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III COMMISSIONE PERMANENTE (Affari esteri e comunitari) SOMMARIO ATTI DEL GOVERNO: Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione interna- zionale per l’anno 2018, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. Atto n. 26 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni) ......................... 52 ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ........................................ 62 ALLEGATO 2 (Documentazione consegnata dal Sottosegretario Di Stefano) .................. 65 INTERROGAZIONI: 5-00054 Quartapelle Procopio: Sulla fornitura di materiali di armamento ai Paesi della coalizione impegnata in operazioni in Yemen ............................................ 57 ALLEGATO 3 (Testo della risposta) .......................................................... 71 5-00045 Fornaro: Sulla posizione del Governo in merito al caso Regeni ................... 57 ALLEGATO 4 (Testo della risposta) .......................................................... 73 5-00118 Ungaro: Sul blocco delle attività di un ente gestore a Londra .................... 58 ALLEGATO 5 (Testo della risposta) .......................................................... 74 INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA: 5-00125 Lupi: Sugli attacchi alla comunità dei cristiani in Nigeria ......................... 58 ALLEGATO 6 (Testo della risposta) .......................................................... 75 5-00127 Delmastro Delle Vedove: Sul blocco navale presso le coste libiche ................ 59 ALLEGATO 7 (Testo della risposta) .......................................................... 77 5-00128 Boldrini: Sull’impegno dell’Italia in tema di accordi di riammissione ............. 59 ALLEGATO 8 (Testo della risposta) .......................................................... 79 5-00129 Ehm: Sui rapporti con le autorità israeliane rispetto al progetto « Scuola di gomme » . . . 60 ALLEGATO 9 (Testo della risposta) .......................................................... 80 5-00130 Quartapelle Procopio: Sulla partecipazione dell’Italia all’operazione EunavforMED Sophia ..................................................................................... 60 ALLEGATO 10 (Testo della risposta) ......................................................... 81 5-00126 Fitzgerald Nissoli: Sulla convenzione di sicurezza sociale con gli Stati Uniti ..... 61 ALLEGATO 11 (Testo della risposta) ......................................................... 83 UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI ........... 61 Mercoledì 11 luglio 2018 51 Commissione III

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III COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari esteri e comunitari)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello statodi previsione della spesa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione interna-zionale per l’anno 2018, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni edaltri organismi. Atto n. 26 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, delRegolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

ALLEGATO 2 (Documentazione consegnata dal Sottosegretario Di Stefano) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

INTERROGAZIONI:

5-00054 Quartapelle Procopio: Sulla fornitura di materiali di armamento ai Paesi dellacoalizione impegnata in operazioni in Yemen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

5-00045 Fornaro: Sulla posizione del Governo in merito al caso Regeni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73

5-00118 Ungaro: Sul blocco delle attività di un ente gestore a Londra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-00125 Lupi: Sugli attacchi alla comunità dei cristiani in Nigeria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

5-00127 Delmastro Delle Vedove: Sul blocco navale presso le coste libiche . . . . . . . . . . . . . . . . 59

ALLEGATO 7 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77

5-00128 Boldrini: Sull’impegno dell’Italia in tema di accordi di riammissione . . . . . . . . . . . . . 59

ALLEGATO 8 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

5-00129 Ehm: Sui rapporti con le autorità israeliane rispetto al progetto « Scuola di gomme » . . . 60

ALLEGATO 9 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

5-00130 Quartapelle Procopio: Sulla partecipazione dell’Italia all’operazione EunavforMEDSophia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

ALLEGATO 10 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81

5-00126 Fitzgerald Nissoli: Sulla convenzione di sicurezza sociale con gli Stati Uniti . . . . . 61

ALLEGATO 11 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 61

Mercoledì 11 luglio 2018 — 51 — Commissione III

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 11 luglio 2018. — Presidenzadella presidente Marta GRANDE – Inter-viene il sottosegretario di Stato agli affariesteri e alla cooperazione internazionale,Manlio Di Stefano.

La seduta comincia alle 13.35.

Schema di decreto ministeriale concernente il ri-

parto dello stanziamento iscritto nello stato di

previsione della spesa del Ministero degli affari

esteri e della cooperazione internazionale per l’anno

2018, relativo a contributi ad enti, istituti, associa-

zioni, fondazioni ed altri organismi.

Atto n. 26.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del Regolamento, e conclu-sione – Parere favorevole con condizioni).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto ministeriale in oggetto,rinviato nella seduta del 4 luglio scorso.

Marta GRANDE, presidente, ricordache, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del Regolamento, nella giornata odiernascade il termine per la presentazione delprevisto parere da parte della Commis-sione. Ricorda inoltre che nel corso dellaseduta del 4 luglio il relatore, deputatoComencini, aveva fatto espressa richiestaalla rappresentante del Governo di volerfornire alla Commissione l’elenco delleiniziative e dei programmi straordinari aiquali si intendono destinare i fondi pre-visti per il 2018, pari a 293.809 euro.Quanto ai dati per la gestione 2017, fapresente che essi sono già stati portati aconoscenza dei commissari nel corso dellamattinata. Riferisce inoltre che, come pre-annunciato nella precedente seduta, il col-lega Fassino ha trasmesso alla Presidenzadella Commissione una lettera con cuiprecisa che la sua funzione di Presidentedel CeSPI non comporta alcune incaricoesecutivo ed è del tutto gratuita. Nellastessa lettera il collega Fassino preannun-

cia di non prendere parte al voto previstonel corso della presente seduta.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANO,congratulandosi con la presidente Grandeper l’importante incarico per il quale èstata eletta, sottolinea che la trasmissionealla Commissione dei dati sui contributistraordinari relativi al 2017 costituisceun’anticipazione rispetto alla dovuta rela-zione, che sarà presentata al Parlamentoin conformità con il dettato normativo.Quanto ai contributi a progetto per il2018, dà lettura di una lista di ventinoveiniziative, il cui iter di finanziamento èancora in corso. Al riguardo, dopo averericordato la disciplina vigente, evidenziacome per il 2018 siano oggetto di selezioneiniziative pertinenti con gli obiettivi dilegge, sentita la Direzione Generale com-petente. La fase successiva sarà rappre-sentata dalla pubblicazione dei bandi, ilcui superamento è condizionato al supe-ramento di una valutazione di qualità.Quanto ai contributi ordinari auspica che,nelle more di una doverosa e assai attesariforma della materia, in occasione dellarevisione della tabella, possa essere valu-tato il reinserimento della Fondazione DeGasperi, il cui contributo è sospeso dal2017 a seguito di decisione presa in talsenso dall’allora Ministro degli affari esterie della cooperazione internazionale, Gio-acchino Alfano. Coglie l’opportunità perpreannunciare fin da ora la piena dispo-nibilità dell’Esecutivo all’aggiornamentodella normativa.

Vito COMENCINI, relatore, dà quindilettura di una proposta di parere favore-vole con condizioni (vedi allegato 1).

Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD)rileva con sorpresa che il Governo non hareputato doveroso informare la stessamaggioranza parlamentare circa le inizia-tive destinatarie dei contributi straordinariper il 2018. Si rammarica nel registrarecome le stesse forze politiche che nellapassata legislatura, dai banchi dell’oppo-sizione, inneggiavano alla trasparenza,siano ora responsabili della mancata in-

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formazione del Parlamento. Ritiene, inol-tre, sconcertante il riferimento contenutonella proposta di parere all’esigenza chesiano rivisti i criteri adottati per l’attribu-zione dei contributi a fronte di una tabellache propone al Governo tagli anche ingentiin assenza dell’indicazione di qualsivoglialogica o criterio. Viene da chiedersi se nonvi sia da parte delle forze politiche dimaggioranza un intento di natura punitivanei confronti di enti non in linea conl’attuale Governo, come si potrebbe evin-cere, ad esempio, dall’azzeramento deifondi per il CIME. Inoltre, le riduzioniinserite nel parere inducono a ritenere chevi siano altri beneficiari già individuati.Ribadisce l’anomalia di una proposta par-lamentare di tagli selettivi in assenza diogni indicazione di metodo, dovendosi cosìevincere la natura politica dell’iniziativa,considerato il coinvolgimento di alcunicolleghi negli organi sociali degli enti,come ad esempio nel caso del CeSPI.Peraltro, si tratta di tagli per lo più paria non oltre il 3 per cento dei bilanci dienti la cui funzionalità non dipende certodal provvedimento in titolo. È in que-stione, in buona sostanza, il messaggiopolitico che questo Parlamento intendedare al Paese. Chiede, inoltre, chiarimentisulla destinazione dei risparmi derivantidalla nuova tabella, per comprendere se sitratta di fondi che andranno in economiao destinati ad obiettivi specifici. Manifestadisappunto, infine, per la mancata tra-smissione da parte del relatore, con anti-cipo rispetto alla presente seduta e se-condo quanto preannunciato in prece-denza, della proposta di parere, al fine difacilitarne la conoscenza e comprensioneprima del voto. Alla luce di tali conside-razioni, chiede un rinvio dell’esame affin-ché la Commissione possa disporre dimaggior tempo prima di procedere al voto.

Daniele DEL GROSSO (M5S) propone,a nome del gruppo, una sospensione diquindici minuti per consentire gli appro-fondimenti richiesti dall’opposizione, perpoi procedere alla deliberazione.

Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE(FdI) sostiene la richiesta di rinvio della

seduta, ritenendo inutile una breve so-spensione. D’altra parte, l’omologa Com-missione del Senato ha condiviso ieri l’op-portunità di un ulteriore rinvio dell’esameper motivi analoghi a quelli sostenuti dallacollega Quartapelle. Scongiura quindi ogniforzatura che possa pregiudicare un climacollaborativo tra maggioranza e opposi-zione.

