SENATODELLAREPUBBLICA · 2011-03-15 · SENATODELLAREPUBBLICA VII LEGISLATURA 2101\SEDUTA PUBBLICA...

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SENATO DELLA REPUBBLICA VII LEGISLATURA 2101\ SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STEN"OGRAFICO .... MARTEDI 6 DICEMBRE 1977 (Pomeridiana) Presidenza del presidente FANFANI, indi del vice presidente VALORI " INDICE COMITATO PARLAMENTARE PER IL CON- TROLLO SUI SERVIZI DI INFORMAZIO- NE E SICUREZZA E SUL SEGRETO DI STATO Nomina dei membri . . . . .. Pag. 9184 COMMISSIONE PARLAMENTARE DI IN- CHIESTA SULLA FUGA DI SOSTANZE TOSSICHE AVVENUTA IL 10 LUGLIO 1976 NELLO STABILIMENTO lCMESA E SUI RISCHI POTENZIALI PER LA SALU. TE E PER L'AMBIENTE DERIVANTI DA ATTlVITA' INDUSTRIALI Trasmissione di relazione CONGEDI . . . . . 9167 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione 9167 Deferimento a Commissione permanente in sede deliberante 9167 Presentazione di relazione Pag. 9168 Trasmissione dalla Camera dei deputati . 9167 Seguito della discussione: «Disciplina delle locazioni di immobili ur- bani» (465): BONIFACIO, ministro di grazia e giustizia 9174 DE CAROLIS (DC), relatore ..... 9168 " GULLOTTI, ministro dei lavori pubblici 9181 RUFINO (PSI), relatore ...... 9172 9168 MOZIONI, INTERPELLANZE E INTERRO- GAZIONI Annunzio 9184, 9186 Interrogazioni da svolgere in Commissione 9200 PETIZIONI Annunzio . 9168 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di- scorso non è stato 1'estituito corretto dall'oratore. TIPOGRAFIA DEL SBNATO (1200) ~ 4

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SENATO DELLA REPUBBLICAVII LEGISLATURA

2101\ SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STEN"OGRAFICO

....

MARTEDI 6 DICEMBRE 1977(Pomeridiana)

Presidenza del presidente FANFANI,indi del vice presidente VALORI

"INDICE

COMITATO PARLAMENTARE PER IL CON-TROLLO SUI SERVIZI DI INFORMAZIO-NE E SICUREZZA E SUL SEGRETO DISTATO

Nomina dei membri . . . . .. Pag. 9184

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI IN-CHIESTA SULLA FUGA DI SOSTANZETOSSICHE AVVENUTA IL 10 LUGLIO1976 NELLO STABILIMENTO lCMESA ESUI RISCHI POTENZIALI PER LA SALU.TE E PER L'AMBIENTE DERIVANTI DAATTlVITA' INDUSTRIALI

Trasmissione di relazione

CONGEDI . . . . . 9167

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione 9167

Deferimento a Commissione permanente insede deliberante 9167

Presentazione di relazione Pag. 9168

Trasmissione dalla Camera dei deputati . 9167

Seguito della discussione:

«Disciplina delle locazioni di immobili ur-bani» (465):

BONIFACIO,ministro di grazia e giustizia 9174DE CAROLIS (DC), relatore . . . .. 9168

"GULLOTTI,ministro dei lavori pubblici 9181RUFINO (PSI), relatore . . . . .. 9172

9168

MOZIONI, INTERPELLANZE E INTERRO-

GAZIONI

Annunzio 9184, 9186

Interrogazioni da svolgere in Commissione 9200

PETIZIONI

Annunzio . 9168

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-scorso non è stato 1'estituito corretto dall'oratore.

TIPOGRAFIA DEL SBNATO (1200) ~ 4

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~~ 9167 ~

210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 DICEMBRE 1977

Presidenza del presidentr.: F A N F A N I

P R E S I D E N T E. La seduta è aperta(ore 17).

Si dia le-ttura dcl processo veJrlnille.

P A C I N I segretario, dà lettura del pro-cesso verbale della seduta del giorno pre-cedente.

P R E S I D E N T E. NOIIlessendovi os-se:rvazioni, .H processo verbrule è 'appI1ovato.

Congedi

P R E S I D E N T E. Hanno chiestocongedo per gilOI1lli2 i senatori Col1esei1li,S>evrtie Tanga.

Annunzio di disegni di leggetrasmessi dalla Camera dei deputati

P R E S I D E N T E. Il Presidente dellaCamera dei deputati ha trasmesso i seguentidisegni di legge:

C. 1852. ~ «Modificazioni alla disciplinadell'imposta sul reddito delle persone giu-ridiche e al regime tributario dei dividendie degli aumenti di capitale, adeguamentodel capitale minimo delle società e altre nor-me in materia fiscale e societaria» (894-B)(Approvato dal Senato e modificato dalla I

6a Commissione permanente della Cameradei deputati);

C. 1766. ~ «Finanziamento dei residuioneri relativi al primo gruppo di operedella linea A della metropolitana di Romae per l'autorizzazione di ulteriori opere dicompleta mento » (1030).

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P R E S I D E N T E. È stato presentatoil seguente disegno di legge di iniziativa deisenatori:

LAPENTA, SCUTARI e PITTELLA. ~ «Modi-

fica dell'articolo 187 della legge fallimentarere!lativo atHa domanda di ammiJlÎiSitnaZlÍOIThecootJro1lata >, (1031).

È stato inoltre presentato il seguente di-segno di legge:

dal Ministro degli affari esteri:

« Erogazione a favore del Programma ali-mentare mondiale delle Nazioni Unite (PAM)della residua quota di contributo dovutadall'Italia per il biennio 1975-76» (1032).

Annunzio di deferimento di disegno di leg-ge a Commissione permanente in sede de-liberante

P R E S I D E N T E. 11seguente disegnodi legge è stato deferito in sede deliberante:

alla 6a Commissione permanente (Finanzee tesoro):

« Modificazioni alla disciplina dell'impostasul reddito delle persone giuridiche e al re-gime tributario dei dividendi e degli aumen-ti di capitale, adeguamento del capitale mi-nimo delle società e altre norme in materiafiscale e societaria» (894-B) (Approvato dalSenato e modificato dalla 6a Commissionepermanente della Camera dei deputati), pre-via parere della sa Commissione.

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Senato della Repubblica ~~ 9168 ~ VII Legislatura

210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 DICEMBRE 1977

Annunzio di presentazione di relazione

P R E S I D E N T E. A nome della 8aCommissione permanente (Lavori pubblici,comunicazioni), -il senatore Sgherri ha pre~sentata la relazione sul seguente disegno dilegge: Deputati Ottaviani ed altri. ~ «Mo-

difica della legge 10 novembre 1973, n. 755,concernente.Ja gestione unitaria del sistemaaeroportua,le deLla capitale e integrazionedel1a legge 22 dicembre 1973, ill. 825, ¡per in-terventi urgenti negli aeroporti aperti al traf-fico civ.He» (940) (Approvato dalla Cameradei deputati).

Annunzio di trasmissione di relazione daparte della Commissione parlamentare diinchiesta sulla fuga di sostanze tossicheavvenuta il 10 luglio 1976 nello stabili.mento lCMESA e sui rischi potenziali perla salute e per l'ambiente derivanti daattività industriali

P R E S I D E N T E. Il Presidente dellaCommissione parlamentare di inchiesta sul-la fuga di sostanze tossiche avvenuta il10 luglio 1976 nello stabilimento rCMESAe sui rischi potenziali per la salute e perl'ambiente derivanti da attività industrialiha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6 dellalegge 16 giugno 1977, n. 357, la relazionesui lavori svolti dalla Commissione mede-sima nel secondo bimestre di attività.

Annunzio di petizioni

P R E S I D E N T E. Invito.iJ sooatores(~~gretar:ioa dare ileLtum del sunto deHe pe.tiziom.i pervenute al Senato.

P A C I N I, segretario:

II signor Gaetano Salerno, da Messina,chiede un provvedimento legislativo di m9~difica dell'attuale disciplina pensionisticanel senso di garantire il diritto alla pensionedi reversibilità ai coniugi dei pensionati de.

ceduti, indipendentemente dalla differenzadi età fra i due. (Petizione n. 94)

Il signor Corrado Piccione ed altri, daSiracusa, espongono la comune necessità diprovvedimenti miranti a risolvere il pro-blema dell'inquinamento atmosferico nel.l'area abitativa di Siracusa. (Petizione n. 95)

Il signor Giorgio Possidente, da San Gior.gio di Pietragalla (Potenza), chiede una nuo-va disciplina legislativa in materia di siste-mazione degli insegnanti precari nelle scuo-le elementari. (Petizione n. 96)

Il signor Carlo Consiglio ed altri, da Roma,chiedono un provvedimento legislativo diabolizione della caccia o, in via subordinata,la sospensione di ogni forma di uccisioneo cattura della fauna selvatica per un pe-riodo non inferiore a cinque anni. (Peti-zione n. 97)

P R E S I D E N T E. A norma del Rego-lamento, queste petizioni sono state trasmes-se alle Commissioni competenti.

Seguito della discussione del disegno dilegge:

{( Disciplina delle locazioni di immobili ur.bani» (465 )

P R E S I D E N T E. L'oI1dine ,del giornomea j¡l seguito cidla dliscuss,ione deil disegnodi tlegge: «Disciplina delle ,locazioni degliimmobi!li urbani }}.

Ha faCOlltà di parlane ill rebtore seillaltoreDe Carolli,s.

D E C A R O L I S, relatore. Sigmor ,Pre-s.iden1:e, onor,evole Ministro, onlOrevoli ,oo1le-ghi, al 'telmÏ!ne di quella che potremmoahia-malie una seoonda fas'e del dibattitoS!lÙl'equoC3ll1!one,pur eO'ils:1derando gli mte.rv:enti piÌlcri,tici,:i!l œlatOTe per la Commissione gius.ti-zia r.itiene che iit disegno di legge, prese:nita-Lo daMe Co.mm'Ìss,i:orniriunite, malITtenga pe,r~TIlteroJa sua va,lidità ,~nuna tequiHíhrata com.parazione dei punti più qualificanti di esso.D'altra palrte ho avuto già occasione ,di direneNa relazione che il teslto è :il frutto, più che

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9169 ~

6 DICEMBRE 1977210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

di un compromesso, di Ulna convergenza at-traverso Ja quaLe si è tootato ~ e 'sotto va:riasp:etti com. esito posÏitivo ~ di com.C'Ïiliare

oppo's>ti interessi, di far œssa;re é\Jl1Jtrohem-giustizie, di razionalizzare un settore cherapp.resenta senz'altro .il coacervo più frurra-gl'noso e cootraddÏittodo di .dispo,SIÌ:zñoni, m.el.l'ambii¡to deLla pur copiosa legisfazione -delnostro paese.

Al .t'ermirne deJ:le complesse tiI'atJtative e de-gli ampi dibattiti, il relatore auspica che leforze politiche ne:lla :loro maggioranza ab-bandonino posizio1ll'i di «bandiera» che sa-rebbero mUÛJllÌsul piano politico e dam.m.osesul piano ¡legi's,hvtivo. Non è ,im.£at.tii'1 cruso dirkercaœ nel testo vÏinCÏ>tolfi>Ovhnrt:i ma è in-vece opportuno iilldivÎ!duare in esso lÌ pUlIltidi confluenza e di sintesi degli opposti inte-ressi frutto di uno sforzo comune di tutti ipar.titi dell'a!CCÛlpdo pwgrammalt:i>co, arnzi ditutti i Gruppi parlamClIl>tami .che hanno parte-dpalto .aille trattative pa:'ima e ail.dibaibt:iJt.l()inCommissione ed in Aula poi.

Al sen.atore Sca:marc.io vOiIT'Ci fare OSSIeIr-vare >che iJl oos¡]ddetto ri,tardo di otto mesi

ne1'l'app.rovazione ~ cosÌ almeno spero ~ eliquesta 11egge non è frunto di una pU11lt:i,g~iosaresistenza di akUlITe parti politiche, poÏiahèqueSiti mesi hanm.o permesso un accordo, chepuò ben dirs'Ì ilI1JÌegmtivo di quello OOiJ1dlusotra i partiltl del:l'astensione, spostando we po-sizio.ni delle valfie forze pol:ÏitLche .anche suitre ptrlliti più contrav.ersiÎ, cost.1tuÌiti drulltassodi rendimento, dal1"Î!ndicizzaz101ne e dal pro~b1ema ddle commi1ssi>oni oonciiliiative. Lnbtti,mentre iù. 'tasso di rendimento è stato por-tato al 3,85 per cento, l'indiaizzazione:è siÌJataco.11ocalta dai due terzi deBa proposta gover-nativa 'ai tr:e quarti del <tes:to definÏitiivodella CommissÎ!one, pari al 75 per cento, siapure raggÌlUI1gibìle gradualment,e per qua'll-to concerne sopmttUltto j¡l 'reg¡Î!me transi.ta-l'io. A tale proposito, mentre da UlIlJato si èriconosciuta ¡la necess1tà di as,sÌ>curare lUnacerta stab11ità de:l!la rendita attraverso lUnasua più congrua dvalutaziOlJJ.e, dall'a1tro siè voluto 'Cvitrur:e che una imdidzzazione parial 100 per cento dell1a svalUltazio11le, secondoi d3Jt,i ISTAT per i prezzi al conSlumo dellefamiglire di operai e di >Împi,egati, potesse .in-nescrur.e pericolosi processi inflazÎ!on1stid. Su

questo punto occorre ricordrure, senatoreBalbo, che decilSe e puntuali sono semprestate le posizioni anche del Partito repubbli-cano e del Partito sodaHs,ta demooratico.

Anche per quaruto \l'Ïiguarda [e oommissio-ni di conc.iiliazione, la loro sos.tÏitluzioll1Jeaon ilgiud10e com.dlirutore, affiancM-o da due esper-ti >in'rappresentanza r:Î!spettiJvamem.tedel 10-catore e del cOiJ1duttore, è Sitata il frutto diuna meditata 'riflessio11leche ha OO!llN.Ílnvo,00-che i rappresentanti deU:a sim.iÏstra, soste.ni-tori :iJnizial,idel,le commi:s'sioni stœse, per imoÌ'ivi che ho già esposto neLla \Y,e:lazioneeche non intendo qui rLpe1er:e.Ma gllii otto me-si di cui si è lamootato 'i~ sooato'Ye Scamar-do SOIliOs0J1VitÏi.aLtresì a riVledere,anche surilchiesta del Part:ito S'ocÌiailiilS:ta,ill;umems.i al-tri pun,t.i del testo e in 'Palrtkolare, per ricor-daJ1I1;esolo i più impoPtrunti, quel.li relativiai coeffidenti per le classi demografiche deicomuni, per la >tipolü:gia catastrule, peT lostato eli,conseJrVazione e manu.tenzione, nOiJ1-chè a raggiungere un aocord'O sUIlila g¡ra~duafuUtà dell"applicazione dell'equo œ'lll()[lee deH'¡indicizzaz:ione [lIell mg,ilme .transito-rio sia per quanto r:i,guarda le loc,azioni abi-tative si'a per quanto mguarda quelle ad usodiverso dal}!'abÏitaziOlJJ.e.E dò è ,tanto veroche il senatOJ:1eScamarcio ha a:'i,oonlOsciUltoches.i è trattato di contemperare 'Ïint'eressi 00ill-trastantÎ, tant'O da qUallificare, cœne egtli hadetto, Il'equo c<:\!I1>oneoome un reddito ptrO-porZÌ'Otl1atoaŒcapi¡tale ¡mvestito il11eH'i:IIlmobi~le, ma immune da pressioni di tipo speculati-vo; un reddito cioè che non deNe corrispon-dere per il cOThduttore ail sacniifido di Ulnaspropositata aliquota del proprio salario.

A:hre cons.ilooraz¡ioni di crura:1?terepo1i\ÜCOgClJJleralenon rig¡u~rdanJo :Ïinquesta sede ,il ire.latore, cui spetta solo .¡¡lcompÌito di replica-re, attenendosi aLle va,lutaz¡~oni dcl disegm..odi Jegge Ìil1esame.

Il senatme Di Ma~in:o ha giulSÌ'amoote iSot-tOil1neato che il perduTtare di UJJ1.as,ilÌlUaziiOlnedi blocco aggra'Ver.ebbe lo stwto di ,degradodd patrimonio edilLzio abÎTativ:o, a1Jtribuen-do poi equamoote 'l,e respansabillÌJtà di urnamancata, coraggiosa inizi:altÏ>vaprÎ!ma di que-sto disegno di legge ai pal~ti1:idi goV'enno maanche aU'opposizi<:me.

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Senato della Repubblica ~ 9170 ~ VII Legislatura

210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 DICEMBRE 1977

Non si può non conoordare ~ e vi ho fattocenno arr1>che'llella rellazione ~ sul fatrt.ocheun ,rrequHibr10 del sistema non può presain-dere da una ser.ia programmaz;ione dell'edili-zia pubblica per forniœ alle fasee meno ab-bienti gli ,alloggi necessari [)Jelmedio perio-do; di qui la necessità di varare al più prestoil piano deoemmale per l'edilizia.

Ma la pante più import,am.te, per qUalntoconcerne il disegno di legge, cui ha faltto oen-no il senatore Di Marino, è senz'altro quellarelativa all problema ,del I1ÌJrer.imenJtoall ca-t2JstOeditliz10 urbam.o ,sia per l'imposiz:i!one fi-S'calle,sia per la determinazione del valore aifini del reddito.

Su questo punto il Gruppo comunista halUlIlgamooiteinsisdto durante le 11ralHwt:Íve,maha dovuto infine Tko'l1Joscer,eche, se l'ohiet-tivo è valido, esso :nOlnpuò essere oonseguiJtoin un breve termine. Infatti è stato aocertatoche la sempHce operazione di accatastamen- Ito delle partite ancora inevase richiederàun periodo valutato dali 3 ai 5 anni e ohe ciònon sarebbe sufficiente ai fì¡J]¡idell'obiettivoprefisso, in quaa:rto l'accatastalmento avver-rebbe ai valori .del 1939, me.ntœ sarebbe Ille-œssario l'aggiornamento del vallor.e degli im-mobilli ag¡].iattuali valori di mercato e perfar ciò è stato '1ndicato dallo stesso Ministrodelle finanze un tempo variabiJle dai 7 ai 10anni. Pertanto, se H ,catasto fosse veramenteriproduttivo del valore dell'immobil'e, essopotrebbe costituire la chiave di volta del si-stema sia di tassazione s1a di equa remune-razi.one, medi,a;nte un giusto canCIDe, del ca.piJtale hwestilto, ma, mancando tale hase iÍm-dispensabHe, ol'obiettiovo nain può comsi,deiI"ar-si che a lungo termim:e. Ciò conferma Ja va-ìidità del disegno di legge in esame che ne-cessariamen:te ha dovuto peI1correre ,aJltrestrade e cioè quella .della riproduzione di uncosto bas,e convemzionale per il patrimonioed1li~i'o esistente e quebla dell'al1tiüoŒo24 peril paltJrimonio edilizio <cos,tluito dopo il 31dicembre 1975.

Nè era possibile, cOlme si è senti,to preten-de:r:e dccl'l'estœma destra, scegliere 'ra v1a diuna completa ed Ï:ncom.trollwta liberaHzzazio~.ne di un b1ocoo dei canoni el di una piror,ogadei rapporti che dura ininterrottamente dal1934. NÜin si può qui.ndÌ! nom. oonvenire con

il senatore Baus:i 'Che ha eflÌcaœme:IlJte definí.to questa legge «momento di raccordo e ca-mera di decompressione », mentœ debbo ri-cOlI'dare carne Io stesso Stenatone Bausi, par~landa a nome della Democrazia crisltiana, haritenuto soddisfacente lIa di£esa deliliarenditadebl'immobHe per tre qururti dall'inflazione,S,E"si considera che '11calpitale immohiJlia:reè difeso p.er mtero daHa svalutazione mom.e-taria.

AlI senatore Andel'lin1 debbo dare a,uo diun discorso serio e :responsaibiJe e 'sop:ra>1:Jtut-to dell'osservazione che questa legge è trop-po importalnte per lo sV'Ì!lupposociale ed 000-noanko del nostro palese per :essere COJJls.i-derata frutto di parte, mentne essa è Istata i:lpmdotto dello sforzo comune di tutrti i Gru:p-pi parlamentari; anzi il senatore Anderli-mj, nel rÌCooosce:re ,ilnumerosi lalti pos.iit,ividei disegno di wegge, pur J1IeLlamaccmmosoitàdeMa sua -applicazione, ha sottolineMo ['er-roneità di una ,eventuale posizione di dis-sell1SO,non motivata da consÌideraziomÌ ,di me-r.ito 'ed in aOJI1Jtrasto COin l'im pmt an~a delprovvedimento.

H senatore OrdLlalaIJiZaha vdluto :ÎJndikarein una estensione molto larga del fondo so-ciale di integrazione del canone la via per lasoluzione dei problemi posti da questa com-plessa materia; ma, ahimè, ha dimeinlticatodi mdicare l'ent'Ì!tà deMo sforZJo¡economico ne--CE"ssarioper raggiungere tale obi¡ettivo e 'SO-prattutto .Je 'SlUereali f.ooti di finanziamento,ines:is,tenti ne~l'alttualle situaÛone ¡eCOlllomÌ!Ca.

Al seIllatore Nenc10IJii che ha ,sottobneatola complessÍ1tà deil s.is.tema dei coeffidenti edei parametri e quindi la difficoltà della ¡suaapplicazione, occorre osservare che non sonostate pvos¡pettaltJe alternat,ive poss':iJbili e so-prruttutto pratkabiH sul piailla elOOIlIomiooefinanziario, per cui mentre egli si augura che

'- il disegno di Legge poss.a eliminare iJ. suopotenzia,le di 'lit,igios1tà e che la magistmtu-ra, nell'applicare la nuova normativa, possaesser:e l'ago deLla bilancia della pace socialee del diritto al1la casa », il relalto,r:e osservache, peraLtro, jo]legislatore nel dis,eg1nodi ~eg-ge Inon è venuto meno al dov,ere di apprestaredisposizioni processuaM tali da consentireJe più lal'ghe Ì!ntese, àttrav,ers.o ill telltaoti:vodi oOJlldliazione obb1igrutori'a, condÍ!Z!~oll!edi

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Senato della Repubblica ~~ 9171 ~ VII Legislatura

6 DICEMBRE 1977210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

proœd!i.ibiHtà dell' azi'Ûil1edvi\1e, 11IOil1cihè,ID ,se-de 'contenziosa, mediante un processo agiJee rapicùo.

U s'enator:e Ba}bo, T.lJell'iIllustrar:e.il fermodissenso del Partito ¡liberale, ha, per La veri-tà, prospettato soluzioni alternative che osono già conrternlt<e,in giran parte nel dis'egnodi legge (come risulta dal oontenuto dell'ar-ticolo 24 del cU,segnodi legge) o SOIThOdel ,tut-to impratica:hHi. Infatti mi 'sila 'OOnSeIllItilto,cortesemente, osserva:œ al sena-boDe BaÙiboche è 'ÏJmpossibÌ/Leprevedere un equo canoneridott'Û da applkarsi, iJnmodo più ampio d,iqueHo previsto da:1 disegno di :1egge,nel casodi lll'11cleifamiliaI1i a reddj¡to basso e :pe[' leabitazioni di un certo tÌ/po, pcmendo ,addi;rit-tura la differenza t.ra l',equo canone da perce-pirsi da~ IOiCatore reol'equo cancme ridotto acarico dei comuni ,ohe dovrebhero essererimborsati dall'O Stato, il quale d()IVrebbe asuo vollta coprire \la relativa ¡spesa attraversoil geNi,to delll'imposta 'sul mddito degH irn.-mobiH urbani. Proporœ ciò significa lIlonrendersi cont'Û nè de;lla situazione finanZJÌ/ariadei comuni, nè della pesantezza delil'funpo,si-Úone fiscale sugH immobiJd. urbani, che, se-condo quanto è stato autoI'elVOlmenrbepmeci-sato ne.l co.rso deLle trattative, ha raggÌlUlIltopUlJJJtetali, sia per quamJto concerne .rimpostadi registro, s,ia per quanto rigua:rda J'INVIM,l'TRPEF e :l'ILOR, da non Iconsentire ulte-riori Ì/nasp'rimenti, per cui taLe 'sOlluzione, ol-tre ad essere non reaLi's.tka, si risolve~ebbein Ulna ulteriore pressione iìscaJe sopratt,ulttosulla piccola pI10prietà edilizia, che à,l SeI1Ja-10:re BaiLbo ed il Partito Hherrule, con :illJaroatteggi'amento negativo 'su1!l'equiOcanOille,vor-rehbero inveoe '¿]feIlldere.

Al senatore Venanzetti rnecOil1 passiol1Pe competenza ha partecipato, con il senatoreCifarelli, alle trattative ed alle discussioniparlamentari, si deve riconoscere l'assolutaverità di quanto da lui affermato nel suointervento e cioè che.i repubbHcarri hanlI1iOte-nacemente dtfeso, duran:te tutta la 'discussio-n.e, la tesi di Uil1anOI'mativa tranrsiltoria de-stinata ,a riparaœ i guasti causati ,da1le pro-roghe, da:l blocoo e dallo svj¡luppo ŒlSOl1dima-to delJ' edilizia nei oonfronti di chi voLevagiU'lligere invece ad un controll'Û pubblioo ri-gido e permanente dei contratti di locazio~

ne; vorrei pera'Ltro osservaœ che questa bat.taglia non ha visto il Partito repubblicanoisoilato :reche ,l',es1to di essa non è quello te-muto dal senatore Venanzet'ti.

Infatti è pur vero ohe il disegno di leggeriproduce solo ÌIn parte l'acooJ:1do a sei t'ra iprurtiti deMa non sfiducia, ma è anche 'Veroche l'aoco,rdo faceva riferimento alJ'uso diuno strumeIllto che ~ oome ho cercato Œ di-mostrare ~ non è al mOillellllto assalutamen-te utilizz3!bile, 're cioè il catasto, quaie hasedeLl',imposizioTIle fiscale e punto di rifeI'Ì/mel11-to per ,la determinazione del reddito de'lI'im-mobiLe.

Per quanto liiguarda infine la fomnuliazio-n.e dell'articol'O 24 del test'Û, su!l quale moltioratori si 'Sono soffeI'lTIat.i, credo di potier af-fermare che essa sia tale da oOonsentire unprogress.ivo adeguamento dei valori a quellireaM per quanto CO'Dicerne il patrimonio ;rea-lizzato dopo i'l 31 dkembre 1975.

Infatti mentre ,la pr~ma parte deLl'arti'Oo-lo fa riferimento ad un ,costo di produziolIle(e naiJl s.oMalllto -eLicostruzi'ÛlJle; q'llÌ/ncli earn-preIlJsivo di tutte ¡le spese, delle imposte, de-gli ammortamenti eccetera) da determinarsi2cIJlllualmoote con deoreto del Pres,i'dente del-la Repubblica .recon r]ferimento ai oosti diproduzione dell'edillizi,a convenziOlIlata, a:]l'in-cidenza del contributo di conoess.ione, al co-sto dell'a'rea, sia pure nella misUlI'a 'Dion su-periore a:1 25 per ,cento del costo di produzio-ne globale, a:gH onelii di urbanizzazione chegravamJOsui oosttruttore, d'altro canto si con-sente alI costrutJtore o al primo aoqUJir:eII1Ite dideterminare il valore ,eLeLl'immobiJ1e,oon ri-{er1ment'Û a quelLo .dichiarato od accertatoai fini '¿eIŒ'jmposta sul valme aggiunto Q diquella di registro o di altra imposizione fi-scaLe ovvero mlativamente 'agli oneri eLeneas,sicurazioni obbligatorie o in base ad altredooumemtazioni di orig.ine pubbl,ka, con unama:ggiore aderenza aJ valore :œale e soprat-tutto realizzando queMa parità tra imponi-bi,Lefiscale e vailore SlUiIquale ca:1cOllareil,red-di¡to, che dovrebbe considemrsi obiettivomrussimo anche ,di giustizia fiscale iJn Uil10Stato democratico.

Signor Presidente, onorevoli Minrstri, 0il10-revoli coUeghi, concludendo questa replicae ¡raccomanda.ndo nuovaa:nente l'approvazio-

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Senato della Repubblica

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VII Legislatura~~ Ql72 ~~~..

6 DICEMBRE 1977ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGR4.FICO

ne deil testo propos.to dalŒeCommi'sisoni Ti>u~nite, io c.redo che per qua1ificG\!repQS.i:tiva~mente questo disegno di 'legge pUil'TJldle suecarenze peraltro inev,itaib1li per ,ragioni lpoH-tiche e per obiettive difficoltà pratiche ,eŒegi-slative sia sufficiente sottol'inearne quattromomenti essenziali.

llIliIlanziltutto, la cessazione dei11a prmogadei rapporti di LocaÚone e del blocco indiscri-minato dei fitti" con la rip.resa del mercatoimmobilirure, il cui arresto ha determilnatoquelle gravi ingiustizie tra i cittadini sullet¡ua:Hpiù volte.ci siamo soffermati; l'avvio diuna nuova di'sciplina ohe, attraVierso la corret-ta 'applicazione dell,}'articolo 24, p.atlrà adegua-re, come si è detto, l'imponibile, ai fini fiscali,al valore locativo dell'immobiJ:e a difesa diuna equa ,reddiltÎvhà, a favore dell oittadinoonesto contribuen:te; nstituzione di un CalI10~ne oContr.o1Iato,tale da oostÎituire gius'ta lI'etrIlU-nerazioue del capitaLe inves\tito Se\11.Zaip'llitl'tespeculative <i,ntollleraibHiper gli inqillHnil; lainSltaurazione di un nuovo pil'ocedimemo inmateria di Ti/lascio per ,necessità dellooatore,per inadempimento o morosità del condut~tore che, contemperando il diritto del primocon le cOl11,diÚorneccmomiche del secOlJ1Jdo,ov-vierà seII1z'altro a queUe s.ituazioni che finoad oggi hanno esasperato, in modo taJ.rvoltadrammatic.o, i rappolI'ti tra le palI'ti cOIJ.r!1ra-en:ti.

Con tale conv,inz10ne, 'r.1tengo che <ilPG\!I"la~mento non possa perdere quest'occasioneche, senza enfasi, s.i può ben defiruire sltoinÌJca,se si considera che essa segna una svolta inuna s.ituazione di sostanziale immobilismoche dura da beiIl 43 'anlI1i,ed -auspico quindiche ÎlI Senato vogLia approvare, di. oon-seguenza, iJLdisegno di 'legge proposto. (Ap-plausi dal centro).

P R E S I D E N T E. Ha facoltà di par-lare il relatore senatore Rufino.

R U F I N O, relatore. Onorevole Presi-dente, onorevoli Ministri, onorevoli Sottose-gretari, onorevoli senatori, il collega De Ca-rolis nella sua replica ha puntualmente ri'Spo~sto ad una serie di osservazioni che sono ve~nute da varie parti politiche, riferite al la-

~voro sv'Ûlto daHa 2" e dall'ga Commissione inquesti lunghi mesi di discussione e di note-

vole dibattito intorno al disegno di leggen.465.

Le conclusioni alle quali siamo giunti ore-do che rispondano aBe varie esigenze che sisono manifestate nel oorso del difficile c'Ûn-fronto politico; ci è stato utile anche il con-tributo che iniziaLmente ci è ,stat'Oofferto, so-prattutto nella prima fase della discussionedd.ila kgge, da tutti colo.ro ooe dimttameJ:1teo indirettamente sono interessaIti: ai proble-mi deH'edilizia abitaltiva.

Abbiamo anche tenuto nel dovuto contoalouni dei ri¡]¡jeviÎche in un ¡pr1mo mome:JJJt'Oci ,sono stati presentalti, anche perchè l'aspet~to più Jmportante della legge ~ e mi pareche sia stato risolto ~ era quello di un co~Sltruttivo approccio della nuova normativarispetto ad una situazione che negli ultimianni 'Si'era e stiè certamente resa ìnsOls~1Jenib.iI1ea seguito della prolungata disciplina vincoli~stica sulle locazioni. A tale proposito ha ra-gione il collega Di Marino quando ha ricorda-to che aBe tante giungle esistenti nel nostropaese si era aggiunta anche quel,la degli af-fitti delle abitazioni. Questa ghmgla diversada quella delle retribuzioni si è venuta a crea-re ron consapevole complicità della classe po-litica che ha preferito non ,affrontare mai intermini globali il' problema delle locazioni,rinviandolo di volta in volta, fino a giungerealla 43a proroga del regime degli affitti; conquesta base di partenza nOlll era possibilepensare che le Commiss.ioni riunite e i sin-goli senatori potessero risolvere tutJti i pro-blemi sorti in questi anni tra inquilini e pro-prietari nell'intento di appianare le piccolee grandi diseguagliooze consolidate nel tem-po. Mi pare che 1e p:rec:auziOlIlida noi ,sugg.e.rite per evitare un approccio traumatico del.la legge siano state regolamen.tate; non stiavranno aumenti dei canoni immediati e con-sistenti, poichè sono stati graduati nel tem-po; questo avrà peraltro una influenza posi-tiva rispetto ad eventuali scatti dei pUiI1tidel-la scala mobile. Quando si è parlato di au-menti in misura diversa, e cioè di un tasso direndimento del 5 per cento, non si è tenutanel dovuto conto l'influenza che l'equo cano-ne avrebbe potuto avelI'e sull'intera economiadel nostro paese. Credo che Ja soluzione adot-

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tata per questo problema sia stata molto im-portante; la percentuale del 3,85 per cento di:redditiv1tà sugli immobili assicura un cautodecoHo della legge che può essere accettato,senza creare momenti di tensione tra le partiinteressate.

Credo che abbiamo anche tenuto nella do-vuta considerazione alcune osservazioni rife-rite soprattutto alla situazione del'le grandicittà, dove la condizione abitativa è certo di-versa da quella che sussiste nelle piccole cit-tà. Si possono, anche, creare degli appiatti-menti nella determinazione finale dei canoni,ma è pur vero che ,nelle grandi città vi è unnumero notevole di famiglie in affitto chesupera la quota del 47 per cento, che è intermini statistici la media nazional'e traproprietari e inquilini. Abbiamo dovuto,quindi, tenere nel dovuto conto questi ele-menti ¡nel dosare le percentuali dei coeffi~cienti che concorrono a formare il canoneequo poichè è proprio neHe grandi aree urba-ne che si sono verificati calSi di tensione chein alcuni momenti si sono trasformati in verie propri scollltJri socfu1i. Penso anche chel'aver diluito nel tempo la validità dei con-tratti sia stata un'esigenza che vieneincontro a diverse aspettative; si evita cosìun cumulo di azioni di sfratto (come è avve-nuto negli u1tiÌrrliÌtempiJ e sì ,remde quindi :alD.-che meno difficile J':impatto della Jegge conla nuova realtà. Tutte le decisioni che via viale Commiss.ioni riunite e g/ti esperti dei par-titi hanno assunto hanno sempre tenuto neldovuto conto una vasta gamma di esigenzecon il risultato finale positivo di un testodi legge rispondente alla realtà del momento.

Certo, Ise avessimo avuto in tempo oppor-tuno i dati che ci sono stati successivamenteforniti, probabilmente il nostro lavoro nonsarebbe durato 8~9 mesi. Saremmo stati ingrado di giudicare con più obiettività alcuneimpostazioni che il Ministero dei lavori pub-blici msieme con queLlo di grazia e giustiziaavevano egregiamente disposto nel primo ar-ticolato delia legge. Debbo anche qui ricono-scere che, man mano che i dati ci venivanoforniti, l'impostazione originaria del Governosi rivelava sostanzialmente esatrta, anche sein alcuni momenti è sorta una serie di

problemi proprio intorno all'interpretazionedi alcuni punti abbastanza rilevanti della leg-ge stessa. È forse la prima volta, comunque,che l'empirismo ministeriale coincide con idati statistici; penso che nel prosieguo deglianni, quando si affrOIllteranno problemi cosìdifficili, analoghi all'equo canone, il Par1a~mento sarà fornito di strutture adeguate talida permettere al legislatore di decidere contranquillità e sulla base di elementi certi.

<C'èpoi un elemento che ~ come è statoanche sottolineato dal senatore De Carolis ~

secondo me è essenziale: quello della riformadel catasto. Non è pensabile ~ questa per1o~meno è la mia conclusione, peraltro condivi-sa da molti colleghi ~ che si possa andareavanti in materia di disciplina delle locazioninon affidando il valore degl1iimmobili a paTa-metri che siano l'espressione di una attentavalutazione catastale. Diviene impossibilepensare che si possa esprimere con dellesemplici approssimazioni la complessa e va-riegata situazione del patrimonio edilizio esi-stente nel nostro paese.

Il ministro Pandolfi ci ha detto che occor-rono dieci anni per la riforma del catasto.Noi pensiamo invece che gli anni necessariper avere un catasto moderno e funzionaledebbano ridursi aIIa metà Ìin modo da legarela disciplina transitoria del'I'equo canone al-l'entrata in funzione del catasto. Avremmocosì un sistema fiscale più avanzato checomprenda nel 'suo i!11isiemeam.cheÎilpatrimo~nio edi;!izJÎo.

Certo, tutto questo è legato ad un discorsopolitico più ampio che è necessario affronta~re per risolvere un problema tanto complessoe difficile. Penso ,ad esernpio che [lIOIl1rSialloriusciti per mancanza di sufficienti riferi-menti catastali a risolvere il problema dellelocazioni non ad uso di abitazione e cioè peri commercianti, gli artigiani e gli studi pro-fessionali.

Confermo, infine, che il lavoro svolto dalledue Commissioni e il dibattito che ne è deri-vato sono stati di per sè positivi. Tale lavoroè stato Jegato, come è stato ricordato daalcuni oratori, alle indicazioni contenute nel.l'accordo programmatico tra DC, PCI, PSI,PRI, PSDI e PLI. A mio giudizio la solu-

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zione adottata per le nuove 'costruzioni non èda respingere anche Ise l'associazione dei co-struttod si è espressa in termini negativi.L'aver posto un tetto al costo .delle aree edi-ficabili significa impedire la ripresa di unmeccanismo ispeculativo che finirebbe percondizionare una ripresa dell'attività dell'edi-lizia corrispondente alle esigenze delle classipopolari. Nè 'si poteva pensare che la disci-plina sulle locazioni di per sè creasse le con-dizioni per un automatico incremento delleattività produttive dell'edilizia: ci voglionoben al.tre .leggi soprattutto di carattere finan-ziario per dare sufficiente credibilità ad unprocesso di ripresa di tutta 1'1ndustria dcllecostruzioni.

