SEDUTA DI VENERDÌ 29 APRILE 196 6 - legislature.camera.it

50
Atti Parlamentari 22649 — Camera dei Deputat i IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 196 6 449 . SEDUTA DI VENERDÌ 29 APRILE 196 6 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BUCCIARELLI DUCC I INDICE PAG . Congedo 2264 9 Proposte di legge (Annunzio) . . 22649, 2269 2 Interrogazioni (Annunzio) 2269 3 Interrogazioni (Svolgimento ) PRESIDENTE 22650, 22668, 2269 2 BERLINGUER LUIGI 2267 1 CACCIATORE 2265 5 CINCIARI RODANO MARIA LISA . 2265 8 CODIGNOLA 22660 D'AMATO 2267 9 DELFINO 2266 7 MELIS 2268 9 MILIA 2268 1 ORLANDI 2267 6 PACCIARDI 2268 6 ROBE RTI 22 69 2 ROMITA, Sottosegretario di Stato per l a pubblica istruzione 22654 TAVIANI, Ministro dell'interno . 22653, 22662 22664, 22666, 2267 8 VALITUTTI 22 68 3 Ordine del giorno della prossima seduta 2269 3 La seduta comincia alle 10 . FABBRI, Segretario, legge il processo ver- bale della seduta del 22 aprile 1966 . (E approvato) . Congedo . PRESIDENTE . Ha chiesto congedo il de- putato Merenda . (E concesso) . Annunzio di proposte di legge . PRESIDENTE . Sono state presentate pro - poste di legge dai deputati : AVERARDI e PELLICANI : « Nuove norme per la elezione dei consiglieri delle compagni e portuali » (3111) ; SIMONACCI : « iModifiche alla legge 19 lu- glio 1962, n . 959, recante norme sulla revi- sione dei ;ruoli organici dell'amministrazione finanziaria » (3112) ; SCARLATO e DE 'MITA : « Norme regolatric i dei giudizi di responsabilità e di conto ne i confronti degli amministratori degli enti lo - cali » (3113) ; SEDVADEI : « Cubatura delle camere pe r ospiti negli alberghi e nelle pensioni » (3114) ; FRACASSI : « Concessione di sussidi in con- seguenza dei danni provocati dai terremoti verificatisi in Abruzzo dal 3 ottobre 1943 a l 1s settembre 1951 » (3115) ; BFMPORAD ed altri : « Esenzione dalle im- poste erariali e locali dei redditi mobiliari de i pubblici ospedali » (3116) ; ARMATO : « Interpretazione autentica degl i articoli 15 e 27 delle leggi 12 agosto 1962 , n . 1289, e 16 agosto 1962, n . 1291, concernenti , rispettivarnente, la revisione dei ruoli orga- nici del Ministero del tesoro e della Ragio- neria generale dello Stato » (3117) ; ALPINO ed altri : « Modifica all'articolo 2 della legge 29 dicembre 1962, n . 1744, sulla

Transcript of SEDUTA DI VENERDÌ 29 APRILE 196 6 - legislature.camera.it

Atti Parlamentari

— 22649 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

449.

SEDUTA DI VENERDÌ 29 APRILE 196 6

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BUCCIARELLI DUCCI

INDICE

PAG .

Congedo 2264 9

Proposte di legge (Annunzio) . . 22649, 22692

Interrogazioni (Annunzio) 2269 3

Interrogazioni (Svolgimento )

PRESIDENTE 22650, 22668, 22692BERLINGUER LUIGI 2267 1CACCIATORE 2265 5CINCIARI RODANO MARIA LISA .

2265 8CODIGNOLA 22660D'AMATO 2267 9DELFINO 2266 7MELIS 2268 9MILIA 2268 1ORLANDI 2267 6PACCIARDI 22686ROBE RTI 22 69 2ROMITA, Sottosegretario di Stato per la

pubblica istruzione 22654TAVIANI, Ministro dell'interno . 22653, 22662

22664, 22666, 22678VALITUTTI 22 68 3

Ordine del giorno della prossima seduta 22693

La seduta comincia alle 10.

FABBRI, Segretario, legge il processo ver-bale della seduta del 22 aprile 1966.

(E approvato) .

Congedo .

PRESIDENTE . Ha chiesto congedo il de-putato Merenda .

(E concesso) .

Annunzio di proposte di legge .

PRESIDENTE . Sono state presentate pro-poste di legge dai deputati :

AVERARDI e PELLICANI : « Nuove norme perla elezione dei consiglieri delle compagnieportuali » (3111) ;

SIMONACCI : « iModifiche alla legge 19 lu-glio 1962, n . 959, recante norme sulla revi-sione dei ;ruoli organici dell'amministrazionefinanziaria » (3112) ;

SCARLATO e DE 'MITA : « Norme regolatric i

dei giudizi di responsabilità e di conto nei

confronti degli amministratori degli enti lo -

cali » (3113) ;SEDVADEI : « Cubatura delle camere pe r

ospiti negli alberghi e nelle pensioni » (3114) ;

FRACASSI : « Concessione di sussidi in con-seguenza dei danni provocati dai terremotiverificatisi in Abruzzo dal 3 ottobre 1943 al

1 s settembre 1951 » (3115) ;

BFMPORAD ed altri : « Esenzione dalle im-poste erariali e locali dei redditi mobiliari de ipubblici ospedali » (3116) ;

ARMATO : « Interpretazione autentica degl i

articoli 15 e 27 delle leggi 12 agosto 1962 ,n . 1289, e 16 agosto 1962, n . 1291, concernenti ,rispettivarnente, la revisione dei ruoli orga-

nici del Ministero del tesoro e della Ragio-neria generale dello Stato » (3117) ;

ALPINO ed altri : « Modifica all'articolo 2della legge 29 dicembre 1962, n . 1744, sulla

Atti Parlamentari

— 22650 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

registrazione dei contratti di locazione plu-riennali » (3118) .

Saranno stampate e distribuite . Le primequattro, avendo i proponenti rinunciato all osvolgimento, saranno trasmesse alle Commis-sioni competenti, con riserva di stabilirne l asede ; delle altre, che importano onere finan-ziario, sarà fissata in seguito la data di svol-gimento .

Svolgimento di interrogazioni ,

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca :

Interrogazioni .Le interrogazioni, che trattano lo stess o

argomento, 'dirette al Presidente 'del Consigliodei ministri 'e ai ministri dell'interno e dell a

pubblica istruzione, saranno svolte congiun-tamente :

Sanna, Cacciatore, Franco Pasquale e Pi-gni, ai ministri dell'interno e della pubblic aistruzione, « per conoscere se siano a cono-scenza : che questa mattina a Roma un grupp odi studenti, che non esitano a chiamarsi fa-scisti, ha aggredito studenti dell'Intesa (or-ganizzazione universitaria di ispirazione cat-tolica) per aver costoro affisso un manifestedi critica al rappresentante della Caravell a(organizzazione neofascista) ; che, a seguito

dell'intervento di altri 'studenti 'a difesa degl iaggrediti i neofascisti hanno percosso feroce -mente molti studenti e pronunziato parolacc e

irripetibili contro studentesse dell'Intesa e d i

altre organizzazioni studentesche, inscenan-do, nel contempo, manifestazioni di apologi adel fascismo, con canti ed evviva a person eche tanto danno arrecarono al nostro paese ;che, invitata la forza pubblica, presente nel -

l'università, ad intervenire, essa è rimast aimpassibile ad assistere a tali scene disgu-stose e non ha mosso un dito anche quand ouno studente è rimasto gravemente ferito, edè ora ricoverato con prognosi riservata. Gl iinterroganti chiedono, a seguito ,dell'accerta-mento di quanto sopra denunziato, quali prov-vedimenti i ministri interrogati intendonoadottare contro chi tali manifestazioni ha con -sentito e quali misure intendono adottare per -ché le prossime elezioni degli organi rappre-sentativi universitari si svolgano in un clim adi libertà e 'di democrazia ed infine quali mi-sure intende adottare il ministro della pub-blica istruzione perché all'interno dell'uni-versità di Roma venga a cessare la sistema-tica provocazione nei confronti di professor ie studenti democratici ed antifascisti » (3805) ;

Cinciari Rodano Maria Lisa e D'Alessio ,« per sapere se sono a conoscenza dei grav iincidenti provocati, nella giornata del 27 apri -le, da gruppi di teppisti contro studenti del -l'università di Roma allo scopo di impedir econ violenze e minacce il regolare svolgiment odelle operazioni elettorali per il rinnovo del -l'organismo rappresentativo universitario e aseguito dei quali diversi studenti sono rima-sti contusi e uno di essi, in particolare, gra-vemente tento; per sapere altresì se siano aconoscenza dell'atteggiamento delle forze d ipolizia che, pur essendo presenti al fatto, nonsono intervenute per impedire le violenza de iteppisti ; per conoscere quindi se intendanointervenire 'e qualprovvedimenti ritenganodi adottare al riguardo » (3806) ;

Paolicchi, « per conoscere i motivi peri quali il commissario di pubblica sicurezzadi San Lorenzo (Roma) non è intervenuto pe r

prevenire né per reprimere le numerose ma-nifestazioni inscenate da studenti fascisti al-l'università di Roma durante le elezioni pe ril rinnovo dell'organismo rappresentativo, ma-nifestazioni che sono culminate stamane nelle

aggressioni verbali e manesche compiute ai

danni di studenti e professori democratici difronte alla facoltà di lettere, e che hanno cau-sato il grave ferimento di uno studente, rico-verato in pericolo di vita all'ospedale di San

Giovanni ; per conoscere il suo giudizio su l

fatto che gruppi di studenti fascisti abbianopotuto cantare, indisturbati, inni fascisti in

presenza delle forze di polizia, e nonostant eche queste ultime siano state ripetutamentee formalmente invitate ad intervenire ai sens idella legge Scelba sull'apologia di fascismo ;e per conoscere il suo proposito perché no n

si verifichi più che nel mese di aprile, quan-do l'Italia repubblicana e antifascista ricordala Resistenza, all'università di Roma grupp idi fascisti, come è avvenuto anche altre volte ,negli anni passati, ricordino in questo mod oil loro vergognoso passato e il loro insultantepresente » (3811) ;

Delfino, « in relazione agli incidenti av-venuti all'ateneo di Roma nel corso delle vo-tazioni per il rinnovo dell'organismo rappre-sentativo universitario, anche per smentir ele false e provocatorie notizie sulla morte dell ostudente Paolo Rossi, diffuse cinicament edalla stampa socialcomunista » (3812) ;

Codignola, Moro Dino, « per conoscere ,in ordine ai gravi incidenti verificatisi al -l'università di Roma a seguito dei quali èdeceduto questa notte lo studente socialist adella facoltà di architettura, Paolo Rossi : 1 )se essi sappiano che l'ateneo romano è sog-

Atti Parlamentare

— 22651 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

getto, ormai da anni, alle ripetute violenze d isquadracce fasciste, costituite in parte da stu-denti fuori corso, in parte da noti pregiudi-cati che non appartengono all'università, d icui così il rettorato come la polizia sono datempo in possesso dei nomi (quali per esempi oquelli di Flavio Campo, Mimmo Sarto, Le oDi Giacomo, Gionfrida detto « il gatto », Nin oAliotta, Questa, Cruciani, ecc .) : i quali in

diverse occasioni, e sopratutto durante le ele-zioni per l'organismo universitario, interven-gono con la violenza ad impedire o ad osta-colare la libertà di voto; 2) se sappiano ch equesto stato di cose è stato denunciato ripe-tutamente, sia in sede accademica, nsia in sedeassociativa, sia in sede parlamentare, senz ache nessun provvedimento sia stato preso n éda parte del rettorato né da parte degli organidi polizia ; 3) se a loro consti che nella matti -nata del giorno 27 aprile le suddette squa-dracce abbiano iniziato l'abituale azione d iprovocazione, con scorribande all'interno del -

l'università al canto di inni fascisti e di in -vocazioni al duce, dando corso successiva-mente all'aggressione ed al pestaggio di stu-denti democratici, come al solito assaliti iso-latamente da gruppi di facinorosi ; 4) se sialoro noto che, di fronte a queste inaudite ma-nifestazioni di teppismo, la polizia, già esi-stente in forze all'interno ,dell'università, s i

è rifiutata di intervenire, assistendo inert ealle bravate dei teppisti, nonostante che or -dinari dell'università la invitassero esplici-tamente a fare il proprio dovere, e nonostant etempestivi interventi di parlamentari press oil Ministero dell'interno ; 5) se essi sappian oche il nominato studente Paolo Rossi è statoaggredito e picchiato, e che successivamente ,probabilmente colto da malore a seguito dell epercosse subite, egli è precipitato da una ba-laustra della facoltà di lettere, riportandelesioni che ne hano determinato la morte ; 6 )se al Ministero dell'interno sia noto che il com-missario di San Lorenzo, D'Alessandro, con-tinua da anni a tenere un atteggiamento d iaperto sostegno alle forze neofasciste, evi-tando in ogni caso d'intervenire nei confront i

delle squadracce, anche quando sia patenteil caso di violazione della legge che condann a

l'apologia del fascismo ; e per quale ragionecodesto funzionario continui a ricevere prote-zioni tali da restare al suo posto, nonostant ele ripetute denunce presentate anche in Par-lamento nei suoi riguardi ; 7) se al Minister odella pubblica istruzione sia noto che il ret-tore magnifico dell'università di Roma pro-fessor Papi e il direttore amministrativo dottorRuggieri tollerino da anni che presso l'ateneo

si verifichino continui atti di violenza daparte di minoranze neofasciste ; e che in que-sta occasione i medesimi non solo non sianointervenuti presso la polizia presente per per -venire eventuali gravi incidenti, poi verifi-catisi, ma si siano preoccupati soltanto d'in-tervenire contro gli studenti della facoltà d ilettere, che per protesta doverosa e legittimaavevano occupato i locali della facoltà ; 8)se il ministro della pubblica istruzione sappi ache, di conseguenza, il sullodato rettore, assi-stito con l 'abituale condiscendenza dal sullo -dato direttore amministrativo, non abbia tro-vato di meglio da fare che chiedere un ulte-riore intervento in forza della polizia per l achiusura dei cancelli dell'università : di con-eeguenza la polizia ha resistito all'ingress onella sede universitaria dei professori ordinar iVisalberghi, Roncaglia, Cini e Binni, che so l ocon difficoltà e sottraendosi al tentativo d ifermarli con la forza sono riusciti egualment ea penetrare nel recinto universsitario per por -tare la loro solidarietà agli studenti ; mentrenon è stato possibile agli interroganti, né aicolleghi onorevole Paolicchi, onorevole D'Ales-sio, senatore Mammucari, onorevole Cinciar iRodano, né al professore di ruolo Lombard oRadice, ottenere il permesso di entrare ne lrecinto universitario, sicché, dopo oltre du eore d ' inutile attesa gli interroganti e l'onore-vole Paolicchi vi sono penetrati in altro modo ,senza il permesso del sullodato commissarioD'Alessandro ; 9) se sia loro noto che, allaformale richiesta del professar Roncaglia ,rivolta al rettore, di consentire ai rappresen-tanti del Parlamento di entrare nel recintouniversitario, il medesimo rettore ha oppostoun netto rifiuto, con le seguenti parole : « ideputati facciano politica in Parlamento, nonall'Università » ; 10) se essi sappiano che suc-cessivamente, durante la notte, il rettore me-desimo ha richiesto un nuovo intervento dell apolizia per scacciare con la forza dalla sed edella facoltà di lettere gli studenti 'occupanti ,i quali hanno opposto tenace resistenza pas-siva, costringendo gli agenti a trasportarl iuno per uno a braccia fuori della università ;e che, avendo gli interroganti richiesto for-malmente al funzionario incaricato di quest ivergognosi atti, di sospenderli e di liberar esubito alcuni studenti già caricati su un cel-lulare, a norma delle prescrizioni costituzio-nali, 'un agente ha testualmente risposto : «t LaCostituzione ? Quando ci manderete all'uni-versità, impareremo a conoscerla » : e cheavendo gli interroganti chiesto al funzionari opresente il nome di codesto agente, il mede-simo commissario si è rifiutato di darlo ; 11)

Atti Parlamentar!

— 22652 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

se sia infine loro noto che, fra i picchiati dell apolizia, risultano i seguenti componenti dell agiunta nazionale U .N.U.R.I ., che giustament echiedevano di entrare nel recinto universita-rio, essendo fra l'altro in corso la votazionedell 'organismo rappresentativo : Michele Fi-gurelli, Luciano Faraguti, Roberto Spano ,Claudio Petruccioli, Marcello Inghilesi, Nuc-cio Fava, i due ultimi rispettivamente vice -presidente (socialista) e presidente (cattolico )dell'U .N.U.R.I . Se, tutto questo considerato ,non si ritenga di prendere finalmente, a pre-scindere dagli interventi che separatamentesi demandano all'autorità giudiziaria, i prov-vedimenti che un elementare senso di civiltà ,la volontà democratica del paese, l'impegn ocostituzionale di tutta la nazione impongono ,e se non sia ,da ideploirare non più a parole ,ma con fatti concreti la passività e l'inerzi acon cui da anni si assiste al ripetersi di si-mili episodi presso l'università di Roma, sen-za che nessuna autorità sì ritenga investitadi precisi compiti istituzionali al fine di farl icessare » (3813) ;

Ingrao, Cinciari Rodano Maria Lisa ,Natta, Berlinguer Luigi, Bronzuto, Di Lo-renzo, Illuminati, Levi Arian Giorgina, Lo -perfido, Picciotto, Rossanda Banfi Rossana ,Scionti, Seroni, Tedeschi, Cianca, Carocci ,D'Alessio, D'Onofrio, Natoli e Nannuzzi, « pe rsapere se, in considerazione dei tragici fatt iavvenuti all'università di Roma che hannoportato alla morte dello studente Paolo Rossi ,provocata dalle violenze fasciste in occasionedello svolgimento delle elezioni per l'organi-smo rappresentativo universitario; visto cheil rettore Papi si è dimostrato incapace di ga-rantire il regolare svolgimento delle elezion ie persino l'incolumità fisica degli studenti al -l'interno dell'università e, in generale, h ain questi anni apertamente tollerato e favo -rito le provocazioni fasciste nell'ateneo ; fa-cendo voti che il corpo accademico dell'uni-versità di Roma ripristini la dignità moral ee il clima democratico nell'ateneo, garanten-done una direzione adeguata ; vista l'apertaconnivenza del commissario di polizia D'Ales-sandro con gli atti di provocazione e di vio-lenza dei gruppi fascisti ; ravvisino la ne-cessità e l'urgenza : a) di esprimere una de-plorazione sull'operato del rettore ; b) di scio-gliere immediatamente le organizzazioni fa-sciste che operano nell'università di Roma ;e) di destituire e sottoporre a provvediment odisciplinare il commissario di polizia D'Ales-sandro » (3814) ;

Orlandi, Bemporad, Amadei Giuseppe ,Nicolazzi, Zucalli, « per avere elementi di giu -

dizio, ed anche di valutazione delle relative- responsabilità, sulle manifestazioni faziose eprovocatorie che, inscenate mentre erano i ncorso le elezioni per il rinnovo dell'organi-smo rappresentativo degli universitari romani ,sono degenerate in provocazioni ed aggres-sioni alle quali vanno collegati il feriment oe la morte dello studente Paolo Rossi ; per co-noscere se nelle manifestazioni stesse sian oriscontrabili, come emerge dalla cronaca dell astampa quotidiana, gli aspetti di teppismo or-ganizzato e di una incostituzionale apologi adel fascismo, oltre che di una reviviscenza d isistemi squadristici ; per avere, infine, infor-mazione sui provvedimenti che verranno adot-tati per punire i responsabili e per assicurar eche, nell'ambito dell'ateneo romano, vengan ogarantite la libertà di espressione e la inco-lumità degli allievi » (3815) ;

D'Amato, Pennacchini, Bonomi, Evange-listi, Cavallaro Francesco, Storti e Folchi ,« per conoscere i termini esatti del gravissim oepisodio di violenza verificatosi ieri nell'atene oromano, nel corso del quale ha trovato lamorte lo studente Paolo Rossi ; e per saperequali misure intendano adottare per impedir eche azioni provocatorie ed atteggiamenti d iintolleranza da parte di minoranze fazios eabbiano a turbare l'ordinato svolgimentodella vita goliardica e la democratica manife-stazione della libera volontà degli student i(3816) ;

Milia e Basile Giuseppe, « per conoscerela causa dei gravi incidenti verificatisi il 27aprile 1966 nell'università di Roma, e la caus ache ha portato a morte un giovane universi-tario che ivi trovavasi durante gli incidenti »(3817) ;

Valitutti e Badini Confalonieri, « per -ché rendano esattamente noti in Parlament oi fatti che si sono svolti nell'università d iRoma in connessione con le elezioni degli or-ganismi studenteschi, e le precise circostanz ein cui ha avuto luogo la tragica morte dell ostudente Paolo Rossi . Gli interroganti chie -dono, in particolare, al ministro della pub -blica istruzione di far conoscere se e qual imisure egli intenda suggerire o adottare, ne ilimiti del suo potere, per garantire che l'asso -ciazionismo studentesco, in sede universitaria ,si svolga come autentica e civile manifesta -zione di libertà e autonomia dei giovani a lriparo di indebite ingerenze esterne » (3821) ;

(Pacciardi, « per sapere se intendano di -sporre, ognuno per la rispettiva competenza ,una immediata inchiesta sui gravi avveni -menti ceh si riferiscono alle selezioni studente -sche dell'università di Roma e che hanno già

Atti Parlamentari

— 22653 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

provocato incidenti e purtroppo una vittima .Com'è noto, l'organismo 'studentesco O .R.U.R .amministra una somma di circa 60 milioniproveniente da un tributo coattivo pagat oper legge dagli studenti . Lo Stato non pu òquindi disinteressarsi né della amministra-zione di questi tributi né delle modalità dell eelezioni e 'del loro democratico controllo . Unanotevole parte degli studenti ha denunciatobrogli elettorali e manomissioni di urne e s iè sempre urtata contro la decisa volontà dell agiunta per le elezioni dell'O.R.U.R. di impe-dire qualsiasi controllo dello spoglio delleschede da parte dei rappresentanti delle di-verse liste concorrenti . Né il rettore né le forzedell'ordine, benché 'sollecitati, sono interve-nuti per assicurare la regolarità delle elezioni .Questa situazione ha creato nell'università d iRoma notevole fermento, tempestivamente co-nosciuto dalle autorità scolastiche e statali, i lcui intervento avrebbe certamente evitato i lturbamento della pace e dell'ordine nell'ate-neo della capitale. Poiché le cause dei disor-dini non sono state ancora rimosse, l'interro-gante chiede un intervento immediato da par-te idei ministri cui è rivolta la presente inter-rogazione indipendentemente dai riflessi pe-nali che rientrano nella sfera di competenzadella magistratura » (3828) .

A queste interrogazioni si è aggiunta anch ela seguente, diretta al ministro dell'interno ,non iscritta all'ordine 'del giorno :

Melis, « per conoscere la causa degl iincidenti della tragica morte dello student eRossi 'e quali misure e legittime difese si in -tenda assumere per ristabilire il rispetto dell ademocrazia e della libertà violate nell'uni-versità di Roma » (3829) .

Prima di dare la parola al ministro del -l'interno e al sottosegretario di Stato per l apubblica istruzione, che risponderanno cia-scono per la parte di sua competenza, rivol-go un cortese ma fermo richiamo a tutti i col -leghi affinché il dibattito si svolga con ordinee solennità, come del resto esige il rispettodovuto alla dignità del Parlamento e richiedela gravità di episodi che hanno profonda -mente turbato la pubblica opinione .

L 'onorevole ministro dell'interno ha fa-coltà di rispondere per la parte di sua com-petenza .

TAVIANI, Ministro dell'interno . SignorPresidente, onorevoli colleghi, la presidenz adell'O .R.U.R. aveva indetto dal 18 al 28 d iquesto mese le elezioni per il rinnovo del -l'assemblea e dei consigli studenteschi di fa-coltà. La stessa presidenza, con lettera del 1 2corrente, firmata dal presidente della giunta

delle 'elezioni 'e controfirmata dal rettore del -l'università di Roma, chiedeva che si « prov-vedesse affinché ogni urna fosse scortata d aagenti e che agenti rimanessero nei local idell'O .R.U.R. sia di giorno sia di notte .

Le elezioni si sono svolte, nonostante que-sto, in un clima di sospetto, di intolleranza edi tensione, soprattutto ad opera di elementidi estrema destra .

In tale clima la mattina del 27 corrente ungruppo di studenti di quella parte ha chie-sto il controllo . . .

NICOSIA . Quale parte, signor ministro ?Ci dica la lista .

TAVIANI, Ministro dell'interno . Si trattadella lista «'Primula goliardica » . '(Commenti

a destra) .Nonostante l'accoglimento di tale richiest a

da parte della giunta delle elezioni e la con-seguente decisione di sospendere le operazion idi voto, la tensione è ulteriormente cresciut aperché, mentre la giunta delle elezioni er aancora riunita per decidere, un folto grupp odi giovani ha provocato i primi incidenti, vo-ciando e cantando inni fascisti . (Commenti) .L'intervento della forza pubblica è riuscito adevitare lo scontro frontale dei gruppi con-trapposti, .ma non singol i tafferugli .

Le forze dell'ordine hanno proceduto atredici denunce all'autorità giudiziaria (oltrea quella di ieri) per apologia di fascismo ealtri reati; e hanno presentato un dettagliatorapporto alla magistratura su tutto lo svolgi -mento dei fatti e, in particolare, sulla tragicamorte dello studente Paolo Rossi per l'esattoaccertamento delle relative responsabilità .a questo proposito in atto l'indagine da part edella competente autorità giudiziaria .

Di fronte a questa morte il Governo no npuò limitarsi ad esprimere il più profondodolore e ad unirsi al cordoglio della mammae del padre (soltanto chi l'ha provato e l oprova può sapere quanto sia smisurato e su-periore, nell'intensità e nella persistenza, aqualsiasi altro umano dolore), ad unirsi a lcordoglio degli amici che lo piangono e de lpartito socialista italiano a cui il giovane ap-parteneva. Ma, quali che siano le definitiverisultanze dell'inchiesta giudiziaria, il Go-verno intende condannare con estremo vigorele violenze e l'atmosfera, indegna di un paesecivile, nelle quali il tragico episodio si in -

quadra .E non soltanto questo . Aggiungo, respon-

sabilmente, che nessuno si deve illudere, néall'università di Roma, né altrove, di poterripristinare, con atteggiamenti nostalgici e con

Atti Parlamentari

- 2265rx —

Carnera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

la violenza, un clima che noi riteniamo - evogliamo - finito per sempre . (Vivissimi ap-plausi al centro, a sinistra e all'estrema si-nistra) .

Quanto è successo a Roma si collega, chia-ramente, agli episodi di violenza del congress odell'U .N .U.R.I . recentemente tenutosi a Via-reggio .

Mentre sul piano politico e amministra-tivo nazionale le elezioni si svolgono, ormaida molti anni, in un ordine che ha destat oil riconoscimento e l'apprezzamento di tutt igli osservatori italiani e stranieri, sembra chesia invalsa la convinzione di poter risolverecon la violenza talune competizioni elettoral inel settore studentesco universitario .

E vero che l'atteggiamento della forza pub-blica nelle università da anni è ispirato a cri-teri di moderazione e d'i prudenza che, tut-tavia, non debbono in alcun modo confon-dersi con una arbitrariamente supposta tolle-ranza nei riguardi di reati . Questo atteggia-mento di moderazione e di prudenza era do-vuto alla volontà di evitare di intervenire nell avita degli atenei, rispettando le antiche tra-dizioni universitarie, basate sul senso di re-sponsabilità degli studenti e sul loro auto-controllo anche nelle più esuberanti manife-stazioni goliardiche .

Ma, di fronte ad episodi di questo generee ad eccessi ,in nessun modo ammissibili e tol-lerabili, dichiaro che le forze dell'ordine in-terverranno, d'intesa con le autorità accade -miche, con il massimo rigore e con l'energi anecessaria per stroncare, fin dal nascere, qual-siasi rigurgito di una mentalità e di un atteg-giamento definitivamente condannati non sol odalla Costituzione, ma anche dalla storia .

Per una tragica coincidenza, onorevoli de-putati, i gravi episodi di cui abbiamo parlat osono avvenuti immediatamente dopo le cele-brazioni del ventunesimo anniversario dellavittoriosa conclusione della Resistenza e dellaliberazione. Il 'patrimonio ideale della Re-sistenza non è certo intaccato da queste pro -vocazioni d'una minoranza per fortuna assa iristretta : quel patrimonio di valúri supremidella vita civica - libertà, democrazia, pacenella sicurezza, progresso civile e sociale -quel patrimonio per il quale allora combat-temmo, rimane inciso nella Costituzione dellaRepubblica . Esso è e sarà consolidato e tra-mandato alle nuove generazioni, consacratodalle disumane sofferenze e dal sangue versat oda quanti, cadendo nel combattimento, sottole torture, nei campi di sterminio, ce lo hannolasciato nella luce del sacrificio e dell'eroi -

smo . (Vivissimi applausi al centro, a sinistr ae all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. L'onorevole sottosegretari odi Stato per la pubblica istruzione ha facolt àdi rispondere per la parte di sua competenza .

ROMITA, Sottosegretario di Stato per lapubblica istruzione . Non ho nulla da aggiun-gere alla ricostruzione degli avvenimenti o rora fatti dall'onorevole ministro dell'interno .

Circa i rilievi mossi al rettore dell'univer-sità di Roma, pur ricordando che tutte le au-torità accademiche rispondono anzitutto alcorpo accademico che le ha espresse, il Mini-stero della pubblica istruzione ha pronta -mente inviato un ispettore, e il ministro Guiha personalmente interpellato il rettore stesso .Il rettore ha assicurato di aver sempre chiest oai rappresentanti degli studenti e ai profes-sori l'indicazione nominativa di coloro chehanno provocato turbamenti nella vita univer-sitaria e ha confermato che nessuna indica-zione gli è stata fornita . Ha anche sollecitat ole autorità di pubblica sicurezza a comuni-cargli i nomi di coloro che risulteranno coin-volti negli incidenti, mentre per conto propri oesperirà ogni altro opportuno accertament oper far luce sulle responsabilità delle person eche sono state nominativamente indicate i nalcune interrogazioni .

Al riguardo il rettore ha informato ch edue anni or sono lo studente Flavio Campo ,di cui si fa il nome, fu sospeso dalle autorit àaccademiche in via cautelare, anche in rela-zione ad una denuncia presentata all'autorit àgiudiziaria . Il provvedimento fu tuttavia re-vocato dagli organi di giustizia amministra-tiva .

Quanto alla richiesta di sgombero dellasede della facoltà di lettere, il cui presideera tra l'altro assente per missione cultural ein America, il rettore ha fatto presente d iaverlo richiesto perché temeva il riprodurs idi altri gravi fatti di violenza .

La brevità del tempo a disposizione ha im-pedito l'approfondimento di questo e di altr iepisodi, ma non è risultato che il comporta-mento seguito dal rettore in queste circostanzepossa essere accusato di parzialità . (Commentiall'estrema sinistra) .

A seguito del luttuoso evento, tutte le le-zioni di oggi e di domani sono state sospesenell'università di Roma .

Nel confermare la condanna delle violenz ee l'inderogabile esigenza di punire i respon-sabili e di garantire la normalità nell'atene oromano, il ministro Gui ha ribadito al rettorela necessità d'una vigilanza accentuata, del-

Atti Parlamentari

- 22655 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

Fuso del massimo rigore con tutti i mezzi a su adisposizione e dell ' assoluta imparzialità neiconfronti delle varie forze rappresentative de -gli studenti . (Commenti all'estrema sinistra) .

Il Ministero della pubblica istruzione s iunisce al cordoglio generale per il luttuosoepisodio che si è verificato nell'universitàdi Roma ed esprime condoglianze sincere aigenitori, ai parenti e agli amici del poverostudente Paolo Rossi . E veramente deplore-vole che mentre, come or ora ha ricordato i lministro dell'interno, ad ogni livello e i nogni manifestazione della nostra vita organiz-zata le elezioni, cioè il momento più alto dellavita democratica, si svolgono liberamente ne lrispetto reciproco, nelle università italiane al-lignino ancora impostazioni e concetti di vio-lenza .e posizioni antidemocratiche . .Ciò preoc-cupa vivamente il Ministero della pubblicaistruzione; e se per lunga tradizione la rego-larità delle elezioni universitarie, come la re-golarità dello svolgimento della vita universi-taria in generale, è affidata all'autonomia del -l'università stessa e di tutti i suoi component ie al senso di autocontrollo e di civismo degl istudenti, non vi è dubbio che, di fronte amanifestazioni come questa, si rendono neces-sari interventi più decisi, che valgano adevitare che gli ideali di democrazia e d ilibertà, sui quali è costruita la nostra Repub-blica, siano calpestati .

Il Ministero della pubblica istruzione s irende conto che la scuola ha in questo campogravi responsabilità . Siamo perciò impegnatiin un'azione intesa a dare maggiore efficienz ae concretezza alla scuola, ad esaltare e appro-fondire sempre più nella scuola di ogni ordin ee grado i valori della democrazia e dell alibertà : è un impegno che il ministro dell apubblica istruzione porterà avanti attraversole riforme, attraverso la democratizzazionee la modernizzazione della nostra scuola e inparticolare della nostra università .

È particolarmente deplorevole che questifatti, à quali riesumano uno stile e un atteg-giamento di violenza universalmente condan-nati dal popolo italiano e dalla storia, si sianoverificati a pochi giorni dalla celebrazionedell'annuale della Resistenza e della libera-zione. La libertà, lo sviluppo pacifico dellanostra vita democratica, la libera espression ee manifestazioni delle opinioni, il rispettodi ogni persona umana insieme col progress osociale rimangono a fondamento della vitacivile che il popolo italiano si è conquistat acon la sua lotta antifascista .

Questi medesimi ideali dovranno conti-nuare più che mai a presiedere allo svolgi-

mento della vita delle nostre istituzioni cul-turali e scientifiche e delle università italiane .A questi fini il Ministero della pubblica istru-zione darà, come sempre, tutto il suo convint ocontributo .

PRESIDENTE . L'onorevole Cacciatore, co-firmatario dell'interrogazione Sanna, ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisf atto .

CACCIATORE . Prendiamo atto dell'impe-gno assunto dal ministro dell'interno affinch éin avvenire, nelle università italiane, sia ri-spettato il principio della libertà e della de-mocrazia . Non possiamo, però, essere sodi-sfatti della risposta del Governo perché l'ono-revole Taviani oggi non ha precisato qual iprovvedimenti intende adottare nei confront idei rappresentanti della forza pubblica ch ehanno consentito che si verificasse il luttuos oevento nell'università di Roma . Quando l'ono-revole Taviani dice che è stato lo stesso orga-nismo rappresentativo universitario a chie-dere l'intervento della forza pubblica vuo ldire che già le cose non andavano bene . Eforse l'onorevole Taviani non sa quello che èavvenuto l'anno scorso? Quello che è avve-nuto due anni fa? Non sa, che nell'universitàdi Roma si annida un piccolo gruppo di tep-pisti, non di giovani che sostengono un'idea ,ma di teppisti, di comuni delinquenti, i quali ,tra l'altro, sono ben noti alla pubblica sicu-rezza di Roma .e che hanno ripetutament ecommesso vigliaccamente atti di aggressione .

Questi nomi sono stati fatti da tutti i gior-nali, in questi giorni ; ma, purtroppo, questidelinquenti sono ancora liberi e questa nottehanno avuto la possibilità di aggredire, inquindici, una ragazza, la figlia del colleg aIngrao .

Ora quali provvedimenti ha adottato, ono-revole ministro dell'interno, non dico pe rquello che è avvenuto in occasione della mortedello studente Paolo Rossi, 'ma per quante èaccaduto questa notte all'università di Roma ?

I figli degli « eroi » del 1924 o del lugli o1943 o dell'aprile 1945 non potevano certa -mente compiere atti eroici, ma soltanto gestidi teppismo e di vigliaccheria, . (Commenti —Interruzioni a destra — Proteste all'estremasinistra — Richiami del Presidente) .

Onorevole Taviani, credo che ella abbi aletto la stampa di questi giorni come ho fatt oio . Vi è bisogno di attendere che il commis-sario D'Alessandro le faccia il rapporto ? Nonha letto l'Avanti l? (Interruzioni a destra) .Il giornale socialista a pagina sei, ottava co-lonna, scrive : « Il pestaggio si è svolto sotto

Atti Parlamentari

— 22656 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

gli occhi di 25 agenti in divisa, oltre a nume -rosi altri in borghese, nell'atrio della facoltàdi lettere e filosofia . Il fatto più grave è chela polizia non sia intervenuta efficacemente ,come se si fosse trattato di una zuffa fra stu-denti esuberanti . Gli studenti esuberanti, i nrealtà, sono inquadrati in formazioni di 40 -50 elementi specializzati nell'aggredire per-sone isolate, comandati da ceffi patibolari a lcanto di « giovinezza », con il consueto con -torno di macabri slogans . Il costume è natu-ralmente quello di tutti i teppisti : aggredireper poi darsela rapidamente a gambe . E, su-perando ogni pudore, con lo spirito cavalle-resco che già distinse i loro precursori di 40anni fa, non hanno esitato ad aggredire l eragazze usando per l'occasione un vocabolarioda bordello di cui si ritengono giustament ei legittimi depositari » .

Ella certamente avrà letto le dichiarazion idel professor Sacripante, incaricato alla fa-coltà ,di architettura : < a Sono sconvolto perquanto è avvenuto. Purtroppo conosco da sem-pre la violenza fascista ; la ricordo da quand oil fascismo era al potere, poi ho assistito all afuria nazista. Adesso di nuovo : e con la poli-zia che lascia scatenare la prepotenza " mis-sina " senza muovere a difesa dei più elemen-tari diritti democratici » . Ha sentito ella, ono-revole ministro, la necessità di un colloqui ocon il professor Sacripante ? Ella attende sol-tanto la relazione del dottor D'Alessandro

Il professor Plinio Marconi, preside dell afacoltà di architettura : Appena sono statoinformato dell'incidente di ieri sera ho cer-cato di raccogliere al commissariato, all'uni-versità e all 'ospedale tutti i dati e le infor-mazioni possibili per conoscere come si èsvolto il luttuoso incidente . Mi sembra evi -dente che sia il disgraziato prodotto di u nclima di violenza instauratosi in questi giorni .Convocherò senz'altro il consiglio dei profes-sori e aprirò un ' inchiesta » .

Il professor Bruno Zevi : « Bisogna esiger eche vengano accertate tutte le responsabilitàdi questo tragico episodio di violenza fascista .Il tentativo di mascherare la morte di Paol oRossi come un incidente casuale è assoluta -mente ridicolo ; giova solo a chi spera di met-tere tutto a silenzio per non essere compro -messo. E di responsabilità ve ne sono moltee gravi» .

E potrei continuare nelle citazioni, ricor-dando, tra l'altro, quello che dicono i giovanirepubblicani . Però ella non può non tenerconto di ciò che hanno detto i giovani dell asua stessa fede religiosa e politica, onorevol eministro : « All ' università di Roma, Paolo

Rossi, un giovane studente socialista militant enell'U .G.I ., è morto vittima di un'aggressionesquadrista. Il suo sacrificio è patrimonio co-mune di tutto il movimento universitario de-mocratico, di tutto lo schieramento antifa-scista. La coscienza civile del paese si rivolta .Non può essere tollerato che squallidi ered idel fascismo, emarginati e nulli di fronte all osviluppo del 'movimento universitario costruitosul dialogo unitario di tutte le component idemocratiche antifasciste, tentino di reim-porre la propria presenza ricorrendo ad att icriminali. Da troppo tempo » - mi dispiac enon sia presente l 'onorevole ministro Gui -« nell'università di Roma una ostentata indif-ferenza da parte delle autorità accademichecopre gli atti e i responsabili del neosquadri-smo . Le autorità accademiche e le forze d ipolizia dell'Italia repubblicana non posson oassistere, con una impassibilità che le rendedi fatto corresponsabili, alle continue aggres-sioni con cui si attenta all'esercizio delle li-bertà democratiche » .

Queste parole, onorevole Taviani, sono fir-mate non solo dai giovani del P.S.I ., del P .C.I ., del P .S.D .I ., del P .S .I .U.P . e del P.R.I . ,ma dalla gioventù « aclista », dal movimentogiovanile democratico cristiano romano, dal -l'Intesa universitaria, dall'Unione goliardicaitaliana . (Applausi all'estrema sinistra) .

Sono veramente dolente che non sia qu ipresente l'onorevole Gui, che è - a mio av-viso - il maggior responsabile di quanto èavvenuto . E non esito a dire che la morte diPaolo Rossi pesa anche sulla coscienza del -l'onorevole Gui . (Vive proteste al centro) .

VILLA. Pesa sulla coscienza di tutti gl iestremisti di ogni parte . (Proteste all'estremasinistra) .

CACCIATORE . Sono anni che il rettor ePapi ha dato prova di faziosità e di proteg-gere determinati schieramenti politici nell'uni-versità di Roma ; sono anni che scene di tep-pismo si stanno verificando nell'universit àdi Roma . Vorrei sapere che cosa abbia fatto ,quale sia stato l'intervento del ministro Guinei confronti del rettore dell'università d iRoma . Ricordo all ' onorevole Gui che il mi-nistro della pubblica istruzione ha l'alta sor-veglianza sulle università ; e vorrei ricordareanche all'onorevole Moro che, di fronte a que-sti avvenimenti, tragici avvenimenti, egli po-teva anche riunire il Consiglio dei ministr ie revocare l'incarico al rettore Papi .

GUARRA . E l'autonomia universitaria ?(Proteste all'estrema sinistra) .

Atti Parlamentari

— 22657 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

CACCIATORE . Così come è oggi, l 'auto - pito

alla base del capo da una martellata .nomia discende,

purtroppo,

da una vostra Violenze si sono ripetute l'anno scorso e inlegge ancora in vigore . (Commenti a destra) .

In ogni modo, nessun intervento vi è stat oda parte del ministro Gui . E quando ci tro-viamo di fronte al comunicato emesso da que lrettore, dopo la grave disgrazia che ha colpit ola famiglia Rossi, noi ci domandiamo se vera-mente si possa ancora sopportare tutto ciò .Che cosa dice il rettore ? Cerca di coprire i lcadavere del povero Paolo Rossi con un su-dario di profonda ipocrisia : non fiori, nonun pensiero rispettoso e reverente, ma sol -tanto un sudario di grande ipocrisia . Ha darammaricarsi, il professor Papi, come dice nelsuo comunicato, che manifestazioni di vita ci -vile, come 1i elezioni, abbiano a degenerare inmanifestazioni di violenza, come se .non sapes-se da che parte sta la violenza t Ma le parolepià gravi sono le seguenti : « Con zelo vera-mente encomiabile, funzionari e agenti d ipubblica sicurezza sono riusciti a contenerela disgrazia del povero giovane (al quale v atutto il mio commosso compianto), che certa -mente deve ascriversi a un caso accidentale » .

Ella, onorevole Romita, che rappresenta i lministro, condivide quel comunicato ?

ROMITA, Sottosegretario di Stato per l apubblica istruzione . un comunicato del ret-tore .

CACCIATORE . Ma lo condivide? No ncomprende la grave offesa che è stata fatt aalla memoria di Paolo Rossi e il maggior do-lore che si arreca ai genitori di lui con quest ocomunicato? Devo leggere a lei la dinamic adel luttuoso incidente, come è stata descritt ada tutti ;i giornali ? Ho qui il Momento Sera ,Paese Sera, Il Messaggero, e tanti e tanti altr iquotidiani . Tutti escludono il fatto acciden-tale, tutti illustrano la scena disgustosa de ipugni che questo povero giovane ha ricevutonello stomaco, come tutti ricordano, e vi son otestimonianze autorevoli di giovani che cer-tamente non sono socialisti né comunisti . Viè, per esempio, la deposizione dello student eCesare De Michelis riportata da MomentoSera : « Sono studente del quarto anno e daquattro anni assisto ad episodi di violenzaall'università . Questa situazione, di cui quant oè accaduto al povero Paolo Rossi è solo u ntragico aspetto, deriva dall'assenza di un de-ciso atteggiamento del rettore, il quale hafinora permesso che un gruppo di provocator iimponesse tra gli studenti un regime di inti-midazione e di terrore . Già due anni fa l'epi-sodio di ieri avrebbe potuto verificarsi, quan-do il figlio del professor Saraceno venne col -

occasione delle precedenti elezioni, senza che ,per altro, né le autorità accademiche né quel -le di pubblica sicurezza » – onorevole Ta-viani ! – « abbiano compreso la gravità diquanto si verifica nell'interno del nostro ate-neo . Le conseguenze di questo atteggiament odi noncuranza si sono dunque avute in que-sti giorni con il doloroso episodio della mort edi un giovane di venti anni » .

E potrei continuare con tante altre testi-monianze. Il grave è che ci troviamo di frontead una vaga promessa del ministro dell'in-terno, ad una risposta completamente delu-dente da parte del ministro della pubblic aistruzione . Sappiamo quale sarà la version edi domani . L'ha annunciata proprio il mag-giore responsabile, cioè il commissario D'Ales-sandro con un comunicato dato alla stampa.Onorevole Taviani, qual è il suo pensiero i nproposito ? intervenuto nei confronti de lcommissario D'Alessandro ?

Questo è il comunicato : « . . .alle 12,45 èstato ricoverato con prognosi riservata, pe rfrattura parieto-occipitale sinistra, con otor-ragia, stato di coma, contusione ecchimotic aall'arco sopracciliare sinistro, escoriazioni agl iarti . Il medesimo non parla, è stato qui tra-sportato a mezzo auto polizia del commissa-riato San Lorenzo ed accompagnato dal bri-gadiere Mario Felisotti, il quale ha dichiarat oche poco prima soccorreva il Rossi nell'inter-no della città universitaria all'altezza dell'in-gresso della facoltà di lettere, ove poco prim aera accidentalmente caduto da un muretto altodue metri » . Questo è il comunicato riportatotra virgolette ; il che significa che sarà la rela-zione di domani .

Onorevoli colleghi, noi ci attendevamo que-sta mattina risposte ed assicurazioni precise .Non vogliamo, onorevole Taviani, che le no-stre mogli oggi tremino come hanno trematole nostre madri . Oggi le nostre mogli tremanofino a quando non torna il figlio dall'univer-sità. E tenga presente che questi giovani, no nlo dico per vanteria, sono i migliori .

TAVIANI, Ministro dell'interno. Ho trefigli all'università .

CACCIATORE . Io ho mio figlio in questomomento nell'università . Ed ogni giorno miamoglie è fortemente preoccupata fin quand omio figlio non ritorna a casa . possibilesopportare ulteriormente questo stato di cose ?Si può continuare ad andare avanti così ?

No, onorevole ministro !

Atti Parlamentari

— 22658 e

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

Onorevoli colleghi, non credo di dover eaggiungere altro . La vita di un giovane nonva sacrificata invano . Se le cose restasser ocom'erano al momento del luttuoso evento ,arrecheremmo grave offesa alla memoria d iPaolo Rossi, aggraveremmo il dolore dei suo igenitori, provocheremmo l'ulteriore sdegn odi tanti e tanti giovani universitari .

Vada via il rettore Papi, siano puniti i re-sponsabili, si dia tranquillità a tante e tantemadri ! Solo così si può in parte riparare a lmal fatto fino ad oggi, solo così le univer-sità potranno svolgere il loro grande compit odi elevazione della cultura, della dignità uma-na, della libertà e della democrazia nel nostr opaese . (Applausi all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE . L'onorevole Maria LisaCinciari Rodano ha facoltà di dichiarare s esia sodisfatta .

CINGIARI RODANO MARIA LISA . Ab-biamo apprezzato il tono e le parole del mi-nistro dell'interno, la sua dichiarazione di fe-deltà agli ideali della Resistenza e dell'anti-fascismo, l'affermazione che non sarà tolle-rato che organizzazioni squadriste continuinoad esercitare la violenza nell'Italia democra-tica .

Sono belle parole, molto belle. Ma noivorremmo una risposta sui fatti, sulle que-stioni concrete, vorremmo gesti che modifi-chino una situazione divenuta intollerabile .Tutto il resto rimane altrimenti pura retorica .La morte non è un fatto retorico, è una cosaterribile e severa . E qui siamo di fronte allamorte, alla morte di un giovane di vent'anni ,vittima di questi episodi di violenza, di in -tolleranza, di fascismo .

Non bastano, onorevole ministro, quell edichiarazioni . Noi avevamo avanzato preciserichieste : quella dello scioglimento delle or-ganizzazioni neofasciste che operano nell'uni-versità di Roma, false associazioni studente-sche che, come tutti sanno ed è .provato, co-prono l'attività di gruppetti di pregiudicat ispecializzati nella violenza gangsteristica ;quella di un'inchiesta sull'operato del com-missario di zona D'Alessandro, il quale vien eunanimemente denunciato dai professori, da -gli incaricati e dagli studenti per connivenz acon i fascisti all'interno dell'università d iRor a . (Applausi all'estrema sinistra) .

Ella, onorevole Taviani, su queste precis erichieste non ci ha detto nulla . per questoche non possiamo accontentarci delle sue pa-role. Ma ella ha fatto qualcosa di peggio, h adichiarato cioè che í criteri cui si ispirano l eforze di pubblica sicurezza all'interno della

università sono stati di moderazione, perchébisogna rispettare l'autonomia dell'ateneo .Ma dove sono questi criteri di moderazione ?Faccio appello qui all'onorevole Donat-Cattin ,che siede al banco del Governo, che ieri erapresente alle manifestazioni avvenute all'uni-versità, a tutti i colleghi che ieri mattina han -no presenziato all'assemblea svoltasi nella fa-coltà di lettere, a quelli presenti alle ma-nifestazioni di ieri pomeriggio ; a coloro chehanno sentito le dichiarazioni del professorRoncaglia della facoltà di lettere sui fatti ch eprecedettero l'aggressione allo studente Paol oRossi, sugli insulti alle ragazze che si reca -vano a votare, sulle minacce agli studenti ,sul canto di inni fascisti, sulle grida d'i « viv ail fascismo : » e « viva il nazismo » . Ebbene ,onorevoli colleghi, rivoltisi alle forze di pub-blica sicurezza in servizio, studenti e profes-sori si sono sentiti rispondere da agenti egraduati che loro non conoscono gli inni fa -

scisti (Commenti all'estrema sinistra), cheignorano gli inni fascisti e non avevano or-dini di intervenire in quanto erano lì soloper lo svolgimento delle operazioni elettorali .

Ma chiedo: poteva la polizia rimanere iner-te mentre Paolo Rossi moriva all'ospedale di

san Giovanni, e gli studenti di lettere occu-pavano per protesta la facoltà, mentre davantiai cancelli della facoltà si svolgevano scenedisgustose ? Il collega Codignola, i professor i

Visalberghi, Lucio Lombardo Radice, Binni ,

altri colleghi parlamentari ed io stessa era-vamo lì a chiedere di entrare nell'universit à

per vedere che cosa succedeva ; ebbene, pos-sono le forze 'di pubblica sicurezza rifiutarsi ,come in effetti è stato, di fare entrare la giun-ta dell'U.N .U.R.I., i professori di ruolo, i

parlamentari ? Può un agente, replicando alle

parole del professore Visalberghi, affermare :noi non conosciamo la Costituzione, non siam oandati all'università ? È possibile che il fun-

zionario di ,pubblica sicurezza si rivolga al

portiere dell'università per chiedere : può onon può entrare questo professore ?

E possibile un atteggiamento di questogenere ? Ieri – lo abbiamo visto con i nostr iocchi – mentre all'interno dell'università s i

svolgeva l'assemblea ,della facoltà di lettere ,

fuori, sul luogo dove Paolo Rossi è stato col-pito, vicino al muretto dove egli ha battutola testa e dove erano stati deposti un cartell o

ed una corona di fiori, un gruppo di una

trentina di teppisti stava lì a gridare : iene,

sciacalli ! Questo gruppo veniva protetto tran-quillamente da un cordone di polizia .

Ma vi è di più : nel pomeriggio il gruppodi fascisti che tentava di provocare e di di-

Atti Parlamentari

- 22659 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

sturbare la manifestazione antifascista vien eprotetto dai cordoni della polizia e da dietroi cordoni i fascisti si mettevano a tirare sassi ,pietre contro gli studenti antifascisti . Equando questi accorrono, la polizia si rivolgenon contro i ,fascisti che disturbavano la ma-nifestazione, ma contro gli studenti antifa-scisti Questo abbiamo visto con i nostri oc-chi, ieri . È questo l'atteggiamento di mode -razione al quale si fa riferimento ?

Sembra che il questore di Roma abbi adichiarato che, all'interno ,dell'ateneo, la po-lizia riceve ordini dal rettore . A questo pro-posito le chiedo : noi vogliamo sapere sequesto è vero, se cioè questi sono gli ordin idati dal rettore e se è ammissibile che l apolizia esegua ordini che sono contro la leggee contro la Costituzione ; e, se non è così, lechiediamo di sapere chi dà ordini simili, ch idà quegli indirizzi, chi consente che la po-lizia continui ad essere inquinata oda elementifascisti e dominata da vecchi atteggiamenti ,da mentalità di tipo fascista .

Questo vorremmo sapere, onorevole mini-stro dell'interno, ed è per questo che le chie-diamo che vengano adottati provvedimentiesemplari ; perché altrimenti le cose non cam-bieranno e sarà inutile qui dichiarare, ne lventennale della nostra Repubblica, che nonsi tollerano i rigurgiti del fascismo . Onore-vole ministro, non basta dichiarare questo :bisogna agire ed agire coerentemente .

Del resto, onorevole ministro, noi avrem-mo voluto, anche se ciò non poteva essere og-getto ,delle interrogazioni, perché l'episodio èavvenuto questa notte, che ella ci dicesse unaparola sul nuovo, gravissimo episodio, ch eper fortuna non ha avuto conseguenze mortali ,avvenuto la notte scorsa. La figlia dell'ono-revole Ingrao, il professor Moscati ed un altrostudente, mentre erano nei pressi dell'uni-versità e si allontanavano in automobile, son ostati vittima di una vera e propria azionegangsteristica. Infatti, inseguiti da alcunemacchine, sono stati stretti contro il marcia -piede e costretti a fermarsi . Dalle macchinescendevano alcuni teppisti armati di bottigli ee di bastoni di ferro, i quali hanno sfasciatol'automobile degli aggrediti e hanno picchiat ole persone che vi erano dentro, per due dell equali si è reso necessario il ricovero al Poli-clinico. A capo di questi teppisti vi era il DiLuia, un individuo che era già stato fermat oieri mattina dalla polizia, pregiudicato . Per-ché lo avete rilasciato? (Commenti all'estre-ma sinistra — Apostrofe del deputato Caprar aall'indirizzo dei deputati della destra — Vi-vissime proteste a destra — Scambio di apo-

strofi tra i deputati dell'estrema sinistra edella destra — Agitazione — Ripetuti richiamidel Presidente) .

Signor iPresidente, la prego di voler com-prendere il nostro sdegno . (Rumori a destra— Richiami del Presidente) . La verità è chequesti episodi ,di teppismo e ,di violenza, ch eormai non da settimane o da mesi ma daanni continuannd all'università 'di Roma, ièvoce comune, corrente negli ambienti uni-versitari e nel mondo romano, che siano ca-peggiati e diretti da alcuni colleghi che sie-dono su quei banchi . (Indica la destra ---Vive proteste a destra) . Ah, lo ammettete, loammettete ! Allora siete voi i mandanti .

ROMUALDI . Vogliamo la denuncia ]

ROBERTI . Chiederò la parola per fattopersonale . (Proteste all'estrema sìnistra) .

PRESIDENTE. Onorevole Roberti, vedre-mo poi se sussista il fatto personale .

CINCIARI RODANO MARIA LISA. Que-sti episodi – dicevo – non avvengono da unasettimana o da un mese . ma da anni; e nonè vero quanto ha affermato l 'onorevole sot-tosegretario Romita che non siano stati de-nunciati . Sono state fatte denunce circostan-ziate dalla stampa, dalle organizzazioni stu-dentesche, dai consigli di facoltà al rettore ,sono state presentate interrogazioni. in Parla -mento. Mai è stato preso un provvedimento .L'onorevole Cacciatore ha ricordato l'aggres-sione al figlio del professar Saraceno, fortu-natamente non conclusasi in modo tragic ocome è invece accaduto nel caso dello stu-dente Paolo Rossi . È un ripetersi quotidianodi violenze e di atti inammissibili da partedelle organizzazioni fasciste . Ma la question eche noi dobbiamo porre qui, onorevole mini-stro, è un'altra : come è possibile che nellauniversità di Roma esista una situazione d ital genere, che studenti e professori defini-scono intollerabile ? Come mai questi che voichiamate residui del passato, idee e uomin icondannati dalla storia, riescono ancora a faretanto danno ?

Se penso quanti anni abbiamo atteso persentire preonunciare in quest'aula dal banc odel Governo parole come quelle che ha pro-nunciato oggi l'onorevole Taviani, credo siachiaro perché ciò è avvenuto . Ma per quantianni voi, colleghi della democrazia cristiana ,avete tollerato e coperto responsabilità ? Pe rquanti anni avete costantemente giustificatotutte le responsabilità della polizia : quando

Atti Parlamentari

— 22660 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

interveniva negli scioperi, quando sparava su ilavoratori, quando colpiva le organizzazion idemocratiche, quando arrestava gli antifasci-sti ? E non dimentichiamo che in questi vent ianni ci sono state le repressioni antipartigia-ne. Ci sono delle responsabilità, ci sono dell eragioni precise per cui quei rigurgiti nonsono stati estirpati . E oggi, onorevoli colleghi ,se noi vogliamo estirparli, occorre una azion eenergica e ,decisa. Ci sono vecchi.è cricche, c isono vecchie incrostazioni di cui ci dobbiam oliberare . Non basta fare dichiarazioni antif a-sciste quando si consente che continui ad es-sere rettore dell'ateneo romano un residuodell'economia politica corporativa, un uomo i lcui passato è colmo di compromessi e di vi-gliaccherie. E dall'altra parte che cosa tro-viamo? Troviamo la .parte migliore dellacultura, dei professori dell'università, ordi-nari, inéaricati, assistenti, studenti di tutt ele correnti, dai comunisti ai democristiani, airepubblicani, ai socialdemocratici, ai socia-listi ; tutti gli studenti democratici uniti a iloro docenti migliori .

E poi chi sono le vittime di queste vio-lenze? Chi era il figlio del professor Sara -ceno ? Il professor Saraceno è stato relatorenel convegno di San Pellegrino, è uno stu-dioso dei problemi della programmazione, èstato uno dei fautori del centro-sinistra .

Chi è Paolo Rossi ? È un militante socia -lista, di un partito oggi al Governo .

Vi rendete conto, onorevoli colleghi, d iquello che state facendo ? Di che cosa signi-fica non agire, non intervenire, non prender edei provvedimenti decisi in questa situazio-ne ? Vi rendete conto che significa coprir ecricche, responsabilità, mantenere in vit acerti residui del passato, governare contr otutto ciò che è nuovo, contro la generazion eche ha fatto la lotta di liberazione e la Re-sistenza, contro la generazione nata in que-sta Repubblica, contro i nostri figli ? (Ap-plausi all'estrema sinistra) .

Signor Presidente, forse sono un po' asprain questa replica . Mi ha spinto non solo l osdegno politico, ma anche un fattore emotivodi carattere personale : conoscevo Paolo Ross ie conosco i suoi genitori da anni . Il padrepartigiano, la madre staffetta in Umbria; i lpadre è un pittore, un pittore serio e austero ,un pittore d'arte sacra ; un uomo che, nei co-muni ideali della Resistenza, ha avuto pi ùfiducia in voi, onorevole Zaccagnini, che i nnoi, che ha creduto che voi sareste stati ca-paci di difendere la giustizia e la libertà . Eb-bene, forse dovrebbe riflettere sui risultat iche in venti anni di ininterrotta presenza al

Governo voi democristiani siete riusciti a con-seguire, se oggi la presenza di bande fascistee la compiacente tolleranza della polizia nel -l'università di Roma hanno fatto sì che i lfiglio gli venisse strappato e ucciso ! È u nmotivo di riflessione . Dovete riflettere a checosa ha portato una politica di divisione, unapolitica di sfrenato anticomunismo nel pas-sato ! Questi sono i frutti che si raccolgon ooggi : frutti velenosi !

Noi apprezziamo quanto c'è di nuovo ne ltono dell'onorevole ministro, ma ripetiam oche vogliamo dei fatti . Noi vogliamo, car iEnzo e Tina Rossi, cari compagni della lottadi liberazione, potere assicurarvi che il vo-stro Paolo non è morto invano . Noi non per-metteremo che sia morto invano . Noi vi assi-curiamo che continueremo a lottare per cam-biare le cose . Ma, proprio per assicurarv iquesto, dobbiamo dichiarare che non siamosodisfatti della risposta del Governo . (Ap-plausi all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. L'onorevole Codignola h afacoltà di dichiarare se sia sodisfatto ancheper l'interrogazione Paolicchi .

CODIGNOLA. Signor Presidente, onorevo-li colleghi, onorevole ministro, credo che nonvi sia coscienza democratica e antifascista ch esia rimasta insensibile alle parole e al ton ousati dall'onorevole ministro dell'interno nell asua risposta . Sono parole ed è un tono ch egli fanno onore, che riconfermano la sua "tra -dizione antifascista, e che fanno anche onoreal Governo che egli qui rappresenta. Noi tutti ,più o meno anziani di questa Assemblea, ri-cordiamo quanto diversi siano stati in altreoccasioni il tono e le parole del ministro del -l'interno . Ne diamo atto con sodisfazione .

Ma, onorevole ministro, la coscienza demo-cratica e antifascista che le dà atto di tutt oquesto, non può essere sodisfatta della su arisposta per quanto invece riguarda i fatt iconcreti . E questa volta siamo noi, parte de lGoverno di centro-sinistra, a dirle che vo-gliamo fatti concreti e che non consentirem oche la morte di Paolo Rossi – a cui l'onore-vole Cinciari Rodano ha testé elevato un alt otributo di ricordo e di simpatia di tutta l'As-semblea – sia un episodio già chiuso domani ,e che tutto riprenda come prima .

TAVIANI, Ministro dell'interno . Ho giàdetto che questo non accadrà .

CODIGNOLA. Personalmente posso dirle ,onorevole ministro, che non intendiamo sop-portare che tutto riprenda come prima, e che

Atti Parlamentari

— 22661 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

quindi continueremo a fare quello che abbia-mo fatto l'altra sera quando le forze dell'or-dine hanno impedito a noi deputati di entrar eall'università : vi siamo egualmente entrati .Continueremo a comportarci così e continue -remo ad appoggiare le forze universitarie d iRoma che occupano l 'università, finché unaconcreta sodisf azione non sia stata data allacoscienza antifascista del paese . (Vivissimi ,prolungati applausi a sinistra e all'estremasinistra) .

Ed ora, onorevole ministro, mi permetter òdi fare una breve cronistoria dei fatti, da u npunto di vista diverso da quello di cui elladispone, cioè dal punto di vista di un depu-tato, di un cittadino che ha avuto la venturadi essere personalmente presente ai fatti ch ehanno dato origine alla morte del povero Paol oRossi . Occorre precisare che vi sono dei pre-cedenti universalmente noti : l'università d iRoma costituisce, non da oggi, dal punto d ivista del funzionamento della vita democra-tica, un autentico scandalo nazionale del qua-le in primo luogo, secondo le leggi italiane ,è responsabile il rettore magnifico, professorePapi, che vergognosamente continua a mante -nere questa università – la più grande uni-versità italiana – in una situazione assurda ,che non consente un normale svolgimento divita democratica . Tornerò su questo punto .Ma voglio intanto ricordare qui quello cheaccade normalmente nell'università di Romae chi sono i patrocinatori, i fautori, gli esecu-tori di questa situazione . Essi sono tutti dagran tempo noti alla polizia . Mi sono per -messo di indicare alcuni di questi nomi e co-gnomi nella mia interpellanza (trasformatasuccessivamente in interrogazione) perché ri-mangano agli atti della Camera . Noi deputatisappiamo forse più della polizia circa l'iden-tificazione dei colpevoli materiali ? Come èpossibile, onorevoli colleghi, che costoro, re-sponsabili di reati comuni, notoriamente pre-giudicati, privi anche di un minimo di volont àpolitica, puri violenti che hanno dietro di s éun passato torbido, come è possibile che tutt icostoro continuino a rimanere indisturbatinell'università di Roma, arrestati in varie oc-casioni e regolarmente rilasciati ? Non esitoad ammettere che la maggioranza degli stu-denti dell'università romana non sono comu-nisti, non sono socialisti, e nemmeno, generi-camente parlando, di sinistra . La cosa puònon- farci politicamente piacere, ma è là sem-plice verità . Si tratta di studenti spesso poli-ticamente immaturi, ma che vogliono stu-diare, lavorare, prepararsi, compiere il pro-prio dovere : essi si trovano nell'impossibilità

di farlo per l'esistenza di una autentica bandadi criminali che da anni continua ad agireindisturbata all'interno dell'ateneo .

Tutti ricordano – e l'episodio è stato sotto-lineato in questa sede – che l'anno scors oaccaddero fatti gravissimi : fu sputato in fac-cia al presidente 'farri, che si 'era recato al -l'università di Roma per un ciclo di lezion isull'antifascismo. Questi figuri sono sempregli stessi . Uno di essi è quel tale Di Luia, dicui abbiamo or ora conosciuto le ultime pro-dezze a danno della figlia dell'onorevole In-grao e di altri antifascisti .

Ebbene, non siamo più disposti a sop-portare questa situazione. Quali sono le re-sponsabilità dei fatti che si sono verificati ,e come si sono verificati? Riandiamo alla gior-nata dell'altro ieri, allorché si determinò un asituazione di conflitto e di grave tensioneall'interno dell'università, per brogli eletto-rali che sembravano essere stati compiuti, pe rcui si sospesero le votazioni per la rielezionedell'organismo rappresentativo e si chiuser ole urne in attesa di chiarire la situazione . Inquel momento cominciarono i primi disordini ,sempre allo stesso modo : canti di « giovi-nezza », grida di « viva il duce », « viva i lnazismo », « viva Hitler », riproduzione su imuri dell'università di svastiche e di invoca-zioni al « duce » .

Io stesso mi premurai di telefonaré all'ono-revole sottosegretario per l'interno per fargl ipresente che, a .mio giudizio, là situazionestava evolvendo in senso grave, .ed egli miassicurò che di ciò avrebbe dato immediatanotizia al capo della polizia .

I teppisti cominciarono ad attaccare (se-condo il loro costume, in dieci contro uno )singoli studenti che si trovavano a girare pe rle vie dell'università e tra questi anche PaoloRossi, che venne affrontato e colpito allo sto-maco con alcuni pugni . Al riguardo vorre ipregare l 'onorevole ministro di controllarebene l'esito dell'autopsia, poiché vi sono valid idubbi circa la fondatezza di alcune notiziediramate al riguardo .

A questo punto il professore Roncaglia ,ordinario ,di filologia romanza nella facolt àdi lettere, che si trovava proprio nel puntoin cui si stavano verificando gli incidenti, s ipresentava al dottor D'Alessandro, commis-sario di pubblica sicurezza di San Lorenzo .Ricorderò, fra parentesi, che questo commis-sario ha un passato illustre, del quale ci sia-mo forse dimenticati . Egli è noto ai parlamen-tari essendo stato precisamente colui che di -resse l'azione contro di loro in occasione dell afamosa giornata dí porta San Paolo ; è preci-

Atti Parlamentari

— 22662 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

samente colui che lo scorso anno comandav ale forze dell'ordine nell'università di Rom aallorché accaddero i fatti qui ricordati a idanni del figlio del professor Saraceno, di al-tri giovani studenti, del senatore Parri . . .

SERONI. Il dottor D'Alessandro è iscrittoal Movimento sociale italiano !

TAVIANI, Ministro dell'interno . Ai fun-zionari di polizia non è consentito iscrivers ia partiti politici . Se il dottor D'Alessandrofosse iscritto a un partito, violerebbe la leggee quindi commetterebbe un reato .

CODIGNOLA. Che sia iscritto o no in que-sto momento non mi interessa, perché dob-biamo occuparci oggettivamente del suo ope-rato. D'altronde per essere fascisti non occorr eessere iscritti al Movimento sociale italiano .

Il dottor D'Alessandro rispose al profes-sor Roncaglia in un modo che secondo m edelinea, con esattezza quale sia stato l'atteg-giamento tenuto in questa occasione dalle forzedell'ordine; dichiarò di non potersi interes-sare alla questione segnalatagli, trattandos idi fatti che riguardavano gli studenti . « Sela sbrighino gli studenti fra loro », disse te-stualmente .

Ora, onorevole ministro, la chiamata dell eforze di polizia all'interno di un recinto uni-versitario è sempre un fatto molto grave, ch edimostra fra l'altro la inabilità, per non di rpeggio, del rettore magnifico . Un rettore ch esi rispetti non ha bisogno di ricorrere all eforze di polizia perché sta fra i suoi giovani ,discute con loro, li apprezza ed è da loro ap-prezzato . (Vivi applausi all'estrema sinistra) .Ma, una (volta che le forze di polizia son oentrate in un recinto universitario, esse nonposso rimanere indifferenti : altrimenti chesenso avrebbe averle chiamate? Il fatto ch eesse siano presenti all'interno .di un recintouniversitario impone loro di prendere posi-zione, non già, onorevole ministro (questo èil punto!) fra partiti e fra gruppi che com-battono democraticamente una battaglia elet-torale, ma fra Costituzione e anti-Costituzione !

Quando nella nottata di ieri vidi alcun estudentesse che si trovavano davanti alla fa-coltà di lettere trascinate in modo brutale da-gli agenti (i quali poi desistettero da tale com-portamento, essendomi anch'io seduto pe rterra e avendo chiesto di essere trascinato all ostesso modo), invitai un agente di pubblicasicurezza a sospendere tali atti, richiamandoloalle garanzie previste dalle norme costituzio-nali . Egli aderì al mio invito, poi mi guardòin faccia, dicendomi : « Che norme costituzio -

nali ? Mandateci all'università e sapremo cos' èla Costituzione . . . » . (Commenti) .

La direzione degli organi di polizia no ngarantisce l'insegnamento della Costituzioneai poliziotti ? Credo di sì . Mi risulta anzi chequalche volta nelle scuole di pubblica sicu-rezza si usano libri anche avanzati sia di sto -ria, sia di educazione civica . Evidentementequesto non basta . Ma vi è una cosa più gravein quell 'episodio. Essendo accanto al funzio-nario che dirigeva le operazioni, gli dissi :« Per cortesia mi dia il nome di questo agent eche ha dichiarato quanto ella ha udito » . I lfunzionario mi rispose che non poteva dar equesto nome, che esistono all'interno della po-lizia mezzi disciplinari, che riconosceva chel'agente quella dichiarazione non avrebbe do-vuto farla . Comunque non mi dette il nome ,sicché codesto agente sarà difficilmente identi-ficabile anche da parte dell'autorità politica ,qualora volesse intervenire .

Ma andiamo oltre . Questo atteggiamento d ineutralità, onorevole ministro, ci ricorda tantogli anni fra il 1919 (e il 1922, allorché appuntogli organismi dello Stato erano - dicevano -neutrali . Ma appunto, essendo neutrali, ave-vano scelto : l'essere neutrali in queste cos evuol dire scegliere. Ora noi non possiamotollerare ancora che la polizia sia neutraledi fronte ai fascisti . (Vivi applausi all'estrem asinistra e a sinistra) .

Se, onorevole Taviani, il commissari oD'Alessandro, di cui avremmo desiderato fran-camente che ella ci avesse comunicato, per i lmomento, la sospensione (niente di più) i nattesa idi ulteriori accertamenti (se ve ne si abisogno (e chiediamo che questo avvenga su-bito, perché se non avviene ci troverete nuova-mente all'università di Roma, domani, dopo-domani, la (prossima settimana), se in quelmom11nto il dottor D'Alessandro avesse ascol-tato la richiesta del professor Roncaglia eavesse allontanato o arrestata cinque b diec iindividui (notissimi, che stavano provocand oil resto degli studenti, il giovane Paolo Ross isarebbe ancora vivo. Questo è purtroppo 'unfatto di cui nessuno può contestare la veritàe che, a nostro giudizio, configura delle re-sponsabilità ipenali precise nei confronti dell amorte (del (Rossi .

Avvenuto il pestaggio di Paolo Rossi com edi altri studenti, si verificò poi il successivoavvenimento che doveva portare alla mortedello studente . Uscendo dalla facoltà di let-tere, un gruppo notevole di studenti si am-massò sopra una scalinata, in una zona nonprotetta da una balaustrata, alta, rispetto, a lpavimento sottostante, non due metri (come

Atti Parlamentari

- 22663 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

ho sentito dire ufficialmente) ma circa sei .Il Rossi, che dopo essere stato preso a pugninello. stomaco aveva detto ad alcuni suo icompagni (di cui ho i nomi e che testimo-nieranno ciò) di sentirsi male, di avere de igiramenti di testa, ma aveva voluto restar efra i compagni all'interno della facoltà, sitrovava al margine esterno della balaustrata ;sicuramente sotto una certa pressione, un acerta spinta di altri compagni ma soprattuttoperché probabilmente colto da un malore, f uvisto improvvisamente impallidire (e, senzaneanche tentare di (aggrapparsi a qualchecosa, precipitare sul marciapiede sottostante .

Da quel momento la tensione divenne estre-mamente acuta e gli studenti di lettere occu-parono la facoltà . Verso le 7 o le 8 di serapotei ancora avvicinare questi giovani . Lapolizia era schierata di fronte alla facoltà d ilettere senza che sembrassero prossimi ulte-riori incidenti . 'Sennonché . più tardi, verso l e22, ritornato all'università insieme con altricolleghi parlamentari e con vari professori ,trovai le entrate sbarrate . Chiesi di entrar eagli agenti, poi ai funzionari, poi al dotto rD'Alessandro, il quale per circa un'ora nonsi fece trovare, poi si fece vedere saltuaria-mente - ogni quarto d'ora - dicendo : « Stiatranquillo, onorevole, ella passerà subito » ;con l 'evidente desiderio di prendere sempli-cemente in giro i rappresentanti del Parla-mento. Chiedemmo insistentemente di entrareallo scopo di poter riferire al Parlamentoquello che stava accadendo . Insieme con noierano alcuni professori universitari : il pro-fessor Visalberghi, il professor Roncaglia e ,più tardi, il professor Binni . Chiedevano dientrare nella loro casa, nell'università . Veni -vano brutalmente respinti . Il professor Visa lberghi - che portava con sé alcuni cartocci d icibarie, che avevamo raccolto per i giovan iche occupavano la facoltà - veniva accerchiat oda un gruppo di agenti che tentavano di usar -gli violenza e di ributtarlo fuori . Visalberghi ,per altro, rispondeva con altrettanta decision ee riusciva a svincolarsi e ad entrare, solo .Successivamente, con grande difficoltà, si riu-sciva a far passare due altri ordinari, cioèRoncaglia e Binni . Nessun altro. Non peresempio Lombardo Radice . Non so se gli agentisapessero che il professor Lombardo Radiceappartiene al partito comunista . Non vorre iessere malizioso, ma certo è curioso che alcu-ni docenti appartenenti al partito socialistasiano entrati e uno del partito comunista nonsia entrato . Permettetemi che io dica - ci òche non hanno dichiarato i colleghi comunisti- che la stessa cosa è accaduta anche al pro -

fessor Cini, pure appartenente al partito co-munista .

Abbiamo atteso due ore ai cancelli, trat-tando con carabinieri ed agenti (di pubblic asicurezza il permesso per professori ordinar idi entrare nel recinto universitario ; per depu-tati al Parlamento di entrare nel recinto uni-versitario ; per consentire alla giunta nazional edell'U .N .U.R .I ., tutta presente, di entrare ne l

recinto universitario . Dopo due ore e mezzo ,la giunta tentava di scalare i cancelli : venivarespinta con botte da parte della polizia. Ioed altri amici trovavamo un'altra entrata e pe-netravamo nel recinto universitario, dove c itrovavamo davanti allo spettacolo, cui primà ,ho accennato, di studenti che resistevano pas-sivamente seduti in terra, e che venivano tra-scinati via con la forza . L'ordine del dottorD'Alessandro era di impegnare 5 agenti perogni studente, tanto che una studentessa ,presa di peso da quattro agenti, reclamav ail quinto per consentire a farsi trascinarefuori. Tutto ciò creava un'atmosfera degra-dante, veramente vergognosa .

In quella occasione ho avuto l'onore di co-noscere il dottor Ruggeri, braccio destro del

rettore magnifico. Al rettore magnifico il pro-fessor Roncaglia aveva telefonato chiedendogl idi dare disposizioni perché fosse consentitoai parlamentari di entrare (le forze di poli-zia affermavano che solo così potevano con -

sentire l'ingresso ai parlamentari) . Il rettore'magnifico rispose testualmente, testimone i l

professor Roncaglia : « I parlamentari fac-ciano politica in Parlamento, non all'univer-sità » . E respingeva la richiesta del professor

Roncaglia. Il dottor Buggeri è molto noto

negli ambienti universitari romani : il diret-tore amministrativo dell'università romana èuna potenza, naturalmente . . Egli è un fedel eesecutore degli ordini del suo rettore . Appenal'ho conosciuto, si è premurato di dirmi ch e

non aveva idee politiche . Io gli ho risposto

che avrei preferito che le avesse . La secondanotizia che egli mi ha dato è che gli student idi lettere, che in quel momento si trovavano ,in parte, ancora asserragliati nella facoltà ,disponevano di spranghe di ferro ; e alcuniagenti si affrettavano ad aggiungere che que-sto era un elemento di reato . In altre parole ,ci si preparava a denunciare gli studenti dellafacoltà di lettere perché possedevano dell espranghe di ferro . Il professor Visalberghichiese di vederle : si trattava di guide metalli -che arrugginite delle finestre della facoltà,che sono in riparazione, e che gli operai ave-vano lasciato in un angolo . Strumenti del tuttoinoffensivi, al punto che li abbiamo spezzati

Atti Parlamentari

-- 22664 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

semplicemente piegandoli con le mani, e chegià si trovavano presso la facoltà, per cui gl istudenti non potevano averne la più lontan aresponsabilità . Questo, per dimostrare l'ani-mus del dottor Ruggeri, l'animus delle forzedi polizia che in quel momento occupavanola facoltà .

L'occupazione era avvenuta su richiest adel rettore magnifico all'una di notte . Il ret-tore, visto che non era sufficiente quanto er aaccaduto, chiedeva l'intervento della polizia ,non più per proteggere, ma addirittura pe rtrascinare fuori gli occupanti dalla facoltà .Arrivavano varie camionette che circondavan ola facoltà ed iniziavano l'operazione di sgom-bero nei modi che vi ho detto .

Con alcuni deputati ed alcuni professor ici siamo uniti agli studenti ; abbiamo chiest oinnanzitutto la sospensione delle operazioni eche fossero rilasciati tre studenti che si tro-vavano dentro un cellulare e che stavano peressere portati via; abbiamo fatto sospender equesto sconcio ; successivamente abbiamo pre-so l'iniziativa di chiedere ad un funzionari opresente di voler allontanare le forze di poli -zia di duecento metri per consentire a noi difar uscire gli studenti al canto degli inni dell aResistenza . Questi sono i fatti a cui ho per-sonalmente partecipato nella notte tra merco-ledì e giovedì . (Interruzione del deputato DeMartino) . Ieri pomeriggio abbiamo avuto an-cora un seguito a questi fatti . Ieri mattinaavevo partecipato ad una riunione estrema-mente civile dei giovani della facoltà di let-tere, che si erano raccolti per protestare eavevano chiesto l'intervento del Parlamentoperché i deplorevoli fatti accaduti nei giorn iprecedenti non si ripetessero . Nel pomeriggioarrivai all 'università nel momento in cui stavaper cominciare la manifestazione prevista .Moltissimi studenti, molti parlamentari, molt iprofessori . Ad un certo punto abbiamo vistoun gran movimento verso la zona di uscitasul viale laterale, verso la cosiddetta « caser-metta » . Ci siamo precipitati, anche per ten-tare di impedire altri eventuali incidenti, eabbiamo visto esattamente questo : un gruppodi circa 20-25 studenti e non studenti scalma-nati di estrema destra, che si erano asserra-gliati nella sede dell'U .N.U.R.I., cioè ap-punto alla « casermetta », uscivano con gross epietre in mano e con pezzi di ferro che ave -vano tratto dalle aiuole dell'università e tira-vano questi pezzi di ferro e queste pietre sugl ialtri studenti che cominciavano intanto a dammassarsi nei prati . La polizia a questopunto è intervenuta, ha iniziato un carosello :i 20-25 studenti sono stati circondati e fermati

dalla polizia contro il muro di cinta dell'uni-versità . Mentre questo avveniva, i fermati ,quelli che erano protetti dalla polizia, ripren-devano la sassaiola, ferivano una persona vi-cino a noi e la polizia non provvedeva a di-sarmarli .

TAVIA'NI, Ministro dell'interno . Ho quil'elenco degli arrestati .

CODIGNOLA. Arrivo anche agli arrestati .Probabilmente quegli arrestati, che mi paresiano tredici, ai quali ella si riferisce, face-vano appunto parte del gruppo che era all a« casermetta » .

Vorrei chiedere all'onorevole ministro sesia ammissibile che degli arrestati possano ,protetti dalla polizia, continuare la sassaiola .Credo che non fosse difficile per i poliziott itogliere dalle mani dei fermati i sassi, i pezz idi ferro, le spranghe . Al contrario, nel mo-mento in cui è iniziata la sassaiola, la polizi asi è rovesciata addotto agli studenti demo-cratici e a noi parlamentari che eravamo l ipresenti . Questa è la pura verità, che desideroche la Camera conosca .

Una voce all'estrema sinistra . Il guaio èche l'onorevole ministro crede al commissari oD'Alessandro e non a lei, onorevole Codi-gnola .

CODIGNOLA. Mi auguro che l'onorevoleministro creda anche a me e prenda gli op-portuni provvedimenti .

Finita finalmente questa bagarre, portat ifuori, insieme con i provocatori, anche trestudenti antifascisti arrestati, interveniva tr al'altro il sottosegretario Donat-Cattin, insie-me con parecchi di noi . Non riuscivamo adavere l'elenco degli arrestati : non ci riuscivaneppure l'onorevole sottosegretario, al qual esi diceva che doveva andare al commissaria-to per conoscerlo ; ma credo che si sia otte-nuto in quella occasione – credo, perché no nl'ho accertato con i miei occhi – il rilascio de itre studenti antifascisti :

AI nostro rientro, ormai in ordine sparso ,verso il luogo dove si teneva la manifesta-zione, ci siamo trovati di fronte ad un cor-done di carabinieri . Ho tirato fuori la tes-serina di parlamentare, pur non illudendom isul suo valore, e ho pregato di farmi passare ,tanto più che provenivo già da quel luogo .Ero con l'onorevole Finocchiaro e con altr ideputati . Ma poiché i carabinieri hanno oppo-sto un rifiuto, abbiamo agito, come suol dir-si, alla partigiana, cioè siamo entrati lo stesso,

Atta Parlamentari

— 22665 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

abbiamo fatto forza, e dato anche l'aiuto del -l'onorevole Finocchiaro, la cui corpulenza ciha 'favorito, ci siamo aperti un varco e siamopassati .

PACCIARDI. Questo è proprio uno Stat oburletta

CODIGNOLA . Questa, onorevole ministro ,è la situazione reale . Devo dire che più volteho avuto l'impressione, dagli sguardi e dagl iatteggiamenti degli agenti ,dell 'ordine, di un aprofonda confusione che esiste anche fra diloro, perché non può essere che molti cara-binieri e molti agenti non sentano il profon-do avvilimento in cui si trovano per dovereeseguire ordini di questo genere . Anch'ess isaranno capaci di qualche scelta . Escludo chesi tratti soltanto di carabinieri e di agenti d itendenze fasciste . Certamente fra di loromolti hanno una sensibilità democratica . Maperché dobbiamo metterli nelle condizioni d irespingere alcuni deputati che transitano al -l'interno dell'università nel caso di una gran -da manifestazione democratica ? Credo cheanche a questo proposito vi siano precise re-sponsabilità, e chiediamo che queste respon-sabilità siano acclarate fino in fondo .

Desidero infine segnalare, per quanto ri-guarda questo aspetto della questione, un ul-timo episodio, di cui sono stati testimoni i lprofessor Gregory e un certo numero di stu-denti, avvenuto appunto nella zona della fa-coltà di lettere . Il professor Binni, ordinariodi letteratura italiana e già deputato alla Co-stituente, è stato oltraggiato prima a parol ee poi con sputi in viso da un piccolo grupp odi fascisti tenuti sotto controllo dalla polizia ,ed in modo particolare da uno di essi . Il pro-fessore Binni civilmente chiedeva al funzio-nario in servizio, del quale questa volta ab-biamo le generalità, il commissario Morlac-chi, di intervenire- per arrestare quello stu-dente . Ma il commissario Morlacchi rispon-deva di non aver visto niente . Eppure in que lmomento era presente sul posto !

Lo studente che aveva compiuto quel ge-sto era Serafino Di Luia . Il professore Binnidava allora in esclamazioni vivaci nei con-fronti del Di Luia, ma lo stesso commissarioMorlacchi lo invitava a desistere da un atteg-giamento che avrebbe potuto provocare in-cidenti 1

Onorevole ministro, spero che questo com-missario abbia quello che merita .

Una voce all'estrema sinistra . La promo-zione !

CODIGNOLA . E veniamo ora alle respon-sabilità ,di carattere, diciamo così, universita-rio e al professor ` Papi . Ho sentito l'onorevoleCacciatore chiedere al ministro della pubbli-ca istruzione di valersi di una norma di leggeche voi (Indica la destra), anzi i vostri pre-decessori, che erano comunque migliori d ivoi, hanno introdotto nella nostra legislazio-ne (Commenti a destra) : alludo a quella nor-ma che consente al Consiglio dei ministri d ideliberare l'eventuale rimozione in gravis-simi casi di un rettore universitario . Ma noinon chiediamo l'applicazione di questa nor-ma : chiediamo anzi che essa venga soppress aal più presto . Sarebbe veramente contraddit-torio che noi ne invocassimo ora l'applica-zione per poi chiedere, una volta applicatanei confronti del professor Papi, di disappli-carla in avvenire, perché in realtà daremmoun'arma a chi pensi di mantenerla in vita .

Non chiediamo dunque l'applicazione diquesta norma; esiste un'altra via democra-tica, quella di riformare rapidamente la legis-lazione universitaria su questo punto, con -sentendo semplicemente al corpo accademic odi autoconvocarsi con un terzo o un quartodei voti . Voi forse saprete che attualmente i lcorpo accademico, una volta eletto il rettor e(che può essere rieletto più volte), non hail diritto di autoconvocarsi, e quindi vien ea mancare in casi di questo genere qualsias ipossibilità di sanzione nei confronti del ret-tore democraticamente eletto .

Ritengo fermamente che oggi, se il corp oaccademico dell'università di Roma potess eessere riconvocato democraticamente, non c isarebbero più i tre voti di maggioranza con iquali passò il professor Papi nelle ultime ele-zioni . Infatti già la facoltà di lettere, quas iall'unanimità, ha chiesto le dimissioni de lrettore, e sappiamo anche che altre facoltàseguiranno il 'suo esempio .

Vorrei dire all'onorevole Romita, che quiha letto la risposta dell'onorevole ministrodella pubblica istruzione, che questa rispo-sta non ci ha affatto sodisfatti . Manca in essa ,salvo nelle ultime parole, un po' convenzio-nali, sulla democrazia e sulla libertà, certa-mente apprezzabili, quel pathos che era pre-sente nella dichiarazione dell'onorevole mini-stro dell'interno . È un freddò docurnento no-tarile in cui si dice in sostanza che il mini-stro non ha alcun potere (e questo è in partevero), ma nel quale al tempo stesso si af-ferma qualcosa di più grave, e cioè che i lcomportamento seguito dal rettore non pu òessere accusato di parzialità .

Atti Parlamentari

— 22666 —

Camera dei Deputat i

1V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

Ma, onorevoli

colleghi,

vogliamo

scher - il ministro ed il Consiglio dei ministri com -zare? Il professor Papi è notoriamente un piano un atto politico sospendendo il commis -uomo di estrema destra, un uomo che ha sario,

le

cui

responsabilità

sono

chiare

as -preso sempre posizione all'università . Del re -sto questo suo stesso costume di distaccata eapparente neutralità è già una precisa pres adi posizione nei confronti di altre forze poli-tiche. Riconosciamo che vi è stata una mag-gioranza a suo favore nelle ultime elezioni ,sia pure .di pochissimi voti, ma non diciamo ,e soprattutto non dica iI ministro, che si trat-ta 'di 'un rettore il quale non può essere accu-sato di parzialità .

Che cosa si intende fare da parte sua ,onorevole ministro della pubblica istruzione ,per rimuovere questa situazione ? Penso chese oggi il ministro della pubblica istruzion eavesse semplicemente espresso un suo apprez-zamento sull 'atteggiamento del rettore, nonci sarebbe bisogno di richiedere suoi inter -venti formali; se il ministro della pubblicaistruzione avesse detto che, considerato ilcaso verificatosi nell'università di Roma, èurgente procedere ad una riforma universi-taria nel senso che : primo, il rettore non puòessere rieletto una seconda volta ; secondo ,il corpo degli insegnanti può in qualsiasi mo-mento autoconvocarsi, su richiesta di un terzodei suoi membri, egli avrebbe già fatto qual -cosa di concreto, anziché venirci a parlaredello sforzo, certo esistente, che si sta com-piendo per la scuola italiana, senza dare i nrealtà alcuna assicurazione da parte sua d iun intervento diretto nel caso concreto e neilimiti che gli sono consentiti dalla legge .

Devo dire poi che, a differenza del cas odel rettore, il caso del direttore amministra-tivo Ruggeri non pone 'problemi per ciò ch econcerne i poteri del ministro . Qui i poteri de lministro esistono e sono molto ampi . Poichéil Ruggeri è in realtà il braccio destrò delrettore, e lo è particolarmente stato in quest aoccasione, almeno nei suoi confronti mi pareche un intervento potrebbe essere fatto .

Concludo, onorevole ministro, perché m ipare che i fatti qui denunciati siano suffi-cienti a dare un ' idea precisa della situazione ,confermando che noi ci troviamo nella con-dizione di chiedere fermamente che da quest aseduta di oggi nascano delle conseguenze pre-cise . Noi chiediamo in modo formale, onore-vole ministro, che il commissario D'Alessan-dro sia sospeso immediatamente dalle sue fun-zioni presso l 'università come titolare de lcommissariato di San Lorenzo . Quali sarannopoi i successivi sviluppi, sia in sede giudi-ziaria sia in sede amministrativa, lo ve-dranno gli organi a ciò competenti ; intanto

solutamente a tutti . (Applausi all'estrema si-nistra) . Questo atto politico darà l'impres-sione di una decisa volontà democratica eantifascista del Governo, il quale attuerà inquesto modo le parole certamente molto no-bili pronunciate dall'onorevole ministro . 1 1Governo provveda poi per l'avvenire ad in-tervenire, quando è necessario, all'universit àunicamente allo scopo di colpire o scioglier equegli sparuti gruppi che impediscono l osvolgimento della vita democratica e facci ain modo che le forze di polizia si astengan oda una malintesa neutralità .

Noi abbiamo diritto, come cittadini d iuna repubblica democratica, di chiedere ch ele forze di polizia non assumano un atteg-giamento agnostico di fronte alla Costituzio-ne e di fronte al normale svolgimento dell avita democratica di ogni giorno . Esse hannoil dovere ed il diritto di difendere i cittadin iche rispettano la legge e di respingere fuor idella legge coloro che fuori della legge s ipongono .

Ecco quello che noi chiediamo, onorevol eministro, e speriamo, fermamente speriamo ,dato il tono delle sue dichiarazioni, chequeste nostre 'richieste non restino inascol-tate . (Applausi a sinistra e all'estrema si-nistra) .

TAVIANI, Ministro dell'interno . Chiedodi parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

TAVIANI, Ministro dell'interno . Posso ri-spondere ora su un punto che mancava nel -la mia relazione : riguarda l'aggressione ci -tata dall ' onorevole Maria Lisa Cinciari Ro-dano, avvenuta stanotte alle 1,40, nei 'riguard idella macchina sulla quale erano un assi -stente, un professore unidersitario e la figli adell'onorevole Ingrao . Degli aggressori, due ,Palladino Carmine e Agrillo Vittorio, sonostati rintracciati subito e denunciati un'oradopo in stato di arresto all'autorità giudizia-ria . Sono state anche accertate le responsabi-lità di Lo Musso Antonio, Dellechiaie Stefa-no, Campo Flavio, Martinetti Augusto, Mar-tinelli Vittorio, Di Luia Serafino, Di LuiaBruno, Ricci Marco, Scotti-Galletto 'Claudio ,che sono latitanti e sono stati denunciati im-mediatamente all'autorità giudiziaria . (Com-menti a sinistra e all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE . L'onorevole Delfino ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto . (I depu-

Atti Parlamentari

— 22667 —

Camera dei beputat 'J

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

tali dell'estrema sinistra e della sinistra ab-bandonano l'aula — Commenti a destra) .

