SEDUTA DI MARTEDÌ 13 MAGGIO 197...

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Atti Parlamentari 22063 — Camera dei Deputat i VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 13 MAGGIO 1975 375 . SEDUTA DI MARTEDÌ 13 MAGGIO 197 5 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ZACCAGNIN I INDICE PAG . PAG . Assegnazione di progetti di legge a Commis - sioni in sede legislativa 2206 6 Disegni di legge : (Approvazione in Commissioni) . . 22095 (Autorizzazione di relazione orale) . . 22084 (Proposte di assegnazione a Commis - sioni in sede legislativa) 22084 (Trasmissioni dal Senato) 22065 Disegno di legge (Discussione) : Autorizzazione di spesa per l'esecuzion e di studi, ricerche, progettazione e avviamento alla produzione di aero- mobili per percorsi internazional i (3567) 22084 PRESIDENTE 22084 ALTISSIMO 2208 5 BovA, Sottosegretario di Stato per l e partecipazioni statali 2208 5 CORTI 2209 0 DI VAGNO 2208 7 FERRARI-AGGRADI 22092 MoLÈ, Relatore 22085 Proposta di legge costituzionale di iniziativ a regionale (Annunzio) 22065 Proposte di legge : (Approvazione in Commissione) . . . 22095 (Proposta di assegnazione a Commis - sione in sede legislativa) . . . . 2208 4 (Proposta di trasferimento dalla sed e referente alla sede legislativa) 2208 4 (Trasmissioni dal Senato) 22065 Interrogazioni e mozione (Annunzio) 22095 Risposte scritte ad interrogazioni (Annunzio) 2206 6 Interrogazioni (Svolgimento) : PRESIDENTE 2206 7 ALFANO 22079 BARDELLI 2207 0 CARENINI, Sottosegretario di Stato pe r l'industria, il commercio e l'arti - gianato 2206 8 LUCCHESI, Sottosegretario di Stato pe r la marina mercantile 22073 PANI 2207 7 SIGNORILE 22080 SINESIO, Sottosegretario di Stato per i trasporti 22079. 22080

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Atti Parlamentari

— 22063 —

Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 13 MAGGIO 1975

375.

SEDUTA DI MARTEDÌ 13 MAGGIO 197 5

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ZACCAGNIN I

INDICE PAG .

PAG .

Assegnazione di progetti di legge a Commis-sioni in sede legislativa 2206 6

Disegni di legge :

(Approvazione in Commissioni) . .

22095(Autorizzazione di relazione orale) . .

22084(Proposte di assegnazione a Commis -

sioni in sede legislativa) 22084(Trasmissioni dal Senato) 22065

Disegno di legge (Discussione) :

Autorizzazione di spesa per l'esecuzion edi studi, ricerche, progettazione eavviamento alla produzione di aero-mobili per percorsi internazional i(3567) 22084

PRESIDENTE 22084ALTISSIMO 2208 5BovA, Sottosegretario di Stato per l e

partecipazioni statali 2208 5CORTI 22090DI VAGNO 2208 7FERRARI-AGGRADI 22092MoLÈ, Relatore 22085

Proposta di legge costituzionale di iniziativaregionale (Annunzio) 22065

Proposte di legge :

(Approvazione in Commissione) . . . 22095(Proposta di assegnazione a Commis-

sione in sede legislativa) . . . .

2208 4(Proposta di trasferimento dalla sed e

referente alla sede legislativa) 2208 4(Trasmissioni dal Senato) 22065

Interrogazioni e mozione (Annunzio) 22095

Risposte scritte ad interrogazioni (Annunzio) 22066

Interrogazioni (Svolgimento) :

PRESIDENTE 2206 7ALFANO 22079BARDELLI 2207 0CARENINI, Sottosegretario di Stato per

l'industria, il commercio e l'arti -gianato 2206 8

LUCCHESI, Sottosegretario di Stato perla marina mercantile 22073

PANI 2207 7SIGNORILE 22080SINESIO, Sottosegretario di Stato per i

trasporti 22079. 22080

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Camera dei Deputat a

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PAG . PAG .

Interrogazioni

urgenti

sull'arresto

di

alcuniComunicazioni del Presidente

. . . . 22066braccianti in Sardegna (Svolgimento) :

PRESIDENTE 2208 1.

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. Corte costituzionale (Annunzio di sentenze) 22065BERLINGUER GIOVANNI 2208 2DELL ' ANDRO,

Sottosegretario

di

Stato Ministro della difesa (Trasmissione) 22066per la grazia e la giustizia

.

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. 22082 .

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Tocco . 22083Ordine del giorno della seduta di domani

. 22095

Commissione parlamentare per l'indirizzo gene-

22083Trasformazione

di documenti del sindacatoispettivo 2209 7

rale

e

la

vigilanza

dei

servizi

radio -televisivi

(Nomina)

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Camera dei Deputat i

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La seduta comincia alle 17.

D ' ANIELLO, Segretario, legge il processoverbale delle seduta pomeridiana del 6 mag-gio 1975 .

(E approvato) .

Annunzio di una proposta di legge

costituzionale di iniziativa regionale .

PRESIDENTE. La Presidenza del Consi-glio dei ministri ha trasmesso, ai sensi del-l'articolo 35 .del decreto del Presidente dell aRepubblica 31 agosto 1972, n . 670 (testo uni-co delle leggi costituzionali concernenti lo sta-tuto speciale per il Trentino-Alto Adige), l aseguente proposta di legge costituzionale d iquel consiglio regionale :

« Modifica dello statuto di autonomia pergarantire ai ladini della val di Fassa in pro-vincia .di Trento i medesimi diritti di cu igodono i ladini della provincia di Bolzano »( 3750) .

Sarà stampata e distribuita .

Trasmissioni dal Senato.

PRESIDENTE. Il Presidente del Senatoha trasmesso alla Presidenza i seguenti pro -getti di legge :

CASTELLUCCI : « Concessione di pension estraordinaria a favore dei deputati dichiarat idecaduti nella seduta del 9 novembre 1926 »(già approvato dalla I Commissione perma-nente della Camera e modificato da quella ICommissione permanente) (52-B) ;

« Soppressione dell'Ente nazionale per l adistribuzione dei soccorsi in Italia » (già ap-provato dalla II Commissione permanente del -la Camera e modificato da quella II Com-missione) (2848-B) ;

Senatori DELLA PORTA ed altri : « Prorogadella legge 20 dicembre 1971, n . 1155, recan-te norme per la dispensa dal servizio di lev adei giovani dei comuni di Tuscania e di Ar -lena di Castro, in provincia di Viterbo, im-piegati nella ricostruzione e nello sviluppo

dei comuni predetti, colpiti dal terremoto delfebbraio 1971 » (approvato da quella IV Com-missione permanente) (3749) ;

« Adeguamento dell'indennità giornalieraper i servizi collettivi di ordine pubblico fuo-ri sede » (approvato da quella I Commissio-ne permanente) (3751) ;

« Corresponsione di un premio di arruo-lamento ai carabinieri, alle guardie di finan-za, alle guardie di pubblica sicurezza, agl iagenti di custodia e alle guardie forestali »(approvato da quella I Commissione perma-nente) (3752) ;

a Provvidenze per le iniziative assistenzia-li dell ' Unione italiana ciechi » (approvato daquella I Commissione permanente) (3753) ;

Senatore BUCCiNI : « Inquadramento giuri -dico degli insegnanti elementari di ruolo di -

staccati presso le scuole di polizia » (appro-vato da quella I Commissione permanente )

(3754) ;

Senatori ALBERTINI e CENGARLE : « Modificaagli articoli 7 e 8 della legge 5 luglio 1964 ,

n . 607, concernente il regolamento di alcunequestioni economiche, patrimoniali e finan-ziarie tra la Repubblica italiana e la Repub-blica federale di Germania » (approvato daquella I Commissione permanente) (3755) .

Saranno stampati e distribuiti .

Annunzio di sentenze

della Corte costituzionale .

PRESIDENTE . Comunico che a norma del -l'articolo 30, secondo comma, della legge 11marzo 1953, n. 87, il presidente della Cortecostituzionale ha trasmesso con lettere del 7

maggio 1975 copia delle sentenze nn . 103, 108e 110, depositate in pari data in cancelleria ,con le quali la Corte ha dichiarato :

a) l'illegittimità costituzionale dell 'arti-colo 255 dell'ordinamento degli enti local inella regione siciliana, approvato con decretolegislativo regionale 26 ottobre 1955, n . 6,poi recepito nella legge regionale 15 marzo

1963, n .b)

16 ;l'illegittimità costituzionale

dell ' arti -colo 225 del

testo unico della legge comu-

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VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 13 MAGGIO 1975

naie e provinciale approvato con regio de-creto 4 febbraio 1915, n . 148, richiamato invigore con l 'articolo 23 della legge 9 giugno1947, n . 530, nella parte in cui attribuiscea qualsiasi contribuente, anziché a qualsias icittadino, l'esercizio dell ' azione popolare iv idisciplinata » (doc . VII, n . 541) ;

l ' illegittimità costituzionale della legg eapprovata il 5 giugno 1974 e riapprovata i l12 novembre dello stesso anno dal consigli oregionale della Campania, recante : « Inqua-dramento del personale del CIAPI di Sa nNicola La Strada nel ruolo del personale del -la giunta regionale della Campania » (doc .VII, n . 546) ;

l'illegittimità costituzionale dell'articolo1 della legge 30 novembre 1973, n . 766, nellaparte in cui introduce il terzo comma del -l ' articolo 4 del decreto-legge 1° ottobre 1973 ,n . 580 (misure urgenti per l ' università) (doc.VII, n . 547) .

I documenti saranno stampati e distribuiti .

Trasmissione

dal ministro della difesa .

PRESIDENTE . Informo che il ministrodella difesa, con lettera del 9 maggio 1975 ,ha comunicato, in adempimento alle dispo-sizioni previste dall 'articolo 7 della legge 27luglio 1962, n . 1114, l ' autorizzazione concess aa dipendenti di quel Ministero a prestareservizio presso organismi internazionali .

per i procedimenti d ' accusa, non sono stat epresentate richieste di onorevoli component iil Parlamento per procedere all'inchiesta .

Annunzio

di risposte scritte ad interrogazioni .

PRESIDENTE. Sono pervenute alla Pre-sidenza dai competenti ministeri rispost escritte ad interrogazioni .

Saranno pubblicate in allegato al reso-conto stenografico della seduta odierna .

Assegnazione di progetti di legg e

a Commissioni in sede legislativa.

PRESIDENTE . Ricordo di aver propost onella precedente seduta, a norma del prim ocomma dell 'articolo 92 del regolamento, chei seguenti progetti di legge siano deferiti all esottoindicate Commissioni permanenti in sedelegislativa :

VII Commissione (Difesa) :

« Estensione della legge 5 marzo 1973 ,n. 29, ai sottufficiali e militari di truppa de icorpi della Guardia di finanza, delle guardi edi pubblica sicurezza e degli agenti di cu-stodia » (3652) (con parere della l, della II ,della IV, della V e della VI Commissione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

Comunicazioni del Presidente relative a d

una ordinanza di archiviazione emess a

dalla Commissione inquirente per i pro-

cedimenti d'accusa.

PRESIDENTE. Ricordo che nella sedut adel 29 aprile 1975 è stata data comunicazion edell 'ordinanza di archiviazione degli atti re-lativi ad una denunzia a carico degli onore -voli Emilio Colombo, nella sua qualità d iPresidente del Consiglio dei ministri, ed An-tonio Giolitti, nella sua qualità di ministr odel bilancio e della programmazione econo-mica, emessa dalla Commissione inquirent eper i procedimenti d 'accusa nella sua sedutadel 23 aprile 1975 .

Informo la Camera che, entro il termin edi cinque giorni previsto dal secondo comm adell ' articolo 18 del regolamento parlamentare

VIII Commissione (Istruzione) :

Aumento del contributo per i tavoli d istudio alla stazione zoologica di Napoli » (ap-provato dalla VII Commissione del Senato )(3729) (con parere della V Commissione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

IX Commissione (Lavori pubblici) :

Senatori MADERCHI ed altri : « Modificazio-ne dell'articolo 2 del decreto del President edella Repubblica 30 dicembre 1972, n . 1035 ,recante norme per l 'assegnazione e la revocanonché per la determinazione e la revision edei canoni di locazione degli alloggi di edi-

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Tizia residenziale pubblica » (approvato dallaVIII Commissione del Senato) (3723) (conparere della VI Commissione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

Per consentire alla stessa Commissione d iprocedere all 'abbinamento richiesto dall'arti-colo 77 del regolamento, è quindi trasferitain sede legislativa anche la seguente propost adi legge, vertente su materia identica a quel -la contenuta nel predetto progetto di leggen. 3723 :

BUSETTO ed altri : « Modifiche e integra-zioni del decreto del Presidente della Re -pubblica 30 dicembre 1972, n. 1035, recant enorme per l 'assegnazione e la revoca nonch éper la determinazione e la revisione dei ca-noni di locazione degli alloggi di edilizia re-sidenziale pubblica » (2242) .

Svolgimento di interrogazioni .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca :Interrogazioni .

Le seguenti interrogazioni, che trattano l ostesso argomento, saranno svolte congiunta -mente :

Barca, Bardelli, Di Giulio, D 'Alema ,Peggio, Pochetti e Raucci, al Presidente de lConsiglio dei ministri e ai ministri del bi-lancio e programmazione economica e del-l ' industria, commercio e artigianato, (( perconoscere i dati analitici su cui sono stat ibasati gli aumenti di prezzo dei fertilizzant ie del cemento e per conoscere più in gene-rale gli orientamenti, i criteri e le procedureche il Governo intende seguire nell 'attualefase : a) per rendere effettiva, a tutela deiconsumatori e delle masse popolari, una poli-tica di controllo e contenimento dei prezzi ;b) per dare il massimo di pubblicità al pro-cesso di formazione di decisioni sui prezz iche da un giorno all ' altro comportano gua-dagni di miliardi per la rivalutazione dell escorte ; e) per evitare che tutta la politica im-prenditoriale pubblica e privata sia sempr epiù influenzata e orientata dall ' attesa di pe-riodici aumenti e dalle manovre intese a con -seguirli » (ex interp . 2-00446) (3-03543) ;

Prearo, Bortolani, Schiavon, Andreoni ,Stella, Vetrone, Balasso, Baldi, Bottari, Tan-talo, Castellucci e Traversa, al Governo, « per

conoscere – preso atto del vivo malcontentoesistente tra i coltivatori sia per l'elevatezzadel prezzo dei fertilizzanti, sia per l'introva-bilità degli stessi in commercio; constatatoche nel paese si sta effettuando l'incetta deifertilizzanti, soprattutto azotati, per espor-tarli, al fine di lucrare la differenza di prezzoche esiste in alcuni paesi rispetto al prezzodi vendita dei fertilizzanti stessi sul mercatointerno; accertato che a causa di tali specu-lazioni effettuate soprattutto da operatori eco-nomici privati i fertilizzanti esportati neimesi di novembre e dicembre del 1974 hann osubito un incremento di circa il 30 per centorispetto alle quantità di fertilizzanti espor-tate nello stesso periodo del 1973 ; rilevatoche per l'incremento della produttività è do-veroso porre a disposizione dei coltivatori ifertilizzanti azotati (e soprattutto l 'urea) lorooccorrenti ed al prezzo più basso possibile –se intende adottare con urgenza interventiconcreti per far cessare le denunziate mano-vre speculative e se non si ravvisi la neces-sità, se non di bloccare le esportazioni d ifertilizzanti, necessarie per riequilibrare l abilancia dei pagamenti, almeno di limitarl ealle sole industrie produttrici e, ove ciò no npotesse effettuarsi, almeno di controllare laesportazione stessa . Il controllo potrebbe av-venire mediante l'obbligatorietà di partico-lari imballaggi per l ' esportazione dei ferti-lizzanti, distinti da imballaggi per il prodottodestinato al mercato interno, opportunament estampigliati, o mediante l'istituzione di uncertificato d'origine . I provvedimenti invo-cati, per avere la loro efficacia, si auspicache vengano adottati con sollecitudine in con-siderazione della imminente campagna di fer-tilizzazione e si ritiene che possano esserepossibili in considerazione del fatto che l emassime industrie produttrici sono limitatedi numero » (ex intere . 2-00581) (3-03544) ;

Macaluso Emanuele, Bardelli, Bonifazi ,

Giannini, Pegoraro, Esposto, Di Marino, Mi -rate, Valori, Marras, Scutari, Riga Grazia eTalassi Giorgi Renata, ai ministri dell'agri-coltura e foreste e dell'industria, commerci oe artigianato, « per conoscere se rispondanoal vero le notizie di stampa secondo le qual ila Montedison e l'ANIC avrebbero presentatoal CTP domande intese ad ottenere nuovi ri-levanti aumenti del prezzo dei fertilizzanti ,rispettivamente del 55,3 e del 34,7 per cento,e che le stesse industrie avrebbero posto inatto una manovra di imboscamento che stadeterminando una mancanza di fertilizzanti ,in particolare di urea, sul mercato interno

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proprio nel momento di maggiore necessitàdi tali prodotti per la nostra agricoltura ementre si registra un incremento delle espor-tazioni . Le notizie predette hanno suscitatovivo allarme e profondo malcontento tra iproduttori agricoli, già duramente colpiti da irecenti gravosi aumenti del prezzo dei fer-tilizzanti, che hanno determinato una contra-zione dei consumi dei fertilizzanti stessi conconseguenze sotto ogni aspetto negative per l aproduzione agricola . La richiesta di nuovi au -menti non appare giustificata da alcuna va-lida ragione . Non risulta esservi stato negl iultimi tempi un aumento dei prezzi delle ma-terie prime sul mercato internazionale . D'altrocanto, il fatto che i prezzi dei fertilizzant isarebbero in Italia inferiori a quelli praticatiin altri paesi dell'area comunitaria non pu òcostituire motivo per autorizzare nuovi au -menti, poiché notevolmente inferiori sono i nItalia i livelli di reddito dei produttori agri -coli e di consumo di fertilizzanti rispetto aquelli degli altri paesi comunitari . L'eventua-le autorizzazione di nuovi aumenti del prezzodei fertilizzanti, oltre a danneggiare ulterior-mente i produttori italiani e la produzion eagricola, sarebbe in stridente contrasto con l aesigenza ripetutamente affermata dallo stessoGoverno di favorire un rilancio della produ-zione agricola nazionale . Ciò premesso, gli in-terroganti chiedono di sapere : a) quale posi-zione ha assunto o intende assumere il Go-verno di fronte alla richiesta delle industri eproduttrici di nuovi aumenti del prezzo deifertilizzanti ; b) quali misure intende adottar eper stroncare manovre di imboscamento e pe rcontrollare le esportazioni di fertilizzanti all oscopo di assicurare il regolare approvvigiona -mento del mercato interno; e) se il Governonon ritenga necessario promuovere una ap-profondita inchiesta, avvalendosi anche dellacollaborazione delle organizzazioni professio-nali e cooperative dei produttori agricoli, inmerito alla dinamica dei costi di produzion edei fertilizzanti, ai prezzi di vendita finalipraticati dalle organizzazioni commerciali col -legate alle grandi industrie produttrici, e i nparticolare alla " Federconsorzi ", alla quan-tità e qualità dei fertilizzanti prodotti negl iultimi anni, all'incremento delle esportazion inel frattempo intervenuto, all 'andamento del-l ' uso dei fertilizzanti e ad altri elementi d iconoscenza necessari per avere un quadr oesatto della situazione esistente nel settore »(ex interp . 2-00631) (3-03545) ;

Macaluso Emanuele, Di Giulio, D'Alema ,Barca, Bardelli e Peggio, ai ministri dell'in-

dustria, commercio e artigianato e dell'agri-coltura e foreste, « per sapere : 1) quali sonoi dati che hanno convinto il Governo a deter-minare l'enorme aumento del prezzo dei con -cimi chimici, che costituisce un nuovo insop-portabile peso per l'agricoltura in crisi ; 2 )quali sono stati i criteri e i metodi seguit idal Governo nelle trattative con gli industria -

li .del settore, che per ottenere l'aumento delprezzo dei concimi nella misura da loro ri-chiesta hanno da mesi, con la complicità dell a

Federconsorzi ", bloccato la distribuzion e

dei concimi ; 3) per quali ragioni non son ostati ascoltati, nella fase istruttoria, i produt-tori agricoli ; 4) se prima di decidere l 'aumen-to del prezzo dei concimi sia stata accertat ala consistenza delle scorte presso le industrie

produttrici e i punti di vendita della " Fe-derconsorzi " e degli altri grossisti ; 5) se è

vera la notizia che l 'aumento del prezzo de i

concimi farà realizzare alla " Federconsorz i

un superprofitto di circa venti miliardi attra-verso la vendita di scorte di concime acqui-stato ai vecchi prezzi ; 6) se il Governo inten-de promuovere una trattativa con tutte le for-ze interessate per un esame dei costi di pro-duzione delle aziende agricole e dei costi d iproduzione e di vendita dei prodotti industria -li che incidono in maniera determinante su l

costo 'dei prodotti agricoli ; 7) quali provvedi-

menti intende adottare il Governo per garan-tire i redditi dei coltivatori diretti colpiti dairincari ,dei prodotti industriali decisi dal Go-verno » (3-01994) .

L 'onorevole sottosegretario di Stato pe rl'industria, il commercio e l'artigianato ha

facoltà di rispondere .

CARENINI, Sottosegretario di Stato pe rl ' industria, il commercio e l'artigianato . Larevisione del prezzo dei fertilizzanti venn edeterminata nell'ottobre scorso dalla critic asituazione che si era constatata nell'approv-vigionamento degli stessi, principalmente acausa della scarsa remuneratività dei prezz ia suo tempo fissati, con il provvedimento de l

29 dicembre 1973 del Comitato interministe-riale per i prezzi, sulla base dei costi allorasostenuti dall'industria italiana del settore .Da quell ' epoca, infatti, i costi di produzion eerano notevolmente cresciuti, sia per le co-spicue variazioni intervenute nei prezzi dell ematerie prime, specie delle fosforiti essen-zialmente di provenienza estera, sia per isensibili aumenti subiti dai costi della ma-nodopera e del denaro . Forti tensioni, per-tanto, si erano manifestate per il ritocco dei

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prezzi di tali prodotti, la cui progressiva ra-refazione creava seri motivi di preoccupazio-ne in ordine al regolare rifornimento de lmercato per l ' imminente campagna autun-nale. La primaria esigenza di garantire l aripresa degli approvvigionamenti all ' agricol-tura imponeva, pertanto, la necessità di u naumento dei prezzi dei concimi chimici, sep-pur contenuto al massimo per evitare riper-cussioni negative sui prezzi finali dei prodott ialimentari. A tale principio fu ispirato i lprovvedimento del CIP n. 44 del 1974, cheammise incrementi di prezzo per i fertiliz-zanti sia semplici sia composti in relazioneagli aumenti di costo di alcune materie primeesattamente 'accertati in quel momento, rin-viando le più complesse analisi sulle altrevoci di costa.

Sulla base di tale criterio, a fronte di un arichiesta dell ' industria di concedere aument idi prezzo per un totale di 92 miliardi di lire ,pari al 40 per cento, la revisione dei prezz ifu limitata a 28 miliardi e 500 milioni di lire ,pari al 12,3 per cento . Gli aumenti di prezzo ,contenuti dunque a livelli inferiori a quell irichiesti, sono stati poi ripartiti in modo dif-ferenziato sui vari tipi di concimi, in dipen-denza degli aumenti di costo accertati per l ematerie prime .

'Si ritiene per altro che l ' azione del CIPconcretatasi nel provvedimento n . 44 del 4ottobre 1974, pur contribuendo a ricondurr everso la normalità la produzione degli azo-lati e dei perfosfati, e la loro distribuzion eall 'agricoltura, non sia stata sufficiente a su-perare tutti gli inconvenienti connessi al for-te divario tra i prezzi interni e quelli inter-nazionali . Sono proprio tali inconvenienti aspingere a preferire la via dell 'esportazionedella merce e a provocare i deprecati feno-meni speculativi dell ' imboscamento e dell 'ac-caparramento . E va fatta presente l'obiettiv adifficoltà pratica di seguire il movimento de ifertilizzanti dal momento della produzione aquello della distribuzione e quindi della de-stinazione finale, attesa l'esistenza della pi ùcompleta libertà di contrattazione, che sot-trae alla competenza degli organi governativ ii rapporti intercorrenti fra industriali e com-mercianti .

Secondo quanto è stato fatto presente da iproduttori, sembrerebbe che si siano verifi-cati casi-limite di rivendita del prodotto acommercianti da parte degli stessi agricoltori .Proprio al fine di ovviare ai succitati fattor inegativi, il Ministero dell 'agricoltura avevachiesto alle imprese private e a quelle d iStato di rifornire in via prioritaria il mer -

cato interno, sollecitando il Dicastero del com-mercio con l 'estero a controllare le esporta-zioni . Si sarebbe cori ciò potuto disporre de -gli strumenti necessari per seguire rispetti-vamente l'andamento del mercato interno edelle esportazioni, anche attraverso l ' istitu-zione di registri presso le imprese stesse ,comprese quelle a carattere commerciale .

L ' ANIC e la Montedison avevano assicu-rato di procedere regolarmente alla consegnadei fertilizzanti in attuazione degli accord iraggiunti . Poteva esserne riprova il fatto ch ele segnalazioni di carenze provenivano prati-camente dalla sola Sicilia, dove per altro l enecessità di concimazione, per ragioni clima-tiche, si presentano in epoca successiva aquelle delle altre regioni . L ' ANIC anzi avevacomunicato che, tramite la Federazione de iconsorzi agrari di Roma, immetteva nel ter-ritorio siciliano fertilizzanti azotati e com-plessi in quantità superiore a quelli conse-gnati nello stesso periodo dell 'anno prece-

dente .Per quanto riguarda il problema dell e

esportazioni di fertilizzanti, la soluzione disottoporre automaticamente a licenze tutte l eesportazioni di concimi, prescindendo dallaloro destinazione, 'è stata giudicata inapplica-bile agli scambi con i paesi della CEE dallastessa Commissione delle Comunità europee ,appositamente consultata, sulla base di unanota sentenza della Corte di giustizia . D'al-tro canto, considerato che il permanere de lregime di libera esportazione verso la CEErenderebbe di fatto inoperante ogni controll overso le altre destinazioni, dopo varie riu-nioni interministeriali ed incontri con le ca-tegorie produttive nazionali il Ministero de l

commercio con l ' estero ha ritenuto di non

adottare iniziative restrittive delle esporta-zioni, anche nel convincimento che mal s iconcilierebbe il nostro interesse con il per-manere di analoghe restrizioni all'importa-zione ; né è possibile intervenire in favor edelle aziende agricole nazionali con aiuti esovvenzioni, perché vietati dalla Comunit à

economica europea per evitare distorsioni

della concorrenza .È, per altro, allo studio una nuova rego-

lamentazione degli scambi dei fertilizzanti, l aquale, pur senza introdurre vere e propri erestrizioni quantitative, adotti opportuni stru-menti di controllo, capaci di impedire opera-zioni 'commerciali a carattere anomalo e spe-culativo .

D'altro canto, non èè possibile ignorare ch eil divario tra i prezzi interni italiani e iprezzi internazionali è andato progressiva-

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mente aumentando . Ad esempio, per l'urea ,che è il fertilizzante azotato di maggiore im-piego, mentre il prezzo di base stabilito da lCIP in Italia è pari a 7 .785 lire il quintale ,negli altri paesi comunitari il prezzo di mer-cato oscilla intorno alle 15 mila lire, e prezz iancora più elevati vengono praticati negli altr imercati . Questo divario di prezzo non pu òessere considerato solamente come un effettodi manovre speculative e, quindi, transitorio ,ma riflette almeno in parte gli aumenti in-tervenuti nei prezzi delle materie prime enegli altri elementi di costo .

Pertanto la normalizzazione del mercatointerno dei fertilizzanti non può avvenir eignorando totalmente la dinamica dei costi ,anche per evitare il ripetersi di casi analogh ia quello della calciocianamide, per la qual eil mancato riconoscimento dei costi reali d iproduzione ai fini della determinazione delprezzo ha portato alla cessazione complet adella produzione interna, con la conseguent enecessità di ricorrere alle importazioni perl'intero fabbisogno nazionale .

Le percentuali di aumento indicate nel-l'interrogazione dell'onorevole Emanuele Ma-caluso ed altri n . 3-03545 corrispondono all amedia ponderata delle richieste avanzate da iprincipali produttori . Su tali richieste gliuffici del CIP hanno condotto un'accurata in-dagine, anche con controlli presso singoli sta-bilimenti, al fine di accertare esattamente l astruttura e la dinamica dei costi . Tale inda-gine essendo in fase di ultimazione, non s iravvisa l 'opportunità di promuovere unanuova inchiesta avente il medesimo oggetto ,come è richiesto dagli onorevoli interroganti .

PRESIDENTE . L'onorevole Bardelli ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto per l einterrogazioni Barca e Macaluso Emanuele, d icui è cofirmatario .

BARDELLI . La risposta, signor Presiden-te, onorevoli colleghi, del sottosegretario d iStato per l ' industria, il commercio e l 'arti-gia,nato non può che essere considerata elu-siva e deludente, sotto ogni aspetto, sia pe rquanto riguarda il passato sia per quanto ri-guarda il rischio incombente di nuovi, rile-vanti aumenti dei prezzi dei fertilizzanti . Peril passato, il Governo, per bocca del sottose-gretario che ha risposto, avalla e giustific atutti gli aumenti dei prezzi deliberati negl iultimi tempi e, in modo particolare, gli ul-timi due aumenti . Per quanto riguarda le ri-chieste di ulteriori rincari, nell'ordine del 55per cento da parte della Montedison e del 34

per cento da parte dell ' ANIC, il Governo ri-fiuta di assumere qualsiasi impegno e di op-porsi alla deliberazione da parte del CIP d iquesti nuovi aumenti .

Credo che sia necessario richiamare an-cora una volta l ' attenzione del Governo sull agravità della situazione in cui versa la no-stra agricoltura e sulla portata delle conse-guenze che gli aumenti dei prezzi dei ferti-lizzanti e di tutta una serie di altri mezzitecnici necessari alla coltivazione ha avuto i nquesti ultimi anni .

È ormai da tutti riconosciuto che una del-le cause di fondo dell 'arretratezza, della bas-sa produttività e della crisi della nostra agri -coltura consiste nella crescente subordinazio-ne del settore primario alla grande industri aproduttrice di mezzi tecnici e di servizi d iinteresse agricolo : la più grave conseguenz adi questa subordinazione è stata ed è l 'enor-me aumento dei costi di produzione agricola ,non compensati da un incremento della pro-duttività e da un conseguente aumento de iprezzi dei prodotti agricoli all 'origine. Senzabloccare ed invertire questa tendenza non èpossibile in alcun modo con§eguire lo svi-luppo della produzione e della produttività i nagricoltura . L'eccezionale gravità di quest ofenomeno è documentata dai dati forniti dal -la Relazione generale sulla situazione econo-mica del paese nel 1974, distribuita propriopochi giorni fa . Da questi dati ufficiali risul-ta infatti che, mentre là produzione lord avendibile dell ' agricoltura e dell ' allevamento ,dal 1970 al 1974, in valori costanti è aumen-tata soltanto del 6 per cento, i consumi inter-medi (cioè i mezzi tecnici ed i servizi neces-sari all'agricoltura), sono aumentati del 2 0per cento, sempre in valori costanti ; di con-seguenza il valore aggiunto in agricoltura ,nel considerato quadriennio, è aumentato sol -tanto del 2 per cento . In lire correnti, sem-pre secondo la relazione suddetta, il valor edei mezzi tecnici è passato da 1.442 miliard inel 1970 a 2 .956 miliardi nel 1974, con unaumento del 105 per cento, mentre la produ-zione lorda vendibile, sempre in lire correnti ,è aumentata circa del 70 per cento nello stes-so periodo . Solo nel 1974, rispetto all 'annoprecedente, il valore corrente dei mezzi tec-nici necessari all 'agricoltura è aumentato de l40 per cento in un anno, passando da 2 .18 2miliardi del 1973 ai già ricordati 2 .956 mi-liardi nel 1974, con un'incidenza quindi de l27 per cento, complessivamente, sulla produ-zione lorda vendibile .

Veniamo al problema specifico dei conci -mi chimici, oggetto delle interrogazioni . Nel

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1974, onorevole sottosegretario, rispetto a l1973 (sono sempre i dati della citata rela-zione), il loro prezzo è aumentato mediamen-te del 58 per cento. La spesa complessiva perconcimi chimici è salita da 205 miliardi del1973 a 302 miliardi nel 1974 . La prima conse-guenza è stata una riduzione dell ' impiego de iconcimi chimici nel 1974 rispetto al 1973, nel -la misura del 6,6 per cento, con punte del 1 0per renio per i concimi complessi . Nel valu-tare questi dati relativi all'impiego dei con -cimi, occorre tener conto del fatto che il no-stro paese è l'ultimo, distanziato di moltelunghezze, nel consumo medio dei fertiliz-zanti, in tutta l 'area comunitaria . I dati sonoroti : il consumo medio di fertilizzanti i nchilogrammi-ettaro nei vari paesi del mer-cato comune europeo, è il seguente : Francia ,121 : Germania, 213; Olanda, 265 ; Belgio, 270 ;Italia, 61 . Il consumo in Italia è pari al 27per cento di quello medio degli altri quat-tro paesi ricordati . Se non ci fossero i dat iufficiali a confermare questa situazione, fors enessuno potrebbe credervi .

Si tratta di una situazione che trova ra-gione, oltre che nella dissennata politica de iprezzi dei concimi, anche nella struttura oli-gopolistica del settore, dominato dalla pre-senza della Montedison e dell'ANIC, e da u nrapporto tra queste imprese e le strutture di-stributive fondato sulla speculazione (e m iriferisco, in modo particolare, alle strutturedistributive che fanno capo alla (i Federcon-sorzi ») . La Montedison e l 'ANIC hanno pun-tato sul massimo sfruttamento delle risorseproduttive esistenti, non programmando, no ninvestendo, non innovando in tutti questi an-ni; entrambe hanno scelto una politica di di-latazione dei prezzi, di stagnazione produtti-va e di blocco degli investimenti . La Monte-dison ha smobilitato, negli ultimi anni, circ aventi impianti e in numerosi altri sono fer-mi i lavori di manutenzione più urgenti, no-nostante l'accordo sottoscritto recentementecon i sindacati in materia di investimenti .Tutto questo accade mentre il fatturato dell asocietà è aumentato, nel 1974, del 64,5 pe rcento, solo per effetto dell'aumento dei prez-zi . Lo stesso discorso vale per l'ANIC, la cu ipolitica non si è discostata e non si discost adà quella della Montedison . Se non si affron-tano questi nodi – intervento dell'ENI, di-rettive della Montedison, controllo pubblicosul gruppo, controllo sulle esportazioni, pro-grammazione dei settori strategici produttiv i(primo fra tutti quello della produzione deifertilizzanti) – diventa pura illusione pensaredi modificare la situazione esistente .

La politica nazionale del settore dei con-cimi e dei fertilizzanti deve essere finalizzataal rilancio dell ' agricoltura, quale fattore de-cisivo per la ripresa economica generale delpaese. Purtroppo i vari governi si sono sem-pre dimostrati incapaci di modificare quest asituazione di oligopolio produttivo e distribu-tivo e hanno sempre dato ascolto alle richie-ste di rincari di prezzo, troppo spesso esorbi-tanti, sulle quali il CIP ha ogni volta delibe-rato sotto il peso del ricatto e delle manovredi imboscamento dei produttori, i quali, pe rforzare la mano al Governo, hanno fatto man -care il prodotto proprio nei momenti di mag-giore necessità. Di fatto, il CIP ha funzionat ofino a questo momento come cassa di riso-nanza degli interessi delle grandi industri eproduttrici di fertilizzanti . Negli ultimi sedic imesi sono così stati concessi due aumenti d iprezzo dei concimi : il primo il 29 dicembre1973, il secondo il 14 ottobre 1974 . Dopo i lprimo aumento, l 'allora ministro dell'indu-stria (che, se non vado errato, era l'onorevo-le De Mita), rispondendo ad una nostra in-terrogazione, così si pronunciava : « La situa-zione dell 'approvvigionamento dei concim ideve ritenersi ormai in via di normalizza-zione, a seguito dell'emanazione del provve-dimento CIP del 29 dicembre 1973, che,, aven-do fissato nuovi e più elevati prezzi, consen-tirà una maggiore regolarità della produzio-ne e della distribuzione nel settore agricolo » .Quella risposta reca la data del 30 marz o1974. A sette mesi di distanza da essa ed esat-tamente il 15 ottobre 1974, si è avuta la se-conda « stangata » : un ulteriore e rilevant eaumento dei prezzi . Anche allora, in un mo-mento tecnicamente delicato com'è quello del -l'avvio delle semine, si registrava sul mer-cato una rarefazione di fertilizzanti soprat-tutto di quelli più richiesti, in coincidenzacon un notevole incremento dell'esportazion eda parte delle grandi industrie o delle orga-nizzazioni commerciali collegate alle mede-sime .

Stando così le cose, non vi è da stupirs iche dalle organizzazioni professionali agrico-le sia venuta una ferma denuncia, che ha tro-vato eco su tutta la stampa, contro i metod ie i criteri con i quali il Comitato intermini-steriale per i prezzi ha deliberato l'ulterior eaumento dell'ottobre 1974 . È stato denunciatocome il CIP non avesse svolto alcuna previaindagine per accertare la veridicità dei dat iunilateralmente allegati dalle sole Montediso ne ANIC, prendendoli acriticamente come basedi calcolo per adottare la deliberazione dì rin-caro .

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Di fronte a una denuncia così esplicita i lCIP ha osservato il silenzio più assoluto, i lGoverno non ha sentito il dovere di replicare ,di chiarire le cose, di dare una risposta . Aven-do l 'Alleanza dei contadini impugnato en-trambe le deliberazioni del CIP in materi adavanti al tribunale amministrativo regional edel Lazio, e avendo questo ordinato alcun imesi fa al CIP di esibire entro 60 giorni gl iatti concernenti le istanze delle industrie ,quelle eventualmente formulate dai ministericompetenti e gli accertamenti istruttori com-piuti, non si è ottemperato all ' ordinanza .

PRESIDENTE. Onorevole Bardelli, vorre ipregarla di concludere, poiché il suo temp osta scadendo .

BARDELLI . Concludo, signor Presidente .Ma domando: il Governo, se davvero ritienegiustificati i rincari sanciti, perché non in-terviene per indurre il Comitato interministe-riale per i prezzi ad ottemperare all'ordinanz adel tribunale ? Potrà così dimostrare le ragio-ni del suo operato . Noi lo invitiamo a farlo ,anche per tranquillizzare i produttori in vi-sta di ulteriori richieste, cui oggi siamo di-nanzi, di rialzo del prezzo imposto .

A nostro avviso, però, gli aumenti sancit inon sono per nulla giustificati, in quanto daparecchi mesi a questa parte non vi sono stat irincari sul mercato delle materie prime . D'al-tra parte, il fatto che negli altri paesi dellaComunità i prezzi dei fertilizzanti siano piùelevati di quelli praticati in Italia non puòcostituire motivazione idonea a consentire al-tri aumenti, perché in quei paesi i redditi deiproduttori agricoli raggiungono livelli assa idiversi da quelli dei produttori italiani . Oc-corre quindi opporsi a questa nuova richiestadi aumento e occorre trovare le forme pe rimpedire esportazioni di prodotti senza in-cappare in veti della Comunità ; ed è possi-bile farlo se si vuole intervenire sulle du emaggiori industrie, che sono a partecipazion estatale e devono attenersi ad una regola ch esia rispondente agli interessi della nostr aagricoltura .

Se dopo gli accertamenti, che devono es-sere fatti seriamente, si dovesse constatare cheulteriori aumenti possono essere necessari, al-lora bisognerebbe porsi il problema dell'in-troduzione del prezzo politico, per lo menoper i fertilizzanti più richiesti . Sarebbe i lsolo mezzo per risparmiare un altro colp oalla nostra agricoltura, che concorrerebbe adisincentivare ulteriormente l ' interesse deiproduttori a sviluppare le produzioni, soprat -

tutto le più pregiate, di cui ha bisogno i lpaese.

Ecco perché noi torneremo ad insistere i ntutte le forme e in tutte le sedi opportunesulla proposta di un'inchiesta, che dovrà es-sere svolta non dal CIP, ma dagli organi mi-nisteriali con la partecipazione delle organiz-zazioni professionali e delle cooperative de iproduttori agricoli . Concludo dichiarando an-cora una volta la mia piena insodisfazioneper la risposta del Governo, che sfiora - m isi consenta di dirlo - il senso dell'irresponsa-bilità se solo si tiene conto della gravità dell acrisi nella quale versa la nostra agricoltura.(Applausi all 'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Poiché i presentatori del-l'interrogazione Prearo non sono presenti, s iintende che abbiano rinunziato alla replica .

Segue l'interrogazione degli onorevoliPani, Marras, Cardia e Giovanni Berlinguer ,ai ministri della marina mercantile, dei tra-sporti e dei lavori pubblici e al ministro pergli interventi straordinari nel Mezzogiorno enelle zone depresse del centro-nord, « per co-noscere quali siano gli orientamenti del Go-verno in rapporto alle seguenti questioni re-lative alla Sardegna : 1) quali misure di po-tenziamento temporaneo e permanente si in -tendono adottare nelle linee marittime dell a" Tirrenia ", dei traghetti delle ferrovie dell oStato e nelle linee aeree dell'ATI, considerat oche già da oggi, cioè prima dell ' aumento delflusso turistico e prima del rientro degli emi-grati, è impossibile trovare su qualunquemezzo marittimo in servizio tra la Sardegn ae il resto dell ' Italia anche il solo " passag-gio ", e considerato che il volume totale dellemerci trasportate cresce in misura costant eed in determinati periodi si svolge solo attra-verso il meccanismo delle liste contingentale ,senza con ciò rendere possibile di esportar edall'isola merci deperibili come i carciofi edi importare le quantità necessarie di man-gimi e persino di medicinali, mentre le mi-sure straordinarie sino ad ora preannunciat esi presentano addirittura inferiori a quell edell'anno scorso per disponibilità di posti acausa della riduzione da quotidiana a trisetti-manale della linea Porto Torres-Civitavecchi a

e a causa della mancata immissione in ser-vizio della motonave Torres adibita la scors aestate a corsa supplementare ; 2) sulla base d iquali considerazioni di ordine economic osono state aumentate le tariffe per il trasport odei passeggeri nelle relazioni tra la Sardegn ae il resto dell'Italia, atteso che il caratter einsulare della Sardegna non consente alter-

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native al trasporto aereo e marittimo e lespese di trasporto incidono in misura assa inotevole nei bilanci familiari, ove si pensi cheper esempio una famiglia di 4 persone perla traversata di andata e ritorno Porto Torres -Genova, la più frequentata dagli emigranti ,spende in classe turistica ben 160 mila lire ;3) in quale misura si vuoi tenere in consi-derazione il fatto che il trasporto di merci ,dato il carattere insulare della Sardegna ele debolezze del suo mercato interno, rap-presenta una vera e propria diseconomia ;ed in particolare entro quali termini e conquali modalità si intende dare attuazione al-l'ordine del giorno accettato dal Governo i l28 marzo 1974 in occasione della conversionein legge del decreto-legge concernente l ' isti-tuzione di una tassa di imbarco e sbarco sul-le merci trasportate per via aerea e maritti-ma e che impegnava appunto il Governo adoperare in favore dell ' isola una drastica ri-duzione delle tasse previste ; 4) quali misureurgenti e straordinarie si intendono adottar eper rendere funzionale il porto di Cagliari ,danneggiato dalle ultime mareggiate in mi-sura tale da rendere inagibili le banchine d iattracco per le navi quotidiane di linea, e dal fine di evitare la completa paralisi dell eattività portuali ; 5) quali misure sono stat eadottate o si intendono adottare a breve emedio termine per il potenziamento degli al-tri porti sardi e per la dotazione degli aero -porti di Cagliari, Alghero ed Olbia di radardi sicurezza e di altre attrezzature per l 'atter-raggio strumentale, idonei mezzi di illumi-nazione e adeguati servizi antincendi ; 6) en-tro quali termini .è prevista in modo certol'entrata in funzione del nuovo aeroporto diOlbia-Venafiorita ; 7) quali investimenti son oriservati alla Sardegna nel piano pluriennal edelle ferrovie dello Stato in ordine soprat-tutto alla rettifica e al raddoppio dell ' interarete, all 'ammodernamento tecnologico degl iimpianti fissi e all ' aumento del parco del ma-teriale rotabile, con particolare riferiment oall 'aumento del numero dei locomotori Diesel ;8) quali orientamenti e quali decisioni inten-de assumere il Governo in ordine al proble-ma relativo alla completa ristrutturazione ,ammodernamento e pubblicizzazione dell ' in-tero sistema delle ferrovie complementar idella Sardegna ; 9) per quali motivi la regio -ne sarda non viene regolarmente consultat adalla " Tirrenia " e dall ' ATI prima dell adeterminazione degli orari dei rispettivi mez-zi di trasporto, in modo tale che siano evitat igravi disagi per i passeggeri come avvienesoprattutto per la parte settentrionale del -

l'isola; 10) per quali singolari ragioni i pas-seggeri provenienti dalla Sardegna allo sbar-co nel porto di Genova subiscono un incre-dibile e paradossale controllo doganale, si apersonale sia sui bagagli, talvolta più pignoloe fastidioso di quanto non avvenga alle fron-tiere dello Stato, pur trattandosi di una re-lazione di traffico interno e quindi non sog-getta alle norme vigenti negli scali interna-zionali ; 11) infine se il Governo, in conside-razione della particolare arretratezza ed inef-ficienza di tutto il sistema dei trasporti in-terni della Sardegna e del sistema delle rela-zioni di traffico tra la Sardegna e il resto del-l'Italia, non ritenga indispensabile ed urgen-te confrontare i propri orientamenti conquelli della regione sarda e con quelli dell eorganizzazioni sindacali dell'isola » (ex interp .2-00507) (3-03546) .

L'onorevole sottosegretario di Stato per l amarina mercantile ha facoltà di rispondere .

LUCCHESI, Sottosegretario di Stato perla mairina mercantile . In merito alle misur eadottate per il potenziamento dei collegament icon la Sardegna svolti dalla società « Tirre-nia », si fa presente che sin dal mese d igiugno 1974 si è proceduto ad un riassett odei servizi della società al fine di dar lor ouna maggiore funzionalità e rispondenza all eesigenze dei settori interessati . In tale qua-dro è stata data sistemazione, in particolare ,alla linea Genova-Olbia, la quale, oltre adessere potenziata sotto il profilo nautico me-diante l 'assegnazione di una nave-traghett otrasformata, in luogo della precedente unit àdel tipo tradizionale, è stata migliorata an-che nell'itinerario, con l ' inclusione in essadi nuovi collegamenti con Cagliari ed Ar-batax .

La linea infatti si articola ora nel se-guente modo : una corsa settimanale Genova -Olbia; una Genova-Olbia-Arbatax ; una Geno-va-Olbia-Cagliari .

La linea Genova-Sardegna-Tunisi-Sicilia èstata ristrutturata al fine di conferirle unamaggiore celerità e di aumentarne la capacit àdi trasporto mediante l ' impiego anche di unmezzo moderno e maggiormente adeguato all eesigenze di traffico (nave-traghetto del tipoPoeta) . Anche le linee Civitavecchia-Cagliar ie Napoli-Cagliari sono state rese più rispon-denti alle rispettive esigenze di traffico attra-verso una migliore redistribuzione del mate-riale nautico sulle stesse impiegato . Tenutoconto, infatti, che sulla prima linea - servit anel trasporto di merci da sei viaggi settima-

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nati di un traghetto del tipo Poeta - le corsedel sabato e della domenica erano scarsa-mente utilizzate dagli autotrasportatori, men-tre, per contro, nel secondo collegamento -disimpegnato in due viaggi settimanali da u ntraghetto trasformato - si verificava una sen-sibile affluenza di autoveicoli pesanti anch enelle corse del sabato e della domenica, s iè ritenuto opportuno che in tali giorni le cor-se siano servite da un traghetto trasformat osulla Cagliari-Civitavecchia e da un traghett odel tipo Poeta sulla Cagliari-Napoli .

In merito alla linea Civitavecchia-PortoTorres si fa presente che essa veniva disim-pegnata con frequenza giornaliera dalla so-cietà « Tirrenia » fuori di convenzione, e cio èsenza contributo statale, fino al 18 aprile 1974 .A seguito dell'aumento del prezzo dei com-bustibili e della sua conseguente incidenz asull 'onere di esercizio della linea, la « Tir-renia » decise di sospendere il servizio dall adata menzionata .

Allo scopo di venire incontro alle esigen-ze degli ambienti economici e portuali sard iinteressati, è stata poi disposta la riattiva-zione, con frequenza trisettimanale, della li-nea, proponendone l ' inclusione tra quelle d iconvenzione . Non è stato possibile mantenerela frequenza giornaliera poiché, a seguito de lriassetto di cui sopra si è fatto cenno, tutt ele unità sociali sono risultate intensament eutilizzate. In particolare, i traghetti del tipoPoeta che assicurano i collegamenti sulla li-nea Civitavecchia-Porto Torres ruotano nel -l ' arco della settimana su numerose altre linee .

Per quanto attiene alla riduzione dei ser-vizi straordinari, e in particolare alla man-cata immissione in servizio della motonav eTorres adibita nell 'estate del 1973 a corsesupplementari, si fa presente che anche pe ril periodo estivo dell'anno 1975 è stato pre-disposto un programma di servizi sussidiar isecondo il consueto numero di corse sull alinea Civitavecchia-Olbia dal 27 luglio al 3 1agosto, sulla linea Genova-Porto Torres da l29 giugno al 15 settembre, sulla linea Livor-no-Bastia-Porto Torres dal 24 giugno all' 8settembre . Sono state altresì disposte ulte-riori corse straordinarie sulle predette lineeCivitavecchia-Olbia e Genova-Porto Torres ,oltre che sui collegamenti Carloforte-Calasett ae Carloforte-Portovesme in relazione a parti-colari esigenze di traffico . Analogo program-ma di servizi sussidiari è stato predispost oper il periodo estivo del corrente anno ; su ldetto programma sarà tempestivamente sen-tito il parere della regione .

Per quanto concerne i riflessi che la ri-strutturazione della flotta FINMARE, ai sen-si della legge 20 dicembre 1974, n . 684, espli-cherà sui collegamenti marittimi con la Sar-degna, è da rilevare subito che l'insieme de icollegamenti oggi esistenti sarà nettament eincrementato, sia come numero sia come ma-teriale nautico adibito alle linee . È infatt iprevista l'istituzione di un nuovo collega-mento Livorno-Olbia, cui verrà adibito u ntraghetto misto di nuova costruzione ; la fun-zione di questa linea sarà quella di realizzar eun più frequente collegamento tra il conti-nente e la Sardegna mediante lo sfruttamen-to delle moderne infrastrutture viarie ch efanno capo a Livorno, allo scopo anche d iavviare velocemente nell ' isola gli autoveicol icommerciali . Í1 nuovo collegamento costitui-rà, poi, un necessario volano per lo scorri-mento del traffico per passeggeri, specialment enei periodi di maggiore affollamento delle al-tre linee (Natale, Pasqua e ferie estive) .

Il programma di riassetto, inoltre, preve-de che entro il 1977 le antiquate navi tradi-zionali del tipo Città di Napoli ed i traghett idel tipo Regione trasformati - adibiti all elinee esistenti - verranno sostituiti da nuov i

traghetti del tipo Poeta : verrà in tal modoconseguito un determinante rafforzamento de lcomplesso delle linee oggi esistenti tra conti-nente e Sardegna .

È da tenere anche presente che le lineeche collegano la Sardegna alle sue isole mi-nori saranno anch 'esse incrementate : infatt i

la « Tirrenia » procederà al più presto all osnoleggio delle due unità oggi in servizio s uCarloforte e sulla Maddalena (Elba Ferry eLauro Express, rispettivamente) e, correlati-vamente, all 'acquisto di altrettanti traghett i

di adeguate prestazioni .In merito all'aumento delle tariffe per i l

trasporto di passeggeri nelle relazioni tra laSardegna e il continente, come è noto, l 'au-mento stesso è stato disposto in conformitàdi quanto attuato dalle ferrovie dello Statoper le proprie tariffe per passeggeri, in cor-rispondenza agli aumenti del costo del carbu-rante .

In ordine alla revisione di tali aliquot e(previste dal decreto del Presidente della Re-pubblica del 13 marzo 1974) per quanto con-cerne le merci imbarcate o sbarcate nei port idella Sardegna, si fa presente che, in attua-zione degli ordini del giorno accettati dal

Governo in sede di conversione in legge de ldecreto-legge 28 febbraio 1974, n. 47, è giàstata predisposta una bozza di decreto con -tenente le opportune modificazioni da valere

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per i porti dell'Italia meridionale e dell eisole ; e su tale bozza si è in attesa di cono-scere l 'avviso delle amministrazioni interes-sate .

In merito al problema del rafforzamentodei servizi di traghetto tra il continente e laSardegna gestiti dalle ferrovie dello Stato, s ifa presente che esso viene tenuto nella mas-sima considerazione da tale azienda .

Nel periodo dal 2 agosto al 6 settembr e1974 anche la nave-traghetto Reggio – nor-malmente utilizzata nello stretto di Messina –è stata impiegata sulla rotta Civitavecchia-golfo degli Aranci, al fine di consentire l osmaltimento della punta di traffico estiva, in-teressante in particolare i viaggiatori . Dal21 dicembre 1974 la nave-traghetto San Fran-cesco di Paola è stata trasferita in via conti-nuativa dallo . stretto di Messina alla rottacontinente-Sardegna .

Il traghettamento delle autovetture vien efavorito nei limiti del possibile e, allo scop odi facilitare i movimenti turistici, nei pe-riodi di maggiore richiesta (vacanze estive ,festività di fine d ' anno, ecc .) questo serviziogode anche di una priorità su quello dei carr iferroviari . Nei mesi di agosto e settembre 1974sono state complessivamente traghettate nell edue direzioni circa 61 mila autovetture .

Premesso che il volume del traffico in en-trata in Sardegna è assai maggiore di quell oin uscita, l'ammissione al traghettamento de itrasporti di merci su carro destinati in Sar-degna è effettivamente sottoposta a limita-zioni derivanti dall'inadeguatezza dei mezz idisponibili rispetto all'entità della domanda .Le relative autorizzazioni vengono concessesulla base di una graduatoria stabilita su in-dicazioni fornite dai competenti organi re-gionali . Per altro, a richiesta dei medesim iorgani, alcune merci interessanti l'economi asarda – come i mangimi – vengono accettat eprescindendo dalla graduatoria stessa . I tra-sporti di merci in partenza dalla Sardegn aper il continente non sono viceversa attual-mente sottoposti ad alcuna limitazione, datala loro non rilevante entità . In particolare ,circa l'affermazione che in determinati pe-riodi non si riesca ad esportare dall'isolamerci deperibili , come i carciofi, non risult ache, durante la campagna orticola, trasport idi derrate abbiano subito ritardi in Sardegn aper attendere il traghettamento . L'assegna-zione alle varie stazioni dei carri per il tra -sporto di carciofi e degli altri prodotti orticol iavviene nella misura stabilita dagli organ iassessoriali della regione sarda unitamente a irappresentanti delle camere di commercio

provinciali, salvo rari casi di forza maggiore .La richiesta giornaliera di carico delle der-rate nelle singole stazioni della Sardegna no nha mai superato la quantità stabilita dagl iorgani sopraddetti . Nel periodo della scors acampagna carciofaria della Sardegna (ottobre1973-maggio 1974) sono stati traghettati incontinente 4 .434 carri di derrate, con la punt amassima di 1 .219 carri nel mese di marzo1974. Durante la campagna in corso dall 'otto-bre 1974 sono stati traghettati 2 .292 carri finoal 28 febbraio 1975, di cui 1 .027 nel mese difebbraio .

Per quanto riguarda, infine, i trasporti d imedicinali destinati in Sardegna, si segnal ache tale merce viene spedita in piccole par-tite a resa accelerata e che il relativo inoltroavviene costantemente con la massima solle-citudine .

Per quanto riguarda l'aumento delle ta-riffe per il trasporto delle persone sulle navi-traghetto delle ferrovie dello Stato in servizi osulla linea Civitavecchia marittima-golfo de-gli Aranci, si fa presente che esso è statoadottato nell'ambito del provvedimento d iaumento generale delle tariffe ferroviarie dicui al decreto del Presidente della Repubblicadel 16 aprile 1974, n. 165, tenuto conto de llivello bassissimo delle tariffe stesse, fermedal 1° gennaio 1963 , e della notevole evolu-zione dei costi, avvenuta nel frattempo .

Circa gli investimenti destinati alla Sar-degna nell ' ambito del programma di inter-venti straordinari per 2 mila miliardi di lir edisposto con la legge n . 377 del 1974, destinatoa migliorare l'assetto del sistema ferroviari onazionale e approvato nelle sue particolarit àesecutive con decreto ministeriale 20 febbrai o1975, n . 145, si comunica che sono stati stan-ziati in favore del compartimento di Cagliar icomplessivamente 20 miliardi e 760 milion idi lire .

I provvedimenti previsti comprendono i l

completamento del raddoppio della tratta Ca-gliari-Decimomannu, con parziale rettificazio-ne del relativo tracciato ; un'ulteriore fase d isistemazione a piano regolatore degli impian-ti di Cagliari, Sassari e Golfo degli Aranci ;il miglioramento degli impianti del magazzi-no d'approvvigionamento e del 'deposito costie-ro di combustibili di Cagliari . In aggiunta aquesti provvedimenti specifici si prevede d irealizzare, per le linee ed impianti della Sar-degna (a carico di aliquote a corpo contempla -te per particolari settori per i quali è ancor ada elaborare la programmazione di dettaglio) ,ulteriori interventi per la sistemazione di im-pianti per viaggiatori e per merci in stazioni

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minori (marciapiedi, pensiline, sottopassaggi ,

scali per merci, allungamenti di binari), peril rinnovamento (dell'armamento su linee del-la rete fondamentale, per l ' ammodernamentodegli impianti idi segnalamento e sicurezz a(impianto di apparati centrali elettrici ad iti-nerari, soppressione ed ammodernamento d ipassaggi a livello, rinnovamento e sistema-zione di cavi telegrafonici) e per il miglio-ramento degli ambienti di lavoro del perso-nale. A vantaggio delle comunicazioni ferro-viarie interessanti la regione si tradurrà ovvia-mente anche la graduale immissione in servi-zio sulla rete (del nuovo materiale rotabile, i nparticolare a trazione Diesel, contemplato ne lcitato programma . E. inoltre prevista la co-struzione di una nuova nave-traghetto, di ca-ratteristiche idonee alla rotta sarda, che per -metterà di restituire la nave-traghetto SanFrancesco di Paola al suo normale servizionello stretto di Messina .

Quanto alla questione della ristrutturazion ee ammodernamento dell ' intero sistema delleferrovie complementari della Sardegna, si co-munica che è in corso di ultimazione, da par -te delle suddette ferrovie, il programma d iinterventi approvato fin dal 1964 e compren-dente il tronco di penetrazione in Cagliari elo spostamento degli impianti della stazioneterminale (tali lavori sono rimasti a lungointerrotti in dipendenza delle difficoltà sort ein sede realizzativa per le interferenze con gl iimpianti di raccordo ferroviario di alcuni sta-bilimenti industriali) . La necessità di ulteriori ,più decisivi interventi è ben presente all'am-ministrazione. Tuttavia attualmente, come ènoto, mancano le necessarie disponibilità fi-nanziarie .

Quanto all'acquisizione in mano pubblic adella rete di cui trattasi, il problema dovreb-be considerarsi al presente sodisfacentementerisolto con l ' avvenuta istituzione della gestio-ne commissariale governativa, a seguito dell apronuncia di decadenza del concessionario .

Infine, venendo ai trasporti aerei, si fapresente che un notevole miglioramento, acarattere permanente delle linee aeree ATIcon scalo nell'isola è il risultato dei recentiprovvedimenti concretatisi nel completamen-to (del processo di sostituzione, già da tempoavviato, dei velivoli ad elica in servizio sull elinee in questione con apparecchi a reazio-ne DC-9 .

La ristrutturazione così operata, con i con-nessi vantaggi di offerta all'utenza di un mag-gior numero di posti, di maggior rapidità ecomfort (dei servizi e di incremento nella lo-ro frequenza, va ad integrarsi con un secon-

do ordine di miglioramenti dei servizi dell arete ATI, pure esso a carattere permanente,e che è il riflesso dell'adeguamento – in par -te già realizzato e in parte in corso di rea-lizzazione ai sensi della legge n. 825 – degl iimpianti radioelettrici ed elettronici di assi-stenza al volo e di altre infrastrutture opera-tive a terra .

Per quanto concerne il miglioramento del -le strutture portuali della Sardegna, si f apresente che, con riferimento all ' attuazionedella legge 6 ottobre 1971, n . 853, la Cassaper il mezzogiorno ha finanziato o si appre-sta a finanziare tre importanti opere : nelporto industriale di Porto Torres, un molobanchinato e le relative attrezzature, per unimporto di 6 miliardi e 99 milioni di lir e(progetto approvato, lavori in corso di esecu-zione) ; nel porto industriale di Oristano, unsecondo lotto di lavori riguardante l'escava-zione del canale di penetrazione dell'avam-porto (progetto approvato per 3 miliardi e9 milioni di lire, lavori in corso di esecuzione)e un terzo comprendente il banchinamentodel molo sottoflutto e di parte del canale d ipenetrazione (progetto approvato per 2 mi-liardi e 755 milioni di lire, lavori in corso) ;nell ' ambito del progetto speciale per la rea-lizzazione del nuovo porto industriale di Ca-gliari, sul primo lotto, comprendente part edelle opere foranee per un importo di 13 mi-liardi e 194 milioni di lire, sono in corso ilavori di un primo stralcio (molo di sopraf-flutto e radice del molo di sottoflutto, oper edi arginamento), mentre per i lotti successiviè stato già approvato il progetto generale conriserva di riprova in vasca, per la quale, ulti-mati i rilievi, si è in attesa della relazione .

In merito agli interventi intesi ad assicu-rare la funzionalità del porto di Cagliari ,gravemente danneggiato dalle mareggiate deldicembre 1973 e del marzo 1974, oltre che de-gli altri porti della Sardegna si precisa che ,con decreto interministeriale del 15 febbrai oultimo scorso, in applicazione della legg e6 agosto 1974, n. 366, sono stati stanziati co-spicui fondi. In particolare, per il porto d iCagliari si tratta di complessivi 10 miliard idi lire, così ripartiti : 7 miliardi per l'esecu-zione del prolungamento del molo foraneo d ilevante (primo lotto) e delle opere di ristrut-turazione del molo foraneo di ponente (prim olotto) ; 350 milioni per la ristrutturazione de imoli (vecchio e nuovo) di levante ; 400 mi-lioni per l'escavazione fino a 12 metri di fon-dale dello specchio d'acqua antistante le ca-late di ponente e (del canale di raccordo conl'imboccatura (secondo lotto) ; 100 milioni per

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il potenziamento dell'impianto elettrico por-tuale e infine 2 miliardi e 150 milioni per i lpotenziamento, adeguamento e riparazionedelle strutture portuali del bacino di ponent ee relativo molo (compresi gli scavi di alaggi opresso la banchina di via Roma, lo spor-gente sabaudo e la calata Sant'Agostino) . Perle attrezzature portuali di Porto Torres è stat astanziata la complessiva somma di 3 miliard ie 500 milioni, dei quali 1 miliardo e 500 mi-lioni per il rafforzamento delle opere foraneee 2 miliardi per l'ampliamento del bacino d ievoluzione . Infine, per i porti di Olbia e d iCarloforte sono stati stanziati rispettivamente600 milioni (escavazione dei bacini di evolu-zione e dell'accesso al porto interno) e 500 mi-lioni (costruzione di un secondo sporgentebanchinato dotato di due denti d'attracco frail molo San Carlo e il molo centrale) .

Le esigenze dei porti della Sardegna sa-ranno inoltre tenute presenti in sede di ela-borazione del piano pluriennale di investi -menti che dovrà essere presentato al Parla-mento, per il conseguente finanziamento, en-tro il 23 agosto del corrente anno, ai sens idell ' articolo 1 della legge 6 agosto 1974, n. 366 .

In merito ai controlli effettuati dalle do-gane nei porti sardi, si fa presente che ess irientrano nelle normali operazioni di isti-tuto svolte dagli uffici finanziari in tutti iporti italiani .

Circa l'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda ,ricordo che dall'estate scorsa esso è regolar -mente in funzione .

Per quanto si riferisce infine alla stru-mentazione radar degli aeroporti della Sar-degna e alle altre infrastrutture per l'atter-raggio strumentale sugli stessi scali, pressol 'aeroporto di Elmas verrà installato un radardi precisione (PAR), mentre il servizio d iavvicinamento verrà svolto dal r&lizr di De-cimomannu; si prevede inoltre presso lo stes-so scalo la sostituzione delle attuali radioas-sistenze con altre di seconda categoria, chesaranno approvvigionate con l 'esercizio fi-nanziario 1975 in forza della legge n. 825 .Nell 'aeroporto di Alghero si prevede invec eche il radar, già approvvigionato, possa es-sere installato ed entrare in funzione entr oil prossimo anno; presso quello di Olbia-Co-sta Smeralda sono attualmente in funzionele radioassistenze di tipo DTVOR e ILS edè allo studio la possibilità di installare il VORche, a seguito di sostituzione, si renderà di-sponibile a Palermo .

Quanto all ' esigenza di una previa consul-tazione della regione sarda da parte dell 'ATIe della « Tirrenia » in ordine agli orari dei

servizi stagionali, si fa presente che è prass icostante, in ossequio alle competenze che all aregione sarda sono attribuite dalla legge inmateria di trasporti, comunicare alla regionestessa gli orari delle compagnie aeree pe rottenerne preventivamente il parere e che l astessa prassi viene seguita dalla società « Tir-renia » in relazione a questioni di particolareinteresse per la regione .

Da ultimo si aggiunge, in relazione all ' op-portunità che il Governo confronti i propriorientamenti con quelli dei competenti ufficisardi in materia di traffici marittimi, che, i noccasione del cennato riassetto dei servizi del-la società « Tirrenia », è stato tenuto in par-ticolare conto quanto prospettato dalla regi-ne sarda per l'istituzione del nuovo collega-mento con Arbatax e per la ripresa dell alinea Civitavecchia-Porto Torres .

PRESIDENTE . L'onorevole Pani ha facol-tà di dichiarare se sia sodisfatto .

PANI. Signor Presidente, onorevoli col-ieghi, la lunga risposta del rappresentantedel Governo forse poteva anche essere pi ùbreve e contenere proposte, decisioni e orien-tamenti più precisi in ordine al problema de lrafforzamento di tutte le relazioni di traffic ocon la Sardegna .

In verità ogni anno si verifica un aumentoeccezionale di passeggeri, in particolare tu-risti ed emigrati che rientrano, soprattuttonel periodo estivo ; ed ogni anno si verificaregolarmente che a Civitavecchia, ad Olbia ,a Porto Torres, a Genova, a Cagliari migliai adi persone restano a lungo in attesa di imbar-carsi . L'anno scorso si è creata una situa-zione drammatica nel porto di Civitavecchi ae il Governo, incontrando in questo anch ela particolare sensibilità dei sindacati, ha do-vuto ricorrere a uno spostamento dallo strett odi Messina del traghetto San Francesco diPaola .

Ora, per quanto concerne la necessità d ipotenziare - per l'immediato futuro ed in par-ticolare per il periodo estivo - i collegamenticon la Sardegna, mi sembra che il Govern onon sia andato oltre le misure tradizionali ,già adottate in passato e rivelatesi del tuttoinsufficienti (esse hanno dato luogo, tra l ' al-tro, ad episodi gravissimi e preoccupanti sot-to il profilo dell 'ordine pubblico) .

Per quanto riguarda il potenziamento per-manente, viene accolta l'esigenza di provve-dere in tal senso. Non sembra, però, che s itenga sufficientemente conto del fatto che, i nSardegna, il collegamento con il continente

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può avvenire soltanto per nave o per vi aaerea: e ciò ha rilevanza anche per quant oconcerne le tariffe la cui fissazione sembranon tener conto di questa mancanza di alter -native, esistenti invece per le altre regioni .Sembra quindi che l'aumento tariffario mes-so in atto per quanto concerne i collegamen-ti con la Sardegna, specialmente quelli ma-rini, non sia giustificato .

Per quanto concerne il collegamento per-manente con la Sardegna in rapporto agliadempimenti a carico delle ferrovie dello Sta-to, non è stato assunto alcun impegno preci -so, mentre è da tutti riconosciuta l'esigenza d idisporre di altri due traghetti, relativament eal trasporto delle merci e dei passeggeri .

Per quanto concerne, invece, il problemadella società « Tirrenia », sembra che il Go-verno voglia rimandare ogni cosa al pro-gramma di ristrutturazione della flotta FIN -MARE, evitando intanto di rispondere alle ri-chieste che sono state avanzate in merito all asituazione che si verificherà prevedibilmentenella prossima estate, in coincidenza con i lrientro degli emigranti : e, ciò, sia per i ltraffico in arrivo verso l'isola (composto d ipersone che hanno diritto di giungere solleci-tamente nelle proprie case), sia per il fluss oin senso contrario (con particolare riguardoper quei lavoratori che debbono rientrare sol-lecitamente nei luoghi di lavoro e che, se l asituazione resterà immutata, possono addirit-tura rischiare di perdere il posto) . Noi pensa-vamo che il Governo potesse adottare la deci-sione .di destinare ai collegamenti con la Sar-degna in via temporanea – per la prossim aestate cioè – la Raffaello, prima della sua ri-strutturazione, ciò per assicurare la soluzio-ne di un problema assai grave in considera-zione della situazione d'emergenza creatasi .

Venedo alle altre questioni sollevate nell ainterrogazione, dirò che la risposta del Go-verno a proposito del problema degli aero-porti è assolutamente insodisfacente. Perquanto riguarda l 'aeroporto di Alghero, s icontinua a ripetere che il radar di sicurezza egli altri strumenti per l'atterragio strumental everanno realizzati e posti in funzione entro i lprossimo anno : ma questa stessa affermazioneera già stata fatta due anni or sono, e suc-cessivamente ripetuta ! Lo scalo di Elmas s itrova nell 'assurda situazione essere sogget-to a periodiche chiusure; ora, addirittura, ver-rà chiuso per diversi mesi (non se ne conosc eneppure la ragione) ed i voli saranno dirot-tati all'aeroporto di Decimomannu, che, es-sendo militare, non dispone di attrezzatur eper la ricezione di passeggeri .

Per quanto si riferisce all'esigenza di ri-durre le tasse ,di imbarco e sbarco delle mer-ci, il Governo – a distanza di un anno d aquando fu approvato un apposito ordine de lgiorno – sta ancora elaborando il relativo de-creto .

Per quanto, poi, concerne le ferrovie, i lGoverno ripropone per la Sardegna – con lacosiddetta « legge dei 2 mila miliardi » – l ostesso impegno che era stato assunto nell acosidetta « legge-ponte ,dei 400 miliardi », sen-za per altro rendersi conto della situazioneparticolare, e per certi versi assurda, in cu isi trova l'isola. Basti pensare che un trenoper merci, a coprire la distanza tra Olbia eCagliari, impiega circa dodici ore, con un avelocità commerciale di 35 chilometri l 'oramentre un treno per passeggeri copre la stes-sa distanza in circa cinque ore, con una ve-locità commerciale non superiore ai sessantachilometri l 'ora : il treno « di bandiera » del -la Sardegna ha la velocità più bassa d'Italia !

Per quanto riguarda la rete ferroviaria del -la Sardegna, ove esiste un problema di ret-tificazioni e raddoppiamenti, il Governo sem-bra orientato a migliorare l ' attrezzatura tec-nica, adottando il sistema della dirigenza concentrali operative, un sistema cioè che è giàstato in parte sperimentato, ma non ha datorisultati positivi .

Per questo complesso di ragioni, credo d ipoter infine dichiarare la più completa insodi-sfazione per la risposta del Governo, mancan-do in essa impegni precisi per l ' immediato eper il futuro, pur di fronte alla complessitàdei problemi che erano stati sollevati nellamia interrogazione. (Applausi all'estrema si-

nistra) .

PRESIDENTE. Segue l'interrogazione del-l'onorevole Alfano, al ministro dei trasporti ,

« per sapere : se sia a conoscenza del fatto ch esul tratto ferroviario Napoli-Roma via For-mia, il treno rapido in partenza dalla stazio-ne di Napoli-Mergellina alle ore 8,15, con ar-rivo previsto alla stazione di Roma-Termin iper le ore 9,45, senza alcun preavviso, nonha effettuato' la partenza da Napoli nei giorn idi domenica ; se è a conoscenza che tale in-conveniente o disservizio provoca le giust erimostranze di gruppi di viaggiatori, interes-sati a quel rapido (più clamorosamente sonoavvenute due domeniche or sono, in occasio-ne di una importante partita di calcio svolta-si nella capitale) ; se è a conoscenza, altresì ,che nessuna specifica annotazione risult aiscritta in calce agli orari ferroviari, che l'en-te provinciale per il turismo dispensa ai viag-

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giatori ed ai turisti, in ordine ad eventuali epreviste soppressioni del detto convoglio fer-roviario nei giorni di festività ; per sapere seintenda intervenire e quali provvedimenti s iproponga di adottare, nelle sedi competenti ,per evitare il grave e comprensibile disagi oa nutriti gruppi di utenti dell 'Italia meridio-nale, particolarmente rispetto al divieto d icircolazione automobilistica in atto » (3-02112) .

L'onorevole sottosegretario di Stato per itrasporti ha facoltà di rispondere .

SINESIO, Sottosegretario di Stato per itrasporti . Signor Presidente, la pesante si-tuazione creatasi per trasporti ferroviari d imerci nell'ultimo periodo dell'anno 1973 con-sigliò di procedere alla soppressione nei gior-ni di sabato e domenica, cominciando dal 1 °dicembre 1973, di alcuni treni per viaggiator i- per i quali era stata accertata una scars afrequentazione in tali giorni - allo scopo d iassicurare una più proficua utilizzazione de imezzi di trazione e del personale a servizi odel trasporto di merci . La soppressione deltreno n. 894, in partenza da Napoli-Mergelli-na alle ore 8,15 nei giorni di domenica, ven-ne pertanto attuata nel quadro di quanto so-pra detto .

Il programma di tutte le soppressioni fuportato a conoscenza del pubblico mediant eil supplemento n . 1 dell'orario ufficiale inver-nale 1973-1974 delle ferrovie dello Stato e me-diante l ' edizione 1° dicembre 1973 dell ' orariogenerale delle ferrovie dello Stato, entramb iediti dalla ditta Pozzo e messi a disposizion edel pubblico una settimana prima del 1° di-cembre 1973; tempestivi comunicati sono stat ifatti alla stampa, per cura delle direzion icompartimentali ferroviarie interessate ; si so -no altresì aggiornati i quadri degli arrivi edelle partenze, esposti nelle principali stazio-ni della rete ferroviaria per comodità del pub-blico. In particolare, si conferma che la sta-zione di Napoli-Mergellina aveva provvedutotempestivamente all'aggiornamento di tal iquadri per quanto riguarda il super-rapidon. 894 .

Per quanto concerne gli orari contenuti i nopuscoli di formato ridotto, distribuiti gratui-tamente dall'azienda delle ferrovie dello Statoa scopo propagandistico - tramite gli ent iprovinciali per il turismo - vi si fa presenteche non sono previste pubblicazioni di ag-giornamento ad ogni successivo cambiament odell'orario ferroviario (estivo ed invernale) .Su ciascuno di essi è riportata apposita anno-tazione , da cui risulta che le ferrovie dello

Stato non rispondono di variazioni di orar ie di servizi sopravvenute dopo la stampa de -gli opuscoli stessi .

In atto, il provvedimento di soppressionedel treno n. 894 è stato mantenuto, tanto pi ùche, essendo cessato il divieto di circolazionedegli autoveicoli nei giorni festivi, si è atte-nuato il disagio che poteva essere stato pro -curato all ' utenza. I mezzi ed il personale cosìresi disponibili sono stati impegnati per altr iservizi - anche per viaggiatori - che altriment ila limitata disponibilità di mezzi non avreb-be consentito di espletare .

PRESIDENTE . L'onorevole Alf ano ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto .

ALFANO. Onorevole sottosegretario, ne lringraziarla per la cortesia che mi ha usatorispondendo alla mia interrogazione, mi per -metto di farle presente che in realtà ella tutt oha fatto tranne che rispondermi .

La mia interrogazione, infatti, trattava d iun argomento molto importante che chiara -mente le è sfuggito . Evidentemente, ella nonsa,

onorevole

sottosegretario, che il super-rapido che parte da Napoli alle 8,15 e do-vrebbe arrivare a Roma alle 9,45 (tutti i gior-ni, compresa la domenica), arriva in realt ànon prima delle 10 .

,C'è poi il problema degli incontri di cal-cio tra la Roma e il Napoli : è mai possibil eche l'amministrazione delle ferrovie, il Go-verno, dimentichino questi avvenimenti che ,con il folklore che li accompagna, diventanoun fatto veramente popolare, non soltanto nel -l'ambito della nostra città, ma anche nell'am-bito di tutto il Mezzogiorno ? E mai possibile ,onorevole sottosegretario, che l'amministra-zione delle ferrovie - e per essa il suo dica-stero - sia così sensibile da istituire addirit-tura treni speciali per determinate manife-stazioni (ad esempio, politiche), quando poi ,in occasione dell'incontro di calcio Roma-Na-poli la corsa del treno n . 894 viene soppressa ?

Vorrei richiamare l'attenzione dell'onore-vole sottosegretario sull 'opportunità di far ri-mettere in funzione quel treno rapido, ch edovrebbe essere tanto comodo, e invece nonlo è perché il 15 per cento dei viaggiatori ècostretto a viaggiare in piedi . Lo scontentonon viene soltanto dai viaggiatori, ma anchedai « tassisti », i quali, all'arrivo a Roma ditali viaggiatori, non li accolgono cordial-mente ; a volte addirittura si allontanano dopoavere atteso invano il loro arrivo per 30 o35 minuti .

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VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 13 MAGGIO 1975

Per la verità, non posso dichiararmi so-disfatto, perché la risposta dell 'onorevole sot-tosegretario ha eluso l'oggetto della mia in-terrogazione .

PRESIDENTE . Segue l ' interrogazione del -l ' onorevole Signorile, al ministro dei traspor -ti, « per sapere se stia avendo un inizio d iattuazione il piano pluriennale di svilupp odelle ferrovie deliberato (con i relativi stan-ziamenti) dal CIPE e del quale costituisceparte importante l ' assegnazione di commessedi materiale rotabile ad aziende del settore ,in particolare - secondo le direttive del pianomedesimo - a quelle operanti nel Mezzogior-no. Per conoscere, in particolare : a) se gl irisulti che si prospettano notevoli ritardi ri-spetto alla prevista utilizzazione entro il 1975di una parte dei finanziamenti disponibili ; ciòavendo presente soprattutto la dichiarata fun-zione anticongiunturale di questi primi in-terventi diretti a favorire la salvaguardia deilivelli di occupazione nelle aziende del set-tore; b) se non ritenga, quindi, - data la si-tuazione di grave crisi di molte aziende meri-dionali e, segnatamente della FERROSUD d iMatera - che ogni slittamento nel render erealmente operativa, fin dall ' anno in corso ,l 'utilizzazione dei fondi del piano rischia, incasi come quello della FERROSUD, di con -correre a determinare la chiusura di aziend eche fondano la loro attività esclusivament esu commesse pubbliche divenute, negli ulti -mi tempi, sempre più rare » (3-03119) .

L 'onorevole sottosegretario di Stato per itrasporti ha facoltà di rispondere .

SINESIO, Sottosegretario di Stato per itrasporti. Signor Presidente, onorevoli colle-ghi, con decreto interministeriale 20 febbraio1975, n . 145, è stato approvato il programm adi interventi straordinari concernente opere eforniture per l ' importo complessivo di 2 milamiliardi, di cui un miliardo e 250 milionidestinati agli impianti fissi e 750 al parco delmateriale rotabile, autorizzato dalla legge 14 'agosto 1974, n . 377.

Per quanto attiene al materiale rotabile, i lconsiglio d ' amministrazione dell ' azienda au-tonoma delle ferrovie dello Stato ha già ap-provato i piani di ordinazioni relativi ai mez-zi di trazione e ai carri, mentre le ordina-zioni concernenti le carrozze saranno esami-nate quanto prima .

Nel quadro delle commissioni già appro-vate, risultano affidate alla società per azio-ni FERROSUD di Matera le seguenti ordina -

zioni, per un importo di 17 miliardi e 72 5milioni di lire : 38 parti meccaniche per loco-motive D-245, 1 .200 carrelli Y-25-CS-2 percarri, 350 casse per carri Gabs, 100 telai carr iRGS .

Per quanto riguarda la situazione dellasuddetta ditta, è da far presente che, nel -l ' arco di tempo 1967-1973 in conto dei finan-ziamenti del piano decennale (secondo, e terz opiano quinquennale) e del « piano-ponte » ,alla ditta in parola sono state assegnate com-missioni per un importo complessivo con-trattuale di circa 19 miliardi e 700 milion idi lire .

Alla data attuale, la FERROSUD deve an-cora consegnare, a fronte di precedenti ordi-nazioni : - 3 casse per carrozze a cuccette d iclasse mista, 40 carrelli per carrozze self -service, 20 bagagliai per treni di gran com-fort, 36 telai per carri RGS (« piano-ponte ») ,82 carrelli B-18 per carri (« piano-ponte ») ,110 carrelli per elettromotrici (« piano-pon-te »), per un importo pari a 4 miliardi e863 milioni di lire .

PRESIDENTE. L'onorevole Signorile hafacoltà di dichiarare se sia sodisfatto .

SIGNORILE . Signor Presidente, onorevol icolleghi, molto rapidamente devo dire che larisposta del Governo, se è molto dettagliat ae precisa per quanto riguarda la seconda par -te della mia interrogazione, e in particolar eper quel che riguarda la situazione produt-tiva della FERROSUD, non è né dettagliatané precisa sulla prima parte, cioè su quellache si riferisce alla gestione degli stanzia-menti previsti, e in particolare alla gestion eper il materiale rotabile .

Tali stanziamenti non riguardano soltantola FERROSUD . Ringrazio l ' onorevole Sinesioper la risposta specifica su questa ditta, m aesistono molte altre società che operano nelMezzogiorno e che giustificavano la mia in-terrogazione . Desidero dire, cioè, che per ri-conoscimento implicito - troppo implicito ,onorevole Sinesio - del Governo vi sono de iritardi obiettivi nella gestione di questi finan-ziamenti, ritardi che lo stesso onorevole sot-tesegretario ha detto dover essere ricondott iin una individuazione specifica delle assegna-zioni, delle ordinazioni e soprattutto degl iobiettivi produttivi ai quali si vuole tender eattraverso i finanziamenti stessi .

Il secondo motivo della mia insodisfazion econsiste nel fatto che, anche se molto pre-ciso è stato il rapporto tra domanda e pro-duzione già realizzato dalla FERROSUD, non

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altrettanto preciso è stato il discorso sul mec-canismo di questi finanziamenti . Voglio dire- come il Governo sa benissimo - che molt ospesso all'assegnazione del finanziamento noncorrisponde una disponibilità di credito. Tut-to ciò comporta per l 'azienda in questione eper tante altre nella stessa situazione un obiet-tivo accumularsi di oneri passivi che gra-vano, soprattutto in una situazione congiun-turale come questa, sulle stesse capacità pro-duttive delle aziende e quindi sulla loro effi-cienza imprenditoriale . Per queste ragioni -ripeto - non posso che dichiararmi insodi-sfatto .

PRESIDENTE. Segue l ' interrogazione del -l 'onorevole Grilli, al ministro dei trasporti ,« per sapere se non ritenga ormai improroga-bile che il consiglio di amministrazione delleferrovie dello Stato disponga il finanziament onecessario per il raddoppio della linea Fal-conara-Orte. L'interrogante fa presente cheattualmente per percorrere tale tratto (200 chi-lometri circa) i convogli impiegano circa treore e mezzo, con una velocità di 60 chilome-tri orari . Tale tempo di percorrenza, vera -mente lento per una linea importante comela Ancona-Roma, rende oltremodo disagiat ol ' uso di tale tratto ferroviario, che, oltre acollegare una larga fascia litoranea adriatic acon la capitale, serve importanti zone com-merciali e industriali, come quelle della val-le Esina e del Fabrianese, che abbisognanodi collegamenti sempre più rapidi » (3-03279) .

Poiché l'onorevole Grilli non è presente ,s ' intende che abbia rinunziato all ' interroga-zione .

Svolgimento di interrogazioni urgenti sul -

l'arresto di alcuni braccianti in Sardegna .

PRESIDENTE. L'onorevole sottosegretari odi Stato per la grazia e la giustizia ha infor-mato la Presidenza che desidera risponder esubito alle seguenti interrogazioni, non iscrit-te all 'ordine del giorno, delle quali il Go-verno riconosce l 'urgenza :

Cardia, D' Alema, Gramegna, Marras ,Berlinguer Giovanni e Pani, ai ministri del-l ' interno e di grazia e giustizia, « per saper eper quali motivi siano stati arrestati ottobraccianti e il segretario della " Federbrac-cianti " provinciale di Cagliari in lotta per l aoccupazione e gli assetti civili nell 'azienda" Sa Zeppara " di proprietà della " Bosco

Sarda " nel Guspinese ; e per conoscere qualesia il giudizio del Governo sulle motivazioniassurde e antisindacali delle incarcerazioni de i

lavoratori e del loro dirigente e quali iniziati -ve intenda prendere per la soluzione dei pro-blemi che stanno alla base di una giust avertenza sindacale contro i licenziamenti »(3-03547) ;

Manca, Di Vagno e Tocco, ai ministr idell ' interno e di grazia e giustizia, « per sa-pere se siano a conoscenza e se intendanoinformare il Parlamento del grave atto re-pressivo compiuto da un sostituto procurator edella Repubblica di Cagliari, il quale ha fattoarrestare otto braccianti e il segretario pro-vinciale della " Federbraccianti " CGIL, An-tonello Mancosu. Il mandato di cattura a ca-rico del dirigente sindacale e degli otto lavo-ratori, dipendenti della grande azienda agra -ria " Sa Zeppara " di Guspini, di propriet àdi una filiale della Finanziaria Bastogi, fa ri-ferimento ad imputazioni tanto gravi quantogrottesche: blocco stradale, violenza privata ,rapina aggravata e addirittura sequestro d ipersona . Il tutto a causa del fatto che i brac-cianti in questione, durante una lunga lott acondotta per la difesa del posto di lavoro econtro la minaccia di licenziamenti, avevan odi loro iniziativa proceduto alla mungitur adelle pecore e alla distribuzione del latte ri-cavato a tutti gli asili infantili della zona d iGuspini. A giudizio degli interroganti, l'incri-minazione dei nove lavoratori sulla base d icapi d ' imputazione di tale gravità configur achiaramente un atto intimidatorio rivolto con-tro l ' intero movimento dei lavoratori dell aterra del comprensorio guspinese, che da me -si sono protagonisti di una dura lotta per l agaranzia dei livelli di occupazione, e quind iattraverso di essi teso a colpire il movimentooperaio . Tutto questo, a giudizio degli inter -roganti, assume carattere di particolare gra-vità nel momento in cui il Cagliaritano è in -vestito, come purtroppo altre zone del paese ,da una ondata di squadrismo e di violenz afascista contro cui sarebbe necessario proce-dere con fermezza e severità : quella fermezzae severità di cui purtroppo non ha dato prov ain alcuni casi recenti la stessa magistratur acagliaritana. Si chiede pertanto ai ministr iinterrogati quali misure intendano adottarenell ' immediato a proposito di questi grav ifatti e comunque quale sia il loro giudizio su ifatti stessi » (3-03554) .

L'onorevole sottosegretario di Stato per l agrazia e la giustizia ha facoltà di rispondere .

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DELL'ANDRO, Sottosegretario di Stato pe rla grazia e la giustizia . La procura general epresso la corte d'appello di Cagliari, con ri-ferimento alle interrogazioni in esame , hafornito le seguenti precisazioni in relazioneall'arresto di 8 braccianti e ,del segretario del -la « Federbraccianti » Antonello Mancosu . Ilprocuratore della Repubblica di Cagliari hainformato che il giorno 17 aprile molti ele-menti dipendenti della società « Bosco Sarda » ,capeggiati dal sindacalista Antonio Mancosu ,bloccarono completamente anche con auto-veicoli la strada statale n . 126. I carabinier ifecero presente al Mancosu e agli altri occu-panti la sede stradale che tale fatto integravail reato di blocco stradale . Il Mancosu e gl ialtri dimostranti risposero che avrebbero ri-sposto dei loro reati, ma che avrebbero pro -seguito nell'azione . Il giorno successivo i lblocco fu ripetuto dalle ore 7 alle 10 del mat-tino, e venne ostruita anche l'altra stradadove il giorno precedente era stato dirottatoil traffico veicolare. La volontà di violare lalegge penale fu anche manifestata ad un gior-nalista del quotidiano locale Tutto, il qualeriportò la notizia . Successivamente, il giorno28 aprile, il Mancosu ed altri dimostranti, d icui otto identificati, costrinsero otto dipen-denti della « Bosco Sarda » ad abbandonar eil posto di lavoro ed a restituire gli attrezz ioccorrenti per esso ; inoltre si impossessarono ,con violenza e minaccia alle persone, di cin-que pastori , di un gregge di 600 pecore indanno della « Bosco Sarda » e di 300 litri d ilatte prodotti dalla mungitura del detto greg-ge . Nelle stesse circostanze furono privat idella loro libertà personale e rinchiusi in unastanza due tecnici olandesi, venuti in Sarde-gna per montare e collaudare macchinar idella « Bosco Sarda », ed altro personale di -pendente dalla stessa azienda. A seguito d iciò e per evitare il ripetersi di tali fatti ch esarebbero sicuramente avvenuti con ulteriorepericolo per l'ordine pubblico, come riferit odai carabinieri di Villacidro, fu spedito u nordine di cattura - in data del 6 maggio 1975 -a carico di Mancosu e di altri otto braccianti .L'ordine venne eseguito dai carabinieri i lmattino del giorno 8 per i reati di blocco stra-dale, violenza privata, rapina e sequestro d ipersona. Sono ancora in corso gli interroga-tori degli arrestati .

PRESIDENTE. L'onorevole Giovanni Ber-linguer, cofirmatario dell'interrogazione Car-dia, ha facoltà di dichiarare se sia sodi-sfatto .

BERLINGUER GIOVANNI. Signor Presi -dente, l'unico aspetto positivo della rispostadel Governo sta nella sollecitudine con cu iessa è stata data : da esso ci si attendeva in -fatti una valutazione politica dei fatti, e nonun rapporto di questura .

Il rappresentante del Governo non ha com-preso nella sua elencazione dei fatti i licen-ziamenti che hanno luogo nelle aziende sard ee lo stato di esasperazione che prende i la-voratori, tenuto anche conto che il numer odei disoccupati si è accresciuto nel solo ul-timo anno del 13 per cento : è questa la me -dia più alta nel paese. L 'onorevole sottose-gretario non ha nemmeno ricordato che i la-voratori coinvolti nella vicenda, tutti incen-surati e notoriamente stimati, accusati di rea -ti infamanti quali violenza privata, blocc ostradale, e sequestro di persona, lottavan oper il lavoro, contro la disoccupazione, pe rtrasformare la produzione agricola della Sar-degna. Non si è tenuto conto inoltre che i lmetodo di lotta prescelto è stato quello di ri-cercare la solidarietà della popolazione, tantoè vero che il latte di cui l ' onorevole sottose-gretario accusa i lavoratori di essersi impos-sessati è stato, invece, munto dalle pecore pe rimpedire che si ammalassero e distribuito al -la popolazione tramite istituti di carità e suo-re. Non si è tenuto conto, ovviamente, delfatto che a Cagliari vi è un particolare clim apolitico-giudiziario, che consente a fascisti d isparare agli studenti e di ottenere immedia-tamente la libertà provvisoria ; un clima taleche qualche tempo fa, per mandato dell ostesso procuratore della Repubblica, è statoarrestato il segretario regionale della CGIL ,e tale da permettere continui attentati co nbombe, che restano impuniti .

Ovviamente, poi, nella valutazione poli-tica l'onorevole sottosegretario non ha dettoche quando in Italia - come sta accadendo daqualche settimana - si scatena una campagnadi opinione pubblica contro le forze del la-voro, per dividerle e per cercare di escluder-le dalla partecipazione reale alla direzion edello Stato, è inevitabile che ciò incoragg iqualche magistrato troppo solerte ad intenta -re persecuzioni contro lavoratori che lottanoper i loro diritti .

Questi fatti, signor Presidente, offendon ola coscienza civile e democratica della Sarde-gna e di tutto il paese ; essi costituiscono unasfida a tutto il movimento sindacale dei la-voratori italiani, impegnati in queste setti -mane in dure lotte per l'occupazione e pergli investimenti ; costituiscono, essi stessi, unulteriore aggravamento delle tensioni nell'or-

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dine pubblico, che, a parole, si proclama d ivoler tutelare . Credo che da ciò derivi sostan-zialmente l'ondata di sdegno che vi è statain Sardegna e che vi è in tutta Italia per que-sti avvenimenti, con solidarietà che si stamanifestando in ambienti ben lontani daquelli del sindacalismo bracciantile e che coin-volge uomini di cultura, organizzazioni de ilavoratori e forze politiche, in Sardegna e i ntutto il paese . Tale solidarietà andrà crescen-do, finché i lavoratori arrestati non sarannorestituiti alle loro famiglie, aI loro lavoro ealle loro lotte e finché finalmente la magi-stratura, la giustizia, l 'amministrazione delloStato non colpiranno i veri responsabili de ireati e dei disordini che aggravano la situa-zione del paese, e rivolgeranno invece - co-m'è accaduto in questo caso - le loro male-vole attenzioni verso lavoratori onesti, in lot-ta per i loro diritti . Mi dichiaro, perciò, pro-fondamente insodisfatto . (Applausi all'estre-ma sinistra) .

PRESIDENTE. L'onorevole Tocco, cofir-matario dell ' interrogazione Manca, ha facolt àchi dichiarare se sia sodisfatto .

TOCCO . Signor Presidente, l 'argoment ooggetto dell ' interrogazione non è di poc omomento, perché ha costituito oggetto di ri-provazione - io credo - in larghi strati poli-tici del paese. Esso va inquadrato, certamen-te, in un clima generale, o in un clima ch esi intende creare . Parrebbe l'inizio o il pri-mo episodio (dopo altri avvenimenti) che staad indicare una certa recrudescenza nei ri-guardi dei lavoratori, i quali - come altr evolte è accaduto : centinaia e centinaia d ivolte - avevano occupato le strutture azien-dali nell ' intento esclusivo di non perdere i llavoro. Questa, la loro colpa . Certo, avevanoeffettivamente provocato un blocco stradal eed avevano effettivamente munto un greggedi pecore ed offerto il latte ad asili e ad altriistituti di beneficenza. Ma tutto questo - stra-no a dirsi - era accaduto altre volte, senz ache per altro si arrivasse (così come si èfatto in questa occasione) all ' arresto . Mi sor-prende che dalle parole dell ' onorevole sotto-segretario, il quale così cortesemente e sol -lecitamente ha risposto, traspaia chiaramen-te che l ' ordine di cattura sarebbe stato emes-so presupponendo più gravi avvenimenti ne lcorso dei giorni successivi : questo mi è sem-brato di intendere, ascoltando e giudicand oletteralmente le parole dell'onorevole sotto -segretario .

A parte questo - non intendo esorbitar edai limiti di tempo - credo di poter asserire

che l ' episodio di cui ci occupiamo vada col-locato nel generale contesto della zona in cu isi è verificato, il Guspinese, dove si registrauna gravissima crisi economica succeduta aquella mineraria . È perfettamente inutile ser-virsi delle manette per risolvere casi che van -no affrontati prendendo in considerazione iproblemi da cui oggi sono assillate quellepopolazioni, facendo cioè onore agli impegn iche il Governo ha assunto al cospetto, dell emedesime, in ordine alla creazione di post idi lavoro, e non già all 'abolizione di quell iche esistono . Va ricordato che il passaggio diquelle zone e delle aziende che ivi operano aduna società di tipo capitalistico, che ha pro-vocato la misura di cui parliamo, con unacosiddetta « razionalizzazione » del settoreproduttivo agricolo, va considerato con molt aattenzione. Ci rifiutiamo infatti di pensareche, in Sardegna, tale razionalizzazione com-porti la perdita di posti di lavoro in agricol-tura. In tale regione, come in poche partid 'Italia, razionalizzare l'agricoltura può signi-ficare invece creare nuova occupazione, e nonlicenziare. Questo problema affonda le sue ra-dici in una situazione di crescente crisi, mine-raria da una parte ed agricola dall'altra : cre-scente crisi che può essere eliminata noncon il ricorso alle misure che abbiamo vist oe delle quali parliamo, bensì affrontando i nprofondità le cause originarie della crisi stes-sa, che è di ricerca di lavoro e di pace so-ciale . Per questo, non posso dichiararmi so-disf atto .

PRESIDENTE . È così esaurito lo svolgi -mento di interrogazioni urgenti sull'arrest odi alcuni braccianti in Sardegna .

Nomina della Commissione parlamentare

per l'indirizzo generale e la vigilanza

dei servizi radiotelevisivi .

PRESIDENTE. Comunico che il Presiden-te della Camera ha chiamato a far parte del-la Commissione parlamentare per l'indirizz ogenerale e la vigilanza dei servizi radiotele-visivi, prevista dalla legge 14 aprile 1975 ,n . 103, i deputati : Achilli, Antoniozzi, Bal-dassari, Belci, Bogi, Bubbico, Delfino, Fra-canzani, Galloni, Galluzzi, Mariotti, Petrucci ,Quilleri, Righetti, Roberti, Sedati, Stefanelli ,Tesini, Tortorella Aldo e Trombadori .

Informo altresì che il Presidente del Se -nato ha chiamato a far parte della Commis-sione i senatori : Attaguile, Benaglia, Bloise ,Branca, Brugger, Bruni, Canetti, Carollo, Ca-

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valli, Cipellini, Coppola, De Vita, Gatto Eu -genio, Gonella, Santalco, Tedeschi Franco ,Tedeschi Mario, Valenza, Valori e Zanti Ton-di Carmen.

Avverto che la Commissione è convocat aper la propria costituzione presso Ia Cameradei deputati domani, mercoledì 14 maggio1975, alle ore 12, nell ' aula appositamente pre-disposta al quinto piano del palazzo di Mon-tecitorio .

Proposte di assegnazione di progetti d i

legge a Commissioni in sede legislativa .

PRESIDENTE. A norma del primo com-ma dell ' articolo 92 del regolamento, propon-go alla Camera l'assegnazione in sede legi-slativa dei seguenti progetti di legge :

alla II Commissione (Interni) :

« Adeguamento dell ' indennità giornalier aper i servizi collettivi di ordine pubblico fuo-ri sede » (approvato dalla I Commissione delSenato) (3751) (con parere della V e della VI ICommissione) ;

« Corresponsione ,di un premio di arruola -mento ai carabinieri, alle guardie di finanza,alle guardie di pubblica sicurezza, agli agentidi custodia ed alle guardie forestali » (appro-vato dalla I Commissione del Senato) (3752 )(con parere della IV, della V, della VI e del -la VII Commissione) ;

Senatore BuccINI : « Inquadramento giuri -dico degli insegnanti elementari di ruolo di -staccati presso le scuole di polizia » (appro-vato dalla I Commissione del Senato) (3754 )(con parere della I, della V e della VIII Com-missione) ;

alla VII Commissione (Difesa) :

« Nuove norme per il servizio di leva »(approvato dalla IV Commissione del Senato )(3745) (con parere della I, della II, della V edella VIII Commissione) .

Le suddette proposte ,di assegnazione sa -ranno poste all'ordine del giorno della pros-sima seduta .

Proposta di trasferimento di un progett odi legge dalla sede referente alla sed elegislativa.

PRESIDENTE . A norma del sesto commadell 'articolo 92 del regolamento, propongo al -la Camera l 'assegnazione in sede legislativadel seguente progetto di legge per il quale

la I Commissione permanente (Affari costitu-zionali), cui era già stato assegnato in sed ereferente, ha chiesto, con le prescritte condi-zioni, il trasferimento alla sede legislativa :

SCOTTI : « Interpretazione autentica dell'ar-ticolo 5, comma primo, della legge 6 giugno1973, n . 313, recante modifiche al decreto delPresidente della Repubblica 18 novembre1965, n . 1480, concernente il personale ope-raio addetto agli stabilimenti ed arsenali di -pendenti dal Ministero della difesa » (3114) .

La suddetta proposta di trasferimento sar àposta all'ordine del giorno della prossima se-duta .

Autorizzazioni di relazione orale.

PRESIDENTE. Comunico che nella sedut adi domani la III Commissione permanent e(Esteri) in sede referente, esaminerà i se-guenti disegni di legge :

« Ratifica ed esecuzione dell'accordo rela-tivo all ' applicazione della convenzione euro-pea del 21 aprile 1961 sull 'arbitrato commer-ciale internazionale, firmato a Parigi il 17 di-cembre 1962 » (3400) ;

« Approvazione ed esecuzione dell'accordofinanziario tra il Governo italiano e l 'Organiz-zazione internazionale del lavoro relativo a lCentro internazionale di perfezionamento pro-fessionale e tecnico di Torino, con scambi d inote, firmato a Roma il 26 aprile 1974 »(3622) ;

Approvazione ed esecuzione dello scam-bio di note tra la Repubblica italiana e l aRepubblica federale di Germania relativo a lriconoscimento delle scuole tedesche in Italia ,con memorandum, effettuato a Roma il 2 apri -le 1974 » (3722) .

Nell'ipotesi che ne concluda in tempo l ' esa-me, chiedo sin d 'ora che la Commissione si aautorizzata a riferire oralmente all 'Assemblea .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Discussione del disegno di legge : Autoriz-

zazione di spesa per l'esecuzione di stu-

di, ricerche, progettazione e avviament oalla produzione di aeromobili per per-

corsi internazionali (3567) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l adiscussione del disegno di legge : Autorizza-zione di spesa per l ' esecuzione di studi, ri-

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cerche, progettazione e avviamento alla pro-duzione di aeromobili per percorsi interna-zionali .

Dichiaro aperta la discussione sulle line egenerali, avvertendo che da parte di alcunigruppi ne è stato richiesto l'ampliamento li-mitatamente ad un oratore per gruppo, a isensi del secondo comma dell'articolo 83 delregolamento .

Il relatore, onorevole Molè, ha facoltà d isvolgere la sua relazione .

MOLE, Relatore . Mi rimetto alla relazionescritta.

PRESIDENTE . Ha facoltà di parlare l'ono-revole sottosegretario di Stato per le parteci-pazioni statali .

BOVA, Sottosegretario di Stato per le par-tecipazioni statali . Il Governo si riserva d iintervenire in sede di replica .

PRESIDENTE . Il primo iscritto a parlareè l 'onorevole Altissimo. Ne ha facoltà .

ALTISSIMO. Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole sottosegretario, nel pren-dere in esame il disegno di legge n . 3567 io

credo sia importante non solo fare riferiment oal suo contenuto, ma anche vedere in ess oun'importante occasione per definire la poli-tica di uno dei settori più rilevanti dell ' indu-stria moderna, e cioè del settore aeronautico .

Per svolgere le mie osservazioni, prenderòcome base la relazione al provvedimento nel -la quale si fa, anche storicamente, un excursu s

sulle vicende dell ' industria aeronautica euro-pea negli ultimi anni . Facendo un confrontotra l'industria aeronautica tedesca, francese einglese e quella italiana, ci si accorge che ,

purtroppo, il nostro paese è rimasto assai in -dietro in questo settore, e non soltanto nel -l'ambito della progettazione degli aerei, maanche relativamente alle altre sue varie com-

ponenti. Ritengo perciò che quando si af-fronta un discorso relativo ad interventi d ipolitica economica nel campo della produzion eindustriale si debba far riferimento, necessa-riamente, alla situazione in cui ci troviamo :da quando la crisi petrolifera ha colpito il no-stro paese, da quando si è accelerato un pro-cesso di decadimento della produzione indu-striale, si è fatto molte volte riferimento all a

necessità della riconversione delle struttur eindustriali del paese e alla necessità di ristrut-turare interi settori dell 'economia nazionale .Ricordo, in proposito, per il suo valore esem-

plare, il discorso diretto ad ottenere una de-

terminata produzione di autobus, il cosidetto« piano bus », fermo ormai da circa due ann ie mezzo. Ben più importante è, dunque, i ldiscorso relativo al settore aeronautico perché ,specie per quanto riguarda il Mezzogiorno ,da anni andiamo sostenendo la necessità d itrasformare l ' industria esistente in un ' indu-stria ad altissimo contenuto tecnologico, ch eabbia la capacità indotta di produrre non sol oinnovazioni nel campo tecnologico, ma anch eun tipo di manodopera qualitativamente pre-parata, per determinare uno sviluppo anch eculturale del mondo industriale .

In riferimento all'importanza che noi dia-mo al disegno di legge in esame, visto com eun momento della politica industriale, vorre ifare alcune precisazioni . Una prima perples-sità riguarda la mancanza di collegamento ,in un settore così importante, con l ' industri aeuropea . Noi crediamo che sarebbe stato piùopportuno determinare la funzione che l ' Ita-lia avrebbe dovuto svolgere in questo settoretenendo conto dell'esigenza di un coordina -mento europeo. A noi risulta, ad esempio, chel ' industria francese e quella inglese hanno i ncorso un progetto di collaborazione con i lgruppo Lockheed americano per la progetta-zione di un nuovo aviogetto, che sarà corri-spondente al tipo di aviogetto previsto ne lprovvedimento in discussione .

Non voglio dare valutazioni positive o ne-gative circa la mancata partecipazione del -l ' Italia al progetto Lockheed, ma in un set-tore come questo sarebbe stato opportuno cheavessimo chiaro il contesto in cui l'Itali aavrebbe potuto inserirsi .

Fatta questa premessa di carattere gene-rale, vi sono altre perplessità che riguardan oil progetto di legge in discussione. In sededi Commissione bilancio e partecipazioni sta -tali abbiamo discusso sulla validità del pro-getto in esame; e ne siamo rimasti convint idopo gli incontri avuti con gli esponenti del -la Finmeccanica, con quelli della FIAT, conquelli dei consumatori, cioè dell ' Aeritalia .Siamo per altro convinti della validità de lpartner con il quale siamo associati nella co-struzione di questo nuovo velivolo a medi oraggio degli anni '80.

Siamo del resto d ' accordo con il relatore ,onorevole Mole, quando afferma che il falli -mento dei tentativi europei nell ' industria ae-ronautica è derivato dal fatto che essi nonerano orientati verso il mercato. Proprio l ecapacità di marketing degli Stati Uniti, e inparticolare della Boeing, ci danno una certagaranzia sullo sviluppo che potrà avere que-sto settore industriale . Facendo riferimento

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ad una partecipazione italiana del 20 percento in un progetto come questo, si pu òipotizzare (in valore di lire del 1973) un la-voro per i prossimi 10 anni di circa 1 .800-2 .000 miliardi di lire .

t quindi un progetto importante, che dàgaranzia di posti di lavoro e soprattutto d iuna certa continuità di sviluppo per settor itecnologici avanzati : il che costituisce la no-stra preoccupazione principale. A nostro av-viso, l ' industria aeronautica è una industri atraente . Del resto il CIPE, il 20 novembre1969, approvando il piano della commission einterministeriale per l ' industria aeronautica ,precisò che si trattava di un settore traente pe rl ' industria nazionale, in quanto avente capa-cità di espansione tecnologica in altri settori ,e affermò, infine, che esisteva una precis anecessità di sviluppo armonico di tutti i set-tori dell 'aeronautica. Se avessimo – diceva i lCIPE in quell'epoca – puntato soltanto suuno di questi settori avremmo avuto uno svi-luppo squilibrato nell ' industria aeronauticaitaliana, mentre, proprio in concomitanza co nquanto avveniva nel resto dell ' Europa, occor-reva che tutti i settori si sviluppassero i nmodo armonico; e « tutti i settori » signifi-cava da quello delle cellule a quello degl iequipaggiamenti e, in una certa misura, an-che a quello dei motori .

Ed è tanto vera questa affermazione chequando al CIPE venne sottoposto per l ' appro-vazione il memorandum d'intesa fra la Boeinge I'Aeritalia 1 ' 11 novembre 1971, per quant origuardava proprio la progettazione del 7X7 ,il CIPE stesso sottolineò con precisione ch enon si trattava di collaborare soltanto all aprogettazione della cellula, ma si trattava d icollaborare a tutti i settori interessati all aprogettazione dell'aereo. Mi sia consentito d irileggere il testo esatto delle dichiarazioni de lCIPE; si parlava ancora allora di una parte-cipazione italiana al 50 per cento del proget-to. In quel testo si diceva: « Almeno il 50per cento della cellula dell ' aereo prescelt overrà eseguito in Italia ; verrà pure eseguit oin Italia il 50 per cento delle apparecchia-ture, dei sistemi e dei sottosistemi del veli-volo, esclusi i motori e le apparecchiature d iserie già affermate sul mercato, con la par-tecipazione di imprese italiane, in aggiunt aall ' Aeritalia, allo sviluppo, alla progettazion ee alle prove dei medesimi » . Non è casual eil fatto che il CIPE abbia fatto riferiment onon soltanto alla cellula, ma anche al com-plesso delle industrie del settore, perché evi-dentemente un investimento diretto soltantoalla costruzione di quella che, scherzosamente,

se volete, in Commissione si è chiamata « car-penteria metallica di alto bordo », e che i lrelatore ha invece definito « meccanica d iprecisione », avrebbe avuto un significato benpreciso. Cioè, a nostro giudizio, questo pro-getto vale nella misura in cui porta avant iun discorso concreto, che non si riferisce sol -tanto ad una parte del velivolo, ma anche ,e soprattutto, ai settori industriali che riguar-dano le apparecchiature, gli equipaggiament iin senso generico, comprendenti quindi l aavionica, l ' elettronica, eccetera, e che diret-tamente interessano la costruzione del vei-volo .

Qual è, in sostanza, la nostra preoccupa-zione ? Noi non vorremmo che si fosse chia-mati a partecipare ad un discorso riguar-dante esclusivamente la parte meccanica, l aparte della cellula o la parte dei montaggi ,perché evidentemente, senza minimament esottovalutare l ' importanza di queste lavora-zioni, certamente dobbiamo riconoscere ch eesse hanno un contenuto tecnologico decisa -mente inferiore a quello del settore degl iequipaggiamenti ; e, d ' altra parte, il nostr opaese, proprio in quest'ultimo settore, ha avut oed ha aziende estremamente dinamiche e ca-paci, che hanno dimostrato anche recente -mente, con la partecipazione allo svilupp odel programma MRCA e con la partecipa-zione allo sviluppo dell'airbus, di essere a dun livello internazionalmente competitivo nel -la produzione delle strumentazioni più sofi-sticate nel settore dell ' avionica o più, in ge-nerale, nel settore degli equipaggiamenti .

A parte questo fatto qualitativo che m ipremeva sottolineare, vi è un altro fatto, pe rme estremamente rilevante, di ordine quan-titativo. Sempre da un allegato alla relazion eredatta dal CIPE in merito a questa conven-zione, a questo memorandum di intesa tra laBoeing e l ' Aeritalia, si ricava un dato rela-tivo all'occupazione nell ' industria aeronauti -ca. In tale documento si dice che nel settoredelle cellule sono occupate 12 .800 persone ,che nel settore dei motori sono occupate 5 .100persone, che nel settore degli equipaggia -menti sono occupate 9 .300 persone . Risultaquindi che quasi il 50 per cento degli addett ial settore aeronautico opera nel settore degl iequipaggiamenti ; senza contare altre 10 .000unità, che si può indicativamente supporr esiano occupate nel settore delle aziende sub -fornitrici e delle industrie produttrici di equi-paggiamenti . Arriviamo così ad una forzalavoro occupata nel settore di oltre 20-22mila unità. Ed è estremamente important equindi pensare a questa manodopera, alta-

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mente qualificata, che oggi teme di perdereil posto di lavoro, proprio perché l ' industri aaeronautica italiana non offre in questo mo-mento garanzie di continuità di lavoro, i nquanto non ha certezza di commesse per que lche riguarda il futuro .

In questa luce, a nostro giudizio, occorr eapportare al testo del disegno di legge unamodifica che, facendo riferimento a quanto ,nel 1971, il CIPE aveva indicato, a proposit odella partecipazione dei vari settori al pro -getto, riservi a quello degli equipaggiament iuna quota del 20 per cento rispetto all ' interovelivolo . Riteniamo sia opportuno, anzi ne-cessario, inserire nel provvedimento una nor-ma che quantifichi la partecipazione dell eaziende di equipaggiamento al disegno gene-rale del progetto. Per contro, nella relazioneche accompagna il disegno di legge si dice cheil progetto riguarda soltanto la parte dell acellula . Ora, noi riteniamo necessario esten-dere la partecipazione al settore degli equi-paggiamenti . Torno a dire che la nostra preoc-cupazione è proprio quella che la conven-zione lo escluda, in quanto, se esso non èindicato per legge, si nega ai nostri operator ila possibilità, al momento della convenzione ,di far riservare la quota del 20 per cento al-le industrie italiane del settore degli equipag-giamenti .

Si parla di programmazione, si fanno di-scorsi aulici, in occasione delle discussion isul bilancio, circa la necessità di tornare a duna programmazione, ma vi è, a mio av-viso, uno scollamento tra il momento dell eenunciazioni e il momento operativo . Infatti ,quando si giunge al momento operativo, comenel caso dell 'approvazione del disegno di leg-ge in esame (che, a nostro giudizio, è vera -mente importante per la politica industriale) ,si prende in considerazione solo una part edelle deliberazioni o delle indicazioni delCIPE, snaturandole . Mi pare, invece, chel 'oggetto del provvedimento in discussione si aimportante non solo sotto l'aspetto occupazio-nale, ma anche al fine più ampio del gene-rale sviluppo industriale del paese .

Un'ultima osservazione riguarda gli aspet-ti nuovi che il disegno di legge presenta pe rquanto riguarda sia il sistema di controllo ,sia il sistema del recupero finanziario da par -te dello Stato nei confronti dell 'azienda . Noiesprimiamo un giudizio positivo sui dueaspetti : infatti, si introduce un criterio che ,riteniamo, verrà rispettato, qual è quellodella rivalsa a favore dello Stato. Una se-conda innovazione è contenuta nell 'articolo 4 ,che prevede la costituzione di un comitato

tecnico-amministrativo . Dobbiamo ritenere ch etale comitato avrà funzioni precise in rap-porto alla convenzione : funzioni di controll osui flussi finanziari . Purtroppo, nel testo nonsono definite le competenze e le funzioni de lcomitato, ma ci si limita a dire che essopotrà essere sentito su tutte le questioni re-lative alla concessione e ai rapporti con la so-cietà concessionaria. A noi sarebbe parso op-portuno indicare esattamente le funzioni de lcomitato, soprattutto in considerazione de lpiù generale problema del controllo sull epartecipazioni statali, che non può essere danoi affrontato in questa sede, ma che lo sarànel corso della prossima settimana . Si trat-ta, dunque, di un'esigenza di più attent adeterminazione dei rapporti tra Parlament oe partecipazioni statali, nonché delle formedi controllo del primo sulle seconde .

A questo proposito noi liberali abbiam opresentato emendamenti che riteniamo rispec-chino le esigenze sottolineate dal comitato pe rla programmazione, e su di essi ritornerem onel prosieguo del dibattito . (Applausi dei de-putati del gruppo liberale) .

PRESIDENTE . E iscritto a parlare l'ono-revole Di Vagno. Ne ha facoltà.

DI VAGNO . Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole sottosegretario, debbo in-nanzitutto complimentarmi con l'onorevoleMole per la completezza, la puntualità e l aampiezza della relazione, che esime chi parl asul disegno di legge dal fare considerazion idi carattere storico o tecnico . Possiamo, dun-que, limitarci ad esprimere opinioni e parer isulla parte connessa alla convenienza indu-striale e soprattutto alla originalità della for-mula proposta dall'Aeritalia nel chiedere i lfinanziamento di 150 miliardi. La originali-tà consiste nel fatto che il provvedimentoadottato evita che possa accadere tutto ciò chein passato si è verificato soprattutto in rela-zione all'effettivo impiego dei fondi di inve-stimento concessi alle partecipazioni statali ,fondi di investimento sui quali si è moltodiscusso e intorno ai quali il Parlamento di-scuterà ancora, stante il fatto che l'argomen-to « partecipazioni statali » è ormai sulla sce-na (il ministro Bisaglia, in sede di Commis-sione bilancio, risponderà prossimamente amolti angosciosi interrogativi che sono stat iposti sul funzionamento di questo important esettore dell'attività dello Stato) .

Con il provvedimento in esame - dicevo -si applica una formula moderna, che non sol -tanto permette il controllo della spesa e for-

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nisce la sicurezza che le somme stanziate sa -ranno effettivamente utilizzate per raggiunge -re gli obiettivi dichiarati, ma concede altre -sì al Parlamento la possibilità di valutare l acapacità manageriale di chi dirige l ' impresache si accinge a realizzare il programma dat oin concessione dal ministro delle partecipazio-ni statali, valutazione che dovrà riguardare l arispondenza dei risultati alle premesse post ea base della concessione stessa .

Prescindo, a questo punto, dall 'esame de-gli articoli della legge, poiché ritengo ch equalche miglioramento vada apportato ad ess isoprattutto nell'intento di aumentare i con-trolli che Governo e Parlamento possono eser-citare. Debbo, però, affermare che si tratt adi un settore che, a ragione del suo avanza -mento tecnologico e della vecchia aspirazion edel nostro paese ad entrarvi in modo più di-gnitoso e « corposo », deve farci valutare i ldisegno di legge in esame con mente apert ae senza ricorrere ad argomenti che potrebbe-ro, invece, essere calzanti ed utili per altr ecircostanze e per altri settori produttivi .

L'industria aeronautica è in crisi in tuttoil mondo. L'industria aeronautica più poten-te è quella americana, anche se essa ha avutoed ha le sue vicissitudini : tutti conoscono lastoria della Lockheed, tutti conoscono le dif-ficoltà a suo tempo affrontate dalla Douglas ,e tutti sanno come la Boeing debba soltantoagli enormi utili che si è assicurati con l eforniture militari il fatto di essere rimastain piedi e di essere poi divenuta il gruppo piùimportante del mondo nel settore .

Ma non è la consapevolezza della necessi-tà di superare la crisi dell'industria aeronau-tica che può da sola bastare a darci tranquil-lità nell 'approvare il disegno di legge in esa-me. Dobbiamo far presente la nostra perples-sità, espressa anche in sede di Commission eda parte .di tutti i settori, circa una presunt aantinomia tra la convenzione con l'Aeritali ae la organizzazione europea. Questa conven-zione potrebbe rappresentare un indizio peri-coloso - hanno detto alcuni - di un distacc odell ' Aeritalia dalla organizzazione europea ; equesto naturalmente deve far meditare il Par -lamento .

Certo, la circostanza, riportata nella rela-zione, relativa alla possibiltà di un'opzion eche è stata lasciata aperta da parte dell aBoeing sull'ingresso nella combinazione di al -tre industrie europee, tant'è che la Boeing èpronta a ridurre la percentuale della sua par-tecipazione nell'affare dall '80 per cento - cre-do - al 51 per cento, e la disponibilità, gi àespressa in via breve dall'Aeritalia, a ridurre

anche il suo 20 per cento, pur di avere afianco delle imprese europee, questa circo-stanza, dicevo, è molto importante e tranquil-lante anche se sappiamo che le iniziative pre-cedenti - quelle per esempio relative aIl 'aero-bus - hanno trovato difficoltà presso il Govern oitaliano, prima per ragioni finanziarie e poi pe runa presa di posizione non accettabile dell aFrancia, la quale ha preteso una leadershipassoluta nella combinazione . Adesso, natural -mente, le industrie europee sono in difficoltà ,perché, avendo già lanciato il programmaaerobus, esse, aderendo a questa combinazio-ne, praticamente smentirebbero se stesse, in-debolirebbero la forza di quel programma .Ma il nostro paese non è tanto forte finanzia-riamente né tanto « piazzato » sul piano tec-nologico nel settore aeronautico per non do-ver fare una oculata scelta e per non dove rscegliere naturalmente l 'alleato più forte .

L 'esperienza recente - come la relazionespiega molto bene - dimostra che se si fa ameno del mercato americano si è destinat ifatalmente all'insuccesso. C'è da ricordarel 'esempio del Concorde e di altri aerei che,pur tecnicamente apprezzati, non sono riu-sciti - come si dice in gergo commerciale -a « sfondare », perché hanno prescisso da lmercato americano (il Caravelle, il BAC 99 1inglese) .

Ritengo pertanto che, sul piano della scel-ta, l 'Aeritalia, dopo i vari tentativi che con-traddistinguono la sua storia piuttosto trava-gliata, abbia imboccato la via giusta : ave-re un potente alleato, che ha già registrat odegli importanti successi nel settore degl iaerei commerciali, come il 707 e il 347, è gi àuna premessa importante .

Bisogna poi dire che l 'Italia da parec-chio tempo aspira ad entrare in questo settore .Tutte le volte che in quest 'aula si è discuss odel problema del Mezzogiorno ; tutte le volt eche si è parlato della qualità dell ' industri ameridionale; tutte le volte che si è fatto i lprocesso alle « cattedrali nel deserto » ; tuttele volte che si è detto che il Mezzogiorno èstato destinato soltanto a un 'industria di se-conda fila (tant'è che si è lamentato che l eaziende non hanno mai portato i loro centr idirezionali, i centri di studio, i centri di ri-cerca nel meridione, degradando quindi i ltessuto industriale del Mezzogiorno), all afine ci si è sempre domandato quale potess eessere il settore tecnologicamente avanzato i ngrado di portare il Mezzogiorno su di unlivello diverso. E due sono i settori indu-striali che sono stati sempre richiamati, l ' in-dustria aeronautica e l'industria elettronica .

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L ' industria aeronautica è stata oggetto d imolta attenzione da parte del CIPE, da part edel Ministero delle partecipazioni statali, d aparte degli organi cui è affidato il compitodella programmazione economica . I tentativ iprecedenti sono stati sfortunati ; ma quest onuovo tentativo non può essere posto nel nul-la né ostacolato. Altrimenti, avremmo degl ieffetti negativi di carattere particolare e d icarattere generale . Avremmo soprattutto uneffetto negativo particolare sull'Aeritalia, l aquale, avendo delle strutture che in quest omomento sono esuberanti rispetto alle neces-sità, sarebbe fatalmente condannata a ridur -re i suoi quadri e a ridurre sostanzialmenteil suo livello di occupazione . Infatti, ciò che

in questo momento occupa l ' attività dell 'Aeri-talia, cioè il lavoro di assistenza e di manu-tenzione o di fornitura alle forze armate ita-liane e di costruzione di pezzi staccati d iaerei stranieri, non rappresenta uno scopoindustriale adeguato e sufficiente a preveder esviluppi dell 'azienda, ché anzi bisogna pre-vedere una contrazione dell ' attività dell ' azien-da stessa. Questo programma, invece, dà l apossibilità di rilanciare questa nostra azien-da, e di far nascere anche un nuovo stabili-mento, con l ' occupazione di circa duemil aaddetti . I traguardi iniziali erano molto am-biziosi : ricordo che al CIPE si parlava d i5-6 mila addetti . Poi la crisi si è abbattut asul mondo, e la crisi petrolifera si è tradott aanche in crisi aereonautica . Quindi, ritenia-mo che stabilire un traguardo di 2 mila ad -detti oggi, nel mezzogiorno d ' Italia, in unazona come quella di Foggia, sia una sceltaquanto mai oculata, soprattutto se si conside-rano le modalità con cui l 'Aeritalia chiede que-sto finanziamento . Sostanzialmente l'Aeritaliachiede un finanziamento con promessa di re-stituzione, od è la prima volta che sentiam ouna azienda a partecipazione statale impegnar -si alla restituzione di quanto chiede allo Stato .

Pertanto, rispetto a tutte le centinaia di mi-liardi che sono finiti nella voragine dei fond idi dotazione, siamo indubbiamente in un asituazione migliore ; naturalmente questa pro -posta dovrà essere vagliata con molta atten-zione, in sede preventiva e in sede di control-lo successivo, cioè in sede di realizzazione .

La Commissione bilancio ha compiuto, amio giudizio, una istruttoria meritevole d iogni elogio, in quanto per la prima volta s iè voluta fare una specie di ricerca di mer-cato da parte del Parlamento; non ci si èfidati, cioè, soltanto delle dichiarazioni de imanaaers dell'azienda e del Ministero com-

petente, ma si sono ascoltati i rappresentant idelle aziende interessate al settore, i qual ihanno esposto in Commissione le loro per-plessità ed anche i loro apprezzamenti . Suquesta base, il Parlamento può procedere co nmaggior cognizione di causa nell 'esame diquesto disegno di legge, sia pure sottoponen-do lo stesso ad opportuni miglioramenti .

Quanto alle partecipazioni statali, quest apoteva essere indubbiamente una grossa occa-sione per poter riprendere su di esse que ldiscorso che è stato iniziato soltanto in Com-missione, anche perché la credibilità di tuttoquanto avviene nel settore delle partecipa-zioni statali soffre di quanto intorno alle par-tecipazioni statali sta accadendo, si sta di-cendo, si sta vedendo. In merito, sono indica-tivi gli episodi dell'EGAM-Fassio, quelli re-lativi al rifiuto da parte dell'ENI, o del suopresidente, di fornire al ministro dell ' indu-stria i dati esatti sul ricavo delle vendite del

metano ; quello che in questi giorni sta acca-dendo, in maniera molto oscura, in relazionea Gioia Tauro (il Governo potrebbe coglier el'occasione per fornire qualche chiariment oe con ciò un po' più di tranquillità all'opi-nione pubblica e al Parlamento) . Sulla que-stione di Gioia Tauro non sappiamo bene ch e

cosa stia avvenendo : si parte con il porto ,

che costerà all'erario 100-120 miliardi ; laCassa per il mezzogiorno completa a temp o

di record i suoi piani ; i lavori vengono ini-ziati, e all'improvviso la FINSIDER - che èla protagonista di quell'investimento - fa sa -pere, sia pure per canali non ufficiali, ma co-munque abbastanza attendibili, che non h apiù bisogno del porto, che la nuova struttur a

industriale sarà orientata in maniera da ave r

bisogno soltanto di una organizzazione viari ae di una organizzazione ferroviaria . Questo èun fatto veramente sconcertante, ed io riteng o

che su questo punto il Governo debba darc i

delle assicurazioni con molta rapidità . Nonvoglio poi parlare di quello che sta accadendocon la Montedison e con le partecipazion i

pubbliche della Montedison . Discutere di

tutto questo porterebbe ad un ritardo enorm enell'approvazione di una legge che, a miogiudizio, deve essere un po' staccata da que-sti problemi, perché rappresenta un moment o

di resipiscenza - se mi si può permettere

l'espressione - da parte delle partecipazion i

statali, che si sono rese conto finalmente ch enon si può chiedere a scatola chiusa denaro

al pubblico erario , che non si può chiedere

fiducia illimitata, che bisogna trattare con i l

Parlamento con oculatezza e soprattutto co n

franchezza .

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Ritengo pertanto che questa legge poss aavere la nostra approvazione di massima -che preannuncio a nome del gruppo socia -lista - e possa rappresentare l'inizio di u nnuovo modo di trattare queste cose, un nuov omodo di spendere il pubblico denaro, u nnuovo modo di impostare in termini mana-geriali e moderni (e non irresponsabili comesi .è verificato in altri episodi) l'industrializza-zione del nostro paese .

Per quanto riguarda l ' ubicazione nel Mez-zogiorno, vorrei fare un ' osservazione . Non s ipensi che il mio atteggiamento sia influen-zato dal fatto che io rappresento, come depu-tato, la circoscrizione Bari-Foggia, nell'am-bito della quale dovrebbe sorgere lo stabili -mento dell'Aeritalia : sarebbe estremament emeschino sostenere la bontà di un program-ma o richiedere l'approvazione di un provve-dimento per motivi particolaristici . Debbodire, invece, che il Mezzogiorno è stato, inquesti ultimi anni, lusingato con una seri edi « pacchetti », che hanno costituito motivodi grande speranza per le popolazioni meri-dionali , in quanto si riferivano a progett icomportanti occupazione per decine di mi-gliaia di addetti . Il sottosegretario Bova, es-sendo calabrese, sa bene cosa sono stati e ache punto sono i « pacchetti » siciliani e ca-labresi ! Ebbene, anche sotto questo profilo ,è necessario fare ammenda, e pertanto si pu òdire che l'iniziativa in esame costituisce u nnuovo modo di presentare la volontà politicadel Governo e dello Stato di intervenire ne lMezzogiorno .

La zona prescelta è indubbiamente conge-niale. L'azienda, è vero, ha fatto delle osser-vazioni in relazione ai particolari costi so-ciali derivanti dalla necessità di prevedere aNapoli il centro di ricerca ed a Foggia i lcentro di produzione ; ma a me sembra chequesta sia già un'ottima situazione, rispett oa quella in cui si trovano aziende che hann onel sud gli impianti manifatturieri ed i la-boratori, ed al nord (magari a Torino o aMilano) le direzioni generali ed i centri d iricerca e progettazione .

Di fronte al miglioramento che indubbia-mente si è ora realizzato, ritengo che deb-bano essere concessi all'Aeritalia i fondi (150miliardi di lire) che essa richiede ; anche se- e qui anticipo le nostre perplessità sull'ar-ticolazione del provvedimento - è opportun oprevedere controlli più rigidi di quelli prefi-gurati nel disegno di legge . Tali controll idovrebbero operare non soltanto in via succes-siva, ma anche in via preventiva : la formu-

lazione corretta e non lacunosa della conven-zione, infatti , è il punto centrale per le re-sponsabilità del Parlamento e del Governo .Per il controllo in via successiva, ritengo cheil ministro delle partecipazioni statali - vistoche il programma dovrebbe essere realizzato ,secondo le assicurazioni fornite dall'azienda ,entro due anni al massimo - dovrebbe eser-citare un controllo semestrale su quelli ch ein gergo si chiamano « stati di avanzamento » ,e ciò anche per poter affrontare e superare l edifficoltà che eventualmente insorgessero nel -la fase di esecuzione .

Ritengo, quindi, che con questo provvedi -mento il Parlamento possa da un lato mani-festare la sua fiducia nei confronti delle azien-de a partecipazione statale che si muovano s uun giusto binario di umiltà (e non su binar italvolta autoritari, come è avvenuto in pas-sato) e dall 'altro dimostrare alle aziende apartecipazione statale che, quando il mecca-nismo e gli strumenti proposti rispondon oalle esigenze obiettive di sicurezza e di cer-tezza, il Parlamento stesso è pronto ad andar eincontro alle loro esigenze .

Il provvedimento avrebbe dovuto esserediscusso e approvato in Commissione. Ilgruppo comunista ha però chiesto la discus-sione in Assemblea, e ritengo che le motiva-zioni di tale richiesta siano fondate . Abbia-mo anche noi gradito che il dibattito avve-nisse in questa sede, poiché in tal modo pos-siamo dare un'importanza emblematica all aapprovazione del disegno di legge, configu-rando questo episodio come un esempio ch epotrà essere seguìto da altre aziende a parte-cipazione statale .

Per queste ragioni, ritengo che il grupp osocialista possa anticipare il suo giudizio po-sitivo nei confronti del provvedimento . (Ap-plausi dei deputati del gruppo del PSI) .

PRESIDENTE .

iscritto a parlare l'ono-revole Corti . Ne ha facoltà .

CORTI. Signor Presidente, onorevoli col -leghi, questo provvedimento giunge all'esam edell 'Assemblea dopo una preparazione dire iesemplare, quale raramente si è verificata ,dopo, cioè, una serie di hearings e di consul-tazioni con coloro che conoscono il problemadal punto di vista tecnico e da quello econo-mico, sì che siamo in condizione di fare unavalutazione politica fondata su dati di fattoobiettivi e reali, riscontrati attraverso il con-fronto di opinioni e di interessi anche nonconvergenti .

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E che questa preparazione sia stata buonalo dimostra l ' eccellente relazione del collegaMolè, al quale già altri colleghi hanno giu-stamente rivolto parole di apprezzamento .

Per quanto mi riguarda, ho avuto mododi occuparmi di questa materia (cioè dell apresenza della nostra industria anche nel set-tore aeronautico) ancora prima di divenir edeputato, quando ero sindacalista . Ricordoche le organizzazioni sindacali proprio su que-sto argomento riuscirono per la prima volt aa concordare un documento unitario (in tem-pi in cui l'unità o almeno questo tipo di unit àdi azione era ancora in uno stadio appenasperimentale) in cui chiedevano allo Stato d iintervenire nel settore, superando le difficolt àe le polemiche (che allora erano acutissim e

nel paese) tra iniziativa privata e iniziativapubblica, tra industria privata e partecipa-zioni statali, per affermare la presenza di u nsettore produttivo giustamente considerato d igrande importanza .

Tutti oggi, e direi finalmente, abbiamoben presente lo squilibrio di quello che è sta-to lo sviluppo industriale del nostro paese ,sicuramente incentrato in maniera eccessiv asu beni finali di consumo rispetto a quell i

strumentali, beni di consumo che sono i piùsoggetti sia agli andamenti ciclici delle cris isia alla concorrenza dei paesi ad industri aemergente, i quali entrano sui mercati mon-

diali proprio con questi prodotti che richie-dono minore tecnologia, minori capacità pro-fessionali, minori investimenti per impianti ,e per i quali la concorrenza la si può fare co ni bassi salari . Questo spiega, per esempio, l acrisi che coinvolge alcuni settori importantis-simi della nostra industria, come ad esem-pio quello calzaturiero, quello dell'abbiglia-mento e quello degli elettrodomestici : tutteindustrie importanti, che hanno costituito i lfondamento del boom industriale del nostr opaese, ma che oggi vanno incontro a questonuovo tipo di concorrenza .

Sta di fatto, in definitiva, che manca u nequilibrio tra questi settori ed altri con mag-gior contenuto tecnologico ; uno squilibrio ,questo, che crea condizioni di inferiorità cheappaiono oggi ad ognuno di tutta evidenza .

Siamo tutti d ' accordo, dunque, sull'oppor-tunità di entrare a nostra volta in un settor ead alto contenuto tecnologico, in cui è richie-sta una forte specializzazione ed un 'alta ca-pacità professionale. Ed è questo indubbia -mente che giustifica anche la spesa di denaropubblico .

Ci si potrebbe chiedere : se veramente s itratta di un affare, perché non lo hanno giàfatto i privati ? A parte le ovvie considera-zioni su quelle che sono le capacità econo-miche e le dimensioni del settore privato nelnostro paese, bisogna constatare che in quest ocampo si è sempre registrata una carenza d icui probabilmente non si può fare colpa anessuno, visto che nel nostro paese dalla fin edella guerra in poi non c ' è mai stata una in-dustria aeronautica militare a fare da sup-porto a quella civile, come accade in USA ,né ci sono stati contributi di denaro pubbli-co come avviene in altri paesi europei. Daqui la giustificazione dell'intervento pubbli-co sia pure attraverso una società nella qua -le è presente anche l'iniziativa privata rap-presentata dalla FIAT . Esiste dunque un ' esi-genza generale del paese di essere present ein un settore di produzione di beni strumen-tali ad altissimo contenuto tecnologico e ch erichiedono importanti capacità professional ia tutti i livelli . Diversamente il nostro paeseresterebbe escluso da un circuito produttivoessenziale per l ' intera struttura industrial enazionale .

È saggia la scelta ? I colleghi che mi han -no preceduto hanno risposto affermativamen-te. ,C'è stata l ' obiezione dell ' europeismo. Cre-do di poter affermare, proprio perché son oun convinto europeista, che fare del veroeuropeismo significa fare tutto il possibile pe ressere europei, ma non significa fare scelt esbagliate. Se esistesse un progetto valido eadeguato sul piano europeo, evidentement ela nostra scelta sarebbe stata orientata prio-ritariamente in quella direzione. Purtroppo ,le esperienze europee in questo campo hannofatto registrare molto spesso dei disastri, efortunatamente noi non ci siamo lasciat iprendere la mano, ad esempio, nel moment oin cui qualcuno lamentava che non fossimoentrati nel programma Concorde .

Dunque, la scelta europeistica in quest ocaso non c'entra, perché il bene dell'Europanon si ottiene concludendo affari sbagliati .L'affare sbagliato di un paese europeo va adanno di chi lo fa ed anche di tutti gli altri .Noi abbiamo fatto una valutazione sul pian odell 'opportunità economica e tecnica . Abbia-mo scelto il partner che ha maggiore espe-rienza, maggiore potenza nel mondo, che èil più grande costruttore di aerei e che h auna capacità di ricerca e di mercato che èla più elevata possibile . Dunque esistono l econdizioni perché questa scelta ci consent adi sperare in un successo. Ad essa siamo per-venuti, fra l ' altro, dopo anni di ricerche in

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tutte le direzioni . Non è da oggi, infatti, ch eil nostro paese cerca di entrare nel settoredella produzione aeronautica; non è da oggiche l 'Aeritalia, l 'IRI e la FIAT hanno ten-tato contatti e approcci, e hanno studiatopiani rivolti a tal fine .

Ricordo che si parlava di progetti pe raerei STOL, cioè a decollo corto; si era par -lato di aerobus . In realtà, approfondendoquesti progetti certamente brillanti dal puntodi vista tecnico, si è visto che il mercato nonoffriva garanzie di assorbimento per cui èrisultato saggio non partecipare alla loro rea-lizzazione . Ed ecco perché, viceversa, a giu-dizio del mio gruppo, la presente scelta èvalida, utile, necessaria, e dunque rispon-dente ad esigenze reali del paese . Tale sceltaconsente una qualificazione, anche sul pian ointernazionale, della nostra presenza e dellanostra capacità produttiva, qualificazione cheha benèfici riflessi anche indiretti . In gene-re, quando si parla di affari, è meglio nonparlare di prestigio, ma noi sappiamo che i lprestigio derivante dal possesso di certi li -velli di capacità produttiva ha il suo pes osu tutta l 'economia di un paese .

Dobbiamo esprimere poi l 'apprezzamentoper lo strumento nuovo con il quale si rea -lizza questo intervento dello Stato . Si trattadi una commessa data ad un'azienda a par-tecipazione statale, ma con formula nuovarispetto a quella tradizionale . È una formulache in parte forse richiama un 'altra propo-sta fatta recentemente dal ministro Bisagliaa proposito di un sistema di controllo più pe-netrante sulle partecipazioni statali . Essava dunque seguita con estrema attenzione ,poiché probabilmente potrebbe darci indica-zioni utili per la necessaria riforma delleaziende a partecipazione statale. Non si trat-ta del solito stanziamento del fondo di dota-zione, che le esperienze recenti hanno dimo-strato praticamente incontrollabile : in questodisegno di legge vi è una forma più pene-trante e più efficace di intervento e di con-trollo, continua nel tempo ed affidata ad u ncomitato di esperti .

Ecco perché, signor Presidente ed onore -voli colleghi, penso di poter anticipare ungiudizio positivo da parte del mio gruppo s uquesto disegno di legge, riservandomi nel -l 'esame dell ' articolato di proporre alcun iemendamenti tendenti a rendere più pene-trante il controllo ed a precisare meglio, i ntermini di scadenze e di percentuali, la par-tecipazione effettiva alla produzione finale de lvelivolo da parte dell ' Aeritalia . (Applausi de ideputati del gruppo del PSDI) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono-revole Ferrari-Aggradi . Ne ha facoltà .

FERRARI-AGGRADI . Signor Presidente ,onorevoli colleghi, onorevole sottosegretario ,cercherò di contenere in termini molto ri-stretti il mio intervento (anche tenuto contodel fatto che si pensava che questa sedut aterminasse presto) e lo esprimerò soprattuttoper punti .

Innanzitutto, un vivo ringraziamento all aPresidenza per avere accolto la richiesta ch enoi in Commissione avevamo fatto, sia pur einsieme con altri gruppi, di consentire unesame sollecito del disegno di legge . Poi – enon è un fatto formale – un cordiale compia -cimento al relatore, onorevole Molè. Questocompiacimento gli è stato rivolto da tutti ,ma debbo dire, per avere seguito la sua ope-ra, che egli ha dato un contributo verament enotevole e, tra l 'altro, ha reso un servizioal Parlamento, dimostrando quanto sia stat avalida l 'udienza che la Commissione ha ef-fettuato. Questa udienza è stata espressa intermini sintetici, ma estremamente efficaci ,nella sua relazione .

Il mio gruppo – il gruppo della democra-zia cristiana – non soltanto è favorevole a lprovvedimento, ma ha compiuto ogni sforzoperché esso venisse portato avanti con lamassima sollecitudine possibile . Riteniamoche questo sia il momento giusto per dare con-creto avvio al rilancio dell ' industria aeronau-tica. Da alcuni gruppi – in modo particolare ,dal gruppo comunista – si è tentato in Com-missione di attribuire a noi la colpa del ri-tardo dell'approvazione del disegno di legge .Noi non possiamo non respingere questa af-fermazione ; preferiamo non soltanto non guar-dare al passato, bensì soprattutto rivolgerc iall'oggi ed al futuro . La realtà di oggi dimo-stra che il provvedimento non è stato appro-vato in Commissione, come noi volevamo, no nper colpa della democrazia cristiana, ma pe ril comportamento delle opposizioni . E dob-biamo dire, con tutta franchezza, che se foss eprevalso il punto di vista che le opposizion iin Commissione hanno espresso, non sol oavremmo avuto un rinvio, ma avremmo ri-schiato addirittura di vedere bloccata questalegge. E se questa legge non passa in u ncorso molto rapido di tempo, noi rischiamo . . .

RAUCCI . Ella sta dicendo cosa assoluta -mente inesatta . Il gruppo comunista la scorsasettimana in Commissione ha affermato i nmaniera chiarissima che voleva un dibattitoin aula, ed è stato il gruppo comunista a pro-

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porre, in Commissione bilancio, che il dibat-tito si tenesse nella giornata di oggi, come ri-sulta ,dai verbali della Commissione . Dirò an-cora, onorevole Ferrari-Aggradi, che se l adiscussione fosse stata fatta in sede legislati-va, noi saremmo esattamente a questi tempi ,perché la Commissione doveva discutere i nsede referente, fare la richiesta alla Presiden-za per ottenere la sede legislativa, che dovevaessere concessa dall'aula : saremmo stati a di-scuterne domani mattina in Commissione i nsede legislativa . Come vede, onorevole Ferra-ri Aggradi, non c'era alcuna intenzione daparte del gruppo comunista di ritardare l oiter né di bloccare il provvedimento, pur aven-do il gruppo comunista da formulare riservenel merito, riserve che saranno espresse ne lcorso del dibattito .

FERRARI-AGGRADI . Mentre prendo attodi questa lunga interruzione, devo dire chene ho anche piacere. Infatti, siccome la no-stra volontà era quella di procedere molto ra-pidamente, noi abbiamo temuto che il rinvi oin aula del provvedimento rischiasse di com-prometterne la tempestiva approvazione .

RAUCCI . Ella era presente in Commis-sione. Mi meraviglio, pertanto, che venga adire queste cose in aula, cose che non corri-spondono alla posizione del gruppo comunista .

FERRARI-AGGRADI . Mi fa piacere chequi venga riconfermata dal maggior grupp odi opposizione la volontà di approvare rapi-damente il provvedimento in questa sede. Au-spichiamo che questo vostro atteggiamento ab-bia ad esprimersi anche al Senato, in mod oda vedere questo provvedimento approvat oprima della sospensione dei lavori dei du erami del Parlamento . Pertanto, mi fa piace -re che almeno in questo, sia pure dopo unconfronto piuttosto vivace, abbiamo trovat oun punto di incontro, e che qui venga solen-nemente affermata la volontà (che speriam otrovi attuazione in fatti concreti) di una tem-pestiva approvazione del disegno di legge .

RAUCCI . Un confronto vivace avrà luog oanche in questa sede, onorevole Ferrari-Ag-gradi . Certe questioni non sono superate; per -tanto, ci confronteremo su questo terreno .

FERRARI-AGGRADI . Detto questo - espero che veramente anche al Senato ci aiu-tiate ad approvare rapidamente il provvedi -mento - perché abbiamo noi sostenuto il di -segno di legge ? Il relatore Molè, e gli ora -

tori che mi hanno preceduto, hanno eviden-ziato molti aspetti particolari, ed io vogli orifarmi ad alcuni punti essenziali .

Siamo favorevoli a questo provvediment oper sei motivi fondamentali . In primo luogo ,riteniamo necessario ed urgente inserire d inuovo, in modo moderno ed efficace, il no-stro paese nell'industria delle costruzioni ae-ronautiche, settore di grande avvenire conimportanti possibilità di reddito e di lavoro .Ho ascoltato con piacere quanto detto da icolleghi Altissimo e Di Vagno in ordine a lcarattere trainante ed all'apporto, sul pianotecnologico e di sviluppo generale, dell'in-dustria aeronautica .

In secondo 'luogo, riteniamo che questoprovvedimento costituisca un accoglimento d iquesta linea . L'inserimento del nostro paesenell'industria aeronautica deve essere orga-nizzato riunendo tutte le iniziative industrial iin essere . Bisogna fondere insieme le forz eche abbiamo disperso nel nostro paese, dan-do vita ad adeguate dimensioni aziendali . Qu iesiste codesta volontà ; infatti ci si rende con-to ,del fatto che o realizziamo dimensioni ade-guate e valide, ed allora l ' industria sorger àvitale, altrimenti rischiamo di mantenere at-trezzature le quali (non voglio dire che sia-no artigianali) non sono in grado di compe-tere sul piano mondiale, quello in cui l'indu-stria aeronautica deve confrontarsi .

In terzo luogo riteniamo che, per confe-rire vigore alla nostra presenza nel settoredelle costruzioni areonautiche, sia indispen-sabile collegarci con le industrie operanti alivello mondiale : in primo luogo con quell eeuropee, non c'è dubbio, ma anche e soprat-tutto con quelle più progredite degli Stat iUniti d 'America . Al riguardo, non possiamocondizionare l'esistenza dell ' industria areo-nautica italiana ad un accordo sul piano euro-peo: il punto fondamentale è quello di esi-stere, di essere su una linea solida. In se-guito, risulteranno più facili anche gli incon-tri sul piano europeo . Oltre questo, condividoanche quanto qui detto in modo efficace, pe resempio, dall'onorevole Corti . È stato giustol ' accordo raggiunto con le industrie statuni-tensi in questo campo .

In quarto luogo, era fondamentale assicu-rare l'appoggio ad una ricerca scientifica e

tecnologica avanzata . Un'industria di quest ogenere procede se alle sue spalle esiste u napprofondimento, sul piano scientifico e tec-nologico, adeguato. Riteniamo che la scelt agovernativa di dare un contributo in quest osettore sia giusta. Il contributo può esser erecato attraverso forme surrettizie che in pas-

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sato abbiamo avuto anche in Italia, e ch ehanno largo spazio anche negli Stati Uniti ;per esempio, la concessione di commesse aprezzi alti in cui sono compresi anche i co-sti di ricerca . Abbiamo operato alla luce de lsole : sono stati operati stanziamenti appro-priati con la specifica e controllata destina-zione della ricerca scientifica . Al riguardo èstato realizzato un congegno la cui moder-nità ed idoneità è stata riconosciuta anch eda altri gruppi .

Il quinto motivo per cui sosteniamo que-sto disegno di legge è rappresentato dal fatt oche era quanto mai opportuno mobilitare igruppi a partecipazione statale : così facendo ,mostriamo fiducia nei confronti del sistem adelle partecipazioni statali, fiducia che rite-niamo meritata e giusta . Nel contempo, im-partiamo alle partecipazioni statali una pre-cisa direttiva perché in questo settore rechin oil loro massimo contributo di mezzi e di ca-pacità .

L 'ultimo punto riguarda il Mezzogiorno .Le nuove iniziative, infatti, andavano collo-cate al sud, e questo in coerenza con il pro-gramma di sviluppo del paese ed in attua-zione delle scelte di fondo responsabilmentefatte . In questo quadro noi dobbiamo supe-rare quello che l 'onorevole Altissimo ha de -finito uno scollamento, un divario nella pro-grammazione fra fatto decisionale e fatt ooperativo, perché la cosa peggiore che s ipossa fare nel Mezzogiorno è quella di da rvita ad aziende che non abbiano una lorovitalità economica . Noi siamo convinti chel ' industria italiana debba avere un suo spa-zio nel settore delle costruzioni aeronautich ee che in questo settore noi dobbiamo adope-rarci affinché tale vitalità sia raggiunta . Quan-do avremo ottenuto tutto ciò, avremo dato a lMezzogiorno, per quanto riguarda la forz atrainante di questo tipo di industria, perquanto riguarda la capacità di occupazione ,per quanto riguarda il fall-out delle conoscen-ze tecniche e scientifiche, per quanto riguar-da il contributo a settori collaterali, un qual -che cosa di veramente valido ed efficace .

Orbene, in base a queste sei esigenze danoi indicate, che sono alla base del provve-dimento e ne costituiscono anzi sei punti fon-damentali, chiediamo che il consenso sul di -segno di legge sia il più largo possibile, e dannunciamo, con convinzione, iI nostro vot ofavorevole . Facendo ciò noi riteniamo di ope-rare nell ' interesse del paese e, in particolare ,di alcune zone di esso . Siamo molto lieti ,tra l'altro, che la scelta riguardante le Puglierisponda ad esigenze di carattere obiettivo . . .

D'ALEMA . Non ci crede neanche lei aqueste cose ! Ella è una persona troppo seri aper fare affermazioni del genere in questaaula .

FERRARI-AGGRADI . Io ci credo ferma-mente perché la zona di pianura delle Pu -glie è, senza dubbio, la più adatta per l osviluppo dell ' industria aeronautica .

D'ALEMA. Peggio per lei, allora . Non 'èquesto il punto, comunque, perché quell azona potrebbe essere sede anche di altre in-dustrie .

FERRARI-AGGRADI . In questo senso no iabbiamo operato, sulla base di valutazion iche, in sede tecnica, sono state fatte nel mod omigliore . Per fare questo, tuttavia, noi dob-biamo guardare avanti nel quadro di un 'azio-ne programmata e dobbiamo auspicare – el'auspicio è espressione di volontà – che l einiziative messe in moto in questo modo co-stituiscano la base di partenza per un nuov orilancio di quell ' industria aeronautica che ne lnostro paese ha un passato veramente glorio -so e positivo, anche dal punto di vista eco-nomico, nell 'ambito di uno sviluppo dell anostra attività produttiva che sia verament earmonico . E quando parliamo di sviluppo ar-monico vogliamo intendere che l 'armoniadebba intervenire non soltanto nel settore del -la produzione aeronautica ma anche in quel-lo delle sue varie componenti, perché rite-niamo che sia un grave errore che l'Italia silimiti a fare solo alcune parti del velivolo .Se noi rilanceremo l ' industria aeronauticainseriremo senza dubbio positivamente il no-stro paese in una competizione internaziona-le, lo metteremo in una posizione di avan-guardia e gli garantiremo una fonte sicuradi sviluppo economico, di redditi e di occu-pazione .

È per tutti questi motivi, signor Presi -dente che, guardando avanti, noi abbiamoinsistito affinché il provvedimento veniss eapprovato con rapidità e, aperti agli emen-damenti che ancora possono essere presentati ,ne auspichiamo un sollecito esame . Noi ave-vamo chiesto che il provvedimento fosse di-scusso in Commissione in sede legislativaperché ritenevamo che in quell ' ambito il di -battito avrebbe potuto essere più approfon-dito, più aperto e più costruttivo, specie pe rquanto riguarda alcuni emendamenti che ,anche nel corso di indagini conoscitive, s ierano profilati opportuni . Tuttavia, proprioper spirito di collaborazione, non vogliamo,

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nemmeno in aula, chiuderci in una posizionepreconcetta e negativa : se alcuni emenda-menti saranno ritenuti validi al fine di ren-dere più efficace il provvedimento, noi li ac-coglieremo volentieri . L'unico punto su cu ivorrei insistere è che siamo in ritardo e chebisognava provvedere prima. Evitiamo peròulteriori rinvii e facciamo in modo che no nsi inseriscano in questo congegno ingranagg iche costituiscano remore e motivi nuovi d iritardo. Anche sul piano dell'attuazione, su lpiano operativo, noi dobbiamo porre le pre-messe perché si proceda nel modo più rapid opossibile .

Desidero infine ringraziarla, signor Presi -dente, per aver accolto molto cortesement ela mia richiesta di intervenire questa sera .(Applausi al centro) .

PRESIDENTE . Il seguito della discussio-ne è rinviato ad altra seduta .

Approvazioni in Commissione.

PRESIDENTE. Nelle riunioni di oggi del -le Commissioni, in sede legislativa, sono stat iapprovati i seguenti progetti di legge :

dalle Commissioni riunite I1 (Interni) eXIV (Sanità) :

« Assegnazione straordinaria di lire 100miliardi ad integrazione dei fondi per l ' as-sistenza sanitaria a favore dei mutilati ed in -validi civili stanziati ai sensi dell ' articolo 31della legge 30 marzo 1971, n. 118. Modificheed integrazioni della predetta legge 30 marzo1971, n . 118, della legge 26 marzo 1970, n . 381e della legge 27 maggio 1970, n . 382 » (appro-vato dalla XII Commissione del Senato )(3508) ;

dalla II Commissione (Interni) :

« Norme per l 'aumento della misura e pe rla concessione dei soccorsi giornalieri alle fa-miglie bisognose dei militari richiamati e trat-tenuti alle armi » (approvato dalla I Commis-sione del Senato) (1850) con modificazioni;

« Proroga della legge 12 dicembre 1973 ,n . 922: " Provvidenze assistenziali in favor edei profughi di guerra e dei rimpatriati adessi assimilati " » (3520) con modificazioni;

dalla IX Commissione (Lavori pubblici) :

« Proroga al 31 dicembre 1975 del termineper la presentazione della documentazione ne -

cessaria per la concessione di contributi perla riparazione o ricostruzione di edifici col-piti dal terremoto del novembre-dicembr e1972 » (3404) con l'assorbimento della propost adi legge : STRAllI ed altri : « Proroga del ter-mine stabilito dalla legge 17 maggio 1973 ,n . 205, e dalla legge 14 ottobre 1974, n . 504 ,in favore delle popolazioni dell ' Italia centraledanneggiate da terremoti » (3278) la qualepertanto sarà cancellata dall'ordine delgiorno;

dalla X Commissione (Trasporti) :

SABBATINI ed altri : « Provvidenze a favor edelle imprese cantieristiche operanti nel portodi Ancona » (3441) .

Annunzio di interrogazion ie di una mozione.

D'ANIELLO, Segretario, legge le interro-gazioni e la mozione pervenute alla Presi-denza .

Ordine del giorno

della seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l'ordine de l

giorno della seduta di domani .

Mercoledì 14 maggio 1975, alle 16,30 :

1. — Assegnazione di progetti di leggealle Commissioni in sede legislativa .

2. — Seguito della discussione del disegnodi legge:

Autorizzazione di spesa per l'esecuzion edi studi, ricerche, progettazione e avviamen-to alla produzione di aeromobili per percors iinternazionali (3567) ;

Relatore: Mole .

3. — Discussione dei disegni di legge :

Approvazione ed esecuzione dello Scam-bio di Note tra la Repubblica Italiana e laRepubblica Federale di Germania relativo a lriconoscimento delle scuole tedesche in Italia ,con Memorandum, effettuato a Roma il 2aprile 1974 (Approvato dal Senato) (3722) ;

— Relatore : Salvi ;

Ratifica ed esecuzione dell ' accordo fi-nanziario tra il Governo italiano e l'Organiz-zazione internazionale del lavoro relativo a lCentro internazionale di perfezionamento pro-

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fessionale e tecnico di Torino, con scambi dinote, firmato a Roma il 26 aprile 1974 (3622) ;

— Relatore: Salvi ;

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo re-lativo all'applicazione della Convenzion eeuropea del 21 aprile 1961, sull 'arbitrato com-merciale internazionale firmato a Parigi i ]17 dicembre 1962 (3400) ;

- Relatore: Salvi ;

Ratifica ed esecuzione dell 'Accordo in-ternazionale sul cacao, adottato a Ginevra i l20 ottobre 1972 (3218) ;

— Relatore : Azzaro .

4 . — Seguito della discussione delle pro -poste di legge :

FRACANZANI ed altri : Legge cornice e di-sposizioni transitorie in materia di cave e tor-biere (813) ;

GIRARDIN ed altri : Nuove norme in ma-teria di ricerca e coltivazione delle cave edelle torbiere (1039) ;

- Relatore : Girardin .

5. — Seguito della discussione del disegnodi legge :

Norme per la riscossione unificata de icontributi e la ristrutturazione dell 'Istitutonazionale della previdenza sociale (nuovo te-sto della Commissione) (2695-bis) ;

e delle proposte di legge :

D ' INIZIATIVA POPOLARE (2) ; LONGO ed altr i(26) ; LAFORGIA ed altri (93) ; ZAFFANELLA edaltri (97); ANSELMI TINA ed altri (107) ; ZAF-FANELLA ed altri (110) ; BIANCHI FORTUNATO edaltri (183) ; BoNOMi ed altri (266) ; BoNOMi e daltri (267) ; MAGGIONI (436) ; BONGMI ed altr i(462) ; ROBERTI ed altri (580) ; FoscHI (789) ;BERNARDI ed altri (1038) ; BIANCHI FORTUNATOed altri (1053) ; ZANIBELLI ed altri (1164) ; BIAN-CHI FORTUNATO e FIORET (1394) ; SERVADEI edaltri (1400) ; SERVADEI ed altri (1401) ; CARIGLI A(1444) ; BOFFARDI INES e LOBIANCO (1550) ; Ro -BERTI ed altri (1631) ; CARIGLIA ed altri (1692) ;BORRA ed altri (1777) ; BORRA ed altri (1778) ;Pisiccxio ed altri (1803) ; CASSANO ed altr i(2029) ; SAVOLDI ed altri (2103) ; CARIGLIA edaltri (2105) ; LAFORGIA ed altri (2130) ; GRAME-GNA ed altri (2139) ; MANCINI VINCENZO ed al-tri (2153) ; POCHETTI ed altri (2342) ; POCHETTIed altri (2343) ; BOFFARDI INES ed altri (2353) ;SINESIO ed altri (2355) ; PEZZATI (2366) ; Ro-

BERTI ed altri (2375) ; BIANCHI FORTUNATO edaltri (2439) ; IOZZELLI (2472) ; BONALUMI ed al-tri (2603) ; ZAFFANELLA e GIOVANARDI (2627) ;

— Relatori: Bianchi Fortunato e Mancin iVincenzo .

6. — Discussione delle proposte di legg e(ai sensi dell 'articolo 81, comma 4, del re-golamento) :

ALMIRANTE ed altri : Inchiesta parlamen-tare sulle « bande armate » e sulle organizza-zioni paramilitari operanti in Italia (21) ;

Tozzi CONDIVI : Norme di applicazionedegli articoli 39 e 40 della Costituzione (243) :

— Relatore : Mazzola ;

ANDERLINI ed altri : Istituzione di un aCommissione di indagine e di studio sui pro-blemi dei codici militari, del regolamento d idisciplina e sulla organizzazione della giu-stizia militare (473) ;

ANDERLINI ed altri : Norme sul commis-sario parlamentare alle forze armate (472) •

— Relatore : de Meo;

RAFFAELLI ed altri : Modifiche alle nor-me relative all ' imposta sui redditi di ricchez-za mobile e all ' imposta complementare pro-gressiva sul reddito complessivo derivant eda lavoro dipendente e da lavoro autonom o(1126) ;

Riccio STEFANO: Disciplina giuridic adelle associazioni sindacali, del contratto col-lettivo di lavoro, dello sciopero e della ser-rata (102) ;

— Relatore : Mazzola ;

VINEIS ed altri: Costituzione di unaCommissione di inchiesta parlamentare su iresponsabili, promotori, finanziatori e fian-cheggiatori della riorganizzazione del di -sciolto partito fascista (urgenza) (608) ;

LETTIERI ed altri : Norme di attuazionedegli articoli 65, 67 e 69 della Costituzionesullo stato giuridico ed economico dei membr idel Parlamento ; e disposizioni sulla pubblicit àdei redditi e dei patrimoni di titolari di cari -che elettive e di uffici amministrativi e giudi-ziari (2773) ;

e delle proposte di legge costituzionale :

ALMIRANTE ed altri : Modifiche degli ar-ticoli 56 e 57 della Costituzione per l'eletto-rato passivo degli italiani all 'estero (554) ;

— Relatore : Codacci-Pisanelli ;

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TRIPODI ANTONINO ed altri : Designazionecon legge della Repubblica dei capoluogh idelle regioni a statuto ordinario (986) ;

— Relatore : Galloni .

7. — Discussione delle proposte di legg e(ai sensi dell'articolo 107, comma 2, del re-golamento) :

BOFFARDI INES : Estensione dell ' indennitàforestale spettante al personale del ruolo tec-nico superiore forestale a tutto il personal edelle carriere di concetto ed esecutiva del-l'amministrazione del Corpo forestale delloStato (urgenza) (118) ;

— Relatore : De Leonardis ;

BOFFARDI INES e CATTANEI : Contributoannuo dello Stato alla fondazione Nave scuo-la redenzione Garaventa con sede in Genova(urgenza) (211) .

La seduta termina alle 19,50 .

Trasformazione di documenti

del sindacato ispettivo.

I seguenti documenti sono stati così tra-sformati su richiesta dei presentatori :

interpellanza Barca n . 2-00446 del 16gennaio 1974 in interrogazione con rispost aorale n . 3-03543 ;

interpellanza Prearo n. 2-00581 del 2 8gennaio 1975 in interrogazione con rispost aorale n . 3-03544;

interpellanza Macaluso Emanuele nume-ro 2-00631 del 22 aprile 1975 in interrogazion econ risposta orale n . 3-03545 ;

interpellanza Pani n . 2-00507 del 29 mag-gio 1974 in interrogazione con risposta oral en. 3-03546.

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONT I

Dott . MARIO BOMMEZZADRI

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL E

Dott. MANLIO Rossi

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INTERROGAZIONI E MOZIONEANNUNZIATE

INTERROGAZION I

A RISPOSTA IN COMMISSION E

FLAMIGNI E DONELLI. — Al Ministrodell' interno. — Per sapere se è a conoscenzadel vivo malcontento esistente tra il persona -le del corpo delle guardie di pubblica sicu-rezza interessato ai benefici della legge 10 ot-tobre 1974, n . 496 che, ad eccezione dell 'arti-colo 1, non ha ancora avuto pratica appli-cazione ;

per conoscere i motivi dell ' ingiustifica-bile ritardo che perdura da oltre sei mesi earreca danni morali e materiali agli inte-ressati ;

per sapere se il principio ricordato inuna nota circolare secondo il quale il Mini-stro dell'interno deve essere il primo ad ap-plicare le leggi, debba considerarsi valido an-che a proposito della legge 10 ottobre 1974,

n . 496 recante disposizioni a favore di cate-gorie del personale del corpo delle guardiedi pubblica sicurezza e se non ritenga co-struttiva la posizione di quanti, appartenent ialla Amministrazione della pubblica sicurezz arivendicano di organizzarsi in sindacato an-che per far rispettare leggi, comprese quell eche il Ministero dell ' interno disattende nono -stante sia fatto obbligo a chiunque spetti d iosservarle e farle osservare come leggi delloStato .

(5-01039)

BAFFAELLI, VESPIGNANI, CESARONI ,NICCOLAI CESARINO E CIRILLO . — Al Mi-nistro del tesoro . — Per sapere quali inizia-tive 'intende adottare con urgenza per assi-curare che le direzioni provinciali del tesoro ,oggi in stato di semiparalisi, siano poste i ngrado idi svolgere i delicati compiti loro af-fidati .

Ciò perché perdurando l'attuale situazion edi semiparalisi, con la notevole mole di pra-tiche arretrate, potrebbe verificarsi il mancatopagamento anche di stipendi e pensioni .

(5-01040)

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITT A

DE LORENZO . — Al Ministro della di-fesa . — In merito alle attuali modalità d iespletamento del servizio militare di leva pe ri laureati in medicina e chirurgia.

Come è noto, solo una limitata aliquota d igiovani laureati in medicina e chirurgia èammessa ad espletare il servizio militare d ileva in qualità di allievo ufficiale medico,stante la limitata disponibilità di posti nell ascuola di addestramento .

Accade, perciò, che questi giovani, in gran -de maggioranza, sono costretti a prestare i lservizio di leva in qualità di militari di trup-pa ed in tal modo vengono distolti dall apropria attività professionale, per tutta la du-rata di esso, proprio nel momento in cui do-vrebbero integrare le proprie cognizioni teo-riche con adeguato tirocinio pratico .

Tutto ciò è di danno non solo per i singol iinteressati, ma per la stessa collettività, cheutilizza in modo anomalo giovani energie ecompetenze specializzate .

Ciò premesso, l ' interrogante .desidera co-noscere se il Ministro ritenga opportuno mo-dificare le norme vigenti in maniera da con -sentire a tutti i laureati in medicina e chi-rurgia di accedere alla scuola per allievi uf-ficiali medici di complemento e, ove ciò no nfosse possibile per la indisponibilità dell estrutture occorrenti, per consentire che quest opersonale, in sostituzione del servizio militare ,possa essere professionalmente utilizzato i naltro settore, anche non militare, analoga -mente a quanto viene ora praticato per gl iobiettori di coscienza .

(4-13606 )

BISIGNANI. — Ai Ministri del lavoro eprevidenza sociale, dell'industria, commercioe artigianato e delle partecipazioni statali . —Per conoscere quali iniziative urgenti e con -crete intendano prendere davanti alla grav ecrisi occupazionale in atto esistente nell'are aindustriale di Milazzo, interessata da mes iormai da fenomeni di recessione economic ae di processi di disoccupazione, con partico-lare riferimento all'industria « Metallurgic aSicula » di Milazzo, da cinquanta giorni oc-cupata dalle maestranze, a seguito dei licen-ziamenti comunicati dalla azienda per la ces-sazione di attività del reparto smalteria a cen -

' toundici dipendenti sui centosettanta com-plessivi ;

per sapere se intendano esaminare -davanti all'intransigenza fin qui mostratadalla direzione della Metallurgica - l 'oppor-tunità di intervenire a salvaguardia dell ' atti-vità produttiva e dell'occupazione attravers ogli strumenti pubblici quali ad esempio l aGEPI, per altro già presente nel settore, ch esi inquadrerebbe nella linea di doveroso im-pegno delle partecipazioni statali nelle areedel Mezzogiorno così come previsto dalle legg idi finanziamento delle stesse ;

per sapere, altresì, se ravvisino l 'esigen-za di un esame approfondito e complessiv odei problemi di tutta la zona del milazzese- con le forze politiche, economiche, social ie degli enti locali - nella quale negli ultim imesi si sono avuti oltre duemila licenzia-menti nel settore metalmeccanico ed edile ele cui prospettive, in carenza di energici in-terventi, sono preoccupanti .

(4-13607 )

BISIGNANI. — Al Ministro dell'industria ,del commercio e dell'artigianato. -- Per co-noscere le ragioni per cui l 'ENEL non ottem-pera agli impegni assunti con la Galilea diMilazzo, che produce contatori elettrici, d iritirare mensilmente e per intiero la quota or-dinata e pattuita con regolare contratto, pe ril periodo 1° agosto 1974-31 luglio 1975 ;

per sapere se ritenga di intervenire sul -l 'ENEL per il rispetto del contratto la cui di-sattenzione è motivo di seria e legittim apreoccupazione dei lavoratori ai fini della sal-vaguardia dell'occupazione, e se ritenga anzi ,allo stesso fine, di esperire le necessarie ini-ziative per garantire anche per l 'avvenireadeguate commesse .

(4-13608 )

BIGNARDI E FERIOLI . — Ai Ministri delbilancio e programmazione economica, del-l'agricoltura e foreste e dell'industria, com-mercio e artigianato . — Per conoscere qualifondamenta hanno le notizie di un immi-nente, nuovo e consistente aumento dei prezz idel concime destinato all'agricoltura e se ciò ,tenuto conto anche di una certa cedenza d iquesti prodotti sui mercati mondiali, sia ri-tenuto compatibile con lo sforzo produttivodelle nostre aziende agricole che sta dandonon pochi risultati anche nel campo dell abilancia commerciale con l'estero, attravers ouna riduzione non lieve della nostra importa-zione dei generi alimentari .

(4-13609)

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ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri e al Ministro della sanità . --Per sapere :

se sono a conoscenza della campagna d istampa e di solidarietà, promossa in quest igiorni da un quotidiano napoletano Roma eda un nucleo di giovani della cittadina d iAversa che, attraverso una colletta popolare,stanno raccogliendo i fondi necessari perconsentire al giovanissimo Mario De Marco ,alunno diciassettenne del corso ENAIP d iCaserta, condannato a seguito di un inciden-te stradale all ' immobilità su una sedia arotelle, di sottoporsi ad un delicato interven-to chirurgico presso il Kennedy-Hospital diNew York per le cure del professor Dome-nico Scialabba ;

che, per il volo di trasferimento inAmerica e per le spese del programmato in-tervento occorrono non meno di dieci milion idi lire, al fine di poter risolvere felicementequesto doloroso e commovente caso ;

se e quali interventi il Presidente delConsiglio dei ministri e il Ministro della sa-nità intendano svolgere, in nome della soli-darietà nazionale, per aiutare quel giovan eprivo di mezzi ad affrontare l ' indispensabileintervento, senza ricorrere al pietoso concor-so di sensibili cittadini, che è destinato asottolineare la deficiente organizzazione dell oStato in fatto di assistenza e previdenza .

(4-13610 )

RENDE. — Al Ministro dei lavori pub-blici e al Ministro per gli interventi stra-ordinari nel Mezzogiorno e nelle zone depres-se del centro-nord . — Per conoscere le ragion iper cui, dopo 18 anni dalla prima decisione ,il trasferimento dell'abitato di Laino Castell o(Cosenza) non è stato ancora realizzato .

Intanto sono state costruite le principal iopere pubbliche del nuovo abitato come i lmercato, la chiesa, il comune, ecc ., nonchéle infrastrutture primarie come la luce el 'acqua .

Mancando solo una parte degli alloggi oc-correnti, le restanti opere realizzate rischian ol'abbandono e la fatiscenza .

Nonostante tali premesse, il recente pianodi trasferimento degli abitati, approvato dall aregione ai sensi della legge n . 36 del 1973 ,non comprende il comune di Laino Castello .

LA TORRE E MACALUSO EMANUELE .— Ai Ministro dell ' interno. — Per sapere seè a conoscenza dei ripetuti atti di aggressio -ne che sono operati nella città di Palermo

(4-13611)

da parte di ben individuati gruppi di teppist ifascisti contro giovani appartenenti ad orga-nizzazioni democratiche . Gli interrogant ichiedono, in particolare, se

il Ministro è aconoscenza che nella giornata di giovedì 8maggio 1975, in pieno giorno, nel centro dell acittà (alla presenza di numerosi cittadini ch epoi sono intervenuti in sua difesa) è stat ovilmente aggredito il giovane Gaetano Cipol-la, che già qualche anno fa era stato grave-mente ferito, insieme con il fratello Giusep-pe, in una analoga aggressione .

Gli interroganti chiedono di conoscerequali iniziative si stiano adottando da part edegli organi preposti alla difesa dell 'ordi-ne pubblico, della sicurezza e dell ' incolu-mità dei cittadini, per sgominare queste ban-de di teppisti fascisti, i cui nomi sono bennoti alle autorità di polizia .

(4-13612 )

LOMBARDI RICCARDO . — Al Ministrodelle partecipazioni statali . — Per conoscere :

1) se risponde al vero che la direzionedella società Italcable del gruppo IRI-STETe l'Intersind esercitano congiuntamente unaarbitraria .discriminazione fra le rappresen-tanze dei diversi sindacati presenti nell'azien-da, non consentendo di fatto ai rappresen-tanti della UIL di partecipare alle varie con-sultazioni e trattative ;

2) se risponde al vero che dirigenti sin-dacali della suddetta organizzazione sianostati oggetto di trasferimenti in deroga all enorme vigenti relative al necessario benesta-re dell'organo sindacale di appartenenza agaranzia dell'autonomia del dirigente nel -l'esercizio del suo mandato.

(4-13613 )

PATRIARCA. — Al Ministro per i ben iculturali e ambientali . — Per conoscere i mo-tivi per i quali non è stata accolta la richie-sta avanzata dall 'Ente provinciale per il tu-rismo di Napoli e dai sindacati per la derog aalla chiusura del lunedì degli Scavi d iPompei .

La grave crisi che affligge il turismo nel -l'area napoletana dovrebbe spingere i respon-sabili a comportarsi almeno con la stessa di-sponibilità dimostrata per la galleria Pitti d iFirenze dove lo stesso Ministero ha concessola deroga .

(4-13614 )

PATRIARCA . — Al Ministro dell' interno .— Per conoscere quali iniziative siano stat eadottate nei confronti di organi preposti all a

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sicurezza dei cittadini i quali, secondo u nduro comunicato dell'Unione magistrati ita-liani, non hanno saputo tutelare in modoadeguato l ' incolumità e la libertà di coloroche amministrano la giustizia e si sarebber oresi responsabili di ripetuti atti di violazionedel segreto di ufficio divulgando una versionedei fatti offensiva della onorabilità e perso-nalità del magistrato .

(4-13615 )

NICCOLAI GIUSEPPE, BAGHINO, BUT-TAFUOCO, DE MICHIELI VITTURI, DI NAR-DO, FRANCHI, GALASSO, GUARRA, NICO-SIA, MENICACCI, TASSI, TORTORELL AGIUSEPPE E TRANTINO . — Ai Ministri del -l ' interno e di grazia e giustizia . — Per saperese hanno preso conoscenza del documentopubblicato da l'Europeo del 16 maggio 1975 ,n. 20, documento attribuito a Mari Tuti ;

per sapere se sono in grado di rispon-dere agli inquietanti interrogativi che vengonoposti, non solo nel racconto di Mario Tuti ,ma soprattutto nell ' articolo di apertura a fir-ma del giornalista Corrado Incerti, doveapertamente si denunciano manovre crimi-nose che vedrebbero polizia e cosidetti bri-gatisti neri collaborare, perfino negli atten-tati ;

per sapere, in particolare, se sono i ngrado di rispondere ai seguenti quesiti :

1) se è esatto che Mario Tuti lavoras-se per la polizia e, sempre per conto dellapolizia, fosse entrato in contatto con il co-sidetto « fronte rivoluzionario » di Arezzo ;

2) se è esatto che la collaborazione d iMario Tuti con la polizia sia stata ottenuta ,dietro promessa da parte della polizia, d iottenere il permesso per collezione d ' armi daguerra, più volte richiesto dal Tuti al Mini-stero dell ' interno ;

3) se è esatto che Mario Tuti ripara-va le armi anche per conto della polizia, riu-scendo, con accorgimenti tecnici, a perfe-zionarle nella loro efficacia offensiva ;

4) per sapere se è esatto che la tes iche Mario Tuti lavorasse per la polizia si arafforzata dall 'episodio, accertato dal Magi -strato, di una telefonata ricevuta dal Tuti all amezzanotte del giorno precedente il delitto, te-lefonata di certa Margherita (poi arrestata sot-to l 'accusa di appartenenza alla cellula ever-siva di Arezzo), e con la quale si metteva i nallarme il Tuti ; ora se il Tuti si fosse sentit oin colpa e privo di solide coperture, si sareb-be sbarazzato, se ne fosse stato in possesso ,del materiale compromettente (la sua abita-zione dista cento metri dall 'Arno) e non si

sarebbe certo fatto sorprendere in possesso d idue bombe ;

5) se è esatto che l ' agente Rocca, fe-rito alle gambe dal Tuti, aveva nelle propri etasche due bombe, così come ha dichiarat oalla TV, subito dopo il sanguinoso episodio ;televisione che lo ha ripreso nel letto del-l ' ospedale di Empoli ;

6) se è esatto che queste due bombe ,che il Tuti non possedeva nella sua collezio-ne di armi a detta dei suoi familiari, veni -vano, dagli agenti, di soppiatto, inserite fr ale armi in possesso del Tuti e regolarmentedenunciato, e ciò dopo che erano falliti i ten-tativi di convincere il Tuti a seguirli in Ca-serma, in quanto sprovvisti di mandato d icattura e dopo che si erano rifiutati, su ri-chiesta del Tuti, di chiamare un avvocato ;

7) se è esatto che fu questo atteggia-mento degli agenti il motivo scatenante dellaomicida reazione del Tuti che da quel com-portamento si vide tradito ;

8) se è esatto che, dopo il delitto, i l113 è arrivato sul posto con quaranta minut idi ritardo e se di questo incredibile episodi oci sia una giustificazione ;

9) se è esatto che fra le 19,30 e le 20 ,cioè mezz ' ora prima del delitto, Mario Tut isi trovava, con la moglie, presso il negozio« Cesari » di Empoli a fare delle compere ;

10) per sapere come sia possibile cre-dere ad una affannosa e non teleguidata fug adel Tuti se questi, senza soldi, con 5000 lir edi benzina nella « 128 » (come afferma la mo-glie), in camicia, riesce a farla franca, giran-do in lungo e in largo una zona che, a dett adella polizia (ma non dei carabinieri) er a

tutta sotto controllo ;11) per sapere quale fondamento ab-

biano le notizie per cui Mario Tuti sapev adove andare, a chi affidarsi « in caso di ne-cessità » e come rendersi uccel di bosco ;

12) per sapere come si debbono inter-pretare gli strani episodi dei documenti del

Tuti (riguardanti l'amministrazione comunaledi Empoli), trovati, in due tempi, sulla spag-gia di Vecchiano alla foce del Serchio, e so-pratutto il ritrovamento presso il deposit obagagli della stazione di Firenze, in circo -stanze davvero strane per non avere dietr odi sé una sapiente « regia », del fucile mitra-gliatore del Tuti e con il quale vennero as-sassinati i due agenti ;

13) per sapere quale fondamento ab-biano le notizie per cui chi portò l 'auto delTuti a Lucca aveva il preciso scopo di colle-gare la sanguinosa vicenda di Empoli con l acosidetta cellula nera di Lucca, collegamento

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che i fatti seguenti hanno messo fortementein dubbio ;

per sapere quali spiegazioni possonodare dinanzi alle rivelazioni del settimanal el'Europeo, per cui la cellula nera di Luccacollaborava con la polizia.

(4-13616 )

MAllOLA . — Al Ministro dell'agricolturae delle foreste, al Ministro per l 'organizza-zione della pubblica amministrazione e a lMinistro per le regioni . — Per conoscere qual ispecifici provvedimenti si intendono adottar eper ovviare ai gravi inconvenienti che si veri-ficano negli ispettorati regionali, ripartimen-tali e distrettuali delle foreste a seguito del -l 'approvazione delle leggi regionali relativeallo stato giuridico ed al trattamento econo-mico del personale regionale .

L'interrogante fa presente che negli uffic iforestali suddetti trasferiti alle regioni in ap-plicazione dell ' articolo 11 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 15 gennaio 1972 ,n. 11, prestano attualmente servizio impiegat iinquadrati nel ruolo dello Stato e impiegat iinquadrati nel ruolo delle regioni con divers ostato giuridico, diverso rapporto di dipenden-za e diverso trattamento economico, con l ' ine-vitabile conseguenza di confusione e di dis-servizio dei pubblici uffici .

In tale situazione l'interrogante desideraconoscere :

se non si ritiene che la situazione denun-ciata si traduca in una violazione degli arti -coli 36 e 97 della Costituzione repubblican ache recitano :

« Il lavoratore ha diritto ad una retri-buzione proporzionata alla quantità e qualit àdel suo lavoro » ;

« I pubblici uffici sono organizzati se-condo disposizioni di legge in modo che sianoassicurati il buon andamento e l ' imparzialit àdell ' amministrazione » ;

se non si ritiene di favorire il trasferi-mento alle regioni di un contingente di ap-partenenti al Corpo forestale dello Stato ana-logamente a quanto è stato disposto per i lpersonale periferico del Ministero dell 'agri-coltura e delle foreste in quanto il personal eforestale viene permanentemente impiegatodalle regioni per l 'esercizio delle funzion itrasferite in ossequio al disposto dell ' artico-lo 11 del citato decreto del Presidente dell aRepubblica n . 11 ;

oppure se non si ritiene di sollecitar el 'organizzazione degli uffici periferici previst idal quadro D allegato al decreto del Presi -dente della Repubblica 30 giugno 1972, n . 748,

o di altri uffici da istituire perché al Corpoforestale dello Stato sono stati affidati nuov ie maggiori compiti a seguito dell 'entrata i nvigore delle leggi 22 maggio 1973, n . 269 ,1° marzo 1975, n. 47, e 11 marzo 1975, n . 72 .

Non sembra superfluo all'interrogante ag-giungere che la situazione descritta deve tro-vare una sua soluzione positiva nell ' interessenon solo e non tanto di coloro che sono rin-viati alle dipendenze dell 'organizzazione sta-tale ma nell ' interesse primario del delicatoservizio al quale essi sovrintendono e dell epopolazioni che di tale servizio fruiscono, contutti i riflessi di natura ecologica, ambiental ee turistica che ne discendono. (4-13617)

CANESTRARI . — Al Ministro delle post ee delle telecomunicazioni. — Per sapere i lmotivo per cui non venne applicato il prim ocomma dell'articolo 5 della legge n . 370 a icoadiutori dell'Amministrazione delle post e(ex archivisti), forniti di regolare titolo d istudio .

L ' interrogante fa presente il grave stato d idisagio e l 'amarezza di questa benemerita ca-tegoria che si ritiene oltremodo danneggiat aper l'evidente ingiustizia perpetrata nei suo iconfronti .

L'interrogante invita il responsabile del di-castero delle poste ad intervenire con urgenza ,prima del definitivo riassetto 'di tutto il per-sonale postelegrafonico .

(4-13618 )

PANI. — Ai Ministri dell'interno e dellapubblica istruzione . — Per sapere se risul-ta loro che venerdì 2 maggio 1975 alle 11,3 0quattro agenti della questura di Nuoro chia-mati 'da un privato cittadino sono entrati sen-za autorizzazione alcuna nella scuola medi astatale n. 4 di Nuoro e nonostante l'opposi-zione ferma e decisa della collaboratrice de lpreside (il capo dell'istituto era temporanea-mente assente) hanno costretto alcuni alunnidella terza A a seguirli in questura per es-sere interrogati in ordine a vicende accadutefuori della scuola e abbastanza irrilevanti pe rcomportare un intervento obiettivamente re-pressivo e sproporzionato specie se si consi-dera che è stato posto in essere contro de iminori .

Per sapere se non ritiene di dover accer-tare con la dovuta urgenza il fatto in que-stione ed esercitare un severo richiamo ne iconfronti degli agenti i quali fra l'altro han -no assunto un atteggiamento minaccioso e ir-riguardoso nei confronti della collaboratrice

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del preside che responsabilmente intendeva ,trattandosi di minori, informare i genitor idei ragazzi di quanto si stava prospettando .

(4-13619 )

PANI. — Al Ministro dei lavori pubblici .— Per sapere se di fronte al grave stato d idissesto in cui versa la strada statale n . 129nel tratto Nuoro-Orosei abbia disposto o in -tenda disporre urgenti misure per renderl aagibile dando così la giusta risposta alle rei-terate proteste di cittadini, di amministrazion icomunali e della stampa locale .

Per sapere inoltre se, trattandosi di strad aparticolarmente trafficata specie nel period oprimavera-estate, non ritenga di dover predi-sporre un progetto per trasformarla in strad aa scorrimento veloce .

(4-13620 )

FLAMIGNI. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per sapere se è a conoscenza del vivomalcontento esistente tra quei cittadini delcomune di Cesena, i quali, cinque anni o rsono, vennero espropriati dei loro terreni pe rla costruzione della superstrada E-7 nei press idella frazione di San Carlo. Nonostante l ' as-sicurazione da parte dell'ANAS della liqui-dazione entro due anni dell ' indennizzo per i ldanno subito, a tutt 'oggi non hanno ricevut onulla mentre hanno registrato le perdite de-rivanti dalla ingente svalutazione che ha di-mezzato il valore reale delle loro spettanze .

Per conoscere quali provvedimenti intendeadottare per una sollecita definizione dellepratiche degli espropriati .

(4-13621 )

RUSSO FERDINANDO . — Al Ministrodell'agricoltura e delle foreste . — Per saperese è a conoscenza delle gravi difficoltà econo-miche in cui si trovano gli agricoltori, i col-tivatori diretti ed i mezzadri dei comuni del -le province di Palermo, Caltanissetta , Agri-gento, Enna, a causa delle già ridotte entrateavute nel 1974 per le prime devastazioni de icampi di grano subite dalla infestazione dell ecimici del grano duro .

Tenuto presente che, in atto, gli agricoltor idelle suddette zone sono interessati ad in-vestire i loro modesti risparmi nella lotta all acimice che torna ad invadere i campi di granodella Sicilia centro-occidentale, l'interrogant echiede di conoscere se non ritenga necessari odisporre l'immediato pagamento, direttament etramite l'AIMA di Palermo, delle somme do-vute per l'integrazione comunitaria relativa -

mente alle campagne granarie 1971-72, 1972-1973, ed il sollecito esame delle pratiche re-lative alla campagna granaria 1973-74, decen-trando in Sicilia la trattazione delle pratich eed il pagamento dei mandati .

Infine, considerato che il grano danneg-giato dalla cimice nel corso della campagna1973-74 risulta ancora invenduto da parte de iproprietari , l'interrogante chiede di conoscerese il Ministro non ritenga disporre un pian odi intervento da parte dell ' AIMA per l'acqui-sto della produzione di grano invenduta dell acampagna trascorsa e di quella futura e pe rla trasformazione di detto grano in mangimida utilizzare per gli allevatori locali .

(4-13622 )

RUSSO FERDINANDO . — Al Presidentedel Consiglio dei ministri e ai Ministri dell adifesa, dell ' interno e dell'agricoltura e f Ore -ste . — Per sapere se sono a conoscenza dellegravi e negative ripercussioni che si prean-nunciano per l'economia agricola della Sici-lia e per l'industria della pastificazione de lMezzogiorno a causa dei danni che va pro-vocando la massiccia avanzata della infesta-zione delle cimici del grano duro, infestazio-ne dichiarata catastrofica dai primi osserva -tori e scienziati stranieri accorsi nelle zon ecerealicole della Sicilia all'apparire del cala-mitoso evento .

Considerato che tali esperti e le associa-zioni interessate dei coltivatori della Sicili aritengono urgente e decisivo l'intervento dellapubblica amministrazione a causa dell ' entitàdell'evento ;

rilevato che il numero dei mezzi aerei edelle squadre messe in opera dalla Region esiciliana, per i trattamenti antiparassitari ap-paiono del tutto inadeguati a far fronte allainfestazione del comprensorio cerealicolo delcentro dell'isola che ha ormai superato i cen-tomila ettari ;

tenuto presente che il danno economicosia per la campagna attuale che per quelle fu-ture appare rilevantissimo per la Sicilia eper il Mezzogiorno e che oltre due milioni d iquintali di grano duro sono già in atto pre-giudicati ;

l'interrogante chiede di conoscere se nonritengano, per i catastrofici danni che posso -no aversi nell'economia del Mezzogiorno dal -l'ulteriore estendersi del fenomeno e dal no ntempestivo blocco dello stesso nel compren-sorio infestato, disporre l ' impiego dell'eser-cito e degli elicotteri dell 'aeronautica mili-tare e del Ministro dell'interno per affianca-

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re la lotta iniziata, da qualche settimana, conl'esclusivo intervento finanziario della Re-gione siciliana e con due elicotteri dimostra -tesi inadeguati a circoscrivere e debellare, ne lbreve arco di qualche settimana, la funest acalamità pubblica che si è abbattuta nellecampagne siciliane .

(4-13623 )

CORTI. — Al Ministro dei lavori pubbli-ci. — Per conoscere le ragioni per le qualil ' illuminazione delle gallerie della statale 510Sebina tra Marone e Pisogne dopo il passag-gio della strada dalla provincia allo Stato èstata soppressa .

L'interrogante fa presente che in dettegallerie, dopo la soppressione dell'illumina-zione si sono verificati numerosissimi e graviincidenti stradali . Soltanto nel corso del 197 4ci sono stati 53 incidenti di cui 3 mortali .L 'ultimo incidente mortale si è verificato i l14 aprile 1975 .

L'interrogante chiede inoltre che si prov-veda al più presto al ripristino dell ' illumina-zione .

(4-13624 )

D'AURIA, CONTE, D'ANGELO, SANDO-MENICO E JACAllI . — Ai Ministri del la-voro e previdenza sociale e dei trasporti eaviazione civile . — Per sapere se non riten-gono doveroso intervenire in merito al pi ùrecente episodio di violazione delle leggi ch eregolano l 'avviamento al lavoro, verificatos ialle Tranvie provinciali napoletane dove im-perversa da tempo, come nelle altre aziendemunicipalizzate, il più deteriore sistema clien-telare, consistente nelI'assunzione, per chia-mata diretta, di un segretario capo nella per-sona di un dirigente sindacale della CISL-Autoferrotranvieri, a scapito di quanti, im-piegati da tempo nell 'azienda, aspirano, le-gittimamente, ad occupare il posto e che ,quindi, vengono direttamente lesi nei lorodiritti ;

per sapere, inoltre, se non si ritenga d idover accertare se il nuovo assunto che ri-sponde al nome di Cannavale, è stato, fino a lgiorno precedente l 'assunzione, dipendent edell ' ATAN quale autista ed ha presentato re-golari dimissioni dall 'azienda, oppure si è av-valso di una norma contenuta nella leggen. 148 del 1931 che consente il passaggio d idipendente di aziende gestenti servizio d ipubblici trasporti ad altre aziende di carat-tere analogo e, in tal caso, come mai il Can-navale da autista dell'ATAN è transitato alleTPN nella qualifica di segretario capo ;

è da considerare, infine, che il Cannaval esta nella posizione dell ' aspettativa, per motiv isindacali o usufruisce legittimamente del di -stacco sindacale da tempo presso I'ATAN etale posizione continua ad avere quale di -pendente delle TPN per cui non si capisc ea qual titolo sarebbe stata fatta l'assunzion eper chiamata diretta, nel caso, come pare ,si sia semplicemente dimesso dall 'ATAN ;

è da tener presente, infine, che recen-temente nella citata azienda TPN si è veri-ficata l ' assunzione di pulitori e bigliettai, pe rchiamata diretta, sulla base di due nomina-tivi segnalati dai componenti del consiglio d iamministrazione, alcuni dei quali, fin da lprimo giorno non hanno svolto alcuna atti-vità di bigliettai o di pulitori, ma hann osvolto e svolgono attività di impiegati pe rcui non si capisce sulla base di quali ele-menti l'Ispettorato della motorizzazione abbi aautorizzato tali assunzioni che, evidentement enon erano necessarie .

(4-13625 )

D'AURIA, CONTE E D'ANGELO . — AiMinistri del lavoro e previdenza sociale edell'industria, commercio e artigianato. — Persapere se risulta loro che a Napoli, si paventala cessazione delle attività lavorative dell aUltra-gas, con sede in via Francesco o Salva-tore Imparato ed il loro trasferimento a Mi-lano con conseguente licenziamento di circa50 dipendenti che andrebbero ad ingrossar ela già vasta area di disoccupati ed a render eancora più drammatica la situazione occupa-zionale che ha raggiunto limiti estremi re-centemente con l'avvenuta chiusura di alcun ealtre fabbriche e la riduzione di attività pro-duttive di tante altre ;

per sapere se e come s'intende interve-nire affinché il paventato pericolo sia allonta-nato e perché sia garantito il lavoro ai dipen-denti dell'Ultra-gas .

(4-13626 )

TRIPODI GIROLAMO E CATANZARITI .— Ai Ministri della marina mercantile e deilavori pubblici e al Ministro per gli intervent istraordinari nel Mezzogiorno e nelle zone de-presse del centro-nord . — Per conoscere :

1) se, di fronte allo stato di profond apreoccupazione espressa in ripetute occasion ida parte della popolazione del rione « Ma-rina » 'di Gioia Tauro (Reggio Calabria) mi-nacciata seriamente dalle mareggiate che in-vadono pericolosamente il centro abitato ,sono state prese delle adeguate misure. Bastisoltanto ricordare che nello scorso inverno

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l'abitato è stato invaso in cinque occasion iprovocando non solo l'allagamento e la le-sione di diversi fabbricati ma anche una vit-tima tra la popolazione .

Causa di tali disastri pare che sia la re-cente costruzione di un molo frangiflutti uti-lizzato da alcuni personaggi del luogo ;

2) le ragioni per cui nonostante moltepromesse fatte ancora non è stato preso alcu nserio provvedimento sia per impedire qualcheimmane tragedia analoga a quella di Schia-vonea, sia per salvaguardare il patrimoni opubblico qual è il demanio marittimo ;

3) quali interventi urgenti intendan omettere in atto per eliminare il grave pericol oe se non ritengano invece opportuno inoltrepredisporre tutti i provvedimenti per la co-struzione di un porticciolo rifugio richiest odai pescatori del luogo e dai circa 900 marit-timi dello stesso rione, il quale porticciol ocorrisponderebbe inoltre alle esigenze ch esorgeranno a seguito dell'insediamento de lquinto centro siderurgico .

(4-13627 )

BALLARIN . — Ai Ministri dell ' interno edell'industria, commercio e artigianato . —Per sapere - premesso :

che la situazione finanziaria del comunedi Chioggia , così come quella della grandemaggioranza dei comuni italiani, è grave-mente compromessa dalla politica governativ adi soffocamento delle autonomie locali, attra-verso lungaggini e restrizioni nell'erogazionedelle dovute entrate sostitutive dei tributi sop-pressi a seguito della riforma fiscale e íritardi nell'approvazione dei bilanci e dei re-lativi mutui a pareggio, nonché della lor omancata erogazione ;

che la concomitante politica clientelare ,paternalistica (con aspetti di corruzione e d iintrallazzo), di sprechi e di « allegra » e in-controllata finanza, portata avanti da cinqu elustri dagli amministratori locali (maggio-ranza democratica cristiana), ha portato que lcomune al dissesto (debiti per circa 12 mi-liardi e interessi passivi annui di circa 1 mi-liardo di lire) -

come si intende intervenire e provve-dere per ripristinare la erogazione agli uffic icomunali della corrente elettrica sospesa dal -l'ENEL « per morosità » con la minaccia d iulteriori « tagli di fili » della stessa illumina-zione pubblica e delle scuole .

Alla situazione debitoria (150 milioni d ilire) dell'amministrazione comunale di Chiog-gia nei confronti dell'ENEL si aggiunge quel -la nei confronti dell'Azienda telefonica che

ha minacciato per i prossimi giorni l'interru-zione del servizio per cui si rende assoluta -mente urgente l'intervento governativo pe rgarantire i principali e indispensabili serviz icomunali, non ultimo quello degli uffici elet-torali che proprio in questi giorni sono a lmassimo del loro impegno .

(4-13628 )

TRIPODI GIROLAMO E CATANZARITI .— Al Ministero dei lavori pubblici . — Perconoscere le ragioni che hanno impedito l'ap-palto dei previsti lavori per la costruzionedella rete fognante nel comune di Colonna(Reggio Calabria) dove la popolazione atten-de da molto tempo che finalmente possa vede rrealizzata una così indispensabile e primariaopera igienica .

Gli interroganti chiedono altresì di cono-scere, qualora vi siano delle difficoltà, qual imisure saranno adottate per dare subito l 'av-vio alla realizzazione della rete fognante nelcitato centro abitato .

(4-13629)

BUSETTO. — Al Ministro dell'Mterno . —Per sapere se con propria direttiva ha solle-citato i prefetti delle provincie nelle quali s itengono le elezioni comunali ad accertare lun-go la fase della presentazione delle candida-ture, per i diversi comuni, anche la tendenzapolitica di ciascun candidato appartenente alleliste che non portano i contrassegni dei par-titi tradizionali (DC, PCI, PSDI, MSI-destranazionale, PLI, PRI) allo scopo di appurarese si tratti di « indipendente di destra, d icentro, di sinistra, orientato DC, PCI, PLI ,eccetera ed ogni altra notizia utile allo scopo » ;

per sapere ove sia realmente avvenut oper quali motivi è stata emanata la richiama-ta direttiva e se non la ritiene illegittima .

(4-13630 )

BUSETTO E PEGORARO. — Ai Ministridel lavoro e previdenza sociale e dell ' indu-stria, commercio e artigianato. — Per saperese sono a conoscenza della grave situazion enella quale si trovano le maestranze dell afabbrica produttrice di colori Marin-Borin asita nella zona industriale di Limena (Padova )attualmente occupata dai lavoratori per salaripregressi, cessazione di fatto della produzionee richiesta dell'amministrazione controllat ada parte dei titolari ;

per sapere se non ritengono di interve-nire nelle sedi più opportune per garantire

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l'occupazione e la ripresa produttiva tenend oconto che :

1) l'azienda dispone di impianti e d imacchinari più moderni ed efficenti per l'ac-quisto dei quali furono eseguiti rilevanti in -vestimenti senza garantirsi, purtroppo, gl iadeguati sbocchi sui mercati ;

2) l'azienda è tra le migliori nel Ve-neto tra quelle attrezzate nel settore;

3) l'aspetto grave e drammatico de lproblema è dato dalla situazione finanziari aquale l'indebitamento diretto verso le banche ,l'indebitamento esterno attraverso immobili ;

4) l'azienda può contare su una ripre-sa produttiva collegata al rilancio dei pro -grammi di edilizia residenziale come dai prov-vedimenti che stanno per essere approvati i nquesti giorni dal Parlamento .

(4-13631 )

MENICACCI . — Al Presidente del Consi-glio dei ministri e al Ministro per le Regioni .— Per sapere se risponde al vero che la leg-ge della regione Umbria relativa alla elargi-zione di contributi per il potenziamento e l osviluppo della cooperativa di produzione elavoro e di trasporto (provvidenze per circ amezzo miliardo di lire delle quali sono desti-natarie le cooperative, nonché i consorzi perle medesime) già respinta dal Governo i nquanto è stata giustamente contestata la com-petenza della regione a dettare norme no npreviste dalla Costituzione, è stata invece re-golarmente promulgata dalla giunta regional eperché l 'opposizione da parte del Governo èstata notificata oltre la scadenza dei termin iprevisti ;

per sapere come giustificano questo ri-tardo col quale è stato 'effettuato il rinvi odella legge al consiglio regionale e come i lGoverno intende sopperire a che la legge pre-detta - in quanto anticostituzionale - produc ai suoi effetti ;

per conoscere il numero delle coopera-tive sorte negli ultimi 5 anni in Umbria apartire dalla costituzione dell'ente regionaleregolarmente iscritte nel registro delle societàe nello schedario generale della cooperazionee per sapere se il Governo ha elementi pe rritenere che con tale legge si intendono favo -

rire le poche cooperative costituite o in via d icostituzione nell'ambito della regione umbra ,tutte politicizzate e in mano a noti funzionar idel PCI e del PSI .

(4-13632 )

MENICACCI . — Al Ministro di grazia egiustizia . — Per conoscere :

i risultati delle perquisizioni recente -mente effettuate nel carcere giudiziario d iSpoleto con la partecipazione delle guardiecarcerarie e con la presenza della pubblicasicurezza e dei carabinieri di Spoleto e, i nparticolare, se sia vero che sono state rin-venute numerose armi e se siano stati indi-viduati i responsabili ;

se abbia avuto più luogo una analog aperquisizione decisa nel mese di aprile 1975dalla procura della Repubblica nel carcer egiudiziario di Perugia .

(4-13633 )

MENICACCI . — Ai Ministri dell'interno edel lavoro e previdenza sociale . — Per cono-scere se sia vero che il capo dei vigili urbanidi Bevagna (Perugia), Ermete Mariani Ma-rini, a domanda, beneficiando della qualific adi ex combattente è stato posto in pensione;come mai abbia potuto essere richiamato inservizio presso il comune di Bevagna e diquale trattamento economico beneficia .

(4-13634 )

DE CARNERI. — Al Ministro della difesa .— Per sapere - premesso :

che nella frazione di Marco del comun edi Rovereto l'amministrazione del Ministerodella difesa mantiene ancora in esercizio undeposito di esplosivi ;

che, dato lo sviluppo edilizio della zona ,detto deposito è ormai vicinissimo al centroabitato oltre che a una importante arteri astradale quale la statale del Brennero -

se, in primo luogo per evidenti esigenzedi tutela della incolumità pubblica e in se-condo luogo per consentire una razionale pia-nificazione del territorio, intenda disporre l arimozione del deposito in oggetto e la libera-zione della zona dalle relative servitù militari .

(4-13635)

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INTERROGAZION IA RISPOSTA ORAL E

« Il sottoscritto chiede di interrogare iMinistri di grazia e giustizia e dell ' interno ,per sapere quali cerimonie religiose fosseroin corso durante il drastico intervento dei ca-rabinieri e della polizia contro sei giovani ch e1'8 maggio 1975 raccoglievano firme a favor edel referendum per l 'abolizione degli arti -coli fascisti del codice penale sulla integritàdella stirpe, e in particolare di quelli sul -l'aborto. La questura aveva infatti notificatoloro il divieto di esercitare questo diritto co-stituzionale in presenza di funzioni religiose .

« Va notato che la definizione della natur ae del luogo delle funzioni stesse è stata la -sciata alquanto nel vago, sicché interpreta-zioni e illazioni estensive ne nascono spesso ,e l 'Anno Santo diviene un ostacolo all 'eserci-zio di diritti e doveri civici, con disappuntodi elementi d'ogni credo, compresi parecch ipellegrini .

(3-03548)

« ORLANDO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro per i beni culturali e ambientali ,per sapere — premesso :

1) che la legge 16 aprile 1973, n . 171all 'articolo 16 istituisce la sovrintendenza aimonumenti del Veneto, con sede in Venezia ;

2) della possibilità che le province d iMantova e Cremona, attualmente sotto l agiurisdizione della sovrintendenza ai monu-menti di Verona (istituita con legge 22 mag-gio 1939, n . 823), vengano poste sotto la com-petenza territoriale di una sovrintendenz alombarda riducendo così il territorio am-ministrato dalla sovrintendenza veronese all asola provincia di Verona ed ai 31 compless imonumentali del Trentino-Alto Adige (ri-masti sotto la tutela dello Stato in attuazio-ne del " pacchetto " per il Trentino-Alt oAdige, vedi decreto del Presidente della Re -pubblica 1° novembre 1973, n. 690) ;

3) che diverse regioni italiane, per l aloro ricchezza paesistica, monumentale earcheologica, hanno il loro territorio suddi-viso fra due, tre o più sovrintendenze perlo stesso settore specifico, come è il caso dell aregione Toscana (che conta 4 sovrintendenzeche hanno competenza sui monumenti), dell aregione Lazio (dove le sovrintendenze all eantichità sono 5), della regione Emilia-Ro -

magna (3 sovrintendenze alle gallerie) e d i

altre regioni il cui territorio è posto sotto l agiurisdizione di più uffici periferici ;

4) che la regione veneta, oltre a conte -

nere un esempio di monumentalità e d'arte ,quale la città di Venezia, fra i più cospicu idel mondo e che giustamente esige un appo-sito ufficio dì tutela, è di per se stessa unadelle zone più significative del nostro paes edal punto di vista; dei valori paesistici, am-bientali, monumentali e storici e per tantotale da richiedere più di un organismo pre-posto a protezione di questi valori ;

5) dei pronunciamenti ufficiali del con-siglio regionale veneto, del consiglio comu-nale e di quello provinciale di Verona, degl iordini professionali del settore, degli enti e dorganizzazioni culturali della provincia di Ve-rona e delle adesioni della stampa regionale —

cosa intende fare perché la sovrinten-denza ai monumenti di Verona possa svol-gere i suoi compiti specifici di tutela e dipromozione culturale su altre province de lVeneto, oltre a Verona, tenuta anche presen-te la collocazione geografica ottimale : vici-nanza con le province di Vicenza e Rovigocon le quali la provincia di Verona costitui-sce il territorio culturalmente e storicamenteomogeneo della Lessinia e del corso del -l 'Adige .

L'interrogante chiede anche di cono-scere se, considerata l 'entità qualitativa nu-merica dei beni monumentali ed ambiental idelle province venete più lontane da Venezia ,almeno sul piano delle comunicazioni, il Mi-nistro veda nella sovrintendenza ai monumen-ti di Verona, collaudata da una attività di de-cenni, ben organizzata sul piano del perso-nale tecnico ed amministrativo e delle attrez-zature per il rilevamento e la catalogazion edei beni culturali, la sede più idonea chenon Venezia a dirigere la tutela delle pro-vince di Verona, Vicenza e Rovigo e dei mo-numenti di competenza dello Stato nelle pro-vince autonome di Trento e Bolzano .

(3-03549)

« BERTOLDI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro della difesa, per conoscere — in or -

dine all ' ipotizzato trasferimento, dal capo -luogo della provincia di Terra di Lavoro aLecce ed a Genzano, del grosso degli effettiv idella scuola TT.MM.CC . programmato, aquanto pare, per il prossimo gennaio 1976 —

se il Ministro intenda mantenere fermoquel paventato programma di trasferimento,

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che comporterebbe l'allontanamento da Ca-serta di un migliaio di uomini in altre pro -vince più fortunate e di un centinaio di fa-miglie tra ufficiali e sottufficiali a tutto dann odell'economia già dissestata del capoluogo d iTerra di Lavoro; o se ritenga opportuno d iriesaminare quel " piano " nell'intento d iplacare le ansie delle popolazioni della provin-cia e di sedare lo stato di agitazione, più ch egiustificato, determinato da detta paventat aminaccia tra i commercianti di Caserta .

(3-03550)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro dei lavori pubblici, per sapere :

se è a conoscenza della grave crisi edili -zia nella quale versano gli imprenditori edil ie del protratto stato di disagio che travagli ada lungo tempo la popolazione del comune diMarcianise in conseguenza del mancato varodel piano regolatore ;

che detto strumento urbanistico venneapprontato fin dal lontano 1971 e poi sottopo-sto a correzioni e varianti operate dall'ingegne rBeguinot ;

che il piano venne inserito all'ordine delgiorno di una seduta del lontano anno 1972per l ' approvazione del consiglio comunale ,che non lo approvò per le intervenute begh einsorte tra le varie parti politiche ;

e per conoscere quali interventi il Mini-stro interessato intenda svolgere nelle oppor-tune sedi per sollecitare la definitiva adozion eed approvazione del citato piano regolatore acura degli organi preposti a tanto .

(3-03551)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro dei lavori pubblici, per sapere :

se è a conoscenza della grave siccità ch etravaglia le popolazioni del capoluogo e deicomuni della provincia di Caserta ;

che l ' amministrazione comunale, in con-seguenza ,di tal fatto, è stata costretta a soppri-mere ben 78 delle 114 Montanine distribuit enel territorio municipale e ad esortare gli uten-ti a ridurre al minimo i consumi idrici ;

e quali interventi il Ministro interessat osi proponga di svolgere nelle opportune sedi a lfine di sollecitare il completamento dei lavor idi realizzazione e di potenziamento dei nuov iimpianti dell ' acquedotto Campano .

(3-03552)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e iMinistri di grazia e giustizia e del tesoro ,per sapere - anche in relazione alla prece -dente interrogazione n . 4-11605 del 19 novem-bre 1974 - :

se sono a conoscenza che sin dalla datadel 28 giugno 1973 e precedentemente, in ap-plicazione della legge dell ' esodo volontariodegli impiegati dello Stato, combattenti enon combattenti, un cospicuo contingente d ifunzionari già dipendenti dall'amministra-zione della giustizia ebbe a lasciare il ser-vizio attivo per collocarsi in quiescenza ;

che detti pubblici dipendenti venneroindotti a tanto soprattutto perché " adescat idagli impegni promessi dal Governo, poi tra-dotti in norme legislative dal Parlamento ereclamizzati da ispirate campagne di stampa ,in previsione del decantato trattamento pen-sionistico e del miraggio di un 'allettante li-quidazione ;

che, nella prospettiva di quelle promes-se governative e di quelle norme legislative ,non pochi di detti funzionari contrassero cal -colati ed onerosi impegni economici per pre-notare l'acquisto di un sospirato alloggio oper provvedere ad altre esigenze familiari ,talvolta pressanti ;

che, per contro, dal lontano giugn o1973 e da precedenti date, centinaia di fun-zionari che avevano servito lo Stato per cir-ca un quarantennio, vengono ancora tenut isulla corda di promesse sempre rinnovate enon ancora mantenute ;

che, nella generalità dei casi, essi con-tinuano a percepire soltanto un modesto as-segno provvisorio di pensione ed a sperar esempre nella promessa liquidazione defini-tiva per competenze e di buonuscita ;

che, nel frattempo, la svalutazione dell alira, l'inflazione galoppante, l'aumento delcosto della vita e la congiuntura economic ahanno posto in gravissime difficoltà quell iche, fidando sulla parola del Governo, as-sunsero notevoli impegni economici ed han -no messo in una situazione disperata anch egli altri che detti impegni non contrassero;

che, inoltre, anche in questo campo sol -tanto alcuni " raccomandati di ferro ", son oriusciti ad ottenere, per influenti pression ipolitiche, o perché inquadrati a suo temp onel dicastero centrale della giustizia, unapronta e definitiva liquidazione preferen-ziale di spettanze e competenze ;

che, appena da qualche mese, per gl ialtri facenti parte del grosso del gregge, edopo due anni di silenzio, il sullodato Mini-

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stero si è ridestato dall'annoso letargo pe rrichiedere agli interessati una collana di do-cumenti e di certificazioni ;

e per conoscere infine quali intervent iil Presidente del Consiglio ed i Ministri inte-ressati intendano svolgere, dopo il lungo tem-po trascorso, per appagare le aspettative legit-time, per placare le ansie e le giustificate pro -teste di detti pensionati e per sanare infine- anche sotto il profilo morale - questa situa-zione abnorme, determinata da un così super-ficiale ed inumano mancato mantenimento de -gli impegni assunti dal Governo e ratificat idal Parlamento .(3-03553)

« ALFANO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i

Ministri di grazia e giustizia e dell'interno ,per conoscere se essi ritengano doveroso pro -muovere al grado superiore il brigadiere Ber-nini e l'agente di custodia Agostinelli i quali ,trovandosi in servizio nel carcere di SantaMaria in Gradi di Viterbo, si opposero valo-rosamente a detenuti in rivolta, appartenent iai sedicenti " nuclei armati proletari " e, nel -lo scontro, riportarono gravissime lesioni .

« Subordinatamente, gli interroganti chie-dono di conoscere a quali risultati abbianocondotto le indagini sulla fonte di informa-zioni che ha consentito ai predetti " nucle iarmati proletari " di venire a conoscenza del -la partenza da Roma, alla volta di Viterbo ,di un contingente di 75 agenti di pubblic asicurezza, al comando del capitano Luzzi ,contingente destinato ad attuare misure di si-curezza nel carcere di Santa Maria in Grad ie segnalato ai " nappisti " nello stesso mo-mento in cui lasciava Roma . È evidente cheuna organizzazione eversiva è riuscita ad in -filtrare quanto meno le comunicazioni dell apolizia e domani, usufruendo di tale canale ,potrebbe tendere agguati terroristici ad uomi-ni e mezzi delle forze dell'ordine .

(3-03555) « ALMIRANTE, CARADONNA, MARCHIO ,RAUTI, ROMUALDI, SACCUCCI ,TURCHI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri, per sa-pere a quale punto siano le trattative da tem-po in corso presso la Presidenza per risol-vere il problema della Gazzetta del Popol oda nove mesi ormai autogestita dai redattor ie dai poligrafici che si oppongono alla chiu-sura della testata, decisa dal nuovo proprie -

tario dopo una brutale quanto oscura opera-zione di compravendita del giornale.

« L'interrogante desidera sapere se il Pre-sidente del Consiglio non ritiene a questopunto indispensabile un intervento risolutivoche valga a risolvere positivamente la ver-tenza, salvaguardando la pluralità dell'infor-mazione nella regione piemontese ; inquadran-do tale soluzione, più volte promessa dall aPresidenza del Consiglio, nell'ambito dellelinee della riforma democratica dell'editoria ,e quindi favorendo l'affermazione di una ge-stione cooperativa della testata, così come èstato indicato dalle organizzazioni sindacali ,che salvaguardi i livelli di occupazione e ga-rantisca uno strumento di informazione de-mocratica, antifascista e completa .

(3-03556)

« MANCA » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro dell'interno, per sapere :

per quali motivi la manifestazione no npermessa dei gruppuscoli di estrema sinistr aextra-parlamentari ha potuto aver luogougualmente con partenza da piazza della Re -pubblica alle ore 18 della sera del 6 maggi o1975 ;

se sia a conoscenza che la suddetta ma-nifestazione ha provocato gravi intralci ne ltraffico a quell'ora molto intenso ovunqu eapportando nella zona un non indifferentedisagio ;

se sia a conoscenza che approfittand odella suddetta manifestazione, i partecipant ihanno imbrattato monumenti e edifici de lcentro storico con scritte e disegni non pre-cisamente consoni alla dignità pubblica ;

se sia a conoscenza che nella stessa se-rata due studenti missini sono stati fermat iper aver distribuito manifestini non autoriz-zati nel quartiere Tiburtino .

(3-03557)

«SACCUCCI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e i Mi-nistri dell ' interno e di grazia e giustizia, pe rconoscere - in relazione al rapimento ad operadei nuclei armati proletari del magistrato DiGennaro - quali misure abbia preso l 'autoritàdi pubblica sicurezza per prevenire e repri-mere l'attività criminosa di detta organizza-zione che ha ulteriormente umiliato lo Stato .

« Per conoscere altresì se il Governo nonintenda finalmente promuovere una apposit ainchiesta per accertare l'idoneità delle autori-

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tà proposte all 'ordine pubblico a contrastar eil terrorismo organizzato considerato che l eimprese criminose dei commandos sovversiv iappaiono chiaramente facilitate da complicitàe connivenze o colpevoli inefficienze nello stes-so apparato statale come d'altronde denuncia-to dall'ordine del giorno approvato dall'Unio-ne magistrati italiani .

(3-03558) « ALMIRANTE, CARADONNA, MARCHIO ,ROMUALDI, SACCUCCI, RAUTI ,

TURCHI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri di grazia e giustizia e dell'interno, pe rconoscere quali responsabilità, e a quali li -velli, siano emerse nella gravissima vicendadella rivolta nel carcere di Viterbo ove, inconcomitanza con il sequestro del magistratoDi Gennaro, sono state introdotte armi dafuoco, esplosivi, armi da taglio e sono mi-steriosamente pervenuti documenti come al -cune fotografie e comunicati dei sedicentiNAP redatti qualche ora prima .

« Si desidera conoscere inoltre come il nu-cleo esterno dei criminali autori del sequestrosia potuto venire a conoscenza quasi imme-diatamente e con citazioni precise nominativ ee quantitative dell'invio di un plotone di agen-ti di pubblica sicurezza comandati da un uf-ficiale della caserma di Castro Pretorio a lcarcere di Viterbo .

« Di fronte ad episodi così clamorosi dievidente complicità e di insufficiente vigilan-za che coinvolgono le strutture preposte all adifesa dell'ordine democratico nel paese, s ichiede al Governo quali provvedimenti abbi aadottato e quale contributo possa offrire all alegittima richiesta dell 'opinione pubblica d iconoscere mandanti , finanziamenti, scopi deigruppi criminali che, come nel caso dei NAP ,sono chiaramente orientati nelle presenti cir-costanze a seminare elementi di confusion epolitica secondo la logica della strategia dell atensione oramai radicata nella vicenda de lnostro paese .

(3-03559)

« CABRAS » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro dell ' industria, commercio e artigia-nato, per sapere se il progetto di costruire30.000 autobus che ha in particolare suscitatosperanze nei lavoratori e nei datori di lavor odell'industria automobilistica, e in generale èstato lodato perché prometteva di sfollare cit-tà inquinate e autostrade, e risparmiare in -genti spese di carburanti contribuendo a rias -

settare la bilancia ,dei pagamenti, sia statoabbandonato o, peggio, se si pretenda che i lGoverno non lo abbia mai formulato ;

se pertanto siano deluse le richieste dell eregioni che il Governo aveva sollecitato e perle quali 30 .000 autobus rappresentavano un o« stralcio » urgente ,di piano più vasto ;

se il Governo in maniera anche più gra-ve venga meno all'impegno di consultare concontinuità i sindacati, che hanno accettato li-cenziamenti e cassa d'integrazione purché s iintraprendano progetti costruttivi, di cui i30.000 autobus sono un esempio, che portinorapidamente a termine gli attuali sacrifici de ilavoratori ; e quindi assuma una pesante re-sponsabilità nell'acuirsi delle vertenze com equella dello sciopero nel gruppo FIAT prean-nunciato per il 28 maggio 1975 ;

se il Governo si renda conto che pro -grammi a lungo termine di costruzioni spe-cializzate tipologicamente siano indispensabi-li alla sicurezza dell'industria affinché si im-pieghino lavoratori attualmente oziosi, si fi-nanzino le ricerche e si attivino energicamen-te le esportazioni necessarie alla sopravviven-za economica del paese .

(3-03560)

ORLANDO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri, perconoscere :

come giudichi il comportamento del sot-tosegretario di Stato per l ' interno, onorevol eZamberletti, il quale ha fatto trasferire dallasua città, Varese, a Corleone il vice briga-diere di pubblica sicurezza Francesco Pinn aper il semplice motivo che questi avrebb eespresso l ' intenzione di partecipare ad un in -contro pubblico tra personale di pubblica si-curezza e parlamentari e dirigenti sindacal iper discutere in merito al riordinamento de-mocratico della pubblica sicurezza ;

in base a quali norme di legge il trasfe-rimento consentito per esigenze di servizio si ausato dal Ministero dell ' interno come vessa-torio strumento per colpire i dipendenti, iquali aspirano a riordinare la pubblica sicu-rezza per rendere più efficienti i servizi ,esercitare la propria professione con maggior edignità e ottenere i diritti civili riconosciut i

agli altri lavoratori ;altresì, le ragioni per le quali il vic e

brigadiere Piero Altobelli, in servizio a Pa -via, sia stato punito con dieci giorni di sala

di rigore .

(3-03561)

« FLAMIGNI, DONELLI » .

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« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri, per co-nòscere se risponda a verità la notizia pub-blicata dal settimanale l'Espresso (n . 19 del -1 '11 maggio 1975) che egli abbia inviato algenerale Miceli, rimesso in libertà provvisori aperché erano scaduti i termini di carcerazion epreventiva, un telegramma di rallegramenti .

« In caso affermativo, l'interrogante ame-rebbe conoscere quali considerazioni abbian osuggerito al Presidente del Governo della Re -pubblica la sconcertante iniziativa di ralle-grarsi con un alto ufficiale imputato di ave rfavorito il tentativo di rovesciare le istituzio-ni della Repubblica .

(3-03562)

« TEDESCHI » .

MOZION E

« La Camera ,

rilevata la necessità di immediatamenterimuovere ostacoli che di fatto impedisconoil legittimo esercizio del diritto costituzional ead iniziative popolari dirette ad abrogare leggi

mediante referendum, sancito dall'articolo 75della legge fondamentale della Repubblica edisciplinato con legge 25 maggio 1972 ,

impegna il Governo

a immediatamente revocare le disposizioniemanate con due circolari dal Ministro del -l ' interno ai prefetti in tema di referendum ,poiché ai segretari comunali compete l'obbligodi custodire i moduli sui quali si autenticanole firme di richiesta di referendum abroga-tivo, salvo esplicita richiesta di restituzione ,dopo la loro vidimazione, effettuata dal Co-mitato nazionale per il referendum.

(1-00070) « FORTUNA, BERTOLDI, DI VAGNO ,ACHILLI, VINEIS, CANEPA, LOM-BARDI RICCARDO, GUADALUPI, OR-

LANDO, ZAFFANELLA, CALDORO, CA-STIGLIONE, GUERRINI, MARIANI ,Tocco, FROIo, ARTALI, MAGNAN I

NOYA MARIA, BALLARDINI, SERVA-DEI, BALZAMO, PELLICANI MICHE-LE, MOSCA, SAVOLDI, MORO DINO,

FRASCA, SIGNORILE » .

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO