The World Of Il Consulente numero speciale 18 maggio 2011

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THE WORLD OF NUMERO speciale 18 MAGGIO 2011 IL CONSULENTE IL CONSULENTE NUMERO SPECIALE 18 MAGGIO 2011 ADALBERTO BERTUCCI Non solo per la nostra previdenza ... PINO MASTROTOTARO Enpacl: fatti o leggende? PATRIZIA GOBAT Care delegate Pubblicazione Quindicinale Ufficiale del Consiglio provinciale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Roma THE WORLD OF Foto di Guilhem Dulous

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House Organ del Consiglio provinciale dei Consulenti del lavoro di Roma

Transcript of The World Of Il Consulente numero speciale 18 maggio 2011

T H E W O R L D O F

NUMERO speciale 18 MAGGIO 2011

IL CONSULENTE

IL CONSULENTE

NUMERO SPECIALE 18 MAGGIO 2011 ADALBERTO

BERTUCCI Non solo per la nostra previdenza ... PINO MASTROTOTARO

Enpacl: fatti o leggende? PATRIZIA GOBAT Care delegate

Pubblicazione Quindicinale Ufficiale del Consiglio provinciale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Roma

T H E W O R L D O F

Foto di Guilhem Dulous

IL CONSULENTET H E W O R L D O F

NUMERO speciale 18 MAGGIO 2011

Pubblicazione Ufficiale del Consiglio provinciale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Roma

I N D I C E

I n F o c u s

R u b r i c h e

Non solo per la nostra previdenza...

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In copertina: Roma, tramonto con la Cupola

Pino Mastrototaro

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Fatti non parole8

NUMERO speciale 18 MAGGIO 2011

Care delegate ...

IL CONSULENTE

Direttore responsabile

Comitato scientifico

Gabriella Di Michele - Aldo Forte - Giuseppe Sigillò

Massara - Pierluigi Matera - Antonio Napolitano - Mauro

Parisi - Vincenzo Scotti - Virginia Zambrano

Antonio Carlo Scacco

Progetto grafico e digitalizzazione

Antonio Carlo Scacco

Editore

NUMERO speciale 18 MAGGIO 2011

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T H E W O R L D O F

House Organ del Consiglio provinciale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Roma Pubblicazione quindi-cinale.

Redazione

Eleonora Marzani

Massimiliano Pastore

Daniele Donati

Giuseppe Marini

Andrea Tommasini

Aldo Persi

Ordine dei Consulenti del Lavoro - Consiglio Provinciale di Roma

00145 Roma - via Cristoforo Colombo, 456Tel. 06/89670177 r.a. - Fax 06/86763924 -

Segreteria: [email protected] di Diritto Pubblico - Legge 11-1-

1979 N.12

Per contributi e suggerimenti

Questo numero è stato chiuso in redazione il 17 maggio 2011

[email protected]

Patrizia Gobat

Adalberto Bertucci

Fontana libera

Enpacl: fatti, non leggende

Presentazione della Lista Autonomia e Previdenza

T H E W O R L D O F

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IL CONSULENTE

E ED D

I IT T

O OR R

I IA A

L LE E

Care Amiche, cari Amici non possiamo non segnalare il clima di ostilità, avversio-ne ed insofferenza che ha accolto, dapprima, la nascita di questa Rivista e , successivamente, la formazione della Lista 1 “Autonomia e Previdenza”. Della Rivista, ad esempio, se ne è criticato il nome , dimenticando che l’espressione “The World Of Il Consulente” – ovvia-mente - non è una espressione inglese; la si è definita con dileggio un “giornalino” ed un “prodotto elettorale” , di-menticando che i “prodotti elettorali” sono stati ben altri, buoni solo per convincere qualche ingenua anima pia e per vincere qualche poltrona. Le stesse vicende che hanno contraddistinto la formazione di una terza lista per concorrere alle elezioni Enpacl sono a tutti note: la cd. terza lista Ancl è stata osteggiata in tutti i modi . Si è dapprima detto che i componenti dovevano essere tutti iscritti Ancl, poi si è detto che non c’erano più i termini per la presentazione (perché comunque occorrevano 15 giorni di preavviso per la convocazione del Consiglio), infine si è preso atto (con un grosso sospiro di sollievo) del fatto che non erano state raggiunte le 15 firme neces-sarie.

Ma perché, amici dell’Ancl, tanto livore ? perché tanto astio verso un semplice, ulteriore competitor ? perché tanta avversione per le regole democratiche? perché ave-te così in uggia le minoranze, le espressioni di libero pensiero, chi non la pensa come voi?

Cari amici delegati: fate molta attenzione.

Il 19 maggio voi non voterete per un programma o per l’altro, per questa o quella persona, per questa o per quella idea. Sapete perfettamente che qualunque pro-gramma elettorale può dire tutto o il contrario di tutto: il programma è il valore dell’uomo che è chiamato a rea-lizzarlo. Il 19 maggio voi voterete per qualcosa di assai più importante.

Voi voterete per la vostra stessa libertà categoriale di esi-stere e di potervi esprimere liberamente senza paura di essere aggrediti intellettualmente, di essere osteggiati, di essere derisi.

Qualunque sia la vostra provincia di provenienza, dal piccolo paese alla grande metropoli, il bene più prezioso che viaggia con voi non è il programma elettorale, ma il vostro sacrosanto e intoccabile diritto di esprimervi, di fondare una nuova Rivista brutta o bella che sia, di scri-vere e dire tutto ciò che desiderate pretendendo l’attenzione e, soprattutto, il rispetto da parte dei vostri interlocutori.

Perché un uomo senza la sua libertà non è più un uomo, e soprattutto non può avere rispetto per sé stesso se que-sta libertà non prova a difenderla con tutte le sue forze.

E badate: la libertà nella propria famiglia, nel proprio ambito, nella propria associazione, nel proprio ordine professionale non è meno importante della libertà nel proprio Paese.

Noi, cari Colleghi, abbiamo vissuto in questi ultimi mesi sulla nostra pelle l’ostilità, le derisioni, le avversioni, la mancanza di rispetto. E solo ed unicamente perché la no-stra Voce stonava con quella del Padrone.

Ricordatevi , solo per un attimo, di questa nostra espe-rienza. Ma ricordatevi sempre che potrebbe diventare la vostra stessa esperienza quando anche voi potreste de-cidere di esercitare il vostro sacrosanto diritto di essere li-beri.

Ricordatevene domani, nel segreto dell’urna: la libertà ed il rispetto che avrete in futuro, che avremo, sarà soltanto quella che noi stessi sapremo darci.

NON SOLO PER LA NOSTRA PREVIDENZA ...

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Stanno palesandosi in questi giorni nella categoria alcuni inquietanti mal di pancia. Si narra, con il “dovuto” disprezzo dell’incapacità e dell’ineffi-cienza dei colleghi componenti il Consiglio di Amministrazione dell’Ente passando dalla derisio-ne a processi sommari, ed alla conseguente condanna (leggi Longobardi, “sosteniamo i candi-dati Ancl delle liste n. 2 e 3”). Sa-rà un piccolo dettaglio ma vale la pena di precisare che il Consi-glio di Amministrazione dell’Ente non ha mai approvato nessun bilancio perché l’Organi-smo deputato all’approvazione è solo quello superiore e cioè l’AS-SEMBLEA DEI DELEGATI. Se non si conoscono Statuto e Re-golamento, stiamo bene attenti a chi e per cosa VOTEREMO il prossimo 19 maggio.Dalle disquisizioni, numerose e sempre a cura dei “soliti noti”, appare chiara solo una cosa: siccome non siete con noi non sie-te niente, neanche uomini liberi e, pertanto, non sono ammesse opinioni diverse all’interno dello stesso contesto associativo. Ma si dimentica, COLPE-

VOLMENTE, che il CDA eletto nel 2007 era formato da candi-dati Ancl e non Ancl: a chi face-va comodo? Guarda caso a coloro i quali, vedi "L’Osservato-re Romano", oggi criminalizzano l’operato dei candidati da loro stessi votati.Sarà anche giusto che l’ANCL si spenda per le proprie liste, non è giusto e non fa onore a nessuno, men che meno all’Ancl, continua-re a raccontare inesattezze ed a vomitare fango su coloro i quali durante il loro mandato di consi-glieri da amministrazione, hanno solo lavorato e non sono mai stati messi in discussione né dai Ministeri vigilanti, né dalla Corte dei Conti. Questa è verità, raccontata da chi è iscritto all’Ancl e, dovrebbe (?) essere di-feso con pari dignità piuttosto che messo al bando od emargi-nato, come è stato fatto, nel corso di tutta la durata del mandato, insieme ad altri due colleghi. Cioè a dire che, con tutto il rispetto per l’etica e la morale, siccome il vostro pensie-ro non è richiesto avete il dovere di stare zitti.Bene. Le provocazioni, superato

il limite di guardia, meritano ri-sposte. A condizione, però, che le verità non suscitino turba-mento e isterismi da parte di nessuno men che meno da parte dei vertici della categoria perché qui si parla di loro.Chiarisco: non è stata mai seppellita in una tomba nessuna verità, figuriamoci quella che è sotto gli occhi di tutti. Spiegazione: faccio un salto indietro nel tempo, di circa un biennio, e riferisco solo la crona-ca di recenti accadimenti in cate-goria, senza nulla togliere e, soprattutto, senza nulla aggiungere. Il pomeriggio del giorno 12 del mese di ottobre dell’anno 2007, riuniti in Giunta Esecutiva ANCL erano presenti il presi-

ENPACL: FATTI E

LEGGENDEPino Mastrototaro

Si rimprovera all'attua-le CdA di non aver

approvato il bilancio quando solo l'As-

semblea dei delegati è competente a farlo: so-

no questi i candidati alla guida dell'Enpacl?

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dente Longobardi, il collega Ma-strototaro, la presidente Caldero-ne, i colleghi De Luca, Sciacca, Dolli, Cavaliere, Piscaglia ed altri. Bene, ricorderete anche che da circa un paio d’anni si tentava una “ricomposizione” dei rapporti tra le due anime sindacali: ANCL e RINNOVA-MENTO.Val bene anche ricordare che a quella data, il CNO era presiedu-to da Marina e quella dell’Ente da Miceli, entrambi espressione di rinnovamento, organismi eletti tutti e due con il sostegno dei delegati del Consiglio Pro-vinciale di Roma cui ricorsero (Marina Calderone e Vincenzo Miceli) per raggiungere il nume-ro dei delegati – E DEI VOTI - occorrenti per il successo nelle tornate elettorali.OK. In quei giorni si discuteva principalmente sull’immediato successivo appuntamento, cele-brativo del 24° Congresso Nazio-nale dell’ANCL e di come ivi arrivare: uniti o ancora sparpa-gliati, come diceva il principe De Curtis.Bene, accadde che durante i lavo-ri l’intelligenza di Marina parto-rì una provocazione che il collega Mastrototaro, folgorato da una imbecille (?) intuizione, raccolse e restituì alla mittente. Per farla breve, fu immediata-mente costituito un gruppo ope-rativo, formato dalla maggior parte dei colleghi prima citati, tutti di buona volontà, ed in me-no di un paio di ore fu stilato un documento autografo e sotto-scritto da parte del gruppo, nel quale si definivano le intese per il Congresso dell’ANCL (assolu-ta maggioranza di governo assicu-rata a Longobardi presidente sia nel numero dei componenti GEN, sia nel numero dei Consi-

glieri Nazionali, sia nel numero del Collegio dei Revisori) ed un altro documento, a firma di Mari-na Calderone che conteneva le prime linee guida operative dell’accordo stesso e del quale fu data lettura in Congresso. Tutto quel che successe imme-diatamente dopo la sottoscrizio-ne del documento di accordo merita solo di essere omesso e non raccontato ma vi assicuro che i più indignati da quell’accordo siedono ora ed ancora siederanno ciascuno sulla propria poltroncina ed in legitti-ma aspettativa di carriera; lo sai molto bene tu, Franco e non po-trà mai smentirmi la stimatissi-ma collega Diana Onder. Non ometto i nomi per amore di veri-tà e per senso, sempre, di etica e di responsabilità. Quell’accordo, però, DETTE a Longobardi la guida del nostro sindacato consentendogli di realizzare un suo sogno antico; DETTE a Mari-na Calderone la possibilità di rea-lizzare il successo del Suo secondo mandato alla presi-denza del CNO; DETTE a tutti loro l’opportunità di allontanare (definitivamente?) la peste roma-na (e nessuno fin’ora ha avuto il coraggio o sentito l’opportunità di spiegarne pubblicamente la ra-gione ed i fatti). N.B.: è notorio, inoltre, che tutti coloro i quali, re-lativamente all’accordo gridava-no “traditori” e “venduti”, siedono tutti comodamente in uffici ubicati nel “grande pa-lazzo”, della Cristoforo Co-lombo, al civico 456: “intelligenti pauca”.Bene, detto questo, più di qualche domanda, più di qualche riflessione, sorge sponta-nea.Una ad esempio e, forse, la più importante: quando un Organi-