DELFINO . A nome del gruppo del Movi-mento sociale italiano e dei giovani del Mo-vimento sociale, esprimo il più profondo cor-doglio per la morte dello studente Paolo Ros-si . L'onorevole Codignola con il suo inter-vento ha posto le basi per diventare confi-dente della polizia . Egli si è preoccupato dipresentare una interrogazione con nomi scel-ti a caso, con accuse non provate e non fon -date, rivendicando oltre tutto una testimo-nianza personale . E proprio dall ' interventodell'onorevole Codignola, dalla sua testimo-nianza personale, abbiamo ascoltato che i lgiovane Paolo Rossi, sospinto dai suoi com-pagni, è « caduto dal muretto », frase testua-le che ho ascoltato in questo momento dall aviva voce dell'onorevole Codignola . (Prote-ste dei Sottosegretari Amadei e Guadalupi) .La frase deve, risultare dal resoconto steno-grafico, ed io mi riservo, nella mia qualità d isegretario di Presidenza, di controllare il te -sto esatto del resoconto stenografico, perchéla frase che ho ascoltato parla di pression idi compagni che hanno sospinto involontaria -mente lo sventurato giovane oltre il muretto .(Proteste dei Sottosegretari Amadei e Gua-dalupi) . Questo l'ho ascoltato chiaramente .

Onorevole ministro dell'interno, vi è unainterrogazione dell'onorevole Paolicchi in cu iil parlamentare socialista, reduce da un in -contro culturale in nome della . . . libertà del -la cultura che è avvenuto nei giorni scors iin Iugoslavia, dove vi è molta libertà di quelgenere, si domanda come si possa consentireche in aprile accada sempre qualche cosa digrave all'università di Roma .

Che cosa è avvenuto l'anno scorso nelmese di aprile all'università di Roma, ono-revoli colleghi ? Vi sono state le elezioni pe ril rinnovo dell'organismo rappresentativo uni-versitario . Le elezioni hanno dato questi risultati : 16 seggi al gruppo A .G'I ., di ispira-zione liberale ; 13 seggi al gruppo Caravella ,fiancheggiatore 'del Movimento sociale italia-no; 13 seggi al gruppo Intesa (cattolici) ; 12seggi al gruppo G.A. (Goliardi autonomi), chepoi sono socialcomunisti, in quanto i comuni-sit da anni hanno rinunciato 'a presentarsi conil loro volto nelle università : hanno trovatogli utili idioti del socialismo e del radicali-smo di tutte le tinte e hanno formato il grup-po goliardico con i radicali e con i socialisti .Questo gruppo dei socialcomunisti, che dicedi essere il padrone e il legittimo tutore de -gli interessi degli studenti dell'università di

Roma, ha avuto solo 12 seggi : cioè i social-comunisti sono al quarto posto e hanno ot-tenuto meno voti del Movimento sociale ita-liano ; 6 seggi infine sono andati ad una listadi indipendenti .

Che cosa 'è accaduto all'università ? Ono-revoli colleghi, ho cominciato lì a fare poli-tica, nel 1949 e nel 1950 . Ho imparato lì checosa sono le interpellanze, gli ordini del gior-no, come avviene la presentazione delle li-ste . Forse sono diventato deputato anch eperché ho imparato a vincere le elezioni allauniversità di Roma, a convincere gli elettori ,a svolgere attività e propaganda . Che cosa èaccaduto, dunque ? È avvenuto che si è for-mata una maggioranza, diversa da quell eche si formavano negli anni precedenti, di -versa cioè da quello strano connubio – è pro-prio il caso di dire « incauto connubio » –che da anni esisteva nelle università e al ver-tice dell'U.N .U .R .I ., formata dai cattolicidell'Intesa e dai socialcomunisti dell ' U .G.I .Si 'è 'formata cioè una maggioranza compost adai liberali, dai « missini » e dagli indipen-denti, con un monocolore — anche lì vi sono imonocolori - liberale, con l'appoggio estern odel gruppo 'Caravella e 'degli indipendenti .

Dopo un anno di gestione amministrativ ae di lavoro nell'interesse degli studenti, ch ecosa hanno fatto i giovani della Caravella ?Hanno compiuto delle violenze ? No, hann oinsediato i seggi e indetto le elezioni alla sca-denza normale . Onorevole ministro dell'inter-no, ella va fiero di poter dire che da quand ovi è lei al Ministero, le scadenze elettoral isono sempre rispettate . Ella rispetta la legge ,non ascolta le pressioni degli unificandi ch ehanno paura delle amministrative, fa le ele-zioni . (Commenti al centro) . la verità . Isocialisti hanno premuto per rinviarle, si sa-peva che non era opportuno per loro fare l eelezioni . Invece i giovani del 'Movimento so-ciale italiano hanno voluto le elezioni all'uni-versità di Roma alla scadenza precisa .

BRANDI . Anche Mussolini faceva le ele-zioni . (Proteste a destra) .

DELFINO. Onorevole Brandi, fisicament eella sembra un giovane e invece ha 50 anni .Quindi di tutti questi problemi dei giovan inon ha conoscenza . Le dico anche un altroparticolare . Perché all'università di Roma igiovani del Movimento sociale hanno volutole elezioni ? Perché hanno constatato e valu-tato che così andava fatto nell'interesse degl istudenti, e anche perché avevano un prece -dente immediato : quello dell'elezione svolta-

Atti Parlamentari

— 22668 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

si nel mese di marzo all'università di Peru-gia, dove la loro lista ha conquistato 51 seg-gi su 90 .

SCRICCIOLO . Perché gli incidenti chesono avvenuti a Roma non sono avvenuti aPerugia ? Perché a Perugia non sono inter -venuti i deputati del M .S.I .

DELFINO. Mi faccia finire, onorevoleScricciolo. Io chiedo che il ministro dell'in-terno, se lo ritiene, contraddica quello ch esto dicendo .

Come si svolgono le elezioni all'universitàdi Roma ? Le indice una giunta delle elezio-ni, le controlla una giunta . . . (Interruzion edel deputato Pacciardi) . Onorevole Pacciardi ,farò tutte le precisazioni . Come si fanno leelezioni . per regolamento ?

PACCIARDI. Non volete controlli, quest aè la verità .

DELFINO . Onorevole Pacciardi, adessochiariremo tutto, se ella ha pazienza .

PACCIARDI . Fate gli imbrogli insiem econ i comunisti . (Proteste del deputato Giu-gni Lattari Jole) .

DELFINO . Dunque, le elezioni all'uni-versità di Roma, onorevole ministro, vengo-no controllate da una giunta delle elezion i(e forse è un precedente utile per il Minister odell ' inte rrno), la quale è formata non dall amaggioranza, non dal Governo, ma da un arappresentanza paritetica di tutti i gruppirappresentati nell'organismo rappresentativo .Cinque gruppi vi erano rappresentati : libe-rali, « missini », indipendenti, cattolici e so-cialcomunisti . La giunta delle elezioni all auniversità di Roma è formata di cinque per-sone (una per ogni gruppo) . Questa è la giun-ta delle elezioni, di cui fa parte, naturalmen-te, anche il rappresentante del gruppo Ca-ravella .

Cos'è accaduto ? Che le liste presentatequesta volta non sono state cinque, ma otto :cioè alle 5 liste che c'erano già, e che quind ierano rappresentate nella giunta delle ele-zioni, si sono aggiunte altre 3 liste : una, dettaPrimula goliardica, che fa capo al movimen-to dell'onorevole Pacciardi ; un'altra, che s ichiama F .N.F., che fa capo ad un gruppo d idissidenti monarchici più o meno agganciatiper motivi di disturbo al partito monarchiconazionale ; una terza lista, caro onorevoleBrandi, è costituita dagli studenti socialde-mocratici . (Interruzione del deputato Bran-di) . È formata da un gruppo che si chiama

A.U .R., costituito da studenti socialdemo-cratici .

Che cosa è accaduto ? Che questi tre grup-pi, non rappresentati nella giunta delle ele-zioni, si sono preoccupati di vedere nell'at-tività di essa brogli elettorali ; tanto che, s eandate all'università di Roma, c'è un grandemanifesto (che ho visto non all'università d iRoma, perché vi manco da quando mi son olaureato, ma su fotografie relative agli in-cidenti) dove è scritto : « truffa » . Ho chiestoai miei amici : che cos'è quel manifesto ? Emi hanno risposto che è un manifesto di Pri-mula goliardica nel quale si accusa di broglila giunta delle elezioni e anche la legge elet-torale che regola le elezioni degli organism iuniversitari . Bisogna ricevere il sette per cen-to dei voti per poterli utilizzare . La preoccu-pazione è quindi quella di fare avere u nbasso numero di voti . Ed è a motivo di que-sta preoccupazione che alla facoltà di legge s isono avuti cinque giorni fa incidenti fra stu-denti socialcomunisti e studenti socialdemo-cratici, i quali, onorevole Brandi, sono stat ichiamati fascisti dai comunisti .

Questo è il clima che si è creato nell ' ate-neo romano e non è vero che il gruppo ,Ca-ravella voleva che si annullassero le elezioni ,perché ha ottenuto l'anno scorso il 22 pe rcento dei voti. Mi fa piacere che il ministr odell'interno 'faccia segni di assenso. Cadedunque tutta l'immonda, sporca speculazio-ne condotta sulla stampa (Vivi applausi a de-stra) e ieri sera alla televisione da quella ien ache si chiama Villy De Luca, da quel vigliac-co commentatore .

PRESIDENTE. Onorevole Delfino, ella halibertà di parola, non d'ingiuria . (Rumori adestra — Proteste del Sottosegretario Donat -Cattin — Scambio di apostrofi tra i deputat idella destra e il Sottosegretario Donat-Cattin) .

DELFINO . -Mi scusi, signor Presidente ,io non 'sento di avere la capacità di suscitaresentimenti di commozione o di sdegno . Mami creda, non ho potuto fare a meno di sde-gnarmi – anche perché 'sono responsabile delsettore giovanile del M .S .I . – nell'ascoltareieri sera la versione data dal commentatoretelevisivo, nella )quale veniva dichiarato te-stualmente (e il testo (è facilmente rintraccia-bile) che i giovani « missini », avendo paur adei risultati, volevano sfasciare le urne, vo-levano annullare le elezioni . Al contrario si sache non eravamo noi che volevamo sfasciarele urne, ma eravamo accusati noi di averefatto degli imbrogli e quindi di volere que irisultati . Questa è obiettivamente la verità .

Atti Parlamentari

- 22669 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

Questo 'è l'atteggiamento falso della tele -visione. Un atteggiamento, d'el resto, che no ipossiamo comprendere, se è vero, come sem-bra, che questa 'mattina la Commissione par-lamentare di vigilanza sulla R .A.I .-TV. devediscutere sul mantenimento o meno della ru-brica La Voce dei partiti, che viene mess ain onda la domenica 'ed è affidata appunto 'aquel commentatore . Del resto, la faziosità d iquel commentatore ha destato perplessità no nsolo nel nostro ma anche in altri settori .

evidente che costui oggi deve difenderela sua 'posizione, è evidente allora che dev eriportare le tesi dell 'Unità . Infatti la televi-sione ha riportato la versione dei fatti datadall'Unità ieri .

Di fronte a tutto ciò è evidente che dob-biamo esprimere tutto il nostro sdegno ela nostra protesta . Ci rendiamo altresì contodel fatto che il sottosegretario per le parte-cipazioni !statali, che dovrebbe, almeno inparte, controllare .anche la televisione, 'essen-do stato uno 'dei protagonisti di prima filadella lotta avvenuta nell'università di Roma ,non possa poi fare il controllore o il censore .di impostazioni televisive false .

Non ho voluto lanciare accuse a vuotocontro nessuno. (Mi sembrano 'accuse a vuotoe false quelle mosse contro il rettore del -l'università di Roma. Giova ricordare a que-sto proposito un fatto, collegato all'avventodel centro-sinistra, dopo quegli (episodi d iGenova che hanno segnato, onorevole mini-stro dell'interno, il clima di violenza nellasua città . Chi di luglio ferisce deve poipensare che possono esserci altri lugli, e ri-cordarsi che 'vi è gente che non crede di po-ter essere 'schiacciata in ogni momento o dipoter sopportare tranquillamente la violenz aaltrui .

Ella deve ricordare, onorevole ministro ,che da !quei fatti di luglio, dalla « nuova Re-sistenza », nacque il Governo Fanfani, il co-siddetto Governo delle « convergenze paral-lele », che chiamò il professor Papi dell'uni-versità di 'Roma a presiedere il comitato pe rla programmazione economica . Esiste unarelazione Papi precedente a quella Saracenoproprio sulla programmazione 'economica .

Avete dimenticato queste cose ? AdessoPapi 'diventa il [fascista, il reazionario, i nvirtù idei suoi trascorsi o dei suoi scritti .Onorevole ministro dell'interno, chi è senzapeccato scagli la prima pietra su questi argo-menti !

Noi non abbiamo provocato incidenti al-l'università di Roma perché non avevamo al-cun interesse aprovocarli . Non abbiamo crea -

to alcun clima di violenza, né volevamo crear-lo : questa è la verità . E allora come spiegare ,onorevole 'ministro dell'interno, la 'secondaparte d'ella sua risposta ? Nella 'prima parteella ha d'etto che l'autorità giudiziaria si pro-nuncerà in ordine a questo caso . E sta bene ;ma allora avrebbe dovuto far seguire un'in-timazione o un avviso ai sobillatori di disor-dini, almeno un avvertimento a coloro chevanno predicando la violenza, che vanno fa-cendo l'apologia di reato, a quei colleghi chesi 'mettono in testa alle dimostrazioni e oc-cupano le facoltà universitarie . Lo avete sen-tito poco fa, onorevoli colleghi : l'onorevoleCodignola dice che andrà lì tutti i ,giorni [fin -ché non sarà stato cacciato il rettore Papi .Ma chi lo ha eletto il professor Papi se noni ,professori universitari ? Ma cos'è mai que-sta democrazia ? La democrazia 'di quello ch evi fa comodo o d'i quello che non vi fa co-modo ? forse la richiesta di un parlamen-tare socialista che chiede il trasferimento ,la messa a riposo di un commissario di pub-blica sicurezza per motivi politici, per unavalutazione politica, perché non è stato – se-condo lui. – sufficientemente antifascista ? I ldelatore ! che viene a 'fare nomi e cognom icon affermazioni false ! E a proposito dicerti nomi che sono stati qui fatti numerosevolte, quale responsabile del settore giovaniledel mio partito, smentisco che essi apparten-gano al Movimento sociale italiano, almenoper quanto riguarda 'un certo Di buia . Nonsono giovani del Movimento sociale italiano ,sia ben chiaro . E di ciò assumo piena respon-sabilità .

Non è nemmeno vero poi che sono 'statifermati sei giovani al momento dell'inciden-te che è costato la vita al povero Paolo Rossi .Non vi è stato alcun fermo. Vi è 'stata solouna denuncia, una delazione del tipo di quel -la che piace all'onorevole (Codignola . Tuttala stampa, anche quella indipendente, i nbuona fede, ha 'scritto ch'e sei giovani « mis-sini » sono 'stati fermati nel corso degli inci-denti nei quali ha trovato la morte il giova-ne Paolo Rossi . Non 'è vero ! Non è stato fer-mato alcun « missino », 'alcun giovane, que-sta è la verità a testimonianza che non eranoavvenuti incidenti di molta gravità . Non viè stato un ferito, un contuso, un fermato : v isarà stato qualche pugilato . Ma ieri sera, si-gnor Presidente d'ella Camera, secondo l'Uni-tà che reca oggi il titolo : « 'Picchiato l'onore-vole Delfino », l'onorevole Todros ha raccon-tato dei !essere salito su questo settore pic-chiandomi sulla testa . Era qui vicino l'ono-revole Buffone 'ed 'egli sa che non sono stato

.fitta Parlamentari

— 22670 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

raggiunto da colpi . Secondo quanto scrivel'Unità di oggi, ieri siamo stati massacratidai comunisti . 'Meno male che in aula er apresente anche lei, signor Presidente . Non èvero . Hanno solo tentato di farlo, ma non v isono riusciti .

PRESIDENTE. È meglio dimenticarel'episodio di ieri, onorevole Delfino .

DELFINO . Il fatto è che la verità vienedeformata, vengono deformati persino i fat-ti che ,si svolgono in questa Camera . Leg-gete, onorevoli colleghi, le interrogazion iche sono state presentate sul tamburo nell equali non isi parla della caduta dello stu-dente Paolo Rossi dal muretto . S'i parla diun giovane ferito gravemente nel corso d iincidenti, ricoverato in ospedale in 'fin d ivita per opera 'di squadracce e di teppist ifascisti e « missini » . Ebbene, quelle inter -rogazioni sono false perché non è vero ch eil giovane sia stato gravemente ferito nelcorso 'degli incidenti . Ancora non 'si sa nul-la con esattezza e siamo in attesa delle de-cisioni dell'autorità giudiziaria, siamo in at-tesa dei risultati dell'autopsia per saperecome questo povero giovane abbia perdut ola vita. Se non altro raccogliamo l'appell odel padre che ieri sera ad un redattore deIl Messaggero, non quindi ad un nostro gior-nale, ha chiesto 'di essere lasciato in pace ne lproprio dolore . E non si speculi ignobilmentesu questa morte ! (Applausi a destra) . Ma tan-to la speculazione si deve fare, si deve creareil caso politico . Perché ? Già vedo il fanta-sma dell'anziano, a voler essere generosi, ono-revole Nenni. Ah ! Se noi non stiamo ne lGoverno di centro-sinistra si verifica l'invo-luzione totalitaria . Ecco lo spauracchio, i lfantasma. Ecco lo sbandieramento dello spau-racchio totalitario per giustificare la perma-nenza in un Governo -reazionario 'e incapace .(Proteste del Sottosegretario Guadalupi) .

Dobbiamo respingere nel modo più re-ciso tutte queste affermazioni . Teppisti sa-ranno semmai i « ragazzi di vita » che Paso -lini descrive nei suoi libri . Le « squadracce »non sono quelle dei giovani idei Movimentosociale italiano, ma semmai quelle dei teddy-boys, dei « capelloni », dei teen-agers chesi ispirano alla moda inglese e scandinava esono in quei paesi il frutto del welfare stat eche ioira si vorrebbe estendere anche al nostropaese. Sono, quelli, i giovani della « societ àdel benessere », che non hanno problemi néideali, che conducono una vita triste e con-sumata, i giovani che voi cattolici avete sulla

coscienza 'in quanto consentite che la gioven-tù 'continui a crescere in queste condizioni .

Questa denunzia non è del resto soltant onostra, ,perché alla recente assemblea di Sor-rento della 'democrazia cristiana, l'onorevol eForlani e 'soprattutto l'onorevole Rumor han-no espresso le loro preoccupazioni sulle con -dizioni della gioventù . In particolare l'ono-revole Rumor ha detto chiaramente che s iguarda con senso di sgomento ai giovani, iquali perdono la strada della libertà e dell ademocrazia, non si interessano ai problem ipolitici, non si impegnano . I nostri giovani ,invece, si impegnano . E, mi creda, onorevoleministro dell'interno, iè molto più pesante emolto più difficile fare i giovani fascisti oggianziché durante il fascismo . (Applausi a de-stra) . Proprio perché ho l'onore di apparte-nere a questo movimento so assai bene ch ecosa significa fare oggi il giovane fascista . .

PRESIDENTE. Onorevole Delfino !

DELFINO. Questo iè il termine che voi ,colleghi, usate nei nostri confronti .

Non posso consentire che si faccia il pro -cesso a 'tutta una generazione . Sono statoquindici anni fa nel gruppo Caravella insie-me con molti altri giovani allora come ogg iaccusati di teppismo. Ebbene, alcuni di que igiovani siedono sui banchi del Parlamentoitaliano, altri sono funzionari di ministeri edi enti 'pubblici dopo aver vinto i relativi con -corsi, altri sono professionisti o docenti uni-versitari ; tutti sono giovani perbene, che s isono formati una famiglia, credono nei va -tori della famiglia ie operano per il bene dell asocietà e della loro patria . (Applausi a de-stra) .

Questa è la generazione idei govani del Mo-vimento sociale italiano, che ha .preferito lalibertà al conformismo, la patria all'anti-patria, una generazione che ha avuto co-raggio e che questo coraggio trasferisce an-che dentro il nostro partito .

Proprio in virtù di questa libertà noi npos-siamo dire oggi che il passato non può tor-nare, che la dittatura è un fatto episodico i epersonale, che il totalitarismo non può ave -re validità. Noi crediamo nella libertà fon-damentale degli individui, ma vogliamo eser-citare bene questa nostra libertà e riscattar-ci dal conformismo, 'dalle mode imperanti ieaberranti che si vuole imporre alla gioventù .Noi vogliamo discutere tutto : il fascismo m aanche la Resistenza, anche la validità di un alibertà portata dallo straniero, anche la li-bertà cartamonetata delle « am-lire » . Noi

fitti Parlamentari

— 22671 •—

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

rivendichiamo questi diritti dentro e fuoriil partito . 'Questa è la forza della giovane ge-nerazione 'del 'Movimento sociale italiano !(Applausi a destra) .

I giovani che oggi ci seguono sono quell iche hanno vent'anni, che sono nati nel 194 5e nel 1946. L'Italia non può avere paura d iquesti giovani che si tagliano i capelli, chesi lavano la-faccia, che credono in Dio, nell afamiglia, nella patria, combattono e combat-teranno contro il comunismo (di cui com-prendono il vero 'pericolo 'e la vera insidia )la più efficace, la più dura battaglia, perch énon finisca la libertà, perché vivano e pre-valgano la 'nazione e la patria ! (Vivi applau-si a destra — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. L'onorevole Luigi Ber-linguer, cofirmatario dell'interrogazione In-grao, ha facoltà di 'dichiarare se sia sodi-sfatto .

BERLINGUER LUIGI . (I deputati del Mo-vimento sociale italiano abbandonano l'aula) .Onorevoli colleghi, il tono così 'elevato dellareplica dei colleghi 'Cacciatore 'e Codignola edella collega Maria Lisa Cinciari Rodano aquello che i rappresentanti del Governo son ovenuti a dirci intorno ad un fatto così tragico ,che h'a atterrito l'opinione pubblica nazio-nale, ha 'dimostrato il vivo senso del dram-ma che oggi ha preso tutti noi 'per quantoavvenuto qualche giorno fa nell'universitàdi Roma 'e per l'assassinio a freddo di un gio-vane, di 'uno studente, il quale 'esercitava unsuo diritto democratico di partecipare ad unacompetizione elettorale .

Il senso del dramma è sottolineato da lfatto che si tratta di una morte avvenuta inuna delle forme più terribili, di una sortadi linciaggio, di una violenta bastonatura, edi una morte 'gratuita, inutile. Questo vivosenso del dramma non era presente nella ri-sposta del rappresentante del Ministero dellapubblica istruzione che non ha detto nientein riferimento alle richieste contenute nellanostra interrogazione, che non ha portato quil'eco della commozione generale di tutti gl istudenti 'democratici romani, dei •docenti, delmondo della cultura della capitale; rispostache, c'om'e ha detto il collega Codignola, h aavuto 'il tono di ,un freddo atto notarile di-staccato, lontano da quanto è avvenuto nel-Fatene 'di -Roma . Il ministro Gui non è pre-sente. Noi, se dovessimo dichiararci sodisfat-ti della risposta del Governo, hon sapremmocosa dire andando all'università occupata ,tornando fra gli studenti 'e i docenti, a queste

persone che sono state colpite da quanto h areso p'ossibilé il tragico lutto .

Che cosa andremo a dire agli studenti ch eoccupano l'università ? Che cosa ci sentiremodire 'da loro nel momento in cui si accompa-gnerà questo giovane alla tomba ? Che cosasentiremo 'dire da, l'oro nel corso dello svolgi-

- mento dell'azione che noi appoggeremo -come ha 'detto il compagno Codignola - fin oin fondo per ottenere giustizia, per ottenereche si impedisca ai facinorosi e ai fascisti dicontinuare nella loro azione ?

Noi dobbiamo comprendere (e questo no nè stato minimamente fatto secondo quanto han-no affermato i rappresentanti del Governo) i lperché di quanto è accaduto . Dobbiamo com-prendere perché oggi l 'università di Roma èquello che è, perché questo fatto mostruoso èavvenuto all'interno di un ateneo del nostr opaese .

Che cosa 'succede in questa università? Cre -do che quanto 'è 'stato raccontato così pun-tualmente, come viva testimonianza di chi havisto 'direttamente le cose •e di chi ha vissut oqueste ore drammatiche, dal compagno Co-dignola, e dalla compagna Cinciari Rodano ,spieghi in gran parte, ma non' tutto quantoè avvenuto all'università di Roma ; perchéquesta storia della presenza fascista organiz-zata e violenta è una vecchia 'storia, costel-lata d'i una serie di fatti 'gravi .

'Che cosa è l'ateneo romano ? È un fatt oclamoroso. Badate, non è una coincidenzafortuita che questi episodi siano avvenuti ne lmomento in cui La Stampa di Torino inizia -va un servizio sull'università di Roma, che ,nel 'suo primo articolo, recava questo titolo :« Roma non è una 'università, è un caos » .

una città intera di 72 mila abitanti, dipiù di 60 mila studenti, di gente che nonè organizzata nel modo in cui crediamo e pen-siamo debba essere 'organizzato 'un ateneo, unauniversitas studiorum . È una università nel -la quale il :primo ministro si permette l ' hobbydi andare a fare ogni tanto una lezione; nellaquale girano quotidianamente dei culturisti ,degli energumi con le catene ai 'polsi, conspranghe di ferro, da anni, minacciando con-tinuamente di aggressione gli studenti e i do-centi che si recano ad esercitare il propriodovere o il 'proprio 'diritto .

L'università 'di Roma è anche l'universit àdel rettore Papi ; è un caso politico e moralespeciale che non può essere considerato allastregua di tutti 'gli altri atenei d'Italia . È unluogo in cui organizzazioni fasciste, chiara -mente individuate, si presentano regolarmen-te alle 'elezioni universitarie con liste e no-

ltti Parlamentari

— 22672 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

minativi . 'una università nella quale leorganizzazioni fasciste si 'esercitano in eser-cizi fisici e intellettuali tutti particolari, chevengono consentiti e sono all'ordine del gior-no. Queste organizzazioni, con i loro giorna-li, con conferenze pubbliche, con opuscoli ,parlano continuamente, apertamente, del ro-manticismo fascista ; organizzano assemble edell'associazione Italia-Africa 'del sud pei direqual è la verità sull'apartheid ; realizzano l'as-sociazione Italia-Germania 'del passato, nell aquale si scrive, su manifesti affissi al muro ,su giornali diffusi pubblicamente, che laguerra serve ad addestrare un popolo a vi -vere. « Fuoco perdio sui bastardi, sulle ven-dute schiere ! » : ordini del giorno, parole ,versi 'di questo tipo circolano ufficialmente ,continuamente nella vita di questa università .Alla povertà morale, al vuoto intellettuale d iquesti figuri, si accompagna una intensa quo-tidiana attività fisica : stanno continuamentein palestra, si addestrano alla rissa . Circo-lano – 'e la gente li vede – con i pugni di fer-ro, onorevoli colleghi ; come circolavano ieri ,quando sono stati poi cacciati dalla reazion edegli studenti, con spranghe di 40-50 centi-metri, con catene ai 'polsi con le quali ierihanno 'percosso quel lavoratore, che rec aancora i segni sul viso e che è stato miraco-losamente salvato dall'intervento dei suoicompagni, con i martelli, che hanno usatoin una serie di occasioni . Sono fatti che sonostati 'denunciati e resi 'pubblici e che conti-nuano da anni, onorevoli colleghi .

Nell 'ottobre del 1964, l 'Avanguardia na-zionale, organizzazione che fa parte della li -sta Caravella 'del Movimento sociale, ha oc-cupato l 'organismo rappresentativo romano ,ha esposto fuori la bandiera nazista, la sva-stica, 'ha cantato ufficialmente inni fascisti ; equando, dopo lunghe insistenze, 'sono stat isloggiati, sono usciti velocemente con in manoi martelli, hanno aggredito il 'giovane An-drea Saraceno, 'figlio del professore di eco-nomia, lo hanno buttato a terra, 'gli hannomartellato insistentemente la mano : se loavessero colpito al capo, lo avrebbero uccisoe non avremmo co'mme'morato oggi ma ne l1961 la morte di uno studente .

Nel 1963, la sede in cui si svolgeva l'as-'semblea dell ' O .R .U.R . 'è stata invasa. Hannoimpedito la 'discussione,' hanno cantato inn ifascisti, hanno infranto i vetri, hanno ferit o'uno studente di architettura .

Il 24 aprile 1964 hanno assaltato il Cen-tro studi 'di matematica, hanno rotto i vetrie picchiato gli studenti . Lo studente fascistaFlavio Campo, conosciutissimo agli studenti

democratici, al rettore, alle 'forze di polizia ,ha insultato il ,professor Lucio Lombardo Ra -dice, schernendolo senza ch'e questi si potes-se difendere perchè gli energumi si eranoorganizzati intorno a lui . Il presidente dellaCasa dello studente, Bernardo Billi, 'di notte ,mentre 'si avviava alla sua dimora, è statoaggredito da 'un gruppo di energumeni e dè stato mandato all'ospedale per parecchiesettimane . Quando Pasolini è andato a 'par-lare alla Casa dello studente, 'gli hanno ver-sato addosso 'della vernice . Nel 1965, comeha già detto l'onorevole Codignola, Ferrucci oParri veniva invitato 'non a tenere un discorsopolitico, ma 'una lezione sulla storia contem-poranea ai professori 'di scuola media che de-sideravano aggiornarsi per poterla insegnareai ragazzi . Si trattava quindi di una lezionepuramente accademica . Flavio Campo e gl istudenti che sono passati davanti a Ferruc-cio 'Parri, gli hanno sputato in faccia . Le spu-to ha raggiunto Ferruccio Parri . Questo è sta-to possibile con la connivenza della 'p'olizia 'eper il fatto che ciò è avvenuto, come avvienecontinuamente, in modo repentino, 'subita -neo e non controllato, perché quei giovinastr icolpiscono e poi fuggono .

Lombardo Radice altre volte, proprio i l21 aprile 1965, prima che si .potesse celebra-re la Resistenza, 'è stato aggredito; due gio-vani assistenti di matematica sono stati mal -menati . Nel 1966, prima della morte del com-pagno Paolo Rossi, alcuni studenti – chehanno ripetutamente segnalato il fatto al ret-tore e 'al commissario di polizia – hanno vistodue figuri, bene individuati, premere – citoun caso – con un 'pezzo di vetro contro l agola di 'uno studente dicendogli : « Se conti-nui a fare la spia, ti 'taglio la gola » .

Sono 'fatti che cito e che sono in grado d idocumentare . Può essere preterintenzionalel'omicidio di 'P'aolo Rossi ? Chi gira con pugn i'di ferro, con catene ai polsi, con spranghe d iferro, con martelli, uccide preterintezional-mente ? Tutti i nasi di morte sono conseguenz anaturale di un colpo di quelle armi . Vi è lavolontà di colpire e anche di uccidere . Sonodei criminali, i quali si organizzano, i qual ihanno anche in un certo aspetto qualche in-fluenza elettorale, proprio perché si è dato lor olibero campo .

Gli studenti dicono : se dovessimo metter-ci a fermare questa gente, dovremmo trascor-rere le giornate in palestra ; dovremmo an-dare sempre a gruppi, come vanno loro . Men-tre noi andiamo Ce lezioni da soli, essi atten-dono e 'circolano sempre in gruppi scegliend oil momento adatto . È una situazione di ter-

Atti Parlamentari

— 22673 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

rore . Non si esagera, niente, perché i fatti ch ecito 'sono stati tutti documentati . Ecco perch équanto avviene all'interno dell'università d iRoma costituisce un fatto nazionale clamoroso ,uno scandalo per il nostro paese .

