ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno,...

24
ANNO 95 N° 7 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 4 - MENSILE ZOGNO ZOGNO notizie notizie LUGLIO 2004 Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c - Legge n° 662 del 23/12/96 - Tab. C - Aut. DC/DCI/04/00/L Bergamo PARROCCHIA

Transcript of ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno,...

Page 1: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ANNO 95 N° 7 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 4 - MENSILE

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

LUGLIO 2004Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c - Legge n° 662 del 23/12/96 - Tab. C - Aut. DC/DCI/04/00/L Bergamo

PARR

OCCH

IA

Page 2: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

2 LUGLIO 2004

Calendario Parrocchiale

Venerdì 2 luglio Primo venerdì del meseOre 16.30-18.30 Adorazione Eucaristicae benedizioneFesta di N.S. del Sacro Cuor di Gesùin Via Pietro RuggeriS.Messe alle ore 10.30 e 20.30

Sabato 3 luglio SAN TOMMASO, apostolo

Domenica 4 luglio XIV DEL TEMPO ORDINARIO“Grandi sono le opere del Signore”

Giovedì 8 luglio Inizio novena al Carmine con S.Messa alle ore 20.30

Domenica 11 luglio XV DEL TEMPO ORDINARIO“I tuoi giudizi, Signore, danno gioia”

Giovedì 15 luglio SAN BONAVENTURA,vescovo e dottore della Chiesa

Venerdì 16 luglio BEATA VERGINE MARIADEL MONTE CARMELOFesta al Carminecon S. Messe alle 7.30 nell’antico Santuario,e alle 10.30 nel nuovo Santuario.Festa di saluto alle Suore della Casa di RiposoOre 20.30 In oratorio festa di chiusura C.R.E.

Domenica 18 luglio XVI DEL TEMPO ORDINARIO“I puri di cuore abiteranno nella casa del Signore”

Giovedì 22 luglio SANTA MARIA MADDALENA

Domenica 25 luglio XVII DEL TEMPO ORDINARIO“Il povero invoca e Dio lo ascolta”

Lunedì 26 luglio SANTI GIOACCHINO e ANNA,genitori della B.V.Maria

Mercoledì 28 luglio Ore 17.00 Inizio novena alle Trefontane

Giovedì 29 luglio SANTA MARTAOre 20.30 S. Messa in Oratorio

Sabato 31 luglio SANT’IGNAZIO DI LOYOLA, sacerdote

LU G L I O 2 0 0 4

In copertina

Don Angelo 0345-91.083

Don Paolo 0345-91.138

Mons. Gaspare Cortinovis 0345-91.029

Mons. Giulio Gabanelli 0345-91.972

Mons. Gianfranco Gherardi 0345-94.381

Monache di Clausura 0345-91.130

Suore Scuola M. Cavagnis 0345-91.246

Suore Casa di Riposo 0345-91.029

Giorgio Avogadro (sagrista) 338-86.44.024G.Mario Pesenti (sagrista) 0345-92.647

Recapiti telefonici di Sacerdotie Religiose della Parrocchia

Redazione, amministrazioneI-24019 Zogno (Bergamo)Via XI Febbraio, 4Tel; 0345/91083http://web.tiscalinet.it/parrocchiadizognoe-mail: [email protected]

Direttore responsabile: Don Lino LazzariEditore: Don Angelo Vigani

Registrato al Tribunale di Bergamoil 26-6-1975 al n. 9REALIZZATO DA CORPONOVE BERGAMOe-mail: [email protected]

In copertina i ragazzi del CRE

Page 3: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

il tempo del Centro ricreativo estivo,il mega impegno dell’estate in cui400 ragazzi sono coinvolti in pre-ghiere, lavori e giochi per comuni-carsi vicendevolmente la festa di

essere al mondo e di starci gioiosamen-te. Certo i genitori vanno a lavorare esono quasi obbligati ad affidare i lorofigli a questa agenzia educativa che èl’Oratorio. Ma come genitori devonoessere i primi educatori: devono cioèimpegnarsi anche a rendersi conto diquello che viene comunicato ai proprifigli. Il C.R.E. non è soltanto un grandecalderone in cui ci si trova a passare iltempo e ci si impegna tutti ad aiutare iragazzi a far trascorrere il tempo nelmodo migliore. Il tempo passa comun-que, anche se noi non ci impegniamo afarlo trascorrere al meglio. Ma se c’èl’impegno (e qui devo, in parentesi, rin-graziare chi si impegna da don Paolo, aigiovani, alle mamme) occorre che ci siail riscontro, che i genitori a casa raccol-gano le opportunità create dal clima delC.R.E.

Tempo estivo e quindi, per i cristiani,tempo dei frutti, del raccolto di quantoè stato seminato nei nostri cuori e nellenostre menti durante l’anno catechisti-co e nelle liturgie domenicali.

Quante volte diciamo che non c’è enon ci deve essere distanza tra liturgia evita?

E dove se non nel trovarsi insieme enel vivere un’esperienza comunitaria

ricca e coinvolgente come il C.RE. pos-siamo esprimere i valori che abbiamoassunto, preso sul serio e celebrato du-rante l’anno?

Ci siamo sentiti dire che dobbiamovivere da risorti: vale anche per questo,anzi: vale soprattutto in queste cose e seci mettiamo tanta buona volontà, impe-gno e generosità, allora tutta la comu-nità viene coinvolta nell’annuncio.

Cari genitori, ogni tempo è utile perdiventare grandi e questo, che sta tra-scorrendo, serve per riconoscere chequanto si è seminato è diventato arbu-sto e può crescere e diventare alberoche dà frutto. Ma sta a noi tutti coglierele occasioni per comunicare al megliociò che il Signore ci ha affidato: il suoamore e la sua vita.

In questo mese, per la nostra comu-nità, ci sono due importanti appunta-menti: una è la festa di Nostra Signoradel Sacro Cuore in via Pietro Ruggeri(2 luglio), l’altra è la festa della Ma-donna del Carmine (16 luglio), mentrealla fine di questo mese inizierà la sa-gra di S. Lorenzo, dove saremo invitatia ritrovarci per far festa perché siamocomunità del diacono San Lorenzo.Mettiamo già da adesso in cantiere ilcammino per condurci ad accompa-gnare il nostro patrono nelle scelte chelo conducono al dono della sua vita perCristo.

Buone VacanzeAngelo prete

DIALOGHI CON IL PARROCO

È

Luglio: tempo di libertà,di sole, di mare, di gioco,di divertimento, di gioia

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

3LUGLIO 2004

Page 4: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

D a quel laadunanza

d e l l ’ a p r i l e1918, il proble-ma Ospedale haavuto il suo se-guito, ha fattodiscutere ani-matamente lacittadinanza zo-gnese per lunghidecenni col de-ludente risultatoche mentre aZogno si stavaancora discuten-do, lasciandoprevalere gli in-teressi privati, aS. Giovanni Bianco si è costruito l’Ospeda-le in posizione decentrata.

Chi lo voleva costruire tra l’Asilo Cava-gnis e il Parco Belotti, chi in località Qua-drèl, chi ancora in Campelme e chi persinoa Padronecco sul Monte onde evitare pos-sibili contagi per la presenza di eventualiammalati infettivi. L’Ospedale ha fattoquindi il giro di tutto il paese sconfinandoanche sul Monte ma per proseguire fino aS. Giovanni Bianco. Ci sia concesso qui ci-tare la storiella proverbiale del Barba An-drea, accanito cacciatore di fama che, dopoessersi appostato in varie posizioni, era riu-scito finalmente ad accalappiare un tordoche si è portato a casa in attesa di poterlodestinare a una personalità del paese; in-tanto che era incerto se donarlo al sindaco oal medico o al parroco, lo ha mangiato ilgatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale.

Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedereall’assistenza degli anziani e delle personerimaste sole, anche perché vedeva sfuggirela possibilità di realizzare un Ospedale aZogno, decise di costruire almeno il Rico-vero che sorse pressapoco contemporanea-mente all’Ospedale di S. Giovanni.

Da qui parte la storia dell’Opera Pia Ca-ritas, oggi a ragione dedicata a Mons. Giu-seppe Speranza che lo volle e lo realizzòcon grande fatica e con altrettanto amoreaccettando di buon grado di superare non ir-

rilevanti contrasti e difficoltà disseminateda non pochi dispiaceri.

Il primissimo tentativo, risultato negati-vo per ovvie ragioni, di Mons. Speranza direalizzare un ricovero fu quello di rivolger-si alle suore di Clausura per il servizio cuci-na e guardaroba nella speranza di poter col-locare la struttura nei pressi dell’Oratorio.

Il secondo tentativo di realizzare il suo so-gno, Mons. Speranza, lo compì dopo la mor-te in esilio a Lugano dell’On.le Bortolo Be-lotti avvenuta il 24 luglio 1944. Il 26 luglio1945 infatti, prima ancora del trasferimentodella salma dell’On.le Belotti avvenuto il 22settembre 1945, il parroco radunò le Confe-renze di S. Vincenzo Maschile e Femminileproponendo la costruzione del Ricovero inmemoria del cittadino più celebre di Zognodopo di avere sentito la Vedova Sig.ra Ange-lica Canciani disponibile a offrire l’area perla costruzione e un contributo una tantum dilire settecentomila, come risulta dal verbaledell’adunanza che qui pubblichiamo peresteso.

VERBALEOggi 26 luglio 1945, alle ore 21, in una sa-

la dell’Oratorio Maschile S. Giovanni Boscoin Zogno si sono riunite congiuntamente ledue Conferenze di S. Vincenzo de’ Paoli,maschile e femminile, della Parrocchia diZogno. Sono presenti N°. 11 (undici) Conso-relle effettive della Conferenza femminile eN°. 13 (tredici) Confratelli effettivi della

Conferenza ma-schile.

Assiste ilRev.mo S. Pre-vosto che assu-me la presiden-za e dopo le ri-tuali preghiere ela lettura spiegail motivo dellariunione.

In esecuzionedi un progettolungamente me-ditato e rispon-dente ad un sen-tito bisogno diquesta popola-zione, il Rev.mo

S. Prevosto affida alle due Conferenze ilcompito di provvedere a dotare il paese diun’Opera Pia che dovrebbe accogliere oltrei vecchi bisognosi anche quelli e quelle chepur potendo provvedere direttamente al pa-gamento della spesa desiderano tuttavia ap-profittare della Casa di Riposo per passare iloro ultimi anni di vita in tranquillità, in unambiente che sia il più possibile accogliente.

Detta Opera Pia potrà in prosieguo ditempo svilupparsi di un reparto o sezioneatto al pronto soccorso ed al ricovero di am-malati, il tutto proporzionato ai bisogni del-la Valle Brembana la quale da Villa d’Almèin su non ha alcuna istituzione del genere.

La Pia Opera in progetto sarebbe intitola-ta “Opera Caritas” e le diverse sezioniavranno una loro particolare denominazio-ne e intitolazione. Intanto, sciogliendo undebito di riconoscenza, una sezionedell’Opera sarà chiamata “Casa di RiposoBortolo Belotti” in memoria del nostro piùillustre cittadino che tanto ha onorato il no-stro Paese e la Patria come giurista insigne,storico, statista e poeta.

La Casa di Riposo vorrà essere un degnomonumento a tanto Uomo. Per realizzare que-sta prima sezione, la Vedova dell’IllustreScomparso, Signora Angelica Canciani Be-lotti, offre il terreno sul quale dovrà sorgere laCasa di Riposo e un primo fondo di L.700.000 annoverandosi così quale prima Be-nefattrice-Fondatrice della Casa di Riposo.

Se la grazia di Dio assisterà le nostre

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

4 LUGLIO 2004

a curadi Don Giulio

Gabanelli

Secondaparte

COME È SORTA L’OPERA PIA CARITAS MONS. SPERANZA

«Almeno il Ricovero a Zogno...»

Page 5: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

5LUGLIO 2004

LA PROVVIDENZA CACCIATA DALLA PORTAENTRA DALLA FINESTRA

Purtroppo la Vedova dell’On.le B.Belotti pose condizioni tali per il suo concorso alla edifica-zione del Ricovero che la parrocchia ritenne inaccettabili per cui don Giuseppe Speranza si

trovò nuovamente da capo col suo intento. Abbandonò la proposta Belotti e, pensando che laprovvidenza cacciata dalla porta entra dalla finestra, si rivolse alla Signora Amalia Pogliani, Ved.Angeretti, con sorprendente successo, così come risulta documentato da una successiva adu-nanza della Conferenza S. Vincenzo, di cui pubblichiamo qui integralmente il verbale, del 4 lu-glio 1947.

ZOGNO 4 LUGLIO 1947: Adunanza generale delle due Conferenze di S. Vincenzo.

VERBALEOggi 4 luglio 1947 alle ore 20,30 in una sala dell’Oratorio Maschile S. Giovanni Bosco in Zognosi sono riunite in Adunanza plenaria le due Conferenze di S. Vincenzo de’ Paoli, maschile e fem-minile, della parrocchia di S. Lorenzo M. in Zogno. Sono presenti n°. 14 Consorelle effettive del-la Conferenza femminile e n°. 13 Confratelli onorari. Assiste il Rev.mo Sig. Prevosto, dopo lepreghiere e la lettura del verbale dell’ultima adunanza (26 luglio 1945) da lettura della relazio-ne allegata al presente verbale. Prende poi la parola il cassiere per la relazione finanziaria e do-po le preghiere di rito l’adunanza viene tolta.La Presidente Brighenti SpiniII Presidente Rag. Pietro CarissimiL’Assistente Ecclesiastico Sac. Giuseppe SperanzaZogno 4 luglio 1947

Relazione del Rev.mo Sig. Prevosto1° - Lettura del verbale dell’adunanza del 26 luglio 1945.2° - II progetto Casa di Riposo Bortolo Belotti venne sospeso, avendo la Signora richiesto comegaranzia che il suo dono sarebbe stato valorizzato, almeno con metà di quello che sarebbe sta-to necessario per la realizzazione del progetto e noi non potevamo dare altra garanzia all’in-fuori della fede nostra nella Provvidenza, ma questo non si può pretendere che sia di soddisfa-zione per tutti.3° - Donazione Pogliani: il 2 giugno 1947, la Signora Amalia Pagliani donava alla Chiesa la suavilla ed il parco annesso, riservandosi, sua vita natural durante, l’usufrutto. Più tardi la Signora,desiderosa che si incominciasse a dar vita all’opera, permetteva che il 1° e 11° piano della villae la casa del custode venissero usati per il ricovero dei poveri e delle Signore decaduto e biso-gnose di assistenza. La divina Provvidenza con evidenza mostrava la via da battere: incomin-ciare a fare qualche cosa, valorizzare quello che si aveva a disposizione. Si pensò all’adatta-mento della villa e all’ingrandimento della casa del custode.4° - Precisazioni:a) la villa ed il parco per precisa volontà della donatrice non può essere alienata ne oggi ne mai.b) la villa dovrà essere usata come casa di riposo per Signore decadute dalla loro condizioneeconomica e bisognosa di ricovero, è quindi sempre urgente la costruzione del Ricovero per ipoveri.c) abbiamo per questo il terreno e la strada di sbocco sul viale Bortolo Belotti; in questi giorniintatti è stato fatto dono (strapagato) alla Chiesa di una striscia di terreno larga 4 metri.d) bisogna mantenere separate le due amministrazioni: Fiendo Ricovero e attuale ricovero epensionato, perché deve essere evitata ogni forma di speculazione. Questa opera deve essereamministrata dalla carità, prudente sì, ma vera carità cristiana la quale suppone la giustizia maanche la perfezione. Al fiendo Ricovero si dovrà pensare a raccogliere i fondi, ma non un cen-tesimo deve essere risparmiato per questo sulla gestione dell’attuale.5° - L’Opera è parrocchiale e solo i parrocchiani fino ad ora hanno dato, per cui i Parrocchianidevono trovare un trattamento di preferenza; io fisserei la quota giornaliera in L. 80. Ogni do-manda dovrà essere presentata dalle Conferenze e discussa dal Consiglio dell’Opera. Sarà be-ne essere rigidi nell’esigere la quota, non però inflessibili; bisogna conservare all’Opera la ca-ratteristica delle Opere veramente cristiane e quindi è la Divina Provvidenza che deve essereconsiderata l’anima di tutto, per cui tutto si deve dare quello che si può dare e solo allora la Di-vina Provvidenza ci assisterà e allora certamente non falliremo. Per i poveri del Comune fisse-rei la quota giornaliera in L. 100 e per quelli fuori del Comune in L. 120.6° - II Consiglio di Amministrazione dell’Opera proporrei che venisse formato dai Presidentidelle due Conferenze, cassiere sempre la Banca Mutua Popolare e segretario il Segretario del-la maschile; mi pare però che sarebbe bene venissero eletti a far parte del Consiglio anche duesoci onorari, che verranno eletti ogni anno. E’ chiaro che è membro del Consiglio la donatrice.7° - Inaugurazione il 10 agosto, apertura il 15 agosto, festa della Madonna; sotto la sua prote-zione abbiamo messo fin da principio l’opera.8° - Conclusione, il seme è gettato, a noi soprattutto fecondarlo col sacrificio e in questo dob-biamo dare esempio veramente distinto perché solo così guadagneremo anche gli altri.

continua ...

buone intenzioni potrà essere realizzata al-tra sezione dell’Opera Caritas e precisa-mente una sezione Ospitaliera per la quale sidefinirà, in caso di esito positivo di trattati-ve in corso, la denominazione e l’intitola-zione. L’Opera Caritas sarà strettamenteparrocchiale come amministrazione; potràperò accogliere oltre alle persone del Comu-ne anche altre della Valle a condizione chesaranno fissate da apposita CommissioneAmministrativa.

A questo proposito le due Conferenze persveltire l’amministrazione, eleggeranno se-duta stante, con voto segreto, una Commis-sione di 5 Membri scelti tra i Confratelli ef-fettivi della Conferenza Maschile. QuestaCommissione nominerà poi un ComitatoConsultivo Tecnico che dovrà affiancarlanel periodo di costruzione degli edifici de-stinati all’Opera. Ne faranno parte personeche hanno particolari conoscenze tecniche,finanziarie e giuridiche.

La commissione dovrà infine dotarel’Opera e le sue Sezioni di apposito Statutoe di Regolamento che dovranno essere stu-diati e redatti previa consultazione del Con-siglio Centrale di Bergamo delle Conferen-ze di S. Vincenzo e di Consulenti che abbia-no particolare competenza in materia.

L’Opera Caritas è posta sin d’ora sotto laprotezione del S. Cuore Immacolato di Ma-ria Vergine alla quale sarà dedicata la Chie-setta della quale dovrà essere dotata l’Ope-ra. Sentita la relazione del Rev.mo Sig. Pre-vosto, tutti i presenti l’approvano ed assu-mono di gestire l’Opera Caritas per il mi-glior bene spirituale e corporale di tuttiquelli che alla medesima ricorreranno o perla medesima lavoreranno. Seduta stante siprocede alla elezione della CommissioneAmministratrice che da i seguenti risultati:Presenti: n°. 24 Votanti: n°. 24Risultati: Carissimi Pietro voti 22Geneletti Camillo voti 22Gherardi Pietro voti 18Lucca Giovanni voti 20Pagani Giuseppe voti 10Dolci Marco voti 8Colombo Mario voti 6Propersi Angelo voti 4Marconi Mario voti 4Lazzaroni Vittorio voti 1Lazzaroni Pietro voti 1Carminati Annibale voti 1Risultano pertanto eletti i Signori:Carissimi Pietro; Geneletti Camillo; LuccaGiovanni; Gherardi Pietro; Pagani Giuseppe.Fatto, letto e sottoscritto:II presidente: Sac. Giuseppe SperanzaI presidenti delle Conferenze maschile e fem-minile:

Rag. Pietro CarissimiZelia Brighenti Spini

Page 6: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

6 LUGLIO 2004

di Elisabetta Musitelli

L’ANGOLODELLA PREVENZIONE

Vacanze a misura di bambini

“Finalmente arrivano le va-canze! - Andremo al ma-

re, tutti in spiaggia a giocare,fare i bagni, come sempre… -Vogliamo riposo e tranquil-lità ma con i figli…- Mi piacela montagna ma dovrò andareal mare, in spiaggia con la fa-miglia e con il caos attorno…- Questi i commenti di alcuniadulti in vicinanza delle meri-tate vacanze, spesso pro-grammate senza tener contodelle esigenze dei figli, picco-li o grandi che siano.Ma se ci mettessimo, almenoin vacanza, dalla parte deibambini? Se provassimo aguardare le vacanze dalla loroprospettiva di gioco e di av-ventura? Se progettassimo conloro il tempo libero dell’estatee organizzassimo una vacanzaalternativa a contatto con lanatura?

Nel mese scorso è stato pre-sentato a Reggio Emilia il Sa-lone per il Turismo a misuradi Bambino denominato Chil-dren’s Tour: le proposte sonostate numerose, interessanti efantasiose.Si andava dalla costruzionedelle zattere sul fiume, allecaccia al tesoro in città, aglialberghi per bimbi, ai labora-tori di creta o a corsi di orien-tamento in montagna, alla co-noscenza delle stelle, il tuttoproposto a gruppi famigliaridisposti a giocarsi tranquillitàe relax in cambio di avventu-re e divertimento. Questonuovo Salone del turismo èsorto per l’aumentata richie-sta di vacanze speciali da par-te dei nuclei famigliari. In Ita-lia ci sono circa 10 milioni difamiglie con bambini al disotto dei 12 anni e circa la

metà di queste con figli sotto i5 anni; le domande di vacan-ze-famigliari sono aumentateed anche se alberghi, pensionio villaggi turistici propongo-no vacanze “tutto incluso”per nuclei famigliari, spessoqueste proposte sono valideper genitori con due figli. In-vece per le famiglie numerosecon più figli o con i nonni acarico o famiglie di genitoriseparati che si aggregano adaltri famigliari, le vacanze inalberghi sono tabù e la sceltaobbligatoria resta spessol’appartamento in affitto chericrea lo stesso clima quoti-diano della casa, sbiadendocosì il senso di una vacanza.Ma allora per questi bambinie per quelli che rimangono acasa, come può diventarel’estate un periodo di vacanzafantastica, avventurosa, indi-

menticabile, emozionante edivertente?

