SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran:...

14
ARAN: PROSECUZIONE TRATTATIVA RINNOVO CCNL COMPARTO MINISTERI POCHE RISORSE ECONOMICHE E COMPRESSIONE DEI SALARI Sommario: FONDI PENSIONE COMPLEMENTARE “PERSEO” E “SIRIO” INPDAP – DOMANDA RILIQUIDAZIONE PENSIONE CON ANZIANITA’ OLTRE 40 ANNI 2 VICE DIRIGENZA – PROPOSTA L’ABRO- GAZIONE DELLA LEGGE BRUNETTA FIRMA IL DECRETO PER LA RIDUZIONE DEI DISTACCHI E DEI PERMESSI SINDACALI 3 UNA TORNATA CONTRATTUALE MOLTO TORMENTOSA 4 ASSENZE MODIFICHE IN ARRIVO 6 DETRAZIONI FISCALI – DIFFICOLTA’ APPLICATIVE E SCARSA CHIAREZZA ELEMENTI ESSENZIALI DEL MOBBING 8 BONDI RESUSCITA I FANTASMI DELLA PATRIMONIO SPA DI TREMONTI RIFORMA DEL SISTEMA PREVIDENZIALE 9 MODIFICHE ALLA LEGGE 104/1992: RITIRATO L'EMENDAMENTO 10 TRATTENIMENTO IN SERVIZIO 12 ARRIVA LA LETTERA DA ROMA: PER IL MiBAC, SCONGIURATA LA CHIUSURA DEI MUSEI LA DOMENICA A FIRENZE. 13 IL MINISTERO PUBBLICA I QUIZ, SUBITO DOPO SI RISCONTRANO UNA MAREA DI ERRORI 14 Notizie di rilievo: BRUNETTA FIRMA IL DECRETO PER LA RIDUZIONE DEI DISTACCHI E DEI PERMESSI SINDACALI UNA TORNATA CONTRATTUALE MOLTO TORMENTOSA E PRIVA DI RISORSE ECONOMICHE IL MINISTERO PUBBLICA I QUIZ SUBITO DOPO SI RISCONTRANO UNA MAREA DI ERRORI SINDACATO CULTURA LAVORO NOTIZIARIO ON-LINE DI CARATTERE GENERALE AD USO DEI QUADRI SINDA CALI NUMERO XXXII OTTOBRE 2008 00186—ROMA Via del Collegio Romano, 27 Tel. 06 67232348 Fax.06 6785552 e-mail. [email protected] - www.unsabeniculturali.it L’Aran ha convocato le OO.SS. rappresentati- ve il giorno 28.10.08, alle ore 10.30, per la partecipazione al Tavo- lo tecnico relativo alla prosecuzione del nego- ziato per il rinnovo del CCNL Comparto Mini- steri, biennio economi- co 2008-2009. A que- sto proposito occorre precisare che il Mini- stro Brunetta ha pre- sentato una proposta di accordo divisa in due parti: la prima re- lativa al rinnovo con- trattuale di tutti i com- parti del pubblico im- piego, la seconda all’a- pertura di un tavolo sul nuovo modello con- trattuale. Le proposte del Ministro sono così articolate: - Riguardo al rinnovo contrattuale, sono sta- te già presentate nella Legge finanziaria la norma che restituisce ai Fondi Unici di Am- ministrazione il 10% di tagli effettuato con il Decreto Legge 112- /2008 (articolo 32, comma 2) nonché quella che assegna ul- teriori cifre derivanti dai risparmi conse- guenti a processi am- ministrativi di raziona- lizzazione. Queste somme si aggiungereb- bero alle somme già stanziate per il rinnovo contrattuale che, per il comparto Ministeri, è di 70 euro medi; - Oltre alle somme di- sponibili per i rinnovi contrattuali, il governo si impegna a recupera- re le somme relative alla disapplicazione di leggi per il 2009 di cui all’articolo 67, comma 2 del Decreto Legge 112/2008, cioè si im- pegna a rimettere sui fondi unici di ammini- strazione tutti i fondi di salario accessorio che erano stati cancel- lati a seguito dell’en- trata in vigore del De- creto; - Riguardo al nuovo modello contrattuale, viste le difficoltà che il Protocollo sulla politica dei redditi del 1993 ha palesato nell’adeguare in tempi brevi gli au- menti contrattuali al costo della vita, il Mini- stro ha proposto l’a- pertura di un tavolo di confronto che giunga a definire tempi certi e snellimento delle pro- cedure per i rinnovi dei contratti e che possa portare ad un unico modello contrattuale che sia valido sia per il pubblico che per il pri- vato. La Confsal, si è riser- vata l’adesione all’ac- cordo che comunque è stato già firmato dalla CISL e dalla UIL PA. Certo è che , in un pe- riodo di recessione e- conomica il Governo che trova subito i soldi per aiutare le Banche, le Imprese, e quant’al- tro, lascia indietro i lavoratori (propri di- pendenti) che mai co- me in questo momento si trovano così depau- perati del proprio sala- rio, soggetti non solo dagli sfrenati attacchi del Ministro Brunetta contro l’intera catego- ria, ma soprattutto an- che dalle misere e ridi- cole offerte che lo stes- so Governo propone. La Confsal Confede- razione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori da tempo ha indetto la mobilita- zione dei propri iscritti indicando anche azio- ni e forme di lotta che incidano fortemente sul Governo, affinché si tenga conto della difficilissima situazio- ne dei lavoratori del Pubblico Impiego che non riescono ad arriva- re a metà mese. Vi terremo informati sugli ulteriori sviluppi. Giuseppe Urbino

Transcript of SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran:...

Page 1: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

ARAN: PROSECUZIONE TRATTATIVA RINNOVO CCNL COMPARTO MINISTERI

POCHE RISORSE ECONOMICHE E COMPRESSIONE DEI SALARI

Sommario:

•FONDI PENSIONE COMPLEMENTARE

“PERSEO” E “SIRIO”

•INPDAP – DOMANDA RILIQUIDAZIONE

PENSIONE CON ANZIANITA’ OLTRE 40 ANNI

2

•VICE DIRIGENZA – PROPOSTA L’ABRO-GAZIONE DELLA LEGGE

•BRUNETTA FIRMA IL DECRETO PER LA

RIDUZIONE DEI DISTACCHI E DEI PERMESSI SINDACALI

3

•UNA TORNATA CONTRATTUALE MOLTO

TORMENTOSA

4

•ASSENZE MODIFICHE IN ARRIVO

6

•DETRAZIONI FISCALI – DIFFICOLTA’ APPLICATIVE E SCARSA CHIAREZZA

•ELEMENTI ESSENZIALI DEL MOBBING

8

•BONDI RESUSCITA I FANTASMI DELLA

PATRIMONIO SPA DI TREMONTI

•RIFORMA DEL SISTEMA

PREVIDENZIALE

9

•MODIFICHE ALLA LEGGE 104/1992:

RITIRATO L'EMENDAMENTO

10

•TRATTENIMENTO IN SERVIZIO

12

•ARRIVA LA LETTERA DA ROMA: PER IL

MiBAC, SCONGIURATA LA CHIUSURA DEI MUSEI LA DOMENICA A FIRENZE.

13

•IL MINISTERO PUBBLICA I QUIZ,

SUBITO DOPO SI RISCONTRANO UNA MAREA DI ERRORI

14

Notizie di rilievo:

• BRUNETTA FIRMA IL DECRETO PER LA RIDUZIONE DEI DISTACCHI E DEI PERMESSI SINDACALI

• UNA TORNATA CONTRATTUALE MOLTO TORMENTOSA E PRIVA DI RISORSE ECONOMICHE

• IL MINISTERO PUBBLICA I QUIZ SUBITO DOPO SI RISCONTRANO UNA MAREA DI ERRORI

SINDACATO CULTURA LAVORO

NOTIZIARIO ON-LINE DI CARATTERE GENERALE AD USO DEI QUADRI SINDACALI NUMERO

XXXII OTTOBRE 2008 00186—ROMA Via del Collegio Romano, 27 Tel. 06 67232348 Fax.06 6785552 e-mail. [email protected] - www.unsabeniculturali.it

L’Aran ha convocato le OO.SS. rappresentati-ve il giorno 28.10.08, alle ore 10.30, per la partecipazione al Tavo-lo tecnico relativo alla prosecuzione del nego-ziato per il rinnovo del CCNL Comparto Mini-steri, biennio economi-co 2008-2009. A que-sto proposito occorre precisare che il Mini-stro Brunetta ha pre-sentato una proposta di accordo divisa in due parti: la prima re-lativa al rinnovo con-trattuale di tutti i com-parti del pubblico im-piego, la seconda all’a-pertura di un tavolo sul nuovo modello con-trattuale. Le proposte del Ministro sono così articolate: - Riguardo al rinnovo contrattuale, sono sta-te già presentate nella Legge finanziaria la norma che restituisce ai Fondi Unici di Am-ministrazione il 10% di tagli effettuato con il Decreto Legge 112-/2008 (articolo 32, comma 2) nonché quella che assegna ul-teriori cifre derivanti dai risparmi conse-guenti a processi am-ministrativi di raziona-lizzazione. Queste somme si aggiungereb-

bero alle somme già stanziate per il rinnovo contrattuale che, per il comparto Ministeri, è di 70 euro medi; - Oltre alle somme di-sponibili per i rinnovi contrattuali, il governo si impegna a recupera-re le somme relative alla disapplicazione di leggi per il 2009 di cui all’articolo 67, comma 2 del Decreto Legge 112/2008, cioè si im-pegna a rimettere sui fondi unici di ammini-strazione tutti i fondi di salario accessorio che erano stati cancel-lati a seguito dell’en-trata in vigore del De-creto; - Riguardo al nuovo modello contrattuale, viste le difficoltà che il Protocollo sulla politica dei redditi del 1993 ha palesato nell’adeguare in tempi brevi gli au-menti contrattuali al costo della vita, il Mini-stro ha proposto l’a-pertura di un tavolo di confronto che giunga a definire tempi certi e snellimento delle pro-cedure per i rinnovi dei contratti e che possa portare ad un unico modello contrattuale che sia valido sia per il pubblico che per il pri-vato.

La Confsal, si è riser-vata l’adesione all’ac-cordo che comunque è stato già firmato dalla CISL e dalla UIL — PA. Certo è che , in un pe-riodo di recessione e-conomica il Governo che trova subito i soldi per aiutare le Banche, le Imprese, e quant’al-tro, lascia indietro i lavoratori (propri di-pendenti) che mai co-me in questo momento si trovano così depau-perati del proprio sala-rio, soggetti non solo dagli sfrenati attacchi del Ministro Brunetta contro l’intera catego-ria, ma soprattutto an-che dalle misere e ridi-cole offerte che lo stes-so Governo propone. La Confsal — Confede-razione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori — da tempo ha indetto la mobilita-zione dei propri iscritti indicando anche azio-ni e forme di lotta che incidano fortemente sul Governo, affinché si tenga conto della difficilissima situazio-ne dei lavoratori del Pubblico Impiego che non riescono ad arriva-re a metà mese. Vi terremo informati sugli ulteriori sviluppi.

Giuseppe Urbino

Page 2: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

PAGINA 2. SINDACATO– CULTURA—LAVORO N. 32 — OTTOBRE 2008

Si comunica che il giorno 9 otto-bre 2008, all’Aran si è tenuto il preannunciato incontro tra la Parte Pubblica (Ministero della Pubblica Amministrazione e In-novazione, Ministero dell’Econo-mia e delle Finanze e Comitati di settore interessati) e le Confede-razioni e le Organizzazioni Sinda-cali firmatarie dei Fondi Pensio-ne Complementare “Perseo” (14 maggio 2007) e “Sirio” (1 ottobre 2007) con il seguente ordine del giorno: situazione riguardante i Fondi Pens i one Complementare “Perseo” e “Sirio”, verifica con-giunta sugli adempimenti non ancora definiti e previsione dei tempi per la stipula dei rogiti co-stitutivi dei fondi; il Fondo “Perseo” riguarda i lavo-ratori delle Regioni e Autonomie Locali (n. 593.000) e della Sanità (n. 687.000) per un totale di 1.280.000 ed il Fondo “Sirio” in-teressa i lavoratori dei Ministeri (n. 190.000) e degli Enti Pubblici

non economici (n. 60.000) per un totale di 250.000 e le nostre Fe-derazioni aderenti interessate sono, per il Fondo “Perseo” la Confsal-Fenal e la Confsal-Fials e per il Fondo “Sirio” la Confsal-Unsa. Pertanto, la nostra delega-zione era composta: per la Con-fsal dal Vicesegretario Renato Plaja e dal Coordinatore del Pub-blico Impiego Fedele Ricciato; per la Confsal-Unsa da Massimo Battaglia e da Marco Corsi; per la Confsal-Fenal da Domenico De Grandis e da Rita Mottola e per la Fials-Confsal da Massimo Trucco. La delegazione di parte pubblica era guidata dal Dr. Giancarlo Fontanelli (Aran), il quale, in apertura, ha rappresen-tato la posizione dell’Agenzia sul-le principali questioni aperte ri-guardanti lo statuto, il regola-mento elettorale, il Consiglio di amministrazione provvisorio, la sede legale e operativa, ecc.. Successivamente sono interve-nute tutte le parti presenti rap-

presentando posizioni differen-ziate e possibili proposte risoluti-ve. La delegazione Confsal ha incen-trato il suo intervento sulla ne-cessità di un rapido raggiungi-mento di accordi finalizzati alla stipula dei due rogiti notarili co-stitutivi dei fondi. Inoltre, rife-rendosi all’esperienza del Fondo Espero già attivo per la scuola, ha prospettato possibili soluzioni analoghe sui problemi irrisolti, affermando comunque il princi-pio irrinunciabile del raccordo tra le esigenze della rappresenta-tività delle Organizzazioni sinda-cali e della funzionalità degli or-gani di gestione e di controllo. In chiusura dell’incontro il Dr. Fontanelli si è impegnato a riferi-re al Ministero della Funzione Pubblica e dell’Innovazione gli esiti del confronto. Vi terremo puntualmente infor-mati sugli sviluppi della situazio-ne.

Marco Paolo Nigi

FONDI PENSIONE COMPLEMENTARE “PERSEO” E “SIRIO”

Occorre fare una premessa illu-strativa per capire la novità che è stata introdotta in materia di li-quidazione delle pensioni. Il si-stema retributivo prevede che il calcolo sia formato da due quote: quota “A” che riguarda l’anzia-nità maturata da quando il di-pendente pubblico ha iniziato a lavorare sino alla data del 31 di-cembre 1992; quota “B” che riguarda invece l’anzianità contributiva maturata successivamente, cioè, dal 1° gennaio 1993 sino alla data del collocamento in pensione. In sintesi, moltiplicando la retri-buzione pensionabile per un co-efficiente di rendimento predeter-minato e valido al momento del pensionamento, si ottiene l’im-porto della pensione. Si tenga conto, però, che le due aliquote utilizzate per il calcolo sia della quota “A” che della quo-ta “B” sommate non possono su-perare il coefficiente di rendi-mento previsto per una pensione di anzianità massima di 40 anni. Sino ad ora l’Inpdap, in presenza di una pensione di anzianità su-periore a 40 anni ha applicato il

calcolo secondo le seguenti mo-dalità: in quota “A” ha riconosciuto tutti gli anni maturati sino al 3-1.12.92; in quota “B” ha ricono-sciuto solo gli anni maturati dal 1°.01.93 sino al conseguimento del limite massimo di 40 anni di anzianità. In tal modo l’Inpdap non ha calcolato gli anni di an-zianità eccedenti i 40 anni. A questo punto, per non creare ul-teriori penalizzazioni, l’Inpdap – Direzione Centrale delle Pensio-ni, Ufficio I - Normativa, con la nota operativa n. 26 del 13 giu-gno 2008, ha riconosciuto la computabilità nella quota “B”, del periodo dal 01.01.1993 fino alla cessazione dell’attività lavo-rativa, anche tenendo conto degli anni eccedenti ai 40 anni di con-tribuzione. Fermo restando che, ai fini della determinazione della pensione, si considerano in quo-ta “A” solo gli anni necessari a formare un’anzianità contributi-va pari a 40 anni. Siccome que-sto secondo calcolo potrebbe ri-sultare, per la presenza in quota “B” di una retribuzione più eleva-ta, non sempre più vantaggioso

rispetto quello precedentemente utilizzato, l’Istituto ha disposto di effettuare il doppio calcolo, appli-cando quello che risulta più con-veniente per il pensionato. L’In-pdap determinerà ora l’ammon-tare della pensione sia con il vec-chio metodo applicato sino ad oggi sia con il nuovo metodo che riconosce in quota “B” anche gli anni eccedenti i 40 anni di anzia-nità. Questo criterio, quindi, sarà utilizzato per il calcolo delle nuo-ve pensioni in corso di liquida-zione. Per i vecchi pensionati, cioè per le pensioni già liquidate in data antecedente alle nuove istruzioni operative del 13 giugno 2008, invece, il doppio calcolo e l’eventuale nuova riliquidazione sarà effettuato solo a specifica richiesta dell’interessato ed il pagamento sarà eseguito in base al conteggio più favorevole, sia per quel che riguarda le pensioni dirette che per quelle dovute ai superstiti. Resta inteso che per il pagamento degli arretrati, nel caso di riliquidazione della pen-sione, vale la prescrizione quin-quennale.

Renato Playa

INPDAP – DOMANDA RILIQUIDAZIONE PENSIONE CON ANZIANITA’ OLTRE 40 ANNI

Page 3: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

N. 32 — OTTOBRE 2008 SINDACATO– CULTURA—LAVORO PAGINA 3

Ironia del sistema legislativo italiano. Un Governo approva la legge istitutiva della Vice dirigenza senza attuarla . Ca-duto quel Governo il successi-vo continua a non attuarla. Caduto quel governo, ritorna il precedente che aveva appro-vato la legge e la abroga. Con-tinuità e coerenza legislativa sembrano assenti. Così il Co-mitato ristretto della Commis-sione Affari Costituzionali del Senato che sta esaminando il d.d.l. 847, presentato dal Mi-nistro Brunetta, ha approvato l’emendamento governativo

n.5.27 che dispone l’abroga-zione delle norme che discipli-nano l’istituzione della Vice Dirigenza. Dopo l’approvazio-ne del Comitato ristretto il provvedimento dovrà essere approvato dalla stessa Com-missione Affari Costituzionali in sede referente e, quindi, passare in aula al Senato e, successivamente, alla Camera Aspettative che andrebbero deluse per quei colleghi che per anni, senza demeriti, si sono assunti la responsabilità di dirigere sedi operative della P.A. di livello dirigenziale,

confortati da una legge che avrebbe premiato il loro impe-gno. C’è da chiedersi quanto tutto questo dipenda da un incerto dualismo che sottende la pre-senza sulla stessa materia della disciplina disposta con legge ordinaria oppure dispo-sta con accordi contrattuali, laddove la sovrapposizione delle competenze finisce col penalizzare, come nel caso, le aspettative dei destinatari del provvedimento. Vi aggiornere-mo sugli sviluppi dell’iter legi-slativo.

Renato Plaja

VICE DIRIGENZA – PROPOSTA L’ABROGAZIONE DELLA LEGGE MAI ATTUATA

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innova-zione Renato Brunetta ha fir-mato il decreto che stabilisce la riduzione dei distacchi e dei permessi sindacali. Trova così una prima, puntuale applica-zione il decreto-legge 112 che prevede la riduzione triennale del 45% dei contingenti at-tualmente in vigore. Il provve-dimento, secondo stime gover-native, e per nulla contrattato con le OO.SS, comporta una riduzione di 237 dipendenti in distacco sindacale a partire dal 1 gennaio 2009 (il loro nu-mero salirà a 710 a partire

dal 1 gennaio 2011) e che in questo modo torneranno a disposizione delle ammini-strazioni di appartenenza. Sempre a partire dal 1 gen-naio 2009 verranno inoltre ridotti i contingenti dei per-messi orari per un ammonta-re complessivo di 146.212 ore (saliranno a 438.636 ore a partire dal 1 gennaio 2011). Il provvedimento comporterà un recupero di 348 uomo/anno nel 2009 fino ad arrivare a 1.042 uomo/anno nel 2011. Tale recupero di efficienza è stimato in 9 milioni di euro dal 1 gennaio 2009 fino ad

arrivare a circa 30 milioni di euro dal 1 gennaio 2011. Con questa ulteriore misura, si estende la limitazione sulle libertà sindacali, dando l’im-pressione all’Opinione Pubbli-ca di voler recuperare l’effi-cienza nella P.A., cancellando al tempo stesso il Sindacato e indebolendo i lavoratori. Servizio Informazioni Legislative

BRUNETTA FIRMA IL DECRETO PER LA RIDUZIONE DEI DISTACCHI E DEI PERMESSI SINDACALI

I l a v o r i sono ini-ziati con l’ informati-va da par-te dell’ Ammini-strazione, che ha

riferito le OO.SS. che entro il 17 dicembre si concluderà la

formazione riguardante la ri-qualificazione da B3 a C1. La formazione avverrà per due profili alla volta ad esempio, i restauratori con gli storci dell’ arte. Probabilmente gli esami orali avverranno entro la pri-mavera prossima. Per quanto riguarda i progetti posti all’ esame del tavolo, abbiamo ac-colto positivamente quello sulla valorizzazione delle col-

lezioni museali (ex ATM). Per ciò che concerne il progetto nazionale integrativo per le aperture natalizie 2007, ab-biamo dato la nostra disponi-bilità purché sia esteso a tutti gli Istituti che sono stati aper-ti durante le festività natali-zie. Tutti gli accordi siglati so-no stati pubblicati sul nostro sito www.unsabeniculturali.it

Adele Quercia

Riunione Amministrazione/OO.SS. del 23 ottobre 2008.

Il Ministro

Renato Brunetta

Page 4: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

PAGINA 4 SINDACATO– CULTURA—LAVORO N. 32 — OTTOBRE 2008

L a Confsal – la confe-derazione generale dei sinda-cati auto-

nomi dei lavoratori – sentita la Con-ferenza Nazionale dei Segretari Ge-nerali delle Federazioni aderenti te-nutasi a Roma sabato 4 ottobre u.s., dopo ampio e approfondito dibattito, proclama la mobilitazione generale di tutte le categorie rappresentate nei settori lavorativi del pubblico e del privato impiego. Le motivazioni che hanno indotto la Confederazione a proclamare la mobilitazione gene-rale di tutte le categorie sono giusti-ficate dalla registrazione unanime di una crescente insoddisfazione per un programma di Governo che pre-vede solo tagli ai fini di un recupero economico e non una razionalizza-zione della spesa tendente ad elimi-nare sprechi e perdite. In particolare la Conferenza Nazionale dei Segreta-ri Generali ha evidenziato: l’assenza di dialogo da parte del Go-verno a fronte della richiesta dell’a-pertura di un tavolo negoziale per esaminare i problemi inerenti una vera riqualificazione della spesa in grado di coniugare la lotta agli spre-chi e alle diseconomie; b) la natura tipicamente ragionieri-stica dell’intera manovra economica del Governo attenta e tesa più ad effettuare tagli di spesa che ad assi-curare riforme efficienti ed effi-caci; c) il mancato rinnovo dei contratti del pubblico e del privato impiego da troppo tempo scaduti, la non ge-neralizzazione della defiscalizzazione del salario accessorio, l’inadeguatez-za delle risorse economiche che non garantiscono il recupero del potere di acquisto; d) l’insufficiente intervento sul fronte della “governance” di prezzi e tariffe elementi di crescita dell’inflazio-ne; e) la non soluzione del fenomeno del precariato che troverebbe una giusta risposta intervenendo oppor-tunamente sul turn over e sul pen-sionamento; f) la non garanzia sul mantenimento delle prerogative contrattuali e con-tro l’ipotesi di incursioni legislative nella disciplina del rapporto di lavo-ro;

g) la mancanza, nei fatti, del plurali-smo sindacale che veda protagoniste tutte le parti sindacali rappresen-tative al tavolo negoziale per la defi-nizione del nuovo e unico mo-dello contrattuale. Pertanto, per quanto sopra denun-ciato, le Federazioni della Confsal, in base alla loro peculiare specificità, sono autorizzate ad assumere ogni iniziativa di lotta e protesta ritenuta utile al fine di contribuire alla modi-fica dell’attuale situazione politico-legislativa. Importanti azioni sindacali nel Pubblico Impiego Si conferma che tutte le Federazioni del Pubblico Impiego aderenti alla Confsal “possono assumere autono-mamente ogni iniziativa di lotta e protesta ritenuta utile al fine di con-tribuire alla modifica di atti legislati-vi approvati o in iter parlamentare, con particolare riferimento ai conte-nuti della proposta governativa di Legge Finanziaria 09”. Le eventuali azioni di sciopero delle categorie a livello nazionale e/o territoriale de-vono essere precedute, in ottempe-ranza alle vigenti disposizioni in ma-teria, dalla proclamazione dello stato di agitazione e dalla contestuale ri-chiesta di esperimento della proce-dura di conciliazione rivolte alle au-torità competenti. Resta inteso che la Confsal valuterà puntualmente gli sviluppi politico-sindacali, riservan-dosi l’eventuale proclamazione dello sciopero generale. Ricordiamo che la Confsal, la confederazione dei sinda-cati autonomi fortemente rappresen-tativa nel pubblico impiego con oltre il 12% (anche se in alcuni settori, come la scuola, va oltre il 20%), e quindi titolata alla firma dei contrat-ti e a cui questo Governo dovrà co-munque confrontarsi anche in que-sta tornata di rinnovo contrattuale. Contratto Comparto Ministeri: dalla mobilitazione alla dichiara-zione di protesta La trattativa, apertasi il giorno 7 ot-tobre u.s. all’Aran e relativa al rinno-vo del contratto del solo personale del comparto ministeri (escluso quindi l’area 1 dirigenza) – biennio economico 2008/2009, dopo l’illu-strazione dell’atto di indirizzo del Governo da parte del Presidente, si è provvisoriamente conclusa con le dichiarazioni a verbale, rese dai sin-goli sindacati presenti al tavolo. Nel-la dichiarazione la CONFSAL e l’UN-SA hanno sostenuto la necessità di

incrementare le risorse finanziarie stanziate per il biennio 2008-2009 per la difesa del potere di acquisto delle retribuzioni e per una adeguata remunerazione del trattamento ac-cessorio incentivante il merito e la professionalità. Si è ora in attesa di conoscere le comunicazioni dell’Aran prevedibili nella prossima settimana. L’oggetto della protesta attiene, in sintesi, le seguenti motivazioni: Reintegro delle risorse per finanziare il contratto dei dipendenti pubblici . Risorse nuove previste dal governo con la prossima finanziaria per il biennio 2008/2009 per lo stipendio base € 2.300 milioni; Risorse stanziate dal precedente go-verno, finanziaria 2007, anno 2008, pari alla vacanza contrattuale € 540 milioni; Totale risorse per il biennio € 2.840 milioni, che consentono un aumento medio del 3,2% nel biennio 2008-/2009 (1,7%+1,5%), e non del 6% come riferito dal governo che cumula gli arretrati del precedente contratto 2004/2007, erogati tardivamente. Con queste risorse si rendono dispo-nibili mediamente i seguenti aumen-ti mensili lordi: Anno 2008 = € 8 ; ANNO 2009 = € 60 ; TOTALE BIENNIO 2008/2009 = € 68 LORDE. Con questa rilevante riduzione si opera un taglio di circa 1,7 miliardi che comporterà una diminuzione degli stipendi per i dipendenti pub-blici di circa 80-300 euro al mese!! Eliminazione delle riduzione del 10% delle risorse destinate al Fondo per la contrattazione integrativa. Il governo ha operato un taglio netto del 10% sulle risorse dei fondi Unici di amministrazione destinati al fi-nanziamento della contrattazione integrativa per la produttività. La riduzione opererà dal prossimo mese di gennaio 2009 e ammonterà per le sole amministrazioni centrali a 190 milioni di euro secondo quanto riferisce il governo. Da una rilevazio-ne, invece, della Ragioneria Generale i risparmi, ammontano a circa 1,2 miliardi di euro, se calcolati su tutto il pubblico impiego. Si vogliono rico-noscere ai più bravi e professionaliz-zati i premi incentivanti la produtti-vità, riducendo incoerentemente i fondi della contrattazione decentra-ta. Detassazione degli straordinari e del salario di produttività.

CONTINUA ����

UNA TORNATA CONTRATTUALE MOLTO TORMENTOSA E PRIVA DI RISORSE ECONOMICHE

La Confsal: proclama la mobilitazione generale di tutte le categorie

Page 5: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

Per un criterio di equità tra settore privato e pubblico occorre riconosce-re al dipendente pubblico la detassa-zione degli straordinari e del salario di produttività, conseguendo in tal modo un aumento in busta paga. Siamo alle ultime battute. La legge finanziaria, in corso di tra-smissione al Senato per l’inizio dell’-esame rappresenta il punto di riferi-mento per l’inizio di quell’azione di sensibilizzazione dei componenti delle Commissioni senatoriali inte-ressate, al fine di meglio rappresen-tare le istanze del personale del com-parto ministeri, particolarmente pe-nalizzato prima dalla legge taglia spese 133/08, e ora mortificato della esiguità delle risorse inserite nella citata legge finanziaria 09. Conte-stualmente occorre intensificare la campagna di mobilitazione della ca-tegoria attraverso assemblee sui luo-ghi di lavoro organizzate dai coordi-namenti che, nello stesso tempo a-vanzeranno richieste di confronto con le autorità responsabili dei sin-goli Ministeri. Parallelamente questa Federazione valuterà il momento per dichiarazione dello stato di agitazio-ne, per il conseguente tentativo di conciliazione, e quindi per la procla-mazione dello sciopero. Le risorse utili al rinnovo del Con-tratto biennio economico 2008-2009 Il giorno 14 ottobre 2008, all’Aran, si è tenuto il programmato incontro con le Organizzazioni Sindacali rap-presentative per la prosecuzione del-la trattativa per il rinnovo del CCNL relativo al biennio economico 2008-2009 per il personale del Comparto “Ministeri”. Il Presidente dell’Aran, Avv. Massimo Massella Ducci Teri, ha presentato analiticamente i contenuti del punto 3 dell’Atto di Indirizzo del Governo all’Aran, concernenti le “Politiche per la produttività ed incentivazione del merito individuale e collettivo”. La delegazione Confsal e Confsal-Unsa, costituita da Fedele Ricciato e Massimo Battaglia, ha ribadito la nostra posizione riportata in sintesi nella dichiarazione resa, il giorno 7 ottobre 2008, in sede di apertura di negoziato, ed ha evidenziato la illogi-cità e la contraddittorietà fra gli o-biettivi governativi di incentivazione e premialità e l’incongruità delle ri-sorse negoziali, al momento inade-guate anche per il conseguimento dell’obiettivo del recupero del potere di acquisto delle retribuzioni. Inoltre, ha presentato la proposta Confsal sul rinnovo dei contratti nel Pubblico Impiego articolata in quattro punti e riportata a pag. 3 del Notiziario Sin-

