Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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magazine Coldiretti Alessandria - Anno 61° numero 11 - 15/12/2014 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa Coldiretti Alessandria - Anno 61° numero 11 - 15/12/2014 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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Magazine n°11 - 15 Dicembre 2014 In Copertina: "Buone Feste da Coldiretti apettando EXPO 2015"

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3simone moroni

Direttore

m a G a z i n e

ALESSANDRIA SRL

Editoriale

Editoriale

n°11 - Dicembre 2014

In COPERTInA

“Gli auguri di ColdirettiAlessandria per un Buon Natale ed un Felice 2015”

i chiude un altro anno. Passato in fretta ma difficile per l’eco-nomia del nostro Paese e per l’agricoltura italiana: l’imma-gine dell’italia che sta facendo il giro del mondo non è però

purtroppo quella che vorremmo noi, con le sue meravigliose diver-sità di paesaggio, delle aziende capaci di sfidare la crisi grazie all’in-novazione e alla tenacia di tanti giovani, con la certezza che la granderisorsa sta proprio nella non-omologazione dei sapori, nel saperdire “no agli Ogm” e nel continuare a difendere quel grande patri-monio che tutti ci invidiano che si chiama proprio Made in Italy. Unanno difficile che ha visto, ancora una volta, i prezzi in caduta libera,un potere contrattuale tutto da definire e una forbice dal campoalla tavola che continua ad essere semplicemente inammissibile. Po-teri forti, lobby, anomalie difficile da capire, e quindi ancora più difficilida spiegare, che hanno aperto le porte al mercato non solo dei falsio dell’italian souding (già da soli disastrosi per i bilanci delle aziendeitaliane) ma addirittura a quello dei “senza”: dal prosciutto senzamaiale al vino senza uva solo per ricordare i due esempi più assurdi!Fantascienza? no, tutto vero. Un anno fa eravamo al Brennero, infrontiera, lo ricorderete, a denunciare tutto questo, la grande mo-bilitazione di Coldiretti che, partita dal Trentino alto adige, si èestesa a tutto il territorio nazionale a difesa del vero Made in Italye del suo valore reputazionale nel mondo, a sostegno dei consuma-tori e delle nostre imprese agricole, minacciate dalla concorrenzasleale del cibo di provenienza estera “travestito” di italianità. ad oggila legge sull’etichettatura è incompleta, soprattutto per alcuni cibi:una mancanza enorme che non consente la giusta tutela nei con-fronti del consumatore, dove è legale far diventare italiano cibo chedi italiano ha, nella maggior parte dei casi, solo l’ultimo passaggio dilavorazione nel nostro Paese. Ora, tutti insieme, possiamo fare qual-cosa di importante: votare per sostenere l’indicazione di originenegli alimenti e, con essa, il Made in Italy a tavola. Si tratta di unaconsultazione pubblica che si trova on line sul sito del mipaaf, il mi-nistero delle Politiche agricole, sostenuta da Coldiretti. i suoi risul-tati saranno utilizzati come supporto e rafforzamento delle sceltenazionali che l’italia farà sul tema dell’etichettatura. La normativacomunitaria offre così agli stati membri la possibilità di introdurredisposizioni sull’etichettatura dell’origine degli alimenti assegnandoun ruolo fondamentale alle valutazioni dei consumatori circa l’im-portanza di queste informazioni e il valore aggiunto attribuito aiprodotti in relazione al territorio di provenienza. Un modo con-creto per chiedere all’europa finalmente di rendere le etichette piùtrasparenti: la chiarezza delle informazioni sugli alimenti e il ruolodell’etichettatura per la valorizzazione dell’origine e del patrimonioagroalimentare italiano sono tematiche che ci vedono tutti coinvolti.Le domande sono undici, di facile compilazione, ma che potrannodare un importantissimo contributo: per questo è necessario fareil “passa parola” con quante più persone riiusciamo! Perché insiemepossiamo cambiare il verso delle cose, la dimostrazione concreta èil nostro Progetto, la nostra battaglia per costruire la “filiera agricolatutta italiana” e offrire alle nostre aziende sempre più innovazionee redditività. il nostro impegno e il miglior augurio che possiamofarci per il prossimo anno è proprio questo: continuare con deter-minazione su questa strada per continuare a far crescere la forzaeconomica e sociale della nostra Organizzazione.Buone natale e Buon 2015 a tutti voi, cari soci, collaboratori e amicidi Coldiretti!

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agricolturaL E S S A N d R I N A

PERIOdICO dEL MONdO AGRICOLO dI COLdIRETTI ALESSANdRIA

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agricolturaL E S S A N d R I N A

PERIOdICO dEL MONdO AGRICOLO dI COLdIRETTI ALESSANdRIA

Insieme possiamocambiare il versodelle cose: votiamoper sostenereil Made in Italya TAVOLAUn anno fa la grande mobilitazione

Coldiretti alla frontiera del Brennero:

sul sito del Mipaaf si può chiedere

all’Europa di rendere finalmente

le etichette più trasparenti

P e r i o d i c o e d i t o d a

impresa Verde alessandria

d i r e t t o r e a m m i n i s t r a t i V o

simone moroni

d i r e t t o r e r e s P o n s a b i l e

ilaria lombardi

G r a f i c a , i m P a G i n a z i o n e

christian boero

H a n n o c o l l a b o r a t o a q u e s t o n u m e r o

luisa bo, daniela colombini, marino ravera, alberto Pansecchi,andrea Piccaluga, don ivo Piccinini,Valerio scarrone.

f o t o G r a f i earchivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazionecorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

r e G i s t r a z i o n e t r i b u n a l edi alessandria n.69 del 21.1.1953

a G e n z i a P u b b l i c i t a r i aVia Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn)

tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: [email protected]

s t a m P aindustrie GraficHe srl

Via einaudi, 43 - zona d4 tel. 0131-240624 [email protected]

confederazione nazionale coldirettifederazione Provinciale coldiretti alessandria

u f f i c i P r o V i n c i a l icorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 [email protected]/alessandria

u f f i c i d i z o n aacqui terme - Via m. ferraris, 52tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902

alessandria - corso crimea, 69tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524

casale monferrato - Via cavalli d’olivola, 6tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741

castelnuoVo scriVia - Via solferino, 53tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443

cerrina - Via nazionale, 36tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031

noVi liGure - Via mazzini, 50/ctel. 0143 75440 - fax. 0143 73881

oVada - Via cairoli, 42tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305

tortona - Via s. marziano, 4tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO AUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Slittamento al 26 gennaio 2015PASSO NECESSARIO PER L’AGRICOLTURA

Chiuso in redazione

il 15 Dicembre 2014

Ultima ora: IMU

Un primo passo necessario per evitare lascadenza del 16 dicembre di fronte alle evi-denti incongruenze nei criteri individuati perla delimitazione dei terreni agricoli interes-sati. E’ quanto afferma Coldiretti in riferi-mento allo slittamento al 26 gennaio 2015del versamento dell’Imu agricola deciso dalConsiglio dei Ministri per evitare che i con-tribuenti siano tenuti a versare l’imposta sullabase di aliquote troppo elevate. Far pagarel’Imu sui terreni in base all’altitudine in cuisi trova la sede del comune avrebbe intro-dotto - secondo la Coldiretti - una inspiega-bile disparità di trattamento tra campiconfinanti appartenenti addirittura allo stessoproprietario. L’incoerenza del criterio di cal-colo - conclude la Coldiretti - rischiava dun-que di attenuare l’importanza della positivascelta di differenziare l’imposta a favoredegli agricoltori professionali, coltivatori di-retti e imprenditori agricoli iscritti nella rela-tiva gestione previdenziale, che devonocontinuare a godere, in zone montane o dicollina, della esenzione Imu.

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a Pac deve essere lo strumento perfar crescere le imprese, per esseresempre più competitive e per ri-spondere alle nuove esigenze delmercato. La Pac continuerà ad es-

serci sempre, anche nei prossimi anni ma non do-vremo più parlare di riforma ma di innovazioneper le sviluppo delle aziende”. Con queste paroleil professor angelo Frascarelli dell’Università diPerugia ha chiuso il suo intervento: una relazionemolto attesa e condivisa dai numerosissimi im-prenditori che hanno gremito all’inverosimilel’aula magna del dipartimento di Scienze e inno-vazione Tecnologica dell’Università del PiemonteOrientale “amedeo avogadro” dove il 26 novem-bre scorso si è svolto il convegno organizzato daColdiretti alessandria dal titolo “La nuova Pac: trasostenibilità e innovazione”. ad aprire il convegnoil presidente provinciale Coldiretti alessandria

roberto Paravidino che ha fatto il punto su“come si pone Coldiretti nei confronti dellanuova Pac” puntando l’attenzione soprattuttosulle aspettative generate dalla riforma nelmondo agricolo ed evidenziando l’importanzastrategica ed economica dei fondi che giunge-ranno sul nostro territorio. di qui la ferma vo-lontà, come più volte ribadito da Coldiretti, didestinare le risorse alle imprese agricole profes-sionali e di vigilare affinchè la black-list, ovverol’elenco di quanti non possono accedere ai fondiPac, non sia aggirata o, peggio ancora, non rispet-tata. Questa decisione va di pari passo con la ri-duzione del 50% dei premi che eccedono i150.000 €, e del 100% per quelli che eccedono i500.000 euro, al netto del costo del lavoro, al finedi preservare comunque l’occupazione in agricol-tura. Obiettivo della mattinata è stato quello diinformare gli imprenditori agricoli sulle ultime no-

vità e offrire l’occasione per sostenere con gli in-terventi il modello agricolo italiano e le sue di-stintività: la nuova Pac, infatti, con le sue regole,frutto di un lungo percorso negoziale fra Stati, re-gioni e Unione europea, va nella direzione di as-sicurare un sostegno ai settori portanti dellanostra agricoltura ed andrà ad incidere sull’occu-pazione e sullo sviluppo dei nostri territori, “re-sponsabilizzando” sempre più gli imprenditorisulle scelte da effettuare. Tra le novità della nuovaPac quella della concessione degli aiuti agli agri-coltori in attività, con l’esclusione dai pagamentidiretti di alcuni soggetti che nella vecchia pro-grammazione beneficiavano comunque di contri-buti comunitari. Una delle scelte ormaiconsolidate è il modello di convergenza, che faràvariare il valore dei titoli di ogni azienda, fino alraggiungimento di una situazione definitiva nel2019. altro tema importante che è stato affron-

tra sola nuova 20142020

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COnvegnO OrganizzaTO da COLdireTTi aLeSSandria neLL’aULa magna deLL’UniverSiTàdeL PiemOnTe OrienTaLe: grande ParTeCiPaziOne e inTereSSe Per Le TemaTiChe TraTTaTe

La Riforma della nuova Politica Agricola

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tato durante l’incontro è stato quello del “Gree-ning”, un impegno obbligatorio che si aggiunge aquelli dettati dalla “Condizionalità” e i giovani agri-coltori, per i quali è previsto un sostegno aggiun-tivo. inoltre, tra le possibilità previste dalla nuovaPac, quella di destinare parte del plafond nazionaleper gli aiuti accoppiati, ovvero agli aiuti concessia settori produttivi che si trovano in difficoltà orivestono una particolare importanza per ragionieconomiche, sociali o ambientali. “Le difficoltà in-contrate nel mettere insieme esigenze ed aspet-tative così diverse sono state alla base di unariforma che esce in ritardo e che è particolar-mente complessa ed articolata. non a caso il neoCommissario europeo all’agricoltura hogan haaffermato di volersi impegnare fin da subito perproporre una revisione orientata alla semplifica-zione per la revisione di medio termine, previstaper il 2018. - ha sottolineato il presidente provin-

ciale roberto Paravidino - ma, volendo guardarequesta riforma con spirito costruttivo ed orien-tato al futuro, citerei anzitutto il temuto tagliodelle risorse che l’europa destina alla Politicaagricola che non è stato così pesante come si te-meva: si è riusciti a contenerlo in un contesto dicrisi economica e di spending review”. altra impor-tante novità è l’allargamento a colture fino ad oggiescluse dai premi PaC a settori molto importantiper la nostra Provincia quali, in particolare, il viti-colo: i viticoltori, infatti, che fino a ieri non ave-vano accesso alla PaC, dal 2015 potranno faredomanda e ricevere il premio PaC, insieme a frut-ticoltori, orticoltori e vivaisti. Si ricomprendequindi meglio l’agricoltura nel suo insieme. Lanuova definizione di “agricoltore attivo”, che rap-presenta una delle più importanti novità di questariforma, consentirà inoltre a molte piccoleaziende, che rappresentano l’ossatura della nostra

agricoltura, di avere accesso ai premi anche conmodalità più semplificate, favorendo soprattuttole aziende che operano in aree svantaggiate, epenso soprattutto alla montagna e all’importanzache la presenza dell’uomo-agricoltore ha per lamanutenzione di quelle zone, importanza parti-colarmente rimarcata dai disastri meteorologicidi quest’ultimo mese. Simone moroni, direttoreprovinciale Coldiretti alessandria, a conclusionedei lavori, ha evidenziato “la necessità di una PaCsemplificata ed accessibile senza troppa burocra-zia nonché la facilitazione dell’accesso al creditoper la parte a carico delle imprese agricole. Que-sta definizione di agricoltore attivo ha molta im-portanza perché verrà utilizzata anche in diversemisure del Programma di Sviluppo rurale, il se-condo pilastro della riforma che siamo in attesadi vedere approvato dalla Commissione europea,e sarà occasione di un approfondimento che or-

a sostenibilitàe innovazione

Comune Le novita´’ per le imprese agricole

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ganizzeremo non appena avremo la versione uffi-ciale: per le misure agroambientali, per l’indennitàcompensativa in zone montane e per altre impor-tanti misure l’accesso sarà riservato agli agricol-tori attivi”. da come è stato strutturato si evincechiaramente che si tratta di un sostegno volto adaccompagnare la fase iniziale della vita della nuovaazienda. Sempre per i giovani il sostegno più im-portante, però, resta comunque quello previstodal secondo pilastro, lo Sviluppo rurale. anche nelsecondo pilastro il giovane agricoltore viene iden-tificato nelle persone fisiche di età non superioreai 40 anni al momento della presentazione delladomanda, che si insedia in qualità di capo aziendae che, in aggiunta a quanto previsto nel primo pi-lastro, possiede adeguate qualifiche e competenzeprofessionali. Le ultime novità fanno risaltare l’at-tenzione riservata ai giovani agricoltori sui qualiColdiretti e il sistema agroalimentare piemontesee alessandrino poggiano le basi per il futuro. Sututto rimane una certezza e giuseppe Concaro,direttore del Cadir Lab che ha moderato il con-vegno lo ha più volte ribadito, “nel nostro Paesel’attuazione della Politica agricola comune 2014-2020, che vale 52 miliardi di euro, offre un’oppor-tunità straordinaria per premiare chi vive diagricoltura, il lavoro, la qualità, i giovani e il veroMade in Italy”.

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NELLE fOTO: in alto da sinistra “macchia gialla” nell’aula magna al completo; primo piano per il professor angelo Frascarelli; il tavolo dei relatori con da sinistrail Presidente Paravidino, Frascarelli, giuseppe Concaro direttore del Cadir Lab e Simone moroni direttore Coldiretti alessandria; sotto immagini del convegno.

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agricoltura è la sostanza delpaesaggio. La frase, detta dall’ar-chitetto paesaggista darko Pan-dakovic in apertura della suarelazione al convegno “Nocciolain Monferrato. Tonda, gentile, ...vin-

cente” riassume il cambiamento epocale cheda qualche decennio stanno vivendo le collinedel monferrato, dove i vigneti stanno la-sciando il posto a rigogliosi noccioleti. L’in-contro si è svolto martedì 2 dicembre nellasede dell’associazione Cultura & Sviluppo: irelatori che si sono alternati hanno fornitoun’importante e dettagliata panoramica delsettore sia dal punto di vista agricolo, che tec-nico e industriale.“Come tutte le altre specie da frutto anche ilnocciolo andrebbe potato. - ha affermato ilprofessor alessandro roversi dell’universitàSacro Cuore di Piacenza - il noccioleto non èmai o quasi mai fatto oggetto di vere e pro-prie operazioni di potatura. abitualmente, in-fatti, si provvede alla spollonatura,all’eliminazione di rami e branchette morteod esaurite, al diradamento delle pertichetroppo vecchie o all’eliminazione di quelle col-pite da agrilo. Le indagini sperimentali sullaconcimazione del nocciolo, sono rare, fram-mentarie e condotte in ben determinati am-

bienti e cultivar, e quindi l’applicazione praticadei loro risultati si presenta piuttosto proble-matica”. e per quanto riguarda la concima-zione?“Un aiuto - ha aggiunto roversi - alla conci-mazione del nocciolo sarebbe quello di cono-scere quanto “mangia” la pianta, ossia iconsumi annuali di elementi minerali per pro-durre una certa quantità di nocciole”. La filieradella nocciola è una filiera agroindustriale.Così ha sottolineato alberto Pansecchi, agro-nomo Coldiretti il quale ha puntato l’atten-zione sul fatto che “l’80% della produzione èdestinata alla preparazione industriale, il 15%alla pasticceria e gelati e il 5% al consumo di-retto. La Tonda gentile Trilobata, la varietà col-tivata in Piemonte, risulta essereinternazionalmente riconosciuta quale la mi-gliore dal punto di vista organolettico. il Pie-monte è l’unica regione produttiva cheannovera un’unica varietà e la produzionemedia della Tonda gentile Trilobata risulta, inzone collinari vocate, attestarsi attorno a 1,5tonnellate per ettaro”. inoltre, una caratteri-stica importante, strettamente legata al geno-tipo della Tonda gentile Trilobata, è laprecocità della raccolta che ha normalmenteinizio nella prima decade di agosto e terminaentro la prima decade di settembre. valore ag-

Lmigliorando l’ambiente

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capace di garantire impiegoe reddito

Se ne è parlatoall’Associazione Cultura& Sviluppo di Alessandria

la coltivazione del noccioloin monferrato

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giunto della Tonda gentile Trilobata, è costi-tuito dalla facilità di “pelare” a seguito di to-statura; questa caratteristica non è presente,allo stesso livello, nelle altre varietà. al “Tavolodi filiera della frutta in guscio”, suddiviso nellesezioni nocciole, castagne, mandorle, noci, pi-stacchi e carrube dedicato la sua relazione al-berto manzo, agronomo del mipaaf, il qualeha ribadito l’importanza dell’ “Osservatorionazionale dei prezzi e dei dati statistici di set-tore che consente il monitoraggio continuodelle condizioni di mercato nonché la possi-bilità che il medesimo Organismo possa di-ventare un forum permanente per leproblematiche del settore senza dimenticarel’indicazione obbligatoria dell’origine del pro-dotto anche sui trasformati e derivati, a tuteladella qualità delle nostre nocciole, la valoriz-zazione e promozione della nocciola italianae dei suoi territori di produzione, attraversoiniziative di comunicazione del prodotto/ter-ritorio mirate a livello nazionale ed interna-zionale e l’individuazione di linee di ricercaprioritarie nell’ambito della difesa, della mec-canizzazione, delle fonti rinnovabili, delle tec-niche colturali, delle scelte varietali e delmiglioramento genetico. dal 2011 ad oggi ilmipaaf ha stanziato in Piemonte 2.418.000euro per quattro progetti finanziati grazie albando dedicato al settore corilicolo”. Limitaregli effetti negativi indotti dal contesto sfavo-revole di mercato e di valorizzare le specifi-cità e le vocazioni di ciascun territorio. diquesto ha parlato Barbara Pancino, ricerca-trice di economia applicata dell’Universitàdella Tuscia sottolineando come “la quasi to-talità della produzione italiana di nocciole èlocalizzata in specifiche aree, nella maggiorparte delle quali è stato raggiunto un eleva-tissimo livello di specializzazione produttiva.La concentrazione della produzione di noc-ciole in aree ben circoscritte è il risultato delmanifestarsi di due elementi: la presenza di unterritorio naturalmente vocato e l’esistenzadi un particolare ambiente socio-economiconel quale si integrano conoscenze tecniche,strutture commerciali e relazioni sociali”. il ri-conoscimento dell’Unesco, un grande valoreper il territorio del monferrato, - ha aggiuntol’architetto Pandakovic - “grazie al quale èpossibile privilegiare ancora di più la dimen-sione percettiva, morfologica, spaziale e archi-tettonica dove poter prendere in lecomplesse relazioni tra uomo e ambiente ter-restre: gli aspetti psicologici dell’esperienzadel paesaggio, i contenuti storici, i valori arti-stici, la ricchezza espressiva della natura, i di-versi livelli di analisi, pianificazione, progettoe gestione dove i noccioleti rappresentanouna sfida importante in cui è doveroso cre-dere”. a conferma dell’importanza che il set-tore corilicolo riveste nella provinciaalessandrina l’impegno della Camera di Com-mercio che ha varato un progetto pluriennaleper la valorizzazione della Tonda gentilecome ha sottolineato giuseppe Concaro di-rettore del Cadir Lab: “Si sta lavorando allamappatura del territorio per arrivare ai ca-ratteri distintivi del prodotto”. a chiudere ilavori il direttore della Coldiretti di alessan-dria, Simone moroni, che ha ribadito la validaopportunità per il territorio provinciale rap-presentato dalla corilicoltura in particolare, edalla frutta in guscio in generale, soprattuttopensando anche alle nuove generazioni.

nei territori patrimonio dell’unesco

ALESSANdRO ROvERSIProf. Univ. di Piacenza

ALbERTO MANzOagronomo miPaaF

iflettori accesi, dunque, sul nocciolo ele sue potenzialità partendo dai luoghinel paesaggio monferrino dove si tro-vano i noccioleti: Lu monferrato, nel

moncalvese e in valle Cerrina. Le principali osser-vazioni e i punti di forza che hanno spinto Coldi-retti a indirizzare le proprie risorse e riversare lapropria fiducia nello sviluppo del settore corili-colo sono molteplici.

Redditività:nelle aree collinari non irrigue del monferrato, lacoltivazione dei cereali non permette ormai i red-diti minimi per consentire alle aziende di rimanere

unità attive sul mercato. il guadagno, quando c’è, èrappresentato da una parte del contributo pubblicoprevisto dalla Politica agraria Comunitaria. i contieconomici effettuati in questi ultimi anni di osser-vazioni dimostrano che nella peggiore delle ipotesiproduttive, un ettaro di noccioleto, nel corso dei40 anni di vita presunta, riesce a garantire un gua-dagno complessivo superiore ai 60.000 €, al nettodi tutte le spese e comprensivo delle ore lavorativecalcolate per l’operatore a più di 60 euro/ora. nelcaso in cui l’agricoltore si servisse, per tutte le ope-razioni colturali dell’anno di contoterzisti, il suoguadagno rimarrebbe comunque, complessiva-mente, superiore ai 46.000 euro a ettaro.

il noccioloL a m i g L i O r e O P P O rT U n i T à P e r C O r r i B i L e P e r F a r F r O n T ea L L e C r e S C e n T i d i F F i C O LT à d e L L e a z i e n d e a g r i C O L e C O L L i n a r i a C h i U d e r e i B i L a n C i e C O n O m i C i i n P O S i T i v O

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olti gli intervenuti, come è possibile vederenella foto, al convegno organizzato da Col-

diretti alessandria e dall’Osservatorio corilicolo perfare il punto sulle ultime novità e strategie che ve-dono protagonista uno dei settori emergenti della“nuova agricoltura”. gli esperti e addetti ai lavori,durante le loro relazioni, hanno illustrato conesempi concreti la possibilità di realizzazione di mo-delli nazionali ed internazionali esportabili sul terri-torio monferrino: grande attenzione è stata data alpaesaggio e ai mutamenti già in essere dovuti pro-prio alla coltivazione della nocciola dove, special-mente in monferrato, ha preso il posto dei vigneti.

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nuovi modelli per

una nuova agricoltura

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1 ettarodi noccioleto

40 anni di vitapresunta,

guadagnooltre 60.000€

ALbERTO PANSECChIagronomo Coldiretti

bARbARA PANCINOricercatrice Univ.Tuscia

dARkO PANdAkOvICarchitetto paesaggista

GIUSEPPE CONCAROdirettore Cadir Lab

PAOLO GIROLAdir. “il nostro tempo”

SIMONE MORONIdir. Coldiretti alessandria

Lavoro:nell’ambito delle scarse opportunità lavorative edelle remunerazioni spesso insufficienti a con-durre una vita decorosa, la conversione alla cori-licoltura dei nostri territori, anche per piccoleaziende, può rappresentare per i giovani che in-tendono rimanere sul territorio una reale oppor-tunità. La coltivazione del nocciolo, con la propriaredditività, può inoltre rappresentare un’oppor-tunità di lavoro dipendente per coloro che nondispongono al momento di terreni in proprietà.

valorizzazione dell’ambiente:l’ambiente collinare monferrino è da sempre ca-ratterizzato dal succedersi di filari di vigneto chelo hanno reso accogliente e unico. i filari di noc-ciolo, allevati ad alberello e opportunamente col-tivati, si legano alle geometrie disegnate daivigneti e ne mantengono inalterato il valore pae-saggistico.

Tutela dell’assetto idrogeologico: i terreni incolti, la mancanza di manutenzione difossi e scoline, gli ormai abituali intensi periodi di

pioggia e le conseguenti frane e smottamenti deiversanti semi abbandonati, sono tutti figli dellamancanza di motivazioni economiche alla perma-nenza sul territorio della popolazione rurale. ilnoccioleto, non solo indirettamente garantendoun reddito e quindi una cura dei fondi, ma anchedirettamente con l’inerbimento permanente el’azione di assestamento svolto dagli apparati ra-dicali, assicura stabilità alle colline e riduzione deicosti di rifacimento e manutenzione della viabilitàpubblica.

Qualità del prodotto: la varietà piemontese, la Tonda gentile Trilobata,risulta universalmente riconosciuta come la mi-gliore nocciola coltivata. il ministero dell’agricoltura e l’Unione europeariconoscono il Consorzio nocciola Piemontei.g.P. che tutela e valorizza la nocciola piemon-tese dalla sua coltivazione fino ai semilavorati(nocciola tostata, granella, farina e pasta).

Prospettive di mercato:a livello mondiale, le previsioni del fabbisogno, da

parte dell’industria dolciaria di nocciole pregiate,son di un aumento repentino (100%) nei prossimi10 anni.

Accordi di filiera: il territorio della provincia di alessandria è riccodi aziende trasformatrici che ricercano un pro-dotto di qualità e di provenienza locale. La Coldiretti ha sottoscritto, ormai da alcuni anni,un accordo di conferimento di nocciole con lanovi-elah-dufour che, dal canto suo, premia ul-teriormente, oltre al prezzo di mercato, la qualitàintrinseca delle nocciole consegnate.

Qualità:la nocciola prodotta sulle colline del monferratofornisce una qualità paragonabile alle migliori par-tite di prodotto piemontesi.

valore dei terreni: cambia il valore del terreno poichè l’impianto diun noccioleto favorisce immediatamente l’incre-mento del valore dell’area interessata che per iterritori monferrini raddoppia.

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are del bene agli altri. e’ questo ciò cheogni giorno offre un senso alla nostravita. dobbiamo imparare a dire gra-

zie”. Con queste parole mons. Paolino Siri vi-cario generale diocesi di acqui Terme, hainiziato l’omelia di fronte ad una Cattedralegremita di coltivatori provenienti da ogni partedella provincia giunti nella cittadina termale percelebrale la giornata del ringraziamento orga-nizzata della Coldiretti alessandrina per ren-dere grazie al Signore, un’occasione per stareinsieme e per esprimere con gioia quel senti-mento di riconoscenza che i coltivatori hannoda sempre fatto proprio. Sul sagrato antistanteil duomo, come è tradizione, i trattori hannoaccolto i fedeli per dare il benvenuto ad un mo-mento che da sempre “appartiene a Coldi-retti”. numerose le autorità civili, militari ereligiose che hanno preso parte alla celebra-zione. Presenti i vertici della Coldiretti alessan-drina e del Consorzio agrario del PiemonteOrientale. La Coldiretti ha promosso fin dal-l’inizio della sua storia la giornata del ringra-ziamento che veniva celebrata annualmentenelle Parrocchie e nelle diocesi fin dal 1951: laChiesa, in questa ricorrenza, guarda ai giovaniagricoltori come a una linfa vitale perché pos-sono far crescere anche spiritualmente un set-tore, come quello dell’agricoltura, che è fontedi equilibrio dell’economia e della vita sociale.

"Fvita”, un tema di particolare rilevanza per il no-stro Paese e non solo. esso invita a dedicareun’attenzione speciale al tema del cibo, qualedono di dio per la vita della famiglia umana.Così, nel ringraziare il Padre per i frutti dellaterra, ci rendiamo consapevoli di coloro chepatiscono la fame. Papa Francesco richiamaspesso “la tragica condizione nella quale vivonoancora milioni di affamati e malnutriti, tra i qualimoltissimi bambini”. La fame è minaccia permolti dei poveri della terra, ma anche tre-mendo interrogativo per l’indifferenza delle na-zioni più ricche. infatti, alla sottonutrizione dialcuni, si affianca un dannoso eccesso di con-sumo di cibo da parte di altri. La terra va cu-stodita come un vero e proprio bene comunedella famiglia umana, dato per la vita di tutti.essa deve mantenere come primaria la sua de-stinazione fondamentale - quella di essere, ap-punto, fonte di cibo per i suoi abitanti, facendoin modo che il rispetto e la ricerca della qualitàdei beni salvaguardi la capacità della terrastessa di produrre per la generazione presentee per quelle future. L’agricoltura poi non è soloproduzione finalizzata a nutrire la famigliaumana, ma anche custodia del territorio, che locura e lo riqualifica. inoltre, la stessa agricolturaè anche un sistema di relazioni umane, che sisviluppano in stretto contatto con la terra edi suoi ritmi. La custodia della terra per nutrire

“La giornata del ringraziamento è un mo-mento importante di riflessione e preghiera.Un momento che è nostro, profondamente diColdiretti, sentito dalla nostra gente, dai nostriimprenditori che ogni anno aspettano questaricorrenza con rinnovato spirito di ricono-scenza. - affermano il presiden te e il direttoredella Coldiretti di alessandria roberto Paravi-dino e Simone moroni - il lavoro agricolo con-sente all’uomo di realizzare un rapportodiretto e assiduo con la terra, è una reciprocitànella quale si rivela e si compie un disegno fi-nalizzato alla vita, all’essere e al benessere del-l’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno.non dobbiamo dimenticare che questa èun’occasione importante per meditare sui pro-blemi che il mondo rurale sta vivendo, acuitidal protrarsi degli effetti di una crisi economicae finanziaria di portata mondiale”. Quest’annoil denominatore comune che unisce tutte lefeste del ringraziamento, deciso dalla Commis-sione episcopale non a caso è stato “Benedirei frutti della terra e nutrire il pianeta”. La gior-nata del ringraziamento 2014 precede, infatti,di alcuni mesi l’apertura di expo milano 2015dedicato a “nutrire il pianeta. energia per la

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il pianeta è impresa che richiamaanche la responsabilità delle singolepersone e delle famiglie: siamo con-sumatori, ma anche cittadini attivi eresponsabili. È saggezza privilegiare laqualità rispetto alla quantità, sapendoche - nei prodotti a forte impattoambientale e sociale - la qualità aiutala sostenibilità. altrettanto impor-tante è agire nelle nostre famiglie,per ridurre ed eliminare lo sprecoalimentare, che nelle società agiateraggiunge livelli inaccettabili. PapaFrancesco ha più volte denunciato la“cultura dello scarto”, cultura che“tende a diventare mentalità comuneche contagia tutti”, rendendoci “in-sensibili anche agli sprechi e agliscarti alimentari, che sono ancora piùdeprecabili quando in ogni parte delmondo, purtroppo, molte persone efamiglie soffrono fame e malnutri-zione. ricordiamo bene però che ilcibo che si butta via è come se ve-nisse rubato dalla mensa di chi è po-vero, di chi ha fame!” La giornata delringraziamento è un evento fecondodi riflessione e di preghiera per met-tere in risalto l’alleanza della terra edell’uomo, della preghiera e del la-voro: spunti che giungono dallaCommissione episcopale per offrirevalore aggiunto alle imprese e ieri, adacqui Terme, è stata l’occasione percontinuare a nutrire la coscienzadella propria identità cristiana perchénon si scolorisca perdendo ogni ca-pacità di proposta e di speranza. mo-

mento più significativo della celebra-zione, l’offertorio, dove il “grazie deicampi” diventa molto di più di un’oc-casione per stare insieme e peresprimere con gioia il sentimento diriconoscenza. “Ci si deve muovere -hanno aggiunto Paravidino e moroni- in un contesto di responsabilità so-ciale dell’impresa e in un ritrovato

ruolo di un’agricoltura che deve tu-telare l’ambiente e puntare a carat-terizzare prodotti che sonoespressione del territorio, cioè dellesue peculiarità naturali inserite in unatradizione e in una cultura che nefanno qualcosa di più di una merce,ovvero, una manifestazione di sensoconnessa alla cultura della vita”. a

partire dalla cosiddetta sovranità ali-mentare e dal primario diritto alcibo, rafforzando il ruolo dei coltiva-tori, incoraggiando i mercati locali eregionali, denunciando le politichemonopolistiche delle grandi industrieagro-alimentari e promuovendo ilbenessere della famiglia rurale. Lagiornata è proseguita a vallerana conun momento conviviale durante ilquale è stata consegnata a Francescagamalero, imprenditrice di Castel-lazzo Bormida, 90 anni portati allagrande, una targa simbolo di ricono-scenza e affetto per il suo impegnoin Coldiretti.

NELLA fOTO: la giunta Coldiretti al momento del suggestivo taglio della torta raffigurante il simbolo dell’Organizzazione e i colori del made in italy. il mo-mento conviviale si è svolto al ristorante “vallerana” di alice Bel Colle: un importante momento di aggregazione e di riflessione per tutta la base associata.

NELLA fOTO: in primo piano il direttore della Coldiretti di alessandria Si-mone moroni, accanto a lui i dirigenti renato Baldi, marco Parodi, Francomaranzana e Fabio mogni. nella fila dietro graziella Boveri, Stefania gran-dinetti, valentina Binno, Carlo Pagella e antonio gemma.

NELLA fOTO: in prima fila il Presidente provinciale roberto Paravidino,con il presidente di zona di acqui Bruno roffredo, il sindaco enrico Bertero.nella seconda fila il presidente di zona di Cerrina mauro Bianco, il dirigenteBruno Tacchino e la signora roffredo.

UNA vITA dEdICATA ALL’AGRI-COLTURA: durante la giornata delringraziamento è stata consegnatauna targa per il suo impegno in Col-diretti e, da sempre in agricoltura, aFrancesca gamalero. 90 anni com-piuti lo scorso febbraio. nella fotocon il Presidente ed il direttore.

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egalità, difesa e valore aggiunto per il veroagroalimentare italiano” è stato il titolodel convegno che si è svolto a Torino lo

scorso 28 novembre e al quale ha partecipato unanumerosa delegazione della Coldiretti alessan-drina guidata dal direttore provinciale Simone mo-roni. dopo l’introduzione a cura del magistratodella Corte dei Conti andrea Baldanza e vice pre-sidente del Comitato Scientifico sull’Osservatorioper la Criminalità in agricoltura e nell’agroalimen-tare, il presidente di Coldiretti, roberto moncalvoha aperto la discussione, che ha visto impegnatil’assessore regionale all’agricoltura giorgio Fer-rero in rappresentanza del presidente della re-gione Piemonte, Sergio Chiamparino, il presidentedel Comitato Scientifico dell’Osservatorio per laCriminalità agricoltura e agroalimentare gian-carlo Caselli e il generale comandante dei Cara-binieri per la Tutela della Salute - nas, CosimoPiccinno. Presente anche il presidente di Unionca-mere Ferruccio dardanello. moderatrice, mauraFassio, giornalista della rai del Piemonte. “Siamodi fronte a una drammatica escalation con i seque-stri che hanno già raggiunto nel 2014 il valore dicirca mezzo miliardo nell’agricoltura e nell’alimen-tare, diventate aree prioritarie di investimento

della criminalità organizzata, che ne comprende lastrategicità in tempo di crisi perché del cibo, anchein tempi di difficoltà, nessuno potrà fare a meno,ma soprattutto perché consente di infiltrare inmodo capillare la società civile e condizionare lavia quotidiana delle imprese e delle persone”: èquanto ha denunciato il presidente roberto mon-calvo. Caselli e Baldanza hanno poi evidenziato neiloro articolati interventi che, quando si parla dicontraffazione e falsificazione dei prodotti alimen-tari Made in Italy, non si possono non citare i costia carico dell’italia: 300.000 posti di lavoro. il rap-porto “agromafie” dice che il fatturato del frau-dolento Made in Italy, nel solo settoreagroalimentare, ha oltrepassato i 60 miliardi dieuro, quasi il doppio del fatturato delle esporta-zioni nazionali degli stessi prodotti originali. a taleproposito, il ministro martina ha già predispostol’organizzazione a milano, in vista dell’expo, di unForum internazionale di contrasto alla contraffa-zione e di studio dell’Italian sounding e dell’ancorapiù pericoloso Italian landering, un mix ben confe-zionato di pubblicità e prodotti ingannevoli, sofi-sticazioni, scadente qualità, possibile lavaggio didanaro sporco. “La tendenza in atto - ha eviden-ziato moncalvo - è destinata a far salire il volume

d’affari complessivo della criminalità organizzatache, secondo il rapporto agromafie Coldiretti/eu-rispes, aveva raggiunto circa 14 miliardi di euro nel2013, con un aumento record del 12% rispetto adue anni fa, in netta controtendenza rispetto allafase recessiva del Paese, perché la criminalità or-ganizzata trova terreno fertile proprio nel tessutoeconomico indebolito dalla crisi. Per questo, le mafie hanno già imposto il propriocontrollo sulla produzione e la distribuzione di ge-neri alimentari del tutto eterogenei tra loro. Con-trollano in molti territori la distribuzione e talvoltaanche la produzione del latte, della carne, dellamozzarella, del caffé, dello zucchero, dell’acqua mi-nerale, della farina, del pane clandestino, del burroe, soprattutto, della frutta e della verdura”. Comerispondere a questa situazione che, anziché fer-marsi, è in costante aumento? L’audit della Com-missione europea sulle strutture nazionali dicontrollo promuove quelli italiani su dop e igp.esistono 266 marchi registrati di cui, 161 dop, 103igp e 2 Stg. Sono già stati effettuati 60 mila con-trolli ad opera di organismi di controllo comeicqrf, nac, Corpo Forestale, guardia Costiera, conoltre 32 milioni di euro di sequestri nei primi ottomesi dell’anno. nel prendere la parola l’assessore

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COLdIRETTI PIEMONTE IN TRINCEACON PROdUTTORI E CITTAdINIi n d i F e S a d e L v e r O a g r O a L i m e n Ta r e i Ta L i a n O

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giorgio Ferrero ha voluto sostanziare l’apprezza-mento della giunta regionale per l’iniziativa diColdiretti “il Presidente Chiamparino mi ha pre-gato di annunciare questa nostra volontà di ade-sione alla Fondazione che sarà presto portata ingiunta, poiché riteniamo che una regione chedeve tutto alle imprese che hanno creato eccel-lenze agroalimentari e che stanno generando ungrande momento economico ed occupazionale,non possa non dare il proprio contributo a chitenta di contrastare fenomeni speculativi allespalle di produttori e consumatori”. “Ci aspet-tiamo il concreto sostegno delle istituzioni pub-bliche e private. - ha concluso antonio de

Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte - Siamopronti ad accogliere il contributo di tutti in questabattaglia di civiltà. La repressione delle frodi iniziaa dare i suoi frutti anche in europa, come ad esem-pio per l’olio falsamente etichettato igp Toscano,sospeso dalla commercializzazione nei magazziniharrod’s di Londra. abbiamo voluto affrontarequesto problema anche in Piemonte, terra dalleeccellenze produttive, dove spesso gli imprenditoricorretti ed onesti subiscono una concorrenzasleale generata da fenomeni illegali che rischianodi creare danni irreversibili alla reputazione di talieccellenze e, quindi, economici ed occupazionaliper i nostri territori”.

NELLA fOTO: in prima fila il Presidente del Co-mitato Scientifico dell’Osservatorio per la Cri-minalità agricoltura e agroalimentare giancarloCaselli assieme al direttore provinciale Coldi-retti alessandria Simone moroni. Sotto i mani-festo che ha sponsorizzato l’iniziativa.

NELLA fOTO: esempi di “Falso made in italy”. il volume d’affari complessivo dell’agromafia è salito a14 miliardi di euro, in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese perchè la criminalitàorganizzata trova terreno fertile proprio nel tessuto economico indebolito dalla crisi.

NELLA fOTO: la sala gremita del foyer del Toro al Teatro regio di Torino. molte le autorità presenti.

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aTTUaLiTà- intervista al presidente moncalvo

lcuni stralci dell’intervistarilasciata dal presidentedella Coldiretti, robertomoncalvo, al quotidiano“avvenire” sul tema del

Ttip, il trattato commerciale tra europa eUsa, al centro dei timori di cittadini e agri-coltori per i rischi di un abbassamentodegli standard di sicurezza dei cibi. La pub-blicazione del mandato negoziale in cuil’europa specifica che nella trattativa congli Stati Uniti non si può nemmeno discu-tere di abbassare gli standard di salute esicurezza per i consumatori ha rassicu-rato anche roberto moncalvo, il presi-dente di Coldiretti: “il mandato negozialedice alcune parole forti e rimarca in di-versi punti che la sicurezza alimentarenon è negoziabile. Poi naturalmente re-stiamo sempre in allerta”.

Phil Hogan, il nuovo commissarioall’Agricoltura, vi ha dato rassicu-razioni?

hogan è fortemente convinto del pri-mato del sistema agricolo all’interno del-l’alimentare europeo. al Forum ha spesoparole importanti, ribadendo che impor-tando cibi che da noi non possono essereprodotti perche non rispettano i nostristandard metteremmo in difficoltà da unlato i consumatori, costringendoli a stu-diare ancora di più ciò che comprano,dal’altro le aziende, che si troverebberoad avere a che fare con concorrenti av-vantaggiati da regole più blande.

L’alimentare italiano ha davverobisogno di questa intesa per sfon-dare negli Stati Uniti?

il nostro export sta già aumentando,però il mondo ha fame di italia e gli Usasono il mercato più ricettivo e interes-sante. Un buon accordo che agevoli lenostre esportazioni e una grandissima

opportunità. Soprattutto per la sempli-ficazione delle barriere non tariffarie:negli Stati Uniti, per esempio, esistonoalmeno 2.800 autorità diverse degli Statifederati che pongono ognuna requisitispecifici per le importazioni di cibo. euna burocrazia difficilissima da superare.Una semplificazione ci aiuterebbe molto.

Sembra più problematico il casodei prodotti di origine protetta,che gli Stati Uniti non vogliono ri-conoscere.

Qui il rischio è che con il Ttip si vadaverso una soluzione di basso profilocome quella firmata con il Canada, dovei nostri prodotti dop, igp, doc ect. de-vono convivere con marchi registrati dalnome generico come il famigerato Par-mesan... Pensi che in Canada esiste unmarchio Prosciutto San daniele.

Sulla trasparenza nell’alimentare,però, c’è stato molto da discutereanche in Europa. In particolaresulle regole dell’etichettatura, chediventano operative fra qualchegiorno. Vi convincono?

il testo che entra in vigore il 13 di di-cembre contiene qualche novità interes-sante. Lascia a ogni Paese la possibilità diprevedere etichette trasparenti. Così sa-ranno i singoli Stati a dovere dimostrareche c’è una volontà forte di offrire piùtrasparenza ai cittadini, arrivando a mi-sure aggiuntive come l’etichettatura diorigine. e un’opportunità concreta. Percapire la volontà degli italiani e stato av-viato un sondaggio sul sito del ministerodell’agricoltura, confidiamo che la gentepretenda etichette più chiare, per cono-scere meglio quello che mangia.

Ttip Ue-Usa rispetti standard made in Italy

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“Il vero problema è difenderei nostri prodotti DOP”

intervista suroberto moncalvo

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scheda nocciolo n.35

[a cura di alberto Pansecchi]

La classificazione dei prodotti originati dalle prime tra-sformazione delle nocciole, una volta sgusciate, avvienein funzione della dimensione alle quali vengono ridotte.Prima di qualsiasi operazione, le nocciole affrontano lafase della calibrazione in guscio, della sgusciatura, di unanuova calibratura (una volta sgusciate), della tostatura edella cernita che avviene manualmente o meccanica-mente. Si parla quindi, dal più grande al più piccolo di:

• Nocciole intere

• Nocciole in pezzi quarti e mezze nocciole

• Nocciole spezzate: i pezzi presentano dimensioni comprese tra 4 e 9 mm

• Granellona superiore: con pezzi che vanno dai 5 ai 7 mm

• Granellona: pezzi da 4 mm a 6 mm

• Granellina: pezzi da 1 mm a 3 mm

• Farina: particelle inferiori a 1 mm

• Olio: Frazione fluida ottenuta per pressatura a freddo di nocciole crude o tostate

distinzione per dimensioni

•valore nutrizionale

• dolce o Salata

• alimentazione e cosmesi

• nuovi futuri utilizzi

Il nocciolo è una specie originaria dell’Asia Minore, ed è una delle più antichepiante coltivate dall’uomo (ritrovamenti in manoscritti di 5000 anni fa).

Sia i Greci che gli antichi Romani ne scoprirono le preziose qualità medicinali,alimentari e il particolare valore nutritivo.

Oltre ad essere consumate da sole, le nocciole vengono adoperate per la pro-duzione di confetti, torroni, cioccolato, gelati e dolciumi vari, ma anche di ali-menti di impronta “salutistica” come i muesli.

Le nocciole, in quanto “frutta secca”, sono molto utilizzate nei regimi alimen-tari di tipo: Macrobiotico, Dieta a Zona e Dieta Paleolitica.

A fine pasto, ogni Natale, è di buon augurio romperle e gustarle!Le t

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[a cura di alberto Pansecchi]

Nocciole intereUna volta sgusciate e dopo un’attenta selezione le nocciole intere pos-sono trovare una destinazione sia nel consumo fresco che nella pre-parazione di dolci.

La nocciola può essere utilizzata tal quale o dopo aver subito una to-statura più o meno intensa, come snack, oppure salata per accompa-gnare aperitivi o come antipasto.

normalmente ove i dolci richiedono la presenza di nocciole intere sipredilige la varietà piemontese per le migliori caratteristiche organo-lettiche e la finezza del sapore.

a cura del servizio di consulenzatecnico-agronomica Coldiretti AlessandriaRingraziamenti: Una grazie particolare a Luca gatti per l’aiuto fornito

Granella e farinaLe nocciole tostate intere passano nella granellatrice che le frantuma. La granella viene poi setacciata per separarla dallafarina e divisa nelle varie tipologie in funzione della grandezza dei frammenti. riducendo le nocciole tostate in polvere si ot-tiene la farina di nocciole che costituisce l’ingrediente principale per la preparazione delle torte di nocciole e dei baci didama e trova poi moltissimi abbinamenti in cucina (tagliolini, etc).

La granella oltre alla pasticceria è destinato alla preparazione, in cucina, di piatti raffinati: sparsa sul carpaccio al posto delparmigiano, nella salsa da accompagnare ad un arrosto o in insalata in sostituzione di noci o pinoli.

La farina di nocciole non contiene glutine e può essere impiegata nei regimi alimentari gLUTen-Free. Per il basso livellodi carboidrati presenti, la farina di nocciole non è controindicata in caso di diabete mellito tipo 2 e di ipertrigliceridemia.Presenti in percentuali interessanti sono gli acidi grassi di tipo monoinsaturo, ovvero gli omega 9.

PastaLa pasta di nocciole è un semilavorato composto dal 100% da noc-ciole tostate. Trova impiego in pasticceria per diverse preparazioni esoprattutto in gelateria nella preparazione del gelato alla nocciola.

La tostatura, oltre ad accentuarne il sapore e renderlo caratteristico,rimuove tutta l’acqua che, se pur in piccola quantità, è presente nellanocciola cruda. La nocciola tostata risulterà quindi completamenteanidra, allungandone naturalmente il tempo di conservazione.

La trasformazione in pasta avviene attraverso il passaggio in un “cutter” e successivamente in una macchina raffinatrice, cheattraverso un meccanismo a sfere d’acciaio, è in grado di raffinare la pasta fino a renderla finissima, fluida e impalpabile.

Oliodalla spremitura a freddo dellenocciole tostate, si ricava un olioparticolare, prezioso e ricco diimportanti caratteristiche nutri-zionali. La spremitura avviene nor-malmente grazie a piccole presse

idrauliche che impiegano diverse ore a completare l’opera-zione. Ottimi abbinamenti sono il carpaccio di carne o dipesce, l’arrosto o il roastbeef, la pasta in bianco, o accompa-gnato ai formaggi. L’olio di nocciole crudo ha un gusto moltopiù delicato e fruttato, dona un gradevole aroma di nocciolefresche se utilizzato nella preparazione della maionese, op-pure sulla bresaola. esso trova anche ottimi impieghi in co-smetica, in quanto idratante e lenitivo. a livello cutaneo, è consigliato per pelli secche, rovinate,squamose che lo assorbono velocemente. Terapeuticonel caso di eczemi molto secchi e di eritemi dei bambini.ha inoltre proprietà cicatrizzanti, astringenti e antinfiam-matorie.

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alla vendita o dall’affitto deiterreni agricoli pubblicipossono nascere oltre die-cimila nuove imprese agri-

cole condotte da giovani con unconcreto impulso positivo alla cre-scita del Pil in italia. e’ quanto èemerso da una analisi di Coldirettigiovani impresa nel dossier “nellagreen economy c’è lavoro per i gio-vani” presentato in occasione dellaconsegna degli Oscar green”, i premiper l’innovazione con l’alto Patro-nato del Presidente della repubblica.Sono questi gli effetti - sottolinea laColdiretti - del protocollo d’intesaappena firmato dalla Conferenza delleregioni, dal ministero delle Politicheagricole, l’ismea, l’anci e l’agenzia deldemanio che prevede la cessione aigiovani dei terreni agricoli che fannocapo a regioni ed enti locali. Si trattasecondo il dossier della Coldiretti dioltre 140mila ettari di superficie agri-cola utilizzata censiti dall’istat per unvalore stimato - precisa la Coldiretti- in 2,8 miliardi di euro sulla base deivalori fondiari medi in italia. La ces-sione di questi terreni - continua laColdiretti - toglierebbe a Comuni,regioni e allo Stato il compito impro-prio di coltivare la terra, renderebbe

disponibili risorse per lo sviluppo e lacrescita del Pil ma soprattuttoavrebbe il vantaggio di calmierare ilprezzo dei terreni, stimolare la cre-scita, l’occupazione e la redditivitàdelle imprese agricole che rappresen-tano una leva competitiva determi-nante per la crescita del Paese. dalritorno delle terre pubbliche agli agri-coltori che le coltivano possono na-scere nuove imprese o, in alternativa,essere ampliate quelle esistenti. ilprogramma di dismissione è già inatto con il demanio che ha appenapubblicato online i bandi che riguar-dano i primi 500 ettari dei 5.500 resi

disponibili dalla Stato mentre alcuneregioni hanno creato le “banche dellaterra” dove censire i terreni pubblicidisponibili ma in alcuni casi anche iterreni incolti dei privati. nel detta-glio sono ben otto le regioni(Abruzzo, Campania, Liguria, Puglia, Sici-lia, Toscana, Umbria e Veneto) che hannoapprovato leggi per favorire l’accessoai terreni pubblici dei giovani impren-ditori agricoli mentre in altre cinque

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green economy

DOSSIER COLDIRETTI GIOVANI IMPRESE

c’è lavoro per i giovani”C O n C e S S i O n e T e r r e d i S TaTO e ’ Pa rT i Ta L a v e n d i Tae L ’ a F F i T TO d i 1 4 0 m i L a e T Ta r i P e r U n va L O r e d i 2 , 8m i L i a r d i d i e U r O a 1 0 m i L a g i O va n i

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I vINCITORIdELL’OSCAR GREENda aPi anTinQUinamenTO a miCrOaLghe, da ChiPS di Panea CanaPa aLimenTare, da PeCOrinO anTiCOLeSTerOLO aFragOLe vOLanTi ma anChe iL CarCere di PerUgia

aTTUaLiTà - organizzazione speciale green economy

sono in itinere (Calabria, Lazio,Lombardia, Marche e Molise). aiterreni alienati o locati, prevedeil progetto, non potrà essere at-tribuita una destinazione urbani-stica diversa da quella agricolaprima di 20 anni dalla trascri-zione dei contratti nei pubbliciregistri immobiliari. “La dismis-sione della proprietà pubblica deiterreni agricoli non solo toglieallo Stato, alle regioni e ai Co-muni il compito improprio dicoltivare la terra e rende dispo-nibili risorse per lo sviluppo, masoprattutto dà un impulso allacrescita, all’occupazione e allaredditività delle imprese che rea-lizzano performance migliori inagricoltura quando sono con-dotte da giovani” ha affermato ilpresidente della Coldiretti ro-berto moncalvo. “La disponibilitàdi terra è il principale ostacolo

alla nascita di nuove impreseagricole e il 50% delle impreseagricole già esistenti condotte dagiovani ha bisogno di disponibi-lità di terra in affitto o acquisi-zione, secondo una indagineColdiretti/ixè” ha continuato ladelegata di Coldiretti giovaniimpresa maria Letizia gardoni. initalia il costo della terra ha supe-rato i 20mila euro, un valore su-periore a quello di germania eFrancia. dietro il valore medio -conclude la Coldiretti - si na-sconde però una forte variabilità,con valori che partono dai milleeuro all’ettaro dei pascoli dellaprovincia di Catanzaro con unettaro di frutteto o vigneto nellezone di produzione più celebri,dalla Toscana al Trentino altoadige, che può andare da500mila a oltre un milione dieuro ad ettaro.

e api con i loro preziosi alveari come vere e proprie centralineantinquinamento, la stravagante coltivazione di microalghemolto apprezzate in cosmesi, in campo salutistico e in agricol-tura, le prime chips di pane leggere e gustose, la canapa con stu-

pefacenti virtù culinarie, ma utile anche nella bioedilizia, il pecorinoanticolesterolo amico del cuore, le fragole volanti con la carta d’identitàe il carcere di Capanne a Perugia che ridona dignità e voglia di vivere aidetenuti sono i vincitori del concorso “Oscar green” 2014, il premioper l’innovazione dei giovani della Coldiretti dei premi “Oscar green”sotto l’alto Patronato del Presidente della repubblica.“i nostri giovaniincarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio un tessuto pro-duttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le suecaratteristiche rende l’italia competitiva anche all’interno dei processidi mondializzazione dell’economia e delle idee” dichiara il presidentedella Coldiretti, roberto moncalvo.

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Pecorino anticolesterolo, il migliore amico del cuoreToscana - Carlo SantarelliSi sa che a chi ha il colesterolo alto è vietatomangiare del buon pecorino, ma oggi, graziealla brillante intuizione di Carlo Santarelli, nonsolo lo si può gustare, ma addirittura è consi-gliato per contrastare l’atavico nemico delcuore. Uno straordinario progetto scientificorealizzato dal caseificio di Carlo, in collabora-zione con l'università di Pisa e di Cagliari.

Le prime chips di pane che piaccionoa grandi e picciniPuglia - domenico d'AmbrosioLeggere, croccanti, ai mille sapori, dall’extra-vergine al formaggio. Si può fare una scorpac-ciata senza temere per la linea perché le chipsdi grano sono leggere e altamente digeribili. e’proprio questo il segreto del successo di do-menico che, sfruttando una lunga tradizione dipanificazione di famiglia, ha saputo ricavare unabrillante idea imprenditoriale.

Le fragole volanti con la carta d’identitàLombardia - Guglielmo Stagno d'Alcontresa pochi passi dal centro di milano nell’aziendadi guglielmo ci sono delle serre spaziali riscal-date con pannelli fotovoltaici dove vengonocoltivate delle straordinarie fragole in orti so-spesi. Tutto il prodotto poi viene sapiente-mente distribuito in tutta la città con delleapecar insieme a confetture, succhi di frutta,piantine per arricchire i balconi dei palazzi.

Le microalghe elisir di lunga vitaveneto - Matteo CastioniLe microalghe della specie Spiruline e haema-tococcus prodotte da matteo sono davveroportentose. non solo vengono ampiamente nel utilizzatenel mondo della cosmesi e consigliate comeintegratori e ricostituenti nelle diete ipocalo-riche perché particolarmente ricche di pro-teine sali minerali e antiossidanti naturali masono molto utili anche in agricoltura.

Dalla canapa stupefacentisorprese culinariebasilicata - Pasquale PolosaPasquale dopo i suoi studi universitari indivi-dua un antico canapaio, dove probabilmentein passato veniva prodotta la canapa e mettein coltura 10 ettari di canapa (cannabis sativa),di quelle a basso contenuto di principio attivoe ad alto contenuto di proprietà terapeutiche.ecco i trasformati: un olio incredibile per lesue potenzialità da impiegare nella medicina.

Le api centraline antinquinamentodella “Terra dei Fuochi”Campania - Salvatore SorboSalvatore Sorbo è un giovane apicoltore cheha messo le sue arnie a disposizione di “CaraTerra” un virtuoso progetto nell’ambiente,della Terra dei fuochi, attraverso le api. il pro-getto prevede la collaborazione dell’universitàdi napoli e quella del molise ha lo scopo ditrasformare gli alveari e le arnie delle api invere e proprie centraline di biomonitoraggio.

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aTTUaLiTà - pasta della bontà

uona perché fatta solo con grano 100% italiano, specialeperché sostiene l’unica associazione che in italia da cin-quanta anni è al fianco di chi non vede e non sente: torna,per il terzo anno consecutivo, la “Pasta della Bontà”, l’ini-

ziativa di raccolti fondi promossa dalla Lega del Filo d’Oro in colla-borazione con la Fondazione Campagna amica di Coldiretti. “Per ilterzo anno consecutivo e grazie al sostegno di Coldiretti - ha spie-gato rossano Bartoli Segretario generale dell’associazione - tornala Pasta della Bontà, con la quale arriveremo nelle case di migliaiadi italiani per coinvolgerli in un’iniziativa di solidarietà e sostegnoverso le attività della Lega del Filo d’Oro per l’assistenza e la riabi-litazione di bambini, giovani e adulti sordociechi e pluriminorati psi-cosensoriali”. nei mercati Campagna amica aderenti all’iniziativa, iclienti troveranno un gazebo della Lega del Filo d’Oro in cui saràdistribuita, a fronte di una donazione, una confezione da 1 Kg dipasta di grano duro 100% italiano. e per l’occasione non potevamancare il contributo di renzo arbore, storico testimonial dell’as-sociazione: “dopo 25 anni, la Lega del Filo d’Oro è per me comeuna famiglia - ha dichiarato il grande artista - e poterla aiutare e so-stenere nelle proprie attività è un piacere. invito tutti a fare lostesso: ‘vieni a scoprire il sapore delle buone azioni’, recita lo slogane con la Pasta della Bontà delizierete il vostro palato e il vostrocuore!” Con un semplice clic, sul sito www.pastadellabonta.it è pos-sibile conoscere il mercato più vicino, dove trovare il kit solidale, epartecipare al concorso “ricetta della Bontà”: in palio un corso dicucina presso la Boscolo Etoile Academy di Tuscania. “i mercati dicampagna amica non sono solo un luogo dove fare buoni acquistidi prodotti genuini, locali direttamente dagli agricoltori, a sostegnodell’ambiente, dell’economia e del lavoro del territorio ma sonoanche un momento di incontro e di solidarietà particolarmente si-gnificativo in occasione del natale” ha affermato il presidente dellaColdiretti roberto moncalvo. La Lega del Filo d’Oro, fondata nel1964, è oggi punto di riferimento per l’assistenza, la riabilitazione eil reinserimento, nella famiglia e nella società, delle persone sordo-cieche e pluriminorate psicosensoriali. Con oltre 500 dipendenti,600 volontari, 500 mila sostenitori attivi, è presente in italia con 5Centri residenziali, a Osimo (an) - Sede nazionale dell’ente -Lesmo (mB), modena, molfetta (Ba), Termini imerese (Pa) e 2 SediTerritoriali a roma e napoli.

Info: www.pastadellabonta.itNumero verde 800904450

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LEGA dEL fILO d’ORO: LE bUONE AzIONI hANNO UN bUON SAPORE

La pasta della bontà nei mercati di Campagna Amica

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dopo l’ALLUvIONE

olti ancora i problemi in attesa di unasoluzione dopo l’incontro della giuntaregionale con il ministro delle Politi-che agricole maurizio martina che si

è svolto ad alessandria il 21 novembre scorso aseguito degli eventi alluvionali. dopo una breve in-troduzione sulle problematiche di carattere gene-rale e la consegna di un documento sulle urgenzedel settore agricolo al ministro martina, al presi-dente della regione Piemonte Sergio Chiamparinoe all’assessore giorgio Ferrero, si è tenuto ungruppo di lavoro ristretto per esaminare nei det-tagli la problematica. in particolare il documentopunta ad affrontare la situazione di emergenza delleimprese agricole e chiede di promuovere ulteriorianticipi della PaC al fine di dotare le imprese agri-cole di un minimo di liquidità. inoltre si auspicanol’urgente attivazione degli interventi nazionali pre-visti a seguito dell’emanazione del decreto di rico-

noscimento dello stato di calamità naturale qualorasia stato compromesso il 30% della produzioneaziendale. ma soprattutto si chiede l’attivazione dimisure eccezionali di prevenzione per evitare il ri-petersi del dramma che colpisce i territori alessan-drini. roberto Paravidino e Simone moroni,presidente e direttore di Coldiretti alessandria, altermine dell’incontro hanno affermato: “diamoatto della sensibilità politica manifestata sia dal mi-nistro martina che dall’intera giunta regionale pie-montese. abbiamo tutti la consapevolezza delleoggettive difficoltà ad intervenire con misure com-plete. Ora le istituzioni ci dovranno dire quali mi-sure sono in grado di far partire con celerità eimmediatezza. il documento predisposto contienele richieste che potrebbero apportare un aiutoconcreto alla soluzione della drammatica situa-zione. Purtroppo le difficoltà finanziarie che stannocaratterizzando gli enti pubblici regione compresa,rappresentano un ulteriore elemento di preoccu-pazione rispetto a quanto chiesto. non demor-diamo e continueremo ad essere vicini alle nostreimprese con la determinazione di sempre”.

Le richieste avanzate riguardano: • Dichiarazione immediata dello stato di calamità;• Ripristino immediato della viabilità compro-messa che crea un danno sia all’economia azien-dale che al turismo;• Applicazione della legge 102/2004, escludendoil vincolo della percentuale minima del danno del30% della P.L.V.;

• La sospensione per un tempo congruo di tutti ipagamenti di imposte, tasse, tributi, mutui equant’altro.

Considerato che la provincia di alessandria sitrova collocata su un nodo fluviale d’italia, quindipiù a rischio, evidenziamo che le attuali polizzemultirischio sulle rese escludono dal risarci-mento i terreni in area golenale. a partire dal2011 la provincia di alessandria le associazioniagricole ed il Condifesa richiedono all’iSmea,che svolge funzioni di riassicuratore pubblico perle avversità atmosferiche, di modificare la polizzaper rendere assicurabili anche i terreni coltivatiin prossimità dei fiumi. e’ stata fornita ad iSmeauna statistica decennale completa sul rischio al-luvione per le 1.515 aziende alessandrine chehanno terreni in fascia golenale a (ha 6.332), infascia B (ha 5.185) e fuori fascia (ha 35.503), conproduzioni e danni subiti. ad oggi il problema nonha trovato soluzione e le aziende sono prive diuna polizza multirischio che le tuteli realmentedai danni da alluvione sulle colture. auspichiamoun intervento presso iSmea per giungere ad unrisultato; Pagamento immediato della PaC 2014e di tutte le altre misure previste dal PSr per leaziende alluvionate che ad oggi non hanno per-cepito questi aiuti; Pagamento della PaC e dellealtre misure, relative all’anno 2015 subito dopola presentazione delle domande (entro giugno

2015) per le aziende alluvionate.

OrganizzaziOne - maltempo

Ad Alessandriail vertice

al Ministro Martina

con un documentoconsegnato

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SI è CONCLUSO

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aTTUaLiTà - nuovo distributore del latte

l distributore automatico di latte, yogurt eformaggi a km.0 è un canale di commer-cializzazione che rappresenta una rispostadegli allevatori alle difficoltà di mercato

che sta attraversando il settore dei bovini da latte,ma anche degli ovini e dei caprini. Sicuramente ognidistributore rappresenta una nuova sfida che trovail supporto di Coldiretti, da sempre convinta dellavalidità dell’iniziativa quale strumento per avvicinareil consumatore ai prodotti del territorio”.Così emiliano Bracco vice direttore Coldiretti ales-sandria ha commentato il taglio del nastro delnuovo “punto vendita” inaugurato sabato 29 no-vembre a Terzo d’acqui nell’area del Self CentroPiazzolla. L’azienda agricola che si occuperà di ri-fornire giornalmente il distributore e assicurare laqualità e la freschezza del latte e degli alimenti con-tenuti in quello che è a tutti gli effetti un vero eproprio distributore a “Km.0”, è un imprenditoreagricolo della Coldiretti di alessandria, alcide ac-cusani. Socio storico della federazione alessandrina,dirigente della zona di acqui Terme, da sempre è alfianco dell’Organizzazione nel portare avanti bat-taglie e sfide. L’azienda di alcide accusani, si trova aSpigno ed è sicuramente quella che si può definire“di famiglia e di tradizione” dove l’agricoltura, daoltre sessant’anni, si impara a conoscere ancoraprima di nascere, testimonianza ne è oggi il figlioLuca, parte attiva in azienda e in Coldiretti.Questo di Terzo d’acqui è il dodicesimo distribu-tore, sempre firmato dall’azienda accusani, dislo-cato tra il territorio ligure e quello alessandrino,una grande soddisfazione per un progetto chetrova l’appoggio delle istituzioni: “Come sindaco -ha affermato il primo cittadino di Terzo, vittoriogrillo - non posso che essere onorato e ringraziaregli imprenditori che credono e continuano a farcrescere il nostro territorio, che non si lascianospaventare dalle difficoltà. nostro compito è nonlasciarli soli”. Per l’occasione, nella piazza antistante

il Centro Piazzolla, in regione domini, è stato alle-stito anche un mercato di Campagna amica, pre-sente gianluigi gaglione presidente provincialedell’associazione agrimercati e il segretario di zonadi Coldiretti giovanni rosso. “il successo di questaforma di vendita, sia del distributore a km.0 quandodei mercati degli agricoltori, è determinato dalla vo-glia di ristabilire un rapporto più diretto con il ciboconsumato del quale un numero crescente di cit-tadini vuole conoscere l’origine e le caratteristicheed essere certo della genuinità e freschezza, perdirla con una parola, rintracciabilità. - ha conclusoil vice direttore Coldiretti alessandria emilianoBracco - Questa è la battaglia di Coldiretti, il nostroprogetto: un modo per rafforzare il legame semprepiù stretto tra la campagna e i consumatori”.

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A Terzo d’Acqui e per l’occasione nuovo mercato di Campagna Amica

“distributori di latte, yogurt e formaggi:garanzia dal produttore al consumatore”

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oldiretti giudica in modo positivo ilfatto che la giunta comunale di alessan-dria abbia approvato il progetto che po-trebbe determinare la svolta per la

messa in sicurezza di Spinetta marengo, di Litta Pa-rodi e dei paesi limitrofi ma non condivide, alcuneconsiderazioni che sono emerse su quanto realiz-zato e sul comportamento tenuto dagli agricoltori.da sempre i coltivatori sono identificati come co-loro che custodiscono e tutelano il territorio, nonci stiamo ad avere il dito puntato come se fossimola causa dei tanti problemi legati alla mancata ma-nutenzione dei fossi e la poca attenzione nei con-fronti dei canali scolo. “Piuttosto il contrario: siamoper prevenire e monitorare, mettendo a punto unsistema snello ed efficiente per tenere puliti i ca-nali, piccoli e grandi, per tutto l’anno. - affermanoil presidente e il direttore della federazione pro-vinciale alessandrina roberto Paravidino e Simonemoroni - gli agricoltori non hanno alcuna colpadi queste esondazioni mentre l’impegno svoltodagli imprenditori agricoli a salvaguardia di un ter-ritorio provinciale a rischio idrogeologico, concontinue frane ed allagamenti dove foglie e detriticontinuano ad ostruire il defluire dell’acqua ai latidi molte strade comunali”. Totalmente interrato,svolge funzione di fognatura principale della cittàraccogliendo le acque bianche e nere, torna allaluce poco fuori il centro abitato, alla testa della lo-calità Castel gazzo. apparentemente riassume lecaratteristiche di canale, ma continua a raccoglieregli scarichi. a questa situazione va aggiunta l’inca-pacità del depuratore di novi di processare il ca-rico proveniente dalla rete fognaria del centroabitato in quanto è sottodimensionato e l’alimen-tazione di un bacino artificiale deputato all’irriga-zione per uso agricolo da parte del rio gazzo:acqua, inquinata, che viene usata per irrigare ortie campi coltivati a verdura. Le sistematiche analisichimiche effettuate dall’arpa hanno evidenziato unmaggior carico inquinante di origine industriale

che si somma a quello tipicamente fognario e unapreoccupante situazione di trascinamento dei con-taminanti sino al Tanaro. “Una situazione che nonè più accettabile: cause e colpe che vanno ricer-cate in scelte politiche non condivisibili e poco mi-rate che nel corso degli anni non hanno saputoaffrontare la situazione con la dovuta determina-zione. - aggiunge Carlo Pagella Presidente di zonadi alessandria - L’importante è che tutti faccianola propria parte e si assumano la propria respon-sabilità perchè il problema del Lovassina è di“rete”, non solo dei singoli. Per questo soprattuttola regione Piemonte e lo Stato sono interlocutoriprimari: per le soluzioni e le risorse necessarie.Cogliamo l’occasione per precisare che gli agricol-tori di Coldiretti alessandria ogni giorno sono im-pegnati per invertire questa rotta, ottimizzandol’impiego delle risorse esistenti, coinvolgendo sem-pre di più le imprese agricole nella manutenzionee nel monitoraggio del territorio”. Tutelare l’am-biente non significa necessariamente mera con-servazione dell’esistente, molte volte è piùvantaggioso dare spazio a individui ed imprese che

capillarmente abitano il territorio e ne conosconoi mutamenti: è importante però la collaborazionecon le istituzioni, i Comuni e i Consorzi di bonificache potrebbero approfittare in modo più concretodell'economicità dell’intervento competente e af-fidabile dei mezzi delle imprese agricole per otte-nere risultati vantaggiosi per tutti. ComeColdiretti lavoriamo ogni giorno per invertire larotta esistente, ottimizzando l'impiego delle ri-sorse disponibili, coinvolgendo sempre di più leimprese agricole nella manutenzione e nel moni-toraggio delle aree e incentivando interventi mi-rati. “Una priorità su tutte - hanno conclusoParavidino e moroni - rendere sistematici e coor-dinati interventi 'piccoli' e ‘grandi’, soprattutto conle istituzioni, lavorando in sinergia per il difendereil futuro del nostro territorio e dei suoi abitantiaffinchè non si debbano più fare i conti con i dannidovuti alle esondazioni come accaduto in questiultimi anni dove noi agricoltori siamo sempre trai primi a correre in soccorso delle popolazioni al-luvionate e impegnati in prima persona nella fasedella ricostruzione”.

Rio Lovassina: mancata manutenzionedei fossi? Non diamo colpe agli agricoltori!

aTTUaLiTà - rio lovassina

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PERPLESSITà dI COLdIRETTI dOPO LE ESONdAzIONI

Torniamo ad occuparci di uno dei corsi d’acqua che più fa discutere per la mancata sicurezza

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RISTRUTTURAzIONE E RICONvERSIONE

vignetiContributo forfettario massimo ad ettaro per vigneti ordinari.

di contributo

Riaperto il bandoper le domande

nche per la campagna 2014/2015 si èriaperto il bando per la presentazionedelle domande di contributo “ristruttu-razione e riconversione vigneti”. La do-

tazione finanziaria della regione Piemonte perquesto bando è di 8.349.693,51€, ma, di questi,circa due milioni di euro sono destinati al paga-mento delle domande 2014, ammesse al finanzia-mento ma non pagabili per esaurimento dei fondi.Per cui per questo bando, in realtà la dotazione ef-fettiva risulta di circa 6.300.000€, e questo po-trebbe comportare, nel caso di una forte adesionea livello regionale alla misura,come negli anniscorsi, che i fondi non saranno sufficienti a soddi-sfare tutte le domande. La misura ricalca quella del-l’anno scorso, con alcune importanti novità:

• La superficie minima per l’intervento passaa ha 0.30 nel caso di aziende che abbianouna superficie vitata di almeno un ettaro. Perchi risulta possedere meno di un ettaro diSaU vitata la superficie minima è di ha 0.50(esattamente l’opposto di quanto previsto nelloscorso bando);

• È stata introdotta la possibilità di riutiliz-zare i pali intermedi usati, nel caso di estirpoe reimpianto, purchè siano in cemento ed inuno stato idoneo a garantire la propria effi-cacia per tutta la durata del nuovo vigneto;

• Per l’intervento C.1 (trasformazione delleforme di allevamento) non è più previsto lasostituzione della paleria;

• nel caso di acquisto di un diritto di reim-pianto, contrariamente all’anno scorso percui all’atto della presentazione della do-manda di contributo bastava che avessi ini-ziato la procedura di trasferimento, inquesto bando è necessario aver perfezio-nato il trasferimento e aver presentato co-municazione di reimpianto;

• nel caso di domande con interventi diestirpo e reimpianto (a.1 e B.1) con paga-mento a collaudo, senza fideiussione, la co-municazione di estirpo va trasmessa almenotrenta giorni prima della presentazione delladomanda di contributo, pena la decadenzadella stessa. Le domande di contributo do-vranno essere trasmesse tramite il portaleSistema Piemonte entro e non oltre le ore24.00 del 31 gennaio 2015 e il materialecartaceo dovrà essere consegnato presso gliUffici Provinciali entro le ore 12.00 del 09Febbraio 2015. in caso di trasmissione tra-mite posta non fa fede la data del timbro po-stale ma la data di ricevimento presso gliUffici competenti.

Per maggiori informazioni rivolgersi agliuffici zona Coldiretti.

AContributo massimo forfettario ad ettaro per vigneti con latitudine media superiore ai500m o terrazzati o ciglionati o con pendenza media superiore a 30% in base alle caratte-ristiche riportate nello schedario viticolo al livello particellare.

Fermi restando gli importi massimi per ettaro, il contributo massimo erogabile per ognisingola domanda è di 140.000€

La regione Piemonte con la deliberazione della giunta regionale n. 26-593 del 18 no-vembre 2014, ha emesso le disposizioni regionali attuative della misura investimenti dell’OCmvino. Si rimane ora in attesa della circolare agea e dell’apertura del portale, per poter pro-cedere alla presentazione delle domande. La misura, come per gli anni scorsi, prevede unaspesa minima di 20.000€ ed una massima di 150.000€. La novità, rispetto agli anni precedentie che in questo bando non sono previsti contributi per interventi di natura edilizia, ma solocontributi per acquisto attrezzature ed impianti. non appena il ministero avrà dato parerepositivo alle disposizioni attuative della regione Piemonte e a seguito dell’uscita della circolareagea, si potranno presentare le domande. La scadenza per l’esecuzione delle opere sarà pre-subilmente il 30 giugno 2015. visti i tempi ristretti che tale bando comporta, consiglio a chifosse interessato, a procurarsi i preventivi, (tre per ogni impianto e/o attrezzatura). Per maggioriinformazioni e per la predisposizione delle domande, rivolgersi agli uffici Coldiretti.

IMPORTANTE SCAdENzASi rammenta che la scadenza della dichiarazione obbligatoria di vendemmia e produzionevini e mosti e rivendicazioni produzioni a dOC., è alle ore 24.00 del 15 gennaio 2015.Chi non avesse ancora provveduto contatti al più presto il proprio ufficio zona.Si ricorda che la mancata o ritardata presentazione comporta l’esclusione da contributicomunitari (ristrutturazione vigneti, OCM investimenti, ecc.), e sanzioni da 200 a 3.000€.

Misura investimenti dell’OCM vino

[pagina a cura di valerio Scarrone]

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OrganizzaziOne - i giovani e il settore primario

ndrea giaroli, 45 anni, è un ingegnere elet-tronico trapiantato a Fraconalto da oltre20 anni. da circa 3 anni, a causa della crisiche ha travolto anche l’azienda in cui la-

voravo con il solito strascico di delocalizzazioni, taglial personale, ecc, ha trasformato in attività princi-pale la passione per i bovini che coltivava da semprema a livello di hobby. ha così avviato una modestaattività di vendita porta a porta di carne bovina pro-veniente esclusivamente da animali allevati nella pic-cola stalla di proprietà. L’attività pian piano ècresciuta e con tanto coraggio e un po’ di inco-scienza ha realizzato una stalla tutta nuova, senzacontributi, dove trovano posto circa 35-40 capiesclusivamente di razza Piemontese, tutti rigorosa-mente iscritti al Libro genealogico. La clientela sem-bra essere soddisfatta della qualità del prodottoofferto, gli animali sono alimentati senza mangimi in-dustriali, solo con una miscela di cereali che realiz-zata personalmente da andrea. anche a livellomorfologico gli animali hanno un buon successovisto il numero di presenze e i commenti dei visita-tori allo stand in occasione di piccole mostre locali.ma la passione per questa splendida razza ha spintoandrea a tentare la partecipazione anche alla35esima mostra nazionale di razza a Cuneo che siè svolta lo scorso novembre. “volevo poter mettere

i miei animali fianco a fianco con quelli dei più grandiallevatori delle province di Cuneo e Torino. La pre-parazione è stata molto impegnativa sia per ottem-perare a tutti gli obblighi burocratici e di controllisanitari, sia per abituare alla sfilata sul ring animaliche venivano da cinque mesi di pascolo sull’appen-nino, liberi di vagare tra monti, prati e boschi. e fi-nalmente è arrivato il momento di entrare sul ringcon il primo torello: quando ero al cospetto del giu-dice mi tremavano le gambe. io, dalle estreme pen-dici della provincia di alessandria, da un paesinosperduto in cima ad un monte, dentro al ring in-sieme ai nomi storici della razza Piemontese: Caffer,

Barale, delsoglio, Quaglia, vignolo, Colombero tito-lari di allevamenti con un minimo di 70-80 capi finoa oltre 500 capi. - ci ha raccontato orgoglioso an-drea - ma alla fine del pomeriggio sopra il miomicro stand facevano bella mostra tre coccarde tri-colori relative a due quarti e un terzo posto. nes-sun premio economico avrebbe potuto superare lasoddisfazione per quelle tre semplici coccarde per-chè sono la certificazione ufficiale di un giudice na-zionale sulla bontà del lavoro di selezione svolto inquesti anni e sono soprattutto lo stimolo per con-tinuare con ancora maggior passione e puntare infuturo ancora più in alto”.

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ripartita lo scorso 5 dicembre unanuova stagione formativa per giovani

impresa alessandria. Le lezioni, tenute dalladott.ssa Stefania Barbiero, hanno avutocome filo conduttore il “Parlare in pub-blico”. i primi due incontri si sono svoltinella sala multimediale della sede provin-ciale di Coldiretti: presenti oltre ai giovaniimprenditori anche i segretari zona con ladelegata regionale e provinciale giovaniimpresa valentina Binno.

ÉCONTINUA LA fORMAzIONE dI GIOvANI IMPRESA ALESSANdRIA

Il futuro è in agricoltura

LA STORIA dI ANdREA: dA INGEGNERE ELETTRONICOAd ALLEvATORE dI RAzzA PIEMONTESE

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FOrmaziOne- inipaaalessandrina

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Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

Europa Fondo Europeo agricoloper lo sviluppo rurale:

l’Europa investe nelle zone rurali

e’ iniziata per inipa alessandria una nuovafase di programmazione di corsi di forma-zione inseriti nell’ambito del Piano di Svilupporurale 2007-2013, misura 111.1, sottoazionea. Per quanto riguarda il calendario-corsi delbando 2013 verranno ancora realizzate le se-guenti iniziative, già finanziate:

il nuovo bando 2014, invece, offre la possi-bilità di realizzare un’ulteriore serie di corsie di inziative formative. Si tratta di interventiche mirano alla formazione degli imprendi-tori agricoli e degli addetti del settore agri-colo e alimentare. L’attività 2014-2015propone una serie di tematiche di grandeinteresse in funzione delle esigenze e dellenecessità degli imprenditori agricoli. inipaalessandria ha in programma una serie dicorsi, che andranno a realizzarsi nel pros-simo periodo invernale e primaverile, e chepotranno essere particolarmente utili per la

crescita e lo sviluppo delle aziende del no-stro territorio. ricordiamo che tutti i corsipredisposti da inipa Piemonte sono desti-nati agli imprenditori agricoli regolarmenteiscritti al registro delle imprese della Ca-mera di Commercio e ai loro coadiuvantiaziendali e dipendenti. i corsi che inipa pro-pone sono completamente gratuiti con fi-nanziamento da parte della regione epotranno essere attivati al raggiungimentodel numero minimo di partecipanti previstodal bando regionale. di seguito, vengonoproposti i temi posti in calendario, per iquali inipa invita a procedere rapidamenteall’iscrizione:

nuova programmazione per i corsi di formazione inseriti nel psr

Titolo: Antichi cereali: la loro colti-vazione, le peculiarità nell’alimen-tazione, il loro utilizzo.Sede prevista: novi Liguredate: 13 e 14 gennaio 2015durata: 14 ore

Titolo: Tecniche di produzione inte-grata per la riduzione di fertiliz-zanti azotatiSede prevista: novi Liguredate: da definiredurata: 9 ore

Per ricevere maggiori informazioni riguardoal contenuto dei diversi percorsi formativi eper manifestare il proprio interesse ai temiproposti e la propria volontà a prenderneparte, è possibile contattare il numero telefo-nico della Segreteria Inipa Piemonte,sede di Alessandria, allo 0131-235891,interno 668; inviare una mail a hyperlink“mail to: [email protected][email protected]; inviare un faxa 0131-252144; oppure rivolgersi ai rispettiviuffici di zona.

Titolo: Sistema di autocontrollo erintracciabilità nelle aziende agri-cole e agrituristiche.Sede prevista: alessandriadate: 12, 15 e 19 gennaio 2015durata: 24 ore

Titolo: Social media marketing eweb 2.0 per la valorizzazione delsettore agrituristico.Sede prevista: alessandriadate: 3,10 e 17 febbraio 2015durata: 24 ore

Titolo: Sistema di autocontrollo erintracciabilità nelle aziende agri-cole e agrituristiche.Sede prevista: Casale monferratodate: 27 e 29 gennaio e 9 febbraio 2015durata: 24 ore

Titolo: Web 2.0 e internet marke-ting non convenzionale per il set-tore agroalimentare.Sede prevista: alessandriadate: 21 e 28 gennaio e 4 febbraio 2015durata: 24 ore

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aTTUaLiTà- assemblea provinciale pensionati

erzo mandato per giovanni Ottonello,imprenditore cerealicolo-zootecnico diCastelceriolo, alla guida dei pensionatiColdiretti della provincia di alessandria,

eletto all’unanimità durante l’assemblea di ve-nerdì 28 novembre che ha visto, alla presenzadel notaio Luciano mariano le modifiche allo sta-tuto dell’associazione, adeguandolo con quellodi tutte le altre associazioni d’italia, facendo cosìcoincidere nell’anno 2018, dopo questo rinnovo,le prossime consultazioni elettorali. “Lasciate-melo dire, mi sento emozionato. noi pensionatirappresentiamo per la Coldiretti e per l’aziendaagricola una preziosa “risorsa”, per il bagaglio diesperienze di cui siamo portatori e per il ruoloattivo che possiamo ricoprire all’interno dellasocietà. attori fondamentali per costruire l’im-magine della specifica ruralità da comunicareall’esterno, nell’ambito della strategia Coldirettivolta al riconoscimento della biodiversità e al re-

cupero delle tipicità delle produzioni e delle tra-dizioni. - ha affermato giovanni Ottonello subitodopo essere stato eletto - ringrazio tutto ilConsiglio per la fiducia, colgo l’occasione perrinnovare il mio impegno e quello di tutta la Fe-derpensionati provinciale nell’ambito del pro-getto della “filiera agricola tutta italiana” e persottolineare che continueremo ad affiancare igiovani nella conduzione delle imprese agricole,mettendo a disposizione la nostra esperienza”.L’anziano, quindi, come punto di riferimento peril territorio rurale, ruolo peraltro assegnatoglianche dalla normativa regionale sull’assistenza, ecome “custode” dell’ambiente, in linea con lamultifunzionalità dell’impresa agricola. il presi-dente e il direttore della Coldiretti di alessan-dria roberto Paravidino e Simone moronihanno evidenziato come la realtà dei pensionatisia “una grande risorsa” per la Coldiretti e perla società: “La riscoperta delle tradizioni alimen-

tari offre un nuovo ruolo agli anziani agricoltoriche sono portatori di conoscenze, ricette, me-todi di lavorazioni e cultura locale in grado didare valore aggiunto ai prodotti e al territorio.Una ricchezza della campagna che deve esseretrasmessa, affinché non vada perduta, alle nuovegenerazioni che dimostrano un crescente inte-resse verso le esperienze del passato. Una realtàgiustificata dalla nuova domanda di mercato chenell’alimentare è alla ricerca di cibi che raccon-tino storie che solo gli anziani sono in grado diricordare”. alla presenza del referente provin-ciale del Patronato epaca e segretario dell’asso-ciazione Pensionati marino ravera, l’assembleaha eletto il nuovo Consiglio direttivo compostodai seguenti rappresentanti: vice presidenti gra-ziella Chiapponi e Tarcisio Sala, Paolo raiteri,giampietro montini, giuseppina Ferrari, France-sco Fanelli, rosa Carlevaro e Bruno Tacchinocome consiglieri.

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Giovanni OttonelloCONfERMATOalla presidenza dei pensionati Coldiretti

Foto di gruppo per il Consiglio direttivo eletto dall’assemblea provinciale pensionati Coldiretti alessandria: al centro giovanni Ottonello per il terzo anno al vertice dell’associazione.Sotto un momento dell’incontro durante il quale, alla presenza del notaio Luciano mariano, sono state apportate importanti modifiche allo Statuto. nella foto con giovanniOttonello anche il Presidente Paravidino e il Segretario dell’associazione Provinciale Pensionati marino ravera.

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OrganizzaziOne - campagnaamicaaalessandrina

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AGRITURISMO E ALLERGENINuove indicazioni dal Regolamento

(UE) N.1169/2011 e’ partita in tutta italia una campagna in-formativa sulle iniziative di Campagnaamica. Se sei interessato a conoscere le ini-ziative, gli eventi, avere sempre notizie fre-sche di stagione o sapere dove trovarel’azienda più vicina puoi registrarti. in ognimercato di Campagna amica o agriturismoda oggi, è possibile lasciare i propri riferi-menti per avere tutte le informazioni ri-guardanti il circuito di Campagna amicacomposto da: mercati, punti vendita, risto-ranti, agriturismi, orti urbani e botteghe.

l 13 dicembre è entrato in vigore il regolamento comunitario n. 1169del 2011 che ha come scopo quello di uniformare le diverse normativenazionali esistenti in europa. Queste disposizioni riguardano anche i

prodotti non confezionati, interessando quindi numerose attività di venditae somministrazione di alimenti, tra le quali, quella concernente l’agriturismo.L’intento del regolamento è quello di fornire informazioni chiare, precisee facilmente comprensibili per il consumatore attraverso la menzione inetichetta di elementi obbligatori, garantendo nel contempo la libera circo-lazione degli alimenti legalmente prodotti e commercializzati. È tuttavia rimessa a un atto di esecuzione della Commissione europea, ladecisione su quali notizie prevedere come obbligatorie, con quali modalitàed entro quali termini. È scontato l’obbligo di comunicare la presenza di al-lergeni anche nei cibi somministrati,è fondamentale ricordare del resto, chel’ingestione di questi agenti può avere gravi effetti sulla salute delle personesensibili e che in alcuni casi può avere un esito fatale. a prescindere dallenuove disposizioni regolamentari quindi, i ristoratori agrituristici e le aziendeagricole che somministrano devono conoscere la composizione dei loroalimenti e devono essere in grado di gestire gli eventuali pericoli che pos-sono rappresentare, tra i quali anche il “pericolo allergeni”, oltre anche afornire ogni informazione utile ai clienti quando fanno richiesta.Tutto questo è previsto nell’haCCP (hazard analysis and Critical ControlPoints, letteralmente analisi dei rischi e Controllo dei Punti Critici) ed èun protocollo che gli operatori del settore alimentare sono tenuti ad adot-tare per prevenire i pericoli correlati alla produzione, trasformazione e som-ministrazione degli alimenti, come prestabilito dal regolamento (Ce) n. 852/2004 in vigore dal 2006. ne risulta che si potranno indicare gli allergeni,come indicati nell’allegato ii del reg. 1169 dell’Unione, sia direttamente amenù, per ogni singola pietanza; sia preparando un libro-registro ben visibilein sala o comunque facilmente raggiungibile con le ricette e gli allergeni (inquesto modo si può cogliere l’opportunità di fare trasparenza e dare anchegli ingredienti dei singoli menù) oppure in alternativa, una bacheca /lavagna.Significa che le informazioni relative alle allergie e intolleranze devono es-sere fornite per iscritto fino a quando gli Stati membri non abbiano adottatomisure nazionali concernenti le modalità per comunicare le informazionisugli allergeni. Le misure nazionali potrebbero infatti prevedere, a titolo in-dicativo, che le informazioni relative alla sostanze che provocano allergie ointolleranze utilizzate nella preparazione di alimenti non preimballati pos-sano essere comunicate su richiesta del consumatore. L’indicazione degliallergeni, pertanto, va considerata direttamente applicabile e si sollecita unapresa di conoscenza da parte delle imprese associate, proprio ai fini di unacorretta predisposizione delle etichette.

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ALbO CAMPAGNAAMICA

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[pagine a cura di Luisa Bo] OrganizzaziOne - terranostra aalessandrina

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Cascina Orto di Tea Frandino - villa Orto 16, 15060 Pasturana alessandria Tel.0143-58215 [email protected]

alessandro alessandri il mastropanificatore che quest’anno aCascina degli Ulivi guiderà le duegiornate formative organizzate

da Terranostra alessandria, rivolte alleaziende agrituristiche. il 13 e 14 gennaioper gli agrituristi il corso sarà un’impor-tante occasione per migliorare la pro-pria specializzazione nell’arte Biancama, anche, un vero e proprio percorsoscientifico nello studio delle materieprime, dalle farine agli lieviti. il Piuma diSturla, così come è comunemente cono-sciuto alessandro alessandri nel mondodella gastronomia e della ristorazione, èuno che ha fatto della ricerca della qua-lità una caratteristica precisa della suaattività: le farine devono essere rigoro-samente tutte macinate a pietra, privile-giando l’uso delle farine intergrali e, lolievito, altro ingrediente fondamentale,ha nella fermentazione il processo fon-damentale. L’uso di pasta madre o di lie-

vito madre, intorno al quale si incen-trerà il corso, sarà tema didattico im-portante, perché la fermentazione,ottenuta dal lavoro di lieviti e batteri, at-tivati spontaneamente, deve essere af-frontata con piglio da chimico, peresaltare al massimo le farine bio e le ca-ratteristiche dell’acqua stessa. La famache circonda “il Piuma” è legata ancheall’utilizzo di un ingrediente “segreto”,un cereale antico detto enkir, che attri-buisce all’impasto una consistenza leg-gera. Tanta arte, tanta passione è quantoTerranostra si augura che alessandri rie-sca a trasmettere ai corsisti, all’agrituri-smo Cascina degli Ulivi sede del corsoma, anche grande partner fornitore giàattualmente di materia prima bio e digrani antichi, location ideale per condi-videre questa esperienza per il qualesono aperte le iscrizioni ad un massimodi 15 partecipanti.Per info rivolgersi al num: 0131-235891

dUE GIORNATE dEdICATEALL’ARTE bIANCA

WEb 2.0 E INTERNETMARkETING NONCONvENzIONALE

Cascina degli Ulivi di Stefano Bellotti novi Ligure 15067 (aL) Strada mazzola 14Tel. 0143-744598 - Fax 0143-510155 - [email protected] - www.cascinadegliulivi.it

Cannelloni con la verzaIngredienti per 10 persone:• 1,1 kg di polpa di vitello• 500 gr di latte• 250 gr di pasta fresca per lasagne• 40 gr burro più un pò per la pirofila• 40 gr di farina• 10 foglie di cavolo verza• una carota• 1 cipolla• 1 gambo di sedano• grana grattugiato• vino bianco secco• brodo vegetale• olio extra vergine di oliva• noce moscata, sale e pepe

La riCeTTa deL meSe

AGRITURISMO CORSI dI fORMAzIONE

Preparazione:Tritate carota, cipolla, sedano e soffriggeteli in una casseruola con2 cucchiai di olio. Unite la carne e fatela rosolare. Salate e pepate. aggiungete 2 bic-chieri di vino e lasciatelo evaporare poi unite un mestolo di brodo vegetale e cuocetela carne per circa 45 min a fuoco medio. Sbollentate le foglie di cavolo, scolatele estendetele su un canovaccio. Sbollentate anche le sfoglie di pasta per un paio di minuti.Scolatele e mettete anche loro stese su un altro canovaccio.Togliete la carne dallacasseruola. Preparate la bechamelle con il burro, la farina e il latte, cuocendo per 7-8minuti, regolando di sale e pepe e noce moscata. aggiungete 3 o 4 cucchiai di becha-melle all’impasto di carne, unendo anche 2 cucchiai di grana, e regolate di sale e pepe.mettete il ripieno in una tasca da pasticceria, stendete una striscia di impasto sul latopiù corto di ogni sfoglia. avvolgete la pasta intorno al ripieno come un cannellone.appiattite le foglie di verza e tagliatele in modo da potervi avvolgere i cannelloni,dopo averli divisi in 2. imburrate una pirofila e adagiatevi sopra i cannelloni. Copritelicon la bechamelle rimasta, condite con grana a piacere, qualche fiocchetto di burro einfornate a 200° per 20 minuti. Fate grigliare per ancora 4 o 5 minuti.

il Web 2.0 ha trasformato internet in un poten-tissimo strumento di marketing e di relazionecon i clienti e i fornitori. Per un’azienda agri-

cola e/o agrituristica che vuole comunicare meglio coni clienti e i potenziali clienti, aprire nuovi spazi di mer-cato e quindi incrementare le vendite, è indispensabileconoscere e sfruttare a fondo tutte le opportunità cheinternet oggi è in grado di offrire. Lo scopo di questicorsi è quello di illustrare tutte le opportunità offerteda internet com’è oggi e di spiegare metodi, strumentie tecniche di marketing e comunicazione commercialepiù attuali, necessari per conquistare nuovi clienti e au-mentare la presenza sul mercato. a questo scopo, lacomunicazione e il marketing tradizionale non bastanopiù, le tecniche di marketing e comunicazione vincentisono quelle del cosiddetto marketing non convenzio-nale, un insieme di metodi di comunicazione e tecnichedi vendita che un’azienda oggi deve conoscere bene sevuole avere più clienti o mantenere la propria quota dimercato. nel corso delle tre giornate formative si ana-lizzeranno nel dettaglio le caratteristiche del Web 2.0mostrando tutte le nuove opportunità di business, dimarketing e di comunicazione che oggi sono a disposi-zione dell’azienda: l’approccio ai portali e le applica-zioni Web 2.0 più importanti, la Sociologia dei nuoviconsumatori (o consum-attori), Twitter, istangram e Pin-terest; come fare comunicazione e marketing su internetoggi e come gestire la reputazione on-line ed il temutoe utilissimo Trip advisor. insieme a un preciso inquadra-mento teorico che permette di comprendere a fondocosa sia il Web 2.0 in tutte le sue sfaccettature, sarannoanche presentati numerosi esempi concreti.

Tutto questo sarà il programma dei due corsi in pro-gramma ad alessandria organizzati da Terranostra:- Corso Web 2.0 e internet marketing non convenzio-nale per il settore agroalimentare: 21 e 28 gennaio, 4febbraio.- Corso Social media marketing e web 2.0 per la valo-rizzazione del settore agrituristico: 3, 10 e 17 febbraio.il marketing del terzo millennio è il marketing non con-venzionale quello in cui il nostro cliente diventa il no-stro alleato, il cui il rapporto diretto con l’utente,marketing one-to-one è fondamentale e l’utente stessone è protagonista.Per info e iscrizioni rivolgersi al numero: 0131-235891alessandro Trisoglio

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OrganizzaziOne -epaca novità pensionisticheaalessandrina

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[pagine a cura di marino ravera]

Pensioni minime,in arrivo a Nataleil bonus di 155€

ono in arrivo 154,94 euro con la rata didicembre per coloro che percepisconola pensione integrata al trattamento mi-

nimo e hanno redditi bassi. L’aumento, più co-munemente conosciuto come importoaggiuntivo sulla pensione, è stato introdottodalla Finanziaria del 2001 e viene corrisposto,di regola unitamente alla tredicesima mensi-lità, in presenza di particolari condizioni red-dituali, ai titolari di pensioni il cui importocomplessivo annuo non superi il trattamentominimo. L’importo aggiuntivo non costituiscereddito e, pertanto, non è certificato nell’im-ponibile fiscale della pensione e non deve es-sere dichiarato per la corresponsione delleprestazioni previdenziali e assistenziali.Quando spetta? Per ottenere il pagamentodell'importo aggiuntivo le condizioni da ri-spettare sono due: la prima riguarda l’importodella pensione, l’altra il reddito complessivodel pensionato e del coniuge. L’importo ag-giuntivo è pagato in misura intera se l’importocomplessivo annuo delle pensioni è minore ouguale all’importo annuo del trattamento mi-nimo, che per il 2014 è di 6.517,94. nel casoin cui l’importo complessivo delle pensioni siacompreso tra i 6.517,94 euro e i 6.672,88euro annui (comprensivo delle maggiorazioni so-ciali e dell’incremento), l’importo aggiuntivoviene corrisposto in misura proporzional-mente ridotta. i limiti di reddito da non supe-rare per ottenere l’aumento differiscono aseconda che il pensionato sia o meno coniu-gato.in particolare, l’importo aggiuntivo spettaai pensionati che non superano i seguenti red-diti annui: Pensionato solo: 9.776,91 euro;pensionato coniugato: 19.553,82 euro. L’im-porto aggiuntivo non spetta se il pensionatoconiugato possiede redditi propri superiori allimite previsto per il pensionato solo anchese il reddito, cumulato con quello del coniuge,risulta essere inferiore al limite previsto per isoggetti coniugati; devono essere rispettati, inpratica, entrambi i limiti (personale e coniu-gale). i redditi da dichiarare sono quelli assog-gettabili all’irpef percepiti dal titolare e dalconiuge per lo stesso anno in cui deve essereerogata la prestazione; pertanto, in attesadella successiva verifica a consuntivo, l’im-porto aggiuntivo viene erogato dall’inPS invia provvisoria con la tredicesima mensilitàovvero, in assenza di tredicesima, con l’ultimamensilità corrisposta nell’anno.

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a legge 22 dicembre 2011, n.214 ha introdotto nuove disposizioni in materia di tratta-menti pensionistici collegati a principi di adeguamento dei requisiti di accesso alle variesperanze di vita, nonché ad introdurre criteri di semplificazione ed armonizzazione delle

diverse gestioni previdenziali. L’argomento che tratteremo è finalizzato ad illustrare la “totaliz-zazione dei periodi assicurativi” alla luce dei chiarimenti riguardo la riforma previdenziale monti-Fornero. ricordiamo che dal 2006 agli iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria,comprese le casse dei liberi professionisti e gli iscritti alla gestione separata (collaboratori, ecc.)che non siano già titolari di trattamento pensionistico presso una delle predette gestioni, è datala facoltà di cumulare i poerio di assicurativi, non coincidenti, al fine del conseguimento diun’unica pensione. La legge istitutiva stabiliva che la facoltà di esercitare la totalizzazione eracollegata al possesso di un’anzianità contributiva, non coincidente, della durata minima di treanni. La legge 214, citata in premessa, ha soppresso questo requisito, pertanto a decorrere dal1° gennaio 2012, è data facoltà di cumulare i periodi assicurativi, non coincidenti, anche di duratainferiore a tre anni, al fine di conseguire un’unica pensione. La soppressione del requisito minimodi 3 anni per l’accesso alla pensione in totalizzazione non ha alcuna rilevanza per le pensioni aisuperstiti (reversibilità) e di inabilità, per le quali anche in precedenza andava cumulata la con-tribuzione versata in qualunque gestione, senza alcun requisito contributivo minimo. Per talipensioni infatti va soltanto verificato che ricorrano i requisiti di assicurazione e contribuzionee gli ulteriori requisiti richiesti nella gestione pensionistica nella quale il lavoratore è iscritto almomento del decesso (pensione indiretta) o al momento del verificarsi dell’evento invalidante(pensione di inabilità). nulla è innovato rispetto ai requisiti richiesti per il diritto al pensiona-mento. Pertanto, la totalizzazione può essere esercitata a condizione che: il soggetto interessatoabbia compiuto il 65° anno di età (sia uomo che donna) e possa far valere un’anzianità contri-butiva di periodi non coincidenti pari a 20 anni;Ovvero, indipendentemente dall’età anagrafica, raggiunga i 40 anni di contributi. La decorrenzadella pensione in totalizzazione continua ad essere collegata alle “finestre” previste in precedenzaper i lavoratori autonomi (18 mesi dalla maturazione dei requisiti) e, dal 1°gennaio 2013, si devonoapplicare le disposizioni in materia di adeguamento alla speranza di vita, sia al requisito anagraficoper la pensione di vecchiaia sia a quello contributivo dei 40 anni, per la pensione di anzianità.

n.B.= la decorrenza della pensione in totalizzazione, liquidata con il requisito contributivo dei 40anni indipendentemente dall’età anagrafica, deve inoltre prevedere il posticipo di 1 mese, per le pen-sioni con requisiti maturati nell’anno 2012, di due mesi nell’anno 2013, di tre mesi dall’anno 2014.

LAlla luce dei chiarimenti riguardo la riforma Monti - Fornero

Previdenziale: la totalizzazionedei periodi assicurativi

Coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditoriagricoli professionali - versamenti volontari anno 2014Come risaputo il lavoratore, se dipendente o autonomo (coltivatore diretto, artigiano, commer-ciante, ecc.) cessata l’attività remunerativa può proseguire con la contribuzione mediante il versa-mento dei “contributi volontari”. La richiesta per ottenere l’autorizzazione al versamento dellacontribuzione volontaria deve essere inoltrata telematicamente all’inps, si ribadisce che presentarel’istanza non obbliga l’interessato a versare la contribuzione. L’autorizzazione ai versamenti volontaricontinua ad essere una importante cautela , per il comparto agricolo, coltivatori diretti, mezzadri,coloni e imprenditori agricoli professionali, i contributi volontari sono calcolati su quattro classi direddito medio stabilite ogni anno con apposito decreto ministeriale. Tali classi di reddito sono stateindividuate per l’anno in corso nella misura del 1,1,%. di seguito, gli importi dei contributi volontaridovuti per il 2014 dai coltivatori diretti, mezzadri, coloni e iap:

Chiedere l’indennizzo inail . viene riconosciuto come malattia professionale la sin-drome del tunnel carpale per chi è impegnato in lavorazioni, svolte in modo nonoccasionale, che comportano movimenti ripetuti mantenimento di posture incon-grue e impegno di forza. e’ opportuno presentare la denuncia entro 2 anni dall’ab-bandono della lavorazione.

Epaca in breve - Tunnel carpale

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aTTUaLiTà - tesseramento/consigliere ecclesiastico

A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

n’accelerazione impressionante di fenomeni atmosferici anomali rispetto al passato, soprattutto per quantoriguarda le precipitazioni piovose (sono sempre più spesso bombe d’acqua più che piogge) ha posto un’inquie-tante domanda: dove andremo a finire? e ancora: chi è responsabile di tanti disastri?

non è la presenza dell’uomo sulla terra la causa dell’inquinamento. La sua cultura ambientalista di oggi ha dellapresenza umana sulla terra una visione negativa e ne teorizza la scomparsa (dell’uomo e della terra).da una parte si sostiene che gli uomini sul pianeta devono diminuire perché la loro presenza sta bruciando ilpianeta e dall’altra che è in grado di controllare il mondo aumentando o diminuendo la temperatura della terra(un recente accordo prevede di diminuire di due gradi la temperatura entro il 2100!) come se si manovrasse il ter-mostato di casa. Si arriva, per salvare il pianeta, a questa equazione: meno persone = meno inquinamento = menosfruttamento della natura. L’uomo non è il problema dell’ambiente, è la risorsa. non si eliminano i problemi del-l’ambiente, eliminando l’uomo, ma facendogli riscoprire la sua missione di “giardiniere”. il giardiniere non “consuma”, non “conserva”, ma “svi-luppa”. i monaci benedettini ci insegnano a trattare la natura come dono di dio. hanno reso ospitali anche i luoghi più inospitali, hanno cercatodio in tutte le cose. Ci hanno insegnato la cultura del rispetto. e se ritornassimo a celebrare le "rogazioni" come ricordano bene i nostri agri-coltori e che forse i nostri ragazzi non sanno cosa sono? Questa terra non è proprio da buttare se il nostro Salvatore si è degnato di visitarlae abitarla. - Buon natale- don Ivo

UNA TERRA AbITATA dA dIO E dAGLI UOMINI

Perché è importante associarsi a Coldiretti? Per dimo-strare concretamente di appartenere, consolidare e so-stenere il percorso di rigenerazione dell’agricoltura chela più grande organizzazione italiana e leader in europasta portando avanti da ormai diverso tempo. Per essereal fianco di un’ Organizzazione in continua crescita cherappresenta un punto di riferimento per gli imprenditoriagricoli del territorio, in grado di dare vigore e sostegnoalle aziende. Perché insieme abbiamo creato e stiamo fa-cendo crescere un grande Progetto per difendere e tu-telare la filiera tutta agricola e tutta italiana: un grande

impegno per continuare a rafforzare con i cittadini unpatto di crescita fondato sulla qualità e sulla sicurezza.Tutto questo senza dimenticare i vecchi e nuovi servizi,indispensabili, che da sempre accompagnano e hannofatto crescere Coldiretti. insieme ai suoi associati Coldiretti ha realizzato tuttoquesto ed è diventata una grande forza sociale ed eco-nomica, pronta ad affrontare e vincere nuove battaglie.anche nel 2015.

Questa è l’agricoltura di chi ama l’Italia!

PERChè è IMPORTANTE ASSOCIARSI A COLdIRETTI?

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•bIGONCIA trasporto uva in acciaio inox 3q.li pienocarico come nuova. Tel.0144-594148

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aalessandrina

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SCAdENzA IMPOSTA AdEMPIMENTI SOGGETTI ObbLIGATI

15 Gennaio

2015 IvA

Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti oconsegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da unDDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra iquali è effettuata l’operazione.

Soggetti passivi IVA

16 Gennaio

2015IvA Liquidazione e versamento dell’IVA a debito

del mese di dicembre 2014. Contribuenti IVA mensili

16 Gennaio

2015IvA

Comunicazione in via telematica dei daticontenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nelmese precedente

Contribuenti IVA che hanno ricevuto le dichiarazioni d’intento rilasciate da esportatori abituali

[pagina a cura di daniela Colombini]

aggiOrnamenTi - scadenze

16 Gennaio

2015contributi

INPS

Versamento della 4a rata dei contributi INPS do-vuti per l’anno 2014 da CD/IAP iscritti nella gestioneprevidenziale.

CD/IAP iscritti INPS

16 Gennaio

2015 RITENUTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi dilavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo eprovvigioni corrisposti nel mese precedente

Contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

25 Gennaio

2014IvA

Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogatividelle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi in-tracomunitari relativi al mese di dicembre/trimestreprecedente

Operatori intracomunitari con obbligo mensile/trimestrale

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aTTUaLiTà - necrologiaalessandrina

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Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della collega Marcella Macciò,

dell’ufficio zona di Novi Ligure e dei suoi familiari per la scomparsa della cara

NONNAe della cara

zIASentite condoglianze

eravamo abituati a sentire la vocedi massimo nei corridoi, semprepronto a prendere parte alle nume-rose iniziative che noi di Coldirettisiamo soliti ad organizzare sul terri-torio. massimo era fatto così, ci met-teva entusiasmo. entrato in Coldiretti alessandriapoco più che ventenne ha visto cre-scere la federazione e ha parteci-pato attivamente alla grandetrasformazione che l’Organizzazioneha avuto in questi anni: responsabileUma e di tutto quelle che riguardal’immatricolazione dei mezzi agricoliha avuto modo di conoscere e farsiapprezzare dai tanti associati chehanno sempre visto in lui un puntodi riferimento. Pronto a dedicarsiagli altri, come ha sempre fatto, con-cretamente, soprattutto per aiutarei bambini bielorussi in conseguenzadella catastrofe nucleare di Cherno-byl: i valori dell’accoglienza, della so-lidarietà e del volontariato alla basedel suo impegno.Una vita, breve, troppo breve, stron-cata a 50 anni in pochi secondi, e anoi riaffiorano alla memoria i luoghiche ci raccontava di aver visitato, leemozioni che aveva provato e iviaggi che stava programmando. La sua passione per le due ruote ela fotografia. Una vita divisa tra Col-diretti e la tabaccheria gestita dallamoglie: e proprio a lei, alla sua ado-

rata rita, va il nostro abbraccio piùgrande e il nostro affetto.Ci mancherai massimo, ci manche-ranno le tue battute e il tuo fischiet-tare tra i corridoi. e mentre fuoritutto ci ricorda che è natale, noi cisentiamo un po’ più tristi.

Resterai sempre nel cuoree nei ricordi di tutti noi...

I tuoi colleghi

“Noi... Insieme per Chernobyl”, l’As-sociazione che si occupa dell’ospi-talità e del sostegno ai bambinibielorussi colpiti dalle radiazionidella centrale atomica di Chernobyl,piange la scomparsa di MassimoQuinci, suo vicepresidente da di-verso tempo. “Oltre ad essere unamico, era un punto di riferimentoper il gruppo delle famiglie e per ibambini bielorussi, sempre in primalinea per l’organizzazione delle at-tività e delle varie iniziative”. Conqueste parole lo ricorda con affettoMassimo Palenzona, presidente del-l’Associazione.

Ciao Massimo

Il nostro abbraccio più grande

massimo Quinci, responsabile UfficioUma della Coldiretti di alessandria ci halasciato improvvisamente lo scorso 9 di-cembre. in tutti coloro che lo hanno cono-sciuto ed apprezzato la notizia ha destatoprofonda commozione ed incredulità. Unapersona stimata sia per il suo impegno daoltre 25 anni come impiegato in Coldiretti,sia per la sua passione nell’ambito del vo-lontariato come vicepresidente dell’asso-ciazione “Noi... Insieme per Chernobyl”.

L’impegno nel volontariato

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