Ai bambini piacciono le cosenuove, cioè oggetti, storie,giochi, attività nelle quali cisia un elemento nuovo, nonnel senso di moderno cioènon vecchio ma nel senso dinon-conosciuto, non provatose è un gioco, non manipolatose è un oggetto, non ascoltatose è un racconto.Anche le giornate di vacanzadovrebbero essere nuove, nonuguali alle altre, non comunie non abitudinarie. Si potreb-be iniziare chiedendo ai figlidi dare loro la sveglia delmattino a turno, di prepararecon l’aiuto dei genitori la co-lazione e magari di servirla aletto come nei film delle prin-cipesse! Se la vacanza è in unaltro paese o città si potrebbe-

Page 7: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

7LUGLIO 2004

ro ricercare insieme ai figli imestieri che caratterizzano lavita di quella cittadina e co-noscerne i diversi aspetti: sesi è al mare conoscere i pesca-tori della zona, seguire la pe-sca in barca al mattino prestocon i figli più grandi, visitareun porto e vedere i cantieriche restaurano le barche, visi-tare un museo marittimo omagari una nave da carico,un’azienda agricola della zo-na, lavorare una giornata conun contadino tra ulivi e viti. Inmontagna si potrebbe cono-scere una guardia forestaledella zona, ascoltare i raccon-ti di un vecchio mandriano,passare una giornata con ungestore di un rifugio e sentireracconti avventurosi di scala-te, visitare una casera e stu-pirsi di come si produce il for-maggio, fare gli appostamen-ti per conoscere gli uccellidella zona, magari con l’aiutodi qualche naturalista, visita-re vecchie chiesette di monta-gna e spiegare il senso degliaffreschi o le storie dei santiraffigurati. Attività semplicima spesso attività nuove per ibambini.

Ai bambini piacciono le espe-rienze personali, cioè affron-tare prove, mettere in campole proprie capacità. Permet-tiamo loro almeno durantel’estate di provare nuoveesperienze, possibili ancheper chi non si sposta da casacome pescare sul fiume, di-pingere una cancellata, ta-gliare l’erba e rastrellare unprato, mungere una capretta eraccogliere le uova in un pol-laio, accudire dei pulcini, co-struire aquiloni, osservare lestelle di sera stesi sul prato,provare l’esperienza della ca-noa sul fiume o montare a ca-vallo per i più grandi, passareuna notte in un panificio perprovare la fatica del produrreil pane, dipingere un quadret-

to all’aperto, dormire in tendacon gli amici, magari nelgiardino di casa, costruire unacapanna nel bosco, raccoglie-re la frutta sulle piante, fare lamarmellata con la mamma,smontare un motore o una bi-ci con il papà, passare unagiornata con un artigiano allascoperta di vecchi mestieri:insomma lasciare toccare,manipolare, usare le mani e la

creatività spesso inattive du-rante l’inverno.

Ai bambini piacciono le gior-nate avventurose cioè giorna-te nelle quali la loro forza dicarattere, la loro grinta ed illoro coraggio deve essere mo-strato e utilizzato. Tali mo-menti sono così importanti,educativi e arricchenti che unsingolo episodio di coraggiorende avventurosa tutta unagiornata, rinforzando la stima

che il bimbo ha di sé stesso.Per un bambino l’avventura èun’escursione notturna perascoltare i rumori del boscoche si addormenta, fare unatraversata su un dosso legatoin corda doppia, provare l’im-bracatura degli alpinisti scen-dendo da una roccia, immer-gersi nel mare con maschera epinne alla ricerca di pesci otesori nascosti, partire con lo

zaino a piedi o in bici alla ri-cerca di fossili o tracce di ani-mali selvatici, seguire gli ap-postamenti delle guardie fo-restali, viaggiare sul treno perun luogo lontano, fare da gui-da alla famiglia in una cittàsconosciuta, visitare con ami-ci ruderi di antichi palazzi, vi-vere alcuni giorni lontano dacasa presso parenti o amici.Insomma frammenti di li-bertà che potenziano il corag-gio, le capacità decisionali e

l’autostima dei bambini e deiragazzi.

In conclusione una bella va-canza per una famiglia conbimbi, non è solamente datadalla bellezza del posto visi-tato, dall’assenza di contrat-tempi o incidenti, dalla tran-quillità o dal riposo avuto;per i bambini una bella va-canza è quella nella quale si

sperimentano libertà, avven-tura, iniziativa, creatività. Perquesto ai genitori sono ri-chiesti alcuni ingredienti in-dispensabili: un pizzico di in-traprendenza, la decisione dirimettersi in gioco, una di-screta dose di curiosità, la vo-lontà di abbandonare abitudi-ni consolidate, una quantitàd’entusiasmo e d’energia co-me se fossero bambini ed ec-co: la vacanza indimenticabi-le è pronta!

• Evitare o limitare l’esposizione al sole nel-le ore più calde della giornata (cioè dalle 11alle 16). Se ciò non fosse possibile proteg-gersi con un cappello a tesa larga, una ma-glietta di cotone e occhiali da sole.

• Lasciare alla pelle il tempo di abituarsi alsole (esposizione graduale nei primi giorni)e proteggerla con filtri solari contro raggiUVA e UVB

• I filtri solari perdono proprietà con il passa-re del tempo e quindi non andrebbero utiliz-zati quelli degli anni passati. Alcuni sonodefiniti a schermo totale o sunblock ma iltermine è improprio, perché pur alto chesia, il Fattore di protezione, non è in gradodi schermare completamente le radiazionisolari.

• La pelle dei bambini, delle persone di car-nagione chiara o con capelli biondi o rossiha una minor capacità di protezione e sibrucia più facilmente; la protezione deveessere quindi più accurata

• Scegliere filtri solari non profumati per nonattirare insetti e causare irritazioni alla pelle

• Per i bimbi sotto i 6 mesi d’età è consiglia-bile solo l’esposizione indiretta al sole (sot-to l’ombrellone arrivano i raggi riflessi dal-la sabbia e dal mare) nelle prime ore delmattino e nella seconda metà del pomerig-gio. Utile in questi bimbi limitare l’uso difiltri solari per le possibili reazioni allergi-che.

• Se il bambino gioca con l’acqua ed è espo-sto al sole, usare prodotti resistenti all’ac-qua e rinnovare spesso l’applicazione. Se lepersone si muovono e non sono ferme al so-le, l’angolo delle radiazioni cambia conti-nuamente in rapporto alla pelle e si riduce ilrischio di ustioni

• Far bere spesso i bambini che giocano al so-le, specialmente i più piccoli che si disidra-tano più facilmente ed applicare loro unacrema idratante sulla pelle a fine esposizio-ne.

• Una buona protezione dal sole durante l’in-fanzia costituisce una prevenzione control’invecchiamento precoce della pelle e controlo sviluppo di tumori cutanei in età adulta.

I consigli per un “buon sole estivo”

Page 8: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

8 LUGLIO 2004

30 MAGGIO

I cresimandiBergamelli CristinaBerlendis SergioBonfanti RiccardoBonifacio SamuelCarminati GiuliaCarminati FedericaCarminati MartaCastiglioni LucaCattaneo PaoloDojwa MichalDolci NicolaDonadoni ChiaraFerrari AlessandroFerrari ManuelaFerrari MicheleFustinoni MicheleGavazzi BarbaraGotti SaraGrazioli FrancescaGrigis AndreaGritti PaolaMazzola VanessaMilesi MaraMosca AlessandroPellegrinelli SilviaPesenti DavidePesenti LucaPesenti LucaRinaldi DanielRinaldi KevinRisi FedericoScalabrino AndreaSonzogni AndreaSonzogni FedericaSonzogni NicoleSonzogni SilvanoTiraboschi LauraTraina LucaVanotti MarcoVitali PaoloZambelli Michela

23 MAGGIO

I ragazzi che hanno fattola professione di fede

Cornelio AndreaDella Chiesa PaolaFerrari LucaGhisalberti MatteoGhisalberti PamelaGhisalberti SabrinaGotti AndreaGotti StefanoLocatelli GiuseppeLocatelli MartinaMazzoleni AndreaMazzoleni PaolaMazzoleni PaoloMicheli SimoneMorotti SimonettaPalazzi LucaPelliccioli SilviaPesenti AlbertoPreda ValentinaRinaldi SimonaRonzoni LuanaRonzoni VanessaRota ElenaSalvi RobertoSciascia EleonoraSonzogni RaffaeleVitali LaraZambelli MarinaZambelli MattiaZanchi LeonardoZanchi StefanoZanetti MicheleZucchelli Stefania

Avogadoro AndreaBegnis RiccardoBelloli NicolòBrissoni DanieleCarminati StefanoCeroni Enrico

Presentazionecresimandi

Professionedi fede

Page 9: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

9LUGLIO 2004L

EB

EA

TIT

UD

INI

LE

BE

AT

ITU

DIN

I

Beati quelli che hanno fame e sete di CristoOgni beatitudine è segnata da una du-

plice tensione dialettica: ciò che ècorporeo e ciò che è spirituale; tra unafelicità offerta ora, ma che viene per cosìdire, “dagli ultimi tempi” e perciòdev’essere attesa e sperata.

Le beatitudini rimandano a situazioniidentificabili con la stretta materialità(pianto , povertà, fame, sete, persecuzio-ni a causa della giustizia), ma invitanoanche a una trasposizione spirituale (po-vertà di spirito, fame e sete di giustizia,persecuzione a causa della giustizia).

Le beatitudini trovano la sintesi tramateriale e spirituale proprio in Cristocome soluzione di una

sintesi personale e vitale. Partendo daun elenco fatto da Dupont nel suo testo“les béatitudes” Les evangelistes Paris1973 dove si chiede: “Chi sono gli affa-mati e gli assetati di giustizia?”1 - Sono gli uomini che desiderano l’in-

tervento messianico di Dio in favoredegli sventurati e degli oppressi.

2 - Sono uomini che, riconoscendo di es-sere incapaci di una propria giustizia,la attendono (come fa il pubblicanodella parabola) come grazia di Dio;

3 - Sono uomini disponibili ad accoglie-

re l’invito di Cristo a praticare una vi-ta conforme alla volontà di Dio: cheanelano ad adempiere il comanda-mento di essere “ perfetti come il Pa-dre celeste” (Mt 5,48), e cercano unagiustizia “superiore a quella degliscribi e dei farisei”(Mt 5,20). In tuttetre si avverte la mancanza delle per-sona di Gesù :il non tener sufficiente-mente conto del suo esserci , e di ciòche viene a compimento con il donodella sua stessa Persona. Il dono pro-vocato della “assenza” consiste so-prattutto nel fatto che molte “opere eparole”, presenti nella rivelazione delVecchio e del nuovo testamento re-stano disperse, disseminate : nonvengono ricomprese alla luce dellaIncarnazione di Cristo.

Importante allora la ricostruzione de-gli elementi offerti della Rivelazione eche vanno nel senso proprio ed esclusi-vo.

L’Antico Testamento è la descrizionedi un popolo che ha sempre più “fame esete” della parola di Dio; sia quanto se nenutre, sia quanto colpevolmente lo rifiu-ta. L’uomo biblico come fa notare, Du-pont si rimuove al riguardo in tre ambiti:

quello dell’annuncio profetico, quellodella meditazione sapienziale, quellodell’esperienza cultuale.

La comprensione di tutto il camminotrova la legge determinante in due pro-posizioni che si controllano a vicenda:- L’atto di mangiare non è privo nel suo

primo livello corporeo di una compo-nente spirituale e simbolica;

- Nemmeno al culmine del processo dispiritualizzazione, il simbolismo del“mangiare e del bere” perde il suo an-coraggio alla materialità fisica del ge-sto d’assumere cibo e bevanda (si pensiall’Eucarestia come cibo celeste). Il bi-sogno di nutrimento e la modalità delsuo soddisfacimento ricordano quoti-dianamente all’uomo sia la sua dipen-denza dalla natura sia la superiorità ri-spetto al mondo animale. Banchettarein gioia e in libertà; aver cibo in abbon-danza, imbandire la mensa per i figli egli amici e assieme esperienza di feli-cità. In termini simbolici “fame e sete”la trasposizione non avviene soltantonel senso di un allontanamento dall’esperienza fisica: ma anche nel sensocontrario: attraendo dall’esperienza fi-sica i significati più spirituali.

Page 10: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

10 LUGLIO 2004

BORTOLO BELOTTIa 60 anni dalla morte

I l 24 luglio 1944 si spegneva a Sonvico diLugano Bortolo Belotti. In attesa della

commemorazione pubblica di fine mese, èopportuno ripercorrere le tappe principalidella sua vita e mostrare i punti di maggioreattualità del suo pensiero politico.

Era nato a Zogno, nella casa di via deiMille n°2, il 26 agosto 1887 da Maria Of-fredi di Poscante e Cesare Belotti, funzio-nario delle poste ed esponente del liberali-smo locale. Studiò al collegio Sant’Ales-sandro di Bergamo, e frequentò l’ultimo an-no di liceo al “Sarpi”. Si iscrisse poi alla fa-coltà di Giurisprudenza di Pavia, dove silaureò dopo soli tre anni di corso, nel 1899,e dove iniziò ad occuparsi di politica, op-tando per il liberalismo di destra. Si trasferìquindi a Milano per svolgere l’attività diavvocato e di mediatore d’affari, ma anchedi saggista per riviste di diritto e, per poco,di insegnante presso un istituto commercia-le. Nel 1904, quindi 100 anni fa, fece il suoprimo intervento pubblico commemorandoil Codice Civile di Napoleone. Per il Tou-ring Club fece parte della commissione rea-le per il regolamento delle automobili. Futra i fondatori dell’Associazione italianadei giuristi ed economisti e membro del co-mitato «Per la Scuola», dedito alla preven-zione della tubercolosi tra gli studenti, ladiffusione della pratica dell’Educazione Fi-sica e delle gite scolastiche. Divenne mem-bro dell’Associazione per la Pace e la Giu-stizia Internazionale del premio Nobel Er-nesto Teodoro Moneta, della quale in segui-to fu presidente.

Fu consigliere comunale di Zogno dal1907 al 1912: grazie a lui il comune ottennefondi in particolare per la costruzionedell’attuale edificio delle scuole elementaridi via Roma. Nel frattempo venne eletto nel1908 (e confermato fino al 1914) al consi-glio comunale di Milano sempre per i libe-rali di destra, come esponente di spicco delneonato Partito Economico e sostenutodall’Associazione Commercianti e Indu-striali di cui era consigliere. Nel 1913 sicandidò al Parlamento italiano per il colle-gio della Val Brembana e Valle Imagnacontro l’uscente Egildo Carugati il candida-to ufficiale dei liberali e della curia di Ber-gamo (si schierò per il Carugati anche ilbollettino «Agli emigranti della Vicaria diZogno», antenato di «Zogno notizie»).

Eletto al parlamento, sostenne l’impegnomilitare italiano contro i tedeschi e si attivòa favore delle famiglie dei soldati. Dopo lasconfitta di Caporetto fu tra i fondatori delFascio Parlamentare di Difesa Nazionale esi attivò per il successo dei Prestiti Nazio-nali e per preparare l’Italia ad affrontare iproblemi economici e sociali del dopoguer-ra. Inoltre promosse lo sviluppo della legi-slazione sociale con l’introduzione dell’as-sicurazione obbligatoria per i lavoratoridell’agricoltura e la moralizzazione dellanazione tramite limitazioni al fermo posta ela censura cinematografica. Iniziò ancheun’intensa attività politica volta alla costi-tuzione di un partito liberale (fino ad alloraesistevano club o federazioni elettorali lo-

cali, ma non un vero partito) e nel 1919fondò con Pietro Chimienti il Partito Libe-rale Riformatore e successivamente, nel1921, il Partito Liberale Democratico, voltoa fondere le anime di destra e di sinistra delmovimento liberale. Dopo le esperienze ac-quisite a livello internazionale con la parte-cipazione alla Conferenza Interparlamenta-re di Parigi del 1916 e alla prima assembleadella Società delle Nazioni (antenatadell’ONU) nel 1920 e il sottosegretariato alTesoro tra 1919 e 1920, venne nominatoministro all’Industria e Commercio nel go-verno Bonomi (1921-1922). Fu una brevis-sima esperienza ma molto intensa, contras-segnata dal tentativo di far uscire l’industriaitaliana dalla profonda crisi del dopoguerra.Per portare a soluzione i drammatici con-flitti di lavoro tentò la strada della commis-sione d’inchiesta sull’industria. Importantefu anche il suo tentativo di riformare lascuola tecnica e professionale che allora era

di competenza del ministero dell’Industria.Aderì entusiasticamente ai tentativi di con-ciliazione nazionale, tramite la dichiarazio-ne del 4 novembre come giorno festivo e lecelebrazioni del Milite Ignoto. Il governoBonomi cadde soprattutto a causadell’emergere delle crisi del sistema banca-rio-industriale: nel 1921 entrò in crisi laBanca Italiana di Sconto, la terza per capi-talizzazione e al centro di una galassia diimprese industriali che comprendevanol’Ansaldo, imprese cantieristiche, meccani-che (come l’Alfa Romeo), minerarie, ecc.Per evitare il fallimento che avrebbe gettatonella miseria piccoli azionisti, risparmiatorie i lavoratori del complesso, Belotti reintro-dusse nella legislazione italiana l’istitutodella moratoria (simile all’odierna ammini-strazione controllata), ma la sua opposizio-ne al salvataggio dell’impresa con il denaropubblico e il suo tentativo di controllare ilsettore bancario imponendo la vigilanzagovernativa sulle banche, gli alienò le sim-patie della destra liberale, nazionalista e fa-scista e di molti industriali italiani. Con lafine dell’esperienza ministeriale Belotti la-sciò definitivamente il gruppo parlamentaredi destra e si unì ai democratici vicini alleposizioni di Giolitti. Ritiratosi dall’attivitàministeriale si dedicò principalmente alpartito: nell’ottobre fu uno dei maggiori re-latori al Congresso di Bologna in cui vennefondato il Partito Liberale Italiano e parte-cipò attivamente ai successivi congressi.Curò in modo particolare la formazionedella gioventù liberale, della quale fu spes-so responsabile. Costituì a Bergamol’Unione Liberale Democratica, e nel 1924venne eletto presidente della FederazioneLiberale Lombarda. Di fronte alla marcia suRoma e alla costituzione del primo governoMussolini, Belotti fu tra i sostenitori di unacollaborazione critica tra liberali e fascisti,nella speranza di condizionare la politica diMussolini e di porre un freno alle violenzedei camerati. Le elezioni del 1924 (alle qua-li Belotti non si presentò), il successivo de-litto del deputato socialista Giacomo Mat-teotti e le leggi liberticide del gennaio 1925evidenziarono l’impossibilità di un ritornoalla normalità democratica. Da questo mo-mento l’opposizione di Belotti al regime fuaperta: firmò il Manifesto degli intellettualiantifascisti, si oppose pubblicamente alla

Il 24 luglio 1944si spegneva a Sonvico

di Lugano. In attesadella commemorazione

pubblica di fine meseripercorriamo

le tappe principalidella sua vita

‘‘

Page 11: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

11LUGLIO 2004

legge Rocco di riforma dell’ordine degli av-vocati. Il regime cercò di mettere a tacereBelotti offrendogli la nomina a senatore, madi fronte al suo rifiuto di omologarsi, lo per-seguitò. Più volte i fascisti tentarono di as-salire Belotti, lo costrinsero a dimettersi dalTCI, sequestrarono una pubblicazione, Ildramma di Gerolamo Olgiati, basatosull’ostilità ai regimi dittatoriali, infine,nell’ottobre 1930, Mussolini in persona lofece incarcerare in San Vittore e condanna-re al confino per la sua attività antifascista.Liberato dopo pochi mesi, anche grazie allepressioni degli ambienti di corte, vaticani eindustriali, non smise di avversare il regimetramite soprattutto la pubblicazione di ope-re storiche e biografiche che proponevanouna visione diversa da quella fascista. Alloscoppio della seconda guerra mondiale Be-lotti intensificò i suoi rapporti con gli am-bienti antifascisti romani e locali e alla ca-duta del regime nel ’43 riuscì a mettere uo-mini a lui vicini a capo delle istituzioni ber-gamasche. Dopo l’8 settembre, per salvarela vita e per riuscire a mantenere rapporticon il governo Badoglio riparò in Svizzera,dove organizzò un gruppo di intellettuali li-berali (tra cui Luigi Einaudi ed Ettore Jan-ni), con i quali fondò il settimanale «L’Italiae il Secondo Risorgimento», strumento dielaborazione del programma liberale demo-cratico. La morte lo colse in questo momen-to di ritorno all’impegno politico diretto, il24 luglio 1944.

Per sintetizzare la figura del nostro piùglorioso concittadino, non c’è espressionemigliore di quella pubblicata nel 1969 daErcole Camurani, studioso del liberalismoitaliano: “Il suo liberalismo fu un abito divita, di rigore morale; orrore per il fanati-smo, onestà intellettuale, serena accettazio-ne della vita come dovere, come apostolatolaico”. Anche se è scomparso da 60 anni,Bortolo Belotti è molto vicino a noi per tan-ti particolari del suo pensiero e della sua at-tività politica. Ammetteva che lo scontrosociale e politico fosse naturale, ma che do-vesse essere rivolto al bene della comunità.Accettava il principio dello sciopero sinda-cale, ma riteneva che questo non dovesseavere finalità politiche. Quando, durante laprima guerra mondiale comprese di essereal centro di un conflitto di interessi perchéun’azienda di cui era azionista ricevevacommesse statali, vendette immediatamen-te le azioni. Considerava che svolgere atti-vità politica fosse un dovere di ogni cittadi-no e dovesse essere svolto non solo con en-tusiasmo e coerenza, ma anche con prepara-zione: da qui l’invito ai giovani liberali astudiare, da qui le immediate dimissioni dal

sottosegretariato agli Esteri, nel 1920, per-ché non si riteneva preparato al compito.Pensava che per avvicinare i cittadini allagestione dello Stato si dovesse giungere adun decentramento amministrativo, ma eracontrario alle regioni, perché unità territo-riali senza storia, e temeva sempre per i ri-schi per l’unità della patria o per la moltipli-cazione delle assemblee. Soprattutto ritene-va che dovesse essere curata la formazioneculturale dei giovani: tutta la sua vita fuorientata a questo: prima come insegnanteed esponente di organizzazioni di sostegno

alla scuola, poi da ministro e da politico re-sponsabile delle organizzazioni giovanili;le sue ultime conferenze in terra svizzerafurono rivolte principalmente a studentiuniversitari; lo stesso fondatore dell’Uni-versità cattolica, Agostino Gemelli, gli ri-volse “l’augurio di poter un giorno dedi-carti all’insegnamento per il bene dei gio-vani”. E che dire della sua profonda religio-sità, che si esprimeva nella regolare parteci-pazione alla messa e nella preghiera quoti-diana?

Ivano Sonzogni

1930: fotosegnaleticadi Belotti,conservataa Romanell’ArchivioCentraledello Stato.

Zogno, 1913:pubblicità

elettorale in viaCavour, angolo

piazza Garibaldi

Zogno,9 dicembre1934,Belotti e alcunizognesi alla festadegli artiglieri

Page 12: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

12

In ricordodi Mirella

Madre a tempo pieno...Oggi le parole non aiutano

a lenire il dolore chesommerge il cuore di chi haamato questa donna;

non riescono neppure adasciugare le lacrime di tantiche hanno conosciuto questamadre;

non permettono di com-prendere il senso, se c’è unsenso, in questa violenta mor-te.

Le parole che si riescono apronunciare nel dolore, pos-sono aiutare a ricordare il la-voro che ha svolto Mirellacon dedizione, passione, co-stanza, il lavoro di esseremadre.

Tra le mamme incontrate econosciute, Lei si caratteriz-zava per la dolcezza della Suapersona, per il suo modo diessere donna discreta, donnacosì femminile ma sobria,donna ricca di amore per lafamiglia.

Quando telefonava si pre-sentava sempre dicendo: -Sono la mamma di Alessan-dro Mosca... - oppure di Sil-via Mosca... - quasi che il suoessere persona, donna, fosseintimamente legato al suo es-sere madre di... di qualcunoche amava tanto ed anche seera naturale che dopo anni ri-conoscessi subito la voce, altelefono era sempre la mam-ma di... Alessandro, Silvia,Paolo ed anche di Daniele, dicui talvolta mi parlava, adole-scente amato, che temeva dinon capire nella sua età piùcritica.

In tanti anni la sua vocecalda, affettuosa, discreta nonsi era mai alterata, arrabbiata,mai il suo atteggiamento era

stato prepotente o polemico,perché non lo era Lei comepersona.

In tanti anni mai un lamen-to sul peso della famiglia chegravava su di Lei, mai un la-mento sui figli, sani o amma-lati che fossero, mai sul mari-to sempre lontano per il lavo-ro. Talvolta per i problemi delmarito si rammaricava di nonpotergli dare maggior atten-zione o cura, avendo timoredi trascurarlo per gli impegniverso i figli. Si intuiva però laserenità di coppia e l’affiata-mento che c’era con il maritoche la sorreggeva nel compitoeducativo.

Aveva la serenità matura di

chi capisce che la scelta fattaè quella giusta, che la sceltadi essere madre appaga e dasenso alla propria stessa vita.Neppure il pesante lavoro incasa, una casa sempre acco-gliente e ordinata, gli impe-gni dei figli, l’apertura allenecessità del paese, scalfiva-no il suo sorriso, anche se lesue mani erano segnate dallavoro e facevano immagina-re l’impegno profuso per lafamiglia.

Immediato il paragone chesuscitava la sua serenità o lasua gioia con l’ansia o l’in-soddisfazione di altre mam-me, casalinghe spesso nervo-se e agitate.

È accaduto. Di maggio.

Come nella guerra di Piero, ci vuol del coraggio.

È accaduto. S’è distratto il suo angelo custode

chissà a cosa pensava. Oppure c’è dell’altro?

Cercate, cercate vi prego dentro il mistero.

Abbiate pietà, cercate a fondo per trovare la verità.

Mirella non è più.

Ma com’è possibile, era lì l’altro giorno.

La nostra Fata si muoveva, parlava, sorrideva.

Cosa state dicendo, non può essere che una fata muoia

le fate devono vivere perché sono la nostra speranza.

Amici Burattini, è accaduto, stringiamoci dentro la valigia.

Fosse almeno capitato al Coniglio, di conigli ce ne sono tanti,

ma di fate, di vere fate che aiutano a vivere non ce n’è.

È accaduto. Burattini, gridate, date sfogo al vostro dolore!

La Fata Turchina ha lasciato la terra

sta facendo a ritroso il viaggio del Piccolo Principe.

Ora sta in una Stella perché i fiori van dentro le stelle

e se tu vuoi bene ad un fiore è dolce la notte guardare il cielo

quando tutte le stelle sono fiorite.

Oh coniglio, coniglio, che orecchie basse hai.

Miréio, la figlia di Provenza, ti ha lasciato nel più acuto rimpianto

“oh amour très tendre, amour naissant!“.

I tuoi figli sono i nostri figli, li abbracciamo

ma non saranno mai le carezze della loro

Signore del cielo e della terra, perché hai v

Dio mio, Dio mio perché li hai abbandona

E’ dentro questo mistero che dobbiamo s

Noi non sappiamo, noi non capiamo,

seguiamo il nostro respiro che a tratti s’in

Una farfalla gialla vola fra margherite bian

mentre i cigli delle strade s’abbelliscono d

e l’estate si sforza di far la sua entrata

fra una nebbiolina strana ed un cielo che

Appena appena ti ho conosciuta,

mi dici che ti alzi alle sei , che la tua giorna

Solo poco fa ero felice d’averti incontrata.

Io vado a fatica, tu vivi serena il tuo camm

Poi viene quel giorno, si doveva cenare in

il Coniglio, Pika, Andrea, la Draghessa.

No, no, noi senza te non si fa nulla.

“Fata, fatina, esci infin dalla tua porticina.”

Ma tu non rispondi più, sei sparita.

Risuona fra i muri la tua voce cristallina..

Ognuno s’inchina silenzioso al tuo incede

Sei bella, qualcuno per scherzo ti vorrebb

Mirella

Page 13: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

13

...madre, e madre serenaAnni fa c’era stato un atti-

mo di incertezza e timorequando aveva saputo cheaspettava il quarto figlio. Du-rante un colloquio ne avevaparlato, dubitando di esserein grado di gestire una fami-glia numerosa, di dare affettoalla figlia ancora piccola, diavere energie sufficienti percontinuare il Suo compito dimadre. Era bastato allora unincoraggiamento, la spiega-zione che i figli piccoli sareb-bero cresciuti bene insieme,che la famiglia numerosa èpiù allegra e aperta al mondoe subito si era risollevata econfortata era tornata a sorri-dere alla vita.

Dopo neppur un anno spin-geva in paese il passegginocol suo quarto capolavoro,felice della scelta, orgogliosadel suo Paolotto, come affet-tuosamente chiamava il suoultimogenito.

Oggi non comprendiamoquesta morte, non troviamoun senso a questo dolore, nonabbiamo parole di confortoper i parenti.

Oggi possiamo ricordarlacosì: donna contenta, mogliefelice, madre affettuosa. Il la-voro, la scelta della Sua vita,è stata l’essere madre a tem-po pieno: una scelta appa-gante per Mirella.

Per realizzarsi non è stato

necessario un lavoro fuori ca-sa; Lei aveva fatto una scelta,la più importante e forse lapiù nobile per una societàmatura: aiutare la vita a na-scere e a crescere bene.

Per un senso che non ca-piamo il suo compito è statobruscamente interrotto.

Possa il ricordo del Suo la-voro svolto con impegno, co-stanza, passione essere diesempio per tante donne chenon riescono a capire la bel-lezza di generare e far cresce-re un figlio.

Mirella ha svolto bene ilsuo compito: essere madre emadre serena.

Elisabetta Musitelli

o,

madre.

voluto questo,

ati?

scrutare?

nterrompe.

nche

d’iris e di papaveri

non sa decidersi.

ata è intensa.

.

mino.

nsieme

ere di madre.

be per sé.

Il cielo il cielo

s’è permesso di far un simile torto alla tua adorata famiglia?

Il cielo il cielo

ha voluto il tuo corpo esanime muto sull’asfalto

e non sopra un letto d’umido muschio in una radura nel bosco?

Lì si che il coniglio t’avrebbe costruito una bara di vetro

e nella prossima storia il principe tuo sposo

avrebbe mutato gli eventi con un semplice bacio:

“felice d’averti ritrovata, dormivi così bene, tesoro,

scusami se ti ho svegliata.”

No.

Il cielo il cielo

ha strappato un altro fiore per far contenta una stella.

La tristezza gocciola,

forma un’altra stalagmite nella grotta dell’anima

crea un nuovo laghetto nel buco del cuore.

Tic, tic, tic, un laghetto azzurro,

“ci metterò dei pesci rossi e forse una tartarughina”

pensa il bambino della prima fila.

Così da oggi cambia lo scenario.

Le altre mamme si guardano perplesse

prendono nelle loro mani le mani dei loro piccoli

si dicono che non accadrà.

E così camminando con dentro il pensiero di te

si chiedono un perché che non ha risposta.

Perché perché, oh nostra fata,

si chiedono anche gli uccelli

le farfalle, i maggiolini, le formiche.

Ogni essere rivolge all’aria la medesima domanda.

“Non si vede bene che col cuore,

l’essenziale è invisibile agli occhi.”

pare rispondere il cielo.

La vita continua mentre il cielo osserva

ed ogni tanto permette l’evento

che dovrebbe mutare gli uomini in esseri migliori.

Invece domani i camion corrono sempre

e l’asfalto è grigio e chi s’accorge mai dei fiori?

Con negli occhi nuvole gonfie, guardo in su.

Le stelle son tutte fiorite.

Piccolo Principe,

non tenere Mirella sotto una campana di vetro,

fa che ci stia vicino e che in ognuno di noi

possa accendere un lumicino di Speranza.

Sei responsabile del tuo fiore, Piccolo Principe

abbine cura e prega per noi.

Nunzia

Page 14: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

14 LUGLIO 2004

16 luglio, festa della Madonna del CarmineMemoria mariana di origine devozionale. Il titolo

del Camelo ricorda l’eredità spirituale di Elia pro-feta, come contemplativo e strenuo difensore dell’unicoDio d’Israele. Sul monte Carmelo nel XII secolo si rac-colsero alcuni eremiti nell’intento di dedicarsi giorno enotte alla lode di Dio sotto il patrocinio della beata Ver-gine Maria.

Carmelo: (ebraico Karmel, latino Carmelus) catenamontuosa dello Stato d’Israele. Il Carmelo fu famosoluogo di culto fenicio ed ebraico; qui sarebbe avvenutala cosiddetta sfida del Carmelo tra il profeta Elia e i pro-feti di Baal conclusasi con l’uccisione di questi ultimi(1 Re 18). In epoca cristiana ed in particolare nel perio-do delle crociate, sul monte sorsero importanti mona-steri; dalla regola in essi praticata doveva poi nascerel’ordine dei carmelitani.

Carmelitani ordine religioso che prende il nome dalmonte Carmelo, in Palestina dove nel XII secolo vivevaun nucleo di credenti di eremiti ai quali Alberto di Ver-celli, patriarca di Gerusalemme, diede nel 1208-1209 laregola approvata da papa Onorio III (1226); che l’ordi-ne tuttora professa. Una pia tradizione faceva scenderel’ordine dal profeta Elia.

Nel XIII secolo i religiosi, perseguitati dai musulmani

che avevano invaso la Palestina si trasferirono in Europa.Il nuovo ambiente e la nuova predicazione da una parteportarono a un’attenuazione della primitiva legge con-templativa, mentre dall’altra provocarono movimenti diriforma tra cui la più importante fu quella di Teresad’Avila e san Giovanni della Croce, riforma che portò al-la costituzione di un nuovo ordine: quella dei carmelita-ni scalzi, separato da quello che seguiva la regola nonriformata, detto dei cavalieri dell’antica osservanza.

Il primo movimento riformato fu a Durelo (1568) e lariforma si estese rapidamente in tutta la Spagna; allamorte di Santa Teresa (1582) esistevano 17 monasteridi monache, quindici conventi di frati, formati da unaprovincia autonoma ma sempre sotto la giurisdizionedel generale dell’ordine carmelitano. Nel 1593 i rifor-mati ottenero completa autonomia con diritto di elegge-re un proprio superiore generale. Alcuni religiosi si tra-sferirono in Italia, dove fondarono conventi a Genova(1584) e a Roma (1597), si separarono dal ramo spa-gnolo e costituirono una propria congregazione, dettad’Italia o dio sant’Elia. Dopo la rivoluzione francese ele guerre napoleoniche, soppresse le due congregazio-ni; l’ordine fu restaurato (1865) in una congregazioneunica. L’ordine femminile approvato dal papa Nicolò Vnel 1452 costituisce il secondo ordine carmelitano. Ilterzo è costituito da laici.

Madonnadel Carmeloattribuitaal Salmeggiaespostaal Museodi San LorenzoMartire

Page 15: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

15LUGLIO 2004

Così le “europee” in Bergamasca

Elezioni europee: risultati generali in Italia

Liste Voti perc.

FORZA ITALIA A 119.949 23,0 %LEGA NORD B 108.337 20,8 %DEMOCRATICI SINISTRA D 46.731 9,0 %LA MARGHERITA D 42.498 8,2 %ALLEANZA NAZIONALE A 31.031 6,0 %RIF.COM. D 26.133 5,0 %UDC A 25.646 4,9 %LISTA DI PIETRO D 16.805 3,2 %PART.PENS. 15.795 3,0 %ALL.LOMB.AUT. 15.130 2,9 %FED.DEI VERDI D 12.891 2,5 %LEGA ALPINA LUMBARDA 9.296 1,8 %COMUNISTI ITALIANI D 8.566 1,6 %SDI D 7.038 1,3 %

Liste Voti perc.

PROVINCIA COMUNITA’ N 5.677 1,1 %ALTERNATIVA SOCIALE 4.410 0,8 %NO EURO L 3.871 0,7 %FORZA BERGAMO B 3.458 0,7 %SOCIALISTI UNITI C 3.405 0,7 %PROVINCIA SOLID. N 2.843 0,5 %UCL B 2.073 0,4 %P.A.C.E. B 2.072 0,4 %MOV.IDEA SOC. RAUTI 2.067 0,4 %A.P. UDEUR 1.981 0,4 %LIBERALDEM. PATTO 1.204 0,2 %CENTRO C 1.168 0,2 %SALVI ZAFFANELLA 911 0,2 %FRONTE CRISTIANO 422 0,1 %

Cdu + Ccd

EUROPEE 2004 Europee ‘99 Politiche 2001(Camera prop.)

Liste % seggi voti Liste % seggi Liste %Forza Italia 21,0 16 - 25,2 22 29,4

Cdu 2,2 2 3,2Udc 5,9 5 - Ccd 2,6 2

Dem. Eur. 2,4Lega Nord 5,0 4 - 4,5 4 3,9Socialisti Uniti 2,0 2 - x x Nuovo Psi 1An 11,5 9 - 12Segni-Scognamiglio 0,5 0 - xLista Bonino 2,3 2 - 8,5 7 2,2

Ds 17,3 15 16,6Ppi 4,2 4 Margherita 14,5

Uniti nell’Ulivo Democratici 7,7 7(DS, Margherita, 31,1 25 - Rinnov. Ita. 1,1 1Sdi, Rep.Eur.) Repubb. Eur. 0

Sdi 2,2 2Verdi 2,5 2 - 1,8 2Comunisti Italiani 2,4 2 - 2 2 1,7Union Valdôtaine 0,1 0 - 0,1 x xSvp 0,5 0 - 0,5 x 0,5Rifondazione Comunista 6,1 5 - 4,3 4 5Di Pietro-Occhetto 2,1 2 - x x Idv 3,9Ap Udeur 1,3 1 - Udeur 1,6 1 (con Margherita)Pri Liberal Sgarbi 0,7 0 - Pri Lib Eldr 0,5 1 xAlternativa Sociale 1,2 1 - x x xFiamma Tricolore 0,7 1 - 0,4

- - - xMov. Idea Sociale Rauti 0,1 0 - xAll. Lomb. Aut. 0,5 0 - x x xLista Consumatori 0,5 0 - x x xPart. Pensionati 1,1 1 - 0,8 1 0,2Ab. Scorp. Verdi Verdi 0,5 0 - x x 0,1 +

0,1Paese nuovo 0,2 0 - x x 0,1No euro 0,2 0 - x x x

Dati Viminale: 65.878 sezioni su 65.878Votanti: 73,1% (dato definitivo Viminale, +2,3% rispetto nel ‘99)

Verdi + Sdi 2,2

Mov. Soc. Tricol. 1,6 1

An + Patto Segni 10,3 9

Page 16: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

16 LUGLIO 2004

1 - Fate festa quando il bambino fa il primo capriccio: è segno che èun uomo, non un soprammobile, un uomo, che, sia pure in mododiscutibile, vuole dimostrare che ha già il suo punto di vista.

2 - Rallegratevi quando sentite il primo “perché?” È la prova che ave-te davanti una persona intelligente che vuole incominciare a nutri-re il proprio cervello. Complimenti!

3 - Convincetevi che è infinitamente più educativo persuadere chefarsi ubbidire.

4 - Non procedete solo per emozioni o per motivazioni affettive (“semi vuol bene…”). In questo modo non costruite l’uomo che ra-giona, ma l’uomo che si appoggia ad un altro: ora, chi si appoggiaad un altro, è un gregario, cioè il contrario dell’uomo.

5 - Evitate le risposte assolutistiche: “È così perché è così”6 - Proteggetelo da certi spettacoli televisivi che oltre ad essere un’of-

fesa alla morale, lo sono anche al cervello.

17 - Non disapprovate la sua opinione diversa dalla vostra, purchènon chiaramente deleteria o sbagliata. Il figlio non nasce per pen-sare con la testa dei genitori.

18 - Parlategli con frasi complete, non con puri segnali acustici a ba-se di “okay”.

19 - Quando gli date un ordine trattenetelo da essere razionale, cioèspiegategli il motivo del comando. Più presto lo tratterete da es-sere razionale, più presto lo diventerà.

10 - Discutete in casa, a passeggio, in automobile, su ciò che vedetealla televisione, su ciò che leggete sui giornali, su ciò che sentitein piazza….

Se così farete, impianterete un uomo dal cervello ben fatto; uomoben più prezioso di chi ha solo il cervello ben pieno!

Ibambini della nostra scuola la sera del 28maggio presso il Cinema Trieste hanno

rappresentato la favola della Bella Addor-mentata per salutare l’anno scolastico che stavolgendo al termine. Una rappresentazioneteatrale ha per primo scopo quello di raffor-zare la sicurezza del bambino nell’affrontareun pubblico e poi quello di trasmettere a chili sta vedendo di avere compreso così bene ilcontenuto della drammatizzazione da diven-tare una sola cosa col personaggio del pro-

prio ruolo. “Tanto, tanto tempo fa…” cosìiniziavano le fiabe classiche, quelle che tutticonoscono, quelle che ci hanno sempre fattotanto sognare da bambini e che si sono tra-mandate per generazioni.

È un patrimonio educativo, letterario eculturale che esercita ancora oggi un grandefascino nell’immaginario dei bambini stimo-lando -con quel continuo gioco di magie eperipezie, sempre teso ad un sicuro lieto fine-la loro fantasia e la loro creatività.

I bambini sono stati fantastici nell’inter-pretazione dei loro ruoli dando vita a dialo-ghi brevi, ben ritmati e hanno poi favorito unandamento decisamente brillante e vivace.

Sei canzoni hanno segnato il percorso del-la storia e hanno commentato di volta in vol-ta i momenti più salienti e hanno determina-to la costruzione di un vero e proprio piccolomusical.

Vi hanno partecipato tutti i bambini fattaeccezione di due che erano ammalati.

Il bambino lo vogliamo intelligente?Ecco cosa fare per salvargli il cervello

SCUOLA DELL’INFANZIAPARITARIA CAVAGNIS

Page 17: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

17LUGLIO 2004

Con devozione a Maria insieme a Caravaggio

La statua della Madonna di Loretoin terra bergamasca

“Chiunque a te si rivolge per implorareil tuo aiuto, o Maria, celeste nostra patrona,divenga più forte nella fede,più fermo nella speranza e così acceso di caritàche, non assecondando più le lusinghedel mondo, mai defletta dalla retta via.O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.”

Così recita la supplica alla Beata Vergine diCaravaggio che con devozione abbiamo

pregato recandoci al Suo Santuario lo scorso 20maggio.

Come tradizione ormai decennale, si è svoltoil pellegrinaggio mariano che quest’ anno ap-punto, ci ha portati a Caravaggio. Sorprendenteè stata la partecipazione che ci ha fatto sentirechiesa in cammino. A Maria abbiamo affidato lanostra Comunità, i nostri giovani e tutti gli am-malati.

La Santa Messa concelebrata, ci ha unito poiad altre parrocchie nella novena dell’Appari-zione e don Umberto, che ci ha accompagnato,

ha pregato con noi. A lui, sempre disponibile, ilnostro grazie sincero e a tutti appuntamento alprossimo anno. Graziella

La statua della Madonna di Loreto è giunta aBergamo lo scorso 20 maggio, Ad attender-

la il Presidente dell’Azione Cattolica Diocesa-na Piergiorgio Gonfalonieri che l’ha consegna-ta alla Parrocchia delle Grazie in Bergamo.

Numerosi pellegrini hanno pregato insiemedurante tutta la giornata. Il giorno dopo è stataportata prima a Ponte Nossa e poi a Premolo (invalle Seriana) dove, in occasione del 59° anni-versario della morte del Servo di Dio don Anto-nio Seghezzi, è stata celebrata una S.Messa so-lenne presieduta da Mons.Bonicelli, che ha ri-cordato la figura del sacerdote bergamascomorto a Dachau appunto il 21 maggio 1945. Il

vescovo ha poi sottolineato la presenza dellaMadonnna di Loreto nella nostra terra berga-masca e di come il suo “si” incondizionato aDio può ancora oggi essere di esempio a noipellegrini nel mondo. La Madonnina ha prose-guito il suo viaggio verso la Diocesi di Manto-va.

L’appuntamento di tutta l’Azione Cattolicanazionale, è a Loreto il prossimo settembre at-torno al Papa, che nell’occasione beatificheràalcuni Servi di Dio, tra i quali potrebbe esserciproprio don Antonio. Accompagnamo con lapreghiera questo incontro affidandoci a Maria.

Maurizio

M i chiamo Mohammed Hadiza sono nata in Nigeria (Lagos) il 5-11-1969, ho 34 anni. Sono cittadina italiana dal 2001, vivo a Zogno da

8 anni e sono 11 anni che vivo in Italia. Ho sposato 7 anni fa FerruccioLuiselli (26 luglio 1997), abbiamo due figli: Diego di 8 anni e Silvia di unanno. Mio padre era musulmano, la mamma cristiana, però ho dovuto se-guire la religione di mio padre, come è abitudine in Africa.

Un paio di anni fa sono stata in chiesa di nascosto in Africa e quandosono arrivata in Italia ho cominciato a frequentare di più la chiesa. Il miocammino verso il Cristianesimo è iniziato quando ho conosciuto mio ma-rito e ci siamo sposati in chiesa con matrimonio misto e i nostri due figlisono stati battezzati, per questo motivo ho deciso di convertirmi, seguirela loro strada e diventare cristiana anch’io.

Mi ha aiutato mia cognata Giulia che ha parlato con il nostro Parroco(don Angelo) perché io non avevo coraggio, lui poi mi ha fatto conosce-re la mia catechista, che si chiama Graziella; è stata una bella esperienza,per lei ed anche per me, ho imparato tante cose da lei, che con la sua fa-miglia è stata disponibile in ogni momento in cui ho avuto bisogno.

Siamo diventate amiche e le nostre fa-miglie si sono unite molto. Ringrazio Gra-ziella e don Angelo (prete). Il giorno 10aprile 2004, Sabato Santo, nella Catte-drale di Bergamo, ho ricevuto il Battesi-mo, la Cresima e l’Eucaristia da Mons.Amadei (nostro Vescovo). Eravamo 22Catecumeni provenienti da sei naziona-lità diverse. È stato un giorno bello, in-dimenticabile, pieno di gioia ed emo-zioni. Veramente una nuova vita!

Giulia mi è stata vicina in questocammino e mi ha fatto da madrina. Hovoluto portare la mia testimonianzacome ringraziamento al Signore chesarà nel mio cuore per sempre.

Hadiza

Un’esperienza importante

Page 18: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

18 LUGLIO 2004

Pallavolo: quando c’è entusiasmo...

Il torneo di calcetto alla 5ª edizione

Sull’entusiasmo dell’aver raggiuntola finale del torneo di Pallavolo or-

ganizzato dal gruppo sportivo di Sedri-na, un gruppo di giovani dell’oratoriodi Zogno (capeggiati da Marietto, Bep-pe, Edo e Monica e seguiti da un “fol-to” gruppo di collaboratori) ha propo-sto, dopo Pasqua, un torneo di pallavo-lo aperto a tutti i giovani non tesserati.Buona l’adesione alla manifestazioneche ha raggiunto la partecipazione disei squadre composte prevalentementeda ragazzi di Zogno e paesi vicini. Lasquadra denominata “Mobili Pesenti”(vedi foto) si è aggiudicata il primo po-sto.

Un grazie di cuore a tutti coloro chehanno collaborato con generosità allabuona riuscita del torneo.

Il prossimo appuntamento è per lasagra di San Lorenzo con il “BeachVolley”. Vi aspettiamo numerosi.

Èormai giunto alla quintaedizione il torneo di calcet-

to a cinque organizzato dalgruppo del “Football Five” incollaborazione con l’oratoriodi Zogno. Quest’anno la parte-cipazione ha raggiunto le ventisquadre che si sono date batta-glia per tre settimane sul cam-petto dell’oratorio (e qualchevolta in palestra quando il tem-po non permetteva di giocareall’esterno). Ancora una voltala squadra migliore è stata“Caffè Saint Laurance” capeg-giata dal mitico “Teto” premia-to per il secondo anno conse-cutivo come miglior giocatore,che nella finale ha battuto per 4a 2 la squadra “Studio Mazzo-leni”.

Un grazie a tutti coloro chehanno reso possibile questabellissma iniziativa.

Page 19: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

19LUGLIO 2004

Riflessioni alla fine di un percorso scolasticoS to terminando quest’anno il mio ciclo di studi pres-

so la scuola superiore, frequento il liceo scientificoqui a Zogno, e, com’è naturale pensare, una serie di pen-sieri ed interrogativi per quanto riguarda il mio percorsofuturo si sono affollati di recente nella mia mente; oltrea questi però v’è anche spazio per una serie di riflessio-ni, per ciò che questi cinque anni hanno costituito perme, per quelli che sono stati i momenti belli e quelli unpo’ meno esaltanti.

È così che mi viene in mente una prima considerazio-ne: nonostante studiare costi tempo e fatica ne vale lapena, perché mi sono reso conto che tutto quell’insiemedi concetti ed idee, che inizialmente mi apparivano solocome tediose nozioni da imparare a memoria, alla finemi hanno dato veramente molto, sia per quanto riguardail piano conoscitivo sia per quello umano. Mi sono stu-pito io stesso per primo, infatti, di come studiando igrandi pensatori del passato (filosofi, letterati, storici,ma anche fisici e matematici) si possa ragionare su que-stioni che, altrimenti, passerebbero inosservate, o sucui, comunque, si spenderebbe solitamente poco tempo,acquisendo così nuovi più completi punti di vista, e affi-nando la nostra sensibilità, il nostro modo di ragionare,il nostro senso civico, e via dicendo.

Così pure, lo studio di quegli odiosi teoremi matema-tici e fisici, più volte ritenuti inutili, fornisce nuovi stru-menti per una maggiore apertura mentale, e per un piùefficace metodo di ragionamento.

Credo in definitiva, e soprattutto lo spero, che gli stu-di compiuti in questi anni siano d’aiuto per il mio inse-rimento in un mondo del lavoro che appare sempre piùincerto e precario.

Un altro aspetto assolutamente positivo, che ha costi-tuito un’importanza fondamentale, è il contatto umanocon i miei compagni e con gli altri studenti in generale.Ritengo, infatti, così come ho potuto sperimentare di per-sona in questi cinque anni, che la possibilità di parlare,esprimersi e confrontarsi con altri ragazzi sia, per un ado-lescente, un fattore importantissimo, oserei dire fonda-mentale, per la sua crescita individuale e sociale. Questoè ciò che la scuola permette, attraverso le attività svolte,le gite, ma anche, e soprattutto, le semplici lezioni.

Altro elemento da evidenziare, a mio avviso moltoimportante, è la collegialità di alcune scelte adottata perla prima volta dagli alunni alle scuole superiori (per ov-vi motivi ciò non può essere fatto alle medie ed alle ele-mentari). Mi riferisco al fatto che per la prima volta daquando studiano gli alunni imparano a portare avanti

una sorta di piccola vita di comunità all’interno dellascuola, ed è così che eleggono due loro rappresentanti diclasse, che li rappresentano dinanzi al professorenell’avanzare richieste, quattro d’istituto, e due allaconsulta, che decidono ed organizzano iniziative con al-tre scuole.

Questa struttura rappresenta un’importante impulsoper gli studenti dal punto di vista organizzativo; si im-para in piccolo, nell’istituto scolastico, quella che è, ingrande, l’organizzazione della nostra società.

Se è vero da un lato che la scuola offre numerosi spun-ti positivi, di riflessione e di crescita, dall’altro è innega-bile che alcuni condizionamenti di fondo ne limitino leeffettive potenzialità.

Mi riferisco, molto generalmente parlando, ad un pre-valere di certi punti di vista e interpretazioni dei fatti,che talvolta non permettono allo studente di farsiun’idea personale e approfondita su quanto studiato.

Questo discorso vale specialmente per materie qualistoria e filosofia, anche se il problema riguarda, seppurin maniera marginale, materie quali le letterature (italia-na e straniere).

È evidente infatti come le letture, le interpretazionidei fatti, le opere di pensatori e letterati inseriti nei pro-grammi di studio tendano spesso ad essere univoche e atrasmettere solo alcuni valori e idee appartenenti o ap-partenute alla nostra storia.

Questa è, a mio avviso, ciò che per anni la scuola hainconsapevolmente fatto.

Ora, io mi chiedo, se è possibile che uno studente pos-sa in questo stato di cose pervenire a riflessioni proprie,non solo su quanto studia, ma anche sulla realtà in cuivive. Se è vero che, come ho affermato sopra, per me lascuola ha costituito un’importante fonte di crescita, an-che perché io interessandomi di storia e di attualità amodocumentarmi in proprio, per alcuni potrebbe non esse-re stato così, come m’è capitato di vedere personalmen-te durante questi anni, e questo non è certo un bene.

Concludo dicendo che, secondo me, la scuola, perquanto riguarda l’aspetto sopra citato, andrebbe miglio-rata, e credo che proprio la presenza in essa di una cul-tura più omogenea e variegata, ma sempre legata allanostra storia e tradizione, sarà foriera di nuove opportu-nità.

Questo è, in definitiva, ciò che, se potessi tornare in-dietro, cercherei di cambierei di questa meravigliosa in-dimenticabile esperienza, che è la scuola superiore, vis-suta in questi cinque anni. M.

Page 20: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

20 LUGLIO 2004

I catechisti in... formazioneAnche quest’anno si è concluso l’anno

catechistico, e come è consuetudine, siè anche fatta la revisione del programmaper constatarne la riuscita o meno, per fareeventuali nuove proposte e sentire i sugge-rimenti. Come già saprete, quest’anno il Vi-cariato Brembilla - Zogno ha intrapreso uncammino per la formazione degli operatoripastorali composto da trenta incontri suddi-visi in tre anni e riguardanti i temi fonda-mentali della nostra fede. Dopo la serata in-troduttiva dedicata a creare rapporti tra ipartecipanti e ad illustrare le finalità e il me-todo di lavoro, abbiamo avuto tre serate ilcui tema è stato “Cristo e i nuclei essenzialidella fede e la gerarchia delle verità” segui-te da altre due riguardanti “ Parola, liturgia,carità: dimensioni fondamentali della vitacristiana”. Dopo il periodo natalizio abbia-mo ripreso con altri quattro incontri di cuidue riguardanti “la Preghiera e la Spiritua-lità del credente” e altri due la “Ecclesiolo-gia e l’appartenenza alla Chiesa” conclu-dendo così il programma propostoci que-st’anno.

Perché tale cammino nella nostra comu-nità? Fra i fedeli alcuni sono particolarmen-te impegnati nell’azione pastorale e sonochiamati quindi ad una specifica formazio-ne:gli operatori pastorali. Con tale espres-sione “operatori pastorali” sono indicati icristiani che, avendo la consapevolezza delloro compito e accogliendo al vocazione ri-conosciuta dalla chiesa, si impegnano a te-stimonianza di Cristo in un servizio sociale.Tale compito naturalmente richiede lorouna competenza dottrinale, metodologica,testimoniale e pastorale e quindi ogni ope-ratore deve accompagnare al suo impegnoun cammino di formazione che lo aiuti adacquisire tali competenze oltre ad un cam-mino di formazione spirituale personale.Questa formazione deve essere permanentee ha come obiettivo fondamentale la sco-perta sempre più consapevole della propriavocazione e la disponibilità a viverla com-piendo la propria missione.

Essa quindi dovrà puntare soprattutto al-

la crescita nella competenza pastorale e nelservizio che saranno chiamati a esercitarenella comunità. A tale fine, in questi incon-tri, ci è stato proposto un cammino formati-vo in tre tempi: a) l’esplorazione del vissu-to e dei presupposti del sapere esperienzia-le (fase proiettiva). Questa fase mette i par-tecipanti di fronte a se stessi e permette dioperare una presa di coscienza e di ancorar-si alle certezze personali e ai propri interro-gativi. Sono obiettivi che si realizzano gra-zie al sapere implicito nella propria espe-rienza e alla consapevolezza critica dellerappresentazioni della realtà che ne deriva-no. b) assimilazione del sapere teorico (faseanalitica): in questa fase, si tratta di permet-tere ai partecipanti di padroneggiare i con-tenuti, i concetti e di percepire i rapporti tragli elementi delle strutture. Solo ciò che èteorizzato infatti diventa disponibile per isoggetti. Il formatore così comunica il suomodo di appropriarsi del sapere: non solo ilrisultato ma anche il cammino per arrivarcie come vi è arrivato egli stesso. c) integra-zione (fase di appropriazione): è una faseindispensabile che permette ai partecipantidi integrare la presa di coscienza e le rifles-sioni nella loro esperienza e nella loro pras-si.

Noi catechisti naturalmente siamo i primidestinatari della scuola oltre a tutti coloroche animano la vita liturgica, il servizio ca-ritativo agendo nei diversi settori della pa-storale e impegnandosi nelle opere caritati-ve e assistenziali. Proprio per questo abbia-mo tutti partecipato con entusiasmo agli iincontri i cui argomenti sono stati ancora ri-presi a approfonditi dal nostro don Paoloche ci ha accompagnato e sostenuto tuttol’anno anche per la programmazione e lapreparazione dei ragazzi.

Per concludere possiamo dire che il “bi-lancio è stato positivo”.

Ringraziamo la comunità che ci è semprevicina partecipando con gioia alle nostreiniziative e con la preghiera che ci accom-pagna ogni giorno! Ci risentiamo a settem-bre. Buone vacanze! I catechisti

Page 21: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

21LUGLIO 2004

Le suore Orsolinedi Somasca ci lasciano

L e suore Orsoline di Somasca, dopo43 anni della loro presenza tra noi,

come direttrici del Ricovero Mons.Giuseppe Speranza, ci lasciano.

Sono pervenute infatti nell’anno1961, per interessamento del parrocoMons. Giuseppe Speranza, in sostitu-zione delle Suore Cappellone di S.Vin-cenzo che se n’erano andate dopo diavere gestito il Ricovero già dall’annodella fondazione, 1954, per motivi im-precisati loro, col proposito che se nesarebbero andate anche dall’Asilo Ca-vagnis, ciò che avvenne nel 1974, so-stituite dalle Suore della Madonna delDivino Amore, tuttora presenti.

Il Ricovero di Zogno, così come lotroviamo ora, è frutto della generosadedizione di queste nostre Suore Orso-line che si sono sacrificate giorno enotte nell’assistenza degli anziani su-bendosi in prima persona anche il cari-co della ponderosa fatica della lavan-deria eseguita ancora a mano e dellacucina, data l’esiguità del personale, einoltre dell’assistenza religiosa da nonsottovalutare.

La prima superiora delle Suore Or-soline fu Suor Maria Grazia, seguita daSuor Maria Amedea, quindi da Suor

Maria Cristofora (morta il 24 luglio1981 al Ricovero, improvvisamente),poi da Suor Maria Leonarda, e da SuorMaria Zaveria, attualmente da SuorMaria Pia, che se ne va dopo 14 anni didure fatiche ma carica di meriti.

La Parrocchia di Zogno deve pertan-to sentirsi in grande debito di ricono-scenza per queste nostre Suore Orsoli-ne sempre tanto sacrificate per il Rico-vero e mal retribuite. Con la loro par-tenza rimane comunque un vuoto in-colmabile anche perché le nostre suorebergamasche non conoscono limiti diorario e di fatiche nelle loro prestazio-ni giorno e notte. Si spera ora di poter-le sostituire con la presenza di altreSuore, di un’altra congregazione, dapescare in capo al mondo, e che Dio ciassista.

Ci rimane delle Suore Orsoline il te-nero ricordo della Superiora Suor Ma-ria Cristofora Salvi, morta il 24 luglio1981 e sepolta nella cappella dei sacer-doti del costro Cimitero di Zogno, cheha guidato il nostro Ricovero per diver-si anni durante un tempo in cui le diffi-coltà erano tante, i mezzi esigui e lesperanza poche.

don Giulio Gabanelli

Ol don PàolAl compàr come ü folètquando l’rìa de ros fughétco la bàrba e chi caèiche i te dìs do’l’bàt ol vét!

E i pàr quase de stropèi,come pàia de formét,che i’ncurnisa i öcc de fürboe la bóca lé’n grignét!

Al se slància adòs a töcccon chi bràs de Esaùche i te’nsèra sóta sèae i te stréns come furcù!

Al g’à sempre i pé bióccprope cóme san Fransèschche l’isfida’n fina’l frèccdür e gnöch come ü todèsch!

Però l’rìa semper de lénase l’ghe boi vergot in tèsta,ma contét come öna Pàsquaperchè a töcc al ghe fà fèsta!

Se’n prensépe al te spaènta,dopo s’fa però a la svèltaa capì che l’è töt cöre mè ülìga ü bé de mör!

don Giulio Gabanelli

Page 22: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

22 LUGLIO 2004

MIRELLA RINALDI di anni 44 28 maggio 2004 MARIA DONADONI di anni 86 21 giugno 2004

Hanno raggiunto la Casa del Padre

GIANNINOSARI3-7-1993

ANGELASONZOGNI

7-7-1993

SALVATOREFUSTINONI

29-8-1999

PIETROFUSTINONI

3-7-1999

PIETROCORTINOVIS

31-7-1996

GIUSEPPEBOSIO

1-7-2001

MIRELLARINALDI28-5-2004

MARIA DONADONIE SANTO PACCHIANA

21-6-2004 14-6-2003

Ricordiamoli

Natiin Cristo

Sabato 22 maggio 2004 la classe1944 si è ritrovata per festeggiare in

allegria i 60 anni. Dopo la S.Messa e latradizionale foto ricordo, un salto inpizzeria.

Domenica 23 maggio una giornataintensa nella splendida cornice del lagoMaggiore senza risentire troppo delle“primavere” lasiate alle spalle, ma conil desiderio di altre giornate piacevolida passare insieme gioiosamente.

Ciao a tutti, vogliamo dire due paroleriguardo a questa ricorrenza che da

diversi anni coinvolge in modo parteci-pato e appassionato la comunità, e nonsolo, della contrada di S.Bernardino.

È stato semplicemente meravigliosoriscoprire tanta partecipazione intornoa questa piccola chiesetta, un grazie dicuore alle persone che si sono impe-gnate, con offerte di vario genere, per ilbreve rinfresco tenuto nella piazzettaantistante, con gli addobbi e con la par-tecipazione del “Bandì” che ci ha ac-compagnato nella serata con la sua mu-sica coinvolgendoci in un gradevole in-trattenimento.

Una vera gioia sentire il vociare deibambini, che hanno ricordato ai piùgrandi uno scapolo della loro infanzia ogioventù, un grazie di cuore anche adon Angelo per la sua presenza e perl’evocazione del nostro patrono S. Ber-nardino, un santo predicatore passatonella nostra terra tantissimi anni fa alquale è stata dedicata la chiesetta.

Questa ricorrenza è stata l’opportu-nità per un incontro all’antica contradatra la sua gente, fatta di piccole cose edal desiderio di comunicare, ricorrenzache ci auguriamo di rinnovare anchel’anno prossimo con medesimo entu-siasmo.

Un forte abbracciodalla Contrada di S.Bernardino

60 anni

S. Bernardino

PAOLA GOTTIdi Angelo

e Cinzia Carminatibattezzata

il 13 giugno 2004

Page 23: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

23LUGLIO 2004

Mamme fioriste e pasticcere

M O N D O M I S S I O N I Rilima Centro Santa Maria

N el mese di Maggio a favore deibambini del Centro, sostenuto

dall’Associazione “Augere” che si-gnifica “crescere” si sono svolte va-rie iniziative.

Alcune mamme sono diventate fio-riste e pasticcere, i bambini della Pri-ma Comunione ci hanno dato il lorocontributo (€ 2.350,00 dalle primecomunioni e 1.000,00 da fiori e torteper la festa della mamma), pure dueclassi del Liceo e le vecchie gloriedell’Atalanta ad Azzonica; tutti si so-no attivati per venire incontro ai biso-gni enormi di quel paese martoriato.

Per noi del gruppo Augere signifi-ca aiuto concreto nell’impegno nonsolo di curare i bambini nella primainfanzia e gli handicappati, ma a contribuire alla soluzionedi tanti problemi medici e sociali.

Martedì 8 giugno quando ritornerò a Rilima per continua-re alcuni lavori di ristrutturazione, porterò questi segni tan-

gibili di amore e condivisione che tutti voi avete dimostratoverso questi bambini.

A nome di tutti gli amici di Augere e dei piccoli ospiti delCentro Un grazie sentito e un cordialissimo saluto. Rino

Per la Chiesa € 100,00

Per la Chiesa € 100,00

Offerta funerale Ester Sonzogni € 400,00

Offerta funerale Margherita Rinaldi € 400,00

Offerta funerale Maria Fustinoni € 150,00

Offerta funerale Luigia Lazzaroni € 300,00

In M. Siro Giuseppe Tiraboschi € 100,00

Offerta matrimonio € 200,00

Per le missioni € 100,00

Da don Umberto € 285,00

Affitto € 516,46

Affitto € 516,46

Vendita Zogno Notizie -aprile- € 21.93

Dal museo € 82,04

Da Fondazione Belotti € 150,00

Classe 1944 € 100,00

Da torte e fiori € 1.000,60

Elemosine 26 - 2 € 856.47

Elemosine 3 - 9 € 683,05

Elemosine 10 - 16 € 1.048,18

Elemosine 17 - 23 € 695,00

Elemosine 24 - 30 € 831,90

Da benedizione delle famiglie € 2.210,00

Santuario Maria SS.ma regina (aprile) € 555,00

Festa della B.V.di Caravaggio(Via Dei Mille) € 150,00

Festa delle Ss.Reliquie a Piazza Martina € 150,00

Festa di San Bernardino € 895,00

OFFERTE PRIME COMUNIONI € 2.350,00

OFFERTE CRESIME € 1.285,00

ENTRATE: € 14.947,09

RESOCONTO MAGGIO 2004

Page 24: ZOGNO...gatto. Così è capitato anche a Zogno a pro-posito dell’Ospedale. Il parroco di Zogno, don Giuseppe Spe-ranza, nel suo vivo desiderio di provvedere all’assistenza …

Festa della ComunitàSAGRA DI SAN LORENZO 2004

FUNZIONERÀ IL SERVIZIO BARGELATERIA � PIZZERIA - CUCINA

Dal 29 luglio

al 10 agosto

Giovedì 29 luglio Ore 20.30 Santa Messa in oratorioOre 21.00 Concerto della Premiata Banda Musicale

di Zogno sul sagrato

Venerdì 30 luglio INIZIO TORNEO BEACH VOLLEYore 21.00 Complesso musicale

Sabato 31 luglio ore 21.00 Ballo liscioore 21.30 Palio della cuccagna

Domenica 1 agosto ore 21.00 Ballo liscio

Lunedì 2 agosto ore 21.00 “LA CORIDA DE ZOGN” concorrenti allo sbaraglio

Martedì 3 agosto PAUSA

Mercoledì 4 agosto ore 21.00 Ballo Liscioore 21.00 Torneo calcio balilla

Giovedì 5 agosto ore 21.00 COVER anni ’70/ ‘80

Venerdì 6 agosto ore 21.00 Ballo liscio

Sabato 7 agosto ore 16.00 Torneo di calcio “Le vecchie glorie”ore 21.00 Ballo liscio

Domenica 8 agosto ore 20.30 Corrida di San Lorenzoore 21.00 Ballo Latino americano

Lunedì 9 agosto ore 21.00 Ballo liscioore 22.00 Spettacolo pirotecnico

Martedì 10 agosto FINALE TORNEO BEACH VOLLEYOre 21.00 Ballo liscioOre 22.00 TOMBOLA DI SAN LORENZO