Abruzzo Magazine Maggio Giugno 2014

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All'interno Speciale Vinitaly & Sol 2014 / Dossier Cibus 2014: il racconto delle aziende abruzzesi Anno IX Numero 3 - MAGGIO / GIUGNO 2014 POSTE ITALIANE SPA - SPED. ABB. POST. 45% - POSTA TARGET MAGAZINE - CMP PESCARA - PERIODICO BIMESTRALE - NUOVA EDIZIONE LE SOLUZIONI “GREEN” ABRUZZESI PRESENTATE AL SALONE DEL MOBILE DI MILANO ITALIA AUTENTICA Quattro top manager per la Valle Peligna REALE MUTUA L’agenzia aquilana diretta da Alberto Villani A destra Giuliano Capurri, direttore del Tortuga, con lo chef Tonino Pompeo

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Magazine bimestrale di informazione locale abruzzese.

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All'interno Speciale Vinitaly & Sol 2014 / Dossier Cibus 2014: il racconto delle aziende abruzzesi

Anno IX Numero 3 - MAGGIO / GIUGNO 2014

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LE SOLUZIONI“GREEN” ABRUZZESI

PRESENTATE ALSALONE DEL MOBILE

DI MILANO

ITALIAAUTENTICA

Quattro topmanager per la

Valle Peligna

REALE MUTUAL’agenzia aquilanadiretta daAlberto Villani

A destra Giuliano Capurri, direttore del Tortuga, con lo chef Tonino Pompeo

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8 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

SOMMARIO

DIRETTORE RESPONSABILEDonato Parete

VICEDIRETTORELoris Di Giovanni

CAPOREDATTOREANDREA BEATO

REDAZIONERosella CiampoliDaniele Marsili (grafica)Svieta Boyko (foto)

DIRETTORE COMMERCIALELeo Di Girolamo

HANNO COLLABORATORoberta VilliniMaurizio O. DelfinoWolf HardtLuciana MastrolonardoRaffaella SciarraMarzia AquilioRoberto Di GennaroRaimondo QuaresimaLorenzo DolceMatteo FrancavilleseBruno CieriFederico NiasiAndrea SistiLuca Di Evangelista

SEGRETERIA DI REDAZIONEMichele Pirro

STAMPAPrinter Group Italia S.r.l.

Abruzzo MagazinePeriodico bimestraleRegistrazione del Tribunaledi Pescara n. 3 del 01/02/10

Editore VACANZECULTURA.IT

Redazione, direzione, sede legale, amministrazione e abbonamentiVia Carlo Poerio n. 365122 PescaraTel. 085 799 81 [email protected]

Anno IX Numero 3 (nuova edizione)Maggio / Giugno 2014

Abruzzo Magazine è un marchio registratodi proprietà di VacanzeCultura.it. Il periodico è stato fondato, nella sua prima edizione del 1993, da Donato Parete e Sergio Di Tillio.Il numero è stato chiuso in redazione il 30/05/2014 e tirato in 15.600 copie.

La foto di copertina è di Bruno Cierie Matteo Francavillese

www.abruzzomagazine.it

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EditorialeLavorare in Trading Room Pescara

Cover StoryTortuga

Un tedesco in Abruzzo

ImpreseReale Mutua L’Aquila

Notti D'Oro

Colle della Selva

Trabocco Cungarelle

Italia Autentica

Passione FinanzaFidimpresa Abruzzo

Banca del Vomano

Speciale Vinitaly& Sol 2014

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AM con S.a.l.e.Turismo spirituale

GreenIl Salone del Mobile

Solis GreenLog

SaluteLa Nuova Parola

Agbe e Trenta Ore per la Vita

Black TieUn tuffo nel passato

Il successo di Sottocosta

Dossier Cibus 2014

Abbiamo Cenato Per VoiNonna Bruna

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IMPRESE

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EDITORIALE

Lavorare inTrading RoomPescaraSu facebook.com/TradingRoomPescara i corsi per im-parare e la possibilità di fare del trading la propria pro-fessione. Vicino a chi ogni giorno ci lavora e guadagna…

rading Room Pescara compie un anno: era fine maggio dello scorso anno quando alcuni consulenti finanziari appassionati della operatività diretta in Borsa decidevano di aprire al cen-tro di Pescara una trading room come esistono soltanto nelle

più importanti città del mondo, seguendo l’esempio della storica Trading Room Roma. Da non molto più di un decennio basta un collegamento ad Internet ed un conto corrente aperto presso un broker on line (i più usati sono Directa, WeBank, IwBank, Fineco e Sella) per acquistare e vendere direttamente strumenti finanziari, naturalmente principalmente azioni della Borsa Italiana o valute del famigerato mercato Forex, ma anche titoli di stato e, per gli esperti, obbligazioni, future, opzioni. Oggi on line si possono acquistare persino i fondi comuni di investimento, riuscendo, “teoricamen-te”, a far da sé e a risparmiare sulle non trasparentissime “commissioni di retrocessione”, che spesso dimentichiamo quanto alimentino una florida piramide dell’industria del risparmio gestito che è fatta di manager, su-permanager, sottomanager e, naturalmente, i solerti promotori finanziari. Scriviamo, però, “teoricamente”, perché magari un Btp Italia si può pro-vare a sottoscriverlo on line, ma ad avventurarsi a comperare azioni (o ben peggio, in quanto a sofisticatezza), pensando che il titolo salirà come abbiamo letto sul giornale, può portare a farsi molto male e sempre porta a rivenderlo, chissà perché, quando invece proprio sta scendendo, e noi che subito scendesse appena l’abbiam comprato proprio non lo avremmo mai immaginato. Pigiare da soli pulsanti su un computer, certi che ci andrà bene, può essere pericoloso e costoso: allora, se sul denaro e sul risparmio non si scherza, come negli altri ambiti della vita ci affidiamo ai professionisti dei vari campi, così una razionalità e una coerenza degli investimenti possono giustamente essere indicate solo da chi li fa di mestiere, promotore finan-ziario o consulente finanziario indipendente che sia. Insomma, la verità è che col trading molti, troppi fanno un po’ di operazioni per una certa parte della loro vita ed è quasi sicuro che ci rimetteranno tutti quei denari che stavano impiegando per le transazioni. E dunque la questione di fondo è che, malgrado sia operativamente alla portata di tutti, il trading va compreso, studiato, provato, metabolizzato, avvicinato con prudenza e metodo, disci-plina, impegno, studio. Molto, molto difficile fare da soli. Le trading room

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di Donato Parete

hanno due missioni. Insegnare le basi (e poi oltre) a chi vuole fare trading, facendo capire dalle fondamenta cosa si andrà a fare, e accompagnando con le spiegazioni di tutto, con la psicologia del trading, con la didattica sulle piattaforme dei broker, con l’analisi tecnica, con le tante simulazioni per determinare un proprio approccio di trading che poi verrà praticato con il denaro reale (poco denaro, per imparare, e anche perché anche i grandi trader usano poco denaro per le singole operazioni). E per i pochi, quei pochi (ma ce ne sono) che decidono addirittura di fare del trading una vera scelta professionale, che procuri loro lo stipendio tutti i giorni, le trading room sono il loro ufficio, perché è alienante avere come proprio lavoro lo stare da soli tutto il giorno, in casa, davanti a un pc, mentre è indispensabile avere un contesto di colleghi, stimolante, di relazione, di arricchimento professionale quotidiano. Questo è il bello di Trading Room Pescara oggi, dopo un anno: c’è una sala formazione, con corsi diversi nei vari giorni, e c’è una sala postazioni, che è la scrivania quotidiana di un gruppo di trader che ogni mattina, e per tutto il giorno, è lì a fare operazioni e a guadagnare, sì, a guadagnare, perché di una professione così atipica e particolare c’è chi da quasi quindici anni ne vive e con soddisfazione. Basterebbe stare a fianco di queste persone, oltre che partecipare ai corsi, perché valesse la pena venire in Trading Room Pescara.

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COVER STORY

ADDIO ALLO STORICO NIGHT CLUB. CON UNA NUOVA GUIDA

IL TORTUGA SI RINNOVA E CAMBIA COMPLETAMENTE

PELLE: RISTORANTE PER CENE, EVENTI E CERIMONIE, STABILIMENTO BALNEARE,

MUSICA, BEVERAGE, FITNESS E MOLTO DI PIÙ. CHE L’ESTATE

ABBIA INIZIO…

di Andrea Sistifoto di Bruno Cieri - Matteo Francavillese

LA NUOVAELEGANTEANIMA DEL

TORTUGA

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COVER STORY

SI PARTEDA QUI

L’ESTERNO DEL TORTUGA, CHE

SORGE PROPRIO AL CONFINE

TRA PESCARA E MONTESILVANO. CON LA NUOVA

PROPRIETÀ ANCHE LA FACCIATA

HA SUBITO UN RESTYLING. ADESSO

È BEN VISIBILE IL LOGO CON

UNA TARTARUGA STILIZZATA.

MOLTISSIME LE INIZIATIVE PER

QUESTA ESTATE, TRA EVENTI, SERATE

A TEMA, CORSI E APPUNTAMENTI

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DEL LOCALE

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28 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

COVER STORY

egli anni Sessanta è stato il primo dancing sulla riviera, poi night club frequentato da volti noti dello spettacolo e non solo. Ricordi passati, perché oggi il Tortuga ha cambiato completamente veste, pro-ponendo un'offerta diversa e puntando su un nuovo posizionamento. Il progetto porta la firma della società T & A di Mon-tesilvano (Pescara), realtà impegnata nel settore immobiliare. Un gruppo d'impren-ditori locali, guidato da Giuliano Capurri, N

da tempo alla ricerca di una sfida professionale nella città dannunziana. E in questa sfida targata Tortuga, il know-how principale lo ha messo in campo lo stesso Capurri, con all'attivo già alcune esperienze nella ristorazione che conta: un locale tipicamente italiano in Germania, nel centro di Saarbrücken, e il ristochic Être a Silvi (Tera-mo), all'interno di Hyn Club. Ripensare quello che è stato un punto di riferimento costante della movida non è stato semplice. Forte la volontà di rendere protagonista la cu-cina di qualità, diversificare la proposta e rimodulare gli ambienti. La struttura, di circa cinquemila metri quadrati,

TORTUGA È ANCHE STABILIMENTO BALNEARE

LA SQUADRAOLTRE A GIULIANO CAPURRI, DIRETTORE DEL RISTORANTE, E ALLO CHEF TONINO POMPEO, CI SONO ANCHE EGLE MATTUCCI, RESPONSABILE DELLO STABILIMENTO E DELL’ORGANIZZAZIONE DELLE SERATE, MARCO MATTUCCI E TANIA TORTORA, CHE SI OCCUPANO DEL BAR E DELL’ACCOGLIENZA DEI CLIENTI. IN SPIAGGIA LO STORICO BAGNINO GUERINO

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COVER STORY

ha già subito un primo restyling. L'esterno rinfrescato e sull'inconfondibile tetto, in bella vista, campeggia il new brand che racchiude una tartaruga dai tratti stilizzati. Re-staurant, beach, music, beverage, ma anche tanto altro. Ai fornelli lo chef Tonino Pompeo, una certezza. Menù di pesce, che va, solo per dare un'idea, dall'assaggio di crudità di mare (ostrica, carpaccio, scampetto e gambero) ai paccheri con scampi sgusciati e pomodorino pachino, fino alla classica frittura o alla spigola al sale, con capona-ta di verdurine. Non manca la possibilità di scegliere tra gustose pizze e focacce. Assolutamente da provare quella

METTERE ALCENTRO LA CUCINADI QUALITÀ EDIVERSIFICARE…

I SERVIZICON LA NUOVA PROPRIETÀ IL TORTUGA SI DIVIDE IN DIVERSE E ORIGINALI ANIME: RISTORANTE, APERTO A PRANZO E CENA, IDEALE PER FESTE, EVENTI E CERIMONIE, STABILIMENTO BALNEARE CON PIÙ DI DUECENTO PALME E OMBRELLONI, LOCALE PER SERATE A TEMA, CON ANCHE MUSICA DAL VIVO, TANTI CORSI E LEZIONI PER I CLIENTI. PARTICOLARITÀ LA “SELFIE AREA”, PER UN AUTOSCATTO DA CONSERVARE. E POI LO SPAZIO BEVERAGE E “LA FRUTTERIA”

RESTAURANT

BEACH

MUSIC

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COVER STORY

della casa (farcita con antipasti di mare) e la Sfizio fritto (frittura di calamari e scampi su bouquet d'insalata). In tutto cento coperti interni e trecento posizionati nell'area all'aperto. Numeri che consentono alla location, "open" a pranzo e cena, di ospitare meeting, eventi e cerimonie. Suggestiva l'ipotesi di celebrare il matrimonio diretta-mente in spiaggia e poi spostarsi solo di qualche metro, ricevere gli invitati e dare inizio al banchetto nuziale. Con la bella stagione è partita anche l'attività dello stabilimen-to balneare. Palme e ombrelloni sono più di duecento, a disposizione di una clientela fidelizzata e abituata a plus esclusivi. Si può comodamente ordinare un piatto e farse-lo servire mentre si è distesi sul lettino a prendere il sole, oppure richiedere l'intervento di un coiffeur esperto, che pensa a messa in piega, mèches, permanente e quant'altro, perché per le donne il look ha la sua importanza, anche quando si è in costume e infradito. A bordo piscina, l'an-golo "La frutteria" dispensa frullati, tagliate e cocktail dissetanti, cento per cento naturali. Il fiore all'occhiello è il "Dale!" ("Dai!", tradotto dallo spagnolo), ingredienti e preparazione assolutamente top secret. La tranquillità è assicurata dalla zona relax con soffici e grandi cuscinoni disposti a terra, che a sera si trasforma in privé per aperi-tivi cenati e divanetti di design come sedute. Al Tortuga non ci si annoia mai, sano svago e divertimento: corsi di windsurf, sup (stand-up paddling), nuoto, lancio, zumba, giochi playground per i più piccoli, che possono essere seguiti da personale altamente qualificato. La domeni-ca l'imperativo è tenersi in forma, con il "Sunday work out" gestito da Sagittarius Fighting Club di Montesilvano (Pescara). Le lezioni abbracciano anche discipline non

A BORDO PISCINA “LA FRUTTERIA”PER FRULLATI,TAGLIATE, COCKTAIL DISSETANTI ENATURALI.IL VERO FIOREALL’OCCHIELLOÈ IL “DALE!”.INGREDIENTI EPREPARAZIONETOP SECRET

IL FITNESS IN SPIAGGIA

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 17

COVER STORY

comuni, come "Mixed martial arts", "Brazilian jiu jitsu" e "Tacfit", con la supervisione del campione Mirko Fi-schietti. Ma è quando cala il tramonto che l'atmosfera diventa ancora più magica. Merito, sicuramente, dell'il-luminazione che conferisce un tocco glam all'insieme e del ricco calendario di eventi. L'appuntamento fisso è il giovedì, quando va in scena la serata latina. Buon cibo e giusto ritmo fino a tardi, con le performance live del grup-po Playson de Cuba. Nei restanti giorni dj set e piano bar per attrarre più fasce di appassionati, provenienti dalla costa e dall'entroterra. Non sono escluse sorprese nel corso dell'estate (le news sempre aggiornate sulla pagina ufficiale Facebook). Intanto la proprietà progetta il futu-ro. Dal prossimo autunno, lo spazio adibito fino a pochi mesi fa a night verrà utilizzato per la ristorazione e la ca-pienza complessiva aumenterà fino a seicento posti. Che aggiungere, il Tortuga è decisamente pronto a crescere!

