SEDUTA DI MARTEDÌ 20 MAGGIO 197 5 -...

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Atti Parlamentari 22171 — Camera dei Deputat i VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 MAGGIO 197 5 377 . SEDUTA DI MARTEDÌ 20 MAGGIO 197 5 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PERTIN I INDI DEL VICEPRESIDENTE LEONILDE IOTT I INDICE PAG . OLIVI, Relatore 22176, 2218 9 PAllAGLIA 22176 PAG. Missione 22173 Assegnazione di progetti di legge a Commis- sioni in sede legislativa . . . . 22175, 2219 1 Disegni di legge : (Annunzio) 2217 4 (Approvazione in Commissione) 2217 4 (Presentazione) 22188, 22192 (Proposta di assegnazione a Commis - sione in sede legislativa) 22188 (Proposta di trasferimento dalla sed e referente alla sede legislativa) 22175 (Trasmissione dal Senato) 22173 Disegno di legge (Discussione) : Norme sul riordinamento della pub- blica amministrazione (approvato dal Senato) (3157) 2217 6 PRESIDENTE 22176 CARUSO 22178 CONCAS 22184 IANNIELLO 22186 MORLINO, Ministro senza portafoglio 22176 Proposte di legge : (Annunzio) 22173 (Approvazione in Commissione) 22174 (Assegnazione a Commissione in sed e referente) 22192 (Proposta di assegnazione a Commis- sione in sede legislativa) 72188 (Proposta di trasferimento dalla sed e referente alla sede legislativa) 22175 (Trasferimento dalla sede referent e alla sede legislativa) 22175, 22192 (Trasmissione dal Senato) 22173, 22175, 2219 2 Interrogazioni, interpellanze e mozioni (An - nunzio) 22193 Corte dei conti (Trasmissione di atti) 22174 Risposte scritte ad interrogazioni (Annunzio) 2217 5 Sostituzione di un deputato 22174 Ordine del giorno delle sedute di domani 22193 Ritiro di un documento del sindacato ispettivo 22194

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Atti Parlamentari

— 22171 —

Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 MAGGIO 197 5

377.

SEDUTA DI MARTEDÌ 20 MAGGIO 197 5

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PERTIN I

INDI

DEL VICEPRESIDENTE LEONILDE IOTT I

INDICE

PAG .

OLIVI, Relatore 22176, 22189PAllAGLIA 22176

PAG.

Missione 22173

Assegnazione di progetti di legge a Commis-sioni in sede legislativa . . . . 22175, 2219 1

Disegni di legge :

(Annunzio) 22174(Approvazione in Commissione) 22174(Presentazione) 22188, 22192(Proposta di assegnazione a Commis -

sione in sede legislativa) 22188(Proposta di trasferimento dalla sede

referente alla sede legislativa) 22175(Trasmissione dal Senato) 22173

Disegno di legge (Discussione) :

Norme sul riordinamento della pub-blica amministrazione (approvatodal Senato) (3157) 2217 6

PRESIDENTE 22176CARUSO 22178CONCAS 22184IANNIELLO 22186MORLINO, Ministro senza portafoglio 22176

Proposte di legge :

(Annunzio) 22173(Approvazione in Commissione) 22174(Assegnazione a Commissione in sede

referente) 22192(Proposta di assegnazione a Commis-

sione in sede legislativa) 72188(Proposta di trasferimento dalla sede

referente alla sede legislativa) 22175(Trasferimento dalla sede referent e

alla sede legislativa) 22175, 22192(Trasmissione dal Senato) 22173, 22175, 22192

Interrogazioni, interpellanze e mozioni (An -nunzio) 22193

Corte dei conti (Trasmissione di atti) 22174

Risposte scritte ad interrogazioni (Annunzio) 2217 5

Sostituzione di un deputato 22174

Ordine del giorno delle sedute di domani 22193

Ritiro di un documento del sindacato ispettivo 22194

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La seduta comincia alle 17.

MORO DINO, Segretario, legge il processoverbale della seduta del 14 maggio 1975 .

(È approvato) .

Missione .

PRESIDENTE. Comunico che, a normadell'articolo 46, secondo comma, del regola-mento, il deputato Pedini è in missione perincarico del suo ufficio .

Annunzio

di proposte di legge.

PRESIDENTE . Sono state presentate all aPresidenza le seguenti proposte di legge da ideputati :

FIORET ed altri : « Modifiche alle vigent idisposizioni sull ' avanzamento degli ufficial iiscritti nel ruolo separato e limitato dell aGuardia di finanza » (3761) ;

LAFORGIA ed altri : « Modifiche al decretodel Presidente della Repubblica 26 ottobre1972, n . 644, concernente la revisione dell ecircoscrizioni territoriali degli uffici distret-tuali delle imposte dirette e degli uffici delregistro » (3762) ;

LINDNER ed altri : « Modificazione dell'arti-colo 5 del decreto-legge 1° ottobre 1973, n . 580 ,recante misure urgenti per l ' università, con-vertito nella legge 30 novembre 1973, n . 766 »(3763) ;

ZOLLA ed altri : « Norme per il migliora-mento del trattamento di pensione in favor edegli appartenenti ai corpi di polizia » (3764) ;

IANNIELLO ed altri : « Norme in materia d iindennità di scala mobile, di aggiunte di fa -miglia e di pensioni al di sotto di lire 100.000mensili per i dipendenti dello Stato » (3765) ;

FELISETTI : « Modifica del trattamento de lpersonale in quiescenza dell 'Arma dei carabi-nieri, del Corpo delle guardie di pubblic asicurezza, della Guardia di finanza, del Corpo

degli agenti di custodia, del Corpo forestal edello Stato, del Corpo di polizia femminile edell 'amministrazione civile di pubblica sicu-rezza » (3766) ;

ZAFFANELLA ed altri: « Aumento del con -tributo di cui alla legge 6 dicembre 1971 ,n . 1044, concernente il piano quinquennal eper l ' istituzione di asili-nido comunali con i lconcorso dello Stato » (3767) ;

SACCUCCI : « Modifica del parametro d istipendio a favore degli " aiutanti di batta -glia " (3769) ;

COSTAMAGNA : « Autorizzazione a prestazio-ni di lavoro straordinario per alcuni serviz idelle amministrazioni finanziarie » (3770) ;

DE LORENZO ed altri : « Istituzione del ser-vizio sanitario pubblico » (3771) ;

PAVONE ed altri : « Modifica all'articolo 1della legge 12 dicembre 1966, n. 1078, con-cernente " Posizione e trattamento dei dipen-denti dello Stato e degli enti pubblici, elettia cariche presso enti autonomi territoriali »(3774) ;

SIMONACCI e IozzELLI : « Promozione a lgrado superiore dei combattenti della guerr adi Liberazione » (3775) .

Saranno stampate e distribuite .

Trasmissioni dal Senato.

PRESIDENTE . Il Presidente del Senatoha trasmesso alla Presidenza i seguenti pro -getti di legge :

Disegno di legge d'iniziativa del ministrodei lavori pubblici e proposte di legg edei deputati CIRILLO ed altri, e VETRONE :« Ulteriori provvidenze per la ricostruzione ela rinascita economica delle zone colpite da lterremoto dell ' agosto 1962 » (2682-498-2225-B )(già approvato, in un testo unificato, dall aIX Commissione permanente della Camerae modificato da quella VIII Commissione per-manente) ;

« Adeguamento del fondo per la conces-sione di contributi straordinari agli esercenti

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dei circhi equestri e dello spettacolo viaggian-te » (approvato da quella VII Commission epermanente) (3768) ;

« Modifiche alla legge 4 novembre 1965 ,n . 1213, concernente provvedimenti a favoredella cinematografia » (approvato da quellaVII Commissione permanente) (3773) ;

MICHELI PIETRO ed altri; senatori ZUGNO

e DE Vrro; senatori LUGNANO ed altri; sena-tori PAZIENZA, NENCIONI e PEPE : « Modifica-zioni al codice civile e alla legge 30 aprile1969, n . 153, in materia di privilegi » (giàapprovato dalla IV Commissione permanentedella Camera e modificato, in un testo uni-ficato, da quella II Commissione permanente)(146-B) ;

« Partecipazione italiana alle spese per l osvolgimento della conferenza sulla sicurezz ae la cooperazione europee » (approvato daquella III Commissione permanente) (3780) .

Saranno stampati e distribuiti .

Annunzio

di disegni di legge.

PRESIDENTE . Sono stati presentati aal aPresidenza i seguenti disegni di legge :

dal Presidente del Consiglio dei ministri :

« Provvidenze per l'editoria » (3776) ;

dal ministro del lavoro e della previ-denza sociale :

« Norme per il miglioramento dei tratta-mentì pensionistici e per il collegamento alladinamica salariale » (3772) ;

dal ministro dell ' industria, del commer-cio e dell'artigianato :

« Rifinanziamento della legge 1° dicembre1971, n. 1101, concernente la ristrutturazione ,riorganizzazione e conversione dell ' industriae dell ' artigianato tessili » (3777) ;

« Rifinanziamento della legge 8 agosto1972, n. 464 » (3778) ;

« Stanziamenti di fondi per i finanzia -menti a favore delle medie e piccole indu-strie » (3779) .

Saranno stamDati e distribuiti .

Approvazioni in Commissioni.

PRESIDENTE . Nelle riunioni delle Com-missioni del 15 maggio, in sede legislativa ,sono stati approvati i seguenti progetti d ilegge :

dalle Commissioni riunite IV (Giusti-zia) e XIII (Lavoro) :

ROGNONI ed altri : « Modifiche delle nor-me riguardanti la previdenza e l ' assistenzaforense » (già approvato dalle CommissioniIV e XIII della Camera e modificato dalla XICommissione del Senato) (229-B), con mo-dificazioni;

dalla VIII Commissione (Istruzione) :

« Prevenzione antifurto e antincendio delleopere d 'arte » (3596), con modificazioni;

dalla IX Commissione (Lavori pubblici) :

« Norme per interventi straordinari d iemergenza per l'attività edilizia » (3640), conmodificazioni.

Trasmissione

dalla Corte dei conti .

PRESIDENTE. Informo la Camera che i lPresidente della Corte dei conti, in adempi -mento al disposto dell 'articolo 7 della legge21 marzo 1958, n . 259, ha trasmesso la deter-minazione e la relativa relazione con cui l aCorte riferisce il risultato del controllo ese-guito sulla gestione finanziaria dell ' Ente na-zionale assistenza e previdenza per i pittor ie gli scultori per gli esercizi dal 1967 a l

1973 (doc. XV, n . 63/1967, 1968, 1969, 1970 ,

1971, 1972, 1973) .Il documento sarà stampato e distribuito .

Sostituzione di un deputato.

PRESIDENTE. Dovendosi procedere all asostituzione dell 'onorevole Alessandro Fer-retti, la Giunta delle elezioni, nella sedut a

del 15 maggio 1975 - a ' termini degli artico -li 81, 86 e 89 del testo unico 30 marzo 1957 ,

n. 361, delle leggi per le elezioni della Came-ra dei deputati - ha accertato che il candi-dato Domenico Bacchi segue immediatamentel'ultimo degli eletti nella lista n . 1 (partitocomunista italiano) per il collegio XXIX (Pa-lermo) .

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VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

Do atto alla Giunta di questa comunica-zione e proclamo quindi l 'onorevole Dome-nico Bacchi deputato per il Collegio XXI X(Palermo) .

Si intende che da oggi decorre il terminedi 20 giorni per la presentazione di eventual ireclami .

Annunzio di risposte scritte

ad interrogazioni.

PRESIDENTE. Sono pervenute alla Pre-sidenza dai competenti ministeri rispost escritte ad interrogazioni .

Saranno pubblicate in allegato al resocon-to stenografico della seduta odierna .

Proposte di trasferimento di progetti di

legge dalla sede referente alla sede

legislativa.

PRESIDENTE. A norma del sesto commadell'articolo 92 del regolamento, propongoalla Camera l 'assegnazione in sede legisla-tiva dei seguenti progetti di legge, per iquali le sottoindicate Commissioni perma-nenti, cui erano già assegnati in sede refe-rente, hanno chiesto, con le prescritte condi-zioni, il trasferimento alla sede legislativa :

IV Commissione (Giustizia) :

« Specificazione delle attribuzioni dellecarriere direttiva, di concetto ed esecutiv adelle cancellerie e segreterie giudiziarie »(3660) ;

X Commissione (Trasporti) :

BALLARIN ed altri : « Equiparazione dei do-cumenti per la pesca » (2748) .

Le suddette proposte di trasferimento sa -ranno poste all 'ordine del giorno della pros-sima seduta .

Trasferimento di una proposta di legge

dalla sede referente alla sede legislativa.

PRESIDENTE . Come la Camera ricorda ,nella seduta del' 15 aprile scorso è stato as-segnato alla II Commissione permanente ,(In-terni), in sede legislativa, il disegno ,di leggen. 3635.

Per consentire alla stessa Commissione diprocedere all'abbinamento richiesto dall'arti-colo 77 del regolamento, è quindi trasferita

in sede legislativa anche la seguente propo-sta di legge, vertente su materia identica aquella contenuta nel progetto di legge sopr a

indicato :

ZAMBERLETTI e ARNAUD : « Interpretazioneautentica dell'articolo 10 della legge 8 dicem-bre 1970, n . 966, recante l'aggiunta di u ncomma all'articolo 1 della legge 13 maggio1961, n . 469, in materia di servizi antin-cendi » (537) .

Assegnazione di progetti di legge

a Commissioni in sede legislativa.

PRESIDENTE . Ricordo di aver proposto,

nella seduta del 14 maggio 1975, a norma de l

primo comma dell'articolo 92 del regolamen-to, che i seguenti progetti di legge siano de -feriti alle sottoindicate Commissioni perma-nenti in sede legislativa :

Il Commissione (Interni) :

« Contributo straordinario all'Ente teatra-le italiano per il restauro del teatro Valle »(3732) (con parere della V e della VIII Com-missione) ;

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

VI Commissione (Finanze e tesoro) :

Senatori ZUGNO ed altri : « Interpretazioneautentica delle norme contenute nei nn. 1e 2 dell'articolo 20 del decreto del Presi -dente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 639 ,avente ad oggetto l'imposta comunale sull apubblicità e diritti sulle pubbliche affissio-ni » (approvato dalla VI Commissione del

Senato) (3734) .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito.

(Così rimane stabilito) .

Trasmissione dal Senato di un disegno di

legge e sua assegnazione a Commissione

in sede legislativa .

PRESIDENTE. Il Presidente del Senatoha trasmesso alla Presidenza il seguente di -segno di legge :

« Disposizioni a tutela dell'ordine pubbli-co » (già approvato dalla Camera e modifi-cato da quel consesso) (3659-B) .

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Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

PRESIDENTE . Il primo iscritto a parlar eè l'onorevole Pazzaglia. Ne ha facoltà .

A norma del primo comma dell'articol o92 del regolamento, in relazione alla parti -colare urgenza del disegno di legge, ne pro-pongo l'assegnazione in sede legislativa all eCommissioni riunite II (Interni) e IV (Giu-stizia), con il parere della I Commissione ,derogando al termine di cui al predetto ar-ticolo 92 .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

Discussione del disegno di legge : Normesul riordinamento della pubblica ammi-nistrazione (approvato dal Senato)

(3157) .

PRESIDENTE . L'ordine del giorno recala discussione del disegno di legge, già appro-vato dal Senato : Norme sul riordinamentodella pubblica amministrazione .

Dichiaro aperta la discussione sulle line egenerali, avvertendo che da parte di alcun igruppi ne è stato richiesto l ' ampliamento li-mitatamente ad un oratore per gruppo, ai sen-si del secondo comma dell 'articolo 83 del re-golamento.

Ha facoltà di parlare il relatore, onorevol eOlivi .

OLIVI, Relatore . Nel rimettermi alla rela-zione scritta, ricordo che la Commissione pro-pone lo stralcio degli articoli 2 (dal primo a lsesto comma), 3, 4, 5, 6 e 7 con il titolo de ldisegno di legge originario ; e propone altres ìche il presente disegno di legge assuma il se-guente titolo : « Norme per il trasferiment oe la delega alle regioni di funzioni ammini-strative e sulla organizzazione della pubblic aamministrazione » .

Preciso che la Commissione chiede chetutti gli articoli che stanno per essere stral-ciati – anche diversi da quelli che la Com-missione propone che vengano stralciati –siano subito rimessi, con lo stesso titolo, al -l'esame della Commissione affari costituzio-nali per il proseguimento dell 'esame in sedereferente .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'ono-revole ministro senza portafoglio per le re-gioni .

MORLINO, Ministro senza portafoglio . I lGoverno concorda con il relatore e si riserv adi intervenire in sede di replica .

PAllAGLIA . Signor Presidente, onore-voli colleghi, onorevole ministro, il dibattit osi è aperto con una dichiarazione del relatore ,il quale ha detto che la Commissione affaricostituzionali esaminerà al più presto – m aio mi permetto di dire che andremo moltoal di là delle elezioni – una larga parte de lprovvedimento che il Senato aveva approvat oil 26 luglio 1974, vale a dire circa un anno fa .Che cosa è avvenuto in questo lasso di tempo ?Si è largamente discusso sul tema, certamen-te impegnativo ed importante, relativo al rior-dinamento della pubblica amministrazione ,dopo di che la montagna, e cioè la discussio-ne, ha partorito il topolino, vale a dire i ldisegno di legge al nostro esame . Sarebbestata allora più corretta, a mio avviso, la pre-sentazione, da parte del Governo, di un pro -getto di legge completamente diverso da quel -lo sul quale si stava discutendo .

Si tratta, onorevoli colleghi, della più evi-dente legge di carattere elettorale . Il Governosi è preoccupato, sia; attraverso il ministroper l 'organizzazione della pubblica ammini-strazione sia attraverso il ministro per le re-gioni, di chiedere alla Commissione affar icostituzionali lo stralcio di tutte le parti re-lative alla pubblica amministrazione per esa-minare ed affrontare soltanto i problemi de lpersonale trasferito dallo Stato alle region iin virtù del decentramento . Si tratta in so-stanza di esaminare alla ; svelta una propostadi legge che possa essere presentata all 'atten-zione del personale trasferito dallo Stato all aregione prima del 15 giugno, cioè primadella data in cui si dovrà votare per il rin-novo dei consigli regionali .

Noi avremmo preferito esaminare le part iche attengono alla legislazione riguardant eil personale trasferito alle regioni sulla bas edel disegno di legge n . 3157, che può risol-vere in modo abbastanza organico i problem idei dipendenti dello Stato . L 'onorevole Oliv iha affermato che verranno subito rimessi al -l ' esame della Commissione affari costituzio-nali gli articoli stralciati : non ne dubito,anche perché conosco la correttezza del Pre-sidente della Commissione affari costituzio-nali, il quale fa parte del Comitato dei nove .Ma la decisione quando arriverà ? L 'articolo2 del disegno di legge n . 3157 viene stralciatointegralmente e riguarda la ristrutturazionedei servizi e dei ministeri . Ritengo che ancheil fatto in sé dello stralcio sia, inaccettabile ,perché non si può decidere sul decentramen-

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VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 MAGGIO 197 5

to senza stabilire a monte quale sia la ri-strutturazione dei servizi dello Stato, e quin-di dei ministeri, che al decentramento dovr àessere necessariamente collegata;.

Infatti prima decidiamo sul decentrarnen-to e in un momento successivo sulla ristrut-turazione dei servizi . A mio avviso, bisognaavere l 'accortezza di non suggerire una so-luzione sul tipo dello stralcio, ma occorr eesaminare il complesso della normativa . Com-prendo che dal suo punto di vista il ministr oper le regioni, che assiste a questo dibattito ,non possa non avere interesse a vedere ri-solti i problemi del settore di cui egli si oc-cupa, ma la tesi da me esposta non può tro-vare contrari tutti coloro che abbiano un agiusta preoccupazione della globalità deiproblemi dello Stato .

Attraverso lo stralcio operato vengon ocompletamente obliterate tutte le parti ch einteressano il personale dello Stato che nonè stato trasferito alle amministrazioni regio-nali in virtù del decentramento . Nel corsodella discussione di questo provvedimento ,vorremmo dire al ministro per l 'organizza-zione della pubblica amministrazione ch euno degli aspetti più importanti delle tratta-tive in atto in questo momento tra Govern oe sindacati, quello relativo all 'assegno pere-quativo pensionabile, non viene certamenteesaminato, ma mentre stiamo discutend oquesta legge ripeto non è stata neppure aper-ta la trattativa che, secondo gli impegni delGoverno, avrebbe dovuto esser chiusa entr oil maggio del 1975 e che invece non si potr àcertamente concludere in questo termine .

Il ministro per la organizzazione dell apubblica amministrazione, in sede di collo -qui ed anche in sede di esame del disegnodi legge, aveva proposto che, ad integrazionedi quanto è già previsto nel testo licenziatodalla Commissione, venisse disposta la sop-pressione dei posti nei ruoli del personaletrasferito alle regioni (non so se questa di-sposizione verrà introdotta attraverso una ini-ziativa governativa, cioè una iniziativa de lministro per l ' organizzazione della pubblicaamministrazione; dico che sarebbe per lomeno necessario che questo punto veniss eprecisato attraverso una deliberazione dell aCamera nel momento in cui si voterà quest otesto) così come aveva preannunciato unaunificazione dei ruoli dei dirigenti, senzaperò offrire, né alle persone con le quali egl iparlava, né ai membri della Commissione ,alcuna garanzia di applicazione dell 'articolo97 della Costituzione, che i dirigenti chiedo -

no sempre più venga rispettato da govern ii quali in ogni modo cercano di dimenticat equal è la funzione del dipendente pubblico ,che è al servizio della nazione e non al ser-vizio degli interessi politici contingenti de isingoli governi pro tempore in carica .

Noi potremmo essere d 'accordo che i nquesta sede vengano introdotte alcune mo-difiche quali quelle del centro operativo uni-co per gli affari generali della pubblica am-ministrazione - pubblica amministrazione in-tesa nel senso più ampio - che sia posto all edipendenze della Presidenza del Consiglio .

Prima di chiudere questo breve interventodal quale risulta evidente che il nostro pun-to di vista è sostanzialmente contrario a que-sto disegno di legge e allo stralcio, quantomeno allo stralcio proposto di alcune sueparti, tanto è vero che abbiamo presentatoun emendamento che intende ripristinar el ' articolo 5 del testo originario - e l'articolo 5 ,come i colleghi ricordano, è quello che ri-guarda le carriere degli impiegati civili tec-nici della amministrazione, e prevede un adelega al Governo per la nuova disciplinadi queste carriere - chiediamo che, per lomeno, si disponga che sia consentito subito ,senza attendere gli ulteriori provvedimenti ,il passaggio alla carriera superiore del per -sonale di ruolo in possesso del titolo di stu-dio e delle mansioni, passaggio che inveceviene consentito per il personale non di ruo-lo, in virtù dell ' articolo 25 della legge de l1970, n . 775, e che oggi stesso si decida i nquesta sede il diverso computo delle anzia-nità dà riscattare del corrispondente servizi onon svolto in carriera .

Siamo di fronte, ripeto, ad una propost adi legge che non affronta neanche i minim iproblemi della pubblica amministrazione equindi dei pubblici dipendenti, e che tendea sodisfare una esigenza che, ripeto, è d icarattere elettorale, cioè quella dei dipen-denti della pubblica amministrazione ch esono da alcuni anni trasferiti alle dipenden-ze delle regioni, che hanno certamente dall aparte loro alcune valide motivazioni per de-siderare che siano sodisfatte determinateloro esigenze, ma non certamente superior ia quello degli altri dipendenti della pubbli-ca amministrazione e a quelle che hanno tutt ii cittadini per esigere un buon funziona -mento dei pubblici servizi e quindi dei mini-steri e dei vari organismi dello Stato . (Ap-

plausi a destra) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l ' ono-revole Caruso . Ne ha facoltà .

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Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

CARUSO. Signor Presidente, onorevol icolleghi, signori ministri, un amaro destinosta vivendo il disegno di legge in esame, cheè partito con ambizioni molto elevate pe rpoi subire ben due stralci : uno operato da lSenato della Repubblica ed un altro propo-sto a questa Assemblea . Non abbiamo nes-sun rimpianto per le parti stralciate, alme -no nella formulazione che avevano . Il testorisultante dagli articoli stralciati è inidone oe risente di una impostazione - se mi è con-sentito dirlo - abbastanza miope dei pro-blemi della pubblica amministrazione .

Consideriamo un nostro parziale succes-so la rinunzia ad insistere su certe norme ;un successo parziale perché, mentre abbia-mo ottenuto la cancellazione o la rinuncia ,da parte del Governo, ad insistere su deter-minate norme negative, non siamo riusciti a dimporre quanto meno la discussione sul -l ' aspetto positivo, cioè sulla formulazione d inorme nuove relative al nuovo assetto dellapubblica amministrazione . Il problema dell ariforma della pubblica amministrazione re -sta, e lo stralcio significa, in buona sostanza ,il rinvio della soluzione di un problemagrave e angoscioso. La situazione della pub-blica amministrazione è sotto gli occhi de lpaese . La situazione di deficienza e di pa-ralisi ha raggiunto livelli inverosimili ; nonvi è settore della pubblica amministrazioneche funzioni; lo sfacelo è completo; decennidi incoerente attività, di negligenze, di favori-tismi, di passività hanno determinato l 'at-tuale situazione avvilente .

Vi sono esempi clamorosi : in primo luo-go, quello dell 'amministrazione finanziaria ,che è stato ammesso con coraggio, dobbiamodirlo, dall'attuale ministro delle finanze, i nquella sorta di « libro bianco » che è statoannunciato in Senato e non ancora reso pub-blico, ma che costituisce la clamorosa con-fessione del fallimento di un ' azione politicacondotta con incoerenza e leggerezza. Lasituazione dell ' amministrazione finanziari aè il risultato di quelle negligenze, che sonostate riconosciute dallo stesso ministro. Ungrande giornale del nostro paese, dedicand oun suo commento alla situazione di sfacel odello Stato, commentava la situazione de lMinistero delle finanze con un articolo deltitolo: Come nasce l'arbitrio », perché cos ìcome funziona il Ministero delle finanze, s icrea l'arbitrio fiscale, si premiano gli evasor ifiscali e si determina una situazione per cu isolo i lavoratori dipendenti pagano le impo-ste, mentre gli evasori fiscali godono di unasorta di paradiso fiscale. Proprio per effetto

dello sfacelo dell 'amministrazione finanzia-ria, l ' Italia è diventata una paradiso fiscale ,come lo sono alcuni staterelli d 'Europa e de lcentro America .

Vogliamo parlare di altre amministra-zioni? Vogliamo parlare del Ministero del -l ' industria ? Che senso ha un ' amministra-zione come quella dell'industria nel nostropaese ? Qual è la politica industriale del no-stro paese ? Il Ministero dell ' industria do-vrebbe preoccuparsi dei problemi energetici ,dell'industria pesante e di quella leggera ,dell ' artigianato . Ebbene, qual è la politicache il Governo conduce in questi settori ? S ipuò certo parlare di mancanza di una poli-tica industriale nel nostro paese . Ne abbia-mo avuto un esempio clamoroso, signor Pre-sidente, nella scorsa estate, durante il perio-do più acuto della grave crisi economica esociale del paese, nel corso della quale s isono avuti aumenti paurosi dei prezzi e delcosto della vita. Ebbene, signor Presidente ,non siamo riusciti ad ottenere neanche gl ielementi conoscitivi per la formazione de iprezzi . Ed allora, se non serve neppure aqueste cose, neppure a fornire al paese leinformazioni dovute, che senso ha una pub-blica amministrazione quale quella dell ' indu-stria, che significato ha ?