La verità è che vi è da parte dell'imprendi-¡toria privata una certa resistenza a sottopor-si a regole che ne vincolano le attività.Non è possibile pensare, come è avvenuto nelpassato, che Ie attività dell'edilizia possanosvolgersi in un regime di completa libertà.Se vi è stata nel nostro paese una polemicache è divenuta fonte di grandi contrasti poli-tici è proprio quella riferita ai gravi danniapportati alle nostre città da dis1sennatepolitiche urbanistkhe basate esclusivamente

sulla speculazione delle aree edificabili; conla soluzi,one che abbiamo adottato all'artico-lo 24 della legge quanto meno pensiamo dicontenere il caSita delle aree perchè non èpensabi1e uno sviluppo dell'attività del'la edi-lizia abitativa così come è avvenuto negli an-ni passati. Se ciò si verificasse una parte no-tevole delle risorse del nostro paese non se-guiterebbe gli indirizzi di pol'itica economicalegati ai problemi del momento ma seguireb-be un itinerario speculativo che certameDJtenon contribuirebbe a risolvere i gravi pro-blemi dell'oocupazione e della sottooccupa-zione.

,Per terminare, così come ho auspicato mi-zialmente ~ anche se ogni Gruppo ovvia-mente S'i esprimerà in modo autonomo ~

penso che la legge così come è stata elabora-ta debba essere approvata dal Senato. Senzaquesta disciplina deLle locazioni ricadrem-mo in tutti quei guai causati dai reiteratiprovvedimenti di blocco degli affitti. Si trat-ta in fondo di una legge che ha un valore

transitorio e che certamente non soddisfagran parte di noi ma che tuttavia costituisceun primo serio passo per avviarci ad unanormalizzazione nel settore delle abitazioni.

P R E S I D E N T E. Ha facoltà diparlare il Ministro di grazia e giustizia.

B O N I F A C I O, ministro di grazia egiustizia. Signor Presidente, onorevoli 'sena-tori, nel prendere la parola al termine delladiscussione generale su questo disegno dilegge, che viene denominato legge deU'equocanone ma che in effetti detta una nuova di-sciplina delle locazioni degli immobili urba-ni, non posso fare a meno di esprimere laprofonda soddisfazione del Governo per ilfatto che ~ anche grazie al costrutt'ivo con-

fronto svoltosi tra le forze politiche ~ si

avii finalmente a soluzione un grave e tor-mentato problema.

Sono ormai più di venti anni che tutte leparti sociali interesSiate, e cioè non soltantoi proprietari ma anche il movimento dei la-voratori e degli inquilini, rivendicano unnuovo regime delle Ilocazioni, un regime ca-pace di porre rimedio alle contraddizioni eaIJe anomalie del regime attuale.

Con l'andar del tempo queste richieste so-no diventate sempre più pressanti, semprepiù incalzanti, specialmente dopo che la Cor-te costituzionale ha messo in evidenza in piùdi una decisione come ¡l'ulteriore sopravvi-venza della normat'iva che blocca i contrattipotrebbe conferire in via di effettività alregime vincolistico un carattere di perma-nenza e di ol'dinar,ietà, giudkato inconcilia-bile con i precetti della Costituzione.

Nella sua responsabilità pertanto il Go-verno, anche tenendo presenti le gravissimesperequazioni determinate dal sistematicoricorso alle proroghe, sperequazioni chehanno colpito sia i proprietari che gli inqui-lini, ritenne indispensabile già nei primimesi deHa sua attività affrontare il problemanei suoi nodi centrali e predisporre un di-segno di legge che offrisse al Parlamento laopportunità di una adeguata valutazione del-la materia e anche di un eventuale comple-tamento delLa disciplina progettata e pro-posta. La preparazione della proposta legi-

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VII Legislatura

6 DICEMBRE1977

slativa. fu. preceduta¡. ad, opera. dei MinÎ!steridei lavori, pubbl'icL anzitutto e della giusti-zia, da, un lavoro approfondito, diretto adesaminare le diverse possibili. soluzioni" astabiUre un1confronto.con le.forze politichee sindacalt e ad individuare 'infine. gli. effet-ti che. le scelte legislative avrebbero avutosulla, realtà, economica e' sociale: in parti-colare furono studiati e approfonditi i si-stemi vigenti 'in diversi paesi europei, furo--no: eseguite ampie ricerche sulla situazionedelle :locazioni in Italia' e sull'incidenza chela nuova normativa: avrebbe a:vuto sull'am-montare complessivo dei canonL e sulla di"stribuzione del redd'ito derivante. dalla loca-zione degli immobili urbani. In questo modoil Governo ha adempiuto al dovere di av;via-re a soluzione l'annoso./ grave problema dellelocazioni,. con un testo legislativo che, sep-pure, al momento della proposta presentavaelementi di perfettibitità, costituiva tuttaviaun notevole. strumento. La proposta del Go~verno in fondo..;ha conser.vato la sua, sostan~ziale validità, per quanto riguarda i princìpifondamentali e la.struttura della nuova leggee ha offerto alle forze politiche l'occasioneper rinnovare su un tema socialmente così

scottante il loro comune impegno.Nel luglio scorso, l'accordo tra 'i 6 partiti

previde, come è noto, per il problema dellelooazioni- la necessità di un avvicinamentograduale al regime dell'equo canone e riten-ne indispensabile che la nuova disciplir ~

avesse carattere sperimentale in attesa del..la possibil'ità della determinazione del ca-none dell'immobile ancorato a un dato og-gettivo quale potrebbe essere quello risul-tante da un catasto che però sia, profonda-mente. rinnovato.

È ora estremamente significativo, credo,che-muovendosi in questa direzione ed accet-tando in fondo le linee del progetto governa.t'ivo le forze politiche abbiano raggiunto unaintesa sul contenuto della riforma e che insede di Commissione ed in sede dì incontripolitici si siano trovate anche soluzioni mi-gliorative del testo originario che in quantoderivano da un più approfondito confronto epolitico e sociale certamente meglio sarannoidonee a garantire il raggiungimento delle

finalità proprie dell'innovazione legislativa.

Per valutare 'il significato degli sforzi fattinella elaborazione di una coerente riformalegislativa in una materia così complessanon dobbiamo dimenticare che la norma-tiva vincolistica ~ e sotto questo profiloda tutti, proprietari ed inquilini, vanno valu-tati i vantaggi di questa legge ~ è statafonte, nel settore edilizio, proprio a causadella sua lunga. durata, di notevoli e gravidistorsioni. Ne sono derivate pesant'issimesperequazioni tra proprietari e conduttori edanche nell'ambito di questi ultimi, in consi-derazione della' frequenza del fenomeno percui inquilini abbienti pagano canoni piùbassi talvolta di quelli pagati da persona ap-partenente a ceti popolari.

La politica delle proroghe ha indubbiamen-te contribuito anche a condizionare sfavore-volmente gli investiment'i edilizi, provocan-do una degradazione del patrimonio immo-biliare esistente, favorendo la costruzione dicase di lusso e determinando conseguente-mente una sensibile carenza degli alloggi adisposizione di vaste fasce della nostra po-polazione.

In una situazione del genere viene evi-dentemente in considerazione una serie diinteressi difficilmente conciliabili tra loro,da quell'i dei proprietari, soprattutto i pic~coli proprietari, a quelli degli inq~ilini, da~gli interessi degli imprenditori edili a quelilidei commercianti ed in genere di coloro cheesercitano attività economiche e professio-nali in locali che non siano di loro proprie-tà. La caratteristica propria di questa mate-ria è in dò: mentre in altri settori è facileindividuare un interesse degno di maggior tu-tela e costruire una legge a tutela di esso,neHa materia della locazione si hanno inte~ressi contrastanti nessuno dei quali è menodegno di essere considerato. Si tratta appun-to di interessi ciascuno dei quali ha un suopeso rilevante anche dal punto di vista so-ciale. Non era quindi neppure immaginabileuna riforma che non cercasse, come appuntoci si è proposti di fare con la legge che ciäccingiamo ad approvare, una ragionevolemediazione degli interessi contrapposti.

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Senato della Repubblica

210a SEDUTA(pomerid.)

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V II Legislatura

6 DICEMBRE 1977ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

In particOllare, nel quadro della futura leg-ge, devono avere spazio adeguato tutte quellemisure che sono idonee o soddisfare le aspet-tative dei proprietari ed a .facilitare la ripresanel settore dell'edilizia privata. La Costitu~zione nell'articolo 41 dichiara libera l'ini~ziatÍi\ra economica e nell'articolo 42 assicu-ra il riconoscimento della proprietà privata.Ma gli stessi artîcoli della Costituzione chia-riscono che l'utilità comune costituisce unlimite alla libertà di iniziativa economica eche la proprietà privata deve svolgere unafunzione sociale, sicchè da un punto d'i vistacostituzionale si giustificano in pieno ~ esi può dire anzi che siano imposti dallarealtà viva ~ i limiti 'all'autonomia privataintrodotti dalla nuova legge e diretti a ga-rantire l'accesso ad un bene fondamentalequal è la casa; un bene che rappresenta unvalore sociale e vorrei dire un valore mo~raIe di primaria importanza.

È un dato di fatto che nessuno di noi puòignorare che negli ultimi tempi, a causa del-la scarsità dell'offerta e anche per il deside-rio dei proprietari di premunirsi dai rischidi un investimento considerato non più confavore, è diventato sempre più difficile l'ac-cesso aHa casa, specie per le famiglie di nuo-va formazione e in genere per i ceti menoabbienti.

Lo Stato, mentre è tenuto a portare avan~ti un indirizzo che attraverso iil pubblico in~tervento soddisfi direttamente nella maggiormisura possibile i bisogni dei cittadini eco-nomicamente più deboli in modo da rimuo-vere uno degli ostacoli di carattere sodaleche con maggior peso si oppongono all'espan-sione del principio di eguaglianza, nello stes-so tempo ha il dovere di non abbandonareil diritto di ogni cittadino alla casa al liberogioco di un mercato falsato da una serie difattori, soprattutto da un'offerta nettamenteinferiore alla domanda.

I! disegno di legge in fondo si muove inquesta direzione, ispirato com'è all'intento,che era già presente nel testo originario eche è sottolineato ancora di più nelle modifi-che introtte dalle Commissioni riunite, diarmonizzare gli interessi degl'i inquilini edei proprietari, specialmente dei piccoli pro-

prietari, e insieme di tener conto della situa-zione economica generale e ,della necessitàdi una ripresa equilibrata del settore edili-zio. Sono, com'è naturale, finalità che è dif-ficile raggiungere, ma due considerazioni cihanno spinto sulla via che abbiamo scelto:anzitutto la consapevolezza che non è at-tualmente disponibHe nessun altro mezzosocialmente accettabile ed econom'icamentepraticabile che ci permetta di uscire dalregime di proroga per avviarci, sia pure gra-dualmente, verso il ritorno ana libertà dellecontrattazioni; e poi la convinzione che ilnuo'Vo sistema ~ questo è un punto a mioparere fondamentale ~ rappresentando uncontributo non indifferente aMa certezza deldiritto, provocherà di per sè una apprezza-bile inversione delle tendenze che attualmen-te si registrano nel mercato edilizio. È certoinfatti che la crisi degli investimenti trovain larga misura la sua causa dell'incertezzaconnaturale al regime oggi vigente ed anchenena difficoltà per i proprietari di riaverein base alla legislazione vigente, in tempiragionevoli, la disponibilità degli immobililocati.

La nuova disciplina servirà ad annullarequesto fattore di crisi anche perchè prevedeun efficace snellimento delle procedure giu-diziarie per il rilascio degli immobili locatie finirà con il favorire, appunto per la sta-bilità dei rapporti che essa comporta, unanaturale, bene£ica espansione dell'offerta,con la conseguente eliminazione di tutti queifenomeni distorsivi delle ¡leggi di mercatoche si sono ;verificati specialmente negli annipiù recenti.

La lettura delle s'ingole disposizioni di leg~ge, come risultano oggi dal testo predispo.-sto dalle Commissioni, conferma la presen-za, in relazione ad ognuno dei singoli istitu-ti in cui il progetto si articola, delle finalitàprima indicate, che possono essere conside-rate perciò come le idee forza dell'intera ri~forma. Per dimostrarlo sarebbe evidente-mente eccessivo ripercorrere nei dettagli tut~ta la trama del progetto; basterà a questofine puntare l'obiettivo sulle innovazioni le-gislative più significative delle varie partiin cui il disegno di legge si articola e in par-

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Senato della Repubblica -~~ 9177 ~ VII Legislatura

6 DICEMBRE1977210a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

ticolare sulla normativa valida per i nuovicontratti di locazione e sulla discipHna tran~sitoria delle locazioni in corso.

Tra le norme concernenti la locazione diimmobili urbani destinati ad abitazione assu-mono speciale ril'ievo da una parte quelleche fissano in quattro 'anni la durata Jegaledei contratti e accordano al conduttore lafacoltà di recesso anticipato quando le partilo consentano ~ questo è ovvio ~ o quandoricorrano gravi motivi, dall'altra quelle nor-me che determinano l'equo canone in rap-porto al costo di produzione dell'immob'iJeopportunamente corretto da una serie dicoefficienti, fissando al 3,85 per cento il tas-so di rendimento del valore così ottenuto eprovvedendo alla rivalutazione in base al 75per cento dell'indice del costo ddla vita.

L'obiezione che con queste norme e so~prattutto con quelle relative al1a durata de'icontratti e alla facoltà di recesso si assicurial conduttore una posizione di privilegiotrova una pertinente risposta neLla evidentesituazione di squilibrio es'istente tra le partie nella conseguente necessità di garantire allaparte più debole, che appunto è il condutto-re, un trattamento normativo che cerchi dieliminare l'esistente disparità di fatto. Ilprincipio di eguaglianza infatti, secondo laelaborazione ormai ventennale della giuri-sprudenza della Corte costituzionale, non vainteso in senso meccanico e livellatore, inmodo da imporre una parificazione di tuttele situazioni di fatto, con il conseguente ob-bligo di disciplinare uniformemente una de-terminata materia, ma al contrario deve rite-nersi applicato quando si configurano ipote-si legislative che, pur essendo apparente-mente discriminatrici nei confronti di deter~minate categorie e gruppi di persone, ten~dono nelIla sostanza a ristabilire la paritàdelle loro condizioni.

Orbene, nel contratto di locazione di im~mobili ad uso di abitazione è fuori dubb'ioche ben maggiore di quella dell'inquilino è laforza contrattuale del proprietario, non fossealtro perchè mentre ~llocatore persegue unafinalità di ordine economico, il conduttoremira a soddisfare una esigenza primaria,qual è quella di avere una casa. Si capisce

perciò come il contratto di locazione ~ delresto è questa la f1losofia di fondo dei variprovvedimenti di proroga e di blocco dei fit-ti ~ deve cercare di r'iequilibrare la diversaforza contrattuale assicurando al conduttoreuna sufficiente stabilità, soprattutto metten-dolo in condizione di non cedere alla even-tuale pressione del locatore diretta ad otte~nere illegittimi aumenti del canone.

D'altro canto aNa facoltà di recesso delconduttore, peraltro condizionata dalla pre-senza di gravi motivi, corrisponde a favoredel locatore l'estrema semplificazione delleprocedure di rilascio con la conseguenza cheil proprietario, diversamente da quanto oggiaccade, è messo in condizione di riavere ladisponibilità dell'alloggio locato al terminedel rapporto con modalità -di fissazione del-l'esecuzione semplificate e certe. Le lungag~gini giudiziarie e la conseguente situazionedi incertezza che ne deriva per i proprietarisono state uno dei fattori più rilevanti delledistorsioni che ha subìto nei tempi più re--centi il mercato delle locazioni. Le regoledi procedura dettate dailla nuova legge do~vrebbero concorrere a porre fine al feno-meno e rappresentano certo rispetto al di-ritto attuale ~ prego tuttJi, proprietari ed in-quitini, di valutare questa legge nei suoi ef~fetti comparandola al regime oggi vigente evigente da decenni ~ un rilevante vantaggioper il locatore che sarà in grado di calcolarecon sufficiente anticipo e con sicura appros-simazione il momento in cui l'inqumino do~vrà lasciare l'immobile avuto in locazione.

Ancora una volta sottolineo che il pregiomaggiore di questa legge è quello di offrirela certezza del diritto delle looazioni. Daquesto insieme di valutazioni che riguardanoinquilini e proprietari e quindi interessi chepossono apparire contrapposti risulta con-fermato l'intento della legge di assicurarealle parti complessivamente una sostanzialeparità. ALlo stesso modo le norme concer-nenti la determinazione legale del canone,se hanno soprattutto di mira, per le ragioniprima accennate, l'interesse del conduttore,nemmeno trascurano l'esigenza del locatoredi una giusta remunerazione del capitale in-vestito.

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Al riguardo, attmverso il ¡lungo dibattitodi questi mesi, arricchito anche da ulterioriindagini eseguite dopo la presentazione inParlamento del disegno di legge, è emersoche il metodo scelto originariamente dal Go-verno per la determinazione del canone è,almeno aLlo stato, l'unico praticabile appun~to perchè è il solo a permettere un equocontemperamento degli interessi dei proprie~tari e degli inquilini e insieme di quelli dellacollettività;

Naturalmente~ questa soddisfazione di ve~der accolta una delle scelte più qualificantidel disegno di legge non incide sulla consa-pevolezza' che abbiamo sempre avuto dellapossibile insufficienza dei dati aritmetici pre~si a base per il calcolo del canone. Sul punto~~ è noto ~ sono state apportate aHe indi~cazioni originarie numerose rettifiche e si èanche aumentato al 3,85 per cento il tassodi rendimento sul 'Valore degli immobili.

Il Governo non può che considerare confavore il complesso di queste rettifiche per~chè esse hanno avuto lo scopo di megliocomporre gli interessi contrastanti di inqui~lini e proprietari e di venire incontro nei li~miti del possibile e del giusto alle rivendi~cazioni delle categorie interessate. La stessadeterminazione del tasso di rendimento nonsi allontana daHa logica di fondo alla qualesi ispirava la scelta governativa, giacchè lanuova misura de~la percentuale va valutatanel quadro complessivo degli emendamentie quindi anche delle modificaiioni relativeai coe£ficienti, di talchè può dirsi che intal modo è stato possibile raggiungere il rag~guardevole obiettiiVo di una disciptina ispi~rata ad equità ed a giustizia.

Queste considerazioni non escludono chela scelta per la determinazione del canonedebba essere considerata una soluzione spe~rimentale e provvisoria, suscettibile di fu~ture rettifiche e, più che di rettifiche, di unacompleta revisione. Infatti è indubbio che ilmetodo migliore sia quello .di operare la de~terminazione del canone ancorando la a undato di riferimento oggettivo che sia di fa~cile accertamento, opportunamente propor~zionato all'effettivo valore deLl'immobile e

bivalente ai fini dell'equo canone e ai finifi:scali.

Le attuali note carenze del catasto urbanoe il mancato aggiornamento dei relativi datihanno impedito di puntare subito su un si~stema siffatto; tuttavia è evidente, secondoquanto risulta dalla stessa intesa di pro~gramma e secondo quanto il Governo in va~rie occasioni ha avuto modo di dichiarare,che è proprio in questa direzione che dob-biamo muoverei e~ che ci impegniamo amuoverei.

Non minore è la considerazione che ~anuova diseiplina~ accorda, onorevoli senatori,alle esigenze degli imprenditori edili e più 'ingenerale alla necessità di ripresa' del settore.Per valutare correttamente l'incidenza chepotrà avere il regime di equo canone sul ri-lancio degli investimenti edilizi bisogna te~ner presente che la legge che stiamo per ap~provare non è un provvedimento isolato; edi questi problemi meglio di me, con mag-giore competenza, parlerà il collega Gullotti.

In collegamento con le misure nel quadrodellle quali va valutata anche la legge chestiamo per approvare, la previsione dell'equocanone per le abitazioni non dovrebbe rap-presentare una remora per gli imprenditoriedili; ma potrà al contrario funzionare comemezzo ulteriore di stimolo per l'impiego dirisorse in questo delicato settore, in un set~tore che, come Riustamente si dice, è trai~nante per la nostra economia.

Proprio a questo scopo il disegno di :leggeprevede per le nuove costruzioni, nella lineadi quanto aveva già fatto il Governo nel pro~getto originario, un regime differenziato diequo canone, stabilendo che per esso il co-sto venga fissato ogni anno e che il costrut~tore possa documentare spese superiori.

Importante, a mio avviso, è la disposizionesecondo la quale in nessun caso il costodelù'area potrà superare il 25 per cento delcosto totale. La legge si propone in questomodo di bloccare gli effetti delle manovrespeculative sulle aree fabbrìcabili e quindi diridurre l'ineidenza del costo del suolo sulcosto complessivo delle costruzioni.

Per quanto riguarda gLi immobili destinatiad. uso diverso dall'abitazione, le Commis~

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Senato della Repubblica ~ 9179 ~ VIl Legislatura

6 DICEMBRE197721O'a SEDUTA (pomerìd.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGP,AFICO

sioni riunite hanno ragionevolmente esclusol'applicazione della disciplina legale dei ca~noni, tenuto conto del rilievo prevalentemen~te economico del rapporto e della inesistenzadi quelle ragioni di carattere sociale che giu~stificano l'equo canone per le case di abi-tazione.

Naturalmente, però, anche in questo set-tore l'interesse del losaí.ore, se non può es-sere sacrificato fino a giustificare una 1imi-tazione della l'ibertà negoziale per ciò cheriguarda i canoni, nemmeno può funzionarecome esclusivo punto di riferimento dellanuova disciplina.

Coerentemente perciò la legge stabilisceuna durata lunga ed inderogabile per i con-tratti di locazione; prevede la poss'ibilità del-la loro tacita rinnovazione che la prima vol-ta è peraltro esclusa solo se ricorrono de-terminate situazioni indicative di una parti-colare esigenza del proprietario; accorda,infine, al conduttore il diritto di prelazionein rj¡ferimento alla locazione e aHa venditadell'immobile lecato ed un !compenso per laperdita di avviamento.

Con questi meccanismi di tutela, la cuiimportanza non deve essere sottovalutata,gli interessi deJle -parti ~-credo ~ vengonoopportunamente contemperati anche in re-lazione -ai contratti di locazione non abita-tiva e soprattutto si ottiene che l'interesse dellocatore ad una giusta remunerazione siasoddisfatto insieme con l'esigenza, non me-no degna di considerazione, di ass'icurareagli operatori economici, industriali, com~mercianti, artigiani e professionisti, la pos-sibil'ità di iniziare nell'immobile locato !lapropria attività con una ragionevole prospet-tiva di stabilità e di certezza.

È noto che la disciplina. che ho somma~riamente delineato non si applicherà imme-diatamente a'i contratti in corso, in quantoper essi è previsto il mantenimento per unperiodo determinato dell'attuale regime conopportune correzioni. La soluzione si giusN-fica con la necessità di evitare le bruscheconseguenze di un passaggio immediato dal-l'uno all'altro regime e si giustifica con l'esi-genza, che è stata sottolineata nell'intesa diprogramma, di prevedere l'applicazione gra-

duale e quindi non traumatica della nuovadisciplina.

n diritto, onorevoli senatori, è una strut-tura che vive nella realtà e che diventa conil tempo una componente essenziale di rap-porti sociali, componente che è difficile so-stituire o modificare all'improvviso senzatraumi e contraccolpi.

Un regime giuridico perciò, quando si siaconsolidato negli anni, non può cessare daun momento all'altro; ma ha bisogno, perchèla realtà sociale ne accetti la sostituzione, diuna fase di transizione più o meno lunga.Ciò è tanto più vero in una materia comequella delle locazioni, specie quelle soggettea proroga e relative a case di abitazione, incui una modifica notevole del sistema vigen-te quale quella che si 'Vuole varare con lanuova legge potrebbe avere gravi ripercus-sioni di ordine sociale ed economico, ove nonfosse attuata con ragionevole gradualità. Equel]o che valle per le case di abitazione valeanche per gli immobili adibiti ad usi diver-si. È necessario cioè tenere nel dovuto contogli interessi delle categorie imprenditoriali eprofessionali che avrebbero visto compro-messa la continuazione ,della loro attività equindi della loro stessa possibilità di vita,se non fosse stato ideato, come è nella leg-ge, un regime transitorio di passaggio dalregime attuale a quello futuro.

Vorrei soffermarmi un momento sulla nuo-va normativa relativa al processo sia perquanto riguarda la determinazione dell' equocanone, sia per quanto concerne le proce-dure di rilascio e di esecuzione degli sfratti,sia infine per quanto riguarda l'appl'icazionedi sanzioni amministrative ai locatori che

I diano agli immobili una destïnazione diversa

I

da quella in base aHa quale avevano rice-vuto la disponibilità. Ho già avuto modo di

I accennare in precedenza a~la semplificazio-I ne delle procedure e al vantaggio che ne po-l

'

tranno ricevere i locatori. Qui devo aggiun-gere che il Governo, per evitare un aumento

I

del contenzioso e un conseguente sovracca-Fico -di lavoro per gli uffici giudiziari, aveva

I previsto nel progetto originario l'istituzio-! ne di commissioni amministrative che avreb-

bero dovuto funzionare come un filtro effi-

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210a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 DICEMBRE 1977

cace rispetto al procedimento gi'Ur'isdizio~naIe per i casi in cui le parti non fosseroriuscite ad accordarsi in ordine ailla determi-nazione dell'equo canone. Si è detto che que-sta soluzione ideata dal Governo avrebbe su-scitato dubbi di legittimità costituzionale,soprattutto in considerazione della naturadelle controversie e della circostanza che esseI1iguardano diritti soggettivi perfetti. Nonposso fare a meno di rilevare che le preoc-cupazioni manifestate da più parti e daLlastessa Commissione affari costituzionali nonmi appaiono, in verità, fondate. La Corte co-stituzionale ha più volte affermato, e lo haribadito di recente in una sentenza concer-nente l'arb'itrato obbligatorio, che nulla vie-ta alla legge ordinaria di subordinare il ri-corso alla protezione giudiziaria ail previoesperimento di una procedura di carattereamministratÌ'vo, idonea a garantire un'equae tempestiva soluzione delle singole contro-versie.

Questo ho voluto dire per difendere il Go-verno e me dall'accusa ricorrente di averproposto un istituto incompatibile con fon-damentali princìpi della Costituzione. Co-munque, nè il Governo nè io abbiamo moti-vo di dolerci delle modifiche apportate suquesto punto al progetto. Il significato dellaistituzione delle commissioni amministrativeera quello di applicare una specie di filtroper impedire il riversarsi di un immediatocontenzioso nei nostri uffici giudiziari; madal momento che le Commissioni riunite han-no trovato un altro strumento per soddisfarequesta esigenza, il Governo non può non d'i-chiararsi soddislfatto, perchè anche attraver-so .Ja previsione di un momento di concilia-zione si soddisfa l'esigenza di evitare un au-mento massiccio e improvviso della titigi<rsità, in un momento in cui il sistema giudi-ziario, come è noto, presenta carenze e di-sfunzioni che renderebbero verosimilmenteintollerabile un 'immediato e generalizzato so-vraccarico di lavoro.

A questo fine io ritengo estremamente im-portante che il progetto preveda l'attribuzio-ne aHa competenza dell condliatore delle con-troversie relative alle locazioni entro certilimiti d'i valore. Si tratta di un primo passo

verso quel necessario potenziamento dellamagistratura onoraria che è imposto dallagrave situazione di crisi in cui si trova l'ap-parato giudiziario.

Ed è perahro appena il caso di sottolinea-re come l'aumento delle competenze del giu-dice conciliatore essendo limitato ad un tiposoltanto di controversie e non avendo allostato possibili sostitutivi non significhi innessun modo l'abbandono del più ampioproposito diretto ad assicurare la presenzaaccanto a quella professionale di una rinno-vata magistratura onoraria.

Signor Presidente, onorevoli senatori, conquesta mia esposizione, che ritengo non lun-ga, credo di aver richiamato l'attenzione del-l'Assemblea sui punti del disegno di leggeche meglio ne indicano l'ispirazione e le com-plesse finalità di ordine sociale e di ordineeconomico e che ad un tempo meglio met-tono in evidenza le ragioni che ne solleci-tano l'approvazione.

Il Governo adempie ad una importantescadenza programmatica avvalendosi dei!pre-zioso contributo di esperienza, di saggezzae di equità che gli è venuto dal confrontofra le forze politiche e dall'incontro sugliaspetti più significativi della riforma conle maggiori forze sociali che operano nelpaese. È stato certo necessario per tutti su-perare molte difficoltà collegate alla naturastessa della materia considerata. Ma in de-finitiva, io credo, si è ottenuto un risultatoche è di per sè positivo in quanto Ja leggemette fine alla politica delle proroghe e so-stituisce a quello preesistente un regime che,per gli ellementi di certezza coinvolti, puòefficacemente funzionare come un fattore diequilibrio tra gli interessi contrapposti.

Si ottiene inoltre in via immediata l' effet~to anch'esso positivo da una parte di com-primere i fitti degli alloggi che appartengonoal mercato libero e cbe nelle grandi città siavvicinano a cifre notevolissime, mentre dal~l'altra la legge sull'equo canone favorisceanche gli interessi dei proprietari ad un red-dito che sia di misura ragionevole.

La legge sull'equo canone, onorevoli sena-tori, non intende stabilire una disciplina per-manente delle locazioni per risolvere per

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questa via il problema della casa come beneprimario a cui tutti indistintamente i citta~dini hanno diritto, ma tende soltanto ad in~tradurre una gestione controllata per il tem~po necessario a smaltire le distorsioni e leingiustizie attuali e quindi per realizzare,come tutti ci auguriamo, un equilibrio ef-fettivo fra domanda ed offerta che consentaun progressivo ritorno alla libertà deLle con-trattazioni.

P R E S I D E N T E . Ha facoltà di par~lare il Ministro dei lavori pubblici.

* G U L L O T T I, ministro dei lavoripubblici. Signor Presidente, onorevoli sena~tori, l'intervento pregevolissimo ed esaurien-te del collega Bonifacio, anche se la suamissione in Egitto gli ha tolto il piacere ela soddisfazione di assistere al dibattito diieri in quest'Aula, mi rende facile quello chemi ero prefisso, cioè di essere brevissimo;anzi direi che in un certo senso rende anchein qualche modo superfluo il mio intervento.

Desidero però, per cominciare, ringrazia~re, anche a nome del collega Bonifacio ~ luil'ha fatto implicitamente, io lo faccio espli~citamente ~ i relatori, i componenti le dueCommissioni parlamentari del Senato, i po-litici e gli esperti che hanno dedicato tempo,passione e competenza ad una operazionediffici1le, come ha detto il collega Allderlini,e ~ aggiungo io ~ anche un po' ingrata,come diceva il collega Rufino, :cioè a contem-.perare esigenze non ,convergenti tra di ilora.

Credo di poter dire, insieme al collegaBonifacio e ai sottosegretari Speranza e Pa-dula, senza pretendere riconoscimenti dipaternità, che siamo orgogliosi, collega Bo~nifacio, di aver dato un contributo ~ nonspetta a noi dire se è rilevante ma corret~to ~ all' avvio della risoluzione di un pro-blema così grave e così antico.

La legislazione vincolistica ha determina-to, come mi pare generalmente riconosciutoanche fuori di quest'Aula, una serie di ef-fetti perversi che in qualche modo si pos-sono così sintetizzare: notevole e non giu~stificata sperequazione non solo nell'ambitodelle diverse fasce di blocco, ma anche esoprattutto tra queste e gli alloggi posti sullibero mercato, cioè quella ben pericolosa

giungla della quale parlava il senatore DiMarino; posizioni di rendita per alcuni in-quilini che si sono accentuate nell'ultimoperiodo a causa della svalutazione; progres-sivo deterioramento del patrimonio edilizioesistente che ha subìto danni incalcolabilisoprattutto nei centri storici per la man~cata convenienza economica dei proprietariad intervenire; rigidità del mercato delleabitazioni in affitto che ha determinato tal~volta una soprautilizzazione, ma più frequen~temente una sottoutilizzazione del patrimo~nio abitativo esistente, con la conseguenteesasperazione dei fabbisogni abitativi; unprogressivo afflusso delle risorse privateverso il settore della seconda casa, che, pro~vocando danni incalcolabili al patrimoniopaesaggistico, ha sottratto risorse agli inve-stimenti per la prima casa e agli altri im~pieghi produttivi.

Per superare le conseguenze di una situa~zione come quella descritta, sulla cui ana-lisi mi pare che tutti concordiamo, persi-stendo un divario notevole fra la domandae l'offerta che non rende possibile la libe.ralizzazione del settore ~ mi pare che nes-suno l'abbia richiesta perchè la liberalizza-zione porterebbe ad un mercato selvaggio ~

l'unica soluzione pratica è quella di stabi-lire un controllo sui canoni di locazione edè questa la via che è stata prescelta conil sistema dell' equo canone, sistema che èstato così definito, al di là delle espressioninominalistiche, per meglio sottolineare ilsuo scopo fondamentale che è quello digarantire, da un lato, livelli di canone inqualche modo accessibili alle categorie me-no abbienti e, dall'altro, una ragionevoleremunerazione degli investimenti nel setto-re abitativo, eliminando qualsiasi compo-nente speculativa.

È bene dire subito, demistificando posi~zioni dei soliti critici che pretendono dirisolvere con le singole leggi tutti i proble-mi, che, come ha detto il relatore senatoreDe Carolis, con il sistema dell'equo canone

I non si rÌtsolve il problema della casa, cheva affrontato in un quadro più vasto nelquale assumono un ruolo determinante laespansione dell'intervento pubblico (comeha detto il collega Bausi), 10 svi'luppo del.l'edilizia convenzionata e la nuova politica

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SenatO' della Repubblica ~ 9182 ~ VII Legislatura

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dei suoli, ed inoltre una politica del creditoche porti ad una riduzione del costo deldenaro e lo sviluppo dei processi di indu~strializzazione.

Il sistema prescelto, basato sul costo diproduzione degli aLloggi, è stato pcreferitoagli altri due basati uno sulla Tendita cata~stale rivalutata e l'altro sui valori di mer~cato determinati o meno in sede fiscale,sulla base di motivazioni la cui validità èstata confermata in definitiva dallo stessodibattito tra le forze politiche e sindacalinel corso di quest'ultimo anno e sul pianotecnico anche dall'indagine effettuata dalMinistero dei lavori pubblici.

Il meccanismo di determinazione dei ca-noni è ancorato a criteri e parametri univocied oggettivi che consentono un' applicazioneautomatica e non discrezionale limitandonella maggior misura possibile ~ di questoha ,parlato il collega Bonifado ~ le occa~sioni di contenzioso, fenomeno quest'ultimoestremamente diffuso purtroppo nel campodelle locazioni. Per inciso a questo puntovoglio accettare l'esortazione del senatoreAnderlini ed accoglierla pienamente perchèmi pare che sia proprio necessario, per lomeno nei limiti delle nostre possibilità e deinostri mezzi.

Questo sistema ~ è bene sottolinearlo ~

non è inteso come una scelta permanente,ma ha un carattere transitorio, fino allaformazione cioè di u,'1 catasto di valori, perla quale operazione occorrerà del tempo inquanto presuppone la revisione dell'attualecatasto dei fabbricati. Tale revisione peral-tro potrà e dovrà avvalersi delle esperienzeapplicative del sistema dell'equo canone,superando il vecchio metodo della registra-zione per così dire passiva dei valori di mer~cato che era alla base del catasto del 1939.

L'ambito di applicazione è stato uno deipunti che 'ha formato oggetto di vivace di~battito tra le forze politiche, dibattito chesi è incentrato soprattutto sulla estensioneo :meno del regime agli uffici ed ai negozi.Il pericolo paventato che la non estensionead. essi del sistema di equo canone potrebbeaccentuare il fenomeno della terziarizzazio-ne, fenomeno peraltro comune ad altri pae-si e che corrisponde ad un aumento gene~ralizzato delle attività terziarie, in partico-

lare .dei servizi, che purtroppo ha -già por-tato all'uscita dallo stock abitativo di unnotevole numero di alloggi, viene limitatoda alcune misure contenute nella nuovalegge ed in particolare dalla maggiore du-rata dei :contratti di locazione previ5ta per ledestinazioni di cui trattasi e dalla conse-guente relativa riduzione della disponibilitàdel bene da parte dei proprietari; in se~condo luogo dalle misure degli ,aumentidi canone notevolmente contenute per tuttii contratti soggetti a proroga; in terzo luogodalla norma, sia pure transitoria, che vietain maniera drastica, per un certo periododi tempo, la trasformazione delle precedentidestinazioni d'uso, misura intesa anche que-sta ad evitare facili evasioni speculative alregime dell'equo canone.

Il sistema dell'equo canone è strutturatoin maniera diversa, a seconda che si trattidi costruzioni vecchie o nuove. La linea didemarcazione tra il vecchio e il nuovo passaper una data di ultimazione delle costru-zioni e cioè il 31 dicembre 1975. Per lenuove costruzioni, allo scopo conclamato difavorire investimenti di risorse private nelsettore abitativo, il sistema previsto consen~te all'operatore ed al risparmiatore di dimo-strare i dati reali di costo. Viene posto sol-tanto un limite che riguarda l'incidenza delcosto dell'area sul costo della costruzione.

Questa scelta, che ha dato luogo a cri-tiche soprattutto da parte di specifici set-tori, appare assolutamente valida. Qualcunosi è stupito di qualche mia affermazionemolto drastica; io mi sono stupito dello stu-pore. Dicevo che la scelta appare valida inquanto,' se è giusto favorire gli investimentinel settore abitativo, occorre evitare cheuna parte di queste risorse, come purtroppoè avvenuto in passato, vada a finanziare laspeculazione fondiaria e ciò -soprattutto in

I

un momento in cui l'acuirsi della crisi edi-lizia 'trova la sua ragione soprattutto nel-l'alto costo delle costruzioni a comporre ilquale concorre certamente anche l'elevatocosto delle aree.

Il dibattito sul tasso di remunerazione èstato almeno in parte distorto dall'assunzio-ne.di:posizioni meramente ideologiche senzatener conto del fatto che la redditività reale

I di un immobile è comprensiva, oltre che

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VII Legislatura,

Senato :dtilla!Repubblica ~ 9183 ~

210a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 6 DICEMBRE 1977

del suo reddito annuale, ~anche della' riva~lutazione del capitale originario. ~Attualmen-te il tasso di remunerazione è pari àl 2,6del valore del mercato dell'immobile al lor-do di 'imposte e al netto di spese condomi-niali. Pertanto la misura del 3,85, recente-mente concordata" appare accettabile se po-sta in 'relazione al mantenimento del valorereale dell'investimento.

L'indicizzazione è stata oggetto di ampiodibattito sia per quanto riguarda il periodotransitorio, ,di .cui si parlerà dopo, sia perquanto riguarda la normativa a regime.L'aumento del .tasso di indicizzazione dadue terzi a ire quarti del costo della vitapuò ritenersi una scelta valida perchè dauna parte attenua la ,progressiva riduzionedella quota di reddito delle famiglie o dialtri operatori ¡proveniente ,da -redditi dafabbricati, cui corrisponde, ovviamente laprogressiva ,diminuzione delUncidenza dellaspesa per l'abitazione sul reddito ,delle fa-miglie locatarie, dalI:altra riduce gli effettiinflazionistici che una indicizzazione totalenon potrebbe non determinare. A quest'ul-timo proposito va comunque ribadito neiconfronti dei sostenitori della indicizzazionetotale che nessun altro investimento alter-nativo è garantito in ,tale misura.

