SENATODELLA REPUBBLICAConsiglio deiministri hatrasmesso anor~ ma dell'articolo 1,secondo comma,...

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SENATO DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 428a SEDUTi\. PUBI{LIC:!\ RESOCONTO STENOGRAFICO , MARTEDI Il !VIAGGIO 1982 Presidenza del vice presidente OSSICINI, indi del vice presidente FERRALASCO INDICE CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM. BLEA Variazioni Pag. 22570 CONGEDI . . . 22537 CORTE DEI CONTI Registrazioni con riserva . . .. 22539 Trasmissione di relazioni sulla gestione finanziaria di enti 22540 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione .. . . . . 22537 Annunzio di presentazione e assegnazione 22537 Assegnazione . 22538 Presentazione di relazioni . . . . 22538 Trasmissione dalla Camera dei deputati 22537 GOVERNO Trasmissione di documenti . 22538 INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI Annunzio 22570, 22571 Interrogazioni da svolgere in Commissione 22577 Svolgimento: CAROLLO (DC) . Pag. 22563,22569 CIACCI (PCI) .... 22541 D'AMELlO (DC) . 22561, 22570 FERMARIELLO (PC I) . 22544, 22546 MANENTE COMUNALE (DC) . . . . 22550 MEZZAPESA, sottosegretario di Stato per i beni culturali e ambientali . . 22541 e passim ... SALADINO, sottosegretario di Stato per le poste e le telecomunicazioni ... 22554 SAPORITO(DC) 22548 SPADACCIA (Misto~PR) ...... 22551, 22556 VENANZETTI,sottosegretario di Stato per il tesoro. . . . . . .. 22566 ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTA DI MERCOLEDI' 12 MAGGIO 1982 ... 22577 SULL'ASSASSINIO DEL DEPUTATO PIO LA TORRE E DI ROSARIO DI SALVO PRESIDENTE ............. 22540 VENANZETTI, sottosegretario di Stato per il tesoro . . . 22540 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di~ scorso non è stato restituito corretto dall'oratore. TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~..

Transcript of SENATODELLA REPUBBLICAConsiglio deiministri hatrasmesso anor~ ma dell'articolo 1,secondo comma,...

  • SENATO DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

    428a SEDUTi\. PUBI{LIC:!\

    RESOCONTO STENOGRAFICO,

    MARTEDI Il !VIAGGIO 1982

    Presidenza del vice presidente OSSICINI,indi del vice presidente FERRALASCO

    INDICE

    CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM.BLEAVariazioni Pag. 22570

    CONGEDI . . . 22537

    CORTE DEI CONTI

    Registrazioni con riserva . . . . 22539Trasmissione di relazioni sulla gestionefinanziaria di enti 22540

    DISEGNI DI LEGGE

    Annunzio di presentazione .. . . . . 22537

    Annunzio di presentazione e assegnazione 22537

    Assegnazione . 22538Presentazione di relazioni . . . . 22538

    Trasmissione dalla Camera dei deputati 22537

    GOVERNO

    Trasmissione di documenti . 22538

    INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

    Annunzio 22570, 22571

    Interrogazioni da svolgere in Commissione 22577

    Svolgimento:

    CAROLLO(DC) . Pag. 22563,22569CIACCI (PCI) . . . . 22541D'AMELlO (DC) . 22561, 22570FERMARIELLO (PC I) . 22544, 22546MANENTE COMUNALE (DC) . . . . 22550MEZZAPESA,sottosegretario di Stato per ibeni culturali e ambientali . . 22541 e passim

    ... SALADINO,sottosegretario di Stato per leposte e le telecomunicazioni ... 22554SAPORITO(DC) 22548SPADACCIA(Misto~PR) . . . . . . 22551, 22556VENANZETTI,sottosegretario di Stato peril tesoro. . . . . . .. 22566

    ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTADI MERCOLEDI' 12 MAGGIO 1982 . . . 22577

    SULL'ASSASSINIO DEL DEPUTATO PIOLA TORRE E DI ROSARIO DI SALVO

    PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . 22540VENANZETTI,sottosegretario di Stato peril tesoro . . . 22540

    N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di~scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

    TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~..

  • VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22537 ~

    Il MAGGIO 1982428a SEDUr:,.\ ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    Presidenza del vice presidente O S S I C I N I

    P R E S I D E N T E. La seduta è aper-ta (ore 17).

    Si dia lettuI1a del processo verbal'e.

    C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario, dà lettura del processo verbaledella seduta pomeridiana del 29 aprile.

    P R E S I D E N T E. Non essendovi os~servazioni, il processo verbale è approvato.

    Congedi

    P R E S I D E N T E. Hanno chiesto con-gedo i senatori Fracassi, Lavezzari e Ventu-ri per giorni 4.

    Disegni di legge, trasmissione dalla Camera,dei deputati

    P R E S I D E N T E. In data 5 maggio1982, il Presidente deLla Camera dei depu~tati ha trasmesso i seguenti disegni di legge:

    C. 326. ~ Deputato GARGAN!. ~ « Istitu-zione della Corte di appello autonOlIlla diSalerno e aggregazione de1la pretura di Sa~pd al tribunale di Sala Consilina» (1893)(Approvato dalla 4a Commissione permanen-te della Camera dei deputati);

    C. 2901. ~ Deputati SALVI ed altri. ~« Modifiche alla legge 9 febbraio 1979, n. 38,concernente cooperazione dell'Italia eon iPaesi in via di sviluppo» (1894) (Approvatodalla 3a Commissione permanente della Ca-mera dei deputati).

    In data 10 maggio 1982, il Presidente dellaCamera dei deputati ha trasmesso il seguentedisegno di legge:

    provato dal Senato e modificato dalla Cameradei deputati in un testo unificato con undisegno di legge di iniziativa del deputatoConte Carmelo).

    Disegni di legge, annunzio di presentazione

    P R E S I D E N T E. In data 7 mag-gio 1982 è stato presentato il seguente di-segno di legge:

    dal Ministro degli affari esteri:

    {{ Adesione alla Convenzione internaziona-le sulla sicurezza delle navi da pesca, adot-tata a Torremolinos il 2 aprile 1977, e suaesecuzione» (1895).

    In data 10 maggio 1982, è stato presen~tato il seguente disegrnodi legge d'iniziativadei ,senatori:

    VALENZA, CHIARANTE, LA VALLE, GUTTUSO,

    FERMARIELLO, UUANICH, VECCHIETTI, PROCAC-CI, ROMANÒ e MOLA. ~ « Istituzione dell'Ente

    autonomo " Biennale Napoli, incontri di cuJ.~

    I tura Nord e Sud del Mondo"» (1897).

    Disegni di legge, annunzio di presentazionee assegnazione

    P R E S I D E N T E. In data 10 maggio1982 è stato presentato il seguente disegnodi legge:

    dal Ministro dei trasporti:

    « Norme sul trattamento giuridico ed eco-nomico del personale dell' Azienda autonomadelle ferrovie della Stato» (1896).

    Detto disegno di legge è stato deferito insede referente alla 8a Commissione perma~

    C. 1344~1515. ~ DE GIUSEPPE ed altri. ~ nente (Lavori pubblici, comunicazioni), p:re~

    « Disciplina della responsabilità dei conserva-¡

    vi pareri della P, della sa e della ua Com-tori dei registri immobiliari» (181-B) (Ap- missione.

  • VIII LegislaturaSe,1ato della Repubblica ~ 22538 ~

    Il MAGGIO 1982428" SEDU lA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    Disegni di legge, assegnazione

    P R E S I D E N T E. In data 10 mag~gio 1982, il seguente disegno di legge è statodeferito

    ~ in sede referente:

    alla Joa Commissione permanente (In~dustria, commercio, turismo):

    «Conversione in legge del decreto~legge28 aprile 1982, n. 185, concernente estensio~ne delle garanzie dello Stato per i debiti del~le imprese armatoriali sottoposte ad ammi~nistrazione straordinaria, anche se sorti pri~ma dell'inizio della procedura}) (1890), pre~vi pareri della sa, della 6" e della 8a Commis~sione.

    La la Commissione permanente, udito ilparere della lOa Commissione, riferirà all' As~semblea nella seduta pomeridiana del 13maggio 1982, ai sensi dell'articolo 78, terzocomma, del Regolamento, sulla sussistenzadei presupposti richiesti dall'articolo 77, se-condo comma, della Costituzione.

    Disegni di legge, presentazione di relazioni

    P R E S I D E N T E. A nome delle Com-missioni permanenti riunite 2a (Giustizia) e3a (Affari esteri), in data 5 maggio 1982, ilsenatore Martinazzoli ha presentato la rela-zione sul disegno di legge: «Norme di attua~zione della Convenzione per la prevenzione ela repressione dei reati contro le persone in-ternazionalmente protette, compresi gli agen-ti diplomatici, adottata a New York il14 di~cembre 1973}) (808).

    A nome della 3a Commissione permanente(Affari esteri), in data 27 aprile 1982, il se-natore Marchetti ha presentato la relazionesu~ldjJsegno di legge: deputati BerHlIlguer EIIl-rico ed altri; Zaccagnini ed altri; Craxi edaltri; Tremaglia ed altri. ~ « Istituzione deiComitati consolari}) (855) (Approvato dalla

    3a Commissione permanente della Cameradei deputati).

    A nome della 6a Commissione permanente(Finanze e tesoro), in data 28 aprile 1982,il senatore Nepi ha presentato la relazionesul disegno di legge: « Nuove norme sulleconcessioni di depositi di oli minerali e mo-difiche di alcune disposizioni in materia diimposta di fabbricazione sui prodotti petro-liferi}) (1206) (Approvato dalla 6a Commis~sione permanente della Camera dei deputati).

    A nome della 6a Commissione permanente(Finanze e tesoro), in data 10 maggio 1982,il senatore Berlanda ha presentato la rela-zione sul disegno di legge: «Istituzione edisciplina dei fondi comuni di investimentomobiliare }) (1609).

    Governo, trasmissione di documenti

    P R 'E S I D E N T E. J[ Presidente delConsiglio dei ministri ha trasmesso a nor~ma dell'articolo 1, secondo comma, dellalegge 9 febbraio 1982, n. 42, lo schema didecreto del Presidente della Repubblica re-cante norme per l'attuazione della direttivaCEE n. 75/440 concernente la qua:lità delleacque superficiali destinate alla produzionedi acqua potabile.

    Ai sensi della predetta disposizione e deJ-farticolo 139-bis del Regolamento, il sud~detto schema è stato deferito alla 8a Com.missione permanente (Lavori pubblici, co-municazioni) che dovrà esprimere il proprioparere entro il 31 maggio 1982.

    J

    Il Presidente del Consiglio dei ministri ha

    I trasmesso, a norma dell'articolo 1, secondoI

    comma, della legge 9 febbraio 1982, n. 42, lo

    " schema di decreto del Presidente della Re-j pubblica recante norme per l'attuazione del-

    i

    la direttiva CEE n. 72/461 concernente nor-i me zoosanitarie in materia di scambi di car-I ni fresche tra l'Italia e gli altri Stati membriI della CEE.I,

    Ai sensi della predetta disposizione e del-l'articolo 139-bis del Regolamento, il sud-

  • Senato della Repubblica ~ 22539 ~ VIII Legislatura

    428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 MAGGIO 1982

    detto schema è stato deferito alla 9a Com-missione permanente (Agricoltura) che do-vrà esprimere il proprio parere entro il 31maggio 1982.

    Il Presidente del Consiglio dei ministri hatrasmesso, a norma dell'articolo 1, secondocomma, della legge 9 febbraio 1982, n. 42, lo&chema di decreto del Presidente della Re-pubblica recante norme per l'attuazione del-le direttive CEE nno 73/361 e 76/434 concer-nenti il ravvicinamento delle legi

  • VII I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22540 ~

    11 MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    ,: mera dei deputati di cui Pio La Torre era

    Corte dei conti, trasmissione di relazioni:

    componente.sulla gestione finanziaria di enti

    P R E S I D E N T E. Il Presidente del-la Corte dei conti, in adempimento al dispo-sto dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958,n. 259, ha trasmesso la relazione concernentela gestione finanziaria degli Istituti fisiotera~pici ospitalieri., per gli esercizi dal 1974 al1980 (Doc. XV, n. 92).

    Tale documento sarà inviato alla Com~missione competente.

    Sull'assassinio del deputato Pio La Torree di Rosario Di Salvo

    P R E S I D E N T E . (Si leva in piedi econ lui tutta l'Assemblea).

    Onorevoli colleghi,

    il 30 aprile scorso sono caduti a Paler-mo, vittime di un vile attentato, il deputatoonorevole Pio La Torre, segretario regionaledel PCI per la Sicilia, e il suo autista RosarioDi Salvo.

    Appena appresa la tremenda notizia, ilPresidente Fanfani ha immediatamente in-viato all'onorevole lotti, Presidente della Ca~mera dei deputati, il seguente telegramma:

    « Mano omicida ha colpito in Pio La Torrela Camera e tutto il Parlamento. Il Senato siassocia al generale cordoglio esprimendo re-cisa condanna per il ripetersi di attentatialla vita dei cittadini, alla funzionalità delleistituzioni, alla serena convivenza nazionale.Voglia farsi interprete, onorevole collega, diquesti sentimenti del Senato e miei pressol'Assemblea dei deputati, i colleghi di Grup-po e i familiari del compianto Pio La Torre »,

    Nel riprendere i nostri lavori dopo la re-cente interruzione, sicuro di interpretare ilsentimento unanime dell' Assemblea, rinnovo

    JJe espressioni di sdegno e di condanna per ilnefando delitto, unitamente al più commosso

    Icordoglio ai familiari delle vittime e alla Ca-

    i

    P R E S I D E N T E. Ha facoltà di par-lare H Sottosegretamo di Stato per il tesoro.

    V E N A N Z E T T I, sottosegretariodi Stato per il tesoro. Signor Presidente, de-sidera, a nome del Govel1no, a:ssociarmi al-

    i ,le sue parole. In modo particolare ho po-I: tuta vivere quell'atmosfera arrivando a Pa-

    lermo proprio mezz' ora dopo Ïil balrhaTo as-sassinio di Pio La Torre e quindi ho avuto

    ! modo di Vlivere immediatamente l'emozione!procurata neHepopolazioni e in quel caso: '3IllicheneMe forze poliJtiche dell'Isowa.I,

    L'associazione del GOiVernoalle sue paro-lIe, signor Presidente, vuole eSls'ere, anche dai parte mia personale, non un atto puramen-¡ te formale, ma l'espressiO'l1e di queMo che

    ì ci ha colpito profondamente di questo bar-I bar03ls,sass'Ïinio, di cui è stato Vlittima unI

    uomo che aveva combattuto per la sua ter-: ra e per le sue idee paHtiche.

    Pertanto desidero esprimere, anche a no-me del Governo, ,aI Gruppo comunista ilnostro cordoglio e associarmi anche 'al dolo-re di tutti quanti.

    Grazie, signOT Presidente.

    Svolgimento di interpellanzee di interrogazioni

    P R E S I D E N T E. L'orooI1ledel gior-no 'reca lo svolgimento di intetrpeUanze e ,diinterrogazioni.

    Stante l'assenza di un rappre1sentante delGoverno e di un interpeHante, sospendo laseduta.

    (La seduta, sospesa alle ore 17,10, è ripre-sa alle ore 17,40).

    Sarà svolta per prima l'interrogazione3 -00638 concernente J'Accademia musicaleChigiana di Siena. Se ne dia ,lettura.

  • Senato della Repubblica ~ 22541 ~ VIII Legislatur.

    11 MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

    CIACCI,BONDI, CHIELLI. ~ Al Ministrodella pubblica istruzione. ~ Per sapere:

    se è a conoscenza della grave situazio-ne finanziaria nella quale si trova l'Accade-mia musicale Chigiana di Siena, fondazionericonosciuta come ente morale con decretodel Presidente della Repubblica n. 1671 del17 ottobre 1961, che rappresenta un'istitu-zione musicale di riconosciuto prestigio inItalia ed all'estero, con i suoi corsi di perfe~zionamento ~ giunti alla 49a edizione ~ con

    la partecipazione di studenti di ogni Paese,con la « settimana musicale senese », con lerilevanti manifestazioni e le innumerevolipubblicazioni specialistiche, nonchè con ilsuo ricco patrimonio artistico;

    qual è il suo giudizio sull'atteggiamentodi quelle forze che, all'interno del consigliodi amministrazione della « Chigiana », si op-pongono alle modifiche dello statuto dellafondazione ritenute necessarie dagli Enti lo-cali e dalla Regione Toscana per adeguarloalle nuove esigenze dell'Accademia, che nonpossono essere soddisfatte nell'ambito dellevecchie norme statutarie;

    se non intende intervenire concretamen-te e rapidamente per assicurare la continui-tà dell'attività della « Chigiana» ~ minaccia-ta da paralisi per l'insostenibile situazione fi-nanziaria, denunciata recentemente ancheda 8 illustri musicisti ~ per garantire la con-tinuità dei programmi, per salvaguardareï'ingente patrimonio storico-artistico deJlafondazione e per garantire, in sostanza, lasalvezza della prestigiosa istituzione che,per la sua rilevanza culturale, nazionale edinternazionale, non può certamente trovareindifferente il Governo.

    (3 - 00638)

    P R E S I D E N T E. n Governo ha fa-coltà di roiSlponderea questa inteI'lrogazione.

    M E Z Z A P E S A, sottosegretario di Sta-to per i beni culturali e ambientali. SignorPresidente, onOTevoli colleghi, il Mmisterodei beni culturali e ambienta:li, cO!IJJsapevolede'lŒa qualificataattiv.iJtà che l'AccademiaChigiana ha svol,to e :svo1ge, neminteres1se eper il prestigio della cultura itaHana, fino al

    1979 ha erogato '8'11l'Acoademiastessa,~contri-muti il cui ammontare è stato di. 8 mi:1ioniper il 1978, e nel 1979 è stato dLlire 15 mi-lioni. Corne i coHeghi SaDiIlO,dail 10 gennaio1980 è entrata in funzione la legge ohe ha re-galamentata la materÌla dei contributi alleacoademie o aSisooiazáQIÙoUllturOOi,e i'Acoo;-demia in quesrtioneè 'Stata Í!nserlta neNa ta-belwa OOl:le i's1Jituzion1Íou1tUJI'aLiannesse alcontributo ordinario annuale d~~lo Stato inbase al decreto del P.residente della Repubbli-ca del 30 luglio 1980, n. ~624,per urn e

  • VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22542 ~

    Il MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    mane seria anche oggi. Credo francamenteche sia passato un po' troppo tempo. Credoche di fronte a questa istituzione non guastiuna maggiore tempestività degli interventi,una maggiore sensibilità circa la situazionefinanziaria della fondazione Accademia mu-sicale Chigiana. E. in corso una trattativa del-la vendita dell'azienda agraria che era deldefunto conte Chigi Saracini, l'azienda « LaMadonna» le cui vicende si stanno per con-cludere, almeno dovrebbero concludersi. Maquasi certamente questa vendita non risol-verà il problema.

    La felice ,iniziativa del conte Chigi Sara-cini, cioè l'Accademia musioale, diventataormai celebre come ei1la stesso ha detto ecome appunto è noto a tutti, con le sue set-timane musicali, i suoi corsi, 'Ie sue pubblica-zioni (inizÌa'j)Îva ailih quale ]1 defl1lllto conteChigi Saradni dedicò tutto il 'suo patrimo-nio) è cresciuta nJOitevollmentee nOln può piùessere contenuta nell'ambito che si era al-lora, negH a:n1J1iÍ '30, prefiguI'a'to. DagLi ao::1ll1Î:'30, sopratluHo per gJJisooJ:w,o:lgimerlltiche cisono stati nell'agricoltura, le cose sono pro-fondamente cambiat'e dal punto di vista pa-trimonialle (mi riferisco all'aziffilJd:a agricola,anche 'Se per atltro vevso possono essere cre~sCÍuti i valori dei beni artistioi deHa fondazio-ne) mentre dal punto di vista ar'TIÌ!stkol'Ac-cademia ha conosciuto uno sviluppo moltointeres'sante, è diventata una de-He più im-portanti i,stituzioni musicali del nostro paesesoprattutto per quaHtà; una istituziOine or-mai moho conosciuta e apprezzata in tuttaEuropa, negli Stati Uniti d'America e in Asia.Si veda la partecipazione ai corsi e alle rap~presentazioni deLl'Accademia mus

  • Senato della Repubblica ~ 22543 ~ VIII Legislatura

    428a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO Il MAGGIO 1982

    voglio connda're nella sensibilità del suo Mi-nis.tero nel considelTare questo .problema par-tico\larmente delicato, problema che si af-fronta con competenze reaJli. E mai comein questo caso sarebbero deteriori dei criteridiversi ,che a volte si adottano per certenomine, deHe quali naturalmente io qui nonvoglio pa'tilare perchè non è l'occasione.

    lin questo spitana.Se ne dia [etltura.

    C O L O M B O V J T T O R I N O (V.),segretario:

    FERMARIELLO, DI MARINO. ~ Al Mini-stro dei beni culturali e ambicntali. ~ Pre-messo che la Giunta regionale della Campa-nia, dopo aver approvato un decreto di de-molizione di un edificio abusivo che ha bar-baramente deturpato una località di incom-parabile bellezza della costa amalfitana, de-nominata «Fuenti », successivamente, connuova delibera, probabilmente allo scopo diinsabbiare tutto, ha rinviato la questioneall'Amministrazione dello Stato, si chiede diconoscere quali misure il Ministro pensi diadottare per evitare, almeno in questo caso,che, con la prepotenza e la corruzione e cal-pestando la legge, vincano sempre gli specu-latori e vengano sempre sconfitti gli enti,le organi.zzazioni, gli uomini e le istituzioniche generosamente si battono per difenderedal massacro un insostituibile patrimonioculturale, storico e ambientale.

    (3 -00710)

    P R E S I D E N T E. Il Governo ha fa-co:ltà di 'rispondere a questa interrogazione.

    M E Z Z A P E S A, sottosegretario di Sta-to per i beni culturali e ambientali. A seguito

    deBe disposizioni del decreto del Presidentedella Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, conle quali sono s'tate delegate aMe regiOIllÍa sta-tuto ordinario ,le £unzioni alffimirristlTativeeseraitalte dagli organi centrMi e pocifericidello Stato per lIa protezione deJrle bellezzenaturaE, il Minis.tero dei beni culturali connota 27 maTZO 1979, n. 675, comunicava allaregione Campania l'intera situazione n~lativaalla cOlstruzione dell'alhergo di proprrietà deJ-la società TISP A in località Vietll'i sUiIMarefacendo presente che, a norma del citato de-creto n. 616 del 1977, competeva ormai aiLlaregione di adottare i provvedimenti ritenutipiÙ opportuni in relazione .all'esigenz¡a di tu-tela paesistica deHa località.

    La !regione Camp3lI1!~a,coJ1Jsiderato che lacompetenza in materia di tutei1a ambientaleè delegata e non attribui:taalIJa 'l'egione, condelibera del 29 aprile 1980, n. 3589, rappre-sentava al Ministero dei beni culturali le pro-prie perpLessità in ordine aLl'esecuzione deiprovvedimenti di demcYlizione adottati daLlagiunta comunale cOIn deHbera del 16 giugno1979, n. 5732, anche in :œlazione al!Lap:mce-dura derl ricorso in appello innarmi al Consi-glio di Stato avverso la decisione del TARdella Campania n. 691 del 18 dicembre 1979di anndlamento di provvedimenti deUa So-printendenza per i beni ambienta1i e archi-tettonici dd.ila Campa'flil1a e del s:1TIidacodiViet,ri sUlLMa:œc'Oln i quaLi Sii !l'evooava :i!lnUJI~la asta a suo tempo rilasciato per Ja costru-zione deLl'albergo.

    Il Ministero dei beni culturali richiedevaalloTa aH'Avvocatura generale deUo Stato unparere sull' esatto contenuto delle cOlIll.pet'en-ze statalii in materia di tutel,a deililebei1lezzenaturali in rapporto al1e attribuzioni dele-gate alle regioni suLla stessa materia ed ilpredetrto uffioio ~egale, COiIl:i1iOlÛa18 novem-bre 1980 n. 25587 predsava che J'articolo 82del citato deoreto n. 616 del 1977, per defi-nire l'ambÏJto della delega in 'IT'.ateria dIÍ pro-tezione delle beHezze naturali, a'l'11:ÍColala ["e-lativa funzione nei tre momenti del'l'indivti-duaZ'i>one,de~lla1:uleb e de:1l'a.pplicazd:oG1edel-le sanzioni, per cui la delega abbraccia latotaI.ità delle attribuziani ammims'trative.

    Chial1Í:to così che ana regione Campaniaoompete 'anche 1'attività sanzionaJtoria e quin-

  • VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22544 ~

    Il MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    di, J'eseouziane del provvedimento di demo-lizione, nessun altro œtacolo 'Si dovrebbefrapporre ali'eseroiziodella tutella .del paesag~gio da parte della regione, ed in questo sen-so 111Ministero dei beni culturali vigilerà sti-molando la regione aJd.'esercizio delle sueesclusive funzioni sanziooatorie.

    Questo per quanto concerne i~ problemaspecifico sollevato dall'interrogaziooe deglionorevoli colleghi Fermariello e Di Manina.

    Colgo l'occasione per aggiungere che Jequestioni inerenti !'interpretazione dell'arti~colo 82 del decreto n. 616 ~ chiarite con lacitata nota dell'AvvocatUTa generale delloSt~to de¡} 18 nOV1embœ 1980 ~ ha1J1mo costi-

    tuito oggetto di una ,recente circolare del mi~nistro Scotti ai nostri soprintendenti (in-viata per 'conoscenza ai presidenti delle giun-te delle regioni a statuto upd1nario), nellaquale si damJl1JOultel1Ìol1i direttive, « a;l fille di

    rendere'i'l piÙ pos>sibHe piroficuo l'eserciziodelle residue competenze statali» e sopraJt:-tutto 'di stabilire una piattaforma di collabo~razione con lIe'regioni, nel rispetto ovviamen~te della loro autonomi'a,.per il raggiUingimoo-to delle comunIi finalità in materia di sa!lva~guardia dei bend ambientaili.

    FER M A R I E L L O. Domando di par-lare.

    P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

    FER M A.R I E.L L O. .Onorevole Sotto-segretaTio, la sua risrpootaè intaressanre. Lastoria di « Fuanti » che noi conosciamo tuttimolto bene è stata una storia sciagurata: èdurata 14 anni, come sappiamo, dal 1968 al1982, ed è stata una storia di prevaricazionie di imbrogli; ed ecco perchè dico che la suarisposta è incoraggiante. In effetti, « l'opera-zione Fuenti » iniziò quando la soprintenden-za Jai me)l]1umemi ,di Sa!~eI1I1o,attraverso [Il

    .

    suo catastrofÌ'co soprintendente ddJ' epocae attraverso la nota delibera del comune diViÏ:etri, autorizzò >LaTISPA la costmire un'atI- :bergo. Poi ci fu la successiva resipisceTI.zadrel~la soprintendenza che ritirò il nullaosta edel ,sijlJJdacodl Vd.etri che amJnUJlŒòWaJ.Ïœnza.Sì accertò inoltre che la costruzione, già in

    atto, era tra J'aJ.t~o difforme daMa stessa li~cenza a suo tempo data .alllaTISP A.

    Intervenne a questo .punto La delibera de:!oomune di V~le1ridi demoliJre e l'allora asses-sore al}l'urbanistica .da!lla regi'one Campania,il collega CiriHo, approvò tale delibera.

    SiI sviluppò poi UIIlapolemica .mO\1tocom-pl:essl8;,e 11é\de1ihwa fu msabbiJa!ta daù1a slte'S~sa giunta regionale questa volta presiedutada Œrillo. A questo punto iJn!teTV'elI1lI1epo-s:i'tiv'aIIIl'eŒl!teil Mimsroro dei beni oLJIlturali,stimolando la regione ad perMe in difesadel paesaggio.

    La TISPA frattanto aveva fatto ricorso alTAR cont'ro il comUlIle che come si è detto,aveva annullato lIa licenza. Il TAR, attravelJ:1socinque interventi di magi1Si1:!ratiamministra~t:iVJi come 0Illche WagiustiziLq 0'1'd:1nar.:ia,aJttm-verso cinque magistratJi deHa magi:straturaordinar.Ìia, dette Œ.g¡~o'TIieaJIŒa TISP A SCO\l1-figgendo tutti quelli 'Ohe si erano battuti indifesa dcHa legge.

    Lanegi'Ü!l1Je,che laVlrobbedlOVlu1:ofare ricor-so avverso la decisione del TAR, iIlon lo fece.Per fortuna ~l 'lli'corso fu fatto dail MilŒi'strodei beni cul,turali che in quel momento af-f:armò laprorpl1ia :Ï!11:iz:Ïiat:ÏfViaOJutOlI1omacheben pres1:o si il'iV'ellòdeCÌ'Sliva.

    Il Consiglio di Stato infatti aocoliSe il ri-C01'SO,confermando la validità deil:la deci~sione del comune di annu1}lMe la licenza.

    Sicchè a .questo pUlllto Ja cOlStruziane di({Fuenti)} è senza Hoonza edilizia, senza li-cenza di abitabiHtà e senza licenza aJlhe:r:ghìe~ra. Pertanto è assolutamente iHegittima.

    Ora la que'&tione che si pone, œ1lUistreSot~tosegretario, è la seguente: che cosa devefare 11oomUl!le di V:ietl1i.sulmare? Deve ac-quisi're l'edificio o deve demalirlo,come sem-bra invitare a fare il Ministero dei beni cul~turaili, affidando a11a regione questa res:pQ[l-sabilità?

    Vorrei evitare una nuova, hmga peroitadi tempo per una rapida decisione sul desti-no di {{ Fuenti » che fr:attanto i terremotat1della zona salernitana hanno occupato co-,strmgoooo ddmirnstro Zamberletti a pagare,non so a chi, la retta.

    Ci dicono che ora i ereditari sono in fer-mento e che la Banca nazionale del Javo!rO,che ha prestato per conto delda Cassa 850 mi-

  • Senato della Repubblica ~ 22545 ~ VIII Legislatut'a

    428a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 11 MAGGIO 1982

    lioni alla TISPA al 2 per cento (tra ~'a1trosarebbe Ïinteressante aipriirc qui un capitolIoche ci porterebbe molto JontalDo cilrca Je vieche percorono certi crediti), ha inJiziato laprocedura per la vendita a.l!l'asta de:1:l'edifi~cio. A questo punto che cosa avver.rà? È chia~ra ohe ogni decisione deve eSlsere aSSUl1:tain sede regionale; probabilmente però occor-rerà un'iniziativa del Ministero per trovared'intesa con la 'regione Campania, una ade-guata soluzione al problema. È da decideres~ demolirre o acquisire l'edificio. Se parteci~pare o no, aH'asta. Ma per conto di chi? Del-l'università di Salerno per fame 'l1IIla« oasadeùllo studeIJ1Ite»?

    O s~ pensa di fame una casa di 'riposo edi lavoro per anziani o per bambini? Il pro-bierna, come sd vede, è serio. Pirobahiilmen-te nen è giusto ,sprecare 1.'1'PUbblico denarodistruggendo oltre che l'ambiente anche lacostruzione. Ma questa mia opinione- va ri~scontrata, verificandola con gili interes'Sati.Occorrerà poi muoverei di conseguenza perrealizzaJre le deci'sioni che I&iassumeranno.

    Ringrazio per le cose de1:rteche de[luncia~no un orÜmtamento, secondo me giusto, délMinistero, che pregherei p.erò di intervel1iÌrese non si vuole che tutto deoada lIlelH'abban~dono o ne1l'imbroglio.

    P R E S I D E N T E. Passiamo allosvoLgimento dell'interrogazione 3 -00711 re-lat1iva alla 'Situazione della mna archeologicadi Paestum. Se ne dia Lettura.

    COLOMBO VITTORINO (V)),segretario:

    FERMARIELLO, DI MARINO. ~ Al Mi~nistro dei beni culturali e ambientali. ~ Persapere quali chiare posizioni e ferme ini-ziative intenda assumere per stroncare ilbarbaro assalto della speculazione ediliziacontro la zona archeologica di Paestum, cherappresenta un'altissima ed insostituibiletestimonianza dell'arte e della storia uma-na, accogliendo così, finalmente, le ricmestedella parte più sensibile della popolazioneche si batte anche per dotare il comune de~gli strumenti urbanistici necessari e di qua-

    lifieati servizi che ne assicurino un realeduratlll:O sviluppo.

    (3 - 00711)

    P R E S I D E N T E. lil Governo ha fa~coltà di rispondere a questa interrogazione.

    M E Z Z A P E S A, sottosegretario diStato per i beni culturali e ambientali. Ilcomitato di settore per i beni ,aœheologiciha esaminato la situazione relativa allI'anticaPaes'tum e ha analizzato ~ prCfVlÏosoprail'lruo-go ~ j complessi problemi attualmente esi~

    stenti e che rendono necessario il'immediatointervento dei competenti organi stata1i.

    Paralle/lamente all'attività del comitato disettore, H competente ufficio centrale del no~stro Ministero ha pTovveduto ad individuaTei settori di intervento come sono oggi possi-bili in relazione a}la vigente normativa e aHedi'sponibiLità finanziarie.

    ALlo stato aHuale questa amministrazionesta perfezionando i risul,tati dell"indagioneoonosdtiva sulla srtua2JÍone di' fat1:o esdsteni/:enella zona di interesse archeologico, al mnedi approntare un progetto di paJ1COarcheolo~gico adeguato aHa consistenza dei ritrova-menti.

    Detta indagione, che è tesa ,alI'individÜazlÌo~ne degli abusi ed alloro perseguimento at-traverso la scelta delle ,sanzioni da adottare,dovrà costituire ila base per la successiva ri-chiesta aLla regione Campania ed al comunedi Oapaccio di strumenti urbanis1:ici tali daconsentire H eoesdistere sia deLle inevitab:iJ:iesigenze di svHuppo ,sia deLle esigenze di tu~te/la dell'eccezionale patrimonio culturaJe c0-stituito daHa zona in argomento.

    Si fa presente infine che questa ammini-strazione ha ~à predisposto un piano diesproprio da attuare per fasi successive~ alfine di porre in essere la proceduTa espro-priativa per i terreni compresi nella area ar-chealogica di Paestum.

    Detto piano di eSlpropI1Ïonon ha aVlUtofi-nora completa attuazione in quanto un accu-rato esame deLla dœumenta~ione mnviata dal-la soprintendenza archeologica di Salernoha evidenziato la presenza di numerosi esem-pi di edilizia ~ dnsistenti su terreni oggettodi es

  • Senato della Repubblica ~ 22546 ~ V I I I Legislatura

    Il MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    ge 5 marzo 1957, n. 220. Sulla base di quantoemerso sono stati posti in essere gli opportu-ni accertamenti, tuttora iln corso, al fine diindividuare l'esaHa delimitazione deHe areeda acquisire mediante esproprio.

    Si sono 1noltre cO'municate aLla regioneCampania le iniziative adottate al riguardoper la tutela archeo:logica della località iŒJJte~ressata e le misure sanÚonatarie a normadella Œegge10 giugno 1939, n. 1089, anche inrelazione aMa legge n. 220 precedentementedtata. Comunque dell"1:ntera questione è 'sta-ta linvestita l'autorità giudiziaria. L'attenzio~ne deHa procura deLla Repubblica di Salernosi è articolata nd sequestro di vutte le prati-che di concessioni ed~lizie dal 1970 mno adoggi presso ill comune di Capacoio, per l'esa-me di eventuaJ¡i irregolarità.

    Tale intervento, rivolto all'intero territo-rio comunale e non solo alla ZJonadi Paest'llm,ha svolto una funzione deterlrente nei con-fronti di nuovi tentativi di abusivilsmo. Lasoprintendenza competente collabora attiva.mente con la procura del~a Repubblica ed hasporto un elevatissimo numero di denunceper violazione deLla legge 5 marzo 1957, [lU-mero 220, che prevede una fascia di rispettoaHoma a Paestum, con il divieto assoiluto diedificabilità.

    FER M A R I E L L O. Domando diparlare.

    P R E S I D E N T E. Ne ha facohà.

    FER M A R I E L L O. Onorevole Mez-zapesa, questa orÌ'sposta mi lrusda un po' piùperplesso rispetto all'rultŒ, e dico suMto i,lperchè. Come sappiamo, Paestum costituisceuna sequenza storica di particolare impor-tanza. Si è passati da un insediamento neo-litico, a un insediamento greco, tra il YI e ilYII secolo. Sono poi arrivati i lucani e i ro-mani. Siamo quindi di fmnte a un insieme diavvenimenti che ci consente una indaginestorica di primaria importanza. n fatto chea Paestum ¡Je oase vadano come vanno cipreoccupa molto.

    PratlÎtcamente Paestum è :rimasta tuteI'atafino al secolo 'SCDrso,perchè l'impaludamen-to del Sele aveva coperto quella zona. Nel se-

    cO'lo scorso sono comirnciati gli sca'¥i e insie-me ad essi sono comindate a sorgere le pri-me case. Yi è stato infine l'russailto delll'abusi-vismo e in questa ultima fase, Paestum ohecome abbiamo vilsta, Tappresenta un model-lo unico, è rimasta abbandonata e indifesa,con le conseguenze che sruppiamo.

    Sono d'accordo con Jei che oCOO'rreorganiz-zare una «opera:lJione PaeS"DUim}),che c:i:oèoccorre lavorare per creare ,Hpocco archeo-logico di Paestum; e sono anche d'accordoche l'utile indagine in corso può dwrCÎ unaconfigurazione preoisa deLla situaziOlIle. Tuttoquesto va bene e va fatto, però c'è la impe\l-lente necessità di dare risposte se non sivuole che ¡la sit11'azi'OIIlediventi anco'ra piùgrave. Tutti i problemi sono inf.atti ancoraaperti. L'abusivismo è ancora una realtàdrammatica senza che il comune di Capaccioe forse anche la magis tiratura reagisoano perfaTe rispettare la legge.

    Per l'al1tiquarium, bisogna intervenire conuna certa sollecitudine, perchè sono in attoprocessi di decadimento. Gli a:fìfreschi s'Onoaggrediti da!Ll'umidità. Y,i SOlIlOproblemi dicustodia, molto acuti,speciallmente nell1a sta-gione estiva. Per gli esprapri, ocoorre soilled-tare, onorevole Mezzapesa, rAvvolCatura deLloStato perchè si continua ad intervenire in ri-tardo e si pregiudicano le situazioni.

    C'è poi il problema del piano 'regol'atoregeneralle del comune ,di Capacdo, che lei hagiustamente ricordato; per l'adozione delpiano regolato:re è 'importrunte che si facoiasubito una conferenza presso ill comune, in-vitando la soprintendenza e le altre forze in-teressate per assumere responsabili e defi-nitiVli decisioni.

    Siccome tali questioni affidate come sonoal comune di Capaccio e a!lla Tegione campa-na possono risolversi nDn positivamente, sa-rebbe bene che, nel qUJadro della 'realizzazio-ne degli itineTairi 'per la Magna Grecia, il Mi-nistero adottasse un'irniÚativa di coordina-mento e di impulso che assicuri la tutela ela valorÎzzazione di P.aestum che, tra l'altro,costituisce una eccezionale risorsa per losvilluppo di quelila zona.

    P R E S I D E N T E. Passiamo allIa s'V'Ol-gimento dell'interrogazione 3 -01383 relativa

  • Senato della Repubblica ~ 22547 ~ VIII Legislatura

    428a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 11 MAGGIO 1982

    al deterioramento deUa chiesa di San Loren-zo in Lucina di Roma. Se ne dia lettura.

    c O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

    SAPORITO. ~ Al Ministro dei beni cul-turali e ambientaTi. ~ Per conoscere:

    quali urgenti provvedimenti si intendo-no adottare per evitare l'ulteriore deteriora-mento della storica cappella del BernininelJa chiesa di San Lorenzo in Lucina diRoma, minacciata da pericolose lesioni do-vute ad anni di infiltrazioni d'acqua, e ciòanche per venire incontro all'appello lan-ciato dal parroco dell'antica chiesa alle ac-cademie archeologiche ed alle fondazioniculturali di tutto il mondo per sollecitarefondi necessari per i lavori urgenti di re-stauro;

    l'orientamento del Ministro in ordinealla possibilità, prospettata dalla stampa, difinanziare gli interventi sollecitati sul fondostraordinario di lire 180 miliardi recente-mente approvato dal Parlamento per la tu-tela e la protezione del patrimonio archeo-logico ed artistico di Roma.

    (3 - 01383)

    P R E S I D E N T E. n Govel1llOha fa-coltà di rispondere all'iillterrogazjone.

    M E Z Z A P E S A, sottosegretario di Sta-to per i beni culturali e ambientali. SignorPresidente, i' onorevole inte~rog.ante mi con-sentirà di vare un brevi'ssimo excursus stori-co artistico su questa chiesa richiamata nel-!'interrogazione per dimostrare l'importan-za e l'attuallità de1nntervento.

    In data 26 marz;o 1981 è stalto effettuatoun 'Sopralluogo nella chiesa di San Lorenzoin Lucina dalla soprintendenza archeologicadi Roma competente per territorio. La chiesaè ricordata per la pdma volta con lÌIlTitulusLucinae nel 366. Sviiluppatasi come luogo dioult'O pubblico, probabiilmente da una pre-cedente ecclesia domestica, fu tmsforrnf\Jtada SeI'gio III (432-440), che ottene da Vailen-tiniano III il permesso di inglobare partedell'area 'Occupata daH'Horologium Augusti.Insiste quindi su precedenti strutture !roma-

    ne dello e del 20 secolo dop'O Cristo. Fu ogget-to di restauri e donazioni da parte dei papidei secoli VII-IX.

    Soggetta a frequenti inondazioni del Te-vere, ebbe un restauro completo agli ¡inizi deil.secolo II da parte di Pasqmcle II e ¡restaurinel secolo XV.

    Il livello attuale del pavimento, eseguitone11734, fu raggiunto con i restauri de11596-1598, che comportarono un dnnalzamento dimetri 1,60 circa con la costruzione di volte abotte che divilsero ,la cripta sottostante lanavata deHa chiesa in quattro campate.

    .Mla metà dd secolo XVII furooo sistematele attuale cappelle lateraB e probabilmentecostruiti i muri di chiusura delLe campatesottostanti per la creazione deHe tombe difamiglia, tuttora esi'stenti, cui 'si accede daboto1e nel pavimento deLle cappeLle.

    NeU'area absidale è tuttora pratkabirle unacripta, rÌJsalente ai rifacimenti medievali, do-ve sono Viisibili le fondazioni del muro absi-dale che inglobano in una dsega, ora 'ad unlivello leggermente sopraelevato rispetto alpiano di calpestio attuaile, frammenti di co-lonne e altri elementi aJrcrntettanici di etàclassica.

    Gli ambienti sotterranei, la CJ:1iptasottol'abside e qU'eno sotto la navata, le cui mu-ratUlI'e insistono su strutture precedenti, so-no ora inteI1rati per uno sp es'sore non valu-tabile eSaJttamente, ma certo supeI1iore a me-tri 1-1,50. Il riempimento, dovuto in largaparte aLle successive ,inondazioni, è cos>tHuitoda terriccio al'g~lloso assai umido, in cui :so-no inglobate numerosissime ossa umane 1nordine confuso e p:rive di connes>sione, da at-attrihuirsi alle sepaltu:re, successivamentesconvolte, praticate in quest'area a partiredai secoli VI e XVII; si notano 'Pure numero-se bare in parte intatte con ÌJscrizioni datateal secolo XIX.

    La presenza di un pozzo a metà drca del-la navata della chiesa, att:nihuibi:le al perio-do mediova1e, a tutt'oggi attivo, suggerisce lapresenza di falde a:limenta'te da acque :sot,ter-ranee, che giustificano l'alto glTado di umidi-tà deH'ambiente.

    L'iniziativa con la qUalle ,n 'PaIT'J1OCOdellachiesa in questione, aŒ1zkhèrichiede H nulla-osta e l'ausilio delle competenti soprinten-

  • VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22548 ~

    Il MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA. - RESOCONTO STENOGRAFICO

    denze, ha proceduto direttamente all'apertu-ra di botole della pavimentazione, calandosinei sotterranei della chiesa e ispezionandoda solo la situazione, è attualmente sotto ilcontrollo delle soprintendenze.

    La sopraintendenza archeologica ha dun-que preso visione deJJlo stato dei luoghi nelcorso' dei soprnHuoghi e na preso contatticon la soprintendenza dei beni ambientali earchitettonioi del Lazio, onde pateII' procede-re, nel corso dei 'lavori preparatori, ai restau-ri, ailla esecuzione di saggi che consentano distilare TIn concreto programma di intervento.Si fa presente che l'Horologium Augusti è daqualche 'anno oggetto di'scavi, candotti dal-l'Istituto archeologico geI1manico, che hannogià portato a notevoli risultata. scientifici.

    Sarà cura dell'amministrazione' del Mini-stero dei beni CU!lmI1aJiinserire ,tra :i propriprogrammi, neH'.ambito ,deMa:legge n. 92, del23 marzo 1981, tutti quei. lavori che Siiriter-ranno neœsrsal1i per una conoscenza appro~fondita della storia edilizia e detta topogra-fia antica de}l'area 'sottostante e circostantela ohiesa di San Lorenzo in Lucina; dal cantosuo, anche la soprintendenza. dei beni am-bientaLi e architettonici del Lazio ha !inse-rito i lavori nel proprio programmi di restau-ri. l'll attesa deH'eventuaie finooziamento siè già concordata con ,japaTrOCCO quadche li-mitata opera ,provvisionade quade l'aperturacostante della botola antistante la cappeUaberniniana e la rimozione delle la&tre di chiu-sura deltle bocche di lupo presenti nel pmti-cato.

    S A P O R I T O. Domando di parJare.

    P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

    S A P O R I T O. Il Sottosegreúario è sta-to moho preciso, puntuale, ooche nea1'impe-gila che come Governo ha voluto dichiararedi poter assumere su quest'argomento. Ora,per chi, aJldi ,là delle parrole e deil,lecitazionistoriche, nOln conoscere il problema, devoprecisare che si tratta de1la chiesa di SanLorenzo in Lucina, ,si t-ratta del centro di Ro-ma, si tratta di un'opera d.elia vecchia basi-lica.. paileocristiana ohe può divoo.tare.,¡} sim-bolo della 'situazione artis1Jica e archeologj.ca

    della nostra Roma, -soprattutto del centro.Nan è con piacere che lil sottoscritto e al-

    tTi colleghi di tanto in tanto sono costrettia interveni:re per richiamare l'atten:z¡ione del-l'amministrazione, ,sia locaile che statale, suiguasti, sui danni, suilllenecessità di !Ìnterventidi urgenza. Ora, in questo caso, diœi che c'èuna pia colpa del nuovo parroco che, sem~aoonoscere nè leggi, lI1'èregalamenti, ma sapen-do di storia, soende giù nei sotterranei e sco-pre guasti enormi, ma scopre anche delle iI'Ïc-chezze enormi, dei beni in sfacelo e ancheinsign.i capO'lavori in abbandono e in disfaci-mento. Quindi una pia colpa perchè in qU'e-sta modo ha potuto ricMamare fattenzionesu un processo di disfacimento che potevaavere de1le conseguenze graVirssime, sop-rat-tutto perchè ormai la zona della chiesa rela-tiva alla cosiddetta cappella ,ded.Bernini, che èpoi ,la oappel1la Fonseca, cos1trotta daHa par-te del quadrante di Augusto, è queMa che vaincontro a maggiori pel1icoli.

    Quindi io ringrazio il Sottosegretario per}',impegno (perchè poi questo è uno degl'i og-getti deH'interrogazione) ad inoludere i la-vori di intervento nei programmi specialiprevisti appunto dall'la !legge n. 92 ,dal 1981;e 10 ringrazio anche perchè mi pare si ¡pre-veda (o perlomeno 'si prospetta n~la Tlis'po-sta che dava) anche l'intervento di altri uffici,se ho capito bene, oltre quello della soprin-tendenza competente per la 'Specifica mate-ria; il che è positivo perchè consente di fareuna serie coordinate di intervell1.ti, che a\1tri-menti vimarrebbero settorializzati, ma chepotendo eSlSere indi.rizzati ad un unico obiet-tivo, po&sono avere appunta ,dei J:1i'Sultatipiùimmediati. E pokhè queste cose succedonospesso a Roma ora, in San LorenZJo in Lucina,~¡j.trevolte a piazza VittOI1Ïa,altre volte i\lì M-tri monumenti, vorrei ricordare al Sottose-gretario, già component~. della Commiis\sio~ne istruÛone di questo ramo del Parlamen-to, che ci furono perplessità da parte di chipada, ma anche da parte di al:tr:icolrleghi, dr-ca il mantenimento dei tempi previsti per

  • Senato della Repubblica ~ 22549 ~ VII! Legislatura

    428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 MAGGIO 1982

    questo ramo del Parlamento ,sullo stato di at~tuazione e di def.inizione degH intelrVenti pre~visti dalla legge speciale, per dare cootezzanon soltanto al Parlamento, ma anche a tut~ti i cittadini di Roma dei programmi già stu~diati e dei programmi attuati. La preoccupa~zione, infatti, onmevole Sottosegretario, èancora quella di una volta, cioè che non èsufficiente intervenire con la struttura esi~stente dell'attuale soprintendenza archeolo~gica di Roma, in cui vi è a disposizione per~sona:le qualificato, ma pur sempre scarso einoltre ~ senza tuttavia vo~er fare della po~lemica ~ a causa ddla distrazione dell'entelocale in questa materia, s.pesso interessatoa forme artistiche, ma di tono dive:rso daquello del quale stiamo paI1lando.

    Noi temiamo che quella legge, che pureaveva degli 'Obiettivi ben precisiÍ e delle sca~denze ben determinate, non possa raggiunge~re tali obiettivi, nè mantenere i tempi che pu-re 'erano stati promessi. Quindi credo cheaprire una riflessione ,di questo ramo delParlamento suLlo stato di attuazione dellalegge speciale interessi non soltanto i parla~mentari di Roma, ma tutto il paese.

    P R E S I D E N T E. Passiamo allo svol~gimento dell'interrogazione 3 ~ 01386, sul~l'area archeologica di Paestum. Se ne dia let~tura.

    C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

    MANENTE COMUNALE.~ Al Ministro deibeni culturali e ambientali. ~ Premesso:

    che l'area archeologica di Paestum rap-presenta nel suo complesso una testimonian~za rara delle civiltà che si sono realizzate nel-l'epoca antica, dalla greca, alla lucana ed allaromana;

    che in questi ultimi anni, a causa anchedi passaggi di competenza dallo Stato allaRegione Campania, la trascuratezza dei luo-ghi sta div~nendo addirittura un richianloquasi pari alla maestosità dei templi con ilcrescere di erbacce all'interno della città an-tica e con il deposito di rifiuti lungo le mu-ra che circondano l'area archeologica;

    che la circolazione di mezzi pesanti pro-duce vibrazioni al tempio di Cerere con con-seguenze incalcolabili per la conservazionedel monumento prezioso;

    che la manutenzione dell'area archeolo-gica è pressochè inesistente per mancanzadi idonee provvidenze finanziarie;

    che manca da dieci anni una guida au~torizzata ad indicare i reperti archeologici;

    che nel corso dell'affluenza dei turistinel periodo primaverile-estivo~autunnalemanca la vigilanza di tutela dei beni dellepersone;

    che si potrebbe ovviare alla pesante pra-tica burocratica dell'elenco nominativo gui-dato dei visitatori, bastando l'indicazione nu-merica sotto la responsabilità del richieden-te, e ciò per favorire il turismo nazionale estraniero;

    che si potrebbe adeguare l'età degli ita-liani a quella degli stranieri (anni 18) per lagratuità dell'ingresso nell'area archeologica,

    l'interrogante chiede di conoscerequali sono gli interventi ed i provvedimentiopportuni che il Ministero intende adotta~re per conseguire l'eliminazione di quantosopra e per ridare nuovo impulso all'areaarcheologica di Paestum.

    (3 ~ 01386)

    P R E S I D E N T E. Il Governo ha facol~tà di rispondere a questa interrogazione.

    M E Z Z A P E S A, sottosegretario diStato per i beni culturali e ambientali. Si-gnor Presidente, onorevoli coUeghi, devo,a proposito dell'interrogazione del senatoreManente Comunale, per quanto riguarda lasalvaguaI"dia e la tutela della zona archeo-logica di Paestum, aggiungere alcune cose giàriferite nelle Ì'Ilterrogazioni precedenti sul-lo stesso tema.

    La nostra amministrazione, alla quale com~pete da sola, senza interventi della œgionaCampania, la tutela della zona archeologicadi Paestum e la sua manutenzione, si occupadel problema, richiamato nell'interrogazio-ne, del diserbo, malgrado le obiettive difficol-tà finanziarie, che nascono dal fatto che talilavori gravano sull'unico capitolo di spesamanutenzione e restaUlI'o (capitolo 2038), già

  • VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22550 ~

    11 MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    insufficiente purtroppo peT interventi conSell"-vativi. Ciò nonostante, s,i è dusciti ad avviareun programma di dis'erbo chimico, oltre chemanuale; il primo nelle zorne meno frequen-tate dal pubblico, per ovvi motivi, mentre peril secondo si impegnano tutti gH operai dicui l'amministrazione dispone a Paestum,assunti con la Jegge n. 285 del 1977 peT i[ re-sto deH'area archeologica, daaldo anche laprecedenza a tali lavori rispetto ¡a1ll0'Scavodelle necropoli ed rulrelativo reSltauro dei ru-deri della città antica.

    Le .operazioni di taglio deLle eJ:1be'SOInoan-che iniziate con notevole antioipo J:1is'Pettoagli anni precedenti, ma, al di dà di quelliche possono essere i lJ:'isuJltatiimmediati, Ti-suJItati definitivi e stabrli ¡potranno Taggiun-gersi con il programma avviato, che richiedela ripetizione dei trattamenti ad intervaHicrescenti.

    La circolazione dei mezzi pesanti neHastrada vicino ai templi, come pure una velo-cità superiore ai 30 chilometri orari e la di-scarica dei rifiuti lungo le mura, sono vieta-te attualmente da apposite ordinanze comu~nali, il cui rispetto è oggetto di periodicisolleciti fatti al comune dalla soprintenden-za archeologica di Salerno.

    In proposito, comunque, si è avuto reoen-temente un incontTo con Ï!lsindaco di Capac-cio, neJ corso del quale sono stati presi tral'ahro accordi per il ritiro deLla spazzaturadagli scavi di Paestum e per la manutenzio-ne de'Ne mura di cin1:a, che saraoma curati danoi in coHaborazione con il comune.

    Quanto al problema del,le guide turistiche,si ,comunica che è srtato già espletato ill rela-tivo concor&o da parte del competenrte enteper il turismo e si fa presente che lillMiniste-ro dei beni oulturali ha la facoltà di provve-dere all'informazione del pubblico solo at-traverso un servizio di operatori didattioi,per quelle scuole che ne facciano richiesta.A tale 'scopo, vengono inviÌate 'lettere circOlla-ri a tutte ,le scuole medi'e deMa prOVlÌ!D!oia,se-condo un programma che, iniziato ne!Ll'annoscolastÌJco 1979-1980 per poche scuole, si èandato progressivamente sviluppando e am-pliando.

    Per quanto riguarda b vigidanza dei bendpersonali dei VÌ'sitatori o i problemi di ac~

    cesso gratuito, questa ammims1:lrazione si at-tiene (e non può fare diveJ1samente) alle Tego-lamentazioni vdgentli su scala nazionale.

    Œrca ,la «pesante pratica burocratica del-l'elenco nominativo dei vis~tatOTi» si infor~ma che questi entrano dopo aver pagato illbi-gHetto senza altra formalità. A,i gruppi chehanno diJ:1Ïttoal Hbero ingresso, e cioè ai s01igruppi di scolruri, vengono consegnati i bi-glietti gratuiti corr:iJspondenti al numero del-le persone, secondo le indicazioni deœ,inse~gnante accompagnatore, ,al quale ,si chiedesoltanto l'esibimone di un documento di iden-tità e !la relativa autorizzazione dell presideo del direttore didattico.

    Elenchi nominativi di studenti non ven-gono più richiesto a nessuna da anni, afI1Ichese si è avuto modo di constatare che mal in-formati impiegati di segre1:eria di qualchesouOlla del territorio nazionale conrtinuano aprepararli ma spontaneamente.

    Si oomunica, infine, che 'Per effetto deldalegge n. 502 del 23 luglio 1980

    I ,J'ingreslSo gra~uuito ai manumenti, musei, gallerie e scavi diantichità deLlo Stato «è 'sempre consentitoai dttadini 1taHani che non abbiano compiu-to il ventesimo anno di età a che 'abbiano su-perato il sessantesimo ».

    M A N E N T E C O M U N A L E. Do-manda di parlare.

    P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

    MANENTE COMUNALE. On'O-revoIe Presidente, onorevole Sottosegreta-rio, la rÌ

  • VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22551 ~

    Il MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

    va salvaguardato anche con gli inteTVenti del-le autorità locali.

    La risposlta del Governo, con le puntua-lizzazioni fornite che evidentemente sono di-venute positive nel periodo deHo ,svolgimen-to della lunga istruttoria de11'inte!flrogazione,mi fanno dichiarare piena soddisfazione peri risultati cons'eguiti, che certamente servi-ranno nel presente e nel futuro a renderepiù efficiente la salvaguar.dia dell'incommen-surabile patrimonio che è visita:to da turistiprovenienti da og111Ïparte del mondo.

    P R E S I D E N T E. Si dia ma letturadell'interpellanza 2 -00437 e deLl'interroga-zione 3 - 01778 sulI'em1ttente televisiva Tele-montecaI1lo, che saranno svoJte congiunta-mente.

    C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario:

    SPADACCIA, STANZANI GREDIN!. ~ AlMinistro delle poste e delle telecomunicazio-ni. ~ Per sapere:

    1) se risponde a verità la notizia distampa secondo la quale il Ministro avrebbedato il via alla conclusione delle trattativefra la RAI e « Telemontecarlo »;

    2) in caso di risposta affermativa, comesi concilia l'autorizzazione del Ministro conil precedente invito dallo stesso rivolto allaRAI di sospendere le trattative per «Tele-montecarlo» e, soprattutto, con le normeprecise della convenzione fra lo Stato e lasocietà concessionaria (oltre che della leggedi riforma) che impediscono, al di là di ognipossibile dubbio, la conclusione di tale ille-gittima operazione.

    (2 - 00437)

    SPADACCIA, STANZANI, GREDIN!. ~Al Ministro delle poste e delle telecomunica-zioni. ~ Premesso:

    che gli articoli 38, 39 e 40 della leggè14 aprile 1975, n. 103, in materia « degli im-pianti ripetitori via etere privati dei pro-grammi sonori e televisivi esteri e naziona-li », dispongono che detti impianti «sonodisattivati e sequestrati in via amministra-tiva con provvedimento del Ministro per le

    poste e telecomunicazioni» per inadempi-mento all'obbligo « di eliminare dai program-mi esteri tutte le parti aventi, sotto qual-siasi forma, carattere pubblicitario »;

    che da tempo risulterebbero in funzio-ne numerosi ripetitori a vantaggio delI'emit.tente straniera « Telemontecarlo» installatisul territorio nazionale e che è noto che leemissioni di «Telemontecarlo» diffondonosu gran parte del territorio nazionale inces-santi programmi pubblicitari;

    che il problema è stato sollevato datempo anche in sede di Commissione par-lamentare di vigilanza sui servizi radiotele.visivi, in un « promemoria» della Commis-sione in cui si legge: « emerge il caso scot-tante dello stato di illegalità delle emittentitelevisive straniere che trasmettono pro-grammi pubblicitari, nei confronti delle qua-li non risultano effettuati interventi da par-te del Ministero delle poste e telecomunica-zioni »,

    gli interroganti chiedono di ,conoscere:se il Ministro sia a conoscenza dell' esi-

    stenza di ripetitori sul territorio nazionalein uso da parte di « Telemontecarlo »;

    se tali ripetitori siano o meno stati au-torizzati;

    se il Ministro abbia già posto in essereo intenda porre in essere al più presto:a) la revoca delle autorizzazioni eventual-mente concesse; b) l'ordine di sequestro esuggelIamento dei ripetitori in questione aisensi della legge 14 aprile 1975, n. 103.

    (3 - 01778)

    s P A D A C C I A. Domando di parJare.

    P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

    S P A D A C C I A. La ringrazio, signorPresidente, anche se ho timore che la dspo-sta a questa interpellanza avvenga con qual-che ritaI1do rispetto al problema che essaponeva.

    La risposta all'interpellanza e all'interro-gazione che è connessa e che ho presentatoassieme al collega Stanzani Ghedini, vieneresa dinanzi al Parlamento in un momento incui ormai oiò che 1'interpellanza denunciavaè già stato consumato.

  • VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22552 ~

    11 MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    Non vorrei dire che si ohiude la stallaquando i buoi sono fuggiti; i buoi non sonofuggiti, stanno nel parco buoi della RAI diviale Mazzini, mi sembra con il beneplacitoe l'avallo del ministro delle poste e delle te~lecomunicazioni Gaspari.

    Certo ill caso è singolare: noi abbiamo ap-preso da un giornaJIe che 11ministro Gaspa-ri avrebbe deciso di I1it:Ï:rarel'invito, che ciera stato comunicato da:11o stes'so Gaspariqui al Senato, alla RAI di sospendere le trat-tativ,e per Telemontecarlo. RJitirato quell'in-vito, le trattative si sarebbero cono1use e si5arebbero conoluse ,con la conseguenza natu-rale e inevitabile che Ja RAI è diventata com-proprietaria di Teleroontecwlo. Ma intantoè singolaJre che un Ministro prima inviti laRAI a ,sospendere le trattative per Te¡}emon-tecarlo e poi, subito dopo aver annunciato inParlamento l'invito a sospendere, ritorni sul-la sua decisione, quando evidentemente tan-to poco la RAI aveva accettato que1l'dnvito asospendere, che le trattative erano andateavanti e la conclusione era già pronta e an-dava soltanto sottoscritta. Perchè è singola-re? Perchè delcle due :l'una: o aveva !ragioneil Ministro quando invitava a sospendere etorto quando ha ]1itirato l'invita che avevarivolto alla RAI, o viceversa. Non è possi-bile che aves'se ragione tutte e due le volte.

    Questo è un primo aspetto de11a singola-rità di questa vicenda. I giur1sti dicevanoche però c'è un rapporto sottostante. Qud ilrapporto sottostante è davvero ancora PŒÙsingolare. Noi abbiamo, 'in seguito mmai auna nota sentenza della Corte costituziornale,una RAI servizio pubblico, e non più mono~polio pubblico; e in seguito a queLla sentenzae ad una legge dello Stato abbiamo disegna-to un rapporto tra RAI servizio pubblico eun sistema diffuso, plumlistico di emittenzaprivata, di radiotelevisioni private.

    Mi sono rUetto la convenzione in base allaquale lo Stato affida alla RAI, attraverso ilregime deHa concessione, :iJlcompito di eSp'le~tare questa funzione di serviziû pubblico. Misono letto, rHetto la legge di 11i.formae ques'tastrana, non saprei bene come defin1nla, ope-razione commerciale radiotelevisiva su Tele~mantecado mi pare qualcosa di non solo pTO~miscuo sul piano degli effetti giuridici, ma

    qualcosa di profondamente dllegale. Credoche sia le norme esplicite deH.a convenzione,sia le norme della legge di riforma esclu-dano la promiscuità della RAI ser\llizio pub~bUco con questa nuova funzione che [a RAIsi arroga, di comproprietaJ1io di una televisio-ne che è insieme priv:ata e straniera; di que-sto si tratta.

    Intendiamoci, al recente congresso deLlaDemoorazia crÍ!sú1a:na,,J'onorevole Piocoli hacontrapposto al riformismo dei socialisti unaDC che sarebbe stata non riformista, ma ri-formatrice e alla terza via dei comunisti ilmerito democristiano di aver già reail.izzatola te!rza via con l'economia mista. CI1edo cheinvece semplicemente non si è 'trattato diterza via tra capitalismo e sociaHsmo di Sta-to, anzi in realtà tra capitalismo e capitali-smo di Stato, ma SiÎè trattato del solito giocoitaliano deLle tre caI1te. Noi non abbiamo inverità un' economia mista ncl senso oloa:ssicodi un"economia in cui convivono il pubblicoe il privato e in cui sono chiari i rapportitm iJlpubblico e il privato, le caratteristichedeLl'uno e dell'altro; ma sempre di più abbia-mo un pubbLico che nel momento in cui de-ve incontrare i limiti della legge e il rigoredei controLli, ,si privatizza; e un privato chepretende di assommare i vantaggi del privatoal sovvenzi011amento pubblico.

    Questa è la 'situazione, altre che terza via!Una situa~ione un IpO' truffaldina e insiemecanoerosa del nostro cosiddetto srusteroa mi-sto. Ora in un settore così delicato, come èquello dell'informazione, questo sistema,questo gioco delle tre caTte viene attuato ingrande sltŒ1edagli eredi di Bernabei, da Wil-ly De Luca e soci, da quella ohe ho definito,avendo alrlora le reaZJioni del presidente delSenato, la banda, l'associazione per delin-quere contro i diritti aLl'informazione dei cit-tadini, di ViiaTeulada e di viale Mazzini.

    Ma noi abbiamo un servizio pubblico chedeve garantire queHe ,caratter:ùstÍJche e queirequisiti di costituzionalità, stabiLiti dallaCorte costitul!ionale, che sono l'imparzialità,il pluraHsmo, la correttezza delll'informazio~ne, che è stottoposta al controllo, a1l'indiriz-zo e aHa vigirlanza dell Parlamento. Questostesso servizio pubblico sottoposto a questaalta vigilanza e a questo :i:ndirizzo padamen-

  • VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22553 ~

    11 MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

    tare, diventa proprietario dIÌ una televisionepriV'ata, emittente all'estero, che per defind-zione, pokhè privata, sul1la base deHa leggedi riforma approvata da questo Parlamento,sfugge al controllo dell' organismo prepostodalla stessa legge di riforma alla RAI servi-zio pubblico.

    E questo è soltanto uno degli aspetti di slÌn-golarità ~ e certamente è singolare ~ ma

    di cui direi che ne è anche più eviÌdente l'ille-gaHtà; qui ci si mette soMa i piedi la iegge,le convenzioni sottoscI1Ïtte dallo Stato, la leg-ge di riforma e la stessa sentenza della Cor-te costituzionale.

    Dovrei dire che sono sconfortato, e SlÏcura-mento lo sono. Dovrei anche essere scanda-lizzato, preoccupato, aUa:rmato per ]1 fattoche a sollevare questo problema in quest'Au-la del Parlamento è sOlloun 'senatore radica-le, se mon fossi invece abituato ~ drulla SI-PRA in poi ~ alla connivenza, all'omertàdi regime ohe non unisce soltanto su questoi partiti deUa maggioranza, ma purtroppounifica in questo in maniere irresponsabilee cieca, non soltanto per omissione, anche al-aun! dei maggiori partiti dell'oppO'siÏzione, inprimo luogo H Partito comunista; in ma-niera irresponsabile e cieca perchè noncredo che possa venire un utile particoilaredagli sconquassi che Siicreano nel nastro or-dinamento e anche nel 'sistema dell'info'J:ma-zione. E quindi abœamo una RAI che entradi pieno diritto, su una posiziÏone !relativa-mente priviŒegiata e fortemente avviata, nelmeI'cato deHe televi,sioni private italiane edestere.

    E questa questione di Telemontecarlo sicollega strettamente non soltanto ,alla STPRA,ma a tutto ciò ancora sub judice dd magi-strato italiano, che la SIPRA ha ,rivelato, dispartizione del mercato pubbliaitario, e spar-tizione e 10Uizzazione in questo campo sd:gni-ficano anche minare alla base, come si è mi-nata, la logica di un corretto mercato deHapubblicità nell'informazione. NO'i abbiamogli stessi oriteri deUa SIPRA appHoati ormaidaHa SACIS al mercruto dei programmi.Già quest'anno la RAI si candida con laSACIS, utilizzando proprie esclusive situa-zioni di monopolio di fatto e provvidenzepubbliche nel settore dei programmi e del~

    !'informazione, a condizionare fortementetutto il mercato delle televisioni private. AI~lora ecco il qurudro che 'si delinea: noi stiamoipotecando, in assenza di una Jegge ~ ma

    non voglio qui riprendere il dibattito ohe ab-biamo tenuto poche&ettimane fa con l'onore-vole Gaspari qui al Senato ~ l'ordinamentofuturo, queHo che dovrebbe regoJamentarei rapporti tra il servizJo pubblico e l'emitten-za privata.

    Non soltanto voi date l'avaLlo a questa so-luzione abnarme che calpesta la legge e il di-l'itto, che dovrebbero definire i Hmiti del ser-vizio pubblico, i doveri e l'amb,j,to di inter~vento e di legittimazione del servizio pubbli-co, ma per frur questo siete cos'Ûretti ad aval-lare anche deUe situazioni sempre più gravidi iUegalità.

    NeH'inteI'Togazione da me presentata horivolto deUe domande che sono, come spessocapita neNe interrogazioni, retoriche.

    Ma chi. come me, semplice lettore di gi()lr~nali, apprendeva da organi pubblici e gover-nativi la polemica contro i ripetitori di Te-lemontecarlo, co&a deve pensaœ oggi? Queiripetitori erano illega1i aHara e sono diven-tati legali oggi o che cosa è successo?

    Ma lasciamo stare i 'Tipetitoni, perchè lalegge non conta in questo paese; c'erano an~che allora forti interessi, per esempio gli in-teressi del ({ Giornale nuovo» che, di frontea questa operaZJione, pur avendo inalberatoallora la bandiera della libertà d'antenna, hamesso oggi il si!Lenziatore su tutta questa vi-cenda, &alvo un breve corsivo di Montanelli,tanto per mettere le mamJiavanti. Il corsdvodi Montaneni assomiglia a uno di quei casiche mia nonna, che amava i detti popolari,definiva: excusatio non petita accusatio ma-nifesta.

    Lasciamo stare i ripetitori; tuttavia sullapubblicità la legge è precisa; qui tutto è sin-golare, non c'è mai nulla di normale perchèsi creano sempre delle situaz¡i011i abnorrmiche per il loro essere fuori della norma sonosempœ singolari. Voi vi trovate in una situa-zione 'in cui un pretore ha potuto chiudere letrasmissioni sul nostro territorio nazionaledi Antenne 2, la seconda emittente pubblicafrancese, che sarà stata ascoltata su tutto ilterJ1Ïtorio nazionale, Œìdove era captata da

  • VIn LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22554 ~

    11 MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    poche decine dd migliaia di ascoltatori che sicollegavano per poter 'Sentire tmasmtssioni dnfrancese, e quindi soprattutto per interess!Ículturali: conoscere il dibattito, ,la cultura,poter fare il raffronto tra le loro trasmissio~ni e le nostre, imparare il francese o mig1io-rarne la conoscenza. Tale emittente trasmet-teva solo pubblicità francese quindi pubbli.oizzava prodotti generalmente non in com-mercio in Italia. Ebbene, i ripeti,tOTlidi que~sta antenna televisiva sono stati bloccati daun pretore I

    Qui vi trovate di fronte ad una televisioneche ha la stessa veste giuridica di Antenne 2.Ora, non possono esserci due soluzioni diver~se; o ha torto il pretore che motiva quellachiusura o avete torto voi: non potete avereragione il pretore e anche voi. Su questo hocitato gli articoli della legge: quanto menoper le trasmissioni italiane di Tellemontecar-lo la legge vi impone l'oscuramento. Se 1'0-souramento non è ,stato effettuato, la leggestabilisce degli obblighi di intervento per ilMinistro e quindi ci troviamo tutt'oggi difronte ~ RAlonon RAI comproprietari ~ad una situazione di megaHtà cui il Ministronon provvede.

    Sono soltanto alcune delle contraddizio~ni, alcune deUe enormità più evidenti dellasoluzione che per schiaccianti interessi di po-tere ~ non ce ne sono altri ~ si è voluto atutti i costi perseguire e portare avanti. Que~sto è il modo in cui la RAI, servizio pubblico,la banda di via Teulada e di vial,e Mazzini, in-tende raccogliere la sfida che le viene dalletelevisioni private! L'unica sfida che il ser~vizio pubblico riesce a raccogliere è certa-mente la sfida di sempre: è il modo di por~tare avanti le cose, contro la legge, fuori dal-la legge, con la forza schiacciasassi del pote-re, eon gli stessi criteri della SIPRA, con il ri-catto e i condizionamenti dei miliardi del ,ser~vizio pubblico, dei miLiafldi del canone, dellafetta assicurata dalla pubblicità alla RAI, at-traverso quindi ciò che è finanziamento pub-blico ad un ente pubblico per un serviziopubblico. In questa maniera si interviene conl'unica vincolante logica che è queLla delpotere. Tutto questo viene fatto come al so~lito fuori della legge, contro Ja legge e conl'avallo (mi dispiace dirIo nonostante le mie

    illusioni) del ministro Gaspari e di questoGoverno, dal quale attendo una risposta aporte chiuse, a finestre chiuse, nel momentoin cui il caso è ormai superato. Tuttavia èuna risposta importante, perohè evidente-mente, signor Sottosegretario, per noi la bat-taglia non finisce qui, continuerà: come sullaSIPRA abbiamo portato davanti al magistra~to queMi signori, così su queste faccende ciriserviamo tutte le iniziative possibili.

    Non 'siamo dei velleitari e le iniziaHve cipiace prima farIe e poi annunciarle. Non c'ènessuna minaccia in tutto questo, ma certa~mente siamo interessati a raccogLiere la ri~sposta, che 'so già che sarà elUisÍ"\rra,ma anchel'elusività delle risposte fornisce dei puntiche si acquisiscono per le battaglie Isuccessi~ve. Questa battaglia intendiamo condurrecon la stessa determinazione con oui nel 1974conducemmo la battaglia che ci portò allaviitorta davanti aHa Corte costituzionale, chesancì la fine del monopolio pubblico Í!l1Italia.

    P R E S I D E N T E. Il Governo ha fa~coltà di rispondere alJ'interpelllanza e allainterrogazione.

    * S A L A D I N O, sottosegretario di Statoper le poste e le telecomunicazioni. Si ri-sponde congiuntamente, per anaJogi.a di con-tenuto, si'a all'interrogazione che aH'inter-pellanza, in quanto entrambe concernono irapporti della concessionaria RAI con l'emit~tente televisiva estera Telemonteca'flo.

    Al riguardo, e con particolare lJ:1iferimentoall'interrogazione 3 -01778, occorre premet~tere che da una indagine eseguita è risultatoche il programma televisivo estero Telemon-tecarlo viene in via di massima irradiato uti~lizzando circa una cinquantina di impiantiripetitori.

    Taile as'Setto strutturale ~ operativo, è Í!l1linea con le norme della legge di riforma del14 aprile 1975, n. 103, e in particolare conquanto disposto dagli articoli 38 e 39 dellacitata legge.

    Quanto aHa liceità de1l'attivd,tà di detti dm-pianti, occorre tenere presente che essi, puressendo allo stato ,attuale privi di una esrpli~

  • Senato de.lla Repubblica ~ 22555 ~ VIII Legislatura

    428a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 11 MAGGIO 1982

    dta e specifica autorizzazione miniÏ:steriale,tuttavia non poSSOillOessere considerati iÎm~pianti abusivi o comunque 1]r:regOilarmenteoperanti.

    Sta di fatto che essi hanno ottemperato al-l'obbligo previsto dall'articolo 44 delila melIl-zionata legge n. 103 del 1975 che prevede lapresentazione, da parte degli interessati, diun' apposita domanda di autorizzazione cor-redata dal¡le indicazioni deHe oaratterristichetecniche degli impianti. Si soggñ.uuge che det-re domande sono state prodotte nei terministabiliti e sono tuttora all'esame dei com-petenti organi tecnici deU' Amministrazionedelle poste e delle te,lecomunJÌcaziÎoni. In piro-posito OCCOl1resottolineaJre che Ja crescenteproliferazione dell'emittenza privata (ripe-titori e impianti autonomi) ha portato aglianzidetti organi tecnici, in un lasso di temporelativamente breve, una mo[e di lavoro taleda creare serie difficoltà,rrese ancoro piùgravi 'Sia dai successivi inrtervenJti deUa notasentenza n. 202 del1a Corte costituzionale,sia dai molti problemi connessi con l'esiguitàdeHe frequenze disponibllili, ,sia infine dalla

    carenza di una disciplina normativa che ètuttora 'in fase di predisposizione e che sa-rà quanto prima presentata al Padamento.

    Nella emananda disciplina sono state pre.viste apposite norme atte a risolvere anche inumerosi casi di contenzioso verificati si al-lorchè da parte degli organi tecnici dell'am-ministrazione sono state inviate ,diffide, com-presa quella notificata ai titolaTli dei ripeti-tori che irradiano i programmi di Telemonte-oarlo, per inadempienze ag1i obblighi sancitidaH'articolo 40 della legge n. 103 del 1975 inmateria di pubbLicità.

    A tale rigual'do si ,significa che il MinisterodeUe poste e delle telecomunicazioni, dopoalcune perplessità connesse al mancato erila-scio deUe autorizzazioni, ha impartito preci-se direttive per il pieno dspetto del menzio-nato articolo 40 delLla legge n. 103, i,l qualeimpone l'eliminazione di tutte Je parti aventicarattere pubb1icita:mo e prevede inoltre ['in-tervento del Ministero delle poste e delle te-lecomunicazioDIÌ per disattivare e sequestra-re gli impianti in oaso di recidiva delle vio-lazioni.

    Presidenza del vice presidente FER R A L A S C O

    (Segue S A L A D I N O, sottosegretariodi Stato per le poste e le telecomunicazioni).Da parte dei competenti organi perifericistanno pervenendo gli elementi atti a pre-disporre i provvedimenti del caso.

    È da far presente, peraltro, ohe molti tito-lari di ripetitoI1i di 'Programmi esterlÌ, chetrasmettono pubblicità, alle diffide loro !ri-volte hanno opposto !TÏCOl'SOgiur,isdizionaleai competenti tribuna:li amminÍ!Sitrativi regio-nali: i ¡relativi procedimenti 'sono tuttorapendenti.

    Per quanto 'riguarda inViece i due quesiticontenuti neH'interpe;Llanza 2 -00437 degHstessi onorevoLi senatori, si fa presente quan-to segue.

    Nel dicembre 1981 la RAI significava al Mi-nistero delle poste e delle telecomunicazioni

    I di aver posto allo 'studio una ipotesi di ac-cordo con Telemontecarlo già valutata posi-tivamente, sia pure neUe Huee generali, dalconsiglio di amminist,razione della concessio-naria.

    A tale comunicazione veni'Viadato riscontrocon una richiesta di poter disporre di mag-giori elementi di valutazione, con particola-re riguardo agli aspetti tecnici, economici edi programmazione che l'iniziativa avrebbeindubbiamente comportato.

    Seguiva, lllel febbraio scorso, un solleaitodel Ministero rivolto alla RAI perchè for-nisse le noti:zJierichieste ed intanto S'oprasse-des'se ~1!11'adozionedi ogni ¡iniziativa concer-nente la definizione della suddetta dpotesi diaccordo.

  • VIl! LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22556 ~

    Il MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    La conce&sionaria replicava sottolineandoche l'accordo ~ e quindi indicando tutti glielementi richiesti e nell'attesa non proceden~do alla definitiva approvazione dell'accor~do ~ era basato sui seguenti punti essen-ziali :

    impegno di Telemontecarlo a trasmette-re per quattro ore al giorno programmi RAIsulla propda rete in Hngua italiana, che ser-ve, oltre a larga parte dell'Italia centro-set-tentrionale, le regioni costiere della Franciasud-odentale;

    acquisizione da parte della concessiona~ria, a fronte del versamento di 5 miliardi dilire. del di-ritto potestativo ad acquisire, inqualunque momento del periodo di validitàdell'accordo (previsto in sei anni), una par-tecipazione in conto capitale di pari valorein una costituenda sooietà comune di dirittomonegasco, oppure, ove possibile, nel capi~tale di Telemontecarlo.

    La RAI, inoltre, precisava che l'accordo inquestione era finalizzato a: lasciare la re-sponsabilità della programmaz1one a Tele-montecarlo, nel rispetto, comunque, dellenorme della legge n. 103 edi quelle contenu-te nell'atto convenzionale Stato~RAI; man~tenere immutata, anche 'sotto il pro£ilo pro~prietario e gestionale, la rete italiana dei ri-petitori dell'emittente monegasca; mantene-re all'emittenza privata italiana Jo spaziocomplessivo di cui oggi fruisce.

    La RAI non ha mancato di prospettare an-che motivi di opportunità consistenti nellatutela del servizio pubblico che si attua, fral'altro, con il garantirsi l'accesso al mercatodi programmi Eurovisione « Evelina» ancheattraverso la società monegasca, so1tolinean~do poi che una mancata attuazione dell'ac-cordo ed il conseguente ,subentro di un grup-po privato avrebbero comportato, oltre cheun danno per l'azienda, anche una sostanzia-le alteraZlione degli equilibri nell settore ra-diotelevisivo.

    Il Ministero delle poste e delle telecomu~nicazioni, preso atto delle ampie e drcostan~ziate argomentazioni ~olte dalla RAI, ha ri~tenuto di poter espdmere una valutazione po-sitiva e di concedere ill proprio assenso inmerito all'accordo Ìinparola.

    S P A D A C C I A. Domando di parlare.

    P R E S I D E N T E. Ne ha facoltà.

    S P A D A C C I A. Non mi attendevo nul-la di più da questa risposta, se non l'avallogovernativo dell'accordo che io continuo aritenere atto di banditismo. Il Governo, spo-sando la tesi della RAI, calpesta la conven-zione e la legge di riforma. Altro che rispet-to della legge di riforma! Questo lo scrivela RAI al Governo; questo il Ministro puòfar credere che ci sia, ma la legge di riformaviene calpestata e ne ho sufficientementeillustrato le ragioni.

    Mi riservo, siccome siamo di fronte ad unapalese illegalità, di dimostrare, in altre e piùopportune sedi, non solo parlamentari,quando ci sarà possibile e quando lo riter-remo opportuno, che la legge di riforma èstata calpestata.

    Per il resto, mi limito a constatare cheper ammissione del Sottosegretario, o co-munque del Ministero che al Sottosegreta-rio ha fornito il dossier, i ripetitori Tele-montecarlo non sono stati autorizzati. Tele-mantecado trasmette da anni in Italia, sen-za autorizzazione ministeriale. Non mi sivenga a dire che stiamo in una situazione dilegaJità soltanto perchè la domanda di auto-rizzazione è stata regolarmente presentata.

    Secondo punto: il Ministero evidentemen-te non poteva ignorare che attraverso i ripe-titori Telemontecarlo arrivava da Uha tele-visione estera in Italia, in contrasto con lalegge, una notevole dose di pubblicità illega-le. Sono anni che questo avviene. Il Ministe-ro è stato silenzioso e, messo in mora dallenostre iniziative, si limita a dire che ha prov-veduto a segnalare, a richiamare, riservando-si l'intervento; intervento, questo, che vieneeufemisticamente chiamato facoltativo men~tre invece c'è l'obbligo, cui il Ministero a~vrebbe già dovuto adempiere, previsto dallalegge (cito testualmente), di « eliminare daiprogrammi esteri tutte le parti aventi sottoqualsiasi forma carattere pubblicitario ».

    Quindi c'è questo obbligo, questo doveredi eliminarle, attraverso un preciso impe-gno che la legge impone al Governo in casodi inadempimento da parte delle emittenti,

  • Senato della Repubblica ~ 22557 ~ VIII Legislatura

    428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 MAGGIO 1982

    e che è quello {( di disattivare e sequestrarein via amministrativa con provvedimento delMinistero delle poste e telecomunicazioni ».Credo che già il carattere elusivo della rispo-sta ~ mi consenta signor Sottosegretario ~

    dimostri gli orpelli di cui la burocrazia è ca-pace per cercare di confondere le idee. Noiabbiamo già nella risposta due precise dimo-strazioni di illegalità. Ci troviamo di fronte,da una parte, ad una mancata autorizzazio-ne: non interessa se sia omissione di attid'uffieio o meno, sta di fatto che ei tro-viamo comunque di fronte ad una mancataautorizzazione ministeriale dei ripetitori og-gi in funzione, e di fronte alla situazione diillegalità riguardante la pubblicità che siprotrae ormai da anni, c'è il Ministero chedichiara, attraverso il suo Sottosegretario,di non aver attivato i poteri e gli strumentiche la legge non solo gli consente, ma di cuigli fa obbligo. Infatti abbiamo una pubblici-tà illegale e, a fronte di questa, abbiamo unMinistro che non interviene e questa è unapalese evidente omissione di atti d'ufficio.Signor Sottosegretario, in tutte le altre cir-èostanze abbiamo avuto come interlocutoreil sottosegretario Bogi. Mi consenta di dirlo:lei rappresenta per me a pieno titolo sia ilMinistro sia il Governo, ma vorrei rimarca-re che non è casuale forse questo fatto, cheper la prima volta, dopo una serie ininter-rotta di interrogazioni e di interpellanze e didibattiti in cui l'interlocutore che abbia avu-to su questi argomenti era il sottosegretarioBogi, oggi debba invece venire lei a portar-ci questa risposta. Non aggiungo su questoaltro, anche se forse mi aspetterei da unsottosegretario come Bogi qualcosa di piùche non il semplice rifiuto di assumersi laresponsabilità di questa risposta a questainterrogazione e a questa interpeJlanza. E in-fatti, è vero che quella decisione è stata pre-sa da un pretore; però che immagine misera-bile dà questo Stato che adotta due pesi edue misure, una per Antenne 2 e una perTelemontecarlo solo perchè Telemontecar~lo diventa, illegittimamente comproprie-taria della RAI. È vero, l'ha deciso un pre~tore. Ma anche il pretore rappresenta loStato. Ci rivolgeremo a quel pretore. Vedre-mo se chiuderà i ripetitori di Telemonte-

    carlo! Voi mi venite a parlare di avvertenze,di lettere mancate dal Ministro, di messa inmora di Telemontecarlo, di ripetitori nonautorizzati ma leciti e legittimi. Voi dite cheeevntualmente deciderete di far rispettare lalegge se sarà evidente che i ripetitori di Tele-montecarlo continueranno a emettere pub-blicità! Ma è naturale; è ormai interesse del-la RAI che Telemontecarlo continui ad am-ministrare e a gestire pubblicità italiana! Einfatti mettete le mani avanti. Non dite chedisattiverete i ripetitori, come di imporre lalegge. Dite che Telemontecarlo e la RAI po-tranno ricorrere al tribunale amministrati-vo. Ma voi rappresentate la legge e lo Statoo gli interessi di Telemontecarlo e dellaRAI? Voi avete un solo compito, un solodovere: attuare la legge e ciò che la leggevi impone. Sarà poi Telemontecarlo e la RAIa ricorrere al tribunale amministrativo. EinveCE;già indicate le scappatoie che vi con-sentiranno di allungare i tempi dell'illega-lità.

    Il vostro dovere è, di fronte ad una ille-galità, di intervenire disattivando e seque-strando; altro che le lettere, le risposte e,dopo le risposte, eventualmente il provvedi-mento, e dopo il provvedimento addiritturaattendere il TAR! Atttendere che cosa? Que-sto è uno Stato sempre meno credibile, per-chè da una parte con l'arbitrio di un pretorepuò chiudere una televisione estera vista dapoche decine di migliaia di persone solo perragioni culturali, e dall'altra può consentirequesta operazione di pirateria; altro che ope-razione che salvaguarda l'equilibrio della si~tuazione dell'emittenza privata! Questo sal-vaguarda l'intervento a pieno titolo dellaRAI-TV, servizio pubblico (questo Giano bi-fronte: da una parte servizio pubblico e dal-]'altra boss del mercato della emittenza pri-vata) nel mercato delle televisioni private.

    Questo è l'aggiramento della legge, questoè un modo miserabile di procedere: violatele leggi, trasformate le norme, facendo vale-re soltanto le ragioni del potere e la logicadel potere.

    P R E S I D E N T E. Segue lo svolgi-mento delle interpellanze 2 -00393, 2 -00435e 2 -00450 e della interrogazione 3 -01945,

  • VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 22558 ~

    Il MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

    concernenti la vertenza tra la SOGIT e laBanca nazionale delle comunicazioni, che sa-ranno svolte congiuntamente. Se ne dia let-tura.

    C O L O M B O V I T T O R I N O (V.),segretario.

    D'AMELIO. ~ Al Ministro dei trasporti.~ Premesso:

    che il Ministero detiene la maggioranzadel capitale della Banca nazionale delle co-municazioni, ente di diritto pubblico;

    che le nomine del presidente e del vicepresidente vengono fatte dal Ministro del te-soro di concerto con il Ministro dei tra-sporti;

    che il bilancio di detta Banca viene ap-provato annualmente con decreto del Mini-stro dei trasporti;

    che la Banca nazionale delle comunica-zioni, in data 17 maggio 1978, ha promossoatto ingiuntivo con provvisoria esecuzioneai danni della SOGIT, Società giornalisticaitaliana, editrice dell'agenzia quotidiana distampa «Politica bancaria »;

    che detta Banca, con tale atto a sorpre-sa, ha bloccato tutti i canali del credito adun'azienda sana economicamente ed in viadi grande sviluppo;

    che tale atto ha costretto l'editrice SO-GIT a ridurre di più del 60 per cento tuttoil suo apparato editoriale, personale com-preso;

    che la Banca nazionale delle comunica-zioni, con sentenza della IV Sezione civiledel12 novembre e 12 dicembre 1980 del Tri-bunale di Roma, è stata condannata al risar-cimento dei danni a favore della SOGIT edei suoi fidejussori;

    che la Banca, come accertato in senten-za dal Tribunale di Roma, ha certificato ilfalso sulla base del quale l'autorità giudizia-ria è stata indotta in errore;

    che la Banca, nella sua comparsa conclu-sionale a sentenza, ha taciuto al Tribunaleche era stata soddisfatta di ogni sua prete-sa e per somme superiori al dovuto;

    che il Tribunale, all'oscuro di detto pa-gamento, ha condannato la SOGIT ed i suoi

    fidejussori al pagamento di somme che giàerano state corrisposte;

    che la SOGIT, per il danno subito pertale azione, ha chiesto la considerevole som-ma di 8 miliardi e 700 milioni, a cui la gran-de stampa ha dato ampio risalto,

    !'interpellante chiede di conoscere:

    1) quali provvedimenti il Ministro haadottato od intende proporre al Ministrodel tesoro ed alla Banca d'Italia nei confron-ti di persone che, con una falsa certificazio-ne, si sono rese responsabili anche sul pia-no penale provocando, tra l'altro, pesantidanni e perdita di posti di lavoro ad un'azien-da in fase di grande sviluppo editoriale-giornalistico;

    2) se, in presenza di fatti del genere, nonè necessario ed urgente sostituire l'attualepresidente della Banca anche in rispetto del-la legge 24 gennaio 1978, n. 14, articolo 6, cherecita, tra l'altro: «la conferma in caricanon può essere effettuata per più di duevolte »;

    3) se, di fronte a fatti così gravi, non èpure opportuno sollevare dall'incarico gli at-tuali direttore generale, capo servizio fidi edirettore della filiale di Roma della Bancamedesima.

    (2 - 00393)

    D'AMELIO. ~ Al Ministro del tesoro. ~Con riferimento alla 'risposta aill'interroga-zione n. 4 - 02281 del 13 ottobre 1981, sullavertenza fra la Banca nazionale delle comu-nicazioni, ente di diritto pubblico, e laSOGIT ~ Società giorna:listlca italiana ~editrice dell'agenzia quotidiana di stampa{( Politica bancaria », lo sorivente, dichia-randosi del tutto insoddisfatto, precisa chele questioni e le controversie tra la Bancae la SOGIT vanno configurate come fattodi interesse pubblico e non, come scrive ilMinistro, «di natura priva:tistica », primo,perchè la funzione di una banca è di peTse 'stessa di interesse pubblko, secondo,perchè l'editrice SOGIT, con la pubblica-zione di un quotidiano, svolge un servizioahrettanto di interesse pubblico, e non èproprio il caso, a tale riguardo, di richia-marsi alla legge sull'editoria approvata direcente dai due rami dea Parlamento.

  • Senato della Repubblica

    428a SEDUTA

    ~ 22559 ~ VIII Legislatura

    Il MAGGIO1982

    ~

    ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    Il Mini'stro, nella sua rispo'Sta ~ che ri~calca una lettera del Comitato interministe~riale per il credito ed il rispamnio direttaall'agenzia giornalistica «Poli:tica banoa~ria» in data 10 aprile 1980, prot. n. 720903 ~non ha tenuto o voluto tener presente ilcaloroso appeHo che il suo pI'ooecessore,onorevOlIe Pandolfi, a nome del Governo,riv01se il 21 luglio 1978 all'assemblea de!1~l'Associazione bancaria ita:liana con questeparole: «Nel quadro deLla rÌ'stlruttu:razionedell'apPé1!rato produttivo e di mobilitazioneeconomica e sociale che il Governo perse~gue, il sistema creditizio è chiamato ad aiS~salvere compiti ben più decisivi che in pas~sato ed inconciliabili con l'incLiscriminatafacoltà d

  • St'-nato della Repubblica VIII Legislatura""

    ~ 22560 ~

    11 MAGGIO 1982428a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    nella « Patria del diritto» quale dovrebbeessere, appunto, l'Italia.

    L'interpellante chiede, pertanto, di cono~scere:

    1) perchè il Ministro, di fronte ad unargomento di così vasto interesse pubblico,si è limitato a dare risposte generiche;

    2) se sono state valutate nella loro realedrammaticità le conseguenze e la tragedieche potrebbero derivare da una mancatarapida soluzione della vicenda agli attualidipendenti della SOGIT, prima, ed ai fide-jussari, poi, che sono stati costretti, perevitare il fallimento dell'azienda, ad impe-gnare tutto il loro patrimonio immobiliare(valutato, con perizie giurate, nell'ordine dei2,5 miliardi; il solo immobile di proprietàdella SOGIT, dove hanno sede la dire~ionee la redazione di « Politica bnacaria », è va-lutato oltre un miliardo, a fronte di un fi-do, con detta banca, che era appena 40milioni) ;

    3) se ha mai considerato l'autorità m~netaria che, con azioni del genere, l'azienda,qualsiasi essa sia, perde di colpo tutta lasua credibilità commerciale e creditizia edè destinata, prima o poi, a chiudere i bat-tenti, magari con gravissime conseguenzealle spalle che solo i diretti interessati sa-prebbero raccontare, che non è certo suquesta base che si potrà incoraggiare lanascita di sane iniziative e che la giustiziaitaliana fa presto, a volte, a distruggereun'azienda, ma non è altrettanto sollecita,una volta accertata la verità, a restituirefiducia al cittadino;

    4) perchè le autorità competenti nonhanno ancora consigliato la Banca delle co-municazioni ad accettare una transazionecon la SOGIT (al secondo capoverso dell'in-terrogazione dell3 ottobre 1981, lo scriventechiedeva: « Qual'i provvedimenti sono statiadottati o si intendono adottare per unasollecita definizione della vertenza con l'edi-trice SOGIT, sia per ridurre il danno dellabanca, che è destinato ad aumentare neltempo, sia per restituire serenità ad unaazienda giornalistica »; inoltre, non saràcerto l'atto di appello proposto prima dallaSOG!T ed in forma incidentale dalla banca

    che potrà far risparmiare denaro all'istitutoche, in forza di sentenza di condanna, haavuto dalla SOGIT una richiesta, per i danniad essa fin qui causati, di 8,7 miliardi, con-siderevole somma per un'azienda specie seamministra denaro pubblico);

    5) qual è il vero motivo che ha impe-dito o impedisce tuttora la sostituzione del~l'attuale presidente della Banca nazionaledelle com~nicazioITi (non certo, come scriveil Ministro, per una mancata riunione delComitato interministeriale per il credito: ilMinistro del tesoro, per gli organi di com-petenza del suo Dicastero, ha adottato laprocedura di urgenza, cosa che avrebbe po-tuto fare pure per il presidente);

    6) perchè non sono stati adottati o sol-lecitati i provvedimenti opportuni nei ri-guardi di persone che, con una falsa certi-ficazione, si sono rese responsabili anchesul piano penale, provocando, tra l'altro,pesanti danni e perdita di posti di lavoroad un'azienda in fase di grande sviluppoeditoriale-giornalistico ;

    7) perchè la Banca d'Italia, in presenzadi fatti così gravi, non ha fatto sospenderedall'incarico gli attuali direttore generale,capo servizio fidi e direttore della filialedi Roma della banca medesima.

    (2 ~00435)

    CAROLLO. ~ Ai Ministri del tesoro e deitrasporti. ~ Premesso:

    1) che la Banca nazionale delle comu-nicazioni, ente di diritto pubblico, promosse,il 16 maggio 1978, atto ingiuntivo con prov~visaría esecuzione nei confronti della SOGIT,Società giornalistica italiana, editrice di« Politica bancaria », nota ed autorevoleagenzia quotidiana di stampa;

    2) che detto atto non aveva alcuna giu~stificazione giuridica e finanziaria essendonotevolffiente e notoriamente di gran lungasuperiore all'ammontare dell'indebita