Notiziario 103

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Agosto–Settembre 2008

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Colori compositi

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SOMMARIOIL PRESIDENTE 3L’ORDINE INFORMA 4INARCASSA 5FONDAZIONE 6GRUPPO GIOVANI INGEGNERI 8GIURISPRUDENZA 10

INSERTOAREA MARINETECHNOLOGY PARK

GRUPPO SPORTIVO 13PROFESSIONE 14FISCO 18LEGISLAZIONE 20ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO 20ALBO DEGLI INGEGNERI 21SEGNALAZIONI DELL’ORDINE 22SERVIZI 23

Direttore ResponsabileLuisella GarlatiRedazioneEmma Bolognesi Elena Gandola Progetto graficoLavori in CorsoSedeVia A. Volta n. 62 - 22100 ComoTelefono031/269810Fax031/[email protected]//www.ordingcomo.org

Il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscrittiall’albo. Gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; laloro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressidagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’Ordine néil Gruppo redazionale. I testi e gli articoli inviati per la pubblicazio-ne non si restituiscono, anche se non pubblicati.

Stampato pressoGrafica Marelli s.n.c.via Leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

Le immagini riportate nel notiziario fanno riferimento all’articolo “Area Marine Technology Park“ - Nuovo comprensorio dell’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste in Portovecchio - TriesteIn copertina:Dalla torre di controllo: la promenade principale, i magazzini storici e il nuovo edificioIn quarta di copertina:Il ponte in cor.ten di collegamento tra i magazzini storici e il primo piano.

CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMOPresidentedott.ing. CANTALUPPI MANLIOVice Presidentedott.ing. ZAPPA GIORDANOSegretariodott.ing. MARELLI LEOPOLDOTesorieredott.ing. AUGUADRO GIUSEPPE

Consiglieriing.iunior BASSANI FEDERICOdott.ing. BOLLINI GIULIAdott.ing. GARLATI LUISELLAdott.ing. GEROSA FRANCOdott.ing. LOZEJ PIER GIUSEPPEdott.ing. PORTA MARCOdott.ing. TAGLIABUE ANDREA

NOTIZIARIO ordine INGEGNERI provincia ComoPeriodico di informazione per gli iscritti

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Gli ingegneri alla sfida della sostenibilità ambientale

Sono i temi sui quali si è svolto il dibattito del 53° congressonazionale degli ingegneri svoltosi a La Spezia dal 9 al 12 set-tembre, con la partecipazione, oltre che del sottoscritto, deicolleghi Giordano Zappa, Leopoldo Marelli e Pier GiuseppeLozej. Non ne siamo usciti particolarmente entusiasti.

Da qualche anno si punta su argomenti di attualità generale,che raccolgono un interesse diffuso, al di là dei tradizionalilimiti degli interessi specifici della categoria: una scelta checi mette al riparo dalle accuse, rivolteci nel passato, di unasorta isolamento culturale volontario, estraneo ai grandi temidella società. Quindi una buona scelta, se non ci fosse più diun motivo per sospettare che si vogliano nascondere, più omeno scientemente, dietro temi di interesse universale, situa-zioni personali di sconforto di un numero crescente di colle-ghi che forse accoglierebbero con maggior trasporto i temidelle grandi sfide, se non si trovassero quotidianamente a con-fronto con più traumatiche sfide di sopravvivenza.

Ho evidenziato il termine sfida perché nei lavori congressualise n'è fatto un uso intensissimo. E' il destino dei termini deri-vanti dal linguaggio social-politico-sindacalese che godono diperiodi più o meno lunghi di florida vitalità. Nessun relatore èsfuggito alla regola e pertanto le sfide succedutesi nei tre gior-ni di esposizione sono state una trentina, tra le quali ben quat-tro comprese nelle poche righe di premessa della mozionecongressuale: troppe per una ragionevole sopportazione.

Riassumiamo i punti fondamentali risultanti dal deliberatocongressuale, il cui testo integrale riporteremo nel prossimonumero. I rappresentanti degli Ordini degli Ingegneri convengono che:• sia costituito presso il CNI un gruppo di lavoro con l'obietti-

vo di avviare approfondimenti sul tema congressuale• il CNI promuova, attraverso un'efficace campagna di comu-

nicazione, il ruolo strategico dell'ingegnere nella società inrapporto alle problematiche etiche e ambientali

• sia attuato un peculiare programma di sensibilizzazione ditutta la categoria sul tema congressuale

• gli Ordini si impegnino ad avviare contatti con le universitàdi ingegneria per favorire l'aumento del numero di insegna-menti in materia di etica ambientale

• il CNI impegni le proprie strutture nella redazione delCodice di condotta etico e della Carta di Qualità del ServizioProfessionale.

Quali di questi enunciati avranno un seguito applicativo equali rimarranno nel campo dei propositi potremo verifi-carlo solo in futuro. La quasi totale carenza di quel dibat-tito, a volte fin troppo vivace, che caratterizzava in passa-to i congressi riguardanti tematiche più vicine alla profes-sione quotidiana, ci ha tolto la possibilità di misurare ilpolso della categoria. E' una situazione che si trascina daqualche anno e iniziata con un Congresso incredibilmentetitolato l'Ingegnere nel terzo millennio. Da allora chiaffronta problemi di incerta quotidianità, con obiettivitemporali ben inferiori al millennio, si sente se nonschiacciato almeno intimidito da temi di livello così eleva-to e rinuncia ad intervenire su tematiche di sopravvivenzaprofessionale, tra l'altro rigorosamente escluse dall'ordinedel giorno dei lavori.Ad un accenno da parte del presidente del CNI che gli scontipraticati (volontariamente?) dai liberi professionisti hannoormai superato il 70% fa riscontro un intervento consolatoriodi altro oratore che ricorda alla platea che oltre il 50% deglialti dirigenti di Stato e Industria sono ingegneri. Ottima noti-zia: la media è salva, peccato che questi colleghi generalmen-te non contribuiscono alla nostra Cassa di Previdenza, nebeneficeremmo tutti. La media è salva, ma questo non conso-la quei giovani e bravi colleghi che lavorano a 6-8 Euro lordiall'ora, talvolta vincolati da ipocrite forme di borsa di studio. Al Congresso un politico ci ha avvertiti che negli scorsi mesi èstato sventato in parlamento un tentativo di inserire in unalegge la liceità della prestazione gratuita. Al prossimo colpo,progetto gratuito e spese di appalto a nostro carico. E' chiaroil fine di questi attacchi alla professione, prima le varieMerloni, Bersani, eccetera: levarsi di torno i professionisticonsente ad altri una gestione meno controllata della propriaattività.

I vari organismi che rappresentano i consumatori dovrebberoallarmarsi: un intervento che oggi costa 10 di progetto e 90 direalizzazione potrebbe un domani, dopo altre lenzuolate libe-ralizzatorie, costare rispettivamente zero e 120.

dott. ing. Manlio Cantaluppi

IL PRESIDENTE

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COSTITUZIONE, ETICA E CULTURA DELLA RESPONSABILITA'

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AVVISI

L’ORDINEINFORMA

CONFERENZE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

In ottemperanza alle disposizioni dell’articolo 4 della LeggeRegionale 12/2005, i Comune della Provincia sono tenuti aconvocare delle assemblee pubbliche, chiamate Conferenze diValutazione Ambientale Strategica, allo scopo di presentare ediscutere i Piani di Governo del Territorio, a cui devono esse-re invitati rappresentanti di vari enti e istituzioni, tra cuianche gli Ordini Professionali.

Non potendo i Consiglieri presenziare a tutte le iniziative, ci siavvale della collaborazione di alcuni iscritti che si sono residisponibili a partecipare alle riunioni dei comuni in cui risie-dono o di comuni limitrofi.

Ringraziamo pertanto, oltre ai consiglieri, i colleghi sottoelen-cati per aver rappresentato l’Ordine a tali incontri partecipan-do attivamente alla vita locale, pregando di scusarci per even-tuali dimenticanze.

dott. ing. BATTAGLIA Daniele Ronago

dott. ing. BONFANTI Andrea Castelmarte

dott. ing. BOTTINELLI Michele Gironico

dott. ing. CAPPA Antonio Limido Comasco

dott. ing. CATTANEO Sergio Lurate Caccivio

dott. ing. CEREA Sergio Lurate Caccivio

dott. ing. CIANCIA Giuseppe Mozzate

dott. ing. COZZI Luca Mozzate

dott. ing. DELL’ACQUA Francesco Bregnano

Vertemate con Minoprio

dott. ing. GALLI Maximiliano Alzate Brianza

dott. ing. MINORETTI Arianna Valbrona

dott. ing. MOLINA Marzia Ossuccio

Ponna

dott. ing. MONDELLI Giosafatte Mariano Comense

dott. ing. MUSUMECI Davide Ponna

dott. ing. NAVA Marzio Merone

dott. ing. PENNA Francesco Grandate

dott. ing. PERRONE Rodolfo Figino Serenza

dott. ing. RIVA Gianmario Senna Comasco

dott. ing. SFONDRINI Vittorio Valbrona

NOTIZIARIO IN PDFAccogliendo la richiesta di alcuni iscritti, proponiamo latrasmissione del Notiziario dell’Ordine in formato pdf.Chi fosse interessato a ricevere la pubblicazione esclusi-vamente in formato elettronico può comunicarlo viamail alla segreteria all’indirizzo [email protected]

RICHIESTA DI CANCELLAZIONE DALL’ALBO La domanda, indirizzata al Presidente dell’Ordine ecompleta di dati anagrafici, va inviata entro il 30novembre dell’anno in corso. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento dellaquota associativa per l’anno 2009.Il fac-simile della domanda può essere scaricato dal sitowww.ordingcomo.org.

INCONTRI

INCONTRI SULLA SICUREZZA NEI CANTIERISi segnala che l’ASL ha attivato dal mese di settembre un’i-niziativa formativa rivolta ai Coordinatori per la sicurez-za nei cantieri. Si tratta di incontri gratuiti, finanziatidalla Regione, della durata di tre ore, mirati a discutere leviolazioni e gli errori più frequentemente riscontrati.Orario: 14.30-17.30

Tutti i coordinatori interessati sono invitati a contattareil proprio distretto di appartenenza per avere informa-zioni sul calendario degli incontri:

Distretto Como 031 370 519Distretto Sud-Ovest (Lomazzo, Olgiate) 031 999 255Distretto Brianza (Cantù, Erba, Mariano) 031 755 351Distretto Medio Alto Lario(Menaggio, Dongo) 031 370 519

Ai partecipanti verrà rilasciato attestato.

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Dopo due anni di discussioni e verifiche il Comitato NazionaleDelegati ha varato la riforma del nostro sistema pensionisticoa favore della sostenibilità, cioè per poter continuare a garan-tire le pensioni calcolate col metodo attuale, come proporzio-ne del nostro reddito professionale, anche per lunghi periodifuturi, ovviamente a prezzo di alcuni sacrifici per tutti, argo-mento che è stato illustrato più volte negli articoli sul notizia-rio e nelle riunioni all’Ordine. Segue un testo riassuntivo cheillustra le modifiche statutarie approvate. Le modifiche stessenon entreranno in vigore fino all’approvazione dei ministerivigilanti. A breve sarà organizzato un incontro presso la sededell’Ordine per illustrare quanto deliberato.

dott. ing. Luisella Garlati

MODIFICHE STATUTARIE APPORTATE DAL COMITATO NAZIONALE DELEGATIContributo SoggettivoL’aliquota è elevata al 14,5% dal 2012 secondo la seguente pro-gressione:1) 11,5% dal 1.1.2009; 2) 12,5% dal 1.1.2010;3) 13,5% dal 1.1.2011; 4) 14,5% dal 1.1.2012.Dal 2009 la quota dello 0,5% di contributo soggettivo è destina-ta al finanziamento d’attività assistenziali; tale contributo èimproduttivo ai fini previdenziali. Il contributo minimo nel2009 sarà di € 1.400 (di cui € 60 destinati alle attività assisten-ziali); nel 2011 di 1.600 (di cui € 65) e nel 2013 di € 1.800 (dicui € 70). Per gli anni 2010 e 2012 ed a partire dal 2014 la riva-lutazione è indicizzata ISTAT. Per chi si iscrive prima d’avercompiuto i 35 anni, per i 5 anni solari dalla prima iscrizione ecomunque non oltre il compimento del 35° anno d’età, il con-tributo soggettivo è ridotto alla metà ed il contributo minimoad 1/3. La riduzione si applica anche in caso di reiscrizioneduratane il periodo di contribuzione agevolata ed è applicatafino al reddito inferiore od uguale al primo scaglione di reddi-to usato per il calcolo pensionistico di cui all’arti. 25.5, sull’ec-cedenza non verrà applicata la riduzione di cui sopra.

Contributo IntegrativoL’obbligo di versamento del contributo integrativo persiste anchein caso di applicazione di facilitazioni fiscali. Per chi si iscriveprima d’aver compiuto i 35 anni, per i 5 anni solari dalla primaiscrizione e comunque non oltre il compimento del 35° anno, ilcontributo integrativo minimo è ridotto ad 1/3, la riduzione siapplica anche in caso di reiscrizione durante il periodo di contri-buzione agevolata. Dal 2009 il contributo integrativo è pari al 4%.

Pensione di vecchiaiaDal 2009 l’importo della pensione è composto dalle seguenti quote:

a) quota determinata con sistema di calcolo retributivo, perannualità con redditi professionali uguali o superiori per il2009 ad € 6.000 ovvero a volumi d’affari uguali o superio-ri per il 2009 ad € 10.000, ambedue annualmente rivalu-tati ai sensi dell’art. 35;

b) quota determinata con sistema di calcolo contributivo perannualità con redditi professionali inferiori per il 2009 ad€ 6.000 ovvero a volumi d’affari per il 2009 inferiori ad €10.000, ambedue annualmente rivalutati.

Gli anni a contribuzione agevolata sono esclusi dal calcolo con-tributivo. Dal 1.1.2010 la quota di pensione è calcolata pren-dendo a base la media dei più elevati 20 redditi professionalirivalutati dichiarati dall’iscritto, risultanti dalle dichiarazionirelative ai 25 anni solari anteriori alla maturazione del diritto apensione; il numero di anni a reddito più elevato per il calcolodella quota di pensione è aumentato di un anno ogni anno, finoa raggiungere nel 2014 i migliori 25 degli ultimi 30 redditi pro-fessionali rivalutati dichiarati dall’iscritto. La quota b) è calco-lata con le modalità previste dall’art. 40, comma 1. Alle pensio-ni calcolate con quanto previsto alle lettere a) e b) non si appli-ca l’adeguamento al mini,o. Per inabilità, invalidità e indirette ilcalcolo del trattamento è effettuato solo con sistema retributi-vo lettera a). Dal 2009 la pensione minima è pari a quella del2008 rivalutata in proporzione alle variazioni Istat. Dal 2009 lapensione minima non è dovuta per gli anni per i quali la pensio-ne è calcolata con il metodo di cui alla lettera b), in tal caso lapensione minima è ridotta, di tanti trentesimi quanti gli anni dianzianità per i quali si applica quanto previsto dalla lettera b).

Pensione di anzianitàA partire dal 1.7.2009 la pensione di anzianità è corrisposta acoloro che, sommando età, periodo di iscrizione e contribuzio-ne ad Inarcassa, raggiungano la somma di 96. Dal 1.7.2011 laquota è 97. Dal 1.7.2013 la quota è pari a 98. Dal 2013 il C.N.D.valutato l’andamento della spesa pensionistica potrà valutareulteriori aggiustamenti. La pensione è determinata con appli-cazione dei commi dal primo al quinto dell’articolo 25. Percoloro che alla data della decorrenza del pensionamentoabbiano un’età inferiore a 65 anni, l’importo del trattamentopensionistico determinato è ridotto con i seguenti coefficientidi riduzione: a 58 anni il 17,3%; a 59 anni il 15,3%; a 60 anni il13,1%; a 61 anni il 10,8%; a 62 anni l’8,4%; a 63 anni il 5,8%; a 64anni il 3,0%. Gli iscritti che all’entrata in vigore delle presentinorme hanno compiuto 55 anni ed hanno maturato una contri-buzione uguale o superiore a 30 anni possono andare in pen-sione d’anzianità a 58 anni e con 35 anni di contribuzionesenza alcuna decurtazione e/o riduzione.

MODIFICHE STATUTARIE

INARCASSA

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FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMO

CONCORSO PER LA RICERCA DI IDEE PROGETTUALI PER LA CITTA’ E LA PROVINCIA DI COMO IN OCCASIONE DELL’EXPO 2015

La Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia diComo, vista la grande opportunità offerta dalla designazionedella città di Milano quale sede dell’EXPO Universale del2015, considerate la vicinanza non solo geografica e le poten-zialità della nostra città e della nostra Provincia, propone aipropri iscritti il concorso di idee di cui al presente bando.

Art. 1 - Tipo, tema e scopo del concorso Il concorso ha per scopo l’individuazione di idee progettualiper la città e la Provincia di Como che verranno poi segnalateagli enti competenti. Le idee potranno essere espresse nellamassima libertà, in tutti i campi dell’ingegneria.Il bando si propone di coinvolgere l’Ingegnere perché figuri trai protagonisti di questo grande evento.

Art. 2 - Condizioni di partecipazione al concorsoLa partecipazione al concorso è aperta a tutti gli iscrittiall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como.

Art. 3 - Incompatibilità dei commissari della GiuriaI componenti della Giuria verranno nominati dal Consiglio diAmministrazione della Fondazione.Non potranno far parte della giuria gli ingegneri iscritti al con-corso, né i loro coniugi, parenti ed affini.

Art. 4 - Iscrizione al concorsoGli ingegneri interessati a partecipare al concorso dovrannoiscriversi comunicando i propri dati alla segreteria dell’Ordinedegli Ingegneri entro le ore 12.00 del 31 ottobre 2008.

Art. 5 - ElaboratiI concorrenti dovranno esprimere le loro idee e formulare leloro proposte con i seguenti documenti:a)una relazione che illustri l’idea progettuale contenuta al

massimo in quattro cartelle formato A 4;b)elaborati grafici contenuti al massimo in due tavole forma-

to A1, nelle quali possono essere inseriti progetti di massi-ma, schizzi, disegni, immagini, schemi grafici e simili, atti apresentare l’idea proposta;

CONCORSO DI IDEE

c)l’indicazione sommaria della spesa necessaria per la realiz-zazione del progetto.

Non è ammessa la presentazione di elaborati ulteriori ediversi. Tutti gli elaborati di concorso redatti come previsto aipunti a), b) e c) dovranno essere anonimi.

Art. 6 - Presentazione degli elaborati di concorsoI documenti di cui all’art. 5, punti a), b) e c), dovranno esse-re inseriti in una busta opaca anonima e sigillata (BUSTA“A”), all’esterno della quale deve essere scritta la seguentedicitura: “CONCORSO PER LA RICERCA DI IDEE PROGET-TUALI PER LA CITTA’ E LA PROVINCIA DI COMO IN OCCA-SIONE DELL’EXPO 2015”.Nella stessa busta, unitamente agli elaborati progettuali,dovrà essere inserita una ulteriore busta sigillata anonima(BUSTA “B”) contenente nome, cognome e numero d’iscrizio-ne del/i concorrente/i. Su tale busta (“B”) dovrà essere riportata la dicitura: “DATIIDENTIFICATIVI DEL CONCORRENTE”.La busta “A” contenente tutti i documenti dovrà pervenire allasegreteria dell’Ordine inderogabilmente entro le ore 12.00 delgiorno 15 gennaio 2009.La mancata osservanza di una sola delle disposizioni del pre-sente bando, o comunque la non conformità della documenta-zione richiesta, comporterà automaticamente l’esclusione dalconcorso.

Art. 7 - Composizione della giuriaIl Consiglio di Amministrazione della Fondazione dell’Ordinenominerà la giuria che sarà scelta tra i membri del Consiglioper i quali non sussistano le incompatibilità di cui all’art. 3 eda altre personalità del territorio provinciale.La giuria, composta da sette membri, eleggerà tra i compo-nenti esterni il proprio Presidente.Le decisioni della giuria sono prese a maggioranza.

Art. 8 - Lavori e tempi della giuriaI lavori della giuria dovranno concludersi entro 30 (trenta)giorni dalla data di presentazione degli elaborati.L’esame degli elaborati sarà preceduto da una fase istruttoriaatta a verificare la rispondenza dei documenti presentati alledisposizioni del bando.Formata la graduatoria, la giuria procederà all’apertura dellebuste contenenti i dati identificativi dei concorrenti.

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La relazione conclusiva, contenente l’individuazione dei con-correnti vincitori, dei segnalati e degli eventuali esclusi con lerelative motivazioni, dovrà essere approvata dal Consigliodella Fondazione dell’Ordine e sarà pubblicata presso la segre-teria e inviata a tutti i partecipanti.

Art. 9 - Esito del concorso e premiIl concorso si concluderà con l’individuazione delle idee meri-tevoli di segnalazione.La presentazione delle idee avrà luogo il giornodell’Assemblea generale degli iscritti all’Ordine.Tra queste la giuria individuerà le più significative, in unnumero minimo di tre, alle quali verrà assegnato un premiodi 1.000,00/cad.

Art. 10 - Proprietà ed utilizzo degli elaboratidi concorsoGli elaborati di concorso presentati non verranno restituiti:saranno conservati presso l’archivio della Fondazionedell’Ordine che si riserva anche la decisione di utilizzali nelleforme e con le modalità che più riterrà opportune, in relazio-ne agli scopi del bando e comunque nel rispetto della proprie-tà intellettuale.

Art. 11 - Regolarità ed approvazione del bandoIl presente bando è stato approvato dal Consiglio dellaFondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia diComo nella seduta del 3 settembre 2008, che ha inoltre stabi-lito di:- diffondere il bando tramite e-mail,- pubblicare avviso del concorso:a) presso la segreteria dell’Ordine fino alla scadenza;b) sul sito web dell’Ordine e della Fondazione dell’Ordine;c) sul notiziario dell’Ordine e della Fondazione dell’Ordine.

IL SEGRETARIOdott. ing. Leopoldo Marelli

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CORSI

CORSO PER CERTIFICATORI ENERGETICILa Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Como intenderiproporre in autunno il corso per certificatori energetici,giunto alla terza edizione, qualora ci fosse un numero ade-guato di partecipanti. Il corso si terrà a Como, presso la sededel Politecnico di Milano, Polo di Como in via Valleggio o viaCastelnuovo e presso la sede dell’Ordine in via Volta 62.Il costo per gli iscritti è in linea con i corsi precedenti: indi-cativamente 960,00 euro (800,00+IVA). Le lezioni sono previ-ste in linea di massima al venerdì pomeriggio, sabato mattinae lunedì pomeriggio. Per informazioni contattare la segrete-ria al n. 031 269 810.

CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICICORSO DI PERFEZIONAMENTO PER CERTIFICATORI ACCREDITATI CENEDLa Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Como, in collabo-razione con Cesvin, organizza un corso di perfezionamentoper quanti hanno già ottenuto la qualifica di Certificatoredell’Efficienza Energetica degli Edifici. Durante il corso ver-ranno fornite le competenze per un migliore e più consapevo-le utilizzo della procedura di certificazione prevista da Cenedper la Regione Lombardia. Il programma del corso privilegeràl’approccio applicativo, per un più efficace utilizzo praticodelle norme teoriche a disposizione. Il corso, della durata ditre giornate di 8 ore ciascuna, si terrà presso la sededell’Ordine nel prossimo autunno se perverranno almeno 30iscrizioni. Gli interessati a partecipare al corso possono segna-lare il proprio nominativo alla segreteria dell’Ordine.Costo indicativo del Corso: Euro 480,00 (Euro 400,00 + IVA)

ATTIVITA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEDELLA FONDAZIONE

16 luglioRiunione di Consiglio

30 luglioRiunione di Consiglio

3 settembreRiunione di Consiglio

ATTIVITA’DELLA FONDAZIONE

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See GrünQuest’estate, tutti al mare? Non solo, anche in montagna esoprattutto al lago. Così le nostre tranquille rive si sono affolla-te grazie al popolo dei vacanzieri, come se ogni giorno fossedomenica, da Como a Lecco, da Annone a Pusiano, da Alserioa Longone al Segrino. Ma quanti conoscono il Lago delSegrino? Pochi. Perché più che un lago sembra una grandepiscina... Nelle carte compare appena, un piccolo puntino blusotto il ramo di Lecco del lago di Como, da non confondere coilaghi di Pusiano o di Annone, confronto ai quali sembra unapiccola goccia di inchiostro caduta per caso dalla pennadistratta del disegnatore. Eppure quel piccolo lago, canzonatoper le sue esigue dimensioni e non sempre rispettato da chigode delle sue rive il fine settimana, ha ispirato numerosi scrit-tori. Giuseppe Parini cita il lago in “Poesia XXII”; Stendhal, nelsuo “Giornale di viaggio in Brianza”, lo paragona ad una gemmadi smeraldo per le sue acque verdi (che sono state dichiaratele meno inquinate d’Europa); esso è il luogo d’origine della fol-lia di Celeste, e della sua guarigione, ne “La pazza del Segrino”di Nievo; Fogazzaro vi ambientò “Malombra” e nel 1942 vi gira-rono addirittura una scena del film “Un colpo di pistola” diCastellani. Il suo nome deriva dal latino Fons Sacer, ovveroFonte Sacra, che nel tempo si è trasformato in Sacrinum equindi in Segrìn, in dialetto locale. Fu Carlo Emilio Gadda asoprannominarlo See grün (lago verde, in lingua tedesca),forse cogliendo la somiglianza con i fiordi cupi verdastri deimari del Nord. Io a Longone al Segrino ci abito. E quando eropiccola mio nonno mi raccontava storie fantastiche su quel pic-colo lago, storie di fate e di mostri nascosti. Come la storia dellafata che, durante un rigido inverno, ghiacciò le acque del lagocompletamente, per permettere ad un carro trainato da unacoppia di buoi di attraversarlo senza sprofondare insieme alcarico ed al conducente che si era addormentato. E forse lefate poco avevano a che fare con quel fenomeno, ma a testimo-nianza dell’accaduto vi è ancora una cappella di ringraziamen-to che raffigura il carro sul lago. Quanto ai mostri, per capire dicosa parlo vi basterà passeggiare per le rive nelle giornateinvernali, quando la nebbia fitta ricopre le acque tra le collinee disegna con gli occhi della fantasia figure nordiche e fiabe-sche; oppure d’autunno, quando i boschi si vestono di rosso el’acqua cupa del lago si colora con ombre lunghe e gotiche cheiniziano e finiscono lì, in quel piccolo mondo incassato nellastretta valle. E come le favole del nonno, il Segrino incanta eipnotizza anche il viaggiatore più distratto, tanto che chi riescead ascoltare la sua voce non può fare a meno di tornarci.

dott. ing. Arianna Minoretti

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PremessaSulla prima pagina del giornale dell’ingegnere spicca a grandilettere il titolo “Le grandi responsabilità dell’ingegnere. Eticae cultura, elementi fondamentali”...e subito mi si dipinge infaccia un sorrisetto ironico. Perché per essere strenui difenso-ri della classe ingegneristica, soprattutto al giorno d’oggi, biso-gna perlomeno sentire di appartenere a quella classe ed è piùfacile comportarsi in modo eticamente corretto nei confrontidei colleghi se si partecipa alla vita della dell’Ordine: se cono-sci a chi puoi nuocere, farai più fatica a decidere di nuocerglideliberatamente; se hai un rapporto di amicizia con alcunicolleghi, sarai più propenso a batterti per valori comuni,magari mettendo da parte il tuo stretto interesse personale.Quindi, guardando soprattutto alla partecipazione dei giovanialla vita dell’Ordine, ritengo ci sia seriamente da preoccupar-si... A tutti gli eterni assenteisti dico: quando volete lamentar-vi per organizzare un corso al quale non parteciperete, unagita alla quale non vi iscriverete, o una qualsiasi iniziativa allaquale non aderirete, cercate sul sito la data della prossimariunione e iniziate a rimboccarvi le maniche: c’è tanto lavoroda fare, sia a livello locale che nazionale, con i colleghi e con igiovani delle altre associazioni, per la nostra categoria e pertutto ciò che sta all’esterno. Siamo stufi di quelli che fanno lavoce grossa ma nemmeno un passo piccolo... dimostrate diavere coscienza della classe alla quale appartenete, ancheperché solo lavorando insieme si possono cambiare le cose...Ma per non iniziare “l’anno accademico” con le solite polemi-che, guardo ai ragazzi del gruppo giovani che si sono dati dafare ad organizzare eventi, serate ed anche gite, magari nonriscuotendo fiumi di consensi ma senza che questo abbia resomeno piacevole ed importante il tempo passato insieme. E’ per loro, e per chi vorrà leggerlo, che scrivo l’articolo nelseguito.

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riflessione con la produttività? Cosasarebbe accaduto se i grandi pensatoridel passato fossero stati produttivi?Avremmo avuto gli stessi risultati?Da ultimo, proviamo a pensare cosasarebbe accaduto se qualche produttivoassistente del prof. Fleming (o il prof.Fleming stesso, suvvia, i costi vannoSEMPRE ridotti) non si fosse scordatoun vetrino con un po’ di muffa in cultura, nell’Inghilterra degli anni 20del secolo scorso: forse oggi saremmosenza antibiotici.

Francamente sono po’ confuso, comesempre mi accade quando un concetto,una parola vengono elevati a Vangelo, a teoria totalizzante, a storicismo.Quasi quasi mi vien voglia di scrivere a caratteri cubitali su un muro l’anticomotto FESTINA LENTE, e discutere coi passanti circa la superiorità moraledei nostri avi.

Solo due righe per un problema grosso,che andrà senz’altro affrontato ampiamente nel futuro. Qualcuno midice che, decreto Bersani imperando,alcuni giovani colleghi professionistinon riescono a spuntare compensi orarisuperiori a quelli dei muratori, cui pureva tutta la nostra stima. Alcuni chiedono sanzioni disciplinari, a me piacerebbe francamente di più insegnarela disciplina ai committenti che pretendono (e ottengono, grazie al diomercato) tali prezzi, ridicoli. Non è innome del falso egualitarismo che l’economia avanza, sarebbe bene ram-mentarlo a tali signori (che tra l’altropoi, come il maialino di Orwell, proprio uguali non sono).

dott. ing. Andrea Tagliabue

Siamo sicuri che essa, alla fine, giovi? Il lavoro nobilita, questo è chiaro, perònei limiti normali, mentre oltre è forsecontroproducente, nel senso che puòportare anche alcuni problemi. Tra essiè possibile individuare, per esempio, la mancanza di tempo “personale e famigliare” da dedicare ai più deboli -bambini, anziani - che ha come effettola necessità di un maggiore interventopubblico. Conviene? Non lo so.Nell’area geografica in cui viviamo, poi, mi sembra francamente difficileaumentare i ritmi, che spesso appaionogià oltre la misura d’uomo. Chi non si èmai ritrovato a chiedersi “Ma perché aMilano corrono tutti?” Chi non si è maidomandato perché nella nostre cittàcorrono fiumi di cocaina, “la droga del-l’efficienza”, che tanti tremendi effettiha sulle singole persone e sulla società?Chi non ha pensato che forse in questoforsennato turbine di corsa, produzionee consumo ci stiamo perdendo qualcosa, e la situazione non fa chepeggiorare? Ai lettori l’ardua sentenza.La sentenza, poi, si fa ancora più arduaquando ci si pensa alla produttività deiprofessionisti. Questa, più che farmivenire i brividi, mi terrorizza. Cos’è, peresempio, la produttività di una clinicaprivata? Qualche cosa che assomigliaalla Santa Rita?E la produttività di un avvocato? Il dire al cliente “guardi che senz’altrovinciamo”, così, tanto per “produrre”?E non è poi che la produttività di un ingegnere possa essere simile a uno scempio edilizio?Anche qui c’è da riflettere, anche senon vorrei mai che tale riflessione mifaccia perdere tempo, e diventare nonproduttivo. Ma poi, come si sposa la

Le mie calde giornate estive, caratterizzate da una placida indolenza,sono state spesso turbate dalle terrificanti notizie circa la crisi economica presente e ventura, le foschetinte del futuro, le problematicità strutturali del sistema economico occidentale.

Molto spesso eminenti economisti evalenti commentatori hanno individuatonell’aumento della produttività la formula magica per la risoluzione dei problemi. Non posso negare che ame questo termine fa venire i brividi,portando alla mente immagini di catenedi montaggio di stampo fordista. Pare,comunque, che nel futuro non si possafare altro che lavorare di più; qualcheentusiasta dice che, in Italia, non si puòprescindere dall’adottare una sorta di“rito teutonico”, affermando che bisogna“smettere di stare con le mani in mano”(mah...) e lavorare “come in Germania”.Tale asserzione non è proprio congruente con il ricordo di un mioperiodo lavorativo ad Amburgo (dovetutti arrivavano in ufficio alle 8.30 e sene andavano CATEGORICAMENTE alle16.30), paragonata con il nostro ItalianStyle (a molti lettori penso capiti diarrivare a casa verso le 20, pensando“oggi ho finito presto”), però prendo attodella mia ignoranza di fronte ad autorevoli fonti. Quello che mi turbaè altro. Sempre le stesse autorevoli fontisostengono che la crisi (presente, incipiente, futura) è dovuta a una contrazione dei consumi. Mi domandoallora: ma se uno sempre lavora, quandoconsuma? Siamo sicuri che questabenedetta produttività non faccia soloaumentare le scorte di magazzino?

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Il tema delle società di professionisti richiede un breve excur-sus storico. La l. 23 novembre 1939, n. 1815 consentiva l'eser-cizio delle professioni intellettuali protette in forma associata,con l'obbligo della denominazione “studio tecnico, legale,commerciale...” seguita dal nome e cognome degli associati edall'indicazione dei rispettivi titoli, vietando la costituzione disocietà (sulla base del principio, poi recepito dal Codice civi-le del 1942, della personalità della prestazione professionale).Nel settore dei lavori pubblici, per la complessità di alcuniinterventi, che richiedevano l'apporto di più professioni e rile-vanti supporti economici e finanziari, il legislatore consentivasuccessivamente, con leggi speciali, l'esercizio dell'attività diprogettazione in forma societaria1. La giurisprudenza ritenevache tali disposizioni avessero abrogato solo parzialmente ildivieto di cui all'art. 2 l. 23 novembre1939, n. 1815 “e non anche le disposizioni inderogabili in mate-ria di professioni intellettuali che sanciscono la responsabili-tà personale dei professionisti per i singoli atti che la legge edi regolamenti professionali riservano loro in via esclusiva eche essi debbono, quindi, compiere personalmente o anche amezzo di ausiliari da loro diretti e che sono state, anzi, recen-temente riaffermate nella legge quadro in materia di lavoripubblici (art. 17 l. 11 febbraio 1994 n. 109) che esige che l'at-tività di progettazione ed i singoli progetti siano eseguiti(quando sono affidati ai privati) da uno o più professionistiiscritti negli appositi albi, nominativamente indicati e perso-nalmente responsabili”2. La possibilità di costituire società diingegneria nell'ambito dei lavori pubblici veniva poi “codifica-ta” dalla legge Merloni (l. 11 febbraio 1994, n. 109 come modi-ficata dalla l. 18 novembre 1998, n. 415), che precisamentedistingueva tra società di professionisti, costituite nelle formedelle società di persone, e società di ingegneria, nelle formedelle società di capitali (art. 17, comma 6). I requisiti di ordi-ne organizzativo e tecnico venivano disciplinati dal regola-mento Bargone (d.P.R. n. 554/1999) agli artt. 53 e 543, preve-dendo per le società di ingegneria l'obbligo di “disporre dialmeno un direttore tecnico con funzioni di collaborazionealla definizione degli indirizzi strategici della società e di col-laborazione e controllo sulle prestazioni svolte dai tecnici

incaricati delle progettazioni, che sia ingegnere o architetto olaureato in una disciplina tecnica attinente all'attività preva-lente svolta dalla società, abilitato all'esercizio della professio-ne da almeno 10 anni nonché iscritto, al momento dell'assun-zione dell'incarico, al relativo albo professionale” e di predi-sporre ed aggiornare l'organigramma dei soci, dipendenti ecollaboratori, ponendo a carico delle società di professionisti imedesimi obblighi di predisporre l'organigramma e di comu-nicazione delle società di ingegneria. Rimaneva fermo il prin-cipio che, indipendentemente dalla natura del soggetto affida-tario, l'attività di progettazione doveva essere espletata “daprofessionisti iscritti negli appositi albi previsti dai vigentiordinamenti professionali, personalmente responsabili enominativamente indicati già in sede di presentazione dell'of-ferta, con la specificazione delle rispettive qualificazioni pro-fessionali” (art. 17, comma 8 legge Merloni).Le modifiche al testo originario della legge Merloni seguivanoall'abrogazione dell'art. 2 l. 23 novembre 1939, n. 1815 adopera dell'art. 24 l. 7 agosto 1997, n. 266 (c.d. legge Bersani).Successivamente, il d. lgs. 2 febbraio 2001, n. 96 disciplinaval'esercizio della professione di avvocato in forma societaria(artt. 16-33), rinviando, per quanto non espressamente previ-sto, alle norme sulla società in nome collettivo ed istituendouna sezione speciale nel registro delle imprese, con normaritenuta applicabile dalla dottrina4, anche se dettata espressa-mente in materia di società tra avvocati, anche alle altresocietà tra professionisti. Il Codice dei contratti pubblici,entrato in vigore il 1° luglio 2006, ha conservato la distinzionetra società di professionisti e società di ingegneria (art. 90).Infine, l'art. 2, comma 1, lett. c) d.l. 4 luglio 2006, n. 223 (c.d.decreto Bersani), conv. con modificazioni in l. 4 agosto 2006,n. 248 ha abrogato le disposizioni legislative o regolamentariche prevedano “il divieto di fornire all'utenza servizi professio-nali di tipo interdisciplinare da parte di società di persone oassociazioni tra professionisti, fermo restando che l'oggettosociale relativo all'attività liberoprofessionale deve essereesclusivo, che il medesimo professionista non può parteciparea più di una società e che la specifica prestazione deve essereresa da uno o più soci professionisti previamente indicati,

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1 cfr. art. 13 l. 2 maggio 1976, n. 183 per l'intervento straordinario nel mezzogiorno per il quinquennio 1976-1980; art.1 d.l. 30 gennaio 1979, n. 20 conv. con modificazioni in l. 31 marzo 1979, n. 92 che estendeva alcuni benefici inmateria di obblighi contributivi alle società per azioni che esercitavano attività di progettazione industriale; l. 12 febbraio 1981, n. 17 per il potenziamento e ammodernamento della rete ferroviaria dello Stato.

2 Cassazione civile, sez. II, 26 gennaio 1996, n. 590, che ha dichiarato nullo il contratto stipulato con un ente aventeautonoma personalità giuridica e, perciò,distinto dai singoli professionisti soci per l'espletamento di una pratica dicondono edilizio ai sensi della l. 28 febbraio 1985, n. 47, che rientrava nell'ambito dell'attività professionale degli ingegneri.

3 che continuano ad applicarsi anche dopo l'entrata in vigore del Codice dei contratti pubblici di cui al d. lgs. 12 aprile 2006, n. 163 in attesa dell'entrata in vigore del relativo regolamento

4 cfr. A.M. Leozappa, Società tra professionisti e società soggette a registrazione, Giur. Comm. 2002, 6, 737

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sotto la propria personale responsabilità”. Tale breve excursusevidenzia la mancanza, in materia di società tra professionisti,di una disciplina organica. Attualmente, in ambito privatisticol'esercizio dell'attività professionale è consentito in formaassociata o di società di persone (art. 2 decreto Bersani). Perquanto riguarda le associazioni professionali, costituisconoprincipi giurisprudenziali consolidati che “I professionisti pos-sono associarsi per dividere le spese dello studio e gestire iproventi dell'attività, ma l'associazione professionale nondiventa titolare del rapporto di prestazione d'opera, che inter-corre con il professionista il quale non perde la legittimazionead agire nei confronti del cliente”5 e che “La responsabilitànell'esecuzione di prestazioni per il cui svolgimento è neces-sario il titolo di abilitazione professionale è rigorosamentepersonale perché si fonda sul rapporto tra professionista ecliente, caratterizzato dall'“intuitus personae”, e perciò,anche se il professionista è associato ad uno studio, ai sensidell'art. 1 l. 23 novembre 1939 n. 1815, non sussiste alcun vin-colo di solidarietà con i professionisti dello stesso studio néper l'adempimento della prestazione, né per la responsabilitànell'esecuzione della medesima”6. In materia di esercizio dellaprofessione in forma societaria la previsione nell'art. 2 decre-to Bersani che “la specifica prestazione deve essere resa dauno o più soci professionisti previamente indicati, sotto la pro-pria personale responsabilità” ha fatto ritenere ai primi com-mentatori che il contratto debba essere qualificato come trila-terale (tra la società, il professionista che esegue la prestazio-ne ed il cliente). Il rapporto contrattuale tra il professionistaed il cliente può perfezionarsi anche con l'inizio dell'esecuzio-ne della prestazione professionale ai sensi dell'art. 1327 c.c.La responsabilità della società è regolata dalle norme delmodello di società di persone prescelto e quella personale delsocio esecutore dalle norme in materia di contratto d'opera(artt. 2229 ss. c.c.). Occorre chiedersi se, in mancanza dell'in-dicazione del professionista che eseguirà la prestazione, ilcontratto possa ritenersi nullo per violazione di norma impe-rativa o se valga comunque, anche in questo caso, l'inizio del-l'esecuzione del contratto ai sensi dell'art. 1327 c.c. La norma-tiva speciale in materia di società tra avvocati7 prevede che “Ilsocio o i soci incaricati sono personalmente e illimitatamenteresponsabili per l'attività svolta in esecuzione dell'incarico. La

società risponde con il suo patrimonio” e che, in difetto dellacomunicazione al cliente di chi eseguirà il mandato, “sonoresponsabili illimitatamente e solidalmente tutti i soci” (art.26 d. lgs. 2 febbraio 2001, n. 96). In ambito pubblicistico, sullospecifico tema delle società di professionisti e delle società diingegneria previste dall'attuale Codice dei contratti pubblici,si osservi quanto segue. Secondo una dottrina8, le società diprofessionisti non sarebbero equiparabili alle società profes-sionali, avendo un oggetto sociale più ampio dell'eserciziodella professione (cfr. art. 90, comma 2, lett. a) Codice deicontratti pubblici: “... eseguono studi di fattibilità, ricerche,consulenze, progettazioni o direzioni dei lavori, valutazioni dicongruità tecnico-economica o studi di impatto ambientale”).Si tratterebbe, quindi, di vere e proprie imprese di servizi ed irapporti coi clienti sarebbero regolati non nell'ambito del con-tratto d'opera, ma del contratto d'appalto. Ciò vale, a maggiorragione, per le società di ingegneria. Il Codice dei contrattipubblici prevede che le società di professionisti e di ingegne-ria possano essere soggetti affidatari di incarichi di progetta-zione (vale a dire, i soggetti con cui l'Amministrazione conclu-de il contratto), con responsabilità solidale e personale deiprofessionisti che eseguono l'incarico. Fermo il divieto dicostituire società di capitali aventi ad oggetto l'esercizio diattività professionale, le società di ingegneria (ma, è da rite-nere, anche le società di professionisti) possono offrire i pro-pri servizi anche ai privati. In particolare, la società di inge-gneria viene ritenuta da un autore rispondere dell'inadempi-mento alle obbligazioni derivanti dall'appalto di servizi e delfatto dei propri dipendenti o collaboratori (artt. 1228 c.c.;2049 c.c.), con concorso, a titolo di responsabilità extracon-trattuale, del professionista “in rapporto alla sua qualifica pro-fessionale e alla natura delle mansioni affidategli, oltre chealle eventuali particolari difficoltà connesse all'espletamentodelle mansioni medesime”9.Occorre chiedersi invece se non possa parlarsi di contratto tri-laterale, anche con il professionista, quando il servizio com-prenda una prestazione professionale (che continua ad esse-re personale), se il contratto possa perfezionarsi ai sensi del-l'art. 1327 c.c. secondo quanto già visto ed il professionista nonrisponda a titolo di responsabilità contrattuale.

avv. Mario Lavatelli

5 Cassazione civile, sez. II, 9 settembre 2003, n. 131426 Cassazione civile, sez. II, 29 novembre 2004, n. 224047 secondo A.M. Leozappa, op. cit., tuttavia, il legislatore non ha introdotto un nuovo tipo societario accanto a quelli previsti dal Codice civile e la relativa

disciplina si applica solo alle società tra avvocati 8 A.M. Leozappa, op. cit.9 G. Musolino, La responsabilità del professionista tecnico, Santarcangelo di Romagna, 2005, pp. 236 ss.

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AREA MARINE TECHNOLOGY PARKNuovo Comprensorio dell’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste in Portovecchio - Trieste

Lavorare su un sito come il Porto Vecchio (Punto FrancoVecchio) di Trieste è sempre stata un’attrazione straordi-naria. Lasciar andare la mente tra le strutture dei vecchihangart, malridotti dopo decenni di progressivo abbando-no e decadenza, nel centro della città, fronteggiando lapiazza dell’Unità d’Italia, nel completo silenzio, con l’unicoaccompagnamento sonoro del grido dei gabbiani, è un’e-sperienza da provare.Consapevole della difficoltà e dell’importanza di interveni-re su quest’area strategica, sottolineata dagli illustri pro-gettisti che mi hanno preceduto, ho proposto e diretto lacandidatura dell’Italia all’expo specializzata del 2008 nelPorto Vecchio, gara che, vinta da Saragozza, è servita poia portare esperienza e contatti alla riuscita candidaturadell’expo di Milano 2015: per me quasi una rivincita, piùdi una rivincita.Sul Porto Vecchio sono intervenuti architetti di grandefama e prestigio: risale al 1970 il progetto di Kenzo Tange,nell’’83 la IN.CO. di Milano, nell’’89 Luciano Semerani,nel ‘91 Gino Valle, e poi, più recentemente, si sono misu-rati Manuel de Solà Morales, Stefano Boeri, NormanFoster e Mario Botta. Finora però non è ancora partitoalcun progetto, paradossalmente a causa del trattato dipace di Parigi del ‘47 che invece di fare un dono al territo-rio (la conferma il porto franco e del territorio libero), ha

determinato finora l’intoccabilità dell’area. Con l’approvazione dei nuovi piani urbanistici da parte delComune di Trieste e dell’Autorità portuale, si è aperta la stra-da del recupero per cui l’Autorità stessa sta gestendo unagara per la concessione delle aree portuali, alla quale abbia-mo partecipato fornendo il progetto all’Area Science Park diTrieste.Su questo progetto il Presidente dell’Area, ing. GiancarloMichellone (già presidente del Centro Ricerche Fiat) ha rac-colto, con il proprio entusiasmo, la condivisione, per primo,del Presidente dell’Autorità Portuale. Il progetto è statooggetto di una mostra personale nel “salotto” di Trieste: lagalleria Tergesteo.

Il Sito. Situato nel centro storico di Trieste, allungato in dire-zione della zona balneare di Barcola e del castello diMiramare, esteso per quasi 700.000 mq. e con oltre1.000.000 mc. di hangars, spesso di straordinario pregioarchitettonico, il Porto Vecchio di Trieste costituisce uno degliambiti di archeologia industriale marittima più rilevanti delMediterraneo e del mondo.

Il Committente, Area Science Park, è il parco tecnologico piùgrande d’Italia, conta 85 laboratori, di cui 21 centri di ricercapubblici nazionali ed internazionali e 64 imprese o laboratori

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pubblico di idee, destinato a far riconoscere non solo AreaMarine Technology, ma tutta Trieste quale città della scien-za.

Oltre ai laboratori (restauro magazzino 24 e magazzino 25, enuova unità immobiliare), gli uffici di Area Marine Technologye dei servizi (mensa e bar con spazi interni ed esterni, asilonido, ufficio postale, sportello bancario, sale per la formazio-ne, sale riunioni), il progetto prevede: • la riqualificazione di un capannone industriale (l’esistente

magazzino 23) per attività marine di avanzata tecnologiacome la costruzione di robot sottomarini e barche connuovi materiali,

• lo svolgimento, nell’edificio di nuova edificazione, di attivi-tà come la foresteria ad uso degli utenti del Porto Vecchio,la zona ricreativa con SPA, piscina e luogo esterno“beach”, spazi commerciali adeguati all’intervento, unafood court con spazi interni ed esterni di ristoro

• l’avvio di un attrezzato “marina” per yacht di media-grossataglia nel bacino acqueo denominato bacino 1

• il restauro dei cadenti corpi esistenti sul molo zero per larealizzazione di uffici e servizi, box e depositi, per il mari-na, nonché bar e ristorante di alto pregio con terrazza amare e camminamento a mare soprelevato

• il recupero e la valorizzazione degli spazi esterni medianteun arredo urbano che unisce tecnologia e comfort, che nepermetta appieno il godimento in un ambiente particolar-mente bello e rilassante

1. Gli edifici più caratteristici e caratterizzanti sono iMagazzini Storici 24 e 25, allineati parallelamente allabanchina e fronteggianti il bacino 1, dei quali è previsto ilrestauro filologico secondo i disegni originali del 1850. Glielementi rappresentativi come le facciate principali, ilbasamento, le strutture principali interne saranno da sot-toposti ad un intervento di recupero conservativo. Per quelche riguarda l’aspetto distributivo interno, ed il collega-mento funzionale in quota, l’illuminazione e la ventilazionedei vani, l’isolamento termico e l’impiantistica generale èprevisto il completamento a carattere fortemente innovati-vo. Gli spazi interni saranno collegati anche visivamenteattraverso ampie aperture longitudinali a formare della

di imprese, per un totale di 2250 addetti ed un giro d’affaridi 140 milioni di euro l’anno. Tra i laboratori si evidenziano:il laboratorio di luce di sincrotrone “Elettra”; l’ICGEBInternational Centre for Genetic Engineering andBiotechnology con sedi a Trieste e Nuova Delhi; l’ ICS-UNIDOInternational Centre for Science and High Technology; il CBMCluster in Biomedicine, INFN Istituto Nazionale di FisicaNucleare.“Area” ha individuato la necessità di costituire un polo tec-nologico, con l’utilizzo dei collaudati sistemi avviati sulCarso, che possa far crescere le attività produttive legate almare, alle attività portuali e cantieristiche, collegate peresempio la Fincantieri, dove si producono le navi passegge-ri più grandi del mondo.Con il progetto in esame il nuovo comprensorio di AreaMarine Technology Park disporrà di una superficie lorda dilaboratori e servizi di circa 30.000 mq per un numero dioccupati di 1000 unità. Esso sarà dedicato ad iniziativeindustriali high tech, di ricerca e sviluppo, di progettazio-ne, di trasmissione delle competenze tradizionali e di for-mazione connesse al mare, alla portualità, alla nautica edalla cantieristica.

Volendo riassumere la filosofia del progetto in una parola,essa è: “innovazione”.Innovazione fortemente presente nel progetto originario delporto vecchio, quando si sperimentavano le prime strutturein calcestruzzo armato ed in acciaio calcestruzzo, dove chilo-metri di tubazioni interrate collegano la “CentraleIdrodinamica”, cuore tecnologico pulsante, a tutte le gru disollevamento. Innovazione nel progetto attuale sia nella filo-sofia progettuale, sia nella scelta delle tecniche, dei materia-li, e degli impianti, sia nell’integrazione delle funzioni, sia infi-ne nella riconoscibilità d’ambito. Il progetto presenta due forti elementi di riconoscibilità: • la torre di controllo aperta al pubblico per una supervisio-

ne generale dell’area e del funzionamento della sua dota-zione impiantistica;

• il faro della scienza posizionato sul molo zero e visibile datutta la città e dal golfo, rappresentato con la doppia elicadel DNA ma che verrà realizzato a seguito di un concorso

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piazze interne con pozzi di luce dall’alto, ballatoi a correresu più piani, per ricreare un ambiente unito e colloquialecaratteristico degli insediamenti del parco tecnologico. Glispazi esterni per l’uso pubblico sono stati studiati con par-ticolare attenzione: una copertura tecnologica in cristalloilluminata a led accompagnerà le passeggiate, la sosta,la ricreazione, l’attraversamento, la fruizione ludica ingenerale, la visione di spettacoli acquatici previsti nell’an-tistante bacino acqueo. Questi edifici saranno la sede diArea Marine Technology Park e dei servizi attinenti.

2. Il magazzino 23, degradato e fatiscente, verrà riqualifica-to utilizzando la struttura principale ad archi in calcestruzzo

armato, e completato con l’uso di nuovi materiali come ilpolicarbonato e le fibre basaltiche, e con interventi ecososte-nibili come la trasformazione della copertura in tetto fotovol-taico integrato.Spunto qualificante del recupero sarà la realizzazione della“torre di controllo” dell’intero complesso altamente tecnolo-gica, dove troveranno sede tutti i terminali di controlloimpiantistico, di movimentazione marina, di supervisione esicurezza oltre alle antenne di collegamento wireless per laconnettività generale. La sala controllo sarà visitabile dalpubblico per la disseminazione dei risultati della ricerca e del-l’innovazione tecnologica.3. Un nuovo edificio sarà realizzato nell’area denominata

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L.M.I. 5. Il ripensamento di elementi caratteristici degli edi-fici storici quali: il basamento, il ballatoio, la scansione atripartizione, il rapporto base altezza; sono il filo condutto-re, che ne caratterizza l’architettura, assieme al ripercorre-re della logica colloquiale degli spazi interni del parco tec-nologico che si aprono su ampie piazze in parte aperte edin parte chiuse.Il volume fuori terra, fortemente caratterizzato da un aspet-to tecnologico e nel contempo ecologico, presenta una tri-partitura e ballatoi che richiamano la scansione dei vuoti edei pieni dei magazzini storici, con l’uso di materiali e tec-nologie fortemente innovativi nel rispetto della logica dirisparmio energetico e di attenzione all’ambiente. E’ previ-sto l’uso di acciaio cor-ten abbinato ad acciaio inox, cristal-lo, tetti verdi, facciate con giardino verticale, sistemiimpiantistici per la produzione di calore e del raffrescamen-to estivo con l’utilizzo di pompe di calore ad interscambiotermico con l’acqua di mare. Le funzioni contenute preve-dono, oltre all’ulteriore ampliamento dei laboratori destina-ti ad Area Marine Technology Park ed alla foresteria, attivi-tà legate alla marina, piccole attività commerciali di suppor-to, un food court, una zona dedicata ad attività sportivecon palestra, piscina, Spa e una spiaggia esterna sul mare.

4. A oronamento dello specchio acqueo del bacino verran-no conservate, anche se ritenute demolibili dal piano gene-rale, mantenute, risanate e conservate le strutture fati-scenti esistenti sul molo Zero ed in prossimità. Esse infat-

ti costituiscono una sorta di interessante piazzetta, conuna quinta di facciate interessanti, ove una piattaformaconsentiva la rotazione a 360° dei vagoni. Tali strutture costituiscono una valida protezione a mareper fronteggiare eventi di raro ritorno ma di possibile forteintensità. E’ prevista la gestione del Marina e la fruizionedella posizione più scenografica dell’intero ambito, con unristorante panoramico dotato di ampie terrazze dalle qualisi spazia dalla visione dell’intera città a tutto il golfo diTrieste, fino al castello di Miramare.Il progetto, dal costo stimato di 65 M , presenta un busi-ness plan molto interessante con la possibilità di considera-re un sostanzioso autofinanziamento mediante gli strumentiche consentono la collaborazione pubbblico-privato.

Progetto preliminare e coordinamento progettazione dott. ing. Pierpaolo FerranteValutazione ambientale dott. Arch. Giulio PaladiniRilievi e catasto p.i. Andrea Sponza, arch Giulia SponzaCollaborazione progettualeMetroarea architetti Giulio Paladini, Tazio di Pretoro Antonio Baroncelli, Diego Pertoldi, Martina Kosanc, Stefano Cangiano, Giovanni Sacchetti, Giacomo Grison, ing. Marco Gnesda, dott. ing. Serena Vianni

dott. ing. Pierpaolo Ferrante

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Dopo la pausa estiva è ripresa l’attività del Gruppo SportivoIngegneri Como - Lecco con il tradizionale appuntamento delvenerdì presso il Campo Sportivo di Senna C.sco dalle 21,00alle 22,30. Nel mese di Giugno la nostra squadra di calcio hapartecipato a Lomazzo al “Torneo Vecchie Glorie Over 35” che,organizzato dal locale Gruppo Sportivo ARCO, ha visto la pre-senza in campo di trenta formazioni suddivise in varie catego-rie e gironi. Superata brillantemente la fase di qualificazione,la nostra squadra, ottimamente diretta dai colleghi E. Carontie A. Riva, ha sconfitto nella finalissima con il punteggio di 6-1la formazione di casa del Lomazzo Anni 80. Hanno poi fattoseguito simpatici festeggiamenti e relativa premiazione daparte dell’organizzatore ing. R. Cocchi.Hanno contribuito al successo partecipando alle varie partitei Colleghi: Bolliger Andrea - Brusa Andrea - Caronti Enrico -Carugati Giovanni - Cocchi Romano - Gandola Pietro - LozejPier Giuseppe - Mauri Agostino - Montalto Giuseppe - PiniRoberto - Riva Alessandro - Rotondo Graziano - Sassi PierPaolo (capitano) - Tarantola Bruno - Triglione Damiano.

dott. ing. Pier Giuseppe Lozej

TORNEO VECCHIE GLORIE OVER 35

Per informazioni, collaborazioni, sponsorizzazioni

e iniziative relative al Gruppo Sportivo,

oltre alla nostra segreteria, è possibile contattare:

ing. PIER GIUSEPPE LOZEJ

tel. + fax 031 426177

per gli iscritti all’Ordine di Como

ing. ALESSANDRO RIVA

tel. 0341 530041

per gli iscritti all’Ordine di Lecco

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Pubblichiamo, vista l’attualità e la completezza, il docu-mento “Indirizzi per l’applicazione delle tariffe e l’affida-mento degli incarichi professionali” redatto dall’Ordinedegli Ingegneri, dall’Ordine degli Architetti P.P.C. e dalCollegio dei Geometri della Provincia di Sondrio.

INDIRIZZI PER L’APPLICAZIONE DELLE TARIFFEE L’AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI

1. Validità della tariffa professionale in materia di Lavori Pubblici Per quanto concerne i Lavori Pubblici, va detto che latariffa (così come modificata dal D.M. 04/04/2001), non èstata abolita dal cosiddetto “decreto Bersani” (D.L. 223/2006convertito nella L. 248/2006). Va precisato inoltre che, inoccasione della conversione in legge del D.L. 223/2006 inSenato, è stata introdotta una modifica all’art. 2 comma 2 deldispositivo normativo proprio per differenziare il settore deiLavori Pubblici dagli altri ambiti. Infatti l’art. 2, comma 2della L. 248/2006 recita: << ... omissis. Nelle procedure adevidenza pubblica, le Stazioni Appaltanti possono utilizzarele tariffe, ove motivatamente ritenute adeguate, quale crite-rio o base di riferimento per la determinazione dei compensiper le attività professionali.>>. Le considerazioni di cuisopra, non vogliono assolutamente costituire un “arrocca-mento” dei progettisti su presunte “rendite di posizione con-solidatesi in passato” ma vogliono semplicemente rimarcarela peculiarità delle prestazioni rese in materia di LavoriPubblici con riferimento al particolare “INTERESSE GENE-RALE” che gli stessi rivestono. Ciò significa in pratica che laqualità di un’opera pubblica trae origine principalmentedalla qualità del progetto e delle altre prestazioni rese anchein fase di esecuzione dell’opera. E’ di tutta evidenza che perredigere un progetto di qualità, secondo i canoni obbligatoria-mente previsti dalla normativa sui Lavori Pubblici, notoria-mente più onerosi, sia necessario dedicare un tempo ed unlivello di approfondimento minimi in funzione dell’opera daprogettare. Pertanto ne consegue anche la necessità di man-tenere una tariffazione adeguata che da un lato garantisca lareale possibilità di raggiungere i livelli qualitativi sopra men-zionati e dall’altro garantisca al professionista la possibilità dipretendere corrispettivi dignitosi per l’opera di intelletto cheè chiamato a prestare (vedasi a tal proposito il C.C. art.2233).

2. Qualità del progetto e/o delle prestazioni richieste In materia di Lavori pubblici la normativa in vigore disci-plina con esattezza i contenuti minimi delle prestazionirichieste (sia a livello di progettazione sia a livello d’ese-cuzione). Tali contenuti minimi, opportunamente modula-ti in funzione della tipologia e complessità dell’opera, sonostabiliti al fine di garantire la qualità complessiva del “pro-dotto” finale che sarà l’opera pubblica realizzata. Da quanto sopra emerge che da tali contenuti minimi nonsi possa derogare pena il non raggiungimento del livelloqualitativo ricercato ed il conseguente sperpero di risorsepubbliche. La figura, che per conto del committente pubblico, devecurare il rispetto di quanto sopra è il Responsabile Unicodel Procedimento (RUP). Ad Esso, in base all’art.7 della L.109/94 così come modifi-cato dall’art.10 del “D.lgs. 163/2006 - Codice dei Contratti”,compete tra l’altro: <<3.In particolare il responsabile del procedimento, oltreai compiti specificatamente previsti da altre disposizionidel presente codice: a)Omissis; b) Cura in ciascuna fase di attuazione degli interventi, ilcontrollo sui livelli di prestazione, di qualità e di prezzodeterminati in coerenza alla copertura finanziaria e aitempi di realizzazione dei programmi; c)Omissis>>.

Il “Codice dei contratti” pone quindi in capo al RUP, chenon a caso deve essere un”tecnico” avente un titolo di stu-dio e una competenza adeguata alle responsabilità affida-tegli, il compito di verificare il raggiungimento dei livelliqualitativi richiesti. Sempre non a caso il “Codice dei con-tratti” lega tra loro i termini “prestazione”, “qualità” e“prezzo” nel senso che un adeguato livello di qualità, infunzione della prestazione richiesta può essere garantitosolo con un’adeguata retribuzione della prestazione stessae quindi con il riconoscimento di un giusto prezzo.

L’importanza che la legge dà al livello qualitativo da rag-giungere, soprattutto nella fase di progettazione di un’ope-ra, è testimoniato da: • Obbligo di redazione da parte del Committente (RUP)

di un Documento preliminare alla progettazione, ripor-

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tante le indicazioni stabilite dall’art.15 del vigenteRegolamento sui lavori pubblici (dpr 554/1999) che con-senta al progettista di conoscere gli obiettivi da perse-guire, le esigenze da soddisfare ed i livelli qualitativiattesi dalla sua attività;

•Rispetto da parte del progettista dei contenuti minimi edei livelli qualitativi concordati con il RUP;

•Necessità di Verifica del progetto preliminare, (art.46dpr 554/99) finalizzata ad accertare la conformità delprogetto con i contenuti del Documento preliminare allaprogettazione (a cura del RUP e alla presenza del/i pro-gettista/i);

•Obbligo di Validazione del progetto esecutivo, (artt.47 e48 dpr 554/99) prima della sua formale approvazione alfine di verificarne la rispondenza alla normativa vigentee al Documento preliminare alla progettazione [a curadel RUP (eventualmente supportato da esperti) ed incontraddittorio col/i progettista/i].

Tutti questi adempimenti devono essere, seppur con ledovute modulazioni e differenziazioni dipendenti dallacomplessità dell’opera, sempre rispettati per garantire l’ef-fettivo controllo sulla qualità della prestazione svolta e,come visto, il RUP ne risulta l’unico garante. Si ribadisce che il RUP, per i servizi di ingegneria ed archi-tettura, deve essere un Tecnico con adeguato titolo di stu-dio e competenza in relazione ai compiti affidatigli.

3. Alcune annotazioni circa i contenuti e le procedure da adottare nell’affidamento degli incarichi dei servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria applicata ai lavori pubblici In base alle considerazioni sopra svolte e nell’ottica didare un contributo collaborativo alle amministrazioniappaltanti, gli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti ed il

Collegio dei Geometri della provincia di Sondrio formula-no le seguenti annotazioni utili nell’individuazione deicontenuti e delle procedure da adottare per l’affidamentodegli incarichi: • Nel caso di affidamento di incarichi, ove l’oggetto della

prestazione sia rappresentato da attività intellettuale(quali i servizi di architettura e ingegneria) è assoluta-mente da evitare l’utilizzo del criterio del massimoribasso sull’offerta economica. Tali incarichi andrannoaffidati seguendo il criterio dell’offerta economicamen-te più vantaggiosa considerando quindi una serie piùampia di elementi oltre a quello meramente economicoe conferendo agli stessi il “peso” che l’amministrazioneriterrà più opportuno. In merito a questo aspetto ed in base ai ragionamentisopra svolti circa il rapporto tra qualità della prestazio-ne richiesta e sua giusta remunerazione, si ritiene utilesegnalare che, pur con le opportune differenziazionilegate alle diverse tipologie e complessità delle opere daprogettare, gli Ordini degli Ingegneri ,degli Architetti edil Collegio dei Geometri della provincia di Sondrio nonritengono opportuno assegnare un peso all’elemento“offerta economica” superiore a 10 punti su 100.

• Per quanto riguarda la valutazione dei curricula profes-sionali, spesso elemento importante ed avente peso rile-vante nel criterio di assegnazione dell’incarico, si ritie-ne utile precisare quanto segue:

- Il curriculum dovrebbe essere compilato secondo unoschema standard dove, soprattutto per quanto concernel’elenco dei lavori svolti siano indicati almeno i seguen-ti elementi:

- Oggetto del lavoro; - Importo del lavoro attualizzato secondo indiciIstat (con indicazione della classe e categoria pre-valente);

Vista verso il centro città: edifici storici con interventi tecnologici (tettoia luminosa in cristallo e torre di controllo)

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- Committente; - Periodo di svolgimento del servizio (indicando seconcluso) - Soggetto che ha svolto il servizio (indicandoanche eventuali altri professionisti in associazio-ne); - Natura delle prestazioni effettuate (es. progetta-zione preliminare, def. esec., DL, collaudo ecc.).

- Il “peso” da assegnare al curriculum professionale deveessere opportunamente valutato in funzione della speci-ficità (anche territoriale) e complessità dell’opera darealizzare.

- In generale dovrebbero essere ammessi alla selezioneper l’offerta economicamente più vantaggiosa tutti i pro-fessionisti che abbiano dimostrato, attraverso il curricu-lum, di possedere un’esperienza adeguata e rapportataalla tipologia e importo dell’incarico. Si precisa che, al fine di non ledere il principio di pro-porzionalità, si dovrebbero indicare nel bando qualisiano i requisiti minimi (ad esempio importo complessi-vo delle opere progettate nella stessa classe/i e catego-ria/e di quella oggetto di affidamento) che l’amministra-zione richiede per dimostrare il possesso di un’esperien-za adeguata. Tali requisiti devono effettivamente essere rapportatiall’importanza dell’opera da progettare, escludendo difatto la possibilità di richiedere requisiti “eccessivi” pre-visti per incarichi appartenenti a fasce superiori diimporto (oltre i 100.000,00 € di competenze e spese). Anzi, tenuto conto che la maggior parte degli incarichiricorrenti nella nostra provincia è spesso contenuta al disotto della soglia dei 100.000,00 € di competenze espese, si invitano le amministrazioni a “modulare”opportunamente le richieste dei requisiti soprattuttoper gli incarichi di basso importo e di scarsa complessi-tà.

- Per quanto concerne invece il merito tecnico, da con-siderare nella fase di valutazione dell’offerta, l’ammini-strazione potrà considerare gli altri elementi contenutinel curriculum (cioè non solo l’elenco dei lavori svolti)richiedendo se del caso ulteriori elementi utili ad indi-

viduare la capacità progettuale del professionista suopere affini all’opera da progettare. Ovviamente tali elementi di valutazione dovranno esse-re opportunamente scelti in funzione della complessità,peculiarità e consistenza economica dei lavori da pro-gettare. - Sempre nel rispetto del principio di proporzionalità siritiene utile evidenziare l’inopportunità di limitare l’ar-co temporale considerato nella valutazione delle presta-zioni effettuate, soprattutto quando tale

• Nel rispetto del principio di trasparenza, indipendente-mente dal sistema di affidamento prescelto (proceduraaperta, procedura ristretta, procedura negoziata), leamministrazioni appaltanti dovranno garantire un’ade-guata pubblicità diffondendo un avviso, divulgato conmodalità adeguate alla rilevanza dell’affidamento,tenendo conto del contesto ambientale e di mercato nelquale si opera. Comunque gli avvisi dovranno essere diffusi a tutti gliOrdini e Collegi professionali interessati. Una volta assegnato l’incarico, l’amministrazionedovrebbe comunicare a tutti gli offerenti l’esito.

• Appare opportuno segnalare che, indipendentementedal sistema di affidamento prescelto, al fine di consenti-re al singolo professionista di formulare un’offerta chepossa essere correttamente paragonata a quella deglialtri concorrenti, nell’avviso e/o bando di affidamentodovranno essere chiaramente indicati: - L’importo dei lavori (comprensivo degli oneri dellasicurezza) suddiviso nelle varie classi/categorie di cui sicompone l’opera da realizzare; - L’oggetto dell’incarico con l’elenco delle prestazionirichieste con riferimento a quelle indicate nelD.M.04/04/2001 (tabella B, ed eventualmente B1, B2,B3, B4; B5 e B6); - L’importo presunto delle prestazioni richieste(**),suddiviso tra le varie classi e categorie dell’opera da rea-lizzare, sulla base del quale il professionista offerente,previa verifica della correttezza, potrà formulare la suaofferta economica; - L’indicazione del tempo massimo per l’espletamentodell’incarico e se la riduzione dei tempi rientra tra glielementi di valutazione.(***)

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- Individuazione degli “elementi” di valutazione delleofferte e relativi “pesi”. - Modalità per il reperimento del Documento prelimina-re alla progettazione, da mettere a disposizione di ogniprofessionista offerente (e quant’altro utile per la for-mulazione dell’offerta); - Il termine massimo per la ricezione delle offerte chenon dovrebbe mai essere inferiore a 26 giorni dalla datadi pubblicazione e diffusione dell’avviso.

- Ogni ulteriore elemento ritenuto utile dall’amministra-zione per precisare i criteri preferenziali utilizzati nel-l’affidamento (ad esempio, la presenza nell’eventualeraggruppamento di almeno un “giovane professionista”,l’aver già effettuato progettazioni analoghe o lotti fun-zionali nello stesso ambito di intervento etc).

(**) si precisa che gli Ordini e Collegi professio-nali si faranno carico di garantire il necessariosupporto tecnico a tutte le amministrazioni(RUP) che richiedano specifica consulenza per lacorretta quantificazione del livello di compenso abase di offerta. (***) anche questo elemento, come il ribasso nel-l’offerta economica non dovrebbe assumere un

Vista generale dello stato attuale della zona di intervento con gli edifici esistenti

“peso” rilevante sulla valutazione complessivadell’offerta.

4. Ulteriori aspetti da segnalare:

E’ importante segnalare la non opportunità di frazionarel’incarico di progettazione al fine di eludere le soglie impo-ste dalla normativa.

Sempre in tema di ribassi eccessivi sui compensi per leprestazioni, si segnala la questione dell’anomalia dell’of-ferta economica (troppo bassa) che dovrebbe valere ancheper i servizi di ingegneria (come per le gare d’appalto perl’esecuzione delle opere). Quindi finché, non verranno fis-sati dei criteri oggettivi per valutare tali anomalie, si con-sigliano le Amministrazioni di diffidare di quelle offerteche risultino economicamente troppo basse.

L’amministrazione non dovrebbe arbitrariamente fissare unbase d’asta inferiore a quello che verrebbe determinatoapplicando tariffa (DM 04/04/2001) che vale ancora comeriferimento. Questa precisazione per evidenziare che: “ilcorrispettivo della prestazione non deve essere imposto maconcordato tra le parti nel rispetto della vigente normativa”.

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Il D.L. 112/2008 (c.d. “manovra d’estate”) è stato convertito nellaLegge 133/2008 (pubblicata in G.U. il 21.8.2008) con l’introdu-zione di alcune importanti novità.Oltre a quanto illustrato nell’articolo del precedente Notiziario,si segnalano le seguenti disposizioni.

DETRAZIONE IVA SPESE RISTORANTI/ALBERGHI A decorrere dal 1° Settembre 2008 è soppressa la limitazionealla detraibilità dell’IVA sugli acquisti di servizi di vitto ed allog-gio precedentemente stabilita dall’art. 19-bis 1, comma 1, lette-ra e) del DPR 633/1972. A tale proposito si rammenta che, per disposizione della LeggeFinanziaria 2007, risultava già detraibile l’IVA relativa a presta-zioni di vitto ed alloggio relative a costi sostenuti in occasionedella partecipazioni a convegni e congressi.

Pertanto, verificato il presupposto del rispetto del principio del-l’inerenza del costo rispetto all’attività svolta, l’IVA assolta sulleprestazioni alberghiere e sulle somministrazioni di alimenti ebevande è ora detraibile senza alcuna limitazione.Le spese di vitto ed alloggio, come peraltro accade per quellerelative ai costi di gestione delle autovetture e per le spese ditelefonia cellulare, si prestano ad un utilizzo sia “privato” cherelativo all’attività professionale.La detraibilità dell’IVA può essere eseguita solo relativamentealle spese (o alla parte di queste) che sono inerenti all’attivitàprofessionale.

Il diritto alla detrazione dell’IVA sulle spese considerate è subor-dinato alla emissione di fattura intestata al professionista daparte dell’albergatore o del ristoratore.Al fine di contenere gli oneri relativi alla registrazione di unnumero rilevante di fatture di importo unitario modesto, il pro-fessionista può registrare cumulativamente le fatture ricevute diimporto unitario inferiore a 154,94 tramite un documentoriepilogativo, procedendo:– alla numerazione progressiva delle singole fatture ricevute;– alla compilazione di una distinta che riepiloghi tutte le fattu-re di importo unitario inferiore a 154,94 nella quale dovrannoessere indicati la numerazione della fattura attribuita dal desti-natario della stessa, l’imponibile complessiva e la relativa impo-sta, distinti per aliquota (vedi allegato per fac-simile distinta);– alla annotazione nel registro IVA del solo documento riepiloga-tivo entro i termini di registrazione ordinari.

Ad oggi la detraibilità dell’IVA sugli acquisti di servizi per il tra-mite di agenzie di viaggio è ammessa purché il professionistaprovveda ad effettuare l’acquisto direttamente dal soggetto ero-gante (albergo, ristorante). Salvo ulteriori modifiche della nor-mativa, a causa del mancato coordinamento del nuovo testo del-l’art. 19-bis1 con l’art. 74-ter, comma 8-bis del DPR 633/1972(introdotto dalla Finanziaria 2008), le agenzie di viaggio e turi-smo non possono esporre nelle proprie fatture l’IVA relativa aservizi alberghieri e di somministrazione di alimenti e bevande,precludendo conseguentemente la possibilità per i propri clien-ti di effettuare a loro volta la detrazione, salvo il caso in cui taliprestazioni vengano rese nell’ambito di congressi e convegni(deroga subordinata all’ottenimento di un’apposita derogacomunitaria peraltro ad oggi non concessa).

RIDUZIONE DEDUCIBILITA’ SPESE RISTORANTI/ALBERGHIIn tale ambito la manovra fiscale estiva varata dal Governo, purrimanendo in vigore il limite alla deducibilità di spese per vittoed alloggio pari al 2% dei compensi percepiti nel periodo d’impo-sta, ha stabilito l’introduzione dell’ulteriore limite di deducibili-tà pari al 75% degli stessi costi. La limitazione alla deducibilitàdecorrerà dalla data dell’1 gennaio 2009, influenzando la deter-minazione degli acconti per il periodo d’imposta 2009.

Differente è il caso in cui il rimborso delle spese di vitto ed allog-gio del professionista avvenga secondo la modalità detta del“prepagato” e cioè quando è il committente a provvedere alsostenimento ed al pagamento diretto delle spese. In questo caso infatti, secondo le indicazioni fornite dall’Agenziadelle Entrate con Circolare 28/E/2006, è il committente che rice-ve la fattura dal soggetto che presta il servizio alberghiero o diristorazione a favore del professionista con l’indicazione nellastessa fattura del nominativo di quest’ultimo, senza peraltropoter procedere alla immediata deduzione del costo.Il committente provvede quindi a trasmettere al professionistache ha beneficiato della prestazione copia della fattura e que-st’ultimo emette la propria parcella al committente indicandovi,oltre al proprio compenso professionale, il corrispettivo dellespese pagate dal committente per il servizio alberghiero o diristorazione.L’impresa committente, ricevuta la parcella del professionista,potrà quindi imputare a costo non solo la prestazione professio-nale ma anche l’importo del rimborso spese.Le spese di vitto ed alloggio gestite dal professionista con il pre-

LEGGE 6.8.2008 N.133 DI CONVERSIONE DEL D.L. 25.6.2008 N.112

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sente meccanismo, non sono assoggettate né al limite di dedu-cibilità del 2% dei compensi complessivamente percepiti, né alfuturo limite del 75% dell’importo dei costi stessi.Per il professionista resta il dubbio, che dovrà essere oggetto diun opportuno chiarimento interpretativo da parte dell’ammini-strazione finanziaria, circa la possibilità di portare in detrazionel’IVA esposta nella fattura del soggetto che eroga il servizio alber-ghiero o la somministrazione di bevande ed alimenti, essendotale documento non intestato al professionista bensì al suo com-mittente.

PUBBLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTOREE’ stato previsto che, a partire dal 2009, gli studi di settoredovranno essere pubblicati entro il 30 Settembre dell’anno d’im-posta di applicazione; oggi gli studi vengono invece approvatientro il 31 Marzo dell’anno successivo. Per il corrente anno 2008,il termine del 30 Settembre è prorogato al 31 Dicembre. Lanuova norma consentirà in futuro di poter testare entro la finedel periodo d’imposta l’impatto dello studio di settore sui risul-tati in corso di formazione.

ABOLIZIONE DEL DIVIETO DI CUMULO PENSIONI/REDDITI DI LAVOROA decorrere dal 1° Gennaio 2009 le pensioni dirette di anziani-tà a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle formesostitutive ed esclusive della medesima sono totalmente cumu-labili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente. A decorre-re dalla medesima data possono inoltre essere totalmentecumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente lepensioni dirette conseguite nel regime contributivo in via anti-cipata rispetto ai 65 anni per gli uomini e ai 60 anni per ledonne a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delleforme sostitutive ed esclusive della medesima nonché dellagestione separata ex L. 335/95. Trattandosi di normativa partico-lare, per la verifica della condizioni di cumulo si suggeriscecomunque di rivolgersi a consulenti specializzati nella materia.

Redatto in data 5.9.2008dott. Walter Moro

MOSTRESCHIFANO. 1934-1998 Selected worksMilano, Galleria Gruppo Credito ValtellineseFondazione Stelline, Accademia di Brera17 ottobre 2008 - 1 febbraio 2009

BONACOLSI DETTO L’ANTICO: uno scultore nella Mantova di Mantegna e di Isabella d’EsteMantova, Palazzo Ducale13 settembre 2008 - 6 gennaio 2009

ITALICSArte italiana tra tradizione e rivoluzione 1968-2008Venezia, Palazzo Grassi27 settembre 2008 - 22 marzo 2009

GIACOMO MANZÙ SCULTORE 1938 - 1965. Gli anni della ricercaBergamo, GAMeC1 ottobre 2008 - 8 febbraio 2009

PIO MANZÙQUANDO IL MONDO ERA MODERNO(XVI-XIX secolo)Bergamo, GAMeC1 ottobre 2008 - 8 febbraio 2009

ROVINE E RINASCITE DELL’ARTE IN ITALIARoma, Colosseo3 ottobre 2008 - 15 febbraio 2009

ERCOLANO. TRE SECOLI DI SCOPERTENapoli, Museo Archeologico Nazionale25 ottobre 2008 - 27 febbraio 2009

VAN GOGH - DISEGNI E DIPINTICapolavori dal Kröller-Müller MuseumBrescia, Museo di Santa Giulia18 ottobre 2008 - 25 gennaio 2009

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2006 e delle variazioni percentualiannuali per l’anno 2007 e dei prezzimedi e delle variazioni percentuali aifini della determinazione delle com-pensazioni, relativi ai materiali dacostruzione più significativi. (G.U. n. 181 del 04/08/2008)

CATASTODECRETO PRESIDENTE CONSIGLIODEI MINISTRI 6 MAGGIO 2008Approvazione del «Modello unico digita-le per l’edilizia» (G.U. n. 164 del 15/07/2008)

CIRCOLARI DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI

Circolare n. 170 del 03/09/2008Formazione elenco professionisti -richiesta Sindaco di Napoli.

Circolare n. 169 del 30/07/2008Decreto correttivo codice dei contrattipubblici

Circolare n. 168 del 08/07/2008Chiusura estiva 2008 Uffici CNI

DISPOSIZIONI IN MATERIA FISCALELEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133Conversione in legge, con modificazionied integrazioni, del decreto legge 25giugno 2008, n. 112 recante disposi-zioni urgenti per lo sviluppo economico,la semplificazione, la competitività, lastabilizzazione della finanza pubblica ela perequazione tributaria.(G.U. n.195 del 21/08/2008 - S.O. n.196)

AMBIENTE E TERRITORIODECRETO MINISTERO AMBIENTE 16 GIUGNO 2008, N. 131Regolamento recante i criteri tecnici perla caratterizzazione dei corpi idrici (tipiz-zazione, individuazione dei corpi idrici,analisi delle pressioni) per la modificadelle norme tecniche del decreto legis-lativo 3 aprile 2006, n. 152, recante:«Norme in materia ambientale», predi-sposto ai sensi dell’articolo 75,comma 4, dello stesso decreto.(G.U. n.187 del 11/08/2008 - S.O. n.189)

MATERIALI DA COSTRUZIONEDECRETO MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI 24 LUGLIO 2008Rilevazione dei prezzi medi per l’anno

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LUGLIOSETTEMBRE

CONSIGLIO: ATTIVITÀ

3 luglio L’ing. Cantaluppi e l’ing. Marelli parteci-pano alla riunione sull’Expo 2015 pressoil Comune di Como

7 luglioGli ingg. Cantaluppi, Gerosa e Zappapartecipano all’incontro con i Presidentidegli Ordini di Monza e Lecco, pressol’Ordine degli Ingegneri di Monza

16 luglioRiunione di Consiglio

30 luglioRiunione di Consiglio

3 settembreRiunione di Consiglio

9 settembreL’ing. Cantaluppi e l’ing. Zappa parteci-pano all’Assemblea dei Presidenti aPortovenere (SP)

10/12 settembreGli ingg. Cantaluppi, Lozej, Marelli e Zap-pa partecipano al 53° Congresso Nazio-nale degli Ordini degli Ingegneri “Costi-tuzione, etica e cultura della respon-sabilità - Gli ingegneri alla sfida dellasostenibilità ambientale” a La Spezia

Il “faro della scienza” in una vista notturna verso la città, in primo piano il nuovo edificio in acciaio cor.ten cristallo

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ALBO DEGLI INGEGNERI

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AGGIORNAMENTO DELL’ALBOAL 3/9/2008

ISCRIZIONE INGEGNERI: sezione ANUMERO ISCRIZIONE DATA ISCRIZIONE SETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO RESIDENZA

COGNOME E NOME LUOGO E DATA LAUREA TEL. RESIDENZA

LUOGO E DATA NASCITA ABILITAZIONE INDIRIZZO STUDIO

CODICE FISCALE OCCUPAZIONE PARTITA IVA TEL. STUDIO FAX STUDIO

2695 A 16/07/2008 Industriale 22070 ROVELLO PORRO - CO - via Mazzini 8

ALBERIO MARCO Politecnico di Milano il 22/12/2006 02 9675 1112

Saronno il 16/05/1981 E.S. Milano 2007

LBRMRC81E16I441X Progettista 349 5515 646

2696 A 30/07/2008 Industriale 22100 COMO - CO - via Torriani 33

ARGENTIERI LEONARDO Politecnico di Milano il

Ostuni il 26/03/1954 E.S. Milano 1984

RGNLRD54C26G187W

2693 A 16/07/2008 Civile e Ambientale-Industriale-Dell'Informazione 60489 FRANCOFORTE SUL MENO - GERMANIA Alt-Roedelheim 4

CAVENAGHI EUGENIO Politecnico di Milano il 19/02/2004

Erba il 30/08/1978 E.S. Milano 2004 22036 ERBA - CO - piazza Vittorio Veneto 12

CVNGNE78M30D416V

2694 A 16/07/2008 Dell'Informazione 22079 VILLA GUARDIA - CO - via Arno 15

MARRAS PAOLO Politecnico di Milano il 22/12/1999

Carbonia il 23/10/1974 E.S. Milano 2000 22079 - VILLA GUARDIA - CO - via Arno 15

MRRPLA74R23B745F 340 7157 277

2697 A 03/09/2008 Dell'Informazione 22063 CANTU' - CO - via Ludovico Manni 10

MASPERO CRISTIANO Politecnico di Milano il 20/04/2007

Como il 30/08/1982 E.S. Milano 2007

MSPCST82M30C933S

2692 A 02/07/2008 Civile e Ambientale 22036 ERBA - CO - via Lecco 20

MASSARI STEFANO Politecnico di Milano il 22/12/2006 031 643 437

Lecco il 13/03/1981 E.S. Milano 2007 22036 ERBA - CO - via Lecco 20

MSSSFN81C13E507D

CANCELLAZIONE INGEGNERI: sezione ANUMERO ISCRIZIONE DATA ISCRIZIONE SETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO RESIDENZA

COGNOME E NOME LUOGO E DATA LAUREA TEL. RESIDENZA

LUOGO E DATA NASCITA ABILITAZIONE INDIRIZZO STUDIO

CODICE FISCALE OCCUPAZIONE PARTITA IVA TEL. STUDIO FAX STUDIO

2107 A 25/10/2000 Civile e Ambientale- Industriale-Dell'Informazione 22010 PIANELLO DEL LARIO - CO - via Calozzo 99

SIVIERO MARIO Politecnico di Milano il 24/02/1992

Crespino il 09/09/1939 E.S. Milano 1992 20090 PANTIGLIATE - MI - viale Risorgimento 60

SVRMRA39P09D161G Libero professionista 02 9068 7041 02 9068 7041

Cancellato su richiesta il 02/07/2008

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SEGNALAZIONI DELL’ORDINEOR

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TERNE COLLAUDATORI Data IMPRESA COSTRUTTRICE OGGETTO DESIGNATI 02.07. 08 Impresa Edile Nicola De Luca Edificio per abitazione in Cirimido (CO) 1. Ing. DE GENNARO Mauro

2. Ing. GUSSONI Rolando3. Ing. POLATTI Davide

02.07.08 SEDIMA srl Edificio per abitazione in Arosio (CO) 1. Ing. DEL VECCHIO Giuseppe2. Ing. IERIA Maurizio3. Ing. PONTIGGIA Natale Maria

02.07.08 Impresa Edile Essegi Costruzione residenziale in Asso (CO) 1. Ing. DELLA TORRE Giovanni2. Ing. INFORZATO Vincenzo3. Ing. PORTA Marco

14.07.08 Impresa Edile Mallimaci Antonino

Costruzione residenziale in Bregnano (CO) 1. Ing. DOTTI Mario2. Ing. LANFRANCONI Luca3. Ing. RIVA Gianmario

14.07.08 Francesco Ciceri Costruzioni Edificio artigianale denominato Lotto 3 in Albavilla (CO)

1. Ing. DUBINI Carlo2. Ing. LEONE Filippo3. Ing. RODA Alberto

14.07.08 Società Tecno Gl. Strade srl Edificio residenziale in Grandate (CO) 1. Ing. AUGUADRO Giuseppe2. Ing. LOZEJ Pier Giuseppe3. Ing. ROSELLI Angelo Cesare

14.07.08 Impresa E.R.K.A. srl Fabbricato quadrifamiliare (villette a schiera)in Cirimido (CO)

1. Ing. BATTAGLIA Daniele2. Ing. MAGNAGHI Roberto3. Ing. SALA Daniele Ferdinando

16.07.08 Impresa Edile Gnatta Livio Costruzione residenziale in Uggiate Trevano (CO)

1. Ing. BATTISTA Luigi2. Ing. MARAZZI Aurelio3. Ing. SIRONI Luca

28.07.08 Giulino srl Civile abitazione in Colonno (CO) 1. Ing. BELLA Vincenzo2. Ing. MARRA Giuseppe3. Ing. SIRONI Terenzio

28.07.08 Francesco Ciceri Costruzioni spa

Fabbricato ad uso ricovero di automezzi in Albavilla (CO)

1. Ing. BORELLO Riccardo2. Ing. MASCETTI Angelo3. Ing. SPADONI Roberto

28.07.08 Impresa F.P. Costruzioni s.n.c. Costruzione palazzina bifamiliare in Pusiano (CO)

1. Ing. BOSETTI Arturo2. Ing. MICHEROLI Antonio3. Ing. TALON Paolo

30.07.08 Arch. Mauro Molteni Arch. Daniela Scravaglieri

Nuovo edificio residenziale e box interrati in Cantù (CO)

1. Ing. BOSISIO Alessandro2. Ing. MOLTENI Marco3. Ing. TETTAMANTI Enrico

04.08.08 Impresa Balloni Silvio snc N. 5 villette a schiera in Alzate Brianza (CO) 1. Ing. BOTTINELLI Paolo2. Ing. MONTALTO MONELLA Giuseppe3. Ing. TETTAMANTI Silverio

SEGNALAZIONI VARIE DELL’ORDINEData IMPRESA COSTRUTTRICE OGGETTO DESIGNATI 23.06.08 Comune di Gironico Giuria concorso di idee per la progettazione

di strutture sull’area adiacente la scuola elementare

1. Ing. GARALTI Luisella2. Ing. MARAZZI Aurelio

23.06.08 Studio Legale Luigi Fagetti Richiesta rosa di nominativi per incarico di c.t.u.

Trasmesso elenco Albo Specialisti categoria“Impianti elettrici: trasformazione e distribuzione”

23.06.08 Prefettura di Como Commissione Tecnica Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo

1. Ing. COGOLI Giovanni2. Ing. BELLOCCHI Daniele3. Ing. AJANI Giampiero

21.07.08 Sig. Antonio Cefalì Richiesta nominativi di neolaureati in inge-gneria meccanica per brevetto

Trasmesso elenco dei laureati in ingegneriameccanica negli ultimi tre anni

GIUGNO-SETTEMBRE 2008

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SERVIZI A CURA DELL’ORDINE

Orario di apertura al pubblico della Segreteria: Lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00Il Presidente ing. Manlio Cantaluppi riceve:Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) Il Vice/Presidente ing. Giordano Zappa riceve:Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) Il Segretario ing. Leopoldo Marelli riceve: Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Delegato INARCASSA ing. Luisella Garlati riceve:Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Consulenza fiscale: dott. Walter Moro riceve:Giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)Consulenza legale: avv. Mario Lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)TariffeCertificati di iscrizione € 5,20Certificati di iscrizione in bollo € 15,50Duplicati tessere € 5,20Tassa di liquidazione parcelleParcelle o note informative: 1,5%minimo € 100,00 per ogni pratica esaminataIscrizione Albo SpecialistiRequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda c/o la Segreteria, con curriculum professionale)

Iscrizione negli Elenchi del Ministero dell’Interno di cui alla L. 818/84 - prevenzione incendiRequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo oppure 2 anni di iscrizione all’Albo e attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda presso la Segreteria)Iscrizione Albo Provinciale dei CollaudatoriRequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale:fac-simile di domanda presso la SegreteriaIscrizione Albo Regionale dei CollaudatoriRequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (fac-simile di domanda presso la Segreteria dell’Ordine da inoltrare alla Regione Lombardia)DimissioniDomanda al Presidente dell’Ordine completa di datianagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandataA.R. entro il 30 novembre dell’anno in corso. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa per l’anno successivo.TrasferimentiDomanda in bollo al Presidente del nuovo Ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda presso la Segreteria dell’Ordine)

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Colori compositi

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