ESPERIENZANELLARISTORAZIONEDA SINISTRA LO CHEF TONINO POMPEO CON GIULIANO CAPURRI, DIRETTORE DEL RISTORANTE. IL TORTUGA MIRA A DIVENTARE UN PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA BUONA CUCINA

ALCUNI PIATTI PROPOSTI DALLO

CHEF TONINO POMPEO

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UN TEDESCO IN ABRUZZO

n linea di massima, questa potrebbe essere ancora considerata la verità, ma solo a un approccio poco approfondito. Esiste an-che un'altra realtà perché, come mi piace

sempre sottolineare, una Ferrari non diventa campione del mondo per sette anni consecu-tivi senza uno Schumacher e uno Schumacher non diventa campione del mondo per sette anni consecutivi senza una squadra Ferrari. I perso-naggi sono molto diversi, ma esiste sempre una maniera sana e giusta per riuscire a ottenere i migliori risultati mantenendo sempre al top una sinergia naturale tra persone e cose; anche il mio tempo, dedicato "corpo e anima" (e quando par-lo di anima intendo la capacità di emozionarmi e far emozionare), per i due anni di Ironman a Pescara, è stato un tempo in cui ho accumulato molta esperienza per riuscire a migliorare la si-nergia di queste due culture, italiana e tedesca, cercando di farle fluire sempre con la massima naturalezza possibile. I tedeschi progettano le cose diversi mesi prima, per ottenere sempre il centocinquanta per cento, mentre gli italiani pianificano le cose per il sessanta per cento. Il risultato? Alla fine entrambi raggiungono un buon ottanta, ma i tedeschi sono in "overdose da organizzazione", mentre gli italiani vincono sempre perché sono veri e proprio maestri del "last minute", con la loro creatività, le loro emo-zioni e il loro grande e inimitabile entusiasmo. Cos'è meglio? Sicuramente un po’ di entrambi gli approcci, ed è questo che sto imparando nella mia esperienza italiana e abruzzese, perché alla fine di ogni tipo di organizzazione c'è sempre un po' di caos e di problemi che devono essere risolti da persone e non da macchine. Questo aspetto viene spesso dimenticato, dunque, a mio avviso, il modo migliore si trova sempre nel mezzo, come dicevano bene i latini: «In me-dio stat virtus (la virtù sta nel mezzo)». Proprio per questa ragione posso dire, con un pizzico di orgoglio, di amare veramente tanto il "no-

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Italia - Germania: è sempre 4 a 3?di Wolf Hardt*

* Ha portato il triathlon di Ironman a Pescara. Ora è impegnato in un'altra sfida sportiva: Xterra Italy e la tappa di Scanno (L'Aquila).

Goethe diceva: «Gli italiani stimano i tedeschi ma non li amano, i tedeschi amano gli italiani ma non li stimano»

stro" Paese, la nostra bella Italia, e perché no, forse anche di essere stimato da tanti italiani, anche se alcune volte ci si trova ad affrontare periodi un po' caotici. Credo fermamente che in ogni situazione di caos si arrivi alla via più giusta per uscire fuori e farlo alla grande, come il fiume che si fa spazio nella roccia seguendo il proprio flusso naturale. Qualche volta è meglio lasciare le cose come sono, perché cambiare il corso degli eventi con la forza, oltre che essere impossibile, è quasi sempre controproducente e non necessario. Le cose vanno come devono andare e, se crediamo che queste debbano an-dare meglio, dobbiamo crederci fino in fondo: solo così possiamo riuscire a far cambiare rotta al destino. Un aspetto che invidio molto all'Italia è che, alla fine di ogni cosa, gli italiani sono sempre tutti contenti, al contrario dei tedeschi che si, sono contenti ma… C'è sempre un "ma" in Germania. È un po’ come rimproverarsi e dire che “si poteva fare meglio”. È con questa consapevolezza di dover convogliare i diversi approcci e conoscenze in maniera sinergica per ottenere un grande risultato, che stiamo prepa-rando la seconda edizione abruzzese di Xterra Italy (26 e 27 luglio 2014, Scanno - L’Aquila), il brand internazionale più importante nel mon-do del settore “multi-sport”, un prodotto vero e autentico per un turismo di eccellenza da proporre in Abruzzo. Una piattaforma con una comunicazione straordinaria a livello mediatico

mondiale, in grado di far conoscere e apprezzare le montagne abruzzesi e, al tempo stesso, unico evento del suo genere a essere sponsorizzato dall’Assessorato al turismo, che ne comprende il valore immenso per diffondere l’immagine del vero Abruzzo nel mondo. Xterra è un trampo-lino di lancio per tre discipline sportive: nuoto, mountain bike e trail run; quest’anno, oltre alla versione “full” (completa), stiamo preparando anche una gara di mountain bike, una di trail run e un Xterra Lite (quasi la metà delle distanze rispetto alla versione “completa”, una sorta di approccio “basic”). Un evento di grande portata come questo, all’inizio provoca un’esplosione emotiva e un entusiasmo contagioso, ma poi è necessario che tutto il contesto sia di alto livel-lo. Per il 2015 abbiamo un “plan” per la più grande gara di mountainbike, simile alla “Cape Epic”, che in questo momento rappresenta una leggenda nel mondo della mountain bike, con 2.000 atleti per una settimana di gara con servizi completi e un’organizzazione incredibile, per un risultato di oltre 500 ore di riprese televi-sive e 10.000 articoli su riviste Internazionali. Quello che manca a volte, è il “know how”, il guardare agli altri paesi e non solo sul nostro tavolo, insieme al coraggio di puntare in alto. Il turismo abruzzese può essere davvero grande, il territorio ci dà già un grande vantaggio, il cibo è già sul tavolo, ma siamo solo all’inizio. La nostra visione attuale è ancora troppo limitata: abbiamo bisogno di persone che possano pen-sare e gestire le cose a trecentosessanta gradi. L'Italia, a mio parere, è un grandissimo Paese e per fare un bel salto di qualità deve cominciare a rendersi realmente conto delle proprie potenzia-lità, essendo consapevoli che una Porsche non potrà mai battere la pasta, e alla fine dei giochi la domanda è: «Che cosa ti tiene vivo? La Porsche o la pasta?». Dopodiché le possibilità saranno davvero infinite! Arrivederci alla prossima con "Un tedesco in Abruzzo".

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Page 20: Abruzzo Magazine Maggio Giugno 2014

’agenzia Reale Mutua dell’Aquila nasce nel 1946 e, dal 2003, è di-retta da Alberto Villani. L’esperienza pluriennale

dell’agente capo procuratore ha permesso di formare un gruppo di collaboratori, che mette a disposizione qualità, professio-nalità e passione per costruire insieme al socio soluzioni personalizzate.Incontriamo Villani, all’interno della sede centrale, per parlare dell’attività…«Credo che la migliore espressione per

L

Realmenteprotetti da più di sessant’anniL’agenzia Reale Mutua dell’Aquila, diretta da Alberto Villani, è proiettata verso l’innovazione di gestione dei clienti/soci. L’obiettivo è rispondere alle esigenze di un territorio che cambia e offrire un servizio sempre più personalizzato

di Andrea Beato

presentarci sia: “Da oltre sessant’anni re-almente protetti”. Il marchio Reale Mutua non ha bisogno di spiegazioni e gli oltre cinquemila clienti ci mostrano, da tempo, la loro fiducia, che noi ricambiamo con grande affidabilità. Nonostante il terre-moto del 2009 e un fisiologico rallenta-mento, non ci siamo mai fermati, dando un’importante garanzia che, in questo momento, è difficile ottenere da altri pro-vider dello stesso settore».Cos’è successo dopo il sisma?«La nostra sede, nella piazza principale

del bellissimo centro storico, è stata lesio-nata e progressivamente abbiamo dovuto adattarci alle differenti esigenze di un territorio e al suo nuovo posizionamento. Dopo un anno di container, ci siamo rior-ganizzati e stabiliti nell’immediata peri-feria della vecchia città. A parte il disagio logistico, Reale Mutua ha mostrato la sua attenzione, andando anche a finanziare il restauro della chiesa di San Giuliano, la prima a tornare a nuovo splendore dopo il tragico evento». Com’è organizzata l’agenzia?

AGENZIA L’AQUILAStrada Statale 80 Località Pratelle 67100 L’Aquila (Aq)Tel. 0862 [email protected]

20 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

La squadra di consulenti dell'agenzia aquilana

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 21

PASSIONE FINANZA

«Contiamo uno staff di venti tra dipen-denti e collaboratori, che operano in un contesto di clientela piuttosto fidelizzata, con un mix equilibrato tra i vari rami. Sul territorio, oltre che all’Aquila, con quattro uffici commerciali, siamo presenti con le subagenzie di Castel di Sangro, Sulmona, Pizzoli e Popoli (Pescara). In totale rac-cogliamo più di novemila polizze relative a circa cinquemila soci/assicurati. La for-mazione delle nostre figure è uno dei pun-ti cardine. Frequentiamo periodicamente corsi a livello nazionale e, localmente, ci riuniamo settimanalmente per seminari monotematici. Ogni volta esaminiamo un prodotto, affrontando anche con simu-lazioni tutte le problematiche connesse: dalla formulazione lessicale fino all’ap-plicazione pratica, con il supporto del mezzo tecnologico. L’agenzia non deve esaurirsi nel suo rappresentante, ma deve funzionare come un’azienda nella quale la distribuzione dei compiti e l’applica-zione dei meccanicismi operativi sono tali da consentire a tutti una visione globale degli andamenti e degli obiettivi».Che tipologia di prodotti siete in grado di offrire? «Quelli più conosciuti, ma l’agenzia Re-ale Mutua dell’Aquila ha sempre prestato attenzione alle necessità delle persone e delle famiglie, oltre, ovviamente, a quelle delle aziende, degli artigiani e dei profes-sionisti. Per fare qualche esempio, ai no-stri soci (ricordiamo che con la sua carat-teristica di società mutua, ogni cliente che sottoscrive una polizza diventa un socio di Reale Mutua) consigliamo “Casamia”, la polizza studiata per tutelare, in modo com-pleto, l’abitazione e i beni in essa, garan-tendo una vita serena anche quando eventi improvvisi minacciano di turbare il vive-re quotidiano; oppure “Unica Reale”, che protegge dalle conseguenze economiche derivanti da eventuali infortuni o malattie, rimborsando le conseguenti spese di cura e mettendo a disposizione capitali in caso d’invalidità permanente, inabilità tempo-

ranea o morte; infine “Cento Stelle”, un piano pensionistico che offre tre diverse li-nee d’investimento: prudente, equilibrio e futuro. Si scelgono liberamente l’importo e la cadenza dei versamenti, che possono essere sospesi in qualunque momento. I nostri specialisti sono sempre a disposi-zione per pensare insieme la soluzione più adatta per ogni tipo di necessità. Per le aziende, gli artigiani e i professionisti, poi, partiamo sempre da “un foglio bianco”, per costruire soluzioni personalizzate e fortemente adeguate alle esigenze emerse durante i colloqui preliminari».

ALBERTOVILLANI

(foto a sinistra) già subagente di assicurazioni dal 1990 e agente presso altra compagnia, diventa

nel 2003 agente capo procuratore di Reale Mutua e promotore

finanziariodi Banca Reale

L'Aquila

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20CONSULENTI

SPECIALIZZATI

I DATI PUBBLICATI SI RIFERISCONOALL'ATTIVITÀ DELL'AGENZIA AQUILANA

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IMPRESE

MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 23

a Montesilvano (Pescara), in Corso Umberto 271, il nuovo punto vendita di Notti D’Oro. Un negozio elegantissimo,

di design, sviluppato su più livelli, dove insieme al bedding è possibile trovare la migliore produ-zione di biancheria per la casa. Tanti i marchi: da Tempur, Simmons, Pirelli, Permaflex, Essedue, Bontempi Casa, fino a Liu Jo, Biblos, Fazzini, Casa Anversa, DaunenStep, Somma, Desigual, Roberto Cavalli, Blumarine… Brand che si tra-ducono in materassi memory foam, a molle in-dipendenti, ortopedici, in lattice, ma soprattutto in lenzuola, tovaglie, trapunte, piumini di vario genere, tutta la linea spugna, dagli asciugamani

Èdi Andrea Sisti

I migliori marchi del bedding e biancheria per la casa

Notti D’Oro: nuovo store a Montesilvano

all’accappatoio e i teli mare… In più un reparto molto fornito di pigiameria e vestaglieria, sempre rispettando il giusto rapporto qualità/prezzo per il cliente. «L’azienda - sottolinea Antonio D’An-gelo, titolare di Notti D’Oro - è stata fondata da mio padre, nel 1982 ad Ascoli Piceno. Partendo da qui, abbiamo progressivamente ampliato le nostre competenze e inaugurato altri store, tra i quali quello centralissimo di via Nicola Fabrizi a Pescara, tutto dedicato ai sistemi per il riposo. Con questa apertura di Montesilvano cerchiamo, invece, di coniugare diverse esigenze e quante più soluzioni possibili, per soddisfare sempre fino in fondo i nostri interlocutori».

A destra la squadra di Notti D’Oro con il titolare Antonio D’Angelo (secondo da sinistra). Nelle altre

immagini, l’esterno del nuovissimo punto vendita che si trova in Corso Umberto 271 a Montesilvano

(Pescara) e alcuni particolari che mostrano l’ampia offerta di sistemi per il riposo e biancheria per la casa

di alta qualità. Nella foto qui in basso a sinistra, il gruppo Gym Tonic di Ascoli Piceno, presente

all’inaugurazione dello store abruzzese

Nel corso dell’inaugurazione la stretta di mano tra Ernesto Ceci (primo da sinistra), presidente Kiwanis Club Pescara Aternum, e Antonio D’Angelo, titolare di Notti D’Oro. D’Angelo ha supportato il progetto “Eliminate”, con cui Kiwanis International e Unicef vo-gliono estirpare il tetano della madre e del neonato. Malattia che uccide 60.000 bambini e molte donne ogni anno.

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 25

on è un bed & breakfast, né un agriturismo. Colle della Selva è un’azienda rurale, rappre-senta un modo sano e innovativo di fare turi-

smo. Un turismo esperienziale, fortemente legato alla tradizione. Siamo nel Parco Nazionale della Majella, a due chilometri da Abbateggio (Pescara), tra i Borghi più belli d’Italia. Qui Gabriella Liberatore, con il sup-porto del marito Carlo Spatola Mayo, accoglie i suoi ospiti: «Vengono un po’ da tutta Italia e dal resto del mondo. Cercano riposo, relax, un contatto vero con la natura incontaminata». La proprietà, in tutto due ettari e mezzo, è stata rilevata a inizio anni Novanta; il casale principale ristrutturato e poi ampliato, fino a ottenere gli attuali tre appartamenti. Il più grande, Le Querce, può accogliere un massimo di cinque, sette persone. I Ciliegi e gli Olivi sono distintamen-te adatti per due, quattro viaggiatori. «Pietra, legno, mattone, ferro battuto e ottone i materiali che contrad-distinguono la residenza. Per i solai è stato scelto di impiegare travi di legno, travicelli e pianelle di cotto. Gli arredamenti interni rispecchiano uno stile rustico e ricercato al tempo stesso». Volutamente manca la televisione, perché il vero spettacolo si trova altrove, ma molto vicino: l’orto, i boschi, la fauna, l’alba, il cielo stellato a sera…

Ndi Andrea Beato

Azienda rurale e casa vacanze a pochi passi da Abbateggio (Pescara)

Colle della Selva,luogo dell’agricultura

Colle della Selva è azienda rurale, visitabile e godibile. All’interno vengono prodotti olio extravergine d’oliva, vino, frutta e ortaggi. Quantitativi di nicchia, derivanti da antiche specie autoctone e con metodi tradizionali. Fiore all’occhiello è il farro, nelle diverse declinazioni: perlato, farina e polenta (www.colledellaselva.it).

La struttura che ospita turisti di tutto il mondo

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IMPRESEIMPRESE

Fotografati all’interno del loro suggestivo trabocco, da destra Luca Conti, socio di Trabocco Cungarelle, lo chef Berardo Suriani, Francesca Giurastante, moglie di Luca Conti, e l’aiuto chef Maria d’Annunzio

Slow Food, Gambero Rosso, La Repubblica, Vanity Fair… Queste sono solo alcune delle pubblicazioni e delle riviste che hanno dedicato ampio spazio a Trabocco Cungarelle, sottolineando la sua caratteristica di essere un ristorante sospeso sul mare. Molti consigliano: «Prenotate un tavolo per la serata di Ferragosto, sono in programma musica e fuochi d’artificio!».

