JABADABADOO Aprile 2012

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Mensile gratuito di attualità, informazione e curiosità - Anno VIII - Aprile 2012 n.2 - N 59

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Jabadabadoo è un periodico della città di Vittorio Veneto che si occupa di cultura giovanile e di iniziative, azioni, ed eventi che la riguardano.

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Mensile gratuito di attualità, informazione e curiosità - Anno VIII - Aprile 2012 n.2 - N 59

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Realizzato con il contributo di:Fondi L. 266/91CSV Treviso

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In prima fila.Con questo numero Jabadabadoo annuncia la sua collaborazione come media partner al Vittorio Veneto Film Festival, la rassegna cinematografica fatta per i ragazzi e dai ragazzi. I film in gara, gli ospiti attesi, le scuole che vi partecipano: leggendo le prossime pagine la vostra curiosità sarà certamente colmata. Ci siamo impegnati per offrirvi un giornale che vi racconta cosa c’è dietro al Festival e cosa vi perderete se non ci date nemmeno un’occhiata. Saranno certamente giorni febbrili ed entusiasmanti, non solo per gli amanti del cinema, ma anche per chi ama vedere la propria città piena di giovani e di vita, che è poi il motivo per cui questa manifestazione sta mietendo così tanto successo, tanto da essere stata inserita sotto l’alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica. Il resto del numero, come sempre, vi dà l’occasione di conoscere nuovi eventi in zona, ma anche ciò che combinano altri ragazzi, dalla musica alla letteratura, ognuno dando credito alle proprie passioni. Che a tutti gli effetti è lo stesso motivo per cui noi scriviamo qui, in fondo.

Silvia Albrizio

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Più della poesia, della pittura e di tutte le arti classiche, il cinema è quella più fruibile, immediata, spontanea. Come non renderla dunque oggetto modellabile nelle mani dei cinefili più giovani, altrettanto spontanei ed entusiasti? Il Vittorio Veneto Film Festival, giunto quest’anno alla sua terza edizione, ha in breve conquistato grande importanza sul-la scena nazionale e internazionale, diven-tando un punto di riferimento insostituibile per quei bambini e quei ragazzi che amano il cinema e che magari, un giorno, vorreb-bero farne una professione. Quest’anno il Festival si svolgerà da mercoledì 18 a sabato 21 aprile tra il Teatro Da Ponte e il Cinema Multisala Verdi. Come nelle pas-sate edizioni, i giovani giurati provenienti da diverse scuole italiane e straniere pas-seranno le loro giornate a vedere i dodici film in gara provenienti da diverse nazioni, a seconda della loro sezione, che quest’an-

no annovera anche Monte Baldo, dedicata ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado. Ma non è tutto: gli altrettanto giova-ni attori in erba che frequentano i corsi di teatro dell’Associazione RedArt di Edoardo Fanello si cimenteranno nel doppiaggio in sala dei film proiettati, in una duplice sfida: recitare e intrattenere i propri coetanei. Eccezionale occasione quella offerta dalla presenza dei registi e degli attori provenien-ti dal mondo dello spettacolo, che incontre-ranno i ragazzi negli incontri pomeridiani, raccontando della loro preziosa esperienza. Senza contare infine l’importante contribu-to che La Tenda TV offrirà riprendendo pas-so per passo la rassegna. Il Festival si apre al pubblico la sera dalle 21 al Da Ponte, con la proiezione di pellico-le italiane e i dibattiti con i registi e gli ospiti in sala. Se il cinema è il vostro pane, questa è una scorpacciata da non perdersi.

Silenzio in sala! Va in scena il

Festival Internazionaledi cinema per ragazzi

Vittorio Veneto 18 - 21 aprile 2012

Proiezioni pomeridiane e serali aperte al pubblicoospiti internazionali

programma dettagliato suwww.vittoriofilmfestival.com

4CC VVFilmFVittorio Veneto TV+39 347 22 81 692 +39 0438 554217 [email protected] www.vittoriofilmfestival.com

cartellina_A3.indd 1 30/03/12 18.46

DI SILVIA ALBRIZIO

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Festival Internazionaledi cinema per ragazzi

Vittorio Veneto 18 - 21 aprile 2012

Proiezioni pomeridiane e serali aperte al pubblicoospiti internazionali

programma dettagliato suwww.vittoriofilmfestival.com

4CC VVFilmFVittorio Veneto TV+39 347 22 81 692 +39 0438 554217 [email protected] www.vittoriofilmfestival.com

