Luglio - Agosto 2015

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Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana Luglio - Agosto 2015 COMUNE DI MONTEBELLUNA COMUNE DI CAERANO SAN MARCO Con il patrocinio di:

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Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana

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COMUNE DIMONTEBELLUNA

COMUNE DICAERANO SAN MARCO

Con il patrocinio di:

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ANTIQUA VOX

Antiqua Vox promuove con passione ed entu-siasmo la conoscenza e la valorizzazione della musi-ca antica ed in particolare dell’organo a canne, stru-mento ricco e affascinante, ancora poco conosciuto e apprezzato, della sua musica e della figura profes-sionale dell’organista.

Fortunatamente la nostra terra custodisce un ricco patrimonio di organi, sia antichi sia di nuova costruzione, che merita di essere gustato nelle sue pregevoli caratteristiche e sfumature timbriche.

Antiqua Vox estende i suoi interessi e le sue competenze al più vasto campo dell’universo baroc-co, non solo al repertorio organistico, con particolare attenzione ai giovani.

“Baroquip”, Laboratorio Giovanile Barocco, nasce allo scopo di instaurare un rapporto di colla-borazione didattico artistica tra giovani musicisti, of-frendo loro l’occasione di esibirsi in pubblico, come stimolo alla crescita personale e professionale.

Antiqua Vox si rivolge inoltre agli studenti delle scuole primarie e secondarie, organizzando delle le-zioni-concerto tenute da organisti e organari, per illu-strare le numerose possibilità timbriche dell’organo.

Antiqua Vox si avvale della collaborazione di Conservatori e Istituti Musicali per l’organizzazione di concerti, rassegne ed eventi didattico-formativi.

Il recupero e la valorizzazione degli strumen-ti storici è un altro obiettivo importante per Antiqua Vox, impegnata nella realizzazione di una sezione di strumenti musicali presso la chiesa di S. Caterina a Treviso. L’operazione prenderà il via con il restauro di un prezioso clavicembalo settecentesco di pro-prietà del Museo Civico.

Antiqua Vox è un’Associazione di Promozione Sociale apartitica e senza scopo di lucro.

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UNA secONdA edIzIONe TrA cONTINUITà ed INNOVAzIONe

Dopo il succeso della prima edizione di “Orga-ni Estate” svoltasi durante i mesi di Luglio ed Agosto 2014, l’Associazione “Antiqua Vox” ripropone anche quest’anno l’appuntamento estivo rivolto agli appas-sionati di musica organistica ed incentrato sul presti-gioso patrimonio organario della Marca Trevigiana, con l’intenzione di promuoverlo e valorizzarlo attra-verso proposte musicali fresche ed accattivanti. Alcu-ni aspetti che hanno caratterizzato la prima edizione sono stati mantenuti, primo fra tutti il preferenziale coinvolgimento di giovani interpreti e la volontà di presentare l’organo non solo in veste di solista ma an-che nella capacità di relazionarsi efficacemente con altri strumenti ed organici. Confermati anche due ap-puntamenti che già l’anno scorso hanno riscosso gran-de successo, quello che vede l’organo affiancato da uno o più strumenti appartenenti alla famiglia degli ottoni e quello che lo vede dialogare con una voce solista. Il primo, incentrato sul duo tromba-organo, si svolgerà quest’anno nel prestigioso contesto della Cat-tedrale cittadina, l’altro nella chiesa di Caerano San Marco. Le caratteristiche degli strumenti utilizzati, il monumentale organo Kuhn-Hradetzky del Duomo ed il prezioso Nacchini di Caerano, permetteranno però l’esplorazione di repertori diversi da qualli ascoltati nella precedente edizione. Saranno invece delle no-vità gli appuntamenti di Santa Caterina, in cui sarà presente anche un ensemble vocale ed il repertorio interamente dedicato alla musica profana rinascimen-tale, e quello particolarmente accattivante di Monte-belluna, tappa assente nella precedente edizione, in cui l’organo Callido della chiesa di Santa Maria in Colle sarà affiancato da alcuni elementi dell’orchestra d’archi giovanile barocca “Baroquip”. Il programma generale della manifestazione si presenta, così, com-plessivamente orientato a criteri di grande varietà, pro-ponendo repertori assai diversificati nello stile e negli organici e caratterizzati anche da proposte repertoria-li originali e di ascolto non comune; una occasione ghiotta per apprezzare sotto una luce nuova le già note qualità dei prestigiosi organi della Marca Trevigiana.

Roberto BrisottoDirettore artistico “Organi Estate”

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Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana

Venerdì 10 luglio Treviso, cattedraleOrgano Kuhn-Hradetzky, 2000Carlo B. Cimento, organo Davide Xompero, tromba

Venerdì 17 luglio Caerano di San Marco (TV), Chiesa parrocchialeOrgano Nacchini, 1746Chikako Nishikawa, organo Raffaele Prestinenzi, tenore

Venerdì 24 luglio Treviso, Chiesa di Santa CaterinaOrgano Zanin, 1998Mirko Ballico, organo Ensemble Vocale In Contrà Martina Boldarin, voce recitante

Sabato 1 agosto Montebelluna (TV), Chiesa di Santa Maria in ColleOrgano Callido, 1805Giulio De Nardo, organo “BAROQUIP”, Orchestra Giovanile Barocca di Treviso

Venerdì 7 agosto Treviso, Chiesa di Sant’AgostinoOrgano Serassi, 1858Stefano Borsatto, organo Fabiola Guida, flauto

Inizio concerti ore 21Ingresso libero

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Venerdì 10 Luglio 2015Chiesa Cattedrale di TrevisoCarlo Benedetto Cimento, organoDavide Xompero, tromba

Gli ottoni, per la loro versatilità e potenza sonora, sono tra gli strumenti più adatti a dialogare con l’organo; non a caso, so-prattutto nel Rinascimento, essi hanno spesso affollato le cantorie delle chiese ed arricchito con il loro sfarzo sonoro le sontuose e spettacolari celebrazioni liturgiche dell’epoca. Da allora la lette-ratura musicale si è arricchita di numerose pagine caratterizzate dal dialogo tra gli ottoni ed il re degli strumenti; il duo con la tromba, in particolare, risulta molto efficace ed ottiene sempre un effetto sonoro affascinante e coinvolgente, tanto da favorire anche la nascita di numerose trascrizioni ed adattamenti. Il repertorio di questa sera fornisce alcuni esempi in tal senso, principalmente ap-partenenti alla produzione del periodo barocco, spaziando dalla scuola francese a quella italiana e tedesca. Fanno da contrappunto alcune pagine esclusivamente organistiche tra le quali spicca il grande Preludio in mi bemolle maggiore di J.S.Bach, che apre la monumentale terza parte della “Clavier-Ubüng”, presentato insie-me ad una “Battaglia” organistica seicentesca di scuola spagnola e ad una composizione di F.Mendelssohn Bartholdy, unica escursio-ne in ambito romantico del programma della serata.

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“Sound the trumpet”Il virtuosismo trombettistico dalRinascimento al Romanticismo

M. A. Charpentier(1634-1704)

Prelude au Te Deum

Anonimo spagnolo(XVII secolo)

Batalla Famosa(organo)

G. Torelli(1658-1709)

Sonata in Re maggiore (G.1)Andante - Allegro - Andante - Allegro

J. S. Bach(1685-1750)

Präludium in Mi bem. magg. BWV 552(organo)

G. P. Telemann(1681-1767)

Concerto in Re magg. TWV 51Adagio - Allegro - Grave - Al-legro

F. MendelssohnBartholdy(1809-1847)

Tema e Variazioni in Re magg. op.17(organo)

G. F. Händel(1685-1759)

Suite in Re maggiore HWV 341 da “Water Mu-sic”Ouverture - Allegro (Gigue) - Air (Minuet) - March (Bou-rèe) - March

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Venerdì 17 Luglio 2015Chiesa Parrocchiale di Caerano San Marco (TV)Chikako Nishikawa, organoRaffaele Prestinenzi, tenore

Per tutta la prima fase della storia della musica “colta” occi-dentale, dall’originario canto liturgico cristiano culminante nel re-pertorio gregoriano fino alla grande stagione della polifonia vocale medievale e rinascimentale, il repertorio sacro è stato il protago-nista principale, all’inizio pressoché esclusivo, della scena, elabo-rando codici stilistici, estetici e compositivi assolutamente propri e distinti dai repertori di carattere profano. Con la progressiva e più o meno contemporanea affermazione, lungo il XVII sec., della musicale strumentale, dell’armonia tonale e del teatro musicale, la musica profana ha accresciuto sempre più la propria importanza finendo per imporre la sua influenza anche nei confronti della pro-duzione di natura sacra. Quest’ultima, di conseguenza, ha matura-to delle radicali differenze rispetto al passato, mescolando elemen-ti stilistici ereditati dallo stile antico ad altri in linea con il gusto e l’estetica più attuali. La preferenza accordata alla vocalità a cap-pella ha ceduto pian piano il posto a quella per lo stile concertato in cui ensemble strumentali più o meno ampi dialogano con solisti e gruppi corali; sopravvive l’eredità dell’antica pratica polifonico-contrappuntistica, specialmente negli episodi corali, ma ad essa si affianca, potente, la fascinazione per la melodia ed il virtuosismo vocale di derivazione operistica. La struttura formale del nascente oratorio sacro, comprendente, sull’esempio del teatro musicale, pezzi vocali solistici (arie e recitativi) e d’insieme (duetti, terzetti, ecc..), nonché episodi strumentali e corali, diventa il modello di riferimento per la produzione sacra barocca e classica favorendo l’imporsi di una sostanziale omogeneità stilistica tra musica sacra e profana, destinata a sopravvivere per tutto il Romanticismo fino al Novecento. Il programma di stasera, proponendo una serie di brani vocali tratti da importanti lavori sacri del barocco e del primo classicismo alternati a coeve composizioni organistiche, testimo-nia efficacemente tale relazione di prossimità stilistica ed estetica, ormai già consolidata in quel periodo, tra repertorio strumentale profano e repertorio concertante sacro.

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“Vaghi suoni e sacri accenti”La letteratura strumentale e vocale

tra Barocco e Classicismo

G. Muffat(1653-1704)

Ciacona(organo)

A. Vivaldi(1678-1741)

Domine Deus”dal “Gloria” RV 588

G. Strozzi(1615-1687)

Sonata Mascara(organo)

G. F. Händel(1685-1759)

“Thus When the Sun” dal “Samson”

D. Zipoli(1688-1726)

Elevazione(organo)

J. S. Bach(1685-1750)

“Deposuit potentes”dal “Magnificat” BWV 243

B. Galuppi(1706-1785)

Sonata per il flauto(organo)

F. J. Haydn(1732-1809)

“In Native Worth”da “La Creazione”

Giovanni Benedetto Platti(1697-1973)

Sonata n.3(organo)

G. F. Händel(1685-1759)

“Comfort ye - Every val-ley” dal “Messiah”

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Venerdì 24 Luglio 2015Chiesa di Santa Caterina, TrevisoMirko Ballico, organoEnsemble vocale In Contrà

Se il Medioevo era stato, in tutti i suoi aspetti (politici, cul-turali, sociali), un’epoca chiaramente “teocentrica”, proiettata ver-so una dimensione spirituale ed extramondana, il Rinascimento segna, attraverso una sorta di “rivoluzione copernicana”, un deci-so cambio di rotta nella complessiva visione del mondo. Centrali diventano l’ “uomo”, col suo universo di passioni, affetti, interessi, e la vita del momento presente, quella del’ “hic et nunc”, rispetto a quella promessa dopo la morte, quella del “mondo che verrà”. Il recupero della grande lezione della classicità greco-romana, pe-riodo “umanistico” per eccellenza, come modello di canoni esteti-ci di riferimento va visto proprio in questa direzione; la rivalutazio-ne della specifica dimensione dell’umano, però, trascende il puro piano estetico-artistico per interessare anche quello esistenziale e valoriale. I sentimenti più tipicamente umani, primo fra tutti quel-lo dell’amore tra uomo e donna, diventano protagonisti dell’arte e della cultura, vissuti e descritti tanto nella loro dimensione più “seria” ed “impegnata” quanto in quella più “leggera”, faceta e spiritosa. L’amore per la vita tipico del periodo si manifesta, infatti, nella volontà di goderla fino in fondo con la maggiore intensità e completezza possibile, consapevoli della sua brevità ed unicità; i celebre versi di Lorenzo de’ Medici (“Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c’è certezza.”) suonano come una sorta di principio programmatico per l’uomo Rinascimentale. Il godimento del bello, dell’arte e dei piaceri della vita percorrono quest’epoca come un “file rogge” e trovano una efficace concretizzazione nell’evento della Festa, evento che poteva avere carattere sacro quanto profano ma, in en-trambi i casi, celebrato con il massimo sfarzo e dispiego di mezzi, proiezione della vocazione al diletto e dell’ideale di magnificenza della vita delle corti. Il programma di stasera rievoca questo clima culturale affiancando pagine organistiche e vocali di carattere e contenuti spiccatamente profani. I brani organistici (meglio sareb-be dire tastieristici, vista la generica destinazione della maggior parte delle composizioni per strumento a tastiera dell’epoca), si rifanno sostanzialmente a due tipologie compositive, quella dell’a-dattamento strumentale di brani vocali e quella del brano dalle movenze di danza; i primi appartengono soprattutto al repertorio tastieristico più antico, i secondi rimangono in gran voga ancora fino all’età barocca. I brani vocali, invece, sono tratti tutti dal ricco e variegato repertorio della “chanson”, forma regina (e più nobile) tra quelle della polifonia profana rinascimentale, ma vi troviamo anche un esempio di “song” dell’era elisabettiana dovuta alla nota mano di John Dowland. Il tema trattato è pressoché costantemente quello amoroso, espresso sia in termini lirici e appassionati che scanzonati e farseschi. La celebrazione del sentimento erotico diventa, di volta in volta, occasione per cantare l’entusiasmo e la vitalità giovanile, la passione dell’anima dolorante o ferita, la felicità del sentimento ricambiato ma anche per ironizzare sulla sessualità, sul matrimonio, le dinamiche coniugali, il tradimento ed, in generale, sul rapporto “sociale” tra uomo e donna.