Abbiamo una situazione, nel settore de ibeni culturali - vedo presente il ministroSpadolini - che ci ha costretti a ricorrere aduno strumento di emergenza, dal punto d ivista costituzionale : l'istituzione, per decreto-legge, di un apposito ministero, che è insfacelo . I ladri « passeggiano » nei nostri mu-sei, nelle nostre gallerie, portando via oper econsiderevoli, patrimoni dello spirito e dell acultura italiana . Come risponde, al riguar-do, la pubblica amministrazione ? Cerchia-mo adesso, affannosamente, di rimediarealle incurie del passato, onorevole ministroSpadolini . Non vi è dubbio che anche inmateria la cura dei pubblici interessi - per-ché amministrare significa curare i pubblic iinteressi - non è stata preoccupazione delGoverno. Sono stati curati ben altri interess iche quelli pubblici .

Tale comportamento fa sì che tutto l'ap-parato pubblico sia oggi posto sotto accusa ,come centro di parassitismo, di spreco, com eterreno di cultura « elettivo » per le rivendi-cazioni corporative, fonte di alimento conti-nuo per la « giungla » retributiva, e chel 'amministrazione pubblica sia ripudiata d atutti : nessuno si vuole riconoscere in essa !Un'amministrazione che è ripudiata finan-che dalla Confindustria, i cui aderenti pure

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hanno usufruito delle sue negligenze . I gran-di centri direzionali monopolistici del nostr opaese, che hanno goduto dell'assenza d iun'amministrazione attiva, oggi ripudian oquella esistente come un'amministrazione chepesa e costa soltanto, senza servire ad alcun -ché (mi riferisco all'ultimo discorso del pre-sidente della Confindustria) . Un'amministra-zione che è guardata con sospetto e diffidenz adai lavoratori, che dalla sua inefficienza ve-dono vanificate anche importanti conquiste ,costate grandi lotte ed imponenti sacrifici ,come la legge della casa, come tante e tant eleggi importati nel mondo del lavoro.

Si guardi allo sfacelo che esiste nel Mi-nistero del lavoro; si ponga mente alla man-cata tutela e vigilanza in ordine agli infor-tuni sul lavoro, che sono milioni ogni anno.Un'amministrazione che delude tutti coloroche con essa vengono a contatto : per le lun-gaggini defatiganti, per l'indifferenza sco-stante, per la tendenza al disimpegno . Vienefuori tutto, fuorché un ' amministrazione alservizio dei cittadini, come dovrebbe esser ee come :invece - ripeto - purtroppo non è .

Ed ancora, un ' amministrazione in cui co-loro che vi operano provano una profondasensazione di frustrazione, tipica .di chi la-vora in un'organizzazione che, se non è pro-prio inutile, non ha più senso così com'è .Un'amministrazione, signor Presidente, l acui crisi anche il Governo, o parte di esso ,ed anche la maggioranza, o .parte di essa ,considerano ormai in crisi irreparabile, sehanno un senso le proposte che ogni tantovengono affacciate, sia pure velleitariamente ,da qualche settore, come quella di affidar el'esecuzione di « progetti speciali » ad impre-se a partecipazione statale o ad altre simili .

Simili proposte non hanno nessun sensofuori del riconoscimento del profondo « sfa-scio » in cui l'amministrazione pubblica sitrova. Un'amministrazione, si dice - e lo s iriconosce da parte .di tutti - che costa moltoe produce poco .

Vi sono titoli di giornali molto efficaci emolto brillanti: si parla, ad esempio, dell o« statale che si mangia lo Stato », e così via .Ma, se queste sono le realtà, se questa è lasituazione esistente, che senso ha lo stralci odi cui ci occupiamo, dal punto di vista po-litico ? Che senso ha il rinvio in ordine a lproblema della riforma ? Che senso ha rin-viare la soluzione ,di un problema così ur-gente e pressante, quello che va sotto il nom edi riforma della pubblica amministrazione ?Problema che la grave crisi economica e so-ciale che attraversiamo ha rivelato in tutta

la sua asprezza e profondità. Ci siamo resi

conto, in questa crisi, che ci mancano glistrumenti dell'agire pubblico . Il Governo, l eforze politiche, il paese sono senza strument ipubblici . Ed oggi lo Stato non è più quell o

dell ' 800, a responsabilità limitata; esso ha laresponsabilità complessiva dell'andament odella società . Gli strumenti, però, mancanotutti, complessivamente, e lo Stato non è i ngrado di intervenire tempestivamente in nes-sun settore della società. La pubblica ammi-nistrazione, così come è, non è valida nean-che come strumento di intérvento anticon-giunturale. Non è niente, è soltanto un'orga-nizzazione pesante che abbiamo ereditato ,una gravosa « eredità giacente » .

E allora ci domandiamo, signor Presiden-te, onorevoli colleghi, signori ministri, qual irisultati si vogliono conseguire con quest orinvio . Certo, un primo risultato è la pro-clamazione dello sciopero, da parte dei sin-dacati dei lavoratori statali, contro il rinvi odella riforma. Oggi si è svolta a Roma un agrande manifestazione per ottenere la rifor-ma della pubblica amministrazione . Non vo-glio dire che il Governo si proponesse l osciopero ; certo è che non ha valutato le pos-sibili reazioni, anzi questo tipo di reazioneil cui profondo significato il Governo - ce l oauguriamo - vorrà valutare . La manifesta-zione di oggi, al pari delle altre che l'hann opreceduta, conferma che il movimento rifor-matore anche in questo campo è ormai am-pio e lascia scarsi margini all'equivoco ope-rare del Governo e della maggioranza. Lariforma della pubblica amministrazione -questo è il senso delle grandi manifestazion i

popolari che si vanno svolgendo in quas i

tutte le città d ' Italia - è diventata oggett o

di scontro politico e sociale ; e, in quanto og-

getto di scontro politico e sociale, nessun opuò più sfuggire .

Se mi è consentito, vorrei mettere in ri-salto il senso di responsabilità di queste gran -di masse organizzate dai sindacati confederali .Rispetto ai sindacati autonomi, che sono staticosì irresponsabilmente « coccolati » nel pas-sato dai governi che si sono succeduti all a

direzione politica del nostro paese - quest isindacati autonomi che ancora in questi giorn istanno dando seri pensieri e preoccupazion ia tutti (e speriamo allo stesso Governo) co nle rivendicazioni corporative che portan o

avanti e che sono l 'alimento principe dell a« giungla » retributiva di cui tanto si parl ae che tanto si condanna a parole - rispett oa questo tipo di sindacalismo autonomo, la

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funzione politica riformatrice dei sindacat iconfederali risulta esaltata e valorizzata .

Non abbiamo ancora capito, però, qualesia l ' atteggiamento del Governo di fronte aquesto residuo o rigurgito di sindacalism oautonomo. Abbiamo settori importantissim idell ' amministrazione statale, come quello fi-nanziario, paralizzati da scioperi proclamat idai sindacati corporativi, scioperi che interes-sano le dogane, l 'amministrazione finanziari ae il Tesoro, mettendo in pericolo il pagamentodi pensioni, di salari e di stipendi : ebbene,qual è l'atteggiamento del Governo ? Se dob-biamo dar credito alle notizie di stampa ,sembra che qualche ministro voglia acceder ea queste rivendicazioni, che non sono condi-vise dalle forze sindacali organizzate nell egrandi confederazioni del lavoro. Non abbia-mo capito se questa volontà di cedere vogli asignificare avere un occhio di riguardo vers oquesti sindacati autonomi, che sono stati sem-pre tenuti in grande considerazione, per iservizi che essi hanno reso alla maggioranzae al Governo. Non abbiamo ancora capitoquale sarà l ' atteggiamento del Governo neiconfronti del personale delle dogane, nei con -fronti delle richieste assurde dei sindacat iautonomi per l 'amministrazione delle impo-ste dirette, e per l ' amministrazione del Te -soro; richieste tutte che tendono a conseguir etrattamenti tanto particolari quanto ingiusti-ficati .

Sappiamo quali sono le richieste di quest isindacati, ma non conosciamo ancora le ri-sposte che il Governo darà . E siamo desideros idi conoscerle, onorevole ministro Cossiga . Iocredo che, se vogliamo dare tutti insieme u ncolpo alla « giungla » retributiva, se vogliam overamente bloccare questo processo che port aal concretizzarsi dell ' ipotesi immaginifica del -lo statale che si mangia lo Stato, se vogliam obloccare questa corsa alle « leggine » partico-lari, questa corsa alle rivendicazioni corpo-rative, ebbene, mi pare che la strada maestr asia stata già indicata e già imboccata con l ' ac-cordo sulle indennità accessorie, con la leggen. 734 del 1973, con la quale si è fatta un po 'di pulizia nel sottobosco dei trattamenti eco-nomici accessori . Le azioni di oggi le vediamocome azioni che tendono a rompere questoaccordo sui trattamenti economici, come azio-ni che tendono a rompere l 'azione tesa a met-tere pulizia ed ordine nella pubblica ammi-nistrazione, che per quanto riguarda il grad odi inefficienza ed incapacità non teme con -fronti in Europa .

Onorevole Presidente, chiedevo dunqu equali risultati il Governo si propone con il

rinvio, mi chiedevo che cosa c 'è dietro questorinvio . Noi siamo spesso portati ad imma-ginare tenebrosi disegni e chissà quali mac-chinazioni e purtroppo l ' immaginazione èstata inferiore alla realtà . In questo caso m isento di poter azzardare una ipotesi, una chia-ve interpretativa di questo rinvio . Io ritengoche dietro la proposta di rinvio – non si offen-dano i rappresentanti del Governo e dell amaggioranza – ci sia il vuoto, la confession eche non si sa che cosa fare, che non si s acome provvedere . La macchina dello Statonon è soltanto obsoleta, non solo cammina astenti, non solo è nel marasma, ma il Gover-no non sa come apprestarne una nuova edefficiente . È il segno – questo è il dato politic odi rilievo – di una crisi di direzione politica ,di una crisi profonda anche sul piano cultu-rale. Il problema della pubblica amministra-zione è un problema politico, non tecnico .Onorevole Cossiga, più volte in Commission eabbiamo avuto occasione di dibattere quest oproblema. So che ella ha consultato le facolt àgiuridiche del nostro paese su alcune ipotes idi riordinamento. Certo, il sussidio dei tec-nici è importante, ma il problema della pub-blica amministrazione è essenzialmente poli-tico, come ci hanno dimostrato coloro che han-no costruito le fondamenta dell ' amministra-zione, agli albori dell'unità nazionale . Quest iillustri nostri antenati sapevano infatti chetipo di società volevano costruire, avevanochiara coscienza dei loro disegni ed hannoapprestato gli strumenti idonei ; avevano un aguida politica, una guida ideale, se mi è con -sentito dirlo ; sapevano di volere un certo tip odi Stato. La borghesia, quella che ha fattol 'unità nazionale, aveva una visione della so-cietà nel suo complesso e si è adoperata co nimpegno a realizzare quindi i suoi fini e isuoi obiettivi . A questo fine è stata appre-stata la pubblica amministrazione – accen-trata, però efficiente –, è stato apprestato u ncorpo di norme procedurali tese a realizzarequesto disegno, sono state apprestate strut-ture amministrative confacenti .

Onorevoli ministri, onorevoli colleghi del -la maggioranza, mi pare di poter dire, senz atema di smentite – anche se sarei desiderosodi essere smentito – che voi non sapete ch ecosa volete, non sapete dove volete portar eil paese, che tipo di società volete costruire .E la vostra incertezza e la vostra crisi la ri-versate sul paese, lasciando usurare anch egli strumenti che un tempo erano validi . Nonavete, da essi, neanche tentato di togliere l aruggine del tempo, se è vero – come è vero –che strutture, ordinamenti, procedure, siste-

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mi di controllo della pubblica amministrazio-ne sono in buona sostanza ancora quelli ti-pici della società dell ' 800.

Onorevole Cossiga, noi spesso abbiam oavuto occasione di polemizzare sull'ammini-strazione napoleonica . Ma non è colpa di Na-poleone se nel 1975 ancora vige questo tip odi amministrazione. È colpa di coloro i quali ,avendo il governo del paese, avrebbero do-vuto adeguare ai bisogni della società in cre-scita il tipo di amministrazione . Invece no iandiamo avanti con la legge di contabilit àdello Stato, che è assai poco diversa da quel -la del 1862, anzi, addirittura peggiorata dal -l ' impegno centralizzatore ed autoritario dell alegislazione fascista del 1923. I1 sistema de icontrolli, poi, è ancora quello voluto dall aborghesia allora nascente, a giudizio dellaquale, in fondo, le risorse destinate al settor epubblico o destinate alla pubblica amministra-zione sono risorse sottratte al commercio ealla produzione. Il mantenimento di quest enorme porta oggi alla paralisi amministrativ ae agli sprechi . È noto, ad esempio, che ne lnostro paese qualsiasi opera pubblica com-porta un consuntivo di spesa più che doppi orispetto alla cifra inizialmente prevista, e ciò ,appunto, per gli intralci derivanti dal mac-chinoso sistema di controlli amministrativi .

Tuttavia, nulla si è fatto per porre riparoa tali inconvenienti . Ecco, la sostanziale po-vertà politica e (insisto su questo punto) cul-turale delle forze che hanno diretto il paese ,che si è rivelata attraverso il comportament oconcreto dei Governi, si è tentato e si tentadi nascondere con le infinite richieste di de -lega susseguitesi nel tempo . Non voglio certoricordare all 'onorevole Cossiga la lunga teo-ria di ministri per la riforma della pubblic aamministrazione che abbiamo avuto nel no-stro paese, anche per un senso di personal econsiderazione e riguardo per la sua persona .

COSSIGA, Ministro senza portafoglio . Miauguro di essere l 'ultimo .

CARUSO. Queste richieste di delega, pur-troppo accolte dalla maggioranza con ecces-siva leggerezza, quando non hanno rappre-sentato uno strumento assai comodo e sco-perto per sfuggire al problema, cioè per nonfare nulla (e per fortuna, viste le premesse ! )sono state un segno ulteriore di quella incon-sistenza culturale di cui dianzi parlavo . Bastipensare a come è stata; esercitata la delegaper il riordinamento del Ministero delle par-tecipazioni statali nel 1972 . In quell'anno siè provveduto a riordinare un ministero che

era stato costituito solo nel 1957 ; e si è do-vuto riordinarlo (o, meglio, avete dovut oriordinarlo) perché esso era stato costituit onel 1957 con i criteri organizzatori ch eCavour aveva stabilito in un decreto dell ' ot-tobre del 1853 per l'amministrazione piemon-tese, modesta invero, e che prevedeva la sud -divisione dei ministeri in direzioni generali ,divisioni e sezioni . Come si è potuto pensar eche il Ministero delle partecipazioni statal ipotesse esercitare il controllo politico, la di-rezione politica sul complesso delle parteci-pazioni statali, con questi tipo di organizza-zione e di mentalità ? La condizione dell epartecipazioni statali è a tutti nota . È bastatoche il sistema delle partecipazioni statali no nfornisse i dattilografi al Ministero perchéquest'ultimo rimanesse paralizzato. In realtà ,è evidente che si è fatto finta di volere con-trollare l 'enorme comparto delle partecipa-zioni statali : non si spiega; altrimenti unostrumento tanto fragile come il Ministero.Ed allora, onorevole Presidente, io mi chie-do, noi ci chiediamo, a parte la già ricordatainsufficienza culturale, che cosa vi sia sott oquesta organizzazione che si è voluto co-struire !

Come si è potuto pensare che il Minister odelle partecipazioni statali, così come è stat oorganizzato da un decreto legislativo del 1972 ,potesse controllare un complesso sistema che ,con efficace espressione, è stato definito i lsistema dei « boiardi di Stato » ? Come si èpotuto pensare che il Ministero delle parteci-pazioni statali potesse controllare aziend ecome la Montedison, personaggi potenti comeCefis ? Un compito di tal fatta affidato a dun Ministero burocratico, incapace persinodi acquisire gli elementi conoscitivi ! Unassurdo ! E non debbo ricordare in altrocampo le amare esperienze di un uomo chepure è stato ed è un uomo di potere, quale i lprofessor Ruffolo, per tanti anni segretari ogenerale della programmazione, esperienzeriportate in un libro, che costituisce una in-teressante testimonianza del fallimento dell aprogrammazione economica . Il Ministero de lbilancio è stato anche esso organizzato ne l1972 . Si trattava di un dicastero costituito ne ldopoguerra, con gli stessi criteri, tipici dell avecchia amministrazione, di cui prima parla-vo . Esso è stato riorganizzato nel 1972, masempre sulla base del criterio di articolazion ein direzioni generali, divisioni e sezioni. Checosa significa tutto questo ? Significa, in buo-na sostanza, che non si è voluta una politic adi programmazione, visto che non sono nep-pure stati apprestati gli strumenti .

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Cosciente o no che sia stata, questa poli-tica, quello che è certo è che essa pesa su lpaese. Perciò, esauriti i margini di manovr adel sistema, venuta meno per effetto del cam-biamento delle ragioni di scambio e del con -seguente cambiamento dei rapporti interna-zionali, la possibilità di godere delle residuerendite di posizione, il nostro assetto ammi-nistrativo rappresenta ormai un grave peso .C'è anche chi cerca di trarre occasione d aquesta situazione per scaricare le responsabi-lità della crisi sociale e politica esclusiva-mente sull 'apparato pubblico e sul personale ;responsabilità che sono invece da ricercare i nben altre direzioni .

Onorevole ministro, la situazione impon edi intervenire, operando drastici tagli nell aamministrazione dello Stato . Ma voi non ave-te il coraggio di farlo . Ci sono ministeri chepotrebbero essere soppressi (come quelli de ilavori pubblici e dell 'agricoltura) a seguit odel trasferimento delle relative funzioni all eregioni : ce lo dite nei corridoi, nei convegni ,si dice in tutti gli ambienti culturali, ma; po inon trovate il coraggio per agire . In defini-tiva, non avete la forza di creare un'organiz-zazione amministrativa moderna, duttile, ef-ficace, democraticamente responsabile . Edecco perché avete ancora una volta scelto l astrada del rinvio . Non avete saputo utilizzar eproficuamente neppure l 'occasione rappre-sentata dall'avvento delle regioni . Anzi, i lmodo in cui avete attuato l 'ordinamento re-gionale è la prova migliore di una miopi apolitica senza pari .

Nel 1970, vi è stata concessa una amplis-sima delega che non avete saputo sfruttare .Nell'articolo 17 della legge finanziaria regio-nale era infatti detto che « il Governo dellaRepubblica è delegato ad emanare entro unbiennio dall'entrata in vigore dalla presentelegge decreti aventi valore di legge ordinari aper regolare simultaneamente per tutte le re-gioni il passaggio alle medesime, ai sensidell'VIII disposizione transitoria della Costi-tuzione, delle funzioni e del relativo personal edipendente, con l'osservanza dei seguent iprincìpi e criteri direttivi . . . » .

Ricordo anche che questa norma, che i npratica contiene quasi una delega in bianc oal limite della legittimità costituzionale, h auna paternità precisa, quella dell ' allora sol-tanto onorevole Cossiga, sempre così aperto esensibile esperto in questioni amministrative .

Noi fummo disponibili ad accettare la sfid acontenuta in quella delega in bianco, ma i lrisultato è stato che la montagna ha partorit oil topolino dei decreti delegati del 1972 per il

trasferimento delle funzioni alle regioni . Perdi più, su questi decreti delegati è stato messoiI coperchio rappresentato dalle decisioni del -la Corte costituzionale, sollecitata dai ricors iavanzati dalle giustamente indignate region ia statuto ordinario .

Ebbene, onorevoli colleghi di maggioran-za, il Governo non ha saputo dunque sfrut-tare neppure questa occasione, che avrebbedovuto essere storica ed importantissima peril paese. Oggi nel nostro ordinamento le re-gioni valgono poco : o, meglio, avrebbero do-vuto valere poco nelle intenzioni dei legisla-tori delegati : per fortuna nel nostro paese l ecose vanno meglio di quanto avrebbero volut ocoloro che pretendono di governare tutto dal -la stanza dei bottoni .

Avete fatto quindi regioni a statuto ordi-nario che in origine « valevano » nel com-plesso 450 miliardi : tanti, infatti, erano ifondi destinati alle regioni tutte insieme .Oggi siamo arrivati attorno ai mille miliar-di, cioè una cifra irrisoria se si pensa che l asola Cassa di risparmio delle province lom-barde amministra qualcosa come 9 mila mi-liardi di lire . Questo è il frutto di una legg efinanziaria tale che alle regioni destina solole briciole .

Il trasferimento delle funzioni e delle com-petenze è stato operato in modo da configura-re un ritaglio all'interno delle materie, cioèin modo « furbo » per consentire l'intervent oparalizzante dei ministeri, creando una si-tuazione permanente di conflittualità. Io doatto volentieri al ministro per le regioni, se-natore Morlino, di avere modificato il clim adei rapporti con le regioni, ma questo clim adi conflittualità è stato un dato della nostrarealtà nazionale, della nostra realtà politica .Se le regioni non sono state soffocate nono-stante tutto, lo si deve alla vitalità dell ' istitu-zione e dello schieramento regionalista chel'ha sostenuto .

L'onorevole ministro ha dichiarato di re-cente al giornale del suo partito che la de-mocrazia cristiana, in questi anni, è stata i lpartito dello Stato in Italia ; di qui l 'origina-lità e la validità storica e politica e il success odelle intuizioni degasperiane . Onorevole mi-nistro, non le rispondo io, ma le faccio ri-spondere dall ' onorevole La Malfa tramite l aintervista che 'lo stesso ha concesso al Corrie-re della sera il 18 maggio scorso. Dice l'ono-revole La Malfa, con grande e profonda ama-rezza : « Ci appelliamo tutti alla Resistenz ae alla Costituzione, ma non è questa l ' Itali ache volevamo con la Resistenza e quando ab-biamo fatto la Costituzione . Debbo fare – dice

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l'onorevole La Malfa - una confessione : ab-biamo detto tanto male di coloro che hannofatto l'Italia, eppure essi sono riusciti a darc idei codici, una magistratura, una burocra-zia, delle istituzioni che hanno lasciato più d iun segno nella storia del nostro paese. Michiedo oggi quale segno vogliamo lasciare achi verrà dopo di noi » . Non so, onorevole mi-nistro, che cosa ella volesse dire quando h afatto quelle dichiarazioni, ma se le cose ch edice in questa amara confessione l 'onorevoleLa Malfa, che non è un uomo appartenent ealla nostra parte politica, ma è stato invec esempre e costantemente al vostro fianco, son overe - e sori vere - io mi chiedo quale sia i lsenso dello Stato della democrazia cristiana .

Il fatto è che forse, più giustamente, han -no ragione coloro i quali hanno sempre so-stenuto - e ciò si sta dimostrando in sed estorica - che la democrazia cristiana ha oc-cupato lo Stato e non si è occupata dell oStato : ha occupato lo Stato per propri fin idi potere. Noi ci chiediamo perché questo si asuccesso . Riteniamo che tutto ciò sia avve-nuto perché la democrazia cristiana ha ab-bandonato la logica costituzionale, ha privi-legiato quella anticomunista . Ella, onorevoleministro, parla della necessità dell 'attuazionedella Costituzione, ma deve riconoscere ch ela democrazia cristiana ha abbandonato lalogica costituzionale, perché la discriminazio-ne anticomunista è la dimostrazione di unalogica anticostituzionale, in quanto una forzacome la nostra, che ha contribuito in mod ocosì determinante a fare la Repubblica e l aCostituzione, non può essere tenuta fuori dal -l ' attuazione della Costituzione . Questo è i lpunto fondamentale ! Ella, onorevole mini-stro, in un'altra parte della sua dichiarazio-ne, riconosce che le questioni dell 'ordinamen-to regionale si pongono in relazione al pro-blema più vasto del modo di governare edella governabilità del nostro paese ; e si ri-volge alle regioni, ai sindacati, alle forzesociali . Bene, però si dimentica della prin-cipale forza di opposizione, di un partito cheraccoglie quasi un terzo dell 'elettorato de lnostro paese. Ella non può pensare che l'Itali asi possa governare senza e contro il partitocomunista italiano .

una pura illusione.Questa è una logica che dovete abbando-

nare. Voi non potete pensare di poter attuar ela Costituzione senza e contro di noi ! Questo ,signor Presidente e onorevole senatore Mor-lino, è l ' oggetto del confronto politico in corsoper le elezioni regionali . Ella ancora, onore-vole ministro, in altra parte della sua inter -vista, dice che questo Governo ha una chiara

ispirazione regionalista, tanto che la princi-pale scelta politica di esso è stata quella d iindire le elezioni regionali . Ma ella, onore-vole Morlino, è stato reticente : non dice ch iè stato contro le elezioni regionali ! Forse i lpartito comunista italiano ? Non era forse l asua parte politica, il segretario del suo par-tito politico ? Altro che considerazione per leregioni, altro che considerazione per le au-tonomie, quella della DC ! Voi perseguivatealtri disegni, non l'attuazione della Costitu-zione. La vostra logica è stata quella del -

l'anticomunismo. Che tale disegno, tale con-vinzione, tale persuasione siano comuni a le i

come a fanti uomini della sua parte politic a]o ricavo da un articolo pubblicato su un arivista della democrazia cristiana della Lom-bardia . In tale articolo si tenta di introdur -

re - a mio parere maldestramente - una di-stinzione nello schieramento regionalistico ,pur così ampio e unitario, e si afferma cheil partito comunista è regionalista, però . . .Quali però ? Quali prove potete portare con-tro la politica regionalistica del nostro par-tito, contro la fedeltà alla Costituzione daparte nostra ? Certamente noi in sede di As-semblea Costituente abbiamo dibattuto e por -

Iato avanti le nostre proposte; però abbiamovotato a favore delle regioni e alla Costituzio-ne siamo rimasti sempre fedeli . Voi, che v iproclamavate regionalisti, vi ritrovate antire-gionalisti ; avete cominciato come movimentodi difesa delle autonomie, per arrivare a di -struggere le autonomie locali, ed avete fatt oin modo di ridurre le autonomie alla para-lisi . L ' onorevole Olivi, che è stato president edella provincia di Padova, potrà dire quantoè grande il passivo e il deficit delle provinc eitaliane . I comuni per conto loro sono oppres-si da 19 mila miliardi di debiti .

Voi avete privilegiato lo Stato . Ma qualeStato ? Quello Stato che ha consentito agl ievasori fiscali di portare i capitali all'estero ?Se così è, certamente è questo lo Stato ch eavete privilegiato !

Il consigliere regionale lombardo De Mit aafferma che il partito comunista italiano è ,sì, un partito regionalista, però esso è contr olo Stato . Noi siamo certamente contro lo Stat odell'800, non siamo però contro lo Stato del -la 'Costituzione . La nostra concezione dell oStato non .è né federalista né per le repubbli-che delle autonomie sovrane o per cose de lgenere ; noi siamo fedeli alla concezione delloStato prevista dalla Costituzione, e riteniam oche la corretta lettura e visione dello Stat odella Costituzione portino all ' esaltazione deipoteri dello Stato, non alla limitazione di essi .