Laura BOLDRINI (LeU) si associa a suavolta alla richiesta di chiarimenti e dirinvio della seduta. Si dice esterrefatta perla riduzione di somme già di per sé esiguedestinate ad enti culturali, di alto valorestorico, come ad esempio la FondazioneLelio e Lisli Basso, il cui contributo ver-rebbe dimezzato. Anche il CIME, penaliz-zato in modo grave, vanta una tradizionestorica nel dibattito sui temi europei, pernon parlare del Forum per i Problemidella Pace e della Guerra, che testimoniauna cultura pacifista che non può esserebrutalmente azzerata. Sottolinea che leistituzioni culturali cui il Governo italianocontribuisce devono rappresentare una vi-sione plurale delle sensibilità presenti nelPaese, in linea con una cultura trasversalee contro ogni metodo di tipo settario opoliticamente di parte.

Paolo GRIMOLDI (Lega) condivide laproposta di breve sospensione avanzatadal collega Del Grosso e coglie l’opportu-nità per sottolineare che il provvedimentoè frutto di una impostazione ascrivibile alGoverno precedente che a sua volta avevaoperato scelte di tipo politico. Sottolinea,pertanto, che il contributo della maggio-ranza di questo Parlamento è animatodall’intento di ribilanciare l’impostazionedel provvedimento in esame.

Osvaldo NAPOLI (FI), valutando incon-grua una mera sospensione della seduta afronte dell’andamento dei lavori presso ilSenato, caratterizzati da tempi maggiori,ritiene, in linea con il collega DelmastroDelle Vedove, che la questione centralerisieda nella mancanza di trasparenza suicontributi straordinari. Chiede, quindi, al

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relatore di valutare un ripensamento dellaproposta.

Andrea ORSINI (FI), associandosi allerichieste di rinvio avanzate da taluni col-leghi, aggiunge che non appare conformealla prassi l’espressione di un parere che,in tema di riparto di fondi, si addentrinello specifico delle cifre in luogo di unaindicazione di criteri metodologici. Sitratta di una prassi innovativa su cui invitai colleghi a riflettere in una prospettivarivolta al futuro. Ritiene che il quesito difondo sia individuare gli strumenti in baseai quali la Commissione ha svolto le suevalutazioni, nell’auspicio che non si trattidi valutazioni politiche nel senso esplici-tato dal collega Grimoldi. Sottolinea che inuno Stato liberale l’unico criterio dovrebbeessere rappresentato da una valutazione dimerito e di utilità scientifica e che, se inpassato qualche governo ha sbagliato, nonè questo un buon motivo per insisterenell’errore.

Sabrina DE CARLO (M5S), interve-nendo a nome del suo gruppo, ritiene cheil parere espliciti l’obiettivo di aprire ilfinanziamento pubblico a una cerchia piùampia di soggetti. Evidenzia che le risorserisparmiate potrebbero validamente con-tribuire al sostegno della rete degli istitutiitaliani di cultura quanto all’anno in corso,in attesa di procedere alla tanto auspicatariforma. Condivide, infine, l’opportunità didisporre una breve sospensione della se-duta.

Ivan SCALFAROTTO (PD) esprime pro-fondo disagio per il metodo adottato dallamaggioranza. Rileva che, se da un latoogni cittadino ha diritto di esprimere pro-prie opinioni politiche, dall’altro coloroche si impegnano in attività di studio ericerca non possono che perseguire fina-lità di tipo scientifico. La proposta delrelatore manifesta l’intento di attribuireappartenenze politiche agli enti impegnatinella ricerca in campo internazionalisticoe ciò rappresenta un evento prodromicoall’azzeramento totale di un pensiero plu-rale nel nostro Paese. Si prefigura, infatti,

il messaggio per cui la ricerca scientificadeve essere orientata politicamente. Sot-tolinea che la proposta di parere appare intal senso assai preoccupante, poiché ca-ratterizzata da un approccio totalitarioche è da rimandare al mittente senzaesitazioni.

Piero FASSINO (PD) si dichiara a suavolta sconcertato per le valutazioni sulleattività di carattere scientifico degli entiinternazionalistici, poste alla base dellaproposta di parere. Chiede al relatore suquali elementi informativi si fondino lesue valutazioni, sintetizzate nella tabellaallegata. Segnala che di tali elementi èconsapevole il Governo, che se ne avvalenella predisposizione dell’atto trasmesso alParlamento. Ritiene molto grave che laCommissione si addentri in una valuta-zione di tipo politico in maniera del tuttoindifferente al dato scientifico, poiché ciòequivale a decretare la fine di una ricercaautonoma e indipendente. In ultima ana-lisi, la proposta del relatore tradisce lanon conoscenza del lavoro effettivo svoltodagli enti.

Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD),ribadendo la richiesta di rinvio della se-duta, insiste nel quesito circa i criteriutilizzati per modificare gli importi dellatabella. Richiama gli appelli formulati inpassato sui requisiti di qualità e di rile-vanza che gli enti dovrebbero assicurare,ad esempio anche ai fini della prepara-zione dei giovani al concorso diplomatico.Non si tratta, quindi, di una cerchia eli-taria di soggetti privilegiati ma di enti diricerca che svolgono attività specifiche ericonosciute. Ribadisce, infine, l’esigenzadi conoscere la destinazione dei fondirisparmiati e i criteri adottati dal relatore.

Laura BOLDRINI (LeU) chiede se lemotivazioni alla base della proposta diparere che sono state illustrate dal collegaGrimoldi entreranno a far parte delleconsiderazioni svolte in premessa alla pro-posta di parere.

Marta GRANDE, presidente, ritiene chela valutazione sulla riformulazione dellaproposta di parere spetti al relatore.

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Piero FASSINO (PD) chiede in partico-lare al sottosegretario Di Stefano se icriteri adottati dal relatore siano coerenticon i criteri impiegati dalle strutture dellaFarnesina.

Marco MINNITI (PD) evidenzia che ildibattito in corso non attiene ad un temadi ordinaria amministrazione ma sostanziil primo atto formale di questa Commis-sione. Le forze politiche di opposizionehanno, con tutta evidenza, chiesto unosforzo di trasparenza e di attenzione.Rivolge, quindi, l’appello alla maggioranzaaffinché i lavori della Commissione nonabbiano inizio nel segno di una forzatura,che getterebbe un’ombra sul futuro rap-porto fra i gruppi. Si tratta di una que-stione di metodo, connessa all’esigenza diconoscere specifici criteri valutativi adot-tati dal relatore a fronte di una documen-tazione giunta in modo tardivo, tanto piùalla luce dell’andamento dei lavori al Se-nato. Sul merito, non si comprendono leragioni che comportano in alcuni casi lariduzione totale dei contributi ordinari. Èopportuno, quindi, esplicitare il senso diuna scelta che appare alludere al supera-mento della ragion d’essere stessa di entiche, ad esempio, si impegnano nella ri-flessione sui conflitti. Se, invece, le ragionisono di altro genere, cioè di tipo politico,si tratta di una opzione non accettabile,rispetto alla quale occorre che la maggio-ranza prenda subito le distanze. Ritieneche un rinvio della seduta potrebbe con-tribuire a scongiurare una forzatura nonnecessaria per la stessa maggioranza, lad-dove invece occorre rafforzare la capacitàdi ascolto tra maggioranza e opposizione,in vista di questioni più importanti.

Marta GRANDE, presidente, ritiene chesul terreno del metodo il relatore abbiaindicato le motivazioni alla base del pa-rere. Richiama l’elenco di iniziative finan-ziate a valere sui contributi straordinari,di cui ha dato lettura il sottosegretario.Ritiene pertanto che i gruppi disponganodi tutti gli elementi richiesti nella prece-dente seduta e si dichiara, quindi, dispo-nibile, a disporre una breve sospensionedella seduta.

Eugenio ZOFFILI (Lega), in risposta aicolleghi del Partito Democratico, e prean-nunciando il parere favorevole del suogruppo alla proposta di parere favorevoledel relatore, sottolinea che gli elettoriitaliani chiedono decisioni veloci da partedelle istituzioni. Rivendicando la sua qua-lità di parlamentare neoeletto, manifesta ilproprio orgoglio per essere chiamato acollaborare con colleghi prestigiosi e digrande esperienza, come l’onorevole Fas-sino. Ciò premesso, sottolinea che la datadel 4 marzo simboleggia la svolta del Paeseverso il cambiamento e questo investeanche un provvedimento caratterizzatocon tutta evidenza da un certo tasso dipoliticizzazione. Gli enti in questione, lacui funzionalità non è certo condizionatadai contributi ordinari dello Stato, po-tranno impegnarsi in futuro per diversifi-care le fonti di finanziamento. Alla mag-gioranza parlamentare spetta oggi il com-pito di dare concretezza all’aspettativa dicambiamento e al Partito Democratico lanecessità di registrare la portata del risul-tato elettorale.

Ivan SCALFAROTTO (PD) non ritieneche la comprensione del provvedimento intitolo richieda una specifica esperienzaparlamentare. Quanto al nuovo contestopolitico, l’alternanza è un elemento insitoad ogni democrazia funzionante, ma ciònon significa che ogni contesto debbaessere del tutto politicizzato, diversamentelo stesso Parlamento perderebbe la pro-pria ragion d’essere, tornando a rappre-sentare un mero « bivacco di manipoli ».L’Italia non è uno stato totalitario cheteorizzi una dottrina ufficiale alla quale glienti di ricerca si debbano conformare. Laproposta di parere del relatore pone iltema di una riconsiderazione della mate-ria in base a criteri diversi da quelliimpiegati dalle strutture della Farnesina.Si associa pertanto ai quesiti sollevati dallecolleghe Boldrini e Quartapelle, ritenendoche si tratti di una questione di doverosatrasparenza e chiarezza.

Laura BOLDRINI (LeU) ribadisce l’esi-genza che la proposta di parere del rela-

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tore sia corredata dalla esplicitazione dicriteri, in assenza dei quali l’unica spie-gazione è rappresentata dalle parole delcollega Grimoldi. Reitera quindi l’auspicioper un rinvio della seduta.

Marta GRANDE, presidente, si rimetteal relatore per l’eventuale riformulazionedel parere.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANO,in risposta alle sollecitazioni emerse nelcorso del dibattito, chiarisce che i datiinerenti i contributi a progetto per il 2018saranno resi pubblici solo dopo lo stan-ziamento definitivo. Ciò nonostante, mettea disposizione della Commissione l’elencogià illustrato (vedi allegato 2). Quanto aicriteri a sostegno della proposta di parere,ritiene che essi siano stati già esplicitatinella relazione illustrativa, laddove si al-lude ad una valutazione sul merito esull’indipendenza politica degli enti in vi-sta della revisione della tabella per ilprossimo triennio. Conferma che l’intentodi questo Governo è l’apertura del finan-ziamento ad una cerchia più ampia disoggetti. Quanto agli interventi dei colleghiMinniti e Fassino, lungi dal rinnegare lamaggioranza di Governo di cui egli stessoè esponente, ritiene che sia lesiva di unprincipio di pluralismo una lista di entisostanzialmente inalterata dal 1982. Chia-risce che il Ministero non svolge le proprievalutazioni in chiave politica ma in base aparametri di merito, con particolare rife-rimento ai contributi straordinari ad hoc.Quanto alla destinazione delle cifre rispar-miate, informa la Commissione che essesaranno destinate agli istituti di cultura.

Piero FASSINO (PD) insiste nel chie-dere se la proposta del relatore sia con-divisa dal Ministero. Evidenzia l’incon-gruenza tra una tabella iniziale, presentatadal Ministero e che è già stata frutto di ungiudizio di valore – d’altra parte, il Mi-nistero conosce nel dettaglio la storia, leattività e i bilanci degli enti – e unatabella presentata dal relatore senza l’ap-parato informativo di cui dispone la Far-nesina e in ragione di un mero dato

elettorale. Rivolgendosi al collega Zoffili,evidenzia che la Commissione non stadiscutendo una modalità di finanziamentopubblico ai partiti ma il sostegno all’atti-vità di enti di ricerca in campo interna-zionalistico a supporto delle istituzioni delPaese che per definizione corrispondonoad una visione di tipo plurale. Il metodoadottato dal relatore dissimula un approc-cio discriminatorio ed arreca un vulnusgrave sul piano dei valori. Quanto allapresenza di politici all’interno degli organisociali degli enti, fa presente che ognunodi essi coinvolge parlamentari o figureattive in politica ma che operano nell’am-bito di tali enti in quanto impegnati suitemi della politica internazionale. Si ap-pella pertanto al relatore per un supple-mento di riflessione.

Marco MINNITI (PD) a sua volta insistesul rinvio della seduta, che in nessunmodo può pregiudicare la deliberazione daparte di questa Commissione. Si appella,in particolare, alla presidente Grande, chein altre sedi ha dimostrato una sensibilitàconsapevole sul ruolo del Parlamento. In-siste affinché si ponga fine ad un dannosobraccio di ferro e si creino le condizioniper il rispetto reciproco tra le forze po-litiche.

Marta GRANDE, presidente, pur com-prendendo le ragioni dei colleghi interve-nuti, ritiene che l’opposizione abbia otte-nuto tutte le risposte e gli elementi infor-mativi richiesti. La stessa proposta diparere del relatore è stata oggetto diapprofondito esame e non appaiono, per-tanto, sussistere ulteriori ragione di dila-zione della decisione, tanto più in consi-derazione della scadenza a oggi del ter-mine per l’espressione del parere.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANO,rispondendo al collega Fassino, precisache la tabella è elaborata dal Ministerosulla base di una programmazione con-cordata su base triennale. Anche in ra-gione della sua esperienza nella prece-dente legislatura come deputato di oppo-sizione, ben comprende l’esigenza di ap-

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profondimento che, in questo caso, non ècerto mancato.

Piero FASSINO (PD), a sua volta ricor-dando la sua esperienza di sottosegretarioagli affari esteri, non può che prendereatto della linea adottata dal sottosegreta-rio, segnalando che il vertice politico del-l’Amministrazione collabora con le strut-ture ministeriali, alle quali chiede di svol-gere valutazioni di cui può anche nontenere conto. In linea con quanto riferitocon lettera indirizzata alla Presidenza diquesta Commissione, preannuncia di nonprendere parte alla deliberazione al fine discongiurare ogni fraintendimento rispettoalla sua qualità di presidente del CeSPI,che auspica non essere alla base dellascelta discriminatoria oggi operata. Sotto-linea di non svolgere alcun compito dicarattere esecutivo o a titolo oneroso nel-l’ambito di tale ente e ribadisce l’altoriconoscimento che circonda il CeSPI nelcontesto della comunità scientifica inter-nazionale.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole con condizioni formu-lata dal relatore.

La seduta termina alle 14.50.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 11 luglio 2018. — Presidenzadella presidente Marta GRANDE – Inter-viene il sottosegretario di Stato agli affariesteri e alla cooperazione internazionale,Manlio Di Stefano.

La seduta comincia alle 14.50.

5-00054 Quartapelle Procopio: Sulla fornitura di

materiali di armamento ai Paesi della coalizione

impegnata in operazioni in Yemen.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANOrisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato3), sottolineando di avere assunto nella

precedente legislatura numerose iniziativedi sindacato ispettivo sulla stessa materiarimaste senza risposta. Concorda su tuttele premesse all’interrogazione in titolo,segnalando conclusivamente una visionerestrittiva rispetto alle autorizzazioni chepotranno essere concesse e piena disponi-bilità ad eventuali proposte di riformamigliorativa della materia.

Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD),replicando, si dichiara assolutamente in-soddisfatta dalla risposta del Governo,dalla quale si evince solo che l’embargosulla fornitura di materiali di armamentoai Paesi interessati continuerà, ma senzaesprimere alcuna valutazione politica. Laposizione dell’attuale Governo, a suo av-viso, risulta più conservatrice rispetto alprecedente esecutivo, e non tiene in nes-sun conto quella espressa dal Parlamentoeuropeo in una recente risoluzione, nellaquale si evoca, tra le altre cose, l’avvio diun’iniziativa finalizzata all’imposizione diun embargo dell’UE nel suo complessosulla fornitura di armi nei confronti del-l’Arabia Saudita. Segnala che, in assenzadi chiare prese di posizione a livello po-litico, l’unico elemento di novità da partedel Governo è costituito dalla previsione diuna funzione di controllo – meramenteburocratico – sulla fornitura di materialidi armamento da parte del Comitato in-terministeriale per la programmazioneeconomica (CIPE). Si appella pertanto allamaggioranza parlamentare per una colla-borazione su tali temi, considerato che ilsottosegretario Di Stefano nella sua nuovafunzione istituzionale disattende le posi-zioni sostenute in passato.

5-00045 Fornaro: Sulla posizione del Governo

in merito al caso Regeni.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANOrisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato4), sottolineando che nella scorsa legisla-tura, in qualità di membro della Commis-sione, ha seguito da vicino gli sviluppidella vicenda Regeni, e che l’obiettivo del

Mercoledì 11 luglio 2018 — 57 — Commissione III

Governo è di pervenire ad una ricostru-zione veritiera dell’accaduto, per soddi-sfare le legittime attese della famiglia Re-geni e dell’opinione pubblica italiana.

Erasmo PALAZZOTTO (LeU), repli-cando, si dichiara insoddisfatto della ri-sposta del Governo, ricordando che, comemembro dell’opposizione, il deputato DiStefano nella scorsa legislatura aveva chie-sto la sospensione dei rapporti diplomaticicon l’Egitto, oltre a quelli con ulterioriPaesi che non tutelano i diritti umani,come misura estrema per ottenere la col-laborazione delle autorità egiziane nellaricostruzione della tragica vicenda in og-getto. In generale, il gruppo del Movimento5 Stelle sosteneva che l’eccessiva cauteladel Governo fosse allora motivata da in-teressi economici, nello specifico dell’ENI.Sottolinea che nella risposta del rappre-sentante del Governo manca ogni richiamoai diritti umani, cui oggi questo Governonon sembra indifferente, e che la visionedel Governo in carica non evidenzia alcunelemento di novità rispetto al passatoEsecutivo, che aveva quanto meno sospesouna fornitura di velivoli F16 all’Egitto.Non sono, infatti, indicate nuove iniziativenei settori della cooperazione militare oeconomica in reazione alla carente colla-borazione da parte egiziana. Rileva, inol-tre, con preoccupazione che il MinistroSalvini ha recentemente dichiarato che ilmantenimento di buone relazioni con l’E-gitto prevale sul pur legittimo diritto allaverità della famiglia Regeni. Infine, pre-annuncia la presentazione di una propostadi legge per l’istituzione di una commis-sione d’inchiesta sul caso in oggetto.

