Post on 01-May-2015
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La certificazione medica per l’attività fisica nell’ottica della
Evidence Based PreventionProgetto 5.1
Promozione dell’attività motoria
Incontro con i referenti di progettoVerona 15.5.06
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Certificazione di idoneità attività ginnico motoria
La Giunta della Regione Veneto in data 17.3.1994 ha emanato una disposizione avente come oggetto “Certificazione di idoneità sportiva non agonistica”…
in cui si definisce che l’attività ginnico-motoria “…è caratterizzata da esercizi fisici non
competitivi, praticabili a prescindere dall’età dei soggetti, senza controllo sanitario preventivo obbligatorio, con finalità ludico-ricreative, ginnico-formative, riabilitative e/o rieducative…”
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Certificazione di idoneità attività ginnico motoria
“…in questo contesto rientrano corsi di apprendimento o perfezionamento di varie discipline quali
• il nuoto, • la ginnastica per bambini, adulti ed
anziani, • la ginnastica aerobica, • la ginnastica presciistica, • l’escursionismo, • i corsi di ballo/danza, ecc…”
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Disposizioni per la semplificazione delle procedure relative alle
autorizzazioni, certificazioni e idoneità sanitarie
Proposta di progetto di legge
Art. 3 comma 2• È escluso qualunque certificato di idoneità per
lo svolgimento di attività motorie o ludico-ricreative, quali la frequentazione di palestre, piscine ecc. o comunque per tutte quelle attività che non siano sistematiche e continuative e sviluppate secondo gli indirizzi delle Federazioni sportive o degli Enti di promozione sportiva affiliati al CONI
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Disposizioni per la semplificazione delle procedure relative alle
autorizzazioni, certificazioni e idoneità sanitarie
Proponiamo di aggiungere la frase:“Tale esclusione include in particolare le seguenti
attività, anche quando le stesse siano organizzate in ambito scolastico o parascolastico:
• attività ginnico-motoria (corsi di apprendimento/perfezionamento di varie discipline)
• attività di educazione/rieducazione motoria • attività motoria non ad alta intensità • attività ludico-ricreativa”
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Certificazione di idoneità attività sportiva non
agonistica• Il pagamento dei certificati di idoneità
da parte dei mmg è previsto dalla normativa e sponsorizzato dai loro sindacati
• E’ necessario coinvolgere le loro organizzazioni e organizzare esperienze pilota in questo senso
Vi sono esperienze in questo senso in altre ulss?
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Certificazione ed Evidence Based Prevention
La richiesta di certificati medici per l’attività motoria costituisce un problema presente in modo diffuso:
• non è giustificata dal punto di vista normativo• non sembra adeguata ed efficace dal punto di
vista medico• il “filtro del medico” può costituire un ostacolo
alla pratica di AF da parte di categorie particolari quali infartuati, diabetici, ultra 75enni
• rappresenta un vincolo ed un ostacolo economico rilevante per le fasce di popolazione più povere e a rischio di esclusione sociale
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Certificazione ed Evidence Based Prevention
È possibile sottoporre a prova di efficacia la pratica della richiesta di certificato? [RICERCA- approccio EBP]
Come “rimuovere” l’ostacolo della certificazione?
[POLICY MAKING E ADVOCACY]
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Certificazione ed Evidence Based Prevention
Una prima soluzione:
L’inserimento del certificato medico nei LEA
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Certificazione ed Evidence Based Prevention
Una soluzione alternativa:
Studio delle cause e della efficacia della prassi di richiesta della certificazione
Analisi dei risultati: – Ricostruzione della prassi– Analisi delle cause – Analisi degli effetti
Policy advice e advocacy
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Analisi dei successi e dei fallimenti della prassi
La prassi fallisce ogni volta che: – si certifica l’idoneità E l’individuo subisce danno
dalla AF (non adeguata)– si certifica la non idoneità E l’individuo fa lo
stesso AF da cui non subisce danno– si certifica la non idoneità E l’individuo non fa AF
adeguata da cui trarrebbe beneficio
– l’individuo non fa attività fisica a causa del costo della certificazione
– il certificato viene richiesto contrariamente alla previsione normativa
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Analisi dei successi e dei fallimenti della prassi
Analizzare l’efficacia della prassi comporta studiarne:
– I successi – Gli insuccessi– I vantaggi socio economici dei successi– I costi socio economici degli insuccessi
In un approccio “sperimentale” ciò significa fare indagini panel su un campione rappresentativo della popolazione
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Analisi dei successi e dei fallimenti della prassi
In un approccio di EBP significa invece: – analizzare il bisogno di sanità pubblica al
quale la prassi della certificazione risponde– analizzare la normativa e la prassi analoga
in Europa– analizzare gli effetti previsti (successi) vs.
gli effetti ottenuti (successi, insuccessi, costi socio economici)
– analizzare le opinioni/valutazioni/esperienze degli “utenti primari” della prassi
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Proposta per lo studio (e policy advice e
advocacy)
– Raccolta normativa nazionale e regionale– Raccolta normative e prassi a livello di
EU– Analisi delle valutazioni degli utenti
primari circa l’efficacia medica della prassi
– Analisi dei fallimenti per richiesta non obbligatoria di certificazione e stima dei costi (analisi macro dati e interviste semi-strutturate con utenti primari)
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Proposta per lo studio (e policy advice e
advocacy)
– Disegno di ricerca empirica:• Analisi dei dati di screening sanitario di un
gruppo di anziani autoselezionato• Analisi dell’occorrenza di danni dalla
pratica di AF• Simulazione del rilascio della
certificazione da parte dei mmg con la tecnica delle Vignette