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Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

Quando vogliamo togliere competenze ai mi-nisteri, ciò non significa che vogliamo toglierecompetenze allo Stato. La nostra concezion edello Stato è una visione esaltatrice dell oStato. Nella nostra visione politica, lo Statoha la stessa posizione occupata dal sole nelsistema solare .

Onorevoli colleghi, onorevole ministro, bi-sogna superare la logica della separazione, bi-sogna tornare alla logica costituzionale , se s ivuole essere fedeli e coerenti alla Costituzio-ne, se si vuole governare il paese . Questo paes enon si può governare con i provvedimenti d ipolizia, bisogna governarlo guadagnandone i lconsenso : il nostro è ormai un paese cresciu-to, e cresciuto in virtù della nostra forza, del -la nostra azione . Esso è andato avanti, e que-sti passi avanti sono costati grandi lotte egrandi sacrifici : anche questo testo di dise-gno di legge .

Vi diamo atto della confessione che í tra-sferimenti non sono stati operati, che le re-gioni sono state fatte male, e prendiamo att odelle vostre affermazioni di voler rimediare .Ma che cosa ha significato tutto ciò dal punt odi vista del discredito delle istituzioni, dell acostruzione dell'ordinamento democratico ?Che cosa ha significato dal punto di vist adella governabilità e del governo del paese ?

Onorevole ministro, noi riteniamo che i lripristino dell'ordine costituzionale, il rico-noscimento pieno della dialettica delle forzepolitiche sia estremamente importante, e ri-teniamo che l'unità politica di esse nel rispet-to dei ruoli sia fondamentale : noi non vo-gliamo confusione con nessuno , ma vogliam oche il nostro ruolo sia affermato, perché senz ae contro di noi il paese non può più esser egovernato . (Applausi all 'estrema sinistra —Congratulazioni) .

PRESIDENTE.

iscritto a parlare l'ono-revole ,Concas. Ne ha facoltà .

CONGAS. Signor Presidente, onorevol icolleghi, la Commissione affari costituzional ied il Comitato ristretto nominato dalla Com-missione stessa hanno compiuto un lungo ,laborioso ed attento lavoro per predisporr el 'attuale testo all 'esame della Camera .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E

LEONILDE IOTT I

CONCAS .

stato fatto un lavoro attent oe lungo che ha visto impegnati tutti i gruppipolitici ed il Governo. Si è trattato di un

lavoro concorde ed unitario, soprattutto i nrelazione ai risultati che si sono ottenuti . Nonstarò a ripetere molte delle argomentazion ie delle discussioni svoltesi in seno alla ICommissione ed al Comitato ristretto, ma m ilimiterò solamente ad illustrare alcuni aspett ifondamentali e qualificanti dell'attuale dise-gno di legge e le ragioni che spingono i so-cialisti a dare ad esso voto favorevole .

Il gruppo socialista sia al Senato prima ,sia alla Camera poi, aveva manifestato dell eperplessità in merito alla delega che il Go-verno richiedeva, in quanto i princìpi e gl iindirizzi in questa delega contenuti, erano- a parere dei socialisti - troppo indetermi-nati e generici . L'intervento dei commissar iha fatto sì che alcune modifiche, apportate al -l'articolo 1, abbiano convinto i socialisti adaccettare il principio della delega. Queste mo-difiche comportano una limitazione in ordin ealla normativa connessa ai provvedimenti ri-guardanti le regioni (mi voglio riferire i nmodo particolare alle regioni a statuto ordi-nario), avendo operato lo stralcio delle nor-me che potevano interessare le regioni a sta-tuto speciale .

Sono state fatte delle proposte precise i nordine alla identificazione delle materie pe rle quali deve operarsi il trasferimento a fa-vore delle regioni, per cui siamo arrivati aqueste conclusioni : l'esercizio della delega èstato reso più puntuale con un trasferimentopiù completo delle funzioni statali alle regio-ni a statuto ordinario. Si è voluto, altresì ,contestualmente alla delega, che avvenisseil trasferimento del personale alle region icontemporaneamente alla riduzione delle do-tazioni organiche delle amministrazioni sta -tali; si è voluto, in modo particolare, per gl ienti pubblici, rendere contestuale al trasfe-rimento del personale l'assegnazione in u n

ruolo unico dell ' amministrazione statale delpersonale non indispensabile all'esercizio del -le funzioni trasferite .

Sono queste le ragioni principali per cu isono state fugate le perplessità in tema d idelega da parte dei socialisti e per cui vi èstata la nostra decisione di accettare la dele-ga. Il gruppo socialista, inoltre, aveva ma-nifestato anche dei dubbi sulla opportunit àdello stralcio di alcuni articoli in quantopartiva dalla affermazione concettuale del -l'esigenza in questa materia di un disegnoorganico che comprendesse la delega pe rcompletare il trasferimento delle funzioni am-ministrative alle regioni a statuto ordinario ,nonché la delega per il riordinamento dell eattribuzioni e dei servizi dei ministeri e degli

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uffici periferici dipendenti, oltreché per unanuova disciplina per le carriere dei dipen-denti civili e per la revisione dei ruoli orga-nici . Sennonché, ci siamo dovuti rendere con-to anche di quella che è la realtà; partico-larmente ci siamo dovuti rendere conto d iquanto già in sede di Commissione per l equestioni regionali era stato autorevolmentedetto nella relazione, e cioè che, « mentreil completamento del trasferimento delle fun-zioni amministrative alle regioni rappresent aun adempimento assolutamente dovuto al finedi conferire alle regioni davvero ed integral-mente i poteri loro spettanti, non si ravvisaun rapporto di inscindibile connessione fr ail trasferimento delle funzioni ed il riordina-mento dei ministeri, poiché il vero problem aa quest'ultimo riguardo ha natura peculiare ,investendo essenzialmente i compiti e le fun-zioni proprie dei ministeri, e solo in via ri-flessa, nella definizione delle strutture com-patibili con l'esistenza dell'ordinamento re-gionale, riguarda le region i

Non basta : ci siamo anche resi conto diun'altra cosa . Il testo del disegno di leggepervenutoci dal Senato di per sé prevedevauna successione temporale, tant'è vero ch eera previsto che, dopo un anno dall'entrat ain vigore della legge, il Governo era autoriz-zato, in base alla delega, al trasferimento ;dopo diciotto mesi dall'adozione del provve-dimento di trasferimento, il Governo era au-torizzato a procedere alla riorganizzazion edella pubblica amministrazione . . .

OLIVI, Relatore . Dopo dodici mesi !

CONGAS. Dopo diciotto mesi che, som-mati ai dodici, fanno due anni e mezzo ,fino a prova contraria (non sono forte inmatematica) .

Nello stesso testo pervenuto dal Senato ,era già implicita una certa successione tem-porale . Tanto valeva, allora – questa è un adelle argomentazioni considerate dal grup-po socialista – operare lo stralcio, se in defi-nitiva si trattava di far passare immediata -mente quella parte del provvedimento ch einteressava le regioni, con la contestuale ri-duzione, come ho detto prima, degli orga-nici dei ministeri, per procedere possibil-mente in modo più spedito che non con i lperiodo di 36 mesi del testo del Senato, a lfine di giungere al riordinamento della pub-blica amministrazione .

Onorevoli colleghi, questa può sembrar eun 'argomentazione che prende spunto dal

testo che ci è pervenuto dal Senato ; ma c'èun'altra considerazione che non può non es-sere effettuata : lo stralcio, qual è stato ope-

rato e quale si sta operando, costituisce d iper sé una cosa già completa . Se non erro ,il relatore sostiene che dovrebbe addirittur acostituire la premessa, ovvero la prima tap-

pa, per il completo riordinamento della pub-blica amministrazione, anche perché con l elimitazioni della delega concessa al Gover-no, nei termini che prima ho voluto indi -care, non potranno verificarsi certament e

quelle manchevolezze che abbiamo conosciu-to in passato, quando le deleghe erano moltoampie, però il Governo se ne serviva a modosuo, ovvero le lasciava decadere, come spes-so è accaduto .

Penso che una nota qualificante de lprovvedimento sia rappresentata dal fatt oche il trasferimento alle regioni avverrà pe r« organici settori di materie » . Questo è im-portante perché, almeno ce lo auguriamo, s i

eviteranno quelle che per il passato son ostate forme di trasferimento incompleto e dinorganico; è nei confronti di ciò che oggi ,con questo provvedimento, si cerca di rime-diare .

Ecco allora che è apparso politicamenteincongruo ritardare l 'approvazione del tra-sferimento alle regioni delle funzioni statali ,anche se nel disegno di legge si sono volut ifissare in modo preciso alcuni princìpi che

interessano particolarmente il riordinamentodella pubblica amministrazione, quali, adesempio, la soppressione degli uffici central ie periferici dello Stato, divenuti superflui ,

l'istituzione, presso la Presidenza del Con-siglio, di quei ruoli unici destinati a racco-gliere il personale esuberante dello Stato edel parastato, l'unificazione dei ruoli dell adirigenza (ferma restando la distinzione

delle qualifiche tecniche e professionali), l adisciplina del trattamento economico (con l a

dovuta esclusione dei dirigenti) sulla base d i

accordi sindacali triennali e quella riguar-dante il reclutamento del personale, le strut-ture fondamentali delle carriere, la respon-sabilità dei procedimenti disciplinari . Pensodunque che la norma che stabilisce la pe-riodicità triennale della revisione degli isti-tuti giuridici ed economici del personale as-suma un grosso rilievo sindacale e politico .Tali principi, per i quali noi socialisti c i

siamo sempre battuti, trovando accoglimentonel testo del disegno di legge, consentono d iaffermare che siamo veramente sulla strad a

di conferire organicità a tutta la materia e

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che stiamo creando le premesse per la rifor-ma della pubblica amministrazione .

Non ritengo opportuno spendere molte pa-role nell ' illustrare l ' urgenza e la necessit àdella riforma della pubblica amministrazion ein quanto i colleghi che sono intervenuti pri-ma di me - ed in modo particolare l'onore-vole Caruso - hanno ampiamente dimostrat oquale sia lo stato di disfacimento e di para-lisi in cui si trova il nostro apparato ammini-strativo. Abbiamo appreso ieri, attraverso unlungo comunicato diramato dalla radio edalla televisione, quali sono i settori dell apubblica amministrazione che in questi gior-ni sono entrati o entreranno in agitazione . Ciòdimostra quali siano le carenze dell 'apparat ostatale e quali siano le giuste rivendicazion idei dipendenti statali che dovrebbero impe-gnarci a far sì che, come ha sottolineat opoc'anzi anche il relatore, la Commissione af-fari costituzionali sia investita al più prest odell 'esame degli artiéoli che sono stati stral-ciati . Così facendo, eviteremo di alimentareil fondato dubbio che lo stralcio che andiamoa decidere significhi una battuta d'arresto nelprocesso di riorganizzazione della pubblic aamministrazione, e, soprattutto, l'insabbia -mento di un problema così scottante e cos ìvivamente sentito dall 'opinione pubblica .Tutti i cittadini, infatti, ben sanno come l ' ap-parato burocratico dello Stato non sempre -per non dire mai - riesca a rispondere all eloro richieste .

Mi riservo, comunque, di intervenire almomento dell'esame dei singoli articoli . De-sidero solo anticipare che da parte del partit osocialista vi sarà un voto favorevole, co nl ' impegno di arrivare al più presto alla com-pleta riforma della pubblica amministrazio-ne. I socialisti attueranno ogni sforzo in tal edirezione e assumono l'impegno dinanzi a lParlamento e al paese di battersi fino in fon -do per conseguire tale risultato .

PRESIDENTE .

iscritto a parlare l ' ono-revole Ianniello . Ne ha facoltà .

IANNIELLO. Signor Presidente, onorevol icolleghi, ritengo sia doveroso esprimere unsincero apprezzamento e un vivo compiaci -mento per l 'opera veramente intelligente ,quanto improba e faticosa, svolta nel cors odegli ultimi mesi da parte del Comitato ri-stretto incaricato di esaminare questo disegn odi legge . Un altro sincero apprezzamento èda rivolgere al relatore, onorevole Olivi, peril lavoro particolarmente impegnativo da lui

svolto . Devo ricordare che, in sede di Comi-tato ristretto, mediante un lavoro defatigante ,sono stati trovati punti di convergenza e so-luzioni che rappresentano lo sforzo comunedi tutte le parti politiche presenti nel Comi-tato stesso .

Tale premessa non mi esime dall 'espri-mere, a nome del gruppo della democraziacristiana, un compiacimento e una cauta ; fi-ducia per i risultati ai quali si è pervenuticon il testo presentato dalla Commission eaffari costituzionali . A ciascuno di noi è notol'iter burrascoso e tormentato, che ha carat-terizzato questo disegno di legge, che origi-nariamente prevedeva una semplice prorog adei termini per l'emanazione dei decreti de -legati previsti dalla legge n . 775 . Presso l'al-tro ramo del Parlamento, il provvedimento ,nell 'atmosfera arroventata prodottasi a se-guito del docreto delegato sulla dirigenza ,subì una serie di modificazioni e di amplia -menti . Si volle sottolineare un concetto cheè stato riaffermato in maniera puntuale dall aCommissione affari costituzionali della Ca-mera nel testo sottoposto al nostro esame :quello di non rinnovare puramente e sempli-cemente una delega legislativa, ma di ride -finire i termini della delega stessa sott oaspetti temporali e di contenuto .

stato giustamente rilevato che siam opassati da un riassetto della pubblica ammi-nistrazione, che ha riguardato essenzialmen-te lo stato giuridico ed il trattamento econo-mico dei pubblici dipendenti - probabilment esotto la spinta delle pressioni sindacali - aduna fase più impegnata e tecnicamente pi ùavanzata di riforma . Mi dispiace che non siapresente l 'onorevole Pazzaglia, al quale vor-rei dire che è veramente ingeneroso afferma -re che il rapido esame di questo provvedi -mento costituisce solo una manovra pre-elet-torale . Che sia smentibile questa affermazio-ne, che sia strumentale il fatto di averla for-mulata in Parlamento, è dimostrato dall agrandiosa manifestazione di questa mattina .Chi ha potuto attraversare Roma nella prim amattinata ha visto infatti una marea di di -pendenti statali e parastatali manifestare di-gnitosamente e compostamente per sollecita -re il Parlamento proprio in ordine alla solu-zione di questo problema. Dire dunque chequesta è una manovra elettorale è, ripeto, u nfatto solamente strumentale .

Vorrei aggiungere, anche a nome de lgruppo democratico cristiano, così come han -no fatto i colleghi del gruppo socialista, i lnostro compiacimento per il contenuto qua-

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lificante di questo provvedimento che ha pun-tato essenzialmente sul trasferimento di fun-zioni alle regioni, sul completamento di tal etrasferimento per attuare una riforma dell apubblica amministrazione ispirata ad un or-ganico e globale disegno, che deve tenerconto dello Stato nella sua interezza e de lproblema delle riforme in senso generale ,specialmente delle riforme sociali . Non pos-siamo, cioè, pensare alla riforma della pub-blica amministrazione ignorando il raccordoed il legame che esiste tra questo tipo di ri-forma e le altre articolazioni territoriali dell oStato e soprattutto ignorando le riforme d icarattere sociale .

Apprezziamo questo provvedimento, so-prattutto perché esso riafferma il principi odella contrattazione, ne sottolinea la validità ,stabilisce i modi ed i tempi entro i quali que-sta contrattazione si deve verificare, anche seessa è limitata solamente agli aspetti econo-mici, al trattamento economico del personal edipendente . Apprezziamo poi questo provve-dimento perché dà l'avvio (anche se quest oavvio è piuttosto tiepido, costituisce pur sem-pre un atto consapevole e coraggioso) nei ruol iunici alla riaffermazione del principio dell amobilità del personale e del trasferimento ar-monico dei compiti e delle funzioni alle re-gioni .

Ma, oltre ad apprezzare il provvediment oper questi suoi contenuti che altri colleghihanno già evidenziato, vorrei anche esprime -re il mio compiacimento per il metodo di la-voro adottato dal Comitato ristretto, che si èconcretato nella consultazione, volta a volta ,dei rappresentanti delle regioni e delle orga-nizzazioni sindacali, ciascuno per la parte d ipropria competenza . Soprattutto costituiscemotivo di sodisfazione per noi il fatto di averpotuto accogliere nel testo presentato alla Ca-mera una serie di richieste avanzate dai rap-presentanti delle regioni .

Questi apprezzamenti, tuttavia, non ci in-ducono a facili trionfalismi . Siamo infatti co-scienti che questo provvedimento ha dei li -miti, anche se costituisce una tappa notevol enel cammino della riforma e della ristrut-turazione generale della pubblica ammini-strazione. Dunque, esistono perplessità, preoc-cupazioni e riserve . La prima è quella rela-tiva allo stralcio che si è dovuto adottare perla parte relativa alla ristrutturazione dei Mi-nisteri, stralcio che non avremmo voluto at-tuare perché una riforma che demanda all eregioni una serie di compiti e di funzioni ,trasferendo alle stesse uffici e beni che pri -

ma appartenevano all'amministrazione cen-trale, ai Ministeri, non può contemporanea -mente o immediatamente dopo dar corso an-che ad una operazione siffatta, tenendo contodella attuale organizzazione burocratica . Bi-sognava anche procedere contemporaneamen-te ad una ridefinizione dei sistemi di conta-bilità che tenesse conto delle strutture esi-stenti, una volta che si trasferivano alle re-gioni determinate funzioni . Esprimiamo per-tanto solo una obiettiva riserva, pur apprez-zando i motivi addotti dal relatore, che han -no una loro indiscutibile validità e che, a llimite, avrebbero potuto impedire una imme-diata approvazione dei decreti delegati peril trasferimento di funzioni alle regioni, m ache non giustificano lo stralcio .

Qualche perplessità deriva dal modo conil quale è stato avviato il discorso sul ruolounico . Esso deve riguardare anche le vacanz eche si potranno verificare, oltre a quelle at-tuali ; ma – quel che è importante – bisogn aalmeno chiarire che l'unificazione non riguar-da solo i ruoli delle varie amministrazion icentrali, ma anche quelli periferici : e in talsenso credo che una ulteriore esplicitazioneandrebbe inserita nel testo del disegno di legge .

Inoltre, non condivido appieno (è una di-chiarazione che faccio a titolo personale) loscorporo di alcuni settori del ruolo unico deidirigenti dalla normativa unificante . Lo com-prendo per alcune amministrazioni, come a desempio quella degli affari esteri, ma volerlomantenere per il Ministero dell'interno o pe rla ragioneria generale mi pare assurdo. Que-sti elementi sono emersi anche in sede di Co-mitato ristretto e di Commissione . Ritengoche tali decisioni dovrebbero avere una moti-vazione più valida, altrimenti rischiano di no nessere comprese dalla stragrande maggioranzadei pubblici dipendenti, e il provvedimentoche ci accingiamo ad approvare può non in-contrare il dovuto apprezzamento .

Infine , avere escluso dall'ambito della con-trattazione gli aspetti giuridici, per limitarl asolamente al trattamento economico è un si-stema che è stato già considerato valido inaltre circostanze ; ma sarebbe stato opportuno ,eventualmente anche con una procedura di -versa da quella che prevede che con decretodel Presidente della Repubblica vengono re-cepiti eventuali accordi sindacali, come av-viene per la determinazione del trattamentoeconomico, rendendo ufficiale la conclusion edelle trattative per la parte economica sareb-be stato opportuno, dicevo, che anche gli aspet-ti dello stato giuridico dei pubblici dipendenti

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avessero formato oggetto di una sorta d i« subnegoziazione », se non di una contratta-zione vera e propria ; lasciando liberi, ovvia-mente, il Parlamento e il Governo di adottar etutte le deliberazioni nel pieno rispetto dell eloro funzioni istituzionali, con la possibilità ,però , di consultare preventivamente, e nonin forma solo simbolica, la componente sin-dacale .

Queste, grosso modo, le riserve e le per-plessità che noi solleviamo, che tuttavia null atolgono ai meriti del provvedimento nei con -fronti del quale noi annunciamo il nostr ovoto favorevole, non disgiunto dall'augurio ,per altro formulato dallo stesso relatore nell arelazione scritta, che le fasi successive abbia -no attuazione in tempi brevi, ma soprattutt ocerti . Vorrei concludere, associandomi sempr eal relatore, che questo non è un punto di ar-rivo della riforma, ma solamente un punto d ipartenza . (Applausi al centro) .

PRESIDENTE . Non essendovi altri iscritt ia parlare, dichiaro chiusa la discussione sull elinee generali .

Presentazione

di disegni di legge .

MORLINO, Ministro senza portafoglio .Chiedo idi parlare per la presentazione di di -segni di legge .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

MORLINO, Ministro senza portafoglio .Mi onoro presentare, a nome del ministrodel tesoro, i disegni di legge :

« Integrazione dei fondi, di cui alla legge18 dicembre 1961, n . 1470, e successive mo-dificazioni, per finanziamenti a favore di pic-cole e miedie imprese industriali in difficolt àeconomiche e finanziarie » ;

« Aumento del fondo di dotazione dell acassa per il credito alle imprese artigiane edel fondo per il concorso statale negli inte-ressi costituito presso la Cassa medesima » ;

Ulteriore aumento del capitale della so-cietà per la gestione e partecipazioni indu-striali – GEPI – società per azioni » .

PRESIDENTE. Do atto della presentazio-ne di questi disegni di legge, che sarannostampati e distribuiti,

Proposte di assegnazione di progetti di

legge a Commissioni in sede legislativa.

PRESIDENTE . A norma del primo com-ma dell'articolo 92 del regolamento, propon-go alla Camera l'assegnazione in sede legi-slativa dei seguenti progetti di legge :

alla I Commissione (Affari costituzio-nali) :

CASTELLUCCI : « Concessione di pensionestraordinaria a favore dei deputati dichiarat i

decaduti nella seduta del 9 novembre 1926 »

(approvato dalla I Commissione della Camer ae modificato dalla I Commissione del Senato )

(52-B) (con parere della V Commissione) ;

alla II Commissione (Interni) :

« Soppressione dell'Ente nazionale per l adistribuzione dei soccorsi in Italia » (appro-vato dalla II Commissione della Camera emodificato dalla I Commissione del Senato )(2848-B) (con parere della I e della V Com-

missione) ;

« Provvidenze per le ,iniziative assistenzia-li dell'Unione italiana ciechi » (approvat odalla I Commissione del Senato) (3753) (conparere della V e della XIII Commissione) ;

Senatori ALBERTINI e CENGARLE ; « Modifi-ca agli articoli 7 e 8 della legge 5 luglio 1964 ,

n . 607, concernente il regolamento di alcunequestioni economiche, patrimoniali e finan-ziarie tra la Repubblica italiana e la Repub-blica federale di Germania » (approvato dallaI Commissione del Senato) (3755) (con parere

della III, della V e della VI Commissione) ;

« Modifiche alla legge 4 novembre 1965 ,n . 1213, concernente provvedimenti a favoredella cinematografia » (approvato dalla VII

Commissione del Senato) (3773) (con parer edella I, della V, della VIII, della XII e dell a

XIII Commissione) ;

alla VII Commissione (Difesa) :

Senatori DELLA PORTA ed altri : « Prorog adella legge 20 dicembre 1971, n. 1155, re-cante norme per la dispensa dal servizio d i

leva dei giovani dei comuni di Tuscania e d i

Arlena di Castro, in provincia di Viterbo ,impiegati nella ricostruzione e nello sviluppodei comuni predetti, colpiti dal terremoto de lfebbraio 1971 » (approvato dalla IV Commis-

sione del Senato) (3749) .

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Le suddette proposte di assegnazione sa -ranno poste all'ordine del giorno della pros-sima seduta .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE . Ha facoltà di replicare i lrelatore, onorevole Olivi .

OLIVI, Relatore . Signor Presidente, ono-revoli colleghi, onorevole ministro, non cre-do di dover aggiungere molto alla rela-zione scritta che ho presentato . Mi corre, pe raltro, l 'obbligo di ringraziare i colleghi ch esono intervenuti in questo breve ma conden-sato dibattito e di fare alcune precisazioni .

Il Presidente del Consiglio, nelle dichia-razioni programmatiche, in occasione dell apresentazione di questo Governo, parlandodella intensificazione dei rapporti tra Statoe regioni, per una più corretta e producen-te impostazione, aveva sollecitato il Parla-mento non solo a confortare gli impegnativ ipropositi legislativi del Governo in materiadi regioni e di enti locali, ma anche, spe-cificatamente, a consentire alle une e agl ialtri di dare tutto il contributo di governo edi amministrazione che possono esprimere eche il momento, indefettibilmente, richiede .Ritengo che, con l'approvazione del disegnodi legge all 'esame, quanto meno per la parteche riguarda le regioni, si corrisponda re-sponsabilmente a tale responsabile sollecita-zione.

E proprio alla stregua del confronto dia-lettico tra regioni ed amministrazione cen-trale, sviluppatosi negli ultimi anni, ed all aluce dello stesso, che si è in grado di ripro-porre, in termini rinnovati e resi più strin-genti dall'ampiezza stessa che il nuovo tra-sferimento vi assume, una delega di comple-tamento che costituisce una svolta di pro-gressiva chiarificazione e di rilevante por-tata politico-organizzativa per le stesse re-gioni e per tutta l 'amministrazione statale .Il sottolineare le innovazioni più qualificat edelle disposizioni contenute negli articoli 1e 8 significa delineare la pietra di paragon esu cui si raffronterà la decretazione dele-gata di trasferimento rispetto alla prece -dente, affrettata legislazione delegata .

Già nella mia relazione ho evidenziatocome uno dei pregi fondamentali del presentedisegno di legge consista nell'ampiezza enella globalità dei compiti di analisi e d iriassetto delle funzioni trasferende affidat eall'articolato procedimento di legislazione de -

legata . Ma è chiaro che qualsiasi tentativo d iprocedere ad un radicale riassetto delle fun-zioni tra i diversi livelli di Governo e di am-ministrazione non può che richiedere unapreventiva, approfondita analisi di tutte l efunzioni pubbliche e della loro allocazion eottimale; analisi che non può che esser e

svolta in sede di predisposizione della legisla-zione delegata con l'assunzione di una parti -colare responsabilità governativa, soprattutt oal fine di evitare il preponderante interventodelle visioni settoriali delle diverse ammini-strazioni della spesa .

Ci sembra di poter dire che i princìpi edi criteri direttivi della delega, con una for-mulazione più rigorosa e incisiva di quell icontenuti nell 'articolo 17 della legge n . 28 1del 1970, pur rendendo irreversibili i trasfe-rimenti operati con decreti del 1972 e pro-prio alla luce dell 'esperienza di quella de-cretazione, valgono a limitare efficacement ela discrezionalità del Governo specie su al-cuni delicati e fondamentali aspetti . Ricor-derò, ad esempio, ancora, l'abbandono de lcriterio, seguito dalla decretazione del 1972 ,di trasferimento di funzioni disaggregate pe rministeri, sostituito da quello della omoge-neità per gruppi di funzione ; ricorderò l'im-plicita modifica dell'articolo 11 della legg en . 281 del 1970, che contiene un tassativoe limitativo elenco dei beni regionali, mo-difica attuata con l'adozione del principio deltrasferimento dei beni strumentali conness iall'esercizio delle funzioni trasferite o dele-gate; e poi, ancora, la delega e subdelega d ifunzioni agli enti minori, foriera di supera -mento di quella latente e talvolta patente po-lemica dialettica fra regioni ed enti minori .E infine, sgomberando il campo da diatrib edottrinali (e non solo dottrinali), vi è la chia-ra normazione nel controllo degli atti adot-tati nell 'esercizio delle funzioni nelle ma-terie delegate ed anche in quelle subdele-gate .

Ma, in stretta connessione con questa sot-tolineatura. attinente ai contenuti, vi è l'al-tra relativa all' aspetto procedurale della de-cretazione delegata . L 'averne esaltata la na-tura sostanziale di 'atto complesso, attravers ouna partecipazione più efficace ed incisiva del-la 'Commissione parlamentare per le question iregionali nei procedimento di predisposizion eed approvazione di tutte le norme delegate ,ci sembra garanzia di riscontro democraticodi non lieve momento. Così come la consul-tazione delle regioni, che oggi possono por -tare il peso, la forza e il prestigio di unaesperienza quinquennale – comunque la si

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voglia giudicare – politicamente valida, sar àpiù incisiva ed efficace nella misura in cui ,per il superamento ormai delle difficoltà i ncui la base iniziale le ha costrette (nell'in-tento – forse frettoloso, certo affannoso – diacquisire comunque competenze e mezzi pre-visti dalla legge finanziaria), non troverà luo-go e non dovrebbe trovare luogo una dannos acontrapposizione tra impostazioni governativ ee legittime aspirazioni regionali . La preoccu-pazione che le regioni diano soluzioni diver-se nelle materie diverse deve essere fugata ,poiché esse, una volta messe in grado di far -lo, devono e possono superare i nodi dell acrisi . Non è solo l'uniformità il meglio, n éè l'unico interesse per l'ordinato sviluppo de-mocratico. Basta che lo Stato sappia svol-gere quella sua insostituibile funzione di in-dirizzo e di coordinamento che nel disegnodi legge viene richiamata . Il tempo nuovo del -lo svolgimento dello Stato democratico co-mincia anche da qui, da questa animazionedella partecipazione civile, nel rispetto, edanzi nell'adempimento attuativo, della Costi-tuzione repubblicana, che esige efficienza de ipubblici poteri, immediatezza di decisioni ecoerenza di esecuzione, così a livello di go-verno e di amministrazioni regionali, comedi Governo e amministrazione nazionale .

Certo, il trasferimento delle funzioni alleregioni e le trasformazioni funzionali nel-l 'ambito della struttura centrale dello Statosubiscono, con questo pur parziale disegnodi legge, una divisione sia pure non netta ;ma essa è stata fatta sul tavolo chirurgico d iun corpo che non è morto, ma è vivo e dev eessere subito ricomposto .

Nessuno può dubitare che non risulti chia-ra, anche se in ipotesi non la condivide, lalinea di tendenza che questo disegno di legg evuole imprimere alla trasformazione struttu-rale dell'apparato statale, indicando il pas-saggio – l 'espressione è un po' tagliente –dallo Stato ministeriale allo Stato regionale ,dallo Stato di unità iugulante allo Stato d iunità stimolante, dallo Stato monolitico equindi statico, allo Stato articolato e quind idinamico, ma pur sempre coordinato e uni-tario .

Nessuno si nasconde – per parlare fuor d imetafora – che la crisi di funzionamento de lcircuito istituzioni-società sta nella burocra-zia, ma proprio queste norme che ci appre-stiamo ad approvare stanno a dimostrare cheil processo di riforma della pubblica ammi-nistrazione si è finalmente ed irreversibilmen-te rimesso in moto sotto la spinta del decen-tramento regionale ed anche sotto lo stimolo

di una diversa ottica recentemente acquisita acerti livelli sindacali .

Invero, è proprio l'aspetto strutturale cheviene direttamente investito dalla regionaliz-zazione di una parte così cospicua della fun-zione pubblica. Questo evento, cioè, ha di-mensioni e valenze tali che, imponendo l ariconsiderazione del tradizionale ruolo de iministeri, onorevole Cossiga, stimola la ri-cerca – non certo facile, né di pronta indi-viduazione – di una nuova ristrutturazion eministeriale. Ed ecco che i punti nodali sonoproprio quelli che il disegno di legge ha,nella sua concentrata essenzialità, puntual-mente individuato ; essi contengono in sé gl ispunti necessari per elaborare idonei indi-rizzi di politica organizzativa . Già con l 'ar-

ticolo 5 si vuole conferire al Consiglio su-periore della pubblica amministrazione (dicui, specie nei momenti più acuti, tutti sen-tono la necessità) una più ampia competenzaconsultiva ed una piena funzionalità : ciò si-gnifica non solo adeguarne e ammodernarn ele strutture, ma anche garantirne maggior-mente una linearità e continuità nella pro-spettiva riformistica dell'organizzazione de iservizi statali e parastatali .

Ma è certo che la soppressione degli uffic istatali centrali per effetto del trasferimentodi funzioni, l'istituzione di ruoli unici di di-pendenti (impiegati ed eventualmente operai) ,in cui collocare il personale esuberante degl ienti pubblici, e l'unificazione dei ruoli de idirigenti – come .è previsto nel provvediment oin esame – sono i segni di un cambiamentoi cui effetti immediati non possono non inci-dere nel nuovo modello burocratico ministe-riale e il cui attuarsi non può essere senzaconseguenze nel nuovo modo di essere dell'or-ganizzazione e dell'azione amministrativa .

Soppressione degli uffici e unificazione dei

ruoli : si tratta di una delega, quella dell'ar-ticolo 6, simultanea e coeva a quella dell'ar-ticolo 1 . Essa impone, in pari tempo, la sop-pressione degli uffici centrali e periferici res i

inutili o fortemente ridotti per effetto del tra-sferimento di funzioni alle regioni, e coeren-temente impone l'istituzione, presso la Pre-sidenza del Consiglio dei ministri, di ruol iunici in cui allocare il personale residual e(impiegati ed operai), con la conseguente sop-pressione delle attuali distinzioni fra ruol i

periferici e centrali e fra ruoli di amministra-zioni diverse . Credo si tratti di una propost adi non poco conto, anche in relazione all a« deforestazione » dei ruoli della pubblica am-ministrazione .

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Camera dei Deputal L

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Vi è, ancora, il problema del ruolo unic odella dirigenza, tema tuttora al centro di u ndibattito acceso, dentro e fuori di quest'aula .Dopo quanto è stato stabilito, in modo certa -mente innovativo, dalla travagliata decreta-zione del 1972, ruolo unico della dirigenza si-gnifica apertura, completamento e insiem elinea indicativa, così da mettere in risalto pi ùi processi orizzontali di interazione che quell iverticali di influenza a base autoritativa . Si achiaro che si tratta di unificazione, presso l aPresidenza del Consiglio , dei ruoli, second ole qualifiche previste nelle tabelle del decret odel Presidente della Repubblica 30 giugno1972, n . 748 ; ruoli distinti in base alle fun-zioni amministrativa e tecnica ed eventual-mente per specializzazioni . Ed anche questaè, credo, una scelta di non poco conto .

Il terzo tema concerne la contrattazion etriennale. Anche qui, si è discusso sull'op-portunità dell'esclusione dei soli dirigenti, enon anche, invece, dei funzionari direttivi, ec-cependo un certo contrasto con l'articolo 9 7della Costituzione. Ritengo che questo contra-

sto non vi sia, proprio sulla base del dettat odi tale norma costituzionale, che prevede or-dinamenti per uffici. Può sussistere un pro-blema di opportunità, non certo un problem adi costituzionalità . È stato precisato nella nor-ma quanto è riservato alla legge , secondo i lnostro ordinamento e la nostra Costituzione ,distinguendolo da quanto può essere delegifi-cato; ed è stato dato ampio spazio alle tratta-tive e alla preparazione regolamentare con gl i

accordi sindacali triennali, i quali debbono ,se possibile, essere formati simultaneamentee con carattere di generalità . Credo si tratt idi un fatto rilevante sotto l'aspetto sociale edanche sotto l'aspetto politico, proprio per i lruolo nuovo che il sindacato va assumend oanche in questo settore, ponendosi non pi ùsolo come mero strumento di pressione nelladisciplina del pubblico impiego, ma comevero e proprio agente contrattuale .

In ultimo, sul problema dello stralcio, al-cuni colleghi sono intervenuti in senso moltocritico . Si è detto che lo stralcio non è fun-zionale sul piano metodologico e che esso s itraduce in una nuova battuta d'arresto, omeglio in un rinvio sine die .

Innanzitutto, sottolineiamo che con questodisegno di legge si dà un riordinamento al -meno parziale alla pubblica amministrazione .Ma questo – devo sottolinearlo – non è unostralcio in senso tradizionale, che vorrebb edire accantonamento . Non solo non vi è ri-nuncia, ma non vi è neppure una pausa .

È per questo che all'inizio della sedutaho fatto quella dichiarazione : è un iter senzasoluzione di continuità. Ma è logico, oltr eche necessario e, direi, doveroso, dar cors oa tutto quanto è possibile in questa delicat amateria, regolamentando subito ciò che è pos-sibile, specie se si tratta di adempimenticollegati a precetti costituzionali .

Dobbiamo dire chiaramente, fuori di ogn ispeculazione che possa essere adombrata, che ,nel momento in cui si apprestano a rinnovars igli organismi delle amministrazioni regional ie locali, è nell'interesse e anche nel dirittodi ogni cittadino, indipendentemente dallesue libere scelte elettorali, conoscere qualesia l ' orientamento e la volontà di Parlamentoe Governo, di maggioranza e opposizione, sul -l'assetto che tali enti costituzionali sono desti -nati ad avere e su quale spazio operativo pos-sono contare . Ed è questa l'occasione per sodi -sfare questo interesse e corrispondere a questodiritto del corpo elettorale e dell ' intera co-munità .

Non per ricercata correlazione né per oc-casionale convergenza di trattazione parla-mentare, sentiamo oggi il dovere di affermar eche la democrazia, il nostro sistema democra-tico costituzionale si difende, si rafforza, s iesalta, si ampia in pari misura, sia con l asalvaguardia dell 'ordine esterno (del cosid-detto ordine pubblico), sia, e forse più, co nil riordinamento dell 'apparato interno, ch econcilia la funzionalità del pubblico serviziocon la libertà attiva e partecipativa dei citta-dini, realizzando il disegno costituzionale delnostro Stato repubblicano pluralista e demo-cratico . (Applausi; al centro) .

PRESIDENTE. Il seguito della discussion eè rinviato ad altra seduta .

Assegnazione di progetti di legge

a Commissioni in sede legislativa .

PRESIDENTE. A norma del primo com-ma dell ' articolo 92 del regolamento, propong oalla Camera l 'assegnazione alle sottoindicateCommissioni permanenti in sede legislativ adei seguenti progetti di legge, derogando al-tresì, in relazione alla particolare urgenza ,al termine di cui al predetto articolo 92:

II Commissione (Interni) :

« Provvidenza per l 'editoria » (3776) (conparere della V, della VI, della VIII e dell aXII Commissione) .

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Camera dei Deputati

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Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

XIII Commissione (Lavoro) :

« Norme per il miglioramento dei tratta-menti pensionistici e per il collegamento all adinamica salariale » (3772) (con parere dell aV, della VI, della XI e della XII Commis-sione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Trasferimento di progetti di legge

dalla sede referente alla sede legislativa .

PRESIDENTE. A norma del sesto commadell'articolo 92 del regolamento, propong ol'assegnazione in sede legislativa delle se-guenti proposte di legge, per le quali la I XCommissione permanente (Lavori pubblici) ,cui erano già state assegnate in sede referente ,ha chiesto, con le prescritte condizioni, i ltrasferimento alla sede legislativa :

LAURICELLA ed altri : « Ulteriori provvedi -menti per accelerare l 'opera di ricostruzionedei comuni della Sicilia colpiti dal terremot odel gennaio 1968 » (3365) ; MATTA ed altri :« Ulteriori provvedimenti per le popolazion idei comuni della Sicilia colpiti dal terremot odel gennaio 1968 » (3724) (la Commissione h aproceduto all 'esame abbinato) .

Data la particolare urgenza delle propostedi legge, propongo altresì di derogare al ter-mine di cui al predetto articolo 92 del rego-lamento .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

Presentazion edi disegni di legge.

COSSIGA, Ministro senza portafoglio .Chiedo di parlare per la presentazione di di -segni di legge .

PRESIDENTE Ne ha facoltà .

COSSIGA, Ministro senza portafoglio . Mionoro presentare, a nome del ministro degl iaffari esteri, i disegni di legge :

« Approvazione ed esecuzione dell'accord otra l'Italia e la Svizzera relativo all'imposi-zione dei lavoratori frontalieri ed alla com-pensazione finanziaria a favore dei comun iitaliani di confine, firmato a Roma il 3 ot-tobre 1974 » ;

« Ratifica ed esecuzione dell'accordo ag-giuntivo tra l'Italia e San Marino in mate-ria economica, finanziaria e monetaria, fir-mato a Roma il 10 luglio 1974, e dello scam-bio di note nella stessa data » .

PRESIDENTE. Do atto della presentazio-ne di questi disegni di legge, che sarannostampati e distribuiti .

Trasmissione dal Senato.

PRESIDENTE. Il Presidente del Senatoha trasmesso alla Presidenza il seguente di-segno di legge, approvato da quella V Com-missione :

« Concessione alla regione autonoma Friu-li-Venezia Giulia di un contributo specialedi lire cinquanta miliardi, ai sensi dell 'arti-colo 50 dello statuto » (3781) .

Sarà stampato e distribuito .

Assegnazione di progetti di legge

a Commissioni in sede referente .

PRESIDENTE. A norma del primo com-ma dell'articolo 72 del regolamento, comuni-co che le seguenti proposte di legge sono de -ferite alle sottoindicate Commissioni perma-nenti in sede referente :

alla VIII Commissione (Istruzione) :

BADINI GONFALONIERI ed altri : « Istituzio-ne del Ministero dell'università e della ricer-ca scientifica e tecnologica » (2906) (con pa-rere della I, della III, della V e della XIICommissione) ;

FRASCA ed altri : « Inquadramento nel ruo-lo dei professori universitari, con la qualificadi straordinario, di personale docente in ser-vizio avente particolari requisiti » (3600) (conparere della I e della V Commissione) ;

MARIOTrl ed altri : « Istituzione del Mini-stero della ricerca scientifica e dello sviluppotecnologico e del Consiglio nazionale univer-sitario » (3664) (con parere della I, della 111 ,della V e della XII Commissione) :

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alla X Commissione (Trasporti) :

POLI ed altri : « Istituzione di un Comitatointerministeriale per i trasporti » (3666) (conparere della I, della V, della VII e della I XCommissione) ;

alla XII Commissione (Industria) :

CAROLI ed altri : « Norme sulla disciplin adel commercio ambulante » (3710) (con pa-rere della I, della 1I e della IV Commis-sione) .

Annunzio di interrogazioni,di interpellanze e di mozioni .

MORO DINO, Segretario, legge le inter-rogazioni, le interpellanze e le mozioni per -

venute alla Presidenza .

Ordine del giornodelle sedute di domani .

PRESIDENTE . Comunico l'ordine de lgiorno delle sedute di domani .

Mercoledì 21 maggio 1975, alle 10,30 ealle 16 :

1. — Assegnazione di progetti di leggealle Commissioni in sede legislativa .

2. — Discussione di mozioni e di una in-terpellanza sulle partecipazioni statali .

3. — Seguito della discussione del disegnodi legge :

Norme sul riordinamento della pubblic aamministrazione (approvato dal Senato)(3157) ;

— Relatore: Olivi .

4 . — Domande di autorizzazione a proce-dere in giudizio:

Contro il deputato Trombadori per con -corso - ai sensi dell 'articolo 110 del codic epenale - nel reato di cui agli articoli 595 ,primo e secondo capoverso, del codice penalee 13 della legge 8 febbraio 1948, n . 47 (diffa-mazione a mezzo della stampa) (doc . IV ,n . 219) ;

— Relatore: Felisetti ;

Contro il deputato Pompei, per il reat odi cui all ' articolo 319, primo comma, del co -

dice penale (corruzione per un atto contrarioai doveri di ufficio) (doc . IV, n . 221) ;

— Relatore: Felisetti ;

Contro il deputato Palumho, per il reatodi cui all 'articolo 103, nono comma, del testounico delle norme sulla circolazione stradal e(violazione dei limiti massimi di velocità )(doc . IV, n . 216) ;

— Relatore : Cavaliere .

5. — Seguito della discussione delle pro -poste di legge:

FRACANZANI ed altri : Legge cornice e di-sposizioni transitorie in materia di cave etorbiere (813) ;

GIRARDIN ed altri : Nuove norme in ma-teria di ricerca e coltivazione delle cave edelle torbiere (1039) ;

— Relatore : Girardin.

6. — Seguito della discussione del disegnodi legge:

Norme per la riscossione unificata de icontributi e la ristrutturazione dell'Istitut onazionale della previdenza sociale (nuovo te -sto della Commissione) (2695-bis) ;

e delle proposte di legge :

D'INIZIATIVA POPOLARE (2) ; LONGO ed altr i(26) ; LAFORGIA ed altri (93) ; ZAFFANELLA edaltri (97) ; ANSELMI TINA ed altri (107) ; ZAF-FANELLA ed altri (110) ; BIANCHI FORTUNATO edaltri (183) ; BoNOMI ed altri (266) ; BONOMI edaltri (267) ; MAGGIONI (436) ; BONOMI ed altr i

(462) ; ROBERTI ed altri (580) ; FoscHI (789) ;BERNARDI ed altri (1038) ; BIANCHI FORTUNATOed altri (1053) ; ZANIBELLI ed altri (1164) ; BIAN-CHI FORTUNATO e FIORET (1394) ; SERVADEI edaltri (1400) ; SERVADEI ed altri (1401) ; CARIGLIA

(1444) ; BOFFARDI INES e LOBIANCO (1550) ; Ro-BERTI ed altri (1631) ; CARIGLIA ed altri (1692) ;BORRA ed altri (1'777) ; BORRA ed altri (1778) ;PISICCHIO ed altri (1803) ; CASSANO ed altri(2029) ; SAVOLDI ed altri (2103) ; CARIGLIA edaltri (2105) ; LAFORGIA ed altri (2130) ; GRAME-

GNA ed altri (2139) ; MANCINI VINCENZO ed al-tri (2153) ; POCHETTI ed altri (2342) ; POCHETT I

ed altri (2343) ; BOFFARDI INES ed altri (2353) ;SINESIO ed altri (2355) ; PEZZATI (2366) ; Ro-BERTI ed altri (2375) ; BIANCHI FORTUNATO e d

altri (2439) ; IOZZELLI (2472) ; BONALUMI ed al-tri (2603) ; ZAFFANELLA e GIOVANARDI (2627) ;

— Relatori : Bianchi Fortunato e Mancini

Vincenzo .

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7. — Discussione delle proposte di legge(ai sensi dell 'articolo 81, comma 4, del re-golamento) :

ALMIRANTE ed altri : Inchiesta parlamen-tare sulle « bande armate » e sulle organizza-zioni paramilitari operanti in Italia (21) ;

Tozzi CONDIVI : Norme di applicazionedegli articoli 39 e 40 della Costituzione (243) ;

— Relatore : Mazzola ;

ANDERLINI ed altri : Istituzione di un aCommissione di indagine e di studio sui pro-blemi dei codici militari, del regolamento d idisciplina e sulla organizzazione della giu-stizia militare (473) ;

ANDERLINI ed altri : Norme sul commis-sario parlamentare alle forze armate (472) ;

— Relatore: de Meo;

RAFFAELLI ed altri : Modifiche alle nor-me relative all'imposta sui redditi di ricchez-za mobile e all'imposta complementare pro-gressiva sul reddito complessivo derivanteda lavoro dipendente e da lavoro autonomo(1126) ;

Riccio STEFANO : Disciplina giuridic adelle associazioni sindacali, del contratto col-lettivo di lavoro, dello sciopero e della ser-rata (102) ;

— Relatore : Mazzola ;

VINEIS ed altri: Costituzione di unaCommissione di inchiesta parlamentare su iresponsabili, promotori, finanziatori e fian-cheggiatori della riorganizzazione del di-sciolto partito fascista (urgenza) (608) ;

LETTIERI ed altri : Norme di attuazion edegli articoli 65, 67 e 69 della Costituzion esullo stato giuridico ed economico dei membr idel Parlamento ; e disposizioni sulla pubblicit àdei redditi e dei patrimoni di titolari di cari -che elettive e di uffici amministrativi e giu-diziari (2773) ;

e delle proposte di legge costituzionale :

ALMIRANTE ed altri : Modifiche degli ar-ticoli 56 e 57 della Costituzione per l'eletto-rato passivo degli italiani all ' estero (554) ;

— Relatore : Codacci-Pisanelli ;

TRIPODI ANTONINO ed altri : Designazionecon legge della Repubblica dei capoluogh idelle regioni a statuto ordinario (986) ;

— Relatore : Galloni .

8. — Discussione delle proposte di legge(ai sensi dell'articolo 107, comma 2, del re-golamento) :

BOFFARDI INES : Estensione dell'indennitàforestale spettante al personale del ruolo tec-nico superiore forestale a tutto il personal edelle carriere di concetto ed esecutiva del-l'amministrazione del Corpo forestale delloStato (urgenza) (118) ;

- Relatore: De Leonardis ;

BOFFARDI INES e CATTANEI : Contribut oannuo dello Stato alla fondazione Nave scuo-la redenzione Garaventa con sede in Genov a(urgenza) (211) .

La seduta termina alle 19,10.

Ritiro di un documento

del sindacato ispettivo.

Il seguente documento è stato ritirato da lpresentatore : interrogazione con risposta scrit-ta Ianniello n . 4-12537 del 12 febbraio 1975 .

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONT I

Dott . MARIO BOMMEZZADRI

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL E

Dott . MANLIO ROSSI

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INTERROGAZIONI, INTERPELLANZ EE MOZIONI ANNUNZIATE

INTERROGAZION IA RISPOSTA IN COMMISSION E

FIORIELLO. — Ai Ministri dei trasportie aviazione civile e delle partecipazioni sta -tali . — Per sapere se corrisponde al vero l anotizia secondo cui il dottor Rinaldo Santini ,presidente uscente della regione Lazio e can-didato per le prossime elezioni regionali nel-la lista della democrazia cristiana, sta peressere nominato presidente della società Ae-roporti di Roma ;

in caso affermativo, si chiede di saperese non si ritiene opportuno rinviare la no -mina del presidente a dopo che il consigli odi amministrazione della suddetta societàsarà completato con la nomina dei rappre-sentanti degli enti locali, secondo quanto di -sposto dalla legge n . 755 .

(5-01044 )

RAICICH E CHIARANTE . — Al Ministr odella pubblica istruzione. — Per conoscere :

quali intendimenti abbia nei confront idei bienni sperimentali di scuola media supe-riore, istituiti negli scorsi anni in varie sedi ,nel debito rispetto per le esigenze degli alunn iche li hanno frequentati e che stanno pergiungere al termine della sperimentazione ;

e più precisamente se ritenga oppor-tuno concedere, ove richiesta, l'autorizzazio-ne a proseguire la sperimentazione nel trien-nio successivo e ciò per due ragioni, perchéinnanzitutto , ai fini della riforma auspicat adella scuola media superiore, la sperimenta-zione del solo biennio è qualcosa di monco edi falsante, e in secondo luogo perché l'im-patto degli studenti che hanno frequentato i lbiennio sperimentale, comunque strutturato ,con i vari canali triennali tradizionali nonancora riformati né negli ordinamenti né ne iprogrammi, si rivelerebbe, come d'altrond espesso si 'è rivelato, traumatico, con pregiu-dizio e danno immeritato per quanti hannofrequentato il biennio ;

se ritenga comunque, in tutti i casi incui intende concedere il prolungamento dell asperimentazione, di doverlo fare con adeguatatempestività, giacché non pochi degli inconve-nienti emersi nei vari bienni , quali sono statirilevati nel corso del recente dibattito sullasperimentazione svoltosi presso la Commis-sione istruzione e belle arti della Camera dei

deputati, sono anche addebitabili ai gravi ri-tardi, di natura politica e burocratica, concui volta a volta sono stati emanati i decretiministeriali che autorizzavano la sperimenta-zione, istituivano il comitato tecnico scienti -

fico ad hoc e determinavano la normativa ne-cessaria per l'apertura dei corsi ; sicché spessoper gli sperimentatori, l'anno scolastico, giàcosì breve in Italia, s'i è ridotto a pochi mesi ,la scelta del personale impegnato in un com-pito così delicato è avvenuta in extremis eperciò stesso in condizioni precarie, non vi èstato il tempo per una seria discussione pre-liminare sul piano di lavoro tra il comitatotecnico-scientifico e gli insegnanti, per il loroaggiornamento e si ,è così reso frustaneo ancheil buon volere e la serietà delle intenzioni dienti e cittadini che avevano promosso la spe-rimentazione ;

se nello stesso spirito e per nullain contraddizione con quanto sopra, in -tenda procedere con più responsabile cau-tela nella istituzione di nuove sperimentazion idi scuola secondaria superiore, senza alimen-tare illusorie rivoluzioni culturali, ma offren-do spazio e campo a un'opera che leghi l asperimentazione al processo di riforma ;

quando infine prevede di poter dare com-pleta attuazione al decreto del Presidente del -la Repubblica n . 419 del 31 maggio 1974, che,qualunque sia il giudizio di merito sulle sin -gole norme ivi previste che l'interrogante pu òformulare, certamente deve significare l 'ab-bandono del metodo finora seguito, di un asperimentazione legibus solcata, e perciò oscil-lante tra il burocratismo e lo spontaneismo ,e l'avvio di una più feconda innovazione ,scientificamente verificata e verificabile e per -ciò stesso più rispondente al bisogno di rifor-ma, finora eluso e deluso anche attravers ol'alibi sperimentale e che richiede con urgenz aun quadro di riferimento nazionale in cui ap-punto la stessa sperimentazione si inscriva .

(5-01045 )

TANI, BOTTARELLI, BUSETTO, TO-DROS, BORTOT, CARRA, CIUFFINI, CIAITRIVELLI ANNA MARIA, CONTE, FEDE-RICI, GIUDICEANDREA, PICCONE E SBRI-ZIOLO DE FELICE EIRENE . — Al Ministrodei lavori pubblici . — Per sapere, a seguitodella recente decisione del Consiglio dei mi-nistri di concedere all 'ANAS l 'autorizzazioneall 'accensione di un mutuo di 300 miliardi ,in quale modo verrà ripartito tale stanzia-mento nei settori che notizie di starnpa dan-no per oggetto dell ' intervento e cioè : 1) revi-

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sione dei prezzi ; 2) ultimazione dei lavori i ncorso; 3) finanziamento di progetti da appal-tare sia pure attinenti al completamento d iopere .

Per quanto riguarda l 'ultimo punto -avendo presente la miriade di progetti gi àapprovati dall'ANAS e in attesa di finanzia-mento, progetti non sempre rispondenti a ri-gorose scelte di utilità, a criteri di economi-cità nonché alle previsioni di assetto territo-riale proposto dalle Regioni - si chiede d iconoscere la priorità di utilizzazione di tal istanziamenti e l'elenco delle opere ancora d aappaltare che si intendono finanziare .

