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SOCIO-RIABILITAZIONE IN CAMPAGNA • PROGETTO UMANITARIO PER I PVS • 2013 ANNO DELLA COOPERAZIONE IDRICA •X FORUM AGRITURIST • COMUNICARE L’OLIO D’OLIVA • TERREMOTO, SUMMIT SULLA RICOSTRUZIONE • E-LEARNING
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Un’agricoltura su cui contare
L’ ED I TOR IALE
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è un’idea di agricoltura chiusa che non ha futuro. Un’idea, purtroppo,condivisa da molti, che, per pigrizia o disinteresse, prendono per buoniluoghi comuni e immagini sbiadite. Questo in un Pianeta con frontieresempre più ravvicinate, in cui anche sullo scenario agricolo si affermanonuovi protagonisti e le prospettive dei mercati poco hanno a che fare conquanto offrono riforme come quella della politica europea.L’amara sensazione, sempre più combaciante con la certezza, è che ci sia undisegno per penalizzare una parte del mondo agricolo, per non faremancipare il settore verso la competitività, per mantenerlo al rango disoggetto protetto e assistito. Una condizione che giova solo a chi vive diburocrazia e basa il suo potere sull’intermediazione con lo Stato. Intanto l’agricoltura è costretta a vivere in una selva di divieti che leimpediscono di espandere il proprio campo d’azione, in una conflittualitàcostante con gli altri attori della filiera, in una condizione di pressionecontinua perché esca dall’economia reale ed entri in una virtualità fatta ditermini come “benessere sociale”,”economia familiare”, “salubrità”, “ruolosociale”. Tutti concetti degni di considerazione, ma che poco hanno a spartirecon lo sviluppo ed il rafforzamento delle imprese in un settore cheabbia pari dignità con gli altri.La sensazione è che si voglia “normalizzare” l’agricolturaracchiudendola in un’immagine bucolica, arcadica. Insomma,disimpegnata dalla realtà e con il cappello in mano davanti alleporte dei palazzi del potere. È una sorta di partita a scacchitruccata, nella quale si punta modificare al ribasso il valore deipezzi del contendente. L’agricoltura è ben lontana dall’Arcadia.L’agricoltura è parte viva e vitale del nostro Paese e molto puòfare per aiutarlo ad uscire dalle secche della crisi.Noi dobbiamo dimostrare proprio questo. E per farlo dobbiamo prepararci adevolvere, ad essere universalmente percepiti, anche nelle nostre particolaritàe differenze, come un valore per tutto il sistema produttivo. Noi dobbiamoattuare, con la massima serietà e determinazione, una strategia che offra a chigovernerà un settore su cui poter contare per i suoi risultati economici.Dobbiamo mettere a disposizione la nostra capacità imprenditoriale emanageriale per rilanciare l’Italia, riposizionando l’agricoltura sul mercatointerno e su quello internazionale come riferimento affidabile di sviluppo.Questo vuol dire essere capaci di aderire a nuove idee e realizzarle; vuol direcambiare i rapporti con l’industria, la distribuzione, la finanza,coinvolgendo anche soggetti del mondo agricolo e cooperativo di cuidiventare compagni di strada, individuando punti di comune interesse. Il progetto c’è ed è già avviato, ora dobbiamo lavorarci tutti, nessuno escluso,con convinzione e concretezza. È la vera occasione che ci resta per non fardare scacco matto all’agricoltura che vogliamo.Mario Guidi
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Direttore responsabileGABRIELLA BECHI
Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA
Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI
Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. +39.06.6852329mondo.agricolo@confagricoltura.it
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Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE
StampaTipolitografia EuroInterstampa
S O M M A R I O
L’EDITORIALEUn’agricoltura su cui contareMario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Apertura ASSEMBLEACancelli apertisulla campagnaGaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
Scenari IMPEGNO NEL SOCIALEUno sguardo d’amoreGabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Benvenuti al Villaggiodella SerenitàBarbara Mengozzi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Agriasta per il nidoElisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Vigne generoseBarbara Mengozzi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Attualità TECNOLOGIE INTEGRATETazzina sostenibileBarbara Mengozzi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Il colossodei fertilizzantiR.M.A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
Sostenibilitàricerca e bioClaudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
Attualità WATERAcqua vivaGaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
Attualità AGRITURISMOIl suono della domenicaGiorgio Lo Surdo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
Attualità OLIO D’OLIVAComunicarele emozioniLuigi Caricato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
Rubriche
Mappamondo Vignobles . . . . . . . . . . . 30
Organizzazione Summit su sisma . . . .49
Anga Accesso al credito . . . . . . . . . . . 53
Over 60 Rovigo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
Formazione E-learning . . . . . . . . . . . . 58
Campi rosa Premio De@Terra . . . . . . 60
Vino Bollicine bio . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
Agriturismo Dati statistici . . . . . . . . . 65
Testata associata all’USPI
http://www.facebook.com/Confagricoltura
http://twitter.com/#!/confagricoltura
Il dibattito confederale sull’oggi e sul domani dell’Organizzazione. La relazione del presidente al Convegno Quadri / Assemblea:
«Il nostro non è, né vuole essere, un settore chiuso.Portiamo avanti un altro progetto, un’idea aperta dell’agricoltura»
A P E R T U R A A S S E M B L E A
Cancelli apertisulla campagna
ta, in un anno impegnativo, attraversostrumenti di ampia collaborazione. As-semblee e Convegno Quadri, Aca-demy, consultazioni capillari sul terri-torio, circolazione di documenti scrit-ti, sessioni degli organi, gruppi di la-voro e di progetto, che hanno prodot-to un flusso costante di informazioni,che hanno elaborato proposte, chehanno attivato riflessioni che progres-sivamente hanno riorientato la strate-gia ed hanno messo a punto i proget-ti. Ora la sfida è sulla realizzazione deiprogetti, dove l’azione del Territorio èdecisiva».
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Mario Guidi:
«Cambiare significa
offrire un’innovazione
al nostro mondo
in termini
di rappresentanza
e progettualità»
di Gaetano Menna
A P E R T U R A A S S E M B L E A
pravvivere, al solo aspettare che passiquesta fase. Significa offrire un’inno-vazione al nostro mondo in termini dirappresentanza e progettualità nelmomento in cui tutto rallenta e sem-bra fermarsi. Indicare, per la nostraparte, un percorso di sviluppo. Soste-nere una strategia nostra, originale».Al direttore generale Luigi Mastrobuo-no il compito di illustrare a che puntoè l’attuazione del piano strategico ed iprogetti confederali delineati e cantie-rabili.«La strategia confederale – ha ricorda-to il direttore generale – è stata affina-
Per i dirigenti di Confa-gricoltura doppio ap-puntamento, il 13 di-cembre, in una densagiornata di lavoro chesi è svolta presso il cen-
tro congressuale ‘Roma Eventi’: il Con-vegno Quadri e l’Assemblea di fine an-no. Doppio appuntamento per ap-profondire, da un lato, l’oggi, gli effet-ti della crisi sul sistema-Paese e sulleaziende, e l’attualità convulsa che ciporta verso le elezioni politiche; dal-l’altro lato per allargare l’analisi, al di làdel contingente, sul modello organiz-zativo, sulla strategia politico-sindaca-le della Confederazione, sulla ristrut-turazione, sulle alleanze, sull’avvia-mento e realizzazione dei progetti perla migliore efficienza e diffusione deiservizi alle imprese da parte dell’inte-ra struttura territoriale. «La crisi in atto – ha sottolineato il pre-sidente di Confagricoltura Mario Gui-di – nella sua relazione assembleare –ci spinge a mutare. Cambiare è fatico-so per tutti, e un po’ contrario alla no-stra natura umana. Ma cambiare è unabuona opportunità; in un momentostagnante spesso vince chi “muoveper primo”, chi coltiva, esprime e af-ferma un’idea diversa e valida, di stra-tegia e di organizzazione». «Cambiare– ha proseguito - è alternativo a so-
gionare, come imprenditore e comesindacato, con le stesse logiche: quelledel buon investimento, della riduzio-ne dei costi, della organizzazione es-senziale ma efficace, dello sguardo ri-volto in avanti. È quelle dell’ideazionedi nuove opportunità».Mastrobuono ha quindi illustrato iprogetti definiti che riguardano: le
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Il presidente: «È ineludibile per il prossimo governo portare
a termine l’azione avviata»
unioni territoriali (con il ridisegno del-la mappa delle associazioni sul territo-rio e l’efficientamento dei servizi); lefederazioni regionali ed il loro ruolo dirappresentanza e organizzativo; lastruttura centrale (con la spending re-view ed il progetto per acquisire nuo-ve entrate, con la messa in rete del-l’Organizzazione, con il Centro Studi,con la riorganizzazione più efficientedella struttura, con il rilancio strategi-co delle federazioni di prodotto).Quindi i macro-progetti attinenti a: re-ti di impresa, internazionalizzazione,credito e assicurazioni, grande distri-
«L’attenzione è sempre prioritaria-mente rivolta all’impresa – ha dettoancora Mastrobuono spiegando il fineultimo della progettualità –. È per leimprese agricole che stiamo cambian-do l’Organizzazione, è per la loro rap-presentanza che stiamo costruendostrumenti di mercato e per offrire unatutela ad ampio spettro»«Per noi tutela vuol dire sì difesa degliinteressi, ma anche promozione dellaspinta imprenditoriale, supportata astrategie aziendali che guardino almercato ed ai mercati del prossimo fu-turo – ha evidenziato –. Vuol dire ra-
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buzione organizzata e industria, po-litiche per il territorio, politiche peril ricambio generazionale nelle im-prese e nelle associazioni (progettoAnga-Giovani di Confagricoltura).Infine il direttore generale si è sof-fermato sugli strumenti operativi, inprimis formazione (imprenditorialee associativa) e comunicazione.Il presidente Guidi, nel corso dei la-vori, ha fatto il punto anche sulla si-tuazione economica e politica, sulgoverno dei tecnici. Con una seriedi considerazioni, a carattere gene-rale, su rappresentanza e politicaLa rappresentanza - ha osservato ilpresidente - ha vissuto un anno didifficoltà: minore possibilità di in-tervenire nei processi decisionali elegislativi, sia per l’urgenza e la inelut-tabilità delle prime misure prese persalvare i conti dell’Italia, sia per unaconvinzione motivata del Presidentedel Consiglio sulla insostenibilità diuna determinata concertazione. Quel-la, a suo dire, che ha spesso scaricatosul debito pubblico le mancate solu-zioni e le mancate riforme dell’eco-nomia e del lavoro. La minore possibi-lità di incidenza è derivata anche daun disordine legislativo in cui si rin-corrono da un anno soltanto decretilegge, che a volte modificano quantodeciso da altri decreti, dove vengonoinfilate norme non sempre urgenti enecessarie, e dove il gioco dei voti difiducia ha limitato qualsiasi dibattitoapprofondito».Quindi una serie di valutazioni sull’at-
tività politica e di governo, anche allaluce dell’incontro del giorno prece-dente con il premier Monti. «Il Paese –ha detto – è un cantiere aperto, è sta-ta ridisegnata l’impalcatura istituzio-nale, ora il processo si fermerà per lacampagna elettorale, ma è ineludibileper il prossimo governo non portare atermine e non implementare l’azioneavviata». «Siamo favorevoli al taglio de-gli apparati pubblici, alla sburocratiz-zazione, alla riduzione dei costi che, loabbiamo sempre detto, pesano trop-po sulle aziende e sulla competitivitàdel sistema-Paese».
Guidi ha quindi fatto il pun-to sul settore primario, inquesto contesto. «L’agricol-tura è stata messa nel recin-to, esclusa dai tavoli dove siè discusso di crescita, svi-luppo e stabilità. Ha subitouna pressione fiscale ecces-siva, non ha avuto la spintache si aspettava per potersiinternazionalizzare; eppurele possibilità di conquistarenuovi mercati c’erano, ci so-no». Politiche che avrebbe-ro potuto avere anche un ef-fetto ancor più sconvolgen-
te e penalizzante. «Siamo stati impe-gnati a cercare di rimontare, di ripri-stinare, di ridurre l’impatto di politi-che sbagliate. Come nel caso dell’Imu,delle società agricole, dell’art. 62, del-l’energia, delle aree terremotate, delladelega fiscale».«L’agricoltura non ci sta – ha detto achiare lettere Guidi – a stare sottoscacco. Non ci piace la visione che sivuole accreditare di settore a cui de-ve essere vietato espandere il pro-prio campo di azione, che deve ne-cessariamente entrare in conflittocon gli altri attori della filiera. Confa-gricoltura sta cercando sinergie contutta la filiera agroalimentare, perchéi problemi sono comuni perché par-liamo lo stesso linguaggio, quello del-le imprese che si confrontano con ilmercato, che hanno necessità di esse-re competitive e puntare sull’ex-port».«Il nostro – ha quindi conclusoil presidente confederale - non è, névuole essere, un settore chiuso, avul-so dal contesto socio-economico ge-nerale. Certo ha sue specificità, manon abbiamo alcun interesse a chiu-derlo in gabbia. Portiamo avantiun’altra idea, un altro progetto; un’i-dea aperta dell’agricoltura». ���
Mastrobuono: «La strategia è stata affinata attraverso
strumenti di collaborazione»
Luigi Mastrobuonodirettore generaledi Confagricoltura
Votazioneassemblearesi è sperimentatoil voto elettronico
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Uno sguardod’amore
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Organizzare soggiorni
per ragazzi con handicap e con storie difficili nelle aziende agricole, che così vivono la campagna
in un’atmosfera di grandeallegria che coinvolge anche gli ospiti.
E’ questa la nuova filosofia di “Umana Mente” del gruppo Allianz
di Gabriella Bechi
L’agricoltura è una curastraordinaria per il recu-pero delle persone disa-bili o in difficoltà. Ne èconvinto Nicola Corti,segretario generale del-
la Fondazione “Umana Mente”, delGruppo Allianz, nata nel 2001, che indieci anni attività ha supportato più di36mila persone in stato di disagio, fi-nanziando 123 progetti a forte impat-to sociale. Due anni fa l’avvio di alcu-ne attività socio assistenziali nelleaziende agricole del gruppo: BorgoSan Felice a Castelnuovo Berardenga,in provincia di Siena, e la Tenuta diScheggia a Gubbio, in provincia di Pe-rugia.“Abbiamo iniziato con due progettidestinati a ragazzi disabili o in diffi-coltà nelle nostre due aziende agrico-le, per capire quanto la campagna e illavoro manuale a contatto con la na-tura fossero in grado di agire positiva-mente su queste persone: “Il borgofe-lice - vendemmiando e raccogliendoinsieme” e “L’arte di allevare”. Coin-volgendo associazioni non profit, nel-l’azienda Agricola San Felice, dal 2011organizziamo periodi di soggiornoper disabili, utilizzando una parte del-la struttura alberghiera del Borgo, du-rante la vendemmia e il periodo dellaraccolta delle olive. Dodici ragazzi,ogni volta, accompagnati dai loro edu-
catori e da volontari provenienti dallediverse realtà agricole del Gruppo,hanno la possibilità di partecipare,guidati dal nostro staff a tutte le fasidella produzione del vino e dell’olio,dalla raccolta all’imbottigliamento.Trascorrono alcuni giorni insieme inun’atmosfera di grande serenità e al-legria. Si alzano presto, lavorano, man-giano insieme e durante il periodo disoggiorno hanno la possibilità di farenumerose altre esperienze parteci-pando a laboratori di cucina presso ilnostro ristorante Poggio Rosso all’in-terno del Borgo, di fotografia, o di ce-ramica insieme agli artisti della Botte-ga Rampini. Il clima che si crea in que-sti giorni è fantastico e finisce percoinvolgere completamente i clientidell’albergo, in massima parte stranie-ri, che spesso partecipano alla raccol-ta con i ragazzi, assaggiano i piatti daloro preparati e quando se ne vannoconfessano di avere fatto un’esperien-za straoridnaria.”Nell’allevamento di proprietà delGruppo, a Gubbio, invece, vengonoorganizzati periodi di soggiorno perminori provenienti dal circuito penale
in sospensione di processo con l’Isti-tuto della messa alla prova o per ra-gazzi segnalati dai servizi sociali che,accompagnati dai propri educatori edai volontari aziendali, hanno la possi-bilità di fare un’esperienza pratica nel-l’allevamento di bovini di razza Chia-nina e di equini. Da queste esperienze è nato il proget-to “Impariamo nel Borgo” a favore diragazzi in difficoltà o con alle spallestorie difficili (quest'anno hanno par-tecipato giovani provenienti dallaScuola Oliver Twist di Cometa Forma-zione www.puntocomete.org) peraiutarli a progettare il loro futuro, so-stenendoli con un tutoraggio miratonella scelta di una professione in am-bito alberghiero, formandoli con unpercorso pensato per imparare unmestiere e offrendo loro un'esperien-za educativa, propedeutica all'inseri-mento nel mondo del lavoro. “Tra lu-glio e agosto – spiega Achille di Carlo,direttore della struttura alberghieraBorgo San Felice, che fa parte della Ca-tena dei Relais&Chateaux, otto ragaz-zi accompagnati dai loro tutor, hannofatto due mesi di stage formativo neidiversi settori del Relais, sala, cucina ericevimento. Abbiamo cercato di sco-prire e valorizzare il talento di ciascunragazzo, attraverso un’esperienza for-mativa nuova, fuori dalla quotidianitàscolastica ed educativa, in un contesto
Stage formativi di reinserimento
nel mondo del lavoro
nel Relais del Borgo
d’eccellenza. E’ molti di loro hannoscoperto una passione, in grado di tra-sformarsi anche in un’ opportunità dilavoro. E’ stata un po’ anche una sfidaper una struttura come la nostra eun’esperienza bellissima che ha arric-chito tutti noi che ci lavoriamo. Abbi-nare due realtà apparentemente cosìlontane, come il lusso e il sociale, èpossibile.” “L’orto e l’aia nel Borgo” è lanuova sfida per il 2013, un progettoapprovato dalla Regione Toscana al-l’interno del Bando di Agricoltura So-ciale, che sarà realizzato in collabora-zione con l’assessorato all’AgricolturaToscana e il Comune di CastelnuovoBerardenga. Orto come contatto conla natura, riscoperta della tradizione,espressione del fare bene, integrazio-ne e coesione sociale. E se questo e'l'orto, quale luogo più adatto di unazienda agricola, la San Felice, che da
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sempre persegue l’obiettivo dell’ec-cellenza nella propria produzione diolio e vino, con al suo interno un anti-co borgo riqualificato a Relais di lusso,esclusiva meta internazionale per chiama la natura della Toscana e il classi-co del Chianti? “Il progetto - spiega il direttore del-l’Agricola San felice - prevede di desti-nare un appezzamento di terreno al-l'interno dell’azienda da mettere alservizio di persone con disabilità, an-ziani e giovani, oltre che delle scuolesecondarie del territorio circostante.Gli anziani, sotto la guida e la supervi-sione dello staff di Agricola, divente-ranno i maestri capaci di far riscoprirele essenze, le tecniche e gli usi dell’ar-te dell’agricoltura alle persone con di-sabilità, i giovani e i ragazzi delle scuo-le secondarie”.“Nel terreno selezionato - continua ildirettore - verrà allestito un orto per lacoltivazione di ortaggi della tradizionesenese, piccoli frutti e fiori. E anche lochef Luca Lodovisi del nostro Risto-
rante Poggio Rosso, che ha già realiz-zato un “girdino delle erbe”, potrà uti-lizzare i prodotti a “metro 0”, per valo-rizzare e personalizzare i suoi piatti”.Definita l’area all’interno della San Fe-lice, l'inizio del primo ciclo e' previstoa marzo 2013. Successivamente verràprogrammata la semina in cassone epoi sarà allestita la serra.Lo staff di “Umana Mente” e di Agrico-la San Felice saranno i leader del pro-getto, affiancati da un educatore pro-veniente dal non profit senese, che se-guirà direttamente le persone con di-sabilità. La Pubblica Assistenza Seneseprovvederà al trasporto delle perso-ne.“L’obiettivo - conclude il direttore ge-nerale di “Umana Mente” - è appog-giare e sostenere gli anziani e i minoridel territorio nell’integrazione conpersone con disabilità attraverso atti-vità orto florovivaistiche, come stru-mento di cultura, civiltà, autonomia,equilibrio, formazione e avviamentoal lavoro”. ���
Foto di gruppo con lo staff, i ragazzi ospitati ed il presidente di Allianz Carlo Salvatori
be strong, be KUHNcoltivazioni l allevamento l paesaggio
0611-PROD-AXIS-210-297-IT
www.kuhn.it
“Oltre 7000 balle all’anno senza mai fermarsi”
“Il lavoro della big baler su paglia ed erba medica è
continuo per tutta la durata della stagione di raccolta.
Fermarsi anche un solo giorno sarebbe un grave danno. La
LSB 1290 non teme nessuna sollecitazione ed è
estremamente afi dabile in ogni condizione di lavoro.”
“Il prodotto raccolto è destinato prevalentemente alle stalle. La qualità è dunque fondamentale”“Per mantenere inalterate le caratteristiche nutritive, il
foraggio deve essere imballato a regola d’arte. Il rotore
integrale e l’infaldatore professionale della LSB 1290
assicurano un trattamento delicato del prodotto e la
produzione di balle omogenee. Indipendentemente dalle
dimensioni dell’andana il risultato è impeccabile.”
VERUCCHI ACHILLE & C. Snc, contoterzista, Anzola dell’Emilia BO
Massima resistenza negli impieghi più intensivi.LSB 1290, l’affi dabilità prima di tutto.
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Benvenuti al Villaggiodella Serenità
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Uno spazio ben attrezzatoe altrettanto piacevolecreato su misura per lepersone disabili, allequali deve offrire acco-glienza, assistenza e op-
portunità di lavoro. E al tempo stessoun luogo dinamico e aperto all’ester-no, che possa essere fruito dall’interoterritorio e non soltanto dai residenti.È questa, in sintesi, la filosofia con cuila Fondazione Fornino Valmori Onlussta lavorando in quel di Bertinoro, inprovincia di Forlì-Cesena, alla realizza-zione del Villaggio della Serenità e delSorriso: un bellissimo complesso di-slocato su una superficie di 22 ettariimmersi nel verde, dove potranno tro-vare alloggio permanente venti ospiticon varie forme di disagio psichico, inparticolare affette da sindrome autisti-ca. Una struttura che è il frutto di unprogetto intelligente e decisamenteinnovativo, in grado di colpire chiun-que entri in contatto con questarealtà. Perché la consapevolezza è chequi ci sia qualcosa in più rispetto aiconsueti centri socio-riabilitativi, unvalore aggiunto dato dalla solidarietàvera, oltre che dalla profonda cono-scenza della difficile tematica della di-sabilità. Gli artefici del progetto, Vincenzo For-nino e Otello Valmori, due provetti al-levatori romagnoli amici da sempre,sanno infatti per esperienza personalequanto sia duro e delicato, per i ragaz-zi e i loro familiari, un percorso di vitadi questo genere. «L’idea della fonda-
zione è nata nel 2007 pensando al do-mani dei nostri figli, ormai adulti, e an-che alla contemporanea possibilità didar corpo ad una iniziativa che avesseutilità sociale per altre famiglie alleprese con gli stessi problemi. Lo sco-po è quello di dare un futuro sicuro aragazzi non completamente autono-mi ma che, sostenuti e inseriti all’in-terno di un contesto sano e protetto,possono essere occupati e vivere inserenità», spiegano. A tal fine, coadiu-vati dalle loro famiglie, si sono fatti ca-rico dell’intero finanziamento – com-plessivamente oltre 13 milioni di eurodi capitale stanziato – per la concre-tizzazione di questo grande progetto: ilavori sono iniziati l’anno scorso (e cisono voluti ben cinque anni, viene fat-to notare, per ottenere le relative con-cessioni) e l’avvio della fase operativaè previsto nella primavera del 2013. L’attività di riabilitazione diurna puòessere rivolta a 25-30 persone mentre,sul fronte residenziale, i venti posti let-to disponibili sono ripartiti tra dueunità abitative, una in grado di ospita-re 12 persone in stanze singole o dop-pie (con bagno privato o comunquecon accesso diretto) continuamentemonitorate da personale specializza-to, mentre l’altra più piccola (8 postiletto) è stata dedicata ai soggetti chesoffrono di autismo pensando primadi tutto al loro benessere (di qui stan-ze silenziose, prive di colori accesi e diqualsiasi fonte di disturbo o di perico-lo). In appositi appartamenti, inoltre, èprevista la possibilità di alloggio an-che per i nuclei familiari desiderosi ditrascorrere del tempo assieme al lorocongiunto. «Noi teniamo in particolarmodo al fatto che i familiari partecipi-no ai programmi e alle attività in cuiverranno coinvolti i loro cari – sottoli-nea lo psicologo Galeazzo Garavini, exdirigente dei servizi di integrazionesocio-sanitaria dell’Ausl forlivese, di-rettore sanitario del centro –. Sono in-fatti i familiari gli educatori primi,quelli che conoscono meglio i ragazzie possono per periodi brevi o lunghiaiutarci nel processo di inserimento edi recupero». Autentico fiore all’occhiello della Fon-
La Fondazione Fornino
Valmori a Bertinoro
sta realizzando
un complesso residenziale
socio-riabilitativo
in campagna
di Barbara Mengozzi
S C E N A R I I M P E G N O N E L S O C I A L E
ad un continuo rapporto con la realtàterritoriale e alla possibilità di fare red-dito. Ma al contempo offriamo una
chance di impiego alle persone resi-denti o semi-residenti, comprenden-done singolarmente attitudini e po-tenziale per avviarli alle attività piùcoerenti con il proprio profilo». E siccome qui il lavoro, primo grandefattore di autonomia e indipendenza,rappresenta l’elemento terapeuticofondamentale per il recupero e l’inte-grazione sociale, il traguardo è la crea-zione un’azienda cooperativa operan-te in settori diversi, dall’agricoltura al-l’allevamento fino all’artigianato. Suisuoi terreni, dove oltre un ettaro èpiantumato a bosco e con alberi dafrutto, la Fondazione ha predispostouna serra coperta e riscaldata di 800metri quadri dove verranno coltivatiortaggi e ci sarà spazio anche per lacura dei fiori e delle piante ornamen-tali nel vivaio all’aperto. Una quindici-
na di ettari, poi, saranno adibiti a fie-no e paglia destinati all’allevamentoequestre, per i quali sono prontedue moderne scuderie (una con 10box per i cavalli utilizzati per ippo-terapia e riabilitazione equestre, l’al-tra con 21 box per i cavalli a pigio-ne) e due maneggi. Un capannone adue piani dove venivano allevatipolli sarà convertito per accogliereal piano terra la falegnameria, l’offi-cina del fabbro e del maniscalco, illaboratorio della ceramica (il primopiano verrà dedicato alle attività ri-creative e culturali). Sempre nell’ot-tica di abbinare remunerazione epossibilità di lavoro per i ragazzi delcentro, la produzione ortofrutticolain eccedenza rispetto al fabbisognodella Fondazione verrà trasformata(sottoli, sottaceti, sughi, marmellate,confetture) e poi venduta assiemeai manufatti artigianali nel farmmarket realizzato presso l’ingresso
della Fondazione. In questo quadro meritorio la nota do-lente è la “latitanza” delle istituzioni, la-mentano gli intervistati. «Dopo averfatto tutto da soli, quel che ci addolo-ra è aver finora riscontrato un disin-teresse da parte degli enti locali peruna struttura di questo tipo, che non èun dormitorio ma ha una effettiva va-lidità sociale e, in quanto tale, andreb-be presa in considerazione e sostenu-ta dal settore pubblico. Anche in unmomento difficile, i fondi per un’ope-ra che ha la forza e la capacità di aiu-tare la gente si devono trovare». At-tualmente, dunque, si è alla ricerca diaccreditamenti e convenzioni con glienti pubblici, dai Comuni alle aziendesanitarie, al fine di ottenere aiuti spe-cialmente per i residenti non in gradodi pagare per intero la retta quotidia-na o mensile. Ecco perché la Fonda-zione Fornino Valmori conta anche sulasciti o donazioni da parte di personegenerose. «Si possono donare anchepiccole cose, attrezzature di ogni ge-nere. E chi aiuta la nostra onlus ha latotale garanzia che tutto quanto rice-vuto verrà destinato all’ampliamentodelle attività per i ragazzi disabili inse-riti nel centro». ���
Una coop agricola per attività
zootecniche, frutticole,
florivivaismo in serra
dazione, la mega-struttura polifunzio-nale, oltre agli uffici e agli ambulatori,racchiude al primo piano una salaconvegni da 100 posti (arredata grazieal contributo della ditta Vulcangas) euna sala incontri da 40 posti, mentre alpiano terra trova posto la cucina (chesarà attrezzata per la preparazione di200 pasti a pranzo e altrettanti a cena,in vista di forniture anche a realtàesterne, tipo mense scolastiche, casedi riposo ecc.) con adiacente sala dapranzo da circa 100 coperti. Sempre alpiano terra sono presenti una palestrache verrà messa a disposizione anchedegli esterni, gli spogliatoi, la lavande-ria, il parrucchiere. Nulla, come si ve-de, è stato trascurato, tantomeno l’at-tenzione al tempo libero e allo sport,grazie ai campi da calcetto, da basket,tennis e pallavolo e al laghetto per lapesca sportiva che, come le altre strut-ture, saranno a disposizione di chi ar-riva da fuori. «Nessuna delle nostre at-tività, insomma, è riservata in esclusi-va agli ospiti del centro, ma puntiamo
Laghetto per la pesca sportiva nulla è stato trascurato, anche l’attenzione al tempo libero
20| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
22| MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2012
Confagri e Christie's
hanno raccolto fondi
per ricostruire l'asilo
di Mortizzuolo distrutto
dal sisma. All'incanto
i capolavori dell'agricoltura
mo scelto di impegnarci direttamente
per mettere in risalto la grave situazio-
ne in cui ancora versano le popolazio-
ni terremotate – ha detto Guidi -. C’è
un tessuto sociale, culturale e produt-
tivo da ricostruire. Servono interventi
concreti e non sempre ci sono stati”.
E l’obiettivo è stato raggiunto in pie-
no. Sessantacinquemila euro sono sta-
ti raccolti con i lotti d’eccellenza agri-
cola, battuti dall’amministratore dele-
gato di Chrisie’s italia, Clarice Pecori
Giraldi; poi le numerose donazioni
spontanee di aziende tra cui, fra le tan-
te, ricordiamo quella della famiglia Pa-
Mantenere accesi i ri-
flettori sul dopo terre-
moto e sulla necessità
di ripartire ”. Questo
l’obiettivo di Confa-
gricoltura che il presi-
dente Mario Guidi, ha sottolineato a
Roma, a Palazzo della Valle, in occasio-
ne della presentazione dell’iniziativa
‘Ripartiamo dal Nido’, l’asta benefica
in collaborazione con Christie’s, per
ricostruire l’asilo parrocchiale di Mor-
tizzuolo, una frazione di Mirandola, in
provincia di Modena, distrutto dal ter-
remoto.“Con questo progetto abbia-
S C E N A R I I M P E G N O N E L S O C I A L E
Agriasta per il nido
“di Elisabetta Tufarelli
Ripartiamo dal nido:scultura di ghiaccio di Fabio Momolo
nini che ha offerto di dotare l’asilo di
una biblioteca scolastica o quella del-
l’azienda milanese Sinergie che, dopo
aver visto il servizio di Tg5, ha deciso
di tramutare il budget per i regali na-
talizi aziendali in una donazione a
Confagricoltura Emilia Romagna per
l’iniziativa ‘ripartiamo dal nido’. Ma la
gara di generosità non si è fermata
qui. Come non ricordare le aziende di
Confagricoltura che hanno costituito i
40 lotti di prestigio battuti all’asta? Ol-
tre ai vini (vd articolo a pagina 24), so-
no andati all’asta soggiorni prestigiosi
dal ‘Castello di Bibbione’, alla masseria
Montelauro di Otranto (aggiudicato
per 1.700 euro). La ‘rete’ generosa de-
gli imprenditori siciliani ha offerto va-
canze all’agriturismo ‘Monaco di Mez-
zo’, Palermo e ‘Fontanasalsa’, Trapani.
Dalla Campania sono arrivati 50 chili
di mozzarella abbinati ad un week-
end all’hotel Ariston di Paestum
(1.400 euro) e e il soggiorno in Co-
stiera dell’azienda ‘Le Tore’. Da Matera
un soggiorno alla masseria Cardillo e
dalla Daunia gli orci con le olive della
varietà ‘Bella di Cerignola’; poi, pas-
sando per Ripa Teatina, Chieti con Xo-
ro Xolio, l’olio più prezioso del mon-
do si arriva alle cacciate al cinghiale:
nella tenuta Filissano (Viterbo) e nel-
l’azienda ‘Le Caprarecce’ nel grosseta-
no. Grande successo per le forme di
Parmigiano Reggiano: una rarità mon-
diale quella di 108 mesi (offerta dall’a-
zienda Malandrone) e quella del 2003
(donata da Sergio Benati). Apprezza-
tissime le vacanze in agriturismo: dal-
l’alto Adige, alla ‘Casa del Prete di La
Montecchia, Padova; da ‘ Corte San
Ruffilo’ a Dovadola, Forlì-Cesena all’a-
griturismo ‘Razza del Casalone’, nel
cuore della Maremma Toscana. Le ‘de-
licatessen’ hanno spaziato dalle tre ce-
ste di culatello di Zibello Dop di 18
mesi, l’aceto balsamico (donate dal
Gruppo Cremonini) che hanno frutta-
to quasi 4.000 euro in totale, ad uno
dei formaggi più antichi dalla tradizio-
ne lombarda, il Salva, la più recente
Dop italiana. Ambitissime le cene con
gli chef stellati aggiudicati a cifre re-
cord. Oltre 70, poi, le imprese associa-
te che hanno creato, con i loro mera-
vigliosi prodotti, il montepremi di una
lotteria che, con lo stesso obiettivo,
sarà organizzata, nei primi mesi del
2013, dalla parrocchia di Mortizzuolo.
Commosso, il parroco Don Carlo Bel-
lini: “Da tutta Italia hanno voluto con-
tribuire al nostro asilo”. Confagricoltu-
ra ha voluto dimostrare che, dopo il si-
sma, si riparte anche costruendo il ni-
do per bambini. “E’ un'iniziativa reale e
pratica, che esprime al contempo un
alto valore simbolico – sottolinea Ma-
rio Guidi – che abbiamo scelto per
rappresentare la rinascita, per le sue
profonde radici rurali”. Il progetto del-
la ricostruzione dell’asilo ha avuto l’a-
desione del Presidente della Repub-
blica, con un’apposita medaglia con
incisione dedicatoria. Il Capo dello
Stato è sempre attento alle tematiche
della solidarietà ed in questo caso ha
apprezzato gli sforzi diretti a far sì
che una comunità con profonde ra-
dici agricole possa riavere il suo asi-
lo. “Confagricoltura ha dimostrato
che in una sola sera si può dare una
risposta concreta alle necessità delle
zone terremotate, un segnale forte e
un messaggio di speranza per il futu-
ro attraverso un gesto tangibile. - ha
rimarcato Guglielmo Garagnani, pre-
sidente dell’Emilia Romagna e orga-
nizzatore della manifestazione –. La
nostra ‘rete’ si e' attivata e siamo sta-
ti ricoperti di offerte di ogni genere
da parte delle nostre imprese. Sono
arrivate da tutto il territorio materie
prime di qualità per il menù della ce-
na di beneficenza. E la raccolta conti-
nuerà anche nei prossimi mesi, con
una lotteria gestita dalla Diocesi di
Carpi, grazie alla quale puntiamo a
raddoppiare la somma raccolta fino
ad oggi” . ���
DICEMBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 23
Clarice Pecori Giraldibatte all’asta i lotti
L’Italia del grande vi-no legata al mar-chio Confagricoltu-ra ha risposto gene-rosamente alla garadi solidarietà, met-
tendo a disposizione dell’asta benefi-ca di Bologna alcune tra le più famo-se e importanti etichette del Belpae-se. Tra i lotti più contesi, la selezionedi vini toscani donata dalla prestigio-sa griffe fiorentina Marchesi Antinorie battuta a 3.500 euro: sei bottiglie incassetta di legno dell’ottimo Brunellodi Montalcino Pian delle Vigne 2001abbinate a sei bottiglie, più una Ma-gnum, di Tignanello 2004, lo storicoe felice uvaggio di Sangiovese conpiccole percentuali di Cabernet Sau-vignon e Cabernet Franc (provenien-ti dal cru della fattoria di Santa Cristi-na in pieno Chianti Classico) matura-to per un anno in barrique, che hasempre avuto nell’eleganza la sua ar-ma vincente. Ci sono voluti ben 2.600 euro per ag-giudicarsi la bottiglia Magnum Sassi-caia 2007 della Tenuta San Guido of-ferta dai Marchesi Incisa della Roc-chetta, ma non poteva essere altri-menti considerato il carisma di que-sto rosso fuoriclasse profondamentelongevo, capace di regalare emozioni
L'Italia del grande
vino ha contribuito
notevolmente
al successo
dell'asta benefica
di Bologna
di Barbara Mengozzi
S C E N A R I I M P E G N O N E L S O C I A L E
Vigne generose
DICEMBRE 2012| MONDO AGRICOLO |25
immense a chi sa attender-lo, ed entrato ormai a farparte del mito. Tanto inte-resse anche per il lotto do-nato dai Marchesi Fresco-baldi, tutto incentrato sulLuce, lussuosa miscela diuve Sangiovese e Merlot – ilprimo vino nato da un si-mile connubio in quel diMontalcino – per coniuga-re struttura, rotondità edeleganza: il risultato è da an-ni un vino raffinato ed intri-gante che era presente al-l’asta in tre Magnum (annate 1999,2001, 2006) e in sei bottiglie conte-nute nel bauletto di pelle “Luce FirstClass” molto chic. E tanti rilanci perentrare in possesso della doppia Ma-gnum di Lupicaia 2001, il fantastico erinomato blend di Cabernet Sauvi-gnon, Merlot e Petit Verdot figlio delterroir pisano, in arrivo dal Castellodel Terriccio per omaggio di Gian An-
nibale Rossi di Medelana, come puredella scelta collezione dei vini piùrappresentativi (frutto della grandevendemmia 1997) di Castello Banfi
in Montalcino, compostada uno smagliante Brunelloe da due superbi Supertu-scan, l’Excelsus e il Sum-mus. Direttamente dal Veronese,dall’azienda Brigaldara inSan Floriano, Stefano Cesariha inviato all’asta un ambi-to esemplare da 5 litri delsuo straordinario AmaroneClassico (edizione 2006)impareggiabile nel combi-nare potenza, impatto sen-soriale e piacevolezza. Ma
l’elenco è lungo e annovera lotti for-mati dai migliori vini di cantine di ec-cellenza nel panorama enologico na-zionale, dalle piemontesi tenute deiMarchesi di Gresy a Barbaresco eMonfalletto dei Cordero di Monteze-molo nel cuore del Barolo alla Princi-pe Pallavicini dei Castelli Romani, fi-no alla bella azienda vitivinicola brin-disina di Paolo Leccisi. ���
Bottiglie di eccellenza
aggiudicate
anche a 3500 euro
Da sinistra: Garagnani,Statti, Pecori Giraldi e Cilento
povertà, è propedeutico lo sviluppotecnico e commerciale nei Paesi piùricchi della parte energetica di que-sta rivoluzionaria tecnologia, ormaipronta per la produzione industrialedi biocarburanti di seconda genera-zione, sostenibili sia sotto il profilodel risparmio di emissioni sia dalpunto di vista dell’economia e quin-di pienamente compatibili con le esi-genze tecniche del settore trasporti.Non a caso c’è interesse da parte del-l’Unione Petrolifera e sono molti i ri-scontri positivi da parte di vari inter-locutori, anche all’estero – sottoli-neano i responsabili della societàBioHyst che cura la gestione degliaspetti economici della tecnologia –ma l’intento è quello di rimanere inItalia, dove si auspica l’avvio di una fi-liera produttiva con il coinvolgimen-to delle istituzioni e dei ministeri in-teressati.
(B. M.)
S C E N A R I I M P E G N O N E L S O C I A L E
“Scienza per Amore”
avvia un progetto
umanitario per i PVS
con un’innovativa
tecnologia
DICEMBRE 2012| MONDO AGRICOLO |27
Residui vegetali che si tra-sformano in energia e inalimenti ad alto profilonutrizionale. È la dupli-ce prospettiva offertadalla innovativa tecno-
logia Hyst – concepita per disgregarele biomasse minimizzando il fabbiso-gno energetico del processo – cherappresenta l’asse portante del pro-
getto umanitario “Bits of future: foodfor all”, promosso dall’associazione“Scienza per Amore” allo scopo di so-stenere la crescita dei PVS attraversola concessione a titolo gratuito degliimpianti Hyst ai Paesi africani. Graziealle caratteristiche di questa tecnolo-gia tutta “made in Italy”, semplice,economica e con impatto ambienta-le nullo, il progetto ha riscosso unampio consenso, a partire da quellodella Presidenza della Repubblica ita-liana fino al più recente apprezza-mento espresso dalla Banca Mondia-le. Per supportare il risvolto più nobiledella Hyst, relativo alla sicurezza ali-mentare e alla lotta alla fame e alla
Impegno nella lotta
alla fame nel mondo
e sicurezza alimentare
Dai residuicibo ed energia Macchinario Hyst
per lavorare biomasse e sostanze inorganiche
28 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
AT T U A L I TÀ T E C N O L O G I E I N T E G R A T E
logica di prodotto a soluzioni siner-
giche messe a punto per singole col-
ture (vedi Mondo Agricolo di novem-
bre 2012), offre concrete opportu-
nità ad agricoltori, grandi commer-
cianti, distributori e clienti da un ca-
po all’altro del pianeta. Le competen-
ze rese disponibili combinano insie-
me genetica, agrofarmaci, concia dei
semi, biocontrolli e tecniche agrono-
miche, compresa la nuova frontiera
Tecnologie integrate per
rispondere alle diversifi-
cate esigenze di tutta la
filiera: dal miglioramento
della produttività e qua-
lità della coltura, all’al-
lungamento della shelf life, all’ag-
giunta di nuovi “outputs traits” in ter-
mini di sapore e aspetto. Applicata al-
le orticole, la nuova strategia di Syn-
genta, che segna il passaggio da una
Syngenta punta ad un nuovo modellodi business responsabile
con un impegno raccordato sulle filiere
di Barbara Mengozzi
Tazzina sostenibile
dia che parte dal campo,
con l’impiego di varietà
senza semi, per arrivare al
sistema distributivo.
Forte di una profonda co-
noscenza della filiera, Syn-
genta è in grado non solo di
pensare come un agricolto-
re, ma anche di compren-
dere appieno sia le esigen-
ze della distribuzione, sia
quelle dei consumatori. Si
tratta in questo caso di un
universo variegato che ri-
chiede prodotti dalle carat-
teristiche differenti, la cui messa a
punto deve partire proprio da uno
studio attento dei criteri che guidano
gli acquisti. Un esempio emblemati-
co è quello del pomodoro: ai consu-
matori consapevoli di ciò che mangia-
no, attenti alla salute e preoccupati
della tutela dell’ambiente è rivolto il
datterino Angelle, dal sapore perfetta-
mente equilibrato, ottimo da consu-
marsi come snack; per i consumatori
in cerca di sapori insoliti e pronti a
sperimentare c’è Kumato, mentre
Sweetelle ha i suoi punti di forza nel
piccolo calibro e nel confezionamen-
to pratico. Ma una valida risposta alle
richieste di praticità e conservabilità
dei consumatori e della gdo arriva an-
che da altri prodotti innovativi, abbi-
nabili a servizi, come la lattuga Bella-
Gio, che si monda con un solo taglio,
il peperone “sempreverde” e delle va-
rietà di cavoletti di Bruxelles dalla du-
rata prolungata del 50 per cento ri-
spetto alle cultivar standard. In tutti
questi casi la tecnologia genera un va-
lore aggiunto che, sapientemente co-
municato alla filiera, riesce a trovare
un’adeguata remunerazione.
Dalle orticole al comparto della frutta.
Anche in questo caso la creazione di
valore in tutta la filiera è la formula
che può consentire agli agricoltori di
affrontare le complesse sfide del mer-
Formazione sul campoper i produttori di caffè
del breeding assistito da marcatori
molecolari. E i risultati, calati in realtà
totalmente differenti, considerata la
dimensione globale delle orticole,
coltivate in tutto il mondo per un va-
lore complessivo della produzione di
500 miliardi di dollari, sono comun-
que sorprendenti: dall’India, dove i
piccoli coltivatori di peperoncino
grazie alla maggiore produttività del-
la coltura (+15% per acro), di cui il
fungicida Amistar è il maggior artefi-
cie, hanno visto aumentare del 20% il
ritorno sugli investimenti, ad un mer-
cato sviluppato come quello norda-
mericano, teatro di un nuovo e più
vantaggioso modo di coltivare l’an-
guria avvalendosi di un “pacchetto”
brevettato di tecnologie all’avanguar-
Il progetto "Nucofee"
crea le opportune
sinergie di filiera
DICEMBRE 2012 | MONDO AGRICOLO | 29
cato. Un progetto con un grande po-
tenziale che ha già un nome, “Nu-
fruit”, la cui messa in opera è però
ancora tutta da definire, anche se il
percorso, volto a favorire l’incontro
fra la domanda e l’offerta, è in parte
già tracciato. Prende le mosse da
quanto è stato realizzato per il caffè
(ascritto da Syngenta, come la frutta,
nel novero delle “Colture speciali”)
con “Nucoffee” dove “nu” sta per
“new”, vale a dire “un nuovo modo di
pensare la filiera del caffè”, accor-
ciando le distanze tra produttori e lo-
ro cooperative, imprese di torrefazio-
ne e consumatori, così da rendere i
meccanismi più semplici, più umani
e più trasparenti. Dall’offerta tradizio-
nale di protezione della coltura Syn-
genta è passata ad un’offerta integra-
ta che prevede l’impiego di nuove
molecole ad azione fungicida ed in-
setticida come Verdadero, Priori Xtra
ed Actara, ma soprattutto ad un nuo-
vo modello di business, fondato su
accordi di scambio e
tracciabilità on li-
ne per il caffè
che si avvale del
logo “Nucof-
fee”, in grado
di garantire ai
produttori un
aumento della
redditività del
50% . ���
30 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
M A P P A M O N D O
Cresce, come non mai,l’export agroalimentaretedesco. Secondo quantorecentemente rivelato dalministero dell'Agricoltura,l’export della Germaniaper il food ha raggiunto i60 miliardi di euro. Non sitratta di un’invasione per-ché, in realtà, molto dipen-de anche dall’aumento deicosti dei prodotti alimen-tari che, a detta della Fao,hanno registrato un rinca-ro senza precedenti. Il contributo della Germa-nia alla produzione dell'U-
nione europea e' aumen-tato in modo significativo,ad esempio, per cereali,colza, patate, carne di pol-lame e di maiale, latte. A causa della natura depe-ribile dei prodotti e deglielevati costi di trasporto, ilmercato agricolo e' menoglobalizzato, ciò vuol direche lo scambio avviene ingran parte con i Paesi vici-ni. Nel 2011, infatti, oltretre quarti delle esportazio-ni tedesche sono avvenuteverso i paesi dell'UnioneEuropea.
CRESCE L'EXPORT TEDESCO
di Elisabetta Tufarelli
Investitori cinesi per i "vignobles"
Grande attenzione
per il dragone
rosso a Palazzo
della Valle
dove è stata accolta
una delegazione
di Shanghai
Quanto più i
consumatori
cinesi apprezzano
il vino francese, tanto più
sale l’interesse degli
investitori cinesi per i
‘vignobles’ francesi. Per il
momento e non a caso
viene privilegiata l’area
di Bordeaux. E’ da questa
regione che il 10% della
produzione, pari a 70
milioni di bottiglie,
prende la via della Cina.
Al secondo posto si
piazza la Borgogna.
Iniziano ad interessare gli
acquirenti con gli occhi a
mandorla anche i vigneti
di Côtes-du-Rhône ,
Châteauneuf-du-Pape,
Val-de-Loire e Beaujolais,
mentre non è ancora
giunta l’ora dello
Champagne. L’ultima
acquisizione, finalizzata a
fine novembre, riguarda
l'acquisto di Chateâu
Bellefont-Belcier da parte
del signor Wang, un
quaranticinquenne
n LA BATTAGLIA DEL GRUVIERA
Battaglia vinta dal Gruviera
francese, che potrà
conservare il suo nome,
accanto a quello svizzero
e che beneficerà anche
dell’indicazione geografica
protetta, a patto di avere
i caratteristici fori della
grandezza variabile
da quella di un pisello a quella di una ciliegia. Un vero
successo per il formaggio prodotto in Francia perchè,
almeno finora, solo il Gruviera svizzero poteva fregiarsi
del nome, grazie ad un accordo bilaterale con l’Unione
europea. Dopo la proposta della Commissione e il parere
favorevole del comitato interessato, sarà importante
evitare, per i consumatori, la confusione tra i due
Gruviera.
imprenditore cinese
dell’acciaio. Si tratta della
vendita più prestigiosa
realizzata negli ultimi
anni e, secondo
indiscrezioni, si stima
che la transazione abbia
raggiunto la cifra record
di 30 milioni di euro, per
circa 13 ettari di vigneti e
20 ettari di superficie
totale. D’altronde è
proprio il Paese del
dragone la prima
destinazione per
l'esportazione dei vini da
Bordeaux, che vengono
venduti a prezzi fino a
dieci volte più alti che in
Francia e gli imprenditori
cinesi si ‘attrezzano’ di
conseguenza. Non sono
insensibili alle vecchie
pietre e ai chateâu, ma la
vera motivazione è
esclusivamente commer-
ciale. Grande attenzione
per la Cina anche da
parte di Confagricoltura
che ha recentemente
ospitato, a Palazzo della
Valle, una delegazione di
Shanghai. Nel corso
dell'incontro sono state
affrontate tematiche
relative alle norme che
regolano la produzione,
la trasformazione e la
vendita dei prodotti
agroalimentari, la
sicurezza e la qualità
delle produzioni e la pos-
sibilità di scambi com-
merciali tra Cina ed Italia.
Agribusiness in Kazakistan
Seminario
di Confagricoltura.
Consalvo:
«Stimolanti
opportunità»
Agribusiness
italiano in
Kazakistan sotto la
lente d’ingrandimento in
un seminario di
approfondimento in
Confagricoltura. Il Paese,
maggior produttore di
grano dell’Asia centrale e
tra i più importanti a
livello mondiale, come
recentemente
annunciato dal governo,
vedrà aumentare il
sostegno al settore
primario con 20 miliardi
di dollari d’investimenti.
“Il progetto della società
Areté e della Camera di
Commercio Italo-Kazaka
– ha detto il componente
della Giunta di
Confagricoltura, delegato
all’internazionalizzazio-
ne, Giandomenico
Consalvo - offre
stimolanti opportunità di
affari in Kazakistan”.
L’obiettivo è quello di
sviluppare le filiere
cerealicole ed
ortofrutticole con
un’apposita joint venture
per l’acquisto e la
conduzione di terreni in
loco, dove produrre grano
duro, grano tenero e semi
oleosi nelle regioni a
nord, e ortaggi e frutta
nelle regioni del sud
e sud-est. “Vogliamo
favorire un nuovo modo
di fare impresa agricola –
ha concluso il presidente
di Confagricoltura Mario
Guidi – sia in termini di
nuovi mercati per
l’export delle nostre
eccellenze agro-
alimentari, sia di nuove
iniziative imprenditoriali
e di internazionalizzazio-
ne, sviluppando anche un
discorso di reti e di
sinergie tra gli operatori”.
� IL LABORATORIO DI ANALISI PER IL MIGLIOR UTILIZZO DEGLI IMPIANTI BIOGASL’assistenza biologica di MT-Energie
Diversamente dalle altre forme dienergia rinnovabile, come l’eoli-
co e il fotovoltaico, in un impianto perla produzione di biogas da digestio-ne anaerobica è la materia viva chene determina il successo. La redditività dell’impianto è stretta-mente legata, infatti, alla stabilità e al-l’efficienza del processo di fermenta-zione, indipendentemente dai sub-strati impiegati. MT-Energie of-fre un servizio specializzato diassistenza biologica unico nelsettore, basato sull’esperienzadei propri biologi che monitora-no oltre 600 impianti tra quellirealizzati da MT-Energie e quellidi altri costruttori, per un totaledi più di 35.000 analisi all’annosu oltre 6.500 campioni. Inoltre, ilcentro di ricerca in Germania ef-fettua oltre 1.600 test di fermen-
tazione all’anno con serbatoi di volu-mi diversi, che vanno da 2 a 10.000 li-tri. Il laboratorio ha anche analizzatoe studiato oltre 500 substrati diversi,ottenendo informazioni affidabili sul-la loro resa e sulla convenienza delloro utilizzo in un impianto di biogas. In Italia l’assistenza biologica è effet-tuata da un team, composto da trebiologi e un’assistente di laboratorio,
grazie al quale è possibile realizzarele analisi di routine, garantendo agliimpianti monitorati la massima effi-cienza e la miglior redditività.L’assi-stenza biologica fornita in Italia pre-vede sia l’assistenza telefonica, sia ilmonitoraggio dei digestori riscaldati,tenendo sotto controllo i principaliparametri quali pH, FOS/TAC e so-stanza secca, ma soprattutto offre ai
propri clienti la consulenza perla valutazione dell’utilizzo dinuovi substrati economicamen-te più redditizi.Oltre all’assisten-za biologica, MT-Energie, nellafase successiva all’avviamentodell’impianto, offre assistenzatecnica e service proponendodiverse tipologie di contratto dimanutenzione (full service, ba-se o a chiamata) a seconda del-le esigenze del cliente. �
A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E
32| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2012
clienti in maniera esau-
stiva circa la nuova de-
nominazione sociale,
l’immutata organizzazio-
ne e la continuità dei
prodotti.
I clienti hanno potuto
verificare che non è
cambiato nulla».
Come vedete questa
prossima campagna
commerciale?
«La campagna 2012-
2013, a causa di una se-
rie di criticità, potrebbe
essere complessa nono-
stante il buon prezzo dei
cereali.
Il prezzo mondiale dei
fertilizzanti non risulta
essere in crescita in que-
sto fine anno e ci augu-
riamo che si mantenga questo trend.
L’agricoltore ci ha comunque pre-
miati anche in questi anni, la politica
di investire su prodotti innovativi e di
qualità, migliora le performances
aziendali, senza aggravare il costo
complessivo della concimazione che
rimane una pratica irrinunciabile per
ottenere un risultato colturale soddi-
sfacente».
Quali sono le vostre novità a breve?
«La nuova denominazione sociale ha
reso necessario un investimento sul-
la comunicazione istituzionale e di
prodotto.
Da inizio 2013 saranno disponibili in
catalogo alcune selezionate novità:
introdurremo infatti sul mercato una
nuova linea di prodotti denominata
UTEC®, con inibitore dell’urea-
si. Questo, ci consentirà di pro-
porre al cliente, ancora una vol-
ta, il meglio da un punto di vi-
sta tecnologico, grazie agli in-
vestimenti continui sulle spe-
cialità. La linea Entec® rimane
ineguagliabile a livello tecni-
co, così come la linea Ni-
trophoska®, formulazioni stu-
diate per rispondere alle mo-
derne esigenze ambientali,
qualitative e nutritive».
(R.M.A.)
Il Gruppo EuroChem, con circa
20.000 dipendenti e un
fatturato di 5 miliardi di
euro, è oggi uno dei mag-
giori produttori mondiali
di fertilizzanti (speciali e
standard).
EuroChem Agro nasce nel
2012 con le acquisizioni dei si-
ti produttivi di Anversa da BA-
SF e del business dei fertiliz-
zanti di K+S Nitrogen dal Grup-
po K+S.
Nella nuova Società, con sede a
Mannheim in Germania, con-
AT T U A L I TÀ T E C N O L O G I E I N T E G R A T E
Il colossodei fertilizzanti
fluiscono i fertilizzanti con inibitori
della nitrificazione, le linee ENTEC®
e Flexammon® e i fertilizzanti com-
plessi a base di solfato di potassio, la
linea Nitrophoska®.
A seguito di questo riassetto, in Italia,
dal 2 agosto 2012 K+S Agricoltura
Spa ha cambiato la denominazione in
EuroChem Agro Spa.
«EuroChem Agro non modifica il suo
modello di business - ci spiega il di-
rettore commerciale Massimo Rossi-
ni - e mantiene la commercializzazio-
ne dei prodotti speciali, leader di
mercato Nitrophoska®, ENTEC® e
Flexammon®».
I clienti sono a conoscenza del cam-
biamento?
«Abbiamo informato tutti i nostri
EuroChem Agro
si è subito conquistatoun ruolo leader.Rossini: «Puntiamosu investimenti
e tecnologia»
Massimo Rossini direttore commerciale di EuroChem Agro
AT T U A L I TÀ W A T E R
34| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
”La sfida dell’ac-
qua non inve-
ste solo il Terzo
mondo, ma an-
che l’Europa.
La carenza idri-
ca è un fenomeno preoccupante che
riguarda almeno l’11% della popola-
zione europea ed il 15% del territorio
dell’UE. Anche a seguito dei cambia-
menti climatici, pure le nazioni più
avanzate e l’Italia dovranno investire
nell’ottimizzazione dell’uso delle ri-
sorse idriche. Per l’agricoltura signifi-
ca produrre di più, utilizzando meno
acqua. Per il Paese significa investire
Convegno sulla risorsaidrica indispensabile per la campagna. I problemidi carenza, risparmio, uso del bene acqua
di Gaetano Menna
nel futuro, in qualcosa che migliora la
vita di tutti. Lo si è evidenziato nel
convegno, promosso da Confagricol-
tura a Roma, su “Acqua e agricoltura”.
Uno dei problemi da affrontare – è
emerso - è quello di una rete di distri-
buzione colabrodo con quasi la metà
dell’acqua disponibile (47%) che non
giunge a destinazione e si disperde.
L’impegno dovrà essere quello di in-
vestire in ricerca e innovazione per
rendere efficiente la rete di adduzio-
ne. Sarà importante il contributo delle
Regioni, attraverso i piani di sviluppo
rurale, delle Autorità di bacino e dei
consorzi di bonifica. «Molti, quando si
Acqua viva
DICEMBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 35
Da destra: il sottosegretarioBraga, Puma, Capitanio,Viaggi, Tamburini (sul podio)
parla del bene acqua, mettono sul ban-
co degli imputati l’agricoltura per la
quale la risorsa idrica è uno strumen-
to di produzione – ha detto il presi-
dente confederale Mario Guidi -. Ci
tengo a sottolineare con forza che il
mio settore non spreca l’acqua, ma la
usa per ottenere cibo, il bene primario
assoluto. Comunque l’acqua impiega-
ta nell’uso irriguo non fuoriesce dal ci-
clo idrologico naturale e, se non fosse
prelevata per l’irrigazione, in alcuni
periodi dell’anno finirebbe non utiliz-
zata in mare». «Nel nostro contesto cli-
matico, che sta diventando sempre
più complesso anche a causa di feno-
meni estremi come le inondazioni e la
siccità – ha aggiunto - la disponibilità
di acqua a prezzi contenuti e un effi-
ciente rete di scolo, con conseguente
mantenimento della sicurezza idrauli-
ca del territorio, sono elementi indi-
spensabili per produrre in quantità e
qualità». La risorsa idrica è uno dei più
importanti fattori di competitività del-
l’agricoltura. Oltre il 40% della produ-
zione agricola si avvale dell’irrigazio-
ne, mentre il rapporto tra superficie
irrigata e SAU è pari al 20%. Per questo
chiediamo una nuova politica di ge-
stione dell’acqua in agricoltura.
Come ha evidenziato il vicepresiden-
te dell’Associazione Nazionale delle
Bonifiche Giovanni Tamburini, che ha
introdotto i lavori convegnistici l’uso
irriguo costituisce uno strumento fon-
damentale per l’agricoltura, «senza il
quale non si potrebbe produrre lar-
ghissima parte di quei prodotti per i
quali l’Italia è famosa nel mondo».
Sono seguiti gli interventi di France-
sco Puma, segretario generale dell’Au-
torità di bacino del fiume Po, che ha ri-
percorso le principali tappe della po-
litica dell’acqua a livello nazionale ed
europeo; di Davide Viaggi, dell’Univer-
sità di Bologna, che si è soffermato sul
valore dell’acqua nell’economia agri-
cola italiana; di Fabian Capitanio, del-
l’Università di Napoli, che ha presen-
tato un progetto per la programma-
zione degli investimenti irrigui alla lu-
ce dei cambiamenti climatici; di Paolo
Mannini, del Consorzio per il canale
emiliano romagnolo, incentrato sull’u-
so plurimo dell’acqua e sul risparmio
idrico.
Nella seconda parte dei lavori si è te-
nuta la tavola rotonda, moderata dal
giornalista Vanni Cornero, su “Siccità
ed alluvioni, troppe emergenze senza
risposta” a cui sono intervenuti con il
presidente confederale Mario Guidi: il
sottosegretario alle Politiche agricole
Franco Braga, l’ assessore all'Agricoltu-
ra della Toscana Gianni Salvadori, il
Siccità ed alluvioni
troppe emergenze
senza risposta
presidente dell'Anbi Massimo Garga-
no, il capo del Dipartimento Politiche
europee e internazionali e dello svi-
luppo rurale del Mipaaf Giuseppe Bla-
si, il consigliere scientifico del sotto-
segretario del ministero dell'Ambien-
te Vincenzo Ferrara, il ricercatore del-
l'Università Bocconi di Milano Ales-
sandro De Carli. Tra gli interventi va re-
gistrato anche quello di Alfonso Peco-
raro Scanio, già ministro delle Politi-
che agricole e dell’Ambiente.
«Si passa da un eccesso all’altro, con
un sommarsi di emergenze e di danni
per le imprese: dalla siccità e desertifi-
cazione, alle alluvioni ed al dissesto
idrogeologico, passando per i proble-
mi agronomici da cuneo salino (con
l'acqua salata del mare che risale in
quei fiumi che sono in secca e la cui
portata idrica è esigua). Tutto ciò è do-
vuto ai cambiamenti climatici, ma an-
che alla scarsa manutenzione del ter-
ritorio e delle foreste nelle aree colli-
nari e montane, ai pochi fondi dispo-
nibili per gli Enti gestori, alla pianifica-
zione territoriale non corretta, all’ ec-
cessiva cementificazione». Ha posto in
evidenza Guidi.
«Altro problema rilevante è quello del-
AT T U A L I TÀ W A T E R
36| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
la siccità; quella di quest’estate sarà
probabilmente ricordata come la peg-
giore dal 2003 – ha osservato il presi-
dente -. In ginocchio non solo le pro-
duzioni di mais, soia, barbabietola, po-
modoro e uva da vino ma anche gli al-
levamenti. L’Italia agricola ha sofferto
terribilmente sia le ondate di calore,
sia la scarsità di piogge e questo mix
di eventi ha distrutto nei campi ettari
e ettari di colture con quasi un miliar-
do di euro di danni».
Il sottosegretario Braga, dal canto suo,
ha rivelato di essere rimasto sorpreso,
quando è arrivato al ministero, dalla
«scarsa comunicazione tra ambiente e
agricoltura che sono due facce della
stessa medaglia e lavorano su strade
parallele senza comunicare. Proprio in
questa ottica ho lavorato molto con il
sottosegretario all'Ambiente, Tullio Fa-
nelli, con il quale ho messo a punto
un piano, che presenteremo presto al
ministro per la coesione territoriale,
Fabrizio Barca, per puntare su agricol-
tori giovani e tecnologie antiche, in
modo da migliorare la manutenzione
del territorio e favorire l'occupazio-
ne». «Dobbiamo occuparci dei proble-
mi legati alla gestione idrica - ha con-
cluso - e fare il possibile affinché ven-
gano affrontati bene».
Cosa occorre fare per fronteggiare la
siccità in agricoltura? Ha risposto Gui-
di: «Costruzione di piccoli invasi, rin-
novamento dei sistemi irrigui, in parti-
colare di quelli che portano l’acqua al-
le aziende agricole, tecniche di rispar-
mio d’acqua». E’ giunto il momento di
investire in prevenzione. Almeno il
10% della superficie italiana, cioè circa
30 mila chilometri quadrati, è esposto
ad alto rischio di dissesto idrogeologi-
co; il fatto importante è che questa
percentuale è concentrata nell’89%
dei Comuni, quindi il rischio è diffuso
sul territorio, con particolare evidenza
nelle aree urbanizzate. Negli ultimi 80
anni ci sono state circa 5.400 alluvio-
ni e 11 mila frane; per tamponare i
danni lo Stato spende oltre 2 miliardi
l’anno, ai quali va aggiunto un altro mi-
liardo e mezzo complessivo per gli in-
terventi minori. ���
Braga: giovani
agricoltori per la manutenzione
del territorio
IMPEGNO SYNGENTA PER LA QUALITÀ DELLA DISTRIBUZIONE DEGLI AGROFARMACIL’“Application Technology” per un’agricoltura all’avanguardia
La qualità di una cor-retta distribuzione
degli agrofarmaci sullecolture, rappresenta unpunto fondamentale perottenere la massima effi-cacia biologica dei pro-dotti impiegati. Infatti, co-me noto, l’efficacia di unagrofarmaco dipende daun numero elevato di fat-tori tra i quali i più impor-tanti sono la scelta appro-priata del prodotto, il mo-mento di applicazione ela tecnica di irrorazioneimpiegata.Inoltre, opportune sceltetecniche e metodologi-che relative alla distribu-zione, consentono di mi-nimizzare le dispersionidi soluzione irrorantecontribuendo a limitarenotevolmente gli effetti in-desiderati sull’ambiente.L’Application Technologyè lo studio relativo alletecniche e tecnologie mi-rate a conseguire un ef-fetto ottimale contro i pa-rassiti, riducendo l’impat-to ambientale dei tratta-menti e migliorando cosìla sostenibilità complessi-va delle pratiche fitoiatri-che. Una corretta applica-zione di questa tecnolo-gia prevede alcuni requi-siti fondamentali quali lagiusta scelta dell’attrezza-tura, la sua calibratura, lafunzionalità degli acces-sori di distribuzione (bar-re, ugelli, deflettori, ecc..)e la buona regolazionedei parametri applicativi(quantità d’acqua, pres-
sione, velocità, ecc..). L’a-dozione di un’opportunaApplication Technologyproduce inoltre una seriedi benefici come la possi-bilità di una gestione mo-dulata dei dosaggi degliagrofarmaci, la riduzionedel residuo di soluzioneda eliminare al terminedell’attività ed altri nume-rosi aspetti improntati suuna maggiore sicurezzaper gli operatori, per gliastanti e per i consuma-tori delle derrate agrico-le.Syngenta si impegna co-stantemente nello studioe nella diffusione di un’a-deguata Application Te-chnology al fine di garan-tire informazioni e stru-menti che siano di sup-porto a un’agricoltura al-l’avanguardia. Inoltre, l’at-tenzione che Syngentapone nel garantire unagestione responsabiledegli agrofarmaci duran-te tutto il loro ciclo di vitanon si esaurisce nella for-mazione, informazione esupporto alle aziendeagricole ma trova la suaapplicazione nello svilup-
po di una serie di stru-menti utili che possanogarantire la gestione so-stenibile dei prodotti.Il lavoro di Syngenta nellaqualità dell’applicazionedegli agrofarmaci è tra-dotto sul campo nella co-stituzione di un team in-ternazionale di persone ilcui compito è quello distudiare e realizzare lemigliori tecniche applica-tive. Il Team Syngenta Ap-plication Technology, nelcorso di oltre 30 anni diattività, si è distinto per larealizzazione di numerosibrevetti internazionali diugelli e componentistica
varia, oltre che per il co-stante impegno in tutto ilmondo della formazionee informazione al serviziodegli agricoltori.Tra gli strumenti utili a ga-rantire un’adeguata ge-stione degli agrofarmaci,Syngenta ha realizzato,oltre a dei dispositivi diprotezione per l’operato-re come il grembiule S-PROTEC e il TROPICPONCHO, anche una se-rie di strumenti di verificacome il CALISET, le CAR-TINE IDROSENSIBILI, iprodotti TRACCIANTI(Tracer Technology), gliUGELLI BREVETTATI e ilsoftware TANK CALC,che attraverso un serviziogratuito, scaricabile co-me app ed installabile di-rettamente sul telefonocellulare, permette il cal-colo preciso e in automa-tico dei dosaggi di acqua,di prodotto e tutti i dettaglinecessari per i trattamen-ti fitosanitari con agrofar-maci.
O S S E R V A T O R I O
38| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2012
Dibattito a Padova
in vista del 2013
proclamato dall’Onu
“Anno internazionale
della cooperazione
nel settore idrico”
zione delle risorse idriche, nel corso
di un seminario internazionale, svol-
tosi a Padova. L’iniziativa è stata pro-
mossa dalla Regione Veneto che, in
questo modo, ha voluto aprire il di-
battito in vista del 2013, proclamato
dall’Assemblea Generale delle Nazio-
ni Unite “Anno Internazionale delle
cooperazione nel settore idrico”.
“Ho ritenuto opportuno convocare
questo appuntamento – ha affermato
l’assessore regionale alla Tutela del
consumatore, Franco Manzato – per
meglio affrontare problematiche, che
investono la società. Dobbiamo inter-
venire in modo consapevole per assi-
curare la corretta disponibilità di ac-
qua buona a tutti e per ogni uso leci-
to”. Su tale questione non è mancato
un giudizio severo da parte di
Luttwak, che ha affermato: “Fino a
che la gestione delle risorse passa, an-
ziché attraverso tecnici esperti e cor-
retti, da una mala gestione “politica”,
che non si cura in maniera sufficien-
te degli sprechi, non può esserci buo-
na governance”.
Di opinione analoga, anche se meno
radicale, il Premio Nobel 2000 per
l’economia, Daniel McFadden, che ha
sottolineato il ruolo di settori idrici
organizzati.
Entro il 2014, ha ricordato Yossi Sh-
maia (Mekorot Israel National Water
Company), il 75% dell’acqua in Israe-
le proverrà da impianti di desaliniz-
zazione e purificazione. Inoltre, in
Israele, l’acqua reflua viene reimpie-
gata nell’ agricoltura grazie a tecnolo-
gie avanzate ed efficienti.
Per gestire meglio l’acqua nel nostro
Paese, si potrebbero utilizzare contri-
buti europei, come ad esempio quel-
li della PAC, hanno commentato più
relatori. Occorre anche limitare gli
interventi sui fiumi e corsi d’acqua, è
stato detto, perché forzandone il pas-
saggio si rischiano ulteriori disper-
sioni e disastri ambientali.
(R. M. A.)
In Israele il 75%
dell’acqua da impianti
di desalinizzazione
AT T U A L I TÀ WATER
La gestionedell’acqua
Èil massimo dei paradossi
possibili per il futuro del-
l’umanità: sul nostro pia-
neta “non manca l’acqua,
ma manca la sua buona
gestione”, senza la quale
c’è il rischio che una parte del mon-
do resti senza questa risorsa. Così il
politologo, Edward Luttwak, ha stig-
matizzato uno dei principali proble-
mi legati all’accesso e alla distribu-
dagli stessi obiettivi, ognuno con le
sue competenze e la propria inno-
vazione». La novità è l’acquisizione
da parte di Bayer Cropscience di
“Agraquest”, una società che svilup-
pa e produce microrganismi come
batteri innocui per l’uomo o estrat-
ti di origine vegetale che si distri-
buiscono sulle piante e sono attivi
biologicamente nella protezione
contro parassiti vegetali o infezioni
fungine.Bayer dunque entra nel
settore della protezione delle pian-
te coltivate in modo biologico. Agli
agrofarmaci “tradizionali” abbina i
metodi protettivi adeguati alle col-
ture bio. «Non è un cambiamento di
rotta – ha spiegato l’amministratore
delegato – ma un passo coerente
con l’approccio costante di un’a-
zienda aperta, che ha sempre cerca-
to di offrire le soluzioni più efficaci
e più sicure, da qualsiasi “scuola”,
per così dire, provengano». D’al-
tronde, ha tenuto ad evidenziare
nella conferenza stampa, «siamo stati
tra i pionieri nell’evoluzione della lot-
ta integrata, un primato nella sicurez-
za e nella sostenibilità delle produzio-
ni agricole». E la ricerca, in questo
campo, sarà davvero fondamentale.
L’impegno innovativo di Agraquest va
ad arricchire quella di Bayer già avvia-
ta verso soluzioni di natura biologica
che sono in corso di autorizzazione
anche in Italia. L’AD ha quindi fatto il
punto su varie iniziative in essere: il ca-
talogo specifico per gli hobby far-
mers; il protocollo di produzione
“Magis”, per il vino e per l’uva
da tavola, che viene certifica-
to; il supporto per la IV gam-
ma in orticoltura; il progetto
“Granfiliera”, nel settore ce-
realicolo, che «dimostra co-
me, seguendo uno specifico
protocollo di produzione
(dalla scelta varietale, alla
protezione in campo alla
fertilizzazione) si può
produrre un buon grano
duro italiano, e si può as-
sicurare al produttore un
compenso adeguato alla
qualità raggiunta». ���
AT T U A L I TÀ T E C N O L O G I E I N T E G R A T E
Bayer Cropscience
apre ai prodotti biologici
pur mantenendo massimaattenzione per il mercato di nuovi agrofarmaci
DICEMBRE 2012| M ONDO AGRICOLO |39
“Il 2012 è stato un anno
sfidante”. Lo ha detto
Karina Von Detten, AD
di Bayer Cropscience,
nell’incontro con la
stampa. Molte le no-
vità per la multinazionale che, sottoli-
nea il suo AD, punta su ricerca e in-
novazione per il mercato di nuovi
agrofarmaci. «Il budget che l’azienda
investe nella ricerca è di 3 miliardi di
euro all’anno, una cifra importante
che si affianca alla collaborazione
con altri partner, al fine di trovare in-
sieme soluzioni sempre più innovati-
ve per l’agricoltura».
L’anno prossimo Bayer compirà 150
anni e l’anniversario della sua fonda-
zione sarà celebrato con diversi
eventi in tutto il mondo. L’impegno e
la filosofia operativa – rimarca Von
Detten – è il concetto di “better life”,
migliorare la vita delle persone.
In quest’ottica si comprende l’atten-
zione crescente per la sostenibilità,
«Non quella a parole ma nei fatti
– ha detto la manager – che si
raggiunge con il tempo, at-
traverso un percorso an-
che lungo fatto di collabo-
razioni e progetti concre-
ti, finalizzati a preservare
il nostro pianeta, assicura-
re il benessere per le fu-
ture generazioni ed es-
sere fattibile econo-
micamente. Per que-
sto lavoriamo non
da soli« ma colla-
borando con gli
altri attori della
filiera mossi
di Claudio Pietraforte
Karina Von Detten: «Ricerca
fondamentale. Annualmente
investiamo 3 miliardi di euro»
Sostenibilitàricerca e bio
Karina Von DettenAD di BayerCropscience
Splendida location per il X Forum di Agriturist
che ha rimarcato che agricoltura e turismo
sono il motore della ripresa
di Giorgio Lo Surdo
AT T U A L I TÀ A G R I T U R I S M O
riscosso grande successo di parteci-
pazione di soci e giornalisti, per la
qualità dei relatori e dei contenuti, ri-
scontro sulla stampa.
Guardare avanti, innovare, lasciarsi
alle spalle la crisi… Queste, in sinte-
si, le determinazioni emerse dal Fo-
rum, di cui si è fatto interprete il pre-
sidente della Confagricoltura, Mario
Guidi: “Di fronte alla crisi, le imprese
agricole e agrituristiche non devono
arretrare; anzi, devono avanzare, mi-
gliorando la qualità dell’offerta ed
utilizzando al meglio i nuovi mezzi
di promozione messi a disposizione
L’atmosfera della Sala
Consiliare del Palazzo
Comunale di Tarquinia,
austera e mistica, con il
pianoforte al centro, ci
ha fatto venire in men-
te il titolo del libro biografico (e del-
la canzone di successo) di Zucchero,
“Il suono della domenica”. Il X Fo-
rum di Agriturist, “Agricoltura e turi-smo, motori della ripresa”, ha avuto
davvero una stupenda location per
dibattere approfonditamente i temi
che stanno più a cuore agli operato-
ri agrituristici. La manifestazione ha
40| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
Il suonodella domenica
DICEMBRE 2012| MONDO AGRICOLO | 41
dalla tecnologia. Occorre, per que-
sto, realizzare la completa digitaliz-
zazione delle campagne che ancora
presentano vaste aree tagliate fuori
dalla banda larga”.
“Ma - ha avvertito Guidi - in questo dif-
ficile momento, bisogna che ogni im-
presa faccia prima di tutto affidamen-
to sulle proprie risorse, perché le po-
litiche del Governo per l’agricoltura e
per il turismo continuano ad essere
molto deludenti e recessive”.
Messaggio raccolto dalla presidente
di Agriturist, Vittoria Brancaccio: “Le
aziende agrituristiche offrono non
solo posti letto, ma anche, e soprat-
tutto, scoperta di cultura e territori
ancora sconosciuti al turismo eppu-
re ricchissimi di risorse enogastro-
nomiche, paesaggistiche, naturalisti-
che e culturali. Il fatto che l’agrituri-
smo italiano sia frequentato, per il
40% da turisti stranieri, anche senza
alcuna promozione pubblica, dimo-
stra che, nonostante le deficienze
della politica, siamo una eccellenza
del Made in Italy, capace di valorizza-
re prodotti tipici, cucina tradiziona-
le, agricoltura di qualità, testimo-
nianze del lavoro e del costume ru-
rale”.
Segnali di inversione di tendenza, do-
po anni di politiche fallimentari per
il turismo, l’ha offerti Flavia Maria
Coccia, recentemente nominata
coordinatrice della Struttura di mis-
sione rilancio dell’immagine turisti-
ca dell’Italia: “Il Piano per il turismo,
che il ministro Gnudi sta mettendo a
punto con la collaborazione delle
Regioni, punta finalmente a rimuo-
vere le tante criticità che hanno fin
qui frenato l’azione governativa a so-
Vittoria Brancaccio, FlaviaMaria Coccia (DipartimentoTurismo di Palazzo Chigi)e Giorgio lo Surdo
Brancaccio: «Le aziende
offrono ospitalità,
ma pure cultura e territori»
stegno del turismo, promuovendo
maggiormente le mete turistiche ru-
rali”.
Mete sulla cui importanza, per la ri-
presa dell’agricoltura e del turismo,
sono stati d’accordo anche l’On. An-
tonio Leone, vicepresidente vicario
della Camera dei Deputati, l’On.
Gianfranco Conte, presidente della
Commissione Finanze della Camera,
Armando Cirillo ed Enzo Lavarra, re-
sponsabili del Partito Democratico,
rispettivamente, per il turismo e l’a-
gricoltura. Orientamento conferma-
AT T U A L I TÀ A G R I T U R I S M O
to da Bersani nel corso di una con-
versazione telefonica col presidente
Guidi, svoltasi durante il Forum.
“L’importanza delle mete rurali - ha
detto Osvaldo Bevilacqua, ideatore e
conduttore della storica trasmissio-
ne televisiva “Sereno Variabile” - non
va soltanto annunciata, ma anche tra-
dotta in iniziative concrete. E poi ha
ricordato affettuosamente Simone
Velluti Zati, fondatore di Agriturist re-
centemente scomparso, al quale era
legato da antica amicizia per i tanti
servizi dedicati in TV all’agriturismo,
fin dalla prima ora.
“Dobbiamo aiutare le imprese ad
uscire dalla crisi e comprendere le
nuove opportunità che offre il mer-
cato - ha dichiarato Luigi Mastrobuo-
no, direttore generale della Confagri-
coltura - per realizzare pienamente
le potenzialità di sviluppo dell’agri-
turismo. La Confagricoltura, nel suo
progetto di razionalizzazione orga-
nizzativa, dedica particolare atten-
zione al rafforzamento dell’Agrituri-
st, soprattutto a livello territoriale”.
Folta la partecipazione, al Forum di
Agriturist, di giornalisti specializzati,
per i quali è stato organizzato un
“press-tour” con visita di alcune
aziende agrituristiche, delle tombe
etrusche e del museo archeologico
di Tarquinia. Il gruppo è stato ac-
compagnato dal prof. Antonio Perca-
rio, docente presso il Centro Supe-
riore di Studi Turistici di Assisi, che
ha poi ha introdotto e coordinato,
nella giornata conclusiva del Forum,
un Seminario sui nuovi sistemi di
promo-commercializzazione turisti-
ca e un workshop (incontro fra ope-
ratori della promo-commercializza-
zione e imprenditori dell’agrituri-
smo) tenuto presso l’agriturismo
“Valle del Marta”, del presidente di
Agriturist Lazio, Mario Pusceddu.
Il Seminario ha trattato di siti di pre-
notazione turistica on-line, siti multi-
canale di comparazione prezzi, siti di
recensioni turistiche, cofanetti rega-
lo, consulenza per l’ottimizzazione
delle strategie di vendita, sistemi di
gestione informatica dell’ammini-
strazione aziendale. E’ stata, in so-
stanza, una panoramica su come og-
gi è governato il rapporto fra do-
manda ed offerta turistica e su come
ogni azienda può scegliere le più op-
portune soluzioni di vendita.
In occasione della decima edizione, il
Forum di Agriturist ha ricevuto alcuni
prestigiosi riconoscimenti: una meda-
glia di rappresentanza del Presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano,
e una targa celebrativa della Camera
dei Deputati. Si è inoltre fregiato del
patrocinio della Presidenza del Consi-
glio e dell’Unioncamere. ���
42| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
n IL QUADRO NORMATIVO
La prima legge-quadro statalesull’agriturismo è entrata in vigorenel dicembre del 1985. Poi ne èarrivata un’altra nel 2006. La primaconquistava all’agriturismo unarivoluzionaria cittadinanza neldiritto italiano, la seconda ha“rifinito” alcune regole troppo rigidee snellito le procedure autorizzatorie.L‘agriturismo è materia dicompetenza regionale per cui la leggestatale detta principi generali per le
norme regionali, cui le imprese devono adeguarsi. La legislazione chedisciplina l’agriturismo pone due problemi fondamentali: incoraggiarel’iniziativa delle imprese, impedire il proliferare di attività sedicentiagrituristiche che in realtà non sono legate ad una attività agricola. E’ meritodella legge-quadro del 2006 aver modificato i requisiti per svolgere l’attivitàdi ristorazione, in modo che le aziende agrituristiche siano punto diriferimento per valorizzare i prodotti non solo propri, ma anche delleaziende agricole che operano nel territorio circostante. Ma soprattutto èmerito della legge-quadro del 1985 aver aperto la strada all’agricolturamultifunzionale, stabilendo per la prima volta che l’impresa agricola possaerogare servizi (nella fattispecie turistici) oltre che produrre beni derivantidalla coltivazione dei campi e dall’allevamento di animali. Il quadrocomplessivo delle norme regionali sull’agriturismo, e dei regolamentiattuativi a valle di esse, può essere migliorato. Ci vuole più sintesi: menoregole, esposte con maggior chiarezza, il cui rispetto sia obiettivamenteverificabile mediante controlli, che devono essere eseguiti secondo pianirazionali, intersettoriali (coordinamento delle diverse competenze) e affidatia personale adeguatamente qualificato. Troppo spesso gli attuali controlli sisovrappongono per competenze diverse, mettono in discussione le stessecose, richiedono una produzione esagerata di documenti anche ad aziendeperfettamente in regola. Si ha l’impressione d’altra parte, che, soprattuttonelle zone con forte presenza della malavita organizzata, ci siano aziendevistosamente irregolari che vengono “evitate” dai controlli delle autoritàcompetenti. L’abusivismo turistico è sempre più diffuso e, tanto piùnell’attuale periodo di crisi, produce danni rilevanti alle imprese che operanonel rispetto delle norme, e in generale alla reputazione turistica dell’Italia.
L’agriturismo“Valle del Marta”a Tarquinia (VT)
A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E
� IL GRUPPO LEADER IN EUROPA REGISTRA UN VIVACE SVILUPPO
Envitec conquista l'Italia
In tempi di crisi risul-tati eccellenti come
quelli vantati da Envi-Tec Biogas Italia fannoancora più notizia. Fat-to sta che la giovanissi-ma filiale italiana delgruppo leader in Eu-ropa nel campo degliimpianti di biogas, in-sediata in Somma-campagna (Verona) eoperativa solo dal2008, reduce dalla feli-ce escalation delloscorso triennio prose-gue anche quest’anno nella sua para-bola ascendente spiccando qualeazienda con la crescita più veloce nelproprio settore in ambito nazionale,ormai saldamente posizionata tra leprime realtà del biogas del Paese.Soltanto negli ultimi dodici mesi infat-ti – dopo i 20 impianti e una potenzainstallata di 16,9 MW che erano inesercizio alla fine dell’anno scorso –altri 23 impianti realizzati da EnviTec(dei quali 7 di proprietà) sono entratiin funzione, arrivando ad un numerocomplessivo di 43 strutture e ad unapotenza di 39,4 MW. In ascesa, ovvia-mente, anche le cifre del giro d’affari:si calcola che il fatturato 2012 salirà a50 miliardi di euro, il doppio rispettoall’anno precedente, confermandoalla società di Sommacampagna ilruolo di pilastro nel business mon-diale della tedesca casa madre Envi-Tec Biogas AG. Uno sviluppo così vivace non nasceper caso, ma è determinato da ragio-ni precise, in primis la comprovataqualità tecnica degli impianti firmatiEnviTec, in grado di offrire in ognifrangente la giusta soluzione, coniu-gata ad un alto livello di sicurezza, af-fidabilità ed efficienza (la produttività
media si aggira intorno al 94%). Re-quisiti che si stanno meritando la fi-ducia di un numero sempre maggio-re di clienti del settore agricolo e in-dustriale. A ciò va aggiunta la pre-senza di un giovane team di profes-sionisti altamente motivato, capace digarantire alla clientela un’offertacompleta, dallo studio di fattibilità finoai servizi di gestione, assistenza tec-nica e biologica comprese. A com-pletare questo quadro di competen-za ed efficacia, poi, c’è il puntuale ri-spetto delle tempistiche concordate. Forte delle proprie tecnologie all’a-vanguardia dedicate ad aumentarele performance degli impianti di bio-gas (trituratori molto efficienti, dige-stori monostadio, esclusiva regola-zione automatizzata del piano di ali-mentazione, impianti esterni di de-solforazione, valorizzazione del calo-re mediante turbine ORC), EnviTecinnova costantemente la sua gamma,differenziata da 99 kW a 1MW ed ol-tre, tarata per le esigenze di aziendeagricole e agro-industriali, allevatori,comuni e investitori. E, in linea con inuovi scenari profilati dal recente de-creto ministeriale sulle rinnovabilidello scorso 6 luglio (in vigore dal
gennaio 2013) che ri-definisce le tariffe in-centivanti assegnandoil massimo beneficioottenibile alle produ-zioni di energia trami-te piccoli impianti ali-mentati con sottopro-dotti di origine biologi-ca, EnviTec – da sem-pre specialista negliimpianti di piccola ta-glia – ha approntatoimportanti novità perla gamma da 99 a 300kW, in particolare per
quanto riguarda l’allestimento del si-stema. Questi impianti a misura diazienda agricola, infatti. vengono og-gi proposti anche in versione contai-nerizzata, con sensibili vantaggi intermini di compattezza, economicità,rapidità di costruzione e minori costidi cantiere, e risultano caratterizzatida elevate affidabilità e flessibilità(sono adatti ad ogni tipo di biomassae sottoprodotto). Ma EnviTec guarda sempre al futuroe alle nuove sfide, vedi le opportunitàofferte dalla raffinazione del biogas alfine di ottenere biometano, da im-mettere nella rete pubblica di gas oda impiegare come combustibile datrazione. Anche su questo fronte l’a-zienda di Sommacampagna disponedi una tecnologia altamente efficientecome EnviThan, ovvero la separazio-ne dei gas mediante Sepuran Greendi Evonik (processo che aumenta lapercentuale di metano ottenuto dal50% fino al 99% circa), e fornisce i re-lativi impianti anche in containercompatti. Ciò che è già realtà in Ger-mania, insomma, potrebbe significa-re anche per l’Italia una chance perprodurre biometano ed un enormerisparmio per il Paese. �
AT T U A L I TÀ O L I O D ’ O L I V A
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abusate, ma perfino incapaci di at-trarre consenso. La qualità degli oli è cambiata, que-sta sì. Oggi, in virtù della tecnologia ilprofilo qualitativo dell’olio è mutatosensibilmente. Si hanno ovunque, an-che in territori dedicati storicamenteall’olio lampante, produzioni di qua-lità superiore. Ciò che non va bene,semmai, è il prezzo che l’olio extravergine di oliva riesce a spuntare su-gli scaffali. Paradossalmente, la qua-lità media degli extra vergini presen-
Il settore olivicolo
ha necessità di un nuovo approccio
con i consumatori.Il guru dell' "oro giallo"parla di qualità che non fa notizia (e ricchezza)
di Luigi Caricato
Comunicare le emozioni
Non ci si può acconten-tare dell’improvvisa-zione, ripetendo le so-lite formule del passa-to. Occorre cambiareapproccio ai consueti
modi di comunicare l’olio al consu-matore. Moduli espressivi che, se ave-te ben notato, sono sempre gli stessidi sempre. Si ulilizzano formule edespressioni che tendono a non cam-biare mai, fino al punto da non signi-ficare più nulla, da non trasmetterené emozioni né un sapere condiviso.
Perciò, se abbiamo finalmente asso-dato che la vera rivoluzione culturaleavviene attraverso il linguaggio, a par-tire da un lessico in linea con i tempi,non resta che lavorare in tale direzio-ne affidandosi all’inventiva che certonon manca in un Paese così creativocome l’Italia. Per uscire dallo stato di quiescenzaattuale, è necessario inventare nuovimodi e nuovi contenuti per raccon-tare l’olio e le pratiche colturali eoperative che portano al passaggiodalle olive all’olio e dall’olio fino allasua applicazione pratica in cucina.Tutto cambia, e anche in fretta oggi,di conseguenza non ci si può più fer-mare alla solita comunicazione utiliz-zata peraltro in maniera esasperante,e oltretutto senza alcuna efficacia sulconsumatore. Provate per esempio a visitare i sitiinternet aziendali, ma anche quellidei consorzi olivicoli. Si percepiscechiaramente una comunicazione pas-satista, inattuale, con poco mordentee soprattutto senza capacità di susci-tare la dovuta attenzione e un pur mi-nimo atteggiamento di curiosità nellettore. Paradossalmente vi è stata più inno-vazione a cavallo tra fine Ottocento einizi Novecento, per il resto hannoprevalso formule comunicative de-suete, che appaiono non soltanto ve-tuste, per quanto a lungo sono state
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ti oggi sul mercato è migliorata dimolto, ma il prezzo purtroppo nonpremia adeguatamente l’impegno. Alche vi è una domanda che sorgespontanea: se tale problema sia solodi natura commerciale o se sia inveceun problema espressamente di co-municazione. Io, che non escludocerto il peso che esercitano le pro-blematiche strettamente commercia-li – le quali, anche a seguito di cam-pagne promozionali esagerate, ten-denti a privilegiare in continuazione
L’oleologo Luigi Caricato è autore di saggi sull’olio. Anche un romanzo: “L’olio della conversione”.
le offerte sottocosto, hanno reso or-mai l’olio extra vergine di oliva unprodotto commodity – sostengo contutto me stesso che la devastante per-dita di valore cui si è giunti attual-mente sia in realtà la conseguenza diuna scarsa attenzione prestata alla co-
AT T U A L I TÀ O L I O D ’ O L I V A
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municazione. Sì, perché c’è un eserci-zio della comunicazione fermo a for-mule passatiste, incapace di essere ra-gionevolmente innovativo. Intendia-moci: l’innovazione in tutti questi an-ni c’è stata, ma si è fermata alle soleoperazioni colturali, fino a estendersialle fasi estrattive dell’olio dalle olive,oltre che alla conservazione dell’olio;solo che dopo aver collocato l’olio inbottiglia, si è registrato l’immobilismopiù assoluto. Non si è saputo comuni-care il lavoro egregio che è stato fattoin tutti questi anni. Il consumatore è ri-masto ancorato a una immagine del-l’olio chiusa nel passato, non ne ha sa-puto perciò cogliere il valore dellaqualità e si è fermato di conseguenzaal prezzo apparentemente più conve-niente. Per questo, a partire dal gen-naio 2012, ho voluto aprire un forumpermanente sulla comunicazione. L’ho fatto attraverso l’ideazione diOlio Officina Food Festival, che si svol-ge a Milano, e al quale la stessa Confa-gricoltura ha partecipato. Ora, dopo iltema della prima edizione, incentratosul linguaggio dell’olio, nell’edizionedel gennaio 2013 il tema fa perno sullato femminile dell’olio. Tema centrale sul quale è bene con-frontarsi, visto che sono le donne adacquistare prevalentemente l’olio alsupermercato, segno evidente chequalcosa nel loro meccanismo d’ac-quisto non ha funzionato. Quando sisoffermano davanti allo scaffale deglioli, di fatto non sono state finora ingrado di percepire il vero valore del-l’olio extra vergine di oliva. E così l’appuntamento di gennaio, dal24 al 26 a Palazzo delle Stelline, apre auna nuova visione dell’olio. Chi ha voglia di innovazione, invii pu-re proposte e ipotesi che saranno af-frontate in un pubblico dibattito aOlio Officina Food Festival. Scrivetepure a posta@olioofficina. com, allamia attenzione. ���
«Il consumatore
è ancorato ad un'immagine
dell'olio chiusa nel passato»Il lato femminiledell’olio
Nessuno trascuri i condimenti,perché sono fondamentali perla buona riuscita e l’armonia di
un piatto. Un principio, oltretutto, chevale per ogni altro aspetto della vita,non solo sul piano propriamente ga-stronomico. Ed effettivamente è so-prattutto a partire dall’attenzione peri particolari che si può giungere alladefinizione di una pietanza ben riusci-ta, se non addirittura perfetta in ognisuo passaggio. L’appuntamento con la seconda edi-zione di Olio Officina Food Festival –evento ideato e diretto da Luigi Cari-cato – si svolgerà a Milano presso il Pa-lazzo delle Stelline, in corso Magenta61, dal 24 al 26 gennaio 2013. Sarannopresenti cuochi, oleologi, nutrizioni-sti, narratori, poeti, musicisti, attori, an-tropologi, economisti, sociologi, stori-ci, analisti sensoriali, produttori dicondimenti, e tante altre voci, tutte im-pegnate a raccontare un mondo fino-ra poco esplorato, che per decenni èpassato in secondo piano ma che oradiventa protagonista.Non resta altro che fare un salto aOlio Officina Food Festival e scopriredi persona di che si tratta. “Per chinon ha sperimentato la passata edi-zione – riferisce Luigi Caricato – pos-so dire che si tratta di un happeninga tutto tondo, con l’olio e i condi-menti protagonisti insieme a un’ideadi cucina, e di approccio alle materieprime alimentari, fondata sui principidel buono, del sano e del gustoso”.L’evento si apre a una vastità di te-matiche. Ci sarà un’area cooking, perimparare a usare in maniera innovati-va gli oli in cucina, con un approfon-dimento incentrato sul binomio gu-sto e salute; quindi un’area scientifi-
ca, con approfondimenti dettagliati;un’area ludica dedicata ai bambini,con il “gioco dell’olio” e le sedute didegustazione; un’area olistica, per ri-trovare il benessere e la pace interio-re attraverso l’olio; e poi un’area con-sumatori, per indirizzare i consumiverso una corretta scelta dei condi-menti a beneficio della salute e delportafogli; e, a seguire, una specificaarea degustazione, con scuola di as-saggio e di cucina per capire la veraqualità e le molteplicità espressivedei condimenti; e infine spazio ancheai concerti e agli spettacoli, a incontricon scrittori e filosofi. Il tutto con-centrato intorno al tema portantedella nuova edizione: il “lato femmini-le dell’olio e del cibo”. Sarà un festival, come per la passataedizione, con presenze internaziona-li, perché l’interesse per l’olio da oli-ve, come per altri condimenti, si staestendendo ormai oltre i confini delMediterraneo. ���
A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E
� UN GRANDE MARCHIO PER COSTRUZIONI, PREFABBRICATI, SILOS E VASCHE
Wolf-System "costruisce" l'agricoltura
L a ditta Wolf-System realizza co-struzioni per l'agricoltura e per
l'industria, case prefabbricate, silos evasche. La sua storia inizia più di 45anni fa, con una struttura in Austria.Dal 1986, l'azienda si è trasferita inItalia incrementando il proprio suc-cesso.Grazie a un organico di 2.500 dipen-denti, suddivisi in 20 stabilimenti, ilgruppo Wolf è, ad oggi, una realtà al-tamente produttiva nel suo settore.Uno staff di grande esperienza seguecon rigore tutte le norme sulla sicu-rezza per operare con successo eportare a termine costruzioni realiz-zate a regola d'arte.Nonostante la crisi profonda, anchedell’agricoltura in Italia, la Wolf Sy-stem è riuscita anche nel 2012 a in-crementare le sue attività in questosettore grazie alla diversità e l’altaqualità dei prodotti.Come per tutti i progetti, anche nel-la realizzazione delle stalle la Wolf Sy-stem segue un suo principio Pianificano la stalla in modo ragiona-to e moderno. I tecnici e tutti i colla-boratori sono altamente qualificati edesperti, in modo da poter assisterenella scelta della sistemazione otti-male per il bestiame. Stalle per bo-vini, suini, pollame, cavalli, ovini o ca-
pre, Wolf System vanta una lungaesperienza in ogni settore ed è ingrado di fornire la soluzione adattaalle esigenze, approfittando dellaesperienza pluriennale. La qualità Alla fine, tutto ruota sempre attorno aquesto fondamentale aspetto. Sia perla piccola attività a conduzione familia-re che per l’azienda di medie dimen-sioni o il grande allevatore. Flessibi-lità estrema delle soluzioni progettua-li. Tempi rapidissimi di costruzione econsegna chiavi in mano. Attenzioneal risparmio energetico e all’abbatti-mento dei costi. Preventivo garantitosenza sorprese. La qualità si costrui-sce giorno dopo giorno, dando rispo-ste adeguate a esigenze concrete.
L’unione fa la forza Materiali differenti, soluzioni diffe-renti. L’estesa gamma di possibilitàproposte da Wolf System è realizza-bile solamente grazie all’intelligen-te combinazione di diversi materia-li, ognuno dotato di caratteristicheuniche e distintive. La solidità e resi-stenza dell’acciaio, la flessibilità e lasostenibilità del legno, la concretez-za e la durata del cemento. Assie-me, questi materiali danno vita a so-luzioni costruttive ed architettoni-che in grado di adattarsi con effica-cia allo specifico settore di impiego,senza compromessi o limitazioni.Wolf System offre un’ampia gammadi combinazioni. L’utilizzo di legno,acciaio e cemento permette il per-fetto collegamento di differenti si-
stemi portanti. In questo modoWolf System è in grado di co-prire l’intera gamma ediliziaindustriale, soddisfando in pie-no le specifiche esigenze.In una costruzione i dettagliaccuratamente progettati rap-presentano una parte impor-tante. Wolf System può contaresu un apposito team di svilup-patori e tecnici, in grado di da-re garanzie assolute sulle solu-zioni, come mostrano i proget-ti realizzati. �
Un efficiente prototipodi stalla ovina e caprina
Un funzionale essicatoio dell’aglio
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Sodexo evolve la logicadei buoni pasto
che diventano strumentodi acquisto multifunzionale
mente deducibile dall’imponibile ai
fini IRES, IRAP e IRPEF e in materia di
IVA, viene applicata un’aliquota age-
volata del 4%.
Pass Lunch offre una grande libertà
di scelta, mettendo a disposizione
una rete di 100 mila esercizi conven-
zionati in tutta Italia. Gli utilizzatori
hanno poi accesso al Better Day Peo-
ple, un programma che trasforma il
carnet di buoni pasto in una vera e
propria guida al benessere, con la
possibilità di godere di sconti e offer-
te con partner esclusivi: Marionnaud,
Viaggiagratis, Volagratis, Genialloyd e
molti altri.
Ma il buono pasto diventa anche tec-
nologico. Per aiutare i beneficiari a
trovare il locale convenzionato più
vicino è nato Pass Lunch Finder, un
motore di ricerca pensato da Sodexo
per iPhone/iPad, che permette anche
di dare una valutazione sul ristoran-
te, usare la calcolatrice per dividere il
conto con i colleghi.
Un recente studio realizzato in colla-
borazione con Sodexo Motivation So-
lutions e Università Bocconi ha di-
mostrato che il buono pasto è un ef-
fettivo sostegno alle famiglie dei la-
voratori. Secondo le stime sono oltre
2,3 milioni i dipendenti italiani che
hanno utilizzato i buono pasto nel
2012, per un valore complessivo di
circa 3,4 miliardi di euro.
“La nostra attività promuove la sod-
disfazione dei dipendenti e contri-
buisce allo sviluppo economico, so-
ciale e ambientale delle città, regioni
e Paesi in cui operiamo- spiegano da
Sodexo Motivation Solutions-. Ne so-
no un esempio i benefit innovativi
messi a disposizione delle aziende,
come i servizi di mobilità (Pass Mobi-
lity) o di regalistica per i dipen-
denti (Pass Gift), la realizzazio-
ne di progetti personalizzati
per l'incentivazione delle ven-
dite e loyalty (Pass Promotion),
fino a Pass Health, l’innovativa
card dedicata alla salute ed alla
prevenzione e, a Pass Concier-
ge, il maggiordomo in azienda
che viene incontro alla esigen-
ze del personale”. ���
Il carnet dei buoni pasto si evol-
ve e diventa una vera e propria
guida al benessere. Si, per-
ché il buono pasto, nato
come benefit per i dipen-
denti, da utilizzare per
uno spuntino nella pausa pran-
zo, si è trasformato in strumen-
to di acquisto multifunzionale,
facile, flessibile, di grande co-
modità ed è entrato a pieno ti-
tolo a far parte del welfare
aziendale.
AT T U A L I TÀ SOC I ETÀ
Questi i temi su cui si concentra So-
dexo Motivation Solutions, leader
mondiale nelle soluzioni per la qua-
lità della vita quotidiana dei dipen-
denti. Tra i servizi offerti, focus sul
buono pasto, strumento interamente
deducibile e IVA detraibile, pensato
come vero e proprio benefit per la
motivazione del personale, conve-
niente dal punto di vista della gestio-
ne amministrativa, nonché vantaggio
quotidiano per la pausa pranzo dei
propri lavoratori. Pass Lunch è total-
Buoni passepartout
DICEMBRE 2012| MONDO AGRICOLO |49
O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O
donne preoccupati del loro futuro e, inparticolare, per il capitolo scadenze fi-scali, che hanno firmato in qualità dirappresentanti di agricoltura, artigiana-to, commercio, cooperazione e indu-stria della provincia, il documento in-viato alla presidenza di Cdm, Regione eAbi. Le richieste riguardano meno bu-rocrazia e tempi brevi e certi, prorogadi imposte e tasse almeno al 30 giugno2013, con la proposta di rateizzarle in 5anni per chi ha subito danni indiretti edi 10 anni per le imprese colpite diret-tamente. Dopo la proroga, fino al 30giugno, per il pagamento dei tributi(Irpef, addizionali, Tarsu, Imu), do-vranno versare entro il prossimo 16 di-cembre i contributi. Un contentino, insostanza, non sufficiente a placare glianimi. «In quella occasione avevamoportato la testimonianza di imprendi-tori esasperati e da quell’incontro c’èstata una presa di coscienza da partedel presidente Errani, che si è fatto ca-rico della situazione, e di tutto il mon-do politico modenese ».
La presidente di Confagricol-tura Modena, Eugenia Berga-maschi, ha incontrato a Ro-ma il commissario straordi-nario per la ricostruzione Va-sco Errani e il presidente delConsiglio Mario Monti, insie-me ai presidenti delle altre as-sociazioni di imprenditorimodenesi. Bergamaschi, de-legata da Confagricoltura na-zionale a rappresentare anchela Lombardia e il Veneto, si èfatta portavoce degli impren-ditori della Bassa, messi in gi-nocchio dal sisma del maggioscorso. «L’incontro con il pre-sidente Monti – sottolinea lapresidente di ConfagricolturaModena – è stato positivo, ilpremier sembra aver recepitole nostre richieste, mostrandouna notevole sensibilità. Ilpresidente Errani ha spiegato perfetta-mente la situazione al premier Monti, il-lustrando le nostre proposte al Governo.Il presidente Monti si è dimostrato at-tento alle nostre richieste e questo mi hafatto molto piacere”. Il presidente delConsiglio, secondo Bergamaschi, hacompreso perfettamente le nostre esi-genze e ha cercato di dare delle risposteconcrete. “A Vasco Errani e all’assessoreregionale Gian Carlo Muzzarelli va ilringraziamento di tutta Confagricoltu-ra per l’ottimo lavoro che stanno facen-do”. Decisivo, secondo la presidente diConfagricoltura Modena, l’incontro del12 novembre scorso alla Camera diCommercio. Come si ricorderà, gli im-prenditori della “Bassa” ferita dal si-sma, avevano presentato ai parlamen-tari modenesi, in un incontro organiz-zato da tutte le tredici associazioni dicategoria, un documento unitario conle loro istanze. Imprenditori dei diversicomparti produttivi, sfiduciati e arrab-biati, pronti a marciare su Roma e a mi-nacciare lo sciopero fiscale. Uomini e
TERREMOTO: BERGAMASCHI INCONTRA MONTI E ERRANI
Summit sulla ricostruzione
La tutela della denominazioned’origine e delle indicazionigeografiche sono gli argo-menti del convegno organiz-zato da Confagricoltura Gros-seto per analizzare le proble-matiche dell’applicazione del-la delibera regionale 689. “E’quanto mai opportuno parla-re di questi temi – ha osserva-to il presidente Antonfrance-sco Vivarelli Colonna – e del-l’opportunità di costituire ilConsorzio di Tutela dellaDOC Maremma Toscana.
GROSSETOTUTELA DELLE DOP
Claudio Cressati è stato ricon-fermato alla presidenza diConfagricoltura Gorizia eTrieste, nel corso dell’assem-blea dei soci. Sono stati ricon-fermati alla vicepresidenzaFranco Gaggioli e CarlantonioTurco. Cressati, che resterà incarica per altri tre anni, ha af-frontato le principali preoccu-pazioni che riguardano le im-prese agricole, alla luce anchedella mancata ripresa econo-mica, che non risparmia il set-tore primario.
GORIZIA E TRIESTESÌ A CRESSATI
Eugenia Bergamaschipresidente
di Confagricoltura Modena
di Elisabetta Tufarelli
50| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O
se si “cucisse” insieme in un un unicocircuito turismo-agricoltura, l’aeropor-to assumerebbe un ruolo fondamentale.“Altre regioni d’Europa hanno creato –continua Rago - con minori eccellenze,modelli di accoglienza fortemente at-trattivi, in grado di valorizzare il patri-monio produttivo dell’agricoltura, inte-grandolo pienamente con l’offerta eno-gastronomica”. E, intanto, le impreseagricole vivono momenti difficili. “Ac-cusiamo il colpo più diffusamente di al-tri settori, perché non siamo considera-ti adeguatamente dal sistema bancario odal sistema istituzionale. In questo mo-mento soffriamo perché la crisi econo-mica sta comprimendo anche i consumialimentari. E allora – sottolinea Rago -si prova a mantenere un livello di pro-mozione maggiore rispetto al solitoproprio per non fare uscire dagli scaffa-li i prodotti non richiesti come prima. E,poi, bisogna fare i conti con l’Imu”. In-somma per il presidente di Confagricol-tura Salerno la ricetta risolutiva è creareun circuito virtuoso tra l’agroindustriae modelli innovativi di attrazione turi-stica in stretto collegamento con gli in-sediamenti agricoli. Occorre attivareprogetti di ricerca validi e lungimiranti,rimettere in circuito maggiori livelli diliquidità per le imprese agricole:”Maserve soprattutto unità di intenti: biso-gna fare squadra e remare tutti nellastessa direzione”
Il presidente di Confagricoltura Saler-no, Rosario Rago, interviene nella que-stione dell’aeroporto di Pontecagnano.“Per la filiera agricola della Piana del Se-le e di altre aree della provincia, sareb-be una manna dal cielo se si attivasserosubito voli cargo per trasportare i nostriprodotti che in tutt’Europa ci invidiano:mozzarella di bufala, insalate inseritenel circuito della quarta gamma, le fra-gole della Piana del Sele coltivate in ser-re tecnologicamente all’avanguardia, al-tre varietà di ortofrutta richiestissimesui mercati del Centro e del Nord Euro-pa”. Secondo il presidente Rago il setto-re primario continua a scontare un ap-proccio sbagliato e fortemente penaliz-zante verso le potenzialità legate ad unnuovo modello di agroindustria e di in-tegrazione tra agricoltura e turismo.Inutile girarci intorno: l’agricoltura, no-nostante il suo valore economico, vieneconsiderata ancora un settore residuale,quasi un’eredità del passato, più da sop-portare che da valorizzare. Eppure leprospettive di crescita della provincia diSalerno si possono individuare soltantoin un’azione incisiva e proattiva nel set-tore primario. “Possibile che non si col-gano queste potenzialità? Lo sviluppodeve ripartire proprio dal settore pri-mario, non si può continuare con ritar-di e disattenzioni verso un compartocosì competitivo”. A parere del leaderdegli imprenditori agricoli salernitani
RAGO SULL’AEROPORTO DI PONTECAGNANO
«Subito voli cargo per le merci»
E’ Monica Venturini il nuovopresidente dell’organizzazio-ne di Confagricoltura Parma.È contitolare della SocietàAgricola Venturini, 450 capi e110 ettari a foraggio, mais efrumento. Al suo fianco, co-me vicepresidenti, sono statieletti Luigi Malenchini, e lenew-entry Andrea Rossi eAntonio Varoli, nel consigliodi presidenza, Gianluca Car-pi, Gianmaria Cunial, Ales-sandro Botti, Roberto Gelfi eFerruccio Tedeschi.
PARMA VENTURINI
PRESIDENTE
Il consiglio direttivo dell’U-nione provinciale agricoltoridi Brescia ha eletto all’unani-mità Francesco Martinonipresidente e Francesco Betto-ni presidente onorario. Im-prenditore agricolo con un’a-zienda di vacche da latte nellafrazione Bettegno di Pontevi-co. Martinoni è anche presi-dente della cooperativa dicommercializzazione LatteIndenne. E’ l’undicesimo pre-sidente dell’Upa, dalla fonda-zione avvenuta nel 1916.
BRESCIA MARTINONI
AL VERTICE
Rosario Rago presidente di Confagricoltura Salerno
A PIACENZA INTERVENTO DI GIOVANNA PARMIGIANI
Tra le criticità dell’agricolturaci sono le modalità di traspor-to, il ruolo della grande distri-buzione e il sistema organiz-zativo. «Le Agenzie funziona-no male - denuncia ElisabettaFalchi presidente regionale diConfagricoltura Sardegna-.Carenze regionali anche neisistemi applicativi informatici,responsabili dei forti ritardinei pagamenti e rallentati dauna burocrazia farraginosa».
SARDEGNA
FALCHI SULLA GDO
dare valore alla qualità. LaQualità Nazionale, adesempio, è un marchioche implica l’adozione distandard produttivi eleva-ti, il rispetto della sosteni-bilità ambientale e dei piùrigorosi parametri del be-nessere animale, ma ilconsumatore non riesce apercepire tutto il valore
aggiunto che questo marchio racchiu-de”. Parmigiani mette in evidenza di es-sersi confrontata sull’argomento con ilpresidente della Commissione agricol-tura del Parlamento Europeo, Paolo DeCastro, in occasione del Workshop "Unbeneficio chiamato pacchetto Qualità"tenutosi nell’ambito di Italpig.
Creare un sistema capacedi garantire reddito agliallevatori. E' questo il fon-damento su cui è natal'Associazione Gran SuinoItaliano, la prima Orga-nizzazione Interprofessio-nale della suinicoltura.Costituita ad ottobre inEmilia-Romagna, l’asso-ciazione annovera diversiimprenditori di Confagricoltura Pia-cenza. "Dobbiamo riuscire a fare massacritica ed affrontare le problematichedel comparto in modo coordinato –spiega Giovanna Parmigiani, presiden-te nazionale della sezione di Prodottocarni suine di Confagricoltura –. Tuttiinsieme ci impegneremo per riuscire a
Suini, dar valore alla qualità
� AWS, SISTEMA AUTOMATICO INTEGRATO PER LA GESTIONE DEL LAVAGGIOA Caffini il Premio Novità Eima 2012
C affini presenta“A.W.S.” Siste-ma Automatico integrato per
la gestione del lavaggio del serba-toio e per gli impianti dei polveriz-zatori. Normalmente il lavaggiodelle pareti interne del serbatoio,della pompa e dell’impianto vienefatto a fine trattamento inun’unica operazione enonostante le capacitàimportanti dei serbatoiper l’acqua pulita dedi-cati a questa funzione,rimangono forti concen-trazioni di miscela chi-mica alla fine del ciclo dilavaggio. Le nuove norme Euro-pee in materia obbliga-no la diluizione fino a100 volte e questo rende
l’operazione di lavaggio complessae difficoltosa, specie per i polveriz-zatori di grandi dimensioni. Il siste-ma “A.W.S.” è composto da una se-rie di valvole elettriche motorizzategestite da un computer con unsoftware dedicato e consente, attra-
verso il comando automatico dellevalvole stesse, di attivare tutte lefunzioni di risciacquo e lavaggio at-traverso cicli ridotti ma efficaci dilavaggio. Ad ogni passaggio di acqua pulitasi diluisce sempre più la miscela
chimica, fino ad ottenere resi-dui praticamente nulli, con unnotevole risparmio di tempo edi acqua pulita. Ma non solo:con AWS sono gestite con faci-lità anche tutte le funzioni diriempimento o svuotamentodel serbatoio, di premiscelazio-ne, di lavaggio esterno dellamacchina. Il supporto su baseWindows con display a colori ei comandi guidati touch screenrendono il sistema semplice efunzionale. �
A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E
TERZO INCONTRO
CON IL MINISTRO PASSERA
l’Anga – c’è stata spesso l’oggettiva difficoltà ad apprezza-
re in maniera adeguata la capacità di credito del cliente
agricoltore. Pochissime banche, fra l’altro in maniera anco-
ra non completa, hanno ad oggi approntato sistemi di ra-
ting interni validi per il nostro settore. E questo non facili-
ta certo il finanziamento delle aziende agricole in fase di
start-up, come quelle dei giovani imprenditori”.Un altro
problema, a parere dei giovani di Confagricoltura, è quello
dell’offerta di prodotti credi-
tizi per il comparto, assoluta-
mente poco innovativi. “So-
stanzialmente – osserva Mo-
tolese - le tipologie di finan-
ziamento offerte oggi dalle
banche sono quelle previste
dalla vecchia normativa sul
credito agrario che risale al
1928. Quello che invece le
imprese chiedono è un pro-
dotto creditizio più specializ-
zato, con l’utilizzo di mezzi e
strumenti di concessione
più innovativi, che risponda-
no veramente alle esigenze
delle aziende, che ormai van-
no oltre la trasformazione,
commercializzazione e inter-
nazionalizzazione dei pro-
dotti agricoli, zootecnici,
coinvolgendo sempre di
più operazioni legate al ter-
ritorio, all’ambiente, all’e-
nergia e al tempo libero”.
Elisabetta Tufarelli
Al terzo incontro delle principali associazioni giova-
nili dei comparti economici con il ministro dello
sviluppo economico Corrado Passera, il presidente
dell’Anga, Nicola Motolese, ha sollecitato:“Un accesso al
credito più facile e prodotti creditizi più innovativi per l’a-
gricoltura”.
Una ricerca commissionata dall’Anga ha individuato pro-
prio nelle imprese agricole condotte da giovani quelle con
una maggiore vitalità, che
innovano, si collocano in
nicchie di mercato remune-
rative, puntano su politiche
commerciali evolute e dan-
no occupazione. “Eppure –
sottolinea Nicola Motolese
al ministro – se oggi le
aziende guidate da ‘under
35’ rappresentano solo il 3%
del totale c’è un nodo che
va assolutamente sciolto”.
Occorre, in generale, un
quadro legislativo stabile
con politiche mirate, che
diano sostegni e certezze ai
giovani che si mettono in
gioco, per permettere di
programmare gli investi-
menti. Nel rapporto ban-
che-imprese agricole uno
dei problemi più sentiti è
quello dei sistemi di valuta-
zione. “Ad allontanare molte
banche dal nostro settore –
ha spiegato il presidente del-
Credito più facileper rilanciarele imprese giovani
A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E G I O VA N I A G R I C O LT O R I
DICEMBRE 2012 | MONDO AGRICOLO | 53
I L C O M M E N T O
Al Convegno Quadri di Confagri-coltura il direttore generale Ma-strobuono ha evidenziato, in unquadro d’assieme della strategiaconfederale, il nostro progetto per ilricambio generazionale. L’agricoltura è un settore economi-
co fondamentale per la ripresa, ma i giovani - se pur leaderdi aziende innovative, che assumono e che danno valoreaggiunto al settore - sono ancora troppo pochi. In collaborazione con l’Organizzazione senior abbiamovoluto predisporre un piano ambizioso che, oltre acomprendere nuove proposte sui patti di famiglia’ e sullestart up, sia concretamente in favore dello sviluppo edell’occupazione giovanile. Per far ciò non si puòprescindere dall’economia digitale. Serve rendere la nostraassociazione sempre più al passo con i tempi, addiritturacapace di precorrere tendenze e nuovi scenari. L’Anga punta sul lavoro sinergico e di rete all’internodell’associazione, della struttura e delle filiere. Renderemol’Anga ‘up to date’ rafforzandola, ammodernandolaall’interno del sistema associativo confederale, dando unconcreto valore aggiunto alle nostre imprese.
Nicola Motolese Presidente Nazionale Anga
Valida “agricultura”
Una formula che consente di abbina-
re agricoltura e cultura in una due
giorni alla scoperta del territorio,
questa la ‘ricetta’ dell’Anga per le riu-
nioni di area. Così a Tarquinia, nell’a-
griturismo Poggio Nebbia, in piena
Maremma laziale, la componente del
comitato di presidenza, Loretta De Si-
mone, ha organizzato la riunione de-
gli associati del ‘centro’. Il vicepresi-
dente dei giovani di Confagricoltura,
Matteo Brunelli, ha incentrato l’incon-
tro sulle problematiche di stretta at-
tualità agricola, a partire dal contro-
verso articolo 62 contenuto nel de-
creto sviluppo. Per l’occasione il re-
sponsabile del servizio tributario e fi-
scale di Confagricoltura, Nicola Capu-
to, ha fatto il punto sullo stato dell’ar-
te del provvedimento che, proprio
grazie al forte impegno di Confagri-
coltura, ha subito un ulteriore ‘perfe-
zionamento’ nell’ultima versione ap-
provata dal Senato. Nato per favorire
gli agricoltori, il controverso articolo
del ‘Cresci Italia’, rischiava, nella pre-
cedente versione, di creare problemi
ad alcuni comparti agricoli importan-
ti, perché non teneva conto del ciclo
produttivo agricolo e degli acquisti in-
terni ai settori come, ad esempio, il flo-
rovivaismo, la zootecnia e la viticoltu-
ra. “La novità, fortemente voluta da
Confagricoltura per tutelare il settore
– mette in evidenza Nicola Caputo –
è che i contratti tra agricoltori non
rientrano ora, come invece era nella
versione precedente, nell’applicazio-
ne delle nuove regole di commercia-
lizzazione, per quanto riguarda i con-
tratti scritti e i termini di pagamento
fissi dei 30 e 60 giorni”. Il responsabi-
le del servizio tributario e fiscale di
Confagricoltura, ha sottolineato che
l’Organizzazione condivide piena-
mente i principi ispiratori del provve-
dimento,ma chiarisce che la norma va
ulteriormente ritoccata perché, cosi
com’è: “Mette in pericolo la compe-
titività delle nostre aziende esporta-
trici, che sono costrette ad applicare
i termini di pagamento verso l’este-
ro, e potrebbero essere superate da
fornitori di altri Paesi che operano
con condizioni più flessibili”. La di-
scussione è poi proseguita affrontan-
do la questione irrisolta dell’Imu agri-
cola, che pesa enormemente sui bi-
lanci delle aziende del settore. Dopo
una intensa giornata dedicata ai temi
d’attualità, i numerosi partecipanti
hanno avuto l’occasione d’immerger-
si nel territorio per conoscere le aree
etrusche della Maremma laziale.
54 | MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
A Pavia i rif lettori sonopuntati sul riso in un incontroa cui hanno partecipatoconsiglieri e soci di AngaPavia, una delegazione dell’AngaMilano, Lodi, Monza Brianzacon il presidente Paolo Caldied i rappresentanti dei con-sigli direttivi delle SezioniAnga di Vercelli-Biella eNovara – VCO con i presidentiAlice Cerutti e GiovanniChiò. Nella riunione, ospitata dalristorante “Acquadolce” delVicepresidente di Anga PaviaNicola Radice Fossati, si èanalizzata la situazione delsettore, partendo dalle attualicondizioni e prospettive dimercato, dall’imminenteriforma della Pac. Occorre, per i giovani diConfagricoltura, una nuovapolitica di settore incentratasulla promozione del prodottonazionale, sulla difesa dellepeculiarità intrinseche allacoltivazione del riso negliareali particolarmente vocati,sullo sviluppo delle formeaggregative e delle inteseinterprofessionali. Tra le tematiche fondamentalidi cui si è discusso, il rilancioe il rinnovamento dell’EnteNazionale Risi, le normesull’etichettatura del prodottoMade in Italy e la promozionedel riso italiano sui mercatiesteri.
PAVIA
Nuove politiche
risicole
A TARQUINIA ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO
Il Buon Natale dell'Anga di Imperia
Il Buon Natale dai giovani diConfagricoltura Imperia vie-ne augurato con gli addobbia Ventimiglia Alta.Il borgo medievale della cittàdi confine comincia a vestir-si, anche quest’anno, dei co-lori e dei profumi del Natale.Il Comitato di quartiere, conil sostegno delle associazioniche operano nella zona, si èimpegnato ad abbellire ilcentro storico della cittadina di frontie-ra e proporlo in una veste nuova che ri-chiama il Natale. L'Anga di Imperiacontinua nella collaborazione, che por-terà dall' 8 dicembre al 6 gennaio 2013alla realizzazione di questo evento, of-frendo le proprie eccellenze per allesti-re, con fronde e fiori delle aziende gio-vani di Confagricoltura, le tipiche vie
del borgo, esaltando la bellezza e quel-l'atmosfera unica che solo nel periodonatalizio si respira. Per l'inaugurazione,dell' 8 dicembre, ci sono state varie ini-ziative del Comitato di Quartiere, inparticolare rivolte ai più piccoli. Giochie divertimento per i bimbi hanno carat-terizzato la giornata con vendite a sco-po benefico di oggetti natalizi creati da
INIZIATIVE DI SOLIDARIETA' E CULTURALI
"Le ragazze di Vilma", il cuiricavato sarà devoluto alleSuore dell'Orto. Come datradizione, l’Anga Imperiaintende farsi portavoce diuna rinascita culturale deicentri storici, sensibilizzandoin un contesto colorato e flo-reale, la popolazione. In que-st'ottica è stata sancita ulte-riormente la collaborazionedei giovani di Confagricoltu-
ra con il Comitato di quartiere di Ven-timiglia Alta, per proporre senza scopodi lucro la riqualificazione, lo sviluppoeconomico, sociale, culturale e paesag-gistico dei nostri borghi, stimolando lospirito di dibattito e di partecipazione,per intraprendere iniziative volte a mi-gliorare la qualità della vita e la tuteladell'ambiente.
56| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
OVER 60
Allegretti a Rovigo: «I Pensionati sostegno per i giovani»
CRESCE il numero degli anziani con
diabete. In Italia ci sono 3 milioni di persone con diabete di tipo II, dicui due terzi con piu' di 65 anni, e il 25% over75. Un dato destinatoa crescere in futuro, con ilprogressivo invecchiamento dellapopolazione, come hanno rilevato gli esperti dell'Associazionemedici diabetologi (Amd), in
occasione della presentazione di una ricerca condotta in 250 centri didiabetologia su 415mila diabetici. Dalla ricerca emerge comunque chela qualità dell'assistenza alla popolazione anziana e' abbastanza buona.
di Elisabetta Tufarelli
Rinnovo del Consiglio direttivo delsindacato pensionati di Confagricol-tura Rovigo nel corso di un’assemblea molto partecipata. I nuovi consiglieri, tra i quali verrànominato il presidente e il vice, sono:il presidente uscente RodolfoGarbellini, Rino Bellini, GiovanniBuoso, Maria Forza, , Maria LuisaMesini, Erio Pozzato, Mario Scarparo e Cecilia Visentin.RodolfoGarbellini, dopo aver ringraziatotutti coloro che hanno collaboratocon il sindacato pensionati durante ilsuo mandato, ha messo in evidenza
l’importanza dell’Adda Onlus, la nonprofit degli over 60 diConfagricoltura che raccoglie fondiper progetti umanitari attraverso lostanziamento del 5 per mille, senzaoneri, della dichiarazione dei redditie la convenzione con il Fata per lapolizza Rca auto, che permette unrisparmio del 30% sull’assicurazione.L’assemblea è stata preceduta da unamessa, celebrata nel santuario dellaMadonna Pellegrina, per ricordare isoci che hanno partecipato all’attivitàsindacale. I lavori, che hanno visto lapresenza di 100 delegati del
Sindacato pensionati, si sono tenutiall’hotel Cristallo di Rovigo. Al centro del dibattito la crisieconomica, la classe politica, il lavoro, le tasse, il servizio sanitario,il futuro dell’Associazione. Il salutodel presidente nazionale BrunoAllegretti, nella duplice veste dipresidente nazionale del SindacatoPensionati di Confagricoltura e del Cupla (lavoratori autonomi) ha sottolineato le difficoltà crescenti,in questa congiuntura, in particolareper gli anziani ed ha sottolineatoil proprio impegno nella difesa degli interessi degli associati sulle tematiche delle pensionie dell’assistenza sanitaria. OttavianoPerricone, coordinatore nazionaleCupla, ha portato i saluti di AngeloSantori, vicepresidente vicario e segretario nazionale del SindacatoPensionati. Ai lavori assemblearihanno dato il loro contributo LorenzoMassignan, recentemente confermatoalla presidenza del Sindacatopensionati regionale del Veneto: “Dueterzi dei nostri associati sono ancorain attività – ha detto – e sono unsostegno fondamentale per i giovani che questa crisi pone di fronte a sacrifici enormi, che talvolta non sanno affrontare”. Il presidente di Confagricoltura Rovigo, LorenzoNicoli, ha fatto un quadro delle principali problematiche e si è soffermato sulle azioni portateavanti a difesa dei produttori di maisalle prese con siccità e micotossine.“Di fronte alle nuove povertà che si stanno allargando a quello che finoa ieri era il ceto medio, è importantestare assieme, non rimanere soli”.Lo ha detto il direttore dell’organizz-azione provinciale degli agricoltoriMassimo Chiarelli, nel suo interventoche ha ripercorso alcune tappe diquesto 2012, un annoparticolarmente difficili.
DICEMBRE 2012| MONDO AGRICOLO |57
A PIACENZA: IMU E PENSIONI
Enrico Chiesa, presidente di ConfagricolturaPiacenza, ha aperto i lavori dell’ AssembleaGenerale del Sindacato Pensionati di Confa-gricoltura presso il ristorante Cascina Scotti-na a Cadeo. Ha passato in rassegna le princi-pali tematiche che l’Associazione degliimprenditori agricoli ha affrontato quest’an-no. "Quanto all’IMU – ha ricordato – i nostripolitici non hanno preso in sufficiente consi-derazione l’impatto pesante di questa tassaper le famiglie dei pensionati, che hanno unreddito generalmente inferiore alla media.Chi ha una certa età ha anche maggiore diffi-coltà a fare fronte a questa pressione fiscale,proprio perché non ha più le forze per sup-plire con ore aggiuntive di lavoro o incre-mentando i volumi produttivi". "È unmomento formale ed istituzionale, ma ancheun’occasione di dialogo e partecipazione, incui emergono sempre spunti interessanti perla vita dell’Associazione – ha spiegato il pre-sidente del Sindacato Pensionati di Confagri-coltura Piacenza, Giovanni Merli –. I pensio-nati dell’agricoltura hanno gli stessi proble-mi di quelli degli altri settori, aggravati dalfatto di poter contare su assegni mensilinotevolmente ridotti, tanto più se rapportatiall’attuale costo della vita. Chiediamo che gliover 65 e i più anziani, esposti a maggiorerischio di malattia, vengano messi in condi-zione di sostenere le spese per mantenere unbuono stato di salute e per permettersi ausilieventualmente necessari”. Stefano Repetti,presidente del Sindacato Impresa Familiare,rivolgendosi ai presenti ha detto: "Grazie!Siete la categoria di pensionati che dopo averrisollevato l’Italia dal dopoguerra continua adare una mano ai figli. Siete indispensabili".Giovanni Maggiolo e Bruno Allegretti,rispettivamente presidente regionale e presi-dente nazionale del Sindacato Pensionati diConfagricoltura, sono intervenuti illustran-do le attività sindacali ed i prossimi obiettivi.
Convegno sul territorio ferito
Mille chilometriquadrati di super-fici agricole spari-scono ogni annonell’UnioneEuropea, cui siaggiunge un’ulte-riore quota, se siconsiderano ifenomeni di ero-sione, smottamento e frane, conle province di Parma e Piacenzache risultano tra le zone italianepiù cementificate negli ultimianni. Sono questi i preoccupantidati emersi dal convegno delSindacato provinciale dei Pen-sionati di Confagricoltura “Agri-coltura e territorio: un equilibriopossibile” ospitato all’abbazia diFontevivo. Il presidente di Con-fagricoltura Parma LorenzoBonazzi, dopo aver ricordato ildisegno di legge per preservareil territorio voluto dal ministroMario Catania, ha sottolineato“se non c’è reddito l’agricoltore
va in difficoltà epurtroppo questogoverno non lorecepisce”. Dopoil saluto del presi-dente provincialedei pensionatiVittorio Brianti, ilpresidente regio-nale Giovanni
Maggiolo si è soffermato sulledifficoltà nei rapporti con laRegione, mentre il presidentenazionale Bruno Allegretti hadetto di sentirsi “ferito vedendolo scempio che si fa del territoriocon strade e cemento”. Infine,l’intervento dell’onorevoleAngelo Santori, segretario delsindacato nazionale pensionati:“quella del consumo del suolo èuna piaga mondiale”. Nell’occasione del convegnosono stati premiati gli agricolto-ri Rodolfo Onesti e SergioMarani per l’impegno impren-ditoriale costantemente svolto.
L’INFLUENZA ha già colpito 350.000 italiani, ma il boom sarà aNatale. Finora, 228mila persone sono state curate per malattierespiratorie acute (virus parainfluenzali) che, da ottobre,hanno fatto registrare 1.721.400 casi. Lo rivela il Bollettinosull’influenza della Società Italiana di Medicina Generale. “Leregioni più colpite – spiega Claudio Cricelli, presidente Simg –sono state la Valle d’Aosta, il Trentino e la Campania. Il freddointenso degli ultimi giorni ha contribuito ad aumentare il numero di persone influenzate rispetto alle settimaneprecedenti. Il picco, però, è atteso per le feste di Natale.Quest’anno il virus sarà di gravità media rispetto al passato ecolpirà dai 4 ai 6 milioni di italiani, l’8% della popolazione. Imedici di famiglia sono pronti per affrontare questa situazione.In queste settimane continuiamo ad insistere perché semprepiù cittadini si vaccinino. Fino alla fine dell’anno si è ancora intempo per ricorre a questo importante strumento di profilassi,soprattutto i malati cronici, gli anziani e i bambini. Ci siamoattrezzati con la nostra rete di medici ‘sentinella’ permonitorare quotidianamente il territorio nazionale: il nostroobiettivo è ridurre al massimo le complicanze della malattia”.
Bruno Allegretti
58| MONDO AGRICOLO|DICEMBRE 2012
Anche le lingue si imparano on lineE-LEARNING
FORMAZIONE
di Roberto Bianchi
Quanti di noi qualche volta – e anche più spesso – non hannopensato di iscriversi a qualchecorso per imparare o aggiornare il proprio inglese o un’altra lingua?Ma quasi sempre i tanti impegni,gli orari difficili, la pigrizia, ci hanno fatto desistere.Eppure c’è una via nuova checonsente di imparare una linguastando comodamente seduti nellapropria casa: davanti al computersi accede al corso desiderato online in modalità e-learning, e si procede secondo le propriemodalità, tempi e disponibilità ad apprendere la lingua stranieradesiderata.Enapra ha messo nel suo catalogodi e-learning alcuni corsi dilingue: inglese, francese, spagnoloe tedesco, accessibili a tutti.I corsi prevedono una gradualitànell’apprendimento che consente a tutti di svolgere il percorsoformativo secondo le proprie capacità e le propriedisponibilità. Nelle diverse sezionici sono esercitazioni, audio lezioni,test di verifica, che aiutano a valutare la propria progressionenell’apprendimento.Anche le imprese hanno compreso
l’utilità dello strumento dellaformazione a distanzanell’apprendimento delle lingue e già alcune hanno scelto di utilizzare il portale Enapra perfar imparare una lingua ai propri dipendenti. Per i dipendenti delle aziende del settore lattiero-caseario chefanno capo a OCLatteItalia è statosvolto un corso di inglesecommerciale progettato e adattatoalle terminologie utilizzate nelletrattative e nella documentazione
amministrativa disettore. Il corso è statofruito on line sulportale Enapra conl’aggiunta di alcunelezioni in aula dedicateproprio alleesercitazioni sullaparte settoriale.Anche i dipendenti dei Tenimenti Ruffinostanno utilizzando il portale Enapra per aggiornare il loro
inglese, ovviamente con unadattamento al settore vitivinicolo.Diversa è la scelta che ha fattoCasale del Giglio che, per i propridipendenti che seguono la parte di contatto con il pubblico ed i clienti, tramite Enapra, sta ultimando un corso di inglesesvolto soprattutto in aula.L’azienda Fungar, invece, ha sceltodi insegnare l’italiano ai propriaddetti che sono per la maggiorparte stranieri.Comunque, all’interno dellediverse situazioni ed esigenze, la scelta di imparare una linguastraniera o di migliorare la capacità di interloquire o comprendere la documentazionein lingua straniera è sempre piùdiffusa e diventa un passaggioobbligato per quelle imprese chedesiderano internazionalizzarsi.Enapra ha colto tale linea di tendenza offrendo tramite il suo portale i corsi di lingue in modalità e-learning.
Sul sito www.enapra.eu è disponibile il catalogo dei corsi in cui si può sceglierel’iniziativa più adatta alle proprie esigenzedi formazione. L’ente comunque è adisposizione per definire insieme i dettagliorganizzativi. A tal proposito si puòcontattare il Servizio formazione e-learning (045.8628852-862 dal lunedì al venerdì ore 08.00-13.00 alle 14.00-16.00)chiedendo di Silvia Bovolin o Elisa Scanzi.
Enapra: catalogo dei corsi
coltivati secondo il metodo dell’agri-coltura biologica. L’impresa agricola èspecializzata nella coltivazione disemi in via di estinzione. “Siamodiventati ‘seed saver’ (conservatori disemi) nel 2006 – racconta l’impren-ditrice – quando abbiamo iniziato aseminare, piccole quantità di lentic-chie nere di Enna e di grano durovarietà Timilia che ci sono state affi-date dall’Istituto di Granicoltura diCaltagirone per la salvaguardia diqueste cultivar che si stavano estin-guendo. La stessa cosa è accadutacon le cicerchie siciliane che abbiamoprocurato da un coltivatore dallazona”. Il recupero degli antichi seminon solo vuole preservare dall’estin-zione queste piante che hannoaccompagnato l’uomo sin dalla suacomparsa sulla terra e hanno segnatola storia delle popolazioni mediterra-nee: “Dai cereali antichi che coltivia-mo in biologico ricaviamo un paneparticolare, paste artigianali fatte incasa e polenta saporitissime che,insieme ai legumi – spiega CarlaMaria La Placa – vengono serviti nelnostro ristorante dell’agriturismo epermettono ai nostri clienti di risco-prire i sapori ormai dimenticati diuna volta”. Inoltre, nei terreni azien-dali, si coltivano zafferano, mandorli,viti e olivi per la produzione dell'olioextra vergine.
IL 46° RAPPORTO CENSIS sulla situazione sociale del Paese, mette in evidenza la dinamica anticiclica dell’occupazione femminile. Tra gli effettiimprevisti del protrarsi della crisi vi è la creazione di 110.000 nuovi posti di lavoro femminili tra il 2010 e il 2011 (+1,2%), a fronte della perdita di 15.000posti di lavoro maschili (-0,1%). Per il Censis sono tendenze destinate a consolidarsi nel 2012, visto che nei primi sei mesi, a fronte di un’ulteriorecontrazione dell’occupazione maschile (-183.000 occupati, con un calodell’1,3%), quella femminile registra un saldo positivo di 118.000 unità(+1,3%). Tuttavia, mette in evidenza l’istituto di ricerca socio-economica, per le donne la conciliazione con i tempi di lavoro resta problematica. Mentretra i single di 35-44 anni il tasso di attività maschile e femminile è praticamente identico (91,5% il primo e 89,6% il secondo), tra le coppiesenza figli inizia a comparire un divario (di circa 15 punti percentuali), ma è con la nascita del primo figlio che la differenza esplode, diventando di 25punti percentuali con un figlio, 40 con due figli e quasi 50 con il terzo figlio.
60| MONDO AGRICOLO | DICEMBRE 2012
Premio De@Terra 2012
di Elisabetta Tufarelli
Carla MariaLoredana La Pla-ca, imprenditriceagricola associataa ConfagricolturaEnna, è tra le vin-citrici della dodi-cesima edizionedel “Premio
De@Terra”. Il premio, consegnato dalministro Catania, è dedicato alleimprenditrici agricole che si sonodistinte per l'impegno nello sviluppodell'agricoltura e delle aree rurali.“Il premio a Carla Maria La Placaconferma la vivacità della componen-te imprenditoriale agricola ‘rosa’, percui l’Italia si distingue all’interno deipaesi OCSE, superando anche Ger-mania e Stati Uniti”. Dice la presidentedi Confagricoltura Donna, Marina DiMuzio, che aggiunge: “I dati del censi-mento agricolo rilevano che un’im-presa agricola su tre è condotta da unadonna, ma tutta la componenteimprenditoriale femminile è in cresci-ta e raggiunge, in Italia, un fatturatodi oltre 200 miliardi di euro, fornen-do un consistente contributo per lacrescita del Paese”. L’associata di Confagricoltura premia-ta ha trentatré anni e conduce, fin daquando ne aveva diciotto, l’aziendaagrituristica San Giovannello, 75 etta-ri a Villarosa in provincia di Enna,
CAMPI ROSA
NICOTERA, PATRIA DELLA
DIETA MEDITERRANEA
L’importante tema dellafutura Politica AgricolaComunitaria, la retri-buzione giusta perl’imprenditore agricolo,ma anche l’alimentazionee la dieta mediterranea,sono gli argomentiprincipali toccati da PaolaGranata, vicepresidente diConfagricoltura Donna,in occasione del convegno: “La dietamediterranea perl’agricoltura. L’Agricol-tura per la dietamediterranea”. Dopo avermesso in evidenzal’importanzadell’associazionefemminile diConfagricoltura comemomento di aggrega-zione, ma anche disviluppo delle aziendeagricole condotte dadonne, l’imprenditricecalabrese, che conduceun’azienda nell’altopianosilano, ha anchesottolineato che il piccolopaese calabrese Nicotera è considerato la ‘patria’della "dieta mediter-ranea" e, infatti, gli abitanti ne hannoeccezionali benefici dal punto di vista salutare.
Paola Granata
Carla Maria Loredana La Placa
L’appuntamento mondialedell’agricoltura performante
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62 | MONDO AGRICOLO |DICEMBRE 2012
Quest’anno si brinda biologico
CANTINA BORTOLOMIOL
Delizioso, amatissimo, trendy, quelgrande successo internazionale conle bollicine chiamato Prosecco ha isuoi padri fondatori, le figure chiaveche ne hanno stimolato il percorsoda prodotto locale senza troppe pre-tese a spumante famoso nel mondo.Tra questi c’è sicuramente GiulianoBortolomiol, artefice nel 1949 dellamoderna azienda spumantistica difamiglia in Valdobbiadene – ma latradizione risale al ‘700 e alle vignedell’avo Bartolomeo Bortolomiol –che nella bontà e nel futuro potenzia-le del Prosecco a denominazione hasempre creduto. Spumantista provet-to e perspicace, fu il primo nel 1960 arealizzare il Prosecco Brut. Oggi allaguida della cantina Bortolomiol (unadelle protagoniste nell’attribuzionedella Docg all’effervescente vino sim-bolo delle colline di Conegliano Val-dobbiadene) ci sono le figlie Giulia-na, Elvira, Maria Elena e Luisa,fedelissime ai tradizionali principifamiliari di qualità assoluta e legameviscerale con il territorio. Quattrobrillanti e appassionate donne delvino che hanno investito molte risor-se ed energie sia nella cura dei vigne-
ti e nella sapiente valo-rizzazione della lorovocazione produttiva,anche attraverso unamirata formazione eassistenza tecnica ai viti-coltori conferitori, sianella comunicazione deivalori storici e culturalidella loro terra. Il risul-tato, corroborato da unaimpeccabile tecnica dicantina, è una produzio-ne spumantisticacostantemente di altolivello nelle diverse ver-sioni, dal brut al dry finoal demi-sec con l’aggiun-ta di pregiatissime cuvéespeciali, premiata danumerosi e importantiriconoscimenti e da unacrescente espansione sui mercati. Ma essere al timone di un’aziendaleader nel campo del Prosecco Supe-riore implica per le sorelle Bortolo-miol, oltre al legittimo orgoglio, unsenso di doverosa attenzione neiconfronti del proprio magnifico ter-ritorio che da sempre qui si è tradot-
ta in una coltivazionesostenibile e rispettosadell’ambiente. Una filo-sofia produttiva sfociata,nel 2008, nella scelta diapplicare il disciplinareeuropeo di viticolturabiologica nei vigneti difamiglia all’interno delParco della Filandetta,con la consulenza dell’a-gronomo GiovanniPascarella e in accordocon Gianfranco Zanon,
il valente enologo chesegue la cantina. «Il bio-logico perché non cisentiamo proprietariedella nostra terra ma alcontrario avvertiamo l’e-sigenza di renderla allenuove generazioni nellemigliori condizioni diintegrità possibili –osserva Elvira Bortolo-miol –. Ed oggi siamosempre più persuase diaver fatto la scelta giusta,per i vigneti, per la qua-lità e per la salute di tut-ti». È così nato Ius Natu-rae, il nuovo ProseccoSuperiore Brut Millesi-mato dell’azienda ottenu-to da uve biologiche cheproclama con il proprio
nome il diritto della natura ad espri-mersi spontaneamente nel suo massi-mo equilibrio, testimoniando qualivertici possa regalare la vite laddoverispettata appieno senza forzature.Durante l’epoca di vendemmia, ai pri-mi di settembre, due giorni vengonodedicati solo alla raccolta dei grappolidello Ius Naturae, per un controlloassoluto di qualità e ottimale matura-zione. Ne deriva uno spumante giallopaglierino vivace, dal fine e persisten-te perlage, intenso e netto all’olfattocon fragranti note fruttate, minerali efloreali, cremoso, sapido e fresco inbocca, dotato di buon vigore e allun-go, con piacevole retrogusto. Grandeda aperitivo e negli abbinamenti tipicidel Brut, anche se energia e mineralitàconsentono di pensarlo, ad esempio,in accostamento a lumache cotte conaglio e prezzemolo o erbe di campo.
Sorelle imprenditriciquattro donne alla guida dell’azienda
Come è cambiata l’Italia dal dopoguerra al 1980?A documentarlo è una originale mostra cheprende in considerazione un punto di vistainsolito ma comunque conosciuto: “l’Almanacco Barbanera”, di cui in questi giorniè uscita l’edizione 2013. Si intitola “Fiore deiTempi. L’Italia che cambia negli almanacchiBarbanera dal 1950 al 1980” l’evento che l’ 8dicembre hanno inaugurato la FondazioneLungarotti e la Fondazione Barbanera 1762 alMuvit, il Museo del Vino Torgiano. La mostra, chesarà aperta fino al 2 maggio 2013, traccia una
storia sociale dell’Italia attraverso le pagine dei Barbanera, ricche dislogan testi e immagini, testimonianze di una società in rapidatrasformazione. “Barbanera - dicono gli organizzatori della mostra - èmisuratore, ma insieme specchio dei tempi, è kronos e pure kairos, èl’esperienza di un passato vicino che può aiutarci a riflettere sull’oggi.Questo Fiore è nato da un tempo virtuoso, che ha visto la FondazioneLungarotti e la Fondazione Barbanera fare rete, allacciare i fili di uncomune sentire e agire per un progetto culturale”.
L’Italia raccontata da Barbanera
DICEMBRE 2012| MONDO AGRICOLO |63
L’impegno per formare le donne del Benin
LE BOLLICINE DELLA SOLIDARIETÀ
Donne impegnate nel mondo delvino, le sorelle Bortolomiol, ma altempo stesso donne che avvertonoviva quella più spiccata responsabi-lità sociale che è nel Dna dell’univer-so femminile e che le porta in primisalla ricerca di ogni possibile forma ditutela dello storico territorio diappartenenza. Ed un ennesimoomaggio al territorio e ad una partecospicua del passato del Paese è statala ristrutturazione della piccola anti-ca filanda nel cuore di Valdobbiade-ne, divenuta oggi una sala di degu-stazione, in ricordo e onore delle“filandere”, le donne che nel secoloscorso vi hanno lavorato duramente,mentre gli uomini coltivavano la vitesulle colline. Ma in funzione di que-sta responsabilità si superano anche iconfini, guardando, da donne, alledonne che vivono altre problemati-che in altri Paesi del mondo e colla-borando a importanti progetti uma-nitari, soprattutto in Africa. Vedi da ultimo, insieme all’organiz-zazione Ricerca e Cooperazione, ilcontributo offerto dall’azienda Bor-tolomiol nel triennale progetto disviluppo nel nord del Benin. Obietti-vo: aiutare un gruppo di donne afri-cane a diventare piccole imprenditri-ci fornendo loro semplici strumentidi conoscenza che permettano unmiglior utilizzo delle risorse naturalilocali e, di conseguenza, nuove pro-spettive economiche. «Si tratta di unprogetto di formazione – spiegano –che le renderà molto più capaci disostenere la loro famiglia, miglioran-do la qualità della vita dei figli e, gra-zie alla possibilità di trasmettere lenozioni apprese, quella dell’interacomunità».
Evolversi è naturale.
L’evoluzione è un processo naturale. Soprattutto quando si tratta di agricoltura. Virtus è un trattore di ultima generazione, dal design innovativo, affi dabile grazie al motore TDC 3.6 L4 a 4 cilindri da 100 a 120 CV. Leader nel segmento dei trattori aziendali, perché versatile e confi gurabile a seconda delle esigenze, si muove benissimo in ogni campo. È quella la sua natura.
Arriva il nuovo Virtus 100-120.Il futuro dell’agricoltura è nelle nuove generazioni.
SAME è un marchio di
www.same-tractors.com
Si raccomanda l’utilizzo di lubrifi canti e refrigeranti originali SDF
ricavati dal restauro di antichiedifici rurali, tipici della tradizionecostruttiva locale (cascine, masserie,case coloniche, trulli, ecc.). A voltesono disponibili camere (ormaitutte con bagno privato come inalbergo), altre volte appartamentiindipendenti dove ognuno puòcucinare da sé. In oltre 7000aziende, l’alloggio è combinato conla ristorazione, caratterizzatadall’impiego di prodotti propri otipici della regione; le aziende cheoffrono ristorazione senza alloggio,sono poco meno di 3000.Nonostante sia assente dallapromozione turistica pubblica,l’agriturismo italiano gode di ottimafama all’estero: nel periodo estivo lepresenze di stranieri rappresentanoil 40% degli ospiti, raggiungendo ilivelli degli alberghi a quattro ecinque stelle. Tutto ciò grazie anchealla stampa estera, che pubblicafrequentemente articoli su comevisitare l’Italia in modo non
DICEMBRE 2012| MONDO AGRICOLO |65
I tempi dell’agriturismo “arrangiato”sono ormai lontani. Oggi lastragrande maggioranza delleaziende agricole offre alloggi eservizi di alta qualità, gestiti dapersonale qualificato, assicurandoai propri ospiti un comfortassolutamente paragonabile a quelloalberghiero. Con tre aspetti disuperiorità: il tanto spazio verde adisposizione dei visitatori, lecuriosità offerte dall’agricoltura e laforte carica di cordialitàdell’accoglienza dovuta allapartecipazione diretta deiproprietari e delle loro famiglie. Ilmotto adottato dall’associazioneAgriturismo Trentino, “Non clienti,ma ospiti”, rende perfettamentel’idea. Osservando i rilevamentiISTAT sul 2011, appena pubblicati,si vede che la fiducia degliimprenditori agricolinell’agriturismo, pur con un forterallentamento rispetto al 2010 (-30%) evidentemente causato dallacrisi, resta elevata: sono nate 1189nuove attività, mentre hannocessato 749 (due in più rispettoall’anno precedente). Anche la soddisfazione degli ospitiè elevata: le proteste per averricevuto un’ accoglienza noncorrispondente alle attese, sono raree non di rado provocate daaspettative sbagliate del turistapiuttosto che da vere e propriecarenze organizzative delle aziende.Il panorama dell’offerta agrituristicaoffre soluzioni per tutti i gusti: relaxnel verde, cucina tradizionale,vicinanza di mare e città d’arte,montagna, sport, escursionismo (apiedi, in bicicletta o a cavallo),cultura. Difficile immaginare unascelta più ricca… Anche gli alloggicontribuiscono al fascino dellavacanza “in fattoria”, essendo
Non clienti, ma ospiti
I MOTIVI DEL SUCCESSO DELLE VACANZE IN FATTORIA
AGRITURISMOdi Giorgio Lo Surdo
convenzionale, ad internet, e ad unimponente passaparola. D’altraparte, anche gli italiani, che pure nelperiodo estivo prediligonosistemazioni “vista mare”, stannomutando gusti ed apprezzandomaggiormente le mete rurali. Ci sono, insomma, tutti ipresupposti per faredell’agriturismo un potentestrumento di rilancio del turismoitaliano, lasciandoci alle spalle leambasce della crisi.
n AZIENDE AGRITURISTICHE PER TIPOLOGIA DI SERVIZI - ANNI 2003-2011
TIPOLOGIE AGRITURISTICHE
2003 2007 2009 2011 Variazioni 2011/2005
Assolute %
NUMERO AZIENDE 13.019 17.720 19.019 20.413 7.394 56,8
CON ALLOGGIO
- Aziende 10.767 14.822 15.681 16.759 5.992 55,7
- Posti letto 130.195 179.985 193.480 210.747 80.552 61,9
- Piazzole di agricampeggio 4.540 7.055 7.785 9.113 4.573 100,7
CON RISTORAZIONE
- Aziende 6.193 8.516 9.335 10.033 3.840 62,0
- Posti a sedere 249.342 322.145 365.943 385.075 135.733 54,4
CON DEGUSTAZIONE
- Aziende 2.426 3.224 3.400 3.876 1.450 59,8
ALTRE ATTIVITA'
- Aziende 7.436 9.715 10.583 11.785 4.349 58,5
di cui con:
- Equitazione 1.364 1.559 1.548 1.662 298 21,8
- Escursionismo 2.452 2.879 3.071 3.233 781 31,9
- Osservazioni naturalistiche 224 558 623 891 667 297,8
- Trekking 1.350 1.629 1.674 1.949 599 44,4
- Mountain bike 2.101 2.347 2.309 2.794 693 33,0
- Fattorie didattiche - - - 1.122 752 -
- Corsi 693 1.256 974 1.878 1.185 171,0
- Sport 2.927 3.758 4.168 4.141 1.214 41,5
- Varie 3.786 5.395 5.994 6.737 2.951 77,9
"Il Giardino dei tarocchi" (Tarot Garden) èun particolarissimo parco artistico nellaMaremma Toscana, realizzato da Niki DeSaint Phalle. L'opera, dilatata su circa 2 ettaridi terreno, costituisce una vera e propria“città”; si richiama al Parque Guell di Gaudì aBarcellona ed al giardino di Bomarzo con unaserie di sculture-case dense di significatisimbolici, mistici ed esoterici che si rifannoagli arcani maggiori dei tarocchi. A questopercorso artistico, architettonico e viatico siè ispirato musicalmente Elias Nardi Quartetche pubblica il cd "The tarot album" (Zone diMusica 2012). Ha spiegato Nardi: « Lavisione delle sbalorditive sculture dell'artistafranco-americana in un luogo così bello eaffascinante ci ha sconvolti a tal punto dapensare di poter affrontare anche noi uncerto tipo di lavoro in musica». Emerge così ilrapporto tra musica, arti visive, spiritualità,studio e ricerca, in un album strumentalecomplesso e ricco di ben 18 tracce per 70minuti di grande fascino, con il suonosuggestivo e particolare dell'oud (il liutoarabo) di Nardi che si unisce al bassoelettrico fretless di Carlo La Manna, alletastiere di Roberto Segato ed alla batteria diZachary J Baker; un sound che alternaacustico e “spaziale”. Fondamentale è statoanche l'apporto degli ospiti: Andrea Vezzoli(sax baritono e clarinetto basso), EmanueleLe Pera (percussioni), Dania Tosi (vocesoprano), Savino Pantone (viola). Quellaproposta dall’ensemble, come ha sottolineatoil critico Donato Zoppo, è «una sorta disofisticata "opera aperta" nella qualeall'ethno-jazz si affiancano reminiscenzeminimaliste, atmosfere psichedeliche e newage, mini-suite care all'estetica progressive:un concept-album che attraversa lasimbologia dei tarocchi e trova il suo puntodi forza nel superamento degli intentidescrittivi e nel singolare equilibrio”east-west”». Nardi ha sviluppato una personaletecnica all'oud che emerge con forza inquesto lavoro. “The tarot album” èpubblicato in cd ed anche in doppio vinile.
Ancora un gioiello musicale da parte deiFlora, con il disco "Sei" (Lizard Records),che si intitola così perchè è il sesto dellaband piacentina. Colpisce la confezionecompletamente bianca dell’album; ilperché lo scopriamo dal testo del brano“Nodi” («Dipingere di bianco forse è piùrilassante»). E' difficile catalogare il sound
dei Flora che spazia tra i generi, mix di post-rock, art-pop-jazz-rock,atmosfere canterburyane o vicine ai Tortoise. Emerge unadimensione poetica di disincantata bellezza, che sa di piccole cose,di quotidianità, che rimbalzano dolcemente in atmosferesoffusamente jazz (ma non mancano dei pregevoli momentistrumentali con "Tartaruga", "Insalata numero 6",e il maliconicosipario finale di "Tokio"), con i deliziosi intrecci di basso-chitarra-batteria, poi sax, tastiere e glockenspiel e con le originaliinterpretazioni vocali di Claudia Nicastro.
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IL NUOVO CD “CONTESTATORE ROMANTICO” ELIAS NARDI QUARTET
Il suono arabo dell’oude le suggestioni visivedel Giardino dei tarocchi
CAMPI SONORI
Si intitola “Contestatoreromantico” (Afre Music)i l nuovo album diVarnadi , ovvero ilcantautore veneto-campano Luciano
Ceriello. Varnadi sulpalco spesso indossadue cappelli uno sul-l'altro. In questo discoci sono almeno due“copricapi”: quello del contestatore, omeglio della denuncia contro le storture:i danni all'ambiente, le violenze aibambini, la droga, la dipendenza daivideogame, il calcio senza fair play...Ma c'è anche il romanticismo, il cantarel'amore; si pensi alla tenera "Volevodirti", una dichiarazione all'amata(all'amore che ha lunga vita). Colpisce,come sempre, la sua voce calda chein “Il tempo”, filosofica, alla Battiato,ci ricorda come siamo tempo senzatempo, immobili nel cambiamento.C'è pure un momento mistico, lirico,profondamente struggente: una sorta
di preghiera a Maria,con l'immagine scon-volgente della distru-zione e del sangue trai suoi seni. Qui il cantodi Varnadi ci ricordaquello di De André; èil momento più inten-so dell'album, con unacanzone contro le guerre."L'ultimo giro di giostra"
è autobiografica, un po’ amara, sullacanzone d'autore che non sfonda. Forsepensa a Vecchioni, forse pensa a luiquando dice: Professore? No, “FessoRe”. C'era la tradizione di Varnadi diinserire in ogni disco il brano "Balloin cerchio" (una danza sufi). E' unacanzone cresciuta con lui ma non latroveremo nel nuovo cd. La danzasufi ha la particolarità di roteare maal centro è immobile: il danzatore ènel cuore del ciclone. Il disco ci haricordato proprio questa immagine;possiamo dire che mette il dito nell'occhiodel ciclone della vita.
Flora si ammanta di bianco
di Gaetano Menna
Varnadi mette il ditonell’occhio del ciclone