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Si alza il sipario sul Vittorio Veneto Film Festival dal 18 al 21 aprile: dalla mattina al pomeriggio, tra il Cinema Verdi e il Teatro Lorenzo Da Ponte, i ragazzi partecipanti saranno impegnati nella visione dei dodici film in concorso, negli incontri con gli ospiti, nella realizzazione del cinegiornale e nelle numerose attività che li vedranno attivamente coinvolti.Si parte mercoledì 18 aprile alle 9.30 al Cinema Multisala Verdi con i film Kikkerdril! – Frogs & Toads! dell’olandese Simone Van Dusseldorp per i bambini della prima fascia e Santa’s Dog dello statunitense Edward Hightower per fascia Monte Baldo. Alla stessa ora presso il Teatro Lorenzo Da Ponte sarà proiettato il brasiliano A Alegrifa di Felipe Bragança per la terza e la quarta fascia. Alle 14.00 ancora l’Olanda in gara nella seconda fascia col film Vakantie

in Eigen Land di Hanro Smitsman, al Cinema Verdi.Giovedì 19 aprile si riprende alle 9.30 al Cinema Verdi con A pas de loup del regista francese belga Olivier Ringer per la prima fascia e il croato Koko i duhovi di Daniel Kusan in visione ai ragazzini della seconda fascia. Sempre alle 9.30 al Teatro Da Ponte, la sezione Monte Baldo vedrà Les geants di Bouli Lanners, mentre i giovani appartenenti alla fascia Pizzoc giudicheranno Krokodyle di Stefano Bessoni, unico film italiano in gara. Nella giornata di venerdì i bambini della fascia Santa Augusta e i ragazzini della fascia Monte Baldo si troveranno alle 9.30 al Cinema Verdi per vedere rispettivamente Buta, di Ilgar Najaf dell’ Azerbaigian e Zieleman di Ben Sombogaart, olandese. Sempre in mattinata terza e quarta

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I film in gara

fascia condivideranno presso il Teatro Da Ponte il film Sunday School Musical della statunitense Rachel Lee Goldenberg. Nel primo pomeriggio, alle 14, presso il Cinema Verdi chiuderà la rassegna la fascia Monte Baldo con la visione di My Dad's a detective - The mysterious fortress island di Will Wissink, pellicola olandese.Tuttavia il Vittorio Veneto Film Festival è fruibile liberamente anche dal pubblico: dopo le proiezioni pomeridiane infatti, è possibile prendere parte agli incontri con gli ospiti presso il Teatro Da Ponte ogni giorno della manifestazione dalle 14.30. A ciò si aggiungono le serate dedicate a cinema italiano, con le pellicole più recenti che parlano ai più giovani, il cui fiore all’occhiello sarà la presenza in sala degli attori e dei registi che

vi hanno partecipato. Mercoledì 18 aprile alle 21 sarà proiettato La Kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo; giovedì 19 aprile alle 21 è la volta di Scialla! di Francesco Bruni, mentre nella serata di venerdì 20 aprile alle 20.00, sarà mostrato l’ultimo film di Roberto Faenza, Un giorno questo dolore ti sarà utile.Sabato 21 aprile, ultima giornata della kermesse, si inizierà alle 9.30 al Teatro Da Ponte con gli incontri con gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione del Festival e con Radio 2 Rai, che quest’anno avrà voce grazie agli ospiti ufficiali Federica Gentile e Cristiana Merli. Alle 18 avrà luogo infine il Gran Galà di Premiazione, con la proclamazione dei film vincitori per ogni sezione e per la giuria di qualità.L’ingresso sarà libero per tutta la giornata.

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Bambini e ragazzi alla giuria!

Sono quattro le sezioni in gara: fascia San-ta Augusta, cui fanno parte i bambini d’e-tà compresa tra gli 8 e gli 11 anni, Monte Baldo, che comprende i ragazzini dagli 11 ai 13 anni, Pizzoc, per i ragazzi dai 14 ai 16 anni e Visentin, dedicata ai giovani tra i 16 e i 23 anni. Novità dell’edizione 2012 la sezione Monte Baldo, per gli studenti della scuola secondaria di primo grado: una scel-ta per valorizzare una specifica fascia d’età con pellicole ad hoc, diverse per soggetto e realizzazione dai film per i bambini e per gli adolescenti.Ognuna delle sezioni avrà in visione uno specifico numero di film: tre per la sezione Santa Augusta, cinque per Monte Baldo, un film a testa per Pizzoc e Visentin. Queste ul-tiame due categorie, per vicinanza di tema-tiche e di fruizione, condivideranno inoltre altre due pellicole tra quelle in rassegna, per un totale di dodici film in gara.Una volta giunti al Festival, ai giovani giu-rati verrà consegnato un carnet che conterrà le informazioni necessarie sulle pellicole in concorso: al termine della visione potranno così scrivere immediatamente le loro im-pressioni in una specifica scheda di valu-

tazione, che verrà poi inserita all’interno di un’apposita urna. Nella sera di venerdì 20 aprile, durante la penultima giornata della manifestazione, le votazioni verranno con-teggiate: il film vincitore di ogni categoria verrà insignito di Imago, il premio ufficiale del Festival.I ragazzi selezionati provengono da Parigi (Liceo italiano Leonardo Da Vinci), Milano, Treviso (Istituto Tecnico Turistico Mazzotti e Liceo Artistico), dalle scuole secondarie di primo grado di Pieve di Soligo, Sarmede, San Fior San Polo di Piave, San Vendemia-no, Vazzola e Vittorio Veneto e dalle scuole del comune di Vittorio Veneto (Istuto d’Ar-te Bruno Munari, IPSSAR Beltrame, ITC, Flaminio, e le scuole primarie Pascoli, Cri-spi, Zanette e Costella) e Conegliano (Isti-tuto tecnico agrargio G.B. Cerletti). I giurati universitari, invece, arriveranno al Festival dalle scuole di Cinema di Madrid e Berlino e dal DAMS di Roma.Alla giuria di qualità, presieduta quest’anno da Angelo Longoni, spetta giudicare il mi-glior film nella giornata di sabato. Decrete-ranno il premio 400 Colpi e segnaleranno, se necessario, la menzione speciale.

DAI BAMBINI AGLI ADOLESCENTI, DALLA SCUOLA PRIMARIA AGLI STUDENTI UNIVERSITARI: I FILM IN GARA AL VITTORIO VENETO FILM FESTIVAL SI RIVOLGONO AI CINEFILI IN ERBA, GIURATI SPECIALI DI UNA RASSEGNA CHE LI VEDE PROTAGONISTI ASSOLUTI A VITTORIO VENETO DAL 18 AL 21 APRILE.

DI SILVIA ALBRIZIO

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Ruolo centrale nel Vitto-rio Veneto Film Festival lo hanno certamente gli ospiti che vi prenderanno parte.“Ci sarà l’attrice unghe-rese Andrea Osvart, giu-dicata miglior attrice da mille giovani in seguito ad un sondaggio proposto durante la scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia. – dice Gen-naro Viglione, respon-sabile casting e guest office – Per i più giovani Sergio Muniz reso noto al grande pubblico per aver vinto L’Isola dei Famosi e Giulia Michelini fidan-zata di Checco Zalone nel film “Cado dalle nuvole”.

Nella Giuria di qualità che si affiancherà nell’ul-tima sera alla Giuria dei ragazzi ci saranno il re-gista Angelo Longoni, Bianca Giordano (Re-sponsabile comunica-zione, relazioni esterne ed eventi RaiCinema), le produttrici Cristiana Merli, Toni Williamson e Francesca Manno, la fo-tografa di scena Rosa Ma-

riniello, Mehdi Mahdloo, attore dell’ultimo film di Checco Zalone, Niccolò Berretta, giornalista di “Cinematografo”, Emma Perrelli (Presidenza del Consiglio - Dipartimento della Gioventù) e Maria Teresa De Gregorio (Di-rigente attività culturali e spettacolo Regione del Veneto).

Non mancheranno Fede-rica Gentile, conduttri-ce radiofonica, Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, comici di Zelig, France-sca Belussi, conduttrice televisiva, e i registi e sceneggiatori Ivan Cotro-neo, Francesco Bruni e Roberto Faenza.”

Dall’alto:Andrea Osvart,attrice Sergio Muniz, attore e Francesco Bruni, sceneggiatore

Fuori i nomi!Gli ospiti del Vittorio Veneto Film Festival

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Martina De Bortoli, studentessa dell’Istituto d’Arte di Vittorio Ve-neto e volontaria del festival dice: “Il ricordo più bello con lo Staff del VVFilmF? Sicuramente la partecipazione alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, perché sono entrata a con-tatto con i protagonisti del settore. Organizzare eventi per il pub-blico del Vittorio Veneto Film Festival è stato stimolante, ma non è sempre stato facile conciliare le idee e l’entusiasmo di tutti”.

Nicolò Durante, quarto anno dell’Istituto tecnico “Mazzotti” di Treviso, si è occupato della traduzione dei film in lingua originale: “l’anno scorso – spiega – ho partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia, dove ho proposto la mia collaborazione allo staff or-ganizzativo. Conciliare studio e questo lavoro è stato difficile, ma ne è valsa veramente la pena”.

Passione ed entusiasmo animano questi ragazzi e Mattia Casa-grande, tecnico del festival, conferma tale impressione: “Con Sergio Floriani e Giorgio Collodet ho cercato i vari sponsor tecnici e gestito le proiezioni. Per me questo lavoro è una vera passione e ho voluto condividerla con altre persone”.

Quindi non resta altro che allacciarsi le cinture ed attendere que-sta nuova e ricca edizione del Vittorio Veneto Film Festival!

Allacciatevile cinture! Qualche impressione dalla squadra dei volontari

DI ARIANNA CESCHIN

Nelle foto:Gennaro Viglione, responsabile casting & guest office Martina De Bortoli, volontaria del FestivalNicolò Durante, traduttore dei film in lingua originaleMattia Casagrande,tecnico del festival

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Preferisco la qualitàIntervista a Giuseppe di Tommaso

In una battuta iniziale, che clima si respira al Festival?Si respira un bellissimo clima di accoglienza: i ragazzi sono tanti, più di mille e con l’organizzazione siamo diventati ottimi amici. Questo mi ha fatto sentire come se fossi a casa mia.Come è stata la sua esperienza e, in base a questa, che cosa distingue questo festival dagli altri?Una cosa bella del Vittorio Veneto Film Festival è il fatto che sia un evento senza un ritorno economico e che alimen-ta la passione dei ragazzi in qualcosa di extrascolastico, in un hobby che poi può evolversi in un lavoro. Ma il merito reale sta nel avere avuto sempre ospiti di prestigio, nono-stante la visibilità non sia un obiettivo del festival, che non punta a nomi di registi commerciali (notissimi, ma scadenti dal punto di vista della qualità), ma a registi di un certo spessore. Un festival dunque che punta alla cultura e al di-vertimento. La qualità al posto della notorietà è una scelta giusta.Quali sono i motivi che l’hanno portata al Festival?L’amicizia è il motivo che mi ha spinto alla collaborazione, anche se si tratta di un lavoro lungo e faticoso. Ci sono degli aspetti del Festival che migliorerebbe, dal punto di vista della sua esperienza personale?Sebbene il Comune di Vittorio Veneto sia stato molto di-sponibile, a volte manca ancora l’appoggio gli sponsor o delle istituzioni. È da premettere però che il festival è giovanissimo, ad esempio rispetto al Giffoni Film Festival e, nonostante sia nato da soli tre anni, l’organizzazione ha raggiunto risultati eccezionali. Elisa Marchesini, a cui sono molto legato, Gennaro Viglio-ne e Carla De Luca sono partiti da qualcosa di piccolo ed ora si sono fatti conoscere a livello internazionale: questo è un grande merito. Io mi sento parte del Festival e spe-ro parteciperanno in tanti il 18-19-20 e 21 Aprile, perché è un’iniziativa davvero straordinaria.

GIUSEPPE DI TOMMASO È UN REGISTA E GIORNALISTA CON UNA LUNGA GAVETTA ALLE SPALLE E MOLTISSIME COLLABORAZIONI, LA PIÙ IMPORTANTE DELLE QUALI CON LA RAI, PER CUI REALIZZA REPORTAGE DI VARI GENERI. COL VITTORIO VENETaO FILM FESTIVAL HA INSTAURATO UNA STRETTA AMICIZIA ORMAI DA DIVERSO TEMPO: VOGLIO DUNQUE SENTIRE DA LUI UN’OPINIONE RIGUARDO A QUESTA NOSTRA IMPORTANTE MANIFESTAZIONE. MI ACCOGLIE AL TELEFONO UNA VOCE CORDIALE.

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La mia voce alVittorio Veneto Film Festival

Quello del doppiatore è un lavoro sottile, dal retrogusto intimo: riempirsi dei senti-menti di qualcun altro, strappandoglieli da una piega della bocca, da un lampo negli occhi, per impregnare delle sue sensazioni la propria voce. La voce, che è il sangue dell’anima e che diventa uno strumento la cui musica ha mille possibili sfumature; la cosa difficile è il non permettere alle pro-prie esperienze, e quindi al proprio modo di provare emozioni, di stonare rispetto alla nota del diapason, che in questo caso è il personaggio. Quella di doppiare è una grande opportuni-tà per chi, come me, ha deciso di intrapren-dere la carriera dell’attore. Ma la paura di non essere all’altezza c’è, un po’ attenuata

dalla consapevolezza che la presenza del pubblico sarà una spinta a fare del mio me-glio. Trovo infatti che l’oversound, il com-promesso trovato tra la figura del doppia-tore chiuso nello studio di registrazione e dell’attore che invece beve l’atmosfera del teatro, sia geniale. Sono entusiasta del la-voro che mi aspetta al fianco di persone che mi accompagnano in questa passione da più di due anni, aiutandomi e sostenendomi. È una cosa nuova, un’occasione per crescere.

Iniziative come il Vittorio Veneto Film Fe-stival permettono a noi giovani di avvici-narci e di sentirci parte di un mondo costru-ito sulla capacità di andare oltre la realtà, di connotare parole e immagini di arte.

DI IRENE CASAGRANDE

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La proposta è stata accolta con entusiasmo dai ragazzi?Sì hanno accolto questa proposta molto favorevolmente, aiutandomi a compilare la scheda di partecipazione e facendomi molte domande a proposito. Come si stanno preparando?Uso una didattica che utilizza la visione di diversi film, i ragazzi stanno imparando a fare recensioni e percepire i contenuti delle pellicole.Qual è l’importanza di coinvolgere i giovani in un progetto come questo?È utile per loro innanzitutto per venire a contatto con ragazzi di scuole diverse. Questa esperienza è inoltre un motivo di orgoglio, si sentono “grandi” e importanti.Avete già partecipato alle precedenti edizioni del VVFF?Sì, ho cominciato due anni fa, con diverse classi. Quest’anno porterò una seconda. Cerco di capire qual è il momento giusto, per le mie classi, per fare un’esperienza di questo tipo.Qual è stata la risposta dei ragazzi alla partecipazione al festival?Erano entusiasti, li ho visti partecipare anche agli eventi non obbligatori e cercare notizie su internet per scoprire di più sugli attori coinvolti, o i registi che vi partecipano.

DI LUCKY DALENA

I ragazzi al centro del Festival

L’importante ruolo della scuola

La prof.ssa Mara Consorte è insegnante nella scuola media di Vazzola: una delle sue classi parteciperà come giuria al Vittorio Veneto Film Festival.

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Dietro i colori delle parole

Vi siete mai domandati come nasce il logo di un festival cinematografico? Perché quelle forme, perché quei colori? Qui e ora scoprirete perché il Vittorio Veneto Film Festival è così scritto. Lo abbiamo chiesto a Elisa Marchesini, che ci ha rivelato cosa si nasconde dietro i colori di quel font così allegro.

DI SILVIA ALBRIZIO

La parola “Vittorio” è di colore azzur-ro perché è il colore della città in cui è ospitato, Vittorio Veneto.

Il verde di “Veneto” nasce dall’idea che ispira la regione, ricca com’è di natura, montagne, boschi e campa-gne.

“Film” è di colore giallo, perché iden-tifica la luce del cinematografo, che sin dagli albori della sua nascita illu-minava la buia sala cinematografica.

Infine il rosso, che da sempre simbo-leggia la festa, e quindi di questo “Fe-stival”, che vuole essere una rasse-gna divertente e vivace come le emo-zioni che trasmette questo colore.

IL PREMIO DEL VVFF: IMAGOUna “i” personificata con le fattezze di un personaggio buffo: è Imago, il nome del premio del Vittorio Veneto Film Festival, che verrà dato ai film vincitori delle varie categorie in gara. Imago sta per “immagine”, fondamento del cinema, costituito dai ventiquattro fotogrammi che si succedono fluidi provocandoci quelle emozioni che hanno reso grande la settima arte.

Aprile

Sab 21 OPENING PARTY ESPAÑA CIRCO ESTE (pachanka/folk) BRUX DJSET

Mer 25 PICNIC IN AREA FENDERL in collaborazione con ANPI BILINGÜE (gipsy/funk/fusion)

Sab 28 AEDI (indie/pop)

Maggio

Sab 5 NEW CANDYS (rock) in collaborazione con GarageStudio

Dom 6 IT'S A MUSICAL (Elettro pop) Berlino/GER

Sab 12 OJM (stoner/garage)

Sab 19 MELLOW MOOD (reggae) ingresso a pagamento

Gio 24 TU FAWNING (dub / glam) Portland/USA

Sab 26 MANDRAKE (indie/pop)

Dom 27 JEFFREY LEWIS AND THE JUNKYARD + DAVIDE TOFFOLO (instant comics & rock) ingresso a pagamento

BIANCONIGLIOPresso impianti sportivi di atletica a

Vittorio Veneto Piazzale Consolini, 3

www.bianconiglio.org

www.facebook.com/groups/bianconiglio

[email protected]

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Aprile

Sab 21 OPENING PARTY ESPAÑA CIRCO ESTE (pachanka/folk) BRUX DJSET

Mer 25 PICNIC IN AREA FENDERL in collaborazione con ANPI BILINGÜE (gipsy/funk/fusion)

Sab 28 AEDI (indie/pop)

Maggio

Sab 5 NEW CANDYS (rock) in collaborazione con GarageStudio

Dom 6 IT'S A MUSICAL (Elettro pop) Berlino/GER

Sab 12 OJM (stoner/garage)

Sab 19 MELLOW MOOD (reggae) ingresso a pagamento

Gio 24 TU FAWNING (dub / glam) Portland/USA

Sab 26 MANDRAKE (indie/pop)

Dom 27 JEFFREY LEWIS AND THE JUNKYARD + DAVIDE TOFFOLO (instant comics & rock) ingresso a pagamento

BIANCONIGLIOPresso impianti sportivi di atletica a

Vittorio Veneto Piazzale Consolini, 3

www.bianconiglio.org

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Giovani e impresa Consigli utili per la sopravvivenza

nel mondo del lavoroDI NICOLÒ DAL BO

In foto da sinistra: Il Presidente del Rotarct Club Vittorio Veneto – Conegliano Nicolò Dal Bo, il Presidente 2011 Andrea Condotta e il futuro presidente Giorgio Feletto

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Il 28 aprile al Teatro Da Ponte di Vittorio Veneto, nell’ambito del proprio congresso di-strettuale, il Rotaract Conegliano-Vittorio Veneto ha organizzato, in collaborazione con L’Assessorato alle Politiche Giovanili, un incontro aperto al pubblico che vedrà come ospite l’imprenditore Enrico Marchi, presidente di SAVE e Finanziaria Internazionale. In-tervistato dall’avv. Marco Caliandro, Marchi si racconterà e si confronterà con i giovani neolaureati e neodiplomati sul tema del lavoro e del fare impresa.

Per l’occasione sarà inoltre allestita, nell’atrio del teatro, una piccola fiera con la presenza di importanti aziende del territorio che potranno raccogliere i curricula vitae degli interes-sati. Sarà presente anche l’Informagiovani del Comune, con un proprio stand per raccoglie-re eventuali richieste dei partecipanti e promuovere i propri servizi in materia di mobilità all’estero, orientamento scolastico-professionale e ricerca di lavoro.A questo evento seguirà una cena di beneficenza presso Castelbrando, a Cison di Valmari-no, il cui ricavato sarà devoluto per un progetto in favore del Museo del Cenedese.

Programma Ore 17: Inizio relazione, aperta al pubblico: • Salutidell'AssessoreallePoliticheGiovaniliAntonellaCaldart • SalutidelPresidentedelRotaractClubConegliano-VittorioVenetoNicolòDalBo • SalutidelRappresentanteDistrettualedelDistretto2060,MonicaPoli (ebrevedescrizionedicos'èilRotaract) • AndreaCondottadescriveleattivitàdellacommissioneepresentagliospiti • InterventodiEnricoMarchimoderatodall'Avv.MarcoCaliandro

Per qualsiasi informazione scrivere a [email protected] o consultare www.rotaractcnvv.com/distrettuale

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“Sono contento di aver preso parte a questo laboratorio, ho imparato anche molto sulla recitazione: spero un domani Hollywood possa accettarmi nel suo clan!”.Con queste ultime battute di un utente del corso di videomaking si chiude il docu-mentario sui laboratori de L’Arte del Co-municare, organizzato dall’Associazione Psiche2000 e cofinanziato dal CSV di Tre-viso. Il primo di aprile si è tenuta al Museo del Cenedese l’inaugurazione della mostra multimediale sui progetti realizzati, che hanno coinvolto gli utenti del Centro Salute Mentale dell’ULSS7. Una serie di foto ispirate a scatti famosi e alcuni intensi ritratti dei commercianti vit-toriesi hanno rappresentato il traguardo raggiunto dai partecipanti al laboratorio fotografico tenuto da Aurelio Toscano. Un emozionante cortometraggio che indaga l’ambiguità del pregiudizio è il risultato del laboratorio video, coordinato da Alberto Ceschin.Infine la puntata pilota di un pro-gramma radiofonico è il frutto del labora-torio radio tenuto da Silvia Albrizio. Ad

aiutare i tre tutor, hanno contribuito poi gli operatori del Centro e numerosi giovani vo-lontari. “Il corso è stato interessante, sono un’amante della radio e entrare in questo mondo mi ha fatto apprezzare molto di più ciò che ascolto” commenta una donna del laboratorio radio.Il progetto ha avuto come partner: l’ULSS7, la Cooperativa Insieme si Può, il Comune di Vittorio Veneto, il Coordinamento delle As-sociazioni di Volontariato della Sinistra Pia-ve, Prealpi Soccorso, l’Associazione Acat e l’Associazione Culturale MAI, La Tenda TV, ViViRadio insieme a molti altri attori del sociale vittoriese e associazioni giova-nili. “Il corso di fotografia mi è piaciuto moltissimo,” prosegue il documentario con la testimonianza di una ragazza del labora-torio foto, “ho capito come si realizzano gli scatti in studio, con o senza flash, mi sono davvero divertita!” il bilancio di questa ini-ziativa è un’esperienza costruttiva non solo da un punto di vista puramente clinico, ma soprattutto umano, che è l’aspetto fonda-mentale di ogni progetto, sempre.

L’arte del comunicare: un bilancio straordinario

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La mostra “L’arte del comunicare” è aperta al Museo del Cenedese fino al 29 aprile. Cortometraggio e documentario sono su Youtube sul canale “maivittorioveneto”.