(5-01046 )

TEDESCHI, TESSARI, PICCIOTTO E MA-SCHIELLA. — Al Ministro della pubblic aistruzione. — Per conoscere se gli risulta che

alcuni sovraintendenti scolastici regionali - etra gli altri quello dell'Umbria - abbiano am-messo a 'frequentare con riserva i corsi abili -tanti speciali (organizzati ai -sensi dell'articol o1 della legge 14 agosto 1974, n . 358) animator iscolastici o insegnanti incaricati per attivitàintegrative nei doposcuola, provocatoriamentealimentando in tal modo negli interessati l ' il-lusione di poter conseguire l 'abilitazione, i lche è chiaramente escluso dalla citata legge .

Nel caso che quanto suddetto risponda averità gli interroganti vogliono sapere se i lMinistro non intenda ordinare ai sovrainten-denti di sciogliere immediatamente la riser-va che, oltre che costituire una vera e propri abeffa per gli interessati , ha potuto anche de-terminare in molti di essi la determinazion edannosa di non richiedere l'iscrizione ai corsiabilitanti ordinari .

(5-01047)

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITT A

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro d igrazia e giustizia . — Per sapere se è esattala notizia per cui si è accertato che magi -strati della Repubblica italiana fanno partedei NAP .

(4-13668 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Ai Ministri del-l ' interno e di grazia e giustizia . — Per co-noscere i motivi per i quali l'inchiesta apert adall 'Arma dei carabinieri sull ' attività urba-nistica del comune di San Miniato (Pisa), percui la commissione edilizia di quel comunerisulta sprovvista dei verbali delle sedute edelle relative decisioni per sette anni, si èarenata ;

per sapere se è esatto che, tanto per fareun esempio, la villa di certo Starnini Ennio ,assessore del comune di San Miniato, vill aricavata da un podere in località La Gasac-cia, risulta priva, non solo di licenza, ma ad-dirittura dell 'atto di acquisto ;

per sapere se è esatto che l'ammini-strazione comunale di San Miniato ha tenta-to, andando dai vecchi componenti che ave-vano fatto parte delle precedenti commissio-ni edilizie, di ricostruire i verbali della com-missione, ma gli interpellati si sono rifiu-tati di firmare gli atti falsificati ;

per sapere come sia stato possibile con -cedere in zona agricola (Poggio di Cecio) i lpermesso di costruzione a persona che risul-ta essere direttore di zona dell'ENEL;

per sapere se è esatto che il fabbricato ,in località La Scala (via Palagetto), risultacostruito in quanto sul verbale è sparita l aparola « non » dinanzi a « favorevole » ;

per sapere se è esatto che della coni -missione edilizia e urbanistica del comun edi San Miniato faceva parte, nominato dal-l ' amministrazione comunale, certo Luckasche si spacciava, senza esserlo, architetto ;

per sapere se è esatto che la commissio-ne edilizia del comune di San Miniato d aanni opera illegittimamente, in quanto ècomposta in modo difforme dal regolament oedilizio; e se è, altresì, esatto che molte co-struzioni sono sorte perché i proprietari, co-noscendo questa situazione di illegalità in cu iopera la commissione edilizia, hanno ricat-tato l ' amministrazione comunale . (4-13669)

MALAGODI, PAPA E QUILLERI. — AlPresidente del Consiglio dei ministri ed a lMinistro dei lavori pubblici . — Per conosce -re quali siano le ragioni per cui non hatuttora trovato piena applicazione la legge5 ottobre 1962, n . 1431, riguardante provve-dimenti per la ricostruzione e la rinascitadelle zone comprese nelle province di Avel-lino, Benevento e Caserta, particolarment ecolpite dal terremoto dell'agosto del 1962. Ciòin quanto risulta che un gran numero di fa-miglie delle suddette zone si trova ancora in-sediato, dopo ben 13 anni, nelle costruzion iprovvisorie, in pratica baracche, che furonoapprontate subito dopo gli eventi sismici .

Si chiede, in particolare, se corrisponda a lvero che tale situazione sia provocata, alme -no in parte, dalla mancata o non totale con -cessione dei contributi previsti all'articolo 3della sopra accennata legge . Si domanda, co-munque, come il Governo intenda provve-dere, in modo tempestivo, a sanare in viadefinitiva la condizione di quei gruppi fami-liari che sono costretti a vivere in abitazion iinsicure e malsane per mancanza di adeguat iinterventi pubblici .

(4-13670)

BIGNARDI, FERIOLI E ALESI. — Al Pre-sidente del Consiglio dei ministri ed ai Mini-stri del lavoro e previdenza sociale, del bi-lancio e programmazione economica e dellaagricoltura e foreste. — Per sapere che fon-damento hanno le notizie secondo le quali ,subito dopo l'attuale periodo elettorale, il Go-verno procederà ad un raddoppio dell'oner egravante sulle imprese agricole per effettodí alcune voci dei contributi unificati, anchecon riflessi retroattivi a partire dal 1° gennaio1975 .

Gli interroganti domandano se non siaquesta una misura inopportuna, che tra l'al-tro non risolverebbe il problema dei deficitassistenziali in campo agricolo causati, tral'altro, dalla nota inflazione degli elenchi ana-grafici, mentre danneggerebbe notevolmenteil bilancio delle non molte aziende efficienti ,con riflessi negativi sulla promettente ripresaproduttiva nel settore alimentare documen-tata dalla sostanziosa flessione delle nostreimportazioni di alimenti dall'estero negli ul-timi mesi .

(4-13671 )

PASCARIELLO E FOSCARINI. — Al Mi-nistro del lavoro e della previdenza sociale eal Ministro per gli interventi straordinari nel

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Mezzogiorno e nelle zone depresse del centro-nord. — Per sapere :

1) se sono a conoscenza che a Casaran o(Lecce) le maestranze del mobilificio FIMA diSalvatore Filograna sono state sospese dal la-voro dal 28 aprile 1975 mentre non percepi-scono il salario da oltre un mese e mezzo : i ltitolare della ditta adduce motivi di crisi fi-nanziaria e di mercato e sostiene che allasua impresa non è stato mai concesso alcu ncontributo da parte della Cassa per il mezzo-giorno;

2) nell'ipotesi che risponda al vero quan-to asserisce il signor Filograna, quali sianostate le ragioni delle mancate sovvenzioni e derogazioni ;

3) se è vero che contro il mobilificio èstata avanzata una istanza di sequestro con-servativo da parte di alcuni istituti di creditotra i quali la Banca agricola di Matino ;

4) quali iniziative si intendono assume-re allo scopo di salvaguardare e garantire i lposto di lavoro alle maestranze che sono i nvivissimo stato di agitazione .

(4-13672 )

COSTAMAGNA. — Al Ministro di grazi ae giustizia. — Per sapere se, considerando l egravi polemiche suscitate dalla visita dell'ono-revole Mancini ad un detenuto in attesa d igiudizio per reati gravissimi, si intenda disci-plinare tutta la materia dell ' accesso di per-sone estranee alla magistratura ed in parti-colare dei parlamentari, magari con l ' istitu-zione di richieste scritte da parte dei senator ie dei deputati delle quali il Ministero dovreb-be dare comunicazione ufficiale alle Presiden-ze delle Camere .

(4-13673 )

BIAMONTE E DI MARINO. — Al Ministrodi grazia e giustizia . — Per sapere se riteng agiusto e doveroso disporre severi e immediatiaccertamenti in ordine al giudizio promossodalla procura della Repubblica e rapidamenteportato a termine dal tribunale ,di Sala Con-silina (Salerno) nei confronti di alcuni lavo-ratori di Sanza (Salerno) rispondenti al nom edi Peluso Antonio ; Peluso Michele; PelusoGiovanni ; La Veglia Giovanni ; GagliottiFrancesco; ludice Francesco ; Calabrese Carlo ;La Veglia Pasquale ; Borromeo Nicola; Gra-ziano Antonietta; De Masi Marcello, tutticondannati, per direttissima, per avere, i nmodo del tutto disinteressato, « confezionato ,cotto e venduto cibi e bevande analcolichesenza licenza e senza libretto sanitario » .

E ciò, si badi bene, in occasione della fe-sta popolare della stampa comunista organiz-zata, con il concorso generoso di tutti i la-voratori, della sezione del PCI di Sanza indata 10 agosto 1974 .

E ancora, la solerte procura della Repub-blica di Sala Consilina, sempre con il ritodella direttissima, ha portato a giudizio Cur-cio Sabino; Tambrotta Sabino ; Di SpiritoVito e Mariconda Giuseppe, tutti da Sanza etutti poi condannati dallo stesso tribunale d iSala Consilina per avere commesso, in ese-cuzione di un preteso disegno criminoso, i lreato, leggasi bene, 'di diffusione del periodi-co L'espresso del Vallo di Diano .

Tutto quanto sopra 'denunciato si verifi-ca esattamente alla vigilia delle elezioni i nquel di Sanza, paese dove una potente fami-glia che ha .i fili di tutti i poteri locali (uffi-cio di collocamento, direzione dell'aziend aagro-silvo-pastorale, condotta medica, presi-denza della scuola media, eccetera) attacc asenza esclusione di colpi gli avversari di turno(nel 1956 toccò ad altro candidato essere lin-ciato e minacciato con coltello nel corso d iun pubblico comizio) .

Gli interroganti, senza volere entrare nelmerito del giudizio, denunciano la rapiditàcon la quale è stato portato severament eavanti .

E. opinione diffusa che, ancora una volta ,le pressioni della potente famiglia di Sanzahanno colpito attraverso la sua illimitata in-fluenza .

E, nel medesimo tempo, tutti si chiedonoperché i tanti processi del lavoro e i tantiprocessi penali e civili di seria gravità atten-dono anni e anni prima che siano portati atermine .

(4-13674 )

COSTAMAGNA. — Al Ministro del com-mercio con l'estero . — Per sapere qualiprovvidenze voglia predisporre il Governo pe rvenire incontro ai viticoltori italiani che, dan-neggiati dalle decisioni francesi, vdlessero ri-cercare la collocazione del vino italiano i naltri mercati .

(4-13675 )

LOMBARDI RICCARDO . — Ai Ministr idell'interno e di grazia e giustizia . — Persapere se corrisponde al vero quanto è ap-parso sugli organi di stampa in questi ul-timi giorni : che operazioni di polizia son ostate eseguite nei confronti di alcuni movi-menti della nuova sinistra (Avanguardia ope-raia e PDUP) ; che sono state perquisite sedi

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di Avanguardia operaia e posti sotto seque-stro gli elenchi degli iscritti e altri docu-menti elettorali che ne hanno paralizzato l'at-tività in prossimità delle elezioni amministra-tive; che anche nelle ore notturne la polizia s iè recata nelle case di molti militanti politic ialla ricerca di fantomatiche armi ; che in unadi tali operazioni veniva sequestrata Ia gio-vane Carla Caponi di 21 anni, illegittima-mente, perché nei suoi confronti non esistev aalcun mandato, tradotta nella sede della po -Iizia ed ivi costretta a spogliarsi interamenteed eseguire esercizi « ginnici » al 'fine di ac-certare se nascondesse armi nel proprio corpo ;che più volte gli inquisiti hanno chiesto l'as-sistenza di un legale, che è stato loro rifiutat oavendo la polizia proibito loro di comunicar econ 'l'esterno; che la giovane Carla Caponi aseguito della perquisizione corporale, è ri-masta sotto shock ed è stata costretta a ricor-rere alle cure mediche ; che gli ordini di per-quisizione emessi dal giudice istruttore dotto rBuogo sono illegittimi perché privi di sotto-scrizione, in fotocopia e identici per tutti ,la qual cosa fa nascere il sospetto che sian ostati resi in bianco .

(4-13676 )

MALAGODI, BOZZI E ALESSANDRINI .— Ai Ministri dell 'interno, dei lavori pubbli-ci, dell'industria, commercio e artigianato ,del tesoro e per i beni culturali e ambientali .— Per conoscere quali iniziative intendanoprendere affinché possa essere rapidamenteportata a termine l'opera di ricostruzione edi risanamento del centro storico della cittàdi Tuscania duramente provata dal terre -moto del febbraio 1971, che procurò non sol ola morte ed il ferimento di numerosissim epersone ma anche il crollo ed il danneggia-mento di gran numero di edifici di civile abi-tazione, di irripetibili opere d 'arte e di tesoriarchitettonici salvati attraverso lunghi secoli .

Ciò in quanto risulta che, per mancanzadi finanziamenti pubblici - essendosi esau-rite le disponibilità previste dal decreto-legg e1° aprile 1971, n. 119, convertito nella legge26 maggio 1971, n . 288, sia per la loro origi-naria non corrispondenza alle necessità ef-fettive sia per effetto dell'aumento di cost idelle opere di intervento - è divenuto im-possibile a numerose imprese portare a ter-mine gli iniziati lavori di consolidament oe risanamento del centro storico di Tuscania ,e risulta inoltre che, per la stessa ragione, i lgenio civile di Viterbo tiene in sospeso la tra-smissione di numerosi progetti già comple-tamente istruiti .

('t-13677)

GUARRA. — Al Ministro dell'interno . —Per conoscere i motivi per i quali fino a doggi non sono stati corrisposti al sordomutoCunto Angelo, nato a San Giuseppe Vesuvia-no, il 21 aprile 1941 e residente ad Ottaviano ,via Cutoli n. 89, gli assegni mensili d iassistenza nella misura di lire 18 .000 a de-correre dal 1° agosto 1971 e nella misura d ilire 18.000 a decorrere dal 1° gennaio 1974 ,dato che il provvedimento di concessione èstato deliberato dal comitato provinciale d iassistenza e beneficenza pubblica presso l aprefettura di Napoli nella seduta del 16

ottobre 1974 .

(4-13678 )

GIOMO. — Al Ministro della pubblic aistruzione. — Per conoscere in quale modourgente intenda intervenire perché venga ri-spettata la legge n . 477 ed in particolar el'articolo 27, violata clamorosamente nel lice o

classico Carducci di Milano .Infatti il 12 aprile 1975 cinque insegnant i

nel consiglio d'istituto nel suddetto liceo son ostati costretti ad abbandonare la seduta dalmomento che, in palese violazione delle nor-me legislative in parola, avallate, del resto ,da una interpretazione che non lascia aditoad alcun dubbio dello stesso ministro, l amaggioranza del più volte citato consigli o

d ' istituto ha ritenuto di ammettere alla di-scussione persone estranee e senza alcun ti-tolo per parteciparvi .

(4-13679 )

FRAU. — Al Ministro della difesa . —

Per sapere -premesso che il Consiglio di Stato in

sede giurisdizionale (Sezione IV), con sen-tenza n . 1122 del 27 novembre 1973, ha ac-colto il ricorso, inoltrato da due capitani del -l'arma dei carabinieri, avverso i criteri infor-matori delle promozioni al grado di maggio-re, adottati dal Ministero della difesa, appa-lesatisi in contrasto con lo spirito informatore

della legge n. 260 del 1969 ;considerato che la legge stessa era stata

concepita per favorire le promozioni in so-prannumero dei capitani anziani dei cara-binieri ;

constatato che la legge è stata violata eche il Consiglio di Stato ha respinto le dedu-zioni avanzate dall'Avvocatura generale del -

lo Stato -i motivi che hanno finora indotto l'ammi-

nistrazione a disattendere le legittime aspet-tative di questi ufficiali dell'arma dei cara-binieri .

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Ciò ha comportato una ondata di ulterior iricorsi ancora pendenti ed istanze rivolte all astessa autorità amministrativa nonché unaatmosfera .di sfiducia nelle pubbliche istituzio-ni, da parte degli interessati a tali problemi ,che risentono negativamente sia sul piano eco-nomico sia su quello morale .

Pertanto l'interrogante chiede che ven-gano appurati i motivi che hanno indetto i lMinistero della difesa a tenere in non calela sentenza sopraddetta facendo in modo ch eciò che poteva suonare giustizia nei confron-ti degli interessati si è dimostrato, invece,come una ulteriore iniquità .

(4-13680 )

TURCHI. — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per sapere se sia a conoscenzadi un grave malumore creatosi tra molti uni-versitari laureati, a causa .dei corsi abilitant iordinari, per la partecipazione ai quali erarichiesta una domanda entro il 17 febbrai o1975, corredata del diploma di laurea .

Molti studenti, a causa dei ritardi degl iesami di laurea, specie per la sessione d ifebbraio, facente parte in realtà deIl'ann oaccademico 1973-1974, pur avendo presentat oentro la prescritta data del 17 febbraio l aregolare domanda, non sono stati in gradodi allegare il diploma di laurea non ancor aottenuto; lo hanno fatto in un secondo temp oe, comunque, prima dell'inizio dei corsi stessi ,stabiliti per il 20 aprile 1975 .

Inoltre, tutti coloro che hanno fatto do -manda nel termine di tempo prescritto han -no già ricevuto comunicazione di accettazionecon riserva al corso abilitante . In base a lbando di concorso, tale procedura appare re-golare come regolare è la eliminazione da lcorso anche prima degli esami ove, ad esem-pio, venisse documentata una irregolarità del -l ' iscrizione .

Ciò lascia determinare fra i partecipant iestremo disagio per il timore di essere allon-tanati dal corso ; mentre sarebbe stato oppor-tuno accertare il diritto al corso prima de lsuo inizio ed ammettere gli aventi diritt osenza l ' inopportuna riserva .

Si chiede, inoltre, se , considerato il fatt oche i corsi ordinari e specie quelli per le ma-terie letterarie sono appena iniziati, il Mini-stro ritenga opportuno ammettere ai sopra-citati corsi tutti coloro che, avendo inoltrat ola prescritta domanda in tempo utile, sian ostati anche in grado di corredarla del di-ploma di laurea prima dell'inizio dei cors istessi .

(4-13681)

QUERCI E ARTALI . — Al Ministro del-l 'interno . — Per avere notizie in ordine all asituazione del consiglio comunale del comun edi Sperlonga (Latina) in cui, a seguito d i

sentenza della corte di appello di Roma pro-nunciata il 5 novembre 1974, sono stati di-chiarati ineleggibili i consiglieri comunal i

Chinappi Antonio, Galli Vincenzo Domenico ,Pezzuco Giuseppe, T'eretta Raffaele . Nellapresa d'atto della sentenza suddetta la giunt acomunale di Sperlonga rilevava che nel di-chiarare illegittima l'elezione dei suddetti con-siglieri la corte di appello di Roma avev aomesso di indicare i nomi di coloro che do-

vevano subentrare a norma dell 'articolo 4della legge 23 dicembre 1966 , n . 1147; contem-poraneamente, i consiglieri comunali dichia-rati ineleggibili avanzarono ricorso presso l aCassazione .

Tutto ciò premesso, gli interroganti chie-dono al Ministro se ritenga necessario, in ri-ferimento alla anacronistica situazione che s iè venuta a creare a seguito della incomple-tezza della sentenza soprarichiamata, indicareall'autorità prefettizia competente l'utilità d iesaminare attentamente il caso al fine di emet-tere sulla questione un nuovo parere di me-

rito in cui si tenga conto :

a) del fatto che è solo l'autorità giudi-ziaria competente a sostituire i candidati ille-gittimamente proclamati con coloro che hannodiritto di esserlo a norma dell 'articolo 4 del -la legge 23 dicembre 1966, n . 1147 ;

b) del fatto che appare utile ed oppor-tuno attendere la sentenza della Corte di cas-sazione chiamata a pronunciarsi in via defini-tiva circa la eleggibilità dei consiglieri Chi -nappi, Galli, Pezzuco e Terella, prima di ope-rare in via amministrativa una surrogazione

che porrebbe fondati problemi di opportunitàin ordine al diritto dei consiglieri subentrat ie di legittimità in ordine agli atti che il con-siglio comunale in tal modo integrato por-rebbe in essere .

(4-13682 )

SIMONACCI E IOZZELLI. — Al Ministrodella difesa . — Per conoscere per quale mo-tivo la Direzione generale personale militare

per l'aeronautica non provvede, come previ -sto dall 'articolo 8 del regio decreto-legg e3 febbraio 1938, n . 744, e dall ' articolo 18 dell alegge 15 dicembre 1971, n . 1222, al colloca -mento in soprannumero e fuori quadro de isottufficiali (circa 1 .000) destinati presso ent ied organismi internazionali ed alla premo-

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zione, in analogia a quanto avviene per gl iufficiali, di altrettanti sottufficiali la cui car-riera è particolarmente lenta .

(4-13683)

GARGANO. — Al Ministro dei trasporti .— Per sapere se sia a conoscenza dello stat oin cui versa la ferrovia Roma-Viterbo ; deigravi disagi sopportati dagli utenti, nellastragrande maggioranza lavoratori ; che cosasi stia facendo o si preveda per rendere i lservizio su detta linea adeguato ai tempi .

(4-13684 )

GARGANO. — Ai Ministri del turismo espettacolo e degli affari esteri . — Per saperese – vista l ' insistenza con cui, nella immi-nenza della stagione delle vacanze, la stamp aestera ed in special modo quella tedesca pub-blica notizie allarmistiche sull'Ita)lia, su ipericoli di inquinamento e di morte con ton iapocalittici e riferimenti chiaramente infon-dati – si intenda intervenire presso la Repub-blica federale tedesca affinché cessi una talesorprendente , diffamante rappresentazion edella vita e della situazione pubblica nel no-stro paese .

(4-13685 )

SIMONACCI E IOZZELLI . — Al Presiden-te del Consiglio dei ministri e ai Ministr idel tesoro, della difesa e dei lavori pubblici .— Per sapere se intendano intervenire tem-pestivamente per definire con tutta urgenz ala cessione a riscatto di circa 500 alloggi co-struiti dall'ex governo militare alleato diTrieste e ceduti, da oltre venti anni con pro -messa di vendita ai dipendenti statali a bas-so reddito, e per sapere il motivo per cu itali alloggi non siano stati ancora ceduti de-fi nitivamente .

A tale proposito gli interroganti fannopresente :

che la cessione a riscatto degli alloggiè stata promessa agli interessati sin dal lon-tano 1962 ;

che gli interessati sin dal lontano 1962hanno presentato regolare domanda di riscat-to degli alloggi dei quali risultavano asse-gnatari ;

che il valore venale venne regolarmentestabilito dalla competente commissione pro-vinciale ;

che il prezzo di cessione del solo allog-gio venne stabilito ai sensi dell 'aticolo 6 de ldecreto del Presidente della Repubblica 1 7gennaio 1959, n . 2 modificato dall'articolo 4della legge 27 aprile 1962, n . 231 ;

che il prezzo di cessione del terreno diproprietà del comune di Trieste è stato stabili-to con delibera giuntale n . 1304 del 6 giugno1973 in lire 4.000 al metro quadrato ;

che sin dal 1962 l'amministrazione pro-prietaria ha cessato praticamente qualsiasi in-tervento di manutenzione agli immobili ;

che gli interessati hanno investito tuttii loro risparmi in migliorie e manutenzionestraordinaria in quanto era stato assicurat oloro il passaggio in proprietà entro brevetermine .

Gli interroganti desiderano mettere in evi-denza che altri alloggi costruiti dallo stessogoverno militare alleato (via Ananian e Roz-zol), occupati da persone con un reddito digran lunga superiore a quello delle person eche occupano gli alloggi oggetto di interroga-zione, sono stati già ceduti a riscatto da pa-recchi anni .

(4-13686 )

BADINI CONFALONIERI. — Al Ministroper i beni culturali e ambientali . — Per co-noscere se e quali progetti egli intenda pro -porre e realizzare a difesa del castello dell aVenaria Reale (Torino) e del finitimo parcodella Mandria, uno dei due unici polmon iverdi (con la tenuta Mauriziana di Stupinigi )

della città di Torino, che anche a causa dell asua intensa industrializzazione ne ha assolu-ta necessità .

L'interrogante rappresenta come la villa ,opera del Castellamonte con successivi am-pliamenti del Iuvara, comprende ornamentidi stuccatori comacini e luganesi, uno sca-lone d'onore su disegno del Garole, una gal-leria di Diana, ed è stata una decina di annior sono restaurata felicemente ma in ma-niera incompleta (mancanza di vetri alle fi-nestre) al punto che, a distanza di poch ianni, l'opera restauratrice più non si rav-visa. Soltanto il Ministero per i beni cul-turali, assumendo l'iniziativa in pieno ac-cordo con le autorità regionali e locali, po-trebbe, insieme ad un urgente e definitivorestauro, prevederne la sua utilizzazione ,che qui si indica ad esempio come sede dell efacoltà universitarie di agraria e di veterina-ria che sono prive di locali ed attrezzatur e

adeguate alle loro esigenze .

(4-13687 )

CALDORO. — Al Ministro della pubblica

istruzione. — Per conoscere quali criteri re-golano l'attribuzione degli incarichi d'inse-gnamento per i corsi di laurea per lavorator istudenti e se risponde a verità che fra i

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suddetti criteri non viene tenuto in conto dal -le facoltà il servizio didattico precedente-mente prestato e l'esperienza didattica ac-quisita in altri corsi serali per lavoratori stu-denti tenuti a spese dello Stato .

In definitiva l ' interrogante chiede di cono-scere se il Ministro non ritenga, anche pe rquesti particolari corsi, fare opportuno richia-mo alle disposizioni, di cui alla circolare de lMinistero della pubblica istruzione 254 de l19 agosto 1971, che prevedono personale par-ticolarmente esperto nella didattica per lavo-ratori studenti .

(4-13688 )

ALESI . — Al Ministro di grazia e giusti-zia . — Per conoscere – dopo gli incidenti d idevastazione avvenuti nel carcere di SantaMaria Maggiore di Venezia e dopo le notizi erelative a un trasferimento del carcere stessodal centro storico in zona di terraferma – s eritenga di utilizzare l ' area occupata dal car-cere, costruendovi un edificio che possa com-prendere, in una unica sede, gli uffici giu-diziari della pretura, del tribunale e dell acorte di appello .

La ubicazione di facile accesso della zon arappresenterebbe una utile soluzione rispettoalle difficoltà denunciate da tutti gli interes-sati che provengono dal distretto in meritoalle attuali ubicazioni del tribunale e dell acorte di appello e porrebbe fine alle varieproposte di decentramento di sezioni dellacorte, richieste dalle città di Padova, Veronae Vicenza .

(4-13689 )

BIGNARDI . — Al Presidente del Consigli odei ministri. — Per sapere se e quali inizia-tive s'intendono adottare con la massima ur-genza per consentire la revocabilità, su ri-chiesta degli interessati, della domanda d iesodo presentata ai sensi della legge 14 agost o1974, n. 355, con la quale è stato convertitoil decreto-legge 8 luglio 1974, n . 261, recantemodificazioni alla legge 24 maggio 1970 ,n. 336, contenente norme a favore dei dipen-denti dello Stato ed enti pubblici, ex combat-tenti ed assimilati .

