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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258) mai stato visto e cercato solo per il sostentamento della fa- miglia: esso offre una identità e rende il territorio un patrimo- nio fondamentale. La mancan- za di lavoro nel momento stori- co presente impedisce alla fa- miglia quel sano protagonismo di offrire il proprio contributo per la costruzione del futuro della società. Terza voce del trinomio è la fe- sta. La famiglia rende umani spazi e tempi attraver- so la festa, che favori- sce le relazioni e per- mette legami nuovi, spontanei e diretti. Il giorno festivo umaniz- za non solo le proprie ore, ma ha un benefico influsso su tutti i gior- ni feriali. Certo resta il pericolo di trasformar- si in semplice interval- lo, una sosta dal lavo- ro, un semplice riposo fisico. La festa può in- vece mostrare che l'uo- mo e la donna vogliono parteci- pare alla signoria del tempo e che la loro vita ha una destina- zione molto più ampia, libera da calcoli di vantaggi immedia- ti o dal fatalismo. La festa met- te le ali alla carità e alla tra- scendenza e ci dispone a calza- re scarponi per cammini più irti verso l'incontro con il Si- gnore e verso il dono di noi stessi a favore della comunità e di tutti. don Riccardo don Luca Il settimo incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano, dal 30 maggio al 3 giugno, vuole continuare a te- nere sveglia nel mondo l'atten- zione su quella realtà di comu- nione che, nella storia, ha pre- ceduto ogni altro soggetto so- ciale o comunitari: la famiglia. Quando ancora non c'era lo Stato e non c'erano altre forme di organizzazione o di vita poli- tica, la famiglia già c'era. La famiglia vie- ne prima sia nella sto- ria sia come qualità di vita comunitaria. L'in- contro mondiale ha già avuto sei edizioni che si sono succedute con tempestiva regolarità, anche a motivo delle minacce di cui è fatta oggetto la famiglia e del suo straordinario patrimonio che ovun- que dev’essere salvato: Roma'94, Rio de Janeiro’97, Roma 2000, Manila 2003, Valencia 2006, Città del Messico 2009, Milano 2012. Qualcuno ha scritto che il tema dell'evento quest'anno è un trinomio, che parte dalla famiglia e, attra- verso il lavoro e la festa, arriva al mondo. Il programma e le dieci catechesi bibliche propo- ste danno un’indicazione pre- ziosa perché la famiglia sia sot- tratta alle schiavitù del suo in- terno e da quella dell'esterno. Famiglia e territorio hanno bi- sogno di essere messe in rete fra loro; quest'ultimo può spes- so ritrovare se stesso attraver- so la famiglia, che storicamente ha educato alla diversità delle relazioni. Non ogni relazione ha infatti gli stessi valori: quel- la dell'innamoramento, quella coniugale, quella paterna o ma- terna, quella fraterna. Nella famiglia la diversità è scoperta come una risorsa e non come problema e causa di conflitti: fratello, sorella, padre, madre nonno, nipote. Ci sono voci e correnti di pensiero che affer- mano che la società non è più interessata alla famiglia. Ma, intanto, nel suo epocale smarri- mento la società stessa chiede alla famiglia di essere attiva, visibile e propositiva. La secon- da voce del trinomio è il lavo- ro. Fin dai tempi lontani la fa- miglia si è data da fare ed ha reso più abitabile il suo stabile angolo di terra. Il lavoro non è

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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258)

mai stato visto e cercato solo per il sostentamento della fa-miglia: esso offre una identità e rende il territorio un patrimo-nio fondamentale. La mancan-za di lavoro nel momento stori-co presente impedisce alla fa-miglia quel sano protagonismo di offrire il proprio contributo per la costruzione del futuro della società. Terza voce del trinomio è la fe-sta. La famiglia rende umani

spazi e tempi attraver-so la festa, che favori-sce le relazioni e per-mette legami nuovi, spontanei e diretti. Il giorno festivo umaniz-za non solo le proprie ore, ma ha un benefico influsso su tutti i gior-ni feriali. Certo resta il pericolo di trasformar-si in semplice interval-lo, una sosta dal lavo-ro, un semplice riposo fisico. La festa può in-vece mostrare che l'uo-

mo e la donna vogliono parteci-pare alla signoria del tempo e che la loro vita ha una destina-zione molto più ampia, libera da calcoli di vantaggi immedia-ti o dal fatalismo. La festa met-te le ali alla carità e alla tra-scendenza e ci dispone a calza-re scarponi per cammini più irti verso l'incontro con il Si-gnore e verso il dono di noi stessi a favore della comunità e di tutti.

don Riccardo don Luca

Il settimo incontro mondiale delle famiglie che si terrà

a Milano, dal 30 maggio al 3 giugno, vuole continuare a te-nere sveglia nel mondo l'atten-zione su quella realtà di comu-nione che, nella storia, ha pre-ceduto ogni altro soggetto so-ciale o comunitari: la famiglia. Quando ancora non c'era lo Stato e non c'erano altre forme di organizzazione o di vita poli-tica, la famiglia già c'era. La famiglia vie-ne prima sia nella sto-ria sia come qualità di vita comunitaria. L'in-contro mondiale ha già avuto sei edizioni che si sono succedute con tempestiva regolarità, anche a motivo delle minacce di cui è fatta oggetto la famiglia e del suo straordinario patrimonio che ovun-que dev’essere salvato: Roma '94 , R i o de Janeiro ’97, Roma 2000, Manila 2003, Valencia 2006, Città del Messico 2009, Milano 2012. Qualcuno ha scritto che il tema dell'evento quest'anno è un trinomio, che parte dalla famiglia e, attra-verso il lavoro e la festa, arriva al mondo. Il programma e le dieci catechesi bibliche propo-ste danno un’indicazione pre-ziosa perché la famiglia sia sot-tratta alle schiavitù del suo in-terno e da quella dell'esterno. Famiglia e territorio hanno bi-

sogno di essere messe in rete fra loro; quest'ultimo può spes-so ritrovare se stesso attraver-so la famiglia, che storicamente ha educato alla diversità delle relazioni. Non ogni relazione ha infatti gli stessi valori: quel-la dell'innamoramento, quella coniugale, quella paterna o ma-terna, quella fraterna. Nella famiglia la diversità è scoperta come una risorsa e non come problema e causa di conflitti:

fratello, sorella, padre, madre nonno, nipote. Ci sono voci e correnti di pensiero che affer-mano che la società non è più interessata alla famiglia. Ma, intanto, nel suo epocale smarri-mento la società stessa chiede alla famiglia di essere attiva, visibile e propositiva. La secon-da voce del trinomio è il lavo-ro. Fin dai tempi lontani la fa-miglia si è data da fare ed ha reso più abitabile il suo stabile angolo di terra. Il lavoro non è

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RONCINA, SPIRITO SANTO E REGINA PACIS Dal mese di dicembre è iniziata l'esperienza della Messa comunitaria dell'Unità pastorale presso la Casa della carità, dove le parrocchie si alternano nell'animazione e nella presidenza. La parteci-pazione è ancora modesta, ma il clima è accogliente e famigliare. Le tre parrocchie invitano gio-vani e adulti, sia quelli che vi fanno solitamente servizio, sia quelli che ancora non frequentano la casa. Sono pure invitati catechisti ed educatori delle Medie e Superiori a parteciparvi qualche vol-ta con i loro propri gruppi. Il giorno mensile della concelebrazione è già stato scelto fra le giorna-te nelle quali le tre parrocchie sono già incaricate per i servizi nella Casa.

Le norme generali per l'ordinamento dell'anno liturgico e del calendario, emanati dopo il Concilio Vaticano II, precisano che i cinquanta giorni dalla domenica di Risurrezione a quella di Penteco-

ste, si celebrano nell'esultanza come fossero un solo giorno di festa, anzi come la "grande domenica". Ci prepariamo alla Pentecoste con una settimana speciale (novena) che la precede. Nel Consiglio pa-storale è stato proposto e deciso di dare risalto a quei giorni con una Messa al mattino presto, ore 6,30, che sostituisce quella della sera (18,30). L'eventuale sacrificio maggiore che ci chiede può trasformarsi in una opportunità per una migliore accoglienza dello Spirito Santo, il Consolatore, promesso da Gesù. Calendario: Sabato 19 maggio: S. Messe ore 8,00 e 18,30 (Messa festiva) Domenica 20/5: Ascensione del Signore. Messe orario festivo Lunedì 21-venerdì 25: S. Messe ore 6,30 e 8,00 Sabato 26 maggio S: Messe ore 9,00 e 18,30 Domenica 27 maggio: Solennità della Pentecoste e Sagra

S. Messe ore 8,30 – 10,30 – 18,30 Battesimo: ore 12,00 – 15,00

INCONTRO

CON SUOR CLAUDINA

Regina Pacis, 25-04-2012

Suor Claudina parte subito in quar-ta, senza mezze misure, chiedendo a noi, ragazzi dell'Erre che ci avvia-mo ad animare il Grest estivo e il campeggino, per quale motivo lo facciamo. Perché rimandiamo le vacanze, dopo nove mesi di lacrime e sudore a scuola, e ci svegliamo presto la mattina, addirittura prima del solito, per lavorare in Parroc-chia. Perché, invece di andare in piscina a rilassarci e abbronzare i nostri fisici statuari (o almeno così

crediamo!), decidiamo di venire a Regina Pacis, per tenere a bada più di un centinaio di bambini scatena-ti. Addirittura ci chiede perché quella sera, 25 aprile, siamo lì a sen-tire cos'ha da dirci una suora, inve-ce che uscire con gli amici o guar-dare la Champions.

"Perché volete fare il Grest?".

Proviamo a dare una risposta. Per-ché ci divertiamo, perché ci toglia-mo molte soddisfazioni, ma soprat-tutto perché abbiamo a cuore l'e-ducazione dei bambini (so che non ci crederà nessuno ma è così!).

Suor Claudina sorride, e ci sottopo-ne subito un'altra domanda "E allo-

ra, come si educano i bambini?" Cosa si deve e non si deve fare con bambini di cinque, sei, sette anni per formare il loro futuro? Ci ripor-ta alcuni episodi. Un bambino che cerca il colore verde pisello scatena nella classe un'ondata di risolini ambigui, oppure un altro che a cin-que anni, in mezzo ai coetanei, be-stemmia. Due pesi, due misure. Ci vuole flessibilità. Nel primo caso basta sdrammatizzare, non c'è nul-la di grave. "Ah, perché il tuo pisel-lo è verde?". Nel secondo ci vuole più delicatezza ma la stessa fermez-

Segue...

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progetto di pastorale giova- nile de-lineato da ogni parrocchia richiede l'irri-nunciabile attenzione alla totalità della popolazione che vive nel suo territorio. Strumento privilegiato e prioritario con cui svolgere l'impegno educativo della parrocchia nei confronti di tutta la popo-lazione giovanile è l'oratorio. Esso è una comunità che educa all'integrazione fede-vita, grazie al servizio di una comunità di educatori, in comunione di responsabilità e di collaborazione con tutti gli adulti. Il metodo dell'oratorio (o il suo stile) è quel-lo dell'animazione, che consiste nel chia-mare i ragazzi a partecipare a proposte educative che partono dai loro interessi e dai loro bisogni. Queste belle parole del card. Martini sono state quelle che ci ha rivolto, domenica 22 aprile, don Simone responsabile dell'oratorio don Bosco di Carugate, un paese di 15.000 anime alle porte di Milano. Siamo stati accolti con gioia, eravamo attesi. Questo ci ha fatto

molto piacere e comprendere subito che lo stile di un oratorio è fatto di accoglienza, disponibilità e simpatia verso tut-ti. Abbiamo incontrato una realtà parrocchiale e di oratorio molto bella, frutto di una tradizione che si è formata nei secoli e che ha saputo mantenersi viva. La struttura dell'oratorio è bellissima, grande, ricca di spazi interni ed esterni, ma ciò che la contraddistingue è lo spirito che per tutte le attività, le animazioni, le proposte educative si ispira al Vangelo. Tutti sono coinvolti nelle attività di oratorio: bimbi, giovani, genitori, anziani formano la comunità educati-va. In particolare la famiglia è stata messa al centro e la domenica viene valorizzata come momento per far crescere la comunione. Nei giorno del Signore ci si ritrova per la messa, il catechismo, il gioco, il divertimento, la conoscenza ed il tempo. E' stata fatta la scelta della domenica, per lo svolgimento di tutte le attività, per poter coinvolgere tutti, cre-are comunità e desiderio di rimanere in parrocchia. Nell'oratorio è indispensabile avere un progetto pastorale e don Simone ha creato l'attività intorno a tre parole, quelle che l'azione cattolica di Milano ha in mente: PREGHIERA (priorità al rapporto con Dio), CONDIVISIONE (rapporto con gli altri nello stile di Gesù), SERVIZIO (verso gli altri se-condo il modello di Gesù). Tante altre cose ci hanno detto e abbiamo visto. Abbiamo ricevuto tanti spunti e nuove i-dee su cui riflettere per il nostro futuro oratorio. Ora non resta che metterci al lavoro e chiedere l'intercessione di Ma-ria Ausiliatrice perché ci illumini , ci guidi e ci ricordi che l'educazione è cosa del cuore.

Foto di gruppo dei ragazzi che hanno fatto visita all’oratorio “don Bosco” di Carugate (Milano)

za. L'unico suggerimento che do è quello di prenderlo da parte e cer-care di spiegargli che è sbagliato, senza scenate pubbliche e senza portarlo dal don, che, a suo dire sta a preside come Grest a scuola. "E se vi chiedesse, com'è questo Dio?". Domanda da un milione di dollari. Forse, grazie alle parole di S. Gio-vanni bosco "Educare col cuore", ci ricorda che la cosa principale è fare sentire i bambini amati, senza vi-ziarli naturalmente. Senza farli sen-tire speciali perché stanno male, hanno la maglia nuova o sono i nostri ???? parenti ????. Ma farli sentire unici per quello che sono. Speciali in quanto se stessi. Dio è un abbraccio, un sorriso e, al mo-mento giusto, anche un rimprovero e noi, educatori, siamo il mezzo del Suo Amore.

Luca Bigi

Giovedì e sabato I lavori per la costruzione della nuovi struttura procedono regolarmente e tutto fa sperare di poterla inaugurare nei primissimi mesi dell'anno 2013. Intanto non si può perdere tempo; tutti i settori sono attivi: oratorio, ca-techesi, adolescenti, giovani, fami-glie, caritas, liturgia, teatro. L'Orato-rio feriale dei ragazzi ha un piccolo programma, in attesa dei sospirati tempi della nuova struttura; giovedì e sabato è attivo dopo il catechismo, dalle 16,00 alle 17,30, Con mamma Barbara e il gruppo di animatori Claudio, Kevin, Jaro, Giulia e Ezinne. Gli spazi a disposizione sono il salone e i cortile cal-cetto, pallavolo, merenda, giochi di gruppo, giochi in libertà, caccia al tesoro. L'Oratorio dei ragazzi non vuole portare via tempo ai ragazzi, che restano in parrocchia quel tanto di tempo che hanno a disposizione, secondo i loro programmi famigliari.

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(1 elementare - 1 media, animatori dalla 1 superiore alla 4 superiore)

• da lunedì 11 giugno a venerdì 22 giugno

• massimo 150 iscritti;

• iscrizioni aperte ai soli parrocchiani sabato 12 e 19 mag-gio dalle ore 15,00 alle ore 17,00 e domenica 13 e 20 maggio alle 11,30. Sabati e domeniche successivi iscrizioni aperte a tutti fino ad esaurimento posti.

costi: 35 euro una settimana, 60 euro due settimane. Sconto fratelli: 30 euro una settimana, 50 euro due settimane; of-ferta libera pro nuovo oratorio: 10 euro

GREST 2012

 

 

(1 elementare - 1 media, animatori di 3 e 4 su-periore ed aiuto cuochi di 2 superiore)

• da domenica 24 giugno a sabato 30 giugno

• A Montemiscoso di Ramiseto (RE)

• massimo 65 iscritti con le modalità sopra descritte. Costo: € 200, € 180 euro per fratelli.

CAMPEGGIO DEL GREST

 

(1 media - 3 media)

• da lunedì 9 luglio a domenica 15 luglio 

• iscrizioni presso educatori e catechisti; costo: € 45

MEDIOGREST

 

 

• da domenica 29 luglio a sabato 4 agosto

• A Villaberza di Felina 

• iscrizioni presso catechisti ed educatori

CAMPEGGIO DELLE MEDIE

(1ª e 2ª superiore) • da sabato 28 luglio a venerdì 3 agosto

• Campeggio Estivo all’Isola d’Elba

CAMPEGGIO SUPERIORI

(3ª superiore) • da venerdì 20 luglio a sabato 28 luglio

CAMPEGGIO SUPERIORI

(4ª e 5ª superiore) • da lunedì 30 luglio a domenica 5 agosto

• Al SERMIG di Torino

CAMPEGGIO SUPERIORI

(Universitari) • da lunedì 6 agosto a domenica 19 agosto

• Pellegrinaggio in GRECIA

PELLEGRINAGGIO

 

• da domenica 29 luglio a domenica 5 a-gosto

• Campo di gruppo Scout a Monchio- PR (Lupetti, Branco, Noviziato, Clan, Co.Ca)

CAMPO DI GRUPPO SCOUT

 

• da sabato 11 agosto a sabato 18 agosto

• Campeggio per famiglie ed adulti in Val Isarco

CAMPEGGIO FAMIGLIE E ADULTI

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A nche quest'anno abbiamo la possibilità di destinare i'8xmille della nostra IRPEF e 

possiamo scegliere la Chiesa. E' una scelta che non costa nulla ma che è im‐portante fare e dipende da noi. Dalla nostra scelta dipendono infatti molti dei progetti di culto e di pastorale che la Chiesa porta avanti in questi anni (pensiamo ad esempio alla costruzione del nostro oratorio). Dalla nostra scelta dipendono inoltre gli interventi di carità in Ita‐lia e nel mondo e il sostegno alla vita e all'opera dei sacerdoti e dei missionari, che traggono le risorse dai fondi dell'8xmille. Non lasciamoci sfuggire dunque un'occasione concreta per soste‐nere nei fatti l'annuncio del Vangelo e la promozione umana. Vi invitiamo a prendere e leggere con attenzione la documentazio‐ne che trovate a disposizione in chiesa, oppure ad andare sul sito internet  dove potete trovare anche il rendiconto analitico di co‐me le somme pervenute sono state impiegate nel corso degli anni. Ma come si fa a scegliere di dare alla Chiesa l'8xmille? E' sempli‐ce, basta indicare, nel riquadro della destinazione dell'8x1000 del modulo della dichiarazione dei redditi la propria scelta firmando nella casella "Chiesa Cattolica”. Ricordiamocelo quando compiliamo i moduli, visto che questi sono tempi di dichiarazione dei redditi, ricordiamolo all'addetto del CAAF o al commerciali‐sta quando portiamo loro la documentazione per la denuncia dei redditi, ed anche se non dobbiamo presentare la denuncia sul modello 730 o sul Modello Unico, indichiamo comunque la nostra scelta sul modello CUD, nel riquadro apposito, firmiamolo e trasmettiamolo con le modalità indicate dalla docu‐mentazione che trovate a Vostra disposizione.  Anche quest'anno scegliamo la Chiesa. Anziani o altri che si trovassero in difficoltà nell'esecuzione della scelta, pos‐sono rivolgersi alla parrocchia, ricordando di portare il foglio del modello CUD. 

IL DOPOSCUOLA VISTO DA NOI GIOVANI

Se qualcuno ci avesse chiesto che cosa pensavamo del doposcuola, all'inizio

non avremmo saputo esattamente cosa ri-spondere. Ora, arrivati ormai alla fine dell'attività, possiamo affermare che per noi è un momento particolare della settimana: offre una pausa alle nostre stanche menti da studenti delle superiori e ci dà la possibilità di conoscere ed aiutare bambini che, da soli, faticano a svolgere i compiti loro assegnati. E' qui che interveniamo noi: con la nostra e-sperienza di studenti cerchiamo di agevolare

il loro lavoro. I bambini, poi, grazie alla solarità e alla tanta voglia di fare che li contraddistinguono, rie-scono a mantenere un ambiente sereno che facilita la cooperazione fra noi e loro. Ognuno di noi segue sempre lo stesso bambino per questo si è creata sintonia tra noi, facilitando il lavoro di tutti. Dobbiamo però stare attenti perché con una scusa, tipo quella di andare in bagno, cercano a volte di evadere dall' impegno. Alla fine di ogni incontro c'è una piccola merenda: una bravissima mamma, Barbara, ci porta ogni volta un'ottima torta fatta in casa da gustare insieme.

Lorenzo, Elena, Matteo ed Elena

Un momento di relax con l’educatrice Barbara e i giovani educatori.

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Nasce il nuovo sito web della Parrocchia di Regina Pacis, grazie al quale potrai costantemente tenerti aggiornato: legge-re notizie, informazioni, Parole di Vita, Buona la seconda, articoli, iniziative, gli Incontriamoci in formato elettronico e molto altro ancora!

Tutto perfettamente sincronizzato con un calendario persona-

lizzabile (per categoria di appuntamenti, per settimana/mese o in visualizzazione Agenda) che potrai consultare ogni gior-no. Ti invitiamo ad iscriverti alla Newsletter attraverso l'ap-posito modulo che troverai nella Homepage:

www.parrocchiareginapacis.net

Per ogni suggerimento o informazione ti invitiamo ad utilizza-re il nuovo indirizzo e-mail della Segreteria Parrocchiale:

[email protected]

Non dimenticare anche di spargere la voce! Il sito può essere un ottimo strumento per tutti...

Regina Pacis: una parrocchia per tutti

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Adolescenti, raccolta di generi alimentari

 

D urante la settimana santa gli adolescenti dei diversi gruppi parrocchiali hanno realizzato una gran-de raccolta di generi alimentari non deperibili, di casa in casa, in collaborazione con la Caritas par-

rocchiale, che ogni sabato distribuisce sacchetti di alimenti alle famiglie che si trovano in difficoltà. La Caritas innanzitutto vuole ringraziare per l'abbondanza delle donazioni; anche per questo le signore volontarie, incari-cate per la distribuzione, hanno potuto consegnare borse più abbondanti in queste ultime settimane. Data la complessità, in primo luogo nella distribuzione dei volantini nelle cassette postali delle famiglie con la richiesta di donazioni, poi nel ritirarle, dobbiamo proprio farci perdonare per gli inevitabili disguidi. La Caritas parroc-chiale desidera ricordare che gli alimenti vengono consegnati alle fami-glie bisognose, fornite del tesserino loro rilasciato presso la Caritas Zona-le, in seguito a un incontro con una equipe incaricata.

Sono state donati soprattutto pasta, latte, biscotti, fagioli, piselli; in minore quantità zucchero, olio, omogeneizzati di frutta, panno-lini. C'è pertanto urgenza di latte, tonno, merendine, olio, omogeneizzati di frutta, zucchero, latte per bambini (mellin 1 e 2), succhi di frutta.

A nome di tante famiglie aiutate, la Caritas parrocchiale ringrazia anco-ra.

San Domenico Savio

Domenico Savio, il ragazzo canonizzato da Pio XII nel 1957, e dato come Patrono agli studenti cristiani, fu certamente il capolavoro pedagogico di San Giovan-ni Bosco, fondatore degli Oratori salesiani.

Era nato da famiglia pove-ra, a Riva di Chieri, nel 1842, e non aveva che sette anni quando fu ammesso, per privilegio eccezionale, alla Prima Comunione, che a quei tempi veniva di soli-to concessa oltre i dodici. E il piccolo Domenico trac-

ciò allora con fanciullesca scrittura, ma con adulta vo-lontà, quello che poi doveva essere il suo motto: «La morte, ma non peccati». I genitori, i primi maestri, i compagni di giuoco e di stu-dio, tutti riconobbero in lui uno straordinario candore, unito ad una meravigliosa capacità nel rendere bene per male, anche nelle piccole cose. Perciò, San Giovan-ni Bosco, che l'accolse nell'Oratorio, si rese subito conto che in quel bambino c'era «buona stoffa». Domenico, con la sua disinvolture e garbata confidenza, chiese: «A

che potrà ser-vire questa stoffa?». «A fare un bell'abito da regalare al Signore», rispose il

Santo educatore. Il ragazzo colse al volo quelle parole: «Io sono la stoffa; ella ne sia il sarto». Cominciò allora l'o-pera di Don Bosco, nella formazione di quell'anima già così chiaramente disposta alla virtù. Non ne uscì un ve-stito da manichino, ma un abito di fattura quasi an-gelica. Sereno, anzi ilare; cordiale, anzi amabile; affabile, anzi affettuoso, Domenico Savio, anche nei sacrifici e nelle mortificazioni, mantenne un'incantevole condotta tra i compagni, traendoli al bene e distraendoli dal male. La sua immagine più delicata ed evidente è data da episo-di, narrati da San Giovanni Bosco, che fu anche il primo biografo del suo eccezionale allievo. Per via, udendo un uomo bestemmiare, si av-vicinò chiedendogli gentilmente l'indirizzo del-l'Oratorio. Al-trettanto cortesemente il bestemmiatore rispose di non saperlo, spiacente di non potergli fare questo favore. «Me ne potreste fare un altro - disse allora Domenico Sa-vio, con accento tra implorante e fiducioso - cercando di non bestemmiare il nome santo di Dio». A dodici anni, già sapeva di dover morire. Restò nell'O-ratorio soltanto tre anni. Non reggendo più alla vita di studio e di collegio, fu deciso di rimandarlo presso la famiglia, che si era stabilita a Mondonio. Accolse la noti-zia, che era una condanna, con la consueta docilità, salu-tando i compagni con un «arrivederci dove saremo sem-pre col Signore». A casa sua consolò i genitori. Li invitò a celebrare «eternamente le lodi del Signore». Le ultime sue parole furono per il padre, che vedeva troppo addo-lorato: «Addio, caro Papà. Oh, che bella cosa io vedo mai!». Era il 9 marzo 1857, quando il primo giglio dell'O-ratorio salesiano aprì la sua bianca corolla nel giardino dei Santi.

Un disegno che ritrae il volto sereno di San Domenico Savio

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I lavori di costruzione del nuovo centro parrocchiale da gennaio (da nostre ultime notizie) stanno avanzando con regolarità. Nei mesi di Marzo e Aprile, visto che il mese di Febbraio è stato perso integralmente a causa della neve, si è proceduto alla posa completa del primo solaio sia quello prefabbricato a coprire la sala poliva-

lente (forse qualcuno avrà notato la grande gru che è servita per il montaggio) sia quelli per le rimanenti zone (cucina, servizi e atrio). Si è poi proceduto alla realizzazione dei pilastri del primo piano e delle travi di copertura e contestualmente alla posa delle murature ester-ne ed interne del piano terra. Nei prossimi giorni è programmata la posa della copertura con inizialmente il montaggio delle strutture principali in legno e successivamente il solaio (sempre in legno) e la posa del manto di copertura; si può prevedere un suo completa-mento nel giro di alcune settimane. Conseguentemente o contemporaneamente, compatibilmente con le necessità del cantiere, potran-no continuare la posa delle murature al piano superiore.

Arch. Marco Pavarani

  La  Compagnia Teatrale "Fucina Pacis" presenta: 

I Fantasmi di Padre Brown liberamente ispirato ai racconti di Gilbert Keith Chesterton. 

Regia di Matteo De Benedittis, Mattia Toschi e Cristina Mastrolorito 

Teatro Piccolo Orologio (zona acquedotto) 

1‐2‐3 Giugno CALENDARIO: 1 e 2 giugno ore 21.00; 3 giugno ore 16.30 e ore 21.00 

TRAMA La vita è un racconto giallo: una serie di indizi per risolvere un assassinio. Il tuo. Tu sei l'assassinato, e sarebbe interessante sapere qualcosa sull'assassino, non trovi? Che, tra l'altro, pare che abbia lasciato molte tracce in giro. Per chi le sa leggere. Padre Brown, a leggerle, ci prova sempre. Spesso ci riesce. E questa volta? Pochi sanno che delle radici del serial televisivo "Don Matteo" ci sono le storie di Padre Brown, prete detective nato dalla vastità di G K Chesterton ‐ giornalista, filosofo, scrittore. Nell'episodio che portiamo in scena, che mescola alcuni spunti tratti dai suoi racconti, il sacerdote investigatore dovrà fare i conti con queste domande: Che fine ha fatto il testamento del Conte di Falconroy? Come mai pittoreschi individui si aggirano per il suo castello? Cosa sono quelle strane ombre che girano di notte per i balconi del maniero? Padre Brown, con la sua mite ilarità e la sua saggezza brillante, ti guiderà sul filo del paradosso alla ricerca della verità: la via per la vita. 

Ingresso posto unico 5 euro (per prenotazioni 338 4335023) 

Immagine del cantiere del lato ovest, scattata dall’alto della canonica, ai primi di Maggio.

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Data  Nominativo 02/03/2012  Rosselli Ronci Giuliana 03/03/2012  N.N. 04/03/2012  Pecorari‐Rainieri 04/03/2012  N.N. 04/03/2012  Bonacini Laura 04/03/2012  Bagriacani Edda 07/03/2012  Muto Teresa 09/03/2012  Garraffa Giovanni e Tullia 15/03/2012  Vendita Cappelletti 17/03/2012  N.N. 19/03/2012  Castellari Natalia e Rainieri Amos 20/03/2012  Barbieri Francesco ed Elena 20/03/2012  Bello Larry 20/03/2012  Avanzini Claudio e Leoni Patrizia 21/03/2012  Viani Marcello e Crotti Maria 22/03/2012  Viani Marcello e Crotti Maria 23/03/2012  Boni ‐ Menozzi 23/03/2012  Setti Maurizio 24/03/2012  Bertoldi Anna 27/03/2012  Chiapponi Mariarosa e De Vecchi (Versamento mensile) 02/04/2012  Tondelli Elvira 06/04/2012  Bolognesi Bianca 

TOTALE DONAZIONI NEL MESE DI MARZO: € 4.298 

TOTALE DONAZIONI NEL MESE DI APRILE: € 4.218 

TOTALE DONAZIONI DAL MESE DI OTTOBRE 2011  

AL MESE DI APRILE 2012: € 26.972 

Data  Nominativo 07/04/2012  Rainieri ‐ Pecorari 07/04/2012  N.N. 10/04/2012  Don Riccardo e Don Luca 12/04/2012  Tondelli Elvira   

12/04/2012  Bertani Piera   

15/04/2012  ADIM ‐ Associazione Divina Misericordia 16/04/2012  Buffagni Luisa 16/04/2012  Zitoun Malika 16/04/2012  Bertolomasi Annarita 16/04/2012  Catellani Marco 16/04/2012  Mastrolorito Cristina e Fioravanti Giulia 20/04/2012  Miari Mariarosa 21/04/2012  Ajasllari Chiara 22/04/2012  Reverberi Paolo e Simona   

23/04/2012  Famiglia Vescovini ‐ Grassi 23/04/2012  Fazolari Albina e Villirilio Salvatore 25/04/2012  Bagnacani Gianluca 27/04/2012  Larry Bello 29/04/2012  Bagnacani Edda 

La presenza di una sala operativa, assai funzionale ed accogliente nell'ambito parrocchiale ci permise, previo accordo col parroco, il

proseguimento dell'attività del nostro Centro Studi Cinematografici-Cineforum (attività iniziata il 28 febbraio 1961 nella saletta di fortuna "Regina Pacis", al Cinema Capitol, dopo sei anni di programmazioni a livel-lo cittadino. Così il 14 ottobre 1966, in collaborazione con il Cineclub Citta-dino, iniziò una nuova serie di proiezioni con presentazioni e animati dibat-titi. Non è questa la sede per riferire circa la programmazione dei films, interessanti discussioni, il consenso del pubblico che si esprimeva anche attraverso la massiccia partecipazione. Chi vorrà approfondire l'argomento dal punto di vista filmografico potrà attingere notizie e riscontri precisi at-traverso una copiosa documentazione (diligentemente conservata, unita-mente a numerosi ritagli di cronache dell'epoca. Quello che ci preme far conoscere sono stati episodi e retroscene curiosi, situazioni particolari, dei quali è opportuno che non si disperda la memoria. A conclusione di questo excursus sul Centro Studi-Cineforum (ideato e diretto dal direttivo Frassi-netti-Menozzi-Prati), ci interessa che si sappia, per amore della verità stori-ca, che prima del Cineforum "Al Capitol", organizzato e condotto, con peri-

zia e competenza, con passione e abnegazione da Giovanni Dazzi, è esistito quello nato nella saletta “ex cappella", emigrato al S. Prospero e successivamente all'Eden e ritornato in parrocchia al cinema Capitol. L'intento non è certo quello di rivendi-care primogenitura di sorta ma di colmare una lacuna esistente, testimoniata anche da una fonte non sospetta: si tratta di affer-mazioni pronunziate da Eugenio Bicocchi (che è stato membro autorevole del direttivo del Cineforum "Al Capitol” il quale, nel volume celebrativo "C'era una volta al Capitol", riconosce (pagg. 51-52) che "c'è un buco a livello storico (...) tra le espe-rienze raccontate nel volume di Corrado Rabotti (Reggio al cinema 1895-1994 - Un secolo di grande schermo - Bizzocchi Editore - Reggio Emilia - 1995). E ancora Bicocchi afferma: "sugli anni dal 1964 al 1967 c'è il vuoto. Non c'è niente (...) E' chiaro che un lettore attento capirà che prima del Cineforum al Capitol (Gestione Dazzi) c'è stato un Cineforum Capitol (Gestione Frassinetti-Menozzi-Prati). Tanto ci basta per non rischiare di finire in un ingeneroso oblio.

LA NASCITA DEL CINEMA

PARROCCHIALE A REGINA PACIS

Racconto di un testimone diretto, Dino Menozzi (quarta ed ultima puntata) 

Nel 1970 alla Sala Verdi il Sindaco R. Bonazzi premia Dino Menozzi per il cortometraggio “Il Rito”

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07 maggio 2012  ∗ Dopo  la Compieta viene  letto un articolo di Gia‐

como Costa su “Aggiornamenti sociali” rivista dei Gesuiti:  "Family  2012  :  rimettere  la  famiglia  al centro" 

∗ Incontro mondiale delle Famiglie a Milano. La diocesi  informa  che  ad Albinea  la  sera del  2 giugno  verrà  trasmessa  in  diretta  la  Vigilia.  Si propone  di  fare  la  stessa  cosa,  per  allargare  la partecipazione, nella  Sala parrocchiale di Ronci‐na, per  le tre parrocchie dell'Unità pastorale, sa‐bato 2 giugno, con ritrovo alle 20,00;   recita del Vespri, poi in diretta l'evento mondiale di Milano con  il Papa, concludendo con  rinfresco, organiz‐zato  dalle  famiglie  stesse.  Si  dovrà  provvedere: impianto di proiezione(Roncina), due giovani per l'assistenza dei bambini. Don Luca andrà a Milano con alcuni della parroc‐chia per partecipare alle conferenze programma‐te. 

∗ Pastorale estiva. Don  Luca presenta  il program‐ma del Grest e Campeggi estivi, compreso quello degli Scout. Causa cantiere del nuovo Centro,  le iscrizioni al Grest saranno  limitate a 150 ragazzi. Il campeggio delle  famiglie, dall'11 al 18 agosto. Assemblea annuale per Adulti e Famiglie, dome‐nica  17  giugno:  ore  10,30 Messa  in  parrocchia, quindi Incontro presso Ca’ de Monti/Borzano; nel pomeriggio testimonianza sull'Incontro mondiale di Milano. 

∗ Nuovo Centro Parrocchiale.  Il 16 maggio  le due commissioni s'incontreranno con l'Architetto per studiare gli  interventi che si sono aggiunti e che non fanno parte del contratto con l'impresa. 

∗ Sagra. Sarà nei giorni venerdì 25, sabato 26 e do‐menica 27 maggio. Tema della sagra: Famiglia,  il lavoro, la festa. In linea di massima il programma sarà: venerdì ore 21 , Silvia Razzoli  recita in dia‐letto montanaro,  quindi  conferenza  di Don Da‐niele  Simonazzi  sul  tema  della  famiglia.  Sabato, coro  degli  amici  di  Reggio  Children.  Domenica sera,   Fabio Bagni suonerà accompagnato da due suoi amici. Cena le tre sere. 

∗ Esercizi Spirituali adulti. Dopo  il sondaggio avve‐nuto fra le famiglie, viene chiesto di anticipare gli 

Con il Battesimo ha ricevuto la nuova vita:

∗ Serena Rizzelli di Antonio e Simona Copertino

∗ Chiara Ajasllari di Ardian e Semira Ajasllari

∗ Sara Mancuso di Roberto e Anna Teresa Scumaci

∗ Katia Esposito di Giorgio e Anna Castaldi

∗ Cristian Cirillo di Fortunando e Deborah Agata Lillo

∗ Dasy Maria Francesca Truzzi di Mogles e Katiu-scia Minguzzi 

Deceduti in attesa della risurrezione:

Anagrafe parrocchiale

Grassi Giorgio anni 67 sposo di Maddalena Gatti

Caluzzi Emilia anni 88 sposa di Archimelde Gual-tieri

Panciroli Daniela anni 55 sposa di Gampaolo Lusenti

Fontanili Pellegrina anni 82 sposa di Carlo Ficarelli

Capasso Vincenzo anni 85 sposo di Marisa Pecorari

Mauriello Maria Ro-sina

anni 92 vedova di Gennaro Rocco

Piazza Carlo anni 84  vedovo di Gisella Manici

Noce Luigi anni 77 sposo di Carla Bellocchi 

Spaggiari Vanda anni 80 sposa di Renzo Salsi

Esercizi spirituali alla fine di agosto, esattamente nei giorni 31 agosto, uno e due settembre;  luogo Fornovo. 

∗ Novena di Pentecoste. Don Riccardo ricorda che è  la  Novena  più  antica  della  Chiesa,  dall'epoca apostolica; purtroppo anche quelle dell'Immaco‐lata e del Natale sono deserte, cioè come giorni feriali normali. Propone di  sospendere  la Messa delle ore 18,30 e di  fare  la novena nelle Messe delle ore 06,30 e 8,00: da lunedì 21 a venerdì 25. La novena di Pentecoste sia vissuta come la gran‐de vigilia della Chiesa che attende  il Consolatore promesso da Gesù.