5-00118 Ungaro: Sul blocco delle attività

di un ente gestore a Londra.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANOrisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Massimo UNGARO (PD), replicando, sidichiara parzialmente soddisfatto dalla ri-

sposta del Governo, sottolineando l’esi-genza di pervenire ad una soluzione intempi rapidi per tutelare il diritto allostudio di quasi cinquemila studenti e lasituazione economica delle relative fami-glie in difficoltà. Sottolinea che la promo-zione del Sistema-Paese parte dalla garan-zia dei servizi ai cittadini, che l’ente ge-store in questione assicura dal 1971.

Marta GRANDE, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 11 luglio 2018. — Presidenzadella presidente Marta GRANDE – Inter-viene il sottosegretario di Stato agli affariesteri e alla cooperazione internazionale,Manlio Di Stefano.

La seduta comincia alle 15.10.

Marta GRANDE, presidente, ricordache, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma5, del regolamento, la pubblicità dellesedute per lo svolgimento delle interroga-zioni a risposta immediata è assicurataanche tramite la trasmissione attraversol’impianto televisivo a circuito chiuso. Di-spone, pertanto, l’attivazione del circuito.

5-00125 Lupi: Sugli attacchi alla comunità

dei cristiani in Nigeria.

Maurizio LUPI (Misto-NcI) illustra l’in-terrogazione in titolo, sottolineando comegli eventi illustrati registrino l’indifferenzadella comunità internazionale. Sottolinea,inoltre, l’importante tradizione che vantail nostro Paese sul tema della tutela deicristiani nel mondo.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANOrisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Mercoledì 11 luglio 2018 — 58 — Commissione III

Maurizio LUPI (Misto-NcI), replicando,si dichiara soddisfatto della risposta delGoverno, evidenziando che la Nigeria permolto tempo ha rappresentato un modellodi convivenza tra Cristianesimo ed Islam.Ttale equilibrio è ora messo gravemente arischio dall’azione di Boko Haram, e l’I-talia deve far sentire la propria voce,anche in forza dei tradizionali rapporti,non solo economici, che legano l’Italia allaNigeria, anche sul terreno della diploma-zia parlamentare, ricordando la missionesvolta dalla collega Boldrini in veste diPresidente della Camera dei deputati nellascorsa legislatura. In via generale, auspicauna collaborazione tra Parlamento e Go-verno per la promozione, nelle relazioniinternazionali, del tema della libertà reli-giosa.

5-00127 Delmastro Delle Vedove: Sul blocco

navale presso le coste libiche.

Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE(FdI) illustra l’interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANOrisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato7), aggiungendo che l’instaurazione di rap-porti solidi con le autorità libiche rappre-senta una priorità per il Governo italiano,non solo in ragione dei legami storici trai due Paesi, ma anche come strumento perconseguire la stabilizzazione della regione.Inoltre, ricorda che in occasione dell’ul-timo Consiglio europeo del 28-29 giugnogli Stati membri dell’UE hanno raggiuntol’accordo per il trasferimento di 500 mi-lioni di euro al Fondo fiduciario perl’Africa: tali risorse, destinate a combat-tere le cause che determinano i flussimigratori nel Mediterraneo, appaiono tut-tavia insufficienti, soprattutto a fronte dei6 miliardi di euro investiti nell’AccordoUE-Turchia per la gestione dei rifugiati.Ricordando di aver partecipato alle recenticelebrazioni concernenti l’avvio della mis-sione EunavforMED Sophia affidata alcomando dell’ammiraglio Credendino, sot-tolinea, infine, che, come enunciato dal

Ministro Moavero Milanesi, al fine di ga-rantire il rispetto dei diritti umani, l’even-tuale allestimento di centri di identifica-zione dei migranti in territorio africanodovrà sempre prevedere la presenza dirappresentanti dell’Alto Commissariatodelle Nazioni Unite per i rifugiati(UNHCR) e dell’Organizzazione interna-zionale delle migrazioni (OIM).

Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE(FdI), replicando, si dichiara insoddisfattodella risposta del Governo, rilevando chenon viene formulata alcuna valutazionesull’ipotesi di istituire un blocco navalepresso le coste libiche che, a suo avviso,rappresenterebbe l’unico strumento effi-cace per combattere il traffico di esseriumani. Esprime inoltre riserve sul fattoche l’auspicio del Governo, relativo ad unamaggiore responsabilizzazione dei partnereuropei e africani, possa trovare effettivaattuazione.

5-00128 Boldrini: Sull’impegno dell’Italia in tema

di accordi di riammissione.

Laura BOLDRINI (LeU) illustra l’inter-rogazione in titolo, precisando che durantela campagna elettorale l’attuale MinistroSalvini aveva preannunciato il rimpatriodei circa 600 mila irregolari stimati interritorio italiano. Fa presente di avere piùvolte evidenziato che tale promessa sifonda su accordi ad oggi inesistenti e cheprecedenti governi di centrodestra avevanoaffrontato il tema mediante lo strumentodi una sanatoria, che coinvolse allora circaun milione di stranieri.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANOrisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato8), sottolineando che la cooperazione bi-laterale e multilaterale rappresenta unaleva essenziale per affrontare il problemamigratorio, in un’ottica di tutela deglistessi migranti. Con riferimento al temadegli immigrati irregolari presenti in Italia,rileva che i criteri per valutare l’opportu-nità di un’eventuale sanatoria possono

Mercoledì 11 luglio 2018 — 59 — Commissione III

essere diversi (l’esercizio di una profes-sione, l’integrazione linguistica e culturale)ed auspica un contributo, in termini diproposta, da parte del Parlamento.

Laura BOLDRINI (LeU), replicando,prende atto della risposta del Governo,dalla quale non emergono elementi dinovità. Rileva, inoltre, che, al fine dicombattere l’immigrazione irregolare, èopportuno lavorare innanzitutto sul temadell’identificazione in collaborazione conle autorità consolari. Occorre inoltre in-cidere sul meccanismo delle quote, in lineacon le esigenze del mercato del lavoro, epromuovere nuovi ed efficaci canali diimmigrazione legale, in assenza dei qualil’unica soluzione concreta appare essere lasanatoria, individuale o collettiva.

5-00129 Ehm: Sui rapporti con le autorità israeliane

rispetto al progetto « Scuola di gomme ».

Yana Chiara EHM (M5S) illustra l’in-terrogazione in titolo.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANOrisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato9), sottolineando che il rispetto del dirittointernazionale umanitario e delle normeche regolano la cooperazione italiana do-vrebbe costituire un obiettivo comune, aldi là delle dinamiche di contrapposizionetra maggioranza e opposizione.

Yana Chiara EHM (M5S), replicando, sidichiara soddisfatta dalla risposta del Go-verno, rilevando che l’eventuale demoli-zione della « Scuola di gomme », esempiomirabile di bioarchitettura e presidio edu-cativo essenziale per la comunità beduinadi quella zona, rappresenterebbe un falli-mento, in termini ideali, del diritto uni-versale all’istruzione.

5-00130 Quartapelle Procopio: Sulla partecipazione

dell’Italia all’operazione EunavforMED Sophia.

Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD)illustra l’interrogazione in titolo, ricor-

dando che obiettivo dell’operazione è sia ilpattugliamento sia il salvataggio dei mi-granti in mare, evidenziando che l’inter-vento della Ministra della difesa rispettoalle dichiarazioni del Ministro dell’internorappresenta un precedente significativo ri-spetto all’esigenza di porre fine alla pro-paganda e trovare soluzioni. È, pertanto,essenziale comprendere con quale voceparli il Governo italiano in carica.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANOrisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato10), aggiungendo che il Governo intendeadoperarsi, con una posizione univoca ecompatta, per una modifica delle regole diingaggio della missione, al fine di deter-minare le condizioni per un più ampiocoinvolgimento dei partners europei perquanto concerne i porti accessibili. Nelrichiamare la sua partecipazione insiemealla Ministra della difesa alle celebrazioniper il lancio dell’operazione EunavforMEDSophia, evidenzia che l’impegno per lamodifica delle regole di ingaggio avrebbedovuto caratterizzare anche il Governoprecedente. Ribadisce che sulla materia ilGoverno italiano decide oggi in modocoeso, conformemente alle decisioni delConsiglio europeo e alle valutazioni chesaranno assunte da questo Parlamento.

Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD),replicando, si dichiara insoddisfatta dellarisposta del Governo, rilevando le diffi-coltà del Governo stesso nella elabora-zione di risposte chiare e condivise sultema migratorio. Al riguardo, esprime ri-serve sull’opportunità, evocata dal mini-stro degli interni Salvini, di costruire al-leanze con Paesi come l’Austria, chehanno più volte dichiarato l’intenzione dibloccare i flussi dei migranti con la chiu-sura dei confini nazionali, anziché con lagestione condivisa delle frontiere. Osservache se si confermerà l’attuale chiusura delBrennero, significherà che nell’Esecutivosarà prevalsa la linea del Ministro Salvini.A suo avviso, il Paese non può più per-

Mercoledì 11 luglio 2018 — 60 — Commissione III

mettersi margini di ambiguità sulla mate-ria, essendo urgente un quadro decisionalechiaro e l’abbandono di toni da campagnaelettorale.

5-00126 Fitzgerald Nissoli: Sulla convenzione

di sicurezza sociale con gli Stati Uniti.

Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI) il-lustra l’interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Manlio DI STEFANOrisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato11).

Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI), re-plicando, si dichiara parzialmente soddi-sfatta della risposta del Governo, che ri-calca quella già ottenuta nella scorsa le-gislatura.

Marta GRANDE, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15.55 alle 16.

Mercoledì 11 luglio 2018 — 61 — Commissione III

ALLEGATO 1

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanzia-mento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degliaffari esteri e della cooperazione internazionale per l’anno 2018,relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri

organismi (Atto n. 26).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La III Commissione (Affari esteri e comunitari),

esaminato lo Schema di decreto ministeriale concernente ilriparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesadel Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionaleper l’anno 2018, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni,fondazioni ed altri organismi (n. 26);

ribadite l’utilità e l’opportunità di una costante verifica parla-mentare sui contributi ordinari e straordinari concessi agli enti eistituti a carattere internazionalistico;

confermata la necessità di procedere ad una revisione dei criteriadottati per l’attribuzione dei contributi ordinari agli enti, nonché aduna ricognizione maggiormente puntuale ed obiettiva dei risultatiraggiunti da tali istituti;

ribadita la necessità che tali strumenti di sostegno concorrano adincentivare i centri di eccellenza della ricerca internazionalistica, enon già a tradursi in un mero meccanismo di sostegno pubblico degliistituti;

preso atto che il riparto dello stanziamento in esame risulta inattuazione della programmazione 2016-2018 dei contributi stataliordinari;

preso, altresì, atto della diminuzione, rispetto allo scorso anno,dei contributi ordinari destinati agli enti e istituti a carattereinternazionalistico, nonché di quelli straordinari a favore di singolariiniziative di particolare interesse;

tenuto conto della necessità che si proceda ad una puntualericognizione degli ulteriori enti ed istituti, potenzialmente interessatia beneficiare dei contributi pubblici in questo settore, anche in vistadella prossima revisione della tabella di cui all’articolo 1 della legge28 dicembre 1982, n. 948, e per una programmazione dei contributifuturi più aderente alle rinnovate e mutevoli problematiche delpanorama internazionale,

Mercoledì 11 luglio 2018 — 62 — Commissione III

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

a) a fronte della progressiva riduzione delle risorse disponibiliper tale meccanismo di finanziamento, e dopo aver analizzato laRelazione sulle attività svolte da tali enti a carattere internazionali-stico, svolta nel quadro degli strumenti di vigilanza affidati dalla leggeal MAECI, l’ultima delle quali trasmessa alla Presidenza della Cameralo scorso 18 dicembre, dalla quale è possibile dedurre come ifinanziamenti in oggetto siano a volte residuali e destinati a svolgereuna funzione meramente simbolica, appare evidente come in base ailimiti di legge in capo al MAECI si possa tendere già in questa sede,verso una ulteriore riduzione dei fondi stanziati, soprattutto in terminidi marginalità, efficacia e necessità del contributo, secondo la tabellaseguente:

b) stante la necessità, come peraltro già evidenziato nel corsodella passata legislatura, di procedere nel prossimo futuro, ad unarevisione dei criteri adottati per l’attribuzione dei contributi agli entia carattere internazionalistico, nonché di realizzare una ricognizionemaggiormente puntuale ed obiettiva dei risultati raggiunti da taliistituti, che tenga conto di effettivi elementi di meritocrazia nellascelta degli enti e delle ricerche da sostenere, premiando soprattuttoi contributi e le strutture più qualificate, ed evitando di ridurrel’istituto stesso ad un mero ed indifferenziato strumento di sostegnopubblico, si ritiene doveroso procedere ad una revisione della tabellasui possibili enti beneficiari, che realizzi un profondo ripensamentodei criteri per l’attribuzione di tali fondi;

Mercoledì 11 luglio 2018 — 63 — Commissione III

c) in un’ottica di sinergia con il sistema Italia, e in vista dellaauspicata revisione della tabella di cui trattasi, si ritiene prioritariauna apertura della destinazione dei contributi, ad esempio a soggettiprovenienti dal mondo dell’Università e della Ricerca, siano essi centridi ricerca in affari internazionali o veri e propri spin-off accademiciin materie affini, soggetti più comunemente denominati think-tank intemi di geopolitica, offrendo in questo modo nuovi spazi, ancheeconomici, per realtà che sono già presenti sul nostro territorio, versole quali il nostro Stato ha già investito cospicue risorse, e soprattuttoproporre e rendere disponibili visioni e opportunità in questomomento non accessibili per gli scopi e gli obiettivi di cui si discutein questa sede;

d) in termini di indipendenza democratica, politica ed economicadei soggetti destinatari di fondi statali, e governativi in questo caso,pur riconoscendo il valore culturale e scientifico di tali istituti e delleloro attività occorre insistere su maggiori criteri di effettiva obiettivitàdegli enti, anche in considerazione del fatto che taluni degli entibeneficiari annoverano fra i propri organi dirigenti esponenti di forzepolitiche;

e) in virtù del mutato quadro geopolitico è indispensabile unaggiornamento delle aree di interesse prioritario su cui focalizzare leattività da finanziare con i contributi straordinari, in modo daassicurarne una più adeguata corrispondenza alle effettive esigenze dianalisi e di approfondimento della realtà geopolitica.

Mercoledì 11 luglio 2018 — 64 — Commissione III

ALLEGATO 2

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanzia-mento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degliaffari esteri e della cooperazione internazionale per l’anno 2018,relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri

organismi (Atto n. 26).

DOCUMENTAZIONE CONSEGNATA DAL SOTTOSEGRETARIODI STEFANO

Mercoledì 11 luglio 2018 — 65 — Commissione III

Mercoledì 11 luglio 2018 — 66 — Commissione III

Mercoledì 11 luglio 2018 — 67 — Commissione III

Mercoledì 11 luglio 2018 — 68 — Commissione III

Mercoledì 11 luglio 2018 — 69 — Commissione III

Mercoledì 11 luglio 2018 — 70 — Commissione III

ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-00054 Quartapelle Procopio: Sulla fornitura dimateriali di armamento ai Paesi della coalizione impegnata in

operazioni in Yemen.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Governo italiano è da tempo impe-gnato nella ricerca di una soluzione di-plomatica al conflitto yemenita, tramiteun’azione ispirata da quattro elementifondamentali:

In primo luogo, siamo convinti che,nonostante il vulnus alla legittimità istitu-zionale delle milizie Houthi e il conse-guente intervento della Coalizione araba,la soluzione al conflitto in corso debbaessere politica e non militare.

In secondo luogo, riteniamo che laricerca di una composizione pacifica dellacontroversia deve avvenire attraverso uncompromesso negoziato, basato necessa-riamente sul criterio di inclusione piùampio possibile di tutte le componentidella popolazione.

In terzo luogo, sosteniamo la media-zione delle Nazioni Unite e gli sforzidell’Inviato Speciale per lo Yemen delSegretario Generale ONU, volti a promuo-vere una cessazione delle ostilità e unaccordo di pace tra le parti contrapposte.

Infine, manteniamo una costante at-tenzione al deterioramento della situa-zione umanitaria nel Paese, il problemapiù grave al momento le cui cause primevanno individuate nell’impatto del con-flitto su un Paese già caratterizzato da varielementi di fragilità. L’impegno del Go-verno sugli aspetti umanitari della crisi èstato ribadito anche con un contributo di5 milioni di euro dell’Italia in occasionedella riunione dei Donatori a Ginevra loscorso 3 aprile. Particolare attenzione

viene inoltre attribuita al tema chiavedell’accesso per gli aiuti e per gli operatoriumanitari.

La recente intensificazione delle ope-razioni militari e degli scontri intorno alporto di Hodeidah è fonte di grandepreoccupazione. L’Italia è impegnata, in-sieme all’UE e agli altri Stati Membri, afavorire il successo degli sforzi dell’inviatoSpeciale delle Nazioni Unite, Martin Grif-fiths, il quale in questi giorni è impegnatoin una delicata spola diplomatica tra Sa-na’a, Aden e le principali capitali dellaregione per rilanciare i negoziati di pacetra le parti in conflitto e stabilire uncontrollo internazionale sul porto di Ho-deidah, scongiurando così le conseguenzepiù gravi dell’offensiva in corso intornoalla città costiera.

Il pieno sostegno all’impegno di Grif-fiths è stato affermato con vigore anchenelle Conclusioni sullo Yemen adottatedall’ultimo Consiglio Affari Esteri del 25giugno, accanto alla ferma convinzione ditutti gli Stati Membri UE che al conflittoin corso nello Yemen non vi sia soluzionemilitare.

Tale obiettivo, che rimane prioritarioper l’Italia e per l’UE, può essere conse-guito solo se si mantiene un dialogo apertoe bilanciato con tutte le parti coinvolte inquesta crisi, ivi inclusi i Paesi della Coa-lizione. Tra questi vi sono degli attoriregionali di primo piano, con fondatepreoccupazioni di sicurezza nazionale, cherappresentano importanti partner dell’Ita-lia e dell’UE.

Mercoledì 11 luglio 2018 — 71 — Commissione III

Per quanto riguarda, infine, lo specificoquesito posto dall’On. Quartapelle, riguar-dante le forniture di materiali di arma-mento ai Paesi dell’area, ricordo che, oltread applicare l’embargo armi internazio-nale sullo Yemen, il Governo presteràparticolare attenzione affinché tutte lerichieste autorizzative di esportazione dimateriale d’armamento continuino ad es-sere valutate con estrema attenzione eparticolare rigore. Non mancherà di eser-citare le proprie prerogative nel bilanciareconsiderazioni politiche con quelle econo-mico-industriali, in particolare investendoil CIPE, competente in base alla leggen. 185 del 1990 per la definizione dellelinee politico-strategiche nel settore. IlCIPE anche in passato avrebbe dovutodare indirizzi, invece, è stato sottoutiliz-zato. Da ciò ne è derivata una carenzainformativa nelle scelte operate.

Le valutazioni nel merito delle istanzevengono previamente effettuate con il Mi-

nistero della Difesa nell’iniziale fase delletrattative contrattuali, e successivamentecon i Dicasteri della Difesa, Interno, Svi-luppo Economico ed Ambiente, e conl’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli,nell’ambito del Comitato Consultivo ex-L.185/90 subito prima dell’eventuale auto-rizzazione alla movimentazione dei mate-riali d’armamento.

Le valutazioni avvengono in un quadrodi concertazione fra Paesi Alleati ed UE,tenendo anche conto dei rapporti bilateralie della cooperazione internazionale nellalotta al terrorismo, con particolare atten-zione ai riflessi sul quadro regionale me-diterraneo. Nel caso specifico delle licenzedi esportazione di materiali d’armamentoa Paesi dell’area, segnalo come si siapassati da 8,6 miliardi di euro nel 2016 a4,6 miliardi di euro nel 2017 e poi a 302milioni di euro nel primo semestre del2018 per l’Area geografica « Africa Setten-trionale, Vicino Medio Oriente ».

Mercoledì 11 luglio 2018 — 72 — Commissione III

ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-00045 Fornaro: Sulla posizione del Governoin merito al caso Regeni.

TESTO DELLA RISPOSTA

Mi preme sottolineare la determina-zione del Governo italiano a sostenere lacooperazione giudiziaria in corso tra leProcure di Roma e del Cairo per farepiena luce su quanto accaduto al nostrogiovane ricercatore. L’impostazione cui siattiene il Governo è quella espressa dalPresidente della Repubblica nel messaggioinviato al Presidente Al Sisi in occasionedella sua rielezione lo scorso 2 aprile, nelquale la domanda di verità e giustiziaviene ribadita, sollecitando seguiti coerenticon l’impegno, assunto dal vertice politicoegiziano, a raggiungere « risultati defini-tivi ».

L’arrivo dell’Amb. Cantini a Il Cairo il14 settembre 2017 ha consentito di portareavanti una assidua azione di sensibilizza-zione nei confronti delle autorità egiziane,a tutti i livelli, che allo stallo nelle indaginidell’anno e mezzo precedente ha fattoseguire risultati positivi, non scontati.

La costituzione in giudizio dei legaliegiziani della famiglia Regeni, la consegnadel fascicolo d’indagine (decisione senzaprecedenti) e l’esame congiunto dei videodella metropolitana avvenuto pochi giornifa – sulla base di una tabella di marciaconcordata tra l’Ambasciatore Cantini e ilProcuratore Generale egiziano Sadek, cheprevede ulteriori attività di indagine per leprossime settimane – non sarebbero statipossibili senza la continua interlocuzionecon le controparti egiziane.

Non vi sono incongruenze in questalinea d’azione. Alla ferma domanda diverità il Governo italiano ha associato undialogo e un confronto sull’intero spettrodei rapporti tra Italia ed Egitto; tutte learticolazioni governative si attengono aquesto principio, che permea l’insieme deirapporti bilaterali. I risultati ottenuti negliultimi mesi, per quanto ancora certamenteparziali, e pur necessitando di un prosie-guo della collaborazione giudiziaria, dimo-strano la perdurante validità di tale ap-proccio. È convinzione di questo Governoche il graduale rafforzamento del dialogobilaterale con le autorità egiziane consen-tirà di ottenere nuovi e importanti pro-gressi nella cooperazione tra organi inve-stigativi sul caso Regeni.

La posizione assunta da questo Go-verno, al pari delle dichiarazioni del Pre-sidente Fico, trasmesse dalla Vice Presi-dente Spadoni alle autorità egiziane nelmarzo scorso, si pongono dunque in lineadi continuità e di coerenza con la do-manda di verità da parte delle istituzionie dell’opinione pubblica italiana.

Sulla base di queste direttrici di azione,il Governo italiano intende proseguire nel-l’impegno a fare luce sull’uccisione diGiulio Regeni, e mantenere alta l’atten-zione sulla situazione dei diritti umani inEgitto.

Mercoledì 11 luglio 2018 — 73 — Commissione III

ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-00118 Ungaro. Sul blocco delle attivitàdi un ente gestore a Londra.

TESTO DELLA RISPOSTA

La promozione della lingua italianaall’estero riveste un ruolo di interesseprioritario per la politica estera italiana.La conoscenza della lingua italiana rap-presenta infatti la chiave di lettura neces-saria per entrare in contatto con la nostracultura e, dall’analisi dei dati sulla diffu-sione dell’italiano nel mondo, emerge cheoltre due milioni di stranieri scelgono distudiare la nostra lingua per avvicinarsi alnostro ricchissimo patrimonio artistico ecreativo.

Inoltre, per le collettività italiane e diorigine italiana all’estero, esistono i corsidi lingua e cultura italiana a loro espres-samente dedicati. I corsi di lingua italianaper le nostre collettività all’estero sonodiventati negli anni uno strumento fonda-mentale nella strategia di diffusione del-l’italiano e hanno contribuito a caratteriz-zare l’italiano come lingua di cultura enon più solo di emigrazione.

Per quanto riguarda la situazione del-l’Ente gestore di corsi e cultura italianaCOASIT, sollevata dall’On. Interrogante, infase di presentazione del bilancio consun-tivo 2017 il Consolato Generale a Londraha rilevato alcune possibili irregolarità dicarattere contabile, di cui ha tempestiva-mente informato il Ministero degli AffariEsteri e della Cooperazione Internazio-nale.

Pur alla luce della proficua collabora-zione esistente tra il MAECI e il COASITsui corsi di lingua e cultura italiana, taliirregolarità hanno reso sin dal principioevidente la necessità di un approfondi-mento rispetto alla rendicontazione da

parte dell’Ente negli anni passati. Nelcontempo, e a titolo precauzionale, si èresa necessaria la sospensione di ogniulteriore erogazione a favore del COASIT.

Il COASIT ha quindi ritenuto di so-spendere le attività didattiche il 21 maggio2018, con circa tre settimane di anticiporispetto alla scadenza naturale dei corsi.Peraltro, occorre rilevare come la sospen-sione anticipata delle attività, avvenuta aridosso della conclusione dell’anno scola-stico, non abbia inciso sulla possibilità, daparte degli alunni, di sostenere gli esami difine anno previsti.

Gli accertamenti in merito sono incorso e si rendono tanto più necessari inquanto tesi ad accertare la corretta ren-dicontazione dell’utilizzo di fondi pubblici,a tutela di tutti i soggetti coinvolti.

Ciò premesso, è ferma intenzione dellaFarnesina intraprendere ogni misura attaa garantire la continuità delle attivitàdidattiche nella circoscrizione di Londra.

Ciò in ragione dell’importanza dellapromozione della lingua e cultura italiananel contesto locale, nonché a tutela deidocenti impiegati nei corsi, degli studentie delle loro famiglie.

Al momento, è allo studio la possibilitàche un altro Ente scolastico assuma neitempi più brevi possibili nuove attività inmateria di corsi di lingua e cultura ita-liane, al fine di contenere il più possibileeventuali disagi a carico dell’utenza.

Desidero quindi rassicurare l’On. Inter-rogante che la Farnesina continuerà aseguire la questione con la massima at-tenzione.

Mercoledì 11 luglio 2018 — 74 — Commissione III

ALLEGATO 6

Interrogazione a risposta immediata n. 5-00125 Lupi: Sugli attacchialla comunità dei cristiani in Nigeria.

TESTO DELLA RISPOSTA

La tutela e la promozione della libertàdi religione o credo, nonché dei dirittidegli appartenenti alle minoranze etnichee religiose rappresentano temi prioritariper questo Governo.

L’Italia, anche in coordinamento con ipartner dell’Unione europea e in ambitoNazioni Unite, porta avanti numerose ini-ziative sul tema, al fine di mantenere altal’attenzione della Comunità Internazionalesulla situazione delle minoranze religiosenel mondo, inclusi i cristiani, che costi-tuiscono minoranza in molte delle attualiaree di crisi.

In Nigeria da anni si assiste a conflittietnico-religiosi, che su un substrato ditensioni e conflitti endemici interni e re-gionali, presenza di gruppi terroristici opulsioni indipendentiste, vede le comunitàcristiane fra le principali vittime di episodidi estremismo violento.

Spesso non si tratta di una discrimi-nazione nei confronti dei cristiani inquanto tali, quanto piuttosto di violenzeda inquadrare nell’ambito dei conflitti an-cestrali per il controllo delle risorse. Al-l’acuirsi delle violenze ha inoltre contri-buito il diffondersi del terrorismo estre-mista di matrice islamica riconducibile aBoko Haram, che dal 2009 affligge ilnord-est della Nigeria.

La situazione della libertà di religionenel Paese e delle minoranze religiose, inparticolare i cristiani, è pertanto costan-temente monitorata da parte dell’Italia edell’UE, che sostengono il Governo e lepopolazioni locali nella lotta all’estremi-smo violento. Innanzitutto con forti presedi posizione politiche: a seguito di episodidi particolare violenza registrati lo scorso

marzo la nostra Ambasciata, assieme allealtre Ambasciate UE ad Abuja, hannosvolto una azione coordinata per manife-stare allarme per la recrudescenza degliscontri fra pastori e agricoltori, spronandoil Governo del Presidente Buhari ad agirecon maggior determinazione per promuo-vere un dialogo costruttivo e perseguire iresponsabili.

Dal momento che tali episodi di violenzanei confronti delle comunità cristiane sonodovuti principalmente alla precarietà dellasituazione di sicurezza in alcune aree delPaese, l’Italia svolge da anni attività di for-mazione a favore di funzionari di sicurezzanigeriani. Si tratta di iniziative a cura del-l’Arma dei Carabinieri, della Polizia diStato e del Ministero della difesa, alcunedelle quali finanziate dalla Farnesina, de-stinate a rafforzare le capacità della polizia,delle forze armate e di altri corpi delloStato nigeriano in materia di contrasto alterrorismo e rafforzamento dell’ordinepubblico.

Inoltre, l’Italia è attiva sul fronte rispo-sta all’emergenza umanitaria. Oltre che al-leviare le sofferenze della popolazione, taliiniziative hanno per effetto anche di atte-nuare le tensioni tra gruppi etnici e religiosinel Paese per il controllo delle risorse. Afebbraio 2017, in occasione della Confe-renza di Oslo dei donatori per Nigeria e laRegione del Lago Ciad, ha annunciato uncontributo di 10 milioni di euro per il 2017,dei quali 3 sono già stati erogati per inter-venti ad impatto immediato realizzati daUNICEF e PAM nei settori della salute edella sicurezza alimentare in Nigeria. Inol-

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tre, una quota dell’intervento di emergenzasul canale bilaterale a favore di rifugiati,sfollati interni, popolazioni di ritorno e co-munità ospitanti del Lago Ciad (Nigeria,Niger, Ciad e Camerun) del valore di 6,6milioni di euro è stata destinata alla Nigeria(1 milione di euro).

Desidero, infine, rassicurare l’On. Inter-rogante che l’Italia, anche in coordinamentocon i partner UE, continuerà a promuoveresia in ambito bilaterale che multilaterale lalibertà di religione o credo, opponendosi for-temente ad ogni forma di intolleranza, vio-lenza e persecuzione religiosa.

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ALLEGATO 7

Interrogazione a risposta immediata n. 5-00127 Delmastro DelleVedove: Sul blocco navale presso le coste libiche.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Governo italiano è al fianco delleAutorità libiche nella complessa sfida mi-gratoria, secondo un approccio integratoche combina sicurezza, solidarietà e ri-spetto dei diritti umani. Nel corso dellamissione del Ministro degli affari esteri edella cooperazione Internazionale Moa-vero Milanesi in Libia di sabato scorso èstata raccolta dalle più alte cariche isti-tuzionali libiche la massima disponibilità acontinuare a lavorare insieme per affron-tare tale sfida comune.

I flussi migratori lungo la rotta delMediterraneo centrale continuano a de-stare grave preoccupazione. Per contenerei flussi, salvaguardare vite umane e sot-trarre i migranti alle reti dei trafficanti,assicurando la protezione internazionale achi ne ha diritto, è necessario in primoluogo un cambio di passo da parte dell’UEe dei suoi Stati Membri, assicurando an-zitutto un adeguato rifinanziamento delFondo Fiduciario dell’UE di emergenzaper l’Africa. È fondamentale inoltre rin-novare e ampliare le attività a sostegnoalle capacità libiche, sia nella loro azionein mare nella zona Search and Rescue, sia,in prospettiva, per il controllo dei confiniterrestri la nota fase 2, dell’operazioneSophia. Tra le iniziative di sostegno allecapacità libiche di gestione integrata dellefrontiere e controllo dei flussi migratori,sono già state riconsegnate quattro moto-vedette classe « Bigliani » alla Guardia Co-stiera libica; ne abbiamo riconsegnate tread inizio anno, altre sono in via di resti-tuzione, a completamento dei cicli di for-mazione. Recentemente, è stato approvatodal Consiglio dei Ministri un decreto-leggemirato a fornire ulteriore sostegno con-

creto, attraverso la fornitura di 12 ulte-riori unità navali ad entrambe le compo-nenti della Guardia Costiera libica.

Anche grazie agli interventi di capacitybuilding sostenuti dall’Italia, la capacità diricerca e soccorso della Guardia Costieralibica è aumentata significativamente. Nel2017, assetti navali libici hanno effettuatooltre 20.000 salvataggi. Nell’anno in corso,sarebbero oltre 10.000 i migranti soccorsidalla Guardia Costiera libica.

Molto importante e da richiamare è ladimensione europea del nostro impegno.Questi risultati sono stati raggiunti anchegrazie all’azione della missione EU-NAVFORMED Sophia, attraverso pro-grammi di formazione che hanno portatofino ad oggi all’addestramento di oltre 200ufficiali e marinai della Guardia Costieralibica.

Per alleviare le condizioni dei migrantipresenti nei centri di detenzione, proteg-gere i rifugiati e operare rimpatri volontariassistiti dalla Libia verso i Paesi di origine,l’Italia sostiene, anche attraverso lo stru-mento del Fondo per l’Africa, le attivitàdell’Organizzazione Internazionale per leMigrazioni e dell’UNHCR. Lo strumentodei rimpatri volontari, che ha consentito ilritorno a casa dalla Libia in condizioni didignità di circa 30.000 migranti dal 2017ad oggi, riveste come è evidente grandeimportanza anche ai fini della riduzionedei flussi verso l’Italia, contribuendo asottrarre ai trafficanti ed a ridurre ilbacino dei migranti che intendono partireverso il nostro Paese.

In parallelo, il MAECI ha avviato unaserie di iniziative per promuovere lo svi-luppo economico delle comunità più col-

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pite dal fenomeno migratorio e attivitàgeneratrici di reddito favorendo l’emergeredi un diverso tipo di economia, fondatasulla legalità. Su iniziativa italiana, inoltre,lo scorso marzo la Commissione Europeaha varato un programma da 50 milioni dieuro a favore di 24 municipalità libiche, avalere sul Fondo Fiduciario della Valletta.

Tutte le citate iniziative si inserisconoin un percorso volto alla progressiva re-sponsabilizzazione dei nostri partner afri-cani, anche attraverso un rafforzamento

delle loro capacità di gestione dei flussi edal fine di assicurare una migliore prote-zione ai migranti in transito sottraendoliall’arbitrio dei trafficanti.

In questo senso, il Governo sostienel’opportunità di istituire, in via transitoria,dei « centri di protezione » dei migranti neiPaesi di transito per identificare chi hadiritto ad ottenere asilo il più vicinopossibile ai luoghi di origine, aiutando glialtri migranti a fare ritorno a casa nelquadro di rimpatri volontari assistiti.

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ALLEGATO 8

Interrogazione a risposta immediata n. 5-00128 Boldrini: Sull’impegnodell’Italia in tema di accordi di riammissione.

TESTO DELLA RISPOSTA

La complessità del fenomeno migrato-rio impone un approccio integrato, volto auscire da una logica emergenziale e ariportare i flussi migratori in una dimen-sione regolare e ordinata, rispettando ob-blighi internazionali, diritti umani dei mi-granti e il diritto degli Stati di stabilirecriteri per l’ammissione di stranieri sulproprio territorio.

In questa cornice, secondo quanto co-municato dal Ministero dell’interno, l’Italiaha accordi di riammissione in vigore alivello bilaterale, con i seguenti Paesi ex-tra-UE: Algeria, Egitto, Filippine, Kosovo,Nigeria e Tunisia. Oggetto di tali accordi èl’impegno a riammettere su richiesta dellacontroparte i propri cittadini (e talvolta icittadini di Stati terzi), presenti irregolar-mente sul territorio dell’altro Stato con-traente, previa presentazione dei necessaridocumenti identificativi.

Con la Costa d’Avorio, la Gambia, ilSenegal e il Sudan, il Ministero dell’in-terno ha concluso intese tecniche di coo-perazione di polizia che comprendono lacollaborazione in materia di identifica-

zione dei migranti irregolari rintracciatisul territorio nazionale e di rimpatri.

A livello Europeo, l’UE ha accordi diriammissione in vigore con Albania, Ar-menia, Azerbaijan, Bosnia Erzegovina,Capo Verde, Macedonia del Nord, Georgia,Hong Kong, Macao, Moldova, Montenegro,Pakistan, Russia, Serbia, Sri Lanka, Tur-chia, Ucraina.

Con alcuni dei citati Paesi (Albania,Bosnia Erzegovina, Moldova, Montenegro,Russia, Serbia) il Ministero dell’interno hagià concluso appositi protocolli esecutivi.Tali protocolli regolano le procedure ope-rative di esecuzione a livello bilateraledegli accordi di riammissione dell’Unioneeuropea.

L’Unione europea ha inoltre conclusoaccordi sulle procedure operative standard(c.d. SOPs) in materia di identificazioni erimpatri con Afghanistan, Bangladesh,Guinea e Gambia.

Il Governo sta infine valutando l’op-portunità di stipulare nuovi accordi diriammissione con altri Paesi fonte di mi-grazione irregolare.

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ALLEGATO 9

Interrogazione a risposta immediata n. 5-00129 Ehm: Sui rapporti conle autorità israeliane rispetto al progetto « Scuola di gomme ».

TESTO DELLA RISPOSTA

Così come confermato dal Ministro Mo-avero nel corso dell’audizione program-matica di ieri, il Governo italiano, assiemeai partner dell’Unione Europea, segue congrande attenzione la questione delle de-molizioni effettuate da parte israeliana inCisgiordania, su cui frequenti sono leprese di posizione pubbliche delle missionidiplomatiche degli Stati Membri UE.

Per quanto concerne la specifica vi-cenda del villaggio beduino di Khan AlAhmar e della Scuola di Gomme ivi si-tuata, essa è stata, come noto, oggetto dinumerose, mirate azioni da parte italianafin dall’agosto 2016, quando le Autoritàisraeliane hanno informato di voler pro-cedere « per ragioni amministrative » alsuo smantellamento e al suo successivotrasferimento in altro sito. Tali azioni sonostate condotte sia in via bilaterale chenell’ambito del rapporto UE-Israele.

Sul piano bilaterale, queste hanno in-teressato anche il livello politico. Nelleoccasioni di incontro con le contropartiisraeliane, i vertici politici (Presidentedella Repubblica, Presidente del Consiglioe Ministro degli esteri) hanno sottolineatola posizione italiana, contraria allo sman-tellamento di manufatti e infrastrutturesociali, educative e assistenziali realizzatedalla Cooperazione italiana in Cisgiorda-nia a beneficio delle popolazioni locali; èstato altresì ribadito che il mantenimentodi questa struttura rappresenta una prio-rità per l’Italia, non solo per la sua valenzaumanitaria, ma anche per ragioni politichee di rispetto della legalità internazionale.

A seguito di una recente sentenza dellaCorte Suprema israeliana, con cui è stata

data autorizzazione alla demolizione delvillaggio di Khan Al Ahmar, l’Ambascia-tore italiano a Tel Aviv ha preso parte, afine maggio, al passo del Rappresentantedell’Unione Europea presso il Ministerodegli Esteri israeliano e, ad inizio luglio,ad un incontro assieme ai rappresentantidi Germania, Francia, Regno Unito e Spa-gna presso l’Ufficio del Primo MinistroNetanyahu. In entrambe le occasioni sonostate ribadite la forte attenzione e la vivapreoccupazione per il rischio di immi-nente demolizione del villaggio.

Parallelamente, il Console Generale d’I-talia a Gerusalemme sta svolgendo unacostante azione di monitoraggio della si-tuazione e ad inizio luglio ha effettuato, incoordinamento con la comunità locale eassieme ad altri Capi Missione dell’Unioneeuropea, un sopralluogo presso il villaggio.

A seguito della presentazione nei giorniscorsi di due appelli presentati dai legalidella comunità beduina, in merito ai qualilo Stato israeliano è chiamato ad espri-mersi in tempi ravvicinati, così come ri-marcato dallo stesso Ministro Moavero nelcorso dell’audizione di ieri, la Corte Su-prema israeliana ha sospeso per alcunigiorni l’ordine di demolizione del villaggio.

Il Governo italiano, in stretto coordi-namento con i principali partner europei el’Unione europea, continuerà a prestare lamassima attenzione al caso della Scuola diGomme e a compiere tempestivamenteogni sforzo sul piano politico-diplomaticoper scongiurare l’attuazione dell’ordine didemolizione, mantenendo la vicenda benpresente nell’agenda sia a livello bilateraleche nel contesto europeo.

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ALLEGATO 10

Interrogazione a risposta immediata n. 5-00130 Quartapelle Procopio:Sulla partecipazione dell’Italia all’operazione Eunavformed Sophia.

TESTO DELLA RISPOSTA

Vorrei innanzitutto sottolineare comeEUNAVFORMED Sophia abbia una rile-vanza strategica fondamentale per l’Italiapoiché uno dei suoi compiti più impor-tanti, oltre al contrasto al contrabbando diarmi e di petrolio in ottemperanza allepertinenti Risoluzioni del Consiglio di Si-curezza ONU e alla disarticolazione deltraffico di esseri umani (originario « coretask » della missione), consiste nell’adde-stramento e nell’equipaggiamento dellaGuardia Costiera libica in materia di con-trollo delle frontiere marittime e di soc-corso.

Quest’ultima funzione, divenuta di fattoil compito principale della missione, ècruciale proprio per il contributo chequelle autorità stanno fornendo nel soc-corso dei migranti/naufraghi e nel lorosuccessivo accompagnamento sul territoriolibico.

Siamo consapevoli che il mancato rin-novo della missione riverserebbe l’onere diquesta materia principalmente, se nonesclusivamente, sull’Italia.

La questione del porto di sbarco deimigranti/naufraghi soccorsi dalle navi mi-litari operanti nell’ambito di Operazionidell’UE, così come confermato dal Mini-stro Moavero in occasione dell’audizioneprogrammatica di ieri, è attualmente al-l’attenzione del Governo italiano. Cosìcome evidenziato dallo stesso Ministro,non è infatti intenzione dell’Italia sfilarsidalle missioni internazionali.

L’obiettivo è invece quello di fare chia-rezza su un tema complesso anche aseguito delle modifiche intervenute dopo lascadenza del mandato di Triton e la suc-cessiva creazione della missione Themis.

Nello specifico dell’operazione Sophia,era stato infatti adottato il meccanismorelativo all’Operazione Triton, che preve-deva l’Italia come porto di sbarco dellepersone salvate nella zona che dipendevadal comando italiano. Triton è stata poisostituita da Themis, nell’ambito dellaquale questo legame immediato con i portiitaliani non è più espresso. Tuttavia ilregime dell’operazione Sophia si basa an-cora sui meccanismi di Triton ed è nostraintenzione, ed in questo senso vanno le piùrecenti prese di posizione del Governoitaliano, sottoporre al competente comi-tato a livello UE, ovvero il Comitato Po-litico di Sicurezza, l’adeguamento del qua-dro operativo.

Lavorare nelle opportune sedi con inostri partners per una revisione di alcuniaspetti delle missioni internazionali nonsignifica pertanto mettere in discussione lanostra partecipazione alle stesse.

Così come sottolineato dal Presidentedel Consiglio Conte, le regole delle mis-sioni internazionali che seguono le naviimpegnate nel Mediterraneo sul frontemigranti si possono e si debbono rivedere,perché così come sono attualmente for-mulate contraddicono il principio diun’Europa solidale, che l’Italia intendeaffermare anche in materia di immigra-zione. In particolare, sempre secondo ilPremier, alcuni aspetti dell’operazione in-ternazionale Sophia andrebbero riformu-lati. Soprattutto per operare una redistri-buzione dei migranti soccorsi in area Sartra i vari paesi europei.

Peraltro, già nel luglio dello scorso, inoccasione della revisione strategica delmandato operativo di EUNAVFORMED

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Sophia, l’Italia con una apposita dichiara-zione unilaterale aveva manifestato le sueforti aspettative di aggiustamento, a tempodebito, delle regole contenute nel PianoOperativo di Sophia relativamente al portodi sbarco dei migranti/naufraghi soccorsiin mare, in accordo con la revisione delPiano operativo di Triton, ovvero in ma-niera indipendente qualora non fosse statopossibile giungere ad una revisione delPiano Operativo di Triton.

Si ritiene pertanto che sia ora giunto iltempo di affrontare questa questione eriesaminare le regole e le procedure ine-

renti il porto di sbarco dei migranti/naufraghi soccorsi dalle navi militari diEUNAVFORMED Sophia. Ciò anche inlinea con i principi, poi fatti propri dalmandato di Themis, che ha sostituito Tri-ton, di una più sostenibile condivisionedegli oneri derivanti dal salvataggio dellepersone in mare.

In ogni caso, l’Italia, come i suoi part-ners, non rigetta i principi fondamentalidella salvaguardia della vita umana inmare e non intende sfilarsi dagli impegniinternazionali né discostarsi dal quadrodel diritto internazionale ed europeo.

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ALLEGATO 11

Interrogazione a risposta immediata n. 5-00126 Fitzgerald Nissoli:Sulla convenzione di sicurezza sociale con gli Stati Uniti.

TESTO DELLA RISPOSTA

La questione sollevata dall’OnorevoleInterrogante è all’attenzione del Governo,che conferma l’opportunità di adeguarel’Accordo bilaterale di sicurezza socialeItalia-Stati Uniti del 1973 ai profondimutamenti intervenuti nella legislazionedei due Paesi e al mutato scenario migra-torio.

In particolare, a livello tecnico sonostate accolte le proposte di estendere letutele previdenziali a categorie di lavoratorifinora escluse, come dipendenti pubblici, esono state effettuate le stime degli oneriaggiuntivi che potrebbero derivare dalla ri-negoziazione dell’Accordo in parola.

La revisione dell’Accordo con gli StatiUniti rientra tra quelli considerati priori-tari, in considerazione della circostanzache esso assume una specifica rilevanza,non solo per migliorare il contesto ope-rativo per gli operatori economici italianinegli Stati Uniti ma anche per eliminare ladisparità di trattamento tuttora esistentetra i lavoratori del settore pubblico e diquello privato.

Il Ministero del lavoro ha già provve-duto ad acquisire dall’INPS la stima deglioneri derivanti dall’ampliamento ai dipen-denti pubblici del campo di applicazionepersonale della convenzione di cui trattasi.Nel frattempo, sono in corso di finalizza-zione le intese amministrative di attua-zione degli Accordi di Sicurezza Socialeratificati nel corso del 2016 (Turchia, Isra-ele, Canada e Giappone). Una volta con-cluse tali intese, sarà presa in esame larevisione di Accordi di Sicurezza Socialecon gli altri Paesi considerati dal Governocome prioritari a questo fine.

In conclusione, confermo la volontà delGoverno di avviare al più presto il nego-ziato con gli Stati Uniti d’America, ma èevidente che non si può definire unatempistica certa per la conclusione delnegoziato, trattandosi appunto di attivitàche, oltre ad essere subordinata al repe-rimento delle risorse necessarie, coinvolgeanche le amministrazioni di un altroStato.

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