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I corsi di psicofitness constano in una te-rapia che mette in relazione il corpo, la mente e la percezione che ha la mente del corpo. Cosa significa lavorare con queste connessioni?Significa valorizzare parti di sé che sono particolarmente sane e che possono generare sensazioni piacevoli per tutto il corpo.“Mens sana in corpore sano” significa che lavorando sulla mente si aiuta il corpo o che lavorando sul corpo si aiuta la mente?Entrambe le cose, il corpo e la mente provano un piacere diffuso e si scambiano reciproca-mente una reazione su ciò che sta accadendo.Possono delle stimolazioni verbali agire sul nostro corpo?

Certo, poiché queste stimolano i neurotra-smettitori, agendo direttamente sulla regola-zione del tono dell’umore. Con questa teoria, mi spiega, i pazienti rie-scono a riappropriarsi del loro corpo per poi valorizzarlo nelle relazioni interpersonali e superare il loro disagio. Per capire i progressi c’è un test specifico prima e dopo la terapia, per monitorare i cambiamenti dal punto di vista relazionale.

È un modo per guarire?No, il fine non è la guarigione, ma far vivere meglio chi ne usufruisce, donando un mo-mento di felicità attraverso la relazione con il proprio corpo.

Ginnastica per l’anima: lezioni di psicofitness

DI LUCKY DALENA

IL DOTT. FRANCESCHINI, PSICOTERAPEUTA E PSICOLOGO DELLO SPORT, RISPONDE A QUALCHE DOMANDA DOPO LA LEZIONE DI PSICOFITNESS, PER CHIARIRE LE IDEE SU QUESTO TIPO DI TERAPIA.

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Come è nata l’idea di que-sto libro?Dopo la laurea in Lettere con una tesi sulla raccolta “Conglomerati”, ho iniziato ad accarezzare l’idea di un libro che racchiudesse que-sto lavoro, una serie di ricer-che personali sull’argomen-to e alcune foto dei luoghi descritti dal poeta.Quando hai iniziato ad ap-passionarti a Zanzotto?Durante il liceo, ma in par-ticolare dopo la lettura della raccolta “Sovrimpressioni” fatta durante l’università.Hai mai incontrato il poeta?Sì, mi ha ricevuto nella sua casa di Pieve di Soligo gra-zie a Luciano Cecchinel,

poeta di Revine Lago, che ha organizzato un momento per me significativo e indi-menticabile. Che idea ti sei fatto della poesia e della scrittura in generale?“Conglomerati” illustra per-fettamente che tipo di scrit-tura sia necessaria per que-sto nuovo Millennio: l’uso di idee di un certo spessore e di brevi frammenti “alla deriva”, di parole conden-sate in uno spazio ristretto utili alla riflessione riguar-dante la crisi dell’uomo contemporaneo.A proposito del rapporto tra fotografia e letteratura.

Fotografare in questo caso ha voluto dire restituire l’immagine del paesaggio descritto dalle liriche zan-zottiane e riflettere, come il poeta stesso sosteneva, sulla necessità di conservare que-sto ”humus fertile” che ha ispirato numerosi capolavo-ri letterari ed artistici.

Quattro passi in un giardino di crode disperse

Opera omaggio al poeta Andrea Zanzotto

DI ARIANNA CESCHIN

PASSIONE ED AMORE PER LA POESIA CARATTERIZZANO LA FIGURA DI PAOLO STEFFAN, SCRITTORE EMERGENTE DI 23 ANNI CHE ESORDISCE CON “UN GIARDINO DI CRODE DISPERSE”, OPERA IN OMAGGIO AL POETA ANDREA ZANZOTTO IN USCITA IL PROSSIMO APRILE PER LA CASA EDITRICE ARACNE.

Foto di Paolo Steffan realizzata da Chiara Pasin. Ritratto di Andrea Zanzotto realizzato da Paolo Steffan. (prima bozza di disegno realizzata da Paolo Steffan intorno alla sezione "Addio a Ligonàs" di "Conglomerati")

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Ciao Nino, poeta, cantante, cantautore... come ti dobbiamo chiamare?Cantautore, forse meglio cantastorie. Il tuo percorso musicale è a zig zag tra diversi stili e generi musicali. Dapprima cantante rock, poi autore pop melodico e infine, con "Novelle dell'altrove", folk. Ti piace un po' di tutto o devi ancora trovare la tua identità?Mi piace un po' di tutto e faccio ancora un po' di tutto. Il folk è comunque il genere che amo più suonare e cantare. È caldo,

fraterno e vive d'improvvisazione… forse come me.Chi sono i protagonisti dei brani contenuti in "Novelle dell'altrove"?L'amante della luna, il viaggiatore, il capitano dei marinai, il soldato, il frate, l'uomo di poche parole, l'angelo ubriaco, lo sposo di marianna. Io li conosco tutti ormai… e voi?Personaggi reali e conosciuti o sono i tanti "Nino Di Cara" che fanno parte del tuo essere?

L’altrove di

Nino Di CaraDI ANDREA MAROELLI

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Non sono reali ma neanche tanto immaginari. Sì, sono tutti parte di me e spero possano far parte anche di chi ascolta. Il frate, lo sposo, l'angelo… alcune figure da te musicate sono legate a Dio. Una scelta casuale?La spiritualità che circonda una persona è sempre più difficile da rintracciare. Io ho cercato di esprimere la mia in questi personaggi, anche se lo sposo non lo definirei legato a Dio.

Un'ultima curiosità. Lo sposo di Marianna, alla fine, a chi l'ha dato l'anello?Scrivo nell'ultimo verso dell'album: "l'unica reazione a cui hai pensato era gettare via quell'anello, simbolo del tuo più grande amore, che non esisteva più... perduto tra le nuvole", nella speranza che, per chiunque lo trovasse, ci fosse una storia migliore legata ad esso.

L’album “Novelle dell’Altrove” è in vendita anche online

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JABADABAD’ARTE: DAVIDE MASET

Iscritto al numero 14 del Registro Stampa del Tribunale di Treviso il 14.05.2005 Periodico Patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Vittorio Veneto Direttore responsabile: Fulvio Fioretti Editore: Karpesika Redazione: viaBattisti, 8 - 31029 Vittorio Veneto TVCollaboratori: Silvia Albrizio, ClaudiaBaccichet, Paolo Casagrande, AriannaCeschin, Andrea Condotta, Federico CampoDall’Orto,IreneCasagrande,NicolòDalBo,AnnaLuckyDalena,GiosìGarro,AndreaMaroelli,ChiaraPerin,FedericoTonus,SerenaValerio,StaffCriciuma.Progettografico:AlbertoCeschin.

[email protected] - www.jabadabadoo.it

DavideMasetnasceil1°marzo1990aConegliano,abitaaCorbanese.Hafrequentatol’Istitutostataled’Arte“BrunoMunari”diVittorioVenetoeoraStudiaConservazioneegestionedeibeniedelle attività culturali all’università Ca Foscari di Venezia.

Quando hai cominciato a disegnare? Dasempre,findabambino,credocheildisegnona-sca con il disegnatore.Qual è la tecnica che prediligi per le tue opere? La tecnica mista, aggredisco la superficie con tempe-ra, acrilico, china, gessetti, olio, pastelli,  acquerello, mescolo tutto per ottenere quello che voglio.  Hai uno stile inconfondibile, quando e perché hai scelto di raffigurare i tuoi soggetti in questo modo? Quando sono maturato e ho iniziato a capire come gira il mondo e la società, quando mi sono messo gli  occhiali  e ho iniziato a vedere tutta la ***** che c’era intorno. Compio sui miei soggetti esperimenti di chirurgia sociale.Come ti è venuta l’idea? Ti sei ispirato a qualcuno o qualcosa? È impossibile non trarre ispirazione da qualcosa o qualcuno in questo mondo universalmente esposto, la mia vita e le persone che ne hanno fatto parte sono stata la mia ispirazione.Hai mai pensato di cambiare stile e di abbandonare il passato? Abbandonare ilmiostilevorrebbedireabbandonareme stesso, e abbandonare è un verbo che odio!Quanto la scuola ha influito sul tuo percorso artistico? L’Istituto  d’arte di Vittorio Veneto è stato un tassello molto importante della mia formazione artistica, ma lo è stato ancora di più un professore a cui io devo molto.  Ti piace l’ordine o il caos? Perché?  Il caos. Solo dal caos può nascere qualcosa di vera-mente grande. Il caos, il brutto, il disordinato, sono i pozzidacuiattingolamiaarte.Nell’ordinetuttoèfer-mo, è morto, è dannatamente senza sapore.Quali sono i tuoi punti di riferimento oggi? I punti di riferimento si sono estinti.Progetti per il futuro?  Ilfuturo?Allanostragenerazioneilfuturoèstatopor-tato via e io non ho grandi progetti; solo mi piacerebbe continuare a disegnare, farmi conoscere e conoscere.

“Education“ 35x24 tec-nica mista su carta.

“La celebrazione al parco “ 35x24 tecnica mista su carta

“Vecchi al mare B.B.B.” 21x30 Tecnica mista su cartoncino

In copertina: “Bastoni e Cuori” 40x33 Cartone, tecnica mista

“La stanza dei rifiuti della società” 100x70 Tecnica mista su tela.