto, oppure il membro che

lascia il servizio dei trasportie ha un termine di disdetta ditre mesi.• L’adeguamento della cifra6.3 non ha senso perché nonchiarisce se la data di differi-mento contempla i tre mesi didisdetta oppure è da conside-rare quella dell’uscita.

■ K15.016 – Sezione VPT TL

Età limite per la guida profes-sionale degli autobus di lineae pullman da turismo

La proposta concernente l’etàminima dei conducenti di au-tobus di linea e di pullman daturismo (K09.011) non è an-cora stata trattata dalle istan-ze della politica dei trasporti,ragion per cui la nostra sezio-ne intende riproporla. Chie-diamo l’introduzione dell’etàlimite (massima) nel trasportoprofessionale delle personeper i permessi di autobus epullman. L’età limite dovreb-be corrispondere all’età lega-le della pensione.La sezione SEV-VPT-tl chiede:• che il SEV faccia di tutto perinserire nella legge un’età li-mite per la guida professiona-le degli autobus e i pullmanper il trasporto di persone;• che il SEV intervenga in que-sto senso anche nei CCL, af-finché anche qui il limite dietà venga sancito.Scopo: introdurre nella leggedella circolazione stradalel’età limite per l’esercizio deltrasporto professionale dipersone con il permesso diautobus e pullman. Ciò percompletare le visite medicheperiodiche che mirano a ga-rantire il trasporto delle per-sone nelle migliori condizionipossibili.

• Completare le misure volte agarantire la sicurezza del tra-sporto di persone in comple-mento alle visite mediche pe-riodiche, attraverso un limitedi età relativo all’uso del per-messo autobus e pullman.• Evitare il prolungamentodell’attività di guida profes-sionale al di là del ragionevo-le, come spesso accade perragioni economiche.• Evitare il dumping salarialeda parte delle aziende pocoscrupolose, che assumonoconducenti in pensione contassi orari inferiori e su chia-

mata; in questo modo leaziende approfittano della si-tuazione di precarietà di certepersone.• Favorire l’ingresso di nuovepersone e/o giovani condu-centi nel mondo del lavoro;misura che avrebbe anche co-me conseguenza la diminuzio-ne della disoccupazione.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.

■ K15.017 – Sezione VPT CGN

Gratuità della quota dopo i55 anni di adesione al SEV

Chiediamo di modificare l’ar-ticolo 3.7 del regolamentosulle quote del SEV come se-gue:3.7 Sono membri onorari tuttii membri a partire dall’anno incui compiono i 90 anni o chehanno compiuto 55 anni di af-filiazione al SEV. Essi non pa-gano i contributi.

Una lunga affiliazione non de-ve tenere conto solo dell’etàeffettiva, ma deve prendereanche in considerazione ladurata contributiva. In questomodo le persone che si sonoaffiliate al SEV da giovanirestandogli fedele, possonoessere ricompensate. È chiaroche questa modifica riguarde-rebbe pochi membri, ma sa-rebbe molto apprezzata comesegno di riconoscimento.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• A beneficiare di questaesenzione dalla quota sareb-bero circa 8000 membri, concosti di conseguenza moltoelevati.• La situazione finanziaria delSEV non permette di far frontea questa esenzione.

■ K15.018 – Sezione LPV En-gadina-Bernina e LPV Land-quart

Programma adattato ai tra-sporti pubblici come base perla valutazione delle funzioni

Il SEV si impegna affinchéprogrammi adattati ai traspor-ti pubblici fungano da baseper le prossime valutazionidelle funzioni. I programmi e i

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Il palco del congresso è aperto a tutti

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comportamento matematicosu un settore assicurato. Dettoin altre parole: la Cassa pen-sioni si mette al di sopra diDio e ci vuole dire quanto alungo vivrà una determinataclasse d’età.In questo modello non vengo-no tenuti in considerazionefattori come carichi ambientalio aumentata pressione sul la-voro. La tavola delle genera-zioni non è altro che un truc-co, poiché il fabbisogno incapitale risulta essere mag-giore che quello della tavoladei periodi. Un accresciutofabbisogno che porta ad uninflusso negativo sul grado dicopertura della cassa pensio-ne.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• L’introduzione delle tavolegenerazionali è stata decisadal consiglio di fondazionenel dicembre 2014. Il SEVaveva in precedenza tentatodi impedire la loro introduzio-ne nell’ambito delle trattativesulle misure di stabilizzazionedella CP FFS, purtroppo senzasuccesso.

■ K15.010 – Sezione ZPV Lu-cerna

Introduzione in tempi celeridel modello di pensionamen-to Priora

Il modello di pensionamentoPriora deve essere introdottoin tempi celeri al fine di per-mettere al personale di poterbeneficiare del tasso di con-versione più alto e la presa acarico della rendita ponte daparte delle FFS dell’80%.

Al fine di poter beneficiare deltasso di conversione del5,848% bisogna dimissionaredalle FFS al più tardi per il30.11.15 (primo versamentodella pensione in dicembre2015 con il tasso di conver-sione attuale).Di conseguenza, il modello dipensionamento Priora deveessere introdotto prima diquesto cambiamento, invecedell’1.5.16 come previsto.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• Tramite le misure di stabiliz-

zazione negoziate, non è statopossibile evitare la minaccia diriduzione delle rendite di Cas-sa pensioni derivanti dalla ri-duzione del tasso di conver-sione prima dell’entrata invigore di Priora. Questa propo-sta non è quindi più giustifica-ta.

■ K15.011 – Sezione ZPV Lu-cerna

Trattativa sulla situazione fi-nanziaria della Cassa pensioniFFS e le nuove misure di risa-namento decise.

Si sollecita il SEV ad intavola-re immediate trattative con ilDipartimento federale delle fi-nanze e il DATEC sulla situa-zione finanziaria della Cassapensioni e le nuove misure dirisanamento che dovranno es-sere applicate dall’1.1.2016.

La Confederazione, in qualitàdi proprietaria e azionista uni-ca delle FFS SA, ha un doveremorale verso le collaboratricie i collaboratori delle FFS. Nonbasta che negli obiettivi stra-tegici del Consiglio federale,venga richiesta all’aziendauna politica del personaleprogressista e socialmente re-sponsabile. Queste aspettati-ve devono rispecchiarsi anchenelle relazioni di lavoro.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• Per evitare riduzioni di pre-stazioni derivanti dall’ade-guamento delle basi tecnichedella CP FFS, il SEV ha nego-ziato con le FFS in un primotempo misure di accompa-gna-mento (trattative salaria-li) e in secondo tempo misuredi stabilizzazione (convenzio-ne separata).

■ K15.012 – Sezione VPT Sot-toceneri e conferenza Bus-GATU

Revoca della licenza di con-durre per autisti professioni-sti

La sezione VPT Sottoceneri ela conferenza di settore Bus-GATU chiedono al segretaria-to centrale SEV di verificare lepossibilità, rispettivamentedi intraprendere i passi ne-cessari, affinché gli autisti dibus a cui, per infrazioni alla

legge sulla circolazione com-messe durante la vita privataè stata ritirata la licenza dicondurre, possano continua-re la loro attività professiona-le.Ciò permetterebbe di evitareloro ripercussioni, spesso an-che molto pesanti, sul postodi lavoro, che possono giun-gere sino alla messa in di-scussione del rapporto di la-voro.

Negli ultimi mesi, le norme le-gali per la circolazione strada-le vengono applicate con rigo-re crescente, che porta conmaggior frequenza al ritiro,per periodi più lunghi rispettoal passato, della licenza dicondurre.Questo provvedimento, per unautista di bus, ha una portatache va molto oltre a quella delcittadino comune, confrontatosolo con limitazioni della pro-pria vita privata. Per l’autistadi bus, infatti, dalla licenza dicondurre dipendono anche lecondizioni economiche, datoche la revoca può compromet-tere il suo rapporto di lavoro.Da questo punto di vista, aparità di infrazioni, va rilevatocome gli autisti di bus debba-no subire una pesante discri-minazione.Questa discriminazione esisteanche nei confronti dei condu-centi degli altri veicoli del tra-sporto pubblico (macchinisti,piloti di battello o di naviga-zione), la cui funzione profes-sionale non viene rimessa indiscussione in caso di revocadella licenza di condurre di unveicolo stradale.Il periodo in cui l’autista alquale è stata revocata la licen-za non può essere impiegatonella sua funzione gravaspesso sull’esercizio di tuttal’azienda e, di riflesso, su al-tre colleghe e colleghi, chia-mati a sostituire il o la collegamancante. In altre nazioni eu-ropee, la revoca della licenzadi condurre non preclude ne-cessariamente la possibilitàdi condurre bus a livello pro-fessionale, a condizione di di-sporre di una «licenza di abi-litazione alla guida». Unasimile disposizione sarebbeauspicabile anche nel nostropaese. Chiediamo quindi alSEV di fare quanto in suo po-tere per rimediare a questa si-tuazione che, per le ragioni

qui esposte, pone con cre-scente frequenza problemiagli autisti di bus.Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta per esa-me.• Risulta difficile da motivareche il ritiro della patente di unveicolo privato non abbia con-seguenze per la guida profes-sionale di un autista. A livellodella legge sulla circolazionestradale non vi sono quindi,nell’ottica della commissionedirettiva, possibilità promet-tenti di poter ottenere una si-mile modifica.• Sarebbe quindi molto piùopportuno cercare di ottenereuna regolamentazione a livel-lo del CCL per evitare il licen-ziamento dell’autista che è in-corso in un errore.

■ K15.013 – Sezione AS Ticino

Valore fiscale dell’abbona-mento generale FVPÈ richiesto al SEV di interveni-re presso le istanze compe-tenti:• per ridurre il valore fiscaledell’abbonamento generaleFVP• per adattare il numero diviaggi di servizio necessari

all’esenzione fiscale al gradodi occupazione.

Il valore fiscale attuale del-l’abbonamento generale FVPdi 2a classe è di CHF 2485,quello di 1a è di CHF 4640.L’imposizione fiscale è troppoelevata, non corrisponde albeneficio che può trarre lamaggioranza dei collabora-tori.Ai collaboratori che lavorano atempo parziale, per beneficia-re dell’esenzione fiscale, è ri-chiesto di effettuare lo stessonumero di viaggi di servizio(40) come a chi lavora a tem-po pieno.Oltre alle maggiori impostevengono dedotti dallo stipen-dio i contributi sociali (AVS,AI, AD) del 7,46 % calcolati sulvalore fittizio dell’AG.L’AG serve principalmente atre scopi:• i viaggi di servizio: si posso-no dedurre dal reddito impo-nibile• i viaggi dal luogo di domici-lio al luogo di lavoro: si pos-sono dedurre dal reddito im-ponibile• i viaggi privati.Il numero di viaggi di naturaprivata che ogni collaborato-

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Il congresso lascia spazio anche agli applausi per interventi o deci-sioni

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concontatto.sevN. 09/1515.5.2015

re/collaboratrice effettua ov-viamente varia, ma riteniamoche la stragrande maggioran-za non effettua viaggi a suffi-cienza per raggiungere il valo-re fiscale e di conseguenzagodere del beneficio.Per dare un’idea, ogni colla-boratore/collaboratrice in unanno dovrebbe viaggiare neltempo libero tra Bellinzona eZurigo 44,5 volte in 2a classee 46,5 volte in 1a classe.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• Attualmente, tra UTP e rap-presentanti della conferenzasvizzera delle imposte (CSI)sono in corso trattative che ri-guardano precisamente i pun-ti citati dalla proposta e chedovrebbero poter esser appli-cati per il 2016.• Il SEV è in contatto con l’UTPe le ha comunicato le sueaspettative che riprendonoquelle della proposta. Nellequestioni fiscali, il SEV non ècoinvolto direttamente e nonpuò quindi condurre trattativecon la CSI.

■ K15.014 – Sezione AS Ber-na

Proposte di indennità in caso

di assenza per intervento al-l’esterno – gestione deglieventi

Collaboratrici e collaboratoridella gestione degli eventi per-cepiscono l’indennità per gliinterventi all’esterno in base alCCL, appendice 7, articolo 4,punto 6. In questo modo colla-boratrici e collaboratori dellagestione degli eventi sarebbe-ro allo stesso livello del perso-nale viaggiante.

Collaboratrici e collaboratoridel servizio interventi-gestio-ne degli eventi della Divisio-ne infrastruttura, sono «ilprolungamento del braccio»delle centrali di esercizio incaso di evento. Per questo la-voro sono equipaggiati di unveicolo a motore, allo scopodi raggiungere il più rapida-mente possibile il luogo del-l’evento dopo un allarme. Nelresto del tempo, il personaledella gestione degli eventi,svolge lavori di qualità e dicontrollo nelle stazioni situa-te nel loro settore di interven-to. Ciò significa che questopersonale è sul proprio luogodi servizio solo all’entrata inservizio e alla fine del servi-zio.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta e di tra-smetterla alla conferenza CCL.• La richiesta deve essere ri-presa nelle prossime trattati-ve sulle BAR.

■ K15.015 – Sezione AS cen-tro

Modifica del procedimentoper dimissioni dal SEV

Noi chiediamo la seguentemodifica dell’articolo 6 degliStatuti SEV:

Articolo 6 – Dimissioni6.1 Le dimissioni possonoessere inoltrate unicamenteper la fine di un mese, con untermine di disdetta di tre me-si. Le dimissioni devono esse-re inviate con lettera rac-comandata al segretariatocentrale SEV, ad eccezione deimembri della PV, che devonoinviare le dimissioni alla se-zione competente.6.2 (…)6.3 Se un membro lascia ilsettore organizzativo del SEV(articolo 2) può rassegnare ledimissioni per la data di usci-ta dal settore organizzativo,osservando un periodo di di-sdetta di tre mesi.Il passaggio ad un altro sinda-cato dell’USS può avvenire inogni tempo all’inizio di un me-se.

Le disposizioni attuali, cheprevedono sei mesi di preav-viso per la fine di un anno ci-vile, non sono più adeguate.Molti collaboratori e collabo-ratrici, soprattutto giovanihanno contratti con termini didisdetta di tre mesi.La riduzione del termine didisdetta da sei a tre mesi dàal SEV maggiore flessibilità edun ulteriore buon argomentoper aderire al SEV.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.

• Questa proposta non è nel-l’interesse del SEV, né risolvealcuno degli attuali problemi.Vi sono due casi possibili; unmembro che cambia posto dilavoro all’interno del settore,e quindi noi vogliamo mante-nerlo come membro e non sia-mo quindi d’accordo di preve-dere un termine di disdettaridotto, oppure il membro che

lascia il servizio dei trasportie ha un termine di disdetta ditre mesi.• L’adeguamento della cifra6.3 non ha senso perché nonchiarisce se la data di differi-mento contempla i tre mesi didisdetta oppure è da conside-rare quella dell’uscita.

■ K15.016 – Sezione VPT TL

Età limite per la guida profes-sionale degli autobus di lineae pullman da turismo

La proposta concernente l’etàminima dei conducenti di au-tobus di linea e di pullman daturismo (K09.011) non è an-cora stata trattata dalle istan-ze della politica dei trasporti,ragion per cui la nostra sezio-ne intende riproporla. Chie-diamo l’introduzione dell’etàlimite (massima) nel trasportoprofessionale delle personeper i permessi di autobus epullman. L’età limite dovreb-be corrispondere all’età lega-le della pensione.La sezione SEV-VPT-tl chiede:• che il SEV faccia di tutto perinserire nella legge un’età li-mite per la guida professiona-le degli autobus e i pullmanper il trasporto di persone;• che il SEV intervenga in que-sto senso anche nei CCL, af-finché anche qui il limite dietà venga sancito.Scopo: introdurre nella leggedella circolazione stradalel’età limite per l’esercizio deltrasporto professionale dipersone con il permesso diautobus e pullman. Ciò percompletare le visite medicheperiodiche che mirano a ga-rantire il trasporto delle per-sone nelle migliori condizionipossibili.

• Completare le misure volte agarantire la sicurezza del tra-sporto di persone in comple-mento alle visite mediche pe-riodiche, attraverso un limitedi età relativo all’uso del per-messo autobus e pullman.• Evitare il prolungamentodell’attività di guida profes-sionale al di là del ragionevo-le, come spesso accade perragioni economiche.• Evitare il dumping salarialeda parte delle aziende pocoscrupolose, che assumonoconducenti in pensione contassi orari inferiori e su chia-

mata; in questo modo leaziende approfittano della si-tuazione di precarietà di certepersone.• Favorire l’ingresso di nuovepersone e/o giovani condu-centi nel mondo del lavoro;misura che avrebbe anche co-me conseguenza la diminuzio-ne della disoccupazione.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.

■ K15.017 – Sezione VPT CGN

Gratuità della quota dopo i55 anni di adesione al SEV

Chiediamo di modificare l’ar-ticolo 3.7 del regolamentosulle quote del SEV come se-gue:3.7 Sono membri onorari tuttii membri a partire dall’anno incui compiono i 90 anni o chehanno compiuto 55 anni di af-filiazione al SEV. Essi non pa-gano i contributi.

Una lunga affiliazione non de-ve tenere conto solo dell’etàeffettiva, ma deve prendereanche in considerazione ladurata contributiva. In questomodo le persone che si sonoaffiliate al SEV da giovanirestandogli fedele, possonoessere ricompensate. È chiaroche questa modifica riguarde-rebbe pochi membri, ma sa-rebbe molto apprezzata comesegno di riconoscimento.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• A beneficiare di questaesenzione dalla quota sareb-bero circa 8000 membri, concosti di conseguenza moltoelevati.• La situazione finanziaria delSEV non permette di far frontea questa esenzione.

■ K15.018 – Sezione LPV En-gadina-Bernina e LPV Land-quart

Programma adattato ai tra-sporti pubblici come base perla valutazione delle funzioni

Il SEV si impegna affinchéprogrammi adattati ai traspor-ti pubblici fungano da baseper le prossime valutazionidelle funzioni. I programmi e i

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Il palco del congresso è aperto a tutti

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Page 12: Contatto sev 2015 09

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12 CONGRESSO contatto.sevN. 09/1515.5.2015

metodi di giudizio che stabili-scono profili professionaliinadatti, in particolare per ciòche concerne le professioni dimonopolio nei trasporti pub-blici, devono essere respinti.Se necessario i programmidevono essere sviluppati daparte dei sindacati stessi.

I programmi attuali coprono lamaggior parte delle aziende esono obiettivi.Per le professioni di monopo-lio ferroviarie specifiche, nonsono per contro adatti e nontengono sufficientemente con-to di tutti gli aspetti. Esempio:come criterio responsabilitàviene riportato il termine «sub-ordinato». Ma nelle professio-ni legate alla sicurezza nei tra-sporti pubblici, ad esempioper gli autisti, i macchinisti, gliimpiegati della manovra, i re-sponsabili della circolazionedei treni e molte altre catego-rie, molti altri delicati aspettisono da prendere in conside-razione. Infatti, parecchie per-sone sono toccate da aspettilegati alla sicurezza. Questi,non sono stati presi in consi-derazione sufficientemente.Il SEV s’impegna al fine diadattare ai tempi questiaspetti in modo che venganorappresentati obiettivamente irispettivi settori.Le esperienze fatte presso leferrovie retiche nel 2008, han-no mostrato che i metodi digiudizio utilizzati allora (e an-cora oggi) comportano delleimportanti lacune. Ci sonomolti altri esempi che vannoin questo senso. Una collabo-ratrice o un collaboratore conrilevanti attività in ambito si-curezza, è subito oggetto diuna procedura giudiziaria incaso di errore e viene licenzia-to. Questo non viene però pre-so in considerazione quandosi tratta di misurare «il valo-re» di una funzione.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta per esa-me.• Il SEV reputa che anche se leintenzioni sono lodevoli, au-spicabili e che richiedono mi-sure sempre più necessarie,chiedere ai sindacati di elabo-rare un tale sistema, non rien-tra nelle loro competenze e re-sponsabilità.

• La commissione direttivapensa che se la rivendicazio-ne è formulata nel senso di ri-chiedere che l’Unione dei tra-sporti pubblici UTP definiscauna carta dei mestieri nel set-tore ferroviario che metta ilpeso sulle competenze in am-bito della sicurezza e in segui-to un sistema di valutazionedelle funzioni correlato, allorapossiamo accettarla con laconsapevolezza che difficil-mente sarà realizzata con l’at-tuale mentalità.• Se vogliamo davvero realiz-zare questa rivendicazione, èimperativo che mettiamo incampo in seno al SEV risorseadeguate, qualitative e quan-titative per definire un similesistema.

■ K15.019 – Sezione VPT BLS,pensionati

Adeguamento della regola-mentazione per le dimissioninegli statuti SEV dei membripensionati VPT

La sezione chiede che l’artico-lo 6.1 degli statuti SEV siacompletato come segue:6.1 Le dimissioni possonoessere inoltrate unicamenteper la fine dell’anno civile,con un termine di disdetta disei mesi; (art. 70 CCS), inviatecon lettera raccomandata alsegretariato centrale SEV, adeccezione dei membri dellasottofederazione PV e deimembri pensionati della sot-tofederazione VPT, che devo-no inviare le dimissioni allasezione competente.

La regolamentazione attualedelle dimissioni per i membriSEV pensionati della VPT è in-

soddisfacente e complicata. Ingenere, si tratta di membriche hanno fedelmente versatoi loro contributi fino ad oltre isessant’anni e che adesso so-no semplicemente stanchi. Imotivi delle dimissioni sonospesso variati: vedove di ex-membri attivi, malattie, ac-ciacchi vari, la volontà diregolare le questioni in sospe-so, dimissioni inoltrate daiservizi sociali dei comuni perchi beneficia di prestazionisociali oppure dai parenti deipensionati, ecc.I singoli gruppi, rispettiva-mente, le sezioni, conosconoal meglio le condizioni in cuisi trovano i membri pensiona-ti e possono quindi risalire aimotivi delle dimissioni. Que-sto adeguamento degli statutiSEV permette loro anche divenir meno, in certe contin-genze, ai termini di dimis-sione previsti. I principi perdisdire l’adesione al SEV pre-visti dagli statuti SEV sono co-munque da tenere in debitoconto.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• La proposta colma una lacu-na parificando i pensionatidella VPT a quelli della PV.

■ K15.020 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Evitare svantaggi fiscali perl’abbonamento generale (AG)FVP dopo un divorzio

Il SEV deve attivarsi affinchéle autorità fiscali, in caso didivorzio, non attribuiscano losconto imponibile dell’AG FVPdei figli unicamente al redditodel collaboratore o della colla-

boratrice FFS avente diritto,ma che questo venga ripartitoin modo proporzionale ad en-trambi i genitori.

L’attuale prassi delle autoritàfiscali penalizza collaboratricie collaboratori divorziati, inquanto lo sconto viene impo-sto solo a loro.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• Il SEV non è in grado di ap-plicare direttamente questaproposta in quanto la compe-tenza per la fissazione delleimposte e delle trattenute èdei singoli cantoni.

■ K15.021 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Più equità fiscale per l’abbona-mento generale (AG) FVP

Il SEV si impegna presso leFFS, l’Unione dei trasportipubblici e l’amministrazionefederale delle imposte per fa-re in modo che il numero deitragitti di servizio necessariper ottenere un esonero d’im-posta per l’AG FVP venga ri-dotto da 40 a 25 viaggi di ser-vizio.

I collaboratori delle FFS e ilpersonale delle imprese con-cessionarie di trasporto, comepure i pensionati, sono con-frontati da anni con problemiricorrenti relativi all’imposi-zione fiscale FVP; e sono puredelusi per il deterioramentodelle prestazioni. Molti mem-bri sono scontenti a causadell’imposizione fiscale dellefacilitazioni di viaggio FVP.Bisogna concedere un esone-ro fiscale già dopo 25 viaggi

di servizio per anno, altrimen-ti è troppo difficile per i colla-boratori delle FFS ottenerequesto esonero. Un esonerodell’imposta è giustificato inquanto si tratta di viaggi diservizio. Senza la FVP, le FFSdovrebbero rimborsare al loropersonale i tragitti effettuati.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• Attualmente, tra UTP e rap-presentanti della conferenzasvizzera delle imposte (CSI)sono in corso trattative che ri-guardano precisamente i pun-ti citati dalla proposta e chedovrebbero poter esser appli-cati per il 2016. Il SEV è incontatto con l’UTP e le ha co-municato le sue aspettativeche riprendono quelle dellaproposta.• Nelle questioni fiscali, il SEVnon è coinvolto direttamentee non può quindi condurretrattative con la CSI.

■ K15.022 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Riduzione del contributo deimembri in caso di formazioneulteriore a lato della pro-fessione

La commissione centrale ASchiede al congresso SEV dicompletare l’articolo 3 del Re-golamento sui contributi SEVnel modo seguente:3.8 Membri fino ai 30 anni,che seguono una formazioneulteriore a lato della propriaprofessione riducendo la du-rata del lavoro e con un gradodi impiego di oltre il 50%, pa-gano al massimo la metà delcontributo di membro.

Il SEV ha dovuto lamentarenegli ultimi anni alcune dimis-sioni motivate dal fatto che ilcontributo richiesto a questimembri uscenti che seguonouna formazione oppure unostudio è troppo elevato. Essidevono infatti far fronte a spe-se molto alte, dovute a tasse diiscrizione, spese materiali ol-tre che a perdite salariali e diindennità che spesso compro-mettono la loro situazione fi-nanziaria. Essi devono comun-que far fronte a spese perl’abitazione, la cassa malati, leimposte, ecc.Siamo del parere che valga lapena, rispettivamente sia mol-

segue da pagina 11

ma

In un congresso, anche le pause sono un’occasione benvenuta per chiarire le proprie opinioni

...... 13CONGRESSO

contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Si intitola «This is How We Fought in Gaza» il rap-porto appena uscito sul comportamento dell’eser-cito israeliano nell’operazione militare della scorsaestate contro Gaza. A darlo alle stampe è stata l’or-ganizzazione «Breaking the Silence» (Rompere ilsilenzio) che da tempo raccoglie le testimonianzedi soldati e ufficiali per denunciare le violazionidelle leggi internazionali e dei diritti dei civili com-messe dalle forze armate a Gaza e nei territori pa-lestinesi occupati.Stavolta i due autori della ricerca si avvalgono deiresoconti forniti da una sessantina di militari. Ilquadro che ne emerge è quello di una condottabellica all’insegna dell’attacco indiscriminato, con-tro uomini – non importa se combattenti o civili di-sarmati, se donne e anche bambini – e cose. Equesto anche quando le forze israeliane, in quelleprecise circostanze, non correvano alcun pericolo.A tale riguardo, precisa in un’intervista il fondatoredi «Breaking the Silence», non esistono più le re-gole d’ingaggio, chiunque viene trovato in una zo-na occupata dai militari «non è più un civile» equindi diventa un bersaglio.Non si tratta di un atteggiamento che deve meravi-gliare. Due esempi: a) all’epoca della precedenteoffensiva contro Gaza, uno dei più importanti rab-bini d’Israele, Mordechai Elyan, esortò l’esercito auccidere anche bambini e neonati per salvare la vi-ta dei soldati israeliani; b) dopo la guerra del1973, il rabbino capo del Comando israeliano, co-lonnello A. Avidan, ebbe a dire che quando i solda-ti in un’azione bellica incontrano dei civili e nonsanno quali intenzioni abbiano, «è permesso epersino doveroso ucciderli».Come si vede si è davanti a comportamenti noti eapplicati da tempo. Così si capiscono gli eventinarrati nel rapporto, come il bombardamento indi-scriminato del campo profughi di al Bureij, pur inassenza di atti ostili, e, sempre nelle stesse condi-zioni, di numerosi altri centri e quartieri densa-mente abitati. Nello stesso modo, e senza alcunmotivo apparente, vennero rasi al suolo tutti gliedifici occupati momentaneamente dai soldati. E,ugualmente senza ragione alcuna, i conducenti deicarri armati procedevano schiacciando con i cingo-li le auto ferme ai bordi delle strade.Uno degli ufficiali che hanno voluto rompere il si-lenzio annota come per i militari i nemici da colpireerano «gli arabi», tanto i combattenti quanto gliinermi. «Il discorso era razzista, nazionalista.»A Gaza, ridotta «a un cumulo di macerie» i mortifurono oltre 2200 di cui alcune centinaia bambini.

DI GADDO MELANI

DENTRO LA CRONACA

Gaza, cumulo di macerie

to più sostenibile, mantenerequesti membri che durantequesto periodo relativamentebreve pagano una quota infe-riore, piuttosto che perderlidefinitivamente a seguito didimissioni.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.•La proposta è oggettivamen-te condivisibile e opportuna.•Una precisazione dei suoi li-miti ne migliorerebbe l’appli-cazione: la formazione devedurare oltre un anno e il mem-bro per seguirla deve ridurre ilsuo grado di occupazione ameno dell’80%.

■ K15.023 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Rappresentanza forte di lavo-ratrici e lavoratori nel consi-glio di fondazione della Cassapensioni FFS

In occasione delle prossimeelezioni del consiglio di fon-dazione della Cassa pensioniFFS, il SEV rinuncerà a far par-te di una lista congiunta conla comunità di trattative (VSLF,transfair) presentando una li-sta propria.Il SEV mantiene il principiodel voto proporzionale, ma sioppone ad un’eventuale mo-difica del regolamento eletto-rale che assicuri alla comunitàdi trattative una rappresen-tanza fissa indipendente dalnumero di membri e al gradodi organizzazione dei sinda-cati.Il SEV si impegna anche affin-ché in futuro possano conti-nuare ad essere eletti anche i«non assicurati» ossia segre-tari sindacali, oppure speciali-sti esterni quali rappresentan-ti di lavoratrici e lavoratori.

Gli ultimi anni hanno dimo-strato come la comunità ditrattative, contrariamente aquanto avviene nelle trattativeper il CCL, in occasione di deci-sioni che riguardano il consi-glio di fondazione della CPFFS, non prenda una posizioneunitaria. Un singolo voto diver-gente da parte di un rap-presentante di lavoratrici e la-voratori può comprometteregravemente la rappresentanzadegli interessi dei membri SEV.Per poter fronteggiare in modocompatto la rappresentanza

dei datori di lavoro nel consi-glio di fondazione delle CPFFS, opponendosi a ulteriorifuture riduzioni di prestazioni,rispettivamente negoziarebuone condizioni, occorre unarappresentanza del SEV affida-bile, coerente e compatta.Un consiglio di fondazionecomposto unicamente damembri del SEV, è giustificabi-le in ogni modo sulla base delnumero dei membri e del gra-do di organizzazione.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta per esa-me.• La richiesta deve esseretrattata dal comitato SEV.

■ K15.024 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Applicazione conforme allalegge della registrazione deltempo di lavoro

Il SEV chiede alle FFS di verifi-care la conformità alla leggedella registrazione del tempodi lavoro ed esige uno strettorispetto della legge dell’arti-colo 46 della Legge sul lavoro(Ll), rispettivamente dell’arti-colo 73a dell’Ordinanza alla Ll(considerato anche il progettodi nuova ordinanza che do-vrebbe entrare in vigore nel-l’ottobre del 2015). Il SEVdeve concordare una regola-mentazione chiara e vincolan-te quale complemento dell’at-tuale CCL e una verifica dellaprassi finora seguita dalleFFS, che non risulta conformealla legge.Secondariamente, il SEV deveevitare che i nuovi modelli dipensionamento vengano aggi-

rati dal previsto allentamentodelle norme per la registrazio-ne del tempo di lavoro pressoalcuni livelli di esigenza.

Da alcuni anni presso le FFSsi può costatare come la regi-strazione del tempo di lavoronon sia più conforme allenorme di legge. Vi sono sem-pre più collaboratrici e colla-boratori al di sotto del livellodi esigenza K che vengonomessi sotto pressione affin-ché rinuncino «volontaria-mente» alla registrazione deltempo di lavoro e gli svantag-gi che ne derivano. Spesso,viene svolta anche un’enormepressione da parte del grup-po, dove i superiori mettono iloro dipendenti l’uno control’altro. Tutte queste normepoco chiare devono essere ri-viste alla luce della revisionedell’art. 73a dell’Ordinanzaalla Ll e rinegoziate di conse-guenza.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• Le discussioni sul rilievo deltempo di lavoro nell’ambitodella Legge sul lavoro rendo-no necessarie nuove discus-sioni tra SEV e le FFS sullenormative del tempo di lavo-ro.

Giovedì 28 maggio 2015

9.00 Apertura del congresso

12.00 Pausa pranzo al Kursaal

13.30 Inizio della seduta pomeridiana

17.30 Chiusura prevista del congresso

Durante lo svolgimento del congresso non sono previsteulteriori pause.

Svolgimento del congresso

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12 CONGRESSO contatto.sevN. 09/1515.5.2015

metodi di giudizio che stabili-scono profili professionaliinadatti, in particolare per ciòche concerne le professioni dimonopolio nei trasporti pub-blici, devono essere respinti.Se necessario i programmidevono essere sviluppati daparte dei sindacati stessi.

I programmi attuali coprono lamaggior parte delle aziende esono obiettivi.Per le professioni di monopo-lio ferroviarie specifiche, nonsono per contro adatti e nontengono sufficientemente con-to di tutti gli aspetti. Esempio:come criterio responsabilitàviene riportato il termine «sub-ordinato». Ma nelle professio-ni legate alla sicurezza nei tra-sporti pubblici, ad esempioper gli autisti, i macchinisti, gliimpiegati della manovra, i re-sponsabili della circolazionedei treni e molte altre catego-rie, molti altri delicati aspettisono da prendere in conside-razione. Infatti, parecchie per-sone sono toccate da aspettilegati alla sicurezza. Questi,non sono stati presi in consi-derazione sufficientemente.Il SEV s’impegna al fine diadattare ai tempi questiaspetti in modo che venganorappresentati obiettivamente irispettivi settori.Le esperienze fatte presso leferrovie retiche nel 2008, han-no mostrato che i metodi digiudizio utilizzati allora (e an-cora oggi) comportano delleimportanti lacune. Ci sonomolti altri esempi che vannoin questo senso. Una collabo-ratrice o un collaboratore conrilevanti attività in ambito si-curezza, è subito oggetto diuna procedura giudiziaria incaso di errore e viene licenzia-to. Questo non viene però pre-so in considerazione quandosi tratta di misurare «il valo-re» di una funzione.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta per esa-me.• Il SEV reputa che anche se leintenzioni sono lodevoli, au-spicabili e che richiedono mi-sure sempre più necessarie,chiedere ai sindacati di elabo-rare un tale sistema, non rien-tra nelle loro competenze e re-sponsabilità.

• La commissione direttivapensa che se la rivendicazio-ne è formulata nel senso di ri-chiedere che l’Unione dei tra-sporti pubblici UTP definiscauna carta dei mestieri nel set-tore ferroviario che metta ilpeso sulle competenze in am-bito della sicurezza e in segui-to un sistema di valutazionedelle funzioni correlato, allorapossiamo accettarla con laconsapevolezza che difficil-mente sarà realizzata con l’at-tuale mentalità.• Se vogliamo davvero realiz-zare questa rivendicazione, èimperativo che mettiamo incampo in seno al SEV risorseadeguate, qualitative e quan-titative per definire un similesistema.

■ K15.019 – Sezione VPT BLS,pensionati

Adeguamento della regola-mentazione per le dimissioninegli statuti SEV dei membripensionati VPT

La sezione chiede che l’artico-lo 6.1 degli statuti SEV siacompletato come segue:6.1 Le dimissioni possonoessere inoltrate unicamenteper la fine dell’anno civile,con un termine di disdetta disei mesi; (art. 70 CCS), inviatecon lettera raccomandata alsegretariato centrale SEV, adeccezione dei membri dellasottofederazione PV e deimembri pensionati della sot-tofederazione VPT, che devo-no inviare le dimissioni allasezione competente.

La regolamentazione attualedelle dimissioni per i membriSEV pensionati della VPT è in-

soddisfacente e complicata. Ingenere, si tratta di membriche hanno fedelmente versatoi loro contributi fino ad oltre isessant’anni e che adesso so-no semplicemente stanchi. Imotivi delle dimissioni sonospesso variati: vedove di ex-membri attivi, malattie, ac-ciacchi vari, la volontà diregolare le questioni in sospe-so, dimissioni inoltrate daiservizi sociali dei comuni perchi beneficia di prestazionisociali oppure dai parenti deipensionati, ecc.I singoli gruppi, rispettiva-mente, le sezioni, conosconoal meglio le condizioni in cuisi trovano i membri pensiona-ti e possono quindi risalire aimotivi delle dimissioni. Que-sto adeguamento degli statutiSEV permette loro anche divenir meno, in certe contin-genze, ai termini di dimis-sione previsti. I principi perdisdire l’adesione al SEV pre-visti dagli statuti SEV sono co-munque da tenere in debitoconto.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• La proposta colma una lacu-na parificando i pensionatidella VPT a quelli della PV.

■ K15.020 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Evitare svantaggi fiscali perl’abbonamento generale (AG)FVP dopo un divorzio

Il SEV deve attivarsi affinchéle autorità fiscali, in caso didivorzio, non attribuiscano losconto imponibile dell’AG FVPdei figli unicamente al redditodel collaboratore o della colla-

boratrice FFS avente diritto,ma che questo venga ripartitoin modo proporzionale ad en-trambi i genitori.

L’attuale prassi delle autoritàfiscali penalizza collaboratricie collaboratori divorziati, inquanto lo sconto viene impo-sto solo a loro.

Il comitato SEV raccomanda direspingere la proposta.• Il SEV non è in grado di ap-plicare direttamente questaproposta in quanto la compe-tenza per la fissazione delleimposte e delle trattenute èdei singoli cantoni.

■ K15.021 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Più equità fiscale per l’abbona-mento generale (AG) FVP

Il SEV si impegna presso leFFS, l’Unione dei trasportipubblici e l’amministrazionefederale delle imposte per fa-re in modo che il numero deitragitti di servizio necessariper ottenere un esonero d’im-posta per l’AG FVP venga ri-dotto da 40 a 25 viaggi di ser-vizio.

I collaboratori delle FFS e ilpersonale delle imprese con-cessionarie di trasporto, comepure i pensionati, sono con-frontati da anni con problemiricorrenti relativi all’imposi-zione fiscale FVP; e sono puredelusi per il deterioramentodelle prestazioni. Molti mem-bri sono scontenti a causadell’imposizione fiscale dellefacilitazioni di viaggio FVP.Bisogna concedere un esone-ro fiscale già dopo 25 viaggi

di servizio per anno, altrimen-ti è troppo difficile per i colla-boratori delle FFS ottenerequesto esonero. Un esonerodell’imposta è giustificato inquanto si tratta di viaggi diservizio. Senza la FVP, le FFSdovrebbero rimborsare al loropersonale i tragitti effettuati.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• Attualmente, tra UTP e rap-presentanti della conferenzasvizzera delle imposte (CSI)sono in corso trattative che ri-guardano precisamente i pun-ti citati dalla proposta e chedovrebbero poter esser appli-cati per il 2016. Il SEV è incontatto con l’UTP e le ha co-municato le sue aspettativeche riprendono quelle dellaproposta.• Nelle questioni fiscali, il SEVnon è coinvolto direttamentee non può quindi condurretrattative con la CSI.

■ K15.022 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Riduzione del contributo deimembri in caso di formazioneulteriore a lato della pro-fessione

La commissione centrale ASchiede al congresso SEV dicompletare l’articolo 3 del Re-golamento sui contributi SEVnel modo seguente:3.8 Membri fino ai 30 anni,che seguono una formazioneulteriore a lato della propriaprofessione riducendo la du-rata del lavoro e con un gradodi impiego di oltre il 50%, pa-gano al massimo la metà delcontributo di membro.

Il SEV ha dovuto lamentarenegli ultimi anni alcune dimis-sioni motivate dal fatto che ilcontributo richiesto a questimembri uscenti che seguonouna formazione oppure unostudio è troppo elevato. Essidevono infatti far fronte a spe-se molto alte, dovute a tasse diiscrizione, spese materiali ol-tre che a perdite salariali e diindennità che spesso compro-mettono la loro situazione fi-nanziaria. Essi devono comun-que far fronte a spese perl’abitazione, la cassa malati, leimposte, ecc.Siamo del parere che valga lapena, rispettivamente sia mol-

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In un congresso, anche le pause sono un’occasione benvenuta per chiarire le proprie opinioni

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contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Si intitola «This is How We Fought in Gaza» il rap-porto appena uscito sul comportamento dell’eser-cito israeliano nell’operazione militare della scorsaestate contro Gaza. A darlo alle stampe è stata l’or-ganizzazione «Breaking the Silence» (Rompere ilsilenzio) che da tempo raccoglie le testimonianzedi soldati e ufficiali per denunciare le violazionidelle leggi internazionali e dei diritti dei civili com-messe dalle forze armate a Gaza e nei territori pa-lestinesi occupati.Stavolta i due autori della ricerca si avvalgono deiresoconti forniti da una sessantina di militari. Ilquadro che ne emerge è quello di una condottabellica all’insegna dell’attacco indiscriminato, con-tro uomini – non importa se combattenti o civili di-sarmati, se donne e anche bambini – e cose. Equesto anche quando le forze israeliane, in quelleprecise circostanze, non correvano alcun pericolo.A tale riguardo, precisa in un’intervista il fondatoredi «Breaking the Silence», non esistono più le re-gole d’ingaggio, chiunque viene trovato in una zo-na occupata dai militari «non è più un civile» equindi diventa un bersaglio.Non si tratta di un atteggiamento che deve meravi-gliare. Due esempi: a) all’epoca della precedenteoffensiva contro Gaza, uno dei più importanti rab-bini d’Israele, Mordechai Elyan, esortò l’esercito auccidere anche bambini e neonati per salvare la vi-ta dei soldati israeliani; b) dopo la guerra del1973, il rabbino capo del Comando israeliano, co-lonnello A. Avidan, ebbe a dire che quando i solda-ti in un’azione bellica incontrano dei civili e nonsanno quali intenzioni abbiano, «è permesso epersino doveroso ucciderli».Come si vede si è davanti a comportamenti noti eapplicati da tempo. Così si capiscono gli eventinarrati nel rapporto, come il bombardamento indi-scriminato del campo profughi di al Bureij, pur inassenza di atti ostili, e, sempre nelle stesse condi-zioni, di numerosi altri centri e quartieri densa-mente abitati. Nello stesso modo, e senza alcunmotivo apparente, vennero rasi al suolo tutti gliedifici occupati momentaneamente dai soldati. E,ugualmente senza ragione alcuna, i conducenti deicarri armati procedevano schiacciando con i cingo-li le auto ferme ai bordi delle strade.Uno degli ufficiali che hanno voluto rompere il si-lenzio annota come per i militari i nemici da colpireerano «gli arabi», tanto i combattenti quanto gliinermi. «Il discorso era razzista, nazionalista.»A Gaza, ridotta «a un cumulo di macerie» i mortifurono oltre 2200 di cui alcune centinaia bambini.

DI GADDO MELANI

DENTRO LA CRONACA

Gaza, cumulo di macerie

to più sostenibile, mantenerequesti membri che durantequesto periodo relativamentebreve pagano una quota infe-riore, piuttosto che perderlidefinitivamente a seguito didimissioni.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.•La proposta è oggettivamen-te condivisibile e opportuna.•Una precisazione dei suoi li-miti ne migliorerebbe l’appli-cazione: la formazione devedurare oltre un anno e il mem-bro per seguirla deve ridurre ilsuo grado di occupazione ameno dell’80%.

■ K15.023 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Rappresentanza forte di lavo-ratrici e lavoratori nel consi-glio di fondazione della Cassapensioni FFS

In occasione delle prossimeelezioni del consiglio di fon-dazione della Cassa pensioniFFS, il SEV rinuncerà a far par-te di una lista congiunta conla comunità di trattative (VSLF,transfair) presentando una li-sta propria.Il SEV mantiene il principiodel voto proporzionale, ma sioppone ad un’eventuale mo-difica del regolamento eletto-rale che assicuri alla comunitàdi trattative una rappresen-tanza fissa indipendente dalnumero di membri e al gradodi organizzazione dei sinda-cati.Il SEV si impegna anche affin-ché in futuro possano conti-nuare ad essere eletti anche i«non assicurati» ossia segre-tari sindacali, oppure speciali-sti esterni quali rappresentan-ti di lavoratrici e lavoratori.

Gli ultimi anni hanno dimo-strato come la comunità ditrattative, contrariamente aquanto avviene nelle trattativeper il CCL, in occasione di deci-sioni che riguardano il consi-glio di fondazione della CPFFS, non prenda una posizioneunitaria. Un singolo voto diver-gente da parte di un rap-presentante di lavoratrici e la-voratori può comprometteregravemente la rappresentanzadegli interessi dei membri SEV.Per poter fronteggiare in modocompatto la rappresentanza

dei datori di lavoro nel consi-glio di fondazione delle CPFFS, opponendosi a ulteriorifuture riduzioni di prestazioni,rispettivamente negoziarebuone condizioni, occorre unarappresentanza del SEV affida-bile, coerente e compatta.Un consiglio di fondazionecomposto unicamente damembri del SEV, è giustificabi-le in ogni modo sulla base delnumero dei membri e del gra-do di organizzazione.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta per esa-me.• La richiesta deve esseretrattata dal comitato SEV.

■ K15.024 – SottofederazioneAS, commissione centrale

Applicazione conforme allalegge della registrazione deltempo di lavoro

Il SEV chiede alle FFS di verifi-care la conformità alla leggedella registrazione del tempodi lavoro ed esige uno strettorispetto della legge dell’arti-colo 46 della Legge sul lavoro(Ll), rispettivamente dell’arti-colo 73a dell’Ordinanza alla Ll(considerato anche il progettodi nuova ordinanza che do-vrebbe entrare in vigore nel-l’ottobre del 2015). Il SEVdeve concordare una regola-mentazione chiara e vincolan-te quale complemento dell’at-tuale CCL e una verifica dellaprassi finora seguita dalleFFS, che non risulta conformealla legge.Secondariamente, il SEV deveevitare che i nuovi modelli dipensionamento vengano aggi-

rati dal previsto allentamentodelle norme per la registrazio-ne del tempo di lavoro pressoalcuni livelli di esigenza.

Da alcuni anni presso le FFSsi può costatare come la regi-strazione del tempo di lavoronon sia più conforme allenorme di legge. Vi sono sem-pre più collaboratrici e colla-boratori al di sotto del livellodi esigenza K che vengonomessi sotto pressione affin-ché rinuncino «volontaria-mente» alla registrazione deltempo di lavoro e gli svantag-gi che ne derivano. Spesso,viene svolta anche un’enormepressione da parte del grup-po, dove i superiori mettono iloro dipendenti l’uno control’altro. Tutte queste normepoco chiare devono essere ri-viste alla luce della revisionedell’art. 73a dell’Ordinanzaalla Ll e rinegoziate di conse-guenza.

Il comitato SEV raccomanda diaccettare la proposta.• Le discussioni sul rilievo deltempo di lavoro nell’ambitodella Legge sul lavoro rendo-no necessarie nuove discus-sioni tra SEV e le FFS sullenormative del tempo di lavo-ro.

Giovedì 28 maggio 2015

9.00 Apertura del congresso

12.00 Pausa pranzo al Kursaal

13.30 Inizio della seduta pomeridiana

17.30 Chiusura prevista del congresso

Durante lo svolgimento del congresso non sono previsteulteriori pause.

Svolgimento del congresso

Page 14: Contatto sev 2015 09

......

14 ATTUALITÀcontatto.sevN. 09/1515.5.2015

Lo sciopero ha avuto pesanticonseguenze per tutta l’utenzadelle ferrovie tedesche DB, inquanto la settimana di sciope-ro ha provocato la soppressio-ne di circa due terzi dei treni inorario. Lo sciopero era motiva-to da rivendicazioni di caratte-re salariale, ma per il GDL eranel contempo una questione divitale importanza. In Germaniasi parla infatti di introdurre unalegge che ammette un solo in-terlocutore sociale per ogniazienda per negoziare le condi-

zioni di lavoro. Se questo pro-getto venisse concretizzato, ilGDL perderebbe ogni ragionedi esistere.Il sindacato delle ferrovie e deitrasporti EVG, che opera invecea livello generale ha sempre se-gnalato la propria disponibilitàalla collaborazione tra sindacatie il suo presidente AlexanderKirchner ha ripetutamente of-ferto di costituire una comunitàdi trattativa con la GDL, comeavviene in Svizzera con il SEV.La sola condizione era che gliaccordi negoziati fossero appli-cabili indistintamente per tuttele collaboratrici e tutti i collabo-ratori della DB. Il GDL ha peròcategoricamente respinto pro-prio questa condizione, datoche punta ad avere accordi se-parati da lui negoziati solo permacchinisti, accompagnatoritreno e macchinisti di manovra.Il GDL si oppone pure a che le

DB sottoscrivano con l’EVG con-tratti analoghi a quelli elaboraticon lui per le proprie categorie.Senza mettere in discussione ildiritto di sciopero, l’opinionepubblica tedesca appare moltoirritata nei confronti del presi-dente del GDL Klaus Weselsky,che alcuni media non hanno

esitato a definire la persona piùdetestata di Germania. Si sen-tono però anche commenti ditutt’altro tenore: «laddove i sin-dacati più grandi hanno cedutoalle pressioni politiche e del-l’opinione pubblica, i sindacatidi nicchia hanno trovato spazioper affermarsi» ha per esempio

scritto Jakob Augstein, in uneditoriale sullo Spiegel online.E che in Germania vi sia la ne-cessità di maggior riguardo peril servizio pubblico è stato di-mostrato anche dal fatto chepersino il personale degli asilinido sia sceso in sciopero setti-mana scorsa. pmo

Germania: il sindacato dei macchinisti GDL ha indetto uno sciopero di una settimana

Si è trattato del più lun-go sciopero della storiadella Deutsche Bahn, in-detto dal sindacato dellacategoria dei macchini-sti GDL e che ha vistobloccare la circolazioneper una settimanaintera.

Grande tensione tra DB e GDL

DB

Le linee Yverdon–Losanna eYverdon–Ginevra sono rimasteinterrotte per una settimanadopo il deragliamento di untreno merci a Daillens. Tra Ber-na e Friborgo vi è invece statauna frana e il giorno dopo ilmaltempo ha creato problemitra Losanna e Vevey. Le FFS e illoro personale sono quindi sta-ti molto sollecitati. In particola-re montatori di binari, di lineedi contatto, ingenieri e dirigen-ti della circolazione treni han-no dovuto prestare servizi stra-ordinari sull’arco delle 24 ore.Un impegno che il portavoceFFS di Losanna ha tenuto asottolineare pubblicamente: «èstato necessario un impegnostraordinario di tutto il perso-nale e di servizi esterni come

pompieri, protezione civile edesercito».Patrick Bellon, vicepresidentedella sottofederazione AS e di-rigente della circolazione trenia Losanna ci ha raccontato:«mi hanno chiamato in servizioil sabato, quando avevo libero.Ma come me, molte colleghe ecolleghi hanno risposto pre-sente e rinunciato ai proprigiorni di riposo: dai montatoriai capiteam, eravamo tutti sul-la stessa barca».È un’ulteriore conferma dellagrande disponibilità del perso-nale FFS per permettere al-l’azienda di superare momentidifficili e fornire il proprio ser-vizio.«Abbiamo dimostrato che lospirito del ferroviere è ancoravivo» sottolinea Patrick, che haapprezzato anche le manifesta-zioni di riconoscenza da partedelle FFS: «persino AndreasMeyer sembra essersi accortoche le e i ferrovieri sono perso-

ne sulle quali si può fare affi-damento».

Merci pericoloseL’incidente di Daillens ha rilan-ciato il dibattito sulla sicurezzadei trasporti di merci pericolo-se. Da una parte si sta riflet-tendo se i controlli attuali sonosufficienti per evitare guasti ai

veicoli. Dall’altra, si discuteperò anche l’opportunità di tra-sportare questo genere di mer-ci su lunghe distanze o se nonsarebbe meglio prevedere di-sposizioni che obblighino aprodurle direttamente sul po-sto in cui vengono poi utilizza-te. Infine, vengono chiamate incausa anche le diverse respon-

sabilità. Per il momento, lespese per lo sgombero dell’in-cidente e il ripristino della li-nea sono andate a carico dicantoni e FFS, mentre i veicoliche probabilmente sono all’ori-gine dell’incidente, sono diproprietà privata.

Henriette Schaffter / pmo

Lo spirito di sacrificio dei ferrovieriTraffico ferroviario perturbato in Romandia: all’incidente di Daillens sono seguite le inondazioni

Nelle ultime settimane,il personale delle ferro-vie della Svizzera ro-manda è stato partico-larmente sollecitato.

Keys

tone

L’intervento ha richiesto la stretta collaborazione tra servizi delle FFS, dei cantoni e dei comuni.

Page 15: Contatto sev 2015 09

SERVIZIO ......

15contatto.sevN. 09/1515.5.2015

La sezione PV Ticino e Moesano (pensio-nati) ha il mesto compito di annunciarel’avvenuto decesso dei propri soci:

Antonio Allioli, 75 anni, GiubiascoVittorina Bernasconi, 89 anni, Riva SanVitaleIvano Boldini, 83 anni, Castel San PietroMario Broggi, 83 anni, BiascaAdalfea Bucher, 77 anni, AvegnoAldo Cavanna, 85 anni, Morbio InferioreElma Ercüment, 58 anni, Ponte TresaAnna Galli, 94 anni, MinusioGiuseppe Grino, 92 anni, S. AntoninoEmma Lafranchi, 87 anni, CadenazzoGenoveffa Leonardi, 90 anni, BellinzonaFranca Ortelli, 89 anni, Genestrerio

Emilio Pedroni, 92 anni, BellinzonaRomilda Ponzio, 97 anni, BellinzonaCorrado Rima, 55 anni, Motto BlenioLiliana Rima, 90 anni, BellinzonaPaola Rivera, 82 anni, BiascaVerilia Strozzi, 97 anni, Biasca

A tutti va un pensiero di sentita ricono-scenza per la fedeltà dimostrata al nostromovimento sindacale.

Ricordando questi cari colleghi e colleghe,rinnoviamo ai loro congiunti le nostre sin-cere condoglianze e ci scusiamo per even-tuali involontarie dimenticanze.

Il comitato PV Ticino e Moesano

I nostri morti

§Il CCL FFS e FFS Cargo ri-conosce ai dipendenti atempo parziale retribuitia ore il diritto alle inden-nità regionali, al rimbor-so spese per corse diservizio con l’auto priva-ta, al telelavoro e al-l’evoluzione salariale.Inoltre, se il loro gradodi impiego non è sog-getto a cambiamenti,devono essere assunticon stipendio mensile.

Colpi di diritto

Erika (nome fittizio) ha con-tattato la protezione giuri-dica del SEV in quanto ilsuo capo non intendevaconcederle le vacanze esti-ve da lei richieste. Un pro-blema che il SEV ha potutorisolvere solo in piccolaparte, in quanto l’attribu-zione delle vacanze deve sì

Effetto valangaQuella che a prima vista sembrava una semplice richiesta di spiegazioni da parte di unacollega che lavorava alle FFS a tempo parziale ha obbligato l’unità organizzativa amodificare numerosi contratti di lavoro e a versare cospicui importi.

tener conto degli auspicidella dipendente, in parti-colare in presenza di unpartner di vita e di bambiniin età scolastica, ma solonella misura del possibile,secondo le esigenze azien-dali. L’ultima parola spettaquindi al datore di lavoro,che deve tuttavia comuni-care le vacanze attribuitecon un preavviso adeguato.La legge prevede che alme-no due settimane siano daconcedere assieme e lapossibilità di definire va-canze aziendali.

Diversi diritti negatiDalla discussione con Erikaè però anche emerso chelei era retribuita a ore,avendo tuttavia definitauna percentuale minima diimpiego.Conformemente alle dispo-sizioni di legge, contratto

di lavoro e conteggi salaria-li esibivano il conteggio se-parato dell’indennità di va-canza.I controlli dei conteggi han-no per contro evidenziatoaltre lacune: il suo caricolavorativo era talmente re-golare da giustificare, comeprevisto dal CCL FFS, unasua retribuzione sulla basedi un salario fisso mensile.Inoltre, non venivano versa-te l’indennità regionale, ilrimborso spese per corse diservizio con il veicolo priva-to, né quelle per il telelavo-ro (lavoro a domicilio). Infi-ne, non le era stata ricono-sciuta nessuna evoluzionesalariale, in quanto il supe-riore aveva semplicementeomesso di eseguire i collo-qui di qualifica.Il SEV ha quindi richiamatol’unità organizzativa suquesti punti, che devono

essere riconosciuti ancheai dipendenti a tempo par-ziale, indipendentementese retribuiti a ore o a mese.Il SEV ha inoltre osservatocome non si fosse in pre-senza di un’occupazionesoggetta a importanti varia-zioni di impiego, o a inter-ruzioni, per cui si dovevaprovvedere ad una retribu-zione su base mensile. Evi-dentemente, le indennitànon versate sono state ri-chieste con effetto retratti-vo.

Parità di trattamentoL’unità organizzativa inte-ressata ha ammesso gli er-

rori e proceduto a correg-gerli secondo le indicazionidel SEV.Il consulente HR competen-te si è poi reso conto che leFFS, in qualità di datore dilavoro di diritto pubblico,devono anche rifarsi al di-ritto della parità di tratta-mento. Ad essere modifica-to, non è quindi stato soloil contratto di Erika, ma an-che altri che erano stati re-datti nello stesso modo,versando anche a questecolleghe e a questi colleghigli arretrati accumulati.

Team di protezione giuridica SEV

Articoli 53 (Modello di lavoro a tempo parziale), 74 (Persone occupatea tempo parziale), 87 (Salario mensile o orario) e 114-118 (Modelli dipensionamento e modello di durata della vita attiva).

LAVORO A TEMPO PARZIALEDisposizioni particolari del CCL FFSe FFS Cargo 2015

contatto.sev è il giornale del sindacato del personale dei trasporti SEV.Pubblicazione quindicinale.Editore: SEV, www.sev-online.ch.Redazione: Peter Moor (caporedattore), Peter Anliker, Vivian Bologna,Beatrice Fankhauser, Markus Fischer, Françoise Gehring, Pietro Gianolli,Anita Merz, Patrizia Pellandini Minotti, Henriette Schaffter.Indirizzo della redazione: contatto.sev, CP, 6501 Bellinzona, e-mail:[email protected], telefono 091 825 01 15, fax 091 826 19 45.Tiratura: edizione italiana: 3609 copie; totale: 43 612;certificata il 14.11.2014.Abbonamenti e cambiamenti di indirizzo: SEV, divisione amministra-tiva, casella postale, 3000 Berna 6, e-mail: [email protected], tel. 031357 57 57, fax 031 357 57 58. Abbonamento annuale per i non affiliati:40 franchi.

Pubblicità: Zürichsee Werbe AG, Seestrasse 86, 8712 Stäfa,tel. 044928 56 11, fax 044 928 56 00, e-mail: [email protected],www.zs-werbeag.ch.

Prestampa: AZ Medien, Aarau, www.azmedien.ch.

Stampa: Mittelland Zeitungsdruck AG, Neumattstrasse 1, 5001 Aarau,www.mittellandzeitungsdruck.ch (azienda del gruppo AZ Medien AG).

ISSN 1662-8470

Prossima edizione: il 28 maggio 2015.Chiusura redazionale: giovedì 24 aprile,ore 10.

IMPRESSUMLa nostra sezione presenta sentite condoglianze al collega Alberto D’Alessandri, colpito negliaffetti familiari per il decesso della madre Angela. LPV Ticino

CONDOGLIANZE

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16 TEMPO LIBEROcontatto.sevN. 09/1515.5.2015

Il 26 marzo si è svolta a Stettlen l’annuale assemblea dei delegatidella FSG, alla quale il presidente Patrick Eicher ha potuto accoglie-re anche l’ospite Stefan Kappeler della banca Coop. Un saluto par-ticolare è andato a Kurt Suter, delegato dei membri individuali del-la Svizzera centrale, giunto alla sua ultima assemblea e a ErnstHungerbühler, delegato dei membri individuali della Svizzeraorientale.Quella del 2015 è stata la prima assemblea nella sua nuova com-posizione. Il presidente ha espresso un ringraziamento ai colleghidell’amministrazione per l’ottima collaborazione, nonché agli entivicini: FFS, SEV, Banca Coop e Reka ed infine a chi accoglie gli ospi-ti della cooperativa nelle varie destinazioni di vacanza.

Il risultato dell’anno 2014 è positivo, con i conti che hanno fatto re-gistrare un utile rispettabile e, soprattutto, per la prima volta dal2010 hanno visto un aumento dei pernottamenti complessivi. Suiconti di deposito verrà mantenuto l’interesse dello 0,5 percento.L’ufficio di revisione ha raccomandato di accogliere i conti tenutiimpeccabilmente e i delegati vi hanno dato seguito, approvandoconsuntivi 2014 e preventivi 2015, con sentiti ringraziamenti alcontabile Christian Hunziker per il minuzioso lavoro svolto.

Tra le novità delle varie sedi è stato ricordato che quella di Grindel-wald ha visto il cambiamento del custode, che ora accoglie gli ospiticon un aperitivo. I custodi e una squadra di volontari hanno dedicatouna settimana al rinnovo delle strutture di Samedan, risanando inparticolare i pavimenti in legno della casa numero 1. A Bettmeralp,una ditta ha svolto lavori di miglioria al terreno circostante.

Josef Wiederkehr, delegato dei membri individuali della Svizzeraorientale, ha rimesso il suo mandato con effetto immediato ed hapotuto essere sostituito da Ernst Hungerbühler, macchinista pen-sionato di Romanshorn, che opererà ad interim sino alla ratifica daparte dell’assemblea dei delegati/generale del 2017. Kurt Suter,da 24 anni delegato dei membri individuali della Svizzera centrale,ha pure presentato le sue dimissioni ma non ha purtroppo potutosin qui essere sostituito. Dopo nove anni, anche Heinz Schneider ègiunto in scadenza di mandato come membro della CVG. A succe-dergli è stato chiamato Markus Zwahlen di Schwarzenburg, mem-bro della CVG RPV, eletto all’unanimità dei delegati.

Anche quest’anno è stato rinnovato l’appello ai delegati di pubbli-cizzare l’offerta della FSG, contribuendo così al successo della co-operativa delle case di sci e di vacanza dei ferrovieri. Ogni prenota-zione è benvenuta, sia sul sito internet www.fsg-ferien.ch o pertelefono a Renate Freiburghaus, 031 911 46 88.

La prossima assemblea dei delegati avrà luogo il 7 aprile 2016.Miriam Brand

Assemblea dei delegati: utilee pernottamenti in aumento

■ Cooperativa delle case di vacanza e di sci dei ferrovieri

E perché non a Grindelwald, Samaden o Bettmeralp?

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Page 17: Contatto sev 2015 09

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17SOTTOFEDERAZIONIcontatto.sevN. 09/1515.5.2015

Sabato scorso, sulla Piazza Rossa di Mosca, hafatto scalpore l’assenza dei leader occidentali allagrande parata per il 70 ° della vittoria sovietica sulnazismo. Durante lo scorso secolo le democrazieoccidentali si sono trovate alleate della Russiazarista nella prima guerra mondiale e dell’UnioneSovietica comunista nella seconda. In entrambi icasi furono molti i politici, ma anche militari, cheebbero l’impressione di combattere contro il ne-mico sbagliato. Ma proprio la necessità di scon-figgere la Germania fece sì che, in entrambi iconflitti, le democrazie e autocrazie trascurasserole reciproche differenze, per difendere insieme laloro sopravvivenza. Hitler, invece, non fu abba-stanza scaltro da giungere a un compromesso conquelli che sarebbero potuti essere i suoi naturalialleati. Nel 1941 il regime stalinista in URSS eraprofondamente impopolare e ciò era ancora piùevidente nelle nazioni satellite della Russia. Con ilgiusto incoraggiamento e, soprattutto, con l’op-portuna protezione dalla spietata polizia segretastalinista, minoranze etniche come ucraini, letto-ni, lituani, armeni e georgiani avrebbero proba-bilmente imbracciato le armi contro le forzesovietiche. In effetti, man mano che i tedeschi siaddentravano nella Russia europea, si resero con-to di essere accolti non come degli invasori; macome dei liberatori. E non solo da parte dei conta-dini, ma anche dagli ufficiali dell’Armata Rossa,che si arrendevano volentieri con intere squadre,chiedendo solo la possibilità di combattere controStalin. Hitler si trovò, insomma, dinanzi alla golo-sa opportunità di mettere in piedi una vera e pro-pria crociata antibolscevica; ma accecato dal suofanatismo non la seppe cogliere al volo. Per il Füh-rer la purezza ariana dei crociati era importantequanto la vittoria finale. Nei suoi lager in Germa-nia Hitler teneva prigionieri 5 milioni di sovieticiche faceva morire lentamente. Gli squadroni disterminio nazisti che seguivano le truppe del fron-te in territorio russo giocarono a favore di Stalin.Contro un nemico che mirava solo a sterminare orendere schiave intere popolazioni, non vi era al-tra risposta che la guerra all’ultimo sangue. Sta-lin, a differenza di Hitler, fu invece molto abile asfruttare le circostanze, trasformando lo scontro inuna crociata anti-nazista. E vinse la guerra! Hitlerinvece si suicidò nel suo bunker; proprio lui cheaveva detto: «Al popolo tedesco bisognerebbe,per il suo bene, augurare una guerra ogni quindi-ci o vent’anni»!

ROBERTO DE ROBERTIS

A SPROPOSITO DI …

... RussiaAll’edizione 2015 hanno parte-cipato 39 colleghi del settore e5 ospiti.Nel 2014 la sottofederazioneha dovuto accomiatarsi dai col-leghi Walter Burri, RPV Thurtal,Caspar Vögeli e Rene Senn,RPV Südostschweiz e AdrianoBernasconi, RPV Ticino, ricor-dati con un momento di racco-glimento.Marcel Affolter di IT FFS e capo-progetto «MIT»ha presentato ilprogetto di comunicazione conil personale. Il mondo digitaleevolve sempre più in fretta e inSvizzera il 70% della popola-zione dispone ormai di unosmartphone e il 30% di untablet. Le FFS hanno pertantodeciso di colmare il divario di-gitale tra quadri e personale alfronte dotando tutti di appa-recchi di comunicazione digita-li. Ad oggi, sono 5000 dipen-denti a non disporre di e-mail,12 000 di apparecchi IT mobilie 4500 di un account IT.Le FFS vogliono migliorare que-sta situazione, incrementandonel contempo anche la propriaposizione sul mercato del lavo-ro, l’immagine di datore di la-voro e l’apprezzamento neiconfronti del personale. Le pri-me categorie a ricevere gli ap-

parecchi sono state quelle diri-genziali, la divisione IM e i set-tori centrali. È ora in corso laseconda tappa. In manovra1400 di 3900 persone (39%)hanno ricevuto il loro apparec-chio e hanno potuto dare unprimo giudizio: oltre il 60% loconsidera un vantaggio per ilproprio lavoro e il 25% consi-derano questo strumento da«molto buono» a eccellente. Ilsettore «Rail Clean» necessitadi un continuo adeguamentodei processi, in quanto il diva-rio tecnologico è tuttora moltoampio, anche a causa dell’ele-vata quota di colleghi stranieri.Il presidente centrale Hans-peter Eggenberger ha poi riferi-to delle novità presso le FFS, inparticolare dei risultati positividelle trattative per il CCL, chehanno visto l’unificazione el’aumento delle indennità do-menicali e dei moduli per l’im-piego all’estero. Non sono in-vece stati fatti passi avanti perl’indennità di funzione e vi so-no stati peggioramenti delledisposizioni sul riorientamentoprofessionale.Presso P-ZBS a Ginevra, Zü-rich-Herdern e Oberwinterthurè in corso una prova del pro-getto «frisch und fit» (fresco e

in forma). Le prove con il siste-ma Lisa hanno invece eviden-ziato lacune nella comunica-zione, in particolare nellechiamate di gruppo e nei cam-biamenti della cellula GSM-R. Ilteam del progetto Telecom stacercando le cause.Il presidente della CoPe digruppo Marcel Ruoss ha infor-mato che prossimamente visarà un sondaggio sulla «sen-sazione soggettiva di sicurez-za» del personale.La direttiva I-70003 sui localidi pausa è stata applicata eSEV e comunità di trattativestanno discutendo, senza laCoPe, della decisione 33 che ri-guarda la partecipazione.Alex Brunner ha riferito dellequestioni principali riguardantila sicurezza sul lavoro, la tute-la della salute e il personalepresso FFS e FFS Cargo, ricor-dando che da metà 2015 le so-le norme valide per gli abiti dilavoro saranno le SN 471 e20741.Il prossimo convegno della ma-novra si svolgerà all’hotel Artedi Olten il 9 aprile 2016.

Bruno Kirchhofer

Convegno della manovra 2015■ Sottofederazione RPV

Anche quest’anno, la ZPV haindetto alcuni corsi di forma-zione nell’ambito del program-ma Movendo, che hanno tratta-to le modifiche del CCL e ilfuturo del personale treno. Nel-le tre regioni linguistiche han-no partecipato in totale unatrentina di colleghe e colleghi.A Losanna vi sono stati collo-qui volti alla ricerca di un nuo-

vo presidente per la sezione.Hanno fatto molto discutere lemisure di stabilizzazione dellacassa pensioni. Mentre i qua-dri delle FFS intascano Bonusragguardevoli, il personale de-ve accettare nuovi peggiora-menti, che lo stanno portandosempre più vicino alla sogliadell’intollerabile. Un disagioche la ZPV ha espresso anchealla conferenza CCL, accettan-do comunque a denti stretti iprovvedimenti proposti.Grande preoccupazione susci-ta anche la gestione del tempodi lavoro. In diverse regioni sista allargando la convinzioneche sia ormai impossibile ri-

spettare le BAR. Questa situa-zione però è in chiaro contra-sto con il CCL. Il 29 aprile si èsvolto un incontro con le FFS,atteso con ansia e di cui riferi-remo prossimamente. Vi sonopunti sui quali non siamo asso-lutamente disposti ad entrarein discussione e se non fossepossibile giungere ad un accor-do, rimarrebbero in vigore ledisposizioni attuali.Siamo riusciti ad occupare tut-te le cariche della Cope super-ficie, mentre vi è un posto va-cante in quella a livello didivisione.

Pascal Fiscalini, Vicepresidente

■ Sottofederazione ZPV

La commissione centra-le ZPV, nella sua terzariunione del 20 aprileha analizzato le recentidecisioni inerenti lacassa pensioni.

Decisione della Cassa pensioniaccolta dalla ZPV a denti stretti!

www.sev-online.ch

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18 AGENDAcontatto.sevN. 09/1515.5.2015

Dopo tanti anni di sconfinamenti oltre fron-tiera abbiamo pensato che sarebbe statoideale fare un giro nella nostra bella Svizze-ra. Abbiamo scelto una meta non troppolontana ma molto ambita dai turisti e che si-curamente molti di voi ricordano con piace-re. Anche il mezzo di trasporto ci riporta ainostri ricordi di attivi e pertanto utilizzere-mo il treno, che per il momento sale ancoralungo le rampe sud e nord del Gottardo, mache molto presto sfreccerà nelle sue viscere.I possessori della tessera FVP utilizzano laCarta giornaliera (CG) e hanno così modo disfruttare il buono che le nostre FFS ci metto-no annualmente a disposizione. Eventualiinteressati che non hannola tessera FVP devono pro-curarsi una Carta giornalie-ra presso uno dei Comuniche la offrono a prezzo ri-dotto.Dopo un comodo viaggiofino a Lucerna, saliremo sulbattello in partenza dal mo-lo 1 alle ore 10.12 che sul-l’arco di due ore ci mostreràle bellezze della Svizzeracentrale e ci condurrà fino aBrunnen. Qui ci verrà servi-to, all’Albergo City, l’aperi-tivo e poi a seguire il pran-zo: insalatina, arrosto dimaiale con gratin di patatecasalingo e verdure e comedolce fragole fresche congelato alla vaniglia e pan-na. Il tutto bagnato da unbuon vino, acqua mineraleed il caffè.

Costo della gita CHF 50.– comprendentel’aperitivo, il pranzo e le bibite a Brunnen(escluse le CG).

L’iscrizione dovrà pervenire entro lunedì1o giugno a:Marco Hefti, via Salim 7, 6653 Verscio,tel. 091 796 28 16, e-mail: [email protected] oppure a Renato Bomio, via R.Simen 77A, 6648 Minusio, tel. 091 74380 66, e-mail:[email protected] o tramite il ta-gliando di iscrizione qui sotto.

PV Ticino e Moesano

Gita sul lagodei Quattro Cantoni11 giugno 2015

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ISCRIZIONE alla gita Lago dei quattro Cantoni , giovedì 11 giugno 2015

Numero di persone che si iscrivono: ...............

Cognome e nome: .....................................................................................

Numeri telefono:........................................................................................

Salita a: ....................................................................................................

Ritagliare il tagliando e inviarlo all’indirizzo indicato di Marco Hefti o Rena-to Bomio.

Anche quest’anno l’incontro sarà organizzato presso ilcentro parrocchiale San Giuseppe (PfarreizentrumSt. Josef), partenza dalla stazione centrale tram n. 4, 13o 17 con fermata alla Quellenstrasse. Ritrovo al Treff-punkt alla stazione centrale di Zurigo alle ore 11.00(treni: da Chiasso 7.45, Mendrisio 7.53, Lugano 8.11 eBellinzona 8.34). Zurigo arrivo 10.51.Dopo l’aperitivo, seguirà il seguente menù: minestra,insalata mista, riso casimir, dessert e caffè, il tutto alprezzo di CHF 55.00.

Iscrizione entro domenica 17 maggio e maggiori infor-mazioni a:Peter Scherrer, Lerchenberg 6, 8046 Zurigo, telefono044 302 48 29 o 079 479 15 48.Oppure a Werner Schürmann, Auenstrasse 7, CP, 8302Kloten, telefono 044 813 56 68 o 079 479 15 57.

Vi aspettiamo numerosi! Il comitato d’organizzazione

Ritrovo capitreno pensionati«Gottardisti» 2015mercoledì 20 maggio a Zurigo

La VPT sostiene le suesezioni nell’assistenza ailoro membri! Le sezioni chefra maggio e ottobre 2015 organizzano uno stand per imembri ricevono da noi coccinelle di cioccolata da

distribuire.

Le coccinelle si possonoordinare al più tardi 14giorni prima a:[email protected]

Azione di reclutamento 2015

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«Sono anche un pattugliatore»

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arzerEsperto di logistica, Presidente centrale TS

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Page 19: Contatto sev 2015 09

REGIONE ......

19contatto.sevN. 09/1515.5.2015

Il tempo capriccioso non ha fer-mato i militanti dei sindacatiaccorsi al Primo Maggio 2015(qui sopra in prima fila ThomasGiedemann, Angelo Stroppini e

Marco Belloli). Come vuole latradizione, la cucina è statagestita dai macchinisti e daimanovratori del SEV. Dal palcoun appello all’unità e dure criti-

che ai bilaterali, che senza realie concrete misure di accompa-gnamento contro il dumpingsalariale e sociale devono esse-re congelate.

Primo Maggio 2015 a Lugano

La parola alle immagini

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Page 20: Contatto sev 2015 09

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20 FOCUS.SEVcontatto.sevN. 09/1515.5.2015

La domanda di questa edizione è:Quale azienda dà un similesfoggio di fantasia nel decorare ipropri treni?

Si può partecipare al concorsoentro mercoledì 19 maggio2015, inviando una cartolinapostale con nome, cognome,indirizzo e soluzione a: SEV,Photomystère, casella postale,3000 Berna 6;per e-mail: inviando le stesseindicazioni della cartolina [email protected]; per internet: sul nostro sitowww.sev-online.ch cliccare sulbox «Photomystere» a destra sottol’agenda e riempire il formulariocon le indicazioni richieste.

Verranno considerate le rispostecorrette con il maggior grado didettaglio.

Il nome della vincitrice o delvincitore sarà pubblicato sulnumero successivo.

È in palio un esclusivo coltellinomodello «Outrider» con designSEV, che verrà sorteggiato tracoloro che avranno dato larisposta esatta.

Non verrà tenuta alcuna corri-spondenza sul concorso. Le vielegali sono escluse.

La foto dell’ultima edizione delconcorso è stata scattata aGöschenen.Sul sito www.sev-online.chtroverete una foto esplicativa.

Il fortunato vincitore dei 40 franchiin buoni Reka è: Franz Loretz diEmmenbrücke, membro dellasezione PV Luzern.

Photomystère: «Quale azienda dà un simile sfoggio di fantasianel decorare i propri treni? »

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Il SEV comprende i malumori,perciò lo scorso 30 aprile unadelegazione composta dasegretari sindacali di Zurigo eda rappresentanti delle sezioniVPT Forchbahn (FB), SihltalZürich Uetliberg Bahn (SZU),Verkehrsbetriebe Zürichsee eOberland (VZO) e Zürichsee-Schifffahrtsgesellschaft (ZSG)ha presentato una serie di fattiai dirigenti della comunità. Pri-mo fra tutti la scarsità dei mez-zi messi a disposizione dai po-teri pubblici dal 2010 al 2015,a causa della delicata situazio-ne finanziaria e del debole rial-to del rincaro (+0,9 %). La co-munità di trasporto ha dunquemesso sul piatto solo un 2,3 %per gli aumenti salariali, ossiain media 0,25 % all’anno. Leaziende non hanno però potu-

to procedere né agli aumentiindividuali previsti dal sistemasalariale, né ad aumenti gene-ralizzati. «Basta un esempioper cogliere il problema. Ai tra-sporti VZO occorreva lo 0,65 %di aumento della massa sala-riale per rispettare l’evoluzionecontemplata nel sistema sala-riale» osserva il segretario sin-dacale Arne Hegland. «Dal mo-mento che la commissione deitrasporti ha messo a disposi-zione solo lo 0,3 % per il 2015,la VZO ha proceduto in questosenso per gli adeguamenti sa-lariali, ma lo 0,35 % mancantenon è stato compensato». Alladirezione si riconosce comun-

que la volontà di avere cercatoi mezzi necessari per gli ade-guamenti individuali. Risparmisui salari anche presso la SZU:«Malgrado il nostro sistemasalariale si basi sul merito, i di-pendenti migliori non sonostati premiati, perché manca-vano i soldi per alimentare ilsistema» spiega Daniel Wollen-mann, presidente della VPT se-zione Sihltal.

Stagnazione dei salariLa mancanza di denaro si èinevitabilmente tradotta in sa-lari fermi al palo. «Dal 2004 ilmio salario è stato ritoccatoverso l’alto nel 2005 e nel

2008, quando ho superato gliesami di pilota di battello pres-so l’UFT» racconta Björn Peter-sen, presidente VPT sezione la-go di Zurigo. Il suo salario ècresciuto del 17 % mentre ipremi di cassa malati sono au-mentati del 35 % e gli affitti del17 %. «La ZVV ha tuttavia elar-gito una gratifica grazie allasoddisfazione della clientela;l’azienda quasi ogni anno hadistribuito dei chèque Reka»riconoscono Petersen e Wol-lenmann. «Ma non si può con-tinuare così» esclamano.

Cresce il rischio di malattiaLa situazione descritta da Da-rio Persico, conducente di buse vicepresidente della sezioneVZO, non è diversa. Tra il 2010e il 2015 il suo salario lordo ècresciuto del 4,5 %, ma i premidi cassa malati della sua fami-glia (composta da 4 persone)sono aumentati dall’ 8 al 12 %all’anno e del 15 % quest’an-no. E quando si è malati, tuttocosta di più. «Ho avuto dei pro-blemi di salute questi ultimidue anni e mi sono costati 50mila franchi» testimonia GuidoHungerbühler, specialista diveicoli ferroviari e macchinista.«Per fortuna - aggiunge - ho

potuto continuare a lavorarepresso FB». Con l’aumento delnumero di passeggeri e gli im-pieghi che stagnano, la guida èdiventata più faticosa, per nonparlare dei pedoni appiccicatial loro cellulare, sempre più di-stratti». Il rischio di malattia,inoltre, aumenta; e su questopunto Guido Hungerbühler eDario Persico concordano.Quest’ultimo fa inoltre notareche la nascita di un figlio spes-so comporta anche un traslo-co. «Al giorno d’oggi un appar-tamento di 3½ locali costa piùdi 2000 franchi, più di un terzodel salario».«Gli utili generati dall’aumentodella produttività devono ancheessere in parte condivisi con ilpersonale» sottolinea la segre-taria sindacale Regula Bieri. Ela sua collega Edith Graf-Lit-scher riassume la questione inquesti termini: «Dopo sei annidi stagnazione, il personale hameritato una duratura valoriz-zazione dei salari. Nei trasportipubblici occorre anche investirenel personale, non solo nel ce-mento». Fi

Da sei anni presso lacomunità zurighese deitrasporti (ZVV), che rag-gruppa una cinquantinadi aziende, i salari sonofermi al palo. Una situa-zione frustrante per ilpersonale, confrontatocon aumenti degli affittie dei premi di cassamalati.

Gli aumenti generali dei salari tardanoStagnazione dei salari presso i trasporti zurighesi: il SEV sensibilizza i responsabili

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Aumento della produttività, ma salari stagnanti.