JI1 rœurpero del patrimonio esistente èuno dei ,grossi problemi che 'Oggi abbiamodi fronte sia per evitare l'ulteriore depau-peramento di tale patrimonio, sia per au-mentare il numero degli alloggi e miglio-rare la situazione abitativa nei quartieridegradati, sia per incentivare gli interventiin questo settore 'Che danno un alto tassodi occupazione e comportano minori oneriper l'operatore pubblico soprattutto perquanto riguarda l'urbanizzazione.

Orbene, la normativa sull'equo ~canone dàun notevole contributo alla soluzione diquesto problema ~ certo accorreranno al-tri strumenti legislativi per affrontare ilproblema del vecchio patrimonio abitativodei cosiddetti centri storici ~ nel senso distimolare gli interventi sull'esistente essen-zialmente attraverso due misure: la diversaattribuzione dello stato di conservazioneprevisto nella 'legge ,e Tintegrazione Ldrll'ca-none con ,una :quota corrispondenteall!in-teresse legale sul capitale impiegato 'nçgli

interventi di ristrutturazione o di restauro.Queste misure possono portare ad aumenticonsistenti nei canoni di locazione e comun-que tali da incentivare anche da soli gliinterventi di recupero :del 'patrimonio esi-stente.

'Come è noto, il meccanismo di app1ìca~zione dell'equo canone è strutturato in ma-niera 'tale che mentre i fitti attmili, cherisultano superiori all'equo canone, sonoimmediatamente allineati ai valori previstidàlla legge, quelli inferiori vengono ade-guati gradualmente in un periodo di cinqueanni, cosicchè il regime irttegrale troveràapplicazione solo al sesto anno. Durante taleperiodo l'indicizzazione è nulla per i primidue anni ed è applicata in misura moltocontenuta negli anni seguenti. Questo siste-ma della graduale applicazione dell' equocanone non è un fatto demagogico, è unascelta operata allo scopo essenziale di ri-durre da una parte sulla spesa delle fami-glie per l'abitazione l'impatto degli aumentidei canoni e dall'altra -di evitare effetti in-flazionis.tici sia direttamente, sia attraversogiLscatti della contingenza. In proposito vaprecisato che il monte fitti non subisce mo-difiche in termini reali nel caso di un tassodi inflazione molto contenuto. Ovviamentese il tasso di inflazione ~ noi tutti ci augu-riamo di no ~ dovesse essere superiore,si può ipotizzare che in termini reali vi saràuna contrazione del monte fitti -tanto piùampia quanto maggiore sarà l'aumento delcosto della vita. Di conseguenza, per quantoriguarda la scala mobile, non esistono i peri-coli paventati da alcune parti. In proposito,tenendo conto dei dati forniti dall'ISTATsul disegno di legge governativo e sulle mo~difiche apportate si può affermare che lacontingenza avrà in media l'aumento di unpunto all'anno _dopo il primo anno di en-trata in vigore, durante il quale non vi sa-rebbe alcun incremento.

Per meglio valutare quanto sopra baste-rehbe .rieor.dare -che dal 1973 al 19'76 pur-troppo -si ,è ,.avuto dn media uno ,scatto diquindici punti di contingenza., Ora, non mipare che ci sia da scendere in polemica,anche se polemiche sia pure cortesi ci sonostate in quest'Aula ed era inevitabile che cifossero, anche perchè mi pare che non ci

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Senato della Repubblica VII Legislatura~

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6 DICEMBRE 197721O'a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

sia spazio per le polemiche. Non si possonofare affermazioni generiche di giustizia traproprietari e inquilini senza indicarne ladifficile strada, che è una strada stretta,tormentata, costellata di ostacoli. Certo nes-sun partito, come abbiamo ripetuto, si ri-trova interamente in questa legge nè permotivi ideologici, nè per esperienze partico-lari e tanto meno per meri ed iUusori cal-coli elettoralistici. ~ naturale che nessunpartito ci si ritrovi interamente: bisogna,come diceva il senatore Venanzetti, colla-borare tutti per aiutare gli interessati a su-perare l'impatto, soprattutto psicologico,con questa legge, perchè ciascuna parte, dob-biamo dircelo con franchezza, sperava in unpieno successo per sè, il che non è possi-bile, oltre che non giusto, ed anche politi-camente non potrebbe essere accolto. In li-nea più generale poi nessun accordo sareb-be possibile se ogni partito dovesse realiz-zare tutta intera la propria visione.

A questo proposito, se il Governo non harecepito, come si diceva ieri, tutto da unprogetto di legge di alcuni colleghi demo-craticocristiani, ciò non mi pare possa esse-re una critica, al più potrebbe essere un elo-gio ed un riconoscimento.

Credo che, senza rinunciare a nulla delleproprie convinzioni, chi sta al Governo devetentare di recepire tutto da tutte le dire-zioni e settori non in una stanca media-zione statica tra i punti di 'vista, ma in unavisione dinamica dell'interesse collettivo.

A questo punto voglio ~ ho detto chevolevo essere breve e ho mantenuto que-sto impegno che del resto avevo pre-'So anche iCon ,me stesso ~, dando attodello zelo, della serietà, della correttezzaintellettuwle, ringraziare non 'solo il míocollaboratore sottosegretario Padula, maanche gli uffici del Ministero che presiedoe in particolare il direttore generale Martu-scelli e i suoi collaboratori per la collabo-razione doverosa, ma meritoria data al Par-lamento e a me personalmente anche in que-sta difficile occasione. Chiedo scusa delleomissioni e del fatto che non ho citato e nonho risposto a tutti gli interventi, impegnatied interessanti, che ieri ho avuto .Ja fortunadi ascoltare in quest' Aula, ma i relatori lohanno fatto meglio e più esaurientemente dime pr'ima. Mantengo quindi l'impegno di bre-vità che ho assunto e spero che riparleremodi questi problemi ancora più ampiamente inoccasione di una discussione che spero ~

I anzi so ~ dovrebbe essere molto prossima:la discussione sulla legge per l'edilizia sov-venzionata e agevolata. (Applausi dal centroe dal centro-sinistra).

j

I P R E S I D E N T E. Poichè è in distri-j

I

buzione lo stampato contenente una serie diemendamenti presentati dal Governo, so-

I

spendo la seduta al :fine di consentire una

I

valutazione di tali emendamenti.

l

i (La seduta, sospesa alle ore 18,45, è ripresaalle ore 19,55).

Presidenza del vice presidente V A L O R I

P R E S I D E N T E. Rinvio il seguitodella discussione alla prossima seduta.

Annunzio di nomina dei membri del Comi-tato parlamentare per il controllo sui ser.vizi di informazione e sicurezza e sul segre-to di Stato

P R E S I D E N T E. I senatori Cipellini,Coco, Lombardi e Pecchioli e i deputatiD'Alessio, Gava, Pennacchini e Ricci Raimon-

do sono stati chiamati a far parte del Co-mitato parlamentare previsto dal'1'articolo 11della legge 24 ottobre 1977, n. 801, istÍ>tutivadel servizio per le informazioni e la sicu-rezza dello Stato.

Annunzio di mozioni

P R E .s I D E N T E. Invtto il senatoresegretario a dare annunzio della mozione per-venuta alla Presidenza.

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Senato della Repubblica ~ 9185 ~ VII Legislatura

6 DICEMBRE1977210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P A Z I E N ZA, segretario:

CHIAROMONTE, DI MARINO, ROMEO,FERMARIELLO, COLAJANNI, CAZZATO,D'ANGELO SANTE, DE SIMONE, FERRUC-CI, GADALETA, GIACALONE, GIOVAN~NETTI, GUTTUSO, IANNARONE, LUGNA-NO, MACALUSO, MACCARRONE, MAFAIDE PASQUALE Simona, MIRAGLIA, MOLA,PELUSO, PERITORE, PINNA, PISCITEL~LO, PISTILLO, RAPPOSELLI, ROMANIA,SCUTARI, SESTITO, SPARANO, TROPEA~NO, VALENZA, VANIA, VITALE Giuseppe,ZICCARDI. ~ Il Senato,

constatata la preoccupante gravità dellasituazione economica e sociale del Mezzo-giorno:

per la crisi che investe alcune dellemaggiori strutture industriali ~ specie nelsettore delle Partecipazioni statali ~ ed ilsettore della piccola e media impresa, spe-cie quella collegata all'edilizia ed alla pro~duzione agricolo-alimentare;

per la tendenza alla riduzione dellaproduzione agricola e per le difficili pro-spettive di alcune fondamentali produzionimeridionali sui mercati comunitari;

per il ritardo e l'insufficienza dellaspesa pubblica nell'edilizia e nelle opereinfrastrutturali e per la lentezza nell'attua-zione dei progetti speciali previsti dalla leg~ge sugli interventi straordinari a favore delMezzogiorno, nonchè per le condizioni assaidifficili in cui si trovano le Amministrazionicomunali meridionali, specie delle grandicittà, nel fronteggiare situazioni economi-che e sociali drammatiche;

per le difficoltà che si incontrano neldare occupazione e idonea formazione pro-fessionale ad un rilevante numero di gio-vani, anche con 10 strumento della leggesul preavviamento;

considerati il livello della disoccupa~zione, che ha toccato in alcune regioni pun-te intollerabili, e le crescenti misure di so~spensione dal lavoro o di licenziamento didecine di migliaia di operai,

impegna il Governo ad adottare sollecitied incisivi provvedimenti per:

a) erogare e rendere operativi i finan-ziamenti già 'stanziati ¡per l'edilizia e le opere

pubbliche nel Mezzogiorno e realizzare pro-grammi di investimenti, con particolare ri-ferimento ad investimenti per 1'ed~1izia del-l'ordine di almeno 1.000 miliardi di Ure;

b) accelerare l'esecuzione dei program-mi di irrigazione e di infrastrutture agricole,dei piani di sviluppo zonale, dei progettispeciali per le zone interne, dell'utilizzazio-ne delle terre incolte, nonchè la riorganiz-zazione delle industrie a partecipazione sta-tale nel settore agricolo-alimentare per rea~lizzare un adeguato sviluppo delle attivitàdi trasformazione dei prodotti agricoli;

c) definire con urgenza gli interventi afavore delle industrie del Sud a partecipa~zione statale ed i relativi programmi di inve-stimenti nei settori siderurgico, chimico, mi-nerario, tessile, metalmeccanico e cantieri-stico, bloccando ogni licenziamento senzagaranzia di diversa sistemazione occupazio-nale e costituendo immediatamente nelleregioni meridionali le commissioni per lamohilità del ,1avoro previste ,daMa legge sullariconversione industriale, nonchè le misure,ormai indilazionabili, a favore delle piccolee medie imprese;

d) dare assoluta priorità, nell'erogazio-ne degli stanziamenti previsti dalle leggi vi~genti, a quelli indirizzati verso il Mezzogior-no, anche con programmi stralcio, in parti-colare per i trasporti, l'energia, la telefonia;

e) accelerare l'attuazione della legge sulpreavviamento giovanile, impegnando seria~mente gli imprenditori e dando nuovi indi-rizzi alla formazione professionale;

f) concedere immediatamente i finan-ziamenti richiesti alle Amministrazioni co-munali del Mezzogiorno;

impegna altresì il Governo:1) a comunicare al Senato il quadro

dell'effettiva capacità di spesa dello Statoe della Cassa per il Mezzogiorno nel 1978,con l'indicazione delle somme spendibili di-stinte per amministrazioni, degli impegni dispesa e del loro stato di attuazione;

2) a comunicare le previsioni che pos~sono essere formulate circa gli obiettivi rag-giungibili a medio termine nel Mezzogiorno,con l'attuazione delle leggi di riconversioneindustriale e, in particolare, con i program-mi di settore delle industrie a partecipa-

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Senato della Repubblica

210a SEDUTA(pomerid.)

VII Legislatura~~ 9186 ~

~

6 DICEMBRE 1977ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

zione statale e .con l'attuazione dei provve-dimenti in favore dell'agricoltura.

(1 - 00015)

Annunzio di interpellanze

lP R E S I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare annunzio della interpellan-za pervenuta aMa fuesidenza.

P A'Z I E N ZA, segretario:

MAFAI DE PASQUALE Simona, COCO,OCCHIPINTI. ~ Al Ministro delle partecipa-zioni statali. ~ Premesso:

che l'ANIC di Gela (CaltanJis.setta) co-stiltuisoe, attraverso d'occup~Oine diretta edind1retta, una deUe principali attività pro-duttive della SiiOidia;

ohe nell'estate 1976 l'ANIC chiese lamessa ID cassa integraz:ìOl11edi 820 lavorato-ri esterni, ma nello stesso tempo ricomer-mò 1a viltailità complessiva delnmpilallw, as-slcurò che nessun paSito di ~avaro i!11iternoera in peJ1icoJo e si ,impegnò a opromuovecr:-enuove 'Îllli:òiatiÏveproduttive capaci di rias-sorbire lnel futuro anche i lavoratori sospesi;

che tale affermazione fu ribadita piùvolte in autorevo¡}j sedJi, ed :im particolarenel luglLio 1977 rrn un ÎIllcon,tJropresso 1ÎllMi-nistem de.l bilando e deMa programmazio-ne economica, alla presenza IdeI presidentedella Regione siciliana, dei sindacati e delcOO1JSigliodi fabbrica;

cOllJSiderato:che 11 25 novembre '1977 la .dÎJrezione

dell'ANIC ha presentato ai lavoratori unpia!l1Oper 1'« assetto produtltivo}) cIeno sta-bi,lime.ìlto che equivaile, in realtà, ad un pia-no di progressilva smohiJitazione: s.i preve-de ,infatti che, deiL1e 42 linee di produziOù1Je,ben 24 vengano o definitivamoo¡te fermate(11) o impegnate solo parziallmerrte e tempo-raneamente (13), mentre pall'ticoJarmell1tegrave, aJnçhe per <lo svHuppa civile ed eco-nomko dell 'terr:itodo oÏJrcosta!11Jte,è l,a pro-pOSita di chiusura di una Linea di tlratbamen-to aoque, con la quasi inutiHzzazi¡ooe deld is\S.a1!aitore;

che la ribadrta affermazJeme. deUa cLi:re-zi.QiIJ.edcil'ANIC, socondo 1a qualle nessunposto di 1a:v:oro 1nterJ]¡0 all'azienda ver.rà mes-so in pericolo, sii r.ive1a, in tali condirzioni,deil tUittO priva di credibtiIità;

che i lavOtratt.O'ridipendenti dall'ANI C diGela, in v..n'a¡ppassÌlo[lata assemblea tenutail 2 dicembre 1977, hall1110 respi'TIito tale do-cumen10, proclamando oIostato di agitl:azJÌoJ1ee raccogìiendo la solidarietà degli ent'i .J.o-cali deù airconda:rio e di tutte le fOO'Zepo-Jitkhe demoCI'atti'Che,

gli 1nterpe11anti cMedono di sapere quaIinlÌisure si intendano ,pnmdere coo urgen~a,non s010 per la sallvaguard&a di tutti i pOiStidj ,la'V'()rí'QesisrteIlJti a Gela, ma per un coe-

rente rillancia produttivo ed imprenditorilalledello stlabirHmeTIlto ANIC, da attuaTe ne1l'am-b1to deilla poHitiœ programmata di r,1oon-versione ,:imdustria:1e e dei pialThi di servtore,che ilUcliUda anche un piÚ sento impegno 'Diel-Ja 'ricel'Ca.

(2 - 00161)

Annunzio di interrogazioni

P R ES I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare aiIID.lunzioddle interroga-zioni pervenute alla Presidenza.

P A Z I E N ZA, segretario:

VILLI. ~ Ai Ministri dei beni culturalie ambientali e dell'industria, del commercioe dell'artigianato. ~ Premesso che uno de-gdi obiettivi da raggiungere attraverso laprogrammazione deHa ricerca scientifica na-~onale è 11 superamento dell'attuale sotto-dimensJonamento dello sforro scientifico dellPaese in rapporto ai suoi emergenti bisognieconomici e sociali, anche al fine di ridurrela domanda di tecnologia straniera che, aseguito dell'acquisto di brevettd, licenze eknow-how, provoca lID cresœnte saldo nega-tivo de11a bBancia dei pagamenti tecnolo-gici, con tutte le implicazioni economiche epolitiche che ciò comporta, l'interrogantechiede 'di essere informato se corrisponda

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'ienato della Repubblica ~ 9187 ~ VII Legislatura

6 DICEMBRE1977210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOOONTO STBNOGRAFICO

a verità la notizia secondo .la quale:a) la CEE avrebbe affidato ad un con-

sorzio di industrie di quattro Paesi membri(Francia, Repubblica federale tedesca, GranBretagna e Italia) la costruzione del proto-tipo di una centrale elettrica del tipo «acaldada solare », in cui la captazione dellaenergia avviene mediante un sistema di spec-chi di gran1di dimensioni (7.000 metri qua-drati), i quaJi, orientati in modo automaticoseoondo il moto apparente del sole, concen-trano d raggi sUJllacosiddetta caldaia solare,consistente in una, -speciale apparecchiatura(tecnicamente perfezionata sulla base di unainvenzione italiana) posta alla sommità diuna torre di circa 50 metri di altezza, nellaquailie il sodio liqUJido wene mantenuto adelevata temperatura e, tramite uno scambia-tore di calore, viene prodotto vapore d'acqua,che serve ad azionare un sistema turboge-neratore di elettricità, del tutto simile a quel-lo delle centrali termoelettriche convenzio-nali;

b) alle industrie francesi, tedesche edinglesi partecipanti aJ consorzio sarebbe sta-ta affidata la realizzazione deHe parti delprogetto Itecnicamente più significative perquanto riguarda l'utilizzazione deH'energiasolare, come, ad esempio, la caldaia solaree l'impianto di accumulazione di calore, de-&tinato a garantire una riserva di energia perJe ore di scarsa insolazione (<< Renault »,« Saint Gobain », «Cethel », «Heurtey »), ela costruziOiIledegli specchi solari (<< Messer-schmitt-Bolkow-Blohm »), mentre aU'indu-stria italiana (<< Ansaldo ») sarebbe srt:ataaf-fidata la parte meno qualificante, cioè la c0-struzione del generatore di corrente;

c) la centrale elettrica, di potenza paria 1.000 kilowatt (sufficiente per illuminareun villaggio di qualche centinaio di abitanti)e di costo di attuazione pari a circa 7 mi-liardi di lire (di cui circa il 50 per centoa carico della CEE) verrebbe installata en-tro il 1981 in un sito dell'Italia meridionale,sull'ubicazione del quale il Governo non haancora fornito alcuna indicazione: alla« Ge-neraI Technology System» di Londra e al-l'Enel, entrambi compartecipi del consorzio,sarebbe stata affidata la gestione tecnicadella centrale, e il suo esercizio all'Enel, che

dovrehb~ proviVedere al, collegamento, dellacentrale. con la, rete' elettrica naÛonale.

In caso affermativo, l'interrogante desi-dera conoscere:

1). l~ ragioni che.hannodndotto. il, Mini.stro dei beni culturali e ambientali a favo-rire una cooperazione comunitaria la. cuisingolarità consiste (i) nella cessione allaCEE. di una invenzione italiana che, ancheper il suo modesto onere finanziario, avreb-be potuto essere valorizzata autonomamen-te a livello nazionale, al fine. di costituireuno stimolo promozionale per la ricerca-sviluppo e per le applicazioni pratiche del-l'energia solare nel nostro Paese, dove trop-po spesso iniziative dilettantistiche trovanocredito nel quadro di una politica della ri-cerca puramente declamatoria perchè sprov-vista di una seria strategia programmatica,e (ii) nell'implicito avallo, anche da parteitaliana, di una tendenza frazionistica escarsamente comunitaria. della politica scien-tifica e tecnologica della CBE (già' clamoro-samente manifestatasi nelle penose vicendedel progetto JET sulla fusione nucleare),consistente nella sistematica emarginazionedel Centro. comune di ricerca (EURATOM)di Ispra: infatti, nell'ambito degli accordistipulati per: la costruzione del prototipo dicentrale elettrosolare, il Centro di Ispra èstato ignorato, nonostante nel piano qua-driennale di attività per il periodo 1977-1980siano stati esplicitamente previsti anche pro-grammi di riaerca,svHuppo sui collettori so-larL e sulraccumulazione di calore;

2) qualLazioni il,Ministro dell'industria,dell commercio e dell'artigianato intende. in-traprendere. (i) per garantire' c.!:le l'attua-zione del progetto assicuri la massima, rica-duta tecnologica: all'industria nazionale, no-nos-tante il ruolo puramente comprimarioassunto. nel consorzio dall' « Ansaldo », e Cii)per evitare che. i futuri programmi nazio-nali in questo settore siano vincolati all'ac-quisto di know-how straniero ed ostacolatidalla servitù dei brevetti e delle licenze, inflagrante contraddizione con le esigenze eco-nomiche cl1e spingono in ,direzione del rag-giungimento dell'autonomia tecnologica delPaese.

(3-00817)

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Senato della Repubblica ~~ 9188 ~

210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

VII Legislatura

6 DICEMBRE1977

TEDESCHI. ~ Al Ministro dell'industria,

del commercio e dell' artigianato. ~ Per co~noscere:

se sia informato del fatto che, in data6 aprile 1974, l'INA acquistò in Roma ungruppo di immobili in corso d'opera dallasocietà «Tirinto », versando, fra l'altro, co~me previsto dal punto A) del contratto divendita, la somma di lire 6.280.000.000 dadestinare alla cancellazione di ipoteche del-la CARIPLO su detti immobili;

se sia informato del fatto che alla datadel 10dicembre 1977, presso la Conservatoriadei registri immobiliari di Roma, risultavache a favore del Credito fondiaria della Cas-sa di risparmio delle province lombarde,con sede in Milano, ed a carico della «Ti~rinto », società per azioni, con sede lin Mi-lano, sono tuttora accese le seguenti ipo~teche:

a) iscrizione 6 luglio 1972, n. 7981 di for~malità, in virtù di mutuo condizionato arogito notaio Giuseppe Cardelli di Roma,in data 5 luglio 1972 (rep. n. 13265), per lire3.000.000.000, interessi 6 ,per cento, durata 25anni, ipoteca di lire 4.800.000.000 'sopra gliedifici denominati B 5 e B 6 non ancora cen~siti nel NCED di Roma, eretti ,su .terrenodistinto nel NCT di Rama a.l fogHo 874, par~ticeHa n. 290, Ha 2.14.31, R.D. Lit. 1.178,71,R.A. Lit. 364,33, ¡particella n. 288, Ha 0.00.50,R.D. Lit. 1,95, R.A. Lit. 0.57;

b) iscrizione 10 agosto 1972, n. 9892 diformalità, in virtù di mutuo condizionato arogito dottor Manlio Lucc'i, coadiutore delnotaio Giuseppe Cardelli di Roma, in data8 agosto 1972 (rep. n. 13541), per lire 2 mi-liardi 950.000.000, interessi 6 per cento, du~rata 25 anni, ipoteca di lire 4.720.000.000sopra gli edifici denominati Ble B 4 nonancora censiti nel NCED di Roma, ma erettisu terreno distinto nel NCT di Roma al fo~glio 874, particella n. 290, Ha 2.14.31, RD.Lit. 1.178,71, R.A. Lit. 364,33;

c) iscrizione 10 agosto 1972, n. 9894 diformalità, in virtù di mutuo condizionato arogito dottor Manlio Lucci, coadiutore delnotaio Giuseppe Cardelli di Roma, in data8 agosto 1972 (rep. n. 13540), per lire 2 mi~liardi 950.000.000, interessi 6 per cento, du~

rata 25 anni, ipoteca di lire 4.720.000.000sopra gl'i edifici denominati B 2 e B 3 nonancora censiti nel NCED di Roma, ma erettisu terreno distinto nel NCT di Roma al fo~glio 874, particella n. 290, Ha 2.14.31, RD.Lit. 1.178,71, RA. Lit. 364,33, foglio 878,particella n. 178, Ha 2.15.00, R.D. Lit. 1.184,50,R.A. Lit. 365,50;

come truli fatti, avvenuti nena gestionedell'Ente assicurativo di Stato, non sianostati rilevati dagli organi di vigilanza delMinistero;

quali provvedimenti intenda adottare.(3.00818)

SIGNORI. ~ Al Ministro delle partecipa-zioni statali. ~ Per sapere se J:1isponde a 'Ve-rità che Ja società mineraria « Se11lna» (con-sociata dell'ex EGAM) si appresterebbe avendere a prJvati vaslti appezzamenH di ter-reno e fabhricruti che su di .essi insistonoubicati Í!n nume-vosi comuni dei ver:sam.ti se-nese e grossetano deHa montagna am1atma.

Se t~li notizi'e dovessero risultare fonda-te, la gravità deil fatto balIza Í!n tutta ,1a suaevidenza per oleragioni seguenti:

1) mentre ancora non si accenna a ri-sp.ettare e concretizzare gli accordi .del 22settembre 1976 in materi,a di industria estrat-tiva e di costituzione nel comprensaria diattiv.ÍJtà sostitutive ed 'integrative di quellemÍine.rade, si v1oler:ebboero Mlche gli .acoordilutercorsi prima con l'ex EGAM e ,successi-vamente COIli,}M1nistero deHe partedpazio-ni statali e con rruppresentanti del suben-trante ENI, che prevedevano ¡l'utilizzazionedel patrimonio agricolo, forestale ed ,immo-biJ'Íiare dell'Bnte min.erado da parte dellasOillunità montana del monte Amiata .a;finieconomici e socia.li;

2) si f:rantumerebbe e si disperderebbeun Íingente patrimonio agrkolo e for:estaJleche, se ben sfruttato da:lla oomunÍità ¡amiati-na, potrebbe :rappresem.iÌare Uìl1arisorsa assaicons.i's'Ìente per le popolazioni del compren-soria.

A gludiÚo dehl'mterrogante, 10 Malto di .gira-viss1ma crisi dcHa montagna aa11Í.aJtdlnadm-pOi..l1e,runche iiIl Üüle campo, che si manten-gano ftnalmente gli .impegni asSiUil1ti,anohepe-r evHare l'accem.rtuansi di gius,tilfica:te ten-

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Senato della Repubblica ~~ 9189 ~ VII Legislatura

6 DICEMBRE1977210a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

siúni tra :le popolazioni deH'Ami,ata, che datroppo tempo vedono m1scOiilosaiuti le llorolegj¡ttime aspirazioni ed i l.oro didui.

(3 ~ 00819)

PISCITELLO, MAFA! DE PASQUALE Si~mona, GIACALONE, GIUDICE, MACCARRO~NE, PERITORE. ~ Al Presidente del Con~siglio dei ministri ed al Ministro dei tra~sporti. ~ Per conoscere il loro giudizio ed iprovvedimenti che intendono adottare, conl'urgenza che il caso richiede, in relaÚonealla gravissima, allarmante situazione che siè venuta a determinare sulle due sponde del~lo Stretto di Messina a causa dello sc[operoattuato da circa 10 giorni, su ispirazione dital uni sindacati, dal personale dei traghettidelle Ferrovie dello Stato.

n danno arrecato dallo sciopero all'eco~nomia meridiona:le, e segnatamente a quellasiciliana, già prostrata dalla crisi, è assai pe~sante: la Sicilia è di fatto isolata dal restod'Italia.

Circa 2.000 carri di merce deperibilissimae centinaia di autotreni carichi di agrumisono rimasti bloccati, centinaia di capi di be~stiame sono già morti e 30.000 lavoratoridel settore agrumario rischiano di essere li~cenziati. La tensione tra i lavoratori, gli ope~ratori economici, i viaggiatori e !'intera opi~nione pubblica è acutiss:ima.

In tale frangente ogni esitazione del Go-verno potrebbe oggettivamente alimentarecerti fenomeni di corporativismo e determi~nare turbativa per lo stesso ordine pubblico.

(3 -00820)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

PINNA. ~ Al Ministro della marina mer~cantile. ~ Constatati la condizione assai pre~caria deH'industria cantieristica italiana edil mancato raggiungimento deJ traguardo re~lativo al pareggio della bilancia dei traspor~ti marittimi, rive1atasi ancora notevoJmentedeficitaria;

'accertato che neanche la legge 4 gen-naio 1968, n. 19, è valsa ad assicurare Jacontinuità del lavoro e la competitività del-l'industria cantieristi:ca sul piano interna-zionale, e ciò nonostante i conrbributi previ-sti dailla cennata legge relart:ivi alle costru~zioni, modificazioni e riparazioni navali edalle ristrutturazioni e conversioni cantieri-stiche;

rilevato che le intese di massima :rag~giunte con gLi organi comunitari circa ladurata della nuova normativa, che dovràsuccedere a quella scaduta il 31 dicembre1972, non possono in alcun modo soddisfarele esigenze del Paese, anche se, avuto riguar~do alla semplificazione introdotta, le proce~dure risuMano più agevoli, particolarmentepea: itl contributo per le costruzioni navali,per le trasfurmazioni e 'Je riparazioni e perle ÌiI1centivazioni relative al miglioramentodella produttività;

considerato che ~ nonostante la pre-senza di provvidenze relative all' eserciziodel credito. navale di cui alla Jegge 9 gen~naio. 1962, n. 1, e successive modificazionied integrazioni appo.rtate con le leggi 21 giu-gno 1964, n. 461, 24 maggio 1967, n. 451, e30 maggio 1970, n. 379, e con l'articolo 9del decreto-legge S,luglio. 1971, n. 430, con-vertito. nella legge 4 agosto 1971, n. 594, me~gMo conosciuta come « provvedimento anti~co.ngiunturale » ~ la situazione cantieristicain generale non accenna ad una ripresa enon fa prevedere la po.ssibilttà di uscire dal-le strettoie in cui ci ha costretto .Ja concor~renza internazionale;

considerato, altresì, che numerose navigià in esercizio attendono ancora le agevo~~azioni areditizie, non es:sendosi rivelate suf~ficienti le integrazioni per gli anni 1971 (lire1 miliardo) e 1972 (lire 1 miliardo e mezzo.);

considerata, infine, :l'esigenza di proce-dere lungo la via del rinnovamento dellaflotta nazionale per adeguarla alle esigenzedei traffici e per mettevIa in condizione digareggiare con l'a:ltro naviglio internazionalepresente nel mercato, ed avuto riguardo. alfatto che la flo.tta mercantiJ1e nazionale, su7.532.829 tonneHate di ,stazza lorda compl'es~sive, presenta il 30 per cento circa di navi-glio di età superiore a 15 annd,

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Senato della Repubblica ~ 9190 ~

210a SEDUTA (pamerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

VII Legislatura

6 DICEMBRE1977

l'interrogante chiede:1) una maggiore disponibilità deJ.\credñ.-

to navalè ed il finanziamento di tutte le at.tività connesse all'occupazione ed, aLlo svi-luppo della nostra produzione mercantile edal suo rammodernamento;

2) l'estensione delle provvidenze per lademolizione'del'navig1io vetuSfto abbinata al-la costruzione delle nuove un1tà, di cuí allalegge- 24, [uglio 1959, n. 622 (successivamen-te prorogata, ed integrata daMe leggi 9' gen-naio 1962, n. 2, 21 giugno 1964, n. 567, e24 maggio 1967, n. 389) ed alla legge 25 mag-gio 1970; n. 362 (la cui validità, peraltro,è-cessata: il 31 gennaio 1971);

3) il mantenimento delle agevOllazionifiscali, eon particolare riferimento all'im-porta2rlone in esenzione dai dazi doganali,dall'1GB e dall'imposta di conguaglio di ma-teriaH prodotti finiti deS!tinati ai lavori na.vali, ed il rimborso dell'IGE per lavori ese.-guiti da stabilimenti e cantieri; navali.

L'interrogante, infine, chiede di conoscere:i risultati a cui sono pervenuti i.lavori

del Comitato,bilaterale Í!ta:lo--comunitario perl'esame dei problemi connessi con il pas-saggio dal sistema_ col calcolo swl oosto dicostruzione a quello del prezzo contrattua-le; da adottarsi nel provvedimento che suc-cederà alla lègge n. 19, scaduta il 31 dicem-bre' 1971;'

l'opinione del Ministro relativamente al-l~abolizione dell'esclusiva' della concessionedel: credito a medio termine ed alla neces"sità conseguente di addivenire alla modificadell'articolo 1 della legge 9 gennaio 1962,n. 2, onde offrire, ai richiedenti- tI credito,la scelta dell~istituto finanzi,artore.

(4 - 01526)

PINNA. ~ Ai MinistrO' della pubblicaistruziane. ~ Per sapere:

se non- ritenga dannasa, per lo stessasviluppo delle attività turistiche, la persi~stente chiusura dei musei, con particolareriguardO' al Museo archealagico naziO'naleetnagrafico di Sassari ed al Musea archeo-lagico naziO'nale di ~agliari;

se ~ avuta riguardO' all'elevato numerodelle presenze dei visitatori (22.043 nel 1971),che testimonia! il crescente interesse dei' tu-

risti alle collezioni preistoriche e protostori-che sarde, nonchè all'annessa pinacoteca ~

non ritenga urgente ed opportuno rimuo-vere gli ostacali che impediscono le visiteai musei, disponendo per l'apertura dei nuo-vi locali del museO' ubicati in piazza Arse-nale, sì da garantire il consolidamento e lostesso propagarsi delle correnti turistiche,dalle quali, come è noto, la Sardegna traeragguardevali vantaggi per l' occupaziane eper più elevati incrementi del reddito.

(4 -01527)

PINNA. ~ .4i Ministri dell'industria, delcammercia e dell'artigianatO' e dell'agricol-tura e delle fareste. ~ Per sapere se 'sLanoa canasœn'~a del grave stato di disagio ne.!quale ,si trovano gli assegnaûari-at1evatord delCOIlll1!I1edi Arborea, in proV1incia di Orista-no, a oausa dcl1'iniSufficioote erogazione dd-l'energia clettrica nOll1ostante la potenza in-sta:llata sia di 220 clillowattora.

Si verifica, imatti, che, se -durante la mUIl-gitura del bestilame (ad Arborea SOllOpre-seruti ckca 10.000 capi vaccini) un quals'ia-si elettrodomestico è contemporaneamen-te in funzione, si arrestano l'operazionedi mungltura e la stessa attivi\1Jà~vQI'a,tàJva,dò che ritarda le Qperarlaru di mungitura,trasferisce di necessità i turni di laIVOTO,aumenta 10 sforzo Hsioo degli addetti ai la-vmi (moLti dei quali sono ancora in tene-ra età) e rita'rda lIa cOll1!segnadel ,1a:tte, :in-tra1ci:ando, coll1'seguentemeJ.1Jte,l'Ì1n:tera pro-duzione.

Si chiede, pertant'O, se i Mi[l¡istIii ÌiIlrterro-gaûi non ritengano il problema di un'adegua-ta erogazirOtne del!l'en~gia elettrica di im-portanza notevOJ1eper queHa comUiI1Jiltà,dellacui praduzione hllttiera Sii avvantagg1a 'granparte deUa ailttà di Cag1ilia:ri.

(4 - 01528)

PINNA. ~ Al MinistrO' delle paste e delletelecamunicaziani. ~ Per sapere:

se sia a canoscenza del grave malumareesistente presso la cittadinanza di Oristanoper la soppressione, senza preavviso alleautorità camunali ed in mO'do del tutto, uni-laterale, del posto telefonico pubblico, sito

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Senato della Repubblica ~~ 9191 ~ VII Legislatura

6 DICEMBRE 1977210a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

nella piazza Eleonora, palazzo SIP, da partedella « Società italiana per l'esercizio tele-fonico» s.p.a.;

se sia, altresì, a conoscenza del fattoche gli addetti al servizio telefonico pub-blico dal5 marzo 1977 non prestano piùservizio e che, conseguentemente, la popola-zione oristanese si trova in una condizionedi particolare disagio;

se gli risulti, infine, che tale astensionedal lavoro, dovuta anche a ragioni di carat-tere assicurativo per palesi insolvenze daparte della SIP rilevate dall'Ispettorato pro-vinciale del lavoro, accentua ulteriormenteil disagio della popolazione, la quale devenecessariamente servirsi di altri punti tele-fonici dislocati in locali del tutto inidoneial disimpegno del delicato servizio.

In caso affermativo, si chiede quali prov-vedimenti il Ministro intenda assumere peril ripristino del servizio in una sala con-fortevole e comunque consona al decorodella città di Oristano.

(4 - 01529)

PINNA. ~ Al Ministro dei trasporti. ~Per sapere:

se sia a conoscen2Ja che la legislazionesull'ordinamento delle Ferrovie dello Stato(legge 7 luglio 1907, n. 429) dispone che,per quanto attiene ai lavori ed alle forniture,debbono essere privilegiate le società coope-rative;

se gli risulti che, invece, da qualche tem-po a questa parte, alcuni compartimenti fer-roviari hanno palesemente discriminato taliorganizzazioni;

se non ritenga ~ in vista del program-ma di ammodernamento e potenziamentodella rete ferroviaria ~ che i compartimentidebbono avvalersi, nello spirito della citatalegge, delle cooperative di costruzione e diarmamento.

L'interrogante chiede, altresì, di conoscerequali misure saranno predisposte dal Mini-stero per garantire la partecipazione dellacooperazione, in correlazione con i program-mi di svi:1uppo della rete ferroviaria 'italiana.

(4 - 01530)

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~Per sapere:

se sia a conoscenza della grave situa-zione esistente nelle scuole di Macomer acausa del propagarsi di una malattia conta-giosa del cuoio capelluto, dovuta, si presu-me, ad un parassita vegetale che provocagrave prurito e la stessa caduta de'i capellied i cui sintomi premonitori si manifestano,talvolta, con varie forme di alopecia;

se sia a conoscenza, altresì, del fattoche, presso le cennate scuole di Macomer,manca il medico scolastico e, quindi, risultaassente ogni forma di vigilanza continua fragli alunni, talchè, come dianzi accennato, sivanno manifestando ed estendendo in formaimpressionante casi di « tricofizia »;

se gli risulti, infine, che la predettamalattia, specie nei confronti della diffusio-ne nelle zone interne al principio del secolo,risultava ormai definitivamente debellata,

J mentre la mancanza di un'adeguata vigilan-za sanitaria espone di nuovo la scolarescaall'infezione;

se non ritenga, di conseguenza, urgenteun suo intervento per 'impartire le oppor-tune disposizioni agli organi di vigilanza alfine un'adeguata opera di disinfezione e cu-ra, disponendo, in pari tempo, per una vastaazione di profilassi, in modo da proteggeree prevenire l'insorgere della malattia, e, pa-rallelamente, per informare il competente Mi-nistero della pubblica istruzione della defi-cienza lamentata.

(4 - 01531)

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~ Persapere:

se sia a conoscenza dello stato di indi-cibile disagio c1iuna gran parte della popo-lazione di Cagliari, oon particolare riguardoper coloro che vivono nelle vicinanze delcanale Terramaini (noto localmente cOlIno-me di « Mammarranca »), utilizzato, in unprimo periodo di tempo, quale canale di ad-duzione delle acque per le vasche delle saline,ed attualmente quale canale di raccolta del-le acque luride: si tratta di una grande fo-gna aMo scoperto che raccoglie ,le acque ne-re del comune di Quartu Sant'Elena e delle

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Senato della Repubblica ~ 9192 ~ VII Legislatura

6 DICEMBRE1977210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

frazioni di Cagliad (Manserrato e Pirri), delcomune di Se1argius e di tutti i nuovi rionidella città (Genneruxi, San Giuliano, via Ge-nerale Cagna, La Palma, quartiere del Sole);

se sia a conoscenza, altresì, che dl predet-to canale è diventato un vivaio indescrivibi-le di zanzare e che, durante il vento di sci-rocco, ammorba l'ambiente di interi quar-tieri, provocando disagio ed un comprensi-bile disappunto fra 'la cittadinanz~;

se gli risulti, infine, che lungo il canale,secondo quanto previsto nel piano regola-tore, dovrebbe costruirsi una strada larga40 metri (20 metri di strada e 20 metri diverde), per collegare il viale Marconi con laspiaggia del Poetta, la cui esecuZÌ'one com-porta numerosi espropri a danno di moltefamiglie di lavoratori, mentre, da più parti,si consiglia invece Ja possibilità di fare lastrada sopra il canale, eliminando contem-poraneamente lo sconcio denunciato, conrisparmio ragguardevole per la pubblica am-ministrazione.

L'interrogante chiede di conoscere qualimisure intende prendere il competente Mi-nistero in ordine a quanto segnalato.

(4 - 01532)

PINNA. ~ Ai Ministri di grazia e giustiziae del lavoro e della previdenza sociale. ~

Per sapere:se siano a conoscenza ddle condizioni

di estremo disagio nelle quali si trovano gliagenti di custodia della Sardegna, e partico-larmente que1li impiegati presso le carcerigiudiziarie di Cagliari, a causa dello sfrut-tamento cui sono sottoposti nell'espletamen-to del servizio, che si protrae per gravositurni di 10 ore giornaliere;

se risulti loro, altresì, che i predettiagenti possono usufruire solo di due dome-niche ogni mese da dedicare al riposo, anosvago ed alle proprie famiglie e che la stes-sa maggiOTazione che viene loro corrispostaper ]1 servizio domenicale straordinario nonsupera le 800 lire, mentre, come è noto, tut-ti gli altri lavoratori e gli impiegati denoStato percepiscono una maggiorazione chesupera H 100 per cento della paga giorna-liera, in forza de11a normativa contrattuale

vigente, generalmente consolidata dalla giuri-sprudenza;

se risulti loro, in paITticolare, che i pre-detti agenti di custodia esplicano ¡Ja loroattività .lavorativa con scrupolo e dedizione,in particolari condizioni di disagio pressole colonie penali (Asinara, Mamone, Is Are-nas, Castiadas, Monastir, eccetera), soggettifrequentemente a rischi non trascurabili, an-che in relazione alle periodiche agitazionidei detenuti che giustamente reclamano ~

ormai da diversi anni ~ la riforma carce-raria.

Si sottolinea, in particola:re:che fin dal 20 aprile 1887 l'onorevole

Andrea Costa aveva richiamato l'attenzionedel Ministero sull'esigenza dell'introduzione,presso le carceri di «Buon Cammino» diCagliari, del lavoro salariato per impedire,da parte di imprese appaJtatrici, lo sfrutta-mento dei carcerati, e, mediante il lavororetribuito, per umanizzare la funzione riedu-catriee di molti sventurati, ma il ministroCrispi disattese tale proposta;

che lo stesso interrogante, con sua pre-cedente richiesta al competente Ministero dellavoro e d~la previdenza sociale, avanzavala proposta tendente ad ottenere la coper-tura previdenziale per i detenuti in attesadi giudizio, nella presumibile ipotesi deHaloro innocenza, senza peraltro ottenere ri-sposta.

In considerazione di quanto sopra segna-lato, si chiede:

quali provvedimenti i Ministeri com-petenti intendano adottare per eliminare le10 ore lavorative cui sono costretti gli agen-ti di custodia;

quali misure .legiSlative il Ministero digrazia e giustizia abbia intenzione di assu-mere per adeguare gli stipendi degli agentiin attesa dell'allargamento deLla pianta or-ganica e, parallelamente, per adeguaJre allenorme contrattuali vigenti .Je prestazioni dellavoro festivo e di quello straordinario;

quali siano le conclusioni a cui si è giun-ti nella predispozione della riforma del si-stema carcerario, avuto anche riguardo aquanto è stato realizzato nei Paesi della Co-munità economica eUlropea ed in altri PaeSlÏ.

(4 -01533)

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Senato della Repubblica~~

~- 9193 ~ VII Legislatura,

6 DICEMBRE1977210" SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

PINNA. ~ Al Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. ~ Per sapere:

se non ritenga opportuno prendere inseria considerazione la possibilità dell'isti-tuzione di un «Centro addestramento prcrfessionale per giardinieri », da istituire inOristano, a somiglianza di quanto l'Istitutonazionale della previdenza sociale ha fattoa Langone al Segrino, in provincia di Como;

se non ritenga la presente richiesta fon-data, in considerazione del fatto che i pre-detti corsi sarebbero frequentati da assistitidell'INPS per malattie tubercolari, di cui,purtroppo, la Sardegna detiene ancora il tri-ste primato;

se non ritenga opportuno, a tale scopo,indurre la presidenza del citato istituto al-l'esame di detta richiesta, nella considera-zione che essa è stata più volte avanzatadagli stessi degenti.

(4 -01534)

PINNA. ~ Al Ministro del turismo e del-lo spettacolo. ~ Per sapere quali provve-dimenti urgenti intenda adottare per l'in-stallazione di un ripetitore televisivo nelGerrei, in provincia di Cagliari, atteso chela popolazione del comune di Ballao e quel-la di numerosi altri centri non ricevono iprogrammi televisivi.

La cennata richiesta è stata più volte inol-trata dall'interrogante ~ senza peraltro ot-tenere un segno di concreta disponibilità daparte del Ministero onde ovviare alla gravedeficienza lamentata ~ nella considerazio-ne che quelle popolazioni risultano ugual-mente soggette al pagamento del canonetelevisivo.

(4 - 01535)

PINNA. ~ Ai Ministri del lavoro e dellaprevidenza sociale, dell' industria, del com-mercio e dell'artigianato e della difesa. ~Per sapere:

. in base a quale provvedimento di leggeo decreto ministeriale il personale occupatopresso le miniere di Montevecchio-Montepo-ni, nel bacino minerario del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, venne militarizzato, unitamente

a quello delle altre miniere di pertinenzadella VII Delegazione, per il periodo checorre dal 1937 al 1945;

se i lavoratori che furono occupati inquelle miniere nel periodo bellico hanno omeno diritto a beneficiare delle provvidenzepreviste dalla legge n. 336, relative allo slit-tamento di 7 anni ai fini pensionistici, avutoriguardo:

al fatto che, anche nel periodo 1938-1939, se un lavoratore impiegato in quelleminiere si assentava dal lavoro veniva de-nunciato e giudicato da un Tribunale mili-tare per diserzione dal lavoro;

al fatto che coloro i quali, prima del-la guerra, lavoravano in quelle miniere ven-nero congedati da militari nel 1941-42, onderiprendere il servizio nelle miniere, eviden-temente per le stesse ragioni di caratterebellico.

(4 -01536)

PINNA. ~ Al Ministro dei lavori pubblici.~ Per sapere:

se sia a conoscenza della viva preoccu-pazione della popolazione del comune diCabras, in provinoia di Oristano, a seguitodeH'inizio dei lavori intrapresi, per contodella Cassa per il Mezzogiorno, per la co-struzione di un grande canal'e scolmatoreper il deflusso ed il regolare sgrondo delleacque nello stagno di «Mare e Pontis »,presso Cabras;

se gli risulti che quella comunità ~ ed

in particolare i pescatori ~ è seriamentepreoccupata, anche in considerazione delfatto che non sarebbe stata predisposta nes-suna relazione di carattere scientifico circal'equilibrio biologico, talchè, secondo talu-ni, l'a stessa fauna ittica potrebbe risultarnecompromessa, con gravi danni per l'interaeconomia di quel comune;

se non ritenga utile ed opportuno pre-disporre un'accurata indagine per stabilirese ed Jn qual misura tali legittime preoc-cupazioni siano state considerate, onde evi-tare in tempo, per quanto possibile, che er-rori iniziali possano compromettere il la-voro di olltre 500 famigilie.

(4 -01537)

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Senato della RepubblbL

~ 9194 ~ VII Legislatura

6 DICEMBRE1977210a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~

Premesso che, ormai da diverso tempo aquesta parte la mancanza dei medicinali,che va interessando tutto il territorio nazio-nale, si verifica con particolare gravità inSardegna, vuoi per la sua condizione insula-re, vuoi per i trasporti, motivi che vengonoaddotti periodicamente dalla stampa per giu-stificare la mancanza, ma che risultano chia-ramente ispirati dalle centrali speculativedella grande industria farmaceutica;

considerato che presso l'ambulatorio co-munale di Or'istano, ormai da oltre 4 mesi,manca il vaccino antidifterico ed antiteta-nico, nonostante la condizione igienica dellacittà, altra volta rappresentata dall'interro-gante, anche in correlazione al fatto chenumerosi casi infettivi si ,verificarono spe-cie nel periodo in cui il colera aveva inte-ressato anche la Sardegna;

accertato che nella maggioranza dellecase di civile abitazione, specie nel periodoprimaverile, l'acqua potabile viene a manca-re per la nota insufficienza della rete idrica,con gravi conseguenze per l'intera popola-zione,

l'interrogante chiede di conoscere qualiurgenti misure il Ministro intenda adottareper acclarare 'il fenomeno lamentato, pre-disponendo, in pari tempo, per urgenti op-portuni accertamenti, onde colpire le centra-li speculative e porre in condizione lo stessoambulatorio comunale di svolgere efficace-mente i suoi compiti di istituto.

(4 - 01538)

PINNA. ~ Ai Ministri della difesa e del-l'interno. ~ P,mmess'Ü ohe l',:imterrogante rpiÌlvolte Sii è fatto oarico di segnaLare li graviinconveniem.ti c1eriNanti aLle popolazi.cmi dellaSar.degna daMa presenza detUe baSIÌ mH:Ìita:riNATO, sia per quanto rÌiguarda lIe esercita-ziOI1Ji aeme \I1ei pooÌigoni mÌ'1itwi, s.ia perquel che o<meerne l':imterruzione del se~iodeLLa rete ,dli sorveglianza della mdioattiviotàambientalle (,rete {( zero ») e s1a, ilnfinle, peri pericoli st'essi, connessi all'atrbilVità mili-tare, per le pea.:sone e ,le cose;

cOillsiderato che, nonostante le cennatesegnalazioni, cOiIlttÌinuano.ill fe!rJmento di pelI'-

sone adibite alLa pesca neno stagno di Mar-ceddì (Terralba), l'esplosione di bombe nel-le campagne di Arborea ed i daiThilliderivantia.l best:irame vaccim.o dai voli rasoterra ded« supersonici », che pl'ovocamo 11'abo~1Jodelbes.tiame e comrpr.omettOiI1o Œa'stessa produ-zione aVÎrC()Ila;

rilevato che la stessa CommisSiÌiOI1Jespe-ciale per reoalogia e l'Uil'banrl.'StÏrca deLl'As-semhlea regionale ,risulta vJvamente rpreoc-cupata dalla nortizia seoOilldo la quale :!'Is.ti-tuto siUperiore di sanità, a paJ1tÌiœ dai primidi marZ'O del 1976, avrebbe interrotto ii 'Ser-vizio di sorvegli:ax1za della rrudilOattÌivJtà iIlcl-la ZO/TI'acircostamJte ,la base narva1e nuclearedegli Stati Un;itÌi presso La MaddaleT1!a;

accertato che 1e servitù mÍi1:irbari, a di-spetto del loro carattere {( dÏifeThsÌiV'o», vanm.oseminando CJ100iin ttm:1!podi ¡pa,ce 1ungo lecos,te e }e stlrade dcll'IsOIla e che, ilnfilIle, lastampa jsolana aJttr.iJbuisce« ad una pazze-sca gara fra m1.Litari ttedeschi ubriachi lasciagura di Decimomarmu », iI1etl1aqua:le ham-no perso la vita rÌispetrtiv1é\lITlleIlteMkhaelLohn, E,fj.sdJÛPerra, Giuseppilna Perra e Giu-liama Perra, mentre Disulta !ricovera'to ingravissime condizioni J'Ulliico surpersÜte del-la famigUa, Franco Perra, di 13 anni,

['interrogaill.te chi~de dì conosoere quaHurgerutÎ provv,edimenti 'SIÌintendano adottareper acdarare i fatti evidenzÌlati \I1eLlapresen-te rnnterr.ogazione, at,teso che, come da piilparti 'r.iferito, l'insofferenza dei dttadilli Dionpatirà durare ancora a lungo e che, qoodi,da uno 'Statto d'ooimo difenSlÌvo e controllaltosi potrà passare a vie di fatto :imaSSeIlil;a.dellpI1Ovvedimento aUispicMo, cioè tl'aJlontana-mento deùle basi miJiltari dalla Sardegna.

(4 -01539)

PINNA. ~ Al Ministro dei trasporti. ~Per sapere:

se non ritenga urgente, prima comun-que della realizzazione delle opere concer-nenti l'ammodernamento ed il potenziamen-to della rete delle Ferrovie dello Stato dellaSardegna, disporre, per il compartimentodi Cagliari, la fornitura di un adeguato nu-mero di locomotori a trazione diesel ondesopperire alle inderogabili esigenze del traf-fico, che risulta più volte intralciato dal

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VII LegislaturaSenalO della Repubblica ~ 9195 ~

210"' SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 DICEMBRE 1977

guasto delle locomotive vetuste e logoratedall'impiego e dal tempo;

quale sia lo stato di avanzamento deilavori previsti relativamente al rinnovamen-to dei binari o deviatori, alla sistemazionedei ponti, al potenziamento degli impiantidelle stazioni di Cagliari e di Olbia, ai dispo-sitivi di sicurezza nei passaggi a livello, ec-cetera.

(4 - 01540)

PINNA. ~ Ai Ministri dei trasporti e dellavoro e della previdenza sociale. ~ Per sa-pere:

se siano a conoscenza che l'Associazio-ne nazionale piloti aerei civäli (ANPAC) hadivulgato l'opuscolo « Punto n. 2 », nel qua-le, tra l'altro, si contesta J'uso del flightrecorder in quanto, si sostiene, «non è le-gittimo assoggettare il pilota, non meno diqualsiasi altro lavoratore, ahla preoccupa-zione di essere spiato, se non da un suosimile, da una macchina »;

se corrisponda al vero che il «regisrtra-tore di volo» deve essere installato, in re-lazione alla norma OACI (annesso 6, para-grafo 6.3), su tutti gli aerei adibiti al tra-sporto pubblico passeggeri del peso supe-riore a chilogrammi 5.750;

se non ritengano che « l'uso di impiantiaudiovisivi e di altre apparecchiature perfinalità di controllo a distanza dell'attivitàdei lavoratori» sia in aperto contrasto conl'articolo 4 dello Statuto dei diritti dei lavo-ratori.

In caso affermativo, si chiede di cono-scere quale sia l'opinione dei competentiMinisteri, avuto riguardo aLla protesta for-mulata da parte della categoria.

(4 -01541)

PINNA. ~ Ai Ministri della sanità, dellapubblica istruzione e dell'interno. ~ Per sa-pere:

se siano a conoscenza del grave insor-gere e propagarsi dell' echinococcosi in Sar-degna, che provoca gravi conseguenze sulpiano sociale ed economico, tali da far per-dere ad un numero ragguardevole di perso-ne, specie nelle zone interne dell'Isola, a

prevalente economia pastorale, la propriacapacità lavorativa, oltre, naturalmente, alunghi periodi di malattia, al costo dellecure ed a lunghe convalescenze e periodi didisoccupazione;

se risulti loro, altresÌ, che l'echinococ-casi, in Sardegna, raggiunge punte assaipreoccupanti, tali comunque da porre laRegione sarda al primo posto rispetto adogni altra regione d'Europa, in dipendenzaanche del fatto che H patrimonio ovino, al 31dicembre 1971, ammontava a 2.641.472 capi,quello caprino a 286.122 capi, quello bovinoa 278.657 capi, quello suino a 242.115 capi equello equino a 33.165 capi;

se, infine, in cons'iderazione del fattoche la malattia si propaga sostanzialmente incorrelazione alla presenza del ragguardevolepatrimonio ovino (1/3 del patrimonio na-ziona:le), bovino, suino, eccetera, non riten-gano urgente ed opportuno, d'intesa con laRegione sarda, predisporre un programmaper:

a) estendere la profilass'i dell'idatidosi,specie nella provincia di Nuora, ove il fe-nomeno presenta aspetti endemici, organiz-zando una vera e propria campagna di pre-venzione ed utilizzando tutti gli strumenti diinformazione (giornali, radio, televisione),onde superare i limiti della precedente cam-pagna che ~ si apprende ~ non avrebbeapprodato ad apprezzabili risultati;

b) allargare e capillarizzare l'opera dipropaganda mediante un'azione programma-ta, attraverso un ciclo continuo di conferen-ze, film e materiale didattico, che dovrebbeessere prodotto e accuratamente distribuitospecie nelle scuole di ogni ordine e grado;

c) dare precise e severe ,disposizioni ~

nella considerazione che la tenia echinococ-co in forma adulta è ospite dell'intesfinodel cane e si propaga mediante infezionenegli organi interni dell'uomo, dando luogo,come è noto, a grosse cisti che si localizza-no nel polmone, nel fegato, nel rene e nelcervello ~ affinchè, in collaborazione congli Enti locali, con 'i carabinieri e le com-pagnie barracellari, si provveda ad eserci-tare un controllo sulle macellazioni clande-stine, sulla presenza dei cani e sulle norme

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Senato della RepubhlÍt.:!l~

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VII Legislatura

6 DICEMBRE1977ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO210" SEDUTA (pomerid.)

igieniche e sanitarie e, ove necessario, adattuare le opportune misure indicate, ormaida diverso tempo, da insigni sanitari del-l'Isola.

(4 - 01542)

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~ Persapere:

se sia a conoscenza dello stato di agd-ta:done della categoria dei biologJ, i quali,nonostante l'ordinamenrt:o istituito con leggen. 396 del 24 maggio 1967, che H abildtaal titolo professionale mediante dl possessodel titolo accademioo e l'esame di Stato, nontravano ancora la laro giusta c(j}locazionenel sistema deHa mutuaIità;

se gli risulti che la citata legge cansen-te loro:

la classificazione e biologia degli ani-malJ e delle piante;

le analisi biologiche (urine, essudati,escrementi, sangue), sierologiche, immuno-logiche, istologiche, di gravidanza e metabo-liche;

i.l controllo e gli studi di aJttività, ste-riHtà ed innocuità di imsetticidi, anticritto-gamici, antibiotioi, vitamine, ormoni, enzi-mi, sieri, vaccini, medicamenti in genere eradioisotopi;

la valutazione dei bisogni nutritivi edenergetici dell'uomo, degli animali e dellepiante;

l'identificazione di agenti patogeni (in-fettanti ed infestanti) dell'uomo, degli ani-maM e delle piante e l'identificazione degliorganismi dannasi mIe derrate a:limerutari,alla carta, al legna ed al patrimonio arti-stico;

l'analisi ed i contiTO'Ili, dal punto divista biologico, delle acque potahiH e mi.nerali;

le funzioni di perito e di arbitro in or-dine a tutte Je attribuzioni sopra menzio-nate.

In caso affermativo, anche in considera-zione del fatto che la sentenza del Consdgliodi Stato n. 361 del 7 apiTile 1972 e la stessacircolare chiarificatrice del suo Ministero(n. 107 del 26 Juglio 1972) sono state total.mente disattese, si chiede se ~l Ministro non

ritenga UŒ'gente, utile ed OIpportunO un in-contro con ~'Ordine nazionale dei biologi perun esame congiunto dei problemi interessan-ti 'la benemerita categoria e per la defini:donedel .loro inserimento nel sistema della mu-tuaJiÍ:tà come convenzionati esterni ed ,inter-ni, sì da garantire loro il lavoro e la tuteladella stessa dignità professionale, nella pro.spettiva del generale riassetto in attuazionedella riforma sanitaria.

(4 - 01543)

PINNA. ~ Ai Ministri della sanità e del.l'agricoltura e delle foreste. ~ Per s.a¡pere:

1) se SIi'anoa conosoenza ddle rJsUlltanzea cui è recentemente pervenu.ta u:n'inoogimecOI1ldotta in S.ardegna, ,secondo la q'l1a1leam.monterebbero a 12 mil.lJiardi di MiTei damniarrecati al patrimonio ovino dell"Isolada malattie paœassitame, suilile quaiLi l'mter-rogante ha avut'Ü già modo di interessare iMini.stri competenti;

2) se sia:no 'a conoscenza, ailitresì, c1eù par-ticolaiTe peso del comparto ovÎlI1one1l'econo.mia deli'Isola, che concorre, con um.a pro-duzione lorda v.endihi1e valutabHe ft circaSO mil1ardi di :Hreani11Jui, :i!Il misura assairagguardevole ,ailla formazilone del redditoe rappresenta un settore tm i piÙ 'ÎJnpor-tanti daì! punto eLiVí:ÌJs.taocoupativo;

3) se risulti loro che, in dipendenza deŒ-le cellilate malattie PaTassÌtarie, si detenni-na una decurtazione \I1CHaproduzione delJ.atlte ilntomo al 15 per cento e deLla lamanelJa misura del 10-12 per ce11\to,con gra~iripercus<siOíOlÎ,qUJ:ÌJndi,per l'ecOI1Iomia dei pa.stori e degli ailIlevatori e, più in gooeraile,de1Jl'intera Isola;

4) se noo. ritenga,no, cO!I1>seguentemente,urgente ed opportuno:

a) avuto riguardo ahl'esistenza, :in S~de-gna, di ol.tre 2 mf!:i¡oni e 600.000 ovjiJ1¡i,alpeso ,economico ed ai rÎ!l7lessi di OaiTaltteresociale, Î!ntervenÌre TIdla !lotta COtTII1Jro lasMongillosi gastrO'ÎiIltestÎ>nale degli ovil11ie lealtre maLattie parassitarie, onde ridurre leingenti perdite che rappresentano un veroe proprio costamte .flagello per ,}'economiadell'Isola;

b) disporre, d'intesa con gli organi pre.posti aJ!la 10lbta OOIIlÍirole IDalla:ttie parassi-

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Senato della Repubblica VII Legislatura~~ 9197 ~

6 DICEMBRE 1977

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210a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

tar.Íie, un programlma di iiThterven:ti sì da ,sOtp~perilre aine oarenze degli sJtao1ziamenti re-giO!Ilaili allo scopo fi\I1aJmzati, del tutJto iÌill.-suffkiem:ti s'e si tÍ;etnJeoonto ohe ess.i rappre-sentano appooa dIl 4 per oealto dell',attiUaleperdita eco,nomka causalta daUe TiOO:iamatemaJa¡t;tie parasswtarie.

(4 -01544)

GUARINO. ~ Ai Ministri dell'interno edi grazia e giustizia. ~ Per sapere:

a) se sono a conoscenza del fatto chela cittadina tedesca Petra Krause, di anni 38,il cui permesso di soggiorno in Italia scadràil prossimo 13 dicembre 1977, ha avviatola procedura delle pubblicazioni di matrimo-nio presso il comune. di San Sebastiano alVesuvio (Napoli), al fine di sposarsi entroquella data con il cittadino italiano NunzioPiccolo, di anni 27;

b) se si rendono conto che il matrimoniodi cui sopra potrebbe essere inteso (è unaipotesi) all'unico scopo di far acquistare allaKrause la cittadinanza italiana e di sottrar-la, per tale via, alle conseguenze afflittivedel giudizio penale attualmente in corso neisuoi confronti in Svizzera;

c) se risulta loro che la Krause pense-rebbe di intervenire alla celebrazione delmatrimonio non personalmente, ma per procura, al fine di preordinare più sicuramen~te l'impugnazione per simulazione di cui a1~l'articolo 123, nuovo testo, del codice civile;

d) se e quale atteggiamento intendonotempestivamente assumere per tutelare ladignità delle istituzioni nei confronti del~l'eventuale frode alla legge perpetrata conuna versione ringiovanita del sistema, bennoto sin dai tempi di Roma antica, delsenex coemptionalis.

(4 - 01545)

LI VIGNI. ~ Al Ministro delle finanze. ~In presenza di richiesta dell'Ufficio IV A diRavenna, tendente ad acquisire dati precisisul numero delle presenze in alberghi e cam-peggi, l'Ente provinciale per il turismo, cheraccoglie tali dati per conto dell'Istitutocentrale di statistica, ha posto il quesito alpredetto Istituto.

La Direzione generale degli affari generalidell'Istituto centrale di statistica, citando ilsegreto d'ufficio indicato dall'articolo 19 delregio decreto-legge n. 1285 del 27 maggio1929, ha invitato l'Ente provinciale per ilturismo, che raccoglie i dati come organoperiferico per conto dell'Istituto, a noncomunicare assolutamente, neanche agli uf-fici fiscali, dati sul movimento turistico deisingoli esercizi alberghieri desumibili daimodelli di rilevazione.

Sembrando all'interrogante per lo menostrano che non si possa usufruire, nell'in~teresse .dello Stato, di dati certi che altroIstituto dello Stato possiede, si chiede alMinistro se ritenga, allo stato attuale, as-solutamente non superabile l'articolo 51,secondo comma, punto 5, del decreto delPresidente della Repubblica 26 ottobre 1972,n. 633, dietro il quale l'Istituto di statisticasi trincera, e, se così fosse, se non ritengaurgente proporre una modificazione del de-creto del Presidente della Repubblica n. 633,tale da dare possibilità di muoversi a quegliuffici fiscali che intendono operare attiva-mente nell'interesse del Paese.

(4 ~01546)

LI VIGNI. ~ Al Ministro delle finanze. ~

Si premette che i comuni hanno tassativa-mente, per un eventuale intervento, un ter~mine di 45 giorni dail ricevimento degli ac-certamenti effettuati per l'IRPEF nei con-fronti dei contribuenti da parte degli Ufficidistrettuali delle imposte dirette.

L'inizio di tale fase ha già posto qualcheproblema. Se l'informazione relativa all'ac-certamento è solo numerica e non anche al~meno sommadamente motivata, è difficileper le Amministrazioni comunali svolgerecon impegno H loro compito.

L'interrogante chiede, quindi, se il Mini-stro non ritenga opportuno prendere inizia-tive in tal senso e, nel contempo, predispor-re misure perchè il termine di 45 giorni siaportato a 90, appunto per permettere ai co-muni ed ai consigli tributari di svolgere conimpegno il loro importante compito di col-laborazione, per un più equo accertamento

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 9198 ~

210a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

dei redditi da sottoporre ad imposizione fi~scale.

(4 ~01547)

LI VIGNI. ~ Al Ministro delle finanze. ~

Per conoscere il numero di richieste che glisono pervenute, suUa base dell'articolo 49del testo unico de:lle leggi doganali, di eso~nero daUa prova di esame per spedizionieredoganale ed il numero di quelle che sonostate accolte.

Quanto sopra si chiede per poter valu-tare l'uso della facoltà che con il predettoarticolo 49 è data direttamente al Ministro.

(4 ~ 01548)

ALBERTINI. ~ Al Ministro dei trasporti.~ Per conosoere:

se sono stati vaJlutatd, neLla lOTOobiet~tiva e drammatica gravità, i daJ1Jl1ipe!!."Jecomunicazioni internazionali e per le attivi~tà economiche e produttive deHa zona del-l'alto novarese ed i graviÏ disagi per i lavo~ratori e la gente del luogo, derivati da:llainterruzione del traffico ferroviario sulla H~nea del Sempione, con ~a caduta del pontenei pressi della stazione di Verbania~Fondo~tOGe;

quali misure di urgenza si iÌiIltendonoprendere per ristabilire, 'senza ulteriori re-mare, il traffico su una linea di tale im~portanza per le comunicazioni con il cen-tro Europa e per impedire un aggravamen~to della già precaria situazione economicadi una zona che è stata nel passato una del-le più operose e floride del nostro Paese.

(4 ~01549)

SGHERRI, CARRI, PISCITELLO, MIN-GOZZI. ~ Al Ministro dei trasporti. ~ Pre~messo che, a seguito del crollo del ponteferroviario nei pressi della stazione di Ver~bania-Pallanza, la linea del Sempione è in~terrotta dal mese di ottobre 1977, gli inter~roganti chiedono di sapere quali iniziativeconcrete siano state assunte per il rapidoripristino del ponte, tenendo in particolareconto il fatto che la linea ferroviaria delSempione è una delle più importanti del no-stro Paese, dal momento che collega l'Italia

6 DICEMBRE 1977

alla Francia ed alla Svizzera e, attraversoquesti due Paesi, ad una vasta parte deiPaesi del Nord-Europa, richiamando altresìl'attenzione sul grave danno economico chederiverebbe al Paese dal calo delle presenzeturistiche, qualora non si provvedesse adun'immediata sistemazione del1a linea.

In conseguenza di detta interruzione, il col~legamento ferrovario tra Domodossola e Mi-lano, e da qui al resto dell'Italia, viene ef~fettuato attualmente a mezzo servizi su stra-da sostitutivi, con conseguenze per viaggiato-ri e bagagli che ben si possono immaginare.Si pensi che i treni provenienti dal Nord sifermano a Domodossola: qui i viaggiatorisi debbono trasferire assieme ai loro bagaglisu degli autobus che li attendono sulla piaz~za della stazione; arrivati a Stresa o a Ba~vena, avviene nuovamente il movimento da-gli autobus ai treni per proseguire per Mi~lana.

Considerando l'avvicinarsi delile feste difine anno, durante le quali gran parte deinostri lavoratori all' estero rientrano ai luo-ghi di origine con le loro famiglie, e tenen-do conto che la maggior parte di loro viaggiacon grandi e numerosi bagagli e con figliminori, per cui ~e conseguenti trasferte dibagagli e bambini dai treni agli autobus e da-gli autobus ai treni, molto spesso nel cuoredella notte, rasenteranno il dramma, gli in~terroganti domandano:

quali provvedimenti sono stati presi peralleviare i disagi dei nostri emigrati per illoro viaggio di andata e ritorno nel periodonatalizio;

se risulta che i servizi d'i portabagaglisono attualmente già insufficienti per il mo~vimento naturale di detta linea e che, inol-tre, non c'è nessun avviso o nessun incari~cato che informi i viaggiatori del diritto chehanno al portabagagli gratuito dai treni finoagli autobus e viceversa, per cui pochi sene servono;

se le Ambasciate ed i Consolati italianinei Paesi europei fanno opera di informa~zione presso i nostri emigrati affinchè sianomessi al corrente di quanto avviene su talelinea e iperchè siano ¡preparati ad affrontarei gravi disagi;

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Senato della Repubblica ~ 9199 ~ VII Legislatura

6 DICEMBRE197721O'a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

se non s'i ritiene opportuno preparare,assieme alla nostra società di bandiera « Ali-taJlia », dei voli charter o delle agevolazioninotevoli per andare incontro alle famiglieche viaggiano con figli minori.

(4 - 01550)

PINNA. ~ Al Ministro dei lavori pubblici.~~ Per sapere se gli risulti:

che gravissimi ,incom.venie.nJtisi '\'eInifica-no costantemente alIil'alI.tezza 0011'0 svincoloper la g¡trada statal,e Cagliari~Igllesi'rus;

che l'assenza di infrastruvture pruralleleper il traffico agricolo causa incidenti talvol-:a 'ffioota1i.

In caso affermativo, si chiJelde di 00il10-sœre se ,iilMini,stro lOiom.ifirtenga urgente ri-considerare Ja iriclass1ficazione de.lila super-strada, dispom.oodo per ra creazione dclleinfrastrutture necessarie per garant:iJre H lOior-mailie svoJgime1l'to del vraffilco, Oillde evitarei penicoli lamentati.

(4 -01551)

PINNA'. ~ Al Ministro della pubblica istru-zione: ~ Per sapere se gli risulti:

1~ che il' complesso nuragico di Barumi-ni, tra i più importanti della preistoria, èinvaso dalle erbacce che rischiano di detur-parlo;

2) che circa 70-100 persone lo visitanogiornalmente, senza che localmente si di-sponga di personale specializzato che cono-sca le lingue e sia in grado di illustrarnela storia;

3)\ che l'attuale custode, per quanto pie-no di buona volontà, è nell'impossibilità diodisimpegnare compiutamen1e il proprio la-voro, sia perchè l'affluenza dell'e persone èragguardevole, sia perchè il salario che gliviene corrisposto (15.000 lire mensili) non gliconsente la tranquillità necessaria.

In caso affermativo, si chiede di conosce-re se il Ministro non ritenga urgente ed op-portuno:

a) disporre per sussidi integrativi attiad effettuare la distruzione deLle erbacce e lapulizia deWimportante complesso;

b) intervenire per l'assunzione di altropersonale che sia nella condizione di assol-vere ai compiti richiesti;

c) adeguare il salario dell'attuale cu-stode.

(4 - 01552)

PINNA. ~ Al' Ministro della sanità. ~~

Per sapere:1) ,se SiÌa a cono:soonza dtille gravi COll-

dizioni nelle quaili si ItTova la popola:z¡ionedi Mar.aca,lagolllÌ!s, in pif()1Vj¡nda di Cag¡liari,a causa de} canale di sgrondo posto rul cen-tro deiH'abitato, [leI quale conf:Lu1scOiIIo leacque lUiD.de, per cui, IUlngo ,le gare sté\ignan-ti, trovano albitacolo e condizioni ideali pelI'il loro s.viJluppo ogni tÌipo di insetti;

2)' se gli risul1rl che, dall'inizio deU'a!llillo,si sono verifilcati 48 casi di e¡patite ,,"irale eche, ove nOJ1 vi sila un intervaIllto deciso perla copertura del canale e per fadeguamentode1J1e.rul\tre opere igi,eniche .fondamentali, sipresume che la, mrulatÜa possa ulteriormootepropagarsi;

3) se nOill IìÌtooga uTgente, utj¡le ed op-pOlIituno intervOOiÌTe, anche in cOiIlsiÌ¡derazio-ne dci fatto che l'interr-rogante aveva già pro-speJttato al Minils,tero la possibi.Jï.tà potenzia-le deliIo svi.luppo dell'epati:te vimle pifOpIìÌoper ill comune di Maracailagemis, fin dal 1973,ma, runche in quella circoSJtanza, ,la I1ispostaatIa cennata interI1ogaziOiIle apparve buro-cratica, daù momento che si affermava « ,cheJa situaziOille sŒnitar.ia elI'a ,so,tto il perrna-noote controllo ,delle -autoPÌJtà sauit'arie »;

4) se non ravvisi, nel fatto segnaJ1ruto,un ulteriore elemento di aggravamentodeilile condiZJiioThi igi1enico-sanitar.Ì!e deLla po-po,lazione del Campidano di CagHari, talle,;:;omunque, da comportare uno speoifico dill-terventa da parte del Ministero che, d':i'llite-sa coo tIa Regione ed .i Comuni interessruti,dovrebbe predisporre tUitte ,Lemisure i8\tte asalvaguardare la salute dei cittadi:n:i, conparticolare riguardo pelI' l'infanzia.

(4 - 01553)

PINNA. ~ Al Ministro della sanità. ~Per conoscere:

quali siano gli intendimenti del suo MI-nistero circa la tutela ecologica delle acqueinterne e lagunari dell'oristanese;

se gH risulti che da qualche tempo aquesta parte .Ie risorse ittiche vanno depau-

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VII LegislaturaSenato della Repubblica .-~ 9200 ~

6 DICEMBRE 1977210a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

perandosi a causa degli scarichi industriali

Ied agricoli e dei liquami di fogna;

se gli risulti, altresì, che più volte l pe-I

scatori interessati hanno espresso la loroferma protesta mediante l'effettuazione disc'ioperi e di manifestazioni, culminati condelegazioni alla Regione sarda, per sottoli-neare i,l fatto che la pesca, specie nel com-pendio di Santa Giusta, è I1idotta del 60 percento rispetto all'anno precedente;

se gli risulti, infine, che tali scarichi pro-vocano la morte della fauna ittica, con grav'iconseguenze per l'economia della zona.

L'interrogante desidera anche sottolineare:a) che gli scarieM delle risaie e dei ca-

nali di bonifica, quelli fognari dell'abitato equelli della cartiera del Rimedio, presso Ori-stano, hanno notevolmente diminuito il fito-plancton dello stagno di Cabras, tanto da de-terminare una pesca per ettaro che si aggirasui 500-600 chili annui, su una estensione di2.087 ettari, del tutto irrisoria rispetto allepossibilità produttive;

b) che lo stesso stagno di S'ena Arrubiarisulta ugualmente inquinato dagLi scarichidi una distilleria e dei canati di bonifica;

c) che nello stesso stagno di Marceddìgli scarichi delle miniere hanno prOlvocatouna ingente morìa di pesci ed una I1Ï:duzionedel pescato che supera ij 50 per cento rispet-to agli anni trascorsi.

Anche 'in considerazione delle indicazioniscaturite dai convegni organizzati dalla Le-ga nazionale delle cooperative e dalla Con-federazione delle cooperative, il 6 marzo1971, a Cagliari, e dall'UNLA-« Italia nostra »ad Oristano il 12-13 giugno 1971, si chiedese il Ministro non ritenga urgente, utile ed.opportuno un suo intervento per la tutela I

delle acque dagli inquinamenti, a salvaguar-dia del patrimonio ittico. della salute e dellavoro delle popolazioni rivierasche.

(4 -01554)

PINNA. ~ Al Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale. ~ Per sapere:

se sia a conoscenza del grave malumoreesistente tra i ìavoratori addetti alle squa-dre antincendio che operano in Sardegna,aJlle dipendenze della Regione sarda, a causadella mancata assicurazi:one;

se gli rJsulti che i predetti lavoratori,per il delicato servizio che sono chiamatiad espletare a tutte le ore e per i pericolicui vanno incontro, hanno pieno diritto direclamare una forma assicurativa, ma che,nonostante reiterate richieste, nulla è anco-

I ra intervenuto a loro favore;se non ritenga urgente un intervento da

parte del suo Ministero onde appurare seè regolamentare, secondo l'e vigenti disposi-zioni di legge, l'assicurazione in favore deilavoratori.

(4.01555)

Interrogazioni da svolgere in Commissione

P R E S I D E N T E. A norma dell'ar-ticolo 147 del Regolamento, le seguenti in-terrogazioni saranno svolte presso le Com-missioni permanenti:

8aCommissione permanente (Lavori pub-b1i:ci, comunicazioni):

n. 3 - 00813 'del .senatore CoLella;

n. 3 - 00815 del senatore Colella.

I

I Il Senato tornerà a riunirsi in seduta pub-I blica oggi, alle ore 21, con lo stesso ordine

I

del giorno.

La seduta è tolta (ore 20,05).

Dott. PAOLO NALDINI

ConsIgliere VIcarIO del Servizio dei resocontI parlamentari