dacale n. 162 del 1° ottobre 2008, in relazione alla quale ha rinnovato con forza la richiesta dell’apertura di un Tavolo Politico. Le altre Organizza-zioni Sindacali sono rimaste su posi-zioni critiche ed hanno rilanciato la richiesta di un confronto a livello politico. Il Presidente Massella, in chiusura dell’incontro, dopo aver confermato l’impegno governativo a reintegrare le risorse “tagliate” con il Decreto Legge 112/2008, convertito nella Legge 133/2008 (10% FUA) da rinegoziare in linea con la Direttiva governativa, si è impegnato a riferire al Governo gli esiti dell’incontro. La Confsal incontra il Ministro Brunetta ed esprime serie riserve per il rinnovo del Contratto del P.I. e non aderisce alla proposta governativa Giovedì 23 ottobre 2008, si è tenuto al Ministero della Pubblica Ammini-strazione e Innovazione un incontro con il Ministro Brunetta riguardante i rinnovi contrattuali del Pubblico Impiego e il nuovo modello contrat-tuale. La Confsal, la confederazione gene-rale dei sindacati autonomi dei lavo-ratori più rappresentativa a livello nazionale, chiamata dal Ministro Brunetta ad esprimere l’adesione sul documento in materia di rinnovi contrattuali nel Pubblico Impiego (biennio economico 2008-2009) e-sprime serie riserve. La Confsal, invece, condivide la ne-cessità di definire un nuovo modello contrattuale di cui però devono esse-re meglio definite le linee portanti. A questo fine è disposta a partecipare a un adeguato negoziato. Al termine dell’incontro il Segretario generale della Confsal, Marco Paolo Nigi, ha dichiarato: “i 60 euro lordi offerti dal Governo per i rinnovi con-trattuali sono pochi e non esistono altre risorse se non nelle promesse”. “Pertanto – ha concluso Nigi - non è ipotizzabile la firma di un accordo a tali condizioni”. Infatti, il Governo ha presentato una proposta sul rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego, per il biennio eco-nomico 2008-2009, e sul nuovo mo-dello contrattuale alle Confederazio-ni e alle Organizzazioni sindacali rappresentative. La presentazione della proposta è avvenuta nella mat-tinata all’Aran in una pre-riunione e, nel pomeriggio, al Ministero della Pubblica Amministrazione e Innova-zione. Il Ministro Brunetta ha espo-sto i contenuti di un Documento ( vedi “Protocollo” già inserito sul sito www.confsal.it), chiedendo l’adesione delle Organizzazioni Sindacali. La delegazione della Confsal, guidata

dal Segretario Generale, Marco Paolo Nigi, non ha concordato sulla propo-sta per il rinnovo dei contratti nel Pubblico Impiego per il biennio eco-nomico 2008-2009, esprimendo se-rie riserve ed avanzando proposte economiche migliorative, inclusa la defiscalizzazione delle retribuzioni accessorie nel Pubblico Impiego. Sul nuovo modello contrattuale ha di-chiarato la disponibilità ad appro-fondire la proposta su un tavolo poli-tico-tecnico. Nessun merito al Ministro Brunet-ta! “Propone il cannibalismo retri-butivo” Sulla proposta governativa presenta-ta il 23 ottobre 2008 dal ministro Brunetta., la Confsal precisa che occorre far conoscere la verità per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego (biennio economico 2008-2009) I punti principali dell’accordo sono stati variamente presentati o com-mentati. Al di là delle simpatie o del-le antipatie con l’attuale governo di questa o quella sigla sindacale e di questa o quella testata giornalistica, assolutamente legittime e compren-sibili, occorre dire con verità e all’in-segna della trasparenza almeno 4 cose: - l’aumento medio a regime è del 3,2% che si traduce in 60 (sessanta) euro lordi mensili; - la restituzione dei tagli dal Fondo Unico di Amministrazione (FUA) è un reintegro del maltolto che non incide in termini di aumenti retributivi ac-cessori; in altre parole, non si può far credere di dare in più ciò che si era tolto; - la disapplicazione dei tagli ai fondi speciali, limitata al 2009, per il mo-mento rimane esclusivamente un “impegno” del Governo; - il Governo, oltre agli insostenibili tagli dei posti di lavoro previsti nella Legge 133/2008, intende fare ulte-riori licenziamenti per trovare le ri-sorse da destinare agli incrementi retributivi del personale “sopravvissuto”. Questo è inaccetta-bile sul piano etico e politico. “la proposta di incrementare le retri-buzioni con risorse derivanti da li-cenziamenti a danno dei precari è un’operazione di “cannibalismo” che un sindacato responsabile non può accettare”. In merito alla proposta governativa la Segreteria Generale Confsal, già convocata per la matti-nata del 29 p.v., avrà modo di espri-mere una valutazione organica ed articolata, sia relativamente al rinno-vo del contratto del Pubblico Impiego che sul nuovo modello contrattuale. A cura del Coordinamento Nazionale

32 — OTTOBRE 2008 SINDACATO– CULTURA—LAVORO PAGINA 5

Page 6: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

PAGINA 6 SINDACATO– CULTURA—LAVORO N. 32 — OTTOBRE 2008-

ASSENZE A QUALSIASI TITOLO — MODIFICHE IN ARRIVO

Il Ministro Brunetta con il di-segno di legge AC 1441 quar-ter “A”, in corso di esame alla Camera, all’art.39 septies, ci ripensa e propone modifiche sostanziali all’articolo 71 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, per un verso fa-vorevoli ai dipendenti pubblici e per altro canto discriminanti perché aumentano la disparità di trattamento fra i lavoratori pagati dallo Stato. Questa è una norma, che è stata ogget-to di numerosi contestazioni da parte delle parti sociali per-ché ritenuta “penalizzante, ini-qua, discriminante e per molti aspetti anticostituzionale”. In particolare si prevede: • Il comma 1-bis dell’art. 71 della Legge 133/2008 è in-tegralmente sostituito, preve-dendo che a decorrere dall'an-no 2009, limitatamente alle assenze per malattia di cui al comma 1 dell’art. 71 della Leg-ge 133/2008, per il personale del comparto sicurezza e dife-sa nonché del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, gli emolumenti di carat-tere continuativo correlati alla specifica di status e di impiego di tale personale sono equipa-rati al trattamento economico fondamentale; Ad altri dipen-denti pubblici invece, l’inden-nità di amministrazione non viene equiparata come tratta-mento economico fondamenta-le, nonostante le continue ri-chieste fatte negli anni dalle Organizzazioni Sindacali ed in particolare dalla FLP, nel cor-so dei rinnovi contrattuali; • Il comma 5 dell’art. 71 della Legge 133/2008 è abro-gato. Il Ministro Brunetta ci ripensa e cancella di fatto una norma emanata soltanto da pochi mesi. Una norma, che è stata oggetto di numerosi con-testazioni da parte delle parti

sociali perché ritenuta “penalizzante, iniqua, discri-minante e per molti aspetti anticostituzionale. Si riporta il testo dell’art. 39 septies dell’AC 1441 quater A ed il previgente testo dell’ex art. 71 DL 112/2008 ora Leg-ge 133/2008: AC 1441 quarter “A” Art. 39-septies. (Modifiche all'articolo 71 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, in materia di assenza per malattia). 1. All'articolo 71 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono apportate le seguen-ti modificazioni: a) il comma 1-bis è sostituito dal seguente: «1-bis. A decorrere dall'anno 2009, limitatamente alle as-senze per malattia di cui al comma 1 del personale del comparto sicurezza e difesa nonché del personale del Cor-po nazionale dei vigili del fuo-co, gli emolumenti di carattere continuativo correlati alla spe-cifica di status e di impiego di tale personale sono equiparati al trattamento economico fon-damentale»; b) il comma 5 è abrogato. 2. Agli oneri derivanti dall'at-tuazione delle disposizioni in-trodotte dal comma 1, lettera a), pari a 9,1 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2009, si provvede mediante corrispondente riduzione del-l'autorizzazione di spesa relati-va al Fondo per gli interventi strutturali di politica economi-ca, di cui all'articolo 10, com-ma 5, del decreto-legge 29 no-vembre 2004, n. 282, converti-to, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307. DL 25.06.2008, n. 112 ora leg-ge 6 agosto 2008, n. 133

Art. 71. Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni 1. Per i periodi di assenza per malattia, di qualunque durata, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all'arti-colo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nei primi dieci giorni di assenza e' corrisposto il tratta-mento economico fondamenta-le con esclusione di ogni in-dennità o emolumento, co-munque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro tratta-mento accessorio. Resta fermo il trattamento piu' favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle spe-cifiche normative di settore per le assenze per malattia dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonché per le assen-ze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavi-ta. I risparmi derivanti dall'ap-plicazione del presente comma costituiscono economie di bi-lancio per le amministrazioni dello Stato e concorrono per gli enti diversi dalle ammini-strazioni statali al migliora-mento dei saldi di bilancio. Tali somme non possono esse-re utilizzate per incrementare i fondi per la contrattazione in-tegrativa. ((1-bis. Le disposizioni di cui al presente articolo non si ap-plicano al comparto sicurezza e difesa per le malattie conse-guenti a lesioni riportate in attività operative ed addestra-tive)). 2. Nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un pe-riodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secon-do evento di malattia nell'anno solare l'assenza viene

CONTINUA →→→→

Page 7: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

N. 32 — OTTOBRE 2008 SINDACATO– CULTURA—LAVORO PAGINA 7

giustificata esclusivamente me-diante presentazione di certifi-cazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica. 3. L'Amministrazione dispone il controllo in ordine alla sussi-stenza della malattia del dipen-dente anche nel caso di assen-za di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative. Le fasce orarie di reperibilità del lavoratore, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, ((sono)) dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14 alle ore 20.00 di tutti i giorni, com-presi i non lavorativi e i festivi. 4.La contrattazione collettiva ovvero le specifiche normative di settore, fermi restando i limi-ti massimi delle assenze per permesso retribuito previsti dalla normativa vigente, defini-scono i termini e le modalità di fruizione delle stesse, con l'ob-bligo di stabilire una quantifi-cazione esclusivamente ad ore delle tipologie di permesso re-tribuito, per le quali la legge, i regolamenti, i contratti colletti-vi o gli accordi sindacali preve-dano una fruizione alternativa in ore o in giorni. Nel caso di fruizione dell'intera giornata lavorativa, l'incidenza dell'assenza sul monte ore a disposizione del dipendente, per ciascuna tipologia, viene computata con riferimento al-l'orario di lavoro che il medesi-mo avrebbe dovuto osservare nella giornata di assenza. 5. Le assenze dal servizio dei dipendenti di cui al comma 1 non sono equiparate alla pre-senza in servizio ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione inte-grativa. Fanno eccezione le as-senze per congedo di maternità, compresa l'interdizione antici-pata dal lavoro, e per congedo di paternità, le assenze dovute alla fruizione di permessi per lutto, per citazione a testimo-niare e per l'espletamento delle funzioni di giudice popolare, nonché le assenze previste dal-

l'articolo 4, comma 1, della leg-ge 8 marzo 2000, n. 53, e per i soli dipendenti portatori di handicap grave, i permessi di cui all'articolo 33, (( comma 6 )), della legge 5 febbraio 199-2, n. 104. 6. Le disposizioni del presente articolo costituiscono norme non derogabili dai contratti o accordi collettivi. Assenza per malattia e con-tributi Com' è noto il governo ha adot-tato una serie di misure restrit-tive indirizzate ai lavoratori pubblici, tra cui quella relativa all’assenza per malattia. La norma, contenuta nel D.L. 112-2008 convertito in Legge 133-2008, è contemplata all’-art. 71 della stessa legge e pre-vede di fatto la decurtazione dello stipendio per i primi 10 giorni di malattia. Nulla però viene disposto in merito ai contributi pensioni-stici che, a nostro parere, de-vono rimanere pertanto integri e non subire sottrazioni rispet-to alla riduzione dello stipendio subita. Questo sembra essere l’orienta-mento espresso dall’Inpdap in alcuni pareri informali resi a varie richieste di diverse Ammi-nistrazioni. In ogni caso occor-re attendere l’interpretazione definitiva dell’Ente che a tal riguardo emanerà, anche a se-guito di contatti con la Funzio-ne Pubblica, una circolare e-splicativa per chiarire gli effetti delle misure governative ri-guardo alle assenze per malat-tia sulla copertura contributiva riconosciuta ai dipendenti pub-blici. Le fasce di reperibilità 8-/13 – 14/20. Comunicare al proprio referen-te gerarchico gli eventuali spo-stamenti, possibilmente per via formale, quantomeno con mail. Assentarsi durante le fasce di reperibilità Visite mediche, an-che specialistiche: farsi rila-sciare attestazioni di visita. Acquisti inderogabili per farma-ci o ausili medici: conservare

scontrino fiscale. In caso il lavoratore viva solo e le sue condizioni fisiche non gli consentano di trasmettere o consegnare il certificato medico o altra certificazione, dovrà ri-chiedere, sempre per via forma-le, al proprio ufficio, di inviare un addetto al suo domicilio, per il ritiro di detta documentazio-ne. In ogni caso, se si invia il certi-ficato per raccomandata, la ri-cevuta postale costituirà prova della legittima assenza in caso di visita fiscale. Dopo una visita specialistica, ricordarsi di farsi prescrivere i giorni anche dal medico di fa-miglia, in ogni caso, per ulterio-re protezione anche ai fini della visita fiscale. Ricordarsi che le decurtazioni sono così previste: i primi dieci giorni, comunque dal decimo al quindicesimo giorno, sotto i quindici giorni ( non essendo stata abrogata la disposizione contrattuale pree-sistente) In caso il dipendente sia titola-re di legge 104 per assistenza a parente, si consideri la possibi-lità di eleggere domicilio, per i giorni della propria malattia, presso l’abitazione del congiun-to in questione, sempre con co-municazione formale. In caso di giorni per 104 “ assi-stenza a congiunto” (ma il di-pendente non sia in malattia) ricordarsi che subentra la de-curtazione come per assenza malattia. Inoltre, per particolari malattie (stati depressivi, affezioni di tipo neurologico eccetera) è consigliabile farsi prescrivere dal medico specialista e da quello di famiglia la necessità di uscite giornaliere, per evitare aggravamenti della condizione patologiche. L’ora d’aria è quel-la dei detenuti. A cura di Stefano Innocentini

Page 8: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

PAGINA 8 SINDACATO– CULTURA—LAVORO N. 32 — OTTOBRE 2008

Come a molti è noto, già dalla metà del 2007 è in vigore il così detto “scontrino parlante”, che consente di beneficiare di detra-zioni fiscali, in presenza degli elementi essenziali quali: il dettaglio dei prodotti acquista-ti; la quantità delle confezioni; il codice fiscale del paziente. La procedura, non entrata anco-ra del tutto a regime per una se-rie di difficoltà, ha imposto ai farmacisti una serie di adempi-menti di rilevanza contabile che esulano propriamente dal campo delle loro occupazioni professio-nali, imponendo ad essi, di fatto, di aggiornare gli strumenti infor-matici in dotazione, al fine di consentire alla clientela di otte-nere la documentazione utile alla detrazione fiscale. Ma le maggiori difficoltà sono arrivate dalla stes-sa Agenzia delle Entrate, alla quale si sono rivolte le stesse as-sociazioni dei farmacisti, che, pur cercando di chiarire la mate-ria con una serie di circolari e-splicative, ha espresso pareri non sempre omogenei, inducen-do spesso da un lato i farmacisti a “improvvisare” e dall’altro il cittadino a non capire quali sia-no i confini certi entro cui poter beneficiare delle detrazioni fiscali per l’acquisto di prodotti farma-ceutici. Sulla base delle indica-

zioni acquisibili -Agenzia delle Entrate e consulenti commercia-listi – si può descrivere un qua-dro di massima, suscettibile in ogni caso di costante aggiorna-mento, dei prodotti acquistabili in farmacia e per i quali è possi-bile richiedere la detrazione fi-scale nella propria dichiarazione dei redditi: Medicinali con Ricetta obbliga-toria: si deve allegare lo scontri-no fiscale alla ricetta medica, oppure, in caso di ricette non ripetibili, a una copia della stes-sa. Medicinali senza ricetta obbli-gatoria: gli scontrini vanno alle-gati al modulo di autocertifica-zione. Ticket sanitario: lo scontrino fiscale va allegato alla fotocopia della ricetta. Ricetta alimenti per l’infanzia: si può allegare lo scontrino alla ricetta specialistica nella quale deve risultare la patologia. Non sono detraibili, anche se pre-scritti, gli alimenti ad uso esclu-sivamente alimentare. Apparecchiature sanitarie: si può allegare lo scontrino o la fat-tura al modulo di autocertifica-zione in caso di acquisto di appa-recchi quali: aerosol (acquistati direttamente o utilizzati a noleg-gio); misuratori di glicemia, di

pressione, siringhe, termometri; apparecchi ortopedici, contenito-ri per esami, ecc. Prodotti omeopatici: lo scontri-no va allegato alla ricetta medica o al modulo di autocertificazione. Prodotti medicinali veterinari: è possibile richiedere detrazioni per l’acquisto di medicinali vete-rinari da somministrare ad ani-mali di compagnia. In questo ca-so lo scontrino fiscale va allegato alla ricetta o al modulo di auto-certificazione. Autoanalisi: lo scontrino si deve allegare al modulo di autocertifi-cazione. Spese per prodotti non detrai-bili: attualmente non posso es-sere detratte le seguenti categorie di prodotti merceologi-ci: dietetici; integratori; alimenti; medicazioni; cosmetici. In conclusione risulta evidente che la regolamentazione della deducibilità ai fini fiscali dalla propria dichiarazione dei redditi delle spese dei prodotti farma-ceutici, oltre a risultare incom-pleta e poco chiara, è lontana da quella semplicità applicativa ne-cessaria per rendere agevole il compito alla platea dei numerosi contribuenti maggiormente inte-ressati che risultano in possesso di più bassi redditi imponibili. Servizio Assistenza Sindacale

DETRAZIONI FISCALI – DIFFICOLTA’ APPLICATIVE E SCARSA CHIAREZZA

La Corte di Cassazione civile, sez. lavoro con la sentenza 1-1.09.2008 n. 22858, torna ad occuparsi del mobbing precisan-do che caratterizzano questo comportamento la sua protrazio-ne nel tempo attraverso una plu-ralità di atti, la volontà che lo sorregge (diretta alla persecuzio-ne od all’emarginazione del di-pendente) e la conseguente lesio-ne, attuata sul piano professio-nale o sessuale o morale o psico-logico o fisico. Lo specifico intento che sorregge il mobbing e la sua protrazione nel tempo lo distinguono da sin-goli atti illegittimi.

Fondamento dell’illegittimità è l’obbligo datoriale di adottare le misure necessarie a tutelare l’in-tegrità fisica e la personalità mo-rale del prestatore. Da ciò, la responsabilità del da-tore anche ove (pur in assenza d’un suo specifico intento lesivo) il comportamento materiale sia posto in essere da altro dipen-dente. La responsabilità del datore (ove il comportamento sia diretta-mente riferibile ad altri dipen-denti aziendali) può discendere da colpevole inerzia nella rimo-zione del fatto lesivo. Per la protrazione del comporta-

mento nel tempo nonché per l’u-nitarietà dell’intento lesivo, è ne-cessario che da un canto si dia rilievo ad ogni singolo elemento in cui il comportamento si mani-festa (assumendo rilievo anche la soggettiva angolazione del com-portamento, come costruito e destinato ad essere percepito dal lavoratore) e, d’altro canto, è ne-cessario che i singoli elementi siano poi oggetto d’una valuta-zione non limitata al piano ato-mistico, bensì elevata al fatto nella sua complessità e nella sua unitarietà. Servizio Informazione Legislativa

ELEMENTI ESSENZIALI DEL MOBBING

Page 9: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

32— OTTOBRE 2008 . SINDACATO– CULTURA—LAVORO PAGINA 9

“La dichiarazione del Mini-stro Bondi sulla possibilità di dare Pompei ad un privato, rilasciata oggi a margine della presentazione dell’atti-vità operativa dei carabinieri dei beni culturali, è sconvol-gente e ha dell’incredibile in-fatti, noi della Confsal-Unsa la prendiamo come una “boutade” del ministro-poeta che speriamo vuole soltanto accendere un riflettore sui temi della valorizzazione di Pompei. In buona sostanza quanto affermato da Bondi rappresenta una proposta pericolosa e impraticabile

che resuscita i fantasmi della Patrimonio Spa di Tremonti e la svendita dei nostri tesori italiani. Riguardo al recente stanzia-mento di 57 milioni di euro per risolvere la situazione e il relativo commissariamen-to , che il Ministro Bondi a posto in essere, evidente-mente non soddisfano nean-che la propria volontà, dal momento che lo stesso Mini-stro, pensando di contattare un facoltoso americano am-mette di aver sbagliato tutto. Questa è la prova più eviden-te, quando si vuol gestire

l’immenso patrimonio cultu-rale del nostro Paese con e-strema superficialità e in-competenza”.

Giuseppe Urbino

BONDI RESUSCITA I FANTASMI DELLA PATRIMONIO SPA DI TREMONTI COMINCIANDO DA POMPEI”.

A seguito della richiesta di chiari-menti circa la riforma del sistema previdenziale, riteniamo opportu-no precisare che non siamo in presenza di un testo normativo, bensì di un disegno di legge a fir-ma degli On.li Cazzola e Lo Presti. Per la precisione il disegno di leg-ge è così articolato: Art 1- La proposta di legge delega il Governo a legiferare, entro dodi-ci mesi dalla data di approvazione della legge, per: a) l’accesso alla pensione calcola-ta con il sistema contributivo: è previsto per le donne dal 0-1.01.2010 all’età di 61 anni e dal 01.01.2012 all’età di 62 anni. Per tali pensionande vengono meno le finestre attualmente in vigore per le pensioni di vecchiaia con l’ero-gazione della pensione dal mese successivo al soddisfacimento dei requisiti di legge. b) Revisione dei coefficienti di tra-sformazione per le pensioni con-tributive con esclusione dei lavo-ratori parasubordinati a cui si applicano i vecchi coefficienti. c) Estensione del calcolo contri-butivo PRORATA a tutte le cate-gorie dal 01.01.2009 anche in presenza di una anzianità assicu-rativa superiore ai 18 anni alla data del 31.12.1995 ( cioè la pen-sione verrebbe calcolata somman-do una prima quota quantificata con il sistema retributivo per i

contributi versati al 31.12.2008 ad una seconda considerata con i contributi maturati dal 0-1.01.2009 con il sistema contri-butivo). d) Previsione del raddoppio della contribuzione figurativa per ma-ternità fino ad un massimo di due anni. e) Revisione dei requisiti reddi-tuali per consentire l’integrazione al trattamento minimo della pen-sione del coniuge che versa in disagiate condizioni economiche. Art. 2 - Il Governo viene delegato a legiferare entro 6 mesi per nuo-ve norme tese ad incentivare la previdenza complementare, mai partita nel settore Pubblico (esclusa la Scuola); Art. 3 – Sempre entro 6 mesi il Governo deve emanare decreti legislativi per riordinare gli Enti previdenziali che si ridurrebbero a tre: INPS, INPDAP e INAIL, con la previsione che le parti sociali presenti nel CNEL facciano parte dei Consigli di Amministrazione, facendo scomparire Comitati Pro-vinciali e Regionali. Art. 4 – Entro 18 mesi il Governo va ad emanare norme per: a) prevedere una aliquota contri-butiva unica pari a 24% per tutti i nuovi occupati, con aspettativa di un trattamento pensionistico di base a carico della fiscalità nella misura prevista per l’assegno so-

ciale a condizione che si possa far valere almeno 10 anni di effettiva contribuzione; b) rivedere il sistema di perequa-zione automatica nelle pensioni contributive. Art. 5 – si amplia la possibilità di ottenere la pensione di reversibili-tà per il figlio maggiorenne che abbia un lavoro retribuito in mi-sura tal da essere comunque con-siderato fiscalmente a carico; Art. 6 – viene estesa anche ai la-voratori parasubordinati la tutela sulla automaticità delle prestazio-ni e la possibilità per gli stessi di rivalersi nei confronti dei commit-tenti inadempienti negli obblighi assicurativi; Con gli artt. 7 e 8 vengono stabili-ti tempi e modi per l’emanazione dei decreti legislativi delegati pre-visti dalla proposta di legge e le previsioni di copertura finanzia-ria. Ribadiamo che, di fatto, il disegno di legge in questione –che, lo ri-cordiamo, non è di iniziativa go-vernativa - è fermo in Parlamento sin dalla sua presentazione ed a nostro avviso non ci sono elemen-ti concreti per ritenere che subirà una forte accelerazione nell’imme-diato futuro. Ogni allarmismo è pertanto ingiu-stificato.

A cura di Angela Sgambati

RIFORMA DEL SISTEMA PREVIDENZIALE

Sandro Bondi—Ministro del MiBAC

Page 10: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

PAGINA 10 SINDACATO– CULTURA—LAVORO N. 32— OTTOBRE 2008

MODIFICHE ALLA LEGGE 104/1992: RITIRATO L'EMENDAMENTO Permessi lavorativi 104: approvati in Commissione Lavoro nuovi emendamenti Approda alla Camera, la discussione del disegno di legge 1441 ter (Collegato alla Finanziaria), già discusso nelle Commissioni di Montecitorio, ed ampiamente

emendato dallo stesso Governo.

Avevamo dato notizia nei giorni scorsi di un comunicato del Ministero della Pubblica Ammi-nistrazione, relativo alle inten-zioni del Governo di modificare l’articolo 33 della Legge 104-/1992 per la parte relativa ai permessi ai lavorativi a chi as-siste parenti e affini con handi-cap grave. L’intenzione era sta-ta formalizzata in uno specifico emendamento a progetto di leg-ge 1441-quater (Collegato alla Finanziaria) in discussione alla Camera (vedi nostro comunica-to n. 76/08). Nel frattempo l’emendamento presentato alla Camera è stato pubblicato e, il 2 ottobre 2008, ritirato dallo stesso Governo in Commissione Lavoro alla Ca-mera, sotto la spinta delle criti-che degli stessi membri di quel-la Commissione. È comunque molto interessante conoscere i contenuti di quell’emendamen-to (che riportiamo integralmen-te in fondo a questo articolo). Madri casalinghe L’emendamento proposto dal Governo prevedeva l’abrogazio-ne dell’articolo 20 della Legge 53/2000. Quella disposizione modificava il testo originario dell’articolo 33 della Legge 104-/1992 prevedendo che i per-messi potessero essere concessi al lavoratore dipendente anche quando il coniuge non ne aveva diritto (perché lavoratore auto-nomo o perché disoccupato o perché casalinga). Si tratta di una norma che accoglie un’i-stanza seria e motivata in par-ticolare dalla considerazione che il carico assistenziale di un figlio non può essere completa-mente a carico del genitore non lavoratore. L’emendamento proposto riportava la situazione a prima del 2000, anno di ap-provazione, a larghissima mag-gioranza, della Legge 53.

Durata dei permessi. La modifi-cazione proposta dal Governo era, nell’emendamento ritirato, piuttosto subdola. Dalla locu-zione “tre giorni di permesso mensile” si passava a “un per-messo pari a tre giorni”. La nuova definizione apriva la strada ad un contingentamento orario nella fruizione di tali per-messi. Condizioni sanitarie Altra modificazione proposta, apparentemente innocua, ri-guardava i requisiti sanitari per accedere ai permessi. Come è noto la fruizione è condizionata da uno specifico accertamento di handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992), verbale rilasciato dalle Commissioni operanti nelle Aziende Usl. Nel testo proposto dal Governo non è più presente il riferimento a quello specifico verbale, ma alla “grave disabilità”, concetto comprensibile nel senso comu-ne, ma non definito sotto il pro-filo medico legale e non dimo-strabile automaticamente con alcun certificato. Anche questa nuova definizione apriva la strada a successive probabili evoluzioni in cui il certificato di handicap grave non sarebbe stato più sufficiente e, verosi-milmente, sarebbe stata richie-sta una ulteriore valutazione medico legale. Esclusività e continuità dell’assistenza I con-cetti di continuità ed esclusivi-tà di assistenza sono stati fino-ra mal definiti dal Legislatore, ma rappresentano i due requi-siti che consentono la fruizione dei permessi lavorativi anche in assenza di convivenza. Nell’e-mendamento il Governo non reintroduce l’obbligo della con-vivenza, ma enfatizza il concet-to di esclusività Avendo abroga-to – come già detto – l’articolo

20 della legge 53/2000, ne de-riva che i permessi non sareb-bero più stati concessi nel caso in cui il disabile convivesse con un altro familiare. Inoltre il Ministero precisa che i permessi possono essere con-cessi solo nel caso di conviven-za o di distanza massima dall’-abitazione della persona disabi-le da assistere di 100 chilome-tri. Un’indicazione simile esiste già nella prassi adottata da INPS. Parenti e affini. L’emendamento previsto dal Governo prevede la restrizione al coniuge, ai paren-ti ed agli affini entro il secondo grado della platea di soggetti che possono fruire dei permessi per assistere il portatore di handicap. Ad oggi i permessi lavorativi previsti dalla Legge 104/1992 sono concessi ai pa-renti e affini fino al terzo grado oltre che al coniuge. Sono pa-renti di primo grado i figli e ge-nitori. Fratelli e sorelle, nipoti (figli dei figli) e nonni sono pa-renti di secondo grado. Zii e nipoti (figli di un fratello o una sorella) sono parenti di terzo grado. Controlli Il Ministero si riserva esplicita-mente la possibilità di controlli serrati sui requisiti alla conces-sione dei permessi lavorativi ai dipendenti pubblici. Le pubbli-che amministrazioni sono tenu-te a raccogliere dati specifici, con deroghe anche alla norma-tiva sulla privacy, sulla fruizio-ne dei permessi lavorativi sud-divisi per dipendente. Questi dati devono essere inviati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che costituisce una specifica banca dati. Anche questa parte dell’emendamento è stata ritirata. Emendamento del Governo al

CONTINUA →→→→

Page 11: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

N. 32 — OTTOBRE 2008 SINDACATO– CULTURA—LAVORO PAGINA 11

progetto di Legge 1441-quater in esame alla Commissione La-voro della Camera dei Deputati. 1. All’articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 sono ap-portate le seguenti modifiche: a) Il comma 3 è sostituito dal seguente: “3. Il lavoratore di-pendente, pubblico o privato, che assiste, in via esclusiva, persona affetta da grave disabi-lità, coniuge, parente o affine entro il secondo grado, convi-vente ovvero residente in Co-mune che si trovi ad una di-stanza massima non superiore ai 100 chilometri dal proprio Comune, a condizione che la persona disabile non sia ricove-rata a tempo pieno, ha diritto a fruire, anche in maniera conti-nuativa, di un permesso mensi-le retribuito, coperto da contri-buzione figurativa, pari a tre giorni..”, b) Al comma 5 le parole da: “Il genitore” fino a: “handicappato” sono sostituite dalle seguenti: “Il lavoratore di cui al comma 3” e le parole: “al proprio domi-cilio” sono sostituite con le se-guenti: “al domicilio della per-sona da assistere”; 2) Fatto salvo quanto previsto dal Capo V del decreto legislati-vo 26 marzo 2001, n. 151, il comma 3, secondo periodo, del-l’articolo 42 del decreto legisla-tivo n. 151 del 2001, è sostitui-to dal seguente: “Tali permessi spettano a condizione che il lavoratore dipendente, pubblico o privato, assista, in via esclu-siva, il proprio figlio affetto da grave disabilità, convivente ov-vero residente in Comune che si trovi ad una distanza massi-ma non superiore a 100 chilo-metri dal proprio Comune, a condizione che la persona disa-bile non sia ricoverata a tempo pieno.”. 3. L’art. 20 della legge 8 marzo 2000, n. 53, è abrogato. 4. Le amministrazioni pubbli-che di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, comunica-no alla Presidenza del Consiglio

dei ministri – Dipartimento del-la funzione pubblica: a) i nominativi dei propri dipen-denti cui sono accodati i per-messi di cui all’art. 33, commi 2 e 3, della legge 5 febbraio 19-92, n. 104, ivi compresi i nomi-nativi dei lavoratori padri o del-le lavoratrici madri, specifican-do se i permessi sono fruiti dal lavoratore in situazione di han-dicap grave, dal lavoratore o dalla lavoratrice per assistenza al proprio figlio, per assistenza al coniuge o per assistenza a parenti o affini; b) in relazione ai permessi fruiti dai dipendenti per assistenza alla persona in situazione di handicap grave, il nominativo di quest’ultima, l’eventuale rap-porto di dipendenza con un’am-ministrazione pubblica e la de-nominazione della stessa, il co-mune di residenza dell’assisti-to; c) il rapporto di coniugio, il rap-porto di maternità o paternità, il grado di parentela o affinità intercorrente tra ciascun di-pendente che ha fruito dei per-messi e la persona assistita; d) per i permessi fruiti dal lavo-ratore padre o dalla lavoratrice madre la specificazione della minore o maggiore età del figlio; e) il contingente complessivo di ore di permesso fruite da cia-scun lavoratore nel corso dell’-anno precedente e per ciascun mese; f) il comune di residenza del lavoratore che fruisce dei per-messi. 5. La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento del-la funzione pubblica istituisce e cura, con gli ordinari stanzia-menti di bilancio, una banca dati informatica in cui conflui-scono le comunicazioni di cui al comma 4, che sono fornite da ciascuna amministrazione per via telematica entro il 31 marzo di ciascun anno. 6. La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento del-la funzione pubblica è autoriz-zata al trattamento dei dati

personali e sensibili di cui al comma 4. Le operazioni rile-vanti consistono nella raccolta, conservazione, elaborazione dei dati in via elettronica e non, nonché nella comunicazione alle amministrazioni interessa-te. E’ inoltre consentita la pubbli-cazione e divulgazione dei dati e delle elaborazioni esclusiva-mente in maniera anonima. Le attività di cui al comma 4, fina-lizzate al monitoraggio e alla verifica sulla legittima fruizione dei permessi, sono di rilevante interesse pubblico. Permessi lavorativi 104: ap-provati in Commissione La-voro nuovi emendamenti Il testo contiene, come noto, anche una modifica all’articolo 33 della Legge 104/1992 relati-vo ai permessi ai lavoratori che assistono familiari con handi-cap grave. Modifica, lo rimar-chiamo, che riguarda sia i di-pendenti pubblici che i dipen-denti privati. Il testo che arriva in aula, è il risultato di una ripetuta azione del Governo che ha presentato – in fasi successive – diverse proposte di modifiche all’artico-lo 33. Dopo ripetute bocciature in Commissione lavoro, quello che riportiamo in calce è la versione accettata e che verrà votata dalla Camera. I margini di ma-novra per possibili emenda-menti sono praticamente inesi-stenti: verosimilmente il Gover-no porrà la fiducia. Vediamo, quindi, cosa comportano le mo-dificazioni alla Legge 104/1992 proposte e, come detto, desti-nate con tutta probabilità a di-ventare formalmente legge. L’ef-fetto, a tutta prima, appare piuttosto annacquato rispetto alle intenzioni iniziali del Go-verno. Tuttavia, non dimenti-chiamo che queste nuove di-sposizioni saranno poi oggetto di circolari applicative ministe-riali e degli istituti previdenzia-li.

CONTINUA →→→→

Page 12: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

PAGINA 12 SINDACATO– CULTURA—LAVORO N. 32— OTTOBRE 2008

Beneficiari dei permessi La prima sostanziale modificazio-ne investe il terzo comma dell’ar-ticolo 33 – che viene sostituito - e riguarda proprio la definizione degli aventi diritti ai permessi. In assenza di ricovero della per-sona con handicap grave da assi-stere, potranno godere dei tre giorni di permesso mensile retri-buito: 1. il genitore; 2. il coniuge; 3. il parente o l’affine entro il se-condo grado. I parenti ed affini di terzo grado possono fruire dei permessi lavo-rativi solo ad una delle seguenti condizioni: a) quando i genitore o il coniuge della persona con handicap sia-no deceduti o “mancanti”. b) quando i genitore o il coniuge della persona con handicap ab-bia più di 65 anni oppure sia af-fetto da patologie invalidanti. Per i genitori di bambini di età inferiore ai tre anni rimangono invariate le disposizioni prece-denti - due ore di permesso gior-naliero o prolungamento dell’a-stensione facoltativa di maternità fino al terzo anni di vita del bam-bino – e viene introdotta, con la formulazione diversa del comma 3, anche la possibilità di fruire

dei permessi articolati in tre gior-ni. Si potrà scegliere fra i tre tipi diversi di beneficio. Sempre a proposito di genitori, il nuovo testo precisa che entrambi possono avvalersi, alternativa-mente, dei permessi. Non si trat-ta di una novità sostanziale, vi-sto che questa possibilità era già ampiamente applicata operativa-mente. Sede di lavoro Il comma 5 dell'articolo 33 preve-deva che il lavoratore che assiste un familiare con handicap grave abbia diritto a scegliere, ove pos-sibile la sede più vicina al pro-prio domicilio e non può essere trasferito senza il suo consenso. Il primo è un interesse legittimo (peraltro molto aleatorio), ma il secondo è un vero e proprio dirit-to soggettivo. Il testo proposto dal Governo, opportunamente, indica come riferimento il domi-cilio della persona disabile da assistere, e non più quella dello stesso lavoratore. Nel testo pro-posto si rileva un errore tecnico-giuridico: l’opportunità non è formalmente estesa ai genitori con bambini di età inferiore ai tre anni (comma 1 e 2), ma solo ai lavoratori contemplati dal comma 3. Un “piccolo” pasticcio che ci auguriamo possa essere

corretto in sede di approvazione. Controlli All'articolo 33 della Legge 104, viene aggiunto un comma che apre la possibilità di effettuare controlli sulle condizioni richie-ste per la legittima fruizione dei permessi lavorativi. Non si tratta, ovviamente, di controlli preventi-vi alla concessione dei permessi, poiché questi vengono già effet-tuati. Dal comma si comprende già chiaramente quello che verrà poi normato dal punto di vista am-ministrativo: il datore di lavoro può richiedere l’effettuazione dei controlli, avvalendosi dei compe-tenti organi della pubblica ammi-nistrazione (cioè non può effet-tuarli in proprio). I controlli sa-ranno probabilmente volti ad ap-purare se l’assistenza al familiare con handicap sia effettiva nei giorni in cui si sono richiesti i permessi lavorativi. Nel caso in cui venga accertata l’insussistenza delle condizioni (es. si “scopre” che il lavoratore che fruisce dei permessi li usa per svolgere un secondo lavoro e quindi non assiste il disabile) , il diritto dei benefici decade e si verificano i presupposti per un’a-zione disciplinare.

A cura di Stefano Innocentini

Il dipendente dello Stato e degli enti pubblici non economici ha la possi-bilità di restare in servizio per altri due anni oltre i limiti di età per il collocamento a riposo. La domanda di trattenimento in servizio deve es-sere presentata “dai 24 ai 12 mesi che precedono il compimento del limite di età per il collocamento a riposo previsto dal proprio ordina-mento”. Al contrario di quanto pre-vedeva la vecchia normativa, l’ammi-nistrazione ha, ora, il potere discre-zionale di accogliere o meno l’istanza del dipendente in base ad alcune condizioni oggettive che devono esse-re espressamente motivate nell’atto di diniego. La fase transitoria tra la vecchia e la nuova normativa preve-de: I provvedimenti di trattenimento in servizio già concessi con decorrenza dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009 devono essere riesaminati dalle Am-ministrazioni; I provvedimenti di trattenimento in

servizio già autorizzati con effetto a decorrere dal 1 Gennaio 2010 deca-dono ed i dipendenti interessati de-vono ripresentare la domanda; I provvedimenti di trattenimento in servizio già concessi con decorrenza precedente al 31/12/08 restano vali-di. Durante la fase transitoria, coloro che compiranno il limite di età per il collocamento a riposo (65 anni) en-tro il 25/06/09 e che intendono pre-sentare la domanda di trattenimento in servizio, possono, per espressa deroga prevista dalla vigente norma-tiva, presentare la domanda all’am-ministrazione di appartenenza entro il 27 dicembre 2008 (derogando in tal modo al limite dei “12 mesi che precedono il compimento del limite di età per il collocamento a riposo” quale termine utile per la presenta-zione della domanda di trattenimen-to in servizio). Però le domande pre-sentate entro la predetta data del 27 dicembre 2008 subiscono un diverso

trattamento a seconda che la decor-renza del trattenimento in servizio sia precedente o successiva al 1 gennaio 2009. Se la decorrenza del trattenimento in servizio è preceden-te al 1 gennaio 2009 la domanda deve essere accolta automaticamente dall’Amministrazione secondo la vec-chia normativa; se la decorrenza invece è successiva al 1 gennaio 20-09 la domanda sarà sottoposta alla valutazione discrezionale dell’Ammi-nistrazione, in base al nuovo orien-tamento normativo previsto dal Go-verno. Inoltre, in ossequio ai principi emessi dalla Corte Costituzionale (sentenza n.282 del 1991) l’Ammini-strazione è comunque tenuta a di-sporre il trattenimento in servizio per i dipendenti privi dei requisiti contributivi minimi per il diritto alla pensione “al solo scopo di completa-re il periodo minimo di servizio ri-chiesto dalla legge per il consegui-mento di tale diritto.”

A cura di M.A Petrocelli

TRATTENIMENTO IN SERVIZIO

Page 13: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

Nonostante le rassicurazioni per il pagamento delle presta-zioni festive dei custodi, il sin-dacato muove forti perplessità alle continue notizie da Roma, circa: - la riorganizzazione degli uf-fizi (dichiarata dalla Soprin-tendente Acidini a giustifica-zione della chiusura delle 11 sale degli Uffizi di domenica scorsa 12 ottobre, che, secon-do la Confsal-Unsa quelle sale chiuse non erano “collaterali” come dice la Acidini ma, se sono state chiuse lo è stato più per la scarsa determina-zione dell’Amministrazione nei controlli su chi rema contro …); - l’insistenza di una prossima fondazione per la gestione de-gli uffizi con un grande grup-po editoriale fiorentino, si dice come esperimento di almeno un anno da fare partire entro l’anno, al massimo con l’inau-gurazione del I° lotto dei “nuovi uffizi” a giugno-settembre 2009; - la annunciata resuscita di fantasmi della patrimonio spa di Tremonti (dichiarazione fat-ta dal ministro Bondi a margi-ne della presentazione dell’at-tività operativa dei carabinieri dei beni culturali a Roma, lo scorso 14 ottobre); - la olona di rilanciare anche Arcus nella gestione dei mu-sei con una dotazione finan-ziaria di 20 milioni di euro, oltre al contributo di fondazio-ni bancarie e di alcuni grandi gruppi privati (da dichiarazio-ni alla stampa del ministro Bondi); - la maxi-alleanza di questi giorni fra civita e gebart per la gestione dei servizi museali Nella giornata del 16 ottobre 2008, il Direttore Generale

per i Beni Architettonici, Sto-rico-Artistici e Etnoantropolo-gici, Arch. Roberto Cecchi, ha firmato la liberatoria per il pa-gamento delle prestazioni fe-stive dei custodi effettuate – oltre l’orario ordinario di lavo-ro – nei musei del polo muse-ale fiorentino, dando una nuova e diversa interpretazio-ne all’utilizzazione dei fondi del Polo. Nella nota, subito trasmessa alla soprintendente Acidini, il Ministero rileva che «… questa Direzione Generale per quan-to di competenza prende atto di quanto comunicato dalla S.V. con nota del …. conside-rato il debito pregresso relati-vo alla prestazione lavorativa … preso atto del danno all’im-magine che potrebbe derivare – tanto alla città di Firenze, quanto alla gestione dei Musei del Ministero – e soprattutto del danno economico da una continua chiusura dei Musei … dispone l’utilizzazione del pagamento delle prestazioni lavorative per l’apertura nei giorni festivi dei Musei del Po-lo Museale Fiorentino attra-verso l’utilizzazione dei pro-venti derivanti da attività isti-tuzionali, quali le entrate da concessioni, conto-terzi, ecc. [fondi della vecchia Ronkey…] …» «Questo è quanto al momento è possibile sapere, vedremo meglio domani mattina, augu-randoci che non ci siano ulte-riori sorprese... » comunica il Coordinatore regionale della CONF.SAL-UNSA Beni cultu-rali, Learco Nencetti, dopo che ha ricevuto una nota dalla Direzione Generale che lo in-formava: «Si comunica che in data o-dierna [16 ottobre, n.d.r.] si è

provveduto a formalizzare una nota per redimere la questio-ne relativa alle aperture stra-ordinarie del polo museale fiorentino.» Dopo l’inoltro da parte nei giorni scorsi da parte dello stesso sindacato di è un sug-gerimento operativo per alme-no risolvere la questione rela-tiva su quanto attiene alla ge-stione ‘autonoma’ finanziaria della Soprintendenza specia-le… e per il Polo Museale Fio-rentino senza quei lacci e lac-cioli che continuamente sono venuti fuori e che non stanno scritti (non sono previsti) da alcuna Legge o Regolamento dello Stato, considerato che con l’entrata in vigore del nuovo regolamento di Ministe-ro, il D.P.R. 26 novembre 20-07, n. 233, le Soprintendenze speciali …, come gli Istituti centrali che quelli dotati di autonomia speciale non pos-sono essere considerati “amministrazioni periferiche” del Ministero ex art. 16, com-ma 1. Infatti, tali istituti sono disciplinati nel capo III del D.P.R. avente ad oggetto gli “Istituti centrali e Istituti con finalità particolari” e non nel capo IV riguardante le “Amministrazioni periferiche”.

Learco Nencetti

N. 32— OTTOBRE 2008 SINDACATO– CULTURA—LAVORO PAGINA 13

ARRIVA LA LETTERA DA ROMA: PAGATE! PER IL MINISTERO, SCONGIURATA LA CHIUSURA DEI MUSEI LA DOMENICA POMERIGGIO A FIRENZE.

Gli Uffizi - Firenze

Page 14: SINDACATO CULTURA LAVOROwin.unsabeniculturali.it/notiziario/NOTIZIARIO N 32 ottobre.pdfaran: prosecuzione trattativa rinnovo ccnl comparto ministeri poche risorse economiche e compressione

C o m e preannun-ciato, il giorno 21 o t t o b r e sono stati

pubblicati sulla rete intranet del Ministero, i quiz e i calendari di esame dei Concorsi pubblici per esame a 500 posti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. A questo proposito raccomandia-mo ai partecipanti di controllare attentamente la soluzione dei quiz, poiché sono stati riscontra-ti alcuni errori e di attendere la pubblicazione dei qui aggiornati che avverrà in data 04 novembre 2008. Le prove preselettive dei concorsi pubblici, si svolgeranno nei gior-ni e nelle sedi indicati nell’avviso pubblicato il giorno 21 Ottobre 2008 e che ha valore di notifica a tutti gli effetti nei confronti di tutti i candidati. I candidati sono convocati secon-do l’ordine alfabetico riferito alla lettera iniziale del proprio cogno-me e dovranno presentarsi esclu-sivamente nella sede indicata nell’ambito della regione scelta e delle singole aree indipendente-mente dal profilo per il quale hanno prodotto domanda di par-tecipazione. L’ordine alfabetico è stato ordi-nato considerando l’apostrofo ininfluente (es. D’Amato al pari di Damato) mentre per i cognomi composti gli spazi precedono le lettere (es. Del Nero precederà Delmaso). Sulla Gazzetta Ufficiale della Re-pubblica Italiana - IV Serie Spe-ciale Concorsi ed Esami del 4 novembre 2008 sarà data confer-ma del calendario delle prove preselettive nonché ogni altra comunicazione relativa ai con-corsi in questione. Si comunica inoltre che i quesiti di Educazione Civica relativi alle prove preselettive per la seconda

area funzionale F3, sono stati temporaneamente eliminati, in quanto le risposte contrassegna-te dalla lettera "A" non risultava-no esatte e che saranno pubbli-cati successivamente. I quiz e le sedi d’esame sono di-sponibili anche sul ns. sito www.unsabeniculturali.it Al fine di rendere un utile servi-zio ai partecipanti ai concorsi, riportiamo gli ultimi avvisi del MiBAC con i quali si rende noto la sostituzione dei quiz ritenuti errati. Inoltre, si informa che le Liste dei quesiti sospesi sono anch’esse pubblicate sul sito del-lo stesso Ministero o sul nostro sito www.unsabeniculturali.it. Avviso del 23 Ottobre 2008 Avviso relativo alla sostituzione dei quesiti di inglese per la terza fascia funzionale F1 e alla sosti-tuzione di eventuali quesi-ti erronei. Si rende noto che i quesiti di in-glese per la terza fascia funziona-le F1 sono stati annullati e con-seguentemente eliminati dalla documentazione. Verranno sostituiti con nuovi quesiti di italiano, storia e logica, che saranno pubblicati su questo sito in data 4/11/08. Si segnala anche che, se le os-servazioni che pervengono a [email protected] sulla cor-rettezza di singoli quesiti com-porteranno la sostituzione di al-cuni di questi, sarà pubblicata su questo sito in data 4/11/08 la lista dei quesiti sostituiti, ag-giornando al contempo tutta la documentazione. Il presente avviso sarà pubblica-to anche sulla Gazzetta Ufficiale . IV Serie Speciale – Concorsi ed esami del 4 novembre 2008. Avviso del 24 Ottobre 2008 Avviso relativo alla pubblicazione dei quesiti errati e sospesi Si comunica che da oggi viene pubblicata la lista dei quesiti so-spesi in quanto effettivamente non corretti per formulazione o

errori materiali in base alle se-gnalazioni pervenute e ai riscon-tri effettuati dal fornitore. Si invitano i concorrenti a con-sultare tale lista giornalmente e a tenerne conto. La lista è inserita nella documen-tazione e aggiornata in tempo reale ogni volta che ciò si rende-rà necessario. I quesiti errati verranno sostituiti con quesiti corretti. Si conferma che il 4/11/08 sarà pubblicata su questo sito la lista dei quesiti corretti, in sostituzio-ne di quelli errati, aggiornando al contempo tutta la documenta-zione. Il presente avviso sarà pubblica-to anche sulla Gazzetta Ufficiale . IV Serie Speciale – Concorsi ed esami del 4 novembre 2008. Avviso del 27 Ottobre 2008 Avviso relativo all'aggiornamento dei quesiti errati e sospesi Si comunica aggiornamento della lista dei quesiti sospesi in quan-to effettivamente non corretti per formulazione o errori materiali in base alle segnalazioni pervenute e ai riscontri effettuati dal forni-tore. Si invitano i concorrenti a con-sultare tale lista giornalmente e a tenerne conto. La lista è inserita nella documen-tazione e aggiornata in tempo reale ogni volta che ciò si rende-rà necessario. I quesiti errati verranno sostituiti con quesiti corretti. Si conferma che il 4/11/08 sarà pubblicata su questo sito la lista dei quesiti corretti, in sostituzione di quelli errati, aggiornando al contem-po tutta la documentazione Infine, a seguito delle continue proteste ricevute da parte dei partecipanti ai concorsi, abbiamo chiesto all’Amministrazione il rinvio delle prove preselettive ad altre date, onde consentire ai partecipanti una più regolare preparazione.

Servizio Assistenza Iscritti

PAGINA 14 SINDACATO– CULTURA—LAVORO N. 32— OTTOBRE 2008

IL MINISTERO PUBBLICA I QUIZ SUL PROPRIO SITO INTERNET SUBITO DOPO SI RISCONTRANO UNA MAREA DI ERRORI

Raccomandiamo i partecipanti ai concorsi di controllare l’aggiornamento dei quiz che avverrà a cura del MiBAC il 4 novembre 2008