Talvolta, insegnanti e studenti hanno rea-gito. Il 24 aprile 1965, trovandosi riuniti pe runa manifestazione hanno picchiato e cacciat oun gruppo dei facinorosi che cercava di creareincidenti . Anche ieri li hanno costretti all afuga alla fine, dopo la manifestazione . Ma nonsi può vivere in un continuo stato di allarm ee di terrore .

Vi 'è 'stata una precisa denuncia di profes-sori universitari, 'di assistenti e di studenti, iquali il 24 maggio 1965 hanno inviato al ret-tore Papi, al ministro Reale e alla questuradi Roma un volantino stampato e diffuso d aCaravella nel quale si diceva : « Basta con laResistenza ! Basta con le celebrazioni dellaResistenza ! » .

Un gruppo 'di docenti ha chiesto al rettoredi intervenire . Non se ne ,è fatto nulla. Eppuresi trattava di apologia di reato . Nel volantin oerano contenute, oltre alla parola 'd'ordine ,un'altra serie di offese alla Resistenza, all'an-tifascismo, all'Italia della Costituzione . Nonsi è fatto assolutamente nulla fino a questo mo-mento nei confronti di costoro : non ha fattonulla il ministro Reale, che è informato ; nonha fatto nulla la polizia giudiziaria ; non hafatto nulla il rettore, che è appunto il re-sponsabile dell'ordine pubblico all'interno del -l'università .

Gli studenti hanno reagito, sono riuscit ia sconfiggere quei facinorosi in alcune occa-sioni. Parri è ritornato e gli studenti hannopicchiato i fascisti per legittima difesa inquanto 'né la polizia né l 'autorità accademicaerano intervenuti a far rispettare l 'ordine .

Diverso è nella realtà il comportamentodelle autorità accademiche . È giusto afferma -re, come ha fatto l'onorevole Codignola, ch eil rettore Papi (e ci 'meraviglia l'atteggiamen-to di solidarietà che verso di lui viene espres-so qui da parte del Governo) ha proibito lacelebrazione della Resistenza nel 1964 richie-sta ufficia'l'mente dai docenti e dagli organism irappresentativi universitari . Quando poi èstato costretto a cedere, pare 'per interventomolto tardivo dall'alto, ha permesso la ce-lebrazione in giugno, nel periodo cioè in cu isi svolgevano gli esami, proprio perché in que lmodo 'sarebbe stata più difficile una largapartecipazione di popolo .

In questi anni, nonostante una direttiv agenerale, nonostante un clima politico che f asentire tutta la sua forza antifascista, l'uni-

versità di Roma non ha mai ufficialmente ce-lebrato il 25 aprile . Si è sempre trattato d iun'iniziativa privata, di un'iniziativa di grup-pi 'di docenti e ,di studenti della vera uni-versità romana; ma le autorità accademicherappresentate dal rettore l'hanno sempre te-nuta in non cale .

Questo non è un atteggiamento di neu-tralità, ma un atteggiamento attivo ch echiarisce la posizione del rettore Papi d iaperta ostilità verso la Resistenza .

Quando i fascisti hanno chiesto di costi-tuire la ,, Associazione Italia-Sud Africa » ,quando si 'è trattato di organizzare una con-ferenza sul romanticismo fascista, la auto-rizzazione del rettore è stata nsubito concessa .Quando l'onorevole Almirante ha chiesto d iparlare agli studenti, non vi è riuscito sol -tanto per la violenta reazione degli universi -tari 'democratici ; tuttavia gli è stato consen-tito di girare per i viali dell'università segui-to da un codazzo di scherani che cantavanoinni fascisti, oltraggiando tosi ì sentimentidemocratici di gran parte degli studenti, co nla connivenza e con l'autorizzazione espli-cita del professor Papi . Quando gli studentidell'Intesa, cattolici, e 'i goliardi autonomidella sinistra laica hanno affisso manifestichiedendo l'adesione degli studenti alla ma-nifestazione del 27 marzo scorso per il Viet-nam, il rettore ha mandato in giro i suoi fun-zionari amministrativi per strappare quei ma-nifesti che ovviamente erano stati affissi senzachiedere l'autorizzazione del rettore perché s isapeva che l'avrebbe negata . Quando 1'U.N .U .R.I . ha organizzato lo sciopero nazional econtro il « piano Gui » e ha fatto affiggere al-cuni manifesti, il rettore li ha fatti strappa-re dai suoi 'funzionari . Quando gli student ihanno chiesto l'autorizzazione ,ad affiggere ma-nifesti contro l'aumento delle tasse nella fa-coltà di scienze, il rettore ne ha proibito l'af-fissione. Quando gli assistenti universitari ro-mani, attraverso la loro organizzazione uf-ficiale, hanno chiesto di affiggere un 'manife-sto contro taluni professori di clinica medic ae di patologia chirurgica (sostenitori del pro-fessor Papi) che, pur guadagnando decine d imilioni l'anno, non danno il 'dovuto ai lorocollaboratori, il rettore Papi non l'ha 'per-messo e così questi 'manifesti hanno tappez-zato i muri della città .

In tutta una serie di iniziative di questogenere il rettore ha preso una posizione benprecisa contro una parte e a 'favore dell'altra .Questo ,è documentabile .

Quando gli studenti democratici volevan o'distribuire dei volantini 'per la celebrazione del

Atti Parlamentari

— 22674 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

25 aprile, il rettore ha fatto accompagnar egli studenti fuori della cinta universitaria ,consentendo – non certo lui ,ma la Costitu-zione repubblicana – che essi venissero dif-fusi , fuori dei cancelli .

Il fascista Papi, seguito da un nugol odi suoi funzionari, s'i è schierato nel corsodi queste ultime manifestazioni a favore d iuna parte ben determinata. Non è quindi i ngrado 'di ristabilire l'ordine né di difender el'incolumità personale degli studenti all'uni-versità . Egli non ha mai punito i veri col-pevoli : una volta soltanto ha sospeso uno d iquesti teppisti per aver falsificato un boll osul tesserino universitario . Questo episodi orichiama alla mente le vicende di Al Ca-pone che andò in galera per ubriachezza mo-lesta e per non aver pagato le tasse, non per-ché era a capo di una banda di gangsters .Così il rettore ha trovato il modo di tacitaregli animi, ma ha continuato a proteggere que-sti figuri .

Quando il figlio del professor Saraceno h aavuto le ossa di una mano fracassate a martel-late e davanti a testimoni è stato identificatoin un tale Aliotti il responsabile, il rettore no nha proceduto, come non ha 'proceduto il com-missario di pubblica sicurezza . L'Aliotti è stat ofermato e poi rilasciato, libero di continuar ea perpetrare i suoi delitti . Quando Flavio Cam-po ha insultato e minacciato il professor Lom-bardo Radice, è stato fermato e subito doporilasciato . L stata disposta un'inchiesta burlet-ta, nel corso della quale gli studenti demo-cratici sono stati intimiditi affinché non dices-sero la verità . Tutti costoro sono oggi pront ia testimoniare di fronte all 'autorità giudizia-ria . Quando lo studente Marco Masi ha spu-tato in faccia a Parri, ed è stato poi indivi-duato, non sono stati presi provvedimenti d ialcun genere nei suoi riguardi .

Ebbene, ci meravigliamo che oggi in pien acittà universitaria un ragazzo venga preso apugni nello stomaco ed ucciso premeditata-mente ? Dobbiamo risalire alle origini, onore-voli colleghi, dobbiamo capire cosa ha creatoquesto clima e come oggi noi tardivament esiamo a discutere in questa Camera 'di un fat-to che data oda tempo e che infanga l'ateneo ro-mano ed il mondo della scienza della nostr acapitale .

Quando i fascisti 'partivano a frotte per col -pire gli studenti, allora Papi usciva fuori co nuna tesi che oggi offende la memoria di Paol oRossi : con la tesi che nell 'università di Rom asi fanno tafferugli 'da parte delle estreme, co nla tesi della sua neutralità, con la quale no nsolo non è capace di difendere l'incolumità fi-

sica degli studenti, che sono sotto la sua pro-tezione per legge, ma nella quale egli infang ala stessa volontà di taluni di questi student idi difendersi e di supplire personalmente al -l'incapacità delle autorità di garantire la lor oincolumità . Egli parla di tafferugli, parla d itroppa politica e vuole che si scriva fuori :« Qui non si fa politica, si lavora » .

Questo è il rettore Papi, ricordiamolo, equesto è l'atto di accusa nei confronti di u ncittadino italiano sul quale ricadono le re-sponsabilità della vita interna dell'università .La società politica italiana, che è rimasta at-territa dalla morte prematura di un giovan estudente, deve agire coraggiosamente ; noidobbiamo chiedere al Governo un altro ton oed altri impegni concreti . Perché questo, anostro avviso, è il punto cruciale : dobbiamopensare al futuro, a quello che oggi alcun icolleghi hanno detto, e cioè che le madr ihanno paura di mandare le figlie ed i figl iall'università . Io personalmente, che son ostato ad occupare l'università, tornando acasa alle due di notte con la mia piccola mac-china, ho avuto paura ad allontanarmi daquel luogo, perché due fari accesi erano pun-tati contro la mia macchina, sicché potev acapitare a me quello che è successo alla figli adel compagno Ingrao . Il compagno Natolici ha detto di stare attenti perché intorno al-l'università circolano queste bande. E questoavviene, onorevoli colleghi, nella Repubblicaitaliana del 1966, nella capitale d 'Italia ! Bi -sogna impedire che questo si ripeta in futuro .

Non si può non denunciare il tartufism oterribile, sfrontato del comunicato di Papi e din parte anche l'asserzione del rappresentan-te del Ministero della pubblica istruzione, i lquale viene a sostenere, a mio avviso inde-corosamente, che il rettore si è comportat oimparzialmente .

La storia di Papi di questi mesi, di quest ianni, il suo comportamento, il fatto che nonsi sia neanche degnato di andare a vedere i lluogo dove lo studente Paolo Rossi è mort oe dove è stata collocata una lapide per vo-lontà degli studenti, dei docenti . della verauniversità mentre l'ufficialità del rettorat onon si è neanche degnata di promuovereuna qualunque iniziativa a questo proposito ,è la prova che il professore Papi è dentro ,fino alle midolla, in questa faccenda sporca .Noi siamo del parere che i gravi eventi sian oda ascrivere a lui ed al commissario D'Ales-sandro .

Personalmente, badate, il Governo ha un aabilità politica diversa da quella di un com-missario di polizia . Gli studenti riconoscono

Atti Parlamentari

— 22675

Camera dei Deputat i

1V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

la polizia nei momenti in coi l'opinione pub - dalla stampa, è la prova del clima che esisteblica reagisce a certi fatti . Il Governo attenua e contro il quale noi dobbiamo reagire .nelle

parole

ed

a volte

anche

nei

fatti

la Del resto non è facile, per chi conosca legrinta dei suoi poliziotti (forse riesce ad im - vicende

universitarie,

che un , rettore vincamunizzarli un tantino) ; ma quando si trattadella polizia del commissariato San Lorenzo ,diretta dal commissario D'Alessandro, quan-do cioè si tratta di quella polizia conosciutadagli studenti, le cose cambiano ; in quei po-liziotti si riconoscono uomini che vengonodiretti da un commissario fascista, che « ca-sualmente » dirige la zona in cui opera i lrettore Papi . Questo è un fatto sul quale i lministro Taviani è bene che dica qualcosadi più . Come è possibile pensare che gli stu-denti tollerino che commissari, vicecommis-sari o graduati della polizia si rivolgano a Se-rafino Di Luia, a Flavio Campo, in una pa-rola, a questi figuri dicendo loro : « Sta buo-no, sta calmo, non fare fesserie », cercand obonariamente, paternamente, di fronte adun personaggio di questo tipo, di esercitarenon un'azione repressiva immediata, decisa ,coraggiosa, ma una forma di dissuasione as-solutamente inutile (quella che ha denunciatoil collega Codignola) che ieri ha consentitoche al di dentro di un cerchio di poliziotti i nelmetto, un gruppo di facinorosi (ero presen-te anch'io) continuasse a lanciare sassi a dobice al di sopra della testa degli agenti, cheevidentemente si guardavano bene dal col -pire, per andare a ferire gli studenti demo-cratici provocando così le reazioni di quest iultimi ?

CODIGNOLA . Gli agenti attaccavano noinello stesso tempo :'

BERLINGUER LUIGI . Queste; è un fattoinaudito. E gli agenti difendevano i facino-rosi, mentre si scagliavano, nel modo checonosciamo, contro tutti gli altri, che all'ini-zio non capivano che cosa succedesse . Quest oè il clima, questi sono i fatti .

La morte di Paolo Rossi poteva essere l amorte di Andrea Saraceno e di tanti altri stu-denti di cui conosciamo i nomi . Purtroppo s iè consentito che allignasse e si sviluppasseun determinato clima morale in questa uni-versità, un clima nel quale un rettore – con -sentitemi di dirlo – scientificamente e moral-mente squalificato, eletto, purtroppo, da un amaggioranza di docenti che lo hanno mess oa difendere certi tipi di interessi ha potut ooperare sino ad ora . Oggi la corruzione che.vi è all'interno della stessa amministrazion edell 'università, che è stata qualche volta og-g,etto ,di procedimenti di inchiesta, riportati

per soli tre voti . Un rettore solitamente ot-tiene la grande maggioranza dei voti, o s ideterminano per lo meno due schierament idistinti . Solo tre voti hanno consentito al pro-fessore Papi di assumere il rettorato . Noipossiamo dire di lui o che è un inetto o cheè connivente; su questo deve riflettere il Par-lamento e tutta la classe politica italiana ,trattandosi di un caso di importanza nazio-nale .

Il discorso sull'autonomia universitaria èvalido, ma il rettore Papi è un caso eccezio-nale nella vita normale della nostra univer-sità. Ciò è dimostrato da quello che è suc-cesso, dalla reazione che vi è stata . Tutte lefacoltà di architettura in Italia, e varie altr esedi universitarie sono state occupate dagl i

studenti . Le facoltà di legge, di scienze poli-tiche, di statistica, di lettere, di fisica e ma-tematica, di chimica dell'università di Romasono oggi presidiate dagli studenti in lotta .Io ho trascorso l'intera giornata di ieri e unaparte della notte con loro . Gli studenti nonvogliono uscire di fronte ad un atteggiamentoche sia anodino e che sia neutrale; vogliono

impegni precisi . Gli studenti non voglionoche Paolo Rossi sia morto invano e che ilclima dell'università resti lo stesso . Questaè anche la volontà della grande maggioran-za dei docenti seri ed impegnati, del consigli odella facoltà di lettere, che, con soli tre aste-nuti ed un voto contrario, ha chiesto le di -

missioni di Papi ; il consiglio di tutti i do-centi di architettura ha fatto altrettanto . Irappresentanti delle associazioni democrati-che degli studenti universitari romani, degliassistenti universitari romani, dei liberi do-centi ed incaricati di Roma, dei professor idi ruolo di Roma, cioè del corpo accademicoche ha eletto Papi, sono stati ricevuti ier i

dall'onorevole Salizzoni e hanno pubblica-to dei documenti in cui chiedono l'intervent odel ministro della pubblica istruzione con-tro Papi .

Sul tema dell'autonomia universitaria ab-biamo anche noi le stesse perplessità che h amanifestato il compagno Codignola . Ma èinteressante che siano gli stessi insegnant iche, vedendo l'impossibilità dal punto di vi -sta normativo che venga convocato il corp oaccademico (dovrebbe essere lo stesso Papi afarlo !), chiedano al ministro di destituire i lrettore sul campo .

Atti Parlamentari

— 22676 —

Camera dei Deputat a

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

Noi comunisti abbiamo chiesto nella no-stra interrogazione un severo giudizio de lGoverno nei confronti dell'uomo Papi e del -le concezioni che egli rappresenta, non de lsuo operato di scienziato che rientra nellasfera dell'autonomia universitaria, o del mod oin cui egli ha amministrato lo svolgiment odell'attività didattica .

Oggi è l'università, è l'autogoverno uni-versitario che si muove per chiedere che certestrozzature assurde della legge della nostraRepubblica possano essere in qualche mod osuperate. Abbiamo leggi fasciste (non que-sta, che è una legge affrettata del dopoguerranella quale certi problemi non furono con-siderati) che regolano l'università italiana .1i il testo unico del 1933, imperante De Vec-chi e compagnia, che regge ancora l'univer-sità italiana . Questa è la verità . Non esistel 'autoconvocazione, non esiste la revoca de lrettore magnifico . E noi sentiamo in questasituazione che il ministro della pubblica istru-zione ha ascoltato Papi : come imputato ocome testimone ? Ha ascoltato, il ministr odella pubblica istruzione, anche il consigli odella facoltà di lettere, che è un organo acca-demico legittimo più di Papi ? Ha ascoltat ole associazioni democratiche degli studenti ,degli assistenti, dei professori che rappresen-tano la vera università romana ? 0 ha sol oascoltato l'imputato di questa situazione ?

Noi comprendiamo, onorevoli colleghi ,che oggi vi è una situazione estremamentedifficile . Però la prima cosa che dobbiam odire è che, nonostante l'autonomia universi-taria, Papi rettore non è legibus solutus : èlegato alle leggi della Repubblica italiana, èlegato alla Costituzione repubblicana, no npuò violarla così apertamente solo perché v iè incertezza di legge nei confronti della su apermanenza nella carica di rettore .

Questo tipo di omertà, questa strana si-tuazione devono essere superati . Noi chiedia-mo che Papi se ne vada. Senza violare l'auto-nomia universitaria, approviamo una leggeeccezionale, facciamo qualcosa di particolare ,ma troviamo il modo perché Papi se ne vada .Questo è il fatto politico che conta . Bisogn atrovare i mezzi più adeguati, ma quel checonta è che il rettore Papi se ne vada, per-ché se non andrà via non vi sarà riform amorale all'interno dell'università di Roma .

Ma insieme con la partenza di Papi noi'dobbiamo chiedere lo 'scioglimento delle or-ganizzazioni fasciste, prima ,di tutto comeassociazioni a delinquere in nbase al codice pe-nale italiano, e poi in base alla 'Costituzione

repubblicana : quindi per una ragione poli-tica ma anche per una ragione penale .

Chiediamo quindi che si ricrei un climamorale profondamente diverso all'intern odell'università, per avviarci anche ad un aprofonda riforma in cui ad eleggere il ret-tore siano, non soltanto alcuni accademici ,ma tutti gli universitari . Questo è il punt ocentrale della nostra lotta . Vogliamo che siademocratizzato il nostro corpo accademico ,che ad eleggere il rettore non sia solo unaparte chiaramente selezionata dai docenti, matutto il mondo universitario . Papi non sareb-be stato eletto se vi fossero state leggi diver-se : Papi non sarebbe stato eletto né dagl istudenti, che egli continuamente colpisce, n éda tutta un'altra serie di docenti, che egl icontinuamente vitupera . Papi non sarebbeil padrone della situazione, come è statofinora .

Noi chiediamo quindi leggi nuove, chie-diamo che vada avanti la riforma democra-tica dell'università . Chiediamo che il Parla-mento manifesti la sua solidarietà verso co-loro che combattono per questi principi, co-loro che hanno occupato l'università, vers ogli studenti, gli assistenti e i docenti in lot-ta . Chiediamo che la situazione venga rapi-damente superata, che non sia inutile la mor-te di Paolo Rossi .

Noi ci siamo trattenuti ieri e stamane pe rparecchie ore nell'università occupata . Il cli-ma che vi regna è un clima di grande ten-sione morale, e l'assemblea di ieri, a cui al-ludeva questa mattina l'onorevole Codignola ,è stata una grande assemblea democratica i ncui gli studenti hanno destituito Papi : non inbase alla legge scritta, ma in base alla leggemorale. Noi dobbiamo procedere e dare un arisposta a queste aspettative garantendo l aincolumità degli studenti che vivono nell euniversità, garantendo la dignità dell'atene odi Roma, sottraendolo all'infamia in cui èstato gettato per colpa di alcuni e dimostran-do così il pieno senso di responsabilità dellasocietà politica italiana in questa situazione .(Vivi applausi all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. L'onorevole Orlandi ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto .

ORLANDI . .Signor Presidente, dando l aparola ai vari oratori, ella ha rivolto loro 1 lregolamentare 'invito a dichiarare se sian osodisf atti o non delle dichiarazioni che l'ono-revole ministro dell'interno ha reso alla Ca-mera . Ma come si fa in questa situazione adichiararsi sodisfatti o non sodisfatti ? Vor-

Atti Parlamentari

— 22677 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

rei dire che tutti quanti noi in questo mo-mento e durante tutto questo dibattito ci sen-tiamo umiliati : non tanto per le parole de lministro – anzi voglio dire sinceramente ch eesse ci hanno notevolmente confortato – m aci sentiamo umiliati di fronte al peso de ifatti e ad un certo clima di insensibilità ch esi è manifestato in una parte della nostra As-semblea .

Passando all'esposizione del ministro, dir òche il suo è stato il resoconto, incisivo, com-mosso e tale da indurci a turbamento, di ch iper triste esperienza personale conosce cos asignifichi la morte di un figlio, di un demo-cratico preoccupato dell'esplodere di manife-stazioni di intolleranza e delle conseguenz edi -tali manifestazioni .

Veniamo al clima che ci ha ricordato i lministro . Egli ci ha detto che esisteva nell'uni-versità di Roma un clima di sospetto, di in -tolleranza e di tensione. Ci ha anche additatole responsabilità di certi ambienti . Si è trat-tato di una teppaglia che ha provocato e .quindi, deve essere punita . É una teppagliache si è qualificata da se stessa sul pian opolitico . Poco importa se l'onorevole Delfin osi affanna a ripeterci che tra i giovani ch esono stati arrestati non figura alcuno con intasca la tessera del Movimento sociale ; forseavranno in tasca qualche altra tessera . Co-munque tutto ciò mi interessa relativamen-te : quello che conta è che quella teppagli asi è qualificata da se stessa, si è qualificat aper il suo atteggiamento di tipo squadristico ,si è qualificata per il canto degli inni fasci-stici e, 'poi, se avesse in tasca la tessera de lMovimento sociale o magari del moviment oche fa capo all 'onorevole Pacciardi . . .

PACCIARDI . Non ci confonda !

ORLANDI . . . .o di altri movimenti, que-sto a noi poco interessa. ìÈ un movimento ch esi è qualificato da sé, attraverso la sua scelt ae 'il suo atteggiamento squadristico, le suemanifestazioni e le sue provocazioni .

Mi chiedo : è possibile esprimere ora u ngiudizio ponderato ed obiettivo sulle respon-sabilità del rettore, del commissario d'i pub-blica sicurezza, degli agenti ? Le indicazioniche ci ha fornito il ministro sono di per s éabbastanza qualificanti e devono certament eessere approfondite . Ma certo è (e nel cors odi questo dibattito è stato più volte sottoli-neato) che le manifestazioni provocatorie ch esi sono verificate in questi giorni all'univer-sità 'di !Roma non costituiscono un fatto a séstante o un episodio esploso all ' improvvisoin questo terribile giorno del mese di aprile .

Sono manifestazioni concatenate ad una seriedi precedenti . E quello di cui abbiamo il di -ritto e il dovere di domandarci è come ma icerti precedenti siano stati per tanto tempotollerati, come mai si siano avute in seno a llibero ateneo di Roma manifestazioni che no npossono certamente essere qualificate comedemocratiche e non onorano una democrazia ,soprattutto nel momento più alto dello, espres-sione della vita democratica, quale è quell odel voto in una università, che dovrebbe co-stituire la fucina della democrazia e dellaclasse dirigente di domani . Indubbiamente ,quando certe manifestazioni si ripetono, vuoidire che in seno all'università qualcosanon va .

Io non contesto che il rettore sia eletto da lcorpo accademico, ma quando un rettore(questo è ugualmente incontestabile) è co-stretto a rivolgersi alla polizia, ciò signific ache egli non è in grado di far pesare la suaautorità e quindi di assolvere al suo compito .Non voglio giudicare qui il rettore per la suaqualificazione politica, per gli incarichi ch eegli ha ricoperto in passato, per gli atteggia -menti che ha assunto. Ciò che desidero sot-tolineare e desidererei venisse approfonditonel corso della indagini è se il rettore sia statoin grado o meno di far rispettare la legge de-mocratica e di adempiere il suo dovere d imagnifico rettore di un grande ateneo .

A questo proposito mi pare che dalle di-chiarazioni che il sottosegretario (non ne fac-cio colpa a lei, onorevole Romita) ci ha lettoa nome del ministro per la pubblica istru-zione traspaia la premura di dimostrare l'as-senza di responsabilità del rettore ; una pre-mura – se non altro – eccessiva . Non sap-piamo (anche ,se abbiamo fondati dubbi )se il rettore abbia colpa o non l'abbia. Mal'aver detto (in un certo senso così impegnan-dosi a scagionarlo) che il magnifico rettorenon ha sbagliato, non può sbagliare, mi pareche sia stato troppo precipitoso e, senza meno ,un eccesso di zelo .

Quanto nell 'atteggiamento delle forze di po-lizia, in particolare del commissario di pub-blica sicurezza che aveva il dovere di pre-siedere alla tutela dell'ordine nell'ambito del -l'università, non ci arroghiamo il diritto d ireclamare che un funzionario sia punito i nbase a nostre valutazioni di parte, valutazion iche possono e debbono essere completate . Sol -tanto richiamiamo la sua attenzione. onore-vole ministro, sul fatto che il comportamentodell'uomo che era preposto alla tutela del -l'ordine ed al comando della forza pubblicanon mi pare che in questo caso abbia fatto

Atti Parlamentari

- 22678 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

onore alla democrazia italiana e, vorrei dire ,alla stessa tradizione delle forze di pubblicasicurezza. Ci si dice : la forza pubblica devemantenersi neutrale perché si trova in u nambito in cui la sovranità appartiene al ret-tore . Lo sappiamo, ma poiché il rettore chia-ma la forza pubblica è segno che ha bisogn odella forza pubblica, e sta a coloro che so-vrintendono alla forza pubblica di decidereil modo di usarla. Si può sostenere che i, t

forza pubblica non ha il diritto di entrare ne lrecinto dell'università, che è sacro per liberatradizione, ma dal momento che l'interventodella forza pubblica è stato richiesto, è evi -dente che essa non viene- richiesta per eser-citare funzioni notarili, ma per cercare d iprevenire e di reprimere disordini .

E poi come può la polizia rimanere neu-trale ? E doveroso per essa rimanere neutral equando le parti operano entrambe nel rispet-to della legge . Nel corso di uno sciopero, s ei lavoratori non trascendono a minacce ne iconfronti di altri ma si limitano a esercitar eil loro diritto di astenersi dal lavoro, la poli-zia non ha facoltà di intervenire : infatti i ldiritto di coloro che vogliono scioperare, comeanche il diritto di coloro che non voglionoscioperare, e tutelato e garantito dalla legge .Ma in questo caso la polizia non si ì" trovatadi fronte a cittadini tutti rispettosi della leg-ge. Al contrario, si fronteggiavano un grupp odì giovani dal chiaro atteggiamento minac-cioso e provocatorio e un altro gruppo di gio-vani che subiva la provocazione . Non dimen-tichiamo che il primo gruppo si è qualificatoda sé attraverso il canto di inni fascisti ch esono proibiti alla stregua di chiare norm edella Costituzione !

TAVIANI, Ministro dell'interno. Vi son o13 denunce. Mi pare di averlo detto .

CINCIARI RODANO MARIA LISA. Mail pubblico ufficiale che assiste alla consuma-zione di un reato deve intervenire !

TAVIANI, Ministro dell'interno . Poi suc-cede come a Reggio Emilia, dove il manifest odi esaltazione della repubblica sociale man -dato all'autorità competente non è stato rite-nuto reato. Il prefetto ha dovuto usare l'ar-ticolo 2 della legge di pubblica sicurezza . Estata l'unica via per poterne impedire l'af-fissione .

ORLANDI . Non contesto l'intervento effet-tuato con spirito di sacrificio, zelo e capacitàdalle autorità di pubblica sicurezza nell'ul -

tima fase degli incidenti . Richiamo invece l asua attenzione, onorevole ministro, sul pre-teso atteggiamento di neutralità assunto, nel-la fase in cui gli incidenti maturavano, dall eforze dell'ordine, di fronte a gente che minac-ciava, tirava sassi e si qualificava da sé can-tando inni fascisti, da un lato, e, dall'altro,di fronte a coloro che chiedevano garanzia pe rla libertà del proprio diritto di voto .

Non chiedo la testa di nessuno, non recla-mo punizioni preventive : le ricordo soltant oche ella ha i : dovere di andare fino in fond oe di irrogare eventualmente sanzioni ammi-

nistrative nei confronti di funzionari e agent idi pubblica sicurezza che per il loro compor-tamento, come nel caso specifico, noie sembrafacciano onore al corpo cui appartengono . l lche è poi ancora più grave se consideriam oche in questi ultimi tempi in tutte le scuoleper agenti di pubblica sicurezza si è data un aampia diffusione alla conoscenza della Costi-tuzione. Persino nelle caserme della pubblic asicurezza e possibile vedere scritte sui mur iche ricordano i compiti e i doveri della pub-blica sicurezza, che sono soprattutto quell idi tutelare ì :t democrazia e i diritti dei citta-dini sanciti dalla 'Costituzione . Ancora piùinammissibili, dunque, appaiono certi atteg-giamenti di appartenenti alle forze di pubbli-ca sicurezza nel corso degli incidenti all'uni-versità di Roma, atteggiamenti che non sonoencomiabili e contrastano clamorosament econ il clima generale che si è voluto crear eattorno alle forze dell'ordine soprattutto i nquesti ultimi tempi .

Nella conclusione della sua risposta, l'ono-revole ministro dell'interno 'ha affermatchenon ci si può limitare ad esprimere il cor-doglio per la morte del giovane Paolo Rossi .Concordo pienamente con lui . Non ci si pu òlimitare a rendere omaggio alla salma delgiovane ucciso, né ad esprimere la propri asolidarietà al partito politico nel quale il gio-vane Rossi militava . Occorre fare qualchecosa di più. Ed in un certo senso forse ab-biamo fatto male nel corso di questo dibat-tito a farci trascinare da valutazioni di part edi fronte alla morte di un giovane che cre-deva in un ideale . Tutti i gruppi della Ca-mera avrebbero avuto il dovere di associars ial cordoglio per il luttuoso evento ed osser-vare un minuto di raccoglimento per onorar ela memoria di un giovane caduto per u nideale .

Ma l'onorevole Delfino, nella parte finaledel suo intervento, sembra quasi addossarela responsabilità dell 'accaduto ai giovani, àf-

Alti Parlamentari

— 22679 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

fermando che essi sono insensibili ,e sordi aqualsiasi problema di principio .

GUARRA. Ha detto proprio il contrario !

ORLANDI. Circa la prosecuzione delle in-dagini, è chiaro che noi abbiamo fiduci anella magistratura, ma ci auguriamo che ven-gano esperite anche altre indagini da part edel Ministero dell'interno e da parte del Mi-nistero della pubblica istruzione, per l'ado-zione dei provvedimenti che saranno ritenut inecessari . In certi casi non basta la sola san-zione penale ma occorrono anche altre form edi sanzioni . Vi sono infatti altre sanzioni at-traverso le quali si ,può disapprovare e con -dannare un certo atteggiamento, sia esso quel -lo delle forze di pubblica sicurezza o degl iuomini preposti all'università o degli stess istudenti .

