Notiziario 126

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anno 21 numero 126 aprile 2013 Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993 NUMERO 126 APRILE 2013 All’interno LA CITTÀ NUOVA OLTRE SANT’ELIA

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Aprile 2013

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22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 21numero 126aprile 2013Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

NUMERO 126APRILE 2013

All’internoLA cIttà NUOvA OLtRE sANt’ELIA

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sOMMARIO il presidenTe 3l’ordine informA 4gruppo gioVAni ingegneri 5inArCAssA 9ArgomenTi 10giurisprudenzA 12ATTiViTà isTiTuzionAle 14

inserTola città nuovaoltre sant’elia

lAVoro: riChiesTe - offerTe 15fisCo 16legislAzione 18mosTre 18AggiornAmenTo dell'Albo 19segnAlAzioni 25serVizi 27

direttore responsabileluisella GarlatiComitato di redazioneGiampiero ajaniManlio cantaluppi Marco cattaneoluisella GarlatiFranco Gerosaleopoldo Marelli progetto graficolavori in corsosedevia a. volta n. 62 - 22100 comoTelefono031/269810fax031/[email protected]://www.ordingcomo.org

il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’ordine né il gruppo redazionale. i testi e gli articoli inviati per la pubblicazione non si restituiscono, anche se non pubblicati.

stampato pressoGrafica Marelli s.n.c.via leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

in copertina: Antonio sant’elia, studio di stazione per treni e aerei, databile 1913 -14, matita nera ripassata a inchiostro nero su carta, 279 x 209 mmin quarta di copertina:Antonio sant’elia, studio per la città nuova. 1914. inchiostri colorati su carta. 30x17 cm. milano, collezione privata

consiGlio Dell’orDine DeGli inGeGneri Della Provincia Di coMopresidenteing. leoPolDo MarelliVice presidenteing. Franco Gerosasegretarioing. arianna MinorettiTesoriereing. anDrea taGliabue

Consiglieriing. GiaMPiero ajaniing.iunior FeDerico bassaniing. Giulia bolliniing. Manlio cantaluPPiing. luisella Garlatiing. Pier GiusePPe lozejing. GiorDano zaPPa

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sERvIZI A cURA DELL’ORDINE

Cantù - Corso Unità d’Italia, 11Tel. 031.719.111 - Fax n 031.7377.800e-mail: [email protected]. di CASSAinlinea 840-008800

Le nostre filiali: Brenna, Bulgarograsso, Cabiate, Cadorago, Cantù - Cascina Amata, Cantù - Mirabello, Cantù - Pianella, Cantù - Vighizzolo, Capiago Intimiano - Intimiano, Capiago Intimiano - Olmeda, Carimate, Carugo, Cermenate, Cernobbio, Como centro, Como - Albate, Cucciago, Figino Serenza, Fino Mornasco, Lomazzo, Lurate Caccivio, Mariano Comense, Mariano Comense - Perticato, Novedrate,Olgiate Comasco, Solbiate, Sondrio, Vertemate con Minoprio, Villa Guardia.

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orario di apertura al pubblico della segreteria: lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00il Presidente ing. leopoldo Marelli riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) il vice/Presidente ing. Franco Gerosa riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) il segretario ing. arianna Minoretti riceve: lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Delegato inarcassa ing. Pier Giuseppe lozej riceveprevio appuntamentocontatti: 031.426177 - 335.6373663 consulenza fiscale: dott. Walter Moro riceve: giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)consulenza legale: avv. Mario lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)tariffeCertificati di iscrizione € 5,20Certificati di iscrizione in bollo € 20,00duplicati tessere € 5,20tassa di liquidazione parcelleparcelle o note informative: 1,5%minimo € 100,00 per ogni pratica esaminata

iscrizione albo specialistirequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)iscrizione negli elenchi del Ministero dell’interno di cui alla l. 818/84 - prevenzione incendirequisiti: iscrizione all’Albo professionalee attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)iscrizione albo Provinciale dei collaudatorirequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)Dimissionidomanda al presidente dell’ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata A.r. entro il 15 febbraio. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.trasferimentidomanda in bollo al presidente del nuovo ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

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il presidente

riFOrMA delle prOFessiOni

Consigli di disCiplina

Spesso ricordiamo il DPR n. 137 del 7 agosto 2012, noto come

“Riforma delle Professioni”, per l’istituzione della formazione

permanente e per l’obbligo di assicurazione a copertura delle

prestazioni dei professionisti.

Non tutti conoscono invece la novità introdotta dall’art. 8 del

decreto, che riguarda i Consigli di disciplina.

Si tratta di organismi territoriali a livello provinciale, che

avranno il compito di redimere le controversie disciplinari

riguardanti gli iscritti agli Ordini degli Ingegneri.

Già il RD 23 ottobre 1925 n. 2537 attribuiva ai Consigli il ruolo

di Tribunale di I grado relativamente alle valutazioni discipli-

nari degli iscritti. Il nuovo DPR esclude invece tale attività,

ritenendo che un organo giuridico distinto debba assolvere

tale incarico.

Gli ordinamenti professionali dovranno quindi prevedere, con

la proclamazione dei nuovi Consigli, l’istituzione di organi di

disciplina con componenti diversi da quelli aventi funzioni

amministrative.

Pertanto la carica di consigliere dell'Ordine sarà incompatibi-

le con quella di membro dei consigli di disciplina.

Con apposito regolamento il Ministero della Giustizia ha

fissato le regole per le nomine dei componenti dei nuovi orga-

nismi, che vale la pena riassumere qui affinché tutti prendano

familiarità con essi.

I consigli di disciplina saranno nominati dal Presidente del

Tribunale territorialmente competente tra i soggetti indicati

dall’Ordine provinciale. Potranno far parte dei consigli di

disciplina, oltre agli iscritti all’Ordine degli ingegneri, anche

soggetti esterni, in numero massimo di un terzo, appartenenti

agli albi delle professioni tecniche e giuridiche, esperti in

materie giuridiche e tecniche o magistrati, anche in pensione.

Il numero dei componenti dei consigli di disciplina sarà pari

al numero dei consiglieri dell'Ordine: nel prossimo consiglio

saranno 15, essendo il numero degli iscritti superiore a 1500.

L’articolazione dei nuovi organismi prevede la suddivisione in

5 Collegi di disciplina, ciascuno composto da 3 consiglieri, dei

quali non più di 1 esterno all’Ordine.

Il consiglio di disciplina così costituito sarà del tutto indipen-

dente dal consiglio dell'Ordine.

Tutti gli iscritti all’Ordine da almeno 5 anni potranno proporsi

per l’incarico.

Tra le candidature pervenute il consiglio dell’Ordine con deli-

bera motivata sceglierà i candidati da presentare al Presidente

del Tribunale in numero doppio (30) rispetto a quello dei con-

siglieri. Da questo elenco il Presidente del Tribunale designerà

gli appartenenti al consiglio di disciplina che resteranno in

carica per 4 anni, lo stesso periodo del corrispondente consi-

glio territoriale dell’Ordine.

Ciò comporterà un maggior coinvolgimento degli iscritti nel-

l'’attività fondamentale di vigilanza alla tutela dell’esercizio

della professione e alla conservazione del decoro dell’Ordine,

reprimendo gli abusi e le mancanze di cui gli iscritti si rendes-

sero colpevoli nell'’esercizio della professione, come previsto

dall’ordinamento della professione dell’ingegnere.

A tutti gli iscritti verrà data informativa sui tempi e sulle

modalità per proporre la propria candidatura.

Leopoldo Marelli

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avvisi

l'ordineinforma

RINNOVO DEL CONSIGLIO DELL'ORDINEL’attuale Consiglio rimarrà in carica sino al 22.09.2013.Le elezioni per il rinnovo del Consiglio per il periodo 2013 – 2017 devono essere indette almeno cinquanta giorni prima della scadenza del Consiglio in carica.Al fine di evitare il periodo delle ferie estive (mese di agosto) si è deciso di svolgere le elezioni nel mese di luglio con data di inizio da fissarsi con apposita delibera e con le modalità previste dal Regolamento per la composizione degli organi degli ordini professionali.

TUTTOINGEGNEREIl sito www.tuttoingegnere.it è stato ideato e predisposto dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri con lo scopo di promuo-vere e qualificare la professione dell'ingegnere in Italia. Vengono offerti servizi di consultazione e ricerca suddivisi in diverse aree “Lavoro”, “Formazione”, “Normativa”, “Lavori pubblici”, “Gare”, “Banca Dati CNI”, “Circolari CNI”, “Visure Catastali”. L'accesso alle aree riservate del sito è regolato dall'inserimento di apposita User-ID e Password che vengono rilasciate agli iscritti dall’Ordine di appartenenza.Gli interessati possono richiedere le credenziali d’accesso alla segreteria dell’Ordine a mezzo e-mail [email protected].

ENTRO IL 30.06.2013 RISTRUTTURARE CASA COSTA LA META’L'iniziativa presenta i vantaggi previsti dal Governo per i proprietari di case che intendono ristrutturare e riqualifi-care energeticamente la propria abitazione. Il progetto è nato dalla sinergia di Associazioni e Ordini professionali (ANCE Como, Confartigianato Imprese Como, CNA Como, Ascomed, Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como, Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Como, Collegio dei Geometri della Provincia di Como, Confedilizia Como ed ANACI) e due Banche (BCC di Alzate Brianza e di Cantù, Intesa San Paolo). 30 giugno 2013 è la data entro la quale il D.L. 83/2012 ("Decreto Sviluppo" convertito in L. 34/2012) prevede la possibi-lità di usufruire dell'agevolazione fiscale del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e del 50% sugli interventi di recupero sugli immobili residenziali. Tutti i dettagli sul sito www.30giugno2013.it – numero verde 800.978.500.

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gruppO giOvAni ingegneri

Dal 4 Marzo 2013 i riflettori si sono accesi sulla Città della Scienza di Napoli, polo scientifico andato parzialmente distrutto in un incendio. Sappiamo che non si tratta di un incendio qualsiasi, ce lo hanno detto i materiali infiammabili repertati in loco, ce lo hanno urlato i bambini, gli studenti, i cittadini pacifici e colorati che hanno ribadito ciò che tutti pensiamo: “Basta”.Ciò che forse sappiamo meno è che anche la Città della Scienza non è un museo qualsiasi. Essa è stata, e speriamo tornerà presto ad essere, un centro multifunzionale di formazione e promozione della scienza, un museo interattivo, meta affascinante per milioni di studenti e di turisti. La fondò negli anni ’90 Vittorio Silvestrini, bolzanino, laureato in Fisica alla Scuola Normale Superiore di Pisa e docente dell’Università Federico II di Napoli. Il progetto è di Massimo Pica Ciamarra, architetto napo-letano attivo in Italia ed in Francia, accademico e figura di rilievo dell’INARCH, Istituto Nazionale di Architettura, di cui è stato vicepresidente e coordinatore del comita-to scientifico. Nel 2001 Ciamarra recupera l’area delle antiche vetrerie LeFevre e costruisce il “Museo vivo della Scienza”; nel 2003 si completano i 20’000mq dello “Spazio Eventi”, laboratori, aule, alberi e giochi d’acqua; tutto-ra aperto è il cantiere di Corporea, il Museo del Corpo Umano, 5’000mq su 3 livelli espositivi. Così di fronte al mare prende forma il grande museo scientifico, davanti all’isola di Nisida che Edoardo Bennato canta “così vicina, così lontana, con l’Italsider alle spalle che la sta a guardare, sembra un’isola inventata, ma mio padre mi assicura che c’è sempre stata”.L’Italsider, ovvero l’Ilva, è un altro personaggio terribile della cronaca di questi anni. Tra i quattro grandi impianti italiani, insieme a Genova Cornigliano, Terni e Taranto, c’era Napoli Bagnoli, voluto dalla “Legge speciale per il risorgimento di Napoli” del governo Giolitti nel 1904, entrato nel circuito dell’Iri mussoliniana trent’anni dopo, responsabile del devastante inquinamento della zona di Bagnoli, che nel dopoguerra ospita anche Cementir ed Eternit. Bagnoli, così chiamato perché fu area termale per greci, imperatori romani e per lo stesso Federico II di Svevia, fondatore dell’ateneo napoletano nel 1224, è stato il quar-

tiere operaio della città per tutto il ‘900. Qualcosa inizia a cambiare con il Nuovo Piano Regolatore degli anni ’70 che avvia la dismissione degli impianti industriali, l’Eternit chiude nel 1985, l’Ilva chiude l’alto-forno, la Cementir riconverte la produzione e nel 1991 la Fondazione IDIS rileva la struttura di Federconsorzi e dà il via alla realizzazione della Città della Scienza. Laddove c’era un’ex area industriale dismessa nasce un polo attrattore, fonte di lavoro, guadagno, cultura, turismo. E presto arrivano i riconoscimenti. Il Premio Internazionale “Dedalo Minosse” nel 2003, il Premio Micheletti come miglior museo scientifico europeo nel 2005 (prima vittoria per un museo italiano), il Premio Descartes per la Comunicazione Scientifica da parte della Commissione Europea al fondatore Vittorio Silvestrini nel 2007, l’inserimento da parte dell’Eurispes tra le 100 esperienze istituzionali ed imprenditoriali di successo nel terzo “Rapporto sull’Eccellenza in Italia”. Bagnoli aveva iniziato a rinnovarsi, a riscattarsi, a cam-biare pelle. Il 4 Marzo 2013 sono andati distrutti il Science Center, il Planetario, sei capannoni, 12’000mq, 20 milioni di euro, e tutto ciò che essi hanno significato. Ora c’è la ricostruzione, che ha il sapore amaro e acre dell’ingiustizia e dello sdegno, ma anche la forza inattac-cabile della voglia di rivincita, della legalità, dell’impegno comune. Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sottolinea come l’accaduto confermi ancora che “la cultura e la bellezza spaventano la criminalità”, perché “la buona architettura può simbo-leggiare e rappresentare il riscatto di una città, e di un suo quartiere”.

Michela Gioacchini

lA culturA in FiAMMe

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l 7 marzo si è riunita per la prima volta, presso il nostro Ordine provinciale, la Commissione Giovani della Consulta Regionale Ordine Ingegneri Lombardi (CROIL).Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle com-missioni giovani degli Ordini provinciali della Lombardia, che hanno eletto il sottoscritto nel ruolo di Coordinatore e la collega Gloria Chindamo dell’Ordine di Pavia nel ruolo di Segretario, entrambi all’unanimità.La commissione nasce grazie a un percorso lungo e arti-colato nel tempo e affonda le sue radici nella creazione del Network Giovani del Consiglio Nazionale nel 2007, in seno al quale era stata formata la Macro Area Nord, come braccio operativo del Network NazionaleIl Congresso nazionale di Rimini a settembre 2012, ha rappresentato una sorta di svolta significativa nella cre-scita del Network: il numero dei rappresentanti delle commissioni giovani dei vari Ordini provinciali, nella Macro Area Nord è raddoppiato, arrivando a contarne 38; le commissioni attive a livello nazionale hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 68 … Era giunto il momento di razionalizzare ulteriormente l’organizzazione per rendere più facili l’operatività e i momenti di confronto tra gli ingegneri under 40.Inoltre evidenzio che all’interno di ogni Ordine Provinciale della Regione Lombardia è ormai presente la commissio-ne giovani. Per questi motivi, sentendo alcuni colleghi, abbiamo proposto alla CROIL di attivare la Commissione Giovani Regionale e insieme alla collega Gloria Chindamo, anche lei dal 2009 referente della commissione giovani dell’Ordine di Pavia, coordineremo con energia e passione la Commissione Regionale.

Non solo la Lombardia… Molte regioni si stanno attivando per creare organi “regionali” specifici per gli under 40. Ad esempio sono già nate le commissioni regionali dell’E-milia-Romagna e della Toscana. Il mio auspicio, sempre nell’ottica di una maggiore capacità operativa di queste strutture dedicate ai giovani ingegneri, è che ogni regione possa costituire una propria organizzazione, nell’ottica di un coinvolgimento sempre più forte dei giovani che possano dare nuova forza alla categoria all’interno di ogni singola regione..e a livello nazionale

Gli obiettivi che ci poniamo sono gli stessi del nostro

Gruppo Giovani, ma a livello regionale.La condivisione è il leit motif che deve seguire la commis-sione appena attivata della Consulta degli ingegneri lom-bardi e quella del network giovani del CNI. Condivisione di temi e di problemi che stanno a cuore dei giovani inge-gneri, per esempio, in modo da poter produrre delle sintesi ragionate da portare all’attenzione dei tavoli tecnici del CNI. Ma penso anche a una funzione di maggiore raccordo tra gli Ordini provinciali con la possibilità di mettere a punto proposte concrete per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro degli ingegneri neo iscritti.Tra gli obiettivi, poi, metto anche la necessità di inserire sempre più giovani all’interno delle commissioni tecniche e anche la possibilità di condividere le iniziative organiz-zate da un Ordine (convegni, visite tecniche, incontri) anche a favore dei colleghi iscritti agli Ordini delle pro-vince vicine.

L’impegno e il lavoro che sarà profuso nella nuova costola della Consulta non è in sostituzione o al posto dell’operato del Network giovani del CNI, nel quale ci riconosciamo pie-namente. Come ho avuto modo di ricordare prima, l’attività della commissione giovani della CROIL va a completare e integrare un percorso virtuoso e articolato che è iniziato e continua con gli sforzi del network, lavorando a livello regionale per poter meglio raccogliere i pensieri delle commissioni giovani provinciali e poterli portare a livello nazionale all’attenzione della commissione istituita dal CNI.

Sempre più spesso assistiamo al fenomeno delle false partita IVA….È fuori discussione che in questo momento storico gli studi professionali, anche bene avviati, incontrino delle oggettive difficoltà ad assumere un giovane neo laureato ed è altrettanto pacifico che, appena uscito dall’universi-tà, un giovane non possa pensare di “mettersi in proprio” fin da subito, fosse anche per la necessità di fare pratica, acquisire competenze sul campo e formarsi un portafoglio clienti.Detto questo, molti c.d. professionisti giovani e titolari di partita IVA lavorano, nella realtà dei fatti, come veri e propri dipendenti senza avere, però, alcuna tutela previ-denziale e sociale. E questo ovviamente richiede da parte della politica in prima istanza, ma anche da parte degli

nAsce lA cOMMissiOne giOvAni dellA crOil: “giOvAni ingegneri, lA strAdA giustA è iMbOccAtA, OrA si vAdA AvAnti”

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organi di rappresentanza di noi professionisti, azioni effi-caci per regolamentare il fenomeno.Dai ragionamenti fatti sopra, risulta comprensibile che tanti giovani laureati non provino nemmeno a intrapren-dere la strada della libera professione, optando da subito per la ricerca di impieghi di dipendenza con aziende e imprese.La libera professione sta perdendo il suo appeal perché, oggi come oggi, non c’è alcuna sicurezza di ottenere incari-chi di lavoro. Se nel periodo pre-crisi, questo era un fattore di rischio, adesso è una difficoltà oggettiva, soprattutto per i colleghi ingegneri che operano nel campo delle costru-zioni e dell’edilizia. In seconda battuta, anche quando il professionista ottiene incarichi di lavoro e commesse, è fortissimo il rischio di insoluti e di mancati pagamenti. Sarebbe opportuno che passasse il messaggio che, così

come le aziende oggi lamentano i ritardati pagamenti da parte soprattutto delle pubbliche amministrazioni, anche i liberi professionisti, in tutto e per tutto degli imprenditori, soffrono dello stesso “male”.

Per il prossimo futuro…Il prossimo luglio ci sarà il Congresso di Brescia. Attualmente non sono ancora note le tematiche.La mia speranza è che si continui a percorrere la strada del sempre maggiore coinvolgimento di noi giovani nella vita degli Ordini, sia a livello di singole provincie che a livello nazionale. Gli auspici sono buoni, poiché la via è ormai stata trac-ciata…

Mauro Volontè

Gruppo Giovani Ingegneri Como

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Il 16 Febbraio 2013 il Gruppo Giovani Ingegneri ha organiz-zato una visita alla mostra scientifica “Body Worlds” a Milano (http://www.bodyworldsinthecity.it/), con lo scopo ben preciso di esplorare da vicino, anzi da molto vicino, il corpo umano e tutte le sue diverse parti.Attraverso la tecnica della plastinazione con cui erano conser-vati tutti i soggetti, è stato possibile osservare autentici corpi e campioni anatomici umani, ricevendo informazioni non solo sull’anatomia interna ed esterna del nostro organismo, ma anche sulla fisiologia, sulle diverse patologie e soprattutto sul suo funzionamento.La plastinazione è un procedimento che permette la conserva-zione del corpo umano tramite la sostituzione dei liquidi con polimeri di silicone. Questa tecnica rende i reperti organici rigidi ed inodori, mantenendo inalterati i colori. La plastina-zione è stata inventata e brevettata dall'anatomopatologo tedesco Gunther von Hagens nel 1977, che espone i corpi plastinati in pose caratteristiche, facendo attenzione all’ar-monia muscolo-scheletrica. La prima mostra Body Worlds si è svolta nel 1995 a Tokyo e da allora le esposizioni sono state ospitate in oltre 70 città del mondo, visitate da oltre 34 milioni di persone.Il processo di plastinazione:1 Imbalsamazione e dissezione anatomica: il primo passo

consiste nel bloccare i processi degenerativi pompando formalina nel corpo attraverso le arterie. La formalina uccide i batteri e blocca il decadimento tissutale. Usando strumenti da dissezione sono preparate le strutture ana-tomiche rimuovendo la pelle, il tessuto connettivo ed il tessuto adiposo.

2 Rimozione dal corpo di grasso e acqua: l’acqua ed i gras-si solubili del corpo sono sciolti immergendo il cadavere in un bagno di acetone.

3 Impregnazione a forza: questo secondo processo di scam-bio è il passaggio centrale della plastinazione. Durante l’impregnazione a forza il silicone (o un altro polimero analogo) rimpiazza l’acetone. Queste operazioni sono svolte in contenitori sigillati ed il silicone è inserito in questi contenitori in pressione in modo da penetrare in ogni cellula.

4 Posizionamento: il corpo è posizionato nella posizione desiderata ed ogni struttura anatomica è fissata con l’aiuto di spaghi, aghi e mollette.

5 Solidificazione: il passaggio finale è la solidificazione e

esplOrAre il cOrpO uMAnO

il tempo ed il modo dipendono dal polimero usato. Certi polimeri solidificano per esposizione a gas, altri per espo-sizione a radiazioni UV ed altri ancora per esposizione a fonti di calore.

Il processo di plastinazione richiede in genere 1500 ore di lavoro ed un anno per essere completato (estratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Plastinazione).La mostra è organizzata secondo un percorso di apprendi-mento ben definito: si parte dall’osservazione della pelle e dei diversi tessuti, passando allo scheletro, poi alle funzioni orga-niche ed infine alle patologie (attraverso il confronto di organi sani e malati). Una delle prime domande che giustamente ci si pone è quella di sapere da dove vengono i corpi esposti. Sia all’ingesso della mostra, che sul sito internet è espressamente dichiarato che: “Le mostre BODY WORLDS esistono grazie ai donatori di corpo. Nell’atto di donazione (che è un vero e proprio atto legale, opportunamente registrato) è garantito l’anonimato. Nelle esposizioni non si fornisce nessun dato circa identità o causa della morte dei donatori. Sono i corpi stessi ad essere al centro dell’attenzione, non le informazioni personali che li riguardano”.Posso immaginare che nella mente dei più scettici, il problema etico sul “giusto e il non giusto” studiare il corpo umano in modo così diretto sia già da tempo presente e metta in discus-sioni eventi come questo. Credo fortemente però che, seppur la mostra abbia un puro scopo informativo, la ricerca e lo studio di cure e medicinali contro malattie ancora non curabili debba necessariamente passare da qui.

Marco Cattaneo

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inArcAssA

RisCaTTo laVoRo EsTERo (art. 7 dello statuto)Gli iscritti ad Inarcassa (o i loro aventi causa) che vantano un’anzianità di iscrizione minima di 5 anni possono inoltrare domanda di riscatto dei periodi di lavoro all’estero che non danno origine a pen-sione. Il riscatto può essere eserci-tato anche parzialmente e può es-sere integrato per non più di tre volte per periodi diversi da quelli precedentemente riscattati. Non è possibile, comunque, riscattare pe-riodi di lavoro all’e-stero utili e rico-noscibili in Italia ai fini previdenziali (ricon-giungibili o totalizzabili in base a convenzioni internazionali o che abbiano dato luogo ad una pensione).

inaBiliTà TEMpoRanEa assolUTaIn caso di incapacità temporanea ed assoluta conseguente ad un infortunio e/o ad una malattia in grado di impedire totalmente e di fatto all’iscritto di svolgere la propria attività professionale, Inarcassa ha previsto una indennità specifica. Gli eventi devono essere sopravvenuti durante un periodo di iscrizione all’Associa-zione. L’indennità è commisurata al periodo di tempo durante il quale l’evento inibisce totalmente l’attività professionale speci-fica svolta dal professionista al momento della insorgenza della stessa. L’indennità viene erogata al richiedente a condizione che: la durata minima dell’inabilità temporanea sia superiore a 40 giorni solari; al momento della domanda abbia maturato almeno 3 anni continuativi di iscrizione e contribuzione e sia in regola nei confronti dell’Associazione con tutti gli adempimenti previsti dallo Statuto; deve rimanere iscritto all’Associazione per tutto il periodo di inabilità all’esercizio dell’attività professiona-le; non deve aver ancora compiuto 65 anni di età al momento dell’evento; il periodo deve essere contenuto entro i 9 mesi. Si prescinde dall’anzianità minima dei 3 anni in caso di infortunio.

MUTUi FondiaRi Ed EdiliziInarcassa, nell’ambito delle attività assistenziali previste dall’art. 3.4 lettera d dello Statuto, tramite convenzione con l’Istituto Bancario individuato, concede mutui ipotecari fondiari-edilizi per l’acquisto di unità immobiliari non di lusso nel limite dello stanziamento annuale stabilito in sede di bilancio preventivo. I mutui possono essere richiesti, oltre che per l’acquisto di immobili, anche per la costruzione, l’ampliamento e/o sopraele-vazione, il restauro e la ricostruzione edilizia, la manutenzione straordinaria. Possono beneficiare, oltre ai professionisti, gli iscritti ad Inarcassa riuniti in associazione o in società di profes-sionisti, ma anche gli Ordini Professionali degli Architetti P.P.C. e degli Ingegneri, i Sindacati di categoria degli Architetti e degli Ingegneri liberi professionisti, per l’acquisto della propria sede.

inArcAssA neWsn. 3 MArzO 2013

I professionisti richiedenti devono essere iscritti ad Inarcassa da almeno 3 anni consecutivi ed in regola con gli adempimenti statutari in materia di iscrizione e contribuzione.

RC pRoFEssionalEobbligo per i professionisti dal 15 agosto 2013.Dal prossimo 15 agosto tutti i professionisti devono assicurarsi con una polizza di Responsabilità Civile. Con questa prospettiva, Inarcassa ha stipulato già nel 2012 una nuova convenzione di durata triennale, a favore di tutti gli ingegneri e architetti liberi professionisti, con la Società Willis Italia Spa, che per la stipula delle polizze si avvale del mercato assicurativo dei Lloyd's. Edilizia e Territorio ha pubblicato lo scorso 18 marzo un appro-fondimento sul tema, con la comparazione di diversi prodotti assicurativi e una interessante analisi delle offerte, inclusa la Polizza RC Willis. Chi fosse interessato all’articolo: www.inar-cassa.it, pagina “dicono di noi” dedicata alla Rassegna Stampa.

inaRCassa inConTRa gli isCRiTTi aRChiTETTi Ed ingEgnERiL’Associazione ha fissato ulteriori incontri con gli iscritti per pre-sentare la riforma previdenziale e le nuove regole in vigore dal 1° gennaio 2013. Sono in programma il 18 aprile a Roma alle ore 16,30 c/o il Centro Congressi AIL, via Casilina, 5. In calendario nel mese di maggio il 10 a Palermo, il 16 a Milano, il 22 a Rimini, il 23 a Fermo, il 24 a Napoli ed il 31 a Verona. Su invito dei Delegati provinciali, il 12 aprile, il Vicepresidente Arch. Giuseppe Santoro parteciperà all'incontro previsto a Frosinone, alle ore 16.00, presso la Villa Comunale, via Marco Tullio Cicerone. Informati su www.inarcassa.it per conoscere le location.

la RiVisTa TRiMEsTRalE di inaRCassaSfoglia on line l'edizione telematica tramite un'applicazione dedicata, ricca di funzioni utili e innovative.

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REMEMBER saldo ConTRiBUTi 2011Il 30.4.2013 scade la possibilità di versare il conguaglio 2011 (per chi non lo avesse versato entro il 31.12.2012) con un interesse dilatorio del 2% fisso (comunicato da Inarcassa con i minimi 2013). Il ritardo anche di un solo giorno comporta sanzioni ed interessi dall’1.1.2013. Il M.AV. da utilizzare è lo stesso già generato in fase di dichiarazione.

Arch. Giuseppe SantoroVice Presidente INARCASSA

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ArgOMenti

Lo stato attuale del paese, e dell’edilizia in particolare, la recente adozione del Piano di Governo del territorio per la città di Como e una mattina prefestiva libera da altri pensieri mi inducono ad appuntare queste riflessioni, che a molti potrebbero sembrare il frutto di una mente bruciata dall’alcool ma che proverò lo stesso a sottoporre a qualche autorevole interlocutore.Lo faccio perché ritengo che quando le cose funzionano male si debba cercare la causa del malfunzionamento per porvi rimedio.Non c’è dubbio che l’attuale crisi degli operatori edili trovi le sue radici nell’avere in precedenza costruito troppo e senza una programmazione adeguata. Il criterio illogico è stato troppo spesso quello di voler individuare l’utilizzatore in conseguenza del prodotto realizzato e non invece quello di produrre per soddisfare bisogni effettivi dell’utilizzatore; cioè trattare l’utilizzatore in funzione del prodotto, piuttosto che il prodotto in funzione dell’utilizzatore. E’ una costante abituale del liberismo senza regole che, non solo nell’edilizia, inevita-bilmente sfocia in un tracollo economico.

Nell’attuale situazione economica generale è peraltro illusorio pensare a grandi commesse pubbliche, perché troppo poche sono le risorse, e a particolari incentivi pubblici o sgravi fiscali, visto che le esigenze di bilancio non li consentono.Occorre invece domandarsi quali siano i problemi irrisolti e i fabbisogni effettivi e come cercare concretamente di affron-tarli in modo sostenibile, cioè senza il ricorso a finanziamenti straordinari al presente indisponibili.

pRiMa CaUsa di MalEssERE: la CiTTà diFFUsa La sciagurata Legge Ponte del 10 agosto 1967 e il successivo decreto interministeriale 1444 dell’aprile ’68 hanno determi-nato lo sviluppo della città orizzontale (città diffusa) in alter-nativa alla città verticale (città densificata). Ciò ha portato in primo luogo a un disastro ambientale (cancellazione massic-cia della campagna e consumo incontrollato del territorio) e a turpitudini panoramiche difficilmente rimediabili, ma altresì a numerosi altri gravi inconvenienti:a_ il dissesto della finanza delle amministrazioni locali, impossibilitate a realizzare e poi gestire decentemente l’enor-me quantità di infrastrutture urbane conseguenti la rarefazio-ne dell’insediamento ediliziob_ la congestione veicolare dei centri urbani, assediati e

riFlessiOni edilizie su cent’Anni di prOgressO: 1912-2012

inquinati quotidianamente dall’afflusso automobilistico di chi si trova espulso dall’effettivo contesto urbanoc_ il dispendio di risorse pubbliche per fornire i servizi essenziali ai cittadini sparpagliati su un territorio troppo vastod_ la difficoltà a controllare i fenomeni criminosi su un territorio troppo vastoe_ il disagio dei cittadini a causa degli spostamenti logoranti ed il conseguente onere economicof_ il rallentamento della vita sociale dei cittadini, che la sera giungono a casa dal lavoro stracotti per spaparanzarsi sul divano davanti al televisore e annegare nel banale le segrete frustrazioni quotidianeg_ l’eccessivo costo del prodotto edilizio, determinato dagli oneri cospicui delle aree edificabili, dei collegamenti alle infra-strutture e alle reti pubbliche, del costo parametrico elevato degli edifici a bassa volumetria e ridotto numero dei piani.

Si può nel 2013 porre rimedio ad una situazione che si è con-solidata in 45 anni di cattiva gestione del territorio ? Qualcosa forse si può fare. Osservo a riguardo che siamo in presenza di numerosi episodi edilizi degli anni ’50 e ’60 ormai obsoleti, talora insediamenti mono e bi-familiari frutto di lottizzazioni rudimentali a densità insediativi medio-bassa, e consistenti in edifici ormai del tutto degradati nella consistenza fisica, nella risposta funzionale e inadeguati nella classe energetica e nella dotazione infrastrutturale. Del pari siamo in presenza di importanti aree produttive dimesse e riconvertite in modo approssimativo a destinazioni poco significative.

Occorre, a mio avviso, privilegiare nel governo del territorio la ristrutturazione urbanistica di queste aree con una elevata densificazione, fino a 60.000 mc/ha, e con una pianificazio-ne particolareggiata che consenta, in concomitanza con il rilevante peso insediativo ed il conseguente ridotto costo parametrico del manufatto edilizio, di realizzare la riqualifi-cazione degli edifici insieme alle urbanizzazioni necessarie senza fare ricorso alle esauste casse pubbliche. Naturalmente la Programmazione del Governo del Territorio dovrà prevedere nelle modalità attuative la normativa dei piani di recupero e delle aree di ristrutturazione urbana (PR e ARU) e la possibilità di adeguato incremento volumetrico dei quartieri già insediati o già in corso di insediamento. Fuori da queste possibilità: EDIFICAZIONE = ZERO.Nella fattispecie comasca: densificare al massimo grado la

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Ticosa e l’ex Sant’Anna, per contro preservare da qualsiasi insediamento il San Martino ! Aumentare significativamente le volumetrie delle edificazioni in corso e delle lottizzazioni approvate, consentire altrettanto significativi incrementi degli insediamenti consolidati; il tutto naturalmente subordinato a piani esecutivi di qualità. Al di fuori, per le aree inedificate di espansione, non un solo millimetro quadrato dovrà essere reso edificabile.In buona sostanza, gli indici volumetrici dovrebbero essere a 0 o >3 mc/mq !