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“A lieta vita amor c’invita”Il Rinascimento profano vocale

e strumentale

Thoinot Arbeau (1520-1595)

Belle qui tiens ma vie

Autore Antico Per ben mio te vedere/ Si e debil el fil (organo) da “Frottole intabulate da sonar organi” 1517

C. de Sermisy(1490-1562)

Tant que vivray

C. Merulo(1533-1604)

Onques Amour(organo) dal “Terzo Libro di canzoni”

J. Desprez Madonna mia pietà

H. Scheidemann(1596-1663)

Balletto(organo)

J. Desprez El grillo

Pierre Passerau(1510-1572)

Il est bel et bon

J. P. Sweelinck(1562-1621)

Ballo del Granduca(organo)

J. Dowland(1563-1626)

When Phoebus first did Daphne love

J. Desprez Mille regretz

B. Storace(1637-1707)

Il Ballo della Battaglia(organo)

P. Certon(1510-1572)

Je ne l’ose dire

G. Frescobaldi(1583-1643)

Aria detta “Balletto” (varia-zioni)(organo)

Anonimo Quand je bois du vin clai-ret/Tourdion (pubbl. 1530)

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Sabato 1 Agosto 2015Chiesa di Santa Maria in Colle, Montebelluna (TV)Giulio De Nardo, organoBAROQUIP”, Orchestra Giovanile Barocca di Treviso

L’organo vanta un largo utilizzo nell’ambito del repertorio destinato a gruppi strumentali ed orchestre; nella musica antica riveste specialmente il ruolo di tastiera deputata alla realizzazione del basso continuo nell’ambito della musica sacra, in alternativa od alternanza col cembalo, in quella romantica e contemporanea viene usato per apportare uno speciale contributo timbrico e di potenza sonora, sia in contesti sacri (oratori, messe) che profani (poemi sinfonici, concerti, sinfonie). I casi in cui viene utilizzato come solista non sono però numerosi nell’intero repertorio; nel ciclo delle “Kirchen Sonaten” (“Sonate da Chiesa”) di Mozart esso riveste, a seconda dei casi, entrambi i ruoli. Queste composizioni mozartiane, risalenti agli anni salisburghesi, sono dei brevi lavori strumentali in un solo movimento destinati ad essere eseguiti, se-condo una prassi liturgica dell’epoca quantomeno disinvolta, tra la lettura dell’epistola e quella del Vangelo, ragion per cui sono note anche come “Sonate per l’Epistola”. Il carattere prevalente è quello brillante, con alcune eccezioni inclini maggiormente ad una galante cantabiblità, e nella maggior parte di esse l’organo svolge sostanzialmente la funzione di basso continuo. In alcune, però, il suo carattere “concertante” risulta più accentuato fino ad arrivare al caso della Sonata in Do magg. KV 336, composizione più articolata e di felicissima invenzione dove l’organo ricopre un ruolo “solistico” assai rilevante, con tanto di occasione per la rea-lizzazione di una piccola cadenza solistica. All’esecuzione di que-ste deliziose pagine mozartiane vengono affiancati, in questo con-certo, alcuni brillanti lavori organistici, dalle caratteristiche diverse e riferibili ad un periodo che va dal tardo rinascimento al primo Ottocento. Essi hanno però in comune l’adozione all’interno del-la scirttura organistica di moduli compositivi ed orizzonti estetici tipici della musica strumentale e sinfonica, secondo un processo che ha portato, lungo il corso della storia della musica occidenta-le, ad una progressiva sostanziale assimilazione di linguaggio tra musica di contesto sacro e profano rispetto alla spiccata differenza tipica del repertorio più antico fino al primo Rinascimento.

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“Sonate e Concerti”L’organo ed il repertorio concertante

con archi

Gregorio Strozzi (1615-1687)

Mascara Sonata(organo)

W. A. Mozart(1756-1791)

Sonata in Fa maggiore KV 244

Giovanni Battista Pescetti(1704-1766)

Sonata in do minore(organo)

Bernardo Storace(1637-1707)

Balletto(organo)

GianbattistaMartini(1706-1784)

Elevazione(organo)

W. A. Mozart Sonata in Mib maggiore KV 67

Niccolò Moretti(1763-1821)

Sonata ad uso offertorio (organo)

BaldassarreGaluppi (1706-1785)

Sonata per flauto(organo)

Gaetano Valerj(1760-1822)

Sonata III(organo)

W. A. Mozart Sonata in Re maggiore KV 245

Bernardo Pasquini(1637-1710)

Tre Arie(organo)

Giovanni Morandi(1777-1856)

Sonata con imitazione dei campanelli (organo)

W. A. Mozart Sonata in Do maggiore KV 336

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Venerdì 7 Agosto 2015Chiesa di Sant’Agostino, TrevisoStefano Borsatto, organoFabiola Guida, flauto

L’organo ha una evidente affinità con tutti gli strumenti a fiato con i quali condivide il sistema di produzione del suono, vi-sto che esso stesso può essere considerato una sorta di “orchestra” di aerofoni. Il repertorio, però, specialmente, quello più antico, ha sperimentato soprattutto l’accoppiata con gli ottoni, in grado di rivaleggiare con il principe degli strumenti anche dal punto di vista della potenza sonora. Ai legni, invece, è stato riservato un ruolo importante principalmente nella letteratura cameristica delle sonate per strumento solista e basso continuo, contesto nel quale la tastiera di riferimento è, solitamente, quella del cembalo. La prassi consolidata della interscambiabilità degli strumenti a tastie-ra in questo genere di repertorio consente anche l’uso dell’organo ma si tratta, in ogni caso, di lavori non originariamente concepiti per uno specifico organico. La letteratura per flauto ed organo si rivolge spesso a questo repertorio antico “ibrido” a meno che non si guardi ad una letteratura più moderna, specialmente novecente-sca e contemporanea, specie di scuola francese, dove Ie composi-zioni “originali” sono assai più numerose. Il programma di questa sera offre un panorama musiale assai vario; oltre a lasciar spazio all’esibizione “solistica” di ciascuno dei due strumenti attraverso una Sinfonia di Morandi, tipico esempio dello stile organistico bandistico-operistico dell’800 italiano, una Fantasia Mozartiana e una virtuosistica e complessa pagina flautistica del tardoromantico tedesco Kerg-Elert, compositore vicino per linguaggio al coevo e più noto Max Reger, esso si rivolge soprattutto alla pratica della trascrizione di partiture originariamente concepite per flauto e pia-noforte, potendo contare sulla ricca paletta di colori orchestrali del prestigioso Serassi della chiesa di Sant’Agostino. Due delle pagine si devono all’attività compositiva di celebri virtuosi del flauto (Ge-nin e Donjon) e, come tali, in esse è questo strumento a rivestire il ruolo principale e ad essere maggiormente in evidenza.

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“Musica, soffio divino”Colloqui musicali tra flauto ed organo

W. A. Mozart(1756-1791)

Fantasia in fa minore KV 594(organo) Adagio – Allegro – Adagio

Johannes Donjon(1839-1912)

Reverie per flauto e organo

Giovanni Morandi(1777-1856)

Sinfonia in re minore(organo)

Sigfrid Karg-Elert(1877-1933)

Sonata in fa# minore op.140 “Appassionata” per flauto solo

Paul AgricoleGenin(1832-1903)

Fantasia sul Rigoletto op. 19

John Rutter(1945)

Suite Antique per flauto e organoPrelude – Ostinato – Aria – Waltz – Chanson – Rondeau

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MIrkO BAllIcOMirko Ballico è diplomato in Organo con il massimo dei voti, in Strumentazione Bandistica e in Composizione Principale. Laureato con lode in Konzertfach-Orgel nel 2004 alla “Bruckner Universität” di Linz sotto la guida di Brett Leighton, ot-tiene successivamente il diploma di se-condo livello con 110 e lode in organo presso il conservatorio di Verona con M. Raschietti. Si è perfezionato in clavicem-

balo con Brett Leighton e C. Rieger e in organo con M. Radulescu, L. Rogg, W. Zerer seguendo diverse Masterclass dal 1997 al 2004. Ha approfondito la tecnica di direzione d’orchestra con il M° Carlo Re-beschini (La Fenice). Ultimo vincitore del premio “Paul Hofhaimer” di Innsbruck nel 2007. E’ stato inoltre premiato ai concorsi organi-stici nazionali di Viterbo (2000), Angullara Veneta (2000 – 2° premio e 2001 – 1° premio) e internazionali di Caldaro (2001 – 3° premio), Füssen (Germania 2002 – 2° premio), Borca di Cadore (2003 – 3° premio), Carunchio (2008 – 1° Premio), Inmsbruck (Austria 2004 – 2° premio ex-aequo, primo non assegnato). Scrive per coro, orchestra, organo ed ensemble, 2 strumenti a tastiera, 3 organi, pubblicando i suoi lavori presso Armelin Musica di Padova (circa una ventina). Nel 2013 ha vinto il 1° Premio al concorso di composizione “BPV” or-ganizzato dal Conservatorio di Verona nella categoria “trascrizione” e nel 2014 il 2° Premio nella categoria “composizione originale per gruppo cameristico” dello stesso concorso. Sue composizioni sono regolarmente eseguite e richieste da vari ensemble. Ha pubblicato nel 2010 per Amelin Musica il libro “Ricerchada” (più volte ristam-pato), manuale di interpretazione su base filologica delle musiche dal 1400 al primo 1600. Ha inoltre completato ancora da studente 3 opere incompiute di J. S. Bach, Fantasia BWV 573, Fuga BWV 562/2 (perduta), e “O Traurigkeit” corale dall’Orgelbüchlein. Concertista in piena attività, ha partecipato come solista ai più importanti festival in tutta Italia, Spagna, Svizzera, Austria, Francia e Germania. Si occupa anche dell’inedito repertorio a 2 organi e Organo/Clavicembalo do-cumentato anche dall’incisione di 2 cd. Ha inciso anche per la Bot-tega Discantica (Opera Omnia di Pietro Morandi, 2009 e J. S. Bach “Viaggio in Italia”, 2010), Rainbow Classics (La Sonata Organistica Veneta, 2000 e Lefebure-Wely op.122, 2001) e vari Cd di produ-zione privata. Nel 2009 è stato scelto tra i migliori giovani organisti italiani per l’incisione di un cd commemorativo per i 180 anni di fondazione della ditta organaria “Mascioni”. Un suo concerto è stato pubblicato in DVD dalla Fondazione Levi (Contributi per la storia dell’arte organaria e organistica in Italia, Venezia 2012). Ha colla-borato come docente a contratto per un decennio con enti pubblici e scuole statali in qualità di “esperto per l’insegnamento della pro-pedeutica musicale” e coordinatore di corsi musicali. Ha insegnato per la scuola diocesana di musica per la liturgia di Padova (sez. di Romano d’Ezzelino). È stato invitato a tenere conferenze e seminari sulla prassi esecutiva per diversi enti tra cui l’accademia Lunelli di Trento, il Festival Organi Storici del Cadore e i Conservatori di Udine e di Adria. Attualmente insegna al Conservatorio Donizetti di Berga-mo ed è impiegato come docente di Organo alla scuola “Miari” di Belluno per conto del conservatorio di Vicenza. Ha prestato servizio

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anche al Conservatorio di Adria e collabora con la diocesi di Vittorio Veneto con competenze di organologia.

“BArOQUIP”, OrchesTrA

GIOVANIle BArOccA dI TreVIsO“BAROQUIP”, Orchestra Giovanile Barocca di Treviso nasce su proget-to dell’Associazione “Antiqua Vox” allo scopo di instaurare un rapporto di collaborazione didattico-artistica tra giovani musicisti interessati ad approfondire la conoscenza della letteratura e dello stile interpretativo del periodo barocco. L’Orchestra è formata da studenti del periodo su-periore di studi del Conservatorio, diplomati e specializzandi che vengono seguiti regolarmente nel lavoro di preparazione e studio dal Tutor Massimiliano Simonetto. Il percorso didattico-artistico è scan-dito dal lavoro in gruppo e da laboratori periodici tenuti da musicisti professionisti specializzati nell’interpretazione della musica baroc-ca. Accanto alla formazione musicale una particolare attenzione è rivolta alla relazione interpersonale, alla dinamica di gruppo e alle tecniche di concentrazione e rilassamento. L’Orchestra si esibisce regolarmente in prestigiose sale della provincia e della regione ed è presente anche in manifestazioni a scopo benefico.

cArlO BeNedeTTO cIMeNTOCarlo Benedetto Cimento, nato nel 1990 a Bologna, nel 2010 ha ottenuto la lau-rea con lode in Organo presso il Con-servatorio “F. Venezze” di Rovigo, dove ha conseguito anche il compimento me-dio di composizione. Nell’anno 2009 è stato invitato come “Étudiant etranger” da Loïc Mallié nelle classi di improvvi-sazione e di composizione al Conserva-toire National Superieur de Musique di

Lione. Vincitore e finalista di diversi concorsi organistici nazionali ed internazionali, si è esibito come solista, come continuista e in gruppi cameristici e orchestrali in città come Vienna, Verona, Rovigo, Modena, Padova e Cremona. Viene premiato al concorso di com-posizione “Maria Grazia Vivaldi 2012” per il suo brano per piano-forte “In Memoriam”, pubblicato presso Edizioni Sconfinarte. Il suo brano per organo antico ispirato alla teoria dell’armonia delle sfere celesti, “Velox Caeli Machina”, è stato eseguito in prima assoluta nella Franziskanerkirche sull’organo Wöckerl-Kuhn (1642/2009), il più antico organo di Vienna, e trasmesso dalla radio austriaca Radio Stephansdome. Attiva la sua collaborazione con diversi cori come organista (Webern Chor – Vienna, Coro Polifonico Città di Rovigo e altri) e come direttore (AccorDante Chor – Vienna). Attualmente

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studia Direzione d’Orchestra a Vicenza nella classe di Giancarlo An-dretta e Organo (Konzertfach) a Vienna nella classe di Pier Damiano Peretti all’ Universität für Musik und Darstellende Kunst.

sTefANO BOrsATTOStefano Borsatto, nato a Milano nel 1994, inizia gli studi musicali a 8 anni con Khna Karaca e quindicenne si diploma in Pianoforte con lode presso il Conserva-torio “G. Verdi” di Como. E’ diplomando in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara con il Giancarlo Bardelli. Ha seguito corsi di perfezionamento in pia-noforte con Tiziano Poli e Antonio Bal-lista e in organo con Alessio Corti, Giancarlo Parodi e Alessandro La Ciacera. E’ risultato vincitore in diversi concorsi pianistici, fra cui primo premio assoluto ai concorsi internazionali “Fortini” di Bologna e “Lago di Monate”. Ha partecipato alla rassegna di Giovani Organi-sti presso la Basilica di Loreto e si è esibito con il violinista Igor Riva nelle rassegne “Armonie d’Autore” e “Rebus” del Teatro Dal Verme di Milano. Ha collaborato con il “Pomus Ensemble” dei Pomeriggi Musicali e l’Orchestra Filarmonica Italiana. È stato pianista collabo-ratore per il Coro di As.Li.Co, è assistente di Dario Grandini per le produzioni del Coro Akses di Milano e ricopre l’incarico di maestro collaboratore per il Coro Sinfonico dell’Auditorium Verdi di Milano. Insegna Pianoforte presso l’Associazione “Flute Harmonique” di Mi-lano ed è stato inoltre organista presso le basiliche milanesi di San Nazaro e San Calimero e la Chiesa di Santa Maria al Paradiso.

GIUlIO de NArdOGiulio De Nardo, nato a Treviso nel 1994, ha iniziato lo studio dell’organo e del pianoforte sotto la guida di Giam-pietro Rosato, approfondendo poi le tecniche di interpretazione organistica in diversi corsi e seminari con docenti quali Luca Scandali, Edoardo Bellotti, Javier Artigas Piña, João Vaz, Jan Willem Jansen e altri. Attualmente è iscritto nella classe di organo di Roberto Antonello al Conservatorio di Musica “A. Pedrollo” di

Vicenza. Alla prosecuzione degli studi affianca attività concertistica sia come solista, sia come continuista nel gruppo “BAROQUIP”, Or-chestra Giovanile Barocca di Treviso.

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eNseMBle IN cONTràL’Ensemble In Contrà nasce all’in-terno dell’Associazione “Coro Contrà Camolli” di Camolli Ca-sut (Fontanafredda) che, nei suoi quarant’anni di storia, ha svolto e continua a svolgere un importante ruolo nella divulgazione musicale e nell’educazione al canto corale. Le sue attività, a partire dalla Scuola di Musica, si snodano attraverso i vari gruppi dei “Piccoli Cantori”, delle “Voci Bianche”, del “Coro Gio-vanile” e delle “Voci Maschili”, la prima formazione ad essere fon-data, e si concretizzano, tra l’altro, nell’organizzazione di rassegne ed eventi musicali e nell’ideazione di progetti editoriali e concerti-stici. L’Ensemble, diretto da Roberto Brisotto, è l’ultima formazione nata, poco meno di anni fa, ma molti dei suoi elementi provengo-no da passate esperienze vocali all’interno dell’Associazione stessa. Si pone come ideale punto d’arrivo del percorso formativo corale che partendo dai “Piccoli Cantori”, attraversa tutte le formazioni. Ha intrapreso fin dalla fondazione, una viva attività concertistica. Nell’Aprile scorso, nell’ambito del Concorso Internazionale Corale “Venezia in Musica”, ha conseguito il terzo posto nella categoria “Musica Sacra” raggiungendo il Livello Oro III e ricevendo un pre-mio speciale per la qualità dell’interpretazione del brano “Exultate Deo” di A. Scarlatti

fABIOlA GUIdAFabiola Guida, nata a Chivasso (TO) nel 1992, comincia gli studi di flauto traver-so da bambina con Massimo Sartori, spo-standosi poi presso l’”Istituto musicale Sinigaglia” di Chivasso e l’”Accademia del ricercare” di Settimo Torinese, guida-ta dagli insegnamenti di Germana Busca. Concluso il Liceo Classico viene am-messa ai corsi superiori di I livello presso l’Istituto Superiore di Studi Musi-

cali Conservatorio “F. Vittadini” di Pavia nella classe della docente Paola Fre, studia attualmente a Novara con Biocotino. Suona nel gruppo da camera “Trio on the road”, collabora con diversi grup-pi artistici tra i quali “Folkestra” e “Orchestra Nuove Direzioni”, sotto la guida di Simone Bottasso, Pietro Numico, Elisa Bellezza. Parallelamente agli studi effettua lezioni di flauto per l’avviamento alla musica.

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chIkAkO NIshIkAwAChikako Nishikawa, nata a Kyoto, Giap-pone, si è laureata in clavicembalo al Doshisha Women’s College di Kyoto. In seguito si è perfezionata alla Mu-sikhochschule di Zurigo, nelle classi di cembalo di Johann Sonnleitner e Naoki Kitaya e nella classe di musica da came-ra di Kees Boeke. A Zurigo ha iniziato lo studio dell’organo con J. Lehmann e, dopo 3 semestri, ha proseguito la sua

formazione al Conservatorio Reale dell’Aia nelle classi di organo di Jos van der Kooy. All’Aia ha ottenuto il “Postgraduate Certifica-te of Organ”. Nel 2008, ha iniziato lo studio dell’organo presso la Haute Ecole de Musique di Losanna (sede di Friburgo) con Mau-rizio Croci. Ha conseguito il “Bachelor of Music” in organo nel 2010 e il Master d’interprétation in organo con “Concert Diplom” nel 2012 a Friburgo. Ha frequentato vari corsi di perfezionamento con L.F. Tagliavini, L. Rogg, G. Bovet, M. Radulescu, M. Bouvard, E. Bellotti, M. Salerno, J.L.G. Uriol, H. Davidsson, P. van Dijk, L. Scandali, F. Tasini, U. Forni, R. Antonello, A. Liebig, S. Molardi. E’ organista titolare della Chiesa Cattolica di Marly dal 2010, organi-sta della Chiesa Cattolica di Schmitten, della Chiesa Cattolica di St. Moritz a Friburgo e della Chiesa Cattolica Notre-Dame Bourguillon (Svizzera). È stata finalista al II e III Concorso Internazionale di In-terpretazione Organistica “Agati-Tronci” (2013, 2014) e finalista al IV Concorso Organistico Internazionale “Organi Storici del Basso Friuli” (2014)

rAffAele PresTINeNzI Raffaele Prestinenzi, tenore triestino, si è laureato col massimo dei voti e la lode in Lettere all’Università degli studi di Trieste ed ha svolto i suoi studi musicali presso il Conservatorio “G. Tartini” della stessa città, perfezionandosi in seguito coi maestri W. Matteuzzi, V. M. Brunetti e D. Mazzuccato. Ha cantato in molte produzioni operistiche (Mozart, Rossini, Puccini, Donizetti, Paisiello, Bellini…) in prestigiosi teatri di diverse città italiane ed estere (Osaka, Trieste, Trento, Bolzano, Lecce…) collaborando con importanti musicisti e direttori (O. Dantone, M. Dini Ciacci, D. Agiman, F. Eichorn, P. Ma-zurkievicz…). Si esibisce anche in concerti di musica operistica (Mo-zart, Beethoven, Bellini, Ciaikowskj, Donizetti, Rossini, Verdi, Cilea) a Trieste, Treviso, Bolzano, Trento, Roma ed in concerti di musica da camera (“Dichterliebe” di R.Schumann) a Trieste e Budapest. Ha par-tecipato frequentemente a concerti di musica sacra cantando lavori di J. S. Bach (“Magnificat” e varie cantate), J. Haydn, W. A. Mozart (“Requiem”, “Messa in do maggiore”), G. Rossini (“Stabat Mater”, “Petite Messe Solennelle”), A. Ramirez, M. Sofianopulo. Si cimenta anche col repertorio più leggero del Musical e dell’Operetta.

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dAVIde XOMPerODavide Xompero, nato nel 1990, si di-ploma nel 2012 col massimo dei voti in Tromba presso il Conservatorio “A. Pe-drollo” di Vicenza sotto la guida di Ro-berto Bracchi e presso lo stesso istituto frequenta il biennio accademico sotto la guida di Mirko Bellucco e Nicola San-tochirico. Nel 2013 si laurea in Econo-mia e Commercio presso l’Università di Verona. Di notevole importanza per la sua formazione musicale sono le lezioni con Claudio Quintavalla, prima tromba del Teatro Maggio Fiorentino di Firenze. Segue cor-si di perfezionamento con maestri di fama internazionale quali G. Dallaturca, O. Cristofoli, F. Ruin, F. Cudiz, F. Maniero, S. Lonardi, A. Frugoni, R. Pante, D. De Sena, M. Pierobon, G. Parodi e si esibisce in concerti sia come orchestrale sia come solista in produzioni di rilevante importanza per il repertorio trombettistico. Collabora inol-tre con formazioni cameristiche, corali, bandistiche e orchestrali. È prima tromba del decimino d’ottoni “Vicenza Brass”, di cui cura la direzione artistica e organizzativa fin dalla sua fondazione nel 2011. Nell’estate del 2011 è stato selezionato come prima tromba per par-tecipare alla tournée estiva della CEI Youth Orchestra diretta da I. Coretti-Kuret. Nel novembre dello stesso anno entra nell’orchestra J. Futura di Trento diretta da M. Dini Ciacci con artisti ospiti come P. Fresu, G. Sollima, A. Kravtchenko. Nel marzo del 2012 si qualifica al concorso per l’Orchestra Giovanile del Teatro dell’Opera di Roma e per l’Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto. Dal 2013 inizia la collaborazione con l’Orchestra del Teatro lirico di Cagliari in produzioni importanti tra cui Requiem e Otello di G. Verdi e la Rapsodia in blu di G. Gershwin con Stefano Bollani al pianoforte. Nel novembre del 2013, risultato vincitore della selezione “I solisti con l’orchestra”, si esibisce come solista nel Concerto per tromba di Arutunjan con l’Orchestra del Conservatorio di Musica di Vicenza “A. Pedrollo”. Nel giugno 2014 partecipa ai “Saggi finali dei migliori allievi” del Conservatorio di Vicenza e nel settembre risulta idoneo all’audizione dell’Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto e a novembre nell’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari.

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chIesA dI sANT’AGOsTINO, TreVIsO OrGANO “serAssI” ANNO 1858, OPerA N. 650E’ stato costruito dai celebri organari Serassi di Ber-gamo nel 1858, numero d’opera 650. Rappresenta l’unico esemplare di organo serassiano, integro ed originale in ogni sua parte, esistente nella nostra città e provincia. Il suo notevole valore storico artistico è rappresentato, oltre che dall’altissima qualità dei ma-teriali impiegati e dalla genialità e abilità dei suoi co-struttori, dalle ricche sonorità e possibilità timbriche. Il “melodium”, ricco di registri particolarmente cantabili e racchiuso in cassa espressiva, è collocato in posizio-ne tergale, cioè dietro l’organista, nel parapetto della cantoria. Fra tutti gli organi di scuola veneta, di cui è fortunatamente ricca la nostra terra, questo strumento spicca per la sua diversità e per il gusto chiaramente orientato alla musica dell’ottocento italiano. E’ stato restaurato nel 1987 dall’organaro Giorgio Carli di Pe-scantina (VR) e successivamente dall’organaro France-sco Zanin di Codroipo (UD).Possiede due tastiere in osso ed ebano di 58 note (Do1-La5). Pedaliera “a leggio” di 18 pedali (Do1-Fa2), di cui gli ultimi due azionano rispettivamente il tamburo e la “terza mano”. I somieri sono del tipo “a

vento”, divisione tra bassi e soprani ai ta-sti Si2/Do3. Registri azionati da manette a incastro e tiranti a pomello collocati a destra e a sinistra delle tastiere. Due mantici a cuneo e uno a lanterna. Pressione del vento mm. 50 su colonna d’acqua, accordatu-ra a temperamento equabile.

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Grand’Organo (Tastiera superiore)

Principale bassi 16’

Principale Soprani

Principale Bassi 8’

Principale Soprani

Ottava Bassi

Ottava Soprani

Quintadecima (rit. Sol4)

Decimanona (rit.Do#4)

Vigesimasesta (rit. Do#3-4)

Vigesimanona (rit. Sol 2-3-4) Trigesimaterza e sesta (Do#/

Sol# 2-3-4) Contrabassi al pedale 16’

Corni da caccia Soprani 16’

Cornetto a due Canne XV-XVII

Fagotto Bassi 8’

Trombe Soprani 8’

Corno Inglese 16’

Violoncello Bassi 4’

Viola Bassi 4’

Fluta Soprani 8’

Ottavino Soprani 2’

Voce Umana Soprani 8’

Clarinetto Soprani (comb.) 16’

Tromboni al pedale 8’

Melodium (Tastiera inferiore)

Ottava Bassi 4’Viola Bassi 4’Violoncello Soprani 8’Flauto Soprani 4’Violetta Soprani 8’Voce Flebile Soprani 8’

Pedaletti per:

FagottoCorno IngleseOttavinoGelosia dell’EcoTiratuttiCombinazione Libera alla

lombarda

dIsPOsIzIONe fONIcA

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chIesA PArrOcchIAle cAerANO sAN MArcO (TV) OrGANO “NAcchINI” ANNO 1746L’organo è stato costruito dal celebre organaro Pietro Nacchini nel 1746 e riveste grande pregio storico e artistico. Subì alcune modifiche nel 1890 ad opera dei Fratelli Pugina di Padova. Negli anni 1928-1929 venne trasportato dietro l’altare maggiore dalla cantoria sopra la porta principale, sulla quale rimase tristemente vuo-ta la bella cassa settecentesca. Nel 1953 lo strumento subì gravi trasformazioni da parte della ditta La Fonica con la sostituzione di alcuni registri ed eliminazione di altri, la sostituzione dei somieri e delle parti mec-caniche e l’aggiunta di un secondo corpo d’organo. Fra il 1978 ed il 1979 lo strumento è stato restaurato dall’organaro Franz Zanin di Camino al Tagliamento (UD) che ne ha restituito la fisionomia originari sia fo-nica che strutturale ricollocandolo nella sua originaria ubicazione dove oggi può essere ascoltato e ammi-rato. L’organo è collocato in cantoria sopra l’ingresso principale della chiesa e racchiuso in elegante cassa decorata e ricca di intagli e sculture lignee. Facciata di 23 canne del Principale. Consolle a fine-stra. Manuale di 45 tasti (Do1-Do5) con prima otta-va corta. Pedaliera a leggio di 17 note (Do1~Sol#2), estensione reale di una sola ottava costantemente unita al manuale con prima ottava corta. Manette dei registri a destra dell’esecutore. Trasmissione mec-canica. Temperamento inequabile. Divisione bassi/soprani: Do#3-Re3. Accessori: tiratutti del ripieno a manovella.

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Principale Bassi 8’ Voce Umana

Principale Soprani Flauto in XII

Ottava Cornetta

Quintadecima Tromboncini Bassi

Decimanona Tromboncini Soprani

Vigesimaseconda Contrabassi 16’

Vigesimasesta Ottava di Contrabassi

Vigesimanona Tromboni

Tamburo

dIsPOsIzIONe fONIcA

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chIesA dI sANTA MArIA IN cOlleMONTeBellUNA (TV)OrGANO “cAllIdO”ANNO 1805Nel 1805 Gaetano Callido con la collaborazione dei figli Agostino e Antonio costruisce l’organo in sostitu-zione dello strumento precedente dovuto ad Antonio Colonna (1657). L’organo callidiano è il n. 423 della copiosissima produzione del grande organaro veneto. Nel secondo dopoguerra lo strumento è stato lette-ralmente saccheggiato. Dal 1985 al 1988 il restauro dell’organaro Franz Zanin di Camino al Tagliamento ne ha ripristinato la fisionomia originaria. E’ un “orga-no doppio” cioè a due tastiere, collocato in cantoria sopra la porta principale e chiuso in cassa armonica neoclassica decorata con festoni. La tastiera inferiore aziona l’organo Positivo “alla veneta”, collocato all’in-terno del basamento della cassa, in posizione laterale, a sinistra di chi suona. Facciata di 25 canne in stagno del registro Principale del Grand’ Organo (dal Do1) disposte a cuspide con ali ascendenti. Davanti le ca-ratteristiche canne ad ancia dei Tromboncini. Consolle a finestra. Due tastiere di 54 tasti (Do1-Fa5) con ottava cromatica. Divisione bassi/soprani: Do1#3-Re3. Peda-liera a leggio di 17 note (Do1-Sol2) con prima ottava

corta, costantemen-te unita alla tastiera superiore. Registri azionati dai tipici ti-ranti a pomello col-locati a destra (per il Grand’Organo) e a sinistra delle tastiere (per il Positivo). Tra-smissione meccani-ca. Temperamento inequabile. Due mantici a cuneo. Accessori: Tiratutti a manovella – Rol-lante.

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dIsPOsIzIONe fONIcA

Grand’Organo (Tastiera superiore)

Principale bassi 8’

Principale soprani

Ottava

Quintadecima

Decimanona

Vigesimaseconda

Vigesimasesta

Vigesimanona

Trigesimaterza

Trigesimasesta

Contrabassi

Ottava di contrabassi

Quintadecima di contrabassi

Voce umana

Flauto in VIII bassi

Flauto in VIII soprani

Flauto in XII

Cornetta

Violetta bassi

Violetta soprani

Tromboncini bassi

Tromboncini soprani

Tromboni al pedale

Organo Positivo “alla veneta”(Tastiera inferiore)

Voce umana

Flauto in VIII bassi

Flauto in VIII soprani

Cornetta

Tromboncini bassi

Tromboncini soprani

Violoncello bassi

Violoncello soprani

Principale bassi 8’ dal Do2

Principale soprani

Ottava

Quintadecima

Decimanona

Vigesimaseconda

Vigesimasesta

Vigesimanona

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chIesA dI sANTA cATerINA OrGANO “zANIN” ANNO 1998Strumento in Stile Rinascimentale Italiano costruito dall’organaro Francesco Zanin nel 1998. Organo col-locato su pedana lignea, entro cassa armonica in abete naturale. Prospetto suddiviso in cinque campate 7 / 9 / 5 / 9 / 7 e 2 con organetti morti. Facciata di canne in stagno, profilo diritto bocche a mitria, a partire dalla nota Fa1 del registro Principale I 16’.Tastiera di 60 note (Do1-La4) con in più Lab 1,2 e 3 e Re# 2,3 e 4, prima ottava corta, tasti naturali ricoperti in bosso con frontalini a chiocciola, diesis in ebano. Consolle a finestra. Pedaliera in noce, a leggio, di 20 note (Do1-Si1) con prima ottava corta. Trasmissione meccanica. Temperamento mesotonico. Corista 440 Hz. Per il La4 del Principale 16’ a 18°. Pressione del vento 45 mm. di colonna d’acqua. Divisione bassi/soprani: Do3~Do#3. Accessori: tiratutti a pedalone. L’ultimo pedale serve a far suonare il tamburo.

dIsPOsIzIONe fONIcA

Principale I bassi 16’

Principale I soprani

Principale II bassi

Principale II soprani

Ottava

Quintadecima

Decimanona

Vigesimaseconda

Vigesimasesta

Vigesimanona

Tremolante

Uccelliera

Voce umana

Flauto in VIII bassi

Flauto in VIII soprani

Flauto in XII bassi

Flauto in XII soprani

Flauto in XV bassi

Flauto in XV soprani

Vigesimaseconda larga bassi

Vigesimaseconda larga soprani

Cornamuse bassi

Cornamuse soprani

I testi descrittivi degli organi sono tratti dalla pubblicazione “Patrimonio organistico della Marca Trevigiana” edito dal Festival Organistico Città di Treviso nel maggio 2007

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chIesA cATTedrAle dI TreVIsOOrGANO “kUhN-hrAdeTzky”ANNO 2000L’organo della Cattedrale di Treviso nasce dalla colla-borazione fra due prestigiose Case Organarie: la sviz-zera Kuhn (di Maennedorf, vicino Zurigo) e l’austriaca Hradetzky (di Oberbergern, presso Krems).Lo strumento rappresenta una felice sintesi di elementi costruttivi ed estetici delle migliori tradizioni europee, particolarmente italiana, francese e tedesca, e consen-te l’esecuzione di un vasto repertorio, con speciale riguardo per la letteratura romantica e moderna. Con-solle a finestra. Tre tastiere di 58 note, pedaliera di 30 note. Trasmissione meccanica. Unioni meccaniche: II-I, III-I, III-I Sub, III-III-P, II-P, III-P, III-P Super. Combi-nazioni aggiustabili elettroniche: 1024

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dIsPOsIzIONe fONIcA

Grand’Organo (I)

Principale 16’

Principale 8’

Flauto maggiore 8’

Corno camoscio 8’

Ottava 4’

Flauto 4’

Duodecima 2’ 2/3

Superottava 2’

Ripieno grave IV 2’

Ripieno acuto III 1’ 1/3

Cornetto 5 file 8 (da Fa 2)

Tromba 16’

Tromba 8’

Positivo espressivo (II)

Principale 8’

Bordone 8’

Salicionale 8’

Ottava 4’

Flauto 4’

Flauto in XII

Decimaquinta 2’

Flauto in XVII

Quinta flautata 1’ 1/3

Piccolo 1’

Ripieno IV 1’ 1/3

CromornoTrom Tremolante a pedaletto ba 8’

Recitativo espressivo (III)

Quintadena 16’

Flauto armonico 8’

Cor de nuit 8’

Viola da gamba 8’

Voce celeste 8’

Principale 4’

Flauto traverso 4’

Cornetto d’eco II 2’ 2/3

Flautino 2’

Pieno III-IV 2

Fagotto 16’

Tromba armonica 8’

Oboe 8’

Voix humaine 8’

Calrone 4’

Tremolante a pedaletto

Pedale

Subbasso 32’

Contra-Principale 16’

Subbasso 16’

Basso d’eco* 16’

Basso 8’

Bordone 8’

Violoncello* 8’

Flauto 4’

Bombarda 16’

Tromba 8’

Clarone 4’

* per trasmissione dal Récit

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Un sentito ringraziamento ai nostri sponsor.

Si ringraziano le Parrocchie e le Amministrazioni Comunali

per il sostegno e la disponibilità

Associazione culturale “Antiqua Vox” Via E.Majorana, 7 – 31050 Ponzano Veneto (TV) Tel. +39 0422 442504 - Mob. +39 345 7096696 [email protected] - www.antiquavox.it L’associazione Antiqua Vox è presente su