Fish&emotions”. È in questo bi-nomio, nell’accostamento di due semplici parole che è racchiusa tutta la magia di Cungarelle. Un luogo unico, dove alla cucina sana e fresca si unisce la possibilità di

vivere un’esperienza senza eguali. Di ristoranti ce ne sono tanti, ma quasi nessuno può vantare un tale valore aggiunto: degustare ottime pie-tanze a base di pesce, ammirare un paesaggio straordinario, mentre si è letteralmente sospesi sul mare. Un plus legato alla struttura che ospita l’attività, una macchina da pesca, simile a una palafitta, costruita con un intreccio di pali in legno. Un trabocco, tipico del litorale abruzzese e datato 1938, che Luca Conti e i fratelli Luca e Mirko Di Nanno hanno rilevato e rimesso in piedi nel 2006. «Due anni fa - spiega Conti percorrendo insieme il ponticello che unisce la costa alla piattaforma - abbiamo poi ampliato il tutto, grazie all’aiuto di Antonio Verì, Mau-ro D’Antonio e Maurizio Cutini. Così è nato il progetto di proporre piccola ristorazione, mantenendo intatta l’originaria funzionalità».

"

26 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

di Andrea Beato

CUNGARELLE, RISTORANTE SOSPESO SUL MARE

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 27

Sul Trabocco Cungarelle (www.traboc-cocungarelle.it) viene cucinato esclusi-vamente prodotto fresco di giornata. Le linee guida sono dettate dalla tradizione e dalle sane ricette tipiche regionali. La proposta prevede un menù fisso, a seconda della scelta, sia a pranzo che a cena, e, immancabile, la pesca al momento, tirando su le reti della struttura. Il compito di preparare ottimi piatti spetta allo chef Bernardo Suriani, con il suo aiuto, Maria d’Annunzio. Su richiesta è possibile degustare il brodetto, specialità vastese molto apprezzata da clienti locali e turisti

Trabocco Cungarelle si trova in località Casarsa, a Vasto Marina (Chieti). Qui due immagini scattate nelle ore serali. A cena il ristorante diventa, ancor di più, un luogo speciale e romantico

E i clienti sono cominciati ad arrivare, prima dalle aree limitrofe e poi un po’ da tutto il mon-do. Persone comuni, alla ricerca di un’emozio-ne nuova, ma anche uomini d’impresa, attori e cantanti celebri… «Già stiamo ricevendo le prime prenotazioni per il mese di agosto». Il lavoro è tutto concentrato nella bella stagione. Trenta coperti, la possibilità di scegliere tra menù completo o ridotto (solo a pranzo, fatta eccezione per la domenica e i festivi). Si parte con una serie di antipasti, magari una zuppetta di ceci e gamberi bianchi, profumata al tartufo, e si prosegue con classici spaghetti allo sco-glio o con un più ricercato piatto di sagnette con ricotta e cicale. Per secondo non possono mancare una croccante frittura, il brodetto, pre-parato su richiesta, e molto altro. Dietro ogni prelibatezza c’è la creatività del simpatico chef Bernardo Suriani. Si gustano sapori che si ri-fanno alla tradizione culinaria regionale, quella vera, si sorseggiano vini autoctoni e lo sguardo è rapito dalla costa vastese. Si ha la sensazione di essere a largo, su un’imbarcazione, e invece la terraferma è lì a due passi. La natura è prota-gonista e viene tutelata, anche per tutto ciò che riguarda lo smaltimento dei rifiuti e gli scarichi. Aspetto meno elegante, ma tenuto in considera-zione attraverso un sistema collaudato, rispetto-so dell’ambiente, in un’ottica green.

Il Trabocco, rilevato e ricostruito da Luca Conti con i fratelli Di Nanno, è oggi un locale esclusivo sulla costa di Vasto Marina (Chieti)

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28 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

C'è anche un marchio di qualità, che viene attribuito ai progetti di maggiore potenziale e che richiama il più caratteristico dei gioielli abruzzesi, la Presentosa. Un brand che è anche identifica-zione geografica e promessa di valore del territorio

auro Cianti (ceo Don The Fuller Jeans), Maximo Ibarra (ad e direttore ge-nerale Wind Telecomuni-cazioni), Silvio Lancione (dg Bcc Pratola Peligna)

e Roberto Marinucci (ceo Fater). Quattro top manager che circa un anno fa, dopo un con-vengo promosso dalla stessa Bcc di Pratola che li aveva uniti come relatori, hanno deciso di fare concretamente qualcosa per l'Abruzzo. In particolare per la Valle Peligna, territorio al quale sono fortemente legati. Da qui nasce Italia Autentica, un gruppo di volontariato economico, senza fini di lucro, che a giugno è arrivato a presentare i primi otto progetti imprenditoriali supportati. Progetti nell'agro-alimentare, che vanno dall'aglio alla pasta, dalle confetture ai paté, dai vini agli ortaggi, fino alle tipiche pizzelle. Molteplicità di beni che raccontano la storia e la cultura dell'area Peligna e possono rappresentare un paniere per generare sinergie. Elemento ancor più

M

ITALIA AUTENTICA: INIZIATIVA DI RESPONSABILITÀSOCIALE PER LA VALLE PELIGNA

Silvio LancioneDirettore generale di Bcc

Pratola Peligna

Roberto MarinucciCeo di Fater

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 29

I progettiAGLIO D'ALESSANDROAglio rosso di Sulmona (L'Aquila), ma non solo. Assunta Palombizio, che guida l'azienda, ha inaugurato varie linee di paté, confetture e sottoli. La chicca della produzione è il mosto cotto.

MASCIARELLIPasta artigianale dal 1867. L'azienda vuole introdurre nuovi formati speciali e, tramite il supporto di Italia Autentica, rafforzare la presenza nella distribuzione food di elite.

MARGIOTTAOtto ettari e quattro diverse linee di vini per la realtà di Carlo Mario Margiotta. Adesso l'obiettivo diventa quello di rafforzare la conoscenza dei prodotti sia in Italia che all'estero.

M.A.D.E.Azienda agricola, in senso puro, con il coraggio di guardare lontano. Il core è nell'aglio rosso, ortaggi e tuberi, ma la realtà ha deciso di diversificare con sottoli e paté, nel segno della tradizione.

COOPERATIVA ALBANUOVAOlio di qualità dalle varietà Rustica e Gentile, ma anche conserve, passate e paté. Un paniere di prodotti che richiede il supporto di marketing e distributivo generato da Italia Autentica.

I top manager Cianti,Ibarra, Lancionee Marinucci presentanoi primi otto progettiimprenditoriali supportati nel settore agroalimentare...

Maximo IbarraCeo di Wind Telecomunicazioni

Mauro CiantiCeo di Don The Fuller Jeans

importante, sono prodotti in grado di avere sbocchi internazionali. E già durante la con-ferenza stampa, la presenza e i collegamenti con potenziali buyer, oltre a rappresentanti di catene distributive italiane, hanno sotto-lineato l'interesse sempre più crescente per proposte food, basate su ricercatezza e tra-dizione. Adesso il gruppo Italia Autentica è pronto a continuare la sua attività e a mettere a disposizione le capacità manageriali e la rete di contatti maturati per interventi anche nel turismo. Il fine rimane sempre quello di creare interesse e valore in ingresso nel territorio.

DOLCI E SAPORI D'ABRUZZOLa pizzella, un dolce tipico, prodotto anche nelle varianti croccante, morbida, al cioccolato, farcita con marmellata di uva Montepulciano, mosto cotto e noci e tante altre creazioni.

COOPERATIVA ANSAPEIl marchio è Terrantica e la produzione costituita da formaggi a pasta filata, molle, caciotte, prodotti con latte vaccino e ovino. Un mix tra tradizione e moderna tecnologia per qualità e sicurezza.

FORTE E GENTILEStar up lanciata da Matteo Salce, per creare una rete di imprese e produttori pronti allo sviluppo di un'offerta di prodotti agroalimen-tari, caratterizzati dai valori di agricoltura bio e biodiversità.

Gli obiettivi• Selezionare progetti imprendito-riali nel territorio, affini a valori di Italia Autentica.

• Offrire una tutorship manageriale da parte di esperti e dei manager promotori.

• Promuovere l'ingresso nel territorio di capitali di investitori italiani e stranieri.

Foto di gruppo sulla terrazza che affaccia sulla piazza principale di Sulmona (L’Aquila), per gli otto imprenditori protagonisti della conferenza stampa. Loro i primi progettidi Italia Autentica.La conferenza stampa è stata moderata da Massimo Angelini, direttore pr Winddi Andrea Beato

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30 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

na crescita dei depositi che marcia di pari passo con la flessione nell'ero-gazione di finanziamenti a famiglie e imprese: un più

781 milioni di euro (incremento percen-tuale del 3,47%, contro una media nazio-nale del 3,3%), affidati dai risparmiatori alle banche a fronte di una restrizione di credito di 785 milioni. In questo scenario dai contorni non proprio rosei, Fidimpresa Abruzzo, confidi del sistema Cna Abruz-zo, continua a essere punto di riferimen-to per artigiani, Pmi e attività legate alla sfera del commercio, del turismo e dell'a-gricoltura, offrendo consulenza e analisi, caso per caso, della situazione finanziaria dell'impresa, assistenza e garanzia per l'ac-cesso al credito bancario.Nato nel 2009 dalla fusione di undici realtà - consorzi fidi e cooperative artigiane di garanzia preesistenti nelle quattro provin-ce abruzzesi - Fidimpresa ha una presenza

U

Finanziai tuoiprogettidi Roberta Villini

capillare sul territorio regionale, attraverso le cinque filiali provinciali, i sette sportelli territoriali ed è convenzionata con venti istituti bancari.Gianfredo De Santis, presidente Fidimpre-sa, e Adriano Lunelli, direttore generale, illustrano il quadro della situazione in cui versano le imprese abruzzesi, evidenzian-do le criticità e le anomalie legate al siste-ma di erogazione dei fondi e proponendo una ricetta che porti a una efficace risolu-zione dei problemi.«Su circa 2.000 pratiche lavorate nel 2013 - spiega De Santis - sono stati erogati 1.114 finanziamenti. Il Confidi concede la garan-zia e la banca eroga il finanziamento con una compartecipazione al rischio: noi co-priamo di norma il 50% del rischio e l'altro 50% è della banca che eroga».Per capire meglio il contesto nel quale il Confidi ha operato in Abruzzo, bisogna considerare i dati Istat diffusi lo scorso marzo: il Pil italiano nel 2013 è calato, in

Intervista a Gianfredo De Santis e Adriano Lunelli, rispettivamente presidente e direttore generale di Fidimpresa Abruzzo…

Nella foto, un primo piano di Gianfredo De Santis, nel corso dell’intervista ad Abruzzo Magazine. Teramano, presidente di Fidimpresa Abruzzo. Storica figura di dirigente della confe-derazione artigiana abruzzese, è anche titolaredi un'azienda di riparazione di elettrodomesticia Civitella del Tronto (Teramo)

NASCE NEL 2009 DALL'UNIONE DI SEI COOPERATIVE DI GARANZIA E CINQUE CONSORZI FIDI PROMOSSI DALLA CNA ABRUZZESE

NUOVI SOCI 868

ANNO 2013 N. PRATICHE 1.114

IMPORTI 48.492.995 EURO

N. SOCI 9.522

PASSIONE FINANZA

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In tutto il Sud Italia, regioneAbruzzo compresa, negli ultimicinque anni il Prodotto internolordo è sceso del 10%

PRODOTTI

MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 31

volumi, dell'1,9%. Dal lato della doman-da, sempre nello stesso anno, si registra una caduta in volumi della richiesta di fi-nanziamento del 2,2%. «Il Pil italiano in volumi è tornato ai livelli del 2000. Nel Sud Italia, Abruzzo compreso, negli ultimi cinque anni il Prodotto interno lordo è sce-so del 10%: se il nostro Paese non è andato bene - aggiunge De Santis - la regione è andata peggio».Compito del Confidi è consentire alle imprese di avere liquidità, per i progetti d'investimento e per risistemare l'indebita-

mento. Export regionale in calo del 12%, minor numero di pratiche erogate, impre-se che chiudono i battenti: ma il bicchiere è soltanto mezzo vuoto? «Secondo i dati Istat pubblicati a maggio - prosegue il pre-sidente di Fidimpresa - le prospettive di crescita per l'economia italiana prevedono un aumento del Pil dello 0,6% in termini reali nel 2014, dell'1% nel 2015 e dell'1,4% nel 2016. Considerando che fino ad ora era sempre sceso, il dato positivo è l'inversio-ne del trend». E rilancia: «Vorrei fare un appello, in primis alle banche: alla luce dei dati positivi Istat e visto l'aumento di de-posito di risparmi delle famiglie abruzzesi, chiediamo maggiori investimenti per fi-nanziare le imprese. Un secondo appello è rivolto alla politica regionale, al nuovo: gli imprenditori chiedono meno tasse, meno burocrazia e più credito e in quest'ultima richiesta rientrano anche misure per la pa-trimonializzazione dei Confidi».Riguardo la politica regionale, puntualizza il direttore Lunelli: «Da alcuni anni, il bi-lancio regionale non prevede un euro per le politiche industriali. Il governo locale ha promesso molte cose, tra cui ha prodotto anche la riforma dei Confidi che non è an-cora diventata operativa; ha scelto inoltre una procedura complessa e farraginosa per la gestione dei fondi europei, che sono stati già assegnati, ma che, in parte, fanno fatica a essere erogati per problemi procedurali».

Direttore generale di Fidimpresa Abruzzo è Adriano Lunelli che afferma: «Da alcuni anni, il bilancio regionale non prevede un euro per le politiche industriali. Il governo locale ha promesso molte cose…»

• Apertura di credito in conto corrente, portafoglio sbf, anticipo fatture.

• Prestito con rimborso rateale fino a diciotto mesi (tredicesime, quattordicesime e imposte).

• Mutui chirografari e ipotecari per l’acquisto di materie prime, macchinari e attrezzature, acquisto, costruzioni e/o ristrutturazioni laboratori aziendali, ristrutturazioni esposizioni bancarie.

• Credito antiusura per le imprese svantaggiate.

• Leasing mobiliare e immobiliare.

• Avvio nuove imprese.

PASSIONE FINANZA

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«Siamo molto soddisfat-ti». Queste le prime pa-role del presidente Giulio Cesare Sottanelli dopo il via libera dato da Banca

d’Italia a Banca del Vomano. L’autoriz-zazione riguarda l’esercizio dell’attività bancaria e la prestazione di servizi d’in-vestimento. «Adesso - continua Sottanelli - si procederà alla gara d’appalto dei lavori necessari a ultimare la sede di Scerne di Pineto (Teramo) e a renderla operativa per l’apertura del primo sportello. L’auspicio del cda è quello di riuscire a inaugurare entro l’anno 2014». Sono stati ben 1.719 i soci, imprese e persone fisiche, che han-

Da sinistra il vicepresidente di Banca delVomano, Ercole Cordivari, Luigi Bettoni, direttore Banca d’Italia filiale dell’Aquila, Giulio Cesare Sottanelli, presidente di Banca del Vomano,ed Ermanno Alfonsi, direttore Fedam

Moltissimi i rappresentanti e i pro-tagonisti del mondo bancario locale intervenuti alla conferenza stampa. Tra i tanti presenti anche Michele Borgia, presidente della Bcc Abruzzese, banca tutor per quella del Vomano, e anche il cavaliere Giandomenico Di Sante, presidente di Banca dell’Adriatico

PASSIONE FINANZA

Ci siamo! Via liberaper la Banca del Vomano

Banca d’Italia autorizza il nuovo istituto. Ora inizianoi lavori per ultimare laprima filiale che apriràa Pineto (Teramo)

di Andrea Beato

no creduto e sposato il progetto, contri-buendo a raccogliere un capitale sociale di più di cinque milioni di euro. «Possiamo dire - aggiunge il vicepresidente, il cava-liere Ercole Cordivari - che si realizza un sogno: un successo che è stato possibile raggiungere solo grazie al lavoro della grande squadra che ha creduto fin da subito in questa iniziativa e che, con passione e determinazione, l’ha portata avanti e so-stenuta». Se Banca del Vomano riuscirà a rispettare tutti i numeri del piano industria-le, si potrà attivare anche la seconda filiale a Montorio al Vomano (Teramo). L’obiet-tivo è quello di essere presenti, in maniera capillare, in tutta la vallata del Vomano.

Il futuroSecondo quanto richiesto da Banca d’Italia e previsto dal piano industriale, Banca del Vomano dovrà aumentare la compagine sociale di 700 unità nel primo triennio di attività e rafforzare, di conseguenza, il capitale, con un aumento stimato in 1,4 milioni di euro.

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AbruzzoMagazine.qxp_AAGG EulerHermesABRUZZO 03/06/14 11:52 Pagina 1

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Il mondo del vino a Verona

I l r a c c o n t o d e l l ’ e v e n t o

d a l p a d i g l i o n e A b r u z z o

2014Vinitaly

ILLUSTRAZIONE DANIELE MARSILI

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 35

Internazionalizzazione, buyer, export, bio e formazione. Cinque parole chiave per l'e-dizione numero quarantotto del Vinitaly di Verona (6-9 aprile 2014). L'appuntamento si conferma, almeno nei numeri, il più importan-te salone mondiale dedicato a vini e distillati: oltre quattromila espositori su una superficie di centomila metri quadrati netti; una media di centoquarantamila visitatori (oltre cinquanta-mila esteri, provenienti da centoventi Paesi). In questo contesto, l'Abruzzo c'è, non solo con

Netto il salto di qualità deiprodotti della nostra regione, grazie anche a una forte strategia di comunicazione intrapresa da qualche anno. L’export riesce ancora a fare la differenza…

I vini d 'Abruzzo alla conquista di Veronadai nostri inviati a Verona Federico Niasi, Andrea Beato e Rosella Ciampoli - Foto Daniele Marsili

VINITALY: I NUMERI 2014

Edizione

a-

Aprile 2014

Espositori

M2 di superficie

Mila visitatori

Mila operatori esteri

IL PADIGLIONE CHE RACCHIUDE I PRODUTTORI

ABRUZZESI

2014Speciale Vinitaly & Sol

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IMPRESE

36 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

2014Speciale Vinitaly e Sol

LO STANDDELL’AZIENDAMASCIARELLI AL VINITALY DI

VERONA

Tenute MasciarelliPresentata l’intera produzione: cinque linee di prodotto e diciotto etichette. Soddisfacente il debutto della nuova linea Gianni Masciarellie del Pecorino Castello di Semivicoli. Masciarelli rientra anche tra i cento migliori produttori italiani, secondo l’autorevole Wine Spectator.

IL SETTORE IN ITALIA

Mld di euro il fatturato annuo

Mila aziende

Milioni di ettolitri prodotti

Milioni di addetti impiegati

L’ABRUZZO DEL VINO

Ettari di vigneto

Aziende

Milioni di euro il valore del l’export

NON CI LIMITIAMOAL SOLITOMONTEPULCIANO D’ABRUZZO. TREBBIANO, PECORINO E PASSERINA AUMENTANO DI MOLTOIL LORO GRADO DICONOSCENZAE APPREZZAMENTO

il ruolo di piacevole sorpresa, ma ormai vera e propria certezza nel panorama globale. Nel pa-diglione dodici, dove come consuetudine sono raggruppati i maggiori rappresentanti della no-stra regione (in tutto arrivano a sfiorare cento), il brulicare di operatori del settore, winelover e curiosi è in netto aumento. I volti dagli occhi a mandorla, tratti orientali, carnagione scura, completamente assenti fino a qualche anno fa, oggi non sono più dei marziani. E si sa, con il mercato interno e quelli maturi che rallentano causa crisi, anche se segnali di ripresa si vedo-no, è lì che si fanno gli affari migliori. Per non essere troppo veniali, occorre dire che il salto di qualità del vino, meglio dei vini abruzzesi, si

Page 37: Abruzzo Magazine Maggio Giugno 2014

La Notte Bianca dei

SALDI

Sabato 5 Luglio

DONNA UOMO

Corso Umberto, 82 Corso Umberto, 106

tel. 085 4217548 tel. 085 28077

Palazzo Esplanade

Pescara

www.santomo.it

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Page 39: Abruzzo Magazine Maggio Giugno 2014

Il mondo ZaccagniniColorato ed elegante lo stand Zaccagnini, come l’atmosfera del Vinitaly 2014. Un grande successo di numeri e di prestigio, a riprova della qualità garantita dei vini Zaccagnini che hanno riempito piacevolmente i bicchieri dei visitatori, soddisfatti anche dalla squisita accoglienza.

IN FOTOMARCELLO

ZACCAGNINIINSIEME ALL’AMICO

BRUNO VESPA

Presentati a stampa e pubblico i primi tre vini prodotti dal Consorzio di tutela Ortona Doc. Il Consorzio è nato recentemente, lo scorso anno, da un patto di alleanza tra alcune cantine e aziende agricole del territorio ortonese. Nelle foto in basso, Francesco Falcone (presidente delConsorzio Ortona Doc) e GiannicolaDi Carlo (vicepresidente)

cattura nell'aria, è quasi una sensazione diffusa ancor prima dell'assaggio. Merito dei tanti sfor-zi compiuti, delle risorse investite, in termini di affinamento dei prodotti e comunicazione. L'in-tero sistema ha capito su quali terreni giocarsi la partita e qualche goal è già stato segnato. Non ci limitiamo al solito Montepulciano. Trebbiano, Pecorino e Passerina aumentano sensibilmente il loro grado di conoscenza e apprezzamento, iniziamo a farci notare anche nel segmento del-le bollicine. Ne sono una prova il Pathos spu-mante metodo classico pas dosè 2011, il brut metodo classico firmato Feudo Antico, ultimo

2014Speciale Vinitaly & Sol

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40 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

AziendaMarramieroMigliaia di visitatori, bottiglie stappate e calici serviti, tantissimi sguardi compiaciuti e commenti entusiasti. Quattro giorni intensi, in vetrina le ultime annate e le novità. Come il vino spumante qualità brut rosé, arrivato alla Gran menzione nel Concorso enologico internazionale.

Il mondo del vino a Verona

I l r a c c o n t o d e l l ’ e v e n t o

d a l p a d i g l i o n e A b r u z z o

2014Vinitaly

Il mondo del vino a Verona

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2014Vinitaly

Il mondo del vino a Verona

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d a l p a d i g l i o n e A b r u z z o

2014Vinitaly

Il Pecorino Dop Pasetti grande protagoni-sta con una verticale d’eccezione, capace di raccontare, attraverso sei diverse annate (2012, 2011, 2008, 2007, 2006, 2004), il percorso enologico dell’azienda e di questo vitigno antico. A condurre l’e-vento, insieme a Domenico Pasetti (nella foto sopra), due personalità d’eccezione: Adua Villa e Manuela Corneli, entrambe sommelier Ais e abruzzesi doc, in grado di accompagnare non solo alla scoperta dei vini in degustazione, ma anche della passione e della cultura vitivinicola.

nato nella Dop Tullum, il vino spumante qualità brut rosé di Marramiero... I riconoscimenti uffi-ciali arrivano dal Concorso enologico naziona-le, quest'anno tornato ad essere in parallelo con l'esposizione: cinque medaglie e cinquantasette gran menzioni (tredici nei bianchi 2013, una nei bianchi 2012 e precedenti, due nei bianchi ela-borati in barrique, sette nei rossi prodotti nelle ultime due vendemmie, diciannove nei rossi dai tre ai quattro anni dalle vendemmie, quattro nei rossi dai cinque a sei anni, tre nei rossi con oltre sette anni, sei nei rosati, una nei vini frizzanti e una negli spumanti). Ma parla abruzzese pure l'albo d'oro dei Benemeriti della vitivinicoltura, con il nome di Emidio Pepe come new entry, e OperaWine che tra i "Finest italian wines: 100 great producers", inserisce Masciarelli e il Villa Gemma Montepulciano d'Abruzzo Doc 2007. Nome e vino che non potevano mancare. Quin-di un trionfo, dentro e fuori la fiera? Il giudizio

DA SINISTRAENRICO MARRAMIERO

CON SILVIO DI LORENZO, PRESIDENTE CCIAA

DI CHIETI

2014Speciale Vinitaly & Sol

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Pieriparquet di Pieri MaurizioSHOW ROOM: Via G. Puccini, 92 - 65121 Pescara • TEL. 085 2122740MOB. 333 1081303 • [email protected] • www.pieriparquet.it

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 43

Medaglia d 'argento per Contesa

Il Cerasuolo d’Abruzzo Doc Contesa 2013, dell’azienda Contesa diCollecorvino (Pescara), ottiene una prestigiosa medaglia d’argento al Concorso enologico internazionale. Nella foto in basso il momento della premiazione: a ritirare il riconoscimento, l’imprenditore Rocco Pasetti.

CLASSICA FOTO DI RITO PER LA PREMIAZIONEDI CONTESA

Un cioccolatino pensato per l’occasione dallo chef stellato Davide Oldani (in foto). Protagonista assoluto è proprio il Montepulciano d’Abruzzo. «Ho creato un cioccolatino - spiega Oldani - con una ganache di cioccolato puro al settantadue per cento, cotto con una riduzione di vino rosso. Prima di degustarlo suggerisco di annusarloe poi abbinarlo con un passito di Montepulciano vendemmia 2006».

CIOCCOLATINO AL MONTEPULCIANO

è molto positivo, l'obiettivo rimane crescere an-cora e migliorare il posizionamento. In Cina, Russia, Sud America, e torniamo all'importanza dell'export, c'è da recuperare terreno su france-si, spagnoli, cileni, australiani... Un'interessan-te ricerca condotta nei giorni della kermesse lo spiega molto bene: importatori e distributori di vino italiano (e quindi abruzzese) chiedono agli imprenditori di studiare meglio i mercati prima di aggredirli, essere maggiormente presenti, e non solo fisicamente, più flessibilità a lavorare su più fusi orari, aumentare la conoscenza delle lingue e concentrarsi su una strategia di medio termine. Le sfide, dichiarate, sono queste. Fac-ciamoci trovare pronti per il 2015: 22-25 marzo 2015, come sempre, Verona.

2014Speciale Vinitaly & Sol

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La premiazio-ne di Cantina Miglianico. Insieme ai vertici del Concorso e di Veronafiere anche l’ex assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, Mauro Febbo (terzo da sinistra)

I successi di Cantina Miglianico: l 'azienda abruzzese piu premiata

a penetrazione della Cantina Miglianico nei mercati asiatici non si ferma: dopo aver centrato in esclusiva la distribuzione di tre vini a Pechino, la Century Trading, con sede a Tokyo, ha deciso di stipulare un contratto per la fornitura di Montepulciano d'Abruzzo Dop Murelle 2012, che ha vinto il premio

speciale “Denominazione d'origine 2014”, assegnato nell'ambito del Concorso enologico internazionale di Verona. «Questo Vinitaly - sottolinea Antonio Marascia, presidente di Cantina Miglianico - e questa annata 2013-2014 sono stati straordinari: i trionfi a Bruxelles e Parigi dei nostri vini di punta, proseguendo poi con i successi commerciali a Malta, in Canada e in Cina. Un plauso doveroso e particolare va a tutti i nostri soci (in tutto circa quattrocento) che ci conferiscono uve di ottima qualità, da cui riusciamo a trarre i vini che sono apprezzati in tutto il mondo».

In foto, da sinistra il presidente di Cantina Miglianico, Antonio Marascia, fotografato insieme all’enologo dell’azienda, Carmine De Iure, al quale va il merito di aver creato i vini premiati nel Concorso enologico internazionale di Verona

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Corso V. Emanuele, 41 Città Sant’Angelo (Pe) / info: tel. 085.960166 [email protected]

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Qui a lato l’elegante stand di Cantina Orsogna presente al Vinitaly diVerona 2014. In basso, da sinistrail presidente di Cantina Orsogna, Giuseppe Micozzi, insiemeal professore Gabriele Micozzi,marketing e comunicazione di Cantina Orsogna

Gran medaglia d’oro e Medaglia d’oro. Cantina Orsogna si ricon-ferma ai vertici, tra i migliori produttori di vino a livello nazionale, ma anche internazio-nale. In foto, il momento della premiazionea gran medaglia d'oro per il

Pecorino Igp Terre di Chieti Ci-vitas 2012, ma non solo. Can-tina Orsogna porta a casa, con soddisfazione, anche la meda-glia d'oro per il Cerasuolo Doc Mallorio 2013. «È un gran-

dissimo traguardo per la nostra azienda - commenta Giuseppe Micozzi, presidente della Cantina - perché in questo modo si consolidano i risultati già ottenuti, come il prestigioso premio di Miglior cantina d'Italia dello scorso anno. Per questo ringrazio tutti i soci, che contribuiscono giornalmente e con autentica passione al nostro successo, e in particolare l'enologo Camillo Zulli, a cui va una fetta del merito della nostra crescita costante».

Cantina Orsogna

"DA SINISTRA IL PECORINO IGP TERRE DI CHIETI CIVITAS 2012 E IL CERASUOLO DOC MALLORIO 2013. LE DUE ETICHETTE SONO STATE PREMIATE NEL CONCORSO ENOLOGICOINTERNAZIONALE

Foto di gruppo con da sinistra Alessandra Silvestri (addetta commerciale Cantina Orsogna), Giuseppe Antonelli (vicepre-sidente Demeter Italia), Giuseppe Micozzi (presidente Cantina Orsogna) e Camillo Zulli (direttore tecnico Cantina Orsogna)

Corso V. Emanuele, 41 Città Sant’Angelo (Pe) / info: tel. 085.960166 [email protected]

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A sinistra Fabrizio Biagi con il Montepulciano d’Abruzzo DocIpnosi 2007. Ottenuto da uve Montepulciano d’Abruzzo in purezza. Dopo un lungo affinamento in piccole botti di rovere, arriva in bottiglia. Vino dal colore rosso rubino, con riflessi violacei

Nella foto a sinistra, Luca Biagi insieme con la bottiglia di Mon-tepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Matteo Biagi 2008, che porta a casa una gradita Gran Menzione. Vino ideale per essere abbinato a carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati

MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 49

Azienda Biagi2014Speciale Vinitaly & Sol

re Gran menzioni per i fratelli Luca e Fabrizio Biagi, con la loro azienda di Colonnella (Teramo), che si confermano essere tra i produttori di vino di assoluta qualità. A

ricevere il riconoscimento sono: il Colli Aprutini Igt Passerina 2013 e il Colli Aprutini Igt Pecorino, stessa annata, più il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Matteo Biagi 2008. Ma la cantina non si ferma di certo qui. Già è attivo, da alcuni mesi, un moderno punto vendita, a insegna Biagi, in Germania, nel centro di Monaco di Baviera. Un’in-teressante vetrina per tutti i prodotti della cantina e per altre specialità della gastronomia abruzzese. Ma l’obiettivo è quello di dare vita, progressivamente, a un progetto di franchising e procedere all’apertura di nuovi negozi in Italia e in diversi Paesi del mondo.

VINO SPUMANTE EXTRA DRY LIZZ

PINK DEI FRATELLI BIAGI

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50 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

Le novita diCantina Frentana

' Lo spumantedi Feudo Antico

l Vinitaly ecco il vestito nuovo della linea classica Frentano. Vini per tutti e per tutti i giorni, ma anche qualità senza compromes-si. Un messaggio che vuole trasmettere la nuova veste grafica della bottiglia: fondo bianco su etichetta e capsula, dal segno originale e dall’innovativa fustellatura,

che richiama le forme dell’abside dell’Abbazia di San Giovanni in Venere (Chieti). Successo anche per Donna Greta, il bianco di punta di Cantina Frentana, l’espres-sione più raffinata e prestigiosa del vitigno Pecorino.

ovità interessanti anche per Feudo Antico, che al Vinitaly presenta l’ultimo nato della Dop Tullum. Si tratta di Tullum Dop Spuman-te Brut Metodo Classico, ottenuto da uve cento per cento Chardonnay, coltivate sui terreni collinari che circondano il comune di Tollo (Chieti). Segue una filosofia ben pre-

cisa: piccole quantità e un posizionamento decisamente alto. Le milleseicento bottiglie prodotte rappresentano una chicca nel panorama abruzzese, che non ha timore di confrontarsi con le più importanti bollicine italiane.

Sopra, primo da destra, il presi-

dente di Cantina Frentana, Carlo

Romanelli. Nella prima foto qui a lato, uno scatto

di gruppo con vertici e clienti

dell’azienda: primo da destra, Felice Di Biase,

sales manager di Cantina

Frentana. Nelle altre immagini,

lo stand allestito al Vinitaly e

l’etichetta di Donna Greta

Sopra il primo brindisi tra Ric-cardo Brighigna (primo a sinistra), enologo di Feudo Antico, e Andrea Di Fabio (diret-tore generale dell’azienda). A lato, il tanto atteso momento della sciabolata, affidata a Gau-denzio D’Angelo, presidente dei sommelierd’Abruzzo

L’ETICHETTADEL NUOVISSIMO

SPUMANTE DI FEUDO ANTICO

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Vittorio FestaSei aziende (Jasci, Marchesi de’ Cordano, Terzini, Cantina Sangro, Vini Firmanum, Eredi Legonziano), provenienti da territori molto diversi tra loro, con produzioni autoctone di alta qualità, ma riunite sotto un unico nome, quello che riconduce all’enologo abruzzese Vittorio Festa.

Cantina TolloLa presentazione del libro “Sommelier… Ma non troppo” all’interno del nuovo stand di Cantina Tollo. Presenti il presidente di Cantina Tollo, Tonino Verna, Andrea Di Fabio, responsabile commerciale e marketing, lo chef Niko Romito e, chiaramente, uno degli autori, Tinto di Radio2.

Codice CitraIl Vinitaly è l’occasione per il lancio della Passerina Spumante Brut. Nella foto di gruppo, la presenta Giuseppe Colantonio (primo da destra), re-sponsabile marketing di Codice Citra, insieme a Domenica Santacecilia e Francesco Giansante, entrambi export area manager dell’azienda.

BRINDISI CON TINTO E NICOLA

SINISI, DIRETTORE RADIOFONIA RAI

In foto a sinistra il presidente di Codice Citra, Valentino Di Campli. L’azienda ha presentato il restyling di due etichette: quelle della linea i Sol-chi e il Caroso

Alcuni momenti della presentazione, avvenuta nellanuova casa Cantina Tollo. Un’occasione di confrontodivertente sui migliori abbinamenti dei vini “made in Tollo”.

Nella foto a de-stra, un’immagine

dell’enologoVittorio Festa

scattata all’ester-no dello spazio

che racchiude le “sue” aziende. Tanti gli addetti

ai lavori e gli appassionati

in visita

Lo stand delle aziende di Vittorio Festa, quest’anno rivisitato per una maggiore apertura al pubblico

Il mondo del vino a Verona

I l r a c c o n t o d e l l ’ e v e n t o

d a l p a d i g l i o n e A b r u z z o

2014Vinitaly

Il mondo del vino a Verona

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IMPRESE

Extra1 Food Making GoodFood Making Good è la divisione di Branmedia, azienda tutta abruzzese nata per fornire consulenza commerciale alle imprese agroalimentari, con una particolare attenzione all’export, che per il settore continua a essere una leva strategica. Fmg incontra i suoi futuri clienti, ne studia i prodotti e il materiale comunicativo, dando un apporto se necessario ai contenuti (dalla semplice traduzione fino alla rielaborazione) e proponendo video-presentazioni aziendali, servizi di ufficio stampa e gestione profili social. Lo staff individua e propone nuovi mercati, organizzando manifestazioni per l’incontro tra i produttori e i potenziali clienti, segue con attenzione le trattative, consentendo al produttore di continuare a

Extra2Tenuta ArabonaQuest’anno Domenico Radica, di Tenuta Arabona (Manoppello Scalo, Pescara), sceglie di presentarsi nel nuovo spazio espositivo dedicato al biologico, organizzato da Vinitaly grazie alla collaborazione con FederBio. In scena aziende produttrici bio per eccellenza, che rispondono con rigore alle normative di tutela Ue, raccontando storie di vini che ignorano la chimica e piegano la tecnologia al rispetto della totale naturalità. Tra queste, l’abruzzese Tenuta Arabona decide di lanciare la nuova etichetta Mia Natura. Trentamila bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo e Pecorino Igt 2013. Un brand che vuole comunicare l’Abbbruzzo, proprio con tre “b”: territorio, persone e vitigni che suscitano emozioni e rimandano a tempi passati.

Extra3CubaClubIl rum cubano nel regno del vino, grazie alla società abruzzese CubaClub, che importa il marchio Ron Caney in esclusiva per l’Italia, il resto d’Europa (escluse Spagna, Germania e Francia) e l’Asia. La collaborazione con Ron Caney è iniziata nel 2013, ma l’azienda ha alle spalle più di venti anni di rapporti commerciali con Cuba, durante i quali ha maturato un grande amore e una profonda conoscenza per la cultura e la storia del popolo caraibico. Fondamentale la qualità del prodotto, creato dalla preziosa melassa estratta dalla canna di zucchero, coltivata intorno alle meravigliose montagne della Sierra Maestra. Ospiti dello stand, Arnoldo Reminio, primo barman di Cuba, e Roberto Perez, responsabile export di Ron Caney.

Il mondo del vino a Verona

I l r a c c o n t o d e l l ’ e v e n t o

d a l p a d i g l i o n e A b r u z z o

2014Vinitaly

svolgere serenamente l’attività primaria di manifattura. Con questo spirito Fmg partecipa al Vinitaly, selezionan-do per il suo cliente, “Le Otto Terre”, una nutrita lista di contatti esteri, invitandoli a visitare lo stand della cantina, per degustare i vini e conoscere la storia di una cooperativa di viticoltori principalmente del Greco di Tufo Docg, dalla cui base si realizza uno straordinario Spumante Brut naturale, che è la sorpresa presentata a Verona.

Antonio Bruno (primo da destra), managing director di Food Making Good, insie-me a Maria Elena Napoda-no, direttore progetto Fmg, e Gennaro Titomanlio, delle Otto Terre

Nella foto Domenico Radica, imprenditore con Tenuta Arabona, mostra il Montepulciano d’Abruzzo 2013 Mia Natura. Sullastampa dell’etichetta sono raffigurate proprio le mani di Radica

In foto al centro Berto Savina, presidente di CubaClub, con la figlia Valentina Savina, direttore generale. Con loro Roberto Perez, primo da sinistra, e Arnoldo Reminio,in camicia rossa

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In alto Franco D’Eusanio (secondo da destra), dell’azienda Chiusa Grande, impegnato con alcuni ospiti venuti dall’Estremo Oriente. Incontro più che positivo, capace di far comprendere

la vinosofia che è alla base dell’azienda di Nocciano (Pescara). Foto di gruppo tra i corridoi del padiglione dodici del Vinitaly: con Franco D’Eusanio, alcuni amici, tra cui il sindaco di Tollo

(Chieti), Angelo Radica (terzo da destra) e Vincenzo D’Ottavio (primo da sinistra), sindaco di Ortona (Chieti). A destra,

sempre uno scatto all’interno dello stand di Chiusa Grande,con il giovane Rocco D’Eusanio, figlio di Franco, impegnato

con dei buyer di settore

Sopra, al gran completo, la famiglia Ledda, dell’azienda Cantina Bottari di Vasto (Chieti): da destra i coniugi Angelica Bottari e Andrea Ledda, con i giovani figli Pierluigi e Francesca. Qui

a sinistra, una foto scattata presso lo stand di Fontefico, realtà sempre di Vasto (Chieti), guidata dai fratelli Nicola (primo

da destra) ed Emanuele Altieri. In degustazione la verticale di Montepulciano d’Abruzzo Doc, annate 2006, 2007, 2008,

2009 e 2010. Chicche della produzione le due selezioni: Titinge Riserva Doc e il Costetoste Aglianico Igt. Quest’ultimo un vitigno atipico per l’Abruzzo, ma che con Fontefico assume

peculiarità davvero inedite

56 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

LA PRODUZIONE DI CANTNA BOTTARI, CON IL RESTYLING DELL’ETICHETTE

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 57

A sinistra Valentina Di Camillo, dell’azienda Tenuta I Fauri, pronta a far degustare alcuni vini a buyer asiatici. Sotto uno

scatto di gruppo per Luigi (primo da sinistra) e Antonio Ulisse, insieme al nonno Antonio. Accanto l’etichetta Montepulciano

d’Abruzzo Dop Unico, di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Aroma piacevole e persistente, con note di frutta a

bacca rossa, amarena e more. Gusto pieno e rotondo al palato, di buon corpo. Il finale è di grande persistenza e piacevolezza,

con tannini dolci e vellutati. Ottimo nell’abbinamento con selvaggina, brasati, carni rosse, arrosti, formaggi stagionati e

con il cioccolato

A destra un’immagine catturata all’interno dello spazio espositivo di Vittorio Festa, dove sono presenti diverse realtà

abruzzesi e qualcuna di fuori regione. Seduto (primo da destra) Francesco D’Onofrio di Marchesi de’ Cordano. Sotto una foto di Antonello Savini (secondo da destra) della cantina Anfra di Pineto (Teramo). I vini Anfra sono chiara espressione del territorio abruzzese: Montepulciano Docg, Trebbiano Doc, Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo Doc, Passerina Igt e

Pecorino Igt. Ultimo scatto dedicato all’Associazione Vignaioli d’Abruzzo, che racchiude le realtà Dora Sarchese, Tenuta I Fauri,

Torre Zambra, Contesa e Bosco Nestore

IL MONTEPULCIANO D’ABRUZZO UNICO DI TENUTA ULISSE

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In alto a sinistra Simone Binelli e Francesca Lodi, dell’azienda Ausonia di Atri (Teramo). Un particolare dei loro vini, etichette che lo scorso anno hanno vinto l’International Packaging Com-

petition. Qui a lato Chiara Ciavolich, dell’azienda Ciavolich. Sotto un’immagine dello stand Casal Thaulero, Gianluca Ga-

lasso (seduto, primo da sinistra) di San Lorenzo Vini, Camillo Bianco (primo a destra), responsabile vendite e marketing di Eredi Legonziano, insieme a Nicola De Luca, agronomo della

cantina che produce vini e spumanti cento per cento abruzzesi. Infine Valentino Sciotti (secondo da sinistra), amministratore

delegato di Farnese Vini

58 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

VOLTI E VINI DI QUESTA EDIZIONE 2014 DEL VINITALY

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IMPRESE

60 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

2014Speciale Vinitaly e Sol

Vinitaly sì, ma non è tutto. A Verona, in contempo-ranea, va in scena il Sol&Agrifood (quest'anno, per la prima volta, riuniti sotto lo stesso cappel-lo), che promuove l'eccellenza olivicola e agro-alimentare sul mercato nazionale e internazio-nale. E quando si parla di eccellenza, l'Abruzzo non può mancare, in questa edizione 2014 protagonista con ben ventisei realtà, distribuite sui cinquecento metri quadrati dell'esposizione. Dalla fiera escono vincitori anche due dei nostri produttori. La Quagliera, di Spoltore (Pescara), guidata da Prisca Montani, che si aggiudica la medaglia più prestigiosa del concorso Sol d'oro, per un extravergine ottenuto da varietà Dritta. Sul podio sale anche, al terzo posto, ormai da anni nel gotha del settore, Tommaso Mascian-

I successi firmati da LaQuagliera e Masciantonio, le Gran Menzioni di molte realtà abruzzesi che confermano la qualità, a livello internazionale, delle produzioni

Al Sol il nostroolio ancora ai vertici

Sol d’Oro nella categoria monovarietale per Ago. Ago, dal nome di suo marito (Agostino), è la “creatura” di Prisca Montani e della sua azienda, La Quagliera di Spoltore (Pescara). Un olio, e quindi un successo, fondato su serietà e qualità, sul gran lavoro, con un grazie particolare all’agro-nomo Giuseppe Colantoni. La realtà abruzzese conta una proprietà di sei ettari e millecinquecen-to piante. Tre le varietà coltivate: Dritta (quella premiata a Verona), Leccino e Cucco (o Olivoce). Il grosso della produzione è un blending, dove il gusto base del Leccino viene ravvivato da quello più fresco e profumato della Dritta. Nelle foto a destra l’olio premiato e Prisca Montani, che mostra il prestigioso riconoscimento assegnatole.

LA QUAGLIERA

tonio e il suo Trappeto di Caprafico, con una "creazione" ottenuta in prevalenza da varietà Intosso, cultivar autoctona mol-to presente nella zona di Casoli (Chieti). Questi rappresentano la punta di diamante, ma è tutto il settore regionale che continua a registrare segnali incoraggianti e imporre il proprio nome nell'élite mondiale. An-che qui, come accade per Montepulciano

Nell’edizione 2014 di Sol d’Orosi è confermata la straordinariaqualità degli oli in concorso,presentati da aziende di tutte le aree produttive italiane e del mondo, che hanno in Sol&Agrifood l’unico vero palcoscenico internazionale per dialogare e farsi conoscere

LO SPAZIO ABRUZZO ALLESTITO A VERONA, PER SOL&AGRIFOOD

dai nostri inviati a Verona Federico Niasi, Andrea Beato e Rosella Ciampoli - Foto Daniele Marsili

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IMPRESE

MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 61

Sono anni che l’azienda Tommaso Masciantonio - Trappeto di Caprafico (Casoli, Chieti) si conferma ai vertici del settore. Anche nell’edizione 2014 del Concorso Internazionale Sol d’Oro, conferma il trend e torna da Verona con una medaglia di bronzo, nella categoria fruttato leggero, e con una Gran Menzione nella categoria biologico. Ma Tommaso Mascian-tonio è anche imprenditore capace di innovare e stupire. Nel suo stand ci mostra un singolare pack (foto sopra), che all’interno contiene foglie d’olivo essiccate, per valorizzare non solo il frutto, ma anche il resto della pianta. Un prodotto esclusivo, molto apprezzato nei mercati orientali, Giappone e Tokyo in particolare, dove viene impiegato in infuso, con notevoli proprietà benefiche.

TOMMASO MASCIANTONIO

Abbiamo già detto di Tommaso Mascianto-nio e La Quagliera. Ma tutto l’Abruzzo torna vincitore da Verona: nella categoria fruttato intenso, Gran Menzione per il Frantoio Hermes di Penne (Pescara); in quella fruttato leggero, sempre Gran Menzione per l’Azienda Agricola De Antoniis di Garrufo di Sant’Omero (Teramo); infine, nella categoria fruttato medio, due Gran Menzioni per l’Azienda Agricola La Selvotta (Vasto, Chieti) e Tenuta Sant’Ilario di Pineto (Teramo).

I VINCITORI ABRUZZESI

Sopra Tommaso Masciantonio con il diploma che attesta il Sol di Bronzo conferito a L’Olio, nella categoria fruttato leggero. L’azienda vince anche una Gran Menzione nella categoria biologico, risultando, così, la realtà abruzzese più premiata

& company, sono maggiormente gli asiatici a mostrare l'interesse più recente verso l'olio abruzzese. Apprezzamento che fa rima con ri-torno economico certo. Il formato più richiesto? Bottiglie da cinquanta millilitri, perché il con-sumo è quasi in gocce, come fosse un elisir di lunga vita. In effetti lo è. Proprio qui si basa il futuro del comparto, su export e valore aggiunto

SOL&AGRIFOOD DIVENTA UNAPPUNTAMENTOIMPERDIBILE PER I BUYER DI TUTTO IL MONDO, CHE IN QUATTRO GIORNI POSSONO ESPLORARE LA PRODUZIONE OLIVICOLA EAGROALIMENTARE

percepito del prodotto. Le cifre parlano chiaro: le esportazioni hanno raggiunto, a livello nazio-nale, i trentatré miliardi di euro nel 2013, con l'incremento dell'Abruzzo pari a quasi il dieci per cento. E fino al 2017, il valore generale cre-scerà ancora secondo le previsioni, per arrivare a quota cinquanta miliardi. Un treno troppo im-portante per rischiare di farselo scappare.

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62 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

L’OLIO DEL POGGIO DELL’OLEIFICIO

ANDREASSI

A destra Marilena Andreassi, moglie di Matteo, dell’omonima azienda di Poggiofio-rito (Chieti). L’olio Andreassi è ottenuto per sgocciolamento naturale a freddo, metodo

Sinolea, da olive raccolte a mano. Qui sotto, Gennaro Montecchia e la moglie Amina Valentini di Frantoio Montecchia, con il

prodotto Monolio, pensato per i più piccoli

Sopra i coniugi Giovanni Di Florio e Tiziana Di Corintio dell’azienda Agriflorio. Accanto a loro, Giovanni Sputore, della Selvotta, altra realtà che si conferma ai vertici di guide e

concorsi nazionali e internazionali. A Verona raccoglie una Gran Menzione con Electum,

nella categoria fruttato medio

Sopra Nazario Pagano, ex presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, con Mauro de Donatis di Terre di Varano. Nelle altre im-

magini Daniele Erasmi, Masseria Erasmi, che ha presentato il formaggio sott’olio e la linea

cosmetica. Nelle foto qui a sinistra, l’olio Elio Gran Cru di Tenuta Sant’Ilario e scatto di

gruppo per il Birrificio Maiella

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1° classificato Sol d’OroVerona 2014

In vendita da

• L’oasi del buongustaio largo Madonna, 21-22 - Pescara

• D’Alessandro - Enoteca & Dolcezze via Trento, 126 - Pescara

• alla Chitarra Antica via Sulmona, 2 - Pescara

• Azienda Agricola La Quagliera Di Prisca Montani strada Comunale Quagliera, 8 65010 SPOLTORE (Pescara) Tel +39 085 4156745 / +39 348 4957605 [email protected] - www.laquagliera.it

Olio extravergine d’olivadelle colline di Spoltore

Monocultivar Dritta

azienda agricola

di Prisca Montani

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Page 65: Abruzzo Magazine Maggio Giugno 2014

na necessità comune a molti di noi in questi tem-pi, per fuggire da tutto e da tutti, alla ricerca di una pace interiore e, tante vol-

te, di una forza per affrontare il quotidiano. Se a questo si aggiunge che molti di questi luoghi, spesso completamente immersi nel-la natura, sono ricchi di arte, cultura, storia e, allo stesso tempo, di spiritualità, si com-prende facilmente come la loro numerosi-tà e ricchezza possa costituire una grande occasione di sviluppo locale e regionale. Luoghi legati al volto santo di Gesù (Ma-nopello, Pescara), al miracolo eucaristico (Lanciano, Chieti), a Celestino V, papa abruzzese, con la basilica di Collemag-gio, le abbazie e gli eremi sulmonesi e della Majella, alla preghiera e al raccoglimento di San Giovanni Paolo II nella chiesa di San Pietro della Jenca, a San Gabriele (Teramo) e al suo santuario, ma tanto altro ancora (sorgente miracolosa di monte San Franco, la scala Santa a Campli, Teramo), che me-ritano una visita indipendentemente dalla propria fede e religiosità. Luoghi diffusi su tutto il territorio regionale, spesso molto vicino a noi. Diverse e molteplici sono le ragioni della loro scarsa conoscenza o ab-bandono: insufficiente strategia d’itinerari e percorsi locali, mancanza di un’informa-zione su scala locale e nazionale che utilizzi anche mezzi attuali come la rete web o gli smartphone , scarsezza di reti turistiche locali e d’informazioni esaurienti. Un in-

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 65

di Filiberto Mastrangelo e Raimondo Quaresima*

Ritrovare se stessi, su antichi percorsi della nostraregione o in luoghi unici. Una possibile leva di sviluppo...

Turismo spirituale come progettoscientifico

teresse focalizzato, infine, probabilmente soprattutto sull’aspetto artistico architetto-nico delle opere d’arte e meno sulla spiri-tualità dei personaggi religiosi o dei luoghi, unitamente a una scarsa e consistente do-manda. Come uscire da questo isolamento e farne una ricchezza territoriale di turismo religioso, o meglio ancora spirituale? Pro-babilmente con un progetto che parta dai seguenti punti chiave: la definizione di luo-ghi di culto in grado di definire l’offerta tu-ristica religiosa, attraverso itinerari singoli che tra loro si ricollegano con un cammino o un percorso generale; percorsi diversi per le diverse esigenze e ricerche di spiritualità, basati su un’accessibilità e raggiungibilità dei luoghi semplicissima, anche per disabi-li, che vada dall’automobile alla facile cam-minata in mezzo alla natura, per diventare, se si vuole, impegnativa come il trekking in quota, che richiede preparazione tecnica e attrezzature; la ricerca e il rafforzamento degli aspetti evangelici, un loro riequilibrio con quelli artistici, attraverso il più ampio coinvolgimento e partecipazione delle au-torità religiose; la sperimentazione sul cam-po dei percorsi predisposti; la verifica della soddisfazione delle aspettative dell’utenza, al fine di verificare la necessità di modifiche e integrazioni dei percorsi predisposti; la formazione di soggetti, in grado di accom-pagnare i gruppi nelle visite; la messa in rete di tutte le informazioni possibili compresa l’offerta e i servizi; la conservazione dei luoghi e del territorio, che permetta l’acces-so a siti in ambiente montano o nei parchi. Un progetto impostato in modo scientifico che, coinvolgendo in un primo momento d’incontro tutti i principali protagonisti e operatori (religiosi, pubblici e privati) in-torno ad un tavolo, faccia il punto della si-tuazione attuale, delle iniziative finanziate e delle ricadute, affinché si possano gettare le basi per un progetto regionale di ampio respiro. Nel frattempo? Un invito, a tutti, a visitare almeno uno dei luoghi menzionati, alla ricerca, del silenzio o, se proprio volete, del rumore dei propri passi accompagnato, a seconda della stagione che sceglierete, da quello delle foglie secche o della neve che scricchiola.

ABRUZZO MAGAZINE CON SALE

Filiberto Mastrangelo, medico e odontoiatra e produttore vitivinicolo, è alla guida di S.a.l.e. acronimo di sviluppo, ambiente, lavoro ed etica. L’associazione è un vivo incubatore di idee e progetti

* docente Università degli Studi dell’Aquila

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dori, colori, materiali, sapori, eccellenze e tradizioni d’A-bruzzo hanno animato il Salone del Mobile di Milano 2014, dove ogni anno il design si racconta e si fa vivere tra la fiera, luogo standard di vetrina delle aziende, e il Fuori Salone in città, dove un’incessante varietà e proposte di design inva-dono Milano, con spazio sempre più ampio per l’eco design.

La pescarese BUOTIQUEstudio, di Sandra Faggiano, presente in diverse zone del capoluogo lombardo, stupisce con le sue creazioni uniche, artigianali, auto-produzioni “sostenibili” in piccole serie, eco-aggrega-zioni sperimentali di oggetti di scarto della quotidianità. La sua ricerca innovativa vince il concorso “OneColorOneWeek”, promosso dall’a-zienda Microfloor Cement Design, con la creAzione Merletti realizzata in cemento (acqua e scarti tessili), sperimentando la leggerezza applicata al materiale cementizio: il legante idraulico ha qui infatti (sorprenden-temente) spessori e consistenze della cartapesta, oltre che ultra-decorate estetiche, (insolite per questo materiale edile), che rievocano immagini di

O

L’Abruzzo protagonista al SaloneIDEE E CREAZIONI DELLA NOSTRA REGIONE CONQUISTANO MILANO, CON UN TOCCO DI TRADIZIONE

di LUCIANA MASTROLONARDO*

Buyer, giornalisti, operatori del settore hanno toccato con mano l’eccellenza creativa e produttiva della nostra filiera, riconoscendo

il valore della produzione made in Italy e l’importanza del Salone a

livello internazionale

Dondol’oh, una panca trasformabi-le in legno, e Bisu, anello in argen-to con una piccola forchettina per pasti frugali. I due creativi oggetti

sono frutto del lavoro di Zo_loft, studio di architettura e design con

sede a PescaraL’allestimento della stanza della Musa ovina a Cascina cuccagna. La pecora d’Abruzzo, in ceramica e con un vello ricamato, ha incuriosito i visitatori e tracciato un link con il bagaglio di tradizioni che la regione porta con sé

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 67

GREEN

*architetto e Ph.D. in Progettazione ambientale presso il dipartimento di Architettura dell’Università d’Annunzio di Pescara-Chieti. Oltre all’attività di progettazione, sviluppa ricerca su ecologia industriale e su prodotti e tecnologie locali

nonne ricamatrici sedute in strada davanti casa, in calde serate d’agosto. L’Abruzzo si fa riconoscere nel drappeggio sugli oggetti per la tavola, che riprende i decori tradizionali delle coperte di Taranta Peligna, nell’alle-stimento a Cascina Cuccagna, dove la Musa Ovina, la pecora d’Abruzzo in ceramica che ha un vello ricamato, richiama i visitatori al bagaglio di tradizioni che la regione porta con sé. Arago design reinventa così la ceramica, con oggetti di chiara matrice culturale locale. ZO_loft, presente alla Fabbrica del Vapore, sperimenta il superamento della routine, e il ri-pensamento creativo di oggetti di uso quotidiano, coniugando food design e bellezza con l’anello Bisu, in argento, dotato di una forchettina stilizzata perfetta per infilzare cioccolatini o gelatine come fossero pietre preziose. Ripensando il concetto di gioco, presentano, tra gli altri oggetti, anche Dondol’oh, una panca trasformabile in legno, che diventa un dondolo, per adulti e bambini, con un semplice incastro. Alla fabbrica del Vapore, e in altri punti strategici milanesi, si distingue anche il collettivo internazio-nale di design Nuup, con la presenza abruzzese di Luca Pastore, che ha presentato, tra gli altri, il progetto Ecosketchbook, al Good Design Up nella mostra “La stanza dei seminatori”, all’interno dello spazio Rifiuti Zero Italia. Il loro approccio è radicato all’attenzione, al ciclo di vita del prodotto, su cui concentrano l’unione del bello con l’ecologico. I prototipi di Eugenia Minerva, presenti nel Salone Satellite, sono oggetti progettati per le persone attraverso un’ispirazione emozionale che coglie aspetti quotidiani e li ripensa attraverso nuove forme e materiali. Le trasparenze di lampade e tavoli, il rimando alla tradizione nell’intreccio della sedia Trifula, esaltano le convergenze dell’antico e del moderno nella creazione di un habitat piacevole. A sottolineare l’importanza che il design si sta guadagnando in Abruzzo con giovani designer d’eccellenza, si segnala la nascita di 3DU, da un’idea di Davide Di Quinzio, con una vetrina-incu-batore del design locale in via Marconi a Pescara, nata per dare visibilità e canali di vendita anche al design estraneo al circuito industriale, perché artigianale e opera di “maker”, che unisce cultura e manualità alle nuove tecnologie digitali, passando per ricerca e sperimentazione.

Nelle due foto Merletti, di BOUTIQUE studio, che ha vinto l’importante concorso “OneColorOneW-eek”. La creazione è realizzata in cemento (acqua e scarti tessili), sperimentando la leggerezza applicata al materiale cementizio

Alcuni oggetti in lana d’Abruzzo presentati al Salone del Mobile di Milano. L’appuntamento ha richiamato più di trecentomila visitatori e la prossima edizione è già in programma per l’aprile del 2015, in contemporanea con l’Expo

IL SALONEINTERNAZIONALEDEL MOBILEIL SALONE DEL MOBILE È IL PUNTO DI RIFERIMENTO A LIVELLO MONDIALE DEL SETTORE CASA-ARREDO E STRUMENTO DELL'INDUSTRIA CHE TROVA IN ESSO UNO STRAORDINARIO VEICOLO DI PROMOZIONE. NASCE NEL 1961, CON L'INTENTO DI PROMUOVERE LE ESPORTAZIONI ITALIANE DI MOBILI E COMPLEMENTI, IMPEGNO CHE HA SODDISFATTO PIENAMENTE DIVULGANDO NEL MONDO LA QUALITÀ DEL MOBILE ITALIANO. GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA EDIZIONE, CON 311.781 OPERATORI DEL SETTORE, SI CONFERMA IL PALCOSCENICO ESCLUSIVO SU CUI PRESENTARE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI ARREDO. L'APPUNTAMENTO CON IL PROSSIMO SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE È SEMPRE A MILANO, DAL 14 AL 19 APRILE 2015.

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68 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

Un’altra idea di logisticapoco meno di un anno dall’annuncio, Solis ha concluso la realizzazione di Solis GreenLog, il primo polo logistico del freddo interamente alimentato da energie rinnovabili. La struttura, localizza ad Atessa (Chieti), in contrada Piana La Fara, vede l’impiego di soluzioni tecnologiche avanzate e

componenti innovative: cinque tipologie di impianti fotovoltaici, una pavimentazione industriale, con sistema di ventilazione controllata, per contenere il fenomeno delle dispersioni termiche, illuminazione al led, coibentazione totale dello stabilimento, accessi diretti alle banchine di carico/scarico, impianto frigo multi-stadio, pensilina fotovoltaica che fornisce energia per l’alimentazione delle torrette di ricarica, modularità negli spazi e nelle temperature… L’innovazione passa anche attraver-so la creazione di un sistema (Energy Management) capace di gestire l’energia fotovoltaica generata durante il giorno e il finanziamento dell’opera, in parte ottenuto tramite prestito obbligazionario.

PRONTO A PARTIRE IL PROGETTO DEL GRUPPO SOLIS

Autonomia energetica,grazie alle risorse rinnovabili

Posizione strategicasul territorio italiano

Servizi a tariffe più basse, grazie alla riduzione dei

costi energetici

Non solo stoccaggio.Ricarica e altri serviziper gli automezzi frigo

A

DI ANDREA BEATO

IL PRIMO POLO LOGISTICO DEL FREDDO ENERGETICAMENTE AUTONOMO IN ITALIA

Massimo InnauratoResponsabile progetto

Solis GreenLog

Annalisa TravagliniResponsabile finanza e

controllo Solis. Amministratore Solis Green Log

Luca TesonePresidente Solis GreenLog

Fabio PorrecaDirettore tecnico Solis

Danilo Di Florio, amministratore

delegato di Solis

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Il dottor Victor J. Rotoli è laureato e specializzato presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti, con un master in Dermatologia plastica presso l’Università di Tor Vergata di Roma. Autore di numerosi articoli scientifici, partecipa a congressi nazionali e internazionali, corsi di aggiorna-mento. Iscritto alle maggiori società di dermatologia (Aida Sidemast) e dermatologia estetica (Isplad). Iscrizione Ordine dei medici di Pescara: 3050

PRESSO LO STUDIO MEDICO

• Visita dermatologica.• Visita dermatologica pediatrica.• Visita dermatologica allergologica.• Visita dermatologica per lo studio di neoformazioni benigne e maligne.• Visita dermatologica di malattie sessualmente trasmesse.• Mappatura dei nei con videoepilumi nescenza per la prevenzione dei melanomi.• Tests allergometrici epicutanei (Patch test: standard e mirati professionali) per lo studio di eczemi allergici da contatto anche nell’ambito lavorativo.• Diatermocoagulazione (Dtc) per asportazione lesioni: fibromi penduli, verruche virali e seborroiche e altre neoformazioni.• Intervento chirurgico ambulatoriale.• Visita dermatologica domiciliare.• Consulenza chirurgia estetica (mastoplastica, rinoplastica, liposuzione, trapianti capelli).• Certificazione e perizie.

TRATTAMENTI ESTETICI • Sedute di biostimolazione e biorivitalizzazione con acido ialuronico, complessi polivitaminici e aminoacidi per dare turgore e luminosità al viso, collo, decoltè e mani.• Fillers riassorbibili a base di acido ialuronico e filler a base di coaptite per il trattamento delle rughe nasogeniene, perioculari, perilabiali e per il rimodellamento delle labbra.• Trattamento con botox per le rughe frontale, perioculare e gabellare.• Trattamenti peeling con acido mandelico, acido piruvico, acido salicilico, acido tricloracetico e Yellow peel per migliorare macchie cutanee, acne e cicatrici postacneiche.• Microterapia per migliorare la ritenzione idrica, fattore importante nella formazione della cellulite.

TRATTAMENTI LASER Lo studio si avvale di apparecchiature elettromedicali certificate e validate dai maggiori organi preposti al controllo ed alla certificazione (Cee Fda). Il loro usoè esclusivamente medico.• Epilazione progressivamente permanente.• Ringiovinamento cutaneo che migliora l’aspetto della pelle, rassoda e tonifica, migliorando le macchie cutanee (melasma e couperose). Oggi con il trattamento laser è possibile migliorare diverse inestetismi cutanei, senza dolore e senza disagio post-trattamento.

DOTT. VICTOR J. ROTOLI - Medico chirurgoSpecialista in dermatologia e venereologia,dermatologia estetica e laserterapia

Corso Italia, 177 - 66020 Sambuceto (Ch) - Tel: 085-9431258 - Orario di Studio: lun-mer-ven 15.00 - 20.00 mar 09.00 - 13.00

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Tabellare_VJRotoli_M:G_2014.pdf 1 04/06/14 10:50

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SALUTE

CENTRO SPECIALISTICOPER L’ELIMINAZIONEDELLE BALBUZIETel. 0864.660662Mob. [email protected]

di Andrea Sisti

Marco Santilli, abruzzese,con l'associazione La Nuova Parola e il centro specialistico dedicato, cura da annii disturbi del linguaggioe dell'apprendimento...

La Nuova Parolaper affrontare il fenomeno

DELLE BALBUZIE

Marco Santilli

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SALUTE

MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 71

arco Santilli, abruzzese, con la sua associazione e il centro specialistico dedicato, cura da oltre vent’anni i disturbi del

linguaggio e dell’apprendimento. Capita che i balbuzienti siano persone costrette a tenere di-scorsi davanti a un vasto pubblico. Il re Giorgio VI d’Inghilterra soffriva di una grave forma di balbuzie e non tutti sanno che anche Demostene e Alessandro Manzoni soffrivano dello stesso problema. Il professor Marco Santilli, che da ol-tre vent’anni opera in questo campo, spiega che i balbuzienti sono spesso persone molto intelli-genti, sensibili e intuitive. Santilli, specializzato in disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, è presidente dell’associazione italiana La Nuo-va Parola, che si occupa di ricerca scientifica nel campo delle balbuzie, e fondatore del centro specialistico per l’eliminazione delle balbuzie. Il centro, con sede principale a Roma, conta ven-ticinque sedi operative nel nostro Paese, di cui quattro in Abruzzo: a Pescara, Vasto, Sulmona e Avezzano. L’associazione del professor Santilli organizza corsi per adulti e ragazzi affetti da questo tipo di disturbo e promuove seminari e convegni rivolti agli insegnanti. Marco Santilli afferma che per curare le balbuzie bisogna ca-pire cosa essa sia: è una disabilità del parlato, dovuta ad ansia verbale, a tensione nervosa ed emotiva, a un tessuto cognitivo ereditario. È

M

Marco Santilli è specializzato in disturbi del linguaggio edell’apprendimento, presidente dell’associazione La Nuova Parolae fondatore del centro specialistico per l’eliminazione delle balbuzie

un problema di tipo sociale. Bisogna, pertanto, intervenire anche sull’autostima e sulla motiva-zione e, in questo contesto, il coinvolgimento della famiglia e della scuola, per quanto riguarda i ragazzi, è molto importante. I corsi di Santilli durano due settimane e in Abruzzo si svolgono al Grand Hotel di Montesilvano (Pescara), con due appuntamenti fissi annuali, che quest’anno cadono dal 14 al 28 giugno e dal 19 luglio al 2 agosto. Fino ad oggi hanno partecipato cento-cinquanta famiglie provenienti da tutta Italia. Nei primi sette giorni di corso s’intraprende un lavoro tecnico con esercizi particolari come quello della lettura pentagrammata, legata ai principi dei tempi armonici. Con questo eserci-zio si definiscono le giuste pause, si spiega quale sia la corretta emissione dell’aria e s’interviene per eliminare i blocchi e l’apnea fonica. Quando canta il balbuziente non ha problemi perché le parole hanno un flusso continuo e sono regolate da ritmo e melodia. Nella seconda parte ven-gono intrapresi lavori di supporto psicologico che puntano all’accrescimento dell’autostima, attraverso prove da ansia verbale. Nei successivi venti mesi vengono fatti dei richiami per con-solidare quanto appreso e motivare il paziente. I corsi sono di tipo intensivo, per cui già dopo i primi tre o quattro giorni, la persona riesce a vedere dei miglioramenti ed è possibile arrivare a recuperare una fluenza normalizzata.

DIAGNOSI E METODIRIABILITATIVI

Le disabilità del parlato e la balbuzie coinvolgono oggi il 4% circa della popolazione scolastica. Una percentuale che mette in luce la dimensione non trascurabile del fenomeno e la necessità di occuparsi di esso. Necessità sentita in particolar modo dagli insegnanti e dagli educatori dei ragazzi in età scolare, che avvertono la mancanza di un metodo pedagogico che gli consenta di approcciare consapevolmente la balbuzie. È a costoro che si rivolge il libro di Marco Santilli (la copertina in foto), che presenta linee guida innovative e collaudate in venticinque anni di esperienza e studi.

IL SUPERAMENTO DEL PROBLEMA

Daniel31 anniVarese«Il corso mi ha aiutato a

recuperare molta stima in

me stesso, cosa che avevo

perso in questi anni a causa

della balbuzie. È stato la

soluzione a questa disabilità.

Di conseguenza, risolvendo

tale problema, molti altri

aspetti della mia vita sono

radicalmente cambiati,

senza dubbio in meglio».

Mauro56 anni Roma«Ho seguito il corso con

un unico intento: quello di

risolvere una situazione che

ormai andava avanti da molti

anni e che riguarda il mio

problema di disfluenza. Ho

raggiunto due obiettivi: la so-

cializzazione e la correzione

della balbuzie, che facilita

e rafforza la soluzione del

primo aspetto».

Giacoma29 anniTrapani«Ho cominciato a balbettare

a sei anni e da quel momento

è iniziata la grande discesa.

Ho fatto tante cose per

migliorare, dalla logopedista

allo psicologo, ma tutto è stato

inutile. Frequentando il corso

del professor Santilli sono

rinata. Per questo ringrazio lui

e i suoi splendidi collaboratori

per essermi stati vicini».

Per richiedere una consulenza preliminare si

può contattare il numero verde 800.090.732

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72 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

SALUTE

alle idee ai fatti, l’apertura del nuovo day hospital di oncoematologia pediatrica, presso l’ospedale di Pescara.

Uno spazio interamente dedicato al picco-lo paziente, dove dignità e privacy sono al primo posto. L’inaugurazione è avvenuta lo scorso 16 aprile, con una cerimonia ric-ca di presenze, grazie ad Agbe. Agbe è nel suo quindicesimo anno di attività, impe-gnata nella salvaguardia della dignità del bambino colpito da patologie leucemiche, nel miglioramento della qualità della vita del minore e della famiglia di appartenen-za. In questo percorso, l’associazione ha

D

Lorella Cuccarini, testimonial Trenta Ore per la Vita, accolta della gente all’ospedale di Pescara.Un particolare del nuovo day hospital di oncoematologia pedriatica. L’inaugurazione con Clown Doc

di Andrea Sisti

Taglio del nastro e conferenza stampa alla quale hanno preso parte Claudio D’Amario (dg Asl Pescara), Paolo Di Bartolomeo (direttore Dipartimento), Rita Salci (presidente Trenta Ore per la Vita), Lorella Cuccarini e Massimo Parenti (presidente Agbe, foto a destra)

Un nuovo sogno chesi realizza con Agbe e Trenta Ore per la Vita

incontrato tanti amici, privati e aziende, ma ha avuto, soprattutto, il supporto di Trenta Ore per la Vita, con la presidente Rita Salci, la testimonial Lorella Cuccarini e tutto lo staff. Oltre ai progetti quotidiani, Agbe ha realizzato, nel tempo, iniziative di

grande valore: il trasporto casa-ospedale-casa, la casa Trenta Ore, la deospedalizza-zione con l’ostello di Farindola (Pescara). «Molti - sottolinea Massimo Parenti, pre-sidente Agbe - i nuovi propositi. A breve partirà L’Agbe in camper per l’Abruzzo; avvieremo, entro la fine del 2014, il Parco del sorriso, che interessa la realizzazione, su un terreno di proprietà Agbe a Cepagatti (Pescara), di uno spazio ludico/ricreativo per ragazzini meno fortunati». Dunque, ancora tanto da fare e possibile grazie all’impegno quotidiano dei tantissimi vo-lontari, la vera spinta propulsiva di Agbe.

L’associazione, guidatada Massimo Parenti,ha inaugurato il dayhospital di oncoematologia pediatrica a Pescara…

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Pavilion 5 • Stand I 034II

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IMPRESE

na notte per rivivere gli anni ’70, ’80 e ’90. L’idea è venuta a Mauro Cesarone, imprenditore con Time Rivestimenti, e Stefano D’Incecco, di Alhena Enter-tainment, amici di vecchia data e nel re-cente passato noti deejay. La passione per

la musica è ancora viva e così hanno deciso di riunire a Cantina Accademia, a fine aprile, alcuni leggendari “colleghi”: Fabio Giancaterino, Mimmo de Camil-lis, Gianfranco Giangiacomo, Marco Cocca, Cesare Sampognaro, Roberto Lizza, Piero Paolinelli, Claudio Corna, Marco la Sorda, Paolo Sala, Stefano Martire… Trecento, in tutto, le persone intervenute per celebra-re i tempi passati e dimostrare che la discoteca può e deve essere un luogo di sano divertimento. Già in programma un nuovo appuntamento in estate, sicura-mente in qualche lido di punta della riviera pescarese, per confermare il gruppo “Quelli di Piazza Salotto”.

UGRANDESUCCESSOPER LA SERATAPESCARESEDI “QUELLIDI PIAZZASALOTTO”,A CANTINAACCADEMIA

UN TUFFO NEL PASSATODI ANDREA SISTI

Nella foto accanto, da sinistra, Stefano D’Incecco, Vincenzo de Camillis, Stefano Martire, Cesare Sampognaro, Mauro Cesarone, Gianfranco Giangiacomo e Mimmo de Camillis. A turno e con stile, si sono esibiti alla consolle di Cantina Accademia, a Pescara, mettendo su, rigorosamente, solo vinili

Accanto, da sinistra, Danilo D’Agostino, Mauro Cesarone, Giuseppe

Bucciarelli e Cesare Sampognaro. Nell’ultima foto, Paolo Sala impegnato

nella sua performance. Il gruppo “Quelli di Piazza Salotto” tornerà

sicuramente in estate, con un esclusivo appuntamento in un noto lido pescarese

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MARZO/APRILE 2012 ABRUZZOMAGAZINE 28

In foto qui a sinistra, Marcello Briosi(in giacca rossa), direttore di Assonautica Pescara, insieme al presidente di Assonautica Pescara, Francesco Di Filippo. Gli spazi di Sottocosta sonostati suddivisi in aree tematiche

inizio maggio, il porto turistico Marina di Pescara ha ospitato l’edizione zero di Sot-tocosta. L’evento è stato fortemente vo-luto e organizzato dalla Camera di Com-mercio di Pescara, dal Marina di Pescara e da Assonautica sezione provinciale con

l’obiettivo di promuovere la nautica da diporto, il turi-smo nautico, gli sport del mare e valorizzare il pianeta blu in tutte le sue diverse declinazioni. Tanti gli opera-tori e i curiosi che hanno affollato la manifestazione, riuscendo così a mettere in contatto l’intera filiera di settore e favorendo l’incontro tra domanda e offerta, ma anche andando a sviluppare idee e validi contenuti.

A

PIÙ DI CINQUANTA ESPOSITORI, NON SOLO ABRUZZESI,E TANTO PUBBLICO. GIÀ SIPARLA DI UNA NUOVA EDIZIONE

Il successo di SottocostaDI ANDREA SISTI

TOSCA CHERSICH(A SINISTRA) DELLA CCIAA DI PESCARA, INSIEME A DANIELA

RENISI

A destra, Marco Dainese e David Remigio della Fiv, Mauro Durini (secondo da sinistra) di Mautica, Maurizio Scurti di Asd Dolphin Club. Sotto una scola-resca, la squadra di Sea Rescue Dog e lo stand ilParlato

Qui in basso, da sinistra Fran-cesco Di Filippo, l’architetto Andrea Vallicelli e Carlo Pozzi, direttore del dipartimento di Architettura della d’Annunzio. Mauro Menzietti, editore ilParla-to, e Folco Quilici

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76 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

DOSSIER CIBUS

dizione numero diciasset-te per il Cibus di Parma, la fiera internazionale dell’a-limentare che si tiene ogni biennio. Si guardano su-

bito i numeri, gli indicatori principali, per vedere com’è andata e, si spera, in un’ottica di crescita. Un più dodici per cento di visitatori, toccando la cifra re-cord di sessantasettemila presenze; due-milasettecento aziende espositrici e no-vecentocinquanta giornalisti accreditati. In aumento, forse il dato più interessante,

E

Le aziende abruzzesi del food che innovano al Cibus

TANTE LE NOVITÀPRESENTATE NELLE QUATTRO GIORNATEDI PARMA. IL RACCONTO DELLE REALTÀ LOCALI CHE PUNTANO SUEXPORT E PRODOTTI ORIGINALI…

anche i buyer stranieri (dodicimila, mille in più rispetto al 2012). Soddisfatto, in primis, il ceo di Fiere di Parma, Antonio Cellie: «Il consensus della community è stato straordinariamente positivo. Siamo la piattaforma marketing di riferimen-to per il made in Italy del food e il suo sviluppo sui mercati di tutto il mondo». C’è da dire che al successo hanno contri-buito alcuni aspetti congiunturali, come la leggera ripresa dei consumi interni nei primi mesi dell’anno, un clima di mag-giore ottimismo e, soprattutto, l’occasio-

La Giara “agreeable farm” nasce nel 2008 a Pianella (Pescara), come laboratorio artigianale di conserve tipiche abruzzesi. Azienda rosa (la titolare è Miranda Sborgia) e a conduzione familiare, punta a produzioni assolutamente naturali, genuine, senza additivi e conservanti chimici. Il fiore all’occhiello è

il pomodoro, e in particolare la varietà “Pera d’Abruzzo”, ottimo sia per la preparazione di passate che per la consumazio-ne fresca in insalate. Nell’of-ferta anche l’olio extravergine di qualità superiore, che viene inoltre impiegato per i sott’oli La Giara, esaltando il gusto di ortaggi sempre freschissimi.

LA GIARA E LE SUE CONSERVE

Al centro Miranda Sborgia, titolare La Giara, con il marito

Roberto Scorrano e il figlio Vincenzo

dai nostri inviati a Parma Andrea Beato e Rosella Ciampoli - Foto Daniele Marsili

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MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 77

DOSSIER CIBUS

Una pasta ancora lavorata artigianalmente, come accade dal 1946, con trafile ruvide al bronzo e un’asciugatura a basse temperature. Un ulteriore valore aggiunto costituito dalla posizione di questa realtà abruzzese, che sorge proprio nel cuore del Parco Nazionale della Majella, dove l’aria è ancora salubre e l’acqua

arriva direttamente dai monti. Circa novanta i formati realizzati e un’at-tenzione sul biologico, che arriva a toccare il cinquanta per cento della produzione totale. Al Cibus è stato presentato il restyling del pack, con etichette totalmente riciclate, e il catalogo aziendale, capace di esprimere un fortissimo legame con il mondo dell’arte.

MAIELLA, PASTIFICIO ARTIGIANALE

ne straordinaria rappresentata da Expo 2015, esposizione universale che sarà de-dicata proprio ai temi dell’alimentazione nel pianeta. Ma il messaggio che arriva dall’appuntamento Cibus è forte e chiaro: è possibile fare molto di più sul fronte dell’esportazione (il valore dell’export alimentare ha le potenzialità per passare da ventisei a settanta miliardi di euro nei prossimi dieci anni, può uscire dalla ca-talogazione di nicchia, per diventare un bene acquistato quotidianamente o quasi) ed è possibile una ripresa delle vendite sul mercato nazionale. Come? Attraverso le novità di prodotto e, nel corso delle quattro giornate, ne sono state presentate tantissi-me. Il Centro Regionale per il Commer-cio Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo ha organizzato lo spazio della nostra regione. Circa quattrocento metri quadrati, con quaranta realtà locali, una serie di appuntamenti di degustazione co-ordinati da Rosanna Di Michele, chef e ambasciatrice nel mondo dei sapori della nostra terra. Certo, chi ha potuto, i big player, hanno come sempre scelto di cam-minare con le proprie gambe. Ma tutti, dai più piccoli ai più blasonati, hanno portato in Emilia la voglia d’innovare. Così come Delverde, che ha presentato il progetto di ricerca “L’acqua come alimento”, studio avviato in collaborazione con il centro Crab di Avezzano (L’Aquila), per appro-fondire il rapporto esistente tra la qualità

dell’acqua utilizzata e quella della pasta alimentare. Rimanendo sempre nello stesso settore, Rustichella d’Abruzzo ha lanciato i “Rigoletti” e i “Ciufoletti”, della linea “Pasta Zerotre” ai cinque cerali, con il trentacinque per cento di purea di frutta

bio, per fornire ai bambini un alimento unico composto da carboidrati e frutta, i capisaldi della dieta mediterranea. E poi Ursini, con la “Passata di Pomodoro Pera d’Abruzzo”, ottenuta dalla varietà Saab-Cra iscritta, dal luglio 2013, nel registro

Nuovi assaggi abruzzesi

Falcone Dolciaria ha lanciato i “Cookies”, stile americano, ma qualità tutta italiana. Maxi biscotti nelle varianti cioko latte, extra dark e cranberry con farina di mais. Snack confezio-nato in monoporzioni da cinquanta grammi.

“Ciufolette” e “Rigoletti” per Rustichella d’Abruzzo. Formati che fanno parte della linea Zerotre, pasta cento per cento biologica e specifica per la nutrizione dei bambini. Arricchiti con purea di frutta e cinque cereali.

Il confettificio William Di Carlo ha presentato “Il Cubano”: mandorla tostata, rivestita di finissimo cioc-colato bianco e racchiusa in un sottilissimo strato di zucchero, insieme al rum liquido. Poi zucchero a velo e cannella.

A sinistra Claudio Orlandi, amministratore di Pastificio Maiella

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28 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

DOSSIER CIBUS

Il Polo di Innovazione Agireeconda partecipazione al Cibus per il Polo di Inno-vazione agroalimentare Agire. Due anni fa contava

quaranta aziende associate. «Oggi sono centoventicinque - spiega l’ad De Falcis -. La fiera è l’occa-sione per riconfermare i rapporti con il mondo accademico, quello della ricerca e dell’innovazione, una vetrina per le imprese, in gra-do di creare contatti e sbocchi». Tanti i progetti che il Polo sta por-tando avanti: uno sul packaging in ottica “green”, un disegno innova-tivo sulla filiera corta, uno studio sulla shelf life di alcuni prodotti, in particolare il tartufo, e uno sull’ef-ficientamento nel recupero dei sottoprodotti agroalimentari.

"LA SQUADRADEL POLO PRESENTE AL CIBUS. AL CENTRO DONATANTONIODE FALCIS, AD POLO AGIRE, CON MARTA EDDA VALENTE(PRIMA DA DESTRA)E SILVIA DIGIOVANNANTONIO

SS

LE AZIENDE A PARMA CON IL POLO

Lo spazio espositivo del Polo al Cibus di Parma è stato anche una vetrina per far conoscere le molte eccellenze agroalimen-tari abruzzesi

IRC WILLIAM DI CARLO / MODIV / MOLINOCANDELORI / PASTIFICIO DI LULLO / PELTUINUMTORRE TONDA / VICTORIA_GUSTO ITALY

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DOSSIER CIBUS

MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 79

Tanta qualità, una ricca tradizione, una buona dose di passione e un pizzico di fantasia. Sono questi gli ingre-dienti principali dei prodotti D’Alessandro. Le confetture, il core business dell’attività, nascono a Giuliano Teatino (Chieti), grazie al signor Orazio, proveniente da una famiglia di agricoltori locali. Oggi al timone dell’azienda ci sono i suoi tre figli: Cinzia (responsa-bile amministrativo), Maurizio (responsabile produzione) e Sandra (responsabile Qualità). A loro si deve la crescita

Più di trent’anni d’esperienza nella semina, approvvigionamento, selezione, lavorazione, confezio-namento e commercializzazione di patate e cipolle. È questa la particolare specializzazione attorno alla quale ruota tutta l’attività di Torti, società fondata da Giuseppe Torti ad Avezzano (L’Aquila), oggi punto di riferimento per l’intero settore. La crescita significativa è avvenuta a partire dagli inizi del 2000, dopo l’acquisizione di un nuovo stabilimento produttivo e di impianti di confezionamento sempre più moderni, all’avanguardia. Così la realtà abruzzese è riuscita a fare il salto di qualità, ampliando i suoi confini, aprendosi al mercato europeo, perfezionando e creando originali linee di prodotto, impiegan-do packaging di ultima generazione, fino a produrre e commercializzare patate in tutte le principali aree italiane e straniere, sperimentando, ogni anno, varietà innovative.

esponenziale di questi ultimi anni, sia in termini di fatturato che di clientela, e la voglia di innovare, portando sul mercato “creazioni” sempre originali e molto apprezzate. Come le “Composte” (cipolle rosse, rosa canina, pomodori verdi, peperoni rossi e le nuove Moscatello d’Abruzzo, vino Montepulciano d’Abruzzo e pere Williams e miele), sfizio-sità per pietanze salate, che utilizzano solamente ortaggi freschi provenienti da colti-vazioni autoctone, ideali per accompagnare formaggi, sta-

D’ALESSANDRO, CONFETTURE E MOLTO ALTRO

LE PATATE DI TORTI

gionati e freschi, arrosti, bolliti, cacciagione, salumi, pesci e crostacei… E poi la colazione con Ugo, che ha riscosso molto successo in questa edizione 2014 del Cibus di Parma: biscotti, crostatine e torte, senza conservanti e coloranti, tutti ingredienti sani, con cioc-cofruit, per arricchire di gusto la prima pausa del mattino. Geniale l’idea della moka di Ugo, appartenente alla stessa linea, con cialde personalizza-te, e una magnifica tovaglietta ricamata di cotone, cento per cento italiano.

nazionale delle nuove specificità del Mi-nistero delle Politiche Agricole Alimenta-ri e Forestali, con il codice Sian 3339. Un prodotto commercializzato in bottiglie da cinquecento grammi, che si connota per il buon contenuto di zuccheri, che lo contraddistingue dalle altre tipologie e ne determina un sapore dolce, oltre un alto livello di licopene. Hanno stupito gli ad-detti ai lavori e i più golosi i “Cookies” di

Falcone Dolciaria. Maxi biscotti in puro stile americano, ispirati ai classici dolci che spopolano in Usa, ma rivisitati, con l’eccellenza tutta italiana. Prelibatezze con materie prime selezionate e disponi-bili nelle versioni cioko latte, extra dark e cranberry con farina di mais. Uno snack gustoso, che viene confezionato solo in monoporzioni da cinquanta grammi ed è l’ideale per una giusta pausa in ogni mo-

La famiglia D’Alessandro, con al centroil fondatore, Orazio, i figli e la nuova

generazione pronta a entrare in azienda

A sinistra Giuseppe Torti insieme a Rosanna Di Michele, intenti nella

preparazione della patata Torti da far assaggiare ai visitatori del Cibus. Nell’altra immagine, la nuova generazione

dell’azienda, con il figlio Raffaele

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DOSSIER CIBUS

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La realtà Aureli è figlia della tradi-zione agricola e ambientalista del territorio in cui opera, l’altopia-no del Fucino. È passato più di mezzo secolo da quando Mario Aureli iniziò a produrre carote, in maniera artigianale e con l’aiuto di pochi mezzi. Oggi, quegli stessi valori hanno portato l’azienda a essere leader mondiale nella

produzione e trasformazione di verdure e ortaggi. L’attività abbraccia diversi aspetti: dalla coltivazione al prodotto finale, il prodotto fresco tradizionale, la produzione di quarta gamma di “baby carrots”, la realizzazione di succhi (compreso l’imbottigliamen-to), puree e concentrati, quella di essiccati, farine e derivati…

AURELI, DALL’ALTOPIANO DEL FUCINO

Una tradizione che prende il via a inizio dello scorso secolo, nel lontano 1911, con i coniugi Massimo Candelori ed Elisa Di Nicola, e continua ancora oggi, nella zona industriale di Casoli di Atri (Teramo), con la quarta generazione. È passato molto tempo, ma intatte rimangono la sicurezza e la genuinità dei

prodotti, attraverso l’attenta macinazione dei migliori grani e la voglia di offrire sempre efficienza e serietà. Nel corso delle quattro giornate del Cibus di Parma è stato ottimo il riscontro per la linea “Le Farine del mio Orto”, nelle varianti carota, carota nera d’Abruzzo, sedano, rapa rossa e spinaci.

LE FARINE DI MOLINO CANDELORI

mento della giornata. La voglia di non fermarsi mai ha caratterizzato anche D’A-lessandro Confetture e la nuova e naturale colazione con Ugo: biscotti, crostatine e torte, senza conservanti e coloranti, solo ingredienti sani, con cioccofruit. Da vede-re, e provare, la caffettiera moka italiana, con cialde abbinate. Si è tornati al salato con Pro Pizza e le sue basi per pizza e focaccia precotte e surgelate. Trenta ore di lievitazione, alta digeribilità, tutto rigo-

rosamente italiano e vegetariano. E allo stand la chef Emanuela Tommolini, del ristorante Esprì di Colonnella (Teramo), ha pensato a condimenti e farciture mai banali, una delizia! Insomma, L’Abruzzo, i nostri imprenditori del campo agroali-mentare, hanno dimostrato al Cibus 2014, ancora una volta, di essere competitivi, potersela giocare a viso aperto, e spesso avere la meglio, non solo a livello locale, ma anche in una dimensione globale.

Ritorno al Cibus, dopo qualche edizione, per il Pastifico Di Lullo di Spoltore (Pescara). L’azienda offre una vasta gamma di formati (ven-ticinque tra pasta all’uovo, pasta all’uovo ripiena, di semola di grano duro, di saragolla da agricoltura biologica, gnocchi di patate…) per venire incontro alle esigenze, ai gusti del consumatore moderno.

Il tutto rispettando la tradizione abruzzese (la classica pasta alla chitarra e le sagne), ma aprendo anche all’innovazione, con una linea biologica semintegrale, una al farro e all’orzo. Il valore aggiunto è dato dagli ingredienti naturali e dalla fase di lavorazione della sfoglia, che segue ancora metodi artigianali.

IL PASTIFICIO DI LULLO

IL CIBUS SICONFERMA COME LA PIATTAFORMA MARKETINGDI RIFERIMENTOPER IL MADE INITALY ALIMENTARE

Nella foto Alessandro Aureli, marketing e sales manager dell’azienda

Gianluca Candelori del Molino F.lli Candelori

Da sinistra i soci del pastificio:i fratelli Davide ed Eliana Di Lullo

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DOSSIER CIBUS

MAGGIO/GIUGNO 2014 ABRUZZOMAGAZINE 28

Immagini dal Cibus 2014

De Cecco, al Cibus con un elegante spazio espositivo, ha colto l’occasione anche per ribadire la propria leadership nazionale

nella produzione di pasta a base di grano Khorasan a marchio Kamut, presentando

come novità la farina di Kamut (foto sopra a sinistra). Anche l’azienda Ursini, nello scatto

Martina Ursini, export manager, è arrivata alla fiera di Parma con tante novità, tra

cui i nuovi sughi e la collaborazione con la scuola Niko Romito Formazione. Nelle altre foto Laila Colancecco e Roberto Cerquitelli di Tenuta Sant’Ilario, e una simpaticissima

immagine di Giuseppe Ferro, amministratore delegato del pastificio La Molisana

Nella prima immagine scattata nello stand di Pro Pizza, lo straordinario show cooking

della chef Emanuela Tommolini, che mostra una sua creazione appena sfornata, insieme ai coniugi Nadia Soriano e Luca Della Rocca,

titolari dell’azienda che è specializzata nella produzione di basi per pizza e focaccia precotte e surgelate. Presente anche Lorenza Di Cesare, prima da destra. Negli altri scatti lo stand del pastificio Delverde di Fara San Martino (Chieti) e Leonardo D’Alonzo, con-titolare di D’Alonzo Tartufi, realtà di Perano

(Chieti). Qui in basso, foto di gruppo: da sinistra l’abruzzese Luca De Leonardis, se-

gretario generale della Camera di Commercio Italiana a Sidney (Australia), Davide Fantoni, segretario generale della Camera di Commer-

cio Italiana a Tokyo (Giappone), Rocco De Laurentiis di S.z. Tartufi, la chef Rosanna Di

Michele e, in secondo piano, Stefano Bini del pastificio artigianale Maiella

UN ULTIMO ASSAGGIO

AZIENDE MADE IN ABRUZZO

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82 ABRUZZOMAGAZINE MAGGIO/GIUGNO 2014

di Raffaella Sciarra

DA NONNA BRUNA, OSTERIA DI PESCE NEL VERO CUOREDI PESCARA

ABBIAMO CENATO PER VOI

I n pieno centro, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e vici-nissimo al fulcro della “movida” pescarese, abbiamo scoper-to un posticino tranquillo e intimo, dove gustare dell’ottimo pesce fresco. È incredibile pensare che fino a qualche anno fa, come ci racconta Lorenzo Cigliano, il nostro gentile oste,

questo accogliente spazio era un garage, ora completamente ristrutturato e trasformato, con un design a metà strada tra tradizione e modernità: i colori chiari e rasserenanti del rovere decapato dei tavoli ricordano le piccole osterie di mare dei paesi del sud; le lavagne di ardesia incorniciate dal legno di frassino propongono, allegramente, tra barchette e pesciolini disegnate col gessetto, i menù del giorno, sempre diversi, poiché come sottolinea Lorenzo, da Nonna Bruna entra solo pescato locale e si cucina esclusivamente quello che il mare offre. Non per niente l’osteria è stata inserita nella guida dell’Accademia Italiana della Cucina nel 2013 e, nel 2014, in quella di Slow Food. Tutto qui è abruzzese - il pesce, gli ortaggi, l’olio, i vini proposti - e acquistato al porto, al mercato o in piccole botteghe. Una vera filosofia di vita, condivisa da tutta la famiglia, che gestisce il locale con dedizione e impegno. La signora Bruna (perché nonna Bruna esiste davvero!), insieme al marito Antonio, dà vita in cucina a ricette fedeli delle tradizioni e dei sapori abruzzesi (come i calamari ripieni, le sagne ceci e cozze o le fettuccine verdi alle vongole). Lo-renzo, figlio della coppia, dà il suo contributo di modernità ma, come ci confessa soddisfatto, «la pasta fatta in casa che serviamo la preparo io!», nelle sue varianti bianche e colorate dalle verdure più impensabili. Il menù di oggi prevede una scelta di antipasti tipici: l’insalatina di calamari insaporita da cipollina fresca e “ferfellone” abruzzese (peperone secco dolce), il polpo adagiato su letto di patate, le cozze gratinate, il filetto di baccalà in pastella e le ottime polpettine di pesce di merluzzo e coda di rospo, servite in sughetto di aghi di rosmarino. Il pesce è fresco e si sente, la preparazione attenta, semplice, ma al tempo stesso elaborata nella presentazio-ne. Il vino che ci viene servito è un fresco bianco biologico locale, a fermentazione spontanea, in linea con la scelta di

valorizzazione ecosostenibile del territorio. Ci si potrebbe già accontentare, ma come rinunciare? Proseguiamo con la particolarissima chitarrina verde alle vongole, impastata con la cicoria e arricchita con profumate scorzette di limone, servite a parte per essere distribuite a proprio gusto sulla pasta. Come secondo, optiamo per la frittura di seppie e calamaretti preparata al wok e proposta in un cono di carta paglia, tra foglie di insalata fresca e spicchi di limone. Tutto è più che buono, e c’è da aggiungere, anche bello. Anche la musica di sottofondo, che ci ha accompagnati per tutta la cena trasportandoci per questa serata nei mari meridionali - ma, ci dicono, si può viaggiare anche con il fado portoghese, o col jazz, o e se si è fortunati anche con esibizioni dal vivo - è stata deliziosa e mai invadente. Il servizio è puntuale e cortese, i prezzi più che adeguati alla qualità. Per concludere, non resistiamo neanche alla tentazione del dolce, rigorosamente “home made”: un lussurioso semifreddo alla panna con amaretti sbriciolati e colata di cioc-colato fuso. Forse sarebbe stato meglio un più moderato sorbetto al limone, ma tant’è… Dopo questa full immersion di sapori, odori e colori, non resta che fare una lunga passeggiata tra le strade illuminate del centro cittadino, che ci accolgono proprio dietro l’angolo. Perché Slow Food è anche questo: tempo, buon cibo, rispetto per l’ambiente, diritto al piacere. Buon appetito!

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