smo Istituzionale sceglie ed elegge un candidato affinchè eserciti, qualunque esso sia, un incarico in favore della catego-ria, deve o non deve ricono-scergli prima, e soprattutto, una libertà di azione rispettandone intelligenza, affidabilità e capa-cità? Sono, invece, ritenuti deontolo-gicamente corretti alcuni comportamenti già sopra de-scritti ed altri che qui seguono.Partendo dal recente e verso un passato non molto remoto solo per fare prima e concludere.- Assemblea dei delegati ENPACL, novembre 2010: anco-ra si contesta la dilagante appro-vazione con cui l’Assemblea ha dato il via libera a quanto v’era da approvare, nel supremo inte-resse della categoria, con grande atto di responsabilità;- Il collega Baldassarri ed il Suo eterno dilemma. Non sembra dissonante il comporta-mento Suo personale nella ripro-posizione continua ed asfissiante delle Sue turbative “borsistiche” anche e soprattutto alla luce del fatto che, in corso d’opera, l’Ente avea già da tempo proceduto a porre in esse-re ogni misura opportuna e ido-nea, per la salvaguardia del proprio patrimonio mobiliare? Ed il collega è stato, di tutto ciò ed in via personale, invitato ed informato dalla struttura dell’Ente stesso. Ergo, ha dichia-rato pubblicamente: non sono interessato da alcuna candidatu-ra per il prossimo rinnovo del CDA dell’ENPACL; risulta, invece, che ha difeso strenua-mente la sua candidatura in Lombardia!- Non sembra dissonante criticare ancora oggi una Ri-forma già approvata dai Ministe-

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ri vigilanti?- In più di un intervento, sulla stessa, il Ministro Sacconi ha già espresso parole di elogio e, tutt’al più, la ritiene meritevo-le solo di “qualche altro sforzo”, di cui la Commissio-ne ad acta si sta ancora occu-pando;- Non sembra dissonante che alla stessa Commissione ad acta non siano mai stati pro-posti schemi e/o progetti orientati-vi su di una ipote-si di ri-forma ”STRUTTURALE” dai maggiori livelli di rappresentati-vità ivi rappre-sentati, ANCL e CNO ?- Non sembra disso-nante dichiarare ed affidare ad organi di stampa nazionale espres-sioni del tipo:

“Chiedo una riforma strutturale” oppure “siamo preoccupati, pre-senteremo un programma che pre-vede il riordino a 360 gradi della Previdenza”?

Ma mi chiedo e vi chie-do: fin’ora un lavoro di questo ti-po dov’è e come mai, ammesso e non concesso che ci sia, non è mai stato messo a disposizione della Commissione nel corso dei lavori?Concludo. Al mio vecchio amico Franco Longobardi, il mio presi-dente dell’ANCL, rivolgo due modesti suggerimenti anche se non richiesti:

1) celebra il Congresso dell’Associazione prima del mese di novembre 2011. Può essere sa-lutare tornare a fare “vera politi-ca” e per evitare che io Ti dica: TE LO AVEVO DETTO (ricorda l’ultimo Congresso di Categoria, Roma Auditorium);2) distingui i nemici dagli avversari: i primi Ti stendono, i secondi Ti aiutano con il dialo-go, con lo scambio di idee e di progetti e, soprattutto, con la lealtà.Mi consta che non sono il solo a pensarla in questo modo dentro, fuori dall’Associazione e, so-prattutto nella categoria.

Ti abbraccio, Pi-nuccio Mastrototaro.

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IL CONSULENTE

CAREDELEGATE..

Patrizia Gobat

I numeri sono chiari e inconfutabili: le Consulenti del lavoro donne rappresentano il 43% della platea degli iscritti all’Ente di previdenza.A fronte di una rapida e progressiva femminilizzazione della cate-goria non possiamo non riflettere sulle ricadute che questo fenome-no avrà sul sistema previdenziale. Se prendiamo in esame il volume d’affari prodotto riscontriamo una differenza del 35% in meno rispetto a quello dei colleghi maschi.Le principali cause che impediscono alle professioniste di raggiungere e mantenere una continuità nella carriera sono imputa-bili, principalmente, alla difficoltà di conciliare gli impegni profes-sionali con le responsabilità familiari e di cura che ancor oggi gravano principalmente sulle donne, a prescindere dalla loro occu-pazione.

La minore capacità di produrre reddito unita ad una maggiore aspettativa di vita prefigura un futuro pensionistico con basse rendite e, quindi, la prospettiva di un significativo calo del tenore di vita.Per fronteggiare tali situazioni è necessario studiare e realizzare un modello di welfare categoriale che offra ai propri iscritti nuove misure di solidarietà ad integrazione delle prestazioni pensionistiche. Per raggiungere l’obiettivo occorrerà rivedere gli istituti a sostegno della maternità e della famiglia, pensare a voucher di cura, migliorare l’assistenza sanitaria e la protezione in particolari situazioni di disagio.E' ovvio che il sistema dovrà essere finanziato da nuove risorse derivanti sia da adeguamenti contributi-vi che da altri interventi quali, ad esempio, la flessibilità della maturazione dei requisiti di accesso al pensionamento in relazione all'evoluzione del contesto economico-sociale, associati a politiche redistributive che tengano conto del patto generazionale e della solidarietà fra gruppi di iscritti.Il programma della lista AUTONOMIA E PREVIDENZA vuole incentivare la partecipazione della componente femminile dell’assemblea dei Delegati nella progettazione del nuovo modello di welfare professionale dei Consulenti del lavoro.

La lista AUTONOMIA E PREVIDENZA vuole incentivare la partecipazione femminile nella progettazione del nuovo modello di welfare dei Consulenti

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Colleghe e Colleghi,

si avvicina il momento del rinno-vo del Consiglio di Amministra-zione del nostro Ente di previdenza e, per contro, si allontana la buona prassi del confronto leale e sereno, scevro da demagogia e inutile propa-ganda, nonostante tutti i tentativi fatti per cercare di riportare un cli-ma di serenità e di sicurezza nella categoria e nei delegati.

Per questa ragione sento di do-ver fare prima di tutto alcune pre-cisazioni, per tranquillità dei Colleghi - iscritti e pensionati - e per ripristinare la verità delle co-se e dei fatti nonché per restitui-re agli attuali Consiglieri la correttezza del loro operato. La riforma responsabilmente deli-berata dall’Assemblea dei Dele-gati nel 2008 e nel 2009 ha inciso, eccome, sulla sostenibili-tà del nostro Ente. I Colleghi pos-sono stare tranquilli: il recente bilancio tecnico dimostra che il

patrimonio dell’Ente garantirà sino al 2053 le nostre pensioni. Ovviamente, come è stato detto mille altre volte, nessun sistema a ripartizione può dirsi stabile nel tempo in maniera indefinita. Occorreranno nuovi interventi, graduali perché siano equi. Per questo motivo la recente riforma ha aumentato, si, i contributi ma ha anche aumentato la pensione base.

Attenzione invece a mutamenti ra-dicali del sistema: in previdenza non esistono panacee. L’equili-brio dei conti si mantiene con interventi soft, non con improba-bili passaggi al metodo contributi-vo,almeno in tempi brevi. Tutte le modifiche introdotte, ad ogni modo, sono state volute dall’inte-ra Categoria. Consiglio naziona-le dell’Ordine, ANCL SU non possono, come hanno tentato di fare, smarcarsi dalla responsabili-tà di aver avallato quello stesso progetto che nel ‘programma’ vie-ne maldestramente criticato.

Si scri-ve che in futu-ro ci sarà confronto con la Categoria: bene, vorrà dire che si proseguirà sulla strada tracciata dall’attuale Consiglio. Fu la stessa Commissione sulla riforma della Previdenza, pre-senti i Colleghi Visparelli (CNO) e Dolli (ANCL SU), a stabilire l’inopportunità dell’au-mento del contributo integrati-vo. Ora leggiamo, sul programma unico delle li-

FATTI NON

PAROLE

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ste….contrapposte(ma dai…) che, al contrario, si punta a portarlo al 3-4%. Sarebbe interes-sante leggere gli studi di fattibili-tà effettuati, che immagino escludano quegli stessi effetti ne-

gativi sul fatturato della Cate-goria che la Commissione

aveva evidenziato. Certo sarebbe

una strada percorri-

bi-

le ed altre

casse lo hanno già fatto, ma sa-

rebbe una decisione da prendere solo dopo

avere fatto un referendum sui 27.896 consulenti d’ Ita-

lia. Risulta che alcune Pro-vince hanno chiesto

l’innalzamento ed altre hanno chiesto addirittura l’eliminazio-ne del contributivo integrativo. Si invocano interventi per i gio-vani. Certo, gli aiuti non sono mai troppi. Ma è innegabile il forte impulso dato dal Consiglio uscente alle politiche pre-videnziali in favo-re di coloro che

si iscrivono per la prima volta all’Ordine. Prestiti d’onore fino a 30 mila euro e, soprattutto, un contributo annuo di appena 1.300 euro per i primi 5 anni dall’iscrizione, così da favorire l’avvio degli studi appena nati. Si invoca maggiore trasparenza: eppure mai come durante questa consiliatura Enpacl i Colleghi so-no stati tanto informati e altrettanto coinvolti, grazie ad un maturo piano di comunicazione che ha prodotto, tra l’altro, un innovativo sito internet e avvisi inoltrati a tutti a mezzo posta elettronica . Il patrimonio: nel ‘programma’ si dice di dover investire in prodotti a basso ri-schio. E’ proprio quello che in questi anni è stato fatto, tra

mille difficoltà e una crisi fi-nanziaria che, iniziata con i

subprime americani proprio in concomitanza con l’avvio del corrente mandato (2007), ha cancellato nel 2008 una delle principali banche d’affari al mondo e produce ancora oggi i suoi malefici effetti persino su importanti Stati sovrani (la Gre-cia su tutti). Per tutte queste ragio-ni vi proponiamo la lista n. 1 con il motto: “AUTONOMIA E PRE-VIDENZA”. Una lista alternati-va che tutti i candidati avrebbero voluto “marcata ANCL”, per esse-re considerata quale vera alternati-va alle due altre liste approvate, come proclamato, dallo stesso organismo di categoria: cioè l’ANCL , a rispetto e tutela della minoranza degli associati. Non si comprende però se la così detta minoranza è rappre-

sentata dalla lista principale o dalla lista secondaria. Possiamo sin d’ora affermare che la lista n. 1 è composta da colleghi lavo-ratori esperti di previdenza. Pensiamo, che tutti i candidati la-voreranno per il bene della cau-sa e per il bene in generale ed aperti al dialogo e ad ogni forma di collaborazione. A tale proposito non si comprendono dissensi che entri-no di forza nel copione di una commedia già scritta, con prota-gonisti inventati e speranzosi. Siamo convinti che nell’Associa-zione e nella categoria deve esi-stere un pensiero concorrente. E’ necessario: cercare l’interlocuto-re che si propone e concedergli pari opportunità; accettare le sfi-de anche se le idee sono dissimi-li dalle nostre; non usare l’arroganza come metodo di persuasione; accettare le sfide. La lista Autonomia e Previdenza e formata da persone che non si sentono investiti di una missione ma “ordinati” per un lavoro re-sponsabile, doveroso e corretto sia sul piano etico, sia sul piano professionale; pone su di un pia-no concorrente, abilità, inventi-va, imprevedibilità, cultura e conoscenza. Fatti, non parole.

Fontelibera

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LISTA n. 1 AUTONOMIA E PREVIDENZA

Perché PREFERIRE la lista AUTONOMIA E PREVIDENZA?

PER 8 BUONI MOTIVI:

AUTONOMIA: unica mission “ LA PREVIDENZA”

VALORE DELLA SQUADRA: professionalità e competenza uniti all’ esperienza maturata in un quadriennio di duro mandato, hanno reso il gruppo coeso, ben consapevole della realtà del nostro Ente, dei complessi e delicati equilibri che lo

regolano e determinato nel realizzare un programma realistico e innovativo.

UNICITA’ DELLA SCELTA: i candidati ed il futuro Presidente hanno fatto una precisa scelta volendosi occupare “esclusivamente” di previdenza, senza tenere altre porte semi aperte.

CHIAREZZA NELLA GOVERNANCE, IMMEDIATEZZA E OPERATIVITA’: non vi saranno esitazioni e tempi di adeguamento perché la squadra conosce bene la realtà che andrà a gestire, i punti di forza da valorizzare, le criticità da

risolvere nel breve e la progettualità da realizzare nel medio e lungo periodo.

APERTURA AL DIALOGO E AL CONFRONTO: attività, dati, analisi, studi e ricerche saranno messi a disposizione dei Delegati, degli Organi Istituzionali e dell’intera Categoria. Dialogo e confronto aperto e diretto con i Delegati, sia mediante

l’utilizzo di innovativi canali telematici, che attraverso periodici incontri territoriali.

PROFONDA CONOSCENZA DEL SISTEMA ENPACL: per intraprendere qualsiasi scelta coerente e responsabile è imprescindibile conoscere il “terreno” nel quale si opera. E’ evidente e innegabile il “gap” patito dalle liste concorrenti in

questo importantissimo ambito.

VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE, INNOVAZIONE E PROGETTUALITA’: per affrontare le nuove sfide del “welfare professionale”.

E da ultimo, ma non per ultimo: cuore, passione, grande amore per LA CATEGORIA, nel rispetto dei principi etici e solidaristici, per una Previdenza sicura, sostenibile e adeguata alle esigenze dei Consulenti del lavoro. Perché tutto questo si

realizzi il 19 maggio 2011 invitiamo i Delegati a sostenere e votare la

LISTA N° 1Autonomia e Previdenza

Bartoli-Bertucci-Di Franco-Giacalone-Gobat-Vianello

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IL CONSULENTE

LISTA n. 1 AUTONOMIA E PREVIDENZA

Perché PREFERIRE la lista AUTONOMIA E PREVIDENZA?

PER 8 BUONI MOTIVI:

AUTONOMIA: unica mission “ LA PREVIDENZA”

VALORE DELLA SQUADRA: professionalità e competenza uniti all’ esperienza maturata in un quadriennio di duro mandato, hanno reso il gruppo coeso, ben consapevole della realtà del nostro Ente, dei complessi e delicati equilibri che lo

regolano e determinato nel realizzare un programma realistico e innovativo.

UNICITA’ DELLA SCELTA: i candidati ed il futuro Presidente hanno fatto una precisa scelta volendosi occupare “esclusivamente” di previdenza, senza tenere altre porte semi aperte.

CHIAREZZA NELLA GOVERNANCE, IMMEDIATEZZA E OPERATIVITA’: non vi saranno esitazioni e tempi di adeguamento perché la squadra conosce bene la realtà che andrà a gestire, i punti di forza da valorizzare, le criticità da

risolvere nel breve e la progettualità da realizzare nel medio e lungo periodo.

APERTURA AL DIALOGO E AL CONFRONTO: attività, dati, analisi, studi e ricerche saranno messi a disposizione dei Delegati, degli Organi Istituzionali e dell’intera Categoria. Dialogo e confronto aperto e diretto con i Delegati, sia mediante

l’utilizzo di innovativi canali telematici, che attraverso periodici incontri territoriali.

PROFONDA CONOSCENZA DEL SISTEMA ENPACL: per intraprendere qualsiasi scelta coerente e responsabile è imprescindibile conoscere il “terreno” nel quale si opera. E’ evidente e innegabile il “gap” patito dalle liste concorrenti in

questo importantissimo ambito.

VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE, INNOVAZIONE E PROGETTUALITA’: per affrontare le nuove sfide del “welfare professionale”.

E da ultimo, ma non per ultimo: cuore, passione, grande amore per LA CATEGORIA, nel rispetto dei principi etici e solidaristici, per una Previdenza sicura, sostenibile e adeguata alle esigenze dei Consulenti del lavoro. Perché tutto questo si

realizzi il 19 maggio 2011 invitiamo i Delegati a sostenere e votare la

LISTA N° 1Autonomia e Previdenza

Bartoli-Bertucci-Di Franco-Giacalone-Gobat-Vianello

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Pubblicazione Ufficiale del Consiglio provinciale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Roma12

Roma 17.05.2011Al direttore di The World of Il Consulente

Gentilissimo direttore,Volevo cogliere l’occasione,se questa mia sarà pubblicata in tempo ,per

lanciare un messaggio di augurio anche alle liste concorrenti per un confronto franco e leale che renda onore alla categoria dei Consulenti

del Lavoro.

Bruno Di Franco anche a nome dei colleghi della LISTA N. 1.

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