12Mesi - Luglio Agosto 2010

download 12Mesi - Luglio Agosto 2010

of 116

Transcript of 12Mesi - Luglio Agosto 2010

STRADE E QUARTIERI

Giuliano Campana Ennio Franceschetti Elisa Migliorati Ottavio TomasinihINTERlAND

PENSIERI DI

Maddalena Collebeato

II N. 7 ANNO

// LugLIO-A

gOStO 20

10

MESI

1,00M EN S

IL

T TUA E DI A

LIT

ECON

OMIA

HIES INC

TE O

PINIO

NI

TUR A E CU L

R DA B

N L MO E DA ESCIA

DO

vIAggIo IN PRovINcIA

Iseo Ome Paderno F. Pisogne Rodengo Saiano

Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB

luSSo e piacerei cinque sensi a desenzano

la toSSicodipendenZaBrescia: ricca di droga, ricca di comunit

coSa voGliono le donneIl miraggio del tempo liberovideoteca

pelo e contropelo

qui l

prodotto

&

mercato

SucceSSo

3 DODICI MESI // luGlio-aGoSto 2010

IN QUESTO numeroEditoriale Moratoria, a favore di chi? Prodotto & mercato Ennio Franceschetti: puntare su una diversa cultura dimpresa giuliano Campana: le imprese chiedono risposte rapide Ottavio tomasini: analisi di uno scatto Elisa Migliorati: vita da Miss Luxury & Leisure, lusso e piacere: un polo del lusso a Desenzano Strategia dImpresa tu e il fisco Wave: informazioni gestite in sicurezza

5 7 9 10 13 17 21 25

39 42 59 65 72

93 96 99 104 107 33 109 35 111 37 112

Il malessere del benessere Inchiesta: le comunit di recupero Strade e quartieri: Maddalena Hinterland: Collebeato Viaggio in Provincia: Paderno F., Rodengo Saiano, Ome, Iseo, Pisogne Pelo e contropelo Qui e l Quello che le donne vogliono grandi emozioni low cost gentile Farmacista Specchio delle mie brame Videoteca successo

Mensile di attualit, economia, inchieste, opinioni e cultura da Brescia e dal mondo. luglio-Agosto 2010 Anno II - Numero 7 Rivista mensile - 1,00 VialeDucadegliAbruzzi,163-25124Brescia tel030.3758435-fax030.3758444 e-mail:[email protected] Direttore Responsabile RobertoBarucco e-mail:[email protected] Editore SalesSolutionssrl VialeDucadegliAbruzzi,163-25124Brescia RegistrazioneTribunalediBrescian.52del24/11/2008 PosteItalianeSpASpedizionein AbbonamentoPostale-70%-DCBBrescia hanno collaborato AliceAimo,EvaAlessandri,GiovanniAltuni,RobertoBarucco, LuceBellori,NicolaBendinelli,LivioBenassi,EsterinoBenatti, ElizabethBertoli,SilvioBettini,PaoloemilioBonzio,Donatella Car,AlessandraCascio,LodovicoCherubini,AlessandroCheula, PaoloCittadini,MarioConserva,EnricoFilippini,Rolando Giambelli,RobertoGiulietti,ViolaLadi,LucreziaLombardi, RiccardoMaffei,FerdinandoMagnino,SergioMasini,Enrico Mattinzoli,CristinaMinini,GiorgioOlla,AntonioPanigalli, LucianoPonzi,MassimoPortolani,FrancescoRastrelli,Emanuele Salvi,SilviaSardi,SalvatoreScandurra,AlessandraTonizzo.

DODICI MESI

MESI

Questo periodico associato allUnione Stampa Periodica Italiana

Impaginazione WaveCommunicationSrl Fotografie ArchivioSalesSolutions,UmbertoFavretto, RolandoGiambelliIlFotogramma,Agenzia Reporter,PatrickMerighiBresciainVetrina, CristinaMinini Stampa MediagrafSpa-Padova Pubblicit

SalesSolutionsSrl VialeDucadegliAbruzzi,163 25124-Brescia tel030.3758435-fax030.3758444 [email protected] 12GiuGno 2010

Edi roBerto Barucco

DIToRIAlE

5

E LA CHIAMANO

ESTATE...

empi strani, questi destate. Alla voglia di mare risponde la voglia di fare. Non si sa bene cosa e in che misura, ma appare abbastanza chiaro che qualcosa nelle abitudini della gente cresciuta allombra dello Stellone, rassicurante solare conferma, come un ombrellone a Forte dei Marmi o sulle spiagge della Romagna, cambiato. Nellestate calda bresciana si rinnovano, come in quella nazionale, i giochi futuri dellimpresa e della politica. Nel torpore pomeridiano della siesta le persone non sembrano nemmeno pi quelle di prima. Nemmeno i salotti che contano. Si consumano come ghiaccioli strategie dautunno, inversioni di campo, didee, di visione del miglior mondo possibile. Sar il sole, che spesso picchia martellate di fuoco sulla testa della gente, avrebbe detto Giovannino Guareschi. Roba da citt. Mentre si processa la Chiesa, pensiamo ai nove giudici della Corte Suprema di Washington ed alla loro, concedeteci, discutibile decisione, e si consumano i fasti, non tricolori, del Mondiale di calcio, dalla Ue gli eurocompagni mirano allevoluzione, e usiamo un termine morbido, del Pd, guardando a Massimo DAlema, mentre Cossiga dal canto suo chiede labolizione dellistituto dei senatori a vita. Insomma, mentre tutto cambia perch la quotidianit resti uguale, a Brescia si discetta di grandi mostre concluse e future, di stadio e dintorni, complice il

T

meritato balzo in A delle Rondinelle, di cantieri aperti e saracinesche abbassate, tante e spesso per sempre, di crisi superabile a colpi dottimismo e metrobus in arrivo, o in procinto darrivare, di etnie, culture e integrazione, di San Polo e salute. Nulla di nuovo sotto il sole, direte, le notizie, cos come vacanze e temporali estivi hanno una loro ciclicit intrinseca e necessaria. Cos . Andiamo allora a sfogliare le nostre pagine, per scoprire un mondo bresciano che conosciamo poco, quello delle comunit terapeutiche, di recupero, daiuto, che abbiamo visitato con i nostri redattori. Non tutte, non si arrabbino gli esclusi, ma solo alcune, per questioni di tempi e spazi. Solo alcune, animate da persone di diversa levatura e impegno, carattere e formazione, unite, ci auguriamo, sempre nel segno del bene comune. Un piccolo giro di conoscenza che serve a smuovere le coscienze anche quando ci si allontana dalla periferia di questo stagno immutabile, dalla calma piatta, appena increspata da qualche notizia di cronaca. E la nostra personalissima ricognizione nel disagio. Prendetela cos, per quanto vuol raccontare ai lettori: le comunit di recupero le abbiamo visitate e toccate con mano. Alcune ci hanno colpito molto, altre non si sono discostate dal prevedibile. E la sintesi veloce di una storia estiva che affidiamo gi agli archivi, una storia che si fa leggere, pi o meno come le altre che troverete in questo numero di 12, destinato come duopo, al relax e agli ozii ombrellonari, almeno ora che i fasti pallonari sono crollati come i castelli di sabbia dantica memoria e che il Sudafrica viene finalmente e, per fortuna, riconsegnato alla sua storia millenaria. Buona estate.MESI 12luGlio-aGoSto 2010

SALDICOLLEZIONE PRIMAVERA / ESTATE DAL 3 LUGLIO AL 31 AGOSTO 2010

L OCCASIONE MIGLIORE PER

VESTIRSI BENE.V I A C E FALO N IA, 77 - B R E S C I A - T E L 0 3 0 2 4 2 5 3 1 1

Odi antonio paniGalli

PINIoNI

7

l 30 giugno 2010 (salvo proroghe che in Italia sono ormai una routine) scaduto il termine per la presentazione, da parte delle Pmi, della richiesta di moratoria sui Debiti. Laccordo, sottoscritto dai vertici politicoeconomici del sistema Italia, prevede la sospensione temporanea (moratoria per 12 mesi) dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio con la proroga del pagamento delle quote capitale delle rate di mutuo e del pagamento della quota capitale implicita nei contratti di leasing immobiliare e mobiliare, nonch lallungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa con riferimento alle operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili. Nella sostanza, laccordo ha il fine di aiutare le Pmi in difficolt a causa della crisi economica e per questo la moratoria prevede una sospensione del pagamento delle quote capitale per un arco di tempo limitato. Possono usufruire della moratoria tutte le aziende che non abbiano pi di 250 dipendenti e un fatturato che non superi i 50 milioni di euro, oppure con un totale attivo di bilancio non superiore a 43 milioni di euro. Per poter usufruire della moratoria, le imprese devono aver inoltrato la domanda alla propria banca entro il 30 giugno 2010 e, anche se non sono previsti automatismi di applicazione dellintesa tra impresa e banca, la risposta dellente creditizio dovr avvenire entro un mese, con la richiesta che si intender ammessa, salvo esplicito e motivato rifiuto. Limportante che le imprese che inoltrano la domanda siano in bonis con la propria banca alla data del 30 settembre 2008, ovvero non abbiano debiti o insolvenze, partite incagliate, ristrutturate o scadute. Ladesione alla moratoria da parte delle banche del tutto facoltativa e agli istituti che hanno presentato domanda al ministero entro i 45 giorni dalla data di luned 3 agosto 2009 il ministro Tremonti ha assicurato degli sgravi fiscali.

I

MORATORIA, A FAVORE DI CHI?Ma le facilitazioni per le piccole e medie imprese non finiscono qui! Oltre alla sospensione delle rate su mutui e leasing e alla proroga delle rate per i prestiti a breve termine, le aziende potranno anche usufruire di appositi finanziamenti per attuare un rafforzamento nel capitale. Il finanziamento messo a disposizione da parte delle banche aderenti allAvviso pari a un multiplo dellaumento di capitale effettivamente versato dai soci dellazienda in questione. Questo finanziamento si va ad aggiungere allo sconto fiscale del 3 per cento per gli aumenti di capitale delle aziende fino a 500 mila euro deciso da un articolo del decreto anticrisi. Un aspetto importante della moratoria che stato dichiarato che non ci saranno costi amministrativi, n aumenti dei tassi, n la richiesta di garanzie aggiuntive. Insomma, pare proprio che questo accordo sulla moratoria dei crediti delle Pmi, estesa poi parzialmente anche ai debiti personali, come mutui, prestiti e finanziamenti, possa essere un vero toccasana per tutte le Pmi che investono e che per farlo hanno usufruito del prestito delle banche. Ma, senza voler fare il processo ai fantasmi, il vero tema riguarda il risultato finale di tutta loperazione e il comportamento del sistema creditizio rispetto al sistema economico complessivo, giacch il vero rischio che questa technicallity consenta un abbellimento temporaneo dei bilanci delle banche (che quindi paradossalmente in questo periodo di crisi esplicitano bilanci da capogiro) e che se leconomia non dovesse ripartire con vero impeto, le imprese sostenute nel periodo di moratoria si trovino con buchi da tappare molto pi grossi rispetto a prima della moratoria stessa (e i numeri sono veramente importanti, ma, come dicono i saggi meglio non fasciarsi la testa prima di farsi male, poi per, come direbbero gli astuti, prevenire meglio che curare). Recentemente il ministero dellEconomia ha fatto il punto sulla moratoria dei crediti alle Pmi. Al 31 marzo scorso, le domande di sospensione di debiti sono state circa 170mila, per un debito residuo pari a oltre 50 miliardi. Si tratta di circa il 15% del complessivo stock di debiti delle Pmi verso il sistema bancario. Finora sono gi state accolte quasi 130mila domande per circa 9,5 miliardi di crediti sospesi, anche se, in effetti, nonostante le dichiarazioni di tutti gli esponenti del settore credito e finanza, come si pu notare anche dalle statistiche, la fase di assoluta ristrettezza ed austerit.

IMPIEGHI PER MACRO-SETTORI DI ATTIVIT ECONOMICA - Tassi di crescita tendenziali

* impieghi a imprese non finanziarie, imprese individuali, famiglie consumatrici e istituzioni senza fini di lucro. ** comprendono oltre ai prestiti al settore privato, anche gli impieghi a istituzioni finanziarie, assicurazioni e fondi pensione, finanziamenti allAmministrazione centrale, enti di previdenza ed enti locali. Il tasso di crescita ad ottobre 2007 riferito al totale settori produttivi stimato, in quanto da questo mese tale aggregato include anche i dati della Cassa Depositi e Prestiti e, pertanto, i tassi di crescita che ne derivano non sono confrontabili con i mesi precedenti. Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca dItalia.

MESI 12luGlio-aGoSto 2010

Audi A1. La prevendita nalmente iniziata. Tutte le informazioni presso gli Showroom Audi.Consumo di carburante circuito combinato (l/100 km) da 3,9 a 5,3; emissioni CO 2 (g/km) da 103 a 124.

Saottini AutoVia C. Fenzi, 3 - Brescia - Tel. 030.3695521 - Fax 030. 3695600 - www.saottini.it - [email protected] Euromobil - Rent a Car - lautonoleggio presso il Vostro Concessionario di ducia a Brescia - Via C. Fenzi, 1 - Per informazioni: Tel. 030. 3695450

ve ba

Audi Credit nanzia la vostra Audi.

Go advanced.

Rdi Silvio Bettini

UBRIcA

9

PRODOTTO & MERCATO PESSIMA NOVIT:NON CI SONO NOVIT

P

roprio quando sembrava che un pallido fuocherello potesse sciogliere il gelido abbraccio di questa crisi epocale e qualche timido segnale di ripresa apparisse allorizzonte, ecco la ricaduta. Il quadro di quelli a tinte fosche: crolla la spesa delle famiglie, la perdita di posti di lavoro si protrae da ventinove mesi di fila, la deflazione alla porte, tutti i paesi occidentali sono in ambasce. Dopo la bolla greca, abbiamo assistito alla gara dei governi a chi taglia di pi, limperativo tutto ad un tratto: sobriet, si aboliscono le provincie, si rimandano i programmi di riduzione della pressione fiscale, si tagliano i fondi alla ricerca e allarte. E il nostro paese? Noi siamo notoriamente allavanguardia, noi s che ipotizziamo rimedi irrinunciabili: tagliamo il compenso dei parlamentari (!) e poi quello dei calciatori (!), infine quello di comici e ballerine della raitivvu, noi s che risaneremo i conti pubblici, mica tedeschi inglesi o francesi che diamine! Purtroppo per, al di l delle facezie, la situazione pesante, le tesi degli economisti si sprecano. Colpisce e come sempre fa discutere quella di Jeffrey Sachs secondo il quale le po-

litiche fiscali di breve termine, tanto care ai keynesiani classici, sarebbero da abbandonare. Secondo leconomista dello sviluppo, anche se una certa dose di spesa pubblica anticiclica da considerarsi inevitabile, misure di stimolo a breve termine, come gli incentivi alla rottamazione o gli sgravi fiscali temporanei, costituiscono uninutile perdita di tempo e denaro data la incapacit sistemica di ripristinare una crescita trainata dai consumi e dal mercato immobiliare. In effetti, nonostante il reiterarsi di azioni simili, la ripresa auspicata non si verificata. In Italia il discusso piano casa, tanto caro al PdL, non ha dato esito alcuno o quasi, mentre le rottamazioni hanno ammodernato il parco auto e ciclo del nostro paese (fra un pochino anche i frigoriferi), ma la situazione economica rimasta critica. Che fare allora? Sachs non da solo, per, perch molti economisti nostrani condividono auspica il varo di interventi fiscali di medio termine, cinque anni, durante i quali si attui un riallineamento della politica fiscale: tasse molto pi alte sui redditi elevati e sui patrimoni cos da cominciare da subito a tagliare il deficit ed arrivare a un debito pubblico gestibile entro il 2015. Contemporaneamente suggerisce lavvio di progetti di investimento

strutturale, almeno decennali, al fine di garantire buone scuole, tecnologia avanzata, infrastrutture affidabili, in altri termini levoluzione necessaria per creare lavori di alta qualit. Caspita, magari ci prende! Il problema che da noi non si pu: il nostro , infatti, un paese dove chi paga le tasse considerato poco furbo; nel quale il 91,5% dellIrpef lo pagano dipendenti e pensionati (dati Istat 2006), nel quale i ristoratori dichiarano di guadagnare tra 13.500 e 14.500 euro lordi lanno, quanto i pensionati; i commercianti, invece, 19.000 euro lordi lanno, quanto gli operai. Quale forza politica pu contare su un consenso cos solido e stabile nel tempo da consentirle di avviare una rivoluzione come quella ipotizzata? Come si pu parlare, da noi, di imposta patrimoniale? Chi pu reggere al comando per cinque anni con un tale programma? Provocatoriamente per potremmo cominciare da subito a togliere il diritto di voto o lassistenza sanitaria gratuita, tanto per fare un esempio di servizi dello stato sociale, a chi per due anni di fila non sia in regola con la propria posizione fiscale. Tutto sommato sarebbe bello che chi possiede quattro case, quattro macchine e quattro cellulari si degnasse di pagare il conto, non trovate anche voi?MESI 12luGlio-aGoSto 2010

10

P

ENSIERI DI

PUNTARE SU UNA DIVERSAennio Franceschetti, presidente di Gefran Spa: lazienda un bene sociale, della collettivit, che deve fare soldi per poter continuare a crescere e creare benessere per tutti.

CULTURA DI IMPRESAennio Franceschetti.

di roBerto Giulietti

C

ome uscire dalla crisi? Nessuna proposta miracolistica ma un po di ottimismo, tanta seriet e trasparenza, continuare a credere in quello

che si fa cercando sempre di migliorarsi, non togliere un euro dagli investimenti per ricerca e sviluppo, saper scegliere e puntare sui propri collaboratori e tanto buon senso. Questa la ricetta di Ennio Franceschetti, imprenditore che ha speso pi di quarantanni della propria vita a far crescere la sua azienda, la Gefran,

fino a farla diventare una multinazionale leader europeo nella progettazione e nella produzione di sistemi e di componenti per lautomazione e il controllo dei processi industriali. Proposte che sono tutte rivolte allinterno dellimpresa, al suo cuore, che sono poi gli uomini e le donne che ne fanno parte.

MESI 12luGlio-aGoSto 2010

11

alcuni prodotti Gefran.

Di certo serve puntare sulla valorizzazione dei talenti e nelle universit bresciane ce ne sono tanti.deve fare soldi per poter continuare a crescere e creare benessere per tutti. Superare quindi i personalismi e, per continuare a competere in un mercato globale, valutare anche la possibilit delle aggregazioni, un percorso difficile, al quale noi italiani non siamo molto portati. Servirebbero aggregazioni vere e non solo sulla carta, tempi di decisione brevi e obiettivi chiari. Un esempio? A2A. Lunione tra le due municipalizzate di Brescia e Milano, in teoria, una scelta vincente e i vantaggi avrebbero potuto essere meglio ottimizzati. Due pi due deve fare sei e non semplicemente quattro. Credo molto nella cultura dimpresa della vecchia Asm di cui sarebbe bene raccogliere e mettere a profitto la proficua esperienza maturata sul territorio. Anche la cosa pubblica, se gestita bene, pu essere fonte di ricchezza condivisa. Nessuna ricerca di scusanti nella politica, La politica siamo noi, noi tutti siamo responsabili delle inefficienze, ma le soluzioni le dobbiamo trovare tutti insieme prendendosi ognuno le proprie responsabilit. Serve grinta e coraggio nel cambiare e gli italiani hanno sempre dimostrato una straordinaria capacit di reazione alle difficolt conclude il presidente di Gefran necessario sviluppare una visione trasparente su tutto: trasparenza sulle energie rinnovabili e nel non sostenere aziende decotte ad esempio. necessario sapersi rimettere in gioco. Di certo serve puntare sulla valorizzazione dei talenti e nelle universit bresciane ce ne sono tanti.MESI 12luGlio-aGoSto 2010

Queste sono le regole che ho seguito in questi anni per strutturare unazienda che vuole leggere e gestire il suo futuro dichiara a 12 Mesi il presidente di Gefran S.p.A., Ennio Franceschetti . Oggi, fare impresa difficile, bisogna saper gestire i rapporti umani con i collaboratori, ci si deve mettere in competizione con i concorrenti sparsi per il mondo, si devono fare scelte complesse,

Oggi i temi sul tavolo si chiamano: cultura di impresa, sana concorrenza, etica, aggregazioni, collaborazione.

ma tutto deve essere sempre improntato alla trasparenza perch la verit non ti fa arrossire e ti fa crescere. E di strada ne stata fatta tanta da quando, a met degli anni 60, Franceschetti inizi a sviluppare i primi sistemi per risolvere i problemi di automazione degli impianti industriali. Altri tempi ricorda il presidente . Oggi i temi sul tavolo hanno nomi diversi e si chiamano: cultura di impresa, sana concorrenza, etica, aggregazioni, collaborazione. E chiarisce: Le difficolt che intravedo, sono quelle di fare impresa anche dopo la prima generazione di imprenditori. A Brescia, come nel resto dItalia, c una buona classe imprenditoriale che ha grandi potenzialit di crescita se punta a una diversa cultura di impresa dove si capisce che lazienda un bene sociale, della collettivit, che

La Gefran S.p.a. di provaglio di iseo, in attesa dei dati di giugno, ha chiuso il primo trimestre in ripresa dopo un difficile 2009. I dati di marzo registrano, infatti, un ritorno alla redditivit, con segnali di ripresa commenta il presidente Ennio Franceschetti anche se non strutturali e a macchia di leopardo. Abbiamo raccolto il frutto degli sforzi fatti lo scorso anno per riequilibrare la struttura ai nuovi scenari. Gli ordini del primo trimestre sono cresciuti del 42% rispetto allo stesso periodo del 2009, con un portafoglio pi che raddoppiato e questi sono elementi che ci fanno intravedere un miglioramento delle performance attese sullanno, con un fatturato superiore ai 100 milioni e un Ebit che potrebbe essere interessante.

Salone internazionale delle tecnologie per il recupero e il riciclo dei metalli ferrosi e non ferrosi

Salone internazionale delle tecnologie per il recupero e il riciclo dei materiali industriali, la qualit dellambiente, lefficienza energetica

d vita a nasce la fiera delle tecnologie per il riciclo industriale

Due eventi un grande appuntamento4a edizione

19 - 21 Maggio 2011Centro Fiera del Garda - Montichiari - Brescia

Edimet Spa Via Brescia, 117 - Montichiari, Brescia Tel. 030 9981045 - [email protected]

www.metalriciclo.com - www.recomatexpo.com

P

ENSIERI DI

13

LE IMPRESE CHIEDONO

RISPOSTE RAPIDEdi roBerto Giulietti

a colloquio con Giuliano campana, presidente del collegio costruttori di Brescia.

iuliano Campana non ama particolarmente i termini in inglese che hanno sostituito le definizioni in italiano, abituato a parlare chiaro e a chiamare le cose con il loro nome, crede nella necessit di dare e avere risposte rapide ai problemi e lesperienza gli ha insegnato che la mediazione comunque uno strumento indispensabile per raggiungere gli obiettivi. Campana stato recentemente riconfermato alla guida del Collegio Costruttori di Brescia, vicepresidente dellAssociazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) e presidente di ABeM (Aeroporto Brescia e Montichiari), un incarico non certo semplice che ho accettato convinto che in tempi relativamente brevi si possa trovare una soluzione definitiva affinch il DAnnunzio funzioni. Questo il tempo del fare, le dichiarazioni o le parole possono aspettare. Come costruttore edile si spesso dovuto confrontare con la politica e con gli uomini che la rappresentano e non usa giri di parole: Le scelte politiche hanno sempre avuto un impatto importante sul lavoro dellimprenditore, oggi quello che chiedono le imprese, sono risposte rapide che per non arrivano. La politica o i suoi rappresentanti sembrano incapaci di ascoltare la gente, le esigenze della comunit e devo registrare lincapacit di fare sintesi, li vedo troppo impegnati a litigare per cercare di risolvere i problemi. A Roma come a Milano o a Brescia non vedo grandi differenze, le risposte non arrivano e la burocrazia ci sta soffocando. Se a questoGiuliano campana.MESI 12luGlio-aGoSto 2010

G

Scorrevoli Metra. Contemporary livingLunga vita alle emozioni con i serramenti Metra... Design contemporaneo ecosostenibile e grande resistenza agli agenti esterni fanno di Metra il tuo riferimento principale per la qualit del living. I sistemi scorrevoli sono adattabili a tutte le esigenze architettoniche, hanno il cuore di alluminio, risparmiano energia, rispettano lambiente e vivono pi a lungo. Gli scorrevoli Metra sono rivestiti da pigmenti multistrato nei colori pi attuali, da superfici in legno naturale, oppure trattati con effetti metallici superficiali (alluminio opaco, sabbiatura, ferro battuto, ecc...). Aggiungi i serramenti Metra al tuo gusto e otterrai il living che avevi in mente.

www.finestremetra.itScegli il tuo rivestimentoContatta Metra al Numero Clienti 800 56 29 29 Un nostro esperto verificher le tue esigenze.Gli scorrevoli Metra consentono di accedere ai benefici della legge sulla riqualificazione energetica degli edifici, con detrazioni del 55%.

Italian Style Emotions

A Roma, come a Milano o a Brescia, non vedo grandi differenze, le risposte non arrivano e la burocrazia ci sta soffocando.scenario si aggiungono le paure per ogni decisione da prendere, i timori che ogni appalto possa creare dei problemi, il quadro complessivo non si presenta certo dei pi tranquillizzanti. Infatti, la crisi nelledilizia pesante e i numeri sono l a confermarlo con circa 180mila posti di lavoro persi nel 2009 mentre altri 50mila sono quelli a rischio e preventivati per il 2010. Si deve aver coraggio e far ripartire le piccole opere pubbliche, quelle che i Comuni, penalizzati dal Patto di stabilit, non stanno pi approvando. Quotidianamente ci confrontiamo con la pubblica amministrazione che, nonostante abbia soldi disponibili, dilaziona i pagamenti con tempi troppo lunghi. Lanalisi di Campana senza remore: Ho sempre creduto nel sistema associativo ma innegabile che tutte le associazioni imprenditoriali e i sindacati hanno avuto uno scollamento con la propria base, hanno perso capacit rappresentativa e di conseguenza potere politico. Per le associazioni, credo che un tentativo per recuperare il terreno perduto prosegue Campana sia quello di essere pi vicine alle specifiche esigenze di ogni singolo territorio. Insomma, un salto di qualit che il presidente del Collegio Costruttori vede come necessario in tutti i settori, cominciando proprio dalla politica: Non mi dispiace lidea di un nuovo partito fatto di persone serie, giovani, oneste e lungimiranti, che sappiano guardare lontano, che dicono con chiarezza come e che cosa vogliono fare. Riguardo al futuro della nostra citt: Siamo ancora frastornati ma vedo anche una gran voglia di far tornare Bre-

15

scia a quel ruolo che le compete dice Campana . Leggo segnali di una citt che vuole tornare ad esprimere quello spirito tutto bresciano della concretezza, di chi non vuole arrendersi mai. Ma ancora una volta, senza tentennamenti, analizza la situazione reale: I dati statistici confermano le nostre sensazioni. La gente non ha pi motivazioni per venire a vivere in citt, i servizi sono agli stessi livelli, il verde cos come la qualit

Non mi dispiace lidea di un nuovo partito fatto di persone serie, giovani, oneste e lungimiranti, che sappiano guardare lontano.dellaria sono difficilmente paragonabili e poi, diciamolo, a Brescia manca un po di qualit che invece troviamo in citt come Parma, ma anche come Cremona. Un commento sul Piano Casa? Non decollato nonostante sia una buona idea e a costo zero. Brescia, rispetto ad altre realt che i colleghi mi raccontano, ha coniugato al meglio le direttive regionali ma nonostante lo sforzo il dato oggettivo che ci sono ancora poche domande e le aspettative sono state deluse. Ci sono alcuni aspetti della norma che fanno da deterrente a possibili interventi conclude Campana . La regola per cui, ampliando una stanza, va fatto lintervento di coibentazione per il risparmio energetico su tutto ledificio comporta spese non da poco e i proprietari preferiscono non fare nulla.MESI 12LUGLIO-AGOSTO 2010

100%no al

Gialdini

scontiVia Triumplina, 45 - 25123 Brescia - Tel. 030 2002385 - www.gialdini.com

50%

becomitalia.com

P

ENSIERI DI

17

OTTAVIO TOMASINIANALISI DI UNO SCATTOla fotografia la luce che disegna ogni cosa. la luce impera, il mio sogno poterla muovere con le mani, avere la capacit di poterla plasmare e darle una direzione.che eccezione, lui si ritrova in produzioni in cui si impiegavano mezzi straordinari, che gli fanno capire le grandi potenzialit della fotografia pubblicitaria. Inizia a lavorare tra il secondo e il terzo anno della IED, grazie ai primi contatti con aziende bresciane che lo fanno appassionare al lavoro e decidere di abbandonare la scuola mettendosi anima e corpo dietro lobiettivo. Contemporaneamente inizia lesperienza, come assistente, con Cantarella, ai tempi presidente dellAfip (Associazione italiana fotografi professionisti), e conosce professionisti quali Oliviero Toscani, Francesco Balladore, Gabriele Basilico e Aldo Ballo. Ma la sua strada non pu fermarsi alla pubblicit, e per sentirsi pi libero inizia ad intraprendere viaggi avventurosi in tutto il mondo, portandosi dietro tutta lattrezzatura necessaria (zavorre anche di 20 o 30 chili) per realizzare reportage, che spesso vende a editori quali lIstituto Geografico De Agostini, che li utilizzer pi volte per cataloghi nazionali. A livello pubblicitario lavora, tra gli altri, per Technogym, Yamaha, Ubi Banca, Bialetti, Valtur, Rivadossi; ma al contempo pubblica libri fotografici e realizza mostre, mettendo a disposizione dei suoi clienti un immenso archivio di fotografie di viaggio per monografie e calendari. Incontriamo Otta nel suo studio di Brescia, in Via dellArgine. Di cosa ti occupi principalmente oggi? Cerco di lavorare nella maggior quantit di settori possibile, lo faccio da sempre. Nella fotografia molti si specializzanoMESI 12luGlio-aGoSto 2010

ttavio Tomasini non solo uno dei pi noti fotografi del panorama bresciano, ma anche un grande viaggiatore, che ha realizzato reportage fotografici in tutto il mondo contraddistinti da un innato spirito davventura e da una propria, spiccata personalit. Classe 58 e professionista dal 1982, ha frequentato lIstituto Europeo di Design (IED) di Milano. Per certi versi Ottavio pu essere considerato un precursore: in un periodo (i primi anni 80) in cui le poche aziende bresciane che investivano in pubblicit si affidavano ad agenzie milanesi e i fotografi di casa nostra erano alle prese con rubinetti, valvole e feltri con risultati abbastanza scadenti, pur con qual-

O

di Salvatore Scandurra

19

e diventano bravi a trattare un argomento specifico, entrando in settori commerciali di prestigio ma chiusi, quali quelli automobilistici ad esempio. Io ho cercato di non specializzarmi in nulla, perch mi sono accorto per strada che quanto pi vario il lavoro, tanto pi riesco a non annoiarmi. E dopo trentanni devo dire che la mia professione mi diverte ancora tanto. Come giudichi lavvento del digitale in fotografia? In che modo cambiato il modo di lavorare? Fino a quattro anni fa lavoravo solo con pellicole piane e con una fotocamera a banco ottico. Era un processo molto lento, che richiedeva tempi di realizzazione diversi dagli attuali. Per certi versi era affascinante avere a che fare con strumenti ingombranti e difficili da gestire. Con il digitale inizialmente ero pi che scettico, mi sembrava che non ci fosse la qualit sufficiente a cui ero abituato, ma adesso devo dire che mi trovo benissimo. Essendo stato abituato ad avere un approccio e un metodo di lavoro molto tecnico, che non prevedeva in alcun caso lintervento in post produzione, lesperienza che ho accumulato oggi mi facilita tantissimo. Photoshop non risolve i problemi: se una fotografia ben illuminata ed esposta bene bella e rimane tale, se nasce male perch illuminata in maniera approssimativa, si pu ricorrere a tutti gli interventi del caso, ma il risultato non sar mai eccellente. Com il mercato della fotografia, oggi, per un professionista? Purtroppo la qualit si abbassata immensamente. Molto spesso i clienti si accontentano di molto meno di quello che possiamo dare, semplicemente perch non hanno gli strumenti per capire la differenza tra una foto davvero bella e una accettabile. La cosa tristissima poi che esistono associazioni di fotografi importanti che mandano ogni giorno mail su come mantenere la dignit di fotografo, su come far capire ai clienti che il proprio lavoro importante. Si tende a pensare, in gene-

rale, che siamo figure sostituibili, e tante aziende, per presentare nuovi prodotti, utilizzano visualizzazioni digitali in 3d molto simili a una fotografia, ma la qualit non sar mai la stessa. Come nasce una splendida foto? Si deve partire dal buio, accendere una luce, dargli la direzione giusta, decidere cosa mettere tra essa e il soggetto. bellissimo capire come gira e come si muove la luce: cambiando solo di pochi gradi lincidenza su un soggetto, questo pu diventare tridimensionale, piatto, o assumere perfino un carattere drammatico. Nei miei scatti la protagonista assoluta, se di fronte al ponte di Brooklyn non fosse bella, preferirei girarmi e fare la foto a un trifoglio nel quale entra e lo illumina. Non una prerogativa per tutti, ma per me ogni scatto parte sempre dalla luce. Laspetto pi gratificante della tua professione? Cercare di fare sempre al meglio il proprio lavoro, sia di fronte a uno scatto pubblicitario che a un soggetto pi personale. La superficialit non paga, mai, e quello che cerco di insegnare ai miei assistenti di dare soddisfazione prima di tutto a se stessi. Hai viaggiato in tutto il mondo. C un luogo che pi ti porti nel cuore? Due mesi in Finlandia, un mese in Norvegia, uno in Scozia, poi Stati Uniti, Thai-

Cerco di lavorare nella maggior quantit di settori possibile e, dopo trentanni, devo dire che la mia professione mi diverte ancora tanto.landia, Brasile, sempre con la macchina a banco ottico. A pensarci adesso una follia, sia per i costi che per lingombro, ma anche per lansia che si ripeteva ad ogni controllo doganale. Le mie scatolette, tutte pellicole esposte non ancora sviluppate hanno rischiato pi volte di essere aperte, e quindi distrutte per sempre. Comunque, per il mio immaginario e per le luci straordinarie, scelgo lAlaska dinverno, senza scordare per lAmazzonia, che ho girato con mio figlio: esperienza pesantissima ma straordinaria. Nelle tue foto, scattate anche in posti lontani e spesso fuori dal mondo, la gente sembra sempre si faccia fotografare volentieri. Hai un segreto? Non ho mai pagato per un solo scatto, semplicemente mi piace pormi sullo stesso piano di chi ho di fronte: per intenderci, se il mio soggetto sta a piedi nudi devo farlo anchio. Sono davvero convinto che tutte le persone siano interessantissime, e ho massimo rispetto per ogni cultura che mi trovo a visitare. La cosa pi bella di un viaggio dimenticarsi, non appena si partiti, di tutti i problemi della quotidianit; e ho maturato una predisposizione al contatto umano che a Brescia onestamente non ho. Viaggiare una delle cose pi belle che possano capitare, arricchisce sempre.

MESI 12luGlio-aGoSto 2010

20

in evidenza

PRIMA tI VEStI POI tI DIVERtI AL FRANCIACORtA OutLEt VILLAgESERAtE DEStAtE ALL INSEgNA DEI SALDI EStIVI AL FRANCIACORtA OutLEt VILLAgE, gRAzIE AD uN PROgRAMMA RICCO DI INIzIAtIVE. NELLE SERAtE DEgLI SPEttACOLI, uLtERIORI SCONtI SuI SALDI IN MOLtI NEgOzI A PARtIRE DALLE ORE 19.00 Doppio appuntamento invece per celebrare il Ferragosto in allegria; venerd 13 si esibiranno il duo cabarettistico formato da Pablo & Pedro, affiatata coppia di comici romani che hanno preso parte a trasmissioni televisive quali Seven Show, Beato tra le Donne e Scherzi a Parte, e sabato 14 sar di scena il comico Angelo Pintus. Ancora un doppio appuntamento per la settimana successiva: venerd 20 agosto sar la volta di Roberto De Marchi, considerato uno dei maggiori esponenti della comicit surreal-demenziale. Sabato 21 saranno di scena le sonorit dance e pop del gruppo Paps and Skar (al secolo Emanuele Cozzi e Davide Scarpulla) che con i loro tormentoni estivi connotato la colonna sonora delle ultime estati. Attesissimo lappuntamento del 27 agosto quando la scena sar tutta per Dario Ballantini, eclettico trasformista e imitatore di personaggi politici, della canzone e della moda: come non ricordare le apparizioni a cene di gala e sul tappeto rosso di importanti WWW.FRANCIACORTAOUTLET.IT premire nei panni di Valentino, Gianni Morandi, Vasco Rossi, o dei ministri La Russa, Maroni e Brambilla e altri. Il cartellone estivo degli spettacoli proposti si conclude venerd 3 settembre con uno dei comici pi apprezzati della trasmissione Colorado Caff, Carmine Faraco, che, accompagnato dalla sua band di musicisti, coinvolger il pubblico in gag e cori delle canzoni italiane. E per finire, ogni sera, in occasione degli spettacoli, i negozi saranno aperti fino alle 23.00, e in molti ci saranno ulteriori sconti sui saldi, a partire dalle ore 19.00.

S

e la voglia di trovare le proprie griffe preferite con la convenienza garantita dai saldi estivi sui prezzi gi eccezionali in formula outlet fanno del borgo dello shopping la meta ideale per tutti i gusti e tutti le tasche, questanno c una ragione in pi per godersi una giornata tra le vetrine dei marchi pi modaioli offerti dal Franciacorta Outlet Village. Lestate, infatti, si colorer dellallegria e della simpatia degli spettacoli estivi, sotto linsegna dello slogan Prima ti vesti, poi ti diverti. La rassegna estiva del Franciacorta Outlet Village si inaugura venerd 30 luglio con Fabrizio Fontana, il mitico James Tont, lagente segreto pi simpatico del mondo e la sua band. Venerd 6 agosto sar Pucci a calcare il palcoscenico delloutlet proponendo le gag e i monologhi stralunati che lo hanno reso famoso dopo le apparizioni televisive a Colarado Caf e Buona Domenica.

MESI 12luGlio-aGoSto 2010

P

ENSIERI DI

21

VITA DA MISS

IN... VERDE

la bresciana elisa migliorati la vincitrice di miss padania 2010.

B

di Salvatore Scandurra

ella, bella davvero. Che poi faccia strada nel mondo della moda o dello spettacolo dipende da lei, e dalle ambizioni che la muoveranno a farlo. Giovanissima, canone di avvenenza pi mediterraneo che nordico (ma non ditelo agli organizzatori!), Elisa Migliorati la vincitrice della XII edizione di Miss Padania. Si iscritta al concorso da sola, ha dedicato la vittoria a mamma

e pap e nel futuro vuole una laurea in Lingue, insomma, un bel caratterino! Dai banchi del Lunardi al teatro degli Arcimboldi di Milano: pu cambiare in fretta la vita, ed Elisa lo sta intuendo ogni giorno che passa da quel fatidico, scorso 5 giugno. A soli 17 anni, sbaragliando la concorrenza di altre 23 agguerrite miss si infatti aggiudicata lambita raggiera doro o sperada, lacconciatura femminile di manzoniana memoria in uso in Brianza fino al diciannovesimo secolo, ricevuta dal leader della Lega Nord in

persona, Umberto Bossi. Un percorso iniziato con le selezioni di Cremona il 27 agosto di un anno fa, proseguito con le pre-finali di Padova e conclusosi con la finale trionfale allArcimboldi. La incontriamo il primo giorno destate, accompagnata dalla mamma e ancora visivamente scombussolata per londata di notoriet piovutale cos fulmineamente addosso. Sono solare, semplice e mi piace studiare. Si presenta cos Elisa, pur rendendosi perfettamente conto cheMESI 12luGlio-aGoSto 2010

22

P

ENSIERI DI

miss padania, la diciassettenne elisa migliorati.

tutto intorno a lei sta cambiando: Mi sono dovuta comprare unagenda, dove mi segno tutti gli impegni. Sono conosciuta e mi cercano per sfilate, inaugurazioni e anche per serate in discoteca, ma a quelle preferisco non andare. I suoi progetti per ora esulano dal mondo dello spettacolo, la sua ambizione sarebbe lavorare come modella, ma la priorit resta lo studio: Frequento un istituto tecnico a indirizzo linguistico di Brescia, e dopo la maturit voglio iscrivermi allUniversit, lavorare a tempo pieno nel mondo delle sfilate per ora non mi interessa. Ha fatto un corso daerobica, e per tenersi in forma pratica regolarmente acqua gym e dice di volersi iscrivere presto in palestra; in certi periodi a dieta ferrea, in altri non ci pensa proprio: A tavola la rinuncia pi dolorosa non sono tanto i dolci, quanto la pasta, che mangerei tutti i giorni!. Della sera della premiazione, presieduta dal Senatr, dal sindaco di Milano LetiMESI 12luGlio-aGoSto 2010

zia Moratti, da tanti esponenti leghisti ma anche da diversi personaggi della televisione e dello spettacolo, Elisa ricorda le forti emozioni vissute dietro le quinte della kermesse: Quando ho saputo di essere tra le prime dodici, per me stata una grandissima emozione, e andando avanti stato sempre peggio, anche perch, sinceramente non me lo sarei mai aspettata di arrivare prima. Con le altre miss la competizione lho percepita solo lultima sera, per devo dire che, a parte due o tre invidiose che continuavano a dirmi che non avevo n il talento n il fisico adatto per vincere, ho legato con tutte, e quando sono venute a festeggiarmi stato un momento bellissimo. Il momento pi imbarazzante invece stata lintervista subito dopo la premiazione, non riuscivo a parlare e ho fatto una figuraccia: mi hanno chiesto di dire sono contenta in dialetto ma non mi uscivano le parole, e ho risposto solo me sa ricurde mia. Una vittoria che ha scatenato la felicit dei tanti amici di Elisa, ma che non le ha risparmiato critiche feroci dai suoi stessi compaesani. Del resto si sa, quando il paese piccolo, la gente mormora: Ovviamente a Castegnato girano tante voci e mi sono stati attribuiti flirt con Umberto Bossi, con suo figlio e anche con Balotelli, gente che neanche conosco sorride la neo eletta miss . Per devo dire che tantissime amiche hanno fatto il tifo per me, a scuola anche i professori si sono complimentati e mi ha fatto particolarmente piacere la lettera di congratulazioni ricevuta dal sindaco del mio paese. Ha il ragazzo Elisa, da poco pi di tre mesi, forse il primo degli scontenti per la sua vittoria in finale. Lui non lo sta vivendo bene questo momento, vorrebbe una ragazza normale senza gli occhi di tutti addosso. Anche per questo motivo non ho intenzione di fare grandi cose nel mondo dello spettacolo. Vogliamo crederle, ma se arrivassero proposte interessanti dal mondo dello spettacolo come si comporterebbe la giovane miss? Se a chiamarla fosse Miss Italia? Tra

qualche anno potrei provarci, perch no. Ma fino allanno prossimo ho gi parecchi appuntamenti ufficiali, lagenda fitta, e ad altri impegni non voglio pensare. A differenza di tanti concorsi di bellezza, la caratteristica saliente di Miss Padania, che in dodici edizioni ha fatto storcere il naso a qualcuno, il ferreo regolamento, che prevede lobbligo tassativo di residenza al Nord e il divieto, imposto alle miss, di rilasciare dichiarazioni non in linea con gli ideali del movimento che promuove la Padania. Aspetti che non centrano molto con un concorso di bellezza tout court, anche se Elisa Migliorati, che per votare deve ancora raggiungere la maggiore et, tiene a precisare che non si mai parlato di politica, in alcun modo. Lorganizzazione si limitata a farci sfilare, ma anche ballare, cantare e recitare facendoci esibire non solo in passerelle, ma anche in brani tratti dai musical We will rock you, Grease, Peter pan e Chorus Line. La cosa pi bella che mi porto dietro da questa esperienza proprio il legame che si creato con le altre miss. Per la cronaca, la Migliorati si aggiudicata anche il titolo di Miss Pascal per il migliore make up; la fascia biancoverde di Miss Milano Cinema andata a unaltra bresciana, Chiara Manetti di Castelmella, che sar premiata con un ruolo nel prossimo film di Renzo Martinelli, regista di Barbarossa; Miss Camicia verde Eleonora Noce della provincia di Udine mentre Miss Informazione libera Francesca Fissore di Dronero (Cuneo). La delegazione pi folta stata proprio quella bresciana, con cinque aspiranti miss, molte sono arrivate dallEmilia, dal Veneto e dal Piemonte, mentre una dallUmbria, e pi precisamente da Gubbio, che proprio Nord non . Al di l di ogni dibattito politico resta il fatto che il concorso porta alla ribalta nuovi volti per il mondo dello spettacolo, ma fino ad oggi, nessuna delle undici vincitrici poi riuscita a ritagliarsi una fetta importante di notoriet a livello nazionale. Una maledizione che auguriamo di sfatare proprio alla nostra miss. Elisa, provaci tu!

Ti piace, ma non hai una 44 slim? no problem te lo adatta a pennello.

Corso Garibaldi, 20 Brescia Tel. 030.3774125

Man Fashion Shop

T

ENDENZE

25

LUSSO E PIACERE

LUXURY & LEISUREun polo del lusso polivalente e multifunzionale progettato a desenzano del Garda e promosso da un pool di imprenditori bresciani, con un investimento previsto in 250 milioni di euro.

di aleSSandro cheula

moralmente lecito parlare di lusso in tempi di crisi? Certo, perch proprio in tempi di crisi che bisogna reagire al pessimismo e al pauperismo con iniziative in grado di creare lavoro e ricchezza. C lusso e lusso: quello superfluo e parassitario e quello che funge da volano per il mercato e leconomia. Un lusso moderato e ben temperato, sia pure trasgressivo, non una forma di neo-paganesimo. Semmai di nuovo edonismo. A due condizioni: che non sia spreco immorale o consumismo volgare. Un polo del lusso a Desenzano del Garda? Benissimo, purch faccia rima con buon gusto. Purch dica no al consumismo volgare ma s a un edonismo corporale capace di fondersi con un egoismo spirituale in vista di una nuova armonia, il benessere personale onnilaterale e completo. Un benessere non solo corporale ma anche mentale,

non solo dei sensi naturali (i cinque sensi) ma anche del sesto senso per eccellenza (lanima, lo spirito). dai cinque SenSi al SeSto SenSo Non basta pi dire mens sana in corpore sano, poich se per avere una mente sana bastasse possedere un corpo sano non sarebbero state necessarie n la piscologia freudiana n la psichiatria lacaniana. Corpo e anima (carne e spirito) sono due facce della stessa medaglia, la persona, e in quanto tali sono due dimensioni non separabili ma comunicabili. Tali che il benessere del corpo pu essere una possibile via (non sempre necessaria n sufficiente) per la salute dellanima (e viceversa). Insomma, un polo del lusso degno di questo nome deve saper celebrare i nuovi riti del corpo soddisfacendo i cinque sensi naturali (ledonismo corporale) ma senza tralasciare il sestoMESI 12luGlio-aGoSto 2010

l

27

senso per eccellenza, quello della mente e dellanima (legoismo o egocentrismo spirituale, poich anche lo spirito pu essere egoista). Perci i poli del lusso moderni vanno intesi non come centri commerciali, poli mercantili o templi consumistici del neo-paganesimo post moderno, ma qualcosa di pi e di diverso. Il primo tentativo di applicare questa nuova filosofia trinitaria fatta di pulsione, passione e ragione corpo, cuore e testa, anima o spirito che dir si voglia sembra essere il polo del lusso che sorger a Desenzano del Garda. dalla mediocrit alleccellenZa Un polo del lusso capace di traghettare la societ dalla mediocrit alleccellenza, dalla quantit alla qualit, dalla massa al mercato. E dalla dozzinalit alleleganza (se poi c anche un po di snobistica raffinatezza meglio ancora). Sempre per con un minimo di anticonformistica violazione e antimoralistica trasgressione. Il lusso infatti consiglia e suggerisce, come direbbe Sgarbi, un minimo di spreco ben temperato. Altrimenti che lusso ? Perch parliamo di cinque sensi? Perch qualsiasi polo del lusso degno di questo nome deve soddisfare al massimo livello tutti i nostri sensi naturali, lasciando il sesto (inconfessabile, appunto perch solo ipotizzabile) alla libera interpretazione di ognuno secondo le diverse tendenze e preferenze. Ma gi che ci siamo, perch non chiamare fin dora questo centro I Cinque Sensi, per distinguerlo appunto da quel sesto senso che fa parte di una diversa storia di Desenzano. Ben vengano i poli del lusso come quello ipotizzato a Desenzano del Garda promosso da un pool di imprenditori bresciani, con un investimento previsto in

250 milioni di euro ma che siano centri di autentica qualit e quindi a misura duomo (e di donna), non un nuovo tipo di inutile gigantismo mercantile buono per attirare le stesse folle del turismo di massa mordi e fuggi. Se si vuole farne

c lusso e lusso: quello superfluo e parassitario e quello che funge da volano per il mercato e leconomia.davvero centri di eccellenza occorre puntare sulla qualit. E la qualit quasi sempre fa a pugni con la quantit, nel senso di essere incompatibile con questa. E con il cosiddetto turismo di massa, che senza dubbio pu fare mercato (fino a quando?) ma che certamente non fa opinione, nel senso di non fare immagine. E Dio solo sa quanto Brescia e il Garda abbiano bisogno di una nuova opinione di s e quindi di una nuova immagine per gli altri. Ossia di un salto di qualit, di un giro di boa, di una inversione di 180 gradi nelle scelte strategiche e di lungo periodo, ribaltando la deriva mediocre e subalterna, di sopravvivenza, che ha caratterizzato gli ultimi ventanni. Fondati, appunto, sulla quantit della massa invece che sulla qualit del mercato. il luSSo un piacere, non un viZio Luxury & Leasure ossia Lusso e piacere. Tanti modi, compreso quelli esotici che fanno pi trendy, tendenza, per chiamare il desenzanese Polo del lusso.

Attenzione, non un polo del lusso qualsiasi. Lasciamo perdere se sar europeo o meno. La sete di primati una conseguenza tipica del complesso di inferiorit della periferia, che per distinguersi e uscire dallanonimato deve inventarsi primazie illusorie. Il cosiddetto polo del lusso di Desenzano dovrebbe sorgere su unarea di 200mila metri quadrati. Il che ne farebbe un centro troppo piccolo per la dimensione nazionale, e forse troppo grande per quella provinciale. Di sicuro non certo una realt di importanza o dimensioni europee, ma pi modestamente provinciali (nemmeno nazionali). Sarebbe comunque un complesso paragonabile agli outlet esistenti nella Penisola, dai quali vuole distinguersi sia nominalmente sia funzionalmente (sia architettonicamente che urbanisticamente). E poi, se davvero vuole essere un polo del lusso, cio distinguersi per la qualit dei contenuti commerciali, perch continuare a richiamare la quantit delle grandezze dimensionali? Per fare colpo sul popolino? Per giustificarne la realizzazione? Per calamitare pi consensi? Per mobilitare pi interessi? Per aggregare pi appoggi o supporti? Per intercettare le tendenze o interpretare il mercato? Per avere lapprovazione della pubblica opinione, di cui i giornali dovrebbero essere interpreti invece di farsi portavoce degli interessi costituiti o dei poteri forti? a miSura duomo (e di donna) E allora benvenuto il cosiddetto polo del lusso ma a misura duomo e di donna, adeguato alle nostre dimensioni, ai nostri gusti, alla nostra mentalit, alla nostra cultura. Senza farne un must, poich ogni cultura deve essere aperta allesterno e interagire con ogni altra cultura, poich nessuna cultura pu essere autogiudicante, cio autoreferente o peggio autosufficiente. Ma attenti a valorizzare le nostre specificit, non solo quelle evidenti e patenti ma anche quelle riposte e latenti. E le nostre dimensioni. Niente gigantismi, niente inesistenti, illusi o fasulli primati europei, ma linee, profili, ambiti, perimetri nei quali possiamo riconoscerci. Parva, sed apta mihi, piccola ma adatta a me, diceva Cicerone della propria dimora. Ove piccola, ripetiamo a scanso di equivoci localistici o particolaristici, non vuole dire chiuMESI 12luGlio-aGoSto 2010

29

sa ma al contrario aperta allesterno. Come deve essere il mercato, aperto fin dove possibile e il pi possibile altrimenti muore, come tutti i mercati chiusi destinati fatalmente allestinzione. Ma mercato e business, e quindi massa, non vuol dire necessariamente volgarit. Anche limmagine pu essere di massa, anche leleganza e la raffinatezza pu fare massa. Se converte le masse meglio ancora. Cominciamo intanto a convertire il mercato. Tutto il mercato in tutte le sue forme e colori, in tutte le sue tendenze e soggetti, preferenze e consumatori. Senza falsi pudori o pelosi moralismi, ma

realt variamente composita frutto della complessa modernit del Garda. Una societ divenuta un fenomeno di tendenza, ossia un microcosmo delle trasformazioni sociali, un laboratorio in progress socio-culturale e un fedele osservatorio in tempo reale dei cambiamenti di costume della societ italiana. Ricordiamo come alla cittadina benacense sia andata la palma dellospitalit e della tolleranza per una comunit dove immigrazione fa rima con integrazione e dove sicurezza si coniuga con coesione. Ma la cosa singolare che siamo di fronte ad un paradosso declinato allitaliana. luSSo e Buon GuSto Oggi non pi tempo di fariseismi da benpensanti o ipocrisie da buonsensai. Prendiamo ad esempio Desenzano, dove sorger il Polo del lusso. La cittadina benacense si aggiudicata lanno scorso il primato per il miglior tessuto sociale, vale a dire la capacit di integrare linserimento di extracomunitari aumentando nel contempo il tasso di consenso, sicurezza e coesione sociale. Una peculiarit che si deve, oltre allaccortezza politica della maggioranza di centrodestra guidata da un Anelli, sia pure giunto a met del suo mandato con il merito di non aver fatto scelte di merito, alla variet multietnica e alla tollerante disponibilit cosmopolita dei desenzanesi (nonostante qualche comprensibile epidermica e transitoria insofferenza). Comprese le ospiti straniere che fanno di questa ridente cittadina una delle capitali europee della mondanit privata a pagamento e del piacere a domicilio su appuntamento. Mercato tuttavia che, se pu essere immorale in quanto peccato, non illegale perch non reato, essendo tale non lesercizio a casa propria ma ladescamento sulla pubblica via (la trasgressione morale non sempre violazione legale, pu esserlo in alcuni casi ma non in tutti i casi poich il peccato morale non sempre reato penale). Attenzione, non parliamo di capitale del sesso o capitale del vizio e altre grottesche morbose amenit da esercito della salvezza di ottocentesca memoria. N intendiamo minimamente adombrare o giustificare risvolti pi odiosi quali la droga o optional pi scabrosi quali i transessuali. Intendiamo semplicemente alludere a una realt la cui diffusione

non va ipocritamente nascosta bens riconosciuta come fenomeno di massa, al pari di qualunque altro fatto socialmente e statisticamente rilevante. Daltra parte perch non potrebbero fare quello che fanno, purch con tutta la discrezione

Il polo del lusso di Desenzano dovrebbe sorgere su unarea di 200mila metri quadrati, con un investimento previsto in 250 milioni di euro.della privacy e delle buone maniere, le ospitali ospiti della pi che ospitale comunit desenzanese? Le quali, particolare non trascurabile, pure in tempo di crisi e penuria di consumi portano soldi e contanti ai commercianti dei negozi e delle boutiques della zona, contribuendo non poco a fare di Desenzano la piccola Montecarlo del basso Garda? GodiBile da pochi FruiBile da molti A Desenzano c un mistero gaudioso, non solo gaudente, che da solo giustificherebbe un moderno polo del lusso inteso come abbiamo detto sopra. un mistero molto provinciale che, paradossalmente, si spiega proprio alla luce di un inguaribile e indefettibile provincialismo. un fenomeno gaudioso, ma pur sempre misterioso, che conferisce alla cittadina benacense unaura di sottesa e ludica trasgressione nonch di giocoso e alluso anticonformismo. Non taciuto ma sottaciuto, non espresso ma tacito, non professo ma ammesso, non negato bens alluso e di fatto coralmente tollerato. Ossia mille miglia lontano dalla falsa pruderie e dal farisaico moralismo della provincia veneta di Signore e Signori, il noto film di costume degli anni Sessanta del grande Pietro Germi. Ebbene, se vero che linclusione e laccoglienza sono compatibili con la sicurezza, come dimostra il caso di Desenzano, perch non riconoscere alla cittadina benacense, oltre alla palma di Comune piMESI 12luGlio-aGoSto 2010

anche senza falsi ecumenismi. Ma a proposito di moralismi, ricordate quando su queste colonne difendevamo laccoglienza desenzanese salvata dalle escort? Attenzione: non intendevamo affatto giustificare attivit immorali e illecite, volgari o di cattivo gusto. Intendevamo e intendiamo solo dire che a Desenzano c posto per tutti purch si rispetti il buon gusto e la privacy, la riservatezza e la discrezione. Tutti i lussi si possono accontentare e tutti i piaceri si possono soddisfare, compresi i vizi e i peccati purch non siano reati. Cio pur di non nuocere agli altri, al buon gusto, al buon senso e pure al buon costume. Per ci ci azzardiamo a osservare come quello desenzanese sia un microcosmo dalle molte sfumature e faccettature. Una

31

virtuoso in fatto di integrazione, anche il primato di comunit pi aperta? Accoglienza che in tempi di crisi dovrebbe essere, a maggior ragione, pi sentita e gradita? un polo del luSSo dal BaSSo Garda a riva del Garda La capitale del Basso Garda lombardoveneto (omologa e opposta a Riva, capitale dellAlto Garda austro-centrico e asburgo-dipendente) vince in fatto di integrazione grazie alle sue responsabili maggioranze. Ieri la Giunta di centrosinistra, oggi quella di centrodestra (in questultima spiccava fino allanno scorso una Lega molto ortodossa quanto a spirito padanocentrico e particolarista). Una buona notizia che si deve in primo luogo, giova ribadirlo, allequidistante immobilismo di un sindaco di lunga lena quale Felice Anelli, campione di paziente mediazione consociativa e consensuale da Prima Repubblica. E in secondo luogo alla stessa societ desenzanese. Ma come possibile che una media cittadina stretta tra due opposte tentazioni localiste e isolazioniste, quella padana e quella austro-atesina, sia divenuta campionessa dellintegrazione cosmopolita ed extracomunitaria? La risposta nei fatti. Desenzano oggi un mix, una miscellanea, un miscuglio di culture e sottoculture portate da migliaia di cittadini inurbati provenienti dalle pi diverse localit italiane. Una citt ibrida n solamente industriale o commerciale, n interamente agricola o terziaria, n esclusivamente secondaria o turistica ma tutte questa cose insieme divenuta un esempio di tollerante modernit inclusiva e di accoglienza antisegregativa proprio perch multietnica, multiculturale, multivaloriale.

il luSSo da amarcord C chi sembra rimpiangere una Desenzano che non c pi e che appartiene ormai alle lastre fotografiche dellArchivio Negri. Intendiamo quel piccolo mondo antico, ben illustrato dalle struggenti evocazioni di Tullio Ferro, che a cavallo degli anni 40 e 50, prima del boom economico, era fatto di comunit autoreferente e piccola borghesia impiegatizia, di pescatori dacqua dolce e turisti della domenica. Quando cera la ferrovia a vapore che sbuffava fino alla Maratona vomitando ai d di festa il turismo popolar-pendolare che sciamava lungo il viale della Stazione per andare a crogiolarsi alla spiaggia dOro con le borse a rete dalla cui larghe maglie spuntavano panini imbottiti e bottiglie di Idrolitina, la gazzosa fatta in casa. Anche chi scrive ricorda con nostalgia quellangolo di melanconico romanticismo lacustre, stretto tra le Grotte di Catullo e il Vittoriale degli Italiani, tra la penisola di Sirmione e la Rocca di Manerba, tra il Baldo e le rocce a picco della costiera gardesanamalfitana, con i chioschi di arance lungo i tornanti e gli irripetibili straordinari chiostri delle limonaie della costa, prima che le immissioni delle fredde acque del Sarca nei primissimi anni 50 modificassero per sempre il microclima di uno degli ecositemi pi belli del mondo, lEden caro a Goethe e Lawrence, a

Ben vengano i poli del lusso, ma se si vuole farne davvero centri di eccellenza occorre puntare sulla qualit.

Kafka e DAnnunzio. Per non dire di un altro Novecento, quello dei successivi anni 30, la nostra piccola provinciale Belle Epoque da mondanit felliniana, quellamarcord da Grand Hotel non di Rimini ma di Gardone Riviera. Quel mondo da Giardino dei Finzi Contini, il libro di Giorgio Bassani che parla dei liceali di Ferrara e delle splendide timide riservate liceali coi capelli ondulati, le camicette di seta e i calzini bianchi, non c pi. Quel piccolo indimenticabile mondo di pescatori e barconi a vela, di piroscafi Italia e ferrovie a vapore, di turismo della domenica e di caccia al tesoro sul monte Corno, quel mondo scomparso per sempre. Quello era il nostro lusso da societ povera ma bella, il nostro vizio da civilt preindustriale o per meglio dire agro-silvopastorale. Larcadia prima dei cellulari e dei computer, della robotica e dellinformatica; la grande bella fascinosa et telepatica prima dellet telematica. Era il microcosmo che ruotava intorno al liceo Bagatta, la grande scuola di lite dove insegnavano professori del calibro di Marcolini e Svanini, di Cheula e Redivo che facevano lezioni peripatetiche come ai tempi di Aristotele portando a passeggio gli allievi sulle dolci pendici delle colline moreniche fino alla Villa del Sole, come ricorda lo splendido libro di Amelia Dusi pubblicato dalla Grafo. La pi alta incidenza degli immigrati stabili, dicono, infatti, le statistiche su Desenzano, si deve allelevata percentuale di donne straniere. con questo nuovo mondo, con questa nuova societ multiculturale e multietnica che oggi dobbiamo imparare a misurarci e convivere. Come ha fatto, appunto, Desenzano, con il suo primato italiano di immigrazione e invadenza coniugato con sicurezza e accoglienza (e pure trasparenza). Senza pruderie, ossia senza ipocriti perbenismi n corrivi lassismi, ma con la stessa pacata e saggia tolleranza che valsa a Desenzano la palma di Comune pi accogliente e civile dItalia. Anche per questo non stona un polo del lusso ispirato ai cinque sensi. Se fino a ieri non stonava il sesto senso, perch dovrebbero stonare oggi i cinque sensi?MESI 12luGlio-aGoSto 2010

LEstate arrivata0% Bellessenza 10o metodo resenta il nuov Bellessenza p e cura rofessionalit tua bellezza: p per la igliore. irti la forma m rado di restitu in g ottenere i ttamenti per Scopri i tra cerchi. risultati che one al : soddisfazi gli Bellessenza Sce to. cento per cen

Regalati il tuo programma idealePrenota una consulenza gratuita personalizzata e supera con noi la prova bikini.Consegna questo coupon al centro pi vicino.Valido no al 31 agosto 2010, non cumulabile con altre offerte.

www.bellessenza.itBrescia - Padenghe - Rovato - Concesio - Orzinuovi - Montichiari - Darfo Boario - Milano - Seregno - Chieri - Torino - Rivoli - Novara

Rdi mario conServa

UBRIcA

33

STRATEGIA DI IMPRESAIL RICICLO DEI MATERIALI

UNA POLIZZA PER IL FUTURO

l recupero e il riciclo dei materiali una lunga storia che va avanti da millenni, a un ritmo di sviluppo continuamente crescente, perch aumenta via via il numero di persone da soddisfare con beni realizzati utilizzando i materiali, e insieme aumentano le esigenze quindi i consumi personali di ciascuno di noi. chiaro che questa crescita di bisogni comporta un impiego sempre pi massiccio di materiali grezzi di ogni genere minerali, metalli, carta, vetro, plastica e cos via , e molte risorse ancora disponibili, come alcuni importanti materiali metallici, sarebbero oggi un lontano ricordo senza il riciclo. Tra i materiali di pi corrente impiego nel mondo, lacciaio uno tra quelli maggiormente interessati al riciclo; la produzione mondiale nel 2008 stata di circa 1,3 miliardi di tonnellate, e di questo quantitativo 500 milioni sono state prodotte dai rottami; In Italia nello stesso periodo si avuta una produzione di 30,5 milioni di t, con un contributo da parte dei rottami superiore a 40%. Lacciaio ottimo sotto laspetto della riciclabilit perch non perde propriet e caratteristiche durante il processo, quindi pu essere riutilizzato infinite volte nelle medesime applicazioni del materiale primario, dai mezzi di trasporto alle costruzioni, dagli imballaggi allimpiantistica. Anche i metalli non ferrosi zinco, rame, piombo, zinco, alluminio sono largamente sottoposti a recupero e riciclo, e utilizzati dallintera filiera industriale, fonderie, lavorazioni, utilizzatori finali, con cifre molto vicine a quelle dellacciaio, in particolare per lalluminio che si colloca ai vertici tra i materiali pi vantaggiosi per recupero e riutilizzo. Per dare unidea pi precisa della particolare attitudine al riutilizzo dellalluminio, basta ricordare che in circa 130 anni di vita di questo me-

I

tallo ne sono state prodotte al mondo poco pi di 700 milioni di tonnellate, e il 75% di questa quantit tuttora in uso nelle diverse parti del mondo per effetto del riciclo; in realt il risparmio economico e di energia ottenuto riciclando lalluminio altissimo, ed equivale al 95% di quanto serve per produrre il metallo primario. La carta un altro dei materiali che segnano da secoli la nostra quotidianit; come noto di largo impiego in tante applicazioni ed altrettanto largamente viene sottoposta a recupero e riciclo; si producono al mondo intorno a 400 milioni di tonnellate lanno di carta, e la met riciclata, con sostanziali vantaggi economici e ambientali; a differenza dei metalli, le possibilit di riutilizzo della carta non sono illimitate e vengono in genere stimate tra 4 e 6 operazioni di riciclo. Concludiamo il quadro con le plastiche, tra i pi moderni materiali di largo impiego, disponibili in unampia gamma di forme e propriet, utilizzabili in miriadi di applicazioni, quindi di forte

interesse agli effetti del riciclo anche per gli elevati tassi mondiali di crescita nel loro impiego; vi sono in circolazione decine di tipi diversi di plastiche, quindi i processi di recupero e riciclo sono certamente pi complessi rispetto ad altri materiali, ma i crescenti sforzi di ricerca e sviluppo stanno migliorando in modo incisivo le caratteristiche di vantaggioso reimpiego anche di questa classe di materiali. La realt dei fatti, che maturata di pari passo con la presa di coscienza collettiva della portata del problema della disponibilit della materie prime nel pianeta, che il riciclo viene oggi finalmente considerato una tra le principali fonti di risparmio energetico e un fondamentale mezzo di approvvigionamento di risorse per i nostri bisogni; le materie prime non sono infinite n automaticamente rinnovabili, ma le possibilit di riciclo sono in alcuni casi praticamente illimitate nel tempo, quindi tali da fornire importanti garanzie per il futuro.MESI 12luGlio-aGoSto 2010

RTU E IL FISCOdi Ferdinando maGnino

UBRIcA

35

BREVE DIZIONARIO FISCALElattivit di accertamento e non incidono sulla determinazione o sul pagamento del tributo. Lo Statuto del contribuente ha stabilito la non punibilit delle Violazioni Formali. I contribuenti che si avvedono di aver commesso degli errori od omissioni formali nella dichiarazione possono comunque regolarizzare, per maggiore tranquillit, la propria posizione mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa su modello conforme a quello originale, utilizzando anche fotocopia del modello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che pu essere reperito via Internet. Possono essere regolarizzati presentando una dichiarazione integrativa entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione dellanno successivo. Entro lo stesso termine deve essere eseguito il pagamento del tributo o del maggior tributo dovuto, dei relativi interessi (calcolati al tasso legale annuo con maturazione giorno per giorno) e della sanzione ridotta a un quinto del minimo previsto.

versamentoPagamento delle imposte dovute mediante i Modelli F24 e F23. Gli importi delle imposte che scaturiscono dalla dichiarazione devono essere arrotondati allunit di euro, cos come determinati nella dichiarazione stessa. Gli importi devono sempre essere indicati con le prime due cifre decimali anche nel caso che tali cifre siano pari a zero.

versamento telematicoModalit di pagamento utilizzabile da chiunque possiede un personal computer collegato ad internet, il codice Pin rilasciato dallAgenzia e sia titolare di un conto corrente aperto presso una delle banche convenzionate.

volume daffariAmmontare complessivo delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate con riferimento a un anno solare, valido ai fini dellImposta sul valore aggiunto (IVA). Non concorrono a formare il volume di affari le cessioni di beni ammortizzabili. Fine

violazioni sostanzialiErrori e omissioni relativi alle dichiarazioni che incidono sulla determinazione o sul pagamento del tributo ovvero ostacolano una attivit di accertamento.

violazioni formaliOmissioni o errori che non ostacolano

LESPERTOriSpondeD // Non si era mai vista una manovra finanziaria di queste dimensioni, o sbaglio? R // una manovra economica da 24 miliardi in due anni non uno scherzo, per dovremmo essere abituati ai sacrifici: era il 1990, governo Andreotti, quando stata varata una manovra da 20.000.000.000 (ventimila miliardi) di lire, circa 10 miliardi di euro, ma, tenuto conto di svalutazioni ecc., almeno 15 miliardi di euro di oggi Sono passati 20 (venti) anni, cosa cambiato? D // Come erede di un artista la Siae mi ha pagato nel 2009 una somma a titolo di diritto di seguito regolamentato dal D.Lgs. n. 118/2006. La somma incassata al netto della ritenuta operata dalla Siae nella misura del 20%. Io erede devo dichiarare tale somma nel mod. Unico 2010? R // Il c.d. diritto di seguito introdotto dal D.Lgs. n. 118/2006 rappresenta il diritto dellautore di opere delle arti figurative e dei manoscritti a percepire una percentuale sul prezzo di vendita degli originali delle proprie opere in occasione delle vendite successive alla prima. A tal fine la casa dasta, la galleria darte e i commercianti di opere darte che intervengono nella vendita in qualit di venditore/acquirente/intermediario devono effettuare una apposita comunicazione alla Siae. Il diritto a carico del venditore. I beneficiari del diritto sono gli autori e i loro eredi. I compensi derivanti dallutilizzazione economica delle opere dellingegno percepiti da soggetti diversi dallautore o inventore (ad esempio, eredi, legatari, ecc.) costituiscono redditi diversi ex art. 67, comma 1, lett. g), tuir. Di conseguenza tali redditi sono da dichiarare nel quadro RL del mod. unico PF e in particolare al rigo RL13. In sede di determinazione dellIrpef dovuta sar possibile scomputare la ritenuta dacconto subita allatto dellincasso del compenso. D // Successivamente al decesso del padre, i figli (eredi) hanno pagato le spese relative alle prestazioni sanitarie del padre. Tali spese possono essere detratte dai figli nel mod. Unico ancorch il padre fosse non fiscalmente a carico? R // La risposta affermativa in quanto il Ministero delle Finanze, nella Circolare 1.6.99, n. 122, considerato il subentro dellerede nei rapporti giuridici attivi e passivi del defunto, giunto alla conclusione che le spese mediche imputabili al de cuius e sostenute dopo il decesso dagli eredi possono essere detratte da ciascun erede per la parte effettivamente sostenuta.

Mandalatuadomandaa: ferdinando.magnino

@dodicimesi.comMESI 12luGlio-aGoSto 2010

Galletto BEFeD unico e originale. un galletto di bellaspetto non troppo grosso n grasso cotto a puntino, servito con patate e una salsina speciale, simpatico e allegro. Beve birra artigianale di produzione propria. BEFeD vive in un ambiente allegro, simpatico e adatto a tutti. Lo potete trovare solo nelle birrerie BEFeD.

Scegliete solo loriginaleBEFeD brew pub n. 8 via Nikolajewka, 37 Concesio (BS) Tel. 030 2185145 Chiuso il luned BEFeD Take Away c/o Centro Commerciale Freccia Rossa Viale Italia, 31 Brescia Tel. 030 2807461 BEFeD Take Away c/o Centro Commerciale Le Due Torri via Guzzanica Stezzano (BG) A4 uscita Dalmine Tel. 035 4541162

Pla societ Wave garantisce ai propri clienti una protezione costante - confermata dallottenimento della certificazione iso 27001 - dei dati che le sono stati affidati.la sede di Wave a Bedizzole.

ENSIERI DI

37

IN MASSIMA SICUREZZA

INFORMAZIONI GESTITEservatezza assicurando laccessibilit alle informazioni solo da parte di chi dispone delle necessarie autorizzazioni aggiunge Silvia Baresi , vuol dire salvaguardare laccuratezza e la completezza dei dati e dei metodi di elaborazione consentendo solo a chi autorizzato di poterli modificare per poi garantirne la disponibilit e laccesso agli utenti autorizzati. Un sistema di protezione della gestione documentale a 360 gradi anche perch sempre di pi Wave Group, erogando servizi a valore aggiunto in outsourcing per clienti del settore bancario, assicurativo e delle utilities, si trova a dover trattare una quantit enorme di dati. In tutto il mondo sta crescendo la sensibilit e lattenzione al problema della salvaguardia dei dati, delle informazioni precisa Paolo Spadari, responsabile operativo dellinformation technology di Wave . Come Gruppo adottavamo gi delle procedure che consentissero di raggiungere lobiettivo. Con ladozione degli standard previsti dalla certificazione Iso 27001, con la verifica annuale sulla correttezza della procedura, si attesta che Wave opera nel rispetto di regole internazionali riconosciute in tutto il mondo. La conformit alla Iso 27001, pur accreditata da un organismo autorizzato e internazionale come linglese Ukas, non solleva lazienda dalla produzione della documentazione richiesta dalla legge sulla Privacy. La differenza sostanziale tra legge sulla privacy e la norma Iso 27001 conclude Silvia Baresi che la legge sulla privacy tutela dati personali, sensibili, mentre la Iso 27001, pur richiedendo che ci sia fatto, sinteressa anche dei dati di business dellazienda.MESI 12luGlio-aGoSto 2010

di roBerto Giulietti

e informazioni rappresentano gran parte del capitale intellettuale di unazienda. Per unimpresa moderna la sicurezza dei dati, siano di natura cartacea che elettronica, non pi quindi un optional ma diventata sempre di pi una necessit. Se poi unazienda, per lavoro, si prende in carico e tratta dati di altri, lesigenza di dotarsi di un sistema di gestione documentale, che garantisca la sicurezza e lintegrit delle informazioni, si trasforma in una scelta inderogabile. Questi sono stati i motivi che hanno convinto Wave Holding Srl e Wave Solutions Srl a completare liter per

L

la certificazione Iso 27001, Con un duplice vantaggio spiega Silvia Baresi, responsabile sistemi di gestione del gruppo Wave , garantire ai nostri clienti la massima sicurezza sulla continua protezione delle informazioni che ci sono state affidate e, attraverso lanalisi dei rischi, migliorare lefficienza interna della nostra azienda assicurandoci che tutte le informazioni aziendali o di terzi presenti in azienda, siano costantemente protette. Con la certificazione Iso 27001, che presto verr estesa a tutte le societ di Wave Group, si quindi concluso un ulteriore passo verso un pi completo Sistema di Qualit dellazienda che era iniziato con le certificazioni Iso 9001 sulla qualit dei processi aziendali. Oggi sicurezza vuol dire garantire ri-

C

oSTUME E SocIET

39

IL MALESSERE DEL BENESSEREle dieci piaghe della modernit: droga, alcolismo, aids, pedofilia; morti sul lavoro e morti sullasfalto; criminalit organizzata e immigrazione clandestina; terrorismo economico e terrorismo politico. Sono tutti argomenti che 12 mesi affronter nei prossimi numeri.il seguito di illegalit diffusa, come si verificato nella maledetta estate 2006 con lassassinio di Hina ad opera del padre e del fratello (nella stessa estate, per inciso, una intera famiglia bresciana venne sterminata ad opera di siciliani poi condannati allergastolo sia in prima istanza che in appello). Per quanto attiene a quello che potremmo chiamare il terrorismo economico, ossia la concorrenza sleale o il dumping (la vendita sottocosto) da parte di Paesi del Terzo mondo, va detto che si tratta di un fenomeno innescato dalla pervasiva rapidit della globalizzazione. Una patologia economica che in anni recenti ha riguardato in particolare la Cina ed ha investito sopratutto lindustria matura di Lumezzane ma che si ormai attenuata fin quasi a scomparire, restandone tuttavia ancora operanti gli aspetti concorrenziali pi aggressivi.di aleSSandro cheula

sclusa la criminalit organizzata, perversione assente da Brescia salvo qualche sporadica incursione dallesterno, ed escluso il terrorismo politico, patologia che appartiene al nostro passato prossimo, la nostra provincia conosce altre piaghe della civilt vale a dire droga, alcolismo, aids, pedofilia, morti sul lavoro, morti sullasfalto, immigrazione clandestina. Non si tratta di un primato esclusivo o caratteristico, una situazione comune a tutto il Paese che ci omologa al resto della Penisola. Con alcune differenze di intensit e pervasivit, ovviamente, come la droga, i morti sul lavoro o i morti sullasfalto. E, da ultimo, limmigrazione clandestina con

E

modernit Sviluppo ma non Sempre civilt Occuparsi di queste piaghe non significa indulgere allautolesionismo di maniera oggi di moda e nemmeno compiacersi in modo masochistico delle nostre criticit. Vuol dire informare sulla realt quotidiana, bella o brutta che sia, senza enfasi e senza sensazionalismi ma raccontando semplicemente i fatti, anche se sgradevoli e scomodi o se possono dare fastidio a chi giustamente preoccupato dellimmagine esterna di Brescia. Ma nascondere i fatti, sia pure per nobili ragioni, vuol dire disinformare, cio venire meno allaltra ragione, ancora pi nobile, del dovere etico e deontologico di informare. Se la pedofilia in aumento anche a Brescia ci pu irritare o disturbare chi ha a cuore le sorti e limmagine della citt, ma non un buon motivo per tacerne o nasconderneMESI 12luGlio-aGoSto 2010

ElettroLeaderProgettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici

Dal 1987, la nostra societ opera nel campo della fornitura e messa in opera di impianti elettrici civili ed industriali ed automazione aperture civili ed industriali. In continuo aggiornamento, oggi siamo pronti ad offrire alla nostra clientela anche il ramo Fotovoltaico, con la seriet tecnica e commerciale che ci viene riconosciuta da sempre. Se volete realizzare un impianto fotovoltaico contattateci liberamente, saremo lieti di consigliarVi al meglio e di chiarire i Vostri dubbi.

ELETTROLEADER S.R.L. Progettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici

Sede legale Via Belvedere n.20 - 25124 Brescia Sede operativa ed amministrativa Via DellArtigianato n.72 25039 Travagliato (Bs) Tel. e fax: 030.6863754 030.6624155 E-mail [email protected]; [email protected] http://www.elettroleader.it

41

lodiosa recrudescenza. Cos come anni fa la diffusione della piaga dellaids non fu un buon motivo per tacerne lesistenza o minimizzarne il fenomeno, oggi fortunatamente stabilizzato. aumentano droGa, morti SullaSFalto, morti Sul lavoro Ma vi sono altre piaghe in aumento. Tra queste la droga, i morti sul lavoro e i morti sullasfalto. Per i primi va detto che siamo la provincia maggior consumatrice, relativamente alla popolazione, di droghe pesanti. Lultima notizia in proposito come ha ben spiegato una recente inchiesta su Brescia di un quotidiano nazionale luso di droghe pesanti da parte non solo dei giovani debosciati e sfaccendati ma pure da parte dei giovani che lavorano. E sapete perch? Per lavorare di pi, e quindi per guadagnare di pi. Sono i giovani muratori bresciani che lavorano come cottimisti nelle imprese edili: si drogano non per evadere ma per produrre di pi, per aumentare la produttivit del lavoro e portare a casa pi soldi. Incredibile. Per laltra piaga sociale i morti sul lavoro siamo ai primi posti in classifica proprio in ragione dellalto tasso di industrializzazione, in particolare le industrie pesanti quali fonderia, siderurgia e metallurgia. A livello nazionale i morti sul lavoro sono ancora mediamente 1.100-1.200 lanno, esattamente come trentanni fa. A livello provinciale Brescia detiene il primato rispetto alla regione. La cosa che colpisce la cadenza fenomenica della tragedia, la sua ineluttabilit che ne fa ogni anno un dato statistico fatalmente inevitabile come una certezza matematica, e non invece un fenomeno probabilistico e aleatorio come dovrebbe essere. Ma il dramma dei mor-

ti sul lavoro resta ancora un tab, non per motivi di omert o indifferenza ma perch si tratta di una tragedia che, data la sua assurdit, si preferisce rimuovere (nella civilt moderna, morire di lavoro o per lavoro inaccettabile poich le attuali tecnologie dovrebbero consentire una prevenzione pressoch assoluta). La terza piaga pi diffusa i morti sullasfalto potrebbe essere la pi debellabile, ma la sicurezza stradale in Italia non ancora un must vissuto come tale o un imperativo degno di questo nome. Sicurezza stradale? Parola sconosciuta in un Paese dove manca la cultura della sicurezza. Eppure la sicurezza intesa come garanzia alla vita e allintegrit fisica il primo diritto umano, anzi, un diritto etico fondamentale. Non sarebbe ora che in Italia, e pure a Brescia, il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita sulle strade circa 200mila morti in sessantanni, quasi quanto una guerra mondiale potesse servire per raggiungere il traguardo che altri paesi europei hanno conseguito, ossia la drastica riduzione degli incidenti mortali? Una strage pi sanguinosa di una guerra guerreggiata che tuttavia, al contrario di un conflitto bellico, viene accettata come una fatalit, un prezzo inevitabile al progresso, un tributo allo sviluppo. In Italia i morti per incidenti stradali oscillano dai 5 ai 6.000 ogni anno, di cui circa 200 nella sola provincia di Brescia. un immenSo campoSanto Per inciso, nessuno s mai chiesto quanti sono stati i morti sulla strada dal 1950 a oggi, cio da quando iniziata la motorizzazione di massa? Una cifra spaventosa che si calcola, ripetiamo, in oltre 200mila morti. Pensate, per fare un esempio forse macabro ma non tanto improbabile, se ci

fosse una croce o una lapide o un mazzo di fiori a ricordare sul luogo dellincidente ognuna di queste vittime, la Penisola sarebbe un immenso cimitero e le nostre strade sarebbero un infinito camposanto. Ma la cosa pi sconvolgente non solo la tragica contabilit dei morti e feriti sullasfalto quanto la sua costanza fenomenica, la sua certezza quasi fosse una legge fisica che si ripropone con la ripetitivit e lineluttabilit dei fenomeni naturali. Una statistica che, nonostante la patente a punti e una legislazione pi restrittiva, tende invece ad aggravarsi. Prova ne sia la cronaca degli incidenti mortali di cui ogni giorno, in particolare a fine settimana e nei giorni festivi, leggiamo sui

I giovani muratori bresciani, che lavorano come cottimisti nelle imprese edili, si drogano per aumentare la produttivit del lavoro e portare a casa pi soldi.giornali. Un dato per tutti: gli incidenti stradali sono la prima causa di morte non naturale nelle persone sotto i 40 anni. Come reagire di fronte a un dramma che, lungi dallavere un andamento alterno come qualunque fenomeno accidentale o casuale, si ripropone invece con la continuit, e dunque la prevedibilit, di un evento atmosferico? Fatalit? No, la fatalit un alibi. La fatalit non significa ineluttabilit ma, al contrario, un aspetto della accidentalit e imprevedibilit, ossia della casualit. Qui invece siamo di fronte a una causalit: una fatalit causale, non casuale, generata da una serie di concause accertabili, dunque individuabili, prevedibili e pertanto evitabili. I morti sulla strada, pi ancora dei morti sul lavoro, costituiscono un fenomeno la cui prevedibilit direttamente proporzionale alla sua ripetitivit. Ma proprio questo il punto: se prevedibile perch non pu essere evitabile?MESI 12luGlio-aGoSto 2010

42

I

NchIESTAcomunit di recupero

BRESCIA

RICCA DI DROGA RICCA DI COMUNITuninchiesta sul mondo delle comunit di recupero, per capire come uscire dal tunnel della droga.

n passato cera il tossicodipendente che barcollava sui gradini di piazza Cesare Battisti, in Castello o sulla Maddalena. La sua presenza nelle strade spaventava la gente. Oggi questa figura quasi scomparsa, ma il consumo di droga ha solo cambiato pelle: se ne usa tanta e se ne parla poco. Il business della droga si affrancato dalla siringa, gli spacciatori hanno capito di dover passare a metodi pi sottili ed hanno imparato a promuovere i loro prodotti. Oggi la droga si annusa, inala, ingoia e fuma sotto gli occhi di tutti, nei modi pi vari e fantasiosi, senza destare troppo stupore. E la nostra citt, situata sullasse est-ovest del grande transito di stupefacenti, grazie anche alla sua ricchezza, costituisce un terreno fertile per spacciatori

I

di SerGio maSini

e consumatori di droga. Oggi a scuola, negli uffici, in palestra e nelle piazze degli aperitivi, nel fare uso di ogni tipo di stupefacente, compresi acidi, crack, cocaina ed eroina (purch senza siringa) non ci si considera tossicodipendenti, ma allineati a normali standard di vita sociale. Questo stato il vero e drammatico passaggio culturale voluto dai signori della droga, sulla base di ricerche scientifiche, industriali e commerciali, per ridurre al minimo gli aspetti visivi pi evidenti e lasciar credere che le nuove sostanze abbiano leffetto pi o meno di un mojito, il tutto a prezzi sempre pi bassi e con la disponibilit totale. Oggi la famosa canna, tanto coccolata da una parte politica e culturale della societ occidentale, ha 20 volte pi

principio attivo che negli anni 70 ed una droga dagli effetti devastanti. Si trova ovunque perch gira ovunque, prolifera nella societ ed ignorata, o spesso volutamente sottovalutata, dagli educatori e dalle istituzioni. Se farsi un bisogno, alla base del bisogno c qualcosa di s che non piace, che non basta o non si capisce. E, ancora una volta, alla base ci sono le famiglie, i vuoti lasciati dai genitori e il deserto di modelli e valori e, purtroppo, di esempi positivi. E nessuno obbietta, perch anche ladulto, il genitore quarantenne o sessantenne, vuole la libert di uscire la notte, di provare i nuovi modelli di vita, di trasgredire. I tossicodipendenti sono scaltri e privi di ritegno, mentono e tradiscono, e le famiglie chiudono gli occhi fino a che il problema

MESI 12luGlio-aGoSto 2010

43

MESI 12luGlio-aGoSto 2010

44

I

NchIESTAcomunit di recupero

esplode. A quel punto, se le motivazioni, latenti o manifeste, hanno origine, come spesso accade, dal contesto in cui i tossicodipendenti vivono, pi che bene per loro venirne separati, ritrovarsi e confrontarsi con altre esperienze simili, lontano da tutto, rimettersi in gioco ed inseguire i propri perduti sogni, sentirsi parte di un progetto di vita nuovo, pulito e positivo. Questo un viaggio che non pu, inevitabilmente, durare meno di qualche anno e, per giungere a buon fine, non deve essere intralciato dal pietismo o dai luoghi comuni. Bene che il drogato sia trattato da chi lo conosce, da chi opera per passione, prima ancora che per la retribuzione, e, soprattutto, da chi in grado di essere compassionevole quanto fermo e riso-

luto. Purtroppo oggi aumentano i casi di persone con turbe mentali di difficile interazione e di complessa gestione che meriterebbero degli spazi il pi possibile a s stanti, allinterno di strutture dedicate e possibilmente pubbliche. Alcune debolezze della mente, dai disturbi alimentari (come lanoressia e la bulimia) a quelli del gioco dazzardo, dovrebbero essere trattate con soluzioni, medici, operatori e piani terapeutici personalizzati e forse poco si adattano a convivere con la realt della tossicodipendenza (sempre che a questa non siano legate). Durante la nostra inchiesta ci siamo resi conto che di comunit di recupero non ce ne sono mai abbastanza. Di qualunque tipo esse siano, laiche o religiose, grandi o piccole, queste strutture si dimostrano

sempre pi necessarie. Delle comunit che abbiamo visitato, una convenzionata e ottiene rimborsi pubblici, le altre vivono grazie a donazioni private, al volontariato e a una piccola percentuale di auto sostentamento. Certo che nessuna di queste si arricchisce, anzi, i fondatori, in alcuni casi, hanno investito importanti patrimoni personali. Tutte cercano di favorire il reinserimento dei giovani nella societ civile, alcune offrendo anche, accanto alle cure necessarie, la possibilit di imparare un lavoro e di riuscire ad esprimersi e a sentirsi utili grazie allo sviluppo di abilit personali. Ringraziamo tutti i volontari, i benefattori e i piccoli donatori che permettono a queste persone di avere ancora qualche speranza in un futuro migliore.

TROPPO FACILE DA TROVARE E DA COMPRAREil professore michele Brunelli: oggi il consumo di cocaina o di anfetamine diventato quasi una moda, se non un vero e proprio status-symbol.

DROGA

M

ichele Brunelli, bresciano, docente di Sviluppo sociale e di Storia ed Istituzioni dei Paesi afroasiatici presso lUniversit degli Studi di Bergamo, esperto nellosservazione e nellanalisi del fenomeno droga e ha condotto studi in particolare sul traffico e il consumo di stupefacenti nella provincia di Brescia. Professore, perch sbagliato distinguere tra droghe pesanti e leggere? Era una distinzione che era bene abolire. Cannabinoidi, hashish e marijuana, le cosiddette droghe leggere, sono sostanze comunque e assolutamente p