SEDUTA DI LUNEDI 8 APRILE 1974 -...

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Atti Parlamentari — 14109 — Camera dei Deputat i VI LEGISLATURA DISCUSSIONI — SEDUTA DELL 'S APRILE 1974 240 . SEDUTA DI LUNEDI 8 APRILE 197 4 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LEONILDE IOTT I INDICE PAG . PAG. Missioni 14113 Assegnazione di progetti di legge a Commis- sioni in sede legislativa e referente . . 14113 14115, 14144 Disegni di legge : (Autorizzazione di relazione orale) . 14144 (Presentazione) 14139 (Proposta di assegnazione a Commis - sione in sede legislativa) . . 14139, 14144 (Proposta di trasferimento dalla sed e referente alla sede legislativa) 14144 (Trasferimento dalla sede referente all a sede legislativa) 14115 Proposte di legge : (Annunzio) 1411 3 (Trasferimento dalla sede referente all a sede legislativa) 1411 5 Proposte di legge (Discussione) : BERTOLDI ed altri : Contributo dello Stato al finanziamento dei partit i (39) ; PICCOLI ed altri : Contributo dello Stat o al finanziamento dei partiti politic i (2860) 1411 5 PRESIDENTE 14115 BANDIERA 14131 Bozze 1411 6 C ARIGLIA 14137 FABBRI, Sottosegretario di Stato per i l tesoro 14116 GALLONI, Relatore 1411 6 GIOMO 1412 8 MARIOTTI 14125 M ASULLO 14134 ROBERTI 1412 1 Interrogazioni e interpellanza (Annunzio) : PRESIDENTE BRINI Interrogazioni urgenti sull'omicidio di un gio- vane ad Imola (Svolgimento) : PRESIDENTE 14140, 14142 CERULLO 1414 1 G IO V ANAR D I 14143 14145 14145

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Atti Parlamentari

— 14109 —

Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA

DISCUSSIONI — SEDUTA DELL 'S APRILE 1974

240.

SEDUTA DI LUNEDI 8 APRILE 197 4

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LEONILDE IOTTI

INDICE PAG .

PAG.

Missioni 14113

Assegnazione di progetti di legge a Commis-sioni in sede legislativa e referente . .

1411314115, 14144

Disegni di legge :

(Autorizzazione di relazione orale) .

14144(Presentazione) 14139(Proposta di assegnazione a Commis-

sione in sede legislativa) . . 14139, 14144(Proposta di trasferimento dalla sede

referente alla sede legislativa) 14144(Trasferimento dalla sede referente alla

sede legislativa) 14115

Proposte di legge :

(Annunzio) 1411 3(Trasferimento dalla sede referente all a

sede legislativa) 1411 5

Proposte di legge (Discussione) :

BERTOLDI ed altri : Contributo delloStato al finanziamento dei partiti(39) ;

PICCOLI ed altri : Contributo dello Statoal finanziamento dei partiti politic i(2860) 14115

PRESIDENTE 14115BANDIERA 14131Bozze 14116C ARIGLIA 14137FABBRI, Sottosegretario di Stato per i l

tesoro 14116GALLONI, Relatore 1411 6GIOMO 1412 8MARIOTTI 14125M ASULLO 14134

ROBERTI 1412 1

Interrogazioni e interpellanza (Annunzio) :

PRESIDENTE

BRINI

Interrogazioni urgenti sull'omicidio di un gio-vane ad Imola (Svolgimento) :

PRESIDENTE 14140, 14142CERULLO 1414 1G IO V ANAR D I 14143

1414514145

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Atti Parlamentari

14110 —

Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA -- DISCUSSIONI — SEDUTA DELL'8 APRILE 1974

PAG . PAG .

Russo

VINCENZO,

Sottosegretario

diStato per l'interno 14140

Corte costituzionale (Annunzio di trasmis-sione di atti) 14114

VESPIGNANI 14143

Commemorazione del Presidente della Repub-Gruppi

parlamentari

(Modificazione

allacomposizione) 1411 3

blica francese Georges Pompidon :Petizioni (Annunzio) 14114

PRESIDENTE 14111, 1411 2RUMOR, Presidente del Consiglio dei Ordine del giorno della seduta di domani .

. 14145ministri 1411 1

Consigli regionali (Trasmissione di atti) 14114Trasformazione

di documenti

del sindacatoispettivo 14148

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Atti Parlamentari

Camera dei Depzctat z

VI LEGISLATURA

DISCUSSIONI -- SEDUTA DELL ' 8 APRILE 197 4

La seduta comincia alle 17 .

GUARRA, Segretario, legge il process overbale della seduta del 1° aprile 1974 .

(È approvato) .

PRESIDENTE . Onorevoli colleghi, sospen-do la seduta per consentire al Presidente de lConsiglio, ora impegnato al Senato., di com-memorare il Presidente della Repubblic afrancese Georges Pompidou, recentement escomparso .

La seduta, sospesa alle 17,5, è ripresaalle 17,25 .

Commemorazione , del Presidente dellaRepubblica francese Georges Pompidou .

RUMOR, Presidente del Consiglio dei mi-nistri . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

RUMOR, Presidente del Consiglio dei mi-nistri (11 Presidente dell 'Assemblea si leva inpiedi, e con luì i deputati e i membri del Gover-no) . Signor Presidente, onorevoli colleghi ; anome del Governo desidero esprimere il viv ocordoglio per la improvvisa scomparsa de lPresidente Georges Pompidou, scomparsa ch eha lasciato un vuoto non solo in Francia m ain Europa e nel mondo. Il mio è anzituttoun pensiero di omaggio all'uomo che, pur d atempo minato dal male e consapevole di un afine non lontana, ha voluto fino all'ultim orimanere fedele alla consegna delle sue re-sponsabilità di governo, dominando nobil-mente la sofferenza fisica con la dignità diun generoso silenzio in una totale identifica-zione con i propri doveri di supremo servi-tore dello Stato .

Nell 'arco relativamente breve della sua ec-cezionale esperienza politica, Georges Pom-pidou dimostrò una intelligenza ed una sen-sibilità non comuni . Formato nelle grand iscuole che sono vanto della Francia, uomo d ilettere, umanista, in lui la coscienza dell 'au-torità e del prestigio delle sue alte funzion iera arricchita da una carica di spontaneit àe di semplicità che caratterizzavano con un

intenso contenuto di comprensiva umanità lasua vigorosa personalità politica .

Chi lo conobbe non-dimentica il suo spi-rito acuto e penetrante, la sua fine intuizion edi uomini e di cose, non mai disgiunto da ungiudizio pacato e comprensivo . Dette chiaroil segno del suo intendimento di amalgamaregrandi ideali con la realtà quotidiana . Fuquesta l ' ispirazione fondamentale che l oguidò nell 'affrontare i problemi interni e in-ternazionali ; ed è questa coerenza ed una su aconvinta vocazione nell'esercizio di tutte l esue responsabilità politiche che gli guadagna-rono il rispetto anche degli avversari e di co-loro che non condividevano le sue idee .

Sotto la sua guida la Francia ha attraver-sato un periodo di prosperità economica forte -mente caratterizzato dalle prioritarie scelte delprogresso tecnologico, verso cui egli orient òle risorse e le capacità del paese. Attento allaconservazione dei valori del passato, fu altempo stesso proteso nella invenzione del do -mani. Per questo oggi la Francia è così pro-fondamente colpita .

Il Governo italiano si associa a questo lutto .La nostra partecipazione è resa tanto più vivadai profondi e . radicati sentimenti di amicizi ache uniscono-i due paesi . Ma, oltre che di ami-cizia e di alleanza, si tratta di una vicinanz aspirituale, che alimenta in noi una commossarispondenza al lutto del popolo francese . E i lPresidente Pompidou ha contribuito personal -mente a dare vigore e cordialità agli schiett ie costanti . rapporti di collaborazione tra l'Ita-lia e la Francia. Ricordo, di questo amiche-vole mutuo rapporto, la visita compiuta dalPresidente della Repubblica francese a Lucc anell'estate del 1972, e la visita di Stato delPresidente della Repubblica italiana Leone aParigi, nell 'ottobre dello scorso anno . Esse fu-rono momenti significativi nella relazione trai due paesi, accomunati in un più vasto im-pegno : la realizzazione dell 'unità europea .

Anche in questo impegno, arduo ma sug-gestivo e storicamente decisivo, se non sonomancate, a volte, le diversità di valutazione ,abbiamo sempre considerato e consideriamol'amicizia tra l'Italia e la Francia uno degl ielementi portanti di questa politica, che trovaanche nell'europeismo francese, così ricco d iesperienze e di travaglio, una delle risorse ecomponenti fondamentali .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL '8 APRILE 1974

Il Presidente Pompidou, per parte sua, siimpegnò nella costruzione dell'Europa con im-maginazione e realismo, nella convinzione ch e!o sviluppo e la prosperità del suo paese no npotessero non coincidere con la dimension eeuropea; ed in questa visione egli ha dato uncontributo importante alla Comunità, che h apotuto allargare le proprie basi ed avviarsiconcretamente verso forme di più frequent eed intensa collaborazione politica . Nello stessoanno della sua elezione alla presidenza dell aRepubblica francese egli contribuì a riaprir eil negoziato con la Gran Bretagna, permet-tendo così che il « vertice » dell 'Aja rimettess ein moto la macchina comunitaria che si erainceppata . Il « vertice » di Parigi, nell'ottobr edel 1972, fu senza dubbio un'iniziativa corag-giosa del Presidente Pompidou, e rimane pertutti un punto di riferimento e,un'indicazion eammonitrice e sollecitatrice che addita, tappaper tappa, quale debba essere il cammino dapercorrere ed iI traguardo da raggiungere per-ché l'Europa sia .

Alla fine dello scorso anno fu il promotor edel « vertice » di Copenaghen, in un momentoin cui si andavano addensando le nubi di in-certezza che purtroppo non sono state dira-date, ma sembrano anzi infittirsi sull'« Europadei Nove » .

Artefice di un'intensa cooperazione traoriente ed occidente, Georges Pompidou con-tribuì al processo di distensione internazio-nale, nella prospettiva di un più ordinato ecostruttivo sviluppo dei rapporti tra i popoli .E fu sempre sua dichiarata ambizione – ispi-ratrice dominante della sua iniziativa a Cope-naghen – che la voce dell'Europa si facessesentire, autorevole e persuasiva perché unita ,sui grandi problemi internazionali .

Il vuoto lasciato nella Repubblica francesedalla scomparsa di Georges Pompidou colpiscedunque da vicino tutti noi, e priva di un uom odí Stato volitivo e prestigioso un momento no nfacile per il futuro dell'Europa .

Sono quindi, signor Presidente, onorevol icolleghi, sentimenti di grande rispetto e d iapprezzamento della sua opera, di amicizi aper la Repubblica ed il popolo francese, ch edanno valore particolare all'espressione de lprofondo cordoglio del Governo italiano per l ascomparsa del Presidente Georges Pompidou .(Segni di generale consentimento) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, è concommozione che mi accingo a ricordare la fi-gura del Presidente della Repubblica di Fran-cia Georges Pompidou, recentemente decedutodono una crudele malattia .

Vasta è stata la risonanza della sua morteperché vasto era il prestigio di cui godev aquestó eminente personaggio che aveva as-sunto, nel suo paese e nello scacchiere poli-tico mondiale, la difficile eredità del general ede Gaulle .

Se dovunque sono state ampiamente ricor-date la sua vita e la sua opera, altrettanto èstata commentata la sua morte : Georges Pom-pidou sapeva del suo male ; tuttavia fino al -l'ultimo ha voluto essere presente e attivo e dè morto con la dignità dei forti .

Nel comporre, anche noi, un breve profil odel Presidente scomparso ricorderemo in-nanzitutto le sue origini : furono popolari ;suo nonno era un contadino d'Alvernia, isuoi genitori maestri di scuole rurali .

La sua educazione fu umanistica : dopostudi brillanti nella prestigiosa scuola nor-male superiore, diventò professore di letter ee insegnò in licei a Marsiglia e Parigi .

Questa matrice culturale si rifletté po ianche nell'attività politica, nella quale entr òquasi per caso nel 1944, all ' índomani dellaliberazione della Francia, quando ebbe u nincarico nel Gabinetto del generale deGaulle .

Quando il generale lasciò il governo ne l1946, Pompidou continuò ad arricchire la su acultura politica innestando, sul tronco uma-nistico, nuovi interessi di economista e rice-vendo incarichi in organismi finanziari .

Quando de Gaulle ritornò sulla scena po-litica nel maggio 1958, Pompidou fu di nuov osuo collaboratore e nel 1961 svolse il delicat ocompito di condurre le trattative che portaron oall ' indipendenza dell 'Algeria .

Ma la vera carriera di uomo di Stato iniziònell'aprile del 1962, quando fu nominato pri-mo ministro. Si rivelò allora in pieno la suapersonalità . Non è qui il caso di discutere lesue idee e le sue posizioni politiche ; ricorder òcomunque che le sue qualità, la sua eloquen-za, la sua cultura letteraria e la sua compe-tenza di economista, la sua energia, gli per -misero di imporsi rapidamente . Per più di se ianni egli guidò il governo in momenti difficil iper il suo paese. Infine nel 1969, dopo ch ede Gaulle si era definitivamente ritirato dallavita politica, Pompidou venne eletto Cap odello Stató .

Ciò che gli viene riconosciuto come mag-gior merito è l'avere in parie riconciliato l aFrancia con l 'Europa; e l 'atto che verrà ricor-dato con i maggiori consensi fu la decision edi aprire la porta dell'Europa alla Gran Bre-tagna .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL ' S APRILE 197 4

Aveva un grande senso dello Stato e cerc òsempre di conferire dignità all'azione poli-tica. La dignità, del resto, fu uno dei suo isegni di distinzione nella vita e, come ho det-to prima, anche nella morte, affrontata co nstoico coraggio .

Egli amò profondamente il suo paese e l oservì fino all'ultimo con dedizione .

Per questi motivi la sua morte desta rim-pianto dovunque. E in quest'aula anche noiesprimiamo al popolo francese il nostro sin-cero cordoglio . (Segni di generale consenti-mento) .

Sospendo la seduta per dieci minuti insegno di lutto .

La seduta, sospesa alle 17,35, è ripres aalle 17,45.

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, a normadell 'articolo 46, secondo comma del regola-mento, i deputati Fioret e Marzotto Caotortasono in missione per incarico del loro ufficio .

Annunziodi proposte di legge.

PRESIDENTE. Sono state presentate all aPresidenza le seguenti proposte di legge da ideputati :

NICcoLAI GIUSEPPE ed altri : « Nuove nor-me sulla partecipazione della Corte dei cont ial controllo suIIa gestione finanziaria degl ienti cui lo Stato contribuisce » (2890) ;

COSTAMAGNA : « Attribuzione di personalitàgiuridica pubblica all'associazione nazionaletubercolotici di guerra e per cause di guerra(2891) ;

BERNARDI : « Riconoscimento del servizi oprestato presso l'Istituto centrale di statisticadal personale inquadrato ai sensi degli arti -coli 11 e 12 della legge 15 giugno 1965, n . 703 ,ai fini dell 'anzianità di servizio nell ' ammini-strazione finanziaria » (2892) ;

MENICACCI ed altri : « Inchiesta parlamen-tare sulla condizione e sui problemi della fa-miglia » (2893) ;

IOZZELLI : « Concessione dell'indennità dirischio al personale civile, ad esaurimento ,dell'aeronautica addetto al controllo dellospazio aereo » (2894) ;

VILLA ed altri : « Adeguamento economico-giuridico dei trattamenti pensionistici d iguerra » (2895) ;

BADINI GONFALONIERI : « Norme integrativeper l'affitto di fondi rustici i cui proprietar isono grandi invalidi civili » (2896) .

Saranno stampate e distribuite.

Modifiche alla composizione

di gruppi parlamentari .

PRESIDENTE. Comunico che l'onorevoleFiorentino Sullo ha informato di essersi di -messo dal gruppo democratico cristiano e hachiesto di essere iscritto al gruppo misto.

Assegnazione di progetti di legge

a Commissioni in sede referente .

PRESIDENTE. Comunico che, a norma delprimo comma dell'articolo 72 del regolamento ,i seguenti progetti di legge sono deferiti all esottoindicate Commissioni in sede referente :

alla I Commissione (Affari costituzio-nali) :

« Adeguamento dei servizi per l'organiz-zazione della pubblica amministrazione »(2831) (con parere della V Commissione) ;

« Collocamento in ruolo del personale tem-poraneo assunto dall'Istituto centrale di stati-stica per i lavori relativi ai censimenti gene-rali del 1970-1971 » (2852) (con parere della I 1e della V Commissione) ;

alla Il Commissione (Interni) :

« Incorporamento di unità di leva nel Cor-po delle guardie di pubblica sicurezza, qual ivolontari ausiliari » (2851) (con parere dellaVII Commissione) ;

CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA :

« Riordinamento dell'Ente nazionale italianoper il turismo (ENIT) » (2863) (con parere del-la V Commissione) ;

MAGGIONI ed altri : « Istituzione di una tes-sera di riconoscimento per i sindaci » (2872 )(con parere della IV Commissione) ;

FLAMIGNI ed altri : « Norme per il recluta -mento e l'istruzione del personale e per laristrutturazione degli organici del Corpo delle

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Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA -- DISCUSSIONI

SEDUTA DELL' 8 APRILE 1974

guardie di pubblica sicurezza (2882) (conparere della I, della V, della VII e della VIIICommissione) ;

alla VII Commissione (Difesa) :

BIRINDELLI ed altri : « Modifiche agli ordi-namenti delle forze armate e corpi armat idello Stato ed istituzione di un comitato pro -motore per il personale militare » (2758) (conparere della I, della Il, della V e della VICommissione) ;

BIRINDELLI ed altri : « Modifiche alla com-posizione delle commissioni di avanzamentodegli ufficiali dell'esercito, della marina el'aeronautica (2822) (con parere della ICommissione) ;

alla VIII Commissione (Istruzione) :

CALABRÒ ed altri : «Modifica dell'artico-lo 181 del testo unico sull'istruzione supe-riore approvato con regio decreto 31 agosto1933, n . 1592 » (2012) (con parere della VIICommissione) ;

DE MICHIELI VITTURI ed altri : « Istituzionedella facoltà di scienza delle attività motori epresso le università di Stato » (2838) (con pa-rere della I, della Il, della V e della XI VCommissione) ;

alla IX Commissione (Lavori pubblici) :

MANCA : « Provvedimenti urgenti per il ri-sanamento ed il consolidamento del colle d iTodi e del suo centro storico » (2814) (conparere della I, della Il, della V, della VI edella VIII Commissione) ;

alla XIII Commissione (Lavoro) :

LOBIANCO ed altri : « Finanziamento dell'as-sistenza malattia ai titolari di pensione dell acategoria dei -coltivatori diretti » (2790) (conparere della V e della XI Commissione) .

Annunzio di trasmission e

di atti alla Corte costituzionale.

PRESIDENTE . Nel mese di marzo sonopervenute ordinanze emesse da autorità giu-risdizionali per la trasmissione alla Corte co-stituzionale di atti relativi a giudizi di legit-timità costituzionale .

Tali ordinanze sono depositate presso gl iuffici del Segretario generale a disposizion edei deputati .

Trasmissione di att i

di consigli regionali.

PRESIDENTE. Nel mese di marzo sonostati trasmessi documenti, ordini del giornoe mozioni dai consigli regionali della Tosca-na, del Lazio e dell'Abruzzo .

Tali documenti sono stati trasmessi all eCommissioni competenti per materia .

Annunzio di petizioni.

PRESIDENTE. Si dia lettura dei suntidelle petizioni pervenute alla Presidenza.

D'ALESSIO, Segretario, legge :

D 'Anna Carmela Iole, da Salerno, chiedel'emanazione di una norma di interpretazione

—autentica delle leggi 15 luglio 1950, n . 339 e3 aprile 1958, n . 474 ei fini della applicazionedei benefici di cui alla legge 24 maggio 1970 ,n . 336 (116) ;

Sacco Ernesto, da Montemiletto (Avelli -no), chiede il riconoscimento agli effetti le-gali della laurea conseguita presso la liberauniversità « Dante Alighieri » di Roma, oracessata dall'attività didattica e culturale(117) ;

Ferrari Ugo, da Bondeno (Ferrara) ; chie-de provvedimenti per l ' istituzione di un fondonazionale per assicurare il risarcimento de idanni a coloro che sono offesi da reati com-messi da nullatenenti (118) ;

ventiquattro cittadini di varie localitàchiedono l'estensione ai militari di grado in-feriore a colonnello collocati in pensione ante-riormente al 1° gennaio 1973, dei benefici del-l 'assegno perequativo pensionabile concessocon la legge 27 ottobre 1973, n . 628 (119) ;

Schirò Giacomo, da Contessa Entellin a(Palermo) e altri cittadini dei comuni dellavalle del Belice chiedono la proroga dei ter-mini di cui alla legge 20 novembre 1970,n . 953, per la conversione del servizio mili-

tare di leva in servizio civile per la rico-struzione e lo sviluppo della valle stess a(120) .

PRESIDENTE . Le petizioni testé lettesaranno trasmesse alle competenti Commis-sioni .

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VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1974

Assegnazione di un disegno di legg e

a Commissione in sede legislativa .

PRESIDENTE. Ricordo di avere propostonella precedente seduta, a norma del primocomma dell'articolo 92 del regolamento, 'ch eil seguente disegno di legge sia deferito all asottoindicata Commissione in sede legislativa :

Il Commissione (Interni);

« Aumento del contingente annuo dei vo-lontari ausiliari di leva da reclutare nel Corp onazionale dei vigili del fuoco » (2849) (con pa-rere della V, della VII e della X Commis-sione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Trasferimento di progetti di legge

dalla sede referente alla sede legislativa .

PRESIDENTE. Ricordo di avere annun-ciato nella precedente seduta che, a norm adel sesto comma dell'articolo 92 del regola-mento, le sottoindicate Commissioni hanno de-liberato di chiedere il trasferimento in sedelegislativa dei seguenti progetti di legge, adesse attualmente assegnati in sede referente :

VI Commissione (Finanze e tesoro) :

LA LOGGIA ed altri : « Norma interpretativ adell'articolo 42 del decreto del Presidente dell aRepubblica 29 settembre 1973, n . 60i, concer-nente disciplina delle agevolazioni in materi atributaria » (2809) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

VII Commissione (Difesa) :

« Aumento del contributo annuo dello Stat oa favore della " fondazione Acropoli Alpi-na " » (approvato dalla IV Commissione delSenato) (2064) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

« istituzione presso il Ministero della di -fesa del ruolo degli assistenti tecnici di radio-

logia medica: » (approvato dalla IV Commis-sione del Senato) (2419) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

XIV Commissione (Sanità) :

LA LOGGIA : « Modifiche della legge 2 apri-le 1968, n . 475, recante norme concernenti i lservizio farmaceutico » (499) ;GIORDANO : ' « Mo-difica dell'articolo 12 della legge 2 aprile1968, n . 475, recante norme concernenti il ser-vizio farmaceutico » (1307) (la Commissioneha proceduto all'esame abbinato) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

« Norme sanitarie sugli scambi 'di animalitra l'Italia e gli altri Stati membri. della Co-munità economica europea » (urgenza) (2545) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Modifiche alla legge 16 agosto 1962 ,n . 1354, sulla disciplina igienica della produ-zione e del commercio della birra in Italia »(approvato dalla XII ' Commissione ' del Se-nato) (2618) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Discussione delle proposte di legge Ber-

toldi ed altri : Contributo dello Stato

al finanziamento dei partiti (39) e Pie,

coli ed altri: Contributo dello Stato alfinanziamento dei partiti politici (2860).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno recala discussione delle proposte di legge di ini-ziativa dei deputati Bertoldi, Salvatore, Achil-li, Savoldi e Della Briotta: Contributo delloStato al finanziamento dei partiti ; Piccoli ,Mariotti, Cariglìa e Reale Oronzo : Contributodello Stato al finanziamento dei partitipolitici .

Dichiaro aperta la discussione sulle lineegenerali .

Informo che il gruppo parlamentare delpartito liberale italiano ne ha chiesto I'am-

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pliamento senza limitazioni nelle iscrizioni aparlare, ai sensi del terzo comma dell'arti-colo 83 del regolamento. Informo altresì cheil gruppo del partito liberale italiano e i lgruppo misto hanno chiesto la deroga ai li -miti di tempo per gli interventi degli iscritt iai gruppi stessi, ai sensi del sesto comma del -l'articolo 39 del regolamento.

Ha facoltà di parlare il relatore, onorevoleGalloni .

GALLONI, Relatore . Mi rimetto alla rela-zione scritta, signor Presidente .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'ono-revole sottosegretario di Stato per il tesoro .

FABBRI, Sottosegretario di Stato per iltesoro . Mi riservo di intervenire in sede d ireplica, signor Presidente .

PRESIDENTE. Il primo iscritto a parlar eè l'onorevole Bozzi . Ne' ha facoltà .

BOZZI . Signor Presidente, onorevoli col-leghi, vi è molta fretta per l'approvazionedi questo disegno di legge . Ne abbiamo avutal'ultima prova or ora : il relatore rinunziaad illustrare il suo punto di vista in aula .Bisogna, evidentemente, approvare il testoprima del nuovo anno « mille », che sarà i l12 maggio 1974, entro il quale si teme non

'so quale tipo di catastrofe politica, economicao sociale .

È ben vero che di un provvedimento su lfinanziamento dei partiti si parla da moltotempo in Italia. Vi sono state anche iniziativedi gruppi parlamentari in convegni di studio ,in tavole rotonde; ma è anche vero che l'ar-gomento è stato tenuto sempre in frigorifero .È venuto alla ribalta, ora, con molta fretta ,ripeto. E viene spontanea una domanda :perché ?

Vi è una strana coincidenza con un mo-mento politico estremamente delicato . Nellarelazione dei quattro partiti proponenti s iaccenna ad uno stato di necessità . Evidente-mente è esplosa una situazione nuova . Abbia-mo avuto, di recente, al Senato, la negazion edell'autorizzazione a procedere per la vicend aINGIC. Non direi che sia una bella pagin aper il Parlamento italiano; si è, per così dire ,scritta quasi una licenza con lettere illecitepenali da parte dei parlamentari .

Adesso questo provvedimento per il finan-ziamento dei partiti cosa vuol significare ?Vuoi significare una tavola di salvataggio ?Vuole essere un colpo di spugna ? Vuole es -

sere una. legge che, nel momento in cu il'autorità giudiziaria parlamentare sta inda-gando su alcuni fatti ben precisi, che hann ogiustamente commosso l'opinione pubblica ,vuole apprestare uno stato di necessità expost che giustifichi quell'azione ?

Se così dovesse essere, onorevoli colleghi ,sarebbe cosa assai triste questa specie di esi-mente o di attenuante che il legislatore ap-presta per influenzare la libertà del giudice ,sia pure del giudice parlamentare, qual è i nquesto momento la Commissione inquirente .

Ed è per questo che noi avremmo prefe,.rito - e probabilmente questo punto costituir àoggetto di una nostra iniziativa nella sedut adi domani - che questo argomento fosse rin-viato. C'è una questione che chiamerò di op-portunità costituzionale, c'è un giudizio incorso. E costituzionalmente opportuno, è op-portuno nel merito, che il Parlamento si ap-presti a varare una legge che in qualche mi-sura può influire, o si può pensare che influi-sca - perché in certe materie l'apparire ugual e

è uguale all 'essere - sul giudizio in corso ?Noi avremmo preferito, dicevamo, che que-

sta materia fosse rinviata all'esito del giudi-zio parlamentare; anche perché dall'esito d iquesto giudizio si potrà forse - io me loauguro - apprendere quanta parte del denaroversato dai cosiddetti corruttori, che poi nonsi sa bene se sono dei concussi, secondo l'in-terpretazione di alcuno di loro, è andata ve-ramente ai partiti e quanta parte, viceversa ,è rimasta in rivoli di diversa natura - chia-miamoli così, tanto ci intendiamo subito - d icarattere personale .

Anche questa sarebbe stata una indagineestremamente necessaria, prima di affrontar eil tema del finanziamento statale dei partiti ;un'indagine, un accertamento di questo ge-nere, preliminare, mi sarebbe sembrato quan-to mai opportuno .

Si dice che bisogna moralizzare i partiti :ve ne è certamente bisogno, e su questo pun-to opinione pubblica e Parlamento credo sianoconcordi. Bisogna spegnere, eliminare le in-centivazioni al mal agire, al mal operare .giusto : bisogna evitare le tentazioni e soprat-tutto i condizionamenti, la forza dei gruppidi pressione economici e sociali, nei confrontidei parlamentari, per distogliere questi ul-timi dalla valutazione serena dei fatti politici ,economici e sociali, non perché i parlamentar ivivano in una sorta di campana pneumatica ,in un ambiente rarefatto . Ben si comprendecome l'uomo politico vive e debba vivere nel-la realtà, con tutti i suoi risvolti, con tuttele sue pressioni, ma non deve essere distolto,

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nelle valutazioni e nelle decisioni, dall'inte-resse generale della collettività .

Ma servono le leggi a questo fine ? Io, a lriguardo, mostro un profondo scetticismo :certo, la legge è uno strumento importante e ,talvolta, di rottura per incanalare un cert otipo di costume. Da una parte, la legge rece-pisce la realtà sociale, e d 'altra parte, a vol-te e non sempre, concorre a rompere incro-stazioni ataviche, a portare avanti un certotipo di discorso . Ma in questa materia che, s enon esclusivamente, è prevalentemente di co-stume, di sensibilità morale, di sentimentodello Stato e di devozione direi quasi reli-giosa verso Ia cosa pubblica, certi temi o s isentono o non si sentono : non sono le legg iad imporli !

Difatti, il contributo di cui parla la pro -posta di legge, come ha detto chiaramente i nCommissione e come ha ripetuto nella sua re-lazione il relatore onorevole Galloni (sono lie-to di dargli atto della sua veramente prege-vole relazione scritta), è un contributo nonsostitutivo, bensì integrativo. Nelle maglie de lprovvedimento stesso, vi sono tanti strappiper cui il finanziamento più o meno condi-ziona.nle, più o meno lecito, passa largamente .

Circa il contributo da parte di società apartecipazione statale, si fa riferimento al 20per cento, come limite alla partecipazion estatale stessa, come se fosse un problema d iquantità, e non un problema di valore o qua-lità; come se la partecipazione statale, di pe rsé sola, qualunque sia la sua entità, no nservisse a pubblicizzare queste società ed arendere quindi impossibile il contributo a ipartiti .

Vi è la possibilità di conferire un contri-buto ai singoli, ed attraverso iI singolo s ipuò egregiamente finanziarie il partito . Leiniziative, la propaganda che il singolo f aper sé, si risolve a vantaggio del partito . Eccoquindi un'altra smagliatura .

È previsto che il finanziamento sino a dun milione sfugga : nonostante la svaluta-zione della lira, la quale oggi non fluttuapiù, ma è comunque svalutata, un milion erappresenta sempre un addendo che, unito adaltri, può arrivare a cifre assai ragguardevoli .Vi possono essere finanziamenti alla stamp aquotidiana e periodica, che rappresentan omodi per finanziare anche i partiti . Vi sono ifinanziamenti che provengono da organizza-zioni, diciamo anche da Stati stranieri, ch esfuggono a qualsiasi controllo e che eviden-temente pongono un condizionamento quan-to meno ideologico generale, seppur non par -

titolare, -con riguardo a questo o a quell ' indi-rizzo politico. Vi sono i finanziamenti ch epossono venire da associazioni che non sonosocietà e 'che quindi non hanno bisogno d iiscrivere nei loro bilanci l'erogazione del con-tributo: per esempio, dalle associazioni sin-dacali .

Come vedete, vi è un complesso di sma-gliature tali per cui anche l'intento moraliz-zatore viene a svanire e le tentazioni restano ,e possono essere facilmente sodisfatte . A que-sto riguardo, vorrei fare un'altra considerazio-ne. Ma è sufficiente di per sé il solo finanzia -mento dei partiti per moralizzare la vita pub-blica ?' Ammesso che in qualche misura lo•pos-sa essere, è esso sufficiente o non sono neces-sarie altre provvidenze ? Non si pone, il fi-nanziamento, come una tessera di un mosaic opiù vasto ? Non si-riconosce in un contesto , d ialtre misure, che sono indispensabili e dell equali tutti parlano, ma dalle quali tutti si ri-traggono quando si tratta di tradurle nel con-creto ?

Accenno a due di esse, che sono importan-tissime. La prima è la revisione delle immu-nità parlamentari . 2 inutile stabilire sanzioni ,quando poi per avventura le immunità si tra-

sformano in impunità . Qui, onorevoli colle-ghi, vorrei chiarire il pensiero del gruppo li-berale. Noi non siamo per l'eliminazione del -

l'immunità parlamentare . Sappiamo bene che

, questo istituto è a garanzia innanzi tutto del

Parlamento e della funzione del parlamenta-re, è una causa obiettiva, si inserisce nellastessa ragion d'essere del Parlamento e vorrei

dire della democrazia tutta intera : nia una

revisione s'ha da fare . Si farà attraverso lostrumento della revisione del regolamento, s eè possibile (ho qualche dubbio al riguardo ,ma non è questo il tema che ci interessa ades-so) ; si farà attraverso la modificazione del -

l'articolo della Costituzione che lo preved e(questo è un problema importante, ma secon-dario) : non è questo che ci interessa; qui in-teressa la volontà politica di affrontare, con -testualmente al tema del finanziamento de ipartiti, i problemi ad esso connessi .

Ma vi è una seconda misura indispensabi-le : la regolazione del cosiddetto sottogoverno .Noi siamo dinanzi ad un regime di partiti d i

tipo feudalistico, che estendono la loro azio-ne - degenerando, secondo noi - dal campodella politica a quello dell'amministrazion epubblica . Questa "ramificazione dell ' attivit àpartitica rappresenta una degenerazione, pe r

cui i partiti mettono le loro mani sui vari ram i

della pubblica amministrazione, diretta ed in-diretta, trasformando in un sistema, vorrei

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dire, mezzadrile quella che una volta era l'at-tività tipica dell'esecutivo .

Ebbene, se vogliamo incamminarci (e no isiamo di questa idea) sulla via della moraliz-zazione, dobbiamo vedere tutte queste cose as-sieme. Io viceversa, onorevoli colleghi, ho do-vuto constatare con amarezza che nelle rela-zioni dei presentatori delle proposte di leggenon si fa nemmeno parola di questa esigen-za : nemmeno una lettera di intenzioni, nem-meno una dichiarazione di buone intenzioni a lriguardo. E non dico di una volontà di con-cretare queste intenzioni, ma nemmeno di un avolontà di prenderle quanto meno in esameveramente e al più presto possibile . Vi è i lpiede sull'acceleratore per portare avanti que-sto provvedimento di finanziamento dei partiti .Delle altre cose, che a questo provvedimentosono intimamente connesse, in una logica d imoralizzazione pubblica, non si parla .

Prima di passare ad altri rilievi, vorre idire che questa proposta di legge presenta ,per lo meno per il mio gusto di modesto co-stituzionalista, delle gravi storture . Io so be-ne, onorevoli colleghi, che in altre leggi s iaffidano compiti al Presidente della Camera,ai gruppi parlamentari, ma non è un belmodo di legiferare . 'Le Camere in passato son ostate sempre gelose della loro autonomia, cia-scuna Camera della propria . La legge è l'att ocomplesso nel quale confluiscono le volont àdelle due Camere. Le Camere sono semprestate gelose ciascuna della propria autonomia ;i poteri del presidente, i poteri dei grupp isono_ momenti riservati alla regolamentazione ,diciamo proprio la parola, sovrana delle Ca-mere. Invece qui c ' è una confusione; qui l alogica avrebbe voluto che si fosse parlato tonicourt di finanziamento dei partiti, , ed invecesi ,è percorsa una via traversa, si è messo undebito, per così dire, a carico della Cameranei confronti dei partiti, che passa attraversoi gruppi, quindi un rapporto, come dire ,triangolare : Presidente della Camera, grup-pi, partiti . I gruppi sono diventati una spe-cie di organismi pagatori, erogatori nei con -fronti dei partiti, con una possibilità in pro-spettiva - non dico che succederà o che nonsuccederà, mi basta dire che può succeder e- di conflitti anche fra gruppi e partiti ne lcaso in cui non vi sia una 'coincidenza per -fetta di punti di vista, cosa che fra gli uo-mini, e fra gli uomini politici in particolare ,credo sia ipotizzabile . Quindi abbiamo il Pre-sidente della Camera che opera un trasferi-mento ai gruppi, i gruppi che hanno il do-vere di passare ai partiti, i quali naturalmenteacquisiscono il diritto nei confronti dei grup-

pi, con una prospettiva di conflitti, ripeto, eanche di vertenze giudiziarie nei confronti d ichi ? Del gruppo, della Camera . Verament equi c'è una configurazione contorta . Tuttoquesto perché, signor Presidente ? Per stabi-lire una specie di controllo da parte del Pre-sidente della Camera che tutto è meno ch eun controllo. Si dice in un articolo di questoprovvedimento, non ricordo quale, che il Pre-sidente della Camera, assistito da un uffici odi revisori, esercita il controllo . Io non soperché debba essere assistito da un ufficio d i

revisori per non far niente, perché il controlloè eminentemente ,estrinseco . C'era una sol aparola nella proposta di legge che poteva farpensare ad un sindacato più penetrante : nel -l'articolo 7 o 8 si prospetta l'ipotesi di un bi-lancio infedele . P stata tolta la parola « infe-dele », e sostituita con la parola « irregolare » ;è cosa del tutto diversa . Il Presidente dell aCamera controlla soltanto la rispondenza delbilancio del partito allo schema di bilanci oche è annesso a questa proposta . di legge -non so i revisori dei conti che cosa debban ofare - non può chiedere nessuna pezza d'ap-poggio, non può chiedere niente a dimostra-zione della veridicità di quelle impostazion idi bilancio . '

Ma, onorevoli colleghi, secondo me un odegli errori fondamentali di questa propost adi legge sta nell 'avere assunto un dato di fat-to senza discuterlo, e il dato di fatto è l'alt ocosto dei partiti . Si è detto: « la lievitazionedel costo dei partiti è enorme, anzi è crescen-te, quindi le tentazioni di conseguenza sonoincalzanti e quindi veniamo incontro, come s elo Stato, nel tentativo di eliminare i delitt icontro il patrimonio (non ne nomino nessun oper delicatezza), stabilisse un 'indennità a fa-vore di coloro che fanno questa esercitazion econtro il patrimonio altrui . Ebbene, io pongouna domanda: ma questo alto costo crescent edell 'attività dei partiti ha una giustificazion evalida o no ? Per ventura tutti noi, nella mi-sura delle disponibilità dei partiti, non indul-giamo troppo spesso a forme di attività di pro-paganda che qualche volta non sono nemmenoeducative, che qualche volta sollecitano motianziché ragionamenti, stati d ' animo anzichéfatti di coscienza ?

Vediamo anche quanto sta accadendo peril referendum: veramente c'è una specie d icampagna terroristica da parte di alcuni set-tori, in una vicenda nella quale si dovrebb efare appello nel massimo grado al senso de lraziocinio e della responsabilità ; e questacampagna terroristica costa soldi, naturalmen-te. Qui a Roma,' per esempio, era stato pro-

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posto di eliminare i famosi striscioni, le fa-mose insegne luminose. Non so se questa pro-posta, che noi abbiamo avanzato, andrà i nporto, ma le prime reazioni sono state nega-tive, e tutti sanno che quegli striscioni e quel -le insegne luminose sono largamente antiedu-cativi perché, ripeto, suscitano stati d'anim oemotivi o passionali e non invitano al ragio-namento sereno : in più costano decine, cen-tinaia e centinaia di milioni in tutta Italia .

E allora lo Stato, cioè la collettività, assu-me un debito verso i partiti : ma i partiti qua-le limitazione, quale obbligo assumono d ifronte alla collettività e allo Stato ?

Vi è un'altra considerazione, onorevoli 'colleghi: il finanziamento pubblico di tuttii partiti è, in certo senso, secondo il mio grup-po, contrario ad uno dei princìpi fondamen-tali ispiratori della Costituzione, che è scrittocon chiarissime note nell'articolo 3: il prin-cipio della partecipazione del cittadino all'or-ganizzazione politica, economica e sociale . Eciò per varie ragioni. Innanzitutto, perché i lfinanziamento da parte di tutti nei confront idi tutti i partiti può determinare, secondo me ,una sorta di disaffezione psicologica e quind ipolitica : quella che i romani chiamavano laaffectio societatis, quello che noi chiamiamo« lo spirito militante », la « milizia di partì-to », possono essere mortificati, incrinati .Quando io sono chiamato a contribuire all aesistenza e allo sviluppo di partiti a me av-versari, contrari alla mia ideologia, . in unasocietà politica che non è omogenea, com enon lo è la società italiana, si può determi-nare una reazione, una disaffezione psicolo-gica, e quindi politica, e quindi un distacco ,una non partecipazione, un atteggiamentocontrario proprio a quello che vuole la Costi-tuzione, una soluzione di indifferenza .

Avvengono cose strane : un accordo gene-rale, salvo le nostre riserve, salvo le nostr epreoccupazioni che io in questo momento ma-nifesto; un accordo generale che è verament eammirevole, una corrispondenza di amoros isensi politici tra il Movimento sociale italia-no e il partito comunista su questo tema . Cioè ,anziché creare l'incentivo alla partecipazion ealla vita di partito anche mediante il contri-buto, lo scarichiamo sullo Stato, lo rendiamouna cosa indifferente . Quindi, indeboliamo lospirito militante, la partecipazione del citta-dino . Inoltre, a mio avviso, il finanziamentopuò portare al consolidamento delle oligar-chie di partito esistenti . Esso costituirà un'ul-teriore spinta alla crescita degli apparati, cio èalla burocratizzazione del partito (uno de imali che oggi affligge i partiti italiani) . Ono-

revoli colleghi, a chi è fatto il finanziamento ?Al segretario del partito . Il « creditore », nel-le cui mani il presidente del gruppo versa un asomma non inferiore al 95 per cento del con-tributo, è appunto il segretario del partito.Questo fatto pone il segretario in question e– questo « dio di denari », diventato tale pe rvirtù statale, per erogazione statale – in unasituazione di forza : La legge, infatti, non pre-vede, anzi vieta, il finanziamento di quell iche con eufemismo si chiamano « raggrup-pamenti interni », cioè le correnti, né prevedeil finanziamento delle direzioni provinciali de ipartiti stessi . La legge ha, dunque, una iinpó-stazione centralistica : il segretario del partit oè iI dominus . Certo, vi può essere un control-lo interno. In una qualche misura – mi pongoio stesso questa obiezione – tale controllo po-trebbe essere agevolato dalla certezza del fi-nanziamento . Questo, però, ad una condizio-ne, onorevole Piccoli : che venga garantita unademocrazia interna dei partiti, altrimenti i ldissenso sarà un mero flatus votis . In assenzadi tale garanzia accentueremmo il centralism odei partiti, mentre d'altra parte renderemm opiù difficile, mediante questa, misura di sinda-calismo partitico conservatore, l 'accesso d i

nuove forze politiche ; e la vita, grazie a Dio ,è piena di sorprese, alle volte piacevoli . D'al -tra parte, poi, smorzeremo il dibattito inter -no, o meglio creeremmo uno strumento, ser-vendoci del quale si potrebbe affievolire o ad-dirittura spegnere il dibattito interno ; un di -battito che non consenta soltanto di fare de idiscorsi, ma che possa portare alla conseguen-za concreta dell'alternanza .

In fondo, quando l'articolo 49 della Costi-tuzione riferendosi ai partiti, parla di metododemocratico, esige proprio questa garanzia .Ritengo che la legge al nostro esame avrebb eavuto migliore presentazione se la si foss eaccompagnata con una disciplina capace d igarantire la democraticità interna dei partiti ,che non lederebbe l'autonomia dei partiti, m aanzi la rafforzerebbe .

In sostanza, le connotazioni proprie delnostro regime democratico (maggioranza, op-posizione, voto limitato, ricorso alla base) ,dovrebbero essere proiettate, nelle linee es-senziali, all ' interno dei partiti . Il che nonè. E finché non è, anche il controllo inter -no può diventare cosa assai discutibile .

Onorevoli colleghi, tali notazioni mi por-tano ad una considerazione, per usare un afrase di moda, a monte . Qual è l 'errore piùgrave che si può commettere, dal quale è stat osuggestionato l 'amico onorevole Galloni ? Que-sto errore attiene all'interpretazione dell 'arti-

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colo 49 della Costituzione . Intendiamo soffer-marci un momento su detto articolo, intornoal quale ruota il provvedimento in esame .Cosa dice l 'articolo 49 della Costituzione ? Chei cittadini hanno diritto ((i diritto », si badi )di associarsi liberamente in partiti per con -correre con metodo democratico alla determi-nazione della politica nazionale . Ebbene, in-nanzi tutto, qual è il soggetto di questa pro-posizione ? Mica i partiti ; sono i cittadini. I lprotagonista della vicenda politica è il citta-dino, il quale, poi, è quello che va a votare ;e il partito si configura come uno strumentoassociativo, come una organizzazione collet-tiva al servizio dei cittadini, i quali hanno i ldiritto, e non certo il dovere, di associarsi i npartiti, con metodo democratico . E quando s iparla di concorso (questo rilievo lo feci anchein Commissione) certo che ci si riferisce, i nprimo luogo, al pluralismo dei partiti, i nassenza, del quale non si ha regime democra-tico, perché là dove c 'è il partito unico, c 'èun regime di dittatura ; ma il concorso riguar-da anche altre forze, altre fonti di energi apolitica. E qui il discorso mi pare che mettain una luce diversa questa proposta di leggesul finanziamento dei partiti . L 'errore di que-sta proposta è di aver considerato il partit ocome un ente, come un ' associazione monopo-listica della vita politica; ed è un errore, per-ché la realtà smentisce questa configurazione .Certo, non sarò io a negare il valore, assaiimportante, del partito politico, il suo ruolodi primissimo piano ; ma non un ruolo mo-nopolistico . Guardiamoci attorno, in quest anostra democrazia di partecipazione : quantefonti di energia politica, di dialettica, si spri-gionano di continuo ? Prendiamo i sindacati ;i sindacati hanno lasciato la loro configura-zione tradizionale, e anche costituzionale ; laCostituzione disciplina i sindacati nel tito-lo III, relativo ai rapporti economici, mentr etratta dei partiti al successivo titolo, concer-nente i rapporti politici, ma la costituzion evivente, quella che conta, ha dato ai sinda-cati un ruolo completamente diverso, un ruol opolitico . Oggi i sindacati non esauriscono l aloro attività nella tutela degli interessi di cate-goria tradizionalmente intesi, ma allargano illoro campo di azione in tutto quel settore i ncui si pone il cittadino, e quindi anche all apolitica delle rifòrme, in una posizione che èpigi che concorrenziale rispetto a quella de iparsiti . perché è una posizione negoziale conil Governo. Non dico che tutto questo sia ben eo sia male : mi limito a cogliere un dato dell arealtà. Allora, dov'è la posizione monopoli-stica dei partiti ? E le stesse regioni ? Da esse,

non si sprigiona un indirizzo politico regio-nale ? E da altri raggruppamenti che partit inon sono, anche da alcuni clubs culturali, nonsi sprigionano forse delle fonti politiche ?Parlo di quell'area nella quale si ricomprend el ' attività politica .

Ora, l ' errore di questa proposta di legge èdi avere monopolizzato, confiscato l ' attivitàpolitica tutta intera in favore dei partiti poli-tici, che hanno un loro importante ruolo (nonvorrei che qualcuno mi accusasse di aver ne-gato la funzione dei partiti) . Quindi, nell 'at-

tuale situazione, dobbiamo registrare una ri-stretta angolazione dell 'attività politica; inquesta società, che pullula di iniziative, no iconglobiamo tutto in un partito, facendo cos ì

una certa politica conservatrice che fiacca i lpartito all'interno e impedisce l 'organizzazio-ne di nuove forme di partecipazione . E questo

è. male, e questo è un errore : è l 'errore, se-condo me, dell'impostazione della propost adi legge, che io ho colto, sottolineandolo i nCommissione, anche nella relazione egregia ,veramente profonda, del collega Galloni .

Che cosa noi avremmo preferito ? Lo Statodeve certamente intervenire, dato che lo Sta-to ha dei doveri, la collettività ha dei doveri ,

non verso gli altri, ma verso se stessa ; l'in-tervento statale, perché l'attività politica – nondico l'attività partitica – funzioni, è un dove-re che la collettività ha, innanzi tutto vers o

se stessa. Non c'è un rapporto di alterità :io e un altro. No : io ed io, io collettività ,intervenendo in certe maniere difendo mestessa, il mio modo di essere democratico, l amia funzionalità democratica ; ma tale scop onon si raggiunge restringendo tutto nel partito .In conclusione, noi avremmo preferito, oltre

che un più ampio contesto moralizzàtore, chesi fosse predisposto un quadro istituzionale d i

provvidenze tale da agevolare l'attività poli-tica più ampia, partecipativa, pluralistica – e

quindi scuole, biblioteche, attività verso l a

stampa, agevolazioni – in modo che quest anostra società fosse più viva e non monopo-lizzata dal partito, che resta una strutturaportante, ma non la sola struttura portante .

Queste sono le ragioni di fondo di carat-tere politico, un qualche rilievo costituzionale ,ma soprattutto di merito che costringono i l

partito liberale a dire « no » a questa propo-sta di legge . (Applausi dei deputati del grup-po liberale — Congratulazioni) .

PRESIDENTE . E iscritto a parlare l'ono-revole Roberti . Ne ha facoltà .

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ROBERTI . Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole rappresentante del Gover-no, questa proposta di legge, che il Parlamen-to si appresta ad approvare, ha un contenut o- diremmo così - economicistico che ha as-sunto preminente importanza . Non c'è dubbi oche l'aspetto economico di questa proposta d ilegge (l'argomento del finanziamento, dell esomme cospicue che vengono erogate per ilfinanziamento dei partiti) ha focalizzato l'in-teresse delle parti politiche e dell'opinionepubblica, anche per una certa impopolarit àche provvedimenti di questo genere fatalmen-te sono destinati a riscuotere nella maggiorparte dell'opinione pubblica, la quale non èmolto amica del Parlamento, non è moltoamica dei partiti politici e in genere assum euna posizione critica e difensiva ogni volt ache, attraverso un provvedimento legislativo ,si riservano dei finanziamenti a determinat isettori dell'attività nazionale . Si determina unnaturale senso di reazione che fa sì che que-sti provvedimenti assumano un certo caratteredi impopolarità . E la peculiare caratteristic adi questa proposta di legge ha fatto centrar el'attenzione del dibattito - e abbiamo sentit oanche testé l'onorevole Bozzi - sul contenutoeconomico, sul valore del contenuto econo-mico, sulle modalità di erogazione di quest ocontenuto economico e sugli aspetti più o me -no commendevoli che questo contenuto eco-nomico della proposta di legge può presentare .

Ora io credo che poche leggi abbiano avu-to un iter di preparazione più meditato del-l'iter seguito da questa proposta di legge .noto che da anni l'attenzione pubblica - si èdedicata a questo problema ; è noto che daanni i gruppi parlamentari sono stati chia-mati ad interessarsi di questo problema, han-no svolto delle assemblee, delle riunioni ; ènoto che da anni i dirigenti dei gruppi par-lamentari, attraverso una serie di riunioni ,raccolti in comitati, raccolti in commissioni ,attraverso consultazioni a carattere ufficiale oa carattere ufficioso, hanno cercato di metterea punto questo provvedimento legislativo .Quindi, se la corrnunis opinio dei gruppi par-lamentari, tranne le riserve testé formulat edall 'onorevole Bozzi, è giunta ad una valuta-zione complessivamente favorevole, circa l'op-portunità politica, in questo momento, di va-rare questo provvedimento, credo che quest opossa sufficientemente tranquillizzare il corp oparlamentare e anche l'opinione pubblica sot-to questo aspetto .

Ma a noi interessa soprattutto esaminar equali siano i motivi che giustificano, da u npunto di vista costituzionale e istituzionale, il

provvedimento di legge in oggetto, che sottoquesto aspetto è un provvedimento serio . Si ètentato da parte dei proponenti - nel corso deilavori che si sono svolti nella I Commissione ,ed anche, peculiarmente, nella relazione del-l'onorevole Galloni (ed a questo proposito no nposso che associarmi agli apprezzamenti favo-revoli e lusinghieri che testé il collega Bozz iha fatto di tale relazione) - si è tentato, di-cevo, di giustificare questo provvedimento su lfinanziamento dei partiti attraverso l'indivi-duazione della funzione pubblica del partit opolitico. Per giungere a questa conclusione, s iè proceduto ad un'attenta esegesi delle norm ecostituzionali che disciplinano i partiti po-litici .

Tali norme sono sostanzialmente due . Laprima è quella contenuta nell'articolo 18 -com'è stato da più parti osservato - che rico-nosce ai cittadini il diritto di associarsi libe-ramente, senza autorizzazione, per fini ch enon sono vietati ai singoli dalla legge penale .Nell'associazione si vede già l'embrione de lpartito politico, perché il partito è anche un aassociazione .

Ma c'è poi una norma specifica della Co-stituzione, che è quella contenuta nell'arti-colo 49, la quale stabilisce : « Tutti i citta-dini hanno diritto di associarsi liberament ein partiti per concorrere con metodo democra-tico a determinare la politica nazionale » .

La dottrina giuspubblicistica si è a lungooccupata di queste due norme, indagando s ela seconda fosse sostitutiva della prima o a dessa aggiuntiva, se cioè nel partito si dovess evedere l'associazione, o se il partito fosse unqualcosa di diverso dall 'associazione previst adall'articolo 18 . La dottrina prevalente ritien eche il partito sia anche associazione, ma siaun qualcosa di più, e cioè un'associazione co nun fine politico e collettivo specifico di gran-de rilevanza : quello di concorrere a determi-nare la politica nazionale . Praticamente, trala norma contenuta nell'articolo 18 e quell acontenuta nell 'articolo 49 c'è un salto, un pro-gresso, che corrisponde - per quelli che se-guono queste discipline - al diverso grado de -gli status che regolano i rapporti tra cittadin ie Stato, l'eterna dialettica spenceriana tra i lcittadino e lo Stato; questi rapporti, secondola definizione data dalla dottrina giuspubbli-cistica tedesca e particolarmente dallo Jellinek ,passano attraverso i famosi quattro status :dallo status subiectionis allo status libertatis ,allo status civitatis, allo status activae civitatis .Ora, se nell'articolo 18 si può vedere una ma-nifestazione dello status libertatis, cioè del di -ritto dei cittadini di associarsi, nell'articolo 49

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si può vedere il riconoscimento dello statusactivae civitatis, cioè del diritto di parteciparealla politica, di esercitare – in parte, pro quota ,in determinati modi – una specie, addirittura ,di imperium, di diritto di impero, cioè l'ema-nazione del comando giuridico attraverso l adeterminazione della politica nazionale .

E qui il partito politico assume, per que-sto, un'importanza ed una funzione tali dagiustificare – secondo i proponenti della leggee la maggioranza dei gruppi politici – la ne-cessità di far si che il partito possa assolver eal suo compito in modo permanente ed attra-verso una struttura organizzativa tale da con-sentire praticamente ai cittadini questo con-corso nella determinazione della politica na-zionale . Ché, se il partito non avesse la possi-bilità di manifestare – attraverso forme orga-nizzative e propagandistiche – la volontà de icittadini, il pensiero politico dei cittadini, ver-rebbe frustrata la norma contenuta nell'arti-colo 49, perché questo concorso nella deter-minazione della politica nazionale non po-trebbe in pratica esistere .

Si è fatto riferimento a questo principi o– anche senza enunciarlo così precisamentecome io mi sto studiando, molto brevemente ,di fare – per giustificare la , necessità di for-nire a questi organismi i mezzi necessari esufficienti per assolvere questa, che è una fun-zione pubblica . Il relatore, sia pure con un adistinzione un po' bizantina (mi permetto d idirlo) tra autonomia privata ed autonomi afunzionale dei partiti, viene però a riconosce -re che il partito deve osservare questa funzio-ne pubblica, per il cui svolgimento lo Statodeve preoccuparsi in qualche modo di assicu-rare al partito i mezzi necessari ; ciò per farin modo che i cittadini possano trovare il mo-do, il mezzo per assolvere ed esercitare quell oche è un loro diritto costituzionale, che altri -menti resterebbe uri diritto semplicementeepigrafico . Perché altrimenti, in che modo po-trebbero i cittadini concorrere, alla determi-nazione della politica ? Forse scrivendo , su imuri, correndo per le strade ? Ecco, l'orga-nizzazione permanente del partito è lo stru-mento che rende possibile l'esercizio di que-sto diritto .

doveroso però aggiungere che nell'arti-colo 49 della Costituzione non si trova certa-mente l'autorizzazione espressa al finanzia -mento dei partiti ; se dall ' articoloÀ9 si volessetrarre questo principio, si andrebbe al di làdella lettera dello stesso articolo . Mi pare chequesta sia una osservazione valida . Pochi stu-diosi della pubblicistica si sono occupati spe-cificamente del problema del finanziamento

dei partiti ; ne ho trovato un accenno nel Cri-safullì, il quale, al riguardo, ha dichiarat oche per un verso sarebbe far dir troppo al -l'espresso riconoscimento contenuto nell'ar-ticolo 49 della funzione cui assolvono i par-titi,' il trarne l'ulteriore illazione di una di-rettiva costituzionale in tal senso (e cioè nelsenso del finanziamento) ; d'altro lato, però ,riconosce, anche per questa parte, che dal-l'articolo 49 non sarebbero desumibili argo-menti in contrario . Quindi, l'articolo 49 nonoffre una direttiva costituzionale nel senso de lfinanziamento, ma non dà alcuna direttiva i nsenso contrario ; ed anzi, se una illazione d iordine concettuale si può trarre dall'articol o49 della Costituzione, io credo che si poss adedurre che l'articolo 49, prevedendo, impo-nendo l'esercizio da parte dei cittadini del di -ritto di concorrere, nel partito politico e tra-mite il partito politico, a mezzo del partitopolitico, alla determinazione della politica na-zionale . presuppone un'esistenza concreta, unaorganizzazione efficiente del partito politico, -da cui si può desumere la necessità di u npubblico finanziamento .

Ma il problema non si ferma qui, poichél'argomento risale al problema più ampiodel riconoscimento del partito politico . Ecco :c'è attraverso questa legge un riconoscimentodel partito politico, o non c'è un riconosci -mento pubblico ? A questo proposito avreiamato sentire l ' opinione di un giurista d ivaglia quale l'onorevole Bozzi, che viceversami è parso più sollecito a politicizzare alcun iaspetti del dibattito; questa naturalmente èun'assemblea politica, ed è perfettamente ov-vio che egli cerchi di trarre da questo dibat-tito quello che è a suo avviso più utile dal su opunto di vista politico . Ma il grosso proble-ma di fronte al qualeci si trova, è quello del-la possibilità o meno del riconoscimento giu-ridico del partito politico . Qui bisogna soffer-marsi un 'momento ; la stessa puntuale rela-zione dell 'onorevole Galloni non dissimulaquesto aspetto del problema, e fa anche unacerta indagine sui lavori preparatori, e quindisui 'lavori della I Sottocommissione dell 'As-semblea Costituente. Che cosa accadde inquella sede ? Ci fu un emendamento propostodall 'onorevole Basso, che divideva in due arti -coli la materia che' forma oggetto dell'artico -lo 49. Il primo diceva : « Tutti i cittadini han -no diritto di organizzarsi liberamente, demo-craticamente, in partito politico, allo scopo d iconcorrere alla determinazione della politic adel paese » ; formulazione, questa, che so-stanzialmente è stata recepita nel testo dell aCostituzione. Ma l'onorevole Basso proponeva

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un secondo articolo, l'articolo 2 : « Ai partit ipolitici » - e qui poneva delle condizioni -« che nelle votazioni pubbliche abbiano rac-colto non meno di 500 mila voti, sono ricono-sciute, sino a nuove votazioni, attribuzioni d icarattere costituzionale, a norma di questaCostituzione, delle leggi elettorali e sulla stam-pa, e di altre leggi » . Quindi l'onorevole Bas-so prevedeva tassativamente che fosse la stes-sa Costituzione a formulare il riconosciment odel partito politico come organo pubblico ecomunque con attribuzione di personalitàgiuridica .

Oltre a questa dell'onorevole Basso, vi f uanche un'altra proposta in materia di partit ipolitici, quella dei deputati Merlin e Man-cini Pietro, che suona in questo modo: « Icittadini hanno il diritto di organizzarsi i npartiti politici che si formino con metododemocratico e che rispettino la dignità e l apersonalità umana, secondo i principi di li-bertà e di eguaglianza. Le norme per tal eorganizzazione saranno dettate con leggeparticolare » .

Ecco quindi che due diverse proposte ,fondate su due diverse ispirazioni ideologich ee su due diverse derivazioni storiche, avevanoin comune l'intendimento di dare una carat-terizzazione al partito politico, attraverso u nriconoscimento giuridico certo in presenza d ideterminati requisiti .

Su queste proposte si aprì un dibattito e desse non furono accolte per l ' obiezione de ideputati comunisti, in particolare degli ono-revoli Marchesi e Togliatti, dei quali pu òessere interessante ricordare le argomen-tazioni .

Dagli atti parlamentari (Resoconto som-mario) risulta che il deputato Togliatti af-fermò: « Non si deve formulare un articol oche possa fornire pretesto a misure antide-mocratiche, prestandosi a interpretazioni di-verse. Mentre oggi si conoscono i partiti esi-stenti, domani potrebbe svilupparsi in Itali aun movimento nuovo, anarchico, per esem-pio » . E l'onorevole Togliatti si domanda co-me si potrebbe combatterlo . « del parere- si legge sempre nel Resoconto sommario -l'onorevole Togliatti che dovrebbe esserecombattuto sul terreno della competizion epolitico-democratica, convincendo gli aderent idel movimento della falsità delle loro idee ,ma non si potrà negargli il diritto di esi-stere e di svilupparsi solo perché rifiuta al-

_ cuni dei principi della formula in esame »(cioè i principi indicati dagli onorevoli Mer-lin e Mancini Pietro: rispetto della dignità

della persona, secondo principi di libertà euguaglianza) .

A questo punto, la discussione si aren òe la I Sottocommissione ritenne di risolvereil problema approvando un ordine del giornopresentato dal deputato Dossetti, ordine de lgiorno che recita: « La I Sottocommission eritiene necessario che la Costituzione afferm iil principio del riconoscimento giuridico de ipartiti politici e della attribuzione ad essi d icompiti istituzionali . Rinvia ad un esame co-mune con la II Sottocommissione la determi-nazione delle condizioni e delle modalità » .

Questo successivo esame delle Sottocom-missioni congiunte non ebbe mai luogo, per -ché le esigenze politiche (politique d 'abord )di quella Assemblea (pur trattandosi dell aCostituente, era pur sempre un consesso squi-sitamente politico) consigliaronò di non pro -seguire questo dibattito e di lasciare le cos ecome stavano .

Il partito politico rimase quindi configu-rato come quel secondo gradino del diritt odi partecipazione del cittadino alla vita col-lettiva di cui si è detto prima, nella dizion edell'articolo 49, senza però fare nessun rin-vio a leggi successive e senza introdurre nel -la Costituzione stessa un qualche riconosci -mento giuridico .

Che cosa è accaduto dopo tutto questo ?

accaduto che i partiti politici si sonosviluppati e si è venuta a determinare quell ache è stata chiamata dalla communis opiniola « partitocrazia », che, lentamente ma ineso-rabilmente, ha finito per sormontare altripoteri costituzionali (e spesso lo stesso Par-lamento, che è stato considerato come` luogodi ricezione delle volontà espresse dai partit ipolitici e dalle loro segreterie) . La dottrinagiuspubblicistica (mi rifaccio ad un espo-nente del partito liberale, a Giovanni Cassan-dro) ha ritenuto che forse una legalizzazion e(c'è una parola tedesca a questo proposito :la Legalisierung), e cioè una regolamenta-zione, potesse essere una garanzia reciproca ;perché, anche considerando che il riconosci -mento per legge del partito politico venivaad esaltare il partito politico e a creare quas iun organismo, un organo dello Stato e quin-di una entità certamente più qualificata d iuna associazione privata, però, per il bisognodi certezza che ad un certo momento divent aprevalente nelle relazioni umane e anche nel -le relazioni politiche, la regolamentazionepoteva garantire contro un pericoloso travali-camento di poteri . La giuspubblicistica quin-di si andava orientando in . questo senso,

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Ora, con questa proposta di legge che cosasi fa ? Si realizza un riconoscimento dei par-titi politici ? Non mi sentirei di affermarlo ,perché la legge pare che abbia avuto cura d inon giungere al riconoscimento dei partiti po-litici . Però il provvedimento regola la fun-

zione del partito politico, e la regola attraver-so i gruppi parlamentari . Ecco, su questopunto si apre il problema concernente l ' effet-tiva qualificazione del partito politico, de lgruppo parlamentare, i rapporti del grupp oparlamentare con il partito politico, e infinequelli del gruppo parlamentare con il Par -

lamento. Non c'è dubbio che il gruppo par -lamentare è un organo del Parlamento, poi -ché i regolamenti delle Camere ne impon-gono l ' esistenza, ne regolano le funzioni, ne

stabiliscono le modalità e ne assicurano anch ela vita. Ma il gruppo parlamentare è anch eun organo del partito, perché, a causa de lvincolo disciplinare che lega i componenti d i

ogni -gruppo al partito politico, il gruppo par-lamentare è anche legato al partito politico .Tutto questo apre un nuovo problema dottri-nario di difficile soluzione, che molti studios idella materia tendono a risolvere nel sensoche, pur sulla base programmatica espostadal partito nell'episodio elettorale, il gruppi)parlamentare abbia una certa autonomia diazione parlamentare, sulla base appunto delrispetto della posizione programmatica delpartito .

Ci troviamo quindi di fronte ad una pro -posta di legge che riconosce la necessità dell afunzione politica del partito, provvede - ed èbene che lo faccia perché, visto che c'è que-sta funzione, essa non può essere campata i naria - ad assicurare al partito i mezzi neces-sari per assolvere a questa sua funzione pub-blica (che è una funzione pubblica sia sott oil profilo interno, in quanto consente ai sin-goli cittadini la partecipazione e il concorsoalla determinazione della politica nazionale ,sia sotto il profilo esterno, cioè quello che s iriferisce alla possibilità, per esso partito, d iconcorrere - perché qui, onorevole Sozzi, isoggetti sono due : c'è il soggetto cittadino ec'è il soggetto partito - e di partecipare all adeterminazione della politica nazionale) .Quindi, sotto questo aspetto, il partito ricev eda questa proposta di legge un riconoscimen-to della sua importanza e della sua funzione ;riconoscimento non subordinato però a con -dizioni tassative, onde viene ad esso lasciataampia libertà di svolgimento ideologico econcreto della sua attività (sempre nell'am-bito della legislazione dello Stato) . Pertanto,

un passo avanti si fa con questo provvedi-mento .

Se la giuspubblicistica ha ritenuto che l'ar-ticolo 49 già costituisse un fatto nuovo, unquid novi nella legislazione - anche moltopiù dell'articolo 21 della Costituzione tedescao dell'analoga norma della Costituzione fran-cese - ebbene, questa proposta di legge portaad un ulteriore passo in avanti sulla strad adel passaggio dallo stato di mera rilevanzadi fatto ad uno stato di rilevanza giuridic adel fenomeno partitico .

Con ciò mi fermerei su questo aspetto del -la proposta di legge, e mi fermerei positi-vamente, perché vedo come fatto positivo ,come progresso, sia pure lento e tormentato ,ma inevitabile per la legislazione di un pae-se, il giungere alla definizione dei suoi or-gani fondamentali, previsti dalla Costituzio-ne e per i quali la Costituzione dà ampiedirettive . Non mi spiego, quindi, sotto que-sto aspetto, l 'opposizione che mi è sembratodi cogliere nelle parole dell'onorevole Sozzi .

Vi è poi l'aspetto del contenuto, il finan-ziamento, e la grossa ombra : la moralizza-

zione. Questa proposta di legge costituisc euna moralizzazione o non costituisce una mo-ralizzazione di fronte ai rapporti esistenti ?

Sono favorevole a considerare questo siste-ma come una moralizzazione ; e ciò non soloda un punto di vista morale comune, ma an-che da un punto di vista di correttezza costi-tuzionale . Infatti finora si verifica che i par-titi politici, per potersi organizzare e per po•ter assolvere a quel compito che la Costitu-zione prevede, per il quale li crea e che adessi demanda, devono ottenere mezzi di finan-ziamento dall'esterno . Che cos'è l'esterno ?Parliamoci chiaro ! L'esterno è costituito daigruppi economici, pubblici e privati .

Allora, accade che queste entità, quest i

cittadini, questi gruppi di interessi e quest igruppi di persone che sono i gruppi econo-mici pubblici e privati, praticamente parteci-pano alla politica nazionale, ma non nellaforma corretta, non nella forma costituzionale ,cioè partecipando ufficialmente ed apertamen-te ai partiti politici e quindi concorrendo, i ntal modo, a determinare la politica nazionale :ma in un modo surrettizio, dall 'esterno, con -correndo ad alimentare non questo o que lpartito, ma molte -volte partiti contrapposti ,per il raggiungimento - non condizionato, pe rcarità,' non voglio sfiorare neppure lontana-mente ipotesi delittuose, non sotto forma d icorruzione, tanto meno sotto forma di con-cussione - della tutela dei loro interessi e per

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determinare, in funzione di questi loro inte-ressi, la politica nazionale .

A me pare perfettamente legittimo che co-storo cerchino di tutelare i propri interess ie di determinare la politica nazionale anchein funzione dei propri interessi : tutti i grup-pi sociali e tutte le organizzazioni cercan odi determinare la politica nazionale anche i nfunzione dei loro interessi di gruppo : nonesclusivamente, ma anche in funzione de iloro interessi di gruppo. Ma allora lo fac-ciano non surrettiziamente, in segreto, al co-perto: lo facciano secondo l ' indicazione sta-bilita all 'articolo 49 della Costituzione, l ofacciano apertamente, si iscrivano ai partiti ,entrino nei partiti, ed attraverso questi, chesono lo strumento e l'organo previsto dall aCostituzione, esercitino il loro diritto-doveredi partecipare alla politica nazionale, assu-mendosi le responsabilità di ordine politico ,ideologico, economico e sociale che comport alo schieramento in una o in un ' altra forma-zione politica ! E lì che, con il loro peso ,con la loro autorità, con il loro prestigio ,con la massa degli interessi che rappresen-tano, singolarmente o come gruppo, posson osvolgere questa azione per determinare lapolitica nazionale !

Hanno anche un ' altra strada codesti grup-pi, sempre prevista dal nostro ordinamentocostituzionale, per influenzare la politica na-zionale e per concorrere a determinarla :quella dell 'associazione di categoria . Vi son ole associazioni di categoria degli imprendi -tori, dei gruppi economici pubblici e privati ,come ci sono quelle dei lavoratori dipen-denti . L'articolo 39 della Costituzione pre-vede proprio l ' esercizio di un altissimo po-tere, addirittura la produzione del diritt oattraverso contratti collettivi – che possonoessere anche accordi economici collettivi edeterminare la politica nazionale anche inmodo molto pesante – aventi il valore ergaomnes della legge, operanti quindi come ver iatti normativi .

Ritengo che la maggiore esigenza moral ein materia di pubbliche relazioni e di rap-porti pubblicistici sia che le facoltà ed ipoteri, attribuiti a ciascuno, possano eserci-tarsi – in questo consiste la libertà, il plu-ralismo e tutte le forme garantistiche dell anostra Carta costituzionale – senza inceppi ,con la maggiore libertà possibile, ma pu rsempre nelle forme previste e non in modosurrettizio . In quest 'ultimo caso si potrebbe ,infatti, verificare non dico l'immoralità, chesarebbe una parola grossa, ma una scarsacorrettezza, dal punto di vista costituzionale,

delle relazioni pubbliche, dei rapporti umani ,politici e civili .

Anche sotto questo aspetto noi siamo fa-vorevoli al tentativo che questa proposta d ilegge si propone : è chiaro che le leggi preve-dano una regolamentazione di fatti ; vi sonoperò sempre possibilità di violazioni dell eleggi, e se queste fossero così massicce d aneutralizzare le leggi, avremmo addiritturala vanificazione dello scopo della legge . Que-sto tentativo dunque ha anche lo scopo di ri-portare nell'alveo naturale, giusto e costitu-zionale, la partecipazione ed il concorso d iqueste forze, di questi gruppi, di questi inte-ressi e di queste realtà esistenti nella nostr avita pubblica. Mi sembra che anche a quest oproposito debba essere espresso consenso enon dissenso .

Ritengo di poter annunciare, a nome delgruppo del Movimento sociale italiano-destranazionale, il voto favorevole al provvedimentoin esame, tenuto conto del fatto che intornoad esso hanno discusso a lungo, come dicevoprima, i vari gruppi politici : essi hannoconfrontato le rispettive posizioni, hanno li-mato determinate situazioni spigolose a lpunto da sembrare impossibile che esse com-baciassero insieme . I gruppi politici sono per-venuti ad una somma algebrica generale, laquale, pur con le inevitabili situazioni nonmolto sodisfacenti, ritengo debba avere com erisultato un segno positivo e non negativonei confronti del presente provvedimento . Ri-badisco, quindi, il voto favorevole del mi ogruppo, salvo quella che sarà la formal edichiarazione che potrà fare poi il president edel nostro gruppo o altri parlamentari . (Ap-plausi a destra — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. iscritto a parlare l 'onore-vole Mariotti . Ne ha facoltà .

MARIOTTI. Signor Presidente, onorevolicolleghi, onorevole rappresentante del Gover-rio, la proposta di legge che stiamo discutendopuò determinare una svolta fondamentale nel -la vita pubblica . Abbiamo detto « può » aragion veduta, perché questo provvedimento èbifronte ed ambivalente : può cioè aggravarela crisi politica del sistema democratico se ipartiti continueranno a ricorrere a fondi oc-culti ; e può essere invece un importante fat-tore di risanamento se le forze politiche orga-nizzale sapranno quadrare i loro bilanci co nil contributo statale, sia pure arricchito d aaltre fonti di finanziamento che in sede d ipubblicità di bilancio dovranno apparire nel -la loro interezza alla luce del sole . Le cause

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della crisi politica sono molteplici : dobbiamoavere il coraggio di affermare che molte dell edisfunzioni della nostra democrazia risiedon onel rinvio delle riforme, nei ritardi nell'af-frontare il problema del Mezzogiorno ed altr iancora che furono e sono ancora oggi all abase del programma concordato tra le forzedella maggioranza di centro-sinistra . Su que-ste inadempienze quanto abbia influito la no nsoluzione del problema del finanziamento de ipartiti noi non siamo in grado di precisarlo ;certo lo stato di necessità in cui i partiti s isono permanentemente trovati ha certamentecreato difficoltà ed invischiamenti nell 'azioneriformatrice del Governo . R tuttavia giusto ,ci sembra, respingere sdegnosamente le accuseche vengono mosse ai partiti di essersi res icolpevoli, di aver assecondato l ' approvazionedi alcune leggi consigliate dai petrolieri edin genere dal mondo economico-finanziario .Nessuno in buona fede può scandalizzarsi de lfatto che i partiti siano ricorsi a finanziament iocculti perché tutti coloro che hanno un mi -'nimo di capacità di ragionamento sanno che l avasta e complessa attività dei partiti moderni ,in uno Stato democratico, non è assolvibil econ la quota degli iscritti o con forme d itassazione a cui possono essere soggetti gl iiscritti più abbienti .

In un clima di collera contro la class epolitica da parte dei lavoratori e dei ceti popo-lari e piccolo medio borghesi si muove adessa l 'accusa di non essere stata capace d itrovare adeguati rimedi per arrestare il pau-roso aumento del costo della vita, per garan-tire l'occupazione, per salvaguardare il potered ' acquisto dei redditi ; in questo clima, ripe-tiamo, gli scandali, in larga parte montati daambienti interessati a screditare i partiti, rap-presentano acido corrosivo sul già deterioratolegame tra il paese reale ed il paese legale .L'immagine di partiti incapaci di governaree corrotti, e forse perché corrotti incapaci d igovernare, è un'immagine che, lo sappiamotutti, deforma la realtà, ma troppi element ifortuiti o deliberatamente provocati concor-rono ad accreditare nel paese il discredit odella classe politica .

Ricordiamoci di tutta la vasta polemicaportata avanti per anni e tuttora molto vivacontro la partitocrazia, indicata come la cau-sa delle gravi disfunzioni della democrazi aitaliana. È stata ed è una polemica non orche-strata a caso, ma che incide nella coscienz adi una parte dell 'opinione pubblica anche acausa del ritardo della cultura politica e giu-ridica, la quale è rimasta pressoché ferma all aconcezione secondo cui le scelte politiche deb-

boro essere decise da pochi notabili, come difatto accadeva, onorevole Bozzi, in pieno libe-ralismo, alla fine del secolo scorso ed ai prim ianni del nostro . No, oggi le scelte politich epassano all'interno dei partiti che, in regimedi suffragio universale, sono lo strumento ,l 'occasione attraverso cui si esercita democra-ticamente la partecipazione dei cittadini allavita politica .

Questo ritardo della nostra cultura politic ae giuridica ha impedito ai partiti, che pur eoggi sono i pilastri del nostro sistema politico ,ogni e qualsiasi riconoscimento giuridico. Gl istessi giuristi cattolici negli anni cinquant asostenevano il carattere assolutamente priva-tistico del partito politico e, quindi, si oppone -vano al riconoscimento di questa realtà daparte dello Stato . Del resto, anche lo stesso« progetto Sturzo » del 1958 mirava ad intent imoralizzatori, ma tale progetto non prevedev aalcun ' finanziamento diretto od indiretto daparte dello Stato, sottovalutando di fatto i lruolo e la funzione del partito politico nellasocietà moderna . Lo stato di necessità in cui s isono venuti a trovare i partiti ha certament eridotto la possibilità della classe politica d iesercitare il proprio potere di controllo sul po-tere economico-finanziario sia pubblico siaprivato .

Proprio per questo motivo si è venuto in-staurando e consolidando nel paese un siste-ma politico di potere legato a grossi ed ina-movibili personaggi della società economico-finanziaria intorno ai quali operano profes-sionisti, tecnici, il mondo della ricerca scien-tifica, della cultura, nonché piccole e medi eimprese che nel loro insieme, è vero, hannodeterminato fortune elettorali, ma hanno sco-lorito la funzione determinante del poterepolitico ai fini dello sviluppo democratico delpaese. Questo tipo di sistema politico di po-tere, che dura ormai da decenni, ha finito pe rinvestire un po' tutte le forze politiche .

Confermiamo che il finanziamento pub-blico ai partiti può essere un importante stru-mento in grado di dare alla classe political'autonomia necessaria, senza forme di con-dizionamento, per svolgere opera di media-zione in regime democratico, ma soprattuttol'autonomia che consenta di_ procedere senzatentennamenti sulla via di scelte politich ecapaci di influenzare ed orientare in sensodemocratico la vita del paese .

La legge che stiamo discutendo non nasc eperché improvvisamente abbiamo scopertol'articolo 49 della Costituzione che dà dirittoa tutti i cittadini di associarsi liberamente inpartiti per concorrere, con metodo demo-

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cratico, a determinare la politica nazionale ,ma perché da questo articolo della Costituzio-ne, nell'impossibilità da parte dei partiti d iautofinanziarsi, abbiamo, sembra a noi moltogiustamente, dedotto la conseguenza del finan-ziamento pubblico. Che i partiti non sian oin grado di autofinanziarsi è un fatto notofin dalla rinascita della vita democratica ita-liana dopo la liberazione . Non per null al'idea del finanziamento pubblico è anticaquanto è antica la nostra Repubblica . Oradobbiamo domandarci : perché, nonostante i lgrande numero di saggi, di articoli, di con-vegni e di tavole rotonde dedicate a quest oproblema, perché - dicevo - pur essendo stat oposto da decenni, noi ci siamo decisi a risol-verlo solo da poco tempo ? Forse il fatto ch esia stato proprio il partito socialista il prim oa proporre alcuni anni or sono una soluzion elegislativa del problema, una soluzione lecui disposizioni fondamentali, sia detto pe rinciso, sono trasfuse in questa proposta d ilegge, contribuisce non solo a dare al nostropartito questo che consideriamo un meritomolto importante, ma anche a darci la chiaveper rispondere ad alcuni interrogativi .

Noi socialisti abbiamo creduto all'iniziodella esperienza di centro-sinistra - e lo cre-diamo ancora - di manovrare le leve del po-tere pubblico per trasformare gradualmentela società e lo Stato verso traguardi . di libertà ,di democrazia, di benessere ed eguaglianza.Il rapporto tra il PSI e i centri di potere èstato il nostro dramma; è stato, se ci permet-tete l'immagine, una lotta per affermare unasupremazia. Noi abbiamo cercato di control-lare il potere ed il potere ha cercato in mill emodi di controllare noi . Possiamo dire che ,come in tutte le battaglie, non vi è stato unvincitore indenne . E noi abbiamo pagato su lpiano politico perché le resistenze alla nostr aspinta riformatrice si sono rivelate più gravidi quanto pensassimo . Si cambi allora il si-stema politico di potere attuale perché il PSI ,sempre più convinto che socialisti e cattolicisiano le forze storiche essenziali al process odi trasformazione della società e dello Stato ,non intende perdere la sua identità e la su aautonomia. Ecco le ragioni che ci hanno spin-to a porre il problema del finanziamento pub-blico dei partiti che riteniamo la salvaguardi adell'essenza e del ruolo anche del nostro par-tito e del sistema democratico che sui partit iè fondato .

Il contributo dello Stato libera i partiti d auna situazione di necessità, anzi, vorrei dire ,da un vero e proprio stato di bisogno . Qual euso faranno essi di Questa libertà nuova ?

Credo che essi saranno in grado di recider e

definitivamente i legami con i sovvenzionatoriocculti . Sarebbe una grave sciagura nazional etenere in vita canali sotterranei nel momentoin cui tutti sentiamo la necessità di risanarela vita pubblica e di far chiarezza nelle entrate

e nelle spese dei partiti su cui si dovrebb e

incentrare la loro attività . Il Parlamento dev e

approvare con sollecitudine questa proposta d ilegge e subito, con estrema urgenza, prov-vedere ad elaborare ed attuare leggi che d i

essa sono il necessario supporto. Ci riferiamoalla legge sulle società per azioni, di cui po-tremmo stralciare le norme che dovranno ren-dere i bilanci trasparenti ; ci riferiamo all alegge ed ai comportamenti amministrativi ch edovranno garantire che gli enti pubblici sian o

amministrati esclusivamente nell ' interesse de i

cittadini . Ci riferiamo alla legge che dovr àridurre la durata delle campagne elettorali ,che è una esigenza non solo economica ma an-che di buon gusto (anche su questo problema

sono stati i socialisti a presentare molti anni

or sono una proposta di legge) . Insomma oc-

corre che il Parlamento adotti quelle misur e

che integrino questo provvedimento soprat-tutto sotto il profilo dei controlli .

La proposta di legge in esame in quest a

materia dei controlli fa il possibile . Nessun o

può dire che si possono introdurre controll i

maggiori di quelli previsti . Riteniamo che si a

quanto meno dubbio che la Corte dei cont i

sia in grado di esercitare sui bilanci dei par-titi un controllo più penetrante dei revisor i

dei conti previsti da questa proposta di legge ,

a parte poi l'argomento che non si possono

trattare i partiti alla stregua di enti pubblici :in tal caso i partiti diventerebbero di fatto

organi dello Stato, con il rischio di essere re-golati, nella loro vita interna, dallo Stato stes-so venendo essi in tal modo a perdere il lor o

carattere autonomo di organi che si collocano

tra lo Stato e la società civile. Un'accurata di-sciplina delle società per azioni ed una revi-sione delle norme concernenti gli enti pubblic i

possono invece introdurre efficaci controlli a

monte, scoraggiando, se non interrompend o

all'origine, finanziamenti impropri a partiti e

a correnti . Sul quantum che verrà assegnat o

ai partiti, se si pensa che essi debbono sostene-re il costo della stampa, della elaborazione po-litica, della formazione dei quadri, dei con-gressi, dei convegni, dei pagamenti delle sed i

di partito e così via, si deve dire che lo stan-ziamento fissato da questo provvedimento le-gislativo non è certamente consistente . Beat i

i grossi partiti che, per effetto di profondi le-gami tra le masse popolari, hanno un bilancio

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di nove miliardi a cui si va aggiungendo i lcontributo statale ovviamente superiore aquello spettante ai piccoli e medi partiti perla maggiore rappresentanza parlamentare d icui godono . I piccoli e medi partiti non son opurtroppo in queste condizioni o, meglio, nonlo sono mai stati . E forse i grandi divari quan-titativi esistenti tra i vari partiti italiani di -pendono in gran parte da un confronto che ,sul piano organizzativo, dell 'azione e dellaattività politica in rapporto alle singole pos-sibilità finanziarie e di spesa, non era soste-nibile . Con questo non intendiamo fare recri-minazioni di sorta ; certo i socialisti non hannomai avvertito che il mondo cambiava profon-damente e che in questo mondo non ci si con-tenta più di buoni articoli domenicali, maoccorre una attività organizzativa estrema-mente costosa .

Il contributo statale ai partiti, ovviamentedisuguale, se non pone tutte le forze politich eorganizzate sullo stesso nastro di partenza ,tuttavia consente una maggiore possibilità d icompetizione e di un confronto democraticofra loro assai più valido del lontano e recentepassato . Ciò è importante perché può avviareanche nel nostro sistema democratico un pro -cesso di scelte alternative che in trenta ann idi democrazia politica sono mancate, ed èproprio su questa assenza di di alternativa ch esi possono misurare gran parte delle disfun-zioni del nostro ordinamento democratico. Mail finanziamento pubblico dei partiti sollev aproblemi che attengono più alla responsabi-lità politica che non a quella contabile . Si diceche il vero controllo sarà esercitato dai mili-tanti e dall 'opinione pubblica .

Qui veniamo al punto centrale della que-stione. Personalmente non sono incline a cre-dere che qualche militante si alzerà nei con-gressi per chiedere conto della gestione ai diri-genti . Credo di più ai dirigenti perché essi pos-sono avere, attraverso un diverso rapporto tr acentro e periferia, la possibilità di disintossica-re certe parti del corpo partitico e far circolar edi nuovo nelle sezioni i militanti di base . I lfinanziamento pubblico, la centralizzazionedei mezzi finanziari, se spesi bene, se res ioperanti da un meccanismo articolato, da uninsieme di poteri bilanciati, può aiutare tutt ie fare dei partiti quegli organismi democra-tici di partecipazione popolare previsti dal -l'articolo 49 della Costituzione .

Questa è la vera scommessa della legge .È necessario pertanto che questa legge nonsi trasformi in uno strumento nelle mani del -le maggioranze e delle segreterie dei partit ia danno delle minoranze, mentre è necessario

che cessino a tutti i livelli i finanziamenti oc-culti ed anche i sospetti di finanziamento oc-culto. Dunque negli statuti e nella prassi del -la vita interna dei partiti debbono crescerele garanzie a favore della partecipazione edel controllo delle minoranze ; debbono es-sere stroncati i finanziamenti . alle correnti ;debbono essere' garantiti adeguati finanzia -menti agli organi periferici . Queste cose nonpossono essere sancite con legge, ma debbonoscaturire dalla volontà politica e dalla ini-ziativa della classe dirigente dei partiti . Secosì accadrà, la legge si rivelerà fattore e doccasione di un profondo rinnovamento del-la vita dei partiti . Se così non sarà, se dopoche la legge avrà fornito ai partiti i mezz iper esistere e svolgere i loro compiti, non èescluso che nuovi scandali colpiranno la lororeputazione e verrà alla luce che i partiti ele correnti hanno continuato a ricevere finan-ziamenti occulti . Nessuna causa di giustifi-cazione o attenuante potrà essere fatta valere .

Questa legge offre a coloro che fino adora hanno taciuto perché consapevóli di unostato di necessità l'opportunità di opporre unrifiuto di coscienza e la loro critica intran-sigente contro metodi e pratiche che, a par-tire da oggi, non possono più beneficiare d ialcuna scusante. Questa legge è un'armaformidabile nelle mani dei democratici sin-ceri : occorre impugnarla ed usarla .

Con queste considerazioni credo di pote ranticipare il voto favorevole del gruppo so-cialista a questa proposta di legge . (Applaus idei deputati del gruppo del PSI — Congra-tulazioni) .

PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'ono-revole Giomo. Ne ha facoltà .

GIOMO. Signor Presidente, onorevoli col -leghi, onorevole rappresentante del Governo ,in via preliminare non posso non nasconder eil mio rammarico, e il rammarico del gruppoliberale, in ordine al 'fatto che una propostadi legge presentata il 20 marzo scorso, cioènon più di 19 giorni fa, abbia già l'onore delladiscussione in quest'aula, battendo ogni recorddi velocità quanto ad iter parlamentare, so-prattutto trattandosi di una proposta di ini-ziativa di alcuni deputati .

NATTA. Ne abbiamo discusso due anni ,onorevole Giorno. Non esageri !

GIOMO. La proposta di legge è stata pre-sentata il 20 marzo. Ne discutiamo oggi, 8aprile. È un record di cui io prendo atto. '

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Non vorrei che questa frettolosità, pe rcerto giustificata nelle intenzioni dei propo-nenti, desse adito a facili ironie da parte del -l'opinione pubblica, adusa ad attendere molt imesi - e qualche volta anni - per vedere ar-rivare in porto provvedimenti legislativi, pur eimportanti ed interessanti larghi strati dell avita civile e sociale del paese . (Commenti asinistra e all 'estrema sinistra) .

A ciò si aggiunge la strana coincidenza- mi spiace che l'onorevole Natta sia uscito ,ma di quanto sto per dire non abbiamo colpanoi - che la proposta in argomento viene di-scussa tra una sospensione dei lavori parla-mentari dovuta ad un congresso di partito e dun'altra per le imminenti festività pasquali ;quasi che vi fosse la preoccupazione di fareil minor chiasso possibile, o di fare in mod oche il rumore che il provvedimento può sol -levare sia confuso nel « polverone » delletroppe cose tristi che hanno di fronte a sé gl iitaliani e nella breve vacanza primaverile evo-catrice di speranze (una breve parentesi d ipace e di serenità) .

Se questa strana coincidenza fosse inten-zionale, noi liberali non potremmo che ag-giungere altre perplessità, altri dubbi, in or -dine alla bontà del provvedimento, a quell iche già abbiamo, preoccupati come sempredi salvaguardare l'affievolita fiducia nelle isti-tuzioni da parte di troppi nostri concittadini .Non possiamo avallare neppure la parvenza d iun procedimento che, per essere troppo velo -ce, troppo affrettato, potrebbe avere l'aria d iessere un po' clandestino .

A questo punto mi si permetta di fare un aulteriore osservazione . Poche sere fa, alla te-levisione, è stato trasmesso un dibattito sul -l ' argomento in esame . Quel che mi duole èche ad esso siano stati invitati soltanto espo-nenti di partiti che erano d'accordo sul prov-vedimento cui ci riferiamo, e non anche unrappresentante della minoranza !

SPINELLI. Dovevano invitare quelli cherifiutano il finanziamento dei partiti ?

GIOMO. Vi mettete, adesso, anche a di -fendere la RAI-TV ed il monopolio ! La demo-crazia non è soltanto il parere della maggio-ranza; la democrazia è anche il pensiero d icoloro che si oppongono, nella maniera piùcivile, ad un provvedimento.

Ma a questa, a nostro parere, infelice scel-ta di tempo, si aggiunge un secondo, gravetimore: e di questo grave timore vogliam oparlare, per uno sgravio della nostra coscien-za. Da alcuni mesi gran parte della dirigenzapolitica italiana si trova (la ragione o a torto

poco importa) nell'occhio di un ciclone d iscandali e di fatti che hanno turbato l'opinio-ne pubblica italiana . Ogni giorno la stamp aparla di tali fatti, e alcuni nostri colleghi, riu-niti in un alto collegio inquirente, indaganosu queste vicende, che ineriscono alla stessasostanza della vita etico-politica dei nostri par-titi, delle loro funzioni, dei rapporti tra il po-tere pubblico e le forze economiche, pubbli-che e private .

BADINI CONFALONIERI. Interrompaadesso, onorevole Spinelli, che è il momentobuono !

SPINELLI . Ascolto attentamente. Perchédovrei interrompere ?

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, lascia-te parlare l'onorevole Giorno.

GIOMO. Le conclusioni di queste indagin inon sono ancora note ; non si conosce ancor aquanto di vero o di falso vi sia nella comples-sa inchiesta in corso . E noi, così, affrettata-mente, senza una meditazione psicologica eresponsabile, pensiamo, attraverso questa leg-ge, di sanare ogni cosa, di trovare la soluzionepiù valida e più idonea per superare la cris iche ci travaglia, particolarmente per il futuro.Il dubbio che viene dal profondo della nostraanima è che questa iniziativa possa alimen-tare l'impressione che si voglia trovare unacopertura morale a fatti che, se finora nonsono condannabili, domani potrebbero esser econdannati . Sembra quasi che si voglia dire :sì, finora possiamo avere sbagliato, ma d'or ain poi non sbaglieremo più, incipit vita nomiper la democrazia italiana . Tutto ciò ci sem-bra superficialmente risibile, anzi, contropro-ducente; e permettete che queste considera-zioni, che toccano il cuore, l'essenza stess adel nostro vivere democratico, siano qui sol -levate da un gruppo parlamentare, da un par-tito che non solo è estraneo a queste indagin ie a questi scandali, ma che sempre è statosensibile a questi problemi di natura etico-politica .

Una voce all'estrema sinistra . Ma che havotato per l 'archiviazione . . .

BADINI ,GONFALONIERI . Che ha votatoa favore dell'autorizzazione a procedere pe rl'affare INGIC, e anche contro i suoi colleghi !

PRESIDENTE . Onorevoli colleghi, vi pre-go di non interrompere l ' oratore .

GIOMO. Vi è, poi, una terza e grave preoc-cupazione, che approfondisce le nostre medi-

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tate riserve sul provvedimento in esame : il

finanziamento pubblico dei partiti non dovevaessere presentato prima di aver posto in essereuna serie di provvedimenti moralizzatori dell avita pubblica del paese . Il finanziamento vainserito in un più ampio quadro di moraliz-zazione pubblica e privata; esso è un mo-mento, forse importante, certo non determi-nante della moralizzazione pubblica .

Non basta, onorevoli colleghi, una dichia-razione di buone intenzioni che, tra l'altro ,non troviamo nella relazione, perché è stat afatta fuori di quest'aula ; noi solleciteremo iproponenti a farla anche in quest'aula, nellaìnaniera più solenne . Non basta una dichia-razione di buone intenzioni . Se volevamo agi-re correttamente e concretamente, dovevam omettere sullo stesso piatto, accanto al provve-dimento in esame, la riforma del regime del -l ' immunità parlamentare; un provvedimentoper il controllo del sottogoverno attraverso unacomunicazione delle nomine ai posti direttiv idel parastato e degli altri enti economici pub-blici, in via anticipata, ad una speciale com-missione parlamentare; l'istituzione del « di-fensore civico », sul modello scandinavo e in-glese; una più concreta disciplina della pro-paganda elettorale e delle comunicazioni d imassa; ed infine una più sobria e svelta pro-cedura nella presentazione delle liste eletto-rali . Tutto ciò rimane nelle buone intenzion idei presentatori delle proposte di legge i nesame .

Ma un ' altra domanda dobbiamo porre : èsufficiente questo provvedimento, se non ac-compagnato dagli altri suaccennati, per risol-vere la crisi che ci travaglia ? L'affrettata di-scussione della proposta di legge non ci hapermesso di meditare con la dovuta serietà l eargomentazioni del relatore . Tuttavia egli stes-so afferma che questo provvedimento non èsostitutivo ma integrativo del finanziamentodei partiti . E allora che cosa avremo risalto ?Tutti i malanni che più lamentiamo restanoimmutati .

Noi liberali non possiamo condividere l aesasperazione del ruolo dei partiti in ordin eall 'esercizio della sovranità popolare previ -sto dall'articolo I della Costituzione e alla de -terminazione della politica nazionale previst adall 'articolo 49 . Non si può negare che in un asocietà pluralistica il partito politico esercit iuna funzione di utilità generale, ma la vit ademocratica non si esaurisce nel partito po-litico (e su questo argomento ha parlato i nmaniera estremamente chiara ed estremamen-te persuasiva l'amico e collega Bozzi) . I sin-dacati, le associazioni, gli enti locali, le re -

gioni esplicano una sempre maggiore azion epolitica ; quindi, finanziando i partiti, non ri-solviamo il problema, perché diversi centr idi potere possono essere condizionati da altr odenaro .

Un altro problema si pone di fronte a noi :perché non si è precedentemente accertat oquale sia il costo di un partito nella realt àodierna ? E questo costo, che si è fatto sem-pre più pesante con il passare degli anni, èconnesso con la funzione propria che ciascunpartito dovrebbe esercitare ? Oggi alcuni par-titi sono aziende che operano in diversi cam-pi della vita civile ee sociale . Come possiam odire che la cifra che chiediamo alla comunit àsia la cifra valida quando questo controll opreventivo sfugge oggi a tutti ? Anche questaè una zona d'ombra che non garantisce cheil denaro pubblico sarà impiegato solo pe rl'esercizio della funzione propria dei partiti .

Ma esiste un altro aspetto psicologico, ono-revoli colleghi, che l'opinine pubblica avvert ee che un giornalista di un settimanale noncerto della nostra parte ha reso evidente inun chiaro intervento . Dice questo giornalista :mi piacerebbe sapere con quale coerenza par-titi che raccolgono i loro voti sulla base de lpiù fiero anticomunismo possono spiegare a iloro elettori che useranno i loro soldi per fi-nanziare quel partito comunista che combat-tono così duramente sulla stampa e nei co-mizi ; e del pari mi piacerebbe sapere com etutti i partiti che da anni conducono una in -transigente lotta antifascista contro il Movi-mento sociale italiano-destra nazionale, m asoprattutto il partito comunista italiano e i l

partito socialista, potranno spiegare ai lor oelettori che fa parte della lotta antifascista fi-nanziare il Movimento sociale italiano . In so-stanza, molti diranno che la nostra è un ademocrazia antifascista che finanzia il fasci-smo ed esprime una maggioranza anticomu-nista che finanzia il comunismo .

Certo, i partiti non potranno sfuggire aduna critica così evidente, resa ancora più cal -da dalla lotta ideologica che è sempre pre-sente nel nostro paese. Giustamente l'onore-vole Bozzi faceva presente poc'anzi che le po-sizioni politiche, nel nostro Parlamento no nsono omogenee : sono molto lontane, sono ad -dirittura antitetiche ,

Se poi esaminiamo come il finanziamentodovrebbe avvenire, cioè tramite le segreteriegenerali dei partiti, è chiaro che esaspererem oil verticismo, l'oligarchismo della vita dei par-titi . Certo, il centralismo democratico dei co-munisti non risentirà di questa situazione, ma

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la vita più articolata dei partiti democratic isubirà un colpo grave, che pone il problemadel controllo . Il controllo infatti urta contro i lprincipio della impossibilità di una discipli-na giuridica dei partiti, che del resto limite-rebbe la libertà di queste libere associazioni .

Alla stessa Costituente il problema fu di -battuto e un emendamento inteso a dare per-sonalità giuridica ai partiti fu respinto . Laproposta di legge in discussione non riesce arisolvere il problema dei controlli sulla spe-sa, e tutto si risolve in un mero fatto for-male, per certi aspetti perfino ridicolo.

Rimane il finanziamento delle campagn eelettorali ; e, a questo propositò, precedent iassai validi li troviamo in diversi paesi esteri .Certo mi si potrà dire che in molti paesi c' èil finanziamento pubblico ai partiti ; ma ionoto che in tali paesi - particolarmente quell ianglosassoni e la Francia - tale finanziament oè rivolto specificamente ed esclusivamente a lperiodo delle campagne elettorali ; e le leggiche codificano questo finanziamento sono mol-to più cogenti di questa che oggi viene pro -posta. Pensate che in Inghilterra, accanto adun finanziamento per la propaganda elettora-le, vi è una limitazione della spesa a questadestinata: un massimo di 450 sterline percandidato e di alcuni pente per elettore siadi circoscrizione urbana sia di circoscrizion erurale (circa 684 mila lire per candidato, pi ù160 o 120 per elettore) . Il candidato trasgres-sore dei limiti, poi, perde il deposito cauzio-nale che ha dovuto prestare, e, verificata l aillegalità del rapporto, il candidato stesso e dil suo agente possono essere condannati pe-nalmente .

In questi paesi, la radio e la televisionetrasmettono programmi politici gratuiti pe run tempo proporzionale al numero dei can-didati dei singoli partiti, esclusi i partiti chenon raggiungono un determinato minimo .Sono messe a disposizione dei candidati aul escolastiche per riunioni dì carattere elettorale .1 candidati possono spedire gratuitamente unplico postale ad ogni elettore . Un assegnoannuale di 2 mila sterline viene dato al cap odell 'opposizione . Ma tutto ciò si inserisce inuna norma che riguarda principalmente l acampagna elettorale . Lo stesso dicasi per gl iStati Uniti d ' America, lo stesso per la Francia .

Come abbiamo potuto notare da- questo si apur breve esame delle leggi di un paese - -ringhilterra - che è forse uno dei più avan-zati in 'questo campo, le norme sono moltoprecise : riguardano aspetti della stessa vitaassociativa, e prevalentemente riguardano l ecampagne elettorali, come dicevo, che da noi

sono troppo costose, troppo lunghe, tropporicche .

Noi abbiamo sentito il dovere di dire tutt ociò con animo aperto, perché temiamo ch equesta legge, cristallizzatrice della vita de ipartiti, questa legge che sbarra alle forzenuove l'entrata nella vita politica attiva, si asostanzialmente una legge corporativa e con-servatrice . Né questa valutazione critica puòprestarsi al facile e stupido slogan del a par-tito delle persone ricche », come diceva pocofa un nostro collega ; un partito, cioè, cherifiuta di avere i soldi perché è ben protetto :anche il nostro partito vive una vita difficil edal punto di vista finanziario . È troppo facil edimostrare che, nell ' attuale situazione de lnostro paese, il potere economico tende sem-pre più a identificarsi con chi detiene il poterepolitico .

Motivi di opportunità - direi quasi di pro-fonda perplessità -- ci spingeranno domani apresentare durante il dibattito, per bocca de l

collega Cottone, una proposta di rinvio all aCommissione, perché la Camera mediti d ipiù, proponga altri provvedimenti, non men ourgenti, non meno indifferibili, per sanar e

la vita pubblica, per garantire ad ogni citta-dino italiano di vivere in una repubblicasempre più democratica e sempre più co-struita a misura dell ' etica, dell 'onestà, dell a

probità degli uomini liberi . È con questo spi-rito, che non è certo uno spirito demagogico ,

ma uno spirito costruttivo, uno spirito di col-laborazione, che noi facciamo appello allameditazione di tutti i colleghi che compongon o

questa Assemblea . (Applausi dei deputati del

gruppo liberale) .

PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'ono-revole Bandiera . Ne ha facoltà .

BANDIERA . Signor Presidente, onorevol i

colleghi, onorevole rappresentante del Gover-no, non è per trovare nuovi motivi di con-senso del gruppo repubblicano alle propost e

di legge sul finanziamento pubblico dei par-titi che desidero ricordare il contributo datodai repubblicani all 'approfondimento deltema del finanziamento dello Stato ai. partiti ,perché essi possano svolgere il ruolo ed i com-piti loro assegnati dalla Carta costituzionale .Alla vigilia dall'ultima consultazione politi-ca, il partito repubblicano presentò agli elet-tori una completa piattaforma programmati-ca, comprendente le indicazioni di una stra-tegia costituzionale, la quale prevedeva nell aparte relativa all'esame delle strutture poli-tiche anche il finanziamento pubblico dei par-

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titi, come aspetto di una sostanziale riformadel nostro ordinamento politico. Questa ela-borazione faceva seguito a quella portataavanti nel 1965 dalla commissione studi costi-tuzionali del partito repubblicano italiano, laquale, dopo un lungo periodo di dibattito in-terno e di analisi dei vari aspetti della que-stione, varava uno schema di testo normativoper il finanziamento pubblico dei partiti, nelquadro dell'attuazione dell'articolo 49 dellaCarta costituzionale . Tale schema, a giudiziodella commissione, contemplava il riconosci-mento della personalità giuridica di dirittoprivato dei partiti politici; l 'elaborazione diuna normativa intesa a garantire l 'ordina-mento democratico dei partiti stessi ; la tuteladelle minoranze; la pubblicità degli atti in-terni ; la certezza delle norme statutarie e lalegittimità degli organismi destinati a vigi-lare sul rispetto di queste norme . Il finanzia-mento pubblico veniva circondato da precisegaranzie circa la disciplina ed il controllodella gestione finanziaria, la pubblicità de ibilanci, la possibilità per ogni singolo iscrittodi sindacare la provenienza e la destinazion edei fondi del partito . Queste conclusioni eranostate precedute da numerose riunioni di stu-dio a partire dal 1955, ed in particolare dauna « tavola rotonda » organizzata da La VoceRepubblicana, nella quale il problema del-l 'ordinamento dei partiti politici, in rapportoal dettato dell'articolo 49 della Costituzione ,era stato esaminato sotto tutti gli aspetti, edin particolare sotto il profilo dell'assoluta au-tonomia ed insindacabilità della vita internadei partiti, che tuttavia deve anche compren-dere le garanzie per il cittadino militante i nuna forza politica .

Facevamo rilevare allora che il problemadell'ordinamento interno dei partiti, su cu itanto si discuteva, era però mal posto, perch éil problema reale non era, e non poteva es-sere, quello di ottenere garanzie circa la de-mocraticità della vita interna dei partiti ,bensì quello più vasto, più complesso, più at-tuale, della generale condizione democraticadella vita pubblica del paese . Un partito, perquanto elemento importante della vita pub-blica, è tuttavia elemento di un sistema, equindi non può non risentire della condizionegenerale del sistema stesso; ecco perché, nel -l'ordine delle priorità, ponevamo le riformecapaci di influenzare il complesso dei rap-porti e delle interdipendenze da cui sì deter-mina e si articola un ordinamento democra-tico. I colleghi deputati ricorderanno conquanta insistenza abbiamo posto i problemi diuna definizione dei rapporti tra potere poli -

fico e strutture burocratiche ed amministra-tive; di norme precise sull'intervento dell oStato nella vita economica ; di garanzie e d icontrolli ; della riforma delle società per azio-ni, per la trasparenza dei bilanci ; di riformadello stesso bilancio dello Stato . E tutto que-sto nel quadro di una piena attuazione costi-tuzionale, con una moderna capacità di rime-ditazione nell'elaborazione delle leggi di at-tuazione, la quale tenga conto della realtà de irapporti istituzionali, così da portare alla rea-lizzazione dell'ordinamento repubblicano pre-visto dalla Carta costituzionale.

Oggi possiamo ripetere parola per parol aquelle nostre enunciazioni, che si appalesanotanto più attuali quanto più evidenti sono jsintomi di una crisi che tocca le strutturestesse del nostro ordinamento democratico, acausa soprattutto dell 'obsolescenza degli or-dinamenti stessi, non vivificati dall ' inquadra-mento e dalla coerenza col disegno costitu-zionale .

Disegno che, onorevoli colleghi, è distortoa causa di situazioni di fatto, non sempre ri-conducibili ad un perfetto modello democra-tico, con la conseguenza della instaurazionedi equilibri precari dal punto di vista dell egaranzie democratiche e di facile trasmoda -mento e deviazione, sia nell'esercizio dei sin-goli poteri, sia nella condotta di organismi eistituti compresi nel quadro istituzionale.

La vita dei partiti non poteva e non pu òfare eccezione a questo stato di cose . Dobbia-mo riportare alla validità delle istituzioni i lfatto che, seppure in queste incertezze, si èquasi automaticamente costituito un sistem adi garanzie che, determinato dal rapporto po-litico, ha assicurato finora nel nostro paes ela vita democratica, il pluralismo politico esociale, la crescita di una società democratica ,il cui significato, nonché intaccato, viene sot-tolineato dalle vicende di questi mesi .

Avremmo dovuto da tempo affrontare que-sti problemi, ma rispetto ad essi vi è stata l astessa forza frenante che ha ritardato tutt ol 'avanzamento di una moderna condizione de-mocratica nel nostro paese . Notiamo solo ogg il'esistenza delle drammatiche conseguenz edella mancata edificazione di un compiuto or-dinamento costituzionale ; notiamo ciò in se-guito agli scandali che tormentano la nostravita pubblica e che vanno in massima part ericondotti alla degradazione di un sistema ch enon si regge su saldi pilastri ed è in molteparti contraddittorio con il modello di ordina -mento previsto dalla Costituzione .

Sotto questo aspetto, la proposta di legg ein esame che disciplina il finanziamento pub-

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blico dei partiti rappresenta una misura d iemergenza di fronte al rapido progredire d iun fenomeno disgregativo. Necessario, ma no ncerto definitivo, questo provvedimento reste-rebbe privo di significato e addirittura di giu-stificazione se non fosse sollecitamente seguit oda tutte le altre iniziative di politica costitu-zionale e di riforma degli ordinamenti cui pri-ma abbiamo accennato .

E ci consentirà l 'onorevole relatore di ri-chiedere che sia anche compresa una rimedi-tazione, in quel più vasto contesto di garanzie ,sulla vita interna dei partiti, nel momento i ncui, anche a causa delle proposte di leggeche oggi discutiamo, la loro influenza e il lor opeso nella vita del paese sono destinati ad ac-crescersi ulteriormente, con il progredire d iun processo storico proprio delle moderne de-mocrazie, per la più intensa partecipazionedei cittadini organizzati alla vita politica eper la conseguente modificazione nel senso de lsempre più vasto concorso popolare alla for-mazione delle decisioni politiche, le qual isempre più vengono sottratte a notabilati eoligarchie e passano alla elaborazione dei cor-pi politici organizzati .

Condividiamo, a questo proposito, tuttele osservazioni fatte dal relatore, ad eccezion edi quelle che intendono sottrarre il partito adogni forma di controllo esterno . Si può accet-tare la distinzione che il relatore fa fra il det-tato dell 'articolo 49 della Costituzione italian ae quello dell'articolo 21 della costituzione te-desca, anche tenendo conto della precisazioneche nella costituzione tedesca la conformità a iprincipi democratici è riferita espressamenteall ' ordinamento interno dei partiti ; mentrenella nostra il metodo democratico è riferit osolo al modo con cui i cittadini concorrono adeterminare la politica nazionale . Tuttavianon si può restare indifferenti, soprattutt onella misura in cui il partito sempre piùa ssorbirà funzioni che condizionano la vit adello Stato e sempre più inciderà nella for-mazione della rappresentanza popolare, d ifronte al problema dell ' ordinamento internodei partiti, la cui democraticità, è vero, rest aaffidata (e sempre più sarà affidata) ai cit-tadini militanti nel partito politico : tuttavi ainevitabilmente ci si porrà il problema d iconciliare un qualche tipo di verifica dellademocraticità dell 'ordinamento dei partiti conin rigorosa ed intangibile autonomia dei par-titi stes s i . Non è problema, di oggi, no con-veniamo, ma non intendiamo che resti ne -gli alti di questo dibattito, fra coloro che son ofavorevoli alla legge, soltanto l ' interpretazionedà- di questo problema è sfata data dal rida -

c ore, anche core un discutibile riferimento a ilavori dell 'Assemblea Costituente . Ora l'essen-ziale è di vedere questa legge nel quadro d i;ma, serie di iniziative intese a modificar etaluni aspetti della nostra vita pubblica . Aquesto proposito ci ripromettiamo, signor Pre-sidenle, di presentare, a conclusione del dibat-tito, un ordine del giorno inteso ad impegnar e' I Governo su precisi adempimenti, sui quali ,d'altra parte, si è registrata una concordanzadi massima fra i capigruppo della maggio-ranza .

Il nostro gruppo ha inteso ulteriormen-te precisare il suo punto di vista con lalettera inviata a tutti i gruppi, nella qual esi precisa che il gruppo repubblicano proponedue iniziative concrete per cominciare subitoa dare attuazione alla dichiarazione di inten-zioni emessa dai presidenti dei gruppi al mo-mento della approvazione di massima dellaproposta di legge Piccoli . Il nostro gruppo pro-pone anzitutto di convocare la Giunta del rego-lamento per apportare all 'articolo 18 del rego-lamento la modifica (su cui i presidenti de igruppi hanno in linea di massima già con-cordato) che tende a rendere automatica, de -

corso un certo termine senza che sia stataadottata alcuna decisione, la concessione dell aautorizzazione a procedere nei confronti de ideputati per i quali essa sia stata richiestadalla magistratura.

Il gruppo repubblicano propone altres ì

che i gruppi assumano l ' impegno di presen-tare ed approvare sollecitamente una Ieggeche preveda la costituzione di una Commis-sione d'inchiesta per l'esame di tutte le que-stioni relative all 'assetto, alla riorganizzazio-ne, ai criteri di gestione ed ai controlli sugl ienti di gestione e sulle imprese a partecipa-zione statale in essi inquadrate . In particolare

il gruppo repubblicano propone che la Com-missione parlamentare d ' inchiesta abbia i se-guenti compiti : accertare l ' estensione attualee la consistenza del settore delle partecipa-zioni statali ; suggerire linee per il riordino

del sistema; esaminare le norme da fissarein materia di estensione del settore pubblico ,di . nuove iniziative industriali, di « salvatag-gi », eccetera ; esaminare, anche alla luce del-le esperienze di altri paesi, il problema dell aremunerazione dei fondi di dotazione, quellodella loro utilizzazione e della definizione de icriteri di economicità nella gestione azienda-le ; indicare dettagliatamente le informazion iche gli enti e le imprese debbono periodica-mente fornire; proporre le forme in cui i l

controllo parlamentare deve aver luogo . LaCommissione dovrebbe concludere i suoi la-

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vori entro un periodo di 6-8 mesi dalla suacostituzione e formulare delle proposte in bas ealle quali dare un assetto complessivo al set-tore delle partecipazioni statali .

Noi riteniamo che, nel momento stesso i ncui, con la legge sul finanziamento pubblicodei partiti, si vuole interrompere quel legam eche di fatto si 'è andato costituendo nel corsodegli anni tra potere politico e imprese pub-bliche e restituire così la necessaria chiarezzaa questo rapporto, occorre procedere conte-stualmente al riordino istituzionale del rap-porto tra questo settore e il potere pubblicoin base a criteri la cui oggettività sia una ga-ranzia presso la pubblica opinione . E rite-niamo, nel contempo, che sia necessario far erapidamente un passo avanti sul delicato ter-reno della immunità parlamentare e dell ' isti-tuto dell ' autorizzazione a procedere, anch eper dissipare i dubbi che purtroppo l 'opi-nione pubblica sembra nutrire, particolarmen-te in questo momento, sulla capacità dell aclasse politica di sottoporsi a regole severe edobiettive .

Signor Presidente, onorevoli colleghi, l ' an-nuncio, da parte nostra e di altri settori, d iquesti intenti ha dato l 'occasione ad alcun icommentatori di ironizzare sulle buone in-tenzioni del Parlamento, cui solitamente fa-rebbero seguito fatti di tutt 'altro segno .

il solito rituale - ha osservato un auto-revole giornale - per coprire decisioni discu-tibili e impopolari .

Vogliamo qui protestare, signor Presi -dente, per questo modo di informare l 'opi-nione pubblica, per questo metodo qualun-quistico che reca discredito agli ordinament idemocratici .

Per quanto insufficiente, la classe politica- se ci è consentito di adoperare questa im-propria definizione - e questa Assemblea av-vertono l 'urgenza dei problemi posti da unarapida trasformazione degli assetti sociali equindi dei rapporti politici, e cercano di darerisposte capaci di salvaguardare l 'ordinamentodemocratico, di cui i partiti sono l 'ossatura .Se non fossimo riusciti, fra tanti errori edifficoltà, a salvaguardare questo quadro de-mocratico, oggi non vi sarebbero neanch egiornali in condizione di ironizzare sulla ra-pidità dei lavori parlamentari, quando s itratta di questioni che interessano i partiti ,o di poter chiedere al Capo dello Stato d irifiutare la promulgazione di questa legge ,con argomenti che -non trovano alcun riscon-tro nel testo varato dalla Commissione .

E necessario, onorevoli colleghi, ricordareoggi, come facevamo nelle polemiche di qual -

che tempo fa sulla cosiddetta partitocrazia ,che la salvezza delle istituzioni è legata allacompattezza del quadro politico, che è con-seguenza della capacità dei partiti di svol-gere un disegno politico, il quale non è sol -tanto di mediazione fra istanze popolari epotere pubblico, ma 'è soprattutto di antici-pazione e di guida dei processi di crescitae di trasformazione della società, senza re -stare da essi travolti .

Il partito 'è l'insopprimibile realtà di un amoderna condizione politica in rapporto a lprocesso di formazione storica di una società .Riteniamo che siano errate le valutazioni dicoloro che, riferendosi ad esperienze di altr ipaesi, pensano all ' affievolimento del poter edei partiti in differenti contesti istituzionali .

L'esperienza ci dice il contrario : ci dice ,cioè, che proprio quei modelli si mostran ovia via superati e che alle vecchie struttureclientelari ed elettorali si sostituisce una or-ganizzazione politica rispondente al principi odella più vasta partecipazione popolare a lprocesso di formazione delle decisioni po-litiche .

E quando questo partito nuovo si forma ,necessario supporto dello Stato democratico ,si pone il problema del suo corretto funzio-namento, dei suoi rapporti con gli organi del -lo Stato, con le strutture politiche, con le isti-tuzioni economiche, con i corpi sociali ; sipone il problema del necessario intervent opubblico per assicurare ad esso vita auto -noma. La proposta di legge che ora esami-niamo risponde a questi criteri . Ne condivi-diamo l ' impostazione e l'articolazione, restan-do fermi i limiti della sua efficacia e la ne-cessità del , suo inquadramento in un più va-sto contesto . (Applausi dei deputati del grup-po repubblicano) .

PRESIDENTE. E iscritto a parlare l'ono-revole Masullo . Ne ha facoltà .

MASULLO. Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole rappresentante del Gover-no, non possiamo onestamente nascondere ch euna qualche preoccupazione destano, nel no-stro animo, la presentazione e il dibattito sul -le proposte di legge che prevedono il finanzia-mento dei partiti ; ed è una preoccupazion elegata essenzialmente al momento in cui que-sta discussione avviene . Nella misura in cuiil Parlamento è l'espressione della realtà so-ciale, del mondo degli uomini, ed è veramentela rappresentanza della nazione, esso non puònon farsi carico, nella sua responsabilità, dellaconsiderazione dei riflessi, delle reazioni, de igiudizi che le sue decisioni suscitano nell'opi-

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nione pubblica . È certamente un momento as-sai grave questo attuale, un momento nel qua-le la vita della nostra società democratica ha.subìto una serie di ferite, l ' ultima delle qual iè quella che noi tutti conosciamo: la vicenda ,appunto, del finanziamento dei partiti attra-verso operazioni che giungono addirittura adiventare oggetto di azione giudiziaria penale .Questa preoccupazione, ovviamente, non puònon presentarsi a noi ; ma, nello stesso tempo ,dobbiamo con pari responsabile serenità guar-dare alle cose ed alle prospettive, con giudi-zio limpido e scevro da debolezze dovute all asuggestione degli stessi immediati giudizi po-polari, reali o temuti .

Come dicevo, il momento è per certo mol-to grave, soprattutto dal punto di vista dell acredibilità della nostra azione democratica ,perché la crisi attuale viene ad intrecciars icon una crisi molto più complicata e minac-ciosa ; si sa che gli animi, quando sono op-pressi da stringenti difficoltà, soprattutto d icarattere economico, sono molto più inclini agiudizi corrivi, quando non addirittura di tipoqualunquistico .

D'altra parte, non dobbiamo lasciarci tra-scinare dalle reazioni che possiamo presume-re e temere; dobbiamo valutare se in esse v iè fondatezza, e dobbiamo considerare qualediverso giudizio, ragionatamente formulato ,sia giusto, non solo, ma pure politicamenteconsigliabile opporre a questi corrivi e qua-lunquistici giudizi . In realtà, l'opinione pub-blica potrebbe diventare a buona ragione for-temente critica nei confronti di questo prov-vedimento, ove la normativa del finanziamen-to dei partiti a carico dello Stato e, quindi ,della finanza pubblica, dovesse configurars icome una sorta, diciamo così, di promessa d ivirtù, per evitare la condanna di passati vizi .

Una presentazione siffatta del provvedi-mento meriterebbe un giudizio assai severoda parte dell 'opinione pubblica . La nostra re-sponsabile attenzione, credo, nei confronti de lproblema che ci si pone, dovrebbe portarci adun'altra considerazione . Se è vero, come èvero, che la crisi di credibilità delle nostr eistituzioni democratiche, o per lo meno di cer-ti meccanismi della nostra democrazia, haraggiunto un allo e preoccupante grado, èanche vero che proprio in questo moment oil progetto di legge in esame - mi sembra si astato accennato anche nell ' intervento di qual -che collega, per esempio dell ' onorevole Ma-riotti - potrebbe rappresentare quella che, co nun'espressione forse un po' drammatica, m acerto abbastanza efficace in questa situazione ,potremmo - definire l 'ultima sfida della domo -

crazia. Dobbiamo avere il coraggio di affron-tare la responsabilità dell ' opportuna utilizza-zione dello strumento finalmente apprestato ,e farne l'occasione concreta di una inversionedi tendenza nei rapporti tra il pubblico ed i lprivato, tra i partiti politici e le forze econo-miche, tra i vari raggruppamenti politici e l eistituzioni dello Stato .

Solo in questo spirito il provvedimento a lnostro esame può assumere per noi un valor epositivo, tale da indurci ad un giudizio favo-revole su di esso. In realtà, questo progett odi legge - se fosse stato escogitato nella su asostanza in tempi recentissimi - non potrebb eallontanare da sé il sospetto di essere un prov-vedimento di comodo, adottato _appunto pe rcoprire mali passati con l ' aspettativa di ben ifuturi . Ma noi sappiamo che, nella sua so -stanza, il progetto è il risultato di una lung ae, direi, tormentata vicenda di discussione ed ' iniziativa nell 'ambito delle forze parlamen-tari, e che esso giunge oggi al nostro esamecome punto di arrivo di un lungo process odi maturazione anche se di recente formulat onella sua stesura attuale . -Il provvedimento ,cioè, lungi dal rappresentare - come mi sem-bra si volesse far apparire nell ' intervento del -l'onorevole Giorno - una promessa improvvi-samente formulata per distrarre e placare laopinione pubblica, rappresenta . invece , (pro-prio perché non è affatto un'escogitazione del -l'ultimo momento) la prova che già da temp i

non sospetti veniva maturandosi un 'esigenzadi rinnovamento nei rapporti tra i partiti e l oStato e, più in generale, tra i partiti e la so-cietà nazionale .

Si può semmai ammettere che la matura-zione di questo provvedimento è stata accele-rata sotto la pressione degli ultimi eventi, no ncertamente che sia nata sotto la loro spinta .Esso sta se mai a testimoniare nella sua lungagestazione che la democrazia italiana portaancora nel suo seno forze vitali e capacità di

rinnovamento . per questo che non sarei di -sposto a condividere qualche espressione con-tenuta nella relazione dell'onorevole Galloni ,come quella, ad esempio, con cui si affermache « il finanziamento pubblico può conside-rarsi sostitutivo dei finanziamenti illeciti, ch evengono vietati » . Questa espressione potreb-be davvero far nascere, nel lettore poco o trop-po provveduto di spirito . critico, il sospettodi voler essere un insinuante tentativo di coo-nestare quel che di riprovevole è avvenutoprima. D'altra parte, come è stato rilevato i nquesto dibattito da vari settori dell'Assemblea ,una legge di finanziamento pubblico dei par-titi non può prescindere da altri provvedimenti

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che valgano ad introdurre, nell'intero siste-ma della democrazia italiana, dei correttiv ia condizioni e processi di deterioramento .

Noi abbiamo rilevato (e ne prendiamo atto )che nella relazione dell 'onorevole Galloni vie-ne riconosciuta la necessità di altri provvedi -menti che, insieme con quello al nostro esame ,concorrano alla rivitalizzazione della nostr ademocrazia, dal punto di vista della sua fun-zionalità e della sua correttezza, nella gestion ee nella stessa dialettica interna dei partiti . Miriferisco a quanto si legge a pagina 13 dell arelazione dell 'onorevole Galloni dove, in bre-ve, si parla esplicitamente della esigenza d imoralizzazione della vita pubblica. Si trattac+i un terna che ci trova perfettamente con-cordi . La riserva che avanzerei è che quest oriconoscimento compiuto nella relazione del -l'onorevole Galloni si riduce a poca cosa, s enon diventa strettissimo, primario impegn opolitico del Governo e ancor più di tutti ipartiti democratici che in questa Assembleahanno la loro espressione .

Il vero problema di fondo della democrazi aitaliana, e a cui strettamente si collega quest oprovvedimento per il finanziamento pubblic odei partiti, è proprio quello che più ci sospin-ge ad una disposizione favorevole verso questoprogetto di legge. Nel momento in cui si parl adi finanziamento privato dei partiti, e de isuoi gravissimi inconvenienti, non può nonparlarsi di una prassi che mette sotto ac-cusa essenzialmente i partiti di governo . Eevidente che un finanziamento interessato ecorruttore, operato per il conseguimento d igrossi favori a livello di politica economic anon può che indirizzarsi verso i partiti chepartecipano al Governo . Da questo punto d ivista mi sembra che la proposta di legge i nesame abbia particolare titolo al nostro con-senso : se questa legge un obiettivo può rea-lizzare - dico « può realizzare » - è precisa- 'niente quello di cominciare a tagliare certeaderenze, nel senso patologico-chirurgico del-la parola, fra un tessuto ed un altro tessuto ,l'uno aIl 'altro estraneo, quali sono appunt oda una parte il tessuto del partito, squisita -mente politico, e dall ' altra parte il tessutosquisitamente economico dell 'ente pubblico oprivalo .

Questa aderenza di due tessuti l 'uno all 'al-tro estranei si concretizza proprio in un certotipo di gestione del potere da parte delle mag-gioranze al Governo . Proprio per questa ra-gione anche le perplessità che si possono nu-trire verso alcuni particolari' aspetti della pro-posta di legge, così come quelle prima accen-nate relative al momento in cui questa pro-

posta di legge si discute, fanno sì che la bi-lancia del nostro giudizio tenda a pender everso il consenso.

P evidente che nella proposta di legge s iritrovano alcuni aspetti particolari che avreb-bero richiesto una migliore definizione . Nondobbiamo dimenticare che, per esempio, nel-l'articolo 1 si rinviene una configurazione deldiritto dei partiti politici al contributo a titolodi rimborso delle spese elettorali tale da nonconsentire un'adeguata dinamica politica, l apossibilità cioè di emergenza di partiti giova-ni che, pur essendo notevolmente consistentiper diffusione, non sono altrettanto consistent iin concentrazione da avere una rappresentanz aparlamentare . Sì sarebbe potuto ugualmentecontenere l'inevitabile tentativo di assalto d igruppi avventuristici se si fosse parlato di u ndiritto al contributo dei partiti politici che ,avendo presentato proprie liste elettorali ne idue terzi dei collegi della Repubblica, avesse-ro tuttavia ottenuto, anche senza nessun quo-ziente, una cifra elettorale di notevole rilievo ,seppure non tanto grande quanto quella ch erisulterebbe dal calcolo del 2 per cento de ivoti validamente espressi .

Si potrebbe ancora ricordare un'osserva-zione della stessa Commissione giustizia con -tenuta nel parere espresso su questa propost adi legge : ossia che sarebbe opportuno che i ldivieto di finanziamento previsto dall 'artico -lo 7 da parte di enti di un certo tipo venisseesteso non soltanto ai gruppi e ai partiti, m aanche ai singoli parlamentari . Questa richie-sta della Commissione mì sembra deliba co-stituire un elemento di riflessione .

Inoltre, sempre a proposito dell ' àrticolo 7 ,la pena comminata, da 6 mesi a 3 anni (penache la Commissione proporrebbe di aumen-tare nel massimo), sarebbe semmai opportunovenisse aumentata nel minimo, perché il ver odeterrente è il minimo della pena, dal mo-mento che il minimo di un anno, per esem-pio, porrebbe l ' eventuale imputato in una con-dizione giuridicamente molto più preoccupan-te che non il minimo di 6 mesi .

Nella proposta di legge mi pare sia stat otrascurato un punto che, nell ' iter che si eravenuto svolgendo in questi ultimi anni pe rgiungere all ' attuale provvedimento, pure ave -va una sua rilevanza, vale a dire il finanzia -mento della stampa di partito, problema estre-mamente importante, perché tocca quella li-bertà di espressione di cui oggi così forte -mente si avverte la crisi, per una serie di cir-costanze legate innanzitutto alla precaria di-sponibilità dei mezzi oggettivi .

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In ultimo, quello che secondo noi rappre-senta l'aspetto veramente centrale e innova-tore della proposta di legge si può ritrovarenel suo riferimento all 'articolo 49 della Costi-tuzione, fatto oggetto oggi in quest'aula di nu-merose considerazioni . In effetti in tale arti -colo, con cui si sancisce solennemente il di -

ritto di tutti i cittadini ad associarsi libera -mente in partiti per concorrere con metod odemocratico a determinare la politica nazio-nale, è tipicamente configurato un diritto for-male. Mi sembra che la nostra Costituzion esia caratterizzata da una profonda tendenza ,anche se ancora quasi tutta non estrinsecata :quella di far seguire alle tradizionali dichia-razioni di libertà o all 'enunciazione dei tra-dizionali diritti formali gli strumenti che do-vrebbero rendere concretamente operanti que-sti diritti formali : basti pensare agli articol i31,_ 32, 33 e 34, dove si parla della famiglia ,della salute, dell'istruzione, e dove i diritt iche ineriscono alla famiglia, alla salute de lcittadino, alla istruzione, vengono sostanziat imediante il richiamo a strumenti material iche la Costituzione riconosce doversi predi-

sporre a cura dello Stato, affinché il cittadin osia messo realmente in condizioni di goderedi quei diritti che altrimenti rimarrebbero ,per molti, appunto soltanto formali . Così nel -l'articolo 24, a proposito della difesa in giu-dizio, si stabilisce che lo Stato deve provve-dere alla difesa di coloro che non hanno imezzi per munirsi di una difesa privata .

Mi sembra che la legge sul finanziament opubblico dei partiti rappresenti l 'attuazionedell 'articolo 49, proprio nello spirito general edella nostra Costituzione : in quello spirito ,cioè, che concepisce le singole libertà ed isingoli diritti formali come libertà e dirittida avviare ad effettivo esercizio mediant estrumenti materiali che lo Stato ha il dover edi mettere a disposizione del cittadino . Lalegge sul finanziamento pubblico dei partitimi sembra che rappresenti la concretizzazio-ne, nei termini che ho detto, del dettato co-stituzionale .

La conclusione alla quale possiamo giun-gere si ricollega a quello che dicevo all'inizi odel mio intervento, all'idea dell 'ultima sfidadella democrazia . Dobbiamo dire molto fran-camente che l 'appello alle forze morali echeg-giato spesso in questo dibattito rimarrebbe u nappello moralistico se queste ultime venisseroconcepite come astratti arbitri di scelta fra i lbene ed il male . Ogni società ha i suoi mec-canismi, le sue istituzioni, le sue struttur edi pressione, di cui gli individui, nei lor ocomportamenti particolari, sono funzioni. Il

problema è di modificare, appunto, cert estrutture e certi meccanismi, affinché il con-dizionamento degli individui sia oggettiva -mente tale da limitare il rischio delle cadutee delle pericolose lacerazioni del tessuto so-ciale . Da questo punto di vista la proposta d ilegge al nostro esame, soprattutto se inqua-drata in connessione con un impegno più ge-nerale a varare nuovi provvedimenti volti aqualificare più chiaramente e correttamentela presenza dei partiti nella vita nazionale ,diventa accettabile .

La morale resta vano moralismo se vienesganciata da idonei strumenti e meccanism ioggettivi . L'unico senso vivo della morale èla realtà dell'energia spirituale ; quella di cu igli uomini, le società, i partiti danno provaquando riescono a dare le migliori risposteche gli strumenti ed i meccanismi oggettiv iconsentono loro di dare in una determinatasituazione .

Qui è la sfida della democrazia. Non s itratta di astratto moralismo : si tratta di por -re in essere strumenti oggettivi che consen-tano di mobilitare utilmente le energie spi-rituali, se vi sono. Si tratta di verificare sto-ricamente se la democrazia italiana è ancor aautentica, se ha - cioè - l ' energia per utiliz-zare al massimo le possibilità che le si of-frono attraverso istituti nuovi com ' è quelloche la proposta di legge in esame appresta ;se ha l'energia per riprendere il suo cam-mino verso quelle modificazioni profondedell'intero nostro assetto sociale, verso un amaggiore giustizia e una maggiore libertà ,secondo l'aspirazione della maggiore e mi-glior parte del popolo italiano . (Applaus iall 'estrema sinistra) .

PRESIDENTE .

iscritto a parlare l'ono-revole Cariglia . Ne ha facoltà .

CARIGLIA. Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole rappresentante del Gover-no, le norme sul finanziamento dei partiti ,attualmente in esame, rappresentano la con-clusione di un dibattito non soltanto politic oma anche tecnico-scientifico, che ha occupatoe preoccupato l'opinione pubblica per molt ianni . A questo dibattito i socialdemocratic ihanno assiduamente partecipato, anticipando ,più di recente, soluzioni che sono state in par -te accolte nel testo che ci viene ora sottoposto .

Al fine, tuttavia, di non ingenerare equi -voci, ma di stabilire per parte nostra qual isono i limiti della nostra adesione a questenorme, occorre precisare gli indirizzi che i nogni fase del dibattito sul finanziamento ab-

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biamo seguito ; ed è bene affermare subitoche la proposta di legge così come è formulatanon suscita certamente il nostro entusiasmo .Quando ha cominciato a prendere corpo ne lnostro paese un interesse abbastanza vivo pe ri problemi aperti dalla presenza dei partit ipolitici nell'ordinamento costituzionale, avreb-be dovuto emergere l'esigenza primaria di me-ditare sul significato dell'articolo 49 della Co-stituzione, che tale presenza aveva sanzionat odettando anche alcuni princìpi di base su l« dover essere » dei partiti, allo scopo appun-to della realizzazione dei fini che la Costitu-zione ad essi assegnava .

Poiché, infatti, la Costituzione individuav anei partiti le istituzioni che dovevano consen-tire ai cittadini « di concorrere a determinarecon metodo democratico, la politica naziona-le », sembrò innanzitutto che occorresse pre-vedere alcune norme fondamentali di attuazio-ne dell 'articolo 49 della Costituzione le qual ifornissero alcune garanzie reali per la forma-zione di strutture interne di partito che ren-dessero effettivo questo concorso dei cittadin ialla formazione della volontà dei partiti .

Si ritenne, dunque, in questa prima fasedel dibattito, che la disciplina legislativa de ipartiti dovesse rispondere ad uno schema lo-gico-giuridico organico che partisse dall'esi-genza di creazione di queste strutture demo-cratiche per pervenire, alla fine, al riconosci -mento dell'obbligo dello Stato di fornire a ipartiti i mezzi finanziari che consentissero l aloro piena partecipazione politica .

Questa nostra impostazione, che sembrav aineccepibile sia sul piano logico sia su quel-lo più strettamente istituzionale, non ebb emolta fortuna e fu avversata soprattutto permotivi di fatto, adducendosi ciòè il motivo chei partiti, sorti secondo i presupposti delle piùlibere organizzazioni, sembravano immatur iper ogni disciplina esterna, disciplina che pre-sentava ovvi pericoli di ingerenza persecuto-ria da parte dello Stato .

Questo discorso sui partiti fu bloccato perlungo tempo, fino a quando, circa a metà del-la scorsa legislatura, il dibattito non fu ri-preso e fu accordato strettamente ai quesit ispecifici posti dall'esigenza del finanziamentopubblico : in tal modo, come è chiaro, le esi-genze di tutela del concorso dei cittadini iscritt iai partiti venivano dimenticate e si riponeval'accento soltanto sulla necessità che fosse l oStato ad assicurare i mezzi finanziari di vit aai partiti .

Certamente l'inerzia legislativa in materi adi attuazione dell'articolo 49 aveva reso ma-croscopici alcuni difetti strutturali dei partiti,

primo fra tutti quello del sistema di raccolt adel denaro necessario al finanziamento dell'in-tera macchina di partito . Nessuno poteva e pu òpiù chiudere gli occhi di fronte ai pericoli d iinquinamento di tutto l'ordine democratic oche questo sistema presenta, di fronte all'azio-ne diseducante che esso ha esercitato per l'opi-nione pubblica del nostro paese .

Gli evidenti elementi, dunque, di estrem agravità dell'attuale situazione, ultimamentesottolineata in forma drammatica dal caso de ipetrolieri, hanno convinto dell'opportunità d iun intervento legislativo immediato del finan-ziamento pubblico .

Fin dalla scorsa legislatura a questo par-ziale intervento ci eravamo predisposti, pu rcon tutte le riserve determinate dal divers omodo di intendere la legge sui partiti, mod osul quale avevamo a lungo insistito .

Ritenemmo tuttavia che nell ' impossibilitàdi risolvere correttamente il problema occor-resse evitare il progressivo deterioramentodella vita pubblica, pervenendo subito al fi-nanziamento, ma cercando di ancorare il fi-nanziamento stesso ai momenti più specifica-tamente pubblicistici della vita dei partiti ,cioè quello elettorale e quello parlamentare ,e imputando la relativa spesa prevalentement eal bilancio della Camera dei deputati .

Questa è la strada che nelle grandi line eè stata seguita, ed ora le norme che ci sonosottoposte rispondono ad uno schema di inter -vento che si richiama soprattutto a motiva-zioni etico-politiche .

Il « piccolo » finanziamento elettorale equello più consistente assicurato « mediante »i gruppi parlamentari risponde, dunque, a lnostro schema : correttivi marginali in mate -ria di controlli e una più elevata percentualedi finanziamento da dividere in parti egual ifra i partiti renderebbero forse migliore l aformulazione del testo .

Ma ciò che ora a noi preme soprattuttosottolineare è la precisa volontà di tutti i par-titi di cogliere questa occasione e di non di -sperdere i frutti benefici che possono derivaredal finanziamento pubblico . Occorre che ipartiti sappiano commisurare le rispettive esi-genze finanziarie al finanziamento pubblico ,affinché si dimostrino infondati i timori d iuna ostinata prosecuzione dei finanziament iocculti .

Occorre soprattutto che i partiti, liberi d acondizionamenti finanziari esterni, sappianoora esercitare le funzioni politiche fondame ntali ad essi e soltanto ad essi attribuite, al -l ' unico scopo di servire l'interesse generale .

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Saremmo degli ipocriti se ci dimenticas-simo di un altro fenomeno che ha contribuit oa deviare in parte la funzione dei partiti :intendo riferirmi al correntismo . Esso non èmai stato un momento del processo dialetticodi formazione della volontà politica del par-tito, ma è stato un fenomeno organizzativoprevalentemente dei vertici, che ha coagulat opreminentemente interessi di potere . Sicchénel partito si è- venuto spesso a stabilire u ndoppio vincolo disciplinare col risultato d iindebolire, all 'esterno, la credibilità politicadel partito stesso .

« Concorrere con metodo democratico a de -terminare la politica nazionale », come affer-ma l'articolo 49 della Costituzione, vuoi direche è il partito e non la singola corrente or-ganizzata il tramite per assicurare la pienapartecipazione politica del cittadino . Si ponea questo punto l'obbligo, giustificato anchesul piano etico, di utilizzare il finanziament oper l 'organizzazione unitaria del partito e no ndi disperderlo, frammentandolo, a vantaggi odelle correnti .

R da rilevare a questo proposito che, ne lmomento in cui il partito acquista rilevanz acostituzionale, è responsabile, nei modi e nel -le forme previste dalla legge, di fronte agl iiscritti e agli elettori, mentre le correnti agi-scono senza responsabilità in vista del perse-guimento di obiettivi di potere .

Per le minoranze, poi, c'è da fare un altr odiscorso. Quando una minoranza si struttur aper dissentire su alcuni punti delle scelte po-litiche del partito, agisce legittimamente nel -l'ambito della dialettica democratica ; quan-do invece si struttura, in via permanente, pe rspartire il potere di governo della maggioran-za, non agisce legittimamente nell'ambito del -la dialettica democratica, perché rompe loschema democratico nel quale si muove i lpartito .

Purtroppo, per evitare le deformazioni de lcorrentismo, non si può provvedere per legge :non resta dunque che affidarsi alla sensibilit àdemocratica della classe politica .

Infine, un'altra cosa mi preme di metterein evidenza: noi fummo tra-i primi a soste -nere la necessità di predisporre, insieme co lfinanziamento pubblico dei partiti, una seri edi interventi moralizzatori comprendenti l ariforma delle società per azioni, le forme d icontrollo sugli enti pubblici, la garanzia dirapida conclusione delle procedure per le au-torizzazioni a procedere, la riduzione dell espese per le campagne elettorali e l'abbrevia-zione dei loro tempi di svolgimento . Propone-vamo poi che fosse anche assunto l'impegno

di prevedere la consultazione parlamentaresulle nomine negli enti di interesse nazionale .

Signor Presidente, onorevoli colleghi, que-sta proposta di legge viene all ' esame della Ca-mera in un momento in cui l'opinione pub-blica è generalmente orientata a valutare i lcomportamento dei partiti in termini estre-mamente critici . Ma non servirebbe a nienteeludere il problema per non avere il corag-gio di affrontare le critiche che potranno ve-nire da molte parti . Noi pensiamo che se que-sta legge verrà correttamente intesa, uscire-mo, come classe politica, da un clima di so -spetto che è tanto più ingiusto quanto più ègeneralizzato. Questa legge servirà a renderepiù limpida la funzione dei partiti e a raffor-zare la fiducia nelle istituzioni democratiche .Ci conforta il fatto che altri paesi democratic ici hanno preceduto su questa strada . (Applau-si dei deputati del gruppo del PSDI) .

PRESIDENTE. Il seguito della discussion eè rinviato ad altra seduta .

Presentazione di un disegno di legge e sua

assegnazione a Commissione in sede le -

gislativa .

GIOIA, Ministro senza portafoglio . Chiedodi parlare per la presentazione di un disegn odi legge .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

GIOIA, Ministro senza portafoglio . Mi ono-ro presentare, a nome del ministro dei lavor ipubblici, il disegno 'di legge :

« Disposizioni integrative per accelerar el'opera di ricostruzione delle zone della Si-cilia colpite dal terremoto del gennaio 1968 » .

PRESIDENTE . Do atto , della presentazio-ne di questo disegno di legge che sarà stam-pato e distribuito .

In relazione alla sua particolare urgenza ,propongo, a norma del primo comma dell'ar-ticolo 92 del regolamento, che esso sia asse-gnato, con il n. 2897, alla IX Commission e(Lavori pubblici) in sede legislativa, con i lparere della I, della II, della V, della V Ie della VII Commissione, derogando al ter-mine di cui al predetto articolo 92 .

Se non vi . sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

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Per consentire alla IX Commissione (La-vori pubblici) di procedere all'abbinament orichiesto dall'articolo 77 del regolamento, so-no quindi trasferite in sede legislativa l eseguenti proposte di legge, vertenti su mate-ria identica a quella contenuta nel disegn odi legge n . 2897, testé assegnato alla Com-missione stessa in sede legislativa :

MATTA ed altri : « Ulteriori provvediment iper le popolazioni dei comuni della Sicili acolpiti dal terremoto del gennaio 1968 » (2656) ;

FERRETTI ed altri : « Snellimento delle pro-cedure nelle opere di ricostruzione e ulterior iprovvedimenti a favore delle popolazioni del-la valle del Belice colpite dal sisma de lgennaio 1968 » (2762) .

Svolgimento di interrogazioni urgent i

sull'omicidio di un giovane ad Imola .

PRESIDENTE. L'onorevole sottosegretari odi Stato per l ' interno ha informato la Presi-denza che desidera rispondere subito alle se-guenti interrogazioni, non iscritte all 'ordinedel giorno, delle quali il Governo riconosc el'urgenza :

I sottoscritti chiedono di interrogare i lministro dell ' interno, per conoscere il risul-tato delle indagini sull 'atroce assassinio dell ostudente Davide De Simone militante ne lFronte della gioventù, avvenuta a Imola a dopera di elementi di sinistra .

« Gli interroganti chiedono al ministrointeressato di sapere altresì se l ' assassiniodello studente Davide_ De Simone è avvenutonel clima di tolleranza verso le iniziative d iviolenza della sinistra che si è prodotto i nesecuzione di direttive impartite in tal sensodal ministro dell'interno.

(3-02284)

« DE MARZIO, CERULLO » .

I sottoscritti chiedono di interrogare i lministro dell ' interno, per conoscere qual iazioni siano state svolte e con quali risultat ial fine di individuare il responsabile o i re-sponsabili della uccisione del giovane student eDavide De Simone avvenuta a Imola nell anotte del 27 marzo 1974 .

(3-02285) « VESPIGNANI, ALDROVANDI, LODI

FAUSTINI FUSTINI ADRIANA ,VENTUROLI, FLAMIGNI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lministro dell ' interno, per sapere quali ele -

menti è in grado di fornire al Parlamento inordine alla uccisione del giovane Davide DeSimone avvenuta il 27 marzo 1974 ad Imola edi fronte alla quale possono inserirsi element idi esasperazione o di speculazione politica .

(3-02287) (( GIOVANARDI, FERRI MARIO, FERRA -

RI, FELISETTI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lministro dell ' interno, per conoscere i motiv iper i quali ancora non si è ritenuto proce-dere alla individuazione ed alla conseguentecattura dei responsabili della uccisione de lgiovane di Imola appartenente al Fronte dell agioventù, stabilito che è nota alla polizia edalla magistratura la matrice politica del ter-ribile delitto .(3-02294)

« MANCO, PETRONIO, 'CERULLO » .

L'onorevole sottosegretario di Stato pe rl'interno ha facoltà di rispondere .

RUSSO VINCENZO, Sottosegretario d iStato per l' interno . Signor Presidente, onore -voli colleghi, rispondo alle varie interroga-zioni che, con diversa tonalità e peculiare an-golatura, propongono all'attenzione della Ca-mera la tragica vicenda di cui è rimasto vit-tima lo studente di Imola Davide De Simone .Si vogliono conoscere, da parte di alcuni col-leghi, gli elementi in possesso del Ministerodell'interno e le iniziative adottate per l'iden-tificazione dei responsabili . Da parte di altr iinterroganti, inoltre, dandosi per scontati imotivi del delitto e l'identificazione dei suo iautori, si sollecita l'adozione di precisi prov-vedimenti a loro carico .

Mi sia consentito, anzitutto, manifestare ilsenso di naturale ed umana pietà che suscitala notizia di una giovane vita immaturament espezzata. È stato osservato da un giornalistache nessuno dovrebbe morire a vent'anni, néper odi di parte, né per vendetta. Nella vicen-da in esame, all'esecrazione per il gesto vio-lento si unisce la commiserazione perla gio-vinezza della vittima di un crimine ancoraoscuro e sanguinoso.

I fatti si sono svolti, com'è noto, nella cittàdi Imola, forse recentemente turbata da u nclima di tensione . Nella tarda serata del 27marzo, agenti del locale commissariato di pub-blica sicurezza hanno rinvenuto in una stradadi periferia – via Vittorio Veneto – al posto

di guida di un 'auto Fiat 500, il cadavere diuna persona, subito identificata per lo student eDavide De Simone, mortalmente colpita dauna coltellata all'addome. Già nel corso dell anottata le prime attivissime indagini facevano

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sorgere notevoli sospetti a carico di una stu-dentessa e di uno studente i quali, a quant osi sa, sarebbero le ultime persone che avreb-bero visto vivo il De Simone . Costoro, rin-tracciati nel corso del giorno successivo, veni-vano immediatamente posti a disposizione de lmagistrato, che li interrogava come testimo-ni . Essendo emersi, nella circostanza, concretiindizi di colpevolezza a loro carico, il magi -strato inquirente disponeva subito per il loroformale interrogatorio alla presenza del di-fensore . Al termine di questo atto istruttorio ,il magistrato emetteva nei loro confronti or-dine di cattura per concorso in omicidio vo-lontario. Le indagini, coperte dal segretoistruttorio, sono state dirette dal sostituto pro -curatore della Repubblica di Bologna il quale ,in data odierna, ha trasmesso gli atti al giu-dice istruttore, e di conseguenza l'ordine d icattura viene tramutato in mandato di cat-tura . Rimangono certo ancora numerosi in-terrogativi, ai quali l ' istruttoria dovrà dar euna risposta, anche ai fini dell'esatta qualifi-cazione dell'azione delittuosa . La minuziosaanalisi della vita della vittima e delle sue ul-time ore, l 'esame delle posizioni degli indi-ziati, le perizie medico-legali potranno - equesto noi ci auguriamo vivamente - fareluce piena su un episodio che ha profonda-mente turbato la coscienza civile del paese . Enecessario chela giustizia arrivi fino in fon -do, e rapidamente, non solo perché l'identifi-cazione e la punizione dei responsabili rispon-de ad un imperativo sociale di sempre, m aperché il permanere di zone di incertezza edi sospetto può essere motivo di disorienta-mento della pubblica opinione .

E doveroso però, in questa fase dell'inda-gine, non lasciarsi travolgere da virtuali pre-figurazioni o da fatti i quali, pur successivi ,pos eono essere privi di rilevanza nella genes ie nella consumazione del delitto . Non si de-ono anticipare con temerarietà giudizi defi-

n i tivi; dobbiamo quindi esprimere il nostr origoroso riserbo verso chi mostra di essers ima fatto un proprio convincimento .

MARCHIO . Come fece il Presidente de lConsiglio Colombo quando si trattò di Mala-cen a

RUSSO VINCENZO, Sottosegretario di Sta-to per l ' interno. In realtà, ogni convinzion etroppo prematura può essere intessuta solodi opinioni o di presunzioni, non di verità .Per parte sua, il Governo deve respinger edecisamente ogni accusa di compiacente tol -

leranza verso qualsivoglia forma di violenza :essa è un fattore inquinante della nostra so-cietà e pregiudica il libero sviluppo delleistituzioni democratiche . Nulla può giustifi-care il dissennato e gratuito spargimento disangue; la passione politica, spinta ad estrem iinammissibili e funesti, non può scagionareun delitto, non esime da responsabilità. IlGoverno ribadisce quindi il suo impegno, piùtolte proclamato in quest'aula, di operare conogni energia per reprimere e stroncare la ve-lenosa pianta della violenza come forma dilotta politica .

PRESIDENTE. L'onorevole Cerullo ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto .

CE RULLO. Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole sottosegretario, l'accenn oa chi si sarebbe fatto già un preciso convin-cimento in ordine alla genesi ed alla dinamic adel delitto di Imola è evidentemente - anch e

non esplicitamente - riferito a questa parte ,ed al sottoscritto che è firmatario, insieme co lpresidente del gruppo del MSI-destra nazio-nale, onorevole De Marzio, dell ' interrogazio-ne. Ora vorrei far rilevare a lei, signor Pre-sidente, ai colleghi deputati e al rappresentan-te del Governo, che il convincimento fu imme-diato e generale per il contesto di fatti in cu ir~. vanne il delitto . L un elemento di fatto cheda sabato 23 mattina, in Imola, si era deter-minata una grave tensione politica, con l ' ir-responsabile stimolo del sindaco e degli espo-nenti dei partiti politici di sinistra . Quest iultimi, in seguito ad uno di quei piccoli inci-denti che avvengono quotidianamente dinanz ialle scuole d' Italia (piccolo, dico, non grande ,perché si era trattato di uno scambio di cef-foni), mobilitarono le cosiddette forze popolar ied antifasciste, con comizio, corteo e scioper inelle giornate successive, con una istigazioneall 'odio e un incitamento alla caccia controi giovani del Fronte della gioventù ed i mi-litanti del MSI-destra nazionale, testimoniat oda volantini, manifesti, circolari, a disposi-zione di chiunque voglia controllare, ed al-cuni dei quali sono in questa cartella che h ocon me. Nel clima descritto, circola per Imolala voce che il sottoscritto sarebbe dovuto an-dare il mercoledì, alle 16, a tenere un rap-porto nell 'ambito della sezione del partito .Questo fatto è colto a pretesto per rinfocolar eulteriormente la passione, la istigazione ,l'odio; gruppi mobilitati dalla sinistra anch ein altre zone della regione mettono in stat odi assedio la città, vigilano - come si dice -dinanzi alla locale sezione, seguono minac-

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ciando i giovani che escono dalla riunione unavolta che essa si è' conclusa .

Poche ore dopo viene trovato accoltellato ecadavere nella propria auto Davide De Simo-ne, iscritto e militante del Fronte della gio-ventù, come riconoscono gli stessi volantinidell'ultrasinistra, che da un anno lo segnala-vano all 'odio e al linciaggio popolare, e comenon è possibile contestare .

Noi abbiamo pensato alle responsabilità in-dividuate in un certo settore politico ? Noi etutta Imola, noi e le questure di Imola e d iBologna, se è vero, come è vero, che ancor aa notte inoltrata il locale commissariato nega-va di avere identificato il giovane, pur aven-done trovato l'abbonamento ferroviario Imola -Bologna, con fotografia e generalità. Il com-missariato ne nascondeva l'identità perché s iera reso conto della carica di pericolosa, ul-teriore tensione che questa scoperta, quest oevento, portavano . In questo modo, si attri-buiva immediatamente al delitto un'origin epolitica, per Io meno una connessione con i lclima politico infuocato che era in atto da pa-recchi giorni .

A questo hanno pensato anche gli stess iesponenti della sinistra, perché altrimenti no nsi spiegherebbe il manifesto della giunta co-munale di Imola : non è certo abitudine digiunte, di consigli comunali, di organi poli-tici esprimere condanna o esecrazione per vit-time di fatti passionali, accidentali o comun-que causati da moventi comuni .

Lo stesso partito comunista ha distribuitoil giorno dopo volantini in cui non escludeval'ipotesi della matrice politica ed esecraval'odio e la provocazione, che possono portar ea tale efferati effetti, dimenticando però ch euno dei fattori determinanti dell'odio, dellatensione, della provocazione, della caccia a lgiovane di destra che si attuava a Imola er aproprio lo stesso partito comunista .

E così la stampa e la questura di Bologna ,che ancora la mattina seguente, alle ore 9forniva spiegazioni contraddittorie, complica-te e diverse di questo evento .

