Ipazia Alessandrina (It)

6
1 IPAZIA, (370-415 d.C.), l’Incomparabile 2 , fu Scienziata pagana 3  di grande fama e ultima Guida della scuola Filosofica Neoplatonica di Alessandria. Il suo astro brillò in un'epoca solcata da profonde ingiusti zie e differenze sociali ed anche se ebbe la possibilità di superare i pregiudizi di un’epoca che riteneva il sapere appannaggio esclusivo degli Uomini di condizione Libera 4 , rimase, purtroppo, vittima del fanatismo religioso. In quel tempo, infatti, si stava diffondendo nell’impero una nuova religione e con il permesso del neoconvertit o Imperatore Teodosio 5 , i vescovi ed i fedeli di questo culto, disconoscendo le parole di quello stesso Cristo di cui si dicevano intermediari, repressero, anche con la violenza, ogni forma di pensiero filosofico e religioso diverso dal loro. Ipazia fu allieva di suo padre Theone 6 , illustre studioso 7 della comunità scientifica che dirigeva il Museo 8  di  Alessand ria d’Egitto. Si formò, non solo nelle scienze matematiche, ma anche in quelle filosofiche, pubblicando opere e dedicandosi all’insegnamento. 1  Questo non è il ritratto di Ipazia, ma è una affascinante immagine possibile di come potrebbe essere e come in molti la immaginano. Il quadro è tratto, infatti da una collezione di Antichi ritratti Egiziani di Fayum, di epoca imperiale: Doxiadis, Euphrosyne. The Mysterious Fayum Portraits: Faces from Ancient Egypt  (Harry N. Abr ams, Inc., New York, 1995) Doxiadis, Euphrosyne. The Mysterious Fayum Portraits: Faces f rom Ancient Egypt  (Harry N. Abrams, Inc., New York, 1995) 2  Ipazia, in greco è  : Υπατí α, da øπατεí α  (= suprema carica, consolato) che deriva a sua volta da  øπáτο  j  = supremo, sommo, il più alto, il più eccelso, incomparabile. 3  In questo caso il termine è usato per indicare che Spazia, come tutte le persone di quel tempo, seguiva la spiritualità del mondo antico, prima d ell’avvento del Cristianesimo, che impose anche a quelli che non lo deside ravo, di abbandonare le proprie credenze. 4  Nel misogino mondo Greco Classico di matrice Aristotelica la Donna era considerata un essere umano inferiore ( purtroppo accade ancora oggi in molte altre culture) . Cfr. l’insensata motivazione dell’ imbecillitatis mentis per Infirmitas Sexus (= fragilità di s pirit o a causa della debolezza del suo sesso- ) in: Georges Duby e Michelle Perrot, Storia delle Donne: l’Antichità, saggi a cura di Pauline Scmitt Pantel, Roma – Bari, Ec onomica Laterza, 1994, pp.103 – 176. 5 L’Imperatore Costantino, nell’incontro a Milano, del 313, con Licino (erede di Galerio, Augusto d’oriente 311 – 324 ) , insieme ad altre questioni legate all’impero discusse e confermò la libertà di culto per tutte le religioni, compresa quella Cristiana. Si aprì, allora, un periodo di imperatori cristianizzati , con preferenza fino a Valente (364 – 378), per la concezione Ariana (Cristo un essere umano eletto da Dio), anche se bollata di eresia nel 1° concilio ecumenico di Nicea del 325. Questi Imperatori proclamarono sempre più persecuzioni contro persone, idee e libri, oscillando tra un vacuo rispetto di fa cciata per il paganesimo della tradizione romana ed una credenza incerta in un cristianesimo capeggiato da vescovi sempre più persuasivi. Poco tempo dopo, Costante, il figlio di Costantino, decretò l'abolizione dei sacrifici pagani ed o rdinò la chiusura dei templi. I suoi successori mostrarono una politica più tollerante, ma ci furono delle possibilità di rinascita pagana, solo sotto l’imperatore Giuliano detto l’Apostata, che cercò di tornare al paganesimo (361 – 363 d.C.). Speranze, subito infrante dal suo successore Teodosio (382 d.C. ) che scomunicato per il massacro di Tessalonica, riconobbe al Vescovo di Roma (Damasio I) la funzione di custode della vera Fede , scatenando con un e ditto contro i pagani, (3 91 d.C.) il culmine delle persecuzioni verso qualsiasi forma di religione, spiritualismo e magia  che non fosse quella Cristi ana. Con Teodosio, l’Imperatore rinunciò, quindi, non solo al sogno dei suoi predecessori di essere contemporaneamente un re – sacerdote, ma cedendo al Vescovo di Roma la cogestione del potere perse anche l’impero, che alla sua morte si spezzò definitivamente in un impero di Oriente ed uno di Occidente, ognuno con un suo Imperatore ed un suo Rappresentante della Vera Fede. Vedi: Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, saggi a cura di Arnoldo Momigliano, Torino, Giulio Ein audi Editore, 1968. 6  Ipazia fu figlia ed insieme allieva di Teoen, come afferma la Suda (ed. Adler, IV. 644.14) 7  Ad Alessandria d’Egitto, la dinastia dei Tolomei, permise lo sviluppo di un liberalismo che portò i ceti cittadini (commercianti, uomini di affari, in prevalenza greci), a desiderare per se stessi ed i loro figli, una adeguata preparazione culturale. I Sovrani favorirono, quindi, la fondazione della famosa Biblioteca di Alessandria, con annesso Museo , dotato di giardino zoologico, orto

Transcript of Ipazia Alessandrina (It)

  • 1IPAZIA, (370-415 d.C.), lIncomparabile2, fu Scienziatapagana3 di grande fama e ultima Guida della scuolaFilosofica Neoplatonica di Alessandria.

    Il suo astro brill in un'epoca solcata da profondeingiustizie e differenze sociali ed anche se ebbe lapossibilit di superare i pregiudizi di unepoca che ritenevail sapere appannaggio esclusivo degli Uomini di condizioneLibera4, rimase, purtroppo, vittima del fanatismo religioso.In quel tempo, infatti, si stava diffondendo nellimpero unanuova religione e con il permesso del neoconvertitoImperatore Teodosio5, i vescovi ed i fedeli di questo culto,disconoscendo le parole di quello stesso Cristo di cui sidicevano intermediari, repressero, anche con la violenza,ogni forma di pensiero filosofico e religioso diverso dalloro.

    Ipazia fu allieva di suo padre Theone6, illustre studioso7della comunit scientifica che dirigeva il Museo8 diAlessandria dEgitto. Si form, non solo nelle scienzematematiche, ma anche in quelle filosofiche, pubblicandoopere e dedicandosi allinsegnamento.

    1 Questo non il ritratto di Ipazia, ma una affascinante immagine possibile di come potrebbe essere e come in molti laimmaginano. Il quadro tratto, infatti da una collezione di Antichi ritratti Egiziani di Fayum, di epoca imperiale: Doxiadis,Euphrosyne. The Mysterious Fayum Portraits: Faces from Ancient Egypt (Harry N. Abrams, Inc., New York, 1995)Doxiadis, Euphrosyne. The Mysterious Fayum Portraits: Faces from Ancient Egypt (Harry N. Abrams, Inc., New York, 1995)2 Ipazia, in greco : Upata, da patea (= suprema carica, consolato) che deriva a sua volta da ptoj = supremo, sommo, ilpi alto, il pi eccelso, incomparabile.3 In questo caso il termine usato per indicare che Spazia, come tutte le persone di quel tempo, seguiva la spiritualit delmondo antico, prima dellavvento del Cristianesimo, che impose anche a quelli che non lo desideravo, di abbandonare leproprie credenze.4 Nel misogino mondo Greco Classico di matrice Aristotelica la Donna era considerata un essere umano inferiore ( purtroppoaccade ancora oggi in molte altre culture). Cfr. linsensata motivazione dell imbecillitatis mentis per Infirmitas Sexus (= fragilitdi spirito a causa della debolezza del suo sesso- ) in: Georges Duby e Michelle Perrot, Storia delle Donne: lAntichit, saggi acura di Pauline Scmitt Pantel, Roma Bari, Economica Laterza, 1994, pp.103 176.5 LImperatore Costantino, nellincontro a Milano, del 313, con Licino (erede di Galerio, Augusto doriente 311 324 ) , insiemead altre questioni legate allimpero discusse e conferm la libert di culto per tutte le religioni, compresa quella Cristiana. Siapr, allora, un periodo di imperatori cristianizzati, con preferenza fino a Valente (364 378), per la concezione Ariana (Cristoun essere umano eletto da Dio), anche se bollata di eresia nel 1 concilio ecumenico di Nicea del 325. Questi Imperatoriproclamarono sempre pi persecuzioni contro persone, idee e libri, oscillando tra un vacuo rispetto di facciata per ilpaganesimo della tradizione romana ed una credenza incerta in un cristianesimo capeggiato da vescovi sempre pi persuasivi.Poco tempo dopo, Costante, il figlio di Costantino, decret l'abolizione dei sacrifici pagani ed ordin la chiusura dei templi. Isuoi successori mostrarono una politica pi tollerante, ma ci furono delle possibilit di rinascita pagana, solo sotto limperatoreGiuliano detto lApostata, che cerc di tornare al paganesimo (361 363 d.C.). Speranze, subito infrante dal suo successoreTeodosio (382 d.C. ) che scomunicato per il massacro di Tessalonica, riconobbe al Vescovo di Roma (Damasio I) la funzione dicustode della vera Fede, scatenando con un editto contro i pagani, (391 d.C.) il culmine delle persecuzioni verso qualsiasiforma di religione, spiritualismo e magia che non fosse quella Cristiana. Con Teodosio, lImperatore rinunci, quindi, non solo alsogno dei suoi predecessori di essere contemporaneamente un re sacerdote, ma cedendo al Vescovo di Roma la cogestionedel potere perse anche limpero, che alla sua morte si spezz definitivamente in un impero di Oriente ed uno di Occidente,ognuno con un suo Imperatore ed un suo Rappresentante della Vera Fede. Vedi: Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo,saggi a cura di Arnoldo Momigliano, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1968.6 Ipazia fu figlia ed insieme allieva di Teoen, come afferma la Suda (ed. Adler, IV. 644.14)7 Ad Alessandria dEgitto, la dinastia dei Tolomei, permise lo sviluppo di un liberalismo che port i ceti cittadini (commercianti,uomini di affari, in prevalenza greci), a desiderare per se stessi ed i loro figli, una adeguata preparazione culturale. I Sovranifavorirono, quindi, la fondazione della famosa Biblioteca di Alessandria, con annesso Museo , dotato di giardino zoologico, orto

  • Dalla Vita di Isidoro, di Damascio, sappiamo che insegn ad Alessandria9, dove espose la filosofianeoplatonica10 secondo la dottrina di Giamblico11, ma tenne, anche, lezioni di matematica, filosofia,astronomia e meccanica.

    Ipazia nacque ad Alessandria dove fu allevata ed istruita. Poich aveva pi intelligenzadel padre, non fu soddisfatta dalla sua conoscenza delle scienze matematiche e vollededicarsi anche allo studio della filosofia. La donna era solita indossare il mantello delfilosofo ed andare nel centro della citt. Commentava pubblicamente Platone,Aristotele, o i lavori di qualche altro filosofo per tutti coloro che desiderasseroascoltarla. Oltre alla sua esperienza nell'insegnare riusc a elevarsi al vertice dellavirt civica12?

    Delle opere di Ipazia, purtroppo, non ci arrivato niente, ma dalla Suda, sappiamo che tra le sueopere vi erano annoverati: tredici volumi di commento all' Arithmetica di Diofanto13, un trattato, in ottovolumi, sulle Coniche di Apollonio di Perga14 e l'importante Canone astronomico15, raccolta di tavolesui corpi celesti. Continu, anche, lopera del padre16 , il quale per niente geloso della bravura dellafiglia, mostr al mondo ed ai posteri tutto laffetto e lorgoglio che provava per Lei intitolando una sua

    botanico, laboratori, raccolte di minerali, mezzi per le loro ricerche scientifiche e permisero la nascita di scuole pubbliche eprivate, frequentate non solo da ragazzi, ma anche da ragazze. Vedi: M. Rostovez , Storia Economica e Sociale del mondoellenisitico, Firenze, La Nuova Italia, 1966.8 Teone , quello del Museo, cos citato nella Suda: lenciclopedia bizantina Q 205 (ed Adler, II.702). Vedi: Il conflitto trapaganesimo e cristianesimo, op. cit. , saggio VI, Sinesio di Cirene e il neoplatonismo alessandrino, di Henri Irne Marrou,della Sorbona di Parigi, p.147.9 Sinesio, Epistole, CXXXVI ( Damascio , Vita Isidori )10 Nicola Abbagnano , Storia della Filosofia, Vol I, Torino, Utet, 1969, p. 251 | Sinesio preferiva, invece, quella di Porfirio. Vedi:Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, op. cit. , saggio VI, Sinesio di Cirene , p.153 154.11 Giamblico di Calcide, (245 325 circa d.C. ), allievo di Porfirio, comp i suoi studi ad Alessandria dEgitto e ritorn poi nellasua patria. Insigne filosofo, dette inizio al cosiddetto Neoplatonismo Siriaco. Rivitalizz la filosofia pitagorica e platonica inrisposta al crescente influsso del cristianesimo sul piano religioso e culturale. Fu grande ammiratore di Pitagora, di cui scrisse,anche lui, una biografia: La vita pitagorica, in cui al capitolo VI esplicit la missione di Pitagora: rivelare la conoscenza e laperfezione divine agli esseri umani. Pitagora, probabilmente, era diventato, ormai il personaggio pi rappresentativo delpensiero filosofico-religioso del mondo antico e quindi pi adatto ad essere contrapposto come alternativa al Messia deiCristiani. Fu Autore di numerosi libri, tra cui il famoso:Sui Misteri degli Egiziani, ovvero De mysteriis Aegyptorum , il cui verotitolo sarebbe Risposta del Maestro Abammone alla lettera indirizzata da Porfirio ad Anebo e soluzione delle difficolt che vi sitrovano. Giamblico moltiplic le emanazioni plotiniane suddividendole in tante divinit, alle quali faceva corrispondere gli didella religione popolare. Insistette sul valore della Teurgia , diversa dalla "falsa magia o goetia", fatta di volgari sortilegi esullimpossibilit di persuadere la divinit. A proposito di rituali magico - propiziatori, Giamblico parl esplicitamente del rifiuto diPitagora di sacrifici cruenti. Quando lImperatore Giuliano (361 363 d.C.) cerc di restaurare il Paganesimo, (dopo cheCostante, il figlio di Costantino lo aveva proibito in favore del Cristianesimo), si ispir al Neoplatonismo di Giamblico.12 Vita di Ipazia in: Damascio, Vita di Isidoro, riprodotta nel Suda - Damascio (480-550) fu filosofo neoplatonico e ultimodirettore della Accademia di Atene, soppressa dall'imperatore Giustiniano nel 529. ?[Continua]. Oltre alla sua esperienzanell'insegnare riusc a elevarsi al vertice della virt civica. Fu giusta e casta e rimase sempre vergine. Lei era cos bella eben fatta che uno dei suoi studenti si innamor di lei, non fu capace di controllarsi e le mostr apertamente la suainfatuazione. Alcuni narrano che Ipazia lo guar dalla sua afflizione con l'aiuto della musica. Ma la storia della musica inventata. In realt lei raggrupp stracci che erano stati macchiati durante il suo periodo e li mostr a lui come un segnodella sua sporca discesa e disse, "Questo ci che tu ami, giovanotto, e non bello!". Alla brutta vista fu cos colpito dallavergogna e dallo stupore che esperiment un cambiamento del cuore ed divent un uomo migliore. Tale era Ipazia, cosarticolata ed eloquente nel parlare come prudente e civile nei suoi atti. La citt intera l'am e l'ador in modo straordinario,ma i potenti della citt l'invidiarono, cosa che spesso accaduta anche ad Atene. Anche se la filosofia stessa perita, il suonome sembra ancora magnifico e venerabile agli uomini che esercitano il potere nello stato. Cos accadde che un giornoCirillo, vescovo della setta di opposizione [il cristianesimo], pass presso la casa di Ipazia, e vide una grande folla dipersone e di cavalli di fronte alla sua porta. Alcuni stavano arrivando, alcuni partendo, ed altri sostavano. Quando luichiese perch c'era l una tale folla ed il motivo di tutto il clamore, gli fu detto dai seguaci della donna che era la casa diIpazia il filosofo e che lei stava per salutarli. Quando Cirillo seppe questo fu cos colpito dalla invidia che cominciimmediatamente a progettare il suo assassinio e la forma pi atroce di assassinio che potesse immaginare. Quando Ipaziausc dalla sua casa, secondo il suo costume, una folla di uomini spietati e feroci che non temono n la punizione divina n lavendetta umana la attacc e la tagli a pezzi, commettendo cos un atto oltraggioso e disonorevole contro il loro paesed'origine. L'Imperatore si adir, e l'avrebbe vendicata se non fosse stato subornato da Aedesius. Cos l'Imperatore ritir lapunizione sopra la sua testa e la sua famiglia tramite i suoi discendenti pag il prezzo. La memoria di questi eventi ancora vivida fra gli alessandrini.13 Considerato il padre dell' algebra.14 Apollonio di Perga, studioso del III sec. che introdusse gli epicicli e i deferenti per spiegare le orbite dei pianeti.15 Di quest' ultima opera ci parlano Filostorgio ed ancora il lessico della Suda, Y, 166 (ed. Adler IV 644 3-5).16 Teone fu anche commentatore di Arato, Euclide e Tolomeo ed i suoi testi sono importanti perch fanno riferimento ad opereche con la fuga dei filosofi (oggi diremmo la fuga dei cervelli) , presero la via dell' Oriente per secoli, tornando in Occidente intraduzione araba dopo secoli e secoli di rimozione.

  • opera: Commento di Teone di Alessandria al terzo libro del Sistema matematico di Tolomeo17.Edizione controllata dalla filosofa Ipazia, mia figlia. Tra i vari interessi di Ipazia, vi furono, anche, lameccanica e la tecnologia, che le permisero di costruire, come altri facevano in quel tempo: unastrolabio piatto, uno strumento che serve per misurare il livello dell'acqua, un apparato per distillarlaed un aerometro18 per determinare la densit di un liquido.

    Non fu apprezzata solo come scienziata, ma anche, come Filosofa19, come scrive Socrate Scolasticonella sua Historia Ecclesiastica:

    Ad Alessandria c'era una donna chiamata Ipazia, figlia del filosofo Teone, che ottennetali successi nella letteratura e nella scienza da superare di gran lunga tutti i filosofi delsuo tempo. Provenendo dalla scuola di Platone e di Plotino, lei spieg i principi dellafilosofia ai suoi uditori, molti dei quali venivano da lontano per ascoltare le suelezioni?20

    Il suo allievo pi illustre, fu Sinesio di Cirene, il quale, pur considerandola sua Maestra e Benefattrice,pi tardi accett di essere ordinato Vescovo di Tolemaide21 :

    Io ti scrivo questa mia epistola dal letto in cui giaccio, ma spero che tu la abbia inbuona salute, o madre, sorella, maestra, benefattrice, alla quale vorrei tributare ognitipo d'onore con parole ed opere!22

    La fama di Ipazia, come Matematica e detentrice della cattedra di Filosofia Neoplatonica diAlessandria, non sfugg alla rivalit tra i sostenitori della scuola Neoplatonica di Atene e quella diAlessandria. Damasio, come Sinesio, affermava, infatti, la superiorit di Ipazia su Isidoro, allievo diProclo23 :

    Vi era tra loro una grande differenza ; non solo per ci che distingue un uomo da unadonna, ma ancor pi per ci che distingue un semplice geometra da un vero filosofo24.

    La sua notoriet penetr fin negli ambienti politici, dove frequent il prefetto romano Oreste, che eraostile alla politica di intolleranza religiosa25 che il Vescovo di Alessandria, Cirillo26, portava avanticontro i pagani, gli ebrei e gli eretici27 .

    17 Il Commentario all'Almagesto di Tolomeo che viene considerato uno dei migliori lavori di astronomia della scuolaalessandrina.18 Sembra che la pi antica descrizione dell'areometro si trovi in una lettera che Siensio di Criene scrisse ad Ipazia. Sinesio,Epistole, XV. In passato l'invenzione dell'areometro stata attribuita ad Archimede (287-212 a.C.) o alla stessa Ipazia.19 A quellepoca era ancora normale che i cristiani seguissero le lezioni dei filosofi pagani. Come Sinesio avrebbero fatto peresempio, anche Enea di Gaza con Ierocle discepolo diretto di Plutarco e Giovanni Filopono, frequentatore di Ammonio legato adiscepoli della scuola Ateniese di Plutarco, Vedi: Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, op. cit. , p. P. 154 e p. 163 fig. 12.20 Prima parte del frammento di Vita di Ipazia (VII.15) in Socrate Scolastico, Historia Ecclesiastica .Socrate Scolastico (380-450), di religione cristiana, di professione faceva lavvocato.21Sinesio di Cirene Nato intorno al 370, fu educato secondo il modello classico e studi alla scuola neoplatonica della filosofa ematematica Ipazia. In seguito accett di essere battezzato ed eletto vescovo, nonostante la sua formazione neoplatonico pagana e fosse sposato. Vedi: Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, op. cit. , saggio VI, Sinesio di Cirene , p.139 164.22 Sinesio di Cirene, Epistole, XVI.23 Proclo studi ad Alessandria , ma fu poi allievo di Plutarco e Siriano, al quale successe nella direzione della scuola di Atene,che egli tenne sino alla morte nel 485 d.C. . Vedi, Nicola Abbagnano, Storia della filosofia, Vol I, op. cit. pp. 252 -254.24 Damasio, Vita Isidori, ed Westermann, 164.25 Secondo una testimonianza di Lattanzio, il Filosofo Neoplatonico Porfirio nel 302-303 d.C. partecip con ogni probabilit alConsilium Principis, tenutosi a Nicomedia, in cui si riunirono tutti gli uomini di cultura pagani per affrontare la questione deicristiani, prima della grande persecuzione, voluta da Diocleziano e Galerio. Un secolo e mezzo dopo, nel 448 d.C. , gliimperatori Teodosio II e Valentiniano III emisero, un decreto speciale con l'ordine di bruciare tutti gli scritti filosofici ed in modospecifico, proprio quelli di Porfirio: Decretiamo che tutte le opere che Porfirio, spinto dalla propria follia, o chiunque altro,abbia scritto contro la santa religione cristiana, presso chiunque trovate, siano date alle fiamme, perch non vogliamo chequegli scritti che provocano l'ira di Dio o che offendono le anime, raggiungano le orecchie dei sudditi. Teodosio II eValentiano III, il giorno 16 febbraio 448 (Codice di Giustiniano, I, 1). Vedi: Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, op. cit.26 Ordinato nel 412 d.C.27 Cio Cristiani che seguivano liberamente una loro interpretazione sulla natura e sulle parole di Cristo e non una imposta dauna fazione di potere vescovile.

  • Facendo conto sulla padronanza di s e sulla facilit di modi che aveva acquisito inconseguenza dello sviluppo della sua mente, non raramente apparve in pubblico davanti aimagistrati. N lei si sent confusa nell'andare ad una riunione di uomini. Tutti gli uomini,tenendo conto della sua dignit straordinaria e della sua virt, l'ammiravano di pi. Fuvittima della gelosia politica che a quel tempo prevaleva. Ipazia aveva avuto frequentiincontri con Oreste28?

    Cirillo non potendo attaccare direttamente il prefetto ed essendo ostile ai filosofi che proteggevano ildiritto al loro libero pensiero filosofico e religioso, accus Ipazia di influenzare magicamente enegativamente Oreste, cosicch ci che non avevano potuto i pregiudizi sul suo sesso, lo poterono ifanatici religiosi che, aizzati, contro di lei, dal vescovo cristiano29, la assassinarono ed ucciserobrutalmente nel 415 d.C. .

    ?Questo fatto fu interpretato calunniosamente dal popolino cristiano che pens fosse leiad impedire ad Oreste di riconciliarsi con il vescovo. Alcuni di loro, perci, spinti da unozelo fiero e bigotto, sotto la guida di un lettore chiamato Pietro, le tesero un'imboscatamentre ritornava a casa. La trassero fuori dalla sua carrozza e la portarono nella chiesachiamata Caesareum, dove la spogliarono completamente e poi l'assassinarono con delletegole. Dopo avere fatto il suo corpo a pezzi, portarono i lembi strappati in un luogochiamato Cinaron, e l li bruciarono. Questo affare non port il minimo obbrobrio aCirillo, e neanche alla chiesa di Alessandria. E certamente nulla pu essere pi lontanodallo spirito del cristianesimo che permettere massacri, violenze, ed azioni di quel genere.Questo accadde nel mese di marzo durante la quaresima, nel quarto anno dell'episcopatodi Cirillo, sotto il decimo consolato di Onorio ed il sesto di Teodosio30.

    Anche se, infatti, Cirillo non fu lesecutore materiale della morte della Filosofa, fu, senza ombra didubbio, il responsabile morale del suo omicidio31. Tutto lastio, la confusione, lintolleranza, lignoranzae loscurantismo, che serpeggiavano a quel tempo ad Alessandria e che esplosero alla fine del Vsecolo d.C. in violente persecuzioni religiose, si possono ancora percepire sulla pelle, leggendoquesto passo dalla Cronaca di Giovanni, del Vescovo di Nikiu:

    In quei giorni apparve in Alessandria un filosofo femmina, una pagana chiamata Ipazia,che si dedic completamente alla magia, agli astrolabi e agli strumenti di musica e cheingann molte persone con stratagemmi satanici. Il governatore della citt l'onoresageratamente perch lei l'aveva sedotto con le sue arti magiche. Il governatore cess difrequentare la chiesa come era stato suo costume. Ad eccezione di una volta in circostanzepericolose. E non solo fece questo, ma attrasse molti credenti a lei, ed egli stesso ricevettegli increduli in casa sua. Un giorno in cui stavano facendo allegramente uno spettacoloteatrale con ballerini, il governatore della citt pubblic un editto riguardante glispettacoli pubblici nella citt di Alessandria. Tutti gli abitanti della citt erano riuniti nelteatro. Cirillo, che era stato nominato patriarca dopo Teofilo, era ansioso di comprendereesattamente il contenuto dell'editto. C'era un uomo chiamato Hierax, un cristiano chepossedeva comprensione ed intelligenza e che era solito dileggiare i pagani. Era unseguace affezionato all'illustre padre il patriarca ed obbediente ai suoi consigli. Egli eraanche molto versato nella fede cristiana. Ora questo uomo si era recato al teatro perconoscere la natura dell'editto. Ma quando gli ebrei lo videro nel teatro gridarono edissero: 'Questo uomo non venuto con buone intenzioni, ma solamente per provocare unbaccano'. Il prefetto Oreste fu scontento dei figli della santa chiesa, e Hierax fu afferratoe sottoposto pubblicamente a punizione nel teatro, sebbene fosse completamente senzacolpa. Cirillo si irrit con il governatore della citt per questo fatto, ed anche perch

    28 Seconda parte di: Vita di Ipazia (VII.15) in Socrate Scolastico, Historia Ecclesiastica.29 E veramente difficile definire Cristiano, qualcuno che dice di esserlo, ma non si comporta come Cristo aveva insegnato.30 Terza ed Ultima parte di: Vita di Ipazia (VII.15) in Socrate Scolastico, Historia Ecclesiastica.31 Vale la pena ricordare che con la morte e la fuga degli ultimi filosofi alla volta della Persia, ebbe, inizio leclissi del MondoAntico. Ipazia, infatti, fu uccisa nel 415 d.C. , e con essa si spense la Scuola Filosofica di Alessandria, mentre nel 529 d.C. fuchiusa, sempre a nome della Chiesa, anche, la scuola filosofiche di Atene, per ordine dellimperatore Giustiniano.

  • aveva messo a morte Ammonio, un illustre monaco del convento di Pernodj, ed anche altrimonaci. Quando il magistrato principale della citt venne informato, rivolse la parola agliebrei come segue: 'Cessate le ostilit contro i cristiani'. Ma essi rifiutarono di dare ascoltoa quello che avevano sentito; si vantarono dell'appoggio del prefetto che era dalla loroparte, e cos aggiunsero oltraggio a oltraggio e progettarono un massacro in modo infido.Di notte posero in tutte le strade della citt alcuni uomini, mentre altri gridavano edicevano: 'La chiesa dell'apostolico Athanasius in fiamme: corrano al soccorso tutti icristiani'. Ed i cristiani al sentire queste grida vennero fuori del tutto ignari della slealtdegli ebrei. Quando i cristiani vennero avanti, gli ebrei sorsero e perfidamentemassacrarono i cristiani e versarono il sangue di molti, sebbene fossero senza alcunacolpa. Al mattino, quando i cristiani sopravvissuti sentirono del malvagio atto compiutodagli ebrei contro di loro, si recarono dal patriarca. Ed i cristiani si chiamarono araccolta tutti insieme. Marciarono in collera verso le sinagoghe degli ebrei e ne preseropossesso, le purificarono e le convertirono in chiese. Una di esse venne dedicata a S.Giorgio. Espulsero gli assassini ebrei dalla citt. Saccheggiarono tutte le loro propriet eli derubarono completamente. Il prefetto Oreste non fu in grado di portare loro alcunaiuto. Poi una moltitudine di credenti in Dio si radun sotto la guida di Pietro ilmagistrato, un credente in Ges Cristo perfetto sotto tutti gli aspetti, e si misero allaricerca della donna pagana che aveva ingannato le persone della citt ed il prefetto con isuoi incantesimi. Quando trovarono il luogo dove era, si diressero verso di lei e latrovarono seduta su un'alta sedia. Avendola fatta scendere, la trascinarono e la portarononella grande chiesa chiamata Caesarion. Questo accadde nei giorni del digiuno. Poi lelacerarono i vestiti e la trascinarono attraverso le strade della citt finch lei mor. E laportarono in un luogo chiamato Cinaron, e bruciarono il suo corpo. E tutte le personecircondarono il patriarca Cirillo e lo chiamarono 'il nuovo Teofilo' perch aveva distruttogli ultimi resti dell'idolatria nella citt32.

    L'episodio della drammatica morte della Filosofa, ha colpito scrittori didiverse epoche33: il pi recente stato Charles Pguy (1873-1814),che l'ha immortalata come l'ultima e pura erede del pensiero greco34.

    Anche io preferisco cancellare il ricordo di questo inammissibile attodi intolleranza, chiudendo questa breve monografia, con i versi a leidedicati dellepigrammista Pallada35 ed accettando la teoria, chevuole la sua immagine posta nel ruolo che le spetta di diritto tra ifilosofi dellaffresco della Scuola di Atene36 di Raffaello37.

    Quando ti vedo mi prostro, davanti a te e alle tue parole,vedendo la casa astrale della Vergine,infatti verso il cielo rivolto ogni tuo attoIpazia sacra, bellezza delle parole,astro incontaminato della sapiente cultura.

    32 Vita di Ipazia - Vescovo cristiano di Nikiu , Cronaca di Giovanni, (LXXXIV.87-88)33 Citiamo solo gli autori a lei favorevoli: il francese Voltaire, che parla di lei nelle sottolineandone l'avvenenza e l'ingiustacondanna per eccesso di fanatismo, litaliano Vincenzo Monti: "La voce alzate, o secoli caduti,/ Gridi l'Africa all'Asia el'innocente/ Ombra d'Ipazia il grido orrendo aiuti", l'irlandese John Toland che scrisse nel 1720, un saggio il cui titolo parla dasolo: Ipazia, ovvero "la storia di una Dama assai bella, assai virtuosa, assai istruita e perfetta sotto ogni riguardo, che vennefatta a pezzi dal Clero di Alessandria per compiacere l'Orgoglio, l'Emulazione e la Crudelt del loro Vescovo, comunemente maimmeritatamente denominato San Cirillo".34 La chiusura della scuola filosofiche di Atene, avvenne nel 529 d. C. per ordine dellimperatore Giustiniano, a nome dellaChiesa, decretando la fine dellera antica.35 Pallada di Alessandria V. d.C. Epigrammista presente nellAntologia Palatina.36 Ipazia, come studente della scuola di Atene, sarebbe stata ritratta da Raffaello, con le sembianze di Francesco Maria dellaRovere, nipote di Papa Giulio II, il quale in quel tempo aveva commissionato a Raffaello un affresco per la sua bibliotecaprivata, Stanza della Segnatura http://www.newbanner.com/AboutPic/athena/raphael/nbi_hypa.html37 RAFFAELLO SANZIO (1483-1520), Scuola di Atene (1509-1510)

  • Bibliografia per approfondire:

    Gemma Beretta, Ipazia d'Alessandria, Editori Riuniti Q. Bigoni "Ipazia alessandrina" in Atti Istituto Veneto K. Prachter "Filosofia dei greci" G. Quiriconi, Notizia storico-critica su Ipazia e Sinesio, Milano 1978. A. Agabiti, Ipazia, Ragusa 1979. G. Bigoni, Ipazia alessandrina. Studio storico, Venezia 1887. Augusto Franchetti (a cura di), Roma al femminile, ed. Laterza Sinesio di Cirene, Epistolario Sinesio di Cirene, Il Regno

    Finito di scrivere il 6 Novembre 2004 alle ore : 03.00, da Ape Industriosa ([email protected] - www.arborea.net )