Bergamo Coldiretti

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MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE Intervista a SERGIO MARINI Anno VIX - n.ro 1 Gennaio 2011 Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo Al via la “BORSA VIRTUALE” dei fiori bergamaschi

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Mensile di informazione Coldiretti Bergamo

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MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE

Intervista aSERGIO MARINI

Anno VIX - n.ro 1

Gennaio 2011

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dei fiori bergamaschi

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MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE

Intervista aSERGIO MARINI

Anno LXI - n.1

Gennaio / Febbraio 2011

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Al via la“BORSA VIRTUALE”

dei fiori bergamaschi

EditoreColdiretti Bergamo

Direzione e amministrazione24125 Bergamo - via Mangili, 21

AutorizzazioneTribunale di Bergamon. 252 del 15/11/1952

Direttore responsabileLorenzo Cusimano

Responsabile di redazioneAnnamaria [email protected]

Hanno collaboratoa questo numeroCatello VitaglioneLuigi CarminatiRoberto PizzagalliIvan Bonomi

Grafi caStudio Grafi co L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

StampaStudio LitoClap di C. Pezzoni e fi glio24126 Bergamo - via Carnovali, 31Telefono 035 31 74 [email protected]

Poste Italiane SpaSpediz. in abb. post. D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo

Pagamento assolto tramite versamento quota associativa

Anno VIX - n.ro 1

Gennaio 2011

EDITORIALERipartiamocon coerenzae passione 04

IMPRESA VERDEAl via la “borsavirtuale” dei fi oribergamaschi 14

PRIMO PIANOLa sfi da delprogetto Coldiretti 05

IMPRESA VERDENuove regole per lacompensazionedei crediti 16

INTERVISTAIntervista al Presidentedi ColdirettiSergio Marini 06

IMPRESA VERDEFabbricati rurali: siattende un nuovointervento normativo 18

ATTUALITÀ SINDACALEAccordo traAgritele Coldiretti 11

CAMPAGNA AMICADebutta il mercatodi campagna amicaa Bergamo 23

È APERTA LA CAMPAGNA TESSERAMENTO 2011Rinnovare la tessera vuol dire dare più forza alla Coldiretti, ma soprattutto vuol dire dare più forza alle imprese agricole associate.

TESSERAMENTO 2011

ATTUALITÀ SINDACALEFiliera agricola tuttaitaliana: un anno diimpegni e risultati 08

IMPRESA VERDEMesse a regimele agevolazioni per laproprietà contadina 20

ATTUALITÀ SINDACALEFine annocon il botto peril latte spot 10

IMPRESA VERDEGestione rifi uti SISTRI:prorogata la datadi inizio operatività 22

Le notizie di Coldiretti Bergamo

si trovano anche sul sito

www.bergamo.coldiretti.it

ATTUALITÀ SINDACALEOgm:una nuova formadi schiavismo 13

PREVIDENZAAgricoltura emalattie professionali 24

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EDITORIALE

RIPARTIAMO CON COERENZA E PASSIONEdi Giancarlo Colombi

Dopo aver archiviato un anno particolarmente diffi cile per tutti, ci lasciamo alle spalle bilanci e rifl essioni per partire con rinnovato

entusiasmo e programmare le attività future, senza lasciarci sopraffare dalle diffi coltà e dal generale clima di sfi ducia. L’obiettivo non è solo quello di dare continuità alle iniziative già intraprese, ma anche di defi nire nuovi percorsi per traghettare il settore agricolo verso scenari migliori.

L’agricoltura ha bisogno di risorse e strumenti ma anche di idee e passione. Ognuno di noi deve sentirsi

Dchiamato in causa e deve dare il proprio contributo in base al ruolo che ricopre. E’ da questo che deriva la nostra forza: essere capaci di fare squadra mettendo insieme le nostre diverse anime. E’ il lavoro sinergico dei dirigenti, dei soci e del personale dipendente che porta i risultati.

Tutti devono sentirsi coinvolti e nessuno può sentirsi soddisfatto dal fatto di essere rimasto a guardare o peggio ancora di essersi limitato a criticare in modo distruttivo.

Per uscire da questa fase di diffi coltà, dobbiamo mettere in campo le nostre forze migliori, il nostro coraggio e il nostro senso di

responsabilità. E’ solo con l’impegno di tutti che riusciremo a portare avanti il nostro disegno di rinnovamento e rigenerazione dell’agricoltura, ad aumentare la nostra capacità di dialogo con la società e a creare un patrimonio di credibilità e fi ducia con i cittadini fi nalizzato a legittimare il nostro ruolo di forza sociale.

E’ solo con la nostra energia positiva che avremo la possibilità di dare la svolta al nostro progetto per la Costruzione di una fi liera agricola tutta italiana, l’unica proposta orientata al futuro che va oltre la demagogia e che in pochi mesi ha già fatto passi da gigante.

Forse a qualcuno questi risultati sembreranno ancora lontani dalle proprie esigenze, ma è innegabile che il protagonismo di Coldiretti negli scenari economici e sociali ha rimescolato le carte di una partita che sembrava già persa per molte delle nostre imprese.

Con l’inizio del nuovo anno rilanciamo la determinazione che ci ha portati fi no a questo punto, facendoci carico delle responsabilità ma anche dell’orgoglio di essere una grande forza capace di essere coerente e concreta. I risultati che sapremo raggiungere dipenderanno da quanto ci crediamo veramente in tutto ciò e da quanti di noi ci metteranno non solo la faccia ma anche il cuore.

LA NUOVA RIVISTA COLDIRETTI

A partire da questo numero Bergamo Coldiretti si presenta con una veste rinnovata, più moderna e curata, che dà più risalto alle notizie e alle immagini.Questa per il nostro giornale è l’ennesima evoluzione, un cambia-mento che rientra nella strategia di Coldiretti per migliorare la propria comunicazione.Bergamo Coldiretti è uno strumento indispensabile per far cono-scere quell’agricoltura che è alla base della filiera agricola tutta ita-liana fortemente voluta da Coldiretti, per i suoi soci e per Il Paese.

Buona lettura!

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PRIMO PIANO

Inizia un nuovo anno per l’agricoltura italiana e si ha la forte sensazione che dovrà necessaria-mente essere un anno determinante per il de-

stino delle imprese agricole del nostro Paese e di una economia che dovrà riuscire a mettersi alle spalle una crisi economica generale che, assieme al calo dei consumi e l’aumento dei costi di produzione, ha stressato econo-micamente le aziende mettendone migliaia in diffi coltà e determinandone la chiusura in molti casi.

Dovrà essere un anno decisivo per la riforma della PAC che dovrà garantire le risorse necessarie al mantenimento ed allo sviluppo di una agricoltura europea necessaria al fab-bisogno di cibo del nostro continente e a mantenerne le adeguate garanzie

ULTIM’ORA

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Mentre Bergamo Coldiretti sta andando in stampa, è stata approvata la legge che obbliga ad indicare l’origine geografica del prodotto agricolo su tutti gli alimenti. E’ una vittoria di Coldiretti che premia la costanza e la determinazione con la quale, in questi anni, abbiamo sostenuto una denuncia forte e una proposta coerente ampiamente condivisa dalla gente.Sul prossimo numero daremo ampio risalto a questa notizia di grande rilevanza per il mondo agricolo e per i consumatori.

di sicurezza alimentare, ma anche a garantire una tutela dei nostri territori rurali.

Ed inizia un nuovo anno che anco-ra una volta con il caso delle “uova alla diossina” ripropone la necessità di una etichettatura trasparente sui prodotti alimentari per garantire chiarezza sulla provenienza e sull’origine di tutti gli alimenti. Una battaglia questa che ha sempre visto la Coldiretti in prima linea. E’ un giusto diritto dei consuma-tori conoscere l’origine dei prodotti che acquistano e avere regole precise e controlli ancora più stringenti sulle importazioni troppo spesso incon-trollate di materie prime provenienti dall’estero. Scelte politiche che chi governa il nostro Paese deve assumer-si la responsabilità di intraprendere e difendere anche in sede comunitaria.

Scelte che devono mettere le aziende agricole italiane in condizione di sfruttare adeguatamente il grande valore del Made in Italy e difendersi dal doppio furto di distintività e di valore che da anni oramai viene perpetrato ai danni dell’agricoltura italiana.

E’ sulla capacità di recuperare valore sul mercato che dobbiamo puntare per dare un futuro al settore. È

LA SFIDADEL PROGETTOCOLDIRETTIdi Lorenzo Cusimano

I

sul fronte del rapporto con il mercato e la società che dovremo continuare a batterci, quello da cui scaturisce la fi liera agricola italiana, l’unica cosa nuova e vera che c’è e che potrebbe essere risolutiva per i bilanci delle nostre imprese agricole.

E Coldiretti, da parte sua, sta ca-parbiamente portando avanti il Proget-to di una fi liera agricola tutta italiana fi rmata dagli agricoltori. Non possiamo distrarci, nessuno potrà risarcirci di quanto in questi anni il mercato ci ha derubato, in termini di valore, di identi-tà e di strutture organizzate e soltanto noi potremo recuperare terreno.

Nessuno ci regalerà niente, tutto dovremo sudarcelo, ma ne varrà la pena, in gioco non c’è infatti l’elemo-sina che ci fa tirare avanti un anno in più, ma la dignità di una agricoltura che ha deciso di riprendersi in mano il destino del proprio futuro. Una agri-coltura fatta di gente che vuole bene all’Italia e che lo dimostra ogni giorno con le parole e con i fatti. Questo è il nostro impegno per il 2011. Un impe-gno che, nell’anno del 150° anniversa-rio dell’Unità d’Italia, Coldiretti saprà mantenere concretizzando un Proget-to per il Paese vero.

ge che glie con

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INTERVISTA

L’anno che si è appena concluso e’ stato caratterizzato da luci e ombre. Nonostante le diffi coltà la Coldiretti ha comunque vissuto una stagione molto intensa e ha marciato a pieno ritmo verso la co-struzione di una fi liera agricola tutta italiana. Presidente Marini, come pro-cede il progetto?Le idee si stanno tramutando in realtà

e i risultati si stanno vedendo. Abbia-mo già stipulato numerosi contratti di fi liera in settori chiave, allargato la nostra base associativa al mondo co-operativo e non solo, lanciato società gestite dagli agricoltori capaci di esse-re protagoniste sul mercato, avviato la promozione di nuove realtà di vendita, presentato marchi e prodotti al 100 per cento Made in Italy. Il percorso è

tutt’altro che facile, ma abbiamo la consapevolezza di dover dare risposte ai nostri associati e contribuire al rilan-cio del nostro Paese.

In occasione dell’assemblea del 2 luglio scorso al Palalottomatica a Roma lei ha fatto un primo bilancio del cammino percorso. In questi mesi però il progetto si è ulterior-mente rafforzato. Ripercorriamo insieme le tappe più importanti del lavoro fi nora fatto? Molto volentieri. Alla fi ne del 2009 è nata Consorzi Agrari d’Italia (CAI), la più importante holding italiana degli agricoltori, a primavera inoltrata ha preso il via il primo accordo per la cer-tifi cazione di latte e carne tra allevatori e le più importanti catene distributive, sotto il Marchio Italialleva. Si stanno sviluppando esperienze di produzio-ne di pasta fatta dagli agricoltori con grano italiano, è stato siglato anche un innovativo contratto di fi liera corta tra gli agricoltori e la prima multina-zionale del tabacco, poi è seguito la sottoscrizione con il Gruppo Macca-ferri del più grande contratto europeo di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da biomasse tutte ita-liane, dal valore di 1,5 miliardi di euro.

PAROLE CHIAVE PER IL SETTORE AGRICOLO

DISTINTIVITÀ& COMPETIVITÀ

di Annamaria Fortini

Nella foto il Presidente di Coldiretti Sergio Marini

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INTERVISTA

Con il logo I.O.O.% è arrivato anche il primo marchio di certifi cazione del-la fi liera agricola tutta italiana per l’olio d’oliva extra-vergine di qualità. Anche sul grano è stato raggiunto un risultato importante: la costituzione della maggiore società di trading europea dei ce-reali degli agricoltori tra Consorzi Agra-ri e cooperative (Fits). Sul fronte del credito va sottolineato l’accordo tra Coldiretti e Intesa San Paolo per un mi-liardo e mezzo di euro di fi nanziamenti agli agricoltori. Un accordo è stato sti-pulato anche con Enel per la creazione di una joint venture per la produzione di energia verde dai campi italiani. Intanto Fits e Barilla hanno stipulato un patto per la fornitura di 2 milioni di quintali di grano duro. Altra tappa im-portante è la nascita di Creditagri Italia, primo confi di nazionale agroalimentare che può contare su 14mila soci, ac-cordi con 140 istituti di Credito e uno stock di fi di erogato pari a 1,5 miliardi di euro. Ha fatto passi in avanti anche i Consorzi Agrari d’Italia (Cai): si è allar-gata a 27 aderenti la base sociale con l’ingresso di 2 nuovi Consorzi tornati in bonis a presidenza Coldiretti (Campo-basso Isernia e Como Lecco Sondrio). Sono partiti anche i lavori per la costi-tuzione di una società di scopo per i servizi assicurativi. E’ cresciuta anche la base sociale di Coopcoldiretti con l’adesione di Aicoop con 700 coopera-tive associate. Sono così salite a 2.270 le cooperative aderenti a CoopColdi-retti, mentre la rete di punti vendita diretta di Campagna Amica può già

contare su 705 mercati, 2.026 punti vendita aziendali, 408 agriturismi, 120 cooperative.

Grazie a Col-diretti stiamo

assistendo un nuovo protagonismo

agricolo nello scenario economico sociale del nostro

Paese…Non avevamo scelta e con grande senso di responsabilità siamo scesi in campo direttamente con il nostro pro-getto per la costruzione di una fi liera agricola tutta italiana. Lo dovevamo ai nostri associati e lo dovevamo alla no-stra storia, fatta di conquiste che han-no dato una nuova dignità alla cate-goria e portato l’agricoltura italiana ad essere leader a livello internazionale con primati sul piano qualitativo, am-bientale e sanitario. Oggi abbiamo di fronte sfi de diverse rispetto al passato. Siamo impegnati a combattere contro i nuovi poteri forti che sottopagano i no-stri prodotti agricoli rubando l’identità e l’immagine della nostra agricoltura. Sono sfi de grandi che stiamo affron-tando costruendo un rapporto più stretto tra agricoltori e consumatori con l’obiettivo di ridare all’agricoltura italiana una nuova centralità. E lo fac-ciamo forti della convinzione e dell’or-goglio di essere una forza sociale che prova a dire e a fare qualcosa di più della sterile denuncia.

Nell’ultimo periodo grazie al lavoro di Coldiretti sono arrivati alcuni segnali positivi anche sul piano normativo e fi scale..

Sono state responsabilmente accol-te le nostre richieste, dal blocco del fronte pro Ogm alla legge sull’etichet-tatura, dalla stabilizzazione della fi sca-lizzazione degli oneri sociali agli sgravi fi scali per la piccola proprietà conta-dina, dall’ampliamento delle attività connesse soggette a redditi catastali sino ai fondi per i settori in crisi. Questi provvedimenti non solo hanno creato nuove opportunità, ma hanno anche evitato un aumento insostenibile del costo del lavoro che avrebbe messo a rischio 50mila posti di lavoro nelle campagne del Mezzogiorno, delle aree svantaggiate e montane.

Per il prossimo anno quali sono gli impegni che si prospettano?Chiusa la partita per l’etichettatura c’e’ la grande questione della riforma della politica agricola, con la battaglia della difesa del bilancio agricolo comunita-rio. Bisogna però essere consapevoli che la politica agricola non basta a ri-solvere i problemi dell’agricoltura, che sono legati alla bassa competitività, al potere contrattuale lungo la fi liera. Non credo che il 10% in più o meno di Pac possa fare la differenza. La vera questione e’ proprio impegnarsi nella distintività del Made in Italy e giocarsi questa leva competitiva. L’agricoltura, il cibo, il Made in Italy, la cucina ita-liana sono patrimoni che il mondo ci riconosce e noi come organizzazione ci stiamo impegnando a valorizzarli. Quest’anno partirà anche la sperimen-tazione sulla vendita diretta organiz-zata direttamente gestita dagli agricol-tori. Come sempre saremo in prima linea, pronti a rimboccarci le maniche e a giocare la nostra partita per la di-fesa e la promozione dell’agricoltura italiana.

Sul fronte delcredito va sottolineato

l’accordo tra Coldiretti e Intesa San Paoloper un miliardo emezzo di euro.

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E’ stato un anno d’impe-gni e di risultati anche in ambito pro-vinciale dove il Progetto di “ una fi liera agricola tutta italiana fi rmata dagli agricoltori” attraverso PUNTO CAMPA-GNA AMICA ha cominciato a muovere i primi passi e si sta affermando, nei confronti delle imprese agricole e dei consumatori , come un marchio che garantisce l’origine del prodotto agri-colo. Si sono consolidati i mercati promossi da Agrimercato, che oggi troviamo in Bergamo Piazza Pontida il venerdì mattina, Piazza S. Spirito il martedì mattina, Piazza Mascheroni (Città Alta) la 1° domenica del mese ed a Seriate Piazza Alebardi (di fronte al Comune) il giovedì mattina, e si sta promuovendo una nuova apertura presso il Mercato Ortofrutticolo di Bergamo – Zona Ce-ladina – il sabato mattina, attraverso i quali si realizza quella fi liera corta in grado di costruire un diverso rapporto fra produttore e consumatore. Di grande rilevanza è l’accordo quadro stipulato fra l’ANCI, in rappresentanza dei Comuni d’Italia e Coldiretti per promuovere e sviluppare sul territorio i mercati dei produttori agricoli. Un marchio che sta attirando l’attenzio-ne della ristorazione interessata a promuovere menù a Km zero valoriz-zando i prodotti del territorio ed in tal senso si sono già avuti i primi contatti fra le rispettive organizzazioni di rap-presentanza.Anche nella provincia di Bergamo la ristorazione collettiva, per scuole, case di cura, ospedali, attraverso le linee guida emanate dal Ministero della Salute e dell’Istruzione intende

valorizzare i prodotti degli agricoltori inserendoli nei propri menù e nelle diete dei degenti. In considerazione della sempre mag-giore attenzione che ruota attorno al cibo ed a tutte le sue declinazioni concernenti salubrità, genuinità, atten-zione ambientale, processi produttivi, abbiamo presenziato a diversi incontri con Associazioni dei Consumatori e Gruppi di acquisto solidale e familiare, fra i quali il Progetto Coldiretti ha ri-scosso particolare curiosità e attenzio-ne in quanto risponde alle aspettative di un consumatore sempre più attento a tutto ciò che ruota attorno al cibo, dalla fase di produzione al consumo consapevole, capace di modifi care non solo le abitudini alimentari ma anche gli stili di vita. E’ importante che il Progetto di fi liera travalichi gli ambiti strettamente agricoli e possa essere conosciuto ed apprezzato soprattutto dai consumato-ri che, di fatto, diventano il terminale di tutto questo percorso perché ricono-scono a valorizzano il prodotto italiano. Va pertanto utilizzata ogni occasione di confronto con la società civile affi nché si consolidi il Progetto di fi liera. Una battaglia che Coldiretti sta portando avanti anche in sede parlamentare affi nché diventi obbligatoria l’indica-zione dell’origine della materia prima dei prodotti trasformati, identifi cando il prodotti sicuramente italiano in contrapposizione al “falso made in Italy” agroalimentare che mortifi ca la nostra agricoltura traendo in inganno i consumatori e penalizzando il reddito delle imprese. Promuovere il Progetto di fi liera