PRESIDENTE . Onorevole Cerullo, le ricor-do che, a termini di regolamento, il temp oconcesso agli interroganti per le repliche no npuò eccedere i cinque minuti .

CERULLO. A noi un fatto interessa stabi-lire : che la giustizia merita il nostro rispettoe la nostra attesa, anche se spesso è molt olenta e incerta quando si tratta di concluder ecasi che ci riguardano ; tant'è che immediata-mente in un comunicato affermammo che non

escludevamo le ipotesi affacciate dagli inqui-renti . Però un altro fatto è innegabile, ono-revole rappresentante del Governo : che a Imo -la c'era un clima di pesante intimidazione, d i

-aperta e diretta minaccia alle persone fisichee alla realtà organizzativa e politica del Frontedella gioventù .

Ci sono lettere anonime, telefonate, minac-ce aperte, volantini che incitano a togliere dal-la circolazione gli aderenti al Fronte della gio-ventù . Ci sono manifesti che indicano com eprovocatorio e delittuoso il semplice fatto ch eun professore di scuola media, per altro ri-spettato e capace, svolga la sua funzione ; chei giovani, tra cui il De Simone, frequentinole scuole o circolino per le strade. E questostato di cose dura per giorni, senza che l eautorità amministrative e politiche per un ver-so e le autorità di pubblica sicurezza per l'al-tro, facciano qualche cosa, prendano un'ini-ziativa .

PRESIDENTE. Onorevole Cerullo, la pre-go di concludere .

CERULLO . Signor Presidente, io replic oanche per l'interrogazione Manco, di cui son ocofirmatario .

PRESIDENTE . Sta bene. La prego co-munque di avviarsi alla conclusione .

CERULLO. In qualsiasi modo finisca l'ac-certamento in sede giudiziaria, vi è da sotto-lineare che il caso specifico di Imola è un odei tanti casi che rendono generale in Itali auna situazione di tensione e di disordine, en-tro la quale gruppi di attivismo parlamentar eod extraparlamentare, identificato e identifi-cabile dal partito comunista fino ai gruppi d i« Avanguardia operaia n o di « Lotta conti-nua » esercitano una minaccia ed una aggres-sione costante nelle scuole, nelle università ,nelle piazze . Questa situazione configura unaresponsabilità gravissima di ordine morale epolitico del Governo e in particolare del mi-nistro dell ' interno che sono inerti . Questoè un fatto. Ad Imola se non ci fosse statoun tale clima, se non si fosse creata una tal esituazione, forse quella vita sarebbe stata spez-zata lo stesso, ma quella vita spezzata nonavrebbe contribuito a creare quell'aria di so -spetto, di oscurità, di turbamento di cui le istesso, onorevole rappresentante del Governoha dovuto dare atto qui stasera .

Ecco perché noi non ci sentiamo sodisfatt idella ricognizione del dramma, considerat oche il compito del Governo non è solo quello

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di conoscere, ma è quello di conoscere per ri-mediare e prevenire eventi di questa fatta .(Applausi a destra) .

PRESIDENTE . L'onorevole Vespignani h afacoltà di dichiarare se sia sodisfatto .

VESPIGNANI, Signor Presidente, onore-voli colleghi, la nostra parte prende attodelle dichiarazioni rese dall 'onorevole rap-presentante del Governo . Quanto detto era i nparte già a conoscenza dell 'opinione pubblicadella città di Imola, che è la mia città . Dinuovo c 'è la notizia che l ' istruttoria è dive-nuta formale .

Prendiamo atto di queste notizie perch ésiamo convinti che esse possano portare u nclima di maggior serenità nella nostra cittàe nel nostro ambiente . Certo, un episodiocome questo - l 'assassinio di un giovan estudente - ha turbato profondamente gli ani -mi dei cittadini di Imola ; d'altra parte si dev econsiderare che da 18 anni ad Imola non s iverificava un fatto di questo genere e quind iè comprensibile questo stato d'animo . Nellostesso tempo, dobbiamo dare atto con sodi-sfazione che rapidamente i competenti organistatali si sono mossi per far luce sul luttuos oe grave episodio ; le forze di polizia, la pre-fettura, la magistratura ed anche la giuntacomunale e il consiglio comunale hanno as-sunto una posizione responsabile, al fine diportare serenità in una città che certament eera stata turbata da alcuni episodi verificatis iqualche giorno prima e che avevano trovatouna risposta ordinata, democratica, senza in-cidenti di sorta . Noi siamo convinti che oc-corre andare ancora avanti il più rapidamen-te possibile in queste indagini, per riportar ela serenità nella città. Crediamo di dovere ,anche da questa tribuna, esprimere tutta l anostra comprensione ai familiari dello stu-dente Davide De Simone, i quali si sono re-sponsabilmente comportati ed hanno contri-buito, con le loro posizioni ed anche conpubbliche dichiarazioni, a denunciare le stru-mentalizzazioni che si è cercato di fare, ten-tando quindi di separare il loro profondo eumano dolore dalle vicende ben più basse de lconflitto, della battaglia e anche della specu-lazione politica che si è cercato di costruir eattorno a questa vicenda.

Mi auguro, onorevole rappresentante de lGoverno, che a un chiarimento definitivo del -la vicenda si arrivi il più rapidamente pos-sibile e che quindi si allarghi quel profond osenso di serenità che deve animare una citt àcome Imola, dove le battaglie politiche si so -

no condotte duramente e aspramente, manon sono mai arrivate al punto di concluders icon atti di violenza. Ci auguriamo, ripeto ,che su questo episodio si faccia luce com-pleta proprio perché il senso di civismo dell anostra città esca ancora più elevato da quest atriste e dolorosissima esperienza .

PRESIDENTE. L'onorevole Giovanardi hafacoltà di dichiarare se sia sodisfatto .

GIOVANARDYI . Signor Presidente, onore-voli colleghi, onorevole sottosegretario, dichia-ro di essere sodisf atto della risposta fornit adal Governo, che chiarisce in buona parte l anatura, almeno allo stato delle indagini, d iun luttuoso, tragico, orrendo episodio nel qua-le ha perso la vita il giovane studente David eDe Simone, trovato privo di vita a non più d icento metri dalla mia abitazione e che cono-scevo personalmente . Alla memoria di questogiovane va ancora il mio e il nostro pensieroreverente; alla famiglia tanto dolorosamentecolpita rinnovo la nostra e la mia solidarietà .

Voglio dare atto, in questa sede, della tem-pestività dell'azione e del lavoro svolto dalleforze di pubblica sicurezza e dalla magistra-tura, in un momento anche di smarriment oche colpiva tutta Imola ; e del senso di re-sponsabilità e di equilibrio delle forze demo-cratiche della città nella quale sono nato evivo, anche se può essere rimasto in molti i ldubbio e il sospetto che questo tragico fatt opossa essere inserito o inquadrato non nell adirezione nella quale per ora muovono le in-dagini e nel senso in cui apprendiamo oggi

che è stata formalizzata l'istruttoria .Diamo atto alla magistratura e alle forze

dell'ordine di avere, sin dall'inizio dell'inda-gine, tolto questo sospetto che ha rappresen-tato anche un momento di panico per tutti ,chiarendo subito come non si dovesse far ri-salire questo fatto a cause politiche . Invitiamola magistratura, per quanto ci è consentito, acompiere fino in fondo e con la massima ce-lerità il proprio dovere per chiarire ancor aquello che rimane da chiarire, per eliminareogni residuo sospetto, per dissipare il dubbi oche una inammissibile speculazione possa es-sere stata tentata da certe parti avvelenand ol'ambiente di una città viva e democratica ,dove il confronto e lo scontro politico, orma ida un secolo, è sempre stato forte e ancheaspro, ma si è tradizionalmente svolto ad unalto livello civile e democratico. L'augurionostro è che si faccia presto perché ogni so -spetto sia fugato e giustizia sia fatta nei con-fronti dell'autore dell'atroce delitto, di cui il

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giovane De Simone non meritava certo di es-sere vittima, e di cui non meritava di esser etestimone la civile e democratica cittadinanzaimolese .

Proposte di assegnazione di progetti di

legge a Commissioni in sede legislativa.

PRESIDENTE . A norma del primo comm adell'articolo 92 del regolamento, propongo allaCamera l'assegnazione in sede legislativa de iseguenti progetti di legge :

alla II Commissione (Interni) :

« Norme sugli istituti di investigazione pri-vata » (2850) (con parere della IV Commis-sione) ;

alla X Commissione (Trasporti) :

« Istituzione dell'albo nazionale degli auto -trasportatori di cose per conto terzi, discipli-na degli autotrasporti di cose e istituzione d iun sistema di tariffe a forcella per i trasport idi merci su strada » (approvato dalla X Com-missione della Camera e modificato dalla VIIICommissione del Senato) (1167-B) (con pareredella I, della Il e della IV Commissione) ;

« Orario di lavoro del personale dell'ammi-nistrazione delle poste e delle telecomunica-zioni e della azienda di Stato per i serviz itelefonici » (2843) (con parere della I e dellaV Commissione) .

Le suddette proposte di assegnazione sa -ranno poste all'ordine del giorno della pros-sima seduta .

Proposta di trasferimento di un disegnodi legge dalla sede referente alla sed elegislativa .

PRESIDENTE. A norma del sesto commadell'articolo 92 del regolamento, propongoalla Camera l 'assegnazione in sede legislativ adel seguente disegno di legge, per il quale l eCommissioni riunite IV (Giustizia) e X (Tra-sporti) che già lo avevano assegnato in sed ereferente, hanno chiesto, con le prescritt econdizioni, il trasferimento alla sede legi-slativa :

« Modificazioni all'articolo 2 del codicedella navigazione approvato con regio decreto

30 marzo 1942, n . 327 » (approvato dalla IICommissione del Senato) (2609) .

La suddetta proposta di trasferimento saràposta all'ordine del giorno della prossimaseduta .

Autorizzazione di relazione orale .

PRESIDENTE. Come la Camera ricorda .il seguente disegno di legge è stato deferitoalla XI Commissione permanente (Agricoltu-ra) in sede referente :

« Conversione in legge del decreto-legg e1° aprile 1974, n. 80, concernente " Distillazio-ne agevolata di pere e mele di produzion e

1973 " » (2883) .

Nell'ipotesi che la Commissione ne con-cluda in tempo l 'esame, chiedo che sia auto -rizzata a riferire oralmente all 'Assemblea nel -la prossima seduta .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

Assegnazione di un disegno di legge a

Commissione in sede referente e auto-

rizzazione di relazione orale .

PRESIDENTE. Avverto che .è in corso d iesame da parte del Senato il seguente disegn o

di legge :

« Conversione in legge, con modificazioni ,

del decreto-legge 2 marzo 1974, n . 30, concer-nente norme per il miglioramento di alcunitrattamenti previdenziali ed assistenziali »

(approvato dalla Camera) .

Nella previsione che il Senato ne concludain tempo l'esame e nella ipotesi che lo ap-provi con modificazioni, propongo fin d ' orache il disegno di legge predetto, con i l

n. 2817-B, sia assegnato alla XIII Commissio-ne (Lavoro) in sede referente e che la Com-missione stessa sia autorizzata a riferire oral-mente all'Assemblea nella prossima seduta .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

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Annunzio di interrogazioni

e di una interpellanza .

GUARRA, Segretario, legge le interroga-zioni e l'interpellanza pervenute alla Presi-denza .

BRINI. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

BRINI . Signor Presidente, vorrei affidarm ialla sua sensibilità ed alla sua cortesia affin-ché voglia interessare l'onorevole ministro de llavoro per una risposta sollecita ad una in-terrogazione che ho presentato unitamente a daltri colleghi del gruppo comunista, tra i qua -li l ' onorevole Coccia, in relazione all'ennesi-ma sciagura avvenuta nel corso dei lavori de ltraforo del Gran Sasso, ove hanno perso lavita tragicamente due operai : Giovan Batti -sta Maceroni di 36 anni e Francesco Di Lore-to di 35 anni . Alle loro famiglie esprimiam oil nostro profondo cordoglio e la nostra soli-darietà

E così salito a 15 il numero dei morti : altr iquattro sono i lavoratori rimasti gravementeferiti . L 'opinione pubblica è comprensibil-mente addolorata e turbata ; vi sono circostan-ze relative allo svolgimento dei lavori che ne-cessitano di chiarificazioni, e misure adeguat edebbono essere assunte .

Una risposta sollecita .– per quanto possi-bile allo stato attuale delle indagini - potreb-be fornire assicurazioni circa l'azione che i lGoverno vorrà certamente svolgere per accer-tare le cause e le responsabilità della sciaguraed ai fini di garantire l'incolumità dei lavo-ratori .

PRESIDENTE . La Presidenza interesseràil ministro competente .

Ordine del giornodella seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine de lgiorno della seduta di domani .

Martedì 9 aprile 1974, alle 9,30 :

1 . — Assegnazione di progetti di legge all eCommissioni in sede legislativa .

2. — Seguito della discussione delle pro -poste di legge:

BERTOLDI ed altri : Contributo dello Statoal finanziamento dei partiti (39) ;

PICCOLI ed altri : Contributo dello Statoal finanziamento dei partiti politici (2860) ;

— Relatore : Galloni .

3 . — Seguito della discussione del disegno(li legge :

Norme per il miglioramento di alcun itrattamenti previdenziali ed assistenziali non -ché per la riscossione unificata dei contributie la ristrutturazione dell ' Istituto nazionaledella previdenza sociale (2695) ;

e delle proposte di legge :

D'INIZIATIVA POPOLARE 1 (2) ; LONGO ed al -tri (26) ; LAFORGIA ed altri (93) ; ZAFFANELLA edaltri (97); ANSELMI TINA ed altri (107) ; ZAF-FANELLA ed altri (110) ; BIANCHI FORTUNATO edaltri (183) ; BoNOMI ed altri (266) ; BoNOM Ied altri (267) ; MAGGIONI (436) ; BoNOMI ed al-tri (462) ; ROBERTI ed altri (580) ; FoscHI (789) ;BERNARDI ed altri (1038) ; BIANCHI FORTUNATOed altri (1053) ; ZANIBELLI ed altri (1164) ; BIAN-

CHI FORTUNATO e FIORET (1394) ; SERVADEI edaltri (1400) ; SERVADEI ed altri (1401) ; CARIGLIA(1444) ; BOFFARDI INES e LOBIANCO (1550) ; Ro-BERTI ed altri (1631) ; CARIGLIA ed altri (1692) ;BORRA ed altri (1777) ; BORRA ed altri (1778) ;PIsICcHIo ed altri (1803) ; CASSANO ed altri(2029) ; SAVOLDI ed altri (2103) ; CARIGLIA edaltri (2105) ; LAFORGIA ed altri (2130) ; GRAME-

GNA ed altri (2139) ; MANCINI VINCENZO ed altri(2153) ; POCHETTI ed altri (2342) ; POCHETTI edaltri (2343) ; BOFFARDI INES ed altri (2353) ; SI-

NESIO ed altri (2355) ; PEZZATI (2366) ; ROBERT Ied altri (2375) ; BIANCHI FORTUNATO ed altr i(2439) ; IOZZELLI (2472) ; BONALUMI ed altr i

(2603) ; ZAFFANELLA e GIOVANARDI (2627) ;— Relatori : Bianchi Fortunato e Mancin i

Vincenzo .

4 . — Discussione del disegno di legge :

Conversione in legge del décreto-legg e4 marzo 1974, n . 30, concernente norme peril miglioramento di alcuni trattamenti previ-denziali ed assistenziali (Modificato dal Se -nato) (2817-B) ;

— Relatore : Bianchi Fortunato .

5 . — Discussione del disegno di legge:

Conversione in legge del decreto-leggeI o aprile 1974, n . 80, concernente « Distilla-

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zione agevolata di pere e mele di produzion e1973 » (2883) .

6. — Discussione dei disegni di legge:

Ratifica ed esecuzione della convenzioneper la protezione dei ritrovati vegetali, adot-tata a Parigi il 2 dicembre 1961 (1255) ;

Relatore: Di Giannantonio ;

Ratifica ed esecuzione degli accordi fir-mati a Bruxelles il 23 novembre 1971 nel-l'ambito del programma europeo di coopera-zione scientifica e tecnologica, ed autorizza-zione alle spese connesse alla partecipazion eitaliana ad iniziative da attuarsi in esecuzion edel programma medesimo (Approvato dal Se-nato) (2539) ;

— Relatore : Galli ;

Ratifica ed esecuzione dello scambio dinote tra l 'Italia e la Francia in materia d iesenzioni fiscali a favore dei membri delleistituzioni culturali italiane in Francia e fran-cesi in Italia, effettuato a Parigi il 10 giugno1971 (Approvato dal Senato) (2359) ;

— Relatore: Salvi ;

Ratifica ed esecuzione dei seguenti att iinternazionali : a) accordo tra il Governo del -la Repubblica italiana e il Governo , dell aRepubblica di Singapore per i servizi aereitra e oltre i rispettivi territori, concluso aSingapore 1 ' 11 aprile 1967 ; b) accordo tra l aRepubblica italiana e la Repubblica malga-scia relativo ai trasporti aerei, concluso aRoma il 23 marzo 1968, con scambio di note ;c) accordo tra il Governo della Repubblic aitaliana e il Governo di Giamaica sui serviziaerei, concluso a Kingston il 18 maggio 197 1(2412) ;

— Relatore : Fracanzani .

7. — Domande di autorizzazione a pro -cedere in giudizio :

Contro il deputato Raffaelli, per il reat odi cui all'articolo 113, quinto comma, deltesto unico delle leggi di pubblica sicurezzaapprovato con regio decreto 18 giugno 1931 ,n . 773, e agli articoli 2 e 4 della legge 23 gen-naio 1941, n. 166 (affissione di manifesti fuoridegli spazi appositamente predisposti) e pe ril reato di cui all 'articolo 336, primo comma,del codice penale (minaccia a un pubblicoufficiale) (doc. IV, n . 24) ;

— Relatore : Padula;

Contro il deputato Almirante, per i reat idi cui agli articoli 283 e 303 del codice penale

(pubblica istigazione ad attentato contro l aCostituzione dello Stato) e agli articoli 284e 303 del codice penale (pubblica istigazioneall ' insurrezione armata contro i poteri dell oStato) (doc . IV, n . 9) ;

— Relatore : Musotto ;

Contro il deputato Lauro, per il reatodi cui agli articoli 81, capoverso, e 314 de lcodice penale (peculato continuato) (doc . IV,n . 86) ;

— Relatore: Padula;

Contro il deputato Lauro, per i reati dicui agli articoli 490, 476, 635, capoverso, n . 3 ,e 61, n . 9, del codice penale (distruzione d iatti veri, danneggiamento continuato e falsit àmateriale in atti pubblici) (doc. IV, n . 90) ;

— Relatore : Padula;

Contro il deputato Lospinoso Severini ,per concorso - ai sensi dell'articolo 110 de lcodice penale - in due reati di cui agli arti -coli 324 e 81, capoverso, del codice penale(interesse continuato privato in atti di ufficio )'(doc . IV, n . 38) ;

— Relatore : Galloni ;

Contro i deputati Cassano Michele, Fer-rari Attilio, De Leonardis Donato, De Marzi oErnesto, Ferri Mauro, Giglia Luigi, La Log-gia Giuseppe, Vicentini Rodolfo, per i se-guenti reati : a) i primi due per concorso- ai sensi dell'articolo 110 del codice penale -nel reato di cui agli articoli 81, capoverso ,nn. 1 e 2, e 314 del codice penale -(peculatocontinuato) e per il reato di cui agli arti-coli 81, capoverso nn. 1 e 2, e 319, primaparte e capoverso, del codice penale (corru-zione aggravata continuata per atti contrariai doveri d 'ufficio) ; b) gli altri per concorso- ai sensi dell 'articolo 110 del codice penale -nel reato di cui all ' articolo 314 del codic epenale (peculato) (doc. IV, n . 93) ;

— Relatore: Galloni ;

Contro il deputato Caradonna, per i lreato di cui all ' articolo 588, capoverso, de lcodice penale (rissa) (doc . IV, n . 19) ;

— Relatore: Lettieri ;

'Contro il deputato Mitterdorfer, per con-corso - ai sensi dell 'articolo 110 del codic epenale - nel reato di cui agli articoli 112 ,nn . 1 e 2, del codice penale, 72 del testo coor-dinato della legge regionale Trentino-AltoAdige 20 agosto 1952, n . 24, con le modifichedi cui alle leggi regionali 18 giugno 1964 ,n. 23, 3 agosto 1968, n . 19, e all 'articolo 95

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del testo unico delle leggi per l'elezione dell a

Camera dei deputati, approvato con decretodel Presidente della Repubblica 30 marz o1957, n . 361 (elargizione di denaro in period oelettorale) (doc . IV, n. 27) ;

— Relatore: Fracchia ;

Contro il deputato Benedikter, per con -corso – ai sensi dell'articolo 110 del codic epenale – nel reato di cui agli articoli 112,nn. 1 e 2, del codice penale, 72 del testo coor-dinato della legge regionale Trentino-Alt oAdige 20 agosto 1952, n . 24, con le modifich edi cui alle leggi regionali 18 giugno 1964,n. 23, 3 agosto 1968, n . 19, e all ' articolo 95del testo unico delle leggi per l'elezione dell aCamera dei deputati, approvato con decret odel Presidente della Repubblica 30 marz o1957, n . 361 (elargizione di denaro in period oelettorale) (doc . IV, n. 100) ;

— Relatore : Fracchia ;

Contro il deputato Tripodi Girolamo,per i reati di cui agli articoli 18 e 25 de ltesto unico delle leggi di pubblica sicurezz a(riunione e corteo in luogo pubblico senza i lpreventivo avviso alle autorità), all ' articol o655 del codice penale (radunata sediziosa) eall'articolo 1, ultimo comma, del decreto legi-slativo 22 gennaio 1948, n . 66 (blocco stra-dale) (doc. IV, n. 37) ;

— Relatore: Bernardi ;

Contro il deputato Ballarin, per concor-so – ai sensi dell'articolo 110 del codice pe-nale - nel reato di cui all 'articolo ' 25 deltesto unico delle leggi di pubblica sicurezzaapprovato con regio decreto 18 giugno 1931 ,n. 773 (promozione e direzione di manifesta-zione e corteo senza il preventivo avviso all eautorità) (doc. IV, n. 51) ;

— Relatore: Musotto ;

Contro il deputato Servello, per il reat odi cui all 'articolo 8 della legge 4 aprile 1956 ,n. 212 ( affissione di manifesti elettorali fuoridegli appositi spazi) (doc . IV, n. 50) ;

— Relatore : Cataldo .

8 . — Discussione dei progetti di legge (a isensi dell'articolo 81, comma 4, del regola-mento) :

MACALUSO EMANUELE ed altri : Trasfor-mazione dei contratti di mezzadria, di colo-nia ed altri in contratto di affitto (467) ;

SALVATORE ed altri : Norme per la tra -3formazione della mezzadria, colonia parzia-ria e dei contratti atipici di concessione d ifondi rustici in contratti di affitto (40) ;

SALVATORE ed altri : Norme per la rifor-ma dei contratti agrari (948) ;

ALMIRANTE ed altri : Inchiesta parlamen-tare sulle « bande armate » e sulle organiz-zazioni paramilitari operanti in Italia (21) ;

Tozzi CONDIVI : Norme di applicazionedegli articoli 39 e 40 della Costituzione (243) ;

— Relatore: Mazzola ;

ANDERLINI ed altri: Istituzione di unaCommissione di indagine e di studio sui pro-blemi dei codici militari, del regolamento didisciplina e sulla organizzazione della giusti -zia militare (473) ;

ANDERLINI ed altri : ' Norme sul commis-sario parlamentare alle forze armate (472) ;

TRIPODI ANTONINO ed altri: Istituzionedella corte d'appello di Reggio Calabria (476) ;

— Relatore : Felisetti;

RAFFAELLI ed altri : Modifiche alle nor-me relative all'imposta sui redditi di ric-chezza mobile e all'imposta complementar eprogressiva sul reddito complessivo derivant eda lavoro dipendente e da lavoro autonomo(1126) ;

— Relatore: Pandolfi ;

Riccio STEFANO : Disciplina giuridica del-le associazioni sindacali, del contratto col-lettivo di lavoro, dello sciopero e della ser-rata (102) ;

— Relatore : Mazzola ;

e delle proposte di legge costituzionale :

ALMIRANTE ed altri : Modifiche degli ar-ticoli 56 e 57 della Costituzione per l'eletto-rato passivo degli italiani all'estero (554) ;

— Relatore: Codacci-Pisanelli ;

TRIPODI ANTONINO ed altri : Designazionecon legge della Repubblica dei capoluogh idelle regioni a statuto ordinario (986) ;

— Relatore : Galloni .

9. — Discussione delle proposte di legg e(ai sensi dell'articolo 107, comma 2, del re-golamento) :

BOFFARDI INES : Estensione dell'indennitàforestale spettante al personale del ruolo tec-nico superiore forestale a tutto il personal edelle carriere di concetto ed esecutiva del -l'amministrazione del corpo forestale dell oStato (urgenza) (1i8) ;

— Relatore: De Leonardis ;

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BOFFARDI INES e CATTANEI : Contributoannuo dello Stato alla fondazione Nave scuo-la redenzione Garaventa con sede in Genova(urgenza) (211) .

La seduta termina alle 21 .

Trasformazione di documentidel sindacato ispettivo.

I seguenti documenti sono stati così tra-sformati su richiesta dei presentatori :

interrogazione con risposta orale Nic-colai Giuseppe numero 3-02299 del 1° aprile

1974 in interrogazione con risposta scrittan . 4-09617 ;

interrogazione con risposta orale Nic-colai Giuseppe n . 3-02304 del 2 aprile 1974 ininterrogazione con- risposta scritta n . 4-09650.

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONT I

Dott . MARIO BOMMEZZADR I

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL E

Dott . MANLIO ROSSI

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INTERROGAZIONI E INTERPELLANZ AANNUNZIATE

INTERROGAZION IA RISPOSTA IN COMMISSION E

ZANIBELLI E LOMBARDI GIOVANN IENRICO . — Al Ministro di grazia e giustizia .— Per conoscere :

le ragioni alle quali si possa attribuir ela sommossa nelle carceri di Cremona;

se siano state invocate motivazioni, rife-rite a processi in corso oppure ad inadegua-tezze di servizi, del grave fatto assolutamen-te nuovo nelle carceri medesime che non di-fettano dei servizi necessari ed il cui perso-nale addetto, pur essendo insufficiente, ga-rantisce con notevole sacrificio un'adeguat acustodia ai carcerati ;

altresì, quali provvedimenti intenda as-sumere per il ripristino dei servizi, per lanormalizzazione dell'apparato direzionale eper il normale funzionamento - degli organ ipreposti alla giustizia che si trovano a Cre-mona in condizioni di precaria funzionalità .

(5-00739 )

DI GIULIO, TANI, SPAGNOLI, MALA-GUGINI, DE SABBATA, TRIVA, BONIFAZI ,CIACCI E FAENZI: — Ai Ministri dell'inter-no, di grazia e giustizia e degli affari esteri .— Per sapere se sono a conoscenza della gra-ve, sconcertante iniziativa della procura dell aRepubblica di Arezzo che ha promosso un aazione giudiziaria nei confronti di numeros isindaci della provincia tra cui i sindaci d iArezzo, Bucine, Castiglion Fiorentino, Casti-glion Fibocchi, Civitella della Chiana, Foia -no della Chiana, Lucignano, Marciano, Mon-tevarchi, San Giovanni Valdarno, San Sepol-cro, Stia e di vari presidenti dei consigli d iamministrazione di enti ospedalieri tra i qual iquello di Bibbiena, Montevarchi e San Gio-vanni Valdarno, a seguito delle delibere de irispettivi consigli che, rispondendo all ' ap-pello unitario degli eletti della Toscana, hannostanziato somme di denaro per la ricostruzio-ne del Vietnam. La comunicazione giudizia-ria riguarda il preteso tentato peculato per di-strazione .

Per conoscere se non giudicano tale inizia-tiva in contrasto con i sentimenti e la volontàdelle popolazioni che nelle forme più diverse e

ripetutamente hanno espresso la loro solida-rietà ai popoli del Vietnam; gravemente le-siva dell'autonomia degli enti locali sancit adalla Costituzione ; in contraddizione clamo-rosa con le stesse posizioni assunte dal Mini-stro degli esteri italiano che, anche nel recent eincontro con il presidente e il vicepresidentedel consiglio regionale toscano svoltosi al ri-torno di questi dal Vietnam, ha dichiaratodi apprezzare le iniziative solidaristiche incorso in Toscana a favore dei popoli di que lmartoriato paese .

(5-00740 )

PAJETTA, GALLUZZI, SEGRE, IOTTILEONILDE, CARDIA, SANDRI, GIADRE-SCO, GORGHI, TROMBADORI, PISTILLO E

BORTOT . — Al Ministro degli affari esteri. —Per conoscere – in considerazione del pregiu-dizio recato alla posizione internazionale de lnostro paese, in particolare nei confronti de lterzo mondo e in seno alla assemblea dell eNazioni Unite, dal mancato riconoscimento d igoverni e di Stati che hanno ormai da tempo ,e taluno da molti anni, acquisito un precisoe consolidato status internazionale ed hannoottenuto, da parte di un rilevante numero dipaesi di tutti i continenti pieno o almeno par-ziale riconoscimento giuridico – se il Govern onon consideri ormai indifferibile proceder enelle forme che risulteranno più opportune a lriconoscimento:

1) della Repubblica democratica popola-re di Corea, uno dei paesi più avanzati traquelli in via di sviluppo, sul terreno econo-mico, sociale, culturale, nel cui confrontol'Italia dovrebbe, e ciò è condizionato appuntodal riconoscimento, adottare adeguate inizia-tive per incrementare l'interscambio e poten-ziare la cooperazione bilaterale nel reciprocointeresse ;

2) del governo provvisorio rivoluzionari odel Vietnam del Sud, autorità riconosciut adagli Accordi di Parigi del gennaio 1973 ecomponente essenziale dell'azione per giun-gere al rispetto ed alla puntuale attuazione d iquegli accordi, oggi violati apertamente da lgoverno di Saigon ;

3) della nuova repubblica della GuineaBissau, il primo paese che si è liberato da lcolonialismo portoghese, riconosciuta oggi d aoltre 70 paesi aderenti alle Nazioni Unite ,mentre altri paesi, tra cui alcuni europei, s iapprestano a formalizzare i loro rapporti co lnuovo Stato .

Nell'occasione, gli interroganti chiedono d iconoscere quali direttive il Governo abbia dato

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o intenda dare alla delegazione italiana al -l'ONU per evitare che l'Italia continui a com-parire tra gli astenuti in ogni votazione dell aAssemblea che in qualche modo suoni con-danna del colonialismo portoghese e del raz-zismo sud-africano.

(5-00741 )

PAJETTA, GALLUZZI, CARDIA E SE-GRE. — Al Ministro degli affari esteri . —Per conoscere quali siano i motivi del man-cato invio al Parlamento, per la sua ratifica ,del Trattato contro la proliferazione nuclea-re, la cui firma risale ad oltre 6 anni orson oe che, nel frattempo, è stato ratificato da nu-merosi paesi dell'Europa e del mondo, oltr ealle principali potenze nucleari e, ultimamen-te, nel febbraio 1974, anche dal Bundestagdella Repubblica federale tedesca ; e per sa-pere, altresì, quale sia la posizione del Go-verno italiano in ordine al problema dell aauspicata cessazione di tutti gli esperiment inucleari nonché della limitazione degli arma-menti nucleari, strategici e tattici, cui l ' Ita-lia è vitalmente interessata sia come paes eeuropeo, partecipante, anche se in forme ri -

dotte, ai negoziati di Vienna sia come paes emediterraneo nel cui territorio sono installatebasi e forze nucleari degli USA e della NATO .

(5-00742 )

GALLUZZI, IOTTI LEONILDE, SEGRE ,CARDIA, SANDRI E GORGHI . — Al Ministrodegli affari esteri . — Per conoscere quali sia-no le valutazioni del Ministero e del Governoin ordine ai risultati, prevalentemente nega-tivi e per, taluni aspetti gravi, della riunion edei ministri degli esteri dei nove paesi dellaComunità, tenutasi recentemente a Lussem -burgo, specie per quanto concerne i rapport idella Comunità con gli USA e la progettataconferenza euro-araba e quale linea il Gover-no intenda sviluppare, intorno a tali questio-ni e a quella più generale attinente alla vitae al futuro della CEE; in particolare per sa-pere se il Governo non ritenga necessario in -vestire, subito dopo il referendum, il Parla-mento del problema della vita e degli svi -luppi della Comunità europea e della posi -zione dell'Italia nel quadro comunitario e inordine ai numerosi e gravi problemi aperti .

(5-00743)

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INTERROGAZION IA RISPOSTA SCRITT A

LEZZI . — Al Ministro della pubblica istru-zione . — Per sapere se sia a conoscenza de lvivo malcontento che esiste tra il personal edocente di ruolo della scuola elementare lau-reato e abilitato a causa :

1) della limitazione, in ordine ai passag-gi fra ruoli del personale insegnante, conte-nuta nella tabella annessa alla bozza di prov-vedimento delegato relativo all'articolo 4 del -la legge 30 luglio 1973, n. 477 : infatti senzaalcun valido motivo si esclude la possibilit àdi passaggio dalla scuola elementare agli isti-tuti di istruzione secondaria di secondo gradò ;

2) della mancata emanazione del decretoper la formazione delle graduatorie nazional iai fini dell'immissione in ruolo degli inse-gnanti abilitati con i corsi speciali indetti, a isensi dell'articolo 5 della legge 6 dicembr e1971, n. 1074, per l 'anno scolastico 1971-72 ;

3) della mancata definizione della possi-bilità di accettazione dell'incarico d'insegna -mento, in qualità di non di ruolo, nella scuo-la media unica e negli istituti di istruzion esecondaria di secondo grado, senza dover sog-giacere all'obbligo di dimissioni dal ruolo de -gli insegnanti delle scuola elementare .

E per conoscere quali iniziative intendaassumere onde i problemi sollevati dalla cate-goria trovino giusta soluzione nello spirito de lriconoscimento di uguali diritti a tutti gli in-segnanti e nel quadro della unicità della fun-zione docente.

(4-09578 )

DE VIDOVICH. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri. — Per sapere se è a cono-scenza del fatto che la domanda presentat adal signor Giulio Levi, nato a Trieste il 27 no-vembre 1907, intesa ad ottenere i benefici pre-visti dalla legge 8 luglio 1971, n. 541, qualeex perseguitato razziale è stata respinta dall aCommissione per le provvidenze ai persegui-tati politici antifascisti o razziali, agli inter-nati civili in Germania e i loro familiari su-perstiti dipendenti dalla Presidenza del Con-siglio dei ministri con delibera n . 55574 di cu ialla seduta 20 novembre 1973 posizione23873 PP. con la seguente motivazione : « LaCommissione dichiara la propria incompetenz aa decidere sulla domanda ritenuto che nel te-sto dell'articolo unico della legge 541 non èindicato l 'organo competente ad esaminare i lrelativo provvedimento né è dato pur cono -

scere quali siano i criteri da seguire per l aconcessione di siffatto beneficio » .

Ciò posto si chiede quali provvedimenti in -tenda assumere codesta Pesidenza del Consi-glio dei ministri per consentire l'attribuzion edei benefici previsti dalla citata legge n . 541agli aventi diritto .

- (4-09579 )

SERRENTINO . — Ai Ministri delle finanz ee degli affari esteri . — Per sapere quali inizia-tive saranno prese per non gravare con dop-pia imposizione gli stipendi ed i salari dei la-voratori italiani non domiciliati all'estero(frontalieri), con particolare riferimento a co-loro che quotidianamente si recano a lavorar ein Svizzera, dove subiscono una trattenuta d iimposta sulle retribuzioni .

Per chiedere quali disposizioni sono stat eimpartite alle intendenze di finanza ed all edogane per permettere ai lavoratori italian iall'estero l'importazione dei propri salari ostipendi in lire italiane ed in deroga alle vi-genti limitazioni di export-import di valutanazionale .

(4-09580)

MENICACCI . — Ai Ministri della sanitàe di grazia e giustizia . — Per sapere se nonsi ritenga di disporre l'inquadramento dei sa-nitari addetti al servizio assistenziale pressole carceri giudiziarie di tutta Italia, atteso ch el'attuale organico prevede l'impegno di 6medici incaricati per non più di 1 .000 detenuti

pagati però con una mensilità di lire 104 .000lorde non sufficienti a garantire la serietà de lservizio e la loro proporzionale responsabiliz-zazione, data invece la necessità che il medic oresti impegnato a tempo pieno, come pressoqualsiasi ente ospedaliero e quindi la neces-sità di una presenza nel carcere senza solu-zione di continuità, attesa anche la limitat acapienza delle infermerie e le incombenze for-mali e burocratiche connesse con l'eserciziodella loro funzione, o quanto meno l'inqua-dramento dei dirigenti sanitari delle carceridei principali centri penitenziari d 'Italia ,quali quelli di Palermo, Catania, Messina pe rla Sicilia, Napoli, Bari, Perugia, Milano, Ge-nova, Torino, Trieste, eccetera anch'essi pa-gati nella stessa maniera dei medici incaricati ,nonostante la loro maggiore responsabilità, i lmaggiore impegno di presenza ed anche pe ri permanenti rapporti, oltre che con la dire-zione del carcere, con il Ministero di , graziae giustizia e con l 'autorità giudiziaria (per itrasferimenti dei detenuti, domande di grazia,

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libertà provvisoria, ricoveri in case di cura ,eccetera), onde garantire con un diverso trat-tamento economico e normativo l'esercizio d iuna funzione, che è di peculiare importanz aa fine di giustizia.

(4-09581 )

MENICACCI, GUARRA, FRANCHI, PA-LUMBO, NICCOLAI GIUSEPPE E DE MI-CHIELI VITTURI . — Ai Ministri dell'internoe dei lavori pubblici . — Per sapere :

se sia vero che l'area già destinata a spa-zio pubblico con la denominazione di PiazzaEuropa lungo Viale Umbria nel comune d iBastia Umbra sia stata venduta dal comun e(sindaco, avvocato Pietro Mirti del PSI) ne l1968 a due privati, tali signori Fatigoni Do-menico e Gino, impresari edili, con lo scop odi erigervi un fabbricato da vendere a terzi ;

se sia vero che a seguito di rimostranzeda parte di privati cittadini fu assicurato d aparte dell'amministrazione civica che il fab-bricato non avrebbe superato l'altezza di metr i4, se sia vero che invece sono stati iniziat ilavori di scasso per erigervi un fabbricatoche dovrebbe superare i 25 metri di altezzaper una lunghezza di 65 metri (per tutta l alunghezza della piazza) e che il piano terren osarà destinato alla cooperativa comunista« Super Coop » ;

a quale prezzo sia stata venduta l'area ,come sia stato possibile alienarla atteso il suocarattere demaniale e il vincolo postovi da lpiano regolatore del comune di Bastia Umbraredatto dall'architetto del PSI Astengo, notoper la vicenda della « pecetta » inserita a fin ispeculativi nelle tavole del piano regolator edi Gubbio, se erano stati presentati precedent iprogetti di costruzione atti a richiedere la pre -scritta licenza edilizia, quando la licenza edi -lizia è stata rilasciata e a favore di chi ; e perquale fabbricato e con quali dimensioni e pe rsapere altresì se tale fabbricato, che verrebbea costituire il più alto edificio di quel comune ,è in linea con le norme edilizie vigenti .

(4-09582 )

MENICACCI — Ai Ministri dell ' interno edei lavori pubblici e al Ministro per i rappor-ti tra Governo e Parlamento . — Per sapere :

I) se i seguenti fatti rispondono a verità :1) il sindaco socialista avvocato Mirti in -

torno al 1965 ha venduto al costruttore Fatigo-ni Gino l'area destinata a Piazza Europa, sot-traendola al verde pubblico ;

2) il 20 giugno 1966 viene adottato i lpiano regolatore che prevede in Piazza Eu-ropa una costruzione alta metri 4 per metri

cubi 5.200 da destinare per attrezzature pub-bliche ;

3) il 16 maggio 1968 il Ministro dei la-vori pubblici respinge una « osservazione »per una variante della amministrazione fron-tista di Bastia che consentisse di elevare l acostruzione a metri 11 ;

4) il 10 dicembre 1973 il comune – igno-rando tale voto negativo e grazie al passag-gio della competenza alla regione – adotta una« variante » al piano regolatore che prevede :

a) la destinazione non è più ad usopubblico, ma privato (24 appartamenti) ;

b) un volume che da 5 .200 metri cub isale triplicato a 15.000 ;

c) una altezza da metri 4 a ben 26,5metri (quasi 7 volte tanto) ;

5) il 31 dicembre 1973 il sindaco – conil parere contrario dell'ufficio tecnico del co-mune – concede la licenza di costruzione n . 547all'impresa Fatigoni, che inizia il nuovo grat-tacielo in quello stesso giorno ;

II) se non sia dell'avviso che la variant eè illegittima perché concessa senza preventivaautorizzazione degli organi regionali compe-tenti e comunque illegittima è la concession edella licenza rilasciata senza che la variant efosse stata prima pubblicata dal comune, par-tecipata tramite il bollettino della regione, di-scussa dal consiglio regionale, e approvatainfine con decreto del presidente della giunt aregionale ;

III) se sia vero che la impresa Fatigoni s iè impegnata a cedere il piano terreno all acooperativa COOP di chiara marca socialco-munista e a quali condizioni .

L'interrogante, convinto che siano state cal -pestate le norme vigenti, sottratto verde aicittadini, soffocate le abitazioni e le altre in-frastrutture pubbliche vicine (scuola media )nessuna delle quali supera i 9 metri di altezza ,favoriti interessi privati, con complicità per iviolatori della legge, chiede di conoscer ecome sia potuto travolgere i limiti del pian oregolatore vigente in Bastia Umbra e se sonovenute meno le riserve che il Ministero de ilavori pubblici espresse con il volto del 16maggio 1968,

sopra ricordato . (4-09583)

MENICACCI . — Ai Ministri dell'agricol-tura e foreste, dell ' interno e della sanità . —Per sapere per quali fini è stata costituita un acooperativa agricola e ad iniziativa di chi convasta proprietà terriera della ECA di Tod i'(Perugia) e per conoscere il numero degli as-sistiti dell'ente predetto, se il bilancio è i nattivo o meno e chi ne controlla le consistenzenumeriche .

(4-09584 )

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MENICACCI . — Al Ministro del tesoro . —Per conoscere i motivi che ostano alla liqui -dazione della pensione al signor Orsini Giu-seppe nato a Posta (Rieti) il 17, novembr e1911, già impiegato della locale amministra-zione comunale di Posta in qualità di prim oapplicato dal 1° agosto 1930 al 30 giugno 1972 ,combattente e reduce, con una anzianità d iservizio di 46 anni ivi compresi i benefic icombattentistici ex legge 24 maggio 1970 ,n . 336, reclamati con istanza 16 ottobre 1972 .

(4-09585 )

MENICACCI . — Ai Ministri del tesoro, del -la sanità e della difesa . — Per conoscere l ostato della pratica per pensione militare re-lativa al ricorso depositato il 25 gennaio 1969 ,n. 079802 della Corte dei conti, IV sezione giu-risdizionale, da Fiorucci Giovanni, resident ea Petrignano di Assisi, avverso il decreto de lMinistro della difesa n . 2359 in data 8 settem-bre 1962, comunicato all ' interessato il 30 otto-bre 1968 e di cui alle conclusioni favorevol idella procura generale della Corte dei conti ,deciso oltre due anni or sono, il 13 gennai o1972 e, pare, rinviato per esame al Ministerodella sanità (posizione n . 36012) senza che s iconoscesse l 'ulteriore suo esito .

(4-09586 )

MENICACCI . — Ai Ministri dell ' interno edi grazia e giustizia . — Per sapere :

se è vero che la amministrazione comu-nale di Nocera Umbra della DC ha dispostola assunzione di circa 20 dipendenti senzaindire un concorso pubblico, allo scadere de i6 mesi previsti dalle leggi vigenti ;

che cosa osta alla indizione di tali con -corsi, se è vero in particolare che in 12 ann isono entrati per pubblico concorso due sol epersone con l'unica prerogativa per tutti d iessere attivisti e militanti nella DC, in ciòmortificando la pesante disoccupazione lo -cale esistente soprattutto a livello giovanile ;

come si spiega che il comune affidi l edelicate funzioni di vigilanza urbana ad u nsolo dipendente in tutto il comune, il qual evanta oltre 7 .000 abitanti con 60 frazioni .

(4-09587 )

MENICACCI, D'AQUINO, DE MICHIEL IVITTURI, FRANCHI E GUARRA . — Al Mini-stro della sanità, al Ministro per il coordina -mento dell'attuazione delle regioni e ai Mini-stri di grazia e giustizia e delle finanze . —Per sapere :

se risulta vero che tutti i membri delconsiglio di amministrazione dell 'ospedale

civile di Orvieto, di cui tre del PCI, due de lPSI, dei quali uno è il presidente, hann oricevuto comunicazioni giudiziarie che atte-stano l'inizio di un procedimento penale pro -mosso nei loro confronti ad iniziativa delprocuratore della Repubblica di Orvieto rela-tivamente alla stipula di contratti svantag-giosi per quella amministrazione e alla assun-zione di personale fuori ruolo e senza con -corso ;

se sia vero che è stato disposto il seque-stro degli atti relativi ai contratti e alle as-sunzioni predetti e a quali conclusioni è per -venuta l'indagine esperita dal nucleo di poli-zia tributaria di Terni, competente territorial-mente ;

se sia vero che, dopo l'inizio degli ac-certamenti in sede giudiziaria e tributaria e ,senza che si conoscessero le conclusioni, i lconsiglio di amministrazione ha indetto unpubblico concorso per applicati nel ram oamministrativo con l 'evidente scopo di siste-mare i numerosi dipendenti precedentementeassunti per chiamata e per incarico tempora -neo, trattenuti senza soluzione di continuitàanche per oltre 3 anni e quindi ben oltre i ltermine di 6 mesi di cui all'articolo 3 (3 mes irinnovabile per altri 3 mesi), del decreto delPresidente della Repubblica 27 marzo 1969 ,n . 130, tutti notori comunisti e socialisti ,compresi stretti congiunti , dei consiglier idella predetta amministrazione ospedaliera ,e se è vero che tali dipendenti hanno supe-rato la prova scritta, sono stati ammessialla prova orale, che si terrà entro la fine de lcorrente mese, e - quindi - per sapere com emai il comitato regionale di controllo h asempre approvato gli atti relativi al rinnovodelle delibere con cui i medesimi erano trat-tenuti in servizio di 3 mesi in 3 mesi con i lconsenso del direttore amministrativo (ex ar-ticolo 11 della legge 12 febbraio 1968, n . 132) ;

se pendono accertamenti giudiziari i nordine al fatto che le forniture delle carn inecessarie alla vita ospedaliera sono acqui-state senza asta pubblica da parte della co-operativa comunista AICA di Bologna, rap-presentata in Orvieto dall ' assessore comuni -sta del PCI, signor Marcello Materazzo, fra-tello dell ' allevatore dei bovini mattati ;

quali provvedimenti sono stati pres inei confronti dell ' economo accusato di falso ,nonché nei confronti del direttore ammini-strativo ;

se è vero che il collegio dei revisori de iconti, istituito con l'articolo 12 della legge12 febbraio 1968, n. 132 (legge quadro della

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riforma ospedaliera) ha sistematicamente ri-levato nei loro verbali di verifica della ge-stione dell'ospedale di Orvieto vari disser-vizi e un vero e proprio caos, evidenziat oanche nei libri contabili e nella mancanz adi conti consuntivi per più anni ;

a quanto ammonta il debito consolida-to dell'ospedale di Orvieto e a quali cifre ègiunto il disavanzo di cassa risultante nelbilancio preventivo per il 1974 ;

se è vero che presso l 'ospedale risultan oin forza dipendenti in numero superiore a iposti letto, come viene giustificato questo in-concepibile squilibrato rapporto e se a tal imassicce assunzioni si deve il fatto che l erette ospedaliere vanno periodicamente au-mentando, oltre i limiti riscontrabili press oaltri ospedali di « zona » della regioneUmbria ;

se è vero che il presidente del consigli odi amministrazione - ritualmente retribuito -è presente presso l'ospedale solo 2 giorni all asettimana, prestando la sua opera nelle re -stanti giornate presso una azienda assicuratri-ce a Firenze ;

se risponde a verità che presso l'ospedal edi Orvieto sono giacenti conti relativi a spe-dalità per vari anni e per l ' importo di mol-ti milioni dovuti da assistiti morosi, come ma inon si dispone il recupero delle predette som-me necessarie per un ente che può operar esolo grazie ad aperture di crediti concessi daistituti bancari locali, prima la Cassa di Ri-sparmio, che vantava uno scoperto di quas iun miliardo di lire e più recentemente i lMonte di Paschi di Siena, con mediazione d iesponenti nazionali del PSI .

(4-09588 )

ALFANO . — Al Presidente del Consigliodei ministri ed ai Ministri dell 'interno e dellasanità . — Per sapere :

se sono a conoscenza del caso segnalatoda un settimanale e denunciato dal signorLuigi Pammiso di Rovigo, a detta del qualela pratica da lui inoltrata per ottenere l ' as-segno di accompagnamento per il figlio sub -normale, di dieci anni, che frequenta lascuola speciale, è stata evasa dalla local eprefettura con esito negativo ;

se risponde a verità che detto uffici o« competente », trascurando un'autentica in-terpretazione della circolare 17 gennaio 197 2del Ministero della sanità, abbia negato que lbeneficio di legge, nonostante una invalidit àdel 100 per cento del ragazzo, sol perché rico-nosciuto « deambulante » :

se, effettivamente, il citato Ministero ,con detta circolare, o con separate istruzioni ,abbia inteso affermare che i « subnormali » ,al fine di poter fruire dell'assegno di ac-compagnamento, e per essere qualificati tali ,sono da ritenere non « deambulati » ;

se, infine, non ritengano di dover megli ochiarire, con più intelligibile interpretazione ,il testo della circolare in questione, ad evitareincresciosi equivoci come quello segnalato .

(4-09589)

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri ed al Ministro della sanità . —Per conoscere :

se sono al corrente dei fatti, ampiamenteriportati dalla stampa nazionale, avvenut ipresso l 'ospedale Malpighi di Bologna, ne lquale alcuni bambini, in tenera età, sareb-bero stati sottoposti a delicati e fastidiosi espe-rimenti ed a particolari indagini diagnostich e(cistometrica), nonché a stressanti tests psi-chici, sotto il motivo ufficializzato di stabilire

origini e cause dell 'enuresi ;se i clinici, che hanno operato detti ac-

certamenti del tutto nuovi, e mai praticati inaltri istituti pediatrici, abbiano chiesto ed ot-tenuto, preventivamente, regolare autorizza-zione delle autorità sanitarie e dei familiar i

dei bambini ricoverati ;se non ritengano opportuno disporre un a

inchiesta chiarificatrice, o altri eventual iprovvedimenti, che valgano a rasserenarel'opinione pubblica, turbata dai fatti e daicommenti degli organi di stampa . (4-09590 )

ALFANO. — Ai Ministri dei trasporti eaviazione civile e dell ' interno. — Per sapere :

se sono al corrente del grave disagio cheavvertono e denunciano di continuo, anche at-traverso gli organi della stampa, i cittadin i

di Terra di Lavoro a causa delle difficoltà d icollegamento, con mezzi pubblici di traspor-to, tra il centro cittadino di Caserta ed i lpopoloso rione Sant'Agostino di detto capo-

luogo;se sono a conoscenza del fatto che l e

aziende dei mezzi pubblici, non tenendo con-to delle esigenze dei lavoratori e dei ceti men oabbienti, hanno adottato tariffe che costrin-gono gli utenti della spesa del doppio bi-glietto, per siffatti collegamenti ;

se intendano intervenire e quali prov-videnze disporre, onde alleviare il disagioed eliminare il grave dispendio, lamentati .

(4-095911

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ALFANO . Ai Ministri dei trasporti eaviazione civile, dei lavori pubblici e del-l' interno. — Per sapere :

se sono a conoscenza del fatto che l astrada Vitulazio-Appia è dissestata da ann ie risulta intransitabile e pericolosa a causadei profondi avvallamenti e delle innumere-voli buche di notevoli dimensioni, che atten-tano alla pubblica incolumità di quanti son ocostretti a percorrerla ;

se sono al corrente del fatto che un car-tello avverte, da anni, gli utenti dello stat odi dissesto di detta strada, senza che si si amai provveduto, a cura di chicchessia,- a si-stemarla ;

se non ritengano intervenire per eli-minare questo increscioso stato di fatto e dil disagio delle popolazioni interessate .

(4-09592 )

ALFANO . — Al Presidente del Consigliodei ministri ed ai Ministri del tesoro e del-l'interno . — Per sapere :

se sono a conoscenza del fatto che alcun iistituti, studi ed uffici che operano nel camp ofinanziario per la concessione del quinto del -lo stipendio a lavoratori del braccio e dell amente allettano gli interessati con proposteed offerte preventive di un ricavo netto, abil-mente alterato e truccato, onde accaparrars iil cliente e l'affare ; ma che, poi, a documenta-zione presentata ed alla resa dei conti, comu-nicano ai lavoratori differenze rilevanti, i nmeno, sul netto ricavo dell'operazione, ad-ducendo pretesti vari ;

se non ritengano disporre particolari ac-certamenti degli organi tributari e di polizia .o altri provvedimenti, onde controllare se dett iorganismi abbiano ottenuto la prescritta auto-rizzazione ad operare in detto settore, per neu-tralizzare l'affarismo e la speculazione, a idanni dei lavoratori bisognosi, di questi fac-cendieri senza scrupoli .

(4-09593 )

ALFANO. — Al Ministro delle poste e dell etelecomunicazioni . — Per sapere :

se in ordine al lamentato e grave disser-vizio del recapito della corrispondenza, d iogni genere, che viene deplorato sia in Italia ,come all'estero, da fonti di stampa, private ed« ufficiali », aggravando anche per tal fatto ,che non trova riscontro in altri paesi civili eprogrediti, una deleteria propaganda ai dannidelle nostre pubbliche istituzioni, non inten-da intervenire con efficaci provvidenze di sa-natoria e di normalizzazione del predetto de -

licato servizio di utilità e di interesse dell acollettività ;

se non ritenga pili opportuno devolver eal raggiungimento di tale finalità essenzial ee primaria parte di quelle somme, stanziate opreventivate, come da recenti comunicati mi-nisteriali, per la costruzione o per l'affitto d inuovi uffici postali ; alcuni dei quali si appa-lesano, quanto meno nella presente congiun-tura, non richiesti da urgenti e giustificate ne-cessità ;

se non voglia considerare favorevolmen-te la convenienza di destinare al migliora -mento di quel servizio di pubblica utilità e d iinteresse generale preminente, le somme pro-grammate per il lancio commemorativo d inuove serie di francobolli, o il ricavato dall avendita di essi, in linea subordinata, magar iavvalendosi di private agenzie di recapito pe ri plichi postali, giacenti da tempo presso gl iuffici statali .

(4-09594 )

ALFANO. — Al Ministro dell'interno. —Per sapere – con riferimento anche a prece -dente analoga interrogazione – :

se non ritenga di dóvere intervenire _pres-so l'organo tutorio della provincia di Napoli ,onde ottenere che una deliberazione, appro-vata dalla giunta municipale e dal consigli ocomunale della città, con la quale si decre-tava l'assunzione di trentasei operai-necro-fori, in pianta stabile dopo che gli stessi han -no prestato servizio, per oltre vent 'anni, qual i

incaricati » di fatto dalla stessa amministra-zione, per svolgere attività cimiteriali, veng asollecitamente, -doverosamente e definitiva -mente ratificata dall'organo prefettizio;

nella specie, come ebbe a rappresentar el'interrogante, si tratta di una « doverosa e dindifferibile sanatoria » di un rapporto, an-noso e non legalizzato in passato, di lavoro ,del quale la amministrazione comunale si èavvantaggiata per un ventennio, sacrificandoe sfruttando le apprezzate e insostituibili pre-stazioni, che i predetti lavoratori hanno assi -curato, nella prospettiva e nella speranza d iuna definitiva sistemazione, che non posson oessere ulteriormente rinviate o deluse .

(4-09595 )

ALFANO. — Al Ministro delle poste e del-le telecomunicazioni . — Per sapere :

se gli risulta che, da qualche tempo, i I« giornale-radio » ed il « telegiornale », purnelle molteplici edizioni programmate ne lcorso della giornata, ed i « notiziari italiani »,

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letti nel corso della notte, si limitano a ripor-tare rare e brevi notizie, con sommari reso -conti, sui fatti di crónaca e sulle question ipolitiche di casa nostra, riservando, invece,maggior tempo e spazio a resoconti dettagliat ie particolareggiati su fatti e vicende di cro-naca e di politica, su eventi ed avvenimentid'ogni genere, che accadono in paesi stranie-ri e che interessano popolazioni d'altra na-zionalità ;

e se non ritenga opportuno intervenirepresso l'ente radio-televisivo « italiano » persollecitarlo a curare con maggiore impegnola trasmissione del « giornale-radio », del « te -legiornale » e dei « notiziari italiani » con pi ùappropriata dovizia di informazioni e dí noti -zie interessanti l'intera collettività nazionale .

(4-09596 )

ALFANO. — Al Ministro dell'interno . —Per sapere se non ritenga intervenire press oil sindaco di Napoli, onde sollecitare l'annos apratica per l'approntamento e l'approvazionedi un progetto, in corso di redazione press oquell 'ufficio tecnico municipale, per l 'amplia-mento e l ' apertura al traffico del Vico-Acetillo ,in zona Vomero, atto a consentire una neces-saria comunicazione viaria con altre strade e darterie di quella importante zona, e ad elimi-nare il grave disagio che avvertono, da anni ,abitanti e proprietari numerosi di stabili in-teressati a detta strada .

(4-09597 )

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri ed aì Ministri dell' interno e deilavori pubblici . — Per sapere :

se risponde a verità che la civica ammi-nistrazione di Napoli ha chiamato a costituireuna commissione di studio per il centro sto-rico soltanto professionisti iscritti « ai partit idel centro-sinistra ed al partito comunista » ,tra i quali alcuni risultano « onnipresenti i ntutti i piani ed in tutte le commissioni comu-nali ;

ancora perché da detta commissione son ostati esclusi i rappresentanti degli ordini diingegneri, architetti e geometri e delle asso-ciazioni ed enti culturali, nonostante i prece-denti impegni assunti dall'amministrazione ,nei confronti dei predetti, per argomenti epratiche che concernono la tutela del centrostorico, patrimonio di tutta la città ;

infine, se l'amministrazione non debb aessere sollecitata a chiamare a far parte d idetta commissione di studio anche rappresen-tanze qualificate di « tutti » i gruppi consiliari ;

da ultimo, quali interventi si proponga-no di svolgere i Ministri interessati per quan-to segnalato nella presente .

(4-09598 )

ALFANO . — Al Ministro delle poste e delletelecomunicazioni. — Per sapere :

a quali criteri « democratici », o a qual iistruzioni « superiori », si ispira la direzionedell'ente radiofonico di Stato nel riportare ,ogni mattina, dopo il « giornale-radio » delleore 8, il resoconto dei commenti politici di al-cuni organi della stampa nazionale, selezionan-do, fior da fiore, e con puntigliosa perseveran-za, quelli di determinati quotidiani, sempre ci-tati, mentre altri, ancorché vantino un'affer-mata diffusione ed una notevole tiratura, ven-gono costantemente trascurati ed ignorati ,come accade per il giornale napoletano Romae per molti altri ;

e se non intenda intervenire per porrefine a tanta anti-democratica e partigiana di-scriminazione, che nuoce al prestigio dell eistituzioni democratiche, inquina la reputa-zione, tanto decantata a parole, della indipen-denza dell'ente radiofonico operante sotto l avigilanza dello Stato, turba la serenità e lavocazione democratica di gran parte degl iutenti, abbandonati alle radio-diffusioni, eper ciò « contribuenti », danneggia palese-mente alcune aziende editoriali e, oltre tutto ,attenta faziosamente alla conclamata libert àdi stampa ed alla libera circolazione del pen-siero e delle idee, in dispregio dei princip isanciti nella Carta costituzionale .

(4-09599 )

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri ed ai Ministri della pubblicaistruzione, dell' interno e dei lavori pubblici .— Per sapere :

se sono a conoscenza dei recenti e grav i

incidenti avvenuti nel circolo didattico d iNapoli, ad opera di familiari degli alunn idella scuola elementare « Neghelli », che ave -vano tentato di appiccare il fuoco a quel com-plesso, costituito da sei padiglioni-baracche ;

se sono a conoscenza che detta scuola ,sita in un rione quanto mai popoloso di Na -poli, è chiusa da lungo tempo per le condi-zioni di persistente ínagibilità delle aule, de -terminata dalla mancata ricopertura, con la -mine metalliche, dei tetti dei padiglioni, at-traverso i quali l'acqua piovana s'infiltra nel-l'interno deIIe aule stesse ;

se sono a conoscenza del grave atto diaccusa, formulato in un regolare rapporto,

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dalla direttrice del predetto circolo, nei con-fronti delle autorità competenti e responsabili ;

se ritengano ammissibile, a giustifica-zione di tale deplorevole stato di cose, la com-plessa e distorta « spiegazione », fornita dal -l ' assessore ai lavori pubblici ed all 'ediliziascolastica, secondo il quale lo stato di inagi-bilità delle aule sarebbe dovuto al fatto ch e

i lavori appaltati, per quella copertura, gi àassegnati ad una certa ditta, sono stati affidatiad altra, che si " spera " (!) agisca con mag-giore celerità, e che " forse " ha i soldi neces-sari per pagare i fornitori » (? !) ;

se e quali interventi e quali provvidenzehanno in animo di adottare per scongiurar ealtri incidenti, come quelli lamentati, e pe reliminare le cause del disagio degli scolari edella esasperazione dei genitori degli stessi .

(4-09600 )

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri, ai Ministri dell'industria, com-mercio e artigianato, delle partecipazioni sta -tali e del lavoro e previdenza sociale e al Mi-nistro per gli interventi straordinari nel Mez-zogiorno e nelle zone depresse del centro-nord .— Per sapere – con riferimento alla delicat aquestione degli insediamenti della Montedi-son, dibattuta in Parlamento e dagli organ idella stampa – :

1) se risulta esatto che il programmat oampliamento del complesso della Montediso ndi Acerra basterà appena e soltanto a garan-tire il posto di lavoro alle unità attualmenteoccupate a Casoria ;

2) se deve paventarsi in conseguenza, cheil mancato ampliamento di quel complesso ,della cui approvazione si discute ancora, com-porterebbe iI rischio che anche i lavoratori ,allo stato occupati a Casoria, verrebbero aperdere la certezza del lavoro, con ulterior eaggravio per la piaga della disoccupazione inCampania ;

3) se è vero che la stessa Montedison,per dichiarazione del presidente Cefis, avreb-be preventivato altresì di realizzare in Cam-pania ulteriori e nuovi impianti aggiuntiviper la produzione di vetro, cavi e materassi ;

4) se e quali interessi d ' altra fonte, o in -concepibili interferenze politiche si frappon-gano alla duplice realizzazione del program-mato ampliamento e del preventivato piano d iimpianti aggiuntivi della Montedison ; ,

5) se intendano intervenire e quali ini-ziative e provvedimenti intendano adottareper scongiurare l ' avverarsi delle due ipotiz-zate eventualità negative, che priverebbero la

Campania di un altro importante contributoal miglioramento della dissestata economia edun auspicato sollievo a1 drammatico problem adella dilagante disoccupazione, togliendo alGoverno un 'altra possibilità per dimostrare ,in concretezza, 'che il suo conclamato impe -gno meridionalistico non è soltanto un « ritor -nello » propagandistico per finalità elettorali .

(4-09601 )

ALFANO. — Al Ministro delle poste e dell etelecomunicazioni . — Per sapere :

se è a conoscenza del fatto che la SIP haistituito un nuovo servizio telefonico, attra-verso il quale gli abbonati possono ottener ela dettatura, contro il pagamento di circ a75 lire, di apposite ricette, pratiche ed econo-miche, per il pranzo e per la cena;

se, in considerazione che detto servizi otorna utile agli utenti nell'aiutarli a far qua-drare il bilancio familiare, che risente del cre-scente aumento del costo della vita, non ritie-ne di disporre che la SIP estenda tale inizia-tiva a tutta la rete nazionale, senza limitarla ,come allo stato pratica, al solo distretto d iBologna .

(4-09602 )

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri e ai Ministri del tesoro e delladifesa. — Per sapere :

se sono a conoscenza del fatto che unfolto gruppo di militari di carriera lamentadi non aver potuto ancora riscuotere l'equ oindennizzo, previsto dalla legge 1970, conse-guente a causa di servizio ;

se non ritengano di dovere intervenir epresso la direzione militare sanitaria affinch égli aventi diritto possano sollecitamente incas-sare quanto ad essi dovuto, in considerazioneche, dalla data di promulgazione di dettalegge, sono trascorsi circa tre anni . (4-09603)

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri, ai Ministri della difesa e del la-voro e previdenza sociale e al Ministro per gliinterventi straordinari nel Mezzogiorno e nel-le zone depresse del centro-nord. — Per sa-pere :

se risponde a verità che è stato proget-tato il trasferimento dell 'arsenale militare d iNapoli, di via Campegna, dapprima a Torr eAnnunziata, e di recente, in una lontana citt àdel nord, nonostante la registrata avversionedel personale, accertata attraverso l'espleta -mento di una indagine conoscitiva degl iumori dei lavoratori ;

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se sono a conoscenza dell'agitazione i natto, proclamata dai sindacati ed attuata dailavoratori stessi, per questa nuova minacci ache si addensa sul capo di circa cinquecentofamiglie di modesti dipendenti statali, e ch eattenta ulteriormente alla consistenza, già ri-dotta per altre cause, dei livelli occupazional idi Napoli e della regione Campania ;

se intendano riesaminare le ragioni ch ehanno motivato il progettato trasferimentodell'arsenale e quali provvidenze si propon-gano di adottare per tranquillizzare le ansi egiustificate del personale e delle famiglie de ilavoratori .

(4-09604 )

ALFANO. — Al Presidente del Consigli odei ministri e ai Ministri dell ' industria, com-mercio e artigianato, dell' interno e dei tra -sporti e aviazione civile . — Per conoscere -considerato che il limite di velocità sulle auto -strade, di recente imposto agli automobilisti ,in conseguenza della crisi energetica, noncomporta alcun apprezzabile risparmio d icarburanti, come hanno documentato le ditt efabbricanti, l'Automobil-club, i rilievi stati-stici e le esperienze fatte a tutt'oggi, in Italiaed all'estero, né contribuisce ad evitare sini-stri autostradali - se non ritengano' conve-niente disporre la revoca di detta complemen-tare misura restrittiva che, oltre tutto, pro-voca danni notevolissimi alle case fabbricant idi automobili di grossa cilindrata, minaccian-do anche l'occupazione stabile di mano d'ope-ra e tecnici specializzati, occupati presso dett eindustrie .

(4-09605 )

ALFANO. — Ai Ministri dell'industria ,commercio e artigianato, della sanità, dell'in-terno e di grazia e giustizia . — Per sapere -premesso :

che i dati -statistici documentano com edal 1973 ad oggi, le sofisticazioni di prodott ialimentari, con particolare riferimento a vino ,carni, latte, pane, formaggi e pasta, denun-ciano un aumento allarmante, quanto mai per-nicioso per la salute pubblica della colletti-vità dei cittadini ;

che nel solo anno 1972 i prodotti adulte -rati sono stati, in totale, ben 146.947 quintali -

se, nel campo delle rispettive competenze ,non intendano potenziare il servizio di vigi-lanza, affidato al nucleo anti-sofisticazioni del -l'Arma benemerita, e quali altri provvedimen-ti intendano adottare per infrenare e scorag-giare l'attività, delinquenziale e speculativa ,dei sofisticatori .

Per conoscere se non ritengano opportun oraccomandare agli organi giudiziari una ra-pida definizione dei procedimenti relativi adetti reati e l'applicazione, in misura ade-guata, delle pene, principali ed accessorie ,previste dalle leggi che regolano la materia .

(4-09606 )

ALPINO. — Al Presidente del Consigliodei ministri e ai Ministri del tesoro e del-l'industria, commercio e artigianato . — Perconoscere se e come essi confidano di realiz-zare gli ambiziosi programmi di investiment ienunciati dal Governo, quando nessuna preoc-cupazione di giustizia - e neppure di verbaleriguardo - viene rivolta alla benemerita cate-goria dei risparmiatori, all'infuori delle abu-sate promesse di riforme del mercato e de l

.regime azionario, che tra l'altro non posson odare alcun frutto pratico perché le impres esono convertite, dalla demagogia e dalla spro-positata pressione sindacale, in fabbriche d iperdite o al massimo di stentati pareggi eco-nomici .

Indicative di un siffatto discriminante obli osono le dichiarazioni rese da vari ministri inoccasione dell ' annuncio del pareggio di bilan-cio fortunosamente e finalmente raggiunt odalla società per azioni Montedison, dopo cheil capitale sociale, a causa non solo di error idi gestione ma anche del sovraccarico di per-sonale e delle deficienze di produttività, erastato annullato per metà . Mentre si esalta ,forse anche prematuramente, il fatto che i lconseguito pareggio garantisce gli ingent imaggiori guadagni recati al personale dal re-cente contratto integrativo nonché l'imman-cabile impegno di un pacchetto di investiment inel Mezzogiorno, non si dedica un cenno allamassa di azionisti che, dopo aver perso l ametà del risparmio investito, vede ancora rin-viata, a tempo indeterminato, la legittima re-munerazione della restante metà .

(4-09607 )

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri e al Ministro dei trasporti e del-l 'aviazione civile . — Per sapere :

se sono a conoscenza del grave disser-vizio ferroviario che, in seno all'ex « Alifa-na », oggi gestita dalle TPN, viene lamentat oda oltre cinque mesi, sulla tratta Santa Mari aCapua Vetere-Aversa-Napoli, in quanto esso

ha termine, ogni giorno, alle ore 14 : traghet-tando cioè a Napoli le popolazioni ed i lavo-ratori di quella plaga campana, ma abban-

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donandoli, poi, nel capoluogo partenopeo, sen-za possibilità di rientrare, con lo stesso mez-zo, ai paesi di residenza, dopo l 'assolviment odel lavoro e degli affari ;

se sono al corrente dell'atteggiament odella direzione dell'azienda che, per incom-prensibili motivi, si ostina a respingere ogn iproposta di trattative con i lavoratori prepost ialla custodia dei passaggi a livello che, datempo, chiedono l 'adeguamento dell 'orario dilavoro a quello delle altre categorie ;

se ad essi consta che il personale, puroffrendo una responsabile collaborazione, af-finché possa sopravvivere l'esercizio ferrovia-rio su impianto fisso-rotabile, presta la su aopera tra mille difficoltà, in attesa di un prov-vedimento di radicale sistemazione ed aggior-namento ;

se risponde a verità il proposito, colti-vato dall 'azienda, da quando la ferrovia èstata incorporata nelle TPN, di sopprimeredetto importante e nevralgico tronco, nella in -capacità di una scelta meditata tra rotaie ostrade ;

se e -quali interventi urgenti intendan osvolgere per scongiurare tale pericolo, per in -durre la direzione aziendale a considerare l efondate richieste del personale, per solleci-tarla ad ammodernare l'impianto fisso, e pe rrisparmiare ai viaggiatori il grave disagio ch eaffrontano ogni giorno ed alle popolazioni diTerra di Lavoro un altro duro e doloros ocolpo, che si ripercuoterebbe ancora negativa-mente sulla già dissestata economia di quest azona interna della regione .

(4-09608 )

DEL PENNINO. — Al Ministre del lavor oe della previdenza sociale . — Per conoscerese corrisponde al vero la notizia che, nel qua-dro dei provvedimenti a stralcio del riassett odei parastatali e sulla base di una discutibil eapplicazione data dall ' INAIL al punto 9) del -l'accordo sindacati-Governo del maggio 1970,numerosissimi impiegati appartenenti alla ca-tegoria di concetto di quell ' istituto stannotransitando, in soprannumero e senza solu-zione di continuità, al grado 4° della cate-goria direttiva, e cioè alla qualifica di diret-tore od equiparate, attraverso un semplice col-loquio di idoneità su un argomento scelto daldipendente candidato alla promozione .

L ' interrogante chiede se il Ministro no nritenga che tale massiccia ed indiscriminat aimmissione neIIa categoria superiore, oltre acostituire un fenomeno che potrebbe avere pe-ricolosi riflessi in altri settori del parastato,

leda le aspettative di carriera del personal edirettivo assunto mediante pubblico concorso ,cui vengono continuamente sottratti posti fun-zionali per attribuirli ai summenzionati di -rettori in soprannumero .

L'interrogante desidera altresì conoscerequali misure il Ministro intenda adottare alloscopo di richiamare il consiglio di amministra-zione dell'INAIL ad una condotta che eviti l aelefantiasi degli organici direttivi, con conse-guente aggravio del bilancio dell'istituto gi àin grave disavanzo, . e consenta a tutto il per-sonale dell'INAIL di operare per il persegui-mento dei fini che interessano milioni di la-voratori con la necessaria tranquillità, senz atimore di ingiustificati scavalcamenti deter-minati da scelte clientelari .

(4-09609 )

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri ed ai Ministri degli affari ester ie dell'interno . — Per sapere – riportandos ialle ultime clamorose notizie, diramate dall astampa, dalla radio e dalla televisione di tut-to il mondo, in ordine al « caso Solgenitsin » ,alla di lui traduzione coatta innanzi ai magi-strati ed alla successiva non meno clamoros aespulsione daIl'Unione Sovietica, notizie chehanno prodotto tanta viva e costernata im-pressione in quanti hanno appassionatamente

e non senza apprensione seguito le sequenzedi quest'altra avvincente e sconcertante vi-cenda – se non intendano svolgere i passi ne-cessari, nell'ambito della sfera di loro com-petenza, onde ottenere che il Governo dell aRepubblica italiana provveda sollecitament ead offrire la più larga e munifica ospitalitàal perseguitato scrittore russo ed ai familiar idi lui, alla stregua di quanto hanno già subi-tamente deciso i governi di altri paesi, civil i

e democratici, interpretando i sentimenti diumana solidarietà dei popoli amministrati e daccogliendo gli appelli calorosi ed unanim idegli scrittori di ogni parte del mondo civileper Ia difesa e la tutela dei diritti del corag-gioso « premio Nobel » e di tutti gli oppress i

e perseguitati politici e per la difesa dell alibertà conculcata.

(4-09610 )

ALFANO. — Al Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale . — Per sapere :

se è a conoscenza che, in altri paesi, trai quali l'Unione Sovietica, è stata istituitauna nuova onorificenza all'Ordine della glo-ria del lavoro, allo scopo di fronteggiare il

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costante moltiplicarsi delle assenze, determi-nate da cause varie, dalle fabbriche e dagl ialtri posti di lavoro, ed al fine di incremen-tare la produzione ;

e se non ritiene di proporre che una sif-fatta iniziativa, con le previste concessioni d ipremi, sconti ed aumenti delle pensioni, ven-ga assunta anche dal Governo italiano, pe rpremiare adeguatamente chi se ne renda me-ritevole .

(4-09611 )

BORROMEO D'ADDA. — Ai Ministri digrazia e giustizia, dell' interno e della sanità .— Per conoscere i motivi per cui nonostantele vibrate proteste dei cittadini di Olgiate Co-masco provincia di Como non si è ancor aprovveduto a far cessare gli inquinamenti de-rivanti dall 'attività dell ' industria tessile Bo-selli .

(4-09612 )

ALFANO. — Ai Ministri della pubblic aistruzione e dell ' interno. — Per sapere :

se sono a conoscenza di quanto è stat oriferito dal preside di un istituto tecnico sta -tale di Ribera (Agrigento) e riportato dall astampa (Rivoluzione Burocratica, n . 6), inordine ad inconcepibili trattamenti economici ,ispirati ad assurda sperequazione, tra il per -sonale statale e quello dipendente da ent ilocali ;

e, nella specie, se risponde a verità ch eun professore dipendente statale, percepiscelire 160.000 mensili : mentre I ' assistente de lprofessore, dipendente dalla provincia d iAgrigento, percepisce lire 260 mila mensili :ed il bidello, pure dipendente dalla provin-cia, percepisce lire 218 .000 mensili ;

e quali interventi ritengano di doversvolgere per eliminare siffatte demoralizzant isperequazioni .

(4-09613 )

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri ed ai Ministri dell ' interno e dellasanità . — Per sapere :

se non ritengano di intervenire per di-sporre che gli organi sanitari competenti, delMinistero e della Regione Campania adottin ole misure e le provvidenze necessarie ad eli -minare il tasso elevato d 'inquinamento delleacque delle spiagge di Licola e di Resina ,provocato dagli scarichi industriali « incon-trollati » delle industrie che operano nell ezone Posillipo, Nisida, Bagnoli, Coroglio, Sa nGiovanni, Barra e Resina :

se e quali provvidenze intendano adot-tare affinché le numerose popolazioni di dett ezone, che solitamente attingono a quell espiagge, possano effettuare bagni di mare ,nella imminente stagione, senza incorrere i ngravi rischi di contaminazione .

(4-09614 )

DAMICO E BINI . — Al Presidente delConsiglio dei ministri . — Per conoscere l eragioni che hanno sinora impedito alla si-gnora professoressa Elena Vita Finzi Ottolen-ghi, Corso Galileo Ferraris, n . 159, Torino,di beneficiare delle provvidenze previste dall alegge 8 luglio 1971, n . 541, a favore degli experseguitati razziali ;

se ritiene corretta la posizione dell aCommissione competente per legge ai rico-noscimenti (Via Casilina, 3) la quale si di -chiara incompetente, ritenendo valide le do-cumentazioni fornite dalle locali « Comunit àisraelitiche » ;

se ritiene infine corretto che la direzion eprovinciale della Corte dei conti, non rico-noscendo né valida né sufficiente la documen-tazione della « Comunità israelita » di Torino ,rifiuti l'estensione dei benefici previsti dall alegge ad una ex perseguitata razziale, deter-minando all ' interno stesso degli ex persegui -tata uno stato di disagio e di insofferenza .

Gli interroganti ricordano infine che lalungaggine ed i molteplici cavilli di alcuneprocedure potrebbero avere come unico risul-tato quello di far decadere i termini previst idalla legge, negando a coloro, che tant ohanno sofferto, un atto riparatore che la legge8 luglio 1971, n . 541, aveva loro riconosciuto .

(4-09615 )

BORROMEO D'ADDA. — Ai Ministri d igrazia e giustizia, dell' interno e della sanità .— Per conoscere quale esito hanno avuto l eproteste dei cittadini di Olgiate Comasco pro-vincia di Como elevate nei confronti dell'in-quinamento prodotto dalla ditta Boselli & C .di via Carducci .

Se risponde a verità che lo stabiliment opredetto scarica notevoli quantità di liquam ie coloranti nella rete fognaria cittadina a lpunto che dai tombini e dagli sfiatatoi fuori -escono vampate di gas, vapori e continuinauseabondi odori che investono tutta la zonafitta di abitazioni .

Per conoscere infine quali provvediment isono stati adottati dagli uffici comunali com-petenti .

(4-09616)

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NICCOLAI GIUSEPPE, NICOSIA, CERUL-

LO E GRILLI. — Ài Ministri della pubblic aistruzione e della sanità . — Per conoscere imotivi per i quali l ' università di Pisa da unaparte e l ' amministrazione ospedaliera dall'al-tra, ad oltre due anni dall ' emanazione del de-creto ministeriale disciplinativo della distri-buzione dei proventi a favore dei docenti me-dici universitari, non hanno ancora provve-duto alla stipula della prevista convenzione e dal conseguente riparto di quanto ai medici èdovuto ;

se è esatto che non si è dato nemmenoesecuzione, quantomeno fino al termine de lsuo vigore (31 ottobre 1972) alla convenzion e10 gennaio 1952 che, fino allora, avrebbe do-vuto disciplinare i rapporti fra università eospedale ;

se è esatto che, trascorsi 16 mesi dall ascadenza del termine ultimativo per la stipu-la della convenzione, non si è dato applica-zione nemmeno al disposto dell ' articolo 4 deldecreto che dispone, in mancanza della con-venzione, di ritenere operante la convenzion etipo allegata al decreto ;

se in tale situazione, nella quale le dueamministrazioni, l ' universitaria e l'ospedalie-ra si sono rese responsabili di gravi inadem-pienze di legge, ravvisino addebiti ammini-strativi, civili e, non ultimi, penali, se è ver ocome è vero che, nel caso specifico, sì verifi-ca da parte delle due amministrazioni, o al -meno di una di esse, una indebita ritenzion e(le quote di spettanza ai medici ospedalieri )e quindi un illecito arricchimento ;

cosa intendano fare per sbloccare questaassurda situazione che mette in crisi settor ivitali della vita ospedaliera e universitaria pi -sana, con riflessi negativi sugli stessi pazienti .

(4-09617 )

BUZZI. — Al Ministro delle finanze . —Per sapere se non ritenga di poter modificarele disposizioni contenute nella circolare n . 3 2del 27 aprile 1973 concernenti le modalità diattuazione delle norme di cui all'articolo 6 5del decreto del Presidente della Repubblica26 ottobre 1972, n . 633 .

L 'interrogante segnala la difficoltà dell epiccole imprese artigiane obbligate, in bas ealle disposizioni sopra citate, ad inutili m aonerose scritturazioni contabili e trasmissio-ne delle medesime agli uffici IVA per presta-zioni di importo minimo come nel caso del -l 'artigianato di servizio .

(4-09618)

PICA. — Ai Ministri dei lavori pubblicie del lavoro e previdenza sociale . — Per co-noscere – premesso che con precedente inter-rogazione a risposta scritta n , 4-06727 del 26settembre 1973 è stata richiamata l 'attenzionesullo stato in cui si trovano dal 1965 due fab-bricati costruiti dalla GESCAL nel comune d iSant'Arsenio (Salerno), di cui uno crollat onel corso della costruzione – quali provvedi-menti intendano adottare per porre termin ead uno sconcio più volte e inutilmente denun-ziato e se non ritengano di provvedere solle-citamente addirittura alla eliminazione dei duefabbricati ormai abbandonati e non più ri-spondenti alle aspettative degli assegnatar imolti dei quali dopo nove anni hanno lasciat oil paese o pur rimanendovi hanno perdutoqualsiasi fiducia e speranza nell'acquisizion edi un alloggio .

(4-09619 )

FICA. — Al Ministro della pubblica istru-zione . — Per conoscere :

se non ritenga di disporre l'ammission eai corsi abilitanti speciali previsti dagli arti -coli i e 5 della legge 6 dicembre 1971, n. 1074 ,di tutti gli insegnanti dei corsi CRACIS in ser-vizio nell'anno scolastico 1973-74 indipenden-temente dal numero di ore stabilite per cia-scuna disciplina ;

se non ritenga ancora di consentire l aammissione agli stessi corsi abilitanti special idegli insegnanti che prestano servizio nel-l'anno scolastico 1973-74 nelle scuole legal-mente riconosciute ;

se non ritenga, infine, di rivedere le di-sposizioni contenute nell'ultimo comma del-l 'articolo 5 dell 'ordinanza ministeriale ema-nata in applicazione della legge n . 477 conuna diversa interpretazione delle norme del -l'articolo 17 della legge medesima, onde con-sentire di poter ritenere valida la costituzionedi posti orario con ore di corsi diurni e seral ie dare in tal modo la possibilità a numeros iinsegnanti, alcuni dei quali con molti anni d iservizio, utilizzati con nomina del provvedi-tore agli studi nei detti corsi e con orario di-stribuito tra la mattina e la sera, di poter ot-tenere la immissione in ruolo ai sensi dell acitata legge n . 477 .

(4-09620)

GARGANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri. — Per conoscere :

la quantità di energia elettrica rispar-miata a seguito dei provvedimenti restrittiv i

emanati dal Governo ; quanto di tale rispar-

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mio energetico, secondo talune fonti del tutt oirrilevante, è da attribuirsi alla diminuzion edelle ore di accensione delle insegne luminose ;

che cosa si intende fare per offrire ai tu-risti ; il cui numero è destinato ad aumentar eper l'arrivo della bella stagione e la celebra-zione dell'« Anno Santo n, i grandi centri ein particolare la città di Roma nella vest emigliore ;

se non si ritiene necessario, per scongiu-rare la crisi che ha colpito il settore delle fab-briche di insegne luminose e soprattutto pe revitare che molte maestranze del settore ri-mangano prive di lavoro, modificare oppur esospendere i provvedimenti restrittivi limita-tivi dell'orario di accensione delle insegne epubblicità luminose .

{4-09621 )

CARUSO, BARCA, VETERE E D'ALES-SIO. — Al Presidente del Consiglio dei mi-nistri. — Per conoscere in base a quali cri-teri e per quali ragioni vengono conferiti in -carichi extra istituzionali a magistrati e fun-zionari della Corte dei conti e del Consiglio d iStato anche nell'ambito di enti pubblici, eco-nomici, di studio sottoposti al controllo degl iorgani anzidetti e per sapere se le incomben-ze che i suddetti incarichi comportano no nincidano negativamente, causando l'eccessiv alentezza nello svolgimento degli affari di isti-tuto. Per conoscere infine l'elenco complet oed aggiornato dei suddetti incarichi non isti-tuzionali .

(4-09622 )

BUZZI, BARDOTTI, BORGHI E PISONI .— Al Ministro della pubblica istruzione . —Per conoscere come intende superare la diffi-coltà insorta per la costituzione delle commis-sioni per i trasferimenti e per gli incarichi esupplenze nella scuola elementare stante i lfatto ,che l'articolo 12 della legge di delegan . 477, con la concessione dell 'assegno annuopensionabile, ha disposto anche l'abrogazionedella norma riguardante i gettoni di presenz aper i componenti di dette commissioni .

Gli interroganti ritengono che, al fine d igarantire il funzionamento di dette commis-sioni, si possano applicare per analogia le di-sposizioni che regolano il funzionamento dell estesse commissioni previste per i professor inon di ruolo e che, comunque, si debba alme-no retribuire come lavoro straordinario il tem-po che i commissari dovranno occupare oltr eil normale orario di servizio .

(4-09623)

BUZZI . — Al Ministro delle poste e dell etelecomunicazioni. — Per ' conoscere – in re-lazione alle nomine in corso dei vincitori de lconcorso a 300 posti di operatori ULA (impie-gati) e di quello a 1 .164 posti di fattorino(agenti) – i criteri secondo i quali l'ammini-strazione intende assegnare la sede ai vincitor ie in particolare se, pur rispettando primaria -mente l'ordine di graduatoria e le esigenze de lservizio, intenda, e in quale modo, assicurarel'assegnazione alle sedi di residenza almenonei limiti delle unità mancanti rispetto all'or-ganico delle medesime .

Inoltre l'interrogante chiede se l'ammini-strazione non ritenga, per i prossimi concor-si, di adottare il sistema del concorsi almen oregionali al fine di rendere più sollecito l oespletamento e di garantire al concorrente l apossibilità di un'assegnazione di sede nell'am-bito della regione prescelta per concorrere .

(4-09624 )

ASSANTE E CITTADINI. — Al Ministrodella pubblica istruzione. — Per sapere – pre-messo :

che gli studenti dell'ITC di Frosinon eavevano promosso una sottoscrizione di firmeper promuovere una manifestazione di tutt igli studenti di Frosinone per la celebrazion edel trentennale della Resistenza ;

che 'il preside del suddetto istituto, pro-fessor Oreste Marinucci, avuta conoscenz adella iniziativa interveniva presso i promotor idella stessa, ingiungendo loro di non più pro-cedere a tale sottoscrizione, giustificando il di -vieto con l'affermazione che « la scuola non èantifascista e non è fascista » ;

che a tale richiesta gli studenti comuni-sti dell'istituto reagivano con la pubblicazio-ne di un manifesto con il quale riconferma-vano la natura antifascista della scuola italia-na, fondandosi la Repubblica sui principi del -la Costituzione nata dalla Resistenza ;

che in conseguenza di ciò il preside pre-detto si recava presso la classe in cui trovavas ilo studente comunista Enzo Biondi, conosciu-to come uno dei responsabili della cellula del -la FGCI dell'istituto, pretendendo di avere inomi .di tutti gli iscritti alla FGCI operant inell'istituto, con l'evidente intento di infligge-re provvedimenti disciplinari a tutti i giovan iiscritti a tale organizzazione ;

che di fronte alla ferma posizione de lBiondi, il quale, ribadita la propria convin-zione democratica ed antifascista, si rifiutavadi aderire a tale richiesta, il preside esigevala sottoscrizione di una dichiarazione con la

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quale il Biondi confermasse la sua fede e mi-lizia politica ;

che, ottenuta tale dichiarazione, il pro-fessor Marinucci procedeva alla sospension edel Biondi dalle lezioni del medesimo giornoe successivamente ampliava il provvedimentodisciplinare fino a portarlo a cinque giorni dsospensione ;

che sarebbe intenzione del preside me-desimo di convocare il consiglio dei profes-sori per definitivi e, probabilmente, più grav iprovvedimenti disciplinari ;

che tale comportamento è quanto mai le-sivo della libertà di milizia politica, ideale ereligiosa di ogni studente e tenta di impedir eil legittimo e pieno esercizio della democra-zia -

quali interventi urgenti intenda adottareperché sia revocata immediatamente la san-zione disciplinare adottata e se ne impedisc auna più grave e se non ritenga di richiamareiI professor Marinucci - che già in altre occa-sioni si è distinto per i suoi metodi autoritar ie repressivi - al rispetto dei principi e dell apratica della Carta costituzionale . (4-09625 )

CRAXI. — Al Ministro dell' industria, de lcommercio, e dell'artigianato . — Per sapere -premesso :

che l'agitazione da tempo in atto da part edel personale delle camere di commercio, in-dustria, artigianato e agricoltura sfociata a iprimi di febbraio in uno sciopero a tempo in -determinato e nella occupazione di alcune ca-mere di commercio, tra cui quella di Milano .ha prodotto una situazione di vera precarietànelle varie economie provinciali, essendo ve-nuta a mancare, per gli operatori economici ,la possibilità di ottemperare a quegli adem-pimenti previsti per legge e dalle leggi stess edemandati alle camere di commercio ;

che indipendentemente dai ben impor -tanti compiti affidati alle camere di commer-cio in termini di studio, promozione e osser-vatorio economico, com'è noto più volte uti-lizzato anche in sede governativa, la prolun-gata inattività ha prodotto : disagio negli am-bienti economici, per di più in un momentodelicato per l'economia del paese ; ritardi edifficoltà nell ' interscambio internazionale ;mancate registrazioni anagrafiche con le vari eimplicazioni a livello di società e ditte indi-viduali ; nonché nelle pratiche previdenzial ied assistenziali riferite essenzialmente ai set-tori del commercio e dell'artigianato ; e pertutti quegli altri adempimenti così necessarialla stessa vita economica delle aziende ;

che le camere di commercio costituisconouna indubbia fonte di esperienza tecnica edeconomica, donde il loro significativo ruolonello sviluppo economico provinciale, regio-nale e nazionale, con funzione di rilievo an-che a livello internazionale -

se non intenda, con urgenza, assumereidonei provvedimenti che consentano la solu-zione all'attuale stato di disagio ovunque la-mentato per quanto concerne il personale e ,nel contempo, affrontare la ristrutturazion eistituzionale e democratica delle camere dicommercio, sì da individuare in esse ent ielettivi, organicamente inseriti nel contestodella struttura amministrativa dello Stato re-gionalistico, tenendo conto dei vari progett ipresentati o allo studio e confermando l'op-portunità di non disperdere le esperienze ac-quisite da questi organismi a beneficio dell aprogrammazione economica regionale e na-zionale .

(4-09626 )

BIJBBICO. — Al Presidente del Consigliodei ministri e ai Ministri delle finanze, del-l'industria, commercio e artigianato e del-l'agricoltura e foreste. — Per conoscere se ri-spondano a verità le voci apparse sulla stam-pa di questi giorni in ordine ad un aumentodell'IVA sulle carni .

L'interrogante chiede di conoscere se i lGoverno abbia consultato, o intenda consul-tare, le categorie interessate in merito ad unprovvedimento che si risolverebbe in un ag-gravio dei costi, con prevedibile traslazionedegli oneri fiscali sui consumatori, conside-rando che la carne è genere di prima neces-sità e che, in ordine al consumo della mede-sima, sono in corso da tempo aumenti in sedecomunitaria, e richieste di una politica d iorientamento dei consumi .

L'interrogante rimarca che, oltre al dann oimmediato per i consumatori, con più ampiaripercussione sulla spirale dei prezzi, cheinvece il Governo si è proposto di conténere ,il danno da detto temuto provvediment oavrebbe ripercussioni negative sulla zootecni anazionale, che pure si vorrebbe incrementareper il consumo interno .

L ' interrogante intende, infine, sollecitare i lGoverno ad una scelta definitiva e univoc anella politica dell 'alimentazione, tale da coor-dinare il nostro paese alle direttive comuni-tarie e anche da consentire scelte alla produ-zione, alla importazione, alla rete di distri-buzione, che, non revocandosi in dubbio ci-clicamente gli orientamenti del Governo, dia-

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no invece certezze e sicuri orientamenti all'in -tero settore, con particolare riferimento all aselezione dei consumi e ad una rieducazionealimentare, e con reale beneficio sui prezzi .

(4-09627 }

RENDE. — Al Ministro delle poste e delletelecomunicazioni. — Per sapere - in rela-zione al fatto che oltre un milione di cittadin iche parlano e discutono via radio, usandoapparati ricetrasmettitori operanti sui 27 Mhz ,sarà nuovamente fuori legge dopo il 4 maggi o1974, a causa della sostanziale decadenza del -l 'articolo 409 del nuovo codice postale - senon ritenga necessario emanare al più prestoil decreto ministeriale che regolamenti la C Bin Italia, tenendo presenti le richieste dell aFederazione italiana ricetrasmissioni (FI RCB); se in subordine, non potendo regola-mentare al più presto la CB, non ritenga op-portuno l 'onorevole Ministro prendere alme -no i necessari, urgenti, provvedimenti affin-ché venga prorogato per un anno quanto di-sposto dal succitato articolo 409 del codicepostale .

(4-09628 )

GUARRA. — Al Ministro del tesoro . —Per conoscere lo stato della pratica di pensio-ne di guerra di riversibilità a favore dell asignora Toriello Giovanna vedova Palmen-tieri, pratica contrassegnata coi numeri di po-sizione 656449/C - 1512963/D.

(4-09629 )

SPINELLI . — Al Ministro dell'industria ,del commercio e dell'artigianato . — Per sa-pere se è a conoscenza delle vive preoccupa-zioni esistenti tra i dipendenti dell 'ENEL, gl ienti locali e le popolazioni della Garfagnan a(Lucca) per la politica condotta dall'ENE Lnella zona.

Pur riconoscendo e sostenendo la esigenzadi portare avanti un processo di ammoderna -mento tecnico, non si può non sottolineare l aesigenza che tale ammodernamento, quale l aautomazione degli impianti di produzione ,non può non essere visto nel quadro più com-pleto di una politica che tenda a salvaguar-dare, non solo i livelli di occupazione in ge-nerale, ma dì mantenerli nella zona se nonsi vuole arrecare un altro irreparabile colp oalla già gravissima situazione socio-economi-ca; l ' interrogante chiede se il Ministro no nintenda intervenire pertanto sull 'ENEL affin-ché ogni piano di ristrutturazione dei settor idi produzione e di distribuzione . sia discusso

e concordato con gli enti locali interessati e daffinché sia presa in esame tutta la iniziativ adell'ENEL nella zona ponendosi il problem adei danni che conseguono alla completa inu-tilizzazione del lago di Vagli ; al pratico ab-bandono nella manutenzione dei bacini mi-nori e delle opere di presa ; .alla mancata so-stituzione di vecchie linee ; alla mancata riat-tivazione di piccole centrali abbandonate oparzialmente attive ; alla trascuratezza checaratterizza il sistema di canalizzazione apelò libero .

Se non ritenga il Ministro che, specie difronte alla nuova realtà energetica, che rend esempre meno economiche le centrali termo-elettriche, non sia necessario che l'ENEL, incollaborazione con le forze sindacali e gli ent ilocali, imposti tutta una nuova politica idro-elettrica che, partendo dal risanamento e po-tenziamento delle falde acquifere, sia capac edi sviluppare la produzione aziendale e, conessa, i livelli di occupazione nella zona .

(4-09630 )

ALESSANDRINI. — Ai Ministri dei tra-sporti e aviazione civile e dell ' industria, com-mercio e artigianato . — Per sapere - in rela-zione al programma di potenziamento per l arealizzazione delle infrastrutture necessariealla maggiore e più efficiente agibilità degl iaeroporti nazionali, per il quale sono stat istanziati pur insufficienti fondi mediante l alegge n. 825 di recente approvazione - se nonsiano dell 'avviso di regolamentare le proce-dure per l ' approvvigionamento degli impiantie delle apparecchiature per l ' assistenza a lvolo ed il controllo della circolazione aere ain rotta al fine di assicurare, a parità di ogn ialtra condizione e nel rispetto delle norm ecomunitarie, all'industria nazionale le pre-dette importanti forniture in modo anche datonificare tale settore di mercato, che risentein modo particolare della grave crisi econo-mica in atto nel paese .

(4-09631 )

ALESSANDRINI . — Ai Ministri del tesor oe dell'industria, commercio e artigianato . —Per sapere - in relazione alla vertenza riguar-dante il personale dipendente delle Camer edi commercio, culminata nello sciopero a tem-po indeterminato in atto da più di un mese ,ma che da oltre un anno si trascina per l 'ot-tenimento di una nuova normativa sul pen-sionamento e per una perequazione retributivanei confronti di altre categorie del pubblicoimpiego - se non ritengano opportuno e urgen-te avviare una trattativa diretta con le forze

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interessate al fine così di giungere al più prest oalla soluzione di una crisi che ha contraccolp ipesanti nel contesto economico nazionale, im-pedendo un normale flusso delle importazion ied esportazioni ; un regolare funzionamentodelle casse mutue artigiani e commercianti ,nonché vari disagi alle aziende in ordine al -l'accessione al credito bancario e sulla parte-cipazione alle aste pubbliche .

('r-09632 )

ALESSANDRINI. — Al Ministro dell'inter-no e al Ministro per il coordinamento dell 'at-tuazione delle regioni . — Per sapere - in re-lazione alla deliberazione della giunta regio-nale del Lazio del 29 gennaio 1974, n . 114, co nla quale si è proceduto alla nomina del « com-missario regionale ad acta presso il comun edi Formia con l'incarico di provvedere agl iadempimenti necessari per la formazione de lpiano regolatore generale » - se non ritenganoche tale misura (la cui ratio va indubbiamen-te riferita alla carenza di volontà politica di -mostrata per anni dall 'amministrazione d idetto comune nel predisporre una moderna e defficiente disciplina urbanistica), attuata du-rante la discussione sul piano regolatore a dopera del consiglio comunale, non costitui-sca sostanzialmente una grave diminuzionedell ' autonomia comunale, soprattutto nei ri-guardi delle minoranze consiliari sulle qual inon può certo ricadere la responsabilità, mo-rale prima che politica, dell'inerzia con cu igli organi responsabili comunali hanno proce-duto e procedono tuttora nell ' approvare il pia-no regolatore generale .

(4-09633 )

GUARRA. — Al Ministro del tesoro e a lMinistro per l 'organizzazione della pubblic aamministrazione . — Per conoscere i motivi peri quali non è stato ancora pagato ai dipendent istatali l 'arretrato dell'assegno perequativo .

Quali provvedimenti intendano adottare co nl 'urgenza che il caso richiede per venire in-contro alle legittime richieste dei dipendent idello Stato, la cui situazione economica inquesto momento di progressiva diminuzionedel potere d ' acquisto degli stipendi, apparealtamente drammatica .

(4-09634 )

TERRANOVA . — Ai Ministri degli affariesteri e della marina mercantile . — Per sa-pere :

se sono a conoscenza della scompars adella nave Esperanza II, battente bandier apanamense, salpata da Lisbona il 4 febbraio1974 e diretta a Lagos - dove non è mai ar -

rivata - con un carico di esplosivo e con dieciuomini di equipaggio, tra i quali tre italiani :tl comandante, il primo ufficiale ed il direttor e

di macchina ;se sono a conoscenza delle modalità d i

arruolamento dei tre marittimi italiani, avve-nuto a Genova, verso la fine di gennaio 1974 ,tramite un ingaggiatore a nome Orsini, in cir-costanze quanto meno oscure ;

quali passi hanno fatto o intendono fare ,ed in tal caso con l 'urgenza e l 'energia ri-chieste dallo stato di angoscia in cui vivonole famiglie dei tre marittimi, presso le auto-rità del Portogallo o di altri paesi, allo scop odi conoscere quali indagini e ricerche sianostate promosse per scoprire quale è stata l asorte della nave e allo scopo, eventualmente ,di esercitare le pressioni del caso perché, tal iindagini e ricerche vengano intensificate ;

quali indagini siano state avviate, in par-ticolare a Genova presso gli uffici portuali, pe racquisire ogni possibile notizia sulle modalitàdell'imbarco dei tre marittimi italiani, sullacompagnia armatrice, sul proprietario del ca-rico e sulla natura di esso, se nave, caricoerano assicurati e con quali forme, tenutoconto di certe ipotesi ventilate su un affonda -mento doloso o su un atto di pirateria, orga-nizzato con la complicità dell'armatore;

quali iniziative intendano promuovereper venire incontro all'ansia disperata dell etre famiglie dei marittimi, che solo dallastampa e per caso sono venute a conoscenz adella tragica sorte dei loro congiunti . (4-09635 )

CATTANEO PETRINI GIANNINA . — A l

Ministro della pubblica istruzione . — Per co-noscere se sia a conoscenza dei metodi usat ie dei conseguenti fatti intercorsi per impedir e

che trasferimenti e nomine nell'ambito dell afacoltà di scienze politiche dell'Università d iMi'ano avvengano nel giusto rispetto dell enorme costituzionali e legislative .

L'interrogante chiede, inoltre, se il Ministr o

stesso consideri ammissibile la manifesta le-sione dell'articolo 33 della Costituzione - i nterna di libertà dell'insegnamento ed autono-mia delle sue istituzioni - cui incorrono veri-ficate e reiterate azioni in tale ambito tendent ia sostenere nomine d'ufficio di persone ch ela facoltà suddetta ha ritenuto non aventi di-ritto perché docenti di materie non affini acattedre ivi istituite .

L'interrogante sollecita, pertanto, provve-dimenti urgenti, adeguati a ristabilire in dett afacoltà il rispetto della costituzione e a garan-tire i diritti quesiti .

(4-09636)

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ALESSANDRINI . — Al Ministro dei tra -sporti e dell ' aviazione civile . — Per sapere -premesso che il traffico ferroviario sulla Roma-Napoli via Cassino è in costante aumento ,grazie anche alla crescente industrializzazion edi vaste zone della Ciociaria e del Casertano ;considerato che detta linea è stata più volt edefinita satura, cioè non più in grado di farfronte alle richieste dei viaggiatori, degli ope-ratori commerciali e delle migliaia di student ied operai che fanno la spola fra i centri dellaCiociaria e la capitale - quali concrete ed ur-genti misure siano state predisposte per favo-rire la normalizzazione delle comunicazioniferroviarie sulla Roma-Napoli- via Cassino, alfine di elevare il livello di efficienza di tal einstradamento ed, in particolare, per ovviar eal grave problema dell ' intasamento del trattoterminale di accesso al nodo di Roma, traCiampino e Termini Tiburtina .

(4-09637)

violazioni del legittimo interesse di un fun-zionario ;

4) quali immediate determinazioni in -tende adottare a favore del dottor Ottavio Bet-ti, assegnandolo senza indugio al posto di re-sponsabilità che gli compete .

(4-09638 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro digrazia e giustizia. Per sapere se rispondea verità che negli incartamenti sequestrat iall'ingegner Romano Tronci della ditta DeBartolomeis di Milano, per cui è stato arre -stato in relazione allo scandalo dell'incene-ritore di Firenze, sono stati trovati appunt iin ordine ad una fornitura di gru ché la D eBartolomeis avrebbe trattato, ancor prim adi consegnare il materiale, con personagg idel costruendo bacino di òarenaggio di Li-vorno .

(4-09639 )

FRAC.CHIA, — Al Ministro delle finanze .— Per sapere :

1) quale posizione intende assumere d ifronte al caso personale del dottor Ottavi oBetti, direttore di seconda classe delle impost edirette, già titolare dell'ufficio di Novi Ligureed ora trasferito in sottordine, dopo gli episod iclamorosi e intollerabili di denegata giustizia ,riportati dalla stampa nazionale e seguiti allesentenze tutte a lui favorevoli del tribunal edi Alessandria e del Consiglio di Stato e, in -fine, alla - decisione 22 novembre 1973 dellacommissione di disciplina che lo ha prosciol-to « per insussistenza totale degli addebiti con-testati » ;

2) quali provedimenti intende adottar enei confronti dei massimi responsabili delladirezione generale del Ministero che, invece d iadeguarsi, com'era loro preciso dovere, all epronunce giudiziarie e disciplinari assegnan-do al dottor Ottavio . Betti il posto di sua com-petenza, si sono sottratti ad un preciso dover ed'ufficio relegando il funzionario in una sed edi sottordine, responsabilità tanto più grav eove si consideri che la direzione generale, per-sistendo nel suo comportamento discrimina-torio, ha favorito la promozione a primo di-rigente di funzionari che in precedenza, e adifferenza del dottor Ottavio Betti, non ave-vano mai ricoperto posti di direttore titolared'ufficio ;

3) se è a conoscenza che, dopo le prece -denti soccombenze nelle spese, la Pubblicaamministrazione può ancora essere condan-nata ai danni ulteriori di fronte alle palesi

NICCOLAI GIUSEPPE . — Ai Ministri digrazia e giustizia . dell'interno, del tesoro edell'agricoltura e foreste . — Per conoscere inordine a quali motivazioni di ordine econo-mico-sociale il Monte dei Paschi di Siena siè disfatto della fattoria che possedeva inSanta Luce (Pisa) ;

per conoscere in ordine a quali conside-razioni i 1 .200 ettari della fattoria sono statidivisi fra la cooperativa dei contadini, i pro-prietari all'interno dell'ex proprietà del Mon-te dei Paschi, e i confinanti ;

per conoscere, in particolare, i motiv iper cui in questa laboriosa divisione, che h alasciato strascichi di malcontento, si sonofatte condizioni di tutto favore al president edella coltivatori diretti di Santa Luce, segre-tario della locale sezione del PSI. (4-09640)

NICCOLAI GIUSEPPE. — Al Ministrodelle poste e delle telecomunicazioni . — Persapere i motivi per cui l 'arma dei carabinieriha proceduto, con mandato di perquisizione ,a sigillare: nelle abitazioni di cittadini pisani ,apparecchi ricetrasmittenti di piccola potenza ,usati esclusivamente per la banda cittadina ;

per sapere se tale comportamento annul-la le promesse, più volte reiterate da parte de ipolitici responsabili del Ministero delle postee telecomunicazioni, per cui, soprattutto pe ri servizi resi alla collettività in situazioni d iemergenza, sarebbe stato concesso ai radioamatori l ' uso di apparecchi ricetrasmittent ifino a cinque watt di potenza .

(4-09641)

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CARDIA, BERLINGUER GIOVANNI ,MARRAS E PANI. — Al Ministro della sa-nità. — Per conoscere quali misure il Go-verno, d'intesa con la Regione sarda, abbiaadottato o intenda adottare per combattere l agrave epidemia di epatite virale che ha colpi-to, anche quest 'anno, numerosi comuni dellaprovincia di Cagliari e, con particolare in-tensità, i comuni dell ' immediato retroterra ele stesse frazioni di Cagliari, città già colpi-ta recentemente dalla infezione colerica ;

per sapere se l'attuale epidemia di epa-tite virale non sia conseguenza diretta de lfatto che pressoché tutti i comuni interessat isono privi, in tutto o in parte, di rete fogna-rla e di una. adeguata e moderna rete idric a(parecchi anche di acquedotto), il che pro-voca pesanti inquinamenti dei pozzi adibit iad uso potabile, delle pubbliche fontane, de idepositi ;

per sapere, infine, se, nel quadro dell emisure da predisporre, il Ministero della sa -nità non debba, di concerto col Ministerodei lavori pubblici e d'intesa con la Regione ,farsi promotore di un intervento -finanziari ostraordinario per la creazione di adeguate ret iidrica e fognaria in tutti i comuni colpit idalla grave epidemia di epatite virale e mi -nacciati dalla ripresa della infezione colerica .

(4-09642 )

CARDIA. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere le ragioni per cui all adeterminazione di includere i lavori di costru-zione della rete fognaria (secondo lotto) de lcomune -di Villanovaforru (Cagliari) nel pro-gramma di interventi formulato ai sensi del -l'articolo 20 del decreto del Presidente dell aRepubblica 11 marzo 1968, n. 1090, per il quin-quennio 1971-75, determinazione dal Ministe-ro comunicata aI comune interessato in dat a27 settembre 1971 non ha fatto seguito, nono-stante siano trascorsi oltre due anni e mezzo ,la formale ammissione a contributo della spe-sa necessaria e non sono state, di conseguen-za, impartite le necessarie istruzioni per l aredazione e presentazione del relativo pro-getto ;

per sapere se consti al Ministero :1) che negli ultimi due mesi tra gli abi-

tanti di Villanovaforru (846) si sono verificat i18 casi di epatite virale ;

2) che, secondo le dichiarazioni del -l'ufficiale sanitario, dottor G . Vargiu, il mag-gior numero di casi di epatite virale (15 s u18) si è verificato nelle abitazioni della part epriva di fognature ;

3) che, oltre la denunciata mancanz adi fognature, l'erogazione dell'acqua potabil ealla popolazione avvenga per sole sei ore ognitre giorni ;

e quale, di conseguenza, sia stata la ri-sposta del Ministero al disperato appello atutte le autorità statali e regionali inviato dalsindaco, signor O. Tuveri, in data 7 marzo1974 .

(4-09643 )

VECCHIARELLI . — Al Ministro .dell apubblica istruzione. — Per sapere –

premesso che nella provincia di Campo-basso alcuni insegnanti di applicazioni tec-niche abilitati prima del 1° novembre 1972(vecchi abilitati) sono rimasti senza cattedr ao posto orario, mentre nuovi abilitati hannociò ottenuto per sistemazione e trasferimento ;

sottolineato che in molte altre province ,in applicazione della legge n . 625 e dell'ordi-nanza ministeriale 5 marzo 1973, i vecchi abi-litati hanno potuto occupare i posti occupatida nuovi abilitati – :

se la procedura e le destinazioni dell ecommissioni nomine e ricorsi presso il prov-veditorato agli studi di Campobasso sian ostate conformi al dettato della legge n. 625 edegli articoli 1 e 29 dell 'ordinanza ministe-riale 5 marzo 1973 ;

se nella successione cronologica dell eoperazioni non si doveva procedere in primoluogo alla chiamata per sistemazione e tra-sferimento dei vecchi abilitati e poi a seguirela graduatoria generale per tutti .

(4-09644)

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro di>razia e giustizia . — Per conoscere a quale

titolo il segretario comunale di Bibbona, (Li-vorno) si trovava nelle anticamere del Tribu-nale di Livorno, quando veniva interrogato ,in relazione al l 'arresto del sindaco di Bibbona ,il p este Rossi Ciampolini ;

per sapere i motivi per cui detto segre-tario, dottore Mastinu, consigliava il teste adichiarare al magistrato che i terreni di suaproprietà, poi ceduti al comune, lo erano permotivi « sociali » e non perché « costretto » :

se è esatto che il dottore Mastinu, pu rabitando gratuitamente in un alloggio comu-nale (podere di San Lorenzo), ha . percepito ,per anni, l ' indennità di alloggio .

(4-09645 )

DE MICHIELI VITTURI E DE VIDOVICH .— Al Ministro del tesoro. — Per sapere sesia a conoscenza che la direzione generale per

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i danni di guerra, da qualche mese, rifiut adi ricevere i vari documenti, ancor oggi chie-sti ai profughi per il completamento dell eloro pratiche, se vengono presentati in cart asemplice secondo quanto disposto dall'artico-lo 67 della legge 27 dicembre 1953, n . 968 ,in quanto questa norma risulterebbe -abrogat adall'articolo 42 del decreto del Presidente del -la Repubblica 29 settembre 1973, n . 601, con -tenente la disciplina delle agevolazioni tri-butarie ;

°per conoscere, avendo il legislatore, al -l'articolo 33 del citato decreto del President edella Repubblica n . 601 del 1973, dispostol'esonero dalla imposta locale sui redditi pe ri contributi, indennità ed anticipazioni con-cesse per danni di guerra, se sia ammissibil eche nello spirito – dato che nella lettera dell anorma nulla si evince – dell'articolo 42 de ldecreto del Presidente della Repubblica n . 60 1del 1973 esista la volontà di abrogare la nor-ma di favore di cui all'articolo 67 della legg e27 dicembre 1953, n . 968, che esonera i pro -fughi dall'onere della tassa di bollo sui docu-menti ;

per sapere se non ritenga, con estrem aurgenza, impartire specifiche disposizioni all adirezione generale per, i danni di guerra i nmodo da evitare che i profughi, già provati asuo tempo dal danno, esasperati da una attesache ormai supera i venticinque anni, che at -tualmente si vedono indennizzare con lir esempre più svalutate, debbano sopportare un atassazione dalla quale sinora erano esonerati .

(4-09646 )

GUARRA. — Al Ministro della pubblic aistruzione . — Per conoscere i motivi per i qua-li all'ex direttore didattico a Benevento pro-fessor Dionisio Caggiano non ancora è statariliquidata la pensione nonostante il temp otrascorso dalla approvazione della relativ alegge .

Il predetto è intestatario del certificato d ipensione n . 4907268 .

(4-09647 )

BOFFARDI INES . — Al Ministro dell'in-ferno . — Per sapere se di fronte al disorien-tamento ed alle perplessità suscitate nell ' opi-nione pubblica dalle notizie apparse sull astampa cittadina e dalle dichiarazioni dei su-perstiti familiari delle vittime su eventual ideficienze, ritardi e mancanza di attrezzatureche si sarebbero verificate nell'opera di soc-corso da parte del benemerito corpo di vigil idel fuoco, il Ministro ritenga, al fine di tran-quillizzare l'opinione pubblica notevolmente

disorientata da queste notizie, effettuare op-portuni e tempestivi accertamenti per ristabi-lire la verità dei fatti e, qualora risultass equalcosa di vero, prendere gli opportuni prov-vedimenti per evitare nel futuro fatti del ge-nere .

L'interrogante fa presente di avere il mas-simo apprezzamento, considerazione e grati-tudine per l'opera svolta dal corpo dei vigil idel fuoco, e per questo desidera sia dissipataogni incertezza e perplessità nell 'opinionepubblica .

(4-09648 )

NICCOLI . — Al Ministro dei trasporti edell 'aviazione civile . — Per sapere se è aconoscenza del rifiuto opposto dalla Direzionecompartimentale di Firenze alla utilizzazionedella saletta presidenziale (in altre circo -stanze concessa) richiesta dalla Federazioneunitaria provinciale di Firenze CGIL-SFI ,CISL-SAUFI e UIL-SIUF per tenervi un aconferenza-dibattito sul tema: Costruzionedella nuova officina ferroviaria nel compren-sorio di Firenze ;

per sapere quali siano stati i motivi de lrifiuto non trovandone alcuna traccia nellalettera di risposta della Direzione comparti -mentale ;

per sapere inoltre se non ritenga tal erifiuto un atto discriminatorio e contrario all ospirito e alla lettera della Costituzione repub-blicana nonché contrario al maturare de inuovi processi nei rapporti fra il moviment osindacale, gli istituti rappresentativi, Parla -mento e Governo ;

per sapere infine se non ritenga oppor-tuno intervenire per evitare che si abbiano aripetere tali anacronistici atteggiamenti dellaDirezione compartimentale di Firenze .

(4-09649 )

NICCOLAI GIUSEPPE, FRANCHI, DE MI-CHIELI VITTURI, TASSI, TREMAGLIA E

MARCHIO. — Al Ministro di grazia e giu-stizia . — Per sapere se la magistratura fio-rentina, in ordine alla clamorosa vicend adell ' inceneritore, per cui sono finiti in galer ao indiziati di reati « politici » rivestenti ca-riche pubbliche dell ' intero «arco costituzio-nale », abbia preso in esame la costituzion edella cooperativa La Fonte, avvenuta in Luc-ca il 7 novembre 1970 (notaro Mario Picci-nini, repertorio 1582, fascicolo 533), in cu ifigura il dottor Gori Luigi, amministratoredel settimanale Politica, famoso in Toscanaper le sue battaglie moralizzatrici, settima-

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nale che è stato più volte perquisito dall aautorità giudiziaria in occasione degli ultim iavvenimenti che hanno visto il mondo poli-tico fiorentino trasmigrare alle Murate ; se èesatto che tale cooperativa è stata costituit aavendo di mira il piano regolatore di Fiesol e(Firenze) che, approvato nel luglio 1971, do-veva rendere edificabili, sotto il comod omanto dell 'edilizia economica e popolare ,guarda caso, solo quei terreni (zona di Cal -dine) che la cooperativa su nominata (insie-me con altre successivamente costituite) avreb-be di poi acquistato dalla solita società lus-semburghese (Transop immobilien e Landels -Austalt, circondario di Vaduz) il 21 marz o1972 (notaio Piccinini, repertorio 3151, fasci -colo 1052), per costruirvi, non certamentecase popolari, ma villini dell'ordine di sva-riati milioni, così come dimostra il progett opresentato dall 'architetto Sanseverino .

Per sapere se è esatto che il piano rego-latore generale di Fiesole venne approvat oall ' unanimità nel luglio 1971, dai comunist ie democristiani, e se è altresì esatto che altr e

cooperative » di poi costituite, per costrui-re su « quei » terreni (e su quelli soli) ve-dono, fra i componenti, uomini politici fio -

_rentinì di primo piano, se non addirittura .parenti strettissimi di amministratori dell ostesso comune di Fiesole .

(4-09650 )

COTECCHIA . — Al Ministro della pub-blica istruzione. — Per sapere se sia a cono-scenza che il comune di Venafro, in provin-cia di Isernia, comune di 6000 abitanti, st avivendo la sua ora tragicomica a causa d iqualche sconsiderato che, con indicibile su-perficialità e privo di ogni rispetto per i la-voratori ha indotto la commissione provin-ciale per la tutela delle bellezze naturali aproporre l ' applicazione della legge 29 giugno1939, n. 1497, assumendo che Venafro « è ca-ratterizzata da un singolare paesaggio che ,con ripidi scoscendimenti crea profondi e sug-gestivi effetti estetici, con coltivazione del -l'ulivo di millenaria tradizione, rinomate nel -l'antichità classica, ecc . » .

La parte comica è rappresentata propri oda questo tambureggiamento di aggettivi, as-solutamente impropri, anche perché, senzatogliere nulla alla cittadina molisana, essarimane uguale a tutte le altre città, cittadine ,contrade, rioni italiani che, pur senza gl i« scoscendimenti e la profonda suggestivit àestetica, » offrono panorami bellissimi, dota -ti tutti di onusta storia e di ricche colti vazio -

ni di viti, di ulivi, di ortaggi, ecc ., anche ess irinomati in tutti i tempi e ricordati da Cice-rone, da Orazio, da Giovenale, da Livio,i daPlinio il Vecchio ed anche il Giovane ed al-tri ancora, mentre la parte tragica è rappre-sentata purtroppo dagli urgenti ed inderoga-bili interessi economici della cittadina moli -sana, che, con l'applicazione della su citat alegge, viene paralizzata da ogni attività e la -scia senza lavoro, in questi tempi di auste-rità, oltre mille operai, artigiani, ditte, pe rcui, rappresentanti di tutte le estrazioni poli-tiche, nonché la stessa amministrazione co-munale, hanno costituito un comitato civicoche già è in piena attività e minaccia agita-zioni a vasto raggio se il provvedimento stessonon venisse revocato ; se dopo tale esposizion eil Ministro interrogato intenda intervenire co nla massima sollecitudine e decisione per porrefine ad uno stato di 'fatto, gravissimo e deplo-revole, che offende profondamente la coscien-za, la operosità, la tranquillità di tutti i cit-tadini di Venafro che, privati dell'onesto esanto lavoro, cui hanno sempre profuso le lor omigliori energie, ora si vedono così duramen-te ed iniquamente colpiti .

(4-09651 )

UBSO GIACINTO. — Al Ministro dei tra -sporti e dell 'aviazione civile . — Per conoscerese la linea aerea Corfù-Galatina di Lecce -Roma e viceversa, gestita dall'ITAVIA e re-centemente sospesa, verrà riattivata e quando ,consentendo così anche alla provincia di Lec-ce un raccordo aereo diretto con la capitalee ceni la vicina Grecia e quindi la disponibilit àe v :lc dall'aeroporto di Galatina.

Si ricorda che da parte dell ' ITAVIA s icontinua a propagandare il collegamento conLecce, di fatto però inesistente ; che in quest igiorni si è annunciato un vasto programmadi potenziamento delle linee aeree intern eesciudendo però la ripresa dei voli da Galatin adi Le ;,ce ; che la provincia di Lecce ha pales ee 3nza di detti collegamenti sì da sviluppar e,i_degua!amente la sua vocazione turistica eroeipeie il suo isolamento. che è causa deter-minante della sua depressione economica .

(4-09652 )

URSO GIACINTO. — Al Ministro dei tra-sporti e dell'aviazione civile . — Per conoscerei tempi di appalto e di realizzazione del dop-pio binario sulla tratta Brindisi-Fasano, ope-ra questa già finanziata dopo numerose attes eanche con il recente intervento integrativodella Cassa per il mezzogiorno .

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Per sapere ancora se il piano poliennale1975-1970 per il potenziamento delle ferrovi estatali di duemila miliardi, varato in quest igiorni dal Consiglio dei ministri, comprende-rà il raddoppio delle tratte ferroviarie Lecce -Brindisi e Fasano-Bari sì da completare il dop-pio binario sulla linea Lecce-Bari .

L'interrogante fa presente che detti inter -venti denunciano ritardi secolari e rientranorealmente in una prospettiva di riscatto eco-nomico dell'estremo mezzogiorno d'Italia .

(4-09653 )

TOZZI CONDIVI . — Al Presidente del Con-siglio dei ministri e ai Ministri dell ' industria ,commercio e artigianato e del commercio co nl'estero . — Per sapere se non si rilevi neces-sarissimo ed urgente giungere ad una rileva-zione esatta del costo del greggio . Sembra im-possibile infatti che esistano ancora contrast isu detta cifra e che – nel mentre da un latosi parli di profitti enormi ed illeciti – da qual -che tempo le società straniere ad una ad un aabbandonano il nostro territorio perché l erimesse sono impossibilia sopportare.

Se una tale situazione perdurasse ci tro-veremmo tra poco in una situazione tale percui un altro monopolio in realtà verrebbe acrearci e l'isolamento nostro in campo inter-nazionale renderebbe sempre più precaria lapossibilità di rifornimento costante e sicurodi greggio .

(4-09654 )

SKERK, MENICHINO E LIZZERO . — AlPresidente del Consiglio dei ministri e ai Mi-nistri delle poste e telecomunicazioni e del -l'interno . — Per sapere :

se sono a conoscenza del fatto che leemittenti di Radio Trieste (in lingua italiana)e Radio Trieste « A » (in lingua slovena) s isono rese strumento della campagna propa-gandistica contro il divorzio, trasmettendo do-menica 31 marzo 1974 la nota del vescovo d iTrieste, letta nelle chiese nella quale si invitaa votare per l'abrogazione della legge ;

se non ritengano un atteggiamento cosìparziale in netto contrasto con le stesse dichia-razioni rese in Parlamento all'atto di presen-tazione del nuovo Governo ;

se sono a conoscenza della protesta ele-vata in proposito dal Comitato di coordina -mento contro l'abrogazione del divorzio costi-tuitosi tra i cattolici sloveni di Trieste :

se non intendano intervenire urgente -mente onde evitare il ripetersi di simili epi-sodi e per assicurare che la RAI si attenga aTrieste all'osservanza scrupolosa delle normee degli -accordi volti a garantire l'imparzia-lità delle trasmissioni in rapporto alla cam-pagna elettorale in corso.

(4-09655 )

TASSI. — Ai Ministri dei lavori pubblic ie dell'interno . — Per sapere quali siano stat ele cause e le mancate opere pubbliche ch ehanno determinato la precarietà delle strut-ture del cimitero di Montereggio di Farinid'Olmo (Piacenza) ;

per sapere quali siano in merito le re-sponsabilità delle autorità comunali di Fa-rini d'Olmo .

(4-09656 )

BARTOLINI . — Al Ministro dei trasportie dell 'aviazione civile . — Per conoscere – inmerito ai fatti verificatisi alla stazione di Ter-ni-Cospea sul tratto ferroviario Terni-Sulmonait giorno 2 aprile 1974 alle ore 17.

In tale occasione un gruppo di viaggiator iin massima parte lavoratori pendolari occu-pati presso la Montefibre, nella impossibilitàdi trovare posto nell ' unica vettura in transitocon partenza dallo scalo di Terni, bloccavan ola stessa onde ottenere con l 'aggiunta d iun 'altra vettura che nessun viaggiatore rima-nesse appiedato .

A seguito di tale manifestazione di prote-sta veniva aggiunta l ' altra vettura dopo di ch eil convoglio composto di due vetture ripartiva ,ma percorso un breve tratto lo stesso dovev afar ritorno allo scalo di Terni e ciò in con-seguenza del fatto che la motrice non avev ala forza sufficiente per portare il convoglio adestinazione .

Tale grave inconveniente che fa seguitoad altri del genere accaduti nel passato si èpotuto verificare per l ' inadeguatezza del mate-riale rotabile ed in particolare delle vettur eadibite al tratto Terni-Sulmona, materiale vec-chio e logoro mai sostituito con altro efficiente ,nonostante ripetuti impegni assunti in tal sen-so dai competenti organi delle ferrovie dell oStato –

quali provvedimenti saranno adottati pe reliminare i predetti inconvenienti che provo-cano gravi disagi per i viaggiatori e per l ostesso personale delle ferrovie .

(4-09657)

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1974

INTERROGAZION IA RISPOSTA ORAL E

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri per co-noscere quali provvedimenti il Governo in -tende adottare per garantire il necessario ri-fornimento di carta a tutti i quotidiani(peraltro sottoposto già da alcuni mesi arestrizioni per la nota situazione di crisi de lsettore) in seguito al grave incendio subitodalle cartiere Burgo di Mantova, che h adistrutto le attrezzature ,adibite alla produ-zione di materiale destinato ai giornali, pe rla cui riattivazione a giudizio dei tecnic ioccorrerebbero circa due mesi di tempo .

« Gli interroganti, in particolare, chiedonodi sapere se è vero che tale evento sottrarreb-be al fabbisogno dei quotidiani ben il 40 percento della produzione e fornitura di carta ,ciò che evidentemente provocherebbe imme-diate difficoltà per buona parte della editori agiornalistica proprio nel periodo di svolgi -mento dell'impegnativa e delicata campagnaper il referendum abrogativo sul divorzio, echiedono infine di conoscere il giudizio de lGoverno sulla proposta, avanzata in propositodai poligrafici, di procedere ad una tempora-nea destinazione ai giornali, mediante idone emisure di conversione ed adattamento degl iimpianti, di parte della produzione di cartaattualmente destinata ad altro impiego .

(3-02305)

« BOLI, DEL PENNINO » .

Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro dell ' interno per conoscere quali prov-vedimenti urgenti ed indilazionabili intendaprendere di fronte allo stato di anarchia e d iviolenza che imperversa a Milano, dove quo-tidianamente, rapine, spedizioni punitive, ter-rore sono il frutto di una offensiva impunit ae sanguinosa della malavita dilagante .

In particolare se non è tempo che il Mi-nistro :

a) provveda a rafforzare le forze dell'or-dine a Milano;

b) operi un censimento dei clandestini ,degli indesiderabili che popolano la città spes-so perseguitati da mandato di cattura;

c) provveda ad un'indagine seria per ac-certare le connessioni tra la malavita comunee la malavita politica .

« Milano, per la sua operosità non meritadi essere ogni giorno citata dalle cronache più

nere quando a tutti i cittadini onesti è ormaichiaro dove vivono, dove si radunano, comeoperano sfaccendati provocatori, protettori del -la malavita, padroni di una città indifesa equotidianamente offesa nel suo quotidian olavoro .

(3-02306)

« GIOMO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro dell'interno per conoscere quali prov-vedimenti ha adottato o intende adottare l alocale prefettura per il comportamento, tantoillegittimo quanto antidemocratico, del sinda-co di Acerra che omette, sì come risulta da lverbale della seduta del 25 marzo 1974, di in-vitare il capogruppo del MSI-DN (gruppo con-cretamente costituito, avendo tre consiglier inell'assemblea) alla riunione dei capigrupp oe ad esprimere il proprio avviso . Ciò tantopiù grave in tema di concretizzazione di un acommissione, opportuna ma non prevista dal -la legge .

« Il mancato intervento tutorio, oltre chefar ripetere l'andazzo, rende necessario l'adir -si le magistrature del caso.

(3-02307)

« DI NARRO » .

« 11 sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro dei trasporti e dell'aviazione civile persapere :

'

se non ritengano d'intervenire presso l adirezione generale dell'aviazione civile persollecitare la progettazione e l'inizio dei lavor idi ristrutturazione dell'importante aerostazio-ne civile di Capodichino, in Napoli, relativa-mente all'ampliamento dei piazzali di sostadegli aerei, in attuazione del programma d ' in-terventi, previsto dalla legge 25 febbraio 1971 ,n . 111, che stanziava lire 800 milioni per l'ini-zio delle opere relative ;

se non ritengano che l'inizio di dette ope-re sia indifferibile ed urgente, in considera-zione dell'importante funzione che lo scalo d iCapodichino deve assolvere per soddisfare tut-to il flusso turistico aeroportuale napoletanoche, nelle more della realizzazione di quell ointernazionale del lago Patria, deve essere po-sto in grado . di rispondere positivamente all eesigenze del vettore straniero ed a quella, nonmeno determinante, della clientela turisticainternazionale .

(3-02308)

« ALFANO » .

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VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1974

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Pre-sidente del Consiglio dei ministri e i Ministr idel turismo e spettacolo, dell'interno e delladifesa per sapere -

premesso che gli innumerevoli ed orma iirrefrenabili episodi di delinquenza organiz-zata, che vengono consumati in ogni ora de lgiorno ed in tutti i centri turisticamente pi ùrinomati del Mezzogiorno, in particolare, a idanni dei pochi coraggiosi turisti che ancorasi azzardano a visitare l'Italia, e che riman-gono vittime indifese di lestofanti dediti afurti, scippi e rapine ;

considerato che l ' imperversare di siffat-ta aggressiva delinquenza, non solo concorrea gettare altro discredito sulle istituzioni de-mocratiche di questa Repubblica e sul livellodi civiltà del nostro umiliato paese, suscitan-do denigratorie campagne di deplorazion edella più autorevole stampa estera, ma aggra-va, soprattutto, quel lamentato affossamentodi tutte le iniziative, le attività e le residuerisorse degli enti pubblici e degli operatori ,impegnati nel rilancio del turismo nazionale ,ed in particolare di quello campano, unic avalida " industria " di questa regione -

quali provvedimenti, in genere, intendan oadottare per combattere e sgominare detta de-linquenza. Ed in particolare, se non riten-gano opportuno :

1) procedere alla ricostituzione di queireparti di " polizia turistica ", che hanno for-nito buona prova in passato ;

2) proporre l'utilizzazione, per siffatteimpellenti esigenze, di quei contingenti d ileva, che si sottraggono al servizio militareattivo invocando, quali obiettori di coscienza .il ripudio di ogni violazione ;

3) in linea del tutto subordinata, preve-dere l'impiego dì quelle organizzazioni pri-vate, ma riconosciute ed abilitate, quali " isti-tuti investigativi e di vigilanza ", che operan ovalidamente, in linea di massima, a tutela de ibeni e del patrimonio di enti e di privati .

(3-02309)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro delle poste e delle telecomunicazion iper sapere :

se gli risulta che le molteplici stazioniradio-televisive, liberamente operanti negl iUSA, come in altri paesi, raramente, se no nquasi mai dedicano le loro trasmissioni all epur famose ed apprezzate canzoni italiane ;

se gli consta, invece, che la radio e l atelevisione italiane, unico ente nazionale uffi-cialmente riconosciuto ed abilitato persiste

nel programmare, nonostante il disappunt omanifestato da molti utenti, sui vari canali ,ed anche più volte al giorno, e persino ne lcorso di quelle notturne, trasmissioni desti -nate a celebrare unicamente i fasti ed i ne -fasti di chiassose ed assordanti canzonette eso-tiche, con particolare preferenza per quell eamericane, impegnandosi in una gratuita pub-blicità, degna di miglior causa, e che dovreb-be essere protesa a propagandare ed a megli odiffondere le nostre canzoni ed il valore, indi-scusso, dei nostri autori, cantautori e musici-sti, che pagano tasse ed imposte al fisco ita-liano ;

se non ritenga, premesso quanto innanzi ,intervenire per disporre che le giuste e fon -date rimostranze di tanti utenti dell'ente na-zionale siano considerate e tenute in maggiorconto .

(3-02310)

« ALFANO » .

Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri ed i lMinistro dell ' interno per sapere -

con riferimento alle gravi notizie di cro-naca, denuncianti il crescendo dell 'ondata dicriminalità che da anni dilaga in tutto il ter-ritorio nazionale, e che, da qualche tempo ,si va manifestando più aggressiva e temerari ache mai anche in Campania, attraverso lediuturne rapine consumate presso molteplic ibanche di Napoli e dei capoluoghi e centri mi-nori delle cinque province di questa regione ;

considerato il grave e giustificato allar-me dell ' opinione pubblica, e valutando re-sponsabilmente gli amari e fondati comment idi tutta la stampa, nazionale e locale che, d idetti e così frequenti episodi riporta le ag-ghiaccianti sequenze -

quali provvedimenti eccezionali intenda -no adottare, contro quella organizzata crimi-nalità, per rasserenare l 'opinione pubblica ,per garantire la vita e la incolumità del per -sonale, ad ogni livello, impegnato presso gl iistituti bancari, nonché di quanti, operator ieconomici e clienti, sono costretti a frequen-tare, per ragioni di lavoro o per affari, icitati istituti presi di mira ogni giorno, spes-so con delinquenziale ferocia ;

e per conoscere se non intendano poten-ziare, adeguatamente, i servizi d 'ordine e d isicurezza con più rispondenti contingenti d iuomini e di mezzi che, specialmente in que-sta regione, si appalesano numericamenteinsufficienti e tecnicamente carenti .

(3-02311)

« ALFANO » .

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VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 8 APRILE 1974

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri dell'interno, del turismo e spettacolo edei lavori pubblici e il Ministro per gli inter -venti straordinari nel Mezzogiorno e nell ezone depresse del centro-nord, per sapere - ri-ferendosi al recente passaggio del teatro Mer-cadante di Napoli dalla proprietà del demaniostatale al patrimonio comunale, ed al conve-gno-dibattito, svoltosi in questi giorni pressol'hotel Royal del capoluogo partenopeo, al qua-le sono intervenuti attori, registi, impresari ,amministratori comunali, provinciali e regio-nali, giornalisti ed autorità, per discutere del-la rivalorizzazione di quel trascurato stabile -

quali interventi intendano svolgere equali provvidenze si propongano di adottare :

a) per affrettare il restauro di quel pre-zioso complesso artistico ;

b) per sottrarre lo stabile stesso al pe-ricolo di ogni privata speculazione ;

c) per restituirlo, sollecitamente, all'usoistituzionale, non potendo esso essere, per pre-cisi vincoli urbanistici, sostituito con costru-zioni di altro genere ;

d) per assicurare che la settecentesca ar-chitettura venga rispettata e che il gloriosoteatro resti a disposizione anche delle compa-gnie private, onde essere utilizzato in modoconsono agli interessi culturali della città edella regione, per una incrementata futura at-tività artistica .

(3-02312)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri ed i lMinistro delle finanze per sapere se - in con-siderazione del profondo disorientamento, dif-fuso tra i contribuenti, in ordine alle proce-dure per ottenere il " condono " ed alle istru-zioni, non sempre accessibili, sull'obbligo d iredigere l'annuale denuncia dei redditi, an-che per il volgente anno ;

valutando l'afflusso di pubblico che s iregistra, in questi giorni, presso gli uffic iabilitati a ricevere le pratiche, nonché l'in-sufficienza dei predetti uffici e la loro no nidonea attrezzatura in personale e mezzi - no nritengano opportuno provvedere a conceder ealtra valida proroga del termine fissato per lapresentazione delle istanze di condono e dell edenunzie di reddito .

(3-02313)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri ed i lMinistro degli affari esteri per sapere - con

riferimento all ' istruttoria giudiziaria in cors oin ordine ai denunciati scandali ed a presunt ecorruzioni che adombrano responsabilità d ipartiti, di enti, di politici e di operatori eco-nomici, nonché alle diffuse notizie di stamp ache hanno pubblicizzato il caso di una notapersonalità, a capo delle aziende petrolifere ,a carico della quale è stato emesso mandatodi cattura, mentre si trovava a far parte d iuna commissione di "esperti", che ha accom-pagnato, in paesi stranieri, il Ministro italia-no degli esteri ;

tenuto conto del notevole discredito che"concomitanze" di tal genere indubbiament earrecano al prestigio del nostro paese ed allareputazione di quelle "pletoriche" commis-sioni, che, così di frequente, scortano i tito-lari dei dicasteri nelle trasferte oltre confine -

se non ritengano opportuno vigilare, conquella severità e con quello scrupolo che l adelicata materia esige, sulla composizione esulla opportuna selezione dei componenti d iquelle così frequenti e pletoriche commis-sioni di "esperti", che vanno fuori d'Itali aal seguito dei titolari di dicasteri per " affar i

di Stato" ;se non ritengano anche conveniente, ne l

quadro e nello spirito dell 'attuale politica d iausterità e di contenimento della spesa pub-blica, disporre che il numero di detti " accorn-pagnatori " venga limitato e contenuto a lminimo indispensabile, onde evitare il ripe -tersi di vicende incresciose del genere ed i lradicarsi, nell'opinione pubblica, della con-vinzione che molti di quei "prescelti" siano"raccomandati" politici, favoriti per dedicar-si a viaggi turistici e di piacere a spese deicontribuenti italiani .(3-02314)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri ed i Mi-nistri dell'industria, commercio e artigianato

e dell'interno, per sapere :se sono documentatamente a conoscenz a

del grave stato di disagio nel quale versano ,specialmente in Campania, le poche piccole emedie industrie, le ditte artigianali e commer-ciali e le aziende di trasporti privati per mer-ci e viaggiatori, in conseguenza delle drasti-che misure restrittive per la circolazione e del -l'incontrollato aumento del costo dei carbu-ranti, con particolare riguardo al gasolio ;

se, in considerazione che quasi tutti gl ialtri paesi hanno già revocato da tempo ana-loghe misure restrittive, non più giustificatedall'accampata crisi energetica, in conseguen-

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za della riveduta politica dei paesi arabi, nonritengano opportuno soprassedere dall'impor -re ulteriori aumenti di prezzo ed eventual ialtri provvedimenti restrittivi per la liberavendita dei prodotti petroliferi ;

se, infine, valutato il disagio e conside-rate le conseguenze deleterie, determinati da iprecedenti provvedimenti di rigore in ordin ealla circolazione, che hanno colpito più inci-sivamente i trasportatori campani, non riten-gano di dover riesaminare il prezzo del gaso-lio, che ha subìto, in rapporto ad altri pro -dotti petroliferi, aumenti più sensibili ed in -tollerabili .

(3-02315)

« ALFANO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro del tesoro, per conoscere – premesso :

che nel corso di una intervista recente -mente rilasciata ad un quotidiano milanes eil dottor Guido Carli, governatore della Ban-ca d'Italia, ha espresso giudizi e valutazion igravi ed inaccettabili sulle condizioni finan-ziarie degli enti locali e sul valore della spes apubblica ignorando totalmente (e non è pen-sabile per mancanza di informazioni) l ecause fondamentali che hanno provocato, aprescindere da comportamenti censurabili d iqualche amministrazione, la paralisi presso -ché totale della maggioranza delle province edei comuni italiani ;

che si alimenta e si diffonde la sfiduci anelle istituzioni democratiche se si taccion ole cause reali di tali situazioni, e cioè il tipodi sviluppo imposto al paese, le massicce emi-grazioni interne, gli inurbamenti caotici, lacentralizzazione del prelievo tributario, il so-stegno alle posizioni della rendita parassitaria ,la spirale dell'indebitamento imposta dalblocco delle entrate, la dilatazione delle spes eper i consumi sociali come i trasporti, l escuole, l'assistenza, ecc . ;

che una siffatta valutazione insidia e dintacca il valore fondamentale che hanno ,per far uscire iI paese dalla pesante crisi, l edichiarate volontà di far diventare « prioritànazionali » quegli impieghi della spesa pub-blica e quei consumi sociali che hanno rap-presentato, contro gli indirizzi che anche l oistituto di emissione ha contribuito ad impor -re, il principale impegno di spesa delle gene-ralità degli enti locali ;

che è inammissibile definire " arrogan-za ", come fa il dottor Carli, la responsabil epreoccupazione degli amministratori locali d ireperire presso il sistema creditizio, e per d ipiù ad alti costi che consentono ottimi af -

fari per le banche, i mezzi necessari al fun-zionamento delle città ;

che il dottor Carli si dichiara tuttavia, aconclusione delle gravi dichiarazioni, " lealeesecutore delle direttive di governo "

se le dichiarazioni del dottor Carli cor-rispondono ai giudizi del Governo sul valoree sulla funzione della spesa pubblica, sull ostato della finanza locale e sull'impegno degl iamministratori regionali, provinciali e comu-nali ;

se non ritiene necessario ristabilire l averità circa le cause che hanno così pesante -mente inciso sulla condizione della finanza edella spesa pubblica locali da renderla dram-maticamente squilibrata nei confronti dell eesigenze sociali delle popolazioni ;

se non considera urgente, contrariamentea quanto auspica il dottor Carli, promuovereimmediati provvedimenti per il risanament odella situazione economico-finanziaria delleprovince e dei comuni e per rendere la capa-cità di spesa delle regioni e degli enti local icorrispondente alle esigenze che derivano daI -la necessità di intervenire prioritariamente afavore del Mezzogiorno e dell'agricoltura e su iproblemi della casa, della scuola, dei trasport ie della sanità .

(3-02316)

« TRIVA, VETERE, DE SABBATA » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri dell ' industria, commercio e artigia-nato e dell'agricoltura e foreste, per sapere s esono informati delle intollerabili speculazio-ni dei grandi industriali saccariferi in materi adi importazione di zucchero, che minaccianodi compromettere il regolare approvvigiona-mento deI mercato interno, di provocare nuoviaumenti dei prezzi al consumo e di arrecareulteriori gravi danni alla produzione bieticol anazionale .

« In particolare gli interroganti chiedonodi conoscere se rispondono a verità i seguent ifatti :

a) che le aste bandite dalla Cassa con-guaglio zucchero per l ' importazione di un mi-lione e mezzo di quintali di zucchero dai paes icomunitari sono state disertate dai grandi in-dustriali saccariferi che monopolizzano l'im-portazione di tale prodotto, mentre gli organ icompetenti della CEE confermano che gli stes-si industriali hanno acquistato e detengon oall'estero ben otto milioni di quintali di zuc-chero acquistati a 150-160 lire al chilogram-mo, che non intendono però . importare in atte-sa che scatti, col i" luglio 1974, l 'aumento dei

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prezzi recentemente deciso in sede comuni-taria ;

b) che gli industriali saccariferi, diser-tando le aste per l'importazione di zucchero eopponendosi al rinnovo dell'accordo interpro-fessionale che regola la cessione delle bietoleall'industria, mirano ad eludere il pagament odella tassa dovuta alla Cassa conguaglio zuc-chero, che dovrebbe essere destinata allo svi-luppo della produzione bieticola, danneggian-do in tal modo la produzione già gravementecompromessa dalla errata politica condottanel settore nei passati anni .

« Gli interroganti chiedono, inoltre, di co-noscere :

1) quali misure si intendono adottare pe rstroncare la speculazoine dei grandi industria -li saccariferi nel campo delle importazioni d izucchero, per sottoporre le importazioni stes-se a controllo pubblico e per sottrarle al mo-nopolio privato affidandole prevalentementeall'AIMA e ad organismi cooperativi e asso-ciativi ;

2) i nominativi degli importatori chehanno acquistato e detengono zucchero al-l'estero e che ne rifiutano l'importazione, ch eil Governo può agevolmente individuare poi -ché per gli acquisti all 'estero occorre l ' auto-rizzazione dell'ufficio cambi per il trasferi-mento della relativa valuta ;

3) le iniziative che intendono intrapren-dere i Ministri interessati per favorire unasollecita definizione dell'accordo interprofes-sionale sulla base delle richieste delle organiz-zazioni professionali e associative dei produt-tori bieticoli ;

4) i provvedimenti che il Governo inten-de attuare per fronteggiare la crisi che inve-ste il settore bieticolo e per favorire uno svi-luppo della produzione bieticolo-saccariferain rispondenza alle esigenze del mercato na-zionale, che nell'anno in corso potranno esser esoddisfatte solo importando circa il 50 per cen-to del fabbisogno nazionale di zucchero, co npesanti conseguenze per la nostra bilanci acommerciale già al limite del collasso .

(3-02317) « MACALUSO EMANUELE, BARDELLI ,ESPOSTO, MILANI, MARTELLI, PE-GORARO, GIANNINI, MARRAS, DI

MARINO, RIGA GRAZIA, VALORI ,SCUTARI, BONIFAZI, MIRATE » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri dell'industria, commercio e artigia-nato e del tesoro per conoscere se e quali mi-sure intendano adottare, a breve e medio ter-mine, per consentire all'Artigiancassa di as -

solvere al compito per cui , è stata istituita .Com ' è noto, con le attuali disponibilità 1 'Ar-tigiancassa può soddisfare soltanto 1/5 dell erichieste .

« Gli interroganti chiedono inoltre dí sape-re, considerata la cessata operatività, dal 3 1dicembre 1973, della legge n . 623 quali prov-vedimenti il governo ritiene dover assumer eper impedire che il perdurare della totale ca-renza del credito agevolato alle piccole e me -die industrie determini, e molti sintomi s imanifestano, una allarmante contrazione del-la occupazione operaia e della produzione .

(3-02318) « BASTIANELLI, BRINI, GIADRESCO ,RAFFAELLI, VESPIGNANI, MI-

LANI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i l

Presidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro delle finanze, per conoscere le ragion idel trasferimento da Genova di sei dei setteufficiali che hanno collaborato con i pretor iimpegnati nell ' indagine sui noti e clamoros icasi di corruzione, trasferimento del tutt oinopportuno e non giustificabile nel quadrodi normali avvicendamenti perché effettuatomentre è in corso una delicata e travagliataindagine e che non poteva provocare, come eraprevedibile, presso l'opinione pubblica inquie-tanti interrogativi e vivissimo allarme .

(3-02319) « D 'ALEMA, CERAVOLO, GAMBOLATO ,

BINI, NOBERASCO, DULBECCO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri «e i Mi-nistri del tesoro e del lavoro e previdenza so-ciale, per conoscere quali provvedimenti in -tendano prendere per risolvere il grave pro-blema che in materia di liquidazione e di pen-sioni assilla i dipendenti degli enti locali e

di altre categorie .« Una soluzione immediata è infatti neces-

saria dal momento che la crisi funzionale del -la Cassa di previdenza dipendenti enti local iimpone, ai pensionati inenarrabili sacrifici e dumiliazioni notevoli in attesa di un provvedi -mento che ponga fine agli stenti del period opost-lavorativo .

« L'interrogante chiede altresì di conoscerequali provvedimenti verranno presi per snel-lire l'iter burocratico delle pratiche di pen-sione che si protrae per un periodo variantetra i tre e gli undici anni : stante la spaventos aburocratizzazione dell 'ente, la scarsa incisi-vità d'azione del Ministro del tesoro nei suoi

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confronti e la situazione interna del personale .Quest 'ultimo, infatti, nonostante da moltotempo esponga alcune giuste rivendicazion iagli organi competenti, non riesce a sbloccaretale situazione : reagendo quindi con scioperie manifestazioni che vanno a detrimento dell afunzionalità dell ' ente stesso . Va poi sottoli-neato che il Consiglio di amministrazione no nsi riunisce con regolarità e che, a quanto ri-sulta, in una delle sue ultime riunioni, avreb-be addirittura liquidato pensioni di reversi-bilità del 1963 .

« L ' interrogante chiede dunque di conoscerequali provvedimenti intendano prendere i Mi-nistri competenti affinché ai dipendenti in que-stione venga concesso ciò che loro spetta d idiritto al termine di una lunga e faticosa car-riera lavorativa.

(3-02320)

« STRAll I

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri dell'interno e di grazia e giustizia pe rsapere se sono a conoscenza che nell'attentatodel giorno 5 aprile 1974 alle sezioni del MSI -destra nazionale di via Assarotti i, in Roma ,i " guerriglieri " maoisti erano capeggiati daUmberto Ascagni e Marcello Mastroianni .

« Se gli stessi figuri sono stati denunciat iall'autorità giudiziaria e quali provvediment il 'autorità giudiziaria abbia intrapreso ne iconfronti dei summenzionati .

(3-02321)

« MARCHIO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri dei trasporti e aviazione civile, delladifesa e delle poste e telecomunicazioni, perconoscere - in relazione alle polemiche sort esulla stampa nazionale in occasione di recentidisastri aerei, ed alle pesanti e documentatecritiche mosse dall'Associazione nazionale pi -loti civili, in ordine alle attuali condizioni d isicurezza del traffico aereo - :

a) quali provvedimenti siano stati adot-tati per verificare l'efficienza delle attrezzatur eaeroportuali, con speciale riguardo a quell edestinate all'assistenza al volo;

b) quali miglioramenti ed adeguamentialla moderna tecnologia delle predette attrez-zature siano stati ritenuti necessari, al fine d iassicurare il più elevato livello di sicurezza a itrasporti aerei ;

c) quale organo tecnico ' abbia provvedu-to alla verifica delle infrastrutture di teleeo -

municazioni aeroportuali ed abbia proposto e delaborato eventuali piani di ammodernament oe di adeguamento tecnologico delle infrastrut-ture medesime .

(3-02322) « SINESIO, Russo FERDINANDO, PU-MILIA, PERRONE, FRACANZANI, Bo -DRITO, ARMATO, CARENINI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro del lavoro e della previdenza social eper sapere quali iniziative sono state assunt eper individuare le cause e le responsabilit àdella ennesima gravissima sciagura avvenu-ta il 3 aprile 1974 nei lavori per il traforodel Gran Sasso d 'Italia, affidati all'impres aCO.GE .FAR., nella quale per Ia esplosion edi mine nella galleria hanno perso la vita gl ioperai Giovan Battista Maceroni di 36 anni ,Francesco Di Loreto di 35 anni e sono rimast igravemente feriti altri 4 operai .

« In particolare gli interroganti, ricordan-do che 15 lavoratori sono tragicamente perit inella costruzione di questo traforo, chiedon oche venga rigorosamente accertato :

se il caricamento e il brillamento dell emine siano stati esclusivamente eseguit iaddetti a tali mansioni come previsto dall enorme ;

se risponde a verità che a ridosso dell azona minata, al momento della tragedia, eraparcheggiato un carico di esplosivo ;

se l 'energia elettrica erogata da un grup-po elettrogeno, dal momento che da molte or eera venuta a mancare la normale erogazion edi energia elettrica in rete, era in grado d iassicurare le normali condizioni di lavoro ;

se l ' impresa CO.GE.FAR. da divers igiorni componeva le squadre addette ai lavo-ri di avanzamento in galleria con un numer odi unità inferiore a quello previsto dagli ac-cordi sindacali aziendali .

« Gli interroganti chiedono altresì di co-noscere se il Ministro, in relazione alle condi-zioni di estrema difficoltà e pericolosità in cu isi svolgono i lavori per i ritmi serrati ed anch eper la presenza di falde acquifere la cui esi-stenza non era stata prevista, non ritenga d iprocedere - d'intesa con i sindacati - ad u nesame approfondito della situazione non sol oper verificare l 'applicazione rigorosa dellenorme antinfortunistiche, ma anche e soprat-tutto per l ' adozione di misure di sicurezz ache - al di là dei tempi tecnici progettati edimostratisi non attuabili - garantiscano l aincolumità dei lavoratori .

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Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL '8 APRILE 1974

« Gli interroganti chiedono infine di cono-scere quali misure urgenti e straordinariesono state adottate a favore delle famiglie de ilavoratori così tragicamente scomparsi e de isuperstiti feriti .

(3-02323) « BRINI, 'GOCCIA, SCIPIONI, PE-RANTUONO, ESPOSTO, GRAMEGNA ,BORTOT » .

INTERPELLANZ A

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro di grazia e giustizia, per conoscere -anche a seguito degli strani mandati di cat-tura improvvisamente emessi a Napoli da unmagistrato notoriamente candidato e propa-gandista di un partito di sinistra contro nu-merosi studenti, laureati e professionisti d idestra - se non ritengano :

a) che sia contrario ai fondamentali ca-noni dell'estraneità ed imparzialità del giudi-ce il criterio seguito un po' dovunque - e se-gnatamente presso gli uffici giudiziari di Na -poli - di affidare l ' istruttoria e le indagini

nei processi politici contro elementi della de-stra nazionale, a magistrati noti per le loroposizioni ideologiche avverse alla destra espesso apertamente militanti in partiti e for-mazioni della sinistra parlamentare ed extra-parlamentare ;

b.) che la stessa partecipazione attiva aipartiti, alle competizioni ed alla lotta politic adebba ritenersi incompatibile -- per le inevi-tabili dipendenze di ordine disciplinare, ideo-logico e funzionale che essa implica - con i lprincipio fondamentale dell'indipendenza e dautonomia della magistratura, sancito oltr eche da un precetto etico, anche da precise nor-me costituzionali ;

e) per conoscere, infine, quali provvedi -menti si intendano prendere o promuovere pe rporre riparo alla situazione sopra denunziata ,sia relativamente agli aspetti generali del fe-nomeno, sia per le particolarità che esso haassunto e va assumendo presso gli uffici giu-diziari del tribunale di Napoli .

(2-00491) « ROBERTI, LAURO, DI NARDO, PIROLO ,COTECCHIA, CHIACCHIO, ALFANO » .

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO