Agricoltura Alessandrina 16 ottobre 2013

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Coldiretti Alessandria - Anno 59° numero 9 - 16/10/2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria Coldiretti Alessandria - Anno 59° numero 9 - 16/10/2013 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria P P eriodico eriodico del del mondo mondo agricolo agricolo di di c c oldiretti oldiretti a a lessandria lessandria

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COLDIRETTI: "Siamo pronti a far ripartire l'Italia" Per continuare a costruire insieme l'agricoltura che vogliamo nel Paese che vogliamo

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3Roberto Paravidino Presidente

AgricolturAalessandrinam a G a z i n e

Aa

ALESSANDRIA SRL

Editoriale

Editoriale

n° 9 - Ottobre 2013

In COPERTInA

“Siamo pronti a far ripartirel’Italia per continuarea costruire insiemel’agricoltura che vogliamonel Paese che vogliamo”

Chiuso in redazioneil 16 Ottobre 2013

oglio dedicare questo editoriale ad uno dei grandi temi chestanno diventando argomento quotidiano di scambio diopinione all’interno della nostra Organizzazione: l’agricol-

tura sociale. Una nuova frontiera che va ad integrare e “rivoluzio-nare” per certi aspetti la funzione originaria dell’agricoltura che èquella economica e produttiva: coltivare alimenti, garantire redditoe occupazione. É innegabile che con il tempo all’agricoltura abbiamosempre chiesto questo ma, a tale funzione, se ne sono aggiunte altreche vanno ad interagire con l’ambiente, il turismo e, naturalmente,la società. Oggi questa sensibilità sociale emerge in esperienze comela fattorie didattiche e gli agriasili e le agritate, ma la realtà agricolaha caratteristiche che possono diventare, se ben organizzate, ancheuna risorsa per intelligenti politiche di inclusione socio lavorativa.L’idea di fattoria sociale si aggancia a tutto questo: da un lato l’anticafunzione sociale dell’agricoltura, dall’altra le caratteristiche tipichedell’attività agricola e del contesto in cui essa avviene che presen-tano punti di forza importanti per progetti di recupero e inseri-mento lavorativo di persone in difficoltà. Infatti, nel contesto agricolosi ha a che fare per esempio con piante, animali, ed è una condizionefondamentalmente attiva: infatti, non si contemplano le piante o glianimali in un azienda agricola ma si ha un rapporto dinamico conloro. Tutto questo offre importanti elementi per un percorso di re-cupero funzionale e produttivo di persone disabili. Dunque, tuttiquesti elementi mettono l’agricoltura nelle condizioni di erogareservizi che contribuiscono a migliorare la qualità della vita per alcunefasce particolari della popolazione: bambini, anziani, minori a rischio,persone con disabilità cognitiva. La sfida è organizzare questa fun-zione in modo tale che se ne ricavi un’opportunità lavorativa perqueste persone e nello stesso tempo un reddito aggiuntivo per l’im-presa. Anche questa è multifunzionalità.Il progetto sulle fattorie sociali vuole esplorare questa possibilità dicui si conoscono in Italia già diverse esperienze positive. Questa fun-zione specifica si sta infatti estendendo a diverse realtà del mondoagricolo: esistono già imprese agricole che insieme a cooperativesociali aprono le loro aziende a percorsi di agricoltura sociale. L’agricoltura sociale è, dunque, una nuova “pratica” che attraversoiniziative promosse in ambito agricolo e alimentare da aziende agri-cole ma anche cooperative sociali intende favorire il reinserimentoterapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità e al contempoprodurre beni. Il dinamismo di questa realtà è testimoniato dallamassiccia presenza di giovani e donne, con alti livelli culturali, pro-venienti anche da settori extra-agricoli. Vista l’importanza che talefenomeno sta assumendo e gli enormi benefici sociali ed economiciche ne derivano, sarebbe opportuno che le istituzioni cogliesserol’effettivo potenziale dell’agricoltura sociale e lo valorizzassero ade-guatamente, sia per affermare una politica agricola innovativa, sia persostenere lo sviluppo di nuove politiche di welfare ancora più mirateed efficaci, attraverso l’adozione di provvedimenti legislativi adeguatiin ambito nazionale e regionale. Principi e finalità che si coniuganoperfettamente con gli obiettivi di Coldiretti forza sociale che rap-presenta le imprese agricole e valorizza l'agricoltura come risorsaeconomica, umana ed ambientale.

V

P e r i o d i c o e d i t o d a

impresa Verde alessandria

d i r e t t o r e a m m i n i s t r a t i V o

simone moroni

d i r e t t o r e r e s P o n s a b i l e

ilaria lombardi

G r a f i c a , i m P a G i n a z i o n e

christian boero

H a n n o c o l l a b o r a t o a q u e s t o n u m e r o

alessandro albertelli, luisa bo, marco castelli,daniela colombini, fabio fracchia, domenico Pesce,alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera,Valerio scarrone, emanuele sconfienza.

f o t o G r a f i earchivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazionecorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

r e G i s t r a z i o n e t r i b u n a l edi alessandria n.69 del 21.1.1953

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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO AUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

AgricolturAalessandrina

La realtà agricola ha caratteristiche

che possono diventare una risorsa

per intelligenti politiche di inclusione

socio lavorativa

agricolturasociale: concreta

E’ nataIl Cavalier Domenico Pesce,Capo Area Ambiente è

diventato nonno!Auguri ai neo genitori Martina e Nicolaper il lieto eventoda parte di tutta la Dirigenzae Strutturadella Coldiretti!

Rebecca!

Fiocco Rosa

alla richiesta di unanuova dimensionedi cambiamentoe innovazione

una risposta

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ProGetto Per l’italia

ono quasi sette anni chericopro la carica di presi-dente di Coldiretti. L’ho

fatto con passione e mettendo tutto mestesso perché volevo restituire dignità aduna categoria, i coltivatori diretti e l’agricol-tura, vista troppo spesso come problemasociale, causa di disastri ambientali, peso acarico delle casse pubbliche. Oggi nessunopuò negare che agricoltura, coltivatore di-retto, cibo, filiera corta, multifunzionalità,Km0, biodiversità, sicurezza alimentare, ven-dita diretta, export agroalimentare, Made inItaly, tipicità, innovazione, giovani, cultura,bellezza, paesaggio siano tutti termini posi-tivi, sinonimi di futuro e la gente sa che que-ste parole hanno a che fare con le nostre

azioni e con il nostro fare quotidiano. É cre-sciuta una straordinaria rete di imprenditoridonne, giovani e meno giovani di inestima-bile valore, mossi da una carica etica e pas-sione civile che rappresenta una garanziaassoluta per il futuro Coldiretti, per l’agri-coltura e direi per l’intero Paese. Da tempoho come l’impressione di stare su un va-gone di un treno su cui si è fatto di tuttoper rendere confortevole il viaggio, salvo ac-corgersi che il vagone è agganciato ad unconvoglio fermo e senza motrice. Il vagoneè la nostra agricoltura, il nostro agroalimen-tare, il nostro territorio; il treno è l’Italiatutta; la motrice è il caos. A rendere più pa-rossistica la metafora è che i binari ci sonoe anche di ottima fattura. Sono binari di una

Marinisi dimette

ACCLAMATO PRESIDENTE ONORARIONella foto il Consiglio Nazionale di Coldiretti riunitosi lo scorso 7 ottobre a Palazzo Rospigliosi

In occasione del Forum interna-zionale dell’Agricoltura e dell’Ali-mentazione che si terrà aCernobbio il 18 e 19 ottobre (neparleremo sul prossimo numerodi “Agricoltura Alessandrina”),dopo quasi sette, Sergio Marini la-scerà la presidenza di Coldiretti. Lo ha annunciato lo stesso Marinispiegando che “è una decisioneimportante e consequenziale allavolontà di costruire un nuovo pro-getto per il rilancio dell’Italia,quale naturale evoluzione dei tra-guardi raggiunti e della storia re-cente di Coldiretti”.Di seguito alcuni passaggi dellarelazione che Sergio Marini, ac-clamato dal Consiglio Nazionale,presidente onorario su propostadel Segretario Nazionale Organiz-zativo Vincenzo Gesmundo, ha te-nuto lo scorso 7 ottobre.

S“di sciogliere

un nuovo

SOGNOITALIANO

e’ora

dallecatene

Dopo sette anni alla guiDa Dell ’organizzazione

l’annuncio Della scelta Di lasciare la presiDenza

la Dec is ione comunicata al consigl io nazionale

che lo ha acclamato pres iDente onorar io

Coldiretti

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ProGetto Per l’italia

lega particolare: la straordinaria ricchezzae voglia di fare degli Italiani, dei suoi giovani,la creatività, l’intelligenza e la fantasia, le tra-dizioni, la cultura, la storia, la bellezza diogni angolo del nostro Paese. Sono un in-sieme di comunità intrise di solidarietà, disussidiarietà, di relazioni e valori veri. Binarisolidissimi buoni per il domani, ma invisibiliperché impietosamente seppelliti sotto idetriti prodotti dall’apatia, dalle non scelte,da una politica paralizzata. Questa appareoggi la nostra Italia, e noi da Italiani cheviaggiamo su quel treno, che vogliamo beneall’Italia non possiamo semplicemente ras-segnarci o, al limite, indignarci. Non basta!Ciascuno, per quello che può e senza ri-sparmiarsi, ha il diritto prima, ma anche ildovere, morale e civile, di aiutare a dissot-terrare quei binari, di fondere una nuovalocomotiva, di far partire quel treno. Lodobbiamo al Paese, lo dobbiamo a noi e ainostri figli per riappropriarci della dignità edella speranza che abbiamo smarrito, perriconquistare quell’orgoglio di essere Ita-liani che ci appartiene e che la storia e i no-stri genitori ci hanno consegnato con tantisacrifici. Insieme a tanta gente straordinaria,soci, collaboratori, dirigenti abbiamo con-tribuito a rivoluzionare non solo Coldirettie la nostra agricoltura, ma a dimostrare checambiare è possibile, migliorare l’Italia sipuò e dunque quel treno fermo, a cuisiamo necessariamente legati, può ripar-tire. Ognuno di noi, ogni vagone, può por-tare il suo contributo di idee per ripulirequei binari e fondere una locomotiva chetraini tutti. Quanto abbiamo fatto nella no-stra agricoltura, può rappresentare unesempio da emulare per tutti e ovunque.Certo, occorre sentirselo dentro; occorreavere coraggio, mettersi in gioco; occorre

sentirsi liberi; occorre la forza di dire no aipocrisie e compromessi; occorre saperguardare avanti e in alto; occorrono idee;occorrono testimonianze vere e la cer-tezza di poter raccontare senza omissionile proprie storie personali; occorre la com-patibilità formale e sostanziale che giusta-mente la carica di Presidente non puòdare; occorre poter spaziare oltre i confinidi una forza sociale seppur cosi magnifica-mente contagiosa come Coldiretti; oc-

corre poi tanta gente di buona volontà.Tanta gente. Gente che, se appena ti guardiattorno, t’accorgi che l’Italia ne è piena. Oc-corre farlo ora! Ora perché il Paese af-fonda tra litigiosità sul nulla e sucompromessi che nascono ambiziosi e du-rano un giorno; ora perché i nuovi poverisono troppi, i disoccupati sono troppi, leimprese che chiudono sono troppe e

troppo del nostro miglior Made in Italy vavia dall’ Italia. Ora perché la recessione, checome tutte le brutte notizie viene raccon-tata un pò alla volta, ci sta mangiando il fu-turo e il Paese. Ora perché anche lemigliori imprese, la migliore agricoltura, laparte più operosa del Paese, se perman-gono queste condizioni, rischia di non far-cela. Ecco perché nelle forme che lacoscienza ci consiglia e che le convenzionici consegnano, nei contenuti che anche neinostri incontri al Palalottomatica abbiamoespresso, coloro che fanno del “bene co-mune” una pietra angolare del proprioagire devono avere la forza di dare unamano. Serve stare in quel laboratorio dovela locomotiva con destinazione “futuro”aspetta di essere ricostruita. É un’impresadifficile, ambiziosa, forse impossibile, magiusta. In fondo queste sono le cose chenella vita fanno la differenza. Lo sento dipoter dare un contributo alla ricostruzionedi quella locomotiva e alla messa in luce diquei binari. Credo sia necessario e urgentecostruire quel laboratorio in cui forgiare glistrumenti e gli orizzonti di un nuovo Paese,nei modi che conosciamo e che sono pro-pri a noi di Coldiretti, che il nuovo abbiamosaputo modellare - perché il Paese ha bi-sogno di noi. Io a questo laboratorio, chesarà sempre dentro l’idea di comunità e diterritorio - e nei tempi che questo bru-ciante presente detta, - voglio dare unaforma, una sostanza, un modo di raccon-tare. Voglio esserci, ed esserci in prima per-sona, e sono certo che molti di voi, almomento giusto, faranno lo stesso. Perché“l’Italia che vogliamo, l’Italia che fa l’Italia”merita un mare di bene e perché è ora disciogliere dalle catene un possibile nuovogrande sogno Italiano.

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sPeciale riforma della Pac

ccordo fatto sulla Riformadella Politica agricola co-mune. Dopo che i ministridell’Agricoltura hanno

raggiunto in Consiglioun’intesa sulle que-

stioni rimaste ancora in sospeso legate alquadro finanziario pluriennale (QFP), tracui alcuni elementi che riguardano i pa-gamenti diretti e lo sviluppo rurale, il tri-logo, il confronto tra Parlamento,Consiglio e Commissione, ha approvatoil nuovo testo. Ma vediamo quali sono idettagli dell’accordo. Per quanto riguarda

gli elementi in sospeso per i pagamentidiretti è stata confermata la base dell’ac-cordo del Consiglio tra i ministri del 25giugno a Lussemburgo. Su degressività ecapping il Consiglio ha sottolineato diaver fatto un grande sforzo nella dire-zione del Parlamento accettando una ri-duzione dei pagamenti diretti almeno del5%, a partire da 150.000 euro. Tale percentuale di riduzione dovrà es-sere applicata sull’importo del paga-mento di base, previa deduzione dei costidel lavoro. Gli Stati membri che decidonodi applicare il pagamento redistributivo

(primi ettari) ad un livello minimo del 5%del massimale nazionale, possono deci-dere di non applicare la regressività. Perquanto riguarda la flessibilità tra i pilastriè confermato l'accordo per il trasferi-mento dal primo al secondo pilastro perrendere disponibile fino al 15% dei mas-simali nazionali per le misure dello svi-luppo rurale. Gli Stati membri che nonutilizzano la possibilità di trasferire i fondidal 1° al 2° pilastro, possono decidere direndere disponibile sotto forma di paga-menti diretti fino al 15% degli importi de-stinati alle misure dello sviluppo rurale,

Saranno premiati i veri agricoltori. “Un ottimo risultato”

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lturasPeciale riforma della Pac

elevabile al 25% nel caso di Bulgaria,Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Po-lonia, Portogallo, Romania, Slovacchia,Spagna, Svezia e Regno Unito. Sui tassi dicofinanziamento per lo sviluppo rurale, ilConsiglio si è detto disposto ad accet-tare la richiesta del Parlamento di au-mentare (su base volontaria) il tasso dicofinanziamento dal 75% sino all’85% perle regioni meno sviluppate. Mentre il co-finanziamento rimane sino al 53% per lealtre regioni e al 75% per le misure rela-tive agli articoli 29, 30 e 31 (misure agro-ambiente-clima, biologico, siti natura 2000

e direttiva acque). Per la ripartizione delbilancio per lo sviluppo rurale, si è decisodi includere gli importi di questa riparti-zione in un allegato al regolamento sullosviluppo rurale, con il potere della Com-missione di modificare tale allegato tra-mite atti delegati (con il controllo delParlamento) e non tramite atto di esecu-zione. I testi finali dell’accordo tra Con-siglio, Parlamento e Commissione,relativamente alle quattro proposte diregolamento, saranno portati il 30 set-tembre al voto finale in commissioneagricoltura del Parlamento. Successiva-mente, dopo il voto della plenaria dellostesso europarlamento, previsto a no-vembre, nel mese di dicembre ci saràl’adozione formale da parte del Consigliodell’Ue e le quattro proposte di regola-mento saranno definitivamente adottate.Un risultato che migliora nettamente laproposta iniziale con una riforma che vaverso la sussidiarietà ovvero la possibilitàdegli Stati membri di applicare misure se-condo i propri modelli di sviluppo agri-colo. Finalmente una opportunitàstraordinaria per premiare chi vive diagricoltura, il lavoro, la qualità, i giovani eil vero Made in Italy. Oltre ai sensibili mi-glioramenti che sono stati ottenuti nelprecedente accordo del 26 giugno, qualiil sostegno per la promozione e lo svi-luppo di filiere corte, l’inverdimento a tu-tela dei vigneti, frutteti ed uliveti italiani,sulla convergenza e per i giovani agricol-tori, un ulteriore risultato positivo èstato raggiunto anche per la decisione diapplicare per la prima volta su base ob-bligatoria un tetto agli aiuti (Capping) percombattere le rendite fondiarie.L’accordo sulla riforma della PoliticaAgricola (PAC) premierà chi vive e lavoradi agricoltura escludendo per la prima

volta in una black list i soggetti che nonhanno nulla a che fare con l’agricoltura esoprattutto prevedendo la possibilità perl’Italia di destinare risorse ai soli agricol-tori attivi. “L’accordo raggiunto - hannocommentato il presidente e il direttoredella Coldiretti alessandrina RobertoParavidino e Simone Moroni - ri-vede, sensibilmente, le misure per l’inver-dimento sia riguardo alle modalitàfinanziarie che a quelle applicative. In par-ticolare è stato ampliato il menù di mi-sure escludendo le colture permanenti equelle sommerse, come il riso, dalle areedi interesse ecologico che riguarderannole aziende con più di 15 ettari a semina-tivi. Sono quindi salvi, come richiesto daColdiretti, oltre al riso, tutti i frutteti, ivigneti, gli uliveti, ecc. Per quanto riguardai giovani agricoltori - continuano Para-vidino e Moroni - viene prevista l’ob-bligatorietà per gli Stati membri diconcedere un pagamento annuo alle per-sone fisiche che non hanno più di 40 annidi età nell’anno della presentazione delladomanda del pagamento di base”. L’in-tesa dà anche risposte positive alle ri-chieste di Coldiretti sulla necessità diun sostegno, nell’ambito dello svilupporurale, per le filiere corte e i mercati lo-cali, nonché alla promozione per il lorosviluppo. Inoltre, è stato confermata lamisura sul finanziamento alle assicura-zioni contro le avversità atmosferiche,nonché la possibilità di costituire fondimutualistici in caso di crisi di mercatonelle sue molteplici forme e per le citateavversità atmosferiche. “Sempre nell’am-bito dello sviluppo rurale è prevista -concludono Paravidino e Moroni -la possibilità di avere al contempo pianidi sviluppo rurale regionali e un piano na-zionale per talune misure o interventi”.

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SPECIALE RIFORMA DELLA PAC

approfondimento

ECCO I PUNTI SALIENTI DELLA RIFORMA

Il 26 giugno scorso è stato finalmente efaticosamente raggiunto un accordo a Bru-xelles sull’assetto della nuova Politica Agri-cola Europea per il periodo 2014-2020. Lariforma è frutto di un compromesso lun-gamente elaborato, e quindi è logico atten-dersi che non soddisferà tutti. Peraltro,molte decisioni devono ancora essereprese, in quanto, proprio a dimostrazioneche il “compromesso” raggiunto è statomolto difficile, il Regolamento demanda aisingoli stati membri parecchie decisioni, chead oggi non sono state ancora prese.

Una cosa definita è che la riforma

prenderà avvio dal 2015. Ma vediamo

gli aspetti salienti della riforma.

1.PagamentiIl pagamento del premio PAC avverrà conben 7 tipologie di pagamenti diversi:

a)Pagamento di base: è il pagamentoprincipale, obbligatorio, sostituisce l’at-tuale pagamento unico sulla base di nuovititoli che saranno assegnati nel 2015;

b)Greening: è anch’esso obbligatorio,ed è un pagamento diretto per superficie;ha lo scopo di remunerare l’applicazionedi norme obbligatorie di tutela ambientale;

c)Pagamento supplementare peri giovani: obbligatorio, viene accordatoai giovani sotto i 40 anni;

d)Regime speciale per i piccoliagricoltori: è un regime volontario, edè facoltà dell’azienda optare per esso.É utilizzabile per aziende con premi tra i500 e 1.250 €, e beneficia di regole di con-dizionalità meno rigorose ed esonerodagli obblighi del Greening;

e)Supplemento per le aziende interritori svantaggiati: è un pagamentovolontario, nel senso che lo Stato Membropuò decidere di assegnarlo ad aziende postein zone soggette a vincoli naturali;

f)Sostegno specifico accoppiato: èun pagamento volontario, legato a partico-lari produzioni (agricole o animali) che loStato Membro può individuare e sostenere;

g)Aiuti redistributivi per i primiettari: pagamenti volontari che lo Statopuò erogare per i primi 30 ha di superficieammissibile.

Come si può notare la gamma dei pa-

gamenti si amplia e si complica.

Di fatto i titoli in possesso delle aziendecesseranno di avere valore al 31/12/2014,e dal 2015 verranno assegnati nuovi titoli,il cui numero non dipenderà dai titoli pas-sati, ma saranno in funzione della superfi-cie ammissibile messa in domanda nel2015. Il valore di questi titoli potrà essereo uniforme per tutto il territorio conside-rato, oppure può essere differenziato, convalore calcolato in base al valore in por-tafoglio dell’azienda al 2014. In ogni casoè previsto un meccanismo di “conver-genza” per cui il valore dei titoli sarà uni-forme, al più tardi, entro il 2019 ed in lineacon la media nazionale.

Ciò significa che, per il 2014, tutto continuerà

come prima, e solo dal 2015 si avvierà il

nuovo modello: nel frattempo, a livello nazio-

nale, verranno operate le scelte che il Rego-

lamento consente ai diversi stati.

Tra queste vi sono la possibilità della re-gionalizzazione del valore dei titoli, cioè lapossibilità di adottare un valore medio dei

pagamenti diretti a livello nazionale op-pure regionale (dove per “regione” si intende

un’area omogenea di territorio).

2.Superfici oggetto di pagamentoSi amplia, e di molto, il concetto di “superfi-cie ammissibile”, in quanto rientrerannonon solo i seminativi, ma anche i vigneti edi frutteti. Per il pioppo sembra che noncambi nulla rispetto ad oggi: le coltivazionia ciclo breve sono ammissibili, i pioppeti“classici” no.3.GreeningUno degli aspetti più controversi, e chepiù hanno fatto discutere a livello euro-peo, è l’introduzione del “greening”, chepotremmo tradurre in “rinverdimento”. Sitratta dell’attuazione di 3 comportamenti“ambientali” indispensabili per poter ac-cedere al premio PAC:

- Diversificazione delle colture:ogni azienda con almeno 10ha, e nonpiù di 30, di seminativi, dovrà coltivareannualmente almeno 2 colture diverse,nessuna delle quali copra più del 75%della superficie; per le aziende supe-riori ai 30 ha, la diversificazione devecomprendere almeno 3 colture, con lacoltura principale che non copra piùdel 75% e la somma delle prime duenon più del 95%; ne consegue che leaziende di dimensione fino a 10ha nonhanno questo tipo di impegno;

- Mantenimento dei prati per-manenti.

- Presenza di aree di interesseecologico: sono obbligatorie per leaziende superiori a 15ha di seminativo,che devono impegnarsi a destinare al-meno il 5% della superficie a semina-

[pagine a cura di Fabio Fracchia]

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tivo dell’azienda (che salirà al 7% dal2017). Le “aree di interesse ecologico”consistono in terreni lasciati a riposo,ma anche siepi, margini dei campi, fasceboscate, superfici imboschite. La per-centuale di superficie da mantenere“rinverdita” si calcola solo sulla super-ficie a seminativo, e non anche alla su-perficie a prati permanenti e colturearboree. É possibile tuttavia adempiereagli obblighi del greening anche conaltre modalità, considerate equivalenti:ad esempio non sono assoggettate algreening ad esempio i produttori bio-logici, e quelli che adottano regimi agroambientali.

4.Agricoltore attivoAltra importantissima decisione che dovràprendere il nostro governo è quella relativaalla definizione di “agricoltore attivo”. Lanorma afferma infatti che solo gli agricol-tori attivi possono accedere al sistema diaiuti, tuttavia anche qui si è scelta la via delcompromesso, demandando ad ogni sin-golo stato la possibilità di definire chi èl’agricoltore attivo. La Commissione Euro-pea si è limitata a definire una “lista nera”di soggetti sicuramente esclusi dalla possi-bilità di pagamento, in cui rientrano campida golf, aeroporti, aree ferroviarie, terrenisportivi ecc. Spetterà ad ogni stato mem-bro invece definire a quali soggetti si rivolgela riforma: i due estremi sono rappresen-tati, da un lato, dall’agricoltore professio-nale, che oltre a possedere partita iva ediscrizione alla CCIAA paga anche in contri-buti previdenziali come coltivatore o IAP;dall’altra vi è la possibilità di concedere atutte le aziende semplicemente dotate dipartita iva di avere accesso al sistema deicontributi, allargando enormemente la pla-tea: ovviamente le ripercussioni sociali epolitiche, nell’un caso come nell’altro, sa-rebbero forti: un restringimento della base

agricola che può avere accesso a contributiconsentirebbe alle aziende “vere”, profes-sionali, di avere a disposizione un plafond fi-nanziario maggiore, e darebbe un senso didifferenziazione positiva all’essere “aziendaagricola” imprenditoriale; viceversa, l’allar-gamento eccessivo, oltre a rispondere apurtroppo consuete logiche di consensoelettorale, frammenterebbe eccessiva-mente il plafond finanziario a disposizione,non consentendo alle aziende vere di avereun supporto sufficiente dal contributoPAC, e permetterebbe di continuare a te-nere in piedi aziende che esistono solo peril contributo, ma con attività produttiva, ecapacità imprenditoriale pressoché nulla. Inmezzo ci sta tutto il resto, e la politicadovrà trovare il giusto compromesso.

5.Pagamenti accoppiatiAnche se la riforma prosegue nella filoso-fia dell’ aiuto “disaccoppiato”, e cioè nonpiù legato alla produzione, vi saranno an-cora alcuni pagamenti “accoppiati” ad unadeterminata produzione: gli stati membriinfatti possono dedicare fino al 15% delmassimale nazionale a pagamenti specifici:sono esclusi da tale possibilità i settoridelle patate, del tabacco e del vitivinicolo,ma potranno essere utilizzati in settoriquali la zootecnia, olio di oliva, pomodoroda industria, barbabietola da zucchero esoprattutto piante proteiche.6.Capping, o tetto ai pagamentiLa riforma prevede la possibilità di met-tere un tetto ai pagamenti, anche se la de-cisione è attualmente sospesa. Si parlaperò di introdurre due limitazioni: la primadopo i 150.000 euro di premio unico, laseconda dopo i 300.000: dopo queste so-glie il premio si ridurrà sensibilmente. Glistati membri possono tuttavia modulare ilcapping tenendo sottraendo dall’ammon-tare indicato sopra, le retribuzioni del la-voro agricolo pagate l’anno precedente.

7.Quote di produzioneQuesta riforma prevede anche la fine delsistema di quote in alcuni settori: le quotelatte termineranno di esistere il 31/3/2015,le quote zucchero il 30/9/2017, per il vino idiritti di impianto terminano il 31/12/2015,con l’introduzione successiva di un nuovoregime di autorizzazioni per i nuovi impiantidi vite, con crescita limitata all’1% all’anno.

Come si può notare da queste primeinformazioni la riforma della PAC, al solitocomplessa, non brillerà per semplicità ap-plicativa, e non sarà facile entrare in tuttiquesti nuovi meccanismi. L’aspetto posi-tivo di garantire ancora fino al 2020 un si-stema di aiuti all’agricoltura è mitigato dalfatto che, in molti casi, l’aiuto si assotti-glierà, e (secondo peraltro gli obiettivi della ri-forma) una maggior quota di redditol’azienda dovrà reperirla sul mercato. Appare tuttavia chiaro che l’idea stessa diEuropa esce fortemente indebolita da que-sta riforma: troppi aspetti importanti sonolasciati alla decisione dei singoli stati mem-bri, anche su questioni che fino a ieri avreb-bero fatto sanzionare lo stato che avessepreso determinate decisioni per indebitaconcorrenza verso i partner europei.

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lturasPeciale riforma della Pac

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condifesa alessandria

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assiCURaZioni ConTRo LE avvERsiTàal via la campagna preventivaper le colture autunno vernine

l 2013 è stato caratterizzato dall’introdu-zione di una nuova normativa riguardantele polizze contro le avversità atmosferi-

che sostenute dai contributi della ComunitàEuropea e dello Stato Italiano. La tradizionalepolizza antigrandine è stata sostituita dalle“pluririschio” a cui alla grandine doveva essereobbligatoriamente unita un’altra avversità,come il vento forte o l’eccesso di pioggia, perpoter beneficiare di un contributo pubblicofino al 65% del premio. Se la polizza pluriri-schio prevedeva tre o più avversità il contri-buto aumentava fino al 75% del premio,mentre per le polizze “multirischio sulle rese”,che coprono tutte le avversità atmosferiche inblocco (grandine, vento forte, vento sciroccale,

gelo/brina/sbalzo termico, siccità, colpo di sole, ec-

cesso di pioggia, eccesso di neve, alluvione) il con-tributo sale ulteriormente fino all’80% delpremio. Le novità introdotte non hanno par-ticolarmente influito sulla propensione ad as-sicurarsi degli agricoltori associati al Condifesadi Alessandria che, esattamente come nel2012, hanno stipulato polizze per oltre 59 mi-lioni di euro di produzioni agricole. Diverso èinvece stato il ricorso ai vari tipi di polizza aseconda delle colture. L’uva da vino ha fattoregistrare un netto aumento della superficieassicurata (+7%), superando il 32% della su-perficie a vigneto della provincia di Alessandriadel 2012, per un valore delle produzioni viti-cole di oltre 26 milioni di euro. Nell’80% deicasi i viticoltori hanno optato per la polizzapluririschio grandine-vento forte - eccesso dipioggia, poco più del 19% hanno scelto polizzea 2 avversità, mentre le multirischio sulle resesono state scelte solo nello 0,18% dei casi. Nelcorso dell’anno oltre a varie grandinate sisono avuti anche fenomeni di vento forte chehanno comportato addirittura abbattimentodi interi vigneti. A questo proposito occorreprecisare che la polizza dell’uva da vino copresolo i danni ai frutti pendenti mentre la strut-tura del vigneto (piante pali, ecc.) può essereassicurata a parte ad un costo annuo di circa20 euro ad ettaro. In prossimità della vendem-mia le uve hanno anche subito danni da ec-cesso di pioggia con conseguenti fenomeni dimarcescenza. I frutticoltori hanno scelto po-lizze a 3 o più avversità per difendersi oltreche da grandine vento e pioggia anche da gelo-brina e sbalzo termico. Danni consistenti sisono verificati sulle albicocche in seguito allepiogge di marzo che hanno compromesso lafioritura. Altre colture come il pomodoro daindustria e la cipolla hanno subito un calo deivalori assicurati in quanto minore e stato l’in-vestimento di queste produzioni durante il

2013. Il mais è stato assicurato per circa 4,8milioni di euro di valore delle produzioni, so-prattutto contro grandine e vento ma anchecon polizze multirischio sulle rese che co-prono la siccità sia nel caso di colture irrigue,sia non irrigue. Questa avversità si è manife-stata nei mesi di giugno e luglio ed ha pro-dotto danni sulle colture non irrigate. Violentegrandinate hanno colpito questa colture conepicentro nel comune di Oviglio. In aumento,infine, l’assicurazione del frumento che nel2013 ha coinvolto produzioni per un valore dioltre 9 milioni di euro. Gli agricoltori più ac-conti si erano assicurati già ad ottobre 2012con la polizza multirischio sulle rese che co-priva la coltura dalla semina fino alla raccolta.I maggiori danni a questo cereale sono staticausati dalle abbondantissime piogge dei mesidi marzo e di maggio che hanno trovato com-pleto ristoro attraverso le polizze stipulate

tempestivamente in autunno. Al contrario sisono avuti molti problemi per le polizze sti-pulate da aprile in poi, poiché non potevanoessere indennizzati i danni legati al mancatoaccestimento del frumento dovuto all’eccessodi pioggia verificatisi nei mesi antecedenti allastipula della polizza. Nei migliori dei casi si èriusciti ad ottenere l’indennizzo di una metàdel danno complessivo. Pertanto è importanteche gli agricoltori interessati assicurino fru-mento, orzo, colza, ecc. già a partire da ottobre2013 attraverso la polizza multirischio sullerese che sarà messa a disposizione dal Condi-fesa di Alessandria in modo che i prodotti pos-sano essere protetti per tutta la durata delciclo colturale. Si ricorda infine che tale polizzanon deve essere pagata all’atto della stipula mail premio dovrà essere versato al Condifesa in2 rate rispettivamente al 31 ottobre 2014 edal 30 giugno 2015.

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[a cura di Marco Castelli]

Primo bilancio della primavera 2013

da spigno a savona

azienda agricola Alcide Accusani diSpigno ha varcato il confine provin-

ciale: infatti, dopo Merana, Cairo e Degodal 28 settembre scorso si occuperà di riforniregiornalmente il distributore di latte crudo e as-sicurare la qualità e la freschezza degli alimentiin quello che è a tutti gli effetti un vero e pro-prio distributore a “Km.0” anche a Savona. “I di-stributori del latte nascono con l’idea dipermettere ai consumatori di poter far incon-trare l’alta qualità del latte fresco al giusto

prezzo, che solamente il rapporto con i produt-tori può garantire. - ha affermato il direttoredella Coldiretti di Alessandria Simone Moroni -In questo modo ogni persona può avere dellatte fresco appena munto nel proprio frigori-fero, avendo però sempre l’accortezza di con-servarlo in maniera corretta e di consumarloentro massimo due-tre giorni. Coldiretti credefermamente in questo progetto: un modo perrafforzare il legame sempre più stretto tra lacampagna e i consumatori.”

cresce il numero dei distributoridi latte dell’azienda accusani

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gricoltura

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lla presenza di oltre duemila cooperativeprovenienti da tutte le regioni d’Italia, siè svolta a Roma presso l’Auditorium

Parco della Musica, la prima Convention nazionaledi UE.COOP. Dal Piemonte hanno partecipatooltre 150 cooperatori, le cui cooperative hannoaderito alla Centrale nazionale recentemente ri-conosciuta dal Ministero per lo Sviluppo Econo-mico. È stata l’occasione per illustrare la bozza diDocumento programmatico dell’Associazione,frutto degli interventi svolti dalle cooperative, du-rante gli incontri territoriali che si sono tenuti intutte le Regioni negli ultimi mesi. Il documento,presentato dal piemontese Roberto Moncalvo acui la Giunta ha conferito l’incarico di coordina-tore politico nazionale di UE.COOP, delinea il per-corso e la visione che la Centrale cooperativa,

promossa da Coldiretti, intende mettere a si-stema, in merito a vari temi che saranno prioritariper l’agenda dei prossimi mesi: dalla creazione diun Forum permanente per l’occupazione giova-nile, al supporto per le crisi d’impresa, dal tema le-gato ai vari aspetti del credito, per arrivare allapromozione di “reti” tra imprese. Questi temi rap-presentano le prime azioni chiave che vedrannoimpegnata UE.COOP, quale nuovo modello di as-sociazionismo pluralista, trasparente, democratico

ed a servizio dell’intera collettività. La Conventionha anche dato avvio alla stagione assembleare re-gionale e nazionale che porterà all’elezione deirappresentanti politici territoriali e degli Organiche guideranno l’associazione nazionale per ilprossimo mandato. Nel corso della Convention èstato infatti illustrato a tutte le Cooperative par-tecipanti il Regolamento elettorale che verrà uti-lizzato durante la prossima Assemblea elettivanazionale, prevista entro febbraio 2014.

L’Associazione Nazionale per le Imprese Cooperative denominata “UNIONE EUROPEADELLE COOPERATIVE”, in breve “UE.COOP”, garantisce la rappresentanza, l’assistenza, latutela e la revisione del movimento cooperativo ed esercita sugli enti ad essa aderenti la vigilanzaed ogni altra funzione stabilita dalle leggi vigenti. Promuove lo sviluppo della cooperazione mutua-listica senza fini di speculazione per favorire la più equa coesione sociale del territorio della Nazionee la libertà e dignità dell’uomo.UE.COOP - Unione Europea delle Cooperative, è stata riconosciuta quale associazione nazionaledi promozione, assistenza e tutela del movimento cooperativo con decreto del Ministro dello svi-luppo economico del 24 aprile 2013 (G.U. n. 102 del 03.05.2013) ai sensi dell’art.3 del decreto le-gislativo 2 agosto 2002, n.220.

La forza solidale del PaesePartecipata convention nazionale

in vista delle assemblee regionali cheporteranno entro febbraio 2014 allanomina del consiglio nazionale dellaneoriconosciuta centrale coopera-tiva. Il piemontese Roberto Mon-calvo nominato referente politico diUe.Coop nazionale in questa fasepre-assembleare.

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fauna selVatica

tiamo lavorando su più frontiper riuscire ad ottenere i mi-gliori risultati affinchè le mo-difiche alla legge regionale

sulla caccia vengano applicate al più presto.Ormai la situazione si complica ogni giornidi più e anche in quest’ultimo scampolo divendemmia continuano le segnalazioni deidanni da ungulati che fanno razzia dei grap-poli ormai maturi mettendo a rischioun’ampia fetta di raccolta dell’uva”.Sono parole che il presidente provincialeColdiretti Roberto Paravidino vuole far ar-rivare alle Istituzioni per sottolineare, nelcaso ce ne fosse bisogno, la posizione diColdiretti in merito alla fauna selvatica edall’altra per rassicurare la base associatache si sta lavorando per cambiare la ormaidatata “Legge 70”. Danni notevoli, denun-ciano gli agricoltori e, in questo caso parti-colare, i viticoltori della provincia: l’uvaviene divorata, o danneggiata, da cinghiali ecaprioli, con una perdita di produzione chesi annuncia grave. Con il passare dei giorni

la situazione si fa sempre più drammaticaper questo Coldiretti coglie l’occasione pertornare a sottolineare come i danni dafauna selvatica costituiscano per l’agricol-tura una vera e propria emergenza. E men-tre i produttori sono ormai esasperati sicontinua a registrare che tra le criticità ge-nerate dall’assenza del piano faunistico re-gionale si riscontra anche l’assenza di unalegge piemontese che disciplini l’attività ve-natoria, tuteli il territorio e l’agricoltura, ga-rantisca una miglior vivibilità di quanti vioperano, soprattutto nelle aree dove lapresenza di selvatici sta generando grossis-simi problemi, sia in termini di danni am-bientali che di sicurezza delle persone.Da tempo la Commissione Regionale Agri-coltura sta discutendo i vari disegni dilegge, di cui uno della Giunta Regionale,senza approdare ad alcuna decisione. Col-diretti, a livello regionale, ricorda che nonsi sta approvando una legge per la cacciaed i cacciatori, ma un provvedimento cheinnanzi tutto deve tutelare il territorio e

l’agricoltura: su questo si esercita la caccia,la cui attività va disciplinata in modo tale dacontenere i danni e diminuire la pressionedella selvaggina, cinghiali e caprioli in parti-colar modo, nonché garantire la sicurezzadei cittadini evitando i troppi incidenti stra-dali. “Quella di Coldiretti vuole essere unaproposta costruttiva per una equilibratagestione del territorio. - affermano il pre-sidente e il direttore della Coldiretti ales-sandrina Roberto Paravidino e SimoneMoroni - Tra le varie proposte, a nostra co-noscenza, ci pare di notare uno sbilancia-mento a favore di tesi di parte, a volte indirezione del mondo venatorio e altre nelladirezione di un rigido ambientalismo. Lanostra proposta cerca di inserire la cacciain un contesto di gestione equilibrata delterritorio, soprattutto in riferimento allespecie selvatiche in esubero”. Queste ge-nerano danni all’agricoltura, stanno cau-sando incidenti stradali e in alcuni casi nonè più garantita l’incolumità delle personeche operano nelle zone dove la presenzadi fauna selvatica è particolarmente mas-siccia. Una situazione che la Coldiretti hagià più volte denunciato e fatto propria cer-cando di portare davanti alle Istituzioni lavoce della propria base, esasperata per icontinui problemi provocati da ungulati eanimali selvatici in generale. “Ecco perchèè necessario potenziare gli sforzi per fron-teggiare una condizione sempre più inso-stenibile per le aziende, che continua aprovocare grande preoccupazione negli im-prenditori agricoli, oltre che danni ingentiai bilanci aziendali. - affermano il presidentee il direttore provinciale Roberto Paravi-dino e Simone Moroni - Solo con una sem-pre più decisa opera di prevenzione saràpossibile limitare al minimo i danni e diconseguenza gli esborsi per i risarcimentiche pesano sui bilanci della pubblica ammi-nistrazione per gli indennizzi”.

, mentre la battaglia in Regione con-tinua c’è il via libera dalla Provincia

di Alessandria alle misure per il conteni-mento della specie del cinghiale, a cui dif-fusione, secondo gli agricoltori e gliabitanti di alcune zone collinari del terri-torio sta diventando una vera e propriaemergenza. É questa la premessa dal qualeè partito l’assessorato guidato da LinoRava nella stesura di un regolamento cheaffida la gestione del controllo e degli ab-battimenti direttamente alle Atc, zona ter-ritoriale di caccia, con il coordinamento diun apposito tavolo tecnico. “Le Atcavranno la possibilità di intervenire con

ColdirettiContinua il nostro pressing

PER MODIFICARE LA

SULLAlegge regionalecaccia

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provincia:via libera alle misureper contenimentodella specie CinghiaLE

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lturaatcal4 - maltemPo

l lavoro di Coldiretti continua sututto il territorio provinciale, zona

per zona, anche negli Ambiti TerritorialiCaccia. Un buon risultato è stato raggiuntoall’ATC AL 4 (acquese-ovadese): grazie all’in-teressamento di Coldiretti, relativamenteal ritardo dei trasferimenti dei fondi per ilpagamento dei danni causati da fauna sel-vatica, in tempi brevi la Regione Piemonteprovvederà a trasferire all’ ATC AL 4 un ul-teriore acconto relativo al risarcimento deidanni agricoli 2012. La consistenza dellacifra stanziata non sarà certamente suffi-ciente a ricoprire l’intera somma risultantedal valore dei danni accertati in tale annata,comunque, con vero spirito di collabora-zione l’ATC, delibererà di intervenire confondi propri e di conseguenza saldare lapendenza completa relativa ai danni 2012,appena la Regione provvederà al citato tra-sferimento di acconto. Un buon gesto che rappresenta una boc-cata d’ossigeno importante per le impresegià fortemente messe alla prova dal mo-mento congiunturale non favorevole.

piani di abbattimento, trattando diretta-mente anche con i proprietari dei fondi. Siè giunti alle stesura di questo regolamentodopo diversi incontri, anche con le asso-ciazioni degli agricoltori, delle quali ab-biamo colto le istanze”, ha spiegatol’assessore all’Ambiente Lino Rava. Due itipi di intervento previsti: i controlli pro-grammati e i controlli di pronto inter-vento. Il primo viene effettuato secondoun calendario prestabilito, il secondo in

caso di segnalazioni scritte di presenza didanni alle coltivazioni agricole ed avrà “ca-rattere di immediatezza e tempestività”,anche se potrà essere attuato solo nellezone di Atc. Mentre il controllo program-mato è affidato alla Provincia, quello dipronto intervento viene demandato alpresidente dell’Atc dove sarà effettuatol’intervento. Il regolamento, poi, entra neldettaglio del tipo di cattura (girata o brac-cata, cattura meccanica con gabbia) e delle

necessarie autorizzazioni da richiedere ecomunicazioni da fornire preventivamentesull'area di azione. Quella dei cinghiali èuna vera e propria “emergenza” soprat-tutto in alcune zone della provincia, e cheil regolamento non semplifica le lungagginiburocratiche. Occorre invece agire contempestività”. I problemi maggiori sono acarico del mondo agricolo: “è diventatoormai difficile per gli agricoltori portare atermine il ciclo produttivo”.

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aTC aL4risarcimentodanni agRiCoLi 2012

n riferimento alle avversità atmosfe-riche, procede l’iter di approvazionedi calamità da parte della Provinciadi Alessandria in riferimento alle

tromba d’aria del 29 luglio e del 24 agostoscorsi verificatesi nel’alessandrino e nel ca-salese. La proposta di riconoscimento delcarattere di eccezionalità si riferisce ai solidanni strutturali (e non a coltivazioni), re-stano dunque fuori i pioppeti. Ora toccheràalla Regione emettere il decreto di calamitàche dovrà essere approvato dal Ministero:dopo quest’ultima approvazione decorre-ranno i 45 giorni per inoltrare le domande.Nel dettaglio i comuni interessati sono:Alessandria, Altavilla Monferrato, Balzola,Bergamasco, Casale Monferrato, Castel-lazzo B.da, Castelspina, Frassineto Po, Lu,Morsasco, Oviglio, Rosignano Monferrato,San Salvatore Monferrato, Villanova Monfer-rato. Potranno fare domanda le impreseche dimostreranno un danno strutturalesuperiore al 30% della produzione lordavendibile aziendale, con dimensioni azien-dali superiori alle 104 giornate lavorative.“Apprezziamo questo primo passo messoin atto dalla Provincia. - hanno affermato ilpresidente e il direttore della Coldiretti

alessandrina Roberto Paravidino e SimoneMoroni - Le raffiche di vento verificatesi neimesi di luglio e agosto scorsi hanno, infatti,seriamente compromesso le strutture dicopertura di molti fabbricati aziendali, dan-neggiato coltivazioni e nei vigneti molti filarisono stati colpiti orizzontalmente, nei casipiù gravi anche con la rottura dei ceppi. Perquesti motivi crediamo ci siano propriotutte le condizioni per un provvedimentodi eccezionalità”. L’ammontare dei danni acarico dei 156 fabbricati interessati è statostimato in 2.950.000,00 euro. Per informa-zioni rivolgersi agli uffici Coldiretti.

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Maltempo luglio e agostoProsegue l’iter Per il riconoscimento

del carattere di eccezionalità

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ATTUALITÀ AGRICOLA

ono stati oggetto di approvazione, insede di Giunta regionale, i criteri e le di-sposizioni per l’emanazione dei 3 bandi

2013 inerenti le misure 112, 121 health checke 311 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Presentazione domande al via da lunedì14 ottobre.

Misura 112

Ogni domanda deve contenere un piano azien-dale che preveda investimenti (fondiari/agrari)per almeno 15.000 €. Se l’investimento è supe-riore aumenta il punteggio. Non sono ammis-sibili domande senza investimenti- L’insediamento e gli investimenti devono com-pletarsi entro il 31/01/2015 (non prorogabile). Sea quella data non si è già fatturato almeno il mi-nimo (15.000 €) la domanda decade.- Le spese non rendicontate entro tale datanon possono più essere recuperate- verrà consentita la presentazione delle do-mande fino a esaurimento del budget (circa9.880.000 €) con sistema “a scalare”: finchè siriesce a trasmettere la domanda in teoria c’èspazio. NDR: a mio parere c’è spazio per circa350-400 domande in tutto (Regione)- Obbligatorio indicare la PEC all’atto di com-pilazione della domanda- Ci sono 15 gg lavorativi di tempo per por-tare la domanda cartacea in Provincia a partiredalla data di trasmissione telematica- Attenzione al fatto che se una domandaviene annullata per esempio per un errore, esi pensa di rifarla, non è detto che si riesca senel frattempo in Piemonte qualcun altro hapresentato altre domande e ha saturato ilbudget. In caso di annullamento della domandala Provincia provvederà all’annullamento soloil 1° ed il 3° lunedì del mese, alle ore 10.00 (li-berando così risorse per altri)- Non ci sarà istruttoria, come negli altri bandiHealth Check. La provincia manda solo rice-vibilità/irricevibilità della domanda- Non ci sono anticipi/acconti: erogazionetutta a saldo- IMPORTANTISSIMO i tempi: le domande ven-gono liquidate in ordine di ricezione telematicadelle comunicazioni di effettuazione dell’insedia-mento: chi tardi arriva male alloggia!!! (o non alloggia per niente)

- Priorità a: insediamenti in aree rurali conproblemi di sviluppo e intermedie- Adesione a bandi Health Check (attuali opassati) con priorità per Lattiero caseario(NDR ovviamente, e casualmente, buonaparte del latte si fa a Cuneo... manco a dirlo)- Investimenti fissi (fondiari)- Monticazione del bestiame aderendo alla Mis214.6.1 almeno nel 2010 (NDR come hanno

fatto a Cuneo)

- Insediamento in azienda che aderisce a Mi-sure dell’asse 2 o altri impegni ambientali- Sistemi di tracciabilità, corsi di formazione,consulenza aziendale agricoltura biologica, in-

sediamento congiunto di più giovani (come in

passato)

- Richiedente tra 36 e 40 anni- Donna- Per tutto quanto non normato ora valgonole regole generali del bando precedente

Misura 121

Stessa data di ultimazione opere (31/01/2015)AZIONI ATTIVATE:Fondi a disposizione: poco più di 4.000.000Risparmio energetico:- Interventi ammissibili: impianti che riduconoil consumo energetico (isolamento, geotermia,accumulo termico, cogenerazione, solare ter-mico e fotovoltaico, produzione di energia eo-lica, solare, biogas, idroelettrico per usoaziendale (NDR sono ammissibili anche im-pianti che servono a serre, celle frigo, essicca-toi ecc.). NO fotovoltaico a terra né su serre.MAX 40.000 € di spesa per domanda- Reti antigrandine MAX 120.000 € di spesaper domanda- Opere idriche e sistemazioni del terreno fi-nalizzate a prevenire smottamenti ed erosione- Interventi ammissibili: drenaggi, muri di so-stegno opere di difesa spondale di corsi d’ac-qua MAX 50.000 € di spesa per domanda- Invasi ed altre opere per accumulo di acquaMAX 40.000 € di spesa per domanda- Interventi di razionalizzazione dei sistemi ir-rigui finalizzati a ridurre le dispersioni e le per-dite idriche (compreso il ricondizionamento dei

pozzi) MAX 40.000 € di spesa per domanda- Sistemi di irrigazione a basso utilizzo d’acquain luogo di irrigazione a scorrimento MAX100.000 € di spesa per domanda- Miglioramento della qualità dell’acqua (depu-

ratori ecc.) MAX 100.000 € di spesa per do-manda- Sostegno agli investimenti connesso alla pro-duzione lattiero casearia (solo per aziende tito-

lari di quote latte): ammissibili: interventi diriduzione dei costi, costruzione/ristruttura-zione fabbricati acquisto macchinari specificiMAX 180.000 € di spesa per domanda

- Domanda telematica deve essere seguita,entro 15 gg lavorativi, dalla trasmissione car-tacea della domanda e di tutta la documenta-zione integrativa, costituita da: - Attenzione al fatto che se una domandaviene annullata per esempio per un errore, esi pensa di rifarla, non è detto che si riesca senel frattempo in Piemonte qualcun altro hapresentato altre domande e ha saturato ilbudget. In caso di annullamento della domandala Provincia provvederà all’annullamento soloil 1° ed il 3° lunedì del mese, alle ore 10.00 (li-berando così risorse per altri)- Non sono erogati anticipi/acconti- Occorre realizzare almeno il 70% dell’inve-stimento indicato in domanda, pena decadenza- Ammissibili anche domande che prevedonosolo investimenti agrari (senza fondiario) - Im-porto minimo di spesa: 5.000 €- Non ammissibili investimenti che compor-tino aumento di superficie irrigua- Non ammissibili investimenti di sostituzione,né per acquisto macchinari usati

Misura 311

Diversificazione in attività non agricole- Stessa data di ultimazione opere(31/01/2015) Disponibilità circa 1.500.000 € alivello regionale- Non ammissibile nelle aree A (solo il comune

di Alessandria)

- Ammissibile nelle Aree rurali ad agricolturaintensiva solo per aziende con reddito nettoper addetto inferiore a quella del salarianoagricolo, con svantaggi strutturali- Importo minimo di spesa: 12.000 € (8.000 €in montagna); max 120.000 €- Ammissibili: ristrutturazione e adeguamentoigienico sanitario per ospitalità agrituristica;acquisto di attrezzature per attività di ospita-lità; attività sportive, ricreative e culturali- Non verrà erogato contributo ad aziendenon in regola con L.R. 38/95 (autorizzazione at-

tività agrituristica da conseguire prima del saldo)

- Priorità ad aree rurali con problemi di svi-luppo e rurali intermedie.

S

abio Fracchia, tecnico responsabile cerealicolo della Coldi-retti provinciale, è stato eletto vicepresidente dell’Ordine

dei Dottori Agronomi e Forestali di Alessandria. La designazioneè avvenuta lo scorso 4 ottobre, registrando il consenso ad unsecondo mandato per il presidente uscente Maurizio Zailo e lanomina del nuovo Consiglio. “Sarà nostra priorità dare conti-nuità al lavoro intrapreso dal Consiglio uscente - ha affermatoFabio Fracchia - operando affinché la professione dell’agronomoe del forestale possa rappresentare un punto di riferimentoconcreto ed affidabile per le aziende, gli enti pubblici ed i privati,in relazione ad importanti tematiche quali la pianificazione ter-ritoriale, l’agricoltura, l’ambiente, la sicurezza alimentare, il cor-retto utilizzo delle risorse ambientali, le energie rinnovabili”.

F

Fabio Fracchia eletto vicepresidente

dell’ordine dei dottori agronomi

PSR: aPeRtuRa di tRe bandi sulle miSuRe112, 121 HealtH cHeck e 311

AL VIA L’APERTURA DELLE DOMANDE DA LUNEDÌ 14 OTTOBRE

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scheda vite n.29

• Grande adattabilità della vite• Suolo: ricchezza e equilibrio• Importanza del portaiinesto• Investire in collina

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schedaAatecn

ica

Tra i fattori che rivestono la maggiore importanza sulla qualità finale dell’uvain vigneto, Il clima ed il terreno occupano la prima posizione di questa parti-colare classifica

Definire il concetto di qualità dell’uva è comunque assai difficile in quanto, oltreai condizionamenti ambientali, interagiscono in misura rilevante molti altri fat-tori quali, ad esempio, le tecniche di coltivazione, l’età delle piante, etc..

È comunque sempre importante tenere ben presente che le differenze quali-tative apportate da clima e terreno potrebbero evidenziarsi ed esprimersi to-talmente nel caso in cui tutte le produzioni, più precoci e non, raggiungesseroil livello di piena maturazione.

[a cura di Alberto Pansecchi]

L’ottimizzazione della qualità non è certamente cosa ottenibile con un unico criterio. Il clima, il terreno,le tecniche di lavorazione del suolo, le modalità di allevamento delle viti, l’età degli impianti ed il livello

quantitativo ottenibile, unitamente ad ancoraaltri elementi, determinano una peculiarità diogni singola situazione viticola in cui solamentela buona volontà del viticoltore può riuscire ap-pieno a innalzare alle più elevate soglie l’aspetto“qualità”.

Il clima influisce sulle differenze che si verificanotra le successive annate produttive. Sono, infatti,le temperature, l’illuminazione e le precipitazioniche rendono l’ambiente di coltivazione, indipen-dentemente da qualsiasi scelta umana, più omeno indicato. Questi parametri, mutevoli inogni singolo decorso stagionale, sono comunqueconseguenza dell’ubicazione dei vigneti.

Quando l’uomo poco può

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[a cura di Alberto Pansecchi]

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scheda

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tecnica

Versanti e pendenzeStoricamente la vite è sempre stata associata ai terreni di collina sia perla sua elevata resistenza alla siccità che per la buona adattabilità a “dietepovere”. A causa di ciò tutti i terreni migliori e più fertili sono stati in-vestiti ad altre colture più esigenti.

La giacitura riveste una notevole importanza in quanto i vigneti in pen-denza ricevono una maggiore quantità di energia solare, ancora più va-riabile in relazione all’esposizione. Normalmente si assumono comemigliori le esposizioni a sud-ovest alle quali progressivamente seguonoquelle a sud, ad est, a nord-ovest e a nord-est. Quest’ultima però, anchese più sfavorevole, può determinare esiti positivi in particolari condizioniclimatiche di certi anni.

L’importanza dell’acqua per il vinoPassando da un suolo prettamente sabbioso ad uno fortementeargilloso l’acqua disponibile per In vite si incrementa di circa 20volte per cui, i suoli pesanti, risultano favorevoli all’attività vegetativae meno all’accumulo di zuccheri. Al contrario, nei terreni sciolti, leradici tendono ad approfondirsi maggiormente, riparandosi cosidalle brusche variazioni di potenziale idrico.

La composizione chimica del suolo è un altro elemento impor-tante. I contenuti di potassio, magnesio e dei microelementi, tra cuiil boro, possono condizionare i livelli qualitativi che si otterranno.

I terreni calcarei forniscono i prodotti migliori sia perché questoelemento concorre nel formare una struttura porosa del suolo siaperche la vite ne richiede una grande quantità.

Fertilità e fittezza di impiantoI terreni fertili e di pianura con elevata disponibilità idrica determinano i ritmi con cui si succedono le fasi feno-logiche della vite e pertanto i risultati finali. Per conseguire un maggiore livello qualitativo è bene valorizzare isuoli che non inducono una particolare esuberanza vegetativa ed un lungo periodo erbaceo. Si propende piuttosto

verso quei terreni tendenzialmente asciutti, non parti-colarmente fertili, in cui l’equilibrata presenza di ele-menti minerali unita-mente ad una discreta percentualedi calcare conferi-scono ai prodotti che se ne ricavanocaratteristiche di particolare pregio.

L’elevate fittezze determinano un più veloce raggiun-gimento dalla piena produttività in quanto le singoleviti possono completare in minor tempo la loro strut-tura produttiva: carica di gemme/ceppo.Gli impianti meno fitti, invece, raggiungono più tardi-vamente la totale potenzialità di fruttificazione tal-volta con un minor livello qualitativo.

Bibliografia: Martini in vigna - 2010 - Osservatorio Martini & Rossi

La collina è il meglioIl passaggio ormai a tutti evidente, verso una viticoltura di pianura più co-moda e redditizia presenta forti controindicazioni: le zone , alluvionali,fresche e fertili sono negative per una buona resa in qualità: la vite assumeun ritmo di prolungata attività vegetativa a cui segue un limitato accumulodi zuccheri nei frutti con uve più acide, di sapore erbaceo, più ricche inproteine e con minori cariche aromatiche e di antociani.

Al contrario, in collina, terreni, a seguito della progressiva perdita di acqua,inducono un precoce arresto vegetativo un anticipo nell’invaiatura e con-seguentemente una migliore e più uniforme maturazione dei frutti.

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schedaAatecn

ica[a cura di Fabio Fracchia]

scheda frumento

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L’annata cerealicola appena trascorsa non sarà certoricordata per le rese produttive. Cionondimenooffre spunti di riflessione interessanti per evitare, nelfuturo, alcuni errori. Tutto parte dall’andamento cli-matico della stagione autunno-primaverile, caratte-rizzato da un avvio tutto sommato regolare fino allaseconda decade di novembre; l’ultima parte di que-sto mese è stata invece molto piovosa, mettendo incrisi le semine tardive.

Dopo un inverno regolare, a partire dal mese dimarzo abbiamo assistito ad una piovosità moltoelevata, che si è protratta fino a metà aprile, asso-ciata a temperature sotto la media, che ha osta-colato le operazioni di fertilizzazione e diserbo,non consentendo a moltissime aziende di utiliz-zare corrette tecniche colturali.

Infine il mese di maggio ha fatto registrare tem-perature ancora basse con nuove precipitazioni. Ilregime termico, caratterizzato da valori più bassidella media, è stato positivo, ed ha consentito unoriempimento della cariosside più regolare, ma èstato, sotto il profilo climatico, l’unico aspetto po-sitivo.

Le prolungate precipitazioni hanno ostacolato leoperazioni colturali, ritardandole o anche impe-dendole, e soprattutto hanno messo la coltura incondizioni permanenti di stress per asfissia radi-cale, particolarmente evidente nei terreni piùcompatti e senza idonea sistemazione agraria. Neè prova il fatto che, contrariamente alla tradi-zione, quest’anno i terreni sciolti o ghiaiosi hannopermesso risultati produttivi superiori alle classi-che zone di granicoltura, caratterizzate da terrenilimosi o argillosi, che hanno evidenziato lunghi ri-stagni.

Il ristagno idrico ha determinato scarso accesti-mento, e quindi un ridotto numero di piante per

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[a cura di Fabio Fracchia]

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scheda

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tecnica

metro quadro, e l’impossibilitàdi fornire per tempo il primoapporto azotato è stato allabase della formazione di spighedi dimensione ridotta, e quindicon un potenziale produttivogià limitato fin da febbraio. Le piogge e le basse temperaturedi maggio, che hanno ostacolatol’allegagione, hanno fatto il resto.L’eccesso di umidità è stato poicausa di forti attacchi di malattiefungine, Septoria in particolare,che, ove non adeguatamente con-trollata, ha penalizzato ulterior-mente la produzione. Quindi, sotto il profilo clima-tico, è un’annata da dimenti-care. Tuttavia la produzione, perquanto insoddisfacente, è an-data forse meno peggio dellenere previsioni primaverili. Ilmonitoraggio della produzione,che CadirLab, insieme alle 3OOPPAA effettua annualmentenell’ambito del Progetto Fru-mento, anche grazie all’allesti-mento di campi prova diconfronto varietale, parla reseproduttive medio basse, concali più evidenti negli arealidove l’asfissia radicale si è fattasentire in misura superiore (conmedie di campo anche di soli 24-33 q/ha), e rese invece più sod-disfacenti in Fraschetta (55q/ha) dove solitamente è la sic-cità a rappresentare il limitemaggiore. Si registrano anche

La forza delle farine (W) non si è discostatain maniera sensibile rispetto alla media degliultimi anni, rimanendo piuttosto bassa, esolo Taylor ha evidenziato valori superiori.Il P/L ha fatto registrare valori maggior-mente tendenti alla tenacità rispetto alloscorso anno, peggiorando una caratteristicagià piuttosto comune nelle nostre farine.Tra le varietà, Solehio e Altamira si confer-mano le varietà panificabili con il maggiorpotenziale produttivo, in linea con la speri-mentazione nazionale; tra i biscottieri Bra-mante rappresenta ancora lo standard,anche se Mantegna ed Alteo potrebbero in-sidiare il suo primato; tra i Panificabili Supe-riori emergono Tiepolo e Arrocco, oltre aAndalusia e Adelante.Di conseguenza, come ormai da tradizione,il Progetto Frumento propone uno schemadi varietà da coltivare particolarmente in-teressanti:

medie di campo di 85 q/ha nel Torto-nese, in areali particolarmente vocati.Dal punto di vista qualitativo i pesi et-tolitrici e tenori proteici sono risultati

tutto sommato soddisfacenti e del tuttoin linea con lo scorso anno, o forse(come nel caso delle proteine) anche su-periori.

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schedaAatecn

ica[a cura di Fabio Fracchia]

scheda pioppo

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Gestione del suoloLa gestione del suolo rappresenta uno dei prin-cipali e più frequenti interventi da svolgere nelpioppeto. In effetti il pioppeto, per una buonaparte del suo ciclo produttivo, non copre intera-mente il suolo nello spazio tra le piante, e quindiil passaggio di luce consente la crescita di infe-stanti, che sottraggono elementi nutritivi edacqua alle piante coltivate. La corretta gestionedel suolo in effetti ha diverse funzioni:1)Assicura la pulizia del terreno eliminando in-festanti che potrebbero competere con le piantecoltivate;

2)Nelle prime fasi di vita dell’impianto consentedi aumentare l’accumulo idrico invernale contri-buendo ad evitare stress idrici estivi;

3)Contribuisce a ridurre l’incidenza di attacchidi Saperda, riducendo i luoghi dove questo in-setto si annida;

4)La lavorazione del suolo favorisce la mineraliz-zazione della sostanza organica svolgendo la fun-zione di mettere a disposizione della pianta unamaggior quantità di azoto

5)La gestione mediante inerbimento riducel’erosione ad opera dell’acqua piovana o dell’ac-qua di piena nei terreni golenali.

Una corretta gestione del suolo può quindicontribuire in maniera efficace a migliorare laproduzione quanti-qualitativa del pioppeto.Le tecniche utilizzabili sono diverse, ma ricon-ducibili fondamentalmente a tre:- Lavorazione del suolo- Inerbimento controllato- Diserbo chimico

1.Lavorazione del suoloLa lavorazione del suolo è sicuramente la tecnicapiù frequentemente utilizzata, in quanto semplicee relativamente rapida. Le attrezzature utilizzabili sono diverse, mal’attrezzo tipicamente utilizzato è l’erpice a di-schi. L’operazione classica per il controllo dellavegetazione infestante è la discatura: il passag-gio, anche ripetuto 2-3 volte nel corso dellastagione vegetativa, dell’erpice a dischi servesoprattutto a contenere la vegetazione infe-stante, oltre che a mineralizzare la sostanzaorganica che mette a disposizione azoto allepiante. É un’operazione relativamente rapidae poco costosa, ma ha delle controindicazioni:innanzitutto proprio l’eccessiva mineralizza-zione della sostanza organica può impoverire

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scheda

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tecnica

[a cura di Fabio Fracchia]

2.Inerbimento controllatoLa seconda opzione, alternativa o com-plementare alla lavorazione, è l’inerbi-mento controllato: non è il sempliceinerbimento, molto vicino all’abbandono,ma è una gestione corretta della coper-tura erbacea, allo scopo di gestire al me-glio il pioppeto sia sotto il profiloambientale che produttivo. Trascorsi iprimi anni, infatti, la competizione perl’acqua si fa sentire meno, e il pioppo rie-sce, grazie ad un maggior approfondi-mento dell’apparato radicale, a trovarel’acqua necessaria al suo fabbisogno no-nostante la presenza di una coperturaerbacea. Gli studi infatti non hanno rile-vato perdite produttive in presenza diinerbimento rispetto alla tradizionale di-scatura, a patto che l’inerbimento si ef-fettivamente “controllato”, vale a direche l’erba deve essere trinciata periodi-camente, in modo che l’evapotraspira-zione della cotica non sia eccessivamenteelevata, da competere realmente con leesigenze idriche del pioppeto. L’inerbi-mento è particolarmente indicato in areegolenali, dove il rischio di esondazione, edi asporto dello strato lavorato del ter-reno, è molto elevato, ed il manteni-mento di una cotica erbosa permette ditrattenere il suolo ed evitare pericolosifenomeni erosivi. L’inerbimento va ge-stito con periodiche trinciature (2-4 nelcorso della stagione), e quindi il trinciastocchi sostituirà l’erpice a dischi, e nellaseconda parte del ciclo è consigliato ri-spetto alla lavorazione tradizionale.

3.Diserbo localizzatoUn’ulteriore tecnica utilizzabile per il controllo della vegetazione èil diserbo localizzato. La pulizia dell’interfilare infatti rappresenta avolte un problema, che si risolve o con passate incrociate di erpicea dischi o con erpici a dischi a spostamento laterale. Tuttavia il piededella pianta è spesso difficile da ripulire, e la presenza di vegetazioneal piede è uno dei luoghi preferiti per l’insediamento della Saperda,che lì si impupa e successivamente sfarfalla deponendo le uova sultroco e causando perforazioni profonde. Per cui la possibilità di di-serbare il piede della pianta rappresenta un’opportunità tecnica dinotevole interesse e, se fatta correttamente, ha un impatto ambien-tale inferiore alla lavorazione meccanica. Il disciplinare di coltivazioneecosostenibile, tuttavia, contempla un solo principio attivo utilizza-bile, il Glufosinate Ammonio, ed i prodotti commerciali autorizzatisu pioppo sono esclusivamente i seguenti:

Occorre fare attenzione in quanto il Glufosinate Ammonio è presentein numerosi altri fitofarmaci, ma che non sono registrati su pioppo, equindi il loro utilizzo non è ammesso. Questo principio attivo si ca-ratterizza per un’attività esclusivamente di conotatto e non sistemica,e quindi non ha azione nell’eliminazione dei rizomi.

il suolo, soprattutto in assenza di apporti organici;inoltre, se effettuata in determinati periodi del-l’anno (principalmente in primavera), potrebbe in-terferire con l’ovideposizione di volatili; infine, inzone golenali occorre valutare attentamente il ri-schio di esondazione, che mette a rischio l’appez-zamento se questo risulta erpicato: in questi casiè opportuno effettuare una erpicatura sola nel pe-riodo post primaverile - inizio estate, quando ormaile piene primaverili sono meno probabili e quelleautunnali ancora lontane nel tempo. Peraltro oc-corre ricordare che diversi studi confermano che,dopo i primi 3-4 anni, non vi sono effetti statisti-camente significativi di incremento di produzionenell’insistere con le lavorazioni, per cui può esserepiù opportuno, dopo i primi anni, passare all’iner-bimento controllato.

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[a cura di Alessandro Albertelli]

CICLO BIOLOGICO

I RICAMATORI delle POMACEE appar-tengono al genere Pandemis il quale daorigine a diverse specie. Esistono duespecie che provocano i danni principalisulle pomacee. Esse sono la Pandemiscerasana e la Pandemis heparana lequali provocano lo stesso danno ehanno cicli biologici coincidenti.Il lepidottero è diffuso in gran partedell’Europa ed in Italia è presente nelleregioni settentrionali. Allo stato lar-vale vive preferibilmente sulle poma-cee (melo e pero in particolare) maessendo polifago attacca anche altrifruttiferi (susino e altre drupacee) e di-verse altre piante (betulla, frassino,quercia ecc).

• Le Pandemis svernano allo stadio di giovani larve riparate inun ibernacolo sericeo tessuto nelle anfrattuosità della cortec-cia in prossimità delle gemme e in altri rifugi ottenuti con fogliesecche aderenti ai rami nella parte media e alta della pianta.• In primavera a marzo-aprile si verificano i primi danni sugermogli e mazzetti fiorali dovuti alle larve svernanti le qualiraggiunta la maturità a fine aprile - primi di maggio si incrisa-lidano tra le foglie che arrotolano con fili di seta.• I primi adulti volano dalla metà di maggio fino alla primametà di giugno (con picchi di sfarfallamento a fine maggio 1°volo).

• Dalle ovodeposizioni si origina la prima generazione conattività larvale nei mesi di giugno e luglio.

• Gli adulti originati da questa generazione (2°volo) volano traluglio e agosto e originano le giovani larve destinate a svernare.

• La Pandemis compie quindi due generazioni l’anno.

PREMESSA

schedaAatecn

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Adulto di Ricamatrice delle pomaceePandemis cerasana (Hubner)

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scheda n.32

CLASSIFICAzIONEE PIANTE OSPITIClasse: InsettiOrdine: LepidotteriSottordine: EteroneuriFamiglia:TortricidiGenere: PandemisSpecie: P. cerasana (Hubner)

Piante ospiti: Melo, Pero, Drupacee, Latifoglie ornamentali.

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[a cura di Alessandro Albertelli]

scheda

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tecnica

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larva Pandemis heparana

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IDENTIFICAzIONE

DANNI

LOTTA • La lotta della Pandemis segue lemetodologie di lotta guidata ed integrata.

• Per valutare le soglie di intervento, attraverso ilcampionamento e il monitoraggio con trappolesessuali, si considerano in modo cumulativo tuttii ricamatori con particolare riferimento alla Pan-demis cerasana ed alla Archips podanus.

• Il campionamento viene eseguito in primaveraper valutare l’entità delle forme svernanti sui ger-mogli e sui mazzetti fiorali e il momento precisoper l’intervento può essere valutato al raggiungi-mento del 5% dei germogli infestati.

• É necessario trattare al superamento della sogliadi 15 adulti di Pandemis catturati per trappola indue settimane o 30 adulti come somma delle duespecie.

• I principi attivi impiegabili per la lotta al lepidotterosono: Clorantraniliprole, Emamectina benzoato, In-doxacarb, Clorpirifos - metile, Tebufenozide, Meto-xifenozide, Spinosad.

• Per coloro che seguono le Norme Tecniche diProduzione Integrata del P.S.R il numero dei trat-tamenti con i singoli principi attivi è regolamentatoda Disciplinare.

• Le larve attaccano germogli, foglie, fiori, frutti giovanie già sviluppati.

• Sul melo e sul pero all’inizio della primavera le larvedanneggiano prima le giovani foglie dei mazzettie i bottoni fiorali.

• Esse compiono anche profonde erosioni sui frutti-cini appena allegati le cui tracce permangono sino allaraccolta.

• In estate accartocciano e divorano le foglie posteall’apice dei germogli, sulle mele compiono profondeerosioni rotondeggianti nei punti di contatto con altriorgani mentre sulle pere effettuano ampie rosuresuperficiali.

• I danni arrecati sulle pomacee possono rive-larsi molto gravi tanto da interessare a volte granparte della produzione.

larva Pandemis heparana

Bibliografia: FERRARI M.; MARCON E., MENTA A. (1992) - Fitopatologia ed Entomologia Agraria,439-440.

POLLINI A. (1998) - Manuale di Entomologia Applicata, 530-531.

REGIONE PIEMONTE (2013) - Norme tecniche di Produzione integrata, 35.

• Gli adulti sono farfalle di medio - piccole dimensionicon un’apertura alare dai 16 ai 20mm.

• Pandemis cerasana adulto con ali anteriori dicolor ocra, presenta una fascia vicino al capo, una bandatrasversale e il margine distale color bruno chiaro.

• Pandemis heparana adulto con ali anteriori colorbruno scuro, la livrea presenta una fascia traversalepiù scura in maggior evidenza nel maschio.

• Le larve hanno una lunghezza di 20-24 mm e sonodi colore verde bruno nella Pandemis cerasana, e di co-lore verde chiaro nella Pandemis heparana.

[Danni su foglie]

[Danni su frutto]

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news

Aaagrico

lturascadenze noVembre

SCADENzA IMPOSTA ADEMPIMENTI SOGGETTI OBBLIGATI

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18 2013

novembre25 2013

dicembre

2 /2013novembre

302013

novembre182013

Emissione fattura differita per la cessione di benispediti o consegnati nel mese precedente, la cui conse-gna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a

identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

Soggetti passivi IVA

Contribuenti IVA trimestrali

IVA

Liquidazione e versamento dell’IvAa debito del mese di ottobre 2013

Versamento ritenute alla fonte su:• redditi di lavoro dipendente e assimilati• redditi di lavoro autonomo• provvigioni• corrisposti nel mese precedente

Comunicazione in via telematicadei dati contenuti nelle dichiarazionid’intento ricevute nel mese precedente

Contribuenti IVAComunicazione dei dati delle operazioniintercorse nel mese precedente nei confrontidi operatori economici aventi sede, residenza

o domicilio negli Stati o territori black list

Invio telematico elenchi INTRASTATriepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o

prestazioni di servizi intracomunitari relativial mese precedente e al mese precedente

Contribuenti IVA che hannoricevuto le dichiarazioni d’intentorilasciate da esportatori abituali

Operatori intracomunitaricon obbligo mensile

Contribuenti IVA mensili

Liquidazione e versamento dell’IvAa debito del terzo trimestre 2013

[a cura di Daniela Colombini]

novembre

novembre

Ritenute alla fonte18 2013

Soggetti operanti in qualità di sostituto d’imposta

novembre

novembre

(è sabato)

IRPEFIRAP

dicembre

2 /2013novembre

302013 Contribuenti persone fisichesocietà di persone, società di capitali

Versamento secondo o unico accontodelle imposte dovute per l’anno 2013

(è sabato)

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iniPa

news

Aaagrico

ltura

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

seguito di una approfondita operadi indagine sui fabbisogni formatividegli associati,Inipa Alessandria ha

posto in programma una serie di corsi diformazione, rientranti nell’ambito delPiano di Sviluppo Rurale 2007-2013, mi-

sura 111.1, sottoazione A, che prevede al-l’interno del regolamento CE 74/2009“Nuove sfide Health Check”, interventiche mirano alla formazione degli impren-ditori agricoli e degli addetti del settoreagricolo e alimentare. Corsi che andranno

a realizzarsi nel periodo autunno-invernale2013-2014, e che potranno essere partico-larmente utili per la crescita e lo sviluppodelle aziende del nostro territorio. Nelletabelle che seguono riportiamo i corsiposti in calendario:

Ricordiamo ancora che tutti i corsi pre-disposti da Inipa Piemonte sono destinatiagli imprenditori agricoli regolarmenteiscritti al “Registro delle Imprese della Ca-mera di Commercio” e ai loro coadiuvantiaziendali e dipendenti. I corsi che Inipapropone sono completamente gratuiticon finanziamento da parte della Regione.Avranno luogo solo in caso di raggiungi-mento del numero minimo di parteci-panti. Al termine verrà rilasciato unattestato di frequenza.

Per ricevere maggiori informazioni ri-guardo al contenuto dei diversi percorsiformativi e per manifestare il proprio in-teresse ai temi proposti e la propria vo-lontà a prenderne parte, è possibilecontattare il numero telefonico della Se-greteria Inipa Piemonte, sede di Alessan-dria, allo 0131-235891, interno 668;inviare una mail a [email protected]; inviare un fax a 0131-252144; op-pure rivolgersi ai rispettivi uffici di zona.

A

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Titolo: Gestione boschiva in sicurezzaper prevenire incendi e calamità naturali.Sede prevista: Acqui TermeDurata: 12 ore

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Titolo: Coltivazione degli ortaggi conmetodologia biodinamica.Sede prevista: Novi LigureDurata: 16 ore

Titolo: La condizionalità per un’agricol-tura sostenibile.Sedi previste: Acqui Terme, Alessan-dria, Tortona, Casale Monf.to, Novi Ligure.Durata: 6 ore

Titolo: Erbe spontanee: raccolta e colti-vazione. Utilizzo in cucina e proprietà nu-trizionali.Sede prevista: Vignale MonferratoDurata: 14 ore

Titolo: Antichi cereali: la loro coltiva-zione, le peculiarità nell’alimentazione, illoro utilizzo.Sede prevista: CassineDurata: 14 ore

Titolo: Allevamento del suino allo statobrado. Trasformazione degli insaccati nellatradizione monferrina.Sede prevista: PasturanaDurata: 8 ore

Titolo: Tecnologie di risparmio idricoapplicate a colture industriali.Sede prevista: Novi LigureDurata: 9 ore

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news

Aaagrico

lturacreditaGri- ue

l via il primo accordo nazionale sul leasing

in agricoltura finalizzato ad agevolare la ri-presa degli investimenti strumentali e immobiliari.Alba Leasing - primaria società nella locazione fi-nanziaria - e CreditAgri Italia - ente di garanzia fidipresente in modo capillare su tutto il territorio na-zionale rivolta alle imprese associate - hanno si-glato l’importante accordo per la diffusione diquesto strumento finanziario alternativo. L’accordocon Alba Leasing permetterà alle oltre 17.000 im-prese e cooperative agricole e alimentari associateCreditAgri Italia di usufruire di un canale dedicatoper l’intera gamma di beni finanziabili in leasing: beni

strumentali, veicoli, macchine e attrezzature, im-pianti, immobili, investimenti in energia rinnovabile.In particolare la convenzione - che sarà piena-mente operativa entro il prossimo mese di ottobre- prevede, attraverso un processo di delibera ra-pido, la possibilità di offrire piani finanziari calibratisulle esigenze di liquidità dell’impresa e l’assistenzadella garanzia di CreditAgri Italia fino al 50% del-l’importo dell’operazione. Per Massimo Mazzega,amministratore delegato di Alba Leasing, si trattadi «una iniziativa importante rivolta al mondo del-l’agricoltura e alle cooperative, in cui il leasing è an-cora poco utilizzato: l’obiettivo di questo accordoè proprio quello di aprire la strada a uno stru-mento finanziario alternativo a supporto degli in-vestimenti delle imprese che operano nelle variefiliere del comparto agricolo». CreditAgri ricordache la flessione del credito erogato alle Impreseprosegue: in particolare quello del comparto agri-colo, con un taglio del 22% nel 2012, ha raggiuntovalori delle erogazioni che hanno toccato il livellopiù basso dal 2008. In controtendenza è risultatoproprio l’utilizzo del leasing che, con 274,5 milionidi nuovo stipulato di leasing strumentale al settoreagricolo, nel 2012 è cresciuto del 38,5% (fonte As-silea): nello stesso arco di tempo, il numero deicontratti di leasing strumentale all’agricoltura èpassato da poco meno di 3.000 a quasi 5.000, conuna crescita del 59,0%. «Il settore dell’agricolturae quello della cooperazione ha estremo bisognodi certezza e continuità nella gestione degli inve-stimenti - ha affermato Roberto Grassa Consi-gliere Delegato di CreditAgri Italia - grazie allapartnership con un operatore primario come AlbaLeasing, offriamo oggi ai nostri soci una nuova op-portunità per incrementare gli investimenti.» Conquesta partnership Alba Leasing - quinta società dileasing a livello nazionale (dati Assilea) - intensificail proprio impegno nel settore agricolo per il qualerecentemente ha lanciato una gamma di prodottidedicati (Leasing Giallo). Per informazioni rivolgersia Emanuele Sconfienza, ufficio provinciale Coldi-retti Alessandria.

creditaGriitaLia

Arriva il primoaccordoper il leasingin agricoltura

A

Frumento, latte e zootecnia in crescita nel2013. Lo afferma la Commissione Europeanel nuovo studio quadrimestrale sulle pro-spettive a breve termine. L’Ue prevede unbuon raccolto di frumento sia nel VecchioContinente che nel mondo, tale da attenuarela rigidità del mercato creatasi per i cereali ei semi oleosi, ed in particolare per l’alimen-tazione animale, nella campagna di commer-cializzazione 2013/14. Nel settore dellazootecnia si prevede un aumento della pro-duzione, in quanto il calo della produzione dicarne bovina e carne di maiale Ue nel 2013sarà in parte compensato da un aumentodella produzione di carne di pollame, con lapossibilità di una continua crescita delleesportazioni. Inoltre, l’adeguamento allenuove norme sul benessere del settoresuino sarà completata e ciò dovrebbe impli-care una battuta d’arresto del declino delsettore e un aumento delle macellazioni disuini. Per il settore lattiero-caseario, i prezzirelativamente elevati del latte, indotti da unaforte domanda globale e forniture mondialilimitate, e un miglioramento delle condizioniatmosferiche, hanno innescato un ritorno si-gnificativo della produzione di latte dopol’estate (seconda metà 2013). Questa mag-giore disponibilità dovrebbe consentire dicogliere le opportunità di esportazione sulmercato mondiale, in particolare per il for-maggio . La domanda globale è rimasta fortee ha consentito il mantenimento elevato deiprezzi delle materie prime a livelli record du-rante tutta l'estate.

ue neL 2013

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Page 26: Agricoltura Alessandrina 16 ottobre 2013

arriccHimenti VinoDetermine per autorizzazioni per aumento dei titoli alcolometrici.Ecco un riassunto delle norme che regolano tali azioni

a cura di Emanuele Sconfienza

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news

Aaagrico

ltura

settore VitiVinicolo[a cura di Valerio Scarrone]

Le operazioni di arricchimento sono pos-sibili, previa autorizzazione della Regione,

con apposita determina sino a un massimodi 1,5% nella zona viticola C (Italia.). L’au-mento del titolo alcolometrico naturale puòessere effettuato solamente con: • Mosto concentrato e/o mosto concen-trato rettificato su uve, mosto, mosto par-zialmente fermentato, vino nuovo ancora infermentazione;• Concentrazione parziale (compresa osmosiinversa) su mosto (per mosto s’intende sino amassimo di 1% di alcol svolto);• Concentrazione parziale a freddo su vino.

L’arricchimento con MCR non può aumentareil volume iniziale dei prodotti per più del 6,5%.La concentrazione non può ridurre di oltre il20% il volume iniziale dei prodotti arricchiti.Le operazioni di arricchimento non possonoportare il titolo alcolometrico totale dei pro-dotti arricchiti a oltre i 13% vol.I prodotti possono essere arricchiti soltantouna volta. Chiunque effettua un arricchimentodeve presentare una dichiarazione preventivaall’ICQ competente entro e non oltre il se-condo giorno precedente a quello previstoper l’operazione. Tale comunicazione deve es-sere inviata solo successivamente all’autoriz-zazione all’arricchimento da parte dellaRegione, conformi all’allegato 1 e 2. La dichia-razione allegato 1 deve essere utilizzata da:• Chi ottiene mcr nello stesso stabilimentoin cui opera l’arricchimento;• Effettua l’arricchimento contestualmenteall’utilizzo di saccarosio e alcol per la prepa-razione di vini spumanti, vini liquorosi emosti di uve mutizzati;• Effettua la concentrazione a freddo.

Deve contenere le seguenti indicazioni:• nome, cognome e indirizzo del dichiarante;• il codice fiscale della ditta che procede; • luogo nel quale si svolgerà l’operazione;

• data e ora di inizio dell’operazione;• designazione e quantità del prodotto sot-toposto all’operazione;• procedimento utilizzato per tale operazionecon indicazione della natura del prodotto chesarà a tal fine utilizzato (mc-mcr-osmosi);• il numero progressivo con il quale l’opera-zione di arricchimento viene annotata sul re-gistro;• data di redazione;• firma del rappresentante legale.

La dichiarazione allegato 2 puo’ essere utiliz-zata da tutti quelli che non ricadano nei casiprecedenti e sono valide per un determinatoperiodo (dichiarazione cumulativa) comunqueentro e non oltre il 31 Dicembre:le dichiarazioni vanno numerate progressiva-mente per ciascuna campagna vitivinicola.Le dichiarazioni possono essere consegnate amano o tramite servizio postale (telegrammae/o raccomandata e vale l’ora di ricezionepresso l’ufficio ICQ) o tramite fax (fanno fedela data e l’ora di spedizione risultante dalla rice-vuta di invio) o tramite posta certificata (PEC)contenere le seguenti indicazioni:• nome, cognome e indirizzo del dichiarante;• il codice fiscale della ditta che procede;

• luogo nel quale si svolgerà l’operazione;• designazione del prodotto sottoposto al-l’operazione;• procedimento utilizzato per tale operazionecon indicazione della natura del prodotto chesarà a tal fine utilizzato (mc-mcr-osmosi);• data di redazione;• firma del rappresentante legale sul registrodegli arricchimenti devono essere indicate:

• numero progressivo operazione;• numero progressivo e data ricezione delladichiarazione preventiva;• riferimento al numero progressivo del re-gistro di carico scarico in cui viene iscritte leoperazioni di arricchimento;• il titolo alcolometrico volumico totale e ilmonte gradi del prodotto da arricchire;• il titolo alcolometrico volumico totale e ilmonte gradi del mosto concentrato;• il titolo alcolometrico volumico totale e ilmonte gradi del prodotto arricchito;• l’aumento del titolo alcolometrico volu-mico totale e l’aumento o diminuzione delvolume del prodotto arricchito l’iscrizionesui registri deve avvenire immediatamente altermine delle operazioni.

• Riferimenti normativi• Reg.CE n.479/2008• Reg.CE n.1234/2007• Reg.CE n.606/2009• Decreto n.278 del 09/10/2012

•Il punto sulla vendemmia 2013 che ave-vamo annunciato sullo scorso numero di“Agricoltura Alessandrina” verrà pubbli-cato sulla prossima edizione poichè al mo-mento di andare in stampa la raccolta delleuve in alcune zone della provincia alessan-drina non è ancora stata ultimata. Sul nu-mero di novembre un approfondimentosulle curve di maturazione.

VENDEMMIA 2013

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a cura di Emanuele Sconfienza

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news

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lturadonne imPresa e GioVani imPresa

L’iniziativa si è svolta a torino il 2 ottobre GioVani impreSa alessandria

Lorella Ansaloni ResponsabileNazionale Donne Impresa hapartecipato al Salone Gamma Donna

Si è svolto al centro CongressiTorino Incontra il 5° Salone Na-

zionale dell’Imprenditoria Femmi-nile e Giovanile, “GammaDonna”,una tre giorni di incontri dibattiti econfronto sui temi legati al mondodel lavoro di donne e giovani. Titolodi questa edizione “L’arte di RE-in-ventarsi. Come rompere gli schemie riprendersi il futuro”. Manifesta-zione durante la quale vengonoraccontate le esperienze di chi èriuscito a riprendere in mano ilproprio futuro professionale nono-stante il momento difficile, e si af-fronteranno concretamenteostacoli e difficoltà ma anche nuoveregole e opportunità che il mondodell’imprenditoria può offrire adonne e giovani. Alla giornata di la-vori ha partecipato, portando lapropria testimonianza, la Respon-sabile Nazionale di ColdirettiDonne Impresa Lorella Ansaloni,imprenditrice modenese, sposata emadre di tre figli, che ha lasciatol’attività in banca per dedicarsi al-l’azienda di famiglia ad indirizzofrutticolo e florovivaistico ed alPunto di Campagna Amica azien-dale con prodotti alimentari natu-rali e biologici e per il giardinaggio.

Durante il suo intervento ha sot-tolineato l’importanza delleaziende in rosa “Dobbiamo assolu-tamente proseguire sul camminointrapreso del “fare Impresa”inagricoltura favorendo la multifun-zionalità”, il “fare impresa” spessopassa attraverso la donna che sareinventarsi un’attività e cogliere leopportunità che il progetto Cam-pagna Amica attraverso le sue arti-colazioni offre all’imprenditoriaagricola in rosa. A seguito delle di-chiarazioni di Lorella Ansaloni, Gra-ziella Boveri - responsabileregionale Donne Impresa Pie-monte- unitamente a RobertoMoncalvo e Bruno Rivarossa - pre-sidente e direttore Coldiretti Pie-monte - hanno sottolineato comenel settore primario aumentano ledonne occupate, i dati di una re-cente indagine dimostrano comesalgono, infatti, le amministratrici osocie di aziende, dato in controten-denza rispetto alla crisi economicagenerale, una importante opportu-nità è offerta loro in questa dire-zione dalle attività che si sviluppanonell’ ambito dell’ agricoltura so-ciale, che vedono appunto le im-prenditrici protagoniste.

Éripartita lunedì 16 settembre,dall’azienda di Andrea

Adorno a Ponti, la progettualitàdi Giovani Impresa in ambitoprovinciale, un percorso al qualeColdiretti nAlessandria sta dedi-cando grande attenzione, consa-pevoli del fatto che la rispostaalla crisi non è certamente con-tinuare a parlare del difficile mo-mento che stiamo attraversandocome “Paese Italia”, ma l’innova-zione e la voglia di mettersi ingioco. Far emergere idee e carat-tere, per spingere le imprese gio-vani verso una più elevatacapacità competitiva e di rinno-vamento, puntando sulla valoriz-zazione del territorio, del Madein Italy e proponendosi comeprotagonisti per far crescere ilProgetto di Coldiretti per la “fi-liera agricola tutta italiana”. Unpercorso che ha come obiettivoquello di coniugare informa-zione, formazione e conoscenzadel territorio dove emerge il

ruolo dell’impresa agricola mul-tifunzionale all’interno degli sce-nari agricoli e dei contestieconomici di riferimento percomprendere l’importanza del-l’innovazione tecnologica a sup-porto dell’innovazione, senzatrascurare l’importanza di unatrasparente comunicazione pertrovare le opportunità e gli stru-menti disponibili per lo sviluppodella propria azienda. Al primoincontro ha partecipato anche ilresponsabile tecnico cerealicoloFabio Fracchia che ha fatto ilpunto su Pac e novità Psr. Pro-cede, dunque, la nuova stagionedi Giovani Impresa Alessandriacon un grande obiettivo: prose-guire nella realizzazione dellaprogettualità economica di Col-diretti. Prossima tappa sarà il24 ottobre a Lu Monferratoper approfondire l’impor-tanza degli accordi di filierae conoscere meglio il settorecorilicolo.

Prima tappa “autunnale” si è

svolta all’azienda Adorno a Ponti

Al termine dell’incontro è stataorganizzata una visita in azienda.

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a cura di Luisa Bo

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camPaGna amica

C’erano anche gli alunni delle scuole ele-mentari San Paolo, Bistolfi, Martiridella Libertà e IV Novermbre accom-

pagnati dai loro insegnanti il 3 ottobre scorso trai gazebo dei produttori di Campagna Amica cheogni giovedì animano una parte di piazza Castelloa Casale Monferrato. “Grazie alla loro presenzal’area si è trasformata in una grande fattoria di-dattica regalando un ottimo colpo d’occhio, de-cisamente accattivante - come hannosottolineato il presidente e il direttore della Col-diretti alessandrina Roberto Paravidino e SimoneMoroni - ed è proprio grazie ad appuntamenticome questo che vogliamo dimostrare, in ma-niera oggettiva e incontrovertibile, che consu-mare prodotti locali significa migliorare la vita dichi li consuma e di chi li produce, significa incen-tivare i sistemi locali di produzione, creare lavoro,distribuire ricchezza, conservare le giuste tradi-zioni, creare sicurezza alimentare. L’apprezza-mento verso questo genere di iniziative continuaa crescere come il riconoscimento della qualitàdei prodotti a Km.0, momenti importanti di gra-tificazione e di grande soddisfazione, per questoci stiamo impegnando a far crescere i mercati estiamo pensando a nuove forme di pubblicità eanche al coinvolgimento diretto di diverse realtàterritoriali”. Il mercato di Casale Monferrato èormai diventato una piacevole abitudine per iconsumatori, che hanno imparato ad apprezzareciò che contraddistingue ogni appuntamento coni produttori di Campagna Amica: qualità, sicu-rezza e prezzo, ossia la percezione della respon-sabilità sociale ed ambientale che ha ogni atto diacquisto e il rapporto tra il cibo ed il territoriocon il riconoscimento del valore che ha l’identitàterritoriale delle produzioni. “Queste iniziative -affermano il presidente e il direttore della Col-diretti alessandrina Roberto Paravidino e SimoneMoroni - si inseriscono nell’ambito del progettoColdiretti per una filiera agricola tutta italiana,mercati che intendono aiutare le imprese agri-

cole a remunerare nel modo giusto le produzioniagricole aziendali. Il progetto strategico di Col-diretti oltre ai mercati prevede punti venditaaziendali e botteghe di Campagna Amica. Natu-ralmente punti vendita, mercati e botteghe sonosolo uno dei tanti aspetti del progetto per unafiliera agricola tutta italiana: in particolare si trattadi strumenti che puntano a migliorare la situa-zione economica e il reddito degli imprenditoriche praticano la vendita diretta”. “Non solo sonoun’occasione di mercato per tante nostre im-prese - ha continuato il direttore Moroni - masono anche e soprattutto un modo per far co-noscere, apprezzare e riconoscere al mondo in-tero l’agricoltura italiana e le sue distintività, sonoil miglior veicolo promozionale per il Made inItaly, dunque, è un investimento nel futuro pertutti. Per questo motivo ogni nuova realtà cheviene costituita rappresenta un grande obiettivoraggiunto e, al tempo stesso, un nuovo punto dipartenza”. Oggi, però, sono stati, gli studenti coni loro insegnanti a colorare la piazza del mercatoe a portare il messaggio più importante: è neces-sario imparare l’educazione alimentazione sin dapiccoli per essere in grado di scegliere alimentisani in età adulta. Un messaggio che Coldiretti daoltre quindici anni sta portando avanti con ottimirisultati, grazie al progetto di Educazione allaCampagna Amica coinvolgendo su tutto il terri-torio provinciale gli allievi delle materne, elemen-tari, medie. Per tutti, inoltre, è stato organizzatoun momento di degustazione dei prodotti delterritorio e una novità... ricette a base di ceci.

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA SI È TRASFORMATOIN UNA GRANDE FATTORIA DIDATTICA

Iniziativa organizzata per educare alunni, insegnanti e consumatori al mangiar sano

Il 3 ottobre in piazza Castello a Casale Monferrato è stato festeggiato l’ “arrivo dell’autunno”

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lturaterranostra - decreto leGGe - ViaGGio studio

Ingredienti

• 200g di ceci

• 80g di acciughe

• 1 ciuffo di prezzemolo

• Olio di oliva (abbondare)

• Sale

• Pepe (un pizzico)

PreparazioneMettete i ceci puliti e lavati a mollo in acqua fredda per una

notte. Il giorno dopo scolateli e versateli in una pentola con

150 cl d’acqua fredda poco salata.

Fateli cuocere a fiamma bassa con il coperchio, per circa 2 ore.

Preparate la salsa alle acciughe scaldando in un tegamino ab-

bondante olio e lasciandovi sciogliere le acciughe dissalate e

diliscate. Dopo circa una decina di minuti aggiungete un ciuffo

di prezzemolo tritato e un pizzico di pepe. Mescolate.

Condite i ceci con la salsa calda, controllate il sale e servite.

vini di accompagnamento: Gavi DOC

Ésempre il primo appuntamentod’autunno in Piemonte, a celebrareil prezioso tubero, quello della

Fiera del Tartufo di Bergamasco, que-st’anno abbinato alla Rassegna enologicaregionale dei vini nella cantina del palazzocomunale. Una festa ricca di folclore, diantichi giochi e dell’immancabile gara diricerca simulata con i cani da tartufo allaquale segue l’assegnazione del trofeo“Sapen d’or du trifolau d’Bergamasc”.Questa è la proposta turistica che offre ilterritorio nelle prime giornate fredde daabbinare ad un confortevole soggiornoagrituristico alla Cascina Amarant. É ilbosco il protagonista all’agriturismo Ama-rant, in autunno, custode di tartufi bian-chi/neri e funghi, in estate meta degliappassionati di nordic-walking o dimountain bike lungo un percorso chesi estende per qualche chilometro in-torno all’azienda. Ortaggi, frutta, confet-ture, formaggi e carne prodotti in azienda,sono quanto si può comprare o mangiare

all’Amarant, frutto del faticoso lavoro diSantina, del figlio Roberto e del trasci-nante Carmelo, marito e motore, di unapassione agricola divenuta oggi, con tantee continue difficoltà, una bella realtà agri-turistica. L’azienda Amarant negli ultimianni ha aperto le sue porte al “mondo”dei camperisti, specializzandosi nei ser-vizi rivolti a questo target particolare, unturista sempre in crescita alla ricerca diterritori nuovi da conoscere ed “assag-giare”, che offre ancora poche opportu-nità strutturate e ancora una volta iMiragliotta hanno dimostrato di essere alpasso con i tempi.

az.agr. MaREngo sUpERioRE di Poggio AlessandraStrada di Piona (AL) - Tel.0143-645152 - www.marencosuperiore.itLA RICETTA DEL MESE

Agriturismo CASCINA AMARANTRegione Franchigie 17SP 243 Oviglio-Incisa 5kmBergamasco (AL) Tel.1: 0131 776082 - 0131 776561Cell.: 338 6370314e-mail: [email protected]

Ceci alla ligure

L’AgRITuRISMO DI CAMPAgNA AMICA Vendita diretta dei prodotti agricolie somministrazione non assistita

[pagina a cura di Luisa Bo]

All’agriturismo Amarant anche in camper

Con la legge 9 agosto 2013, n.98, di conversione del de-creto-legge 21 giugno 2013, n.69, recante “Disposizioni

urgenti per il rilancio dell’economia”, è stata modificata ladisciplina in materia di vendita diretta dei prodotti agricolicome risultante dall’articolo 4 del D.Lgs. 18 maggio 2001,n.228. Il riferimento è in modo particolare all’art. 30-bis,che ha, tra l’altro, aggiunto il comma 8-bis all’articolo 4 delD.Lgs. 18 maggio 2001, n.228, stabilendo che, nell’ambitodell’esercizio della vendita diretta è consentito il consumoimmediato dei prodotti oggetto di vendita, utilizzando i lo-cali e gli arredi nella disponibilità dell’imprenditore agricolo,con l’esclusione del servizio assistito di somministrazionee con l’osservanza delle prescrizioni generali di carattereigienico-sanitario. Come introdotto dal decreto legge n.69,svolgere congiuntamente alla vendita l’attività di sommini-strazione non assistita dei prodotti venduti, assume una no-tevole importanza nell’ottica di favorire il pienosfruttamento del ciclo produttivo dell’impresa nonché, divalorizzare le peculiarità delle produzioni agricole locali. Si tratta di una novità per il settore agricolo, fino ad oggi,infatti, il consumo sul posto di prodotti degli agricoltori erapossibile solo per le aziende agrituristiche, con questoprovvedimento invece il consumo potrà avvenire all’internodei locali e delle aree destinate all’attività di vendita, sia suarea privata sia su area pubblica, della quale area pubblical’imprenditore abbia la disponibilità. Il ritiro, da parte delconsumatore direttamente al banco di vendita, dei prodottipronti per il consumo immediato, deve avvenire al più uti-lizzando contenitore a perdere, idonei alla vendita daasporto. La stessa norma, inoltre, legifera, in merito, all’eso-nero dall’obbligo di presentare la comunicazione di inizioattività agli imprenditori che, intendano esercitare la venditadiretta su superfici all’aperto nell’ambito dell’azienda agri-cola nonché in occasioni di sagre, fiere e manifestazioni.

VIAGGIO STUDIO 18-20 novembre

Tutti in agriturismo in Toscana!visita in Toscana, a novembre, nel triangolo Firenze, Arezzo,

Siena, dove insistono le realtà agrituristiche più interessanti,sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Il programmaprevede una visita a un’azienda che produce zafferano fioren-tino e poi giro del Chianti fiorentino con sosta in un agriturismoe in una cantina. Un tour della provincia di Arezzo, partendoda un agriturismo alle porte della città per arrivare fino a Cor-tona, passando attraverso un caseificio e un frantoio. L’ultimatappa è a San Gimignano e in valdorcia, con tappe in agritu-rismo e in un allevamento di Cinta Senese.Il viaggio studio è sicuramente finalizzato e rivolto alle struttureagrituristiche o a chi ha voglia di aprire un’azienda agrituri-stica/multifunzionale, ma è comunque aperto a curiosi ed ap-passionati della meravigliosa Toscana che in autunno offre unaltro lato splendido di se. Per il programma dettagliato e perulteriori informazioni e/o prenotazioni: 335-7535911

PER FUNGHI E TARTUFI A BERGAMASCO

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ePaca [a cura di Marino Ravera]news

Aaagrico

ltura

Sono aumentati i limiti di reddito per essereconsiderati familiari a carico e la soglia per la

concessione dell’assegno per il 2013.

•Chi ha diritto ai trattamentidi famigliaPossono chiedere gli assegni familiari coltivatoridiretti, mezzadri e coloni in attività.Ai lavoratori autonomi in pensione (coltivatori di-retti, coloni e mezzadri, artigiani, commercianti) spet-tano quote di maggiorazione sulla pensione.

•Beneficiari dell’assegnoI trattamenti di famiglia possono essere richiestiper i figli, i fratelli, le sorelle e i nipoti, minori o ina-bili, apprendisti o studenti (fino a 21 anni se appren-disti o studenti di scuola media superiore; fino a 26anni se studenti universitari e non oltre la durata delcorso legale di laurea). Per i pensionati l’assegnospetta anche per il coniuge. Per il pagamento degliassegni è necessario che i familiari vivano a caricodel richiedente e che il nucleo familiare non superideterminati limiti di reddito.

•I limiti di redditoLimite di reddito del familiare per il quale si chie-dono gli AF Per il 2013 si considera a carico il fa-miliare che abbia redditi personali non superioriai seguenti importi mensili:

• 697,73 euro per il coniuge, per un genitore, perciascun figlio o equiparato;• 1.221,03 per due genitori. Il limite di reddito èpersonale (si riferisce al singolo familiare a carico) emensile, vale a dire che occorre considerare le

somme effettivamente percepite mese per mese;pertanto, se il reddito personale è superato soloper alcuni mesi nell’anno, gli assegni familiari nonvengono corrisposti solo per i mesi nei quali il red-dito è stato superato.

assegni familiari, i limiti di reddito per il 2013

PENSIONE PIù VICINA PER LE COLTIVATRICI CHE SCELGONO IL CONTRIBUTIVO

Si chiama “opzione donna” la sperimentazioneintrodotta nel 2004 dalla cosiddetta Riforma

Maroni che offre alle sole lavoratrici la possibilitàdi ottenere la pensione di anzianità con 35 annidi contributi e 58 anni di età, se autonome e 57anni di età, se dipendenti. A chi esercita tale sceltasi applicano: dal 2013 le disposizioni in materia diadeguamento alla speranza di vita pertanto all’etàanagrafica richiesta si devono aggiungere per ilpensionamento tre mesi in più (lavoratrici auto-nome coltivatrici dirette, artigiane e commercianti: 35anni di contributi e 58 anni di età e tre mesi; lavora-trici dipendenti 35 anni di contributi e 57 anni di età

e tre mesi); il regime delle finestre pensionistichecon la conseguenza che la pensione per le auto-nome decorrerà trascorsi 18 mesi dalla matura-zione dei requisiti, 12 mesi per le dipendenti. Lacondizione per essere ammesse al beneficio con-siste nell’accettare che la pensione venga calco-lata interamente con il sistema contributivo. Inparticolare, in presenza dei requisiti reddituali, atali pensioni si applica l’integrazione al tratta-mento minimo, nonostante tale beneficio non siain generale applicabile alle pensioni contributive.Finalità della opzione donna è consentire l’ac-cesso alla pensione secondo condizioni più favo-

revoli. Pertanto, è esclusa l’ammissione a tale de-roga, per coloro che abbiano già perfezionato ildiritto al trattamento pensionistico di vecchiaiao di anzianità o che siano destinatarie di altre sal-vaguardie. La possibilità di optare è subordinataalla condizione che la decorrenza del trattamentopensionistico si collochi entro il 31 dicembre2015. Di conseguenza, al momento sarà limitataalle donne che, se autonome, hanno compiuto irequisiti prescritti entro il mese di febbraio 2014,e se dipendenti, entro il mese di agosto 2014,dato che vanno aggiunti all’età anagrafica richiestaanche i 3 mesi dell’aspettativa di vita.

Nucleofamiliare

Reddito familiare annuo oltre ilquale cessa la corresponsioneper il primo figlio e per il geni-tore a carico e equiparati

Reddito familiare annuo oltreil quale cessa la correspon-sione di tutti gli AF o quote dimaggiorazione

1 persona Euro 9.014,82 -----

2 persone Euro 14.959,08 Euro 17.915,09

3 persone Euro 19.234,56 Euro 23.031,61

4 persone Euro 22.970,84 Euro 27.508,93

5 persone Euro 26.710,29 Euro 31.986,28

6 persone Euro 30.271,29 Euro 36.251,68

7 o più Euro 33.831,64 Euro 40.516,35

Fon

te I

nps

• Limite di reddito complessivo dell’intero nucleo per il 2013

Tali limiti sono aumentati del:• 10% per i vedovi, divorziati, separati legalmente, abbandonati, celibi o nubili;• 50% se fanno parte del nucleo familiare totalmente inabili;• 60% se ricorrono entrambe le condizioni;

Per ottenere gli assegni familiari è necessario presentare la domanda all’Inpstelematicamente.Raccomandiamo pertanto a tutti gli interessati di rivolgersi al PatronatoEpaca: gli operatori forniranno tutta l’assistenza necessaria gratuitamente.

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news

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lturaconsiGliere ecclesiastico

apa Francesco ha convocatoil primo Sinodo del suo pon-

tificato nell’ottobre 2014. Sarà unSinodo straordinario. Altre duesole volte si è svolto un Sinodostraordinario: nel 1969 (sinodosulle conferenze episcopali) e nel1985 (sui 20 anni del Concilio Va-ticano II). Il Sinodo voluto da PapaFrancesco avrà per tema: la fami-glia. Un tema di grande attualità siaper le istituzioni laiche sia per lachiesa, che alla famiglia ha già dedi-cato il Forum Internazionale delleFamiglie svoltosi a Milano nel mag-gio-giugno 2012, sia la settimanasociale di Torino del settembrescorso. “Il Sinodo dei Vescovi” èun’assemblea dei Vescovi i quali,scelti dalle diverse regioni delmondo, si riuniscono in tempi de-terminati per favorire una strettaunione tra il Papa e i Vescovi, e perprestare aiuto con i loro consigli alRomano Pontefice nella salvaguar-dia e nell’incremento della fede edei costumi... e per studiare i pro-blemi riguardanti l’attività dellaChiesa nel mondo” (codice di di-ritto canonico, canone 342)Il Sinodo, nelle intenzioni del Papa,

intende inquadrare la “questionefamiglia” complessivamente con lapartecipazione dei rappresentantidi tutto l’episcopato per prendereorientamenti comuni nei punti piùimportanti e non solo quello, pureimportante, della comunione ai ri-sposati. Questa attenzione dellaChiesa per la famiglia è uno sti-molo anche per le istituzioni civilia dare speranza a persone e fami-glie attraverso norme e leggi chenon lascino solo chi non ce la faschiacciato dai problemi. Tante fa-miglie si sfasciano per problemieconomici e quelle che si sfascianofiniscono per perdere anche la si-curezza del pane quotidiano.

Don Ivo

A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

P

Un Sinodo straordinario…per un Papa straordinario

ASSEMBLEA ASSOCIAzIONE PENSIONATISi è svolta lo scorso 2 ottobre,convocata dal Presidente Gio-vanni Ottonello, l’assembleadell’Associazione ProvincialePensionati che ha eletto i dele-gati e i supplenti all’AssembleaNazionale Federpensionati. Inol-tre, durante l’incontro sono statevalutate variazioni statutarie.

Il tavolo dei relatori: al centro il Presidente Ottonello, a sinistra il VicedirettoreEmiliano Bracco e a destra il Segretario dell’Associazione Marino Ravera.

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Coldiretti si unisce al doloredella famiglia Mazzucco,per la perdita del caro

BRUNOsocia di Torino

✟ 21/01/1927 - 23/08/2013 ✟

Coldiretti partecipa al luttodi Carlo Boidi, socio di Ca-stellazzo, per la tragica e pre-matura perdita del caro nipote

LUCA CESTARO

Coldiretti esprime sentitecondoglianze alla famiglia Petrocchi, per la perdita del caro

FRANCOsocio di CasaleMonferrato

✟ 24/06/1961 - 16/09/2013 ✟

Sentite condoglianze allafamiglia Baldassarre,per la scomparsa del caro

MASSIMILIANO

nipote di Giuseppe Buscagliasocio storico di Coldiretti

Lutti

La Coldiretti Provinciale

di Alessandria si unisce al dolore

della famiglia Bertana

per la scomparsa della cara

FRANCAex delegata

del Movimento Femminiledi Castelletto Merli

Coldiretti si unisce al doloredelle famiglie Corino e Roggero,per la scomparsa del caro

DANTEsocio di CasaleMonferrato

Coldiretti si unisce al doloredi Renzo Cellerino,per la perdita del caro papà

LUIgIsocia di Quargnento

✟ 21/06/1931 - 04/10/2013 ✟

Coldiretti esprime cordoglioalla famiglia Cresta,in particolare al figlio Renzo,per la perdita del caro

FRANCOsocio di San Michele

✟ 01/07/1946 - Agosto 2013 ✟Sentite condoglianze al-l’azienda apistica “ApicolturaPoggio” di Eugenia Voci,per la scomparsa del caro

PIETRO POggIOdella zona di Acqui Terme

✟ 14/09/1939 - 17/08/2013 ✟✟ 26/08/1954 - 26/09/2013 ✟

(Conte Max)

Dio, fonte di perdono e di sal-vezza, per l’intercessione dellaVergine Maria e di tutti i Santi,concedi ai nostri fratelli e pa-renti, che sono passati da que-sto mondo a Te, di godere lagioia perfetta nella patria cele-ste. Per Cristo nostro Signore.Amen.

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