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I.P. MOBILE Mobile Payment Acquisti a portata di click Cloud Computing Ridurre i costi ma non i servizi Realtà aumentata Un nuovo modello di comunicazione CLOUD REVOLUTIONS Le innovazioni tecnologiche che semplificano il tuo business. UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET No.1/Settembre 2011 PER INTERPRETARE IL CAMBIAMENTO 8 IDEE

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i.P.

MoBileMobile paymentacquisti a portata di click

cloud computingridurre i costi ma non i servizi

realtà aumentataun nuovo modello di comunicazione

CLOUD REVOLUTIONS

Le innovazioni tecnologiche che semplifi cano il tuo business.

uno speciale realizzato da Mediaplanet

No.1/Settembre 2011

PER INTERPRETARE IL CAMBIAMENTO

PER INTERPRETARE

8IDEE

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è Mobile Revolution

Il canale Mobile, a oltre 10 anni dal lancio dei primi servizi a valore aggiunto, sta oggi vivendo una nuova rivoluzione, che riteniamo influenzerà pesantemente anche gli altri mercati digitali (a partire dall’Internet “tradizionale” e dalle Tv digitali).

Sono molteplici e dirompenti, infat-ti, le innovazioni in atto nel mondo delle Telecomuni-cazioni mobili che, hanno spinto allo

“sviluppo” di un circolo virtuoso, come testimoniano i seguenti da-ti - dati che confermano anche co-me l’Italia, in ambito Mobile, non abbia nulla da invidiare agli altri principali paesi Europei.

I diversi strumentiIl numero di smartpho-■■

ne sta rapidamente crescen-do: con i tassi di crescita previsti, si stima che nel giro di 3/4 anni gli smartphone supereranno il nu-mero di Pc. La penetrazione nel nostro Paese è pari al 37%, di mol-to superiore, ad esempio, a quel-la di Francia e Germania, e pari a quella di Spagna e Regno Unito.

Il numero di utenti Internet da ■■Mobile continua a crescere a tas-si elevatissimi e arriverà tra pochi anni a superare, a livello mondia-le, il numero di utenti che acce-

dono a Internet da un Pc. In Italia il numero di Mobile Surfer supe-ra già gli 11 milioni al mese, pari a quasi la metà del totale utenti In-ternet.

In molti Paesi si stanno già im-■■plementando le reti cellulari di nuova generazione (LTE), che por-teranno la velocità della banda su Mobile a superare i 100 megabit al secondo (superiore di un ordi-ne di grandezza a quella attuale in Hsdpa).

Alla fine del 2010 si contavano ■■circa 500 mila Applicazioni dispo-nibili sui principali Application Store e oltre 10 miliardi di Applica-zioni scaricate nel corso dell’anno. Sempre più spesso, inoltre, si assi-ste al lancio di applicazioni inno-vative capaci di sfruttare le carat-teristiche specifiche del telefono cellulare.

Già oggi la maggior parte dei ■■principali Over the Top ha intro-dotto versioni ottimizzate del proprio sito e, in alcuni casi, so-no stati avviati progetti per spe-rimentare nuovi modelli di ricavi specifici per il Mobile.

Telefonia e operatoriIl telefono cellulare sta di-ventando per un numero

sempre maggiore di consumatori un canale che consente di accede-re – sempre e ovunque – a qualsia-si contenuto e servizio digitale. Si tratta di una grande opportunità per le aziende, che si trovano “tra le mani” un nuovo potente cana-le di gestione della relazione con i propri clienti/utenti. Non c’è, in-fatti, fase del ciclo di vita della re-lazione tra azienda e consumato-re che non venga impattata dalla rivoluzione Mobile: dalla pubbli-cità alla promozione, dai servizi pre-vendita a quelli post-vendita, dall’acquisto al pagamento.E per gli Operatori di telefonia mobile - che sono tra i principa-li abilitatori della Mobile Revolu-tion -, gli sforzi per la crescita del-la Connettività Dati e la ricerca di nuovi servizi a valore aggiunto costituiscono valide strategie per contrastare il continuo calo dei servizi tradizionali (Fonia in par-ticolare).

“il telefono cellulare sta diventando per un numero sempre maggiore di con-sumatori un cana-le che consente di accedere - sempre e ovunque - a qual-siasi contenuto e servizio digitale.”

Filippo Renga, responsabile osservatorio Mobile Business politecnico di Milano.

editoRiale

“la realtà aumentata é uno strumento in grado di potenziare la percezio-ne della realtà osservata, con la fotocamera del cel-lulare si generano conte-nuti virtuali che si sovrap-pongono a quelli reali.”

in evidenzaEmanueleBorasioFondatore e ceo di G-maps.

paGina 11

We make our readers succeed!

MoBile,priMa edizione, setteMBre 2011

Managing Director: Mattias rentner

Editorial Manager:Gianluca cò

Designer: daniela Borraccino

Project Manager: carlo GuidaTelefono: 02 49 58 36 05E-mail:[email protected]

Stampa: rds WeBprintinG srl

Contatti Mediaplanet: Telefono: 02 49 58 36 00Fax: 02 49 58 36 25E-mail: [email protected]

“Direct, Mobile e Social sono i tre pilastri dell’offerta Digi-Touch – afferma Paolo Mardegan, Managing Director. Il direct è volto a supportare le vendite, il mobile si sviluppa con iniziative per smartphone, tablet e non solo e il social è finalizzato ad azioni di marketing sui social network. Per ciascuna di queste tre linee, DigiTouch cura progetti di audience, ovvero di advertising, e di engagement, ovvero vere e proprie iniziative di marketing e comunicazione.”“Siamo nati nel 2007 e ad oggi abbiamo un ricco portfolio

di brand di grandi e piccole dimensioni - continua Mar-degan. Dal 2009 siamo partner dell’Osservatorio Mobile Marketing & Service del Politecnico di Milano. Grazie a un team di 28 persone, nel fiscal year in chiusura a settembre 2011, abbiamo fatturato 8 milioni di euro, raddoppiando il risultato sull’anno precedente”. è sul mobile che DigiTouch ha acquisito una competenza distintiva ed un ruolo inno-vativo nel panorama delle agenzie italiane. Questa veste di pioniere gli ha fruttato un vantaggio competitivo, di cui oggi sta beneficiando per aprirsi la strada sui new media tout court. “Pensiamo che il mobile sia un ecosistema già strutturato, che definirà le logiche di tutta la realtà digi-tal e sarà in grado di offrire modelli di business replicabili su tablet, chromebook e tv interattive”, commenta Gianni Matera, fondatore e presidente di Digitouch.“Non solo smartphone: sviluppiamo campagne di ad-vertising e marketing anche per il mondo dei tablet, re-alizzando landing page, minisiti e applicazioni” - afferma Mardegan. Negli ultimi mesi l’offerta si è arricchita con lo sviluppo della video suite, una soluzione proprietaria che offre al cliente un servizio comprensivo di: analisi e con-sulenza, realizzazione grafica dei vari materiali a supporto della campagna mobile, tracciamento e monitoraggio,

sviluppo di azioni di post-click marketing (quali la visua-lizzazione di video e gallerie di immagini, il click to store locator, la condivisione e il like su Facebook) e ottimizza-zione. “Nello specifico per il tracking abbiamo sviluppato Ad-dicted, uno strumento proprietario di reporting che consente un fine tuning ottimale della campagna”, spie-ga Matera. “Attraverso un’interfaccia user-friendly questo tool consente di visualizzare graficamente e in tempo re-ale l’andamento della campagna per device (modello e manufacturer), tipo di connessione (wi-fi, 3G e operatore) e nazione” - conclude Matera.

Videosuite e Ad-dicted, le punte di diamante dell’offerta DigiTouch mobile

Paolo Mardegan, Amministratore DelegatoGianni Matera, Fondatore e Presidente

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Mobile · 3uno speciale realizzato da Mediaplanet

Nel luglio 2011, l’Agenzia per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio come espressione dell’eccellenza tecnologica ita-liana ha selezionato il sistema Bemoov, oggi unico in ambito mobile payment. Costituito nel 2008, Movincom è il consorzio di esercenti, nato per supportare lo sviluppo del mobile business. Partito con 15 soci, ha oggi 41 aderenti con un potenziale di ol-tre 1800 servizi su tutto il terri-torio italiano. Per il 2014, spiega il vicepresidente, Enrico Spon-za, l’obiettivo è di raggiungere i 300 soci, con un volume di dieci milioni circa di transazioni l’an-no, servendo oltre metà della po-polazione italiana. Per questo, è stato realizzato Bemoov, un cir-cuito per l’acquisto di beni e ser-vizi con il telefono cellulare. Con questo servizio è possibile eff et-tuare numerosi tipi di acqui-sti, evitando code, spostamenti, sanzioni, esaurimento di beni,

mancanza di contante. I primi servizi sono operativi dal 2011 e molti altri lo saranno entro fi ne anno: trasporti, cinema, polizze, parcheggi, skipass. È un ecosi-stema aperto e circolare che in-tegra numerosi soggetti: eser-centi, banche, operatori di paga-mento e telefonici, fornitori di applicazioni e di tecnologia mo-bile, per creare uno standard che liberi le potenzialità del merca-to. Da una ricerca realizzata dal Consorzio con le associazioni di categoria aderenti, emerge che il valore di mercato stimato in relazione al mobile remote pay-ment entro i prossimi tre/cin-que anni supererà i 4,5 miliar-di di euro. Il Consorzio ha anche lavorato molto sulla convergen-za tra semplicità d’uso sicurez-za. I servizi sono abilitati da App disponibili sui principali store, ma è anche possibile acquistare inviando un semplice SMS. Gra-zie a Bemoov l’utente eff ettua

un’unica registrazione presso la sua banca associando cellulare e strumento di pagamento. Banca Popolare di Sondrio, la prima ad integrarsi a Bemoov, è già oggi in grado di registrare ogni utente dotato di carta. L’utente non de-ve mai digitare dati sensibili del proprio strumento di pagamen-to e la sicurezza a due fattori ga-rantisce il massimo livello di si-curezza: oltre a conoscere il PIN occorre essere fi sicamente in

possesso della SIM. A breve sarà rilasciato BuyBemoov, un siste-ma di acquisto sicuro via QR Co-de (codici a barre bidimensiona-li), dotato di sistemi anticontraf-fazione che prevede una App di lettura con fotocamera, disponi-bile per iPhone, Android e Black-Berry. Inquadrando il QR, appa-iono le informazioni su esercen-te e prodotto/servizio acquista-bile, comprensive di eventua-li input dinamici necessari per fi nalizzare l’acquisto. Sul riepi-logo carrello, l’utente conferma con PIN e l’acquisto è fatto. Con questo sistema, gli esercenti ot-tengono molti vantaggi: attiva-zione di un nuovo canale di ven-dita accessibile sempre e dovun-que, abbattimento costi fi ssi in-frastrutturali grazie alle econo-mie di scala del consorzio, am-pliamento del business grazie agli acquisti a impulso favoriti dal cellulare.

ENRICO SPONZAVicepresidente di Movincom.

NeWSuno speciale realizzato da MediaplanetIDEA

l’ecosistema per i mobile payment Movincom(www.movincom.it)

è il consorzio italiano di esercenti interessati

allo sviluppo del canale di vendita mobile.

• soggetti aderenti: 41 (su www.movincom.it)• servizi operativi rappresentati: 750• potenziale complessivo servizi: 1.800• settori merceologici: trasporti, sosta e parcheggi, sci, assicurazioni, biglietteria cultura e spettacoli, vendite a distanza, turismo e tempo libero.• partner: Telecom, Nokia, Samsung, Sony Ericsson, Skidata, Ubiquity, Ne-t, Laser, Gear, Cap, Skiinfo.

Bemoov (www.bemoov.it) è il sistema multiesercente e

universale per acquisti in mo-bilità. Il marchio, di Movincom, identifi ca i servizi acquistabili

via mobile.

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Sono nove le aziende del com-parto del Mobile Content che aderiscono al consorzio AssoC-SP, Associazione Content Servi-ce Providers, costituito nel 2009 con tre obiettivi: rendere più si-curo e consapevole enti l’utilizzo dei servizi a valore aggiunto, pro-muovere politiche economiche, industriali e normative che favo-riscano la diff usione, lo sviluppo e l’innovazione dei servizi stessi, favorire modelli di autoregola-mentazione del mercato.

Il settore è nato e si è svilup-pato a partire dal 2004, in virtù di un gamma di servizi e prestazio-ni che nei primi tempi è aumen-tata, ogni anno, del 100% rispetto all’anno precedente fi no ad arri-vare a sviluppare, nel 2007, un gi-ro d’aff ari di un miliardo di euro. Con la recessione del 2008, anche la telefonia ha iniziato a segna-re il passo e l’espansione si è ar-

restata.Ma, come spiega il presidente

di AssoCPS, Gian Luca Fantinuoli, non vi è stata solo la crisi econo-mica alla radice di questa battuta d’arresto, ma anche la mancan-za di reali innovazioni proposte al pubblico. I servizi off erti (me-teo, attualità, orari, giochi, musi-ca, suonerie personalizzate) so-no infatti rimasti praticamente invariati e siamo così arrivati a registrare una vera e propria de-crescita nel 2010, anno in cui il giro d’aff ari del comparto è stato di 600 milioni di euro, per stabi-lizzarsi nel corso dell’anno suc-cessivo.

Oggi, il settore di principale interesse per l’Associazione, sul quale si fondano aspettative di notevole espansione, per i cam-

biamenti che porterà nella vita quotidiana di tutti noi, è il Mo-bile Payment, suddiviso in due aree diff erenti, ma di facile con-vivenza: il Remote Payment, pa-gamento a distanza tramite rete cellulare, con interazione di un operatore (per esempio, il televo-to che si manda via sms) e il Pro-ximity Payment. Per quest’ulti-mo, si utilizza la tecnologia NFC (Near Field Communication) che fornisce connettività senza con-tatti, bidirezionale a corto raggio (fi no a unmassimo di 10 centi-metri), tramite tecnologie a corto raggio (come, per esempio, il te-lepass). È quindi necessario che l’utente possa dialogare con una macchina preposta per la lettu-ra del telefonino con automatico scalo del credito.

L’NFC è una tecnologia che si deve ancora evolvere e aff er-mare, destinata a diff ondersi e a semplifi care la vita quotidiana. Oggi, tuttavia, sono ancora mol-ti i passi da compiere: la necessi-tà di disporre di un telefono con l’abilitazione, di un’antenna ade-guata, di sistemi di sicurezza per evitare la clonazione dei codici e la diff usione dei lettori (attual-mente in Italia ci sono solo circa quattromila lettori diff usi).

In questo momento, siamo molto più vicini alla logica Re-mote, cioè alla possibilità di po-tere usufruire del telefonino per pagare alcuni servizi quotidiani (parcheggio, biglietto del tram o del treno) o alcune spese che pos-sono essere facilmente eff ettua-te usando la ricarica del cellula-re. Questo procedimento, tra l’al-tro non presenta problemi dal punto di vista della sicurezza, in quanto la stragrande maggioran-za dei possessori di telefoni cel-lulari utilizza schede prepagate, con un limite di denaro.

il pagamento del futuro è già realtà

Domanda:■■ perchè utiliz-zare il cellulare per i paga-menti?

Rosposta:■■ per rendere le piccole spese di tutti i giorni più semplici, veloci e sempre a portata di click.

GIORGIO VIZIOLI

[email protected]

NeWSuno speciale realizzato da Mediaplanet

2IDEA

”oggi il settore di principale interesse sul quale si fondano aspettative di note-vole espansione è il Mobile payment”

Gian Luca Fantinuolipresidente di assocps.