Tralasciando per ora qualsiasi considerazione per l’edili-zia industriale, commerciale e direzionale e salvaguardando comunque gli aspetti paesaggistici ed ambientali, mi permetto suggerire alcuni provvedimenti normativi, dettati da una remota ma non del tutto rimossa attività, che ritengo utili per ridurre i costi parametrici dell’edilizia tradizionale e che potrebbero essere sottoposti all’attenzione degli organi istitu-zionali competenti.

nUMERo dEi piani dEgli EdiFiCi Ed alTEzza nETTa dEi piani aBiTaBili Per ottimizzare il costo delle fondazioni, della copertura, dei collegamenti verticali e tecnologici senza esaltare le proble-matiche sismiche e gli ingombri strutturali ai piani inferiori, oltre che contenere la soglia della superficie coperta nel 20%, il numero dei piani fuori terra dovrebbe variare dai 10 ai 12. Così come l’altezza netta dei vani abitabili che potrebbe essere ridotta a 240 cm. senza compromettere i requisiti igienico-sanitari, come pure già previsto per il recupero dei sottotetti e per gli edifici al di sopra degli 800 m. sul livello del mare.

sERVizi igiEniCi, CUCinE E CaVEdi L’obbligo dettato dal Regolamento di igiene che la cucina ed almeno un servizio igienico debbano essere aerati natural-mente penalizza la realizzazione di edifici residenziali a triplo corpo contrariamente all’indirizzo dei paesi più avanzati quali Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Olanda, ecc. che si avval-gono del corpo centrale per il connettivo e per i servizi.L’aerazione meccanica con l’estrazione centralizzata assicura, oltre al contenimento dei consumi energetici, anche l’espul-sione dell’aria viziata con il corretto ricambio d’aria per tutti i locali. La reintroduzione dei cavedi utilissimi per garantire l’illuminazione ed il tiraggio dell’aria in molte situazioni abi-

tative consentirebbe l’ottimizzazione di tipologie funzionali e più economiche.

asCEnsoRiCome sono stati effettuati notevoli progressi nell’impiantistica degli edifici residenziali e senza comprometterne la sicurezza, una notevole riduzione dei costi negli ascensori di tipo civile si potrebbe ottenere con l’eliminazione della porta di cabina che consentirebbe l’installazione anche in spazi angusti senza particolari modifiche edilizie.

Per concludere, tralasciando altri aspetti che potrebbero significare ulteriori possibilità di risparmio (larghezza scale in presenza di ascensori, alzate dei gradini, dotazione di servizi igienici, ecc.) confrontando le caratteristiche di due edifici a pianta rettangolare di eguale superficie lorda complessiva, il primo con corpo triplo su 12 piani e altezza interna netta di m. 2,40 ed il secondo con corpo doppio su 4 piani di altezza netta di m. 2,70, la superficie dell’involucro dell’edificio a doppio corpo presenta un incremento di circa il 30% rispetto a quello a corpo triplo ed il numero degli ascensori scende da 3 nel primo caso a 1 nel secondo.E’ pertanto verosimile che con un cambio di mentalità e opportuni accorgimenti normativi sia possibile ridurre i costi dell’edilizia, senza rinunciare alla qualità, anche oltre il 25%. Ciò consentirebbe di venire incontro alle aspettative di nume-rosi soggetti che in questo momento vivono situazioni che non consentono loro di accedere al bene primario della casa e, nel caso dell’edilizia sovvenzionata, di soddisfare le esigenze di un più alto numero di situazioni disagiate.Credo che il compito delle associazioni di categoria sia non solo quello di difendere i diritti degli associati, ma anche quello di sensibilizzare le istituzioni, tendenzialmente sempre piuttosto sorde verso indirizzi di civiltà e di progresso sociale.

Damiano Cattaneo

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giurisprudenzA

Con la recente sentenza C-159/11 la Corte di Giustizia dell'U-nione Europea si è pronunciata ancora una volta sull'annosa materia dei contratti pubblici ed in particolare sull'affidamen-to diretto di appalti ad Università di diritto pubblico.Al Giudice dell'UE spettava stabilire se la normativa comuni-taria in materia di appalti dovesse essere interpretata come ostativa ad una normativa nazionale che consentisse ad un'Autorità pubblica di conferire, senza previa gara, ad un'U-niversità pubblica l'incarico per lo svolgimento di un'attività di consulenza e progettazione.La questione pregiudiziale traeva origine dalla controversia tra l'Azienda Sanitaria Locale di Lecce e diversi Ordini profes-sionali, tra cui l'Ordine degli Ingegneri di Lecce, in merito ad una convenzione stipulata tra l'ASL Lecce e l'Università del Salento per l'esecuzione, a titolo oneroso, di attività di studio e di valutazione della vulnerabilità sismica delle strutture ospedaliere della Provincia di Lecce.Gli Ordini professionali, che non hanno partecipato al pro-getto, lamentavano che l'incarico fosse stato conferito senza ricorrere ad una gara d'appalto e, dunque, illegittimamente.La problematica non è di poco conto se solo si considera che a seguito della deliberazione n. 7 del 20 ottobre 2010 l'Autorità per la Vigilanza dei Contratti Pubblici, sulla scorta di un'altra sentenza della Corte di Giustizia (C-305/08), ha chiarito che anche le Università di diritto pubblico hanno la possibilità di espletare attività di progettazione.Ciò premesso, si ripercorrono, brevemente, i passaggi princi-pali della pronuncia in esame.Dopo aver esposto la vicenda fattuale di specifico interesse, la Corte ha verificato l'applicazione della direttiva n. 2004/18 all'accordo in questione: invero, si trattava di stabilire se que-sto potesse essere qualificato come appalto pubblico in base alle normativa comunitaria. Il diritto comunitario definisce l'appalto pubblico come un contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto tra un'amministrazione aggiudicatrice ed un ope-ratore economico, avente ad oggetto l'esecuzione di lavori, la prestazione di servizi o forniture.Si trattava, quindi, di accertare la sussistenza di tutti gli ele-menti necessari ad integrare la suddetta nozione comunitaria.Ferma la definizione di appalto pubblico, nel caso di specie, è stata riconosciuta la natura di prestazione di servizi dell'ogget-to del contratto controverso: ritiene la Corte che i lavori affi-dati all'Università corrispondano al tipo di servizi elencati allacategoria 12 dell'allegato II A della direttiva 2004//18 (“Servizi

cOrte di giustiziA: l'illegittiMitÁ di cOntrAtti d'AppAlti trA enti pubblici senzA previA gArA

attinenti all'architettura e all'ingegneria, anche integrata; ser-vizi attinenti all'urbanistica e alla paesaggistica; servizi affini di consulenza scientifica e tecnica; servizi di sperimentazione tecnica e analisi”). In secondo luogo, la nozione di appalto richiede che il contratto scritto venga stipulato tra un'ammi-nistrazione aggiudicatrice ed un operatore economico.Al riguardo, ha osservato la Corte, è ininfluente la circostanza che tale operatore sia esso stesso un'amministrazione aggiu-dicatrice; in particolare, nulla osta alla partecipazione ad un procedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico di servizi da parte di Università pubbliche. Infine, quanto all'onerosità dell'accordo, è stato precisato che un contratto non possa esulare dalla nozione di appalto pubblico per il solo fatto che, come nel caso di specie, la remunerazione prevista sia limitata al rimborso delle spese sostenute per fornire il servizio convenuto.Da quanto sopra riscontrato, l'accordo in questione sembre-rebbe, ad un primo esame, costituire un vero e proprio “appal-to pubblico di servizi” ai sensi della definizione contenuta nell'articolo 1, paragrafo 2, lettera d), della direttiva 2004/18.In realtà, la Corte non ha mancato di svolgere un ulteriore verifica: infatti, il diritto comunitario ammette due tipologie di appalti conclusi da enti pubblici che, per la loro peculiarità, sono esclusi dall'ambito di applicazione del diritto dell'Unione in materia di appalti pubblici.La prima categoria è rappresentata dai contratti di appalto stipulati da un ente pubblico con un soggetto giuridicamente distinto da esso, quando detto ente eserciti su quest'ultimo un controllo analogo a quello che esercita sui propri servizi e, al contempo, il soggetto in questione realizzi la parte più importante della propria attività con l'ente o con gli enti che lo controllano. La seconda categoria ricomprende, invece, quei contratti che istituiscono una cooperazione tra enti pubblici diretta a garantire l'adempimento di una funzione di servizio pubblico comune a questi. Inoltre, in quest'ipotesi, ai fini dell'inapplicabilità del diritto comunitario è necessario che i contratti siano stipulati esclusivamente tra enti pubblici, senza la partecipazione di una parte privata, che nessun pre-statore privato sia posto in una situazione privilegiata rispetto ai suoi concorrenti, e che la cooperazione da essi istituita sia retta unicamente da considerazioni ed esigenze connesse al perseguimento di obiettivi d'interesse pubblico.Le deroghe descritte non possono trovare applicazione nel caso di specie; infatti, anche se è stata riscontrata la sussisten-

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za di alcuni dei criteri menzionati, un contratto può esulare dall'ambito di applicazione del diritto dell'Unione europea in materia di appalti solo quando tutti i criteri siano soddisfatti.Espletate queste verifiche preliminari, il Giudice dell'Unione Europea sottolinea che le attività oggetto del contratto corri-spondono, in modo evidente, a quelle che generalmente sono svolte da ingegneri ed architetti.Inoltre, considerato che il contratto stipulato aveva ad ogget-to attività di ricerca e di analisi altamente specializzate, ammettendo la possibilità di avvalersi della collaborazione di personale esterno – tra cui prestatori ed imprese private dotate di specifiche conoscenze per la realizzazione di talune prestazioni - è di tutta evidenza la violazione dei principi di concorrenza e di libertà di mercato: si tratta pacificamente di prestazioni che possono essere realizzate anche da altri pre-statori di servizi, primi fra tutti ingegneri ed architetti.All'esito del procedimento, viene pronunciato il seguente principio: “Il diritto dell'Unione in materia di appalti pubblici osta ad una normativa nazionale che autorizzi la stipulazione, senza previa gara, di un contratto mediante il quale taluni enti pubblici istituiscono tra loro una cooperazione, nel caso in cui – ciò che spetta al giudice del rinvio verificare – tale contratto non abbia il fine di garantire l'adempimento di una funzione di servizio pubblico comune agli enti medesimi, non sia retto unicamente da considerazioni ed esigenze connesse al perseguimento di obiettivi d'interesse pubblico, oppure sia tale da porre un prestatore privato in una situazione privilegia-ta rispetto ai suoi concorrenti”.Il principio di diritto consente, quindi, di porre fine ad una prassi amministrativa, ormai da tempo diffusa, ma che chia-ramente contrastava con i principi e con il diritto di matrice comunitaria: l'accordo amministrativo tra enti pubblici, qualeescamotage per “bypassare” le regole dell'evidenza pubblica, viene sottoposto, all'indomani di questa fondamentale pro-nuncia, al rispetto di una serie di condizioni imprescindibili, prima fra tutte la sussistenza di una “funzione pubblica comu-ne” ad entrambi gli enti.A titolo esemplificativo, si consideri l'ipotesi della predisposi-zione di un P.G.T.: sebbene la funzione di governo del territorio costituisca a tutta evidenza una funzione pubblicistica, non altrettanto si può dire della relativa attività di predisposizione e redazione progettuale, che rappresenta a tutti gli effetti unaprestazione di servizi.Pertanto, qualora l'incarico per la progettazione venga affidato

ad un'Università pubblica mediante un accordo pubblico al solo scopo di eludere la disciplina in materia di appalti, chiara ne è l'illegittimità e la contrarietà alle norme comunitarie: l'attività in questione costituisce una prestazione di servizi che può essere fornita da più potenziali soggetti che, a tal fine, devono essere posti sullo stesso piano per poter concorrere per l'aggiudicazione dell'incarico stesso.

Mario LavatelliAvvocato, consulente legale dell'Ordine

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ATTIVITà IsTITuZIONAlE

23 gennaioL’ing. Gerosa partecipa alla riunione del tavolo tecnico per la valorizzazione e il recu-pero di Villa Greppi, a Monticello Brianza28 gennaioL’ing. Ajani partecipa alla riunione della Commissione Prevenzione Incendi della CROIL, a Milano29 gennaioL’ing. Roda partecipa alla riunione della Commissione Tariffa della CROIL, a Bergamo30 gennaioL’ing. Marelli incontra i membri della Commissione Parcelle4 febbraioRiunione dalla commissione parcelle composta da ing. Castellini, ing. Galli, ing. Garlati e ing. Parravicini5 febbraioRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione del verbale del 17

gennaio 2013;Il Consiglio è stato sospeso dopo la lettura del verbale per sopravvenuta mancanza del numero legale.

13 febbraioRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione del verbale del 5

febbraio 2013;2) Nuove iscrizioni e cancellazioni;3) Liquidazione parcelle;4) Bilancio preventivo 2013: ratifica;5) Concorso di idee Villa Greppi: ratifica dell’ac-

cordo;6) Studio Legale Miglio: ratifica segnalazione

nominativi ingegneri termotecnici;7) Comune di Orsenigo: ratifica segnalazione

nominativi ingegneri per opere di urbanizza-zione;

8) Comitato per la salvaguardia dell’imparziali-tà: ratifica segnalazione nominativo;

9) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;10) Varie ed eventuali:10a) Comitato Monumento ing. Alessandro Rossi:

richiesta patrocinio;

14 febbraio L’ing. Gerosa partecipa alla riunione del tavolo tecnico per la valorizzazione e il recupero di Villa Greppi, a Monticello Brianza

19 febbraioRiunione dalla commissione parcelle composta da ing. Galli, ing. Gilardoni, ing. Minoretti e ing. Stropeni20 febbraioL’ing. Gerosa partecipa all’incontro per la riorganizzazione del servizio edilizia privata del Comune di Como22 febbraioL'ing. Garlati partecipa all'incontro del Tavolo Tecnico presso l'Agenzia del Territorio di Como 24 febbraioL'ing. Garlati partecipa alla riunione del Comitato Consuntivo Misto presso l'Agenzia del Territorio di Como 25 febbraioL’ing. Marelli e l’ing. Gerosa partecipano alla riunione organizzativa del convegno sul lago, a Lecco26 febbraioL’ing. Minorettii partecipa alla riunione di Sistema Como 2015, presso la CCIAA di Como26 febbraioL’ing. Zappa partecipa all’incontro orga-nizzativo del convegno sull’Alta Capacità Gottardo, presso la sede dell’Ordine28 febbraioRiunione dalla commissione parcelle composta da ing. Galli, ing. Gilardoni, ing. Minoretti e ing. Stropeni6 marzoL’ing. Ajani, l’ing. Gerosa e l’ing. Marelli partecipano alla riunione della Consulta, a Lecco7 marzoRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione del verbale del 13

febbraio 2013;2) Approvazione bilancio consuntivo 2012;3) Situazione economica e patrimoniale della

Fondazione: richiesta di ricostituzione fondo;4) Nuove iscrizioni e cancellazioni;5) Liquidazione parcelle;6) Procedimento disciplinare a carico di un

iscritto: valutazione della documentazione trasmessa;

7) Albo Specialisti: aggiornamento;

8) Congresso Nazionale: Brescia 24, 25 e 26 luglio 2013;

9) Elezioni per il rinnovo dei Consigli degli Ordini;

10) Cadline Software: richiesta patrocinio per seminario;

11) Profire: richiesta patrocinio per seminario;12) Edicom Edizioni: ratifica concessione patro-

cinio seminario del 06/03/2013;13) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;14) Varie ed eventuali:14a) IAGIG: richiesta rinfresco.

7 marzoL’ing. Cigardi e l’ing. Volontè partecipano alla riunione della Commissione Giovani della CROIL, a Como7 marzo L’ing. Garlati partecipa al convegno “Scenario immobiliare comasco 2013”, organizzato da FIMAA COMO 13 marzoL’ing. Rotolo partecipa alla riunione della Commissione Sicurezza della CROIL, a Milano14 marzoRiunione dalla commissione parcelle costa da ing. Galli, ing. Gilardoni, ing. Minoretti e ing. Stropeni18 marzoL’ing. Zappa partecipa all’incontro orga-nizzativo del convegno sull’Alta Capacità Gottardo, a Milano22 marzoL’ing. Ajani partecipa alla riunione della Commissione Sicurezza della CROIL, a Milano27 marzoRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione verbale del 7 marzo 2013;2) Nuove iscrizioni e cancellazioni;3) Liquidazione parcelle;4) Consigli di disciplina;5) Esami di Stato: nomina membri aggregati;6) Jasemba Gmbh: richiesta elenco nominativi

per consulenza;7) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;8) Varie ed eventuali.8 a) Città di Appiano Gentile: richiesta terna nomina-

tivi per collaudo opere di urbanizzazione.

11 aprileL'ing. Garlati partecipa alla riunione del Comitato Consuntivo Misto presso l'Agenzia del Territorio di Como

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GIURISPRUDENZA

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1913 CENTO ANNI DI VISIONI URBANE 2013

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Da marzo a luglio Como diviene un palcoscenico aperto sulla città nel suo divenire: si parte dal 1913 con i dise-gni di Sant’Elia esposti alla mostra milanese “Nuove Tendenze” del ’14 giungendo ad oggi con le installazioni di artisti come Jan Tichi, Chris Burden, Cao Fei, Carsten Hoeller.Se apre un percorso che si svilupperà nei prossimi due anni fino al suo ideale completamento nel 2015 con una grande esposizione dedicata allo spazio urbano, alla sua evoluzione nel futuro, evento che si svolgerà in contem-poranea con l’Expo 2015 di Milano.

Dalle parole del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura la presentazione della mostra:

Mario Lucini, Sindaco di Como: La mostra continua una tradizione instaurata dalla precedente amministrazione con un appuntamento a Villa Olmo ogni anno per valo-rizzare la nostra città, ma con elementi di novità. Si tratta di un evento diverso per vari motivi: non è una mostra solo da vedere, è una proposta di riflessione sul tema della città; si rende omaggio ad una genialità comasca, Sant’Elia appunto; inoltre la città viene permeata dall’e-vento, che si localizza non solo a Villa Olmo ma anche in pinacoteca e presso la sede della Confindustria.

Luigi Cavadini, Assessore alla Cultura del Comune di Como: La mostra nasce dalla considerazione che par-lare di Expo significa parlare di città; questo comporta una riflessione sul futuro e sullo sviluppo del panorama urbano. E’ naturale che tutto dovesse partire da Antonio Sant’Elia che, all’inizio del secolo scorso guardava a queste prospettive con occhio lucido e lungimirante. L’iniziativa rappresenta anche la volontà dell’ammini-strazione di rivalutare la figura dell’architetto comasco e del patrimonio conservato nella pinacoteca cittadina.

ANTONIO SANT’ELIA, Studio per la città nuova. 1914. Inchiostri colorati su carta. 30x17 cm. Milano, collezione privata

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Curatore della mostra di Villa Olmo è il prof. Marco De Michelis, preside della facoltà di design e di arti dello IUAV di Venezia, direttore della Fondazione Antonio Ratti di Como, storico dell’architettura di fama mondiale. De Michelis ritiene che i disegni di Sant’Elia siano impor-tanti non solo per la loro bellezza, ma per la loro novità, in quanto sono il primo tentativo di immaginare la città del futuro. Fino a quel momento infatti si era pensato a come riadeguare e modificare le città esistenti, mai si era immaginato una città “nuova”. In questo progetto si evidenzia l’influenza del futurismo, di cui è stato aderen-te e attivo promotore.La fine dell’ ‘800 e la nascita del nuovo secolo, il ‘900, vedono le grandi invenzioni e scoperte come l’energia elettrica, il motore a scoppio e la nascita dell’industria, fatti che provocano lo spostamento della popolazione dalla campagna alle città, con conseguente crescita disordinata e veloce delle stesse, con l’insorgenza di inevitabili problemi sociali. Il tema è dunque attua-le, ma Sant’Elia lo interpreta con progetti fantasiosi e fuori dall’esperienza usuale, abbandonando tutti i canoni dell’architettura allora imperante. I suoi disegni rappresentano edifici essenziali, dove la funzione non viene mascherata ma diventa elemento significativo e decorativo al tempo stesso. Non ci lascia progetti su scala urbanistica, ma edifici e strutture che ipotizzano una città diversa: palazzi altissimi serviti da ascensori, stazioni di interscambio aerei – treni, accenni a strade sovrapposte.Sant’Elia fu certamente influenzato dalle illustrazioni che cominciavano a circolare sui giornali americani a inizi novecento, che dall’America giunsero all’Europa e all’Italia, disegni con città fantastiche, torri altissime servite da vertiginosi ascensori, geometrie fantasiose, oltre che dai testi di Verne e Salgari, che raccontavano le città future.Analoga ricerca si manifesta nelle pitture di Boccioni e Balla. Da qui trae inizio la ricerca sulla città del futuro, che si protrarrà per quasi tutto il novecento.La mostra illustra questo continuo sforzo creativo, guidandoci in un percorso che da Sant’Elia porta a Le Corbusier ed alla sua Città contemporanea per 3 milioni di abitanti, del 1922, di cui ammiriamo i disegni, un modellino e una splendida prospettiva a volo d’uccello,

ANTONIO SANT’ELIA, Monumento con lanterne, datato 1912, matita nera, pastelli rosso,

arancione e grigio, acquerello verde su carta, 305 x 165 mm

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Sotto:FERNAND LÉGER, The Scaffolding, First State, 1919, olio su tela, 64.9x53,8 cm; ©Fernand Léger by SIAE 2013

FRANK LLOYD WRIGHT, Living City, 1959, compensato, tiglio, plexiglass, espanso, impiallacciatura di legno, HxBxT: 54,6 x 244 x 244 cm

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stampa alla gelatina su carta. Segue Frank Lloyd Wright, con la sua Living City, è espo-sto un modello in legno che illustra un concetto com-pletamente diverso: una città diffusa, case unifamiliari con giardino, corpi emergenti solo per gli edifici pubblici, che spiccano in altezza in una città orizzontale, dove il movimento è previsto solo con automobili. Non poteva mancare il film di Fritz Lang, Metropolis, del 1927: la città immaginata sembra un plastico pietrificato di un disegno di Sant’Elia: altissimi palazzi, collegamenti arditi, aerei ed elicotteri. L’opera degli architetti è affiancata dalla pittura: in mostra sono esposte opere di autori del primo nove-cento dedicate alla città: Sintesi di paesaggio urbano di Sironi, lo schizzo a matita preparatorio del la Città che sale di Boccioni (olio su tela esposto al Moma di N.Y.), l’olio su tavola del ’19 The Scaffholding, First State di Léger. Splendidi i disegni con modelli di città di Kettelhut Erich, intrigante il fotomontaggio di Berlino del ’29 di Lucia e Laszlo Moholy-Nagy e l’installazione video di Jan Tichy del 2012 che assembla frammenti di film di Moholy-Nagy per una pellicola di fantascienza del 1936 che racconta di una città fantastica distrutta e succes-sivamente ricostruita come metropoli futuristica. La speculazione ideologica sulla città prosegue negli anni ‘50 e ’60 e viene illustrata da la Ville Spatiale di Yona Friedman, gli studi di connessione urbana di Ron Herron / Archigram, i modelli di Walter Jonas e Arata Isozaki. Secondo Friedman il ruolo dell’architetto era destinato a finire, in quanto erano i cittadini a dover decidere sul loro modo di abitare; nel 1958 fondò il Groupe d’études de architecture mobile, che ipotizzava un continuo divenire dell’urbanistica, sia negli edifici che nelle normative, per adeguarsi alla mobilità sociale. Fu tacciato di utopia, ma ribadì che le sue erano utopie realizzabili (il suo testo “Utopie realizzabili” è del 1957).Il 1968, con la grande ventata di innovazione e trasfor-mazione che lo accompagnò, vide anche in Italia la foca-lizzazione dell’attenzione degli architetti più giovani sul tema della città futura. In mostra troviamo i lavori di due gruppi Superstudio e Archizoom Associati: posti anche politicamente agli antipodi, il primo a destra, il secondo all’estrema sinistra, elaborano due visioni completa-mente diverse. Superstudio immagina un monumento

ANTONIO SANT’ELIA, La entrale elettrica. 25.2.1914. Matita e inchiostri colorati su carta.

31x20,5 cm. Milano, collezione privata

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Sotto:YONA FRIEDMAN, Sezione della Ville spatiale, 1960 ca: 1) città esistente 2) realizzazione dei piani 3) vie di circolazione 4) ferrovia 5) uffici o negozi 6) vie di grande circolazione 7) agricoltura spaziale 8) metropolitana esistente

ERICH KETTELHUT, Bozzetto per la scenografia di Metropolis di Fritz Lang. Veduta notturna con la torre. S.d. Pittura a olio e smalto su cartone. 43.5x55.5 cm. Berlin, Stiftung Deutsche Kinemathek.

ARCHIZOOM Associati, S.t. (No Stop City) Diagramma abitativo omogeneo, 1970/71

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continuo, geometria basata su uno schema modulare definito graficamente da linee sottili che formano riqua-dri su base bianca, che avvolge ed interseca le città esi-stenti. Ne sono esposti esempi come New York, Piazza Navona, La Mecca, il lago canadese: il serpentone del monumento continuo viene sovrapposto al paesaggio esistente, con effetti fantastici e dissacranti.Archizoom ipotizza la città dove non esistono differenze, l’eguaglianza sociale è il fondamento della loro ricerca: grandi spazi dove la vita si svolge nella natura e perfino senza vestiti. Splendidi i visori del 1970 con paesaggio interno illuminato che illustrano la loro utopia: Non Stop City, Residential Parkings, Climatic Universal system.E l’arte conclude la mostra, sottolineando lo stretto rap-porto tra architettura ed arte che è sottinteso in tutto il percorso espositivo. Il teatrino interno alla villa diviene luogo di spettacolo con tre proiezioni che si susseguono caoticamente affascinando lo spettatore comodamente seduto su un divano rosso: si tratta delle opere dell’ar-tista multimediale cinese Cao Fei, che ci ribalta nel mondo virtuale fantasioso di Second Life. Un susseguirsi di immagini e di colori, un vagabondare nella trasfor-mazione urbana dal passato al futuro con invenzioni continue, un gioco di forme che si legano e dissolvono.Le due sale finali sono dedicate alle opere di Chris Burden e Carsten Hoeller. Hoeller, artista belga con formazione scientifica, rielabora il progetto della città volante del russo Kurtinov che nel 1928 lo realizzò come tesi di laurea. Partendo dai suoi disegni realizza fantasiosi modelli in vetro e plexiglass sospesi con fili d’acciaio, che danno immagine spaziale delle utopie di Kurtinov, in cui l’uomo sovietico ha il controllo dello spazio, cielo compreso. Pizza City dell’artista americano Chris Burden è invece un plastico composto da moduli “uniti insieme”, con modellini di edifici di ogni tipo, mezzi di trasporto, infrastrutture, il tutto in un risultato stupe-facente, che vuole richiamare l’attenzione sulla vivibilità della città attuale.Alla pinacoteca civica, esposizione curata da Luciano Caramel e Alberto Longatti, ci si immerge di nuovo nei disegni di Sant’Elia, piccoli capolavori di fantasia, colore, pieni di novità: è un’occasione rara per ammirarli, in quanto per ragioni di conservazione sono normalmente inaccessibili al pubblico. Si può anche vedere un filmato

ANTONIO SANT’ELIA, La città nuova. Casa a gradinata con ascensori esterni. 1914.

Inchiostro e matita neri su carta. 56x55 cm. Milano, collezione privata

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Sotto:CAO FEI, China Tracy, RMB City. 2009. Still da Internet Project. RMB City is developed byCao Fei & Vitamin Creative Space. Facilitator: Uli Sigg

CHRIS BURDEN, Pizza City. 1991-1996. Materiali vari. Dimensioni variabili. MAK – Austrian Museum for Applied Arts / Contemporary Art. Foto: © Gerald Zugmann/MAK

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che ricostruisce la biografia dell’artista con un montaggio di fotografie e disegni d’epoca. E’ inoltre a disposizione del pubblico un supporto multimediale che contiene tutta l’opera dell’artista comasco che consente, e consentirà nel futuro in quanto resterà in dotazione alla pinacoteca, di esaminare nei dettagli i disegni di Sant’Elia che a fine mostra verranno riposti per la loro conservazione. Presso la sede della Confindustria, a pochi passi dalla pinacoteca civica, sono esposti 12 schizzi dell’architetto gentilmente messi a disposizione dagli eredi. Concludiamo con le parole di Luigi Cavadini: “Il pensiero - e le provocazioni - degli artisti riflettono indubbiamen-te, anche se non sempre coscientemente, le esigenze dell’uomo, spesso anticipando o sollecitando soluzioni a problemi ancora appena percettibili. E certo ripercorrere le strade virtuali da loro tracciate può darci nuove pos-sibilità di lettura del nostro presente e forse, mi auguro, stimolare un interesse vero verso il futuro nostro e dei nostri figli” e con quelle di De Michel dette alla presenta-zione per la stampa con un sorriso: “Non è una mostra di architettura, non è nulla di noioso. Ci sono quadri, disegni, installazioni e video. La struttura è chiara, potremmo definirla una mostra parlante; ci auguriamo che riesca ad instaurare un dialogo con i visitatori.”

Luisella Garlati

biografiaAntonio Sant’Elia nasce nel 1888, si diploma capomastro a Como nel 1905, frequenta in seguito l’accademia di Brera a Milano, dove frequenta i corsi di Angelo Cattaneo (scultura), Gaetano Moretti (architettura), Cesare Tallone (pittura) ed entra in contatto con le nuove leve artistiche e architettoni-che, da qui nasce l’attenzione per la città nuova, sviluppata in altezza e animata dall’elettricità. Nel 1912 ottiene il primo incarico nel completamento del canale Villoresi a Milano; nel 1913 vi sono i primi articoli della stampa specialistica su di lui, nel marzo del 1914 partecipa alla mostra dell’Associa-zione degli Architetti Lombardi alla Permanente di Milano con i disegni della città futura: una centrale elettrica, una stazione, un grattacielo. Aderisce al futurismo, poi la guerra, la sua partecipazione in prima linea, la morte prematura nel 1916 a Monfalcone, stroncato da una fucilata in fronte. Sulla base di un suo disegno per una centrale elettrica i Terragni realizzano negli anni ’30 il monumento ai caduti, costruito con le pietre bianche del Carso, dove Antonio trovò la morte.

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andREa VERganiIngegnere abilitato, 28 anni, laureato in Ing. Edile-Architettura al Politecnico di Milano, con 3 anni d'esperienza in progettazione architettonica, esecutiva e nella redazione di pratiche edilizie offre collaborazione a studi d'Ingegne-ria e Architettura. Esperienza all'este-ro presso lo studio Claudio Silvestrin Architects di Londra per il progetto "The Shard" con la realizzazione di dettagli costruttivi, disegni esecutivi e di ren-der fotorealistici. In possesso di Partita IVA e Attestato di Coordinatore per la Sicurezza. Contatti: Tel. 3403942779 mail: [email protected] Vitae su: www.ordingcomo.org

ClaUdia VolonTE’Laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura, Politecnico di Milano – Polo Regionale di Lecco, in data 04/05/2010 con voto 108/110, titolo della Tesi "5E - Edilizia Economica Evolutiva Energeticamente Efficiente".Libera professionista, iscritta all’albo degli Ingegneri di Como n° 2839 A, iscritta all’Albo dei Certificatori Energetici (protocollo CENED) n° 15996, abilita-zione Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione, offre collaborazione professionale per attività di progettazione e consulenza a Studi Tecnici, Società di Ingegneria ed Architettura, e imprese di costruzione nelle province di Como, Lecco, Milano, Monza e Brianza, Bergamo.Curriculum Vitae su: www.ordingcomo.org

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L’assoggettamento ad IRAP del reddito prodotto dal professio-nista lavoratore autonomo è argomento che ha generato mol-teplici posizioni da parte del contribuente, dell’Agenzia delle Entrate e della giurisprudenza che si è formata nel tempo.Si ritiene quindi di dover dedicare qualche considerazione sulla questione, anche in termini che possano risultare utili ai fini di valutazioni di ordine pratico da parte dei contribuenti.

l’EsClUsionE da iRap TRa noRMaTiVa E siTUazioni di FaTToSappiamo bene ormai da anni che il legislatore non ha voluto prendere una posizione chiara sull’esclusione da IRAP per i lavoratori autonomi, lasciando tuttora affidata alla valuta-zione del contribuente la scelta di ritenersi escluso in virtù del verificarsi del presupposto della “mancanza di autonoma organizzazione”, come indicato nella nota sentenza della Corte Costituzionale n° 156 del 2001. Da allora si sono succedute numerosissime sentenze di merito e di legittimità che hanno accolto i ricorsi dei contribuenti, evidenziando molteplici situa-zioni di lavoratori autonomi, in tutti i settori professionali, che presentavano quegli elementi caratteristici della mancanza di organizzazione, vuoi in termini oggettivi in relazione all’attività svolta (pensiamo all’ingegnere che ricopre in una società la carica di amministratore in virtù delle proprie qualifiche tec-niche), vuoi in termini soggettivi in relazione alle modalità di svolgimento della professione senza il ricorso a fattori e mezzi idonei ad accrescerne la produttività (impiego in via conti-nuativa di dipendenti, collaboratori e altri prestatori di lavoro, utilizzo di beni strumentali di rilevante entità). L’Agenzia delle Entrate è intervenuta nel 2008 (Circolare n° 45/E del 13.6.2008) per fronteggiare la copiosa produzione di concreti e circostanziati casi di esclusione da IRAP da parte degli organi della giustizia tributaria, fornendo le seguenti indicazioni:• coloro che rientrano nelle dimensioni per poter accedere al

regime dei contribuenti minimi (L. 244/2007 in vigore dal 2008), possono essere considerati esclusi da IRAP anche se non adottano il regime; ciò vale anche per le annualità precedenti al 2008;

• gli uffici dell’Agenzia dovranno valutare i singoli casi analiz-zando i dati emergenti dal modello UNICO e dagli Studi di settore;

• in ogni caso è onere del contribuente, nella procedura di rimborso, dare prova della mancanza dell’autonoma orga-nizzazione.

i lAvOrAtOri AutOnOMi e l’irAp

L’Agenzia è altresì intervenuta, eliminando nella procedura di invio telematico delle dichiarazioni l’ostacolo che non consen-tiva di fatto di non presentare la dichiarazione IRAP all’interno di UNICO; a partire dal 2009, peraltro, questo problema non sussiste più in quanto la dichiarazione IRAP è separata rispet-to al modello UNICO.

Sotto il profilo, normativo ad oggi sono in vigore le sole fatti-specie di esenzione da IRAP per i contribuenti che adottano i seguenti regimi fiscali-contabili:• regime dei “minimi” (D.L. 98/2011 art. 27 comma 1, in vigore

dal 2012), riservato ai giovani professionisti o a coloro che iniziano l’attività; l’esenzione è quindi limitata nel tempo (i primi 5 anni o comunque sino al compimento del 35° anno di età) e nelle dimensioni economiche (massimo € 30.000 di compensi annui e € 15.000 di beni strumentali nel trien-nio);

• regime degli “ex-minimi” o “super semplificato” (D.L. 98/2011 art. 27 comma 3, in vigore dal 2012), riservato a coloro che risultano svolgere attività con dimensioni limita-te (le medesime soglie di compensi e beni strumentali) ma non hanno le caratteristiche di novità; l’esenzione IRAP non ha limiti temporali ma solo dimensionali.

Da ultimo la Legge di stabilità per l’anno 2013 (L. 228/2012, art. 1 comma 515) ha introdotto l’istituzione di un fondo a decorrere dal 2014 finalizzato ad escludere dall’applicazione dell’IRAP sia gli imprenditori individuali sia i professionisti che rientrano nei seguenti parametri:• mancanza di lavoratori dipendenti o assimilati,• impiego di beni strumentali, anche in locazione, di ammon-

tare non eccedente una determinata soglia da stabilire a cura del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Poteva essere l’occasione della tanto attesa norma che defi-nisce la “mancanza di autonoma organizzazione”, ma allora sarebbe stato opportuno introdurre una specifica esenzione all’interno della norma istitutiva dell’IRAP (D.Lgs. 446/1997), e non già limitarsi ad una sorta di annuncio di buoni propositi per il futuro.

E così, in attesa di poter far affidamento sulla norma di legge, ecco alcuni assunti che emergono dalla produzione della Cassazione:• le attività professionali cosiddette “protette” non sono di per

sé soggette ad IRAP;

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• per l'IRAP è necessaria la presenza di una struttura che costituisca un di più rispetto agli elementi minimi richiesti per l'esercizio dell'attività professionale;

• non sono soggetti ad IRAP i compensi relativi ad attività svolte per mezzo di strutture organizzate sotto la responsa-bilità di terzi;

• il volume dei compensi e quindi le dimensioni reddituali del contribuente non sono di per sé rilevanti ai fini dell’esclu-sione da IRAP;

• la mera presenza di compensi corrisposti a terzi lavoratori non è sempre indice di autonoma organizzazione;

• l’onere della prova della mancanza di autonoma organizza-zione è sempre a carico del contribuente;

• l’accertamento dell’esistenza della autonoma organizzazio-ne costituisce sempre una “questione di mero fatto”, quindi riservato al giudice di merito che se fornisce adeguata moti-vazione non è sindacabile dalla Cassazione.

Inoltre non si deve dimenticare che quando il contribuente si esclude sin dall’origine dall’assoggettamento ad IRAP (non presentando la relativa dichiarazione), l’onere di provare il requisito dell’autonoma organizzazione passa in capo all’Agen-zia delle Entrate (art. 2697 del Codice Civile).

il RiMBoRso dEll’iRap VERsaTa: nUoVE oppoRTUniTà Con la pRoCEdURa di REClaMoCon l’art. 17-bis del D.Lgs. 546/1992 è stato introdotto l’obbligo di mediazione anche nei giudizi tributari aventi per oggetto controversie di valore inferiore ad € 20.000 (da computarsi in termini di imposta). La norma, in vigore dal 1° Aprile 2012, riguarda anche le liti relative alle domande di rimborso di imposte per le quali si sia formato il rifiuto – tacito o espresso – da parte dell’Agenzia delle Entrate.Si ritiene che questa procedura possa essere utilmente adot-tata per la definizione delle domande di rimborso IRAP già presentate e per le quali, alla data del 1° Aprile 2012, il con-tribuente non avesse ancora notificato il ricorso tributario; difatti si rileva che alcuni Uffici dell’Agenzia delle Entrate, nell’esame delle istanze di rimborso, considerata la consi-stente quantità dell’arretrato stanno procedendo in ordine a quelle presentate più di recente e pertanto la procedura di reclamo costituisce l’unico strumento per accelerare l’iter

delle domande più lontane, conferendo peraltro certezza ai tempi di lavorazione.Uno dei problemi che le liti di rimborso comportano riguarda il perfezionamento della mediazione. Infatti, nelle situazioni ordinarie questa si conclude con il versamento delle somme o della prima rata ad opera del contribuente, mentre nel rimborso, stando alle indicazioni contenute nella circolare n° 9 del 19.3.2012, nel momento in cui l'Ufficio accetta l'accordo e, quindi, riconosce come dovute le somme. Se, successiva-mente, gli importi non vengono corrisposti, il contribuente, essendo a questo punto il credito ormai accertato, potrà adire il giudice ordinario.

Redatto in data 27 Marzo 2013Walter Moro

Dottore Commercialista, consulente fiscale dell’Ordine

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legislAziOne

dECRETo MinisTERo inFRasTRUTTURE E TRaspoRTi 31 luglio 2012Approvazione delle appendici nazionali recanti i parametri tecnici per l’applica-zione degli Eurocodici.(GU n. 73 del 27/03/2013 - S.O. n. 21)

dECRETo MinisTERo dEll'EConoMia E dEllE FinanzE 26 febbraio 2013 Attuazione dell'art. 5 del D.Lgs. 29/12/2011, n. 229, concernente la definizione dei dati riguardanti le opere pubbliche, oggetto del contenuto infor-mativo minimo dei sistemi gestionali informatizzati che le Amministrazioni e i soggetti aggiudicatori sono tenute a detenere e a comunicare alla banca dati delle amministrazioni pubbliche, di cui all'art. 13 della legge 31 dicembre 2009, n. 196(G.U. n. 54 del 05/03/2013)

dECRETo MinisTERo sVilUppo EConoMiCo 22 novembre 2012Modifica dell’Allegato A del decreto legislativo 19-8-2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’e-dilizia.(G.U. n. 21 del 25/01/2013)

dECRETo MinisTERo sVilUppo EConoMiCo 22 gennaio 2013Regole tecniche relative agli impianti condominiali centralizzati d’antenna riceventi del servizio radiodiffusione.(G.U. n. 25 del 30/01/2013)

lEggE 14 gennaio 2013, n. 7Modifica della disciplina transitoria del

conseguimento delle qualifiche profes-sionali di restauratore di beni culturali e di collaboratore restauratore di beni culturali. (G.U. n. 25 del 30/01/2013)

lEggE 14 gennaio 2013, n. 10Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.(G.U. n. 27 del 01/02/2013)

REgionE loMBaRdia

dEliBERazionE Comm. Espropri Regione lombardia 27 marzo 2013Como - Tabella dei valori agricoli medi, riferiti all’anno 2012, valevoli per l’anno 2013. (B.U.R.L. n. 13 del 27/03/2013)

dECRETo dirigente Regione lombardia 19 marzo 2013, n. 2546Regolamentazione dei percorsi di for-mazione finalizzati al conseguimento dell’attestato di qualificazione profes-sionale di "Installatore e manutentore straordinario di impianti energetici ali-mentati da fonti rinnovabili", ai sensi dell’articolo 15, comma 2 del decreto legislativo 3 marzo 2011 n. 28.(B.U. R.L. n. 13 del 25/03/2013)

dECRETo dirigente Regione lombardia 6 febbraio 2013, n. 865(Direzione generale programmi di edili-zia residenziale pubblica)Aggiornamento dei limiti di reddito per l’edilizia agevolata per l’anno 2012 ai sensi della deliberazione della Giunta regionale 28 giugno 1999, n. 6/43922.(B.U.R.L. n. 8 del 18/02/2013)

MOstre

la CiTTa’ nUoVaolTRE sanT’EliaComo, Villa olmopinacoteca Civica24 marzo – 14 luglio 2013

Modigliani, soUTinE e gli artisti maledettila Collezione netterMilano, palazzo Reale21 febbraio - 8 settembre 2013

paUl KlEE – FaUsTo MEloTTilugano, Museo d’arte17 marzo – 30 giugno 2013

aRChEologia dEl 6000. REpERTi dalla ConTEMpoRanEiTàpiCCola sToRia dEll’aRTE nEl TiCinoBellinzona (svizzera)il Museo in erba23 febbraio - 16 giugno 2013 saM szaFRan. 50 anni di pitturaMartigny (svizzera), Fondation pierre gianadda 8 marzo - 16 giugno 2013 il sEnso E lE FoRME. da Chadwick a BonalumiMilanogalleria Blu (Via senato 18) 12 marzo - 24 maggio 2013

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AlbO degli ingegneri

AggiOrnAMentO dell’AlbO Al 27 MArzO 2013

isCRizionE ingEgnERi: sezione anuMerO iscriziOne dAtA iscriziOne settOri di AppArtenenzA indirizzO residenzA

cOgnOMe e nOMe luOgO e dAtA lAureA tel. residenzA

luOgO e dAtA nAscitA AbilitAziOne indirizzO studiO

cOdice FiscAle OccupAziOne pArtitA ivA tel. studiO FAx studiO

2958 a 13/02/2013 Industriale 22030 CASLINO D'ERBA CO via Adamello 15 BonaCCoRsi giUliano Politecnico di Milano il 20/07/2011 Erba il 14/11/1986 E.S. Milano 2011 22030 CASLINO D'ERBA CO via Adamello 15 BNCGLN86S14D416M Dipendente 333 9453 203

2965 a 07/03/2013 Civile e Ambientale 22070 ROVELLO PORRO CO via Monte Bisbino 13 BoRghi Filippo EnRiCo Politecnico di Milano il 25/07/2012 02 9675 1792 Saronno il 26/06/1986 E.S. Castellanza (VA) 2012 22070 ROVELLO PORRO CO via Monte Bisbino 13 BRGFPP86H26I441F 03448300131 02 9675 1405

2966 a 07/03/2013 Civile e Ambientale 22060 CUCCIAGO CO via Giuseppe Garibaldi 4 BRaMBilla MaRCo Politecnico di Milano il 25/07/2012 031 725 290 Cantù il 05/10/1987 E.S. Castellanza (VA) 2012 22060 CUCCIAGO CO via Giuseppe Garibaldi 4 BRMMRC87R05B639O 347 0349 117

2971 a 27/03/2013 Civile e Ambientale-Industriale 22079 VILLA GUARDIA CO via Trieste 15 CaCCia giUsEppE Politecnico di Milano il 17/07/2002 Cantù il 09/03/1976 E.S. Milano 2003 CCCGPP76C09B639V 333 8279 994

2961 a 07/03/2013 Dell'Informazione 22031 ALBAVILLA CO via ai Crotti 9 CigaRdi laURa Politecnico di Milano il 31/03/2011 Como il 27/10/1986 E.S. Bergamo 2012 22031 ALBAVILLA CO via ai Crotti 9 CGRLRA86R67C933X 340 7829 762

2960 a 07/03/2013 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 22070 CAPIAGO INTIMIANO CO via delle Coste 3 CoMiTa' FRanCEsCa Politecnico di Milano il 19/02/2004 Milano il 06/01/1979 E.S. Milano 2004 CMTFNC79A46F205X

2973 a 27/03/2013 Civile e Ambientale 22077 OLGIATE C.SCO CO via Vecchie Scuderie 52 FERRaRi lUCia Politecnico di Milano il 21/10/2010 Como il 30/05/1985 E.S. Milano 2012 22077 OLGIATE C.SCO CO via Vecchie Scuderie 55 FRRLCU85E70C933S 03297320131 348 5286 107 031 947 543

2964 a 07/03/2013 Dell'Informazione 22066 MARIANO COMENSE CO via Caravaggio 20FioREnTino sTEFano Politecnico di Milano il 20/12/2010 Giussano il 28/04/1984 E.S. Milano 2011 22066 MARIANO COMENSE CO via Caravaggio 20 FRNSFN84D28E063H 340 2216 385

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2970 a 27/03/2013 Civile e Ambientale 22070 CIRIMIDO CO via XX Settembre 31 galli andREa Politecnico di Milano il 04/10/2012 Como il 11/01/1986 E.S. Castellanza (VA) 2012 22070 CIRIMIDO CO via XX Settembre 31 GLLNDR86A11C933X

2967 a 27/03/2013 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 22063 CANTU' CO via Carlo Cattaneo 12 giaVina laURa Università Studi Padova il 24/10/2003 Rovereto il 05/12/1977 E.S. Padova 2004 GVNLRA77T45H612C

2968 a 27/03/2013 Civile e Ambientale 22070 CIRIMIDO CO via Giuseppe Mazzini 56/A gRaCi siMonE Politecnico di Milano il 23/12/2009 Tradate il 22/09/1984 E.S. Milano 2010 22072 CERMENATE CO via Montebello 25 GRCSMN84P22L319D 347 6923 034

2975 a 27/03/2013 Civile e Ambientale 22030 LONGONE AL SEGRINO CO via Parini 61 gUanziRoli sTEFano Politecnico di Milano il 20/07/2011 Erba il 11/08/1986 E.S. Bergamo 2012 GNZSFN86M11D416L 335 1810 356

2969 a 27/03/2013 Civile e Ambientale 22100 COMO CO via Cinque Giornate 46 Magni UMBERTo Politecnico di Milano il 21/10/2010 Milano il 13/01/1985 E.S. Milano 2010 22100 COMO CO via Cinque Giornate 46 MGNMRT85A13F205J Dipendente 366 4856 549

2974 a 27/03/2013 Civile e Ambientale 22032 ALBESE CON CASSANO CO via Donizzetti 28 papagni gianlUCa Politecnico di Milano il 20/07/2011 031 427 703 Bari il 23/09/1986 E.S. Brescia 2012 PPGGLC86P23A622E 347 5912 467

2963 a 07/03/2013 Industriale 22078 TURATE CO via Cavour 77 papalEo RoBERTo LIUC di Castellanza (VA) il 10/10/2009 02 9681 547 Tradate il 19/04/1984 E.S. Castellanza (VA) 2009 22078 TURATE CO via Cavour 77 PPLRRT84D19L319C 347 8536 190 0331 781 644

2972 a 27/03/2013 Civile e Ambientale 22070 BREGNANO CO via S. Rocco 47 piRolo sERgio UMBERTo Politecnico di Milano il 03/10/2011 Saronno il 06/06/1986 E.S. Milano 2012 22070 BREGNANO CO via S. Rocco 47 PRLSGM86H06I441R Libero professionista 03419300136 338 5216 674

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2957 a 13/02/2013 Civile e Ambientale 22030 PUSIANO CO via Montandon 13 RosElli CEsaRE Politecnico di Milano il 20/12/2011 031 657 369 Carate Brianza il 06/04/1987 E.S. Milano 2012 22030 PUSIANO CO via Montandon 13 RSLCSR87D06B729U 328 0013 243

2959 a 07/03/2013 Civile e Ambientale-Industriale -Dell'Informazione 22100 COMO CO via Giuseppe Ferrari 2 sEChi MaURizio paolo FRanCEsCo Politecnico di Milano il 19/04/2000 Milano il 29/09/1971 E.S. Milano 2000 22100 COMO CO via Giuseppe Ferrari 2 SCHMZP71P29F205S Libero professionista 339 1649 344

2962 a 07/03/2013 Civile e Ambientale 22063 CANTU' CO via Rossini 23 TETTaManTi daBRa Università Studi Pavia il 16/12/2011 Cantù il 12/10/1987 E.S. Pavia 2012 22063 CANTU' CO via San Giuseppe 29 TTTDBR87R52B639V 349 1869 313

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853 a 15/06/1978 Civile e Ambientale 22070 CAGNO CO via Como 26 aFFini BRUno Politecnico di Milano il 07/04/1977 Samolaco il 03/09/1951 E.S. Milano 1977 22070 CAGNO CO via Como 26 FFNBRN51P03H752O Cancellato su richiesta il 13/02/2013

1376 a 27/06/1989 Industriale 22040 INVERIGO CO via Perego 9 BERETTa MaRCo Politecnico di Milano il 21/12/1979 Desio il 28/09/1955 E.S. Milano 1980 22040 INVERIGO CO via Perego 9 BRTMRC55P28D286W Libero professionista 331 2583 203 Cancellato su richiesta il 13/02/2013

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2889 a 27/10/2011 Civile e Ambientale- Industriale-Dell'Informazione 22060 CARIMATE CO via della Valle 31 BERgna sTEFano Politecnico di Milano il 18/04/1994 Seregno il 10/02/1968 E.S. Milano 1994 22060 CARIMATE CO via della Valle 31 BRGSFN68B10I625J 348 7394 108 Cancellato su richiesta il 13/02/2013

1461 a 26/02/1991 Civile e Ambientale 22070 LURAGO MARINONE CO via Risorgimento 39 BERlUsConi FioRino Politecnico di Milano il 28/02/1953 031 935 909 Lurago Marinone il 26/10/1929 Abil. definitiva 22070 LURAGO MARINONE CO via Risorgimento 39 BRLFRN29R26E750J Libero professionista 349 2942 864 Deceduto il 28/03/2013

833 a 08/02/1978 Civile e Ambientale 22100 COMO CO via Volta 77 BERnasConi gianCaRlo Università Studi Pavia il 20/07/1977 Como il 19/07/1952 E.S. Pavia 1977 22100 COMO CO via C.Cattaneo 1 BRNGCR52L19C933J Libero professionista 031 262 119 031 262 486 Cancellato su richiesta il 13/02/2013

594 a 25/02/1972 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 22100 COMO CO via Francesco Crispi 5/A BRiVio Ugo Politecnico di Milano il 31/07/1969 031 307 484 Paderno Robbiate il 03/05/1944 E.S. Milano 1969 22100 COMO CO via Francesco Crispi 5/A BRVGUO44E03G223I Pensionato Cancellato su richiesta il 13/02/2013

2430 a 14/03/2005 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 22100 COMO CO via F.lli Bronzetti 17 Capsoni lUCa Politecnico di Milano il 21/06/2004 Como il 25/01/1978 E.S. Milano 2004 6862 RANCATE (SVIZZERA) NOVATEL S.A. PRATI MAGGI - P.O. BOX 23 CPSLCU78A25C933M 04191 6408 365 Cancellato su richiesta il 27/03/2013

2533 a 03/05/2006 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 22074 LOMAZZO CO via Pace 6 CaTTanEo daRio Politecnico di Milano il 26/07/2005 Milano il 01/03/1979 E.S. Milano 2005 22074 LOMAZZO CO via Pace 6 CTTDRA79C01F205Z 338 1210 158 Cancellato su richiesta il 13/02/2013

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2900 a 19/01/2012 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 22072 CERMENATE CO via Matteotti 12/A CiaRiMBoli paolo Politecnico di Milano il 17/04/1996 Jesi il 12/09/1970 E.S. Milano 1996 22072 CERMENATE CO via Matteotti 12/A CRMPLA70P12E388T 335 7764 911 Cancellato su richiesta il 27/03/2013

1133 a 17/11/1983 Civile e Ambientale-Industriale 22076 MOZZATE CO via A. Guffanti 6 gUFFanTi anTonio MaRia Politecnico di Milano il 28/03/1983 Milano il 13/06/1953 E.S. Milano 1983 22076 MOZZATE CO via A. Guffanti 6 GFFNNM53H13F205M CCancellato su richiesta il 13/02/2013

1149 a 20/03/1984 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 20143 MILANO MI via Santander 18 palasTanga ClaUdio Politecnico di Milano il 24/07/1980 Gravedona il 14/11/1953 E.S. Milano 1980 20143 MILANO MI via Santander 18 PLSCLD53S14E151E Trasferito Ordine di Milano il 13/02/2013

551 a 28/01/1970 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 22100 COMO CO via Oltrecolle 19/B pEnna FRanCEsCo Politecnico di Milano il 23/03/1969 031 555 115 Napoli il 21/04/1942 E.S. Milano 1969 22100 COMO CO via Oltrecolle 19/B PNNFNC42D21F839B Pensionato 031 555 115 031 555 115 Cancellato su richiesta il 13/02/2013

1337 a 09/05/1988 Civile e Ambientale - Industriale 22100 COMO CO via Bignanico 5 saRToR MaURo Politecnico di Milano il 23/07/1982 Cassina Rizzardi il 01/02/1956 E.S. Milano 1982 22100 COMO CO via Bignanico 5 SRTMRA56B01C020K Cancellato su richiesta il 13/02/2013

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66 B 07/03/2013 Civile e Ambientale 22044 INVERIGO CO via Montegrappa 35 anCaRola Tiziano Politecnico di Milano il 20/12/2002 Como il 09/04/1971 E.S. Milano 2011 NCRTZN71D09C933I 347 2936 047

67 B 07/03/2013 Industriale 22045 LAMBRUGO CO via A. Monti 10 dalla FRanCEsCa MaURo Politecnico di Milano il 22/07/2011 Erba il 17/02/1988 E.S. Milano 2012 DLLMRA88B17D416L

65 B 13/02/2013 Civile e Ambientale 22010 GRANDOLA E UNITI CO via Cascine 7 MaRChioRi alEssandRa SUPSI Svizzera Italiana il 12/09/2008 Como il 26/02/1986 Aut. Ministeriale 22010 GRANDOLA E UNITI CO via Cascine 7 MRCLSN86B66C933Z

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45B 29/10/2009 Civile e Ambientale 22063 CANTU' CO via Francesco Daverio 9/C VallE MaRCEllo Università Studi Roma il 25/06/2008 Castelnovo né Monti il 28/04/1973 E.S. Milano 2008 VLLMCL73D28C219A 347 5865 532 Cancellato su richiesta il 13/02/2013

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segnAlAziOni

FebbrAiO - MArzO 2013

terne collaudatori data impresa costruttrice oggetto designati

11.02.2013 IMPRESA SACE SRL Costruzione di due villette residenziali in Uggiate Trevano (CO)

1. Ing. BOSETTI Arturo 2. Ing. GALLI Luca3. Ing. PANZERI Franco

25.02.2013 IMPRESA F.LLI DUCI Edificio residenziale monofamiliare in Albiolo (CO)

1. Ing. BOSISIO Alessandro2. Ing. GALLI Maximiliano3. Ing. PAPIS Francesco

11.03.2013 PERCASSI COSTRUZIONI SNC Ristrutturazione edilizia in Cermenate (CO) 1. Ing. BOTTINELLI Michele2. Ing. GARLATI Luisella3. Ing. PARINI Francesco

segnalazioni varie dell'ordine data - oggetto richiedente designati

01.02.2013Richiesta nominativi per collaudo tecnico-amministrativo

COMUNE DI ORSENICO Trasmesso elenco ingegneri iscritti all’Albo Specialisti categoria “Impianti di acquedotto e potabilizzazione”

01.02.2013Richiesta nominativi termotecnici

STUDIO LEGALE MIGLIO Trasmesso elenco ingegneri iscritti all’Albo Specialisti categoria “Termodinamica, termotecnica, risparmio energetico, verifica sui disperdimenti energetici”

08.03.2013Richiesta terna di nominativi per perizia di stima

DOTT. FABIO ACERBORI 1. Ing. GARLATI Luisella2. Ing. GEROSA Franco 3. Ing. LOZEJ Piergiuseppe

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sOMMARIO il presidenTe 3l’ordine informA 4gruppo gioVAni ingegneri 5inArCAssA 9ArgomenTi 10giurisprudenzA 12ATTiViTà isTiTuzionAle 14

inserTola città nuovaoltre sant’elia

lAVoro: riChiesTe - offerTe 15fisCo 16legislAzione 18mosTre 18AggiornAmenTo dell'Albo 19segnAlAzioni 25serVizi 27

direttore responsabileluisella GarlatiComitato di redazioneGiampiero ajaniManlio cantaluppi Marco cattaneoluisella GarlatiFranco Gerosaleopoldo Marelli progetto graficolavori in corsosedevia a. volta n. 62 - 22100 comoTelefono031/269810fax031/[email protected]://www.ordingcomo.org

il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’ordine né il gruppo redazionale. i testi e gli articoli inviati per la pubblicazione non si restituiscono, anche se non pubblicati.

stampato pressoGrafica Marelli s.n.c.via leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

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consiGlio Dell’orDine DeGli inGeGneri Della Provincia Di coMopresidenteing. leoPolDo MarelliVice presidenteing. Franco Gerosasegretarioing. arianna MinorettiTesoriereing. anDrea taGliabue

Consiglieriing. GiaMPiero ajaniing.iunior FeDerico bassaniing. Giulia bolliniing. Manlio cantaluPPiing. luisella Garlatiing. Pier GiusePPe lozejing. GiorDano zaPPa

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orario di apertura al pubblico della segreteria: lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00il Presidente ing. leopoldo Marelli riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) il vice/Presidente ing. Franco Gerosa riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) il segretario ing. arianna Minoretti riceve: lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Delegato inarcassa ing. Pier Giuseppe lozej riceveprevio appuntamentocontatti: 031.426177 - 335.6373663 consulenza fiscale: dott. Walter Moro riceve: giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)consulenza legale: avv. Mario lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)tariffeCertificati di iscrizione € 5,20Certificati di iscrizione in bollo € 20,00duplicati tessere € 5,20tassa di liquidazione parcelleparcelle o note informative: 1,5%minimo € 100,00 per ogni pratica esaminata

iscrizione albo specialistirequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)iscrizione negli elenchi del Ministero dell’interno di cui alla l. 818/84 - prevenzione incendirequisiti: iscrizione all’Albo professionalee attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)iscrizione albo Provinciale dei collaudatorirequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)Dimissionidomanda al presidente dell’ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata A.r. entro il 15 febbraio. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.trasferimentidomanda in bollo al presidente del nuovo ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

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22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 21numero 126aprile 2013Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

NUMERO 126APRILE 2013

All’internoLA cIttà NUOvA OLtRE sANt’ELIA