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ATTUALITÀ SINDACALE

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FILIERA AGRICOLATUTTA ITALIANA

UN ANNO DI IMPEGNI E RISULTATI

di Luigi Carminati

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signifi ca farlo conoscere soprattutto fra i nostri associati che hanno sviluppato la vendita diretta, gli agriturismi, le coopera-tive agricole, ed in tale ambito sono stati organiz-zati numerosi incontri nelle zone per promuovere l’accreditamento a “Punto Campagna Amica”. Ad oggi sono 44 aziende le aziende di Coldiretti Bergamo che hanno dato la loro adesione per avere un’ulteriore valorizzazione del proprio prodotto, un percorso che proseguirà nel 2011 con rinnovato impegno.Dalla data della sua presentazione, il

30 aprile 2009, il progetto di Coldi-

retti ha già fatto passi importanti in avanti e sta sviluppando tutte le sue po-tenzialità. E se i mercati di Cam-

pagna Amica anche a Bergamo

hanno rappresen-tato e rappresentano

un forte elemento di visibilità ed una precisa

identifi cabilità del progetto attra-verso i nostri gazebo gialli, è impor-tante costruire sul territorio ulteriori percorsi conoscitivi e di valorizzazione del prodotto agricolo anche per le imprese che, non svolgendo attività di vendita diretta, subiscono comunque la forte contrazione dei redditi. E que-sto lo stiamo facendo con l’aggrega-

zione delle cooperative e delle aziende agricole nel progetto di Vendita Diretta Organizzata che consentirà di svilup-pare la rete di punti vendita in tutta la Lombardia ed in tutto il Paese. Come ha ricordato il Presidente Marini il Progetto Coldiretti “...è un progetto per il Paese” ed in tale contesto tutte le imprese agricole devono trovare nuove opportunità e una giusta reddi-tività.Come sempre l’attuazione di un pro-getto fortemente innovativo si articola su vari percorsi e le diffi coltà, i dubbi e le incertezze sono sempre dietro l’angolo, ma come sempre viaggia con le gambe e la testa delle persone. Sta al nostro convincimento ed alla nostra determinazione il saperlo realizzare e Coldiretti e le sue aziende associate lo stanno dimo-strando.

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ATTUALITÀ SINDACALE

9NUOVI ACCREDITAMENTI A "PUNTO CAMPAGNA AMICA"

DENOMINAZIONE COMUNE PRODOTTI

DELBONO MARCO ARDESIO Formaggi vaccini/capra /salumi

SOC. AGR. GATTI S.S. MARTINENGO Patate

AZ. AGR. LA ROVERE TORRE DE ROVERI Vini e salumi

APICOLTURA FORTINI ARZAGO D'ADDA Miele

BERTOLI ANGELO CASTELLI CALEPIO Vini e spumanti

COLLINA DEGLI ULIVI Sora marinella FORESTO SPARSO Olio,formaggi,salumi

FLOR. PICCOLO FIORE di Benaglio e Lorandi SOVERE Piante e fi ori

SOC. AGR. ERIKA PROJECT S.S. PAGAZZANO Miele,frutta e verduta

SACCHI NOEMI TELGATE Formaggi vaccini e salumi

ROSSI AURELIA BOLTIERE Formaggi vaccini

GERVASONI ERMINIO RONCOBELLO Miele

AZ.. AGRITUR. LA CASCINA DEI PRATI di Polini CREDAROAgriturismo, confetture,carne/salumi, ortofrutta

BONZI FABIO S. GIOVANNI BIANCO Formaggi capra

AZ. AGR. LA BRATTA di Bettoni Dario VIGOLO Salumi

SOC. AGR. PIZZOCCHERO S.S. CARAVAGGIO Salumi e formaggi

Tutte le aziende accreditate ed i loro prodotti possono essere visualizzati sul sito www.campagnamica.it.

TOTALE

AZIENDE

ACCREDITATE

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Fine anno con il botto per il latte spot, quello commercia-lizzato fuori dai normali contratti di fornitura. Con l’ultima quotazione di dicembre a Lodi (che fa da riferimento per il nord Italia), si è raggiunta per il mese la media di 42,66 centesimi al litro in rialzo di oltre il 28 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009 quando si era attestata su 33,30 cente-simi al litro (dati centro studi Clal). “Questa differenza di oltre 9 centesimi durante un mese tradizionalmente calmo per le contrattazioni spiega bene quale sia la valorizzazione del prodotto e la necessità di un’adeguata remunerazione per gli allevatori - dice

Giancarlo Colombi, Presidente di Coldiretti Bergamo - sono sei mesi che il latte spot è sopra i 40 centesimi al litro, un altro segnale che c’è richiesta di prodotto”.Un trend positivo che tocca anche il grana, che da solo assorbe circa il 40 per cento delle 4 milioni e 200 mila tonnellate di latte munte in Lombardia: nel 2011 la produzione si attesterà su 4 milioni e 350 mila forme, gli stessi livelli di quest’anno, a fronte di un mercato che ha assorbito quasi tutte le scorte di magazzino e che dovreb-be riuscire a sostenere le quotazioni attuali, superiori in media agli 8 euro al chilo per lo stagionato 15 mesi.

FINE ANNO CON IL BOTTO PER IL LATTE SPOT

BALZO DEL 28% RISPETTO A DICEMBRE 2009

ATTUALITÀ SINDACALE

La filiera viene scrupolosamente controllata fino al consumatore finale.

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ATTUALITÀ SINDACALE

Agritel è la società creata dalla Coldiretti per accentrare i costi di Telefonia Mobile per tutte le strut-ture Coldiretti, ed i rispettivi associati. A seguito di questo nel 2009 nasce il progetto: “Sportello Agritel presso Tutti gli Uffi ci Zona Coldiretti”.In un momento in cui l’economia è in crisi ed i costi aziendali aumentano, Agritel è una risposta concreta per ridurre i costi. Va inserita in quest’ottica di risparmio la convenzione stipulata tra Agritel e le Società di Servizio Col-diretti che porterebbe ad un risparmio per l’azienda quantifi cabile in una media tra il 30 ed il 45%. Un punto di forza dei servizi forniti da Agritel è sicuramente il Servizio Clienti

e l’Assistenza Tecnica. La società dà molta importanza a questi elementi e si è dotata di professionisti che si prendo-no cura delle esigenze dei clienti senza l’utilizzo di fi ltri o di risponditori automatici. Oltre a tariffe interessanti e concorrenziali, altri punti di forza sono sicu-ramente la possibilità di parlare a costo zero tra i soci aderenti (per 10 ore mensili a Sim), fatturazione mensile con traffi co e tasse di concessio-ne governativa posticipati di 60 giorni, nessun canone mensile, nessun scatto alla risposta, si pagano gli effet-

tivi secondi di conversazione, insomma un’offerta chiara e senza asterischi.Per migliorare il servizio Agritel aprirà sportelli informativi per lo svolgimento

delle pratiche burocratiche presso tutti gli Uffi ci Zona Coldiretti.

“Agritel non è uno dei tanti gestori telefonici ma è la Società di riferimento per le telecomunicazioni (TLC) dei Soci Coldiretti”. Per qualsiasi informazio-

ne potete rivolgervi pres-so la sede della Coldiretti a

Bergamo: Annalisa Colom-bo Tel. 035 4524011

[email protected] op-pure presso gli Uffi ci Zona Coldiretti.

ACCORDOTRA AGRITELE COLDIRETTI

Agritel è una risposta concreta

per ridurrei costi.

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CONSORZIO AGRARIO DI BERGAMO

Via Larga, 13 - 24050 Calcinate (BG) Tel. 035.4424411 Fax 035.4424430 [email protected]

NUOVO ERBICIDA di post-emergenza

per “Grano ed Orzo”

Dicotiledonicida

Page 13: Bergamo Coldiretti

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Un modello di sviluppo economico e agroalimentare a misura d’uomo per rimuovere le vere cau-se della fame nel mondo che sono soprattutto di carattere sociale e istituzionale piuttosto che collegabili alla carenza di cibo. E’ quanto sostiene la Coldiretti nel condividere le conside-razioni del cardinale ghanese Peter K. A Turkson, responsabile del Pontifi cio Consiglio della Giustizia e della Pace che ha espresso forti dubbi sul fatto che l’uso degli Ogm possa contribuire a risolvere il problema della fame. La Coldiretti condivide il rischio di ‘’dipendenza economica’’ che Tur-kson vede profi larsi come “una nuova forma di schiavismo’’. Da una analisi della Coldiretti sulla base del rapporto annuale dell’ “International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications” (ISAAA) è emerso che gli affamati nel mondo sono cresciuti del 9 per cento arrivando alla vetta di 1,02 miliardi, il livello più alto dal 1970 secondo la Fao, nonostante l’aumento del 7 per cento dei terreni coltivati con organismi geneticamente modifi cati, che hanno raggiunto i 125 milioni di ettari nei 25 soli Paesi dove sono coltivati nel mondo. Il record di

persone che soffrono la fame è stato raggiunto proprio nell’anno in cui si è avuta un forte aumento degli Ogm nei Paesi in via di sviluppo, dove la crescita è stata superiore alla media mondiale (+13 per cento) e dove oggi si trovano quasi la metà (46 per cento) dei terreni coltivati a biotech nel mondo. Il pressing delle multinazionali, che è fallito in Europa dove le semine sono calate del 12 per cento, ha avuto inve-ce successo nei paesi meno sviluppati dove però le coltivazioni Ogm non solo non hanno quindi risolto il problema della fame, ma hanno anche aggravato la dipendenza economica dall’estero. Nei Paesi in via di Sviluppo servo-no prima di tutto politiche agricole

regionali che sappiano potenziare le produzioni locali con la valorizzazione delle identità territoriali, per sfuggire all’omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza dall’estero. Sono ormai venti anni che si coltivano Ogm nel mondo e nei Paesi in via di sviluppo dove la fame anziché diminui-re è aumentata.Alle agricolture di tutto il mondo devono essere invece garantiti credito e investimenti adeguati, ma soprattut-to si devono applicare regole chiare per evitare che sul cibo si inneschino speculazioni vergognose e per questo occorre garantire trasparenza e infor-mazione ai consumatori.

OGMNUOVA FORMADI SCHIAVISMO

ATTUALITÀ SINDACALE

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IMPRESA VERDE

Una piazza virtuale dove reperire fi ori e piante semplicemente con un click, senza uscire dai confi ni provinciali o doversi addirittura rivolge-re a produttori stranieri. Un modo per conoscere la mappa delle produzioni e

delle attività fl oricole “Made in Berga-mo”, ma anche per fare rete tra ad-detti ai lavori e dare vita a utili sinergie commerciali. Sono questi gli obiettivi de nuovo sito Internet promosso dalla Consulta dai fl orovivaisti che aderisco-

no a Coldiretti, una banca dati ancora in via di costruzione che però è già operativa e si propone di facilitare lo scambio di merce tra aziende oltre che pubblicizzare e promuovere servizi e prodotti.

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AL VIA LA“BORSA

VIRTUALE”DEI FIORI

BERGAMASCHI

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IMPRESA VERDE

“L’idea di realizzare questo sito – spiega Carlo Donini, fl orovivaista di Trescore Balneario e uno dei promotori dell’iniziativa – è nata dall’esigenza di creare una maggiore connessione tra le aziende del settore fl orovivaistico. Molte volte abbiamo la necessità di reperire determinate piante o fi ori perché abbiamo esaurito la nostra produzione, diventa quindi importante sapere se c’è la possibilità di rifornirsi direttamente sul territorio. L’obiettivo è di contenere i costi di trasporto e ave-re la merce in tempi rapidi, contribuen-do così a riequilibrare il mercato locale e andando incontro alle esigenze di aziende che per motivi vari hanno diffi coltà nelle vendite. Il portale è anche un’interessante vetrina per farci conoscere dai potenziali clienti, che potranno così trovare comodamente un manutentore del verde o un garden vicino a casa propria”.Suddiviso in diverse sezioni, il sito www.fl orovivaisti.bg.it contiene informazioni e dati sui fl oricoltori, manutentori, vivaisti e garden. Include anche due pagine con i prodotti fl oro e i prodotti da vivaio.“Il fl orovivaismo – sottolinea il presi-dente di Coldiretti Bergamo Giancarlo

Colombi – è uno dei settori agricoli più dinamici e orientati al mercato. Per questo deve essere supportato con strumenti innovativi come questo sito Internet, per far circolare il più in fretta possibile le informazioni, creando opportunità di scambio e sostegno reciproco tra le imprese”.Le aziende fl orovivaistiche nella Ber-gamasca sono circa duecento e danno vita a una fi liera del verde molto inte-ressante che pone la nostra provincia ai primi posti a livello regionale. “Oggi la capacità di scambiarsi veloce-mente le informazioni è di grande rile-vanza – spiega il direttore di Coldiretti Bergamo Lorenzo Cusimano – così come è strategico che tra i produttori si sviluppi una mentalità improntata all’aggregazione. Affi nché il sito Inter-net possa consolidarsi ulteriormente e diventare a tutti gli effetti una Borsa virtuale dei fi ori bergamaschi è neces-sario raccogliere il maggior numero di informazioni in modo da avere a disposizione una fotografi e reale e par-ticolareggiata”. Il portale punta ad ospitare disponibili-tà aggiornate mensilmente ed even-tuali necessità commerciali da parte delle aziende stesse fi no diventare

un’anagrafi ca produttiva completa, che oltre alle tipologie di prodotti affi anca anche le quantità degli stessi. Uno “storico” tale da poter costituire una sorta di guida d’orientamento per le imprese nella scelta di specie vegetali carenti in alternativa ad altre che magari già saturano il mercato, consentendo così di ottimizzare la loro redditività. La Consulta sta altresì verifi can-do, con la Scuola Agraria di Mon-za e la Federazione Regionale, la possibilità di organizzare corsi di formazione e di aggiornamen-to specifi ci per ambito produttivo (manutentori,garden,vivaisti) in relazione alle dichiarazioni d’interesse comunicate dai Soci. Le aziende interessate ad aderire a questo progetto, che è completamente gratuito, devono fornire i dati riguar-danti la propria attività e la propria pro-duzione, compilando i moduli presenti presso gli Uffi ci di Coldiretti , inoltrando la richiesta all’indirizzo emailinfo@fl orovivaisti.bg.it o presso la sede provinciale Area Economica-Mercati: Luigi CarminatiTel. 035 [email protected]

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NUOVE REGOLE PER LACOMPENSAZIONE

DEI CREDITIdi Roberto Pizzagalli

Con la cosiddetta “manovra estiva” (DL 31.5.2010 n. 78 convertito dalla Legge n. 122 del 30.7.2010) è stata introdotta un’ulte-riore importante novità in materia di compensazione dei crediti con effetto dal 1° gennaio 2011.

In particolare è stato introdotto il divieto di utilizzare i crediti erariali in compensazione nel modello F24, qualora siano presenti somme iscritte a ruolo per imposte erariali di importo superiore a 1.500 per le quali risulti scaduto il termine di pagamento.

La fi nalità della norma è quella di impedire la compensazione immediata e dunque il mancato versamento delle imposte, ai soggetti che sono contem-poraneamente debitori di altri importi iscritti a ruolo a titolo defi nitivo.

Questa limitazione va ad aggiungersi a quella introdotta dall’articolo 10 del DL

1.7.2009 n. 78 convertito dalla Legge n. 102 del 3.8.2009, con la quale a far data 1.1.2010 i crediti Iva sono com-pensabili fi no a 10.000 liberamente, da 10.000 a 15.000 solo a partire dal giorno 16 del mese successivo all’invio telematico della dichiarazione annua-le in forma autonoma oppure oltre i

15.000 solo a partire dal giorno 16 del mese successivo all’invio telematico della dichiarazione annuale Iva in for-ma autonoma con visto di conformità.

Ad oggi l’Agenzia delle Entrate si è limitata a rimandare l’applicabilità della norma ad un prossimo decreto tale da determinare una concreta applica-zione di questa nuova limitazione, e risolvere alcune diatribe quali:la possibilità di pagare le somme iscritte a ruolo per imposte erariali mediante l’utilizzo in compensazione di crediti relativi alle stesse imposte e la possibilità di compensare le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo con i crediti vantati nei confronti delle regioni, degli altri enti locali.

Vi sono inoltre incertezze per quanto riguarda la compensazioni di tributi diversi da quelli erariali (Irap, Inps, …) e la compensazione “verticale” (crediti e debiti dello medesimo tributo).

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Non è chiaro inoltre come sia da interpretare la soglia di 1.500 , ossia se trattasi del debito complessivo del contribuente e se tale limite è da in-tendersi al netto di interessi e sanzioni.

In ogni caso la norma c’è, mancano le norme attuative. E’ stata inoltre prevista la sanzione, in caso di viola-zione del divieto in esame, pari al 50%

del debito iscritto a ruolo, anche se la stessa non potrà essere superiore al 50% dell’ammontare indebitamente compensato non applicabile sino alla pubblicazione del citato decreto.

Qualora si desiderasse compensa-re crediti erariali, sarà necessario che l’azienda fornisca agli operatori fi scali della nostra struttura una copia dell’estratto conto aggiornato fornito

da Equitalia spa oppure, qualora non fosse intenzione darcene copia (vedi norma sulla privacy) sarà assoluta-mente necessario da parte nostra acquisire un’apposita dichiarazione da parte dell’azienda con la quale la stessa attesti l’insussistenza di debiti erariali iscritti a ruolo superiori a 1.500 scaduti e non pagati.

La fi nalitàdella norma è quella

di impedire ilmancato versamento

delle imposte.

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Prosegue il contenzio-so fra amministrazioni pubbliche e imprenditori agricoli in merito all’as-soggettamento all’Ici da parte dei fabbricati rurali.Il contenzioso riferito ai fabbricati ad uso abitativo e strumentali all’esercizio di attività agricola, deriva da alcune sentenze emesse dalla Corte di Cas-sazione nel corso dell’anno 2008 (n. 15321/08 e 23596/08) con le quali si af-fermava che l’iscrizione nel catasto di una unità immobiliare, ancorché rurale, costituiva presupposto necessario e suffi ciente per la qualifi ca di un fabbri-cato ai fi ni Ici e quindi assoggettabile all’imposta. Tale indirizzo ha portato ad un inter-vento normativo addirittura con va-lenza retroattiva (art. 23 comma 1-bis decreto legge 207/2008, convertito in legge n. 14/2009) escludendo dall’Ici “le unità immobiliari, anche iscritte o iscrivibili, per le quali ricorrono i requi-

siti di cui all’articolo 9 del D.L. 557/93”. Quando ormai la situazione sembra-va risolta, le Sezioni unite civili della Cassazione con sentenze n. 18565 e 18570 del 21.8.2009, hanno affermato un principio che vincola la ruralità dei fabbricati alle risultanti catastali (A/6 e D/10) e pre-clude l’accerta-mento da parte del giudice sulla ruralità dell’immobile ad eccezione di due casi (specifi -ca impugnazione della categoria catastale;fabbricati non iscritti in catasto) attribuendo in sostanza alle risultanti catastali un’effi cacia vinco-lante e decisiva.Tuttavia l’indirizzo giurisprudenziale

non è né consolidato né univoco, dato che a parere di altri giudici il ricono-scimento della ruralità degli immobili prescinde dal loro accatastamento e, quindi, dalla categoria catastale attri-

buita a ciascun fabbricato quali per esempio le sentenze

emesse dalla Corte di Cassazione, sezione

tributaria, sentenze n. 24299 e 24300 del 18.11.2009, dalla Commis-sione tributaria regionale Emilia Romagna sezione

XXIII sentenza n. 4 del 18.1.2010, dalla

commissione tributaria provinciale di Reggio Emi-

lia sezione I sentenza n. 220 del 9.12.2009 e non ultima la sentenza n. 19732 del 17.9.2010 dove la Corte di Cassazione ha ritenuto opportuno

FABBRICATI RURALI:SI ATTENDE

UN NUOVO INTERVENTONORMATIVO

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A pareredi altri giudici

la ruralità degliimmobili prescinde dal loro accatastamento

e dalla categoriacatastale.

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sottolineare che “la situazione di fatto prevale rispetto all’accatastamento del bene”.L’orientamento dei giudici della Suprema Corte che ritengono che le risultanti catastali siano vincolanti e decisive in ambito di assoggettabilità all’Ici, mette anche in forte discussione l’orientamento fornito dall’Agenzia del Territorio con la nota 10933 del 26 feb-

braio 2010, secondo cui il classamento nelle categorie A/6 e D/10 costituisce una condizione suffi ciente ma non necessaria per il riconoscimento della ruralità, che deve essere sempre effettuato secondo l’articolo 9 del DL 557/93 a prescindere dalle risultanti catastali. L’orientamento della Corte di Cassazio-ne è inoltre difforme dalla situazione

reale, infatti per quanto concerne gli immobili aventi destinazione abitativa, la categoria A/6 non può esistere in agricoltura in quanto riguardava le “abitazioni di tipo rurale” e cioè erano case poste in zone urbane aventi le caratteristiche di quelle rurali e sono ormai desuete per le primitive dotazio-ni impiantistiche. La stessa Agenzia del Territorio con nota 10933 del 26.2.2010 ha precisato che dal 1993 questa categoria catastale non è più utilizzata. Inoltre si ricorda altresì che l’articolo 9 del DL 557/93 esclude la natura di casa rurale soltanto alle categorie A/1 e A/8.Per i fabbricati strumentali invece vi sono costruzione destinate all’eser-cizio di attività agricole chiaramente rurali ai sensi del citato art. 9 comma 3 bis del Dl 557/93, ma iscritti in catasto precedentemente dall’introduzione della categoria D/10 e risultano quindi accatastati nelle categorie C/2, C/3, C/6, D/7 e D/8 pur avendo un’eccepi-bile destinazione rurale. In attesa di ulteriori sviluppi a livello normativo, sale la preoccupazione che il contenzioso in essere possa ulterior-mente aggravare la situazione delle nostre aziende agricole.

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Nel Supplemento Ordi-nario n. 281/L alla Gazzetta Uffi ciale del 21 dicembre 2010, è stata pubbli-cata la legge 13 dicembre 2010, n. 220, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e plurien-nale dello Stato (legge di Stabilità 2011). Per quanto concerne il settore agricolo, grazie al pressing di Coldiretti, è stata ottenuta la messa a regime delle agevolazioni fi scali per l’acquisto di terreni agricoli e relative pertinenze da parte di coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli pro-fessionali (ppc), iscritti nella relativa ge-stione previdenziale ed assistenziale.Le suddette agevolazioni consistono nel pagamento dell’imposta di registro

ed ipotecaria nella misura fi ssa (168 ciascuna) e dell’imposta catastale nella misura dell’1%, con riduzione alla metà degli onorari notarili.L’agevolazione per la piccola proprietà

contadina, meglio conosciuta come ppc, trova origine nella

legge n. 604 del 6 agosto 1954 ed è stata proro-

gata di anno in anno sino al 31.12.2009. Dopo una pausa di un paio di mesi, con la conversione in Legge n. 25 del

26 febbraio 2010 del decreto legge 30

dicembre 2009 n. 194, le agevolazioni sono state

reintrodotte, a decorrere dal 28.2.2010 e fi no al 31.12.2010. Ora, con la pubblicazione della Legge di Stabilità 2011, le agevolazioni sono divenute defi nitive.

Si pone in evidenza che, nell’ottica della semplifi cazione burocratica, è venuto meno anche il legame della concessione dell’agevolazione alla presentazione del certifi cato dell’ispet-torato agrario provinciale sulla abi-tualità della lavorazione manuale della terra nonché sulla idoneità sul fondo che si intende acquistare.

Considerato il numero consistente di contenziosi in corso con Agenzia delle Entrate, si invita coloro i quali abbiano acquistato fondi agricoli negli anni 2008 e 2009, benefi ciando delle agevolazioni previste dalla legge n. 604 del 6 agosto 1954, a verifi care che tutti gli adempimenti necessari al fi ne del riconoscimento delle suddette agevo-lazioni siano stati effettuati, in quanto diversamente l’Agenzia delle Entrate procederà al recupero delle imposte non versate in fase di stipula dell’atto di compravendita.

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MESSE A REGIMELE AGEVOLAZIONIPER LA PROPRIETÀ

CONTADINA

Con lapubblicazione della Legge di Stabilità

2011, le agevolazioni sono divenute

defi nitive.

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LA NORMA SANCISCE I SEGUENTI CRITERI AL FINE DI BENEFICIARE DELL’AGEVOLAZIONE

Riguarda gli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni e relative pertinenze qualifi cati agricoli in base agli strumenti urbanistici vigenti, posti in essere a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella relativa gestione previdenziale e assistenziale;

Riguarda anche le operazioni fondiarie attraverso Ismea;

Si decade dall’agevolazione se prima che siano trascorsi cinque anni gli acquirenti alienano volonta-riamente i terreni o cessano di coltivarli direttamente;

Sono fatte salve le norme dell’articolo 11 comma 2 e 3, del d.lgs. 22/2001 che dispongono il vincolo quinquennale di possesso del terreno e la facoltà di trasferirlo entro il predetto periodo al coniuge, ai parenti entro il terzo grado o affi ni entro il secondo, i quali devono continuare ad esercitare le attività dell’articolo 2135 del Codice civile;

L’agevolazione è fatta salva anche nei confronti delle società agricole di cui all’articolo 2 decreto 99/2004.

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Viste le diffi coltàrelative alla sua

concreta applicazione,è stata decisauna proroga al1° giugno 2011.

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GESTIONE RIFIUTI SISTRIPROROGATA LA DATA DI INIZIO OPERATIVITÀ

di Catello Vitaglione

L’introduzione del Sistri, il Sistema di tracciamento telematico dei rifi uti, ha avuto un nuovo rinvio. Lo ha stabilito un decreto ministeriale fi rmato il 22 dicembre da Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Il Sistri sarebbe dovuto entrare piena-mente in vigore il 1° gennaio, ma viste le diffi coltà relative alla sua concreta applicazione, è stata decisa una pro-roga al 1° giugno 2011.Il decreto ha inoltre confermato al 30

aprile il termine per la presentazione del Mud 2010.Pertanto, fi no alla data indicata di inizio operatività del Sistri tutte le aziende

dovranno continuare ad operare nel rispetto delle norme vigenti che obbli-gano alla tenuta del registro di Carico e Scarico e presentazione del Mud.

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CAMPAGNA AMICA

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ll mercato a chilometro zero di Cam-pagna Amica che fi no a qualche settimana fa si svolgeva in Piazza S. Anna, dopo un breve periodo di sospensione, ha traslocato in Piazzetta Santo Spirito, sempre nel cuore di Berga-mo. Pertanto i cittadini po-tranno ritornare ad acquistare presso le bancarelle dei produtto-ri di Coldiretti formaggi, miele, salumi, vino, miele, formaggi, salumi, confettu-re, fi ori, frutta e verdura. “Per motivi logistici, in accordo con l’amministrazione comunale, abbiamo spostato il luogo di svolgimento del mercato di Campagna Amica – spiega Lucia Morali presidente di Agrimercato Campagna Amica Coldiretti -, rispon-dendo così alle esigenze dei tanti consumatori che amano fare la spesa da noi, attirati dalla freschezza e dalla qualità delle nostre produzioni. In que-sto modo abbiamo potuto dare conti-

DEBUTTA IL MERCATODI CAMPAGNA AMICA

IN PIAZZETTA SANTO SPIRITOA BERGAMO

nuità alla nostra iniziativa, superando problemi di natura organizzativa. Per quanto riguarda i prodotti freschi sui banchi si troveranno solo quelli di stagione; forse ci sarà meno varietà, ma chi li acquista farà una scelta più consapevole, genuina, fresca e gusto-sa. L’agrimercato è anche una risposta alle esigenze delle aziende agricole multifunzionali, che rappresentano una parte importante della nostra agricoltura e sono le vetrine dell’eccel-

lenza del nostro territorio”.Con i prodotti della terra bergamasca si può risco-prire il gusto della tradizio-ne a tavola e recuperare piatti della cultura contadi-na magari un po’ dimenti-cati, che abbinano qualità e

sapori unici.“Acquistare direttamente dai produttori – sottolinea Gian-

carlo Colombi, presidente di Coldiretti Bergamo - è un modo

per riappropriarsi dei sapori della no-stra storia. Questi mercati per noi sono tutt’altro che un’iniziativa estempora-nea, bensì rappresentano una parte importante del progetto che stiamo realizzando per costruire una fi liera agricola tutta italiana fi rmata dagli agricoltori. Si sa che il nostro Paese si divide tra chi le cose le fa e chi invece critica. Coldiretti ha avviato il proprio percorso, restiamo in attesa di vedere altri eventuali progetti”.

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PREVIDENZA

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I coltivatori diretti coloni e mezzadri sono assicurati obbligato-riamente all’Inail, quindi sono tutelati non solo se subiscono un infortunio sul lavoro, ma anche se contraggono una malattia a causa e nell’esercizio del lavoro svolto o dei materiali utiliz-zati.Le malattie professionali si differenzia-no dagli infortuni sul lavoro in quanto sono originate da una causa lenta e prolungata nel tempo, al contrario

dell’infortunio sul lavoro che si caratte-rizza per una causa violenta e improv-visa (es. una caduta dall’alto).Il riconoscimento della malattia pro-fessionale comporta il conseguente in-dennizzo economico da parte dell’Inail oltre all’erogazione delle necessarie cure mediche riabilitative. In ogni caso, per i coltivatori diretti le prestazioni economiche e sanitarie sono condi-zionate alla regolare iscrizione negli elenchi Inps e, per i titolari di azienda,

anche al regolare versamento della contribuzione Inail, la cui riscossione è affi data all’Inps, unitamente ai contri-buti previdenziali. Le malattie di origine professionale riconosciute dalla Legge in agricoltura sono elencate in una apposita tabella e sono associate a una o più attività o lavorazioni. Se la malattia denunciata rientra in questo elenco il lavoratore, per vedersi riconoscere il relativo in-dennizzo, deve solo dimostrare di aver

AGRICOLTURA EMALATTIE PROFESSIONALI

di Ivan Bonomi

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svolto in modo non occasionale una delle attività che in base alla tabella espongo-no al rischio di quella malattia. Rientrano ad esempio nell’elenco delle malattie professionali in agricoltura: le malattie causate da esposizione a sostanze dannose, quelle causate da radiazioni solari, per le lavorazioni svolte prevalentemente all’aperto; la sordità da rumore; l’ernia discale lombare causa-ta da lavorazioni svolte con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero: trattori, mietitrebbia, vendemmiatrice semovente; malattie da sovraccarico degli arti superiori: tendiniti e sindrome del tunnel carpale, ecc.Sono comunque indennizzabili dall’Inail anche le malattie non presenti nella ta-bella di Legge: in tal caso, però, il lavora-tore deve dimostrarne l’origine lavorativa. Data la complessità della materia e le possibili ricadute per le aziende (applica-zione della Rivalsa Inail) è necessario che in caso di sospetta malattia professionale gli interessati prendano contatto tem-pestivamente con gli uffi ci del patronato EPACA. Gli operatori forniranno tutta l’assistenza necessaria, provvedendo in primo luogo ad inviare tempestivamente la denuncia all’Inail, al fi ne di evitare la perdita dei benefi ci economici e offrendo al con-tempo un servizio gratuito di consulenza medico legale qualifi cata. Prossimamen-te al giornale verrà comunque allegato un questionario che potrà aiutare nella verifi ca della presenza di particolari pato-logie che siano da ritenersi collegate allo svolgimento dell’attività lavorativa.

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