Tre giorni di tecnologia B2B a Torino, dal 16 al 18 novembre, con la quarta edizione di TOSM. L̓ evento per le imprese che realizza-no applicazioni ICT per automotive, energia, fi -nanza, processo e ge-stione, salute, turismo, multimedia si svolge-rà allʼOval - Lingotto. Expo, meeting, wor-kshop, appuntamenti one to one, incontri con buyer internazio-nali: questo il format di TOSM, con lʼobiet-tivo di diffondere la cultura delle ICT come leva competitiva per le imprese.

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La sicurezza per le imprese, ol-tre a essere una necessità, è so-prattutto un costo che grava considerevolmente sul bilancio quando si impiegano veicoli e fl otte aziendali. Questi implica-no per l’azienda una spesa cre-scente determinata dal compor-tamento individuale del condu-cente, ma anche da variabili in-dipendenti come l’estrema vo-latilità dei prezzi dei carburanti che preoccupa i gestori di fl otte aziendali e commerciali.

Tutto sotto controlloPer monitorare costantemente - a posteriori o in tempo reale - gli spostamenti degli automez-zi (verifi cando tutti i percorsi eff ettuati e la velocità di mar-cia), e rispondere prontamente a richieste di intervento o sven-tare tentativi di furti e rapine, esiste un dispositivo che, grazie alla tecnologia GPS/GSM/GPRS, consente di controllare e gesti-

re gli autoveicoli aziendali in movimento attraverso un com-puter, un palmare o un telefono cellulare.

Meno costi, più benefici A descrivere queste innovative tecnologie di controllo in mobi-lità è il Dott. Lavenuta, Diretto-re Generale di Mac&Nil. Grazie a questi semplice dispositivi è

possibile comunicare con l’au-toveicolo, localizzarlo e visua-lizzarlo in tempo reale su map-pe cartografi che satellitari. Un “angelo della strada” polifunzio-nale che permette, attraverso il Servizio Scatola Nera, l’assegna-zione dei punti di carico e scari-co, il controllo dei parametri del mezzo (temperatura, pressio-ne gomme, consumi), delle rot-

te programmate, delle soste e dei parcheggi, della temperatu-ra del vano frigo, la tracciabili-tà dei prodotti agroalimentari e il controllo del consumo di car-burante, che rappresenta circa il 20% della spesa complessiva della fl otta aziendale. Inoltre, tra i benefi ci ottenuti dall’uti-lizzo di questo dispositivo, il 70% delle aziende calcola una ri-duzione dei costi, il 68% stima un aumento del livello del ser-vizio e il 14% un miglioramento dell’immagine aziendale.

La sicurezza a basso costo Con la funzione “Allarme”, un sms allerta automaticamente il fl eet manager nel caso in cui l’autoveicolo superi una soglia di velocità predefi nita o fuorie-sca da un’area territoriale pre-stabilita.

”tra i benefi ci ottenuti dall’utilizzo di questo dispositivo, il 70% delle aziende calco-la una riduzione dei costi, il 68% stima un aumento del livello del servizio e il 14% un mi-glioramento dell’imma-gine aziendale”

Nicola Lavenutadirettore Generale di Mac&nil.

è l’ultimo nato in casa Buongiorno, leader nell’off erta di servizi e soluzioni per la mobile connected life: si chiama Cashlog e permette di eff ettuare pagamenti per l’acquisto di beni o servizi digitali utilizzando il telefono cellulare e facendo addebitare l’importo sul credito telefonico della sim. Cashlog è la risposta a una domanda sempre più evidente del mercato: il settore dei mobile payments (che include sia mobile commerce che money transfer) è in crescita esponen-ziale e secondo le stime dell’ultima ricerca in argomento (Juniper, luglio 2011) si stima per il 2011 un volume di transazioni pari a 240 miliardi di dollari, valore che nel 2015 è destinato a raggiungere i 670 miliardi.Queste previsioni di crescita si spiegano guardando ad alcuni dati generali: “Oggi, nei 36 Paesi più sviluppati, le carte di credito e debito sono utilizzate solo per il 25% dei pagamenti, mentre il rimanente 75% è ancora eff ettuato attraverso cash - spiega Matteo Montan, Head of New Business di Buongiorno SpA - Se poi consideriamo che la penetrazione delle carte di credito varia a seconda dei Paesi dallo zero al 50% mentre quella dei telefoni va dal 100 al 200% (molti hanno più di un cellulare), capiamo subito le enormi potenzialità di sviluppo di questo settore, che già ora può far leva su cinque miliardi di te-lefonini, evoluti da mezzo di comunicazione a strumento fondamentale nella nostra vita quotidiana”.Numerosi e diversi tra loro i beni e i servizi digitali che possono essere acqui-stati con Cashlog: musica, libri, giornali, giochi, annunci economici, accesso a servizi on line (dai social network, ai servizi di incontri). Il settore del digitale, infatti, secondo le stime tra 4 anni rappresenterà oltre il 40% del complessivo mercato dei mobile payments e presto si aprirà a nuove tipologie di servizi, primo fra tutti il ticketing.

Ma quali sono i vantaggi del m-payment?“Per gli esercenti, i vantaggi sono immediati: la possibilità di fare pagare in modo semplice e in mobilità attraverso il telefonino consente di attrarre quei clienti che non posseggono o non vogliono usare la carta di credito, e di mol-tiplicare le occasioni di utilizzo; per l’utente, il vantaggio è quello di avere una

modalità di pagamento semplice, immediata, sempre disponibile e sotto con-trollo”.Buongiorno dispone di importanti asset che consentono di formulare un’of-ferta molto competitiva: “L’essere l’azienda numero uno al mondo nel settore del mobile content, avere strette relazioni con oltre 130 operatori ci consen-te di off rire agli esercenti condizioni economiche estremamente vantaggiose in termini di pay out e una forte copertura internazionale, e di proporre so-luzioni di acquisto semplifi cate (2 clicks to buy) che convertono fi no al 30% meglio dei fl ussi standard implementati dalla concorrenza - prosegue Matteo Montan – L’altro vantaggio di Cashlog per i merchants è la semplicità di inte-grazione e l’elevata qualità di servizio in termini di reporting e controllo delle transazioni”. Cashlog incontra un crescente successo: lanciato prima dell’estate in Italia, dove è off erto agli esercenti in bundle con le soluzioni di pagamento di Carta-Sì, oggi conta già 15 i merchant che lo utilizzano come strumento di pagamen-to: “La nostra strategia, conclude Montan, prevede una rapida espansione in-ternazionale: dallo scorso agosto siamo presenti in Spagna e Germania entro novembre saremo in Francia, e a seguire lanceremo in Russia, Stati Uniti e UK”.

MATTEO MONTANHead of New BusinessBuongiorno Spa

Con Buongiorno fai acquisti con il tuo cellulare

Mobile · 5uno speciale realizzato da Mediaplanet

NeWSuno speciale realizzato da Mediaplanet

3interrogate le vostre fl otte aziendali

IDEA

REMOTE ANGEL FLEET è il dispositivo ideato da MAC&NIL per controllare e gestire gli autoveicoli in movimento in modo più economico, rapido ed effi -cace. è in grado di rilevare dati di localizzazione satelli-tare GPS e di trasmetterli via GSM o GPRS. Il kit prevede un Modulo GSM/GPRS/GPS munito di una SIM per la trasmissione GPRS, un’an-tenna GPS e i cavi per il collegamento alla batteria dell’autoveicolo. Il sistema consente di verifi care gior-nalmente la velocità, i per-corsi, le soste eff ettuate dal mezzo, collegandosi diret-tamente in internet o attra-verso telefono cellulare con GPS integrato.

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6 · Mobile uno speciale realizzato da Mediaplanet

NeWS

“Investire oggi nel Cloud Compu-ting è una scelta fondamentale e un’opportunità irrinunciabile per le aziende di qualsiasi dimensio-ne” aff erma Silvia Candiani, Di-rettore Marketing e Operations di Microsoft Italia.

Con il termine Cloud Computing si intende l’insieme delle tecno-logie informatiche distribuite in remoto attraverso Internet, ac-cessibili da diff erenti dispositivi e punti di accesso. Non si tratta di un elemento di rottura con il pas-sato ma rappresenta realmente una grande opportunità. “È que-sta a nostro avviso l’essenza rivo-luzionaria del Cloud Computing, che sarà la parola d’ordine delle imprese nei prossimi anni.”- riba-disce Silvia Candiani con la quale approfondiamo l’argomento sot-to diff erenti aspetti partendo dai benefi ci per il Sistema Paese, pas-sando dalle opportunità di cresci-ta per le Piccole e Medie Imprese e arrivando all’unicità dell’off erta di Microsoft in questo ambito.

“Inizierei parlando dei vantaggi che questa tecnologia può off rire

al Paese nell’ottica dello svilup-po economico e della creazione di nuovi posti di lavoro.“ aff erma Candiani. “Uno studio dell’Uni-versità di Venezia, aff erma che il Cloud computing potrebbe ave-re un impatto signifi cativo per la generazione di nuove imprese proprio in Italia, con 81.000 nuo-ve entità. Sempre in base a questa ricerca, la sua adozione creereb-be nei prossimi anni fi no a 1 mi-lione di posti di lavoro nelle PMI nella sola Europa con un aumen-to dell’occupazione in un range compreso tra lo 0,3 e lo 0,6%”con-tinua Candiani.

Per alimentare questa crescita oc-corre aiutare le PMI e stimolarle ad investire in innovazione per aumentare la loro competitività . Il solo cloud può produrre fi no a 0,3 punti di PIL grazie al fatto che

accelera i processi di innovazione di molte aziende.Il Cloud Computing è anche una grande leva competitiva per le aziende che hanno l’opportunità di accedere in modo semplice al-la tecnologia senza grandi inve-stimenti. L’evoluzione dei modelli di eroga-zione e fruizione rende piu’ facile l’accesso alle tecnologie anche e soprattutto per le piccole impre-se: Internet è la piattaforma sulla quale si costruisce un nuovo mo-do di fare impresa.

Il Cloud rimuove effi cacemen-te le barriere economiche-cultu-rali che impediscono alle PMI di crescere. Inoltre consente di ri-sparmiare sui costi fi ssi derivan-ti dall’adozione di tecnologie HW e SW , trasformandoli in variabi-li riducendo i vincoli tecnologi-ci associati a politiche di crescita organizzativa o di internaziona-lizzazione su mercati emergen-ti, elemento cruciale nelle econo-mie come quella italiana in cui le aziende più piccole hanno un ruolo maggiore nella struttura produttiva.

SilviaCandianidirettore Marketing e operations Microsoft italia.

IL CLOUD AL SERVIZIO DELLE PMI

4IDEA

Il mondo del cloud computing ha margini di espansione praticamente illimi-tati. Ne è convinto Paolo Angelucci, che dal 2009 presiede Assinform, la più grande associazione italiana del settore IT, con 500 soci tra diretti e indiretti, tra i quali tutti i principali player del settore: ”Nei prossimi quattro anni, spiega,

si stima che il fatturato delle imprese che utilizzeranno il cloud compu-ting sia destinato a passare da 130 a 450 milioni di euro”. Sono tre, secondo Paolo Angelucci i punti di forza delle infrastrutture di cloud computing: “In primo luogo, il cloud computing è economico: tutti gli utenti possono usufruire di servizi e applicazioni evoluti, a costi estre-mamente contenuti; la seconda prerogativa di queste infrastrutture è la possibilità di accedere a questi servizi senza limitazioni temporali o

condizionamenti di spazio, mentre il terzo punto di forza è costituito dalla rapidità operativa delle applicazioni in cloud”. Ad avvantaggiarsi

della diff usione del cloud computing sarà tutto il sistema delle imprese, ma in particolar modo quelle di dimensioni minori (che in Italia, tra l’al-tro, costituiscono un segmento rilevante dell’economia nazionale), che

potranno evitare di sostenere i costi relativi all’hardware e alle licenze

software, pagando invece le risorse di calcolo e di storage con il budget delle spese correnti e della manutenzione, sulla base delle loro reali necessità. Una volta completato l’utilizzo, le risorse saranno restituite al cloud e l’utente pa-gherà solo quanto ha eff ettivamente impiegato: “Il cloud computing apre spazi infi niti alle imprese, prosegue Paolo Angelucci, in quanto permette a ognuno di concentrarsi sul proprio core business, ricorrendo a infrastrutture esterne per quanto riguarda il document management, l’amministrazione, la gestione e l’or-ganizzazione aziendale, lo storage di tutti i tipi di dato”.Ma quali sono i principali problemi che incontra oggi la diff usione del cloud computing? “Le problematiche più urgenti, risponde Angelucci, non sono di carattere tecno-logico ma normativo: le leggi che regolano questa materia sono infatti arretrate e vincolanti, come quelle che prevedono che i dati in cloud debbano obbligato-riamente risiedere in server situati entro i confi ni dell’Unione Europea”.“Un secondo problema, conclude Paolo Angelucci, è da ricercarsi nella diff usio-ne ancora insuffi ciente delle fi bre ottiche: è evidente che non è facile realizzare infrastrutture di cloud computing senza una connettività adeguata”.

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Mobile · 7uno speciale realizzato da Mediaplanet

FOTO: ISTOCKPHOTO

Il Cloud è il vero motore dell’ inno-vazione: off re alle organizzazioni gli strumenti per realizzare nuo-ve idee, processi organizzativi, of-ferte di prodotti e servizi. Vengo-no così superate le tradizionali barriere verso i sistemi informa-tivi, quali i tempi, i costi e la com-plessità, così che le aziende possa-no meglio concentrarsi sulla pro-pria missione strategica. Grazie al Cloud anche le piccole aziende possono finalmente beneficia-re dell’infrastruttura delle gran-di senza investire budget signifi -cativi. Inoltre, i responsabili delle infrastrutture tecnologiche pos-sono “liberare” risorse in favore dell’innovazione, anzichè conti-nuare a dedicare la gran parte del budget per il solo mantenimento delle infrastrutture esistenti.

“Proprio tenendo conto del-lo scenario italiano, crediamo che il Cloud rappresenti davve-ro un’opportunità irrinunciabi-le soprattutto per le PMI” aff er-ma Candiani. Secondo l’Istat, in Italia infatti le PMI sono 4,2 mi-lioni, rappresentano circa il 99% delle aziende e realizzano il 70% del PIL totale. I loro investimenti in IT però fi no ad oggi sono tra i più bassi in Europa.

“Questo perché è mancato un in-vestimento costante nelle tecno-logie e non è stato compreso che

l’IT è una leva fondamentale di produttività, non un costo” spiega Candiani. Come possono le PMI, che hanno scarsa cultura nell’am-bito IT e che, nella maggior parte dei casi non dispongono di un di-partimento IT, a fare la scelta giu-sta nel Cloud? Silvia Candiani:“In Italia esiste un ecosistema di im-prese IT con un ruolo fondamen-tale nella diff usione del Cloud e sulle quali Microsoft investe mol-to e ne sostiene lo sviluppo; il loro ruolo è destinato a crescere, gra-zie al Cloud Computing, dato che consentirà di sviluppare nuove applicazioni disegnate sulle ne-cessità delle PMI.”

Per citare un caso specifi co di scelta e adozione del Cloud Com-puting pensiamo ad Artsana che ha adottato il Cloud Computing perchè convinta dell’importanza dell’investimento.“La scelta che Artsana ha fatto verso il Cloud è nata principalmente dall’esigen-za di semplifi care la nostra infra-struttura e contemporaneamen-te di risparmiare sui costi dell’IT”, aff erma Paolo Sassi Group IT Di-rector, Artsana Group. La prece-dente gestione dei sistemi di po-sta elettronica era infatti onerosa in termini di risorse e tempi dedi-cati, mentre oggi, grazie ad Offi -ce 365 abbiamo ottimizzato la ge-stione, semplifi candola notevol-mente”.

Ridurre i costi semplifi candole infrastrutture

“ad oggi si stima che l’80% degli investimenti in it

è dedicato alla manutenzione

dei sistemi esistenti, mentre con il Cloud tali

investimenti possono

essere dedicati all’innovazione”

NeWS

La nuova stella nascente nel mondo della telefonia mobile e fi ssa si chiama Invio-Franchising, un'ottima opportunità per chi desidera aprire un negozio in franchising. Il progetto nasce da una consolidata e pluriennale esperienza nel mondo dell’elettronica e si sta dimostrando già un successo: pochi mesi di vita e i punti vendita stanno diff on-dendosi rapidamente, grazie all'opportunità di affi liarsi con la soluzione “chiavi in mano” senza royalty mensile. L'importo richiesto per l'apertura di un negozio di circa 30/40 mq è di Euro 28000,00 + IVA, incluso banconi e vetrine per il totale arredamento, computer portatile, stampante, fax e software gestionale, l'insegna con il logo in comodato d'uso, la pubblicità per la nuova apertura, cellulari nuovi, schede di attivazione e acces-sori di ogni altro tipo per l'allestimento. Inoltre, assistenza 24h su 24h trami-

te call center e l'esclusività delle aree di apertura.Presso i punti vendita i clienti possono scegliere tra una vasta gamma di

articoli: accessori di ogni tipo (lettori mp3, mp4, navigatori, fotoca-mere, videocamere, computer portatile, tv lcd, psp, nintendo wii

e molto altro ancora), ricariche, attivazioni di contratti nuovi o con portabilità (Vodafone, Tim, Wind e Tre), contratti per la casa e l'uffi cio (Telecom, Infostrada, Sky, Mediaset Premiume Fastweb), assistenza tecnica per per riparazione dei cellulari e ritiro o permuta dell’usato con pagamento in contanti, ma

anche la sostituzione degli accessori in caso di mal funziona-mento, senza limite di tempo. E ogni mese, grandi off erte e pro-

mozioni. Davvero un'occasione da non perdere, sia per i clienti sia per coloro che desiderano creare una propria opportunità di business.

InvioFranchising, un astro nascente nel Mondo della Telefonia

in franchising. Il progetto nasce da una consolidata e pluriennale esperienza nel mondo dell’elettronica e si sta dimostrando già

gestionale, l'insegna con il logo in comodato d'uso, la pubblicità per la nuova apertura, cellulari nuovi, schede di attivazione e acces-

articoli: accessori di ogni tipo (lettori mp3, mp4, navigatori, fotoca-mere, videocamere, computer portatile, tv lcd, psp, nintendo wii

mento, senza limite di tempo. E ogni mese, grandi off erte e pro-mozioni. Davvero un'occasione da non perdere, sia per i clienti sia per

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8 · Mobile uno speciale realizzato da Mediaplanet

Per il mondo dell’Information Technology il Cloud Computing può rappresentare oggi un’oppor-tunità di incontro o, al contrario, una grande “torre di Babele”. Con il termine Cloud, infatti, vengono qualifi cate soluzioni molto diff e-renti che in comune hanno a vol-te solo il concetto, potente ma di per sé certo non nuovo, dell’acces-so a risorse Informatiche attra-verso la rete.

Si tratta in realtà di una trasfor-mazione epocale che, spinta dal-la progressiva consumerizzazio-ne dell’informatica, è destinata a sconvolgere nel profondo il setto-re cambiando i rapporti di forza e le competenze stesse di chi si oc-cupa di ICT. Grazie al cloud com-puter progetti che richiedevano mesi di lavoro e ingenti investi-menti, potranno essere realizzati in pochi giorni e pagati solo in ba-se all’uso.

A livello internazionale, pur con una certa dose di prudenza le-gata al periodo di crisi, l’off erta si sta progressivamente adeguan-do: da una parte i leader tradizio-nali dell’hardware e del software hanno affi ancato alla propria of-ferta servizi “in the cloud” in gra-do di sostituirla o complemen-

tarla, dall’altra stano emergendo nuovi attori che, sfi dando i mo-delli tradizionali, propongono un’off erta completamente cloud. Gli operatori delle telecomuni-cazioni, infi ne, forti del loro con-trollo sulla rete, e spinti dai pro-blemi congiunturali che il loro settore attraversa, cercano di am-pliare il proprio portafoglio di of-ferta verso il cloud per conquista-re una fetta della nuova industria dell’ICT.

L’Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Mila-no ha coinvolto quest’anno 168 tra le principali Aziende italiane ed oltre 30 Operatori dell’Off erta, per comprendere la rilevanza del fenomeno nel nostro Paese. Ne emerge che 2 aziende su 3 consi-derano il Cloud un fenomeno di-rompente in grado di cambiare il modo in cui le aziende concepi-scono l’Informatica e gran parte delle aziende di medie e grandi di-mensioni sta già sperimentando questi servizi: il 63% delle azien-de censite, in particolare, dichia-ra di fruire di almeno un softwa-re in modalità Software as a Servi-ce (SaaS) e il 49% di avere almeno una risorse hardware in modalità Infrastucture as a Service (IaaS).

Quando dalla semplice speri-mentazione, però, si passa ad ana-lizzare la rilevanza dei servizi e la loro concreta maturità, ci si rende conto di come il Cloud sia un fe-nomeno ancora ai suoi albori.

In termini di applicazioni sof-tware ci si limita nalla maggior parte dei casi a sistemi di posta elettronica, comunicazione e col-laborazione unifi cata, o di gestio-ne delle risorse umane, applica-zioni che, pur rilevanti, si carat-terizzano per esigenze modeste di personalizzazione ed integrazio-ne con il resto del Sistema Infor-mativo, del quale non cambiano sostanzialmente la natura. In ter-mini di hardware, invece, le ap-plicazioni Cloud riguardano per lo più di capacità elaborativa e di Storage utilizzate in modo com-plementare all’infrastruttura tra-dizionale e soprattutto per gestire dati ed applicazioni ritenute non critiche per il business.

L’elefante dunque ha partorito il topolino? Non secondo la mag-gior parte degli esperti della do-manda e dell’off erta, che ritengo-no che il cloud sia un occasione di innovazione da non perdere. Le barriere che oggi limitano il dif-fondersi di modelli Cloud sono la

limitata disponibilità della rete a banda larga (vero miraggio per una parte ancora troppo ampia del nostro territorio), la diffi coltà di misurare e assicurare i livelli di servizio e la chiarezza e affi da-bilità di un’off erta ritenuta anco-ra immatura. Rimangono poi par-zialmente irrisolte questioni rela-tive alla sicurezza dei dati ed alla privacy.

Sono barriere da aff rontare e ri-solvere perché le nostre imprese non perdano l’ennesimo appun-tamento con l’innovazione recu-perando parte dello svantaggio accumulato in anni di ritardati investimenti. Anche per la Pub-blica Amministrazione, infi ne, il Cloud potrà rappresentare un’op-portunità laddove l’attenzione al tema dell’effi cienza e del conteni-mento dei costi, riuscirà a preva-lere sul localismo e clientelismo. In questo ambito più che al sorge-re di un’unica rete di servizi per la PA, potranno aff ermarsi modelli di erogazione di servizi condivi-si da parte di enti a livello provin-ciale e regionale, per fornire servi-zi standard e condivisi alle realtà locali, come ad esempio i comu-ni e, in ambito sanitario, le Asl e le aziende ospedaliere.

NeWSuno speciale realizzato da Mediaplanet

5IDEA

il Cloud computing nel futuro dell’italia

Con HDS il progetto parte dai risultatiEra febbraio 2009 quando l’Università di Berkeley pubblicò un docu-mento basilare sul tema del cloud computing, descrivendolo come un’idea innovativa per vendere il software in modalità più “attraente”, cioè come servizio.A distanza di oltre due anni, però, la diff usione di questo nuovo modello è in parte ancora ostacolata dalla diffi coltà, per i clienti, di valutarne preventivamente e in maniera certa i reali vantaggi eco-nomici. Ebbene, da oltre tre anni, Hitachi Data Systems utilizza la componente degli Storage Economics, grazie alla quale è possibile individuare, già in fase di pre-vendita, quanti e quali saranno i benefi -ci dei progetti legati allo storage, come quelli di cloud computing. La metodologia sviluppata da HDS - e utilizzata anche internamente - è composta da una serie di servizi e strumenti che, attraverso l’esame di oltre trenta diversi centri di costo, consentono alle aziende di com-

prendere al meglio le proprie esigenze, con l’obiettivo

di migliorare il ritorno sull’investimento.

Una volta defi nite le caratteristiche del progetto e i risultati attesi, HDS può contare poi su personale tecnico interno - altamente specializzato sulle tematiche del cloud computing - in grado di seguire tutte le fasi di implementazione e di ottimizzare l’utilizzo delle diverse soluzioni che compongono l’off erta.Grazie all’appartenenza a un grande colosso industriale mul-tinazionale - il Gruppo Hitachi-, inoltre, HDS è in grado di fornire soluzioni “chiavi in mano” che tengono conto non solo della componente IT, ma anche di quella infrastrut-turale, realizzando effi cienti impianti di air conditioning e air cooling per i data center.“Il mercato italiano riveste una particolare importanza nelle strategie di HDS ed è in quest’ottica che abbiamo avviato una signifi cativa politica di investimenti volta alla defi nizione di off erte di data center cloud computing congiunte con system integrator, così come all’acquisizione di data center da gestire direttamente”.

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Autodesk verso la progettazione “Cloud”:infi nite capacità di calcolo e simulazione per tutti gli utenti

Massimo Guerini, Autodesk Country Representative Italy, illustra potenzialità e scenari futuri delle tecnologie Cloud-based

Che impatto può avere il Cloud Computing sulle software house?I servizi Cloud-based sono destinati a diventare lo standard per tutte le applicazioni informatiche. Il cloud computing sta letteralmente modifi cando gli assetti del mercato IT, creando nuove opportunità per le aziende e catalizzando maggiore attenzione ver-so le strategie volte al cambiamento. Già da alcuni anni in Autodesk si parla di infi nite computing per sottolineare le pres-soché infi nite capacità di calcolo e simulazione off erte da queste nuove tecnologie rispetto all’analisi computazionale tradizionale. Siamo abituati a ricevere i software di progettazione su DVD e installarli successiva-mente sulle nostre workstation, ma da anni ormai l’industria del software sta svilup-pando piattaforme tecnologiche che elimineranno non solo la necessità di spedire scatole su scatole, ma anche quella di installare i software sui computer degli utenti. Si prevede che almeno alcuni dei principali programmi di progettazione verranno ese-guiti su potenti server remoti, accessibili tramite browser Web o adottando una piccola applet dedicata sul computer del cliente.

Che cosa sta facendo Autodesk nell’ambito del cloud computing? Da oltre 30 anni, Autodesk è impegnata a rendere le tecnologie di progettazione sem-pre più accessibili. Ha incominciato con il lancio di AutoCAD, che ha reso possibile il di-segno professionale sul personal computer e oggi può avvalersi del cloud computing e delle piattaforme mobili per off rire alle realtà produttive di ogni dimensione accesso alle più avanzate tecnologie di visualizzazione, simulazione, analisi e collaborazione. Le piattaforme web e mobili ci hanno permesso di soddisfare anche un’utenza in co-stante crescita costituita da semplici appassionati, utenti domestici e studenti, grazie ad applicazioni consumer come SketchBook Pro e Mobile (che nella versione per iPad

ha registrato 3 milioni di download), Homestyler e TinkerBox. Ad oggi Autodesk è in grado di off rire 16 fra progetti e prodotti Cloud-based, fra cui applicazioni per l’architettura e le analisi energetiche (Project Neon, Project Nitrous, Project Vasari) o strumenti per i settori automotive e transportation (Inventor Fusion Technology, Inventor Optimization).In chiave Cloud sono state concepite anche le nuove Suite 2012, che riuniscono in convenienti pacchetti gruppi di prodotti complementari dedicati all’edilizia, alle infra-strutture, all’industria manifatturiera e al visual design.

Quale evoluzione prevede per le applicazioni Cloud-based?I servizi online estendono il valore del desktop e cambiano il modo in cui i clienti uti-lizzano le applicazioni. E’ una trasformazione importante, che crea nuovo valore per i clienti, riduce i costi di deployment e vendita, elimina le complessità di acquisto e valorizza l’utilizzo di un portafoglio esteso di prodotti.Le applicazioni Cloud sono agli albori, ma, come sta dimostrando Autodesk, vi sono aree chiave in cui attualmente è possibile utilizzare il Web per usufruire di programmi di progettazione. I progetti presenti su Autodesk Labs (http://labs.autodesk.com/) rap-presentano un’ottima anticipazione dei cambiamenti che potranno avvenire in futuro e che potrebbero trasformare per sempre le modalità di utilizzo, implementazione e i relativi costi dei software di progettazione. Nei prossimi mesi Autodesk ha in programma di introdurre nuovi servizi basati sulla tecnologia cloud, per fornire ai clienti sempre maggiore mobilità, nuove funzionalità e capacità di calcolo per aff rontare al meglio i processi di progettazione e ingegnerizza-zione. Grazie al cloud, le aziende di ogni dimensione, potranno rispondere alle prossi-me sfi de dettate dal mercato, immaginando un mondo progettato in modo migliore.

www.autodesk.it

Mobile · 9uno speciale realizzato da Mediaplanet

Il cloud computing in primo luogo riduce la complessità che l’utente deve gestire. Dati, servi-zi e applicazioni sono disponibili tramite la rete, pertanto sono in primo luogo i provider e i fornito-ri di servizi ad occuparsi della ge-stione e del funzionamento dei sistemi e della loro protezione. L’utente può utilizzare device più “leggeri”, come gli smartphone ad esempio, per fruire di ogni genere di contenuto e svolgere operazio-ni complesse perché la Rete oggi è sempre più potente e sicura. Tutto questo è possibile però solo a una condizione: disporre di una conessione web in banda larga, di qualità, sempre attiva e bidirezio-nale, ovvero capace di garantire prestazioni eguali sia nella rice-zione sia nell’invio dei dati. Solo così la nuvola è sempre accessibi-le e si può utilizzare liberamente, cogliendone tutti i vantaggi. Purtroppo in Italia connessioni di questo tipo sono ancora trop-

po poco diff use: e dove esse man-cano, parlare di Cloud ha meno senso.

Differenza a livello di si-curezza per archiviazione dati su pc e su web Ormai il mondo dei nostri com-puter e tutto ciò che sta nella re-te sono interconnessi; di conse-guenza, la sicurezza dei dati è una questione da aff rontare nel suo insieme, a prescindere da dove essi si trovino. Contano i corretti comportamenti di protezione, sia del proprio PC sia della propria attività in rete, ed è importante affi darsi fornitori che applichino a loro volta le misure necessarie. L’archiviazione su web pone piut-tosto maggiori problemi di dispo-nibilità: il contenuto è disponibi-le solo se è possibile connettersi ad esso e scaricarlo o visualizzar-lo. Ecco perché sono così impor-tanti la qualità, l’affi dabilità e la bidirezionalità della rete: se que-

sti requisiti mancano, diventa impossibile ad esempio fruire di contenuti ormai usati tutti i gior-ni da persone e aziende quali il vi-deo o i servizi interattivi.

Novità a livello di sicurez-za per servizi CloudTutti i principali player del set-tore IT si stanno muovendo per adeguare la sicurezza dei servizi e delle infrastrutture informatiche alle esigenze della “nuvola”. È un

problema percepito soprattutto dalle aziende: esse temono che operare in un contesto così aper-to, virtualizzato e dinamico renda più vulnerabili ad attacchi e de-vono fare i conti con le loro policy di sicurezza e con le procedure or-ganizzative.Per questo le ultime novità sul mercato aff rontano in particola-re il tema della cybersecurity. Co-me Cisco di recente ci siamo con-centrati sulla protezione in parti-colare dagli attacchi mirati, oggi sempre più pericolosi; integria-mo queste soluzioni nelle infra-strutture dedicate al cloud, che si basano sui nostri sistemi Uni-fi ed Computing System e su una architettura di rete sicura in ogni suo punto e “senza confi ni”, ovve-ro capace di garantire il massimo della qualità a prescindere da de-vice, tipo di accesso alla rete, tipo di operatività.

DAVID BEVILACQUAAmministratore Delegatodi Cisco Italia.

NeWS

Riduzione dei costi:

1Utilizzare software “in the cloud” riduce l’in-vestimento

Accesso ai servizi:

2Lavora sui tuoi docu-menti via web, da casa o in qualsiasi altro luogo

Costi di supporto inferiori:

3Versioni sempre ag-giornate dei program-mi, senza bisogno di

supporto IT.

Riduzione dei rischi:La sicurezza dei dati é un problema del ho-sting provider.

in nUMeRi

3

uno speciale realizzato da Mediaplanet

6i vantaggi del cloud per gli utenti

Perchè Cloud Computing

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IDEA

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10 · Mobile uno speciale realizzato da Mediaplanet

Una dimensione “micro” delle celle della rete mobile, al servi-zio anche di singole abitazioni, aziende, comunità, istituzioni. Ora è la volta delle “microcel-le”, anzi delle “femto celle”, co-sì piccole da poter essere utiliz-zate anche in casa ed in luoghi disagiati: basta collegarsi al ro-uter Adsl da una parte e conti-nuare a utilizzare il cellulare dall’altra. Ci sono stazioni per uso domestico, altre più poten-ti per un uffi cio, un’azienda, un luogo pubblico.

Proprio facendo leva sul carat-tere “ultrafi ne” di queste celle, si sta aprendo un nuovo scena-rio: quello di servizi basati sul-la localizzazione e proprio l’Ita-lia farà da battistrada. In occa-sione del Femtocell Forum che si è svolto a Londra lo scorso giugno, Telecom Italia ha con-cluso con Alcatel-Lucent il pri-mo accordo mondiale per l’uti-

lizzo di questa piattaforma per sviluppare nuovi servizi, per i quali si avvarrà anche della collaborazione di Accenture.

Il vantaggio della “femto”, in-fatti, è proprio quello di rea-lizzare una copertura locale e quindi di portare in modo spe-cifi co dei servizi agli utenti che sono in quell’area e solo a loro. Un potenziale che gli operatori non intendono farsi sfuggire. Le possibilità sono in pratica li-mitate solo dalla creatività. Per esempio, i clienti di un’area di servizio autostradale potreb-bero ricevere informazioni sul traffi co, quelli di un albergo la segnalazione di eventi e mani-festazioni.

Anche nei servizi pubblici pos-sono esserci applicazioni di ri-lievo: chi arriva all’ingresso di un ospedale potrebbe essere guidato al pronto soccorso o ri-

cevere informazioni su orari e prestazioni. Il potenziale cre-sce ulteriormente con un’ap-plicazione in grado di ricono-scere la scheda Sim d’origine (più o meno come già oggi av-viene in modo indiff erenziato quando varchiamo il confi ne di un paese e siamo ricono-sciuti da una nuova cel-la). All’ingresso di un istituto scolasti-co o di un cam-pus universita-rio gli studen-ti potrebbero ricevere in-formazioni di servizio.

I visitatori di un mu-seo potreb-bero invece ricevere in-formazioni sui prezzi, le singo-

le esposizioni, aree tematiche. L’interesse è evidentemente notevole anche sotto il profi lo commerciale, per la possibilità di informare i clienti nelle vi-cinanze di particolari off erte e promozioni.

NeWS

il servizio cellulare su misurain BReve

I provider dei servizi Cloud de-vono rispettare lo standard per il Sistema di Gestione della Si-curezza Informatica (Iso27001) ed essere conformi con lo stan-dard di Audit delle Service Or-ganization (Sas70) garanten-do le basi per gli audit di ter-ze parti e rispettare i principi dell’Ocse in materia di sicurez-za delle informazioni e dei si-stemi di rete. Per questo devo-no adattare i sistemi ai requi-siti di conformità, e devono comunicare dove risiedono i dati, non escluse le copie di backup e le modalità di loro archiviazione, garantendo il

diritto di eff ettuare controlli su richiesta, visto che la legi-slazione é in continuo cambia-mento.

“Si parla diff usamente del cloud computing come di una realtà avveniri-stica che riguarda il futuro: non ci stiamo rendendo conto che per molti versi è già il nostro presente.”. Secondo Gastone Nencini, Senior Technical Manager South Europe di Trend Micro Italia, azienda leader nel campo del-la protezione dei dati, “sono molte le situazioni in cui stiamo già usando il cloud, senza rendercene conto; un primo esempio sono le applicazioni di Image Storage, che consentono di immagazzinare e condividere immagini; oppure i Drop Box, che off rono fi no a due giga di spazio per depositare al di fuori del nostro sistema tutti i dati che vogliamo; anche Facebook e gli altri social network possono in certo qual modo essere considerati in the cloud”.Ma qual è la diff erenza tra il concetto di cloud e quello di web? “La distinzione esiste, rispon-de Nencini, anche se è sottile: schematizzando, possiamo dire che, per quanto riguarda il web, si tratta di applicazioni che possono essere uti-lizzate grazie alla capacità del nostro browser, mentre invece il cloud computing comporta l’utilizzo di aree, applicazioni o servizi messi a disposizione in uno spazio non nostro”.“Il principale problema connesso con il cloud è la sicurezza, prosegue Nen-cini, perché quasi sempre non si sa dove fi niscono le nostre informazioni, chi vi può avere accesso e l’uso che ne può voler fare; qualche garanzia in più si può avere quando il provider è registrato in un paese europeo e dovrebbe quindi essere soggetto alle normative comunitarie in materia di privacy; ma anche in questo caso, se i servizi vengono subappaltati a ope-ratori esterni all’Unione Europea, l’utente non è assolutamente garantito”.Si tratta di un problema destinato a divenire cruciale: “Sono sempre più frequenti i casi di grandi imprese, conferma Nencini, che per contenere

il costo del traffi co di posta elettronica, limitano il peso dei messaggi dei loro dipendenti, sia in uscita che soprattutto in entrata: spesso quindi, per trasferire attachment particolarmente voluminosi, si ricorre al deposito su uno storage esterno, dove possono essere reperiti, scaricati e utilizzati”. An-che in questo caso però è evidente che è necessario avere un sistema di protezione.Per venire incontro all’esigenza di utilizzare il cloud in modo sicuro, la tec-nologia off re già diverse opzioni: “In primo luogo, spiega Nencini, sono sul mercato sistemi di protezione basati sulla possibilità di crittografare i dati

depositati: quando si spediscono le informazioni, queste sono cifrate con algoritmi e solo il proprie-tario è autorizzato a cedere ai propri interlocutori la chiave per eff ettuare la decrittazione; un’altra applicazione, sempre basata sulla crittografi a, ri-guarda invece l’email, in quanto consente a due utenti specifi ci di scambiarsi reciprocamente messaggi che solo essi potranno leggere; infi ne, vi sono software messi a punto per garantire la

sicurezza ad ambienti virtuali utilizzando il cloud come una sorta di com-puter virtuale”.Secondo Nencini l’esplosione del cloud computing è questione di poco tempo: “Il cloud computing nel breve periodo è destinato a diff ondersi in misura esponenziale, sostiene, in quanto off re enormi possibilità a costi as-sai più contenuti; a benefi ciarne saranno sia le imprese che gli utenti dome-stici, che sempre più ne utilizzeranno le straordinarie prerogative” “Tuttavia, conclude Nencini, chi si accosta al cloud computing deve sem-pre avere un approccio consapevole e cosciente delle regole che devono essere osservate, per proteggere e tutelare la privacy e la sicurezza proprie e dei propri partner professionali e personali”.

IL CLOUD E LA SICUREZZA

viene in modo indiff erenziato quando varchiamo il confi ne di un paese e siamo ricono-sciuti da una nuova cel-la). All’ingresso di un istituto scolasti-co o di un cam-pus universita-rio gli studen-ti potrebbero ricevere in-formazioni di servizio.

I visitatori di un mu-seo potreb-bero invece ricevere in-formazioni sui prezzi, le singo-

promozioni. il Sistema di Gestione della Si-curezza Informatica (Iso27001) ed essere conformi con lo stan-dard di Audit delle Service Or-ganization (Sas70) garanten-do le basi per gli audit di ter-ze parti e rispettare i principi dell’Ocse in materia di sicurez-za delle informazioni e dei si-stemi di rete. Per questo devo-no adattare i sistemi ai requi-siti di conformità, e devono comunicare dove risiedono i dati, non escluse le copie di backup e le modalità di loro archiviazione, garantendo il

diritto di eff ettuare controlli su richiesta, visto che la legi-slazione é in continuo cambia-mento.

IL CLOUD E LA SICUREZZA

uno speciale realizzato da Mediaplanet

il servizio cellulare su misura

IDEA

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Mobile · 11uno speciale realizzato da Mediaplanet

Si chiama Augmented Reality, Realtà Aumentata, ed è la nuova frontiera della comunicazione di-gitale. Si tratta, come spiega Ema-nuele Borasio, fondatore e CEO di G-maps, una delle realtà più dina-miche e avanzate in questo setto-re, di una tecnologia che sovrap-pone a un’immagine reale, ele-menti artifi ciali inerenti a quan-to inquadrato. Puntando il tele-fono o il tablet verso un elemen-to dell’ambiente circostante, il browser installato sul dispositivo sovrapporrà all’immagine ripresa una serie di informazioni. La realtà aumentata è uno stru-mento in grado di potenziare la

percezione della realtà osservata, con la fotocamera del cellulare si generano contenuti virtuali che si sovrappongono a quelli reali.La tecnologia dell’Augmented Re-ality nasce dall’aeronautica, in quanto fu utilizzata per fare per-venire ai piloti dati e informazio-ni sul volo, leggibili direttamente sulla visiera del casco. Oggi, la ra-pidissima diff usione di smartpho-ne e di tablet consente a un nume-ro sempre più ampio di persone di dialogare con il mondo che ci cir-conda. Tra tutte, l’applicazione più immediata è quella GPS, che ci segnala la nostra posizione e quel-la del luogo dove vogliamo andare, ma i contenuti che si possono tra-smettere sono praticamente illi-mitati. Sovrapponendo le fotoca-mere a oggetti, edifi ci o luoghi si ottengono infatti informazioni di ogni tipo, visualizzando su smar-tphones e tablet dati geografi ci e ambientali, modelli 3D, icone, vi-deo e fotografi e, che incrementa-

no l’esperienza fi sica di visita di un luogo con le potenzialità off er-te dalle tecnologie mobile. Assai promettente è poi l’utilizzo della realtà aumentata dal punto di vi-sta commerciale e di marketing: negozi, cinema, ristoranti, musei e ogni altra attività possono infat-ti comunicare ai potenziali clienti orari, prezzi, servizi, prodotti, fi no alle fermate del metro o bus più vicine e a consigli e opinioni ge-nerati da altri utenti nella logica

del web 2.0. Peraltro, il mondo del-la realtà aumentata è solo all’ini-zio e le novità sono imminenti: nell’estate 2011 sono stati lancia-ti sul mercato occhiali che svol-gono le funzioni dello smartpho-ne o del tablet, consentendo di so-vrapporre sulle lenti le informa-zioni relative all’oggetto osserva-to. Un’altra innovazione consiste nella possibilità di ottenere infor-mazioni sul proprio apparecchio (o anche ottenere la proiezione di un video) semplicemente inqua-drando determinati punti stam-pati su una brochure o su un gior-nale. Il segreto della grande dif-fusione della realtà aumentata è nell’accessibilità delle applicazio-ni (è stata defi nita una tecnologia a user generated content) che per-mette a un vasto numero di ope-ratori di creare e diff ondere le pro-prie applicazioni.

EMENUELE BORASIOFondatore e CEO di G-maps.

GIORGIO VIZIOLI

[email protected]

Domanda:■■ perchè la real-tà aumentata diventa la nuova frontiera della comunicazione?

Risposta:■■ perchè cambia il modo di apprendere e per-cepire la realtà fornendo con-tenuti e servizi a elevato valo-re aggiunto.

NeWS

Realtà aumentata: web 3.0Scarica gratuitamente l’applicazione per la realtà aumentata di Mediaplanet su Android Market e scopri il contenuto aumentato in copertina.

in BReve

L’incredibile diff usione dei dispositivi smartphone e tablet, e delle tecnologie connesse con la localizzazio-ne GPS e internet mobile, ha aperto la strada a nuo-ve possibilità di interazione tra utente, dati scaricati e oggetti fi sici. Una di queste è la realtà aumentata su piattaforma mobile, uno strumento in grado di poten-ziare la percezione della realtà osservata da un utente, mediante la sovrapposizione di contenuti virtuali ge-nerati dal dispositivo stesso allo streaming video dalla fotocamera. Il mix creato consente agliutenti di migliorare la conoscenza degli oggetti reali circostanti, interrogando la parte multimediale ad essi associata. Alla realtà aumentata si accede attraverso un’applicazione (app) dedicata, oppure con appositi browser disponibili gratuitamente sui negozi virtuali come Android Market e Apple App Store, e spesso in-stallati di default sui moderni dispositivi di ultima ge-nerazione, dotati necessariamente di magnetometro (bussola), accelerometri, connessione internet, GPS, fotocamera. In particolare, G-maps sviluppa applica-zioni dedicate per mobile, che permettono di fruire di contenuti aumentati, e pubblica livelli informativi ac-cessibili attraverso il popolare browser olandese Layar, di cui è sviluppatore certifi cato e membro del Layar Partner Network.Le tipologie di realtà aumentata attualmente proposte dalle applicazioni dedicate e dai browser sono essen-zialmente due.- Esiste una AR di tipo geografi co, in cui il contenuto aumentato virtuale si riferisce a dei punti di interesse (POI), associati a dei punti precisi dello spazio fi sico.Si possono creare quindi dei contenuti aumentati de-dicati come “store locator” che fanno del nostro telefo-nino un navigatore personalizzato per raggiungere il

brand desiderato.G-maps, durante l’ultimo Salone del Mobile 2011, ha creato il livello in realtà aumentata uffi ciale per Fuorisa-lone.it, disponibile gratuitamente con il browser Layar, per la fruizione degli eventi associati alla manifestazio-ne, e ha permesso alla Provincia di Ferrara di vincere il 2° premio al concorso “La P.A. che si vede” edizione 2010, con il livello Ferrara E.T.G. - Una seconda, e recentissima, tipologia di realtà au-mentata è legata all’object recognition, detection e matching. Attraverso la fotocamera del dispositivo è possibile associare un contenuto aumentato ad un’im-magine stampata su brochure, cartolina, rivista, quoti-diano o poster da esterno. Inquadrando ad esempio un biglietto da visita, è possibile visualizzare un video del proprietario, utilizzando come cornice il biglietto stesso. Si possono associare veri e propri modelli 3D di oggetti di design, o di automobili, addirittura interattivi. In que-sto caso la potenzialità di “marketing aumentato” consi-ste nell’aggiungere contenuto in un supporto cartaceo già stampato in precedenza.Un utente punta ad esempio il proprio dispositivo sulla fotografi a stampata di una celebrità per visualizzarne l’intervista video associata.Questa modalità di fruizione dei contenuti è partico-larmente apprezzata dagli inserzionisti pubblicitari e dalle società di comunicazione, in quanto ogni accesso al contenuto aumentato è monitorato in tempo reale, permettendo di fruire delle statistiche di utilizzo dei contenuti proposti. G-maps sta collaborando su que-sta innovativa tecnologia con grandi realtà come Vo-dafone Italia, che per prima in Italia sta puntando su contenuti aumentati, grazie a tablet e smartphone di ultima generazione.

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8IDEAIDEA

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