Luglio Agosto

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EMERGENZA ITALIA L’AGENDA DELLA CNA LOGISTICA FRONTE COMUNE CONTRO LA CRISI ARTIGIANATO ED EXPORT MALE IL 2012 INSERTO REDAZIONALE ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DI MAGAZINE

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Luglio Agosto

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emergenza italial’agendadella cna

logistica fronte comune contro la crisi

artigianato ed export male il 2012

INSERTO REDAZIONALE ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DI

magazine

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regione05 eDiTORiaLe / L’agenda della Cna per il rilancio del Paese06 imPReSe / artigianato in caduta libera08 innOVaziOne / al ristorante con il tablet e l’iPad10 imU / Battaglia per l’applicazione dell’aliquota più bassa12 RiCOSTRUziOne / Le proposte delle Pmi per il rilancio del cratere14 eXPORT / Brutte notizie dalla prima parte dell’anno17 RegiOne / Una nuova holding pubblica per lo sviluppo18 LOgiSTiCa e TRaSPORTi / abruzzo alla prova del nove20 eSTeRi / mediterraneo ed europa, le nuove opportunità22 agenDa / Tutte le scadenze del mese

sommario / LUgLiO-agOSTO ’12

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sergio silvestrinisegretario generaledella Cna

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CNaABRUZZO ATTUALITà

emergeNza italiaLa nOSTRa agenDa POLiTiCa

EDITORIALE

il nostro paese deve continuare a contenere il debito, ma non è la politica restrittiva la stradaper uscirne

di Sergio SilvestriniSegretario generale della Cna

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La crisi. Per superare questa crisi ed uscirne rafforzati oc-corrono “occhi di tigre”, cioè

grande coraggio e ancor più gran-de consapevolezza nell’attaccare quei problemi e quelle inefficienze che da troppi anni pesano sulla crescita del nostro Paese. Le Pmi sono l’asse portante del sistema Italia, un asse che finora ha retto, ma che un ulteriore carico di tas-se e costi potrebbe incrinare in maniera irreversibile. Il nostro go-verno, che è sulla strada giusta del risanamento e delle riforme struttu-rali, deve capirlo. La crescita. Tutti insieme ora

dobbiamo dar vita a un grande piano per la crescita. Il quadro complessivo si sta aggravando. Se l’aumento di energia, trasporti e tasse sta colpendo tutti, per le Pmi va aggiunta una difficoltà di acces-so al credito addirittura peggiore del 2009 e un allungamento dei tempi di riscossione delle fatture ormai ben oltre i 180 giorni. Questi due fenomeni, insieme, stanno let-teralmente mettendo in ginocchio il sistema delle piccole imprese. Indagini recenti dimostrano che il 70% delle imprese italiane soffre di problemi di liquidità a causa dei ritardi di pagamenti. Si tratta so-prattutto di fornitori della Pubblica Amministrazione. Per le imprese artigiane, che hanno soprattutto un mercato locale, questo problema si aggiunge al calo dei consumi e al declino degli investimenti. Decreto sblocca crediti. Il de-

creto sblocca crediti approvato dal Governo Monti è stato un pri-mo piccolo passo, ma abbiamo bisogno di lasciarci alle spalle il più rapidamente possibile questo problema, recependo al più pre-sto la Direttiva europea dello scor-so anno che impone alla Pubblica Amministrazione di pagare entro 60 giorni. Il credito. Le imprese devono

fronteggiare le persistenti difficoltà nell’accesso al credito. Dal 2008 a oggi il credito destinato agli ar-tigiani è complessivamente calato, da 61 a 55 miliardi, senza calco-lare l’inflazione. I Confidi hanno fatto da ammortizzatori per alcuni anni, ma da soli non possono più bastare. E le banche in molti casi non consentono credito nemmeno con la garanzia dei Confidi. Con questa rigidità si rischia una mor-talità imprenditoriale elevatissima, che finirebbe per creare un effetto domino sull’intero sistema socio-economico, travolgendo gli stessi istituti bancari.Spending review. Abbiamo bi-

sogno di scelte forti e coraggiose. Quindi bene il percorso intrapreso dal governo con i provvedimenti varati sulla spending review, ma c’è ancora tanto da fare per evi-tare altri insopportabili aumenti di pressione fiscale e per recuperare risorse da destinare alla crescita. La strada obbligata per ricon-

quistare competitività è quella del recupero dell’evasione e dell’elu-

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CNaABRUZZO ECONOMIA

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in regione,una decisa flessionenei primi sei mesidell’anno,quasi il doppiodel valoremedio italiano

V a male per le imprese in ge-nerale. E va anche peggio per l’artigianato. Così il Centro

studi regionale della Cna fotografa l’andamento delle imprese abruzzesi nei primi sei mesi del 2012. Quello che si è chiuso a fine giugno, secon-do i dati diffusi da Unioncamere ed elaborati da Aldo Ronci, rappresenta il secondo peggior risultato degli ul-timi dieci anni per il complesso delle imprese, addirittura il peggiore in as-soluto per l’artigianato, sceso dav-vero ai minimi storici. Per le imprese “in generale”, si tratta di un risultato negativo (-343 unità), dopo le buone performance del 2010 e del 2011: frutto del crollo senza precedenti del primo trimestre (-1236), compensato solo in parte dalla crescita registra-ta tra aprile e giugno (+873). E, per quel che riguarda l’artigianato, inve-ce, con un decremento di ben 559 imprese, il primo semestre del 2012 fa registrare il peggior risultato degli ultimi dieci anni, superando perfino il dato negativo del 2009 (-406). In per-centuale, il decremento percentuale delle nuove imprese artigiane è stato dell’1,54%, ovvero un valore doppio di quello medio italiano (-0,78%). Sul piano territoriale, andamento

eterogeneo: le province dell’Aquila e di Chieti, infatti, hanno realizza-to i peggiori risultati con 221 e 172 unità in meno, seguite da Teramo con un decremento di 10, mentre Pescara con 60 unità in più è l’uni-ca a registrare addirittura un incre-mento. Nell’artigianato, male tutte le province: più vistoso il decremento a Teramo e L’Aquila, che scendono più vistosamente, rispettivamente di 189 e 175 unità; Pescara e Chieti più lievemente di 107 e 78.Tra i settori, mentre continua a re-

gistrare perdite notevoli l’agricoltura (-498 unità), consistenti sono pure i decrementi nei settori delle costru-zioni (-153), dell’industria (-110) e del commercio (-106). Discreti, al contrario, gli incrementi nei servizi (206), nelle attività ricettive (163) e nel settore dell’energia (43). Nell’ar-tigianato, variazioni negative in tutte le attività: la più consistente nelle costruzioni (con 286 unità), seguite da industria (-145), servizi (-75), ri-parazioni di auto e apparecchi per la casa (-52). Picchi negativi, sul piano territoriale, soprattutto nelle costru-zioni a Teramo (-126), all’Aquila (-83) e Pescara (-56), diminuzioni con-sistenti nell’industria a Chieti (-45), all’Aquila (-45), a Teramo (-35) e a Pescara (-20). Nel settore delle riparazioni del-

le auto e dei prodotti per la casa i decrementi non sono stati mol-to elevati: a Teramo -17, all’Aquila -16, a Pescara -15 e a Chieti -4. In generale, la distribuzione delle nuo-ve imprese per attività economiche penalizza il Chietino nell’agricoltura (-296); il commercio (-96) all’Aqui-la; nelle costruzioni (-75) a Tera-mo. Bene solo le attività ricettive: con Pescara a +63; L’Aquila a +52, Teramo a +28; Chieti a +20. Infine, Il settore dei servizi segna un au-mento di 94 unità a Teramo, di 65 a Chieti e di 48 a Pescara.

aBRUzzO: imPReSein CaDUTa LiBeRa

il Presidente della regionegianni Chiodi. sotto, graziano Di CostanzoDirettore della Cnaabruzzese

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la ProPosta200 milioni per il rilancioQuattro mosse per aiutare il sistema delle imprese a uscire dalla crisi: meno tasse, più credito, meno spesa improduttiva, pressione ridotta anche dagli enti locali. Sono le proposte avanzate dal direttore regionale della Cna, Graziano Di Costanzo, che commentando i risultati negativi relativi all’andamento delle imprese nel primo semestre del 2012, sostiene che «occorrono azioni decise ed immediate per rilanciare il nostro sistema produttivo, pena una definitiva emarginazione». Alla Regione ed agli enti locali, in particolare, il direttore della Cna abruzzese chiede azioni immediate: «Il presidente Chiodi ha valorizzato una previsione della Svimez che fissa, nel 2013, un aumento del prodotto interno lordo abruzzese. Ma per sostenere quella che resta una previsione servono misure, come l’effettivo calo della pressione fiscale. Il governatore ha più volte annunciato l’intenzione di ridurre le addizionali applicate a Irpef ed Irap, ma ora è il momento di passare dai pubblici annunci ai fatti».A detta della Cna abruzzese, l’obiettivo è mettere insieme almeno 200 milioni di euro destinati allo sviluppo ed al rilancio dei consumi interni, mercato di riferimento dell’artigianato e di vasti settori della piccola impresa. Come? Diverse le leve indicate da Di Costanzo: «L’addizionale che grava sull’Irap, da solo vale 90 milioni, ai quali vanno aggiunti i 50 dell’Irpef. Alla Regione, inoltre, assieme alle altre associazioni d’impresa abbiamo chiesto di destinare 20 milioni di euro dei fondi del Fas per il rafforzamento del sistema delle garanzie, attraverso il sostegno ai confidi, che sono poi l’unico strumento che permette alle imprese di allargare i cordoni del credito da parte del sistema bancario». Ai Comuni, infine, la Cna abruzzese rinnova l’invito di tenere “al minimo” l’aliquota sull’Imu a carico degli immobili destinati ad attività produttive e a tutti gli enti locali, la richiesta pressante di abbattere la spesa pubblica improduttiva.«I dati negativi emersi dall’analisi della dinamica delle imprese – illustra il curatore della ricerca, Aldo Ronci - confermano che l’economia regionale si trova in piena recessione e va peggio di quella italiana. Fatto ancor più grave perché il confronto negativo è anche con il Mezzogiorno: dal 2000 al 2011 l’Abruzzo ha cumulato uno spread negativo in termine di Pil di 5,2 punti percentuali rispetto al valore nazionale e di 1,9 punti percentuali nei confronti di quello del Mezzogiorno».

iNDUstria -110 unità

CommerCio -106 unità

CostrUzioNi -153 unità

agriColtUra -498 unità

aUtoriParazioNi -52 unità

l’aNDameNto Nel 2012

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antonella Polliotto. Nella fotoa destra, marcello zenobi(www.ristorantezenobi.it)

A l ristorante con l’iPad, il Ta-blet, l’iPhone o lo SmartPho-ne. Succede in Val Vibrata, a

Colonnella, ed ha per protagonista il ristorante gestito da Marcello Zeno-bi, giovane imprenditore innamora-to del suo lavoro, ma anche pronto a scommettere che la tradizione di famiglia della buona tavola, e la di-fesa intransigente della qualità dei cibi, possano far rima con l’inno-vazione tecnologica. L’occasione è stata fornita dei fondi interprofes-sionali di Fondartigianato: e così, la combinazione di investimenti pro-pri, la consulenza formativa offerta

dalla struttura dalla Muse Comu-nicazione, con Nicoletta Polliotto nelle vesti di tutor, ha permesso di creare un sistema “su misura”. Ne è saltato fuori un percorso for-

mativo che ha permesso allo staff del ristorante, non solo di migliorare le proprie capacità organizzative, ma anche di mettere a punto un progetto di marketing online, ormai divenuto fondamentale nella gestio-ne di una struttura ricettiva. Ades-so, insomma, attraverso il rinnovato sito web del ristorante (http:// www.ristorantezenobi.it), che già un paio di anni fa era stato sottoposto a un

CiBO e TeCnOLOgiaA TAVOLA CON L’IPHONE .