Un giovane universitario che si sia resocolpevole di atti rissosi e teppistici potrebbeanche essere prosciolto dall 'autorità giudizia-ria, rna il giudizio del tribunale interno, ecioè la valutazione delle autorità accademi-che, su fatti che disonorano l'università po-trebbe essere più severo di quello del magi-strato . (Applausi a sinistra) .

PRESIDENTE . L'onorevole D'Amato hafacoltà di dichiarare se sia sodisfatto .

D'AMATO. Signor Presidente, onorevol icolleghi, « Paolo Rossi, morte di uno studen-te universitario » : si potrebbe intitolare cos ìquesta tragedia italiana della quale noi stia-mo discutendo e che ha commosso, come no npoteva non commuovere, tutta la nazione .

Siamo qui come uomini a portare la no-stra solidarietà alla famiglia del giovane stu-dente e all'università italiana per il lutto ch ele colpisce . Siamo qui come membri del Par-lamento per discutere su questo gravissim oepisodio e per trarre, nei limiti delle nostrepossibilità, un insegnamento duraturo dal sa-crificio di Paolo Rossi .

Il gruppo della democrazia cristiana espri-me questi sentimenti di commossa partecipa-zione e si inchina reverente dinanzi alla mor-te di Paolo Rossi . Trova nelle affermazion ifatte dal ministro dell ' interno sul piano poli-tico una risposta degna e nobile a tutte l especulazioni e a tutti i tentativi, già fatti oche saranno compiuti, di deformazione dell averità .

Ho partecipato, come altri colleghi, all amanifestazione di ieri, che ha visto numeros idocenti e migliaia di studenti raccolti di-nanzi al rettorato. Conosco direttamente, per

averli visti con i miei occhi, alcuni aspettidella vicenda ; altri li ho appresi dalla stam-pa o per .avere ascoltato qui, rispettosamente ,quanti hanno parlato prima di me . Non scen-derò tuttavia sul piano della cronaca, anch eperché, in una tragedia che ci commuove cos ìintimamente, la cronaca finisce col perderetutta la sua importanza . Non ci interessatanto il meccanismo di causa e di effetti im-mediati, cronistici, di dolorosa cronaca nera ,di cui abbiamo dovuto purtroppo prender eatto nell'ateneo romano, quanto il richiam oal clima precedente, alle cause più lontaneche hanno reso possibile la tragedia .

Tali cause, a mio avviso, sono l'incita-mento alla violenza e la predicazione di odi oche troppo spesso, anzi in via permanente ,si è cercato di fare in tutte le università ita-liane, in modo particolare nell'ateneo roma-no, perché per il suo sovraffollamento, per i ldisordine inevitabile che sotto certi aspett ilo distingue, è stato meno controllabile di al -tre università piccole, dalla nobile tradizione ,ma chiuse nell'ambito di province e di popo-lazioni scolastiche esigue .

Non scenderò nella cronaca, anche perch édovrei riferirmi a qualche dettaglio margina -le di questo tipo : ieri sono entrato nell'uni-versità senza subire odiosi controlli, anzi sen-za che mi fosse neppure richiesta la tesseradi deputato . Non credo che gli agenti ch emantenevano l'ordine mi potessero conoscerenella veste di modesto docente universitario :non mi risulta che essi siano usi frequentarele lezioni all'ateneo romano .

Scenderemmo in una cronaca spicciola ,faremmo della polemica inutile . 'Io credo all ecose ,dette dai miei colleghi, perciò sorvolosui fatti di cronaca . Ma dico : questa tragedi anon ci riporta ad una responsabilità di tutt inoi quando superficialmente, irresponsabil-mente, abbiamo lasciato che la predicazion edell'odio e l'incitamento alla violenza trovas-sero posto nell'università e fuori dell'uni-versità :'

In fondo il Parlamento, discutendo nell asolennità di quest'aula, ma ben sapendo ch efuori vi è la salma del giovane Paolo Rossi ,deve dare all'opinione pubblica una sua te-stimonianza di consapevolezza delle respon-sabilità di ciascuno di noi, il quale consum ail più grosso dei tradimenti come democra-tico e come uomo di cultura quando lasci ache un luogo di cultura, un luogo di scienz aimpunemente venga trasformato in un teatr oper la ripetizione di atti gravissimi, che ri-cordano da vicino una storica tragica farsa ,o per un tentativo, lasciatemelo dire, di pie-

Atti Parlamentari

— 22680 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

colo esperimento di soviet di studenti e dioperai . (Commenti all'estrema sinistra) . Laspiegazione infatti è nella contrapposizion edi questi estremismi che ammorbano l'ari alibera che si dovrebbe respirare nell'univer-sità italiana .

Mi consentano i colleghi (o evitato di par-lare dei fatti di cronaca per non turbare i lcontributo di serenità che vorrei portare aquesto dibattito) che come me hanno parte-cipato alla manifestazione di ieri di dire ch evi è da domandarsi se molti di essi che eran oieri sul piazzale dell'ateneo romano si sian oresi conto con esattezza del modo con cui bi-sogna muoversi in un ateneo . Non si può an-dare lì per un tentativo di speculazione o d irivolta politica, ma bisogna essere lì in di -fesa degli studenti e dei valori della culturae dello spirito . (Interruzioni all'estrema si-nistra) . Questo è il nostro dovere di democra-tici e di uomini di cultura . (Proteste all'estre-ma sinistra) .

Avrei potuto raccogliere le interruzioni ,onorevole Presidente; ma, perché i miei col -leghi dell'estrema sinistra si tranquillizzino ,dirò subito che personalmente ho appoggiat ola candidatura del professore che partecip òalle elezioni in antitesi all'attuale rettore pro-fessore Papi . Ma questo non significa che iodebba oggi necessariamente attaccare il pro-fessore Papi e distorcere la verità della cro-naca, o che mi debba prestare a un tentativ ofazioso di interpretazione di questa tragedi aitaliana. Mi rifiuto . Diciamoci, piuttosto, che ,se tutti noi ci fossimo rifiutati, ogni volta ch emontava la marea della violenza, di accettar ela logica della fazione, non avremmo avut oil fascismo né, altrove, altre dittature, mieicari colleghi . (Proteste all'estrema sinistra) .E l'impegno dell'intellettuale è di non tra-dire mai questa impostazione di libertà .

Ecco perché noi oggi riaffermiamo la n ostra posizione antifascista, ma riaffermiam oanche la nostra posizione e la nostra opposi-zione nei confronti di coloro i quali si illu-dono – pensano, ma si illudono – di pote rcreare nelle università italiane un clima d asoviet . . . (Proteste all'estrema sinistra) .

ALATRI . Le dice Papi queste cose .

D'AMATO . . . .facendo, ieri, il processo a lministro Gui e, oggi, il processo alla poliziaitaliana . (Interruzioni dei deputati Raucci eAlatri) .

Mi sembra quanto mai assurdo, signorPresidente, che l'onorevole Delfino ci ven-ga a dire che tutto ciò avviene nell'uni-versità italiana sarebbe colpa idei « capel -

Ioni », che vengono da certa moda inglese . . .Mi sembra di sentire riecheggiare il ri-tornello della « perfida Albione », dell'anate-ma contro la « perfida Albione » . Ci sembra -no paradossali questo tipo di impostazione equello dell'onorevole Luigi Berlinguer . Ionon contesto la libertà di chiedere le dimis-sioni del rettore : non la contesto affatto .Però non capisco in base a quali motivi, s eil rettore è stato eletto e non è stato nominat odall'alto, voi pretendiate che egli venga de-stituito dal ministro .

Badate : è un principio pericoloso, che s ipuò applicare alle amministrazioni comunal ie può costituire un precedente grave .

SCARPA . Il fatto è che l'avete applicatoa dismisura in tante amministrazioni comu-nali .

D'AMATO. Certo è, onorevoli colleghi ,che la tesi sostenuta dall'onorevole LuigiBerlinguer non può sodisfare, perché con-trasta nettamente con la doverosa presa d iposizione a favore dell'autonomia delle uni-versità . E contrasta totalmente, perché egl iha chiesto perfino una legge eccezionale . Stia-mo attenti a trattare i problemi dell'uni-versità con la pesantezza con cui sono stat italvolta trattati questa mattina in quest'aula .E stiamo attenti anche quando, discutend onoi insieme con gli studenti universitari iloro problemi, facciamo sempre le solite di-stinzioni manichee, cerchiamo sempre di im-postare secondo un profilo ideologico i pro-blemi degli studenti . Vi sono problemi ele-mentari che si risolvono con una buona am-ministrazione ; vi sono problemi di rapportitra docenti e studenti che si risolvono fuoridegli apriorismi politici .

Credo quindi che il clima di comprensio-ne, di libertà, di fratellanza che deve regna -re anche nell'università romana sarà assicu-rato nella misura in cui anche noi, membridella classe politica e dirigente, saremo ca-paci di dare ai giovani questo esempio d icompresione, di tolleranza, di rispetto delleopinioni da qualsiasi parte esse vengan oespresse .

Respingiamo perciò, come dicevo, il ten-tativo di processo al ministro della pubblicaistruzione, il tentativo di processo alla poli -zia, a questo nostro sistema democratico eal Governo democratico di centrosinistra-Respingiamo l'incitamento alla violenza, lapredicazione dell'odio e riaffermiamo in pie-no i valori permanenti della cultura e dell ospirito . Vorrei pregare i miei colleghi di tutti

Atti Parlamentari

- 22681 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

i gruppi di non generalizzare eccessivamen-te quando si parla dell'ateneo romano e de-gli studenti . Non si può dire che l'ateneo ro-mano sia una specie di repubblica anarchicadi tipo africano . Stiamo attenti : l'ateneo ro-mano ha i suoi problemi e le sue disfunzioni ;ma chi vive, e da decenni ormai, ogni gior-no la vita dell'università, non può condivi-dere le affermazioni fatte da alcuni colleghiche oltre tutto sono offensive per gli student istessi e per i docenti . Non generalizziamo su lconto degli studenti . Ci sono studenti facino-rosi dell'estrema destra (non so se abbian oo no la tessera del iMovimento sociale italiano )ma non immaginiamoci la popolazione stu-dentesca dell'ateneo romano come sformata inprevalenza da ,estremisti, da fascisti .

ALATRI. Abbiamo detto proprio il con-trario .

D'AMATO . Stiamo attenti ! Sono lieto d iaffermare che la popolazione studentesca del -l'ateneo romano nella sua maggioranza è co-sciente dei suoi compiti, è consapevole chesolo attraverso la libertà e la democrazia pu òveramente inserirsi domani in una classe di-rigente degna di questo nome. Agli student iche rimangono turbati, commossi, esasperati ,colpiti da questa tragedia (l'abbiamo vist oieri durante la manifestazione), per la mortedi un giovane, di un loro collega, diciamo :siate liberi e forti . Siate spiritualmente fort iper essere liberi ; siate liberi per rimanerespiritualmente forti, per portare cioè la vo-stra testimonianza concreta per una culturaitaliana libera, sottratta alla speculazione d iparte ; per una cultura che non debba assol-vere il ruolo di lustrascarpe, così come i re-gimi autoritari pretendono ; per una culturache non abbia mai più a consumare in Italiaquel « tradimento dei chierici » che già fudenunciato solennemente non solo da Julie nBenda, ma da tutta una generazione di scrit-tori democralvici . Siate consapevoli che vi èuna classe dirigente democratica con voi ,pronta a combattere per le vostre giuste ri-vendicazioni ; sappiate rispettare in ogni mo-mento nel vostro collega un fratello; cercatedi pensare ai problemi dell'università con lostesso impegno con cui deve saperli affron-tare una classe dirigente democratica .

La vita universitaria nel nostro paes eavrebbe fatto dei passi avanti molto più co-spicui se non ci fossimo lasciati spesso pren-dere la mano dal tentativo di speculazion eo di deformazione dei problemi universitari .Desidero perciò concludere questo mio inter-

vento rinnovando alla famiglia di Paolo Ross ile espressioni sincere del nostro commossodolore ed assicurando che, per quanto riguar-da il nostro gruppo, la cultura italiana potràcontare sempre sulla nostra presenza demo-cratica contro tutti i tentativi autoritari . (Ap-plausi al centro) .

PRESIDENTE. L'onorevole Milia ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto .

MILIA. Ii gruppo del partito democraticoitaliano di unità monarchica si associa concommosso cordoglio al lutto che ha colpitonon soltanto la famiglia , di Paolo Rossi, magli studenti universitari italiani . 'E un luttoche ha commosso tutti i cittadini italiani com epadri e come fratelli, perché quando nel-l'atrio di una università vi è un sorriso chesi spegne all'età di vent'anni, quando nel-l'atrio di una università vi è una vita riccadi speranze, di promesse e di giovinezza ch escompare, là dove essa anelava ad appren-dere la scienza e la cultura, non v: può es-sere cittadino, non vi può essere democraticoche non senta ,un palpito di solidarietà e d i

commozione intensa .

Non ritenevamo di potere avere dal mini-stro dell'interno una risposta diversa da quel -la che egli ha dato alla nostra interrogazione .Era l'unica risposta che il ministro potess eoggi fornire al Parlamento, perché non vi èdubbio alcuno che l'accertamento delle re-sponsabilità dei singoli (parlo di responsabi-lità penali), in merito alla partecipazione dh-

retta o indiretta al fatto che da una cert aparte politica si pretende di definire delit-tuoso, spetta all'autorità giudiziaria . 12 perquesto che, in ordine a tale punto della ri-sposta del ministro dell'interno, dobbiam odichiararci momentaneamente sodisfatti, dicomomentaneamente, per le ragioni già espres-se, cioè perché in questo momento compren-diamo che risposta più ampia non potrebbeessere data, dal momento che soltanto da po-che ore sono in corso gli accertamenti pe rarrivare a stabilire se vi sia stata o men oresponsabilità da parte di taluno .

Ma, onorevole ministro dell'interno, det-to questo dobbiamo anche manifestare la no-stra preoccupazione contro le intimidazion ie le speculazioni che sistematicamente si fan -no da diversi settori politici quando scorre i lsangue in qualche piazza o in qualche strad adel paese; speculazioni che si fanno sistema-ticamente a danno degli organi della pubblicasicurezza, a danno di agenti e commissari dipubblica sicurezza, a danno di ufficiali e sot-

Alti Parlamentari

-- 22682

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

tufficiali dell'arma dei carabinieri, a dann odella stessa arma dei carabinieri . . .

ARENANTE . . . .ed anche dei soldati .

M1LIA . . . .ed anche dei soldati . Infatti, piùdi una volta speculazioni sono state inten-tate anche a danno delle stesse forze armate .

Pertanto noi dobbiamo protestare contr otale sistema che ha come finalità precisa l'in-timidazione nei confronti dei nostri fratell iche, a rischio della propria incolumità, dell apropria vita, si espongono al pericolo per difen-dere la libertà di tutti noi, per difendere fisica -mente i cittadini italiani, contro la violenzada qualunque parte politica essa provenga .

Ed allora noi, onorevole ministro, ci asso-ciamo alla richiesta, fatta dall'onorevol eD'Amato, di una più approfondita indagin eda parte del ministro dell'interno nei con -fronti dell'operato della pubblica sicurezza .Mentre questo accertamento non è possibil enei confronti delle responsabilità penali, pe rle ragioni già illustrate, sia pure implicita -mente, anche dal ministro dell'interno, ci òè invece possibile e doveroso nei confront idell 'operato delle forze di polizia, perché no npuò essere consentito che per peccati venial io per errori veniali - qualora in ipotesi v ene fossero - si possa sistematicamente, attra-verso la stampa e gli organi di divulgazionepropagandistica, infangare e intimidire i eforze della pubblica sicurezza .

Noi siamo, onrevole ministro (ed è questoil momento di dirlo dopo la sua risposta), pe runa politica senza aggettivazioni . Noi ci ri-fiutiamo, come democratici e come amart idella libertà . di pensare che in Italia vi poss aessere una polizia ed un'arma dei carabinier icui si possa attribuire l'aggettivazione di fa-scista, comunista, socialista o liberale . Le for-ze di polizia dello Stato sono la più validagaranzia per la difesa della democrazia, pe rla difesa e l'affermazione della sovranità del -lo Stato, per la difesa della liberà, dei sin-goli e della collettività organizzata, sicch équesti organi di pubblica sicurezza devonoessere al servizio dello Stato senza aggettiva-zioni, al servizio della società, al servizio d itutti i cittadini e debbono usare i mezzi piùidonei ed energici contro tutti coloro che han -no fatto o credono di poter fare della violen-za un sistema o una religione per l'afferma-zione delle proprie idee, o ritengono di potereaffermare il proprio predominio politico at-traverso la forza materiale, il ricatto, l'inti-midazione .

Né ritengo, onorevole ministro (e quest aè una preghiera che le rivolgo a nome del

mia gruppi), che ella possa accogliere le sem-plicistiche richieste di trasferimento dei fun-zionari o degli ufficiali di pubblica sicurezza ,perché, se questi funzionari avessero violatoprecise norme di legge o anche norme di ca-rattere morale, allora queste richieste di tra-sferimenti non sarebbero necessarie, in quan-to è chiaro che sarebbe dovere del ministrodell'interno adottare i necessari provvedimen-ti . Ma guai se, su richiesta e su pressione d ideterminate parti politiche, si dovesse arri-vare ad effettuare questi trasferimenti, ch edi per se stessi, quando sono adottati in mo-menti particolarmente gravi e delicati, acqui-stano sempre un carattere di punizione, u nsignificato di biasimo . In questi casi il trasf e-rimento di funzionari che hanno operato one-

stamente acquisterebbe, di fronte agli occh idi coloro che essi in quel momento comanda-vano e guidavano per la salvaguardia dell alibertà degli studenti, non solo il significat odi una immeritata punizione, ma, nella su asostanza, di una 'vera intimidazione che si ri-percuoterebbe su tutti coloro che onestamentehanno servito e servono la legge dello Statoe lo Stato stesso . È evidente che attraverso si-mili sistemi, attraverso tale propaganda co-lossale ed intimidatrice, si indebolisce ulte-riormente lo Stato e la democrazia in Italia .

Noi, onorevole ministro, non difendiamoil rettore Papi, che neppure conosciamo, mariprendendo il giusto richiamo dell'onorevol ePresidente S un collega « missino » che aspra -mente accusava un commentatore dell aR.A.I .-TV., dobbiamo protestare come ita-liani e come deputati 'per il fatto che si possaper ore ed ore ingiuriare 'ed offendere il ret-tore dell'università romana, al quale si vo-gliono attribuire aprioristicamente delle re-sponsabilità . Io non voglio qui affermare ch enon vi siano responsabilità, ma non possodi certo affermare che ve ne sono . Il rettoredell'università di Roma è stato liberamenteeletto e proprio perché liberamente elettogode, fino a prova contraria, della 'fiducia d itutti . Comprendo le critiche che possono .e 'de-vono essere mosse, ma non sono ammissibil iqueste sistematiche 'offes'e nei confronti di u nrettore, offese che rientrano evidentemente i nun piano ben determinato e più ampio .

PRESIDENTE . Onorevole Milia . le fac-cio presente che ho consentito la critica e nonl'ingiuria .

MILIA. Ne convengo, signor Presidente ,ma dico che diverse frasi sono state sicura -mente e sostanzialmente ingiuriose .

Atti Parlamentari

— 22683 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI -- SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

PRESIDENTE. Vi sono state frasi pesan-temente critiche, ma non ingiuriose .

MILIA. Accetto il « pesantemente criti-che » . Noi siamo per l'autonomia dell'univer-sità, ma essa non deve significare – e abbia-mo raccolto l'interruzione dell 'onorevole mi-nistro durante l'intervento del socialdemocra-tico onorevole Orlandi – che la forza pubbli-ca non possa entrare nelle università quand oal loro interno dovesse esplodere una vio-lenza tale da costituire pericolo per la inco-lumità degli studenti ie idei professori . L'ono-revole ministro ha dichiarato che d'ora i navanti non si useranno più riguardi circ al'accesso della forza pubblica in caso di ne-cessità . Noi non possiamo che plaudire a que-sta affermazione; ma ammettere il diritto diingresso della forza pubblica . quando ve n esia stretta necessità, non significa accondi-scendenza alla distruzione, anche per mezzodi legge speciali, come richiesto da parte co-munista, dell'autonomia delle università . Per -ché l'autonomia delle università ha sempr ecostituito per esse la possibilità non soltantodi mantenere viva la cultura e la scintilla del -la libertà nei momenti più tristi della stori adel popolo italiano ma anche di esercitare ne lmodo più ampio e positivo la funzione som-ma del docente . E' attraverso l'autonomia ch ele università hanno potuto mantenere perma-nentemente accesa la fiaccola della libertà edella democrazia, fiaccola che ha indicato aglistudenti, anche nei momenti delle peggior idittature, anche nei momenti più oscuri dell anostra storia, che soltanto attraverso il rispet-to della personalità e della dignità umana s ipoteva creare una società libera e civile .

Vorrei, concludendo il mio intervento, ch eil ministro dell'interno studiasse la possibi-lità. – se la legge glielo consente – di impe-dire con la forza l'ingresso nelle università ,quando hanno 'luogo le elezioni per gli orga-nismi rappresentativi universitari, alle perso -ne che non sono iscritte a quelle università ,perché è facile rendersi conto, anche attra-verso i resoconti filmati e le fotografie, che ,quando sorgono incidenti di una certa entità ,questi incidenti non sono opera .esclusiva de -gli universitari ; 'gli universitari, anche nel mo-mento in cui ribolle il sangue idei venti anni ,si sentono sempre fratelli e sempre uniti . Visono i mestatori di professione, i professio-nisti della violenza, che si introducono anchenelle università per creare il disordine e perporre in essere la violenza . E questa violenza ,onorevoli colleghi, non deve avere colore po-litico. Che cosa ci importa se gli individui

arrestati abbiano o non abbiano in tasca l atessera del Movimento sociale o del partit ocomunista ? Quegli individui sono dei teppi-sti : è giusto definirli tali perché in uno Stat odemocratico non si può concepire che vi sia -no dei partiti che organizzino squadre d'azio-ne, e non si può consentire che questi tep-pisti, questi volontari della violenza, quest igiovani i quali credono nella violenza comenella dea unica che possa permette re l'affer-mazione del loro ideale politico, siano con-siderati come appartenenti all'uno o all'altr opartito . Costoro sono del teppisti, sono degl iantidemocratici, sono degli individui i quali ,nello stesso momento in cui usano la violenza ,si pongono non solo al di fuori delle leggi del -lo Stato, ma al di fuori della morale comune ,al di fuori dai più elementari principi ch eregolano una collettività organizzata a 'Stato ,collettività che abbia come iscopo suprem ola difesa della libertà e della dignità dell a

persona .Per queste ragioni, onorevole ministro, c c

dichiariamo sodisfatti, per quel che possiam iessere sodisfatti, della risposta fornitaci a po-che ore dall'evento luttuoso che ci ha com-mossi, come ha commosso tutto il il popol oitaliano. Attendiamo naturalmente maggior iragguagli quando le indagini saranno stateportate a termine e gli eventuali accertament isaranno stati compiuti dal Ministero dell'in-terno, per sapere se le accuse mosse controquel commissario o contro altri organi dell apubblica sicurezza siano infondate e rista-bilire quindi la verità : la quale va ristabi-lita per una questione di equilibrio nella so-cietà italiana e perché i cittadini sappiano esentano concretamente che lo Stato è presente ,che lo Stato è 'forte, che lo Stato è sempre i ncondizione di 'difendere 'la loro libertà e i 3

loro incolumità . (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. L'onorevole Valitutti ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto .

VALITUTTI . Signor Presidente, a nom edel gruppo liberale esprimo in primo luog oil profondo cordoglio per la 'morte del gio-vane Paolo Rossi . una 'morte che ha col-pito tutti noi : una giovane vita è stata stron-cata nel fiore degli anni e delle speranze . Noici inchiniamo commossi e rispettosi dinanz ia questo giovane rapito tragicamente all avita, agli studi, agli affetti e alle speranze de isuoi familiari e alla sua 'milizia ideale, anchese non è la nostra milizia .

Reso questo tributo di compianto, io dev osubito aggiungere l'espressione e il rammari-

11t2 Parlamentari

— 22684 —

Camera dei Deputat i

1V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

co della mia parte per i fatti che si sono svolt iin quello che dobbiamo e possiamo chiamareil tempio della più alta cultura e della scienz aa Roma . Questo alto tempio è stato in questigiorni teatro 'di risse violente . Anziché venireda esso l 'esempio di una gara nobile e liberanell'attività intellettuale dei giovani, è venut ol'esempio diseducativo di 'manifestazioni in -civili .

Espresso il cordoglio e il rammarico, dev operò rilevare che il Governo, il ministro del -l'interno, onorevole Taviani, nè mancato all'at-tesa del Parlamento, perché non ha fornito l aricostruzione dei fatti così come essi si son osvolti, secondo i risultati degli accertament ieffettuati con i mezzi di indagine dalle com-petenti autorità governative .

In questa lunga discussione,abbiamo ascol-tato la 'ricostruzione dei fatti, ma solo la rico-struzione dei fatti effettuata 'da esponenti d ivarie e opposte parti politiche . Per pronun-ciare un preciso giudizio (e questo appunto erail 'fine di questa riunione 'della Camera) su ifatti è 'mancata la componente essenziale e pi ùautorevole della ricostruzione governativa . Ab-biamo ascoltato la ricostruzione – come ho gi àrilevato – dei sfatti attraverso la interpretazionedi divergenti parti politiche e ci è accaduto d iudire giudizi e affermazioni estremamentegravi : giudizi e affermazioni gravi non sol osulle persone, 'su alte autorità accademiche eamministrative, ma anche su questioni d iprincipio.

Il 'signor Presidente della Camera ha dettoche non 'sono state pronunciate ingiurie controle suddette autorità, ma certamente sono stat esvolte critiche 'piuttosto gravi e imponenti . Siè accusato, addirittura si iè incriminato il ret-tore magnifico,

Io voglio e debbo ricordare 'che ho avutocon il rettore Papi una consuetudine di rap-porti nell'esercizio di funzioni e responsabilitàamministrative nell 'università di Roma e ch efu, per un certo tempo, mio collega nell'eser-cizio di quelle responsabilità, l'attuale senato -re Perna che me ne può dare atto. L'attual esenatore Perna di parte comunista, può testi-moniare che in :frequenti occasioni sono stat ocritico severo del rettore Papi in relazione asingoli provvedimenti da lui suggeriti o vo-luti . Ma, nella mia lealtà, devo riconoscere ch eil rettore Papi non merita quelle gravissim eaccuse che qui oggi, certamente con animo tur-bato, gli sono state rivolte . Devo dichiararelealmente che, per quanto mi risulta, il rettorePapi si è sforzato negli anni del suo lungo ret-torato di esplicare imparzialmente le sue fun-zioni .

Ho voluto citare l'episodio della nostra col-laborazione per dire che non sono stato un su oamico entusiasta; sono stato piuttosto un su ocritico, ma proprio questa mia qualità mi im-pone idi dire qui che il professore Papi è i nprimo luogo un gentiluomo e in secondo luog oche usa portare impegno, fervore e senso d iimparzialità nella esplicazione delle 'sue fun-zioni di rettore. I colleghi comunisti e i col -leghi socialisti, soprattutto gli onorevoli Luig iBerlinguer e Codignola, hanno poi fattoaffermazioni di principio veramente preoccu-panti, che investono un istituto fondamen-tale dell 'università italiana, cioè l'istituto del-l'autonomia, sancito dalla nostra stessa Costi-tuzione nel sesto comma dell'articolo 33 .L'onorevole Luigi Berlinguer ha parlato co nanimo commosso ie ritengo che nella sualealtà intellettuale riconoscerà la gravità dell asua affermazione . (Interruzione del deputatoTedeschi) .

Mi permetto di chiedergli se egli si è resoconto della gravità del precedente che si por-rebbe in essere con un provvedimento di desti-tuzione governativa del rettore dell'universit à

di Roma. Questo sarebbe un precedente scon-volgente di tutto il nostro ordinamento ! E s iè reso conto l'onorevole Luigi Berlinguer dell agravità 'della sua seconda affermazione, secon-do la quale le leggi giuridiche devono essereviolate per affermare l'autorità delle leggi mo-rali ? Questo è un argomento ricorrente in ogn itipo di tirannia !

Sono sicuro – ripeto – che nella sua lealt àintellettuale lo stesso onorevole Luigi Berlin-guer riconoscerà l'estrema gravità delle su e

affermazioni . 1Ma ho voluto ricordarle soltantoper pregare l'autorevole rappresentante de lGoverno di fornirci aî più presto una precis aed esauriente ricostruzione dei fatti così com esi sono svolti, affinché il Parlamento possapronunciarsi responsabilmente sui fatti e sull e

persone .Devo però anche rilevare che nel discorso

dell'onorevole ministro c'è stata una parte ch enoi liberali pienamente apprezziamo e appro-viamo. L'onorevole ministro ha dichiarato laferma volontà di difendere la legge contro ogn iviolenza, per il rispetto del metodo democra-tico. Noi siamo solidali con lui in questa vo-lontà . La legge dev'essere fatta valere controtutti i violenti, a qualunque fazione apparten-gano, in qualunque sede si manifestino, conqualsiasi mezzo operino ! Perciò per quest aparte del discorso del ministro ci dichiariam opienamente sodisfatti, nella fiducia e nella spe-ranza che a dichiarazioni tanto ferme segua-no atti altrettanto coerenti e fermi .

Atti Parlamentari

— 22685 --

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA T DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

A questo punto, per concludere, devo ag-giungere due dichiarazioni che mi sono im-poste anche dalla mia responsabilità di do-cente e di educatore .

La prima dichiarazione è che, nel presup-posto della volontà di riaffermare l'imperi odella legge contro ogni tipo di violenza e con-tro ogni tipo di violenti, questa Camera ogg icompirebbe il suo più alto dovere non per-mettendo che dalle sue discussioni possa ri-cavarsi un incitamento all'odio e al risen-timento, ma piuttosto facendo in modo ch edalle sue discussioni possa scaturire un ap-pello alla concordia dei giovani, affinché essipossano ritornare al più presto ai loro stud isereni e fecondi .

Lo ha 'detto l'onorevole Luigi Berlinguer :tutta l 'università italiana è sconvolta, agitata ,turbata da quanto è accaduto . Ora qui noi –come ho d'etto – compiremmo il più neces-sario, ipur se il più difficile, dei nostri doveri ,proprio rivolgendoci ai giovani perché que-sto loro turbamento cessi .

Noi, onorevoli colleghi, siamo divisi qu identro, talvolta aspramente, irriducibilnnente ,come siamo divisi nel paese . Questa nostra di -visione iè presidiata dalle leggi, sorretta dalcostume 'd'ella convivenza democratica, ma iso-prattutto è giustificata negli animi nostri dalconvincimento che questa divisione è indispen-sabile per il progresso effettivo' del paese . Ora ,proprio per tale ragione questa 'nostra divi-sione non può non entrare nell'università : no inon possiamo impedire e non dobbiamo pro -porci di impedire ché essa entri nell ' universitàe fra i giovani . iMa dobbiamo sempre tenerpresente, onorevoli colleghi, il carattere del -l'università, la sua 'specifica responsabilità efunzione, per cui è palestra dei giovani nelpiù alto 'grado della loro formazione .

Noi come adulti politicamente qualificat iabbiamo specifiche responsabilità educativeverso i giovani, e, ire primo luogo, verso i gio-vani che attendono all'alto grado 'della lor oformazione culturale e spirituale . La primadi queste responsabilità è proprio duella di fa rcapire loro che i 'dissensi politici si giustifican osolo in vista e ia servizio del pubblico bene eche quindi essi - voglio dire tali dissensi –'postulano necessariamente il reciproco rispet-to. Ecco la nostra !più grave responsabilità 'd ieducatori verso i giovani : fornire loro la di-mostrazione che il dissenso è positivo nell astessa misura in cui assurge al reciproco ri-spetto di tutte le idee .

Mi duole di dover dire che oggi in questaCamera non in tutti i momenti, non tutti noi ,abbiamo padroneggiato le nostre passioni ;

non sempre abbiamo dato ai giovani l'esem-pio idi un vero costume democratico . iSiam operò ancora in tempo per far sì che questenostre discussioni possano concludersi in u nresponsabile appello alla concordia civile, ne lrispetto di tutte le idee . Non vedo qui l'ono-revole Codignola, il quale segue particolar-mente questi problemi . Vorrei dirgli che dob-biamo effettuare un difficile sforzo per ri-spettare sul serio l'autonomia dei giovani ,giacché incombe su tutti gli uomini politici ,in tutti i sistemi di Governo, in minore omaggiore misura, in tutti i tempi ed in tutt ii paesi, la terribile tentazione di strumen-talizzare i giovani per fini politici . Si trattadi un gravissimo pericolo ! Questo pericol otalvolta si traveste, ed il travestimento è tan-to più pericoloso in quanto consiste nella ca-muffata pretesa di innalzare la bandiera stes-sa dell'autonomia giovanile . Si tratta perciònon solo e non tanto di predicare l'autono-mia, ma di compiere atti idonei a rispettar ein primo luogo l'autonomia di quelli che no npensano come noi . La prova che riusciam oa vincere la tentazione che ci insidia è of-ferta solo da questo rispetto .

Una seconda dichiarazione debbo fare cir-ca l'associazionismo giovanile universitario .Sono dolente di non vedere qui present el'onorevole ministro Gui . Direi che la suapresenza in questo momento sarebbe statapiù indispensabile che non quella dello stessoministro degli interni .

PRESIDENTE . L'onorevole ministro Guiè al Senato per rispondere ad interrogazionidi contenuto analogo .

VALITUTTI . Chiedo scusa . Comunque ,questo episodio luttuoso ha posto in evidenzale fragili basi dell'associazionismo giovanil ein sede universitaria. L'onorevole ministroTaviani ha detto, se ho ben compreso, ch equeste manifestazioni di viòlenza sono ricor-renti nell'ambito universitario. Ma di ciòesiste una causa facilmente identificabile, laquale investe la nostra responsabilità di le-gislatori (per questa ragione mi ero ram-maricato dell'assenza dell'onorevole ministrodella pubblica istruzione) . Senza dubbioc'è una responsabilità del legislatore nel ve-rificarsi ricorrente di queste violenze, pro-prio perché l'associazionismo giovanile .man-ca di un serio contenuto di specifiche respon-sabilità .

DELLA BRIOTTA . Perché mai allora que-ste cose non avvengono a Torino, a Milanoo a Pavia ?

Alti Parlamentari

— 22686 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

VALITUTTI . Purtroppo, la rissa si mani-festa secondo gradi di intensità che differi-scono in rapporto al grado di maturità po-litica che, come sapete, è differenziata ne lnostro paese . 'Ma la rissa è dovunque ; e quan-do dico che essa si verifica per la mancanz adi un contenuto di specifiche responsabilitàintendo significare una 'cosa molto precisa :che cioè l'associazionismo 'giovanile nell'am-bito universitario dovrebbe avere funzion ipiù particolari e definite .

Vi siete mai chiesti, onorevoli colleghi, pe rquali ragioni questo associazionismo attraesolo un piccolissimo numero di studenti ?Avete letto le percentuali degli studenti iscrit-ti alle associazioni rappresentative ? Son opercentuali bassissime . La grande maggio-ranza degli studenti è assente dagli organi-smi rappresentativi ; e questo assenteismo s ideve al fatto che nell'ambito universitari ole associazioni non sono chiamate allo svol-gimento di precise funzioni, ad esempio ne lcampo assistenziale .

Il disegno di legge per la riforma del-l'università, che stiamo discutendo in sede d iVIII 'Commissione, prevede la 'partecipazionedei rappresentanti degli organismi studente-sche a 'determinati consigli ; ma, secondo unamia personale valutazione, non è questa l avia migliore per dare un contenuto di speci-fiche responsabilità all'associazionismo gio-vanile. In ogni modo, il problema esiste .

In altri paesi la questione è già stata af-frontata . L ' associazionismo giovanile france-se, per esempio, in sede universitaria ammi-nistra e gestisce tutto il settore assistenziale .Ecco un tipo di responsabilità alla quale que-sti organismi potrebbero essere chiamati . Inquesto modo si rafforzerebbe l'associazioni-smo giovanile e nello stesso tempo lo si sal-vaguarderebbe dal pericolo di degenerare . Sesi vuole sventare questa minaccia non vi èda percorrere che una strada ; quella di chia-mare le associazioni rappresentative all'adem-pimento di specifiche responsabilità nell'or-dine e nel contesto della vita universitaria .

Onorevoli colleghi, un giovane è morto ,una famiglia è stata duramente colpita . Noiin primo luogo manifestiamo il nostro rispet-to per questo dolore; ma facciamo sì, nel -l'ambito delle nostre responsabilità e nei li -miti del nostro potere, che questo sacrifici ofruttifichi, innanzitutto contribuendo a creareun più alto grado di concordia civile tra igiovani, pure nel dissenso delle loro idee ,e in secondo luogo stimolando il legislatore(cioè noi stessi) per la ricerca e la determi-nazione di una nuova disciplina organica del -

l'associazionismo giovanile universitario, af-finché esso veramente diventi un mezzo d irinnovamento anche in senso democratic odella nostra università . (Applausi) .

PRESIDENTE. L'onorevole Pacciardi hafacoltà di dichiarare se sia sodisfatto .

PACCIARDI. Signor Presidente, mi è tal -volta accaduto di dovermi dolere per esserecostretto a parlare ad ora tarda e ad un'aul aormai stanca ; questa volta però non me n erammarico, sia perché la colpa è mia, avend opresentato per ultimo l'interrogazione e do-vendo quindi accettare questo turno, sia per -ché, in un clima più sereno e al di fuori d iogni passionalità, tutti mi crederanno se espri-mo anch'io il mio profondo, sincero, com-mosso cordoglio per la morte prematura d iquesto giovane studente .

Vorrei fare anche, seppure tardivamente ,le mie condoglianze al ministro dell'interno .Ha capito perfettamente il suo pathos quand oparlava di queste cose, perché dolori com equelli che egli ha provato non si dimenticano .

'Ma un altro genere di condoglianze, d itono ben diverso dalle prime, vorrei fare al -l'onorevole Taviani per essere ministro del -l'interno con questo Governo e in questa si-tuazione . Comprendo perfettamente le su edifficoltà quando i deputati della maggioran-za, i rappresentanti di un partito che sied eal Governo, vengono qui a dire che malgrad ogli ordini della polizia sono penetrati egual -mente nel recinto universitario e vi torne-ranno per rimanervi ad incitare gli studenti ,fino a quando certe richieste (richieste che ,anche se 'fossero legittime, dovrebbero essereesaminate con la dovuta serenità .e nella sedecompetente) non saranno state accolte da lGoverno. Quando un ministro dell'intern oopera in queste condizioni, mi rendo perfet-tamente conto che la sua è una posizionedifficile ; in un Governo di questo genere unministro dell'interno degno di questo nom eo se ne va o può fare ben poco .

Ciò detto, vorrei rifarmi alla premess adelle dichiarazioni dell'onorevole ministro edell'onorevole sottosegretario . La premessa ,che poi è una domanda, è questa : « Perch émai dalla 'Costituente in poi le elezioni local ie nazionali in Italia si verificano senza ch eavvengano mai turbamenti o incidenti di ri-lievo, e perché mai invece all'università diRoma per le elezioni tra gli studenti questiincidenti si verificano, fino all'ultimo estre-mamente doloroso che stiamo qui a comme-morare e nello stesso tempo a discutere ? » .

Atti Parlamentari

— 22687 —

Camera dei Deputate

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

Non mi sodisfa, onorevole ministro del-l'interno, la sua risposta, alla domanda ch esi è posto da se stesso : la risposta cioè ch enell'università di Roma esiste un rigurgit odi fascismo. Se questo fosse vero, si dovrebbefare una constatazione estremamente grave ,almeno sotto due profili : il primo, che quell aè la classe dirigente di domani ; il secondo ,che farebbe molto onore al fascismo se que-sti giovani di vent'anni, che con il fascism oe l'antifascismo non hanno nulla a . che fare ,a vent 'anni dalla caduta del fascismo ritor-nano fascisti . Questa sarebbe una cosa estre-mamente grave, che non sono disposto ad ac-cettare, così, semplicemente .

DE MAR.SANICH. È così !

PACCIARDI . Non lo credo .Questi incidenti nell 'università di Rom a

si verificano quasi sempre a data fissa e du-rante il periodo elettorale . Non mi constainfatti che durante tutto l'anno scolastico aRoma non si studi come in tutte le altre uni-versità, o gli studenti si esercitino ad andar el'uno contro l'altro . Mi risulta invece ch ein tutte le elezioni nelle università, ma spe-cialmente in quella ,di Roma, avvengono cert ecose .

Perché avvengono ? L ' onorevole ministrodell'interno ci ha detto di avere tre figli chefrequentano l 'università . Congratulazioni .Essi almeno non possono ignorare quello ch etutti gli studenti dell ' università di Rom asanno : cioè che durante il periodo elettorale ,sia per difetto della legge (credo che si tratt idella legge Ermini), sia . per uno strano co-stume instaurato dalla giunta esecutiva dell eelezioni, le elezioni stesse non avvengono re-golarmente. Tutti 'sanno che ciò accade si-stematicamente .

Che cosa succede ? Gli studenti universi -tari nominano l'organismo rappresentativouniversitario, che si chiama O .R.U.R . Le ele-zioni sono controllate da una giunta esecu-tiva, in cui sono rappresentati tutti i partit ivincitori ndelle elezioni 'precedenti ; e questodovrebbe essere il massimo controllo . Qual isono le modalità pratiche delle elezioni ? S ivota in facoltà, poi le urne vengono traspor -tate dalle singole facoltà (a volte a molti chi-lometri di distanza) nella sede centrale del -1'O.R.U.R. Da quel momento sono soltantocinque persone che controllano le urne, fann olo spoglio dei voti e agiscono dispoticamente .

R una strana e, a mio avviso, pessima enon accettabile concezione dell'autonomia .Quando queste cose si dicono al rettore, non

ri rivela niente di nuovo, perché egli le co-nosce. Ma la sua risposta è che non puòintervenire, perché vi è l'autonomia degl istudenti . Ma vi è anche l'autonomia dell atruffa ?

E notale che gli eletti amministrano de imilioni, che non sono dello Stato, sono degl istudenti, ma sono imposti per legge dall oStato . Mi pare che ogni studente dia un con -tributo di un migliaio di lire . Questi orga-nismi universitari amministrano tributi fis-sati per legge, e quindi coattivi .

VALITUTTI . Ogni studente versa millelire .

PACCIARDI . Appunto. Quindi, sono pa-recchi milioni che si amministrano all'uni-versità di Roma ; ma né lo Stato né la mass astudentesca hanno nulla a che vedere co nquella amministrazione . Le autorità scolasti -che si disinteressano ; maggiormente si disin-teressano le autorità di polizia .

Questa è una pessima concezione dell'au-tonomia universitaria ! Vi è l'autonomia ne -gli studi, l'autonomia nel funzionamento, m anon l ' autonomia per commettere brogli . Que-sta autonomia sarebbe inammissibile . E ilrettore, col suo senato accademico, se no nbasta da solo, ha sempre la facoltà in ognimomento – perché anche questo è stabilit odalla legge – di garantire il buon funziona-mento dell'università, ed anche il buon fun-zionamento delle elezioni . Viceversa, ogn ivolta che al rettore ci si rivolge per quest equestioni, il rettore se ne lava le mani . E seci si rivolge alla polizia (a me personalment eè avvenuto di fare l'una cosa e l'altra ; e forseil ministro lo sa, perché il ministro dell'in-terno deve sapere tutto), la risposta della po-lizia è sempre la stessa : che non può farc inulla .

Così, questi cinque rappresentanti de igruppi (e badate che è facile tra student idi vent'anni mettersi d'accordo al di là dell edivisioni politiche, come infatti avviene) sonoassoluti despoti : essi possono imporre allapolizia di ritirarsi, perché debbono procedereallo spoglio dei voti ; e per la stessa ragion emandar via tutti gli altri studenti e proce-dere al buio .

Avevano perfettamente ragione i « missi-ni » quando ella, onorevole ministro Taviani ,equivocava; ed equivocava ,con delle denomi-nazioni che le sono abituali, ma che io nonle perdono . Secondo lei, i gruppi di « estre-ma destra » indistintamente nominati com-prendono anche il gruppo dell'unione demo-cratica per la nuova Repubblica, che può es-

Atti Parlamentari

— 22688 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

sere discutibile dal lato politico, ma che –non soltanto per la sua denominazione, bens ìanche per la sua funzione – è democratico etenta proprio di riscattare questi giovani dal -le nostalgie e metterli sulla linea di una au-tentica democrazia nazionale . Hanno perfetta -mente ragione i « missini » ad affermare d inon aver nulla a che fare con la protesta ch eè stata fatta per garantire la sincerità dell eelezioni . Effettivamente, essi non avevanonulla a che vedere con quella protesta : ave-vano vinto insieme con tutti gli altri, non s ocon quali metodi, nelle passate consultazioni ,e si trovavano perciò a difendere un cert ostatus quo . Per questo motivo non erano tr acoloro che si agitavano per chiedere un con-trollo. Erano con i comunisti, dall'altraparte .

E sapete che è stata considerata un'offesa ,un delitto, la richiesta di controllo delle ele-zioni da parte dei giovani di Primula go-liardica, che, l'anno scorso, dopo appena quat-tro mesi di vita, hanno ottenuto alle elezioniesattamente 957 voti, molti di più di quell iottenuti dal P .S.I ., dal P.S .D .I . e dal P.R .I .messi insieme ? Si sono rivolti al rettore, s isono rivolti alla polizia, ma non sono stat iascoltati . Gente in buona fede avrebbe am-messo chiunque ad assistere allo spoglio de ivoti . Del resto, lo spoglio dei voti si fa all aluce del sole in tutte le elezioni politiche ,eccetto che all'università . . .

DELLA BRIOTTA . . . .di Roma. Nelle altreuniversità ciò non avviene .

PAGCIARDI. Nelle altre università l ospoglio si•fa alla luce del sole ? Tanto meglio .Non lo sapevo: Però, formalmente, con l ascusa dell 'autonomia, le giunte possono aver eil diritto di rifiutare ogni controllo .

Ora, c'è stata – è vero – un'agitazione, d icui il movimento che fa capo a me assum ela completa responsabilità; ma per chieder ecosa ? Per chiedere il controllo democratic odi queste elezioni . Tutta la giunta – e in que-sto caso sono stati tutti d'accordo, dai « mis-sini » ai comunisti ai liberali e a non so ch ialtri – è stata unanime nel rifiutare sdegno-samente questo controllo . Da qui, l'atmosfer adi sospetto e di tensione nell'università .

Si sono fatte denunce precise, perché glistudenti parlano fra loro e i miei giovaniamici erano perfettamente informati . Nonesistono cospirazioni perfette : io sono statocospiratore tutta la mia vita, e non credoall'esistenza del segreto, specialmente tra igiovani di vent'anni . Quindi, le cose si ven-gono a sapere . C'è stata una denuncia – prima .

fatta al rettore, poi alla polizia, e ora all'au-torità giudiziaria – di fatti precisi, addirit-tura di manomissioni delle urne .

Onorevole ministro dell'interno, le facci oquesto invito : 'se ella oggi – sarebbe tardi ,dopo tre giorni – se oggi stesso ella mand aqualcuno a controllare d'autorità la sede del -1'O .R .U.R. (e questo è un suo dovere, per -ché sono stati denunciati dei reati), può tro-vare urne manomesse, ossia proprio i corpidi reato . •

Queste sono le ragioni vere per cui qual -che volta si determinano certe agitazioni nel -le università ; agitazioni che sono del tuttoda distinguere dall'episodio di cui si pensasia stato vittima Paolo Rossi, il quale portav ail nome, oltre al resto, di un nostro collega ,anzi di due nostri colleghi : quindi, anche perquesto non ci dimenticheremo più la sortedi questo disgraziato giovane .

Si tratta di episodi del tutto da distin-guere : da una parte, vi è l'esigenza demo-cratica di una parte degli studenti dell'uni-versità che chiede di controllare le elezioni ,di farle alla luce del sole, dall'altra una spe-cie di corporazione di partiti, tutti d'accordodai « missini » ai comunisti, che consideran ooffesa i controlli democratici . Questa è laparte di responsabilità onorevole ,di Primul agoliardica .

Viceversa non entriamo assolutamente i nnulla negli altri episodi di violenza elettoraleche qui giustamente si deprecano . Essi sonoepisodi di concorrenza e violenza di listecontrapposte, di partiti e di correnti avversi ,da cui è malauguratamente, disgraziatament erisultata una lacrimata vittima, che tutti don-cordi – credo – compiangiamo .

Ha perfettamente ragione l'onorevole mi-nistro dell'interno – chi non può essere d'ac-cordo con lui ? questa è la sua funzione, lafunzione di uno Stato degno di 'questo ,nome –quando dice che reprimerà tutte le violenze ,che si impegnerà, università o no, autono-mia o no, a reprimerle dovunque avvengano ;e ogni qual volta si commettano reati, lo Stato ,la mano della legge colpirà .

Quando la polizia interviene nelle uni-versità – e ciò, come è stato rilevato da tutt ii settori, è un fatto eccezionale – non devesoltanto reprimere le violenze, non deve es-sere neutrale. « Neutrale » deve éssere nell elotte tra partiti . Questo è chiaro e normal eper la polizia di uno Stato di diritto, ma ess anon può essere neutrale dinanzi a reati, qua-lunque essi siano .

Quando si denunciano reati alla polizia oal rettore, l'organo che rappresenta in quel

Atti Parlamentari

— 22689 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

momento nell'università l'autorità dello Stato ,l 'autorità scolastica e l'autorità politica, no npuò mai dichiararsi neutrale .

Perciò io, personalmente, ma anche anome degli studenti che rappresento, torn oad esprimere le condoglianze più profond epel lo studente caduto, forse vittima di riss eche disonorano ogni ambiente, ma soprat-tutto quello ,universitario ; torno ad esprimerela mia solidarietà al ministro dell'interno ,quando dice che deve reprimere in qualsiasiposto avvengano, anche nei santuari degl iatenei, le violenze e le colpe ; vorrei però cheegli aggiungesse l'intenzione di reprimeretutti i reati, compresi quelli che sono qualchevolta peggiori della violenza fisica e che ri-guardano la frode elettorale, specialmentequando è fatta per amministrare dei milion iche sono di tutti gli studenti, e non soltant odelle cinque persone che rappresentano l agiunta esecutiva .

Perciò, come devo dichiararmi ? Debbo di-chiararmi sodisfatto o insodisfatto delle di-chiarazioni dell'onorevole ministro dell'in-terno? Vi sono alcune cose che condividiamo ;vi sono alcune reticenze che non condividia-mo affatto. Però, ripeto, comprendo la suaposizione, povero Cristo, in una situazione d iquesto genere ; e non mi aspetto che facciamolto di più . 'Ma debbo ricordargli un dovereda cui nessuno lo può liberare fino a quandoè a quel posto : il dovere di garantire per. tutt ie dovunque, comprese le università, il ri-spetto della legge .

PRESIDENTE. L'onorevole Melis ha fa-colta di dichiarare se sia sodisfatto .

ME,LIS. In quest'aula echeggia il sensodi generale commozione che ha pervaso i lpaese per una vicenda tragica, la dolorosa 'fine di Paolo Rossi; vicenda che non potevanon avere una risonanza profonda e patetica .Una giovinezza, a vent'anni, è stata spentaper un conflitto fra giovani, in quella uni-versità della capitale che è sintesi dei valoriche si formano e, direi, speranza dell'avve-nire di tutta la nazione .

Questi giovani 'dovrebbero essere l'espres-sione della generosità, della sensibilità cor-diale, nel naturale affratellamento spontaneo :questa è la definizione più pura, più bella ,più viva che noi diamo della gioventù . Ep-pure – mentre siamo adusi al 'susseguirsi d icompetizioni elettorali che impegnano la col-lettività nazionale pur tormentata da propa-gande e sospinta dall'esaltazione di valori e dinteressi che cercano di prevalere per stabi-

lire il controllo nel paese, e constatiamo i lsereno affermarsi del più pacifico sistema de-mocratico, 'questi giovani si 'sono lasciati an-dare per te elezioni universitarie a Roma amanifestazioni che noi tutti dobbiamo deplo-rare .

Le elezioni universitarie si dovevano an-ch'esse svolgere in un clima di serenità, nellaassenza di ogni incitamento alla violenza . Mal'università di Roma è stata funestata da unfatto di sangue, conseguenza fatale dei ter-mini rissosi ed acriminrosi nei quali si èespressa la lotta elettorale .

La nazione 'avverte un senso di angosci adinanzi ad una situazione che si presenta comeun'alba livida preparatrice del peggio . Ed ègiusto pertanto che questa Assemblea, di fron-te ad urla contrapposizione così tormentatadi giovani, ne sia tanto profondamente sensi-bilizzata .

Non possiamo non porci però pacatamente ,e quasi distaccandoci dalle vicende da ctri èsorta la nostra democrazia (perché noi stess i19 abbiamo vissute intensamente, partecipan-do al travaglio che ha fatto sorgere nella sof-ferenza questo libero Parlamento), non pos-siamo non porci, ripeto, un problema che s iripresenta in tutta la sua gravità ; come nonpossiamo non ricordare che alla base di que-ste vicende vi è il clima di propagandata vio-lenza, di costante richiamo alla violenza, d iesaltazione dei valori della violenza, di ' ri-torno nostalgico a quella brutalità che ha,già funestato la nazione, di ripresa peggio -rata per un sistema rancoroso e cronico cu iaccede una gioventù che vorrebbe riproporr eper l'avvenire un'atmosfera che già spera-vamo seppellita nel passato infausto .

DELFINO . Ma la smetta ! Non ha sentit oquello che ha detto l'onorevole Pacciardi ?

MELIS . Non 'ho bisogno delle parole del-l'onorevole Pacciardi per ricordare e riviverei valori di libertà espressi in quei movimentidi cui sono stato un modesto militante . Lavostra è una eredità maledetta che rivendi-cate ancora una volta come metodo per u nritorno al peggior passato . (Proteste del de-putato Delfino) .

Ma perché ella viene a pretendere presun-tuosamente di confrontarsi cdn me? Quan-do noi avvertivamo il senso di quei valori ,il grande cuore che avevate dato al paese er ail vostro manganello (Proteste a destra), co acui vi siete imposti alla nazione . Voi difen-devate la vostra prepotenza facendovi scor-tare dalla 'polizia . (Vive proteste a destra —

Attz Parlamentari

— 22690 —

Camera dei Deputata

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

Scambio di apostrofi tra i deputati dell'estre-ma sinistra e della destra -- Rumori — Agi-tazione) . Noi abbiamo difeso nella sofferenz ala causa della libertà, quella libertà dell aquale voi stessi oggi abusate, perché propri onel segno di quella battaglia per la libertàda voi conculcata siete presenti in quest'aula ,ancora liberi di rivendicare quello che è !vostro torto peggiore : l'abuso di quel pas-sato nefasto, che esaltate ora come un me-rito . (Proteste a destra) . Noi abbiamo saputosoffrire la vostra presenza nel paese, in nom edella libertà .

DELFINO . Ma la smetta, non sia ridicol o(Vive proteste all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE . Onorevole Delfino, non in ,terrompa

MELIS . Questa 'intolleranza, che rivela ,anche di fronte a noi e contro di noi , la pre-tesa di assumere atteggiamenti sprezzant i ,mal si contrappone alla purezza ed alla fe-deltà con- cui noi abbiamo difeso i nostri ideal idi fronte a ciò che voi avete rappresentato ,e che non sto a qualificare, perché dovrei direcose che sono consacrate in 22 anni di storia .A vent'anni noi abbiamo conosciuto la stret-toia della oppressione fascista : ma di quest onon abbiamo mai fatto vanto, neanche quan-do, caduto il fascismo, abbiamo detto che l avita, doveva riprendere 'per tutti e che no ndoveva pesare neanche su di voi ciò che (l idelittuoso avevate fatto contro di noi !

DELFINO . Ne avete ammazzati tanti ! (Vi-vissime proteste all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Onorevole Delfino, lasc iche l'oratore esponga Il suo pensiero com eella ha potuto liberamente esprimere il suo .(Scambio di apostrofi tra i deputati dell'estre-ma sinistra e della destra — Agitazione --Richiami del Presidente) .

MELIS . Io, onorevole Presidente, senz aminimamente supporre di determinare unascalmana come quella che ha mosso il mi ocontraddittore con voce così stridente e contanta iattanza, volevo dire semplicementequesto : che il clima che si determina dovun-que fatti violenti armino la mano dei gio-vani e li portino allo sbaraglio delle peggior iresponsabilità ritorna sempre allo stesso pun-to di partenza, ad una origine antidemocra-tica, che si contrappone al libero dibattito e dalla tolleranza che è necessaria perché le ide esi confrontino . Ritorna come qualche cos adi congeniale, di connaturato alla personalità

morale, politica, alla idealità stessa dei fa-scisti ; ritorna come un corpo estraneo nellavita di una nazione che vuole progredire nel -la libertà 'e nella democrazia .

Questo ho diritto di dire, per l'esperien-za che mi ha trovato fedele militante in nom edi una convinzione che considera antiteticoalla democrazia chi ancora oggi arma lo spi-rito di violenza e praticamente si rivela sem-pre dominato da abituale brutalità, fino adegenerare nel teppismo, nel gangsterismo ,e ifa spavalda e temeraria – anziché generosa ,nobile, cavalleresca, sentimentale nell'affra-tellamento affettuoso – la stessa gioventù, per -sino la gioventù universitaria .

iÈ Inutile fermarsi sull'episodio, che verr àricostruito attraverso l'approfondimento (l iun'indagine che sarà affidata, nel dettagli odelle specifiche responsabilità, a quei valor idi obiettivita che sono insiti nell'amministra-zione della giustizia . Ciò che Interessa ora rie-vocare è iì clima che si crea per la, volont àsopraffattrice, che vuol dettare la sua legg eproterva, per cui lo spavaldo diventa aggres-sore 'e, corn'È' avvenuto, percuoterà con la ca-tena, avrà il nerbo di bue, fermerà nella not-te la macchina di una studentessa che coi col -leghi di studi lascia l'università e si allon-tana, e quindi non aggredisce alcuno ; ma èodiata perché è antifascista, e viene aggre-dita. IDI clima cioè che è stato testimoniato da lcollega Codignola, quando ha ricordato il lan-cio di sassi che a tiro curvo vogliono rag-giungere coloro che sono al di là della stessabarriera della 'polizia nel segno che nulla trat-tiene e tutto possono gli assaltatori . t: semprequesto senso spregiudicato dell'aggression eche ritorna, una mentalità che si fa tanto pe-ricolosamente sopraffattrice, da rendere fatal eche rimanga vittima l'inerme, colui che com-batte con l'arma del voto, colui che rivendic ale sue idealità, colui che praticamente con-trappone la coscienza a chi ha, dalla sua, l aiattanza 'ed il sistema della brutalità .

È questa realtà che bisogna porre in luce ;ed è questa 'realtà che hanno posto in luce l edichiarazioni del ministro dell'interno . L'ono-revole Taviani questi valori ha rivendicato ,perché ne è sostanziata la sua coscienza ; que-sti valori che io ho posto come piattaform adi una indagine, di una diagnosi per la di-sciplina, e la tolleranza, come limite demo-cratico che è la ragion d'essere dello Statoitaliano, della nostra Costituzione, di questolibero Parlamento; questi valori di democra-zia che non possono subire coartazioni e vio-lenze che sono la premessa di nuove dittatur ee totalitarismi .

Atti Parlamentari

— 22691 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

A questi valori voi contrapponete una men-talità rivendicativa, che si esprime nei canti ,nelle esaltazioni e nelle nostalgie : la stessamentalità per cui voi dell'estrema destra pre-tendete di fare il processo a noi che allo Stat oabbiamo dato questo volto e questa coscienza .Voi invece questo Stato bestemmiale e vili -pendete e verreste travolgere : questa è l'anti-tesi vera che il ministro dell'interno ha postoa base della sua i alutazione, per riA endicar eil valore dello Stato nella sua immanenza ,nella sua capacità di promuovere' l'ordine, l adisciplina ed il rispetto reciproco nella gran -de luce della libertà, per riaffermare solen-nemente che questi valori saranno difesi com erappresentativi del nostro vivere civile, i nuna società civile che vuole progredire nell aluce della libertà .

E, allora, bisogna ritornare alle origini de ifatti che determinano le situazioni . Voi nonvi limitate a dire : crediamo nel superuom oe vorremmo perciò una società dominata dal -l'alto, dall'uomo di Nietzsche che si riveler àcapace di forzare l'appiattimento democrati-co : affermazioni che voi stessi, pare, ritenet eprotestate dalla realtà di oggi . Ma quandoqueste aspirazioni si vogliono tradurre nell apratica politica, che si fa prepotente e vio-lenta, allora bisogna prima di tutto dire, ri-cordare ed imporre a tutti una bonifica uma-na, fatta di disciplina, che deve regolare estabilire la possibilità reciproca di vivere in-sieme, di polemizzare senza aggredirsi .

E questa realtà deve sentirsi prima di tut-to nella università . Colui che presiede ad essa ,in un certo senso che la interpreta e la rap-presenta, non può farsi partecipe del grand eproblema della elevazione culturale, se no nne 'esprime anche quella morale . Il clima ne lquale questa realtà di possibili e sopportabil ireciproci rapporti deve poter prosperare è i lclima della libertà di tutti : ma una libertàche non può mai essere lo strumento e il mez-zo perché chi ne gode possa sopraffare la li-bertà degli altri . Questo è l ' interrogativo, cu ideve rispondere chi 'ha la responsabilità d iguidare un grande organismo universitarioun interrogativo che gli va posto per le ac-cuse specifiche che gli sono state mosse .

Lo stesso interrogativo – e volgo rapida -mente alla conclusione di questo mio neces-sario apporto alla discussione, per il grupporepubblicano che rappresento e per quell oche rappresentò nella sua luminosa eroic atradizione e per quel che io stesso rappre-sento con tutta la mia vita – deve porsi perla polizia . Non può la polizia – come è statodetto da tante parti – essere neutrale quando

si esercita la violenza . La violenza non solova immediatamente denunciata, ma va resaimpotente . Praticamente, se si sa che dell agente entra armata, se si constata che è mo-bilitata per esercitare la violenza (è avvenuto ,come si è dimostrato, nel caso di cui discu-tiamo, per giovani che diventano intollerant ie precipitano nella impulsività naturale del-l'età, degenerano nella faziosità, vogliono, inun certo senso, imporre la loro volontà, quel -la che ritengono sia la loro verità, la verit à

della propria parte), la polizia per suo com-pito deve rendersi conto in quale quadro l a

situazione si determina, chi sono le dramati spersonae, chi sono i protagonisti di una si-tuazione che va stemperata e dispersa, anzi-

ché permettere che essa degeneri .

La polizia, nel tempo fascista, interveniv aa difesa dei violenti, perché i violenti potes-sero scaraventarsi sugli aggrediti, resi inof-fensivi e deboli, per cui era facile travolgerli .

Ecco per ciò la facile invasione delle città ,ecco 'il clima che ha reso possibile il sistem acon il quale in definitiva si è resa vittoriosal'aggressione contro un popolo fatto succube .

Non vorrei che vi fosse ora in una parte dell apolizia un « 'rischiamo della foresta », non vor-rei che l'autoritarismo diventasse anche unasollecitazione per un ritorno a quello che l a

dittatura per sua difesa metteva nelle su emani, in termini di prepotere e di antidemo-crazia .

Certo, sono convinto che l'organismo dell a

nostra polizia è sano, come è sana l'organiz-zazione dei carabinieri : essi credono nell a

legge e attuano la volontà dello Stato . Ma è

anche certo che in ogni situazione, special -

mente in un clima incandescente come quell oche si è rivelato nei molti episodi che si son odeterminati nella università romana, di fron-te all'espressione deteriore della spavalderi agiovanile che non vuole limiti e che rompegli argini, il controllo della polizia è stato

troppo modesto e troppo distaccato, in u n

certo senso inoperante, incapace di preve-nire, 'poco responsabilizzato, troppo poco, i n

vero . Proprio perché avremmo desiderato pro-fondamente che questo non avvenisse, ritor-na nel nostre animo il senso e il dovere de l

richiamo, la sollecitazione che è rimprovero ,per la facile preoccupata previsione di quell o

che poi fatalmente è avvenuto .

Non mi pare si sia dimostrato – vi son ostate affermazioni troppo precise e troppo d idettaglio – di voler impedire 'e prevenire in

concreto tutto quello che oggi drammatica -mente si è verificato ancora una volta, cioè

Atti Parlamentari

— 22692 —

Camera dei Deputati

1V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

un fatto patologico, un trauma nel corpo vivodella nazione, uno scontro di ideologie chenon sono compatibili le une con le altre. Ilrigurgito provocatorio di chi ha nostalgia fa-scista, che si colloca in relazione – come hadetto autorevolmente il ministro dell'intern o– all'immediatezza della esaltazione di unadata, quella ,del 25 aprile, in cui una nazion efesteggia il suo ritorno alla libertà (ritornoalla libertà avvenuto per la sofferenza di tant iitaliani, per la naturale rivincita, dopo unventennio di sopraffazione e di tirannide, del -la coscienza della libertà, fermentata nel pro -fondo della nostra anima come valore etern oe quindi universale, ,a far forte la lotta de :credenti in questa battaglia), un rigurgito chesi fa aggressore e che si esercita nella vio-lenza. là dove si postulano i valori di libert àdeve trovare schierato di fronte a sé lo Stato ,il quale sa qual è la Costituzione che gli èaffidata e che deve difendere attraverso l esue articolazioni sensibili, dando prova dell asua presenza vigile, senza consentire che ven-ga vilipesa e travolta 'la Costituzione stess ae che venga travolta in rissa l'esigenza gene-rale di una convivenza pacifica tra i citta-dini .

Signor Presidente, già in passato la vio-lenza si è contrapposta alla violenza . Ma seci abbandoniamo a questo sistema, e ognunosi arma per respingere la violenza dell'altro ,si moltiplicheranno i pericoli e gli attentat ialla tranquillità del paese, che finalmente hatrovato un suo qual certo equilibrio .

Ecco perché lo Stato deve assumere la su aresponsabilità, con la continua, severa e vi-gilante presenza dei suoi organi, in funzion edei valori di libertà, che sono, per uno Stat odemocratico, i valori massimi, i più alti ; econtrastando con la massima fermezza qual-siasi ritorno alle dolorose e tragiche esperien-ze del passato .

Onorevoli colleghi, il sacrificio di Paol oRossi, spentosi nelle spire di questa tragic aconvulsione tra giovani che sono giunti a dodiarsi, a percuotersi, astiosamente divisi tr aloro, deve elevarsi, com'è nella sua purezza ,a simbolo di un sacrificio che valga a richia-mare tutti i giovani al dovere della tolleran-za, in un clima di libera competizione, qualè quella che sta a fondamento della coscienz adi tutti i democratici, per la conquista di un asempre maggiore certezza nel progresso se-ciale, civile ed umano deI nostro paese . (Ap-plausi all'estrema sinistra e a sinistra) .

ROBERTI. Chiedo di parlare per fatto per-sonale .

PRESIDENTE. Voglia indicare in ch econsista .

ROBERTI . Durante il corso del suo inter-vento di poco fa, l'onorevole Maria Lisa Cin-ciari Rodano, rivolgendosi al nostro settore ,ha ,dichiarato ad alta 'voce che i delinquent iche agiscono all'università siedono sui no-stri banchi di deputati del Movimento social eitaliano. La mia quadrilustre esperienza par -lamentare mi fa rendere conto di tutte le si-tuazioni ; ma affermazioni come queste no nse ne erano mai fatte in quest'aula . Devo r espingere con indignazione questa infamant eaffermazione, che ricade su coloro che l'han-no pronunziata . (Proteste all'estrema sini-stra) . Essi indubbiamente, mantenendo i rap-porti e andando a trovare i teppisti all'uni-versità, ne sono i veri complici ; ed ora vor-rebbero scagionarsi accusando noi .

PRESIDENTE. Onorevole Roberti, l ' hopregato di precisarmi il fatto personale, e della me lo ha indicato . Debbo farle presente ,tuttavia, che nelle espressioni da lei citat enon ravviso gli estremi del fatto personal eindividuate .

ROBERTI . Dal momento che sono depu-tato del Movimento sociale italiano, e mi ono-ro di essere anzi presidente del suo grupp oparlamentare, ritengo di avere diritto a ch evenga smentita questa infamante ed inam-missibile affermazione. Se ella la smentisc ee mi dà atto che era una affermazione men-zognera, non insisto .

PRESIDENTE. Onorevole Roberti, la fra-se che ella ha citato fa parte della polemicarovente e accesa di questa seduta . Da varisettori sono state lanciate invettive . Ciò nonsi dovrebbe mai verificare, anche se mi ren-do conto che . purtroppo, talora è difficile evi -tarlo. Invito ancora una volta a mantener el'animo sereno e ad esprimersi con pacatezza ,non con passionalità .

È così esaurito lo svolgimento delle inter -rogazioni all'ordine del giorno .

Annunzio di proposte di legge .

PRESIDENTE. Sono state presentate pro-poste di legge dai deputati :

BEMPORAD ed altri : « Interpretazione au-tentica dell'articolo 151 del testo unico dell eleggi sulle imposte dirette, approvato con de-creto del Presidente della Repubblica 29 gen-naio 1958, n . 645 » (3119) ;

Atti Parlamentari

— 22693 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

SCARLATO ed altri : « Modifiche alle nor-

me sulla previdenza per il personale addettoalle gestioni delle imposte di consumo »

(3120) ;DURAND DE LA PENNE : « Valutazione ai fin i

di pensione e dell'indennità di buonuscita d iservizi e di periodi di studi universitari in fa-

vore di alcune categorie di personale mili-tare » (3121) .

Saranno stampate e distribuite . Le prim edue, avendo i proponenti rinunziato allo svol-gimento, saranno trasmesse alle Commissionicompetenti, con riserva di stabilirne la sede ;dell'ultima, che importa onere finanziario ,sarà fissata in seguito la data di svolgimento .

Annunzio di interrogazioni .

FABBRI, Segretario, legge le interrogazio-ni pervenute alla Presidenza .

Ordine del giorno, della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine de lgiorno della seduta di lunedì 2 maggio 1966 ,

alle 17 :

1. — Svolgimento della interpellanza Ta-gliaferri (735) sulla situazione della Società

Val Tidone di Piacenza .

2. — Seguito della discussione del disegn o

di legge :

Norme sui licenziamenti individual i(2452) ;

e delle proposte di legge :

SULOTTO ed altri : Regolamentazione de l

licenziamento (302) ;SPAGNOLI ed altri : Modifica dell'artico -

lo 2120 del Codice civile (1855) ;

— Relatori : Fortuna e Russo Spena, per

la maggioranza; Cacciatore, di minoranza .

3. — Seguito della discussione delle pro -

poste di legge:

FODERARO ed altri : Modifiche all'artico-

lo 33 del testo unico delle norme sulla disci-plina della circolazione stradale, approvatocon decreto del Presidente della Repubblica

15 giugno 1959, n . 393, relativamente ai limit i

di peso per i veicoli da trasporto (1772) ;

RIMA : Modifiche agli articoli 32 e 33 de l

Codice della strada (1840) ;

— Relatori : Cavallaro Francesco e Sam-martino .

4. — Discussione del disegno di legge :

Ordinamento delle professioni di avvo-cato e di procuratore (707) ;

-Relatore : Fortuna .

5. — Discussione delle proposte di legge :

NATOLI ed altri : Disciplina dell'attivit à

urbanistica (296) ;

GUARRA ed altri : Nuovo ordinamento

dell'attività urbanistica (1665) ;

— Relatore : Degan .

6. — Discussione delle proposte di legge :

CRUCIANI ed altri : Concessione della pen-

sione ai combattenti che abbiano raggiunto i l

sessantesimo anno di età (Urgenza) (28) ;

VILLA ed altri : Concessione agli ex com-

battenti che abbiano maturato il sessantesim o

anno di età di una pensione per la vecchiai a

(Urgenza) (47) ;DURAND DE LA PENNE ed altri : Assegn o

annuale agli ex combattenti della guerra

1915-18 (Urgenza) (161) ;LENOCI e BORSARI : Concessione di un a

pensione agli ex combattenti che abbian o

maturato il sessantesimo anno di età (Urgen-

za) (226) ;Lums ed altri : Concessione della pen-

sione ai combattenti della guerra 1915-18 (Ur-

genza) (360) ;BERLINGUER MARIO ed altri : Concession e

di una pensione agli ex combattenti ed ai loro

superstiti (Urgenza) (370) ;CovELLI : Concessione di una pension e

vitalizia agli ex combattenti (Urgenza) (588) ;

BOLDRINI ed altri : Concessione di pen-

sione in favore degli ex combattenti (Urgen-

za) (717) ;

— Relatore : Zugno .

7 . — Discussione delle proposte di legge :

LEONE RAFFAELE ed altri : Concessione di

assegno vitalizio ai mutilati ed invalidi civil i

(Urgenza) (157) ;MICHELINI ed altri : Concessione di u n

assegno ai mutilati ed invalidi civili (Urgen-

za) (927) ;

SCARPA ed altri : Provvedimenti a favore

dei mutilati e invalidi civili (Urgenza) (989) ;

SORGI ed altri : Provvedimenti per 'l'as-sistenza sanitaria agli invalidi civili (Urgen-

za) (1144) ;FINOCCHIARO : Disciplina delle forme d i

assistenza e norme per la concessione di as-segno vitalizio ai mutilati e agli invalidi ci -

vili (1265) ;

Atti Parlamentari

— 22694 —

Camera dei Deputati

IV LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

CRUCIANI ed altri : Assistenza sanitariaagli invalidi civili (1592) ;

DE LORENZO ed altri : Norme per l'ero-gazione dell'assistenza sanitaria e di recuperoai mutilati ed agli invalidi civili (1706) ;

Pucci EMILIO ed altri : Concessione d iun assegno mensile e dell ' assistenza sanitaria ,farmaceutica ospedaliera e protesica gratuit aai cittadini italiani ultrasessantacinquenni eai cittadini inabili a proficuo lavoro (1738) ;

— Delatori : Dal Canton Maria Pia eSorgi .

8 . — Seguito della discussione del disegn odi legge :

Modifiche alla legge 10 febbraio 1953 ,n . 62, sulla costituzione e il funzionament odegli organi regionali (1062) ;

— Relatori- Di Primio, per la maggio-ranza ; Almirante, Accreman, Luzzatto . di mi-noranza .

9 . — Discussione dei disegni-di legge :

Norme per il comando del personale del -lo Stato e degli enti locali per la prima costi-tuzione degli uffici regionali (1063) ;

— Relatori : Piccoli, per la maggioran-za; Almirante, di minoranza;

Principi e passaggio di funzioni alle re-gioni in materia di circoscrizioni comunal i(1064) ;

Relatori : Baroni, per la maggioran-za ; Almirante, di minoranza .

La seduta termina alle 14,50 .

IL CAPO DEL SERVIZIO DEI RESOCONT I

Dott . MANLIO Rossl

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

Dott . VITTORIO FALZONE

Atti Parlamentari

22695 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

INTERROGAZIONI ANNUNZIATE

Interrogazioni a risposta scritta .

TOZZI CONDIVI . — Al Ministro dellapubblica istruzione. — Per sapere perché nonsi sia ancora provveduto ad emanare il re-golamento idi esecuzione della legge del 22 no-vembre 1962, n . 1678, rendendo alla distanzadi circa 4 anni ancora inoperante la leggestessa in quanto i concorsi in essa previstinon possono indirsi proprio per la mancanzadel regolamento nel mentre ci sono moltiinteressati che attendono di potere concorrer eper conseguire il miglioramento della propriacarriera .

(16218 )

ALESI . — Al Ministro della pubblica istru-zione . — Per sapere quali motivi hanno de -terminato il rifiuto della sovrintendenza all ebelle arti di concedere la necessaria autoriz-zazione alla R .A.I .-TV per riprendere il con -certo dei « solisti veneti » organizzato- Bal-l'« Ucai » 'di Padova nella famosa cappell adegli Scrovegni .

Non si riesce infatti a comprendere la ra-gione di tale repentino 'diniego, quando letrattative 'per riprendere l'importante manife-stazione erano già concluse e le telecameredella R.A.I.-TV erano già state inviate sulposto .

(16219 )

CAPRARA. — Al Ministro dei trasport ie dell 'aviazione civile . — Sulla situazion edelle funicolari della città 'di Napoli e sull eprospettive 'di 'revoca, da parte del munici-pio, della concessione del servizio alle so-cietà private che attualmente le gestiscono.

In 'particolare l'interrogante chiede di co-noscere quali provvedimenti si intendan oadottare per accertare la 'fondatezza di noti -zie circa la costituzione di una 'società immo-biliare autonoma per 'gli edifici 'sovrastant ile stazioni termali della Funicolare centrale(piazza Augusteo .e piazza Fuga) di proprietàdella iSA.FU.CE. e l'incidenza di tal misuracome mezzo per ostacolare l'intervento co-munale di municipalizzazione ; i motivi cheavrebbero indotto la Società ferrovie del Ve -mero che gestisce la funicolare di Chiaia anon rinnovare i contratti 'di locazione con gl iesercizi commerciali siti nello stabile dell astazione terminale di via Cimarosa ie 'se taleiniziativa non sia determinata da eventual eproposito di demolizione con conseguentemassiccia speculazione . L'interrogante chied einfine di conoscere quali provvedimenti s iintenda adottare o promuovere perché il pro-blema delle funicolari sia affrontato in tutte

le sue componenti : trasformazione in gestio-ne pubblica, ammodernamenti, sviluppo, inlegame anche con l'apertura di nuove funi-colari dia inquadrare nel piano regolatore d icompetenza comunale .

(16220 )

JAGAllI E BAUCCI . — Ai Ministri dell apubblica istruzione e dell'interno . -- Per co-noscere se siano informati che :

a) il comune di Baia Latina (Caserta)continua ad avere come dipendente e quind ia stipendiare il signor Comparone Gabriele ,segretario di scuola media in servizio adAversa ;

b) vincitrice del concorso, espletato al-cuni mesi fa, presso la scuola media di Bai aLatina è risultata essere la signorina Sechet-tini Angela, assunta poi in servizio, invece ,presso il comune dello stesso paese ;

c) attualmente esercita le funzioni di se-gretario di scuola media, al posto della vin-citrice suddetta, il signor Gianfrancesco Ovi-dio, sindaco di Baia Latina e regista princi-pale di questa operazione .

Per avere il loro parere in proposito e perconoscere quali interventi intendano operar eper normalizzare questa strana, poco chiarae certamente non regolare situazione . (16221)

MASCHIELLA . — Al Ministro dell'interno .Per sapere se è a conoscenza della grav e

ed anomala situazione in atto presso l'ammi-nistrazione comunale di Spoleto ove dall adata delle elezioni del novembre 1964 ancoranon si è riusciti a costituire una giunta re-golarmente funzionante; 'per sapere soprattut-to se è a conoscenza 'del fatto che nel corsodella seduta consiliare del 26 marzo 1966 ve-nivano comunicate dagli stessi interessati ledimissioni di 20 consiglieri, pari al 50 pe rcento dell'intero consiglio comunale, così com eemerge dal relativo verbale di seduta ; chenonostante le parti consiliari abbiano presen-tato sin dall'8 aprile 1966 sul merito un attodi significazione e di diffida al prefetto d iPerugia ancora la prefettura stessa non h apreso decisione alcuna ; per sapere infine ,quali misure il Ministro intenda prendere perfare in modo che venga rispettato il dispost odell'articolo 8 del testo unico del 10 maggi o1960, n . 570, con la giurisprudenza che loaccompagna e, soprattutto, per riportare l anormalità nell'amministrazione civica di unacittà per altro già gravemente provata da unalunga e pesante crisi economica e sociale, nor-malità che non è pensabile poter raggiungereche attraverso il ricorso alle elezioni entro iltermine previsto 'dalla legge stessa .

(16222)

Atti Parlamentari

— 22696 —

Camera dei Deputali

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

MATARRESE, ASSENNATO E SFORZA .— Al Ministro dei lavori pubblici . Per sa-pere quale sia l'opinione del Ministero de ilavori pubblici e dell'« Anas » circa la proget-tata realizzazione del raccordo fra l'autostra-da del sole, all'altezza della stazione di Caia-nello, e l 'autostrada Bari-Napoli, all ' altezzadella stazione di Castel del Lago .

Questo raccordo, consentendo una econo-mia di 47 chilometri sul percorso fra Bar ie Roma, rappresenterebbe un notevole van-taggio per la regione interessata, per cui op-portuna e utile si palesa la realizzazione de lprogetto secondo il tracciato indicato dal pro-fessor Tocchetti .

16223 )

LETTIERI . — Al Ministro dei lavori pub-blici e al Ministro per gli interventi straor-dinari nel Mezzogiorno . — Per conoscerequali urgenti determinazioni intendano adot-tare - nelle rispettive competenze - per l arealizzazione del raccordo diretto tra l'auto -strada Salerno-Reggio Calabria e la Certos adi Padula (Salerno) .

L ' interrogante la rilevare che il predett ocollegamento è reso indispensabile dal va-lore storico della « Certosa » che rappresent ail più importante monumento architettonic odell'Italia meridionale, fra l'altro sede de lfamoso Museo archeologico della Lucania oc-cidentale .

Il continuo richiamo di correnti turistichee lo sbocco al bivio di Padula di numeros ecomunicazioni viarie (Sassano Teggiano at-traverso la Caiazzano Silla ; Arena BiancaMontesano attraverso la Bivio di Padula -Certosa ; la Padula Paterno Marsico e Padul adeposito di munizioni di Mandrianello, ecc . )rendono indispensabile il sollecitato raccord oper realizzare gli indeferibili presupposti d iuna effettiva valorizzazione della « Certosa » .

(16224 )

SPADOLA . — Al Ministro della pubblic aistruzione . — Per conoscere se non ritenga

necessario prorogare dal 30 settembre a l15 ottobre, a favore dei docenti cui sono as-segnate le cattedre per incarichi e supplenz enelle scuole medie, il diritto di accettare co nriserva le nomine.

Tanto in considerazione del tardivo fun-zionamento delle scuole stesse nel Mezzo-giorno e, in modo particolare nelle isole perragioni climatiche che non consentono, all afine di settembre, di avere esatta cognizion edei fattori influenti nei provvedimenti relativ iagli sdoppiamenti ed ai conseguenti incarich io supplenze da assegnare .

(16225 )

DELLA BRIOTTA . — Ai Ministri dell aagricoltura e foreste e dei lavori pubblici . —Per conoscere quali siano le clausole riguar-danti la tutela del patrimonio ittico previst enel disciplinare di concessione dello sbarra -mento 'di Ardenno (Sondrio) costruito dall eferrovie dello Stato .

Risulta all'interrogante che l'impianto èstato ultimato senza che sia stata costruita laprevista scala di monta per il pesce . Se a que-sto si aggiunge la deviazione dell'acqua de ltorrente Mesino all'altezza del canale di rac-colta, situato a circa 300 metri dalla confluen-za del torrente stesso col fiume Adda, e i lconvogliamento delle acque di scarico dell acentrale di Tartano e del canale di bonificadel piano di Berbenno, ne deriva la presso-ché totale asciutta dell'Adda per un lungotratto, con conseguenze prevedibilmente disa-strose per il 'patrimonio ittico della zona avalle .

L'interrogante ritiene altresì che neppurel'obbligo di semina annuale di 600 mila avan -notti di trote fario verrà a garantire la pesco -sità dell'Adda a monte delle opere di presase non si assicurerà un costante deflusso d iacque lungo l ' intero corso dell'Adda e unoscarico continuo attraverso lo sbarramento .

(16226)

Alti Parlamentari

— 22697 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLAT-URA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

Interrogazioni a risposta orale .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro idei trasporti e dell'aviazione civile, pe rconoscere quali provvedimenti intenda adot-tare per ovviare ai gravi inconvenienti cheverrebbero determinati dal provvedimento d ichiusura dei passaggi a livello dalle ore 1 8alle ore sei della mattina fra gli scali ferro -viari di San Leonardo di ,Cutro e la stazioneferroviaria di Squillace .

« Si tratta di una vasta zona agricola, lecui aziende situate in 'prevalenza sul litoraleJonico sono tutte con prevalenza ortofrutti-cola. Le stesse verrebbero completamente pa-ralizzate in quanto la loro attività commer-ciale per raggiungere i mercati di smercio de iprodotti sarebbe tagliata fuori dal traffico pro-prio nelle ore più idonee .

(3830)

« PULCI ERNESTO » .

« Il sottoscritto chiede d'i interrogare il Mi-nistro del lavoro e della previdenza sociale ,per conoscere quali siano le cause della scia-gura verificatasi nel 'polverificio di Orbetell odella società Montecatini, nella quale hann otrovato la morte quattro operai .

Per conoscere, inoltre, se le vigenti nor-me in materia antinfortunistica siano state ri-spettate e, in tal caso, se non ritenga indi- _spensabile procedere – con urgenza – al lor oadeguamento .

(3831)

« PICCINELLI» .

« Il 'sottoscritto chiede d'interrogare i Mi-nistri delle partecipazioni 'statali e delle po-ste e telecomunicazioni, per conoscere - conriferimento ad alcune indiscrezioni sulla te-levisione aa colori in Italia apparse recente-mente sui vari organi di stampa e alle con-traddittorie precisazioni della R.A.I .-TV. -se corrisponde a verità la notizia che l aR .A.I .-TV . abbia accelerato gli .esperiment itecnici in corso 'fino a proporsi di fare en-trare 'in funzione fra breve il primo studioTV. a colori; si sia orientata per 'l'adozionedel 'sistema PAL ; abbia già 'proceduto inconseguenza a 'modificare gli indirizzi e l astruttura organizzativa dell'ente senza che ,per .altro, i competenti organi governativ iabbiano al riguardo adottato le decisioni ne-cessarie.

« Per sapere quanto tutto ciò si inquadricon le direttive e egli impegni contenuti nell a'relazione programmatica del 'Ministero dellepartecipazioni statali, che, in merito agli in-vestimenti radio-televisivi, così ,recita : « La

realizzazione idei programmi di investimento ,considerato l'alto livello tecnico raggiunt ooggi nelle attrezzature del servizio, dovrà es-sere subordinata ad esigenze idi caratter eprioritario nel quadro generale dalla pro-grammazione economica nazionale . Si dovràpertanto soprassedere ad iniziative e rinviarespese non rispondenti a tali esigenze, qual el'inizio delle trasmissioni televisive ia colori ,tenuto anche conto idei profondi- contrastiemersi nella primavera scorsa a Vienna sull ascelta del sistema di televisione a colori daadottare nella zona europea di .radiodiffu-sione » .

(3832)

« DE PASCALIS » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri della pubblica istruzione e del tesoro ,sulla non retta interpretazione ed applicazio-ne dei seguenti articoli . Essi sono : articolo 3della legge 14 novembre 1962, n . 1617 : " Di-sposizione sulle ore di insegnamento eccedentil'orario di cattedra negli istituti di istruzion esecondaria " ;

articolo 13, comma ultimo del decret odel Presidente della Repubblica 21 aprile 1965 ,n . 373 : " Conglobamento dell'assegno tem-poraneo negli stipendi, paghe e retribuzion idel personale statale, in applicazione dell alegge 5 dicembre 1964, n . 1268 " ;

articolo 24, comma ultimo del .decretodel Presidente della Repubblica 5 giugno1965, n . 749 : " Conglobamento dell ' assegnomensile e competenze analoghe negli stipendi ,paghe e retribuzioni del personale statale, inapplicazione dell'articolo 3 della legge 5 di-cembre 1964, n . 1268 " ; considerato che gl iarticoli sopra ricordati fissano le misure del -le retribuzioni per le prestazioni eccedent il'orario di cattedra, per quelle fino a 18 oresettimanali e per le eccedenti le 18 fino adun massimo di 24 in ragione – secondo l'ul-tima sostituzione, apportata dal citato decret opresidenziale 5 giugno 1965, n . 749 – rispet-tivamente di 1/58 e di 1/29 per ogni orafino alle 18 complessive e, sempre per ogniora, oltre le 18 settimanali ; atteso che dettemisure, secondo il già citato articolo 3 dellalegge 14 novembre 1962, n . 1617, sono sempr efissate sulla base del " trattamento spettanteall'insegnante, con esclusione della sola ag-giunta di famiglia », gli interroganti richia-mano i Ministri della pubblica istruzione edel tesoro allo scopo di ovviare alla erroneainterpretazione ed applicazione delle disposi-zioni menzionate quale appare in sede di at-tuazione sia del primo che del secondo con-

Atti Parlamentari

— 22698 —

Camera dei Deputat i

IV LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 APRILE 1966

globamento, tanto nel primo che nei second oprontuario. Si vedano, rispettivarnente, le t :1 -belle n . 11, pag . 13 e n . 69 a pag. 120, nell equali i predetti compensi orari sono riportat iallo stipendio iniziale del corrispondente in -segnante straordinario e non già allo stipen-dio effettivo goduto dall ' interessato second ola progressione di carriera .

« Gli interroganti, infine, fanno presente a iministri interessati il fatto che dette tabell enon si attengono al precitato articolo 3 dellalegge 14 novembre 1962, n . 167, confermat onei ricordati decreti presidenziali sul conglo-bamento, bensì alla circolare ministeriale de l24 giugno 1963, protocollo 35510/139, là dovesi dispone, testualmente, che : " Ai fini delladeterminazione della misura del compenso, s itiene conto dello stipendio o retribuzione base ,ragguagliata allo stipendio iniziale del profes-sore straordinario del corrispondente ruolo ,con esclusione di ogni altro assegno accesso -rio " ; e ciò in palese contrasto con la leggeper la cui applicazione gli interroganti chie-dono una rettifica della 'circolare e delle ta-belle, allo scopo appunto di renderle perfetta -mente conformi - anche retroattivamente -alla legge stessa che - ripetiamo - dispone l adeterminazione della misura dei compensi pe rle ore di insegnamento eccedenti l'orario d icattedra basandosi sul trattamento spettant eall'insegnante e soltanto su di esso . con l asola esclusione dell'aggiunta di famiglia .

(3833)

« LOPERFIDO, SERONI, LE\, . ARIANGIORGINA, RAFFAELLI, PICCIOTTO ,BERLINGUER LUIGI, BRONZUTO » .

« Il sottoscritto chiede d'interrogare il Mi-nistro dei lavori pubblici, per sapere se èallo studio o si ha in animo di considerarel'opportunità di ritrasferire a Livorno l'uffi-cio del Genio civile per le opere marittime ,attualmente a Roma .

« Livorno è non solo il porto principale epiù importante sul quale opera il predett oufficio, 'ma è anche quello incluso, con il fi-nitimo di Piombino, nel piano stralcio de iporti italiani .

« La presenza in loco dell'ufficio prepostoalla realizzazione delle opere portuali, si im-pone per ragioni estremamente obiettive ch epare inutile sottolineare .

« Livorno non ha mai cessato di mantenereaperta questa rivendicazione, fin 'da quando ,oltre 10 anni fa, fu deciso di concentrare i nuno, ed a Roma, i preesistenti uffici .

(3834)

« LUCCHESI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri dell'interno e di grazia e giustizia ,per sapere se e quali provvedimenti sono stat iadottati dalle autorità di Catania in relazion ealla provocatoria affissione di manifesti d iesaltazione e propaganda fascista avvenut ain quella città proprio in occasione del 21° an-niversario della liberazione nazionale dal na-zifascismo .

(3835)

« DI MAURO LUIGI . PEZZINO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro delle poste e telecomunicazioni, per co-noscere se intendono adottare provvedimenti equali, a carico 'dei responsabili del giornal etelevisivo e in particolare di un commenta-tore politico che ieri sera, senza attender ei risultati delle inchieste aperte dai Ministe-ri dell'interno e della pubblica istruzionee ovviamente dalla Magistratura, ha com-mentato la dolorosa morte del giovane uni-versitario Paolo Rossi, procedendo ad unaarbitraria faziosa ricostruzione ,dei fatti, in-ventando ed attribuendo inesistenti respon-sabilità e divulgando, in contrasto con le stes-se norme del codice penale ancora in vigor ein Italia - almeno fino a prova contraria -notizie false e tendenziose atte a turbare l'or-dine pubblico ; con l'evidente scopo di crear eun clima da autentico linciaggio politico e mo-rale contro forze politiche legittimamente rap-presentate in Parlamento e negli altri orga-nismi elettivi della Repubblica italiana da de-putati, senatori, consiglieri comunali, regiona-li e provinciali . liberamente espressi dall avolontà e dal voto di milioni di italiani, l acui esistenza e i cui diritti non possono esserené ignorati, né offesi ; e tanto meno dalla tri-buna della R .A.I .-TV., di proprietà dello Sta-to italiano, di cui gli elettori di cui sopr asono cittadini in regola con le leggi, col pa-gamento delle tasse ed anche del canon edella R .A .I .-TV., che serve ai dirigenti dell astessa per pagare i servizi, i loro stipendie quelli dei redattori, gli stessi che irrespon-sabilmente, con velenosa presunzione e sfac-ciata ignoranza, speculano su una doloros adisgrazia e si ergono a giudici, dimenticand oil loro elementare dovere di giornalisti, di in-formatori, di notisti, di commentatori serenied obiettivi al servizio, non di questa o quell afazione, ma della verità e di tutto il popoloitaliano .

(3836)

« ROMUALDI, 'GIUGNI LATTARI JOLE » .

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO