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Pagina I

APPALTI

L'Ance «incassa» la modifica sulla soglia del sistema SoaSole 24 Ore 04/03/16 P. 2 1

Pa qualificate, rating per le imprese, poteri Anac: al via il nuovo codice appaltiSole 24 Ore 04/03/16 P. 2 Giorgio Santilli 2

CODICE APPALTI

Appalti, cambiano le regoleCorriere Della Sera 04/03/16 P. 1-17 Andrea Ducci 7

APPALTI

Uscita di scena graduale per il general contractorSole 24 Ore 04/03/16 P. 3 Alessandro Arona 9

Appalti, no al massimo ribassoItalia Oggi 04/03/16 P. 1-28 Andrea Mascolini 10

Appalti riforma al primo stepItalia Oggi 04/03/16 P. 28 Andrea Mascolini 13

Il governo: appalti più trasparenti, stop alle gare al massimo ribassoStampa 04/03/16 P. 6 Roberto Giovannini 15

Cantone ottimista: "Bene il nuovo codice può aiutarci nella battaglia contro le mafie"Stampa 04/03/16 P. 7 Grazia Longo 17

"Giù i tempi per le grandi opere Da 8 anni si può scendere a 4Stampa 04/03/16 P. 7 Francesco Spini 19

Rivoluzione negli appalti addio al massimo ribasso sarà lo Stato a scegliere I Poteri allRepubblica 04/03/16 P. 10 Luisa Grion 20

"Lavori veloci e prezzi chiari finita l'era delle incompiute"Repubblica 04/03/16 P. 11 Valentina Conte 23

"Subappalto senza limiti così stravolta la delega"Repubblica 04/03/16 P. 11 24

EDILIZIA

Opere edilizie minori, stop l'accatastamento d'ufficioItalia Oggi 04/03/16 P. 29 Antonio CicciaMessina

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INNOVAZIONE

L'Italia ritorna a brevettareSole 24 Ore 04/03/16 P. 11 Laura Cavestri 27

AEROSPAZIO

Ok da Marte alla Houston torineseSole 24 Ore 04/03/16 P. 11 Filomena Greco 29

INNOVAZIONE

Dopo quattro anni aumentano i brevetti delle imprese italianeStampa 04/03/16 P. 10 Roberto Giovannini 30

"Giocherete a Call of Duty per le strade del quartiereStampa 03/03/16 P. 11 34

"Grazie all'energia solare portiamo l'acqua dove non c'è"Stampa 03/03/16 P. 11 35

"Le aziende sono più innovative ma è il Paese che non funziona"Stampa 04/03/16 P. 11 Flavia Amabile 36

Start up italiana tra le 50 scelte da una società pubblica franceseItalia Oggi 04/03/16 P. 16 Camillo Adinolfi 37

START UP

asce nell'ateneo di Pisa a Google dei brevettiSole 24 Ore 04/03/16 P. 37 Antonio Larizza 39

DIGITALIZZAZIONE

Nasce l'Osservatorio sull'innovazione digitaleSole 24 Ore 04/03/16 P. 29 Paolo Bricco 40

SCIA

Scia unica a partire del 1 gennaio 2017Italia Oggi 04/03/16 P. 28 41

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Pagina II

APPALTI

Cantone al lavoro sulle linee-guida Dal governo garanzia sulle risorse»Sole 24 Ore 04/03/16 P. 2 Giuseppe Latour 42

START UP

La scommessa pugliese della generazione startupSole 24 Ore 04/03/16 P. 29 Mariano Maugeri 43

GRANDI OPERE

Mose, i conti tornano in ordineSole 24 Ore 04/03/16 P. 12 Katy Mandurino 45

UNIVERSITÀ

Docenti universitari, la nuova abilitazione parte entro l'estateSole 24 Ore 04/03/16 P. 46 Marzio Bartoloni 46

DOCENZA E PROFESSIONALITÀ

Abilitazione docenti, il Miur rivede la disciplinaItalia Oggi 04/03/16 P. 35 47

AVVOCATI

L'esame di stato cambia pelleItalia Oggi 04/03/16 P. 35 Gabriele Ventura 48

PMI

Pmi, Intesa finanzia gli ammortamentiSole 24 Ore 04/03/16 P. 12 49

SEMPLIFICAZIONI

Riforma Madia, su 8 decreti il «sì» di sindaci e governatoriSole 24 Ore 04/03/16 P. 46 Davide Colombo,Gianni Trovati

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FORMAZIONE

Apprendistato per gli studenti ItsSole 24 Ore 04/03/16 P. 16 Claudio Tucci 51

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. De Albertis: ora paritetico rapporto imprese-stazioni appaltanti

LAnce «incassa» la modificasulla soglia del sistema Soa

Non mancherà il lavoro per ilpassaggio dei pareri delle com-missioni parlamentari. Le reazio-ni degli attori del mercato all'ap-provazione in prima lettura delCodice appalti sono, infatti, pa-recchio contrastate: tra i molti se-gnali di soddisfazione, arrivanoanche altrettante richieste di cor-rezioni e aggiustamenti.

A partire dall'Ance.11 suo pre-sidente, Claudio De Albertis sot-tolinea che «nel nuovo testo ciso-no una serie di elementi che pernoi sono molto positivi, come latrasparenza, le regole chiare ma,soprattutto, un rapporto pariteti-co tra imprese e stazioni appal-tanti». Un chiaro riferimento allecorrezioni operatenellapartecheriguarda la qualificazione deglioperatori economici:i costruttoriavevano chiesto larevisione dell asoglia da un milione di euro perleattestazioni Soa e l'hanno ottenu-ta. «Guardiamo certamente confavore a questa modifica, anchese resta qualche punto che potràessere oggetto di correzione: ri-guarda ancora la discrezionalitàeccessiva dell e stazioni appaltan-ti», prosegue De Albertis. Nonpiace la possibilità riconosciutaalla Pa di recedere dal contrattonel caso in cui vengano iscritte ri-serve superiori al 15%io e non piaceil riferimento troppo generico, trai criteri reputazionali, ai conten-ziosi precedenti delle imprese.

Chiede correzioni anche Ma-ria Antonietta Portaluri, diretto-re generale di Anie Confindu-stria: il Codi ce- spiega- «vaanco-ra rivisto in un'ottica di maggioresemplificazione burocratica e diriduzione deglioneri».Inpartico-lare, «non si comprende il mante-nimento del soccorso istruttorioa titolo oneroso per le imprese,mentre dovrebbe essere abroga-ta una simile previsione. Deve es-sere ripensato ilsistema di qualifi-

LE—Porta luri (Anie-Confindustria):servono più semplificazionee riduzione degli oneriI comuni: nodi sulla definizionedei soggetti aggregatori...........................................................................

cazione delle imprese sulla basedel principio secondo cui chi ese-gue le prestazioni deve essereadeguatamente specializzato intali attività, salvaguardando laspecificità dei settori speciali».

Qualche stoccata arriva anchedal lato dei progettisti. Il presi-dente del Consiglio nazionale de-gli architetti, Leopoldo Freyrieparla di «giudizio positivo» riferi-to «all'impianto politico e cultu-rale del provvedimento che mar-ca una significativa discontinuitàrispetto allafarraginosanormati-

va precedente». Meno positivo ilpresidente del Consiglio nazio-nale degli ingegneri, ArmandoZambrano, che rimarca «il con-trasto con iprincipidell acentrali-tàdellaprogettazione», promessialla vigilia. Nel testo, infatti,«manca un capitolo dedicato aiservizi di ingegneria e architettu-raedèunmaleperchénonpossia-mo essere accomunati a tutti glialtri servizi».

L'Anci, perbocca del suo dele-gato ai Lavori pubblici, Alessan-dro Bolis, guarda con favore alla«netta discontinuità rispetto alpassato», ma sottolineale «possi-bili criticità che potrebberoemergere soprattutto dalla defi-nizione dei soggetti aggregatori eda quella dell'offerta economica-mente più vantaggiosa». Il vice-presidente di Legambiente, Edo-ardo Zanchini, infine, auspica checon il nuovo Codice si possa«chiudere unabruttapagina,lun-ga quindici anni, segnata troppospesso dasprechi, corruzione e il-legalità». Fino ad oggi «conlaleg-ge Obiettivo sono stati buttati de-cine di miliardi di euro in grandiopere definite strategiche cheavrebbero dovuto modernizzaree rilanciare il Paese e che, invece,hannoportato adunaserie dican-tieri infiniti o di progetti rimastisulla carta».

Gi. L.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Appalti Pagina 1

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, c. _L ì Il premier torna a rilanciare il collegamento con la Sicilia«Spero si faccia ma prima finiamo la Salerno-Reggio Calabria»

Pa qualificate, rating per le imprese,poteri Anac: al via il nuovo codice appaltiDelrio: semplificazione, lotta alla corruzione, trasparenza, qualità parole-chiave

Giorgio SantilliROMA

11 Consiglio dei ministri ha va-rato ieri il decreto legislativo cheriforma il codice degli appalti erecepiscele direttive Ue 23,24 e25de12o14inmateriadiconcessioni,appalti nei settori ordinari e set-tori speciali. Il provvedimentodovrà tornare in Consiglio deiministri, dopo il parere di Consi-glio di Stato, Conferenza Stato-Regioni e due pareri delle com-missioni parlamentari compe-tenti, entro il i8 aprile. La novitàpiù rilevante dell'ultimo passag-gio è lariduzione da un milione dieuro a15omila euro della soglia digara sotto la quale le imprese nonsono obbligate ad avere la certifi-cazione Soa per partecipare. È lapressante richiesta che avevafat-to nelle ultime ore il presidentedell'Ance, Claudio De Albertis.Con la modifica, in sostanza, sitorna a un sistema generalizzatodi qualificazione centralizzatoper le imprese e si dà un tagliodrastico alla discrezionalità cheavrebbero avuto nella singola ga-ra le singole stazioni appaltanti,definendo autonomamente cri-teri per l'ammissione alla gara.Un sistema che avrebbe potutointrodurre sperequazioni gravi.

Il ministro delle Infrastruttu-re, Graziano Delrio, ha illustratoil provvedimento dopo il Consi-glio dei ministri, sottolineandosoprattutto come l'estrema sem-plificazione che lui stesso avevavoluto nellalegge delega abbattaora il numero di articoli dai 66odel vecchio sistema codice piùregolamento generale ai 217 delnuovo codice che non avrà rego-lamento generale. Il passaggioalla soft law, affidata in primabattutaalinee-guidavarate dallostesso ministero delle Infra-strutture su proposta dell'Auto-rità anticorruzione guidata daRaffaele Cantone, è sicuramentela rivoluzione di maggiore im-

patto fra gli architravi del nuovosistema. «Semplificazione, lottaalla corruzione, trasparenza equalità sono le parole-chiave delprovvedimento»,ha dettoDelrio. Il tema delle nuove rego-le non è stato invece sfiorato dalpremier, che nei giorni avevabattuto molto sulla necessità difinire le incompiute e ieri è torna-to invece a ribadire quel che ave-va detto due mesi fa sul Pontesullo Stretto:che sarebbe utilefarlo, ma che p rimabis ogna completare opere come la Salerno-Reggio Calabria e l'Alta velocitàal Sud. Un obiettivo che non ècerto cosa dei prossimi mesi.

L'altra norma del codice degliappalti riformato su cui si è con-centrata la maggiore tensione inqueste ultime ore è quella sul su-bappalto. Anche qui c'erano le ri-chieste dell'Ance, che premevaper limitare i pagamenti direttidelle stazioni appaltanti ai subap-paltatori, ma c'erano anche le ri-chieste delle imprese superspe-cialistiche che lamentavano lascomparsa di qualunque tetto al

ULTIMIRITOCCHITorna la certificazione Soa perleimprese in tutte legare sopra i150miLa euro,scongiu rata laqualificazione ad hoc gara pergara. Cambia iLsubappaLto

subappalto, con il paradosso cheil costruttore-appaltatore princi-pale avrebbe potuto prendere illavoro e subappaltare quote mol-to ampie di impianti e lavori spe-cialistici di alto livello tecnologi-co senza dover costituire conl'impresa specialistica un'asso-ciazione temporanea. Forte il ri-schio di una destrutturazione delmercato anche per imprese, co-me quelle delle attività sup erspe-cialistiche, che spesso hanno li-velli elevatidicapacitàtecnologi-ca. Complessivamente più equi-librata la nuova soluzione. Restala liberalizzazione del subappal-to con l'eliminazione del tetto or-dinario del 30% previsto dalla le-gislazione vigente (critiche mol-to dure sono arrivate dai sindaca-ti mentre il relatore della leggedelega al Senato e "padre nobile"dellalegge,ilpdStefanoEsposito,ha già detto che chiederà modifi-che nel parere parlamentare).

Alla fine, però, si è trovato uncompromesso per le opere su-perspecialistiche e ad alto con-tenuto tecnologico: solo perqueste attività è stato introdottoun tetto del 30%.

A fronte della liberalizzazioneil governo ha voluto introdurreuna maggiore vigilanza.Per gliappalti sopra la soglia comunita-ria sarà obbligatoria l'indicazio-ne insede di offertadiunaternadisubappaltatori, ma solo se ibandiogli avvisi digaralo prevedono inmaniera espressa. Anche sottosoglia, le stazioni appaltanti po-tranno richiedere nel bando digaral'indicazione insede di offer-ta della terna. Limitati i casi dipa-gamento diretto del subappalta-tore daparte dellastazione appal-tante, ma le imprese subappalta-trici potranno comunquechiederlo. Il contraente princip a-le resta comunque responsabileinvia esclusiva nei confronti del-la stazione app altante.

Appalti Pagina 2

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Addio regolamento generale I12% cambia pelle, ora vaArrivano le linee-guida aprogrammazione ed esecuzione

innovazione del Codiceproseguirà anche a valle

del decreto di recepimentodelle direttive europee.L'Anac avrà, infatti, ilcompito di sottoporre alministero delle Infrastrutturele sue «linee guida dicarattere generale», daapprovare con decreto dellostesso Mit: dovrannosostituire il vecchioregolamento. Unacommissione sta giàlavorando sul tema. L'idea èpassare da un pacchetto dinorme rigide a un sistema di"soft law", proposto dalpresidentedell'Anticorruzione, RaffaeleCantone. Le linee guida di

carattere generale fisserannoil quadro, all'interno delquale, in una fase successiva,si inseriranno altri interventipiù di dettaglio, come le lineeguida dedicate ai singolisettori (ad esempio per iservizi di progettazione), ibandi e i contratti tipo. Inquesto modo, il mercatopotrà contare su una guidafluida e costantementeaggiornata.

EFFICACIAALTA

FATTIBILITAMEDIA

Cambia la ragione socialedel due per cento.

L'incentivo storicamentededicato ai dipendenti dellapubblica amministrazionenon sarà più destinato alleattività di progettazione,come avviene ora,accogliendo una richiestastorica dei progettistiprivati. Il due per centodegli importi posti a base digara sarà, invece, usato soloper compensare le attivitàdi programmazione dellaspesa per investimenti, dipredisposizione e dicontrollo delle procedure dibando e di esecuzione deicontratti pubblici, diresponsabile unico del

procedimento, di direzionedei lavori e di collaudotecnico amministrativo, diverifica. Insomma,l'amministrazione sioccuperà dellaprogrammazione, delcontrollo, delle verifiche edei collaudi. Laprogettazione, invece,andrà appaltata all'esterno,per garantire una maggiorequalità.

EFFICACIAALTA

FATTIBILITÀALTA

Pochi passi avanti per ilprogetto: Più rischi al privato,c'è il Big non cambiano i concorsi ma varianti più faciliVengono confermati tre

livelli di progettazione:progetto difattibilità, definitivoed esecutivo. Il primorappresenta una sostanzialenovità e presuppone un'analisicosti-benefici delle opere. Per ilresto, sulla progettazione ilCodice fapochipassi avanti enon include un capitolospecifico dedicato ai servizi diingegneria e architettura,chiesto più volte daiprofessionisti. Anche suiconcorsi di progettazione non siregistra l'accelerazione attesa.In questo quadro il testo èmorbido sul Bim, la piattaformache consente, tramite software,di condividere e anticipare glieffetti del progetto in cantiere:

non sarà obbligatorio da subito.All'inizio le stazioni appaltantidotate di personaleadeguatamente formatopotranno richiederlo. Poi, undecreto del Mit potràindividuare i tempi di una«progressiva introduzionedell'obbligatorietà del metodo,valutata in relazione allatipologia delle opere da affidaree tenuto conto dei relativiimporti».

EFFICACIABASSA

FATTIBILITAMEDIA

A guidare la parte delnuovo Codice dedicata a

concessioni e partenariatopubblico-privato (Ppp) è inmodo diretto la direttivaeuropea 2014/23sull'aggiudicazione deicontratti di concessione.Debutta allora l'obbligo ditrasferire ai privati il "rischiooperativo", un concetto piùforte rispetto a oggi, perchésignifica che il privato checostruisce e gestisce l'operadeve rischiare fino al valoretotale dell'investimento,senza garanzie pubbliche. Ilfinanziamento bancario, fral'altro, deve arrivare entro unanno dalla firma del contratto,pena la sua risoluzione «didiritto». Tuttavia, sempre inbase alla direttiva, si amplianoi casi nei quali può esserevariato il contratto "in corsod'opera": per tutte le

situazioni previste già nelbando di gara, per lavori oservizi aggiuntivi nonsottoponibili a gara, percircostanze imprevedibili.Qui il Codice mette un palettoin più: tutte le modificheinsieme non possonosuperare il 5o% del valoredella concessione. Debuttapoi il Ppp, sempre con rischiooperativo al privato, uninsieme di contratti(disponibilità, leasing,finanza di progetto) dove ilprivato costruisce e gestisceopere ripagate da un canonepubblico.

EFFICACIAMEDIA

FATTIBILITÀBASSA

Appalti Pagina 3

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La novità della qualificazione Resta la qualificazione Soaper le stazioni appaltanti Premio alle imprese virtuose

1 sistema sarà modellatosu quello degli operatori

economici. Anche lestazioni appaltanti, come leimprese, dovrannodimostrare di rispettarerequisiti prefissatidall'Anac. Il meccanismo diqualificazione saràorganizzato sulla base dellacomplessità dei contratti eper fasce di importi.L'Anticorruzione valuteràquattro requisiti di base:strutture organizzative,presenza nella struttura didipendenti con competenzespecifiche, sistema diformazione edaggiornamento delpersonale, numero di gare

svolte nel triennio. Oltre aquesti, ci saranno alcunirequisitipremianti: attuazione dimisure di prevenzione deirischi di corruzione, sistemidi gestione della qualità,disponibilità di tecnologietelematiche, livello disoccombenza nelcontenzioso, applicazione dicriteri di sostenibilitàambientale.

EFFICACIAALTA

FATTIBILITAMEDIA

Aggregazioni o piattaformeAlt allepiccole amministrazioniVincoli strettissimi per le

stazioni appaltanti, apartire dai Comuni. Ècertamente uno dei passaggipiù innovativi del nuovotesto: le amministrazioninon potranno più, comeavviene adesso, fare gareper qualsiasi importo.Il Codice, invece, fisse duesoglie molto basse: 40milaeuro per servizi e forniture e15omila euro per i lavori.Sotto questo tetto ci simuove liberamente. Al disopra, invece, scatta unatagliola: solo leamministrazioni inpossesso dellaqualificazione dell'Anacpotranno fare le gare. Tutte

le altre dovranno rivolgersia una centrale dicommittenza. Ma non solo.Entro una seconda soglia(fino a un milione di europer i lavori) bisogneràpassare comunque dastrumenti telematici dinegoziazione delletransazioni. I Comuni noncapoluogo dovranno usarela centrale oppureconsorziarsi.

EFFICACIAALTA

FATTIBILITÀMEDIA

L a qualificazione dellesocietà di attestazione

resta in vita. Alla fine ilGoverno ha deciso di nonsmontare il sistema delleSoa per come è strutturatoadesso. Le imprese, per ilavori pubblici sopra lasoglia dei 15omila euro,dovranno passare dalle loroattestazioni, esattamentecome avviene ora. Qualchenovità importante, però, c'è.Soprai20 milioni di euro lestazioni appaltantipotranno chiedere unaqualificazione rafforzata,integrando i requisiti basecon elementi aggiuntivi aloro discrezione. Arriva,poi, il rating reputazionale.

L'Anac fisserà i principi diquesto sistema divalutazione, che andrà aintegrare la normalequalificazione. Racconterà,di fatto, il curriculum e lastoria di ogni impresa, i suoiprecedenti lavori, glieventuali ritardi, icontenziosi, il rispetto deicosti, le irregolarità neipagamenti dei contributiprevidenziali.

EFFICACIAALTA

FATTIBILITAMEDIA

Tutti i poteri allAnac,più regolazione e vigilanzaL Autorità

anticorruzione diRaffaele Cantone diventa ilperno del mercato degliappalti pubblici. Il nuovoCodice, come da previsioni,le attribuisce moltissiminuovi poteri. In generale,LAnac dovrà vestire i pannidi organo di regolazione delmercato, preparando lineeguida generali e di settore,oltre che determinazioni,bandi e contratti tipo osemplici atti di indirizzo: unampio armamentario distrumenti che diventerà lamappa di stazioni appaltantie operatori economici.Oltre a questo, arrivanomolti altri poteri strategici,

come la verifica dellevarianti. Tra le novità spiccala gestione di tutte le banchedati pubbliche del settore,con l'esclusionedell'Avcpass, che passa alMit. Resta apertounicamente il nodo dellerisorse, anche se sono allostudio interventi perpermettere all'Authority diaumentare la sua capacità dispesa.

EFFICACIAALTA

FATTIBILITAALTA

Appalti Pagina 4

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Cancellata la legge obiettivo Sei vie alternativeProcedure ugualiper tutti al contenzioso giudiziale

1 nuovo Codice appalticancellala "legge

obiettivo" introdotta dal

governo Berlusconi I nel

2002. I1 che significa due

cose. Primo: cessa di esistere

il Programma delle opere

strategiche che conta oggi

mille lotti per un valore di 285

miliardi di curo. A guidare

sarà il Piano generale dei

trasporti e della logistica

(Pgtl), con le linee

strategiche per la mobilità di

persone e merci, da

approvare ogni tre anni su

proposta Mit e delibera Cipe.

Poi, entro aprile 2017, il Dpp -

stesso iter - conterrà l'elenco

delle opere meritevoli di

finanziamento. Non c'è più la

lista delle opere di serie A,ma un'unicaprogrammazione nazionale.Secondo: niente piùprocedure speciali condelibere Cipe. Tutte le operevanno in Conferenza diservizi, con le regole del DlgsMadia: tempi certi epossibilità di scavalcare i vetidella Via e degli enti di tutelacon delibera del Consigliodei ministri.

EFFICACIA

FATTIBILITA

L a deflazione delcontenzioso

amministrativo è un altrodegli obiettivi chiave delnuovo Codice appalti. Il testomette così in fila sei stradealternative alla via del ricorsoal Tar: gli accordi bonari, ilcollegio consultivo tecnico, latransazione, l'arbitrato, lacamera arbitrale dell'Anac e ipareri di precontenzioso. Lenuove regole sul parere diprecontenzioso dell'Autoritàanticorruzione, in questoquadro, sono la novità più

MEDIA rilevante del testo . Ipareri,

MEDIA

secondo le indicazioni deldecreto, potranno essererichiesti dalla stazioneappaltante o da una o più

delle altre parti,«relativamente a questioniinsorte durante losvolgimento delle proceduredi gara». Nel caso in cui le dueparti siano d'accordo, saràpossibile dargli una forzamaggiore e renderlivincolanti, purchéadeguatamente motivati. Inquesto modo, si scongiural'approdo della controversiaal tribunale amministrativo.

EFFICACIA

FATTIBILITA

MEDIA

MEDIA

I

Periodo transitorio a rischio Scontro sull'eliminazione del tettoLimiti perlesuperspecialistichemeno trasparenza sui bandi

Tutto nasce dalla scelta dioperare un'abrogazione

secca del vecchio Codice e delvecchio regolamento, già apartire dal prossimo i8 aprile,senza fasi transitorie diadattamento. Un tagliodrastico che potrebbegenerare buchi, vuotinormativi e, quindi, probleminotevoli per gli operatori.Norme alla mano, sono moltele situazioni di possibilepericolo. Come nel caso dellafase esecutiva dei contratti,delle commissionigiudicatrici, delle attestazioniSoa e della pubblicità deibandi. Su quest'ultimo fronte,il Codice attiva un nuovoportale dell'Anac, che dovrà

ospitare tutta la pubblicitàdegli avvisi. Andrà regolato,entro sei mesi, da un decretodel ministero delleInfrastrutture e avràbisognodi un periodo di rodaggio.Nell'attesa, però, c'è il rischioconcreto che il settore si troviscoperto e che ogni stazioneappaltante decida in manieraautonoma come muoversi. Ascapito della trasparenza nelsettore.

EFFICACIA

FATTIBILITA

BASSA

BASSA

P essun limite per ilsubappalto. La

cancellazione del tetto del3o%, attualmente previsto,è una delle novità piùcriticate del Codice. Lostesso relatore della leggedelega al Senato, StefanoEsposito, ha già annunciatoche, in sede di parereparlamentare, chiederàmodifiche sul punto. Neltesto finale, però, è statainserita all'ultimo momentouna speciale salvaguardiaper le operesuperspecialistiche, ad altocontenuto tecnologico: soloper loro non sarà possibilesuperare un tetto massimodi subappalto pari al 30%

dell'importo complessivo.Per gli appalti sopra lasoglia comunitaria, poi, èobbligatoria l'indicazione insede di offerta di una ternadi subappaltatori, ma solose i bandi o gli avvisi di garalo prevedono in manieraespressa. Il contraenteprincipale resta comunqueresponsabile in viaesclusiva nei confronti dellastazione appaltante.

EFFICACIA

FATTIBILITÀ

MEDIA

MEDIA

Appalti Pagina 5

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Stop al massimo ribasso,sorteggiati i commissariS

alta il principio in base alquale le stazioni

appaltanti possonoscegliere qualsiasi criteriodi aggiudicazione peraffidare le loro gare. Diregola, infatti, bisogneràutilizzare l'offertaeconomicamente piùvantaggiosa, basata sulmiglior rapporto tra qualitàe prezzo. Al criterio delprezzo più basso restano lebriciole: i lavori sotto ilmilione di curo, i servizi e leforniture con caratteristichestandardizzare e quelli discarso importocaratterizzati da elevataripetitività. I servizi diingegneria e architettura

sopra i 4omila eurodovranno passare sempredall'offertaeconomicamente piùvantaggiosa. Una novitàimportante arriva per icommissari digara: dovranno iscriversi aun apposito elenco, che saràtenuto dall'Anac, e sarannoestratti a sorteggio.L'Anticorruzione vigileràsulla loro condotta.

EFFICACIAALTA

FATTIBILITÀALTA

Appalti Pagina 6

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CANTOTNE WNAO: UNA RIVOLUZIONE

A r(i, cambiano le regolePiù snello, semplice e di rapida applicazione:ieri il via libera del Consiglio dei ministri alnuovo codice degli appalti. Stop alle variantiin corso d'opera che gonfiano il costo delleopere e niente gare al massimo ribasso. Raffae-le Cantone, presidente dell'Autorità nazionaleanticoiiazione: «Una piccola rivoluzionecopernicana nel sistema degli appalti».

a pagina 17 Ducd

Codice appalti Pagina 7

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1 codice degli appalti semplificatog e

Niente più gare r n 1. A_ u/n _ rf'assoVia libera al decreto. Cantone: «E una piccola rivoluzione copernicana»

ROMA Via libera al nuovo codi-ce degli appalti. No alle varian-ti in corso d'opera che gonfia-no il costo delle opere pubbli-che e niente gare al massimoribasso, che mettono a rischiola qualità dei lavori. Sono tra lenovità della riforma. Il consi-glio dei ministri ha approvatoieri il decreto che riordina ladisciplina in materia di con-tratti pubblici, servizi e forni-ture e concessioni. li nuovo co-dice contiene criteri di sempli-ficazione e snellimento dellenonne. A riassumere la sforbi-ciata è il ministro delle Infra-strutture, Graziano Delrio:«Basti pensare che il vecchio

o La parola

ANAC

L'autorità nazionaleanticorruzione (Anac) ènata nel 2013 e l'ano doposi è fusa con lacommissione di vigilanzasui contratti pubblici. Ilsuo compito è prevenire lacorruzione nella pubblicaamministrazione medianteun'opera di vigilanzasull'applicazione deicontratti pubblici e sullegare di appalto.

C RIPRODUZIONERISERVATA

codice conteneva 6oo articoli,quello nuovo ne avrà 217. E inun unico testo verrà riformatoil codice e saranno recepite tredirettive europee». Delrio nonesita a parlare di «una svoltaper Il sistema dei lavori pub-blici italiani».

Il nuovo codice si configuracome una disciplina autoap-plicativa e non prevede più re-golamenti di esecuzione e at-tuazione. La differenza risiedenell'emanazione di linee guidaapprovate dal ministero delleInfrastrutture su proposta del-l'Ars (Autorità nazionale an-ticorruzione). E proprio l'Au-torità presieduta da RaffaleCantone sarà uno dei cardinisui cui poggiare la governancedella nuova disciplina. Non ca-so, Cantone segnala l'arrivo di«una piccola rivoluzione co-pernicana nel sistema degliappalti del paese. Questa leggenon avrà un effetto salvificoma porta alcune novità, anchenel provare a evitare il rischiodi corruzione». L'Anac lavore-rà a fianco del Consiglio supe-riore del ministero delle Infra-strutture. Un ulteriore ruolo loavrà la presidenza del Consi-glio con l'istituzione di una ca-bina di regia.

L'impianto del codice decli-na la pianificazione, la pro-grammazione e la progettazio-ne, oltre che le modalità di af-fidamento dei lavori secondocriteri di trasparenza, effica-cia, correttezza, concorrenza etempestività. Numerose le no-vità. Sul versante del conten-zioso, per esempio, viene in-trodotto un nuovo rito abbre-viato in camera di consigliosull'impugnativa dei motivi diesclusione. Il codice perseguela qualità e punta a ridurre ilricorso a varianti in corsod'opera, ossia le voci che gon-fiano i costi. Per quanto ri-guarda il contraente, sarà scel-to in base all'offerta economi-camente più vantaggiosa (l'ab-binata di offerta economica e

offerta tecnica), superando co-sî il meccanismo del massimoribasso.

La nuova disciplina riformaanche la vecchia legge Obietti-vo, tramite sia meccanismi diprogrammazione sia di richia-mo all'applicazione di proce-dure ordinarie. Tornando alruolo di Anac, l'Autorità avrà ilpotere di predisporre lineeguida, bandi, contratti e altristrumenti di regolamentazio-ne. Un cambio di passo è in-trodotto in materia di rischi incarico ai privati: lo Stato nonsarà più garante in caso di per-dite. Tanto che le nuove con-cessioni saranno contratti ca-ratterizzati dal rischio operati-vo in capo al concessionario incaso di mancato ritorno eco-nomico. A favore della concor-renza è introdotto il documen-to di gara unico europeo. Age-volato, inoltre, il ricorso a gare

La norma mette unfreno alle varianti chegonfiano i costi delleopere pubbliche

elettroniche.Da segnalare l'adozione del

dibattito pubblico alla france-se (enti locali, associazioni)per le grandi opere e il «barat-to amministrativo» (per esem-pio, cittadini organizzati chescambiano prestazioni a favo-re della collettività con il paga-mento di multe e tasse). Dopoil varo del decreto la Cisl chie-de garanzie per la continuitàoccupazionale nei cambi diappalto. Anche la Cgil rivendi-ca attenzione al lavoro e ai di-ritti. Anie Confindustria plau-de al codice, ma chiede ancorapiù semplificazione.

Andrea Ducci© RIPRODUZIONE RISERVATA

miliardiè il valoredegli appaltitruccati in Italia(fonte Ue)

iola percentualedi garepubblichetruccate inItalia (fonte Ue)

la percentualedei Pii italianocorrispondentealle garetruccate

Codice appalti Pagina 8

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Grant , Scompare il programma di infrastrutture strategiche ma restano lavori per36 miliardi affidati al contraente generale

Uscita di scena graduale per il generai contractorAlessandro Arona

L'addio alla legge obiettivo,con ilnuovo Codice appalti,èto-tale. Scompare il programmadelle infrastrutture stategiche(il Pis), cioè in sostanza la carti-na di Berlusconi con le opere diserieA, e scompaiono le relativeprocedure speciali, con delibereCipe e possibilità di scavalcaregli enti locali e la Commissionedi impatto ambientale. Ora tuttele opere pubbliche nazionali ditrasporto (strade, ferrovie, por-ti, aeroporti) confluiscono nelPiano nazionale dei trasporti edella logistica e nel Documentopluriennale di programmazio-ne (Dpp), e la procedura appro-vativa sarà sempre quella "ordi-naria", in conferenza di servizi.Con le accelerazioni contenutenel Dlgs Madia, e cioè i tempicerti di chiusura (silenzio-as-senso per chi non si esprime),chiusura sulla base dei "pareriprevalenti" e infine possibilità

di scavalcare il dissenso anchedi enti di tutela, con delibera delConsiglio dei ministri.

Addio senza rimpianti allalegge obiettivo, dunque, che or-mai non acceleravapiù nulla e difatto aveva creato una incom-

resta in piedi anche nel nuovoCodice, sia soprattutto perchésul mercato restano in piedi, conlavori in corso o progetti appro-vati, opere per oltre 30 miliardiaffidate a general contractor.

Il governo ha ritenuto di la-sciare aperta la possibilità di af-fidare a soggetti con adeguatecapacità tecniche, organizzati-ve e finanziarie la «realizzazio-ne con qualsiasi mezzo dell'ope-ra», anche se con due profondedifferenze rispetto all'istitutopensato da Berlusconi e il suoministro Pietro Lunardi nel2002. A gara dovrà andare il pro-getto almeno definitivo, e nonpiù anche il preliminare, comeaccadde con ritardi e pesanticontenziosi, ad esempio, per al-cuni maxi-lotti della Salerno-Reggio eperlametro C diRoma.E poi la direzione lavori (cioè ilcontrollo dei cantieri) non saràpiù affidata agli stessi privati (fuuna vera assurdità) ma resterà

in capo all'amministrazione ap-paltante.

In ogni caso sul mercato re-stano lavori per 36 miliardi dieuro affidati a general con-tractor. Vediamo perché.

Primo: ci sono dieci appalti,per 10,3 miliardi, affidati con ga-ra a general contractor negli an-ni della legge obiettivo (l'ultimobando è stato nel 2009) e ancorain corso. Uno di questi è il Pontesullo Stretto, 3,9 miliardi di euro,per ora congelato ma che il pre-mier Renzi ha più volte fatto ca-pire di volere (prima o poi) ri-mettere in pista. Tolto questo, irestanti 6,42 miliardi sono can-tieri in corso: ad esempio i duemaxi-lotti del quadrilatero stra-dale Marche-Umbria, il passan-te ferroviario di Palermo e untratto della ferrovia Palermo-Messina, la metro C di Roma, ilpassante Fs di Firenze, un lottodella Ss Palermo-Agrigento euno della Ss 64o Agrigento-Cal-

corsia della A4 (Tagliamento-Gonars) e un lotto della Ss io6Ionica.

Poi ci sono cinque grandi ope-re, per 17,3 miliardi di euro, affi-date senza gara a general con-tractors prima della direttivaappalti del 1993: dal Mese (5,5miliardi, finirà nel 2018), al Ter-zo valico ferroviario ad alta ve-locità Genova-Milano (6,2 mi-liardi), sempre l'Av Treviglio-Brescia (2 miliardi), e le due li-nee del metrò di Napoli (linea 1,2,4 miliardi; linea 6,1,2 miliardi).

Infine ci sono due maxi-trat-te dell'alta velocità, per 9,3 mi-liardi, che saranno affidate abreve, entro l'anno, sempre aivecchi general contractors del1991 (nelle cordate Saipem,Astaldi, Salini Impregilo, Piz-zarotti, Condotte, Maltauro), icui contratti sono "giuridica-mente vincolanti". La Brescia-Verona (3,9 miliardi, di cui 2,2finanziati e 1,7 da finanziare) ela Verona-Vicenza-Padova(5,4miliardi, di cui 1,9 finanziatie 3,5 da finanziare).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

r, :: IE-ARETra gli appalti ancora in ballo ilPonte sullo Stretto, il Mose, ilTerzo valico Genova-Milano,la metro C di Roma, i passantiferroviari di Firenze e Palermo

prensibile doppia programma-zione nelle opere statali.

Quello che invece non scom-pare è il "braccio operativo" del-la legge obiettivo , e cioè il gene-ral contractor, l'affidamento aiprivati " chiavi in mano" dellaprogettazione e realizzazionedell'opera . Sia perché l'istituto

Appalti Pagina 9

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no al maProcedure trasparenti e digitalizzate, misure premiali per le imprese virtuose,affidamento dei lavori sui progetti esecutivi, superpoteri allMnac di Cantone

Affidamenti diretti possibili fino a40 mila euro, procedure tutte online,stop alle aggiudicazioni al massimoribasso, premi alle aziende virtuose.E ancora, commissioni di gara piùtrasparenti , qualificazione delle sta-zioni appaltanti, più spazio all'Anac(l'Autorità nazionale anticorruzio-ne) che potrà proporre pareri diprecontenzioso vincolanti. Sonoalcuni punti del decreto di riordinodegli appalti approvato ieri dal con-siglio dei ministri.

Mascolini a pag. 28

Appalti Pagina 10

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Lo schema di decreto approvato dal consiglio dei ministri. Iter online, premi ai virtuosi

Appalti9 riforma al pnmo steAffidamenti diretti fino a 40 mila €, massimi ribassi ko

DI ANDREA MASCOLINI

rimo passo per la rivo-

i possibili fino a 40 milaeuro, procedure tutte online,stop alle aggiudicazioni al mas-simo ribasso, premi alle azien-de virtuose dotate di rating dilegalità . E ancora, riduzionedelle stazioni appaltanti conuna spinta centralizzazione de-gli affidamenti, commissioni digara più trasparenti, qualifica-zione delle stazioni appaltanti,trattative private con invito atre o a cinque fino a 150 mila

_euro per-servizi e forniture efino a un milione per i lavori,più spazio all'Anac (l'Autoritànazionale anticorruzione) chepotrà proporre pareri di precon-tenzioso vincolanti, Avcpass (ilsistema di verifica dei requisitidi partecipazione alle gare pub-bliche) trasferito al ministerodelle infrastrutture.

Sono questi alcuni puntidello schema di decreto di ri-ordino della disciplina sui con-tratti pubblici che recepiscele direttive europee e riformal'attuale codice dei contratti (ilcosiddetto codice «De Lise»),approvato ieri dal Consiglio deiministri . ll testo adesso andràalle commissioni parlamentari,alla Conferenza unificata e alConsiglio di stato per i previ-sti pareri. Si passa, ha detto il

-ministro delle infrastruttureGraziano Delrio, «dal vecchiocodice da 660 articoli e 1.500commi a 217 articoli con unascelta di grandissima sempli-ficazione e recepimento delledirettive europee» (in realtà sipassa da 253 articoli del decre-to 163/2016 ai 213 attuali). Aquesto codice non farà seguitoun regolamento di esecuzionee di attuazione (l'attuale dpr207/2010) ma saranno ema-nate linee guida di caratteregenerale, da approvarsi condecreto del ministro delle infra-strutture su proposta dell'Anace previo parere delle competen-ti commissioni parlamentari. Sitratta della cosiddetta soft lawche nelle intenzioni del governodovrebbe assicurare maggiore

Affidamenti direttiluzione degli appalti.

trasparenza , omogeneità e-speditezza delle procedure, for-nendo criteri unitari a garanziadell'utenza. Viene dettata unadisciplina specifica e dettaglia-ta delle concessioni puntando altrasferimento del «rischio ope-rativo» al concessionario, «cosa

-non scontata», ha sottolineatoDelrio, che ha evidenziato an-che l'aspetto della centralitàdel progetto e dell'innovazionetecnologica per l'ingegneriaderivante dall'applicazionedel Bim (Building informationmodeling, il processo di svilup-po, crescita e analisi di modellimultidimensionali virtuali ge-nerati in digitale per mezzo diprogrammi su computer). Frai tanti contenuti del decreto,emergono la riduzione del nu-mero delle stazioni appaltanti

attraverso la qualificazioneAnac delle stazioni appaltanti,il graduale passaggio a proce-dure interamente gestite inmaniera digitale , la riduzionedegli oneri amministrativi me-diante la dematerializzazionedegli atti con l'introduzionedel documento di gara unicoeuropeo che autocertificherà irequisiti previsti dalle stazio-ni appaltanti nei bandi di gara.Una parte rilevante del decretoriguarda anche la definizione

di modalità finalizzate al rias-setto, revisione e semplificazio-ne dei sistemi di garanzia perl'aggiudicazione e l'esecuzionedegli appalti pubblici di lavori,servizi e forniture: viene sop-presso il performance bond,sostituito-da una garanzia checoprirà anche gli extra-costia carico della stazione appal-tante. Per quel che riguarda irequisiti di accesso alle gare, lamateria è largamente devolu-ta alle linee guida che propor-

rà l'Anac. Per la disciplina deicontratti sotto la soglia Ue siprevede l'affidamento direttofino a 40 mila euro; la proce-dura negoziata con tre inviti da40 mila a 150 mila; per i solilavori da 150 mila a un milio-ne, la procedura negoziata concinque invitati. Si precisa chefino a 150 mila euro le stazioniappaltanti verificheranno sol-tanto i requisiti di caratteregenerale, consultando il casel-lario informatico presso Anac.Tutto questo nel presuppostodi un notevole rafforzamentodei poteri dell'Authority che do-vrà gestore l'albo che qualificale stazioni appaltanti, l'albo deicommissari di gara (che saran-no scelti a sorteggio), definirelinee guida vincolanti e effet-tuare la vigilanza. Per quantoriguarda i pareri di preconten-zioso emessidall'Anac si preve- ,de che su iniziativa della sta-zione appaltante odi una o piùdelle altre parti, essa esprimaparere, se c'è accordo preven-tivo, vincolante, purché ade-guatamente motivato. Finiscel'era del massimo ribasso e siaggiudicheranno sempre con ilcriterio dell'offerta economica-mente più vantaggiosa i servizidi ingegneria e architettura equelli «sociali», puntando moltosulla qualità e non sul prezzo.

-Riproduzione riservata

Appalti Pagina 11

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Uáe ioYo ti

• Riduzione dei 600 articoli attuali(codice e regolamento) a 217 articoli dicodice e alle linee guida Anac (Authorityanticorruzione)

• Cabina di regia presso la presidenza delConsiglio dei ministri per l'attuazionedella riforma

• Riduzione e qualificazione delle stazioniappaltanti

• Mantenuta la qualificazione Soa per ilavori oltre 150 mila euro

• Commissari di gara selezionati da Anace sorteggiati per ogni gara

• Stop alle aggiudicazioni al massimoribasso

• Affidamento dei lavori di norma sulprogetto esecutivo

• Abrogata la legge obiettivo, ma rimanela disciplina del contraente generale chenon potrà svolgere la direzione lavori

• Applicazione della progettazione Bim(Buildiing information modeling)

• Forte spinta alla digitalizzazione delle

oM11 bia!

procedure: sempre online in ogni lorofase

• Affidamenti diretti possibili fino a 40 milaeuro, fino a 150 mila per servizi efornituree fino a un milione per i lavori proceduranegoziata con invito a tre o a cinque

• Pareri di precontenzioso dell'Anacvincolanti se la stazione appaltante e ilprivato lo concordano

• Modificati i contenuti dei livelli progettualicon il progetto di fattibilità al posto delprogetto preliminare

• Introdotto l'istituto del débat public perle grandi opere

• Avcpass trasferito al ministero delleinfrastrutture; mantenuto il sistema diqualificazione Soa (Società organismod'attestazione) ma a partire da unmilione di euro

• Introdotte misure premiali per leimprese «virtuose» dal punto di vistareputazionale che implementano il ratingdi legalità

Appalti Pagina 12

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Lo schema di decreto approvato dal consiglio dei ministri. Iter online, premi ai virtuosi

Appalti9 riforma al pnmo steAffidamenti diretti fino a 40 mila €, massimi ribassi ko

DI ANDREA MASCOLINI

rimo passo per la rivo-

i possibili fino a 40 milaeuro, procedure tutte online,stop alle aggiudicazioni al mas-simo ribasso, premi alle azien-de virtuose dotate di rating dilegalità . E ancora, riduzionedelle stazioni appaltanti conuna spinta centralizzazione de-gli affidamenti, commissioni digara più trasparenti, qualifica-zione delle stazioni appaltanti,trattative private con invito atre o a cinque fino a 150 mila

_euro per-servizi e forniture efino a un milione per i lavori,più spazio all'Anac (l'Autoritànazionale anticorruzione) chepotrà proporre pareri di precon-tenzioso vincolanti, Avcpass (ilsistema di verifica dei requisitidi partecipazione alle gare pub-bliche) trasferito al ministerodelle infrastrutture.

Sono questi alcuni puntidello schema di decreto di ri-ordino della disciplina sui con-tratti pubblici che recepiscele direttive europee e riformal'attuale codice dei contratti (ilcosiddetto codice «De Lise»),approvato ieri dal Consiglio deiministri. ll testo adesso andràalle commissioni parlamentari,alla Conferenza unificata e alConsiglio di stato per i previ-sti pareri. Si passa, ha detto il

-ministro delle infrastruttureGraziano Delrio, «dal vecchiocodice da 660 articoli e 1.500commi a 217 articoli con unascelta di grandissima sempli-ficazione e recepimento delledirettive europee» (in realtà sipassa da 253 articoli del decre-to 163/2016 ai 213 attuali). Aquesto codice non farà seguitoun regolamento di esecuzionee di attuazione (l'attuale dpr207/2010) ma saranno ema-nate linee guida di caratteregenerale, da approvarsi condecreto del ministro delle infra-strutture su proposta dell'Anace previo parere delle competen-ti commissioni parlamentari. Sitratta della cosiddetta soft lawche nelle intenzioni del governodovrebbe assicurare maggiore

Affidamenti direttiluzione degli appalti.

trasparenza , omogeneità e-speditezza delle procedure, for-nendo criteri unitari a garanziadell'utenza. Viene dettata unadisciplina specifica e dettaglia-ta delle concessioni puntando altrasferimento del «rischio ope-rativo» al concessionario, «cosa

-non scontata», ha sottolineatoDelrio, che ha evidenziato an-che l'aspetto della centralitàdel progetto e dell'innovazionetecnologica per l'ingegneriaderivante dall'applicazionedel Bim (Building informationmodeling, il processo di svilup-po, crescita e analisi di modellimultidimensionali virtuali ge-nerati in digitale per mezzo diprogrammi su computer). Frai tanti contenuti del decreto,emergono la riduzione del nu-mero delle stazioni appaltanti

attraverso la qualificazioneAnac delle stazioni appaltanti,il graduale passaggio a proce-dure interamente gestite inmaniera digitale, la riduzionedegli oneri amministrativi me-diante la dematerializzazionedegli atti con l'introduzionedel documento di gara unicoeuropeo che autocertificherà irequisiti previsti dalle stazio-ni appaltanti nei bandi di gara.Una parte rilevante del decretoriguarda anche la definizione

di modalità finalizzate al rias-setto, revisione e semplificazio-ne dei sistemi di garanzia perl'aggiudicazione e l'esecuzionedegli appalti pubblici di lavori,servizi e forniture: viene sop-presso il performance bond,sostituito-da una garanzia checoprirà anche gli extra-costia carico della stazione appal-tante. Per quel che riguarda irequisiti di accesso alle gare, lamateria è largamente devolu-ta alle linee guida che propor-

rà l'Anac. Per la disciplina deicontratti sotto la soglia Ue siprevede l'affidamento direttofino a 40 mila euro; la proce-dura negoziata con tre inviti da40 mila a 150 mila; per i solilavori da 150 mila a un milio-ne, la procedura negoziata concinque invitati. Si precisa chefino a 150 mila euro le stazioniappaltanti verificheranno sol-tanto i requisiti di caratteregenerale, consultando il casel-lario informatico presso Anac.Tutto questo nel presuppostodi un notevole rafforzamentodei poteri dell'Authority che do-vrà gestore l'albo che qualificale stazioni appaltanti , l'albo deicommissari di gara (che saran-no scelti a sorteggio ), definirelinee guida vincolanti e effet-tuare la vigilanza. Per quantoriguarda i pareri di preconten-zioso emessidall'Anac si preve- ,de che su iniziativa della sta-zione appaltante odi una o piùdelle altre parti, essa esprimaparere, se c'è accordo preven-tivo, vincolante, purché ade-guatamente motivato. Finiscel'era del massimo ribasso e siaggiudicheranno sempre con ilcriterio dell'offerta economica-mente più vantaggiosa i servizidi ingegneria e architettura equelli «sociali», puntando moltosulla qualità e non sul prezzo.

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Uáe ioYo ti

• Riduzione dei 600 articoli attuali(codice e regolamento) a 217 articoli dicodice e alle linee guida Anac (Authorityanticorruzione)

• Cabina di regia presso la presidenza delConsiglio dei ministri per l'attuazionedella riforma

• Riduzione e qualificazione delle stazioniappaltanti

• Mantenuta la qualificazione Soa per ilavori oltre 150 mila euro

• Commissari di gara selezionati da Anace sorteggiati per ogni gara

• Stop alle aggiudicazioni al massimoribasso

• Affidamento dei lavori di norma sulprogetto esecutivo

• Abrogata la legge obiettivo, ma rimanela disciplina del contraente generale chenon potrà svolgere la direzione lavori

• Applicazione della progettazione Bim(Buildiing information modeling)

• Forte spinta alla digitalizzazione delle

oM11 bia!

procedure: sempre online in ogni lorofase

• Affidamenti diretti possibili fino a 40 milaeuro, fino a 150 mila per servizi efornituree fino a un milione per i lavori proceduranegoziata con invito a tre o a cinque

• Pareri di precontenzioso dell'Anacvincolanti se la stazione appaltante e ilprivato lo concordano

• Modificati i contenuti dei livelli progettualicon il progetto di fattibilità al posto delprogetto preliminare

• Introdotto l'istituto del débat public perle grandi opere

• Avcpass trasferito al ministero delleinfrastrutture; mantenuto il sistema diqualificazione Soa (Società organismod'attestazione) ma a partire da unmilione di euro

• Introdotte misure premiali per leimprese «virtuose» dal punto di vistareputazionale che implementano il ratingdi legalità

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Il governo: appalti più trasparenti,stop alle gare a1 massimo ribassoIl Consiglio dei ministri dà via libera alla riforma: il rischio operativo sarà a carico delle aziendeDelrio: "Maggior attenzione alla qualità delle offerte". Linee guida e gestione affidate all'Anac

ROBERTO GIOVANNINIROMA

Via libera dal Consiglio dei mini-stri al nuovo Codice per gli ap-palti pubblici. Moltissime le no-vità, a partire dal ruolo centraleconferito all'Anac, l'Autorità An-ticorruzione, dall'addio alla vec-chia «legge obiettivo», e da undiverso rapporto tra commit-tente pubblico e operatori priva-ti, che sulle opere pubbliche siassumeranno un rischio opera-tivo più concreto.

«Si tratta di una corposa ri-forma che mira a rendere il si-stema dei lavori pubblici e delleconcessioni finalmente all'altez-za di un grande Paese europeo:semplificazione, trasparenza,lotta alla corruzione, e qualità»,ha detto il ministro delle Infra-strutture, Graziano Delrio. PerDelrio, «la legge obiettivo è stataun fallimento ed è stata archi-viata; basta con le procedurestraordinarie, si attua la rivolu-zione della programmazione or-dinaria». Tra le novità sottoline-ate dal ministro c'è anche la finedel meccanismo del «massimo

ribasso» per le offerte: «Resteràsolo per casi assolutamentemarginali e ben normati. Gli ap-palti verranno assegnati in baseal criterio dell'offerta economi-camente più vantaggiosa. L'at-tenzione sarà alla qualità, e nonpiù al prezzo più basso». Infine,nel rapporto con il pubblico il ri-schio andrà in capo ai soggettiprivati in modo autentico. «LoStato - ha spiegato Delrio - nonsarà obbligato a ripianare perdi-te su rischi assunti dai privati.Sembra una banalità, ma nonera così. Con il nuovo codicequesta sarà la regola. I privatiavranno un rischio vero».

II ruolo dell'AnacCome detto, c'è un ruolo decisivoper lAnac, l'Autorità Anticorru-zione: avrà la gestione di tutte lebanche dati sul settore e metteràa punto le linee guida necessarieper dare attuazione al nuovo Co-dice. Compito gravoso, perunAutorità che nel 2015 è statachiamata a ridurre del 25% lespese di funzionamento in osse-quio ai principi di revisione della

Operai al lavoro in un cantiere

spesa pubblica. Il presidente del-lAnac, Raffaele Cantone, «avrànuovi compiti ma anche risorseadeguate», ha assicurato Delrio.

E intervenendo a margine diun convegno, proprio Cantoneha detto che il nuovo Codice de-gli appalti «rappresenta una pic-cola rivoluzione copernicana»,con una «scommessa, per certiversi molto pericolosa»: «L'ideadi provare a lavorare sulla fidu-cia nella Pubblica amministra-zione. Molti storcono il naso, manon c'è alternativa. E un codiceiperdettagliato finora non haconsentito né di fare i lavori nelPaese, né di sconfiggere la corru-zione». Per la prima volta la qua-lificazione non verrà fatta soloper il privato ma anche per ilpubblico, ha spiegato Cantone.

Commenti favorevoliQuasi tutti favorevoli i com-menti alla riforma. «Anche For-za Italia ha votato il nuovo codi-ce degli appalti - ha detto LucioMalan, senatore di Forza Italia -poiché migliora la trasparenzae l'efficienza delle gare. Il pro-blema è che il governo fa di tut-

to per evitare le gare per gli ap-palti più grossi, quelli per leconcessioni autostradali. Pro-prio il ministro Delrio ha firma-to il 14 gennaio un protocolloper affidare senza gara per 30anni l'autostrada Venezia-Trie-ste (per un totale di poco menodi 5 miliardi di incassi) a unapartecipata dominata dal Pd el'autostrada del Brennero (altri10 miliardi di incassi) a un'altrapartecipata ad egemonia Pd eSvp». «Ben venga il nuovo codi-ce per gli appalti pubblici - af-ferma Edoardo Zanchini, vice-presidente nazionale di Legam-biente - finalmente si potràchiudere una brutta pagina,lunga quindici anni, segnatatroppo spesso da sprechi, cor-ruzione e illegalità». Per Le-gambiente con la legge obietti-vo «sono stati buttati decine dimiliardi di euro in grandi operedefinite "strategiche" cheavrebbero dovuto modernizza-re e rilanciare il Paese e che, in-vece, hanno portato ad una se-rie di cantieri infiniti o di pro-getti rimasti sulla carta».

8 BY NC NDALCUNI DIRITTI NSERVATI

Appalti Pagina 15

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Basta con il massimoribasso per le offerteQuesto meccanismoresterà solo per casimarginali e normati

II Codice degli appalti

Graziano DeirioMinistrodelle Infrastrutture

Anche Forza Italiaha votato il nuovocodice degli appaltiperché migliorala trasparenza

Lucio MalanSenatoredi Forza Italia

Con le nuove regolesi potrà chiudereuna brutta paginasegnata da sprechi,corruzione e illegalità

Edoardo ZanchiniVice presidentedi Legambiente

CARDINI DELLA LEGGE, VARATAA GENNAIO E DI CUI IERI E STATO APPROVATO IL DECRETO ATTUATIVO.IL CODICE ORA HA 217ARTICOLI ( ERANO OLTRE 600 CON 1 . 500 COMMI)

STOPALLE DEROGHE-ffidamento di contrattisolo con procedure ordinarie,salvo casi di calamità naturale

OCCHIO AL RAPPORTOQUALITÀ-PREZZOtop alle valutazioni che guardano

solo al risparmio e non anchealla qualità; stop al «massimo ribasso»

AUTORITÀANTI-CORRUZIONEL'Anac avrà funzioni di controllo,capacità di sanzionare ed emanarelinee guida, bandi e contratti tipo

ALBO NAZIONALECOMMISSARINasce l'albo obbligatorio dei membridelle commissioni giudicatricidi concessioni e appalti pubblici

ENTI PERLAVORI « IN HOUSE»sempre presso l'Anac si formaun elenco di enti aggiudicatoridi affidamenti di opere «interne»

CONCESSIONARIAUTOSTRADALIDovranno affidare a soggetti esternil'80% dei lavori:tempo 24 mesi per adeguarsi

RISPETTODELL ' AMBIENTEPreviste misure per garantireil rispetto di sostenibilitàenergetica e ambientale

AWISI ON LINEAvvisi e bandi di gara semprepiù via internet, si limita l'obbligodi diffusione sui giornali cartacei

: 11n- LA STAMPA

IMPRESE EPROFESSIONISTIaccesso facilitato per pmi, architetti,ingegneri e altri tecnici; pagamentodiretto alle ditte in subappalto

CONSULTAZIONEPUBBLICAPubblicazione online dei progettie della consultazione pubblicanelle comunità locali interessate

PROGETTAZIONEPromozione della qualità,rchitettonica,anche con i concorsi, limitandogli «appalti integrati»

DIVIETO DIGOLD PLATINGNo a nuove norme o requisitiin quantità superiore ai minimirichiesti dalle direttive comunitarie

Appalti Pagina 16

Page 20: Centro Studi C.N.I. 4 marzo 2016€¦ · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 4 marzo 2016 Pagina II APPALTI Sole 24 Ore 04/03/16 P. 2 Cantone al lavoro

Più numerosi sono i passaggi II coinvolgimento illegale di unper assegnare un appalto, più sindaco, di un assessore, rafforzasono le persone da corrompere l'impianto mafioso che si insinua,

soprattutto al Nord, negli EntiRendendo tutto più semplice nei locali e nella sanitàbandi gara, netrarranno Raffae le cantonevantaggio anche gli imprenditori Commissariodell'Autorità Anticorruzione

NIA

Cantone ottimista: "Bene il nuovo codicepuò aiutarci nella battaglia contro le mafie"Il presidente Anticorruzione: adesso ci sarà meno burocrazia e più legalità

IntervistaGRAZIALONGO

ROMA

Non solo un decisivopasso in avanti nellalotta contro la corru-

zione, ma anche la «reale pos-sibilità di arginare i fenomenimafiosi legati alle infiltrazioninella pubblica amministra-zione e tutte le loro conse-guenze negative, sia sul pianopolitico, sia economico».

Raffaele Cantone, presi-dente dell'Autorità nazionaleanticorruzione (Anac, in si-gla) si definisce «ottimista»sul nuovo codice attuativodella riforma degli appalti.

Perché con un sistema piùsnello gli appalti potrebberoessere assegnati nel rispettodella legge, invece che grazieal pagamento di tangenti apolitici e funzionari compia-centi?

«Può sembrare un sempliceslogan, ma "meno burocra-zia, più legalità" è un monitoche ben evidenzia l'impor-tanza del nuovo vademecum

che normerà l'assegnazionedei lavori per cantieri di va-rio genere. Una piccola rivo-luzione copernicana nel si-stema degli appalti nel no-stro Paese: più numerosi so-no i passaggi della macchinaamministrativa per assegna-re un appalto, più sono, po-tenzialmente le persone da"oliare", da corrompere. Inun sistema più semplice, me-no farraginoso, la trasparen-za sarà più garantita anchese non tutto ovviamente èscontato. L'approvazione delnuovo codice da parte delConsiglio dei ministri è ov-viamente preziosa, ora dob-biamo lavorare per ottenere irisultati ipotizzati».

L'allarme corruzione , insom-ma, è sempre dietro l'angolo?

«Una legge da sola non è ingrado di risolvere i problemi eanche questa legge non avràun effetto salvifico ma alcunenovità la porta, anche nel pro-vare a evitare uno dei rischiprincipali degli appalti, la cor-ruzione. Dobbiamo moltissi-mo quindi, alla volontà del go-verno e del ministro Delrio inquesta direzione. La collabo-razione con l'Anac è stataquanto mai preziosa».

AII'Anac spetta , entro il 18 apri-le, fornire atti di indirizzo, lineeguida generali , bandi-tipo, con-tratti-tipo ed altri strumenti diregolamentazione flessibile. Avoi, in altri termini , il compito difornire le cosiddette Soft law. Inche modo?

«Le linee generali saranno ca-late in situazioni particolari, intipologie concrete. Come ab-biamo fatto, per esempio, perquelle relative all'affidamentodi servizi a enti del terzo setto-re e alle cooperative sociali.Fornendo indicazioni operativealle amministrazioni aggiudi-catrici e agli operatori del set-tore contro la corruzione».

Come si potrà perseguire la bat-taglia contro le mafie?

«Da tempo la penetrazionedelle associazioni mafiose nel-la pubblica amministrazione

comporta degli episodi di cor-ruzione. Il coinvolgimento ille-gale di un sindaco, di un asses-sore, rafforza l'impianto ma-fioso che, soprattutto al Nord,si insinua negli Enti locali enella Sanità. Rendere il codicedegli appalti più lineare, piùtrasparente, considerato chesi scende da 660 articoli e1.500 commi a 217 articoli, do-vrebbe allentare anche la pre-sa mafiosa sugli appalti. I con-trolli dei vari passaggi saran-no più semplici».

Se questa riforma fosse stataapprovata prima , anni fa, ci sa-remmo risparmiati scandali co-me Mafia capitale o quelli delleGrandi opere , dal tunnel a Firen-ze a II'Expo?

«Non possiamo dirlo con cer-tezza, perché la storia non sicostruisce sui "se" e sui "ma".

Appalti Pagina 17

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II nuovo testoè più snello

rispettoal vecchio

riferimentonormativo

La dataentro

cui l'Anacdeve adottarele linee guidaper gli appalti

5 t im íríno

E uno deisettori,

insieme aglienti locali,

dove ci sonole maggioriinfiltrazioni

mafiose

È tuttavia evidente la validità,oltre che la necessità, di unaburocrazia meno aggroviglia-ta su se stessa. E ovvio chel'interesse del legislatore, nelvecchio codice, era la tuteladella legalità, ma purtropponon è andata così».

A parte la questione trasparen-za e legalità , che cosa ci guada-gneranno con le nuove regole lesocietà che partecipano ad unagara d 'appalto?

«Il vantaggio sarà assai rile-vante, poiché per una ditta checorre per aggiudicarsi un lavo-ro sarà tutto più facile. Con lasemplificazione degli oneri bu-rocratici ci saranno meno pro-blemi, ad esempio, per quantoconcerne gli annullamenti di unappalto. Che sono spesso dovu-ti a vizi formali e non sostanzia-li, legati all'eccessiva burocra-

ANUkLï I LIIiULüibULllvblF

zia. Oggi partecipare ad unagara comporta, per un'azienda,la necessità di ricorrere ad unavvocato proprio per far frontealle tante insidie formali che sicelano dietro un'impalcaturanotevole di leggi, leggine e com-mi. Rendendo tutto più sempli-ce, quindi, trarranno vantaggioanche gli imprenditori al mo-mento della preparazione perpoter partecipare a un bando».

E per i contenziosi ? Anche inquesto campo ci saranno menoproblemi?

«Questo è un aspetto che devoancora valutare. Intanto, entroil 18 aprile una commissione distudio, già individuata, di pro-fessori universitari, avvocati,magistrati, elaborerà , a titologratuito, le linee guida generalidel nuovo codice attuativo».

BY NCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI

Appalti Pagina 18

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"Giù i tempi per le grandi opereDa 8 anni si può scendere a 4"

FRANCESCO SPINIMILANO

sparmiare. I principi conte-nuti nel codice restringono lemaglie per l'oscillazione deicosti, costringendo le impre-se a essere più precise e i pro-gettisti ad assumersi maggio-ri responsabilità, e si apronoaltre maglie, quelle della qua-lità», i cui canoni andrannodefiniti con chiarezza.

Il vero problema del modocon cui oggi si fanno le operepubbliche è il tempo. In unprocesso che mediamente du-ra 8 anni, «è ovvio che saltino iriferimenti iniziali: la compo-nente irrazionale può essereun elemento di lievitazionedei costi. Il nuovo codice ha

l'obiettivo di restringere questapossibilità». Per questo tra lenovità per le opere sopra i 15milioni di euro c'è la previsione,tra l'altro, «di un responsabileunico del procedimento, chenella nostra idea dovrebbe es-sere quella di un project mana-ger, una figura che si fa carico diraccordare le singole compo-nenti, cercando di ridurre itempi e con essi gli elementi diirrazionalità».

Spiega Dalla Longa che aiu-teranno anche la previsione diuna maggiore programmazionee una qualificazione delle sta-zioni appaltanti. Insomma, unacabina di regia pubblica più for-te. Dal canto suo l'impresa do-vrà autoregolarsi «dando quali-tà e certezza quando fa una pro-posta», le anomalie «vengonoescluse», l'Anac, l'autorità anti-corruzione, «è previsto facciaun'operazione di controllo e tra-sparenza»: tutto questo potràportare a una razionalizzazio-ne. Ci sono però altre variabilinon da poco: «Le prime due im-

prese di costruzioni francesifatturano 29 e 22 miliardi di eu-ro, le prime due italiane 4 e 3.C'è una differenza sostanziale:la francese Vinci, per fare unesempio, tiene al suo internotutti i controlli sull'intero pro-cesso, un'impresa italiana ope-ra con i subappalti» che rendo-no tutto più complesso. Insom-ma, «non c'è una formula magi-ca, per far cadere i costi». Dicerto aiuterà «la messa a regi-me di 4/5 variabili, prima tratutte la riduzione dei tempi rea-lizzativi». Oltre alla normativaserve la sua applicazione, «do-vremo creare delle "best practi-ce" da diffondere, servirà tra-sparenza sui progetti complessisuperiori ai 15 milioni, metten-doli a confronto in maniera visi-bile, per intercettare e rimuo-vere gli errori». Si tratta di svi-luppare «una cultura differen-te», dice Dalla Longa, che la leg-ge in una selva di realtà diffe-renti tra loro «può solo agevola-re, non certo determinare».

«Il nostro problema è sostan-zialmente questo: per realiz-zare un'opera pubblica da 50milioni di euro oggi in Italiaservono mediamente 8 anni:4 per la progettazione e 4 perla realizzazione. Un tempolungo, in cui i costi possonolievitare. Il nostro obiettivo -reso più agevole dai principifissati nel nuovo codice sugliappalti - deve essere quello diraggiungere uno standard co-me quello inglese, dove i tem-pi mediamente scendono a 4anni». A parlare è Remo DallaLonga, docente di manage-

ment pubblico all'UniversitàBocconi di Milano e tra gli arte-fici, al tavolo del ministero, delnuovo codice degli appalti. Ladomanda centrale, ovviamen-te, riguarda i risparmi. Quantisaranno? «Impossibile dare ci-fre», frena l'esperto. Di certoeliminando la logica dei massi-mi ribassi che «erano spessofittizi, perché poi in sede di ga-ra si avanzavano riserve, va-rianti, rendendo di fatto illegit-tima la procedura», si apre unnuovo scenario che fa pernosulla qualità. Con i principi delnuovo codice ci sarà anzitutto«una razionalizzazione - spiegaDalla Longa - che porterà a ri-

aRemo DallaLongainsegnamanagementpubblicoall'UniversitàBocconidi Milano

riIl fatturatodella primaimpresa italianadi costruzioniIn Franciail gruppoleader viaggiasui 29 miliardi

8 BY NC NDALCUNI DIRITTI NSERVATI

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a il decreto con il nuovo codice. Taglío seccoalla burocrazia, i manager pubblici avranno più

marg ini dí ione e responsabilità. Ma io díperdite ln capo al privati. Cantone: novità Sto C e

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LUISA GRIQN

il 0"_111A ral 1lu IC i %, ,

ROMA. Evitare sprechi e corruzio-ni per avere un sistema di appaltipubblici in linea con l'Europa.Quindi trasparenza, progetti,tempi e costi certi, con più i con-trolli sia sulle imprese che effet-tueranno i lavori che sulle ammi-nistrazioni che li daranno in ga-ra. L'intenzione è quella di dareun taglio secco alla burocrazia efar ripartire un settore, quellodell'edilizia, considerato trainan-te per la ripresa. Ecco gli obiettividel nuovo codice degli appalti va-rato ieri dal Consiglio dei mini-stri.

SEMPLIFI CAZ I ON EÉ la parola d'ordine del nuovo

testo: si passa dai 660 articoli delvecchio codice (datato 2006 emodificato 62 volte) ai 217dell'attuale. Sparisce la "leggeobiettivo": le regole per le infra-strutture strategiche sono inseri-te direttamente nel codice. En-tro i prossimi 45 giorni arriveran-no decreti ministeriali e linee gui-da, bandi e contratti tipo per ren-dere accessibili agli operatori lenuove norme.

SI. _... _r" I L' I...-'L'obiettivo numero uno è fre-

nare la corruzione. Per farlo il te-sto rafforza i poteri dell'Autoritàanticorruzione guidata da Raf-faele Cantone (Anac), che diven-ta il perno del nuovo codice. Pre-mierà con un «bollino» le ammini-strazioni virtuose, introdurrà unrating selettivo per le imprese dibuona reputazione, individuerà icomponenti delle Commissionigiudicatrici e li iscriverà in un al-bo ad hoc. Elaborerà le linee gui-da necessarie all'applicazionedel nuovo codice e avrà poteri disanzione. «Novità storiche» hacommentato Cantone. L'Anac sa-rà coadiuvata da una Cabina diRegia a Palazzo Chigi che coordi-nerà le politiche sugli appalti a li-vello europeo.

STATO "RESPONSABILE'Le amministrazioni centrali

saranno più controllate, ma sa-ranno responsabilizzate sulle de-cisioni prese. La legge Merloni,nel 1994, per mettere un freno al-la corruzione aveva imposto allestazioni appaltanti di assegnarele gare al massimo ribasso. Oraquel criterio scompare: le gare sa-ranno assegnate all'offerta eco-nomicamente più vantaggiosa,che terrà conto non solo dei costiminimi, ma anche della qualitàdel progetto. Le amministrazioni

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avranno quindi poteri di scelta,ma se sbaglieranno pagheranno.

IL BOLLINOLe stazioni appaltanti (ammi-

nistrazioni dello Stato o privatiche gestiscono servizi pubblici)per poter bandire una gara soprauna soglia minima (40 mila giuroper servizi e forniture, 150 milaper lavori) dovranno essere inpossesso di un bollino assegnatodall'Anac.

CON CESSI ON I E RISCH I WIMPRESAAnche alla imprese è chiesta unamaggiore responsabilità. In casodi opere in concessione (le auto-strade), se non rientreranno daicosti grazie ai pedaggi, non po-tranno più chiedere allo Stato diripianare i buchi, come finora av-veniva. Il rischio operativo sarà acarico del concessionario.

PROGETTI E VARITIStop ai soli progetti prelimina-

ri: per partecipare ad una garadovrà essere presentato un pro-getto di fattibilità con indaginegeologica, sismica, energetica.Le varianti in corso d'opera sa-ranno ammesse solo in ristrettis-simi casi, pena risoluzione delcontratto.

DOCUM E NTO UN ICO

Arriva il Documento di garaunico europeo, che permetteràalle aziende che vogliono parteci-pare a tutte le gare sul territorioUe di presentare una sola certifi-cazione, ora ne servono decine.

Dal 2018 il Documento unico sa-rà fornito solo on line.

L IE ROTAZ I ON ESpinta alla suddivisione degli ap-palti in lotti: le pubbliche ammi-nistrazioni che agiscono diversa-mente dovranno motivare le scel-te. Attraverso meccanismi di ro-tazione dovrà essere garantita lapartecipazione anche alle picco-le imprese.

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11-1E BARATT IPer le grandi opere con impat-

to sul territorio è previsto l'obbli-go di dibattito pubblico a parerenon vincolante. Enti locali e citta-dini saranno coinvolti nella di-scussione con incontri e pubblica-zioni on line. Previsto anche il«baratto amministrativo»: la ge-stione di una opera pubblica po-trà essere affidata ad un gruppodi cittadini in cambio della sua ri-strutturazione o manutenzionea fini sociali o culturali.

ITEMP IPer tradurre in decreti e linee gui-da il nuovo codice dovranno ba-stare 45 giorni: il recepimentodella direttiva europea scade il18 aprile. Nel 2006, per il prece-dente codice, ci vollero cinque an-ni. Il primo passaggio sarà il pare-re del Consiglio di Stato, delleCommissioni parlamentari e del-la Conferenza Stato-Regioni.

I tem pi di attuazione delle infrastrutture a seco nda dei costi e delle fasi

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> 100 14,6 anni

50-100

20-50

10-20

5-10

2-5

1-2

0,5-1

0,2-0,5

0,1-0,2

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ITALIA

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anni

6,6 anni

,8 anni

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1,2 anni

3,5 anni

2,9 anni

4,5 anni

2 4 6

10,2 anni

3,7 anni

10

11,6 anni

12 14 16FONTE ELABORAZIONI DPS-UVER

CROLLO DEGLI INVESTIMENTIFra scandali, corruzione, tempi lunghi e regole incerte

negi ultimi cinque anni gli investimenti in edilizia sonocrollati dal 40 per cento. I costruttori dell'Ance soddisfatti

per le nuove norme

Appalti Pagina 21

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Appalti Pagina 22

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I lministro delle Infrastrutture: i puntí dí forzadella nuova legge sono sempIfficazione, trasparenzae controllo. "Andranno avanti solo i progetti valï i"

VALENTINA CONTE

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ROMA.. «Le parole chiave della ri-forma sono trasparenza, sem-plificazione, accelerazione e lot-ta alla corruzione. Il sistema de-gli appalti così com'era non fun-zionava. Abbiamo avuto tempimorti, opere incompiute, avvo-cati, varianti. Con il risultatoche le opere pubbliche italianesono un cimitero di insuccessi.E arrivato il momento di fare leopere, alla svelta e in piena lega-lità». Il ministro delle Infra-strutture e Trasporti GrazianoDelrio definisce il nuovo codicedegli appalti la «rivoluzione del-la normalità».

Ministro , quali sono i puntidi forza della riforma?«La semplificazione radica-

le, innanzitutto. Passiamo da660 articoli più altre leggi e alle-gati ad un unico decreto con217 articoli. Uno sforzo enor-me. E dentro non c'è solo il vec-chio codice, ma il recepimentodi tre direttive europee. Oggiun'azienda partecipa alla garae il giorno dopo fa ricorso. Nelleimprese lavorano più avvocatiche ingegneri. Poi c'è il temadella qualità. Con il nuovo codi-

ce avremo aziende di qualità,solide e accreditate. E stazioniappaltanti di qualità».

In Italia ce ne sono 36 mila.Si asciugheranno?«Ne rimarranno poche centi-

naia: regioni, capoluoghi e altreche si accrediteranno. Oggi nonsolo sono troppe, ma ognuna vaper conto suo. Invece ne dobbia-mo avere poche e in grado di ge-stire appalti complessi».

Ce la faremo a chiudere un'o-pera in meno di 14 anni, lanostra media attuale?«Con queste regole, assoluta-

mente sì. La centralità e la quali-tà del progetto fa la differenza.Tra l'altro abbiamo anche previ-sto la progettazione elettroni-ca: consente risparmi e accura-tezza maggiore, azzera le va-rianti».

Vuol dire che le varianti nonsaranno più sinonimo di cor-ruzione e tangenti?«Certo. Andranno a gara solo

i progetti esecutivi, quelli chehanno superato i test, con spe-sa e tempi certi. Il nuovo codiceassegna un ruolo fortissimoall'Anac che limiterà la discre-zionalità, predisporrà bandi ti-po, curerà l'albo delle commis-

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Non ci sono rischisul ricorso selvaggioa girare i lavori adaltri. Ci sarà maggiorrigore. Abbiamochiuso col passato

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sioni giudicatrici. Avrà pressodi sé gli strumenti di vigilanzasu tutti gli appalti. E le nuovenorme aiuteranno. Ad esem-pio, se tu impresa fai troppe va-rianti, l'amministrazione pub-blica può risolvere il contratto».

Che fine fa la legge obietti-vo?«È morta. Superata da una

programmazione di opere cheservono a tutti. La legge obietti-vo ha promesso miliardi di ope-re mai realizzate, l'8% in 15 an-ni, con il contraente generalecontrollore di se stesso. Ora tor-niamo al dibattito pubblico e al-la trasparenza».

Il criterio dell'offerta più van-taggiosa che sostituisce quel-lo del massimo ribasso varràsempre?«Obbligatoriamente nei ser-

vizi sociali, specie quelli scola-stici, dove ha fatto danni me-narrabili. Negli altri settori sa-rà una scelta marginale: se pri-ma valeva il 99% delle aggiudi-cazioni, oggi l' l %».

Cosa significa che il rischiooperativo sarà a carico deiprivati?«Le nuove concessioni saran-

no attribuite secondo criteri eu-

ropei e dovranno garantire chese ti affido la costruzione di unastrada e poi il traffico non au-menta, non sia lo Stato a ripaga-re il rischio di investimento».

Quante sono le opere incom-piute? Che fine fanno?«Ne abbiamo contate 870, al-

cune da recuperare e completa-re. Altre da eliminare. Entro l'e-state chiuderemo la ricognizio-ne con le regioni, poi in autun-no partiremo».

I sindacati denunciano il ri-schio di un ricorso più ampioal subappalto nelle costruzio-ni. Cosa risponde?«Il rischio non c'è. E vero, in-

troduciamo più liberalità nellesoglie, eliminando l'obbligo dinon superare il 30% del lavoroin subappalto, come ci chiedo-no le direttive europee. Ma im-poniamo anche più rigidità sucome si gestisce. Il modo in cuiè stato vissuto il subappalto inquesti anni è da dimenticare. Isubappaltatori dovranno esse-re accreditati e accreditabili. Echi subappalta dovrà dire di chisi servirà e se questo ha i requi-siti, compresi obblighi retributi-vi e contributivi».

RIVRO[JULONE NISkNVA f A

Appalti Pagina 23

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Il segretario della Cgil: il settore delle costruzioniva verso una pericolosa frammentazione e i lavoratori subirannomaggiore precarietà e minore sicurezza e qualificazione

191/1,:ravo

ROMA, «Temiamo lo stravolgi-mento delle norme sul subap-palto che ora potrebbe arrivaread una moltiplicazione senza li-miti. Ci chiediamo il perché diquesto improvviso cambia-mento, rispetto a un confrontoparlamentare sulla legge dele-ga andato in tutt'altra direzio-ne. Se il testo finale conferme-rà le nostre preoccupazioni,non solo il settore delle costru-zioni si condanna a una perico-losa frammentazione, ma i la-voratori rischiano precarietà,minore sicurezza e qualificazio-ne». Susanna Camusso, segre-tario generale della Cgil, acco-glie con stupore il nuovo codicedegli appalti.

Segretario , la riforma non lepiace?«Assolutamente giusto far-

la. Non c'è dubbio che ci fossebisogno di una semplificazio-ne. Ma con una finalità: quelladi riportare a legalità il sistemadegli appalti».

Così non è?«Come sempre commentia-

mo annunci senza testo. Macontinuiamo ad avere segnala-zioni di uno stravolgimento del-le delega votata dal Parlamen-

to. E cioè lavoro in subappaltosenza freni, limitazioni della re-sponsabilità solidale tra appal-tatore e subappaltatore, condi-zioni peggiori per i lavoratori.Quando invece dovremmo ave-re maggiore rispetto dei con-tratti e più sicurezza».

Non ci saranno più gare almassimo ribasso, però.«Ci auguriamo che sia così. E

che valga anche per i call cen-ter di Poste ed Enel, visto chestanno facendo proprio gare almassimo ribasso, violando leregole volute da Palazzo Chigie mettendo a rischio 8 mila la-voratori. Su questo abbiamouna gigantesca preoccupazio-ne, specie per il Sud».

Il ministro Delrio assicurache ci saranno controlli amonte per i subappaltatori.Le basta?«Io non penso che andrà co-

sì. È una norma sbagliata per-ché frammenta un mondo,quello degli appalti edili, giàmolto spezzettato. E tutte levolte che si frammenta, le pri-me cose che vengono meno so-no la qualificazione professio-nale, la specializzazione, la si-curezza, la retribuzione dei la-

Ci auguriamo chele gare low costscompaiano ancheper Poste e Enel chemettono in pericolo8 mila lavoratori

Appalti Pagina 24

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voratori. Proprio quando neavremmo più bisogno. Conti-nua l'operazione di caricare icosti sui lavoratori e peggiora-re le condizioni».

L'occupazione però è miglio-rata. 0 no?«Ha avuto qualche segno po-

sitivo, innegabile. Figlio peròdi una mole di denaro investitache avrebbe probabilmentecreato più lavoro, se usata di-versamente. Ci sono state sta-bilizzazioni, soprattutto di col-laboratori. Ma 110 mila partiteIva sono scomparse: il sospettoche siano diventate voucher èlegittimo. Nella stagionalità in-teri pezzi di lavoro sono spro-fondati nel sistema voucher. Econtinuiamo ad avere crisi in-dustriali, impoverimento, diva-ricazione nord-sud. E un gigan-tesco punto di domanda sui gio-vani. La conclusione purtroppoè una sola: sono aumentate ledisuguaglianze».

La riforma del fisco potreb-be aiutare?«Non se mettiamo due sole

aliquote Irpef, penalizzando iredditi bassi. O se riduciamo icontributi previdenziali. Ditelovoi ai ragazzi come passeranno

la vecchiaia , lavorando sino aseppellirsi . Un tempo esistevala giustizia sociale, oggi l'obiet-tivo qual è? Consegnarci alle as-sicurazioni? Se si vuole interve-nire sul fisco, lo si faccia per be-ne. Non a metà come per le Pro-vince, dove i dipendenti anco-ra non sanno che fine faranno».

A che punto siete con la rifor-ma della contrattazione?«Proprio oggi ( ieri, ndr) ab-

biamo dato il via al tavolo con ipiccoli e medi industriali dellaConfapi . Un incontro ampia-mente positivo , con una volon-tà chiara di procedere la discus-sione in modo celere e la condi-visione, da parte loro, di puntiimportanti della nostra propo-sta. La prossima settimana ve-dremo anche il sistema degli ar-tigiani . I soggetti sanno fare. Esenza bisogno che nessuno in-tervenga».

E i contratti pubblici?«Il governo arranca, non ha

intenzione di rinnovarli, anzi liusa come una clava per interve-nire sulle relazioni industriali.Ma così facendo , vuole solo ab-bassare le retribuzioni».

(v.ro.)(dNIPNOOLL>JONE NISFRVATA

Appalti Pagina 25

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ere edilizie minori, stopl accatastamento d'afficìo

Per le opere edilizie minori, niente più accatastamentod'ufficio : dovrà pensarci l'interessato. Azzeramento invista della semplificazione di appena un anno e mezzo fa,che prevedeva variazioni catastali a carico del comune:l'interessato si limitava a fare la comunicazione di ini-zio lavori (Cil) all 'ufficio tecnico e questo valeva ancheper l'aggiornamento al catasto . Quindi non c'erano dafare due pratiche (edilizia e catastale), ma una sola. Unemendamento al ddl concorrenza , approvato mercoledìsera in commissione industria al senato , se confermatonei successivi passaggi parlamentari , segnerà un ritornoal passato modificando l'articolo 6, comma 5, del Testounico per l'edilizia (n. 38012001).Ma vediamo di illustrare l'emendamento e i suoi ef-fetti.Nella versione attuale, la norma (introdotta dal dl133/2014) prevede un'agevolazione per gli interventi sot-toposti a comunicazione di inizio lavori: manutenzionestraordinaria, compresa l'apertura di porte interne o lospostamento di pareti interne, sempre che nonriguardinole parti strutturali dell 'edificio ; opere contingenti e tem-poranee; pannelli solari , fotovoltaici; aree ludiche senzafini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinen-ziali degli edifici; modifiche interne sulla superficie co-perta e modifiche della destinazione d'uso dei fabbricatiadibiti d'impresa. Per questi interventi la comunicazionedi inizio lavori, integrata con la comunicazione di fine

dei lavori, è valida anche per l 'accatastamento: è il co-mune che deve mandarlaagli uffici tributari.Con l'emendamento inesame, invece, con ri-ferimento a tutti gli in-terventi minori dell'ar-ticolo 6 del Testo unicoedilizia, a dover fare lepratiche di aggiorna-mento catastale torneràa essere l'interessato. Siripristina , infatti, la for-mulazione anteriore al2014, per la quale l'inte-ressato deve provvederealla presentazione degliatti di aggiornamen-to catastale (articolo34-quinquies , comma 2,lettera b), del decretolegge 412006).L'emendamento stabi-lisce una disposizionetransitoria per il posses-sore degli immobili, neiquali si siano realizzateopere cui segue un ag-giornamento catastale.Stoppata la procedurad'ufficio , l'interessatodovrà provvedere allenecessarie pratiche en-tro sei mesi.In caso di inerzia vienerichiamata in propositola procedura previstadall'articolo 1, comma36, della legge 311/2004.Questo significa che i co-muni richiederanno agliinteressati la presenta-zione di atti di aggior-namento da predisporreentro novanta giorni: inmancanza si procederàd'ufficio alle relative va-riazione e al trasgressoresaranno comminate san-zioni amministrative.

AntonioCiccia Messina

Edilizia Pagina 26

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il Nel 2015 le richieste all'Epo sono cresciute del 9%, il doppio della media europea e il massimo negli ultimi dieci anni

L'Italia ritorna a brevettareIndesit, Fiat e St le imprese in testa alla classifica, la Lombardia la regione più attiva

Laura CavestriBRUXELLES. Dal nostroinviato

Unbalzo inatteso. Corre qua-sia due cifre l'Italia deibrevettiinEuropa. Nel 2015 le richieste dibrevetti giunte dall'Italia allo Eu-ropean Patent Office (Epo) sonocresciute del 9%, ovvero ad untasso doppio rispetto alla mediaEpo (+4,8%).PerilnostroPaeseildato rappresenta il maggior in-cremento percentuale degli ulti-mi io anni. Stessa cosa per le ri-chieste andate a buon fine, chehanno superato cioè l'esame Epoe sono diventati brevetti regi-strati: da 2274 a 2476, nel 2015 so-no cresciute dell'8,9 per cento.

Presentato ieri mattina a Bru-xelles da Epo (lo European Pa-tent Office, l'organismo che ge-stisce le domande di brevetto inEuropa), il report sulle domandedi deposito arrivate nel 2015.

Lo scorso anno, società e in-

I DATIMilano, con 806 richieste,è la città in testaalla classifica italianaCrescono le domandedall'Estremo Oriente

ventori italiani hanno inoltrato3.979 richieste di brevetto a Epocontro le 3.649 del 2014, impre-mendo un'accelerata al timido+o,5% dello scorso anno sul 2014.Con una quota del 2%, l'Italia ècosì risalitadall'il'allo'posto trai Paesi che hanno maggiormenterichiesto la protezione brevet-tuale, rientrando nella top io.

Indesit (107 richieste), Fiat(84) e ST Microelectronics (58)sono le prime tre società italianeper numero di brevetti richiesti.Trailo settori tecnologicamentepiù importanti presso Epo, le do-mande italiane hanno fatto regi-strare "picchi" nell'informatica(+76%), comunicazione digitale(+59%), farmaceutica (+54%) enei sistemi di misurazione(+47%). In particolare, la mag-gior parte delle richieste "Madein Italy" include tecnologie neisettori della movimentazione(imballaggi, palette, sistemi ditrasporto, containers), dell'inge-gneria civile e dei trasporti (am-bito nel quale prevalgono le ri-chieste dall'automotive).

LaLombardiaguidalaclassifi-ca delle regioni italiane a mag-giore richiesta di brevetti conuna quota del 33% di tutte le do-mande nel 2015, seguono l'EmiliaRomagna (15%) e il Veneto (13%).L'incremento più clamoroso si è

registrato in Molise (+200%) eSicilia (+ioo%). Ma va detto chequi i numeri sono ancora moltopiccoli. Solo Milano può vantare8o6 richieste.

Il numero complessivo delledomande indirizzate a Epo hacomunque raggiunto quotai6omila (+4.8% rispetto alle153mila del 2014). Tuttavia a rita-gliarsi un ruolo da protagonistesono sempre più le società extraUe. Una crescita alimentata so-prattutto da Usa (+16,4%) e Cina(+22,2%). «Per questo - ha spie-gato il presidente di Epo, BenoitBattistelli - abbiamo incremen-tato i servizi di traduzione dal ci-nese, giapponese e coreano e inostri desk per questi Paesi, dacui riceviamo 2omila richieste diinformazione al giorno. DopoPhilips, Samsung e LG, è Huaweila società che ci ha inoltrato ilmaggior numero di richieste».Top lo in cui figurano 4 societàeuropee, 3 statunitensi, 2 corea-ne e una cinese. Del resto le do-mande dai Paesi extra Ue rap-presentano ormai quasi la metà(47%) delle richieste giunte aMonaco di Baviera, dove Epo hala sede. Stati Uniti, Germania,Giappone, Francia e Olandarap-presentano, invece, i primi 5 Pae-si per numero di richieste.

L'eccezionale incremento dirichieste che s'inseriscono nelprocesso di concessione deibrevetti dimostra «che l'Europasi conferma un hub per l'innova-zione globale», ha detto ancoraBattistelli. Anche se sorprendeil calo del3% delle domande dal-la Germania. «Diverse societàtedesche - ha aggiunto Batti-stelli - che operano soprattuttocon la Cina registrano il brevet-to in Germania e poi diretta-mente in Cina senza passare peruna tutela europea.Un trendche il brevetto unitario euro-peo, che dovrebbe entrare invi-gore dal 2017, dovrebbe ridurresignificativamente».

Il brevetto entrerà in vigorequando 13 Paesi Ue (compresiFrancia, Regno Unito e Germa-nia) lo avranno ratificato in Par-lamento. «Sonofelice che l'Italia,l'anno scorso, abbia deciso diaderire - ha concluso Battistelli-. Abbiamo già 9 ratifiche, tra cuiquellagià conclusa della Francia.La Germania sta procedendomentre il Regno Unito attende ilreferendum sulla Brexit. Ci sonoi margini per arrivare a 13 entro il2016 e partire nel 2017. Spetta aiPaesi europei decidere sevoglio-no giocare nelle serie minori o inChampion's league».

C RI PRO D D ZIO NE RISERVATA

Innovazione Pagina 27

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La mappa dell'eccellenza

110 MIGLIORI PAESINumero di brevetti nel 2015 e variazioni percentuali rispetto al 2014

Stati Uniti Regno Unito Germania9

242.692 224.8205.0371(,.4°o 5.7

Corea del Sud

6.4114.0"¡,

LE 10 MIGLIORI REGIONIITALIANENumero di brevetti nel 2015e var.% sul 2014

0 500 1.000 1.500

Lombardia

1.20

+3.3% 2.611.

509

Paesi Bassi ) n Svizzera

(D!71 T 7.055Cina 2 Emilia-Romagna

3 meto

10.781 \- kW 3.9791.6% 9.0° ,

Francia j ITALIA

110 MIGLIORI MARCHI ITALIANINumero di brevetti nel 2015

' Indesit

n Fiat......................

tmiri r,lectronics...............................................

Finiw?ccanica................................................................

(5 Pirelli n Cons. Naz. delle Ricerche (Cnr)

107

(6 t hi ?si Farmaceutici ' .R.F. Soc. Consortile Per Azioni84 ................................................................... 35

58n Danieli &C.Off. Meccaniche

............................................................................... 26

(10 F ysmian................................................................................. 20

. 39(8Eni

.

(4 Piemonte

390

n Toscana

246

(6 Lazio243

(7) Marche

199

Friuli-Venezia Giula....... ............... 129

U Trentino -Alto Adige111 ........................................................... 93

Liguria

72

Fonte: European Patent Office

Innovazione Pagina 28

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. Cristoforetti alla Altec, uno dei centri di controllo della missione europea sul pianeta rosso

Ok da Marte alla Houston torinese

Filomena GrecoTORINO

ww Impiegherà più di sei mesi adarrivare su Marte. La sonda ma-dre EDM realizzata da ThalesAleniaSpaceperlopiù nello stabi-limento di Torino sarà lanciata il14 marzo prossimo e la torineseAltec, societàpartecipatadaTha-les Alenia Space Italia al 63,75% edall'Agenzia Spaziale Italiana al36,25%, sarà uno dei centri di con-

trollo della prima parte dellamis-sione europea su Marte coordina-ta dall'Agenzia spaziale europea.

«Il futuro della ricerca spazia-le passa da Marte», ha sottoline-ato l'astronauta Samantha Cri-stoforetti durante la sua visitanell'hangar che ospita il terrenodi simulazione marziana allesti-to nella sede di Altec e ha incon-trato gli ingegneri e i tecnici delcentro di controllo, la "piccolaHouston italiana".

L'Italia è il paese capofila diExomars grazie all'Agenzia spa-ziale italiana, con una quota delprogramma pari al 36%, e con

Thales Alenia Space nel ruolo diprime contractor per la missioneeuropea su Marte, che dopo unaprima fase di esplorazione, neiprossimi due anni, avrà il suo clounel 2018, anno in cui su Marte saràsaràlanciato ilprimorover inmis-sione per conto dell'Europa. «Le

LE RICADUTEL'Italia è capofiladella nuova missionedella sonda Edm di Thalesche verrà lanciataa metà marzo

missioni finora compiute dal-l'Agenzia europea su Marte han-no permesso di scoprire la pre-senza di acqua sulpianeta, oraperla prima volta ci poseremo sulsuolo e faremo analisi di gas rari epoi arriveremo a perforare fino adue metri il terreno, una primamondiale» spiegaFranco Bonaci-na, direttore generale Esa. Vin-cenzo Giorgio, ad di Altec e vice-presidente di Thales Alenia Spa-ce, sintetizzale tappe dellaprossi-mamissione: il lancio della sondamadre amarzo,l'«ammartaggio»previsto a ottobre, con una primafase di esplorazione, nel 2o18 illancio in orbita del rover la cui at-tività, dalla raccolta dei campionialla gestione dei movimenti e del-le azioni, sarà gestito da Torino.

Un pezzo dell'aerospazio ma-de in Italy in prima linee nellemissioni spaziali. Nello stabili-mento torinese di Thales, infatti,sono progettati erealizzati anchei moduli di trasporto cargo Cy-gnus che trasportano sulla Sta-zione Spaziale Internazionale irifornimenti e le attrezzature pergli astronauti. Una commessadella Nasavinta daThales AleniaSpaceinpartnership conl'ameri-cana Orbital: nove moduli in tut-ti, cinque dei quali già lanciati,con in cantiere la produzione diun secondo lotto.

CRI PRO DD ZION E RISERVATA

Alla Altec. Samantha Cristoforetti

Aerospazio Pagina 29

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Dopo quattro anni aumentanoi brevetti delle imprese italianeLe richieste sono state 3979 e riguardano chimica, meccanica, elettronica

ROBERTO GIOVANNINIROMA

Le imprese italiane sono più in-novative di quanto si immagini,anche se restiamo lontani daimigliori «competitor», comeGermania o Corea del Sud. Se-condo il rapporto dell'Epo, l'Uf-ficio europeo dei brevetti, nel2015 le richieste di brevetto ita-liane sottoposte allo EuropeanPatent Office sono aumentatedel 9%, più del doppio rispettoalla media globale (+4,8%). Sitratta del maggior incrementodegli ultimi 10 anni. Indesit,Fiat-Fca e STMicroelectronicsle società che hanno inoltratopiù domande.

Dunque, società e inventori

italiani hanno inoltrato 3979 ri-chieste di brevetto contro le3649 del 2014. Un aumento chepermette di invertire la tenden-za dell'ultimo periodo, che ave-va registrato un calo nel nume-ro di domande per quattro anniconsecutivi. Ed è un dato che farisalire il nostro Paese dal-l'llma alla 10ma posizione nellaclassifica delle richieste, anchese siamo indietro: la Germaniasupera quota 24 mila e la Corea,che gioca fuori casa, è a 6411.Considerando la proporzionetra domande di brevetto e po-polazione, con 64 domande perogni milione di abitanti l'Italia èsolo al18° posto nel mondo.

«Il risultato - ha commenta-

to il presidente dell'Epo, BenoitBattistini - è dovuto al fatto chele imprese italiane hanno capi-to che per uscire dalla crisi èimportante investire in ricercaed innovazione, aumentando lecapacità piuttosto che taglian-do i costi». L'incremento deibrevetti italiani riguarda prin-cipalmente il settore dell'infor-matica, a +76%. Segue la comu-nicazione digitale (+59%), lafarmaceutica (+54%) e i sistemidi misurazione (+47%). La mag-gior parte delle richieste in ter-mini assoluti, invece, riguardala movimentazione (come gliimballaggi, i sistemi di traspor-to, i container), l'ingegneria ci-vile e i trasporti (in cui rientra

l'«automotive»).Con 107 richieste, Indesit è la

società italiana che è stata piùattiva, seguita da Fiat-Fca con84. Più distanti sono STMicro-electronics (58), Finmeccanica(39), Pirelli (39) e Chiesi Farma-ceutici (35). Dal punto vista ter-ritoriale, invece, dopo la Lom-bardia (1.295, ben il 33% del to-tale delle domande di brevet-to), le Regioni a maggior tassodi innovazione sono Emilia Ro-magna (15%) e Veneto (13%).Nella classifica per città Milanoè in testa con 806 richieste, di-stanziando Torino, secondacon 273, poi terza Roma (226) equarta Bologna (209).

«L'output migliora, però il

trend non ci permette di fare ilsalto decisivo per competeredavvero con il resto d'Europa»,sottolinea Daniele Archibugi,esperto di politiche dell'innova-zione del Cnr. Il contenuto hightech dei brevetti, in altre paro-le, resta basso. Imprese e Statonon investono abbastanza in ri-cerca e sviluppo: solo l'l% delpil contro il 4%, per esempio,della Svezia.

Intanto, a livello globale,l'Epo ha registrato un nuovo re-cord di richieste di brevetti,con +4,8% per 160mila richie-ste. Merito dell'exploit di Usa(+16,4%) e Cina (22,2%). Usa,Germania, Giappone, Francia eOlanda sono i primi Paesi pernumero di richieste, ma nell'Ueci sono tendenze non omoge-nee: la Spagna, come l'Italia, hainvertito il trend negativo, cre-scendo del 3,8%, mentre il Bel-gio ha fatto un balzo del 5,9%, laGran Bretagna del 5,7% el'Olanda del 3,3%.

A livello di società dopo laPhilips, che superato Samsung,seguono LG, Huawei e Sie-mens. Tra le prime 10 aziendeci sono quindi 4 società euro-pee (Philips, Siemens, Bosch,Basf), 3 americane (United Te-chnologies, Qualcomm, Gene-ral Electric), 2 coreane (Sam-sung, LG) e una cinese(Huawei).

9 BV NC NDALNNI DIRITTI RISERVATI

i t,a-11 i d,91, impre- ilaüane

Innovazione Pagina 30

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"Giocherete a Cali of Dutyper le strade del quartiere"Proxy42, la start up che piace agli americani

TORINO

«In Italia non è la burocra-zia. E nemmeno le tasse,quelle ci sono dappertutto.Quello che blocca l'innova-zione in Italia è la mancanzadi uno sbocco delle start up.Negli altri Paesi il sistema siautoalimenta: venture capi-tal, top manager, grandigruppi. In Italia il mercato ètroppo piccolo perché nascaun circolo virtuoso».

Francesco Ferrazzino, 39anni, di Lucca, è uno dei co-fondatori di Proxy24, la so-cietà che sta per lanciare unvideogame che promette dirivoluzionare il modo di gio-care con uno smartphone:Father.io. Proxy42 è in antici-po sui tempi, per questo l'in-teresse sul suo prodotto ètanto alto e ci sono 340.000gamer pronti a giocarlo. Fa-ther.io è un videogame in re-altà aumentata. State pas-seggiando per la strada e in-crociate un altro giocatore? Ivostri telefonini vi avvertono.E a quel punto comincia la sfi-da. Realtà vera e gioco si fon-dono sullo schermo dellosmartphone. Potete vedere lepersone, l'ambiente che vi

Non è tantola burocraziae nemmeno le tasse,che ci sono ovunque.E il mercato troppopiccolo e la mancanzadi sbocchi che bloccal'innovazione in italia

Francesco FerrazzinoCofondatoredi Proxy 42

circonda, ma questi sono «ve-stiti» da videogioco. Un video-gioco ambientato nel 2040.

Brevetti? «Uno solo - diceFerrazzino - In realtà un patentamericano. Avevamo pensatodi proteggere la nostra idea an-che con un brevetto europeo,ma quando abbiamo capito chechiunque avrebbe potuto mo-dificare anche solo la storia perriprodurre un prodotto similesenza incorrere in alcuna vio-lazione, abbiamo rinunciato».

Proteggere la proprietà in-tellettuale non è facile. Ma nonsolo. Pesa anche il target. «Ne-

gli Stati Uniti hanno investito4,5 miliardi di dollari nella re-altà aumentata. E il nostroprodotto ha un investitoreamericano».

Studiare il patent giusto, co-munque, non è cosa semplice.E la Proxy42 si è rivolta a unostudio specializzato di Parigiper ottenerlo. Perché ormai,per essere inventori, non bastaessere geniali, non basta averel'idea giusta, bisogna anche sa-pere come muoversi nell'intri-cato mondo dei brevetti e delleautorizzazioni.

«Fare innovazione è difficileovunque - dice Ferrazzino - Edè costoso. Il nostro patent è co-stato 12.000 e va rinnovatoogni anno». Per creare Fa-ther.io il team di Ferrazzino esoci ha lavorato duro e in silen-zio per quattro anni. Prima sul-l'app, lavoro da sviluppatoriclassico. Ma poi anche sul devi-ce: il videogame è giocabilegrazie a uno strumento ottico,"Inceptor", che trasforma ilcellulare in un'arma alla Call ofDuty. Dal primo prototipo aquello definitivo: oggi "Incep-tor" funziona a 50 metri. Vistalunga, come quella di Proxy42.

[RA. ZAN.]

RY N C N DALQINI DIRITTI RISERVATI

ro;La società'con

base a SanFrancisco,

team, ricercae sviluppo a

Trento, staper lanciare il

suo primovideogioco:

un Cali ofDuty in realtà

aumentatache promette

di rivoluzio-nare il settore

del gaming

Innovazione Pagina 31

Page 35: Centro Studi C.N.I. 4 marzo 2016€¦ · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 4 marzo 2016 Pagina II APPALTI Sole 24 Ore 04/03/16 P. 2 Cantone al lavoro

GGGrazie all'energia solareportiamo l'acqua dove non c'è"Solwa, il depuratore che aiuta l'Africa

TORINO

Sembra incredibile quel chesi può fare con un solo bre-vetto. Paolo Franceschetti èpartito dalla sua tesi di lau-rea e da quella ha inventatoSolwa, il primo modulo di de-purazione e desalinizzazionedell'acqua che funziona aenergia solare. Da quel pri-mo progetto, è nata un'interafabbrica di idee: essiccatoridi fanghi, essiccatori di cibo,serre agricole da deserto...un intero mondo che piacemolto all'Onu, tanto da averricevuto svariati premi (23solo nel 2015).

Oggi Solwa viene usato daalcune Ong in alcuni villaggiafricani che vivono grazie allasua acqua depurata. O in Pa-lestina. Ma arrivare a questopunto non è stato facile.

«Il problema principale èche in Italia esistono moltipremi, riconoscimenti, ma iocon le targhe non ci faccionulla. Mancano gli investito-ri reali, quelli che hanno ilcoraggio di investire» rac-conta Davide Franceschetti,fratello di Paolo e responsa-bile per l'area del centro eSud America.

Fare innovazionein Italia è difficile. Avetepresente il cartello:"Cercasi laureatocon esperienza"?Per gli innovatori è:"Cercasi start up conprototipo funzionante"

Davide FranceschettiResponsabile Centro e SudAmerica della Solwa

Solwa oggi fa parte dellaSantex Rimar Group. Ma cisono voluti cinque anni e deci-ne di dimostrazioni in tutte leuniversità del mondo prima ditrovare un gruppo deciso adacquistare la start up nata inVeneto.

«Fare innovazione, in Italia,è un po' come trovare lavoro -racconta ancora Davide Fran-ceschetti - Avete presente ilcartello "cercasi laureato conesperienza"? Ecco, per le startup è "cercasi start up con pro-totipo funzionante e garantito10 anni"». Ma un conto è forni-

re un'app, con costi relativa-mente contenuti, e mostrarlaal possibile acquirente. Un con-to è innovare inventando mac-chinari che costano 200.000euro. Qualcuno, quei soldi, pri-ma o poi li deve mettere se vuolvedere se l'idea funziona.

Quella di Solwa funzionava.E oggi la società italiana sta te-stando nuove funzionalità delsuo prodotto: ricavare acquapotabile dai fanghi. Scorie in-dustriali, che oggi dovrebberoessere smaltiti in discarica eche domani potrebbero trova-re un nuovo utilizzo.

Attualmente Solwa ha unbrevetto depositato ed è in cor-sa per depositarne altri due.Potrà avere un futuro? «Secambia la mentalità, certo. InItalia gli innovatori sono tan-tissimi e molti sono costretti adandare all'estero per trovare ifinanziamenti. Abbiamo colle-ghi che erano con noi al VegaPark di Mestre che sono andatiin Cile. Quello potrebbe essereun buon sistema: ogni anno in-vitano 40 start up da tutto ilmondo e le finanziamento persei mesi. Un buon modo per in-vestire».

[RA. ZAN.]

i aLa start upnata da un

brevettosemplice, undepuratore e

desalinizzato-re che va

a energiasolare, oggiporta acqua

potabile invillaggi del-l'Africa e hacreato una

serie di pro-getti paralleli

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Innovazione Pagina 32

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Richiestebrevettiitaliani

2014

2015

+9%Con 107

richieste, Indesitè la societàitaliana che èstata più attiva,seguita da Fiat-Fca con 84. Piùdistanti sonoStMicroelectro-nics (58),Finmeccanica(39), Pirelli (39) eChiesi Farma-ceutici (35). Dalpunto di vistaterritoriale laLombardia è laprima

DOMANDE BREVETTI 64 domandeper milionedi abitanti

Italia 18'nel monda

Informatica Comunicazione Farmaceutica Sistemidigitale di misurazione

LE SOCIETÀ PIÙ INNOVATIVE

107domande

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58

39 39 35

Innovazione Pagina 33

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"Giocherete a Cali of Dutyper le strade del quartiere"Proxy42, la start up che piace agli americani

TORINO

«In Italia non è la burocra-zia. E nemmeno le tasse,quelle ci sono dappertutto.Quello che blocca l'innova-zione in Italia è la mancanzadi uno sbocco delle start up.Negli altri Paesi il sistema siautoalimenta: venture capi-tal, top manager, grandigruppi. In Italia il mercato ètroppo piccolo perché nascaun circolo virtuoso».

Francesco Ferrazzino, 39anni, di Lucca, è uno dei co-fondatori di Proxy24, la so-cietà che sta per lanciare unvideogame che promette dirivoluzionare il modo di gio-care con uno smartphone:Father.io. Proxy42 è in antici-po sui tempi, per questo l'in-teresse sul suo prodotto ètanto alto e ci sono 340.000gamer pronti a giocarlo. Fa-ther.io è un videogame in re-altà aumentata. State pas-seggiando per la strada e in-crociate un altro giocatore? Ivostri telefonini vi avvertono.E a quel punto comincia la sfi-da. Realtà vera e gioco si fon-dono sullo schermo dellosmartphone. Potete vedere lepersone, l'ambiente che vi

Non è tantola burocraziae nemmeno le tasse,che ci sono ovunque.E il mercato troppopiccolo e la mancanzadi sbocchi che bloccal'innovazione in italia

Francesco FerrazzinoCofondatoredi Proxy 42

circonda, ma questi sono «ve-stiti» da videogioco. Un video-gioco ambientato nel 2040.

Brevetti? «Uno solo - diceFerrazzino - In realtà un patentamericano. Avevamo pensatodi proteggere la nostra idea an-che con un brevetto europeo,ma quando abbiamo capito chechiunque avrebbe potuto mo-dificare anche solo la storia perriprodurre un prodotto similesenza incorrere in alcuna vio-lazione, abbiamo rinunciato».

Proteggere la proprietà in-tellettuale non è facile. Ma nonsolo. Pesa anche il target. «Ne-

gli Stati Uniti hanno investito4,5 miliardi di dollari nella re-altà aumentata. E il nostroprodotto ha un investitoreamericano».

Studiare il patent giusto, co-munque, non è cosa semplice.E la Proxy42 si è rivolta a unostudio specializzato di Parigiper ottenerlo. Perché ormai,per essere inventori, non bastaessere geniali, non basta averel'idea giusta, bisogna anche sa-pere come muoversi nell'intri-cato mondo dei brevetti e delleautorizzazioni.

«Fare innovazione è difficileovunque - dice Ferrazzino - Edè costoso. Il nostro patent è co-stato 12.000 e va rinnovatoogni anno». Per creare Fa-ther.io il team di Ferrazzino esoci ha lavorato duro e in silen-zio per quattro anni. Prima sul-l'app, lavoro da sviluppatoriclassico. Ma poi anche sul devi-ce: il videogame è giocabilegrazie a uno strumento ottico,"Inceptor", che trasforma ilcellulare in un'arma alla Call ofDuty. Dal primo prototipo aquello definitivo: oggi "Incep-tor" funziona a 50 metri. Vistalunga, come quella di Proxy42.

[RA. ZAN.]

O BY NC N D PLNNI DIRITTI RISERVATI

1 42La società con

base a sanFrancisco,

team , ricercae sviluppo a

Trento, staper lanciare il

suo primovideogioco:

un Cali ofDuty in realtà

aumentatache promette

di rivoluzio-nare il settore

del gaming

Innovazione Pagina 34

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GGGrazie all'energia solareportiamo l'acqua dove non c'è"Solwa, il depuratore che aiuta l'Africa

TORINO

Sembra incredibile quel chesi può fare con un solo bre-vetto. Paolo Franceschetti èpartito dalla sua tesi di lau-rea e da quella ha inventatoSolwa, il primo modulo di de-purazione e desalinizzazionedell'acqua che funziona aenergia solare. Da quel pri-mo progetto, è nata un'interafabbrica di idee: essiccatoridi fanghi, essiccatori di cibo,serre agricole da deserto...un intero mondo che piacemolto all'Onu, tanto da averricevuto svariati premi (23solo nel 2015).

Oggi Solwa viene usato daalcune Ong in alcuni villaggiafricani che vivono grazie allasua acqua depurata. O in Pa-lestina. Ma arrivare a questopunto non è stato facile.

«Il problema principale èche in Italia esistono moltipremi, riconoscimenti, ma iocon le targhe non ci faccionulla. Mancano gli investito-ri reali, quelli che hanno ilcoraggio di investire» rac-conta Davide Franceschetti,fratello di Paolo e responsa-bile per l'area del centro eSud America.

Fare innovazionein Italia è difficile. Avetepresente il cartello:"Cercasi laureatocon esperienza"?Per gli innovatori è:"Cercasi start up conprototipo funzionante"

Davide FranceschettiResponsabile Centro e SudAmerica della Solwa

Solwa oggi fa parte dellaSantex Rimar Group. Ma cisono voluti cinque anni e deci-ne di dimostrazioni in tutte leuniversità del mondo prima ditrovare un gruppo deciso adacquistare la start up nata inVeneto.

«Fare innovazione, in Italia,è un po' come trovare lavoro -racconta ancora Davide Fran-ceschetti - Avete presente ilcartello "cercasi laureato conesperienza"? Ecco, per le startup è "cercasi start up con pro-totipo funzionante e garantito10 anni"». Ma un conto è forni-

re un'app, con costi relativa-mente contenuti, e mostrarlaal possibile acquirente. Un con-to è innovare inventando mac-chinari che costano 200.000euro. Qualcuno, quei soldi, pri-ma o poi li deve mettere se vuolvedere se l'idea funziona.

Quella di Solwa funzionava.E oggi la società italiana sta te-stando nuove funzionalità delsuo prodotto: ricavare acquapotabile dai fanghi. Scorie in-dustriali, che oggi dovrebberoessere smaltiti in discarica eche domani potrebbero trova-re un nuovo utilizzo.

Attualmente Solwa ha unbrevetto depositato ed è in cor-sa per depositarne altri due.Potrà avere un futuro? «Secambia la mentalità, certo. InItalia gli innovatori sono tan-tissimi e molti sono costretti adandare all'estero per trovare ifinanziamenti. Abbiamo colle-ghi che erano con noi al VegaPark di Mestre che sono andatiin Cile. Quello potrebbe essereun buon sistema: ogni anno in-vitano 40 start up da tutto ilmondo e le finanziamento persei mesi. Un buon modo per in-vestire».

[RA. ZAN.]

SoiwaLa start upnata da un

brevettosemplice, undepuratore e

desalinizzato-re che va

a energiasolare, oggiporta acqua

potabile invillaggi del-l'Africa e hacreato una

serie di pro-getti paralleli

O BV NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Innovazione Pagina 35

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"Le aziende sono più innovativema è il Paese che non funziona"

Salvatore Vitale, fisico, cervello in fuga al Mit di Boston

Intervista lFLAVIA AMARILEREGGIO CALABRIA

anniSalvatoreVitale è il

padre di unodei due algo-ritmi grazie al

quale sonostate registra-

te per laprima volta leonde gravita-

zionali

e imprese italiane sonoL sempre più innovative

ma è il Paese che nonfunziona, che è ancora trop-po indietro nelle politicheper la ricerca. Lo dice conamarezza Salvatore Vitale,il padre di uno dei due algo-ritmi in grado di cogliere leonde gravitazionali ed il pri-mo a calcolare la massa e glialtri parametri delle onde.Un bel risultato per questotrentenne ora al Mit di Bo-ston, in fuga dall'Italia dadieci anni, dopo essersi di-plomato al liceo Da Vinci diReggio Calabria e essersi

laureato in Fisica all'universi-tà di Bologna.

Vanno via i giovani italiani, sa-pendo di non avere scelta: checosa avrebbe fatto se fosse ri-masto in Italia?

«Se mi baso sulle storie di amiciche sono rimasti probabilmen-te avrei avuto una strada piùdifficile da percorrere. In Italianon sempre il talento è incorag-giato e premiato».

Non è facile nemmeno la stradadell'espatrio. C'è un prezzo dapagare?

«Spesso chi va via è visto comequello che è fuggito verso unavita più facile. Non è così. Chi

parte lascia anche dietro amicie famiglia e la maggior partedelle volte si va incontro ad unasignificativa quantità di igno-to».

C'è qualcosa che si sarebbeaspettato dall'Italia in questi an-ni di lontananza in termini di aiu-to alla ricerca italiana?

«In Italia troppo spesso la ri-cerca e la carriera universita-ria non è vista come ricchezzaper il paese. Se avessi avuto uneuro per ogni 'quando trovi unvero lavoro?', sarei ricco. In al-tri paesi non è così, per niente.Ogni tanto il governo di turnoha l'idea geniale di riportare i

eSalvatore Vitale lavora al Mit di Boston

Laureato in fisica a Bologna

cervelli a casa, investendoqualche soldo per portarequalche centinaia di personeindietro per due-tre anni. E do-po? Quanti di quelli rimangonodopo i due anni? Avere due an-ni di stipendio non serve a mol-to se non si può lavorare nelmodo opportuno, e magari condelle prospettive di rimanerepiù a lungo. Non mi aspetto chel'Italia faccia niente per i ricer-catori all'estero. Chiaramentela ricerca non e' una priorità,se non quando viene fatta unascoperta di questa portata, percui si può scrivere un comuni-cato stampa (adesso usa Twit-ter...) cercando di prenderemeriti spesso non propri. Per 5minuti, belle parole, poi tornatutto come prima. Tutto moltoitaliano. Ho tantissimi amici ecolleghi che lavorano in Italia espesso ho la sensazione che rie-scano nel loro lavoro nonostan-te la classe dirigente, non gra-zie ad essa».

BV NCNDALCUNI ERITTI RISERVATI

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Start-up italiana tra le 50 scelte da una società pubblica franceseDI CAM[LLO ADINOLFI

erano anche due giova-notti italiani, mercole-dì 2 marzo, all'Eliseo, astringere la mano e a

prendersi i complimenti e gli auguridi buon lavoro del presidente Hol-lande. Borna Scognamiglio, tren-tenne pugliese, formazione letteraria,laurea in archeologia e master allaSorbona IV, e Francesco Travagli,trentenne anche lui, marchigiano diAuditore, bocconiano con una natu-rale, dice lui, attitudine al marketing(ha inventato gli specchietti tricolo-ri da montare sull'auto in occasionedelle celebrazioni per l'Unità d'Italiama anche per festeggiare le partitedella Nazionale), sono due dei cin-quanta «start-uppen> di mezzo mon-do, selezionati da French tech ticket(il nome spiega tutto), una societàpubblica, sostenuta dalla Caisse desdepôts, equivalente alla nostra Cassadepositi e prestiti, con un budget di16 milioni di euro (e la possibilità diattivare prestiti fino a 200 milioni)e una «mission» precisa: individua-re le migliori start-up e offrire lororisorse finanziarie (attraverso borsedi studio da 25mila euro l'anno), ac-coglienza e assistenza nei vari incu-batoci di Parigi (ce ne sono nove e inquesto momento stanno «incubando»23 progetti d'impresa).

«Vogliamo fare di Parigi», an-nuncia soddisfatto David Monte-au, direttore di French tech ticket,alla fine della cerimonia all'Eliseo,«una specie di Silicon Valley metro-politana e, della Francia, il paese

1,1

Borna Scognamiglio e Francesco Travagli i due italianifondatori di MeshUp , la start-up it che accompagna

gli studenti a scegliere il loro percorso formativo

con il più alto tasso di attrattivitàper i giovani talenti che voglionotrasformare le loro idee di businessin un'impresa». French tech funzio-na. Ha francesizzato il modello an-glosassone di Sirius programme forgraduate entrapreneurs, creato nel2013 dal governo britannico e chepuò vantare il lancio di una qua-rantina di start-up diventate azien-de di successo, e ora si prepara adespanderlo ad altre tredici grandicittà, da Tolosa a Lione a Bordeaux,e di moltiplicare per quattro (da 50a 200) il numero delle start-up se-lezionate ogni anno.

1 «Quelle diquest'anno», spie-ga ancora il diret-tore di French tech,«sono particolar-mente interessantie dimostrano un'at-tenzione particolareal sistema economi-co francese, ai suoipunti di forza dasfruttare e ai suoipunti di debolezzada contrastare pro-prio grazie alle ideed'impresa messe incampo da questiragazzi». Il sistemamoda e il sistemaagricolo, per dire,sono due punti diforza dell'economialocale. Ed ecco, nelprimo caso, la start-up «Pin&Tucker»,lanciata sei mesida una giovanis-

sima americana, Tracie Wagman,che aiuta i consumatori a seleziona-re le offerte e le proposte delle varieaziende di abbigliamento e li conduce(virtualmente) nei negozi più vicinigrazie a un sistema di geolocalizza-zione che si basa su un'enorme ban-ca dati. Risultato: in poche settimane«Pin&Tucker» ha raccolto più di 10mila abbonati.

Secondo caso, l'agricoltura.Un giovanotto cileno, Jorge Pizza-ro, ingegnere agronomo, ha creato<Agriversity», una sorta di campusuniversitario online che vuole elimi-

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nare quello che lui stesso definisce «ledéséquilibre dans le monde agricole»,il disequilibrio culturale nel mondorurale tra chi sa e chi non sa. Con«Agriversity» qualsiasi agricoltorepuò accedere alla conoscenza delletecniche colturali più avanzate e in-terrogare esperti e aziende. Un puntodebole è, invece, l'orientamento sco-lastico in un paese, la Francia, conuna struttura formativa abbastanzarigida, basata sulle grandes écoles.Sul punto si sono cimentati i nostridue italiani, Scognamiglio e Travagli,che hanno messo in piedi un sistema,si chiama Mesh Up, che accompagnapasso passo gli studenti nella sceltadel loro percorso formativo, incro-ciando tutti i dati disponibili, dai bi-sogni-ambizioni-sogni del candidatoall'offerta scolastica fino agli sbocchisul mercato del lavoro.

«Stiamo testando la nostrapiattaforma in diversi istituti»,spiega Scognamiglio, che è anchevicepresidente del Reseau des cher-cheurs italiens en France, un'asso-ciazione di ricercatori italiani chelavorano qui a Parigi. Insomma,uno che si dà da fare. Intanto lui eil suo socio, Travagli, avranno a di-sposizione un «tesoretto» da 50 milaeuro per sviluppare la loro start-upin uno degli incubatori parigini, allaPaillasse nel 1° arrondissement o aParis Pionnières nell'11°. In Italia cisarebbero riusciti?

-©Riproduzione riservata

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Nasce nell'ateneo di Pisala Google dei brevettiUn algoritmo analizza le invenzioni e ne prevede il successoAntonio Larizza

all'università italiana chefatica avalorizzare la pro-prietà intellettuale gene-

rata dall a ricerca appli cata, nasceuno spinoff che sfrutta avanzatialgoritmi per facilitare e favorirela registrazione di nuovi brevet-ti. Conunmetodomaisperimen-tato altrove.

-.'--. --3711 DELLE IDEELo spinoff Erre Quadroha sviluppato un motore chedescrive tutte le tecnologie,le confronta per funzioni ene indica potenzialità e rischi

Accade a Pisa, dove un gruppo diricercatori guidati daAndreaBo-naccorsi, docente di Economia egestione delle imprese pressol'Università di Pisa, ha fatto na-scere Erre Quadro, il volto azien-dale diunlavoro diricercainizia-to più di dieci anni fa. Lo spinoff-che oggi è giàuna srl e si prepara adiventare una spa- ha uno staff di14 persone fatto di laureati o dot-torati in ingegneria, matematica,informatica. Nel 2016 fattureràpoco meno di i milione di euro.

I suoi asset sono database e algo-ritmi proprietari, con cui erogaservizi di analisi brevettuali aclienti come Maserati, AnsaldoSviluppo Energia, E1.En (biome-dicale). Recentemente ancheFerrari è entrata in contatto conl'innovativa realtà nata a Pisa.

Che cosa attira l'attenzione diquestibig? «Erre Quadro- spiegaAndrea Bonaccorsi - ha costruitoun database in grado di rappre-sentare in modo formale e com-pleto tutte le tecnologie e i pro-dotti che abbiano almeno unacomponente meccani ca. In prati-ca, tutti i prodotti di ingegneriaesistenti al mondo, ad eccezionedei prodotti puramente chimici obiologici». Sitrattadiun databasedi oltre ioo.ooo lemmi - poi inte-grato con gli archivi brevettualiattualmente disponibili (oltre 8milioni dibrevetti) - normalizzatialfine di poter essere esaminatiinmodo automatico. «Questo po-tente strumento - continua Bo-naccorsi - consente oggi di de-scrivere una tecnologia non percome è costituita, ma in base alperché essa esiste, ovvero alleclassi di problemi che risolve».Ciò consente di studiare iproble-mi tecnologici «senza fermarsialle soluzioni esistenti, ma esplo-

rando tutte le possibili soluzioniinmodo astratto».

Le applicazioni sono diverse.Combinando la capacità di anali-si funzionale delle tecnologie equella di eseguire ricerche evolu-te nellabase di datibrevettuali, glialgoritmi di Erre Quadro posso-no calcolare la distanzatratecno-logie. «Utilizzando gli algoritmidi distanza, è possibile prevederequali brevetti di una impresa so-no suscettibili di essere attaccatilegalmente dai concorrenti».Nonsolo.«Sipuò suggerire lo svi-luppo di nuovi brevetti a partiredall'idea originaria, in modo da

Analisi brevettuali in cifre

IlmercatoitalianoFattu rato a nn uo per analisi brevet-tuali (escluse spese contenziosi).

8.377I brevettiNumero di brevetti registratiin Italia nelcorsodel2015.

anticipare i concorrenti e usciresul mercato senza timori di attac-chi», continua Bonaccorsi, cheaggiunge: «Alcuni clienti hannoscoperto che a sviluppare nuovetecnologie concorrenti non era-no i competitor, ma i loro clienti.Altri hanno scoperto nuove tec-nologie, potenzialmente interes-santi, sviluppate in settori moltolontani,fuoridal loro cruscotto diosservazione». Un'altra applica-zione riguarda «la capacità di an-ticipare soluzioni future. In unostudio in corso di pubblicazioneverrà mostrato che con il metodofunzionale è possibile anticiparealcuni sviluppi meglio degliesperti umani. Allo stesso tempoè possibile anticipare i fallimentidelletecnologie».

Si stima che le analisi brevet-tualifinalizzate allaregistrazionedi nuove invenzioni generino inItalia un mercato da io milioni dieuro all'anno (escluse le speseper contenziosi). Servizi comequelliideati aPisa, capaci di com-piere, in meno tempo e a costi in-feriori, analisi più evolute rispet-to a quelle offerte dai grandiplayer internazionali del settore,potrebbe far nascere una nuovadomanda.

T) RIP ROD DZIONE RISERVATA

Start Up Pagina 39

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Vintervista. Andrea Paliani partner EY

Nasce l'Osservatoriosull'innovazione digitaledi Paolo Bricco

Osservatorio Innovazione1 Digitale EY-Confindustria

nasce in seguito alla primatappa del Viaggio nell'Italia

che innova, che si è svolta a Bologna il 3o no-vembre e il i dicembre dell'anno scorso. Inquella occasione, EY e Confindustriahannodeciso di approfondirei temi legati all'inno-vazione e alla trasformazione digitale, for-nendo alle regioni coinvolte daquesto Viag-gio informazioni qualitative e quantitativesulle performance territoriali». Andrea Pa-liani, partner di EY e Advisory S ervices Lea-der dell'area mediterranea, spiegale ragionie le metodologie adop er ate p er costruire, at-tivare e rendere uno strumento di effettivaanalisi e di lavoro costante l'Osservatorio.Oggi a Bari, nella nuova tappa del Viaggionell'Italia che innova, saranno presentatii ri-sultati specifici, appunto in merito alla Pu-glia, generati dall'Osservatorio Innovazio-ne Digitale. Intanto, però, Paliani chiariscel'ingegneria concettuale e interpretativache presiede questo nuovo strumento: unnuovo paradigma che può essere adattatoper comprendere le più diverse situazioni,aggiornandolo di volta in volta così da co-gliere al meglio le evoluzioni, le involuzionio le stasi sperimentate dai sistemi economi-cie da quelli che, sianellinguaggio degli eco-nomisti che nel linguaggio dei policy-makers, vengono definiti "territori". «L'Os-servatorio - dice il partner di EY- è formatodall'Index di potenzialità economica e dal-l'Index di innovazione digitale. Si tratta didue indicatori distinti, ma perfettamentecomplementari, che sono essenziali percomprendere due temi strategici come il li-vello di innovazione dei singoli territori e illivello diinnovazione dei singoli tessuti pro-duttivi». L'indice dipotenzialità economicaè costruito sulla base dei dati del RegionalCompetitiveness Index della CommissioneEuropea e valuta la capacità potenziale del-l'environment, inteso come ambiente socia-le ed economico, istituzionale e tecnologicoin cui operano le imprese. Una capacità po-tenziale che dice molto del presente, ma chefa presagire parecchio anche del futuro: peresempio, sul complesso tema della capacitàdi attrarre investimenti che possano arric-chire i noccioli duri dei segmenti produttivistorici o che possano ibridare questi ultimi

con nuove specializzazioni tecno-indu-striali. Invece, l'indice di innovazione digi-tale è ottenuto attraverso l'integrazione di113 indicatori cha l'obiettivo dimisurare illi-vello di innovazione digitale delle aziende eil livello di digitalizzazione del contesto incui esse simuovono. Unanotadimetodoim-portante: il9ow0 di questi 113 indicatori pro-viene da fonti istituzionali come Istat, Euro-stat, Miur e Agenzia per l'Italia digitale; ilio°io è il risultato di indagini svolte daEY. Unruolo fondamentale, per la sua conoscenzadiretta degli andamenti e delle problemati-che proprie del mondo dell'impresa, è rive-stito da Confindustria. «L'Osservatorio ènaturalmente molto elastico - notaPaliani-dato che ci sono un aggiornamento conti-nuo e una evoluzione costante delle fonti».Non si tratta soltanto di una naturale attitu-dine a recepire una molteplicità di statisti-

La digitalizzazionesta cambiando ogni cosa.L'Osservatorio avràun impatto radicale sulla vitadelle aziende

che che tendono a modificare in continua-zione lo sguardo sulla realtà, arricchendolo.È anche una filosofia di lavoro che tende adassorbire gli elementi qualitativi e le sugge-stioni che, dalla realtà, provengono. «Sottoquesto profilo -notail partner diEY-lo stes-so Viaggio nell'Italia che innova rappresentauno strumento fondamentale per accoglie-re ulteriori stimoli e visioni nell'Osservato-rio Innovazione Digitale". La digitalizzazio-ne sta cambiando ogni cosa. Il suo è un im-patto radicale sulla vita delle aziende. Dalrapporto con la clientela finale alla modula-zione della catena di fornitura, dall'assettoorganizzativo interno alla dialetticafraradi-camento locale e mercati globali. Uno stru-mento come l'Osservatorio InnovazioneDigitale EY-Confindustria, che ha finalitàanalitiche ma anche pratiche, diventa cosìoperativo in un passaggio cruciale per il no-stro capitalismo manifatturiero, compostosoprattutto da piccole e medie imprese. InPuglia, e nel resto del Paese.

T) RIPRODUZIONE RISERVATA

Digitalizzazione Pagina 40

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Seta unica a par%ire dall °gennaio 2017«Abbiamo ricevuto l'intesa sulla =Sciaunica mentre abbiamo rimandato quellasull'accelerazione dei procedimenti am-ministrativi, perché abbiamo la necessità di più tempo per un approfondimentopolitico. Su tutti gli altri provvedimentici sono degli emendamenti delle. regionima i pareri sono tutti favorevoli». Così;ilministro della pubblica amministrazioneMarianna Madia, al termine della Con-ferenza unificata di ieri che ha registratol'intesa tra il governole regioni e i comu-ni su otto degli 11 decreti attuativi della,riforma della pubblica amministrazione,«La riforma procede a passo, spedito gra-zie anche al concorso delle regioni»,-hadetto il presidente della Conferenza delleregioni Stefano Bonaccini. «Per quelloche riguarda l'attività di molti imprendi-

tori è fondamentale il fatto che si arrivia"una segnalazione certificata di inizioattività unica che abbia come riferimentouno-sportello in ogni amministrazione.Abbiamo chiesto che si possa partire dal1°gennaio_2017)>. «Abbiamo espresso algoverno l'auspicio di approfondire: alcunequestioni rimaste ancora irrisolte», an-nuncia il vicepresidente dell'Associazionenazionale dei comuni italiani e sindacodi Chieti, Umberto DiPrimio. «Siamotornati a chiedere più attenzione sullosblocco del turnover. Sullo schema didecretoche_regolerà la nuova Scia, unmiglior coordinamento tra le norme perevitare lungaggini che potrebbero deriva-re da diverse interpretazioni, laddove lesovrintendenze, per esempio, dovesseronon adeguarsi alle procedure seguite dai

comuni». Sullo schema di decreto sulCodice dell'amministrazione digitale, ilvicepresidente Ansi. Roberto Pella nerimarca «l'importanza, soprattutto perquanto riguarda la gratuità-per i comuniche vorranno accedere alle banche datidella motorizzazione, finora a pagamen-to». Sul tema piccoli comuni, accordo sudue decreti attuativi riguardanti l'asso-ciazionismo comunale: individuazioneper il 2016 dei criteridi ripartizione deifondi (circa 20 milionidi euro) e per-centuale di risorse da riservare all'as-sociazionismo (6,5%). Sul decreto sullaprevenzione della corruzione nelle p.a.l'Anci ha chiesto «certezza di qualifica-zione del soggetto che accede agli atti edegli atti stessi, soprattutto se si trattadi sicurezza urbana».

SCIA Pagina 41

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Anac. «Per il momento non c'era alternativa alla Soa, vigilanza rafforzata»

Cantone al lavoro sulle linee-guida«Dal governo garanzia sulle risorse»Giuseppe LatourROMA

Per l'Anac l'approvazione delCodiceè solo l'aperturadiuncantie-re.Mentre il decreto di recepimentodelle direttive sui contratti pubblicisi prepara ai passaggi conclusivi,l'Anticorruzione di Raffaele Canto-ne studiale prossime mosse. L'elen-codinuovipoteridariempiredicon-tenuti è lungo. Serviranno molti attidi regolazione. In questo mare di la-voro, però, c'è già una certezza: sip artirà dalle linee guida che l'Autho-rity dovrà sottoporre al ministerodelle Infrastrutture, per mandare inpensione il vecchioregolamento.

Cantone, analizzando il nuovodecreto, parla di «rivoluzione co-pernicana», sottolineando soprat-tutto una novità: «Si lavora di piùsulla fiducia verso la pubblica am-ministrazione. È un'apertura certa-mentepericolosa,manonavevamoaltra strada. 11 Codice in vigore, cosìdettagliato, non ha impedito la cor-ruzione.Perequilibrarelamaggiorediscrezionalità delle stazioni appal-tanti, comunque, servirà più vigi-lanza». L'obiettivo dell'Anac è lavo-rare aun'amministrazione di quali-tà. «Per la prima volta la qualifica-zione non riguarderà solo i privatima anche la Pa». Cantone fa unesempio: «Non è pensabile che unComune di mille abitantifacciaunagara per la messa in sicurezza di uncostone di roccia per centinaia dimilioni. Le competenze andranno

attribuite achi hale strutture, comeavviene per gli operatori economi-ci». Così,ilsistemadiqualificazionesarà organizzato dall'Anac, comeavviene per le imprese, strutturan-dolo per scaglioni.

Sulla qualificazione delle impre-se, Cantone accoglie bene la cancel-lazione del tetto da un milione, al disotto del quale dare tutte le compe-tenze alle stazioni appaltanti: «Erauna scelta che non mi convinceva».Meglio tenere invitale societàdi at-

QUALIFICAZIONE FA«Anche perle stazioniappaltanti pensiamo a unsistema di qualificazione ascaglioni come avviene giàoggi per le imprese».............................................................................

testazione, le Soa: «Hanno rappre-sentatounproblemainpassatomaalmomento non c'è alternativa».L'idea di una maggiore qualità, a ca-scata, viene trasferita anche sui pro-getti. «Le regole relative al 2%, l'in-centivo per i dipendenti della Pa,hanno avuto senso in passato mahanno anche rappresentato un limi-te. Rivederle significa puntare conpiù forza sulla qualità dei progetti,che è da sempre un tasto dolente».La questione delle risorse a disposi-zione dell'Autorità, invece, è andatain archivio. «Abbiamo avuto s egnali

importanti, sia dal Parlamento chedal Governo. C'è allo studio unostrumentocherisolveràil problema,anche se tengo aribadire un concet-to:nonvogliamopiùsoldi,malapos-sibilità di spendere». Per rimpolpa-re le file dell'Anac, abreve dovrebbearrivare un concorso: «Spero per al-meno15-20posti».

Nella pratica, l'attuazione deiprincipi indicati dal Codice partiràdalle linee guida di Anac e Mit, chedovranno sostituire il regolamento.Per scriverle, l'Anticorruzione hagià costituito una commissione,composta da 19 membri tra consi-glieri, f nnzionari interni, professori,avvocati,magistratierappresentan-ti del Governo. Lapresiederài con-sigliere dell'Autorità, Michele Cor-radino. «La settimana prossima -spiega Corradino - appena ricevutoil testo definitivo, ci saràlaprimariu-nione. Nel frattempo abbiamo giàavviato l'attività di consultazionedegli operatori, che per me è fonda-mentale per capire quali sono le esi-genze del mercato. Abbiamo giàascoltato Ance e Confindustria».L'obiettivo è chiudere entro Ili8 apri-le, in concomitanza con l'entrata invigore del nuovo Codice, per scon-giurare periodi di buco. «Vogliamoevitare - conclude Corradino - unafase di disallineamento nella quale ilmercato si trovi con un C odice nuo-vo e un regolamento vecchio. Que-sto potrebbe produrre unblo cco».

T) RIPRODUZIONE RISERVATA

Appalti Pagina 42

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Via o ll'It : - che íg Avanguardie. Giovani laureati in grado di progettare appper ambienti chiusi o strumenti per diagnosticare 1Alzheimer

La scommessa pugliese della generazione startupNel decennio 2005-2015 la strategia fondata su risorse di piccolo taglio per grandi platee di innovatori - Ora fondi Ue non ancora spesi

di Mariano Maugeri

uelli con una marcia in più, quellicon una laurea in tasca (made inPuglia), quelli nati con la doppiaelica (nativi digitali con il ber-

noccolo dell'autoimprenditorialità), quelliche "la startup è mia e me la gestisco io",quelli incensati a New Delhi, Mosca e SanFrancisco ma sconosciuti a Milano e Roma,quelli che non intendono arrendersiperchéhanno ancora "molta fame di successo",quelli che se ne stanno dodici ore al giornoappiccicati ai loro computer in uffici appe-na più grandi di uno sgabuzzino. Di "quelliche" la Puglia tracima e Annibale D'Elia è(stato) il suo profeta.

In principio fu "Spiriti bollenti", un mar-chio-manifesto: 25mila euro nelle tasche diogni startup che dimostrasse di possedereuna buona idea. Avvertenza: tutto accadesotto il regno di Nichy Vendola, governato-re nel decennio 2005-2015. I pugliesi ironiz-zano: la startup adoptionprecede la stepchi-ld adoption. Per i vendoliani l'innovazioneandava intesa in senso lato. Pure le associa-zioni e le coop che lavorano nelle periferiesono innovazione sociale. Il duo d'attacco èformato da Guglielmo Minervini, ex asses-sore regionale alle Politiche sociali, e il suobraccio operativo, Annibale D'Elia. La stra-tegia è semplice: arrivare direttamente aipotenziali innovatori bypassando il blocco

tecnocratico. Altro tassello di quella stagio-ne: piccolo taglio di finanziamenti, grandeplatea. I frutti sono copiosi. E noi non entre-remo nellapolemica sul tasso di mortalità diqueste imprese, fisiologicamente molto ele-vato. L'obiettivo era l'animazione socialedal basso, di cui l'innovazione in senso stret-to rappresentava solo un tassello. Un ap-proccio "movimentista", quello vendolia-no, stroncato dalla Emilianoeconomics.

Il nuovo governatore ha seguito un ap-proccio più tradizionale: nonharinnovato ilcontratto da dirigente a D'Elia e ha affidatola pratica innovazione, stralciando quellasociale, all'ex rettore dell'università del Sa-lento Domenico LaForgia. Ovvio che ilviag-gio tra le startup ( e gli spin off) pugliesi ri-senta in modo determinante delle politichedi questo ultimo decennio. Conunvuotope-ricoloso che si è creato negli ultimi due anni.

Dei fondi miliardari del Por 2014-2016, dicui almeno 2,5 miliardi sono destinati all'in-novazione, non è stato ancora speso un cen-tesimo per ammissione dello stesso La For-gia. Il testimonial perfetto della via puglieseall'innovazione è Domenico Colucci, 26 an-ni di Noci, in provincia di Bari: figlio di im-piegati, laurea in informatica, faccia da bra-vo ragazzo e giubbottino con zip. Tre anni faè stato premiato a Bruxelles come miglioregiovane imprenditore europeo dell'anno(«Ero il più piccolo, l'unico italiano, e pergiunta del Sud»). La scintilla che fa nascereNextome scocca alla Rinascente di Milano.

Un amico e socio di Domenico prende uncaffè al bar del piano sotterraneo e di colpoha bisogno di una toilette. La ricerca, labo-riosissima, finisce al settimo piano. Idea:perché non lavoriamo a una app per am-bienti chiusi? Ora tra i suoi clienti ci sono laFca di Marchione e gli Aeroporti di Roma.

Matteo Serra è un ragazzo ventinovennedi Lecce con laurea e master in Scienza dellacomunicazione. La sua coop si chiama Paz-lab. Insieme ai soci decide di acquistare unastampante 3D, una specie di lampada diAla-dino dei nostri giorni. Scoprono che onlinesi vende anche il kit, con i pezzi da assem-blare. Lo comprano e in due settimane lomontano. Il passo successivo è naturale:

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perché nonlivendiamo? Quelli della "Coopsei tu" accettano di esporne due, uno a Mo-dena e l'altro a Bari al prezzo di 99o euro.Funziona. Ma il salto avviene visitandol'Istituto tecnico industriale Righi di Ta-ranto, per decenni fucina di tecnici dell'Il-va. Ora l'Ilva è in crisi nera e per questi ra-gazzi trovare lavoro sarà dura. Matteo e isuoi soci, d'accordo con il preside e un paiodi professori, sono folgorati dalla pazzaidea: facciamo produrre i singoli compo-nenti delle stampanti 3D agli studenti delRighi. Lunedi 7 marzo si firma il contratto.

Di terapia per curare le malattie mentalivere, come la demenza senile, è lastricata lastoria dello spin off "Prima che non ricordi",fondata dal professore di Chimica della fa-coltà di FarmaciaNico Colabufo.In collabo-razione con gli atenei di Sheffield, Gronin-gen,Lisbona e col Gemelli diRomaavviaspe-rimentazioni dalle quali è nato un radio-trac-ciante in grado di diagnosticare l'Alzheimere un kit per misurare il rame libero nel san-gue, la cuipresenzapuò segnalare ilrischio diammalarsi di demenza senile. In Italia le po-polazioni più esposte alla degenerazione ce-rebrale risiedono in Liguria, Puglia (45milamalati) e Toscana. «Colpa anche dell'ali-mentazione e delle alte quantità di rame con-tenute in alcuni frutti di mare, uva e pomodo-ri», dice Colabufo. Non pago dei suoi succes-si scientifici, il professore barese ha reinve-stito gli introiti dei brevetti del suo team - imilione di euro - per creare a Triggiano, suopaese natale, un centro di riabilitazione co-gnitiva dedicato alla diagnosi precoce e allacura di questa malattia.

DaTriggiano a Gioia del Colle, tra mucchedalatte, vigne ecacciamilitaridel36°stormo.Qui il bocconiano-gioiese con specializza-zione negli Usa, Vincenzo Notaristefano,partner di Digital Magics, organizza star-tweekend, una full immersion di 54 ore pro-pedeutica al lancio di unanuova impresa e vaa caccia di idee tra Puglia e Basilicata con Ta-lent Garden. La versione barese del giardinodei talenti è Hub, l'incubatore incastrato tra ipadiglioni della Fiera di Bari, il terzo del Suddopo Roma e Siracusa. Giusy Ottonelli, unabarese con laurea in Architettura e un lungoperiodo di formazione a Barcellona, ha fon-dato insieme ad altri tre soci questo spazio al-l'interno del quale sono germogliate 200 star-tup. Una, Aulab, è nata per diffondere la cul-tura dell'autoimprenditorialità nelle scuole.Il costo per essere ospitati tra mobili vintagee container in cui lavorano i soci delle azien-de più strutturate?Da25ai95euro almese.Al-l'Hub simangia, si scherza, si lavora e si maci-nano idee di business. Un sistema molecola-re impensabile solo 20 anni fa, quando moltineodiplomati e laureati del Sud facevano lacoda davanti le edicole per comprare i gior-nali dei concorsi pubblici e gli incubatori dinuove imprese erano riserve indiane gestitecon politiche dirigiste da una società dell'Iri.

CRI P RODOZIONE RISERVATA

Startup in PugliaAl IV trimestre 2015 in Puglia erano registratealla Camera di commercio 200 startupinnovative.

La % della Puglia sul totale nazionaleCome riportato nella relazione annuale"Startup e Pini innovative 2015" del ministerodello Sviluppo economico, la Puglia risulta ladecima regione italiana per peso percentualedelle start u p innovative sul totale (3,9%).

Lestartupa BariLa provincia di Bari è la decima provinciaitaliana per numero di startup innovative (85).

n ,. ' J .

L'innovazione è uno dei temi su cui IlSole 24Ore ha promosso una serie di iniziative: il direttoreRoberto Napoletano è intervenuto 1126 novembrecon un editoriale per ricordare l'importanza diricerca e svi lu ppo nelle i mprese.Il quotidiano halanciato inoltre una collana daltitolo «Lezioni difuturo»: il prossimovolume è in edicola da ieri.

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L'amministrazione straordinaria presenta il bilancio 2015 - Chiesta alle aziende la restituzione di 32 milion-

Mose, i conti tornano in ordineConfermata a giugno 2018 la fine dei cantieri - Assicurati tutti i finanziamenti

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Katy Mandurino

VENEZIA

w- Un annodi coinni issariamen-to ha riportato il risultato nettod'esercizio in positivo, ha ridottole spese digestione e permesso losblocco dei finanziamenti e ilriavvio dei lavori.

L'amministrazione straordina-ria del Mose, cominciatapervole-re dell'Autorità anticorruzione inseguito all'inchiesta giudiziariache ha travolto il Consorzio Ve-neziaNuova, gestore dell'opera, ilMagistrato alle Acque e buonaparte degli amministratori pub-blici e dei politici veneti dell"'eraGalan", presenta il bilancio del-l'attività 2015: un bilancio chesembra aver intrapreso la stradadell'operazione di trasparenza edi revisione della governancechiesta dal presidente dell'AnacRaffaele Cantone. «La gestionesanae rigorosahaportato aunari-duzione dei costi di gestione del

21%- ha dichiarato Luigi Magistro,commissario straordinario nomi-nato assieme a Francesco Ossolae Giuseppe Fiengo - e ha registra-to un ritorno in positivo di97omila euro rispetto al passivodi 28,7 milioni del bilancio 2014.Ma l'importante è che sia ripresal'attività: i cantieri sono ripartiti,ne sono attivi 69, e ora siamo al

ILCOSTOIl Mose verrà a costare5,493 miliardi, di cui 5,272già stanziati: altri 221 milioniper opere complementarisono nella Legge di stabilità.............................................................................

9o% della realizzazione dell'ope-ra, che sarà completata entro ladata già comunicata sei mesi fa,cioé il 30 giugno 2018».

Il costo complessivo dell'ope-ra è confermato a 5,493 miliardi -

«auspicabilmente, potrebbe es-

sere qualcosa di meno», diceMagistro - , di cui 5,272 già stan-ziati e 221 milioni ancora da tro-

vare. Mentre 518 sono già stan-ziati ma in attesa di essere rice-vuti, perché contenuti nella Leg-ge di stabilità 2016 e previsti intre tranche annuali da qui al 2o18.«I 221 milioni che mancano ri-guardano interventi comple-mentari - spiega il commissariostraordinario - inerenti alla sal-vaguardia ambientale e paesag-gistica. Ce li aspettiamo nellaLegge di stabilità del 2017».

L'amministrazione straordina-ria del Consorzio Venezia Nuovaha congelato, così come dispostodall'Anac, tutti gli utili relativi ailavori svolti dalle imprese ope-ranti nella realizzazione dell'ope-ra, utili che devono essere accan-tonati in caso di eventuali risarci-menti. Inoltre, nei giorni scorsi, èstato chiesto e ottenuto il com-missariamento della CostruzioniMose Arsenale spa, la Comar, so-cietà creatanel2009 per lagestio-ne delle gare d'appalto, di pro-prietà di imprese azioniste delCvn (tracuiMantovani e Condot-te d'Acqua), che ha gestito tra glialtri anche l'appalto per la jackUp,lanave attrezzatapergliinter-

venti di rimozione e trasportodelle paratoie mobili, costata 50milioni di euro e mai utilizzata. Al-le società consorziate e terze gliamministratori hanno chiesto larestituzione di 32,2 milioni di curooltre gli interessi, relativi alle pre-stazioniinestistenti (falsefattura-zioni) che hanno fatto scattarel'inchiesta giudiziaria.

Altro fronte importante nel2015 è stato quello della riorga-nizzazione della struttura delConsorzio Venezia Nuova: il co-sto del personale è passato dai 15milioni del 2011 agli attuali 9,mentre i contratti di solidarietàattivi, per un anno, hanno scon-giurato i licenziamenti (eranoprevisti 30 esuberi).

Sul fronte giudiziario, il com-missario Magistro ha detto che ilCvn ha chiesto la costituzione diparte civile nei processi aperti aVenezia e aMilano. «Confidiamo- ha concluso - che, unavolta con-fermate le posizioni in sede pena-le si riesca anche a recuperare ildanno che chi ha agito nell'illecitoha causato al consorzio».

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Grandi opere Pagina 45

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. 0k del Cdm al provvedimento

Docenti universitari,la nuova abilitazioneparte entro l'estateMarzio Bartoloni

La nuova abilitazione asportello partirà «entro l'esta-te». Chi aspira a conquistareuna cattedra universitaria po-trà fare domandaper ottenere la"patente" di professore duran-tetuttol'anno eavràunarisposta(positiva o negativa) dalle com-missioni giudicatrici composteda cinque docenti ordinari conuna qualificazione scientifica"doc" al massimo entro cinquemesi. Le nuove regole per il con-ferimento dell'abilitazionescientifica nazionale sono statelicenziate ieri dal Consiglio deiministri. Il Dpr appena varatodovrebbe finalmente porre finealle selezioni a singhiozzo delpassato, al massimo unavoltaal-l'anno (in realtà dal 2012 ci sonostate solo 2 tornate per 29milaabilitati in tutto).

«Le modifiche alle regoledell'Abilitazione scientifica na-zionale - ha spiegato ieri il mini-stro dell'Istruzione, Università eRicerca, StefaniaGiannini-van-no nell'ottica della semplifica-zione e della qualità». «Le abili-tazioni fino a oggi sono andateavanticonunmeccanismo asin-ghiozzo, rimanendo bloccateper un lungo periodo. Questonon dovrà più accadere» avver-te ancorailministro. Che sottoli-nea anche un'altra novità: «Uncriterio importante introdotto -ha aggiunto - è la qualità del pro-filo scientifico dei commissari,cioè di chi valuta: dovrà esseresicuramente superiore a quellodei valutati». Ivalori soglia degliindicatori di qualificazionescientifica per chi vuol far partedelle commissioni giudicatricidei futuri prof saranno infatti dinormapiù selettivi di quelli pre-visti per i candidati e, in ogni ca-so, almeno pari a quelli previstiper i candidati all'abilitazione

scientifica alla prima fascia(quella dei docenti ordinari).

Sono state poi riviste le moda-lità di sorteggio delle commis-sioniper garan tire unamaggiorerappresentatività dei settori di-sciplinari. Le commissioni - chesaranno cambiate con un ritmobiennale - attribuiranno l'abili-tazione in base a titoli e pubbli-cazioni presentati dagli aspiran-ti docenti decidendo inbase allamaggioranza assoluta dei suoicinque membri (i 3/5 dunque enoni4/5 comeinpassato).

Cambia pure la durata del-l'abilitazione per i professoriuniversitari di prima e seconda

L'EFFETTOIl Dpr appena varatodal Governodovrebbe porre finealle selezionia singhiozzo del passato..........................................................................

fascia che passa da4 a6. Per colo-ro che non sono riusciti a conse-guirla in una tornata è inoltreprevisto un blocco di un annoper poterla ritentare.

Nelle prossime settimane sa-ranno emanati i due decreti at-tuativi che comporranno il puz-zle della nuova abilitazione: ilprimo, in dirittura d'arrivo, sta-bilisce criteri e parametri per levalutazioni. Il secondo, da ema-nare entro 45 giorni, fissai «valo-ri soglia» (al posto delle vecchiemediane) degli indicatori chedevono essere raggiunti dai can-diper conquistare l'abilitazione.«Nell'arco dei prossimi mesi,entro l'estate - ha assicurato ilministro -vogliamo far ripartirela procedura di selezione con ilnuovo meccanismo».

C) RI PRO DD ZIO NE RISERVATA

Università Pagina 46

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Abi itazione docenti,il Míur 'vede la disciplinaDiventano realtà le nuove regole per l'Abilitazionescientifica nazionale , il titolo necessario per poterinsegnare all'Università. Il via libera è arrivato, ieri,nel corso del Consiglio dei ministri, su proposta delministro dell'università e della ricerca Stefania Gian-nini dopo l'ok al .testo del dpr da parte del Consiglio distato e dalle commissioni parlamentari . Le novità in-trodotte riguardano due aspetti differenti . Nel primocaso si tratta della procedura a sportello : gli aspirantiprofessori potranno presentare la loro candidatura inqualsiasi momento dell 'anno e non più solo entro pe-riodi limitati fissati dal Miur. Inoltre, sono state ancheriviste le modalità di sorteggio delle commissioni pergarántire una maggiore rappresentatività dei settoridisciplinari . La durata dell'abilitazione, poi, passeràda quattro a sei anni e saranno riviste le modalità disorteggio delle commissioni , per garantire una maggio-re rappresentatività dei, settori disciplinari . «Le mo-difiche - alle regole dell'Abilitazione scientifica nazio-nale», ha sottolineato il ministro Giannini al terminedella riunione dell'esecutivo , «vanno nell 'ottica dellasemplificazione e della qualità . Le abilitazioni , infatti,fino ad oggi sono andate avanti con un meccanismo asinghiozzo , rimanendo bloccate per un lungo periodoe questo non dovrà più accadere . Con il nuovo testointroduciamo parametri per innalzare la qualità delprofilo scientifico dei commissari».

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Docenza e professionalità Pagina 47

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AVVOCATI/ Il guardasigilli Orlando all'inaugurazione dell'anno giudiziario del Cnf

L'esame di stato ca eAccertamento triennale per_ 1 esercizio della professione

DI GABRIELE VENTURA

n dirittura d'arrivo ilnuovo esame di stato daavvocato e l'accertamentodell'esercizio della profes-

sione forense . I due decreti diattuazione del nuovo ordina-mento forense sono stati, in-fatti, firmati dal ministro del-la giustizia , Andrea Orlando,e attendono solo la pubblica-zione in Gazzetta Ufficia-le. Lo ha annunciato ieri lostesso guardasigilli nel corsodell'inaugurazione dell'annogiudiziario forense 2016 (siveda altro articolo in pagina).Orlando ha anche assicuratoche «entro l'estate la riformaforense sarà pienamente at-tuata dal parte del ministeroper la parte di competenza».Dopo la pubblicazione in G.U.del decreto che individua lecategorie professionali chepossono far parte delle as-sociazioni . tra avvocati (siveda ItaliaOggi del 2 marzoscorso), e la firma dei due de-creti annunciata ieri, restano

,infatti da vidimare , da partedi via Arenula, il regolamen-

to sul praticantato presso gliuffici giudiziari e il nuovo ti-rocinio.

L'esercizio della profes-sione. Per quanto riguarda loschema di decreto sull'accer-tamento dell'esercizio effettivodella professione, in testo iningresso in via Arenula dopoi pareri di camera e senatoprevede che gli ordini territo-riali debbano verificare ogni treanni che la professione forensevenga esercitata dagli iscrittiall'albo in modo effettivo, conti-nuativo, abituale e prevalente.I requisiti essenziali e non al-ternativi che l'avvocato dovràpossedere sono quindi: esseretitolare di partita Iva o farparte di una società o associa-zione professionale che ne siatitolare; avere l'uso di locali euna utenza telefonica destina-ti allo svolgimento dell'attivitàprofessionale; trattare almenocinque affari l'anno; avere laPec; avere assolto l'obbligo diaggiornamento professionalee avere in corso una polizzaassicurativa sull'attività pro-fessionale.

L'esame di stato. Peril nuo-

vo esame di stato, invece, la no-vità principale, se confermatadal ministero della giustizia, èl'istituzione del cervellone pres-so viaArenula dove sono conte-nute le domande dell'orale. Levarie sedi delle Corti d'Appello,quindi, dovranno estrarre divolta in volta i quesiti del ser-ver centrale. Il ministero conta,in questo modo, di mettere finealle disparità tra i distretti diCorte d'Appello. Il data base eil programma informatico diestrazione delle domande sa-ranno realizzati dal ministerodella giustizia entro sei mesidall'entrata in vigore del rego-lamento. Allo scritto, invece, icandidati potranno portare perla prova esclusivamente testidi legge stampati e pubblicatia cura di un editore, inclusol'Istituto poligrafico e Zeccadello stato. La prova scrittadeve essere inviata tramitePec dal ministero della giusti-zia direttamente al.presidentedella commissione distrettualein un arco temporale compresotra i 120 e i 60 minuti prece-denti l'ora fissata per l'inizio diciascuna prova scritta.

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Avvocati Pagina 48

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" _ . Accordo con la Piccola

Pmi, Intesa finanziagli ammortamenti

Una finanza sempre piùstrategica per la crescita delleimprese. Con questa premessaIntesa San Paolo e laPiccola in-dustriadi Confindustria hannorinnovato fino a settembrel'accordo nazionale che mettea disposizione delle pmi unaserie di strumenti. Conunano-vità: un intervento finanziarioa favore delle aziende che usu-fruiscono dei superammorta-menti ali4o% previsti dallaleg-ge di Stabilità 2016 per chi inve-ste in beni strumentali nuovi.

Ricorrere al bonus del i4o%consentirà alle imprese di ac-cedere ad un finanziamento amedio-lungo termine che saràconcesso da Intesa Sanpaolofino al ioo% della cifra, e adun'ulteriore linea di credito fi-no al 40% per smobilizzare icrediti derivanti dalla crescitaaziendale generata dall'inve-stimento. Intesa Sanpaolo hagià selezionato le prime 22milapmi che esprimono un poten-ziale di investimento pari a iomiliardi di euro al fine di con-tattarle entro tre mesi per pro-poste finanziarie a sostegnodegli investimenti produttivi.

Ulteriore novità è il poten-ziamento di altre iniziative: sitratta di misure per avvicinarele imprese al mercato dei capi-tali facilitando processi di ag-gregazione, crescita dimen-sionale, ricambio generazio-nale, separazione tra la pro-prietà e la gestione. Inoltrealtre misure per mettere a di-sposizione delle pmi una gam-ma personalizzabile di alter-native diwelfare aziendale e disoluzioni previdenziali nel-l'interesse delle imprese stes-se e dei dipendenti.

La proroga dell'accordo èstata firmata ieri a Roma daAl-berto Baban, presidente dellaPiccola industria di Confindu-stria, e da Stefano Barrese, re-sponsabile della DivisioneBanca dei territori di IntesaSanpaolo. La proroga è unosviluppo ulteriore di una part-nership avviata nel 2009 e cheè andata avanti con una serie

di altri passaggi: l'ultimo ac-cordo, il quinto, è stato firmatoa luglio del 2014 con una suc-cessiva integrazione asettem-bre del 2015, e si è concentratosoprattutto sugli aspetti delsostegno all'internazionaliz-zazione, all'export e innova-zione, oltre che il rafforza-mento patrimoniale.

«La proroga dell'accordoconsolida la collaborazione,ormai storica, con IntesaSanpaolo e ne riafferma il valo-re strategico», è stato il com-mento di Baban. «Al lavoro de-gli ultimi mesi, che ha promos-so le policy sulle pmi innovati-ve valorizzando nel merito dicredito gli elementi qualitativi

I RINNOVOProrogato fino a settembreil finanziamentoperle aziende: la novitàe il bonus de[ 140%previsto dalla Stabilità

sono state affiancate - ha conti-nuato Baban - nuove iniziati-ve. In particolare sono già ope-ratoive le soluzioni per soste-nere gli investimenti delle im-prese che usufruiscono deisuperammortamenti».

Con il rinnovo, ha spiega-to Barrese «non abbiamo vo-luto introdurre un nuovoplafond perché avendo giàsuperato quello previsto ab-biamo l'obiettivo di soddi-sfare tutte le richieste meri-tevoli di sostegno. Inoltredaremo concretezza a dueiniziative fondamentali per ilfuturo delle aziende: patri-monializzazione e welfare».

In termini di risorse attra-verso gli accordi conlaPiccola,Intesa Sanpaolo ha messo a di-sposizione delle pmi associateoltre 45 miliardi di euro. Solocon l'ultimo accordo sono statierogati 12 miliardi di euro, su-perando i io del plafond.

N.P.

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PMI Pagina 49

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Pa. Intesa in Conferenza unificata anche sui licenziamenti - Giudizio sospeso sulla delegificazione

Riforma Madia, su 8 decretiil «sì» di sindaci e governatoriEsame il 24per partecipate,servizi pubblicie autorità portuali

Davide ColomboGianni Trovati

Primo via libera della Confe-renza unificata ad alcuni dei de-creti attuativi dell a riforma dellaPa (legge 124/2015). L'intesa tra ilGoverno le Regioni e Comuni èstata raggiunta su otto degli n de-creti. In particolare hanno incas-sato il parere positivo i testi disemplificazione dellaConferenzadei servizi telematica e della Scia,le modifiche al Codice delle am-ministrazioni digitali, il decretosulla trasparenza (il cosiddettofreedom of information act all'ita-

liana, già all'esame anche delle Ca-mere) , le misure per i licenzia-menti dei dipendenti in caso difal-saattestazione di presenza in uffi-cio con sanzioni rafforzate aidirigenti che non fanno scattare ladisciplinare accelerata e le nuoveregole per il reclutamento dei di-rettori generali delleAsl.

Intesaraggiunta anche sul rior-dino delle forze di polizia e l'ac-corpamento della Guardia fore-stale con trasferimento di funzio-ni e personale all'Arma dei Cara-binieri. Giudizio sospeso per unapprofondimento politico, inve-ce, sul regolamento di delegifica-zione che attribuisce poteri sosti-tutivi alla presidenza del Consi-glio per tagliare il timing delle au-torizzazioni di grandi opere ograndi impianti produttivi. Soddi-sfatta la ministra Marianna Ma-dia: «Il senso della Conferenzaunificata, dopo l'incontro dellascorsa settimana, è quello di lavo-

rare insieme - ha spiegato - con laconsapevolezza che al cittadinointeressa avere un servizio di qua-lità con tempi e regole certe daparte della Repubblica». Riguar-do al rinvio dell'intesa sul regola-mento che accelerai tempi per gliinsediamenti produttivi, Madiaha spiegato che c'è «un emenda-mento delle regioni. E un punto sucui fare un approfondimento e ca-pire come vengono scelti gli inve-stimenti strategici sapendo chel'obiettivo è velocizzare i grandiinvestimenti privati che portanosviluppo e innovazione».

Non erano all'ordine delgiornoieriitesti su autorità portuali, par-tecipate e servizi pubblici locali,anche perché quest'ultimo ha ri-cevuto solo all'inizio di questa set-timana la «bollinatura» della Ra-gioneria generale. Questi testi,che completano il primo pacchet-to attuativo della riformadellaPa,dovrebbero arrivare sui tavoli

della prossima Conferenza, inprogrammaper il 24 marzo.

Oltre ai tre provvedimenti, nel-l'ordine del giorno di quella riu-nionetorneràlaquestionePoste, ein particolare le obiezioni chestanno emergendo in molti deipiccoli Comuni perla consegna agiorni alterni. Ad annunciarlo è ilministro degliAffari regionali En-rico Costa, che ha esteso l'invito aivertici di Poste per un tavolo diconfronto sullarazionalizzazioneincorso, che haprodotto anche unricco contenzioso davanti ai giu-dici amministrativi (l'ultima sen-tenza in materia, la 698/2016 delConsiglio di Stato, ha dato ilviali-bera alla chiusura di un ufficio po-stale decisa contro le obiezionidell'ente).Abreve, spiegasempreCosta, partirà anche il confrontocon le Regioni sulle concessionidemanialilacuiprorogaè inattesadellabocciaturaUe.

C) RIP RODD ZIO NE RISERVATA

Semplificazioni Pagina 50

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Pronto il decreto interministeriale con le prime semplificazioni agli istituti tecnici superiori

Apprendistato per gli studenti ItsIn commissione d'esame anche due esperti dal mondo del lavoro

ClaudioTucciROMA

Gli studentipossono svolgerei percorsi di Istruzione tecnica su-periore (gliIts) ancheinapprendi-stato (nella nuova versione "for-mativa" introdotta dal Jobs act).Due esperti del mondo del lavoroentrano, a tutti gli effetti, nellecommissioni d'esame, e l'ammis-sione dei ragazzi all e prove diveri-fica finali dovrà avvenire acqui-sendo, pure, la valutazione del tu-tor aziendale.

Novità anche sul fronte ammi-nistrativo: larendicontazione deicorsi biennali dovrà essere uni-forme in tutt'Italia e sulla base dicosti standard. Si facilita, poi, l'in-gresso di nuove imprese nelleFondazioni che gestiscono gli Its(l'eventuale rigetto dell'istanzadell'azienda va comunicata aMiur e Regione); e si apre allapossibilità di attivare percorsianche in filiere diverse (purchéautorizzati).

È pronto il decreto intermini-steriale (Lavoro, Miur, Mef e Mi-se) con le prime semplificazioniagli Istituti tecnici superiori, le

"super scuole" di tecnologia postdiploma, alternative all'universi-tà, e partecipate dalle imprese.

Il provvedimento, che attua al-cuni articoli della riforma dellascuola targata Renzi-Giannini, haricevuto ieri il via libera delle Re-gioni: nascerà una commissionenazionale per il coordinamento

Ieri il via libera delle RegioniPrevista una commissionenazionale che dovràcoordinare tutta l'offertadidattica aperta alle parti sociali.............................................................................

dell'offerta formativa, aperta perlaprimavoltaalle parti sociali, conl'obiettivo dirilanciare questaim-portante filiera di istruzione ter-ziaria profe ssionalizzante.

Gli Its, operativi dal 2011, sonoancora una realtà di nicchia, concirca 4mila ragazzi frequentanti.Ma dalle potenzialità notevoli,considerato che quasi il 8o% deidiplomatitrovasubitounimpiego

(ogni anno Miur e Regioni inve-stono circa 20 mili oni di curo - e il3o% di questi fondiviene assegna-to subase premiale).

«Con queste nuove normepuntiamo al decollo definitivo de-gli Its - sottolinea il sottosegreta-rio all'Istruzione, Gabriele Tocca-fondi -.Lacommissione nazionalenasceràpresto, e inquellasede sia-mo pronti a ragionare su ulteriorisemplificazioni a patto però chesiano utili alle esigenze formativedei ragazzi».

«Ci aspettavamo qualcosa inpiù sul fronte della governance euna maggiore sburocratizzazio-ne degli adempimenti ammini-strativi -evidenzia Guido Torriel-li, presidente della fondazione Its«Ict» di Genova-.Il decreto inter-ministeriale contiene, comun-que, alcune prime aperture alleaziende. Bisogna proseguire suquesta strada, riconoscendo, peresempio, un peso specifico almondo imprenditoriale all'inter-no delle Fondazioni e riducendo ivincoli sugliinvestimentiafavoredegli studenti».

«A legislazione vigente non si

poteva fare di più - risponde Car-mela Palumbo, dg per gli Ordina-menti scolastici e la Valutazionedel Miur -. C'è un riconoscimentodell'impresa, apartire dallanuovaformulazione delle prove finali».

Tornando al provvedimento,un'altranovità è l'introduzione diun parametro nazionale per de-terminare il limite massimo dellerette di frequenza. E si fissa al 30ottobre di ogni anno la data entrola quale avviare i percorsi, in mo-dotale dapermetterelasceltadel-l'Its da parte dei neo-diplomati(che terminano gli esami diStato agiugno/luglio).

Rimane in sospeso il riconosci-mento dei diplomi Its marittimicome certificazione all'eserciziodella professione (è in corso unatrattativa conilministero deiTra-sporti); e dasciogliere è pure ilno-do dei crediti formativi universi-tari (i Cfu): qui, la richiesta delleimprese, è riconoscere ai corsi Itsunnumero adeguato di creditipernonridurre questo segmento pro-fessionalizzante a un mero per-corso abbreviato per l'università.

Le fondazioni ItsA ta nto a m mo nta no le "superscuole" di tecnologia postdiploma alternative a gli atenei

Le imprese coinvolteGli Itssono partecipati dallaaziende che co-progetta n o i corsi

Il successo occupazionaleI primi esiti dei percorsi parlanochiaro: su 1.549 di plomati, a unanno daltitolo , sono occupati1.236

Ilfinanziamento pubblicoIfondi arrivanoda MiureRegioni. Da quest'annoil30%èassegnato su base premiale

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