SENATODELLA · «Costruzione di un laboratorio di fisica ... verno dipresentare immediatamente...

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SENATO DELLA REPUBBLICA VIII LEGISLATURA 363a SEDUrf A PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO GIOVEDì 21 GENNAIO 1982 (Pomeridiana ) Presidenza del vice presidente VALORI, indi del vice presidente MORLINO INDICE CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM. BLEA . . Variazioni Pago 19040 . . . . . . . . . 19016 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione. . . . . . . 18989 Annunzio di presentazione e assegnazione . 19038 Approvazione da parte di Commissioni per- manenti . . . 18991 Assegnazione . . . . . . . .. . 18990 Autorizzazione alla relazione orale per il disegno di legge n. 1715: PREsIDENTE . . . . . . . 18991 COLELLA (DC) . . . . . . . . 18991 Nuova assegnazione . . 18990, 19038 Presentazione del testo degli articoli. . . 18990 Trasmissione dalla Camera dei deputati e assegnazione . . . . . . . . . . . . 18989 Discussione e approvazione: «Individuazione obbligatoria del gruppo sanguigno e del fattore Rh» (1150), d'ini. ziativa del senatore Pittella e di altri se- natori: BOMPIANI (DC) .... Pago19004 FIMOGNARI (DC), relatore ... 19001 MITROTII (MSI-DN). . . . . . 19006 ORSINI,sottosegretario di Stato per la sa- nità , .. 19001 PITIELLA (PSI). . . . 19002 ROCCAMONTE (PSDI) . . 19007 ROSSANDA(PCI) .. . 19003 «Proroga fino al 30 giugno 1982 del tratta- mento economico provvisorio per il perso- nale dirigente civile e militare dello Stato e per quello collegato, previsto dal decreto- legge 6 giugno 1981, n. 283, convertito, COll modificazioni, nella legge 6 agosto 1981, TIPOGRAFIA DBL SF.NATU (1200) ~ 4

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SENATO DELLA REPUBBLICAVIII LEGISLATURA

363a SEDUrf A PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

GIOVEDì 21 GENNAIO 1982(Pomeridiana )

Presidenza del vice presidente VALORI,indi del vice presidente MORLINO

INDICE

CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM.

BLEA . .Variazioni

Pago 19040

. . . . . . . . . 19016

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione. . . . . . . 18989

Annunzio di presentazione e assegnazione . 19038

Approvazione da parte di Commissioni per-manenti . . . 18991Assegnazione . . . . . . . .. . 18990

Autorizzazione alla relazione orale per ildisegno di legge n. 1715:

PREsIDENTE. . . . . . . 18991COLELLA(DC) . . . . . . . . 18991Nuova assegnazione . . 18990, 19038

Presentazione del testo degli articoli. . . 18990

Trasmissione dalla Camera dei deputati eassegnazione . . . . . . . . . . . . 18989

Discussione e approvazione:

«Individuazione obbligatoria del grupposanguigno e del fattore Rh» (1150), d'ini.ziativa del senatore Pittella e di altri se-natori:

BOMPIANI(DC) . . . . Pago19004FIMOGNARI(DC), relatore . . . 19001MITROTII(MSI-DN). . . . . . 19006ORSINI,sottosegretario di Stato per la sa-nità , . . 19001PITIELLA(PSI). . . . 19002ROCCAMONTE(PSDI) . . 19007ROSSANDA(PCI) . . . 19003

«Proroga fino al 30 giugno 1982 del tratta-mento economico provvisorio per il perso-nale dirigente civile e militare dello Statoe per quello collegato, previsto dal decreto-legge 6 giugno 1981, n. 283, convertito, COll

modificazioni, nella legge 6 agosto 1981,

TIPOGRAFIA DBL SF.NATU (1200) ~ 4

Senato della Repubblica VIII Legislatura~ 18988 ~

21 GENNAIO 1982363a SEDUTA (pomerid.)

~~

ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

n. 432» (1702) (Approvato dalla la Commis-sione permanente della Camera dei depu-tati) (Relazione orale):

;roBERTI(PCI). . . . . . Pago19012MURMURA (DC), relatore 19008, 19014, 19015SAPORITO (DC) . . . .. 19015SCHIETROMA,ministro senza portafoglio perla funzione pubblica. . 19014SPADACCIA(Misto-PR) . . . . . . . . . 19009

« Norme di attuazione dell'articolo 18 dellaCostituzione in materia di associazioni se-grete e scioglimento dell'associazione deno-minata loggia P2» (1523-B) (Approvato dalSenato e modificato dalla Camera dei de-putati) :

BARSACCHI(PSI) . . . .;roBERTI(PCI). . . . . .

BONIFACIO (DC), relatore .GUALTIERI (PRI) . . . .LOMBARDI,sottosegretario digrazia e giustiziaMANCINO(DC) . . .RASTRELLI (MSI-DN)SPADACCIA (Misto-PR)

. 19019. 19016. 19023. 19031

Stato per la. 19025. 19028. 19022. 19029

« Costruzione di un laboratorio di fisicanucleare nella galleria del Gran Sasso»(1603) (Approvato dalla 9" Commissione per-manente della Camera dei deputati):

ACCILI(DC). . . . . . . . . . . .FERRUCCI(PCI) . . . . . . . . . .NICOLAZZI,ministro dei lavori pubbliciVINCELLI (DC), relatore . . . . . .

. 19034

. 19033

. 19036

. 19036

Discussione e rinvio in Commissione:

« Conversione in legge, con modificaziom,del decreto-legge 20 novembre 1981, n. 660,relativo al trasferimento delle funzionisvolte dall'ENPI e dall'ANOC e all'etichet-tatura di prodotti alimentari secondo la

direttiva CEE» (1706) (Approvato dalla Ca-mera dei deputatt) (Relazione orale):

PRESIDENTE . . . . . . . . Pago19000,19033ALTISSIMO,ministro della sanità . . . . 19033CARLASSARA(PCI) . . . . . . . . . . 18995MARCORA,ministro dell'industria, del com-mercio e dell'artigianato. ... 18997, 18999MERZARIO (PCI) . .. o 18999PITTELLA(PSI), relatore 18991, 18997, 19032SPADACCIA(Misto-PR) . 18993

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio . 19043

Per lo svolgimento di interrogazioni:

PRESIDENTE . .SCEVAROLLI (PSI)

URBANI (PCI) .

. 19038

. 19037

. 19038

INVERSIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO

PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . 19000

ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTEDI MARTEDI' 26 GENNAIO 1982. . . . 19047

PROGRAMMA DEI LAVORI DELL'ASSEM.BLEA

Integrazioni . . . . . . . . 19039

SENATO

Convalida della nomina a senatore a vitadi Camilla Ravera . . . . . . . . . . 18989

SULL'ASSASSINIO DI DUE CARABINIERIA SIENA

PRESIDENTE . . . . . . . . . . .DARIDA,ministro di grazia e giustizia

. 19023

. 19023

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del discorso non è stato restituito COl'r#.tto dall'oratore.

Senato della Repubblica ~ 18989 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Presidenza del vice presidente V A L O R I

P RES I D E N T E. La seduta è aper~ta (ore 17).

Si dia lettura del processo verbale.

F I L E T T I, segretario, dà lettura delprocesso verbale della seduta del giorno pre~cedente.

P RES I D E N T E. Non essendovi os-servazioni, il processo verbale è approvato.

Senato, convalida della nomina a senatorea vita di Camilla Ravera

P RES I D E N T E. Informo che laGiunta delle elezioni e delle immunità par~lamentari ha comunicato che, a norma del-l'articolo 19, comma secondo, del Regola~mento del Senato, ha verificato, nella se~duta del 21 gennaio 1982, la sussistenza deititoli indicati nel decreto presidenziale, indata 8 gennaio 1982, di nomina a senatorea vita, ai sensi dell'articolo 59, secondo com~ma, della Costituzione, della signora CamillaRavera, per avere illustrato la Patria conaltissimi meriti nel campo sociale.

La Giunta ha comunicato inoltre di avereverificato il concorso degli altri requisiti dilegge e di aver dichiarato valida la nominapredetta.

Do atto alla Giunta delle elezioni e delleimmunità parlamentari di questa sua comu~nicazione e dichiaro convalidata la nominaa senatore a vita della signora CamillaRavera.

Disegni di legge, trasmissione dalla Cameradei deputati e assegnazione

P RES I D E N T E. In data 20 gennaio1982, il Presidente della Camera dei deputatiha trasmesso il seguente disegno di legge:

C. 3030. ~ BONIFACIO. ~ «Modifiche del-

l'articolo 4 della legge 18 novembre 1981,

. n. 659, recante modifiche ed integrazioni al~la legge 2 maggio 1974,n. 195 » (1645~B)(Ap-provato dalla la Commissione permanentedel Senato e modificato dalla la Commissio~ne permanente della Camera dei deputati).

Detto disegno di legge è stato deferito insede deliberante alla la Commissione perma-nente (Affari costituzionali, affari della Pre~sidenza del Consiglio e dell'interno, ordina-mento generale dello Stato e della pubblicaamministrazione) .

Disegni di legge, annunzio di presentazione

P RES I D E N T E. ~ stato presentatoil seguente disegno di legge:

dal Ministro della pubblica istruzione:

« Riconoscimento del diploma di baccalau~reato internazionale» (1717).

Sono stati inoltre presentati i seguentidisegni di legge d'iniziativa dei senatori:

BARSACCHI, CIPELLlNI, SCEVAROLLI, MA-

SCIADRI, SIGNORI, SEGRETO, FINESSI, NOCI,

MARAVALLE, DELLA BRIOTTA, BONlVER e PIT-

TELLA. ~ « Modifiche e integrazioni alla leg-ge 27 luglio 1978, n. 392, concernenti la di-,sciplina transitoria delle locazioni di immo-bili ad uso diveI1so dall'abitazione» (1718);

BUZZI, SCHIANO, CONTERNO DEGLI ABBATI,

MARAVALLE, D'AMICO, FERRARA Nicola, Ro-

MEI e ACCILI. ~ « Interpretazione autentica

delle norme in materia di valutabilità dd-l'anno scolastico e di requisiti di ammissio-ne ai concorsi direttivi ed ispettivi nellescuole di ogni ordine e grado» (1719);

BAUSI, ROSI, MANCINO, FIMOGNARI, SAN-

TALCO, Coca e BOMBARDIERI. ~ «Adegua-

Senato della Repubblica ~ 18990 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

mento delle norme sulla pensione di rever-sibilità per la vedova del pensionato di Sta-to e degli enti parastatali a quelle vigentiper le pensioni di previdenza sociale» (1720);

GOZZINI, BREZZI, BRANCA, ROMANÒ, ULIA-NICH, LAZZARI, LA VALLE, OSSICINI e ANDER-

LINI. ~ {( Nuove norme sull'obiezione dicoscienza al servizio militare» (1721);

SCHIANO. ~ « Modifiche all'articolo 3 del-la legge 20 luglio 1981, n. 382, concernentel'avanzamento degli ufficiali in servizio per-manente effettivo nell' Arma dei carabinie-ri» (1722);

ARIOSTO, FALLUCCHI, FINESTRA, CENGARLE,

SIGNORI, TOLOMELLI, FONTANARI e VENTURI.{( Proroga del termine previsto dall' artico-lo 3 della legge 18 dicembre 1980, n. 865, isti-tutiva di una Commissione d'inchiesta e distudio sulle commesse di armi e mezzi aduso militare e sugli approvvigionamenti»(1723).

Disegni di legge, assegnazione

P RES I D E N T E . I seguenti disegnidi legge sono stati deferiti

~ in sede referente:

alla 6a Commissione permanente (Finanzee tesoro):

« Regime fiscale dei beni di rllevante in-teresse culturale» (1699), previ pareri dellasa e della 7a Commissione;

alla loa Commissione permanente (Indu-stria, commercio, turismo):

{( Legge-quadro per l'artigianato» (1697}(Testo risultante dall'unificaZione di un dise-gno di legge governativo e dei disegni di leg-ge d'iniziativa dei deputati Pavone ed altri;Laforgia ed altri; Brini ed altri; Corti ed al-tri; Labriola ed altri) (Approvato dalla 12a

Commissione permanente della Camera deideputati), previ pareri della P, della 28, del-la sa, della 6a e dell'11a Commissione.

Disegni di legge, nuova assegnazione

P RES I D E N T E. I seguenti disegnidi legge:

BAUSI ed altri. ~{( Legge-quadro per l'ar-

tigianato» (203);

POILl\STRELLIed altri. ~{( Princìpi gene-

rali in materia di artigianato» (775);

SCEVAROLLIed altri. ~{( Determinazione

e articolazione, ai sensi dell'articolo 117 del-la Costituzione, dei princìpi fondamentalideila legislazione statale in materia di arti-gianato» (840);

~ già assegnati in sede referente alle Com-

missioni permanenti riunite la e lOa ~ sonostati deferiti nella stessa sede alla lOa Com-missione permanente (Industria, commer-cio, turismo), per ragioni di connessionecon il disegno di legge n. 1697, fermi re-stando i pareri già richiesti.

La la Commissione permanente (Affaricostituzionali, affari della Presidenza delConsiglio e dell'interno, ordinamento gene-rale dello Stato e della pubblica ammini-strazione) è chiamata ad esprimere il pro-prio parere.

Disegni di legge, presentazione deltesto degli articoli

P RES I D E N T E. La 12a Commissionepermanente (Igiene e sanità) ha presentato iltesto degli articoli, proposto dalla Commis-sione stessa, per il disegno di legge: {( Con-versione in legge, con modificazioni, del de-creto-legge 20 novembre 1981, n. 660, relativoal trasferimento delle funzioni svolte dal-l'ENPI e dall'ANCC e all'etichettatura di pro-dotti alimentari secondo la direttiva CEE »

(1706).

Senato della Repubblica ~ 18991 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Disegni di tegge, approvazione da parte diCommissioni permanenti

P RES I D E N T E. Nelle sedute diieri le Commissioni permanenti hanno ap~provato i seguenti disegni di legge:

la Commissione permanente (Affari co-stituzionali, affari della Presidenza del Con-siglio e dell'interno, ordinamento generaledello Stato e della pubblica ammimstra-zione) :

«Disciplina dell'assunzione, da parte del~l'Avvocatura dello Stato, del contenziosogià di competenza delle gestioni di liquida~zione degli enti mutualistici soppressi e po-sti in liquidazione con la legge 17 agosto1974, n. 386» (1596);

4a Commissione permanente (Difesa):

«Indennità di rischio per operatori su~bacquei» (1597) (Approvato dalla 7a Com~missione permanente della Camera dei de~putati) ;

sa Commissione permanente (Lavori pub~blici, comunicazioni):

«Classificazione nella seconda categoriadi opere idrauliche già classificate di terzacategoria ricadenti nel circondario idrauli~co di Alessandria» (533);

«Consolidamento della torre di Pisa»(1426-B) (Approvato dal Senato e modifi-cato dalla 9a Commissione permanente del-la Camera dei deputati);

9a Commissione permanente (Agricoltura):

« Norme per la produzione e la commer.cializzazione degli agri» (1368).

Autorizzazione alla relazione oraleper il disegno di legge n. 1715

c O L E L L A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C O L E L L A. A nome dt.Ha 5a Com~missione permanente, chiedo, a norma del~l'articolo 77, secondo comma, del Regola-mento, che sia concessa l'autorizzazione allarelazione orale per il disegno di legge re-cante: «Conversione in legge, con modifi-cazioni, del decreto-legge 26 novembre 1981,n. 679, concernente durata dell'interventostraordinario nel Mezzogiorno» (1715), giàapprovato dalla Camera dei deputati.

P RES I D E N T E. Non facendosiosservazioni, la richiesta si intende accolta.

Discussione del disegno di legge:({ Conversione in legge, con modificazioni,

del decreto~legge 20 novembre 1981, n. 660,relativo al trasferimento deIJe funzionisvolte dall'ENPI e dall'ANCC e all'etichet~tatura di prodotti alimentari secondo ladirettiva CF.E» (1706) (Approvato dallaCamera dei deputati) (Relazione orale)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior~no reca la discussione del disegno di legge:« Conversione in legge, con modificazioni, deldecreto-legge 20 novembre 1981, n. 660, re-lativo al trasferimento delle funzioni svoltedall'ENPI e dall'ANCC e all'etichettatura diprodotti alimentari secondo la direttivaCEE », approvato dalla Camera dei depu~tati, per il quale è stata autorizzata la rela-zione orale.

Pertanto, ha facoltà di parlare il relatore.

P I T T E L L A, relatore. Signor Presi-dente, onorevoli senatori, signori rappresen~tanti del Governo, il senso di responsabilitàpolitica e morale nei confronti della Com~missione e del Parlamento mi ha indotto afornire qualche contributo alla predisposi-zione di una normativa che non pregiudi-ca la sistemazione organica della materiasecondo i princìpi ispiratori della legge diriforma sanitaria, onde dare qualche chiari-mento all'Aula sul disegno di legge n. 1706di conversione del decreto 20 novembre 1981,n.660.

Sono a tutti note le vicende concernentil'applicazione della disciplina del sistema di

Senato della Repubblica ~ 18992 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

prevenzione degli infortuni sul lavoro giàstabilita dalla legge n. 833 del 1978. Le fun-zioni dell'ENPI e dell'ANCC, secondo quan~to disposto dall'articolo 72 della legge n. 833,avrebbero dovuto cessare dallo gennaio1980 per essere trasferite alle USL. Il termi-ne è stato prorogato da tre successivi decre-ti~legge: quelli del 30 dicembre 1979, n. 663;dello luglio 1980, n. 285; del 30 aprile 1981,n. 169, convertiti rispettivamente nelle leggi29 febbraio 1980, n. 33; 4 agosto 1980, n. 441e 27 giugno 1981, n. 332. Ma le proroghe deitermini così stabilite non sono state eviden-temente sufficienti, tanto che il Governo hapresentato altri due decreti-legge in materianon convertiti: il primo del 20 luglio 1981,n. 379, in quanto ritirato, il secondo del 18settembre 1981, n. 518, perchè decaduto.Quest'ultimo fu approvato dal Senato dopoun vivace dibattito nella Commissione enell'Aula, con l'impegno da parte del Go~verno di presentare immediatamente un ap-posito provvedimento organico di disciplinadelle competenze in materia di omologazio-ne e di prevenzione e con una modifica al-l'articolo 3, secondo la quale il termine di cuiall'articolo 76 del decreto del Presidente del-la Repubblica 26 marzo 1980, n. 327, erasospeso fino al recepimento delle direttivecomunitarie e comunque non oltre il 31 di-cembre 1981. Il Governo ha quindi presen-tato il decreto-legge n. 660, il cui terminedi conversione in legge scade il 23 gennaioprossimo. Il testo è stato esaminato dallaCamera dei deputati e, dopo notevoli con-trasti, è stato approvato il 14 gennaio scorsocon notevoli modificazioni concernenti l'ar-ticolo 1. Il testo approvato, come già il de-creto-legge n. 518 approvato dal Senato conle modificazioni illustrate, concerne due ma-terie del tutto eterogenee.

Io mi permetto di illustrare preliminar-mente il testo presentato dal Governo, inmodo che siano evidenziate le modifiche ap-portate dalla Camera. L'articolo 1, nel testopresentato dal Governo, prevedeva un'ulte-riore proroga fino allo febbraio 1982 del-l'effettivo esercizio da parte delle USL edell'ISPEL delle funzioni già trasferite dal~la legge n. 833 del 1978, attualmente svoltedall'ENPI e dall'ANCC e dagli organi cen-trali e periferici del Ministero del lavoro

e della previdenza sociale. Sempre l'articolo1 prevedeva il provvisorio esercizio dellefunzioni omologative da parte del Ministerodell'industria fino all'entrata in vigore del-la legge organica in materia, la cui appro-vazione si prevede debba avvenire in tempibrevi. Per lo svolgimento delle suddette fun-zioni al Ministero dell'industria veniva as-segnato un contingente del personale del-l'ANCC e del1'ENPI, ed era consentito al per-sonale tecnico e sanitario degli ispettoratidel lavoro che avesse presentato domandadi comando all'ISPEL di essere assegnatoal Ministero dell'industria.

Sono infine sempre nell'articolo 1 proro-gati tutti gli altri termini relativi agli adem~pimenti connessi al trasferimento effettivodeLle funzioni :dell'ENPI, dell'ANCC e degliorgani del Ministero del lavoro alle unitàsanitarie locali e all'ISPEL.

L'articolo 2 invece stabilisce una norma-tiva transitoria per l'etichettatura dei pro-dotti alimentari in attesa del recepimentodella direttiva CEE in materia.

La Camera, come dicevo, ha profonda-mente modificato l'articolo 1 del testo pre~sentato dal Governo, in quanto, lasciandoinalterato il primo comma riguardante laproroga allo febbraio 1982 dell' effettivoesercizio delle funzioni svolte dagli enti di-sciolti e dal Ministero del lavoro da partedelle USL e dell'ISPEL, ha soppresso i com~mi concernenti il regime provvisorio delleomologazioni affidate al Ministero dell'indu-stria e le relative assegnazioni temporaneedi personale, e ha approvato un nuovo te~sto in base al quale il personale degli entidisciolti e del Ministero del lavoro, 'se inservizio presso gli uffici delle direzioni ge-nerali di Roma che abbiano presentato do-manda di comando, ai sensi del secondocomma dell'articolo 17 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 31 luglio 1980,n. 619, è assegnato in via temporanea allaPresidenza del Consiglio o all'amministra-zione da questa delegata. Tale è il conte-nuto normativa della modifica apportataal terzo comma dell'articolo J del decreto~legge 30 aprile 1981, n. 169, nel testo mo-dificato della legge di conversione 27 giugno1981, n. 332, dal nuovo testo approvato dallaCamera.

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18993 ~

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Inoltre il nuovo testo dell'articolo 1 deldecreto~legge n. 660, sempre nella formula~zione approvata dalla Camera dei deputati,attribuisce al Ministero dell'industria il get~tito derivante dall'appJicazione delle tarifferelative ad attività di controlli e verifichedi apparecchi e degli impianti di combustio-ne in base alle leggi vigenti in materia,creando così una certa copertura finanziaria.

Per il resto, il testo presentato dal Gover~no alla Camera dei deputati è rimasto im~mutato. Pervenuto alla 12a Commissioneigiene e sanità del Senato, questa Commis-sione all'unanimità ha modificato nella se-duta di ieri l'articolo 1, sopprimendo i com~mi secondo, terzo e quarto e mantenendoinvece il primo e il quinto comma, mentregli articoli 2, 3 e 4 del decreto~legge n. 660nel nuovo testo della Camera ricalcano gliarticoli 2, 3 e 4 del decreto~legge n. 518,già approvato dal Senato, tranne l'ulterioreslittamento fino al 31 marzo 1982, inveceche al 31 dicembre 1981, del termine di cuiall'articolo 76 del decreto del Presidente del~la Repubblica 26 marzo 1980, n. 327 (mante-nimento della legislazione vigente in temadi etichettatura). Si tratta perciò di una pro-roga di tre mesi comprensibile e accettabi~le, a condizione che sia effettivamente l'ul-tima e che il Governo s'impegni al tempe-stivo recepimento della direttiva CEE in ma-teria. Il relatore non può che proporre al-l'approvazione del Senato il testo, così comemodificato dalla 12a Commissione igiene esanità del Senato, anche se è consapevoleche i tempi ristretti forse non renderannopossibile l'approvazione definitiva da partedell'altro ,ramo del Parlamento.

P RES I D E N T E. Dichiaro apertala discussione generale.

È 1scritto a paDlare il senatore Spadaccia.Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A Signor Presidente,signor Ministro, colleghi, avevo preparatouna pregiudiziale di costituzionalità analo-ga a quella che già avevamo presentato allaCamera e che lì aveva illustrato il compa-gno Mellini. Ho poi rinunciato a presentar~la perchè ogni tanto si viene presi quasi daun senso di inutilità o di ritualità degli

strumenti regolamentari che si è costretti inmaniera ripetitiva a utilizzare in queste Au-le parlamentari.

I motivi della incostituzionalità, del re-sto, sono già contenuti nella scrupolosa re-lazione che ha fatto il Presidente e relatoredella Commissione sanità del Senato. Questoè un decreto-legge che riguarda la prorogadi una norma che avrebbe dovuto entrarein funzione alla fine di dicembre del 1979.Siamo all',inizio del 1982 e questo, come haricordato il senatore Pittella, è l'ennesimodecreto~legge di proroga. Ne abbiamo avutouna quantità indescrivibile (questo è il no-no), di cui ben quattro decaduti. Ci trovia-mo quindi di fronte a una serie di riproposi-zioni di decreti~legge, ciascuno dei quali sa-na il precedente, con una disinvoltura co-stituzionale scandalosa. Infatti la Costitu-zione stabilisce che quando un decreto-leg-ge decade, la sanatoria deve avvenire attra-verso un provvedimento di legge del Parla-mento, non attraverso un successivo decreto-legge che aggira questa disposizione dellaCostituzione e aggira anche l'altra disposi-zione sulla decadenza dei termini.

Devo dire che la mia disillusione, il mioscoraggiamento, il senso di ritualità e di inu~tilità di queste considerazioni non sono de-terminati tanto dalla disattenzione, pur com~prensibile, dei Ministri o dei colleghi che sitrovano in Aula in questo momento, quantodal fatto che alla Camera dei deputati, e hopersonalmente partecipato alla stesura fa-ticosa dello studio elaborato in materiadalla Commissione affari costituzionali delSenato, ho visto il tentativo di compiereuno sforzo per cercare di frenare l'uso deidecreti~legge.

In sede di riforma del Regolamento dellaCamera è stato a gran voce affermato cheuno degli articoli riformati doveva assegna-re alla Commissione affari costituzionali unruolo di filtro che valesse a scoraggiare que-sto abuso della decretazione d'urgenza. Ioho !'impressione che questo filtro, anche seè stato messo, non funzionerà, come ha giàdimostrato di non poter funzionare in questiprimi esperimenti.

A questo punto, collega Bonifacio, mi chie~do se anche gli sforzi limitativi, pur apprez-zabili, che stiamo facendo in Commissione

Senato della Repubblica ~ 18994 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

affari costituzionali del Senato approderan-no a qualche risultato pratico, visto che ognigiorno della nostra vita parlamentare dob~biamo fare i conti con un nuovo scempiogiuridico, con una nuova assurdità costitu-zionale, con una nuova violazione costitu-zionale e con un nuovo guasto inferto alnostro modo di legiferare.

Passando poi brevemente al merito delprovvedimento, mi chiedo: qui siamo difronte a due istituti, l'ENPI e l'ANCC, chedovevano essere dei controllori e sono sem-pre stati dei consulenti dei controllati. La ri-forma sanitaria ha disposto lo scioglimentodi questi enti. Allora mi chiedo per qualemotivo dal 31 dicembre 1979 ad oggi non siriesce a sciogliere questi due enti, li si man-tiene in vita, non si trasferiscono le lorofunzioni agli enti cui la riforma sanitariale aveva assegnate. Comprendo che ci sianoresistenze, ma il compito del Parlamentouna volta che ha operato delle scelte legisla~tive, è di vincere queste resistenze e di assi-cur~re il. ri~petto della legge. Le scelte legi-slatIVe dI nforma possono essere giuste osbagliate, ma noi non dovremmo farci con-diz~o~are dalla pressione di interessi corpo-ratIvI o dalle pressioni degli interessi delpersonale che, al seguito delle funzioni, do-vrebbe essere assegnato ad altri istituti.

Credo che di questo in fondo si tratti.Giriamo attorno a questi problemi, peròcredo che al centro di tali questioni ci siasolo questo problema. Non so se la soluzioneindicata dal Senato che lascia ~ mi sem-bra ~ con l'assegnazione alla Presidenzadel Consiglio e con l'iscrizione in un capito~lo del bilancio al Ministero del tesoro i rela-tivi fondi, sia preferibile a quella indicatadalla Camera. Immagino di sÌ, perchè alme-no mantiene aperto il problema. Però devoconstatare che questo Parlamento fa delleriforme e che, due anni dopo la scadenzadei termini previsti da quelle riforme, sitrova a dover prendere atto che non solo

~n tassel~o piccolo o grande ~ ma qui siamoIn matena delicata di controlli pubblici ~

non è andato al suo posto e non si è rea-lizzato, ma ci troviamo, se comprendo bene,di fronte a proposte che vanno in direzionecontraria a quelle riforme.

Quelle riforme erano sbagliate? Alloradobbiamo modificarle, rivederle. Le unitàsanitarie locali o le regioni non sono in gra-do di assolvere quei compiti o non si ritieneche debbano assolverli? Quello che trovodeteriore e deleterio ~ perchè poi diventa

tutto difficilmente comprensibile, non solonel nostro sistema legislativo e nel nostromodo di legiferare, ma anche nel modo digovernare che perde ogni credibilità ~ è

che tali questioni possano essere lasciateper anni in sospeso senza decisioni e cheindifferentemente, nel giro di sei o sette me-si, attraverso decreti che sono la continua~zione l'uno dell'altro, ci si possano presen-tare soluzioni diverse, anche cosÌ diversecome sono quelle che dobbiamo ora sceglie~re, nel breve giro del passaggio di quest'ul-timo decreto-legge dalla Camera dei deputa~ti al Senato.

Trovo inaccettabile il criterio in base alquale possiamo farci guidare in scelte cheriguardano !'interesse pubblico, da quelliche io ritengo legittimi interessi di catego-rie ristrettissime di cittadini e di funzionari.

I Credo che al fondo ci sia questo e non ilMinistro dell'industria che vuole appropriar-si di questi settori o qualche altro Ministeroche è in concorrenza con quello dell'indu-stria. Ritengo, molto più semplicemente, checi siano questi interessi concreti di personeche si ritengono degradate o non tutelatedal passaggio agli istituti previsti dalla ri-forma sanitaria. Questo è inaccettabile, cosìcome è inaccettabile il modo corrivo con cuiprocediamo in queste cose, con decretiniche si susseguono ai decretini.

Il presidente della 12a Commissione au-spica che questo decreto sia l'ultimo e chesi provveda in un certo modo. Ogni voltache ci troviamo di fronte a proroghe, a de~creti-legge, sentiamo ripetere, da un presi-dente della Commissione e dal relatore (quin~di non ne faccio loro una colpa) questoauspicio; sentiamo ribadire dal Governo lanecessità e l'urgenza, ma l'unico fondamen~to della necessità e dell'urgenza è nell'in-capacità del Governo di decidere e di sce-gliere, creando in questa maniera le ragionistesse della necessità e dell'urgenza.

Questo è il motivo del mio voto contrarioal decreto~legge in esame. Non conosco la

Senato. della Repubblica ~ 18995 ~

363a SEDUTA.(pomerid.) ASSEMB-LEA~ RESOCONIQ STEN.OGRAFICO

VIII Legislatura

21 GENNAIO1982

materia, ma mi sembra strana la seguenteterminologia: {( È fig.sato al 10 febbraio del1982 il termine per l'effettivo esercizio daparte delle USL e dell'Jstituto superiore perla prevenzione e la sicurezza del lavoro dellefunzioni trasferite dalla legge 23 dicembre1978, n. 833, attualmente svolte dall'ENPI,dall'ANCC e dagli organi centrali e perifericidel Ministero del lavoro e della previdenzasociale ». La questione è rovesciata perchènon è fissato il termine per il trasferimen~to delle funzioni. Ci troviamo pertanto adun capovolgimento della scelta fatta con lalegge n. 833 di riforma sanitaria.

Non sono un esperto della riforma sani"taria, ma se questi enti non sono stati sciol~ti, se le funzioni non sono state trasferite,come fanno le USL e l'Istituto superiore perla prevenzione e la sicurezza del lavoro ~

che non credo sia stato neppure istituito~ ad assumere funzioni che il Governo nonha trasferito? Diciamo allora che a partiredallO febbraio 1982 quella norma della ri-forma sanitaria non ha più valore. e che so"no altre le scelte che si fanno.

Io sono un senatore della Repubblica; miinteresso dei provvedimenti legislativi di cuiposso occuparmi, ma vorrei capire che cosadelibero. Non ho discipline di partito, nonho la sezione ENPI o la sezione ANCC delPartito radicale che mi dicono cosa devovenire a fare e neppure ho da mediare frainteressi contrapposti, per esempio quellidelle unità sanitarie locali che volessero met-tere le mani su maggiori compiti di gestio-ne. Sono semplicemente un senatore dellaRepubblica che vuole fare lo sforzo di ca-pire in che direzione ci si muove, che sa chedal 1979 si sta approvando una serie di de~creti, che una norma di legge che dovevaentrare in vigore non è entrata in vigore eche vuoI sapere che fine farà quella normadi legge e con che cosa viene sostituita.Qureste persone, non quelle ftmzioni, per orasaranno assegnate alla Presidenza del Con-siglio, la quale dc)Vrà decideFe cosa farne,e le entrate relative a certe funzioni ver~ranno messe in un capitolo del bilancio delM.Ì1ilisterodel tesoro. Da quello che capisco,questa si fa per non pregiudicare soluzionidi altro genere.

Vorrei che qu.esto. me lo si spiegasse, per~chè anche il relatore ha parlato dei motiviper cui viene proposta al Senato una solu~zione diversa da quella proposta alla Came-ra e credo che questo sia, in termini banali,il problema. Però ritengo che la terminolo-gia di questa legge sia fumosa, incompren~sibile, e, se comprensibile, per quel tantoche riesco a comprendere, grave perchè inquesto modo noi facciamo prima un ~avoroe poi lo disfiamo. Penso aililafamosa tela- diPenelope. Quella era fatta per ingannare iproci; qui chi vogliamo ingannare, noi stesosi, i cittadini, il paese? Chi inganniamo fa-cendo e disfacendo in questa maniera as-surda e incomprensibile, per cui le vere fi~naHtà delle norme che vengono approvatesfuggono e naturalmente sono nelle manidi pochissime persone che proprio perchèsono esperte, perchè hanno a che fare conquesti problemi, possono interessarsene? Inreahà noi deleghiamo le decisioni al piùbecero dei corporativismi che è il più mio~pe perchè è veramente legato agli interessiparticolari di ogni giorno, che sono per ec~cellenza, per definizione, interessi che con-trastano con gli interessi generali del paese.

Questi sono i motivi della mia profondacontrarietà, e il fatto che vi abbia rispar-miato la presentazione di una pregiudizialedi costituzionalità non attenua i motivi disdegno per questo disinvolto abuso che sifa dell'articolo 77 della Costituzione.

P RES I D E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Carlassara. Ne ha facoltà.

C A R L ASS A R A. Signor Presidente,signor Ministro, è con disagio che faccioquesto intervento perchè è la quarta voltache ne parlo e non so trovare paragoni ofrasi o elementi di vivacità, come ho ten-tato cdi fébre in altJ1e occasioni. Esprimiamoalcune c01'lSiderazioni di ordine generale epoi il nostro parere e quindi la nostra posi~zione rispetto alle proposte della Commis-sione.

Per chi si chiede, come fa il senatore Spa-daccia, come mai si possa arrivare al man-cato adempimento, da parte del Governo, perdue anni del dovere di gestire la riformasanitaria sotto l"aspetto della prevenzione,

Senato della Repubblica ~ 18996 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STEl'::OGRAFICO

credo che non si debba cercare la rispostatanto negli interessi corporativi, che posso-no esserci e che ci sono stati senza dubbioin una fase iniziale, per la resistenza dei di-pendenti dell'ENPI e dell'ANCC ad esseretrasferiti al servizio sanitario nazionale.

Fondamentalmente però la questione èquella strutturale. Non si vuole ammettereche gli interessi fondamentali della prevenzio-ne nei riguardi della difesa della salute devo-no prevalere sugli interessi della produzione,ma non per bloccarla, bensì perchè, se nonsi garantisce la salute del lavoratore in ter-mini di prevenzione, se ne ha un danno an-che in termini produttivi. Questo è un ele-mento di dissociazione, di falsa cultura in-dustriale e su questo punto ogni volta ab-biamo richiamato l'attenzione.

Ma nel Governo e nell'amministrazionedello Stato vi è una resistenza a entrare inquesto ordine di idee perchè la riforma sa-nitaria ~ ecco la risposta ~ è stata il frut-to di una domanda democratica, massiccia,diffusa, di base, nel paese; una domandache ha realizzato consensi per maggioranzegrandiose, del 70-80 per cento dei cittadiniitaliani, i quali per vari motivi hanno richie-sto la rifo:mla sanitaria. Ma Ila cuLtura dellariforma che è sorta fra i cittadini, nei sinda-cati, fra gli operai, che ha coinvolto opera-tori sanitari e ricercatori, che ha coinvoltoanche politici nel vero senso della parola,cioè rappresentanti popolari, Parlamento eistituzioni, non ha coinvolto la burocraziadello Stato e questa è stata ancora una gros-sa resistenza.

Di fronte alle resistenze sia del settoreproduttivo che della burocrazia il Governo,anzichè assumersi il compito di realizzarela riforma inducendo i corpi dello Stato el'apparato industriale al rispetto della sovra-nità popolare, adducendo le difficoltà og-gettive di avvio della rifol1ma, ha ritardatola riforma stessa. E in questo ritardo vi è unsilenzioso ma reale tradimento del compitodel Governo di realizzare il mandato che ilParlamento gli ha conferito. E siccome iltradimento non può essere teorizzato ~ laparola è pesante ~ allora si attuano rinviia non finire. Tale è la spiegazione politicadel motivo per il quale dopo due anni sia-mo ancora qui a discutere di queste cose,

e si può prevedere che con molta proba-bilità il 10 febbraio saremo al punto in cuisiamo oggi e non ci saranno cose nuove.

Quindi non possiamo entrare nell'ordinedi idee di approvare questo provvedimento,e non solo perchè è la quarta o la sesta vol-ta che viene presentato o perchè questo de-creto contiene norme tra di loro non omo-genee, come quelle sulla etichettatura ~ diciò abbiamo già par1ato nella precedentediscussione e non ci vogliamo ripetere ~

ma proprio perchè ci sentiamo in doveredi assumere la difesa fino in fondo del pro-getto di riforma. E se questo progetto diriforma, nel momento della omologazioneindustriale, ha bisogno di un contributo ne-cessariamente e tecnicamente specifico, que-sto deve essere previsto, ma non può esseremotivo di ritardo per tutto il resto, cioè peril pieno adempimento della riforma sanita-ria, perchè il mancato adempimento per untassello, per una parte del settore della pre-venzione blocca tutta l'importante realizza-zione, la messa in moto, la promozione, l'av-vio concreto e reale di una parte fonda-mentale della legge di riforma che è la pre-venzione.

Nella legge di riforma ci sono quattro pi-lastri fondamentali: l'unitarietà dell'inter-vento, la democraticità della gestione, il di-ritto uguale per tutti e, quarto aspetto fon-damentale, la prevenzione. Si poteva addirit-tura ipotizzare di fare una legge appostaper la prevenzione. Il Parlamento, le due Ca-mere, dopo lunga ricerca nel paese avevanoacquisito la consapevolezza nuova che, rag-giunto il massimo che si poteva raggiungerecon la medicina di intervento diretto sull'in-dividuo e sulla persona, anche con l'applica-zione sofisticata di tecnologie come quelle inuso negli ambienti di rianimazione e di tera-pia intensiva, raggiunti i livelli che si poteva-no raggiungere, il problema era ed è quello disviluppare la prevenzione in modo che la vi-ta nel suo complesso, relativamente alle per-sone, alla società, alle famiglie, ai bambini eai giovani, sia una vita equilibrata, una vitasana, una vita che non si usuri per motivitensionali, di alimentazione sbagliata, permotivi di pericolosità del lavoro, di nocivitàdel lavoro, di inquinamento dell'ambiente.

Senato de.lla Repubblica ~ 18997 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Questo è il settore nuovo, che del restoè strettamente collegato al settore, di gran~de interesse culturale e di massa, dell'ecolo~gia. È qui la saldatura storica della preven-zione voluta dalla riforma sanitaria con lacultura mondiale ecologica. Si sa che unodei grandi pericoli per la sopravvivenza del~l'uomo nella biosfera è quello del degradobiologico e dell'inquinamento. In tale conte-sto si colloca la nostra battaglia. Per talimotivi, essendo così importante la preven-zione ed essendo questo decreto oggettiva-mente un elemento di ritardo nella messain azione delle disposizioni in materia con~tenute nella legge di riforma, esprimiamonecessariamente il nostro voto contrario.(r1pplausi dall' estrema sinistra).

P RES I D E N T E. Dichiaro chiusa ladiscussione generale.

Ha facoltà di parlare il relatore.

P I T T E L L A, relatore. Non ho nullada aggiungere alla relazione orale.

P RES I D E N T E. Ha facoltà di par~lare il Ministro dell'industria, del commer-cio e dell'artigianato.

M A R C O R A, ministro dell'industria,del commercio e dell' artigianato. OnorevolePresidente, onorevoli senatori, per una defi~nitiva soluzione del problema in discussioneil Governo, mantenendo un impegno assuntocon il Parlamento, ha presentato il disegnodi ,legge n. 3056 (Atto della Camera) che pre~vede la creazione dell'istituto per l'omologa~zione dei prodotti industriali. ~ opportunoricordare che l'attività omologativa consistenella certificazione della rispondenza delprototipo di un prodotto industriale a speci~fici requisiti attinenti alla sicurezza, alla qua~lità, al contenimento dei consumi energeti~ci e costituisce una funzione riservata allaamministrazione statale dall'articolo 6, let-tera n), della legge 23 dicembre 1978, n. 833,sulla riforma sanitaria, e non può essereconfusa con l'attività di prevenzione degliinfortuni sul lavoro e di tutela dell'igienee della salute nei luoghi di vita e di lavorosvolta dalle unità sanitarie locali. Ciò es~senzialmente perchè l'omologazione concer-

ne lo studio, l'esame tecnico del prototipogià completo e definito in ogni sua parte,prima dell'avvio della produzione in serie,sicchè nell'esercizio dell'attività omologati~va non vengono in alcun modo in rilievo lemodalità di esercizio degli impianti e deiprodotti industriali.

Per rendere possibile, a decorrere dal 10febbraio 1982 e fino aHa definitivla soluzio-ne del problema mediante l'approvazionedel disegno di legge d'iniziativa governativadi cui ho parlato, l'effettivo assolvimento,da parte dell'amministrazione statale, dellafunzione relativa all'omologazione, si rendenecessario un emendamento che recuperi icontenuti del testo governativo del decreto~legge 20 novembre 1981, n. 660, che consen~te di evitare quel vuoto che l'approvazionedel testo proposto dalla Commissione sa~nità non potrebbe non determinare nel con-creto esercizio di una funzione amministra-tiva di così rilevante importanza economicae sociale.

Al senatore Spadaccia, che vuole capirecosa stiamo dicendo e facendo, racconto unepisodio che è accaduto al sottoscritto. In-tanto io fui contrario, in sede di Governo,al trasferimento delle funzioni dell'Associa-zione nazionale della combustione e del~l'ENPI alle regioni, poichè avevo previstoche queste non sarebbero state in grado digestire i processi omologativi attinenti allaproduzione e all' esercizio degli impianti. Co-munque è capitato proprio a me, senatoreSpadaccia, nominato il 28 giugno Ministro,di dovere gestire, anche se ero stato contra-rio, la cessazione dell'attività dell'ANCC edell'ENPI che era fissata per il 30 giugno.Il 20 luglio, 22 giorni dopo la mia nominaa Ministro, sono stato invitato all'inaugu-razione dello stabilimento della Comecartin Madonna dell'Olmo, uno dei pochi stabi~limenti che ha ristrutturato... (Interruzionidall' estrema sinistra).

Sono stato ad inaugurare questo s'tabi-limento. Gli ingegneri mi hanno condottoa vedere i cilindri pronti per essere espor~tati: cilindri della lunghez~a di 15, 20 metrie del diametro di un metro e cinquanta,creati per la lavorazione della pasta da car-ta. Mi hanno detto: signor Ministro, l'ANCCè stata sciolta, noi oi siamo rivolti all'unità

VIlT LegislaturaSenato della Repubblica ~ 18998 ~

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

sanitaria locale pe1"chè venisse ad omologarequesti impianti e l'unità sanitaria ci hamandato il medico della mutua. Questo èaccaduto dopo che è stata sciolta l'ANCe.Dirò di più, l'omologazione delle macchineutensili... (Interruzioni dall' estrema sinistra.Richiami del Presidente).

C I A C C I. Non è vero, sta dicendo unacos'a assurda; il medico che va a controllarei tubi!

M A R C O R A, ministro dell'industria,del commercio e dell' artigianato. Lei vedrà,se, quando leggerà il testo stenografico, l'opi-nione pubblica darà ragione a me o a lei.

Comunque l'attività di omologazione deiprodotti industriali dovette essere svolta dal-le unità sanitarie locali. Le USL sono piùdi 600; l'organico dell'ANCC è di 1.100 per-sone, comprese quelle che si trovano a Ro-ma, specializzate, quindi, per gruppo. Le cal-daie della Tosi devono essere omologate da-gli specialisti delle caldaie, gli impianti del-la Ercole-Marelli dagli specialisti elettro-meccanici. Anche se volessimo distribuirneuno per unità sanitaria, non sarebbero ingrado di coprire tutte le unità sanitarie lo-cali. Ecco perchè, signor Presidente, presen-to un emendamento che ripristina il testopresentato dal Governo alla Camera dei de-putati.

P RES I D E N T E. Passiamo all'esa-me dell'articolo unico nel testo propostodalla Commissione. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Articolo unico

Il decreto-legge 20 novembre 1981, n. 660,relativo al trasferimento delle funzioni svol-te dall'ENPI e dall'ANCC e all'etichettaturadi prodotti alimentari secondo la direttivaCEE, è convertito in legge con le seguentimodificazioni:

all' articolo 1, i commi secondo, terzoquarto e quinto sono soppressi.

P RES I D E N T E. Da parte del Go-verno è stato presentato un emendamento

che è riferito all'articola 1 del decreto-Ieggeda convertire. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Dopo il primo comma dell'articolo 1 sonoaggiunti i seguenti:

«Entro il 30 giugno 1982 sarà stabilitacon legge la disciplina dell' omologazione deiprodotti industriali ai fini della sicurezza,della qualità e del risparmio energetico.

A decorrere dallo febbraio 1982 e sinoalla data di entrata in vigore della leggedi cui al precedente comma, le funzionistatali concernenti l'omologazione dei pro-dotti industriali, previamente determinatecon decreto del Presidente del Consiglio deiministri su deliberazione del Cons.iglio deiministri, sono assicurate in via provvisoriadal Ministero dell'industria, del commercioe dell'artigianato.

Per le esigenze connesse all' esercizio del-le funzioni di cui al comma precedente, alMinistero dell'industria, del commercio edell'artigianato è assegnato un contingentedi personale dell'Alncc e dell'Enpi, da de-terminare con il decreto di cui al primocomma dell'articolo 17 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 31 luglio 1980,n. 619. Il personale tecnico e sanitario degliispettorati del lavaTo, che abbia presentatodomanda di comando all'Istituto superioreper la prevenzione e la sicurezza del lavoro,può chiedere di essere assegnato al Mini-stero dell'industria, del commercio e del-l'artigianato.

Qualora alla data dello febbraio 1982 nonsia stato adottato il citato decreto di cuiall'articolo 17 del decreto del Presidente del-la Repubblica 31 luglio 1980, n. 619, siapplica, dalla data predetta, il disposto delterzo comma dell'articolo 1 del decreto-legge 30 aprile 1981, n. 169, come convertitodalla legge 27 giugno 1981, n. 332 ».

1.1

M A R C O R A, ministro dell' industria,del commercio e dell'artigianato. Domandodi parlare.

Senato della Repubblica ~ 18999 ~ VIII Legislatura

363" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A R C O R A, ministro dell'industria,del commercio e dell'artigianato. L'emenda-mento propone iì ripristino del testo gover-nativo, quindi lo ritengo già illustrato dalmio intervento.

M E R ZAR I O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M E R ZAR I O. Signor Presidente,onorevoli Ministri, oltre che manifestare unacerta sorpresa per questi tradizionali exploitsdei ministri che non tengono conto delle pro-nunce del Parlamento e si permettono di con-siderarci solo come tenutari di registri diprotocollo...

M A R C O R A, ministro dell'industria,del commercio e dell'artigianato. Abbiamopresentato una legge.

M E R ZAR I O Comunque vorreiesprimere la mia opinione su questa novitàche non è stata ieri minimamente sostenutain Commissione sanità, le cui decisioni perl'ennesima volta vengono contraddette daisottosegretari e dai ministri. Non è infattila prima volta che la 12a Commissione, al-l'unanimità, esprime orientamenti e assumedeliberazioni che il Governo disattende: tan-t'è vero che ci sono dei precedenti di rela-tori di maggioranza che si sono dimessi dal-!'incarico di riferire in Aula Sll questo temaspecifico. Dopo che noi in 12a Commissione(posti in condizione di lavorare con estremadifficoltà perchè ci arrivano i decreti unao due ore prima del termine della conver-sione e senza la relativa documentazione)concordiamo un certo iter, il giorno dopoin Aula il Ministro disattende completamen-te quello che fa un ramo del Parlamento epropone questa specie di modifica al testo,che è qualche cosa di più di un emendamen-to. Cercherò quindi di motivare la posizionedel Gruppo comunista con pochissime pa-role. E se il collega Carlassara, che ha par-lato prima di me, ha più di una ragione permanifestare il suo disagio, per il fatto che

ha dovuto parlare per quattro volte conse-'cutive sullo stesso argomento, altrettantodevo dire anch'io che ho sempre fatto del-le brevissime dichiarazioni di voto.

Oltre tutto è fuori da ogni regolare prassiprocedurale, è al di fuori di ogni elemen-tare buon senso costringere il Parlamentodella Repubblica a questo rituale ossessivo.Cioè per svariate volte abbiamo parlato diquesto problema dell'ENPI e dell'ANCC edel ricors0 alla decretazione, mentre il Go-verno insiste nel chiedere sempre il rinviosenza provvedere a dare soluzioni sistema-tiche, razionali, a un problema come quellodella prevenzione di indubbia rilevanza so-ciale. Anzi, abbiamo ottenuto di riscontrodelle risposte sempre contraddittorie, pastic-ciate, improvvisate, lesive soprattutto delleprerogative delle istituzioni. Vorrei citareen passant il fatto che, dopo che il Parla-mento aveva approvato un analogo decretodi proroga, il Presidente del Consiglio, confonogramma, dava istruzioni di non appli-care la legge approvata dai due rami delParlamento.

Ora il Ministro ha portato alla Camera,e ce li ha riproposti qui questa sera, degliesempi che meglio si attagliano alla cronacafumettistica delle vicende un poco strava-ganti del nostro paese. Nell'altro ramo delParlamento il Ministro ha concluso il com-mento sulla rivelazione « di queste unità sa-nitarie locali incapaci di omologare tubi ditrenta metri», eccetera (come se la realtà ita-liana fosse rappresentata simbolicamente daquesta unità sanitaria di Cuneo), con la fra-se: « Fate queIJo che volete », seguìta da ap-plausi dal centro. Così trovo scritto sul reso-conto 'Stenografico. Al che molti deputati sisono sentiti offesi per la prosa brusca, inveropoco diplomatica, ma che è caratteristicadell'onorevole Ministro che è stato prima al-l'agricoltura e oggi all'industria, e ci siamoaccorti ora che è anche facente funzione diMinistro della sanità. Infatti di problemidi sanità pubblica si tratta e non già di sa-nità animale. Qui non parliamo di TBC bo-vina e brucellosi, ma della salute di milionidi operai e di lavoratori che hanno il dirit-to di vedere salvaguardata la propria inte-grità psico-fisica. Anche per questo non av-

Senato della Repubblica ~ 19000 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

vertiamo il disagio dei colleghi deputati eneppure ci sentiamo offesi, ma semmaistimolati dalla protesta, perchè dietro 10slogan «fate quello che volete », c'è in fon-do, onorevoli colleghi, l'ostinata volontà(che è stata peraltro sperimentata in modoun po' perverso in questi tre anni) di pro-seguire nella politica dei continui rinvii daparte del Governo e, diciamo celo francamen-te, della conflittualità permanente tra i treMinisteri (industria, lavoro e sanità). E nonmi interessa stabilire se la conflittualitàcoinvolge i titolari o le rispettive burocra-zie. Di fatto prosegue il contenzioso inter-ministeriale, per cui non si provvede a va-rare quei provvedimenti previsti dalla leggedi riforma sanitaria.

Per quanto ci riguarda, questo emenda-mento del Governo che ci è stato ora conse-gnato non è neanche ricevibile. In che sen-so, onorevoli colleghi? Sottopongo la que-stione alla sensibilità e alla saggezza dellaPresidenza di questo ramo del Parlamento.Ieri la 12a Commissione sanità è stata con-vocata con procedura d'urgenza e noi scru-polosamente abbiamo favorito la predispo-sizione del lavoro per l'Aula sulla base delmessaggio che ci em pervenuto dall'altroramo del Parlamento, quindi con le modi-fiche apportate dalla Camera.

Stante il « fuori sacco» del ministro Mar-cora, quanto meno noi chiederemmo di ri-mettere la questione alla 12a Commissionepoichè ci troviamo davanti a una fattispecieche la Commissione di merito non ha nean-che minimamente considerato. Delle duel'una: o il Governo ha questo potere trau-matico di decidere, di fare e di disfare, op-pure dobbiamo salvaguardare le prerogativedelle Commissioni parlamentari. Bisognacioè impedire che dopo lunghi dibattiti,mediazioni e accordi, il Governo arrivi a di-re: ragazzi, avete sbagliato, qui bi':ìognaprendere o lasciare, non ce ne frega nientedelle vostre solite procedure parlamenta-ri. Questo modo di fare noi lo giudichiamolesivo della potestà delle Assemblee elettivee perciò chiediamo che la Commissione siaposta in grado se non altro di esaminare unemendamento che non è una corretta inter-pretazione di un testo precedente, non èun piccolo cambiamento formale, ma signi-

fica un radicale stravolgimento di tutto illavoro fatto dalla Commissione di cui mionoro di far parte da dieci anni. (Applausidall' estrema sinistra).

P RES I D E N T E. Prima di dare la pa-rola ad altri colleghi sull' emendamento vor-rei domandare al senatore Pittella, essendostata avanzata dal senatore Merzario unaproposta di rinvio alla Commissione, qualè il suo pensiero in merito.

P I T T E L L A, reZatore. Credo che,non avendo la 12a Commissione discusso mi-nimamente nella seduta di ieri di questoemendamento, non si possa che accogliereil rinvio dell'emendamento alla Commissio-ne per un approfondimento e una valutazio-ne dello stesso; cosa che la Commissionepotrebbe proporsi di fare in tempi moltorapidi, anche concludendo i suoi lavori nel-la stessa serata di oggi.

M I T R O T T I. È inammissibile!

P RES I D E N T E. Onorevoli colleghi,poichè è sorta una questione che non è dipoco conto, faccio presente agli onorevolicolleghi e a lei in particolare, senatore Mi-trotti, che è assai prossimo il termine discadenza del decreto-legge. Noi dobbiamofare tutto quello che è in nostro potere permantenerci entro i limiti costituzionali, al-meno in questo ramo del Parlamento.

Pertanto, a norma dell'articolo 100, undi-cesimo comma, del Regolamento, dispongol'accantonamento del disegno di legge e del-l'emendamento presentato dal Governo. Di-spongo, pertanto, che la discussione di que-sto disegno di legge sia sospesa e riprenda inserata, al termine dei lavori della Commis-sione, che è autorizzata a I1iunirsi subito.

Inversione dell'ordine del giorno

P RES I D E N T E Dispongo, ai sensidell'articolo 56, terzo comma, del Regola-mento, l'inversione dell'ordine del giorno,nel senso di procedere subito alla discus-sione del disegno di legge n. 1150.

Senato della Repubblica ~ 19001 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

« Individuazione obbligatoria dzl grupposanguigno e del fattore Rh» (1150), diiniziativa del senatore Pittella e di altrisenatori

P RES I D E N T E. Passiamo pertantoalla discussione del disegno di legge: « Indi-viduazione obbligatoria del gruppo sangui-gno e del fattore Rh », d'iniziativa dei sena-tori Pittella, CipelIini, Barsacchi, Scamarcio,Noci, Finessi, Bozzello Verole, Signori, Spa-no, ScevarolIi e Boniver.

Non essendovi iscritti a parlare nella di-scussione generale, do la parola al relatore.

F I M O G N A R I, relatore. Signor Pre-sidente, desidero brevemente intervenire persottolineare l'importanza del disegno di leg-ge che, se approvato, renderà obbligatoria

l'individuazione del gruppo sanguigno e delfattore Rh. L'importanza deriva dall'assicu-rare la disponibilità di dati certi riguardantiper l'appunto il gruppo sanguigno e il fat-tore Rh, che siano immediatamente utiliz-zabili dall'operatore sanitario per una cor-retta trasfusione.

La legge che discutiamo andrà a colmareun vuoto non trascurabile nel campo del si-stema informativo sanitario: le vittime diincidenti stradali, di infortuni sul lavoro, dicalamità naturali eccetera ne hanno spessis-simo bisogno, sul posto dell'incidente o neipronti soccorsi, proprio durante il primointervento che può essere a volte risolutivodi un momento particolarmente grave dellavita della vittima.

Nella medicina di oggi, che privilegia ~

ed a ragione ~ la medicina preventiva, ladeterminazione del gruppo sanguigno e delfattore Rh riveste grande importanza: lamalattia emolitica del neonato è un esem-pio. Si pensi poi che in Italia più dell'80per cento delle coppie si sposa senza cono-scere il proprio fenotipo Rh. Ricordo infat-ti che è stato proprio un caso di eritrobla-stasi fetale a permettere l'individuazione delfattore Rh.

Non mi dilungo, avendo presentato unarelazione quanto mai ampia. Mi auguro,avendo avuto da parte della Commissione ilmandato di riferire all'Assemblea in sensofavorevole, che il disegno di legge testè illu-strato sia approvato.

P RES I D E N T E. Ha facoltà di par-lare il rappresentante del Governo.

O R S I N I, sottosegretario di Statoper la sanità. Concordo con il relatore e au-spica l'approvazione del disegno di legge.

P RES I D E N T E. Passiamo all'esa-me degli articoli nel testo proposto dallaCommissione. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Art. 1.

È fatto obbligo alle divisioni ed ai repar-ti di ostetricia di individuare, sui neonati,il gruppo sanguigno ABO, il fenotipo Rhcompleto (C, c, D, E, e) e di dame certi-ficazione relativa.

Per i soggetti che nel loro fenotipo pre-sentino l'antigene d è necessaria la ricercadel DU.

(È approvato).

Art. 2.

Unitamente alla prima somministrazionedi vaccino contro la poliomielite, previstadall'articolo 1 del decreto del MinisTro del-la sanità 2S maggio 1967, pubblicato nellaGazzetta Ufficiale 10 luglio 1967, n. 171, icompetenti servizi sanitari dei comuni sin-goli o associati provvedono all'accertamen-to del gruppo sanguigno ABO e del fenoti-po Rh completo (C, c, D, E, e) qualora ilsoggetto non sia già provvisto di attestaltorelativo.

Nel certificato di vaccinazione obbligato-ria contro la poliomielite, saranno indicaticontemporaneamente gruppo sanguigno ABOe fenotipo Rh completo (C, c, D, E, e).

Senato de.lla Repubblica ~ 1~.o02 ~ VII I Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

I soggetti di groppo A ovvero AB, per ladeterminazione dei sottogruppi dovranno es-sere sottoposti a nuovo accertamento, dopoil compimento del terzo anno di vita, pressouno dei presìdi sanitari previsti dal succes-sivo articolo 4.

(È approvato).

Art.3.

I cittadini, ai .quali non sono applicabilile disposizioni di cui ai precedenti articoli1 e 2, hanno l'obbligo di produrre un certi-ficato con la indicazione del gruppo sangui-gno ABO e relativi sottogruppi, del fenotipoRh completo (C, c, D, E, e), sottoscritto dalresponsabile di uno dei presìdi o laboratoripubblici o convenzionati che siano stati sot-toposti a controllo di qualità.

Tale certificato è propedeutico per !'isCI1i-zione alle scuole pubbliche e private, per ilreclutamento nelle Forze armate e Corpiassimilati, per ottenere il rilascio di docu-menti di identità, per la celebrazione delmatrimonio.

(È approvato).

Art.4.

Entro un anno dalla data di pubblicazio-ne della presente legge tutti i cittadini de-vono essere in possesso di un certificato,rilasciato da un presidio sanitario pubblicoo convenzionato, da cui I1isulti il gruppo san-guigno ABO e relativi sottogruppi, il feno-tipo Rh completo (C, -c, D, E, e), la datadella determinazione ed il nome del presidiosanitario presso il quale 1è stata effettuatala ricerca.

L'esame è eseguito gratuitamente.Chiunque contravviene all'obbligo di cui

al primo comma è punito con l'ammenda dalire 10.000 a lire 100.000.

(È approvato).

P RES I D E N T E. Passiamo alla vo-tazione del disegno di legge nel suo com-plesso.

P I T T E L L A Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I T T E L L A. Signor Presi,dente, ono-revoli ministri, onorevoli senatori, iJ dise-gno di legge n. 1150 ({ Individuazione obbli-gatoria del groppo sanguigno e del fattoi"('Rh» è stato presentato dal Gruppo socialistadel Senato, riprendendo, sia pure con nor-mativa diversa e armonizzata alla evoluzio-ne dei tempi, un altr.o disegno di legge, an.che quello di iniziativa sociaJ1sta, già presentato nel 1970.

Tra gli obiettivi principali ~ lo rilevavaacutamente iJ relatore, :senatore Fimognari

~ c'è quello di creare la d.i&ponibilità di da-ti certi, immediatamente utilizzabili daLI'ope-ratore sanitario, colmando un vuoto infor-mativo oggi esistente nel rsistema sanitario.

E che situazioni di emergenza esistanoogni ora nel campo delle trasfusioni è fa-cilmente deducibi'le, se solo ci si pone adanalizzare le statistiche degli incidenti del'lavoro, della ,strada, delle calamità naturali,della delinquenza comune e politica, ovveroquelle concernenti alcune malattie acute ecroniche, dalla rottura di utero alle emor-ragie da cirrosi, senza contare !'importanzadella azione preventiva nel campo di ma'lat-tie congenite, come la malattia emoliticaneonatale, >che quando non uccide, spesso,in assenza di indagine accurata e di prontaterapia trasfusionale, determina situazionidrammatiche di cerebropatie che rappresen-tano !pQi, per la società, una ,remora, un'an-goscia, un rimprovero perenne.

Ma altre considerazioni hanno spinto isocia!J.isti a presentare il disegno di leggee i commissari della 12a Commissione adapprovarlo aHa unanimità, con ,grande sen-so .di responsabilità: motivazioni di ordinegenerale che consistono nella estrinsecazionedel concetto di intervento assistenziale, cheoggi deve sempre più coincidere con l'insie-me dei presidi che la società mette a disposi-zione del cittadino per as'Sicurare il suo statodi henessere, nella volontà .di superamentodegli squi,Hbri esistenti sul territorio, attra-verso una più oculata destinazione delle ri-

Senato della Repubblica ~ 19003 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

sor,se, nella impostazione che riveste il rap-porto Stato~cittadino, con la percezione pre-cisa e quindi con la consapevolezZ!a che com~pete allo Stato il dovere di garantire a tuttii cittadini la tutela del benessere fisico, psi-chico e ambientale e ,la rimozione degli osta-coli di ordine economico e sociale che im~pediscono il pieno sviluppo della personali~tà umana e di ciascuna delle sue potenziali~tà; motivazioni più specifioamente inerentia princìpi fondamentali deNa riforma sa-nitaria, pilastri portanti di tutto il serviziosanitario nazionaJIe, come la prevenzione del~la patologia ereditaria e congenita, oggi nonaffrontata se non settorialmente e rparzial~mente, specie nel Sud d'Italia, dove ognimeccanismo di raccolta dei dati, ogni clas~sificazione ed organizzazione della popola-zione, capaci di sostanziare una discLpli-na de11a donazione, della disponibilità allatrasfusione del sangue, appare parziale senon addirittura inesistente.

Chi ha avuto modo di leggere i risultatidell'indagine informatica sui servizi trasfu.sionali del sangue, a firma del dottor Gior~gio Ceci (1979), si è reso conto di come lerisposte riportate ai questionari da partedelle regioni abbiano raggiunto un massimopari aJ 65,6 per cento da parte della Lom-bar-dia, del 64,7 per cento da parte del Ve~neto, dell00 per cento da parte dell'Umbria,e solo del 33 per cento da parte del MoHsc,del 51 per cento da parte della Sicilia, cosìcome dalle tabeUe accluse alla pubblicazio~ne si è potuto facilmente stabilire la diver-sificazione notevole tra Nord e Sud del nu~mero dei centri, del numero dei punti mo-bili di raccolta, dello stesso personale ad~detto ai servizi trasfusionali, avendo cono~scenza che solo in VaI d'Aosta si raggiungel'indice fissato dall'OMS di 5,51 donazionidi sangue per 100 abitanti, seguita dall'Emi~lia Romagna con 4,63 per cento, dal FriuliVenezia Giulia con 4,08 per cento, mentre lasituazione è definita catastrofica in Basili-cata: 0,60 per cento, Campania: 0,82 percento, Calabria: 0,88 per cento, il che faabbassare l'indice di donazione in Italia fiono al 3 per cento per abitanti.

Tutto questo, a cui va aggiunta la consi.derazione dello scambio attuale di sangue

interregionale, che non soddisfa se non perproblemi urgenti e che toglie la possibilitàdi alimentare la produzione di emoderivatidi cui siamo costanti tributari dall'estero,può trovare una strada ampia di soluzioneattraverso l'approvazione della presentelegge.

Infatti, conoscendo il proprio gruppo san.guigno fin dalla nascita, o nella prima in-fanzia, o nell'adolescenza, o in altra età del-la vita, si è depositari di un ulteriore sensodi responsabilità rispetto alla richiesta pertrasfusione, oltre che essere 'protetti, perl'aspetto particolare e personale, nel casodi bisogno urgente di essere trasfusi.

Dalla classificazione e organizzazione diintere popolazioni, alla creazione di una « fo-tomoteca}) fruibile in qualunque momentocon il solo richiamo telefonico, e con il so~lo appello, il passo è rapido ed è possibileche potrà farsi di meglio con una informa-zione avveduta ed una educazione sanitariacapillare, fino a raggiungere obiettivi di tu-tela della salute, ma anche di solidarietàpiù vasta tra gli uomini.

Per questi motivi ci sembra importantei~ lavoro svolto dalla Commissione sanitàdel Senato, dal relatore senatore Fimognari

~ che ha migliorato la legge con precisa-zioni suggerite dalla sua peculiare formazio-ne professionale, dal'la sua particolare sensi.bilità, dall'alto senso di responsabilità chenel lavoro parlamentare e in quello profes..sionale sempre lo ha contraddistinto ~ eci sembra utile un'unanime approvazione inAula del disegno di legge n. 1150 che i so-cialisti hanno avuto l'onore di presentare.

R O S S A N D A . Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

R O S S A N D A. Il Gruppo comunistavoterà a favore di questo provvedimento dilegge, nella speranza che le norme in essocontenute possano rappresentare uno sti.molo alla crescita della coscienza sanitariadell'intera popolazione, in particolare in quel-le regioni del Mezzogiorno dove la praticadella deteJ1Il1inazione del gruppo sanguigno

Senato della Repubblica VIII Legislatura~~

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e della diffusione dei centri trasfusionali èscarsa. Speriamo anche che si possa cosìstimolare la diffusione di servizi trasfusio~nali adeguati per le finalità che sono statecommentate dalla relazione.

Abbiamo qualche dubbio sul fatto che lanorma come è scritta abbia in sè la capacitàdi raggiungere questo scopo. Pensiamo chel'obiettivo di accrescere la coscienza dell'im-portanza dei fattori ABa ed Rh nella pato~logia, come quello dello svNuppo dei servizitrasfusionali, non sia tanto da perseguirecon legge dello Stato, quanto da program-mare attraverso il piano sanitario naziona-le e i piani delle singole regioni. Ciò nono-stante esprimiamo un voto favorevole.

Io chiedo scusa se solo in questa occa-sione faccio una 'segna!lazione di or-dine for~male, che non so se la Presidenza può acco-gliere in questo momento, pregando la Sç~greteria di verificare la correttezza ,di unae&pressione scritta, cioè il fattore «erremaiuscola acca maiuscola )}, che io non co-nosco e che non vorrei potesse invalidare ildisegno di legge così come è stampato, per-chè mi sembra che si debba scrivere « erremaiuscola acca minuscola ». Non sono sicu-ra che la cosa sia interamente corretta; èuna parentesi del mio intervento e prego laPresidenza di fare questa verifica prima diinv<Ìare il messaggio alla Camera.

F I M a G N A R I, relatore. Sono d'ac-cordo.

P RES I D E N T E. In sede di coor-dinamento si provvederà nel senso indicatodalla senatrice Rossanda.

B a M P I A N I. Domando di parlareper dich1arazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B a M p I A N I. Signor Presidente,signor Ministro, colleghi, vorrei esprimere anome del Gruppo senatoriale della Democra-zia cristiana il voto favorevole a questo di-segno di legge, che abbiamo appena esami-nato nei vari articoli. I colleghi della Com-missione sanità appartenenti al nostro Grup-

po hanno dato un contributo molto fattivoaWes'ame ed al miglioramento del testo checon lodevole iniziativa il senatore Pittella edaltri colleghi del Partito socialista avevanopresentato aHa nostra attenzione. Credo che,in definitiva, il testo sia risultato molto piùpreciso in tutti i suoi dettagli e quindi anchetecnicamente più valido: e nel !porre questadichiarazione di voto, vorrei ricor-dare glielementi caratterizzanti.

Mi sembra che, anzitutto, siano ben ri~spettate sul piano giuridico le competenzeche esistono fra Stato e regioni 'Ìn questa ma-teria, il cui esame aveva dato luogo a qualcheperplessità in sede di Commissione affari co-stituzionali sul primitivo testo sottoposto al~l'esame.

Credo che non ci ,siano dubbi, ormai sul~la legittimità costituzionale delle norme con-tenute ne'l testo. La stessa iniziativa parla~mentare è legittima trattandosi di una nor-ma generale, di indirizzo, che riguarda tut-te le regioni, e che si indirizza esplicitrumen-te a tutti i reparti, le divisioni di ostetriciain ogni regione e che si applicherà ad ognicittadino neonato. Essa, certamente, non vie-ne a confliggere con eventuali norme regio-nali che siano già state emanate, anzi ten:d~ad unificarle ed a portarle sotto il quadrodi una normativa comune. In questo sensosi V'iene incontro anche a notevoli carenze diiniziativa al riguardo che esistono in taluneregioni del nostro paese.

Ciò !premesso, ritengo di affermare che lemotivazioni che hanno spinto il nostro Grup~po a dare un contributo fattivo per una ra-pida approvazione di questo disegno di legge,e che sono state del resto evidenziate mol-to bene dal relatore Fimognari nella relazio~ne scritta, sono duplici: la prima riguardal'importanza che può avere questa norma,se applicata estesamente nel campo trasfu~zionale (al qUa!le si riferisce gran parte del-l'articolato); la seconda concerne l'impor-tanza che può avere la stessa norma nel pre-venire la malattia emolitica nel neonato, cheperaltro già nel nostro paese è sufficiente-mente combattuta, ma non ancora eliminatadel tutto.

Senato della Repubblica ~ 19005 ~ VIII Legislatura

363" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Per quanto riguarda la pratica trasfusio~naIe, è vero che la determinazione del grup~po e le prove di compatibilità sono obbli~gatorieper ogni trasfusione e che la sempli~ce determinazione del gruppo e del fattoreRh richiede un tempo molto breve: quindisi potrebbe ritenere che, dovendola pratica~re volta per volta, sia superfilua una normadi ordine generale che imponga questo ac~certamento sin dama nascita del cittadino.

Però è certo che la conoscenza preventivadel gruppo del paziente da trasfondere puòservire, anzitutto, come controllo per la de~terminazione effettuata magari in condizionidi emergenza, nelle situazioni operative digrande urgem.za. Nello stesso tempo è certo,come è già statoI'Ìllevato dagli oratori chemi hanno preceduto nelle dichiarazioni divoto, che la conoscenza del gruppo e del sot~togruppo per ogni persona esalta la coscien-za della possibilità di essere ,soggetto atti-vo di tlfasfusione o recettivo, se questo sirendesse opportuillo, e rende più familiareil concetto della donazione e della recezionedel sangue. Ciò reca un contributo a quellasolidarietà sociale che già altri hanno vistopromossa in questo d~segno di legge, alme~no nell'ambito dei suoi scopi tendenziali.

C'è infine da sottolineare che la pratica de1reclutamento dei donatori oggi è diventatasempre più difficile. L'adeguamento di que-sto settore alle necessità costituisce unodei traguardi più importanti per la messa inopera di dispositivi assistenziail'i più modernied efficienti ne1l'ambito della riforma sani~taria.

L'espansione delle tecniche chirurgiche de-molitive e ricostruttive, l'espansione delletecniche di immunosoppressione e citosta-tiche soprattutto per la terapia dei tumoried altri progressi terapeuHci rendono semprepiù urgente e necessaria una {( politica diapprovvigionamento» del sangue. Quindi lamaggiore conoscenza del gruppo sanguignoda parte dei cittadini può stimolare una piùfacile disponibilità ail reclutamento anche sulcampo, in condizioni di emergenza, oltre chea stimolare l'adesione alle As'sociazioni vo~lontarie di donazione.

Termino con qualche considerazione sugliaspetti ostetrici che vengono promossi dal

21 GENNAIO 1982

provvedimento. Certamente tutti sanno chela determinazione precoce, già allla nascita,del gruppo sanguigno e del fattore Rh (e,fra parentesi, mi associo wlil'osservazione fat-ta dalla senatrice Rossanda sulla necessitàdi rivedere la sigla che è stata adottata inquesto testo, poichè la parola Rh è abbrevia-zione di Rhesus e nella dizione originale det~tata da Levine nel lontano 1941 la lettera hè scritta minuscola) è importante per prov~vedere in tempo a combattere i danni dellaisoimmunizzazione che si produce in granparte dei casi allorchè, in coincidenza di unparto o di un aborto, a causa di uno scambioin direzione materna di emazie fetali, vengo~no prodotti anticorpi in madri Rh~ chehanno 'concepito bambini Rh + .

Il successo della profilassi di massa, cheè già stata introdotta da qualche anno nelnostro paese (anche se almeno all'inizio noncon quell'ampiezza che sarebbe auspicabile),ha certamente prodotto degli effetti moltopositivi. Ciò va a lode della intelligenza e ra-pidità con la quale il si'stema assi,stenzialeostetrico~neonatologico ha reagito ed anchedi quelle regioni che hanno legiferato inmateria. Ci sono infatti leggi regionali cherendono obbligatoria la determinazione delgruppo sanguigno ABO alla nasaita e del fe~notipo Rh e che rendono obbligatoria laprofilassi con immunoglobuline in caso sirilevi la discordanza materno-fetale (neona-tale) sopra indicata.

Sta d~ fatto che l'ISTAT comunica chedal 1968 ad oggi i casi di morte neonataleper fattore Rh ,sono pas,sati da 234 a 26;una riduzione drastica di 10 volte. Bisognaaggiungere ahresì che la mortalità perinata-le, con espressione ben nota, non è altro chela punta di un iceberg, perchè molto piùnumerosi rispetto ai morti sono i bambiniche per malattia emolitica da incompatibili-tà Rh contraggono danni neurologici, resi~duandone tu<tta una serie di handicaps.

Pur in mancanza di statistiche precise re.centi, abbiamo la sensazione empirica chesia notevolmente diminuita, almeno perquanto riguarda questa causa, la frequenzadei danni neurologici perinatali.

Dati italiani precisi auspichiamo venganodalla « Relazione ,sullo stato di salute della

Senato della Repubblica ~ 19006 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

popolazione italiana» e poi dall'effetto dei({Piani sanitari », nell'ambito dei quali ilpredetto obiettivo che riguarda la tutela del-la maternità e della vita infantile è certa-mente lo strumento più idoneo.

È certo che l'esperienza internazionale cidice che la profilassi fatta precocemente conl'immunoglobulina anti D, per la sommini-strazione della quale è necessario l'accerta-mento preventivo del gruppo sanguigno e delfenotipo Rh, meglio se nelle ,sue varianti B,C, D, E, alla nascita, ha un valore effettivonel 99,75 per cento dei casi. Credo che bendifficilmente si trovino trattamenti sanita-ri che abbiano, nel campo delle manifestazio-ni antigene ed antico l'pO, una efficacia diquesto tipol

Per tutti questi motivi, non abbiamo avu-to dubbi ad approvare questo disegno di leg-ge e quindi siamo lieti che con un consen-so unanime da parte delle forze politicheche fino a questo momento si sono espresse,questo disegno di Jegge diventi realmenteuna norma di indirizzo per tutte le regioni,norma che si applica senza alcuna lesionedella « dignità umana» per ciascun cittadinosin dal momento della nascita, nell'interes-se del singolo e della comunità.

M I T R O T T I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M I T R O T T I. Signor Ministro, ono-revoli colleghi, forse l'adesione un pò scon-tata di tutti i Gruppi a questo provvedimen-to tende a conferire un clima un pò stancoagli interventi, ma ritengo che la materia og-getto di questo disegno di legge di certo nonmeriti disattenzione. Perciò vorrei pregarel'onorevole Ministro della sanità di prestareuna qualche attenzione alle considerazioniche vorrei aggiungere, non fosse altro perchèqueste considerazioni, più che inerire al me-rito della norma, tenderanno ad un accennoa situazioni di contorno che rischiano di di-ventare elementi determinanti l'operativitàdellla norma stessa.

21 GENNAIO 1982

Devo anzitutto rilevare come la possibili-tà di determinare il gruppo sanguigno e ilfattore Rh debba essere associata ad unintervento di analisi a più ampio spettro; esul piano della medicina preventiva ~ chedovrebbe essere la medicina del domani, lamedicina risolutiva del problema della salutepubblica ~ questa considerazione dovrebbediventare preminente preoccupazione degliorgani governativi. Devo altresì aggiungerecome -sia auspicabile, al di sopra del meritodella norma al varo, che ad un periodo dioperatività della norma stessa faccia seguitoun impegno di analisi dei risultati, da par-te del Ministero della sanità, sì .da trarreincentivo per un ulteviore intervento legisla.tivo di completamento di un quadro nornla-tivo ancora più efficace sul piano della me-dicina preventiva o, quanto meno, della me-dicina tempestiva.

Devo anche aggiungere che è attesa, per ilfuturo, una utilizzazione più ampia del datoche d'ora in poi sarà obbligatorio determi-nare sin dalla nascita, ma che è altresì au-spicabile che questo allungamento dell'oriz-zonte di impiego della nOI1mativa proceda inassonanza con le determinazioni legislativedelle regioni e con le direttive europee.

Di certo da questo disegno di legge muo-vono anche considerazioni tese a porre inprimo piano una valenza umana della nor-ma stessa; al pari degli altri senatori e delsenatore Bompiani che mi ha preceduto, miauguro che questa norma valga a migliorarela comune sensibilità di fronte al problemadel bisogno del sangue. Ma devo aggiunge-re, con una punta di amarezza, che ben pocacosa finisce con l'essere l'impegno, sia pursentito, del legislatore se il legislatore nonfa carico a se stesso e se il Governo non facarico a [se stesso di essere vigile e attentodi fronte ai problemi connessi aHa normain questione. Dicendo questo, onorevole Mi-nistro, ho vivo davanti agli occhi lo sgomen-to di una persona amica che ha avuto lasventura, in Uil1ente ospedaliero di Bari, disubire una trasfusione di sangue di altrogruppo. Si dirà che il caso è sporadico; ioritengo di no, onorevole Ministro. Per chiha toccato con mano certe situazioni inter-

Semira della Repubblica VIII Legislatura~ 19007 ~

21 GENNAIO 1982"-~",""","~--==---~.=:==-o-===~~==c:=,,.--=-=;~~~~~

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363a SEDUTA (pomerid.) ASSFA1BLEA - RESGCaNTa STENaGRAFiCU

ne delle strutture sanitarie, per chi si è re-so canto del degrado vergognoso in cui so-no piombate tali strutture (che dovrebbero,presiedere alla srulute pubblica), quella dame ora denunciata in quest'Aula non è sol-tanto una triste realtà vissuta dal singoloma è un'alea che sovrasta la collettivitàintera.

So,no queste le considerazioni che volevoaggiungere a cornice della normativa per laquale esprimo l'assenso della mia parte po-litica. Mi auguro che queste scarne consi-derazioni rendano attenti gli organi gover-nativi e muovano, le responsabilità dei pre-posti a tali organi per una sanatoria solle-cita di tale stato di cose. Solo così patremoessere convinti ,di aver prodotto del mate-riale legislativo valido perchè altrimenti, inquesta occasione, come in altre tristi occa-sioni ~ e la giornata di oggi ce ne ha of-ferto un altro esempio ~ dovremo trarredal varo del disegno di legge n. 1150 uni-tamente elementi di condanna della comu-ne incapacità, che non riesce a superare lainiziale soglia deHadefinizione normativa perimpegnarsi su quel fronte dell'attuazione del-la norma che è l'unico a dare valore e adesaltare la funzione del legislatore.

R O C C A M O N T E. Domando di par-lare per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R O C C A M O N T E. Signor Presiden-te, ono,revole Ministro, onorevoli colleghi,prendo la parola per dichiarare il voto fa-vorevole del Gruppo so,cialdemocratico aldisegno di legge presentato dai senatori Pit-tella ed altri. Premesso questo, mi permettodi cogLiere quest' occasione per proporre, co-me raocomandazione all'onorevole Ministro,di approfondire, in prosieguo di tempo, ilproblema o meglio i problemi che sono amonte del disegno di legge del quale discu-tiamo.

Risulta certamente a tutti noi che in molteregioni d'Italia gli assessorati alla sanitàhanno fatto obbligo ai servizi di immunoe-matologia e trasfusione ~ o centri trasfu-

sionali ~ ospedaLieri ed extraospedalieri,

di effettuare lo screening immunoematolo-gico materno-fetale per tutto le coppie ma-dre-figlio ospedalizzate o degenti in clinicheprivate. Ed allora, a questo punto, direi chese la legisla:cione italiana consente ad unaostetrica ,di intervenire a domicilio della pa-ziente ~ e parlo della Ca.IlTIpania e dellaBasilicata ~ che si trovi nell'impossibilitàdi raggiungere la più vicina struttura pub-blica o privata, o che non voglia far ricorsoad essa, potremmo noi con questo disegnodi legge obbligare 10 screening immunoema-tologico materno-fetale su tutto il territorionazionale, compresi i casi particolari di cuipresentavo l'esempio poc'anzi, ed in que-st'ultimo caso si farebbe obbligo all'oste-trica di inviare, nel più breve tempo possi-bile, al più vicino centro di immunoemato-logia e trasfusione una provetta con 5 cc. disangue della madre e un'altra con la stessaquantità di sangue funicolare. Ho parlatodi strutture specialistiche perchè l'esperien-za accumulata in tanti anni di ospedale mifa ormai convinto assertore della indispen-sabilità di affidare esclusivamente a perso-nale altamente qualificato l'effettuazione del-l'indagine di cui parliamo.

E questo perchè si possa tempestivamen-te intervenire e sulla madre con la profi-lassi anti D e sul figlio qualora fosse giàin atto una emolisi di natura immunologica.

Ho voluto puntualizzare questo primoproblema perchè sono convinto che solodalla soluzione di esso possano scaturirepoi le proposte riguardanti l'obbligo delgruppo sanguigno e del fattore Rh per tuttii cittadini italiani, la qual cosa sarà possi-bile, ripeto, solo facendo capo sempre a per-sonale medico e paramedico specializzato inimmunoematologia e trasfusione.

Ed insisto su questa conditio sine qua nonperchè nel disegno di legge n. 1150 si fa giu-stamente il punto sul «fenotipo Rh com-pleto e non semplice fattore Rh» ed altresìsui sottogruppi Al, A2, A1B e A2E.

Per quanto riguarda poi l'importanza dilegiferare in materia non limitatamente al-la medicina curativa ma con estensione an-che alla medicina preventiva, ritengo che sidebba parlare piuttosto di legge che impon-

Senato della Repubblica ~ 19008 ~ VII I Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ga collegamenti stretti tra consultori pre-matrimoniali (da potenziare ovviamente insenso qualitativo e quantitativo) e~servhidi immunoematologia.

Da anni si parla della necessità di unalegge che regoJamenti tutta la materia tra~sfusionale e di immunoematologia, ma è uti~le ricordare in questa sede che già la legge14 luglio 1967, n. 592, assegna ai servizi sud~detti compiti di prevenzione, di diagnosticadi laboratorio e di medicina sociale nel set~tore dell'emostasi (emofilici ed altri coagu-lopatici), della malattia emalitica del neona~to e della microcitemia, intendendo con que~st'Ulltimo termine il grosso capitolo che cul-mina nel morbo di Cooley, esempio il:Ìpico dimalattia ereditaria che oggi è possibile can~cenare solo realizzando la perfetta efficienzaqualitativa e quantitativa su tutto il territo~ria nazionale delle strutture specialistichecui ho fatto ampio riferimento e che vedoperciò strettamente collegate con i consul-tori prematrimoniali.

Tutto quanto da me esposto scaturiscedal dovere che ho sentito di documentarmisull'argomento, cosa che mi permette altre~sì di confermare come valide tutte le consi~derazioni esposte dai senatori Pittella ed al~tri nel disegno di legge n. 1150, fino allemodifiche degli articoli ed alla introduzionedi un nuovo articolo per iniziativa del sena~tore Fimognari. Vorrei solo, per conclude~re, ribadire l'utilità notevole se non addirit~tura l'indispensabmtà, secondo il mio pare-re, di armonizzare «l'individuazione obbli-gatoria del gruppo sanguigno e del fattoreRh» con l'attuazione delle premesse fonda~mentalli de1lrequali ho 'parlato. (Applausi dalcentro~sinistra e dal centro).

P RES I D E N T E. Ricordo che daparte del senatore Rossanda è stata presen-tata una proposta di coordinamento tenden-te ad uniformare la dizione « Rh » alla nor-mativa internazionale. Non facendosi osser-vazioni tale proposta è accolta.

Metto ai voti il disegno di legge nel suocomplesso. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

:È approvato.

Discussione e approvazione deI disegno dilegge:

«Proroga fino al ~o giugno 1982 del trat-ta..'11ento economico provvisorio per ilpersonale dirigente civile e militare delloStato e per quello collegato, previsto daldecreto-legge 6 giugno 1981, n. 283, con-vertito, con modificazioni, nella legge6 agosto 1981, n. 432}} (1702) (Approvatodalla la Commissione permanente della Ca-mera dei deputati) (Relazione orale)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior-no reca la discussione del disegno di legge:« Proroga fino al 30 giugno 1982 del tratta~mento economico provvisorio per il perso-nale dirigente civile e militare dello Statoe per quello collegato, previsto dal decreto-legge 6 giugno 1981, n. 283, convertito, conmodificazioni, nella legge 6 agosto 1981,n. 432, », già approvato dalla la Commis-sione permanente della Camera dei deputa-ti, e per il quale è stata autorizzata la rela-zione orale.

Pertanto, ha facoltà di parlare il relatore.

M U R M U R A, relatore. Onorevole Pre-sidente, onorevole Ministro, onorevoli colle-ghi, la mancata presentazione, ma soprattut-to la mancata approvazione di un disegnodi legge armonico e globale sulla dirigenzastatale ~ così come ripetutamente richiestoe sollecitato dal Parlamento, sia dal Senato1n occasione della discussione del ,disegnodi legge n. 312, e del voto sul cosiddetto rap-porto Gianl1lini, nonchè in forza di risO'lu~zioni e indicazioni presentate al'la Cameradei deputati in Aula e in Commissione ~ hadeterminato Ja presentazione di questo prov-vedimento del Governo, con aui si prorogafino al 30 giugno 1982 il di,sposto di prece-denti provvedimenti e in particolare del de~creto~legge n. 283 del 1981, così come mo~dificato e integrato drulla 1egge di conver-sione n. 432 del 1981.

In attesa, perciò, che la vagheggiata ri-forma sulla dirigenza, quantitativamente daridurre, ma qualitativamente da miglioraree potenziare anche attraverso provviste ester-ne, ne consenta una delineazione quale ver~tice della pubblica amministrazione, come

Senato de.lla Repubblica ~ 19009 ~ VIrI Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

naturale fatto di collegamento tra politica eamministrazione con un aumento di respon-sabilità, con una espansione di funzioni ef-fettive, di competenze incisive, prevedendoaltresì la riduzione delle fasce dirigenziali,l'adeguamento economico in coerenza conquanto dispone l'articolo 36 della Costitu-zione; in attesa che questa riforma superila soglia delle speranze per concretizzarsiin un articolato normativo capace di soddi-sfare le esigenze di uno Stato moderno omodernamente atteggiato nei confronti dellasocietà civile, la Camera dei deputati haapprovato un testo del Governo che attuauna proroga pura e semplice delle provvi-denze economiche a carattere provvisoriovigenti fino al 31 dicembre 1981.

La Commissione si è soffermata su que~sto provvedimento con attenzione e con pon-derazione. Si sono manifestate perplessitàe si sono avute discussioni su due punti.Il primo riguarda il termine, sembrando adalcuni eccessivamente ridotto, di fronte aun provvedimento legislativo così comples-so, così complicato determinante una delega,il termine di sei mesi o di cinque mesi emezzo. Questo termine è parso eccessiva-mente ridotto soprattutto perchè si trattadi un disegno di legge delega che affida,cioè, un'ulteriore termine di nove mesi alGoverno della Repubblica per l'attuazionedei provvedimenti delegati.

L'impegno assunto dal ministro Schietro-ma a nome del Governo, ma anche a titolopersonale, ha convinto la Commissione chequesto termine possa essere rispettato. Tut-ti conosciamo la solerzia e l'impegno delsenatore Schietroma, ma soprattutto il suorispetto, non formale ma sostanziale, per ledecisioni del Parlamento: e questo ci hafatto desistere da una modifica!

Un secondo punto sul quale più ampia epiù vasta è stata la discussione riguarda lavulnerazione ~ per alcuni presunta ma peraltri effettiva ~ del principio contenuto nel-la sentenza della Corte costituzionale n. 219dell'8 luglio 1975 cui, soprattutto con lalegge di riforma universitaria, era stata da-ta una equilibrata attuazione. Infatti, si èritenuto da molti, starei per dire da quasitutti i componenti della Commissione, chequesta proroga, da cui si esclude il mondo

universitario e, soprattutto, i docenti uni-versitari di ruolo a tempo pieno, possa nonsolo essere iniqua ed ingiusta, ma altresìcostituisce un moltiplicatore ad un conten-zioso costituzionale di cui nessuno avvertel'esigenza.

Comunque, di fronte all'impegno del Go-verno, la Commissione mi ha autorizzatoa presentare un ordine del giorno, che hogià rassegnato alla Presidenza (al quale perle motivazioni e per il dispositivo compiu-tamente mi riferisco) con cui si impegna

~ non si invita ~ il Governo a procedered'urgenza per evitare il perpetuarsi di unasituazione di disuguaglianza e di disarmo-nia tra il mondo universitario e la dirigenzagenerale, sia civile che militare, nella con-vinzione che l'una e l'altra meritino una piùprofonda, intelligente e serena attenzionedel mondo politico, perchè senza una buonauniversità (e la buona università la fannosoprattutto i docenti) e senza una buona di-rigenza generale, sia civile che militare, loStato e le strutture statuali non sono in gra-do di corrispondere alle esigenze e aUe ne-cessità di un ordinamento, che noi vogliamonuovo non perchè nel tempo venga dopo unaltro, ma perchè le ,sue novità siano in gradodi corrispondere alle esigenze della societàe di dare concreta attuazione alle volon-tà riformatrici del Governo e del Parla-mento.

Queste due considerazioni e soprattuttol'impegno del Governo a rispettare e il pro~blema della data e il problema dell'adegua-mento in direzione dei docenti universitari,consentono al relatore di raccomandare al-l'Aula l'approvazione del testo così comepervenutoci dall'altro ramo del Parlamento.

P RES I D E N T E. Dichiaro apertala discussione generale.

È iscritto a parlare il senatore Spadaccia.Ne ha facoltà.

,S P A D A C C I A. Il relatore ha prean~

nunciato la presentazione di un ordine delgiorno a cui darò il mio voto favorevolequando si aJ:1riveràa discuterlo, anche se nonritengo che sia la soluzione più giusta e piùcorretta del problema. Le due ragioni di

Senato della Repubblica ~ 19010 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

perplessità citate dal Presidente della Com~missione affari costituzionali, senatore Mur-mura, sono le stesse perplessità che mi han~no indotto questa mattina a prendere la pa-rola già in sede di Commissione su questoprovvedimento.

Posso convenire sulla questione del ter-mine dopo aver ascoltato le spiegazioni checi ha dato il ministro Schietroma, e tutta-via anche le spiegazioni del ministro Schie-trama non mi convincono del tutto. Noi citroviamo troppo spesso ~ lo abbiamo vistocon i decreti-legge ~ a dover provvedere anuove leggi di proroga in modo da affron-tare nuovi decreti-legge. Riconosco le mi-gliori intenzioni al Ministro, ma facciamola mal augurata o per alcuni beneaugurataipotesi che ci sia crisi di Governo: abbiamola matematica certezza che, dopo che l'itersi è svolto per intero, fra due mesi avremodi nuovo la necessità di un decreto-legge diproroga.

Sarebbe responsabilità del Governo ed an-che del Parlamento e delle parti politichenon correre appresso a termini velleitari, maporsi su una base di valutazione realisticadella produzione legislativa che sia il Gover-no che il Parlamento riescono ad assicurare.Il rifiutare questa valutazione realistica ciporta ad ingolfare il nostro lavoro legisla~tivo, a dover provvedere per tamponamentisuccessivi che si allargano ad ogni settoredella vita pubblica, perchè siamo in ritardolegislativo su tutto: le leggi di riforma giu-stamente non si possono fare con leggerez-za, ma in una democrazia richiedono tem-po. Purtroppo non abbiamo dati statisticidi questa natura del nostro lavoro nelleCommissioni e nell'Aula, ma si può ritenereche il 30-40 per cento dei nostri lavori vieneoccupato da queste velleitarie considerazionidei tempi, che spesso sono dettate anche daargomentazioni di natura demagogica perchèservono ad assicurare (ma in realtà a pren~clere in giro) le categorie interessate a cui sidice che si provvederà entro sei mesi o en~tra tre mesi, quando si sa benissimo cheemro quei sei mesi o quei tre mesi non sisarà provveduto e invece il Parlamento sa-rà stato oberato e costretto a ripetere perintero un iter legislativo che altrimenti sisarebbe potuto risparmiare. Questi inconve-

nienti ~- gli inconvenienti di questa leggina~ vanno moltiplicati in un mese per 10-15.Credo che sia esperienza di ogni giorno ditutte le Commissioni e dell'Assemblea.

L'altra questione è quella dei docenti uni-versitari. Ed è una questione grave che fran-camente mi lascia sconcertato perchè è dilungo periodo. Noi abbiamo una lunga tra-dizione, che arriva nella storia del nostropaese fino al 1972, in base alla quale an~che durante il regime fascista è sempre val-so il criterio dell'agganciamento della car-riera dei docenti universitari al massimogrado della dirigenza statale. Nel 1972 ino~p~na1:amente questa tradizione di aggancia-mt'nto e di equivalenza fu interrotta e siebbe un larghissimo contenzioso ammini-strativo e costituzionale, con ricorsi ai tri-l.unali amministrativi (allora al Consiglio diStato) e alla Corte costituzionale che portòad una famosa sentenza della Corte del 1975.Negli anni successivi, il Governo tentò diDon applicare questa sentenza della Cortecostituzionale, ci furono ricorsi al Consi-glio di Stato, sentenze del Consiglio di Sta-to che davano ragione ai ricorrenti; ci fudi nuovo resistenza ad applicare queste sen-tenze da parte del Governo; si arrivò per-fino ad un giudizio di ottemperanza da par~te del Consiglio di Stato e si pervenne adUl1a soluzione (credo quasi senza preceden~ti nella storia del Consiglio di Stato) dellanomina di un commissario ad acta, ossiacon poteri di sostituzione, in queste fun-L'bni, dell'amministrazione e di surrogazio-ne della stessa, per assicurare il dettato del-le sentenze della Corte costituzionale e delConsiglio di Stato.

Finalmente lo Stato ottempera, non con-sente che si arrivi a questo estremo ricorsodella nomina, da parte del Consiglio di Sta-to, del commissario ad acta e si ristabiliscel'equivalenza fra docenti universitari e ilgrado più alto della dirigenza statale.

Abbiamo poi fatto la famosa legge di de~lega Valitutti, che, dividendo le diverse fa~see, ha stabilito dei parametri per le diversecategorie di docenti, dando una risposta alleaspettative di carriera e ha recepito e rego-lamentato :la sentenza della Corte costitu~zionale, sia pure in maniera rigida. Dopo tale

V 111 LegislaturaSenato della Repubblica ~ 19011 ~

363:' SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

legge abbiamo avuto un primo decreto pre~sidenziale di attuazione della legge Valitut-ti, che è perfettamente corrispondente aldettato della delega data dal Parlamento alGoverno. Subito dopo la legge Vali tutti, del~!'inizio 1980, abbiamo avuto una legge cheriguardava la dirigenza statale e in essa ilprincipio dell'equivalenza e dell'equipara-zione veniva confermato.

Vi è stata la necessità di un decreto-legge~ questi decreti-legge sono sempre provve~

di menti nefasti per il nostro ordinamentogiuridico ~ per intaccare un principio chesembrava ormai acquisito dalla sentenzadella Corte costituzionale, dall'attuazionedelle sentenze del Consiglio di Stato e daben due leggi, di cui una di riforma univer-sitaria: è il decreto-legge che riguardava mi-glioramenti economici alla dirigenza stata-le, di cui oggi dobbiamo discutere la proro-ga. In tale provvedimento si stabilivano que-sti miglioramenti economici ma si esclude-vano i dipendenti che godessero di tratta-menti commisurati o rapportati a quelli di-rigenziali: dizione ambigua tanto che, nelsettembre 1981, per ben tre mesi, il Mini,stero del tesoro continuò ad erogare, conuna interpretazione fedele all'equiparazionedecisa dalla legge sull'università e da quellasulla dirigenza statale, i miglioramenti eco-nomici anche ai docenti. All'improvviso l'in-terpretazione cambia e nello stipendio di di-cembre i docenti universitari non soltantosi trovano sottratto il miglioramento eco-nomÌJco, ma si trovano la .decurtazione sugliemolumenti dei me~i -precedenti, e questo incontrasto con una lunga prassi amministra-tiva.

Io accetterò poi l'ordine del giorno che~arà presentato, ma mi trovo purtroppo inuna situazione delicata. Il Ministro ci hadetto: o passa questa legge o sono costret-to domani a presentare un decreto-legge. Omangi questa minestra o salti dalla finestra.Ho fatto poco fa un duro attacco controun decreto-legge; non posso, con il mio com-portamento, indurre il Ministro a presen-tare un decreto-legge che poi decadrà, masarà immediatamente ripresentato. Potreianche fare il calcolo che molti in queste Aule

21 GENNAIO 1982

fanno: il Ministro domani presenta un de-creto-legge e abbiamo sessanta giorni per ri-solvere questo problema: sessanta giorni inpiù, per risolverlo o per tentare di risolver-]0. Ma questo calcolo è illusorio perchè seil Ministro del tesoro si accorgesse che ilParlamento vuole risolvere questo proble-ma, farebbe di tutto per far decadere ildecreto e per arrivare alla legge di delegapresentando un decreto-legge dopo l'altro.

Quindi purtroppo ci troviamo in una si-tuazione di ricatto, ma devo dire che questasituazione mi appare anche scandalosa. Que-sto per due motivi: anzitutto noi abbiamoapprovato una legge di riforma dell'univer-sità che regola i trattamenti economici deidocenti universitari, ne stabilisce i parame-tri di riferimento e non possiamo, attraver~so un'interpretazione discutibile, quanto me-no contestabile, tanto è vero che lo stessoMinistero del tesoro ha dato prima un'inter-pretazione, poi un'interpretazione completa-mente opposta, nell'ambito dell'attuazione diun decreto-legge che riguarda non i docentiuniversitari ma la dirigenza statale, rovescia-re ciò che abbiamo deciso nella riforma uni-versitaria. Un comportamento di questo ge-nere è ridicolo.

A questo punto le mie preoccupazioni so-no due. Io qui non difendo interessi cor-porativi di alcun genere ma la mia preoc-cnpazione è che si vada per questa stradaad una degradazione ulteriore, sempre piùgrave dell'università. La seconda preoccu-pazione è che noi abbiamo risolto in uncerto modo alcuni problemi. Io ero per scel-te ormai più radicali, ero e sono per !'in-compatibilità e l'ho riproposta l'altro giornoanche per gli psicologi. Sono per la divisionenetta fra insegnamento e professione. Nonè vero che non si possa fare perchè in alcunefacoltà l'insegnamento presuppone l'eserciziodella professione. Per le facoltà mediche esi-stono i policlinici, per le facoltà giuridichesi possono studiare altre soluzioni. Questaera la strada da seguire. Voi avete seguitoun'altra strada; ma avete il dovere di ri-f>pettarla. Avete detto ai docenti che dove-vano scegliere fra il tempo pieno e il tempodefinito. Non potete cambiare nel giro disei mesi la situazione. Questa gente ha fatto

Senato della Repubblica ~ 19012 ~ VIII Legislatura.

21 GENNAm 1982'363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

le sue scelte in base a certe aspettative; voinon potete cambiare le carte in tavola.

Devo dire, signor Ministro, che lei è ilMinistro della funzione pubblica, Ministro apieno titolo nel Governo. Su questo devescegliere, deve far valere la sua opinione. Cideve dire se queste preoccupazioni sono giu~ste o sbagliate. Io, questa mattina, ho ascol-tato le argomentazioni del Sottosegretarioper il tesoro e devo dire che sono argomen-tazioni truffaldine. Mi dispiace che il Sotto-segretario non sia presente. Qual è il ragio-namento che ci ha fatto il Sottosegretarioper il tesoro? Ci ha detto che, siccome per idocenti universitari esistono classi di sti-pendio per cui biennalmente ci sono scattidell'otto per cento, la proiezione di questiscatti potrebbe portare non all'equivalenza,ma allo scavalcamento tra sedici anni di chifosse all'inizio della carriera uinversitaria.Ma lei si rende conto di come sia falso,ti uffaldino questo argomento, visto che stia-

I

ma discutendo di acconti provvisori in at~tesa di una legge di delega sulla dirigenzastatale che deve sistemare l'intera materia?È esattamente il contrario, signor Ministro.Chi è al culmine della carriera, chi nonha più scatti biennali o classi di stipendioda attraversare oggi si trova, dopo aver scel-to il tempo pieno, in una situazione di svan-taggio, di violazione di un principio chenon il Consiglio di Stato nè la Corte costi-tuzionale, ma ormai la legge dello Stato, lariforma che noi stessi abbiamo approvatoe il Governo ha attuato nell'esercizio deisuoi ,poteri. delegati, sancisce in maniera ine-quivocabile.

Credo che qu~sto modo di procedere siasbagliato. Non so quali interessi siano ingioco. Può darsi che una parte della buro-crazia si avvalga della visione necessaria-mente restrittiva, quando si tratta di spesapu bblica, del Ministero del tesoro per farvalere alcune sue impostazioni.

Presidenza del vice presidente M O R L I N O

(Segue S P A D A C C I A). Ho sentitole sue preoccupazioni, signor Ministro, sul-.la rincorsa tra alcune oategorie (magistrati,;professori universitari, dirigenti statali); giu- istissime preoccupazioni, le condiv,ido, le ho:espresse anche sui magistrati. Difendiamo~ ici in Parlamento da queste pretese. Ma ab- i

I

biamo fatto una scelta. L'unico punto di:riferimento che ho, quello cui ha fatto ri-:ferimento l'intera Commissione, è il rispet- ito integrale della legge Valitutti. Lì abbiamo,fissato dei parametri. Atteniamoci a quello:che abbiamo stabilito. Non si può aggirareuna norma di legge delegata, attuata dalGoverno, attraverso interpretazioni infon-date e truffaI dine effettuate in altra sede.

Avrei presentato, se ce ne fosse stata lapossibilità, questo emendamento. Voglio cherimanga agli atti e che ,sia chiaro anche alGoverno. Questo ne era il testo: « L'artico-lo 11 del decreto-legge 6 giugno 11981,n. 283,convertito dalla legge 6 agosto 1981, n. 432,

è modificato mel modo seguente: dopo lafrase: "esclusi i dipendenti che godano ditrattamenti, commisurati a rapportati aglistipendi statali", è aggiunta la frase: "maincluso il personale di cui all'articolo 36 deldecreto del Presidente della Repubblica Illuglio 1980, n. 382" ». All'interpretazione ca-viHosa, restrittiva, ingiustamente punitivaper una categoria data dal Ministero del teso-ro, in questa ,manier1a, se ne aves,se avuto lafacoltà, il Parlamento avrebbe risposto conun'interpretazione che, senza intaccare ilprovvedimento, sarebbe stata altrettantrchiara in senso opposto.

P RES I D E N T E. E iscritto a par-lare il senatore Berti. Ne ha facoltà.

* BER T I. Signor Presidente, onorevolicolleghi, mi limito ad esprimere la posizionedel nostro Gruppo in ordine alla propostapresentata, che è una proposta di proroga.

VIII Le[!islaturaSenato della Repubblica ~ 19013 ~

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Dichiaro che il nostro Gruppo voterà a fa~vore del disegno di legge presentato dal Go~verno, denunziando. però in qm'sta situazio-ne 10 stato di necessità nel qua\e ci accin-giamo a votare, determinato da responsabi~lità precise ~ e non voglio qui riprenderequanto è stato detto e dal relatore e dalsenatore Spadaccia ~ del Governo che afronte di impegni solennemente assunti, inparticolare dopo il dibattito in quest'Auladel rapporto Giannini e dopo aver stabilitodata e scadenza precisa, ancora non ha pre-sentato la proposta organica di riforma delladirigenza statale. Una causa che pesa costan~temente sui lavori del Senato e della nostraCommissione in particolare, ogni qual voltasiamo chiamati a decidere su questioni cheriguardano questa o quell'altra categoria di-rigenziale dello Stato o comunque di per-sonale ad esso collegato.

In questo caso lo stato di necessità checi è stato presentato riguarda la possibilitàoppure no di pagare retribuzioni ai diri~genti statali interessati. Di fronte ad una ne-cessità di questo tipo credo non possanosussistere dubbi e in questo senso va per-tanto il voto favorevole del nostro Gruppo.

Sono emerse stamani in Commissione al-cune questioni, in particolare quella dei pro-fessori universitari. Devo anzitutto ribadirequi una critica di metodo. È inaccettabileil metodo ricorrente di costringere i commis-sari a legiferare in termini di tempo ristret~tissimi, che non consentono nel modo più as-soluto di disporre di tutti gli elementi cono-scitivi necessari per approvare o non appro-vare le norme che sono proposte. Le que-stioni emerse in particolare stamani, quelledei professori universitari che hanno di persè una loro importanza, che noi desideriamosottolineare ed alle quali siamo sensibili inparticolare per coloro che hanno scelto iltempo pieno della loro attività, presentanoaspetti complessi che in effetti oggi non sia-mo riusciti a chiarire e che pertanto neces~sitano di un tempo più lungo ~ non tantolungo noi diciamo ~ per essere risolti. !.

quindi una responsabilità primaria del Go-verno e del Mmistro quella di as.solvere al-(l'impegno che si è assunto di non fare de-correre i mesi ,prev1sti dal ilisegno di legge,

che gilUstamente preoccu;pavano, ma di ri-S'pondere invece, come già assicurato, in mo-do positivo con 'la presentazione del disegnodi Legge organico per la dirÌigenza statale. Èin questo ambi,to che vorremmo fossero TÌ-

soJti a."f);chei problemi dei professori univer-sitari.

Si affaccia anche la possibilità di una scis~sione di questi dai dirigenti statali, affinchèi meriti che devono essere assegnati e lerelative competenze che a loro spettano pos-sano essere risolti in termini anche più com-piuti. Rimane comunque l'affermazione cheabbiamo fatto stamane che problemi di que-sto genere, quelli cioè emersi che riguarda-vano i professori universitari, non possonoa nostro avviso essere risolti all'interno di unprovvedimento che è di pura e sempliceproroga. Sono sortI problemi di interpreta~zione autentica che per essere affrontati han-no bisogno di un provvedimento di legge.È per questo che io anticipo, mentre prean-nundo il voto favorevole del nostro Gruppoal disegno di legge, la nostra posizione sul-l'ordine del giorno che è stato presentato,in coerenza, e a prescindere dalle questionidi merito, con l'affermazione appena fattache questioni di merito non potevano essererisoJte all'interno di questo provvedimentodi proroga.

P RES I D E N T E. Dichiaro chiusala discussione generale. Avverto che la Com-missione ha presentato il seguente ordineael giorno:

Il Senato,

rilevato che la legge 6 agosto 1981n. 432, che ha convertito con modificazioniil decreto-legge 6 giugno 1981, n. 283, contie-ne due disposizioni che negativamente inci-dono sulle pur recentissime disposizioni con-cernenti il trattamento economico dei pro-fessori universitari di ruolo (decreto del Pre-sidente della Repubblica 11 luglio 1980n. 382) e precisamente:

a) nella parte in cui, sostituendo l'arti-colo 11 del decreto-legge, esclude dalla cor-responsione dell'acconto del 15 per cento i« dipendenti che godano di trattamenti com-misurati o rapportati» a quelli dirigenziali

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 19014 ~

21 GENNAIO 1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

e quindi, almeno nella discutibile e contesta-bile interpretazione data dalle competentiautorità governative, anche i professori diruolo delle Università;

b) nella parte in cui, introducendo l'ar-ticolo l1~ter e specificamente l'ultimo suocomma, altera il disposto degli articoli 36e 39 del pur recentissimo decreto del Presi-dente della Repubblica n. 382 del 1980;

ritenuto che tali disposizioni si ponga-no in netto contrasto con le equilibrate so-luzioni che sulla base della giurisprudenzacostituzionale erano state date dalla recen-tissima legge delegata sul riordinamento del-la docenza universitaria;

considerato come l'urgenza dell'attualedisegno di legge può sconsigliare la presen-tazione di pur doverosi emendamenti ove siabbia la certezza che le gravi descritte alte-razioni del decreto del Presidente della Re-pubblica n. 382 del 1980 siano di urgenzaeliminate con effetto retroattivo,

impegna il Governo a procedere d'urgenzapresentando appositi disegni di legge.

9.1702.1

Ha facoltà di parlare il relatore.

M U R M U R A, relatore. Non ho nullada aggiungere alla relazione orale, nel corsodella quale ho svolto anche l'ordine delgiorno testè annunziato.

P RES I D E N T E. Ha facoltà diparlare il Ministro senza portafoglio per lafunzione pubblica.

S C H I E T R O M A, mmlstro senzaportafoglio per la funzione pubblica. Dicosubito che non sono contrario all'ordine delgiorno perchè ne apprezzo le finalità e quin~di lo accetto come raccomandazione. Debboanche precisare immediatamente che nonsenza fatica ~ è bene che le cose ce lediciamo con tutta chiarezza: nessuno puòfare dei miracoli nè tanto meno li possofare io e di questa sorta ~ il 12 ultimo

scorso è sato presentato al Parlamento iltanto atteso provvedimento, ohe riguar-

da appunto la nuova disciplina delle fun~zioni dirigenziali, e debbo dire che il ter-mine ristretto agosto-dicembre è voluto dalParlamento ,proprio neH'intento di cont,rol-lare l' iter fo~mativo di questo disegno di leg-ge. In attesa che tale progetto possa essereesaminato e valutato nella sua ,intrinsecacom:ples1sità, per le scelte che non soOnosola-mente tecniche, si rende necessario, per laparte provvisoria del trattamento economi-co in godimento da parte dei dirigenti sta-tali e del personale ad essi collegato, ap-punto questo provvedimento di proroga. Ioauspico che anche il Senato, come è statochiesto dal relatore, approvi il provvedimen-to in considerazione del voto favorevoleannunciato dagli oratori intervenuti.

Ringrazio il relatore, che ha detto tuttoa questo riguardo, e con lui tutti i colleghiddla 1a Commis,sione scusaiJ1Jdomi di averlisottQposti ad un lavoro 'Ìndubbiamene fuoridel comune e, ringrazio anche la Presi-denza perchè avendo consentito una rapidaprocedura, ha evitato ail Governo di presen-tare un decreto.Jegge a .questo riguardo.

Termine breve: non è la volontà del Go-verno che a questo riguardo possa essere de-terminante; il Governo ha cercato di porreun termine più lungo, ma inizialmente haproposto esso stesso un termine breve inter-pretando la volontà del Parlamento di con-trolLaTe con ciò !'iter di un disegno di leggeche nella sostanza mostra delle difficoltàevidenti. Ne ha risentito anche la forma:il di,segno di legge inizia1mene non era for-mulato come richiesta di del,ega; succes-sivamente, tenuto conto della complessitàddla materia, delle di,£fkoltà a s.cenderenei partico1aI1i all'interno ,del disegno dilegge, abbiamo pensato aHa delega. Quan-to al merito dei problemi, mi limito a riba-dire in questa sede, se mi è consentito, l'im-pegno, già del resto concretizzato con la pre-sentazione del disegno di legge, ad adope-rarsi, per quanto rientra nelle competenzedel GoOverno,a che poss.a ,pervenirsi in tempicontenuti e ovviamente con il contributodeterminante e costruttivo delle Camere al-

Senato della Repubblica ~ 19015 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

l'approvazione del riordinamento dirigen-ziale.

È noto a tale proposito quali sono lelinee fondamentali lungo le quali si muoveil disegno di legge, perchè esse si ricondu-cono ai noti ordini del giorno con i qualiil Parlamento ha impegnato il Governo aprovvedere in materia.

Non mi dilungo ulteriormente perchè ilGoverno ha appuntamento mercoledì pros-simo con la 1a Commissione del Senato perdibattere l'intera materia, e discuterà anchefino in fondo questo argomento come tuttigli altri argomenti estremamente interessan-ti ~ già all'esame del Parlamento o chesono in procinto di venire davanti al Par-lamento ~ che sono stati studiati presso laFunzione pubblica. Pertanto mi limito a con-oludere invitando il Senato ad approvare ildisegno di legge così come è stato trasmessodalla Camera dei deputati.

P RES I D E N T E. Senatore Mur-mura, insiste per la votazione dell'ordinedel giorno?

M U R M U R A, relatore. La Commis-sione chiede il voto dell'Assemblea sull'ordi-ne del giorno.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'or-dine del giorno presentato dalla Commissio-ne. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Passiamo all' esame degli articoli. Se nedia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Art. 1.

Il trattamento economico provvisorio pre-visto dagli articoli 10, 11, H-bis, 12, 13, 21e 22 del decreto-legge 6 giugno 1981, n. 283,convertito, con modificazioni, nella legge6 agosto 1981, n. 432, è prorogato fino al30 giugno 1982.

(E approvato).

Art.2.

All'onere derivante dall'attuazione dellapresente legge nell'anno finanziario 1982,valutato in lire 26 miliardi, si provvedemediante corrispondente riduzione dellostanziamento iscritto al capitolo 6854 dellostato di previsione del Ministero del tesoroper l'anno finanziario medesimo.

Il Ministro del tesoro è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occorrentivariazioni di bilancio.

(È approvato).

Art.3.

La presente legge entra in vigore il gior-no successivo a quello della sua pubblica-zione nella Gazzetta Ufficiale della Repub-blica italiana.

(E approvato).

P RES I D E N T E. Passiamo alla vo-tazione del disegno di legge nel suo com-plesso.

S A P O R I T O. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A P O R I T O. Signor Presidente, cisiamo trovati in Commissione affari costi-tuzionali, come hanno detto gli altri colle-ghi, di fronte ad una doppia esigenza: dauna parte di approvare rapidamente il dise-gno di legge già approvato dalla Camera, cheserve a dare legittimità alle anticipazioni ditrattamento economico finora riconosciutealla dirigenza statale in attesa della rifor-ma di regime, e dall'altra di affrontare inqualche modo il problema di non prorogareanche !'ingiustizia contenuta nella vecchialegge che con il provvedimento si proroga.

Ovviamente si tratta di due esigenze e didue interessi per alcuni aspetti coincidentima che con i tempi stretti diventano con-fliggenti, per cui siamo stati costretti ad

::-enato detla Repubblica ~ 19016 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEIVIBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

operare una scelta. Abbiamo scelto la stradadi affidare agli interventi e all'ordine delgiorno approvato poco fa da questa Assem-blea un orientamento e, se volete, ancheun'interpretazione delle norme di cui ci sia-mo occupati in Com.missione questa mattina,avendo tutti r-iconosciuto che l'applicazionedelle norme sulla docenza universitaria èstata mortificante per i docenti universi-tari, e tutto ciò nel momento in cui,come Parlamento, av.evamo puntato allariforma della docenza universitaria conlo spirito e l'intenzione di affrontare il

primae più grosso dei problemi per ilrinnovo dell' or.dinamenio e del mondo UiI.1i-versitario. Quindi era una risposta seriache il Parlamento doveva dare a questa la-mentata ingiustizia di cui hanno parlato icolleghi. Spero che l'ordine del giorno siaun impegno per il Governo, non tanto solouna raccomandazione, e che questi nostristessi interventi in qualche modo possanoaiutare il Governo, in fase transitoria, a ri-solvere in via amministrativa il rproblemadi rimediare ad una ingiustizia su cui tuttisono d'accordo.

Così abbiamo accettato lo strumento del-l'ordine del giorno, fiduciosi che il Governo,all'indomani dell'approvazione di questoprovvedimento, dia mano ad un'iniziativa le-gislativa governativa (altrimenti saremmocostretti noi a farlo) per interpretare inmaniera autentica le norme del decreto delPresidente della Repubblica n. 382 relativoalla docenza universitaria, in maniera da ar-rivare anche ad un rapporto di collaborazio-ne e non di contrapposizione fra questi duemondi, dei docenti universitari e della diri-genza statale, cui è affidato un grosso com-pito: sul piano culturale ai docenti univer-sitari e sul piano della riforma dello Sta-to ai dirigenti statali. Occorre perciò av-viare il processo di riforma generale delloStato e del nostro ordinamento giuridico.Con queste motivazioni ho l'onore di espri-mere il voto favorevole al provvedimentodel Gruppo della Democrazia cristiana.

P RES I D E N T E. Metto ai voti ildisegno di legge nel suo complesso. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Calendario dei lavori dell'Assemblea,variazioni

P RES I D E N T E. La Conferenza deiPresidenti dei Gruppi parlamentari, riuni-tasi nel pomeriggio, ha deciso all'unanimitàdi rinviare alla seduta di mercoledì 27 gen-naio il seguito della discussione dei disegnidi legge nn. 1412, 1549, 1562, concernentimisure per la difesa dell'ordinamento costi-tuzionale (questione dei pentiti).

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

({ Norme di attuazione dell'articolo 18 dellaCostituzione in materia di associazionisegrete e scioglimento dell'associazionedenominata Loggia P2}) (1523-B) (Appro-vato dal Senato e modificato dalla Came-ra dei deputati)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior-no reca la discussione del disegno di legge:{{ Norme di attuazione dell'articolo 18 dellaCostituzione in materia di associazioni se-grete e scioglimento dell'associazione deno-minata Loggia P 2 », già approvato dal Sena-to e modificato daLla Camera dei deputati.

Dichiaro aperta la discussione generalesulle modifiche apportate dalla Camera deideputati.

È iscritto a parlare il senatore Spadaccia.Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Rinuncio a parlare.

P RES I D E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Berti. Ne ha facoltà.

* BER T I. Signor Presidente, onorevolicolleghi, il 5 agosto 1981, discutendosi inAula l'approvazione di questa legge, il no-stro Gruppo ebbe a denunciare, sostenendola necessità di immediata approvazione, ifatti che hanno indotto il Parlamento italia-no ad istituire una Commissione d'inchiestaper l'affare della P2, che sono quelli cherivelano il livello più grave di crisi politica,di degenerazione morale, di corrompimento

Senato della Repubblica ~ 19017 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEJ\;1BLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

della vita pubblica e vedono coinvolti espo~nenti di partito, parlamentari, ministri, ge-nerali, alti ufficiali delle Forze armate, i mag-giori dirigenti dei servizi segreti, magistrati,alti funzionari di enti pubblici ed economi-ci, banchieri, finanzieri, editori, giornalisti.Non voglio qui ripetere tutto quanto...

D E L L A B R IO T T A. Quali mi-nistri?

BER T I. Poi dirai la tua.

D E L L A B R IOT T A . Volevo sa-pere, per mia conoscenza, quali sono i mi-nistri coinvolti.

BER T I. Questo intervento in quellasede non ebbe replica da nessuno. Ho riletto!'intervento di Flamigni fatto in quell'occa-sione per ricordare quello che dicemmo al-lora. AttoJ:1no a tali questioni nessuno hareplicato, nè qui nè fuori. Riconfermo per-tanto quella posizione.

Dicemmo allora che occorre fare chiarezzasu tutto un intreccio di legami e di fatti chesembrano configurare una vasta trama di in-trighi e di illeciti compiuti per affermare ilpotere di un governo occulto. Ho richiamatoquesti punti che a me paiono i più signifi-cativi di una denuncia che peraltro, conaltri termini, fu portata in quest' Aula prati-camente da tutti gli altri Gruppi. L'urgenzae la necessità di intervenire con una Com~missione d'inchiesta furono sostenute da tut-ti i Gruppi.

Sono passati vari mesi ~ sette mesi per

l'esattezza ~ e questa legge che intervienesulle associazioni segrete non ha ancora tro-vato la sua applicazione. Non è certo colpadel Senato il quale diligentemente, eon unimpegno encomiabile della Commissione edel suo relatore ~. lo ripeto qui ~ sena~

tore Bonifacio, in tempi rapidissimi ha pro-ceduto al}'approvazione di questa legge. Nonintendo neanche sollevare un atto di accusanei confronti della Camera, ma mi limitoa dire che sono passati troppi mesi da quan-do è stato approvato quel primo atto fonda-mentale di legge.

In questo frattempo molti hanno temuto,altri hanno sperato e forse lavorato perchèsu tale questione si stendesse una coltre disilenzio, perchè questi drammatici problemiemersi e denunciati passassero nel dimenti-catoio, in un mare di problemi che travaglianon soltanto il nostro paese ma purtroppoaltre parti ~ e molto drammaticamente ~

dell'Europa e del mondo.In realtà quanto è avvenuto in questi ul-

timi tempi, in questi ultimi giorni, ha risol-levato di colpo !'interesse della popolazionee l'ha sollevato drammaticamente per il mo-do e per i contenuti. In sostanza la questio-ne è del tutto viva, attuale e presente, erende necessario che il Parlamento arrivi al-meno su questo provvedimento ad una con-clusione, approvando la legge.

In questa proposta è prevista una nuovafigura di reato: il fatto associativo, l'esseremembro cioè di associazione segreta, che èd'ora in poi reato. Credo che, al di là dellanorma che stiamo per approvare, si possadire che ciò è illecito prima di tutto nellacoscienza pubblica soprattutto per quantoriguarda l'atteggiamento di coloro che fannoprofessioni di esercizio pubblico (funzionari,politici eccetera).

Noi dicemmo e ripetiamo che non voglia-mo dei processi sommari, ma diciamo inmodo altrettanto fermo che non si può averenessuna indulgenza: il perdurare della cor-ruzione e degli scandali rende la situazioneintollerabile. Ma non è soltanto questo a ren-dere intollerabile la situazione: è anche esoprattutto la conferma che gangli decisividella vita pubblica continuano ad essere in-quinati da interessi illegittimi, ad essere scos-si da pressioni indebite, ad essere aggreditida oscure ma potenti forze che mirano alcuore delle istituzioni e dello Stato.

Noi diciamo che necessitano atti morali.Per questo abbiamo condiviso, apprezzan-done l'alta dignità morale, le affermazionidel Presidente della Repubblica e giorni faquelle del Presidente della Camera, i qualihanno chiesto che chi in qualsiasi modo e aqualsiasi titolo è coinvolto nella P2 devesentire il dovere di dimettersi o di non as-sumere incarichi pubblici che in qualche mi-

Senato della Repubblica ~ 19018 ~ VII I Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

sura possano influi,re sul cor,so della vitapubblica.

Abbiamo letto dai giornali, abbiamo assi-stito a quanto è avvenuto ~ dicevo prima ~

in modo drammatico nei giorni in cui il Par-lamento era chiuso, prima delle feste: al-!'improvviso esplode la questione delle bo-bine cadute dalla tasca del viceprefetto diMilano Lerro e giunte nel modo che sapetealla Commissione costituita per questo.

M A R C H I O. Per la verità non si sacome sono arrivate là.

BER T I. Spero che me 10 diciate voi.Si vede che lo sapete.

M A R C H I O. Lo sanno Tassan Din eRognoni. Bisogna domandarlo a Riccardelliche ha rapporti con Tassan Din.

P RES I D E N T E. L'interruzione vabene, il commento...

BER T I. L'interruzione dà forza aquello che sto dicendo. Dico che improvvi-samente la gente si è svegliata e qualcunosi è svegliato male di fronte alle rivelazionidi queste bobine.

M A R C H I O. No, si è pentito: Tas~san Din si è pentito.

BER T I. Quello che è emerso è trop-po noto a tutti perchè io indulga ancora suqueste considerazioni. L'emergere di obiet-tivi minimi quale la Repubblica presiden-ziale oppure l'emergere di obiettivi ottimaliquale il Governo militare non sono que-stioni deliranti, come qualcuno ha soste-nuto, se si pensa ai tipi di appartenenti allaloggia P2 che ho ricordato iniziando que-sto mio intervento. Non possono non solle-vare preoccupazioni e domande ,la rivela-zione o la conferma che i capi della P2 con-tinuano, minacciando la vita delle nostreistituzioni, ad interferire nel mondo dellafinanza e della politica, ad esercitare pres-sioni e ricatti come in passato; che l'esserelatitante e colpito da mandato di catturainternazionale non impedisce a Gelli di te-

lefonare indisturbato tre-quattro volte algiorno, dimostrando di essere perfettamen~te informato sui fatti del nostro paese, per-sino sugli atteggiamenti e sui contrasti chelogorano la maggioranza. Chi lo informa?Come fa a sapere tutte queste cose? Qualisono i collegamenti?

Abbiamo letto tutti anticipazioni di stam~pa su un libro iIlus1Jrativo delle gesta diLicio Gelli, il quale si rallegra per il fattoche la massima parte dei cosiddetti pidui-sti che erano stati defenestrati e deferitiai comitati interni delle varie amministrazio-ni vengono riconfermati ai loro posti. È unaaffermazione alla cui validità non credo mol-to, ma che è indicativa per incominciare achiedersi quali sono i collegamenti che con-tinuano a sussistere.

La realtà nuda e cruda è che nel nostropaese continuano a pesare ombre e atti in-quietanti per la vita delle nostre istituzioni,che coloro che hanno operato o tentato dioperare per uno Stato diverso, in modoocculto continuano ad essere presenti conle loro iniziative. Pertanto, l'approvazionedi questa legge è un punto fermo.

Sono sorte in Commissione delle valuta-zioni in ordine alle modifiche apportate dal~la Camera al testo pervenuto dal Senato. Hodetto prima che va reso merito agli esten-sari, alla Commissione e al Senato, che queltesto ha infine approvato, perchè si trattadi un testo approfondito e che certamenteha dimostrato di poter affrontare la questio-ne, almeno nei limiti in cui può muoversiil provvedimento.

A proposito delle modifiche apportate dal-la Camera, sono state svolte considerazioniche hanno messo in causa parte delle modifi-che stesse e richiesto la presentazione diemendamenti per ripristinare il testo origi~naIe del Senato. Desidero qui ribadire cheil lavoro svolto dal Senato è ottimo. Nelcontempo, il mio Gruppo ritiene che le mo-difiche apportate dalla Camera non intacca-no lo spirito e la costruzione della legge epertanto, esistendo la necessità di definire invia conclusiva un atto politico nei confrontidella loggia P2 e delle associazioni segrete,riteniamo giusto che oggi il Senato approvi,come dice la relazione ~ nonostante le con-

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siderazioni svolte, ma per problemi di entitàpolitica che vanno, al di là del semplicefatto isolato, nell'interesse generale del pae-se ~ la legge come è .pervenuta dalla Ca-mera dei deputati. In questo senso il miointervento preannunda il voto positivo delGruppo comunista.

P RES I D E N T E. E iscritto a par~lare il senatore Barsacchi. Ne ha facoltà.

BAR S A C C H I. Signor Presidente,onorevoli colleghi, quando cinque mesi orsono votammo il disegno di legge che oggiè tornato emendato dalla Camera, auspica-vamo che, nel dare attuazione all'articolo18 della Costituzione, non si fosse condi-zionati dalla bufera che si era aperta intor-no alla loggia P2. L'articolo 18 della Costi-tuzione indde infatti sul diritto dei citta-dini ad associarsi liberamente, ossia su undiritto che rappresenta uno dei principalicardini su cui è basato un sistema istitu-zionale democratico e pluralistico come èappunto quello delineato dalla nostra Costi-tuzione.

Adesso sono passati alcuni mesi da quan-do la triste vicenda della P2 ha avuto ini~zio, sicchè il trascorrere di questo lasso ditempo ha in parte restituito ~ almeno que-

sto è il nostro auspicio ~ quella serenitàche occorre nel valutare un provvedimentolegislativo così delicato (parlo di quello re-lativo all'attuazione dell'articolo 18 della Co-stituzione); eppure, è inutile negarlo, il di-segno di legge all'esame reca chiaro segnodelle contingenti vicende che ne hanno con-sigliato l'elaborazione. Basti pensare che lanormativa di attuazione dell'articolo 18 èstata accor.pata a quella relativa allo scio-glimento della P2, per rendersi conto cheforse era opportuno ricorrere a due sepa-rati progetti di legge. E qui desidero ricor-dare, come ho avuto modo di sottolinearein Commissione, seguendo quello che ave-vano detto il relatore Bonifacio e i colleghiMancino e Saporito, le perplessità circa lasoppressione all'articolo 1 del termine cor-retto che allarga la sfera applicativa dell'ar~ticolo stesso e del quale i colleghi debbonoavere completa cognizione. Ovvero, prescin-

dendo dalle motivazioni giuste, contingentiche possono avere suggerito l'adozione diquesta normativa, bisogna seriamente pen-sare ad eventuali future applicazioni chela norma potrebbe avere.

Tuttavia questo non può costituire unmotivo sufficiente per criticare il disegnodi legge che siamo chiamati a votare e che,ad avviso del Gruppo socialista, merita ungiudizio positivo se esaminato nel merito.L'articolo 18 della Costituzione, come è no-to, nel riconoscere ai cittadini il diritto diassociarsi liberamente senza autorizzazioneper fini che non sono vietati dalle leggi pe-lliali, limita codes.to ,diritto, rispet1to alle as-sociazioni segrete, a quelle che perseguOiIlOanche indirettamente scopi politici median-te organizzazioni di carattere militare. Sequesto ultimo limite è agevolmente deter-minabile, diversamente stanno le cose peril primo, in quanto la Costituzione non indi-ca quali siano gli indici da cui è possibiledesumere la segretezza di un'associazione.La migliore dottrina pubblicistica e gli stes-si lavori preparatori della nostra Carta co~stituzionale offrono invece spunti quantomai interessanti. Sembra infatti ormai paci-fico che hon è .possibile desumere la segre-tezza di un'associazione dal fatto che sianotenuti nascosti lo scopo effettivo o la parti-colare normativa ed organizzazione dell'as-sociazione, nè ancora dati significativi a talfine possono offrire l'eventuale segretezzadella sede, degli atti e dei princìpi o del~Il'elenco dei propri soci. A favore di un taleassunto mi pare che militino i lavori dellaCostituente ed in particolar modo gli inter-venti dell'onorevole Della Seta e dell'onore-vole Cappi.

Ma, a parte quelli che furono gli orienta~menti dei costituenti, occorre rilevare checodesta soluzione può desumersi tenendoconto che ,la segretezza, in base all'articolo3 della legge n. 689 del 1976, è stata elevataa contenuto di una libertà costituzionale.Si comprende allora perchè in questi ulti-mi anni si è fatta avanti una nozione di se-gretezza che grosso modo ricalca quella de-lineata in sede costituente dall'onorevole Tu-pini. Le associazioni segrete sarebbero cioèquelle che veramente possono dirsi tali, in

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21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

quanto in primo luogo il segreto è volutoed assoluto ed inoltre coinvolge l'esistenzadell'associazione nel suo complesso.

L'articolo 1 del presente disegno di leggesembra apparentemente distaccarsi da sif~fatti orientamenti, nella misura in cui perla qualificazione di un' associazione quale se~greta richiede non il contemporaneo e con~giunto concorso ma la presenza anche diuno solo dei seguenti requisiti: occultamen~to dell'esistenza dell'associazione, occulta~mento delle finalità e dell'attività e infineoccultamento, in tutto o in parte e anchereciproco, dei singoli soci. Questa dissonan-za che l'articolo in esame presenta con gliorientamenti diffusi tra la cultura giuridicae politica potrebbe sembrare motivo di cri~tica, ma, a ben vedere, così non è. Infatti,come hanno detto anche gli altri colleghi,l'articolo 1 per la qualificazione di associa~zione segreta richiede, sì, la presenza anchedi. uno solo e non di tutti insieme gli ele~menti menzionati, ma subordina la loro ri-levanza allo svolgimento di un'attività di~retta ad interferire sull'espletamento dellefunzioni di organi costituzionali, di ammi-nistrazioni pubbliche, di enti pubblici edeconomic~ ed infine di servizi pubblici es~senziali di interesse nazionale.

Il collegamento della segretezza al perse~guimento di siffatti scopi è stato, a mioavviso, quanto mai opportuno, poichè essoconsente di mediare i due valori costitu~zionali del divieto delle associazioni segretee del diritto alla riservatezza e al segreto.La subordinazione della qualifica di segretonon solo alla struttura organizzatoria del~l'associazione, ma anche aLla finalità da essaperseguita può infatti consentire di non farincorrere' nei rigori deLla legge associazioniche, pur avendo un'organizzazione riservata,perseguono tuttavia fini non censurabili sot~to ogni profilo. D'altro canto, a me sembrache dallo stesso testo costituzionale possadesumersi che era neU'intenziÌone dei costi-tuenti la finalità di limitare il principio del~I~Jmertà di associazione solo in considera-zione della struttura organizzatoria adotta-ta dai soci. Quasi tutte le norme che disci-plinano forme di associazione private sipreoccupano in maniera significativa essen-

zialmente delle finalità perseguite dagli as.sociati. .

Lo stesso articolo 18 vieta le associazionicon organizzazioni militari, ma a questo re--quisito di, carattere organizzativo ne. aggiu~ge un. secondo che rigual'da l'attività svoltadai soci, che deve essere di carattere politico.

L'articolo 48 dispone che devono avereun'organizzazione democratica quelle asso~ciazioni che concorrano a determinare lapolitica nazionale, cioè i partiti politici. Co~me può dunque constatarsi, la nostra Co-stituzione, nel limitare il diritto alla libertàdi associazione, non si ferma alla strutturadell'organizzazione, ma ha sempre riguardoalla sua funzione. L'articolo 1 del presentedisegno di legge segue dunque egregiamen.te questa direttiva e non si limita, come. hopiù volte ribadito, ad avere riguardo allastruttura organizzativa dell'associazione, maha riguardo anche alle finalità da essa per-seguite. Si può quindi affermare che il peri~colo, da noi paventato, di incidere in un set-tore così delicato delle libertà fondamentaliin un momento di grave polemica è statoevitato. E ciò è veramente apprezzabile poi~chè le polemiche si esauriscono mentre unaeventuale restrizione deLle libertà dei citta~dini avrebbe avuto effetti duraturi e nonauspicabi1L

Vengo alle norme che prevedono un trat~tamento più rigoroso rispetto ai pubblicidipendenti iscritti ad associazioni segrete.Non vi è dubbio che tali norme siano oppor~tune, nella misura in cui la nostra Costitu-zione dispone che i pubblici impiegati sonoal servizio della nazione e sancisce che ipubblici uffici devono essere organizzati inmodo tale che siano assicurati il buon anda~mento e !'imparzialità delle amministrazio-ni. È evidente che si rende indis.pensabilein questo caso un maggior rigore.

Dai menzionati princìpi costituzionali ri~sulta chiaro che esiste un'assoluta incom-patibilità tra lo svolgimento di una funzionepubblica e l'appartenenza ad una associa-zione che ha la finalità di influenzare organicostituzionali, amministrazioni, enti pubbli~ci, ossia ad associazioni che' si propongonodi intaccare i princìpi dell'imparzialità edel buon andamento che, come si è visto,

Senato dell" Repubbll'ca VIII Legislatura~ 19021 ~

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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAl1ICO

dovrebbero, anzi debbono sovrintendere laazione della pubblica amministrazione.

Detto questo, ritengo di dover aggiungereche nel nostro sistema non esiste .più unsettore pubblico ben individuato e netta-mente separabile da quello privato, comehanno detto anche altri colleghi. Penso aidipendenti delle società a partecipazionestatale che, pur non essendo dipendenti pub-blici, tuttavia gestiscono danaro pubblicoche potrebbe essere distratto dalJa sua ori-ginaria destinazione ed essere utilizzato se-condo criteri diversi da quelli della econo-micità, proprio a causa dell'appartenenza diun singolo dipendente ad una associazionesegreta. Tuttavia credo che il problema pos-sa essere ridimensionato, intaTIto perchèquesto disegno di legge prende in conside-razione gli amministratori e i sindaci di talisocietà. D'altra parte, se si riflette suLl'esem-pio da me riportato, non si tarda a capireche esso integra un'altra specie delittuosaaltrimenti punibile.

Di evidente utilità è l'istituzione dellaCommissione di cui all'articolo 4 del prov-vedimento in esame. Essa infatti offre suf-ficienti garanzie di imparzialità dei pubblicidipendenti eventualmente sospesi dalle lorofunzioni per la partecipazione ad un'asso-ciazione segreta. :E ovvio che le decisionidi questa Commissione sono impugnabilipresso gli organi giurisdizionaJi amministra-tivi, sicchè si può dire con sufficiente sicu-rezza che il presente testo di legge ha for-nito le maggiori garanzie possibili.

Vengo così allo scioglimento della P2, aquesta triste vicenda che di recente ha avu-to deprecabili rigurgiti, e al riguardo nonposso non manifestare il consenso del Grup-po parlamentare socialista. Ritengo che bi-sogna procedere con rigore, senza per que-sto però intaccare le garanzie del cittadinoo farsi trasdnare .dal clima che si è creatonel paese. Occorre quindi cautela, tenendopresente che, fino a quando non entrerà invigore il disegno di legge attuativo dell'arti-colo 18 della Costituzione, l'essere iscrittoad un'associazione seg,reta non configura lafattispecie delittuosa benchè indubbiamentesi tratti di un comportamento vietato dallaCostituzione. Detto questo, aggiungo che nel

caso in esame è tuttavia indispensabile ac-certare se gli iscritti alla P2 abbiano com-messo altri reati ed eventualmente interve-nire col massimo rigore sì da restituire lanecessaria credibilità alle nostre istituzioni.

Quello che comunque mi preme rilevarea nome del Gruppo socialista è che questodisegno di legge deve essere approvato, cosìcome ha -detto il collega Berti, al più presto,al di là delle eventuali particolari carenze,siccome nel caso specifico si tratta di ca-renze del tutto irrllevanti e colmate nel tem-po, ove le esigenze lo richiedano, e che inogni caso non toccano la sostanziale vali-dità del provvedimento. Il problema è cosìdelicato da rendere improbabile l'attuazionedell'articolo 18 della Costituzione, perchè fi-

, no a quando .la materia rimarrà così fluidasi avrà sempre la possibilità di riaprire lacaccia alle streghe, sicchè la norma ram-mentata, da strumento di garanzia del cit-tadino, rischia di essere utilizzata ad altrifini come testimoniano le vicende recenti.

Da qui la necessità di determinare, comeha detto giustamente il collega Bonifacio,preventivamenie e con chiarezza cosa signi-fica associazione segreta, in modo che ilcittadino secondo un principio indeclinabiIedeUo Stato di diritto sia in grado dd saperepreventivamente a quali conseguenze andràincontro iscrivendosi a determinate associa-zioni. Se tutto questo è vero, è chiaro chel'articolo più importante e delicato dellanormativa è l'articolo I, ed al riguardo nonpossiamo che ribadire nonostante alcuneosservazioni il nostro accordo sulla sua for-mulazione.

Signor Presidente, onorevole Sottosegre-tario, onorevoli colleghi, proprio in quantorappresentante di un partito che da sempresi batte per il riconoscimento ed il poten-ziamento delle libertà civili, nel quadro delrispetto più scrupoloso dei valori fonda-mentali della nostra Costituzione, e nellaconsapevolezza che anche la libertà di assQwciazione deve essere funzionale allo svilup-po della personalità umana e non a quello-delle congreghe che si muovono contro latradizione dello Stato repubblicano, espri-mo una valutazione positiva sul provvedi-mento, anticipando il nostro voto positivo.

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 19022 ~

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

P RES I D E N T E. E: iscritto a par-lare il senatore Rastrelli. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. La legge in discus-sione, dopo la modifica apportata dall'altroramo del Parlamento, viene all'esame delSenato e il nostro Gruppo conferma al ri-guardo l'atteggiamento assunto in primalettura, atteggiamento estremamente favo-revole, per il semplice fatto che finalmentedopo tanto tempo l'articolo 18 della Costi-tuzione trova una sua esplicita conferma inuna legge di diritto positivo, esplicita con-ferma che ~ voglio rilevarlo ~ è scaturita

soltanto a seguito dell'enorme scandalo scop-piato della P2, per le implicazioni che que-sta loggia segreta ha già portato allo statodegli accertamenti sulla vita politica italia-na, per i grandi pericoli incombenti di ulte-riori gravissimi crimini compiuti da questaassociazione, o diret'tamente o indirettamen-te e che hanno turbato il quieto e civile svol-gimento della vita del nostro paese.

Quindi alla doglianza per il ritardo concui si è applicato l'articolo 18 della Costi-tuzione, segue la soddisfazione per l'odier-na approvazione. Al nostro Gruppo non di-spiace affatto la modifica apportata all'ar-ticolo 1 perchè anche in Commissione, nellaprima fase, si era, da parte nostra, sostenu-to che la semplice interferenza sulle pub-bliche ammindstrazioni, la sempilice :interfe-renza sugli enti ad ordinamento autonomo,sugli enti economici, sugli enti pubblici giàera un fatto non ,corretto anzi scorretto,quindi illegale. E quindi la precisazione deltermine scorretto che avrebbe dovuto limi-tare in senso garantista la sfera di appli-cazione dell'articolo 1, ci sembrava o pleo-nastica o limitativa.

Bene ha fatto la Camera dei deputati, se-condo il nostro punto di vista, a modificarequesta aggettivazione che era limitativa inquanto !'interferenza di una associazione se-greta o di una società segreta è già di persè un fatto estremamente negativo. C'è darilevare ir.oltre che come parte politica nonabbiamo mai avuto simpatia, nè mai abbia-mo tollerato le associazioni segrete non perun fatto, diciamo così, storico tradizionale,perchè basta rilevare che il nostro statuto

vigente di partito, unico tra gli statuti deipartiti italiani, comporta il divieto assolutodi iscrizione al Movimento sociale italianodi chiunque sia iscritto a logge comunquesegrete, anzi si estende il concetto anche alogge massoniche. :E: l'unico partito che ri-tiene effettivamenrte che, nel momento in cuisi assume attraverso una tessera un obbli-go di militanza per un partito, pubblicaespressione di consenso, non sono compati-bBi, non sono possibili sotterfugi e tantomeno rapporti e .fini segreti, anche perchè,indipendentemente da quello che si è veri-ficato per la P2, riteniamo che dovunqueci sia, come obbligo costituito dell'associa-zione, il vincolo del segreto e la non cono-scenza dei rapporti sociali c'è l'assen7Ja diun principio di lealtà, c'è la negazione diun regime ,di convivenza che assolutamentenon possiamo accettare.

Quindi ben venga la più ampia sfera del-l'articolo 1 nella sua portata ampliativa ecostitutiva. E: anche opportuno ~ e l'abbia-mo rilevato alla Camera ~ il trasferimentodei poteri di scioglimento, in caso di urgen-za e di sos.pensione immediata, aLla magi-stratura piuttosto che alla Presidenza delConsiglio dei ministri. La Presidenza delConsiglio dei ministri può rivolgere un'istan-za, ma proprio il principio garantista 'e ladivi,sione dei -poteri impone ohe sia la ma-gistratura a giudicare anche su questo casod'urgenza. E quindi sfumano quei pericoliche si potevano ventilare in relazione a so-prusi che un Esecutivo avrebbe potuto com-piere nei confronti di avversari politici, chepur non potevano essere considerati aliastregua dei fatti e degli atti come pericoliincombenti. Con la modifica concernente laapplicazione dell'articolo 1 ci sembr-a dun-que che sia stata realizzata una sufficientegaranzia perchè questa legge possa essereapprovata in piena coscienza.

Con questi motivi, e preannunciando ilnostro atteggiamento di voto, il Gruppo delMSI-DN dichiara la sua piena approvazioneanche al nuovo testo così come approvatodalla Camera e auspica che finalmente laRepubblica italiana possa evitare, anche at-traverso questa norma di diritto positivo,att:oaverso questa legge, il puJllu~are di asso-

Senato della Repubblica ~ 19023 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO 1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

ciazioni segrete che, se nella P2 hanno tro-vato il loro punto emblemativo e macro-scopico, pur si avvertono latenti in tantaparte dell'attività pubblica e politica italia-na, come 'Per esempio la commissione Sin-dona ha ampiamente dimostrato.

Sono questi i motivi per cui con estremasoddisfazione esprimiamo il voto favorevo-le al provvedimento di legge.

P RES I D E N T E. Dichiaro chiusala discussione generale.

Ha facoltà di parlare il relatore.

B O N I F A C I O, relatore. Signor Pre-sidente, onorevole Ministro, onorevole Sot-tosegretario, onorevoli colleghi, sarò moltobreve perchè la sostanza delle cose è stataesposta nella relazione scritta. Sento tutta-via il dovere di dire alcune cose. Dobbiamoanzitutto esprimere la nostra soddisfazioneper il fatto che .questa sera si conclude l'iterdel disegno di legge attuativo dell'articolo18 della Costituzione, un disegno di leggedi difficilissima architettura, perchè occor-reva elaborare una disciplina che desse allaRepubblica le armi per difendersi controfenomeni eversivi, ma nel contempo (eccole difficoLtà) ciò dovevamo realizzare senzaportare lesioni ad un principio fondamen-tale del nostro ordinamento costituzionale:la libertà di associazione.

Dobbiamo esprimere la nostra soddisfa-zione perchè la disciplina che qui nell'ago-sto scorso faticosamente costrui:mmo haresistito nella sua struttura fondamentaleal vaglio approfondito e appassionato chene ha fatto l'altra Camera. Questa considera-zione non ci esimeva e non ci esime daldovere di constatare che tuttavia le modi-fiche apportate dalla Camera dei deputatinon sono .di secondaria importanza. Nonè secondaria, soprattutto, la modifica cheha riguardato l'articolo 1 della legge, doveviene definho il concetto di associazione se-greta vietata dall'articolo 18 della Costitu-zione, laddove cioè viene precisata la fatti-specie penale (perchè di ciò si tratta: infattil'articolo 2 del disegno di legge ha intro-dotto adeguate e gravi sanzioni penali).

Avevamo ritenuto, durante il corso dellanostra difficile elaborazione, sia in Com-missione che in Aula, che il divieto dellaCostituzione volesse colpire quelle associa-zioni che si qualificassero per obiettivi ele-menti di segretezza e perseguissero lo sco-po di interferire sulle istituzioni, sugli or-gani costituzionali, sugli enti ,pubblici alloscopo di eversione delle funzioni agli stessiattribuite. E perciò avevamo descritto loscopo « di interferire sul corretto eseroizio »

di tali attribuzioni. L'emendamento della Ca-mera dei deputati ha soppresso l'aggettivo:« corretto ». Può essere un bene o può 'es-sere un male. Voglio però dire che si trattadi un emendamento che tocca la sostanzadella definizione delle associazioni proibiteai sensi dell'articolo 18 della Costituzione.(Interruzione del senatore Rastrelli). No, se-natore Rastrelli, anch'io ero tentato di darequesta interpretazione, ma se l'interrerenzagià significasse voler raggiungere uno sco-po di distorsione delle funzioni, l'elimina-zione dell'aggettivo «corretto» non avreb-be nessun significato. Ma dal momento chedagli atti del dibattito presso .l'altra Came-ra è risultato che questo è stato il fruttodi un lungo confronto anche tra le forzepolitiche .e di un approfondimento, credoche l'interprete debba dare il suo peso al-l'emendamento soppressivo dell'aggettivo« corretto ».

P RES I D E N T E. Senatore Boni-facio, non crede che creando questo prece-dente rafforza la tesi alla quale lei, con mol-to fondamento, mi pare sia contrario?

B O N I F A C I O, relatore. No, io dicoche se fosse valida la tesi che nell'interf(}-rire c'è già lo scopo di distorcere le funzionidegli organi costituzionali e degli enti pub-blici, sfiderei chiunque a dirmi che sensoavrebbe l'emendamento approvato dalla Ca-mera dei deputati, tendente ad eliminarela parola « corretto ». A me pare che da que-sto momento in poi l'articolo 1 abbia ununivoco significato (è bene che il Senatosappia cosa va ad approvare), e cioè che

non sono più ammissibili nel nostro ordina-

Senato della Repubblica ~ 19024 ~ VIII Legislatufo

21 GENNAIO 1982363" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTOSTENOGRAFICO

mento gruppi di pressione sugli organi pub~blici che non siano gruppi palesi.

Senatore Rastrelli, i gruppi di pressioneesistono in tutte le democrazie: neanche ilParlamento, infatti, vive fuori dalla realtàdella società e le forze sociali, le forme diaggregazione le più varie cercano di eser-citare pressioni che sono legittime per unademocrazia. Nel nostro intento erano ille-gittime e ricadenti nella sfera penale quelleche tendevano a distorcere gli scopi delle1>ubbliche funzioni. Da oggi in poi dobbia-mo prendere atto che l'articolo 18 della Co-stituzione si inteI1preta ~ e la legge fa va-lere questa interpretazione ~ nel senso chequalsiasi gruppo che eserciti pressioni sul-l'esercizio delle funzioni di enti pubblici odi organi costituzionali, se è gruppo segretoai sensi dell'articolo 1, cade nella sfera diazione di questa legge.

Nè voglio toccare altri aspetti, pur rile-vanti.

Rilevante è certamente l'emendamento chetoglie al Governo il potere, in casi eccezio-nali, di sciogliere un'associazione segreta ~edattribuisce all'autorità giudiziarÌia il poteredi sospenderne l'attività. Su tale emenda-mento devo manifestare due preoccupazioni.La prima preoccupazione sta in ciò: vienetolta al Governo la possibilità di interve-nire con atti propri ove il bene pubblicolo richieda. E non vale l'istanza che il Go-verno può rivolgere al pubblico ministeroperchè, come si sa, la mera istanza può es-sere disattesa dal pubblico ministero stesso.Temo che sotto questo aspetto abbiamo di-minuito l'efficacia delle armi delle quali di-spone la Repubblica.

La seconda preoccupazione è la seguente:devo contestare per onestà la vaikmtà dellatesi che questo emendamento introdottodalla Camera dei deputati sia più garantistadel regime da noi previsto. Senatore Ra-strelli, lei sa bene che il provvedimento delGoverno sarebbe stato adottato con attoamministrativo, contro il quale, Ìin base aiprincìpi, chiunque avesse interesse avrebbepotuto ricorrere alla giur.isdizione ammini-strativa. Qui invece noi abbiamo un poteredi sospensione dell'associazione affidato al-l'autorità giudiziaria nel corso di un proces-

so. È un provvedimento di fronte al qualepuò reagire soltanto chi sia parte di quelprocesso, nonostante che la sospensione col-pisca l'aswciazione in sè, con la conseguen-za che manca la tutela giurisdizionale di unasituazione soggettiva di chi in quel concretoprocesso non sia parte.

Fatte queste premesse, cioè constatato chele innovazioni non si sono mosse in un sen-so più garantista, devo dire che questi argo-menti li esponemmo in Commissione e chele perplessità non furono di poco conto elargamente condivise. Tuttavia, senatore Ber-ti, nè il relatore nè altri presentarono opreannunciarono alcun emendamento; anzi,fin dall'inizio della mia relazione introdut-tiva, dissi ~ e le forze politiche condivi-sero questa impostazione ~ ciò che ho det-to poi nella relazione scritta: cioè che ab-biamo constatato, onorevoli colleghi, comeper la mancata attuazione dell'articolo 18la Repubblica sia stata nel complesso disar-mata di fronte al grave fenomeno della log-gia P2. Abbiamo avuto la consapevolezzache, insistendo sul nostro punto di vista(almeno su questi due punti fondamentali)avremmo certamente ritardato l'approvazio-ne della legge, probabilmente determinan-do un conflitto con l'altra Camera. A que-sto punto, onorevoli senatori, abbiamo su-perato le nostre perplessità, che sono gravi,nell'interesse della Repubblica, perchè nonsi può perdere un minuto in più nel dareallo Stato le armi appropriate per combat-tere questi fenomeni.

La legge approvata questa sera compari-rà prestisosimo nella Gazzetta Ufficiale ed en-trerà in vigore. Si sappia che da questo mo-mento in poi nuove associazioni segrete oricostituzione di ex associazioni segrete ca-dranno sotto la gravità delle sanzioni pe-nali. Certo questo non risolverà tutto. Ildiritto non può risolvere tutto, e ben altrosforzo occorre da parte di tutta la societàper eliminare certi cancri che si formanonel suo seno. E tuttavia, nonostante i suoi[imiti, il diritto ha l'obbligo di intervenire.

È quel che facciamo con questa legge,che poi vuole essere la riprova, signor Pre-sidente, di una .considerazione di più altorespiro. A mio parere molte distorsioni si

VIII LegislaturaSerzato della Repubblica ~ 19025 ~

363a SEDUTA.(pomerid.) ASSEMBLEA~ REsOCONTO STENOGRAFICO 21 ',GENNAIO1982

sono verificate nel funzionamento comples-sivo della Repubblica, non perchè esse co-stituiscono effetto di norme costituzionaliche occorra rivedere. Al contrario, si trattadi conseguenze di inattuazioni della nostraCostituzione. A distanza di tempo diamoora attuazione aJll'articolo 18 deHa Costitu-zione. La Repubblica disporrà di armi ade-guate per combattere gravi fenomeni ever-sivi. Vinciamo ogni perplessità nel nome diquesto interesse supremo della Repubblica,approvando la legge così come ci è perve-nuta dall'altro ramo del Parlamento. (Ap-plausi dal centro e dalla sinistra).

P RES I D E N T E. Ha facoltà di par-lare il rappresentante del Governo.

L O M BAR D I, sottosegretario di Sta-to per la grazia e giustizia. Signor Presi-dente, onorevoli senatori, il Governo, ri-chiamando i suoi impegni programmatici,ha sempre sostenuto che la valenza politicadella disposizione di scioglimento della log-'gia P2 è di tale riiJ..ievorispetto alla anorma- (lità e alla pericolosità del fenomeno, da in-durre a superare le perplessità che da va-rie parti sono state sollevate in ordine allaopportunità di altre disposizioni, soprat-tutto quelle concernenti la disciplina delleassociazioni segrete.

Prendo atto con compiacimento che que-ste perplessità si sono andate diradandolungo il corso dell'iter legislativo e riconfer-mo, quindi, il punto di vista del Governo,unitamente alla raccomandazione al Senatodi voler ,confortare la proposta di legge conil suo definitivo consenso.

P.R E S I D E N T E. Passiamo all'esa-me delle singole modificazioni apportatedalla Camera dei deputati.

Si dia lettura dell'articolo l nel testo mo-dificato dalla Camera dei deputati.

F I L E T T I, segretario:

Art.1.

Si considerano associazioni segrete, co.me tali vietate dall'articolo .1'8'della Costitu-

.zione, .quelle che, anche all'interno di-asso--ciazioni palesi, occultando la loro esistenzaovvero tenendo segrete congiuntamente finatità e attività sociali ovvero rendendo soo-nosciuti, in tutto od .in parte ed 'anche -re.ciprocamente, i soci, svolgono attività Idiret-ta ad interferire sull'esercizio delle funzionidi organi -costituzionali, di amministrazioni'Pubbliche, anche ad ordinamento autono-mo, di enti pubblici,.anche ,eeonomici, non-chè di servizi pubblici, essenmaIi '.di 'mteres-se nazionale.

P RES I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la 'mano.

:£ approvato.

Si dia lettura dell'articolo 2 nel testomodificato dalla Camera dei deputati.

F I L E T T I, segretario:

Art.2.

Chiunque promuove o dirige un'associa-zione segreta, ai sensi dell'articolo 1, o svol-ge attività di proselitismo a favore dèllastessa è punito con la reclusione da lIDO acinque anni. La condanna importa la inter-dizione dai pubblici uffici per cinque anni.

Chiunque partecipa ad un'associazione. se-greta è punito con la reclusione fino a dueanni. La condanna importa l'intercldzione perun anno dai pubblici uffici. La competenzaa giudicare è del tribunale.

P RES I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

:£ approvato.

Si dia lettura dell'articolo 3 nel testo mo-dificato dalla Camera dei deputati.

F I L E T T I, segretario:

Art.3.

Qualora con sentenza irrevocabile sia ac-certata la costituzione di una associazione

VlIl LegislaturaSenato della Repubblica ~ 19026 ~

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

segreta, il Presidente del Consiglio dei mi-nistri, I»"evia deliberazione del Consiglio stes-so, ne ordina con decreto lo scioglimento edispone la confisca dei beni.

n decreto di cui al comma precedente èpubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Re-pubblica.

In qualunque stato e grado del procedi-mento, qualora vi sia pericolo nel ritardo, ilprocuratore della Repubblica presso il giu-dice competente per il giudizio, anche suistanza del Governo, può richiedere che siacautelativamente disposta la sospensione diogni attività associativa.

n provvedimento è adottato dal giudicecompetente per il giudizio, in camera diconsiglio, in contraddHto:rio delle parti, en.tro dieci giorni dalla richiesta.

Avverso il provveddmento ,di cui al com-ma precedente è ammesso ricorso, anche permotivi di merito, alla Corte di cassazione,che decide, in camera di consiglio e in con-traddittorio delle parti, entro dieci giornidalla presentazione dei motivi del ricorsostesso. Il :ricorso non sospende l'esecuzionedel provvedimento impugnato.

n Governo riferisce immediatamente alleCamere sulla presentazione dell'istanza pre.vista dal terzo comma.

P RES I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Si dia lettura dell'articolo 4 nel testo mo-dificato dalla Camera dei deputati.

F I L E T T I, segretario:

Art.4.

I dipendenti pubblici, civili e militari,per i quali risulti, sulla base di concretielementi, il fondato sospetto di apparte-nenza ad associazioni segrete ai sensi del-l'articolo 1, possono essere sospesi dalservizio, valutati il grado di corresponsa-bilità nell'associazione, la posizione ricoper-ta dal dipendente nella propria amministra-zione nonchè l'eventualità che la perma-

nenza in servizio possa compromettere l'ac-certamento delle responsabilità del dipen-dente stesso.

Le amministrazioni competenti devonoinviare immediatamente gli atti all'autoritàgiudiziaria e promuovere l'azione discipli-nare nei confronti di tutti i soggetti di cuialcomma precedente. Gli accertamentiistruttori sono svolti da chi esercita le fun-zioni di capo del personale nell'amministra-zione di appartenenza.

Conclusi gli accertamenti, gli atti sono tra-smessi ad una Commissione nominata, ognitre anni, con decreto del Presidente dellaRepubblica, su proposta del Presidente delConsiglio dei mlnistri, composta:

da un pr(;sidente di sezione del Con-siglio di Stato, che la presiede, designatodal Presidente del Consiglio di Stato;

da un magistrato con qualifica non in-feriore a quella di consigliere di cassazio~ne, designato dal Primo Presidente dellaCorte di caSis~ione;

da un magistrato con qualifica non in-feriore a quella di consigliere della Cortedei conti, designato dal Presidente dellaCorte dei conti;

da un magistrato militare, designatodal Ministro della difesa;

da due dirigenti generali, designati dalPresidente del Consiglio dei ministri;

da un professore ordinario di materiegiuridiche nelle università, designato dalMinistro della pubblica istruzione.

La Commissione decide, con provvedi-mento motivato, il proscioglimento ovverola sanzione da irrogare. Essa ha sede pres-so la Presidenza del Consiglio dei ministrie si avvale dei suoi uffici.

Per lo svolgimento del procedimento di-sciplinare sia nel corso degli accertamentiistruttori che innanzi alla CommissionesU9-detta, si osservano, in quanto applica-bili, le norme degli ordinamenti di rispet-tiva appartenenza degli inquisiti.

Le disposizioni di cui al secondo, terzo,quarto e quinto comma non si applicano neiconfronti dei magistrati ordinari, ammini-strativi e militaJri. Restano ferme, nei con-

Senato della Repubblica ~ 19027 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO 1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

fronti degli stessi, le vigenti norme in ma-teria di competenze e procedure disciplinari.

Ai dipendenti pubblici, civili e militari,riconosciuti responsabili di appartenere adassociazioni segrete, sono irrogate le san-zioni disciplinari previste dai rispettivi or-dinamenti di appartenenza.

Le sanzioni debbono essere commisurateal grado di corresponsabilità del dipenden-te nell'associazione segreta, nonchè alla po-sizione dal medesimo ricoperta nell' ordina-mento di appartenenza in relazione alle fun-zioni esercitate.

La sospensione dal servizio, disposta aisensi del primo comma, cessa di avere ef.ficacia qualora, entro il termine di centot-tanta giorni dal relativo provvedimento, nonsia stata esercitata l'azione penale ovveronon sia concluso il procedimento discipli.nare.

Le disposizioni di cui al primo, ottavo enono comma si applicano, altresì, ai dipen-denti di enti 'Pubblici che svolgono esclu-sivamente o prevalentemente attività economica ed ai dipendenti di enti e società con-cessionari di pubblici servizi, riconosciutiresponsabili di appartenere ad associazionisegrete. Per lo svolgimento del procedimen-to disoiplinare e per le relative sanzioni ~iosservano, in quanto applicabili, le dispo-sizioni dei rispettivi contratti ed accordi dìlavoro.

I componenti degli organi di amministra-zione e di controllo degli enti pubblici, com.presi quelli che svolgono esclusivamente oprevalentemente attività economica, deglienti e delle società concessionari di pubbli-ci servizi, nonchè delle società per azioni diinteresse nazionale, dei quali risulti accer-tata l'appartenenza ad associazioni segreteai sensi dell'articolo 1, possono essere re-vocati dagli organi competenti alla nomina.La revoca disposta ai sensi del presentecomma si considera determinata da giustacausa.

Le disposizioni di cui al precedente com-ma si applicano anche agli amministratoried ai sindaci nominati ai sensi degli arti-coli 2458 e 2459 del codice civile;.

Per i dipendenti delle regio11JÌ,per i sag.getti indicati nei commi decimo, undicesi.

ma e dodicesimo, la cui nomina, proposta odesignazione spetti ad organi regionali, non-chè per i componenti degli organi di con-trollo o di amministrazione di società che,in forza di provvedimenti regionali, sianoconcessionari di pubblici servizi, le regioniprovvedono ad emanare leggi nell'osservanzadei princìpi dell'ordinamento espressi nelpresente articolo.

P RES I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

È approvato.

Si dia lettura dell'articolo 6 nel testo mo-dificato dalla Camera dei deputati.

F I L E T T I, segretario:

Art. 6.

Sono abrogati gli articoli 209 e 212 deltesto unico delle leggi di pubblica sicurez.za, approvato con regio decreto 18 giugno1931, n. 773, ed ogni altra disposizione incontrasto con la presente legge. Tuttavia ledisposizioni del citato articolo 212 continua-no ad applicarsi nei confronti di coloro cherisultino avere aderito all'associazione di cuiall'articolo 5 e comunque ai fatti compiutiprima dell'entrata in vigore della presentelegge. In tal caso, le sanzioni debbono esse..re commisurate al grado di corresponsabi-1ità del dipendente nell'associazione, nonchèalla posJzione ricoperta nell'ordinamento diappartenenza ,in relazione alle funzioni eser.citate. Restano ferme le norme vigenti perquanto riguarda gli organi competenti all'ac-certamento delle responsabilità disciplinari.

P RES I D E N T E. Lo metto ai voti.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

:È approvato.

Passiamo alla votazione del disegno dilegge nel suo complesso.

M A N C I N O. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

Senato della Repubblica ~ 19028 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A N C I N O. Il voto favorevole delnostro Gruppo all'approvazione definitivadelle norme di attuazione dell'articolo 18della Costituzione non ai esime, signor Pre-sidente, onorevoli ministri ed onorevoli col-leghi, da alcune notazioni critiche al testoche stiamo per varare.

Lo slittamento a gennaio 1982 del votodefinitivo dei due rami del Parlamento ren-de meno apprezzabili alcune 'soluzioni, chela drammaticità degli eventi a cavallo frala primavera e l'estate del 1981 aveva im-posto. Il Senato, a fronte della forte do-manda di giustizia che saliva dal paese, di-retta ad evitare ulteriori inquinamenti al-!'interno del nostro ordinamento ~ reci-

dendo nodi gordiani che ne limitavano o neannullavano il libero svolgimento delle cor.rette attività istituzionali ~ il Senato ~ di.cevamo ~ fece tutto intero il suo dovere:approvò la legge nella seduta del 5 agostoscorso, dando una prova di sensibilità e ladimostrazione che si può legiferare anchesenza ricorrere alla forma del decreto-legge.

Rispondendo con prontezza alle richiestedel Governo di dare un segno concreto divolontà politica, il Senato confermò la le-gittimità del comportamento del presidentedel Consiglio Forlani, il quale, benchè sol.lecitato da più parti e da più parti sottopo-sto a critiche perchè non adottava soluzionid'urgenza, avviò correttamente la questionesui binari dei provvedimenti ordinari, cheil senatore Spadolini ha successivamente di-feso e confermato.

Ho fatto riferimento ai precedenti per-chè restino agli atti di questo ramo del Par-lamento una valutazione favorevole delleiniziative assunte e la dimostrazione a po-steriori che non vi è stata soluzione di con-tinuità fra il preoedente e l'attuaile Gover-no, anche in tema di risposta ai torbidi di-segni della loggia P2.

Per sciogliere un'associazione che si sco-pre segreta non bastavano ~ nè bastano ~

maggioranze numeriche nè semplici anchese corrette valutazioni politiche, nè dema-gogici proclami di generiche condanne; oc-correva, ed occorre, dare attuazione all'al"

21 GENNAIO 1982

ticolo 18 della Costituzione attraverso unarigorosa definizione delle società segrete,una precisazione degli elementi essenzialiche ne consentano la individuazione, la co-noscenza della finalità eversiva perseguita.

Ciò non era stato mai fatto dal legislato-re e, pertanto, benchè di fronte alle clamo-rose scoperte di indebite interferenze sugliapparati statali e parastatali, tutto era resopiù difficile, al Governo ed al Parlamento.

Non sfugge all'attenzione degli onorevolicolleghi che la libertà di associazione è ilfondamento stesso della democrazia e cheogni compressione dello spazio dal Costi-tuente ad essa assegnato costituisce un du-ro colpo all' ordinamento quale voluto dainostri Padri e come articolatosi in questidifficili anni di vita democratica.

Fosse stato indifferente introdurre disci-pline anche peculiari agli interessi contin-genti del paese, senza, cioè, alterare i trattiessenziali della nostra democrazia, avrem-mo, probabilmente, avuto meno scioperi neiservizi pubblici, meno assenteismo negli uf-fici, meno forze politiche nel panorama par-Lamentare, ma avremmo certamente avutomeno pluralismo e meno libertà.

Gelosi di questo nostro ordinamento, chedenuncia difficoltà di funzionamento, mapresenta ricchezza di varietà istituzionali,che non ho esitato, in altre circostanze, agiudicare fra le più interessanti novità delledemocrazie occidentali, avevamo in Sena-to costruito una fattispecie dell'associazionesegreta attraverso i combinati dati dell'ele-mento obiettivo della segretezza e dello sco-po perverso. In sostanza, il Senato avevavietato le sole associazioni segrete svolgentiattività diretta ad interferire sul correttofunzionamento dei pubblici poteri, ma nontutte le associazioni se~rete.

Con la soppressione da parte della Ca-mera deIl'aggettivo corretto, c'è stata unachiara inversione di tendenza: tutte le as-sociazioni segrete che interferiscono sul fun-zionamento degli organi costituzionali sonovietate, anche quando !'interferenza sia ri-volta a fare meglio funzionare, ad esempio,,la pubblica amministrazione.

Chiara, perciò, risulta l'estensione del-l'area della criminalizzazione; l'azione poli-

Smato della Repubblica ~ 19029 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

tica deve essere svolta alla luce del sole,anche quella di gruppi che agiscono all'in-terno di una organizzazione che segretanon è.

Esprimiamo i nostri dubbi sulla legitti-mità costituzionale di una siffatta disci-plina.

La Camera dei deputati, melius re per-pensa, ha sottratto al Governo il potere discioglimento delle associazioni segrete neicasi straordinari di urgenza e di necessità:l'attribuzione di siffatto potere all'autoritàgiudiziaria appare una soluzione più garan-tista e, pertanto, da condividersi.

Resta, epperò, strano che, dopo avere af-fermato la competenza dell'autorità giudi-ziaria, non ci si sia resi conto che lo scio-glimento, con legge, della P2, a questo pun-to, sarebbe risultata soluzione innaturalee contraddittoria: non deve sfuggire al Par-lamento la circostanza che gli elementi pro-batori del carattere di segretezza e di ever-sione sono ,desunti da un rapporto di naturaamministrativa, che è, poi, l'unico dato uf-£idale, quello dei tre saggi.

Sarebbe stato più coerente fare valutareal magistrato l'attività della loggia P2 conl'adozione di tutte le misure cautelari cosìcome previste dall'articolo 3.

Ritardi non ve ne sarebbero stati, ma lasoluzione sarebbe apparsa ineccepibile.

Alla stregua di considerazioni politiche piùgenerali, già fatte dal nostro Gruppo in se-de di dibattito in Commissione affari costi-tuzionali, è stata preferita anche da noi lastrada dell'approvazione, senza, epperò, ri-nunciare al diritto di manifestare le perples-sità che avanti abbiamo esposto e che sonocadute fra la indifferenza degli altri Gruppi.

Abbiamo anche personalmente dichiaratotutta la nostra intransigenza di fronte adepisodi oscuri, ad intrecci criminosi, a con-dizionamenti perversi del nostro vivere de-mocratico, ad opera di una loggia masso-nica, che, debordando dalle finalità propriedella massoneria, si era trasformata in unaorganizzazione eversiva: ribadiamo questogiudizio di condanna in questa sede, con-fermando il voto favorevole del nostro Grup-po all'approvazione del disegno di legge. Leriserve espresse non intaccano il giudiziocomplessivo. Grazie. (Applausi dal centro).

S P A D A C C I A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Io devo conferma-re qui, credo, il mio pressochè unico, isola-to voto contrario a questo provvedimento.Alcune delle modifiche apportate dalla Ca-mera, per esempio quella che elimina il po-tere di intervento del Governo per casi distraordinaria necessità ed urgenza (un altrocaso di straordinaria necessità ed urgenzaoltre quello dei decreti-legge), io le ritengomigliorative del testo approvato dal Sena-to e questo in polemica ~ non ho alcunaesistazione a dirlo ~ col collega Bonifacio.

Ma è per motivi politici che sono contra-rio a questo provvedimento, perchè intendodenunciare la vergognosa presa in giro chequesto provvedimento costituisce. Adesso ilcollega Mancino ha parlato della conferma-ta intransigenza. Noi sciogliamo in un arti-colo di questo provvedimento di legge unaP2 che in parte, clamorosamente, in questigiorni dimostra di essere più viva che maie comunque intorno alla quale sono in attole più evidenti manovre tendenti ad assi-curare una successione che ha lo stesso se-gno della P2. Allora la cosa che sento didover denunciare è che questo provvedimen-to è una cortina fumogena, dietro la qualeil Parlamento corre il rischio di nascondersifino a perdere di vista l'obiettivo che conquesto provvedimento pretende di colpire.

Si scioglie la P2, si legifera in maniera di-scutibile per il futuro delle associazioni se-grete, quasi fingendo di ignorare, di dimen-ticare che Calvi qualcosa con la P2 avrà puravuto a che fare. E vediamo che questa P2disciolta non impedisce che intorno a Calvifiorisca una nuova sistemazione di potere,una nuova spartizione del potere nel Bancoambrosiano. De Benedetti oggi siede non sose alla sinistra o alla destra del potentebanchiere amico di Gelli e di Ortolani e pa-re che, non so se a destra o a sinistra, siaccinga a sedere, sempre a fianco dello stes-so sempre più potente banchiere, nonostan-te le vostre leggi, i vostri scioglimenti, an-che il finanziario Bagnasco, un altro finan-ziere in corsa, non so se insieme o in con-

Senato della Repubblica ~ 19030 ~ VI Il Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

correnza con Cabassi, per assicurarsi la suc-cessione dell'impero Rizzoli.

Sono veramente avvilito, perchè ho l'im-pressione che, nonostante il lavoro dellaCommissione di inchiesta che è stata l'uni-ca cosa seria che abbiamo fatto, ma trop-po tardiva ~ abbiamo atteso mesi per in-sediarla ~ e che consentirà di gettare fa-sci di luce su ciò che realmente è stata laP2 e su ciò che realmente accade intornoalla successione della P2, le forze politichenel loro complesso e il Parlamento nel suocomplesso stiano perdendo un'occasione dirinnovamento nella vita pubblica, civile emorale del paese.

Ho ascoltato con speranza, durante le ul-time elezioni amministrative, il segretariode] Partito socialista italiano dire alcune co-se sulla P2, parlare di intransigenza sulla P2.Avevo sentito con interesse, attenzione esperanza Bettina Craxi dire alcune cose al-la Camera dei deputati al momento della fi-ducia al Governo Spadolini e poi, pochi me-si dopo, abbiamo letto su alcuni organi distampa e sentito da alcuni leaders di parti-to presentare gli uomini della P2 quasi co-me difensori delle libertà civili. Parlamen-tari adulti e vaccinati che certamente sape-vano da anni cosa era la P2, che non pote-vano essere considerati ingenui da truffare,sono stati protetti e mantenuti ai loro po-sti con una situazione di omertà vergogno-sa e rispetto alla quale, poichè ci sono trop-pi interessi in gioco ~ «Corriere della se-ra », Rizzoli, le banche di Calvi ~, la stes-sa tenuta deIJe opposizioni è insufficiente,inadeguata, la lotta politica è insufficientee inadeguata.

Questo provvedimento non migliora lecondizioni di questa lotta politica, demoniz-zando una P2 che il paese non capisce piùcosa sia. Adesso poi, che è intervenuta laRAI-TV si capisce ancora meno. Infatti nel-la TV di regime abbiamo visto presentato~ non smetterò mai di denunciare che iWilly De Luca e i suoi uomini sono verikillers della democrazia ~ Gelli accanto aGaribaldi ed a Zanardelli. Siamo a posto:la gente penserà sempre di più che la P2è benemerita del paese, un paese in cui Spa-dolini e Craxi sono in gara per chi è più cul-tore delle memorie e delle reliquie di Gari-

baldi, un paese in cui tradizionalmentesi può parlare male di tutto tranne che diGaribaldi. E Gelli viene presentato accan-to a Garibaldi, quasi come il successore le-gittimo, il pronipote politico di Garibaldi.

La mia impressione è che perfino le op-posizioni, dati gli interessi in gioco ~ lemanovre politiche e sindacali di Tassan Din,la successione del « Corriere della sera », lostesso Banco ambrosiano con ciò che rap-presenta nell'economia italiana ~ abbianoperso mordente e perfino chiarezza e luci-dità di analisi. Per non parlare poi del se-gretario della Democrazia cristiana. Ho ini-ziato il mio mestiere di giornalista sapen-do benissimo chi era Ortolani e come melo sapevano tutti coloro che facevano gior-nalismo e vita politica a Roma: era un mas-sone che frequentava cardinali e non ci sispiegava come mai un uomo da tutti sti-mato come rinnovatore conciliare, qual erail cardinale Lercaro, potesse avere un uomodi fiducia in Ortolani.

Abbiamo documentato molto prima dellaP2 che cosa si svolgeva all'interno della P2.Ricordo qui alcune interpellanze in cui ri-costruivo minuziosamente ~ cosa che delresto hanno fatto i miei colleghi alla Ca-mera Teodori e Roccella ~ l'ingresso di Or-tolani al « Corriere della sera» già nel 1975come rappresentante di interessi multina-zionali rappresentanti dalla P2. Solo 11segre--tario della Democrazia cristiana frequenta-va questo Ortolani e poteva avere il suo nu-mero di telefono, fingendo di non saperechi fosse o da dove venisse. Ma a chi vole-te far credere tutto questo? Piccoli non co-nosce neppure Pazienza, suo accompagna-tore a Washington?

Questa legge è solo un'operazione di pu-lizia apparente, come quando ci si pulisco-no le mani in certi riti per simboleggiareil lavaggio morale della propria anima. Que-sta legge sulle associazioni segrete e sul lo-ro scioglimento è uno di questi lavacri ri-tuali. Approvando questa legge simbolica-mente ritenete di mettervi a posto, con La-briola che rimane al suo posto, con qual-cuno ~ qualche socialista ~ che si affret-

ta a dire che le testimonianze rese in Com-missione sulla sua appartenenza alla P2 &onosolo illazioni; con gli avvertimenti mafiosi

Senaro della Repubblica ~ 19031 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO 1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

di Salvini a Lagorio. Questo è il rinnova-mento socialista. Comprendo perchè il par~tito che si presentava alle elezioni ammini~strative con tanta sicurezza ed intransigen~za morale e si esprimeva nel dibattito sullafiducia, con ae chiare parole dì Bettina Cra-xi, ora annaspi, perchè, navigando in que-ste acque con il suo partito, Craxi non puònon essere vittima di questo tipo di avver~timenti mafiosi. Certo Lagorio non viene dalnulla; viene da una certa Firenze in cui isuoi destini si sono incrociati con quelli diSalvini e con quelli di Gelli, in cui il ruolodella massoneria non può essere disgiunto,come dimostra tutta la storia della masso~neria degli ultimi 20 anni, da quello dellaP2 che è un braccio, uno strumento dellamassoneria italiana e internazionale, non neè una degenerazione, senatore Mancino. Pos~sibile che perfino il collega Mancino si preoc-cupi di dire che la P2 è una degenerazionedella massoneria? Ma vogliamo scherzare?Questi personaggi sono stati per anni man.datari della massoneria americana o israe~liana! Sono mandatari potenti. Ma come,avevano intorno a loro il vertice dei servizisegreti e degli stati maggiori militari ita~liani e, poverini, erano solo dei « degenera-ti », erano solo dei piccoli truffatori? Mascherziamo? Credo che questa legge sia unapresa in giro del paese, ma purtroppo hopaura, caro collega Mancino, che sia unapresa in giro anche di noi stessi, di voi stes~si quando l'approvate; che Mancino prendain giro se stesso quando dice certe cose ecredo che le dica in buona fede: ma chiprende in giro? Credo che Bonifacio pren-da in giro se stesso quando dice certe cose.

B O N I F A C I O, relatore. Quali?

S P A D A C C I A. Quelle appunto se-condo le quali l'approvazione di questa leg~ge è un fatto importante. Quale fatto im-portante? I fatti importanti sono ciò che ac~cade intorno alla successione del « Corrieredella sera}) ed il rafforzamento a cui assi-stiamo della P2 e dei capi della P2 e deisuccessori della P2 che già sono all'opera.(Interruzione del relatore, senatore Bonifa~cio). Ma non hanno bisogno di ricostituirla!Non l'hai sciolta e non hai il potere di scio~

glierla, legge o non legge, perchè è con lalotta politica, solo con la lotta politica chela si può sciogliere; è con il coraggio poli~tico di prendere certe decisioni; è con ilcoraggio politico di buttare a mare certiuomini, di troncare certi legami. Questo co~raggio vi manca, non dico te personalmente,collega Bonifacio, che lo avresti, non diconeppure te, collega Mancino, e neppure mol~ti dei compagni socialisti che sono qui chehanno fra loro anche al Senato alcuni del~la P2 e lo sanno. :È'.dovuto intervenire Per-tini per ricordarli e per isolarli. Bisogna ave-re il coraggio di dircele queste cose: nonpossiamo compiere dei riti di questo generee ci laviamo le mani e pensiamo che ci la-viamo delle P2 e delle massonerie.

E come all' ombra dei De Lorenzo scon~fitti nascevano i Miceli, all'ombra degli AI~lovena coltivati daiÌ Mattei e dai Cefis na-scevano le P2, si creavano i nuovi poteri enon avevate la capacità di vederli, così ogginon avrete la capacità di vedere le Pl, leP3 e state facendo un'opera complessiva percui, è vero, massoni influenti possono dire:« per carità non siamo in crisi, ci arrivanofior di domande di affiliazione », perchè tut-to il comportamento di questa classe politi~ca ha lasciato credere in questi mesi che cisia bisogno di massonerie, di logge più omeno segrete, più o meno coperte, per am~ministrare e gestire il potere nel nostropaese.

G U A L T I E R I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

G U A L T I E R !. Signor Presidente,onorevoli colleghi, noi repubblicani concor-diamo pienamente con il Presidente dellaRepubblica in due sue valutazioni: concor~diamo sulla pericolosità del terrorismo e sul-le sue connessioni internazionaJ.i ai Hni didestabilizzazione dell'Italia, paese di frontie-ra; e concordiamo sulla pericolosità, e nonsolo suIJ'immoralità, dell'associazione P2 ela sua connessione con gli stessi fini di de-stabilizzazione interna del paese.

Ecco perchè abbiamo messo tanta forzanel volere e nel varare i due provvedimenti

Senato della Repubblica ~ 19032 ~ VII I Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

che riguardano l'associazione massonica P2:quello sull'istituzione della Commissione diinchiesta e quello sullo scioglimento dell'as-sociazione e sui provvedimenti per vigilaresulla sua eventuale rifondazione. Siamo con-vinti che a tutt' oggi siamo riusciti solo adintaccare una parte della connessione crimi-nale, la minore. È tuttora operante la partepiù pericolosa, con una intatta, enorme ca-pacità di inquinamento, di avvelenamento, dipotenziale criminale. Occorrerà molto tem-po ancora per liberarcene, per liberare leistituzioni dal marcio ed anche dal solo so-spetto, perchè la P2, onorevoli colleghi, hatolto agli italiani, tra le altre cose, la fidu-cia in istituzioni che devono essere al di so-pra di ogni sospetto: la pubblica ammini-strazione, la stampa di informazione, le stes-se forze armate, gli stessi servizi segreti.E questo è il peggiore servizio che è statoreso al paese. Persino l'amicizia è stata in-taccata, persino i grandi princìpi religiosi,con i doppi giuramenti di fedeltà, prova co-munque di slealtà verso il giuramento prin-cipale.

Ecco perchè abbiamo messo tanta forzanel predisporre questi strumenti giuridiciche consideriamo importanti, ma che oradobbiamo adoperare, una volta votati, e nonabbandonare, perchè le leggi si possono an-che abbandonare. In questo senso, con que-sta speranza ma anche con questa volontàdi adoperare gli strumenti che abbiamo vo-tato (e uno di questi è già in piena attivi-tà, la Commissione di inchiesta sulla P2),noi repubblicani votiamo questa sera il prov-vedimento che ci viene proposto e che san-ziona definitivamente lo scioglimento dellaloggia P2. (Applausi dal centro-sinistra e dal-la sinistra).

P RES I D E N T E. Metto ai voti ildisegno di legge nel suo complesso. Chi loapprova è pregato di alzare la mano.

t!: approvato.

Sull'assassinio di due carabinieri a Siena

P RES I D E N T E. Questa mattinaa mezzogiorno a pochi chHometri da Siena,dUie giovani tutod deN'ordine sono stati

uccisi nel1'adempimento del loro dovere:si tratta dei carabinieri Giuseppe Savastano,di 21 anni, da Bolsenaed Enzo Tarzilli, di20 anni, da Belvedere Ostrense.

Sicuro d'interpretare il pensiero di tuttii senatori, la Presidenza dell'Assemblea riba.disce la ferma condanna di questo ennesimoatto criminale, s'inchina commossa davantial sacrificio dei due carabinieri ed esprimealle loro famiglie ed all'Arma benemeritasentimenti di profondo cordoglio.

D A R I D A, ministro di grazia e giusti-zia. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D A R I D A, ministro di grazia e giusti-zia. A nome del Governo mi associo alle suedichiarazioni e confermo il nostro fermointendimento di proseguire decisamente etenacemente nell'impegno di stroncare il ter-rorismo e restituire l'Italia alla piena sere-nità e normalità della vita democratica. Inquesto il Governo conta sulla solidarietà delParlamento per tutte le iniziative ~ anchequelle che sono attualmente in corso d'esa-me da parte delle Assemblee legislativevolte a far sì che la pace sociale venga ri-stabilita.

Esprimo la più viva partecipazione delGoverno all'Arma dei carabinieri che comesempre dona, al servizio della libertà e del-la legge, il suo alto contributo di sangue.

Ripresa della discussionee rinvio in Commissione

del disegno di legge n. 1706

P RES I D E N T E. Riprendiamo l'esa-me del disegno di legge n. 1706. Do al paro-la al relatore perchè ci riferisca in ordineai lavori testè compiuti dalla 12a Commis-sione e alle determinazioni prese.

P I T T E L L A, relatore. Signor Presi-dente, la 12a Commissione si è immediata-mente riunita per valutare l'emendamentopresentato in Aula, tendente a ripristinareil testo del decreto-legge n. 660, presentatodal Governo per la conversione aHa Camera

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 19033 ~

363" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTOSTENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

dei deputati. Dopo un dibattito sereno laCommissione, con voto favorevole di tuttele for:òe politiche presenti e con l'op,posizio-ne del senatore Mitrotti del Movimento so-ciale-Destra nazionale, mi ha dato mandatodi rkhiedere un congruo periodo di tempoper Il'rupprofondimento della discussione eper la valutazione di ogni impHcazione af-fiorata negli interventi fatti sia in Aula chein Com.missione stessa.

A L T I S S I M O, ministro della sanità.Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

A L T I S S I M O, ministro della sanità.Signor Presidente, il Governo è favorevolealla richiesta della Commissione sanità perl'approfondimento ulteriore dei problemiemersi e in Aula e in Commissione e, ren-dendosi conto dei tempi di scadenza del di-segno di legge di conversione del decreto,adotterà i provvedimenti resi necessari dal-la nuova situazione che si verrà a determi-nare con l'allungamento dei tempi richie-sti per questo ulteriore approfondimento.

P RES I D E N T E. Non facendosi os-servazioni, la richiesta di rinvio in Com-missione si intende accolta.

Discussione e approvazione del disegno dilegge:

«Costruzione di un laboratorio di fisicanucleare nella galleria del Gran Sasso»(1603) (Approvato dalla 9a Commissionepermanente della Camera dei deputati)

P RES I D E N T E. L'ordine del gior-no reca la discussione del disegno di legge:« Costruzione di un laboratorio di fisica nu-cleare nella galleria del Gran Sasso», giàapprovato dalla 9a Commissione permanen-te della Camera dei deputati.

Dichiaro aperta la discussione generale.E. iscritto a parlare il senatore Ferrucci.

Ne ha facoltà.

FER R U C C I. Onorevole Presiden-te, signor Ministro, onorevoli colleghi, il di-

segno di legge al nostro esame riguarda lacostruzione di un laboratorio di fbica nu-cleare nella galleria del Gran Sasso d'Italia.

Non spenderò molte parole per sottolinea-re l'importanza della nuova struttura di cuisi vuole dotare l'Istituto nazionale di fisicanucleare. Dirò soltanto che nuovi spazi, conla realizzazione di questo laboratorio, po-tranno aprirsi per la ricerca italiana. «Lastruttura tende di fatto })

~ come ha preci-sato il relatore, senatore Vincelli ~ «adampliare le possibilità di studio e sperimen-tazione della fisica nucleare e si affiancheràal laboratorio, già funzionante, sistemato sot-to il monte Bianco, e che non è più suffi-ciente per ulteriori e più avanzati espeDi-menti»

Non possiamo non essere soddisfatti, so-prattutto conoscendo i ritardi della nostraricerca scientifica dovuti alla mancanza diuna seria politica in questo campo. Certo,la scelta che oggi si compie con il disegnodi legge in discussione non può da sola farfronte ai ritardi accumulati, ma offre cer-

Itamente nuove possibilità.

In particolare il nuovo impianto, una vol-ta realizzato, potrà dare un impulso alle at-tività di studio e di ricerca in settori a tecno-logia avanzata nella stessa regione abruzzese.

Si tratta ora di mettere l'Istituto di fisi-ca nucleare in condizioni di disporre al piùpresto possibile di questa struttura che, perl'importo di 20 miliardi, verrà realizzata dal-l'ANAS.

La soluzione del problema avrà indubbia-mente anche qualche positivo risvolto occu-pazionale, insieme all'auspicato completa-mento dell'autostrada dall'uscita del trafo-ro del Gran Sasso sino a Villa Vomano nel-le due corsie progettate. Verrà così portataa termine un' opera di gigantesche propor-zioni ~ la costruzione del traforo del GranSasso ~ che tanto ha fatto parlare di sè:opera discutibile nel momento in cui fu con-cepita, stante la ingente spesa che si è do-vuta e si dovrà affrontare, ma che proprioper questo oggi è necessario completare senon si vogliono annullare i sacrifici già com-piuti.

Occorre quindi assicurare il completamen-to dell'autostrada in due corsie dall'uscita

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 19034 ~

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del traforo del Gran Sasso sino alle vicinan-ze di Teramo e precisamente in contradaVilla Vomano. La costruzione del progetta-to laboratorio di fisica nucleare consenti-rà inoltre di utilizzare ulteriormente, per fi-nalità di interesse generale, un'opera di gran-de impegno quale il traforo del Gran Sasso.

Per quanto riguarda le perplessità di or-dine procedurale circa l'affidamento dei la-vori del laboratorio all'impresa esecutricedei Javori del traforo, ci sembra che la de-cisione proposta garantisca la rapidità del-l'esecuzione di questo manufatto essendo ilcantiere già in opera. Ciò consentirà inol-tre all'ANAS di realizzare economia di spe-sa e condizioni più vantaggiose per la pub-blica amministrazione, in applicazione del-la legislazione vigente. Se esiste un proble-ma di interferenza dei lavori per la costru-zione di questo laboratorio con i lavori deltraforo, toccherà all'ANAS risolverlo sul pia-no tecnico per assicurare la regolarità deltraffico del traforo nel momento in cui ver-rà posto in esercizio.

Il Gruppo comunista voterà a favore deldisegno di legge n. 1603 che stiamo esami-nando.

P RES I D E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Accili. Ne ha facoltà.

A C C I L I. Signor Presidente, signorMinistro, onorevoli colleghi, poc'anzi il se-natore Ferrucci, parlando a proposito dellagalleria del Gran Sasso, si è espresso così:questa galleria che ha fatto tanto parlaredi sè. Il che, per la verità, è vero. Soprat-tutto da parte deJla stampa del Nord, nelmomento in cui l'opera veniva posta all'at-tenzione della pubblica opinione, si è solleva-ta una bufera polemica contro coloro cheavevano intrapreso l'opera. Ma ci si dimen-ticava, nello stesso istante, che, mentre al-cune regioni del Nord erano abbondante-mente dotate di una sorta di ragnatela trastrade, autostrade e strade ferrate, per ilMezzogiorno e per il Sud poco era statorealizzato in questo senso.

Si trattava in sostanza di restituire aduna regione la capadtà di essere a con-tatto con le parti interessate delle singoleprovince.

In sostanza c'era una provincia che nonaveva la possibllità di poter comunicare con'le altre province stando in mezzo questomassiccio notevole che è il Gran Sasso d'Ita-lia, iì quale per la verità per essere perfo-rato richiedeva uno sforzo asS!ai notevole.QuelJo ohe è grave, però, è che il traforo siacostato anche delle vite umane: ben cinqueoperai sono morti. Ma durante la realizza-zione dell' opera si sono create due condizio-ni che, nonostante i sondaggi fatti al mo-mento in cui l'opera è stata iniziata, nonerano state preventivate.

Si tratta di questo: durante l'ulbima paT-te della realizzazione dell'opera sono venu-te fuori delle falde acquifere, le quali hannosostanzialmente impedito una prosecuzionespedita dei lavori. Si è dovuto procedere alavori aggiuntivi, si sono dovute imbrigliarequeste falde, però queste acque che sgor-gavano a grossa velocità e con volume consi-derevole sono state successivamente incana-late, talchè oggi tanto il versante aquilanoquanto il versante teramano potranno frui-re di questo elemento potabile nuovo.

Poi si è aggiunto un altro fatto positi-vo: all'interno della galleria si è divisatodi mettere in moto questo laboratorio di fi-sica nucleare.

Debbo fare una brevissima digressioneperchè altrimenti non si capisce perchè que-sto laboratorio sia stato sistemato nella gal-leria del Gran Sasso d'Italia. Questo labo-ratorio ha la sua ragione di esistere anchein consideraz:ione del fatto che un Jaborato-ria analogo esiste già neHe viscere del Mon-te manco, anohe là approfittando del fat-to che esiste una galleria stradale. Gli scien-ziati dell'Istituto nazionale di fisica nuclea-re di Prascati si occupano essenzialmentedel problema di stabilire quanto vive unaparticella fondamentale della materia, cioèil protone.

Si sa che ogni forma di materia che puòdare vita tanto ad una pietra quanto ad uncorpo umano contiene un nudeo formatoda pro toni e neutroni con attorno in circo-lo uno o più elettroni. Ora queste particel-le, ritenute in passato fondamentali, sonoesse pure composte dtaaltre particel[e, tal-chè gli stessi scienziati dell'Istituto nazio-nale di fisica nucleare hanno fatto dei passi

Senato della Repubblica VIII Legislatura~

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ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

avanti introducendo questo tipo di studi an-che al Centro europeo di scienze nucleari diGinevra.

Dice il professar Scrimaglio che dirigel'Istituto di Frascati, che la stabiEtà del pro-tane è molto importante per la verifica del-le teorie più avanzate sulle forze fondamen-tali della natura: la stabilità del protoneserve a tenere insieme gli atomi, ma anchestelle e pianeti. Si tratta di scoprire, in so-stanza, il decadimento del protone. E questosi può fare soltanto controllando una vastamassa di materia. E allora per poterla con-trollare ecco che si ricorre ad una sorta diesperimento che è fondamentale e che perla prima volta è stato introdotto nel nostropaese e rappresenta una conquista di altis-simo rilievo scientifico.

In sostanza, nelle viscere del Gran Sassosi va a depositare un enorme cubo con unlato di 20 metri, con un peso di 10 tonnel-late e con 16 milioni, all'interno, di cellette.Questo per stabilire il decadimento della ma-teria. Il punto in cui viene collocato haal di sopra una zona protettiva di rocciadi 1.400 metri e coincide ad occhio e crocecon la fraZJione Intermesoli al di sopra dellamontagna.

Attraverso questo grosso fatto scientificosi possono registrare cinque o dieci decadi-menti all'anno, il che significa che in unanno il laboratorio ha la possibilità di po-ter stabilire come questi protoni si decom-pongono, cioè, come si dice in termini tecni-ci, come si determini il collasso della mate-ria. A questo tipo di esperimento scientifi-co sono interessati soprattutto i giapponesi,i cinesi, i canadesi e la maggior parte deipaesi europei; talchè all'interno di questolaboratorio saranno chiamati, quali esperti,quali scienziati, rappresentanti un po' di tut-te le parti del mondo ed esso rappresentaobiettivamente una conquista per la scienzae anche per coloro i quali (si fa riferimen-to, nel caso specifico, agli scienziati del cen-tro di Frascati) hanno intrapreso !'iniziativa.

Per poter condurre a termine que~ta ope-razione, sono indispensabili due anni e, co-me diceva il collega Ferrucci, la parte ese-cutiva è affidata all'ANAS che si rivolge acoloro che stanno già operando nelle visce-re del Gran Sasso per la realizzazione del-

l'opera. Quello che è importante constatarea questo punto è che la realizzazione del-l'opera non contrasta con le iniziative chesono in essere in questo momento e quindinemmeno in futuro sarà elemento di inciam-po o di fastidio, perchè lo scorrimento sulpiano autostradale avverrà indipendente-mente da questo laboratorio che sarà statocostruito all'interno del Gran Sasso.

Ho detto queste cose per una ragione mol-to semplice: intorno a questa faccenda era-no nate delle preoccupazioni o comunque.delle illazioni. Si era detto che queBto la-boratorio di fisica nucleare fosse l'antica-mera di chi sa quale diabolica costruzionedi natura nucleare. Si tratta invece di sta-biHre le azioni e le reazioni di alcuni ele-menti fondamentali della materia che non

, hanno niente in comune con esperimenti dicarattere nucleare. Quindi quanti hanno so-stenuto questo punto di vista sono assolu-tamente al di fuori della realtà, e le popo-lazioni possono stare assolutamente tran-quilLe perchè non c'è nessun nocumento perla pubblica incolumità.

A questo punto bisogna dire che il no-stro paese dispone di un laboratorio chepare sia una sorta di controfigura rispettoa quello esistente nel Monte Bianco, il qua-le, pur ubicato ad una profondità di 5.000metri (rispetto ai 1.600 metri dove sarà ubi-cato oggi quello al Gran Sasso d'Italia), seb-bene ottimo sotto il profilo della ricercascientifica, non consente importanti esperi-menti a causa delle sue ridotte dimensioni.Peraltro, questo laboratorio del Monte Bian-co non è suscettibile di ampliamento se nona costi assolutamente antieconomici. È veroche esistono anche altri tipi di impianti; èverissimo, per esempio, che negli Stati Uni-ti questi impianti vengono realizzati utiliz-zando le miniere di sale.

È stata anche presa in considerazione inquesto senso la costruzione della galleriadel Frejus, però, attraverso gli esami chesono stati compiuti della superficie protet-tiva, cioè la permeabilità, la porosità e ladensità della roccia, pur essendo concordii due Governi, sia il Governo iùaliano chequello francese, perchè si itentasse un espe-rimento del genere, alla fine lo stesso Go-verno francese ha abbandonato !'impresa a

Senato della Repubblica ~ 19036 ~ VIII Legislatura

21 GENNAIO1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

favore della soluzione del Gran Sasso d'Ita-lia perchè sotto questo profilo dava maggio-ri garanzie.

In sostanza perchè sotto la galleria? Per-chè i raggi cosmi ci non possono penetrareappunto per lo spessore della roccia e quin-di lasciano impregiudicato il problema de-gli esperimenti e dello studio del decadimen-to della materia. Questo è il concetto fon-damentale. Oltre a queste considerazioni, vadetto che così l'Italia ha la possibilità direalizzare nel proprio territorio un laborato-rio che sarebbe per finalità scientifiche eper dimensioni il più vasto del mondo perlo studio della stabilità della materia. L'ope-ra è altamente apprezzata dalla comunitàdei fisici sia nazionali che internazionali, ela reaHzzazione in oggetto è in grado di ri-chiamare in Italia un flusso consistente diricercatori di livello internazionale nonchèun flusso di finanziamenti di cui benefice-rà il paese e la regione Abruzzo in partico-lare. La presenza inoltre nella regione di unaattività di alta qualificazione scientifica in-durrà anche un afflusso di tecnologie estre-mamente avanzate, in particolare nel campodell'elettronica e del calcolo automatico, cheindubbiamente contribuiranno a determina-re un'evoluzione fortemente positiva in sen-so qualitativo del livello occupazionale.

Aggiungo, per concludere, che mentre laspesa che si accolla nel caso specifico il Mi-nistero dei lavori pubblici è intorno ai 20miliardi (e non si sa se saranno bastevolifino in fondo, anche perchè si tratterà diricorrere a materiali particolari rispetto aquelli che vengono impiegati comunemente),le attrezzature all'interno del laboratorio an-dranno direttamente a pesare sull'Istitutonazionale delle ricerche e quindi la spesasarà ancora più accentuata. Comunque sitratta di un fatto di importanza non soltan-to nazionale e il ParJamento, approvandoquesto provvedimento, renderà un grosso ser-vizio al nostro paese anche sul piano occu-pazionale.

P RES I D E N T E Dichiaro chiusala discussione generale.

Ha facoltà di parlare il relatore che in-vito anche a svolgere l'ordine del giorno pre-

sentato dalla Commissione. Se ne dia let-tura.

F I L E T T I, segretario:

Il Senato,

nell'approvare il disegno di legge n. 1603riguardante la realizzazione di un laborato-rio di fisica nucleare nella galleria del GranSasso,

raccomanda al Governo di impartire leopportune disposizioni affinchè l'ANAS prov-veda alla realizzazione dell'opera in questio-ne secondo ,le caratteristiche indicate dal-l'Istituto nazionale di fisica nucleare, in mo-do da poter corrispondere alle esigenze del-l'attività scientifica ed offrire condizioni mi-nime di comfort ai ricercatori.

9. 1603. 1

V I N C E L L I, relatore. Sdlo per rin-graziare i senatori Accili e Ferrucci, avendoriscontrato anche in questa sede, come è av-venuto in Commissione, ampie convergen-ze su un disegno di legge di cui c'è note-vole attesa nel campo scientifico sia in Ita-lia che all'estero.

Desidero illustrare brevemente l'ordine delgiorno che, a nome della Commissione, hoavuto l'onore di presentare. È una racco-mandazione al Governo per raccordare larealizzazione dell'opera ,con le esigenze del-l'Istituto nazionale di f,isica nuclare.

P RES I D E N T E. Ha facoltà di par-lare il Ministro dei lavori pubblici.

N I C O L A Z Z I, ministro dei lavoripubblici. Signor Presidente, onorevoli colle-ghi, mi limiterò a ricordare che il laborato-rio è stato richiesto dall'Istituto nazionaledi fisica nucleare. La costruzione è un' ope-ra vivamente attesa e desta molte attenzio-ni soprattutto nel campo internazionale.

Essa costituirà un manufatto unico nelsuo genere che darà lustro al nostro paesenel settore nucleare. La scelta del Gran Sas-so, come si è poco fa ricordato, è stata inun certo senso obbligata in quanto si è do-vuta individuare un'apposita località nellagalleria che avesse al di sopra uno scher-mo cosmico di circa 1.400 metri.

Senato della Repubblica ~ 19037 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Nel provvedimento è previsto che l'operasia eseguita a cura dell'ANAS che ha già lagestione dei lavori in galleria, in modo danon creare interferenze con le opere stra-dali che dovranno essere eseguite.

Voglio ricordare che quest'opera consentedi utilizzare opere, mezzi e tecniche che giàesistono nel luogo e che essa desterà 1'ap-prezzamento in campo scientifico di moltenazioni. Mi dichiaro d'accordo, e quindi ac-colgo 1'ordine del giorno che è stato illu-strato dal relatore.

P RES I D E N T E. Senatore Vincelli,insiste per la votazione del suo ordine delgiorno?

V I N C E L L I, relatore. Non insisto.

P RES I D E N T E. Passiamo all'esa-me degli articoli. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Art. 1.

L'Azienda nazionale autonoma delle stra-de è autorizzata, nel limite di venti miliardidi lire, a realizzare nella galleria del GranSasso dell'autostrada L'Aquila-Villa Voma-no, un manufatto da adibire a sede di unlaboratorio di fisica nucleare.

Per consentire la più rapida realizzazionedei lavori, l'ANAS può affidarne l'esecuzionealle stesse imprese esecutrici delle opere ci-vili e degli impianti della galleria, in appli-cazione dell'articolo S, primo comma, let-tere b) e c), ed ultimo comma della legge8 agosto 1977, n. 584.

Completata l'opera, l'ANAS consegnerà ilmanufatto in uso all'Istituto nazionale difisica nucleare, di cui all'articolo 25 dellalegge~15 dicembre 1971, n. 1240, che prov-vederà con propri fondi all'attrezzatura, allagestione ed alla sperimentazione.

Alla spesa di cui al precedente comma siapplicano le disposizioni dell'articolo 9 deldecreto-legge 10 febbraio 1977, n. 19, con-vertito, con modificazioni, nella legge 6 apri-le 1977, n. 106, così come sostituito dall'ar-ticolo 6 del decreto-legge 30 dicembre 1979,

n. 661, convertito, con modificazioni, nellalegge 29 febbraio 1980, n. 32.

Per l'espletamento delle attività di cuialla presente legge, il direttore generaledell'ANAS si avvale del parere della Com-missione tecnico-finanziaria costituita inapplicazione dell'articolo 7 del decreto-leg-ge 10 febbraio 1977, n. 19, convertito, conmodificazioni, nella legge 6 aprile 1977,n. 106, e pw'> utilizzare il personale assuntoai sensi dell'articolo 6 del decreto stesso.

(È approvato).

Art.2.

All'onere di lire 20 miliardi, derivante dal-l'attuazione della presente legge, si fa fron-te mediante corrispondente riduzione dellostanziamento iscritto al capitolo n. 527 del-lo stato di previsione della spesa dell'Azien-da autonoma delle strade per l'anno finan-ziario 1981.

Il Ministro del tesoro è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occorrentivariazioni di bilancio.

(È approvato).

P RES I D E N T E. Metto ai voti ildisegno di legge nel suo complesso. Chi 10approva è pregato di alzare la mano.

n approvato.

Per lo svolgimento di interrogazioni

S C E V A R O L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C E V A R O L L I. Signor Presiden-te, nell'ottobre dell'anno scorso ho presen-tato una interrogazione al Governo, la nu-mero 4 - 02296, per conoscere quali provve-dimenti intendeva adottare per risolvere lagrave situazione che si andava creando neicantieri di lavoro per la costruzione dellecentrali termo-elettriche nella mia provin-cia, in quel di Sermida, e nel!le varie zonedel paese; situazione grave, sia dal punto di

Senato della Repubblica ~ 19038 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

vista occupazionale che dei tempi di costru-zione degli impianti.

Poichè a tUtt'oggi il Governo non ha an-cora risposto e la situazione si è andata ul-teriormente aggravando, anche per !'inten-zione, che l'Enel avrebbe manifestato, di ri-durre drasticamente i programmi di costru-zione degli impianti, mi permetto di chie-derle, signor Presidente, di sollecitare il Go-verno a rispondere. Mi permetto altresì dichiederle che la risposta sia orale, anzichèscritta, in Aula o nella Commissione compe-tente.

P RES I D E N T E. Assicuro il sena-tore Scevarolli che la Presidenza provvede-rà, nelle forme dovute, a sollecitare quantorichiesto.

U R B A N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

U R B A N I. Signor Presidente, un annofa ha avuto luogo a Savona un convegnonazionale organizzato dal sindacato autono-mo degli insegnanti secondo le procedurepreviste e con l'esonero dal servizio conces-so agli stessi dal Ministero della pubblicaistruzione. Tale convegno si è poi manife-stato come un'iniziativa molt.o discutibile dipropaganda non solo politica, ma anche com-merciale ed editoriale.

A suo tempo scrissi una lettera al Mini-stro che non mi diede risposta. Successiva-mente ho presentato l'interrogazione3 - 01479 che giace ormai da parecchi mesi,nonostante le sollecitazioni che ho fatto at-traverso gli uffici. A questo punto chiedoalla Presidenza di ottenere !'immediata ri-sposta a questa interrogazione, sottolinean-do che il Governo non può, specie quando èin difficoltà, risolvere i problemi tacendo.

P RES I D E N T E. Informo il sena-tore Urbani che risulta che il Governo di-chiara di essere pronto a rispondere e chel'interrogazione sollecitata sarà pertanto po-sta all' ordine del giorno di una prossimaseduta.

Disegni di legge, annunzio di presentazionee assegnazione

P RES I D E N T E. È stato presentatoil seguente disegno di legge:

dal Presidente del Consiglio dei ministrie dal Ministro dei trasporti:

{( Conversione in legge del decreto-legge15 gennaio 1982, n. 4, concernente prorogadel termine previsto dall'articolo 8, ultimocomma, della legge 23 dicembre 1980,n. 930)} (1724).

Detto disegno di legge è stato deferito insede referente alla 8a Commissione perma-nente (Lavori pubblici, comunicazioni), pre-vi pareri della 1a e della 4a Commissione.

Disegni di legge, nuova assegnazione

P RES I D E N T E. Su richiesta della6a Commissione permanente (Finanze e te-soro) è stato deferito in sede redigente allaCommissione stessa il seguente disegno dilegge, già assegnato a detta Commissione insede referente:

« Modificazioni alla legge 30 marzo 1981,n. 113, concernente norme di adeguamentoin materia di aggiudicazione delle pubblicheforniture, in attuazione della direttiva dellaComunità economica europea n. 80/767 del22 luglio 1980» (601).

Su richiesta della 8a Commissione perma-nente (Lavori pubblici, comunicazioni), èstato deferito in sede deliberante alla Com-mi.ssione stessa il seguente disegno di legge,già assegnato a detta Commissione in sedereferente:

PASTORINOed altri. ~{( Ulteriore proroga

del termine relativo alle espropriazioni edall'esecuzione delle opere di sistemazionedell'ex promontorio di San Benigno in Ge-nova di cui alla legge 10 maggio 1970, n. 326,di integrazione alle disposizioni del regiodecreto-legge 6 febbraio 1927, n. 321, conver-tito in legge 29 dicembre 1927, n. 2693/333,nonchè alle correlative disposizioni del te-sto unico 16 gennaio 1936, n. 801, relativoalla costituzione del Consorzio autonomodel Porto di Genova» (1593).

Senato della Repubblica ~ 19039 ~ VII I Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Programma dei lavori dell'Assemblea, integr~zioni

P RES I D E N T E. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, riu-nitasi questa mattina con la presenza dei Vice Presidenti del Senato e con !'interventodel rappresentante del Governo, ha adottato all'unanimità ~ ai sensi dell'articolo 54del Regolamento ~ le seguenti integrazioni al programma dei lavori del Senato per imesi di gennaio, febbraio e marzo 1982.

~ Disegni di legge nn. 959, 492, 765, 953, 984 e 1569. ~ Norme riguardanti il settore

edilizio;

~ Disegno di legge n. 1699. ~ Regime fiscale dei beni di rilevante interesse culturale;

~ Disegno di legge n. . . . ~ Conversione in legge del decreto-legge concernente ulterio-re proroga delle agevolazioni fiscali a favore delle zone del Friuli-Venezia Giulia col-pite dal terremoto del 1976. (Presentato alla Camera - scade il la marzo 1982);

~ Disegno di legge n. 967. ~ Assetto definitivo degli esercenti le funzioni notarili di

cui all'articolo 6 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, sull'ordinamento del notariatoe degli archivi notarili;

~ Disegno di legge n. 608. ~ Estensione dell'articolo 22 della legge 2 dicembre 1975,

n. 626, agli ufficiali dei ruoli d'onore provenienti dai ruoli speciali delle tre Forze ar-mate;

~ Disegno di legge n. 1673. ~ Copertura finanziaria del decreto del Presidente dellaRepubblica di attuazione dell'accordo per il triennia 1979-1981 relativo ai dipen-denti dell'Azienda nazionale autonoma delle strade e disposizioni riguardanti l'or-ganizzazione del personale dell'Azienda medesima (Approvato dalla Camera dei de-putati) ;

~ Disegno di legge n. 1703 (con i connessi disegni di legge nn. 396 e 1659). ~ Disposi-

zioni in materia di riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale e deiprovvedimenti di sequestro - Misure al ternative alla carcerazione preventiva (Ap-provato dalla Camera dei deputati) (Dalla sede redigente per la sola votazione fi-nale);

~ Disegno di legge n. 1196. ~ Nuove disposizioni in materia di competenza penale e

di interessi legali (Approvato dalla Camera dei deputati) (Dalla sede redigente per lasola votazione finale);

~ Disegno di legge n. 1601. ~ Modificazioni alla legge 30 marzo 1981, n. 113, concer-

nente norme di adeguamento in materia di aggiudicazione delle pubbliche forniture,in attuazione deNa direttiva della Comunità economica europea n. 80/67 del 22 luglio1980 (Dalla sede redigente per la sola votazione finale);

~ Disegno di legge n. 1647. ~ Norme per la stabilizzazione del personale precario del

Ministero delle finanze e per il potenziamento delle Conservatorie dei registri im-mobiliari (Approvato dalla Camera dei deputati);

~ Disegni di legge nn. 291-bis, 1115, 1229, 1263, 1319. ~ Disciplina della vigilanza sulle

assicurazioni.

Non facendosi osservazioni, le suddette integrazioni al programma si consideranodefinitive ai sensi del succitato articolo 54 del Regolamento.

Senato de.lla Repubblica ~ 19040 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Calendario dei lavori dell'Assemblea

P RES I D E N T E. Nel corso della stessa riunione, la Conferenza dei Presiden~ti dei Gruppi parlamentari ha adottato all 'unanimità ~ ai sensi del successivo artico~lo 55 del Regolamento ~ il seguente calendario dei lavori dell'Assemblea per il perio-do dal 26 gennaio al 5 febbraio 1982.

~ Disegno di legge n. 1707. ~ Conversione

in legge del decreto-legge concernentecontenimento della spesa del bilanciostatale e di quelli regionali (Approvatodalla Camera dei deputati - scade il 27gennaio 1982).

~ Disegni di legge nn. 1694 e 1695. ~ Va-

riazioni al bilancio dello Stato per il1981.

» » » (pomeridiana)(h. 17)

~ Disegno di legge n. 1715. ~ Conversionein legge del decreto-legge concernentedurata dell'intervento straordinario nelMezzogiorno (Approvato dalla Cameradei deputati - scade il 27 gennaio 1982).

Martedì 26 gennaio (antimeridiana)(h. 10)

» » » (notturna)(h. 21)

~ Disegno di legge n. 1716. ~ Conversione

in legge del decreto-legge concernente ilblocco degli organici delle unità sanita~rie locali (Approvato dalla Camera deideputati. scade il 27 gennaio 1982).

(se necessaria)

~ Disegno di legge n. 1661. ~ Conversione

in legge del decreto-legge concernentecessazione del mandato conferito all'E-NI ai sensi dell'articolo 2 della legge 28novembre 1980, n. 784, e norme di attua~zione del programma relativo alle socie-tà del gruppo SIR predisposto ai sensidell'articolo 4 della stessa legge (Presen-tato al Senato - scade 1'8 febbraio 1982).

VIl I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 19041 ~

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Mercoledì 27 gennaio (pomeridiana)(h. 16)

(la mattina è riservata allesedute delle Commissioni)

Giovedì 28

» »

(la mattina, fino alle 11, èriservata alle riunioni deiGruppi parlamentari)

Venerdì 29

Martedì

» (antimeridiana)(h. 11)

» (pomeridiana)(h. 17)

» (antimeridiana)(h. 10)

2 febbraio (antimeridiana)(h. 10)

» » » (pomeridiana)(h. 16)

Seguito dei disegni di .legge nn. 1412,1549 e 1562. ~ Misure per la difesa del-

l'ordinamento costituzionale (questionedei pentiti).

~ Disegno di legge n. 554-B. ~ Delega al

Governo ad emanare norme per l'attua-zione delle direttive della CBB (Appro-vato dal Senato e modificato dalla Ca-mera dei deputati).

~ Disegni di legge nn. 959, 492, 765, 953,

984 e 1569. ~ Norme riguardanti il setto-re edilizio.

~ Disegno di legge n. 1626 (ed altri connes-

si). ~ Piano per la razionalizzazione e lo

sviluppo della pesca marittima (Appro-

vato dalla Camera dei deputati).

~ Disegno di legge n. 1487. ~ Agevolazioni

ai turisti stranieri in materia di pedaggiautostradali.

\

~ Disegno di legge n. 464. ~ Revisione del-

I

la disciplina dell'invalidità pensionabile.

~ Interpellanze ed interrogazioni.

Senato della Repubblica ~ 19042 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTOSTENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Mercoledì 3 febbraio (pomeridiana)(h. 17)

(la mattina è riservata allesedute delle Commissioni)

Giovedì (antimeridiana)(h. 10)

4 })

}) (pomeridiana)(h. 17)

})»

Venerdì » (antimeridiana )(h. 10)

5

~ Disegno di legge n. 1698. ~ Autorizzazio~

ne a proseguire i programmi per la co~struzione di alloggi di servizio per il per-sonale postelegrafonico (Approvato dallaCamera dei deputati).

~ Disegno di legge n. 1686. ~ Conversionein legge del decreto-legge concernente di-sciplina della gestione stralcio dell'atti~vità del Commissario per le ZQne terre"motate della Campania e della Basilicata(Presentato al Senato - scade il 1° marzo1982) .

~ Disegno di legge n. 1687. ~ Conversionein legge del decreto-legge recante ulte-riore proroga del termine di cui all'arti-colo 89 del decreto del Presidente dellaRepubblica 24 luglio 1977, n. 6.16, edautorizzazione di spesa per opere idrau-liche di competenza statale e regionale(Presentato al Senato - scade il 1° marzo1982).

~ Disegno di legge n. 1690. ~ Conversionein legge del decreto~legge concernente di-sposizioni in materia di accertamento eriscossione delle imposte sui redditi esul valore aggiunto (Presentato al Sena-to ~ scade il 1° marzo 1982).

~ Disegno di legge n. 1699.~ Regime fisca-

le dei beni di rilevante interesse cultu-rale.

~ Disegno di legge n. 1505. ~ Rivalutazionedei supplementi di congrua per il clero.

Secondo quanto previsto dal succitato articolo 55 de) Regolamento, detto calenda~rio sarà distribuito.

Senato della Repubblica ~ 19043 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Interpellanze, annunzio

P RES I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare annunzjo delle interpellan~ze pervenute alla Presidenza.

F I L E T T I, segretario:

BOLDRINI, BRANCA, BREZZI, FINES.SI, FOSCHI, LA VALLE, MARTONI, ME-LANDRI, MORANDI, SPEZIA, STEFANI,TOLOMELLI, VALlANI, MIANA, GUALTIE-RI. ~ Al Presidente del Consiglio dei ministried al Ministro di grazia e giustizia. ~ Con ri-ferimento alla recente decisione con la qua-le l'ufficio istruzione del Tribunale di Bo-logna ha prosciolto tutti gli imputati per lastrage avvenuta il 2 agosto 1980, decisioneche indica il fallimento dell'opera sinora svol-ta dagli inquirenti e da organi dello Stato;

nella consapevolezza che !'impunità pergli esecutori e i mandanti della strage, ol-tre che determinare un grave senso di fru-strazione e sconcerto in tutti i cittadini de-mocratici, rappresenterebbe un fiero colpoper la credibilità delle istituzioni e per lalotta volta ad estirpare dal nostro Paese ilfenomeno del terrorismo di ogni colore;

conv.inti della necessità, non più eludi.bile, che da parte di tutti, ma in primo luo-go del Governo, occorra un ulteriore impe-gno per individuare, tradurre in giudizio epunire i colpevoli, così -da r<iaffermare laforza delle istituzioni contro la barbarie delterrorismo,

gli interpellanti chiedono di conoscere:quale sia la valutazione del Governo cir.

ca le cause che, a diciotto mesi dalla strage,non hanno consentito alle indagini di rag-giungere alcun risultato concreto;

come il Governo intenda superare even.tuali colpevoli lentezze, inefficienze o ri-tardi;

quali misure, ivi compresa la messa adisposizione dei magistrati bolognesi di mez-zi e strutture più adeguati alla complessitàe difficoltà delle indagini, il Governo inten-da adottare per dare nuova forza alle inda.gini e chiudere la lunga fase di impunitàdel terrorismo nero, responsabile, al pari

del terrorismo rosso, di un'impressionantee orribile sequenza di stragi e delitti chehanno sconvolto il Paese nel passato de-cennio.

(2 ~00396)

Interrogazioni, annunzio

P RES I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare annunzio delle interroga-zioni pervenute alla Presidenza.

F I L E T T I, segretario:

SAPORITO, FERRARA Nicola. ~ Al Mi-nistro del lavoro e della previdenza sociale.~ Per conoscere:

i motivi che hanno indotto a nominareun commissario al Servizio contributi agri-coli unificati (SCAU), nonostante l'esisten-za della Commissione centrale;

quale significato assume tale provve-dimento in ordine al dibattito in corso, an-che in Parlamento, sulle iniziative tendentia ridisciplinare il delicato settore della pre-videnza agricola.

(3 ~01767)

GHERBEZ, PIERALLI, MILANI Armelino,CALAMANDREI. ~ Al Ministro degli affariesteri. ~ Premesso:

che, secondo il rapporto del 13 gennaio1982 diffuso dalla « Amnesty international »,sezione itali2.na, la violazione dei diritti uma-ni in Pakistan ed il mancato rispetto delleleggi in quel Paese da parte delle stesseautorità hanno assunto, specie nell'ultimoanno, proporzioni ormai allarmanti;

che gli arresti, le torture e le esecuzio--ni sono diventati una pratica costante;

che i tribunali militari stanno gradual-mente sostituendo Je funzioni di quelli civilie -decretando condanne senza motivazionedei verdetti emanati;

che nel frattempo, e precisamente ne]1981, è stata emendata la Costituzione e so-no state annullate di fatto le garanzie in es-sa precedentemente contenute per la salva-

Senato delta Repubblica ~ 19044 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

guardia dei diritti fondamentali dei citta.dini,

gli interroganti chiedono di conoscere:se ~ a parte le poco convincenti dichia-

razioni fornite in merito dal generale ZiaVI-haq nel corso di una conferenza stampain occasione della sua visita in Italia ~ ilGoverno italiano abbia sollevato tali questio-ni nel corso dei colloqui ufficiali con il pre-sidente pakistano, richiamando al rispettodella carta internazionale dei diritti del-l'uomo;

quali passi esso intenda intraprenderepresso le competenti sedi internazionali percontribuire alla tutela dei diritti dei perse-guitati politici ed alla salvaguardia dei dirit-ti umani in generale nel Pakistan.

(3-01768)

CORALLO,FLAMIGNI. ~ Ai Ministri del-!'interno e degli affari esteri. ~ Consideratela necessità e l'urgenza di accertare ogni pos-sibile collegamento tra terroristi italiani eservizi segreti di Stati esteri, si chiede di co-noscere:

se sono state condotte indagini al finedi accertare l'effettivo ruolo svolto dalla per-sona qualificatasi al momento dell'arresto co-me l'apolide Alì Kohuri e successivamenteidentificato come il cittadino americano Ro-nald Stark;

quali misure furono adottate allorchè leindagini condotte dal dottor Giorgio Flori-dia, giudice istruttore del Tribunale di Bolo-gna, indussero lo stesso magistrato ad ordi-nare, con provvedimento dell'11 aprile 1979,l'immediata scarcerazione dello Stark con lamotivazione, basata su un'impressionante se-rie di prove scrupolosamente elencate, che ilmedesimo era un agente della CIA e che intale veste aveva operato;

se lo Stark ~ imputato di essere in pos-

sesso di un notevole quantitativo di droga edi avere fornito al terrorista Enrico Pagherale opportune istruzioni per raggiungere, conla prevista collaborazione di presunti funzio-nari libici, un campo di addestramento sitoin località Baal Beck, nei pressi del villaggio1ibanese di Taibe, e ivi prendere contatto con

il dirigente del campo, noto come Abu Lay-la ~ ricevette in carcere numerose visite;

se tra i visitatori dello Stark vi furononumerosi funzionari americani e un funzio-nario libico;

se sono state condotte indagini al finedi accertare se l'individuo con il quale ilPaghera si mise in contatto a Roma nelfebbraio 1978, su indicazione dello stessoStark, era effettivamente un addetto all'Am-basciata libica;

se è stata individuata la scuola, sita nelquartiere Alessandrino o Centocelle, pressola quale il Paghera rintracciò telefonicamen-te il presunto diplomatico libico;

se è stato accertato a quale titolo o conquali complicità il suddetto personaggio erain grado di avere libero accesso alia scuolanelle ore serali e di rispondere direttamentealle telefonate;

se, a quella data, tra gli addetti all'Am-basciata libica vi era una persona avente leseguenti caratteristiche: età 30-35 anni, al-tezza metri 1,68, baffi larghi a punte all'e-.,;tremità, capelli riccioluti neri di taglio nor-male, che disponeva di un'auto a due portedi tipo americano di colore marrone-aranciometallizzato e cappotta di tela color crematargata Roma;

se, in presenza di così dettagliata descri-zione fornita dal Paghera, i nostri serviziprocedettero alla sua identificazione e le au-torità di Governo alla sua espulsione;

se tutti i predetti fatti debbano essereconsiderati una clamorosa conferma dellerivelazioni fatte dal « Washington Post» nelsettembre 1981, secondo le quali, su dispo-sizione del Presidente Carter, sarebbero sta-ti licenziati, nel 1977, 820 funzionari dellaCIA accusati di avere favorito lo sviluppodi attività terroristiche in collaborazione conelementi dei servizi libici;

se, al contrario, in assenza di qualsiasiriscontro e in considerazione del fatto chelo Stark si rivolse a un personaggio del tut-to secondario quale il Paghera, debba giun-gersi alla conclusione che il fine perseguitodallo Stark fosse quello di deteriorare i rap-porti tra l'Italia e la Libia.

(3-01769)

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 19045 ~

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

SCHIANO. ~ .41 Ministro delle finanze. ~(Già 3~01732)

(4 - 02553)

BERTONE. ~ Ai Ministri dell'industria,del commercio e dell' artigianato e delle par-tecipazioni statali. ~ Di fronte alle notizieapparse sulla stampa secondo le quali l'ENIha comunicato ai sindacati !'intenzione digiungere alla chiusura dello stabilimento diraffineria IP di La Spezia;

stante la gravità di tale decisione perl'occupazione e per l'economia della zona,che ha già pOI1tato a scioperi e manifesta~zioni di protesta e che (-.ltretutto viene as-sunta in violazione degli accordi fatti congli enti :iocali e con i sindacati;

in assenza di un piano della raffinazio-ne in Italia,

.l'interrogante chiede di conoscere qualiurgenti provvedimenti ed iniziative si inten-dono assumere per evitare che si realizzil'intendimento dell'ENI e chiedI" che si man-tengano, invece, gli impegni di operare gliinvestimenti previsti per garantire l'ammo-dernamento e la ristrutturazione degli im~pianti dell'azienda, la tutela dell'ambientee l'occupazione.

(4 - 02554)

POLLASTRELLI, MODICA, BENEDETTI.~ Al Ministro di grazia e giustizia. ~ Per

sapere se è vero che, come risulta da notan. 462 del19 gennaio 1982 dell'Unità sanitarialocale VT-1 di Montefiascone, il procuratoredella Repubblica di Vitel'bo abbia fatto noti-ficare al direttore del servizio affari generalidella stessa USL, con l'obbligo di notifica suc-cessiva ai cpmponenti il comitato di gestione,una nota del seguente testo (ripresa peraltrointegralmente nella lettera n. 510 del 20 gen-naio 1982, come motivazione per la convoca-zione del comitato di gestione):

« Il procuratore con sua missiva del 31dicembre 1981 ha fatto presente di rendere

edotti gli interessati che le rinunce operanosoltanto dopo l'accettazione e che comunqueil secondo componente anziano ha l'obbligodi far funzionaTe il comitato in via d'urgen-za e provvisoria ».

Qualora ciò risultasse vero, gli interrogantichiedono di conoscere se il Ministro non ri-tenga opportuno, avvalendosi dei poteri chegli derivano dall'articolo 14, n. 1), della legge24 marzo 1958, n. 195, segnalare al Consigliosuperiore della Magistratura, per i provvedi-menti del caso, il comportamento del procu-ratore della Repubblica di Viterbo, dottorRoberto Speranza, il quale, intervenendo in-debitamente in una vertenza squisitamenteamministrativa, peraltro già deliberata condue provvedimenti definitivi a tutti gli effettidalla sezione provinciale del comitato di con-trollo sugli atti degli enti locali, avrebbeesercitato un indebita pressione su un or-gano amministrativo per determinare com-portamenti (convocazione di un comitato digestione incompleto) di esclusiva portata am-ministrativa e regolati soltanto dalla nor-mativa in materia.

Agli interroganti appare chiaro che l'attodenunciato, qualora risultasse vero, configu-rerebbe non solo un'indebita ingerenza, maaddirittura un abuso innominato d'ufficio.

(4 - 02555)

SAPORITO. ~ Al Ministro della sanità. ~

Per conoscere quali UJrgenti iniziative inten-de adottare per evitare la chiusura del com-plesso gestito a Roma, in via Laurentina,dall'Associazione laziale motulesi, che assi-ste 140 ragazzi gravi e gravissimi, per lamancata corresponsione delle rette da par-te della USL competente per territorio.

(4 - 02556)

SEGA. ~ Al Ministro dei lavori pubblici.~ Premesso e considerato:

che ad oltre 10 anni dalla costruzionedel ponte sul Po a Contarina (Rovigo) nonè ancora stato rimosso il vecchio manufattoesistente a monte di quello nuovo;

che la permanenza del ponte, ormai sot-to quota e pericolante, rappresenta un grave

Senato della Repubblica ~ 19046 ~ VIII Legislatura

363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 21 GENNAIO 1982

ostacolo al deflusso delle acque, particolar-mente nei periodi di piena, e quindi un per-sistente pericolo di alluvioni;

che ciò ritarda l'avvio delle urgenti ope-re di sistemazione dell'alveo in quella zonaed impedisce la navigazione del fiume congravi danni per l'economia nazionale;

che finalmente è stato deviato il condot-to dell'acquedotto collegato al vecchio ma-nufatto e che ne impediva la rimozione,

l'interrogante chiede di sapere:se il dipartimento ANAS di Venezia ha

predisposto in tempo progetto e preventivodi spesa necessari;

se è stato previsto l'adeguato stanzia-mento;

quando e in quali tempi si realizzeran-no le urgenti ed indispensabili opere di sman-tellamento.

(4 - 02557)

GHERBEZ, BACICCHI, FERMARIELLO.~ Al Ministro delle poste e delle telecomu-nicazioni. ~ Premesso:

che nel quadro della ristrutturazione or-ganizzativa complessiva della SIP si rendenecessario considerare l'opportunità di mi-gliorare la capacità funzionale e professio-nale della struttura regionale per il Friuli-Venezia Giulia, secondo le esigenze attualidi questo importante servizio pubblico;

che tale opportunità consegue sia dalleparticolari condizioni in cui si trova il Friu-li, disastrato a causa del terremoto, sia, an-che, dalla precaria situazione dell'economiadi Trieste, sia dalla gestione da parte delladirezione regionale della SIP dei collegamen-ti fra le zone di confine, fatto di grande im-portanza nello sviluppo di proficui rapportimolteplici fra l'Italia e la Jugoslavia,

gli interroganti chiedono di conoscere:se corrisponde al vero l'intendimento di

soppressione della direzione regionale dellaSIP, misura che, tra l'altro, colpirebbe 150lavoratori;

come si intende procedere per assicu-rare il potenziamento, una più alta funzio-nalità ed il massimo rendimento della strut-tura regionale telefonica.

(4 - 02558)

FIMOGNARI. ~ Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale. ~ Per sapere se, inomaggio al principio del decentramento am-ministrativo e sanitario attuato dall'INPS, ilMinistro non ritenga di dover opportuna-mente intervenire onde istituire nella città diLocri una sede staccata dell'INPS per la qua-le il comune, a seguito di assicurazione delladirezione dell'Istituto nel 1980, aveva predi-sposto opportuni locali.

L'interrogante ritiene inderogabile e neces-saria una sezione dell'INPS in Locri per lapresenza nel territorio del Tribunale, di trepresìdi ospedalieri (Locri, Siderno, Gerace),di un elevato numero di abitanti, nonchè perla distanza da Reggio Calabria dei 42 comuniche compongono l'hinterland (almeno metàdei quali a circa 150 chilometri), fatto, que-sto, che costringe gli strati più umili dellapopolazione a spese ed a defatiganti, npetutispostamenti.

(4 - 02559)

FIMOGNARI. ~ Al Ministro delle parte-cipazioni statali. ~ Per sapere se rispondaa verità che l'IRI (<<Finsider» e «Finmec-canica ») non intenda dare attuazione all'ar-ticolo 5 del decreto--legge 22 maggio 1981,n. 235, convertito nella legge 24 luglio 1981,n. 389 (promozione ,industriale della regio-ne Calabria).

In caso affermativo, si chiede di cono-scere in quale misura il Ministro sia o me-no intervenuto per assicurare l'attuazionedella promozione industriale in Calabria ela natura dei provvedimenti adottati o invia di adozione, anche sulle persone, pergarantire il rispetto della legge.

(4 -02560)

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~ Per

sapere quale azione abbia promosso il Mini-stero per la produzione italiana di pianteofficinali, le quali, come è noto, vengonoattualmente e in larga misura acquistate al-l'estero.

(4-02561)

Senato della Repubblica VI II Legislatura"'"'

~ 19047 ~

21 GENNAIO 1982363a SEDUTA (pomerid..) A~SEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

PINNA. ~ Al Ministro della pubblicaistruzione. ~. Per sapere quali iniziative ab-bia intenzione di predisporre il Ministeroper organizzare un pellegrinaggio storico inSud America in occasione del centenario diGaribaldi.

(4 -02562)

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~

Per sapere:quale sia l'entità del fenomeno riscon.

trabile presso gli alunni delle scuole ele-mentari per la rarefazione del calcio nelleossa del corpo umano;

a quali eventuali esami radiograficivengano sottoposti o meno gli stessi alunnionde segnalare l'insorgere di malattie con-nesse con la rarefazione del calcio.

(4 - 02563)

PINNA, MARTINO. ~ Al Ministro dellasanità. ~ A seguito delle allarmanti stati-stiche secondo le quali, su 550.000 decessiannui, 120.000 sono causati da tumori, men-tre su 210.000 malati, 90.000 guariscono, sichiede di sapere:

se non ritenga urgente ed opportune pre-disporre tutti i mezzi possibili per generaliz-zare la diagnosi precoce, mediante la qualesi potrebbero salvare altre 25-30 mila perso-ne, mentre con il miglioramento dei mezziterapeutici si potrebbero ~ secondo la Legaitaliana per la lotta contro i tumori ~ sal-

varne altre 30.000;se il Ministro non reputi necessario di-

sporre i mezzi necessari per la preparazioneoncologica dei medici generici, atteso che ri-sulta del tutto carente l'insegnamento onco.logico nelle facoltà di medicina.

(4 - 02564)

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~ Per

sapere quale azione di propaganda vengasvolta dagli uffici dipendenti dal Ministerocontro l'accumulo di adipe sul corpo urna.no, non solo, naturalmente, dal punto divista estetico, ma quale fonte di varie ma-

lattie quali il diabete, l'ipercolesterolemia,la gotta, l'ipertensione.

(4 - 02565)

FORNI. ~ Al Ministro dei lavori pubbli-ci. ~ Per conoscere i tempi di attuazionedei lavori per la costruzione della varianteall'abitato di Cernobbio sulla strada statale340, «Regina», lavori che dovevano esserecompletati entro il 1981.

~'interrogante fa presente che a tutt'ogginella galleria che fu parte della variantenon sono stati predisposti gli impianti diilluminazione e di ventilazione, per i qualinon sono stati effettuati ancora i necessariappalti.

L'interrogante, nel segnalare l'urgenza delcompletamento dei lavori entro la primave-ra, fa presente che un ritardo provoche-rebbe costi enormi al turismo nella pros-sima stagione dal momento che l'attraver-samento dell'abitato di Cernobbio provocaintasamenti nel traffico e perdite di temponon più sopportabili.

(4 - 02566)

Ordine del giornoper le sedute di martedì 26 gennaio 1982

P RES I D E N T E. Essendo statiesauriti o rinviati tutti gli argomenti previ-sti dal calendario dei lavori dell'Assemblea,la seduta di domani, 22 gennaio, non avràpiù luogo.

Il Senato tornerà a riunirsi martedì 26gennaio in tre sedute pubbliche, la primaalle ore 10, la seconda alle ore 17 e la terzaalle ore 21, con il seguente ordine del giorno:

Discussione dei disegni di legge:

1. Conversione in legge del decreto-legge26 novembre 1981, n. 677, concernentecontenimento della spesa del bilancio sta-tale e di quelli regionali (1707) (Approva-to dalla Camera dei deputati) (Relazioneorale).

VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 19048 ~

21 GENNAIO 1982363a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

2. Variazioni al bilancio dello Stato eda quelli delle aziende autonome per l'annofinanziario 1981 (secondo provvedimento)(1694) (Approvato dalla Camera dei depu~tati) .

3. Variazioni al bilancio dello Stato eda quelli delle aziende autonome per l'an~no finanziario 1981 (terzo provvedimento)(1695) (Approvato dalla Camera dei depu~tatt).

4. Conversione in legge, con modifica~zioni, del decreto-legge 26 novembre 1981,n. 679, concernente durata dell'interventostraordinario nel Mezzogiorno (1715) (Ap~provato dalla Camera dei deputati) (Rela~zio ne orale).

5. Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 26 novembre 1981,

n. 678, concernente il blocco degli orga-nici delle unità sanitarie locali (1716) (Ap-provato dalla Camera dei deputati)

6. Conversione in legge del decreto~legge9 dicembre 1981, n. 721, concernente ces-sazione del mandato conferito all'ENI aisensi dell'articolo 2 della legge 28 novem~bre 1980, n. 784, e norme di attuazionedel programma relativo alle società delgruppo SIR predisposto ai sensi dell'arti~colo 4 della stessa legge (1661).

La seduta è tolta (ore 21,15).

Dott. FRANCESCO CASABlANCA

Consigliere preposto alla direzione delServizio dei resoconti parlamentari