12Mesi - Aprile 2010

download 12Mesi - Aprile 2010

of 116

Transcript of 12Mesi - Aprile 2010

Patrizio Argenterio Riccardo Avigo Bruno Bettinsoli Giuseppe Cesari Fabio Mandelli Luciano MonariN. 4 ANNO II // APRILE 2010

PENSIERI DI

STRADE E QUARTIERI 1,00

MESIDAL CIA E

Viale Venezia Rezzato

DO MON

HINTERLAND

M EN SPoste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Brescia

IL

E IT TUAL DI AT E

CONO

MIA

INC

EO HIES T

PINIO

NI E C

ULTU

S A BRE RA D

VIAGGIO IN PROVINCIA

Castenedolo Carpenedolo Castiglione d/S Montichiari

COSA FAR DA GRANDE?

UN PAESE PER VECCHILe badanti venute dal freddo

LUIGI LUCCHINIUn vincente sconfitto

COSA VOGLIONO LE DONNEChi la pi bella del reame?VIDEOTECA

IL GIRO DITALIA PELO E CONTROPELO TU E IL FISCO QUI E L SUCCESSO

3 DODICI MESI // APRILE 2010

IN QUESTO NUMERO

Editoriale La legge non ammette ignoranza Prodotto & mercato Il Vescovo Mons. Monari: Brescia ha le qualit necessarie alla ripresa Fabio Mandelli: generosit a favore dellemergenza Bruno Bettinsoli: Comunit Montana, una storia da salvare Patrizio Argenterio: materie prime, trade on-line anche sul palmare Riccardo Avigo: capacit di rinnovarsi? Una sicurezza! Giuseppe Cesari: tutte le donne del presidente Tu e il fisco Strategia dimpresa Luigi Lucchini: un vincente sconfitto Mercato immobiliare

5 7 9 10 14 17 20 25 29 33 35 37 43

45 Metef 2010: una sfida per uscire dalla crisi 46 Convegno 12 Mesi: Fare impresa, qualcosa cambiato 49 Strade e quartieri: Viale Venezia 53 Hinterland: Rezzato 60 Viaggio in Provincia. Castenedolo, Montichiari, Castiglione d/S, Carpenedolo 74 Inchiesta: le badanti a Brescia 83 Storie Investigative 85 Inchiesta: I giovani e il lavoro Cosa far da grande? 94 Pelo e contropelo 97 Quello che le donne vogliono 103 Gentile Farmacista 104 Il Giro dItalia a Brescia 106 Qui e l 109 Videoteca 111 Specchio delle mie brame 112 successo

Mensile di attualit, economia, inchieste, opinioni e cultura da Brescia e dal mondo. Aprile 2010 Anno II - Numero 4 Rivista mensile - 1,00 VialeDucadegliAbruzzi,163-25124Brescia tel030.3758435-fax030.3758444 e-mail:[email protected] Direttore Responsabile RobertoBarucco e-mail:[email protected] Editore SalesSolutionssrl VialeDucadegliAbruzzi,163-25124Brescia RegistrazioneTribunalediBrescian.52del24/11/2008 PosteItalianeSpASpedizionein AbbonamentoPostale-70%-DCBBrescia Hanno collaborato AliceAimo,EvaAlessandri,GiovanniAltuni,RobertoBarucco,Luce Bellori,NicolaBendinelli,LivioBenassi,EsterinoBenatti,Elizabeth Bertoli,SilvioBettini,PaoloemilioBonzio,DonatellaCar,Alessandra Cascio,LodovicoCherubini,AlessandroCheula,AlessandroChizzoni, MarioConserva,EnricoFilippini,RolandoGiambelli,Roberto Giulietti,ViolaLadi,LucreziaLombardi,RiccardoMaffei,Ferdinando Magnino,SergioMasini,EnricoMattinzoli,CristinaMinini,Giorgio Olla,AntonioPanigalli,LucianoPonzi,MassimoPortolani,Francesco Rastrelli,GuidoSacchetto,EmanueleSalvi,SilviaSardi,Salvatore Scandurra,AlessandraTonizzo,SilviaValentini,LellaVanetti.

DODICI MESI

MESI

Impaginazione WaveCommunicationSrl Fotografie ArchivioSalesSolutions,RolandoGiambelli IlFotogramma,AgenziaReporter,Patrick MerighiBresciainVetrina,CristinaMinini Stampa MediagrafSpa-Padova Pubblicit

SalesSolutionsSrl VialeDucadegliAbruzzi,163 25124-Brescia tel030.3758435-fax030.3758444 [email protected]

MESI 12APRILE 2010

Edi ROBERTO BARUCCO

DITORIALE

5

TRECENTO.

MILIONI DI INCENTIVI

prile. Tempo di statistiche e verifiche, conteggioni da ragioneria di partito su tenute, cali, crescite, alchimie possibili, astensioni e distensioni. Nellaprile del dopo-voto, che ci accompagna dalla riflessione pasquale alle suggestioni tiepide del primo sole, c spazio anche per laltro aprile, quello della ripresa possibile, lenta, zoppicante, ma possibile, mentre i piani di assistenza, pensiamo alla Grecia, tentano almeno di ridare fiato alleconomia dellUnione. Allaprile dellintransigenza, pensiamo ai tuoni del ministro tedesco delle Finanze, in caso di emergenza Paesi espulsi dallEuro, rispondiamo con una punta dorgoglio nostrano, che giusto quello resta nelleconomia nazionale in trasformazione e nellimpresa. Se mostrare i muscoli sulla moneta unica una tentazione che alberga ancora nella foresta di Teutoburgo, sotto il sole di Roma la pioggia di incentivi intanto diviene Fondo Unico, suddiviso in tre macrosettori dinter-

A

vento, capace di contribuire alla ripartenza di una bella fetta di mercato. Trecento milioni di euro, pi o meno, quelli previsti per stimolare la ripresa. Andiamo dai frigoriferi agli scooter. Non manca il sostegno alla rottamazione dei computer, o allacquisto di elettrodomestici, alle abitazioni ad alta efficienza energetica, fino alle cucine componibili. E non manca nemmeno lattenzione al tessile, con un bonus finalizzato alla realizzazione dei campionari, alle macchine per uso agricolo ed alle gru per ledilizia. Nel pacchetto di proposte ci stanno anche i fondi destinati agli accordi di programma per la crisi industriale. Anche questa una prima risposta, certo parziale, ma dettata dalla buona volont, ai dati Istat, che indicano nel crollo del Pil del 5,1% nel 2009 il dato peggiore dal 1971. Mentre la Scozia sogna di diventare lArabia Saudita dellenergia (pulita), marina, come dice e con buone ragioni, il primo ministro Alex Salmond, guardando allo sfruttamento delle onde gelide dellatlantico, la penisola che si protende nel mare mediterraneo pu almeno sperare nella nuova primavera.MESI 12APRILE 2010

Odi ANTONIO PANIGALLI

PINIONI

7

LA LEGGE NON AMMETTE IGNORANZA necessario anche superare ogni barriera di ignoranza legislativa per essere certi di cosa si pu o non si pu fare per rispettare gli altri, la legge e quindi comportarsi onestamente. A fronte di queste belle dichiarazioni, linconfutabile dato di fatto, tutto italiano, la assoluta incertezza del diritto (e qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte per comprendere se nato prima luovo o la gallina sono cio le leggi fatte apposta per poi ottenere una cattiva applicazione oppure il contrario?), ma, quello che pi sconcerta riguarda le cause e la dimensione oggettiva del costrutto e cio: - in Italia NON possibile conoscere il numero totale delle leggi che fanno parte dellimpalcatura legislativa dello Stato: si parla di molte decine di migliaia, addirittura pi di centomila e coloro che hanno provato ad inventariarle (come il prof. Sabino Cassese, uno dei massimi esperti di diritto amministrativo) ne hanno messe in fila pi di 150.000 (in s solo un numero, ma, raffrontato al numero di leggi degli altri paesi Europei, fa rabbrividire e necessariamente deve far riflettere); - ogni nuova legge, giusta o sbagliata che sia, implica spesso un appesantimento burocratico, un incremento dei costi necessari alla sua gestione, una necessaria attivit di informazione, nonch la comprensione da parte dei cittadini e comunque di chi poi la deve applicare e far applicare; - al di l della confusione ingenerata dallincredibile numero di leggi, la difficolt subita o voluta della loro interpretazione porta a vere e proprie contraddizioni ed inefficienze, che spesso sfociano nellabuso e nella vessazione. Il tutto senza considerare che giudici ed avvocati da una parte e semplici cittadini dallaltra devono districarsi tra polverosi volumi che partendo dai Regi Decreti di fine Ottocento, fino alle recenti leggi repubblicane ricomprendono: limpianto strutturale della dottrina legislativa, gli usi e le consuetudini, le sentenze che producono nuova giurisprudenza, i regolamenti locali, le norme degli enti, ecc.. Verrebbe da dire ignoranti siamo e ignoranti resteremo e cos ci saranno quelli che andranno avanti col pensare: - che con un sistema legislativo cos mastodonticamente poderoso e sproporzionato , paradossalmente, pi facile fare i propri comodi; oppure - che lo Stato in questo modo toglie la libert ai suoi sudditi (ma a favore di chi? a discapito di tutti!); oppure - che meglio rimanere immobili per non doversi preoccupare di infrangere qualcuno dei milioni di codicilli e interpretazioni nascosti tra le pieghe. Tutte cose che fanno male allo stato e ai suoi cittadini. In realt alcuni spiragli ci sono: la Camera ha da anni approvato una risoluzione che impegna il Governo nel promuovere loperativit di strumenti informatici che consentano la consultazione gratuita da parte dei cittadini sulla rete Internet del testo della legislazione vigente aggiornato in tempo reale. Ma questo pu essere solo un palliativo e non un intervento risolutivo. Il succo che il sistema non andrebbe riformato, bens sarebbe necessario un reset complessivo ed una riscrittura da zero. A chi larduo compito? Di certo non a quelli che in questa gelatina ci navigano.

C

orruptissima in Re Publica plurimae sunt leges. Cos i disonesti la fanno sempre franca e i condottieri e/o i controllori, non per forza disonesti, spesso ci lasciano lo zampino (come con la marmellata e a volte pure non molto consciamente), soprattutto ai nostri tempi in cui i processi, che per norma sono infiniti, vengono invece svolti, di fatto e sovente, indipendentemente dal colore politico, per direttissima mediatica. Dal tempo di Tacito sono passati circa 2000 anni e purtroppo, nonostante quella che dovrebbe essere levoluzione della civilt, soprattutto nella penisola che ne stata una delle culle, poco cambiato in meglio. Una riflessione che, come rimbalza allocchio di chiunque, dovrebbe essere civicamente doverosa per tutti, nessuno escluso, sarebbe da farsi intorno al fatto che la legge non ammette ignoranza (o almeno non dovrebbe ammetterla). Tutti i cittadini di uno Stato devono conoscerne la legislazione e, come previsto anche dalla legge italiana, non possono mai giustificarsi con un non sapevo. La legge legge, magari anche uguale per tutti, e siccome la civilt di un popolo e di una nazione si misura dalle sue leggi, queste, come tali vanno conosciute e rispettate. Ma quale legge rispettare se risulta praticamente impossibile conoscerla? Essere a posto con la propria coscienza di sicuro un buon inizio, per, in una societ democratica, articolata e complessa,

MESI 12APRILE 2010

Tour fotografico

TOZEURTUNISIA

deserto e oasi di montagna

VIAGGIO 4 GIORNI 3 NOTTI : dal 6 al 9 Maggio 2010

un affascinante weekend-lungo alla ricerca di momenti magici ... nel rosso deserto di Tozeur ... con un maestro della fotografiaINFORMAZIONI DETTAGLIATE e PRENOTAZIONI :

KEN DAMY POSTI LIMITATI

con

Brescia - P.zza C. Battisti 2 - 030.396161 Borgo Wuhrer - 030.360580 museo Ken Damy di fotografia - corsetto S.Agata 22, Loggia Mercanzieoppure

Rdi SILVIO BETTINI

UBRICA

9

PRODOTTO & MERCATO CRISI O NON CRISIIL NOSTRO MONDO CAMBIERAlimprenditore non paga i suoi dipendenti questi non possono consumare, limpresa non vende e quindi fallisce. Il consumo alla base del capitalismo e del libero mercato. Gli imprenditori in concorrenza tra di loro investono in tecnologia per guadagnare competitivit, ma la tecnologia aumenta la quantit di prodotto a parit di forza lavoro, quindi ? 1) Ridurre gli occupati ? Impossibile, i lavoratori sono anche consumatori; 2) Aumentare la produzione ? Aumentano i beni prodotti, aumentano gli stipendi necessari per comprare la maggior quantit di beni disponibili (a prezzo di maggior inquinamento, rifiuti, sprechi ecc.). Questa la via tramite la quale il capitalismo genera ricchezza, quando per la tecnologia, aumentata la produzione, saturer i mercati cosa si pu fare ? 1) si riduce la produzione, soluzione non proponibile perch deprime i consumi; 2) si producono merci di minor qualit e durata inferiore; 3) si spostano i lavoratori dalla produzione di beni ai servizi o allo svago, per creare nuovi consumatori, ma anche questi beni prima o poi giungono a saturazione; 4) si spostano i lavoratori dalla manifattura alla pubblica amministrazione, ma ci determina una progressiva inefficienza del sistema che porta lo stato ad indebitarsi. 5) si importano nuovi consumatori (immigrazione); 6) si cercano altri consumatori in altre nazioni (globalizzazione). Perch la globalizzazione sia funzionale allo sviluppo deve consentire laccesso a mercati non saturi, dove oggi vivono milioni di persone in stato di povert. Queste popolazioni per poter consumare devono lavorare, quindi disporre di denaro. Le multinazionali aprono loro sedi produttive nei paesi non saturi dove tra laltro il costo della mano dopera molto pi basso, quindi le imprese producono a costo inferiore. Siccome per il mercato libero, non si pu impedire che limpresa immetta anche nei mercati dei paesi ricchi i prodotti a basso costo. Si verifica un aumento dellimportazione nei paesi ricchi di prodotti costruiti nei paesi poveri, mentre le esportazioni dei paesi ricchi rimangono invariate perch ancora non si creata nei paesi poveri una massa di consumatori benestanti in grado di acquistare merci dei paesi ricchi. La concorrenza delle merci importate a basso costo, colpisce per prime le aziende che costruiscono gli stessi prodotti importati, queste ultime per difendersi, iniziano ad importare semilavorati o prodotti finiti a baso costo, che rivendono come se fossero i propri. Nei paesi sviluppati si riduce la forza lavoro richiesta dal settore della produzione (sia a causa della globalizzazione che allo sviluppo tecnologico), che fare ? 1) si sfrutta il vantaggio tecnologico dei paesi pi evoluti, per creare merci pi competitive. Il processo di de-industrializzazione rallenta ma prosegue comunque perch se anche la ricerca, lo sviluppo e la produzione vengono fatte nei propri paesi, gran parte della produzione di semi lavorati proviene dai paesi a basso costo. 2) si sposta forza lavoro dalla produzione ai servizi e alla pubblica amministrazione. Questa soluzione stata attuata da molte nazioni prima della globalizzazione per risolvere il problema degli esuberi dovuti alla tecnologia; ma oltre un certo limite produce inefficienza che costringe gli stati ad indebitarsi. La globalizzazione, generando lo spostamento di prodotto dai paesi poveri a quelli ricchi origina un inverso flusso di ricchezza. Nei paesi sviluppati (a parit di consumi), le ricchezze in eccesso (risparmio accumulato negli anni dello sviluppo economico) tendono ad esaurirsi. Il ciclo prosegue finch i sistemi non tornano in equilibrio; il che significa che i paesi ricchi cederanno prima ricchezza in cambio di beni di consumo, dopodich dovranno competere con le economie che hanno condizioni di lavoro e salari molto pi bassi. Forse dobbiamo cominciare a pensare che, un giorno, saremo tutti pi poveri.MESI 12APRILE 2010

L

e teorie sulla crisi in atto ne individuano nei prodotti finanziari di dubbio valore generati dalla cosiddetta finanza creativa le cause scatenanti. La reale quantit (ai pi, me compreso, ignota) di tali prodotti determinerebbe la durata pi o meno lunga della crisi stessa, quando questi corpi estranei e dannosi saranno espulsi dal sistema il sistema torner a funzionare come prima. Sono anche state azzardate ipotesi fantasiose: la crisi sarebbe stata ingenerata a tavolino per mettere loccidente in ginocchio e favorire lavvento di unoligarchia sovrannazionale in grado di portare un nuovo ordine planetario mamma mia i soliti massoni! Ma si sa che le teorie del complotto sono sempre esistite: lomicidio Kennedy e la morte di Marilyn Monroe, le brigate rosse e le torri gemelli hanno fatto la fortuna dei produttori di inchiostro. Chiediamoci allora se davvero la crisi discenda dagli eccessi introdotti nel sistema o se il sistema stesso non sia di per se distorto; solo uno spunto per una riflessione pi ampia. Divaghiamo: la maggior parte dei sistemi che abbiamo concepito nasce dagli interessi di forze dominanti, da compromessi storici, dallesigenza di risolvere problemi sociali contingenti; quindi sistemi coerenti nel breve termine e entro ambiti limitati; gli interessi delle generazioni presenti non sempre coincidono con quelli delle generazioni future. Approfondiamo: la capacit del capitalismo di distribuire ricchezza inversamente proporzionale allo sviluppo tecnologico ed alla diversit dei mercati (diversa distribuzione della ricchezza e dei diritti sociali). Ci sono tre attori principali nel libero mercato: i proprietari delle attivit produttive, i dipendenti che vi lavorano e i consumatori. Il mercato funziona quando unimpresa produce un bene che viene acquistato da un consumatore, limprenditore paga i suoi dipendenti e realizza un suo personale guadagno, quindi dipendente e imprenditore si trasformano in consumatori. Se

10

P

ERSONAGGI

NECESSARIE ALLA RIPRESAdi SERGIO MASINI

BRESCIA HA LE QUALITA colloquio con il Vescovo di Brescia, Mons. Luciano Monari.Brescia, negli ultimi anni, a causa della crisi economica in atto ha subito un calo produttivo importante. Crede che troveremo, a breve, la forza e la fiducia per affrontare e superare questo difficile momento? Brescia stata sicuramente molto colpita dalla crisi economica, proprio in ragione della ricchezza dimprenditorialit presente in essa. Su citt e provincia pesa tantissimo la flessione delle esportazioni e del mercato: abbiamo pagato e stiamo pagando un prezzo indubbiamente alto; ci nonostante, la speranza di superare la crisi credo stia proprio nella sua stessa mentalit imprenditoriale. La capacit di tentare nuove strade, dimmaginare nuove realt dal punto di vista economico, commerciale e strutturale tipica degli imprenditori bresciani. La mia speranza che, grazie al privilegio creativo che contraddistingue il suo tessuto, la nostra citt sappia rialzarsi e creare nuova occupazione. Creativit e capacit di rischiare, attenzione e naso per cogliere le potenzialit del

MMESI 12APRILE 2010

ons. Monari, Vescovo di Brescia dallottobre 2007 e vice presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana), ci accoglie con disponibilit, nonostante gli impegni che scandiscono la sua giornata e ci riceve con cordialit negli ambienti della Curia, dove ci guida tra riflessioni sulla crisi, la famiglia e lintegrazione.

11

futuro: Brescia ha in s tutte le qualit necessarie alla ripresa e questo mi rende fiducioso nel suo domani. Questa situazione sta incidendo a suo avviso anche sulla vita sociale e familiare? In questo contesto la famiglia ha avuto e sta avendo una funzione importantissima e rappresenta, senza ombra di dubbio, uno degli ammortizzatori sociali pi efficaci. Senza pensare alle grandi famiglie patriarcali, purtroppo ormai rare, anche un nucleo di pochi componenti, uniti da legami saldi e sinceri, sa offrire un enorme sostegno. A prescindere dalla crisi economica, permane, vero, la crisi della famiglia, la perdita dei valori che ne facevano un tempo un rifugio sicuro, anche e soprattutto per i molti problemi che la vita pu presentare. Questo non vuol dire per che, nel momento del maggior bisogno, non si possa ritrovare in essa sicurezza e conforto; pu anzi essere proprio questo smarrimento a portarci a riscoprirne lenorme valore, quel suo essere un porto sicuro da cui partire e a cui fare ritorno. Levoluzione della societ italiana, dagli anni Settanta in poi, ha fatto s che

La mia speranza che la nostra citt sappia rialzarsi e creare nuova occupazione.ci trovassimo oggi in quella che detta da alcuni sociologi la fine dellepoca della famiglia. Ora ci sono legami funzionali, provvisori, limitati. Anche leccessiva ricchezza o la sua improvvisa mancanza possono aver inciso su questo fenomeno (basti pensare quanto costa oggi sposarsi o divorziare). C poi anche una motivazione di fondo: la mobilit; la stessa che si registra dal punto di vista economico. Un tempo ai dipendenti erano assegnati targhe, premi e diplomi per la fedelt dimostrata allazienda, dopo cinquantanni di fedele rapporto lavorativo. Oggi sarebbe impensabile. Lottica del lavoratore di sapersi adattare al mercato, sperimentarsi in nuovi ruoli, cambiare prospettive di collaborazione. Oggi luomo vive moduli di esperienze che possono essere rimossi da al-

cune relazioni ed introdotti, trapiantati in nuovi rapporti. Questo vale sia dal punto di vista economico e finanziario sia, purtroppo, da quello sociale, interpersonale ed affettivo. Presto ci renderemo conto di quale grave perdita rappresenti dal punto di vista umano. difficile vivere fianco a fianco di una persona per quaranta o cinquantanni, ma solo cos possiamo arricchirci. Solo cos ci permesso di andare in profondit, capire pienamente il nostro stesso io, comprendere i valori fondamentali che ci uniscono e che motivano le relazioni. Passare da una relazione allaltra gratificante nellimmediato, ma lascia una persona incapace di sapere chi fino in fondo, chi ama e di chi intende prendersi cura. Questo pu anche essere il motivo della instabilit, per alcuni, delle relazioni affettive? Avere delle responsabilit fondamentale per definirsi come essere umano. Essere sposati significa assumersi la responsabilit dellaltro, e questo motiva il lavoro, la fatica, i progetti per il futuro. Quando non si ha nessuno di cui prendersi cura ci si sente inutili. Nascono anche da questo vuoto le frustrazioni e le depressioni che sempre pi colpisco-

La famiglia ha avuto e sta avendo una funzione importantissima e rappresenta uno degli ammortizzatori sociali pi efficaci.no i giovani. Se allinizio di una giornata non so dare risposta alla domanda: Chi ha bisogno di me? rischio di credere di non essere importante, di non aver motivo dessere. E questa, dal punto di vista umano, una sconfitta enorme!. I media offrono ogni giorno esempi di comportamento ispirati a una morale relativa, in continua evoluzione.MESI 12APRILE 2010

C o n s o r z i o C e n t r o C i t t

Ripartono le iniziative del consorzio Bresciacentro. Ecco gli appuntamenti del 2010 per ritrovarsi... in centro naturalmente!

II negozi del Consorzio sono aperti: Domenica 14 Marzo Domenica 28 Marzo Domenica 18 Aprile Domenica 02 Maggio Domenica 04 Luglio Inoltre vi segnaliamo due aperture straordinarie fino alle ore 23.00 Venerd 30 Aprile in concomitanza con la notte bianca mille miglia; Gioved 27 Maggio in concomitanza con la notte rosa con l'arrivo del giro d'Italia.

Circoscrizione Centro

PQuesto come sta influenzando la crescita morale e lidentit dei giovani bresciani? Si rischia, a parer mio, una profonda perdita di valori e di prospettiva, per recuperare i quali proprio dagli adulti che bisogna partire. Un giovane ha bisogno di un mondo adulto credibile che

ERSONAGGI

13

Certi comportamenti religiosi vengono modificati e arricchiti proprio dal confronto, quando si meno impauriti da esso.gli faccia da punto di riferimento nella ricerca personale di una propria identit e una propria strada nella vita. Ladolescente si caratterizza soprattutto per la propensione a tagliare i legami con il passato cos da immergersi nel mondo che lo circonda, sperimentandolo. Deve verificare i suoi limiti e le sue possibilit. Per questo ha bisogno di rapportarsi con dei genitori che hanno vissuto la loro vita in solidit e fermezza. Sperimentare bene per un giovane, ma solo il dialogo e lesperienza in famiglia gli permettono di avere il coraggio e la libert necessari per affrontare la vita, senza cadere in pericolosi eccessi. Viviamo in un periodo che ha scoperto la storicit dei comportamenti etici, confondiamo per la storicit con la necessaria relativit. sbagliato. Luomo nella storia seleziona determinate scelte in base allesperienza e alla riflessione. Di fronte a molteplici strade possiamo vagliare una ragionata selezione di quali sperimentare. una capacit che abbiamo perso, come infatuati dalla scoperta. Non riusciamo a vedere nella storia lintreccio dei comportamenti umani con i valori, e cos lo stesso mondo degli adulti ne risulta disorientato. La soluzione lautocoscienza. Luomo ha in s la capacit di smettere di vivere alla giornata, prendere decisioni, maturare scelte, com-

prenderne e pagarne il prezzo e, cos, perseguire un proprio obiettivo. un cammino lungo ma solido, possibile. Brescia una delle citt italiane con maggiore percentuale dimmigrati. Questo sta comportando unintegrazione lenta, a corrente alternata. Sotto il punto di vista religioso pi facile unintegrazione alla presenza di diverse etnie e religioni? Sicuramente pi fattibile lintegrazione laddove non vi siano due grandi religioni a confronto, ma pi tradizioni ed esperienze religiose. Bisogna comunque fare un distinguo tra il rapporto fra religioni e quello fra credenti. Tra credenti convivere, dialogare e collaborare tra persone di religioni diverse fattibile ed anzi utile. Laddove ci sono democrazia e rispetto reciproco, educazione e buon senso, possibile vedere oltre le sovrastrutture, per concentrarsi ed avvicinare il vero nucleo della fede. Integrare pi credi per impossibile. Storicamente sempre successo che, quando si tentato di accomunare tre religioni, il risultato stato solo di fondarne una quarta, come nel caso dei bai (minoranza etnica della Repubblica Popolare Cinese, ndr.) nel tentativo di riunire Buddismo, Cristianesimo ed Islam. La strada non questa, ma la convivenza nel confronto reciproco.

LIslam, a contatto con loccidente, inevitabilmente deve porsi il problema della tolleranza. In Arabia Saudita pu, per esempio, pensare dimpedire laccesso ai luoghi santi ai non musulmani, mentre in Europa questo ragionamento non pi fattibile. Certi comportamenti religiosi vengono modificati e arricchiti proprio dal confronto, quando si meno impauriti da esso. Ci sono per esempio bambini e genitori, ind o musulmani, che partecipano della vita degli oratori; se non si ha paura dellaltro possibile. Pensa che questo valga anche per i matrimoni misti? Un matrimonio misto sicuramente pi difficile da gestire, ma se entrambi i coniugi hanno una sufficiente maturit allora possibile. Devono essere consci del prezzo da pagare ed essere disposti allo sforzo perch, dal punto di vista affettivo, sociale e culturale, hanno in comune quanto basta per costruire un progetto di vita insieme che superi le diversit religiose. Condividere valori, esperienze e memorie da questo punto di vista fondamentale per sperare che il legame duri nel tempo. Lunione nel matrimonio significa dare vita a qualcosa di nuovo e creativo, che risponda perfettamente allidentit dentrambi i coniugi.

Il Vescovo, Mons. Luciano Monari.

MESI 12APRILE 2010

14

P

ERSONAGGI

GENEROSIT A FAVORE

DELL EMERGENZA1.050 biglietti venduti e un po di commozione promuovono a pieni voti la cena tenutasi al Brixia Exp-Fiera di Brescia, nel corso della quale i cittadini bresciani si sono stretti a Don Cesare, parroco di Monticchio e Onna, i due comuni in provincia de LAquila, e ai volontari della Protezione Civile in segno di apprezzamento, non solo per quanto hanno fatto in Abruzzo, ma anche per ci che rappresentano nel quotidiano della nostra Provincia. Promotore e padrino delliniziativa, Fabio Mandelli, Assessore Provinciale allo Sport e Tempo libero, Politiche giovanili e Protezione Civile, una laurea in storia a Venezia e una grande passione per lo sport, la solidariet e le Harley Davidson. Da quanto tempo vicino allambiente della Protezione Civile?di SERGIO MASINI

Intervista con lAssessore Provinciale Fabio Mandelli, al lavoro, dopo il successo del 1 Gal della Protezione Civile, per portare nuova speranza allAbruzzo.Da prima che diventasse un impegno. Praticavo gi il volontariato con altri amici e, saputo dellemergenza in Abruzzo, abbiamo organizzato due viaggi in aiuto delle vittime. Solo in seguito ho avuto la grande fortuna di trasformare una passione in unoccupazione a tempo pieno. Cosha fatto, non appena saputo del terremoto dellAquila, e quali sono state le sue prime impressioni una volta giunto sul posto? Nellaprile dellanno scorso, quando si verificata la scossa principale del terremoto, ero consigliere provinciale, in Broletto; con alcuni amici, dopo aver avuto la lista di ci che serviva, ci siamo attivati per recuperare il tutto ed organizzare la spedizione. Com immaginabile, appena arrivati, la prima sensazione stata di spiazzamento: il terribile freddo, la pioggia battente, i volti stanchi. Dovevamo scaricare i tre furgoni di generi alimentari che avevamo con noi e, guardandoci intorno, ci si rendeva conto che, alla quarta settimana dal primo allarme, anche la corsa agli aiuti andava scemando, nonostante il bisogno fosse

La protezione Civile deve gestire le fasi di prevenzione e di emergenza, non i grandi eventi.ancora altissimo. Come si comportata Brescia negli aiuti? Solerte e generosa, come sempre, non

MESI 12APRILE 2010

Fabio Mandelli, assessore provinciale.

15

solo nel sostegno economico e di generi di prima necessit, ma anche dal punto di vista fattivo, sul posto. Dei tre campi daccoglienza realizzati dalla Regione Lombardia (tra Monticchio e Paganica), due erano quasi interamente gestiti dalla Protezione Civile della Provincia di Brescia. Sono stati circa mille i volontari bresciani che hanno portato aiuto nei primi, difficilissimi mesi del post terremoto. La realt che lei rappresenta ha una dipendenza diretta, per via gerarchica, dallo Sato? Dipendiamo, dal punto di vista amministrativo, dal Dipartimento della Protezione Civile. Abbiamo ovvi ed ottimi rapporti con la Regione che questanno ha emesso un bando per lacquisto di 192 mezzi (di cui una parte sar a noi destinata per la ridistribuzione tra le associazioni bresciane). La nostra Provincia stata quella che ha presentato pi richieste di contributo su progetti nellanno 2009, ben 75. Ad oggi, grazie anche e soprattutto al solerte lavoro della Regione, sono stati tutti interamente finanziati, a comprova dellapprezzamento e fiducia nel nostro impegno. A livello legislativo c, a suo avviso, qualcosa da rivedere o cambiare? S, soprattutto dal punto di vista amministrativo. Faccio due esempi: non si mai ottenuto di togliere integralmente il 20% dellIVA sullacquisto dei mezzi. Un secondo problema, comune a tutte le associazioni, sono poi le assicurazioni, relative tanto ai mezzi quanto alle persone. Queste ultime, con il relativo vestiario e lattrezzatura, rappresentano una delle spese che pi incidono sui gruppi, ed incredibile che non si possa contare su sgravi o facilitazioni. Protezione Civile e S.p.A: cosa ne pensa? La protezione Civile deve, a mio avviso, gestire le fasi di prevenzione e di emergenza. Credo non le sia proprio il governo

di grandi eventi come S.p.A.. normale e giusto che sul territorio ci si attivi per situazioni che coinvolgono un gran numero di persone, dalla gara ciclistica alla manifestazione. Ha senso una delega ad hoc che snellisca le pratiche burocratiche in caso di determinate calamit, per la ricostruzione o la messa in sicurezza. Da qui, per, ad occuparsi del G8 o del Giro dItalia, credo significhi volersi arrogare compiti che non dovrebbero competere alla Protezione Civile. Servono specifiche competenze per entrare a far parte di unassociazione di volontariato? Non ci sono limiti se non la maggiore et, chiunque voglia aderirvi deve seguire un corso base di ventiquattrore, naturalmente gratuito. Ognuno pu fare la sua parte in base alle proprie capacit e disponibilit, dal monitoraggio, allallestimento di strutture demergenza, dallantincendio boschivo alla prevenzione di smottamenti e di rischi idrogeologici, da interventi in zone di pericolo al semplice, ma importantissimo coordinamento. Quant importante la prevenzione? Ovviamente di fondamentale importanza, soprattutto dal punto di vista idrogeologico. Purtroppo ci che stato costruito senza adeguati criteri getta sempre unombra di criticit sulla sicurezza; il territorio stato lungamente abusato e non possiamo, oggi, esimerci dal tenere costantemente monitorati certi edifici. La prevenzione naturalmente c, efficace, ma come la costante osservazione dun corpo malato: aiuta, ma non basta ad evitare brutte sorprese A questo proposito, sarebbe bello e molto positivo se prima della loro approvazione definitiva in Consiglio comunale i Piani di governo del territorio (Pgt) passassero al vaglio della Protezione civile, per un parere mediamente vincolante: si eviterebbero molti fatti spiacevoli. Parliamo della cena di

gala, com nata lidea? Lo scorso settembre, da pochissimo investito della carica di assessore alla Protezione Civile, ho lanciato ad un amico rotariano lidea di un evento congiunto. La disponibilit stata unanime e immediata. Grazie allinteressamento di molti amici e sponsor generosi liniziativa si concretizzata velocemente: la somma raccolta ci permetter a breve dacquistare un veicolo di regia mobile, di cominciare a dotarlo di attrezzature importantissime per meglio gestire i soccorsi in ogni potenziale calamit ed emergenza. Ovviamente, daremo spiegazione di come si scelto dinvestire ogni euro per il suo allestimento. Non fini-

Dei tre campi daccoglienza realizzati dalla Regione Lombardia, due erano quasi interamente gestiti dalla Protezione Civile della Provincia di Brescia.r mai di ringraziare tutti. Si rifar? Sicuramente. Lidea di riproporla per il maggio del 2011. Mi auguro che, in futuro, possa diventare un appuntamento fisso. Quali gli obiettivi a breve termine? mio proposito promuovere nuove partnership tra le associazioni locali, e stiamo lavorando ad un protocollo dintesa con i Lions, i Cavalieri di Malta ed i Rotary. Una bella notizia da poco giunta mi conferma, inoltre, il prossimo inizio dei lavori per la realizzazione a Monticchio, in uno spazio offerto dalla Diocesi, di un centro di aggregazione. Sar un punto di riferimento importantissimo di cui, specialmente i pi giovani, sentivano la mancanza. Si tratta di un progetto che portavamo avanti da tempo come Provincia, con lappoggio del Giornale di Brescia e dellAssociazione Comuni Bresciani. Sar costruito ad opera di alcune aziende bresciane e rappresenter un importantissimo e tangibile segno della possibilit di rinascita in quelle zone cos duramente colpite.MESI 12APRILE 2010

Nuova BMW Serie 5

www.bmw.it

Piacere di guidare

DESIGN E TECNOLOGIA hANNO TROVATO UN PUNTO DINCONTRO.La tecnologia fatta di idee e passione. Per questo, eleganza e performance si uniscono in uno stile ineguagliabile: lo stile con cui nasce la nuova BMW Serie 5, leader di efficienza nel suo segmento grazie ai dispositivi BMW EfficientDynamics integrati di serie. Grandi prestazioni si fondono con il massimo del comfort di guida, grazie al cambio automatico a 8 rapporti, allIntegral Active Steering e ai sistemi pi moderni di controllo dellassetto, come il Driving Dynamic Control e lAdaptive Drive. Nuova BMW Serie 5, inizia un viaggio alla ricerca della bellezza. Siete pronti a partire?

NUOVA BMW SERIE 5. BELLEZZA DA ESPLORARE.

VENITE A PROVARLA NELLA NOSTRA CONCESSIONARIA BMW.

BMW Financial Services: la pi avanzata realt nei servizi finanziari. BMW e . Incontro al vertice della tecnologia. Consumi ciclo urbano/extraurbano/misto (litro/100km): da 8,1 (7,7)/5,1 (5,1)/6,2 (6,1) (525d) a 15,4/7,5/10,4 (550i).Emissioni CO2 (g/km): da 162 (160) (525d) a 243 (550i).

Concessionaria BMW Dinamica - Via Breve, 4 - Tel. 030 3696011 - BRESCIA

P

ERSONAGGI

17

COMUNIT MONTANABruno Bettinsoli, presidente della Comunit Montana della Valle Trompia: s alla riorganizzazione, ma senza danneggiare la solidariet territoriale.di ROBERTO GIULIETTI

UNA STORIA DA SALVAREsintetizza lutilit e il ruolo di un ente sovra comunale che trova la sua ragione dessere nella solidariet territoriale, nella possibilit concreta di fare sintesi tra 18 Comuni, coordinando i programmi che interessano lintera Valle. Per essere pi chiari, si parla di progetti come lautostrada o il collettore delle acque reflue; della pista ciclo-pedonale che attraverser lintera Valle fino a Bovegno; del sistema bibliotecario che ha messo in rete tutte le biblioteche dei 18 Comuni. E ancora, del sistema museale con la via del ferro, delle armi a Gardone, della cultura e delle tradizioni a Lodrino, delle miniere a Pezzaze. Ma non solo. La Comunit Montana coordina il distretto socio assistenziale della Valle e grazie al lavoro dei suoi amministratori, negli anni 80, lospedale di Gardone si potuto ampliare e diventare un punto di riferimento sanitario per tutti i cittadini. Tutto questo senza tralasciare il ruolo

e non ci fossero le Comunit montane, i Comuni dovrebbero inventarci e se dovessero venire cancellate, qualcuno dovr prenderne il testimone. Cos Bruno Bettinsoli, presidente della Comunit Montana della Valle Trompia,

S

La Comunit Montana della Valle Trompia trova la sua ragione dessere nella possibilit concreta di fare sintesi tra 18 Comuni.istituzionale di salvaguardia del territorio e del paesaggio con la cura delle montagne e dei suoi boschi e con un occhio di riguardo alla tutela del fiume Mella che tanta parte ha nella storia di questa Valle. Il futuro di questi Enti da mesi al centro di un dibattito tra le forze politiche e Bettinsoli non si tira indietro nellesprimere il suo pensiero: Non vogliamo resistere a tutti i costi ed anzi credo che la riorganizzazione voluta dallo Stato, che si concretizzata con una nuova leggeBruno Bettinsoli.MESI 12APRILE 2010

18

P

ERSONAGGI

Occorre fare rete per ottenere servizi migliori e a costi pi contenuti.regionale che prevede per le Comunit Montane unassemblea dei soli sindaci e un direttivo composto da quattro persone oltre al presidente, vada nella giusta direzione. Allo stesso tempo sono fortemente convinto che in tutti questi anni siamo stati in grado di costruire un patrimonio che non deve andare disperso. Certo che, oltre ai tagli previsti in Finanziaria, 700mila euro sono stati tolti allEnte valtriumplino, mentre le risorse messe a disposizione dalla Regione Lombardia ammontano a 8 milioni di euro per tutte le 23 Comunit Montane presenti in Lombardia. A noi arriveranno 335mila euro ha precisato il presidente ma rispetto ad altre realt si adottato un criterio redistributivo iniquo. Per il futuro sar necessario ridiscutere i criteri di finanziamento con la nuova Giunta del Pirellone. Intanto la Comunit Montana della Valle Trompia ha una previsione di bilancio, per il 2010, di 6,5 milioni di euro, senza tagli ai servizi ma tutto improntato al risparmio. Riorganizzazione del personale interno, riduzione dei compensi della Giunta, rivalutazione del patrimonio immobiliare e unattenta analisi delle societ partecipate che dovranno dimostrare solidit e di saper andare avanti anche da sole. Noi continueremo comunque con i tanti progetti che stiamo realizzando ha voluto aggiungere il presidente Bettinsoli . Supereremo anche gli intoppi dellultimo momento relativi agli espropri e finalmente vedremo linizio dei lavori dellautostrada che attendiamo da quasi mezzo secolo; proseguiranno quelli per il collettore delle acque reflue che fino ad oggi ha visto investimenti per 40 milioni di euro e che vedr la sua ultimazione entro il 2013 e proseguirMESI 12APRILE 2010

la realizzazione della pista ciclo-pedonale. Ma non solo. Vogliamo che gli abitanti della nostra Valle vivano meglio e per raggiungere questo obiettivo occorre fare rete, fare sistema tra i no-

stri 18 Comuni per ottenere servizi migliori e a costi pi contenuti. Oggi non possiamo pi fare da soli e fare le cose insieme, per la nostra Valle, una tradizione che vogliamo mantenere.

.IL TERRITORIOIl territorio che costituisce la Comunit Montana della Valle Trompia si estende su una superficie di circa 380 chilometri quadrati e si trova inserita tra le Valli Sabbia, Camonica e Sebino Bresciano con la citt di Brescia al confine sud. La Comunit Montana composta da 18 Comuni: Bovegno; Bovezzo; Brione; Caino; Collio; Concesio; Gardone Val Trompia; Irma, Lodrino; Lumezzane; Marcheno; Marmentino; Nave; Pezzaze; Polaveno; Sarezzo; Tavernole sul Mella; Villa Carcina. abitata da oltre 115mila abitanti concentrati soprattutto tra Gradone e Brescia con punte che vanno dai 130 cittadini di Irma ai circa 24mila di Lumezzane. La Valtrompia il suol che il Mella irriga, il fiume che ha origine dalle pendici del passo Maniva e che, dopo aver attraversato la Valle e lambito Brescia, si dirige verso lOglio. Da S. Colombano a Brescia, il fiume si snoda per pi di 40 km ricevendo numerosi affluenti.

20

P

ERSONAGGI

TRADE ONLINE ANCHE SUL PALMAREMetalOnMarket, unidea vincente che risponde alle esigenze del mercato.

MATERIE PRIME

MESI 12APRILE 2010

21

Patrizio Argenterio.

i vuol sapere in tempo reale il prezzo alla Borsa dei metalli di Londra dellalluminio, delle billette dacciaio, del polipropilene e da alcuni giorni anche del molibdeno e del cobalto? Il portale MetalOnMarket (www.metalonmarket.com) la risposta. Oggi, per non perdere migliaia di euro con

S

di ROBERTO GIULIETTI

un acquisto intempestivo, necessario conoscere, in real time, quanto sono quotate le materie prime e noi offriamo questo servizio essenziale a tutti i professionisti del settore. Cos lamministratore delegato del portale, Patrizio Argenterio, sintetizza undici anni di storia, di caparbiet nel portare avanti unidea che doveva funzionare. Quando nel 1999 abbiamo iniziato questa avventura, in pochi ci hanno dato credito, noi invece abbiamo continuato a crederci, senza mollare, ed oggi siamo i primi in Italia e forse anche in Europa. Non per questo vogliamo accontentarci e lobiettivo per il futuro quello di continuare a crescere. E le strategie sono chiare e definite. Gi oggi possibile ricevere le quotazioni sul cellulare ma presto lutilizzo del nostro portale potr essere inserito come applicazione nei telefonini di nuova generazione rendendolo disponibile in qualunque momento e non dovendo ricorrere ad un computer. In secondo luogo precisa Argenterio entro lanno saranno ampliati i servizi con linclusione delle quotazioni del ferro e della plastica ed infine, tra le opzioni che stiamo valutando, stata inserita anche la possibilit di coinvolgere nel capitale sociale un Istituto di credito consentendoci in questo modo di diventare una Societ di intermediazione mobiliare (Sim) con la possibilit di trasformarci in broker e compiere un ulteriore salto di qualit. Il mercato, quello composto dai produttori, dai commerciali, dai consumatori dei prodotti trattati al London Metal Exchange (Lme) apprezza i servizi proposti da MetalOnMarket, visti i circa 600 contratti attualmente in corso. Ci sono comunque margini di miglioramento continua la. d. . Abbiamo stimato che ci sia ancora una quota importante di professionisti, non solo italiani, del settore, che potrebbe essere interessata a disporre delle quotazioni in tempo reale o differito. Il 95% dei clienti del portale costituito, infatti, da operatori nazionali, ma potrebbe essere stimolante

confrontarci con un mercato pi ampio e andare oltre confine visti i costi estremamente bassi e quindi concorrenziali che siamo riusciti ad esprimere con il nostro servizio. DIECI ANNI DI CRESCITA Il portale MetalOnMarket nasce, come detto, nel 1999 da unintuizione di Patrizio Argenterio, allora commerciante di materiali ferrosi e non ferrosi, e con il supporto di Francesco Bonomelli e di Riccardo Maffei della neonata Wave come partner tecnologici, con lintento di far incontrare domanda e offerta di metalli non ferrosi, una vetrina virtuale a disposizione dei commercianti per promuovere i materiali giacenti e disponibili in magazzino. Realizzata la prima piattaforma, i promotori si fanno garanti e certificano la veridicit dei dati esposti. Lidea troppo innovativa per il periodo, si parla della fine degli anni Novanta quando internet stentava ancora ad essere lo strumento al quale oggi riconosciamo un ruolo indispensabile. Di fatto lidea stenta a prendere piede anche per la tradizionale diffidenza che caratterizza gli operatori del settore. Nel 2001 la prima svolta con larrivo di un responsabile commerciale e soprattutto con il cambio di strategia che si realizza grazie ad un accordo con Reuters. Dieci anni fa ricorda Argenterio per conoscere il prezzo dellalluminio al London Metal Exchange (Lme) dovevamo aspettare la pubblicazione sui quotidiani economici, naturalmente con un giorno di ritardo. I pochi che potevano permettersi un collegamento molto costoso con lagenzia internazionale Reuters, avevano i prezzi di chiusura della Borsa o al massimo le quotazioni due volte al giorno. Il portale Metal On Market diventa uno dei 46 rivenditori autorizzati dei servizi dellagenzia. Nel frattempo cresce anche la conoscenza di internet degli imprenditori. del 2004 laccordo con un broker accreditato al Lme che consente agli utenti del portale di operare sulla Borsa con strumenti di copertura finanziariaMESI 12APRILE 2010

Pcon lobiettivo di ridurre al massimo il rischio derivante dalla volatilit dei prezzi. Nel 2005 inizia la crescita al ritmo di 150 nuovi abbonati lanno e viene inserita anche la quotazione delle materie plastiche trattate a Londra. Anno dopo anno, grazie soprattutto alle indicazioni dei clienti, la piattaforma viene sviluppata e vengono aggiunti nuovi servizi, come le quotazioni espresse in euro, oltre che in dollari, grazie a un cambio valute anche quello in tempo reale, mentre per i nostalgici si possono vedere i prezzi ancora in lire. Si pensa poi di arricchire il portale con analisi tecniche giornaliere, statistiche, grafici, previsioni, performance annuali, insomma tutto quello che oggi serve ad un operatore per concludere un affare al meglio. Oggi la volatilit dei prezzi cos elevata precisa Argenterio che impensabile non avere a disposizione tutte le informazioni in tempo reale e le nuove tecnologie si sono rivelate uno strumento indispensabile a tale scopo. Intanto dal 2008 MetalOnMarket mette a disposizione dei propri abbonati le quotazioni, con relativi servizi aggiuntivi, anche delle billette dacciaio trattate al Lme tramite i contratti futures regionali Mediterranean (FMD) e Far East (FFD) mentre pi recente lingresso nel portale delle quotazioni di cobalto e molibdeno. Entro questanno aggiunge il responsabile commerciale, Fabio Inverardi sul nostro portale saranno disponibili anche i prezzi di ferro e plastica trattati al London Metal Exchenge e tutte queste novit saranno presentate agli operatori che verranno al Metef in programma in aprile a Montichiari. IL PROTAGONISTA Il ricordo degli inizi della storia imprenditoriale di Patrizio Argenterio legato allodore dellolio delle macchine. Sono quelle agricole che il padre produce nella sua azienda. Un odore al quale rimasto affezionato, dal quale non si mai voluto completamente allontanare anche se alcune scelte lo hanno portato ad impegnarsi in altri settori. Linizio per l quando a 18 anni entra nellazienda di famiglia. Tradizionale gavetta, altrettanto prevedibile voglia di uscire dallombrello protettivo del padre. Loccasione arriva con linserimento in una grande azienda siderurgica bresciana della quale, dopo solo cinque mesi, diventa direttore commerciale. il 1989 e con il crollo del muro di Berlino si

ERSONAGGI

23

aprono nuovi scenari e nuovi mercati soprattutto per il settore siderurgico. Unoccasione da non perdere e dopo pochi mesi Argenterio in Polonia e pi tardi sar in Bulgaria dove comincia a commercializzare metalli ferrosi e non ferrosi con lItalia. Facevo viaggiare 400 camion allanno, due ogni giorno lavorativo racconta , in quegli anni, nei Paesi dellEst, cera tantissima disponibilit di quei prodotti. Ed alla fine degli anni 90 che per far incontrare domanda e offerta di metalli non ferrosi nasce il portale MetalOnMarket. Nel 2000 iniziano per i primi segnali di uninversione di tendenza, con i nuovi governanti che indicano i prodotti siderurgici come strategici con la conseguente scelta di contingentarli. Il punto di criticit viene raggiunto nel 2003. Ed in quellanno che viene acquisita la Zenith, con sede a Manerbio che produce contenitori in alluminio per uso alimentare e fogli sottili di alluminio puro, meglio noti come carta stagnola. Argenterio torna a respirare lolio delle macchine. La Zenith, che oggi gestisce mio figlio Andrea, era gi allora una bella azienda che aveva solo bisogno di ripartire ricorda limprenditore Ho rimesso ordine nella gestione, nei tempi di produzione, puntando ad evitare sprechi e cercando bravi venditori. I risultati si sono tradotti in una crescita del fatturato che da 1,6 milioni di euro del 2003 arrivato ai 6 milioni dello scorso anno. Nel frattempo arriva limpegno in Wave Group con il ruolo di amministratore delegato. E per il futuro? Per qualche anno ancora la gestione delle societ nelle quali ho messo la mia esperienza e la mia passione nel fare le cose. Poi andranno avanti i miei giovani soci e mio figlio, anche se gli amici che mi conoscono ci credono poco.

www.metalonmarket.com

MESI 12APRILE 2010

ESTRUSIONE - PRESSOCOLATA - FONDERIA - LAMINAZIONE - FINITURE - LAVORAZIONI MECCANICHE - SALDATURA - RICICLO

metef-foundeq

14-17 Aprile 2010Centro Fiera del Garda Montichiari Brescia Italyadnord.it

lexpo nr 1 nel mondo dei metalli

INTERNATIONAL ALUMINIUM ExHIBITION 8th EDITION

INTERNATIONAL FOUNDRy EqUIPMENT ExHIBITION 5th EDITION

Due eventi un grande appuntamento internazionale in costante sviluppo: una occasione unica per incontrarsi e fare business.

Patrocinatori: AIB - AIFM - AIM - AITAL - AMAFOND - ASSOFOND ASSOMET - CEMAFON - CIAL - EAA - ESTAL - FACE FEDERFINITURA - IIS - OEA - qUALITAL - UNCSAAL

CCIAA - Camera di Commercio di Brescia Provincia di Brescia - Assessorato alle Attivit Produttive - Lavoro - Economia e Formazione Professionale

www.metef.com

Segreteria Organizzativa: Edimet Spa, via Brescia, 117 - 25018 Montichiari (BS) Italy - Tel. +39 030 9981045 - Fax +39 030 9981055 - [email protected]

P

ERSONAGGI

25

CAPACIT DI RINNOVARSI?

UNA SICUREZZA!CO.GEN. S.p.A.: storia di unazienda attiva nel mondo della sicurezza che deve il proprio successo alla capacit di rinnovarsi e allintuito del suo amministratore delegato.

Riccardo Avigo.

R

di GIOVANNI ALTUNI

iccardo Avigo, numero uno della CO.GEN. S.p.A., ci racconta il percorso ventennale di unazienda di sistemi integrati di sicurezza e tecnologici che ha saputo adattarsi alle evoluzioni storiche interne ed esterne nel segno della diversificazione, del rapporto col cliente e dellinnovazione. Un modello dimpresa che, in tempi di crisi, pu insegnare molto. Come ha iniziato la sua carriera nel

mondo del lavoro? Come artigiano, lavorando per unazienda di installazione di sistemi di sicurezza che subappaltava buona parte delle attivit in conto terzi. Ho sempre amato lartigianato: vengo da una famiglia di origine contadina che mi ha trasmesso i valori e limportanza della manualit. Questa prima esperienza stata piuttosto rapida, dopo un paio danni sono stato chiamato per il servizio militare.

E lesperienza in divisa? La pi bella della mia vita, secondo me un peccato che sia stato sospeso il servizio militare. Suonavo, e lo faccio ancora, il flicorno baritono e tenore nella fanfara degli Alpini e giravo tutta Italia. Certe esperienze aiutano a crescere, non dimenticher mai il nostro maresciallo (ora sergente maggiore), una delle persone pi dure che esistano. Gli devo moltissimo, ci sentiamo ancora. Al ritorno dalla leva la sua passioneMESI 12APRILE 2010

per il lavoro fu subito notata. Lazienda per la quale lavoravo mi propose di acquisire il project management di tutti i lavori. Ci provai ma mi accorsi subito che non faceva per me, ero troppo giovane e preferii tornare a fare il mio semplice lavoro da artigiano. Nel tempo trasformammo la ditta artigiana in una Snc che lavorava per le primarie realt del territorio attive nel settore della sicurezza. Nel 1989 il vostro raggio dazione si allarga. S, un imprenditore dotato di grandissima capacit commerciale ci propose un rapporto di collaborazione che nel 1989 port alla nascita di CO.GEN. Lui avrebbe venduto, mentre noi ci saremmo occupati della parte tecnica. Linizio fu dedicato principalmente alla sicurezza nellambito dellantincendio. Erano anni duri, lavoravamo in qualit di contoterzisti per realt di grandissime dimensioni (fra queste grandi gruppi quali Alitalia e IBM). Era il periodo di tangentopoli e il mercato si stava fermando. Operando nella sicurezza avevamo un rapporto fiduciario con linterlocutore, costruimmo su queste basi un nuovo mercato relativo alla gestione di tutte le tipologie di impianto lavorando direttamente per il cliente finale. E la svolta? Giunse nel 2003, nella sicurezza eravamo percepiti come un interlocutore di primo livello in grado di soddisfare anche le esigenze pi spinte. Fu cos che GSH Holding, grande gruppo attivo in questo settore partecipato dal Fondo Convergenza, invest sulla nostra realt diventando socio. La rete di relazioni di GSH ci consent di entrare in contatto con clienti di altissimo profilo. Riuscimmo ad esempio a lavorare per il Ministero dellInterno, gestendo la sicurezza di numerosi Siti Strategici sottoposti a segreto dufficio. E non solo: primari istituti di credito (Fineco), operatori della grande distribuzione organizzata (Oviesse, Coin, Stroili Oro, Limoni, Stefanel) e grandi realt industriali (Gruppo Beretta Armi, Tamoil, Gruppo Api) si sono rivolte a noi per risolvere e gestire tutte le loro problematiche legate alla sicurezza. Si trattava di interventi ad altissimo contenuto tecnologico che ci vedevano fortemente motivati e rendevano bene.

Lidillio, per, fin presto. Come purtroppo capita troppo spesso il fondo dinvestimento, verso la fine del 2008, decise di tirare i remi in barca. Si erano resi conto che la crisi in corso non consentiva di mantenere la crescita commerciale promessa e persero interesse per il progetto. Come reag? Ci avevo messo ventanni della mia vita e non mollai. Siamo sempre stati bravi a curare il rapporto con i clienti ed stato proprio in questa difficile situazione che ci siamo scoperti bravi commerciali. Mi sono caricato lazienda sulle spalle con tutto il personale come fosse il mio vecchio zaino alpino e, con laiuto di tutti, abbiamo affrontato il mercato a viso aperto. Non stato semplice, con la crisi del comparto edile in corso bisognava trovare un modo per diversificare. Lo abbiamo fatto provando a capire cosa fare di alternativo applicando i principi della sicurezza ad altri settori, sfruttando le certificazioni Iso e Soa a riprova della qualit della nostra offerta. Abbiamo intrapreso anche la via della videocomunicazione, che ci ha aperto un nuovo mondo, affrontato con la stessa passione e professionalit. Qual il suo bilancio complessivo in tempo di crisi? La volont quella di intensificare la produzione sia al nord come al sud Italia. importante lavorare capillarmente su tutto il territorio nazionale, oggi lo possiamo fare visto che disponiamo di un fornitore ogni 100 km su tutta la penisola. Lanno scorso il nostro fatturato cresciuto del 10%. La nostra salvezza stata la strategia: abbiamo mantenuto il tipo e la qualit di servizio, originato dalla nostra storia nella sicurezza, in mondi che ci consentono di applicare in modo creativo le nostre competenze. E il bilancio della sua vita? Ho due figli di tre e un anno. Ho cominciato a pensare alla famiglia tardi, a causa del lavoro. I miei impegni nella politica, nellAssociazione Nazionale Alpini e nella musica hanno fatto il resto. Guardando al futuro mi piacerebbe estendere il nostro operato a livello europeo, ma vorrei anche riuscire a stare di pi con la mia famiglia. A 41 anni scopri che se ti fossi sposato a 30 sarebbe stato meglio. Brescia una citt sicura?

P

ERSONAGGI

27

Si potrebbe fare molto di pi. inutile far credere al cittadino di essere al sicuro piazzando qua e l delle telecamere, anche perch il problema di fondo che i tre quarti non sono funzionali. unillusione. Come vede il modello di sicurezza londinese stile Grande Fratello? A Londra hanno adottato strategie eccessive, ma se devo scegliere tra il poco e il tanto preferisco il tanto. Un tempo si dormiva tranquillamente con la porta aperta. Oggi impensabile. Perch? Perch cera fiducia nelle persone, oggi non c pi. I media incutono paura nella gente. Il tuo vicino di casa potrebbe essere lo stesso che ha fatto la strage vista in tv qualche giorno prima e che sembrava una persona normale. Limmigrazione accentua linsicurezza? Limmigrato se si trova bene diventa un buon vicino di casa. Queste persone sono delle risorse, chi di noi andrebbe a lavorare in campagna tutte le mattine? La loro presenza fondamentale, dobbiamo attuare una politica di integrazione efficiente sotto tutti i punti di vista. Lavvento dei body scanner negli aeroporti ha scatenato uninfinit di polemiche in termini di privacy. Cosa ne pensa? Il danno che si pu fare su un aereo infinito, il danno che pu causare un body scanner pressoch nullo. Il controllo a monte indispensabile. In Italia, invece, c la tendenza a tamponare a valle. Alla luce del suo percorso lavorativo, cosa consiglia ai giovani che oggi faticano a trovare lavoro? Semplice: devono dimostrare di aver voglia di lavorare e non chiedere lo stipendio ancora prima di sedersi al tavolo del colloquio. Parecchi giovani doggi si preoccupano dellassegno di fine mese ancor prima di esprimere ci che sanno fare. Io invito in azienda persone che hanno voglia di fare. Uno dei miei dipendenti perito agrario. Non centra nulla con la sicurezza, ma mi ha ispirato fiducia e non sono rimasto deluso. La prima cosa essere una brava persona, determinata a fare bene e desiderosa di apprendere. Il pezzo di carta, in questo senso, viene spesso in secondo piano.MESI 12APRILE 2010

P

ERSONAGGI

29

TUTTE LE DONNEGiuseppe Cesari: alla scoperta del Brescia femminile, il top del nostro calcio.di GIOVANNI ALTUNI

DEL PRESIDENTEil fisico non mi consentono pi di essere protagonista in campo. Come nata lidea di investire nel calcio femminile? Di riflesso dalla passione di mia sorella, che a 14 anni giocava nel Milan femminile. Ai nostri genitori, per, non piaceva vederla andare avanti e indietro da Milano vista la giovane et. Cos per trattenerla in zona abbiamo fondato una squadra a Capriolo. Venticinque anni dopo vi ritrovate in serie A. Esatto. Giochiamo nel campionato nazionale dilettanti, ma il dilettantismo centra ben poco, visto che abbiamo a che fare con viaggi, problematiche e costi da professionisti. Abbiamo chiesto al Coni di sostenerci, instaurando delle convenzioni con Alitalia e alberghi, ma i vertici se ne lavano le mani. Dobbiamo rispettare le stesse regole del calcio maschile ma non abbiamo alcun appoggio. Dente avvelenato? Dico solo che lanno scorso sono stato premiato per la vittoria del campionato di A2 da Giancarlo Abete. Quando mi ha stretto la mano consegnandomi laMESI 12APRILE 2010

S

e non fosse per il nome e labile ricorso al bres dialetto capace di rendere pepati i concetti pi sentiti giureresti che Giuseppe Cesari sia di origini greche. Potrebbe venire da Olimpia, dove arde il fuoco sacro dello sport, quello autentico, al quale dedica da sempre tempo, passione e denaro. Il numero uno di Ostilio Mobili e del Brescia femminile, infatti, non un presidente qualunque, ma un uomo che crede nei valori dello sport e che sa andare controcorrente. Le sue Rondinelle, neopromosse in serie A, sono la punta di un iceberg in cui la valorizzazione del settore giovanile gioca un ruolo primario e dove oltre cento atlete inseguono, insieme al loro presidente, un grande sogno. Quando scoccato il colpo di fulmine per lo sport? Vengo da una famiglia che crede molto nello sport. Lho sempre considerato un divertimento, ma pu diventare un mezzo importante per leducazione dei giovani. Questo vale a qualsiasi livello, perch lo sport amatoriale spesso superiore a

quello dei grandi palcoscenici sia nei comportamenti sia nel rispetto delle regole. A tal proposito, nel novero delle squadre targate Brescia femminile figura una compagine che milita nel campionato del Centro Sportivo Italiano. S, oltre alla prima squadra e alle quattro formazioni del settore giovanile abbiamo deciso di aderire al Csi con una compagine di calcio a sette. Questa operazione deriva dal fatto che vogliamo allargare i nostri orizzonti ed essere presenti su tutte le piazze. Il Csi rappresenta una realt vasta e molto pi organizzata della stessa Figc. Ho partecipato a diverse riunioni della Federazione e ho proposto alle squadre di staccarsi perch chi fa sport con il nostro spirito non ha niente a che spartire con certa gente. A quale spirito si riferisce? A quel concetto di famiglia che intendiamo portare avanti nello sport e che si vede chiaramente nelle realt del Csi. L i ruoli contano fino ad un certo punto. Spesso mi impegno a gonfiare i palloni o a riempire le borracce per la partita. A chi mi chiede Presidente, cosa fa? rispondo: Mi piace essere partecipe, visto che let e

Tu, 42 volte bella.Sensuale, slanciata, chic, in forma, serena, radiosa, sicura, snella, solare, felice, forte, leggera, seducente, magra, appetitosa, salutare, piacevole, simpatica, frizzante, a tuo agio, splendida, intrigante, magnifica, elegante, vitale, allegra, flessuosa, maliziosa, prorompente, dolce, aggraziata, asciutta, intensa, passionale, interessante, tenera, mozzafiato, tonica, ammaliante, attiva, energica, sinuosa.

Definisci la tua linea.Lab42, i centri per definire la tua linea e ritrovare la tua bellezza. Scopri il metodo Lab42 e perfeziona il tuo corpo.

Visita la nuova sede: BreScia Via Gioberti, 47 Tel. 030 3700173 www.lab-42.it

Pcoppa mi ha chiesto: Contento?. Gli ho risposto con una colorita espressione dialettale, perch non condivido la gestione del sistema. Non mi aspettavo un premio promozione, ma penso che chi vince un campionato e accede alla categoria superiore abbia almeno il diritto a non pagare liscrizione. Invece sono dovuto andare a Roma a mie spese perfino per ritirare il trofeo. Spesso gli esponenti degli sport minori si lamentano della scarsa attenzione riservata loro dalle istituzioni. Qual il suo punto di vista a riguardo? La cosa che mi d maggiormente fastidio che il Comune di Brescia sostenga solo il Brescia calcio maschile. Ostilio Mobili sponsor delle Rondinelle da anni, ma devo ammettere che la mia ultima visita al Rigamonti stata una grande delusione. Lo stadio era vuoto, con un gruppetto di tifosi in curva nord e un altro in curva sud. Assurdo. Nei panni del Comune come gestirebbe la questione stadio? Mi chiedo perch il Comune debba spendere una barca di soldi per realizzare uno stadio quando la risposta del pubblico deprimente. Prima bisogna dimostrare di saper riempire lo stadio, poi si pu lavorare per averne uno migliore. In caso contrario sarebbe meglio suddividere quel denaro per realt pi vive ed efficienti. Lesempio da seguire quello della regione Sardegna, che ogni anno mette a disposizione delle societ sportive impegnate a livello nazionale una quota da dividere in parti uguali. Qui utopia. Brescia non fa nulla per aiutare le nicchie. Il suo Brescia femminile riesce ad appassionare gli spettatori? Il pubblico cresce nel tempo. Chi inizia a seguirci non ci lascia pi. Tra calcio femminile e maschile, daltra parte, cambia solo la forza. Tecnicamente le donne non hanno nulla da invidiare ai maschi. Le nostre pulcine ed esordienti giocano in un campionato maschile e vincono quasi sempre facendo scoppiare in lacrime gli avversari. Quanta gente vi segue mediamente? Circa 150-200 spettatori, con picchi maggiori nelle gare pi importanti. Lingresso gratuito, non mi sembra giusto far pagare un biglietto. Questa s che una grossa differenza con il mondo del calcio maschile. Qualche tempo fa sono andato a vedere una gara di prima categoria (ottava serie, ndr) e ho dovuto pagare. scandaloso. Passiamo alla squadra. Come vivono queste ragazze? Facendo grandi sacrifici. Alcune studiano, ma la maggior parte lavora. Fanno otto ore e poi, magari, due ore di strada per venire ad allenarsi. C chi viene da Trento, Milano, San Pellegrino. Lo fanno per passione. Quanto difficile per una donna coniugare la vita familiare allo sport? I periodi di crisi capitano a tutte e, a volte, i problemi di cuore influiscono gi in tenera et, ma c chi gi sposata eppure non molla. Certamente quando arrivano i figli tutto diventa pi difficile.

ERSONAGGI

31

La cosa che mi d pi fastidio che il Comune di Brescia sostenga solo il Brescia calcio maschile.Quali sono i talenti biancoblu di maggior spicco? Innanzitutto Lisa Alborghetti. Ha 16 anni ed capitano della nazionale under 17. una ragazza impeccabile dentro e fuori dal campo. Poi c Giulia Ferrandi, che arrivata a dicembre dallAtalanta e fa parte della nazionale under 19, oltre ad Erika Lonati, nazionale under 17. Quindi avete adottato la linea verde. C un mix di giocatrici giovani ed esperte, ma il nostro intento quello di puntare ad avere una formazione sempre pi ricca di giovani. Stiamo investendo molto sul vivaio, proprio perch vogliamo arrivare al punto di crescerle noi in ottica prima squadra. Le onerose dinamiche del calcio-mercato esistono anche qui? Io non acquisto nessuno per principio. C chi chiede 20-30mila euro per un cartellino. Alcuni dirigenti sono pronti a bloccare unatleta per un anno se scon-

tenta e vuole andarsene ma non si trova una societ disposta a sborsare certe cifre. Quindi come si muove per rafforzare la squadra? Puntando sulle giovani, sulle svincolate, o aiutandole a comprare il cartellino per liberarsi dalle societ di appartenenza. Recupero la spesa scalando rate mensili dai loro rimborsi. Chi ingaggiata dal Brescia femminile, per, resta proprietaria del suo cartellino. Gli altri presidenti mi danno dello stupido, ma io non condivido il loro modo di vedere le cose. Alle nuove arrivate chiedo di portare a termine limpegno fino a fine stagione, poi decideranno il loro futuro. Lo sport non pu essere una prigione; a Brescia sono tutte libere. Il suo progetto passa anche dalla messa a punto di uno staff tecnico e dirigenziale di primordine. un imperativo. Abbiamo istruttori laureati in scienze motorie gi muniti di patentino. Nel settore giovanile vogliamo il meglio. Siete in piena lotta salvezza. Traguardo possibile? Tolte le prime cinque della classe le altre rivali sono tutte alla nostra portata. Questanno abbiamo pagato lo scotto del salto di categoria e qualcuno non ha reso secondo le aspettative. Nel girone dandata lallenatore ci ha messo un po a trovare lassetto giusto e questo non ha giovato al gruppo, ma ora siamo in netta ripresa. Il suo sogno? Restare in serie A. Non pensavo di arrivare fin qui, ma c ancora tanta strada da fare. Chi semina bene raccoglie e la nostra storia l a dimostrarlo. Se ci salveremo, pianificheremo un programma triennale che ci consenta di lottare per i vertici. Vorremmo diventare la Foppa Pedretti del calcio femminile. Cosa manca al Brescia calcio maschile per tornare in serie A? Serve unorganizzazione impeccabile sotto tutti i punti di vista. Non sono convinto che la societ sia pronta al salto. Lesempio da imitare Berlusconi, che rilev il Milan dal Tribunale creando una struttura perfetta sulla scorta delle sue esperienze commerciali. I successi, poi, sono la logica conseguenza.MESI 12APRILE 2010

impegno e passioneper un mondo fatto di persone

Clean

Food

Facility

senior

Markas Service s.r.l. Via Macello 73 I - 39100 Bolzano - [T] +39.0471.307611 [F] +39.0471.307699 www.markas.it - [email protected]

RTU E IL FISCOdi FERDINANDO MAGNINO

UBRICA

33

BREVE DIZIONARIO FISCALE

Favor ReiPrincipio in base al quale nessuno pu essere assoggettato ad una sanzione per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce pi una violazione punibile. Se, invece, la legge in vigore al momento in cui stata commessa la violazione e le leggi posteriori stabiliscono sanzioni di entit diversa, si applica la legge pi favorevole, salvo che il provvedimento di irrogazione sia divenuto definitivo.

Fermo amministrativoProvvedimento cautelare diretto alla tutela dei crediti tributari, che pu essere disposto dai concessionari della riscossione sui beni mobili registrati. Quando si tratta di automobili si parla anche, in linguaggio giornalistico, di ganasce elettroniche. In pratica lauto non pu circolare e il titolare non pu disporre della sua propriet.

ria o alti ufficiali della Guardia di finanza, a riposo da almeno due anni; 3. avvocati, commercialisti, ragionieri, anchessi a riposo e indicati dai rispettivi ordini professionali. Il Garante pu chiedere chiarimenti agli uffici, i quali devono rispondere entro trenta giorni. Pu inoltre rivolgere raccomandazioni agli uffici ai fini della tutela del contribuente e della migliore organizzazione dei servizi e richiamarli al rispetto delle norme dello Statuto o dei termini relativi ai rimborsi dimposta; accedere agli uffici stessi per controllare la loro agibilit al pubblico nonch la funzionalit dei servizi di informazione e assistenza; attivare lautotutela; segnalare norme o comportamenti suscettibili di produrre pregiudizio per i contribuenti.

butiva del soggetto e quindi il suo reddito e il suo patrimonio. Esempi: Irpef (ora IRE), Irpeg (ora IRES), Irap.

Imposte indiretteTributi che non sono commisurati al reddito del contribuente ma colpiscono una manifestazione indiretta della capacit contributiva, come ad esempio lacquisto o il trasferimento di un bene. Tra queste rientrano: Iva, Imposta di registro, Imposte ipotecaria e catastale, Imposta di bollo, Accise.

Impresa familiareAttivit intestata ad un familiare a cui partecipano con proprio lavoro, prestato in modo continuativo, altri componenti della famiglia. Ha rilevanza nei rapporti interni tra i componenti del nucleo familiare ma non ne ha nei rapporti con i terzi.

Immobili strumentaliSono quelli utilizzati esclusivamente per lesercizio dellimpresa commerciale o dellarte o professione. Detti immobili vanno indicati nel registro dei beni ammortizzabili, non sono produttivi di reddito fondiario in quanto concorrono a formare il reddito di impresa o di lavoro autonomo.

Fringe Benefits (Benefici accessori)Beni e servizi concessi a favore di determinati dipendenti, costituenti una forma di retribuzione aggiuntiva; in genere perseguono il fine di agevolare o incentivare i soggetti beneficiari nello svolgimento delle proprie mansioni. Es.: auto in uso promiscuo, concessione in uso di abitazioni aziendali, ecc..

InterpelloPossibilit, concessa al contribuente, di chiedere il parere allamministrazione finanziaria prima di compiere un determinato atto, quando vi sono obiettive condizioni di incertezza circa lapplicazione della normativa. In mancanza di una risposta entro 120 giorni si intender che lAmministrazione concordi con linterpretazione proposta dal contribuente (silenzio-assenso). I quesiti di competenza dellAgenzia delle Entrate possono riguardare in particolare: le imposte sui redditi, limposta sul valore aggiunto, la Dual Incom Tax (Dit), lIrap, limposta di registro, limposta di bollo, le tasse sulle concessioni governative, limposta sugli intrattenimenti ed altri tributi minori. Continua sul prossimo numero

ImpostaParte di ricchezza privata che lo Stato, le Regioni e gli Enti locali prelevano coattivamente per far fronte alle spese necessarie al loro mantenimento e per soddisfare i bisogni pubblici. Dal punto di vista giuridico, unobbligazione che nasce dalla legge e che ha come caratteri essenziali la coattivit e la mancanza di una controprestazione diretta dello Stato.

Garante del contribuenteOrgano collegiale, previsto dallo Statuto del contribuente, istituito presso ogni Direzione Regionale dellAgenzia delle Entrate, che ha il compito di tutelare il contribuente e difenderne i diritti. composto da tre membri scelti in ciascuna delle seguenti categorie: 1. magistrati, docenti universitari, notai; 2. dirigenti dellamministrazione finanzia-

Imposte diretteTributi che colpiscono la capacit contri-

Mandalatuadomandaa: ferdinando.magnino

@dodicimesi.comMESI 12APRILE 2010

Rdi MARIO CONSERVA

UBRICA

35

STRATEGIA DI IMPRESAENERGIA: LA COMPETITIVIT

DELLE TECNOLOGIE ALTERNATIVE

R

itorniamo sul tema dellenergia prendendo lo spunto da un importante evento internazionale tenutosi a Roma alcune settimane fa, il Sustainability Day, promosso dallEnel per sottolineare la grande valenza dei problemi energetici nel nostro futuro; si tratta di un appuntamento annuale che si pone lobiettivo di facilitare il dialogo per condividere e promuovere una cultura della responsabilit, stimolare nuove idee e migliori pratiche

nel campo della sostenibilit a livello globale. Levento si articolato attraverso diverse tavole rotonde che hanno messo di fronte i massimi specialisti del settore; ci soffermiamo in particolare su quella moderata da David Eades di Bbc World News intitolata Society: global sustainability and the shifiting parameters, che ha visto tra gli altri la partecipazione di Fatih Birol, economista capo dellAgenzia Internazionale dellEnergia (IEA), e supervisore dei rapporti del World Energy Outlook.

Dopo il calo del consumo mondiale di energia registrato in questo recente arco di tempo, lo scenario di riferimento dellIEA prevede una progressiva ripresa, naturalmente sostenuta in larga misura dai paesi asiatici, che dovrebbe stabilizzare la crescita su valori dell1,5% allanno nel periodo 2007-2030; questa crescita di domanda risulta evidentemente inferiore a quella ipotizzata dallAgenzia nel 2008, non solo per il rallentamento economico generale ma anche per un cambiamento rispetto al passato delle politiche governative in materia. Come ha precisato Fatih Birol, i combustibili fossili continuano ad essere la massima fonte di energia primaria e rappresentano grosso modo il 75% della crescita del consumo energetico totale previsto sino al 2030; la principale spinta della domanda di carbone e gas proviene dal fabbisogno elettrico, che avr un trend di crescita medio annuo del 2,5% nei prossimi venti anni, per oltre un quarto dietro la spinta della Cina. Cresce anche in termini assoluti rispetto alle passate rilevazioni la produzione di energia nucleare in tutte le aree mondiali eccetto lEuropa, ma la percentuale del nucleare nel mix di generazione elettrica globale registra un calo. Resta comunque confermato che le tecnologie nucleari si pongono in prospettiva fra le pi idonee alla produzione in grande scala di energia elettrica con un livello di emissioni di anidride carbonica presso-

ch nullo. Le statistiche indicano anche una prevista importante crescita delle tecnologie energetiche rinnovabili (eolico, solare, geotermico, ecc.), il peso delle quali nella produzione complessiva di elettricit dovrebbe arrivare a quasi il 9% nel 2030; in questo contesto leolico si prospetta con il maggior incremento in assoluto ed ugualmente in importante crescita sar anche il consumo di biocarburanti per i mezzi di trasporto; molti governi ne stanno oggi incoraggiando limpiego, in Europa, Giappone e Stati Uniti, anche se ci sono al riguardo delle posizioni di scetticismo che mettono in dubbio la reale base di convenienza economica di tali scelte, in particolare per lenorme disponibilit di territorio per la produzione di biocarburanti. Comunque, in linea generale le fonti rinnovabili, grazie ai continui progressi tecnologici, si presentano oggi come interessanti alternative anche in termini di costo reale, e non escluso che divengano ancora pi competitive rispetto al petrolio se il prezzo al barile rimarr alto e se le misure di protezione ambientale dovessero irrigidirsi ulteriormente. Il vero problema che gli investimenti energetici sono calati dovunque in questi due anni difficili, quindi molti progetti sono stati rimandati se non annullati, e questa tendenza si avverte in particolare nel settore delle rinnovabili. Tutto questo rischia di avere conseguenze serie, con possibili ricadute sulla sicurezza di approvvigionamento energetico e sul cambiamento climatico. da augurarsi che, ritornati alla normalit economica, i politici ascoltino i diversi segnali di preoccupazione, si assumano le responsabilit e concretizzino i relativi impegni.MESI 12APRILE 2010

E

CONOMIA

37

LUIGI LUCCHINI UN VINCENTE SCONFITTONon lintervista di Chiarini a Lucchini, ma lintervista di Lucchini a Chiarini. Il libro di Roberto Chiarini sul Cavaliere Luigi Lucchini, falco e colomba non rientra infatti nel novero delle biografie bens delle agiografie. Il Cavaliere riuscito a farsi beatificare in vita pur avendo chiuso la carriera non come industriale a cavallo dei suoi averi e dei suoi poteri ma come ex imprenditore, bench protagonista, che ha perso i suoi poteri (pur conservando i suoi averi).PARTE PRIMA

di ALESSANDRO CHEULA

n documento di storia economica locale e nazionale, non solo di vita vissuta, molto istruttivo e interessante. E tuttavia siamo convinti che, nei confronti di Lucchini come di chiunque altro, un altro approccio possibile. forse il primo caso al mondo in cui la storia non scritta dai vincitori. Non dai perdenti poich, pur avendo perso il suo impero, non certo un perdente, semmai uno sconfitto sul terreno industriale. Ma nemmeno dai vincitori, poich non pu essere considerato tale chi, dopo essere stato commissariato dalle banche per evitare possibili solu-

U

zioni concordatarie, ha dovuto cedere lazienda oberata da un debito patologico che rischiava di renderla tecnicamente fallita. E tuttavia sempre vincente poich, a differenza dei cattolici che si fanno santificare post mortem, i laici come Lucchini riescono a farsi beatificare in vita. E non gi per meriti culturali o umanitari ma proprio per quei meriti aziendali che, per quanto riconosciuti e conclamati, appartengono al passato. Due evidenti omissioni, e due assordanti silenzi, o se si vuole due scomode

verit, balzano tuttavia allattenzione di chi conosca minimamente la biografia di Lucchini. Il primo la totale assenza di qualunque riferimento a Ugo Calzoni, come se colui che per quindici anni fu lalter Ego del Cavaliere e fautore dei suoi successi non industriali ma politici non fosse mai esistito. Il secondo la vicenda Bisider quando nel 1986, a met del mandato alla presidenza di Confindustria, un dipendente del Cavaliere and a Domenica In dicendo a Raffaella Carr che alla Bisider manMESI 12APRILE 2010

38

E

CONOMIA

cavano persino i servizi igienici. Anche per tali ragioni ci ostiniamo a credere che Lucchini, se avesse scelto unaltra carriera, non sarebbe stato un buon professore come dice lui, ma un grande politico avendone tutte le doti (o i difetti). Oltre ovviamente a molta intelligenza (ma non troppa poich, come un giorno ebbe a dire ad Attilio Mazza a proposito di Ugo Calzoni _ esternazione ribadita nel libro di Chiarini ma senza il riferimento a Calzoni la troppa intelligenza un difetto). TUTTAVIA ANCORA VINCENTE Totus politicus, tutto politico, come si diceva di Togliatti nella primissima repubblica? Certamente no, ma sicuramente pi politico che imprenditore e forse pi commerciante che industriale, come diceva di lui Bruno Boni, suo maestro di vita come Umberto Gnutti e Piergiuseppe Beretta furono suoi maestri dimpresa (tre bresciani che, come lui stesso ammette nellintervista a Chiarini, sono stati alla base della sua formazione personale e iniziazione professionale). Il mitico asfaltatore (oggi sarebbe larrotondatore, cio il sindaco delle rotonde perch le avrebbe fatte ad ogni incrocio come ieri asfalt tutte le strade) non riconosceva talento politico allinfuori del proprio. Ci perch non tollerava rivali o concorrenti, massime chi avrebbe potuto fargli ombra (da Giulio Bruno Togni e Giuseppe Camadini, per citare due illustri esponenti della brescianit). Ma se Luigi Lucchini avesse scelto la politica invece del business sarebbe diventato con tutta probabilit lunico vero grande politico della storia moderna bresciana e il solo che avrebbe potuto contendere a Boni la palma della leadership locale. Lo diciamo senza ironia ma con la relativa certezza di chi suppone di conoscerne pregi e difetti. Se Lucchini avesse imboccato la carriera politica e militato nel partito socialdemocratico dove primeggiava uno dei suoi amici pi influenti nonch padrino della Ricostruzione bresciana, Egidio Ariosto il partito di Tanassi avrebbe avuto almeno un ministro di vaglia. Ma se avesse militato nellallora partito diMESI 12APRILE 2010

maggioranza relativa - la Democrazia Cristiana dellamico Bruno Boni, cosa peraltro difficile perch Lucchini si sempre considerato un laico seppur non laicista - sarebbe diventato con ogni probabilit un leader della Prima Repubblica. invece diventato presidente della Confindustria, un fatto comunque meritevole che gli ha spalancato molte porte grazie alla sua capacit di tessere alleanze e coltivare consensi - il potere finanziario di Mediobanca in primis, auspice Gianni Agnelli e pronubo Enrico Cuccia - ma non benemerito quanto una leadership politica. Per la ragione che Brescia aveva ed ha bisogno di veri politici pi che di bravi imprenditori, essendo questultima una specie gi abbondante in terra bresciana. LUCCHINI TOTUS POLITICUS Del resto, la politica unarte che Lucchini ha sempre praticato anche da imprenditore, non solo con la scalata alla Confindustria ma pi ancora con lattivit finanziaria, sinergica e funzionale a quella industriale. Invece di investire gli utili nei mattoni come la gran parte dei suoi colleghi (cosa che comunque non ha tralasciato di fare) acquistava azioni della Snia, della Smi, della Fiat o della Comit, consapevole che la finanza come la politica una scorciatoia per il potere. Dalle frequentazioni finanziarie sono venute le alleanze che pi hanno contato nella vita del Cavaliere. Limmobiliare ma soprattutto la finanza sono sempre state la valvola di compensazione della parallela attivit industriale, la polpa da cui sono piovuti i pi copiosi frutti e su cui ancor oggi si fondano le ricchezze personali e familiari, essendo quelle aziendali appartenenti al passato, penalizzate a suo tempo dai debiti e bancariamente oberate e zavorrate. Per inciso, furono le banche a espropriare il Cavaliere per difendere i loro crediti anche qui un passaggio su cui nellintervista a Chiarini si passa a volo radente e furono sempre le banche per la stessa ragione ad affidare i pieni poteri a Enrico Bondi, il mastino che aveva lavorato col Cavaliere nel risanamento della Montedison di Raul Gardini.

FAMIGLIA RICCA AZIENDA POVERA Famiglia ricca azienda povera? Nemmeno Lucchini sembra sfuggire alla regola aurea del capitalismo nostrano, bancocentrico e bancadipendente, una tradizione che ha visto la conferma pi illustre nella parabola della famiglia Agnelli (unazienda dove le banche con il prestito convertendo da convertirsi, nel senso che nel caso Fiat fu convertito in azioni con gran sollievo della famiglia diventarono ad interim padrone della Fiat). Per dire che pure il Cavaliere era in buona compagnia, anche se la commistione eccessiva tra banche e aziende, sia pure regolata dopo la legge Amato, ci aveva riportato alla situazione degli anni 30. Quando, a causa della grande crisi del 29, il sistema bancario stava saltando perch troppo coinvolto nei crack dellindustria, tanto che fu necessario sancirne la netta separazione con la legge del 36. Il fatto che oggi, con lesposizione delle banche verso il sistema industriale, forse ci risiamo. Del politico di razza, Lucchini aveva ed ha tutte le qualit costitutive. Chiarini non lo dice, ma proprio laspetto che balza in evidenza leggendo il percorso del libro. Non solo lintelligenza acutissima e penetrante quanto lo sguardo, non solo la buona preparazione di fondo e un altrettanto discreto background culturale, maestro elementare alla vigilia del Secondo conflitto mondiale con borsa di studio ad Heidelberg dove per alcuni mesi fu compagno di corso di Severino e impar il tedesco. Dettaglio non trascurabile che, dice la leggenda, gli consent di gettare le prime basi della sua fortuna al momento della ritirata della Wermacht, essendo lunico in Valle Sabbia e forse in tutta la provincia a parlare tedesco. CIVETTERIA SORNIONA Memorabile lassemblea degli industriali di Bolzano nel 1986, quando da presidente della Confindustria apostrof una attonita platea di basiti altoatesini leggendo un discorso in tedesco fluente. E altrettanto agiografiche le sue civetterie sornione da consumato manipolatore di consensi quando racconta a Chiari-

40

E

CONOMIA

ni che la sera, per distendermi i nervi dalle fatiche della giornata mi leggo nelloriginale (sic!) Goethe e Orazio. A Lucchini non fanno difetto furbizia e scaltrezza, che in politica non guastano, massime se abbinate allintelligenza e a una buona preparazione. In lui non difettano n il cinismo antibuonista n il machiavellismo ben temperato. Una conferma? Ho investito in scioperi, dice a Chiarini con sarcastica semiseria battuta. Un capolavoro di illuminante ma poco illuminato cinismo, dove ripete 28 anni dopo quanto gi detto in una famosa intervista a Panorama, per dire di aver saputo funzionalizzare anche gli scioperi ai suoi interessi e alla sua carriera (cosa che nessun padrone, nemmeno il pi reazionario, ha mai osato dire). Tra le qualit di Lucchini c pure il decisionismo, altra dote purtroppo assente nei politici di casa nostra (Quello che dice, fa, dichiar di lui Gianni Agnelli al momento di benedirne, con laplomb del gran signore e la benevola indulgenza da padre nobile del capitalismo, la candidatura alla carica che fu di Angelo Costa). CINISMO E DECISIONISMO E tra i difetti non c il paternalismo, pur venendo da una generazione di imprenditori per i quali il paternalismo aziendale era lunico modello conosciuto di relazioni sindacali, surrogato di relazioni contrattuali pressoch inesistenti. Autoritario s, aggressivo pure, e insieme saggio, figlio del terrestre buon senso e del sano realismo delle sue montagne rocciose e metallurgiche. Binomio difficile, saggezza e aggressivit, da trovare nella stessa persona. Chi lo ha conosciuto negli anni ruspanti del miracolo economico ne sa qualcosa. Come Carlo Antonini di Sarezzo, la prima vittima delle conquiste del Cavaliere una volta che, allinizio degli anni 60, decise di scendere da Casto al piano. Unespansione realizzata con campagne napoleoniche che per successive ondate lavrebbero portato dalla Val Trompia fino alle rive della Vistola passando per Piombino e la Francia. Per inciso, sarebbe passato volentieri anche da Taranto con lappoggio di Francis Mer, il suoMESI 12APRILE 2010

grande amico patron dellUsinor, ma loperazione non gli riusc poich si trov di fronte un altro outsider del calibro di Emilio Riva e perch siamo nell88, subito dopo lepilogo della presidenza di Confindustria pur non essendoci ancora lAntitrust cera comunque una moral suasion tacitamente condivisa che vietava le posizioni dominanti e i relativi abusi. HO INVESTITO IN SCIOPERI Un esempio della saggezza del Cavaliere? La troppa intelligenza un difetto, disse un giorno a proposito di Ugo Calzoni, lalter ego al quale per quindici fu legato da affetto quasi paterno, tanto che del loro binomio si potrebbe dire che, se Calzoni senza Lucchini non sarebbe diventato Calzoni, Lucchini senza Calzoni non sarebbe diventato Lucchini. Poich il capolavoro psico-politico con il quale Lucchini divenne capo della Confindustria, tanto che i ben informati dicono che si iscrisse allassociazione quando decise di diventarne presidente, si deve al sodalizio tra il Cavaliere e il leader psiuppino della contestazione bresciana. Lucchini, infatti, fu il primo imprenditore italiano dieci anni prima di tutti gli altri suoi colleghi, e anche questa una conferma della sua intelligenza politica a funzionalizzare ai suoi interessi la contestazione sessantottina assumendone al proprio servizio uno dei leader pi incendiari e barricadieri, Calzoni appunto. Un personaggio dallintelligenza poderosa, come di lui dice Antonio Gozzi presidente della Duferdofin, al cui mazzarinismo politico si deve buona parte del successo nazionale dellimprenditore di Casto. Calzoni, infatti, fiutando il vento dei primi anni 80 che chiedeva un ritorno alla centralit dellimpresa dopo oltre un decennio di primato della politica, in 13 anni trasform Lucchini da sconosciuto tondinaro in campione della riscossa antisindacale facendogli guadagnare sul campo i galloni di paladino dellindustria. A questo scopo riusc a strumentalizzare lestremismo del sindacato di allora facendolo cadere nella trappola dello sciopero ad oltranza e battendolo sulla lunga distanza grazie

alla superiore capacit di resistenza e di tenuta del Gruppo che dirigeva. Si pensi alle assurde guerre di religione o alle folli battaglie ideologiche di quegli anni, come i 18 mesi della vertenza di Sarezzo per poche lire o i 10 mesi della vertenza Bisider, altro che articolo 18 o Fiat di Termini Imerese. Fu in quel frangente che Lucchini coni il famoso sindacato delle macerie, una delle sue pi memorabili e folgorant