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Cartoline da Lecco A A S S S S E E M M B B L L E E A A DEI DEI DELEGATI DELEGATI 23-24 Maggio 2009 C C A A I I

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Cartoline da Lecco

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Sabato 23 maggio si è aperta al Palataurus di Lecco la due giorni di Assemblea dei Delegati del Club Alpino Italiano. Il Presidente Generale del CAI, Professor Annibale Salsa, ha rivolto un caloroso saluto da parte di tutto il Sodalizio al grande Riccardo Cassin, lecchese, pietra miliare della storia dell’alpinismo. Ha quindi invitato le autorità presenti a prendere la parola: Erminio Quartiani, Presidente GAM (Gruppo Interparlamentare Amici della Montagna), Enrico Borghi, Presidente Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), Luigi Olivieri, Commissario Straordinario dell’Ente Italiano della Montagna, Frank-Urs Müller Jutzi, Presidente Centrale Club Alpino Svizzero, Oscar Del Barba, Presidente di Cipra Italia (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi). Un intervento di saluto e di ringraziamento a tutto il Sodalizio, per la sensibilità e l’aiuto concreto ai terremotati, è stato fatto dal figlio del Presidente della Sezione de L’Aquila, Bruno Marconi. Giacomo Stefani, Presidente del Club Alpino Accademico Italiano, ha consegnato il Premio “Paolo Consiglio” per l’alpinismo extraeuropeo ai membri di tre spedizioni: quella di Simone Moro ed Hervé Barmasse in Karakoram, di Francesco Fazzi e Santiago Padros in Himalaya, e quella di Fabio Leoni, Elio Orlandi e Rolando Larcher in Patagonia. Infine, è stato presentato il materiale video delle Commissioni Centrali del Club Alpino Italiano, con le attività svolte e i progetti futuri.

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LA RELAZIONE MORALE DEL PRESIDENTE GENERALE AA

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Domenica 24 maggio si è tenuta la relazione morale del Presidente Generale, Professor Annibale Salsa, sullo stato del Club Alpino Italiano. Dopo aver porto il suo saluto personale e quello di tutto il Sodalizio al grande lecchese Riccardo Cassin, uno dei più importanti alpinisti, il Presidente Generale ha sottolineato la definitiva riabilitazione di Walter Bonatti, altro gigante della storia dell’alpinismo, da parte dello stesso CAI con la pubblicazione della relazione dei tre “saggi” Fosco Maraini, Alberto Monticone e Luigi Zanzi, dal titolo “K2. Una storia finita”. “A fronte del grande impegno per continuare a condurre il nostro Sodalizio sul cammino della crescita e della qualità, ha detto il Presidente Generale, molte sono state le soddisfazioni: il contatto diretto coi Soci di tutte le Regioni, il rispetto degli obiettivi programmatici di rinnovamento, la coerenza tra dichiarazioni e fatti. Tutto ciò non può che rendermi ancora più fiducioso e ottimista per il prosieguo del mio mandato”. Numerosi sono i traguardi d’eccellenza raggiunti nel 2008, sotto tutti i profili: sia di gestione interna del Sodalizio, che di espansione e sviluppo verso l’esterno. “I dati gestionali hanno fatto registrare importanti risultati, e la Direzione ha operato secondo gli obiettivi prefissati”. Il Congresso Nazionale del Club Alpino Italiano, svoltosi a Predazzo, ha segnato un’altra tappa importante per l’associazione, “chiamando a raccolta i Soci per riflettere su un tema fondamentale nella società d’oggi, l’identità e il ruolo del CAI fra passato, presente e futuro”, con l’obiettivo di rendere sempre attuale uno degli scopi principali sanciti anche dallo Statuto: la conoscenza e la frequentazione della montagna. “Il CAI, ha proseguito il Presidente Generale, dev’essere garante di una frequentazione responsabile delle terre alte, sentinella vigile e critica, interlocutore autorevole per tutti i soggetti che si occupano di montagna, e deve offrire un’alternativa affascinante anche per i giovani”.

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Gli obiettivi strategici sui quali si sta lavorando, ha spiegato il Professor Salsa, sono tre: comunicazione, giovani e cultura. “Non solo fare, ma far sapere. Per questo è stata creata una task force per la comunicazione, al fine di collegare e creare sinergie tra le risorse dedicate all’interno del CAI: ufficio stampa, stampa sociale, portale web, blog. Il Socio volontario coordinatore di questa squadra è Vinicio Vatteroni, prezioso aiuto e Direttore editoriale delle riviste sociali, oltre che Responsabile per la Comunicazione. Lo sviluppo del settore sta avvenendo anche coerentemente con alcuni punti evidenziati da Gian Luigi Montresor, neo-designato Presidente delegato della Biblioteca Nazionale ed esperto di Sociologia della Comunicazione”. Sono stati inoltre presi contatti con la stampa nazionale e varie emittenti radio televisive, tra cui organi della Rai, che hanno ospitato nei loro programmi il Presidente Generale. “Molto è stato fatto dal Sodalizio per comunicare, ma ciò, in un’ottica positiva, va ancora migliorato. Quella del Club Alpino Italiano dovrà diventare la comunicazione della montagna per antonomasia”. Sul tema giovani, il Presidente Generale ha sottolineato che “i nuovi strumenti e linguaggi mediatici vanno tarati in base a questo pubblico. Occorre avvicinarsi ai mondi giovanili non come genitori che impongono norme, ma come amici. Gli accordi con le associazioni scoutistiche laiche e cattoliche, come Cngei e Agesci, vanno proprio nella direzione di intercettare gli universi dei ragazzi, in vista anche degli Stati Generali della Gioventù previsti per l’autunno di quest’anno”. Nell’ambito della formazione è proseguita la collaborazione con la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo di Torino, mentre sono stati organizzati corsi d’aggiornamento per insegnanti in accordo col Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione. “Una realtà di riferimento nell’ambito della formazione, all’interno del CAI, è UniCai”, ha sottolineato il Presidente Generale.

Molti i rapporti di collaborazione con diverse Università, come quella di Edolo ma anche nel Mezzogiorno, che potranno aiutare a “sviluppare ancora di più la presenza del Sodalizio anche in zone decentrate rispetto alle aree dove il CAI è già radicato”. Molte anche le iniziative legate alla cultura e all’ambiente, “con un ringraziamento particolare a Italo Zandonella Callegher, Socio Onorario del CAI, già Presidente del Trento FilmFestival e ora Vicepresidente, e un benvenuto al nuovo Presidente, Egidio Bonapace”. Da evidenziare inoltre il progetto delle Giornate Culturali, curato da Vinicio Vatteroni, il progetto d’avanguardia per la Montagnaterapia e quello relativo ai Rifugi come presidi culturali, le collaborazioni con alcuni parchi nazionali e le proposte di accesso ferroviario turistico dolce alle montagne. Altro settore prioritario, i contatti e gli accordi tra CAI, Governo e Parlamento, grazie anche al dialogo tra il Sodalizio, il Gruppo Interparlamentare “Amici della Montagna” e il suo Presidente, Onorevole Erminio Quartiani, e i Ministeri competenti. “Si pongono davanti a noi le affascinanti sfide della crescita, ha concluso il Presidente Generale, confermata dal trend positivo, in un periodo di generale crisi dell’associazionismo, che ha visto il Sodalizio aumentare ancora raggiungendo i 308.318 Soci. Affronteremo queste sfide con il consueto entusiasmo, per un CAI vincente e sempre più all’altezza dei tempi: Excelsior!”

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LA RELAZIONE DEL DIRETTORE PP

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Domenica 24 maggio il Direttore del Club Alpino Italiano, Paola Peila, ha presentato il Bilancio d’esercizio 2008. “Anche quest’anno, ha spiegato Peila, l’esercizio si chiude con un risultato positivo superiore a diecimila euro. Ciò è stato possibile grazie ad un’attenta gestione delle risorse”. Il CAI centrale, pur essendo Ente pubblico non economico, riceve contributi pubblici “i quali, però, ha precisato Peila, coprono meno di un terzo del totale, e di cui parte è destinata al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico”. Oltre il 70% delle entrate del Cai centrale provengono da fonti come le quote sociali, le pubblicazioni delle Commissioni centrali, la pubblicità sulla stampa sociale e la vendita di materiali e gadget. “Il Club Alpino Italiano ha notevoli risorse di autofinanziamento, e alcuni settori in questo ambito, soprattutto quello dei materiali e gadget, possono essere ulteriormente sviluppati”. Il corpo sociale è in continua crescita da alcuni anni, registrando incrementi di diverse migliaia di Soci anche della categoria giovani. I ricavi dalle vendite delle pubblicazioni sono notevolmente aumentati grazie ai nuovi titoli editi nel 2008. “Le Commissioni tecniche e la Commissione Centrale per le Pubblicazioni, ha proseguito il Direttore, rappresentano scrigni del sapere assolutamente eccezionali, grazie anche ai quali vengono realizzati lavori di grande qualità”. Le quote versate dalle Sezioni alla Sede centrale vengono utilizzate per fornire specifici servizi ai Soci, sostenendo i costi per le assicurazioni, la stampa sociale e i rifugi. Buona parte dei costi della produzione è destinata a servizi quali assicurazioni, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, stampa sociale, attività degli Organi Tecnici, rifugi e immobili, spese generali, contributi istituzionali, piano editoriale, altri costi per il personale, comunicazione, collaborazioni e consulenze, eventi istituzionali, UniCai. “Un punto d’eccellenza è rappresentato dal pacchetto di coperture assicurative, che comprende infortuni, soccorso alpino, responsabilità civile, spedizioni extraeuropee, tutela legale. Dal 2009, inoltre, tutti i Soci sono automaticamente assicurati per gli infortuni in attività sociale con una polizza annuale al costo di 1,30 euro a testa”. Si tratta di risultati conseguiti grazie alla collaborazione tra volontari e struttura professionale del CAI centrale, e tramite i contributi di Sezioni e Gruppi Regionali.

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“Va sottolineato, ha continuato il Direttore, che dal 2004 il Club Alpino Italiano ha intrapreso un sistematico confronto e una verifica concorrenziale sul mercato assicurativo, la fine di migliorare le condizioni delle polizze. Questo lavoro è stato premiato: abbiamo ottenuto grandi riduzioni dei costi, a volte perfino del 50%”. I risparmi assicurativi, insieme ad altre risorse, sono stati destinati a un Fondo per i servizi assicurativi costituito per eventuali incrementi di costo delle polizze, per miglioramenti contrattuali e interventi di formazione. “Già nel 2006, ha evidenziato Peila, fu creato il Fondo stabile pro-rifugi con i risparmi assicurativi di allora, a supporto degli interventi di manutenzione straordinaria nei rifugi. Il Fondo stabile si alimenta anche grazie a una quota associativa e a una quota Uiaa per la reciprocità nei rifugi”. Sono diminuiti i costi per la realizzazione e distribuzione ai Soci ordinari della stampa sociale, La Rivista e Lo Scarpone, grazie alla riduzione dei costi dei fornitori e all’allineamento con i dati ottenuti attraverso il tesseramento informatico. “Il processo di informatizzazione è molto importante. Ad oggi il 95% dei Soci viene tesserato per via telematica, e ci stiamo avvicinando all’obiettivo di estendere la rete a tutte le Sezioni, al fine di migliorare sempre di più i servizi, tra cui quello assicurativo e informativo”. Tra le attività svolte a livello nazionale a favore del corpo sociale vi sono il lavoro delle Commissioni tecniche, le quali, insieme con UniCai, si occupano di provvedere alla formazione tecnica e culturale degli istruttori e formatori all’interno delle Scuole, il lavoro di tutto il settore della comunicazione, con sito web e ufficio stampa, le attività e le relazioni istituzionali degli organi centrali, il funzionamento dei Gruppi Regionali e dei soggetti collegati a finalità culturali, come il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino e il Trento FilmFestival. “Tutto questo, ha concluso il Direttore, è possibile anche grazie al sostegno dell’organizzazione centrale, che vede collaborare volontari e una struttura di ventuno dipendenti. Il modus operandi del CAI si esprime nel lavoro di squadra di volontari, professionisti e dipendenti. Una sintesi qualitativa che ha permesso di ottenere risultati gestionali e di bilancio così positivi, a favore dei Soci”.

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Valeriano Bistoletti, Vicepresidente Generale e componente dello Staff del Presidente Generale, ha svolto un intervento sul tema “Risparmi assicurativi: loro destinazione”. Sono previsti due tipi di risparmi assicurativi nel 2009: uno legato al minor costo della polizza infortuni per i Soci, l’altro al minor costo delle coperture infortuni per i titolati CAI. In relazione alla prima tipologia, a fine ottobre, quando si chiuderà il tesseramento, è previsto un certo risparmio. I risparmi legati alle coperture infortuni per i titolati diverranno invece quantificabili a fine esercizio. I titolati sono in aumento, e più avanti si potrà definire con esattezza l’entità del risparmio su queste coperture assicurative. “Decideremo inoltre, ha spiegato il Vicepresidente Generale, come finalizzare le risorse risparmiate, sentito anche il parere del Comitato Centrale di Indirizzo e di Controllo”.

L’INTERVENTO DEL

VICEPRESIDENTE V

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LA RELAZIONE DEL CONSIGLIERE SS

Sergio Viatori, consigliere centrale, ha relazionato sulle attività del Comitato Centrale di Indirizzo e di Controllo. Ha sottolineato che nel 2008 si è quasi totalmente conclusa la fase di definizione degli Statuti e dei

Regolamenti delle Strutture Centrali, anche se non è ancora compreso in questo novero il Regolamento di Organizzazione per disciplinare gli aspetti organizzativi e gestionali del personale della struttura centrale del

Club Alpino Italiano. Alcune Sezioni, inoltre, devono ancora inviare il proprio Statuto per l’adeguamento all’ordinamento. Le Commissioni Consiliari hanno svolto un buon lavoro, “risolvendo in sede di Comitato

Centrale di Indirizzo e di Controllo diverse problematiche in tempi brevi”. In relazione alla situazione internazionale delle associazioni alpinistiche, lo stesso Comitato Centrale ha espresso posizioni contrarie

all’adesione ad associazioni internazionali che considerano la montagna in termini agonistici. E’ stato invece ritenuto opportuno condurre un’attenta analisi della situazione globale per valutare l’opportunità di

costituire un’Unione Europea delle Associazioni Alpinistiche (UEAA). Il Comitato Centrale di Indirizzo e di Controllo si è inoltre espresso affinché il CAI si candidi come associazione organizzatrice dell’Assemblea Generale dell’UIAA – Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche – nel 2010. Viatori ha inoltre

riferito, in termini informativi, la costituzione della Struttura Operativa denominata “Centro Studi Materiali e Tecniche” (CSMT), come evoluzione dell’Organo Tecnico Centrale Operativo Materiali e Tecniche. Nel corso

dello scorso anno, ha proseguito Viatori, sono state avanzate osservazioni, da parte dei Presidenti dei Gruppi Regionali, circa l’ordinamento che tra il 2003 e il 2005 è entrato a governare il Sodalizio. Per tale motivo il Comitato Centrale di Indirizzo e di Controllo si è fatto promotore della costituzione di un gruppo per “Il CAI

che vorremmo”, composto da Presidenti di Gruppi Regionali, componenti dello stesso Comitato Centrale e del Comitato Direttivo Centrale. Infine, Viatori ha sottolineato la “centralità della figura del Socio e delle

Sezioni, come fondamento del Club Alpino Italiano”.

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Fondatori del Gruppo Alpinistico Ragni della Grignetta di Lecco furono i fratelli Giulio e Nino Bartesaghi, trascinatori della nuova realtà insieme a Franco Spreafico “Piccolo”, Emilio Ratti “Topo” e Gigino Amati. Poi si unì anche Gigi Vitali, che Tita Piaz definì “ragno” per l’abilità nell’arrampicata. Lo stesso appellativo è all’origine del gruppo di scalatori. Al nucleo iniziale si aggiunsero altri alpinisti, tra cui anche il grande Riccardo Cassin. In questo modo i “ragni” proseguirono una tradizione iniziata negli anni Trenta. La Grigna resta la parete d’arrampicata d’eccellenza del gruppo, il quale però scalerà anche sulle Alpi, le Ande, in Patagonia, Himalaya e in tutto il mondo. La storia di questi fantastici alpinisti è raccontata in un libro edito da Vivalda, “Ragni di Lecco – cinquant’anni sulle montagne del mondo”.

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Alcuni degli interventi all’Assemblea dei Delegati e, qui sopra, il Presidente della Sezione di Lecco, Mario Bonacina.

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Vincenzo Torti è stato eletto nuovo Vicepresidente Generale del Club Alpino Italiano. “Negli ultimi quattro anni, ci ha spiegato a margine dell’Assemblea dei delegati, sono stato componente del Comitato Direttivo Centrale, quindi sempre a contatto con i dibattiti che si svolgevano ai vertici istituzionali del Sodalizio. Ora proseguo il mio impegno a favore dell’Associazione, ma ricoprendo una carica diversa. Vi è una continuità ideale con il lavoro già legato alla Presidenza del Professor Salsa. E’ per me un grande onore ricoprire non solo una carica così prestigiosa, ma anche essere stato scelto dai Delegati nazionali del Sodalizio. Si tratta di un’investitura importante, molto gratificante, che comporta anche una grande responsabilità”. Tra le tematiche principali sulle quali si svilupperà il dibattito, vi è quella relativa al riordino degli Enti pubblici. Il CAI, spiega il Vicepresidente Generale Torti, dovrà decidere se restare Ente pubblico o diventare Ente privato di stampo associazionistico. Oggi, prosegue Torti, lo Stato sta imponendo al Sodalizio alcuni vincoli, che paiono più rilevanti rispetto al passato. Ciò richiede “riflessioni profonde, ma mi auguro che si trovi una soluzione equilibrata, che sia al tempo stesso prudente e condivisa dai Soci e dalle Sezioni”. Affinché il CAI continui a essere un protagonista del presente e del futuro della montagna.

L’OPINIONE DI VV

VIIINNNCCCEEENNNZZZOOO TTTOOORRRTTTIII NUOVO VICEPRESIDENTE

GENERALE

Umberto Martini, Vicepresidente

Generale, è arrivato a fine mandato. E’ stato eletto nuovo

Vicepresidente Generale Vincenzo Torti, già membro

del Comitato Direttivo Centrale.

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L’OPINIONE DI AAANNNNNNIIIBBBAAALLLEEE SSSAAALLLSSSAAA PRESIDENTE GENERALE DEL CLUB ALPINO ITALIANO

“Mi pare che, anche quest’anno, l’Assemblea sia andata bene. Si è discusso tra l’altro di alcune problematiche, soprattutto in riferimento alle norme che impongono la trasformazione degli Enti pubblici non economici. Ma con il concorso e la collaborazione di tutti i soggetti interessati, con il buonsenso, sono certo che le cose si evolveranno nel migliore dei modi. La partecipazione dei Delegati è stata molto elevata, molto ampia. Vedo un Club Alpino Italiano attivo e impegnato, per confermare una volta di più il proprio ruolo come soggetto fondamentale, imprescindibile, quando si parla del futuro della montagna. Costruire un futuro di qualità per le terre alte. Questa è la nostra mission, il nostro impegno. Con le risorse di cui disponiamo, credo che non potremo che essere vincenti e confermare ancora una volta il Sodalizio come interlocutore e attore fondamentale per il mondo delle altezze”.

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Arrivederci alla prossima Assemblea Annuale:

RIVA DEL GARDA

22-23 Maggio 2010