CNaABRUZZO STORIE

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il ristorante Zenobiscommette su food e innovaZione

robusto restyling, è possibile gestire prenotazioni per utenti in mobilità, attraverso gli strumenti tecnologici più diffusi e sofisticati: al resto pen-sano mappe e geo-localizzatore, in grado di condurre l’interessato fino al tavolo prenotato. In questo modo, la struttura vibra-

tina è tra le primissime, in Abruzzo, ad utilizzare uno strumento di pro-mo/comunicazione online, naviga-bile con facilità ed immediatezza, a tutto vantaggio della propria ca-pacità di esplorare nuovi mercati, nuovi pubblici, nuove opportunità. Attraverso questa strumentazione, inoltre, è stato inserito un nuovo modulo dinamico per la gestione delle news, che portano diretta-mente sull’apparecchio dell’interes-

sato quanto di buon la chef Patri-zia mette a punto nelle cucine del ristorante, ma anche informazioni più generali su eventi, tendenze dal mondo del food & wine.«Un restyling di questa portata,

con funzionalità nuove e strategi-ca – spiega la Polliotto - necessi-ta di una formazione adeguata al personale, per gestire con proprietà di linguaggio e abilità comunica-tiva la creazione e l’inserimento di news, menù, eventi del territorio e progetti di degustazione. Particola-re attenzione è stata dedicata alla creazione, al lancio e alla gestione di alcuni social media, tra i quali la pagina aziendale di Facebook, ma con accenni alle nuove reti sociali, quali Twitter, Pinterest, Google+.».

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CNaABRUZZO REGIONE

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Ora che anche il governo ha “certificato” il raggiungi-mento degli obiettivi fissati

per l’incasso della prima rata dell’I-mu, i Comuni non hanno alibi: de-vono abbassare le aliquote a carico di famiglie e imprese che, nono-stante le difficoltà del momento e gli irresponsabili appelli di taluni alla disobbedienza fiscale, hanno inve-ce onorato i propri impegni e dato prova di grande senso di respon-sabilità. Lo sostiene la Cna abruz-zese, secondo cui «le affermazioni del governo relative all’esito della prima scadenza (fissata al 18 giu-gno scorso) per il versamento della prima rata dell’Imposta comunale sugli immobili, da parte di cittadini e imprese, hanno documentato esi-ti sorprendentemente positivi: ben 9,551 miliardi di gettito, una som-ma che secondo le previsioni entro la fine dell’anno raggiungeranno i 20,085 miliardi». Numeri alla mano, come svela la

tabella pubblicata in alto, anche in Abruzzo la campagna per il paga-mento della tassa sugli immobili ha dato (forse oltre ogni più rosea pre-visione) i frutti sperati: Stato e Co-muni si sono divisi la torta dell’im-posta, centrando – spesso con gli interessi – le previsioni della vigilia. «Questi dati – prosegue la nota

dell’associazione presieduta da Ita-lo Lupo - dovrebbero ora indurre le amministrazioni comunali della no-stra regione, molte delle quali anco-ra alle prese con la determinazione delle nuove aliquote (il limite massi-mo per assumere una decisione è fissato per la fine di settembre, ndr) a tenere l’imposta al limite più basso possibile, soprattutto per le imprese che utilizzano immobili in proprietà per le proprie attività». «D’altra parte - aggiunge la Cna - ai Comuni, che hanno incassato una quota parte del gettito di metà giugno, avevamo chiesto già nei mesi scorsi di garan-tire ai propri bilanci, attraverso l’Imu, le stesse somme incassate con la vecchia Ici. Nulla più». «In questa situazione - conclude

la Cna - le amministrazioni locali devono preoccuparsi di tagliare le spese inutili, come le tante consu-lenze non sempre giustificate, evi-tando di fare cassa su imprese e cittadini, già sottoposti a una pres-sione fiscale insostenibile». Intensa, nei caldi giorni d’estate, l’attività di pressing effettuata dalla Cna sugli amministratori dei principali centri regionali. Così a Chieti, dove il vice presidente, Giuseppe Zappaco-sta, e il direttore della Cna, Letizia Scastiglia, hanno incontrato l’as-sessore alle Finanze della Giunta Di

aLiQUOTe STeLLaRiSCONTRO CON I COMUNI SULL’IMU

cna a tutto campo per l’applicaZionedell’imposta minima sulla casa alle attività produttive

letizia scastigliadirettore della Cna teatinae roberto melideoassessore alle finanzedella giunta Di Primio

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CNaABRUZZO REGIONE

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Carmine salcedirettore della Cna di Pescara

Primio, Roberto Melideo. Il faccia a faccia con l’autorevole esponen-te dell’amministrazione cittadina è stato inoltre esteso sia ad altri aspetti della fiscalità (Tarsu) che a temi fortemente sentiti dal mondo delle piccole imprese, come i tempi di pagamento della pubblica ammi-nistrazione. «Abbiamo espresso all’assessore

la nostra ferma contrarietà all’appli-cazione generalizzata di un’aliquo-ta più alta dell’Imu, per gli immobili usati per le attività produttive – dice Scastiglia – esortando l’ammini-strazione a perseguire l’obiettivo di centrare lo stesso gettito ricavato l’anno passato, che è stato pari a 14 milioni di euro. Ed abbiamo sot-tolineato, al contrario, la necessità di prevedere riduzioni a favore di imprese e famiglie, alle prese con una situazione di crisi gravissima». Situazione analoga a Pescara, dove la Cna provinciale – dopo la batta-glia condotta nei confronti del co-mune capoluogo, che alle aliquote dell’Imu ha dedicato diverse sedute estive del Consiglio comunale – ha in cantiere un ampio giro d’orizzon-

te per capire quale sia, in proposito, l’atteggiamento degli amministrato-ri dei centri maggiori: Montesilvano, Spoltore, Penne, Città Sant’Angelo, Popoli, Manoppello. Anche in que-sto caso, l’invito è lo stesso: evi-tare, con l’applicazione di aliquote altissime, di far pagare alle attività produttive il conto per tutti.Duro il giudizio espresso dalla Cna

sulle conclusioni cui è giunta la cit-tà di Pescara. A detta del direttore provinciale, Carmine Salce, che si augura «una ulteriore revisione del provvedimento», ed annuncia «la mobilitazione di commercianti e ar-tigiani in tutti i centri della provincia per l’applicazione in ogni Comune delle aliquote più basse», «con la nuova tassa sugli immobili l’am-ministrazione pescarese incassa, almeno per quel che riguarda le attività produttive, cifre nettamente superiori a quanto realizzato con la vecchia tassa, l’Ici. Raccontare all’opinione pubblica che la colpa è del governo è una bugia: la verità è che il Comune, sottratta la quota che spetta allo Stato, si mette in ta-sca una cifra enorme».

Comune stato totalePesCara 14.576.475 9.042.809 23.619.284

CHieti 5.160.081 3.328.080 8.488.161

l’aQUila 4.825.973 3.234.909 8.060.882

teramo 4.187.085 2.875.454 7.062.540

Vasto 3.570.902 2.517.937 6.088.839

aVezzaNo 3.399.750 2.283.332 5.683.081

moNtesilVaNo 3.161.025 2.458.238 5.619.264

laNCiaNo 2.528.226 1.727.695 4.755.921

saN salVo 2.415.986 1.941.053 4.357.039

FraNCaVilla 2.279.453 1.671.817 3.951.270

giUliaNoVa 2.268.218 1.678.859 3.947.077

ortoNa 2.058.327 1.485.627 3.543.954

roseto 2.004.678 1.469.383 3.474.011

sUlmoNa 1.954.401 1.302.125 3.256.526

imU: CHi Ne BeNeFiCia

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CNaABRUZZO TERRITORIO

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RiCOSTRUziOne DiffiCiLe SBAGLIATO TAGLIARE fUORI LE PICCOLE IMPRESE

U na serie di incontri sul territorio del cratere si-smico, per verificare con

le imprese i bisogni e i tempi di una rilancio dell’economia lo-cale strettamente collegato alla ricostruzione post-sisma. E’ la strategia messa in campo dal-la Cna dell’Aquila, alle prese in queste settimane anche con la modifica degli assetti normati-vi legati proprio al processo di ricostruzione. «La nostra coe-renza è indiscutibile, ed è rima-sta immutata in questi tre anni, insieme alla convinzione che un nuovo quadro normativo debba essere chiaro, senza possibilità di ingenerare equivoci, e non più rinviabile, ma che comprenda davvero le esigenze del territo-rio e una ricostruzione del futuro dopo le tante distruzioni» spiega il direttore della confederazione artigiana aquilana, Agostino Del Re. «Le imprese artigiane – pro-segue - hanno dato ampia di-mostrazione delle loro capacità per quanto ormai già fatto nella ricostruzione delle case classifi-cate come “b” o “c”, rispettando tempi di consegna e procedure. L’idea che la ricostruzione possa

adesso finire solo nelle mani di imprese grandi, come qualcuno in maniera inopportuna lascia in-tendere con riferimento al fattu-rato, ci vede invece fermamente contrari».Al contrario, a detta di Del Re,

«le nostre imprese sono in grado di mettere in campo tutti il loro patrimonio di competenza ed esperienza maturato negli anni: la selezione dovrà basarsi sui requisiti di legalità, trasparenza e corretta esecuzione delle opere, alla regolarità della posizione dei lavoratori impiegati, all’applica-zione delle norme di sicurezza in cantiere. Tutti fattori, questi, che poco hanno a che fare al volu-me d’affari. Oltretutto, si deter-minerebbe una ferita alle regole del libero mercato, che ha alle spalle un sistema economico in cui le piccole imprese rappre-sentano un pezzo importante e largamente maggioritario». A detta della Cna, infine, «il

coinvolgimento di una base im-prenditoriale più larga sarà utile anche a garantire un maggiore argine contro le infiltrazioni ma-lavitose. Il tutto in un percorso che, attraverso le nuove tecno-

logie informatiche, potrà creare un sistema di relazioni più chiaro e trasparente con i cittadini».

Uno dei punti più controversi del processo di ricostruzione, resta quello del nuovo decreto voluto dal governo, ed in particolare il testo dell’articolo 6, che detta le norme per disciplinare i contratti per la redazione dei progetti e la realizzazione dei lavori. Nella ipotesi formulata dalla Cna dell’aquila, resta prioritaria l’esigenza di non escludere le imprese di minori dimensioni, e dunque minor fatturato, dalle attività di riparazione, ristrutturazione o restauro, di immobili privati oggetto di contributi pubblici. secondo la Cna, i parametri attualmente indicati dal decreto finirebbero per essere ulteriormente penalizzanti nei confronti di quelle aziende che già sono state fortemente segnate dai danni provocati dal sisma del 2009.

sCHeDail NoDoDel DeCreto

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CNaABRUZZO MERCATO

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eXPORT in SOffeRenza PARTE MALE IL 2012 dELLA REGIONE

in uno studioi dati relativiai principalicompartiabruZZesi

A ndamento negativo dall’ex-port abruzzese nei primi tre mesi del 2012. E i segnali

peggiori arrivano da quei compar-ti dell’industria, come i mezzi di trasporto, che dovrebbero invece rappresentare il fiore all’occhiel-lo dell’industria abruzzese, vista la presenza di grandi insediamenti multinazionali nell’area della Val di Sangro. In dodici mesi, tra marzo del 2011 e marzo del 2012, questa caduta ha determinato una flessio-ne globale delle esportazioni regio-nali, che perdono in valore assolu-to ben 77 milioni di euro (-4,3%), passando da 1.795 milioni di euro a 1.718. Un segnale negativo anche perchè in controtendenza rispetto all’Italia, cresciuta nello stesso pe-riodo del 5,5%. Il risultato negativo è tuttavia frut-

to, quasi esclusivamente, dell’an-damento delle multinazionali che

dominano la scena nel comparto del trasporto; al contrario, resisto-no le imprese endogene abruzzesi, che riescono a mantenere livelli di export dignitosi, fino a diventare le ancore di salvezza del primo scor-cio dell’anno. Secondo l’analisi condotta da

Aldo Ronci, collaboratore della Cna abruzzese, per una corretta interpretazione dei dati sull’export abruzzese bisogna analizzare sepa-ratamente le cifre relative ai mezzi di trasporto da quelle che si riferi-scono agli altri prodotti: «Perché – afferma – è dal comparto delle esportazioni dei mezzi di trasporto che arrivano i risultati più deludenti, visto che sono passati da 759 milio-ni di euro del primo trimestre 2011 a 671 del primo trimestre 2012, su-bendo dunque una flessione di 88 milioni di euro. Tutto, mentre gli altri prodotti esportati rimangono so-

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CNaABRUZZO MERCATO

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«l’export può contribuire a innescare un processo di crescita che riesca a far recuperare alla nostra regione il differenziale negativo cumulato in undici anni in termine di prodotto interno lordo rispetto al valore nazionale (-5,9%) e a quello del mezzogiorno (-1,9%)». secondo aldo ronci, questo può avvenire, si, ma a patto che si realizzino alcune condizioni particolari, in grado di far uscire l’area dell’export, almeno per quel che riguarda le aziende abruzzesi, da una fase ancora un tantino immatura: «sicuramente si, ma occorre stimolare il sistema produttivo regionale, composto per la gran parte da piccole e piccolissime imprese che per motivi strutturali hanno una scarsa propensione all’innovazione». Come ha affermato di recente uno studioso della nostra economia, come il professor alessandro sarra, osserva ancora ronci, «bisogna uscire da un approccio “artigianale” fatto di esportazioni occasionali più che di percorsi strategici mirati. in sostanza, occorre fornire alle imprese gli strumenti conoscitivi necessari; assicurare sostegno nella definizione di obiettivi realistici e strategie praticabili; aiutarle a valutare pro e contro delle alternative a disposizione e ad apprezzarne correttamente i rischi. infine, lavorare al consolidamento di canali distributivi stabili, ai quali anche i piccoli possano accedere in condizioni non penalizzanti, e alla ricerca di partner stranieri affidabili».

le CoNDizioNi Per DeCollarestanzialmente invariati: 1.036 milio-ni un anno fa, 1.047 tra gennaio e marzo di quest’anno, con una cre-scita di 11 milioni di euro». Eppure, osserva ancora lo studio

di Ronci, i mezzi di trasporto rap-presentano in Abruzzo il 39% del totale, mentre a livello nazionale la loro quota-parte ammonta solo al 9%. Ma nonostante ciò, la caduta è netta: in valore percentuale l’ex-port dei mezzi di trasporto registra una pesante flessione (11,6%) a fronte di un incremento nazionale pari all’1,9%. Insomma, i ritmi di crescita sono diversi e oltretutto la produzione di mezzi di trasporto è frutto delle multinazionali, mentre gli altri prodotti arrivano dalle imprese endogene abruzzesi.Dunque, se il comparto del tra-

sporto va decisamente male, al con-trario, a contribuire alla tenuta del made in Abruzzo sono stati altri set-tori, quasi tutti dominati da aziende che in Abruzzo hanno cuore e testa: così per macchine e apparecchi (21 milioni, +15,5%), agroalimentare (12; +10,7%), articoli farmaceutici e medicinali (9; +15,5%). Mentre presentano decrementi gli artico-

li in gomma e plastica (19 milioni; -10,1%); computer e apparecchi elettronici (10; -11,4%), seguiti con più lievi i decrementi degli articoli di abbigliamento (4 milioni; -3,8%) e prodotti chimici (3; -5,2%).

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CNaABRUZZO VARIE

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Bilancio positivo per la sta-gione estiva organizzata dal porto turistico Marina di Pe-scara. Le serate, organizzate dall’ente guidato da Riccardo Colazilli, hanno raccolto un folto pubblico, nelle tante ma-nifestazioni (musica, teatro, danza) che hanno preso il via il 30 giugno scorso. Diversi i big che si sono succeduti sul palco del porto turistico e che accompagneranno il calendario degli eventi fino al 23 agosto prossi-mo: tra gli altri, Giovanni Cacioppo, i Subsonica, Alessandro Haber, Kelly Joyce.

rete imPrese italiagiorgio guerrininuovo presidente

giorgio guerrini (nella foto) è il nuovo presidente di Rete imprese italia, la sigla che raggruppa le principali associazioni del mondo della piccola e media impresa del commercio e dell’artigianato (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti). guerrini, che è presidente nazionale della Confartigianato prende il posto di marco Venturi, presidente nazionale di Confesercenti.

soliDarietàContinua la raccoltapro-terremotati

Quindicimila euro. Questa, al momento, la somma raccolta dal sistema regionale della Cna, e destinata al sostegno delle popolazioni dell’emilia Romagna terremotate. La campagna per la raccolta dei fondi prosegue: per maggiori dettagli, consultare il sito www.cnaabruzzo.it

eNti loCaliavezzano, confronto a tutto campotra Comune e Cna

Un confronto a tutto campo sui principali temi d’interesse del mondo del-le imprese. E’ il risultato dell’incontro che nelle scorse settimane ha mes-so faccia a faccia i dirigenti della Cna della Marsica ed i nuovi ammini-stratori della città di Avezzano, rappresentati dal vice sindaco Ferdinando Boccia e dall’assessore alle Attività produttive, Gabriele De Angelis, oltre che dai consiglieri comunali Fabrizio Amatilli e Rocco Di Micco. Ricco il carnet degli impegni assunti dagli amministratori con la delegazione della confederazione artigiana guidata dalla presidentessa Franca Sanità e dal direttore Pasquale Cavasinni: «La disponibilità degli amministratori comu-nali di Avezzano ad ascoltare e a coinvolgere la nostra associazione per la definizione e la messa in atto di nuove strategie che aiutino le piccole e medie imprese locali a superare la crisi che stiamo attraversando - afferma la stessa Sanità - ci fa ben sperare che, finalmente, potremo riuscire ad at-tivare con l’Ente locale sinergie e collaborazioni efficaci nell’interesse delle imprese e dei cittadini»

eSTaTeBene le serateal marina di Pescara

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CNaABRUZZO REGIONE

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Coadiuvare la Regione nella programmazione delle po-litiche industriali. Aiutarla a

concretizzarne le decisioni. Acce-lerare la spesa dei fondi comunita-ri. E’ la missione possibile deline-ata per Abruzzo sviluppo Spa, la nuova holding regionale nata al ter-mine di un lungo processo di incor-

porazione e fusione tra Abruzzo Sviluppo e Sviluppo Italia Spa. Tutto era cominciato con l’acquisizione del pacchetto azionario di controllo da Invitalia, per terminare con la cessione della quota detenuta da Regione Abruzzo. Abruzzo Sviluppo

Spa si configura ora come una vera agen-zia regionale, la cui attività verrà discipli-nata nella legge regio-nale per lo Sviluppo e la promozione del sistema produttivo re-gionale, all’esame del Consiglio regionale. In Abruzzo sviluppo tran-

sitano il personale qualificato (tren-ta unità), tre incubatori d’impresa (Avezzano, Mosciano Sant’Angelo e Sulmona) e 15mila metri quadrati di superfici. Complesso il lavoro di elimina-

zione di funzioni e ruoli doppi nel rinnovato consiglio di amministra-zione. Quello che si delinea è ora un organismo decisamente più snello, un vertice operativo che

vede la riconferma dei consiglieri di amministrazione, Leandro Verzulli e Carmelo Occhiuto e la nomina di Mario Pastore, attuale direttore generale della Direzione Sviluppo economico, alla presidenza della Spa. A rivestire i panni di direttore generale è invece Nello Rapini, ex presidente di Abruzzo sviluppo; ed anche in questo, risultano accor-pate le funzioni di amministratore unico. «E’ chiaro a tutti - ha detto il presi-

dente della Regione, Gianni Chiodi illustrando la nuova creatura - che oltre a risanare, la Regione si attrez-za con modelli di governance ade-guati ai tempi. Questo vuole dire offrire alla società servizi migliori a costi contenuti». Solido il quadro finanziario della neonata Agenzia che, secondo il vicepresidente del-la Giunta con delega alle Attività produttive, Alfredo Castiglione (nel-la foto), «arriva in una fase di grandi cambiamenti che investono tutta la politica regionale del settore in modo radicale. Un risultato ambi-zioso che è arrivato razionalizzan-do i costi e consegnando al mondo produttivo un punto di riferimento, che si basa sui presupposti di vera efficienza e efficacia».Della salvezza dei tre incubatori

d’impresa, in particolare, di fronte al rischio di una dissoluzione del-la loro esperienza, si era pronun-ciata negli anni passati la stessa Cna abruzzese: ed è dunque una soluzione, quella presentata oggi all’opinione pubblica regionale e al sistema delle imprese, che rappre-senta un punto di sintesi avanzato.

aBRUzzO SViLUPPOUNA HOLdING PER LA RIPRESA

castiglione:consegnato al mondoproduttivoun nuovopunto di riferimento

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CNaABRUZZO iNfRASTRUTTURE

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TRaSPORTi: OBBLigO Di faRe SQUaDRaI PROBLEMI dELLA fILIERA LOGISTICA

a lanciano confronto a più vocisul destino di un settore strategico

G li operatori economici abruzzesi hanno scelto la carta del dialogo per

affrontare i problemi comuni a tutto il sistema logistico regio-nale. Dibattito a più voci, quello voluto da Cna abruzzese e dalla Fita, che a Lanciano, a luglio, ha chiamato a raccolta esponen-ti del mondo imprenditoriale e delle istituzioni per fare il punto sullo stato di salute del settore dell’autotrasporto, ed in partico-lare per analizzare la condizione della logistica nella nostra regio-ne. Gli autotrasportatori della Fita-

Cna – nell’occasione affidati alla voce autorevole del presidente nazionale, Cinzia Franchini (nella foto in alto) - si sono confrontati pubblicamente con importanti operatori economici della regio-ne. Al dibattito sono intervenuti anche Luca Mazzali, direttore commerciale di Silo Cfl Logisti-ca, ed il direttore della logistica del gruppo leader del settore agro-alimentare abruzzese, la De

Cecco, Paolo Cini. Molti problemi della filiera lo-

gistica – questo il succo del confronto - possono trovare vi-sioni comuni e soprattutto criti-che condivise. In particolare nel corso del forum è chiaramente emerso come questa crisi pro-lungata sia ormai giunta a toc-care anche i consumi primari gestiti dalla grande distribuzio-ne. Quest’ultima però, nell’ana-lisi proposta a Lanciano, sconta un approccio troppo autorefe-renziale che non aiuta in questo delicato momento i soggetti che nella Gdo trovano un interlocu-tore obbligato della filiera logi-stica.Dal dibattito è emerso quindi

con forza l’invito a una mag-giore condivisione dei problemi come delle scelte per risolverli. «Questa crisi impone un radica-le cambiamento culturale - ha affermato il direttore del Corrie-re dei Trasporti, Paolo Li Donni, moderatore del forum - che vede nelle reti d’impresa il vero tra-

guardo da raggiungere. Non c’è sistema degno di questo nome se non c’è rete e quindi collabo-razione». «Per troppo tempo - ha aggiunto - abbiamo pensato alla dimensione aziendale mentre il focus dev’essere il livello e la capacità collaborativa tra tutti gli operatori. Quanto più questo li-vello sarà alto ed inclusivo tanto più il territorio che lo esprimerà sarà competitivo». Al forum è intervenuto anche

Mosè Renzi, direttore dell’Inter-porto d’Abruzzo, che ha sotto-lineato la centralità di quest’in-frastruttura per uno sviluppo in linea con la visione europea, che vede in questi snodi la possibili-tà di concentrare e razionalizza-re le gestione dei flussi di merce. Ovvi, in un dibattito dedicato ai temi dell’intermodalità, anche i riferimenti alla situazione por-tuale abruzzese: un’opportunità di sviluppo mancata, oltre ad un evidente limite operativo per il decollo dello stesso Interporto, che oggi tuttavia fa notizia per la crisi ormai strutturale che at-tanaglia il porto di Pescara (pa-ralizzato dal mancato dragaggio dei suoi fondali) e per il timore che la stessa problematica pos-sa ridurre la capacità operativa dello scalo di Ortona. Il presidente nazionale del-

la Fita-Cna, Cinzia Franchini ha concluso i lavori ribadendo come «non sia questo il momen-to per i fermi nazionali dei mezzi ma piuttosto, come questa stes-sa giornata ha dimostrato, sia giunto il momento di rilanciare un nuovo dialogo tra le parti che siano veramente interessate al rilancio condiviso dell’intera filie-ra logistica».

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e’ nata inoltra srl, la società consortile che si propone di realizzare e gestire il Polo regionale di innovazione nel settore dei trasporti e della logistica, nell’ambito delle misure del Por Fesr abruzzo per la promozione ed il sostegno dei Poli di innovazione. alla neonata società (promossa e sostenuta dalla Confindustria di Chieti, dalla Cna abruzzese e dalla Confcooperative) hanno già aderito aziende protagoniste di diversi settori della filiera del trasporto, sia delle merci che delle persone, ivi compresi alcuni nomi di grande peso presenti sullo scenario abruzzese, come arpa spa e Donato Di Fonzo, autoservizi Cerella, sistema spa. la nuova creatura - come spiegano i promotori del progetto - mira all’aggregazione tra imprese e centri di ricerca, per promuovere iniziative volte all’innovazione, alla ricerca, alla crescita complessiva del sistema logistico regionale e alla messa in rete di servizi ed infrastrutture. la sede operativa del Polo è stata realizzata all’interno dell’interporto di manoppello; il Polo, inoltre, dispone di un sito web, consultabile all’indirizzo www.inoltra.net

NUoVe straDe Con inoltra srlun polo di innovazione

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C resce l’interesse delle pic-cole imprese abruzzesi per i processi di internaziona-

lizzazione, considerata ormai una scelta strategica irrinunciabile. Il calendario di fiere, convention, ma-nifestazioni, è entrato a far parte ormai stabilmente dell’agenda del-le piccole imprese abruzzesi, inte-ressate a piazzare i propri prodotti anche su mercati diversi da quello locale. A sostenerle, nelle loro ini-ziative, concorrono anche alcuni progetti internazionali, come spiega il responsabile della Cna regionale per i progetti di internazionalizza-zione, Mirco Mirabilio: «Dal 17 al 20 ottobre prossimo, una delegazione di una quarantina di imprese pro-venienti da Grecia, Francia, Spagna e Italia, di cui tre abruzzesi (“Italo Lupo”, “Sar snc” e “D&D Pellette-ria srl”) si incontreranno a Salonicco per beneficiare delle opportunità previste dal progetto Wide, cofi-nanziato dal Programma europeo “Med”: il progetto si concluderà a marzo del prossimo anno, ed ha lo scopo di rafforzare le potenzialità organizzative e strategiche delle mi-cro-imprese e delle Pmi, grazie alla collaborazione tra attori pubblici e privati dell’area mediterranea, per rafforzare le relazioni internazionali, sondare nuovi mercati, confrontarsi con diverse realtà imprenditoriali».E sempre a proposito di proget-

ti per l’internazionalizzazione, a luglio si è conclusa la prima parte del progetto “Imprese in rete” de-dicato al recupero della competiti-vità delle Pmi abruzzesi del settore della moda (tessile, abbigliamento, pelletteria). All’obiettivo finale, che è la formalizzazione del Contratto di Rete entro l’estate, dovrebbero prendere parte le 32 aziende che hanno manifestato interesse a par-tecipare, secondo l’approccio del cosiddetto “world cafè”, uno stru-mento partecipativo largamente in uso in ambito europeo.

In generale, resta l’area mediterra-nea quella su cui si appuntamento le strategie della Cna abruzzese per uno sviluppo delle relazioni inter-nazionali. Un nuovo filone di gran-de interesse per le piccole imprese abruzzesi, dopo l’incontro ad An-cona con Luca Pezzani, segretario generale della Camera di com-mercio italiana in Marocco, che ha sede a Casablanca, potrebbe es-sere rappresentato dal settore del-le costruzioni in Libia, all’indomani della ripresa delle normali attività del Paese nordafricano: «In quell’a-rea – dice ancora Mirabilio – sono rilevanti le possibilità di dar vita a forme di partenariato, ed è dunque fondamentale seguire con continui-tà ed attenzione tutte le dinamiche che riguardano i Paesi che si affac-ciano sul Mediterraneo. Già a fine a fine settembre, ci sarà un primo appuntamento per le imprese di costruzioni in Libia, con una fiera in programma nella Capitale, Tripoli». L’Europa, infine. Dall’inizio di luglio,

per le aziende che producono pro-dotti biologici preconfezionati scatta l’obbligo di apporre il nuovo logo europeo: un’Eurofoglia formata da dodici stelle bianche su fondo verde brillante, con al centro una cometa che i cittadini dell’Ue hanno scelto tra 3.500 proposte.

nUOVi SCenaRiLE PMI E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

NeWs in BReVe

agro-alimeNtareProntoil calendario 2013

il Centro estero delle Camere di Commercio della Regione abruzzo ha predisposto l’elenco delle potenziali fiere in programma per l’anno 2013, per quanto riguarda il settore dell’agro-alimentare. Si tratta di un nutritissimo elenco di eventi, in programma tanto in europa che negli altri continenti: la partecipazione delle aziende interessate viene disciplinata attraverso il Centro stesso (http://www.centroesteroabruzzo.it/iT/chi_siamo.asp). Dedicata allo stesso settore (ed in particolare ai salumi e formaggi) è invece la mostra-mercato in programma a Roma, dal 15 al 17 settembre prossimo, nel Salone delle fontane di Roma, nella zona dell’eur: fondato sull’eccellenza italiana, sarà l’occasione per presentare alcuni prodotti della nostra tradizione, oltre ovviamente a tutto ciò che li accompagnano sulla tavola.

eDiliziaFiera «BalticBuild»a san Pietroburbo

Dal 12 al 14 settembre prossimo San Pietroburgo ospiterà “BalticBuild”, tradizionale appuntamento di riferimento del settore delle costruzioni del mercato del Baltico: un settore che influenza largamente tutto il comparto dell’edilizia, non solo in Russia, ma anche nei vicini Paesi: finlandia, estonia, Lituania. L’anno scorso, all’evento hanno partecipato 309 espositori, con circa 12mila visitatori.

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CNaABRUZZO VARIE

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l’ageNDa Dell’artigiaNoa cura di MassiMo della Torre e WilliaM FacchineTTi)

2 AGOSTOLUNEDI’

sostituti di imposta- Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente ed assimilati corrisposti nel mese precedente.- Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente.

Contribuenti iva mensiliLiquidazione e versamento dell’iva relativa al mese precedente.

soggetti ires con periodo di imposta nell’anno solare che approvano il bilancio entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio tenuti ai versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, da quelle in materia irap e dichiarazione unificata annuale che hanno scelto il pagamento rateale effettuando il primo versamento entro il 18 giugno o il 9 luglio- Versamento 3a rata dell’iReS, a titolo di saldo per l’anno 2011 e di primo acconto per l’anno 2012 con applicazione degli interessi nella misura dello 0,64% per chi ha versato la prima rata entro il 18 giugno e nella misura dello 0,41% per chi ha versato la prima rata entro il 9 luglio.- Versamento 3a rata dell’iRaP, a titolo di saldo per l’anno 2011 e di primo acconto per l’anno 2012 con applicazione degli interessi nella misura dello 0,64% per chi ha versato la prima rata entro il 18 giugno e nella misura dello 0,41% per chi ha versato la prima rata entro il 9 luglio.- Versamento 3a rata dell’iVa relativa al 2011 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorata dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2012 - 16/06/2012, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,64% per chi ha versato la prima rata entro il 18 giugno e nella misura dello 0,41% per chi ha versato la prima rata entro il 9 luglio.

società di persone ed enti equiparati di cui all’art. 5 Del tuir tenuti ai versamenti risultanti dalla dichiarazioni dei redditi, da quelle in materia irap e dichiarazione unificata annuale, che si avvalgono della facoltà di effettuare i versamenti entro il 18 luglio (30° giorno successivo al termine del 18 giugno) ai sensi dell’art. 17, Comma 2, del d.P.r. N. 435/2001, Non soggetti agli studi di settore

- Versamento della 2° rata, dell’irap risultante dalle dichiarazioni annuali, dovuta a titolo di saldo per l’anno 2011 con la maggiorazione dello 0,40% e con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31%

- Versamento della 2°rata, dell’irap risultante dalle dichiarazioni annuali, dovuta a titolo di primo acconto per l’anno 2012, con la maggiorazione dello 0,40% e con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31%- Versamento della 2° rata del saldo iVa relativa al 2011 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorata dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2012 - 16/06/2012 con l’ulteriore maggiorazione dello 0,40% e con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31% soggetti ires con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare che approvano il bilancio entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio tenuti ai versamenti risultanti dalla dichiarazioni dei redditi, da quelle in materia di irap e dalla dichiarazione unificata annuale, che si avvalgono della facoltà di effettuare i versamenti entro il 18 luglio (trentesimo giorno successivo al termine previsto del 18 giugno) ai sensi dell’art. 17, Comma 2, del d.P.r. N. 435/2001, Non soggetti agli studi di settore- Versamento della 2° rata, dell’ires, a titolo di saldo per l’anno 2011 con la maggiorazione dello 0,40% e con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31%.- Versamento della 2° rata, dell’ires, a titolo di primo acconto per l’anno 2012 con la maggiorazione dello 0,40% e con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31%- Versamento della 2° rata, dell’irap, a titolo di saldo per l’anno 2011 con la maggiorazione dello 0,40% e con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31%- Versamento della 2° rata, dell’irap, a titolo di primo acconto per l’anno 2012, con la maggiorazione dello 0,40% e con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31%.- Versamento della 2° rata, dell’iva relativa al 2011 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorata dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2012 - 16/06/2012, con l’ulteriore maggiorazione dello 0,40% e con applicazione degli interessi nella misura dello 0,31%.

EDITORIALEdi Sergio Silvestrini

emergeNza italia,eCCo la Nostra ageNDa PolitiCa

� segue da pagina 5

sione e del tagliare la spesa pubblica, semplificando e ra-zionalizzando il funzionamento della Pubblica Amministrazione. Debito pubblico. Il nostro Pae-se deve continuare a contenere il debito, ma non è la politica restrittiva la strada per uscirne. Bisogna tagliare lo stock del de-bito pubblico con interventi stra-ordinari, a partire dalla valorizza-zione del patrimonio pubblico. Concordo con il Governatore della Banca d’Italia quando par-la di “un ampio progetto di ma-nutenzione immobiliare dell’I-talia, di cura del territorio, una terapia contro il dissesto idro-geologico”. Così come di “uno sportello unico che aiuti a risol-vere problemi di ordine ammini-strativo, legale, tributario e dia garanzie agli imprenditori sin-goli, più che alle multinazionali, contro la burocrazia e la corru-zione”. In questo modo si potrà anche ridurre l’enorme carico di 23 miliardi che ogni anno le im-prese italiane devono sacrificare a causa dell’inefficienza della burocrazia italiana.

in redazione: sergio D’agostino

Progetto grafico e impaginazione: sabrina Dei Nobili

fotografie: Federico Deidda

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Tutta la nostra cura, l’impegno, l’energia. Tutte le nostre idee, la nostra organizzazione. Tutte le risorse che mettiamo in gioco sono orientate al mondo delle piccole e medie imprese, degli artigiani, delle professioni. Il lavoro è il primo valore. Viene prima di ogni altra cosa. Per questo gli destiniamo tutta la nostra attenzione. Banca Bls. Un partner su cui contare.

Le piccoleimprese

hanno bisognodi grandicertezze.

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