Quanto sopra si chiede in considerazionedel fatto :

che le domande di cui trattasi si sonodovute presentare obbligatoriamente entro 60giorni dalla pubblicazione della legge, in mol-ti casi prima che gli interessati avessero mod odi prendere conoscenza delle istruzioni impar-tite dalla Presidenza del Consiglio circa i cri-teri da osservare per la soluzione di problemi

sollevati da molte Amministrazioni, oppuredella propria posizione giuridico-amministra-tiva e delle prospettive di carriera ;

che la conoscenza di quanto sopra avreb-be sicuramente indotto molti interessati a nonesercitare il diritto all'esodo, essendosi pale-sati i benefici conseguenti ad esso inferior iai vantaggi che si sarebbero conseguiti re -stando in servizio o facendo ricorso alle di -missioni volontarie dal servizio in via ordi-naria .

(4-13690 )

FROIO. — Ai Ministri dell'industria, com-mercio e artigianato, della sanità e delle fi-nanze . — Per sapere :

se sono a conoscenza che in Torino, i l20 aprile 1975 – su richiesta del presidente del -l'Unione gestori impianti di carburante (UGI-CA) signor Pino Vincenzo e del signor San-droni Domenico, gestore dell ' impianto distri-butore ESSO in piazza Rivoli – gli agent idella polizia tributaria hanno proceduto a l

prelevamento di campioni di benzina per sot-toporla ad analisi poiché essa presenta ele-menti altamente nocivi per gravi disturbi fi-sici provocati al personale dell'impianto, conevidente corrosione anche alle attrezzature ;

se, tenuto conto di quanto sopra, repu-tino urgente disporre – tramite gli organi pre-posti alla vigilanza sanitaria – ulteriori ac-certamenti presso i depositi ed i distributor iai quali è stato consegnato il predetto carbu-rante affinché sia tutelata la salute pubblicanotevolmente esposta anche alle esalazioni de igas provocati da detto carburante ;

se, sempre in relazione a quanto sopra ,ravvisino nei fatti suddetti gli estremi dell aevasione fiscale oltre che della frode a dannodei consumatori ai quali viene venduta ben-zina notevolmente adulterata .

(4-13691 )

MIOTTI CARLI AMALIA . — Al Ministrodel tesoro. — Per conoscere quali urgenti ini-ziative intenda adottare per ovviare alla si-tuazione, ormai divenuta insostenibile, dellagrave carenza di spiccioli che crea serie dif-ficoltà non solo ai consumatori, ma ancheagli operatori commerciali e turistici che pe rlavorare debbono essere quotidianamente ingrado di disporre di una certa quantità d imoneta divisionale per dare i « resti » .

I turisti stranieri, tra l'altro, non capi-scono e non concepiscono che una cosa simil epossa accadere in un paese che fa del turi-smo uno dei cardini della sua economia_

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Da una breve indagine è risultato ch el'unico stabilimento statale che produce l emonete metalliche è antiquato e inadeguato ,ormai da decenni, alle esigenze del mercato .

Fino agli anni cinquanta tale stabiliment olavorava praticamente a ciclo continuo contre turni di operai per soddisfare le esigenz emonetarie di allora .

Dagli anni sessanta in poi l 'orario di pro-duzione è stato gradualmente ridotto fino al -l'attuale turno unico per cinque giorni all asettimana . Anche l 'utilizzazione di modern ee più capaci presse acquistate negli ultim ianni non è stata possibile per mancanza d iidoneo spazio nell 'attuale angusto stabili-mento .

Tutto ciò porta a far ritenere che la pro-duzione sia nettamente inferiore a quella de-gli anni cinquanta .

Ciò, naturalmente, in rapporto alle esi-genze di allora e di oggi ed alla circolazion edi carta moneta .

Si sa d ' altronde che il Ministero ha diffi-dato di far fronte con iniziative private all acarente circolazione che paralizza il lavorodei pubblici esercenti e mette in seria diffi-coltà massaie e consumatori vari .

(4-13692 )

ALFANO. — Al Ministro dei trasporti edell 'aviazione civile. — Per sapere se è a co-noscenza :

del recente, singolare e grave episodioaccaduto nell'aeroporto di Capodichino d iNapoli, per cui un aereo della Lufthansa ,già in pista di rullaggio, dovette interrom-pere il decollo avviato per liberare un lavo-ratore che era stato « dimenticato » ed er arimasto prigioniero nella stiva-bagagli del ve-livolo ;

che, anche in passato, si sono dovut iregistrare analoghi episodi del genere ;

che, più gravi e letali conseguenze, all astregua di quelle accadute in precedenti in-cidenti, sono state evitate questa volta sol-tanto per il panico determinatosi tra i viag-giatori dell'apparecchio, allarmati ed inso-spettiti dai violenti colpi che l ' impaurito edisperato prigioniero vibrava contro la car-linga ;

e per conoscere quali provvedimenti i lMinistro intenda adottare o abbia già adot-tato, nei confronti dei responsabili di questopiù grave e di precedenti episodi, provocatidalla incapacità organizzativa e funzionaledella società AERSAPAC, concessionaria de iservizi a terra presso detto aeroporto;

e per conoscere, infine, quali intervent isi proponga di svolgere per assicurare al gi àridotto traffico, ordinario e turistico, nell oscalo di Napoli un più sereno, sicuro e re-sponsabile svolgimento delle operazioni, eli-minando le tante cause di incidenti che, fon-datamente, provocano le giuste lagnanze de-gli utenti nostrani e stranieri .

(4-13693 )

ALFANO. — Al Ministro dell'interno . —Per conoscere :

se intenda disporre, attraverso accurat eindagini delle forze dell 'ordine, che sianoidentificati e denunciati gli ignoti distruttor idei residui platani, che vanno cadendo d inottetempo sotto la implacabile cesoia di cri-minali nemici del verde nei quartieri di Ma-rechiaro e del Vomero di Napoli ;

e quali interventi intenda svolgere nell eopportune sedi per ottenere dagli organi com-petenti una più efficace tutela di queste seco-lari piante e per scongiurare il ripetersi d icriminali atti del genere che attentano al pae-saggio e concorrono all ' aggravarsi dello stat odi inquinamento della città di Napoli .

(4-13694 )

ALFANO . — Al Ministro dell ' industria ,del commercio e dell 'artigianato. — Per co-noscere - in ordine al recente episodio giu -diziario promosso nei confronti della SIP cheaveva ingiunto all 'utente Sposito di pagarel ' importo di lire 364 .477, per conversazion itelefoniche interurbane addebitategli in basealle risultanze dei contatori telefonici ; non-ché in relazione al risultato della controver-sia, dal quale è stato riconfermato ancor auna volta, come in molteplici episodi de lgenere, che i contatori della SIP non son oinfallibili, e che, pertanto, gli utenti conti -nuano ad essere esposti al rischio di veders iaddebitare e di dover pagare somme non do -vule per calcoli errati, senza alcuna possi -bilità di esercitare un legittimo potere di con -trollo sulle segnature di detti contatori no ninfallibili e, per altro, in possesso esclusiv odella sola società - se, in considerazione ditali risultanze ripetutamente acclarate e dicosì molteplici controversie definite ed in cor -so, le quali comunque apportano notevol edisagio all'utenza, quali interventi il Mini -stro intenda svolgere nelle opportune sedi pe rovviare a tale inconveniente e per moraliz-zare il rapporto contrattuale tra SIP e utenza .

(4-13695)

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Atti Parlamentari

— 22204 —

Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

ALFANO . — Al Presidente del Consigliodei ministri e ai Ministri dei lavori pubblicie del lavoro e previdenza sociale . — Per co-noscere - in ordine alla drammatica situazio-ne economica nella quale versano, da tempo,i lavoratori della regione Campania, aggra-vata dalle conseguenze della recessione e del -I'inflazione in atto, nonché dalla continua ,progressiva, crescente e drastica riduzione deilivelli di occupazione e del potere di acqui-sto, a tutto danno preminente delle masse po-polari e dei ceti meno abbienti ; nonché, inrelazione alla mancata attuazione dei pro-grammati investimenti per le opere pubbli-che, già approvati e finanziati da lunghi annie non ancora realizzati, per cause molteplici emotivi speciosi e dilatori, non tutti chiari econvincenti - se e con quali interventi, ur-genti e concreti, iI Governo ed i Ministri com-petenti intendano alleviare la crisi dell'agri-coltura campana e quella, certamente pi ùgrave, occupazionale dei lavoratori di questezone, che si appalesa certamente più dram-matica nel settore dell 'edilizia, pubblica e pri-vata, al fine di poter avviare, una volta pertutte, a positiva soluzione i molteplici ed ur-genti problemi che caratterizzano la mortifi-cante condizione civile dei lavoratori e dellepopolazioni della provincia di Napoli e dell aregione Campania .

(4-13696 )

ALFANO. — Al Presidente del Consigliodei ministri. — Per conoscere - in ordine a igravi episodi accaduti in questi giorni a Romadavanti a Montecitorio ed a Palazzo Chig idurante una manifestazione, che voleva esser ecomposta e pacifica, organizzata da mutilatied invalidi, e nel corso dei quali una decin adi invalidi sono stati colti da malore, due d iloro sono stati ricoverati all ' ospedale SanGiacomo ed un mutilato di 63 anni, ZuinoMinotti, da ,Cupramontana è deceduto pressol 'ospedale San Giovanni, in conseguenza de -gli scontri tra dimostranti e forze di polizia -se e quali interventi il Governo si prefiggedi svolgere per accogliere positivamente l efondate richieste di una radicale revisione del -le loro pensioni bassissime, che invalidi e mu -tilati vanno sollecitando da lungo tempo e dinvano, anche attraverso la loro associazione .

(4-13697 )

MANCINELLI . — Ai Ministri delle finan-ze e del tesoro . — Per sapere - poiché le di-sposizioni di legge e regolamentazioni in ma-teria di retribuzione e liquidazione dei sald iaggio ai ricevitori del lotto dispone, ai sensi

dell'articolo 32 del decreto del President edella Repubblica 28 dicembre 1970, n . 1079 ,che i gestori delle ricevitorie del lotto sian oretribuiti con aggio graduale sulle riscossio-ni nell'anno finanziario ; che l'articolo 349 de lregolamento prevede che la ragioneria stabi-lisca la riscossione totale effettiva di ciascunaricevitoria durante l'intero esercizio e liqui-di l 'aggio complessivo annuale, detratti gl iacconti d'aggio settimanali e le varie ritenut estabilite dalla legge, in modo da costituir eun credito netto che deve essere immedia-tamente contabilizzato a favore del ricevito-re - perché dal 1968 l'Amministrazione nonha liquidato i saldi aggio regolamentari, eperché la Direzione generale per le entratespeciali non è intervenuta presso le inten-denze di finanza sedi estrazionali, per Ia soI -lecita liquidazione dei saldi aggio degli ann isopracitati, tenendo conto della priorità d ipagamento ai ricevitori collocati in quie -scenza .

(4-13698 )

D'ANGELO. — Al Ministro dell'industria ,del commercio e dell'artigianato . — Per sa-pere se, persistendo i gravi ed inspiegabili ri-tardi dell'ENEL negli impegni di pagamentoverso le imprese fornitrici di beni e di ser-vizi, intenda disporre una pronta verifica pe raccertare le reali cause di questi ritardi, e pe rottenere dall'ENEL l'immediato pagamento d iquanto dovuto e il rispetto delle scadenze pat-tuite .

La necessità del richiesto intervento è dacorrelarsi alle difficoltà aggiuntive che dettocomportamento fa gravare sulle imprese inte-ressate, in prevalenza piccole e medie, gi àassillate dalle gravi conseguenze della politic ainflazionistica e deflazionistica ancora in atto .

In particolare si segnala che nella pro-vincia di Napoli i ritardi denunciati rendon oravvicinato iI pericolo della sospensione de llavoro per circa tremila lavoratori occupatiin decine di imprese elettromeccaniche (Pa-liotto, Immirzi, Zigon, Simec, Conato, Mari-nelli, Selmac, Persico e Albrizio, Ricciolino ,Edilmare, Vitobello, ecc.) ed edili (Fiodo, D eBenedictis, Corrado, Porpora, laccarino, Bal-samo, ecc.), con l'aggravamento di una situa-zione economica ed occupazionale già insop-portabile e con l'inevitabile acuirsi dell egravi tensioni sociali in atto .

(4-13699 )

BALZAMO, FELISETTI, SPINELLI E

SAVOLDI . — Al Ministro dell'interno . — Perconoscere le ragioni che hanno indotto i ri-spettivi comandi del corpo di pubblica sicu-

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— 22205 —

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razza ad assumere provvedimenti disciplinar inei confronti di agenti, graduati ed ufficial iche hanno partecipato fuori dalle ore di ser-vizio, ad assemblee aventi come tema il rior-dinamento democratico della polizia . Se ri-sponde al vero la notizia di disposizioni ver-bali e scritte date ai comandi dei vari corp iperché venissero imputati in modo restrittiv oi regolamenti del corpo di pubblica sicurezza ;se il Ministro dell'interno si è reso promotoredi iniziative tendenti a scoraggiare e a re-primere qualsiasi forma di partecipazione de -gli agenti di pubblica sicurezza sulla istitu-zione di rappresentanze sindacali ; se sonostate negate autorizzazioni a partecipare an-che a dibattiti sullo stesso argomento .

In particolare, si chiede di conoscere sesiano stati decretati per motivi disciplinar icollegati alle precitate questioni trasferimenti ,provvedimenti disciplinari o abbassamenti d inote di qualifica, nei confronti dei seguent idipendenti della pubblica sicurezza :

25 studenti poliziotti del Centro studiTrieste ;

12 della scuola di Nettuno ;

numerosi agenti di altri corpi di Seni-gallia, di Grosseto, di Pisa, di Piacenza, d iBolzano, di Varese .

Gli interroganti allegano l 'elenco complet odei dipendenti della pubblica sicurezza sotto -posti a provvedimenti disciplinari chiedend ochiarimenti su ciascuno di essi :

a) studenti poliziotti trasferiti dal Centr ostudi Trieste :

i) maresciallo di terza classe Angelo Troian o

2) brigadiere Adolfo Oss i

3) brigadiere Michele Rinald i

4) vice brigadiere Matteo Rinald i

5) graduato Pasquale Barone

6) graduato Gian Franco Barbar o

7) graduato Salvatore Bianco

8) graduato Giuseppe Caramia

9) graduato Rosario Cipoll a10) graduato Alessandro Cocchi

11) graduato Gennaro Conte

12) graduato Franco Culia t13) graduato Giuseppe Fontan a14) graduato Vincenzo Fusc o

15) graduato Pietro Lofrumento16) graduato Berardino Mercon e

17) graduato Marcello Metsrinar o

18) graduato Riccardo Mian i

19) graduato Federico Michieletto

20) graduato Salvatore Pantè

21) graduato Domenico Perrozz i

22) graduato Giovanni Scandurr a

23) graduato Renato Sciamanna

24) graduato Giannino Simeon

25) graduato Angelo Spin a

b) cinofili trasferiti dalla scuola di Net-tuno :

26) graduato Giuseppe Basiricò

27) graduato AIessandro Farin a

28) graduato Guido Morron e

29) graduato Claudio Bottan .

30) graduato Alfredo Magnell i

31) graduato Filippo Nardini

32) graduato Francesco Frattic i

33) graduato Eugenio Pasqual i34) graduato Salvatore Marù

35) graduato Pietro D'Agat i

36) graduato Carmelo Blandi

37) graduato Michele Sagon a

c) trasferimenti da altri corpi :

38) graduato Gian Carlo Nocell a

39) vice brigadiere Stanislao Cicatiello

40) graduato Fortunato Fedele41) graduato Franco Mandi a42) VII reparto mobile di Senigalli a

43) graduato Antonio IppoIiti

44) graduato Alfredo Ferrucc i

45) graduato Domenico Rutiglian o

46) graduato Pasquale Paparell a

47) commissario capo Aurelio Ravenn a

48) commissario capo Ennio Di Francesco

49) capitano Angelo Giacobell i

50) allievo sottufficiale Sabato Sorian o

51) vice brigadiere Francesco Pinn a

52) graduato Celestino Usa i

53) vice brigadiere Vincenzo Altobell i

54) brigadiere Vincenzo Tortorella

55) graduato Fortunato Fedele

56) brigadiere Michele Mavin o57) graduato Giuseppe De Pietro

58) graduato Claudio Boldrini .

(4-13700 )

DI MARINO . — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni . — Per sapere, in re-lazione alla normativa emanala il 1° april e1975 per la spedizione in abbonamento posta -le dei periodici a tariffa ridotta, che impon el'obbligo di spedire i periodici inferiori ai 100

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grammi ed i notiziari delle agenzie di stam-pa in buste di determinato formato e l'obbli-go di pagare un diritto fisso di 50 lire per l arestituzione al mittente di ogni copia non re-capitata, se non ritiene di modificare tal enormativa per tener conto dei gravi rifless ieconomici che si avrebbero nella già preca-ria vita di una serie di periodici quali quell idi natura sindacale o tecnica o di informa-zione specializzata, specie in campo agricolo ,molti dei quali non potrebbero sopravviverecon una grave conseguenza per l'esercizi odella libertà di stampa e di organizzazione .

Mentre si intendono prendere provvedi -menti a favore dei quotidiani e dei grandiorgani di informazione in genere, di cui son oesclusi i periodici del tipo sopra indicato ch epiù avrebbero bisogno di aiuti, addiritturasi emanano norme iugulatorie contro quest iperiodici aggravando i già insopportabili co-sti di spedizione .

(4-13701 )

BASSI . — Al Ministro dei lavori pub-blici. — Per conoscere se non intende ade-rire alla richiesta avanzata dall'Assessorat oai lavori pubblici della Regione siciliana i l26 ottobre 1974 di classificare statale la im-portante arteria di circa 7 chilometri che col -lega il comune di Erice con quello di Valde-rice sulla statale Trapani-Palermo. (4-13702 )

DE VIDOVICHI E PETRONIO . — Ai Mini-stri dei lavori pubblici e delle finanze . —Per sapere se sono a conoscenza del fatto ch ela cessione agli inquilini di circa 500 alloggi ,in varie zone di Trieste (Campo Romano, Vil-la Giulia, Gretta), costruiti nel dopoguerr adall'ex governo militare alleato, non ha an-cora avuto luogo nonostante che siano stat ida tempo fissati i prezzi di vendita e che i ldemanio si rifiuti di effettuare financo i la-vori urgenti, reputandoli di competenza de -gli assegnatari che, peraltro, non possono es-sere considerati tali perché non sono mai stat istipulati i relativi contratti di cessione .

Gli interroganti fanno presente che leabitazioni in parola sono state affittate, conpatto di futura vendita, a dipendenti statal idi grado modesto e con stipendi particolar-menti bassi ;

che ben 13 anni fa, cioè nel 1962, son ostate presentate le domande di riscatto, suinvito dell ' amministrazione finanziaria, se-condo le modalità fissate dalla legge 27 apri -le 1962, n . 231, che ha determinato anche icriteri per la fissazione del prezzo ;

che iI comune di Trieste, con deliber agiuntale 6 giugno 1973, ha disposto la ven-dita del terreno, al fine di sanare l'anomalasituazione determinata dal fatto che il gover-no militare alleato aveva costruito in basead un diritto di edificare senza acquistare ma ila proprietà del terreno ;

che dal 1962 l ' amministrazione finanzia -ria ha cessato di effettuare la manutenzion edegli immobili, per cui gli stabili si trovanoin precarie situazioni e sono riparati e miglio -rati a cura degli inquilini .

Tutto ciò premesso gli interroganti chie -dono di sapere se sia stato fissato il termineultimo per la cessione dei citati alloggi .

(4-13703 )

DE VIDOVICH . — Ai Ministri di grazia egiustizia e delle poste e telecomunicazioni .— Per sapere se sono a conoscenza :

che il sindaco di Duino Aurisina ha di-chiarato « zona verde » i terreni di propriet àdel fallimento Bufo e Mallardi ;

che in tal modo i terreni da un valoredi 300-400 milioni sono scesi ad un valor einfimo ;

che i detti terreni, in località carsica ,sono totalmente privi di alberi e financo d icespugli e di erba, per cui definirsi « zonaverde » è cosa umoristica e priva di si-gnificato ;

che il fallimento, pur non informat otempestivamente, ha presentato opposizion econtro il provvedimento;

che, se diventasse definitivo tale provve-dimento, il fallimento Bufo e Mallardi no npotrebbe chiudersi con il pagamento fino al -l 'ultima lira dei debitori e con la conseguen-te totale riabilitazione morale e civile deisignori Filippo Bufo e Albino Mallardi ch erisulterebbero così vittime di concussione edi macchinazioni politiche da parte di u ngruppo di potere politico, come peraltro ègià risultato dal processo penale che ha por-tato alla condanna per concussione di alcun iesponenti politici triestini ed allo sciogli -mento della Giunta comunale di Trieste ;

che contemporaneamente all'incredibil eprovvedimento emesso da parte del sindacodi Duino-Aurisina Dragonier Legisa, lo stes-so Dragonier Legisa è stato assunto, nono-stante l'età e la marginalità delle sue espe-rienze giornalistiche, nella redazione di Trie-ste della RAI-TV (è iscritto all ' albo dei pub-blicisti dal 1967 per aver collaborato saltua-riamente a giornaletti locali di limitata tira-

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tura, di irregolare periodicità e di modest aveste tipografica, e si è iscritto all'albo deipraticanti giornalisti lo scorso anno, quas icinquantenne) .

Tutto ciò premesso, l'interrogante chiedese sia stata aperta un'indagine giudiziale eamministrativa per appurare l'esigenza di u ncollegamento tra l'assurdo provvedimento de lsindaco Dragoneir Legisa ai danni del falli -mento Bufo e Mallardi e l'estemporanea as-sunzione dello stesso Dragoneir Legisa, quale

giornalista, presso la RAI-TV ad opera de ldottor Guido Botteri, che ha agito con ampi acopertura, sindacale, per interesse privato i natti d'ufficio, e se il nuovo Consiglio d'ammi-nistrazione della RAI-TV è disposto a conva-lidare l'inserimento nell'Ente del Legisa ,avvenuta in tempo di blocco delle assunzio-ni della RAI-TV e nonostante sia sprovvist odei requisiti giornalistici necessari per en-trare nel corpo redazionale dell'ente .

(4-13704)

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— 22208 —

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VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MAGGIO 197 5

INTERROGAZION IA RISPOSTA ORAL E

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro della difesa, per conoscere - ripren-dendo l'argomento della partecipazione di mi-litari « mascherati » a cortei di forze extra -parlamentari svoltisi nel mese di aprile 197 5in diverse città italiane, e facendosi inter -prete delle vive preoccupazioni di un note-vole settore dell 'opinione pubblica che temeche simili inqualificabili episodi possano ve-rificarsi anche in occasione della celebrazion edel 2 giugno - :

1) i risultati cui sono pervenute le in-chieste disciplinari annunciate dal Ministerodella difesa ;

2) quali ordini hanno dato per impedi-re che « esibizioni » del genere si ripetano ;

3) quali misure hanno ritenuto di adot-tare per scoraggiare la pericolosa azione or-ganizzativa e propagandistica che gruppi po-litici vanno svolgendo tra i militari ;

4) quali iniziative ritengono opportunoprendere per salvaguardare i vincoli disci-plinari e gerarchici che tutti i cittadini sottole armi - ma particolarmente quelli che scel-gono volontariamente la carriera militare -sono tenuti a rispettare per garantire l 'effi-cienza e la dignità dell 'esercito ;

5) se considerano necessario ribadire l edisposizioni che già vietano l ' uso della divis amilitare, l 'esposizione di insegne d 'Arma edi Associazioni che si richiamano alle Forzearmate, in tutte le manifestazioni non uffi-ciali o che comunque abbiano carattere d ipartito .

(3-03576)

« CATELLA » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro del turismo e dello spettacolo, per sa -pere se, prendendo spunto dalla recente leggeapprovata dal Parlamento francese in materiacinematografica , il Governo ha allo studio u nprovvedimento di riordinamento del settore ,che tenga conto dell'esigenza di abolire ogn ipremio relativo ai film di violenza e di sesso ,e di disciplinare soprattutto l'ignobile pub-blicità cinematografica che con figure porno-grafiche e con titolazioni equivoche o allusi -ve riempiono le strade delle nostre città .

(3-03577)

« COSTAMAGNA » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro del bilancio e della programmazioneeconomica, per sapere se non intenda mettereallo studio un provvedimento di riordina-mento del Ministero che preveda :

1) il passaggio al dicastero del bilanciodella ragioneria generale dello Stato e de lprovveditorato generale da parte del Mini-stero del tesoro e dell'avvocatura generale daparte della Presidenza del Consiglio dei mini-stri, così come era nei voti di Luigi Einaudial momento dell'istituzione del Ministero de lbilancio ;

2) la costituzione presso il Ministero de lbilancio di una direzione generale del per -sonale civile dello Stato, in modo da unificarela sua disciplina e da conoscere finalmentela sua entità ed il suo statuto giuridic opreciso .

(3-03578)

« COSTAMAGNA » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro della marina mercantile, per sapere s eritenga opportuno alla vigilia dell'estate, d iprecisare i prezzi degli stabilimenti balnear idelle diverse località, specialmente conside-rando che la maggioranza degli stabiliment iitaliani sorge in zone demaniali ed in talun icasi in aree concesse provvisoriamente, a lfine di evitare, reclamizzando le tariffe sta-bilite, prezzi e tariffe e speculazioni che po-trebbero rendere impossibile l'accesso agl istabilimenti balneari per le categorie popo-lari .

(3-03579)

« COSTAMAGNA » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri delle poste e telecomunicazioni e dell epartecipazioni statali, per sapere se, date letante voci che circolano, non ritengano tran-quillizzare la pubblica opinione in relazionealle persone che in base alla riforma dellaRAI si vogliono scegliere per gestire unaazienda pubblica tanto importante .

(3-03580)

« COSTAMAGNA » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri, pe rconoscere le circostanze e lo svolgimento de ifatti con cui si è verificata l ' efferata aggres-sione al capo gruppo consiliare DC a Palaz-zo Marino avvocato De Carolis, compiut odalle Brigate Rosse .

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ALI Parlamentari

— 22209 —

Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

« Tale gravissimo episodio, accadulo apochi giorni dalla conclusione della grave vi-cenda del sequestro del giudice Di Gennaro ,all'indomani di attentati contro sezioni dell aDC di Roma, a pochissime ore dall'attentatocompiuto contro la sede DC di Affori, eviden-zia con particolare risalto lo stato di tension ie di precarietà col quale si tenta, da part edi fanatici gruppi eversivi, di insidiare la pa-cifica convivenza democratica, mediante un asistematica intimidazione morale e fisica ch ecolpisce nel vivo i più elementari diritti d ilibertà politica e personale .

Si chiede, pertanto, di conoscere qual iprovvedimenti il Governo, nell'ambito nell asua sfera di intervento, intenda assumere ointensificare per stroncare le manifestazion idi violenza eversiva da qualunque parte esseprovengano e per garantire che la vicendaelettorale in corso ed il democratico confrontotra le varie posizioni politiche possano svol-gersi nel modo più sereno e corretto possibile ,nel pieno rispetto di quelle libertà civili epolitiche che sono a fondamento del nostr oordinamento costituzionale .

(3-03581) « PICCOLI, BARBI, BIANCO, MIRO-GLIO, ROGNONI, BERNARDI, BRES -SANI, PENNACCHINI, FUSARO, BUz -ZI, CABRAS, SPERANZA, AllARO ,DALL'ARMELLINA, REALE GIUSEP-

PE, ERMINERO, STELLA, RussoFERDINANDO, VECCHIARELLI, SAN -

GALLI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro dell'interno, per conoscere i parti-colari dell'episodio delittuoso avvenuto il 15maggio 1975 a Milano, dove un gruppo dibrigatisti rossi ha invaso lo studio dell'avvo-cato De Carolis sottoponendolo a gravi vio-lenze fisiche; per conoscere, altresì, se il Mi-nistro è in grado di dare notizia circa l'or-ganizzazione delle Brigate Rosse e dei NA Pe circa le protezioni politiche di cui godono .

« Per conoscere, infine, quale azione inten-de esercitare il Ministro per tutelare l'inco-lumità e la libertà di cittadini messi in gra-ve pericolo da guerriglieri di sinistra .

(3-03582) « DE MARZIO, PAllAGLIA, FRANCHI ,

DE MICHIELI VITTURI, ALFANO ,COTECCHIA » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro dell'interno, per conoscere il su oparere sulle modalità con le quali si stann oeffettuando a Roma le indagini nel sequestro

del giudice Dì Gennaro che hanno dato luo-go a numerosissime perquisizioni alle qual inon sembra abbiano fatto seguito provvedi -menti adeguati contro elementi della cosid-detta ultrasinistra, benché quasi tutti sian ostati trovati in possesso di elenchi di avversa-ri politici redatti e aggiornati in forma di« schedario », nonché di materiale propagan-distico configurante numerosi reati, dalla apo-logia del delitto all'incitamento all'odio d iclasse alla eliminazione fisica dei " nemic i

borghesi " .« L'interrogante fa notare, in particolare ,

che durante la perquisizione di una villa d iotto stanze a Montesacro, in Roma - che erada tempo indisturbato benché notorio e chias-soso ritrovo di sovversivi - sono stati trovati

schedari con gli indirizzi, gli studi effettuati ,le note segnaletiche sulle carriere nonché sul -le abitudini personali che sugli orari e i per -

corsi di lavoro, non solo di esponenti di de-stra, ma anche di magistrati, professionisti ,impiegati, e perfino i funzionari della pub-blica sicurezza e dello stesso ufficio politico

della questura romana . Ebbene, nonostanteche tale materiale rappresentasse l'evident efrutto del lavoro metodico e incessante d iuna organizzazione di buon livello " tecnico " ,otto persone giunte in questo vero e proprio" ufficio sovversivo ", sono state rilasciate do-po poche ore così come è stato rilasciato lostesso affittuario dell'edificio .

« Si vorrebbe sapere se, almeno, perquisi-zioni siano state effettuate nei confronti de ínumerosi e identificati frequentatori della vil-letta, se esse lo siano state con l'elementaretempestività che il caso richiedeva, e qual idirettive siano state impartite in proposito vi-sto che proprio in questi giorni numerosi ma-gistrati della procura di Roma - su liste erapporti della questura - stanno denunciand ocentinaia di giovani anticomunisti romani ene stanno facendo arrestare numerosi tra d iessi per lievi incidenti avvenuti mesi o ann i

fa, per armi improprie - tipo bastoni - rin-venute nelle loro case fulmineamente perqui-site o addirittura per " tentate lesioni " e cioèper lesioni mai avvenute in occasione di ag-gressioni subite da questi giovani che difen-devano le sezioni del MSI-destra nazionalepiù volte assaltate .

(3-03583)

« RAUTI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro degli affari esteri, per sapere :

se sia a conoscenza delle iniziative cheorganizzazioni culturali di tutta Italia hanno

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

lanciato in questi giorni con un appello all apubblica opinione affinché venga liberatadalla prigionia nella Germania Orientale lanostra connazionale Elena Sciascia condan-nata dal tribunale popolare di Berlino Es ta sette anni e mezzo di lavori forzati per ave rfavorito la fuga di una ragazza berlineseverso la libertà ;

se sia a conoscenza che ogni tentativ ofatto fin ora per la sua scarcerazione, è statovano;

se e quale provvedimento urgente e uf-ficiale venga preso per risolvere questo grav efatto che tocca il cuore e la dignità di tutt igli italiani .

(3-03584)

« SACCUCCI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro dell'interno, per conoscere per qua-li motivi a Milano i domicili di alcuni parla-mentari ed esponenti politici della maggio-ranza sono protetti notte e giorno dalle forzedell'ordine mentre per altri parlamentari ,per alcune sedi di partiti e di giornali nonvi è alcuna sorveglianza.

« Pare infatti all ' interrogante che seguen-do questi criteri discriminatori si persegueil principio marxista che vi siano person eo enti " più eguali di altri " e quindi piùprotetti dalla violenza che è sempre imma-nente nella metropoli lombarda .

(3-03585)

« GIoMo » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare iMinistri dell'interno e della sanità, per sa-pere se sono a conoscenza :

del grave stato di disagio nel quale ver-sano quasi tutte le cliniche private, conven-zionate con enti mutualistici, in conseguen-za del fatto che non riescono a farsi liqui-dare conti arretrati da anni per prestazion isanitarie, forniture di medicinali, competen-ze di ricovero e spettanze per interventi, dat ein favore degli assistiti ;

che, presso l'assessorato dell'igiene edella sanità della regione Campania dett acontabilità pende e giace in un notevole di -sordine;

e che poche liquidazioni di estratticonti, quando vengono operate, sono effettua -te con un balordo criterio parziale di con -cessione di acconti, nella misura che oscill atra il 70 e 1'80 per cento, senza che si pro-ceda ad una più logica e retta liquidazion eglobale delle singole fatturazioni o mese permese .

L'interrogante chiede di conoscere qual iinterventi i ministri si propongano di svol-gere per indurre l'ente regione ed il compe-tente assessorato ad operare con una più di-ligente e corretta procedura, che non pregiu-dichi ed aggravi ulteriormente il bilanci odelle cliniche convenzionate di questa regio -ne, molte delle quali - per tal fatto - ope-rano sotto la minaccia di dover chiudere ibattenti per mancanza di fondi .

(3-03586)

« ALFANO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro dell'industria, del commercio e del -l'artigianato, per conoscere - in ordine a ldrammatico sinistro che ha provocato nume-rose vittime tra i pellegrini, viaggianti a bor-do di un autopullman partito da Pagani ediretto alla capitale per la manifestazion edell'Anno Santo, accaduto sull'Autosole - s eintenda intervenire nelle opportune sedi pe rsollecitare l'istituto, presso il quale il pullmanera assicurato per il trasporto di viaggiatori ,ad operare quanto meno la liquidazione deidanni in favore dei familiari delle vittime pe-rite e dei numerosi feriti coinvolti nel si-nistro .

(3-03587)

« PALUMBO, ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro di grazia e giustizia, per conoscere qual i

misure il Governo intenda adottare per fron-teggiare e sventare i tanti piani di rivolta, ch etrovano esecuzione e vanno esplodendo d igiorno in giorno in molte carceri italiane, ad

opera di cellule eversive interne ed esterne ,come documentato dai recenti episodi clamo-rosi accaduti nelle carceri di Poggioreale a Na-poli, di Rebibbia a Roma e di Viterbo, ch etanto allarme hanno prodotto nell'opinion epubblica e tanto danno al prestigio del nostr opaese all ' estero .

(3-03588)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare iministri dell'interno e del turismo e spetta-colo, per conoscere - in ordine alla scom-parsa misteriosa, avvenuta a Forio d'Ischia ,della turista tedesca Lidia Knettel, di 6 9anni, ed al ritrovamento del cadavere in u nanfratto in località Punta Imperatore - qua-li risultati siano stati raggiunti dalle inda-gini degli organi competenti per accertare

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Alli Parlamentari

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Camera dei Deputat a

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chiaramente quali siano state le cause di que-sto rinnovato grave episodio, che giustament eallarma e preoccupa cittadini, enti turistic ied aziende alberghiere dell ' isola d'Ischia eche fa seguito all 'altro non meno grave epi-sodio della sconcertante sparizione del dottorLuigi Ruopoli, avvenuta nell ' isola verde all afine del luglio decorso ; e quali misure gl ionorevoli ministri intendano adottare per tu-telare l'incolumità delle popolazioni e dei tu-risti ad Ischia, scongiurando il ripetersi- d igravi fatti del genere, destinati ad aggravar ela comprensibile fuga delle correnti turisti -che da questa regione .

(3-03589)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro dell ' interno, per conoscere - in or-dine alla rapina consumata in questi giorn ia Napoli, ai danni di una farmacia di vi aEpomeo e del gestore di essa signor Gennar oPonsiglione che svolgeva il turno di notte, a dopera di due banditi armati che hanno aspor-tato dalla cassa di detto esercizio danarocontante per circa 160 mila lire - se ed i nqual modo il Ministro si proponga di garan-tire un sereno svolgimento di questa prezios aattività delle farmacie notturne della pro-vincia di Napoli, senza essere esposte al con-tinuo succedersi di rapine, di aggressioni edi maggiori danni, che da tempo si regi -strano con impressionante crescendo .

(3-03590)

« ALFANO » .

« I1 sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro dell ' interno, per sapere :

se è a conoscenza della grave rapin aconsumata in pieno giorno presso l 'agenzian . 30 del Banco di Napoli, al centralissimocorso Vittorio Emanuele a Napoli, che h afruttato ai banditi, mascherati ed armati d itutto punto, un bottino di oltre 13 milion itutti in contanti ;

con quali misure di emergenza il Mi-nistro si proponga di infrenare la impressio-nante catena di rapine commesse ai dann idi istituti bancari e dei cittadini di quest ametropoli .

(3-03591)

« ALFANO » .

Il sottoscritto chiede d 'interrogare i Mi-nistri dell ' interno e della difesa, in ordine a lsingolare episodio accaduto in Napoli alleore 24 dell'8 maggio 1975.

« Il signor Gino D'Ambrosio non avend opiù rinvenuto la propria auto - un'alfetta d irecente acquistata - nella via E . A. Mario ,dove l 'aveva parcheggiata, si rivolse al co-mando stazione dei carabinieri della sezion eArenella per denunziare il furto patito . Mal'unico piantone, in servizio presso detta sta-zione, non soltanto ricusò di ricevere la de-nunzia, ma si rifiutò altresì persino di aprireil portone della caserma, assumendo di " no npotere aprire, di non poter riceversi la de-nunzia perché era solo, invitando il proprie-tario dell'auto rubata a rivolgersi al 113 " .

Tale duplice rifiuto venne ribadito dal-l'unico milite in servizio anche nei confront idi un magistrato che accompagnava il D'Am-brosio, che si qualificò e che propose di por-gere al piantone, per rassicurarlo, la propri atessera di riconoscimento attraverso la fes-sura del portone .

« Tanto premesso, l'interrogante chiede d iconoscere quali interventi i Ministri si pro-pongano di svolgere per ovviare ad inconve-nienti del genere e per potenziare gli organic idei presidi di sicurezza nell 'ambito di questocapoluogo regionale, nel quale impervers aimpunemente tanta criminalità .

(3-03592)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro degli affari esteri, per conoscere -in ordine alla recente approvazione ed esecu-zione dello scambio di note tra la Repubblic aitaliana e la Repubblica federale di Germania ,relativo al concordato riconoscimento dell e

scuole tedesche in Italia effettuato con Memo-randum a Roma il 2 aprile 1974 - se il Go-verno italiano ed il competente Ministero de -gli affari esteri abbiano richiesto ed ottenutoanaloghe- e soddisfacenti condizioni e conces-sioni di reciprocità per un operante e positivoriconoscimento a tutela delle scuole e dei do-centi italiani, operanti nel territorio della Re-

pubblica federale di Germania .

(3-03593)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Pre-sidente del Consiglio dei ministri e il Ministrcdel lavoro e della previdenza sociale, per sa -

pere se sono a conoscenza :

che 90 mila lavoratori italiani, immigrat i

in Germania e già occupati per lunghi ann i

presso importanti complessi industriali d i

quel paese amico, sono stati costretti a rien-trare in Patria, nel mese di marzo 197à,

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Camera dei Deputati

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a seguito di licenziamenti a catena per man-canza di lavoro;

che altri 30 mila connazionali, pariment irimasti senza lavoro in questi ultimi mesi, i nmassima parte lavoratori immigrati da questoprofondo sud, stanno rientrando alle basi, pernon correre il rischio di essere gettati sul la-strico, non protetti e indifesi come sempre ,in un paese straniero ;

che i predetti si vedono costretti, con ladisperazione nel cuore, a tale esodo massiccio ,anche e sopra tutto perché quasi il 90 pe rcento dei lavoratori italiani immigrati - quan-do il lavoro non manca - vive in alloggi azien-dali, con la conseguenza che quando perde i lposto di lavoro, viene ad essere privato anchedel pane, del letto e di quella pur non confor-tevole ospitalità ;

e per conoscere quali interventi e qual iprovvidenze, tempestive e valide, il Governoed il competente ministero del lavoro si pro -pongano di svolgere e di adottare per megli otutelare il lavoro e l'occupazione dei nostr iconnazionali all'estero e per alleviare il dispe-rato stato di disagio e di miseria, nel qual esono venuti a trovarsi i lavoratori immigrati ,rientrati in patria, in conseguenza del licen-ziamento e della perdita del posto di lavoro .

(3-03594)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro della difesa, per conoscere - in ordi-ne al grave fenomeno delle sobillazioni orche-strate da esponenti di " Lotta continua " edi altre organizzazioni della sinistra extra -parlamentare e di attivisti ultra-comunisti ,nei confronti di militari, e nei pressi dell ecaserme, per indurli ad atti di indisciplina ,di protesta e di aperta ribellione, attravers opreordinati piani di rivolta - quali misure si ,proponga di adottare per raddoppiare la vigi-lanza delle forze dell 'ordine presso i centr imilitari italiani, al fine d 'infrenare le attivitàsediziose dei cosiddetti " proletari in divisa "e dei loro complici sobillatori della estrem asinistra, documentate da un'alta autorit àmilitare, pochi giorni addietro, nel corso ' d iun colloquio con il Presidente della Repub-blica .

(3-03595)

« ALFANO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri di grazia e giustizia e dell'interno, pe rconoscere i reali termini entro cui ha potuto

verificarsi e svilupparsi e tanto drammatica-mente concludersi la nota vicenda riguardant eil magistrato Di Gennaro .

« Chiede, altresì, di sapere dal Ministrodell'interno come abbia potuto accadere cheuna. organizzazione di banditi sia stana, in col -legamento perfetto con le carceri di Viterbonei momenti in cui l ' intera organizzazionedella polizia italiana non riusciva, così com enon è riuscita ad entrare in possesso di que-gli elementi di poi conosciuti, laddove si in-tendeva offrire alla pubblica opinione una ir-reale e romanzesca ricostruzione dei fatt isino al punto di giungere a propagandare si-tuazioni di intimità personale e familiare .

« Chiede, infine, di conoscere quali respon-sabilità in virtù delle quali si sia voluta rap-presentare una situazione di comodo perfet-tamente antitetica a quella che nascondevasiffatti delitti di carattere politico e comune .

(3-03596)

« MANCO » .

« Il sottoscritto chiede d'interrogare i Mi-nistri dell ' interno e dei lavori pubblici, pe rconoscere quali, quante e di chi siano le re-sponsabilità relativamente alla drammatic avicenda che ha comportato il crollo di un ca-seggiato sito in Taranto vecchia con la con-seguente morte di 6 persone ed il feriment odi altre .

« Quali, indipendentemente dagli accerta -menti di giustizia i doveri che sicuramentesaranno stati violati o le omissioni che sicu-ramente devono essere state compiute da par -te degli uffici ed organi di controllo comu-nale, provinciale, regionale e di Governo .

« Quali gli immediati provvedimenti chesi intende assumere per consentire alle fami-glie così gravemente colpite o danneggiate d isopravvivere con l ' indispensabile risarcimen-to dei gravissimi danni subiti .

« Se non si intenda preventivamente con-trollare dal punto di vista tecnico e logisticol'intera situazione di Taranto vecchia ai fin idi raggiungere la prova capace di scongiu-rare futuri pericoli .

(3-03597)

MANCO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro del lavoro e della previdenza so-ciale, per sapere quali iniziative ha assunt oper favorire la soluzione delle vertenze sin-dacali nel settore aeroportuale perché si pos-sa giungere, con il più grande senso di re-sponsabilità, alla loro più rapida soluzione

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Camera dei Deputat i

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allo scopo di ripristinare, al più presto, i lnormale funzionamento dei nostri aeroport ila cui situazione non può che suscitare sott ovari aspetti le più vive apprensioni .

(3-03598)

« D 'ALEMA, DI GIuLIo, FIORIEI.-LO, CERAVOLO » .

INTERPELLANZ E

« Il sottoscritto chiede di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri, per sa-pere –

premesso che la zona Montalto di Castro -Tarquinia, in provincia di Viterbo è copert ada vincolo paesaggistico a norma della leggen. 1497 del 26 giugno 1939 ;

premesso che le possibilità di occupazio-ne di mano d'opera nella gestione della pre-vista centrale ENEL di Pian di Spille, son opressoché nulle per la locale economia che èinvece prevalentemente agricola e turistica ;

premesso che la salute pubblica deve es-sere salvaguardata e che le esigenze degli abi-tanti delle suddette zone devono avere la pre-cedenza su quelle della collettività e che co-munque tutte le organizzazioni culturali, tu-ristiche e artistiche cittadine hanno espressoparere negativo alla realizzazione della cen-trale dell'ENEL – se intenda :

che l'ENEL venga privato con la massi -ma urgenza, dell'eventuale concessione gover-nativa di installare nel suddetto territorio i nlocalità Pian di Spille un impianto termonu-cleare di tipo già contestato dalle autorità i nSvezia e negli Stati Uniti perché inquinantel'atmosfera ;

che l'ENEL utilizzi per queste realizza-zioni industriali impianti anti-inquinament oe reperisca altre zone a basso insediamentoumano e che non costituiscano patrimonio ar-cheologico naturalistico .

L 'interpellante chiede, inoltre, l'istituzio-ne di un decreto per la protezione definitivada ogni iniziativa industriale ed anche ediliziadi tutto il territorio archeologico e naturali-stico denominato " Etruria meridionale " ;compresa la relativa fascia costiera .

(2-00646)

« SACCUCCI » .

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del 'Consiglio dei ministri in or-dine ai gravi incidenti accaduti a Napoli i l16 maggio 1975, culminati con l'uccisione di

un cittadino, a seguito del dissennato se no nprovocatorio uso della forza pubblica nei con-fronti di una manifestazione di disoccupat iche poteva svilupparsi normalmente per l ' im-pegno in atto di dirigenti sindacali e di con-siglieri democratici, uno dei quali è stato ar-restato e condotto ammanettato in questura .

« Gli interpellanti chiedono di essere in-formati sui proponimenti del Governo circ ala drammatica situazione sociale ed econo-mica della città di Napoli; e relativamente agl iinterventi atti a garantire il libero e democra-tico svolgersi delle lotte sociali in quella citt àe a colpire decisamente i noti e ristretti grupp idi provocazione – presenti anche nei settor idelle strutture pubbliche – particolarmenteattivi nei tentativi di far degenerare una si-tuazione pregna di gravi tensioni sociali .

L'esasperata condizione di masse di di-soccupati, il grave deterioramento dei già li-rnitati livelli di occupazione con la chiusur adi decine di aziende e con migliaia di licen-ziamenti e 'di sospensioni ; la pratica dei rinvi ie dei palleggiamenti di responsabilità delle au-torità, degli organismi pubblici e delle forzepolitiche di Governo, centrali e locali, in pre-senza della necessità di interventi urgenti s enon straordinari, nonché il modo burocratic oe irresponsabile con il quale le autorità e gl iorganismi pubblici stessi si atteggiano ne iconfronti del vasto movimento di masse chel'insostenibile condizione determina, costitui-scono gli indici di una situazione gravementedeteriorata e ai limiti di rottura e degli in-dirizzi condannabili perseguiti dai poteri edalle strutture pubbliche .

« Gli interpellanti chiedono pertanto di sa -pere quali misure intenda predisporre il Go-verno per ribaltare i suddetti indirizzi; perrecepire le istanze prospettate dalla vasta epersistente azione di lotta dei lavoratori, de idisoccupati e dello schieramento democratic oe sindacale napoletano con la vertenza pe rNapoli e per la Campania ; per restringere eannullare lo spazio politico lasciato attual-mente all'azione antidemocratica e criminos adi gruppi eversivi ed avventuristici e per cor-rispondere così positivamente, all'azione de-mocratica di massa delle importanti e possen-ti forze schierate anche a Napoli a tutela del -l'ordine costituzionale e antifascista .

In particolare gli interpellanti chiedon odi conoscere i provvedimenti urgenti che i lGoverno intende adottare per :

accertare e punire le responsabilità d iquei funzionari preposti all 'ordine pubblic oche con comportamenti illegali o comunque

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Camera dei Deputati

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irresponsabili determinarono i gravi incident ia Napoli venerdì 16 maggio 1975 ;

assicurare a Napoli una immediata po-litica di assunzioni nei settori ove ne esist ala necessità e la possibilità, attraverso il de-mocratico controllo della collocazione dei di-soccupati aventi diritto ;

sbloccare la spesa pubblica nei settor idelle strutture civili con procedure urgenti econ i necessari finanziamenti ;

attuare misure straordinarie di prepara-zione all'avviamento al lavoro con retribuzio-ne e di qualificazione professionale finalizzata ;

rivedere e adeguare le scelte di investi -mento delle partecipazioni statali, della Cassaper il mezzogiorno e di tutti gli enti pubblici ,affinché - sulla base di rigorose scelte d ipriorità - si assicuri il massimo impiego d irisorse a favore delle attrezzature civili, del -l'agricoltura e dell'apparato industriale pub-blico e privato napoletano e campano .

(2-00647) « D ' ANGELO, MASULLO, NAPOLITANO ,CONTE, D ' AURIA, SANDOMENICO ,SBRIZIOLO DE FELICE EIRENE » .

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lMinistro del bilancio e della programmazioneeconomica, il .Ministro per gli interventi stra-ordinari nel Mezzogiorno e il Ministro dellepartecipazioni statali, per conoscere lo statodi attuazione degli impegni di investimentiindustriali assunti dal Governo nei confrontidella regione siciliana con il famoso " pac-chetto Sicilia " per la realizzazione di 25 .000posti di lavoro e successivamente con altr eintese con la regione e i sindacati per altr emigliaia di posti di lavoro .

« In base agli impegni assunti si eran oconcordate le seguenti iniziative :

a) SARP industria petrolchimica nell azona di Licata ;

b) Elettrometallurgica per la produzionedi alluminio, a Capo Granitola ;

c) Acciaieria del Tirreno, società facen-te capo all'EGAM nella zona di Milazzo ;

d) azienda metallurgica dell'E GA M(rame, piombo, zinco) a Gela ;

e) ANIC azienda manifatturiera nel set-tore delle materie plastiche a Caltagirone ;

f) azienda promossa dall'ENI nel set-tore della seconda lavorazione dell 'alluminio ;

q) iniziativa turistica in località da pre-cisare da parte dell'EFIM ;

h) SIT-Siemens ed ATES del grupp oIRI per il settore elettronico e telefonico ;

i) Stea'm-creaker consortile nella zona d iLicata;

l) SALCIM BRILL;m) ampliamento della zona chimica d i

Priolo della Montedison ;

n) Liquichimica della Liquigas ;

o) Pirelli Sicilia ;p) iniziativa Montedison a Pozzallo ;

q) metanodotto Africa-Sicilia, opera pre-vista dall'ENI .

(( Oltre a queste iniziative previste da l" pacchetto " si è deciso, successivamente, d irealizzare in Sicilia altre iniziative e, pi ùprecisamente :

a) centro polimeri con l'ANIC ;

b) realizzazione da parte dell'EGAM co nl'ESPI di una miniacciaieria nella valle de lBelice (in attuazione dell'articolo 59 dell alegge per lo sviluppo della valle del Belicecolpita da terremoto) ;

c) cementificio tra ANIC ed ESPI d arealizzare nella zona del Carboi ;

d) impegno dell'EFIM a collaborare co nl'AERSIMM nel settore delle carrozze ferro -viarie ;

e) trattative tra ESPI ed EFIM nel set-tore agricolo-alimentare . Le trattative riguar-dano accordi nei settori vinicolo, della distri-buzione, ortofrutticolo e delle conserve vege-tali, delle carni, nel settore delle attività ine-renti la pesca e la trasformazione del pe-scato ;

f) collaborazione con l'IRI nel camp odei bacini galleggianti e della cantieristica i ngenerale ;

q) collaborazione tra Finmeccanica e dESPI per la ristrutturazione delle aziende me-talmeccaniche dell'ESPI .

« Gli interpellanti nel denunziare che l einiziative pomposamente annunziate non han-no avuto finora, in generale, una concretaattuazione chiedono .di conoscere :

1) una documentazione dettagliata, casoper caso, delle ragioni che hanno impeditola realizzazione degli impegni assunti ;

2) quali iniziative si intendono ricon-fermare e quali riesaminare nella nuova si-tuazione creata dalla crisi energetica e dallapiù generale crisi economica ;

3) se il Governo non ritenga di promuo-vere incontri con la regione siciliana, i grup-pi industriali pubblici e privati interessati ei sindacati per un riesame di tutti i program-

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Camera dei Deputatt

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mi con l'obiettivo di accelerarne la realizza-zione fissando tempi e scadenze precise peri vari adempimenti e in particolare per quan-to riguarda la erogazione degli incentivi sta -tali e l ' attuazione delle infrastrutture neces-sarie .

(2-00648) « LA TORRE, MACALUSO EMANUELE ,

GUGLIELMINO, BISIGNANI, MI-CELI VINCENZO, LA MARCA, VI-TALE, BACCALINI, RIELA, MAN-

CUSO, CERRA, MENDOLA GIUSEP-PA, TRAINA » .

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lMinistro delle partecipazioni statali per cono-scere quali iniziative intende adottare per da -

re attuazione ai programmi di investiment ipredisposti dagli enti di gestione (IRI, ENI,

EFIM ed EGAM) per le regioni meridionali ,dopo che i tragici fatti di Napoli di quest igiorni hanno riproposto all'attenzione dell anazione la drammatica situazione sociale de lMezzogiorno che sta pagando il prezzo pi ùalto alla recessione economica .

« Gli interpellanti, nel sottolineare che leiniziative annunziate da anni attraverso i fa-mosi " pacchetti " per le varie regioni me-ridionali o deliberate dal CIPE o contrattatecon i sindacati operai (per un ammontare d i

120 .000 posti di lavoro !), riguardano per 1'80per cento le aziende a partecipazione statale ,denunziano come la mancata attuazione d itali programmi in una situazione di cris ieconomica, contrasti con la funzione anticon-giunturale che spetta al sistema delle parte-cipazioni statali per contribuire alla difesa eall 'allargamento dell'occupazione .

« Gli interpellanti chiedono, pertanto, d iconoscere :

1) una documentazione dettagliata, cas oper caso, delle ragioni che hanno impedito l arealizzazione degli impegni assunti ;

2) quali iniziative si intendono riconfer-mare e quali riesaminare nella nuova situa-zione creata dalla crisi energetica e dalla piùgenerale crisi economica ;

3) se il Governo non ritenga di promuo-vere incontri, con i rappresentanti degli entidi gestione, con le regioni interessate (a co-minciare dalla regione Campania) e con isindacati, per un riesame di tutti i program-mi con l'obiettivo di accelerarne la realizza-zione, fissando tempi e scadenze precise peri vari adempimenti e, in particolare, perquanto riguarda la erogazione degli incen-tivi statali e l'attuazione delle infrastruttur enecessarie .

(2-00649) « NAPOLITANO, INGRAO, LA TORRE ,

DI GIULIO, D ' ALEMA, REICHLIN ,RAUCCI, D 'ANGELO, SANDOMENICO ,D ' AURIA, LAMANNA, SCUTARI ,

BRINI, CARDIA » .

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri, per sa-pere se è stata aperta un'inchiesta del Gover-no italiano per accertare quali e quanti fun-zionari del Ministero del commercio conl'estero hanno accettato 750.000 dollari per fa-vorire nel nostro paese la compagnia bana-niera United Brands così come risulta da un ainchiesta aperta negli Stati Uniti .

(2-00650)

« D ' ALEMA, NIccoLI, BARDELLI » .

I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri, per sa-pere se in seguito alle notizie che provengon odagli Stati Uniti circa il finanziamento con i lquale secondo una " prassi corrente ", rite-nuta " legale ", le compagnie petrolifer eamericane hanno corrotto uomini e partiti diGoverno per poter evadere il fisco, il Gover-no abbia aperto un ' inchiesta per individuar etutte le responsabilità e se siano coinvolt inello scandalo ministri, sottosegretari e fun-zionari della pubblica amministrazione e pe raccertare l'entità delle evasioni compiute eper conoscere quali provvedimenti intendaassumere per il recupero delle somme evase .

(2-00651) « DI GIULIO, D ' ALEMA, BENEDET-

TI, PEGGIO » .

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Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

MOZION I

« La Camera ,

rilevata la crisi che investe il sistem adelle partecipazioni statali con conseguenzegravissime sul piano economico, occupaziona-le, produttivo e finanziario ;

ricordato che l'origine delle partecipa-zioni statali in Italia si deve ricondurre all aesperienza degli anni '30 con la creazion edell ' IMI, dell 'IRI, ecc, e considerato che i lnuovo ordinamento statale del dopoguerra s iè limitato ad ereditare tale sistema senza al -cuna ristrutturazione, ma solo dilatandolo esovrapponendogli una inadeguata strutturaministeriale che si è rilevata incapace al ne-cessario controllo e coordinamento : come di -mostra lo stesso ritardo ormai abituale dell aredazione annuale della relazione program-matica sugli enti di gestione ;

considerato che l ' espansione del sistem aè avvenuta in misura eccessiva e confusa insettori anche non opportuni e con sovrapposi-zione di competenze e attività tra i vari ent idi gestione ;

rilevato che la preoccupazione prevalentedelle forze politiche di centro-sinistra è stataquella di lottizzare le aziende a partecipa-zione statale per utilizzarle ai fini clientelar ie di potere economico e politico ;

considerato che tale inaccettabile degra-dazione e strumentalizzazione delle partecipa-zioni statali determina un ignobile mercato d icontrattazioni e ricatti interpartitici per l anomina dei dirigenti degli enti e delle aziende ;

rilevato che tale situazione si risolve ne-gativamente per l ' attività degli enti di ge-stione ;

considerato, infine, che il fallimento del -la programmazione nazionale ha determinat olo scoordinamento totale delle iniziative dell eaziende a partecipazione statale con i neces-sari obiettivi di produttività nazionale e d isviluppo del Mezzogiorno da perseguire i nsintonia con i gruppi industriali privati ;

considerata assolutamente insufficiente a lsuperamento di tale crisi la costituzione pres-so il Ministero delle partecipazioni statali d iun comitato di coordinamento degli enti d igestione,

impegna il Govern o

a riordinare l'intero sistema delle partecipa-zioni statali raggruppando le aziende produt-tive in enti di gestione più omogenei, ristrut -

turando il Ministero delle partecipazioni sta -tali e sottoponendo al controllo effettivo de lParlamento sia le nomine dei dirigenti sia l agestione delle aziende .

(1-00072) « DE MARZIO, ALMIRANTE, DELFINO ,

ABELLI, ALFANO, ALOI, BAGHINO ,BOLLATI, BORROMEO D ' ADDA, BUT -TAFUOCO, CALABRÒ, CARADONNA ,

CASSANO, CERULLO, CHIACCHIO ,COTECCHIA, COVELLI, DAL SASSO ,D 'AQUINO, DE MICHIELI VITTURI ,

DE VIDOVICH, DI NARDO, FRANCHI ,GALASSO, GUARRA, GRILLI, LAU -RO, LO PORTO, MACALUSO ANTO-NINO, MANCO, MARCHIO, MARI -

NELLI, MARINO, MENICACCI, MI -LIA, NICCOLAI GIUSEPPE, NICO -

SIA, PALUMBO, PAllAGLIA, PE-TRONIO, PIROLO, RAUTI, ROBERTI ,ROMUALDI, SACCUCCI, SANTAGATI ,SERVELLO, SPONZIELLO, TASSI ,

TORTORELLA GIUSEPPE, TRANTINO ,TREMAGLIA, TRIPODI ANTONINO ,TURCHI, VALENSISE » .

« La Camera ,

considerato che, nel campo delle parte-cipazioni statali, si è pervenuti ad una cris idi credibilità della loro azione e della lor ofunzione, e che tale crisi deriva dai seguent itre fattori fondamentali : espansione disordi-nata e a macchia d'olio delle partecipazion istatali, antieconomicità gestionale delleaziende, rilevanti fenomeni di sottogoverno ;

considerato che l 'espansione disordinatae a macchia d'olio delle partecipazioni statali :

a) ruba spazio all ' iniziativa privata ,al punto da mettere in pericolo il manteni-mento nel nostro paese della sua prevalenz ain un sistema d ' economia di mercato ;

b) si manifesta, tra l ' altro, attraversoun fenomeno di accentuata plurisettorialit àdegli enti di gestione, talché l'incrociarsi dellaloro attività sta assumendo proporzioni pato-logiche, con conseguente dispersione di pre-ziose energie e contrasti di interessi fra gl istessi vari enti di gestione ;

c) dà luogo alla ricerca affannosa d iuno " spazio vitale " purchessia da parte del -le partecipazioni minori, semplicemente perseguire la dinamica interna di inammissibil iambizioni programmatiche, come nel casoFassio-EGAM e nel caso EFIM-zootecnia ;

d) fa sì che gli enti di gestione sia -no indotti ad occuparsi di settori, come quel-

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VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

lo agricolo, che per loro natura appaionomaggiormente idonei ad essere oggetto del -l ' iniziativa privata ;

e) è causa principale del rastrella -mento indiscriminato del credito che ha au-mentato le difficoltà finanziarie delle impres eprivate, fatto salire i tassi di interesse e peg-giorato le conseguenze della " stretta credi-tizia " ;

f) induce alla concessione di continu iaumenti dei vari fondi di dotazione degli ent idi gestione - anche se gli aumenti medesim inon sono stati finora compensati da incre-menti di redditività delle partecipazioni sta-tali - in un processo di rincorsa con nuov emizia.tive via via programmate (lo stesso Mi-nistro delle partecipazioni statali, nella Re-lazione programmatica 1975 ed in relazioneagli investimenti da effettuare entro il 197 8da parte degli enti di gestione, ha ipotizzat oun aumento complessivo dei fondi di dotazio-ne di ben 3 .600 miliardi di lire) ;

g) si esplica, tra l 'altro, con una poli-tica di massicci investimenti all ' estero, spess ocomportanti anche una partecipazione dell epartecipazioni statali ad eterogenei program-mi generali di sviluppo dei paesi esteri inte-ressati ;

stimato che i sopraddetti fenomen isono, in gran parlo, da ricondurre a carenz edi programmazione a carattere generale, acarenze di programmazione a livello di Mini-stero delle partecipazioni statali ed a carenz edi programmazione all'interno dei singol ienti di gestione e delle aziende a partecipa-zione statale ;

considerato che tra le cause principal idell'antieconomicità gestionale delle aziendea partecipazione statale sono da annoverarele seguenti :

a) scelte operative avventate e man -canti delle necessarie premesse economiche .con preminenza di motivi d ' indole sociale epolitica ;

b) gestione discutibile di molte azien-de a partecipazione statale per la possibilit àdi attribuire agli " oneri impropri " la re-sponsabilità di iniziative poco avvedute e d icattiva amministrazione ;

e) insufficienza dei controlli sulle ini-ziative degli enti di gestione e sulle aziendea partecipazione statale sia da parte del Go-verno sia da parte del Parlamento ;

d) oscurità e genericità dei document iprogrammatici sottoposti dagli enti di gestio-ne al Governo e al Parlamento e dei lorobilanci ;

e) " salvataggi " di aziende in crisiattraverso il rilievo da parte delle partecipa-zioni statali, e ciò anche laddove gli sbocchidi simili operazioni appaiono decisamenteproblematici ;

f) benefici particolari, concessi a di -versi livelli, di cui godono le partecipazion istatali rispetto alle aziende private, com equelli derivanti da privilegi nei finanziamen-ti, da " riserve di legge " e da leggi partico-lari in favore di settori a prevalente gestion edelle partecipazioni statali e simili ;

considerato che i rilevanti fenomeni disottogoverno che si verificano nel campo dell e

partecipazioni statali, sono dovuti, tra l 'altro :a) al sistema di nomina dei massim i

dirigenti delle partecipazioni statali ;

b) agli speciali rapporti che si instau-rano tra coloro che detengono il potere poli-tico ed i maggiori responsabili delle parteci-pazioni statali ;

invita il Governo :

1) ad effettuare un ripensamento di fon-do nel campo delle partecipazioni statali pe r

stabilire quali debbano essere i loro precis i

fini, limiti e criteri di gestione ;

2) a far sì che le scelte di interventi set-toriali nonché la gestione delle aziende a

partecipazione statale siano, in ogni caso, im-prontate a rigidi princìpi di economicità d i

mercato e di impresa ;3) ad inquadrare la politica e l'azione

delle aziende a partecipazione statale in u n

sistema di programmazione a vari livelli ed

a medio-lungo termine ;4) ad escludere dall 'ambito delle parteci-

pazioni statali e, qualora possibile, a ripri-vatizzare le aziende a partecipazione statal e

che si trovino o possano venir, via via, a tro-varsi prive di giustificazione alla luce dei cri-teri di cui sopra ;

5) a rendere chiari e trasparenti i pro

grammi, i bilanci e l 'azione degli enti di ge-stione delle partecipazioni statali e dell e

aziende che ad essi fanno capo ;

6) a moralizzare i rapporti tra potere po-litico e potere economico pubblico evitand oogni sospetto di inammissibili collusioni .

Alla luce dei suddetti princìpi si dovreb-bc, fra l'altro, in particolare :

riconoscere che i fini delle partecipazio-ni statali vanno ricondotti unicamente all anecessità di sopperire a vuoti ed insufficien-ze di imprenditorialità privata, con special eriguardo per lo sviluppo di aree e settori par-ticolari, od alla necessità di rompere situa-zioni di monopolio:

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eliminare dalla logica delle partecipa-zioni statali quei fini di natura sociale ed as-sistenziale ai quali non corrisponda una uti-lità ben precisa sul piano produttivo ;

reperire un sistema obiettivo per discer-nere e quantificare, ai fini di bilancio, i co-siddetti " oneri impropri " addossati all eaziende a partecipazione statale ;

eliminare, comunque, dal campo d'azio-ne delle partecipazioni statali i cosiddett i" salvataggi " delle aziende in crisi, a menoche le stesse strutture e modalità d'azionedegli enti di gestione interessati non li ren-dano obiettivamente profittevoli per essi d aun punto di vista strettamente economico ;

arrestare la tendenza al progressivo edinnaturale espandersi delle partecipazioni sta -tali nei più svariati e molteplici settori dell avita economica ed impedire che le loro attivitàinvadano settori dove l'iniziativa privata ri-sponde o ha la possibilità di rispondere pie-namente alle necessità del mercato nazionale ;

evitare, per quanto possibile, la pluri-settorialità degli eventi di gestione e far s ìche essi non si discostino dalle loro compe-tenze istituzionali, mettendo, tra l'altro, inatto un sistema di controllo e di eventual eridistribuzione periodica delle partecipazio-ni statali tra i vari enti di gestione a secondadelle loro competenze ;

indirizzare la politica degli investiment iazionari pubblici verso partecipazioni minori-tarie e temporanee, permettendo, comunque ,alle partecipazioni private il loro massim ocontributo all'indirizzo ed al controllo dell eaziende ;

sviluppare e perfezionare, a livello mi-nisteriale, i sistemi esistenti di coordina-mento per le iniziative dei vari enti di ge-stione e per le loro interdipendenze funzio-nali ;

eliminare dal settore agricolo l'attivit àdelle partecipazioni statali ;

prendere, oltre quelle già prese recente -mente, ulteriori iniziative dirette a rinnovar ee rafforzare il sistema dei controlli sull ' at-tività delle partecipazioni statali sia a livellogovernativo sia a livello parlamentare . Intale quadro si dovrebbe istituire un partico-lare sistema di controllo, anche preventivoa livello interministeriale, per le iniziativeall 'estero delle partecipazioni statali ;

prendere le necessarie iniziative affinch évenga intensificato il rapporto Ministero del -le partecipazioni statali-Parlamento, di guisache quest 'ultimo sia in grado di esercitare uncontrollo politico efficace e che tale controllo

possa preventivamente esplicarsi nei riguar-di di tutte le iniziative delle partecipazion istatali di maggior rilievo e, in particolare, d iquelle comportanti un ammontare di spes ache superi un dato livello ;

sollecita infine il Governo :a prendere, per ciò che riguarda le no-

mine alle massime cariche delle partecipa-zioni statali ed i vincoli di ordine politico tradirigenti delle partecipazioni statali ed espo-nenti di vari partiti politici, le necessarie ini-ziative onde le nomine ai vertici degli enti digestione e delle società in essi organizzate ri-spondano a stretti criteri di competenza tec-nica ed i rapporti tra potere politico e poter eeconomico pubblico siano improntati alla piùassoluta chiarezza ;

ad assoggettare le nomine ai posti di mag-giore responsabilità a preventivo parere d iuna Commissione parlamentare composta d isenatori e deputati a norma dei regolament idel Senato della Repubblica e della Camer adei deputati .

(1-00073) « ALTISSIMO, MALAGODI, BIGNARDI ,BASLINI, GIOMO, QUILLERI, ALE-

SI, ALESSANDRINI, ALPINO, BADI -NI GONFALONIERI, Bozzi, CATEL-LA, COTTONE, DE LORENZO, Du -RAND DE LA PENNE, FERIOLI, GE -ROLIMETTO, MAllARINO, PAPA,SERRENTINO » .

« La Camera ,

premesso che il sistema delle partecipa-zioni statali ha dimostrato la propria validit àattraverso l'impulso dato all'industria di bas eed ai servizi essenziali per il paese, supplend oa carenze dell'iniziativa privata in determinat isettori produttivi e determinando l'avvio del -la industrializzazione del Mezzogiorno co npositive conseguenze per l'occupazione ;

constatato che da tempo la mancanza d iadeguati controlli ha consentito rilevanti fe-nomeni di deviazione dai fini istituzional i

degli enti di gestione soprattutto con inizia-tive di carattere finanziario estranee alla lo-gica della imprenditorialità pubblica ; chetali iniziative sono in contrasto con l'esigenz adi chiarezza della gestione e di concentra-zione dell'attività degli enti nel settore eco-nomico e promozionale loro proprio ;

ravvisa la necessità che la legge istitu-tiva del Ministero delle partecipazioni statali ,non più rispondente alle nuove esigenze, ven-ga opportunamente riformata con la defini-zione di norme precise circa i poteri effettivi

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Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

di programmazione, di orientamento e d icontrollo .

In particolare, dovendosi garantire, an-che attraverso la modifica degli statuti degl ienti di gestione :

a) il rispetto degli indirizzi di politic aeconomica stabiliti dal Governo ed approvat idal Parlamento;

b) la verifica della omogeneità e dell acompatibilità degli interventi rispetto ai fin iistituzionali ed ai settori di competenza ;

e) la valorizzazione del momento im-prenditoriale con la responsabilizzazione de idirigenti degli enti circa i risultati dell agestione ;

considerato che il Governo a mezzo de lMinistro delle partecipazioni statali ha adot-tato una prima serie di misure indirizzat ead avviare il processo di riordinamento delsettore,

impegna il Governo

a presentare entro il 31 dicembre 1975 u nprogramma di riorganizzazione e di raziona-lizzazione del settore, con la formulazione d iprecise proposte e la indicazione dei corri-spondenti strumenti legislativi ,

impegna altresì il Governo

a presentare nel frattempo al Parlamento l arelazione programmatica del Ministero dell epartecipazioni statali per il 1975 e ad esporr ealla Camera i risultati raggiunti dagli ent icon particolare riferimento :

1) al volume degli investimenti effet-tuati negli ultimi dieci anni ed ai settori d iattività interessati ;

2) al numero ed alla qualità dei nuov iposti di lavoro procurati nonché alla loro lo-calizzazione ;

3) ai risultati economici delle gestionicon dati disaggregati ;

4) ai fondi di dotazione assegnati agl iistituti ed enti considerati ed a quelli effetti-vamente erogati ;

5) al costo dell'indebitamento delle par-tecipazioni statali sul mercato finanziario ita-liano ed estero ;

6) al volume degli incentivi che, per ef-fetto delle varie leggi per la promozione e ladifesa dell'economia nel Mezzogiorno, sonostati assicurati alle iniziative delle partecipa-zioni statali ed il rapporto con il totale dell aspesa per incentivi ;

impegna infine il Governo :

ad esporre urgentemente al Parlamentole sue definitive valutazioni sulla gestion eEGAM e sulla operazione EGAM-Fassio ;

a chiarire la reale portata e natura del -le operazioni azionarie e delle manovre finan-ziarie svolte dall'ENI, dall'IMI e dalla SI Rnei confronti della Montedison anche ai fin idi determinare quale sia l'attuale rispondenz adella presenza pubblica nell'assetto del sin-dacato di controllo .

(1-00074)

« CARIGLIA, CORTI, DI GIESI, REG-GIANI » .

« La Camera ,

considerato che, nel momento di cris iche il Paese attraversa, si rende vieppiù ne-cessario concentrare gli sforzi in azioni d irilancio produttivo e di sviluppo economic odirette a favorire il progresso sociale e civil edel Paese, a difendere i livelli di occupazio-ne, a riequilibrare i conti con l'estero ;

nella convinzione che sia essenziale un apresenza attiva dello Stato, intesa a promuo-vere e a dirigere lo sviluppo, stimolando ogn ipossibile iniziativa, colmando le lacune esi-stenti, garantendo un adeguato supporto allaripresa del Paese ;

nella consapevolezza che tale presenz avada sviluppata anche in forma diretta e ch ea tale scopo le Partecipazioni statali hannocostituito e costituiscono uno strumento effi-cace e insostituibile, consentendo esse il per-seguimento dei fini pubblici attraverso con-gegni e metodi imprenditoriali che minimiz-zano il costo dello sviluppo e rendono agil el'intervento pubblico e assicurano un razio-nale ed economico impiego delle risorse ;

constatato che, in questo momento epi-sodi particolari hanno suscitato dubbi e ri-serve e sono stati strumentalizzati da alcun eparti per alimentare con scopi vari una cam-pagna denigratoria nei confronti di tutto i lsistema al di , là delle reali esigenze di per-fezionamento della sua organizzazione e dell asua funzionalità ,

impegna il Governo :

1) a dare pronta ed esauriente rispost asui casi specifici in modo da fugare ogni in-certezza o equivoco confermando la volont àdi un rigoroso controllo e di una severa ge-stione nel rispetto della legittimità e dellabuona amministrazione, e nella ottemperan-za degli obiettivi posti dal Governo al si-stema ;

2) a prendere ferma posizione contro gl iattacchi indiscriminati che vengono portat ial sistema delle Partecipazioni statali riven-dicando il ruolo e le funzioni che il sistema

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Camera dei Deputata

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

ha svolto e continua a svolgere in favore de lMezzogiorno e per il rilancio dell'economi adel Paese ;

3) ad assumere le opportune iniziativ eaffinché :

a) si eviti il rischio di una paralisi o ,quanto meno, di un appesantimento dell 'atti-vità delle Partecipazioni statali derivante d aritardi nel finanziamento dell ' attività pro-grammatica o dal mancato supporto finanzia -rio che deve tempestivamente accompagnars iagli interventi decisi ;

b) si garantisca una più rigorosa di-stinzione fra la politica di salvataggio d iaziende o settori in crisi con la politica cheistituzionalmente appartiene al sistema dell ePartecipazioni statali ;

c) si eviti, altresì, l'indiscriminataespansione dell 'area operativa, le incongruen-ze e duplicazioni nella distribuzione dell eaziende fra i vari gruppi ;

d) si impegnino gli enti e le societ àda questi ultimi controllate ad operare co nspirito imprenditoriale evidenziando sull abase di accertamenti esatti ed ispirati a cri-teri uniformi gli oneri aggiuntivi imposti pe ril conseguimento di obiettivi sociali premi-nenti ;

e) si informi tempestivamente e com-piutamente il Parlamento sulle scelte opera-tive e su quant'altro valga a porre in grad oil potere legislativo di valutare chiaramentee a fondo l ' indirizzo delle Partecipazioni sta-tali, consentendo allo stesso di esercitare i nmaniera più pertinente il potere democratic odi controllo; in particolare devono essere esa-minate e illustrate le singole componenti de icosti aggiuntivi sopportati dal sistema sia pe rsviluppare gli investimenti sia per motivazio-ni di ordine sociale e che giustificano la ri-chiesta di aumento dei fondi di dotazionedegli enti ;

f) si ribadisca l ' impegno del sistem aper la crescita del Mezzogiorno e per un apolitica ispirata soprattutto a fini di stimol oe di compatibilità con l ' iniziativa privata, d iguida nei settori della ricerca scientifica edella tecnologia avanzata, di rottura dei mo-nopoli ;

g) impegna il Governo - in attesa dell esoluzioni da realizzarsi sulla base degli in-dirizzi del Comitato permanente della chimic acostituito presso il CIPE - ad affrontare i lproblema della collocazione dei titoli azio-nari Montedison di proprietà pubblica, chepostula una fase ricognitiva, mediante un

meccanismo adeguato e proporzionato alle esi-genze da essa poste ;

h) si costituisca una commissione mi-nisteriale formata da esperti altamente qua-lificati con incarico di formulare proposte i n

ordine all ' adeguamento del sistema delle Par-tecipazioni statali .

(1-00075) « FERRARI-AGGRADI, PICCOLI, NATALI ,ROGNONI, BARBI, FUSARO, BERNAR-DI, DALL 'ARMELLINA, Buzzi, Az-ZARO, •BIANCO, BRESSANI, CABRAS ,ERMINERO, MIROGLIO, PENNACCHI-NI, REALE GIUSEPPE, RUSSO FER-DINANDO, SANGALLI, SPERANZA ,STELLA, VECCHIARELLI » .

« La Camera ,

in relazione all'acquisto da parte dell asocietà Vetrocoke del gruppo EGAM d'i unapartecipazione del 50 per cento nella societàdi navigazione Villain e Fassio ,

esaminati i dati sull'operazione comuni-cati alla Camera dei deputati dal presidentedell'ente in data 20 febbraio 1975 ,

premesso che il Ministro delle parteci-pazioni statali, nel trasmettere al Parlament oil testo della perizia da lui ordinata, ha di-chiarato di attendere le valutazioni dell'opi-nione pubblica e delle forze politiche ,

valutati i risultati di detta perizia ,

sottolineata l 'esistenza di una esplicit avolontà da parte dell'EGAM di acquistare du etestate giornalistiche, come è inequivocabil-mente provato nella relazione degli esperti ,volontà a suo tempo smentita dal presidentedell'ente dinanzi al Parlamento ,

considerato il grave pregiudizio econo-mico arrecato al patrimonio dell'EGAM e del -la Vetrocoke in conseguenza della spesa d i17 miliardi dell'acquisto di una partecipazion enella società Villain e Fassio, spesa che gl iesperti hanno dichiarato a pagina 43 della pe-rizia " proporzionalmente elevata " ,

considerato che l ' onere finanziario an-nuale sul prestito contratto dall'ente per l aoperazione ammonta a circa 3 miliardi di lir ee risulta del tutto sproporzionato al rendi-mento presente e prevedibile nel prossimo fu-turo di questa partecipazione azionaria ,

osservato infine che, in rapporto ai fattidi cui sopra, il consiglio di amministrazion edell'EGAM risulta largamente incompleto pe rle dimissioni di 4 membri su 9,

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MAGGIO 1975

invita il Govern o

a trarre sollecitamente le necessarie conse-guenze dai gravi comportamenti accertati ea ripristinare la normalità all'interno del -l'ente .

(1-00076) « BIASINI, LA MALFA GIORGIO, MAM-

Ml, ASCARI RACCAGNI, BANDIERA ,

BOGI, D ' ANIELLO, DEL PENNINO » .

« La Camera,

considerati i complessi problemi del si-stema delle partecipazioni statali alla lucedelle relazioni dei Ministri del bilancio edella programmazione economica e del Mi-nistro delle partecipazioni statali davanti a lParlamento e dell 'ampio dibattito ad essoseguito ;

rilevato che le partecipazioni statal ihanno svolto e tuttora svolgono un positiv oe fondamentale ruolo nello sviluppo econo-mico del paese e che tale ruolo deve esserepotenziato attraverso un adeguato program-ma di riorganizzazione , delle strutture e d irisanamento dei bilanci che salvaguardi l ecaratteristiche di autonomia, responsabilità eimprenditorialità degli enti e delle società ;

rilevato inoltre che la complessità de iproblemi posti dalla gestione di un sistemaormai così ramificato ed esteso e il sovrap-porsi di iniziative da parte degli enti spessoin contrasto fra loro ;

invita il Govern o

a presentare un progetto completo di riorga-nizzazione del settore .

La Camera ,

impegna il Governo

nella presentazione del progetto, a :

censire e rendere note tutte le parteci-pazioni dirette ed indirette dello Stato nell eattività industriali e nei servizi;

raccogliere e pubblicare dati completisull'ammontare dei fondi di dotazioni de icontributi a fondo perduto e dei crediti age-volati percepiti ,dal sistema delle impres epubbliche nel corso degli ultimi anni ;

accertare la condizione economico-finan-ziaria consolidata degli enti di gestione e iproblemi connessi alle passività da regolare ;

esaminare l 'opportunità di raggruppar ele attività delle partecipazioni statali in unpiù limitato numero di enti, fissando i criter iper il raggruppamento.

La Camera ,

impegna altresì il Governo :

a stabilire nel progetto di riorganizza-zione delle partecipazioni statali criteri piùrigorosi in materia di autorizzazioni e di con -trotti da parte del Ministero competente ;

a introdurre norme precise in tema d ibilanci delle società a partecipazione statale ,con riferimento alle norme stabilite dallaCONSOB ;

a fissare norme più precise circa la de -terminazione dei fondi di dotazione, il lor ovariare e la loro remunerazione .

(1-00077) « LA MALFA GIORGIO, BIASINI ,

MAMMÌ, ASCARI RACCAGNI, BAN -

DIERA, BOGI, D 'ANIELLO, DEL PEN-

NINO » .

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO