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ANNO 98 N° 5 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 4 - MENSILE ZOGNO ZOGNO notizie notizie MAGGIO 2007 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma 2, DCB (Bergamo) PARROCCHIA A!D!" maggio #$%" %%% anniversario della Chiesa Parrocchiale

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ANNO 98 N° 5 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 4 - MENSILE

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MAGGIO 2007Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma 2, DCB (Bergamo)

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2 MAGGIO 2007

Calendario ParrocchialeM AG G I O

Redazione, amministrazioneI-24019 Zogno (Bergamo)Via XI Febbraio, 4Tel; 0345/91083http://web.tiscalinet.it/parrocchiadizognoe-mail: [email protected]

Direttore responsabile: Don Lino LazzariEditore: Don Angelo Vigani

Registrato al Tribunale di Bergamoil 26-6-1975 al n. 9REALIZZATO DA CORPONOVE BERGAMOe-mail: [email protected]

SOMMARIO

Dialogo con il parroco pag. 3

Orologiai brembani 4

Verbale Consiglio Pastorale 6

Verbale Consiglio Pastorale Vicariale 7

Beati i bambini 8

Family day più famiglia 9

La Caritas Interparrocchiale 10

Opportunità di formazione 12

Cervelli in fuga 13

Un anno ricco di esperienze 19

Madre lavoratrice: che fatica 20

Dal Gruppo Missionario 22

Invito alla lettura 23

L’8 per mille 24

Mondo Missioni 25

NOTA BENE:✓ Tutti i mercoledì alle ore 15.00 all’Oratorio, catechesi degli adulti. In caso di fune-

rale (al pomeriggio) viene spostata al giovedì.

✓ Tutti i giovedì dalle ore 14.00 alle ore 18.00 in Clausura adorazione Eucaristica,tranne il primo giovedì del mese dalle ore 15,00 alle ore 18.00 per le vocazioniAlle ore 20.30 in Parrocchia adorazione e benedizione Eucaristica.

NUMERI UTILIDon Angelo Vigani (Prevosto) 0345-91083Don Samuele Novali (Dir. Oratorio) 0345-91138Mons. Giulio Gabanelli 0345-91972Mons. Gaspare Cortinovis 0345-91029Mons. Gianfranco Gherardi 0345-91029Don Umberto Tombini 0345-91141Suore Scuola M. Cavagnis 0345-91246Giorgio Avogadro (sacrista) 3388644024G. Mario Pesenti (sacrista) 0345-92647Casa Mons. Giuseppe Speranza 0345-91029

Martedì 1 SAN GIUSEPPE LAVORATORE

Mercoledì 2 SANT’ATANASIO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA555° anniversario della Parrocchia di Zogno

Giovedì 3 SANTI FILIPPO e GIACOMO, APOSTOLI

Venerdì 4 Primo Venerdì del mese

Sabato 5 Ore 15.00 A Romacolo ritiro genitori dei ragazzi della Prima ComunioneOre 20.30 Al Cinema Trieste 18ª edizione de “LA NOSTRA FESTA SIETE VOI”

Domenica 6 5ª DOMENICA DI PASQUA - “Benedirò il tuo nome per sempre, o Signore”Ore 11.00 Santa Messa per gli anniversari di matrimonioA Rota Imagna ritiro genitori dei ragazzi di 5ª elementare

Mercoledì 9 Ore 17.00 Ritiro 3ª media

Venerdì 11 Ore 16.00 Ritiro e confessioni ragazzi 3ª elementareOre 20.30 Confessioni genitori dei ragazzi di 3ª elementare

Sabato 12 SANTA GRATA

Domenica 13 6ª DOMENICA DI PASQUA - “Popoli tutti, lodate il Signore”Ore 11.00 Celebrazione del Sacramento della Prima Comunione

Lunedì 14 SAN MATTIA, APOSTOLOOre 20.30 In Oratorio incontro genitori dei ragazzi di 1ª media

Mercoledì 16 Ore16.15 Ritiro e confessioni ragazzi 1ª mediaOre 20.30 A Romacolo Scuola di Preghiera

Giovedì 17 Ore 20.30 Confessioni genitori e padrini dei cresimandi

Venerdì 18 SANTE BARTOLOMEA CAPITANIO e VINCENZA GEROSA, VERGINIOre 20.30 In Seminario Scuola di Preghiera per Adò-Giosul tema: IL COLORE DEL GRANO - la libertà di essere tuoi

Domenica 20 ASCENSIONE DEL SIGNORE - “Ascende il Signore tra canti di gioia”Ore 11.00 Celebrazione del Sacramento della Confermazione

Martedì 22 BEATO LUIGI MARIA PALAZZOLO, SACERDOTE

Mercoledì 23 Confessioni ragazzi 3ª media

Giovedì 24 Ore 20.00 S. Rosario presso la Madonna di Caravaggio in Via Dei MilleOre 20.30 In Oratorio Consiglio Pastorale Vicariale

Venerdì 25 Ore 20.15 S. Rosario e S. Messa alla Madonna di Caravaggio in Via Dei Mille

Sabato 26 SAN FILIPPO NERI, SACERDOTEOre 20.30 S. Rosario presso la Madonna di Caravaggio in Via Dei Mille

Domenica 27 PENTECOSTE - “Del tuo spirito, Signore, è piena la terra”Ore 11.00 Professione di Fede dei ragazzi di 3ª media

Giovedì 31 VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

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3MAGGIO 2007

DIALOGO CON IL PARROCO

sacramenti sono i frutti della Pasqua, l’alimento e il sostegno del-la fede e quindi della Chiesa.Non c’è Chiesa senza Eucaristia e non c’è Eucaristia senza Chie-sa.

Carissimi,pensate a quanto impegno i sacerdoti, i catechisti, i genitori, i respon-sabili, voi tutti, offrono-offrite, per arrivare alla celebrazione ben pre-parati, consapevoli di quello che si vuole vivere, di quello che ci vie-ne regalato... regalato da Colui che agisce per il nostro perdono e peril nostro nutrimento.Vi devo dire, però, amici miei che, ultimamente, ho riscontrato riso-nanze molto negative riguardo alla sensibilità, da parte di alcuni divoi, ai sacramenti da vivere. Mi han fatto riflettere certi atteggiamen-ti, alcune ripercussioni sulla vita della famiglia e della comunità ec-clesiale.Ci sono genitori che “faticano” a trovare il tempo per vivere con i lo-ro figli la prima Confessione, la prima Comunione, la Cresima... e an-che la semplice Messa!! Sono rari e meno male, ma, purtroppo ci so-no!!NON SI TROVA IL TEMPO PER I PROPRI FIGLI?!?Ma non vi sembra una cosa “irreale”?!!.... Non trovare il tempo pervivere insieme questi momenti così importanti, sempre che lo sianoveramente e non perché costretti al “bisogna farlo” e basta....Mi rivolgo a voi cari genitori, mettete da parte la “festa”... i “regali”...il vestito elegante, firmato... e tutto ciò che non vi avvicina a Lui.Lasciate che i vostri figli non siano condizionati dal dover figurarebelli!!Lasciate che vadano incontro al Perdono, al Ricevere e a essere testi-moni di Colui che è morto e risorto per noi !!Lui è li che aspetta tutti a braccia aperte, pronto a perdonare e a far sìche il suo sacrificio non sia stato inutile.Non perdiamo questo grande incontro, se ci crediamo veramente...Il mese di Maggio è dedicato alla mamma di Gesù, Maria, preghiamolei di esserci vicino come fece con il proprio figlio.Colgo l’occasione di fare gli auguri a tutte le mamme!!!Auguri!!

Angelo prete

I

Mese di maggioI Sacramenti

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4 MAGGIO 2007

Orologiai brembani(Gritti - Imberti - Sonzogni)

B artolomeo Imberti è nato a Po-scante il 27 marzo 1754 e vi morì

il 5 gennaio 1842, a 88 anni di età. APoscante esiste tuttora la casa officinanella frazione “Braga”, in cui nacque,visse, lavorò e morì. È una costruzioneantica e severa, tutta in pietra a vista.Dai registri di Battesimo di Poscante,anno 1729-1788, si legge: “Die 26Martis 1754, Ego D.Simon Zanchi,Rector Ecclesiae S. Joanne BaptistaePoscanti baptizavi heri natum exJioanne Bapta et Mari? Rosa Coniugi-bus de Imbertis ex vico Braghe huiusPareciae cui inpositum est nomen Bar-tolomeus. Patrinus fuit Joannes Q. Ca-rolo Licini huius loci”.Dai registri dei Morti di Poscante, Ta-vola n. 65, Atto n. I dell’anno 1842, silegge: “Bartolomeo Imberti, d’anni 88,di religione Cattolica, orologiaio di Po-scante, figlio di Giovanbattista Imbertie di Rosa Rossi di Genova, è morto incasa propria, alla frazione Braga, il 5gennaio, di decrepitezza: subì la visitail 6 e fu sepolto il 7”. Anche questo oro-logiaio lavora senza dubbio sotto la gui-da dei Gritti di Miragolo ed una voltamessosi a lavorare in proprio, verso lafine del ‘700, ne calcò le orme, non di-scostandosi dal tipo tradizionale e piùrinomato di movimento dei suoi mae-stri (due piastre o platine che racchiude-vano i rotismi), Il materiale impiegato,ferro ed ottone, era buono e non si dif-ferenziava da quello usato nella botte-ga-officina di Miragolo. Una certa le-ziosità la si nota nelle sue sfere e negliangolari, spesso riportati sui suoi qua-dranti, che potevano essere o in ferro oin rame dipinti o argentati. Dell’Imber-ti non sono note eventuali modifiche neisuoi manufatti, rispetto agli orologidell’epoca. Un esemplare di pendolacostruita a Poscante nel 1789, è conser-vato a Cenate Sotto in casa Avv. Sarto-

ri. Nel 1971 si è venuti a conoscenza dialtri due stupendi esemplari di orologioa pendolo appartenenti allo stesso auto-re: uno presso il Monastero di Clausuradi Zogno firmato “Bartolomeo Imberti,1802”, tuttora funzionante munito puredello svegliarino, abbastanza comunenegli antichi conventi come richiamoper la recita del breviario anche nelleore notturne. Porta dipinto sul quadran-te la Vergine Immacolata con quattroteste di angeli alati. L’altro orologio,proveniente da villa estiva dei preti delSacro Cuore a Bracca è stato ceduto alMuseo della Valle a Zogno. Eguaglia inbellezza e perfezione i migliori esem-plari di Miragolo, conservati nei museieuropei. Porta incisa sul quadrante laseguente scritta: “Opus Poscanti, Bar-tolomeus Imberti anno 1791”.

Sonzogno Pietro di Sussiain S. PellegrinoPietro Sonzogno, di Sussia in S.Pel-legrino, vi è nato il 5 giugno 1744(ebattezzato il 7 giugno 1744) da An-tonio e da Maddalena Sonzogni esposa Caterina Pesenti di Antonio,pure di Sussia, il 4 febbraio 1773così come risulta dai registri dellaParrocchia di S. Pellegrino. Provie-ne quasi certamente dalla “bottega”dei Gritti; costruì sul finire del 700orologi in ferro con la stessa falsari-ga dei più noti orologiai di Mirago-lo. Il materiale impiegato è però ge-neralmente più povero le piastre oplatine d’assemblaggio sono piùleggere e terminano, salvo casi par-ticolari, direttamente a cupola nellaparte superiore senza le volute che

di Don Giulio Gabanelli

Orologio a pendolo firmato e datato (OpusPoscanti, Bartholomeus Imberti, Anno 1791)conservato al Museo della valle di Zogno

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la precedono, come avviene negliorologi di Miragolo. I quadranti diquesti orologi potevano essere o inferro dipinto in modo sbrigativo esenza pretesa alcuna oppure veniva-no commissionati in ottone e fattiincidere da altri artigiani addiritturaal di fuori della bergamasca. Sullaleva di svincolo della suoneria inci-deva il suo nome e cognome. Nonrisulta che apportasse alcuna modi-fica tecnica ai suoi orologi (così co-me afferma lo studioso Ettore Mau-ri; vedi Zogno Notizie, giugno 1988).Abbiamo un esemplare, al Museodella Valle di non grande importan-za firmato Pietro Sonzogno. Altroesemplare lo troviamo presso il Mo-nastero Benedettino di S. Grata inBergamo Alta segnalato da Giusep-pe Sangalli di Bergamo. Un terzoesemplare riappare ora, penso permerito del Sig. Guido Recalcati, so-prattutto, individuato in Via Arenain Città Alta, nel cortile di accessodell’edificio ora sede dell’IstitutoMusicale “Donizetti” e del MuseoDonizettiano realizzato a S. Pelle-grino nel 1784 da Pietro Sonzognoper il Collegio Mariano che avevasede nella Domus Magna di ViaArena, storica sede della Misericor-dia Maggiore, ormai non più fun-zionante, ma di grande interessestorico in via di restauro, firmato“Pietro Sonzogno. S. Pellegrino”.

Dalla tesi dell’Arch. Paolo Mazza-riol, al n. 44, in data 1784 luglio 21,figura l’accordo con l’orologiai oPietro Sonzogno per la realizzazio-ne del grande orologio del Collegioda porre nel muro del cortile grande(BCB, MIA-s,vol.1319,cc.522r-v).N.B.: Gli orologi realizzati in Berga-mo, da Pietro Sonzogni, risultanocommissionati ai Gritti di Miragolo.

1784 luglio 21Accordo con l’orologiaio Pietro Son-zogni per la realizzazione del grandeorologio del Collegio da porre nel mu-ro del cortile grande. (Siamo in CittàAlta “Istituto Musicale Donizetti”).

BCB, MIA-s, vol. 1319, cc. 522r-v

Bibl.: G. BARACHETTI, 1965/1, p.8O, citato ma non trascritto.

Adi 21 luglio 1784 Bergamo.Restano acordato con gli Ill.trissimiSigg. deputati della Veneranda Mise-ricordia con me Pietro Sonzogno oro-logiaro, di fare un orologio con le rod-de di ottone e di repitizione cioè chebatte l’ore tutti li quarti et doppo dattale ore che batte ancora li quarti et que-sto che siano fatto con una ragga di fo-ri del muro et della altezza di brassa 6per li contrappesi; che vada ore 30 conli contrappesi con dui campanelle so-pra il tetto una per le ore l’altra per liquarti et il orologio con l’indice dellaraggia di fori del muro che sia obbli-gato a farlo a mio conto cioè nel pres-so di lire trecento e venti e li contrap-pesi di piombo che siano fatto con licarelini di [acale?] et la pittura è [mi-stranza] della raggia e la situazione èla toretta che sia fatta a spese di dettaVeneranda Misericordia e che io siaobbligato a metterlo via a mie spese etle campanelle numero 2 che siano fat-te a spese di detta Veneranda miseri-cordia, con patto di mantenerlo per ilcorso di dui anni che vada bene et co-sì restarà / Acordato da tutte le parte,in fede:Pietro Sonzogno orologiaio affermo.Come adietro senza veruna contradi-zione e questo deve esser messo inopera in fin d’ottobre dell’anno 1784.Giaubattista Sangalli deputato,Francesco Benaglio deputato.(segue aggiunto successivamente)1786/23 maggio conto al sudetto Son-zogno in conto B. 108 lire 70:00B, 207/ 1788, 5 maggio conto al sudet-to per esso al Sig. Pasqual Christinid’ordine in voce del Nob. Sig. ConteMinistro, Conte Ill. Giulio LupoAgostino Prezzati e detto AlessandroMedolago, stante l’esposto del Sig.Christini lire l65:06B. 431/ contate al sudetto Sonzogno asaldo del presente lire 84:14Giusta la parte 10 settembre 1790 lire320 00 sorta sua supplica gli furon da-te lire 115:06

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5MAGGIO 2007

Per prima l’ria’l nedàlla fèsta del bambì,apéna la pöl vèdelper dàga’l prim basì!

Dopo l’è semper fèstaquando la pöl tiràsin ghéda’l so tusìper cuculàl in pàs!

Po’l’è öna gran fèstaa’quàndo’l trutulìal völ fa i so prim pàsper sbüsà fò del nì!

Come öna rundinèlache tènta de sgulàa sènt la primaéracol sùl a dàga mà!

Dopo l’rìa a’chel tépche’nsèm ai so prim pàsal tàca a ciamà màmae l’völ sgulàga’n bràs!

La fèsta de la màmala crès col so pötèlma fin che la pöl vèdela crès sempre piö bèl!

Coi àgn che i pàsa’n frèsase’l fiöl al và lontàl’è sèmper öna fèstaapéna l’tùrna a cà!

Ma fin che la pöl vèdelol fiöl l’è la so fèstaa’quàndo l’rìa de ràrperché l’g’à sèmper frèsa!

Don Giulio Gabanelli

La Fèsta de la Màma

Quadrante di orologio e firma P. Sonzogno.Museo della valle di Zogno

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6 MAGGIO 2007

Verbale del Consiglio Pastorale ParrocchialeI l giorno 14 marzo 2007 alle ore 20.30 si è riu-

nito presso la sala 5 dell’oratorio di Zogno ilConsiglio Pastorale parrocchiale, con il se-guente ordine del giorno:- Approfondimento della Scheda n. 4 del Pro-

gramma Pastorale Parrocchiale.- Programmazione dei vari sacramenti.

■ Dopo aver pregato con la preghiera sinodale,Don Angelo ha provocato la discussione con al-cune domande, ispirate dalla Scheda n. 4 delProgramma Pastorale Parrocchiale, che ap-profondisce il brano tratto dagli Atti degli Apo-stoli 8,26-40:“Quante volte prendiamo in mano la Parola diDio?”, “Questa Parola guida le nostre scelte?”,“Siamo anche noi come l’eunuco che cerca laParola di Dio?”.Il CPP ha espresso la difficoltà di oggi di parla-re di Cristo e dato che la fede non è più condivi-sa dalla massa della popolazione ma si trasmet-te in modo capillare, quasi a tu per tu, così an-che noi come cristiani dovremmo cambiare ilnostro modo di agire e come comunità il mododi realizzare le varie proposte (per esempio concammini differenziati per la catechesi...?) e farein modo che la nostra parrocchia e l’oratoriosiano davvero luoghi aperti a tutti!Si sente la necessità innanzitutto come adulti diistruirsi, di conoscere, non tanto e solo per quel-lo che ciascuno può trasmettere con le parolema soprattutto per cosa e come dobbiamo testi-moniare la Parola. La maggiore difficoltà stanel riuscire a far scaturire in noi stessi e negli al-tri il desiderio di ricerca: per Filippo è stato “fa-cile” poter evangelizzare l’eunuco perché que-sti era in ricerca, era bisognoso e desideroso diconoscere chi era la persona di cui parlava Isaianel brano stava leggendo; il compito di oggi èriuscire proprio a far sorgere questo desiderio, èfarci appassionare di Cristo, affinché attraversola nostra testimonianza le persone possano in-terrogarsi.Quindi forse non conta molto cambiare la for-ma di ciò che facciamo ma piuttosto il nostromodo di essere, porsi sempre nella condizionedi Filippo, di “andare avanti”, di mettersi in

cammino anche se la strada è apparentementedeserta, ma poiché ci fidiamo di Cristo sappia-mo che non possiamo restare immobili adaspettare ma dobbiamo andare incontro, soprat-tutto a chi non frequenta costantemente la chie-sa. È anche però vero che nella complessità delmondo di oggi, l’evangelizzazione appare mol-to complessa proprio perché non rivolta allamassa ma deve essere più attenta alle varie ca-tegorie di persone. Perciò tutti i percorsi, le ini-ziative che si portano avanti non sono altro chetentativi (alcuni più riusciti altri meno) per arri-vare a far scaturire nelle persone il bisogno difede, che in ogni caso non è uguale a tutte le età(differente è il modo di vivere e percepire la fe-de di un giovane, piuttosto che di un adulto im-merso nel mondo del lavoro o di un anziano).Don Samuele ha puntato l’attenzione sui per-corsi che anche l’UPEE propone e che noncomprendono la categoria dei giovani (sino adadolescenti). Questa è una difficoltà generaleanche se varie parrocchie si sono comunque at-tivate mentre la nostra è ancora un po’ in ritar-do. Si sta comunque lavorando a livello vicaria-le e vallare per percorsi e iniziative sia per gliAdo che per i giovani. La possibilità invece dipredisporre percorsi personalizzati di catechesinon è attuata anche se non mancano casi dibambini che vengono aiutati separatamente,dopo l’ora di catechesi. Inoltre Don Samuelededica il mercoledì sera dalle 18 alle 20 ai ra-gazzi (ma anche agli adulti) che hanno voglia diun incontro personale.

■ È stato stabilito di fare un incontro il 31 mar-zo alle 15.30 per tutti coloro che vogliono leg-gere durante la settimana santa.

■ Sono state assegnate le riflessioni delle sta-zioni della Via Crucis del venerdì sera ai varigruppi (Catechisti, Missionario; Azione Catto-lica, Scout).

Il Consiglio si è concluso alle ore 22.30.

Il prossimo Consiglio Pastorale e l’ordine delgiorno è in data da destinarsi.

14 marzo 2007

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7MAGGIO 2007

Verbale del Consiglio Pastorale VicarialeG iovedì 15 marzo 2007 si è tenuto presso l’Oratorio di

Zogno il quarto incontro del Consiglio Pastorale Vi-cariale.Dopo la preghiera introduttiva il vicario locale don Ange-lo D. ha riassunto brevemente i punti salienti della scheda“Le persone a servizio della parrocchia” tratta dallo Stru-mento di lavoro del 37° Sinodo diocesano. Si è trattato diuna buona occasione per riflettere insieme sul nostro ruoloall’interno della parrocchia, sulla comunione che dovreb-be intercorrere fra i vari membri della Chiesa di Dio, oltreche sulle difficoltà vecchie e nuove della pastorale parroc-chiale. Il confronto si è articolato intorno a tre figure inparticolare.

1. I PRESBITERIDopo aver costatato l’esigenza sollevata dallo strumentodi lavoro di ridefinire la figura e il ruolo del Presbitero (inrelazione al fatto di essere membro del presbiterio dioce-sano, vale a dire in un’ottica che supera il “fare da soli” purcon generosità e impegno; alla nuova capacità di collabo-razione e corresponsabilità dei laici; alla oggettiva diminu-zione numerica dei preti), la discussione si è focalizzatasulla questione della durata degli incarichi pastorali deipreti e sulla nozione innovativa e, per questo ancora piut-tosto vaga, di “unità pastorale”.A fronte della proposta dello strumento di lavoro di stabi-lire una durata dell’incarico di parroco, il C. Pa. V. ha cer-cato di evidenziarne sia gli aspetti positivi che i limiti. Al-cuni infatti l’hanno ritenuta una soluzione appropriata so-prattutto per risolvere situazioni che rischierebbero di fos-silizzarsi.Ma anche una risposta adeguata alla auspicata autonomiadelle parrocchie, che, se non altro in linea di principio, nonpuò e non deve essere definita dalle sole capacità e dallasola personalità del parroco, ma dalla comunione e dallacorresponsabilità di tutti i suoi membri della comunità par-rocchiale.Altri invece, pur nella consapevolezza dell’irriducibilitàdella parrocchia al suo parroco e dell’esigenza di un ri-cambio, hanno posto l’accento sulla complessità e diver-sità delle situazioni parrocchiali e sulle diverse attitudinidei presbiteri, che, per svolgere la propria missione, pos-sono richiedere di tempi diversi, non vincolabili da rigideregolamentazioni.Strettamente legata e in certo senso complementare a talequestione è la proposta “laddove è possibile e ci sono lecondizioni” di formare delle “unità pastorali”. Al di là del-la vaghezza della proposta, il Consiglio individua nel Vi-cariato l’unità territoriale di riferimento per progettare unarealtà di quel tipo, per favorire sia la comunione che la di-mensione sovraparrocchiale.

2. I DIACONI PERMANENTILa reintroduzione di questa figura ecclesiale nella nostraDiocesi, che per la verità risale al 2003, è stata particolar-mente apprezzata: sia per il ministero che dovrebbe svol-gere, legato in particolare all’esercizio della carità sia per-ché arricchisce la Chiesa di Bergamo di nuove figure mini-steriali, dandole un volto sempre più conciliare.

3. I LAICIDopo aver esaminato i vari livelli di partecipazione dei lai-ci alla vita parrocchiale, che vanno dalla occasionalitàall’impegno costante e attivo, con l’assunzione di ruoli eservizi nella comunità e l’appartenenza a gruppi o associa-zioni, il confronto si è focalizzato sulla questione della for-mazione dei laici impegnati attivamente (es. i catechisti,gli animatori di oratorio, membri dei vari gruppi parroc-chiali,...) e sul principio di corresponsabilità. Dopo aver ri-levato che in diversi ambiti della parrocchia sono poche lepersone che si rendono disponibili, il Consiglio ha espres-so anzitutto l’esigenza di programmare (e quindi inevita-bilmente di selezionare) le iniziative e gli incarichi, nelsenso che, se non si può far tutto, è meglio far bene ciò chesi riesce a fare in relazione alle risorse.Quanto invece alla formazione, di per sé importante pertutti, il Consiglio ritiene opportuno programmare un’of-ferta formativa “mirata” a livello vicariale e/o a livello dio-cesano (per quelle più specifiche e impegnative) garanten-do poi in parrocchia l’esercizio concreto di quanto appre-so. Quest’ultima istanza trova la sua radice più profondanel principio di corresponsabilità, che si esprime in modoparticolare all’interno degli organismi di partecipazione(Consiglio pastorale parrocchiale, Consiglio per gli affarieconomici, Caritas, Consiglio dell’Oratorio).Si è arrivati alle seguenti conclusioni:a) Il presbitero non può e non deve caricarsi da solo il cam-mino della parrocchiab) Gli organismi in cui si attua la corresponsabilità pasto-rale sono essenziali sia ai fini della programmazione chedell’organizzazione della vita parrocchialec) Conoscere i problemi della parrocchia, parlarne insie-me, aiuta a trovare soluzioni spesso più appropriate diquelle trovate da chi lavora isolatamented) La presenza negli organismi di partecipazione pastoralerappresenta già di per sé un momento forte di formazione.

La seduta è tolta alle ore 23.00.Il prossimo incontro, l’ultimo di questo anno pastorale, siterrà il 24 maggio e verterà sulla programmazione delleiniziative vicariali dell’anno che verrà (calendario vicaria-le 2007-2008).

Il segretario Alessandro Pesenti

15 marzo 2007

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8 MAGGIO 2007

SCUOLA DELL’INFANZIAPARITARIA CAVAGNISBeati i bambiniBeati i bambini perchè l’ha affermato Gesù“Lasciate che i bambini vengano a me:di quelli come loro è il regno dei cieli”.

Beati i bambini perché sono il sorrisodel mondo, il segno di vita che incarnal’amore di Dio e l’amore di un uomo e di una donna.

Beati i bambinidesiderati, accolti, amati,accompagnati nella loro crescitaumana e cristiana,perché nel volto di chi li circondascoprano lo sguardo benevolo di Dio.

Beati i bambiniIndesiderati, poveri, malati,privati dello stupore dell’infanzia,se il nostro cuore è capacedi accoglierli con i loro problemi.Beati, perché l’amore di Dioha un disegno su ognuno di loroe non li dimentica, così come una madrenon può dimenticare il proprio figlio.

Beati i bambini a cui viene annunciato Gesùe il suo Vangelo,perché l’incontro con Luiè luce e forzanel cammino della vita.

Beati i bambiniperché sono il futuro del mondo,i protagonisti della storia a venire,il seme di una nuova umanità.

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9MAGGIO 2007

L a famiglia è un bene umano fonda-mentale dal quale dipendono

l’identità e il futuro delle persone e del-la comunità sociale. Solo nella famigliafondata sull’unione stabile di un uomoe una donna, e aperta a un’ordinata ge-nerazione naturale, i figli nascono ecrescono in una comunità d’amore e divita, dalla quale possono attendersiun’educazione civile, morale e religio-sa. La famiglia ha meritato e tuttora esi-ge tutela giuridica pubblica, proprio inquanto cellula naturale della società enucleo originario che custodisce le ra-dici più profonde della nostra comuneumanità e forma alla responsabilità so-ciale. Non a caso i più importanti docu-menti sui diritti umani qualificano la fa-miglia come “nucleo fondamentaledella società e dello Stato”.Anche in Italia la famiglia risente dellacrisi dell’Occidente - diminuzione deimatrimoni e declino demografico - e lesue difficoltà incidono sul benesseredella società, ma allo stesso tempo essaresta la principale risorsa per il futuro everso di essa si rivolge il legittimo desi-derio di felicità dei più giovani. Nel lo-ro disagio leggiamo una forte nostalgiadi famiglia. Senza un legame stabile diun padre e di una madre, senzaun’esperienza di rapporti fraterni, cre-scono le difficoltà di elaborare un’iden-tità personale e maturare un progetto divita aperto alla solidarietà e all’atten-zione verso i più deboli e gli anziani.Aiutiamo i giovani a fare famiglia.A partire da queste premesse antropolo-giche, siamo certi che la difesa della fa-miglia fondata sul matrimonio sia com-pito primario per la politica e per i legi-slatori, come previsto dagli articoli 29,30 e 31 della Costituzione. Chiediamo alParlamento di attivare - da subito - unprogetto organico e incisivo di politiche

sociali in favore della famiglia: per ri-spetto dei principi costituzionali, per pre-venire e contrastare dinamiche di disgre-gazione sociale, per porre la convivenzacivile sotto il segno del bene comune.L’emergere di nuovi bisogni merita diessere attentamente considerato, ma

auspichiamo che il legislatore nonconfonda le istanze delle persone con-viventi con le esigenze specifiche dellafamiglia fondata sul matrimonio e deisuoi membri. Le esperienze di convi-venza, che si collocano in un sistema diassoluta libertà già garantito dalla legi-slazione vigente, hanno un profilo es-senzialmente privato e non necessitanodi un riconoscimento pubblico che por-terebbe inevitabilmente a istituziona-lizzare diversi e inaccettabili modelli difamiglia, in aperto contrasto con il det-tato costituzionale.Poiché ogni legge ha anche una funzio-ne pedagogica, crea costume e menta-lità, siamo convinti che siano sufficien-

ti la libertà contrattuale ed eventuali in-terventi sul codice civile per dare unarisposta esauriente alle domande postedalle convivenze non matrimoniali.Come cittadini di questo Paese avver-tiamo il dovere irrinunciabile di spen-derci per la tutela e la promozione della

famiglia, che costituisce un bene uma-no fondamentale.Come cattolici confermiamo la volontàdi essere al servizio del Paese, impe-gnandoci sempre più, sul piano cultura-le e formativo, in favore della famiglia.Come cittadini e come cattolici affer-miamo che ciò che è bene per la fami-glia è bene per il Paese. Perciò la di-fenderemo con le modalità più oppor-tune da ogni tentativo di indebolirla sulpiano sociale, culturale o legislativo. Echiederemo politiche sociali audaci eimpegnative.Il nostro è un grande sì al-la famiglia che, siamo certi, incontra laragione e il cuore degli italiani.

Roma, 19 marzo 2007

Family day più famigliaCiò che è bene per la famiglia è bene per il Paese

Se credi anche tu nel valore della famiglia, partecipa con noi alla Manifestazione nazionaleche si svolgerà a Roma, il 12 maggio in Piazza S. Giovanni in Laterano. Ti aspettiamo dalle ore 15.00.

Forum delle Associazioni Familiari - Tel. 06.68309445 - Fax 06.68309447email: [email protected] - sito web: www.forumfamiglie.org

Hanno sottoscritto il Manifesto:Forum delle associazioni Familiari Presidente Giovanni GiacobbeAssociazione Guide e Scouts Cattolici Italiani Presidenti Chiara Saligni e Marco SalaAssociazione Italiana Guide e Scouts d’Europa cattolici Presidente Solideo SaraccoAssociazione Medici Cattolici Italiani Presidente Vincenzo SaraceniAssociazioni Cristiane Lavoratori Italiani Presidente Andrea OliveroAzione Cattolica Italiana Presidente Luigi AliciCammino Neocatecumenale Fondatore Kiko ArguelloCentro Sportivo Italiano Presidente Edio CostantiniCentro Italiano Femminile Presidente Anna Maria PastorinoColdiretti Presidente Sergio MariniComunione e Liberazione Resp. Nazionale Giancarlo CesanaComunità di Sant’Egidio Portavoce Mario MarazzitiConsulta Nazionale Aggregazioni Laicali Segr. Generale Gino DoveriCoordinamento delle Associazioni per la Comunicazione Presidente Franco MugerliFamiglie Nuove del Movimento dei Focolari Presidente Alberto e Anna FrisoMovimento Cristiano Lavoratori Presidente Carlo CostalliMisericordie d’Italia Presidente Gianfranco GambelliMovimento per la Vita Presidente Carlo CasiniRetinopera Presidente Paola BignardiRinnovamento nello Spirito Presidente Salvatore MartinezUnione Cristiana Imprenditori e Dirigenti Presidente Angelo FerroUnione Giuristi Cattolici Italiani Presidente Francesco D’AgostinoUnitalsi Presidente Antonio Diella

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10 MAGGIO 2007

La Caritas Interparrocchiale

Le iniziativeIn tutte le sette Parrocchie c’è grande attenzione al mondomissionario, al cui sostegno sono dedicate sia le attività uffi-ciali proposte dalla Diocesi (Giornata Missionaria, Quaresi-ma Missionaria), sia attività che le varie comunità organizza-no in proprio, come per esempio il sostegno ai Missionari ori-ginari della Parrocchia, le adozioni a distanza, il contributoalla Carità del Papa, i contributi all’UNICEF, il sostegno allagestione della Casa di S. Maria di Rilima in Ruanda, l’Ope-razione Mato Grosso (per esempio con raccolte di alimentidurante i CRE o lavori manuali a servizio delle missioni inamerica latina).I fondi necessari a queste iniziative provengono da raccolte didenaro (e la nostra gente mostra particolare generosità ovun-que), dai Banchi-Vendita di vario tipo, da raccolte di oggettidi vario tipo e di indumenti, da campi di lavoro, da mostre edesposizioni (Presepi, fotografie, documentazioni).Le Parrocchie assumono poi iniziative diverse in risposta asensibilità emerse all’interno delle comunità, a problemi lo-cali, a bisogni ed emergenze umanitarie di vario tipo, chevanno dal sostegno al Villaggio- orfanotrofio Gabrieli, alleattività di don Resmini, all’Associazione lombarda PersoneDown, al Banco Alimentare, alla Casa di Riposo, al CentroSocio-Educativo per disabili, a specifiche persone invalide.Come si può vedere, le iniziative sono numerose e significa-tive; si può forse osservare che l’attenzione al “lontano” è piùvivace, mentre appare un po’ meno sentito l’impegno verso lepovertà più “vicine”.

Le persone coinvolte.Gruppi organizzati e dedicati ad un obiettivo specifico si tro-vano soprattutto nei centri più grossi; nel totale delle setteParrocchie i Gruppi Missionari sono quattro ( Somendenna,Grumello, Zogno s. Lorenzo, Ubiale); a questi si aggiungonoAugere ( S. Maria di Rilima ), il gruppo dell’OMG (Opera-zione Mato Grosso), il Banco Alimentare e Non Solo Sogni aZogno, e il gruppo Apostolato della Preghiera a Ubiale; sem-pre a Zogno s. Lorenzo sono presenti il gruppo di volontariche anima le attività presso la Casa di Riposo e il gruppo digenitori che segue il Centro Socio-Educativo. Dove sono pre-senti, AVIS-AIDO (Poscante, Ubiale, Zogno) e i vari GruppiAlpini organizzano a loro volta iniziative a scopo benefico.Anche nelle altre frazioni ci sono però persone che si occu-pano in modo continuativo di attività caritative: sono fre-

quenti i gruppi di persone, non configurate in alcuna associa-zione, che si occupano delle necessità della Parrocchia, diaiuto alle famiglie extra-comunitarie, della Festa patronale,della manutenzione delle strutture (chiesa, oratorio), dellenecessità umanitarie che si presentano talvolta; il Parroco poidi solito può contare sulla disponibilità di altre persone- vo-lontari “liberi”- che nella situazione concreta danno tempo eopera per bisogni concreti presentatisi nella comunità.

Se si vuole conoscere più da vicino chi sono le persone - or-ganizzate o meno in gruppi - disponibili per le attività carita-tive, si vede che sono in prevalenza donne; gli uomini nonmancano, ma si occupano più di frequente di attività diverse,quali l’ organizzazione e la gestione delle feste patronali edella manutenzione delle strutture. Interessante anche l’etàdelle persone: adulti e pensionati in maggioranza; i giovanisono presenti in iniziative più concrete quali il Banco Ali-mentare e l’OMG. Un discorso a parte merita l’Agesci(Gruppo Scout) di Zogno, che - oltre a destinare un terzo delricavato della gestione della casa di Carnit ad iniziative cari-tative- ha fra i suoi traguardi educativi quello di avviare i ra-gazzi all’impegno personale e al servizio verso gli altri.

I primi passi operativi della Caritas InterparrocchialeAccanto all’indagine conoscitiva delle realtà caritative giàoperanti sul nostro territorio e riportate sopra, il gruppo Cari-tas Interparrocchiale sta lavorando su un paio di versanti :• il primo, già entrato nella fase organizzativa, consiste nelpredisporre l’appartamento della casa parrocchiale di Spinoal Brembo, quale luogo di accoglienza temporanea per emer-genze abitative riscontrate sul nostro territorio.Nella nostra diocesi ci sono già realtà analoghe (es. Villa d’Almè) e per questo non siamo certamente dei pionieri: l’ac-coglienza durerà per alcune settimane in modo che nel frat-tempo si possano organizzare risposte per il più lungo termi-ne. Tutte e sette le parrocchie, in ragione del loro numero diabitanti, concorrono alla sistemazione dell’appartamento diSpino per renderlo utilizzabile alo scopo per (almeno) cinqueanni. La casa di Spino, verrà dunque occupata da persone di-verse, alla luce di quanto la commissione Caritas stabilirà;sarà dunque un importante servizio-segno verso le situazionidi disagio nel nostro territorio, perché intende svolgere unprezioso servizio di attenzione agli ultimi in collaborazioneanche col Comune. Ci sentiamo qui di ringraziare per l’inci-

S ta muovendo i suoi primi passi la Caritas Interparrocchiale, costituita dalle Parrocchie del territorio del Comunedi Zogno (Ambria e Spino, Endenna, Grumello e Stabello, Poscante, Somendenna e Miragolo, Zogno s. Loren-

zo) e di Ubiale, con l’intento di saldare gli sforzi e trovare delle linee comuni di impegno nelle attività caritative. Co-me prima cosa si è cercato di avere un quadro complessivo delle iniziative che le varie Parrocchie realizzano nel cor-so dell’anno nel settore “carità”, e delle persone coinvolte nelle varie iniziative; ecco di seguito alcuni dati emersi.

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

11MAGGIO 2007

Rappresentante laica per il sinodo: positiva esperienza

tamento che più persone hanno espresso per sostenere questotipo di iniziativa.Vi saranno certamente periodi in cui la casa non sarà abitata,proprio perché se deve ospitare situazioni momentanee diemergenza, occorre evidentemente che sia libera. Il gruppoCaritas, in contatto con la Caritas diocesana di Bergamo e leCaritas locali che hanno già esperienza in tal senso, metterà apunto nelle prossime settimane i dettagli sul tipo di servizioda predisporre.

• Un secondo ambito di lavoro è relativo alle comunicazioniche le parrocchie cominciano a farsi circa le loro iniziative disolidarietà, per valutare poi eventualmente la possibilità di unlavoro corale. In questa direzione vanno per es. le raccolte digeneri alimentari o di vestiario che, realizzate localmente,

possono essere assunte anche da altre realtà sul nostro terri-torio.Naturalmente quanto già si fa nei numerosi gruppi caritativicensiti lo si continua a svolgere con la passione di sempre. LaCaritas interparrocchiale intende svolgere un lavoro di for-mazione e di sintesi, per ricordare che la carità non è elemen-to opzionale delegato a qualcuno, ma è espressione sinteticadella vita cristiana.Quanti volessero dare una mano, delle idee, o dei suggeri-menti sono i benvenuti. Si tratta solo di contattare chi già si èreso disponibile per questo delicato e prezioso lavoro di col-laborazione tra le nostre comunità.Per la nostra Parrocchia il responsabile Caritas è il Parrococon alcuni collaboratori.

Gruppo Caritas Interparrocchiale

I l nostro Vicariato mi ha scelto comerappresentante laica per il Sinodo che

la nostra chiesa sta vivendo e non na-scondo che, inizialmente, questo incari-co-responsabilità mi abbia un po’ spa-ventata... “Che cosa posso fare io fra tut-ti quei sacerdoti e quegli esperti?” A set-te mesi circa dall’inizio di questa miaesperienza, però, mi sento in dovere diringraziare chi mi ha offerto l’opportu-nità di vivere in prima persona questogrande evento di comunione ecclesialeche mi ha sicuramente arricchito.Proprio per un discorso di riconoscenzavoglio condividere con altri, attraversoquesto mio scritto, alcune riflessioni ri-guardanti la metodologia sinodale chemi ha permesso di sperimentare, ancorauna volta, la bellezza dell’essere Chie-sa. Nell’assemblea sinodale ciascuno hala possibilità di portare il suo contributo,tutti hanno il diritto di parola e l’inter-vento del ‘teologo’ è ascoltato comequello della ‘mamma’ o quello del ‘pen-sionato’. Qualcuno ha il coraggio di sa-lire sul palco parlando direttamenteall’assemblea e condividendo ciò che lostrumento di lavoro ha suscitato in lui.Altri, invece, preferiscono scrivere leproprie osservazioni ed esperienze in-viandole direttamente alla Segreteria si-nodale.Tutti gli interventi, però, sono indispen-sabili e fondamentali per la buona riu-scita del Sinodo e per la ‘trasformazio-

ne’ delle nostre Parrocchie. In uno deiprimi strumenti di lavoro, che in Assem-blea è stato discusso, si dice: “...la Par-rocchia è la Comunità Eucaristica al cuicentro c’è il mistero dell’Incarnazio-ne...è il luogo in cui ogni cristiano èchiamato a vivere in ogni ambito dellasua vita la speranza evangelica, dandoneragione con semplicità e coraggio.” Piùavanti si dice ancora: “...essa deve espri-mere un volto comunitario nella cura peril legame di fraternità e per il caratterecomunionale ‘sinodale’ di tutte le sue at-tività, ponendo l’accento sul primato del‘noi’ in tutto ciò che si vive e si fa...” Co-me è vera questa affermazione! Quantevolte parliamo di comunione, di condivi-sione e di corresponsabilità, ma poi ciaspettiamo che siano gli altri a ‘dover fa-re’.Mi viene facile, essendo moglie e mam-ma, fare riferimento alle relazioni fami-liari. La famiglia è sicuramente una ‘pa-lestra’ in cui ci si educa all’amore,all’accoglienza, al servizio reciproco ein cui si sperimenta la bellezza dello sta-re con gli altri; ma è anche il luogo dellaresponsabilità e della ‘fatica’. Non sem-pre, infatti, amare l’altro è una cosa faci-le e spontanea; a volte è un’intesa che vacercata e voluta con costanza e dedizio-ne. È proprio sperimentando tutto que-sto che i nostri figli imparano a costrui-re rapporti di fraternità basati sull’ami-cizia, sulla condivisione, la tenerezza e

il servizio reciproco e comprendonoche, come in ogni cammino, la strada di-venta più piacevole e facile se la si con-divide con gli altri e se ciascuno porta ilsuo contributo per la crescita di tutti.Credo che lo stesso discorso possa vale-re per la grande famiglia della Comunitàin cui ciascuno è chiamato a rispondereal dono ricevuto secondo la propria vo-cazione, ma senza dimenticare che laChiesa non è il parroco, il catechista o lacaritas...la Chiesa sono anche io checammino con gli altri sulla strada che ilSignore ha pensato per ciascuno di noi.Non dobbiamo perciò aver paura dimetterci in gioco e offrire il nostro con-tributo: tutti possiamo e dobbiamo farequalcosa per costruire e rendere semprepiù accogliente la nostra ‘casa comune.Vorrei concludere con un intervento cheè stato fatto da un sacerdote all’iniziodei lavori sinodali e che, mi auguro,possa essere il risultato del camminoche la nostra Chiesa sta vivendo: “...ilSinodo non dovrebbe solo offrire alleComunità delle nuove norme da segui-re, dei nuovi impegni da portare avan-ti...deve soprattutto essere l’occasioneper ravvivare in esse il senso comunio-nale che le fonda e che porta ciascuno asentirsi responsabile degli altri e dellaloro felicità. Solo con l’impegno di cia-scuno di noi si potrà produrre una realeconversione di vita: personale e comu-nitaria.” Betty

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

12 MAGGIO 2007

Per la Chiesa € 100,00

Per la Chiesa € 200,00

Per la Chiesa € 100,00

Per la Chiesa € 180,00

Per la Chiesa € 200,00

Offerta funerale Marianna Marzaroli in Lazzaroni € 200,00

Offerta funerale Pietro Pesenti € 250,00

Offerta funerale Fiorenzo Fustinoni € 150,00

Offerta funerale Cesare Fedi € 100,00

Offerta battesimo € 50,00

Offerta battesimo € 50,00

Offerta battesimo € 50,00

Offerta battesimo € 50,00

Offerta battesimo € 100,00

Offerta battesimo € 100,00

Offerta battesimo € 170,00

Dagli ammalati € 613,32

Rinnovo Zogno Notizie € 405,00

Elemosine 26 - 4 € 610,33

Elemosine 5 - 11 € 826,00

Elemosine 12 - 17 € 364,01

Elemosine 19 - 25 € 1.105,00

Giornata del Seminario € 735,99Rasga (gennaio-febbraio) € 350,00Coro Fior Di Monte € 750,00

ENTRATE: € 7.809,65

PER LA CASA DI RIPOSO -febbraio-M.V.B. € 209,04M.I.T.I. € 36,92

R E S O C O N T O M A R Z O 2 0 0 7

Opportunità di formazioneIn questo spazio si vogliono segnalare alcune delle iniziative di forma-zione e approfondimento che sono proposte sul territorio bergamasco

UNIONE GIURISTI CATTOLICI ITALIANISEZIONE DI BERGAMO

DIOCESI DI BERGAMO:

UFFICIO PER LA PASTORALEDELLA FAMIGLIA

UFFICIO PER LA PASTORALE SOCIALE

UFFICIO LEGALE

LA FAMIGLIADI FRONTE AI “DICO”

ED ALLE UNIONI DI FATTO:RIFLESSIONI GIURIDICHE

E PASTORALI

23 marzo 2007 e 16 maggio 2007

Ore 20,45Centro Congressi “Giovanni XXIII”

Sala AlabastroV.le Papa Giovanni XXIII,106

Bergamo

MERCOLEDI 16 MAGGIO 2007

Ore 20,45 PresentazioneAvv. Antonello GiuaPresidente onorario dell’Unione GiuristiCattolici Italiani di Bergamo

Ore 21,00 Famiglia, coppia e “Dico”:la testimonianza cristiana ed ecclesiale

Mons. Claudio Giuliodori,Vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia,già Direttore dell’Ufficioper le Comunicazioni sociali della CEI

Ore 21,45 Famiglia, coppia e “Dico”rispetto ad altri ordinamenti uropei

Dott. Paolo GambaConsulente giuridico e canonico

Ore 22,15 Dibattito

Ore 22,45 Conclusione dei lavori

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Cervelli in fuga

VITE A CONFRONTO... Di Francesco e Paola

Da quanti annisei in seminario?

Per quale motivosei entrato?

Ti mancano la famigliae gli amici?

Come ti troviin seminario?

Cosa vuoi faredel tuo futuro?

Cosa auguri ai tuoicompagni di intervista?

Un augurioper le mamme

Cosa stai pensandoin questo momento?

Da quasi 3

Per tanti motiviin particolar modoper andarein missione

Si, tantoma mi stanno vicini

Benissimo,soprattutto grazieai miei 27 compagni

Vivere in comunitào andare in missione

D�impegnarsi in ciòche propone ilseminario

Auguro chescoprano quanto iloro figli gli voglionobene anche quandonon sembra

A quello che dirannoquando leggerannoquesta intervista

Da 6 anni

Per fare nuoveamicizie e perchéla vita comunemi attirava

I genitori non tanto,gli amici sianche se ne ho tantiin seminario

Bene

Non lo so ancora

Divertitevi e vivetefelicemente

Auguri mamme...la mammaè sempre la mamma

Non pensoed è meglio...ve lo assicuro!!!

Da 5 anni

Fin dalla 3ªelementare volevofare il sacerdote;in 5^ ho fatto gliincontri e mi hannoaccettato

I genitori no,gli ex compagni si

Benissimo,meglio di così nonpotrebbe andare

Diventare prete,ma devo ancorascoprire cosa Diovuole da me

Di continuare suquesta strada eche sono dei grandi

Auguri mamme,siete fantastiche

A rispondertie che devo andarein aula computer

Claudio Donadoni24 anni

Andrea Ghisalberti16 anni

Lorenzo Guirri16 anni

NOME,COGNOME,

ETÀ

Come rendere il nostro Oratorio, la nostra casa, sempre più accogliente? Vivere in un Oratorio accoglientenon vuol dire vivere in una reggia. L�accoglienza è disposizione d�animo positiva che le persone manifestano

a chi sta loro attorno. È una dimensione del nostro essere umani che deve in qualche modo modificare e conta-giare anche gli ambienti che abitiamo. Rendere accoglienti i luoghi in cui viviamo vuol dire riempirli di luce: la lu-ce dell�apertura all�esterno, al mondo che c�è fuori dalla casa, con i suoi colori e sapori, la luce del calore mani-festato dalle persone che ci abitano o che transitano anche solo per un istante...luce che è l�ascolto e la passio-ne e il tempo regalato alle persone che incontriamo...Questa nostra casa è aperta a tutti, lasciati coinvolgeredalle bellissime proposte di quest�estate...CRE, TOSCANA, e....ASSISI-LORETO!!!Non perdere l�occasione. Ti aspetto. Don Samu

Il mese di Maggio continua sull�onda dei grandi �servitori� di Dio, vecchi e nuo-vi...Non poteva mancare sul nostro bollettino uno spazio ai ragazzi della comunitàZognese che si sono incamminati verso la strada del seminario! Noi tutti li ammi-riamo e stimiamo per la nobile scelta che hanno colto...Seguire il Signoe così da vi-cino oggi giorno non è per niente una scelta facile...ma...spazio alle loro interviste...

�Oggi mi definiscomezzo alberoe mezzo monaco:albero perchého messo le radiciin casa miae ascolto chi vienea chiacchierare da me;monaco perché vivocome in un conventoa pregare e meditare�

Anonimo

SPAZIO EVENTIMAGGIO 2007

Spiritualità

� 18/05: incontrodi preghierain seminario

Oratorio

� 01/05:gitain montagnatutti insieme!!!

� 03/05:incontroanimatoriCre 2007�Musica Maestro�

� 07/05:pizzatadi fine annodi animazionedei gruppi Ado!

� 27/05: professionedi fede del nuovogruppo Ado 1993,a seguireSUPER COSTINATAin montagna.

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14 MAGGIO 2007 Cervelli in fuga

...ATTUALIZZIAMO...1° Maggio: festa dei lavoratori...

...che significato ha il lavoro per noi cristiani?

Che significato ha il lavoro pernoi cristiani? Oggi più che nelpassato è doveroso porsi que-sta domanda. Con il proprio la-voro,gli uomini hanno la missio-ne di costruire un mondo giustoe fraterno,dove i lavoratori sivedano riconoscere ladignità della quale han-no diritto. In tal modoil lavoro fa volgerel�uomo verso Dio, versoi propri fratelli, me-diante la messa in pra-tica dell�amore per ilprossimo e la possibi-lità, per l�insieme dellasocietà, di beneficiaredei prodotti di ognuno.Sebbene occupi un po-sto importante nellasua vita, il lavoro non ètutto per l�uomo. Perun migliore equilibriodegli individui, è op-portuno essere atten-ti ai tempi di pausa, al-la vita personale e fa-miliare, al riposo domenicaleche permette di volgersi a Dioper essere in grado di viverepiù intensamente ogni momen-to; una simile attenzione evitadi situarsi unicamente nel cir-colo dell�acquisizione e del con-sumo sfrenato di beni, troppo

spesso considerati come il mo-tivo umano fondamentale dellavoro, e di incentrare diver-samente la propria esistenza.A riguardo del tema del lavoro,un�attenzione particolare deveessere rivolta ai giovani ,ai di-

soccupati,a quanti hanno unostipendio insufficiente o sonoprivi di mezzi materiali.Oggi nessuno deve essere sot-toposto a pressioni disumaniz-zanti, affinché siano rispetta-ti la dignità inalienabile dellepersone e i diritti di ognuno,

soprattutto il diritto a una vi-ta decorosa e anche il giustosviluppo di un piano di carriera.Al contempo,è opportuno con-siderare seriamente la que-stione delle pensioni per tutti ilavoratori. Dopo una vita di la-

voro,questi hanno dirittoa una pensione decenteche permetta loro di vi-vere e di far viverequanti dipendono ancorada loro.La cultura dei lavoratori,nonostante tutti gli osta-coli, deve restare unacultura solidale:nella quo-tidianità della vita lavo-rativa, nei quartieri, fra igiovani. La solidarietà e lacondivisione sono le ga-ranzie morali affinché lepersone e i popoli non sia-no solo strumenti ma di-vengano anche protagoni-sti del loro futuro. Nella festa del Primomaggio ci auguriamo che

ogni lavoratore possa coglierel�occasione per riassaporare laverità che sta alla base del la-voro: amare il prossimo sacri-ficando il proprio io sia neltempo che nelle risorse mate-riali... Buona festa del 1° Mag-gio a tutti...

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15MAGGIO 2007Cervelli in fuga

...VITA IN ORATORIO......Aprile un mese intenso di preghiere e incontri

emozionanti... Chissà cosa ci aspetterà in estate...

Il mese di aprile è statoimpegnativo da affronta-re in oratorio per il conti-nuo succedersi di eventiimportanti e interessan-ti. Il via agli impegni èstato dato dalla tirada ditole, svoltasi come tradi-zione il 31 marzo, che hacoinvolto molte personetra bambini, ragazzi, ge-nitori e nonni. Nello stes-so giorno ha avuto luogoun ritiro a Piazzatorredegli adolescenti valligia-ni che hanno passato un week-end di riflessione, condivisio-ne e divertimento. Si è passaticon prepotenza alla settimanasanta nella quale hanno trova-to posto diversi momenti diraccoglimento comunitario concelebrazioni e adorazioni. Unmomento da ricordare è statal�adorazione del gruppo ADO ilGiovedì Santo. Infatti, circa

40 ragazzi si sono avvicendatidurante tutta la notte nellachiesa parrocchiale per unapreghiera di riflessione indivi-duale. Per la buona riuscitadell�adorazione notturna èstato necessario l�aiuto deglianimatori ma anche la forza divolontà dei ragazzi ben dispo-sti alla preghiera. Da sottoli-neare sono state anche la ce-

lebrazione della Via Cru-cis il Venerdi Santo e laveglia Pasquale del saba-to, le adorazioni mattuti-ne dei diversi gruppi dicatechismo.Gli eventi non si sonoperò conclusi con la Pa-squa perché, proprio nel-la domenica della Resur-rezione, un gruppo di po-chi �fedeli� ha sfidato lavetta del Canto Alto no-nostante l�ostilità del cli-ma e della notte poiché la

scalata è iniziata alle primeore del giorno. Anche il lunedìdell�Angelo è stato dedicatoad un appuntamento inter-par-rocchiale. Infatti, più di uncentinaio di persone della vallesi sono ritrovate al Pià diS.Pellegrino per passare unagiornata insieme, all�insegnadella preghiera, dello stare in-sieme e di divertimenti vari.Con l�arrivo del caldo e di gior-nate sempre più lunghe ci saràancor di più la possibilità di vi-vere momenti fantastici nellaparrocchia. Per chi volessepartecipare ad uno dei moltieventi organizzati per i pros-simi mesi la compagnia è assi-curata e� che altro dire, VIASPETTIAMO. BUON MESEDI MAGGIO A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!

Riki

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16 MAGGIO 2007 Cervelli in fuga

Toscana 15-20 Luglio 2007... Modulo per l’iscrizione...

Dalla terza media compresa alla quinta superiore

Programma e costi:

15/07 Partenza e giornata al mare

16/07 Attività e tornei

17/07 Uscita culturale

18/07 Giornata in piscina

19/07 Attività e tornei

20/07 Giornata al mare e rientro entro sera

Costo € 250 (tutto compreso)

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(Da ritagliare e consegnare presso la sala stampa dell’oratorio entro il 5/6/07)

Dati del partecipante:

Cognome .......................... Nome ............................. Età ......

Cell/tel. di casa .................................

Autorizzazione del Genitore:

Io sottoscritto/a .......................................................... geni-

tore di........................... chiedo con la presente mio/a figlio/apartecipi all’uscita di Borgo San Lorenzo organizzata dall’ora-torio di Zogno. Dichiaro di assumermi tutte le responsabilitàper danni causati da mio/a figlio/a a persone e/o cose.

Firma

N.B. Anche in questa uscita garantiamo la presenza di alcunigenitori e animatori dell’oratorio che già collaborano.

Con stima don Samu

..................................

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17MAGGIO 2007Cervelli in fuga

...VITA IN ORATORIO N. 3......Il Gruppo Chierichetti si presenta...

Ciao a tutti ragazzi... Siamo i chierichetti della parrocchia... Que-st�anno il nostro servizio è stato intenso e ricco di celebrazioni inte-ressanti... Il folto gruppo di 28 unità è stato in grado di reggere an-

che la Settimana Santa!!! Inoltre, nella giornata del seminario ci sia-mo divertiti un sacco e abbiamo avuto l�occasione di conoscere un se-minarista molto simpatico di nome Luca... Vi aspettiamo numerosi enon abbiate paura perchè se qualcuno di voi vorrà fare il chierichet-to non dovrà fare altro che chiederlo al nostro curato Don Samu...

I Chierichetti di Zogno

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Nel precedentemese di Aprile

con lagrandissima

soddisfazionedegli animatorisiamo diventati

un grupponumeroso...A

dimostrazioneche gli sforzi

per le cosegiuste pagano

sempre!Ora manca

soltantol�ultimo

appuntamento di Maggioper chiudere in bellezza

il nostro percorso!Forza ragazzi non molliamo

e divertiamoci insiemeper l�ultima volta

della stagione!Ricordiamo che poiun giro in città alta

ci sta sempre dentro! Rientro a

mezzanottecirca!

LE SOLUZIONI SUL PROSSIMO NUMERO

ORIENTUNIVERSITÁ“continuiamo con Infermieristica”In questo mese l�articolo sull�orien-tamento universitario è tornato sudi una facoltà sociale. Questa voltaa presentarsi è ... GIULIA(22an-ni)�Quale univ. frequenti? Frequentol�università degli studi Milano-Bi-cocca, nella sede distaccata diBergamo, sono al terzo anno dellalaurea in scienze Infermieristiche.Come mai questa scelta? Ho scel-to questa facoltà perché mi per-mette di stare a con-tatto con le persone edi aiutare coloro chesono nella sofferenza.Che preparazione ave-vi nel campo? In realtànon avevo una prepara-zione in merito alle ma-terie presenti in questocorso; mi sono diploma-ta in un istituto profes-sionale.Sei soddisfatto dellatua scelta? Si, sono soddisfattadella mia scelta, è una professionegratificante anche se mi rendo benconto che coinvolge l�intera vita diuna persona; quando termini il tur-no in reparto, porti a casa tantestorie, sofferenze e le speranzedei pazienti che assisti.Studi molto? Il poco tempo a di-sposizione non mi permette di stu-diare molto, infatti l�anno è inter-vallato da periodo di lezione (confrequenza obbligatoria) e da perio-di di tirocinio in ospedale.Devi rinunciare a qualcosa di im-portante? Non ho mai dovuto ri-nunciare a qualcosa di importan-

te�solo ad alcuni sabati e domeni-che trascorsi in reparto nei mesi ditirocinio. rinuncie.Qualcuno ti ha condotto nellascelta universitaria?E� stata unamia scelta, era da tempo che desi-deravo frequentare questo corsodi laurea.La cosa più bella della tua univer-sità? La cosa più bella sta nellapossibilità di poter iniziare a lavo-rare come studente in un reparto

già dal primo anno,quindi uno può valutarese è ciò che vuole vera-mente fare o meno.Come fai a mantener-ti? I miei genitori man-tengono i miei studi edio lavoro saltuariamen-te come assistente aimalati nelle case di ri-poso o negli ospedali.Cosa vorresti faredopo l�univ? Il mio

grande desiderio dopo l�universitàsarebbe quello di partire per il Per-come volontaria, tramite l�Opera-zione Mato Grosso, in un ospedale odove ci sarà bisogno�poi quandotornerò inizierò a lavorare.Che consiglio daresti a chi voles-se fare la tua stessa strada? Dinon esitare troppo nell�iniziarequesto percorso, perché da parec-chie soddisfazioni; però nello stes-so tempo consiglio di mettere inconto prima, che è una università incui viene richiesto molto tempo,energie e costanza nello studio enel lavoro, ma soprattutto unagrande passione ed umanità.

18 MAGGIO 2007 Cervelli in fuga

INCONTRI PER NOI ADO

GIOCHI

Michele

È famoso il suo tallonePiù � che raroCelebre sagrista zogneseIl verso del lupoRinomato bar di ZognoE� circondata dal mare Il Gigi fruttivendoloPulisce l�oratorioStorica fabbrica di ZognoPuò essere a vento o ad acquaGood bye, in italiano

GIOVANI IN ROMANIA14-20 agosto 2007Chi fosse interessatoa questa esperienza di missionecontatti DIEGO (3333473031)

18Maggio

Le soluzioni di Aprile

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19MAGGIO 2007

Pellegrinaggio Marianoa ricordo di don Antonio Seghezzi

D al mese di ottobre dello scorso anno, i bambini di prima ele-mentare hanno iniziato un nuovo cammino all’interno del-

la nostra comunità: il catechismo. Genitori e bambini hanno intrapreso questo cammino con moltacuriosità, interesse e inizialmente anche con qualche perplessità.I catechisti hanno introdotto temi molto importanti riguardanti lacreazione tratti dalla Genesi, che richiedono molta attenzione epreparazione.Gli argomenti di questi temi sono stati proposti sottoforma digioco, per attirare l’attenzione dei bambini, senza sottovalutarnela profondità e l’importanza.Per i genitori sono stati organizzati due ritiri: il primo il 17 feb-braio e il secondo il 14 aprile, durante i quali sono stati ripropo-sti gli stessi temi. In questi incontri sono stati letti e approfondi-ti brani tratti dal libro della Genesi, presentati rispettivamente dadon Angelo e poi da don Claudio (Parroco di Ambria). Con i duesacerdoti abbiamo avuto la possibilità di discutere e commenta-re argomenti abbastanza insoliti per la maggior parte dei genito-ri.Al termine dei ritiri sono seguite due cene a base di pizza in Ora-torio, in compagnia dei bambini, dei sacerdoti e dei catechisti.In queste due occasioni, genitori e figli, hanno potuto conoscer-si e divertirsi, condividendo questa bella esperienza.Adesso che ci avviamo alla conclusione di quest’anno di cate-chesi, ci rendiamo conto che i nostri figli hanno partecipato congrande entusiasmo, potendo socializzare e vivere esperienze divita cristiana.A tale proposito sono serviti molto gli incontri del sabato, le S.Messe animate delle ore 11.00 e quelle del venerdì ma special-mente i momenti di preghiera che hanno preceduto l’ora di cate-chismo in presenza di alcuni genitori e di don Samuele che conle note della sua chitarra li ha vivacizzati.Come genitori, consapevoli di questa esperienza positiva, rin-graziamo di cuore tutti coloro che hanno contribuito a renderlatale: catechisti, sacerdoti, genitori ma soprattutto i bambini checon la loro gioia e la loro semplicità ci hanno resi veramente par-tecipi. Tiziana, mamma di Lara

Quest’anno come gruppo di Azione Cattolica abbiamo scelto di fare un pellegrinaggio inun luogo a noi caro: Premolo il paese natale di Don Antonio Seghezzi assistente giova-

ni di Azione Cattolica morto nel campo di concentramento di Dachau. Lo scorso agosto lasalma fu traslata nella Cripta della Parrocchiale, con una funzione solenne presieduta dal no-stro Vescovo Mons. Roberto Amadei.Sarà per noi un momento significativo che ci piacerebbe condividere con la Comunità.Per chi fosse interessato a partecipare, può prenotarsi da Eugenia (Piazza Italia) o daGiorgio sacrista.L’appuntamento è quindi per mercoledì 23 maggio 2007 alle ore 14.00 con partenza daPiazza Italia Per Azione Cattolica Maurizio

Un anno ricco di esperienze da vivere

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20 MAGGIO 2007

L’ANGOLODELLA PREVENZIONEdi Elisabetta Musitelli

“Allora Signora, che lavoro svolge?”“Niente…sono casalinga!”oppure “Dottoressa, io lavoro, nonsono certo a casa a fare nulla!”

Sono queste le sorprendenti frasiche talvolta ascolto in ambulato-

rio quando raccolgo i dati famigliaridei nuovi pazienti iscritti oppurequando spiego la necessità di seguirecon costanza e impegno i figli a casanei lunghi pomeriggi che non do-vrebbero trascorrere da soli.Il lavoro della casalinga è faticoso,impegnativo, non gratificante e nonretribuito. Viene “vanificato” in pochiminuti dall’arrivo dei figli (vedi ordi-ne della casa e cibo preparato), nonviene riconosciuto dalla società comelavoro necessario, utile per la societàe viene sottovalutato o screditato an-che dalle stesse casalinghe. Si calcolache la spesa energetica di una casalin-ga nello svolgimento dei compiti dicasa, per una famiglia media di quat-tro persone, sia equivalente a quelladi un adulto maschio che svolga unlavoro manuale di muratore o artigia-no. Cioè: le casalinghe dovrebberoalimentarsi e anche riposare come inormali muratori della nostra zona,per recuperare le forze spese durantela giornata!

Ma le donne che vogliono o che pos-sono o che devono lavorare anchefuori casa, come si organizzano? Co-sa pensano? Che difficoltà incontra-no? Quale aiuto ottengono dai fami-gliari? E se queste donne, come losono la maggior parte di loro, sonoanche madri, che ulteriori difficoltà ofatiche devono affrontare? Comevengono considerate e aiutate? A li-vello lavorativo, legislativo, sindaca-

le che possibilità hanno di potersvolgere, se lo vogliono, una vita co-sì soddisfacente ma impegnativa?

In Italia sono quasi nove milioni ledonne che lavorano fuori casa, nu-mero che è cresciuto in maniera ve-loce negli ultimi anni e che ha provo-cato una vera rivoluzione delle abitu-dini famigliari e sociali. Purtroppoperò occupazione e famiglia, lavoroe maternità non vanno di pari passo espesso le donne sono costrette a do-ver scegliere tra le due possibilità,come se fossero tra loro inconciliabi-li. Se la nostra legislazione ha unabuona struttura per la protezione del-la gravidanza e della maternità, noncosì lo sono l’organizzazione del la-voro e il contesto sociale.La donna che riprende il lavoro dopola maternità deve avere un buonequilibrio non solo per organizzarecasa e famiglia ma per affrontare ilsenso di inadeguatezza per la sua

nuova condizione, la paura per unambiente di lavoro che potrebbe es-sere cambiato, per riprendere i rap-porti con colleghi e/o clienti o supe-riori, per iniziare un probabile ag-giornamento su ciò che è cambiatodurante l’assenza e per trovare unequilibrio tra sfera personale e quellalavorativa.Purtroppo questo “lavoro organizza-tivo” non è semplice né agevolato senel 2005, secondo le statistiche Istat,una donna su dieci ha abbandonato illavoro subito dopo la maternità eun’altra lo fa entro l’anno successi-vo. In pratica il 13,5% delle donneesce dal mercato lavorativo momen-taneamente o definitivamente dopola nascita di un figlio. Le altre che ri-mangono stringono i denti; se sonofortunate hanno i nonni in salute e vi-cini che aiutano, se riescono inseri-scono con fortuna il figlio all’asilonido, se possono assumono unababy-sitter, se hanno una grossa retefamigliare e amicale che le sorregge,hanno un aiuto gratuito nei semplicicompiti domestici.Di lavoro part-time non se ne parlaneppure; coinvolge in Italia sono il26% delle lavoratrici contro il 55%delle tedesche e il 72% delle olande-si. Ma le donne italiane voglionotroppo o forse vogliono tutto?Dalla recente indagine Istat Esseremadri in Italia, le donne vorrebberoun lavoro meglio se gratificante, unafamiglia meglio se unita, possibil-mente due figli anziché lo striminzito1,34 che assegna la statistica sullafertilità alle donne italiane, ponendo-le in fondo alla graduatoria europea.È un divario tra desiderio di mater-nità e realtà da accettare, che ha le ra-dici anche nel mondo del lavoro. La

Chiamare le donneil sesso debole

è un’ingiustizia!È un’ingiustizia dell’uomonei confronti delle donne.

Gandhi - leader pacifista

Essere donnaè terribilmente difficile,

perché consiste soprattuttonell’avere a che fare

con gli uomini.Conrad - scrittore

Madre e lavoratrice: che fatica!

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21MAGGIO 2007

donna con figli in azienda è tollerata,non certo incoraggiata. Certo, ci so-no i permessi per malattia dei figli,ma sono poche quelle che se ne av-vantaggiano perché sentono il biasi-mo dei colleghi e dei superiori. Sechiedono il part-time la maggior par-te delle volte si sentono rispondere di“no” perché “non si vuole creare unprecedente”. Se poi la donna è mini-mamente in carriera dovrà vederselacon colleghi uomini che indicono leriunioni all’ora di cena e la farannosentire in colpa se uscirà alle 18 dopole canoniche ore lavorative per lequali è retribuita in media, con unostipendio inferiore del 16% a paritàdi qualifica! E poi c’è la reale e con-creta possibilità di subire abusi, di-scriminazioni, violazioni della di-gnità personale con forti disagi psi-cologici e depressioni.A sollevare il velo su tali discrimina-zioni legate alla maternità è stato unrecente libro della Ediesse scritto daSilvia Ferreri Uno virgola due -Viaggio nel Paese delle culle vuote,nel quale l’autrice ha de-scritto l’indagine svoltanel nostro Paese sulla de-natalità correlata al lavo-ro. Ciò che stupisce nonè la diffusa e immagina-bile difficoltà di concilia-re i tempi di lavoro conquelli di cura della fami-glia, quanto l’ampiezzadel fenomeno di discri-minazioni legate alla ma-ternità. Si va da veri so-prusi (far firmare un fo-glio in bianco per le di-missioni, da utilizzare incaso di futura gravidanzadella lavoratrice assun-ta), licenziare le donne inperiodo di gravidanza odi allattamento e, scan-daloso e deprecabile,consigliare l’aborto alleproprie dipendenti “col-pevoli” di essere rimaste

incinte. E se i direttori del personalenon riescono ad aggirare le norme aprotezione della maternità, allorascattano le pressioni psicologiche, icambi di turni e di responsabilità in-sostenibili nel lungo periodo chemettono sotto pressione la lavoratri-ce-madre, il cosiddetto mobbing inlingua inglese, che induce spesso ladonna ad abbandonare il lavoro.Dalle interviste del libro si delineaun quadro generale sconfortante, so-prattutto per il ritardo culturale di unPaese nel quale non è ancora stata ac-cettata coscientemente la figura delladonna-lavoratrice. I datori di lavoro ei colleghi uomini spesso consideranola lavoratrice che diventa madre co-me una persona inferiore, non piùconcentrata sul lavoro ma “ripiega-ta” su una dimensione privata chepuò tradire la logica efficientista delprofitto entro la quale vivono leaziende.Ecco alcune dichiarazioni: “…Nonavrò un altro figlio perché nella miaazienda un figlio è considerato un

errore di percorso, due un errore fa-tale... Il primo figlio te lo fanno an-che passare, con il secondo vedi isorci verdi... il terzo, beh, sei pazzase pensi al terzo figlio!... Piangevomentre andavo a firmare un foglio incui dichiaravo di licenziarmi spon-taneamente! Così mi sono ritrovataa piedi e con una baby-sitter da pa-gare!”In positivo però ci sono le decisionidi alcune grandi aziende, soprattuttostraniere che lavorano in Italia, chenegli ultimi anni cercano di concilia-re lavoro e famiglia, evitando così diperdere personale qualificato e grati-ficando il proprio personale che cosìpuò lavorare con soddisfazione. Siattuano turni flessibili di lavoro, nidiaziendali per i figli dei dipendenti,agevolazioni per il part-time, tele-la-voro per le madri-lavoratrici fornen-dole di un computer portatile per ca-sa, telefono cellulare e linea Adsl,congedi di maternità aggiuntivi,maggiori periodi di aspettativa sinoall’ingresso del figlio all’asilo-nido,

convenzioni agevolatetra aziende e nidi pubbli-ci e/o privati, esonero daiturni serali e altro anco-ra. Insomma alcune “iso-le felici” esistono anchein Italia ma sono in mez-zo a un mare di difficoltàe ostacoli diffusi e voluticontro le lavoratrici.La conciliazione tra fa-miglia e lavoro deve es-sere un obiettivo auspi-cabile nella nostra so-cietà, per poter permette-re non solo l’inserimentoe la permanenza delledonne nel mondo del la-voro, ma per una miglio-re organizzazione e curadella famiglia e dei figli,nonché un buon livellodi qualità di vita che pur-troppo manca a molte fa-miglie italiane.

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22 MAGGIO 2007

Dal Gruppo MissionarioPubblichiamo in questo articolo la testimonianza che don Maurizio Cremaschi, già parroco di S. Antonio Abban-donato negli anni 70, e poi missionario in Brasile dal 1979, ha fatto pervenire al Centro Missionario Diocesano.

Il Vangelo nelle mani dei poveri, forza di liberazioneUn ricco cammino a fianco dei poveri per scoprire il Vangelo

Sono arrivato nel Cearà, nord-est del Brasile nel dicembre del‘79. La dittatura militare già stava agonizzando, ma erano an-cora molto freschi tra la gente i ricordi dei momenti di arrestie maltrattamenti contro qualsiasi tipo di organizzazione popo-lare. I militari sospettavano sempre che ci fossero infiltrazio-ni comuniste, progetti di sommosse, organizzazioni armate.Un vecchio contadino, che ogni domenica guidava la celebra-zione della Parola nella sua comunità a una cinquantina dichilometri dalla sede della parrocchia, mi raccontò dell’ulti-ma irruzione della polizia politica nella sua casa. Volevanoche consegnasse le armi ricevute dal Ve-scovo, Dom Fragoso, accusato dal regi-me di essere un vescovo comunista, ami-co di Fidel Castro. Il vecchio contadino,senza scomporsi, chiese licenza, entrònella stanza da letto e tornò sorreggendosolennemente la sua Bibbia, come erasolito fare tutte le domeniche nella cap-pella. “È questa l’arma che don Fragosomi ha consegnato” disse al capitano del-la polizia.Il regime militare e i tempi duri sono or-mai passati da tempo, ma l’esperienzadella forza della Parola di Dio non è sta-ta più dimenticata. Qualche anno dopo,quando ero parroco in Parambu, unagrande impresa comprò 50.000 ettari diterra per fare una piantagione di fruttitropicali. In questa area immensa, abita-vano da generazioni, senza alcun documento di proprietà, 200famiglie di posseiros, come qui sono chiamati i contadini chenon si sono mai preoccupati di documenti legali di proprietà.Il nuovo proprietario offrì a ogni famiglia una piccola quantitàdi soldi perché lasciasse “libera” la terra e abbandonasse lacasa. Stavamo facendo, in quei giorni, un ritiro in quella co-munità e la situazione che si stava vivendo, portò a leggere eriflettere la storia di Nabot, contadino che aveva il brolo, lasua proprietà, vicino al palazzo del re Acab e che si rifiutò divendere al re la sua terra, nonostante le minacce ricevute. Lamattina dopo, quando il responsabile dell’impresa ritornò pervisitare le 200 famiglie, si meravigliò per la citazione biblicache trovò dipinta su tutte le 200 porte delle case: “Che Dio midifenda dal cedere la terra che Dio mi ha lasciato in eredità” (1Re 21,3). Più recentemente, Crateùs, città di 80.000 abitanti,fu “invasa” in periodo di siccità, da alcune migliaia di conta-dini che venivano a piedi dai villaggi dove non c’era più nulla

da mangiare. I commercianti della città abbassarono le saraci-nesche dei negozi per paura di un saccheggio. Anche le portedelle case si chiusero. Alfredino, un frate Figlio della Carità,che aveva conquistato tutta la gente più semplice della cittàcon la sua vita di povero tra i poveri, lasciò la stanzetta doveabitava, aprì la porta della cattedrale, suonò le campane e con-vocò per un tempo di digiuno e di preghiera. In poche ore lanotizia si sparse e la chiesa si riempì di gente. Fu distribuito unvolantino verde con la scritta: “la porta della mia casa è aper-ta a chi ha fame”. Le porte, pian piano, si aprirono davvero. Icontadini trovarono una cena e poi una amaca per passare lanotte. La paura aveva lasciato posto alla solidarietà. I volanti-ni verdi, incollati sulle porte delle case, risuscitarono la spe-

ranza. Non so se mi crederete, ma quellanotte cominciò a piovere. Le prime piog-ge dell’anno...Ho visto, in questi anni, molti altri picco-li miracoli: moltiplicazioni non di pani,ma di riso e fagioli; donne incurvate dalpeso eccessivo di una vita troppo dura,che hanno alzato la testa e ritrovato di-gnità con la forza della Parola. Maria diGesù che, condannata dal medico ad am-putar la gamba infetta, fece una promes-sa e fu esaudita. Da quel giorno, dice chela gamba non le appartiene più, è dellacomunità. Va da una comunità all’altraaiutando nelle celebrazioni e organiz-zando gruppi di donne in attività comu-nitarie. Quante volte ho sentito un uomoo una donna, analfabeta o quasi, spiegarecon tanta semplicità e concretezza la let-

tura del Vangelo, da farmi intuire la gioia profonda di Gesùquando diceva: “Ti ringrazio o Padre, perché hai nascostoqueste cose alle persone sagge e istruite e le hai rivelate ai po-veri”.Il nostro vescovo Dom franoso diceva a noi preti, che: “La no-stra fede era molto strana, credevamo nelle parole di Gesùquando diceva sul pane e sul vino: “questo è il mio corpo; que-sto è il mio sangue”; ma non credevamo nello stesso modo al-le parole di Gesù che pure diceva: “io avevo, fame, io avevosete, io ero nudo, io stavo in prigione... tutte le volte che avetefatto questo a uno dei miei fratelli minori, è a me che l’avetefatto”. Più che con le parole, ci insegnava con il suo modo di vivere acontemplare nei poveri la “presenza reale” di Dio che nei po-veri ripone la speranza di vita e di liberazione.

don Maurizio Cremaschisacerdote fidei donum in Brasile

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23MAGGIO 2007

Invito alla letturaC on questo numero Zogno Notizie si arricchisce di una nuova rubrica Invito alla lettu-

ra. In realtà si dovrebbe parlare di riproposta di questo spazio formativo-educativo,inquanto don Paolo aveva creato questa rubrica per la recensioni di libri a scopo educativo

(Zogno Notizie, Aprile 2003). La sua presenza è stata però discontinua nel bollettino.In questo piccolo spazio vorremmo suggerire racconti, romanzi, saggi, riviste, testi adatti a particolari età o ca-tegorie di persone come bambini, adolescenti, genitori, catechisti, educatori o adulti impegnati nel sociale. Ilcommento verrà accompagnato dall’immagine di copertina del testo per aiutare a memorizzarlo e visualizzarlorapidamente in biblioteca o in libreria. I testi recensiti potrebbero diventare utile strumento di crescita per le nuo-ve generazioni e valido supporto formativo-educativo per gli adulti. Non ci occuperemo di libri di successo odell’ultima moda, ma di testi belli e buoni letti e valutati da un piccolo gruppo di adulti appassionati di lettura.I libri si trovano facilmente nelle librerie di Bergamo che si occupano di editoria religiosa o educativa come laBuona Stampa o la Libreria San Paolo, ma possono essere ordinati anche nelle nostre cartolibrerie.

Il mese di maggio è ricco di eventi importanti: le prime Confessioni, leprime Comunioni, le Cresime e la Festa della mamma... Molti sicura-mente i regali; e perché no qualche cosa di buono da leggere?

Ciao Amici è un giornalino bello, allegro, simpatico e serio che arrivapuntualmente ogni mese nella casa di un bambino. È veramente a misuradel bambino d’oggi che ha già tanti impegni Vi sono gradevoli fumetti,argomenti di attualità, proposte di piccoli lavori manuali perfettamenterealizzabili, servizi fotografici accompagnati da articoli in grado di edu-care al rispetto e al vero amore per la natura. Sempre pregevoli le paginededicate alla vita dei Santi e ai rac-conti biblici. Abbonamento annua-le 25.00 euro; per informazioni esottoscrizioni: tel. 049.82.25.777

Messaggero dei ragazzi è un mensile che diverte e informa, offrendo sti-moli per crescere in armonia. È ricco di pagine di storia, arte, scienza e apreuna finestra sull’attualità. Dà la possibilità di partecipare alla redazione con

lettere, richieste di consigli e domande. Non man-cano le pagine su internet con le ultime novità.Sport, cinema, musica, giochi, quiz e tante bellestorie raccontate sottoforma di fumetti. Abbona-mento annuale 24.00 euro; per abbonarsi: tel.049.82.25.909

Un pensiero gentile per le mamme, con l’augurio di trovare anche un po’ di tempo per qual-che bella pagina di letteratura.Quando si dice mamma, a cura di G.Gamberoni, Edizioni Paoline, pp. 124, 12.00 euro.

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24 MAGGIO 2007

Giornata di sensibilizzazione per l’8xmille alla Chiesa Cattolica6 MAGGIO 2007

MODELLO CUDChi può firmare?Coloro che hanno percepito solo redditi dipensione, di lavoro dipendente o assimilati,attestati dal modello CUD, e che sono esone-rati dalla presentazione della dichiarazionedei redditi.Come scegliere?Utilizzare l’apposita scheda allegata al CUD e:1 nel riquadro relativo alla scelta per l’Ottoper mille, firmare nella casella “Chiesa cattoli-ca”, facendo attenzione a non invadere le al-tre caselle per non annullare la scelta.2 Firmare anche nello spazio “Firma” posto inbasso nella scheda.Quando e dove consegnare?Consegnare entro il 30 giugno solo la schedacon la scelta, in una normale busta biancachiusa, che deve recare cognome, nome, codi-ce fiscale del contribuente e la dicitura “SCEL-TA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO E DELCINQUE PER MILLE DELL’IRPEF*” secondo unadelle seguenti modalità:1 presso qualsiasi ufficio postale o sportel-lo di banca. Il servizio di ricezione è gratuito.2 Ad un intermediario fiscale abilitato allatrasmissione telematica (commercialisti,CAF). Gli intermediari hanno facoltà di accet-tare la scheda e possono chiedere un corri-spettivo per il servizio.

MODELLO 730Chi può firmare?Tutti i contribuenti che - oltre a quelli di pen-sione, di lavoro dipendente o assimilati - pos-siedono altri redditi, non hanno la partita IVA

e/o hanno oneri deducibili/detraibi-li e siawalgono dell’assistenza fiscale del propriosostituto d’imposta (datore di lavoro o entepensionistico) oppure di un CAF o di un pro-fessionista abilitato.Come scegliere?Sul modello 730-1, nel riquadro relativo allascelta Otto per mille, firmare nella casella“Chiesa cattolica”, facendo attenzione a noninvadere le altre caselle per non annullare lascelta.Quando e dove consegnare?Il modello 730 ed il modello 730-1 vanno con-segnati secondo una delle seguenti modalità:1 al proprio sostituto d’imposta (datore di la-voro o ente pensionistico) entro il 30 aprile:chiudere il modello 730-1 nell’apposita bustapredisposta dall’Agenzia delle Entrate oppurein una normale busta bianca che recherà co-gnome, nome, codice fiscale del dichiarante ela dicitura “SCELTA PER LA DESTINAZIONEDELL’OTTO E DEL CINQUE PER MILLE DELL’IR-PEF*”. In caso di dichiarazione congiunta con ilconiugo, ambedue i modelli 730-1 vanno inse-riti in un’unica busta sulla quale vanno riporta-ti i dati del dichiarante.2 Ad un CAF o ad un professionista abilitato,presentare il modello 730-1 entro il 31 mag-gio in busta chiusa.* La dicitura completa è necessaria anche se sisceglie di firmare solo per la destinazionedell’Otto per mille.

MODELLO UNICOChi può firmare?Tutti i contribuenti che hanno altri redditi, ol-

tre a quelli di pensione, di lavoro dipendenteo assimilati, che non scelgono di utilizzare ilmodello 730 oppure che sono obbligati perlegge a compilare il modello Unico per la di-chiarazione dei redditi.Come scegliere?Firmare nella casella “Chiesa cattolica” facen-do attenzione a non invadere le altre caselleper non annullare la scelta, nell’apposito ri-quadro posto alla terza pagina del modelloUnico, denominato “SCELTA PER LA DESTI-NAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF”.Quando e dove consegnare?1 II modello può essere predisposto da qual-siasi intermediario fiscale abilitato alla tra-smissione telematica (commercialisti, CAF),che provvederà anche all’invio della dichiara-zione entro il 31 luglio. È importante co-munque ricordare all’intermediario fiscale lapropria scelta per la destinazione dell’Ottoper mille.2 Per chi invece predispone da solo il model-lo, la consegna deve essere effettuata pres-so qualsiasi ufficio postale o sportello dibanca, dal 2 maggio al 30 giugno, oppuredirettamente via internet entro il 31 lu-glio.

E IL CINQUE PER MILLE?In tutti e tré i modelli troverete anche lo spa-zio per destinare il cinque per mille. È unapossibilità in più che non esclude o modificala firma dell’Otto per mille.L’invito è a firmare l’Otto per mille come sem-pre e, per chi vuole, aggiungere anche la scel-ta del cinque per mille.

T radizionale Messa per le forze armate in vista della Pasqua. La chiesa parrocchiale di Zogno ha ospitato una celebrazione, pre-sieduta dal cappellano militare per la Lombardia don Angelo Bassi, alla quale hanno preso parte carabinieri (compresi quelli

in congedo), polizia di Stato e locale, alpini, vigili del fuoco e alcuni sindaci della valle. A conclusione è intervenuto il comandantedella Compagnia carabinieri di Zogno capitano Stefano Bove: «Grazie a coloro che hanno partecipato - ha detto -, ai sindaci, le cuicomunità cerchiamo giornalmente di tutelare. Grazie ai carabinieri che, operando con dedizione, costituiscono l’elemento fonda-mentale del nostro servizio. Auguri perché possiate trascorrere una Pasqua serena». (testo di Silvia Salvi, foto Andreato)

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

25MAGGIO 2007

UN FIORE PER L’AIDOCome ormai da decennale tradizione si è svolta sui sagra-ti delle chiese parrocchiali, il 15 aprile 2007, la manife-stazione “Un fiore per l’AIDO”. La popolazione è sempregenerosa e ogni anno ricaviamo qualcosa in più del pre-cedente. Quest’anno in particolare è stato un successo!Il ricavato (unica fonte di sostentamento del gruppo) cipermetterà di organizzare molte altre iniziative, che cipermettono di trasmettere il messaggio di solidarietàdell’AIDO. Grazie a tutti gli amici delle frazioni che dasempre collaborano con noi e a tutta la popolazione di Zo-gno per la fedeltà che ci dimostra.

Il Consiglio Direttivo AIDO

D i ritorno dalla 63 missione ecco le ul-time notizie.

I lavori svolti durante il periodo di presen-za sono stai i seguenti.• ristrutturazione locale interrato dei gene-

ratori;• predisposizione del nuovo locale per il

nuovo generatore da 109 Kw;• realizzazione di uno scivolo di 15mt per

facilitare, ai degenti in carrozzella, l’ac-cesso al salone;

• rifornimento di 600 quintali di legna;• vari lavori di manutenzione ordinaria.I due tecnici presenti al Centro, Bruno eGerardo, hanno messo in funzione la nuo-va sterilizzatrice e riparato quella vecchia,un apparecchio per l’anestesia e controlla-to i generatori mentre Gianfranco è statoimpegnato come animatore con i bambinie i ragazzi ospiti al Centro. A fine Marzo ipazienti presenti erano 55.Il 7 Aprile è arrivata la prima Equipe ita-liana, per la valutazione e l’operazionechirurgica di 40 pazienti in attesa, nel2006 gli interventi effettuati dalle varieEquipe sono stati 300.Alla fine di Marzo ci siamo recati sull’isoladi Mazane, posizionata sul lago Rwezu a70km da Rilima, sulla quale ci si arriva so-lo utilizzando una barca con motore. Su unaparte di quest’isola ci vivono 37 famigliemolto povere le quali chiedevano se erapossibile avere in dono 37 teli impermeabi-li per proteggere i tetti delle capanne dalleinfiltrazioni d’acqua. AUGERE - onlus haprovveduto all’acquisto dei teli i quali sonogià stati consegnati alle famiglie.Sul piazzale dell’ex area Falk di Zogno,

sono stati posizionati 2 container in fase diallestimento. Il peso di tali container a pie-no carico dovrebbe essere di 350 quintali.AUGERE - onlus, sostegno al Centro San-ta Maria di Rilima, ringrazia tutte quellepersone e enti che collaborano con offertee attrezzature affinchè quest’opera umani-taria continui e migliori.

Rino

Preghiamo con la Chiesa (L’Apostolato della preghiera)Le intenzioni devono essere precedute dalla recita dellapreghiera riportata qui sotto:

Cuore divino di GesùIo ti offro, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria,Madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico,le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questogiorno, in riparazione dei peccati e per la salvezzadi tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo,a gloria del Divin Padre.

Generale - Perché, sull’esempio della Vergine Maria, ogni cristia-no, sempre attento ai segni del Signore nella propria vita, si lasciguidare dalla Parola di Dio.Missionaria - Perché nei territori di missione no manchino buoni eilluminati formatori dei Seminari maggiori e negli Istituti di vitaconsacrata.Dei Vescovi - Perché Maria, Madre della Chiesa, rischiari il nostrocammino con l’esempio del suo “si” e ci spinga al servizio della spe-ranza di ogni uomo.Mariana - Perché la Chiesa contempli l’arcana santità di Maria e neimiti la carità, per divenire essa pure, madre che genera a una vitanuova figli sempre più numerosi.

Mondo MissioniCentro Santa Maria di Rilima in Rwanda

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

26 MAGGIO 2007

Ricordiamoli

Nati in Cristo

MARIA PESENTIIn Pesenti 2-5-1978

BONAVENTURA PESENTI14-3-2007

CARMELA CERONIved. Locatelli 6-4-2007

CELESTE CURNIS17-5-1999

MASSIMO PESENTI17-5-1994

PIETRO LUIGI PESENTI15-6-1994

SANTO PESENTI16-5-2005

Hanno raggiuntola casa del Padre

CARMELA CERONIved. Locatellidi anni 95 il 6 aprile

ANTONIA FUSTINONIved. Quartierinidi anni 90 il 17 aprile“Ch

i vive e c

rede in m

e, anch

e se mu

ore, vivr

à”

FEDERICA PRANDO di Fabio e Vigilia Sonzogninata il 14 dicembre 2006, battezzata il 25 marzo 2007

NICOLE MULAZZANI di Riccardo e Graziella Migliorininata il 28 dicembre 2006, battezzata il 25 marzo 2007

FILIPPO MAINETTI di Gianbattista e Luisa Nosarinato il 4 gennaio 2007, battezzato il 25 marzo 2007

FRANCESCA PIROSA di Giuseppe e Stefania Donadoninato il 14 novembre 2006, battezzata il 22 aprile 2007

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27MAGGIO 2007

Sposi in Cristo

MAURA MAZZOLENI e MARCELLO CARSANAsposati il 14 aprile 2007

GIULIANO GHISALBERTI e VALENTINA MEDICIsposati il 21 aprile 2007

MADDALENA BONAITI e ANGELO RINALDI50° anniversario di matrimonio il 22 aprile 2007 - AUGURI

Ci siam tutti a festeggiareI due sposi sull’altare.

Oggi è un giorno di gran festaCinquant’ anni qui si attesta

Dei Rinaldi stiam narrandoE di una vita raccontando

Che attraverso alti e bassiHa segnato molti passi

Ma l’amore mai s’è spentoNeanche quando c’era vento

Tre figlioli hanno fattoNeanche uno uguale all’altro

Tutto un lustro hanno aspettatoFinchè la figlia han brevettato

Una figlia generosaE dal carattere mai doma

Con Piergiorgio han fatto centoIn famiglia un bel evento

E non paghi del duettoEcco Wilma a far terzetto

La fiat uno ora guidaMa coi pullman una vita

Ora è stanco di viaggiareSolo il brontolo gli rimane

Quante storie fa per tuttoAttenti a lui innanzitutto

E la Lena poverettaSempre tira la carretta

Ogni giorno con pazienzaGli prepara ogni pietanza

In attesa già da tempoD’ un meritato complimento

E i nipoti all’improvvisoSono a farvi un bel sorriso

E la luce del lor visoSia il vostro paradiso

ANGELO RINALDI e GIANFRANCA BOFFELLI30° anniversario di matrimonio il 29 aprile 2007

AUGURI!!!

A MADDALENA E ANGELO

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VICARIATOBREMBILLA-ZOGNO

AGORÀ DEI GIOVANI ITALIANI - LORETO 2007

ORATORIVALLEBREMBANA

MERCOLEDÌ 29/08: partenza;Celebrazione d’apertura del pellegrinaggio in itinere

Cena e sistemazione negli alloggi.

GIOVEDÌ 30/08: incontri del Vescovo con piccoli gruppi nel Sacro Convento;Visita a piccoli gruppi di alcuni luoghi francescani;Incontro con alcune esperienze diocesane umbre;

In serata celebrazione penitenziale con il Vescovo Robertonella Basilica S.Maria degli Angeli.

VENERDÌ 31/08 incontri del Vescovo con piccoli gruppi nel Sacro Convento;Visita a piccoli gruppi di alcuni luoghi francescani;Incontro con alcune esperienze diocesane umbre;

In serata Messa con il Vescovo Roberto nella Basilica di san Francesco.

1-2 SETTEMBRE Trasferimento a Loreto e incontro nazionale col Papasulla spianata di Montorso

Ritorno previsto a partire dalla tarda mattinata del 2 settembre.

La quota di partecipazione è di € 170,00

Le iscrizioni termineranno Martedì 5 giugno 2007Iscrizioni da don Samuele (034591138), o presso la segreteria dell’Oratorio