Aprile 2012
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Valle di SuèssolaNobile Petroli
Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola
Direttore Alfonso Morgillo Fondatore Arturo MorgilloAnno XXXI n.04 Aprile 2012
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La strada statale Appia a S. Maria a Vico rappresenta, da anni, un pericoloper i residenti e numerose sono le proteste che giungono puntualmentenelle aule degli amministratori. In particolare, il tratto nei pressi della casermadei Carabinieri viene occupato quotidianamente da automobili, in sostatutta la giornata, che impediscono il passaggio dei residenti, costretti adinvadere la carreggiata dove sopraggiungono, spesso a forte velocità, autoe mezzi pesanti.
Una soluzione potrebbe essere rappresentata dal lasciare libero unpassaggio pedonale vicino ai muretti delle abitazioni. Segnaliamo questo“pericolo” agli amministratori santamariani sperando in una sollecita presadi coscienza del grave pericolo che vivono i residenti di Via Nazionale.
Nella foto in alto uno dei numerosissimi incidenti sulla Via Nazionale. Untir è entrato nel cortile di due abitazioni distruggendo tutto: muro, cancellate,aiuole, auto. Siamo di fronte alla Caserma dei Carabinieri.
Il primo Vescovo dopo lariacquistata autonomia fu mons.Giuseppe Romano. Questi restauròsubito l’Episcopio di Arienzo, paeseper il quale ebbe sempre una grandepredilezione, e dove chiuse la suavita terrena.
Purtroppo le vicende legate allaUnità d’Italia gli procurarono moltiguai e una vera persecuzione daparte dei neo-governanti. Perciò fucostretto a reggere pastoralmente lasua diocesi, nei momenti diemergenza, a longe.
Nel centenario della Canoniz-zazione di S. Alfonso Maria deiLiguori, S.E. mons. AntonioCapasso, Vescovo di Acerra,
dettava con la consueta semplicità,la seguente epigrafe:
IN QUESTO PALAZZOVESCOVILE
ALFONSO M. DE’ LIGUORIVESCOVO DI S. AGATA
DEI GOTIVISSE NOVE ANNI 1766 -
1775DEI TREDICI DEL SUO
GOVERNOLASCIANDO ORME
IMPERITURENELLA ANTICA
TERRA DI ARIENZONEL CENTENARIO DELLA
CANONIZZAZIONE.
Cervino: 4 liste per un sindaco Rinnovamento missino, Uniti per Cervino, Cervino nuova,
Per continuare
S. Maria a Vico: disastrosulla Via Nazionale
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Come mai non sei candidatoin questa competizione elet-torale?
Non sei la sola a farmi questadomanda. Moltissimi concittadini michiedono la stessa cosa, appena miincontrano. Cercherò di esserebreve. Nel 2009 presentammo unalista per il rinnovo del consigliocomunale con l’obiettivo di cambiareil modo di fare politica, non persoddisfare interessi personali maquelli della collettività, e non fummopremiati, anche perché nell’ultimomese fummo traditi ed abbandonatida alcuni che facevano parte dellanostra lista e poi cambiaronocollocazione. Con i candidati di talelista e l’adesione di altre persone chesi riconoscevano in quel progettoavevamo costituito un “gruppo”, conl’intento di ripresentarci al succes-sivo appuntamento elettorale. Dopotre anni di lavoro e con l’obiettivo diridurre le liste per giungere anche aduna pacificazione sociale tra icittadini, per anni condizionati da“guerre politiche” fra le varie liste, fin
Piscitelli Aniello:tolgo il distrurbo
Ipocrisia, invidia, infamia,imposizione, illegalità, arroganza,non sono il mio modo di essere e di vita
Ad inizio di dicembre 2011 suimuri di Cervino-Messercola apparveun manifesto dal titolo: C siamoanche noi in cui si rendeva noto aicittadini che nella tornata elettoraledella primavera del 2012 eracandidato a sindaco anche AnielloPiscitelli, laureato, dipendente dellaProvincia di Caserta.
Un mese fa circa, sui muri delpaese, è apparso un altro manifestodal titolo: Tolgo il disturbo a firmadello stesso Aniello Piscitelli
Aniello Piscitelli
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dal mese di gennaio di quest’annoavevamo iniziato una collaborazionecon il gruppo di “Cervino Nuova”, chesi era costituito nel mese di ottobre2011 sul territorio. Nei vari incontriche si sono svolti in un clima di fattivapartecipazione e di vera democraziasi era riscontrata una tale affinità ecomunanza di vedute che, adistanza di appena un mese, propriodal gruppo “Cervino Nuova” eragiunta la proposta che arappresentare la sintesi del progettodei due gruppi originari dovesseessere Aniello Piscitelli qualecandidato a sindaco. Poi, a circa duesettimane prima della presentazionedelle liste, l’atteggiamento equivocoe non leale di alcuni all’interno delgruppo, senza alcuna motivazionegiustificativa, ha prodotto uncambiamento sostanziale con laproposta di candidatura a sindacodell’avv. Giovanni De Lucia, chenon aveva mai partecipato alle varie
Ancora una volta i Cervinesi, i Messercolesi ed i Forchianti non hannoraggiunto l’accordo ed hanno presentato ben quattro liste per il rinnovo delcivico consesso che si terrà nella prima domenica di maggio. Per unComune di appena cinquemila abitanti quattro liste sono veramente tante.
Rinnovamento missinocandidato sindaco:
Vito SavinelliBalletta AngeloCarbone MariaD’Andrea GiovanniDe Palma LuisanaSavinelli AntonioTaliento Maria VeronicaValentino RodolfoVigliotta Antonio
Uniti per Cervinocandidato sindaco:Giuseppe Piscitelli
Capasso MicheleDi Matteo VincenzoMaione CarmineManna SalvatorePiscitelli AntonioRivetti AgostinoScarano FilippoScarano VincenzoTelese StefaniaVigliotti Massimo
Per continuarecandidata sindaca:Ippolita Piscitelli
Montano RaffaelePascarella CarminePiscitelli GiovanniPiscitelli MichelePiscitelli PasqualePiscitelli VincenzoRazzano BiagioRivetti AgostinoRivetti Rosa MariaStravino Luigi Vincenzo
Cervino nuovacandidato sindaco:Giovanni De Lucia
Di Nuzzo BiagioDi Nuzzo LuigiLaudando CuonoPiscitelli GennaroPiscitelli GerardoPiscitelli VincenzoSerino MartuccioVigliotti PasqualinaVinciguerra GiuseppeZampano Rosa
S. Maria a Vico
Affinita assessore allo sportDopo mezza legislatura cambio al vertice dell’assessorato
allo sport, turismo e spettacolo
Clemente Affinita
E’ con vivo piacere che assumol’incarico di Assessore allo sport-turismo e spettacolo - dichiara il prof.Clemente Affinita, componente diProgetto Futuro. Ringrazio il sindacoPiscitelli per la fiducia accordatami eAntonio Iaia, mio predecessore.
Il suo programma?Continuerò nel solco tracciato dal mio
predecessore. Lavorerò con lena percercare di portare sempre più in alto ilnome di S. Maria a Vico con eventispeciali che possano portare nellanostra cittadina quanta più gentepossibile... E.P.
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S. Maria a Vico
Finalmente i commerciantilasciano a casa le loro auto
Un proverbio latino dice: la gocciascava la pietra. Finalmente, dopoanni di lavorìo, quasi tutti i com-mercianti sul tratto della Via Appiadal Viale della stazione fino a piazzaRoma si sono decisi a lasciare a
casa loro le proprie auto. Siaringraziato il Signore! Hanno capitoche occupando loro i posti autodavanti ai propri negozi, i clienti nonsi potevano fermare e andavanooltre. Meglio tardi che mai . E.P.
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Arienzo in festa
Terraccianodebutta in Serie A
Pietro Terracciano
Sabato sera, 21 aprile, Pietro ha difesoegregiamente la porta del Catania control’Atalanta. A metà ripresa, sull’1-0 per gli etnei,con un prodigioso intervento, ha salvato ilrisultato. Vittoria per i siciliani e complimenti indiretta tv su Rai Sport da mister V. Montella.
Diglio:1° Raduno di auto e moto d’epocaDomenica 29 aprile in piazza Lettieri di Arienzo
a pag. 7
Aprile 20122 Valle di Suèssola
Periodico d’informazione fondato nel 1981,edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola
Direttore: Alfonso MorgilloDirettore Responsabile: Arturo Morgillo
Via Nazionale, 92 - 81028 SANTA MARIA A VICO (Ce)tel. 0823. 808160 - 808360, fax 0823. 808160 - 808360
www.lavalledisuessola.net E-mail: [email protected]: Mario Campagnuolo; Antonio Crisci; Vincenzo Crisci; Alfredo
D’Addio; Asmà Es-Souni; Alfonso, Clemente e Mayra Ferrara; Carmela e FortunaFico; Vincenzo Guadagnino; Domenico, Aldo e Vincenzo Guida; Vincenzo Isernio;Diego Martinisi; Maria Sofia Massaro; Marco Mauro; Luigi Mazzone; Ivan e SeleniaMorgillo; Tiziana Morgillo; Valerio Nobile; Gelsomina Nuzzo; Claudio Onorati;Pasquale Onorati; Antonio Passariello; Francesco e Maria Perrotta; AndreaPiscitelli; Alfonso Russo; Antonio Solli.
Gli articoli firmati esprimono il pensiero dell’autore. La collaborazione, aperta atutti, è a titolo completamente gratuita. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati,non si restituiscono.
Stampa: Segni s.r.l. - 81100 CASERTARegistr.: Tribunale di S. Maria Capua Vetere n. 275 del 29.1. 1982Vietata la riproduzione di qualsiasi parte del giornale con qualsiasi mezzo
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L’idea della trasparenza si èaffermata nella difficile transizionedei primi anni ’90, come fattore dimoralizzazione della vita pubblica e,insieme, di miglioramento dellaqualità dei servizi. Di quella stagionesono figlie alcune leggi moltoimportanti e parecchie innovazioniculturali.
Oggi quelle innovazioni sembranoappannate, perfino a livellosimbolico. Non c’è più un assessorealla trasparenza in nessun entelocale; non ci sono corsi universitario titoli recenti, si fatica anche atrovare i relatori che rechino un puntodi vista aggiornato.
Eppure non è il momento diarchiviare il problema, tutt’altro…
Alla luce delle suddetteconsiderazioni la resp.le legale delCODACONS “Valle di Suèssola eGalatia” avv. Michela Izzo hapresenziato il convegno-studio : Chefine ha fatto la trasparen-za?
Di seguito riportiamo la primaparte della versione integrale dellarelazione dell’ avv. Izzo che riteniamoattualissima per questo momentostorico del nostro paese.
“Transparency International èun network voluto da 46 paesi, chemisura la percezione dellatrasparenza a livello mondiale e ognianno pubblica il CorruptionPerception Index, una ricercaaffidata all’Università di Passau permonitorare la percezione del-l’”abuso del pubblico ufficio perguadagno personale”.
1940Questa lapide fu apposta al lato
del portone di ingresso del PalazzoVescovile di Arienzo. In questoPalazzo, secondo la tradizionesarebbe avvenuta la bilocazionedel Santo in occasione della mortedi Papa Clemente XIV.
Da questo palazzo, nel quale perla gravissima artrosi S. Alfonsoaveva trasferito la sua abitualedimora, egli usciva per distribuireai poveri sostanziose elemosine, eper predicare nelle Chiese delladiocesi, segnatamente in quelledella Terra di Arienzo.
Il centenario della canoniz-zazione offrì al Santo VescovoMons. Nicola Capasso, che di S.Alfonso portava il secondo nome,e del quale era devotissimoimitatore, la possibil ità disottolineare come il Santo abbialasciato orme profonde edincancellabili da noi. Di esse,ancora oggi, si avvertonosensibilmente i benèfici effetti.
Alla lapide predetta, nelbicentenario della morte di S.Alfonso, fu aggiunta, sempre sullafacciata del Palazzo Vescovi le,quest’altra da me composta:
AS. ALFONSO M. DE’ LlGUORI
PADRE BUONOPASTORE SOLLECITO
MAESTRO UMILEMA ILLUMINATO
LA GIOIA, LA RICONOSCENZA,
L’AMORE DI TUTTI I FIGLI DIARIENZO.
EGLI RITORNA PERSPRONARCI ALLA SANTITA’RIPARTENDO DAGLI ULTIMI
PER PROPORRECRISTO E LA MADONNA
NEL DURO CAMMINO DELLAVITA
FEBBRAIO 1988BICENTENARIO DELLA SUA
NASCITA AL CIELO
Il Palazzo vescovile di ArienzoQuesta lapide mette da un lato
in evidenza tratti salienti, carat-teristici della vita del Santo: la suapaterna bontà; la sollecitudine dipastore; l’umile suo illuminato edilluminante magistero; dall’altro isentimenti di gioia provati dai figlidi Arienzo per il ritorno suo tra loro,nella ricorrenza del bicentenariodella morte.
E col ritorno ne hanno comeriudito il messaggio: sprone allasantità; attenzione agli umili;presentazione di Cristo e dellaSantissima Vergine come viaticoefficacissimo e risolutorio dellenecessità e dei bisogni della vita.
Che fine ha fatto la trasparenza?Michela Izzo Per la metodologia impiegata,
l’indice non consente comparazionicon gli anni precedenti. Tuttavia, èabbastanza eloquente il datoassoluto di quest’anno: su 146nazioni, l’Italia si trova alla 42°posizione, con un punteggio di 4,9su 10. Fra i part-ner dell’Europa a15, solo la Grecia è dopo di noi, con
avv. Michela Izzo
4,3.. Di fronte aquesti allarmi, ilnostro governoda un latomanda inprescrizione ireati di cor-ruzione controla pubblica am-ministrazione,dall’altro latoistituisce l’ “AltoCommissariatocontro la cor-ruzione”, che per il momento ha soloaggiunto una struttura burocratica,peraltro molto costosa
Ma, lasciando da parte gli indici ei numeri, anche la percezione diffusaci dice che in ogni settore è tornatain vigore l’opacità: opacità nellademocrazia, anche a causa delnuovo sistema elettorale,proporzionale con liste bloccateregionali, che impedirà agli elettoridi sapere per chi votano eincoraggia il trasformismoparlamentare.
Opacità nella pubblica am-ministrazione, ma anche nel mercatofinanziario, nei movimenti dicapitale, nelle relazioni fra politica,economia, sistema mediatico,
organizzazioni professionali eperfino religiose. Un paese che“entra dalla porta posteriore” e cheè costretto a ricorrere alleintercettazioni telefoniche, dovel’affiliazione politica e il nepotismodeterminano la mappa dei poteri, èun ter-reno di coltura per ledistorsioni dell’etica pubblica, grandi
e piccole; certa-mente non è unpaese competi-tivo. Dunque lat r a s p a r e n z amerita un rinno-vato impegnopol-itico eculturale e unforte aggior-namento deglistrumenti.
Censire tutte leleggi che affer-
mano, in qualche dispositivo, ildovere della trasparenza nella P.A.richiederebbe un lavoro sistematicomolto grande, che pure non sarebbeinutile fare, anche in un’ottica diriordino e di aggiornamento. Tutta-via, il testo che meglio rappresentala volontà di cambiamento rispettoalla vecchia concezione burocraticaè la L. 241 del 1990, che può essereconsiderata la pietra angolare di unanuova visione della P.A..
Dalla “società dei favori” alla“società dei diritti”, si disse allora,“dalla procedura al servizio” eanche: “da clientes a clienti”.Saranno slogan un po’ logori, mafunzionano ancora, anzi il riflussodegli ultimi anni li ha resi più che mai
attuali. Parlando ad un pubblico diaddetti ai lavori, non ho bisogno didimostrare perché gli istituti previstidalla L. 241 rappresentino unarivoluzione del rapporto fraamministrazione e cittadini:
• il diritto di accesso agli attiprende il posto del segreto d’ufficio;
• la definizione in forma pubblicadi procedure e tempi certi tutelal’imparzialità;
• la nomina dei responsabili perciascun procedimento combattel’indeterminatezza dei poteri e laderesponsabilizzazione;
• l’autocertificazione, la denunciadi inizio di attività, il silenzio-assensodanno un colpo alla concezioneautoritativa della P.A.;
• la conferenza dei servizi, contempi predeterminati, avrebbedovuto prendere il posto degli infinitipassaggi fra le varie ammini-strazioni competenti.
Anche se la parola “traspa-renza” nel testo della legge vieneusata una sola volta, l’ispirazioneculturale di fondo è proprio questa:la pubblica amministrazione è piùimparziale solo se è più efficiente, èpiù impermeabile alla corruzione seè più semplice e veloce, se facircolare le informazioni e le rendeaccessibili ai cittadini.
A distanza di 22 anni, e dopo chele riforme Bassanini hanno messo aregime tutti gli istituti previsti dallaL. 241, è doveroso chiedersi a chepunto siamo, sia dal punto di vistadell’applicazione formale dellalegge, che pure è una verificafondamentale, sia dal punto di vistadei miglioramenti sostanziali e diquelli percepiti dai cittadini e dalleimprese.
dalla prima
Infine, sempre nel palazzovescovile di Arienzo c’è una Crocedalla composizione particolare.
Sotto di essa si legge laseguente scritta:
CROCE CHE QUI POSES. ALFONSO
E BACIAVA QUANDOUSCIVA DI CASA
1766 -1775Infine nell’Episcopio un’altra
epigrafe ricorda al visitatore laCAPPELLA DI S. ALFONSO
ERETTA DA MONS. DANZA NEL 1753
Brutte manipolazioni, destina-zioni ad uso improprio, ne hannomodificato la bellezza originaria.
Cappella di sant’Alfonso
riunioni che si erano celebrate finoad una certa data. A questo puntosono stato costretto a lasciarecampo libero, perché il mio obiettivoè di servizio al paese e non diostacolo ad un processo dipacificazione, anche perché mi eroreso conto che alcuni che dicevanodi far parte del gruppo per il benecollettivo, in realtà aspettavanol’occasione per accasarsi comun-que, pur di esserci a prescindere, sesi realizzava il progetto che avevaispirato e permeato il percorsocompiuto fino a quel momento.
Eppure, una persona come teche ha un bagaglio di espe-rienzapolitica notevole per averricoperto la carica di consiglierecomunale per più di unaconsiliatura, per essere statosegretario politico di un partitopolitico a Messercola per varianni, per essere stato per undecennio capo della segreteriapolitica dell’ex senatore AntonioVentre e capo della segreteriadell’ex Presidente della ProvinciaOn. Riccardo Ventre, ed ora seiresponsabile dell’Ufficio di Staffdell’Assessore al Turismo ed alleAttività Produttive della Provinciadi Caserta, è per lo menosingolare, se non strano, che non
possa portare un contributoconcreto alle sorti di un paese cheha bisogno di risollevarsi sottotutti gli aspetti.
A queste esperienze che haicitato, mi permetto di aggiungere, tramolte altre, almeno due abbastanzasignificative per chi ha il compito diamministrare un Comune: dal 2003al 2005 ho arricchito la miaesperienza di amministratorecomunale in quanto sono statoCommissario ad acta per l’adozionedel Piano Regolatore Generale e delRegolamento Edilizio del Comune diAlvignano e dal 2005 al 2007 sonostato componente del ComitatoTecnico dell’Autorità di Bacinoregionale Nord Occidentale dellaCampania, quale unico rappresen-tante della Provincia di Caserta,nominato con Decreto delPresidente della Regione CampaniaOn. Antonio Bassolino. Ma, ti diròdi più: nelle due ultime riunioni allequali ho partecipato, prima del mioabban-dono del tavolo delletrattative, l’avv. De Lucia mi hapresentato agli oltre trentapartecipanti come persona“perbene”, di “ottima famiglia”, “suogrande amico”, in possesso di “dotimorali”, di capacità “politiche” ed“amministrative” notevoli, di molta
“esperienza” e di un riconosciuto“equilibrio” fino al punto che, in casodi vittoria elettorale, mi avrebbeaffidato la carica di vice sindaco, conil compito di “sostituirlo” quasi intutto, con le “deleghe” che avreidesiderato, perché lui “non avrebbeavuto il tempo” necessario per“espletare le funzioni di sindaco”, inquanto “la professione di avvocatogli porta via molte energie e tempo”.
Ma, allora, se a giudizio del-l’avv. De Lucia, possiedi tutti irequisiti per sostituirlo come vicesindaco, facendo a tutti gli effettitu il sindaco, perché non hannoproposto te come candidato asindaco?
La risposta a questa tua domandanon spetta a me, ma ad altri!
Allora, ti chiedo una valuta-zione possibilmente serena sullecapacità di ripresa e sulleprospettive future del tuo paese.
Ti posso solo dire che il mioimpegno era quello di dare unaidentità precisa al mio paese,mettendo in campo idee e progettiper cambiarlo radicalmente,facendo affidamento sulla miaesperienza ed anche sulle mieconoscenze politiche. Purtroppo, aquesto punto posso solo dire che,probabilmente, potrebbe verificarsi
qualcosa che potrà aumentare il miodispiacere e cioè, che io ho scossol’albero ed altri raccoglieranno i frutti!
Per ora, Cervino è un paese…dove l’ipocrisia è diventata una virtù;dove l’invidia ha contagiato moltepersone; dove l’infamia ha avutogrande diffusione; dove la parolad’onore ha perso il suo valore; dovel’illegalità viene praticata come cosanormale; dove la coerenza vieneobbligata a trasferirsi altrove; dovel’imposizione ha il sopravvento sullacondivisione; dove il sentimentodella riconoscenza ha persocittadinanza; dove la sanacompetizione è stata bandita dallaconvivenza civile; dove l’arroganzadi alcuni riesce a soffocare le regoledemocratiche; dove i cittadini si sonodisabituati ad essere trattati in modocivile; dove le persone permaledizione umana devono starmale, per dipendere necessaria-mente da altri e non sentirsiautonome; dove chi fa politica ognigiorno, nel senso di impegnarsi arisolvere i problemi dei concittadini,viene costretto a stare in panchinae non può giocare la partita; dovel’onestà non è più considerata unadote positiva.
Chissà perché nel tuo paesenon si riesce ad unirsi?- !!! Emanuela P.
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15 maggio 2009 ore 3“Figli carissimi, la Mamma
vostra è felice di essere ancoratra voi. Il vostro appello al miocuore, le vostre parole pronunziatecon amore nell’ultima parte delSanto Rosario, quando dite: “ LaMamma del nostro Signore nonpuò abbandonarci in quest’ oracosì grave, non può lasciarci nellemani del nemico del nostro spirito”hanno toccato il mio cuore ed hoinvocato Dio, ed Io, la Madre diGesù, mi sono trovata puro spiritodinanzi al Creatore della vita, che,sorridendomi ha acconsentito cheIo restassi con voi per aiutarvi acrescere nella fede dinanzi al suocuore.
Il ritrovarmi tra voi ha reso menotriste la Mamma vostra, perché Ionon potrò più parlare con moltisegnati di Dio, che fanno datramite tra il Figlio mio e la creaturadella terra.
Voi che siete qui raccolti, sietedei privilegiati al cospetto di quelliche non avranno più direttamentela mia parola, perché lo sononell’obbedienza al Padre.
Mi rivolgo ad alcuni di voi,soprattutto alle creature che sononuove a questo ascolto, e stannoponendosi tante domande:perché dubitate della miapresenza tra voi? Dio il potenteCreatore dell’intero cosmo, nelquale tutto si muove e vive, perchéè Lui a desiderarlo, vi chiede solodi amarLo, per cui Io, la vostraMamma, vi suggerisco diabbandonarvi a Lui, e non sostarecon il pensiero, sia purebrevemen-te su questa forzadivina che domina l’universo,perché vi smarrireste dinanzi atanto mistero. Dio è l’Artefice diogni cosa che avviene nel cielo esulla terra ed lo, la Mamma delFiglio mio, vi sto parlando, puressendo invisibile ai vostri occhi,perché Dio, il Padre buono, ildispensatore della Linfa divinaagisce per fini che solo Luiconosce, per cui siate nella suaobbedienza per non rincorrereinconsapevolmente nella suagiustizia.
Ecco quanto lo, la vostraMamma, in obbedienza a Dio,devo da questo momento aiutarvia non sbagliare dinanzi al suocuore.
Questa che state ricevendo, eavete ricevuto, attraverso me, figliassidui a questo Rosario, èmisericordia, una misericordia chevi deve spingere ad esserecostanti nella preghiera, ed lo, la
vostra Mamma, vi supplico di esseresempre con il vostro cuore a Dio,perché il mondo ha bisogno diessere sostenuto anche da voi, inquanto il male che ha presopossesso in molti cuori non farecepire l’amore che elargisce ilFiglio mio, che fa da tramite pressoil divino Padre. Sappiate creaturequi raccolte che a Dio, il Creatoredella vita e della morte si arrivasoltanto attraverso Gesù il suoFigliuolo diletto.
Vedo te, creatura diletta, cosìsmarrita nell’ ascoltare la mia parola,Io, la tua Mamma, ti dico non temere:tu sei quel figlio che Io aspettavo,quel figlio che non ha mai datoascolto alla Creatura celeste, allaquale ti ha affidato Gesù.
Perché non hai mai datoimportanza alla sua parola? Questanon ti avrebbe fatto sbagliare nelcorso della tua vita.
Siate umili, voi che siete qui, allamia presenza; siate umili dinanzi aqueste Creature celesti, perché gliAngeli sono la diramazione di Dio, epossono essi dare e togliere nel suonome, cautelarvi e liberarvi dalleinsidie del maligno. Gli Angeli,creature che siete qui al mio ascolto,che avete invocato da bambini neimomenti di paura, o perché viaiutassero nei vostri desideri, questiAngeli custodi sono sempre al vostrofianco, Creatura di Dio, che ora vedoalla vostra destra; essi attendono dipotervi aiutare nello studio, nellavoro, nelle vostre decisioni peraffrontare con la volontà al bene, lavita di ogni giorno. Invocateli, perchéessi, al cenno del Figlio mio, viguideranno nel discernere il bene daimale.
Sappiate, creature che siete almio ascolto, che oltre questo vostrocielo ci sono queste Creature pronteall’ alt di Dio a prelevare e collocarenella zona che voi chiamatePurgatorio, quelli che hanno amatoil mio Figliuolo, il Figlio di Dio, quelliche hanno offerto la loro vitaattraverso la sofferenza, e il dolore;non così sarà per coloro che Dio hariservato come zona che voi definiteInferno, zona dove non vige la lucedivina, dove non c’è pace, ma solo iltormento dello spirito oscurato com’èdalle tenebre, dalle quali non potràmai liberarsi parte di questa umanità,di questa generazione che hacombattuto, ha abiurato la parola delFiglio di Dio.
Non siate sorpresi voi figli diletti,per quanto vi sto dicendo perchémolti non credono che ci sia un altromondo quando si lascia questa terra.
Questo mondo c’è figli che miascoltate, un mondo dove non esisteun solo cielo ma tanti cieli preparatida Dio, per accogliere tutte lecreature nate e vissute con le sueLeggi, creature, quindi, unitedall’amore, dalla carità, dallacomprensione, dalla reciprocacollaborazione, creature cheavrebbero dovute vivere in pace nell’Eden creato dal suo amore, suquesta terra, ma che l’ uomo hadistrutto innanzi tempo con ilpeccato, con la sua violenza versola natura e verso il proprio simile.
A te figlia diletta, non versare altrelacrime, per questa figlia possedutadal male, perché un giorno lo, ti
aiuterò a riportarla a Dio. Devi soloabbandonarti al mio cuore epregare, pregare Iddio dellamisericordia.
Tu figlio che ti tormenti perquanto è stato il tuo passato, abbifede e prega con costante fervoreil Figlio mio, perchénell’abbandono in Lui tu rinasceraia nuova vita, non più tormentatoda scrupoli, ma costante nellapreghiera sarai pronto per operarecon amore nel suo nome, tra lecreature che ti circondano.
Tu mamma che continui asupplicare il mio cuore, tu non haiabbastanza fede per chinare il tuocapo, dinanzi a quanto di maleficoscaturisce dalla tua figliuola:perché non offri al Signore, questasofferenza? Gesù può tuttoquando la preghiera parte dalcuore, ma la tua non arriva,perché l’hai fatta diventare con latua volontà, con la poca fede chepossiedi, non parte viva della tuavita, per cui la tua è unasofferenza nella quale ti compiacivivere, perché debole sei nellapreghiera.
Tu, creatura così fragile, noncompiangerti, ma reagisci aquesto stato d’animo che nonpiace al Signore, ed oraascoltami: lo, la Mamma celeste,ti consiglio di andare nella casadi Dio, e di aprire il tuo cuore alsuo servo terreno, davanti alquale non hai mai piegato ilginocchio, con una veraconfessione, e questo non siaddice ad una creatura che pensadi vivere nella verità del Signore.Non aspettare altri giorni, ma vaisubito a confessarti, perchéanche la parola di questo servo,ispirata dallo Spirito Santo, tiaiuterà sia fisicamente chespiritualmente, a vivere serena-mente nei giorni avvenire.
Vi lascio figli diletti, e pregateperché Io, la vostra Mammapossa ritornare tra voi per donarvila mia pace, per guidarvi verso ilSignore dell’amore e dellamisericordia.
Figli diletti, benedico voi, i vostricari, gli ammalati che sono rimastia casa. Siano benedetti con lefamiglie, tutti coloro che si sonomessi in preghiera con voi,nell’ora stabilita, perché hannoinnalzato a Dio con la fede il loroamore.
Andate in pace”.
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L’araldica è quella scienzaausiliaria della storia che nascecome evoluzione della simbologia,da sempre utilizzata dall’uomo percomunicare, soprattutto in epochepassate di analfabetismo di massa.Scopo dell’araldica è lo studio deglistemmi, cioè degli elementi graficiutilizzati per identificare in modocerto una persona, una famiglia ouna istituzione sia essa civica oecclesiastica, pubblica o privata. Iprimi blasoni comparvero nel bassoMedioevo, probabilmente all’epocadelle crociate, quando i cavaliericristiani, imitando un’usanza islami-ca, iniziarono a utilizzare emblemi efigure simboliche riprodotte sugliscudi e sugli stendardi per distin-guere chiaramente gli alleati dainemici. Nei secoli successivi, questaprassi si diffuse in tutto l’Occidentee poco alla volta si dotarono di unostemma tutte le famiglie nobili e partedi quelle borghesi, i prelati e gli entiecclesiastici (confraternite, diocesi,ordini religiosi), le corporazioni dellearti e mestieri, i corpi militari e gli entiterritoriali (comuni, province,regioni).
Tra questi ultimi, particolarerilevanza hanno gli stemmi civici, ipiù antichi dei quali risalgono alla finedel 13° secolo, come quelli di Romae Sulmona (in Abruzzo), peresempio.
Gli stemmi di Arienzo e S. Maria a Vico avv. Pasquale Onorati
(Parte prima)
Anche i quattro Comuni dellanostra Valle si dotarono, in epochediverse, di un blasone araldico. Il piùantico di tutti è sicuramente lostemma di Arienzo, menzionato giànel 1672 dal Buffolino nelle suepreziose “Memorie”, ritrovate epubblicate nel 2003 da Mons.Perrotta, e così descritto: fa perimpresa tre Monti d.Argento sopraun fiume. Mentre un secolo dopo ilLettieri nella sua “Istoria” affermava:facendo anche il nuovo Arienzo perImpresa un Monte sopra un pianoazurro (sic) in campo di Argento. Sitrattava, insomma, di un’armacosiddetta “parlante”, cioè unostemma i cui elementi, per la lorodenominazione o rappresentazione,riprendono più o meno direttamenteil nome del titolare dell’arma stessa.In questo caso, il metallo argentorichiamava alla mente il nome latinodel Comune, Argentium.
Lo stemma attualmente in uso,però, pur avendo conservato alcunedelle figure che lo componevano inorigine (i tre monti), non è più“parlante”, in quanto l’azzurro delcielo ha sostituito l’argento delcampo (sfondo) originale, inoltre ilpiano (o fiume) azzurro è statosostituito da una pianura quasi aridae tutte le figure sono rese non
araldicamente, ma, come si dice ingergo, “al naturale”.
Un’evoluzione più complessa haavuto, invece, lo stemma di SantaMaria a Vico, la cui autonomiaamministrativa risale alla prima metàdel 17° secolo, quando l’Universitàdi Santa Maria a Vico e Figliarinodivenne indipendente dall’Univer-sità di Arienzo, da cui iniziò adistinguersi anche per l’adozione diuna propria arma civica. Nelloscegliere il loro blasone, i nostriantenati s’ispirarono ad un anticosimbolo della comunità, la statualignea della Madonna Assunta, dettaappunto Santa Maria a Vico, da cuiil paese aveva già preso il nome.Infatti, in uno scudo ovale, al di sopradi un monte di tre cime era posta unaMadonna incoronata e assisa introno con il Bambino in braccio, matenuto con una sola mano mentrecon la destra la Vergine teneva unoscettro, in araldica simbolo di potere,come la Madonna del Soccorsovenerata nella Chiesa degliAgostiniani di Arienzo. Inoltre, ilBambino teneva con la sinistra unuccellino. Non è dato sapere ilperché delle differenze tra la statualignea e quella riprodotta nellostemma, ma è palese che, anche inquesto caso, fu adottata un’arma“parlante”.
Del primitivo stemma di SantaMaria a Vico, però, non c’è tracciasugli edifici o nelle chiese del paese.Quest’arma era riprodotta nellaraccolta degli stemmi dei comuni delRegno delle Due Sicilie, eseguita perconto del Ministero della CancelleriaGenerale nel 1818 e conservatanell’Archivio di Stato di Napoli finoalla Seconda Guerra Mondiale,quando andò distrutta nel rogoappiccato per sfregio dai militaritedeschi in ritirata alla VillaMontesano di San Paolo Belsito. Inquesto luogo, ritenuto “sicuro”, eranostate trasferite le raccolte piùimportanti dell’archivio napoletano,al fine di preservarle dai
bombardamenti alleati. Qui finironoin fiamme migliaia di pergamene edaltri documenti importantissimi perla ricostruzione della storia delmeridione continentale degli ultimimille anni. Fortunatamente per noi,nel 1933, il Comm. Giuseppe deiMarchesi de Montemayor avevarichiesto una copia dello stemma inquestione che quindi è giunto fino anostri giorni, nonostante la guerra,ma anche nonostante lo scempio el’abbandono in cui versano le cartedell’archivio comunale di SantaMaria a Vico, in cui era conservataquesta copia che l’ex assessoreGabriele della Valle ha recuperato,ormai lacera, ed ha poi pubblicatoin un volume del 2010, “Memoriasantamariana”, insieme ad altridocumenti dello stesso archivio che,in molti casi corrosi dall’umidità edalle tarme, sono testimoni muti,chissà per quanto tempo ancora, deltotale disinteresse che da sempre leamministrazioni comunali che sisono avvicendate negli anni allaguida del paese hanno mostrato econtinuano a mostrare per la storiae i beni artistici di Santa Maria a Vico,limitando il loro impegno “culturale”quasi esclusivamente a finanziaresagre di paese e rare opere pseudo-storiche scritte da autori improvvisati,piuttosto che decidersi finalmente adotare la nostra comunità di unabiblioteca e di un archivio storicocomunale dove conservare i pochidocumenti antichi rimasti eproteggerli dall’incuria del tempo edalle razzie dei singoli che in passatohanno “attinto a piene mani” dalpatrimonio archivistico comune (enon solo) per le proprie collezioniprivate. Tornando al libro di DellaValle, quest’opera è generalmentedi scarso interesse, ma da alcuni deidocumenti d’archivio pubblicati èpossibile almeno ricostruire l’evolu-zione storica del nostro stemmacomunale negli ultimi 150 anni.
Infatti, nel novembre del 1866,l’amministrazione comunale retta dalsindaco Gabriele Iadaresta chieseal Prefetto di Terra di Lavoro, ilComm. De Ferrari, rimasto famosonel meridione per i metodi “pocoortodossi” con cui represse ilbrigantaggio, di cambiare lo stemmadel Comune e ne ottenne parerefavorevole, a condizione che ilConsiglio presentasse formalerichiesta al Re Vittorio Emanuele II.Non conosciamo con certezza larisposta del Re, che probabilmentedovette essere affermativa, visto cheda quel momento, nel nuovo scudo(un ovale accartocciato) di SantaMaria a Vico, rimase solo il monteoriginario, e sparì la Madonna con ilBambino, sostituita da una torresovrastata da tre cornucopie postesotto una corona all’antica di 5 punte.
Aprile 20124 Valle di Suèssola
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Florilegio poetico proposto da Claudio Onorati
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A MESSERCOLA
Gli Italiani su Internet -Dati Audiweb aggiornati a
luglio 2011Gli italiani che usano Internet
almeno una volta al mese sono 26,2milioni; quelli attivi nella giornatamedia sono12,2 milioni. Rispettoall’anno precedente (stesso periodo)si parla di un incremento del 10%complessivo, con una crescita del12,8% degli utenti attivi nel giornomedio. Il tempo medio trascorso online è sceso a 1 ora e 13 minuti algiorno, con una visualizzazione dipagine per utente (nella giornata)pari a 128. Gli orari in cui si concentrail maggior numero di navigatori sonoquelli pomeridiani, con un picco trale 12:00 e le 15:00.
Se questi sono i numeri , e questioggettivamente sono, possiamo
L’aspetto elegante, moderato,armonioso di Villa Mauro ricorda imodi garbati di una nobile, gentilevecchia signora che vive nelnostalgico ricordo del suo splendoree della sua giovanile bellezza.
In effetti c’è stato un tempo in cuiquesto edificio ha svolto il ruolo dinucleo aggregante, fondamentalenella composizione urbanistica dellazona Mandre; quel suo espandersidalla singola, chiusa struttura diresidenza nobiliare verso ilPaesaggio Sociale, mediante igiardini privati e la annessachiesetta, rappresentano, senz’al-tro, il più felice esempio di sintesiarchitettonica-ambientale presentenel nostro Comune.
La piazzetta, la fontana, leanguste strade, la uniforme cortinamuraria degli edifici esistenti sono
La “Villa Mauro”Frammenti di storia a cura di Mario Vigliotti
termini inequivocabili di un unicomodesto, ma significativo discorsourbanistico. La bellezza della Villa èstata raggiunta partendo dallaaccurata correlazione tra singoliorganismi ed ambiente circostante,curando, allo stesso tempo, lagerarchia dimensionale nelledecorazioni, in modo che anche il piùminuto dettaglio architettonicorisultasse improntato al criteriodell’unità.
Eppure quella naturale armonianon c’è più, quei vecchi giardini,segreti ed illegittimi luoghi di giochi
Infantili, sono ora sommersidall’indifferente e caotico proliferaredi anonima edilizia. II Gioco tra leParti non esiste più, Il Tempo hasegnato il passo.
Né si possono trascurare i danniarrecati alla fabbrica dalla mancata
manutenzione e dalla spontaneacrescita di vegetazione a ridossodegli antichi muri;
“… I Tormenti della vecchiaia sonopieni di insidie né possono i corpisforzarsi contro ai patti della naturadi no invecchiare … da questiTormenti vediamo i durissimi sassi
consumarsi e infracidarsi…”(L. B. Alberti, De Re Aedificatoria, libro X)
Ma l’Uomo ha il dovere diintervenire contro i danni del Tempo,motivato dall’Amore, dallaCoscienza Sociale, dalla Cultura:unici elementi per combatterel’attuale miopia intellettuale R. D’E.
Dal 2 aprile scorso sono entratein vigore nuove regole per proporrericorso innanzi alla CommissioneTributaria Provinciale contro gli attiemessi dall’Agenzia delle Entrate.
Agli strumenti di contenimento delcontenzioso, la “manovra di Luglio”ha aggiunto gli istituti del reclamo edella mediazione.
Con questi istituti, il Legislatore siè prefisso l’obiettivo di estinguere igiudizi preventivamente e, quindi, dievitarli.
Oggetto di questa nuovaprocedura sono tutti gli atti emessidall’Agenzia delle entrate chepossono essere impugnati, con lamaggiore imposta accertatainferiore a euro 20.000,00 e notificatidal 2 aprile 2012.
In base alle nuove disposizioni, laproposizione del ricorso dev’esserepreceduta obbligatoriamente dalreclamo, previsto a pena diinammissibilità del ricorso, conte-
Reclamo e mediazione: nuove regoleper i ricorsi tributari
nente un’eventuale proposta dimediazione all’Ufficio.
Una volta esaminato il reclamo el’eventuale proposta di mediazione,l’Ufficio legale della DirezioneProvinciale dell’Agenzia delleEntrate può accogliere in tutto o inparte il reclamo e,conseguentemente, annullare l’atto,ovvero, accogliere l’eventualeproposta di mediazione; proporreuna propria ipotesi di mediazioneche il contribuente potrà accettare orifiutare.
Il reclamo si presenta allaDirezione Regionale od allaDirezione Provinciale che haemanato l’atto che provvedonotramite apposite strutture diverse edautonome da quelle che curanol’istruttoria degli atti reclamabili.
Il termine e le modalità dipresentazione sono quelli ordina-riamente previsti per la proposizionedel ricorso giurisdizionale.
Il reclamo può contenere unamotivata proposta di mediazione,
completa della rideterminazionedell’ammontare della pretesa.
Se l’Ufficio destinatario non haintenzione di accogliere il reclamo,né l’eventuale proposta dimediazione, formulerà una propriaproposta di mediazione che terràconto dell’eventuale incertezza dellequestioni controverse , del grado disostenibilità della pretesa e delprincipio di economicità dell’azioneamministrativa.
La mediazione introduce, quindi,una fase conciliativa facoltativa sedi iniziativa del contributiva, mentreessa è obbligatoria se è introdottadall’Ufficio.
L’esame della proposta dimediazione permette di analizzarecriticamente l’atto, tenendo contodegli orientamenti della giurispru-denza di merito, obbliga al confrontocon il contribuente ed imponel’esame dell’istanza di mediazioneagli Uffici, senza però vincolarli adessa.
La mediazione, a differenza delreclamo, si perfeziona nei modiprevisti per la conciliazionegiudiziale, le cui disposizioni, perquanto compatibili, sono espres-samente richiamate.
Decorsi 90 giorni senza che siastato notificato l’accoglimento delreclamo o senza che sia stataconclusa la mediazione, il reclamoproduce gli effetti del ricorso.
I medesimi effetti si producono incaso di rigetto o di accoglimentoparziale.
I termini ordinari per lacostituzione in giudizio sia delricorrente che della parte resistente,decorreranno dalla predetta data.
Decorreranno, invece, dalricevimento del diniego odell’accoglimento parziale sel’Agenzia delle Entrate respinge oaccoglie parzialmente il reclamo indata antecedente.
E’ opportuno evidenziare ilsignificativo rilievo dato dalLegislatore ai nuovi istituti con ladisposizione che prevede lacondanna della parte soccombenteal rimborso, oltre che delle spese digiudizio, di una somma pari al 50%delle stesse a titolo di rimborso deglioneri del procedimento.
I crimini informatici:Spam & Phising parte I
avv. Luigi Mazzonespecializzato in diritto
e procedura penale
ricavare , grossolanamente, anchela cifra di utenza per il bacino dellaValle di Suèssola : circa 5000utenti attivi nella “ giornata media”
. Mercato, dunque, appetibile siaper “ SPAMMING” che per “PHISHING”. ( Da Wikipedia) :a) “ ... lo spamming, detto anchefare spam o spammare, è l’invio dimessaggi indesiderati (gene-ralmente commerciali). Può essereattuato attraverso qualunque
sistema di comunicazione, ma il piùusato è Internet, attraversomessaggi di posta elettronica(email), chat o forum. Il termine traeorigine da un comico del MontyPython’s Flying Circus ambientato inun locale nel quale ogni pietanzaproposta dalla cameriera era a basedi Spam (un tipo di carne in scatola).Man mano che lo sketch avanza,l’insistenza della cameriera nel
proporre piatti con Spam («uova eSpam, uova pancetta e Spam,salsicce e Spam» e così via) sicontrappone alla riluttanza delcliente per questo alimento, il tuttoin un crescendo di un coroinneggiante allo Spam da parte dialcuni Vichinghi seduti nel locale.) ;
b) ... Il phishing è un tipo di truffavia Internet con cui un aggressorecerca di ingannare la vittimaconvincendola a fornire infor-mazionipersonali sensibili. Si tratta di unaattività illegale che sfrutta unatecnica di ingegneria sociale :attraverso l’invio casuale dimessaggi di posta elettronica cheimitano la grafica di siti bancari opostali, un malintenzionato cerca diottenere dalle vittime la password diaccesso al conto corrente , lepassword che autorizzano ipagamenti oppure il numero dellacarte di credito. Tale truffa puòessere realizzata anche mediantecontatti telefonici o con l’invio disms...”. - Ogni utente internet è bencosciente della marea di email che,quotidianamente, riceve nella suacasella di posta elettronica (anchese , oramai, filtrati dai server). Varisono gli strumenti informatici, macomunque fallibili, a tuteladell’utente: software e siti on linededicati alla difesa dallo spamming.- Tutele giuridiche : art 9 del d.lgs70/2003 , art. 130, 161 e 167 delCodice Privacy e l’art. 58 del Codicedel consumo D.Lgs. 206 del 2005.
Gli abusi ed illeciti, civili e penali,configurabili in materia informaticasono molteplici : il “ crimineinformatico “ abbraccia un ampioventaglio di attività suddivise in duecategorie :infezioni da virus,malware, spam, cybestalking, frode, truffa e così via, a seconda cheutilizzino software o hardware. Il piùraffinato, sempre per “ furti dimassa” ( furti di identità), è ilkeystroke logger : in sintesi unprogramma installato all’insaputadell’utente che registra e trasmettetutto quanto viene digitatodall’utente! Insomma, una materianuova che consente proprio perchénuova una miriade di possibilità percagionare danni, patrimoniali e non,
agli ignari utenti, Con questo brevearticolo, è intenzione della redazioneiniziare a tracciare un sinteticopercorso formativo affinché gli utentidella Valle di Suèssola possanonavigare con una maggioreconoscenza degli strumentinormativi e giurispru-denziali postia fondamento dei loro diritti e dei lorodoveri.
Essendo materia, per eccellenza,multidisciplinare proproniamo estimoliamo la nascita di un forumcollaborativo sul “Crimine Informa-tico” aperto al contributo di tutti.
Sul prossimo numero seguirà unasintetica trattazione delle possibilitàdi difesa dallo spamming e dalphishing.
Pasqua 2012In macchina. Ascoltavo Radio Maria: Barabba.
BAR-ABBA ebraico
FIGLIO DEL PADRE italiano
Gesù ha salvato Il figlio del padre.
Noi siamo i figli del padre. Noi siamo i Barabba. Siamo tutti salvi.
In questa consapevolezza è il nostro cambiamento,
la NOSTRA PASQUA!
Siamo molto lontani: l’augurio è appropriato.
BUONA PASQUA!
Paolo Gioia
‘E politicantiA ogni tornata elettoralestanno sempe in prima fila,sempe ‘lloro, sempe ‘e stessichilli ca po’ nce fanno fessi .
Comme fosse na dinastia, na camorra ‘e miez’a via , nu diritto c’hanno acquisito o nu lascito ereditato.
E nun c’è verso d’e ffà cagnà ,avimme voglia ‘e nce ribellà ,nun ce ‘a facimme d’e secutà . Chesta nun è cchiù democrazia, chesta è ‘a peggia fetenzia , assaje cchiù brutta ‘e na malatia !
Denara
Il peccato di omissione“Lo sapevi, peccare non significa fare il male:
non fare il bene, questo significa peccare”Questo distico della poesia “A un Papa” di Pier Paolo Pasolini,
custodisce una verità indiscutibile in linea con la stessa morale cattolica,che ha introdotto il “peccato di omissione”, che talora può essere gravecome “un peccato mortale”.
E’ l’indifferenza con cui procediamo per la nostra strada, lasciandoche l’altro inciampi e cada.
Antico e calzante esempio di tanto ci viene dato dal comportamentodi Ponzio Pilato, che Angelo Manna ha magistralmente sintetizzato inquesta sua Poesia:
Nerone e Ponzio PilatoNerone, spuorco? Aspetta nu mumento...Ponzio Pilato fuje cchiù spuorco assaje:
chillo ca na matina pe’ ‘trammenteca se lavava ‘e mmane ... s’ ‘e spurcaje!
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5 aprile san Vincenzo FerreriAuguri a:
dr. Enzo Isernio(nostro collaboratore)dr. Enzo Guadagnino(nostro collaboratore)
Vincenzo Guida di Domenico,Enzo Grauso (osp. San Felice)Enzo Vigliotti (Tecnoservice)sig.ra Enza Affinita in Crisci
sig.ra Enza Nuzzo in De LuciaVincenzo Carfora di GennaroVincenzo Perrotta di Raffaele
on. Vincenzo D’Annaten. Vincenzo Piscitelli
(Polizia Municipale S. Maria)Vincenzo Nuzzo (sensale)
Enzo Cimmino (Cami Italiana)Vincenzo Parente (ex NAP)
Ettore Di Zio 27.3.1923 29.2.2012
La lealtà, l’altruismo e l’onestàfurono i suoi ideali; il lavoro la sua vita;
la famiglia il suo affetto.Rimarrai nella memoria
dei figli, dei nipotie di quanti ti hanno conosciuto.
Maria Carmina Lanni02.12.1927 26.02.2012
La tua morte, inattesa e rapida,lascia un gran vuoto fra tutti coloro
che ti amarono.Nel loro animo saranno semprevivi il tuo ricordo e la tua bontà
25 aprile san MarcoAuguri a:
preside Marco Mauro, dott. Marco Vigliotti,mister Marco Suppa (Real Suèssola Messercola)
La fede autentica non è un saltocieco nel buio. Essa è basata sullepromesse della Bibbia confrontate difatto nell’ambito della storia: i fattiche Gesù visse una vita perfettasenza peccato, morì e poi uscì dallatomba vivo. Infatti Gesù dopoessere ritornato dai morti, disse aldiscepolo Tommaso: “Porgi qua ildito e vedi le mie mani, porgi la manoe mettila nel mio costato; e nonessere incredulo, ma credente” .Tommaso gli rispose: “Signore mioe Dio mio” (Giovanni 20:27)
Una fede autentica è vivente, ècredere dando le prove, è impegnopersonale senza riserve verso GesùCristo. Dio entra in uno strettorapporto con te. Egli ti fornisce unavita ripiena di forza. Egli è il solorifugio nelle difficoltà. Egli da unsenso alla vita presente e futura. Si,è il tuo futuro per una vita eterna eper fare questo devi ravvederti...
Ravvedersi è cambiare mentedesiderando che Gesù sia Signoredella tua vita. L’apostolo Giovannidisse: “Perché Dio ha tanto amato ilmondo, che ha dato il Suo UnigenitoFiglio, affinché chiunque crede in Luinon perisca, ma abbia vita eterna!”(Giovanni 3:16)
Gesù disse: “Io sono la Via, laVerità e la Vita; nessuno viene alPadre se non per mezzo di Me”(Giovanni 14:6)
La fede vera Perché non entri in questorapporto con Gesù e ricevere propriooggi la vita eterna?
Questa è la decisione piùimportante che potresti prenderenella tua vita. La vita eterna èconoscere Dio , personalmente.
Gesù è la sola risposta a questoproblema. Egli è il solo Mediatore,il punto di riferimento. Per Lui si puòsopportare qualsiasi cosa, le piùgrandi difficoltà si trasformano nellemigliori possibilità di evangeliz-zazione. Al contrario, quando questaesperienza non è forte, regnanol’apatia, l’atrofia, la frustrazione... maanche quando manchiamo nei Suoiconfronti, Egli rimane sempre fedele.
Lo amiamo nonostante ledifficoltà, le malattie; Egli è la nostragioia, è il frutto della disponibilità arinunciare a tutto per amore Suo.
La tua serenità è permettere cheGesù venga ad abitare nel tuocuore!
Gesù in tutti questi anni trascorsiti vedeva, vedeva le tue sofferenze,i tuoi dolori, i tuoi fallimenti, l’aiutoche chiedevi ad altri uomini come te,vedeva il tuo reale bisogno; unapersona che nei momenti più buidella tua vita è stata vicino a te, tunon la vedevi, ma questa personavedeva te, tu non l’hai mairingraziata, ma continuava a farti delbene dandoti ogni giorno la vita e ilnecessario per vivere. Tu lo haidisprezzato, ma Egli continuava adamarti! Quando eri triste, hamandato qualcuno a consolarti, Egli
era vicino a te pronto a consolarti,ad asciugare le tue lacrime, ma tuimprecavi contro di Lui e non gli haipermesso di accarezzarti econsolarti. Egli ti parlava attraversola tua coscienza, ma tu la mettevi atacere, ti parlava attraverso gli altri,ma tu ancora ostinato, hai chiuso letue orecchie. Egli continua a parlartioggi, non si stanca di farlo, non sistanca di bussare alla porta del tuocuore.
Egli si è caricato dei tuoi peccati,li ha portati un giorno sulla croce, èmorto anche per te, per perdonartidi ogni peccato e darti la certezzadella vita eterna. Gesù continua arivolgere il suo invito, vuole veniread abitare nel tuo cuore, desiderasalvarti; cosa farai? Non rifiutarel’invito di Gesù; sappiamo concertezza che Gesù dopo tre giornidalla sua morte è risorto ed hapromesso che sarebbe tornato. Haanche promesso che avrebbeportato con se chiunque lo avrebbericevuto nella propria vita comepersonale Salvatore e Signore e sisarebbe sottomesso alla Sua Parola,facendo la Sua volontà.
I tempi sono ormai maturi,nessuno può conoscere la data(Matteo 24:35); di certo abbiamo lapromessa della Sua costantepresenza (Matteo 28:20) anche nellecircostanze più dure della vita, Egliè il tuo vero amico.
Rifletti....
Si porta a conoscenza dei cittadini della Valle di Suèssola che inVia Ara di Diana n.3 di San Felice a Cancello presso la sede dellaN2D CONSULENZA E SERVIZI s.r.l. è stato attivato un Centro diAssistenza Fiscale UNSIC s.r.l. dove si erogano i seguenti servizi:
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Il centro UNSIC rispetta i seguenti orari lun-ven 9-13 e 15-19 Recapito telefonico 0823/751061
Il 9 febbraio la piccola RaffaellaBenedetta Ruotolo
ha festeggiatol’arrivo del fratellino
Antonio.Auguri ai genitori Imma e
Giacinto.Contentissimi del nuovo arrivo inonni Antonio Ruotolo, FrancoRuggiero, Rosanna Savinelli
Il 12 aprileNicola Piscitelli e Maria Assunta Di Nuzzo
dopo venticinque anni si sono di nuovo dettoSI
nella chiesa di Maria SS. delle Graziein Forchia di Cervino.
In un tempio pieno di fedeli ed alla presenzadelle due figlie Francesca e Lia
ha celebrato il sacro rito il parroco emeritoDon Gregorio Crisci.
Auguri dal giornale Valle di Suèssola
Vincenzo Basilicata (via Censi)Enzuccio Perego,
Vincenzo Valentino,Vincenzo Ferrara (Tammurrella)
Vincenzo Pascarella(Comune di Cervino)Vincenzo Valentino
(Comune di Cervino)Vincenzo De Rosa
(Virtus Talanico Soccer)Vincenzo Di Cicco
(Promo service-Maddaloni)Enzo Morgillo(Italia Service)Enzo Morgillo
(VV.UU. S. Maria)prof.ssa Enza Cioffidr. Enzo Bernardo,
Vincenzo De Angelis (Rist. La Tagliata)
Enzo Guida (C.C. Arienzo)
Vincenzo Carfora05.02.1952 27.03.2012
La moglie Carmelinae la figlia Maddalenane ricordano la figura
di padre e marito esemplare
Michele Piscitelli01.02.1031 04.03.2012
Non si perdono mai coloro cheamiamo, perché possiamo amarliin Colui che non si può perdere
(S. Agostino)
Il 14 aprile, nella chiesa di San Nicola Magno inSanta Maria a Vico, hanno pronunciato
solennemente il loro SIGianni Solzi e Rosa Alba Di Nuzzo
Auguri ai novelli sposi
dal giornale Valle di Suèssola
Nonostante siano pochi i giorni daquando è nata, l’associazione Civiltà2.0 si sta ritagliando un spazioimportante nella valle di Suèssola.Essa nasce come associazionesocio culturale ai finidell’aggregazione sociale tra igiovani. A fare da testimoneall’attività dell’associazione sono inumerosi corsi che hanno svolto socie non dell’organizzazione di
Il 12 aprile 2012
Mario Benedettoè venuto ad allietare la casa
di Rosalba Petrella eBenedetto Ranieri.
Auguri dalgiornale Valle di Suèssola
S. Maria a Vico
Civiltà 2.0volontario; tra i vari corsi siannoverano: corso di formazione suibisogni inevasi della provincia diCaserta a cui hanno preso parte dueragazze di S. Felice a Cancello e S.Maria a Vico, corso per addettostampa a cui ha preso parte unragazzo di S. Maria a Vico, corso di80 ore per web master spendibile nelmondo del lavoro a cui ha presoparte un giovane di S. Maria a Vico,corso con la Prote-zione Civilenazionale presso cui i partecipantihanno potuto attestarsi sulla difesadel suolo, cartografia, primo
intervento sanitario, mete-reologia,speleologia. Inoltre vari i convegni acui l’associazione ha preso partecome il convegno sull’equilibrio tralavoro e famiglia presso la SecondaUniversità degli Studi di NapoliFacoltà di Psicologia, il convegno dichiusura dell’anno europeo delvolontario tenutosi a CE e ilseminario Happy Memory a BN. Abreve altri volontari parteci-perannoa due corsi, uno per la formazionedi operatori addetti all’assistenzafiscale e previden-ziale, l’altro per laformazione di agentienogastronomici. E.P.
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“Lettera da un bosco”C’è una piccola zolla di terra, nel cuore di Suèssola, poco lontana
da qui; non è un bosco, ma tutti anticamente e ancora oggi lachiamano “Il bosco...”. Qui nascono le
Lettere da un bosco del sociologo dott. Carlo Petrella
“Si alza in contesail folle serpente,il drago infernale.Ma Michele lo atterra,e la schiera che lo circonda,fa precipitareil malvagio Satana”
Paul Hindemith
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Le Funzioni sacre sono momentaneamentesospese
Caro Direttore,il mio è solo uno sfogo, ma intendo manifestare e rendere pubblico,
serva o meno, il mio pensiero in ordine alla destinazione ad archivio dellaBiblioteca Comunale di Santa Maria a Vico.
Volevo indirizzare il mio scritto alla nostra Amministrazione Comunale,ma considerando quello che ha fatto e che continua a fare per la cultura,l’ho ritenuto superfluo e inutile.
Come uomo sono avvilito e mortificato, come cittadino disgustato, comecultore di storia patria inorridito.
Per quella Biblioteca furono in molti che si attivarono per la suacostituzione e realizzazione; tra i membri della sua Commissione il semprepoco rimpianto prof. Gaetano Aceto DONO’ libri per arricchirla e libri furonodonati da mons. Francesco Perrotta, da me e da altri cittadini.
Sai una cosa? Nel mese di dicembre scorso scrissi ed esternai, periscritto, al “Direttore” (?) della Bibblioteca Comunale il mio desiderio di donarealtri volumi (allegandone l’elenco) ma, con un senso di grande scorrettezzae mancanza di rispetto per il cittadino, NESSUNO della direzione dellaormai conclamata pseudo bibblioteca, si è degnato di rispondermi.
Caro Direttore, non credi che l’Amministrazione Comunale, avendotrasformato la Bibblioteca in Archivio, DEBBA restituire, ai legittimiproprietari, quei libri che furono donati per un ben preciso scopo?
I danni che arrecano le così dette “istituzioni” alla cultura, alla crescitacivile e sana di una popolazione, a quelli che sono e devono essere benitutelati della collettività, sono immensi , ed è proprio la politica che incoltaed in altre faccende affaccendata, quella che arreca i danni maggiori.
Nel nostro Comune non v’è un accidenti, non un cinema, nessun teatro,alcun luogo di aggregazione che non sia una associazione tra cittadini, nonun solo luogo che produca almeno un piccolo seme per una crescitaculturale: questo è un deserto.
In questo paese non potrà mai esserci futuro. Sono sempre stato contrarioa certi comportamenti e a certe scelte, ma adesso, ai nostri giovani, misento di dire quello che una volta gridò Eduardo De Filippo ai giovaninapoletani: FUJTEVENNE. Domenico Guida
Commercianti parco De LuciaAl sig. Sindaco del Comune di S.Maria a Vicoe a tutti gli Amministratori
Gent.mo Sindaco, gent.mi amministratori,dopo la serata di sabato 10 settembre, quando per gran parte del paese
si ha avuto modo di vivere l’evento della Notte Bianca, noi titolari di attivitàcommerciali presso il parco De Lucia (piazza Falcone e Borsellino) cisentiamo in dovere di lanciare un accorato appello e richiamo ad una realeattenzione da porre sul parco De Lucia.
Infatti, essendo la zona luogo di ritrovo di famiglie (in prima serata) etanti giovani di S.Maria a Vico e di tanti paesi vicini ormai da anni, si è a piùriprese segnalato all’amministrazione la necessità di una regolamentazionedell’area e soprattutto di un supporto a tenerla ben curata, poiché sicurobigliettino da visita per il paese.
Tante sono state le problematiche evidenziate, dai motorini che sfreccianosull’area pedonale al parcheggio selvaggio dovuto all’indisponibilità diposteggi; da presenze di persone anche sospette agli atti di vandalismonei confronti di auto ed esercizi; dalla necessità di curare un parco giochiormai fatiscente alla sistematica e pessima situazione igienica dei prati,troppo spesso incolti e pieni di rifiuti.
Ora poi con l’evento della Notte Bianca si è raggiunto il culmine. Unafesta prospettata per tutti, un’occasione per noi commercianti per poterrecuperare un’entrata in più, che invece si è trasformata in una beffa pertutti noi. Una lite avvenuta tra 3-4 incivili è stata l’occasione, magari tantoattesa da qualcuno, per sospendere la festa appena iniziata e reindirizzaretutta la folla di nuovo verso il centro storico della città.
Siamo forse commercianti di serie B? o l’organizzazione non avevaprevisto un minimo di supporto della sicurezza per l’ordine pubblico, tantoda dover sospendere la festa per una lite circoscritta?
Siamo ormai stufi di non essere supportati dall’Amministrazione. Siamostufi di veder girare Vigili urbani ad inizio serata per verbalizzare auto diclienti, che hanno l’unica colpa di avere una ruota dell’auto un po’ fuoridalla linea di parcheggio, mentre tutti i giorni il parcheggio selvaggioimperversa, mentre di sera dopo le 22 motorini sfrecciano sui prati, mentrepochi bulli terrorizzano famiglie che passeggiano.
Non bastano cartelli intimidatori, non bastano promesse mai mantenute,non abbiamo bisogno di piste ciclabili inutili; vogliamo che gli spazzinifacciano il proprio dovere e non lascino i prati e la villetta piena di rifiuti; nonvogliamo più vedere erbacce alte e tagliate solo in occasione di qualcheevento di amici.
Non vogliamo che il parco De Lucia venga identificato come il “Bronxdella zona”!
I sacrifici lavorativi che facciamo, i nostri investimenti economici giornalieri,le tasse che giustamente paghiamo ci fanno pretendere una giustaattenzione ed un adeguato riconoscimento ad essere considerati almenocommercianti alla pari degli altri. Le feste si possono organizzare anche alp.co De Lucia e non solo a piazza Roma!
Le telecamere installate da tempo, se funzionano, pretendiamo chevengano utilizzate per individuare autori di reati, in modo da tranquillizzarele persone per bene che frequentano la piazza Falcone e Borsellino.
Ci scusiamo per lo sfogo, ma siamo esausti. Vorremmo lavorare conprofessionalità e soprattutto nella Normalità. Disponibili per questo anchead un tavolo di confronto, attendiamo risposte Vere!
I commercianti del Parco De Lucia
Lettere al Direttore
Al Sig. Sindaco del Comune di Santa Maria a Vico Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale All’Assessore competente
Oggetto: Interrogazione Consiliare – Problematiche P.co De Lucia erisposte dovute ai commercianti di zona
Il sottoscritto Consigliere Comunale, ing. Carmine De Lucia (‘73),considerato che circa venti titolari di esercizi commerciali, con attività
presso il P.co De Lucia, già il 20 settembre 2011 avevano protocollato (n.prot. 12466) all’att.ne del Sindaco e degli Amministratori comunali una lettera(qui allegata), dove elencavano problematiche logistico-organizzative relativeallo stesso area “P.co De Lucia”;
che ancora oggi le problematiche da loro evidenziate rimangono nonaffrontate, seppur il Sindaco qualche mese fa aveva cercato di rassicurarealcuni abitanti della zona, promettendo degli interventi per il miglioramentodelle condizioni di vivibilità;
che già in passate interrogazioni consiliari si portava all’attenzionedell’Amministrazione le necessità di una zona commerciale ormai punto diriferimento diurno e serale di molti abitanti anche di paesi limitrofi;
chiede alle SS.VV. delucidazioni sulle progettualità previste per ilmiglioramento sia della vivibilità degli stessi abitanti del P.co De Lucia chedella fruibilità da parte dei clienti potenziali provenienti da altre zone;
quali sono le tempistiche di attuazione degli stessi interventi;se è possibile prevedere una revisione-manutenzione di quel che resta
di un parco giochi di cui ormai rimangono solo poche macerieA tale interrogazione si richiede risposta scritta oltre che orale, nei tempi
e modi previsti dalla vigente regolamentazione.Distinti saluti. il Consigliere Comunale ing. Carmine De Lucia
S. Maria a Vico, 27 Marzo 2012
S. Maria a Vico
Grazie assessore SavinelliNon è di tutti i giorni avere un
riconoscimento pubblico e per di piùda esponenti dell’opposizione.
E’ accaduto all’assesoreall’ecologia rag. Ernesto Savinelliche si è visto gratificato dagli
Ecologisti Democratici i qualihanno voluto esprimere “il loroapprezzamento... per la volontàespressa di bonificare le zoneperiferiche del paese, invase da rifiutisversati illegalmente. Tale presa dicoscienza - dichiara il vice presidenteFranco De Simone - ci fa vanto esiamo orgogliosi poichè si è ottenutagrazie all’interes-samento di alcuniiscritti all’as-sociazione, che convideo e foto pubblicate sui socialnetwork hanno portato all’attenzionedella cittadinanza e dell’ ammini-
strazione lo stato di inciviltà in cuiversano le zone periferiche delpaese. E chiediamo all’ammini-strazione di intensificare i controlli,anche perchè per le strade diperiferia molti cittadini, oltre che a
viverci, svolgono attivita’ fisica.Gli ecologisti democratici
lanciano un appello a tutti cittadiniche, dimostrando senso diappartenenza al proprio paese,hanno l’obbligo di essere piu’sensibili verso l’am-biente, in quantobene di tutti.
Fino ad oggi la buona volontà dimoltissimi santamariani è statavanificata dall’inciviltà di pochi e perdi più di altri Comuni che, transitandoper le nostre vie, abbandonano lì iloro rifiuti. E.P.
Foto aerea del centro di S. Maria a Vico realizzata daldott. Domenico Vigliotti, consigliere comunale
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Cara Susy,potrò dire di te tutto quello che mi passa per la testa. Qui qualcuno
soltanto ti conosce. Sei lontana. Abiti a Pregnana, vicino Milano.Questa lettera dal bosco non ti giungerà mai.Questi mesi sono i mesi dei carciofi. La Locanda porta in giro i suoi
carciofi. Sono le mammarelle del bosco. Piccole, magiche, straordinarie.Tenere. I ragazzi della Locanda ne sono fieri.
Cara Susy, le vendiamo davanti alle chiese, nei luoghi dove c’è lagente. Non è facile, ma chiediamo l’aiuto dei parroci, delle professoresse,di quelli che hanno voglia di dare una mano.
Ersilia, Francesca, Laura, Mimmo, Angelo, Alfonso …, Santino … unpiccolo esercito di “fruttivendoli improvvisati”.
Cara Susy, se tu fossi qui, conoscendoti, non avresti difficoltà a fareun carico e girare per la gente.
Conosco la tua follia e la tua sensibilità.Devo confessarti che avverto il rifiuto degli intellettuali e di quelli che
contano.Loro così ragionano: “Ci sono tanti problemi e tu pensi ai carciofi”.I carciofi sono il segno dell’amore.Non esiste amore senza segni. Ed in genere i segni sono piccoli.Susy, c’è una ragazza, un po’ come te. Bella, concreta, determinata.
È di Carife, un paese dell’avellinese. Ogni anno si impegna a diffondere400 buste dei nostri carciofi. È il suo gesto di aiuto.
Si chiama Maria ed ama la nostra terra.Cara Susy, non voglio insegnarti niente. Non sono mai stato il tuo
maestro. E poi come insegnare qualcosa ad una ragazza del nord daparte di un vecchio del sud?
Ho trovato tra le mie carte un passo di un libro. Te lo regalo. Leggicon attenzione. E ricordati che quella campana è sepolta qui.
“Un giorno incontrai un vecchio seduto sulla soglia di casa che miraccontò tante storie. Una, in particolare,
parlava di un tesoro sepolto ai piedi di una grande quercia: si trattavadi una grossa campana d’oro che era stata nascosta in quel luogo nelperiodo della guerra. Di notte ne sentiva i rintocchi, spesso si affacciavaalla finestra che dava sulla valle, per ascoltare meglio quei suoni lontani.
Mi chiese di aiutarlo a trovarla, saremmo diventati ricchi e lui finalmenteavrebbe potuto avere una casa più calda e confortevole.
Il tesoro in fondo al canalone rappresentava per lui un sogno e lasperanza di realizzarlo gli aveva sicuramente allungato la vita.
Con lui andai in giro per i boschi a cercare la quercia e conobbi la vitadi montagna, la freschezza delle acque ei ruscelli, la calma delle pecoreche brucavano l’erba, la saggezza dei pastori e il sonno tranquillo lanotte dopo aver camminato a lungo.
Il vecchio Nuoro, ogni sera, al ritorno era sicuro che il giorno dopoavremmo trovato il tesoro.
E così passava il tempo, dolcemente, fra quella gente che vivevalontana dal mondo accontentandosi di una tazza di latte fresco al mattino,di un piatto di minestra a mezzogiorno e di un’insalata di campo allasera.
Il mio amico Nuoro e io non trovammo mai la campana d’oro nascostasotto la grande quercia, ma quella esperienza fu per me indimenticabile.”
Carlo Petrella
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valle in evidenza nellacanzone partenopea
S. Maria: la partita della veritàCalcio: terza categoria. Domenica 29 aprile la squadra del
presidente Antonino De Matteo incontrerà la capoclassificaValle degli Archi -
Domenica vogliamo tanti tifosiallo stadio comunale persostenirci nell’incontro decisivo- così esordisce PasqualeCrisci, allenatore dei santa-mariani.
I ragazzi del presidenteAntonino De Matteo giungonoa questo scontro diretto dopoaver infilato una serie utile dirisultati che li ha visti superare,
PasqualeCrisci
Arienzo
1° raduno di auto e moto d’epocaDomenica 29 aprile in piazza Lettieri dalle ore 9,00 in poi. Lapartenza alle ore 11,45. La manifestazione è patrocinata dal
Comune Assessorato allo Sport: E’ un’occasione perpromuovere il territorio, dichiara l’assessore Diglio
Raffaele Diglio
Arienzo in festa
Pietro Terracciano debutta in Serie AA poco più di 21 anni Pietro esordisce nella massima serie nella formazione siciliana del
Catania sotto la guida del tecnico Vincenzino Montella. Nella ripresa, con gli etnei invantaggio per 1-0, salva il risultato con un prodigioso intervento ricevendo i complimenti daltecnico durante la trasmissione serale di Rai Sport- Pietro è cresciuto calcisticamente nellaScuola Calcio Suèssola Arienzo. Passò nelle giovanili dell’Avellino, poi andò alla Nocerina e
al Milazzo in serie C2. Nell’estate del 2011 è approdato al Catania Calcio in serie A.
L’Associazione Museo delle ArtiAntiche Amici Auto e Moto d’epocaorganizza per domenica 29 aprile il1° Raduno di auto e moto d’epoca.
Il ritrovo dei partecipanti è nellapiazza Lettieri, l’antica piazza d’armidella medioevale normanna TerraMurata, alle ore 9,00.
Le iscrizioni, gratuite, si accettanosino alle ore 11,30. Subito dopoverrà dato il via alla sfilata allapresenza del primo cittadino, dott.Giuseppe Medici, e dell’assessoreRaffaele Diglio, che tanto ha volutoquesta manifestazione. Il corteoattraverserà tutta la cittadina. “E’l’occasione - commenta l’AssessoreDiglio - per promuovere il territorio ele sue migliori espressioni unendo ilfascino delle auto di una volta; ciò
non è solo un’occasione per gliappassionati del settore, ma unmomento di grandissimo interessecollettivo. Arienzo è dimora centraledel percorso e luogo di riferimentoper la realizzazione dell’iniziativa.Questo raduno è una delle novitàassolute degli ultimi anni; esso, neglianni, può diventare un elementopropositivo per Arienzo e un volanoper ulteriori attività.
Un ringraziamento particolare vafatto agli amici del Museo delle ArtiAntiche e a tutti coloro checollaboreranno per la buona riuscitadella manifestazione. E.P.
S. Maria a Vico
Scuola Media alla finale provincialedi calcio dei G.d.G. e ... non solo
Il prof. Clemente Affinita, da poconominato assessore allo sport delComune di Santa Maria a Vico, stacaldeggiando presso le autoritàsportive provinciali dei Giochi dellaGioventù, di far disputare la finaleprovinciale allo stadio comunalesantamariano. Tutto ciò perché lanostra scuola media ha ottenuto laqualificazione alla finalissima, doveincontrerà la scuola media diMondragone. I ragazzi, preparatidallo stesso prof. Affinita e dal prof.Romano, tenteranno di portare nellaloro bacheca la coppa dei vincitori.
Stiamo facendo il possibile -dichiara il prof. Affinita - per disputarela finalissima sul nostro impianto diVia Torre, un impianto fioreall’occhiello della nostra comunità,che ci viene invidiato da tutti.
La scuola media santamariana,intitolata a papa Gioavnni XXIII, inquesto periodo di fine annoscolastico è impegnata in numeroseiniziative, oltre a quelle sportive. Afine aprile inizio maggio: viaggio diistruzione di quattro giorni inToscana. A maggio partecipazioneal premio messo in palio dal CircoloSportivo Salv atore Vigliotti, di cuiè presidente il vice sindaco dellanostra cittadina il rag. ErnestoSavinelli. Nella manifestazione dicalcetto Over 40, che si disputa giàda vari anni nella piazza Aragona,verranno premiati i migliori elaborati,sia grafici che scritti.
Praticamente - continua il prof.Affinita - la nostra scuola è unacantiere a cielo aperto...
Emanuela P.
La notizia era nell’aria già nellamattinata di sabato 21 aprile. Ma,in questi casi, è d’obbligoaspettare la discesa sul terrenodi gara dei giocatori perché ...non si sa mai. Ci possono esserecambiamenti nell’ultima ora,negli ultimi minuti, qualcheinfortunio nel riscaldamento. Maquando in diretta tv abbiamovisto il nostro Pietro, altissimorispetto a molti giocatori delCatania, fare il suo ingresso incampo, eravamo emozionatis-simi più di lui. Ci tremavano legambe e il cuore batteva a mille.
Pietro, secondogenito dellafamiglia Antonietta e GennaroTerracciano, ha cominciato a
dare i primi calci al pallone nellaScuola Calcio SuèssolaArienzo.
Le emozioni che ha provato lafamiglia tutta sono indicibili. Ifratelli Clemente e Roberto sonoal settimo cielo per quanto dibello è accaduto sabato sera.
In paese già si pensa difesteggiarlo appena possibile.La Scuola Calcio SuèssolaArienzo, che è fonte di gioco edi divertimento, è in fibrillazioneper questo suo allievo approdatonell’olimpo del calcio profes-sionistico.
Il giornale Valle di Suèssola,come fatto per il passato,esprime le sue più vive con-gratulazioni a Pietro, a tutta lasua famiglia, ed augura ainumerosi calciatori in erba dellanostra valle di emulare le gestadi questo atleta.
Ribellina: si tirano le sommeMancano due giornate al termine
del campionato ed in casa Ribellinasi comincia a programmare laprossima stagione agonistica. Alrientro dopo le festività pasquali, leatlete del presidente Antonio Iaiasono andate a giocare fuori casacontro Wessica Avellino ed hannoottenuto una splendida vittoria per3-0- con i seguenti parziali: 13-25;18-25; 19-25. Le irpine hannodiciannove punti in classifica e sonoterzultime; tre, di questi 19 punti, liconquistarono nel girone di andataa S. Maria a Vico qundo batteronola Ribellina per 3-1.
Prima dell’ultima partita casalingala classifica vedeva la Ribellinaottava con 36 punti; al settimo c’erala Libertas Salerno con 38, e laFortitudo Campagna a 39. Tutti siaspettavano una prova maiuscoladelle nostre ragazze. L’incontroprometteva bene perché, in untiratissimo primo set, le santama-riane avevano la meglio per 25-23.
Anche il secondo set veniva giocatopunto su punto; la Ribellina se loaggiudicava per 25-21.
Poi è accaduto quello che spessoabbiamo notato. Le ragazze nongiocano più e non sappiamo perché.E così il Sorrento ha vinto il terzoset per 25-10; il quarto per 27-25; ilquinto per 15-13.
Risultato finale: Ribellina 2-Sorrento 3. Addio possibilità disuperare le sorrentine ed agganciareil Campagna al sesto posto.
Si dirà: c’è poca differenza trasesto e ottavo posto. E’ vero; mamolti si chiedono del perché diquesto strano andamento durante legare. A fine aprile la Ribellina andràa giocare fuori casa con il VesuvioOplonti, penultimo in classifica contredici punti. All’andata le atlete deltecnico Raffaella Caprio vinsero per3-2. Il campionato terminerà il 5maggio quando a S. Maria a Vicoverrà a giocare il volley Aversa,dominatore del torneo. E.P.
Calcio - Promozione - Acerrana in eccellenza, il Real CervinoIntrecasertana agli spareggi per la promozione, al San Felice manca
un punto per la salvezza, rischiano il Real Suèssola ed il S.Marco
negli ultimi incontri, fuori casa ilSan Nicola per 3-2, in casa ilReal Villa (terza classificata) per4-1.
La classifica del girone A diterza categoria è capeggiata dalValle degli Archi di Valle diMaddaloni. Il Santa Maria a Vicoè secondo in classifica con undistacco di cinque punti. Ilpresidente Antonino Di Matteodichiara che non ci sono tantipunti di distacco tra le dueformazioni. I cinque punti siriferisocno solo ad un iniziostentato della sua squadra.
Per domenica 29 aprile -dichiara il presidente - invitiamotutti i nostri sostenitori a venirein massa allo stadio comunale.Il pubblico ci deve stare vicinoperché dobbiano dimostrare cheche Valle di Maddaloni puòbenissimo essere sconfitta. Inquesto caso ci giocheremo lavittoria finale spalla a spalla.
A dare un’occhiata alle restanti
Cominciamo dalla classifica. Ameno una giornata dal terminel’Acerrana è promossa in Eccellenzaanche se inspiegabilmente vienesconfitta per 3-2 dal S. Martino V.C.quartultima con 29 punti.
Al secondo posto con 65 punti ilReal Cervino Intercasertana a
cinque lunghezze dal vertice.Seguono il Vis Ariano con 51,l’Hermes Casagiove con 49, F.Scandone AV con 46 punti.
Seguono con 39 p. il Lioni ed ilRione Mazzini; a 38 l’ottimo RealSan Felice autore di uno strepitosogirone di ritorno; a 37 il San Marco
Trotti autore di un disastroso gironedi ritorno; a 36 il Real Suèssola chedeve recuperare una gara, el’Atletico Benevento. A 35 il RealForino, a 32 il S. Martino V.C., a 27 ilSerino, a 26 il Venticano; ultimno ègià retrocesso lo Sporting Maddalonicon 11 punti.
Nella penultima di campionato: Her. Casagiove -San Felice 0-0Real Suèssola - Intercasert. 1-4San Marco - Scandone AV 2-3Stando così i fatti, nessuna delle
tre nostre formazioni è sicura dellasalvezza. Al San Felice di misterSantonastaso manca un punto perla matematica salvezza. Il RealSuèssola, in caso di vittoria nelrecupero della gara, sarebbe salvo.Rischia grosso il S. Marco. E. P.
E anche questa è fatta. Lapartenza bruciante nella fase adorologio ha consentito agli atletidi coach(= tecnico) GiovanniNuzzo di posizionarsi in unazona privilegiata. Infatti le trevittorie iniziali, fuori casa aMatera ed in casa contro il DonBosco Arzano ed il CalaMorasca Mysenum sono statefantastiche non solo per irisultato, ma come è venuto ilrisultato. I babyes del SantaMaria a Vico hanno dimostratoa tutti che devono solo giocare;l’esperienza e fondamentale perpoter far rifia tare i titolari.
Dopo le vacanze pasquali il S.Maria è andato a giocare aMaddaloni: troppo forte l’avver-sario e sconfitta già preventivata.
Altra gara esterna a Scafati:altra sconfitta, per 70-63.
Non è stato della partitaLettieri e la sua mancanza si èfatta sentire. Oltre ai soliAuriemma ( 19 punti), Forray(17) Valentino (10), Fucci (9),hanno giocato scampoli di partita
anche Stravino (autore di 5punti), Moniello (4 punti),Cafarelli, Crisci.
La prima parte della gara èstata equilibrata (con un inizio afavore dei santamariani) e si èconclusa sul 35-32 per lo Scafati.Nella seconda parte il S. Mariasi smarrisce, perde lucidità (sisente molto l’assenza di Lettieri)e va sotto di undici punti 53-42.Non si scoraggia, reagisce,arriva a meno 5 (61-66), ma poisi arrende al ritorno dello Scafati.
Nonostante la sconfitta, il S.Maria si classifica al terzo postoin questa fase ad orologio eincontrerà l’Arzanese nei quarti.
La successiva gara contro ilucani del Montescaglioso nonpotrà modificare il piazzamentoottenuto dai bianconeri santa-mariani e servirà al tecnicoNuzzo per far giocare ancorauna volta, e di più, i giovani acominciare da Cafarelli, Mo-niello,Martone, Crisci, Piscitelli.Arminio...
E.P.
quattro gare sembra favorito ilValle degli Archi.
S. Maria - Vall degli ArchiCasapulla (10°) - S. MariaS. Maria - Falchetti CE (9°)Vitulazio (5°) - S. Maria.Il Valle affronterà il S. Maria,poi : Valle - Sammarchese(7°)Atletico CE (8°) - ValleValle - S. maria La Fossa(6°).Anche il giornale Valle di
Suèssola invita tutti i tifosi dicalcio ed appassionati a recarsidomenica 29 aprile ore 15.00 perla partita della verità.
E.P.
Aprile 20128 Valle di Suèssola
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